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Bob Iger rivela che la Disney ha accantonato diversi film e contesta la teoria dell’affaticamento del pubblico

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Sul palco della conferenza di Morgan Stanley Technology, Media, and Telecom a San Francisco, Bob Iger CEO di Disney ha parlato di ciò che stava facendo per correggere la rotta dello STUDIOS che è tornato a dirigere. 

Devi uccidere le cose in cui non credi più“, ha detto, “e non è facile perché o hai iniziato, o hai dei costi irrecuperabili, o è una relazione con i tuoi dipendenti o con la comunità creativa.”

Bob Iger non ha dichiarato i titoli di quali progetti sono stati accantonati e ha continuato: “Devi fare quelle scelte difficili. In realtà abbiamo fatto quelle chiamate difficili. Non siamo stati così pubblici a riguardo, ma abbiamo già eliminato alcuni progetti, che semplicemente non ritenevamo fossero abbastanza forti”.

Il dirigente è noto per i suoi forti rapporti con i talenti a Hollywood e ha affermato di aver trascorso del tempo con i registi dando loro “i suoi appunti” e chiedendo loro di guardare i film più volte prima del rilascio per garantire che lo studio mantenga il suo standard di eccellenza.

La scorsa settimana la Disney ha annunciato che Sean Bailey avrebbe lasciato la carica di presidente degli studi cinematografici e sarebbe stato sostituito dall’ex co-presidente della Searchlight Pictures David Greenbaum mentre Bob Iger tentava di rimescolare le carte all’interno del team esecutivo e riavviare lo studio cinematografico.

Dopo che The Marvels ha incassato poco più di 200 milioni di dollari in tutto il mondo lo scorso anno – in calo dell’81% rispetto al botteghino di 1,1 miliardi di dollari dell’originale Captain Marvel del 2019 – e Ant-Man And The Wasp: Quantumania  ha deluso con 476 milioni di dollari in tutto il mondo, Iger ha messo in discussione il concetto secondo la quale “il pubblico sarebbe stanco dei film di supereroi e franchise”.

I buoni film, ha detto, attirano la gente al cinema e ha citato come esempio il candidato all’Oscar Oppenheimer della Universal.

Bob Iger ha sottolineato che non è un caso che i primi 33 film dei Marvel Studios abbiano prodotto quasi 30 miliardi di dollari al botteghino globale. Il programma dei Marvel Studios è stato ridotto e ha detto di sentirsi bene con la squadra. L’unica uscita di supereroi dello studio quest’anno è l’atteso Deadpool & Wolverine, la  cui uscita è prevista per il 26 luglio negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

Il CEO della Disney ha pubblicizzato gli highlights cinematografici di quest’anno, tra cui  Il Regno del pianeta delle scimmie  il 10 maggio negli Stati Uniti, Inside Out 2  il 14 giugno,  Oceania 2  il 27 novembre e Mufasa: Il Re Leone  il 20 dicembre.

Bob Iger ha anche fatto riferimento alla lotta per procura in corso con gli investitori attivisti Nelson Peltz di Trian Partners e Blackwells Capital e ha detto che stava cercando di non lasciarsi distrarre dalla questione. Sto lavorando davvero duramente per non lasciare che questo mi distragga perché quando mi distraggo, tutti quelli che lavorano per me si distraggono e non è una buona cosa“, ha detto.

Gli investitori attivisti sono in lizza per un posto nel consiglio di amministrazione e hanno pubblicato un libro bianco sulla governance aziendale di Disney chiedendo tagli, azioni urgenti sul business della TV lineare e la necessità di unire Disney+ e Hulu.La questione dei posti nel consiglio sarà determinata durante l’assemblea generale annuale della Disney il 3 aprile.

Inexorable: la spiegazione del finale del film

Inexorable: la spiegazione del finale del film

Quante sfumature esistono dell’amore? Se lo chiede anche il regista belga Fabrice du Welz, che con i suoi film ha in particolare esplorato gli aspetti più orrorifici di questo sentimento e di ciò che in suo nome si è capaci di compiere, specialmente quando per determinati individui si manifesta l’impossibilità di possedere del tutto la persona amata. Un tema, quello della follia che corrompe l’amore, che il regista ha affrontato con la cosiddetta Trilogia delle Ardenne, composta dai film Calvaire (2004), Alleluia (2014) e Adorazione (2019). Trilogia che diventa però ora quadrilogia con il suo ultimo lungometraggio Inexorable, realizzato nel 2021.

Ricorrente in questi film è un personaggio di nome Gloria, che in Inexorable diventa l’incarnazione di tutti questi sentimenti e temi che al regista interessa esplorare e il film in sé si dimostra un solido thriller capace di incuriosire, affascinare, sedurre e terrorizzare, fino al suo scioccante finale, presentando anche alcune dinamiche che richiamano al film premiato agli Oscar Parasite. Apprezzato da critica e pubblico ma passato in sordina, grazie ora al suo passaggio televisivo è possibile riscoprire Inexorable ed unirsi al regista nel suo riflettere sulle perversioni dell’amore e dei confini oltre cui non si può più parlare di tale sentimento, essendo sfociati in ben altro.

Per gli appassionati del genere, si tratta dunque di un titolo da non lasciarsi sfuggire, che grazie ai suoi colpi di scena e alla sua atmosfera di tensione offre una visione difficile da dimenticare. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Inexorable. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Inexorable

Protagonista del film è Marcel Bellmer, uno scrittore egocentrico e mendace che, dopo aver pubblicato un romanzo di successo, Inexorable, fatica a trovare l’ispirazione per continuare a scrivere. Per cercare di superare questo fastidioso blocco, l’uomo decide allora di trasferirsi insieme alla moglie e alla figlia in una grande abitazione di famiglia da poco ereditata, che si trova in aperta campagna. Qui, nella pace dell’ambiente naturale, Marcel spera di trovare nuove ispirazioni. Le sue speranze verranno esaudite in modo imprevisto, quando nella sua vita comparirà Gloria, una misteriosa ragazza che sembra celare dei segreti capaci di porre a rischio gli equilibri all’interno della famiglia.

Ad interpretare Marcel vi è l’attore Benoît Poelvoorde, noto per aver recitato in film come Dio esiste e vive a Bruxelles, 7 uomini a mollo e Una famiglia in affitto. Accanto a lui, nel ruolo della moglie Jeanne vi è invece l’attrice Mélanie Doutey, anche lei vista in 7 uomini a mollo ma anche nella serie Le 7 vite di Léa. L’attrice Alba Gaïa Bellugi, invece, ricopre qui il ruolo di Gloria. Classe 1995, Bellugi ha recitato in Quasi amici, nel film italiano La stoffa dei sogni e nella serie Into the Night. Completano il cast l’attrice Janaina Halloy nel ruolo di Lucie, figlia di Marcel e Jeanne, Anaël Snoek in quelli di Paola e Sam Louwyck in quello di Harry Ledoux.

Inexorable spiegazione cast

La spiegazione del finale di Inexorable

Come anticipato, la tranquillità della famiglia Bellmer viene messa a dura prova dopo che la giovane Gloria riesce a farsi assumere presso di loro come addetta alle pulizie della villa. Inizialmente affabile e di buoni modi, Gloria piano piano manifesterà sempre più comportamenti strani, facendo emergere degli evidenti legami passati con Marcel. Cercando di capire cosa lo lega a quella giovane che è convinto di non aver mai visto prima, lo scrittore scoprirà che si tratta di una figlia avuta da una precedente relazione. Tuttavia la cosa si complica in quanto Gloria prova anche una forte attrazione per quello che è dunque suo padre.

Tanta è la sua determinazione che arriverà anche a compiere un gesto incestuoso, scoperto poi dalla moglie di Marcel. A quel punto diventa sempre più evidente un intento distruttivo della giovane nei confronti della famiglia Bellmer. Nel finale, dunque, Marcel e Gloria si uccidono a vicenda e la loro morte appare l’unica e inesorabile soluzione possibile per quel loro rapporto. Così facendo, però, la ragazza di fatto ottiene ciò che desiderava, ovvero distruggere la vita e la reputazione di quel padre amato e odiato ma anche quella di sua moglie Jeanne, vista come un’usurpatrice. Non da ultima, quella della piccola Lucie, la quale come Gloria dovrà crescere con l’assenza di un padre.

Il trailer di Inexorable e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Seven grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 5 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Margherita delle stelle: la storia vera dietro il film

Margherita delle stelle: la storia vera dietro il film

Ispirato liberamente all’autobiografia Nove vite come i gatti. I miei primi novant’anni laici e ribelli, il film Margherita delle stelle (qui la recensione) porta in TV la storia di Margherita Hack, tra le più apprezzate astrofisiche a livello internazionale e incarnazione di una serie di valori e ideali tanto nobili quanto troppo spesso trascurati. A dirigere questo biopic è Giulio Base (già regista di film come Il maledetto e À la recherche), che affida a Cristiana Capotondi il ruolo della Hack, raccontata dalla giovinezza e fino all’età adulta, ripercorrendo le tappe più importanti della sua vita e facendone emergere l’unicità d’animo e di pensiero.

Il film, che attinge da fonti inedite ed esclusive, tra cui la già citata autobiografia Nove vite come i gatti, scritta dalla stessa Hack insieme al giornalista e divulgatore scientifico Federico Taddia, celebra dunque le battaglie portate avanti dall’astrofisica contro il regime fascista, contro il maschilismo degli ambienti accademici, ma anche la sua passione per lo sport, l’amore con il compagno di tutta una vita e il forte legame con i genitori. Nel 2022 ricorreva il centenario dalla nascita di Hack, motivo per cui il film a lei dedicato diventa l’occasione per riscoprire una delle personalità che più hanno conferito prestigio all’Italia.

Coprodotto da Rai Fiction e Minerva Pictures e scritto da Monica Zapelli insieme allo stesso Taddia, Margherita delle stelle si presenta dunque come un coming of age intimo ed emozionante di una donna che è stata, oltre che una grande astrofisica, un vero modello di emancipazione, curiosità e autenticità. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ad alcuni accenni sulla storia vera di Margherita Hack. Infine, si riporterà dove e quando poter vedere il film in TV o in streaming.

Margherita delle stelle trama

La trama e il cast di Margherita delle stelle

Il film racconta gli anni meno noti di Margherita Hack, dall’infanzia agli anni scolastici dove è costretta a scontrarsi con le imposizioni di un mondo maschile e con la diffusione dell’ideologia fascista. Margherita cerca di opporsi però a tutte le forze che le si pongono contro, cercando di crescere mantenendo sempre quella voglia di libertà e autonomia insegnatale dai due amorevoli genitori. L’adolescente diventa poi la giovane donna che si innamora del mondo delle stelle e, a dispetto di tutte le convenzioni e i limiti posti alle aspirazioni femminili, riuscirà ad emergere in un mondo fatto e governato da soli uomini.

Ad interpretare Margherita Hack vi è l’attrice Cristiana Capotondi, nota per film come Notte prima degli esami, Nome di donna e la miniserie Le fate ignoranti. Capotondi interpreta qui la scienziata dai suoi anni giovanili fino a quelli dell’anzianità, sfoggiando per questi ultimi un trucco che le ha permesso di somigliare maggiormente alla vera Hack. Nel ruolo di Aldo de Rosa, amico e poi marito di Margherita, vi è invece l’attore Flavio Parenti, recentemente visto anche in La lunga notte – La caduta del Duce. Cesare Bocci (il celebre Mimi Augello di Il commissario Montalbano e Sandra Ceccarelli interpretano invece Roberto e Maria Luisa Poggesi Hack, genitori di Margherita.

Margherita delle stelle cast

La vera storia dietro Margherita delle stelle

Il film, dunque, si concentra sul racconto dei primi anni di vita di Margherita Hack, durante i quali si formerà come persona e svilupperà le idee che la porteranno poi a diventare la celebrata astrofisica che oggi conosciamo. Hack, che nasce nel 1922, anno della Marcia su Roma, consegue nel 1940 il diploma di maturità classica, laureandosi poi in fisica cinque anni più tardi, nel 1945 con una tesi di astrofisica sulle Cefeidi, realizzata presso l’osservatorio di Arcetri di Firenze. Proprio in quegli anni, però, Hack si trova a scontrarsi con le imposizioni del regime fascista, che mal vedevano la presenza di una donna in ambienti considerati esclusivamente maschili.

Hack dichiererà infatti di essere stata “fascista fino al 1938, fino al giorno in cui entrarono in vigore le leggi razziali“, momento a partire dal quale capì che il nazionalismo professato dal partito intendeva porsi al di sopra di tutto e tutti, cosa che non era disposta ad accettare. Ebbe dunque numerosi scontri negli ambienti accademici, dove dovette in più occasioni dimostrare il doppio dei colleghi uomini per provare di meritarsi il proprio posto in quel contesto. Dopo aver insegnato all’Università di Firenze dal 1948 al 1951, dal 1954 al 1963 passa a lavorare all’Osservatorio astronomico di Merate e ottenendo poi nel 1964 la cattedra di astronomia all’Università di Trieste dove insegnerà fino al 1º novembre 1992

È stata la prima donna italiana a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste dal 1964 al 1987, portandolo a rinomanza internazionale. Oltre al suo lavoro di scienziata, Hack in gioventù praticò con successo la pallacanestro e l’atletica leggera e fu campionessa di salto in alto e in lungo in campionati universitari. Negli anni, si betté poi per i diritti civili, da quelli per gli omosessuali a quello per l’eutanasia e fino a quelli della vita animale. Accanto a lei, per tutto il tempo, c’è stato il marito Aldo de Rosa, sposato il 19 febbraio 1944 e con il quale rimase insieme fino alla fine dei loro giorni.

Il trailer di Margherita delle stelle e quando vedere il film su Rai 1 e in streaming su RaiPlay

Il film è presente nel palinsesto televisivo di martedì 5 maggio alle ore 21:25 sul canale Rai 1. Di conseguenza, sarà poi presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Regé-Jean Page con Michael Fassbender e Cate Blanchett per Steven Soderbergh

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Regé-Jean Page reciterà al fianco di Michael Fassbender e Cate Blanchett nel thriller Focus Feature Black Bag, diretto da Steven Soderbergh. David Koepp ha scritto la sceneggiatura con la produzione di Casey Silver e Greg Jacobs.

I dettagli della trama vengono tenuti nascosti, a parte il fatto che il film viene descritto come un thriller di spionaggio. Il mese scorso, Deadline ha dato la notizia che Focus aveva ottenuto i diritti di Black Bag dopo essere arrivato sul mercato e che il piano sarebbe stato di girare questa primavera.

Dopo il suo ruolo da protagonista nella serie di successo di Netflix Bridgerton, Regé-Jean Page ha registrato un aumento di notorietà e di prestigio legato al suo nome, tanto che in molti si sono litigati la sua attenzione, anche se le sue scelte non hanno rispecchiato, a oggi, questa promessa di grandezza. Oltre a Bridgerton, è apparso di recente in Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri della Paramount e nel film d’azione di Netflix The Grey Man. Attualmente è anche destinato a recitare nel reboot di Paramount di The Saint con Doug Liman che ha recentemente firmato per dirigere.

Il Robot Selvaggio: trailer e il poster del film

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Il Robot Selvaggio: trailer e il poster del film

Dalla DreamWorks Animation arriva Il Robot Selvaggio, il nuovo adattamento di una straordinaria opera letteraria, l’amato e pluripremiato bestseller del New York Times n. 1 di Peter Brown, Il Robot Selvatico.

L’epica avventura segue il viaggio di un robot – l’unità ROZZUM 7134, abbreviato “Roz” – che dopo un naufragio si ritrova su un’isola disabitata dove dovrà imparare ad adattarsi all’ostile ambiente circostante, costruendo gradualmente relazioni con gli altri animali dell’isola e adottando un’ochetta orfana.

Il Robot Selvaggio, il poster

Il Robot Selvaggio ha per protagonisti la vincitrice del premio Oscar® Lupita Nyong’o (Noi, Black Panther) nel ruolo del robot Roz; il candidato agli Emmy e al Golden Globe Pedro Pascal (The Last of Us, The Mandalorian) nel ruolo della volpe Fink; la vincitrice dell’Emmy Catherine O’Hara (Schitt’s Creek, Campioni di razza) nel ruolo dell’opossum Pinktail; il candidato al premio Oscar® Bill Nighy (Living, Love Actually – L’amore davvero) nel ruolo dell’oca Longneck; Kit Connor (Heartstopper, Rocketman) nel ruolo dell’oca Brightbill e la candidata al premio Oscar® Stephanie Hsu (Everything Everywhere All at Once, The Fall Guy in uscita quest’estate) nel ruolo di Vontra, un robot che si unirà a Roz sull’isola.

Il film si avvale anche delle voci di Mark Hamill, icona della cultura pop e vincitore dell’Emmy Award (Star Wars, Il ragazzo e l’airone), di Matt Berry (What We Do in the Shadows, SpongeBob – Il Film) e di Ving Rhames (Mission: Impossible, Pulp Fiction), vincitore di un Golden Globe e candidato agli Emmy.

Una storia emozionante sulla scoperta di sé stessi, un’emozionante analisi sul legame tra tecnologia e natura, una commovente esplorazione di cosa significhi essere vivi e connessi a tutti gli esseri viventi.

Il Robot Selvaggio è scritto e diretto dal pluricandidato all’Oscar® Chris Sanders – sceneggiatore e regista di Dragon Trainer, I Croods e Lilo & Stitch di Disney Animation Studios – ed è prodotto da Jeff Hermann (Baby Boss 2 – Affari di famiglia della DreamWorks Animation; co-produttore del franchise Kung Fu Panda).

Il robot selvatico di Peter Brown, romanzo illustrato per ragazzi pubblicato per la prima volta nel 2016, è diventato un fenomeno, balzando al primo posto della classifica dei bestseller del New York Times. Il libro ha poi ispirato una trilogia che ora comprende La fuga del robot selvatico e The Wild Robot Protects. Il lavoro di Brown sulla serie Il robot selvatico e sugli altri suoi bestseller gli è valso un Caldecott Honor, un Horn Book Award, due E.B. White Awards, due E.B. White Honors, un Children’s Choice Award come illustratore dell’anno, due Irma Black Honors, un Golden Kite Award e un New York Times Best Illustrated Book Award.

Adèle Exarchopoulos: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Adèle Exarchopoulos: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Da quando nel 2013 è stata protagonista di La vita di Adele, l’attrice francese Adèle Exarchopoulos è divenuta sempre di più una delle nuove stelle della recitazione francese. Già in quell’intenso film lasciava trasparire tutta la sua capacità di mettersi al servizio di un personaggi complesso, tormentato ed emotivamente intenso, conferendogli una naturalezza disarmante. Nel tempo l’attrice ha riproposto queste sue qualità, maturando come interprete e guadagnando continuamente consensi.

Adèle Exarchopoulos: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. L’attrice intraprende la propria carriera nel mondo del cinema recitando in film come Boxes (2006), I ragazzi di Timpelbach (2008) e Vento di primavera (2010). È poi con il film La vita di Adele (2013) che si consacra a livello internazionale e in seguito a quel titolo reciterà in Il tuo ultimo sguardo (2016), di Sean Penn, Quattro vite (2016), Le Fidèle – Una vita al massimo (2017), Nureyev – The White Crow (2018), Sybil – Labirinti di donna (2019), Mandibules – Due uomini e una mosca (2020), Generazione Low Cost (2021), Passages (2023), Le ladre (2023), The Animal Kingdom (2023) e Je voirai toujours vos visages (2023).

2. Ha preso parte anche a prodotti televisivi. Oltre a recitare per il cinema, Exarchopoulos si è concessa anche qualche incursione nella televisione. Agli inizi della sua carriera, nel 2006, ha infatti recitato in un episodio della serie R.I.S. Police Scientifique, mentre nel 2020 è stata tra le protagoniste delle serie Le Flamme e Le Flambeau, les aventuriers de Chupacabra. Nel 2023 è stata tra i concorrenti della terza stagione della versione francese di LOL: Chi ride è fuori!, venendo però eliminata per terza.

Adèle Exarchopoulos in La vita di Adele

3. È spesso stata un tutt’uno con il personaggio. Buona parte delle riprese dedicate ad Adèle Exarchopoulos che sono state utilizzate in La vita di Adele sono in realtà dell’attrice quando non era nel suo personaggio. La telecamera la riprendeva infatti anche in momenti di pausa, mentre mangiava e persino quando dormiva sul treno mentre si recavano sul set. D’altronde, la stessa attrice ha raccontato che uno dei motivi per cui ha ottenuto il ruolo in seguito al provino è per il modo in cui mangia e che dunque c’è molto di lei nel personaggio. Il nome del suo personaggio è stato anche cambiato da Clementine (come è nella grafic novel da cui è tratto il film) ad Adèle.

Adele Exarchopoulos La vita di Adele

4. Ha stretto un ottimo legame con la sua co-protagonista. Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux hanno dichiarato di aver riso e scherzato molto durante le riprese delle scene di sesso, cosa che le ha aiutate a sciogliersi e a sentirsi più a proprio agio l’una con l’altra. Le due hanno così sviluppato un ottimo legame, che ha però portato anche all’emergere di alcune voci secondo cui tra loro ci fosse una relazione. Sia Léa Seydoux che Adèle Exarchopoulos hanno però poi dichiarato che la relazione dei loro personaggi non ha un corrispettivo nella realtà, ma che si considerano molto amiche.

5. Si è espressa a favore delle scene di sesso. Come noto, le scene di sesso in La vita di Adele hanno generato diverse polemiche e la stessa Seydoux le ha giudicate eccessive. Exarchopoulos, però, non è di questo parere. “Tutti facciamo sesso, è come una droga, tutti lo amano. Dovevamo mostrare come fare l’amore con qualcuno sia viscerale. Dovevamo trasmettere quanto di te stesso metto in quest’atto. Così abbiamo scelto di mostrare a tutti l’emozione che si cela dietro la scoperta della propria sessualità. Siamo adulti, quindi andiamo. È finzione, è cinema. Non capisco il problema”, ha affermato l’attrice.

Adèle Exarchopoulos in Le ladre

6. Si è esercitata per una scena in particolare. Nel film del 2023 Le ladre, disponibile su Netflix, Exarchopoulos interpreta Alex, la socia di una criminale decisa a ritirarsi da quel mestiere, non prima però di aver compiuto un ultimo colpo. Per questo film, l’attrice si è dovuta prepare fisicamente ad una serie di sequenze complesse, tra cui una scena di lotta sulle note della musica classica di Strauss, scena che è anche un chiaro riferimento a quella della lotta nel casinò abbandonato nel film Arancia meccanica.

Adèle Exarchopoulos in Passages

7. Ha accettato di recitare nel film senza neanche aver letto la sceneggiatura. Nel 2023 l’attrice ricopre il ruolo di Agathe, che si ritrova coinvolta in un triangolo amoroso nel film Passages, diretto da Ira Sachs. Nel corso di un’intervista ha raccontato di aver accettato la parte senza neanche il bisogno di leggere prima la sceneggiatura. Ha infatti incontrato il regista per un caffè e in seguito alla sua sola spiegazione del progetto l’attrice si è detta così affascinata e coinvolta dalle parole di Sachs da aver subito dato la propria disponibilità a recitare nel film.

Adele Exarchopoulos Passages

Adèle Exarchopoulos è su Instagram

8. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da ben 2 milioni di persone e dove attualmente si possono ritrovare oltre 400 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice e da modella, inerenti il dietro le quinte di tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Adèle Exarchopoulos e la sua vita privata: Doums e il figlio

9. Ha avuto un figlio da un noto rapper. L’attrice ha avuto una relazione a partire dal 2016 con il rapper francese Mamadou Coulibaly, noto come Doums, membro del gruppo collettivo hip hop francese L’entourage. I due hanno poi avuto un figlio, nato nel 2017, ma in quello stesso anno si sono anche separati. In precedenza, dal 2012 al 2015 ha avuto invece una relazione con l’attore Jérémie Laheurte, conosciuto sul set di La vita di Adele. Ad oggi non è noto se l’attrice sia single o meno.

Adèle Exarchopoulos: età, altezza e origini dell’attrice

10. Adèle Exarchopoulos è nata a Parigi il 22 novembre del 1993. L’attrice è alta complessivamente 1,73 metri. È iglia di Didier Exarchopoulos, un insegnante di chitarra di origine greca da parte di padre, e di Marina Niquet, un’infermiera. Ha due fratelli minori, Baptiste ed Émile.

Fonti: IMDb, Instagram

Margherita delle stelle: recensione del film sull’astronoma Hack

Margherita delle stelle: recensione del film sull’astronoma Hack

Margherita Hack ci ha lasciati il 29 giugno 2013, ma il 12 giugno 2022 ricorrevano i cento anni dalla sua nascita, e in occasione di quella ricorrenza nasce il film Margherita delle stelle, affidato dalla Rai a Giulio Base – e a una “squadra molto importante”, come la definisce Maria Pia Ammirati direttrice di Rai Fiction – e dal 5 marzo disponibile in prima serata su Rai 1 e su RaiPlay.

A riportare in vita la grande astrofisica italiana c’è Cristiana Capotondi, da poco apparsa sul grande schermo con Alessandro Siani e nel televisivo Le fate ignoranti, che qui troviamo accompagnata da Cesare Bocci, Sandra Ceccarelli e Flavio Parenti in alcuni ruoli chiave di questo “ritratto intimo” e personale di colei che ancora oggi dovrebbe essere un modello per tutti, di emancipazione, coraggio, libertà di pensiero e impegno civile. Come dimostrano le sue parole, oggi più che mai valide e attuali: “Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra“.

Margherita delle stelle, la trama

Come si vede sin dalle prime scene del film, nelle quali ci viene presentata la piccola Margherita (interpretata da Sveva Zalli), autonoma e curiosa sin da bambina e sostenuta da due genitori straordinariamente anticonformisti (Bocci e Ceccarelli) che le insegnano la libertà di scegliere e di opporsi a certi dogmi dalla società, primi fra tutti quelli dell’oppressiva ideologia fascista. Vegetariana, amante dello studio e della natura, Margherita cresce fuori dagli schemi, diversa, per modo di vestire e di pensare, da tutte le sue coetanee, anche quando, liceale, alza la voce contro l’espulsione di una insegnante ebrea dal proprio istituto, rischiando di subire la stessa sorte. Ma sono anche gli anni della scoperta dello sport agonistico, altra sua grande passione, della scoperta delle stelle e del ritorno del piccolo Aldo (Parenti), ormai cresciuto e con il quale nasce un legame che li unirà – anche in matrimonio – fino alla morte. E che la accompagnerà nelle successive tappe della sua vita, sempre affrontate con coraggio e indipendenza, che l’hanno portata a emergere in un mondo fatto e governato da soli uomini, grazie alle sue forza di volontà e competenza, che da fenomenale ricercatrice l’hanno fatta arrivare al centro Astronomico di Merate, dominato da dinamiche baronali e maschiliste, e diventare la prima donna a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste.

Margherita Hack, stella polare

Già protagonista di documentari e imperdibili interviste (disponibili su RaiPlay, oltre che su YouTube), Margherita Hack continua a essere un raro esempio di libertà e onestà intellettuale, oltre che di tenacia. Caratteristiche che insieme allo studio indefesso e a una incrollabile forza di volontà l’hanno resa la donna corretta, indipendente e geniale che non poteva che meritare un ulteriore approfondimento. Che in questo caso si ispira – “liberamente” al libro “Nove vite come i gatti” scritto dalla stessa Hack con Federico Taddia, dal quale Monica Zapelli ha tratto la sceneggiatura di quello che si configura come vero e proprio romanzo di formazione, un coming of age che sceglie di raccontare Margherita più che la Professoressa Hack, non a caso partendo dalla sua infanzia e adolescenza.

Margherita delle stelle recensione serieUna missione, in un certo senso, dalla valenza educativa più auspicata che dichiarata, ma che della unicità del singolarissimo personaggio fa il suo principale punto di forza. Una chiave perfetta per raccontare la possibilità di non piegarsi alle barbarità – passate e presenti – della nostra società, senza abbandonarsi alla pigrizia (non solo mentale) o cedere al sopruso, che vive della simpatia e delle conquiste della protagonista, encomiabilmente interpretata da una Cristiana Capotondi resa dal trucco quasi più credibile come Margherita adolescente che con il doppio mento e i capelli grigi. Elementi che sicuramente hanno pesato sul ritorno di Giulio Base alla produzione televisiva dopo più di dieci anni e dopo l’ultimo À la recherche presentato alla Festa del Cinema di Roma, ma che non possono non averlo condizionato – e in definitiva frenato – nella sua intenzione di realizzare un “racconto poco ortodosso, poco lineare, poco scontato” e capace di emozionare.

Margherita delle stelle, da vedere

Compito non semplice, d’altronde, dovendo selezionare ampiamente tra i tanti momenti fondanti di una vita come quella della Hack e gli episodi più rappresentativi e coerenti con la storia di empowerment femminile, ma non priva di leggerezza, che si puntava a costruire. Nella quale sono sorprese positive gli inserimenti di materiale di repertorio e foto d’epoca, ma che procede spesso per tappe fin troppo sintetiche e affrettate. Che nulla tolgono al valore di testimonianza e dell’operazione in generale, ma che non riescono a far dimenticare l’origine celebrativa della stessa e a toccare le corde sperate.

Kevin Spacey sarà “il Diavolo” nel nuovo film di Massimo Paolucci

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Kevin Spacey apparirà nei panni di un personaggio chiamato “Il Diavolo” nel thriller psicologico di Massimo Paolucci, The Contract, di cui si sono appena concluse le riprese principali a Roma. Il film in lingua inglese, descritto come avente una trama simile a Angel Heart di Alan Parker e L’avvocato del diavolo di Taylor Hackford, vede nel cast anche Eric Roberts e Vincent Spano. Kevin Spacey è arrivato a Roma lo scorso dicembre per girare il film.

La carriera della star di House of Cards è implosa a causa delle accuse di cattiva condotta sessuale nel 2017, ma da allora è stato ritenuto non responsabile in una causa intentata nell’ottobre 2022 dall’attore di Star Trek: Discovery Anthony Rapp ed è stato dichiarato non colpevole in un processo per aggressione nel luglio 2023 nel Regno Unito. Presto tornerà sugli schermi cinematografici statunitensi con il thriller indipendente Peter Five Eight, interpretato anche da Rebecca de Mornay, che uscirà negli Stati Uniti in versione limitata il 22 marzo. Il film segna il primo ruolo da protagonista di Spacey da quando è stato prosciolto dal processo di Londra.

In The Contract, Spacey interpreta un personaggio chiamato “Il Diavolo”, che secondo la dichiarazione è in qualche modo simile al ruolo di Al Pacino in L’avvocato del diavolo, in cui interpreta Satana che assume le sembianze di un avvocato umano, e a quello di Robert De Niro in Angel Heart, un uomo d’affari satanico che assume uno squallido detective privato per scendere all’inferno. I produttori Massimiliano Caroletti e Sandro Lazzarini hanno detto di aver “corteggiato” Spacey per otto mesi per convincerlo a interpretare il ruolo.

Senza Prove: trailer italiano del film di Béatrice Pollet

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Senza Prove: trailer italiano del film di Béatrice Pollet

Ecco il trailer di Senza Prove, il film di Béatrice Pollet con Maud Wyler e Géraldine Nakache in anteprima a C-MOVIE FILM FESTIVAL. Senza Prove arriverà al cinema in Italia dal 21 marzo distribuito da Kitchenfilm.

Senza Prove, la trama

Claire e Sophie hanno studiato insieme e sono entrambe avvocate. Claire è felicemente sposata con Thomas e hanno due figlie. Ma la loro vita viene sconvolta, quando la polizia trova vicino alla loro casa, un neonato che si ritiene sia di Claire. Sophie costruisce la sua difesa, anche se Claire sostiene di non aver né visto né sentito che era di nuovo incinta, ma come può non essersene accorta? L’essenza della maternità diventa presto Il fulcro del caso.

Senza Prove, il manifesto

Sugar: trailer della nuova dramedy prodotta e interpretata da Colin Farrell

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Oggi Apple TV+ ha svelato il trailer di Sugar, la nuova dramedy con protagonista Colin Farrell che farà il suo debutto il 5 aprile con i primi due episodi degli otto totali, seguiti da un nuovo episodio ogni venerdì.

Interpretata e prodotta da Colin Farrell, Sugar è una rivisitazione contemporanea e unica di uno dei generi più popolari e significativi della storia della letteratura, del cinema e della televisione: il giallo con protagonista un detective privato. Il candidato al premio Oscar Colin Farrell interpreta John Sugar, un investigatore privato americano alle prese con la misteriosa scomparsa di Olivia Siegel, l’amata nipote del leggendario produttore di Hollywood Jonathan Siegel. Mentre Sugar cerca di determinare cosa sia successo a Olivia, porterà alla luce anche i segreti della famiglia Siegel, alcuni molto recenti, altri sepolti da tempo.

La serie è interpretata anche da Kirby (“Sandman”), Amy Ryan (“The Wire”), James Cromwell (“Succession”), Anna Gunn (“Breaking Bad”), Dennis Boutsikaris (“Better Call Saul”), Nate Corddry (“Mindhunter”), Sydney Chandler (“Don’t Worry Darling”) e Alex Hernandez (“Invasion”).

Sugar è creata da Mark Protosevich, che è anche produttore esecutivo. Audrey Chon e Simon Kinberg producono esecutivamente per la Genre Films, che ha firmato la sua seconda serie con Apple TV+ nell’ambito dell’accordo complessivo con lo stesso Kinberg, dopo “Invasion“. Anche Sam Catlin, Scott Greenberg e Chip Vucelich sono produttori esecutivi. La serie è diretta da Fernando Meirelles (“City of God”, “I due Papi”), che è anche produttore esecutivo, e Adam Arkin (“The Offer”), che è anche produttore co-esecutivo.

Stellan Skarsgård si è divertito sul set di Thor: “Non è un crimine fare cose non intellettuali”

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Mentre lo vediamo nei panni disgustosi del Barone Vladimir Harkonnen in Dune: Parte Due, Stellan Skarsgård è una sorta di veterano del MCU in cui interpreta l’intelligente e bonario dottor Erik Selvig, Lo abbiamo visto in Thor, The Avengers, Thor: The Dark World, Avengers: Age of Ultron e Thor: Love and Thunder. Nel film del 2011 che introduceva il Dio del Tuono, la maggior parte delle scene di Skarsgård erano con Natalie Portman e Kat Dennings.

In una nuova intervista, Stellan Skarsgård ha condiviso quanto sia stata per lui un’esperienza divertente e ha ammesso che il tempo trascorso con le sue co-protagoniste è stata una sorta di esperienza di apprendimento per lui.

“Il film è stato divertente. Vivevamo a Santa Fe, dove hanno più Birkenstock e code di cavallo grigie che in qualsiasi altro posto negli Stati Uniti. No, non ero eccitato. Ero, ‘Che ca**o?’ Non sapevo molto di Thor, o conoscevo il vero Thor, ma non sapevo molto dei fumetti. Quindi il fatto era che Kenneth Branagh lo stava dirigendo, e lui è bravo. Ho detto ‘OK, lo farò’ ma il fatto è che, quando firmi per uno di questi, firmi per quattro, quindi mi sono sentito come se avessi venduto l’anima al diavolo, ma non l’ho fatto, perché soprattutto per il primo mi sono divertito molto.”

“Eravamo io, Kat Dennings e Natalie Portman, il trio. Eravamo costantemente insieme in tutte le scene, mi divertivo tantissimo e imparavo tantissimo sulle ragazze perché la maggior parte del tempo eravamo bloccati in macchina, e stavamo aspettando, e ho semplicemente ascoltato quelle due ragazze parlare di uomini. Sì, voglio dire, non pensavo che fosse così impari.”

“Perché ho continuato a lavorare con la Marvel dopo? Avevo un contratto ed era divertente fare quelle piccole cose. Non devi essere troppo pretenzioso riguardo a quello che fai. Non è un crimine fare cose non intellettuali.”

Per quanto sia divertente pensare a Skarsgård che fa il terzo incomodo nelle conversazioni tra Portman e Dennings, è piacevole sentire un attore parlare in modo così positivo della sua esperienza cinematografica sui supereroi, il tutto difendendo il genere da coloro che lo guardano dall’alto in basso.

Non sappiamo se e quando Stellan Skarsgård potrebbe tornare nel MCU come Selvig, soprattutto perché un altro film di Thor deve ancora essere confermato.

Chris Evans sui film tratti dai fumetti: “Se fosse facile, ce ne sarebbero molti di più belli”

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Anche se ha appeso il suo scudo al chiodo, Chris Evans resta un fedelissimo dei cinecomics che non perde occasione di difendere e elogiare. I film sui supereroi non hanno avuto un periodo facile negli ultimi due anni, poiché sia il pubblico che la critica sembrano sentirsi sempre più stanchi di questo tipo di storie, con la recente produzione di Marvel Studios e Warner Bros./DC.

Oggi è diventato quasi di moda girare film basati sui fumetti, con registi di tutto rispetto come Martin Scorsese, Francis Ford Coppola e Quentin Tarantino che delineano i loro problemi con quella che quest’ultimo ha descritto come la “Marvelizzazione di Hollywood” in una recente intervista.

Alcuni sarebbero d’accordo con le loro valutazioni, e la maggior parte probabilmente ammetterebbe che almeno sollevano alcuni punti validi, ma con così tanta negatività diretta ai cinecomics, può essere facile dimenticare che il genere ha prodotto del cinema di buon livello per un tempo abbastanza lungo.

All’ex Capitan America del MCU, Chris Evans, è stato chiesto il suo punto di vista sull’attuale situazione dei film di supereroi e l’attore ha dichiarato: “Se fosse facile, ce ne sarebbero molti di più belli, senza cercare di gettare ombra. [Alcuni] sono film oggettivamente fenomenali”.

Chris Evans svela qual è il suo film Marvel preferito

L’ultimo film che poteva essere definito tale, in questo genere, è forse Avengers: Endgame del 2019. Riusciranno Deadpool e Wolverine a cambiare le cose?

Per quanto riguarda Chris Evans e il suo potenziale ritorno nel MCU nei panni di Steve Rogers, persistono voci secondo cui avrà un ruolo in Avengers: Secret Wars, ma se i recenti commenti dell’attore sono indicativi, non ha fretta di riprendere lo scudo. “In definitiva, spero davvero di recitare un po’ meno nella mia vita”, ha detto in un’intervista del 2023. “Ho molti altri interessi. Guarda, non ho assolutamente scalato nessuna montagna in questo campo. Non ho Oscar e non sono in alcun modo confuso con altri nomi che sono in cima alla montagna. Ma mi ritengo anche molto soddisfatto”. Ha spiegato, alludendo a una pausa dalla recitazione o semplicemente all’approfondimento di altri suoi interessi, come la regia.

Spaceman: la spiegazione del finale del film Netflix

Spaceman: la spiegazione del finale del film Netflix

Dopo essere stato presentato al Festival internazionale del cinema di Berlino nel febbraio 2024, il film Spaceman (qui la recensione) ha ora fatto il suo debutto sulla piattaforma Netflix, dove è subito divenuto uno dei titoli più visti del momento. Diretto da Johan Renck a partire da una sceneggiatura scritta da Colby Day basata sul romanzo Spaceman of Bohemia, scritto dal ceco Jaroslav Kalfar, il film non è in realtà quello che qualcuno si aspettava e sono infatti molti gli utenti ad aver lamentato di essersi sentiti ingannati. Pensando di trovarsi davanti ad un adrenalinico film di fantascienza, si sono invece ritrovati con un film ambientato sì nello spazio ma profondamente incentrato sull’interiorità del protagonista e le sue riflessioni sul proprio rapporto con la moglie.

Non c’è dunque una particolare missione da compiere o comunque questa non è mai il principale interesse del film, rivolto invece verso una dimensione più intimistica e romantica. Chiarito questo aspetto, Spaceman è dunque un film che utilizza la propria ambientazione per rappresentare ulteriormente l’isolamento del protagonista, ma anche per concretizzare quel senso del tempo e della vita che egli va ricercando nel corso della storia. Come noto, però, a causa delle reazioni contrastanti delle proiezioni di prova, il film è rimasto in post-produzione per quasi 3 anni. Durante questi alcuni aspetti sono stati cambiati e gli effetti speciali migliorati, ma di base gli intenti emotivi del film sono rimasti inalterati.

Se dunque si sono apprezzati film come Moon, il film di con Sam Rockwell, Arrival, diretto da Denis Villeneuve, o Ad Astra, con Brad Pitt, Spaceman è un film adatto da vedere, che offre l’immensità dell’universo a fare da contorno a riflessioni ed emozioni umane a partire dalle quale si muove un’indagine sul valore dei rapporti e il loro posto nella vita di tutti noi. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Spaceman. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale.

Spaceman Adam Sandler
© 2023 Netflix, Inc. Courtesy of Netflix

La trama e il cast di Spaceman

Protagonista del film è Jakub Procházka, grande appassionato di scienze fin dalla tenera età il quale vede concretizzarsi il suo sogno di andare nello spazio. La sua missione solitaria, che lo porterà nei pressi di Venere, durerà otto mesi e lo vedrà impegnato nella ricerca di un’antica e misteriosa polvere intergalattica. Il prezzo da pagare però, è quello di vedere andare in frantumi la sua vita sulla Terra. Sua moglie Lenka, infatti, non è più disposta a vedersi trascurata per colpa delle grandi ambizioni del marito. Mentre è da solo nel silenzio dello spazio, Jakub cercherà allora di portare a termine il suo lavoro mentre inevitabilmente riflette sul suo rapporto con la moglie. Ad aiutarlo in ciò, arriverà un ragno alieno gigante, il quale gli permetterà di ripercorrere tutta la sua vita.

Ad interpretare Jakub vi è qui l’attore Adam Sandler, che torna dunque ad un ruolo drammatico – o comunque non propriamente comico – dopo quelli per i film Ubriaco d’amore, Reign Over Me, The Meyerowitz Stories e Diamanti grezzi. Nel film è presente anche sua figlia, Sunny Sandler, nel ruolo della ragazza che gli chiede se egli sia l’uomo più solo del mondo. Nel ruolo della moglie Lenka vi è invece Carey Mulligan, la quale era incinta di 8 mesi nella vita reale, tra l’inizio e la metà del 2023, quando ha girato le scene aggiuntive del film con Lena Olin nel ruolo di sua madre. Isabella Rossellini interpreta la commissaria Tuma, mentre la voce di Hanuš in lingua originale è quella di Paul Dano.

La spiegazione del finale di Spaceman

Il finale del nuovo film d’avventura fantascientifico di Netflix Spaceman è piuttosto ambiguo, soprattutto per quanto riguarda il destino del protagonista Jakub. Quando l’astronauta arriva finalmente alla Nube di Chopra, dove si prepara a raccogliere campioni delle misteriose particelle cosmiche rosa e viola. Qui, però, Jakub sembra sperimentare tutto il suo passato in una volta sola. Riflette allora sulla notte in cui ha incontrato Lenka e comincia a capire che erano destinati a incontrarsi, nonostante l’improbabilità che ciò accadesse. Jakub ritrova così l’amore per la sua innamorata, mentre Hanuš dice che il suo viaggio “inizia e finisce qui”, venendo poi consumato da dei piccoli acari noti come Gompeds, che lo portano infine a dissolversi in polvere spaziale.

In quanto Jakub, egli non torna sulla Terra alla fine del film, ma lo si vede recuperato dagli astronauti di un’astronave coreana dopo aver attraversato la Nube di Chropra. Jakub è in grado di chiamare Lenka dalla navicella coreana, dove sembra essere al sicuro e finalmente diretto a casa. Nella scena finale, Jakub chiede dunque a Lenka se lo bacerebbe di nuovo. Dopo aver sperimentato la Nuvola di Chopra e aver fatto ritorno a “L’inizio”, egli chiede dunque una seconda possibilità che li riporti all’inizio. La donna, ricordando l’origine della loro relazione, offre una risposta positiva, che lascia dunque pensare che quando Jakub tornerà a casa, avrà ancora lei come moglie e inizieranno un nuovo percorso.

Spaceman Carey Mulligan Adam Sandler
Carey Mulligan è Lenka e Adam Sandler è Jakub in Spaceman. Cr. Courtesy of Netflix © 2023.

Questa richiesta di un bacio rimanda alla breve scena onirica in cui Jakub, vestito con una tuta spaziale, incontra Lenka vestita da principessa nella foresta. L’astronauta, infatti, aveva spiegato per lui Lenka sia una ninfa delle acque che ha il potere di uccidere gli uomini mortali con un bacio. Proprio chiedendole quest’ultimo, Jakub sembra dunque voler far simbolicamente morire la sua carriera di astronauta, disposto dunque a rinunciare alla vita dei suoi sogni nello spazio per concentrarsi completamente sulla donna amata e sul loro rapporto, senza che nulla più possa ostacolarli.

Il finale di Spaceman offre dunque la conclusione del percorso evolutivo di Jakub, che da astronauta totalmente concentrato sulla propria carriera arriva ad riconoscere l’amore quale vero valore da perseguire. Arriva a questa consapevolezza anche grazie al rapporto e alla saggezza di Hanuš, il quale non viene svelato se sia una creatura realmente esistente o semplicemente il frutto dell’immaginazione del solitario Jakub. Non vengono offerti dettagli neanche sulla Nube di Chopra, la quale rappresenterebbe però l’inizio e la fine dell’universo. Un inizio e una fine che dunque permettono a Jakub di vivere l’esperienza del suo amore per Lenka nella sua totalità, mischiando passato, presente e futuro e portandolo a scegliere lei.

Il trailer di Spaceman e come vedere il film in streaming su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Spaceman unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente presente nella Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Ricomincio da Taaac: al via le riprese del secondo film de “Il Milanese Imbruttito”

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Al via a Milano le riprese di “Ricomincio da Taaac, secondo film de “Il Milanese Imbruttito”, a 3 anni dal grande successo di “Mollo tutto e apro un chiringuito”.

L’atteso sequel vede protagonista ancora l’apprezzato Germano Lanzoni nei panni dell’iconico “Signor Imbruttito”, milanese purosangue ormai entrato nell’immaginario collettivo non solo lombardo ma di tutta Italia, sopravvissuto alla poco fortunata avventura in Sardegna del primo capitolo. Ad affiancarlo, tutti i personaggi del mondo Imbruttito, come il Giargiana, la Wife, il Nano, l’Imbruttita.

Ricomincio da Taaac, previsto nelle sale nel prossimo autunno, vede nel cast, tra gli altri, Brenda Lodigiani, Paolo Calabresi, Claudio Bisio, Laura Locatelli, Leonardo Uslengo, Valerio Airò, Renato Avallone e tra le new entry Raul Cremona, Francesco MandelliMaurizio Bousso e Martina Bonan, è ancora diretto da Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi ed è prodotto da Giovanni Cova per QMI, Ramaya Productions e Medusa Film in collaborazione con Prime Video.

Il set, che si concluderà a fine marzo, questa volta si svolgerà interamente nel territorio lombardo, toccando diversi luoghi della città di Milano, in particolare il quartiere Portanuova, cuore pulsante e rappresentativo del capoluogo lombardo, che si presenta come una vivace e dinamica espressione di POP Culture, con l’obiettivo di diventare una vera e propria piazza di intrattenimento per il pubblico, oltre che simbolo di una grande riqualificazione architettonica urbana di carattere culturale, sociale e ambientale. Grazie a una partnership con COIMA, gruppo specializzato nell’investimento, sviluppo e gestione di patrimoni immobiliari italiani per conto di investitori istituzionali, faranno da cornice alle riprese le suggestive e iconiche location piazza Gae Aulenti, Biblioteca degli Alberi (BAM) e Bosco Verticale.

Previste inoltre riprese anche sui Navigli e presso l’Abbazia di Chiaravalle, oltre a un excursus a Bellagio sul lago di Como.

Social brand di proprietà di Shewants e creato da Marco De Crescenzio, Federico Marisio e Tommaso Pozza, “Il Milanese Imbruttito” dal web è diventato in pochi anni un fenomeno culturale e sociale che oggi conta 2 milioni di follower su Facebook, più di 770mila su Instagram, più di 500mila sul canale ufficiale YouTube e più di 220mila su TikTok. La prima trasposizione cinematografica, “Mollo tutto e apro un chiringuito”, uscito nel 2021, ha esordito subito sul podio del box office, risultando tra i maggiori incassi italiani nel periodo pandemico.

Ricomincio da Taaac aggiunge nuove sfumature e angolature a un personaggio che, da un apparente profilo di maschera contemporanea, offre una riflessione ironica e sagace sui tempi che stiamo vivendo – dichiara Giovanni Cova, produttore e Presidente di QMI. “Nella nostra narrazione, inoltre, la città di Milano non è una semplice location ma è diventata ormai una vera e propria protagonista, con le sue peculiarità, le sue contraddizioni, i suoi luoghi famosi e gli angoli nascosti, il suo continuo divenire e le eterogenee anime che ogni giorno la abitano e la vivono e che nelle sue dinamiche sociali e nei cambiamenti linguistici diventa comunque uno specchio dell’Italia intera e della nostra epoca”.

“Siamo felici che ci sia stata data la possibilità di intraprendere un nuovo viaggio nel mondo del Milanese Imbruttito” affermano i coproduttori Ramaya Productions. “Seppur il film sia ambientato interamente a Milano, il ‘nostro eroe’ si troverà ad affrontare un ambiente ancora più sconosciuto e inesplorato rispetto alla sua precedente avventura in Sardegna”.

“È per noi un orgoglio e traguardo poter approdare nuovamente al cinema e nelle piattaforme di streaming con il secondo lungometraggio del progetto “Il Milanese Imbruttito” – afferma Tommaso Pozza, CEO di Shewants/Il Milanese Imbruttito. “Un percorso che dura più di 10 anni sui social, in costante evoluzione e che vedrà ancora protagonista il cast dei nostri attori-eroi alle prese con nuove avventure, questa volta interamente nella “city”. Siamo sicuri che ci sarà da ridere!”.

Ricomincio da Taaac è un film prodotto da Giovanni Cova per QMI, Ramaya Productions e Medusa Film in collaborazione con Prime Video; regia di Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi; sceneggiatura di Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Marco De Crescenzio, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella, Tommaso Pozza, Davide Rossi, Federico Marisio. Si ringrazia COIMA, location partner del film. Nelle sale nell’autunno 2024.

Dune: Parte Tre, il CEO di Legendary Entertainment dà un aggiornamento

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Dopo il successo nel primo weekend al botteghino di Dune: Parte Due, così come il suo successo di critica, molti si chiedono se Dune: Parte Tre sia o meno in cantiere. Parlando con CNBC, il CEO di Legendary Entertainment – che ha prodotto sia Dune che Dune: Parte Due –  Josh Grode ha risposto proprio a questa domanda.

“Dobbiamo avere tutti gli stakeholder creativi allineati e sostenere la visione”, ha affermato Grode. “Penso che tutti siano molto emozionati e si stiano davvero godendo questo momento e se Denis [Villeneuve] riesce a realizzare la sceneggiatura giusta e sente di poter offrire un’altra esperienza alla pari con quella che abbiamo appena completato, allora non vedo perché no.”

Dopo la sua uscita nel fine settimana, Dune: Parte Due ha già incassato 81,5 milioni di dollari a livello nazionale e 178,5 milioni di dollari in tutto il mondo, secondo Deadline. Villeneuve ha anche accennato alle sue speranze di realizzare un terzo film, basato sul libro di Frank Herbert Dune: Messiah, sottolineando che il lavoro su una sceneggiatura è già in corso, ma che ha altri progetti su cui lavorare prima di tornare nel mondo di Dune.

Denis Villeneuve su Blade Runner 2049: “La cosa più difficile che abbia mai fatto”

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L’adattamento di Ridley Scott di Il cacciatore di androidi di Phillip K. Dick, Blade Runner, è ampiamente considerato come uno dei film di fantascienza più influenti e acclamati di tutti i tempi, quindi quando è stato annunciato che un sequel era in lavorazione, c’era comprensibilmente molta apprensione, anche se a capo del progetto c’era un regista apprezzato come Denis Villeneuve.

Blade Runner 2049 del 2017 è stato accolto molto bene sia dai fan che dalla critica, e alcuni in realtà lo acclamano come altrettanto buono o addirittura migliore dell’originale. Sfortunatamente, ciò non si è riflesso nella performance al botteghino del film. Blade Runner 2049 ha incassato circa 267,5 milioni di dollari in tutto il mondo contro un budget di produzione di 150-185 milioni di dollari, per una perdita dichiarata di 80 milioni di dollari.

Durante un’intervista con THR, a Denis Villeneuve è stato chiesto se pensa che “sarà mai in grado di ignorare l’ombra di Blade Runner?”. “No, mai. Blade Runner è uno dei miei film preferiti, ed è assolutamente un capolavoro. Ridley Scott è uno dei miei registi preferiti e, anche se mi aveva dato la sua benedizione, per me era molto importante ascoltarlo e vederlo attraverso i suoi occhi che in quel momento gli andava bene che facessi il film, ma mentre stavo girando Blade Runner 2049 pensavo costantemente al film originale.
Quindi 2049 è stata davvero una lettera d’amore per il primo film, ma è stato di gran lunga uno dei progetti più difficili che abbia mai realizzato, e non credo che mi avvicinerò mai più all’universo di qualcun altro.”

Molti fan di Star Wars sperano che Villeneuve alla fine faccia un viaggio nella galassia molto, molto lontana, ma in base ai commenti del regista, non sembra che ciò accadrà mai.

Intanto però Denis Villeneuve è al cinema con il sontuoso Dune: Parte Due.

Avengers: Secret War e Deadpool e Wolverine: intriganti rumor sui film

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Dopo recensioni non esaltanti e incassi al botteghino inferiori alle aspettative, i Marvel Studios stanno cercando di riportare la saga del Multiverso sulla strada giusta. Per il 2024, ci aspettano soltanto due progetti in live action: Deadpool e Wolverine e Agatha. La prima è l’ennesima avventura Multiversale e, se si deve credere ai resoconti precedenti, che pone le basi per i prossimi film degli Avengers.

Abbiamo già sentito voci secondo cui la star di Logan, Dafne Keen, potrebbe apparire come una adulta X-23 nel trequel e, secondo @ScarletWitchUpd, esiste un CV che attesta la sua partecipazione al film. L’account X non condivide ulteriori dettagli per paura di guai, ma speriamo che questo significhi che vedremo l’ormai diciannovenne vestita come la Wolverine femmina dei fumetti.

Tornando al franchise dei Vendicatori, però, anche lo scooper @MyTimeToShineH ha appena rilasciato un’intrigante informazione. Apparentemente, in merito a Avengers: Secret Wars “Hugh Jackman ha detto alla Marvel che sarebbe tornato per Secret Wars, ma solo se poteva avere la possibilità di interagire con Tobey [Maguire] e [Robert Downey Jr.].” Dubitiamo che questo sia un vantaggio per l’attore (soprattutto considerando i soldi che probabilmente gli verranno offerti per riprendere il ruolo di Wolverine), ma, comprensibilmente, Jackman spera di condividere lo schermo con due colleghi e icone dei cinecomics. Avengers: Secret Wars è ancora lontano, ma Captain America: Brave New World e Thunderbolts arriveranno nel 2025.

Ecco il trailer di Deadpool e Wolverine

Deadpool e Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio e segna l’introduzione del Mercenario Chiacchierone di Ryan Reynolds nell’universo cinematografico Marvel (con un rating decisamente diverso rispetto ai primi due capitoli). Soprannominandosi “Marvel Jesus”, Deadpool arriva nel MCU dopo essere stato rapito dalla Time Variance Authority, i manager del multiverso visti l’ultima volta in Loki, e si ritrova nello stesso mondo dei Vendicatori.

Sebbene il suo volto non si veda nel trailer, anche Wolverine di Hugh Jackman passa dall’universo di X-Men al MCU. Diretto da Shawn Levy, il film comprende anche Emma Corrin, Morena Baccarin, Rob Delaney, Leslie Uggams, Karan Soni e Matthew Macfadyen.

Quando uscirà Avengers: Secret Wars?

Originariamente previsto per il 2025, Avengers: Secret Wars è stato posticipato al 2027 a causa dei ritardi di produzione causati dagli scioperi di Hollywood. Dopo Avengers: The Kang Dynasty che debutterà nelle sale il 1° maggio 2026, mentre l’altro film arriverà nelle sale il 7 maggio 2027. Entrambi i film non hanno ancora un regista. Si tratta del sesto capitolo della serie di film di successo Avengers. Dovrebbe concludere la Fase 6 del Marvel Cinematic Universe e la Saga del Multiverso. I fan attendono da tempo la notizia di un potenziale adattamento live-action dell’iconica serie di fumetti, che vede vari eroi e cattivi Marvel essere catturati da un’entità cosmica nota come Beyonder, dove poi si scontrano su un pianeta chiamato Battleworld.

X-Men ’97 e Your Friendly Neighbourhood Spider-Man saranno da record per le serie Marvel

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Mancano poco più di due settimane all’uscita di X-Men ’97, il tanto atteso revival di X-Men: La serie animata, e ora i fan più accaniti possono sapere il numero di episodi che proporrà la serie. Il programma televisivo MCU live-action più lungo fino ad oggi è She-Hulk: Attorney at Law con 9 episodi. Sul fronte dell’animazione, le prime due stagioni di What If…? invece condividono il record di 9 episodi ciascuna, ma X-Men ’97 le batterà tutte con ben 10 episodi (secondo un comunicato stampa diffuso dalla Disney). Supponendo che avremo un episodio a settimana, il finale di X-Men ’97 dovrebbe arrivare il 15 maggio.

Lo scooper @CanWeGetToast afferma (tramite Toonado.com) che Your Friendly Neighbourhood Spider-Man (precedentemente noto come Spider-Man: Freshman Year) sarà lungo 10 episodi, con ogni puntata che durerà circa 30 minuti.

Cose entusiasmanti sono chiaramente all’orizzonte per la Marvel Animation. “X-Men’97 rivisita l’iconica era degli anni ’90 in cui gli X-Men, una banda di mutanti che usano i loro misteriosi doni per proteggere un mondo che li odia e li teme, vengono sfidati come mai prima d’ora, costretti ad affrontare una situazione pericolosa e nuovo futuro inaspettato”, si legge in una breve sinossi.

Cosa sappiamo su X-Men ’97?

La nuovissima serie X-Men ’97, composta da 10 episodi, arriverà in streaming a partire dal 20 marzo. X-Men ‘97 rivisita l’epoca iconica degli anni ‘90, mentre gli X-Men, un gruppo di mutanti che usa i propri poteri straordinari per proteggere un mondo che li odia e li teme, vengono messi alla prova come mai prima d’ora, costretti ad affrontare un nuovo futuro pericoloso e inaspettato. Il cast delle voci nella versione originale include Ray Chase (Ciclope), Jennifer Hale (Jean Grey), Alison Sealy-Smith (Tempesta), Cal Dodd (Wolverine), JP Karliak nel ruolo di Morph, Lenore Zann nel ruolo di Rogue, George Buza nel ruolo di Bestia, AJ LoCascio (Gambit), Holly Chou (Jubilee), Isaac Robinson-Smith (Alfiere), Matthew Waterson (Magneto) e Adrian Hough (Nightcrawler).

Beau DeMayo è il caposceneggiatore; gli episodi sono diretti da Jake Castorena, Chase Conley e Emi Yonemura. Con le musiche dei Newton Brothers, Brad Winderbaum, Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso e DeMayo sono i produttori esecutivi della serie.

Thanos: 10 differenze tra fumetto e film

Thanos: 10 differenze tra fumetto e film

Come spesso accade negli adattamenti dei fumetti Marvel per il grande schermo, i personaggi sono soggetti a qualche cambiamento rispetto alle storie originali, non sempre tradotte letteralmente ma comunque fedeli allo spirito degli autori. Compreso Thanos, il Titano Pazzo protagonista della saga delle gemme dell’infinito.

Ecco allora i 10 cambiamenti più importanti rilevati nei film dei fratelli Russo:

Le origini di Thanos

Thanos è il vero protagonista di Avengers: Infinity War, tuttavia questo ruolo di rilievo non ha permesso agli sceneggiatori di esplorare ogni singolo aspetto delle sue origini e del suo passato. Ovviamente molte cose sono state modificate e semplificate per il film. Nel MCU, Thanos viene dal pianeta Titano, da cui è stato esiliato dopo aver suggerito di uccidere metà della popolazione per salvare l’altra metà. Nei fumetti invece i genitori sono due Eterni che lo rinnegano a causa del suo aspetto deforme.

L’Ordine Nero di Thanos

Alcune parentesi del fumetto di Infinity Gauntlet sono state tradotte al cinema, ma per quanto riguarda l’Ordine Nero, sembra che i Marvel Studios abbiano attinto al nuovo corso della storia editoriale iniziato nel 2013. Il gruppo presenta però differenze evidenti con l’originale, come Ebony Maw che assume un ruolo di leader nei film, sostituendo Corvus Glaive, o Cull Obsidian che nei fumetti viene chiamato Black Dwarf.

La forza di Thanos

thanosNel corso di Avengers: Infinity War si ha una prova evidente di quanto pericolosa sia la minaccia di Thanos, a partire dallo scontro con Thor e Hulk, due eroi che il Titano mette al tappeto facilmente. Sa essere quindi uno dei personaggi più potenti del MCU ma ha anche delle debolezze, mentre nei fumetti è quasi indistruttibile e capace di resistere ad attacchi micidiali.

L’opinione che ha di se stesso

Thanos è un personaggio davvero complesso e il suo carattere viene sviscerato nel corso degli ultimi due capitoli di Avengers mostrando quanto sia equilibrato nel realizzare il suo piano. La fiducia in se stesso è tale da rendere concreto ogni suo piano, cosa che non accade nei fumetti dove appare meno deciso. Allo stesso modo pensa di essere la persona più potente e importante dell’universo e usa il guanto dell’infinito per costruire monumenti definendosi un dio.

Gemme dell’infinito

In Avengers: Infinity War Thanos riesce a raccogliere tutte le gemme dell’infinito e ad attuare il suo piano, e proprio come mostrato nel film, anche nei fumetti il villain segue una ricerca simile ma forse ancora più facile. Invece di combattere i Vendicatori, Thanos si limita a visitare l’universo e i suoi protettori, incluso il Collezionista e il Gran Maestro.

Lo schiocco

thanosLo schiocco è stato senza dubbio uno dei momenti più devastanti del MCU, oltre che della recente storia cinematografica: sullo schermo un soddisfatto Thanos realizzava il suo piano mentre la metà dei supereroi svaniva nel nulla sotto un silenzio assordante.

Nei fumetti però questo gesto si verifica presto nella storia, senza nemmeno dare ai protagonisti l’opportunità di provare a evitarlo: anche lì, come nei film, Iron Man, Thor e Captain America sopravvivono per affrontare il Titano, ma tra i sopravvissuti noti che non sono stati così fortunati al cinema figurano anche Doctor Strange, Scarlet Witch e Spider-Man.

Lady Morte

Nella trama di Infinity Gauntlet, l’intera motivazione di Thanos per il suo genocidio di massa si basa sulla sua ossessione per Lady Morte, ovvero l’incarnazione della morte di cui il Titano e innamorato, dunque disposto a spazzare via metà dell’universo solo per impressionarla.

Questo retroscena è stato accennato grazie alla prima apparizione di Thanos nel MCU in The Avengers, finendo per rendere il suo piano ancora più complesso e discutibile, oltre che trasformare il villain in qualcosa di estremamente riuscito.

Le motivazioni

Morte di Thanos

Un aspetto che rende Thanos un cattivo così avvincente nei film sono le sue motivazioni uniche e complesse. Nella sua mente, l’unico modo per salvare l’universo è spazzare via metà della sua popolazione. Si considera l’unico vero eroe dell’universo e coloro che si trovano sulla sua strada gli impediscono di salvare la situazione. Questo lo rende una minaccia molto più interessante.

Le motivazioni di Thanos nei fumetti potrebbero non essere così altruiste o complesse, ma sicuramente sono uniche. A causa del suo amore per Lady Morte, Thanos uccide metà della vita semplicemente per impressionarla. Non è così interessante, ma sicuramente fa sembrare Thanos più un pazzo.

Thanos l’eroe

Nonostante abbia ucciso metà dell’universo e provocato un immenso dolore ai Vendicatori, Thanos torna sui suoi passi e cambia posizione: succede nei fumetti, contrariamente a quanto mostrato al cinema, quando Nebula prende il guanto dell’infinito e il padre suggerisce di usarlo per rimediare agli eventi.

La fine

Ironia della sorte, nel MCU Thanos ottiene due scene di morte: la prima arriva nella sua fattoria, dove viene decapitato da Thor all’inizio di Avengers: Endgame; la seconda giunge alla fine del film, quando Tony Stark schiocca le dita ristabilendo l’ordine.

Nei fumetti invece, il Titano si confronta con la fine pacifica che cercava in Infinity War; perde il guanto, inverte l’esito delle sue azioni,  finge la propria morte e si stabilisce in una fattoria.

Leggi anche – Thanos: 10 cose che non sai sul personaggio

Fonte: Screenrant

Gina Carano paragona Elon Musk a Batman per aver abbracciato la sua causa contro la Disney

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Nonostante abbia ricevuto recensioni contrastanti per la sua interpretazione, Gina Carano sembrava destinata a diventare una parte importante del franchise di Star Wars nei panni di Cara Dune. Oltre a recitare in The Mandalorian, l’ex stella delle MMA era stata scelta come protagonista di una serie spin-off intitolata Rangers of the New Republic (che è stata successivamente cancellata).

Tutto è crollato per l’attrice quando è stata licenziata dalla Lucasfilm nel febbraio 2021 dopo che alcuni dei suoi post sui social media riguardanti l’obbligo delle mascherine COVID e la pandemia sono diventati virali. Carano ha anche condiviso la sua opinione sulla presunta manomissione elettorale successiva alle ultime elezioni statunitensi.

Al momento del suo licenziamento, la Disney ha rilasciato una dichiarazione in cui affermava che i post sui social media di Carano “[denigrano] persone in base alle loro identità culturali e religiose”, descrivendole come “ripugnanti e inaccettabili”. Il mese scorso, abbiamo scoperto che l’attrice ha il sostegno del proprietario di X, Elon Musk, per una causa che spera metterà la Disney con le spalle al muro.

Carano sostiene di essere stata discriminata e che non avrebbe dovuto essere licenziata per aver esercitato la libertà di parola; sembra anche che speri di costringere Lucasfilm a riportarla nei panni di Cara Dune! Parlando con The Post Millennial della causa (tramite SFFGazette.com), Carano ha condiviso la sua convinzione che questa azione legale sia importante non solo per lei, ma anche per il bene comune.

“Sono felice che le persone debbano davvero indagare e prendere sul serio la mia situazione e dovranno capire, mentre esamineranno tutto questo, cosa stava facendo la loro azienda”, ha detto Gina Carano. “E esaminando ciò dovranno apportare modifiche in modo che sarà molto più difficile che accada alla prossima persona. Ed è per questo che quello che sto facendo è importante.” “Molte persone, miliardari, mettono i loro soldi dove credono”, ha continuato Carano, “ma investire i propri soldi nella difesa di persone a cui è stato fatto del male è una causa davvero nobile. È come se Elon Musk fosse una specie di Batman.”

Dopo aver affermato che le azioni della Disney le hanno impedito di ottenere qualsiasi tipo di lavoro mainstream, ha preso le distanze da The Daily Wire e ha condiviso le sue speranze di tornare alla sua carriera nonostante Hollywood apparentemente non voglia avere niente a che fare con lei.

In seguito, affrontando la sua decisione di ridicolizzare i pronomi trans aggiungendo “beep/boop” ai suoi account sui social media, Carano ha osservato: “Mi chiedevo, qual è la cosa meno offensiva che potresti mai fare? Ed è come se fosse la cosa meno offensiva.” “E così quando qualcuno mi diceva qualcosa di brutto gli facevo semplicemente ‘beep boop’ perché sento che quella era fondamentalmente la cosa più carina. Vedi tutti questi altri, sai, molti dei miei co-protagonisti maschi diventavano aggressivi con queste persone e dicono delle cose poco carine e io sono qui a prendere in giro la gente. E io sono quella che viene licenziata?”

Quando il sito ha parlato della mossa della Disney di archiviare il caso, Carano ha semplicemente risposto: “Siamo tutti abbastanza fiduciosi che non sarà qualcosa che saranno in grado di archiviare”.

Austin Butler ha improvvisato il bacio con Stellan Skarsgård in Dune: Parte Due

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Austin Butler ha confermato in un’intervista con Access Hollywood che il suo bacio con la co-star Stellan Skarsgård in Dune: Parte Due è stata una sua improvvisazione. Il bacio tra Feyd-Rautha Harkonnen di Butler e il barone Vladimir Harkonnen di Skarsgård è inaspettato e inquietante poiché i personaggi sono nipote e zio, ma riafferma la devozione di Feyd-Rautha verso suo zio e il profondo desiderio di essere lui. Questo è anche il motivo per cui Butler ha imitato la voce di Skarsgård mentre creava il proprio accento per Feyd-Rautha.

“[Il bacio] con Stellan Skarsgård? O si!” ha detto Butler quando gli è stato chiesto di improvvisare il momento. “Lui è pronto a tutto. È il migliore… conta sempre come cerchi di influenzare qualcun altro”. Skarsgård ha detto a Variety che recitare al fianco di Butler in Dune: Parte Due è stato piuttosto divertente. “Ho riso così tanto perché era ovvio che gli piacesse davvero essere malvagio”, ha detto l’attore.

Austin Butler è diventato famoso per la recitazione metodica, come abbiamo visto per la sua ottima interpretazione di Elvis per Baz Luhrmann. Il suo lavoro gli è valso una nomination agli Oscar me per Feyd-Rautha, personaggio psicotico e violento, non ha certo potuto scendere così dentro al personaggio.

“In passato, con ‘Elvis’, ho sicuramente esplorato la sua vita in quel mondo per tre anni ed è l’unica cosa a cui penso giorno e notte”, ha detto Butler al Los Angeles Times. “Con Feyd, sapevo che sarebbe stato malsano per la mia famiglia e i miei amici.” “Ho preso la decisione consapevole di stabilire un confine”, ha continuato Butler. “Ciò ha consentito una maggiore libertà tra l’azione e lo stop perché sapevo che avrei protetto tutti gli altri al di fuori del contesto di ciò che stavamo facendo. Questo non vuol dire che nella tua vita non rimani mai ferito. Ma sapevo che non avrei fatto nulla di pericoloso al di fuori di quel confine, e in un modo che mi ha permesso di andare più in profondità.”

Cosa aspettarsi da Dune: Parte Tre ?

Cosa questo significhi per Dune: Parte Tre resta ovviamente da vedere, ma non possiamo pensare che Chani accetti la sua posizione di concubina/”spalla” di Paul come fa nel libro.

Le recensioni stellari di Dune: Parte Due sono sicuramente in grado di attirare più persone nelle sale, e il film è ora “certificato fresco” su Rotten Tomatoes con un impressionante 95% di critica e pubblico.

Chris Evans svela qual è il suo film Marvel preferito

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Chris Evans svela qual è il suo film Marvel preferito

ieri vi abbiamo riportato alcune citazioni dalla recente apparizione di Chris Evans  al Comic-Con di Emerald City, e ora abbiamo un’analisi più dettagliata della sua opinione sullo stato attuale dei film di fumetti (tramite Variety). Ecco tutto quello che ha detto l’attore Chris Evans, che ha svelato anche quale film dei Marvel Studios è il suo preferito. 

I film tratti dai fumetti in generale, per qualche motivo, non ricevono sempre il credito che penso meritino“, ha detto l’ex attore di Captain America al pubblico. “Sono questi grandi, giganteschi film. Ci sono molti cuochi in cucina. Ma le prove empiriche ci sono: Non sono facili da realizzare. Se fosse più facile, ce ne sarebbero molti di più belli. Non sto facendo ombra! Ho fatto parte di alcuni che hanno fallito. Succede. Fare un film è difficile. Un maggior numero di cuochi in cucina non lo rende più facile. Non voglio evidenziare film specifici del catalogo Marvel, ma alcuni di essi sono fenomenali. Come film indipendenti, oggettivamente grandiosi, e credo che meritino un po’ più di credito“.

Chris Evans non ha fatto il nome di nessun film specifico sui fumetti che ha ritenuto non all’altezza, ma ha detto che Captain America: The Winter Soldier del 2014 è stato il suo film Marvel Studios “preferito” in cui è apparso.

È il mio film Marvel preferito a cui ho partecipato. Non è solo per il film in sé, ma per l’esperienza“, ha detto.

Nel primo film ero molto nervoso. Sai in cosa ti stai imbarcando e di conseguenza giochi in difesa e giochi per non perdere. Quando è arrivato ‘Winter Solider’, abbiamo giocato per vincere. Ed era il primo film con i fratelli Russo. Abbiamo corso più rischi e il personaggio è sembrato più ricco. È stata una delle esperienze più soddisfacenti che ho avuto nella mia carriera alla Marvel“.

Non si tratta esattamente di una scelta azzardata, dato che Il soldato d’inverno sarebbe probabilmente tra i migliori film del MCU (se non addirittura tra i film di supereroi) scelti da molti fan.

Chris Evans tornerà nel Marvel Cinematic Universe?

Si dice che Chris Evans sia destinato a riprendere il ruolo di Steve Rogers in Avengers: Secret Wars, ma nonostante un rapporto sostenesse di aver confermato il suo ritorno l’anno scorso, le risposte dell’attore nelle interviste raccontano una storia diversa.

“È dura, perché guardate, amo profondamente quel ruolo“, ha detto Chris Evans quando gli è stato chiesto di tornare potenzialmente nei panni di Cap durante il C2E2 dello scorso anno.

Significa così tanto per me, e davvero. Penso che ci siano altre storie di Steve Rogers da raccontare, certo. Ma allo stesso tempo, sono molto, molto prezioso… è come una piccola cosa scintillante che ho e che amo così tanto, e non voglio rovinarla in nessun modo. Ho fatto parte di qualcosa di così speciale per un periodo di tempo speciale e, in un certo senso, è andato tutto bene“.

Naturalmente, ora c’è una nuova Sentinella della Libertà nel MCU, con Sam Wilson (Anthony Mackie) che ne ha preso il posto nella serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier. Questo non significa che Chris Evans non possa apparire per un cameo, ma non possiamo pensare che torni a ricoprire il ruolo in modo regolare. Detto questo, ci sono altri alias da supereroe che Steve Rogers potrebbe utilizzare!

ACE Eddie Awards 2024: Oppenheimer e The Holdovers vincono i premi per il montaggio

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Alla 74esimo ACE Eddie Awards, Oppenheimer e The Holdovers – lezioni di vita hanno ottenuto il premio come miglior montaggio per un lungometraggio, rispettivamente nelle sezioni drama e comedy. Jennifer Lame, ha montato Oppenheimer, un film che finora ha spopolato nella stagione dei premi con i recenti SAG Awards, PGA, DGA, per il regista Christopher Nolan, BAFTA. Questo onore pone Oppenheimer e The Holdovers – lezioni di vita in testa alla classifica nella corsa agli Oscar per il miglior montaggio cinematografico, per il quale entrambi sono nominati, insieme ad Anatomia di una caduta, Killers of the Flower Moon e Povere Creature!.

Ecco di seguito tutti i vincitori degli ACE Eddie Awards 2024

Vincitori
MIGLIOR FILM MONTATO (Drammatico, Teatrale)

MIGLIOR FILM MONTATO (Commedia, Teatrale)

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE MONTATO

  • Spider-Man: Accross the Spider-Verse
    Michael Andrews, Asso

MIGLIOR SERIE DRAMMATICA MONTATA

MIGLIOR SERIE LIMITATA MONTATA

  • Beef: “Gli uccelli non cantano, stridono di dolore”
    Harry Yoon, Asso
    Laura Zempel, ACE

MIGLIOR SERIE COMICA CON TELECAMERA SINGOLA:

  • The Bear: “Pesci”
    Joanna Naugle, ACE

MIGLIOR SERIE COMICA MULTICAMERA MONTATA:

  • How I Met Your Father: “Papà”
    Russell Griffin, Asso

MIGLIOR DOCUMENTARIO MONTATO (teatrale)

  • Still: un film di Michael J. Fox
    Michael Harte, Asso

MIGLIOR DOCUMENTARIO MONTATO (non teatrale):

  • Escaping Twin Flames: “Up in Flames”

Martin Biehn
Kevin Hibbard
Inbal B. Lessner, ACE
Troy Takaki, Asso
Mimi Wilcox

MIGLIOR FILM MONTATO (NON TEATRALE)

  • Reality
    Jennifer Vecchiarello
    Ron Dulin

MIGLIOR SERIE ANIMATA MONTATA

  • Blue Eye Samurai: “La storia del Ronin e della sposa”
    Yuka Shirasuna

MIGLIOR SPETTACOLO DI VARIETA’/SKETCH SHOW O SPECIALE:

  • Taylor Swift | The Eras Tour

Dom Whitworth
Guy Harding
Hamish Lione
Rupa Rathod
Ben Wainwright-Pearce
Chiave Reg

MIGLIORE SERIE SENZA SCENEGGIATURA

  • Couple Therapy: “Episodio 310”
    Delaney Lynch
    Helen Kearns
    Katrina Taylor

PREMIO ANNE V. COATES PER IL MONTAGGIO STUDENTESCO:

  • Ariel Emma Martin – Chapman University

Dune: Parte Due è già il film di maggior incasso del 2024 dopo quattro giorni nelle sale

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Sapevamo che Dune: Parte Due avrebbe avuto molto più successo nelle sale rispetto al suo predecessore basandosi solo sulle prevendite dei biglietti, ma il sequel acclamato dalla critica di Denis Villeneuve ha superato le sue già elevate aspettative al botteghino USA.

Secondo gli ultimi aggiornamenti di BO, Dune: Parte Due ha incassato 82,5 milioni di dollari negli Stati Uniti dopo quattro giorni dal rilascio generale. Ciò significa che l’epopea di fantascienza ha già superato il film biografico su Bob Marley, One Love, diventando il film di maggior incasso del 2024 al botteghino americano.  Il totale mondiale del film ammonta ora a 182,5 milioni di dollari.

Dune: Parte Due dovrebbe diventare il primo film dell’anno a superare i 100 milioni di dollari a livello americano mercoledì, e si prevede che supererà i 150 milioni di dollari all’inizio della prossima settimana.

Ciò è di buon auspicio per il Dune: Parte  Tre, e mentre Villeneuve ha confermato che intende dirigere un adattamento di Dune: Messiah ad un certo punto, ha intenzione di affrontare prima un altro paio di progetti.

Dune è senza dubbio la grande saga di fantascienza dei nostri tempi (assieme ad Avatar di James Cameron)“.  abbiamo detto nella nostra recensioneLo è per le ambizioni che Villeneuve dimostra nelle sue idee di messa in scena; per la sua ostinata fedeltà al romanzo di Herbert; per la sua ricerca dell’elemento materiale accanto all’effetto speciale in CGI; per il suo pretendere il meglio dal comparto del sonoro, della scenografia, della fotografia e da ogni altro aspetto tecnico; per il suo dimostrare i forti richiami al presente di un racconto composto ormai circa sessant’anni fa; ma soprattutto per il suo essere un’opera con precisi intenti autoriali rivolta però ad un pubblico di massa“.

Cosa aspettarsi da Dune: Parte Tre ?

Cosa questo significhi per Dune: Parte Tre resta ovviamente da vedere, ma non possiamo pensare che Chani accetti la sua posizione di concubina/”spalla” di Paul come fa nel libro.

Le recensioni stellari di Dune 2 sono sicuramente in grado di attirare più persone nelle sale, e il film è ora “certificato fresco” su Rotten Tomatoes con un impressionante 95% di critica e pubblico.

Musica: trailer del film con Camila Mendes in arrivo su Prime Video

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Prime Video ha diffuso il trailer di Musica, il nuovo film comedy Prime Video, dalla mente di Rudy Mancuso con Camila Mendes, Francesca Reale e J.B. Smoove – in streaming su Prime Video dal 4 aprile.

Commedia romantica non tradizionale che si muove al suo ritmo contagioso, Música ha come protagonista la star online Rudy Mancuso, che ha basato il film sulle sue esperienze personali e ne è anche regista, co-sceneggiatore, compositore e coreografo.

La trama di Musica

Rudy Mancuso, un giovane artista di strada carismatico ma senza direzione del quartiere Ironbound di Newark, ha una visione unica del mondo. Grazie a una rara condizione chiamata sinestesia, vive i rumori quotidiani – dai clacson delle auto alle gocce d’acqua alle porte che sbattono – come una serie di ritmi complessi. Si sforza di tenere a bada la musica nella sua testa, ma non è così facile.

Quando non segue le lezioni per finire la laurea o non mette in scena spettacoli di marionette per i pendolari nelle strade dell’affiatata comunità brasiliana di Ironbound, Rudy cerca di convincere la sua ragazza, Haley (Francesca Reale), che alla fine riuscirà a capire come stanno le cose. Vive con la madre, Maria (interpretata dalla madre dell’attore nella vita reale, Maria Mancuso), che vuole che il figlio lasci Haley e si sistemi con una bella ragazza brasiliana del quartiere. Rudy riceve anche consigli sulla vita e sull’amore dal suo migliore amico, Anwar (l’attore comico J.B. Smoove), un gestore di food truck la cui identità culturale cambia in base al luogo in cui il suo camion è parcheggiato in un determinato giorno.

Le cose prendono una piega caotica quando Rudy viene letteralmente steso da un pezzo di pesce congelato che vola. L’incidente porta all’incontro con Isabella (Camila Mendes), una giovane e bella donna brasiliana che lavora nel mercato del pesce locale e che potrebbe capire Rudy come nessun altro ha mai fatto. Intrappolato in un triangolo amoroso, Rudy cerca di trovare un equilibrio tra la sua eredità culturale, le donne della sua vita e la música nella sua testa.

Il film

Música è diretto da Rudy Mancuso (“Tempo”, “Storie dal nostro futuro”) da una sceneggiatura di Mancuso e Dan Lagana (“American Vandal”, The Babysitter: Killer Queen). Il film è interpretato da Francesca Reale (“Stranger Things,” “Haters Back Off!”), Camila Mendes (“Riverdale,” Palm Springs), J.B. Smoove (“Curb Your Enthusiasm,” Spider-Man: Far From Home) e Rudy Mancuso (Rim of the World, The Flash). I produttori sono McG (“Supernatural”, “Chuck”) e Mary Viola (The Babysitter, Love Hard). I produttori esecutivi sono Camila Mendes, Bruce Wayne Gillies, Dan Lagana e Steven Bello (The DUFF, Holidate).

Il direttore della fotografia è Shane Hurlbut (Terminator Salvation, Act of Valor). Lo scenografo è Patrick Sullivan (Gerald’s Game, Love Hard). La costumista è Tere Duncan (“The Walking Dead”, City Island). Il film è montato da Melissa Kent (The Age of Adaline, The Dirt). Il direttore di produzione dell’unità è Bruce Wayne Gillies (Kate, The Disaster Artist). Il supervisore musicale è Jamie Rise. Il supervisore del ritmo è Marivaldo Dos Santos.

Only Murders in the Building 4: anche Kumail Nanjiani nel cast

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Only Murders in the Building 4: anche Kumail Nanjiani nel cast

Anche Kumail Nanjiani si è unito alla quarta stagione di Only Murders in the Building la serie Hulu di grande successo le cui riprese sono appena cominciate. Nanjiani apparirà in un ruolo ricorrente che però viene tenuto nascosto, anche se una persona a conoscenza della situazione afferma che il suo personaggio sarà parte integrante delle indagini sul caso di questa stagione.

Nanjiani si unisce ai nuovi membri del cast della quarta stagione precedentemente annunciati, Eugene Levy, Eva Longoria e Molly Shannon. Anche Meryl Streep riprenderà il suo ruolo dalla terza stagione. La serie è ovviamente guidata da Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez.

Only Murders in the Building: tutto quello che c’è da sapere

Only Murders in the Building ha dimostrato di essere molto popolare per Hulu sia tra il pubblico che tra la critica. Lo spettacolo ha ottenuto 29 nomination agli Emmy e quattro vittorie fino ad oggi. La serie ha avuto il suo debutto in onda a gennaio, quando la ABC ha trasmesso tutti i 10 episodi della terza stagione nel corso di quattro settimane, durante le quali la serie ha raggiunto 11 milioni di spettatori lineari.

Only Murders in the Building nasce dai co-creatori e scrittori Steve Martin e John Hoffman (Grace and Frankie, Looking). Martin e Hoffman sono i produttori esecutivi insieme a Martin Short, Selena Gomez, il creatore di This Is Us Dan Fogelman e Jess Rosenthal. La terza stagione vede Charles, Oliver e Mabel (interpretati da Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez) indagare su un omicidio dietro le quinte di uno spettacolo di Broadway. Ben Glenroy (Paul Rudd) è una star di film d’azione di Hollywood il cui debutto a Broadway viene interrotto da una morte prematura. Aiutato dalla co-protagonista Loretta Durkin (Meryl Streep), il trio si imbarca nel caso più difficile che abbia mai affrontato, mentre il regista Oliver tenta disperatamente di rimettere insieme il suo spettacolo. Su il sipario!

Rebecca Ferguson nel thriller sci-fi diretto da Timur Bekmambetov

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Dopo il felice fine settimana di apertura di Dune: Parte Due, Rebecca Ferguson si dedica a cuor leggero al suo prossimo progetto, che la vedrà recitare al fianco di Chris Pratt nel prossimo film di Amazon MGM Studios Mercy, che uscirà nelle sale di tutto il mondo poiché lo studio ha grandi aspettative per il film. Timur Bekmambetov dirigerà il thriller fantascientifico da una sceneggiatura scritta da Marco van Belle.

Il progetto è arrivato agli Amazon MGM Studios da Charles Roven, che ha appena ricevuto la sua seconda nomination all’Oscar come miglior film con Oppenheimer. Roven sta producendo Mercy con il vicepresidente senior di Atlas Entertainment Robert Amidon insieme alla BEL di Bekmambetov, insieme a Majd Nassif. La produzione del film avrà inizio in primavera.

Ambientato in un prossimo futuro in cui i crimini capitali sono aumentati, Mercy segue un detective (Pratt) accusato di un crimine violento e costretto a dimostrare la sua innocenza.

Per Rebecca Ferguson si tratta di un ambiente familiare, in quanto negli ultimi anni, tra film di fantascienza e action thriller sta costruendo una carriera che esalta la sua naturale eleganza e il suo aspetto apparentemente letale e glaciale, il tutto unito a una versatilità davvero impressionante che mette perfettamente in scena in Dune di Denis Villeneuve la cui Parte Due è attualmente in sala.

American Rust 2: svelata la data di uscita insieme al primo trailer

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American Rust 2 ha finalmente una data di uscita. La seconda stagione della serie con protagonista Jeff Danies debutterà giovedì 28 marzo. Ad annunciarlo è TVLine. 

Dove vederla American Rust 2?

I fan ricorderanno che la prima stagione della serie è stata trasmessa su Showtime, che ha cancellato lo spettacolo tre mesi dopo il suo finale. Nel giugno 2022, Freevee di Amazon ha annunciato di aver acquisito American Rust per la seconda stagione.

La seconda stagione, annunciata come American Rust: Broken Justice, ora verrà trasmessa in streaming su Prime Video. Tutti i 10 episodi della seconda serie usciranno il giorno della sua uscita. Lo streamer ha anche rilasciato il trailer ufficiale della seconda serie, che ora puoi guardare di seguito:

American Rust 2: la trama

La prossima stagione che si intitola American Rust: Broken Justice è ambientata ancora una volta a Buell, Penn., dove Del Harris di Daniels e Grace Poe di Tierney “cercano di ricostruire le loro vite dopo gli eventi strazianti della prima stagione”, si legge nel logline ufficiale. L’azione prende il via quando la città sperimenta una serie di “omicidi apparentemente non correlati“, continua la sinossi, “suggerendo una cospirazione molto più ampia che minaccia tutti in questa piccola e unita città“.

Oltre a Tierney e Daniels, il cast di ritorno include Mark Pellegrino, Rob Yang, Kyle Beltran, Alex Neustaedter, Julia Mayorga e David Alvarez. Le aggiunte alla stagione 2 includono Luna Lauren Velez ( Dexter ), Nick Sandow ( Orange Is the New Black ), Marc Menchaca ( Ozark ), Britian Seibert ( A Murder at the End of the World ), Amelia Workman ( FBI ), Christopher Denham ( Billions ), Leon Addison Brown ( The Knick ) e Sara Lindsey ( High Desert ).

Baywatch: un reboot è in sviluppo alla FOX

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Baywatch: un reboot è in sviluppo alla FOX

Lunedì la rete FOX ha annunciato che sta sviluppando un riavvio di Baywatch, la serie cult degli anni ’90 con David Hasselhoff e Pamela Anderson.

FOX finora ha ordinato solo una sceneggiatura pilota, che sarà scritta da 90210 (il reboot di CW) e dalla scrittrice di Reign Lara Olsen.

Nella nuova iterazione è descritta come “Audaci salvataggi nell’oceano, spiagge incontaminate e iconici costumi da bagno rossi tornano, insieme a un’intera nuova generazione di bagnini di Baywatch, che affrontano vite personali complicate e disordinate in questo riavvio ricco di azione che dimostra che esiste la famiglia in cui sei nato ma nche la famiglia che trovi

Lara Olsen, i cui crediti televisivi includono anche Blood & Treasure della CBS e Private Practice, spin-off di Grey’s Anatomy della ABC , funge da EP insieme ai creatori di OG  Baywatch  Michael Berk, Greg Bonann e Doug Schwartz.

La serie originale

Baywatch è una serie televisiva americana drammatica d’azione sui bagnini che pattugliano le spiagge della contea di Los Angeles, California e Hawaii, con David Hasselhoff. È stato creato da Michael Berk , Douglas Schwartz e Gregory J. Bonann, che hanno prodotto lo spettacolo durante le sue 11 stagioni. La serie si concentra sulle sfide professionali e personali affrontate dai personaggi, interpretati da un ampio cast a rotazione che include Pamela Anderson, Alexandra Paul, Gregory Alan Williams , Jeremy Jackson , Parker Stevenson, David Chokachi, Billy Warlock, Erika Eleniak, David Charvet, Yasmine Bleeth e Nicole Eggert.

House of the Dragon 2: svelata la data di uscita della nuova stagione!

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Preparate le vostre spade, cittadini di Westeros: House of the Dragon 2, l’attesissima seconda stagione della serie spin-off House of the Dragon arriverà questo giugno su HBO. Presumiamo che la serie debutterà in contemporanea con la programmazione USA anche su SKY e in streaming su NOW.

Le informazioni sulla nuova data di uscita sono state annunciate lunedì dal CEO di Warner Bros. Discovery e presidente dello streaming globale e dei giochi JB Perrette alla conferenza su tecnologia, media e telecomunicazioni di Morgan Stanley. La notizia è stata riportata da  Variety. In precedenza, HBO aveva solo detto che la seconda stagione avrebbe debuttato quest’estate.

Spin-off del grande successo della HBO Il Trono di Spade, House of the Dragon è ambientato circa 200 anni prima del Il Trono di Spade e traccia i conflitti che affliggono la dinastia regnante dei Targaryen. Emma D’Arcy interpreta la regina Rhaenyra Targaryen, con Matt Smith nei panni di suo zio Daemon e Olivia Cooke nei panni di Alicent Hightower, la vedova del defunto padre di Rhaeynra, Viserys.

La seconda stagione della serie spin-off House of the Dragon  presenterà la battaglia culminante per il potere conosciuta come “la Danza dei Draghi”, con i Verdi (gli Hightowers, Aegon & Co.) e i Neri (Rhaenyra, Daemon, ecc.) che combattono per rivendicare il Trono di Spade. (Guarda un teaser qui.)

La seconda stagione di House of the Dragon darà il benvenuto anche a una serie di nuovi membri del cast tra cui Clinton LibertyNormal People ) nel ruolo di Addam of Hull, Jamie KennaCoronation Street ) nel ruolo di Ser Alfred Broome, Kieran BewWarrior ) nel ruolo di Hugh, Tom BennettAfter Life ) nel ruolo di Ulf, Tom TaylorThe Bay ) nel ruolo di Lord Cregan Stark e Vincent Regan ( Poldark ) nel ruolo di Ser Rickard Thorne. Si uniscono  alle aggiunte della seconda stagione precedentemente segnalate  Gayle Rankin ( GLOW ), Freddie Fox ( Slow Horses ), Simon Russell Beale ( Penny Dreadful ) e Abubakar Salim ( Raised by Wolves ).

Cosa aspettarsi dalla seconda stagione di House of the Dragon?

La prima stagione si è conclusa con la morte di Re Viserys, che ha gettato i Targaryen nel caos più totale riguardo al prossimo legittimo erede – il Principe Aegon o la Principessa Rhaenyra. La stagione successiva segna l’inizio della Danza dei Draghi, con ciascuna delle due parti che raccoglie il maggior numero di alleati e draghi possibile per assicurare la sconfitta dell’altra.

House of the Dragon è attualmente interpretata da Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Rhys Ifans, Steve Toussaint, Eve Best, Sonoya Mizuno, Graham McTavish, Jefferson Hall, David Horovitch, Matthew Needham, Bill Patterson, Gavin Spokes, Wil Johnson, John Macmillan, Savannah Steyn e Theo Nate. La seconda stagione vedrà anche l’aggiunta di Gayle Rankin, Russell Beale, Freddie Fox e Abubakar Salim.

Basato su Fire & Blood di George R.R. Martin, House of the Dragon racconta l’ascesa e la caduta dei Targaryen – l’unica famiglia di signori dei draghi sopravvissuta al Destino di Valyria. Si svolge 300 anni prima degli eventi del pluripremiato adattamento della serie di Game of Thrones, che ha trasmesso il suo episodio finale nel 2019.

House of the Dragon è stata ideata da George R.R. Martin, Ryan Condal e dal regista di Game of Thrones Miguel Sapochnik; Condal e Sapochnik sono anche gli showrunner. Martin, Sapochnik, Condal, Vince Gerardis e Sara Lee Hess sono produttori esecutivi.