Arriva dal canale Yotube di
Medusa Film
Official un nuovo contenuto speciale per Il GGG – Il Grande Gigante Gentile. Si tratta di
un’intervista al regista Steven Spielberg e a
Mark Rylance, interprete del gigante protagonista
e già premio Oscar per Il Ponte delle SPie, in cui è stato diretto
proprio da Spielberg.
IL GGG – Il Grande Gigante Gentilearriverà in Italia il 30 dicembregrazie a Medusa Film in collaborazione con
Leone Film Group.
L’intervista a Spielberg
e Rylance su Il GGG – Il Grande Gigante Gentile
Il
GGG – Il Grande Gigante Gentile, diretto dal tre volte
premio Oscar Steven Spielberg, (Il
Ponte delle Spie, Schindler’s List, Salvate il Soldato
Ryan), da una sceneggiatura di MelissaMathison
(E.T.: L’Extra-Terrestre, Black Stallion) e basato sul best-seller
di Roald Dahl “The BFG”, ha come protagonisti il premio
Oscar Mark Rylance – vincitore di tre Tony Award, due
Olivier Award e Oscar 2016 per “Il
Ponte delle Spie” – la piccola Ruby Barnhill al
suo esordio sul grande schermo, Penelope Wilton (Marigold
Hotel, Downton Abbey), Jemaine Clement (Rio 2” The Flight of
the Conchords), Rebecca Hall (The Gift, Iron Man 3), Rafe
Spall (La
grande scommessa,
Prometheus) e Bill Hader (Inside
Out, “Un disastro di ragazza”).
SINOSSI
Il GGG
(Mark Rylance) è un gigante, un Grande Gigante Gentile,
molto diverso dagli altri abitanti del Paese dei Giganti che come
San-Guinario e Inghiotticicciaviva si nutrono di esseri
umani, preferibilmente bambini. E così una notte il GGG – che è
vegetariano e si ciba soltanto di Cetrionzoli e Sciroppio – rapisce
Sophie (Ruby Barnhill), una bambina che vive a Londra e la
porta nella sua caverna. Inizialmente spaventata dal misterioso
gigante, Sophie ben presto si rende conto che il GGG è in realtà
dolce, amichevole e può insegnarle cose meravigliose. Il GGG porta
infatti Sophie nel Paese dei Sogni, dove cattura i sogni che manda
di notte ai bambini e le spiega tutto sulla magia e il mistero dei
sogni. L’affetto e la complicità tra i due cresce rapidamente, e
quando gli altri giganti sono pronti a una nuova strage, il GGG e
Sophie decidono di avvisare nientemeno che la Regina d’Inghilterra
dell’imminente minaccia, e tutti insieme concepiranno un piano per
sbarazzarsi dei giganti una volta per tutte.
Guardians of the Galaxy Vol.
2 è ufficialmente uno dei prodotti Marvel Studios più
attesi, considerando l’incredibile successo del primo film diretto
da James Gunn. Eppure sono moltissimi i punti
interrogativi in merito alla trama del film che vedrà di nuovo
coinvolti Star Lord e i suoi.
Sappiamo per adesso che anche
Sean Gunn tornerà a interpretare
Kraglin, uno dei Ravages, e proprio da lui arriva
qualche indizio su quello che potrebbe raccontarci il film in
merito a questo sgangherato gruppo di personaggi spaziali. “La
storia si svolge solo un paio di mesi dopo quella del primo film. I
Ravages se la sono vista brutta con Peter Quill e con lo scherzo
che ha teso loro con la Gemma dell’Infinito. C’è un po’ di
trambusto tra loro e si comincia a dubitare della leadership di
Yondu, che forse ci è andato troppo leggero con Quill. Quindi il
gruppo deve prendere una decisione in merito al capo e penso che
Kraglin sarà un personaggio chiave in questo senso.”
In merito al tono del film,
Sean Gunn ha confermato qualcosa che anche
James Gunn aveva già accennato: “Ho sentito
mio fratello dire che il primo film riguardava la nascita di una
famiglia. Il secondo invece racconta di come questa famiglia resta
insieme attraverso le difficoltà. Penso che sarà questo ad attirare
le persone.”
La difficoltà di mantenere unita una
famiglia riguarderà probabilmente non solo il gruppo dei
Guardiani, ma anche i Ravages e forse, in maniera
più precisa, anche Peter Quill, che si troverà
alle prese con suo padre.
In Guardiani della Galassia
Vol. 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno
sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della
Galassia Vol. 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani,
stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di
Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi
preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre
l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
Arriva dalla Russia un nuovo banner
promozionale di Rogue One a Star
Wars Story in cui i Ribelli, guidati da Jyn Erso
(Felicity Jones), fronteggiano un plotone di
Stormtrooper imperiali.
Ecco il nuovo banner di Rogue
One
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Rogue One a Star Wars
Story: ecco il rating
Via StarWarsNews.net, sappiamo che Rogue
One a Star Wars Story sarà PG-13, ovvero vietato ai minori
di 13 non accompagnati a causa di “violente scene di esplosioni e
combattimenti”.
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue One a
Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni
tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova
Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14
dicembre 2016. Nel cast del film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest
Whitaker, Jiang Wen e Ben
Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III
e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star
Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella
storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno
sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco
di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Proprio nelle ultime ore era stato
diffuso uno storyboard animato che mostrava una possibile
scena di combattimento nell’adattamento cinematografico di
New Mutants affidato alla regia di Josh
Boone. Adesso, via ComingSoon, apprendiamo che la produzione del
film sta accelerando vertiginosamente e che i primi nomi del cast
cominciano a circolare.
New Mutants: il
cast prende forma
In particolare, dopo i rumors che
volevano Maisie Williams e Anya
Taylor in trattative rispettivamente per Wolfsbane e
Magik, Nat Wolff, visto in Colpa delle
stelle e Città di Carta, sembra adesso
essere il frontrunner per il ruolo di Sam Guthrie aka Cannonball.
Il fatto che Wolff abbia già lavorato con Josh
Boone nel dramma YA con Shailene Woodley
(ora in sala cone Snowden) fa pensare che l’attore
possa essere molto vicino alla firma di un contratto.
Dal momento che la produzione del
film comincerà il prossimo anno, siamo sicuri che a breve avremo
notizie certe e che soprattutto sapremo se la squadra di
New Mutants sarà guidata dal giovane Charles
Xavier (James McAvoy).
Secondo le ultime indiscrezioni
riportate sempre da ComingSoon, il film sarà un horror in cui
Stephen King incontra John
Hughes.
Ricordiamo che la squadra ufficiale
di New Mutants è formata da Cannonball, Magic,
Wolfsbane, Mirage e Sunspot. Quest’ultimo
l’abbiamo già visto in X-Men Giorni di un futuro
passato interpretato da Adan Canto, che
potrebbe essere un ottimo punto di partenza per il casting del
film.
Scritto da Scott
Neustadter & Michael H. Weber e
diretto da Josh Boone, New
Mutants dovrebbe entrare in produzione il prossimo
anno.
Notorius Pictures
ci presenta il trailer italiano del thriller psicologico a tinte
horror Shut In che uscirà nelle sale
italiane il 7 dicembre.
Nel film diretto dal
britannico Farren Blackburn, Naomi
Watts è Mary, una psicologa infantile che vive e
lavora confinata nella sua casa del New England, prendendosi
cura del figliastro diciottenne Stephen (Charlie
Heaton, visto in Stranger
Things), in stato vegetativo dall’incidente stradale
in cui è morto il marito Richard.
Quando un piccolo paziente, Tom
(Jacob Tremblay, esploso con
Room), venuto a stare da lei sparisce
misteriosamente, Mary comincia a essere perseguitata
da incubi agghiaccianti non riuscendo più a distinguere tra
sogno e realtà.
Dopo aver sorpassato negli incassi
di mercoledì un gigante come Frozen,
Oceania, il nuovo titolo di
animazione della Disney, si appresta a dominare i giorni di vacanza
degli americani, che oggi festeggiano il Giorno del
Ringraziamento.
Oceania,
che al debutto nelle sale ha incassato 15,7 milioni di dollari,
secondo le previsioni dovrebbe totalizzarne più di 80 milioni nei
cinque giorni del periodo di festività. Frozen ne aveva incassati
93,4 nello stesso periodo. Il nuovo classico Disney, con
protagonista la polinesiana Vaiana, sembra avere tutte le carte in
regola per far segnare alle major nuovi record. In attesa di
Rogue One, la Disney ha di che
festeggiare con un 2016 ricco di soddisfazioni grazie
a Zootropolis, Il libro
della giungla e Alla ricerca di
Dory.
Continua la sua corsa anche
Animali Fantastici e Dove Trovarli, che
in Usa ha già guadagnato quasi 102 milioni di dollari, che nel
week-end lungo dovrebbe portare a casa altri 60 milioni. Bene
anche Doctor Strange, che raggiungerà
probabilmente i 200 milioni domestici alla fine della
settimana.
Vedremo come se la
caveranno Allied – Un’ombra nascosta
con Brad Pitt e Marion Cotillard,
Bad Santa 2 e L’eccezione alla
regoladi Warren Beatty.
The Voyeur’s
Motel, il film che Sam Mendes
avrebbe dovuto trarre dal controverso e omonimo romanzo di
Gay Telese, non si farà più. Il regista di
Spectre e
Skyfall ha infatti scoperto che i
filmmaker Myles Kand e Josh
Koury hanno già girato un documentario sulla vicenda
di Gerald Foos, raccontata da Telese prima sulle pagine del
New Yorker e poi nel libro uscito a luglio.
La storia di Foos, proprietario di
un motel in Colorado nel quale aveva improntato un sistema con
cui spiare i suoi ospiti soprattutto durante rapporti sessuali,
sarebbe già stata sviscerata in maniera eccellente dal
documentario, terminato già un anno prima della pubblicazione del
libro. Peccato che Sam Mendes, il produttore
Steven Spielberg e la DreamWorks,
che aveva acquisito i diritti, non ne sapessero nulla e
abbiano appreso dell’esistenza del documentario dalla rivista
Deadline.
“Io e Krysty Wilson-Cairns
(autrice della prima bozza di sceneggiatura) ci siamo seduti e
abbiamo visto il documentario. Ci siamo guardati l’un l’altro e ci
siamo detti: non possiamo fare il nostro film”, ha spiegato il
cineasta. La versione data da The Voyeur’s Motel cambiava
drasticamente con il documentario, entrato ormai a far parte
del materiale narrativo. Un materiale divenuto però troppo
complesso per essere portato sul grande schermo, complice le accuse
emerse negli Stati Uniti all’inaffidabilità di Gerald
Foos.
Secondo quanto riporta ComingSoon, la Universal e la MRC hanno annunciato che
Macchine Mortali, il nuovo progetto che vedrà
Peter Jackson tornare dietro la macchina da presa,
arriverà al cinema il 14 dicembre 2018, in una data che al momento
è “libera” da concorrenza.
Macchine Mortali
al cinema nel 2018
Volendo fare un’ipotesi però, la
data potrebbe essere quella che sarà occupata anche dallo spin-off
di Star
Wars su Han Solo, considerando che Rogue One uscirà il 15
dicembre 2016 e che Episodio VIII è atteso per il 14 dicembre
2017.
Jackson produrrà il
progetto e scriverà la sceneggiatura con la moglie Fran
Walsh e alla loro storica partner Philippa
Boyens. Christian Rivers, collaboratore
di Peter Jackson in tutti i suoi film, si occuperà
della regia.
Di seguito la sinossi del primo di
quattro romanzi pubblicatonel 2001 dalla Scholastic: Futuro
remoto. Tom, giovane Apprendista Storico di Terza Classe, vive in
una Londra che si aggira per il mondo ormai deserto cercando di
divorare altre città più deboli allo scopo di procacciarsi schiavi
e risorse. Un caso fortuito porta il ragazzo a sventare il piano
omicida di una giovane orribilmente sfigurata che attenta alla vita
del capo della Corporazione degli Storici, l’archeologo Valentine.
Prima che la misteriosa ragazza precipiti nel nulla del selvaggio
Territorio Esterno, Tom riesce a farsi rivelare la sua identità.
Ma, da quel momento, da eroe e si trasforma in preda. Età di
lettura: da 11 anni.
Rocket Raccoon, insieme a Groot, è
il personaggio che più di tutti è stato amato nel MCU e che tornerà al fianco della
versione Baby del suo compare in Guardiani della Galassia
Vol. 2.
La crisi di fede di Rocket in
Guardiani della Galassia Vol. 2
Proprio parlando di Rocket,
Sean Gunn, fratello del regista
James e interprete di Kraglin nei film, ha
dichiarato che Rocket avrà una “crisi di fede”. La storia
di questa seconda avventura dei Guardiani verterà
su temi importanti, legati anche al significato di famiglia.
Proprio questa colonna portante della storia porterà il nostro
procione a interrogarsi su alcune domande esistenziali molto
importanti: “Rocket ha un sacco di scene bellissime in questo
film. Ci sono un po’ di relazioni che sono centrali nei temi del
film e che davvero attraversano il significato di essere una
famiglia… e Rocket ha lo stesso tipo di crisi di fede riguardo al
suo appartenere o meno a una famiglia.”
Già nel primo film, Rocket diceva
che non c’era nessuno come lui, solo lui. Questa considerazione di
se stesso lo fa sentire davvero solo? Oppure riesce a trovare nella
scapestrata compagnia protagonista una sorta di famiglia
disfunzionale cui affidarsi?
In Guardiani della Galassia
Vol. 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno
sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della
Galassia Vol. 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani,
stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di
Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi
preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre
l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
Sarà Ben Mendelsohn
a dare il volto al direttore Krennic in
Rogue One a Star
Wars Story. Empire ha diffuso una nuova immagine che ritrae
colui che sarà il vero villain del film. Mendelsohn ha dichiarato
alla rivista in merito al suo personaggio: “È corretto dire che
Lord Vader e lui non sono in buoni rapproti. Darth è tutto per la
Forza, mentre Krennic usa la forza e basta. Non è molto coinvolto
dall’aspetto mistico.” Aggiungendo poi che
Krennic si è fatto strada nelle gerarchie
dell’Impero con l’impegno: “Lui è un uomo che si è costruito da
solo il suo cammino lungo la catena alimentare. La sua arma, per
esempio, è un tipo di blaster molto vecchio, perché è un vecchio
guerriero.Lui è stato messo al comando per far sì che le cose
accadano. Ed è quello che farà!”
Ecco l’immagine di Krennic
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Rogue One a Star Wars
Story: ecco il rating
Via StarWarsNews.net, sappiamo che Rogue
One a Star Wars Story sarà PG-13, ovvero vietato ai minori
di 13 non accompagnati a causa di “violente scene di esplosioni e
combattimenti”.
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue One a
Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni
tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova
Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14
dicembre 2016. Nel cast del film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest
Whitaker, Jiang Wen e Ben
Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III
e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star
Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella
storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno
sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco
di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Come ormai da tradizione
Disney/Pixar, con ogni nuovo lungometraggio d’animazione, arriva al
cinema anche un corto che precede il film. In genere sempre
delizioso e geniale allo stesso tempo. Tra i più belli ricordiamo
la poesia di Paperman oppure il recentissimo e dolcissimo Piper. A
precedere Oceania, dal 22
dicembre in sala, c’è Inner Workings. Diretto da
Leo Matsuda, che ha già lavorato a Big
Hero 6 e Ralph Spaccatutto, il
cortometraggio (il cui titolo, tradotto alla lettera,
significa ‘funzionamento interno’) racconta la storia della lotta
interna tra pragmatismo e logica e avventura e istinto nel corpo di
un uomo.
Il protagonista,
Paul, è un impiegato un po’ grigio e metodico, che
cerca di controllare il suo impulso a godersi la vita per non
correre nessun pericolo. Il suo cervello e il suo cuore sono in
continua lotta, ma il primo finisce sempre per avere la meglio,
fino a che non realizza che non correre alcun rischio per paura di
finire male equivale a non vivere affatto.
Ricordando vagamente l’impostazione
di Inside Out, Inner Workings è
un buffo esperimento che strappa un sorriso e invita a riflettere
sulla qualità della vita che conduciamo, ma allo stesso tempo manca
della magica poesia a cui questo tipo di prodotto ha abituato il
suo pubblico.
Arriva al cinema in Italia il 22
dicembre Oceania (in originale Moana), il nuovo film d’animazione
della Disney che sceglie questa volta di raccontare le avventure di
una principessa sui generis, che vive nel Pacifico meridionale.
Figlia del capo villaggio, la sedicenne Vaiana
scoprirà che il suo destino è quello di realizzare un’antica
profezia e salvare il suo villaggio e il mondo intero. Ad aiutarla
ci saranno Maui, un semidio mutaforma, più umano
di quanto si possa immaginare, la guida spirituale della nonna, lo
“zampino” dell’Oceano e un pollo svampito ma dalle mille
risorse.
Oceania: Vaiana è
una principessa diversa
La Disney non fa niente a caso e
per una storia così innovativa per personaggi, temi e ambientazione
si rivolge a due che il mestiere lo conoscono bene.
Oceania è diretto infatti da Ron Clements e John Musker che
hanno all’attivo film del calibro de La Sirenetta,
Aladdin e Hercules. I due registi
quindi tornano al mare di Ariel, con un prologo e una struttura
generale alla Hercules, con tanto di racconto
iniziale e sequenze musicali stilizzate. Oltre all’etnia e alle
“misure” (questa principessa non ha caviglie tanto sottili da
spezzarsi e vitino di vespa), Vaiana è diversa dalle altre
protagoniste Disney perché anche se cerca
l’avventura è giudiziosa, nonostante voglia realizzare il suo sogno
vuole anche fare ciò che è giusto pe ril suo villaggio. Tutta la
prima parte è concentrata sulla sua lotta con se stessa, ma anche
con il padre che non vuole farle superare il rift (come
Ariel non doveva assolutamente andare in
superficie). Ebbene, da brava eroina/principessa Disney, Vaiana
disobbedisce. E qui comincia la sua avventura.
In
Oceania voglia c’è autonimia ma anche senso di
responsabilità
Completamente sola per la maggior
parte del tempo, la protagonista di Oceania
combatte e sogna, impara a cavarsela da sola e a seguire i suoi
sogni senza però l’accezione di base egoistica che ha spinto il
desiderio di autonomia dei suoi predecessori. Vaiana intraprende il
suo viaggio anche per un fine più nobile e altriustico. La sua è
una vera e propria missione che in alcuni casi si tinge di puro
action (una sequenza sembra addirittura citare Mad Max Fury
Road) e di grande divertimento, ma anche di colore e gioco
(il rimando al cortometraggio Lava è inevitabile)
nelle animazioni oltre ongi ragionevole verosimiglianza dell’acqua
e i capelli (che, per una volta, si spettinano!). Nonostante il
ritmo incalzante, Oceania rallenta quando va alla
scoperta dei personaggi e l’introspezione dò il senso di avere
tanto materiale da metabolizzare, tante storie che però non hanno
il tempo di sbocciare.
Oceania è
un’avventura per grandi e piccoli
E se i più piccoli possono sempre
trovare giovamento nel sano insegnamento della Disney del ‘segui i
tuoi sogni e abbi coraggio’, i più grandi non potranno evitare di
rimanere incantati dall’epicità del racconto e dalla meraviglia
dell’animazione.
La Warner Bros Italia ha diffuso il trailer ufficiale
di Poveri ma ricchi, la
nuova commedia di Fausto Brizzi che debutterà al cinema dal 15
dicembre.
Ecco il trailer di Poveri
ma ricchi
Protagonisti del filmChristian De
Sica, Enrico Brignano, Lucia Ocone,Lodovica Comello e Anna
Mazzamauro
In Poveri ma
ricchi i Tucci sono una povera e, allargata famiglia
del Lazio, che pensa di cambiare completamente la propria vita
grazie a un’insperata e milionaria vincita. Si accorgeranno, però
che ora, essere ricchi è diventata una gran scocciatura. Sul
set del film: Christian De Sica (Il figlio più
piccolo, Vacanze ai Caraibi), Anna
Mazzamauro, Enrico Brignano (Un’estate al mare, La
vita è una cosa meravigliosa) Lucia Ocone (Femmine
contro maschi), Lodovica Comello.
The Night of – Una delle serie più attese
della stagione è in arrivo in prima tv esclusiva su Sky Atlantic
HD dal 25 novembre, ogni venerdì dalle 21.15 (disponibile anche
su Sky On Demand, Sky Go e in streaming su NOW
TV, la internet tv di Sky). È la nuova mini serie HBO in 8
episodi,THE NIGHT OF – COS’È SUCCESSO
QUELLA NOTTE?, con nel cast John
Turturro «in una strabiliante performance» (Wall Street
Journal) e lo «straordinario» (Boston Globe) Riz
Ahmed.
La
serie – ispirata al drama inglese Criminal Justice di Peter
Moffat – ha ricevuto innumerevoli elogi da parte della critica
d’oltreoceano ma anche europea. Il New York Times l’ha definita
«deliziosa» e «ricca di dettagli», Entertainment
Weekly ha invece usato l’aggettivo «incantevole», mentre nel
Regno Unito il Times ha scelto «superbo» e il Telegraph ha
parlato della «nuova ossessione crime che sa
travolgere».
THE
NIGHT OF narra la storia di Nasir ‘Naz’ Khan
(interpretato da Riz Ahmed), uno studente universitario di
origine pakistana, che vive coi suoi genitori nel Queens, a New
York. Una sera, Nasir decide di prendere il taxi del padre senza il
permesso per andare ad una festa e dà un passaggio ad una giovane
donna, Andrea, che lo scambia per il reale tassista. Dopo una notte
insieme a base di sesso e droga, Nasir si risveglia trovando Andrea
pugnalata a morte nell’appartamento di lei, senza il minimo ricordo
di cosa sia accaduto. Incastrato dall’arma del delitto e da diverse
testimonianze, Nasir si affida all’aiuto di un avvocato caduto in
disgrazia, Jack Stone (interpretato da John
Turturro), per dimostrare nel processo la sua
innocenza.
Tra i creatori e
sceneggiatori della serie troviamo anche Steven Zallian,
vincitore del Premio Oscar per la
sceneggiatura non originale di Schindler’s List e l’autore
crime newyorkese Richard Price, che vanta collaborazioni con
Spike
Lee e Martin Scorsese
e una nomination all’Oscar per la sceneggiatura non originale de Il colore dei
soldi.
La
serie investiga un complesso e intricato caso di omicidio a
New York con implicazioni culturali e politiche. La storia
esamina, infatti, il lavoro investigativo della polizia, i
procedimenti legali, il sistema di giustizia penale e il carcere di
Rikers Island, dove l’accusato aspetta il processo. «È una
storia su un crimine, sulla polizia, sulla legge, sulle pene» –
osserva Zaillian -. «Se fai una storia su tutto ciò,
raccontala con onestà, e questa diventerà naturalmente una storia
sociale».
THE
NIGHT OF – COS’È SUCCESSO QUELLA NOTTE? – in prima tv assoluta su
Sky Atlantic HD dal 25 novembre, ogni venerdì dalle 21.15.
Disponibile anche su Sky On Demand, Sky Go e in streaming su NOW
TV
Dopo
il grande successo al botteghino, Suicide Squad arriva in
home video con uno straordinario regalo per i fan: la Suicide
Squad – Extended Cut.
L’inedita versione estesa del film, con ben 13 minuti in più
di trama sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali, nel
formato Blu-Ray 3D, 4K Ultra HD, nelle esclusive edizioni:
Steelbook, Digibook, Graphic Novel e con le statue da collezione di
Harley Quinn e Deadshot.
Imperdibile per i fan del genere, e tanto attesa da tutti gli
amanti dell’azione e del divertimento targato DC Comics,
Suicide Squad sarà disponibile dal 26 novembre in
tutti gli store digitali, e dal 6 Dicembre in DVD,
Blu-Ray, Blu-Ray 3D e 4K Ultra HD distribuito
da Warner Bros. Entertainment Italia.
Suicide Squad porta in scena la prima storica reunion
dei supervillain targati DC. Il film, diretto dall’affermato
regista David Ayer, presenta un cast di altissimo
livello composto da attori del calibro di Will
Smith (Focus – Niente è Come Sembra), il premio
OscarJared Leto, Margot Robbie (The Legend of
Tarzan), Joel Kinnaman, la candidata all’
OscarViola Davis, Jai
Courtney, Jay Hernandez, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Ike
Barinholtz, Scott Eastwood e Cara Delevingne.
In Sucide Squad
i più temuti supercriminali del mondo vengono reclutati in gran
segreto da Amanda Waller (Viola Davis) per costituire la Task Force
X, una squadra di antieroi che in seguito alla morte di Superman
avrà il compito di difendere l’umanità da ogni genere di minaccia.
Promettendo loro un generoso sconto di pena, la Waller li spedisce
nel cuore di Midway City per una missione ad altissimo rischio. Tra
azione e colpi di scena vedremo Deadshot (Will
Smith), la splendida e letale Harley Quinn (Margot Robbie)
e tutti gli altri membri della Task Force X, affrontare non solo
una potenza sovrannaturale che minaccia l’intero genere umano, ma
fare i conti anche con la follia del Joker di Jared
Leto.
Suicide Squad è anche musica, “SUICIDE SQUAD: THE
ALBUM” è una raccolta di brani diversa tanto quanto lo sono i
personaggi della Suicide Squad, che mette in mostra materiale nuovo
e mai pubblicato precedentemente di alcuni degli artisti più
ammirati della musica contemporanea.
Tra le chicche,
“Heathens” dei Twenty One Pilots (certificato Disco di Platino in
Italia) e collaborazioni inedite di Action Bronson & Dan Auerbach
(dei Black Keys) [Feat. Mark Ronson] e Skrillex & Rick Ross.
Inoltre, “SUICIDE SQUAD: THE ALBUM” contiene nuove canzoni
di Panic! At The Disco (che ci regalano una versione meravigliosa
di “Bohemian Rhapsody”, il classico dei Queen), Kevin Gates,
Kehlani, Skylar Grey e Grimes oltre a classici degli War e dei
Creedence Clearwater Revival come pure la hit immortale di Eminem
“Without Me” e una versione moderna di “You Don’t Own Me” di Leslie
Gore interpretata da Grace e G-Eazy.
Fervono
i preparativi per la 39 edizione delle Giornate
Professionali di Cinema di Sorrento 2016, in programma dal
28 novembre all’1 dicembre. Organizzata dall’ANEC in collaborazione
con ANEM e ANICA, e con il sostegno del Comune di Sorrento e della
Regione Campania, la manifestazione è realizzata anche grazie a
numerosi sponsor e partner. Tra gli sponsor, un ringraziamento
particolare va a marchi storici come Zurich, a Fun Food Italia che
conferma la partnership come sponsor bar delle Giornate, alla
Tipografia Gamberini per il prezioso supporto sui materiali
promozionali, e a Sony Digital Cinema 4K che – novità di quest’anno
– è il partner tecnico ufficiale dell’edizione 2016 e cura
l’allestimento tecnologico della sala Sirene e tutte le
proiezioni.
Giornate
Professionali di Cinema di Sorrento 2016
Tra le
partnership, ricordiamo Italo che per la prima volta permette agli
accreditati di viaggiare in treno con tariffe scontate, Computime
che cura l’allestimento della sala stampa, la consolidata
collaborazione con San Benedetto, e le new entry Xelecto, Telaro,
Bernabei. Mentre hanno rinnovato la partnership Moviemedia, Cinestat, Suma Events,
Blu & Blu Network, MultiVision, LedVision, Prima Fila, Controlcine,
Bellini, Cotril, Firecars e Hilton, da anni sede
dell’evento.
Continua a cresce il cast
di Thor Ragnarok, il prossimo annunciato film
del Marvel Cinematic
Universe e terzo capitolo della trilogia standalone su
Thor, Dio del Tuono interpretato
da Chris Hemsworth.
Ebbene oggi apprendiamo che
il wrestlerJohn
Cena, Superstar WWE, apparirà nel prossimo film, e
secondo quanto leggiamo da CBN, il noto
personaggio farà un cameo come se stesso nell’arena dei
gladiatori.
Dunque secondo quanto accade nel
fumetto il Gran maestro, personaggio che nel film avrà il volto
di Jeff Goldblum rapisce vari “campioni”
nell’Universo per dare battaglia e costruire uno show degno
della Champions Marvel, evento noto nel
ciclo di fumetti. Hulk dovrebbe essere uno dei
“campioni” rapiti e Thor scenderà nell’arena per
affrontarli.
John Cena nel
2016 è stata una delle star più note nel panorama del
wrestler americano con incontri molto seguiti come quello a Giugno
con contro Seth Rollins. Una delle
caratteristiche principali di John Cena è il suo
fisico dunque data la specificità del ruolo, è probabile
che egli sua una delle migliori scelte per il casting di lottatori
che vedremo nell’arena. Al di fuori del wrestling, Cena ha
pubblicato l’album rap You Can’t See Me, che ha debuttato al
numero 15 della Billboard 200, e la canzone più nota di
John Cena è The Time is now.
Thor
Ragnarok non sarà il primo film in cui
apparirà John Cena. Infatti è già apparso in
film come Presa mortale (2006), 12 Round (2009),
Legendary (2010), The Reunion (2011), Un
disastro di ragazza (2015) e Le sorelle perfette
(2015).
Thor
Ragnarok sarà diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece
si annoverano il premio OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
Empire ha diffuso una nuova foto da
La Bella e la Bestia che vede protagonisti
Emma Watson e Luke Evans nei panni,
rispettivamente, della protagonista Belle e del villain Gaston.
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Immaginando l’originale
d’animazione, si può affermare con una certa sicurezza che la foto
ritrae un momento iniziale del film, quello in cui i cittadini del
villaggio in cui abita Belle cantano la famosa Bonjour. Belle con un libro tra le mani
risponde con sorpresa alla spietata corte di Gaston che si sente
irresistibile.
La Bella e la
Bestia, targato Disney, sarà diretto
da Bill Condon, con Emma
Watson/Belle, Dan Stevens/la Bestia,
Luke Evans/Gaston, Josh
Gad che interpreterà Le Tont (in originale Le Fou),
Emma Thompson/Mrs Brick, Kevin
Kline/Maurice, Audra McDonald/Guardaroba,
Ian McKellen/Tockins e Gugu
Mbatha-Raw/Spolverina.
Alle musiche tornerà Alan
Menken già geniale compositore delle musiche del classico
del 1991, premiato con due Oscar. Il film uscirà nelle sale (anche
in 3D) il 17 marzo 2017.
La Bella e la Bestia fu il
primo film d’animazione in assoluto a essere nominato all’Oscar per
il miglior film, e rimase l’unico fino al 2010, quando, dopo che il
numero di possibili nomination per la statuetta era stato aumentato
da cinque a dieci, venne raggiunto dal film Up della
Pixar.
Quando si parla di premi
Oscar si sa che si sta considerando un
riconoscimento cinematografico prestigioso ma che non sempre va al
migliore (per motivi economici, promozionali, sociali,
circostanziali e via dicendo). Spesso è capitato che film che la
storia ha poi incoronato come capolavori immortali si siano
lasciati sfuggire il premio del
Miglior Film pur essendo stati nominati, e di seguito vi
proponiamo 15 grandi film che, pur comparendo nella rosa dei
nominati agli Oscar per la categoria più
importante, non hanno vinto la satatuetta. In vista della prossima
stagione dei premi, si tratta di 15 pellicole che vale la pena
recuperare.
15 film nominati
all’Oscar per il miglior film
[nggallery id=3008]
Non si sta facendo il discorso
dell'”Oscar rubato”, dal momento che in molti dei casi presi
inconsiderazione il film che poi ha vinto il premio nello stesso
anno è una pellicola davvero prestigiosa, tuttavia è interessante
notare come capolavori della storia del cinema di vario genere e
natura siano riusciti a superare la prova del tempo anche se
all’epoca l’Academy non li ha considerati degni di salire sul
grandino più alto di Hollywood.
La stagione dei premi di quest’anno
si è aperta ieri con l’annuncio delle nomination degli Independent Spirit Awards,
mentre per sentir parlare di Oscar dovremo
aspettare gennaio per la nominations.
La storia dei
fumetti ci insegna che nessuno, nel mondo
fantastico dei supereroi, sia della Marvel che della
DC,
muore davvero, ma spesso capita che cambi identità e di nome.
In alcuni casi, come per quello di
Captain America, dopo il primo leggendario Cap, ovvero
Steve Rogers, lo scudo simbolo dell’eroe americano
è passato di mano, da Bucky a Sam Wilson. In altri frangenti
abbiamo casi di omonimia nel corso delle trasformazioni, come per
Captain Marvel. In altri casi invece il
cambiamento delle condizioni fisiche e psicologiche del
personaggio, che rimane immutato, lo costringe a cambiare alias,
come nel caso dei diversi Robin o in quello drammatico di Barbara
Gordon.
Sarà interessante vedere in che modo
gestiranno (e se lo faranno) questi cambiamenti nelle trasposizioni
cinematografiche dai fumetti. Ad esempio: ci sarà un altro Cap dopo
il Rogers di Chris Evans?
Autentica sorpresa di
Venezia 73. dove ha vinto al Coppa Volpi per la migliore
interpretazione maschile a Oscar Martínez, arriva in
sala Il cittadino illustre (El Ciudadano
Ilustre), film della coppia di registi argentina
Mariano Cohn e Gastón Duprat,
accolto molto positivamente dalla critica.
Il cittadino illustre: la
storia
La pellicola ha al centro la figura
fittizia di Daniel Mantovani, uno scrittore argentino che abita in
Europa da oltre trent’anni e che ha raggiunto la definitiva
consacrazione dopo aver ricevuto il premio Nobel per la
letteratura. Un giorno gli viene recapitata una lettera spedita dal
comune di Salas (città in cui è nato e dove sono ambientati tutti i
suoi romanzi) con la quale viene invitato a ricevere il più alto
riconoscimento del suo paese: la medaglia al Cittadino Onorario.
Sorprendentemente (essendo una personalità alquanto schiva), Daniel
decide di accettare l’invito e di recarsi per qualche giorno al
paese. Le conseguenze della sua permanenza saranno tanto
imprevedibili quanto devastanti.
Il cittadino illustre: la
recensione
Girato in maniera asciutta,
realistica e profondamente ispirata, e interpretato da un
Oscar Martínez davvero memorabile, la vera forza
de El Ciudadano Ilustre sta tutta nella
sceneggiatura. Attraverso la storia di Mantovani si raccontano
tutta una serie di dibattitti ancora aperti nella cultura e nella
società dell’Argentina, e si mettono in parallelo due modi opposti
di vedere il mondo, rappresentati uno dallo sguardo paesano del
Salas, l’altro dalla personalità cosmopolita di Daniel.
Tutte queste tematiche vengono
affrontate con disarmante intelligenza e spirito beffardo, senza
mai tralasciare quella vena malinconica e amara che la geniale
opera di Cohn e Dupart si porta dietro, avvalorando così la celebre
massima che recita “Nessuno è profeta in patria!”.
Attraverso un’ideale suddivisione in
capitoli assistiamo al viaggio di un’artista che vede il fascino
esercitato sui suoi concittadini tramutarsi in disprezzo, e che
prende gradualmente consapevolezza di quante insormontabili
differenze esistano tra la sua figura e quel paese che da sempre
rappresenta la sua fonte primaria di ispirazione.
In questo
senso, Il cittadino illustre diventa una
riflessione mai scontata e lungimirante sul rapporto tra uomo e
produzione artistica, e sull’utilizzo della realtà e della finzione
come strumenti per dare vita alla propria opera (la scrittura, in
questo caso).
Un’esilarante commedia dai risvolti
narrativi travolgenti, intrisa di realismo mai grottesco e di
misurata malinconia.
Ecco i film al
cinema di oggi, giovedì 24 novembre 2016.
3 Generations – una famiglia
quasi perfetta di Gaby Dellal: il film
racconta la storia di tre donne della stessa famiglia newyorkese,
appartenenti a tre generazioni differenti e di come la
trasformazione di una di loro influisca sulle altre. Ray (Elle
Fanning) è una ragazza adolescente che sente il desiderio di
diventare un ragazzo. Sua madre single, Maggie (Naomi Watts), deve
quindi rintracciare il padre biologico per ottenere il consenso
legale per il cambiamento. Dolly (Susan Sarandon), la nonna lesbica
di Ray, ha qualche difficoltà ad accettare la scelta di sua nipote.
Tutte loro si ritrovano a dover fare i conti con la propria
identità per comprendere la trasformazione di Ray e ritrovare la
serenità e l’equilibrio della famiglia.
Come diventare grande
nonostante i genitori di Luca Lucini:
Sempre più spesso i genitori assumono comportamenti competitivi
verso i professori dei propri figli: contestano voti e programmi,
vaneggiano di simpatie, antipatie e complotti. Così, invece di
aiutarli nella formazione dei loro ragazzi, diventano ostacoli
insormontabili alla loro crescita. Presuntuosamente pensano: “Noi
conosciamo meglio di chiunque altro i nostri figli e sappiamo
quanto valgono e come e cosa gli si deve insegnare”. E’ quello che
accade anche ai ragazzi di “Come diventare grandi nonostante i
genitori” quando, al liceo, arriva la nuova preside che decide di
non aderire al concorso scolastico nazionale per gruppi musicali.
Per i ragazzi, che hanno una passione sfrenata per la musica, è un
colpo mortale e, anche quando i genitori corrono a protestare, la
preside decide addirittura di raddoppiare il lavoro quotidiano dei
ragazzi. Dopo i primi voti bassi, i genitori consigliano
prudentemente ai ragazzi di sottostare alle decisioni della nuova
preside. Tuttavia i ragazzi, con orgoglio, decidono di iscriversi
al concorso musicale pur avendo contro scuola e genitori. La sfida
pare impossibile e invece porterà i ragazzi a crescere in modo
sorprendente tra ostacoli di ogni tipo da superare.
Il cittadino illustre di Gastón
Duprat, Mariano Cohn: Un premio Nobel per la letteratura,
che vive in Europa da decenni, accetta un invito dalla sua città
natale in Argentina per essere premiato. In un viaggio nel cuore
della letteratura stessa, l’uomo ritroverà l’affetto e le affinità
che ancora lo uniscono al suo popolo, così come le differenze
inconciliabili che daranno vita a un crescendo di violenza, con un
risultato inaspettato. I personaggi dei suoi libri provengono da
quella terra, proprio da lì infatti riprendono vita e si ribellano
al loro stesso autore. Salas è il paese che lo scrittore porta nel
cuore, quello che ha descritto con forse eccessiva sincerità,
quello che oggi gli si rivolge contro.
Il più grande
sogno di Michele Vannucci: A 39 anni
Mirko è appena uscito dal carcere: fuori, nella periferia di Roma,
lo aspetta un “futuro da riempire”, possibilmente in modo onesto.
Quando viene eletto a furor di popolo Presidente del comitato di
quartiere, decide di sognare un’esistenza diversa. Non solo per sé
e per la propria famiglia, ma per tutta la borgata in cui vive. Il
più grande sogno di Mirko però è difficile da mettere in pratica,
specie se tuo padre è un piccolo criminale. Il rapporto con le
figlie è tutto da costruire e il passato è una porta sempre troppo
facile da riaprire. Questo film racconta di un “bandito” che si
inventa custode di una felicità che neanche lui sa bene come
raggiungere. E’ la storia di un sogno fragile e irrazionale, capace
di regalare un futuro a chi non credeva di meritarsi neanche un
presente.
La cena di
Natale di Marco Ponti: Dopo Io Che
Amo Solo Te tornano le emozioni, le risate e le furie dei
personaggi creati da Luca Bianchini, che troveremo ancora insieme
per La cena di Natale. Una Vigilia magica, con la presenza
silenziosa e speciale della neve che imbianca la splendida
Polignano a mare, dove tutti però sono più agitati del solito. La
più sconvolta è Matilde che riceve un anello con smeraldo da Don
Mimì, suo marito, “colpevole” di averla troppo trascurata negli
ultimi tempi. Lei si esalta a tal punto da improvvisare un cenone
per quella stessa sera nella loro grande casa, soprannominata con
modestia il “Petruzzelli”, in cui ci si muove con l’ascensore e
dove troneggia un albero di Natale alto quattro metri. L’obiettivo
di Matilde è chiaro: sfidare davanti a tutti Ninella, la
consuocera, il grande amore di gioventù di suo marito. E Ninella
non si lascia intimidire, anche se ha sbagliato la tinta optando
per un poco riuscito “biondo Kidman” ed è molto infastidita dalla
presenza della Zia Pina. Quella sera, alla stessa tavola imbandita
si siederanno, tra gli altri: Chiara, incinta di 8 mesi, e suo
marito Damiano, che forse di donne ne ha messe incinta due! Nancy
diciassettenne ossessionata dalla verginità; Orlando avvocato gay,
che sta tentando di dare un bimbo alla sua migliore amica lesbica,
Daniela mentre viene corteggiato da Mario…
Mechanic
Resurrection di Dennis Gansel: Arthur
Bishop (Jason Statham) è tra i sicari più richiesti al mondo:
meticoloso, non sbaglia un colpo ed è specializzato nel far
sembrare gli assassinii dei normali incidenti. Anche se uscito dal
“business” Arthur sarà costretto a tornarci per un’ultima missione:
completare una serie di omicidi, uccidendo gli uomini più
pericolosi al mondo, senza che l’FBI si accorga che i colpi portano
la sua inconfondibile “firma”.
Monte di Amir
Naderi: In un passato remoto, in un villaggio
semi-abbandonato ai piedi di una montagna vive Agostino con la
moglie Nina e il figlio Giovanni. La montagna si erge come un muro
contro i raggi del sole, che non arrivano mai a illuminare la loro
terra, ridotta a pietre e sterpaglia. Il film racconta la storia di
quest’uomo e della sua famiglia, la loro sfida quotidiana per
abbattere la montagna, la sua forza ancestrale e riportare la
luce.
Yo Yo Ma e i
musiciscti della via della seta di Morgan
Neville: Il potere universale della musica: un percorso
che unisce i popoli oltre i limiti geografici, una strada che
collega tutti i Paesi del mondo, come una moderna Via della Seta.
Il Silk Road Ensemble, il gruppo di musicisti e artisti fondato dal
leggendario violoncellista Yo-Yo Ma, nasce proprio per esplorare
questo potere che travalica ogni confine. Morgan Neville segue i
pellegrinaggi di alcuni di questi artisti dando vita a un’intensa
cronaca personale di talento e passione.
Snowden di
Oliver Stone: Snowden è il ritratto personale e
affascinante di una delle figure più controverse del XXI secolo,
l’uomo responsabile di quella che è stata definita la più grande
violazione dei sistemi di sicurezza nella storia dei servizi
segreti americani. Nel 2013 Edward Snowden lascia con discrezione
il suo impiego alla National Security Agency e vola ad Hong Kong
per incontrare i giornalisti Glenn Greenwald e Ewen MacAskill, e la
regista Laura Poitras, allo scopo di rivelare i giganteschi
programmi di sorveglianza informatica elaborati dal governo degli
Stati Uniti. Consulente esperto di informatica, legato da un
impegno di massima segretezza, Ed ha scoperto che una montagna
virtuale di dati viene registrata tracciando ogni forma di
comunicazione digitale, non solo relativa a governi stranieri e a
potenziali gruppi di terroristi, ma anche a quella di normali
cittadini americani. Disilluso rispetto al suo lavoro nel mondo
dell’intelligence, Snowden raccoglie meticolosamente centinaia di
migliaia di documenti segreti per dimostrare la portata della
violazione dei diritti in atto. Lasciando la donna che ama, Lindsay
Mills, Ed trova il coraggio di agire spinto dai principi in cui
crede.
Arriva oggi, 24 novembre, in sala
Snowden, il biopic diretto da Oliver
Stone con protagonisti Joseph
Gordon-Levitt e Shailene Woodley. Di
seguito vi proponiamo una clip in italiano deal film diffusa dalla
Bim sul suo canale Youtube.
Clip italiana da Snowden
Ospite all’ultima Festa del Film di
Roma, Oliver Stone ha dichairato in merito al
film: “Trovare i finanziamenti per poter produrre un film come
questo è stato molto difficile. In America nessuno studio voleva
averci a che fare quindi siamo venuti in Europa e abbiamo trovato i
fondi di cui avevamo bisogno di Germania e in Francia. Abbiamo
deciso di girare a Monaco ma devo dire che la realizzazione di
questo film è stata davvero un’impresa, soprattutto per quanto
riguarda la stesura della sceneggiatura; le informazione che
avevamo ottenuto da [Edward] Snowden erano così dettagliate e
complesse che dovevamo trovare un modo per renderle accessibili a
tutti. Le reazioni del pubblico in America sono state le più
disparate; c’è chi ha amato il film, che ha poi ricevuto delle
ottime critiche, e chi invece l’ha stroncato perché si aspettava di
vedere un classico spy movie più che un biopic onesto e
veritiero.”
Il cast del film
comprende Shailene Woodley nei panni della
fidanzata del protagonista, Lindsay Mills, Melissa
Leo, Zachary Quinto, Tom
Wilkinson, Rhys
Ifans e Nicolas Cage. Il film,
dopo vari rinvii, uscirà nelle sale americane il 16 settembre.
Il film è scritto e
diretto dal tre volte premio Oscar Oliver Stone ed è basato su uno
script tratto dai libri,“The Snowden Files: The Inside Story of the
World’s Most Wanted Man” di Luke Harding e
“Time of the Octopus” di Anatoly
Kucherena, e racconta della vera storia di un ex analista che cerca
di ottenere asilio dalla Russia mentre gli Stati Uniti chiedono la
sua estradizione timorosi della possibilitù di una via di fuga di
informazioni classificate.
Arriva il primo dicembre al cinema
La Stoffa dei Sogni, film diretto da
Gianfranco Cabiddu con Sergio Rubini e Ennio
Fantastichini.
Un naufragio. Un’isola splendida ma
selvaggia, inospitale e struggente nella sua crudele bellezza; i
destini incrociati di vari personaggi che si incontrano, si
perdono, si confondono e scontrano definitivamente restando sempre
in bilico in una dimensione onirica sospesa tra reale e
immaginario.
Inizia con queste premesse
La Tempesta di William
Shakespeare; ma sono anche le stesse che muovono
l’adattamento in napoletano aulico curato da Eduardo De
Filippo, e sempre quest’ultime muovono il meccanismo
narrativo alla base de La Stoffa dei Sogni,
l’ultima fatica firmata dal regista Gianfranco
Cabiddu che ha esordito durante la decima edizione della
Festa di Roma 2015 e che adesso, finalmente,
debutta nelle sale italiane con il suo delicato connubio tra stili
diversi, influenze culturali e letterarie (nello specifico),
citazioni e giochi di specchi meta – teatrali che si rincorrono tra
loro per creare un ricamo unico e prezioso, raro nella sua
unicità.
La Stoffa dei Sogni recensione
Oreste Campese (Sergio
Rubini), sua moglie Maria (Teresa
Saponangelo), la figlioletta e il suggeritore della loro
piccola compagnia teatrale, dopo il naufragio di un traghetto,
approdano su una misteriosa isola selvaggia e – apparentemente –
disabitata. Qui incontrano i tre camorristi Don Vincenzo
(Renato Carpentieri), Andrea e Saverio che avevano
ucciso il capitano del traghetto, e adesso vogliono copertura dalla
compagnia Campese. Ricattati, i sette vengono trovati dalle guardie
carcerarie che lavorano lì sull’isola al servizio del direttore De
Caro (Ennio Fantastichini), integerrimo tutore
della legge che vuole scovare i tre evasi ad ogni costo e tutelare
la figlia Miranda (Gaia Bellugi) che, nel
frattempo, vive una storia d’amor fou con un giovane naufrago
trovato sulla spiaggia, che non ricorda nulla del suo passato e
della sua identità, nemmeno il fatto di essere il figlio di Don
Vincenzo, Ferdinando.
La Stoffa dei Sogni
riesce in un’impresa solitamente difficile ai più, ovvero rendere
Shakespeare fruibile per tutti, permettere alle immortali parole
lasciate dal Bardo di raggiungere le sottili corde degli animi
degli spettatori facendole vibrare: è De Filippo il mago che ha
reso possibile questo gioco di prestigio, valicando gli inviolabili
confini della sterile traduzione e regalando ulteriori tocchi di
poesia alla Poesia stessa; Cabiddu riesce a cogliere queste trame
sottili nascoste tra le pieghe delle parole e, con sapienza e
maestria (con la collaborazione di Ugo Chiti e Salvatore De
Mola) orchestra questa sinfonia onirica e visiva, dove il
sogno procede di pari passo con la realtà in un luogo – l’ex
carcere dell’Asinara – dove i comuni concetti di spazio tempo sono
aboliti, e proprio l’isola assurge al ruolo di protagonista
maestosa ed incontrastata: misteriosa e remota, lontana dal mondo,
sembra osservare in silenzio le vite dei suoi abitanti (temporanei)
coinvolte in un gioco di riferimenti meta – teatrali: la vita
stessa è una finzione perché tutti siamo portati a mentire, e solo
la menzogna sulle assi di un palcoscenico sembra riportare un po’
d’ordine nel caotico valzer degli addii, delle partenze e degli
approdi orchestrati in scena.
Nel 1996 Kevin
Smith aveva scritto una sceneggiatura per un film dal
titolo Superman Lives. Il franchise dell’Uomo
d’Acciaio era completamente congelato, dopo il fallimento economico
di Superman IV (1987) ma lo script di
Smith venne comunque accettato dalla
Warner e poi pesantemente rimaneggiato quando al
timore arrivò Tim Burton con Nicolas
Cage come protagonista. Come ben sappiamo, il progetto è
stato completamente accantonato, tuttavia Kevin
Smith continua a pensare a quello che poteva essere invece
il suo film, ipotizzandone di recente anche una versione
animata.
Durante una sessione di
Q&A via Facebook, Smith ha ipotizzato la realizzazione
proprio di questo film d’animazione, magari con il ritorno di Cage
per doppiare Superman e con Michael Rooker per
dare voce a Lex Luthor.
Un film d’animazione su Superman
Lives
“Sarebbe stato difficile. Non
mentirò, sarebbe davvero divertente da vedere. Ci ho lavorato sopra
per 20 anni a questo punto, quindi a questo punto sarebbe
divertente vederlo in forma animata e prendere gli attori soltanto
a fare le voci. Nic Cage lavora ancora e io volevo Michael Rooker
per Lex Luthor, quindi sarebbe grandioso. Ma sapete, scherzo, nons
ta a me decidere, ma a quelli della Warner Bros. Ma se dovessero
mai chiamarmi e dire che vogliono fare un cartoon su Superman
basato sulla mia sceneggiatura, credo che potrei sciogliermi,
sarebbe un colpo. Sapete che nella vita tutti i circoli si chiudono
prima o poi, e sarebbe davvero bello chiudere il mio.”
Sappiamo che, per quanto riguarda il
live action, il personaggio di Superman è nelle mani di Zack Snyder
e di Henry Cavill, ma l’ipotesi di un Superman Lives animato,
sganciato dalla continuity cinematografica del DCEU non sarebbe
un’idea da accantonare. Che ne pensate?
È stato diffuso un nuovo spot tv di Rogue One a Star
Wars Story che si focalizza su Jyn e Galen Erso. Dei
due personaggi sappiamo che sono interpretati rispettivamente da
Felicity Jones e Mads Mikkelsen,
che sono padre e figlia e che si troveranno dalle parti opposte
della guerra. Jyn è la leader della squadra dell’Alleanza Ribelle
incaricata di rubare i piani della Morte Nera, Galen è uno
scienziato arruolato tra le fila dell’Impero.
Ecco il nuovo spot tv di Rogue One
https://www.youtube.com/watch?v=OhnveimaZlA
Rogue One a Star Wars
Story: ecco il rating
Via StarWarsNews.net, sappiamo che Rogue
One a Star Wars Story sarà PG-13, ovvero vietato ai minori
di 13 non accompagnati a causa di “violente scene di esplosioni e
combattimenti”.
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz, Rogue One a
Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni
tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova
Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14
dicembre 2016. Nel cast del film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest
Whitaker, Jiang Wen e Ben
Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III
e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star
Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella
storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno
sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco
di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Il progetto di New
Mutants alla Fox non ha ancora contorni precisi, dal
momento che per adesso soltanto Deadpool pare avere un futuro
cinematografico sicuro. Per quello che riguarda gli
X-Men, oltre al progetto ambientato negli anni ’90
e all’eventuale racconto della Fenice Nera al cinema, non si hanno
altri dettagli ufficiali.
Di seguito però vi mostriamo un vide
che potrebbe testimoniare che lo studio sta effettivamente
lavorando al film sui New Mutants.
Coming Soon ha infatti condiviso un
video interno, una specie di storyboard animato che mostra la lotta
di Illyana Rasputin a.k.a. Magik (sorella di Colosso), contro il
Demon Bear, mentre al suo fianco c’è Lockheed, il draghetto viola animaletto domestico di
Kitty Pride nei fumetti.
Il “Demon Bear”
viene da New Mutant#3,
mentre gli altri personaggi includono Wolfsbane (Maisie
Williams?), Danielle Moonstar a.k.a. Psiche/Mirage e
Cannonball.
Ecco il video per New
Mutants
Secondo le ultime indiscrezioni
riportate sempre da ComingSoon, il film sarà un horror in cui
Stephen King incontra John Hughes.
Ricordiamo che la squadra ufficiale
di New Mutants è formata da Cannonball,
Magic, Wolfsbane, Mirage e Sunspot.
Quest’ultimo l’abbiamo già visto in X-Men Giorni di un
futuro passato interpretato da Adan
Canto, che potrebbe essere un ottimo punto di partenza per
il casting del film.
Al momento nessun dettaglio sulla
trama e personaggi coinvolti in The New
Mutants, ma con ogni probabilità sarà incentrato in
una nuova generazione di protagonisti.
Nel 1988 Alien
Nation fece molto parlare di sè. Diretto da
Graham Baker, dal thriller fantascientifico
poliziesco nacquero una serie televisiva omonima, cinque film
per la TV (Alien Nation: Dark Horizon del
1994, Body and Soul del 1995,
Millennium del 1996, The
Enemy Within del 1996, The Udara
Legacy del 1997), vari adattamenti a fumetti e una
serie di romanzi di vari autori.
Oggi il film, che ha per
protagonista una coppia di poliziotti del futuro, un terrestre e un
alieno, è stato in gran parte dimenticato. Recentemente,
tuttavia, si è sparsa la notizia che lo scrittore/regista
Jeff Nichols (Midnight
Special, Loving) dovrebbe
sviluppare un remake del film per la 20th Century Fox.
Nichols aveva già parlato in
precedenza della natura di questo progetto, insistendo sul fatto
che non sarà proprio un remake tradizionale. Ha condiviso
alcune riflessioni che suggeriscono come il film sarà più il
risultato di una grande idea a cui aveva lavorato, che ora
viene incorporata nel mondo di Alien
Nation.
Come riportato da EW, Nichols sembra
voler modellare la sua sceneggiatura intorno ai risultati delle
recenti elezioni degli Stati Uniti, data la sua scelta di mantenere
il clima politico odierno. Durante un’intervista dopo la
proiezione di Loving, Nichols ha parlato
dei suoi passi avanti, dati gli eventi recenti:
Sì, sono
ancora alle prese con quello. C’era un muro nello script prima
[delle elezioni]. Credo che i film al loro meglio sono i riflessi
della società che li produce. So per certo che il pubblico, quando
è a teatro, porta i suoi problemi con sé.
Con questo
prossimo film, sto ancora, come tutti, cercando di capire cosa
significa tutto questo per noi. Che lo voglia o no, sarà
un riflesso del mondo. E voglio che lo sia.
Nel film James Caan
era un poliziotto razzista, costretto a lavorare con un alieno
(Mandy Patinkin), arrivato sulla Terra con
un’astronave e 300.000 compagni schiavizzati, prima di essere
assimilato come loro a Los Angeles.
Il film era un pretesto per parlare
di razzismo, un tema più che mai attuale. Jeff
Nichols sembra volerlo affrontare nuovamente, soprattutto
dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni americane.
Con l’uscita di Rogue
One, il franchise Star
Wars si appresta a vivere la sua prima deviazione
dalla saga principale. Una scelta che permetterà di esplorare nuovi
personaggi, luoghi, storie, magari anche con toni e stili diversi
dalla saga originale.
Episodio
VII non è stata solo elogiato per aver rilanciato al
meglio il franchise, ma ha anche attirato consensi per le scelte
sui protagonisti, in particolare il duo britannico
Daisy Ridley nei panni di Rey e John
Boyega ad interpretare Finn. Un blockbuster
come Star Wars ha lanciato una donna
come protagonista principale e un uomo di colore come il
protagonista maschile, senza dubbio un significativo passo in
avanti per aumentare la diversità, in un momento in cui Hollywood è
accusato di sotto-rappresentanza di entrambi i gruppi.
Ora sembra che Lucasfilm e Disney
siano pronti a fare un ulteriore passo avanti verso l’eguaglianza
nell’industria del cinema, impiegando una regista donna per i
futuri film di Star Wars. La
presidente di Lucasfilm, Kathleen Kennedy, ha
dichiarato che lei si è impegnata molto ad aumentare la diversità e
che l’assunzione di una regista femminile era la priorità assoluta
in questo senso.
Vogliamo fare in
modo che quando porteremo una regista donna a fare Star Wars, i
film siano impostati per il successo. Sono film giganteschi e
non è possibile lavorarci con essenzialmente nessuna
esperienza … Vogliamo iniziare davvero a concentrarsi su persone
con cui ci piacerebbe lavorare e vedere che tipo di cose stanno
facendo per progredire verso quel livello, per poi portarle
dentro quando sarà il momento giusto.
L’ammissione di Kathleen
Kennedy che l’esperienza è assolutamente necessaria per
dirigere un film di Star Wars, combinato con il fatto che i
dati mostrano che solo il 9% dei registi nella top 250
degli incassi 2015 negli Stati Uniti sono di sesso femminile,
suggerisce che quando una donna finalmente dirigerà un film di Star
Wars, potrebbe benissimo essere un volto nuovo in una fase iniziale
della propria carriera.
Le statistiche dimostrano
innegabilmente la sproporzione di registe che lavorano su
grandi film di Hollywood, nonostante il ricco talento di nomi come
Ava DuVernay e Susanne Bier.
Intanto vi ricordiamo che il
prossimo film del franchise è diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris Weitz. Si tratta
di Rogue One a Star Wars Story, un film
prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei
Sith e Una Nuova Speranza. L’uscita in
Italia è prevista per il 14 dicembre 2016. Nel cast del
film Felicity
Jones, Mads
Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest
Whitaker, Jiang Wen e Ben
Mendelsohn.
James Gunn è un grande burlone e un
grande nerd. Il regista ha costellato il suo Guardiani
della Galassia di easter eggs che i fan si sono divertiti
a scoprire, tuttavia, delle sue recenti dichiarazioni, abbiamo
saputo che esiste un altro tesoro nascosto nel film “bello grosso”
che nessuno ha ancora scoperto.
Il regista ha così dichiarato di
voler regalare 100 mila dollari a quel fan in grado di scoprire
l’ultimo easter egg di Guardiani della Galassia
(per saperne di più leggi qui).
Adesso arriva la notizia, tramite
ComicBook.com, che un fan ha trovato un nuovo
Easter Egg nel film, ma, stando a quanto dichiara
Michael Rooker (Yondu), non si
tratta di QUELLO.
Il nuovo easter egg da
Guardiani della Galassia
Ecco cosa ha scoperto questo fan con
una vista prodigiosa: quando Star Lord sta cercando di vendere
il cubo cosmico, la gemma dell’infinito, c’è il simbolo dell’Ankh,
il simbolo della Fratellanza dell’Ankh creata dagli In-Betweener
nel fumetti, che rappresenta l’equilibrio tra le forze opposte del
Lord del Chaos e il Signore dell’Ordine.
Per quanto sia interessante e
difficile da cogliere questa scoperta, secondo Rooker, che ha
incontrato il fan alla Heroes and Villains Fan Fest ad Atlanta, non si
tratta di quel tesoro nascosto a cui si riferiva
Gunn. In effetti il simbolo di Ankh sarebbe un bel
collegamento a Avengers Infinity War, se non fosse
che non presenta le caratteristiche di rivelazione e importanza
che, sempre secondo James Gunn, dovrebbe indicare
questo ormai mitico easter egg che per il moemnto resta ben
nascosto. Che il regista si decida a rivelarcelo, prima o poi?
In Guardians of the Galaxy
Vol. 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno
sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris Sullivan. Il
film arriverà al cinema il 5 marzo 2017.