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Alien: Romulus, la sorprendente ispirazione per i Chestburster e l’eredità di Ellen Ripley

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Il regista di Alien: Romulus Fede Alvarez ha affermato in più occasioni che il suo è un film che prende in prestito molto da Alien e Aliens, ma ciò non significa che non porterà sul tavolo le sue idee.

Durante una recente conversazione con Total Film, il regista ha spiegato come i documentari sulla natura abbiano influito sul modo in cui ha diretto i burattinai responsabili di dare vita agli Xenomorfi e, più specificamente, ai Chestbursters.

“È fatto quasi come un documentario sulla natura”, dice Alvarez al sito. “Mentre lo vedevamo sul set scherzavamo, [tipo] ‘La creatura sta uscendo lentamente. Sta cercando l’odore della madre…’ La creatura non sta cercando di essere spaventosa. La creatura sta cercando di tirarsi fuori da quel bozzolo, che sembra essere una persona. È quasi come se fosse più realistico in un certo senso, ma senza tradire tutte le cose belle dei disegni originali.”

Il sito ha anche incontrato la protagonista di Alien: Romulus, Cailee Spaeny, e ha scoperto in che modo l’attrice ha preso ispirazione dall’icona di Sigourney Weaver, Ellen Ripley, per portare sullo schermo la sua Rain Carradine. “Ho assistito alla performance [di Weaver] ininterrottamente per mesi. Speravo che qualcosa trapelasse”, dice l’attrice. “Ma non mi sono mai sentita intimidita. Quel ruolo non è stato scritto per una donna, quindi c’era vera libertà. E poiché Sigourney ha messo tutta se stessa in questo ruolo, questo poi fa sì che qualsiasi altra donna che entra in questo franchise non senta mai il peso o la pressione di interpretare una protagonista femminile.”

Come il riavvio di Predator di Hulu, Prey, è difficile sfuggire alla sensazione che Alien: Romulus sarà qualcosa di speciale. Certo, non ci vorrà molto per battere titoli del calibro di Alien vs. Predator e persino i controversi prequel di Ridley Scott (che erano molto leggeri sull’azione Xenomorfa).

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios – © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Spider-Noir: nuovi rumor anticipano la trama della serie

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Spider-Noir: nuovi rumor anticipano la trama della serie

Cominciano a circolare in rete diverse informazioni e rumors in merito a Spider-Noir, la prossima serie live action frutto di un accordo tra Prime Video e SONY in cui vedremo il personaggio interpretato da Nicolas Cage combattere il crimine nell’epoca della Depressione.

Secondo un report (tramite Daniel Richtman), Ben Reilly (Cage) dovrà affrontare Silvio Manfredi, alias Silvermane, e Yuri Watanabe, alias Wraith. Le sinossi trapelata ma non confermata recita: “Seguiamo Ben Reilly, un investigatore privato, mentre si imbatte in una tana di corruzione nella città di New York del 1933, scoprendo anche il suo passato di supereroe. Reilly indaga sulla morte di Edward Addison, cosa che lo porta a scoprire che il sindaco è finito in un giro nefasto che coinvolge il boss del crimine Silvermane e la femme fatale Yuri Watanabe.”

Presumiamo che Brendan Gleeson interpreterà Silvermane, ma dovrebbero apparire anche altri cattivi, incluso Sandman.

Cage ha già interpretato Spider-Noir nel film d’animazione vincitore dell’Oscar del 2018 Spider-Man: Un nuovo universo. Questa sarà la prima volta che il personaggio verrà interpretato in un progetto live-action. Secondo la trama ufficiale, “Noir” racconterà la storia “di un investigatore privato anziano e sfortunato (Cage) nella New York degli anni ’30, costretto a fare i conti con la sua vita passata come unico e unico supereroe della città”.

Spider-Noir: tutto quello che sappiamo sulla serie

Spider-Noir è prodotto da Oren Uziel e Steve Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di Spider-Man: Un nuovo universo composto da Phil Lord, Christopher Miller e Amy Pascal, che saranno anche produttori esecutivi. Harry Bradbeer sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi due episodi. Pascal è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures. La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, con Lord e Miller attualmente sotto un accordo generale con Sony.

Confermati nel cast Nicolas Cage, Brendan Gleeson e Lamorne Morris. Spider-Noir è stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui personaggi Marvel associati a Spider-Man controllati da Sony. Il primo è stato “Silk: Spider Society”, a cui è stato originariamente dato il via libera nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non sarebbe andato avanti.

M3GAN 2.0: iniziate le riprese del sequel

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M3GAN 2.0: iniziate le riprese del sequel

M3GAN 2.0 è entrato ufficialmente in fase di produzione e si avvia verso la prevista uscita nelle sale del 27 giugno 2025. Come riportato da Deadline, al cast si aggiungono anche gli attori Timm Sharp, Aristotle Athari e Jemaine Clement, anche se al momento non è stato rivelato nulla riguardo i ruoli che andranno a ricoprire. Allison Williams, Violet McGraw e Jenna Davis sono state confermate per il sequel, che avrà come protagonista anche Ivanna Sakhno. Tornano infine dal film originale del 2023 M3GAN (qui la recensione), che ha incassato 181 milioni di dollari, anche Brian Jordan Alvarez nel ruolo di Cole e Jen Van Epps in quello di Tess.

Gerard Johnstone, invece, torna alla regia con una sceneggiatura scritta da Akela Cooper, già autrice del primo film. Jason Blum, James Wan e Williams sono produttori di M3GAN 2.0. Michael Clear e Judson Scott, della Atomic Monster di Wan, saranno i produttori esecutivi. Ryan Turek della Blumhouse è a sua volta produttore esecutivo insieme a Mark Katchur. Adam Hendricks e Greg Gilreath, di Divide/Conquer, ricoprono a loro volta tale ruolo. Ora che le riprese sono in corso, si attendono dunque maggiori informazioni riguardo questo atteso sequel. Come noto, è in produzione anche uno spin-off dal titolo SoulM8te.

M3GAN trama
Un’immagine del film M3GAN

M3GAN 2.0: cosa sappiamo del film

M3GAN vede Williams (Girls, Get Out) nei panni di Gemma, una brillante robotica di un’azienda di giocattoli che utilizza l’intelligenza artificiale per sviluppare una bambola a grandezza naturale programmata per essere la più grande compagna di un bambino e la più grande alleata di un genitore. Dopo aver ottenuto inaspettatamente la custodia della nipote orfana, Gemma chiede l’aiuto del prototipo M3GAN, ma, come ci si potrebbe aspettare, le cose non vanno esattamente secondo i piani.

Il film si conclude con Gemma e Cady che riescono a distruggere la forma fisica di M3GAN, ma non si può tenere a bada una buona bambola assassina troppo a lungo, ed è fortemente implicito che la coscienza dell’I.A. sia stata trasferita nel dispositivo smart home Alexa di Gemma. Akela Cooper, autrice del primo film, si occuperà nuovamente della sceneggiatura insieme a Gerard Johnstone, che tornerà anche alla regia. Ulteriori dettagli sulla trama di M3GAN 2.0 sono ancora sconosciuti, anche se il produttore James Wan ha dichiarato che il sequel esplorerà ulteriormente l’universo delle AI.

LEGGI ANCHE: M3GAN: la spiegazione del finale del film

UFO Sweden: tutte le curiosità sul film di fantascienza

UFO Sweden: tutte le curiosità sul film di fantascienza

Anche la Svezia hai suoi film sugli alieni, come UFO Sweden, diretto da Victor Danell a partire da un’idea del gruppo Crazy Pictures in seguito alla scoperta dell’esistenza di una vera associazione ufologica svedese che indaga su fenomeni paranormali, chiamata appunto UFO Sweden. Nell’entrare in contatto con questa realtà, è dunque nata l’idea di realizzare un film di fantascienza che avesse come tema l’ignoto, con le riprese che si sono svolte poi a Norrköping in Svezia.

Sono naturalmente numerosi gli omaggi che il film fa ai grandi classici di questo genere, da Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg fino ad una serie come X-Files, ma anche a titoli quali Stranger Things, True Detective e Interstellar di Christopher Nolan. Secondo gli stessi autori, infatti, UFO Sweden è “un film d’avventura per adulti” che deve molto alle opere appena citate e la cui forza motrice del racconto è quella dell’instancabile ricerca della verità.

Si tratta dunque di un film ideale per qualsiasi appassionato di fantascienza, l’investigazione e le inspiegabili forze della fisica che ci governano. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a UFO Sweden. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di UFO Sweden

La vicenda si svolge nel 1996 ed ha per protagonista Denise, un’adolescente svedese che dopo la scomparsa del padre Uno nel 1988, vive con una famiglia adottiva. La ragazza, però, è convinta che suo padre non sia morto, ma anzi sostiene che è stato rapito dagli alieni. Decide allora di indagare unendosi a un gruppo di personaggi bizzarri, che come lei sostiene l’esistenza degli UFO. L’associazione studia i fenomeni extraterrestri e organizza spedizioni notturne a caccia di segnali celesti.

Durante una perlustrazione, il sospetto di Denise viene rafforzato dal ritrovamento di una macchina identica a quella che suo padre guidava la notte della sua scomparsa. L’auto, a quanto risulta, si è schiantata sul tetto di un fienile proprio quando una misteriosa luce rossa è comparsa in cielo.
Partendo da questa pista, per Denise ha inizio una folle avventura che con le verità che porterà alla luce scatenerà il caos nella sua vita e in quella della sua cittadina.

UFO Sweden cast

Il cast del film

Ad interpretare Denise vi è l’attrice Inez Dahl Torhaug, qui al suo primo ruolo in un lungometraggio. Accanto a lei, nel ruolo del padre Uno, vi è invece Oscar Töringe. Fanno poi parte del cast Jesper Barkselius nel ruolo di Lennart Svahn, Sara Shirpey in quello di Tomi, Eva Melander nel ruolo di Kicki e Isabelle Kyed in quello di Töna. Infine, l’attore Joakim Sällquist, visto anche nel film distopico Granchio nero, interpreta Kenneth.

Il trailer di UFO Sweden e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di UFO Sweden grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 16 luglio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Pacific Rim: dal cast ai Kaiju, tutte le curiosità del film di Guillermo del Toro

Oggi regista premio Oscar per La forma dell’acqua, Guillermo del Toro non ha mai nascosto la sua passione per i mostri e le creature più stravaganti. Nei suoi lungometraggi questi rappresentano il diverso, il più delle volte animato di buone intenzioni e sentimenti. Ma ci sono anche delle notevoli eccezioni. Una di queste è presente nel film Pacific Rim (qui la recensione), portato in sala nel 2013. Al centro di questo vi è infatti la colossale battaglia per la supremazia tra la razza umana e gli spaventosi Kaijū. Questi sono delle colossali creature appartenenti alla cultura giapponese.

Scritto da del Toro insieme a Travis Beacham, il film ha preso vita in seguito alle difficoltà maturate dal regista messicano nello sviluppo di altri suoi progetti. Pacific Rim nacque dunque come omaggio alla cultura popolare giapponese, dove i mostri e i grandi robot qui presenti si ritrovano in diverse opere come film, manga, anime e molto altro. Nel dar vita alla storia, del Toro non si è risparmiato in immaginazione e grandi effetti speciali, per quello che ad oggi è uno dei suoi film più costosi ma anche dal maggior successo economico.

Pacific Rim arrivò infatti ad un guadagno al box office di circa 411 milioni di dollari, a fronte di un budget di quasi 200. A permettere al film di raggiungere tale risultato fu proprio il mercato asiatico, dove il titolo divenne uno dei più apprezzati della stagione. Tale successo spinse la Warner Bros. a produrre un sequel diretto, arrivato in sala alcuni anni dopo con il titolo di Pacific Rim – La rivolta, con regista e cast diverso. Del film del 2013, invece, sono molte le curiosità relative proprio agli attori che vi hanno preso parte, come anche quelle legate ai celebri Kaiju, vera fonte di attrazione del film.

Pacific Rim trama
Charlie Hunnam e Rinko Kikuchi in Pacific Rim. Foto di Kerry Hayes – © 2012 Warner Bros. Entertainment Inc. and Legendary Pictures Funding, LLC

La trama di Pacific Rim

Una misteriosa breccia si apre sul fondo dell’Oceano Pacifico, rivelandosi un portale interdimensionale dal quale emergono giganteschi mostri alieni, noti come Kaiju. Questi iniziano a devastare il pianeta terra, seminando morte e rovina ovunque si trovino a passare. Per cercare di fronteggiare a tale titanica minaccia, le nazioni di tutto il mondo decidono di porre da parte le inimicizie per costruire degli enormi mecha chiama Jaegers. Controllati simultaneamente da due piloti, questi possono essere la risorsa decisiva contro le mostruose creature. La guerra però si rivela più lunga del previsto e nel 2025 è ancora in corso senza un concreto vincitore.

È qui che ha inizio la vicenda di Raleigh Becket. Ex pilota di Jaegers, questi si ritirò dalla battaglia dopo la morte del fratello, co-pilota insieme a lui. Con l’umanità sull’orlo dell’estinzione, e gli Jaegers sempre più visti come un inutile spesa, Raleigh si ritrova ad essere contattato dal generale Stecker Pentecost. Questi lo convince a tornare nella squadra per una missione speciale. L’intenzione è infatti quella di porre fine alla battaglia distruggendo il portale con una testata nucleare. L’esperimento è però particolarmente rischioso, e richiede un addestramento speciale.

 

Il cast del film

Il ruolo del protagonista, Rileigh Becket è interpretato da Charlie Hunnam, divenuto celebre per la serie Sons of Anarchy. Per il ruolo, l’attore si è sottoposto ad un lungo addestramento fisico, che gli ha permesso di prendere personalmente a parte a molte delle scene più complesse del film. Accanto a lui, nel ruolo di Stacker Pentecost vi è invece Idris Elba. Per prepararsi ad interpretare il ruolo, l’attore ha raccontato di aver studiato i carismatici discorsi di politici come David Cameron e Barack Obama, come anche quelli pronunciati in film come Il gladiatore e Braveheart.

L’attrice giapponese Rinko Kikuchi, divenuta celebre grazie al film Babel, ha qui interpretato Mako Mori, la nuova agguerrita co-pilota di Rileigh. Il regista ha in seguito raccontato di averla scelta per la sua instancabilità e il carisma, adeguato a dare volto ad un personaggio tanto forte caratterialmente. Nel film si ritrovano poi gli attori Charlie Day e Burn Gorman, rispettivamente nei ruoli di Newton Geiszler e Hermann Gottlieb, scienziati intenti nello studio dei Kaiju. Vi è infine la presenza di Ron Perlman, qui alla quinta collaborazione con del Toro e noto in particolare per essere stato il suo Hellboy. L’attore dà vita ad Hannibal Chau, un mercate di organi di Kaiju.

Pacific Rim cast
Idris Elba in Pacific Rim. Foto di Courtesy Warner Bros. Pictures – © 2013 Warner Bros. Entertainment Inc. and Legendary Pictures Funding, LLC

I Kaiju di Pacific Rim

Mastodontici mostri alieni provenienti da una dimensione parallela, i Kaiju sono i veri protagonisti del film. Già apparsi più volte nei film giapponesi dedicati a Godzilla, questi vengono qui rielaborati con nuove forme e caratteristiche. All’interno di Pacific Rim, questi sono classificati in cinque categorie, ognuna delle quali rappresenta il grado di pericolosità. Tra i Kaiju più noti apparsi nei film si affermano Trespasser, il primo a comparire, Hardiship, appartenente alla categoria II, e Knifehead, relativo invece alla categoria III.

Il Kaiju chiamato Otachi si caratterizza invece per la capacità di volare, mentre Leatherback, appartenente alla categoria IV, presenta un’enorme forza fisica. Il più pericoloso di tutti è però Slattern, relativo alla categoria V e di gran lunga più potente di tutti i Kaiju apparsi nel film. Gli alti livelli di tossicità e l’intelligenza della creatura la rendono inoltre il Kaiju più letale che il Pan Pacific Defense Corps abbia mai affrontato. La lunghezza del corpo di Slattern, inoltre, è di oltre 900 piedi (274,32 metri).

Il trailer di Pacific Rim e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati è possibile fruire di Pacific Rim grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il titolo è infatti disponibile nel catalogo di Apple TV, Netflix e Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 16 luglio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Colin Firth entra nel cast di Young Sherlock di Guy Ritchie

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Colin Firth entra nel cast di Young Sherlock di Guy Ritchie

Colin Firth è salito a bordo di Young Sherlock, la nuova serie di Prime Video di Guy Ritchie, che racconta la storia delle origini dell’amato detective di Sir Arthur Conan Doyle. Si unisce al cast precedente di Hero Fiennes, Zine Tseng, Joseph Fiennes e Natascha McElhone.

Scritto da Matthew Parkhill e ispirato alla serie di libri Young Sherlock Holmes di Andy Lane, lo spettacolo reinventa Sherlock Holmes all’età di 19 anni. Disonorato, crudo, non filtrato e informe, si ritrova coinvolto in un mistero di omicidio all’Università di Oxford che minaccia la sua libertà. Immergendosi nel suo primo caso in assoluto con una totale mancanza di disciplina, Sherlock riesce a svelare una cospirazione mondiale che cambierà la sua vita per sempre.

Colin Firth entra nel cast di Young Sherlock

Ritchie sarà il regista e il produttore esecutivo. Parkhill fungerà da produttore esecutivo e showrunner. Anche Simon Kelton, Ivan Atkinson, Simon Maxwell, Dhana Gilbert, Colin Wilson e Marc Resteghini sono produttori esecutivi. La co-produttrice esecutiva Harriet Creelman. La produzione fisica avviene tramite Motive Pictures.

Prime Video ha ordinato la serie Young Sherlock che vedrà Guy Ritchie (The Ministry of Ungentlemanly Warfare, The Covenant, The Gentlemen) in qualità di regista ed executive producer. Hero Fiennes Tiffin (The Ministry of Ungentlemanly Warfare, The Woman King) interpreterà il giovane Sherlock. La serie è scritta dallo showrunner Matthew Parkhill (Deep State, Rogue), che ne è anche executive producer insieme a Simon Kelton (Eddie the Eagle – Il coraggio della follia), Ivan Atkinson (The Gentlemen), Simon Maxwell (The Woman in the Wall, Deep State), Dhana Gilbert (La fantastica signora Maisel), Colin Wilson (The Mandalorian), Marc Resteghini e al co-executive producer Harriet Creelman. La serie è ispirata alla saga di romanzi acclamati dalla critica Young Sherlock Holmes, di Andy Lane.

Hulkling: ecco chi potrebbe interpretarlo nel MCU

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Hulkling: ecco chi potrebbe interpretarlo nel MCU

Agatha All Along introdurrà Billy Kaplan di Joe Locke, un personaggio meglio conosciuto dai fan dei fumetti come il figlio di Scarlet Witch, Billy Maximoff/Wiccan. Sulla pagina, il suo interesse amoroso è Teddy Altman, un ibrido Skrull/Kree meglio conosciuto come Hulkling. Ci sono state alcune speculazioni sul fatto che il figlio di Hulk, introdotto per la prima volta in She-Hulk: Attorney at Law, potrebbe essere riconnesso a quel personaggio; ora, però, sembra che i Marvel Studios abbiano dei piani per l’eroe.

Secondo @MyTimeToShineH e Alex Perez di The Cosmic Circus, Kit Connor, co-protagonista di Locke in Heartstopper, è stato adocchiato per il ruolo di Hulkling dai Marvel Studios. L’attore inglese è noto anche per il suo lavoro in Rocketman, Rocket’s Island e His Dark Materials.

Non è chiaro se i Marvel Studios abbiano intenzione di annunciare un progetto Young Avengers al Comic-Con alla fine di questo mese, ma sembrano esserci piani per riunire il team nell’MCU dal momento che Ms. Marvel recluta Kate Bishop/Occhio di Falco nei momenti finali di The Marvels. Gli ultimi anni hanno visto anche l’introduzione di personaggi come America Chavez, Kid Loki, Patriot e Stature.

Nei fumetti, Hulkling è nato durante la guerra Kree-Skrull per gentile concessione di un’avventura tra la principessa Skrull Anelle e il campione Kree Capitano Mar-Vell. Mandato sulla Terra da bambino, Teddy non aveva idea della sua eredità aliena finché i suoi poteri non iniziarono a manifestarsi quando era adolescente.

Quello che sappiamo su Agatha All Along

Agatha All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di WandaVision, tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor), Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David Payton (John Collins), David Lengel (Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon), Amos Glick (Dennis), Brian Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes (Evanora Harkness). Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone, Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e Maria Dizzia.

Pochi dettagli ufficiali sono stati rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff (o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è “reincarnato” in Billy Kaplan. Diversi scoop hanno affermato che la storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness – ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della donna che ha ucciso le loro madri. Agatha All Along debutterà su Disney+ il 18 settembre.

Terminator Zero: il trailer della serie d’animazione

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Terminator Zero: il trailer della serie d’animazione

Il franchise di Terminator non è ancora riuscito a riconquistare la magia dei film originali di James Cameron nei cinema. Questo potrebbe finalmente cambiare con il suo ritorno in tv grazie a Netflix e a Terminator Zero.

Il primo trailer è stato diffuso (tramite SFFGazette.com) e mostra Eiko di Sonoya Mizuno, un combattente della resistenza inviato indietro nel tempo per fermare l’attacco di Skynet all’umanità. Questa serie si collegherà alle storie precedenti, ma sembra anche destinata a diventare una trama relativamente autonoma. Lo spettacolo sembra migliore del previsto e potrebbe essere proprio il ritorno alla forma per Terminator che sappiamo che molti di voi stavano aspettando.

Ecco la sinossi ufficiale di Terminator Zero:

“2022: Una guerra futura infuria da decenni tra i pochi sopravvissuti umani e un esercito infinito di macchine. 1997: L’intelligenza artificiale conosciuta come Skynet ha acquisito consapevolezza di sé e ha iniziato la sua guerra contro l’umanità.”

“Intrappolato tra il futuro e il passato, un soldato inviato indietro nel tempo per cambiare il destino dell’umanità arriva nel 1997 per proteggere uno scienziato di nome Malcolm Lee che lavora per lanciare un nuovo sistema di intelligenza artificiale progettato per competere con l’imminente attacco di Skynet all’umanità. Mentre Malcolm affronta le complessità morali della sua creazione, viene braccato da un implacabile assassino proveniente dal futuro che altera per sempre il destino dei suoi tre figli.

L’iconico regista di anime e manga Masashi Kudo (Bleach) scrive e dirige Terminator Zero, mentre sono produttori David Ellison, Dana Goldberg e Don Granger di Skydance.

Il cast include Timothy Olyphant (The Mandalorian) nel ruolo di Terminator, Rosario Dawson (Ahsoka) nel ruolo di Kokoro, André Holland (Moonlight) nel ruolo di Malcolm Lee, Sonoya Mizuno (House of the Dragon) nel ruolo di Eiko e Ann Dowd (The Handmaid’s Tale) nel ruolo di Il profeta. Terminator Zero debutta su Netflix il 29 agosto.

Love Lies Bleeding, trailer e poster del film con Kristen Stewart

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Arriva al cinema il 12 settembre Love Lies Bleeding di Rose Glass, indie-movie targato A24 che, dopo l’ottima accoglienza al Sundance Film Festival, ha scosso la platea del Festival di Berlino dove è stato presentato fuori concorso nella sezione Berlinale Special.

Secondo lungometraggio della regista britannica Rose Glass dopo il debutto con Saint Maud, presentato in anteprima a Midnight Madness al Toronto International Film Festival e nominato a due BAFTA, il film le è valso il riconoscimento come Migliore Regista Esordiente ai British Independent Film Awards 2020.

Love Lies Bleeding il poster

Nel cast di Love Lies Bleeding Kristen Stewart, icona del cinema contemporaneo che si distingue per la sua capacità di sperimentare e sorprendere, l’esordiente Katy M. O’Brian, Ed Harris, Dave Franco e Jena Malone, in un thriller ambientato nel New Mexico, intriso di umorismo crepuscolare e di personaggi epici.

Rose Glass rompe gli schemi mescolando grandi scenografie, effetti speciali e improvvise incursioni nel fantasy; spazia attraverso diversi generi cinematografici, dallacommedia noir, al crime, al revenge movie, mettendo in scena la forza distruttiva dell’eccesso, dell’ambizione e dell’amore folle.

Love Lies Bleeding, la trama

Lou (Kristen Stewart), scontrosa e solitaria, gestisce la palestra del padre (Ed Harris)quando nella sua vita arriva Jackie, (Katie O’Brien), un’ambiziosa culturista diretta a Las Vegas per inseguire il suo sogno. Le due si innamorano perdutamente, ma il loro amore le trascina in un vortice di violenza, facendole precipitare nella rete criminale della famiglia di Lou.

The Fantastic Four: Silver Surfer di Julia Garner apparirà in un film soltanto?

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Ad aprile, abbiamo avuto la conferma che The Fantastic Four introdurrà una versione femminile del classico eroe spaziale della Marvel Comics, Silver Surfer, ma non la versione del personaggio con cui i fan hanno più familiarità.

La vincitrice dell’Emmy Award Julia Garner (Ozark, Inventing Anna) interpreterà Surfer del film, ma non si tratterà di una versione con cambio di genere di Norrin Radd. Garner assumerà effettivamente il ruolo di Shalla-Bal.

Nella continuità originale dei fumetti Marvel, Shalla-Bal era l’imperatrice del pianeta Zenn-La ed era il primo amore di Norrin Radd. Quando Galactus arrivò per divorare il loro pianeta, Radd si offrì volontario per diventare il suo araldo in cambio della vita del pianeta di Zenn-La. Più tardi, quando Franklin Richards divenne il nuovo Galactus, infuse a Shalla gli stessi poteri cosmici e le permise di servire come araldo gemello insieme a Radd.

Julia Garner
Julia Garner al Festival di Cannes – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Ora, Alex Perez di The Cosmic Circus riferisce che molto probabilmente Julia Garner sarà non riprenderà il suo ruolo nell’universo cinematografico Marvel dopo The Fantastic Four

Con Kevin Feige che ha recentemente confermato che il film sarà ambientato in un universo alternativo, questo non è poi così sorprendente, in quanto indica che la Prima Famiglia Marvel sarà composta da varianti provenienti da qualche altra parte del Multiverso che alla fine troveranno la loro strada verso l’universo principale della cronologia dell’MCU. Ciò lascia la porta aperta affinché Norrin Radd venga presentato come il principale Silver Surfer dell’MCU in futuro.

Si prevede che le riprese inizieranno verso la fine del mese (il giorno dopo l’SDCC, secondo Feige), e i membri del cast hanno iniziato ad arrivare a Londra per le prove, che dovrebbero iniziare questa settimana.

Fantastici Quattro film 2025
La prima immagine diffusa del film The Fantastic Fourfantastici

The Fantastic Four: quello che c’è da sapere sul film

Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i The Fantastic Four sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian Springer. Pedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia Garner, Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film, mentre Dottor Destino potrebbe avere un semplice cameo nel finale.

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Alien: Romulus, nuove immagini: ecco Isabela Merced

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Alien: Romulus, nuove immagini: ecco Isabela Merced

Alien: Romulus fa parte dei First Look che ha condiviso da poche ore il profilo di Total Film. Il film diretto da Fede Alvarez è trai più attesi della stagione e le foto in questione si focalizzano sul cast “umano” della storia. Sappiamo già che la maggior parte di questi personaggi finirà tra le grinfie dello Xenomorfo.

Tra loro c’è Isabela Merced che abbiamo visto in Madame Web e che vedremo in Superman. Interpreta Kay nel film ed è il membro più giovane di questo gruppo: “Credo davvero che ci siano sequenze specifiche in questo film che spaventeranno per tutta la vita alcuni spettatori”, dice l’attrice a Total Film.

Il suo co-protagonista, David Jonsson, aggiunge: “Puoi sicuramente dire addio a un [PG-13]. La via di mezzo con Fede [Álvarez, regista] non è proprio nel suo stile. Se hai intenzione di provare a spaventare la gente, poi li spaventi.”

“Non sa come non dargli quella svolta”, osserva Cailee Spaeny. “Questo è solo il suo istinto. Sta aspettando di fare qualcosa di strano e contorto. E sai che ce l’ha quando sei proprio sul punto di dire: ‘Dovremmo farlo?’ È allora che sai, ‘OK, Fede è nel suo punto debole.'”

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios – © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Citadel: Diana, il nuovo teaser trailer e le immagini della serie con Matilda De Angelis

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Prime Video ha svelato il nuovo teaser trailer e nuove immagini dell’attesissima serie italiana dal mondo di “Citadel”, Citadel: Diana. Tutti i sei episodi della nuova serie di spionaggio prodotta da Cattleya – parte di ITV Studios – e Amazon MGM Studios, con la produzione esecutiva di AGBO dei Fratelli Russo, debutteranno in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo il prossimo 10 ottobre. Protagonista della serie è Matilda De Angelis affiancata da un cast internazionale che include Lorenzo Cervasio, Maurizio Lombardi, Julia Piaton, Thekla Reuten, Giordana Faggiano, Daniele Paoloni, Bernhard Schütz e Filippo Nigro.

Citadel: Diana è diretta da Arnaldo Catinari e sviluppata da Alessandro Fabbri, che ricopre anche il ruolo di head writer, ed ha scritto la serie con Ilaria Bernardini, Gianluca Bernardini, Laura Colella e Giordana Mari. Prodotta da Cattleya (Gomorra, ZeroZeroZero)— parte di ITV Studios— con Amazon MGM Studios, e con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo. La serie ha per showrunner ed executive producer Gina Gardini; con lei, nel ruolo di executive producer, Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini ed Emanuele Savoini. Anthony Russo, Joe Russo, Angela Russo-Otstot, Scott Nemes di AGBO e David Weil (Hunters) sono executive producer di Citadel: Diana e di tutte le serie nel mondo di Citadel. Midnight Radio è executive producer.

Citadel: Diana la trama

Milano, 2030: otto anni fa l’agenzia indipendente di spionaggio Citadel è stata distrutta da una potente organizzazione rivale, Manticore. Da allora, Diana Cavalieri (Matilda De Angelis), spia di Citadel sotto copertura, è rimasta sola, intrappolata tra le linee nemiche come infiltrata in Manticore. Quando finalmente le si presenta l’occasione di uscirne e sparire per sempre, l’unico modo per farlo è fidarsi del più inaspettato degli alleati, Edo Zani (Lorenzo Cervasio), l’erede di Manticore Italia e figlio del capo dell’organizzazione, Ettore Zani (Maurizio Lombardi), in lotta per la supremazia contro le altre famiglie europee.

Il Mondo di Citadel

La prima stagione di Citadel – interpretata da Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas, e con Stanley Tucci e Lesley Manville – ha debuttato nel 2023 con successo internazionale, ed è diventata la seconda nuova serie originale di Prime Video più vista fuori dagli Stati Uniti, e la quarta più vista in tutto il mondo. Citadel e le successive serie Original action-espionage vantano la produzione esecutiva di AGBO dei Fratelli Russo e attraversano il globo sviluppando la storia dell’agenzia di spionaggio Citadel e della potente organizzazione rivale Manticore. Ogni serie nata dal mondo di “Citadel” ha per protagonisti talenti locali ed è creata, prodotta, e girata nel territorio in cui è ambientata, dando a ciascuno show una cifra stilistica unica e una decisa identità culturale radicata nel paese d’origine. La serie Original italiana Citadel: Diana è la seconda a debuttare nel mondo di “Citadel” e sarà seguita dalla serie indiana Citadel: Honey Bunny, interpretata da Varun Dhawan e Samantha Ruth Prabhu. La produzione della seconda stagione di Citadel, interpretata da Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas, inizierà quest’anno, con Joe Russo alla regia.

Alfonso Cuarón premio alla carriera al Locarno Film Festival

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Il Lifetime Achievement Award, il riconoscimento che il Locarno Film Festival dedica a personalità del cinema dalla carriera straordinaria, andrà quest’anno ad Alfonso Cuarón, regista messicano cinque volte Premio Oscar. La consegna del premio avverrà domenica 11 agosto in Piazza Grande. Lo stesso giorno, Cuarón prenderà parte a una conversazione aperta al pubblico che si terrà presso il Forum @Spazio Cinema.

Grazie a una produzione che spazia dai titoli messicani low-budget ai blockbuster hollywoodiani, da adattamenti come Grandi Speranze (1998), Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004) e I figli degli uomini (2006) a classici moderni audaci e delicati come Y tu mamá también – Anche tua madre (2001), il vincitore di sette Oscar Gravity (2013) e Roma (2018), Alfonso Cuarón incarna il più puro spirito camaleontico di un artista contemporaneo capace di affrontare qualunque sfida.

Noto per i long take dinamici che caratterizzano le sequenze più memorabili dei suoi film, Cuarón è anche un regista che sa dirigere con mano sicura gli attori per guidarli verso performance iconiche, spesso tra le migliori della loro carriera, come nel caso dei messicani Diego Luna e Gael García Bernal o di star internazionali come Julianne Moore, George Clooney, Michael Caine, Clive Owen e Sandra Bullock. E tutto questo dando spazio a nuovi talenti: basti pensare a Yalitza Aparicio, esordiente assoluta che con Roma si è guadagnata una nomination agli Oscar come Miglior attrice protagonista.

Giona A. Nazzaro, Direttore artistico del Locarno Film Festival: «Alfonso Cuarón è un costruttore di immaginari mobili e liberi. Grazie a uno spirito di sperimentatore visionario intrecciato con il respiro dei grandi romanzieri popolari ha saputo toccare la fantasia e il cuore di milioni di spettatori, offrendo loro quella pedagogia dello stupore che lui aveva vissuto da bambino e adolescente crescendo all’ombra del grande cinema messicano. Dai romanzi di formazione alla fantascienza, dalle grandi saghe come Harry Potter al melodramma, Alfonso Cuarón è riuscito a rinnovarsi con ogni film che ha realizzato, lavorando sempre al servizio del piacere del cinema e creando così un’opera multiforme e stratificata.» 

Alfonso CuarònIl programma dell’omaggio a Alfonso Cuarón

Nel corso della sua 77esima edizione (7-17 agosto), il Locarno Film Festival avrà l’onore di insignire Alfonso Cuarón del Lifetime Achievement Award. L’omaggio sarà accompagnato dalla proiezione di Jonas qui aura 25 ans en l’an 2000(Jonas che avrà 20 anni nel 2000, 1976) di Alain Tanner, un titolo scelto personalmente dal regista. La visione del film di Tanner sarà preceduta da un intervento durante il quale Cuarón parlerà dell’importanza che quest’opera ha ricoperto per il suo lavoro e per la storia del cinema in generale. L’incontro, organizzato in collaborazione con Les Films du Camélia, sarà moderato da Frédéric Maire, direttore della Cinémathèque suisse.

La consegna del Lifetime Achievement Award 2024 avverrà la sera di domenica 11 agosto in Piazza Grande. Lo stesso giorno, Cuarón parteciperà a una conversazione aperta al pubblico moderata da Manlio Gomarasca, al Forum @Spazio Cinema.

La 77esima edizione del Locarno Film Festival si svolgerà dal 7 al 17 agosto 2024.

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Hugh Jackman sul legame con Kevin Feige nato dai fumetti che gli ha contrabbandato sul set di X-MEN

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Nel 2015, Hugh Jackman ha fatto colpo al Comic-Con quando ha confermato che il suo periodo nei panni di Wolverine sarebbe terminato con il film successivo che sarebbe stato Logan – The Wolverine di James Mangold, uscito nelle sale due anni dopo.

Il film ha posto fine alla storia del mutante artigliato in modo definitivo, rendendo ancora più sorprendente il fatto che Jackman riprenderà il ruolo in Deadpool & Wolverine. L’attore comprensibilmente non ha potuto rinunciare all’opportunità di unirsi al MCU, ma anche un certo Mercenario Chiacchierone lo ha aiutato a fargli cambiare idea.

Parlando con il New York Times, Hugh Jackman ha ripensato alla serie di eventi che lo hanno portato a recitare in Logan e ha deciso che era il momento giusto per appendere gli artigli al chiodo.

“‘X-Men’ è stato anche il mio primo film in America. Ero completamente alla mercé di tutti gli altri: ‘OK, stiamo facendo un sequel, fantastico. Oh, hai scritto una sceneggiatura? Diamo un’occhiata’ .’ Penso che tutto si sia cristallizzato quando sono arrivato a ‘Logan’, dove ero molto coinvolto. Sapete, avevo un contratto per due film [per i primi due spin-off di ‘Wolverine’], quindi non avevo davvero scelta per i primi due.”

“Era così ingenuo che ero: mi hanno offerto un contratto per tre film, e il mio agente mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Li ho fatti scendere a un contratto per due film.’ Ho detto: ‘Cosa?’ E lui ha riso. Disse: “Prima o poi risolverai tutto”.

“‘Tre film, sono tre lavori!’ Ma da quel momento in poi, ho potuto scegliere se farlo o no. Quindi per me la questione è sempre stata: c’era un motivo per raccontare questa storia con “Logan”, ecco perché ho detto: “Sono fuori”. Penso di aver raggiunto la fine di ciò che ho da offrire.’ E poi ho visto il primo Deadpool in una sala di proiezione e mi ha fatto dire: “Oh, aspetta, c’è un’altra ragione”.

A facilitare le cose è stata anche la storia di amicizia di Hugh Jackman con il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige. Si sono conosciuti quando il dirigente era produttore associato del primo film degli X-Men, e la star di Deadpool e Wolverine gli attribuisce il merito di averlo tenuto aggiornato sugli exploit dei fumetti di Logan.

“Ero in viaggio per fare un provino [sullo schermo] con il regista, ed era l’ora di pranzo. Il regista diceva: ‘Non capisco cosa sta succedendo, ho Dougray Scott che interpreta la parte. Perché sto facendo fare l’audizione a un altro ragazzo?’ Non ho mai saputo più che non avrei ottenuto una parte. Comunque, mentre me ne andavo, Kevin si avvicinò e disse: ‘Ehi amico, ti accompagno all’aeroporto.'”

“Ho detto: ‘Kev, non è necessario. Prenderò semplicemente un taxi.’ E lui: “No, no, ho prenotato, prenderemo una bistecca prima che tu salga sull’aereo”. Ho detto: “Kev, per favore. Siamo tutti adulti qui. Sappiamo tutti cosa sta succedendo e tu non devi farlo”. Ma lo fece e mi portò fuori a cena per una bistecca.

“Era semplicemente un bravo ragazzo. Ci siamo seduti e abbiamo chiacchierato, e poi mi ha letteralmente lasciato all’aeroporto. Quindi abbiamo stretto un legame con quel film, alla grande, quando ho ottenuto la parte. Mi stava passando dei fumetti sottobanco perché il regista [Bryan Singer] non li voleva sul set. Penso che fosse preoccupato per la gente che leggeva il fumetto, che la gente pensasse che fossero bidimensionali. Quindi ci siamo avvicinati ed ero così, così felice per [Feige] mentre la sua stella nasceva.”

Feige che contrabbanda fumetti al cast del film del 2000 ha tutto il senso del mondo… così come il regista Bryan Singer che li vieta. Dopotutto, per quanto buoni fossero i suoi film sugli X-Men, non erano esattamente accurati a livello dei fumetti!

Il legame con Feige deve aver giocato un ruolo importante nel convincere Jackman che era il momento giusto per vestire di nuovo i panni di Wolverine e, se ciò che abbiamo visto da Deadpool e Wolverine è indicativo, il team non deluderà le aspettative.

Deadpool & Wolverine sarà R-Rated

La MPAA ha recentemente assegnato al film una classificazione ufficiale R per: “Violenza forte e sanguinosa, linguaggio spinto, gore e riferimenti sessuali”.

I Marvel Studios presentano il loro errore più significativo fino ad oggi – Deadpool & Wolverine“, si legge nella nuova sinossi. “Uno svogliato Wade Wilson si affanna nella vita civile. I suoi giorni come mercenario moralmente flessibile, Deadpool, sono alle spalle. Quando il suo mondo natale si trova di fronte a una minaccia esistenziale, Wade deve indossare di nuovo i panni di un riluttante ancora più riluttante… riluttante? Più riluttante? Deve convincere un riluttante Wolverine a… Cazzo! Le sinossi sono così f*ttutamente stupide“.

Oltre a Ryan Reynolds e Hugh Jackman nei ruoli principali, Deadpool & Wolverine vedranno il ritorno di Morena Baccarin (Vanessa), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter), Brianna Hildebrand (Negasonic Teenage Warhead) e Shioli Kutsuna (Yukio) nei rispettivi personaggi, A loro si aggiungeranno le new entry del franchise Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), che interpreteranno un agente televisivo e la controparte malvagia di Charles Xavier, Cassandra Nova.

Superman: foto e video dal set sostengono una teoria su Maxwell Lord

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Mentre le riprese del riavvio di Superman DCU di James Gunn continuano a Cleveland, le ultime foto e video dal set raccontano un altro pezzetto di storia del film, con l’Uomo d’Acciaio e molti dei suoi alleati in visita alla Stagg Enterprises.

Nei fumetti, il co-fondatore di Stagg, Simon Stagg, è stato responsabile della trasformazione di Rex Mason in Metamorpho. Non c’è ancora traccia dell’attore di Barry Anthony Carrigan, ma si ipotizza che Superman (David Corenswet), Hawkgirl (Isabela Merced), Guy Gardner (Nathan Fillion) e Mr. Terrific (Edi Gathegi) potrebbero essere stati condotti nell’edificio per assistere alla trasformazione del personaggio.

Sappiamo che gli eroi sopra elencati (meno lo stesso Supes) sono impiegati/finanziati da Lordtech, e la teoria prevalente sembra essere che Maxwell Lord arruolerà Stagg per rafforzare i ranghi della sua squadra creando Metamorpho. Purtroppo lo sapremo soltanto tra un anno!

Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

GUARDA QUI LE ALTRE FOTO E I VIDEO DAL SET:

Narni. Le Vie del Cinema, la 30° edizione della rassegna del cinema restaurato

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A partire dal 29 luglio al 3 agosto la città di Narni (TR) ospiterà la trentesima edizione di Narni. Le vie del cinema, la Rassegna di cinema restaurato, diretta da Alberto Crespi e organizzata per iniziativa del Comune di Narni con la collaborazione della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Cineteca di Bologna, Unidis e con la Scuola Internazionale di Comics di Roma.

IL CINEMA RESTAURATO È PROTAGONISTA. Anche quest’edizione proporrà una ricca selezione di film di recente recupero proiettati ogni sera a partire dalle ore 21.00 sul grande schermo allestito nel Parco pubblico “Bruno Donatelli” di Narni, a ingresso gratuito (fino a esaurimento posti).

Narni. Le vie del cinema è il “decano” dei festival dedicati alla memoria del cinema. Il cinema restaurato è arte, scienza, storia, memoria. Narni. Le vie del cinema sintetizza queste discipline proponendo anche quest’anno classici del cinema italiano restaurati e proiettati per il grande pubblico su uno degli schermi più grandi d’Europa.

L’edizione di quest’anno prevede due film il cui restauro è a cura della Cineteca di Bologna: Lo chiamavano Trinità (1970), di E. B. Clucher (Enzo Barboni), che rappresenta un punto di rottura per il genere degli spaghetti-western, contaminandolo con tratti di comicità e Ieri, oggi, domani (1963) di Vittorio De Sica, vincitore dell’Oscar al miglior film straniero; un doveroso omaggio ai protagonisti, nel novantesimo anniversario della nascita di Sophia Loren e nel centenario dalla nascita di Marcello Mastroianni.

Gli altri quattro film in rassegna sono stati restaurati invece dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale. Si tratta di L’odore della notte (1988) di Claudio Caligari, Casotto (1977) di Sergio Citti, Sissignore (1968) diretto e interpretato da Ugo Tognazzi.

Il film conclusivo della rassegna rappresenta un omaggio a Giuliano Montaldo, primo direttore artistico di Le vie del cinema e cittadino onorario della città di Narni, recentemente scomparso. Sacco e Vanzetti, il suo capolavoro del 1971, di cui firma regia e sceneggiatura. Il lungometraggio sarà preceduto dalla proiezione di Arlecchino (1983), un corto che Montaldo ha realizzato per la RAI, uno dei primi esperimenti italiani di alta definizione, girato a Venezia con la fotografia di Vittorio Storaro.

La carica dei 101 1961TORNA PER I PIÙ PICCOLI LA RASSEGNA DEL CINEMA ANIMATO

La rassegna parallela alla classica selezione di pellicole restaurate proporrà ogni sera su grande schermo a partire dalle ore 21.00, in un’ala laterale del Parco pubblico “Bruno Donatelli”, una selezione di film animati dedicati ai più piccini. Saranno proposti: La carica dei 101 di Wolfgang Reitherman, Hamilton Luske e Clyde Geronimi; Le avventure di Bianca e Bernie di Wolfgang ReithermanJohn Lounsbery e Art Stevens; Shrek di Andrew Adamson e Vicky Jenson Spirit – Cavallo selvaggio di Kelly Asbury e Lorna Cook; Madagascar di Eric Darnell e Tom McGrath e Alla ricerca della valle incantata di Don Bluth.

L’OMAGGIO A GIULIANO MONTALDO

Verrà inaugurata il 29 luglio la mostra I segni di Giuliano Montaldo, visitabile sino al 3 agosto presso il Parco Bruno Donatelli, un omaggio al regista per il suo contributo al progresso della cultura italiana e per il prestigio internazionale conseguito attraverso la sua produzione artistica. Le sue opere sono tasselli insostituibili per la conservazione della memoria del nostro paese. Il suo impegno di autore civile testimonia il peso dell’intolleranza attraverso i secoli, così come il suo cinema di genere getta uno sguardo impietoso sulla società italiana. Giuliano Montaldo ha frequentato l’opera lirica e la televisione; ha attraversato la letteratura ed è stato attore; ha diretto rassegne. È stato un grande narratore di storie che ha mostrato un grande affetto ed interesse verso la città e la comunità di Narni. Anche grazie a lui si è concretizzato in Italia l’impegno per il restauro delle opere dell’arte cinematografica e per la loro divulgazione. Grazie a lui la manifestazione Narni, le vie del cinema è diventata un appuntamento importante per la città e per le persone che amano il cinema.

NARNI. LE VIE DEL CINEMA E L’ECOSOSTENIBILITÀ.

Anche per l’edizione 2024 l’organizzazione di Narni. Le vie del cinema ha ideato una rassegna all’insegna del rispetto dell’ambiente e della promozione attiva dell’ecosostenibilità. È per questo motivo che ha ottenuto a conclusione della rassegna del 2023 un certificato dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell’Umbria che attesta l’impegno sostenuto in questo senso: i criteri alla base della manifestazione hanno come punto fermo l’idea di sostenibilità ambientale creando il minor impatto ambientale possibile, promuovendo l’utilizzo di un parco naturalistico. Verranno adottati una serie di accorgimenti, tra cui: utilizzo di strutture in acciaio smontabili e riutilizzabili; impianti elettrici allestiti ad hoc e smontabili al termine della manifestazione e riutilizzabili di anno in anno; per veicolare la rassegna, l’uso della carta stampata sarà ridotta al minimo, e solo ed esclusivamente per esigenze legate alla necessità di comunicazione istituzionale. Invece della carta si lavora con inviti digitali, app dell’evento, codici QR, agende on line. In aggiunta ogni anno all’interno del luogo di svolgimento della rassegna vengono piantati nuovi alberi per azzerare le poche emissioni di anidride carbonica prodotta.

Viene promossa la mobilità lenta per raggiungere i luoghi della manifestazione e l’uso di piatti, bicchieri e posate riciclabili e biodegradabili presso il punto di ristoro, che proporrà prodotti locali al fine della promozione delle aziende del territorio e quindi con impatto minimo dovuto ai trasporti.

LA SCUOLA INTERNAZIONALE DI COMICS RACCONTA LE VIE DEL CINEMA PER L’EDIZIONE 2024

Quest’anno, per il terzo anno consecutivo, continua la collaborazione tra la Scuola Internazionale di Comics di Roma e la rassegna Le Vie del Cinema.

La Scuola Internazionale di Comics, leader di settore della formazione nelle arti grafiche e visive, propone ogni anno ai suoi allievi e alle sue allieve attività formative che offrano la possibilità di relazionarsi con progetti per committenti esterni. Si tratta per i ragazzi e le ragazze di importanti esperienze di crescita personale e professionale a cui la Scuola presta particolare attenzione.

Con questo obiettivo è nata l’idea di collaborare con Le Vie del Cinema, un evento che dal 1995 cerca di valorizzare il cinema e sensibilizzare il pubblico alla fruizione di pellicole che hanno fatto la storia del cinema italiano, proposte in versione restaurata.

Il coinvolgimento in questo progetto ha riguardato le classi del terzo anno dei corsi di Illustrazione e Graphic Design che, sotto il coordinamento dei docenti responsabili Sandro Mattioli e Franco Marconi, hanno elaborato la strategia di comunicazione della manifestazione.

I ragazzi e le ragazze hanno lavorato insieme per realizzare la veste grafica di questa edizione della rassegna, producendo una serie di materiali correlati che serviranno per pubblicizzare l’evento e arricchirne l’impianto visivo.

Il risultato finale prevede una serie di illustrazioni originali, dalle rielaborazioni artistiche delle locandine dei 6 film in programma al ritratto dei registi, che saranno esposte in mostra nel luogo in cui si svolgerà l’evento, e il materiale grafico coordinato, ideato per una comunicazione d’impatto ed efficace.

I lavori prodotti dagli studenti e dalle studentesse della Scuola Comics confluiranno inoltre nel catalogo ufficiale di Le Vie del Cinema che viene annualmente proposto per documentare la manifestazione.

Si tratta quindi di un’occasione importante per aspiranti designer, artisti e artiste per proporre la propria professionalità, per fare una reale esperienza sul campo e mettere in mostra il proprio talento.

I linguaggi espressivi del cinema, del disegno e del design si incontrano per un progetto unico, che ha il merito di investire sulla creatività di giovani professionisti e professioniste, collegando la loro formazione alla storia della grande cinematografia italiana.

ARTE E RIGENERAZIONE URBANA PER LA CITTÀ DI NARNI

Con il progetto Rigenerarsi, condotto dall’artista David Pompili si sancisce ancora di più il rapporto tra la città di Narni e la settima arte: attraverso una serie di opere di street art rappresentanti grandi figure del cinema diffuse sugli edifici di Narni Scalo.  L’opera di rigenerazione urbana si completa nella collaborazione con la rassegna Narni. Le vie del cinema attraverso dei percorsi immersivi nel tessuto urbano, alla ricerca e alla scoperta dei volti del cinema che colorano le vie della città.

Durante le giornate della rassegna, all’interno del parco pubblico Bruno Donatelli sarà inoltre allestita una mostra in cui verranno esposti tutti i progetti presentati a bando per la realizzazione di un monumento dedicato al cinema che verrà realizzato e installato nella rotatoria tra via Tuderte e via Pietro Gemini di Narni, l’iniziativa si inserisce nel complesso delle attività previste per il trentesimo anniversario della manifestazione Narni, le vie del cinema – Rassegna del film restaurato.

Prime Video Presents Italia 2024: tutti gli annunci!

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Prime Video Presents Italia 2024: tutti gli annunci!

Al Prime Video Presents Italia 2024, tenutosi a Roma, Prime Video ha svelato nuovi titoli, mostrando in esclusiva le prime immagini di film, serie e show Original ed esclusivi italiani in arrivo prossimamente. Sono state inoltre annunciate le novità sulla rosa dei commentatori di Prime Video per la stagione 2024 – 2025 di UEFA Champions League.

Nel ricco catalogo di annunci ci sono nuovi film, serie e show Original ed esclusivi italiani e titoli già annunciati di cui sono state rivelate le prime immagini inedite. Fra gli annunci, i film Original Natale senza Babbo, Non è un paese per single e Cuori magnetici, gli show The Traitors e Red carpet – vip al tappeto, la serie animata Il Baracchino e una nuova serie di Maccio Capatonda, oltre ai rinnovi per una seconda stagione delle serie Gigolò per caso e Pesci Piccoli, e al ritorno di LOL: Chi ride è fuori S5 e di LOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro S2. Il Prime Video Presents è stato inoltre l’occasione per svelare tante novità, mostrare le prime immagini esclusive e annunciare la data di uscita della serie di spionaggio italiana dal mondo di “Citadel”, Citadel: Diana, con Matilda De Angelis nel ruolo della protagonista, che debutterà in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo dal prossimo 10 ottobre. Sono state inoltre mostrate in anteprima le immagini di altre attesissime nuove serie e show di Prime Video, come Costiera, The Bad Guy S2, Dinner Club S3 e Sono Lillo S2 e contenuti inediti di alcuni titoli di prossima uscita, come la serie diretta da Roland Emmerich Those About to Die, Sul più bello – La serie e il film Falla girare 2 – Offline.

Prime Video a sostegno dell’industria italiana dell’intrattenimento

Durante l’evento sono stati ricordati anche i tanti progetti e investimenti di Prime Video a sostegno dell’industria italiana dell’intrattenimento, come la collaborazione con IC Italia, per la formazione – attraverso il finanziamento di 8 borse di studio – degli Intimacy Coordinator, figure professionali non presenti finora in Italia ma indispensabili per tutelare gli attori durante le riprese di scene intime, garantendo così un set sicuro ed eticamente rispettoso. Un progetto che ha riscosso un grande successo e che ha permesso a 8 professionisti italiani dell’industria audiovisiva di formarsi nell’ambito dell’Intimacy Coordinator Training Programme di Moving Body Arts, riconosciuto dal sindacato SAG-AFTRA, consentendo loro di intraprendere la carriera di Intimacy Coordinator. Inoltre, Prime Video, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, è il primo partner a sostenere il progetto Audiovisual Napoli HUB, offrendo 7 masterclass con suoi manager e 6 posizioni di stage sui set di produzioni Original italiane di Amazon MGM Studios a 80 persone attualmente non occupate né impegnate in corsi di studio. Non ultimo, il forte impegno legato al tema della sostenibilità che sempre più contraddistingue i set e le scelte produttive di Prime Video e dei propri partner con l’obiettivo di ridurre l’impatto dell’industria dell’intrattenimento sull’ambiente. Ad oggi, l’80% delle produzioni di Prime Video a livello globale implementa protocolli di sostenibilità, un valore che raggiungerà il 100% alla fine di quest’anno.

Prime Video Store e UEFA Champions League

Ancora una volta Prime Video conferma il suo ruolo di player chiave in Italia, con un costante lavoro sui contenuti, che ha l’obiettivo di offrire ai propri spettatori storie sempre nuove e avvincenti, con altissimi standard produttivi, e con astri nascenti e professionisti affermati dietro e davanti alla macchina da presa, che garantiscono una forte identità locale e nel contempo un grande slancio internazionale. Tutto questo grazie alla stretta collaborazione con i più prestigiosi partner locali e internazionali e alla sperimentazione di sempre nuovi modelli produttivi. Il risultato è un ricco catalogo di show, serie e film italiani e internazionali a cui si aggiunge anche lo sport in diretta, con la miglior partita del mercoledì sera di UEFA Champions League, fino alla stagione 2026 – 2027. Accanto a questa offerta si aggiungono anche il Prime Video Store, che offre i film più recenti per acquisto o noleggio, fra cui, in arrivo nel 2025, Inside Out 2, Deadpool 3, Mufasa, Bad Boys 4 e Il Gladiatore II, e i Prime Video Channels, grazie ai quali i clienti Prime possono aggiungere all’abbonamento i loro canali preferiti, per un’esperienza di intrattenimento a 360 gradi e sempre più innovativa.

Hanno partecipato all’evento moltissimi volti familiari e new entries della home for talent di Prime Video come Michela Andreozzi, Fabio Balsamo, Cristiano Caccamo, Arnaldo Catinari, Lorenzo Cervasio, Stefano Cipani, Matilda De Angelis, Christian De Sica, Salvo Di Paola, Francesco Ebbasta, Giancarlo Fontana, Ludovica Francesconi, Gianluca Fru, Gina Gardini, Alessandro Gassmann, Antonio Gerardi, Corrado Guzzanti, Sara Lazzaro, Aurora Leone, Fernando Llorente, Maurizio Lombardi, Marco Marzocca, Giampaolo Morelli, Caterina Murino, Filippo Nigro, Rocco Papaleo, Lillo Petrolo, Ciro Priello, Eros Puglielli, Valentina Romani, Pietro Sermonti, Giuseppe G. Stasi, Simone Susinna, e Yoko Yamada. Scopri nel dettaglio tutti gli annunci del Prime Video Presents Italia 2024.

Amazon Prime VideoNUOVE PRODUZIONI e RINNOVI DI STAGIONE

Film

  • Natale senza Babbo – Quando Babbo Natale (Alessandro Gassmann), nel pieno di una crisi esistenziale, decide di prendersi una vacanza e scompare all’improvviso, a sua moglie Margaret (Luisa Ranieri) – sempre pronta a supportare (e sopportare) il marito Nicola – non resta altro da fare che rimboccarsi le maniche e salvare il giorno più speciale dell’anno. Non sarà un compito facile, perché l’intraprendente strega Sabrina (Caterina Murino), meglio conosciuta come la Befana, e la sua amica Santa Lucia (Valentina Romani) sono determinate a rubare la scena a Babbo Natale diventando le protagoniste delle Feste. Nel cast di Natale senza Babbo ci sono anche Diego Abatantuono, Angela Finocchiaro, Francesco Centorame e Simone Susinna. La nuova commedia natalizia Original co-prodotta da Amazon MGM Studios con Gaumont Italia è diretta da Stefano Cipani, e scritta da Michela Andreozzi con la collaborazione di Filippo Macchiusi. Natale senza Babbo sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo a Natale 2025.
  • Non è un paese per single – Il nuovo film co-prodotto da Amazon MGM Studios con Italian International Film – Lucisano Media Group – sarà un adattamento dal romanzo “Non è un paese per single” (pubblicato da Newton Compton Editori) dell’autrice dei record Felicia Kingsley, scrittrice dell’anno ai TikTok Book Awards 2024, i cui romanzi sono pubblicati in 16 Paesi e amati da oltre 3 milioni di lettrici e lettori. In un’idilliaca cittadina toscana, Belvedere in Chianti, tutte le donne sono sposate o in cerca del marito perfetto, tranne Elisa, madre single che gestisce la tenuta Le Giuggiole. Il ritorno in paese di un amico d’infanzia che aveva perso di vista da anni, sconvolge la sua vita e risveglia sentimenti che credeva ormai dissolti per sempre. Diretto da Laura Chiossone e scritto da Alessandra Martellini, Giulia Magda Martinez e Matteo Visconti, Non è un paese per single sarà disponibile in esclusiva in tutto il mondo su Prime Video.
  • Cuori magnetici – Arriva sullo schermo il primo romanzo fenomeno dalla trilogia “Love Me, Love Me” di Stefania S. che ha registrato oltre 19 milioni di letture sulla piattaforma Wattpad (ora pubblicato da Sperling & Kupfer). Il film Original italiano Cuori magnetici, un romance young adult scritto da Veronica Gallie Serena Tateo, sarà co-prodotto da Lotus Production – una società Leone Film Group – e Amazon MGM Studioscon il supporto di Wattpad WEBTOON Studios, e sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo.

Serie

  • Serie di Maccio Capatonda (untitled) – Annunciata una nuova serie comedy che avrà per protagonista Maccio Capatonda. La serie in sei episodi è scritta da Marcello Macchia, Alessandro Bosi, Mary Stella Brugiati e Valerio Desirò, diretta da Alessio Dogana e Marcello Macchia e prodotta da Banijay Italia in collaborazione con Prime Video. Il titolo e ulteriori dettagli saranno annunciati più avanti. La serie sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in Italia nel 2025.
  • Il Baracchino – Al Prime Video Presents è stata annunciata una nuova serie italiana di animazione, con un voice cast di personaggi amatissimi. Il Baracchino, un ex tempio della comicità e mecca di ogni aspirante comico, ora è in rovina. Maurizio (Lillo Petrolo), il proprietario stanco e disilluso, è pronto a chiudere, ma Claudia (Pilar Fogliati) un’aspirante art-director idealista, non si arrende. Con una visione audace, organizza una serata Open Mic per rilanciare il locale, reclutando un gruppo di comici stravaganti e improbabili: Luca (Luca Ravenna), un piccione tabagista dall’umorismo caustico, Leonardo Da Vinci (Edoardo Ferrario), il genio boomer, John Lumano (Daniele Tinti), alieno in incognito, Marco Morte (Stefano Rapone) il tristo mietitore in persona, Noemi (Michela Giraud), una ciambella dalla glassa amara, e Tricerita (Yoko Yamada), un triceratopo con eco-ansia. Insieme a loro, e con l’aiuto di Gerri il tuttofare (Salvo Di Paola), dell’ex comico sornione Larry Tucano (Pietro Sermonti) e di Donato (Frank Matano), una ciambella dall’anima sensibile, Claudia si lancia nell’impresa impossibile di riportare il Baracchino ai giorni di gloria. Il Baracchino è una serie prodotta da Lucky Red, in collaborazione con Prime Video, creata e diretta da Nicolò Cuccì e Salvo Di Paola, scritta da Matteo Calzolaio, Nicolò Cuccì, Salvo Di Paola e Tommaso Renzoni, e animata da Megadrago. Il Baracchino sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in Italia nel 2025.
  • Gigolò per caso S2 – Annunciato il ritorno per una seconda stagione della serie comedy Original italiana Gigolò per caso con protagonista l’inedita coppia padre-figlio Christian De Sica e Pietro Sermonti alle prese con nuove esilaranti avventure ed un rapporto conflittuale dai risvolti comici. Co-prodotta da Amazon MGM Studios con Serena Sostegni, Stefano Massenzi e Andrea Occhipinti per Lucky Red, Gigolò per caso sarà diretta nuovamente da Eros Puglielli, mentre Tommaso Renzoni, Elena Santoro e Matteo Calzolaio firmeranno soggetto e sceneggiatura. Gigolò per caso sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.
  • Pesci Piccoli S2 – Pesci Piccoli torna con la seconda stagione: la serie con protagonisti i The Jackal (Ciro Priello, Fabio Balsamo, Aurora Leone, Gianluca Fru) e una piccola (e sgangherata) agenzia pubblicitaria che continua a crescere. Greta (Martina Tinnirello) spinge l’azienda verso sfide su scala nazionale con la complicità del producer Fabio. Aurora supera un addio e si concentra sul suo percorso di carriera, Fru e Ciro affrontano i loro traumi imparando sempre più ad accettarsi. La seconda stagione di Pesci Piccoli si immerge nel racconto dei molteplici modi di accettare una vita diversa dai modelli di perfezione con cui i millennial sono cresciuti. La serie in otto episodi è ideata da Francesco Ebbasta e Alessandro Grespan, che firmano anche la sceneggiatura con Alessandro Bosi e Mary Brugiati, e diretta da Francesco Ebbasta, Alessandro Grespan, Danilo Carlani e Alessio Dogana. Prodotta da The Jackal e Mad Entertainment in collaborazione con Prime Video, la seconda stagione di Pesci Piccoli sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in Italia nel 2025.

Show d’intrattenimento

  • The Traitors – Arriva in Italia il format premiato ai BAFTA e agli Emmy The Traitors, un reality show psicologico carico di suspense che terrà il pubblico incollato allo schermo grazie ad un avvincente intrigo di tradimenti e inganni. Un gruppo di personaggi famosi si aggira in una magione spettacolare sfidandosi in un gioco psicologico che prevede un costante lavoro di squadra per completare delle missioni e accumulare un montepremi in denaro. Ma fra i concorrenti si nascondono dei traditori che cercheranno di ingannare e manipolare il resto del gruppo per accaparrarsi il premio finale solo per sé, mentre gli altri, ignari di chi siano i traditori, lavorano in squadra con lo scopo di eliminarli dal gioco. La posta in palio sarà altissima e metterà alla prova la capacità di ciascuno di destreggiarsi in una fitta trama di alleanze e tradimenti. Se almeno un traditore arriverà alla fine del gioco terrà per sé l’intero montepremi, ma se tutti i traditori saranno smascherati, gli altri partecipanti ancora in gioco potranno dividersi il premio equamente. Creato nei Paesi Bassi da IDTV, una company di All3Media, il format di The Traitors è stato ulteriormente sviluppato con la Creative Unit di RTL e prodotto originariamente da IDTV per RTL4. Dal lancio nei Paesi Bassi su RTL4 nel 2021, il format ha riscosso grande successo internazionale con oltre 25 adattamenti e svariate stagioni. All3Media International distribuisce il format a livello internazionale. La versione italiana di The Traitors è prodotta da Fremantle Italia per Amazon MGM Studios e sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in Italia nel 2025.
  • Red carpet – vip al tappeto – Un’inedita sfida sul tappeto rosso sarà al centro di questo nuovo game show targato Prime Video in cui Alessia Marcuzzi sarà, non solo presentatrice, ma anche capo di un’agenzia di guardie del corpo. Sarà proprio lei ad affidare a tre squadre di bodyguard la missione di scortare sino alla destinazione finale cinque celebrities facendole rimanere a tutti i costi sul tappeto rosso che si srotola ai loro piedi. Ad accompagnare le improbabili gesta dei malcapitati, tra ostacoli fisici, imprevisti inattesi e divertenti disturbatori che intralceranno il loro percorso, ci sarà l’inesorabile commento della Gialappa’s Band (Marco Santin e Giorgio Gherarducci). La celebrità che metterà piede fuori dal tappeto rosso anche solo per un attimo, perderà una delle sue guardie del corpo. Vincerà la squadra che per prima riuscirà a scortare la sua star fino alla destinazione finale senza intoppi. Prodotto da Blu Yazmine per Amazon MGM Studios e basato su un format di Nippon TV, Red carpet – vip al tappeto sarà disponibile su Prime Video nel 2025.
  • LOL: Chi ride è fuori S5 & LOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro S2 – Confermato il ritorno per la quinta stagione dello show dei record LOL: Chi ride è fuori con un nuovo cast di dieci grandi comici e professionisti della risata che affronterà la temuta sfida a rimanere seri per sei ore consecutive provando a far ridere gli avversari, per aggiudicarsi un premio finale di 100.000 euro a favore di un ente benefico scelto da chi vincerà. Anche in questa stagione il decimo sfidante nell’arena di LOL: Chi ride è fuori sarà uno fra i comici professionisti e amatoriali che si esibiranno davanti a una giuria d’eccezione nella seconda stagione di LOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro. Elio e Katia Follesa, tra i protagonisti più amati delle passate edizioni di LOL, torneranno a vestire i panni di giurati e a loro si unirà Lillo Petrolo. Mentre Mago Forest, anche lui veterano del comedy show, accompagnerà i giudici alla ricerca del prossimo concorrente di LOL. LOL: Chi ride è fuori è un adattamento del format originale “Documental” creato da Hitoshi Matsumoto, licenziato da Yoshimoto Kogyo e replicato con enorme successo su Prime Video in decine di Paesi nel mondo. LOL: Chi ride è fuori S5 e LOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro S2 sono prodotti da Endemol Shine Italy per Amazon MGM Studios e saranno disponibili in esclusiva in tutto il mondo su Prime Video nel 2025.

Citadel: Diana Matilda De AngelisAnnunci

  • Citadel: Diana Prime Video ha svelato nuove immagini e data di uscita dell’attesissima serie italiana dal mondo  di “Citadel”, Citadel: Diana. Tutti i sei episodi della nuova serie di spionaggio prodotta da Cattleya – parte di ITV Studios – e Amazon MGM Studios, con la produzione esecutiva di AGBO dei Fratelli Russo, debutterà in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo il prossimo 10 ottobre. Protagonista della serie è Matilda De Angelis affiancata da un cast internazionale che include Lorenzo Cervasio, Maurizio Lombardi, Julia Piaton, Thekla Reuten, Giordana Faggiano, Daniele Paoloni, Bernhard Schütz e Filippo Nigro. Milano, 2030: otto anni fa l’agenzia indipendente di spionaggio Citadel è stata distrutta da una potente organizzazione rivale, Manticore. Da allora, Diana Cavalieri (Matilda De Angelis), spia di Citadel sotto copertura, è rimasta sola, intrappolata tra le linee nemiche come infiltrata in Manticore. Quando finalmente le si presenta l’occasione di uscirne e sparire per sempre, l’unico modo per farlo è fidarsi del più inaspettato degli alleati, Edo Zani (Lorenzo Cervasio), l’erede di Manticore Italia e figlio del capo dell’organizzazione, Ettore Zani (Maurizio Lombardi), in lotta per la supremazia contro le altre famiglie europee.
    Citadel: Diana è diretta da Arnaldo Catinari e sviluppata da Alessandro Fabbri, che ricopre anche il ruolo di head writer, ed ha scritto la serie con Ilaria Bernardini, Gianluca Bernardini, Laura Colella e Giordana Mari. Prodotta da Cattleya (Gomorra, ZeroZeroZero) – parte di ITV Studios – con Amazon MGM Studios, e con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, la serie ha per showrunner ed executive producer Gina Gardini; con lei, nel ruolo di executive producers, Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini ed Emanuele Savoini. Anthony Russo, Joe Russo, Angela Russo-Otstot, Scott Nemes di AGBO e David Weil (Hunters) sono executive producer di Citadel: Diana e di tutte le serie nel mondo di Citadel. Midnight Radio è executive producer.
  • The Bad Guy S2 – Annunciate new entry nel cast della seconda stagione di The Bad Guy, di cui sono state svelate nuove immagini. Aldo Baglio e Carolina Crescentini sono i nuovi componenti del cast che, insieme al già annunciato Stefano Accorsi, si uniranno a Luigi Lo Cascio e Claudia Pandolfi, per questa nuova stagione di The Bad Guy. Con loro nel cast anche Selene Caramazza, Giulia Maenza e Antonio Catania. La prima stagione di The Bad Guy, acclamata da pubblico e critica, ha raccontato la storia dell’integerrimo pubblico ministero siciliano Nino Scotellaro, condannato per mafia, dato per morto, e diventato il bad guy che è stato ingiustamente accusato di essere. Questa seconda stagione torna come un ponte tra passato e futuro in un racconto che unisce il crime con la dark comedy e lascerà emergere segreti che stravolgeranno nuovamente la divisione tra buoni e cattivi. Diretta da Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana, creata da Ludovica Rampoldi, Davide Serino e Giuseppe G. Stasi, e scritta da Fortunata Apicella, Giacomo Bendotti, Giordana Mari, Ludovica Rampoldi, Davide Serino e Giuseppe G. Stasi, la seconda stagione di The Bad Guy è prodotta da Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori e Viola Prestieri di Indigo Film in co-produzione con Amazon MGM Studios, in associazione con il distributore internazionale FIFTH SEASON e in collaborazione con Rai Cinema, e sarà disponibile in Italia su Prime Video dal prossimo 5 dicembre.
  • Costiera Svelate le prime immagini della serie internazionale light action drama Costiera interpretata da Jesse Williams affiancato da un ricco cast di talenti italiani e internazionali, come Maria Chiara Giannetta, Jordan Alexandra, Antonio Gerardi, Sam Haygarth, Tommaso Ragno, Amanda Campana, Pierpaolo Spollon, Alejandra Onieva e Jean-Hugues Anglade. Daniel De Luca (Williams) è un ex marine di origini italiane che torna nel paese della sua infanzia per lavorare come problem solver in uno dei più lussuosi hotel del mondo, sulla spettacolare costa di Positano. Oltre a risolvere i problemi dei facoltosi ospiti dell’albergo, Daniel è anche sulle tracce di Alice, una delle figlie del proprietario, scomparsa un mese prima. Daniel deve fare tutto il possibile per riportarla a casa, ma affrontare coloro che hanno rapito la ragazza sarà una sfida più grande di qualsiasi problema Daniel abbia mai affrontato. Costiera è girata in inglese e diretta dal premio Emmy Adam Bernstein e Giacomo Martelli. Da un’idea di Luca Bernabei, la serie in sei episodi è scritta da Elena Bucaccio, Matthew Parkhill e Francesco Arlanch e co-prodotta da Amazon MGM Studios e Luca Bernabei per Lux Vide, una società del gruppo Fremantle, e sarà disponibile in esclusiva su Prime Video nel 2025 in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e nei Paesi di lingua inglese – Gran Bretagna, Irlanda, Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda. Fremantle si occuperà delle vendite globali in tutti gli altri territori.
  • Dinner Club S3 – Annunciati nuovi dettagli della nuova stagione dell’amato show Original italiano. Dopo il successo delle prime due stagioni, torna Dinner Club, l’innovativo food travelogue di Prime Video ideato e prodotto in Italia, e promette grandi sorprese e di nuovo un cast straordinario di volti amatissimi dal pubblico. Questa volta gli attori Christian De Sica, Emanuela Fanelli e Rocco Papaleo si metteranno in viaggio con lo Chef stellato Carlo Cracco, e tutti insieme affronteranno un avventuroso grand tour culinario nel Belpaese che li porterà alla scoperta di gusti, volti e tradizioni lungo l’Appia Antica, partendo da Roma e attraversando Lazio, Campania e Basilicata, per poi arrivare a Brindisi. Accanto a loro nelle cene ci saranno le guest star d’eccezione e soci onorari del Dinner Club, Antonio Albanese e Sabrina Ferilli. Ma quest’anno ci sarà anche uno straordinario “imbucato a cena”, Corrado Guzzanti, nel ruolo di osservatore speciale del Dinner Club. La terza stagione di Dinner Club è prodotta da Banijay Italia per Amazon MGM Studios e sarà disponibile dal prossimo 21 novembre in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.
  • Sono Lillo S2 – Dopo il successo della prima stagione, Lillo Petrolo torna in Sono Lillo per una nuova assurda avventura. Grazie a Posaman, il supereroe più supereroe di sempre, Lillo gode ormai di enorme popolarità. Ma sul set americano del suo prossimo film, scopre che Sergio ha ceduto tutti i suoi diritti d’immagine per un kolossal su Posaman supereroe camorrista. Disperato, cercherà in tutti i modi di svincolarsi dal film che distruggerebbe la sua carriera. A complicare le cose si aggiungeranno problemi di identità e di cuore con il ritorno di Marzia dal Giappone, maledizioni e varchi dimensionali. Nel cast con Lillo Petrolo anche Pietro Sermonti, Sara Lazzaro, Katia Follesa, Marco Marzocca, Cristiano Caccamo, con Paolo Calabresi, e con Corrado Guzzanti. Accanto a loro tante guest star come Maccio Capatonda, Nino Frassica, Max Angioni, Brenda Lodigiani, Herbert Ballerina, Giovanni Vernia, Yoko Yamada, con la partecipazione straordinaria di Silvan. Diretta da Eros Puglielli, scritta da Lillo Petrolo, Matteo Menduni, Tommaso Renzoni e Matteo Calzolaio, la seconda stagione di Sono Lillo è prodotta da Lucky Red in collaborazione con Prime Video e sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in Italia dal prossimo 19 settembre.

Altri titoli di prossima uscita

  • Those About to Die – Diretta da Roland Emmerich (Moonfall, Independence Day, Godzilla) e creata dallo scrittore nominato agli Oscar ® Robert Rodat (Il patriota, Salvate il soldato Ryan), Those About to Die è una serie ispirata all’omonimo saggio di Daniel P. Mannix, e condurrà gli spettatori nel mondo spettacolare, complesso e corrotto delle gare di bighe e dei combattimenti dei gladiatori nell’antica Roma. Nel cast della serie, il Premio Oscar® Sir Anthony Hopkins, Iwan Rheon, Tom Hughes, Sara Martins e Jóhannes Haukur Jóhannesson, ed inoltre, Jojo Macari, Gabriella Pession, Dimitri Leonidas, Emilio Sakraya, Moe Hashim, Rupert Penry Jones, tra gli altri. Those About to Die di AGC Television è stata commissionata da High End Productions, la recente joint venture nata da Herbert G. Kloiber e Constantin Film, con il servizio streaming statunitense Peacock, ed è prodotta da Centropolis, Hollywood Gang e Street Entertainment. La serie è diretta da Roland Emmerich con Marco Kreuzpaintner. Gli executive producer sono Roland Emmerich, Harald Kloser, Gianni Nunnari, Stuart Ford, Lourdes Diaz, Miguel A. Palos Jr., Marco Kreuzpaintner, Robert Rodat, Herbert G. Kloiber, Martin Moszkowicz, Oliver Berben, Jonas Bauer, Charles Holland e Namit Malhotra. Those About to Die sarà disponibile in esclusiva su Prime Video dal 19 luglio in Italia e in Paesi europei selezionati, nonché in Australia, Nuova Zelanda, Canada, India e Africa subsahariana.
  • Sul più bello – La serie  – Proseguono le avventure di Marta e dei suoi amici. Salvatasi dal rigetto dell’operazione ai polmoni, Marta decide che vuole prendere in mano la propria vita. Accanto a lei però, non c’è più Gabriele, che non l’ha mai lasciata nei momenti più difficili della malattia ma che alla fine si è rivelato essere solo un buon amico e non l’uomo della sua vita. Anche per Jacopo e Federica è ora di crescere e prendersi delle responsabilità. Dopo la delusione con Dario, il dottore che aveva in cura Marta, Jacopo deciderà di aprirgli di nuovo il suo cuore, mentre Federica, che sente maturare dentro di sé il desiderio di fare la differenza per qualcuno, trova il grande amore e comincia a fare progetti per il futuro, ma il destino non sempre è concorde con i nostri piani… Sul più bello – La serie è prodotta da Eagle Pictures in collaborazione con Prime Video, diretta da Francesca Marino con la sceneggiatura di Roberto Proia e Francesca Marino, e ha per protagonisti Ludovica Francesconi, Jozef Gjura, Gaja Masciale, Diego Giangrasso, Denise Capezza, Giulio Cristini con la partecipazione di Giancarlo Commare e Thony. Sul più bello – La serie sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in Italia dal prossimo 29 luglio.
  • Falla girare 2 – Offline 
    Svelata la data di uscita del film Falla girare 2 – Offline, diretto e interpretato da Giampaolo Morelli con Ciro Priello, Fabio Balsamo, Giovanni Esposito, Desirée Pöpper, Valeria Angione, Livio Kone, Gianfranco Gallo, Beatrice Schiros e con Christopher Lambert. Da più di un anno il mondo versa in un’inedita modalità: è completamente offline e a causa di un virus Internet non esiste più. Tutti sembrano, loro malgrado, essersi rassegnati a questa nuova condizione “analogica” di vivere la quotidianità, compreso Natan che, sfumato il suo lavoro da influencer, si è dovuto reinventare promoter di attrezzature per la casa nei supermercati. Le cose non vanno meglio per suo fratello Arturo e i suoi amici. Quando Arturo si lascia sfuggire che nei bagni degli uffici del Comune c’è un debolissimo segnale, Natan decide di intervenire: riporterà Internet nel mondo. Ma non sarà così facile. Prodotto da Fulvio e Federica Lucisano, il film è una produzione Italian International Film e Vision Distribution in collaborazione con Prime Video. Falla girare 2 – Offline sarà disponibile in anteprima esclusiva su Prime Video dal 23 agosto.

Live sports | UEFA Champions League

Marco Foroni, Business lead Sports Prime Video Italia, ha annunciato che l’ex attaccante spagnolo Fernando Llorente, ex Juventus, Napoli e Udinese, oltre che campione del mondo 2010 ed europeo 2012 con la Nazionale Spagnola, si unirà alla squadra di giornalisti ed esperti Prime Video per la stagione 2024 – 2025 in cui Prime Video trasmetterà la miglior partita del mercoledì di UEFA Champions League. Con sempre una squadra italiana tra Inter, Milan, Juventus, Atalanta e Bologna, quando impegnate. Confermata inoltre la squadra di giornalisti ed esperti Prime Video anche per la stagione 2024 – 2025 con i presentatori Giulia Mizzoni e Marco Cattaneo, i bordocampisti Alessia Tarquinio, Alessandro Alciato e Fernando Siani; i telecronisti Sandro Piccinini e Massimo Ambrosini; e i commentatori Clarence Seedorf, Claudio Marchisio, Gianfranco Zola, Júlio César, Luca Toni, Diego Milito, Miroslav Klose e Gianpaolo Calvarese. A loro si aggiunge dunque anche Fernando Llorente.

Faito Doc Festival 2024, presentato il programma: apre “Un paese di resistenza” su Mimmo Lucano

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“Un paese di resistenza” di Shu Aiello e Catherine Catella, che segue la lotta e il percorso di vita di Mimmo Lucano, è il film d’apertura della 17a edizione del Faito Doc Festival mercoledì 17 luglio alle ore 20.30 proiettato alla presenza delle registe nel cinema tra gli alberi sull’omonimo monte a 1.200 metri sul mare di Vico Equense in provincia di Napoli.

Il programma del festival, ideato e diretto da Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro, si declina in proiezioni ed eventi esclusivi immersi nella natura, sul tema delle “radici” fino al 24 luglio, tra cui mostre di disegni, fotografie, opere originali in 3D, passeggiate artistiche nel bosco a cura del naturalista Nando Fontanella.

La giornata di giovedì 18 luglio si apre con la “Biblioteca Vivente” con i residenti del Centro terapeutico Il Camino per una esperienza di “ascolto” interculturale per poter conoscere realtà di vita diverse dalla propria. Nel pomeriggio spazio al DOC NOW! guidato dal giornalista di Taxidrivers Antonio Maiorino, per analizzare i fenomeni più rilevanti del cinema documentario contemporaneo con ospite Michel Khleifi.

Faito Doc Festival 2024, il programma

Focus sulla Palestina nella giornata di sabato 20 giugno, con la proiezione del film “Ma’loul fête sa destruction” di Michel Khleifi a cui seguirà al tramonto lo spettacolo con Omar Suleiman,La terra delle arance tristi”, con adattamento e regia di Patrizia di Martino, tratto dal racconto di Ghassan Khanafani. Lo stesso Omar offrirà poi al pubblico una degustazione di cucina tipica palestinese, seguirà “Going Home” dell’anglo-palestinese Omar Al Qattan, che giunge al Festival da Amman.

Domenica 21 luglio si terrà la masterclass di Maricetta Lombardo, una delle più importanti professioniste del suono in Italia, già premiata ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento, reduce dal successo di “Io Capitano” di Matteo Garrone.

Proiezioni di “classici” per grandi e bambini con la mini rassegna Docs for Kids a cura di Milena Bochet, lunedì 22 luglio dalle ore 11. Alle ore 19 al Rifugio Tre Pini “alle radici del gusto” coordinata da Elisa Frascà con Alessandro Moraca della locanda “Il Testardo”.

Pitching Faito Doc “delle Ali per gli Autori”, laboratorio di scrittura documentaria creato da tre anni per incoraggiare gli autori e le autrici in programma martedì 23 luglio alle ore 18. Serata conclusiva il 24 luglio con premiazioni, in chiusura il concerto di tammorra pimontese.

Sono 50 i documentari selezionati in questa edizione provenienti da più di 20 Paesi nel mondo: 27 di questi gareggeranno nelle tre competizioni previste dal Festival: una dedita ai lungometraggi e due ai cortometraggi, tra cui quella dedicata alle scuole di cinema.

I vincitori del festival riceveranno in premio le creazioni dell’inventore belga Cricou,amante del riciclaggio ma anche opere originali dei Residenti della comunità il Camino e del Faito Doc Camp entrambi giurie sul territorio, oltre al nuovo Premio della Città di Vico Equense, accanto alle giurie internazionali dei giovani e dei professionisti.

Intorno alla Casa del cinema sorge il Faito Doc Camp creato dall’Associazione Gli Amici della Filangieri accoglie i visitatori del Festival in un campeggio temporaneo, allestito “magicamente” nella castagneta. Il Doc Camp è un luogo di celebrazione dove fluisce la poesia dipingendo fiori e arcobaleni, sorrisi nei sorrisi.

La preservazione del parco naturale è valorizzata da una scenografia creata da giovani volontari provenienti da tutto il mondo, e con 7 studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli con materiali naturali, riciclati e trasformati, guidati da Rino Squillante.

M3GAN: la spiegazione del finale del film

M3GAN: la spiegazione del finale del film

La storia del cinema è ricca di bambole demoniache o con tendenze omicide. Dal celebre Chucky di La bambola assassina fino a quella posseduta protagonista del film Annabelle, passando anche per Slappy, l’inquietante pupazzo parlante di Piccoli brividi. La più recente e dirompente, nonché pericolosa, è però quella proposta dal film M3GAN (qui la recensione) – diretto da Gerard Johnstone –, dove a dar vita alla bambola protagonista vi è un’intelligenza artificiale “impazzita” che ha preso troppo seriamente il compito per cui è stata progettata.

L’idea per M3GAN è nata quando la Atomic Monster Productions di James Wan stava facendo un brainstorming di idee per una storia e ne ha scelta una su una bambola assassina. Anche se era già stato realizzato il già citato film Annabelle (2014), sempre con protagonista una bambola assassina, Wan ha dichiarato che in questo caso “il concetto è essenzialmente quello di cosa avviene quando si fa troppo affidamento sulla tecnologia e cosa succede quando questa va fuori controllo. È un commento sul mondo in cui viviamo e ci è sembrato rilevante“.

Caratterizzato da elementi da commedia nera, ma capace anche di spaventare profondamente, il film si è poi affermato come un autentico successo, da cui ora sembra pronto per nascere un franchise con sequel e spin-off. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a M3GAN. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

M3GAN trama

La trama e il cast di M3GAN

M3GAN è una meraviglia di intelligenza artificiale, una bambola a grandezza naturale programmata per essere la più grande compagna dei bambini. Progettata da Gemma, brillante robotica di un’azienda di giocattoli, M3GAN è in grado di ascoltare, guardare e imparare, diventando amica, insegnante e protettrice del bambino a cui è legata. Quando Gemma diventa improvvisamente la tutrice della nipote Cady, decide di abbinare il suo prototipo M3GAN con la bambina nel tentativo di risolvere tutti i loro problemi. Questa decisione avrà però conseguenze inimmaginabili.

Ad interpretare Gemma vi è l’attrice Allison Williams, già celebre per aver recitato nel film Scappa – Get Out, mentre Violet McGraw interpreta sua nipote Cady. Quest’ultima si era già fatta notare per la partecipazione a Ready Player One e alla serie The Haunting of Hill House. Ronny Chieng interpreta David, il capo di Gemma, mentre Brian Jordan Alvarez e Jen Van Epps interpretano rispettivamente Cole e Tess, colleghi di Gemma, mentre Amy Usherwood è la sua terapista Lydia. Lori Dungey, invece, è Celia, vicina di casa di Gemma.

Per M3GAN è stata realizzata una versione animatronica utilizzata per i dialoghi e i primi piani. Il pupazzo è stato animato con diverse tecniche, tra cui espressioni facciali radiocomandate, sincronizzazione automatica delle labbra e movimenti eseguiti da un burattinaio.L’attrice Amie Donald hainvece interpretato tutte le scene di M3GAN che richiedevano movimenti che il burattino non poteva fare. Sul set, la Donald indossava una maschera statica di M3GAN in silicone, che è stata poi sostituita da una versione in CGI del volto di M3GAN per adattarsi a quello dell’animatronic.

La spiegazione del finale del film

Nel corso del film apprendiamo che Gemma ha fatto un lavoro talmente buono quando ha codificato l’IA di M3GAN che l’androide inizia a deviare dai suoi parametri etici e diventa sempre più consapevole di ciò che la circonda, spingendosi all’estremo pur di proteggere il suo utente principale, Cady. M3GAN si trasforma così in una bambola assassina, sempre concentrata a proteggere la bambina da ogni male. È un modo pericoloso di crescere un bambino, perché in questo modo Cady non impara a gestire la frustrazione o i sentimenti negativi.

M3GAN cast

Ben presto, Gemma si insospettisce per i comportamenti violenti della bambola e cerca dunque di allontanarla dalla nipote facendola allo stesso tempo sottoporre ad alcuni test per individuare la causa del malfunzionamento. M3GAN, però, fugge dal laboratorio in cui è stata rinchiusa e si lancia in una serie di omicidi, riuscendo a tornare a casa. Nonostante si sia evoluta oltre i suoi parametri di fabbrica, M3GAN è infatti ancora spinta dal bisogno di proteggere Cady. E nel finale del film, questo significa neutralizzare Gemma.

M3GAN, tuttavia, sa che la morte di Gemma costringerebbe Cady a vivere con i nonni e che non le sarebbe possibile accompagnarla e trasferirsi con lei dall’altra parte del Paese. Così, M3GAN decide che la mossa migliore è danneggiare il midollo spinale di Gemma e tagliarle la lingua, rendendo impossibile per la donna muovere gli arti o parlare. Questo aiuterebbe M3GAN a dimostrare quanto potrebbe essere utile nel mantenimento di una casa, avvalorando l’idea di essere davvero il giocattolo perfetto.

La lotta tra lei e Gemma finisce per svegliare Cady, che compresa la situazione si unisce alla battaglia controllando Bruce, il primo androide costruito dalla zia. Usando la forza del titanio di Bruce, Cady fa a pezzi M3GAN in un glorioso atto di violenza robotica. Ma non è finita qui: M3GAN si sente tradita e cambia i suoi parametri per considerarsi il suo utilizzatore principale. Ma ormai è ridotta troppo male per poter rappresentare una vera minaccia e insieme Gemma e Cady pugnalano il suo processore, distruggendo l’IA una volta per tutte.

M3GAN sequel

Almeno fino all’uscita di un sequel, perché l’ultima inquadratura del film indica che M3GAN ha trasferito la sua coscienza in alcune apparecchiature wireless nella casa di Gemma. Forse non ha più un corpo, ma se M3GAN può passare da un apparecchio elettronico all’altro e creare copie della sua IA, la prossima volta sarà un avversario più temibile. Ad ogni modo, M3GAN si configura come un film che offre un’accattivante riflessione su come l’eccessivo attaccamento alla tecnologia possa essere dannoso per la crescita di una persona.

In particolare, il film suggerisce che il legame umano non può essere sostituito. M3GAN non faceva altro che distrare Cady dal provare tutte le complicate emozioni che il lutto comporta, ostacolando dunque la sua crescita. L’attaccamento a un oggetto o a una persona inanimata come modo per evitare certi sentimenti o per sostituire una figura genitoriale non è infatti una buona cosa e il tentativo di sostituire il legame umano con la tecnologia non è salutare.

M3GAN 2.0: in arrivo il sequel

Come anticipato, dato il successo riscontrato dal film, è attualmente in lavorazione un sequel intitolato M3GAN 2.0, la cui uscita in sala è ora stata fissata al 16 maggio 2025. Akela Cooper, autrice del primo film, si occuperà nuovamente della sceneggiatura insieme a Gerard Johnstone, che tornerà anche alla regia. Ulteriori dettagli sulla trama di M3GAN 2.0 sono ancora sconosciuti, anche se il produttore James Wan ha dichiarato che il sequel esplorerà ulteriormente l’universo delle AI.

Il trailer di M3GAN e dove vedere il film in streaming

È possibile fruire di M3GAN grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video.

Le belve: trama, cast e le differenze tra il libro e il film

Le belve: trama, cast e le differenze tra il libro e il film

Prima di portare in sala il film Snowden, incentrato sulla vicenda del responsabile della divulgazione di preziosi segreti governativi, il regista premio Oscar Oliver Stone si era dedicato ad un’altra storia al confine tra la legge e la criminalità. Questa viene raccontata nel film Le belve (qui la recensione), uscito in sala nel 2012 e incentrato sullo scontro tra due giovani coltivatori di marijuana e un pericoloso cartello di trafficanti di droga. Una storia estremamente dinamica, che non si risparmia in colpi di scena e sequenze estreme, in cui Stone dà vita a tutto il suo estro. Scritto dallo stesso Stone insieme a Shane Salerno e Don Winslow, il film non è però frutto di una storia originale.

Questo è infatti la trasposizione dell’omonimo romanzo dello stesso Winslow, pubblicato nel 2010. Divenuto un vero e proprio best seller di genere pulp, questo ha catturato l’attenzione di Stone ancor prima di essere reso pubblico. Il regista si è infatti da subito attivato per adattarlo quanto prima in un film. Girato interamente in California, tra le località di Pacific Palisades e Laguna Beach, Le belve è stato in seguito accolto da recensioni contrastanti, le quali elogiano però le interpretazioni dei grandi attori coinvolti. Costato circa 45 milioni di dollari, il film è arrivato ad un risultato globale di circa 83, affermandosi come un discreto successo.

Si tratta però di un film passato piuttosto in sordina, e che meriterebbe di essere riscoperto. Sono infatti numerosi i motivi per dedicarvi una seconda visione, dalla dinamica regia all’intricata trama, dalla performance del cast alla splendide location presenti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle differenze tra il film e il libro. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Le belve trama
Emile Hirsch, Aaron Taylor-Johnson e Taylor Kitsch in Le belve. © 2012 – Universal Pictures

La trama di Le belve

Protagonisti del film sono due imprenditori di Laguna Beach, Ben, pacifico e caritatevole buddista, e il suo migliore amico Chon, ex Navy Seal ed ex mercenario. I due conducono una lucrativa attività fatta in casa, producendo la migliore marijuana mai coltivata prima d’ora. Condividono inoltre un amore unico nel suo genere per la bellissima Ophelia. La vita è idilliaca nella loro cittadina nel sud della California, almeno fino a quando il cartello dei trafficanti della Mexican Baja decide di irrompere nei loro piani imponendosi come socio. Quando Elena, lo spietato capo del cartello, e Lado, il suo spietato scagnozzo, capiranno che è ora di sbarazzarsi dei due giovani amici, avrà inizio una vera e propria guerra per la sopravvivenza, dove ognuno è un potenziale nemico.

 

Il cast del film

Ad interpretare il pacifico Ben vi è l’attore Aaron Taylor-Johnson, il quale era reduce dal successo del film Kick Ass. Taylor Kitsch è invece il duro Chon. Per interpretare il personaggio, l’attore dovette però sottoporsi ad un duro addestramento, seguito in questo da un vero marines. Alla fine, Kitsch era in grado di eseguire personalmente tutte le scene che lo vedevano protagonista, senza il bisogno di ricorrere a controfigure. Jennifer Lawrence era inizialmente stata scelta per la parte di Ophelia, ma l’attrice rinunciò preferendo recitare in Hunger Games. Al suo posto è stata scelta Blake Lively.

Per poter assumere il ruolo della femme fatale del film, l’attrice dovette però esercitarsi a lungo con le armi da fuoco. Al termine dell’addestramento, la Lively dimostrò una grande precisione nell’utilizzo di queste. L’attrice Salma Hayek è invece presente nei panni della narcotrafficante Elena, un personaggio vagamente ispirato alla prima boss donna di un cartello messicano, Mireya Moreno Carreon. Il premio Oscar Benicio Del Toro, invece, è l’interprete dello scagnozzo di questa, Lado. È inoltre presente l’attore John Travolta, qui nei panni dell’agente FBI Dennis, personaggio quantomai ambiguo. Altri noti attori presenti sono Emile Hirsch nei panni di Spin, e Demian Bichir in quelli di Alex.

Le belve cast
Blake Lively, Aaron Taylor-Johnson e Taylor Kitsch
in Le belve. © 2012 – Universal Pictures

Le differenze tra il romanzo e il film

Interessatosi al romanzo ancor prima che questo venisse pubblicato, Stone collaborò alla sceneggiatura insieme allo stesso Winslow. Il loro lavoro congiunto permise dunque di dar vita ad un film che ricalcasse in modo piuttosto fedele ciò che avviene nel romanzo. Vi sono però naturalmente alcune differenze, volte a far acquisire dei canoni più cinematografici alla storia. La prima di queste riguarda un personaggio particolarmente centrale nel libro e del tutto assente nel film. Si tratta della madre di Ophelia, dalla figlia ribattezzata Paqu. Questa, pur essendo un personaggio secondario, svolge un ruolo di un certo rilievo nel romanzo, contribuendo a spiegare alcuni aspetti della figlia.

Nel film, originariamente, Paqu doveva essere interpretata dall’attrice Uma Thurman, ma a causa dei tempi ristretti, questa dovette essere tagliata fuori. Differente è anche la vicenda relativa all’agente Alex. Nel romanzo, questi viene indicato come traditore del cartello. Per tanto Lado stabilisce la sua morte per mano di Ben. Nel film, invece, tale esecuzione avviene in modo particolarmente diverso. Diverse sono anche le rapine che Ben e Chon eseguono ai danni dei criminali messicani.

Al contrario di quanto avviene nel romanzo, nel film i due si avvalgono di diversi aiuti per compiere ciò, e sono soliti riutilizzare sempre le stesse maschere folkloristiche messicane. Di particolare importanza è il diverso approccio al finale. Nel libro, questo risulta essere particolarmente cupo, presentando la morte di tutti i protagonisti. Stone decide di cambiare tale aspetto, permettendo loro di sopravvivere e rifarsi una vita altrove, mentre Elena viene infine arrestata dalla DEA.

Il trailer di Le belve e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Le belve grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 15 luglio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

UN ALTRO CALCIO – Bologna in Champions di Emilio Marrese, anteprima 18 luglio al cinema Jolly di Bologna

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Giovedì 18 luglio, presso il cinema Jolly di Bologna si terrà l’anteprima del docufilm “UN ALTRO CALCIO – Bologna in Champions”, con doppia proiezione, alle 20.00 e alle 21.30. Si tratta di un instant-doc scritto e diretto da Emilio Marrese, realizzato da Genoma Films, prodotto da Paolo Rossi Pisu con Cinzia Bomoll, Marta Miniucchi, Marianna Pini, Antonio Pisu e Matteo Salocchi.

L’opera narra le gesta di una squadra di calcio che ha vissuto e fatto vivere ai propri tifosi la stagione più esaltante dei suoi ultimi sessant’anni. Una squadra da sempre indistinguibile dalla città che le dà il nome e  dai suoi tifosi. Il regista dipana il racconto attraverso immagini di repertorio tra passato e presente con interviste ad atleti, tecnici, dirigenti, personaggi dello spettacolo e della cultura.

Terminato il percorso nelle sale, dopo metà agosto il docufilm sarà disponibile su Sky.

UN ALTRO CALCIO – Bologna in Champions, la trama

“UN ALTRO CALCIO” è il modello portato al successo dal Bologna di Joey Saputo: un club sano, serio e organizzato che ha imposto uno stile diverso, raggiungendo la Champions League con perseveranza, programmazione e garbo, anche nelle difficoltà.

“UN ALTRO CALCIO” è il modo di vivere questa passione a Bologna, città che non vuole essere metropoli né provincia, ma capitale – qual è – della cultura, del gusto e del bello: una città che non rinuncia mai, neanche allo stadio, al suo spirito critico, ironico e dissacrante.

“UN ALTRO CALCIO” è il sistema di gioco innovativo proposto da Thiago Motta, allenatore e personaggio atipico dalle grandi potenzialità.

Il docufilm narra il felice incontro tra queste anomalie e peculiarità che ha fatto vivere al Bologna la stagione più esaltante degli ultimi sessant’anni.

Il racconto della moderna favola rossoblù è impreziosito dalle interviste esclusive ai protagonisti (Joey Saputo, Claudio Fenucci, Giovanni Sartori, Marco Di Vaio, Riccardo Orsolini, Lewis Ferguson, Riccardo Calafiori, Remo Freuler, Lorenzo De Silvestri e Alexis Saelemaekers ) e dallo sguardo speciale e insolito dei testimoni scelti.

Dal popolare cantante Gianni Morandi che regala alcuni divertenti aneddoti inediti allo psicoanalista di fama mondiale Stefano Bolognini che analizza le specifiche dinamiche del gruppo, dell’allenatore e anche dei tifosi bolognesi; dallo sceneggiatore Fabio Bonifacci che sottolinea gli aspetti “cinematografici” di questa avventura al critico Walter Guadagnini che ne illumina il lato “artistico”; dal musicista Federico Poggipollini al giornalista e attore Giorgio Comaschi, dagli scrittori Marcello Dòmini e Gianluca Morozzi al regista Paolo Muran, dall’assessore Massimo Bugani allo storico Riccardo Brizzi, dallo sceneggiatore Christian Poli al sacerdote Massimo Vacchetti: da questo coro esce infine una narrazione divertente e originale, come il Bologna di Saputo e il gioco di Motta che cercano di indicare strade nuove al calcio italiano.

Vermithor e Ali d’Argento spiegazione: chi sono e chi li cavalca

Vermithor e Ali d’Argento spiegazione: chi sono e chi li cavalca

Vermithor e Ali d’Argento saranno due dei draghi più importanti nel futuro di House of the Dragon. Ci sono diversi draghi nella serie, la maggior parte dei quali appartiene ai Neri di Rhaenyra Targaryen. Tuttavia, la fazione ha bisogno di ancora più potenza di fuoco se vuole sconfiggere i Verdi, soprattutto perché loro hanno il drago più grande, Vhagar, cavalcato dal principe Aemond, ora Reggente.

È qui che entrano in gioco Vermithor e Ali d’Argento, poiché sono due dei draghi senza cavaliere che risiedono a Roccia del Drago (Vermithor è apparso nel finale della prima stagione, con Daemon Targaryen che gli cantava). Con Rhaenyra e suo figlio, Jacaerys Velaryon, che pianificano di trovare persone con tracce di ascendenza valyriana per far volare le creature nella Danza dei Draghi, Vermithor e Ali d’Argento assumeranno un ruolo più importante nella storia.

Storia di Vermithor e Ali d’Argento e cavalieri precedenti

Vermithor e Ali d’Argento erano legati al re e alla regina

Vermithor e Ali d’Argento hanno entrambi quasi 100 anni durante la sequenza temporale della seconda stagione di House of the Dragon: Vermithor nacque intorno al 34 AC, Ali d’Argento pochi anni dopo, e questo li rende i due dei draghi più antichi in circolazione al di fuori di Vhagar (che ha circa 180 anni a questo punto). Ali d’Argento è una drago il cui nome deriva dal suo aspetto, poiché viene descritta come “argentata”, mentre Vermithor è un drago maschio il cui aspetto e natura feroce gli valgono il soprannome di “Furia di Bronzo”.

Vermithor si schiude da un uovo posto nella culla del principe Jaehaerys Targaryen, e Ali d’Argento da uno donato a sua sorella, Alysanne, entrambi si unirono ai rispettivi draghi su cui in seguito furono trasportati in volo. Jaehaerys divenne re nel 48 AC, e lui e Alysanne divennero rispettivamente i cavalieri di Vermithor e Ali d’Argento, quello stesso anno.

Il governo di Jaehaerys è stato per lo più pacifico, il che significa che non c’erano molti motivi per cui i draghi assistessero alla battaglia. La storia più notevole su di loro durante questo periodo deriva dalla loro visita alla Barriera, come raccontato da Lord Cregan Stark nel primo episodio di House of the Dragon 2.

Jaehaerys e Alysanne volarono con i loro draghi verso la Barriera, ma Vermithor e Ali d’Argento si rifiutarono di oltrepassarla (o non potevano). Apparentemente, la ragione di ciò è che hanno percepito gli Estranei in agguato nell’estremo nord. Nel libro si dice solo che Ali d’Argento si rifiutò di volare oltre il Muro (con Vermithor non presente in quel punto esatto), ma la serie li includeva entrambi nella storia. Considerati i loro cavalieri, Vermithor e Ali d’Argento erano compagni e si accoppiavano.

La regina Alysanne morì nel 100 CA (un anno prima della prima scena di gruppo della stagione 1, che inizia con il Gran Consiglio del 101 AC), mentre il re Jaehaerys morì tre anni dopo. Da allora nessuno ha più rivendicato VermithorAli d’Argento, il che significa che hanno vissuto senza cavaliere a Roccia di Drago per circa 30 anni, fino a quando la Danza dei Draghi non ha sancito il loro ritorno in azione.

Chi cavalca Vermithor e Ali d’Argento in House of the Dragon

I loro cavalieri non sono Targaryen di nobile stirpe

I cavalieri dei due draghi sono piuttosto improbabili: Ulf il Bianco cavalca Ali d’Argento e Hugh Hammer cavalca Vermithor. Ulf è stato introdotto per la prima volta nella stagione in corso, in una scena in cui affermava di essere il figlio bastardo di Baelon Targaryen, e quindi il fratellastro di Viserys e Daemon. Hugh, nel frattempo, ha debuttato nella premiere della seconda stagione, come fabbro che lavora ad Approdo del Re, ed è diventato una parte importante della storia della piccola gente lì.

Non c’è prova che Ulf sia effettivamente chi sostiene, ma entrambi sono semi di drago, ovvero persone con tracce di sangue valyriano, che si ritiene sia sufficiente a renderli capaci di cavalcare i draghi. Rhaenyra e Jacaerys invitarono molti di questi potenziali semi di drago a reclamare i draghi non legati, molti dei quali furono uccisi o feriti nel processo, ma Ulf e Hugh riuscirono entrambi ad avere successo.

È noto che Lord Gormon Massey ha cercato di reclamare Vermithor e la Furia di Bronzo lo ha bruciato. Si dice che Ali d’Argento, la cui personalità è notevolmente più calma e meno feroce del suo compagno, non abbia ucciso nessuno, anche se lo sciocco di corte Mushroom afferma di aver tentato di legare con lei e di essere stato bruciato. Anche i draghi selvaggi Grey Ghost e The Cannibal risiedono su Dragonstone, ma non vengono reclamati e non vengono mai domati.

Quanto sono grandi e potenti Silverwing e Vermithor rispetto a Vhagar?

Potrebbero battere il più grande drago vivo?

Immagine via Max

Indipendentemente dalle persone che hanno fallito, sono Ulf e Hugh a cavalcare Ali d’Argento e Vermithor nella Danza dei Draghi. Costituiscono un enorme vantaggio per il potere dei Neri di Rhaenyra, poiché danno loro due draghi grandi e potenti. Ma quanto sono grandi e potenti? Dopotutto, ciò che conta davvero è se sono in grado di battere Vhagar, quindi entrambi possono riuscirci?

Vermithor è il più grande ed è secondo solo a Vhagar in termini di dimensioni dei draghi rivendicati. Ali d’Argento è un grande drago, più grande del più grande dei draghi Neri, come Caraxes e Meleys, anche se di natura più docile, meno testato in battaglia e probabilmente non così veloce e agile (certamente rispetto a Meraxes, che lo usò a suo vantaggio contro Vhagar). Vermithor è ancora più grande ed è secondo solo a Vhagar in termini di dimensioni. È più feroce e ha molti muscoli, ma ancora una volta non ha la stessa esperienza di Vhagar.

Se Ali d’Argento e Vermithor si alleassero contro Vhagar, avrebbero buone possibilità di sconfiggerla. Uno contro uno, tuttavia, anche se Vermithor contro Vhagar potrebbe essere uno scontro avvincente, è improbabile che entrambi i draghi riescano a portare a termine il lavoro data la maggiore esperienza di combattimento di Vhagar (l’esperienza più notevole di Vermithor è la Quarta Guerra di Dorne, che per lo più prevedeva l’incendio di navi dall’alto). Ciononostante, rappresentano le due risorse principali dei Neri, nella serie.

Cosa succede a Ali d’Argento e Vermithor in House of the Dragon

I due hanno un ruolo significativo e sorprendente nel libro

House Of The Dragon 2x06 Vermithor
immagine via HBO

Il primo assaggio di azione di Ali d’Argento e Vermithor nella Danza dei Draghi arriva nella Battaglia di Gullet, che probabilmente avrà luogo nella stagione 3 di House of the Dragon. Questa è una battaglia in cui la Triarchia, alleata con Otto Hightower, tenta di distruggere il Blocco del Gullet da parte di Corlys Velaryon, con l’invio di circa 90 navi da guerra. Alla fine, quasi tutta la forza dei draghi dei Nero viene inviata, inclusi Ali d’Argento, Vermithor, Seasmoke e Sheepstealer, facendo volgere la battaglia a loro favore.

Non ci sono tutte buone notizie per i Neri, tuttavia, poiché Ulf e Hugh tradiscono successivamente Rhaenyra nella Prima Battaglia di Tumbleton, probabilmente a causa della loro stessa avidità. Cambiano fedeltà e si uniscono ai Verdi, facendo perdere ai Neri quella particolare battaglia. Vermithor alla fine muore nella Seconda Battaglia di Tumbleton, ma Ali d’Argento è uno dei pochi draghi a sopravvivere alla Danza dei Draghi, cosa che presumibilmente accadrà anche nella serie.

House of the Dragon stagione 2 è disponibile su Sky e NOW (in contemporanea con gli Stati Uniti), con un nuovo episodio a settimana.

Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883, il nuovo teaser!

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Dopo aver aperto, in esclusiva per i fan, le tappe dei concerti del tour negli stadi di Max Pezzali, è finalmente disponibile per tutti il nuovo teaser di Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883, la serie Sky Original di Sydney Sibilia che debutterà l’11 ottobre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW.

La serie – una produzione Sky Studios e Groenlandia (società del Gruppo Banijay), prodotta da Matteo Rovere e Sydney Sibilia – è una dramedy ritmata e brillante in otto episodi che racconta una storia di musica, di provincia, di illusioni e di grande amicizia. Protagonisti Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli (Il filo invisibile, Gli sdraiati, Vostro Onore) rispettivamente nei panni di Max Pezzali e Mauro Repetto, capaci di dar vita da giovanissimi, negli anni ’90, a un progetto diventato in pochi anni un vero e proprio fenomeno generazionale di portata nazionale.

La serie è un coming-of-age che racconta la storia di Max e Mauro, i mitici anni ’90 e la genesi di alcune delle canzoni più famose degli 883, duo che contro ogni aspettativa, partendo da Pavia, ha cambiato la musica italiana sorprendendo tutti, in primis gli stessi Max e Mauro, ormai icone in grado di far cantare ed emozionare intere generazioni di fan.

Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883, la trama

Pavia, fine anni Ottanta. Max ama i fumetti e la musica americana. È un anticonformista in una città dove non c’è nulla a cui ribellarsi. In più, dopo aver trascurato il liceo per seguire nuove amicizie e serate punk, arriva inevitabilmente la bocciatura.

Questo fallimento si rivela in realtà una nuova, fatale opportunità: nel liceo dove si trasferisce ha un nuovo compagno di banco, Mauro. La musica rende Max e Mauro inseparabili. Grazie alla forza trascinante di Mauro, Max abbraccia il suo talento e insieme a lui compone le prime canzoni che verranno prodotte da Claudio Cecchetto. Ma quando il successo li travolgerà, Max e Mauro, così diversi, riusciranno a rimanere uniti?

Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883 è una serie di Sydney Sibilia (Smetto quando voglio, L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, Mixed by Erry), alla regia della sua prima serie, ed è da lui scritta con Francesco Agostini, Chiara Laudani e Giorgio Nerone. Completano il team di regia Francesco Ebbasta (Addio fottuti musi verdi, Generazione 56k) e Alice Filippi (Sul più bello, SIC).

Stranger Things 5: ecco un video dal backstage!

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Stranger Things 5: ecco un video dal backstage!

Le riprese della quinta e ultima stagione di “Stranger Things” sono giunte a metà strada e, per celebrare questo momento, Netflix condivide uno sguardo dietro le quinte della sua realizzazione e annuncia l’ingresso di Nell Fisher, Jake Connelly e Alex Breaux nel cast della stagione finale della serie creata dai Duffer Brothers.

Stranger Things 5

Lettera d’amore ai classici film di genere degli anni ’80 che hanno affascinato una generazione intera, Stranger Things è un drama emozionante ambientato nell’apparentemente normale cittadina del Midwest di Hawkins, Indiana. Dopo che un ragazzo scompare nel nulla, il suo affiatato gruppo di amici e familiari cerca delle risposte e viene trascinato in una serie di eventi rischiosi e mortali. Sotto la superficie della loro ordinaria cittadina si nasconde uno straordinario mistero soprannaturale, insieme a esperimenti governativi top-secret e a un pericoloso portale che collega il nostro mondo a un regno potente e sinistro. Le amicizie saranno messe alla prova e le vite saranno sconvolte, perché ciò che scopriranno cambierà Hawkins e forse il mondo, per sempre.

Creata dai Duffer Brothers, Stranger Things ha debuttato a luglio del 2016 ed è rapidamente diventata una delle più popolari serie TV Netflix di sempre, con la sola quarta stagione che ha totalizzato oltre 140,7 milioni di visualizzazioni a livello globale. Radicata nella nostalgia degli anni ’80, a ogni nuova stagione ha dato vita a una rinascita di oggetti della cultura pop di quel decennio, come le cialde Eggo e la New Coke. Più di recente ha riportato alla ribalta il brano di Kate Bush “Running Up That Hill”, facendo registrare un aumento degli streaming su Spotify e catapultandolo nella Top 10 della classifica Billboard Hot 100 per la prima volta nei suoi 38 anni di storia. La serie ha inoltre ottenuto oltre 70 riconoscimenti in tutto il mondo tra cui Emmy® e lo Screen Actors Guild Award  per il Miglior cast in una serie drammatica ed è stata nominata per oltre 230 premi. I fan di Stranger Things di tutto il mondo festeggiano il 6 novembre – giorno della scomparsa di Will Byers – come lo “Stranger Things Day”, un giorno speciale in cui condividono il loro amore per il mondo di Stranger Things.

La quinta stagione è stata annunciata come la stagione finale di Stranger Things, ma sono in cantiere altri progetti legati all’universo, tra cui: Stranger Things: The First Shadow in scena nel West End di Londra e una serie spin-off animata senza titolo.

Il cast di Stranger Things Stagione 5

La quinta stagione di Stranger Things è interpretata da Winona RyderDavid HarbourFinn WolfhardMillie Bobby Brown Noah Schnapp, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin, Natalia Dyer, Joe Keery, Charlie Heaton, Sadie Sink, Maya Hawke, Priah Ferguson, Cara Buono e Brett Gelman. L’ultima foto del cast ha confermato anche il ritorno dei membri del cast della quarta stagione Jamie Campbell Bower nel ruolo di Vecna/One/Henry Creel e Amybeth McNulty nel ruolo di Vickie. A loro si aggiungerà la veterana di Terminator Linda Hamilton, il cui personaggio non è ancora stato rivelato.

House of the Dragon 2×05: perché non è una buona idea far sfilare per le strade di Approdo del Re la testa di Meleys?

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Attenzione SPOILER sull’episodio 5 di House of the Dragon 2 dal titolo “Reggente

La testa di Meleys, il drago di Rhaenys Targaryen, viene fatta sfilare per le strade di Approdo del Re all’inizio del quinto episodio di House of the Dragon. Sfortunatamente per Alicent Hightower e il resto dei Verdi, è una decisione che sembra essere un grave errore dopo dalla Battaglia a Riposo del Corvo.

Mentre re Aegon Targaryen è quasi morto dopo un attacco da parte di suo fratello Aemond, i Verdi stanno cercando di diffondere propaganda e rivendicare la vittoria a Riposo del Corvo. A tal fine, è logico il motivo per cui la testa del drago viene portata per le strade della capitale di Westeros, poiché sancisce davvero la morte di Meleys e Rhaenys. Tuttavia, ciò non significa che sia una scelta intelligente.

Far sfilare la testa di Meley ad Approdo del Re danneggia la reputazione dei Targaryen

I draghi sono ciò che rende i Targaryen più vicini agli dei che agli uomini

Immagine via MAX

Alla Casa Targaryen piace spesso considerarsi superiore al popolo di Westeros, anche ad altre casate sopravvissute dell’Antica Valyria, come i Velaryon, a causa del loro status di cavalieri di draghi. È una credenza che, in un certo senso, si è diffusa nei Sette Regni di Westeros a causa della paura. Dopotutto, Aegon I conquistò il continente con i suoi draghi e, con 130 anni di dinastia, l’eccellenza dei Targaryen prevale ancora. Ma c’è un problema, come ha detto Rhaenyra nel pilot della serie: “Tutti dicono che i Targaryens siano più vicini agli dei che agli uomini, ma lo dicono per via dei nostri draghi. Senza di loro, noi siamo proprio come tutti gli altri.”

Il potere della famiglia non risiede solo nei draghi (se ciò fosse vero, non sarebbero rimasti sul Trono di Spade per oltre un secolo dopo la morte dell’ultimo drago Targaryen), ma ne costituisce innegabilmente una parte importante. Sono i draghi che davvero rendono le persone timorose e intimorite, ed è per questo che far sfilare la testa di Meley per le strade è un vero problema.

Non è il segno di una grande vittoria dei Targaryen. Se i Targaryen e i loro draghi sono considerati più vicini agli dei, allora il re ha appena ucciso un dio. I draghi caduti dovrebbero essere onorati – come i teschi collocati nella Fortezza Rossa – piuttosto che derisi, il che, ancora una volta, è come deridere gli dei stessi. Nella migliore delle ipotesi, il corteo funebre di Meleys fa sembrare i Targaryen fallibili e crudeli; nel peggiore dei casi, rischiano l’ira di un potere superiore, o almeno è così che la vedrà la gente di Approdo del Re.

La testa di Meley peggiora ulteriormente i problemi ad Approdo del Re

La capitale di Westeros stava già affrontando difficoltà

Quando nel libro la testa di Meleys viene portata per le strade di Approdo del Re, si dice che la folla fosse “stupita… in silenzio”. Tuttavia, ciò spinse anche migliaia di persone ad abbandonare la città, fino a che non si decise di chiudere i cancelli. Le cose si svolgono in modo simile nella serie, tranne che i cancelli vengono chiusi ancora più rapidamente e le persone non rimangono in silenzio. Hanno paura di cosa significhi, definendola sfilata un “cattivo presagio”, ma lo dicono ad alta voce, il che potrebbe scatenare una reazione ancora più grande.

Nel libro ci sono delle rivolte ad Approdo del Re, ma queste arrivano più avanti nella storia. Tuttavia, i problemi della città sono ancora più gravi in House of the Dragon, con la carenza di cibo e i costi di alimenti e materie prime menzionati più volte. Ciò significa che vedere Meleys potrebbe essere una miccia. Mostra alla gente comune che, se i Targaryen uccideranno i draghi e mostreranno una tale mancanza di rispetto, allora i loro problemi non potranno essere risolti dalla corona. Sembra che il trailer del prossimo episodio mostri delle rivolte ad Approdo del Re, e la testa di Meleys è un grande passo in questa direzione.

House of the Dragon stagione 2 è disponibile su Sky e NOW (in contemporanea con gli Stati Uniti), con un nuovo episodio a settimana.

Aemond e Alicent: che implicazioni ha la scelta del Concilio Ristretto in House of the Dragon?

Attenzione SPOILER sull’episodio 5 di House of the Dragon 2 dal titolo “Reggente

Il quinto episodio 5 di House of the Dragon stagione 2, dal titolo “Reggente“, vede Aemond Targaryen scelto come reggente (appunto) per governare i Sette Regni, e la il fatto di essere scelto al posto di Alicent ha implicazioni per entrambe le loro narrazioni. Dopo la divisione dei Neri e dei Verdi, la Battaglia di Riposo del Corvo ha visto il conflitto più devastante mai visto nello show, con Rhaenys Targaryen e il suo drago uccisi mentre Re Aegon II e il suo drago gravemente feriti. I Verdi scortano Aegon alla Fortezza Rossa per iniziare il suo recupero e decidono che il regno non deve conoscere lo stato del loro re.

La scelta di collocare Aegon II sul Trono di Spade al posto di Rhaenyra è stata il catalizzatore della Danza dei Draghi, la guerra civile dei Targaryen esaminata dallo spettacolo. Se Aegon II dovesse essere visto soffrire di una ferita mortale nella sua prima battaglia, ciò potrebbe sollevare domande superstiziose sul suo diritto a governare, con la gente comune che si rivolge a Rhaenyra come a una sovrana migliore. Pertanto, i Verdi decidono di nascondere Aegon e selezionare qualcuno di nuovo per governare come reggente. La decisione pende tra Alicent e Aemond, mentre il consiglio ristretto decide di scegliere il giovane principe.

Perché Aemond viene scelto al posto di Alicent per sostituire re Aegon

I Verdi desiderano un leader forte per la Danza dei Draghi

Durante il regno di re Viserys I, Alicent Hightower governa spesso il regno al posto di suo marito con l’aiuto di suo padre, Ser Otto Hightower, Primo Cavaliere. Tuttavia, il tempo di guerra e quello di pace spesso hanno esigenze diverse, e i Verdi hanno iniziato a vedere Alicent come una persona debole a causa del suo affetto verso Rhaenyra. In questo momento, i Verdi sentono di aver bisogno di un leader forte per vincere la guerra e Aemond viene scelto per sostituire Re Aegon al posto di Alicent. Avendo il drago più grande in circolazione a Westeros e una vittoria in battaglia, Aemond è il simbolo della forza per i Verdi, in questo momento.

Alicent Hightower ha esperienza nella gestione dei Sette Regni, ma la stagione ha dimostrato che azione e impetuosità hanno preso il posto della logica. Persino Criston Cole, che nutre un affetto romantico per Alicent, crede che Aemond dovrebbe governare, poiché i loro interessi si sono generalmente allineati durante la guerra. È stata loro la vittoria congiunta a Riposo del Corvo.

Cosa farà Aemond ora che è al comando?

Aemond è il principe reggente del regno, mentre Aegon II è ancora re

Sebbene una delle scene finali dell’episodio “Reggente” mostri Aemond guardare con cupidigia il Trono di Spade, non è ancora il re. Verrebbe dichiarato re se Aegon II dovesse morire, ma visto che ciò non è accaduto, il suo titolo ora è Principe Reggente. È stato selezionato per governare il regno al posto del re, proprio come era accaduto a Ned Stark nella prima stagione di Game of Thrones quando il re Robert Baratheon era assente. Date le condizioni di Aegon, il regno di Aemond potrebbe durare ancora a lungo.

In qualità di reggente, Aemond Targaryen continuerà a fare la guerra come ha fatto, insieme a Criston Cole. Ora che Roccia del Drago è stata tagliata fuori dalla terraferma a causa dell’occupazione della costa da parte dei Verdi, lui e Cole punteranno gli occhi sulle Terre dei Fiumi, dove il principe Daemon sta radunando un esercito ad Harrenhal. Tuttavia, la relazione tra Aemond e Cole vacillerà rapidamente una volta tornati in azione, dal momento che adotteranno strategie opposte su come procedere al meglio con la guerra.

Come reagirà Alicent al fatto che Aemond possa diventare il ​​nuovo sovrano?

Alicent sembra pentirsi della sua scelta di incoronare re Aegon

Reggente House of the dragon 2 episodio 5 recensioneAlicent Hightower è un personaggio difficile da prevedere in House of the Dragon, poiché gran parte della sua narrativa e caratterizzazione sono originali della serie. Nell’episodio Reggente, dimostra un chiaro disprezzo per Aemond, che crede sia spericolato e fuori controllo. Probabilmente aveva già iniziato la guerra uccidendo Lucerys, e ora ha tradito uno di loro cosa che è costata ai Verdi un cavaliere di draghi potenzialmente prezioso. Tuttavia, data la sua traiettoria attuale, Alicent sembra pentirsi della sua decisione di mettere Aegon sul trono.

Dopo la sua conversazione con Rhaenyra nell’episodio 3, Alicent è in una posizione allo sbando. Ha contribuito a scatenare qualcosa di terribile e violento nel mondo, e non è più in grado di controllarlo. Nonostante abbia avuto divergenze con Rhaenyra, sta cominciando a capire che preferirebbe avere sul trono la sua amica d’infanzia piuttosto che i suoi terribili figli. È da vedere se in House of the Dragon tradirà i Verdi, ma la sua lealtà sembra che stia cominciando a vacillare.

House of the Dragon stagione 2 è disponibile su Sky e NOW (in contemporanea con gli Stati Uniti), con un nuovo episodio a settimana.

Daemon e Rhaenyra: lo scioccante cambiamento che House of the Dragon fa rispetto ai libri

Attenzione SPOILER sull’episodio 5 di House of the Dragon 2

Il quinto episodio della seconda stagione di House of the Dragon 2, dal titolo Reggente, vede Daemon Targaryen dichiarare le sue intenzioni di diventare re attuando un grave tradimento nei confronti di Rhaenyra Targaryen. Daemon ha trascorso diversi episodi nelle Terre dei Fiumi, costruendo apparentemente un esercito per sostenere la rivendicazione di sua moglie al Trono di Spade. Tuttavia, la coppia non si era separata nel migliore dei modi e Daemon ha avuto diverse visioni ad Harrenhal che lo hanno spinto ad alcune decisioni drastiche.

All’inizio, sembrava che il tempo trascorso da Daemon ad Harrenhal lo stesse facendo riflettere e pentire per ciò che era accaduto con Rhaenyra, così come quello che era successo con Blood & Cheese, che avevano ucciso Jaehaerys Targaryen su suo ordine. La situazione è completamente cambiata nell’episodio 5 Reggente. Daemon ora ha intenzione di usare l’esercito nelle Terre dei Fiumi, se ne esiste ancora uno, per se stesso, il che stravolge completamente la sua storia del libro.

La decisione di Daemon di voler diventare re rappresenta un cambiamento importante nella storia del libro

Non è quello che accade in Fuoco e Sangue

house of the dragon deamon targaryenNonostante la scelta di Daemon di voler diventare re, e non re consorte, sia un cambiamento importante per il personaggio, non è una trama che deriva da Fuoco e Sangue di George R.R. Martin. Anche se la relazione tra Daemon e Rhaenyra ha i suoi momenti difficili, soprattutto in seguito, e lui ha sempre bramato il potere, i libri non hanno traccia del dramma che in questo momento si è costruito nella serie. Più pertinentemente, Daemon sostiene la rivendicazione di Rhaenyra al Trono di Spade da parte di Harrenhal e la aiuta persino a conquistare Approdo del Re.

È la visione che Daemon ha di sua madre che sembra convincerlo ancora una volta che avrebbe dovuto essere l’erede di Viserys e che il trono spetta a lui. La visione di Alyssa spinge Daemon, già frustrato dal litigio con Rhaenyra, a ricordargli quello che pensava da tempo: che il Trono di Spade avrebbe dovuto essere suo, e che può ancora perseguire quello che secondo lui è suo diritto. Ha il drago più grande dei Neri, sta radunando un esercito, ha un castello enorme, è pronto a fare ciò che Rhaenyra non vuole fare, quindi perché non dovrebbe? Questa sarà la sensazione di Daemon.

Anche Daemon che perde il sostegno dei Signori delle Terre dei Fiumi è un allontanamento dal libro. Lì usa tattiche sgradevoli insieme ai Blackwood per aiutare a spezzare i Bracken e altro ancora, ma non si fa menzione di alcun tipo di ribellione o reazione negativa; anzi, ottiene l’esercito per cui è andato ad Harrenhal. Ancora una volta, fa tutto ciò a sostegno di Rhaenyra.

Cosa accadrà ora a Daemon e Rhaenyra?

La serie può tornare indietro alla loro storia come da libro?

Da questo frangente, è difficile capire come House of the Dragon 2 possa riportare sulla carreggiata la storia di Daemon e Rhaenyra. Tuttavia, presumibilmente ciò deve accadere, perché lui e Caraxes svolgono un ruolo chiave nella presa di Approdo del Re, e deve abbandonare Harrenhal (che viene poi presa da Aemond e Criston Cole). Allo stesso modo, hanno bisogno anche dei Signori delle Terre dei Fiumi dalla loro parte.

Non è al di là delle possibilità che Daemon prenda per primo Approdo del Re, o che sia lui che Rhaenyra arrivino nello stesso momento, ciascuno rivendicando la propria richiesta. Ma qualcuno, sicuramente, dovrà cedere. Nel libro, Daemon lascia Approdo del Re dopo la sua caduta, e c’è una grande spaccatura tra lui e Rhaenyra. Quindi la serie potrebbe semplicemente aver anticipato questa rottura, ma poi si dovrebbe inventare un motivo per cui Daemon lasci volontariamente Approdo del Re senza diventare re, o farsi battere da Rhaenyra, ma ciò potrebbe solo causare ulteriori problemi.

Prendiamo, ad esempio, l’eventuale, fatidica battaglia tra Aemond e Daemon, che avviene sopra l’Occhio di Dio (il lago su cui si affaccia Harrenhal). Daemon è in gran parte separato da Rhaenyra a quel punto, ma è nelle Terre dei Fiumi apparentemente per cacciare Aemond in nome di lei, e va ad affrontarlo. Potrebbe volere la battaglia con suo nipote a prescindere, ma perché farlo – e rischiare la vita – per una regina che non sostiene?

La grazia salvifica per Daemon potrebbe essere che la sua mente è chiaramente influenzata da Alys Rivers. Se riesce a riunirsi con Rhaenyra prima che sia troppo tardi, allora forse c’è una possibilità che riescano a risolvere queste differenze e a conquistare Approdo del Re insieme. Ma se insiste su questa strada, sarà interessante vedere cosa succederà loro.

È un problema simile con le Terre dei Fiumi, che sono cruciali per lo sforzo bellico ma ora sono decisamente anti-Daemon, il che essenzialmente significa anche anti-Rhaenyra. Il principe bisogno in qualche modo di riconquistare il loro sostegno, ma i Lord sono così contrari che è difficile capire quale possa essere la strategia giusta. Potrebbe essere la crescente influenza dei Frey o una mano ferma da parte dei Tully, o forse se le forze dei Lannister (che stanno marciando sulle Terre dei Fiumi) mettessero a dura prova i Lord, ma è necessario che Daemon si riconcili con loro, perché è un aspetto fondamentale nella storia.

Daemon è il cattivo in House Of The Dragon?

È più difficile sostenere che sia uno dei bravi ragazzi

Tutto ciò solleva la questione se Daemon debba essere un cattivo in House of the Dragon. Non solo, ma dal momento che Rhaenyra è la cosa più vicina di fatto a un personaggio principale e protagonista, e ora si oppone direttamente a ciò che lei vuole, allora ci si potrebbe anche chiedere se sia lui il cattivo della sua storia. E la risposta dipende davvero da cosa succederà dopo.

Daemon non è una brava persona, il che è, ovviamente, un eufemismo. House of the Dragon ha fatto di tutto per ricordarlo agli spettatori, spesso con modifiche al libro: è stato responsabile della morte della sua prima moglie, Rhea Royce, nello show, cosa che non accade in Fuoco e Sangue di George R.R. Martin. Ha soffocato Rhaenyra nel finale della prima stagione, un’altra invenzione dello show. Ora vuole diventare re, cosa che non accade nel libro.

Daemon è chiaramente un ladro omicida in entrambi i casi, ma finora la serie lo ha reso sicuramente più cattivo che buono. Con Aegon fuori dall’equazione per un po’ e Alicent vacillante, sembrerebbe che Aemond (e Cole al suo fianco) possa diventare un cattivo ancora più grande, ma non entrerà in conflitto diretto con Rhaenyra. A tal fine, potrebbe benissimo organizzare una resa dei conti tra Daemon e sua moglie, cosa che lo farebbe diventare un antagonista ancora più grande nella sua storia, almeno fino alla stagione 3 di House of the Dragon.

Perché la serie ha cambiato la storia del libro di Daemon

Ci sono un paio di possibili ragioni

Uno dei motivi per cui la seconda stagione di House of the Dragon ha cambiato così tanto la storia di Daemon del libro risiede in ciò che gli accade ad Harrenhal in Fuoco e Sangue, che… non è molto, in realtà. Nel libro si dice molto poco del suo tempo trascorso al castello, e più o meno scompare dalla vista fino a quando non prende Approdo del Re. Ciò ovviamente non può accadere nello show, motivo per cui sono state introdotte cose come le sue visioni che aiutano a spiegare parte della logica dietro questa nuova trama, dal momento che il personaggio aveva bisogno di un arco più drammatico.

Tuttavia, questo non spiega del tutto il motivo per cui la serie lo renderebbe antagonista nei confronti di Rhaenyra. La Regina Nera costruisce le sue relazioni principali, con Alicent e Daemon, in modo conflittuale. Già con Alicent la relazione è stata modificata per aumentare il dramma, e sembra che la serie voglia fare lo stesso con Daemon.

I cambiamenti di libro in House of the Dragon sono spesso più facili rispetto, ad esempio, a Il Trono di Spade, perché Fuoco e Sangue è un libro di Storia con fonti contrastanti, quindi non esiste una verità da cui discostarsi nella maggior parte dei casi, almeno non nei dettagli di quello che è successo. La serie si concentra anche sulle lotte delle donne nella società patriarcale in cui vivono – e su come combattono contro di essa e vi contribuiscono. Il fatto che Daemon voglia diventare re al posto di Rhaenyra si adatta a questo tipo di lettura contemporanea della serie ma causa solo molte altre complicazioni in futuro.

House of the Dragon stagione 2 è disponibile su Sky e NOW (in contemporanea con gli Stati Uniti), con un nuovo episodio a settimana.

Il caso Yara: la recensione della docuserie crime di Netflix

Il caso Yara: la recensione della docuserie crime di Netflix

Il buio, un’angosciante musica in sottofondo e poi il suono di una registrazione che sta per iniziare. Sullo schermo appare un vecchio video un po’ tremolante della piccola Yara, felice e concentrata nel suo luccicante body nero, durante una delle sue esibizioni di ginnastica ritmica. Un filmato tanto caro e nostalgico si chiude catturando la bellezza della giovane in un salto dolce, sinuoso e tenero, impressa così danzante per sempre. È con questa nostalgica scena che inizia il primo episodio de Il Caso Yara: Oltre Ogni Ragionevole Dubbio, la docuserie in cinque parti (di circa 50 min ciascuna) che ripercorre uno dei casi di cronaca nera più oscuri e divisivi degli ultimi anni in Italia.

La serie è sviluppata e diretta da Gianluca Neri (autore di SanPa), scritta da Carlo G. Gabardini, Gianluca Neri ed Elena Grillone, e prodotta da Quarantadue. Disponibile dal 16 luglio su Netflix, Il Caso Yara sarà visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite app su NOW Smart Stick.

La tragica storia di Yara

“La sera del 26 novembre 2010, a Brembate Sopra (Bergamo), Yara Gambirasio esce da casa sua, in via Rampinelli, per andare in palestra, a circa 800 metri di distanza,” racconta il giornalista Vittorio Attanà, che da anni segue il dramma della famiglia Gambirasio. Yara aveva solo 13 anni quando quella sera scomparve nel nulla dopo essersi recata nella palestra vicino casa per i suoi allenamenti. La misteriosa vicenda sconvolse profondamente non solo la comunità bergamasca, ma l’intera Italia. Per settimane e mesi ci si chiese dove fosse Yara, se fosse scappata di sua volontà o fosse stata rapita, quale fosse il motivo del rapimento e se fosse ancora viva. La risposta a quest’ultima domanda arrivò troppo tardi, il 26 febbraio 2011, quando il suo corpo fu ritrovato senza vita in un campo aperto a Chignolo d’Isola.

Il caso Yara: Oltre ogni ragionevole dubbio - Immagine di Netflix
Il caso Yara: Oltre ogni ragionevole dubbio | Immagine di Netflix

La prima pista investigativa dopo la scomparsa di Yara portò l’attenzione delle forze dell’ordine su Mohammed Fikri, un operaio marocchino di 22 anni impiegato nel cantiere edile di Mapello. “Il colpevole perfetto,” spiega Attanà. “Straniero, ha lavorato di notte al cantiere, stava per partire, e ha detto delle frasi che sembravano riferirsi a un’uccisione…”. Così, il 5 dicembre 2010, Fikri fu arrestato a bordo di una nave diretta a Tangeri e indagato per la sparizione della tredicenne. Tuttavia, l’accusa, basata su un’intercettazione telefonica in arabo erroneamente tradotta, presto cadde e iniziò una nuova caccia all’assassino.

Nei mesi successivi al ritrovamento, il proseguimento delle indagini dipese principalmente dalla polizia scientifica: il corpo e gli indumenti di Yara furono attentamente analizzati per settimane. Da queste analisi emersero tracce di microparticelle metalliche, tipiche degli ambienti edilizi, e un DNA maschile sugli slip e sui leggings indossati dalla giovane. A ciò si aggiunse la scoperta di un furgone bianco, ripreso da alcune videocamere, che si aggirava nei pressi della palestra il giorno della scomparsa di Yara. Tutti questi elementi portarono a identificare un “Ignoto 1”, che successivamente si rivelò essere (con non poche incertezze) il muratore 44enne Massimo Bossetti. Quest’ultimo fu arrestato il 16 giugno 2014 con l’accusa di rapimento e omicidio. Tuttavia, ciò che sembrava la conclusione del caso si rivelò essere solo l’inizio di una nuova e complessa rete di indagini e questioni irrisolte.

Oltre ogni ragionevole dubbio

Dopo il film Yara di Marco Tullio Giordana, la docuserie di Gianluca Neri è il secondo prodotto Netflix a riportare l’attenzione su questa drammatica parentesi della giustizia italiana, ancora irrisolta. Attraverso le testimonianze di numerosi giornalisti, avvocati e professionisti che parteciparono alle indagini, nonché tramite ricostruzioni, interviste esclusive, video e audio inediti, Gianluca Neri tenta di ripercorrere cronologicamente il misterioso e controverso caso che culmina con l’ergastolo, tuttora molto discusso, di Massimo Bossetti.

Il caso Yara oltre ogni ragionevole dubbio - In foto Massimo Bossetti
Il caso Yara: Oltre ogni ragionevole dubbio | In foto Massimo Bossetti

Per il suo scrupoloso lavoro di documentazione, Il Caso Yara si annovera tra i progetti italiani di cronaca nera più ambiziosi di sempre. Il lavoro di documentazione della serie iniziò nel 2017, delineando una prima struttura narrativa nel 2021. L’originalità e l’accuratezza della serie non derivano solo dall’approfondito studio di ricerca. Neri, nel tentativo di dipingere un quadro ampio e preciso, affronta con cura anche le accuse di depistaggio e i sospetti sui metodi investigativi, che hanno sollevato (e sollevano) dubbi sulla giustizia italiana. Inoltre, ne Il Caso Yara viene data per la prima volta la parola a Bossetti – che si è sempre professato innocente – e a sua moglie Marita. Il sottotitolo “Oltre ogni ragionevole dubbio” lancia una forte provocazione, dando voce alle inesauribili perplessità legate agli esiti giudiziari del caso, soprattutto alla tormentata domanda: Massimo Bossetti è davvero l’assassino di Yara Gambirasio?

“La scienza è infallibile, ma gli uomini che la praticano non lo sono”

Nonostante una narrazione a tratti confusa e complessa, dovuta soprattutto alla continua oscillazione tra diversi archi temporali, Il Caso Yara trasporta il pubblico in un momento ancora impresso con dolore nella mente degli italiani. Qui, Neri non si limita a ricostruire i fatti, ma si impegna a indagare sui possibili errori commessi durante le indagini e i processi, e su tutti quei dubbi e incongruenze che sono stati marginalizzati ma mai risolti. Inoltre, l’esplorazione del ruolo dei media nel plasmare e influenzare l’opinione pubblica è affrontata in più episodi, con l’intento di analizzare l’intero fenomeno sociale scaturito da questo tragico evento di cronaca nera.

Con una regia efficace e una intensa colonna sonora in sottofondo che contribuisce a creare un’atmosfera di forte angoscia e suspense, Il Caso Yara si propone quindi non solo come un resoconto dettagliato di una delle inchieste più grandi e tragiche del panorama italiano, ma anche come una stimolante discussione che, con occhio attento e critico, invita il pubblico a riflettere sulla complessità, la corruzione e le lacune del sistema giudiziario italiano.

House of the Dragon 2, recensione dell’episodio 5 “Reggente”

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House of the Dragon 2, recensione dell’episodio 5 “Reggente”

Dopo averci fatto assaggiare un briciolo di una battaglia che sappiamo sarà epica, il quinto episodio di House of the DragonReggente” ritira le truppe per deliberare. C’è un nuovo Re reggente che sappiamo farà di tutto per essere consacrato al Trono di Spade e c’è Rhaenyra che non sa più come far valere la sua pretesa. In questo momento i Neri sono nettamente in svantaggio: hanno perso la loro combattente più feroce e il drago più veloce. Sono divisi con Daemon ad Harrenall che, sempre più preda delle sue visioni e del suo ego, fa valere una pretesa diversa quella di sedere lui stesso come re sul Trono di Spade. Dall’altra parte anche i Verdi sono in affanno. La popolazione ha raggiunto livelli di povertà dai quali non si può tornare indietro e giustamente cerca di evadere dalla città.

House of the Dragon 2 episodio 5 Aemond

**Questa recensione contiene spoiler dell’episodio 5 di House of the Dragon 2 “Reggente”**

Anche se Aegon sopravvivesse ci sarebbero questioni più importanti da risolvere, questioni di famiglia. Alicent non controlla più il concilio ristretto perché a volte le più grandi prese di potere non vengono dai nemici, ma dalle persone che sono posizionate molto più vicino. Tutti gli hanno voltato le spalle, anche Sir Criston Cole diventato il nuovo galoppino di Aemond. Alicent, dopo aver scoperto da Rhaenyra che la pretesa di Aegon sul trono era frutto di una profezia, ha cambiato sicuramente atteggiamento. Preferisce un approccio più cauto e quando proprio il nuovo Re reggente, Aemond, decide di chiudere le porte della città e lasciare i sudditi morire di fame, la sua faccia è inorridita. Si capisce dal dialogo fuori campo e dalla telecamera fissa sul volto: quello è il momento in cui Alicent sa che è sola alla corte di Approdo del Re.

Anche se i Neri sembrano sconfitti, per il momento, il quinto episodio di House of the Dragon non fa che infondere loro una nuova luce e consapevolezza. Dopo aver lasciato Daemon in balia di se stesso ad Harrenall Rhaenyra si ricorda il motivo della sua partenza, mette da parte l’orgoglio ma delega qualcuno di andarlo a controllare. Purtroppo, la situazione di Daemon ad Harrenall è sempre più precaria. Tra il non riuscire a ottenere una resa dai Bracken, anche sotto la minaccia di morte per fuoco di drago, e il sognare sua madre Alyssa, scopre che Harrenhall ha solo l’oro sufficiente per mantenere a malapena il fuoco nei camini. Daemon sta agendo da solo e senza controllo per avanzare la pretesa che lo ha consumato fin da bambino: sedere come Re sul Trono di Spade.

House of the Dragon 2 episodio 5 Daemon

I sussurri di Rhaenyra

La futura Regina si trova davanti a un bivio. Il concilio le è ostile perché è donna e allo stesso tempo non vuole farla scendere sul campo di battaglia perché è la legittima erede. E cosa fa un sovrano quando non può regnare e comandare come vuole: delega. Sotto consiglio di Mysarya la giovane Targaryen inizia a delegare alcuni compiti, per lo più sussurri (come li chiamerebbe Varys). Tra il malcontento che serpeggia tra i piccoli abitanti e il cattivo presagio che la testa di Meleys rappresenta – per non parlare della decisione di Aemond di chiudere le porte della città – Rhaenyra potrebbe avere migliaia di persone disposte a combattere in suo nome dalle mura stesse di Approdo del Re.

Il quinto episodio di House of the Dragon Reggente in realtà mostra anche un punto di svolta fondamentale per la storia dei Neri: la presenza di altri due draghi che possono essere usati per la guerra. È proprio Jace, il figlio maggiore, a dare il suggerimento alla madre. Jace in questo episodio dimostra di avere leadership andando anche a trattare un accordo con i Frey alle Torri Gemelle. Ovviamente anche lui deve far valere la sua pretesa e la sua linea dinastica e il suo suggerimento porterà a quello che stiamo ipotizzando: sarà forse il figlio bastardo di Corlys a cavalcare uno dei draghi?

La ragazza del Mare: intervista la regista Joachim Rønning

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La ragazza del Mare: intervista la regista Joachim Rønning

Arriverà su Disney+ il prossimo 19 luglio La Ragazza del Mare, l’incredibile storia vera di Trudy Ederle, la prima donna ad attraversare a nuoto il Canale della Manica. La protagonista è interpretata da Daisy Ridley che per l’occasione si è allenata a nuotare in mare aperto. Questa è la nostra intervista la regista Joachim Rønning (Kon-Tiki).

Il film Disney La Ragazza del Mare (leggi la recensione), la straordinaria storia vera di Trudy Ederle, la prima donna ad aver attraversato a nuoto il canale della Manica, sarà disponibile in streaming su Disney+ dal 19 luglio.

Il film, uscito nelle sale statunitensi e inglesi il 31 maggio 2024, è stato accolto calorosamente dalla critica, così come l’interpretazione di Daisy Ridley. Katie Walsh del LOS ANGELES TIMES ha dichiarato: “Questo entusiasmante biopic sportivo è un ritorno a quelle storie ispirazionali che tanto amiamo che parlano di personaggi ‘underdog’, come ‘Rudy’, con al centro il tema di una donna che sfida la natura e combatte per il girl power”. Tomris Laffly di VARIETY ha scritto: “Daisy Ridley stupisce e fa piangere il pubblico in questo film meravigliosamente classico”.

La Ragazza del Mare dal 19 luglio su Disney+

La Ragazza del Mare vede protagonista Daisy Ridley nel ruolo dell’abile nuotatrice nata da genitori immigrati a New York nel 1905. Grazie al fermo sostegno della sorella maggiore e degli allenatori che l’hanno incoraggiata, superò le avversità e l’ostilità di una società patriarcale per scalare i ranghi della squadra di nuoto olimpica e completare un’impresa sbalorditiva: una nuotata di 21 miglia dalla Francia all’Inghilterra. La Ragazza del Mare, interpretato anche da Tilda Cobham-Hervey, Stephen Graham, Kim Bodnia, Christopher Eccleston e Glenn Fleshler, è diretto da Joachim Rønning, scritto da Jeff Nathanson ed è basato sul libro “Young Woman and the Sea: How Trudy Ederle Conquered the English Channel and Inspired the World” di Glenn Stout. I produttori sono Jerry Bruckheimer, Chad Oman e Jeff Nathanson, mentre John G. Scotti, Daisy Ridley e Joachim Rønning sono i produttori esecutivi.

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