Disney+ ha rilasciato il trailer della seconda stagione di
Star
Wars: Young Jedi Adventures, la serie originale
animata di Lucasfilm che debutterà mercoledì 14 agosto sulla
piattaforma streaming.
Ambientata 200 anni prima de
La minaccia fantasma, durante l’era
dell’Alta Repubblica, Star Wars: Young Jedi
Adventures segue i giovani Jedi Kai Brightstar, Lys Solay
e Nubs mentre studiano le vie della Forza, esplorano la galassia,
aiutano i cittadini e le creature in difficoltà e imparano le
preziose abilità necessarie per diventare Jedi.
La seconda stagione di
Star Wars: Young Jedi Adventures segue i
giovani mentre continuano il loro addestramento e si imbarcano in
missioni ancora più grandi in tutta la galassia. A guidarli c’è il
nuovo Padawan di Maestra Zia, Wes Vinik, e il suo astromeccanico
R0-M1. Mentre continuano il loro addestramento e crescono nelle vie
della Forza, i giovani Jedi viaggeranno su nuovi pianeti con nuovi
e vecchi amici e incontreranno avversari come i Gangul, che stanno
aumentando le loro fila di pirati…
Star Wars: Young Jedi Adventures,
la nuova serie Disney+
“Siamo entusiasti di invitare i
fan diKai, Lys, Nubs, e Nash a ritornare nella galassia
lontana lontana con la seconda stagione di Star Wars: Young
Jedi Adventures” ha detto Michael Olson, showrunner ed executive
producer. “In questa seconda stagione i nostri eroi
affronteranno sfide avvincenti, daranno il benvenuto su Tenoo al
vivace Padawan Wes Vinik e a una nuova classe di giovani e si
riuniranno ad amici provenienti da tutta la galassia. Insieme,
impareranno importanti lezioni sull’amicizia, sulla compassione e
il superamento delle paure. Questa stagione, ricca di cuore e di
azione, sarà una corsa emozionante e non vediamo l’ora di
condividerla con il pubblico”.
Prodotta da Lucasfilm in
collaborazione con Wild Canary per Disney+, Star Wars: Young Jedi
Adventures vede come produttori esecutivi James Waugh, Jacqui Lopez
e Josh Rimes di Lucasfilm. Michael Olson è showrunner ed executive
producer; Elliot M. Bour è regista supervisore e co-produttore;
mentre Lamont Magee è consulting producer. Servizi di produzione a
cura di Icon Creative.
Tra le voci nella versione originale
di Star Wars: Young Jedi Adventures ci sono JeCobi Swain
nel ruolo di Kai Brightstar, Juliet Donenfeld nel ruolo di Lys
Solay, Dee Bradley Baker nel ruolo di Nubs, Emma Berman nel ruolo
di Nash Durango, Trey Murphy nel ruolo di Taborr/Cyrus Vuundir,
Nasim Pedrad nel ruolo di Maestra Zia Zanna, Gunnar Sizemore nel
ruolo di Wes Vinik e Piotr Michael nel ruolo del Maestro Yoda.
Più di
dieci anni dopo il suo ultimo film da regista, Asia
Argento ha annunciato il suo ritorno dietro la macchina da
presa durante la seconda serata del LIFF11 – Lamezia
International Film Fest.
“Ho finito di scriverlo proprio
ieri”, ha dichiarato l’attrice e regista dal palco del LIFF,
sorprendendo tutti nel mezzo di un incontro con il pubblico
moderato dal direttore Gianlorenzo Franzì.
Grande riserbo su questo nuovo
progetto: “Non posso dire nulla, solo che ci ho messo tre anni
a scriverlo. Una buona storia è alla base di un film, se non c’è
quella non funziona”. Un racconto che non vedrà l’autrice
recitare nel film, come invece era avvenuto nei suoi primi due
lungometraggi Scarlet Diva e Ingannevole è
il cuore sopra ogni cosa (programmato ieri nell’ambito del
festival).
“Nemmeno in Incompresa
recitavo”, ha detto Asia durante l’incontro, di fronte a un
pubblico nutrito ed entusiasta. Poi, su suggerimento del direttore
ha aggiunto: “Potrei ritagliarmi un cameo, ci
penserò”.
Artista poliedrica che ha prestato
la sua arte anche alla musica, Asia ha ripercorso le varie tappe
della sua carriera: “Sono stata anticipatrice di certe
tematiche, ma quando arrivi troppo presto, a volte ti prendi le
mazzate. Oggi sono molto fiera di aver portato avanti temi che oggi
sono di grande attualità, però devo dire che all’epoca le mazzate
fecero male”.
Asia Argento torna alla regia
E ancora: “I film sono come i
figli, una volta che li hai fatti li porti con te tutta la vita. E
non si fanno per incassare, ma perché si sente il bisogno di
esprimere qualcosa”.
Elegnatissima e affabile, disponibile con il pubblico e lo staff
del festival, Asia Argento ha ricevuto il
Premio Ligeia, elogiando
Tonino Saladino,
l’artista che lo ha realizzato:
“Finalmente un premio bello, una vera opera d’arte”.
Aria Maria Vittoria Rossa Argento,
ha avuto ruoli in diversi film di suo padre Dario Argento e ha
raggiunto il successo mainstream con apparizioni in
New Rose Hotel
(1998),
XXX
(2002),
La terra dei morti
(2005),
Marie Antoinette
(2006) e
Go Go Tales (2007). Come
attrice compare per la prima volta a nove anni in un film di
Sergio Citti.Ha
recitato in film diretti da
Nanni Moretti, Cristina Comencini e Michele
Placido,
solo per citarne alcuni. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra
cui due David di Donatello come miglior attrice e tre Golden Globe
italiani. Da regista ha girato, tra gli altri,
Scarlet Diva
(2000),
Ingannevole è il cuore più di ogni cosa
(2004) e
Misunderstood(2014). Nel
maggio 2013 la Nuun Music ha pubblicato il suo album
d’esordio,Total
Entropy.
Star internazionale apprezzata in tutto il mondo,
Asia Argento
continua a recitare in diversi film e serie televisive in Italia,
in Francia e a Hollywood.
Ma il
#LIFF11
prosegue: giovedì 18 luglio sarà una giornata dedicata al
gusto.
Si parte con la proiezione evento speciale
Fritti dalle stelle,
di
Marco Lombardi,
proiettato a I Giardini del Novecento.
Ospite della serata Vegnarock, la vegan-influencer
che presenterà il suo ricettario Veg in
Black in cui, con
un linguaggio semplice e l’umorismo che la contraddistingue,
l’autrice spiega passo passo sia le ricette di piatti semplici e
veloci, sia le preparazioni
più complesse.
A seguire lo stesso
Marco Lombardi,
autore e conduttore del programma televisivo
Come ti cucino un film,
in onda su Gambero Rosso HD, sarà protagonista di un evento
speciale di
Cinegustologia,
che culminerà con la possibilità di degustare il menù appositamente
pensato per l’evento nel ristorante dei Giardini del
Novecento.
A seguire, la proiezione di
Lux Santa,
preceduta dall’incontro con i due registi
Matteo Russo e Carlo Gallo.
La serata si chiuderà con la presentazione del
Terzo Premio Lettarario Nautilus.
Grande attesa infine per la masterclass realizzata in
collaborazione con con
SRC / Scuola di Recitazione della Calabria.
Alle ore 17:30 Giorgio
Colangeli,
terrà la sua letio magistralis per tutti gli iscritti. Attore che
non ha bisogno di presentazioni, David di Donatello come Miglior
attore non protagonista per L’aria salata, Colangeli vanta, nel suo
lungo curriculum, film diretti da Marco Tulllio Giordana, Ettore
Scola, Guido Chiesa, Paolo Sorrentino, solo per citarne alcuni. La
partecipazione alle masterclass è gratuita fino ad esaurimento
posti.
Il catalogo completo e il programma sono scaricabili dal sito
ufficiale oppure cliccando il pulsante sottostante. Immagini
ufficiali del festival, dei titoli in concorso e informazioni utili
sono disponibili cliccando il pulsante dei materiali
stampa.
Ideato e diretto da
GianLorenzo Franzì,
il LIFF
– LAMEZIA INTERNATIONAL FILM FEST
si terrà a Lamezia Terme
dal 15 al 20 luglio 2024.
Madame Luna, la cui
uscita nelle sale italiane è attesa per il 18 luglio 2024, ci porta
a confrontarci con una realtà dura e complessa, quella dei migranti
e delle loro lotte per la sopravvivenza. Il film, diretto da
Daniel Espinosa, basa il proprio racconto su una
donna dal misterioso passato, giunta sulle coste italiane insieme a
molti conterranei.
Prodotto tra Italia, Svezia e Stati
Uniti e distribuito da EuroPictures, l’opera del
regista svedese è stata sceneggiata dallo stesso
Espinosa in compagnia di Suha
Arraf e Maurizio Braucci. E rappresenta
l’ottavo lavoro del cineasta salito (nel corso degli ultimi anni)
agli onori della cronaca – nel bene e nel male – per i suoi ultimi
Life – Non oltrepassare il limite (2017)
Morbius (2022).
Il cast del film, che vede
protagonista Meninet Abraha Teferi (la tormentata
Almaz/Madame Luna) comprende anche i volti Claudia
Potenza ed Emanuele Vicorito, oltre a
Hilyam Weldemichael e Pino
Torcasio.
Madame Luna: la trama
Almaz, donna con un passato
burrascoso, è conosciuta in Libia con il soprannome di Madame Luna.
Parte integrante di un’organizzazione criminale che sfrutta il
traffico di esseri umani, si ritrova però costretta a fuggire per
salvarsi la vita. Il suo viaggio la porta in Italia, dove approda
come rifugiata. Grazie alla sua astuzia e tenacia, non ci vuole
molto perché Almaz entri in contatto con la malavita locale e la
sua esperienza nel mondo criminale le permette di guadagnarsi la
fiducia e la collaborazione di esponenti di spicco della mafia
italiana.
Tuttavia, l’ingresso in questo nuovo
mondo non è privo di insidie, tanto che Almaz si trova presto a
fare i conti con le dure regole e i codici non scritti che regolano
la criminalità organizzata italiana. Sfide inaspettate la portano a
mettere in discussione le sue stesse scelte, mentre lotta per
sopravvivere e trovare un posto in un ambiente dominato da uomini
spietati.
Madame Luna: punti di vista
Ci aveva lasciati tra le onde del
mare l’Io Capitano di
Matteo Garrone,
ad ascoltare le urla colme di speranza del suo protagonista Seydou,
intento ad osservare l’elicottero che annunciava l’arrivo dei
soccorsi. Daniel Espinosa, in questo senso, sembra
allora voler tratteggiare i contorni delle successive tappe del
viaggio migratorio. Un viaggio che non ha fine nell’acqua salata,
ma prosegue sulla dura terra delle nostre coste. Là dove desideri e
illusioni si scontrano il più delle volte con una realtà dei fatti
crudele e impietosa, pronta a spolpare le prospettive di una vita
migliore.
Madame Luna,
prosecuzione dunque “spirituale” del racconto candidato agli
Oscar, non si limita però a rivelare a schermo
quanto il cineasta italiano aveva volutamente lasciato fuori campo,
ma offre una nuova – nonché coraggiosa – prospettiva d’indagine,
selezionando la “criminale” Almaz come punto di vista privilegiato
della narrazione. La parabola esistenziale della donna, che affonda
infatti in un passato a tinte fosche e finisce subito per assumere
grigie connotazioni di opportunismo nel nome di una sopravvivenza
da guadagnare “ad ogni costo”, diviene non a caso finestra
d’eccezione su una questione centrale come quella dell’accoglienza;
mostrata non tanto nella soggettiva della vittima, quanto in quella
(necessariamente) dura e – per certi versi – feroce della figura
inserita nel sistema. Un sistema di nuove prigioni, torture
“legalizzate” e sogni infranti.
Madame Luna: l’inutile spettacolarizzazione
Daniel Espinosa si
conferma dunque cineasta estremamente interessato al contatto con
l’altro, l’alieno o l’emarginato. E questa sua nuova creatura,
registicamente ben dosata e pulita, (quasi) mai alla ricerca del
virtuosismo o del colpo di scena, prosegue per buona parte del
minutaggio a un’analisi lucida del fenomeno in essere, priva forse
del mordente necessario a lasciare il segno, ma comunque coerente
con i propri obiettivi e necessità narrative.
Dispiace perciò constatare,
considerata l’importanza di un’opera che, va sottolineato, ha
comunque il merito di fare luce su dinamiche spesso poste sotto
silenzio o poco approfondite, che il film di
Espinosa perde parte della propria carica
espressiva nei suoi ultimi frangenti di minutaggio, quando è cioè
il momento di tirare le fila del racconto. Qui, allontanandosi
definitivamente dalle atmosfere che ormai qualche anno fa fecero la
fortuna (critica) del Mediterranea di Jonas
Carpignano – forse tra le opere di riferimento di
Madame Luna e intrisa di una tensione
documentaristica che, giocando con i codici della fiction, ci ha
regalato uno dei punti più alti recentemente raggiunti dal nuovo
movimento neorealista italiano – il film sembra improvvisamente
forzare il reale alla ricerca di una spettacolarizzazione della
storia che francamente poco aggiunge al discorso impostato,
procedendo tra l’altro a un sovraccarico di informazioni che sembra
rispondere più alle esigenze drammaturgiche dell’Espinosa
sceneggiatore che a quelle artistiche del regista.
La stagione degli Emmy è tornata e
Tony Hale (“Veep”) e Sheryl Lee
Ralph (“Abbott Elementary”) hanno annunciato le nomination
agli Emmy del 2024, insieme al nuovo presidente della Television
Academy Cris Abrego.
FX ha avuto i due programmi più
nominati quest’anno: “Shogun”
e “The
Bear“. Il dramma giapponese ha ottenuto ben 25
nomination, compresi i riconoscimenti per la recitazione di
Hiroyuki Sanada e Anna Sawai,
mentre “The Bear” è subito dietro con 23. The Bear
vede protagonisti Jeremy Allen White, Ayo Edebiri, Ebon
Moss-Bachrach, Lionel Boyce e Liza
Colón-Zayas che hanno ricevuto riconoscimenti come
attori.
Per chi facesse
confusione con gli Emmy di Gennaio 2024, specifichiamo. Gli
scioperi di Hollywood hanno costretto la Television Academy a
posticipare la trasmissione del 2023 a gennaio di quest’anno,
proprio nel bel mezzo della stagione degli Oscar. E ora, appena
nove mesi dopo, eccoci di nuovo a parlare di Emmy.
La 76esima edizione degli Emmy
Awards sarà trasmessa in diretta dal LA Live Peacock Theatre del
centro di Los Angeles domenica 15 settembre dalle 20:00. alle 23:00
ET/17:00 alle 20:00 PT sull’ABC. La trasmissione sarà quindi
disponibile per essere trasmessa in streaming il giorno successivo
su Hulu.
Il primo teaser trailer del remake
di The Toxic Avenger è stato diffuso lo
scorso ottobre. Da allora non abbiamo più saputo molto, anche se le
recensioni di vari festival cinematografici a cui il film ha
partecipato sono state ampiamente positive (in effetti, con 24
verdetti contati, si attesta al 92% su Rotten Tomatoes).
Oggi arriva la notizia da World of Reel che il film del
regista Macon Blair con Peter Dinklage è attualmente considerato
“indistribuibile“. Il sito afferma di aver parlato con un
produttore che afferma a sua volta che le prospettive commerciali
di The Toxic Avenger sono troppo “oltre” per
qualsiasi tipo di uscita cinematografica tradizionale,
probabilmente spiegando perché il film non ha ancora un
distributore confermato.
Di conseguenza, sembra sempre più
probabile che dovrà essere scaricato su uno streamer o andare
direttamente in VOD. C’è stato un bel po’ di entusiasmo attorno a
The Toxic Avenger, quindi la notizia che
potrebbe non vedere mai la luce è profondamente preoccupante. Ecco
un estratto dal loro rapporto:
“Il regista e produttore Adam
Masnyk è recentemente andato su Twitter/X e ha confermato che il
film è stato ritenuto ‘non abbastanza sicuro per essere
commercializzato’, motivo per cui, secondo lui, nessuno si è fatto
avanti per distribuirlo. Alla fine, potrebbero addirittura
rivelarsi ‘lost media.'”
Scritto e diretto da Macon
Blair, The Toxic Avenger di Legendary
Entertainment è una rivisitazione contemporanea dell’omonimo
classico cult del 1984 di Troma Entertainment, creato da
Lloyd Kaufman. Questo film presenta un ensemble
stellare, guidato da Peter Dinklage, con Elijah
Wood, Julia Davis,
Jacob Tremblay, Taylour Paige e Kevin
Bacon.
The Toxic Avenger segue le vicende del custode
in difficoltà Winston Gooze, che viene trasformato da un orribile
incidente tossico in una nuova evoluzione dell’eroe: The Toxic
Avenger! Ora, dotato di una forza sovrumana e brandendo una scopa
luminosa come arma non convenzionale, deve correre contro il tempo
per salvare suo figlio e fermare un tiranno spietato e assetato di
potere deciso a sfruttare superpoteri tossici per rafforzare il suo
impero inquinato.
Con l’aumento del tasso
medio di umidità e della possibilità dei classici acquazzoni
estivi, sembra questo il momento ideale per presentare al pubblico
il Twistersdiretto da
Lee Isaac Chung, che dal sorprendente Minariavevamo
trovato alla regia del solo terzo episodio dell’ultima stagione di
The Mandalorian.
Daisy Edgar-Jones as Kate, in Twisters directed by Lee Isaac
Chung
Distribuito al cinema
dalla Warner Bros. Pictures a partire dal 17 luglio,
il film
punta a ricreare le situazioni emozionanti del film del 1996 di
Jan de Bont, sceneggiato da Michael Crichton e interpretato da
Helen Hunt e Bill Paxton. A
sostituirli, o tentare di farlo, Daisy Edgar-Jones (Normal People)
e Glen Powell (Tutti tranne te),
a capo di un cast completato dal candidato ai Golden Globe
Anthony Ramos (Sognando a New York – In The
Heights), David Corenswet (Superman:
Legacy), Brandon Perea (Nope),
Sasha Lane (American Honey), Daryl
McCormack (Peaky Blinders), Kiernan
Shipka (Le terrificanti avventure di Sabrina) e
Nik Dodani (Atypical). Loro i cacciatori di
uragani chiamati a mantenere le promesse di quello che viene
presentato come una nuova, travolgente versione dell’epico disaster
movie che fu e che ha avuto una spettacolare anteprima sul grande
schermo del Teatro Antico durante il Taormina Film Festival
2024.
Glen Powell as Tyler, in Twisters directed by Lee Isaac
Chung
Twisters, la
trama
Sin dai tempi del liceo,
Kate Cooper e i suoi amici si dedicavano a “domare” gli uragani,
nel tentativo di trovare un sistema per renderli inoffensivi, fino
a che per un errore di calcolo una tragedia si abbatte sul gruppo.
Cinque anni dopo, l’ex cacciatrice di uragani – ormai tormentata da
fantasmi e sensi di colpa – sfrutta il suo “dono” nel servizio
metereologico nazionale in quel di New York City, ma il suo amico
Javi (Anthony Ramos) la convince a tornare sul
campo con lui per testare un innovativo sistema di tracciamento che
potrebbe realizzare il loro antico sogno.
Sul loro percorso però si
frappone Tyler Owens (Powell), un’affascinante e
spericolata star di Youtube che si diverte a condividere la sua
spericolata e quotidiana caccia alle gigantesche trombe d’aria che
si stanno scatenando – sempre più numerose e intense – sul paese.
Ma non tutto è come sembra, e le due squadre potrebbero riservare
sorprese inaspettate, soprattutto sulle priorità che li muovono.
Tutto questo, però, riporta Kate al passato, a quel passato che
aveva voluto dimenticare, ma nel quale potrebbe essere proprio il
segreto per saldare i conti lasciati in sospeso e poter andare
avanti.
Twin Twisters, in Twisters directed by Lee Isaac Chung
Un
progetto turbolento
Nato sull’onda della
suggestione di rivivere le emozioni del film originale, in corso di
sviluppo il progetto è cambiato notevolmente. Soprattutto
considerando che le prime ipotesi, poi sfociate nel possibile
sequel scritto e diretto da Helen Hunt (rifiutato
dalla Universal) o in quello che avrebbe potuto concentrarsi sulla
figlia dei personaggi della stessa e di Bill Paxton, si sono
ulteriormente trasformate con l’arrivo di Warner Bros. e Amblin
Entertainment, finendo per concentrarsi su una storia piuttosto
lineare e prevedibile, non priva di sequenze emozionanti – come
l’iniziale e quella del Fujiwhara effect, gran finale a
parte – e di temi attuali come quello delle conseguenze del
cambiamento climatico sull’economia e la qualità della vita delle
persone.
Oltre all’inusuale ondata
di Tornado protagonista del film, è la madre della protagonista (la
divertente e informale Cathy della Maura Tierney di ER e The
Affair) a lamentarsi della siccità e dell’aumento dei prezzi dei
cereali, ma è una parentesi in quella che resta una storia
piuttosto semplice, che la regia di Chung gestisce con abilità e
che non regala grandi soprese, né per quanto riguarda l’evolversi
della trama né dei protagonisti.
(from left) Lily (Sasha Lane) and Tyler (Glen Powell), in Twisters
directed by Lee Isaac Chung
Difetti e debolezze di Twisters
E se il bel cowboy
Glen Powell, appassionato di rodei e
desideroso di cavalcare i tornado, ma sempre dalla parte della
gente comune e dal cuore buono, è comunque coerente con sé stesso,
la Kate Cooper di Daisy Edgar-Jones è a tratti irritante
nei suoi spaesamento e inadeguatezza nel ruolo assegnatole. E se
inizialmente questo corrisponde alla necessità di sottolineare il
suo essere una giovane viziata e presuntuosa, nemmeno la
immancabile catarsi del personaggio spiega certi comportamenti
affidatile dalla sceneggiatura di Mark L. Smith
(autore degli horror Vacancy e The Hole, del surreale
Overlord, del debole The Midnight Sky e in parte di
The Revenant, ma con Alejandro G.
Iñárritu).
Intorno a loro, una
pletora di figure di contorno, fin troppo accuratamente assemblate,
e le immense distese dell’Oklahoma, vero – e sostanzialmente unico
(se si esclue il quasi cameo del figlio di Paxton, James) – punto
di contatto con il precedente film, oltre al non così moderno
prototipo di Dorothy 5 che si intravede nel prologo. Che avrebbe
potuto essere un ottimo punto di partenza per una storia più
articolata o con delle sorprese che potessero andare al di là dalle
conflittualità basilari di colpa-espiazione, buono-cattivo, bene
comune-sfruttamento delle disgrazie altrui, ed evitare alcune
esagerazioni stucchevoli, per fortuna non tutte quelle che potreste
aspettarvi.
Nonostante le voci secondo cui lo
spettacolo era stato cancellato, Wonder
Man dei Marvel Studios è ancora vivo e continua la sua
fase di pre-produzione arricchendo il cast di supporto.
Secondo Deadline, l’ultimo attore ad
unirsi alla serie è Byron Bowers, che apparirà
nella serie limitata diretta da Alma Har’el Lady In The
Lake insieme a Natalie Portman. I suoi
altri crediti includono The Chi di Showtime,
Honey Boy, Concrete Cowboy,
No Sudden Move e Kimi. Il
personaggio di Bowers non è stato rivelato, anche se ciò non
significa necessariamente che il suo ruolo sia tenuto nascosto per
qualche motivo interessante.
Come alcuni avevano previsto, sembra
che “Wonder
Man” diventerà un franchise cinematografico a sé
stante all’interno del Marvel Cinematic Universe, poiché
le recenti foto dal set ci hanno
offerto uno sguardo al logo del film. Anche se la silhouette non
presentava le sembianze di Simon Williams (Yahya
Abdul-Mateen), ci ha dato un’idea dell’emblema del
supereroe sul petto del personaggio.
Cosa sappiamo sulla serie TV
Wonder Man?
Wonder
Man ha arruolato Andrew Guest come
capo sceneggiatore e Cretton ha diretto i primi due episodi.
Durante gli scioperi dell’anno scorso si era vociferato che la
serie fosse stata cancellata; tuttavia, come per Daredevil:
Born Again, crediamo che la serie sia stata invece
revisionata e migliorata dal punto di vista creativo.
Wonder
Man ha fatto il suo debutto nei fumetti Marvel Comics nelle
pagine di Avengers #9 nel 1964. Inizialmente un cattivo, fu poi
ritrasformato in un eroe (e in un Vendicatore) negli anni Settanta.
Il Tristo Mietitore è suo fratello e le sue onde cerebrali sono
state utilizzate da Ultron come base per la Visione; in seguito, si
è unito ai Vendicatori della Costa Ovest ed è diventato una star di
Hollywood.
Wonder Man non ha ancora una data di
messa in onda confermata.
In quello che quasi sicuramente
verrà considerato il miglior episodio di The
Acolyte: La Seguace, due famosi personaggi secondari
sono stati uccisi in modo scioccante – ma ciò non significa che non
li vedremo più in qualche momento.
Nonostante Jecki Lon
(Dafne
Keen) e Yord Fandar (Charlie Barnett)
abbiano avuto una fine prematura per mano dello Straniero
(Manny Jacinto) in “Night”, la showrunner
Leslye Headland crede che ci siano buone
possibilità che entrambi i Jedi possano tornare nella Galassia
Lontana, Lontana.
“Sì, sicuramente”, ha detto
Headland a Jedi News durante una tavola rotonda (tramite Total
Film) quando gli è stato chiesto se le storie di Jecki e Yord
potessero essere rivisitate in futuro. “Pablo Hidalgo e io ne
abbiamo parlato, e da quando si è conclusa la stagione, ci sono
sicuramente alcune cose che mi piacerebbe vedere
realizzate.”
“Evidentemente Vernestra esiste
già nel campo dell’editoria, quindi faremo qualcosa anche lì”,
ha aggiunto. “Gli attori nella stanza degli sceneggiatori hanno
lavorato molto sul background di entrambi. Yord Fandar, l’ho già
detto prima, era un personaggio di una campagna che ho
interpretato, quindi c’è un retroscena piuttosto ampio per lui. Ma
sì, il piano era sempre quello di ucciderli nell’episodio 5 a metà
stagione, quindi è stato divertente pensare molto a loro e poi dire
che forse c’è un modo in cui potremmo continuare a giocare con loro
in qualche modo.'”
Questo suggerisce che Jecki e Yord
ritornino come fantasmi della Forza? Sembra altamente improbabile
dato il loro status di ruoli secondari, quindi diremmo che
qualsiasi apparizione futura avverrà in flashback o in progetti
futuri ambientati prima degli eventi di The
Acolyte.
The
Acolyte: La Seguace è l’annunciata serie tv parte del
franchise di Star Wars creata
da Leslye Headland. La serie tv è ambientato alla
fine dell’era dell’Alta Repubblica prima degli eventi dei
principali film di Star
Wars.
The
Acolyte: La Seguace è ambientato alla fine dell’era
dell’Alta Repubblica in un mondo di “segreti oscuri e poteri
emergenti del lato oscuro”, circa 100 anni prima di
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Un’ex
Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una
serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di
quanto avessero mai previsto.
Nel cast della serie
tv protagonisti sono Amandla Stenberg
come ex padawan, Lee Jung-jae come Maestro Jedi,
Manny Giacinto,
Dafne Keen come una giovane Jedi,
Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson nei panni di
Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio. Charlie
Barnett come un giovane Jedi, Dean-Charles
Chapman,
Carrie-Anne Moss come una Jedi,
Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di
Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.
Affermatasi grazie ad alcune
popolari serie TV, l’attrice Erin Moriarty è oggi
apprezzata in particolare per la sua interpretazione di Annie
January/Starlight in The Boys, dove si distingue per grinta,
presenza scenica ed anche la capacità di conferire al proprio
personaggio una forte fragilità umana.
Erin Moriarty: i suoi film e le serie TV
1. Ha recitato in alcuni
noti film. L’attrice esordisce al cinema con il film
Vicini del terzo tipo (2012), con
protagonista Ben
Stiller. In seguito recita in The Kings of
Summer (2013), After the
Dark (2013), Captain
Fantastic(2016), con Viggo
Mortensen, Blood
Father (2016), con Mel
Gibson, Crawlspace (2016) ed ha un piccolo
cameo in Kong:
Skull Island (2017). Successivamente ha recitato in
Una stagione da ricordare (2018), L’incredibile
viaggio del fachiro (2018), Driven – Il caso DeLorean (2018) e Monster
Party (2018). Torna al cinema nel 2023 con Catching
Dust.
2. È nota per alcune celebri
serie TV. Prima del cinema, Moriarty ha iniziato a
recitare per la televisione prendendo parte ad alcuni episodi di
serie TV come Una vita da vivere (2010), Law & Order:
Unità speciale (2011) e Red Widow (2013). Ad averle
conferito maggiore popolarità sono però state le serie True Detective (2014), dove
recita accanto a Woody Harrelson e Matthew McConaughey, e Jessica Jones (2015).
La definitiva consacrazione arriva però grazie alla serie The Boys (2019-in corso), dove recita nel
ruolo di Annie January/Starlight accanto a Jack
Quaid, Karl Urban e Antony Starr.
Erin Moriarty è Starlight in The Boys
3. Ha avuto difficolta con
il costume. Nella serie The Boys l’attrice interpreta
Starlight, supereroina capace di immagazzinare energia nel suo
corpo ed espellerla sotto forma di raggi di luce. Particolarmente
noto è il suo costume, che ha però dato non pochi problemi
all’attrice. “È così stretto e così piccolo”, ha
dichiarato l’attrice a Entertainment Tonight. Moriarty ha anche
detto a Insider che indossare il super costume “non diventa mai
più facile” e che è soprattutto “una questione di
pazienza”.
4. Si è allenata molto per
il ruolo. Per prepararsi al ruolo di Starlight in The Boys, Erin Moriarty si è sottoposta a
un intenso allenamento. Ha infatti lavorato con diversi coach non
solo per migliorare la propria muscolatura ma anche per poter
essere pronta ad eseguire quante più possibili delle scene che
richiedono determinate abilità fisiche, così da evitare di dover
ricorrere continuamnete ad una controfigura e poter interpretare il
personaggio della supereroina in modo più convincente.
5. Ha realmente cantato un
brano durante la seconda stagione. Moriarty ha racconto
che prima di decidere di diventare un’attrice voleva intraprendere
una carriera come cantante. Le sue capacità canore le sono poi
tornate utili quando ha dovuto cantare “Never Truly
Vanish” durante il funerale di Translucent nella seconda
stagione. L’attrice, tuttavia, erra piuttosto nervosa
all’idea di doversi esibire, ma il tutto è stato meno snervante del
previsto poiché ha potuto preregistrare il brano e poi cantare in
playback durante le riprese.
Erin Moriarty ha recitato in Jessica Jones
6. Ha avuto un ruolo
importante nella prima stagione. Moriarty ha interpretato
Hope Shlottman nella prima stagione, dove si afferma come uno dei
personaggi principali a partire dalla quale si sviluppa il racconto
primario della stagione. L’attrice ha affermato che il personaggio
cambia molto dal suo primo all’ultimo episodio e di essersi
divertita molto ad interpretare questa trasformazione.
Erin Moriarty ha avuto un ruolo
nella prima stagione di True Detective
7. Ha interpretato la figlia
di uno dei protagonisti. Nella prima stagione di
True Detective,
rilasciata nel 2014, l’attrice interpretava Audrey Hart, figlia di
Woody Harrelson. Sebbene sia apparsa in tale
ruolo in soli tre episodi della serie, tanto le è bastato per farsi
notare e ottenere una maggiore popolarità. Ora che grazie
a The Boys è una vera e
propria celebrità, sono molti i suoi fan tornati a
vedere True Detective per ritrovarvi
l’attrice ora tanto conosciuta.
Erin Moriarty in Jessica Jones. Foto di Myles Aronowitz/Netflix
Erin Moriarty è fidanzata?
8. È molto
riservata. Con l’aumentare della sua popolarità, l’attrice
ha dimostrato di voler tenere quanto più riservata possibile la sua
vita al di fuori dei riflettori. Si sa dunque poco di lei, così
come si sa poco della sua vita sentimentale. Al momento, però,
l’attrice sembra essere single anche se in passato le voci di una
sua storia d’amore con la star di GleeJacob
Artist hanno preso piede su Internet, ma la cosa non è mai
ufficialmente stata confermata.
Erin Moriarty è su Instagram
9. È presente sul social
network. L’attrice è presente sul social network
Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da ben 2
milioni di persone e dove attualmente si possono ritrovare circa
100 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi
lavori da attrice e da modella, inerenti il dietro le quinte di
tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano
anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e
altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere
aggiornati su tutte le sue novità.
Erin Moriarty: età e altezza dell’attrice
10. Erin Moriarty è nata il
24 giugno 1994 a New York,
StatiUniti. L’attrice è
alta complessivamente 1,68 metri.
Svelate le prime immagini della
serie internazionale Prime
Videolight action dramaCostiera interpretata da Jesse Williams affiancato da un ricco
cast di talenti italiani e internazionali, come Maria
Chiara Giannetta, Jordan Alexandra, Antonio Gerardi, Sam Haygarth,
Tommaso Ragno, Amanda Campana, Pierpaolo Spollon, Alejandra
Onieva e Jean-Hugues Anglade.
Costiera è
girata in inglese e diretta dal premio Emmy Adam
Bernstein e da Giacomo Martelli.
Da un’idea di Luca Bernabei, la
serie in sei episodi è scritta da Elena Bucaccio, Matthew Parkhill
e Francesco Arlanch e co-prodotta da Amazon MGM Studios e Luca
Bernabei per Lux Vide, una società del gruppo Fremantle, e sarà
disponibile in esclusiva su Prime Video nel 2025 in Italia,
Francia, Spagna, Portogallo e nei Paesi di lingua inglese – Gran
Bretagna, Irlanda, Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda.
Fremantle si occuperà delle vendite globali in tutti gli altri
territori. Costiera sarà disponibile su Prime Video nel
2025.
Costiera – la trama
Daniel De Luca (Williams) è un ex
marine di origini italiane che torna nel paese della sua infanzia
per lavorare come problem solver in uno dei più lussuosi hotel del
mondo, sulla spettacolare costa di Positano. Oltre a risolvere i
problemi dei facoltosi ospiti dell’albergo, Daniel è anche sulle
tracce di Alice, una delle figlie del proprietario, scomparsa un
mese prima. Daniel deve fare tutto il possibile per riportarla a
casa, ma affrontare coloro che hanno rapito la ragazza sarà una
sfida più grande di qualsiasi problema Daniel abbia mai
affrontato.
Incontri con i
protagonisti del cinema e della tv nel cuore della Sabina che per
tre giorni si trasforma in una casa del cinema a cielo aperto. Nel
suggestivo borgo medievale di Fara in Sabina dal 19 al 21 luglio si
svolgerà la quinta edizione del Fara Film Festival (www.farafilmfestival.com), ideato da Riccardo
Martini, con la direzione artistica di Daniele Urciuolo, tra
Palazzo Martini, Piazza Duomo e Piazza Garibaldi (ingresso
gratuito).
Ospiti d’onore
Giorgio Pasotti, Massimiliano Gallo e Claudia
Gerini, che si racconteranno al pubblico durante le serate
condotte dagli attori Fabiola Dalla Chiara e Graziano Scarabicchi,
in collaborazione con la speaker e inviata Rai Angela Achilli.
Giornata
d’apertura alla presenza del sindaco di Fara in Sabina
nonché presidente della provincia di Rieti Roberta Cuneo con il
taglio del nastro a Piazza Duomo alle ore 19 con gli ospiti Giorgio
Pasotti, Lidia Vitale, Adamo Dionisi, Vanessa Cremaschi e i talents
Giulio Greco, Alice Arcuri e Giulia Di Quilio. La sera sarà
proiettato il cortometraggio fuori concorso “Da capo a dodici” per
la regia di Adamo Dionisi e Vanessa Cremaschi, e a seguire il film
“Nove lune e mezza” di Michela Andreozzi.
Sabato 20
luglio il festival accoglierà l’attore Massimiliano Gallo
che ripercorrerà con il pubblico le sue esperienze di maggior
successo come le fiction Rai “Imma Tataranni” e “Vincenzo
Malinconico” e i recenti film per il cinema diretto da Mario
Martone e Alessandro Gassmann. A 100 anni dalla nascita di Marcello
Mastroianni il Festival tributerà un ricordo al grande attore. Sul
palco l’attore e regista Stefano Calvagna che ha di recente
pubblicato la sua autobiografia dal titolo “Se non entro, scavalco”
il cui book trailer è narrato da Pino Insegno. Ospite anche
Marianna Bonavolontà, in chiusura sarà proiettato il film
“N.E.E.T.” di Andrea Biglione con Chiara Vinci, Pietro De Silva e
parte del cast.
Serata di
chiusura domenica 21 luglio con Claudia Gerini, una icona
del cinema italiano, vincitrice nel 2018 del David di Donatello e
attrice con oltre 100 partecipazioni a progetti italiani e
internazionali tra cinema e tv, a cui verrà tributato il Premio
Speciale Provincia di Rieti. Inoltre, durante la serata finale, ci
saranno le proiezioni dei cortometraggi fuori concorso “Bob and
Weave” di Adelmo Togliani e “Coffee shell” di Brandon Bonato, e gli
incontri con altri artisti come Hal Yamanouchi, Roberto Ciufoli,
Beatrice Fiorentini, Chiara Celotto, Licia Nunez, Anna Fusco, Eva
Cela, Marilina Gagliardo. Cena spettacolo con i più grandi successi
degli Abba con Sabrina Marciano, Laura Di Mauro, Elisabetta Tulli,
interpreti dei più famosi musical italiani.
Foto per gentile concessione del Fara Film Festival
Fara
Film Festival – Il concorso internazionale e la
giuria
Tra le 400 opere
giunte da tutto il mondo ne sono state selezionate 19, delle quali
2 film lungometraggi fuori concorso, 7 cortometraggi italiani in
concorso, 3 cortometraggi italiani fuori concorso, 7 cortometraggi
internazionali in concorso, questi ultimi provenienti da Iran,
Spagna, Australia, Cipro, Germania e Stati Uniti, oltre che
dall’Italia, per due categorie ufficiali, cortometraggi italiani e
cortometraggi internazionali a tema libero. Il cortometraggio
vincitore di ciascuna categoria vincerà un premio in denaro di 200
dollari. Verranno inoltre assegnati i premi speciali WeShort Award,
Mujeres nel cinema e ai giovani talenti Younger’s in Movie
Nella
sezione Cortometraggi italiani troviamo “L’Addestramento”
di Antonio Buscema, “Il Giudizio” di Ippolito Simon, “Prova
d’amore” di Denis Nazzari, “Sacra Victima” di Danilo Greco, “Il
Grande Leviani” di Marzio Pulcini, “Segni molto particolari” di
Alessandro Parrello, “Million Dollar Scene” di Matteo Favero.
“American Marriage”
di Giorgio Arcelli Fontana, “Collage” di Marius Conrotto, “Soraya”
di Maryam Rahimi, “Subzero” di Laleh Noureddin Mousa, “The Coldest
Night in August” di Sajad SM, “Stop it” di Ali Delgoshaei, “A house
near the sun” di Maryam Samadi e Roni Schamlian, sono i
finalisti della sezione cortometraggi
internazionali
A giudicarli una
academy composta dai critici Massimo Lechi ed Emanuele Rauco, dai
produttori Lorenzo Lazzarini e Simone Bracci, dalle direttrici
artistiche Maria Luisa Celani e Nadia Carbone e dal regista Davide
Vigore
Mentre Superman
sarà il primo progetto live-action dei DC Studios
la prossima estate, avremo il nostro primo assaggio del DCU con Creature
Commandos entro la fine dell’anno.
La serie animata introdurrà un
gruppo di mostruosi eroi reclutati da Amanda
Waller dopo che gli eventi della prima stagione di
Peacemaker (che, confusamente, è e non è
canonico DCU) l’hanno lasciata incapace di riformare la
Task Force X. Parlando con The Wrap, il
produttore esecutivo di Creature
CommandosDean Lorey ha condiviso
alcuni nuovi dettagli su cosa aspettarsi dalla serie animata di
Max.
“Sarà la prima espressione
dell’universo DC di James
Gunn. Stiamo considerando quel canone e penso che esprima la
sua prospettiva, dal punto di vista tonale, su dove vuole che vada
l’universo”, ha anticipato, aggiungendo che la premessa dello
show è “niente di nuovo” per James
Gunn.
“È Suicide Squad. Ce l’ha fatta”, ha
osservato Lorey. “Le persone non saranno sorprese da ciò che è,
ma penso che saranno davvero incoraggiate a vedere quanto
completamente influenzerà questa nuova versione del DCU, di cui sono molto entusiasta.”
Gunn ha scritto l’intero Creature
Commandos e conosciamo almeno un personaggio, Rick
Flag Sr. di Frank Grillo, che apparirà in live-action in
Peacemaker stagione 2 e Superman.
Inutile dire che rimarremo scioccati se Gunn non troverà un modo
per organizzare il debutto DCU dell’Uomo del Domani nei momenti finali dello
show.
La serie animata Creature
Commandos, composta da 7 episodi, sarà trasmessa in
streaming su Max e avrà come protagonisti David Harbour nel ruolo di Eric
Frankenstein/Mostro di Frankenstein, Indira Varma
nel ruolo della Sposa, Maria Bakalova di Guardiani della Galassia Vol.
3 nel ruolo della Principessa Ilana Rostovic, Zoe
Chao nel ruolo della Dott.ssa Nina Mazursky, Alan Tudyk nel ruolo del Dottor Phosphorus,
Sean Gunn nel ruolo di Weasel e Frank Grillo nel ruolo di Rick Flag
Senior.
Steve Agee
riprenderà il suo ruolo di Peacemaker, John Economos. È prevista
anche la partecipazione di Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller.
Recentemente James Gunn ha rivelato di considerare La sposa
di Indira Varma come il personaggio principale
della serie. Ha anche aggiunto che non sta dirigendo alcun
episodio, ma ha diretto le sessioni di registrazione di ciascun
attore.
“La nuova serie riprende
direttamente dopo il finale della prima stagione di Peacemaker, che
lascia la Waller con le mani legate dal punto di vista operativo,
il che significa che non è più in grado di farla franca mettendo in
gioco vite umane per portare a termine le sue missioni clandestine
e moralmente discutibili. Al contrario, recluta una banda di
disadattati, non diversamente dalla Suicide Squad e da
Peacemaker“, ha rivelato Gunn.
Aggiunge che i protagonisti di
Creature
Commandos “sono dei veri e propri mostri, e
non vedo l’ora di farveli conoscere. Creare questa serie è stata
una delle gioie assolute della mia vita“.
È selvaggio e pieno di varianti il
nuovo spot di Deadpool
& Wolverine che vede trai protagonisti anche
Lady Deadpool, vero e proprio punto
interrogativo del film. Sarà Taylor Swift o Blake Lively a
indossare la maschera della variante femmina del Mercenario
Chiacchierone?
Il nuovo spot del film mostra un
pezzetto in più del personaggio, oltre a molte altre varianti che
vedremo in azione nel film, con un particolare focus su Dogpool, la
cagnolina che abbiamo visto in molti contenuti promozionali e anche
nel corso della promozione del film!
La MPAA ha recentemente assegnato al
film una classificazione ufficiale R per: “Violenza forte e
sanguinosa, linguaggio spinto, gore e riferimenti sessuali”.
“I Marvel Studios presentano il loro errore più
significativo fino ad oggi – Deadpool & Wolverine“, si legge nella nuova
sinossi. “Uno svogliato Wade Wilson si affanna nella vita
civile. I suoi giorni come mercenario moralmente flessibile,
Deadpool, sono alle spalle. Quando il suo mondo natale si trova di
fronte a una minaccia esistenziale, Wade deve indossare di nuovo i
panni di un riluttante ancora più riluttante… riluttante? Più
riluttante? Deve convincere un riluttante Wolverine a… Cazzo! Le
sinossi sono così f*ttutamente stupide“.
Oltre a Ryan Reynolds e
Hugh Jackman nei ruoli principali, Deadpool
& Wolverine vedranno il ritorno di Morena Baccarin (Vanessa), Leslie Uggams
(Blind Al), Rob Delaney (Peter), Brianna
Hildebrand (Negasonic Teenage Warhead) e Shioli
Kutsuna (Yukio) nei rispettivi personaggi, A loro si
aggiungeranno le new entry del franchise Emma
Corrin (The
Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), che interpreteranno un agente
televisivo e la controparte malvagia di Charles Xavier, Cassandra
Nova.
Joe Locke è
conosciuto soprattutto per il suo ruolo da protagonista in
Heartstopper, ma Agatha
All Along dei Marvel Studios potrebbe essere il progetto che
trasformerà il ventenne in una superstar.
Anche se nei materiali stampa
ufficiali della serie Disney+ è stato nominato
“Teen”, la teoria prevalente è che in realtà interpreti Billy
Kaplan, alias Billy Maximoff, alias il Giovane Vendicatore Wiccan!
Parlando con Rolling Stone, a Locke è stato chiesto cosa possono
aspettarsi i fan da il seguito di WandaVision.
“È una commedia cupa sulle
streghe. Non è quello che di solito ti aspetteresti da una serie
Marvel”, dice, confermando che
Teen aiuta a liberare Agatha Harkness
dall’incantesimo che Scarlet Witch le ha lanciato l’ultima volta
che le loro strade si sono incrociate. Il personaggio senza nome
convince quindi Agatha a portarlo con sé nel suo viaggio lungo la
Strada delle Streghe.
“Riuniamo una congrega e un
gruppo molto improbabile di donne ed io ci mettiamo sulla Strada
delle Streghe”, aggiunge Locke. “Allora prevalgono la
magia, il divertimento e il mistero.”
Promettendo che ci saranno
“molti colpi di scena“, dice l’attore al sito, “Nello
stesso modo in cui WandaVision attraversa tutti questi diversi
sottogeneri di commedie, Agatha lo fa in un modo diverso. È
decisamente più oscuro. In realtà è un po’ spaventoso, il
che è positivo. Penso che sia un ottimo inizio per un nuovo viaggio
all’interno del MCU esplorando diversi tipi di
personaggi che non sono come Iron Man o Capitan America.”
“È un nuovo tipo di supereroe,
che penso sia entusiasmante“, osserva Locke. Probabilmente il
più grande indizio del fatto che interpreti Billy è il fatto che
Locke dice alla rivista che Teen si identifica come gay. “Il
modo in cui viene esplorato nello show è molto veritiero e molto
positivo”, conferma. “La sua sessualità è solo una parte
del personaggio.”
Agatha
All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di
WandaVision,
tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor),
Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David
Payton (John Collins), David Lengel
(Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon),
Amos Glick (Dennis), Brian
Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes
(Evanora Harkness). Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre
aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone,
Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e
Maria Dizzia.
Pochi dettagli ufficiali sono stati
rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa
ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff
(o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è
“reincarnato” in Billy Kaplan. Diversi scoop hanno affermato che la
storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness
– ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della
donna che ha ucciso le loro madri. Agatha
All Along debutterà su Disney+ il 18
settembre.
Le riprese del reboot DCU di Superman,
scritto e diretto da James
Gunn, dovrebbero terminare oggi a Cleveland, prima che
la produzione si trasferisca a Cincinnati, ma queste ultime scene
verranno girate a porte chiuse, a differenza di molte altre
sequenze ben documentate nei giorni passati.
Dopo che numerose riprese girate per
le strade di “Metropolis” sono apparse online nelle ultime due
settimane, James Gunn e la sua troupe si sono spostati
nello storico Cleveland Arcade per l’ultimo giorno di riprese. I
dettagli su cosa verrà girato esattamente sono vaghi, ma si dice
che si tratti di una “sequenza importante” che coinvolge
Lois Lane (Rachel
Brosnahan è tornata sul set ieri sera) e altri due
personaggi.
Abbiamo sentito che uno degli attori
non è stato visto nelle precedenti foto dal set, il che ci porta a
credere che si tratti di Sean Gunn (Maxwell Lord)
o Anthony Carrigan (Metamorpho). Ecco gli scatti
dal set chiuso:
Superman,
scritto e diretto da James
Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il
Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane
reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois
Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha
detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è
il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato
alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e
Lois Lane.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di
presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà
seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.
Mentre il materiale promozionale di
Deadpool
& Wolverine si accumula sempre più man mano
che ci avviciniamo all’uscita del film, che in Italia arriva il 24
(negli USA il 26), un nuovo spot
tv mette regala un gustoso Easter Egg di
Spider-Man ai fan della Marvel.
Nello spot, che rielabora scene già
viste con alcune brevi immagini inedite, vediamo
Deadpool in macchina con
Wolverine, e mentre il secondo guida, il primo,
sul sedile del viaggiatore, mima in maniera inequivocabile
l’iconico gesto di sparare le ragnatele che caratterizza Spidey.
Eccolo di seguito:
Dal momento che Deadpool e Wolverine
è effettivamente il primo film Marvel Studios che ha accesso alla totalità
dei personaggio Marvel al cinema, chissà quanti di
questi elementi potranno essere individuati nel film, una volta che
arriverà in sala!
La MPAA ha recentemente assegnato al
film una classificazione ufficiale R per: “Violenza forte e
sanguinosa, linguaggio spinto, gore e riferimenti sessuali”.
“I Marvel Studios presentano il loro
errore più significativo fino ad oggi – Deadpool & Wolverine“, si legge nella nuova
sinossi. “Uno svogliato Wade Wilson si affanna nella vita
civile. I suoi giorni come mercenario moralmente flessibile,
Deadpool, sono alle spalle. Quando il suo mondo natale si trova di
fronte a una minaccia esistenziale, Wade deve indossare di nuovo i
panni di un riluttante ancora più riluttante… riluttante? Più
riluttante? Deve convincere un riluttante Wolverine a… Cazzo! Le
sinossi sono così f*ttutamente stupide“.
Oltre a Ryan Reynolds e
Hugh Jackman nei ruoli principali, Deadpool
& Wolverine vedranno il ritorno di Morena Baccarin (Vanessa), Leslie Uggams
(Blind Al), Rob Delaney (Peter), Brianna
Hildebrand (Negasonic Teenage Warhead) e Shioli
Kutsuna (Yukio) nei rispettivi personaggi, A loro si
aggiungeranno le new entry del franchise Emma
Corrin (The
Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), che interpreteranno un agente
televisivo e la controparte malvagia di Charles Xavier, Cassandra
Nova.
Il regista di Alien:
Romulus Fede Alvarez ha
affermato in più occasioni che il suo è un film che prende in
prestito molto da Alien e Aliens,
ma ciò non significa che non porterà sul tavolo le sue idee.
Durante una recente conversazione
con Total Film, il regista ha
spiegato come i documentari sulla natura abbiano
influito sul modo in cui ha diretto i burattinai responsabili di
dare vita agli Xenomorfi e, più specificamente, ai
Chestbursters.
“È fatto quasi come un
documentario sulla natura”, dice Alvarez al sito. “Mentre
lo vedevamo sul set scherzavamo, [tipo] ‘La creatura sta uscendo
lentamente. Sta cercando l’odore della madre…’ La creatura non sta
cercando di essere spaventosa.La creatura sta cercando di
tirarsi fuori da quel bozzolo, che sembra essere una persona. È
quasi come se fosse più realistico in un certo senso, ma senza
tradire tutte le cose belle dei disegni originali.”
Il sito ha anche incontrato la
protagonista di Alien:
Romulus,
Cailee Spaeny, e ha scoperto in che modo l’attrice ha
preso ispirazione dall’icona di Sigourney Weaver,
Ellen Ripley, per portare sullo schermo la sua Rain Carradine.
“Ho assistito alla performance [di Weaver] ininterrottamente
per mesi. Speravo che qualcosa trapelasse”, dice l’attrice.
“Ma non mi sono mai sentita intimidita. Quel ruolo non è stato
scritto per una donna, quindi c’era vera libertà. E poiché
Sigourney ha messo tutta se stessa in questo ruolo, questo poi fa
sì che qualsiasi altra donna che entra in questo franchise non
senta mai il peso o la pressione di interpretare una protagonista
femminile.”
Come il riavvio di Predator di Hulu,
Prey, è difficile sfuggire alla sensazione che
Alien:
Romulus sarà qualcosa di speciale. Certo, non ci
vorrà molto per battere titoli del calibro di Alien vs.
Predator e persino i controversi prequel di Ridley
Scott (che erano molto leggeri sull’azione Xenomorfa).
Alien: Romulus,
tutto quello che sappiamo sul film
Il film Alien:
Romulus è interpretato da
Cailee Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, stando alla sinossi ad
oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre
rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si
ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante
dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire
che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire
dal 16 agosto.
Cominciano a circolare in rete
diverse informazioni e rumors in merito a Spider-Noir,
la prossima serie live action frutto di un accordo tra Prime Video e
SONY in cui vedremo il personaggio interpretato da
Nicolas Cage combattere il crimine nell’epoca della
Depressione.
Secondo un report (tramite Daniel
Richtman), Ben Reilly (Cage) dovrà affrontare
Silvio Manfredi, alias Silvermane, e Yuri
Watanabe, alias Wraith. Le sinossi trapelata ma
non confermata recita: “Seguiamo Ben Reilly, un investigatore
privato, mentre si imbatte in una tana di corruzione nella città di
New York del 1933, scoprendo anche il suo passato di supereroe.
Reilly indaga sulla morte di Edward Addison, cosa che lo porta a
scoprire che il sindaco è finito in un giro nefasto che coinvolge
il boss del crimine Silvermane e la femme fatale Yuri
Watanabe.”
Cage ha già interpretato Spider-Noir nel
film d’animazione vincitore dell’Oscar del 2018 Spider-Man:
Un nuovo universo. Questa sarà la prima volta che il
personaggio verrà interpretato in un progetto live-action. Secondo
la trama ufficiale, “Noir” racconterà la storia
“di un investigatore privato anziano e sfortunato (Cage) nella
New York degli anni ’30, costretto a fare i conti con la sua vita
passata come unico e unico supereroe della città”.
Spider-Noir: tutto quello che
sappiamo sulla serie
Spider-Noir è
prodotto da Oren Uziel e Steve
Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e
produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di
Spider-Man:
Un nuovo universo composto da Phil Lord,
Christopher Miller e Amy Pascal, che
saranno anche produttori esecutivi. Harry Bradbeer
sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi due episodi. Pascal
è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures. La serie è prodotta
da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, con Lord e Miller
attualmente sotto un accordo generale con Sony.
Confermati nel cast
Nicolas Cage,
Brendan Gleeson e Lamorne Morris.
Spider-Noir è stato il secondo spettacolo annunciato
nell’ambito di una partnership tra Amazon e Sony per sviluppare
progetti sui personaggi Marvel associati a Spider-Man
controllati da Sony. Il primo è stato “Silk: Spider
Society”, a cui è stato originariamente dato il via libera
nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non sarebbe
andato avanti.
M3GAN
2.0 è entrato ufficialmente in fase di produzione e si
avvia verso la prevista uscita nelle sale del 27 giugno
2025. Come riportato da Deadline, al cast si aggiungono
anche gli attori Timm Sharp, Aristotle
Athari e Jemaine
Clement, anche se al momento non è stato rivelato nulla
riguardo i ruoli che andranno a ricoprire. Allison Williams, Violet
McGraw e Jenna Davis sono state
confermate per il sequel, che avrà come protagonista anche
Ivanna Sakhno. Tornano infine dal film originale
del 2023 M3GAN
(qui
la recensione), che ha incassato 181 milioni di dollari, anche
Brian Jordan Alvarez nel ruolo di Cole e
Jen Van Epps in quello di Tess.
Gerard Johnstone,
invece, torna alla regia con una sceneggiatura scritta da
Akela Cooper, già autrice del primo film. Jason Blum, James Wan e Williams sono produttori di
M3GAN
2.0. Michael Clear e Judson
Scott, della Atomic Monster di Wan, saranno i produttori
esecutivi. Ryan Turek della Blumhouse è a sua volta produttore esecutivo
insieme a Mark Katchur. Adam
Hendricks e Greg Gilreath, di
Divide/Conquer, ricoprono a loro volta tale ruolo. Ora che le
riprese sono in corso, si attendono dunque maggiori informazioni
riguardo questo atteso sequel. Come noto, è in produzione anche
uno spin-off dal titolo SoulM8te.
Un’immagine del film M3GAN
M3GAN 2.0: cosa sappiamo del
film
M3GAN vede Williams
(Girls, Get
Out) nei panni di Gemma, una brillante robotica di
un’azienda di giocattoli che utilizza l’intelligenza artificiale
per sviluppare una bambola a grandezza naturale programmata per
essere la più grande compagna di un bambino e la più grande alleata
di un genitore. Dopo aver ottenuto inaspettatamente la custodia
della nipote orfana, Gemma chiede l’aiuto del prototipo M3GAN, ma,
come ci si potrebbe aspettare, le cose non vanno esattamente
secondo i piani.
Il film si conclude con Gemma e Cady
che riescono a distruggere la forma fisica di M3GAN, ma non si può
tenere a bada una buona bambola assassina troppo a lungo, ed è
fortemente implicito che la coscienza dell’I.A. sia stata
trasferita nel dispositivo smart home Alexa di Gemma. Akela
Cooper, autrice del primo film, si occuperà nuovamente
della sceneggiatura insieme a Gerard Johnstone,
che tornerà anche alla regia. Ulteriori dettagli sulla trama di
M3GAN
2.0 sono ancora sconosciuti, anche se il produttore
James Wan ha dichiarato che il sequel
esplorerà ulteriormente l’universo delle AI.
Anche la Svezia hai suoi film sugli
alieni, come UFO Sweden, diretto da Victor
Danell a partire da un’idea del gruppo Crazy Pictures in
seguito alla scoperta dell’esistenza di una vera associazione
ufologica svedese che indaga su fenomeni paranormali, chiamata
appunto UFO Sweden. Nell’entrare in contatto con questa realtà, è
dunque nata l’idea di realizzare un film di fantascienza che avesse come
tema l’ignoto, con le riprese che si sono svolte poi a
Norrköping in Svezia.
Sono naturalmente numerosi gli
omaggi che il film fa ai grandi classici di questo genere, da
Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg fino ad una serie come
X-Files, ma anche a titoli quali Stranger
Things, True
Detective e Interstellar
di Christopher Nolan. Secondo gli stessi autori,
infatti, UFO Sweden è “un film d’avventura per
adulti” che deve molto alle opere appena citate e la cui forza
motrice del racconto è quella dell’instancabile ricerca della
verità.
Si tratta dunque di un film ideale
per qualsiasi appassionato di fantascienza, l’investigazione e le
inspiegabili forze della fisica che ci governano. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità
relative a UFO Sweden. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di UFO
Sweden
La vicenda si svolge nel 1996 ed ha
per protagonista Denise, un’adolescente svedese
che dopo la scomparsa del padre Uno nel 1988, vive
con una famiglia adottiva. La ragazza, però, è convinta che suo
padre non sia morto, ma anzi sostiene che è stato rapito dagli
alieni. Decide allora di indagare unendosi a un gruppo di
personaggi bizzarri, che come lei sostiene l’esistenza degli UFO.
L’associazione studia i fenomeni extraterrestri e organizza
spedizioni notturne a caccia di segnali celesti.
Durante una perlustrazione, il
sospetto di Denise viene rafforzato dal ritrovamento di una
macchina identica a quella che suo padre guidava la notte della sua
scomparsa. L’auto, a quanto risulta, si è schiantata sul tetto di
un fienile proprio quando una misteriosa luce rossa è comparsa in
cielo.
Partendo da questa pista, per Denise ha inizio una folle avventura
che con le verità che porterà alla luce scatenerà il caos nella sua
vita e in quella della sua cittadina.
Il cast del film
Ad interpretare Denise vi è
l’attrice Inez Dahl Torhaug, qui al suo primo
ruolo in un lungometraggio. Accanto a lei, nel ruolo del padre Uno,
vi è invece Oscar Töringe. Fanno poi parte del
cast Jesper Barkselius nel ruolo di Lennart Svahn,
Sara Shirpey in quello di Tomi, Eva
Melander nel ruolo di Kicki e Isabelle
Kyed in quello di Töna. Infine, l’attore Joakim
Sällquist, visto anche nel film distopico Granchio
nero, interpreta Kenneth.
Il trailer di UFO
Sweden e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di UFO
Sweden grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 16
luglio alle ore 21:10 sul canale
Rai Movie.
Oggi regista premio Oscar per
La forma
dell’acqua, Guillermo del Toro non
ha mai nascosto la sua passione per i mostri e le creature più
stravaganti. Nei suoi lungometraggi questi rappresentano il
diverso, il più delle volte animato di buone intenzioni e
sentimenti. Ma ci sono anche delle notevoli eccezioni. Una di
queste è presente nel film Pacific
Rim (qui la recensione), portato in
sala nel 2013. Al centro di questo vi è infatti la colossale
battaglia per la supremazia tra la razza umana e gli spaventosi
Kaijū. Questi sono delle colossali creature appartenenti alla
cultura giapponese.
Scritto da del Toro insieme a
Travis Beacham, il film ha preso vita in seguito
alle difficoltà maturate dal regista messicano nello sviluppo di
altri suoi progetti. Pacific
Rim nacque dunque come omaggio alla cultura popolare
giapponese, dove i mostri e i grandi robot qui presenti si
ritrovano in diverse opere come film, manga, anime e molto altro.
Nel dar vita alla storia, del Toro non si è risparmiato in
immaginazione e grandi effetti speciali, per quello che ad oggi è
uno dei suoi film più costosi ma anche dal maggior successo
economico.
Pacific
Rim arrivò infatti ad un guadagno al box office di
circa 411 milioni di dollari, a fronte di un budget di quasi 200. A
permettere al film di raggiungere tale risultato fu proprio il
mercato asiatico, dove il titolo divenne uno dei più apprezzati
della stagione. Tale successo spinse la Warner Bros. a produrre un
sequel diretto, arrivato in sala alcuni anni dopo con il titolo di
Pacific Rim – La
rivolta, con regista e cast diverso. Del film del
2013, invece, sono molte le curiosità relative proprio agli attori
che vi hanno preso parte, come anche quelle legate ai celebri
Kaiju, vera fonte di attrazione del film.
Una misteriosa breccia si apre sul
fondo dell’Oceano Pacifico, rivelandosi un portale
interdimensionale dal quale emergono giganteschi mostri alieni,
noti come Kaiju. Questi iniziano a devastare il
pianeta terra, seminando morte e rovina ovunque si trovino a
passare. Per cercare di fronteggiare a tale titanica minaccia, le
nazioni di tutto il mondo decidono di porre da parte le inimicizie
per costruire degli enormi mecha chiama Jaegers.
Controllati simultaneamente da due piloti, questi possono essere la
risorsa decisiva contro le mostruose creature. La guerra però si
rivela più lunga del previsto e nel 2025 è ancora in corso senza un
concreto vincitore.
È qui che ha inizio la vicenda di
Raleigh Becket. Ex pilota di Jaegers, questi si
ritirò dalla battaglia dopo la morte del fratello, co-pilota
insieme a lui. Con l’umanità sull’orlo dell’estinzione, e gli
Jaegers sempre più visti come un inutile spesa, Raleigh si ritrova
ad essere contattato dal generale Stecker
Pentecost. Questi lo convince a tornare nella squadra per
una missione speciale. L’intenzione è infatti quella di porre fine
alla battaglia distruggendo il portale con una testata nucleare.
L’esperimento è però particolarmente rischioso, e richiede un
addestramento speciale.
Il cast del film
Il ruolo del protagonista, Rileigh
Becket è interpretato da Charlie
Hunnam, divenuto celebre per la serie Sons of
Anarchy. Per il ruolo, l’attore si è sottoposto ad un lungo
addestramento fisico, che gli ha permesso di prendere personalmente
a parte a molte delle scene più complesse del film. Accanto a lui,
nel ruolo di Stacker Pentecost vi è invece Idris
Elba. Per prepararsi ad interpretare il ruolo,
l’attore ha raccontato di aver studiato i carismatici discorsi di
politici come David Cameron e Barack Obama, come anche quelli
pronunciati in film come Il gladiatore e Braveheart.
L’attrice giapponese Rinko
Kikuchi, divenuta celebre grazie al film Babel,
ha qui interpretato Mako Mori, la nuova agguerrita co-pilota di
Rileigh. Il regista ha in seguito raccontato di averla scelta per
la sua instancabilità e il carisma, adeguato a dare volto ad un
personaggio tanto forte caratterialmente. Nel film si ritrovano poi
gli attori Charlie Day e Burn
Gorman, rispettivamente nei ruoli di Newton Geiszler e
Hermann Gottlieb, scienziati intenti nello studio dei Kaiju. Vi è
infine la presenza di Ron Perlman, qui alla quinta
collaborazione con del Toro e noto in particolare per essere stato
il suo Hellboy. L’attore dà vita ad Hannibal Chau, un mercate
di organi di Kaiju.
Mastodontici mostri alieni
provenienti da una dimensione parallela, i Kaiju sono i veri
protagonisti del film. Già apparsi più volte nei film giapponesi
dedicati a Godzilla, questi vengono qui rielaborati con nuove
forme e caratteristiche. All’interno di Pacific
Rim, questi sono classificati in cinque categorie,
ognuna delle quali rappresenta il grado di pericolosità. Tra i
Kaiju più noti apparsi nei film si affermano
Trespasser, il primo a comparire,
Hardiship, appartenente alla categoria II, e
Knifehead, relativo invece alla categoria III.
Il Kaiju chiamato
Otachi si caratterizza invece per la capacità di
volare, mentre Leatherback, appartenente alla
categoria IV, presenta un’enorme forza fisica. Il più pericoloso di
tutti è però Slattern, relativo alla categoria V e
di gran lunga più potente di tutti i Kaiju apparsi nel film. Gli
alti livelli di tossicità e l’intelligenza della creatura la
rendono inoltre il Kaiju più letale che il Pan Pacific Defense
Corps abbia mai affrontato. La lunghezza del corpo di Slattern,
inoltre, è di oltre 900 piedi (274,32 metri).
Il trailer di Pacific
Rim e dove vedere il film in streaming e in TV
Per gli appassionati è possibile
fruire di Pacific
Rim grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il titolo è
infatti disponibile nel catalogo di Apple TV, Netflix e Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di martedì 16 luglio alle ore
21:00 sul canale 20
Mediaset.
Colin Firth è salito a bordo di
Young Sherlock, la nuova serie di Prime Video di
Guy Ritchie, che racconta la storia delle origini
dell’amato detective di Sir Arthur Conan Doyle. Si
unisce al cast precedente di Hero Fiennes, Zine Tseng,
Joseph Fiennes e Natascha McElhone.
Scritto da Matthew
Parkhill e ispirato alla serie di libri Young
Sherlock Holmes di Andy Lane, lo spettacolo reinventa
Sherlock Holmes all’età di 19 anni. Disonorato, crudo, non filtrato
e informe, si ritrova coinvolto in un mistero di omicidio
all’Università di Oxford che minaccia la sua libertà. Immergendosi
nel suo primo caso in assoluto con una totale mancanza di
disciplina, Sherlock riesce a svelare una cospirazione mondiale che
cambierà la sua vita per sempre.
Ritchie sarà il regista e il
produttore esecutivo. Parkhill fungerà da produttore esecutivo e
showrunner. Anche Simon Kelton, Ivan Atkinson, Simon Maxwell, Dhana
Gilbert, Colin Wilson e Marc Resteghini sono produttori esecutivi.
La co-produttrice esecutiva Harriet Creelman. La produzione fisica
avviene tramite Motive Pictures.
Prime Video ha ordinato la serie
Young Sherlock che vedrà Guy
Ritchie (The
Ministry of Ungentlemanly Warfare, The Covenant,
The Gentlemen) in qualità di regista ed executive
producer. Hero Fiennes Tiffin (The
Ministry of Ungentlemanly Warfare, The Woman
King) interpreterà il giovane Sherlock. La serie è
scritta dallo showrunner Matthew Parkhill
(Deep State, Rogue), che ne è anche executive producer
insieme a Simon Kelton (Eddie the Eagle – Il coraggio della
follia), Ivan Atkinson (The
Gentlemen), Simon Maxwell (The Woman in the Wall, Deep
State), Dhana Gilbert (La
fantastica signora Maisel), Colin Wilson (The Mandalorian), Marc Resteghini e al
co-executive producer Harriet Creelman. La serie è ispirata alla
saga di romanzi acclamati dalla critica Young Sherlock
Holmes, di Andy Lane.
Agatha
All Along introdurrà Billy Kaplan di
Joe Locke, un personaggio meglio conosciuto dai
fan dei fumetti come il figlio di Scarlet Witch, Billy
Maximoff/Wiccan. Sulla pagina, il suo interesse amoroso è Teddy
Altman, un ibrido Skrull/Kree meglio conosciuto come Hulkling. Ci
sono state alcune speculazioni sul fatto che il figlio di Hulk,
introdotto per la prima volta in She-Hulk: Attorney at Law, potrebbe essere
riconnesso a quel personaggio; ora, però, sembra che i Marvel Studios abbiano dei piani per
l’eroe.
Secondo @MyTimeToShineH e
Alex Perez di The Cosmic Circus, Kit
Connor, co-protagonista di Locke in
Heartstopper, è stato adocchiato per il ruolo di
Hulkling dai Marvel Studios. L’attore inglese è
noto anche per il suo lavoro in Rocketman,Rocket’s Island e His Dark
Materials.
Non è chiaro se i Marvel Studios abbiano intenzione
di annunciare un progetto Young Avengers al
Comic-Con alla fine di questo mese, ma sembrano esserci piani per
riunire il team nell’MCU dal momento che Ms.
Marvel recluta
Kate Bishop/Occhio di Falco nei momenti finali di
The
Marvels. Gli ultimi anni hanno visto anche
l’introduzione di personaggi come America Chavez, Kid Loki, Patriot
e Stature.
Nei fumetti, Hulkling è nato durante
la guerra Kree-Skrull per gentile concessione di un’avventura tra
la principessa Skrull Anelle e il campione Kree Capitano Mar-Vell.
Mandato sulla Terra da bambino, Teddy non aveva idea della sua
eredità aliena finché i suoi poteri non iniziarono a manifestarsi
quando era adolescente.
Agatha
All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di
WandaVision,
tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor),
Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David
Payton (John Collins), David Lengel
(Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon),
Amos Glick (Dennis), Brian
Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes
(Evanora Harkness). Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre
aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone,
Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e
Maria Dizzia.
Pochi dettagli ufficiali sono stati
rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa
ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff
(o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è
“reincarnato” in Billy Kaplan. Diversi scoop hanno affermato che la
storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness
– ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della
donna che ha ucciso le loro madri. Agatha
All Along debutterà su Disney+ il 18
settembre.
Il franchise di Terminator non è ancora riuscito a
riconquistare la magia dei film originali di James
Cameron nei cinema. Questo potrebbe finalmente cambiare
con il suo ritorno in tv grazie a Netflix
e a Terminator Zero.
Il primo trailer è stato diffuso
(tramite SFFGazette.com) e mostra Eiko di Sonoya
Mizuno, un combattente della resistenza inviato indietro
nel tempo per fermare l’attacco di Skynet all’umanità. Questa serie
si collegherà alle storie precedenti, ma sembra anche destinata a
diventare una trama relativamente autonoma. Lo spettacolo sembra
migliore del previsto e potrebbe essere proprio il ritorno alla
forma per Terminator che sappiamo che molti di voi stavano
aspettando.
Ecco la sinossi ufficiale di
Terminator Zero:
“2022: Una guerra futura infuria
da decenni tra i pochi sopravvissuti umani e un esercito infinito
di macchine. 1997: L’intelligenza artificiale conosciuta come
Skynet ha acquisito consapevolezza di sé e ha iniziato la sua
guerra contro l’umanità.”
“Intrappolato tra il futuro e il
passato, un soldato inviato indietro nel tempo per cambiare il
destino dell’umanità arriva nel 1997 per proteggere uno scienziato
di nome Malcolm Lee che lavora per lanciare un nuovo sistema di
intelligenza artificiale progettato per competere con l’imminente
attacco di Skynet all’umanità. Mentre Malcolm affronta le
complessità morali della sua creazione, viene braccato da un
implacabile assassino proveniente dal futuro che altera per sempre
il destino dei suoi tre figli.
L’iconico regista di anime e manga
Masashi Kudo (Bleach) scrive e dirige
Terminator Zero, mentre sono produttori David
Ellison, Dana Goldberg e Don Granger di Skydance.
Il cast include Timothy Olyphant
(The Mandalorian) nel ruolo di Terminator,
Rosario Dawson (Ahsoka) nel ruolo di Kokoro, André Holland (Moonlight)
nel ruolo di Malcolm Lee, Sonoya Mizuno (House of the Dragon) nel ruolo di Eiko e
Ann Dowd (The Handmaid’s Tale) nel ruolo di Il
profeta. Terminator Zero debutta su Netflix il 29 agosto.
Arriva al
cinema il 12 settembre Love Lies
Bleedingdi Rose Glass, indie-movie
targato A24 che,
dopo l’ottima accoglienza al Sundance Film Festival, ha scosso la
platea del Festival di Berlino dove è stato presentato fuori
concorso nella sezione Berlinale Special.
Secondo
lungometraggio della regista britannica Rose Glass dopo il debutto
con Saint Maud, presentato in anteprima a Midnight Madness
al Toronto International Film Festival e nominato a due BAFTA, il
film le è valso il riconoscimento come Migliore Regista Esordiente
ai British Independent Film Awards 2020.
Nel cast di
Love Lies Bleeding Kristen Stewart, icona del cinema
contemporaneo che si distingue per la sua capacità di sperimentare
e sorprendere, l’esordiente Katy M. O’Brian,
Ed Harris, Dave Franco e
Jena Malone, in un thriller ambientato nel New
Mexico, intriso di umorismo crepuscolare e di personaggi epici.
Rose Glass rompe
gli schemi mescolando grandi scenografie, effetti speciali e
improvvise incursioni nel fantasy; spazia attraverso diversi generi
cinematografici, dallacommedia noir, al crime, al revenge movie,
mettendo in scena la forza distruttiva dell’eccesso, dell’ambizione
e dell’amore folle.
Love
Lies Bleeding, la trama
Lou (Kristen
Stewart), scontrosa e solitaria, gestisce la palestra del padre (Ed
Harris)quando nella sua vita arriva Jackie, (Katie O’Brien),
un’ambiziosa culturista diretta a Las Vegas per inseguire il suo
sogno. Le due si innamorano perdutamente, ma il loro amore le
trascina in un vortice di violenza, facendole precipitare nella
rete criminale della famiglia di Lou.
Ad aprile, abbiamo avuto la conferma
che The
Fantastic Four introdurrà una versione femminile
del classico eroe spaziale della Marvel Comics, Silver Surfer,
ma non la versione del personaggio con cui i fan hanno più
familiarità.
La vincitrice dell’Emmy Award
Julia Garner (Ozark, Inventing
Anna) interpreterà Surfer del film, ma non si tratterà di
una versione con cambio di genere di Norrin Radd. Garner assumerà
effettivamente il ruolo di Shalla-Bal.
Nella continuità originale dei
fumetti Marvel, Shalla-Bal era
l’imperatrice del pianeta Zenn-La ed era il primo amore di Norrin
Radd. Quando Galactus arrivò per divorare il loro pianeta, Radd si
offrì volontario per diventare il suo araldo in cambio della vita
del pianeta di Zenn-La. Più tardi, quando Franklin Richards divenne
il nuovo Galactus, infuse a Shalla gli stessi poteri cosmici e le
permise di servire come araldo gemello insieme a Radd.
Ora, Alex Perez di
The Cosmic Circus riferisce che molto probabilmente
Julia Garner sarà non riprenderà il suo ruolo
nell’universo cinematografico Marvel dopo The
Fantastic Four.
Con Kevin Feige che
ha recentemente confermato che il film sarà ambientato in un
universo alternativo, questo non è poi così sorprendente, in quanto
indica che la Prima Famiglia Marvel sarà composta da varianti
provenienti da qualche altra parte del Multiverso che alla fine
troveranno la loro strada verso l’universo principale della
cronologia dell’MCU. Ciò lascia la porta aperta
affinché Norrin Radd venga presentato come il principale Silver
Surfer dell’MCU in futuro.
Si prevede che le riprese
inizieranno verso la fine del mese (il giorno dopo l’SDCC, secondo
Feige), e i membri del cast hanno iniziato ad arrivare a Londra per
le prove, che dovrebbero iniziare questa settimana.
La prima immagine diffusa del film The Fantastic
Fourfantastici
The Fantastic
Four: quello che c’è da sapere sul film
Il film è atteso al cinema
il 25 luglio 2025. Come al solito con la
Marvel, i dettagli
della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i The
Fantastic Four sono astronauti che vengono trasformati
in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello
spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino
a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e
futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e
lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può
trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare.
E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato
in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del
corpo, che gli conferiscono una super forza.
Fanno parte del cast anche
Julia Garner, Paul Walter Hauser,
John Malkovich,
Natasha Lyonne e Ralph Ineson nel
ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel
passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra
realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i
quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che
conosciamo. Franklyn e Valeria
Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel
film, mentre Dottor Destino potrebbe avere un
semplice cameo nel finale.
Alien:
Romulus fa parte dei First Look che ha
condiviso da poche ore il profilo di Total Film. Il film diretto da Fede
Alvarez è trai più attesi della stagione e le foto in
questione si focalizzano sul cast “umano” della storia. Sappiamo
già che la maggior parte di questi personaggi finirà tra le grinfie
dello Xenomorfo.
Tra loro c’è Isabela Merced che abbiamo visto in
Madame Web e che vedremo in
Superman. Interpreta Kay nel film ed è il membro
più giovane di questo gruppo: “Credo davvero che ci siano
sequenze specifiche in questo film che spaventeranno per tutta la
vita alcuni spettatori”, dice l’attrice a Total
Film.
Il suo co-protagonista,
David Jonsson, aggiunge: “Puoi sicuramente
dire addio a un [PG-13]. La via di mezzo con Fede [Álvarez,
regista] non è proprio nel suo stile. Se hai intenzione di provare
a spaventare la gente, poi li spaventi.”
“Non sa come non dargli quella
svolta”, osserva
Cailee Spaeny. “Questo è solo il suo istinto. Sta
aspettando di fare qualcosa di strano e contorto. E sai che ce l’ha
quando sei proprio sul punto di dire: ‘Dovremmo farlo?’ È allora
che sai, ‘OK, Fede è nel suo punto debole.'”
Alien: Romulus,
tutto quello che sappiamo sul film
Il film Alien:
Romulus è interpretato da
Cailee Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, stando alla sinossi ad
oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre
rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si
ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante
dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire
che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire
dal 16 agosto.
Prime
Video ha svelato il nuovo teaser trailer e nuove
immagini dell’attesissima serie italiana dal mondo di “Citadel”,
Citadel: Diana. Tutti i sei episodi della
nuova serie di spionaggio prodotta da Cattleya – parte di ITV
Studios – e Amazon MGM Studios, con la produzione esecutiva di AGBO
dei Fratelli Russo, debutteranno in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo il prossimo 10
ottobre. Protagonista della serie è Matilda De Angelis affiancata da un cast
internazionale che include Lorenzo Cervasio, Maurizio
Lombardi, Julia Piaton, Thekla Reuten, Giordana
Faggiano, Daniele Paoloni, Bernhard Schütz e
Filippo Nigro.
Citadel: Diana è diretta da
Arnaldo Catinari e sviluppata da Alessandro Fabbri, che
ricopre anche il ruolo di head writer, ed ha scritto la serie
con Ilaria Bernardini, Gianluca Bernardini, Laura Colella e
Giordana Mari. Prodotta da Cattleya (Gomorra,
ZeroZeroZero)— parte di ITV Studios— con Amazon MGM Studios, e
con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale
Cinema e Audiovisivo. La serie ha per showrunner ed executive
producer Gina Gardini; con lei, nel ruolo di executive producer,
Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini ed Emanuele
Savoini. Anthony Russo, Joe Russo, Angela Russo-Otstot, Scott Nemes
di AGBO e David Weil (Hunters) sono executive
producer di Citadel: Diana e di tutte le serie
nel mondo di Citadel. Midnight Radio è executive
producer.
Citadel: Diana
la trama
Milano, 2030: otto anni fa l’agenzia
indipendente di spionaggio Citadel è stata distrutta da una potente
organizzazione rivale, Manticore. Da allora, Diana Cavalieri
(Matilda De Angelis), spia di Citadel sotto copertura, è rimasta
sola, intrappolata tra le linee nemiche come infiltrata in
Manticore. Quando finalmente le si presenta l’occasione di uscirne
e sparire per sempre, l’unico modo per farlo è fidarsi del più
inaspettato degli alleati, Edo Zani (Lorenzo Cervasio), l’erede di
Manticore Italia e figlio del capo dell’organizzazione, Ettore Zani
(Maurizio Lombardi), in lotta per la supremazia contro le altre
famiglie europee.
1 di 5
Edo Zani (Lorenzo Cervasio)
e Ettore Zani (Maurizio Lombardi) in Citadel: Diana - Foto Credits
Marco Ghidelli
Matilda De Angelis e
Filippo Nigro in Citadel: Diana - Foto Credits Marco Ghidelli
Il Mondo di
Citadel
La prima stagione di
Citadel – interpretata da
Richard Madden e
Priyanka Chopra Jonas, e con Stanley Tucci e Lesley
Manville – ha debuttato nel 2023 con successo internazionale, ed è
diventata la seconda nuova serie originale di Prime Video più vista
fuori dagli Stati Uniti, e la quarta più vista in tutto il mondo.
Citadel e le successive serie Original
action-espionage vantano la produzione esecutiva di AGBO
dei Fratelli Russo e attraversano il globo sviluppando la storia
dell’agenzia di spionaggio Citadel e della potente organizzazione
rivale Manticore. Ogni serie nata dal mondo di “Citadel” ha per
protagonisti talenti locali ed è creata, prodotta, e girata nel
territorio in cui è ambientata, dando a ciascuno show una cifra
stilistica unica e una decisa identità culturale radicata nel paese
d’origine. La serie Original italiana Citadel: Diana è la
seconda a debuttare nel mondo di “Citadel” e sarà seguita dalla
serie indiana Citadel: Honey Bunny, interpretata da Varun
Dhawan e Samantha Ruth Prabhu. La produzione della seconda stagione
di Citadel, interpretata da Richard Madden e Priyanka
Chopra Jonas, inizierà quest’anno, con Joe Russo alla regia.
Il Lifetime Achievement
Award, il riconoscimento che il Locarno Film
Festival dedica a personalità del cinema dalla carriera
straordinaria, andrà quest’anno ad Alfonso Cuarón,
regista messicano cinque volte Premio Oscar. La consegna del premio
avverrà domenica 11 agosto in Piazza Grande. Lo stesso giorno,
Cuarón prenderà parte a una conversazione aperta al pubblico che si
terrà presso il Forum @Spazio Cinema.
Grazie a una produzione che spazia
dai titoli messicani low-budget ai blockbuster hollywoodiani, da
adattamenti come Grandi Speranze (1998), Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004) e
I figli degli uomini (2006) a classici moderni audaci e
delicati come Y tu mamá también – Anche tua madre (2001),
il vincitore di sette Oscar Gravity (2013) e Roma (2018), Alfonso Cuarón incarna
il più puro spirito camaleontico di un artista contemporaneo capace
di affrontare qualunque sfida.
Noto per i long take dinamici che
caratterizzano le sequenze più memorabili dei suoi film, Cuarón è
anche un regista che sa dirigere con mano sicura gli attori per
guidarli verso performance iconiche, spesso tra le migliori della
loro carriera, come nel caso dei messicani Diego Luna e Gael García
Bernal o di star internazionali come Julianne Moore, George
Clooney, Michael Caine, Clive Owen e Sandra Bullock. E tutto questo
dando spazio a nuovi talenti: basti pensare a Yalitza Aparicio,
esordiente assoluta che con Roma si è guadagnata una
nomination agli Oscar come Miglior attrice protagonista.
Giona A. Nazzaro, Direttore
artistico del Locarno Film Festival: «Alfonso Cuarón è
un costruttore di immaginari mobili e liberi. Grazie a uno spirito
di sperimentatore visionario intrecciato con il respiro dei grandi
romanzieri popolari ha saputo toccare la fantasia e il cuore di
milioni di spettatori, offrendo loro quella pedagogia dello stupore
che lui aveva vissuto da bambino e adolescente crescendo all’ombra
del grande cinema messicano. Dai romanzi di formazione alla
fantascienza, dalle grandi saghe come Harry Potter al melodramma,
Alfonso Cuarón è riuscito a rinnovarsi con ogni film che ha
realizzato, lavorando sempre al servizio del piacere del cinema e
creando così un’opera multiforme e stratificata.»
Il programma dell’omaggio a
Alfonso Cuarón
Nel corso della sua 77esima edizione
(7-17 agosto), il Locarno Film Festival avrà l’onore di insignire
Alfonso Cuarón del Lifetime Achievement Award.
L’omaggio sarà accompagnato dalla proiezione di Jonas qui aura
25 ans en l’an 2000(Jonas che avrà 20 anni nel 2000,
1976) di Alain Tanner, un titolo scelto personalmente dal regista.
La visione del film di Tanner sarà preceduta da un intervento
durante il quale Cuarón parlerà dell’importanza che quest’opera ha
ricoperto per il suo lavoro e per la storia del cinema in generale.
L’incontro, organizzato in collaborazione con Les Films du Camélia,
sarà moderato da Frédéric Maire, direttore della Cinémathèque
suisse.
La consegna del Lifetime Achievement
Award 2024 avverrà la sera di domenica 11 agosto
in Piazza Grande. Lo stesso giorno, Cuarón parteciperà a una
conversazione aperta al pubblico moderata da Manlio Gomarasca, al
Forum @Spazio Cinema.
La 77esima
edizione del Locarno Film Festival si svolgerà dal 7 al 17 agosto
2024.
Nel 2015,
Hugh Jackman ha fatto colpo al Comic-Con quando
ha confermato che il suo periodo nei panni di Wolverine sarebbe
terminato con il film successivo che sarebbe stato Logan – The Wolverine di
James Mangold, uscito nelle sale due anni
dopo.
Il film ha posto fine alla storia
del mutante artigliato in modo definitivo, rendendo ancora più
sorprendente il fatto che Jackman riprenderà il ruolo in Deadpool
& Wolverine. L’attore comprensibilmente non ha
potuto rinunciare all’opportunità di unirsi al MCU, ma anche un certo Mercenario
Chiacchierone lo ha aiutato a fargli cambiare idea.
Parlando con il New York Times,
Hugh Jackman ha ripensato alla serie di eventi che lo
hanno portato a recitare in Logan e ha deciso che era il momento
giusto per appendere gli artigli al chiodo.
“‘X-Men’ è stato anche il mio
primo film in America. Ero completamente alla mercé di tutti gli
altri: ‘OK, stiamo facendo un sequel, fantastico. Oh, hai scritto
una sceneggiatura? Diamo un’occhiata’ .’ Penso che tutto si sia
cristallizzato quando sono arrivato a ‘Logan’, dove ero molto
coinvolto. Sapete, avevo un contratto per due film [per i primi due
spin-off di ‘Wolverine’], quindi non avevo davvero scelta per i
primi due.”
“Era così ingenuo che ero: mi
hanno offerto un contratto per tre film, e il mio agente mi ha
chiamato e mi ha detto: ‘Li ho fatti scendere a un contratto per
due film.’ Ho detto: ‘Cosa?’ E lui ha riso. Disse: “Prima o poi
risolverai tutto”.
“‘Tre film, sono tre lavori!’ Ma
da quel momento in poi, ho potuto scegliere se farlo o no. Quindi
per me la questione è sempre stata: c’era un motivo per raccontare
questa storia con “Logan”, ecco perché ho detto: “Sono fuori”.
Penso di aver raggiunto la fine di ciò che ho da offrire.’ E poi ho
visto il primo Deadpool in una sala di proiezione e mi ha fatto
dire: “Oh, aspetta, c’è un’altra ragione”.
A facilitare le cose è stata anche
la storia di amicizia di
Hugh Jackman con il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige.
Si sono conosciuti quando il dirigente era produttore associato del
primo film degli X-Men, e la star di
Deadpool e Wolverine gli attribuisce il merito di
averlo tenuto aggiornato sugli exploit dei fumetti di Logan.
“Ero in viaggio per fare un
provino [sullo schermo] con il regista, ed era l’ora di pranzo. Il
regista diceva: ‘Non capisco cosa sta succedendo, ho Dougray Scott
che interpreta la parte. Perché sto facendo fare l’audizione a un
altro ragazzo?’ Non ho mai saputo più che non avrei ottenuto una
parte. Comunque, mentre me ne andavo, Kevin si avvicinò e disse:
‘Ehi amico, ti accompagno all’aeroporto.'”
“Ho detto: ‘Kev, non è
necessario. Prenderò semplicemente un taxi.’ E lui: “No, no, ho
prenotato, prenderemo una bistecca prima che tu salga sull’aereo”.
Ho detto: “Kev, per favore. Siamo tutti adulti qui. Sappiamo tutti
cosa sta succedendo e tu non devi farlo”. Ma lo fece e mi
portò fuori a cena per una bistecca.
“Era semplicemente un bravo
ragazzo. Ci siamo seduti e abbiamo chiacchierato, e poi mi ha
letteralmente lasciato all’aeroporto. Quindi abbiamo stretto un
legame con quel film, alla grande, quando ho ottenuto la parte. Mi
stava passando dei fumetti sottobanco perché il regista [Bryan
Singer] non li voleva sul set. Penso che fosse preoccupato per la
gente che leggeva il fumetto, che la gente pensasse che fossero
bidimensionali. Quindi ci siamo avvicinati ed ero così, così felice
per [Feige] mentre la sua stella nasceva.”
Feige che contrabbanda fumetti al
cast del film del 2000 ha tutto il senso del mondo… così come il
regista Bryan Singer che li vieta. Dopotutto, per
quanto buoni fossero i suoi film sugli X-Men, non erano esattamente
accurati a livello dei fumetti!
Il legame con Feige deve aver
giocato un ruolo importante nel convincere Jackman che era il
momento giusto per vestire di nuovo i panni di Wolverine e, se ciò
che abbiamo visto da Deadpool e Wolverine è indicativo, il team non
deluderà le aspettative.
La MPAA ha recentemente assegnato al
film una classificazione ufficiale R per: “Violenza forte e
sanguinosa, linguaggio spinto, gore e riferimenti sessuali”.
“I Marvel Studios presentano il loro
errore più significativo fino ad oggi – Deadpool & Wolverine“, si legge nella nuova
sinossi. “Uno svogliato Wade Wilson si affanna nella vita
civile. I suoi giorni come mercenario moralmente flessibile,
Deadpool, sono alle spalle. Quando il suo mondo natale si trova di
fronte a una minaccia esistenziale, Wade deve indossare di nuovo i
panni di un riluttante ancora più riluttante… riluttante? Più
riluttante? Deve convincere un riluttante Wolverine a… Cazzo! Le
sinossi sono così f*ttutamente stupide“.
Oltre a Ryan Reynolds e
Hugh Jackman nei ruoli principali, Deadpool
& Wolverine vedranno il ritorno di Morena Baccarin (Vanessa), Leslie Uggams
(Blind Al), Rob Delaney (Peter), Brianna
Hildebrand (Negasonic Teenage Warhead) e Shioli
Kutsuna (Yukio) nei rispettivi personaggi, A loro si
aggiungeranno le new entry del franchise Emma
Corrin (The
Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), che interpreteranno un agente
televisivo e la controparte malvagia di Charles Xavier, Cassandra
Nova.