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Dracula – A Love Tale: primo sguardo a Caleb Landry Jones nei panni del leggendario vampiro

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Le riprese sono in corso per il nuovo film del regista Luc Besson (Léon, Nikita) dedicato a Dracula, con la star del suo precedente Dogman Caleb Landry Jones che interpreterà il leggendario conte transilvano. Il film si intitola Dracula – A Love Tale, ed è descritto come una “rivisitazione a grande budget” della storia delle origini del vampiro. Deadline ha ora condiviso un primo sguardo al film, che ci offre un dietro le quinte di Jones nella sua armatura, presumibilmente nei panni di un principe Vlad “L’Impalatore” Tepes pre-vampiro.

È un approccio totalmente romantico”, dice Besson del suo adattamento. “C’è un lato romantico nel libro di Bram Stoker che non è stato esplorato molto. È una storia d’amore su un uomo che aspetta per 400 anni la reincarnazione di sua moglie. Questo è il vero cuore della storia, aspettare un’eternità per il ritorno dell’amore”. A dire il vero, gli elementi romantici della storia sono stati esplorati più volte in precedenti adattamenti cinematografici e televisivi, in particolare nell’elegante Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola.

Non sarebbe inoltre la prima volta che vediamo la vita pre-vampiresca di Dracula rappresentata sullo schermo. Nel film di Coppola c’è un flashback dei primi giorni del Conte, mentre il più recente Dracula Untold si concentra sulla caduta nell’oscurità dell’ex Cavaliere dopo un incontro fatale con un antico succhiasangue. C’è però da aspettarsi che Besson riesca ad offrire qualcosa di nuovo sulla vicenda, proponendo così la sua personale visione di una delle storie più amate ed emozionanti di sempre.

Dracula – A Love Tale, quello che sappiamo sul film

Basato sull’iconico romanzo di Bram Stoker, il progetto vedrà il visionario cineasta Besson dare la sua personale interpretazione del classico vampiro condannato alla vita eterna. La versione di Besson sembra si configurerà fortemente come origin story che esplora la storia d’amore gotica tra il principe Vladimir e sua moglie, la cui perdita lo spinge ad abbandonare Dio e a diventare un vampiro. Il progetto ha un budget elevato per un film europeo, ma non si avvicina ai livelli di Valerian e la Città dei Mille Pianeti.

Luc Besson Productions produce e EuropaCorp co-produce. La fonte di finanziamento non è ancora stata rivelata, ma il venditore Kinology, con sede a Parigi, si sta occupando delle vendite. Nel film, oltre a Caleb Landry Jones nel ruolo di Dracula, ritroveremo Zoë Bleu nel ruolo di Elisabeta e il suo alter ego del XIX secolo, Mina, con Matilda De Angelis nel ruolo della migliore amica di Mina e Christoph Waltz nel ruolo di “un prete cacciatore di vampiri che è sulle tracce di Dracula” (senza dubbio la versione di Van Helsing di questo film).

Anthony e Joe Russo in trattative per dirigere Avengers 5 e Avengers: Secret Wars

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Arriva da Variety la notizia che Anthony e Joe Russo, già firma dietro ai grandi successi al box office di Avenger: Infinity War e Endgame, sono in trattative con i Marvel Studio per dirigere Avengers 5 e Avengers: Secret Wars. I film saranno presumibilmente connessi, allo stesso modo di Infinity War e Endgame.

I Marvel Studios erano alla ricerca di registi per questi due importanti film del loro franchise da diverso tempo, da quando Destin Daniel Cretton, regista di Shang-Chi, aveva lasciato il posto. Mentre recentemente è stato arruolato Michael Waldrom per scrivere i film, Shawn Levy era stato avvicinato per la regia.

Avengers: Secret Wars film 2027Anthony e Joe Russo alla regia di Avengers 5 e 6

Non è chiaro quando la Marvel intende iniziare la produzione dei prossimi episodi di “Avengers”. Il prossimo film di Anthony e Joe Russo è “The Electric State” di Netflix, un’avventura fantascientifica con Chris Pratt e Millie Bobby Brown le cui riprese si sono concluse alla fine del 2022. Dopo “Endgame”, i fratelli sono passati allo streaming con “The Grey Man” di Netflix con Ryan Gosling, Chris Evans, Ana de Armas, e al film poliziesco di Apple TV+Cherry”, con Tom Holland. Sono stati produttori di “Everything Everywhere All at Once”, della serie TV di Amazon “Citadel” e di “Extraction” di Netflix.

I Russo hanno diretto quattro film Marvel, oltre ai due Avengers citati, anche Captain America: The Winter Soldier” del 2014 e “Captain America: Civil War” del 2016. Al momento, “Avengers: Endgame” è il secondo film di maggior incasso della storia con 2,79 miliardi di dollari, mentre “Infinity War” è il sesto con 2,05 miliardi di dollari. Sono in compagnia di James Cameron come unici registi con due blockbuster da 2 miliardi di dollari.

The Acolyte, finale di stagione: cosa è successo?

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The Acolyte, finale di stagione: cosa è successo?

Il finale di stagione di The Acolyte: La Seguace parte da dove è finito l’episodio 6; Osha indossa l’elmo dello Straniero, ma sembra che stia perdendo il controllo, costringendo il misterioso cattivo Sith ad aiutarla a rimuoverlo. Ha avuto una visione di Mae che uccide Sol con una mano tesa e una spada laser nell’altra. Ciò significa che la sua gemella mantiene la sua promessa di uccidere un Jedi senza armi, spingendo lo Straniero e Osha a dirigersi insieme a Brendok.

Sulla nave di Sol, discute con Mae su chi dovrebbe essere incolpato per quello che è successo sul pianeta sedici anni fa. Si libera e fugge su una navetta di salvataggio, spingendo i Jedi a inseguirla. Tuttavia, mentre si prepara a spararle dal cielo, Bazil interviene ed entrambi si schiantano sul pianeta sottostante.

David Harewood si presenta nei panni del senatore Rayencourt, un politico che odia i Jedi e desidera ritenere responsabile l’Ordine. Minaccia Vernestra Rwoh con un’indagine esterna, esercitando ulteriori pressioni su di lei affinché tenga nascosti i recenti omicidi.

the acolyte sol spada laserThe Acolyte: il ritorno di Darth Plageuis

Lo Straniero offre a Osha la sua ultima possibilità di unirsi a lui mentre lasciano la sua casa ed è allora che vediamo una figura oscura nella grotta che stavano osservando: sì, è Darth Plageuis! Non sappiamo se sia il Maestro segreto di Qimir, un Sith rivale che cerca di eliminare un rivale, o semplicemente si nasconde su un pianeta che ora possiamo dire quasi certamente destinato a essere Bal’demnico.

Quello che sappiamo, ovviamente, è che un giorno diventerà il Maestro dell’Imperatore Palpatine, scoprendo come creare la vita attraverso la Forza e sfuggire alla morte. Qualcosa ci dice che un essere come Osha sarà la chiave per raggiungere questo obiettivo.

Sol e il Maestro si scontrano su Brendok in un epico duello con la spada laser, mentre anche Mae e Osha vengono alle mani. Quest’ultima rivela che il suo odio per la sua gemella e il suo dolore sono ciò che le ha impedito di diventare una Jedi. Non crede che Sol abbia ucciso la loro madre ma poco dopo confessa a Mae che rifiuta di ucciderlo su richiesta dello Straniero e sostiene invece che i Jedi dovrebbero pagare per i suoi crimini davanti al Senato.

Sol conferma che la loro madre ha usato la Forza e un’influenza su Brendok per creare Mae e Osha mentre il suo ex Padawan osservava. Raccogliendo la spada laser del suo vecchio Maestro, si rifiuta di ascoltare le sue suppliche e, mentre lui va a dirle che la ama, usa la Forza per soffocarlo a morte. Mentre lo fa, il cristallo Kyber blu nella lama di Sol diventa rosso.

Vernestra percepisce Qimir ed è sostanzialmente confermato che una volta era uno degli allievi dei Jedi prima di ciò che accadde e che lo lasciò con quella cicatrice della spada laser sulla schiena.

Mae e Osha si lasciano il passato alle spalle

Mae e Osha finalmente si lasciano il passato alle spalle ma sfortunatamente per loro non c’è un lieto fine. Lo Straniero dice che insegnerà a Osha, ma se i Jedi catturano Mae, lei non avrà altra scelta che rivelare dove si trovano. Con il loro permesso, cancella la mente di Mae per fare in modo che dimentichi sua sorella, anche se Osha giura che un giorno la troverà.

Mae viene arrestata dai Jedi e non ricorda nulla di quello che le è successo dopo quella fatidica notte su Brendok. Vernestra dice al Cancelliere e ai suoi senatori che Sol ha ucciso i suoi compagni Jedi per nascondere le sue azioni passate, spiegando perché nessuno sa del ritorno dei Sith. Ora, ha bisogno dell’aiuto di Mae per trovare un suo allievo prima che si trasformi in malvagità… quindi sì, Lo Straniero una volta era uno Jedi e l’insabbiamento probabilmente continuerà.

L’episodio termina con Qimir che tiene la mano di Osha mentre diventa la sua Accolita e, tornando su Coruscant, intravediamo Yoda mentre Vernestra gli dice che devono parlare…

Lobo potrebbe esordire nel DCU in Supergirl: Woman of Tomorrow

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Lobo potrebbe esordire nel DCU in Supergirl: Woman of Tomorrow

Sembra sempre più probabile che Lobo, Main Man, faccia il suo debutto nel DCU in Supergirl: Woman of Tomorrow. Una voce recente affermava che i DC Studios fossero interessati a coinvolgere Jason Momoa per un ruolo non rivelato nel film, portando alla speculazione che Lobo farà la sua apparizione. Ora, MTTSH riferisce che l’Ultimo Czarniano avrà effettivamente un ruolo da svolgere nel progetto.

Anche se tutto ciò sembra indicare che Momoa si vestirà da Lobo in Supergirl: Woman of Tomorrow, vale la pena tenere presente che non abbiamo ancora la conferma ufficiale che questo sia il personaggio a cui si riferiva la star di Aquaman quando ha indicato di che stava progettando di lasciarsi alle spalle il Re di Atlantide e fare il salto nel DCU.

DCU Jason Momoa LoboTutto quello che sappiamo su Supergirl: Woman of Tomorrow

Supergirl: Woman of Tomorrow debutterà il 26 giugno 2026 in Imax, e sarà il secondo lungometraggio dell’universo DC appena riavviato ad assicurarsi un posto nel calendario delle uscite, dopo Superman di James Gunn. Il film vede protagonista Milly Alcock (House of the Dragon) nel ruolo della Ragazza d’Acciaio, con Craig Gillespie (Crudelia) che dirige da una sceneggiatura di Ana Nogueira (“The Vampire Diaries”).

Il progetto, adattato da una serie di fumetti del 2022 con lo stesso titolo, di Tom King e Bilquis Evely, porta Supergirl lontano dalla Terra mentre viaggia attraverso il cosmo con il suo fidato cane, Krypto il Supercane, per sfuggire a una vita perennemente all’ombra di suo cugino, Superman. Incontra una ragazza aliena di nome Ruthye, decisa a vendicare la morte di suo padre, e recluta Supergirl per aiutarla.

Milly Alcock ha ottenuto il ruolo principale di Kara Zor-El nel film sui supereroi a gennaio, dopo la sua interpretazione nella prima stagione di “House of the Dragon” della HBO che ha attirato l’attenzione del co-direttore della DC James Gunn. Alcock ha fatto un provino per il ruolo – incluso indossare il costume di Supergirl – sul set di Superman.

Quando Gunn annunciò per la prima volta il progetto “Supergirl” nel gennaio 2023 insieme al co-capo Peter Safran, “Non è esattamente la Supergirl che siamo abituati a vedere”, ha detto Gunn. Si dice che questa versione di Kara Zor-El sia “meno seria e più spigolosa dell’iconica supereroina“, in quanto Gunn cerca di allontanarsi dalle “precedenti rappresentazioni della Ragazza d’Acciaio, in particolare la lunga serie della CBS/CW interpretata da Melissa Benoist“.

Una precedente indiscrezione affermava che il progetto è attualmente alla ricerca di attori per interpretare il cattivo Krem delle colline gialle, maschio, dai 25 ai 45 anni, e l’alleata di Kara Zor-El, Ruthye Marye Knoll, dai 13 ai 16 anni. Woman of Tomorrow sarà il secondo film del DCU a uscire nelle sale dopo Superman di James Gunn.

Hellboy: The Crooked Man, rivelata la durata del film

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Hellboy: The Crooked Man, rivelata la durata del film

Il primo trailer di Hellboy: The Crooked Man è stato rilasciato all’inizio di questo mese e la risposta è stata, nella migliore delle ipotesi, contrastante. Ora secondo l’affidabile leaker @Cryptic4KQual, il film durerà solo 1 ora e 39 minuti.

Nel caso dei film sui supereroi, la breve durata non è sintomo di qualità. D’altro canto, questo è un progetto a budget inferiore e potrebbe essere una storia più piccola e autonoma, che non avrà una CG invasiva come i film con Ron Perlman e David Harbour.

Almeno sappiamo che Hellboy: The Crooked Man sarà un affare relativamente disinvolto e ci sono tutte le possibilità che superi le aspettative quando finalmente arriverà nei cinema (una durata più breve significa anche che può essere proiettato su un numero maggiore di schermi, aumentando entrate al botteghino).

Hellboy: The Crooked Man, le parole di Mike Mignola

Anche se secondo quanto riferito non ha mai visitato il set del film, il creatore di Hellboy e co-sceneggiatore, Mike Mignola, ha condiviso grandi elogi per il riavvio una volta terminata la produzione. “Ho amato quello che ho visto“, ha detto lo scorso maggio.”Se i fan stavano aspettando un film di Hellboy che sia in realtà un adattamento di una delle mie storie, penso che finalmente ne avranno uno.”

Congratulazioni al regista Brian Taylor e a un cast davvero meraviglioso“, ha aggiunto Mignola, “e al co-sceneggiatore Chris Golden che ha fatto così tanto per capire come dare allo studio ciò che volevano e allo stesso tempo rimanere fedele al cuore e all’anima di The Crooked Man, la mia storia preferita di Hellboy… hanno fatto un lavoro meraviglioso dando vita al suo personaggio davvero orribile.”

Cosa aspettarsi da Hellboy: The Crooked Man?

Hellboy: The Crooked Man è diretto da Brian Taylor (Crank) da una sceneggiatura scritta dal creatore di fumetti di Hellboy Mike Mignola e Chris Golden. Il riavvio è interpretato da Jack Kesy, Jefferson White e Adeline Rudolph.

Il film è basato sull’omonimo fumetto vincitore dell’Eisner Award, che ha debuttato nel luglio 2008 in contemporanea dell’uscita cinematografica di Hellboy: The Golden Army di Guillermo del Toro . “Incagliati nell’Appalachia rurale degli anni ’50, Hellboy e un agente del BPRD alle prime armi scoprono una piccola comunità infestata da streghe, guidata da un diavolo locale con un inquietante legame con il passato di Hellboy, ovvero The Crooked Man“, recita la sinossi del film.

Il nuovo film è prodotto da Millennium Media, Dark Horse Entertainment, A Nu Boyana Production e Campbell Grobman Film. È prodotto da Mike Richardson, Jeffrey Greenstein, Jonathan Yunger, Les Weldon, Rob Van Norden, Sam Schulte e Yariv Lerner. I produttori esecutivi sono Mike Mignola, Avi Lerner, Trevor Short, Boaz Davidson, Tanner Mobley, Lati Grobman, Christa Campbell, Michael Muellner e Julia Muentefering.

James Gunn risponde su Superman, Lanterns, Paradise Lost e la continuity del DCU

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Il co-CEO dei DC Studios e regista di Superman James Gunn si è preso una pausa dalle riprese dell’Uomo d’Acciaio per rispondere ad altre domande dei fan su Threads.

Inizieremo con l’attesissimo riavvio e l’ultimo aggiornamento del regista su quelle che si stanno rivelando delle riprese lunghe. “Non abbiamo finito di girare,” conferma Gunn. “Mancano ancora un paio di settimane. Ho appena finito di girare a Cleveland. E sì, sono delle riprese lunghe… ma ci stiamo avvicinando!” Aggiunge: “Abbiamo montato in modo piuttosto intenso per tutto il tempo in cui abbiamo girato, quindi [la post-produzione] non dovrebbe essere eccessivamente lunga”.

Per quanto riguarda la seconda stagione di Peacemaker, le cui riprese sono attualmente in pieno svolgimento ad Atlanta, Gunn dice che Greg Mottola ne è responsabile, ma in seguito ha confermato che tornerà per dirigere un episodio nelle prossime settimane. Ha anche ribadito che lo spettacolo “segue gli eventi di Superman” e ha detto che il prossimo gruppo di episodi “riprende essenzialmente da dove la prima stagione si era interrotta con un paio di piccole differenze”.

Affrontando la continuità del DCU, James Gunn ha spiegato che “tutti questi progetti iniziali verranno realizzati nell’ordine in cui verranno rilasciati” e ha detto che, sebbene conosca il prossimo film dei DC Studios, scrive: “È solo un angolo lontano del mio cervello come Sono concentrato su ciò che stiamo girando.”

James Gunn risponde su Superman, Lanterns, Paradise Lost e la continuity del DCU

Descrive Waller (che sappiamo che molti di voi pensavano non esistesse più) come “meraviglioso e [in] sviluppo molto attivo” e rivela che Chris Mundy, Tom King e Damon Lindelof hanno “molte grandi idee” quando si tratta a chi dovrebbe interpretare Hal Jordan e John Stewart in Lanterns.

Gunn potrebbe anche aver fatto qualche passo nel sfatare le recenti notizie secondo cui Kumail Nanjiani vestirà i panni di Booster Gold quando ha detto che nessun attore è stato scelto per progetti che non hanno ancora avuto il via libera. “Niente è ‘in produzione’ a meno che non abbia ricevuto il via libera”, ha aggiunto. “Al momento si tratta di Superman, Supergirl, Penguin, Peacemaker, Lanterns e una manciata di progetti animati. Ma Paradise Lost, come molti altri titoli conosciuti e sconosciuti, è ancora in uno sviluppo molto attivo: sarà in produzione non appena avremo una o più sceneggiature.” “Per inciso, non siamo ufficialmente scelti per nulla che non abbia il via libera”, ha concluso lo scrittore, regista e capo dello studio.

Sfortunatamente, lo studio salterà il Comic-Con, quindi oltre a Creature Commandos e The Penguin, non ci aspettiamo niente di troppo eccitante da San Diego.

Quattro matrimoni e un funerale: tutte le curiosità sul film con Hugh Grant

Autore di commedie romantiche ormai divenute grandi classici del cinema, Richard Curtis è la mente dietro Notting Hill, Il diario di Bridget Jones e Love Actually – L’amore davvero. Uno dei suoi primi grandi successi, però, è la commedia del 1994 Quattro matrimoni e un funerale. Curtis ha raccontato di aver avuto l’ispirazione per la storia qui narrata sfogliando alcune vecchie agende, rendendosi conto di essere stato a settantadue matrimoni in dieci anni.

Ad aver diretto il film vi è Mike Newell, regista distintosi anche per i film Donnie Brasco, Harry Potter e il Calice di Fuoco e Prince of Persia – Le sabbie del tempo. Realizzato in sei settimane e costato poco più di quattro milioni di dollari, Quattro matrimoni e un funerale è poi diventò un inaspettato successo al botteghino e all’epoca diventò anche il film britannico di maggior incasso nella storia, con un botteghino mondiale di 245.7 milioni di dollari. Ricevette poi due nomination all’Oscar, come Miglior film e per la Migliore sceneggiatura originale.

Per gli appassionati di questo genere, si tratta dunque di un classico da recuperare, capace di divertire ed emozionare scena dopo scena. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Quattro matrimoni e un funerale. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ad altre curiosità legate al film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

La trama di Quattro matrimoni e un funerale

Protagonista del film è Charles, un inguaribile donnaiolo, che per nulla al mondo sembra voler rinunciare alla propria libertà e alla bellezza della conquista, almeno finché, durante il matrimonio degli amici Angus e Laura, non incontra la bellissima e seducente Carrie, con cui passa una notte indimenticabile. Tuttavia, la mattina seguente Carrie deve ripartire per gli Stati Uniti. I due, però, si rincontreranno ancora e ancora ad altri matrimoni, scontrandosi ogni volta con un amore apparentemente impossibile a cui non sembrano però poter sfuggire in alcun modo.

Quattro matrimoni e un funerale canzone

Il cast del film: da Hugh Grant ad Andie MacDowell

Ad interpretare Charles vi è l’attore Hugh Grant, divenuto celebre proprio grazie a questo ruolo. Per il provino, l’attore ha fatto ascoltare una cassetta di quando era testimone di nozze del fratello, convincendo così i produttori di essere l’interprete giusto per la parte. Inizialmente, però, Alan Rickman (oggi celebre per il ruolo di Severus Piton nella saga di Harry Potter era stato preso in considerazione per Charles, ma alla fine si è deciso che era troppo vecchio per la parte, che andò così a Grant.

Per interpretare questo ruolo, inoltre, Grant ha dovuto imparare il linguaggio dei segni per le scene con il fratello David, interpretato da David Bower. Inoltre, come noto, durante la lavorazione di questo film, Grant pensava che fosse terribile, scontento in particolare della regia di Newell. Quando però la pellicola divenne un grande successo, si disse lieto di essere stato smentito.

Per il ruolo di Carrie, invece, si ritrova l’attrice e modella Andie MacDowell, che ottenne il ruolo “rubandolo” a Sarah Jessica Parker, che si era presentata ai casting. Per recitare nel film MacDowell ha rinunciato a un compenso per la sua partecipazione, prendendo invece punti percentuali. In questo modo ha guadagnato 2 milioni di dollari, contro i 100.000 di Grant. Tuttavia, la sua Carrie è poi stata votata come uno dei personaggi cinematografici più fastidiosi di tutti i tempi.

Completano il cast l’attore James Fleet nel ruolo di Tom, Simon Callow in quello di Gareth, John Hannah in quello di Matthew e Charlotte Coleman per quello di Rossella. I quattro sono i migliori amici di Charles, presenti con lui ad ogni matrimonio. A loro si aggiunge poi anche la celebre attrice Kristin Scott Thomas nel ruolo di Fiona. In ultimo, Rowan Atkinson, celebre per il ruolo di Mr. Bean e frequente collaboratore di Curtis, interpreta qui Padre Gerald. Dei film in cui ha recitato, Atkinson considera questo il suo preferito.

Quattro matrimoni e un funerale cast

La colonna sonora e la canzone del film

Il film è stato accompagnato da una colonna sonora di canzoni popolari, tra cui una cover di “Love Is All Around” dei Troggs eseguita dai Wet Wet Wet che è rimasta al numero 1 della UK Singles Chart per quindici settimane ed all’epoca è stata il nono singolo più venduto di tutti i tempi in Gran Bretagna. Questa canzone sarebbe stata successivamente adattata in “Christmas Is All Around” e cantata dal personaggio di Billy Mack nel film di Richard Curtis del 2003 Love Actually, in cui compare come protagonista anche lo stesso Grant.

Il trailer di Quattro matrimoni e un funerale e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Quattro matrimoni e un funerale grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 15 luglio alle ore 21:25 sul canale Nove.

The Boys 4: il trailer del finale di stagione!

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The Boys 4: il trailer del finale di stagione!

The Boys concluderà domani la sua quarta stagione e Prime Video ha ora pubblicato un promo per l’episodio sicuramente ricco di eventi, intitolato “Assassination Run“. Il teaser vede un Billy Butcher morente salutare Hughie al telefono, mentre gli chiede di dire al resto della squadra che è dispiaciuto per come sono andate le cose.

Butcher morirà davvero? Considerando che manca ancora un’altra stagione, diremmo che è altamente improbabile, e c’è anche la piccola questione del suo misterioso – e apparentemente molto formidabile – superpotere che sembra essere controllato dalla parte del cervello che immagina che il suo defunto amico Joe Kessler gli sta parlando.

Vediamo anche Homelander finalizzare il suo piano per eliminare il prossimo presidente Singer e sostituirlo con Victoria Neuman. Sister Sage si rivolterà contro il leader dei Sette dopo essere stata licenziata la scorsa settimana? La persona più intelligente del mondo potrebbe certamente escogitare un modo per far deragliare la trama senza essere direttamente coinvolta.

Infine, una rapida occhiata a Grace Mallory con la mano sospesa su un pulsante rosso ha portato a ipotizzare che Soldier Boy potrebbe fare il suo ritorno in questo episodio. È una teoria solida, ma lungi dall’essere l’unica spiegazione per questo momento!

La trama della quarta stagione di The Boys

Nella quarta stagione, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il controllo di Patriota, che sta consolidando il suo potere. Billy Butcher, a cui restano solo pochi mesi di vita, ha perso sia il figlio di Becca sia il suo ruolo di leader dei The Boys. Il resto della squadra è stanco delle sue bugie. La posta in gioco sarà più alta del solito e loro dovranno trovare un modo per collaborare e salvare il mondo, prima che sia troppo tardi.

Il cast di The Boys vede protagonisti Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T. Usher, Laz Alonso, Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie, Claudia Doumit e Cameron Crovetti. Si uniranno per la quarta stagione anche Susan Heyward, Valorie Curry e Jeffrey Dean Morgan.

The Boys è basata sul fumetto certificato bestseller dal New York Times, creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in veste anche di executive producer, e sviluppato dall’executive producer e showrunner Eric Kripke. Tra gli altri executive producer si annoverano anche Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Pavun Shetty, Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Ken F. Levin, Jason Netter, Paul Grellong, David Reed, Meredith Glynn e Michaela Starr. The Boys è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey Pictures. E’ disponibile su Prime Video.

300: dal cast ai sequel, tutte le curiosità sul film di Zack Snyder

Celebre trasposizione dell’omonima graphic novel di Frank Miller, il film 300 diretto da Zack Snyder (Watchmen, Zack Snyder’s Justice League, Rebel Moon) nel 2007 è diventato in breve un vero e proprio cult per gli appassionati del genere. Il regista, infatti, ha qui portato a nuovi livelli la tecnica del chroma key, utilizzata per riprodurre le immagini dell’originale fumetto. Nel giro di due ore, si assiste così ad una fantastica ed epica rappresentazione della leggendaria battaglia delle Termopili, svoltasi nel 480 a.C.

Per dar vita a questa vicenda leggendaria, Snyder volle rimanere il più fedele possibile al testo di Miller. Egli fece infatti riadattare fotogramma per fotogramma il fumetto, lavorando poi sugli effetti speciali e sulla fotografia. Quest’ultima, in particolare, è stata rivista con l’utilizzo dell’effetto Dragan, utilizzato per rendere maggiormente drammatica un’immagine. Ciò ha portato al caratteristico stile del film, divenuto poi anche uno dei suoi elementi di maggior successo.

Costato circa 65 milioni di dollari, il film venne presentato fuori concorso al Festival di Berlino, dove iniziò a suscitare molto interesse. La critica si divise a riguardo, con alcuni che ne elogiano il coinvolgimento visivo e altri che ne criticano la banalità. Uscito infine al cinema, il film si affermò come uno dei maggiori incassi del 2007, arrivando globalmente ad un totale di circa 456 milioni di dollari. Ancora oggi 300 non manca di ottenere l’attenzione degli spettatori, e la sua mitologia così ampia ha permesso negli anni la realizzazione una serie di opere ad esso legate.

300 trama
Gerard Butlere Vincent Regan in 300. © 2007 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

La trama di 300

La vicenda al centro del film viene narrata dal soldato spartano Delios, il quale ricorda la vita del leggendario condottiero Leonida, dalla sua ascesa al trono di Sparta sino alla guerra contro i persiani. Tutto ha infatti inizio nel momento in cui il malvagio re Serse invia un proprio messaggero nella città greca per richiedere la sottomissione di questa. Leonida però non è solito farsi intimidire, e cresciuto per combattere uccide il messaggero, di fatto dichiarando guerra alla Persia. Questa, però, è nota per possedere un esercito infinitamente più vasto di quello spartano e greco. Il condottiero inizia così a studiare un piano per poter sconfiggere o quantomeno rallentare il nemico.

Con 300 uomini al seguito, Leonida prepara un imboscata alle truppe di Serse nella stretta gola delle Termopili. Qui gli spartani resistono con tenacia al numeroso esercito nemico, ma lentamente iniziano a cadere sotto i colpi di avversari invincibili. Serse, che si considera un vero e proprio dio in terra, scatena infatti tutti i suoi colpi migliori pur di distruggere il gruppo di soldati. Consapevole che non riusciranno a salvarsi da quella situazione, Leonida invia Delios a Sparta, chiedendogli di raccontare le sue gesta e non permettere che la città si pieghi ai persiani.

 

Il cast e i personaggi del film

All’interno del film si ritrovano numerosi attori divenuti poi celebri proprio grazie alla loro interpretazione dei personaggi qui presenti. Su tutti spicca Gerard Butler, che dà vita al leggendario condottiero Leonida. Questi raccontò che per assumere il ruolo si sottopose a quattro ore giornaliere di palestra, per quattro mesi consecutivi. Ciò gli permise di raggiungere la forma ideale a quella richiesta per il possente personaggio. Accanto a lui, l’attrice Lena Headey, poi divenuta celebre per il ruolo di Cersei in Il Trono di Spade, dà vita al personaggio della regina Gorgo, moglie di Leonida. David Wenham, noto invece per il ruolo di Faramir in Il Signore degli Anelli, interpreta qui il personaggio di Delios.

Particolarmente memorabile è la figura di Serse, il re persiano interpretato nel film da Rodrigo Santoro. Questi dovette trasformarsi radicalmente per il ruolo. Si sottopose infatti ad una ceretta totale, gli vennero applicati oltre 33 piercing finti e lavorò per rendere più cupo il tono della sua voce. Il risultato fu quello di un villain minaccioso e dalle sembianze divine. Infine, si ritrova Dominic West nei panni del consigliere spartano Terone. 300 ha poi rappresentato il debutto cinematografico per l’attore Michael Fassbender, oggi apprezzato per i suoi ruoli in grandi blockbuster e intensi film d’autore. Nel titolo del 2007, ricopre però un ruolo secondario, dando vita al soldato chiamato Stelios.

300 personaggi
Gerard Butler e Rodrigo Santoro in 300. © 2007 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

La vera storia dietro 300 

In seguito all’uscita del film, molte critiche sono state rivolte ad esso circa la veridicità degli eventi. Snyder ha però rivelato di essersi consultato con numerosi storici, e che gli eventi contenuti nel film sono veritieri al 90%. 300, dunque, ricalca in modo piuttosto fedele la leggenda di Leonida, ma essendo il racconto stesso dell’evento ricco di probabili invenzioni, anche per il film si è reso necessario prendersi delle libertà. Molti storici di tutto il mondo hanno però sottolineato come i principali aspetti dell’epoca vengano riportati, dal codice eroico spartano sino al ruolo della donna. Se anche vi sono elementi di fantasy, ciò non toglie comunque che lo scheletro della storia sia stato curato per essere realistico e rispettoso della leggenda.

Il film e la serie sequel

Dato l’enorme successo del film, i produttori rivelarono la volontà di dar vita ad un sequel. Intitolato 300 – L’alba di un impero, questo è infine uscito al cinema nel 2014. Al suo interno si raccontano eventi contemporanei alla battaglia delle Termopili, che offrono così un ulteriore punto di vista sull’epica guerra tra greci e persiani. Protagonisti del film sono stavolta gli attori Sullivan Stapleton, nel ruolo del condottiero Temistocle e Eva Green nei panni della perfida Artemisia I. Riprende poi il suo ruolo anche Rodrigo Santoro, che torna a dar vita al minaccioso re Serse, intenzionato più che mai a conquistare quella terra.

Di recente, è invece stato reso noto che l’adattamento di una serie televisiva di 300 è in fase di sviluppo presso la Warner Bros. Television. I dettagli esatti della trama sono ancora in fase di definizione, ma le fonti affermano che la serie sarebbe un prequel del film del 2006. Al momento il progetto non è legato a nessuno scrittore o piattaforma. Gli accordi sono ancora in fase di negoziazione, ma Zack Snyder (recentemente distintosi per la regia di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco e Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice), regista e co-sceneggiatore di 300, è in trattative per dirigere e produrre la serie.

Il trailer di 300 e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. 300 è infatti presente su Apple TV e Prime Video. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione mercoledì 17 luglio alle ore 21:00 sul Canale 20.

Deadpool & Wolverine: per Kevin Feige è “il film vietato ai minori più sano che chiunque possa mai vedere”

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Mentre i Marvel Studios hanno esplorato i contenuti TV-MA su Disney+ con Werewolf by Night ed Echo, perderanno finalmente la loro identità PG-13 a misura di bambino nei cinema con l’uscita di Deadpool & Wolverine.

Il film R-Rated sarà altrettanto scandaloso quanto Deadpool e Deadpool 2. Tuttavia, secondo il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige, questa storia non sarà necessariamente il tipico blockbuster R-Rated. “Penso che siamo stati innovativi in ​​passato, ma la cosa che preferisco è che abbracciamo tutti i tipi di generi e toni”, dice a Deadline. “Penso che attiri molta attenzione il fatto che questo sia il nostro primo film con classificazione R, ma è il terzo film di Deadpool con classificazione R, quindi volevamo rimanere fedeli a ciò che Ryan ha costruito su quei due film e non volevamo alterarlo.”

“Sì, è vietato ai minori, sì, c’è un po’ di linguaggio e sangue, ma il film è incredibilmente emozionante. Continuo a definirlo il film vietato ai minori più sano che chiunque possa mai vedere. È davvero una celebrazione dell’amicizia, della famiglia e del trovare una famiglia.”

Deadpool & WolverineDeadpool & Wolverine sarà R-Rated

La MPAA ha recentemente assegnato al film una classificazione ufficiale R per: “Violenza forte e sanguinosa, linguaggio spinto, gore e riferimenti sessuali”.

I Marvel Studios presentano il loro errore più significativo fino ad oggi – Deadpool & Wolverine“, si legge nella nuova sinossi. “Uno svogliato Wade Wilson si affanna nella vita civile. I suoi giorni come mercenario moralmente flessibile, Deadpool, sono alle spalle. Quando il suo mondo natale si trova di fronte a una minaccia esistenziale, Wade deve indossare di nuovo i panni di un riluttante ancora più riluttante… riluttante? Più riluttante? Deve convincere un riluttante Wolverine a… Cazzo! Le sinossi sono così f*ttutamente stupide“.

Oltre a Ryan Reynolds e Hugh Jackman nei ruoli principali, Deadpool & Wolverine vedranno il ritorno di Morena Baccarin (Vanessa), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter), Brianna Hildebrand (Negasonic Teenage Warhead) e Shioli Kutsuna (Yukio) nei rispettivi personaggi, A loro si aggiungeranno le new entry del franchise Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), che interpreteranno un agente televisivo e la controparte malvagia di Charles Xavier, Cassandra Nova.

Dragonheart: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film con Sean Connery

I draghi sono da sempre una delle creature fantastiche più amate e ricorrenti nel cinema. Simbolo di potenza e magnificenza, queste creature suscitano continuamente fascino e timore allo stesso tempo. Tra i tanti film che li hanno raccontati, uno dei più amati e ricordati è Dragonheart (qui la recensione), diretto nel 1996 da Rob Cohen. Con un’ambientazione a metà tra lo storico e il fantasy, il film ha infatti raccontato in modo inedito la mitica creatura, donandole uno spessore che raramente gli era stato concesso. Proprio la presenza da protagonista del drago, come anche il suo aspetto e la sua celebre voce, ha poi contribuito al successo del film.

Il film è stato scritto da Charles Edward Pogue, ma arrivò a vedere la luce solo dopo una lunga gestazione. In particolare, molti erano i dubbi su come realizzare un drago che, data la sua grande presenza in scena, risultasse convincente. I risultati ottenuti da Jurassic Park con i dinosauri furono particolarmente illuminanti da questo punto di vista, spingendo la produzione a far realizzare il drago in CGI. Ci vollero mesi affinché il realismo richiesto potesse essere raggiunto, con la grande sfida di far in modo che il drago potesse anche essere in grado di muovere la bocca e parlare.

Il risultato fu a dir poco sbalorditivo, portando gli addetti agli effetti speciali a guadagnarsi una meritata nomination all’Oscar. Per tutti gli amanti del grande fantasy, Dragonheart è dunque ancora oggi un film particolarmente imprescindibile. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Dragonheart. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Dragonheart cast

La trama di Dragonheart

Il film si svolge nella Britannia del X Secolo. Appena succeduto al tirannico padre, il giovane principe Einon viene ferito mortalmente al cuore. Soccorso dal fido maestro Bowen, che l’ha cresciuto educandolo ai valori dei Cavalieri di Re Artù, il ragazzo viene salvato da un drago che gli dona metà del suo cuore, legando indissolubilmente il proprio destino al suo, facendogli però promettere che regnerà con saggezza e pietà verso gli altri. Il principe non tarda però a mostrarsi peggiore del padre. Bowen si convince allora che la causa di tutto sia proprio il drago e il dono da lui fatto al giovane. Dopo una lunga ricerca i due si scontrano, stringendo poi un’amicizia che attraverso alterne vicende li porterà ad appoggiare la rivolta contro il tiranno, fino allo scontro finale.

 

Il cast del film

Per dar voce al drago protagonista del film, la prima ed unica scelta degli autori fu l’attore premio Oscar Sean Connery. Questi rimase profondamente affascinato dalla realizzazione del drago, acconsentendo a donargli la propria voce. L’attore non si limitò però solo a questo, ma si sottopose anche ad uno studio delle sue espressioni facciali, così da poter riutilizzare molte di queste per il drago, dando vita ad una maggiore somiglianza tra i due. Nei panni del protagonista umano Bowen, invece, la prima scelta era ricaduta su Liam Neeson. I produttori respinsero però la sua partecipazione poiché non convinti dall’idea che Neeson potesse essere un credibile attore di film action. Al suo posto venne dunque preferito Dennis Quaid.

Questi, per prepararsi al ruolo, venne addestrato all’utilizzo della spada. In particolare, egli ricercò uno stile di combattimento orientale, così da poter caratterizzare e rendere ulteriormente unico il suo personaggio. L’attore David Thewlis venne invece scelto per il ruolo del perfido Einon. Il regista lo scelse perché questi era in grado di rendere temibile il suo personaggio tramite l’intelletto e non la forza bruta. Nel film sono poi presenti gli attori Pete Postlethwaite nei panni di Fratello Gilbert di Glockenspur e Julie Christie in quelli della regina Aislinn. Dina Meyer è Kara, una contadina che si unisce alla battaglia contro Einon. Jason Isaac è invece Felton, il secondo in comando di Einon.

Dragonheart sequel

Il finale del film: cosa accade al drago?

Draco – questo il nome del drago – è consapevole che la malvagità di Einon non sarà distrutta finché avrà vita, e l’unico modo per fermarlo definitivamente è che Draco stesso debba morire. Egli chiede quindi a Bowen di dargli il colpo fatale. Il cavaliere è distrutto dalla notizia di dover uccidere il suo amico drago e si rifiuta, consapevole che egli è l’ultimo rimasto della sua specie. Tuttavia, messo alle strette da un nuovo attacco di Einon, accetta di fare quanto gli viene richiesto e scaglia un colpo mortale al cuore del suo amico, ponendo così fine anche alla vita di Einon.

Bowen, a cui si aggiungono anche i contadini, assiste agli ultimi istanti di Draco e gli domanda come faranno senza di lui: mentre il suo corpo si trasforma in puro spirito di luce, Draco risponde sereno di guardare sempre le stelle in cielo. Grazie al suo eroico sacrificio, infatti, l’ultimo drago ascende alla volta celeste e si ricongiunge ai suoi fratelli fra le stelle della costellazione del Drago, vegliando sui suoi amici e sul loro regno per gli anni a venire.

I sequel di Dragonheart

Dato il grande successo del film, Dragonheart divenne poi una saga, con ben quattro sequel rilasciati però direttamente per il mercato dell’home-video. Questi sono Dragonheart 2 – Una nuova avventura (2000), Dragonheart 3 – La maledizione dello stregone (2015), Dragonheart 4 – L’eredità del drago (2017) e Dragonheart: Vengeance (2020). Di questi, solo il primo è in realtà un vero e proprio sequel. I successivi sono invece dei prequel che vanno a raccontare eventi accaduti prima della storia del film del 1996. In ognuno di questi, inoltre, cambia il cast di attori, mai uguale a quello del primo film. Proprio per tale motivo, i film non ottennero lo stesso successo dell’originale.

Il trailer di Dragonheart e dove vedere il film in streaming e in TV

Prima di vedere tali sequel, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Dragonheart è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV e Google Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 17 luglio alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Titanic: dal cast alla storia vera, tutte le curiosità sul film

Titanic: dal cast alla storia vera, tutte le curiosità sul film

Con il film del 1997 Titanic (qui la recensione), il regista James Cameron si è consacrato come uno dei massimi autori cinematografici di sempre. Il suo kolossal ha infatti infranto ogni record possibile, dando vita ad una perfetta unione tra la forza degli effetti speciali e quella del racconto. La vicenda da lui raccontata non manca di emozionare anche oggi, facendo innamorare intere generazioni di spettatori dei suoi protagonisti e della loro struggente storia.

Vero e proprio punto di svolta nella storia del cinema, il film rappresenta inoltre uno dei massimi traguardi raggiunti in campo tecnologico. Pioniere negli effetti speciali, Cameron ha qui superato sé stesso, consegnando al mondo qualcosa di mai visto prima. Da sempre affascinato dal mare e dai suoi misteri, Cameron desiderava infatti da tempo realizzare un film incentrato sul celebre transatlantico. A frenarlo, tuttavia, era la mancanza di quei progressi tecnologici che gli avrebbero consentito di dar vita al film come lo aveva immaginato.

Dopo attenti studi, ricostruzioni ed elaborazioni, Cameron riuscì infine a dar vita a quello che al momento della sua realizzazione era il film più costoso mai realizzato. Con un budget di 200 milioni di dollari, Titanic era un progetto quanto mai rischioso. Il regista, però, è noto per il suo saper far andare di pari passo emozione e tecnica, e con questo film lo dimostrò una volta di più. Come noto, Titanic è oggi il terzo maggiore incasso mondiale di tutti i tempi, con una cifra pari a 1 miliardo e 850 milioni.

Sono poi seguiti innumerevoli riconoscimenti, tra cui ben 11 premi Oscar, che lo hanno inserito di diritto nell’elenco dei film più importanti da un punto di vista storico e culturale. In questo articolo, approfondiamo alcune delle principali curiosità relative a Titanic. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Titanic Kate Winslet Leonardo DiCaprio
Leonardo DiCaprio e Kate Winslet in Titanic. © 1997 – Paramount Pictures

La trama di Titanic

La storia si apre nel 1996, quando una spedizione di ricercatori porta alla luce una serie di preziosi manufatti risalenti al relitto del Titanic, da quasi un secolo rimasto sul fondo dell’Oceano Atlantico. Tra questi vi è un misterioso ritratto di una fanciulla di cui però non si sa nulla. Venuta a sapere di tali ritrovamenti, l’anziana Rose Dawson Calvert afferma di essere la donna del ritratto e chiede di poter raccontare la sua storia, avendo preziosi ricordi rimasti sepolti da tempo proprio come il transatlantico.

Rose inizia così a ripercorrere la propria giovinezza, di quando prese parte al viaggio del Titanic inconsapevole di come questo le avrebbe cambiato la vita. A bordo di questo incontra infatti il bel Jack Dawson, ragazzo di terza classe con grandi speranze per il futuro. Il loro amore clandestino prende così vita nello spazio della nave, ignari che gli ostacoli sul loro percorso saranno più grandi e tragici di quanto potranno mai immaginare.

La rappresentazione della nave Titanic nel film

Per realizzare Titanic, James Cameron ha passato circa cinque anni a fare delle ricerche sulla nave affondata, anche recandosi personalmente grazie a speciali sottomarini sul luogo, così da vedere con i propri occhi i resti della nave. Le ricerche si sono basate anche su come doveva essere la nave nel 1912. Ciò ha infatti permesso di raggiungere livelli di realismo estremi, ottenuti tanto attraverso ricostruzioni pratiche sul set quanto con l’aiuto dei poderosi effetti speciali.

Cameron e la sua troupe riuscirono così a bilanciare la necessità di avere concretamente le location interne della nave con quella di poterne dare una visione esterna che desse l’impressione che il Titanic stava davvero riprendendo vita sullo schermo. Il risultato ottenuto fu sbalorditivo e venne naturalmente premiato con innumerevoli riconoscimenti, tra cui il premio Oscar per i migliori effetti speciali.

Titanic cast attori
Kate Winslet e Billy Zane in Titanic. © 1997 – Paramount Pictures

 

Il cast del film

Pur raccontando la vera storia del Titanic, il film presenta dei personaggi inventati, affiancati ad alcuni però realmente esistiti. Tra i primi vi è la bella Rose Dawson, qui interpretata dall’attrice Kate Winslet. Affascinata dal progetto, la futura premio Oscar ha accettato la parte senza neanche voler leggere la sceneggiatura. Recitare nel film non fu però una passeggiata, trovandosi a dover girare molte scene nell’acqua fredda che quasi la portarono a soffrire di ipotermia. La sua interpretazione è però memorabile, tanto da averle fatto guadagnare una nomination all’Oscar come miglior attrice.

L’anziana Rose è invece interpretata dall’attrice Gloria Stuart, la quale raggiunse così popolarità mondiale a ben 64 anni dal suo primo film. Frances Fisher è invece la severa madre di Rose. Co-protagonista del film, nel ruolo di Jack Dawson, è l’attore Leonardo DiCaprio. Consacratosi proprio grazie a questo ruolo, egli era inizialmente insicuro sull’accettarlo o meno. Il regista riuscì però a convincerlo sottolineando la complessità del costruire il personaggio come una persona normale.

Antagonista del film è invece Caledon Nathan Hockley, il possessivo fidanzato di Rose, interpretato da Billy Zane. Altri celebri attori che presero parte al film sono Kathy Bates nei panni dell’aristocratica Margaret Brown, e Victor Garber, in quelli di Thomas Andrews, l’ingegnere che progettò la nave. Bernard Hill è il comandante Edward John Smith, mentre Jonathn Hyde l’amministratore delegato Joseph Bruce Ismay.

Titanic nave
Il Titanic in una scena del film. © 1997 – Paramount Pictures

La vera storia dietro il film

Quella del Titanic è una delle storie più note dell’900, un momento che sembrò spezzare l’euforia di progresso che aleggiava sul periodo, provocando uno shock nella popolazione mondiale. Varato nel maggio del 1911, il transatlantico entrò in servizio il 10 aprile del 1912. Questo era stato progettato per offrire un collegamento settimanale di linea con l’America e garantire il dominio delle rotte oceaniche alla White Star Line. Il Titanic rappresentava a tutti gli effetti la massima espressione della tecnologia navale del tempo, lungo circa 270 metri e largo 28.

Con 2.296 persone a bordo, tra equipaggio e passeggeri, questo salpò da Southampton, nel Regno Unito, diretto vero New York. Una meta che, come noto, non raggiungerà mai. Il 14 aprile del 1912, infatti, il Titanic entra in collisione con un iceberg alle ore 23:40. L’impattò provocò l’apertura di alcune falle sotto la linea di galleggiamento. Inizialmente sottovalutato, il danno favorì in breve l’allagamento di 5 compartimenti stagni, e nel giro di 2 ore e 40 minuti affondò definitivamente nelle gelide acque dell’Atlantico del nord.

Nel rappresentare l’evento nel film, Cameron si è mantenuto il più fedele possibile alle ricostruzioni fatte nel corso dei decenni. La nave iniziò infatti a sollevarsi per poi letteralmente spezzarsi in due tronconi. Nel mentre, erano iniziate le operazioni di salvataggio, che portarono gran parte dei presenti ad abbandonare la nave grazie alle scialuppe di salvataggio. Nel naufragio, tuttavia, persero la vita tra le 1.490 e le 1.523 persone.

Solo in 706 riuscirono a sopravvivere, venendo soccorsi poco dopo da una nave nei paraggi. Numerose inchieste sono state condotte, indicando tra le cause dell’accaduto anche l’aumento di velocità intrapreso nel tentarivo di compiere un arrivo anticipato a destinazione. In mezzo a questa descrizione così accurata dell’incidente e dell’affondamento, Cameron inserì dunque la storia d’amore tra Rose e Jack, del tutto inventata ma necessaria a generare quel trasporto emotivo che affascina ancora oggi.

Il trailer di Titanic e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Titanic grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Prime Video, Disney+ Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

L’invenzione di Noi Due: recensione del film di Corrado Ceron

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L’invenzione di Noi Due: recensione del film di Corrado Ceron

L’invenzione di Noi Due, il nuovo progetto del regista italiano Corrado Ceron arriva nelle nostre sale a partire dal prossimo 18 luglio. Il film, distribuito da Be Water, Medusa, è un dramma sentimentale di 110 minuti che ben si inserisce all’interno del proprio filone di riferimento.

Tratto dall’omonimo romanzo di Matteo Bussola e presentato in anteprima al Festival di Taormina 2024, il film è stato sceneggiato da Federico Fava, Valentina Zanella, Paola Barbato e dallo stesso Bussola e gode delle musiche di Lorenzo Tomio e Pasqua Maddalena.

Protagonisti dell’opera sono gli attori Lino Guanciale e Silvia D’Amico. Coppia attoriale alla quale vanno ad aggiungersi Francesco Montanari, Paolo Rossi, Diego Facciotti, Emanuele Fortunati ed Elisabetta De Gasperi.

L’invenzione di Noi Due: la trama

Milo e Nadia, conosciutisi (letteralmente) sui banchi di scuola e sposati da diversi anni, si ritrovano ad affrontare una crisi profonda del loro rapporto. La loro quotidianità è ormai appiattita, la comunicazione scarsa e l’intesa sembra svanita. Nadia, in particolare, appare distaccata e infelice, mentre Milo, ancora innamorato, non riesce a rassegnarsi alla situazione. Incapace di accettare la fine del loro amore, Milo escogita un piano originale per riconquistare Nadia, inizia a scriverle lettere anonime, firmandosi con un nome inventato.

Nelle missive, Milo riversa i suoi sentimenti più profondi, raccontando storie inventate e descrivendo un uomo ideale che sembra rispecchiare le qualità che Nadia ammirava in lui all’inizio della loro relazione. Intrigata da queste misteriose lettere, Nadia si ritrova a fantasticare sul “partner” attratta dalla sua sensibilità e dalla sua attenzione e dando così vita a una fitta corrispondenza epistolare che riaccende in lei emozioni sopiste e un desiderio di evasione dalla sua vita monotona. Tra dubbi, speranze e una linea temporale continuamente frammentata da flashback le esistenze intrecciate dei due si svelano a poco a poco; anche se, ogni giorno che passa, la situazione sembra farsi sempre più complicata. Fino a quando…

L’invenzione di Noi Due: frammenti sparsi

È un film di frammenti L’invenzione di Noi Due di Corrado Ceron. Un film spezzato, puzzle da ricomporre in attesa di un’immagine chiara, chiamata a formarsi di minuto in minuto, con pazienza. Film che nel frammento trova forma e sostanza, ritrovandosi a saltellare tra linee temporali differenti, legate da una voce che attraversa il continuum e destinate a convergere nel segno di un amore sbiadito, andato corrodendosi nel corso degli anni.

Un’opera drammatica, scavata nel volto disorientato del suo protagonista (un bravo Lino Guanciale). Un’opera di detti e non detti e sconfortante solitudine, basata su una delicata poetica del ri-conoscersi. Un lavoro che recupera la dimensione epistolare dell’omonimo romanzo da cui è tratto per traslarla su grande schermo e farne immagine analogica; macchiando prima la superficie di un vecchio banco scolastico e sostituendo poi “l’inchiostro” con un fitto, ma rallentato, scambio di mail – consentendo così a un sentimento a lungo sopito di ritrovare vigore proprio nella distanza da quella messaggistica istantanea che contraddistingue la modernità.

L’invenzione di Noi Due: una gabbia di parole

L’invenzione di noi due è dunque romantic-drama atipico nella sua convenzionalità. Che lavora di ricomposizioni, di aggiustamenti impossibili. Che pesca dalla tradizione del genere per poi sviluppare una sorta di negativo del C’è posta per te di Nora Ephron – tornando cioè a ragionare sul potere salvifico delle parole, ma abbandonando la componente giocosa del film del ’98 a favore di sfumature di crescente rassegnazione esistenziale.

Ed è qui, paradossalmente, che il film di Ceron semina i germogli della propria inefficacia. In quella ragnatela di frasi ad effetto e citazioni filosofiche che arrivano a dipingere un quadro di coppia quasi esasperante, una prigione da cui è impossibile evadere e da cui l’immagine non riesce a svincolarsi. Una vera e propria gabbia nella quale il (non) rapporto d’amore tossico venuto a crearsi tra i due innamorati prolifera senza particolari ostacoli designando un rapporto sbilanciato e mai realmente conscio della propria natura e della dilagante ambiguità che lo caratterizza. Una gabbia che neanche la figura del fratello di Milo o quella del venditore di modellini di treni che osserviamo in un paio di scene – entrambi protagonisti di momenti delicati e particolarmente azzeccati proprio perché parzialmente slegati dalle atmosfere “da cioccolatino” che pervadono buona parte del film – riescono a salvare l’opera da un finale mortificante, dominato da egoismi e inconsapevoli sconfitti.

Con buona pace di un romanticismo “su carta” che, come Milo, sembra non voler accettare il suo triste, ma inevitabile deteriorarsi. “Questa è la storia di come mi sia riuscito di tramutare l’amore in cenere, poi la cenere di nuovo in amore”.

Star Wars: Young Jedi Adventures, il trailer della nuova serie Disney+

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Disney+ ha rilasciato il trailer della seconda stagione di Star Wars: Young Jedi Adventures, la serie originale animata di Lucasfilm che debutterà mercoledì 14 agosto sulla piattaforma streaming.

Ambientata 200 anni prima de La minaccia fantasma, durante l’era dell’Alta Repubblica, Star Wars: Young Jedi Adventures segue i giovani Jedi Kai Brightstar, Lys Solay e Nubs mentre studiano le vie della Forza, esplorano la galassia, aiutano i cittadini e le creature in difficoltà e imparano le preziose abilità necessarie per diventare Jedi.

La seconda stagione di Star Wars: Young Jedi Adventures segue i giovani mentre continuano il loro addestramento e si imbarcano in missioni ancora più grandi in tutta la galassia. A guidarli c’è il nuovo Padawan di Maestra Zia, Wes Vinik, e il suo astromeccanico R0-M1. Mentre continuano il loro addestramento e crescono nelle vie della Forza, i giovani Jedi viaggeranno su nuovi pianeti con nuovi e vecchi amici e incontreranno avversari come i Gangul, che stanno aumentando le loro fila di pirati…

Star Wars: Young Jedi Adventures, la nuova serie Disney+

“Siamo entusiasti di invitare i fan di Kai, Lys, Nubs, e Nash a ritornare nella galassia lontana lontana con la seconda stagione di Star Wars: Young Jedi Adventures” ha detto Michael Olson, showrunner ed executive producer. “In questa seconda stagione i nostri eroi affronteranno sfide avvincenti, daranno il benvenuto su Tenoo al vivace Padawan Wes Vinik e a una nuova classe di giovani e si riuniranno ad amici provenienti da tutta la galassia. Insieme, impareranno importanti lezioni sull’amicizia, sulla compassione e il superamento delle paure. Questa stagione, ricca di cuore e di azione, sarà una corsa emozionante e non vediamo l’ora di condividerla con il pubblico”.

Prodotta da Lucasfilm in collaborazione con Wild Canary per Disney+, Star Wars: Young Jedi Adventures vede come produttori esecutivi James Waugh, Jacqui Lopez e Josh Rimes di Lucasfilm. Michael Olson è showrunner ed executive producer; Elliot M. Bour è regista supervisore e co-produttore; mentre Lamont Magee è consulting producer. Servizi di produzione a cura di Icon Creative.

Tra le voci nella versione originale di Star Wars: Young Jedi Adventures ci sono JeCobi Swain nel ruolo di Kai Brightstar, Juliet Donenfeld nel ruolo di Lys Solay, Dee Bradley Baker nel ruolo di Nubs, Emma Berman nel ruolo di Nash Durango, Trey Murphy nel ruolo di Taborr/Cyrus Vuundir, Nasim Pedrad nel ruolo di Maestra Zia Zanna, Gunnar Sizemore nel ruolo di Wes Vinik e Piotr Michael nel ruolo del Maestro Yoda.

Asia Argento annuncia al LIFF11 – Lamezia International Film Fest il suo ritorno alla regia

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Più di dieci anni dopo il suo ultimo film da regista, Asia Argento ha annunciato il suo ritorno dietro la macchina da presa durante la seconda serata del LIFF11 – Lamezia International Film Fest.

“Ho finito di scriverlo proprio ieri”, ha dichiarato l’attrice e regista dal palco del LIFF, sorprendendo tutti nel mezzo di un incontro con il pubblico moderato dal direttore Gianlorenzo Franzì.

Grande riserbo su questo nuovo progetto: “Non posso dire nulla, solo che ci ho messo tre anni a scriverlo. Una buona storia è alla base di un film, se non c’è quella non funziona”. Un racconto che non vedrà l’autrice recitare nel film, come invece era avvenuto nei suoi primi due lungometraggi Scarlet Diva e Ingannevole è il cuore sopra ogni cosa (programmato ieri nell’ambito del festival).

“Nemmeno in Incompresa recitavo”, ha detto Asia durante l’incontro, di fronte a un pubblico nutrito ed entusiasta. Poi, su suggerimento del direttore ha aggiunto: “Potrei ritagliarmi un cameo, ci penserò”.

Artista poliedrica che ha prestato la sua arte anche alla musica, Asia ha ripercorso le varie tappe della sua carriera: “Sono stata anticipatrice di certe tematiche, ma quando arrivi troppo presto, a volte ti prendi le mazzate. Oggi sono molto fiera di aver portato avanti temi che oggi sono di grande attualità, però devo dire che all’epoca le mazzate fecero male”.

Asia Argento torna alla regia

E ancora: “I film sono come i figli, una volta che li hai fatti li porti con te tutta la vita. E non si fanno per incassare, ma perché si sente il bisogno di esprimere qualcosa”.

Elegnatissima e affabile, disponibile con il pubblico e lo staff del festival, Asia Argento ha ricevuto il Premio Ligeia, elogiando Tonino Saladino, l’artista che lo ha realizzato: “Finalmente un premio bello, una vera opera d’arte”.

Aria Maria Vittoria Rossa Argento, ha avuto ruoli in diversi film di suo padre Dario Argento e ha raggiunto il successo mainstream con apparizioni in New Rose Hotel (1998), XXX (2002), La terra dei morti (2005), Marie Antoinette (2006) e Go Go Tales  (2007). Come attrice compare per la prima volta a nove anni in un film di Sergio Citti.Ha recitato in film diretti da Nanni Moretti, Cristina Comencini e Michele Placido, solo per citarne alcuni. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui due David di Donatello come miglior attrice e tre Golden Globe italiani. Da regista ha girato, tra gli altri, Scarlet Diva (2000), Ingannevole è il cuore più di ogni cosa (2004) e Misunderstood(2014). Nel maggio 2013 la Nuun Music ha pubblicato il suo album d’esordio,Total Entropy. Star internazionale apprezzata in tutto il mondo, Asia Argento continua a recitare in diversi film e serie televisive in Italia, in Francia e a Hollywood.

Ma il #LIFF11 prosegue: giovedì 18 luglio sarà una giornata dedicata al gusto. Si parte con la proiezione evento speciale Fritti dalle stelle, di Marco Lombardi, proiettato a I Giardini del Novecento. Ospite della serata Vegnarock, la vegan-influencer che presenterà il suo ricettario Veg in Black in cui, con un linguaggio semplice e l’umorismo che la contraddistingue, l’autrice spiega passo passo sia le ricette di piatti semplici e veloci, sia le preparazioni più complesse.

A seguire lo stesso Marco Lombardi, autore e conduttore del programma televisivo Come ti cucino un film, in onda su Gambero Rosso HD, sarà protagonista di un evento speciale di Cinegustologia, che culminerà con la possibilità di degustare il menù appositamente pensato per l’evento nel ristorante dei Giardini del Novecento.

A seguire, la proiezione di Lux Santa, preceduta dall’incontro con i due registi Matteo Russo e Carlo Gallo. La serata si chiuderà con la presentazione del Terzo Premio Lettarario Nautilus.

Grande attesa infine per la masterclass realizzata in collaborazione con con SRC / Scuola di Recitazione della Calabria. Alle ore 17:30 Giorgio Colangeli, terrà la sua letio magistralis per tutti gli iscritti. Attore che non ha bisogno di presentazioni, David di Donatello come Miglior attore non protagonista per L’aria salata, Colangeli vanta, nel suo lungo curriculum, film diretti da Marco Tulllio Giordana, Ettore Scola, Guido Chiesa, Paolo Sorrentino, solo per citarne alcuni. La partecipazione alle masterclass è gratuita fino ad esaurimento posti.

Il catalogo completo e il programma sono scaricabili dal sito ufficiale oppure cliccando il pulsante sottostante. Immagini ufficiali del festival, dei titoli in concorso e informazioni utili sono disponibili cliccando il pulsante dei materiali stampa.

Ideato e diretto da GianLorenzo Franzì, il LIFF – LAMEZIA INTERNATIONAL FILM FEST si terrà a Lamezia Terme dal 15 al 20 luglio 2024.

Madame Luna: la recensione del film di Daniel Espinosa

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Madame Luna: la recensione del film di Daniel Espinosa

Madame Luna, la cui uscita nelle sale italiane è attesa per il 18 luglio 2024, ci porta a confrontarci con una realtà dura e complessa, quella dei migranti e delle loro lotte per la sopravvivenza. Il film, diretto da Daniel Espinosa, basa il proprio racconto su una donna dal misterioso passato, giunta sulle coste italiane insieme a molti conterranei.

Prodotto tra Italia, Svezia e Stati Uniti e distribuito da EuroPictures, l’opera del regista svedese è stata sceneggiata dallo stesso Espinosa in compagnia di Suha Arraf e Maurizio Braucci. E rappresenta l’ottavo lavoro del cineasta salito (nel corso degli ultimi anni) agli onori della cronaca – nel bene e nel male – per i suoi ultimi Life – Non oltrepassare il limite (2017) Morbius (2022).

Il cast del film, che vede protagonista Meninet Abraha Teferi (la tormentata Almaz/Madame Luna) comprende anche i volti Claudia Potenza ed Emanuele Vicorito, oltre a Hilyam Weldemichael e Pino Torcasio.

Madame Luna: la trama

Almaz, donna con un passato burrascoso, è conosciuta in Libia con il soprannome di Madame Luna. Parte integrante di un’organizzazione criminale che sfrutta il traffico di esseri umani, si ritrova però costretta a fuggire per salvarsi la vita. Il suo viaggio la porta in Italia, dove approda come rifugiata. Grazie alla sua astuzia e tenacia, non ci vuole molto perché Almaz entri in contatto con la malavita locale e la sua esperienza nel mondo criminale le permette di guadagnarsi la fiducia e la collaborazione di esponenti di spicco della mafia italiana.

Tuttavia, l’ingresso in questo nuovo mondo non è privo di insidie, tanto che Almaz si trova presto a fare i conti con le dure regole e i codici non scritti che regolano la criminalità organizzata italiana. Sfide inaspettate la portano a mettere in discussione le sue stesse scelte, mentre lotta per sopravvivere e trovare un posto in un ambiente dominato da uomini spietati.

Madame Luna: punti di vista

Ci aveva lasciati tra le onde del mare l’Io Capitano di Matteo Garrone, ad ascoltare le urla colme di speranza del suo protagonista Seydou, intento ad osservare l’elicottero che annunciava l’arrivo dei soccorsi. Daniel Espinosa, in questo senso, sembra allora voler tratteggiare i contorni delle successive tappe del viaggio migratorio. Un viaggio che non ha fine nell’acqua salata, ma prosegue sulla dura terra delle nostre coste. Là dove desideri e illusioni si scontrano il più delle volte con una realtà dei fatti crudele e impietosa, pronta a spolpare le prospettive di una vita migliore.

Madame Luna, prosecuzione dunque “spirituale” del racconto candidato agli Oscar, non si limita però a rivelare a schermo quanto il cineasta italiano aveva volutamente lasciato fuori campo, ma offre una nuova – nonché coraggiosa – prospettiva d’indagine, selezionando la “criminale” Almaz come punto di vista privilegiato della narrazione. La parabola esistenziale della donna, che affonda infatti in un passato a tinte fosche e finisce subito per assumere grigie connotazioni di opportunismo nel nome di una sopravvivenza da guadagnare “ad ogni costo”, diviene non a caso finestra d’eccezione su una questione centrale come quella dell’accoglienza; mostrata non tanto nella soggettiva della vittima, quanto in quella (necessariamente) dura e – per certi versi – feroce della figura inserita nel sistema. Un sistema di nuove prigioni, torture “legalizzate” e sogni infranti.

Madame Luna: l’inutile spettacolarizzazione

Daniel Espinosa si conferma dunque cineasta estremamente interessato al contatto con l’altro, l’alieno o l’emarginato. E questa sua nuova creatura, registicamente ben dosata e pulita, (quasi) mai alla ricerca del virtuosismo o del colpo di scena, prosegue per buona parte del minutaggio a un’analisi lucida del fenomeno in essere, priva forse del mordente necessario a lasciare il segno, ma comunque coerente con i propri obiettivi e necessità narrative.

Dispiace perciò constatare, considerata l’importanza di un’opera che, va sottolineato, ha comunque il merito di fare luce su dinamiche spesso poste sotto silenzio o poco approfondite, che il film di Espinosa perde parte della propria carica espressiva nei suoi ultimi frangenti di minutaggio, quando è cioè il momento di tirare le fila del racconto. Qui, allontanandosi definitivamente dalle atmosfere che ormai qualche anno fa fecero la fortuna (critica) del Mediterranea di Jonas Carpignano – forse tra le opere di riferimento di Madame Luna e intrisa di una tensione documentaristica che, giocando con i codici della fiction, ci ha regalato uno dei punti più alti recentemente raggiunti dal nuovo movimento neorealista italiano – il film sembra improvvisamente forzare il reale alla ricerca di una spettacolarizzazione della storia che francamente poco aggiunge al discorso impostato, procedendo tra l’altro a un sovraccarico di informazioni che sembra rispondere più alle esigenze drammaturgiche dell’Espinosa sceneggiatore che a quelle artistiche del regista.

76° Emmy Awards: tutte le nomination! Shogun e The Bear i più nominati

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La stagione degli Emmy è tornata e Tony Hale (“Veep”) e Sheryl Lee Ralph (“Abbott Elementary”) hanno annunciato le nomination agli Emmy del 2024, insieme al nuovo presidente della Television Academy Cris Abrego.

FX ha avuto i due programmi più nominati quest’anno: “Shogun” e “The Bear“. Il dramma giapponese ha ottenuto ben 25 nomination, compresi i riconoscimenti per la recitazione di Hiroyuki Sanada e Anna Sawai, mentre “The Bear” è subito dietro con 23. The Bear vede protagonisti Jeremy Allen White, Ayo Edebiri, Ebon Moss-Bachrach, Lionel Boyce e Liza Colón-Zayas che hanno ricevuto riconoscimenti come attori.

The Bear 3 spiegazione finalePer chi facesse confusione con gli Emmy di Gennaio 2024, specifichiamo. Gli scioperi di Hollywood hanno costretto la Television Academy a posticipare la trasmissione del 2023 a gennaio di quest’anno, proprio nel bel mezzo della stagione degli Oscar. E ora, appena nove mesi dopo, eccoci di nuovo a parlare di Emmy.

La 76esima edizione degli Emmy Awards sarà trasmessa in diretta dal LA Live Peacock Theatre del centro di Los Angeles domenica 15 settembre dalle 20:00. alle 23:00 ET/17:00 alle 20:00 PT sull’ABC. La trasmissione sarà quindi disponibile per essere trasmessa in streaming il giorno successivo su Hulu.

Emmy 2024Ecco tutti i candidati ai 76° Emmy Awards

Lead Actor in a Drama Series

  • Idris Elba (“Hijack”)
  • Donald Glover (“Mr. & Mrs. Smith”)
  • Walton Goggins (“Fallout”)
  • Gary Oldman (“Slow Horses”)
  • Hiroyuki Sanada (“Shōgun”)
  • Dominic West (“The Crown”)

Lead Actress in a Drama Series

  • Jennifer Aniston (“The Morning Show”)
  • Carrie Coon (“The Gilded Age”)
  • Maya Erskine (“Mr. and Mrs. Smith”)
  • Anna Sawai (“Shōgun”)
  • Imelda Staunton (“The Crown”)
  • Reese Witherspoon (“The Morning Show”)

Drama Series

  • “The Crown” (Netflix)
  • “Fallout” (Prime Video)
  • “The Gilded Age” (Max)
  • “The Morning Show” (Apple TV+)
  • “Mr. and Mrs. Smith” (Prime Video)
  • “Shōgun” (FX)
  • “Slow Horses” (Apple TV+)
  • “3 Body Problem” (Netflix)

Lead Actor in a Comedy Series

  • Matt Berry (“What We Do in the Shadows”)
  • Larry David (“Curb Your Enthusiasm”)
  • Steve Martin (“Only Murders in the Building”)
  • Martin Short (“Only Murders in the Building”)
  • Jeremy Allen White (“The Bear”)
  • D’Pharaoh Woon-A-Tai (“Reservation Dogs”)

Lead Actress in a Comedy Series

  • Quinta Brunson (“Abbott Elementary”)
  • Ayo Edebiri (“The Bear”)
  • Selena Gomez (“Only Murders in the Building”)
  • Maya Rudolph (“Loot”)
  • Jean Smart (“Hacks”)
  • Kristen Wiig (“Palm Royale”)

Comedy Series

  • “Abbott Elementary” (ABC)
  • “The Bear” (FX)
  • “Curb Your Enthusiasm” (Max)
  • “Hacks” (Max)
  • “Only Murders in the Building” (Hulu)
  • “Palm Royale” (Apple TV+)
  • “Reservation Dogs” (FX)
  • “What We Do in the Shadows” (FX)

Lead Actor in a Limited or Anthology Series

  • Matt Bomer (“Fellow Travelers”)
  • Jon Hamm (“Fargo”)
  • Tom Hollander — “Feud: Capote vs. the Swans”
  • Andrew Scott (“Ripley”)

Lead Actress in a Limited or Anthology Series

  • Jodie Foster (“True Detective: Night Country”)
  • Brie Larson (“Lessons in Chemistry”)
  • Juno Temple (“Fargo”)
  • Sofia Vergara (“Griselda”)
  • Naomi Watts (“Feud: Capote vs. the Swans”)

Limited or Anthology Series

  • “Baby Reindeer” (Netflix)
  • “Fargo” (FX)
  • “Lessons in Chemistry” (Apple TV+)
  • “Ripley” (Netflix)
  • “True Detective: Night Country” (Max)

Outstanding Talk Series

  • “The Daily Show”
  • “Jimmy Kimmel Live!”
  • “Late Night With Seth Meyers”
  • “The Late Show With Stephen Colbert”

Reality Competition Program

  • “The Amazing Race”
  • “RuPaul’s Drag Race”
  • “Top Chef”
  • “The Traitors”
  • “The Voice”

Supporting Actress in a Drama Series

  • Christine Baranski (“The Gilded Age”)
  • Nicole Beharie (“The Morning Show”)
  • Elizabeth Debicki (“The Crown Netflix”)
  • Greta Lee (“The Morning Show”)
  • Lesley Manville (“The Crown”)
  • Karen Pittman (“The Morning Show”)
  • Holland Taylor (“The Morning Show”)

Supporting Actor in a Drama Series

  • Tadanobu Asano (“Shōgun”)
  • Billy Crudup (“The Morning Show”)
  • Mark Duplass (“The Morning Show”)
  • Jon Hamm (“The Morning Show”)
  • Takehiro Hira (“Shōgun”)
  • Jack Lowden (“Slow Horses”)
  • Jonathan Pryce (“The Crown”)

Supporting Actress in a Comedy Series

  • Carol Burnett (“Palm Royale”)
  • Liza Colón-Zayas (“The Bear”)
  • Hannah Einbinder (“Hacks”)
  • Janelle James (“Abbott Elementary”)
  • Sheryl Lee Ralph (“Abbott Elementary”)
  • Meryl Streep (“Only Murders In The Building”)

Supporting Actor in a Comedy Series

  • Lionel Boyce (“The Bear”)
  • Paul W. Downs (“Hacks”)
  • Ebon Moss-Bachrach (“The Bear”)
  • Paul Rudd (“Only Murders In The Building”)
  • Tyler James Williams (“Abbott Elementary”)
  • Bowen Yang (“Saturday Night Live”)

Supporting Actress in a Limited or Anthology Series

  • Dakota Fanning (“Ripley”)
  • Lily Gladstone (“Under The Bridge”)
  • Jessica Gunning (“Baby Reindeer”)
  • Aja Naomi King (“Lessons In Chemistry”)
  • Diane Lane (“Feud: Capote vs. The Swans”)
  • Nava Mau (“Baby Reindeer”)
  • Kali Reis (“True Detective: Night Country”)

Supporting Actor in a Limited or Anthology Series

  • Jonathan Bailey “(Fellow Travelers”)
  • Robert Downey Jr. (“The Sympathizer”)
  • Tom Goodman-Hill (“Baby Reindeer”)
  • John Hawkes (“True Detective: Night Country”)
  • Lamorne Morris (“Fargo”)
  • Lewis Pullman (“Lessons In Chemistry”)
  • Treat Williams (“Feud: Capote vs. The Swans”)

Outstanding Animated Program

  • Blue Eye Samurai
  • Bob’s Burgers
  • Scavengers Reign
  • The Simpsons
  • X-Men ’97

Outstanding Production Design For A Narrative Contemporary Program (One Hour Or More)

  • The Crown
  • Fargo
  • The Gentlemen
  • The Morning Show
  • True Detective: Night Country

Outstanding Production Design For A Narrative Period Or Fantasy Program (One Hour Or More)

  • Fallout
  • The Gilded Age
  • Palm Royale
  • Ripley
  • Shogun

Outstanding Production Design For A Narrative Program (Half-Hour)

  • The Bear
  • Frasier
  • Hacks
  • Only Murders in the Building
  • What We Do in the Shadows

Outstanding Production Design For A Variety Or Reality Series

  • Last Week Tonight With John Oliver
  • The Late Show With Stephen Colbert
  • RuPaul’s Drag Race
  • Saturday Night Live
  • Squid Game: The Challenge

Outstanding Production Design For A Variety Special

  • Dick Van Dyke 98 Years Of Magic
  • 66th Grammy Awards
  • Hannah Waddingham: Home For Christmas
  • The Oscars
  • 76th Annual Tony Awards

Outstanding Casting For A Comedy Series

  • Abbott Elementary
  • The Bear
  • Curb Your Enthusiasm
  • Hacks
  • Only Murders in the Building

Outstanding Casting For A Drama Series

  • The Crown
  • The Morning Show
  • Mr. and Mrs. Smith
  • Shogun
  • Slow Horses

Outstanding Casting For A Limited Or Anthology Series Or Movie

  • Baby Reindeer
  • Fargo
  • Feud: Capote vs. the Swans
  • Ripley
  • True Detective: Night Country

Outstanding Casting For A Reality Program

  • The Amazing Race
  • The Golden Bachelor
  • Love on the Spectrum
  • RuPaul’s Drag Race
  • Squid Game: The Challenge

Outstanding Choreography For Variety Or Reality Programming

  • Dancing With The Stars
  • Dick Van Dyke 98 Years of Magic
  • The Oscars
  • RuPaul’s Drag Race
  • 76th Annual Tony Awards

Outstanding Choreography For Variety Or Reality Programming

  • Dancing with the Stars
  • Dick Van Dyke 98 Years of Magic
  • The Oscars
  • RuPaul’s Drag Race
  • 76th Annual Tony Awards

Outstanding Choreography For Scripted Programming

  • The Idol
  • Only Murders in the Building
  • Palm Royale
  • Physical

Outstanding Cinematography For A Multi-Camera Series (Half-Hour)

  • Bob Hearts Abishola
  • The Conners
  • Fraiser
  • How I Met Your Father
  • Night Court
  • The Upshaws

Outstanding Cinematography For A Single-Camera Series (Half-Hour)

  • The Bear
  • Hacks
  • Physical
  • Reservation Dogs
  • Sugar

Outstanding Cinematography For A Series (One Hour)

  • The Crown – Ritz
  • The Crown – Sleep, Dearie Sleep
  • Shōgun – Anjin
  • Shōgun – Crimson Sky
  • 3 Body Problem
  • Winning Time: The Rise Of The Lakers Dynasty

Outstanding Cinematography For A Limited Or Anthology Series Or Movie

  • All the Light We Cannot See
  • Fargo
  • Griselda
  • Lessons in Chemistry
  • Ripley
  • True Detective: Night Country

Outstanding Cinematography For A Nonfiction Program

  • Beckham
  • Jim Henson Idea Man
  • Our Planet II
  • Planet Earth III

Outstanding Cinematography For A Reality Program

  • The Amazing Race
  • Life Below Zero
  • Survivor
  • The Traitors
  • Welcome to Wrexham

Outstanding Commercial

  • Album Cover – Apple iPhone 15
  • Best Friends – Uber One | Uber Eats
  • Fuzzy Feelings – Apple – iPhone + Mac
  • Just Joking – Sandy Hook Promise
  • Like A Good Neighbaaa – State Farm
  • Michael CeraVe – CeraVe Moisturizing Cream
  • Television Academy Awards

Outstanding Period Costumes For A Series

  • The Gilded Age
  • The New Look
  • Palm Royale
  • Shōgun
  • Winning Time: The Rise Of The Lakers Dynasty

Outstanding Period Costumes For A Limited Or Anthology Series Or Movie

  • Feud: Capote vs. The Swans
  • Griselda
  • Lessons in Chemistry
  • Mary and George
  • Ripley

Outstanding Fantasy/Sci-Fi Costumes

  • Ahsoka
  • Echo
  • Fallout
  • Loki
  • What We Do In The Shadows

Outstanding Contemporary Costumes For A Series

  • The Bear
  • The Crown
  • Hacks
  • Only Murders in the Building
  • The Righteous Gemstones

Outstanding Contemporary Costumes For A Limited Or Anthology Series Or Movie

  • American Horror Story: Delicate
  • Baby Reindeer
  • Fargo
  • The Regime
  • True Detective: Night Country

Outstanding Directing For A Comedy Series

  • Abbott Elementary
  • The Bear – Fishes
  • The Bear – Honeydew
  • The Gentlemen
  • Hacks
  • The Ms. Pat Show

Outstanding Directing For A Drama Series

  • The Crown
  • The Morning Show
  • Mr. and Mrs. Smith
  • Shōgun
  • Slow Horses
  • Winning Time: The Rise Of The Lakers Dynasty

Outstanding Directing For A Limited Or Anthology Series Or Movie

  • Baby Reindeer
  • Fargo
  • Feud: Capote vs. The Swans
  • Lessons in Chemistry
  • Ripley
  • True Detective: Night Country

Outstanding Directing For A Variety Series

  • The Daily Show
  • Jimmy Kimmel Live!
  • The Late Show with Stephen Colbert
  • Saturday Night Live

Outstanding Directing For A Variety Special

  • Dave Chappelle: The Dreamer
  • Dick Van Dyke 98 Years Of Magic
  • The Oscars
  • Tig Notaro: Hello Again
  • 76th Annual Tony Awards
  • Trevor Noah: Where Was I

Outstanding Directing For A Documentary/Nonfiction Program

  • Albert Brooks: Defending My Life
  • Beckham
  • Girls State
  • The Greatest Night in Pop
  • Jim Henson Idea Man
  • Steve! (Martin) A Documentary in 2 Pieces

The Toxic Avenger: il film è considerato “indistribuibile”

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The Toxic Avenger: il film è considerato “indistribuibile”

Il primo teaser trailer del remake di The Toxic Avenger è stato diffuso lo scorso ottobre. Da allora non abbiamo più saputo molto, anche se le recensioni di vari festival cinematografici a cui il film ha partecipato sono state ampiamente positive (in effetti, con 24 verdetti contati, si attesta al 92% su Rotten Tomatoes).

Oggi arriva la notizia da World of Reel che il film del regista Macon Blair con Peter Dinklage è attualmente considerato “indistribuibile“. Il sito afferma di aver parlato con un produttore che afferma a sua volta che le prospettive commerciali di The Toxic Avenger sono troppo “oltre” per qualsiasi tipo di uscita cinematografica tradizionale, probabilmente spiegando perché il film non ha ancora un distributore confermato.

Di conseguenza, sembra sempre più probabile che dovrà essere scaricato su uno streamer o andare direttamente in VOD. C’è stato un bel po’ di entusiasmo attorno a The Toxic Avenger, quindi la notizia che potrebbe non vedere mai la luce è profondamente preoccupante. Ecco un estratto dal loro rapporto:

“Il regista e produttore Adam Masnyk è recentemente andato su Twitter/X e ha confermato che il film è stato ritenuto ‘non abbastanza sicuro per essere commercializzato’, motivo per cui, secondo lui, nessuno si è fatto avanti per distribuirlo. Alla fine, potrebbero addirittura rivelarsi ‘lost media.'”

The Toxic Avenger, il film

Scritto e diretto da Macon Blair, The Toxic Avenger di Legendary Entertainment è una rivisitazione contemporanea dell’omonimo classico cult del 1984 di Troma Entertainment, creato da Lloyd Kaufman. Questo film presenta un ensemble stellare, guidato da Peter Dinklage, con Elijah Wood, Julia Davis, Jacob Tremblay, Taylour Paige e Kevin Bacon.

The Toxic Avenger segue le vicende del custode in difficoltà Winston Gooze, che viene trasformato da un orribile incidente tossico in una nuova evoluzione dell’eroe: The Toxic Avenger! Ora, dotato di una forza sovrumana e brandendo una scopa luminosa come arma non convenzionale, deve correre contro il tempo per salvare suo figlio e fermare un tiranno spietato e assetato di potere deciso a sfruttare superpoteri tossici per rafforzare il suo impero inquinato.

Twisters, la recensione del film con Glen Powell

Twisters, la recensione del film con Glen Powell

Con l’aumento del tasso medio di umidità e della possibilità dei classici acquazzoni estivi, sembra questo il momento ideale per presentare al pubblico il Twisters diretto da Lee Isaac Chung, che dal sorprendente Minari avevamo trovato alla regia del solo terzo episodio dell’ultima stagione di The Mandalorian.

Daisy Edgar-Jones as Kate, in Twisters directed by Lee Isaac Chung

Distribuito al cinema dalla Warner Bros. Pictures a partire dal 17 luglio, il film punta a ricreare le situazioni emozionanti del film del 1996 di Jan de Bont, sceneggiato da Michael Crichton e interpretato da Helen Hunt e Bill Paxton. A sostituirli, o tentare di farlo, Daisy Edgar-Jones (Normal People) e Glen Powell (Tutti tranne te), a capo di un cast completato dal candidato ai Golden Globe Anthony Ramos (Sognando a New York – In The Heights), David Corenswet (Superman: Legacy), Brandon Perea (Nope), Sasha Lane (American Honey), Daryl McCormack (Peaky Blinders), Kiernan Shipka (Le terrificanti avventure di Sabrina) e Nik Dodani (Atypical). Loro i cacciatori di uragani chiamati a mantenere le promesse di quello che viene presentato come una nuova, travolgente versione dell’epico disaster movie che fu e che ha avuto una spettacolare anteprima sul grande schermo del Teatro Antico durante il Taormina Film Festival 2024.

Glen Powell as Tyler, in Twisters directed by Lee Isaac Chung

Twisters, la trama

Sin dai tempi del liceo, Kate Cooper e i suoi amici si dedicavano a “domare” gli uragani, nel tentativo di trovare un sistema per renderli inoffensivi, fino a che per un errore di calcolo una tragedia si abbatte sul gruppo. Cinque anni dopo, l’ex cacciatrice di uragani – ormai tormentata da fantasmi e sensi di colpa – sfrutta il suo “dono” nel servizio metereologico nazionale in quel di New York City, ma il suo amico Javi (Anthony Ramos) la convince a tornare sul campo con lui per testare un innovativo sistema di tracciamento che potrebbe realizzare il loro antico sogno.

Sul loro percorso però si frappone Tyler Owens (Powell), un’affascinante e spericolata star di Youtube che si diverte a condividere la sua spericolata e quotidiana caccia alle gigantesche trombe d’aria che si stanno scatenando – sempre più numerose e intense – sul paese. Ma non tutto è come sembra, e le due squadre potrebbero riservare sorprese inaspettate, soprattutto sulle priorità che li muovono. Tutto questo, però, riporta Kate al passato, a quel passato che aveva voluto dimenticare, ma nel quale potrebbe essere proprio il segreto per saldare i conti lasciati in sospeso e poter andare avanti.

Twin Twisters, in Twisters directed by Lee Isaac Chung

Un progetto turbolento

Nato sull’onda della suggestione di rivivere le emozioni del film originale, in corso di sviluppo il progetto è cambiato notevolmente. Soprattutto considerando che le prime ipotesi, poi sfociate nel possibile sequel scritto e diretto da Helen Hunt (rifiutato dalla Universal) o in quello che avrebbe potuto concentrarsi sulla figlia dei personaggi della stessa e di Bill Paxton, si sono ulteriormente trasformate con l’arrivo di Warner Bros. e Amblin Entertainment, finendo per concentrarsi su una storia piuttosto lineare e prevedibile, non priva di sequenze emozionanti – come l’iniziale e quella del Fujiwhara effect, gran finale a parte – e di temi attuali come quello delle conseguenze del cambiamento climatico sull’economia e la qualità della vita delle persone.

Oltre all’inusuale ondata di Tornado protagonista del film, è la madre della protagonista (la divertente e informale Cathy della Maura Tierney di ER e The Affair) a lamentarsi della siccità e dell’aumento dei prezzi dei cereali, ma è una parentesi in quella che resta una storia piuttosto semplice, che la regia di Chung gestisce con abilità e che non regala grandi soprese, né per quanto riguarda l’evolversi della trama né dei protagonisti.

(from left) Lily (Sasha Lane) and Tyler (Glen Powell), in Twisters directed by Lee Isaac Chung

Difetti e debolezze di Twisters

E se il bel cowboy Glen Powell, appassionato di rodei e desideroso di cavalcare i tornado, ma sempre dalla parte della gente comune e dal cuore buono, è comunque coerente con sé stesso, la Kate Cooper di Daisy Edgar-Jones è a tratti irritante nei suoi spaesamento e inadeguatezza nel ruolo assegnatole. E se inizialmente questo corrisponde alla necessità di sottolineare il suo essere una giovane viziata e presuntuosa, nemmeno la immancabile catarsi del personaggio spiega certi comportamenti affidatile dalla sceneggiatura di Mark L. Smith (autore degli horror Vacancy e The Hole, del surreale Overlord, del debole The Midnight Sky e in parte di The Revenant, ma con Alejandro G. Iñárritu).

Intorno a loro, una pletora di figure di contorno, fin troppo accuratamente assemblate, e le immense distese dell’Oklahoma, vero – e sostanzialmente unico (se si esclue il quasi cameo del figlio di Paxton, James) – punto di contatto con il precedente film, oltre al non così moderno prototipo di Dorothy 5 che si intravede nel prologo. Che avrebbe potuto essere un ottimo punto di partenza per una storia più articolata o con delle sorprese che potessero andare al di là dalle conflittualità basilari di colpa-espiazione, buono-cattivo, bene comune-sfruttamento delle disgrazie altrui, ed evitare alcune esagerazioni stucchevoli, per fortuna non tutte quelle che potreste aspettarvi.

Wonder Man: nuovi ingressi nel cast nonostante i rumors di chiusura

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Nonostante le voci secondo cui lo spettacolo era stato cancellato, Wonder Man dei Marvel Studios è ancora vivo e continua la sua fase di pre-produzione arricchendo il cast di supporto.

Secondo Deadline, l’ultimo attore ad unirsi alla serie è Byron Bowers, che apparirà nella serie limitata diretta da Alma Har’el Lady In The Lake insieme a Natalie Portman. I suoi altri crediti includono The Chi di Showtime, Honey Boy, Concrete Cowboy, No Sudden Move e Kimi. Il personaggio di Bowers non è stato rivelato, anche se ciò non significa necessariamente che il suo ruolo sia tenuto nascosto per qualche motivo interessante.

Come alcuni avevano previsto, sembra che “Wonder Man” diventerà un franchise cinematografico a sé stante all’interno del Marvel Cinematic Universe, poiché le recenti foto dal set ci hanno offerto uno sguardo al logo del film. Anche se la silhouette non presentava le sembianze di Simon Williams (Yahya Abdul-Mateen), ci ha dato un’idea dell’emblema del supereroe sul petto del personaggio.

Cosa sappiamo sulla serie TV Wonder Man?

Wonder Man ha arruolato Andrew Guest come capo sceneggiatore e Cretton ha diretto i primi due episodi. Durante gli scioperi dell’anno scorso si era vociferato che la serie fosse stata cancellata; tuttavia, come per Daredevil: Born Again, crediamo che la serie sia stata invece revisionata e migliorata dal punto di vista creativo.

La star di Aquaman e Il Regno Perduto, Yahya Abdul-Mateen II interpreterà il protagonista, mentre Sir Ben Kingsley riprenderà il ruolo di Trevor Slattery in Iron Man 3 e Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli. Lo scorso aprile è stata confermata la presenza di Demetrius Grosse nel ruolo del Tristo Mietitore, mentre si vocifera la presenza di numerose star, tra cui Ed Harris, Bob Odenkirk e Courtney Cox.

Wonder Man ha fatto il suo debutto nei fumetti Marvel Comics nelle pagine di Avengers #9 nel 1964. Inizialmente un cattivo, fu poi ritrasformato in un eroe (e in un Vendicatore) negli anni Settanta. Il Tristo Mietitore è suo fratello e le sue onde cerebrali sono state utilizzate da Ultron come base per la Visione; in seguito, si è unito ai Vendicatori della Costa Ovest ed è diventato una star di Hollywood.

Wonder Man non ha ancora una data di messa in onda confermata.

LEGGI ANCHE: Wonder Man: le foto dal set anticipano il ritorno di Trevor Slattery nel MCU

The Acolyte: la showrunner conferna che i personaggi deceduti potrebbero trovare il modo di tornare!

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In quello che quasi sicuramente verrà considerato il miglior episodio di The Acolyte: La Seguace, due famosi personaggi secondari sono stati uccisi in modo scioccante – ma ciò non significa che non li vedremo più in qualche momento.

Nonostante Jecki Lon (Dafne Keen) e Yord Fandar (Charlie Barnett) abbiano avuto una fine prematura per mano dello Straniero (Manny Jacinto) in “Night”, la showrunner Leslye Headland crede che ci siano buone possibilità che entrambi i Jedi possano tornare nella Galassia Lontana, Lontana.

“Sì, sicuramente”, ha detto Headland a Jedi News durante una tavola rotonda (tramite Total Film) quando gli è stato chiesto se le storie di Jecki e Yord potessero essere rivisitate in futuro. “Pablo Hidalgo e io ne abbiamo parlato, e da quando si è conclusa la stagione, ci sono sicuramente alcune cose che mi piacerebbe vedere realizzate.”

“Evidentemente Vernestra esiste già nel campo dell’editoria, quindi faremo qualcosa anche lì”, ha aggiunto. “Gli attori nella stanza degli sceneggiatori hanno lavorato molto sul background di entrambi. Yord Fandar, l’ho già detto prima, era un personaggio di una campagna che ho interpretato, quindi c’è un retroscena piuttosto ampio per lui. Ma sì, il piano era sempre quello di ucciderli nell’episodio 5 a metà stagione, quindi è stato divertente pensare molto a loro e poi dire che forse c’è un modo in cui potremmo continuare a giocare con loro in qualche modo.'”

Questo suggerisce che Jecki e Yord ritornino come fantasmi della Forza? Sembra altamente improbabile dato il loro status di ruoli secondari, quindi diremmo che qualsiasi apparizione futura avverrà in flashback o in progetti futuri ambientati prima degli eventi di The Acolyte.

Tutto quello che sappiamo su Star Wars: The Acolyte: La Seguace

The Acolyte: La Seguace è l’annunciata serie tv parte del franchise di Star Wars creata da Leslye Headland. La serie tv è ambientato alla fine dell’era dell’Alta Repubblica prima degli eventi dei principali film di Star Wars.

The Acolyte: La Seguace è ambientato alla fine dell’era dell’Alta Repubblica in un mondo di “segreti oscuri e poteri emergenti del lato oscuro”, circa 100 anni prima di Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Un’ex Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di quanto avessero mai previsto.

Nel cast della serie tv protagonisti sono Amandla Stenberg come ex padawan, Lee Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto, Dafne Keen come una giovane Jedi, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.  Charlie Barnett come un giovane Jedi, Dean-Charles Chapman, Carrie-Anne Moss come una Jedi, Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.

Erin Moriarty: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Erin Moriarty: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Affermatasi grazie ad alcune popolari serie TV, l’attrice Erin Moriarty è oggi apprezzata in particolare per la sua interpretazione di Annie January/Starlight in The Boys, dove si distingue per grinta, presenza scenica ed anche la capacità di conferire al proprio personaggio una forte fragilità umana.

Erin Moriarty: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in alcuni noti film. L’attrice esordisce al cinema con il film Vicini del terzo tipo (2012), con protagonista Ben Stiller. In seguito recita in The Kings of Summer (2013), After the Dark (2013), Captain Fantastic (2016), con Viggo MortensenBlood Father (2016), con Mel Gibson, Crawlspace (2016) ed ha un piccolo cameo in Kong: Skull Island (2017). Successivamente ha recitato in Una stagione da ricordare (2018), L’incredibile viaggio del fachiro (2018), Driven – Il caso DeLorean (2018) e Monster Party (2018). Torna al cinema nel 2023 con Catching Dust.

2. È nota per alcune celebri serie TV. Prima del cinema, Moriarty ha iniziato a recitare per la televisione prendendo parte ad alcuni episodi di serie TV come Una vita da vivere (2010), Law & Order: Unità speciale (2011) e Red Widow (2013). Ad averle conferito maggiore popolarità sono però state le serie True Detective (2014), dove recita accanto a Woody Harrelson e Matthew McConaughey, e Jessica Jones (2015). La definitiva consacrazione arriva però grazie alla serie The Boys (2019-in corso), dove recita nel ruolo di Annie January/Starlight accanto a Jack Quaid, Karl Urban e Antony Starr.

Erin Moriarty è Starlight in The Boys

3. Ha avuto difficolta con il costume. Nella serie The Boys l’attrice interpreta Starlight, supereroina capace di immagazzinare energia nel suo corpo ed espellerla sotto forma di raggi di luce. Particolarmente noto è il suo costume, che ha però dato non pochi problemi all’attrice. “È così stretto e così piccolo”, ha dichiarato l’attrice a Entertainment Tonight. Moriarty ha anche detto a Insider che indossare il super costume “non diventa mai più facile” e che è soprattutto “una questione di pazienza”.

The Boys
Erin Moriarty e Antony Starr in The Boys

4. Si è allenata molto per il ruolo. Per prepararsi al ruolo di Starlight in The Boys, Erin Moriarty si è sottoposta a un intenso allenamento. Ha infatti lavorato con diversi coach non solo per migliorare la propria muscolatura ma anche per poter essere pronta ad eseguire quante più possibili delle scene che richiedono determinate abilità fisiche, così da evitare di dover ricorrere continuamnete ad una controfigura e poter interpretare il personaggio della supereroina in modo più convincente.

5. Ha realmente cantato un brano durante la seconda stagione. Moriarty ha racconto che prima di decidere di diventare un’attrice voleva intraprendere una carriera come cantante. Le sue capacità canore le sono poi tornate utili quando ha dovuto cantare “Never Truly Vanish” durante il funerale di Translucent nella seconda stagione. L’attrice, tuttavia,  erra piuttosto nervosa all’idea di doversi esibire, ma il tutto è stato meno snervante del previsto poiché ha potuto preregistrare il brano e poi cantare in playback durante le riprese.

Erin Moriarty ha recitato in Jessica Jones

6. Ha avuto un ruolo importante nella prima stagione. Moriarty ha interpretato Hope Shlottman nella prima stagione, dove si afferma come uno dei personaggi principali a partire dalla quale si sviluppa il racconto primario della stagione. L’attrice ha affermato che il personaggio cambia molto dal suo primo all’ultimo episodio e di essersi divertita molto ad interpretare questa trasformazione.

Erin Moriarty ha avuto un ruolo nella prima stagione di True Detective

7. Ha interpretato la figlia di uno dei protagonisti. Nella prima stagione di True Detective, rilasciata nel 2014, l’attrice interpretava Audrey Hart, figlia di Woody Harrelson. Sebbene sia apparsa in tale ruolo in soli tre episodi della serie, tanto le è bastato per farsi notare e ottenere una maggiore popolarità. Ora che grazie a The Boys è una vera e propria celebrità, sono molti i suoi fan tornati a vedere True Detective per ritrovarvi l’attrice ora tanto conosciuta.

Erin Moriarty Jessica Jones
Erin Moriarty in Jessica Jones. Foto di Myles Aronowitz/Netflix

Erin Moriarty è fidanzata?

8. È molto riservata. Con l’aumentare della sua popolarità, l’attrice ha dimostrato di voler tenere quanto più riservata possibile la sua vita al di fuori dei riflettori. Si sa dunque poco di lei, così come si sa poco della sua vita sentimentale. Al momento, però, l’attrice sembra essere single anche se in passato le voci di una sua storia d’amore con la star di Glee Jacob Artist hanno preso piede su Internet, ma la cosa non è mai ufficialmente stata confermata.

Erin Moriarty è su Instagram

9. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da ben 2 milioni di persone e dove attualmente si possono ritrovare circa 100 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice e da modella, inerenti il dietro le quinte di tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Erin Moriarty: età e altezza dell’attrice

10. Erin Moriarty è nata il 24 giugno 1994 a New York, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1,68 metri.

Fonti: IMDb, Instagram

Costiera: le prime immagini della serie Prime Video con Jesse Williams

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Svelate le prime immagini della serie internazionale Prime Video light action drama Costiera interpretata da Jesse Williams affiancato da un ricco cast di talenti italiani e internazionali, come Maria Chiara Giannetta, Jordan Alexandra, Antonio Gerardi, Sam Haygarth, Tommaso Ragno, Amanda Campana, Pierpaolo Spollon, Alejandra Onieva e Jean-Hugues Anglade.

Costiera è girata in inglese e diretta dal premio Emmy Adam Bernstein e da Giacomo Martelli.

Costiera – Prime Video

Da un’idea di Luca Bernabei, la serie in sei episodi è scritta da Elena Bucaccio, Matthew Parkhill e Francesco Arlanch e co-prodotta da Amazon MGM Studios e Luca Bernabei per Lux Vide, una società del gruppo Fremantle, e sarà disponibile in esclusiva su Prime Video nel 2025 in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e nei Paesi di lingua inglese – Gran Bretagna, Irlanda, Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda. Fremantle si occuperà delle vendite globali in tutti gli altri territori. Costiera sarà disponibile su Prime Video nel 2025.

Costiera – la trama

Daniel De Luca (Williams) è un ex marine di origini italiane che torna nel paese della sua infanzia per lavorare come problem solver in uno dei più lussuosi hotel del mondo, sulla spettacolare costa di Positano. Oltre a risolvere i problemi dei facoltosi ospiti dell’albergo, Daniel è anche sulle tracce di Alice, una delle figlie del proprietario, scomparsa un mese prima. Daniel deve fare tutto il possibile per riportarla a casa, ma affrontare coloro che hanno rapito la ragazza sarà una sfida più grande di qualsiasi problema Daniel abbia mai affrontato.

Fara Film Festival: dal 19 al 21 luglio l’edizione 2024

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Fara Film Festival: dal 19 al 21 luglio l’edizione 2024

Incontri con i protagonisti del cinema e della tv nel cuore della Sabina che per tre giorni si trasforma in una casa del cinema a cielo aperto. Nel suggestivo borgo medievale di Fara in Sabina dal 19 al 21 luglio si svolgerà la quinta edizione del Fara Film Festival (www.farafilmfestival.com), ideato da Riccardo Martini, con la direzione artistica di Daniele Urciuolo, tra Palazzo Martini, Piazza Duomo e Piazza Garibaldi (ingresso gratuito).

Ospiti d’onore Giorgio Pasotti, Massimiliano Gallo e Claudia Gerini, che si racconteranno al pubblico durante le serate condotte dagli attori Fabiola Dalla Chiara e Graziano Scarabicchi, in collaborazione con la speaker e inviata Rai Angela Achilli.

Giornata d’apertura alla presenza del sindaco di Fara in Sabina nonché presidente della provincia di Rieti Roberta Cuneo con il taglio del nastro a Piazza Duomo alle ore 19 con gli ospiti Giorgio Pasotti, Lidia Vitale, Adamo Dionisi, Vanessa Cremaschi e i talents Giulio Greco, Alice Arcuri e Giulia Di Quilio. La sera sarà proiettato il cortometraggio fuori concorso “Da capo a dodici” per la regia di Adamo Dionisi e Vanessa Cremaschi, e a seguire il film “Nove lune e mezza” di Michela Andreozzi.

Sabato 20 luglio il festival accoglierà l’attore Massimiliano Gallo che ripercorrerà con il pubblico le sue esperienze di maggior successo come le fiction Rai “Imma Tataranni” e “Vincenzo Malinconico” e i recenti film per il cinema diretto da Mario Martone e Alessandro Gassmann. A 100 anni dalla nascita di Marcello Mastroianni il Festival tributerà un ricordo al grande attore. Sul palco l’attore e regista Stefano Calvagna che ha di recente pubblicato la sua autobiografia dal titolo “Se non entro, scavalco” il cui book trailer è narrato da Pino Insegno. Ospite anche Marianna Bonavolontà, in chiusura sarà proiettato il film “N.E.E.T.” di Andrea Biglione con Chiara Vinci, Pietro De Silva e parte del cast.

Serata di chiusura domenica 21 luglio con Claudia Gerini, una icona del cinema italiano, vincitrice nel 2018 del David di Donatello e attrice con oltre 100 partecipazioni a progetti italiani e internazionali tra cinema e tv, a cui verrà tributato il Premio Speciale Provincia di Rieti. Inoltre, durante la serata finale, ci saranno le proiezioni dei cortometraggi fuori concorso “Bob and Weave” di Adelmo Togliani e “Coffee shell” di Brandon Bonato, e gli incontri con altri artisti come Hal Yamanouchi, Roberto Ciufoli, Beatrice Fiorentini, Chiara Celotto, Licia Nunez, Anna Fusco, Eva Cela, Marilina Gagliardo. Cena spettacolo con i più grandi successi degli Abba con Sabrina Marciano, Laura Di Mauro, Elisabetta Tulli, interpreti dei più famosi musical italiani.

Foto per gentile concessione del Fara Film Festival

Fara Film Festival – Il concorso internazionale e la giuria

Tra le 400 opere giunte da tutto il mondo ne sono state selezionate 19, delle quali 2 film lungometraggi fuori concorso, 7 cortometraggi italiani in concorso, 3 cortometraggi italiani fuori concorso, 7 cortometraggi internazionali in concorso, questi ultimi provenienti da Iran, Spagna, Australia, Cipro, Germania e Stati Uniti, oltre che dall’Italia, per due categorie ufficiali, cortometraggi italiani e cortometraggi internazionali a tema libero. Il cortometraggio vincitore di ciascuna categoria vincerà un premio in denaro di 200 dollari. Verranno inoltre assegnati i premi speciali WeShort Award, Mujeres nel cinema e ai giovani talenti Younger’s in Movie

Nella sezione Cortometraggi italiani troviamo “L’Addestramento” di Antonio Buscema, “Il Giudizio” di Ippolito Simon, “Prova d’amore” di Denis Nazzari, “Sacra Victima” di Danilo Greco, “Il Grande Leviani” di Marzio Pulcini, “Segni molto particolari” di Alessandro Parrello, “Million Dollar Scene” di Matteo Favero.

“American Marriage” di Giorgio Arcelli Fontana, “Collage” di Marius Conrotto, “Soraya” di Maryam Rahimi, “Subzero” di Laleh Noureddin Mousa, “The Coldest Night in August” di Sajad SM, “Stop it” di Ali Delgoshaei, “A house near the sun” di Maryam Samadi e Roni Schamlian, sono i finalisti della sezione cortometraggi internazionali

A giudicarli una academy composta dai critici Massimo Lechi ed Emanuele Rauco, dai produttori Lorenzo Lazzarini e Simone Bracci, dalle direttrici artistiche Maria Luisa Celani e Nadia Carbone e dal regista Davide Vigore

Creature Commandos “sarà la prima espressione dell’universo DC di James Gunn”

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Mentre Superman sarà il primo progetto live-action dei DC Studios la prossima estate, avremo il nostro primo assaggio del DCU con Creature Commandos entro la fine dell’anno.

La serie animata introdurrà un gruppo di mostruosi eroi reclutati da Amanda Waller dopo che gli eventi della prima stagione di Peacemaker (che, confusamente, è e non è canonico DCU) l’hanno lasciata incapace di riformare la Task Force X. Parlando con The Wrap, il produttore esecutivo di Creature Commandos Dean Lorey ha condiviso alcuni nuovi dettagli su cosa aspettarsi dalla serie animata di Max.

“Sarà la prima espressione dell’universo DC di James Gunn. Stiamo considerando quel canone e penso che esprima la sua prospettiva, dal punto di vista tonale, su dove vuole che vada l’universo”, ha anticipato, aggiungendo che la premessa dello show è “niente di nuovo” per James Gunn.

“È Suicide Squad. Ce l’ha fatta”, ha osservato Lorey. “Le persone non saranno sorprese da ciò che è, ma penso che saranno davvero incoraggiate a vedere quanto completamente influenzerà questa nuova versione del DCU, di cui sono molto entusiasta.”

Gunn ha scritto l’intero Creature Commandos e conosciamo almeno un personaggio, Rick Flag Sr. di Frank Grillo, che apparirà in live-action in Peacemaker stagione 2 e Superman. Inutile dire che rimarremo scioccati se Gunn non troverà un modo per organizzare il debutto DCU dell’Uomo del Domani nei momenti finali dello show.

LEGGI ANCHE: Creature Commandos: Frank Grillo parla del tono adulto della serie e lancia una frecciatina alla Marvel per Crossbones

Creature CommandosTutto quello che sappiamo su Creature Commandos

La serie animata Creature Commandos, composta da 7 episodi, sarà trasmessa in streaming su Max e avrà come protagonisti David Harbour  nel ruolo di Eric Frankenstein/Mostro di Frankenstein, Indira Varma nel ruolo della Sposa, Maria Bakalova di Guardiani della Galassia Vol. 3 nel ruolo della Principessa Ilana Rostovic, Zoe Chao nel ruolo della Dott.ssa Nina Mazursky, Alan Tudyk nel ruolo del Dottor Phosphorus, Sean Gunn nel ruolo di Weasel  e Frank Grillo nel ruolo di Rick Flag Senior.

Steve Agee riprenderà il suo ruolo di Peacemaker, John Economos. È prevista anche la partecipazione di Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller. Recentemente James Gunn ha rivelato di considerare La sposa di Indira Varma come il personaggio principale della serie. Ha anche aggiunto che non sta dirigendo alcun episodio, ma ha diretto le sessioni di registrazione di ciascun attore.

La nuova serie riprende direttamente dopo il finale della prima stagione di Peacemaker, che lascia la Waller con le mani legate dal punto di vista operativo, il che significa che non è più in grado di farla franca mettendo in gioco vite umane per portare a termine le sue missioni clandestine e moralmente discutibili. Al contrario, recluta una banda di disadattati, non diversamente dalla Suicide Squad e da Peacemaker“, ha rivelato Gunn.

Aggiunge che i protagonisti di Creature Commandos “sono dei veri e propri mostri, e non vedo l’ora di farveli conoscere. Creare questa serie è stata una delle gioie assolute della mia vita“.

Lady Deadpool e molte altre varianti nel nuovo spot tv di Deadpool e Wolverine!

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È selvaggio e pieno di varianti il nuovo spot di Deadpool & Wolverine che vede trai protagonisti anche Lady Deadpool, vero e proprio punto interrogativo del film. Sarà Taylor Swift o Blake Lively a indossare la maschera della variante femmina del Mercenario Chiacchierone?

Il nuovo spot del film mostra un pezzetto in più del personaggio, oltre a molte altre varianti che vedremo in azione nel film, con un particolare focus su Dogpool, la cagnolina che abbiamo visto in molti contenuti promozionali e anche nel corso della promozione del film!

Chi è Lady Deadpool?

Deadpool & Wolverine sarà R-Rated

La MPAA ha recentemente assegnato al film una classificazione ufficiale R per: “Violenza forte e sanguinosa, linguaggio spinto, gore e riferimenti sessuali”.

I Marvel Studios presentano il loro errore più significativo fino ad oggi – Deadpool & Wolverine“, si legge nella nuova sinossi. “Uno svogliato Wade Wilson si affanna nella vita civile. I suoi giorni come mercenario moralmente flessibile, Deadpool, sono alle spalle. Quando il suo mondo natale si trova di fronte a una minaccia esistenziale, Wade deve indossare di nuovo i panni di un riluttante ancora più riluttante… riluttante? Più riluttante? Deve convincere un riluttante Wolverine a… Cazzo! Le sinossi sono così f*ttutamente stupide“.

Oltre a Ryan Reynolds e Hugh Jackman nei ruoli principali, Deadpool & Wolverine vedranno il ritorno di Morena Baccarin (Vanessa), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter), Brianna Hildebrand (Negasonic Teenage Warhead) e Shioli Kutsuna (Yukio) nei rispettivi personaggi, A loro si aggiungeranno le new entry del franchise Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), che interpreteranno un agente televisivo e la controparte malvagia di Charles Xavier, Cassandra Nova.

Agatha All Along: Joe Locke conferma l’identità sessuale del suo personaggio

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Joe Locke è conosciuto soprattutto per il suo ruolo da protagonista in Heartstopper, ma Agatha All Along dei Marvel Studios potrebbe essere il progetto che trasformerà il ventenne in una superstar.

Anche se nei materiali stampa ufficiali della serie Disney+ è stato nominato “Teen”, la teoria prevalente è che in realtà interpreti Billy Kaplan, alias Billy Maximoff, alias il Giovane Vendicatore Wiccan! Parlando con Rolling Stone, a Locke è stato chiesto cosa possono aspettarsi i fan da il seguito di WandaVision.

“È una commedia cupa sulle streghe. Non è quello che di solito ti aspetteresti da una serie Marvel”, dice, confermando che Teen aiuta a liberare Agatha Harkness dall’incantesimo che Scarlet Witch le ha lanciato l’ultima volta che le loro strade si sono incrociate. Il personaggio senza nome convince quindi Agatha a portarlo con sé nel suo viaggio lungo la Strada delle Streghe.

“Riuniamo una congrega e un gruppo molto improbabile di donne ed io ci mettiamo sulla Strada delle Streghe”, aggiunge Locke. “Allora prevalgono la magia, il divertimento e il mistero.”

Promettendo che ci saranno “molti colpi di scena“, dice l’attore al sito, “Nello stesso modo in cui WandaVision attraversa tutti questi diversi sottogeneri di commedie, Agatha lo fa in un modo diverso. È decisamente più oscuro. In realtà è un po’ spaventoso, il che è positivo. Penso che sia un ottimo inizio per un nuovo viaggio all’interno del MCU esplorando diversi tipi di personaggi che non sono come Iron Man o Capitan America.”

“È un nuovo tipo di supereroe, che penso sia entusiasmante“, osserva Locke. Probabilmente il più grande indizio del fatto che interpreti Billy è il fatto che Locke dice alla rivista che Teen si identifica come gay. “Il modo in cui viene esplorato nello show è molto veritiero e molto positivo”, conferma. “La sua sessualità è solo una parte del personaggio.”

Come siamo sicuri che molti di voi sapranno, nei fumetti, Wiccan è romanticamente coinvolto con il suo compagno di squadra dei Giovani Vendicatori, Hulkling, che potrebbe apparire anche lui a breve, secondo alcuni rumor.

Agatha All Along serie disney+Quello che sappiamo su Agatha All Along

Agatha All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di WandaVision, tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor), Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David Payton (John Collins), David Lengel (Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon), Amos Glick (Dennis), Brian Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes (Evanora Harkness). Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone, Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e Maria Dizzia.

Pochi dettagli ufficiali sono stati rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff (o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è “reincarnato” in Billy Kaplan. Diversi scoop hanno affermato che la storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness – ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della donna che ha ucciso le loro madri. Agatha All Along debutterà su Disney+ il 18 settembre.

Superman: l’ultimo giorno di riprese a Cleveland è “a porte chiuse” per una sequenza importante

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Le riprese del reboot DCU di Superman, scritto e diretto da James Gunn, dovrebbero terminare oggi a Cleveland, prima che la produzione si trasferisca a Cincinnati, ma queste ultime scene verranno girate a porte chiuse, a differenza di molte altre sequenze ben documentate nei giorni passati.

Dopo che numerose riprese girate per le strade di “Metropolis” sono apparse online nelle ultime due settimane, James Gunn e la sua troupe si sono spostati nello storico Cleveland Arcade per l’ultimo giorno di riprese. I dettagli su cosa verrà girato esattamente sono vaghi, ma si dice che si tratti di una “sequenza importante” che coinvolge Lois Lane (Rachel Brosnahan è tornata sul set ieri sera) e altri due personaggi.

Abbiamo sentito che uno degli attori non è stato visto nelle precedenti foto dal set, il che ci porta a credere che si tratti di Sean Gunn (Maxwell Lord) o Anthony Carrigan (Metamorpho). Ecco gli scatti dal set chiuso:

Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

superman 2025GUARDA QUI LE ALTRE FOTO E I VIDEO DAL SET:

Deadpool e Wolverine: avete scovato l’Easter Egg di Spider-Man nell’ultimo spot?

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Mentre il materiale promozionale di Deadpool & Wolverine si accumula sempre più man mano che ci avviciniamo all’uscita del film, che in Italia arriva il 24 (negli USA il 26), un nuovo spot tv mette regala un gustoso Easter Egg di Spider-Man ai fan della Marvel.

Nello spot, che rielabora scene già viste con alcune brevi immagini inedite, vediamo Deadpool in macchina con Wolverine, e mentre il secondo guida, il primo, sul sedile del viaggiatore, mima in maniera inequivocabile l’iconico gesto di sparare le ragnatele che caratterizza Spidey. Eccolo di seguito:

Dal momento che Deadpool e Wolverine è effettivamente il primo film Marvel Studios che ha accesso alla totalità dei personaggio Marvel al cinema, chissà quanti di questi elementi potranno essere individuati nel film, una volta che arriverà in sala!

Deadpool & Wolverine sarà R-Rated

La MPAA ha recentemente assegnato al film una classificazione ufficiale R per: “Violenza forte e sanguinosa, linguaggio spinto, gore e riferimenti sessuali”.

I Marvel Studios presentano il loro errore più significativo fino ad oggi – Deadpool & Wolverine“, si legge nella nuova sinossi. “Uno svogliato Wade Wilson si affanna nella vita civile. I suoi giorni come mercenario moralmente flessibile, Deadpool, sono alle spalle. Quando il suo mondo natale si trova di fronte a una minaccia esistenziale, Wade deve indossare di nuovo i panni di un riluttante ancora più riluttante… riluttante? Più riluttante? Deve convincere un riluttante Wolverine a… Cazzo! Le sinossi sono così f*ttutamente stupide“.

Oltre a Ryan Reynolds e Hugh Jackman nei ruoli principali, Deadpool & Wolverine vedranno il ritorno di Morena Baccarin (Vanessa), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter), Brianna Hildebrand (Negasonic Teenage Warhead) e Shioli Kutsuna (Yukio) nei rispettivi personaggi, A loro si aggiungeranno le new entry del franchise Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), che interpreteranno un agente televisivo e la controparte malvagia di Charles Xavier, Cassandra Nova.

Alien: Romulus, la sorprendente ispirazione per i Chestburster e l’eredità di Ellen Ripley

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Il regista di Alien: Romulus Fede Alvarez ha affermato in più occasioni che il suo è un film che prende in prestito molto da Alien e Aliens, ma ciò non significa che non porterà sul tavolo le sue idee.

Durante una recente conversazione con Total Film, il regista ha spiegato come i documentari sulla natura abbiano influito sul modo in cui ha diretto i burattinai responsabili di dare vita agli Xenomorfi e, più specificamente, ai Chestbursters.

“È fatto quasi come un documentario sulla natura”, dice Alvarez al sito. “Mentre lo vedevamo sul set scherzavamo, [tipo] ‘La creatura sta uscendo lentamente. Sta cercando l’odore della madre…’ La creatura non sta cercando di essere spaventosa. La creatura sta cercando di tirarsi fuori da quel bozzolo, che sembra essere una persona. È quasi come se fosse più realistico in un certo senso, ma senza tradire tutte le cose belle dei disegni originali.”

Il sito ha anche incontrato la protagonista di Alien: Romulus, Cailee Spaeny, e ha scoperto in che modo l’attrice ha preso ispirazione dall’icona di Sigourney Weaver, Ellen Ripley, per portare sullo schermo la sua Rain Carradine. “Ho assistito alla performance [di Weaver] ininterrottamente per mesi. Speravo che qualcosa trapelasse”, dice l’attrice. “Ma non mi sono mai sentita intimidita. Quel ruolo non è stato scritto per una donna, quindi c’era vera libertà. E poiché Sigourney ha messo tutta se stessa in questo ruolo, questo poi fa sì che qualsiasi altra donna che entra in questo franchise non senta mai il peso o la pressione di interpretare una protagonista femminile.”

Come il riavvio di Predator di Hulu, Prey, è difficile sfuggire alla sensazione che Alien: Romulus sarà qualcosa di speciale. Certo, non ci vorrà molto per battere titoli del calibro di Alien vs. Predator e persino i controversi prequel di Ridley Scott (che erano molto leggeri sull’azione Xenomorfa).

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios – © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

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