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Black Panther: Wakanda Forever, la storia incontra l’immaginazione nel video che celebra i costumi nominati all’Oscar

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Dopo la nomination agli Oscar 2023 per Ruth E. Carter, costumista di Black Panther: Wakanda Forever, Marvel Studios ha pubblicato un video in cui viene celebrata la costruzione di quei costumi, a metà tra tradizione e riferimenti alla storia e modernità creativa che anima da sempre il lavoro di Carter.

Black Panther: Wakanda Forever, la recensione del film Marvel

Il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità del suo personaggio, T’Challa. Black Panther: Wakanda Forever è arrivato nelle sale l’11 novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI.

Nel film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross (Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta nel ruolo di Namor, re di Talokan, ed è interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e Alex Livinalli.

Star Wars: Daisy Ridley conferma che il colpo di scena de Gli Ultimi Jedi fu un’idea di J.J. Abrams

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La trilogia del sequel di Star Wars è stata un enorme successo dal punto di vista economico, e, mentre i primi due film della trilogia sono stati acclamati dalla critica, L’Ascesa di Skywalker è considerato un vero e proprio disastro.

Uno degli elementi principali che ha suscitato molte critiche da parte dei fan è stata la mancanza di collegamento tra gli eventi de Gli ultimi Jedi (che si è rivelato di per sé divisivo) e il film conclusivo, con Rey che passava dall’essere una “nessuno” orfana di Jakku sensibile alla Forza, all’essere la nipote dell’Imperatore Palpatine.

La retcon in realtà non aveva molto senso dato quello che avevamo visto nei film precedenti, e la decisione di trasformare Rey in una Palpatine è stata generalmente attribuito al regista J.J. Abrams che tentava di rimettere in sesto la storia dopo quello che Rian Johnson aveva raccontato nel secondo film.

Tuttavia, l’interprete di Rey Daisy Ridley ha ora rivelato che l’idea di “nessuno” è venuta da Abrams, e non era qualcosa che Rian Johnson ha implementato quando è intervenuto per dirigere il secondo capitolo. “Bene, J.J. [Abrams] voleva che lei fosse nessuno, quindi quel messaggio non era limitato a Gli Ultimi Jedi”, ha detto Ridley a Rolling Stone (tramite SFFGazette.com).

Per quanto riguarda il modo in cui l’attrice si sente riguardo al cambiamento, assume una posizione più neutrale rispetto a quanto hanno fatto in passato alcuni dei suoi co-protagonisti. “La cosa interessante dell’ultimo film, per me, è che puoi essere un eroe e non provenire da nessuna parte o puoi essere un eroe e provenire letteralmente dalla persona peggiore dell’universo. Non siete i vostri genitori, non siete i vostri nonni, non siete la vostra linea di sangue e non siete le generazioni prima di voi. Quindi questa cosa mi è è piaciuta molto.”

Il fatto che Rey fosse la potenziale erede del male di Palpatine è certamente un’idea interessante, ma il modo in cui è stato gestito in L’Ascesa di Skywalker sembrava più un tentativo fuorviante di placare i fan che una naturale progressione della storia. Daisy Ridley ha già ammesso che sarebbe più che disposta a riprendere il ruolo, quindi forse assisteremo alle ulteriori avventure di “Rey Skywalker” in futuro.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, svelato il rating del film. Paul Rudd anticipa cameo e Easter Eggs

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Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà PG-13 per “violenza/azione e linguaggio”, così è stato deciso dalla valutazione ufficiale della MPAA. Questa classificazione differenzia il terzo film di Ant-Man dai due precedenti che invece erano dai toni molto più spensierati.

Si pensa che l’introduzione ufficiale in questo film del personaggio di Kang il Conquistatore interpretato da Jonathan Majors contribuirà a incupire i toni delle storie di un personaggio altrimenti molto più spensierato.

Inoltre, in merito al film, la star Paul Rudd ha anticipato alcuni cameo e easter eggs inaspettati durante una recente intervista con Fandango. “Per le persone che sono consapevoli, penso… abbiamo dell’ottimo materiale lì dentro. Alcuni davvero buoni.” Chissà cosa ci aspetta!

Ant-Man and the Wasp: Quantumaniail trailer

Il nuovo film Marvel Studios Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che dà il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, arriverà il 15 febbraio nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. L’epica avventura presenta l’antagonista più potente del MCU fino ad ora: Kang il Conquistatore.

Nel film, che dà ufficialmente il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super Eroi Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) tornano per continuare le loro avventure come Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope, Hank Pym (Michael Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensavano fosse possibile. Diretto da Peyton Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard, p.g.a.,Ant-Man and the Wasp: Quantumania è interpretato anche da Jonathan Majors nel ruolo di Kang, David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz e Bill Murray in quello di Lord Krylar.

Zoe Saldana è l’attrice preferita dal box office di tutti i tempi: ecco la sua reazione

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A oggi, solo sei film nella storia del cinema hanno superato al box office mondiale i due miliardi di incasso e solo un attore compare in ben quattro di essi su sei: Zoe Saldana!

Con Avatar del 2009, Avengers: Infinity War, Avengers: Endgame e ora con Avatar: la Via dell’Acqua, l’attrice che interpreta Gamora nel MCU e Neytiri su Pandora è l’attrice che ha performato meglio al box office nella storia. Gli altri due film che hanno superato i 2 miliardi sono Star Wars: Il Risveglio della Forza e Titanic (terzo film di James Cameron).

Si tratta di un traguardo notevole, e Zoe Saldana ha commentato l’evento su Instagram, ringraziando i fan, che prima di ogni altra cosa hanno permesso che i suoi film incassassero così tanto, condividendo un montaggio video dei suoi due personaggi.

“Wow! Cosa posso dire di oggi?”, ha scritto nel post. “Sicuramente è stata una montagna russa di emozioni. Gratitudine per il riconoscimento e l’assoluta euforia per il fatto che mi sveglio ogni mattina e vado a fare ciò che amo. Mai in un milione di anni avrei mai puntato a fare la storia partecipando a questi film. Sono sempre stata fortunata ad essere stata scelta per unirmi a questi progetti straordinari e rivoluzionari”.

“Grazie a @jamescameronofficial @jamesgunn e @therussobrothers per avermi affidato la loro visione. Grazie a tutti i nostri fan per aver reso questi film ciò che sono oggi: la storia in divenire!”

Zoe Saldana tornerà a interpretare Neytiri nei sequel di Avatar, e tornerà a essere Gamora per un’ultima volta in Guardiani della Galassia Vol. 3.

Chloe Bennet suggerisce che presto Quake tornerà nel MCU?

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Chloe Bennet suggerisce che presto Quake tornerà nel MCU?

Abbiamo conosciuto Chloe Bennet all’interno del MCU molti anni fa, quando divenne la protagonista di Agents of SHIELD. Il personaggio di Daisy Johnson ha da subito fatto presa sul pubblico, soprattutto grazie al fatto che nascondeva una percentuale di mistero, dissoltosi poi con l’evoluzione del personaggio stesso in Quake.

Ora, Chloe Bennet sembra suggerire che Quake potrebbe tornare nel MCU via Twitter. Quando un utente le ha scritto che essere la migliore interprete in una soap opera (screditando così la serie) non era poi un così grande traguardo, Bennet ha replicato chiamandolo “meschino perdente” (non ha tutti i torti) e specificando che forse quella battuta poteva invecchiare male, visto che evidentemente c’è del movimento in vista per il suo personaggio. Dove potrebbe ricomparire Quake?

https://twitter.com/chloebennet/status/1618199756614041600?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1618199756614041600%7Ctwgr%5Eee754e70a5ca8cdeda9cb325361e6553dfe83331%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Ftv%2Fmarvel%2Fagents-of-shield%2Fagents-of-shield-star-chloe-bennet-hints-at-mcu-return-as-quake-a200053

Modificato un dettaglio del finale di Ms. Marvel per sistemare un errore di continuity

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La Marvel ha modificato un piccolo dettaglio del finale di Ms. Marvel che costituiva un errore di continuità con Spider-Man: No Way Home. La Statua della Libertà, che nella serie appariva verde, per l’ossidazione del rame (com’è nella realtà), doveva invece essere color rame, come visto nel terzo film da solista di Tom Holland.

Così, lo studio ha usato il suo pennellino per ridipingere Miss Liberty nella puntata finale di Ms. Marvel. Inoltre, la statua non compare con lo scudo di Captain America, come sarebbe dovuta essere stando ai modelli visti in Spider-Man: No Way Home.

Vedremo di nuovo Kamala Khan in The Marvels.

Tutto ciò che sappiamo su The Marvels

The Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di CandymanNel cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms. Marvel, che vedremo anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel arriverà il 28 luglio 2023.

Letters to Juliet: trama, cast e le frasi più belle del film

Letters to Juliet: trama, cast e le frasi più belle del film

Affermatasi come una delle commedie sentimentali più brillanti del decennio appena trascorso, Letters to Juliet ha coniugato una delle più celebri opere di William Shakespeare ad un contesto attuale e ricco di spunti di riflessione. Uscito in sala nel 2010, questo è l’ultimo film diretto da Gary Winick, regista anche noto per 30 anni in 1 secondo e La tela di Carlotta. Si tratta però non di una storia originale, bensì tratta dall’omonimo libro di Lise e Ceil Friedman, all’interno del quale si racconta il fenomeno della scrittura di lettere alla più famosa eroina romantica di Shakespeare, ovvero Giulietta.

Al di là del film e del libro, però, esiste davvero un gruppo di persone che, sotto il nome di Il Club di Giulietta, formatosi nel 1972, rispondono ad ogni lettera indirizzata a Giulietta Capuleti che arriva loro. Negli anni le attività si sono poi espanse a concorsi, eventi e feste, che hanno contribuito ad affermare il fenomeno delle lettere a Giulietta a livello mondiale. Naturalmente, il film non poteva non essere ambientato anche in Italia, tra la provincia di Verona, Siena e il Lago di Garda. Tra le sue location si ritrova anche la famosa loggia di Giulietta, attrazione turistica particolarmente visitata da persone di ogni dove.

Pur se poco apprezzato dalla critica, specialmente quella italiana, il film si è affermato come un buon successo al box office, dove ha incassato circa 80 milioni di dollari a fronte di un budget di 30. Ancora oggi rimane infatti un film ideale per chi è in cerca di buoni sentimenti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle frasi più belle. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Letters to Juliet

Protagonista del film è Sophie Hall, aspirante giornalista a cui manca un po’ di coraggio nell’inseguire il suo sogno. A distrarla, inoltre, c’è in particolare il suo imminente matrimonio con Victor. Prima di tale evento, i due si concedono una vacanza a Verona, dove visitano la Loggia di Giulietta. Qui Sophie scopre dell’esistenza delle Segretarie di Giulietta. Attratta dalla loro attività, Sophie decide di aiutarle e risponde a una missiva inviata cinquant’anni prima. Questa appartiene ad una donna inglese di nome Claire, che da giovane studiava in Italia e si era innamorata di un ragazzo, Lorenzo Bartolini, con cui non aveva avuto il coraggio di fuggire via. Dopo aver infine incontrato l’anziana, Sophie partirà con lei e lo scontroso nipote Charlie alla volta dell’Italia per cercare l’amante perduto.

Letters to Juliet: il cast del film

Ad interpretare il ruolo della protagonista Sophie vi è l’attrice Amanda Seyfried, divenuta popolare a livello internazionale grazie al film Mamma mia!. Il suo promesso sposo, Victor, è invece interpretato dal noto attore messicano Gael Garcia Bernal. Ad interpretare le quattro Segretarie di Giulietta, Donatella, Maria, Francesca e Isabella si ritrovano invece le attrici Lidia Biondi, Milena Vukotic, Marina Massironi, nota per la sua collaborazione con Aldo, Giovanni & Giacomo, e Luisa Ranieri, nota attrice di cinema e televisione, recentemente vista nella serie Le indagini di Lolita Lobosco. Nel ruolo di Charlie Wyman, il nipote di Claire, vi è invece Christopher Egan, noto per le serie Vanished e Dominion.

Nel ruolo dell’anziana Claire si ritrova l’attrice premio Oscar Vanessa Redgrave, mentre nei panni dell’amato Lorenzo Bartolini vi è l’attore italiano Franco Nero. I due attori, oltre ad essere attualmente marito e moglie nella realtà, vantano una storia sentimentale molto simile a quella dei loro personaggi. Il loro primo incontro risale infatti al 1966, quando recitarono insieme nel film Camelot. Da lì nacque una storia d’amore che li portò ad avere un figlio, per poi separarsi e continuare ognuno con la propria vita. Negli anni Duemila, infine, Nero e la Redgrave si sono ritrovati, arrivando a sposarsi nel 2006 e coronando così il loro amore.

Letters to Juliet cast

Le frasi più belle di Letters to Juliet, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Letters to Juliet è infatti disponibile nei cataloghi di Chili e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 25 gennaio alle ore 21:10 sul canale La 5.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • Cara Claire, ci sono parole “e” e “se” che da sole non hanno nulla di minaccioso, ma se le metti insieme una vicina all’altra hanno il potere di tormentarti per tutta la vita: “e se… e se… e se…”. Non so come sia finita la tua storia, ma se quello che hai provato a quel tempo era vero amore, beh non è mai troppo tardi. (Sophie)
  • Mi spiace essere arrivata tardi. – No Claire, quando si parla di amore non è mai troppo tardi. (Claire e Lorenzo)
  • L’Atlantico non può dividere due cuori innamorati, insomma se sarà necessario io sarò felice di lasciare Londra per venire da te per sempre se mi aspetterai lì a New York. (Charlie)
  • C’è un posto dove chi soffre lascia biglietti per chiedere aiuto a Giulietta. (Sophie)

Fonte: IMDb

WGA 2023: ecco le nomination

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WGA 2023: ecco le nomination

La gilda degli sceneggiatori di Hollywood ha annunciato le nomination ai WGA 2023. Le cinquine hanno riservato diverse sorprese, differenziandosi molto da quello che invece hanno deciso e annunciato gli Oscar 2023 ieri.

Tra le sorprese più grandi possiamo annoverare senza dubbio la presenza di Black Panther: Wakanda Forever nella categoria riservata agli script adattati.

Sceneggiatura Originale

  • Everything Everywhere All At Once, Written by Daniel Kwan & Daniel Scheinert; A24
  • The Fabelmans, Written by Steven Spielberg & Tony Kushner; Universal Pictures
  • The Menu, Written by Seth Reiss & Will Tracy; Searchlight Pictures
  • Nope, Written by Jordan Peele; Universal Pictures
  • Tár, Written by Todd Field; Focus Features

Sceneggiatura Adattata

  • Black Panther: Wakanda Forever, Screenplay by Ryan Coogler & Joe Robert Cole, Story by Ryan Coogler, Based on the Marvel Comics; Walt Disney Studios Motion Pictures
  • Glass Onion: A Knives Out Mystery, Written by Rian Johnson; Netflix
  • She Said, Screenplay by Rebecca Lenkiewicz, Based on the New York Times Investigation by Jodi Kantor, Megan Twohey and Rebecca Corbett and the Book She Said by Jodi Kantor and Megan Twohey; Universal Pictures
  • Top Gun: Maverick, Screenplay by Ehren Kruger and Eric Warren Singer and Christopher McQuarrie, Story by Peter Craig and Justin Marks, Based on Characters Created by Jim Cash & Jack Epps, Jr.; Paramount Pictures
  • Women Talking, Screenplay by Sarah Polley, Based upon the Book by Miriam Toews; Orion Pictures/MGM

Sceneggiatura per documentario

  • “2nd Chance” (Showtime Documentary Films), Written by Ramin Bahrani
  • “Downfall: The Case Against Boeing” (Netflix), Written by Mark Bailey & Keven McAlester
  • “Last Flight Home” (MTV Documentary) Written by Ondi Timoner
  • “Moonage Daydream” (Neon) Written by Brett Morgen
  • “¡Viva Maestro!” (Greenwich Entertainment) — Written by Theodore Braun

Oscar 2023, l’Italia sogna con Le Pupille, nella cinquina dei migliori cortometraggi

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L’Italia sogna agli Oscar 2023 con Le Pupille, diretto da Alice Rohrwacher e prodotto da Alfonso Cuaron, il cotrometraggio entrato nella cinquina delle nomination agli Oscar che saranno assegnati il 13 marzo: per i betting analyst di Snai, l’opera è favorita per la vittoria finale a 2,75, ma si prospetta una lotta a tre per la statuetta, con “An Irish Goodbye” secondo a 3,25 e “The Red Suitcase” offerto a 3,50. Più distanti “Ivalu” a 5,50 e “Night Ride”, ultimo in lavagna a 10 volte la posta.

L’Italia sarà rappresentata anche da Aldo Signoretti nel team del makeup e hairstyling di “Elvis” di Baz Luhrmann, candidato nella categoria “Miglior trucco e acconciature” e offerto a 3,50, dietro al favorito “The Whale” a 1,75.

Oscar 2023, tutte le nomination

Darby Harper: consulenza fantasmi, trailer del film in arrivo su Disney+

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Disney+ ha diffuso il trailer di Darby Harper: consulenza fantasmi, il film originale targato 20th Century Studios che debutterà venerdì 27 gennaio su Disney+ in Italia. Il film originale 20th Century Studios Darby Harper: consulenza fantasmi è una teen comedy soprannaturale che racconta la storia di una studentessa del liceo che lavora in nero come messaggero spirituale e sarà disponibile dal 27 gennaio in esclusiva su Disney+ all’interno di Star in ltalia.

Dopo aver vissuto un’esperienza di pre-morte da piccola, Darby Harper (Riele Downs) ha acquisito la capacità di vedere le persone defunte. Come conseguenza, è diventata introversa e si è isolata dai suoi compagni di liceo, preferendo passare il tempo a consigliare gli spiriti solitari che hanno affari in sospeso sulla terra. Ma tutto cambia quando Capri (Auli’i Cravalho), la reginetta del gruppo più esclusivo della scuola, muore inaspettatamente in uno strano incidente con la piastra per capelli, causando inevitabilmente l’annullamento del suo imminente “Sweet 17”. Capri, tuttavia, implora Darby dall’altra parte di intervenire e di convincere i suoi amici a organizzare la festa come previsto. Per placare l’ira della diva non morta, Darby deve uscire dall’esilio che si è autoimposta e reinventarsi, trovando così una nuova gioia nella terra dei vivi.

Darby Harper: consulenza fantasmi è interpretato da Riele Downs (Henry Danger), Auli’i Cravalho (Oceania), Chosen Jacobs (IT), Asher Angel (Shazam!), Wayne Knight (Seinfeld), con Derek Luke (Tredici) e Tony Danza (Casalingo Superpiù), ed è diretto da Silas Howard (Dickinson). La sceneggiatura è di Becca Greene (Good Vibes), basata su una storia di Wenonah Wilms (Fem 101), e i produttori sono Adam Saunders (Se ci conoscessimo oggi) e Eddie Rubin (Blue Bayou), con Michele Weisler (The Kissing Booth) e Mac Hendrickson come executive producer.

Il Cavaliere Oscuro: secondo Steven Spielberg, oggi riceverebbe la nomination agli Oscar per il Miglior Film

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All’indomani delle nomination agli Oscar 2023, che hanno valorizzato il suo lavoro con The Fabelmans, Steven Spielberg ha dichiarato che, secondo lui, fatto oggi, Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan avrebbe potuto essere nominato in molte più categorie, compresa quella del Miglior Film.

Spielberg ha espresso entusiasmo per le nomination agli Oscar per il miglior film dei due film più importanti del 2022, Avatar: la Via dell’Acqua e Top Gun: Maverick, sottolineando quanto sia incoraggiante per i film di successo ricevere il riconoscimento per il più grande premio di Hollywood negli ultimi anni.

“Sono davvero incoraggiato dal fatto che [Avatar: la Via dell’Acqua e Top Gun: Maverick siano stati nominati per il miglior film]. È un riconoscimento che arriva tardi per il film che sarebbe dovuto essere nominato diversi anni fa, Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan. Quel film avrebbe sicuramente ottenuto una nomination per il miglior film oggi, quindi avere questi due film di successo in questa posizione è qualcosa che dovremmo tutti celebrare”.

Considerando la riflessione di Spielberg sembra davvero probabile che, in questo momento storico, un film come Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan avrebbe potuto ambire almeno al riconoscimento della nomination, considerando soprattutto il fatto che il film ha già portato a casa diversi riconoscimenti importanti, tra cui due Oscar, uno postumo a Heath Ledger e uno al montaggio sonoro, oltre a altre sei nomination!

Thunderbolts: nuovi rumors parlano del coinvolgimento di Sentry e del “vero cattivo” del film

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Sebbene nulla sia stato confermato, si ritiene che la minaccia “a livello di Superman” che i Thunderbolts dovranno affrontare nel prossimo film dei Marvel Studios sia Sentry, e ora potremmo avere un’idea migliore di come il personaggio potrebbe influenzare la storia. Secondo l’insider @CanWeGetToast, Sentry fungerà davvero da principale “antagonista fisico”, ma la vera mente che tira i suoi fili sarà la contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus).

Val dovrebbe mettere insieme la squadra dei Thunderbolts, ma sulla base di ciò che possiamo intendere dalle confuse notizie che girano in questi giorni, alla fine verrà rivelata come la vera grande cattiva, il che probabilmente non dovrebbe essere una grande sorpresa dopo aver assistito ai suoi metodi ambigui in Black Panther: Wakanda Forever.

Secondo quanto riferito, Val sarà determinante nella “creazione” di Sentry (nei fumetti, è un tossicodipendente di nome Robert Reynolds che ottiene il potere di un milione di soli che esplodono) e, se dovessimo azzardare un’ipotesi, tenterà di usarlo per proteggere Le riserve di vibranio di Wakanda.

Resta da vedere dove si inseriscono gli stessi Thunderbolts, ma c’è una possibilità che Val li usi come capri espiatori o come un modo per mantenere la sua copertura. Per quanto riguarda il potenziale casting, c’è ancora qualche irriducibile su Internet che sostiene Ryan Gosling (anche se abbiamo sentito che stanno cercando qualcuno un po’ più giovane), e anche il nome di Alexander Ludwig (Vikings) è saltato fuori. Trattandosi di rumors, è importante comunque prendere queste informazioni con le pinze.

Vi ricordiamo che Thunderbolts  uscirà nelle sale il 26 luglio 2024. Il film sarà diretto da Jake Schreier, e vedrò protagonisti Florence Pugh, Hannah John-Kamen (?), Sebastian Stan, David Harbour, Olga Kurylenko, Wyatt Russell, Julia Louis-Dreyfus l’ultimo grande annuncio Harrison Ford.

Violent Night 2 in lavorazione, ritorna tutto il team creativo del primo film!

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In una recente intervista con The Wrap, il regista di Violent Night, Tommy Wirkola ha confermato di aver iniziato a sviluppare il sequel della commedia d’azione natalizia guidata da David Harbour. Ha anche rivelato che Violent Night 2 sarà ancora una volta scritto dagli sceneggiatori originali Pat Casey e Josh Miller, che in precedenza avevano lavorato insieme nei film live-action di Sonic the Hedgehog .

Wirkola ha preso in giro una delle idee che hanno per il potenziale sequel, rivelando che hanno in programma di espandere la storia del personaggio di Babbo Natale di Harbour. “Abbiamo tempo per decifrare davvero la sceneggiatura e capire la storia“, ha detto. “E abbiamo alcune idee, io, Pat e Josh, e i produttori. Abbiamo parlato di dove vogliamo portarlo e cosa vogliamo vedere. Ci sono cose che abbiamo lasciato sul pavimento come il Polo Nord, la signora Claus, gli elfi, ma dal punto di vista della storia penso che abbiamo un’idea davvero, davvero fantastica che si espande sul mondo e sulla portata, mantenendo comunque quel tono che amiamo da il primo.”

Violent Night è stato diretto da Tommy Wirkola da una sceneggiatura scritta da Pat Casey e Josh Miller. Al fianco di David Harbour c’erano John Leguizamo (John Wick), Cam Gigandet (Without Remorse), Alex Hassell (Cowboy Bebop), Alexis Louder (The Tomorrow War), Edi Patterson (The Righteous Gemstones) e Beverly D’Angelo (Il franchise di National Lampoon’s Vacation).

Nel film quando una squadra di mercenari irrompe in un comprensorio di famiglie benestanti durante la vigilia di Natale, prendendo in ostaggio tutti i presenti, la squadra di criminali non è pronta ad affrontare un combattente che li sorprenderà: Babbo Natale (David Harbour, Vedova Nera, serie Stranger Things) è sul posto e sta per dimostrare che non è sempre un santo. Diretto dal graffiante regista norvegese Tommy Wirkola (Hansel & Gretel: Witch Hunters, Dead Snow franchise), Una Notte Violenta e Silenziosa è prodotto da Kelly McCormick, David Leitch e Guy Danella della 87North. La sceneggiatura originale è di Pat Casey e Josh Miller, gli autori di Sonic the Hedgehog.

Lucky Hank: teaser trailer del nuovo dramma AMCI con Bob Odenkirk

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AMC ha finalmente diffuso il teaser promo di Lucky Hank, l’imminente adattamento in serie del romanzo del 1997 dell’autore vincitore del Premio Pulitzer Richard Russo intitolato Straight Man. La serie dovrebbe debuttare negli USA il 19 marzo su AMC e AMC+. Il video anticipa il ritorno di Bob Odenkirk alla AMC, cinque mesi dopo che Better Call Saul ha concluso la sua serie di sei stagioni. Presenta l’attore vincitore di un Emmy che interpreta Hank, un professore universitario che sembra non piacere a nessuno.

Lucky Hank sarà incentrato su una storia di crisi di mezza età ambientata al Railton College. La storia sarà raccontata attraverso gli occhi di William Henry Devereaux, Jr. (Odenkirk), l’improbabile presidente del dipartimento di inglese in un college gravemente sottofinanziato nella cintura di ruggine della Pennsylvania.Bob Odenkirk sarà affiancato da Mireille Enos, Olivia Scott Welch, Suzanne Cryer, Diedrich Bader, Sara Amini e Cedric Yarbrough insieme a Kyle MacLachlan, Tom Bower e Chris Diamantopoulos.

La serie sarà adattata e prodotta da Aaron Zelman e Paul Lieberstein, con Peter Farrelly alla regia. I produttori esecutivi sono Odenkirk, Farrelly, Russo, Naomi Odenkirk e Marc Provissiero. È una produzione di TriStar TV e Gran Via di Sony Pictures. Questo segna l’ultima collaborazione di Odenkirk con AMC dopo aver lavorato con loro per oltre sette anni con la serie prequel di Breaking Bad, Better Call Saul . Per la sua interpretazione da protagonista nella serie AMC, ha ottenuto cinque nomination ai Golden Globe e dieci agli Emmy, inclusa quella come Miglior Attore in una Serie Drammatica.

A letto con Sartre, la recensione del film con Valeria Bruni Tedeschi

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A letto con Sartre è il film del 2022 diretto da Samuel Benchetrit con Joey Starr, Bouli Lanners, François Damiens, Ramzy Bedia, Vanessa Paradis, Gustave Kervern, Valeria Bruni Tedeschi, Raphaelle Doyle, Constance Rousseau, Vincent Macaigne, Bruno Podalydès, Jules Benchetrit, Thierry Gimenez, Jean-Pierre Martinage. Il film è ambientato in una cittadina nei pressi di un porto a nord della Francia.

Lì le persone trascorrono la loro vita isolati e col tempo si sono abituati alla violenza. La loro esistenza viene sconvolta improvvisamente da arte e amore, che inizia a influenzarli fortemente. Tra di loro ci sono Jesus (Joey Starr) e Poussin (Bouli Lanners), impegnati a organizzare un party per la figlia adolescente del loro datore di lavoro. E Jacky (Gustave Kervern), uno scagnozzo che grazie all’amore per una donna scopre l’arte del teatro. È così che la poesia, l’arte e il teatro aiutano questi personaggi a dare un senso alla loro vita.

A letto con Sartre arriva al cinema dal 26 gennaio 2023. Delle traduzioni che il titolo originale del film – Cette musique ne joue pour personne – ha ricevuto quella in inglese è forse la più concreta: Love Songs for Tough Guys, Canzoni d’amore per uomini duri. Ci rendiamo conto dai primi minuti del film dell’enorme peso che hanno i personaggi nel gestire le loro vite nel fare i conti con vari tipi d’amore.

A letto con Sartre, la recensione

Il primo personaggio che notiamo subito per importanza in A letto con Sartre è Jeff, il boss locale, interpretato da François Damiens. Jeff scopre la poesia, una forma d’arte che compone la musica con le parole. Non è molto bravo, è più bravo a farsi rispettare, ad usare la violenza. In Jeff c’è molto del Tony Soprano de I Soprano: hanno entrambi le caratteristiche del boss, amano comandare e odiano non essere presi sul serio. In Jeff come in Tony sopraggiunge quella crisi di mezza età che colpisce la buona parte degli uomini adulti che lo porta a cercare se stesso. Per farlo dovrà perdersi, innamorandosi (come crede) della cassiera del supermercato.

Per lei, per quel breve surrogato di amore, inizia a seguire un corso di scrittura di poesie. Una specie di redenzione per uomini adulti, solo che Jeff non cerca redenzione ma vuole solo convincersi che così facendo sia considerato una persona migliore. Attorno a Jeff si aggirano i suoi scagnozzi: Jesus, Poussin, Jacky e Neptune interpretati rispettivamente da Joey Starr, Bouli Lanners, Gustave Kervern e Ramzy Bedia. Ai primi due è affidata la parte meno avvincente del film: devono assicurarsi la riuscita del compleanno della figlia del boss, Jessica, alla quale tengono particolarmente come se fosse figlia loro. Sono i tipi più duri del gruppo e dato che non hanno affetti riversano il loro amore verso la giovane Jessica che cercano in tutti i modi di non deludere organizzando per lei un compleanno perfetto.

A letto con Sartre filmJacky, invece, per amore è disposto a tutto. Non aveva programmato di trovare l’amore, non lo cercava. Era semplicemente lo scagnozzo più taciturno e solitario. Un giorno Jeff lo manda a riscuotere un debito e alla porta trova Suzanne (interpretata da Vanessa Paradis), se ne innamora all’istante. Lui l’uomo duro, braccio destro del boss locale, trova l’amore che lo spinge a cambiare vita. Non è una decisione che prende è semplicemente il motore che inizia a rombare nella sua vita, nel suo cuore e nella sua testa. Dopo aver fatto di tutto – tra cui uccidere tutti i membri dello spettacolo teatrale dove recita Suzanne – alla fine viene preso nel ruolo di Sartre – da qui il titolo del film A letto con Sartre.

“Chiudi gli occhi, pensami e dimmi cosa vedi”

Quando ami davvero qualcuno, immaginarlo, anche ad occhi chiusi dovrebbe essere semplice come bere un bicchiere d’acqua. Due volte nel corso di A letto con Sartre viene posta questa domanda e tutte le volte assume un significato diverso e nuovo. La prima volta Jeff lo chiede a Neptune. Gli chiede di chiudere gli occhi e pensare alla cassiera del supermercato – Roxene – e di dirgli cosa vede. Neptune stenta a farlo perché farlo significherebbe confermare quello che il suo cuore già gli diceva da tempo: lui ama Roxene, lo sa dal primo momento in cui l’ha vista. Neptune allora recita una brevissima poesia della quale Jeff reclama la proprietà, lui è il boss. Non aveva considerato una cosa però: le parole sono delle armi tanto potenti quanto le pistole e il risultato che hanno su Roxene è immediato.

La donna rimane colpita da questi versi – versi che in precedenza non aveva capito, troppo confusionari e scritti da Jeff. Queste parole le comprende e le arrivano dritte al cuore sa da chi provengono, ma non c’è bisogno di dirlo ad alta voce perché anche Jeff lo capisce. La presa di consapevolezza da parte di entrambi gli uomini arriva davvero come uno sparo di fucile a cielo aperto. L’idea di amore surrogato in cui era rimasto intrappolato Jeff svanisce come in una bolla e rimane dunque apparentemente solo. La seconda volta è sempre Jeff a porre la domanda ma questa volta a sua moglie – interpretata da Valeria Bruni Tedeschi. La donna con gli occhi chiuse vede un caleidoscopio di colori, odori e sensazioni perdute che come da un sonno lungo 25 anni si risvegliano e la scuotono dal torpore in cui ha vissuto per tutto questo tempo.

A letto con Sartre Valeria Bruni TedeschiTutto può cambiare

Katia, il personaggio interpretato dalla Tedeschi, non lo saprà mai concretamente ma le parole che ha trovato dentro la spazzatura non erano indirizzate a lei, o forse lo sa ma è troppo innamorata, troppo cieca di questo amore da non accorgersene. Legge quello che vuole leggere e decide di sorprendere il marito: nuovo taglio, nuovi abiti, ed effettivamente riesce nel suo intento. In A letto con Sartre, Jeff, dunque, vede per la prima volta la moglie, anche lui come risvegliato da un lungo sonno. Per la prima volta è lui a chiudere gli occhi e pensa alla persona che ama. Se la immagina come una poesia dove le parole volano nell’aria leggere.

L’amore ha spinto i protagonisti di A letto con Sartre verso una sorta di elevazione interiore come se attraverso l’arte potessero espiare i propri peccati. Così Jacky trova l’amore grazie allo spettacolo teatrale ed è forse pronto a cambiare la sua vita, Jesus e Poussin hanno organizzato il compleanno perfetto per Jessica aiutandola anche a trovare l’amore, Jeff riabbraccia la moglie in un lungo ballo. Tutto è cambiato, forse il tempo della redenzione è finalmente giunto ed ha l’aspetto di una composizione musicale, una poesia, un caleidoscopio di colori.

Cesar 2023: le nomination, Louis Garrel guida le candidature

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Cesar 2023: le nomination, Louis Garrel guida le candidature

Con ben 11 nomination, L’innocent, il nuovo film di Louis Garrel, guida le nomination ai Cesar 2023, gli Oscar del cinema francese, annunciate oggi. La notte del 12, di Dominik Moll, segue con 10 nomination. Ecco di seguito tutti i nominati:

MIGLIOR FILM

  • Forever Young
  • Rise
  • The Innocent
  • The Night Of The 12th
  • Pacification

MIGLIOR REGISTA

  • Cedric Klapisch, Rise
  • Louis Garrel, The Innocent
  • Cedric Jimenez, November
  • Dominik Moll, The Night Of The 12th
  • Albert Serra, Pacification

MIGLIOR ATTRICE

  • Fanny Ardant, The Young Lovers
  • Juliette Binoche, Between Two Worlds
  • Laure Calami, Full Time
  • Virginie Efira, Paris Memories
  • Adele Exarchopoulos, Zero Fucks Given

MIGLIOR ATTORE

  • Jean Dujardin, November
  • Louis Garrel, The Innocent
  • Vincent Macaigne, Diary Of A Fleeting Affair
  • Benoit Magimel, Pacification
  • Denis Menochet, Peter von Kant

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

  • Judith Chemla, Le Sixieme Enfant
  • Anais Demoustier, November
  • Anouk Grinberg, The Innocent
  • Lyna Khoudri, November
  • Noemie Merland, The Innocent

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

  • Francois Civil, Rise
  • Bouli Lanners, The Night Of The 12th
  • Micha Lescot, Young Forever
  • Pio Marmai, Rise
  • Roschdy Zem, The Innocent

MIGLIOR ESORDIENTE DONNA

  • Marion Barbeau, Rise
  • Guslagie Malanda, Saint Omer
  • Rebecca Marder, A Radiant Girl
  • Nadia Tereszkiewicz, Forever Young
  • Mallory Wanecque, The Worst Ones

MIGLIOR ESOPRDIENTE UOMO

  • Bastien Bouillon, The Night Of The 12th
  • Stefan Crepon, Peter Von Kant
  • Dimitri Dore, Bruno Reidal, Confessions Of A Murderer
  • Paul Kircher, Winter Boy
  • Aliocha Reinert, Softie

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE

  • Eric Gravel, Full Time
  • Valeria Bruni Tedeschi, Noemie Lvovsky, Agnes de Sacy, Forever Young
  • Cedric Klapisch, Santiago Amigorena, Rise
  • Louis Garrel, Tanguy Viel, Naïla Guiguet, The Innocent
  • Alice Diop, Amrita David, Marie Ndiaye, Saint Omer

MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

  • Michel Hazanavicius, Final Cut
  • Thierry de Peretti, Jeanne Aptekman, Undercover
  • Gilles Marchand, Dominik Moll, The Night Of The 12th

MIGLIOR COLONNA SONORA ORIGINALE

  • Irene Dresel, Full Time
  • Alexandre Desplat, Final Cut
  • Gregoire Hetzel, The Innocent
  • Olivier Marguerit, The Night Of The 12th
  • Marc Verdaguer, Joe Robinson, Pacifiction
  • Anton Sanko, The Passengers Of The Night

MIGLIOR SONORO

  • Cyril Moisson, Nicolas Moreau, Cyril Holtz, Rise
  • Laurent Benaim, Alexis Meynet, Olivier Guillaume, The Innocent
  • Cedric Deloche, Alexis Place, Gwennole Le borgne, Marc Doisne, November
  • François Maurel, Olivier Mortier, Luc Thomas, The Night Of The 12th
  • Jordi Ribas, Benjamin Laurent, Bruno Tarriere, Pacification

MIGLIOR FOTOGRAFIA

  • Julien Poupard, Forever Young
  • Alexis Kavyrchine, Rise
  • Patrick Ghiringhelli, The Night Of The 12th
  • Artur, Pacifiction
  • Claire Mathon, Saint Omer

MIGLIOR MONTAGGIO

  • Mathilde van de Moortel, Full Time
  • Anne-Sophie Bion, Rise
  • Pierre Deschamps, The Innocent
  • Laure Gardette, Novembre
  • Laurent Rouan, The Night Of The 12th

MIGLIORI COSTUMI

  • Caroline de Vivaise, Forever Young
  • Pierre-Jean Larroque, The Colours Of Fire
  • Emmanuelle Youchnovski, Waiting For Bojangles
  • Corinne Bruand, The Innocent
  • Praxedes de Vilallonga, Pacification
  • Gigi Lepage, Simone – Journey Of The Century

MIGLIOR SCENOGRAFIA

  • Emmanuelle Duplay, Forever Young,
  • Sebastian Birchler, The Colours Of Fire
  • Michel Barthelemy, The Night Of The 12th
  • Sebastian Vogler, Pacifiction
  • Christian Marti, Simone – The Voyage Of The Century

MIGLIORI EFFETTI VISIVI

  • Guillaume Marien, The Five Devils
  • Sebastien Rame, Smoking Causes Coughing,
  • Laurens Ehrmann, Notre Dame On Fire
  • Mikael Tang Uy, November
  • Marco del Bianco, Pacifiction

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

  • Ernest and Celestine: A Trip to Gibberitia
  • My Sunny Maad
  • Little Nicholas

MIGLIOR DOCUMENTARIO

  • Rookies
  • The Super 8 Years
  • Heart Of Oak
  • Jane By Charlotte
  • Returning To Reims

MIGLIOR OPERA PRIMA

  • Bruno Reidal, Confession Of A Murderer
  • Falcon Lake
  • The Worst Ones
  • Saint Omer
  • Le Sixieme Enfant

MIGLIOR FILM STRANIERO

  • The Beasts
  • Close
  • Boy From Heaven
  • EO
  • Triangle Of Sadness

Madonna: il suo biopic con Julia Garner è in pausa a tempo indeterminato

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L’atteso film biografico sulla leggenda della musica Madonna non si farà più. Il progetto, che l’icona avrebbe diretto lei stessa, non è più in fase di sviluppo presso la Universal Pictures, hanno riferito varie fonti a Variety.

Le speculazioni sul destino del film sono iniziate immediatamente dopo che Madonna ha annunciato, la settimana scorsa, un tour mondiale che abbraccia la carriera, uno che ha registrato il tutto esaurito a New York, Londra, Parigi e altre città in pochi minuti. Gli addetti ai lavori che hanno familiarità con Madonna hanno detto che il suo unico obiettivo è il tour, ma rimane impegnata a fare un film sulla sua vita, prima o poi. I rappresentanti di Madonna, Julia Garner (che avrebbe dovuto interpretare la popstar) e Universal Pictures hanno rifiutato di commentare la questione.

Sebbene annunciato nel 2020, lo sviluppo del film si è protratto fino alla fine del 2022. Madonna ha lavorato a due bozze della sceneggiatura che abbraccia lunghi periodi della sua vita creativa e personale. Una versione precedente è stata scritta con il premio Oscar Diablo Cody (le loro sessioni di scrittura sono state ampiamente documentate sui social media). Erin Cressida Wilson ha fatto un secondo passaggio. Lo scorso giugno, Variety ha dato la notizia che la vincitrice di Emmy e Golden Globe Julia Garner aveva vinto il ruolo dell’icona pop. È seguito a un’estenuante preparazione di settimane tra un gruppo di giovani attori (tra cui Florence Pugh, Alexa Demie, Odessa Young e Bebe Rexha) che hanno partecipato a un bootcamp di canto e ballo.

Madonna ha due lungometraggi al suo attivo come regista: Sacro e Profano, una commedia drammatica del 2008 ambientata nel Regno Unito, e W.E. del 2011, un dramma storico sull’abdicazione del re Edoardo VIII al trono britannico per sposare la divorziata americana Wallis Simpson.

Face/Off – Due facce di un assassino: trama, cast e sequel del film

Tra i più celebri film d’azione di fine anni Novanta vi è senza ombra di dubbio Face/Off – Due facce di un assassino, diretto dal noto regista cinese John Woo, affermatosi grazie a film action come A Better Tomorrow, Hard Boiled e Mission: Impossible II. Qui al suo terzo film statunitense, Woo costuisce un intricata vicenda che vede contrapposti un ligio agente dell’FBI e uno spietato terrorista. L’elemento alla base del film, come noto, è lo scambio di sembianze che questi due personaggi subiscono in seguito ad un intervento di chirurgia, punto di partenza per un racconto tanto avvincente quanto entusiasmante.

La sceneggiatura del film è stata scritta da Mike Werb e Michael Colleary, i quali la completarono nel 1990. Tra le fonti di ispirazione, i due hanno poi citato film come La furia umana Operazione diabolica. Per via degli ambiziosi risvolti narrativi ed elementi da loro descritti, tuttavia, nessuno sembrava disposto a finanziare il progetto. I due autori apportarono così numerose modifiche nel tempo, fino a quando non incontrarono Woo, che si disse particolarmente interessato a firmare la regia di quella storia. Con un budget di 80 milioni di dollari, Face/Off – Due facce di un assassino si rivelò poi un successo straordinario.

Il film raggiunse infatti un guadagno di circa 245 milioni di dollari in tutto il mondo e ottenne particolari lodi per le interpretazioni dei protagonisti, per le dinamiche scene d’azione e per gli effetti speciali che arricchiscono il tutto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e all’annunciato sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Face/Off – Due facce di un assassino

Protagonista del film è Sean Archer, un agente dell’FBI che da anni conduce una caccia senza tregua nei confronti del pericolosissimo terrorista Castor Troy. Nemici giurati, i due si sono più volte incontrati senza riuscire però a prevalere l’uno sull’altro. In uno dei loro scontri, tuttavia, è rimasto ucciso il figlio di Sean, che da quel momento ha giurato vendetta assoluta. Grazie ad un’imboscata ben architettata, infine, egli riesce a catturare sia Castor che il suo fratello minore Pollux Troy. Quest’ultimo viene arrestato e condotto in carcere, mentre il terrorista finisce in coma in seguito alla sparatoria.

Tutto sembra dunque essere giunto a conclusione per Archer, almeno fino a quando non scopre di una bomba batteriologica a tempo piazzata dai due fratelli in un luogo affolatto di Los Angeles. Per cercare di estorcere a Pollux le informazioni su dove questa sia nascosta, Archer accetta di sottoporsi ad un intervento che lo porta ad assumere il volto, la voce e l’aspeto di Castor. Così facendo, può continuare a condurre la sua indagine sotto copertura. Il terrorista, però, risvegliatosi dal coma, si ritrova a poter gestire la sua nuova identità, quella di Archer, per impossessarsi della vita professionare e sentimentlae del nemico, nel tentativo di distruggerlo.

Face-Off - Due facce di un assassino cast

Face/Off – Due facce di un assassino: il cast del film

Per i due personaggi protagonisti, i produttori erano alla ricerca di grandi star del cinema d’azione. Tra le coppie di interpreti presi in considerazione si annoverano Arnold Schwarzenegger e Sylvester Stallone, Jean-Claude Van Damme e Steven Seagal, Harrison Ford e Michael Douglas, Alec Baldwin e Bruce Willis e Al Pacino e Robert De Niro. Alla fine, però, vennero scelti per i ruoli gli attori Nicolas Cage e John Travolta. Cage, inizialmente, aveva rifiutato il ruolo di Castor Troy, poiché non interessato ad interpretare un cattivo. Tuttavia, quando capì che avrebbe interpretato principalmente il “buono”, Cage accettò immediatamente di partecipare al film.

Travolta, invece, è Sean Archer, il quale acquista poi i panni di Castor. Per prepararsi ai ruoli e a dover interpretare l’uno i panni dell’altro, i due attori passarono due settimane a stretto contatto, studiandosi a vicenda e concordando diversi atteggiamenti e movenze. Accanto a loro nel film vi sono poi Joan Allen nel ruolo di Eve Archer e Alessandro Nivola in quelli di Pollux Troy. L’attore e regista Nick Cassavetes, celebre per aver diretto Le pagine della nostra vita, interpreta invece Dietrich Hassler. Colm Feore, oggi noto per il ruolo di Reginald Hargreeves in The Umbrella Academy, è il dottor Malcolm Walsh, colui che esegue l’operazione sui due protagonisti.

Face/Off – Due facce di un assassino: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dopo anni di speculazioni, nel 2019 la Paramount Pictures ha confermato l’intenzione di dar vita ad un remake del film, con un nuovo cast. Tuttavia, nel febbraio del 2021 è stato invece riportato che il film sarà un sequel diretto del titolo del 1997, ripresentando dunque gli stessi attori per protagonisti. A dirigere il film è stato chiamato Adam Wingard, regista già noto per i film Blair Witch, Death Note e Godzilla vs. Kong. Intervistato a riguardo, egli ha poi raccontato che si assicurerà che per il nuovo film vengano utilizzate tecnologie ed effetti speciali all’avanguardia, così da rendere il tutto ancor più realistico.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Face/Off – Due facce di un assassino è infatti disponibile nei cataloghi di Chili, Rai Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 24 gennaio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Terezin – La recensione del film sulla Shoah

Terezin – La recensione del film sulla Shoah

Il Giorno della Memoria si avvicina e con esso l’esigenza di mantenere vivo il ricordo degli orrori della Shoah. Dal 26 Gennaio arriva al cinema Terezin, film che mostra la particolare realtà del campo di detenzione di Theresienstadt. Terezin è una coproduzione internazionale (Minerva Pictures, Rai Cinema e Three Brothers Production) diretta da Gabriele Guidi. Il film presenta un cast internazionale ricco di nomi cari alla fiction italiana: da Mauro Conte (Una questione privata, Sulla mia pelle), a Alessio BoniCesare Bocci e Antonia Liskova.

Terezin: la trama del film

terezin

1942. Antonio (Mauro Conte) è un clarinettista italiano che si è trasferito a Praga per studiare musica. Lì ha conosciuto Martina (Dominika Moravkova), una violinista cecoslovacca. I due si sono innamorati e vivono insieme. Lei è ebrea, come parte della famiglia di lui. Durante la Seconda guerra mondiale, Antonio Martina vengono deportati al ghetto di Terezin. Nel campo di concentramento di Theresienstadt i due entrano in contatto con tanti altri artisti come loro che, in quanto ebrei, sono costretti a vivere in condizioni ai limiti dell’umanità. Nel tentativo di mantenere viva l’arte – e con essa la speranza e la civiltà – i musicisti del campo mettono in piedi un’orchestra che, tra deportazioni e regole ferree, coinvolge uomini, donne, bambini e soldati nazisti.

Il ghetto degli artistiterezin

La vicenda descritta in Terezin è tratta da una storia vera: non solo la Seconda guerra mondiale, ma anche gli accadimenti del ghetto sono fatti storici. Il campo di Theresienstadt era uno spazio sfaccettato: le SS lo utilizzavano non solo come luogo d’internamento per gli ebrei, ma anche come centro di smistamento per i prigionieri verso i campi di sterminio di Auschwitz e Treblinka. Il luogo però era promosso dalla propaganda nazista come un esempio perfetto di insediamento ebraico. A Terezin c’erano quindi i lavori forzati, le celle, le punizioni e le deportazioni. Nonostante ciò, la vita culturale era viva all’interno del ghetto. Una scuola accoglieva la grande concentrazione di bambini, un’orchestra quella di musicisti e compositori come Viktor Ullman. 

Il campo di Terezin era quindi un mondo assurdo in cui alle minacce di deportazione e ai forni crematori si alternavano prove d’orchestra e concerti in grande stile. Questa contraddizione è resa bene dal film di Gabriele Guidi. Le scene drammatiche e quelle più distese si alternano continuamente, contaminandosi l’una con lo spirito dell’altra. Vedendo Terezin, si fatica a dare il giusto peso a tutto quello che viene rappresentato. La sensazione di inadeguatezza non è casuale ma esprime il vissuto dei deportati: artisti trasformati in braccianti, persone rese numeri, anime che diventano carne da macello.

Una produzione in pieno stile Rai

Il mondo assurdo del campo è sicuramente ben rappresentato in Terezin, ma non è l’unico elemento estraniante. I dialoghi enfatici e troppo esplicativi, uniti allo stridente autodoppiaggio degli attori italiani, danno quel tocco da fiction Rai che stona con una storia così profonda e delicata. Interpreti come Alessio BoniCesare Bocci e Antonia Liskova cedono spesso alla recitazione televisiva. In questo modo, la dimensione estraniante del film si trasforma spesso in dimensione melodrammatica e favolistica, qualcosa di molto lontano dal dramma storico della Shoah.

Anche le inquadrature e la fotografia di Terezin non si distaccano dal mondo della fiction: i movimenti di macchina sono semplici, la composizione dell’immagine è geometrica. Inoltre, il campo viene rappresentato quasi sempre nel suo aspetto più pulito e composto: i forni crematori sono censurati, come anche i luoghi più trasandati. Tutto ciò che potrebbe impressionare viene solo nominato ed è mascherato a livello visivo.

La musica come formula narrativa

terezin recensione film

Terezin è un film facilmente fruibile. Il lungometraggio è adatto anche ai più piccoli e alle scuole per che affronta in modo soft un argomento che di soft ha davvero poco. Ad ogni modo, il Giorno della Memoria serve a mantenere vivo il ricordo dell’orrore e ogni mezzo che s’impegna in questa causa è lodabile. Sicuramente, Terezin saprà ritagliarsi una fetta di pubblico.

Lockwood & Co: recensione della nuova serie Netflix

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Lockwood & Co: recensione della nuova serie Netflix

Immergendoci in una realtà da brivido, Lockwood & Co è una nuova serie teen tendente all’horror sovrannaturale. Formata per il momento da una sola stagione di otto episodi da circa 40 minuti l’uno, la serie è scritta e diretta dal regista britannico Joe Cornish (Attack the block, Antman), e tratta dall’omonima serie di romanzi di Jonathan Stroud. In particolare, questa prima stagione di Lockwood & Co racconta le vicende dei primi due romanzi, quindi è prevedibile (ed auspicabile) un seguito. Nel cast ritroviamo prevalentemente figure nuove ed emergenti, tra cui l’attrice Ruby Stokes (Francesca Bridgerton nella serie Bridgerton) nel ruolo di Lucy Carlyle, Cameron Chapman nei panni di Anthony Lockwood e Ivanno Jeremiah (Black Mirror: zitto e balla) come ispettore Barnes.

Lockwood & Co: gli spettri visitatori

In una realtà in cui i fantasmi, detti visitatori, popolano le strade e le case di Londra, tanti giovani supervisionati dagli adulti si occupano di combatterli. Molti bambini e teenagers hanno sviluppato dei poteri di percezione degli spettri, tali da poterli individuare e sconfiggere con più facilità. Tra questi, Lucy Carlyle, di appena 13 anni, viene costretta dalla madre a lavorare per un’agenzia locale di acchiappa fantasmi; dopo anni di allenamento ed amicizia con la compagna Norrie, un triste incidente in una casa infestata convince Lucy ad abbandonare la propria casa per una nuova vita a Londra. Qui viene accolta nella Lockwood & Co, una piccola agenzia di acchiappafantasmi formata da soli due ragazzi, Anthony Lockwood e George Karim, senza alcun supervisore adulto. I tre avranno insieme tante avventure da brivido in cui affermeranno la loro bravura dinnanzi anche all’ispettore Barnes, ed in cui Lucy conoscerà meglio il suo grande potere.

Le avventure dei nuovi ghostbusters

Il tema dei fantasmi è molto noto e popolare sia nella narrativa che nel cinema. Basti pensare a Ghostbusters, noto cult del 1984 con Bill Murray e Dan Aykroyd. A differenza della commedia degli acchiappafantasmi, in Lockwood & Co la narrazione riguardo i visitatori assume delle tinte più dark. Tutti gli episodi sono costellati di scene che trasmettono allo spettatore una certa suspense, tale quasi da rasentare l’horror. Un esempio figura durante una delle missioni dei tre in una magione stregata fuori Londra, dove in un sotterraneo vengono circondati da una moltitudine di fantasmi di antichi monaci. Trattandosi di una serie teen, la trama e le tematiche affrontate bilanciano la presenza di queste scene sinistre.

Sembra essere centrale già dai primi episodi di Lockwood & Co una certa affinità tra Lucy e lo stesso Lockwood. Questa particolare sinergia si nota molto anche durante le loro avventure a caccia di fantasmi, e diventa così forte da far sentire George escluso dai due. Pur non essendo ancora ben definita la relazione tra i due, negli ultimi episodi sono presenti vari momenti topici, i classici attimi prima del bacio, che portano lo spettatore a considerarli una nuova ship nella serie.

Lockwood & Co serie netflixLockwood & Co: visitatori e poteri sovrannaturali

L’elemento sovrannaturale è sviluppato nella serie con effetti speciali relativamente semplici, soprattutto nella rappresentazione dei visitatori, ma comunque in maniera efficace. Ad ogni modo, il clima generale di mistero è accentuato dalla presenza di molti elementi celati agli occhi dello spettatore. Nella serie si accenna a come i visitatori non siano sempre stati parte della quotidianità di Londra. E’ chiaro che in un particolare momento storico non troppo passato, forse cinquanta o sessant’anni prima, il “Problema” ha avuto inizio. Lo stesso George si dimostra scettico sulle motivazioni date dal governo e crede in una qualche forma di cospirazione, o di causa segreta che non è stata resa nota ai cittadini, ed ovviamente neanche a noi spettatori.

Riguardo i  poteri dei giovani ed i fantasmi, il pubblico può raccogliere sempre più informazioni con il proseguire degli episodi. Non è presente una voce narrante che pone una qualche forma di antefatto, ma è comunque possibile comprendere da altre vie. Ad esempio, viene reso noto allo spettatore come i poteri di percezione non sono definitivi, ma con gli anni svaniscono. Inoltre già dai primi episodi possiamo scoprire la classificazione dei visitatori in tre tipologie.

Anthony Lockwood: tra sorrisi e segreti

Un’aura di mistero circonda anche lo stesso Lockwood. Pur risultando coraggioso e protettivo nei confronti di George, e soprattutto di Lucy, sono molti i segreti che nasconde riguardo al suo passato, rinchiusi nella porta sopra le scale della Lockwood & Co. Lucy lo aiuta ad aprirsi con loro, lo fa sentire amato.

Ma sono ancora molti gli interrogativi che restano senza risposta alla fine di questa stagione: come ha avuto inizio il Problema? Che segreti cela Lockwood? Si attende una seconda stagione con ansia per scoprirlo!

Un matrimonio esplosivo, la recensione del film con Jennifer Lopez e Josh Duhamel

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Una nuova commedia romantica si aggiunge al palmares di Jennifer Lopez e Josh Duhamel che guidano – letteralmente – il film Un matrimonio esplosivo. La pellicola di Amazon Prime Video sarà disponibile sulla piattaforma dal 27 gennaio. Il regista, Jason Moore, presenta questo film a tratti audace che ha a tutti gli effetti le caratteristiche di una classica romcom americana ma che si trasforma presto in un bad-ass movie. Darcy e Tom riuniscono le loro famiglie per un matrimonio di gruppo, ma la cerimonia viene sospesa quando degli uomini armati prendono tutti in ostaggio. “Finché morte non ci separi” assume un significato del tutto nuovo in questa esilarante e adrenalinica avventura, quando Darcy e Tom dovranno salvare i loro cari, se non si uccideranno prima a vicenda.

Un matrimonio esplosivo, la trama

Jennifer Lopez dopo Marry Me – Sposami torna in una commedia romantica un po’ fuori dagli schemi. Ci troviamo nelle Filippine e L-O-V-E di Nat King Cole risuona nelle nostre orecchie. Sembrerebbe andare tutto bene, le dinamiche sono abbastanza semplici: la futura sposa affronta i problemi pre-matrimonio, una suocera invadente (Jennifer Coolidge), una madre contrariata (Sônia Braga) e l’ex fidanzato storico che si presenta senza avvisare (Lenny Kravitz). Ci troviamo in un resort esclusivo delle Filippine che data la presenza della Coolidge confondiamo Un matrimonio esplosivo con un episodio di The White Lotus. La coppia formata dalla Lopez e da Duhamel capovolge gli stereotipi di genere: Tom vuole un matrimonio in pompa magna, lo organizza alla perfezione creando dei centro tavola a forma di ananas luccicanti invidiabili. Darcy, avvocato di carriera, non sogna nulla del genere, anzi predilige una cerimonia intima con l’amore della sua vita.

Un matrimonio esplosivo vira presto sul “bad-ass movie” quando parallelamente a una crisi coniugale tra la coppia compaiono i pirati e rapiscono gli ospiti. Il crescendo di suspence verso quello che accadrà nel film è ovviamente avvolto da tutte le questioni interne tra la coppia. Da una parte, dunque, ci sono i parenti e amici degli sposi rapiti dai pirati che chiedono un riscatto stranamente abbastanza salato. Dall’altra Darcy e Tom che litigano su chi dei è pronto a fare il sacrificio più grande per salvare la relazione. “Non tutto è una questione di soldi!“, esclama la futura sposa Darcy alla cena di prova del suo idilliaco matrimonio, ma effettivamente presto lo diventerà.

Un matrimonio esplosivo Lenny Kravitz

Un piano con un solo passaggio

Mentre cercano di risollevare le sorti della loro storia d’amore – apparentemente – tormentata – Darcy e Tom si improvvisano killer di pirati. Il compito gli riesce molto bene dato che, per una serie di coincidente fortuite, riescono a far fuori parte della banda di pirati che li ha colpiti. Il regista Jason Moore (Pitch Perfect) cerca dare una nuova luce al genere delle commedie romantiche aggiungendo sangue, violenza e omicidi. Un matrimonio esplosivo va controtendenza anche rispetto alle pellicole proposte quest’anno che tentano di fare una critica alla borghesia moderna. Prima con The Menu e poi con Triangle of SadnessLa critica è velata pressoché inesistente dato che sono sempre i “buoni” ad avere la meglio.

Oltre alla parte cruenta in Un matrimonio esplosivo una buona dose di umorismo è portata in scena da Jennifer Coolidge che sembra non aver mai abbandonato il ruolo di The White Lotus e rende comici anche i momenti di massima tensione del film. In più di una occasione le risate sono affidate al suo personaggio di mamma chioccia. Darcy e Tom riescono in qualche modo a cavarsela e le varie peripezie che affrontano per avere la meglio sui pirati si muovono parallelamente alla risoluzione del loro rapporto. Ci sono, infatti, diversi momenti chiarificatori della loro storia d’amore che aiuteranno i due ad accettare le differenze l’uno dell’altro.

Un matrimonio esplosivo Jennifer Coolidge

Pirati, amore e fantasia

Ma se fino a questo punto di Un matrimonio esplosivo abbiamo visto soltanto sequenze di combattimento arrangiate accompagnate da una buona dose di fortuna, arriva lo sconvolgimento di trama. Sean, interpretato da Lenny Kravitz, è in realtà il mandante di questo rapimento. Tom è il primo a smascherarlo con un atto di coraggio e mettendo a repentaglio la sua vita. Sean ha affidato ai mercenari balinesi di attaccare il matrimonio di Darcy per chiedere un riscatto a Robert (Cheech Marin), il padre della sposa. Ma come se non fosse abbastanza: la compagna di Robert è in realtà complice di questo attacco, palesa la sua vera identità e cerca in tutti i modi di uccidere i due futuri coniugi.

L’amore in Un matrimonio esplosivo è centrale e viene narrato sotto le sue più contrastanti sfaccettature. Quello per i figli, l’amore per la famiglia, per il partner. L’amore più vanitoso, più ricercato, più nascosto, ma non è totalizzante. Non si riesce a entrare in empatia o quanto meno a simpatizzare per Darcy e Tom. A causa della scarsa chimica che riecheggia per tutto il film tra gli stessi attori la loro relazione appare piatta. Per cui alla fine, quando il risvolto di trama è il consueto E vissero per sempre felici e contenti, l’unica cosa che rimane impressa è l’immagine di Jennifer Coolidge con un mitra in mano che fa un agguato ai pirati.

5 cinecomics che avrebbero meritato l’Oscar

5 cinecomics che avrebbero meritato l’Oscar

Siamo nel bel mezzo della stagione dei premi e, dato che i cinecomics vengono spesso trascurati da questo punto di vista, ecco cinque titoli che avrebbero meritato un maggiore successo… inclusa la vittoria come “Miglior Film” agli Oscar!

Da The Avengers, con cui possiamo dire sia iniziato “tutto” fino al più recente The Batman, che ha regalato uno sguardo inedito al Crociato Incappucciato di Gotham City, ecco 5 cinecomics che pensiamo avrebbero meritato più nomination agli Oscar.

The Avengers

the Avengers mcuThe Avengers ha ottenuto una nomination agli Oscar per i miglior effetti speciali, ma sembra che l’impatto di questo film non sia stato valorizzato quanto avrebbe dovuto. I Marvel Studios hanno lanciato una serie di franchise di supereroi in solitaria in un periodo in cui i film tratti dai fumetti non erano assolutamente popolari.

In seguito, hanno riunito con successo questi personaggi – nel bel mezzo dell’acquisizione da parte della Disney – in un blockbuster diretto da un regista conosciuto soprattutto per il suo lavoro televisivo, ed è stato magnifico. Con un incasso di oltre 1 miliardo di dollari in un periodo in cui questa cifra era una rarità, The Avengers è stato, per molti versi, il vero capitolo iniziale del MCU così come lo conosciamo. Anche se non stiamo dicendo che il cast avrebbe dovuto essere sul palco ad accettare l’Oscar come “miglior film” nel 2013 questo è stato un film speciale e, come tale, andava riconosciuto.

Spider-Man 2

Spider-Man 2 cinecomicsVincitore di un Oscar per i suoi effetti speciali, Spider-Man 2 è un perfetto esempio di come i cinecomics siano tipicamente riconosciuti solo nelle categorie tecniche. Questo rivoluzionario sequel del regista Sam Raimi è uscito nel 2004, ma è ancora considerato uno dei migliori adattamenti di fumetti mai realizzati sul grande schermo.

Tra l’eccezionale interpretazione di Alfred Molina nei panni del Dottor Octopus, una storia forte sull’amore e l’amicizia e una grafica diversa da qualsiasi altra cosa vista prima sullo schermo, Spider-Man 2 è un film che serve a ricordare perché anche i blockbuster meritano di essere riconosciuti.

Watchmen

Ozymandias Watchmen cattivi cinecomicsWatchmen ha fatto un lavoro fantastico di adattamento dell’iconica graphic novel di Alan Moore e Dave Gibbon. Sebbene sia vero che lo stile di Zack Snyder non sia adatto a tutti, questo film è stato innegabilmente straordinario dal punto di vista visivo.

Non stiamo necessariamente dicendo che Watchmen sia uno dei cinecomics degni dell’Oscar, ma sembra che il film sia stato trascurato solo perché la storia non è troppo facile da digerire. È densa, a volte un po’ troppo complicata e contorta, e brutalmente violenta, ma il tutto si risolve in un modo che… funziona.

Avengers: Endgame

Avengers: Endgame cinecomicsQuesta epopea di tre ore funziona sotto ogni aspetto, raccontando una storia potente e commovente che culmina con la celebrazione del franchise di maggior successo di tutti i tempi. Avengers: Endgame non è stato solo un film, ma un’esperienza. Robert Downey Jr. meritava sicuramente un riconoscimento maggiore, così come Josh Brolin per la sua stratificata e affascinante interpretazione di Thanos.

Naturalmente, entrambi sono stati aiutati da effetti visivi, quindi è stato facile per questo cinecomic del 2019 essere trascurato e, in molti casi, ignorato.

The Batman

The BatmanThe Batman è stato distribuito con recensioni estremamente positive lo scorso marzo, ma nei mesi successivi è stato ampiamente dimenticato. Non sappiamo se dare la colpa alla scarsa attenzione degli spettatori o a un livello di familiarità con il personaggio che ha fatto sì che il film passasse troppo rapidamente in secondo piano.

Dato il suo tono adulto, l’avvincente storia poliziesca e le fantastiche interpretazioni da cima a fondo, non vediamo alcun motivo per cui The Batman non sia in primo piano in manifestazioni come i Golden Globe e gli Oscar: i cinecomics del Batverse meritano sicuramente di più.

Darby Harper: consulenza fantasmi, l’incontro con il cast del film Disney+

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Disponibile dal 2 dicembre su Disney+ Darby Harper: consulenza fantasmi (Darby and the Deadè il nuovo film originale della piattaforma che racconta in maniera insolita il delicato momento dell’adolescenza, del trovare la propria voce e il proprio posto trai coetanei, che sembrano sempre più svegli, vivaci, inseriti. A porsi queste domande è Darby, interpretata da Riele Downs, presente, insieme a tutto il cast, alla conferenza stampa ufficiale del film. Con lei anche Auli’i Cravalho, che nel film interpreta Capri, la reginetta della scuola, che si troverà costretta ad avvalersi dell’aiuto di Darby.

Cravalho ha spiegato in che cosa somiglia al suo personaggio: “Non credo di essere troppo simile al mio personaggio, ma dirò che è stato molto facile per me diventare lei. Quindi, non ne sono davvero sicura. Forse ci sono pezzi di me che hanno deciso di mostrarsi con Capri. Adoro la sua sicurezza e sì, è stato davvero divertente. L’intero cast è della Gen Z, quindi tutti ci siamo trovati negli altri, è stato davvero davvero bello.”

Riele Downs ha parlato del suo lavoro con Cravalho che è a tutti gli effetti una sua antagonista: “È impossibile odiare Auli’i. È così divertente, così divertente, così talentuosa. Quindi, è stato molto facile recitare, perché ha talento. Ma allo stesso tempo, è stato difficile perché nessuno di noi due era avversa all’altra. Per quello che riguarda le somiglianze, immagino di essere in qualche modo come il mio personaggio, in alcuni modi. Sono un po’ più introversa. Mi piace fare le cose da sola a volte o molto spesso. Ma in termini stilistici, sento di essere più vivace di lei, mi piace fare ogni tipo di esperienza.”

Chosen Jacobs interpreta invece Alex, un personaggio molto simile a Darby e tutto da scoprire: “Ogni volta che guardo una sceneggiatura, guardo solo se la sceneggiatura ha personaggi genuini e interessanti. Non importa se sarà un uomo o una donna. E leggendo la sceneggiatura di questo film, ho capito che ogni personaggio è completamente sviluppato. Ogni personaggio sarebbe potuto essere protagonista di uno spin-off. Cerco sempre nelle storie che ogni personaggio abbia davvero un vero ruolo stratificato. Quindi, sapere che sarò in un film con i personaggi di Auli’i e Riele e quelli di Asher e di tutti, era una bella sensazione. È stato eccitante poter recitare con così tante persone diverse e dal fantastico talento. Questo presupposto porterà sempre un prodotto interessante, e penso che ce l’abbiamo fatta.”

Noto per essere Billy Baston di Shazam!, Asher Angel interpreta invece James, il bello e tenebroso della scuola, per il quale Darby ha una cotta: “Tutti i nostri personaggi stanno attraversando le loro esperienze, e penso che essere un attore e riuscire a tuffarsi in questo contesto sia qualcosa di super speciale. Ed è una delle cose che amo davvero fare. E lavorare con Riele, Auli’i e Chosen, e guardarli fare le loro cose ogni giorno, e guardarli venire sul set e interpretare il personaggio è stata una grande esperienza. Perché è bello essere in un ambiente in cui puoi imparare dagli altri.”

A dirigere il film è stato chiamato Silas Howard: “Adoro questo cast, la troupe, il team e i produttori. E dovevo davvero fare nostra questa storia. Per me, da uomo trans, era importante raccontare una classica storia del liceo, dove non ho mai avuto visibilità. Non c’era nemmeno un vero linguaggio per rappresentarmi all’epoca, ecco quanti anni ho! È stato davvero importante, anche con il supporto dello studio, siamo riusciti a trovare questo momento di intimità con tutti i giovani attori. E mi sento come se facessi parte del cast, dobbiamo rendere questi ruoli nostri e adattarli su misura e non è sempre semplice, non viene automatico, richiede fiducia reciproca e fiducia in me, e soprattutto una scrittura molto forte.”

E il film risente senza dubbio di questo impegno e di questa vitalità che i giovani interpreti hanno infuso in tutti i loro personaggi. Darby Harper: consulenza fantasmi arriverà su Disney+ il 2 dicembre.

Oscar 2023: ecco tutte le nomination!

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Oscar 2023: ecco tutte le nomination!

Sono state annunciate le nomination agli Oscar 2023, la 95° edizione degli Academy Awards, la cui cerimonia di apertura si svolgerà a Los Angeles al Dolby Theatre il 12 marzo 2023 e verrà presentata da Jimmy Kimmel.

Le nomination, annunciate da Allison Williams e Riz Ahmed, hanno visto “trionfare” per numero di menzione Everything Everywhere All at Once  con 11 nomination e Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale e Gli Spiriti dell’Isolacon 9 nomination, entrambi nominati anche nella categoria Miglior film, insieme a Avatar: la Via dell’Acqua,, Elvis, The Fabelmans, Tár, Top Gun: Maverick, Triangle of Sadness e Women Talking.

Oscar 2023: ecco tutti le nomination!

Miglior film

Migliore regia

Migliore attore protagonista

Migliore attrice protagonista

Migliore attore non protagonista

Migliore attrice non protagonista

Migliore Sceneggiatura adattata

Migliore Sceneggiatura originale

Miglior fotografia 

Miglior montaggio

Miglior film internazionale

Miglior film d’animazione

Migliori costumi

Miglior trucco e parrucco 

Miglior sonoro

Migliore colonna sonora

Miglior canzone originale

Migliore scenografia 

Migliori Effetti Visivi

Miglior cortometraggio animato

  • “The Boy, the Mole, the Fox, and the Horse” (Apple TV+
  • “The Flying Sailor”
  • “Ice Merchants”
  • “My Year of Dicks”
  • “An Ostrich Told Me the World Is Fake and I Think I Believe It”

Miglior cortometraggio in live action

  • “An Irish Goodbye” (Floodlight Pictures) 
  • “Ivalu” (M&M Productions)
  • “Le Pupille” (Disney+)
  • “Night Ride”
  • “The Red Suitcase” (Cynefilms)

Miglior documentario

  • “All That Breathes” (HBO Documentary Films) 
  • All the Beauty and the Bloodshed” (Neon)
  • “Fire of Love” (National Geographic Documentary Films/Neon)
  • “A House Made of Splinters”
  • “Navalny” (CNN/Warner Bros.)

Miglior corto documentario 

  • “The Elephant Whisperers” (Netflix)
  • “Haulout”
  • “How Do You Measure a Year?” (Jay Rosenblatt Films)
  • “The Martha Mitchell Effect” (Netflix)
  • “Stranger at the Gate”

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, lo sceneggiatore rivela la sorprendente ispirazione per M.O.D.O.K.

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Il trailer completo di Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha debuttato all’inizio di questo mese, dandoci la possibilità di una prima vera occhiata a M.O.D.O.K. in azione. I fan avevano già un’idea di come sarebbe stato “Mental Organism Designed Only for Killing (Organismo mentale progettato solo per uccidere)” grazie ad alcuni promo art trapelati in rete, ma il trailer ci ha offerto una rapida occhiata al cattivo megalomane senza la sua maschera, rivelando un design molto più accurato.

“MODOK è forse la mia singola cosa preferita che ho fatto nel film”, ha detto lo scrittore Jeff Loveness alla rivista SFX. “Ovviamente siamo molto fedeli ai fumetti con il design e l’aspetto, ma poi c’è un po’ di extra che gli abbiamo aggiunto. Forse verrò licenziato da The Kang Dynasty quando la gente lo vedrà, ma alcuni dei miei momenti preferiti vengono da MODOK e dalle sue dinamiche.”

“Dirò solo che è stato ispirato da Kevin Kline in Un pesce di nome Wanda e Frank Grimes in un vecchio episodio dei Simpsonquesto uomo davvero ipocrita, egoista, presuntuoso ma anche profondamente triste e insicuro che sa di avere una vita di merda da affrontare e sta cercando di trarne il meglio”. “Il suo ego si sgretolerà nel momento in cui viene sfidato, ma poi, come Kevin Kline in Un pesce di nome Wanda, è piuttosto bravo a uccidere le persone”, aggiunge Loveness. “È una vera mina vagante, e mi sono divertito moltissimo con lui.”  Sebbene il suo casting non sia ancora stato ufficializzato, M.O.D.O.K. sarà portato in vita da Corey Stoll, che ha interpretato Yellowjacker nel primo Ant-Man (supponiamo che i due personaggi siano collegati).

Ant-Man and the Wasp: Quantumaniail trailer

Il nuovo film Marvel Studios Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che dà il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, arriverà il 15 febbraio nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. L’epica avventura presenta l’antagonista più potente del MCU fino ad ora: Kang il Conquistatore.

Nel film, che dà ufficialmente il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super Eroi Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) tornano per continuare le loro avventure come Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope, Hank Pym (Michael Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensavano fosse possibile. Diretto da Peyton Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard, p.g.a.,Ant-Man and the Wasp: Quantumania è interpretato anche da Jonathan Majors nel ruolo di Kang, David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz e Bill Murray in quello di Lord Krylar.

L’arte della gioia: prima foto della serie di Valeria Golino

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L’arte della gioia: prima foto della serie di Valeria Golino

Riprese quasi concluse per la nuova serie Sky Original L’arte della gioia, il debutto assoluto da regista di una serie TV di Valeria Golino (Miele, Euforia), prossimamente in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW in tutti i Paesi in cui Sky opera in Europa.

Dall’omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza (in libreria con Einaudi), rifiutato per tanto tempo dalle case editrici italiane fino a raggiungere il successo all’estero, L’arte della gioiaprodotta da Sky e da Viola Prestieri per HT Film – racconta la storia di una ragazzina della Sicilia di inizio ‘900 che scopre la sessualità e il desiderio di una vita migliore di quella che ha sempre avuto.

Dal set siciliano arrivano le primissime foto di scena, che ritraggono i protagonisti annunciati oggi: Tecla Insolia (La bambina che non voleva cantare, 5 minuti prima) nei panni della giovanissima Modesta, protagonista spregiudicata, sensuale e coraggiosa; Jasmine Trinca (Fortunata, Marcel!, Supereroi, La dea fortuna) in quelli di Leonora, madre superiora del convento in cui Modesta verrà accolta ancora bambina; Guido Caprino (Il Miracolo, Fai bei sogni, 1992-1993-1994) sarà Carmine, l’uomo che gestisce le terre della villa del Carmelo, dimora dei Brandiforti, la famiglia nobile e benestante di Leonora; Alma Noce (Brado, La ragazza ha volato, Gli anni più belli) interpreta Beatrice, la più giovane erede della famiglia Brandiforte, guidata dalla principessa Gaia, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi (I villeggianti, Forever Young – Les Amandiers, Estate ’85, La pazza gioia). Nel cast anche Giovanni Bagnasco (Finalmente l’alba) che sarà Ippolito, figlio di Gaia e unico vero erede dei Brandiforti, e Giuseppe Spata (La mafia uccide solo d’estate – Parte II, La mossa del cavallo – C’era una volta Vigata, Tutta colpa di Freud) nei panni di Rocco, il loro autista.

L’arte della gioia, la trama

Scritta da Valeria Golino, Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo, L’arte della gioia racconta la sua drammatica e avventurosa vita: nata il primo gennaio del 1900 da una povera famiglia della Sicilia rurale, Modesta fin dall’infanzia ricerca la felicità senza soccombere ai condizionamenti della società. Dopo un tragico incidente che la strappa alla sua famiglia, viene accolta in un convento dove, grazie alla sua intelligenza e caparbietà, diventa la protetta della Madre Superiora. Successivamente approda alla villa della Principessa Brandiforti, dove si renderà indispensabile acquistando sempre maggiore potere a palazzo. Questo incessante movimento di emancipazione si accompagna ad un percorso di maturazione personale e sessuale, che la porta a scoprire e rivendicare il diritto al piacere e alla felicità.

L’arte della gioia è stata realizzata con il sostegno della Regione Siciliana – Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo – Sicilia Film Commission.

Drops of God, la nuova dramedy ispirata al manga bestseller di Tadashi Agi e Shu Okimoto

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Apple TV+ ha annunciato oggi l’acquisizione di “Drops of God“, la nuova dramedy multilingue franco-giapponese di Legendary Entertainment, adattata dall’omonima serie manga giapponese bestseller del New York Times, creata e scritta dal pluripremiato Tadashi Agi, con artwork di Shu Okimoto e pubblicata da Kodansha. Composta da otto episodi, “Drops of God” è interpretata da Fleur Geffrier (“Das Boot”, “Elle”) nei panni di Camille Léger e Tomohisa Yamashita (“The Head”, “Tokyo Vice”, “Alice in Borderland”) nei panni di Issei Tomine ed è prodotta da Les Productions Dynamic in associazione con 22H22 e Adline Entertainment.

Drops of God, la trama

La serie si apre con il mondo della gastronomia e dei vini pregiati in lutto perché Alexandre Léger, creatore della famosa Léger Wine Guide e figura emblematica dell’enologia, è appena morto nella sua casa di Tokyo all’età di 60 anni. Il compianto Alexandre lascia una figlia, Camille (Fleur Geffrier), che vive a Parigi e non vede il padre dalla separazione dei suoi genitori, avvenuta quando lei aveva nove anni. Camille vola a Tokyo per assistere alla lettura del testamento di Léger e scopre che suo padre le ha lasciato una straordinaria collezione di vini, la più grande al mondo secondo gli esperti. Ma, per rivendicare l’eredità, Camille deve competere con un giovane e brillante enologo, Issei Tomine (Tomohisa Yamashita), che suo padre ha preso sotto la sua ala protettrice e che nel testamento di Léger viene indicato come il suo “figlio spirituale”. Ma la sua connessione con Issei è realmente solo spirituale?

Scritto e ideato da Quoc Dang Tran (“Marianne”, “Parallel”), prodotto da Klaus Zimmermann (“Borgia”, “Trapped”) e diretto da Oded Ruskin (“No Man’s Land”, “Absentia”), “Drops of God” uscirà nel 2023 su Apple TV+, Giappone escluso. La serie è presentata in collaborazione con France Télévisions e Hulu Japan.

Kodansha, una delle più grandi case editrici giapponesi, è stata fondata nel 1909 e a oggi vanta una vasta gamma di attività editoriali. Da sempre impegnata nella promozione della lettura, offre numerosi premi letterari, come il Premio Noma e il Premio Yoshikawa, che riconoscono agli autori di maggior talento i contributi per il miglioramento della cultura editoriale.

21 di Robert Luketic

21 di Robert Luketic

“21” è una pellicola del 2008 diretta Robert Luketic, basata sulle vicende reali del MIT Blackjack Team. Questo gruppo di studenti del Massachusetts Institute of Technology è salito alle cronache per essere riuscito a sbancare diversi casinò di Las Vegas utilizzando il calcolo delle probabilità. Sulla vicenda nel 2002 era già stato pubblicato un libro intitolato: “Bringing Down the House: The Inside Story of Six MIT Students Who Took Vegas for Millions“, scritto da Ben Mezrich. Il testo ispirerà il film, che segue le vicende di Ben Campbell, interpretato da Jim Sturgess, brillante studente che si trova ad affrontare diverse sfide. Vari avvenimenti lo porteranno a riflettere profondamente sulle conseguenze delle proprie azioni.

Ben Campbell è uno studente del Massachusetts Institute of Technology, che vuole entrare a far parte della scuola di medicina della Harvard Medical School. Ha tutte le carte in regola per questo percorso accademico, viene infatti ammesso agli studi, ma ha gravi problemi finanziari. Come poter pagare i 300.000 dollari di iscrizione? Ben decide di candidarsi per ricevere la borsa di studio Robinson, finanziamento che gli permetterebbe di coprire interamente tutte le spese di iscrizione, ma questa viene assegnata ogni anno a un solo studente. Ben parla con il direttore, che lo informa del fatto che la borsa di studio verrà assegnata allo studente capace di raccontare l’esperienza di vita più interessante. Ben riflette allora sulla sua vita: lui ha sacrificato molta della sua giovinezza dedicandola allo studio, mettendo da parte il divertimento e molte delle esperienze tipiche dell’adolescenza. Non ha una storia particolare da raccontare, non sa proprio cosa poter dire per farsi notare dalla commissione. Tuttavia, in quel periodo Ben partecipa al corso di matematica del professore Micky Rosa, interpretato da Kevin Spacey, professore fuori dagli schemi e di grande carisma. Il professore nota il talento matematico di Ben e gli propone di risolvere il problema di Monty Hall. Lo studente risolve il problema brillantemente e il professore di matematica gli fa una proposta molto particolare.

Il professor Rosa invita Ben a unirsi alla squadra di blackjack dell’MIT. Gli studenti di questo gruppo ricorrono alle loro spiccate abilità matematiche per vincere importanti somme di denaro nei più importanti casinò di Las Vegas. Inizialmente, Ben non è molto convinto della proposta, non pensa che la cosa faccia per lui. Tuttavia, si rende conto del fatto che prendendo parte a questo gruppo potrebbe guadagnare una grande somma di denaro molto velocemente, riuscendo quindi a pagare la retta universitaria. Decide allora di accettare la proposta del professor Rosa e inizia ad allenarsi insieme agli altri studenti, studiando a fondo le strategie di gioco e le tecniche di conteggio delle carte, in modo tale da applicare il calcolo delle probabilità al blackjack. La conta delle carte è una delle tecniche più famose per ottenere risultati al tavolo verde. Seguendo questa tecnica si può avere un’idea del valore delle carte rimaste nel mazzo, in modo tale da ricavarne un vantaggio quando ci sono carte di grande valore, aumentando quindi le probabilità di avvicinarsi al 21 o di ottenere un blackjack. La maggior parte dei giocatori esperti di blackjack ricorre quindi alla matematica, più esattamente alla statistica, per conseguire grandi risultati.

Gli studenti dell’MIT Blackjack Team, dopo essersi intensamente allenati partono in incognito alla volta di Las Vegas. Oggi il blackjack è uno dei giochi più amati al mondo e questo è avvenuto anche grazie al successo di grandi piattaforme di gaming online  che hanno reso molto popolare e fruibile un gioco che un tempo era relativamente di nicchia. Non è un caso, infatti, che i protagonisti di una storia ambientata tra il 1980 e il 1990 debbano prendere l’aereo e volare fino a Las Vegas per portare il loro gioco a livelli competitivi. Una volta giunti a Las Vegas gli studenti incontrano grandi campioni e iniziano a raccogliere somme non indifferenti al tavolo verde. Ben è entusiasta dei suoi successi. Eppure le cose iniziano a complicarsi, la sua vita inizia a prendere una strana piega.

Robert Luketic è un regista e sceneggiatore di origini croate e siciliane, nato a Sidney nel 1973. Ha diretto altri film di successo come “La rivincita delle bionde” (Legally Blonde) del 2001, “Quel mostro di suocera” (Monster-in-Law) del 2005 e “Il potere dei soldi” (Paranoia) del 2013. “21” è stato un film accolto generalmente bene dal pubblico e dalla critica, apprezzato particolarmente per la performance attoriale di Kevin Spacey. Ovviamente è diventato un film di culto per gli amanti del blackjack, rappresentando una delle pellicole preferite dagli amanti del genere.

Sam Worthington ricorda il “terribile” provino per James Bond

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Sam Worthington ricorda il “terribile” provino per James Bond

Sam Worthington, ancora in sala nei panni blu di Jake Sully in Avatar: la Via dell’Acqua, ha ricordato il suo provino per James Bond, che lui stesso ha definito “terribile”. Quando Pierce Brosnan concluse il suo ciclo nei panni di James Bond, nel 2002, con Die Another Day, si aprì la caccia al suo successore.

Il casting di Daniel Craig è stato una sorpresa con tantissimi giornalisti scettici, ma nel corso di cinque film, l’attore si è dimostrato più che degno di interpretare l’iconica spia di Ian Fleming. Analogamente a quanto sta accadendo ora, i produttori di franchising Barbara Broccoli e Michael G. Wilson hanno trascorso due anni alla ricerca di un nuovo Bond, e Sam Worthington era tra quelle prese in considerazione. Sfortunatamente per l’attore australiano, il suo provino non è andato bene.

“Ho scelto Bond. Sono andato e ho fatto l’audizione con Martin Campbell, che ha finito per dirigere Casino Royale”, ha rivelato Worthington durante un’intervista al programma radiofonico Fitzy & Whipper (tramite ActioNewz.com). Ma Worthington ha spiegato che non è riuscito a ottenere l’incantesimo adatto affinché la parte diventasse sua: “Ho provato a fare un accento britannico. Ho detto loro che volevo indossare lo smoking bianco come Roger Moore. Volevo portare indietro quel tipo di immaginario, e mi hanno guardato come se fossi pazzo”. “Ho detto, ‘Se faccio un [accento] australiano, sarò il prossimo George Lazenby.’ Ha fatto solo un [film, 1969 Al servizio segreto di Sua Maestà], e io non volevo essere così. Quindi ho provato l’inglese. È stato terribile”, ha aggiunto Worthington. “Suonavo come Dick Van Dyke di Mary Poppins. Ricordo che Martin disse: ‘Fai solo la tua voce normale, è tutto fantastico, amico.'”

Worthington avrebbe continuato a trovare successo a Hollywood, anche se Terminator: Salvation non gli ha fatto un favore, in carriera, e si è preso una bella pausa dal cinema, prima di tornare in sala con Avatar 2. Con quello che si è rivelato un successo da $ 2 miliardi, speriamo di vedere molto di più di Worthington al cinema, anche se probabilmente non nei panni di James Bond.

Oscar 2023: dove e quando guardare le nomination in diretta

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Oscar 2023: dove e quando guardare le nomination in diretta

Manca pochissimo all’annuncio delle nomination agli Oscar 2023, la 95° edizione degli Academy Awards. Allison Williams e Riz Ahmed saranno i presentatori che leggeranno le nomination martedì 24 gennaio alle 14.30. Ma dove vedere in diretta l’annuncio delle nomination agli Oscar 2023?

I social degli Academy Awards hanno risposto a questa domanda. L’annuncio delle nomination saranno visibili su:

Ricordiamo che la cerimonia di premiazione degli Oscar 2023 si svolgerà a Los Angeles al Dolby Theatre il 12 marzo 2023 e verrà presentata da Jimmy Kimmel.

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