Dopo la nomination agli Oscar 2023 per Ruth E.
Carter, costumista di Black
Panther: Wakanda Forever, Marvel Studios ha pubblicato un video in cui
viene celebrata la costruzione di quei costumi, a metà tra
tradizione e riferimenti alla storia e modernità creativa che anima
da sempre il lavoro di Carter.
Il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità
del suo personaggio, T’Challa. Black
Panther: Wakanda Forever è arrivato nelle sale l’11
novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios,
Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio
interpretato al compianto Chadwick
Boseman nel primo film, non verrà interpretato da
un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI.
Nel film Marvel Studios Black Panther:
Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela
Bassett), Shuri (Letitia
Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai
Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba)
lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze
mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del
Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro
storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia
(Lupita
Nyong’o) e di Everett Ross (Martin
Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del
Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta nel ruolo
di Namor, re di Talokan, ed è interpretato anche da
Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e
Alex Livinalli.
La trilogia del sequel di
Star
Wars è stata un enorme successo dal punto di vista
economico, e, mentre i primi due film della trilogia sono stati
acclamati dalla critica, L’Ascesa di Skywalker è considerato un
vero e proprio disastro.
Uno degli elementi principali che ha
suscitato molte critiche da parte dei fan è stata la mancanza di
collegamento tra gli eventi de
Gli ultimi Jedi (che si è rivelato di per sé divisivo)
e il film conclusivo, con Rey che passava dall’essere una “nessuno”
orfana di Jakku sensibile alla Forza, all’essere la nipote
dell’Imperatore Palpatine.
La retcon in realtà non aveva molto
senso dato quello che avevamo visto nei film precedenti, e la
decisione di trasformare Rey in una Palpatine è stata generalmente
attribuito al regista J.J. Abrams che tentava di
rimettere in sesto la storia dopo quello che Rian Johnson aveva
raccontato nel secondo film.
Tuttavia, l’interprete di Rey
Daisy Ridley ha ora rivelato che l’idea di
“nessuno” è venuta da Abrams, e non era qualcosa che Rian Johnson
ha implementato quando è intervenuto per dirigere il secondo
capitolo. “Bene, J.J. [Abrams] voleva che lei fosse nessuno,
quindi quel messaggio non era limitato a Gli Ultimi Jedi”, ha
detto Ridley a Rolling Stone (tramite
SFFGazette.com).
Per quanto riguarda il modo in cui
l’attrice si sente riguardo al cambiamento, assume una posizione
più neutrale rispetto a quanto hanno fatto in passato alcuni dei
suoi co-protagonisti. “La cosa interessante dell’ultimo film,
per me, è che puoi essere un eroe e non provenire da nessuna parte
o puoi essere un eroe e provenire letteralmente dalla persona
peggiore dell’universo. Non siete i vostri genitori, non siete i
vostri nonni, non siete la vostra linea di sangue e non siete le
generazioni prima di voi. Quindi questa cosa mi è è piaciuta
molto.”
Il fatto che Rey fosse la potenziale
erede del male di Palpatine è certamente un’idea interessante, ma
il modo in cui è stato gestito in L’Ascesa di Skywalker sembrava più un
tentativo fuorviante di placare i fan che una naturale progressione
della storia. Daisy Ridley ha già ammesso che sarebbe
più che disposta a riprendere il ruolo, quindi forse assisteremo
alle ulteriori avventure di “Rey Skywalker” in futuro.
Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà PG-13
per “violenza/azione e linguaggio”, così è stato deciso dalla
valutazione ufficiale della MPAA. Questa classificazione
differenzia il terzo film di Ant-Man dai due
precedenti che invece erano dai toni molto più spensierati.
Si pensa che l’introduzione
ufficiale in questo film del personaggio di Kang il Conquistatore
interpretato da Jonathan Majors contribuirà a
incupire i toni delle storie di un personaggio altrimenti molto più
spensierato.
Inoltre, in merito al film, la star
Paul Rudd ha anticipato alcuni cameo e easter eggs
inaspettati durante una recente intervista con Fandango. “Per
le persone che sono consapevoli, penso… abbiamo dell’ottimo
materiale lì dentro. Alcuni davvero buoni.” Chissà cosa ci
aspetta!
Nel film, che dà ufficialmente il
via alla
Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super
Eroi Scott Lang (Paul
Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline
Lilly) tornano per continuare le loro avventure
come
Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope,
Hank Pym (Michael
Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle
Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare
il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a
intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò
che pensavano fosse possibile. Diretto da Peyton
Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard,
p.g.a.,Ant-Man
and the Wasp: Quantumania è interpretato anche da
Jonathan Majors nel ruolo di Kang,
David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di
Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz
e Bill Murray in quello di Lord Krylar.
A oggi, solo sei film nella storia
del cinema hanno superato al box office mondiale i due miliardi di
incasso e solo un attore compare in ben quattro di essi su sei:
Zoe
Saldana!
Si tratta di un traguardo notevole,
e Zoe
Saldana ha commentato l’evento su Instagram, ringraziando i fan, che prima di ogni
altra cosa hanno permesso che i suoi film incassassero così tanto,
condividendo un montaggio video dei suoi due personaggi.
“Wow! Cosa posso dire di oggi?”,
ha scritto nel post. “Sicuramente è stata una montagna russa di
emozioni. Gratitudine per il riconoscimento e l’assoluta euforia
per il fatto che mi sveglio ogni mattina e vado a fare ciò che amo.
Mai in un milione di anni avrei mai puntato a fare la storia
partecipando a questi film. Sono sempre stata fortunata ad essere
stata scelta per unirmi a questi progetti straordinari e
rivoluzionari”.
“Grazie a @jamescameronofficial
@jamesgunn e @therussobrothers per avermi affidato la loro visione.
Grazie a tutti i nostri fan per aver reso questi film ciò che sono
oggi: la storia in divenire!”
Abbiamo conosciuto Chloe Bennet all’interno del MCU molti anni fa, quando divenne
la protagonista di Agents of SHIELD. Il
personaggio di Daisy Johnson ha da subito fatto presa sul pubblico,
soprattutto grazie al fatto che nascondeva una percentuale di
mistero, dissoltosi poi con l’evoluzione del personaggio stesso in
Quake.
Ora, Chloe Bennet sembra suggerire che
Quake potrebbe tornare nel MCU via Twitter. Quando un utente
le ha scritto che essere la migliore interprete in una soap opera
(screditando così la serie) non era poi un così grande traguardo,
Bennet ha replicato chiamandolo “meschino perdente” (non
ha tutti i torti) e specificando che forse quella battuta poteva
invecchiare male, visto che evidentemente c’è del movimento in
vista per il suo personaggio. Dove potrebbe ricomparire Quake?
La Marvel ha modificato un piccolo
dettaglio del finale di Ms. Marvel che costituiva un
errore di continuità con Spider-Man: No Way Home.
La Statua della Libertà, che nella serie appariva verde, per
l’ossidazione del rame (com’è nella realtà), doveva invece essere
color rame, come visto nel terzo film da solista di Tom
Holland.
Così, lo studio ha usato il suo
pennellino per ridipingere Miss Liberty nella puntata finale di Ms.
Marvel. Inoltre, la statua non
compare con lo scudo di Captain America, come sarebbe dovuta essere
stando ai modelli visti in Spider-Man: No Way
Home.
A continuity error with the Statue of
Liberty in the
#MsMarvel finale has been digitally altered on Disney+ recently
The statue is shown in the opening shot and end credits of
Episode 6
It is now the same copper colour as seen in Spider-Man: No Way
Home! pic.twitter.com/EBqoMtokJb
The
Marvels, il sequel del cinecomic Captain
Marvel con protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman. Nel
cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms.
Marvel, che vedremo anche
nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità.
Nessun dettaglio sulla trama del
sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe
spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri.
Naturalmente, Brie
Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il
sequel di Captain
Marvelarriverà il 28 luglio 2023.
Affermatasi come una delle commedie
sentimentali più brillanti del decennio appena trascorso,
Letters to Juliet ha coniugato una delle
più celebri opere di William Shakespeare ad un
contesto attuale e ricco di spunti di riflessione. Uscito in sala
nel 2010, questo è l’ultimo film diretto da Gary
Winick, regista anche noto per 30 anni in 1 secondo e
La tela di Carlotta. Si tratta però non di una storia
originale, bensì tratta dall’omonimo libro di Lise
e Ceil Friedman, all’interno del quale si racconta
il fenomeno della scrittura di lettere alla più famosa eroina
romantica di Shakespeare, ovvero Giulietta.
Al di là del film e del libro, però,
esiste davvero un gruppo di persone che, sotto il nome di
Il Club di Giulietta, formatosi nel 1972,
rispondono ad ogni lettera indirizzata a Giulietta Capuleti che
arriva loro. Negli anni le attività si sono poi espanse a concorsi,
eventi e feste, che hanno contribuito ad affermare il fenomeno
delle lettere a Giulietta a livello mondiale. Naturalmente, il film
non poteva non essere ambientato anche in Italia, tra la provincia
di Verona, Siena e il Lago di Garda. Tra le sue location si ritrova
anche la famosa loggia di Giulietta, attrazione turistica
particolarmente visitata da persone di ogni dove.
Pur se poco apprezzato dalla
critica, specialmente quella italiana, il film si è affermato come
un buon successo al box office, dove ha incassato circa 80 milioni
di dollari a fronte di un budget di 30. Ancora oggi rimane infatti
un film ideale per chi è in cerca di buoni sentimenti. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alle frasi più
belle. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di Letters to Juliet
Protagonista del film è
Sophie Hall, aspirante giornalista a cui manca un
po’ di coraggio nell’inseguire il suo sogno. A distrarla, inoltre,
c’è in particolare il suo imminente matrimonio con
Victor. Prima di tale evento, i due si concedono
una vacanza a Verona, dove visitano la Loggia di Giulietta. Qui
Sophie scopre dell’esistenza delle Segretarie di Giulietta.
Attratta dalla loro attività, Sophie decide di aiutarle e risponde
a una missiva inviata cinquant’anni prima. Questa appartiene ad una
donna inglese di nome Claire, che da giovane studiava in Italia e
si era innamorata di un ragazzo, Lorenzo
Bartolini, con cui non aveva avuto il coraggio di fuggire
via. Dopo aver infine incontrato l’anziana, Sophie partirà con lei
e lo scontroso nipote Charlie alla volta
dell’Italia per cercare l’amante perduto.
Letters to Juliet: il cast del film
Ad interpretare il ruolo della
protagonista Sophie vi è l’attrice Amanda Seyfried,
divenuta popolare a livello internazionale grazie al film Mamma
mia!. Il suo promesso sposo, Victor, è invece interpretato dal
noto attore messicano Gael Garcia Bernal. Ad
interpretare le quattro Segretarie di Giulietta, Donatella, Maria,
Francesca e Isabella si ritrovano invece le attrici Lidia
Biondi, Milena Vukotic, Marina
Massironi, nota per la sua collaborazione con Aldo,
Giovanni & Giacomo, e Luisa Ranieri, nota
attrice di cinema e televisione, recentemente vista nella serie
Le indagini di Lolita Lobosco. Nel ruolo di Charlie Wyman,
il nipote di Claire, vi è invece Christopher Egan,
noto per le serie Vanished e Dominion.
Nel ruolo dell’anziana Claire si
ritrova l’attrice premio Oscar Vanessa Redgrave,
mentre nei panni dell’amato Lorenzo Bartolini vi è l’attore
italiano Franco Nero. I due attori, oltre ad
essere attualmente marito e moglie nella realtà, vantano una storia
sentimentale molto simile a quella dei loro personaggi. Il loro
primo incontro risale infatti al 1966, quando recitarono insieme
nel film Camelot. Da lì nacque una storia d’amore che li
portò ad avere un figlio, per poi separarsi e continuare ognuno con
la propria vita. Negli anni Duemila, infine, Nero e la Redgrave si
sono ritrovati, arrivando a sposarsi nel 2006 e coronando così il
loro amore.
Le frasi più belle di Letters
to Juliet, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete.Letters to
Juliet è infatti disponibile nei cataloghi di
Chili e Now. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di mercoledì 25 gennaio
alle ore 21:10 sul canale La
5.
Qui di seguito si riportano invece
alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai
personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente
comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate
personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del
film:
Cara Claire, ci sono parole “e”
e “se” che da sole non hanno nulla di minaccioso, ma se le metti
insieme una vicina all’altra hanno il potere di tormentarti per
tutta la vita: “e se… e se… e se…”. Non so come sia finita la tua
storia, ma se quello che hai provato a quel tempo era vero amore,
beh non è mai troppo tardi. (Sophie)
Mi spiace essere arrivata
tardi. – No Claire, quando si parla di amore non è mai troppo
tardi. (Claire e Lorenzo)
L’Atlantico non può dividere
due cuori innamorati, insomma se sarà necessario io sarò felice di
lasciare Londra per venire da te per sempre se mi aspetterai lì a
New York. (Charlie)
C’è un posto dove chi soffre
lascia biglietti per chiedere aiuto a Giulietta. (Sophie)
La gilda degli sceneggiatori di
Hollywood ha annunciato le nomination ai WGA 2023.
Le cinquine hanno riservato diverse sorprese, differenziandosi
molto da quello che invece hanno deciso e annunciato gli Oscar 2023 ieri.
Tra le sorprese più grandi possiamo
annoverare senza dubbio la presenza di Black Panther: Wakanda
Forever nella categoria riservata agli script
adattati.
Sceneggiatura Originale
Everything Everywhere All At Once, Written
by Daniel Kwan & Daniel Scheinert; A24
The Fabelmans,
Written by Steven Spielberg & Tony
Kushner;
Universal Pictures
The Menu,
Written by Seth
Reiss & Will Tracy;
Searchlight Pictures
Nope,
Written by Jordan
Peele;
Universal Pictures
Tár,
Written by Todd
Field;
Focus Features
Sceneggiatura Adattata
Black Panther: Wakanda Forever, Screenplay
by Ryan Coogler & Joe Robert Cole, Story
by Ryan Coogler, Based on the Marvel Comics; Walt Disney Studios Motion
Pictures
Glass Onion: A Knives Out Mystery,
Written by Rian
Johnson;
Netflix
She Said,
Screenplay by Rebecca
Lenkiewicz,
Based on the New
York Times Investigation
by Jodi Kantor, Megan Twohey and Rebecca Corbett and the
Book She
Said
by Jodi Kantor and Megan Twohey; Universal Pictures
Top Gun: Maverick,
Screenplay by Ehren
Kruger and Eric
Warren Singer and Christopher
McQuarrie,
Story by Peter
Craig and Justin
Marks,
Based on Characters Created by Jim Cash & Jack Epps, Jr.; Paramount
Pictures
Women Talking,
Screenplay by Sarah
Polley,
Based upon the Book by Miriam Toews; Orion Pictures/MGM
Sceneggiatura per documentario
“2nd
Chance” (Showtime Documentary Films), Written by Ramin Bahrani
“Downfall: The Case Against Boeing” (Netflix), Written by Mark
Bailey & Keven McAlester
“Last
Flight Home” (MTV Documentary) Written by Ondi Timoner
“Moonage Daydream” (Neon) Written by Brett Morgen
“¡Viva
Maestro!” (Greenwich Entertainment) — Written by Theodore
Braun
L’Italia sogna agli
Oscar 2023 con Le Pupille, diretto da
Alice Rohrwacher e prodotto da
Alfonso Cuaron, il cotrometraggio entrato nella
cinquina delle nomination agli Oscar che saranno assegnati il 13
marzo: per i betting analyst di Snai, l’opera è favorita per la
vittoria finale a 2,75, ma si prospetta una lotta a tre per la
statuetta, con “An Irish Goodbye” secondo a 3,25 e
“The Red Suitcase” offerto a 3,50. Più distanti
“Ivalu” a 5,50 e “Night Ride”,
ultimo in lavagna a 10 volte la posta.
L’Italia sarà
rappresentata anche da Aldo Signoretti nel team
del makeup e hairstyling di “Elvis” di Baz
Luhrmann, candidato nella categoria “Miglior trucco e
acconciature” e offerto a 3,50, dietro al favorito “The
Whale” a 1,75.
Disney+ ha diffuso il
trailer di Darby Harper: consulenza
fantasmi, il film originale targato 20th Century Studios che
debutterà venerdì 27 gennaio su Disney+ in Italia. Il film
originale 20th Century Studios Darby Harper: consulenza
fantasmi è una teen comedy soprannaturale che racconta la
storia di una studentessa del liceo che lavora in nero come
messaggero spirituale e sarà disponibile dal 27 gennaio in
esclusiva su Disney+ all’interno di Star in
ltalia.
Dopo aver vissuto un’esperienza di
pre-morte da piccola, Darby Harper (Riele Downs) ha acquisito la
capacità di vedere le persone defunte. Come conseguenza, è
diventata introversa e si è isolata dai suoi compagni di liceo,
preferendo passare il tempo a consigliare gli spiriti solitari che
hanno affari in sospeso sulla terra. Ma tutto cambia quando Capri
(Auli’i Cravalho), la reginetta del gruppo più esclusivo della
scuola, muore inaspettatamente in uno strano incidente con la
piastra per capelli, causando inevitabilmente l’annullamento del
suo imminente “Sweet 17”. Capri, tuttavia, implora Darby dall’altra
parte di intervenire e di convincere i suoi amici a organizzare la
festa come previsto. Per placare l’ira della diva non morta, Darby
deve uscire dall’esilio che si è autoimposta e reinventarsi,
trovando così una nuova gioia nella terra dei vivi.
Darby Harper: consulenza
fantasmi è interpretato da Riele Downs
(Henry Danger), Auli’i Cravalho (Oceania), Chosen Jacobs
(IT), Asher Angel (Shazam!), Wayne Knight (Seinfeld), con
Derek Luke (Tredici) e Tony Danza (Casalingo
Superpiù), ed è diretto da Silas Howard (Dickinson).
La sceneggiatura è di Becca Greene (Good Vibes), basata su
una storia di Wenonah Wilms (Fem 101), e i produttori sono
Adam Saunders (Se ci conoscessimo oggi) e Eddie Rubin
(Blue Bayou), con Michele Weisler (The Kissing
Booth) e Mac Hendrickson come executive producer.
Spielberg ha espresso entusiasmo per
le nomination agli Oscar per il miglior film dei due film più
importanti del 2022, Avatar: la Via dell’Acqua e
Top Gun: Maverick, sottolineando quanto sia
incoraggiante per i film di successo ricevere il riconoscimento per
il più grande premio di Hollywood negli ultimi anni.
“Sono davvero incoraggiato dal
fatto che [Avatar: la Via dell’Acqua e Top
Gun: Maverick siano stati nominati per il miglior film]. È
un riconoscimento che arriva tardi per il film che sarebbe dovuto
essere nominato diversi anni fa, Il Cavaliere Oscuro di Christopher
Nolan. Quel film avrebbe sicuramente ottenuto una nomination per il
miglior film oggi, quindi avere questi due film di successo in
questa posizione è qualcosa che dovremmo tutti celebrare”.
Considerando la riflessione di
Spielberg sembra davvero probabile che, in questo momento storico,
un film come Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan avrebbe
potuto ambire almeno al riconoscimento della nomination,
considerando soprattutto il fatto che il film ha già portato a casa
diversi riconoscimenti importanti, tra cui due Oscar, uno postumo a
Heath Ledger e uno al montaggio sonoro, oltre a altre sei
nomination!
Sebbene nulla sia stato confermato,
si ritiene che la minaccia “a livello di Superman” che i Thunderbolts dovranno
affrontare nel prossimo film dei Marvel Studios sia Sentry, e
ora potremmo avere un’idea migliore di come il personaggio potrebbe
influenzare la storia. Secondo l’insider @CanWeGetToast, Sentry
fungerà davvero da principale “antagonista fisico”, ma la vera
mente che tira i suoi fili sarà la contessa Valentina Allegra de
Fontaine (Julia Louis-Dreyfus).
Val dovrebbe mettere insieme la
squadra dei Thunderbolts,
ma sulla base di ciò che possiamo intendere dalle confuse notizie
che girano in questi giorni, alla fine verrà rivelata come la vera
grande cattiva, il che probabilmente non dovrebbe essere una grande
sorpresa dopo aver assistito ai suoi metodi ambigui in
Black Panther: Wakanda
Forever.
Secondo quanto riferito, Val sarà
determinante nella “creazione” di Sentry (nei fumetti, è un
tossicodipendente di nome Robert Reynolds che ottiene il potere di
un milione di soli che esplodono) e, se dovessimo azzardare
un’ipotesi, tenterà di usarlo per proteggere Le riserve di vibranio
di Wakanda.
Resta da vedere dove si inseriscono
gli stessi Thunderbolts,
ma c’è una possibilità che Val li usi come capri espiatori o come
un modo per mantenere la sua copertura. Per quanto riguarda il
potenziale casting, c’è ancora qualche irriducibile su Internet che
sostiene Ryan Gosling (anche se abbiamo sentito
che stanno cercando qualcuno un po’ più giovane), e anche il nome
di Alexander Ludwig (Vikings) è saltato fuori.
Trattandosi di rumors, è importante comunque prendere queste
informazioni con le pinze.
In una recente intervista
con The Wrap, il regista
di Violent
Night, Tommy Wirkola ha confermato di aver
iniziato a sviluppare il sequel della commedia d’azione natalizia
guidata da David Harbour. Ha anche rivelato
che Violent Night 2 sarà ancora una
volta scritto dagli sceneggiatori originali Pat Casey e
Josh Miller, che in precedenza avevano lavorato insieme
nei film live-action di Sonic
the Hedgehog .
Wirkola ha preso in giro una delle
idee che hanno per il potenziale sequel, rivelando che hanno in
programma di espandere la storia del personaggio di Babbo Natale di
Harbour. “Abbiamo tempo per decifrare
davvero la sceneggiatura e capire la storia“, ha
detto. “E abbiamo alcune idee, io, Pat e Josh, e i
produttori. Abbiamo parlato di dove vogliamo portarlo e cosa
vogliamo vedere. Ci sono cose che abbiamo lasciato sul
pavimento come il Polo Nord, la signora Claus, gli elfi, ma dal
punto di vista della storia penso che abbiamo un’idea davvero,
davvero fantastica che si espande sul mondo e sulla portata,
mantenendo comunque quel tono che amiamo da il primo.”
Violent
Night è stato diretto da Tommy
Wirkola da una sceneggiatura scritta da Pat Casey e Josh
Miller. Al fianco di David Harbour c’erano John Leguizamo (John Wick),
Cam Gigandet (Without Remorse),
Alex Hassell (Cowboy Bebop),
Alexis Louder (The Tomorrow War), Edi
Patterson (The Righteous Gemstones) e Beverly
D’Angelo (Il franchise di National
Lampoon’s Vacation).
Nel film quando una squadra di
mercenari irrompe in un comprensorio di famiglie benestanti durante
la vigilia di Natale, prendendo in ostaggio tutti i presenti, la
squadra di criminali non è pronta ad affrontare un combattente che
li sorprenderà: Babbo Natale (David Harbour, Vedova Nera, serie
Stranger Things) è sul posto e sta per
dimostrare che non è sempre un santo. Diretto dal graffiante
regista norvegese Tommy Wirkola (Hansel & Gretel: Witch Hunters,
Dead Snow franchise), Una Notte Violenta e Silenziosa è prodotto da
Kelly McCormick, David Leitch e Guy Danella della 87North. La
sceneggiatura originale è di Pat Casey e Josh Miller, gli autori di
Sonic the Hedgehog.
AMCha
finalmente diffuso il teaser promo diLucky
Hank, l’imminente adattamento in serie del
romanzo del 1997 dell’autore vincitore del Premio Pulitzer Richard
Russo intitolato Straight
Man. La serie dovrebbe debuttare negli USA il
19 marzo su AMC e AMC+. Il video anticipa il
ritorno di Bob Odenkirk alla AMC, cinque mesi dopo
che Better
Call Saul ha concluso la sua serie
di sei stagioni. Presenta l’attore vincitore di un Emmy che
interpreta Hank, un professore universitario che sembra non piacere
a nessuno.
Lucky
Hank sarà incentrato su una storia di
crisi di mezza età ambientata al Railton College. La storia
sarà raccontata attraverso gli occhi di William Henry Devereaux,
Jr. (Odenkirk), l’improbabile presidente del dipartimento di
inglese in un college gravemente sottofinanziato nella cintura di
ruggine della Pennsylvania.Bob
Odenkirk sarà affiancato da Mireille Enos,
Olivia Scott Welch, Suzanne Cryer, Diedrich Bader, Sara Amini e
Cedric Yarbrough insieme a Kyle MacLachlan, Tom
Bower e Chris Diamantopoulos.
La serie sarà adattata e
prodotta da Aaron Zelman e Paul Lieberstein, con Peter Farrelly
alla regia. I produttori esecutivi sono Odenkirk, Farrelly,
Russo, Naomi Odenkirk e Marc Provissiero. È una produzione di
TriStar TV e Gran Via di Sony Pictures.Questo segna
l’ultima collaborazione di Odenkirk con AMC dopo aver lavorato con
loro per oltre sette anni con la serie prequel diBreaking
Bad,Better Call
Saul . Per la sua
interpretazione da protagonista nella serie AMC, ha ottenuto cinque
nomination ai Golden Globe e dieci agli Emmy, inclusa quella come
Miglior Attore in una Serie Drammatica.
A letto con Sartre
è il film del 2022 diretto da Samuel Benchetrit
con Joey Starr, Bouli Lanners, François Damiens, Ramzy
Bedia, Vanessa Paradis, Gustave Kervern,
Valeria Bruni Tedeschi, Raphaelle Doyle, Constance Rousseau,
Vincent Macaigne, Bruno Podalydès, Jules Benchetrit, Thierry
Gimenez, Jean-Pierre Martinage. Il film è ambientato in
una cittadina nei pressi di un porto a nord della Francia.
Lì le persone trascorrono la loro
vita isolati e col tempo si sono abituati alla violenza. La loro
esistenza viene sconvolta improvvisamente da arte e amore, che
inizia a influenzarli fortemente. Tra di loro ci sono
Jesus (Joey Starr) e
Poussin (Bouli Lanners),
impegnati a organizzare un party per la figlia adolescente del loro
datore di lavoro. E Jacky (Gustave
Kervern), uno scagnozzo che grazie all’amore per una donna
scopre l’arte del teatro. È così che la poesia, l’arte e il teatro
aiutano questi personaggi a dare un senso alla loro vita.
A letto con Sartre
arriva al cinema dal 26 gennaio 2023. Delle traduzioni che il
titolo originale del film – Cette musique ne joue pour personne – ha
ricevuto quella in inglese è forse la più concreta: Love
Songs for Tough Guys, Canzoni d’amore per uomini
duri. Ci rendiamo conto dai primi minuti del film dell’enorme
peso che hanno i personaggi nel gestire le loro vite nel fare i
conti con vari tipi d’amore.
A letto con Sartre, la
recensione
Il primo personaggio che notiamo
subito per importanza in A letto con Sartre è
Jeff, il boss locale, interpretato da
François Damiens. Jeff scopre la poesia, una forma
d’arte che compone la musica con le parole. Non è molto bravo, è
più bravo a farsi rispettare, ad usare la violenza. In
Jeff c’è molto del Tony Soprano
de I Soprano: hanno entrambi le caratteristiche
del boss, amano comandare e odiano non essere presi sul serio. In
Jeff come in Tony sopraggiunge quella crisi di mezza età che
colpisce la buona parte degli uomini adulti che lo porta a cercare
se stesso. Per farlo dovrà perdersi, innamorandosi (come crede)
della cassiera del supermercato.
Per lei, per quel breve surrogato di
amore, inizia a seguire un corso di scrittura di poesie. Una specie
di redenzione per uomini adulti, solo che Jeff non
cerca redenzione ma vuole solo convincersi che così facendo sia
considerato una persona migliore. Attorno a Jeff si aggirano i suoi
scagnozzi: Jesus, Poussin, Jacky e
Neptune interpretati rispettivamente da
Joey Starr, Bouli Lanners, Gustave Kervern e
Ramzy Bedia. Ai primi due è affidata la parte meno
avvincente del film: devono assicurarsi la riuscita del compleanno
della figlia del boss, Jessica, alla quale tengono
particolarmente come se fosse figlia loro. Sono i tipi più duri del
gruppo e dato che non hanno affetti riversano il loro amore verso
la giovane Jessica che cercano in tutti i modi di
non deludere organizzando per lei un compleanno perfetto.
Jacky,
invece, per amore è disposto a tutto. Non aveva programmato di
trovare l’amore, non lo cercava. Era semplicemente lo scagnozzo più
taciturno e solitario. Un giorno
Jeff
lo manda a riscuotere un debito e alla porta trova
Suzanne
(interpretata da
Vanessa Paradis),
se ne innamora all’istante. Lui l’uomo duro, braccio destro del
boss locale, trova l’amore che lo spinge a cambiare vita. Non è una
decisione che prende è semplicemente il motore che inizia a rombare
nella sua vita, nel suo cuore e nella sua testa. Dopo aver fatto di
tutto – tra cui uccidere tutti i membri dello spettacolo teatrale
dove recita
Suzanne
– alla fine viene preso nel ruolo di Sartre – da qui il titolo del
film
A letto con Sartre.
“Chiudi gli occhi, pensami e dimmi
cosa vedi”
Quando ami davvero qualcuno,
immaginarlo, anche ad occhi chiusi dovrebbe essere semplice come
bere un bicchiere d’acqua. Due volte nel corso di A letto
con Sartre viene posta questa domanda e tutte le volte
assume un significato diverso e nuovo. La prima volta
Jeff lo chiede a Neptune. Gli
chiede di chiudere gli occhi e pensare alla cassiera del
supermercato – Roxene – e di dirgli cosa vede.
Neptune stenta a farlo perché farlo
significherebbe confermare quello che il suo cuore già gli diceva
da tempo: lui ama Roxene, lo sa dal primo momento
in cui l’ha vista. Neptune allora recita una
brevissima poesia della quale Jeff reclama la
proprietà, lui è il boss. Non aveva considerato una cosa però: le
parole sono delle armi tanto potenti quanto le pistole e il
risultato che hanno su Roxene è immediato.
La donna rimane colpita da questi
versi – versi che in precedenza non aveva capito, troppo
confusionari e scritti da Jeff. Queste parole le
comprende e le arrivano dritte al cuore sa da chi provengono, ma
non c’è bisogno di dirlo ad alta voce perché anche
Jeff lo capisce. La presa di consapevolezza da
parte di entrambi gli uomini arriva davvero come uno sparo di
fucile a cielo aperto. L’idea di amore surrogato in cui era rimasto
intrappolato Jeff svanisce come in una bolla e rimane dunque
apparentemente solo. La seconda volta è sempre
Jeff a porre la domanda ma questa volta a sua
moglie – interpretata da Valeria Bruni Tedeschi. La donna con gli occhi
chiuse vede un caleidoscopio di colori, odori e sensazioni perdute
che come da un sonno lungo 25 anni si risvegliano e la scuotono dal
torpore in cui ha vissuto per tutto questo tempo.
Tutto
può cambiare
Katia, il personaggio interpretato
dalla Tedeschi, non lo saprà mai concretamente ma le parole che ha
trovato dentro la spazzatura non erano indirizzate a lei, o forse
lo sa ma è troppo innamorata, troppo cieca di questo amore da non
accorgersene. Legge quello che vuole leggere e decide di
sorprendere il marito: nuovo taglio, nuovi abiti, ed effettivamente
riesce nel suo intento. In A letto con Sartre,
Jeff, dunque, vede per la prima volta la moglie,
anche lui come risvegliato da un lungo sonno. Per la prima volta è
lui a chiudere gli occhi e pensa alla persona che ama. Se la
immagina come una poesia dove le parole volano nell’aria
leggere.
L’amore ha spinto i protagonisti di
A letto con Sartre verso una sorta di elevazione
interiore come se attraverso l’arte potessero espiare i propri
peccati. Così Jacky trova l’amore grazie allo
spettacolo teatrale ed è forse pronto a cambiare la sua vita,
Jesus e Poussin hanno organizzato
il compleanno perfetto per Jessica aiutandola
anche a trovare l’amore, Jeff riabbraccia la
moglie in un lungo ballo. Tutto è cambiato, forse il tempo della
redenzione è finalmente giunto ed ha l’aspetto di una composizione
musicale, una poesia, un caleidoscopio di colori.
Con ben 11 nomination, L’innocent, il nuovo film di Louis
Garrel, guida le nomination ai Cesar 2023, gli Oscar del
cinema francese, annunciate oggi. La notte del 12,
di Dominik Moll, segue con 10 nomination. Ecco di
seguito tutti i nominati:
MIGLIOR FILM
Forever Young
Rise
The Innocent
The Night Of The 12th
Pacification
MIGLIOR REGISTA
Cedric Klapisch, Rise
Louis Garrel, The Innocent
Cedric Jimenez, November
Dominik Moll, The Night Of The 12th
Albert Serra, Pacification
MIGLIOR ATTRICE
Fanny Ardant, The Young Lovers
Juliette Binoche, Between Two Worlds
Laure Calami, Full Time
Virginie Efira, Paris Memories
Adele Exarchopoulos, Zero Fucks Given
MIGLIOR ATTORE
Jean Dujardin, November
Louis Garrel, The Innocent
Vincent Macaigne, Diary Of A Fleeting Affair
Benoit Magimel, Pacification
Denis Menochet, Peter von Kant
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Judith Chemla, Le Sixieme Enfant
Anais Demoustier, November
Anouk Grinberg, The Innocent
Lyna Khoudri, November
Noemie Merland, The Innocent
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Francois Civil, Rise
Bouli Lanners, The Night Of The 12th
Micha Lescot, Young Forever
Pio Marmai, Rise
Roschdy Zem, The Innocent
MIGLIOR ESORDIENTE DONNA
Marion Barbeau, Rise
Guslagie Malanda, Saint Omer
Rebecca Marder, A Radiant Girl
Nadia Tereszkiewicz, Forever Young
Mallory Wanecque, The Worst Ones
MIGLIOR ESOPRDIENTE UOMO
Bastien Bouillon, The Night Of The 12th
Stefan Crepon, Peter Von Kant
Dimitri Dore, Bruno Reidal, Confessions Of A Murderer
Paul Kircher, Winter Boy
Aliocha Reinert, Softie
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Eric Gravel, Full Time
Valeria Bruni Tedeschi, Noemie Lvovsky, Agnes de Sacy, Forever
Young
Cedric Klapisch, Santiago Amigorena, Rise
Louis Garrel, Tanguy Viel, Naïla Guiguet, The Innocent
Alice Diop, Amrita David, Marie Ndiaye, Saint Omer
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Michel Hazanavicius, Final Cut
Thierry de Peretti, Jeanne Aptekman, Undercover
Gilles Marchand, Dominik Moll, The Night Of The 12th
MIGLIOR COLONNA SONORA ORIGINALE
Irene Dresel, Full Time
Alexandre Desplat, Final Cut
Gregoire Hetzel, The Innocent
Olivier Marguerit, The Night Of The 12th
Marc Verdaguer, Joe Robinson, Pacifiction
Anton Sanko, The Passengers Of The Night
MIGLIOR SONORO
Cyril Moisson, Nicolas Moreau, Cyril Holtz, Rise
Laurent Benaim, Alexis Meynet, Olivier Guillaume, The
Innocent
Cedric Deloche, Alexis Place, Gwennole Le borgne, Marc Doisne,
November
François Maurel, Olivier Mortier, Luc Thomas, The Night Of The
12th
Jordi Ribas, Benjamin Laurent, Bruno Tarriere,
Pacification
MIGLIOR FOTOGRAFIA
Julien Poupard, Forever Young
Alexis Kavyrchine, Rise
Patrick Ghiringhelli, The Night Of The 12th
Artur, Pacifiction
Claire Mathon, Saint Omer
MIGLIOR MONTAGGIO
Mathilde van de Moortel, Full Time
Anne-Sophie Bion, Rise
Pierre Deschamps, The Innocent
Laure Gardette, Novembre
Laurent Rouan, The Night Of The 12th
MIGLIORI COSTUMI
Caroline de Vivaise, Forever Young
Pierre-Jean Larroque, The Colours Of Fire
Emmanuelle Youchnovski, Waiting For Bojangles
Corinne Bruand, The Innocent
Praxedes de Vilallonga, Pacification
Gigi Lepage, Simone – Journey Of The Century
MIGLIOR SCENOGRAFIA
Emmanuelle Duplay, Forever Young,
Sebastian Birchler, The Colours Of Fire
Michel Barthelemy, The Night Of The 12th
Sebastian Vogler, Pacifiction
Christian Marti, Simone – The Voyage Of The Century
L’atteso film biografico sulla
leggenda della musica Madonna non si farà più. Il
progetto, che l’icona avrebbe diretto lei stessa, non è più in fase
di sviluppo presso la Universal Pictures, hanno riferito varie
fonti a Variety.
Le speculazioni sul destino del film
sono iniziate immediatamente dopo che Madonna ha
annunciato, la settimana scorsa, un tour mondiale che abbraccia la
carriera, uno che ha registrato il tutto esaurito a New York,
Londra, Parigi e altre città in pochi minuti. Gli addetti ai lavori
che hanno familiarità con Madonna hanno detto che il suo unico
obiettivo è il tour, ma rimane impegnata a fare un film sulla sua
vita, prima o poi. I rappresentanti di
Madonna, Julia
Garner (che avrebbe dovuto interpretare la
popstar) e Universal Pictures hanno rifiutato di commentare la
questione.
Sebbene annunciato nel 2020, lo
sviluppo del film si è protratto fino alla fine del 2022.
Madonna ha lavorato a due bozze della
sceneggiatura che abbraccia lunghi periodi della sua vita creativa
e personale. Una versione precedente è stata scritta con il premio
Oscar Diablo Cody (le loro sessioni di scrittura
sono state ampiamente documentate sui social media). Erin
Cressida Wilson ha fatto un secondo passaggio. Lo scorso
giugno, Variety ha dato la notizia che la vincitrice di Emmy e
Golden Globe Julia Garner aveva vinto il ruolo
dell’icona pop. È seguito a un’estenuante preparazione di settimane
tra un gruppo di giovani attori (tra cui Florence Pugh, Alexa Demie,
Odessa Young e Bebe Rexha) che
hanno partecipato a un bootcamp di canto e ballo.
Madonna ha due lungometraggi al suo
attivo come regista: Sacro e Profano, una commedia
drammatica del 2008 ambientata nel Regno Unito, e
W.E. del 2011, un dramma storico sull’abdicazione
del re Edoardo VIII al trono britannico per sposare la divorziata
americana Wallis Simpson.
Tra i più celebri film d’azione di
fine anni Novanta vi è senza ombra di dubbio Face/Off –
Due facce di un assassino, diretto dal noto regista
cinese John Woo, affermatosi grazie a film action
come A Better Tomorrow, Hard Boiled e
Mission: Impossible II. Qui al suo terzo film
statunitense, Woo costuisce un intricata vicenda che vede
contrapposti un ligio agente dell’FBI e
uno spietato terrorista. L’elemento alla base del film, come noto,
è lo scambio di sembianze che questi due personaggi subiscono in
seguito ad un intervento di chirurgia, punto di partenza per un
racconto tanto avvincente quanto entusiasmante.
La sceneggiatura del film è stata
scritta da Mike Werb e MichaelColleary, i quali la completarono nel 1990. Tra le
fonti di ispirazione, i due hanno poi citato film come La
furia umana e Operazione diabolica. Per via
degli ambiziosi risvolti narrativi ed elementi da loro descritti,
tuttavia, nessuno sembrava disposto a finanziare il progetto. I due
autori apportarono così numerose modifiche nel tempo, fino a quando
non incontrarono Woo, che si disse particolarmente interessato a
firmare la regia di quella storia. Con un budget di 80 milioni di
dollari, Face/Off – Due facce di un assassino si rivelò
poi un successo straordinario.
Il film raggiunse infatti un
guadagno di circa 245 milioni di dollari in tutto il mondo e
ottenne particolari lodi per le interpretazioni dei protagonisti,
per le dinamiche scene d’azione e per gli effetti speciali che
arricchiscono il tutto. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e all’annunciato sequel. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Face/Off – Due
facce di un assassino
Protagonista del film
è Sean Archer, un agente dell’FBI che da anni
conduce una caccia senza tregua nei confronti del pericolosissimo
terrorista Castor Troy. Nemici giurati, i due si
sono più volte incontrati senza riuscire però a prevalere l’uno
sull’altro. In uno dei loro scontri, tuttavia, è rimasto ucciso il
figlio di Sean, che da quel momento ha giurato vendetta assoluta.
Grazie ad un’imboscata ben architettata, infine, egli riesce a
catturare sia Castor che il suo fratello minore Pollux
Troy. Quest’ultimo viene arrestato e condotto in carcere,
mentre il terrorista finisce in coma in seguito alla
sparatoria.
Tutto sembra dunque essere giunto a
conclusione per Archer, almeno fino a quando non scopre di una
bomba batteriologica a tempo piazzata dai due fratelli in un luogo
affolatto di Los Angeles. Per cercare di estorcere a Pollux le
informazioni su dove questa sia nascosta, Archer accetta di
sottoporsi ad un intervento che lo porta ad assumere il volto, la
voce e l’aspeto di Castor. Così facendo, può continuare a condurre
la sua indagine sotto copertura. Il terrorista, però, risvegliatosi
dal coma, si ritrova a poter gestire la sua nuova identità, quella
di Archer, per impossessarsi della vita professionare e
sentimentlae del nemico, nel tentativo di distruggerlo.
Face/Off – Due facce di un
assassino: il cast del film
Per i due personaggi protagonisti, i
produttori erano alla ricerca di grandi star del cinema d’azione.
Tra le coppie di interpreti presi in considerazione si annoverano
Arnold Schwarzenegger e
Sylvester
Stallone, Jean-Claude Van Damme e
Steven Seagal, Harrison Ford e
Michael
Douglas, Alec Baldwin e
Bruce Willis e
Al Pacino e
Robert De Niro.
Alla fine, però, vennero scelti per i ruoli gli attori Nicolas Cage e
John Travolta.
Cage, inizialmente, aveva rifiutato il ruolo di Castor Troy, poiché
non interessato ad interpretare un cattivo. Tuttavia, quando capì
che avrebbe interpretato principalmente il “buono”, Cage accettò
immediatamente di partecipare al film.
Travolta, invece, è Sean Archer, il
quale acquista poi i panni di Castor. Per prepararsi ai ruoli e a
dover interpretare l’uno i panni dell’altro, i due attori passarono
due settimane a stretto contatto, studiandosi a vicenda e
concordando diversi atteggiamenti e movenze. Accanto a loro nel
film vi sono poi Joan Allen nel ruolo di Eve
Archer e Alessandro
Nivola in quelli di Pollux Troy. L’attore e regista
Nick Cassavetes, celebre per aver diretto Le
pagine della nostra vita, interpreta invece Dietrich Hassler.
Colm Feore, oggi noto per il ruolo di Reginald
Hargreeves in The Umbrella Academy, è il dottor
Malcolm Walsh, colui che esegue l’operazione sui due
protagonisti.
Face/Off – Due facce di un
assassino: il sequel, il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
Dopo anni di speculazioni, nel 2019
la Paramount Pictures ha confermato l’intenzione di dar vita ad un
remake del film, con un nuovo cast. Tuttavia, nel febbraio del 2021
è stato invece riportato che il film sarà un sequel diretto del
titolo del 1997, ripresentando dunque gli stessi attori per
protagonisti. A dirigere il film è stato chiamato
AdamWingard, regista già noto
per i film Blair Witch, Death Note e Godzilla vs. Kong. Intervistato a riguardo,
egli ha poi raccontato che si assicurerà che per il nuovo film
vengano utilizzate tecnologie ed effetti speciali all’avanguardia,
così da rendere il tutto ancor più realistico.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Face/Off – Due facce
di un assassino è infatti disponibile nei cataloghi
di Chili, Rai Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 24
gennaio alle ore 21:10 sul canale
Rai Movie.
Il Giorno della
Memoria si avvicina e con esso l’esigenza di mantenere
vivo il ricordo degli orrori della Shoah. Dal26 Gennaio arriva al cinema
Terezin, film che mostra la
particolare realtà del campo di detenzione di
Theresienstadt.Terezin è una
coproduzione internazionale (Minerva
Pictures, Rai CinemaeThree Brothers Production)
diretta da Gabriele Guidi. Il
film presenta un cast internazionale ricco di nomi cari
alla fiction italiana: da Mauro
Conte (Una questione privata,
Sulla mia pelle), a Alessio
Boni, Cesare Bocci
e Antonia Liskova.
Terezin: la trama del film
1942. Antonio (Mauro Conte) è
un clarinettista italiano che si è trasferito a Praga per
studiare musica. Lì ha conosciuto
Martina (Dominika Moravkova), una
violinista cecoslovacca. I due si sono innamorati e vivono insieme.
Lei è ebrea, come parte della famiglia di lui. Durante la Seconda
guerra mondiale,
Antonio e Martina vengono
deportati al ghetto di Terezin. Nel campo di
concentramento di Theresienstadt i due entrano in contatto
con tanti altri artisti come loro che, in quanto ebrei, sono
costretti a vivere in condizioni ai limiti dell’umanità. Nel
tentativo di mantenere viva l’arte – e con essa la speranza e la
civiltà – i musicisti del campo mettono in piedi un’orchestra che,
tra deportazioni e regole ferree, coinvolge uomini, donne, bambini
e soldati nazisti.
Il ghetto degli
artisti
La vicenda descritta
in Terezin è tratta da una storia vera: non
solo la Seconda guerra mondiale, ma anche gli accadimenti del
ghetto sono fatti storici. Il campo di
Theresienstadt era uno spazio sfaccettato: le SS lo
utilizzavano non solo come luogo d’internamento
per gli ebrei, ma anche come centro di smistamento
per i prigionieri verso i campi di sterminio di Auschwitz e
Treblinka. Il luogo però era promosso dalla propaganda nazista come
un esempio perfetto di insediamento ebraico. A
Terezin c’erano quindi i lavori forzati, le celle,
le punizioni e le deportazioni. Nonostante ciò, la vita culturale
era viva all’interno del ghetto. Una scuola accoglieva la grande
concentrazione di bambini, un’orchestra quella di musicisti e
compositori come Viktor Ullman.
Il campo di
Terezin era quindi un mondo assurdo
in cui alle minacce di deportazione e ai forni crematori si
alternavano prove d’orchestra e concerti in grande stile. Questa
contraddizione è resa bene dal film di Gabriele
Guidi. Le scene drammatiche e quelle più distese si
alternano continuamente, contaminandosi l’una con lo spirito
dell’altra. Vedendo Terezin, si fatica a dare il
giusto peso a tutto quello che viene rappresentato. La sensazione
di inadeguatezza non è casuale ma esprime il vissuto dei deportati:
artisti trasformati in braccianti, persone rese numeri, anime che
diventano carne da macello.
Una produzione in pieno stile
Rai
Il mondo assurdo del campo è
sicuramente ben rappresentato in Terezin, ma
non è l’unico elemento estraniante. I dialoghi enfatici e troppo
esplicativi, uniti allo stridente autodoppiaggio degli attori
italiani, danno quel tocco da fiction Rai che
stona con una storia così profonda e delicata. Interpreti come
Alessio Boni, Cesare
Bocci e Antonia
Liskova cedono spesso alla recitazione
televisiva. In questo modo, la dimensione estraniante del film si
trasforma spesso in dimensione melodrammatica e favolistica,
qualcosa di molto lontano dal dramma storico della Shoah.
Anche le inquadrature e la
fotografia di Terezin non si distaccano dal
mondo della fiction: i movimenti di macchina sono semplici, la
composizione dell’immagine è geometrica. Inoltre, il campo
viene rappresentato quasi sempre nel suo aspetto più pulito e
composto: i forni crematori sono censurati, come anche i luoghi più
trasandati. Tutto ciò che potrebbe impressionare viene solo
nominato ed è mascherato a livello visivo.
La
musica come formula narrativa
Terezin è un film
facilmente fruibile. Il lungometraggio è adatto anche ai più
piccoli e alle scuole per che affronta in modo soft un argomento
che di soft ha davvero poco. Ad ogni modo, il Giorno della
Memoria serve a mantenere vivo il ricordo dell’orrore e
ogni mezzo che s’impegna in questa causa è lodabile.
Sicuramente, Terezin saprà ritagliarsi una
fetta di pubblico.
Immergendoci in una realtà da
brivido, Lockwood & Co è una nuova serie teen
tendente all’horror sovrannaturale. Formata per il momento da una
sola stagione di otto episodi da circa 40 minuti l’uno, la serie è
scritta e diretta dal regista britannico Joe
Cornish (Attack
the block, Antman),
e tratta dall’omonima serie di
romanzi di Jonathan Stroud. In particolare, questa prima
stagione di Lockwood & Co racconta le vicende dei
primi due romanzi, quindi è prevedibile (ed auspicabile) un
seguito. Nel cast ritroviamo prevalentemente figure nuove ed
emergenti, tra cui l’attrice Ruby Stokes
(Francesca Bridgerton nella serie
Bridgerton) nel ruolo di Lucy Carlyle, Cameron
Chapman nei panni di Anthony Lockwood e Ivanno
Jeremiah (Black
Mirror: zitto e balla) come ispettore Barnes.
Lockwood & Co: gli spettri
visitatori
In una realtà in cui i fantasmi,
detti visitatori, popolano le strade e le case di Londra, tanti
giovani supervisionati dagli adulti si occupano di combatterli.
Molti bambini e teenagers hanno sviluppato dei poteri di percezione
degli spettri, tali da poterli individuare e sconfiggere con più
facilità. Tra questi, Lucy Carlyle, di appena 13 anni, viene
costretta dalla madre a lavorare per un’agenzia locale di acchiappa
fantasmi; dopo anni di allenamento ed amicizia con la compagna
Norrie, un triste incidente in una casa infestata convince Lucy ad
abbandonare la propria casa per una nuova vita a Londra. Qui viene
accolta nella Lockwood & Co, una piccola agenzia
di acchiappafantasmi formata da soli due ragazzi, Anthony Lockwood
e George Karim, senza alcun supervisore adulto. I tre avranno
insieme tante avventure da brivido in cui affermeranno la loro
bravura dinnanzi anche all’ispettore Barnes, ed in cui Lucy
conoscerà meglio il suo grande potere.
Le avventure dei nuovi
ghostbusters
Il tema dei fantasmi è molto noto e
popolare sia nella narrativa che nel cinema. Basti pensare a
Ghostbusters, noto cult del 1984 con
Bill Murray e
Dan Aykroyd. A differenza della commedia degli
acchiappafantasmi, in Lockwood & Co la narrazione
riguardo i visitatori assume delle tinte più dark. Tutti gli
episodi sono costellati di scene che trasmettono allo spettatore
una certa suspense, tale quasi da rasentare l’horror. Un esempio
figura durante una delle missioni dei tre in una magione stregata
fuori Londra, dove in un sotterraneo vengono circondati da una
moltitudine di fantasmi di antichi monaci. Trattandosi di una serie
teen, la trama e le tematiche affrontate bilanciano la presenza di
queste scene sinistre.
Sembra essere centrale già dai primi
episodi di Lockwood & Co una certa affinità tra
Lucy e lo stesso Lockwood. Questa particolare sinergia si nota
molto anche durante le loro avventure a caccia di fantasmi, e
diventa così forte da far sentire George escluso dai due. Pur non
essendo ancora ben definita la relazione tra i due, negli ultimi
episodi sono presenti vari momenti topici, i classici attimi prima
del bacio, che portano lo spettatore a considerarli una nuova ship
nella serie.
Lockwood & Co: visitatori
e poteri sovrannaturali
L’elemento sovrannaturale è
sviluppato nella serie con effetti speciali relativamente semplici,
soprattutto nella rappresentazione dei visitatori, ma comunque in
maniera efficace. Ad ogni modo, il clima generale di mistero è
accentuato dalla presenza di molti elementi celati agli occhi dello
spettatore. Nella serie si accenna a come i visitatori non siano
sempre stati parte della quotidianità di Londra. E’ chiaro che in
un particolare momento storico non troppo passato, forse cinquanta
o sessant’anni prima, il “Problema” ha avuto inizio. Lo stesso
George si dimostra scettico sulle motivazioni date dal governo e
crede in una qualche forma di cospirazione, o di causa segreta che
non è stata resa nota ai cittadini, ed ovviamente neanche a noi
spettatori.
Riguardo i poteri dei giovani
ed i fantasmi, il pubblico può raccogliere sempre più informazioni
con il proseguire degli episodi. Non è presente una voce narrante
che pone una qualche forma di antefatto, ma è comunque possibile
comprendere da altre vie. Ad esempio, viene reso noto allo
spettatore come i poteri di percezione non sono definitivi, ma con
gli anni svaniscono. Inoltre già dai primi episodi possiamo
scoprire la classificazione dei visitatori in tre tipologie.
Anthony Lockwood: tra sorrisi e
segreti
Un’aura di mistero circonda anche lo
stesso Lockwood. Pur risultando coraggioso e protettivo nei
confronti di George, e soprattutto di Lucy, sono molti i segreti
che nasconde riguardo al suo passato, rinchiusi nella porta sopra
le scale della Lockwood & Co. Lucy lo aiuta ad
aprirsi con loro, lo fa sentire amato.
Ma sono ancora molti gli
interrogativi che restano senza risposta alla fine di questa
stagione: come ha avuto inizio il Problema? Che segreti cela
Lockwood? Si attende una seconda stagione con ansia per
scoprirlo!
Una nuova commedia romantica si
aggiunge al palmares di Jennifer Lopez e Josh Duhamel che guidano – letteralmente – il
film Un matrimonio esplosivo. La pellicola di
Amazon Prime Video sarà disponibile sulla
piattaforma dal 27 gennaio. Il regista, Jason
Moore, presenta questo film a tratti audace che ha a
tutti gli effetti le caratteristiche di una classica romcom
americana ma che si trasforma presto in un bad-ass movie.
Darcy e Tom riuniscono le loro
famiglie per un matrimonio di gruppo, ma la cerimonia viene sospesa
quando degli uomini armati prendono tutti in ostaggio. “Finché
morte non ci separi” assume un significato del tutto nuovo in
questa esilarante e adrenalinica avventura, quando
Darcy e Tom dovranno salvare i
loro cari, se non si uccideranno prima a vicenda.
Un matrimonio esplosivo, la
trama
Jennifer Lopez dopo Marry Me – Sposami torna in una commedia
romantica un po’ fuori dagli schemi. Ci troviamo nelle Filippine e
L-O-V-E di Nat King Cole risuona nelle nostre orecchie. Sembrerebbe
andare tutto bene, le dinamiche sono abbastanza semplici: la futura
sposa affronta i problemi pre-matrimonio, una suocera invadente
(Jennifer
Coolidge), una madre contrariata (Sônia
Braga) e l’ex fidanzato storico che si presenta senza
avvisare (Lenny
Kravitz). Ci troviamo in un resort esclusivo delle
Filippine che data la presenza della Coolidge confondiamo
Un matrimonio esplosivo con un episodio di
The White Lotus. La coppia formata dalla
Lopez e da Duhamel capovolge gli
stereotipi di genere: Tom vuole un matrimonio in
pompa magna, lo organizza alla perfezione creando dei centro tavola
a forma di ananas luccicanti invidiabili. Darcy,
avvocato di carriera, non sogna nulla del genere, anzi predilige
una cerimonia intima con l’amore della sua vita.
Un matrimonio
esplosivo vira presto sul “bad-ass movie” quando
parallelamente a una crisi coniugale tra la coppia compaiono i
pirati e rapiscono gli ospiti. Il crescendo di suspence verso
quello che accadrà nel film è ovviamente avvolto da tutte le
questioni interne tra la coppia. Da una parte, dunque, ci sono i
parenti e amici degli sposi rapiti dai pirati che chiedono un
riscatto stranamente abbastanza salato. Dall’altra
Darcy e Tom che litigano su chi
dei è pronto a fare il sacrificio più grande per salvare la
relazione. “Non tutto è una questione di soldi!“, esclama
la futura sposa Darcy alla cena di prova del suo
idilliaco matrimonio, ma effettivamente presto lo diventerà.
Un piano con un solo passaggio
Mentre cercano di risollevare le
sorti della loro storia d’amore – apparentemente – tormentata –
Darcy e Tom si improvvisano
killer di pirati. Il compito gli riesce molto bene dato che, per
una serie di coincidente fortuite, riescono a far fuori parte della
banda di pirati che li ha colpiti. Il regista Jason
Moore (Pitch
Perfect) cerca dare una nuova luce al genere delle
commedie romantiche aggiungendo sangue, violenza e omicidi.
Un matrimonio esplosivo va controtendenza anche
rispetto alle pellicole proposte quest’anno che tentano di fare una
critica alla borghesia moderna. Prima con The
Menu e poi con
Triangle of Sadness. La critica è velata
pressoché inesistente dato che sono sempre i “buoni” ad avere la
meglio.
Oltre alla parte cruenta in
Un matrimonio esplosivo una buona dose di umorismo
è portata in scena da Jennifer Coolidge che sembra
non aver mai abbandonato il ruolo di The White Lotus e rende comici anche
i momenti di massima tensione del film. In più di una occasione le
risate sono affidate al suo personaggio di mamma chioccia.
Darcy e Tom riescono in qualche
modo a cavarsela e le varie peripezie che affrontano per avere la
meglio sui pirati si muovono parallelamente alla risoluzione del
loro rapporto. Ci sono, infatti, diversi momenti chiarificatori
della loro storia d’amore che aiuteranno i due ad accettare le
differenze l’uno dell’altro.
Pirati, amore e fantasia
Ma se fino a questo punto di
Un matrimonio esplosivo abbiamo visto soltanto
sequenze di combattimento arrangiate accompagnate da una buona dose
di fortuna, arriva lo sconvolgimento di trama.
Sean, interpretato da Lenny
Kravitz, è in realtà il mandante di questo rapimento.
Tom è il primo a smascherarlo con un atto di
coraggio e mettendo a repentaglio la sua vita.
Sean ha affidato ai mercenari balinesi di
attaccare il matrimonio di Darcy per chiedere un
riscatto a Robert (Cheech Marin),
il padre della sposa. Ma come se non fosse abbastanza: la compagna
di Robert è in realtà complice di questo attacco, palesa la sua
vera identità e cerca in tutti i modi di uccidere i due futuri
coniugi.
L’amore in Un matrimonio
esplosivo è centrale e viene narrato sotto le sue più
contrastanti sfaccettature. Quello per i figli, l’amore per la
famiglia, per il partner. L’amore più vanitoso, più ricercato, più
nascosto, ma non è totalizzante. Non si riesce a entrare in empatia
o quanto meno a simpatizzare per Darcy e
Tom. A causa della scarsa chimica che riecheggia
per tutto il film tra gli stessi attori la loro relazione appare
piatta. Per cui alla fine, quando il risvolto di trama è il
consueto E vissero per sempre felici e contenti, l’unica
cosa che rimane impressa è l’immagine di Jennifer
Coolidge con un mitra in mano che fa un agguato ai
pirati.
Siamo nel bel mezzo della stagione
dei premi e, dato che i cinecomics vengono spesso trascurati da questo
punto di vista, ecco cinque titoli che avrebbero meritato un
maggiore successo… inclusa la vittoria come “Miglior Film” agli
Oscar!
Da The Avengers, con cui possiamo dire sia
iniziato “tutto” fino al più recente The Batman, che ha regalato uno sguardo
inedito al Crociato Incappucciato di Gotham City, ecco 5 cinecomics
che pensiamo avrebbero meritato più nomination agli
Oscar.
The Avengers
The
Avengers ha ottenuto una nomination agli
Oscar per i miglior effetti speciali, ma sembra
che l’impatto di questo film non sia stato valorizzato quanto
avrebbe dovuto. I Marvel Studios hanno lanciato una
serie di franchise di supereroi in solitaria in un periodo in cui i
film tratti dai fumetti non erano assolutamente popolari.
In seguito, hanno riunito con
successo questi personaggi – nel bel mezzo dell’acquisizione da
parte della Disney – in un blockbuster diretto da
un regista conosciuto soprattutto per il suo lavoro televisivo, ed
è stato magnifico. Con un incasso di oltre 1 miliardo di dollari in
un periodo in cui questa cifra era una rarità, The Avengers è stato, per molti versi, il vero
capitolo iniziale del MCU
così come lo conosciamo. Anche se non stiamo dicendo che il cast
avrebbe dovuto essere sul palco ad accettare
l’Oscar come “miglior film” nel 2013 questo è
stato un film speciale e, come tale, andava riconosciuto.
Spider-Man 2
Vincitore di un Oscar per i
suoi effetti speciali, Spider-Man 2 è un perfetto esempio di come i
cinecomics siano tipicamente riconosciuti solo nelle categorie
tecniche. Questo rivoluzionario sequel del regista Sam
Raimi è uscito nel 2004, ma è ancora considerato uno dei
migliori adattamenti di fumetti mai realizzati sul grande
schermo.
Tra l’eccezionale interpretazione di
Alfred Molina nei panni del Dottor
Octopus, una storia forte sull’amore e l’amicizia e una
grafica diversa da qualsiasi altra cosa vista prima sullo schermo,
Spider-Man 2 è un film che serve a ricordare
perché anche i blockbuster meritano di essere riconosciuti.
Watchmen
Watchmen
ha fatto un lavoro fantastico di adattamento dell’iconica graphic
novel di Alan Moore e Dave
Gibbon. Sebbene sia vero che lo stile di Zack
Snyder non sia adatto a tutti, questo film è stato
innegabilmente straordinario dal punto di vista visivo.
Non stiamo necessariamente dicendo
che Watchmen sia uno dei cinecomics degni
dell’Oscar, ma sembra che il film sia stato trascurato solo perché
la storia non è troppo facile da digerire. È densa, a volte un po’
troppo complicata e contorta, e brutalmente violenta, ma il tutto
si risolve in un modo che… funziona.
Avengers: Endgame
Questa epopea di tre ore
funziona sotto ogni aspetto, raccontando una storia potente e
commovente che culmina con la celebrazione del franchise di maggior
successo di tutti i tempi. Avengers: Endgame non è stato solo un film, ma
un’esperienza. Robert Downey Jr. meritava sicuramente un
riconoscimento maggiore, così come Josh Brolin per la sua stratificata e
affascinante interpretazione di Thanos.
Naturalmente, entrambi sono stati
aiutati da effetti visivi, quindi è stato facile per questo
cinecomic del 2019 essere trascurato e, in molti casi,
ignorato.
The Batman
The
Batman è stato distribuito con recensioni estremamente
positive lo scorso marzo, ma nei mesi successivi è stato ampiamente
dimenticato. Non sappiamo se dare la colpa alla scarsa attenzione
degli spettatori o a un livello di familiarità con il personaggio
che ha fatto sì che il film passasse troppo rapidamente in secondo
piano.
Dato il suo tono adulto,
l’avvincente storia poliziesca e le fantastiche interpretazioni da
cima a fondo, non vediamo alcun motivo per cui The Batman non sia in primo piano in
manifestazioni come i GoldenGlobe e gli Oscar: i cinecomics
del Batverse meritano sicuramente di più.
Disponibile dal 2
dicembre su Disney+Darby Harper: consulenza
fantasmi (Darby and the
Dead) è il nuovo film originale della
piattaforma che racconta in maniera insolita il delicato momento
dell’adolescenza, del trovare la propria voce e il proprio posto
trai coetanei, che sembrano sempre più svegli, vivaci, inseriti. A
porsi queste domande è Darby, interpretata da Riele
Downs, presente, insieme a tutto il cast, alla conferenza
stampa ufficiale del film. Con lei anche Auli’i
Cravalho, che nel film interpreta Capri, la reginetta
della scuola, che si troverà costretta ad avvalersi dell’aiuto di
Darby.
Cravalho ha spiegato in
che cosa somiglia al suo personaggio: “Non credo di essere
troppo simile al mio personaggio, ma dirò che è stato molto facile
per me diventare lei. Quindi, non ne sono davvero sicura. Forse ci
sono pezzi di me che hanno deciso di mostrarsi con Capri. Adoro la
sua sicurezza e sì, è stato davvero divertente. L’intero cast è
della Gen Z, quindi tutti ci siamo trovati negli altri, è stato
davvero davvero bello.”
Riele
Downs ha parlato del suo lavoro con Cravalho che è a tutti
gli effetti una sua antagonista: “È impossibile odiare Auli’i.
È così divertente, così divertente, così talentuosa. Quindi, è
stato molto facile recitare, perché ha talento. Ma allo stesso
tempo, è stato difficile perché nessuno di noi due era avversa
all’altra. Per quello che riguarda le somiglianze, immagino di
essere in qualche modo come il mio personaggio, in alcuni modi.
Sono un po’ più introversa. Mi piace fare le cose da sola a volte o
molto spesso. Ma in termini stilistici, sento di essere più vivace
di lei, mi piace fare ogni tipo di esperienza.”
Chosen Jacobs
interpreta invece Alex, un personaggio molto simile a Darby e tutto
da scoprire: “Ogni volta che guardo una sceneggiatura, guardo
solo se la sceneggiatura ha personaggi genuini e interessanti. Non
importa se sarà un uomo o una donna. E leggendo la sceneggiatura di
questo film, ho capito che ogni personaggio è completamente
sviluppato. Ogni personaggio sarebbe potuto essere protagonista di
uno spin-off. Cerco sempre nelle storie che ogni personaggio abbia
davvero un vero ruolo stratificato. Quindi, sapere che sarò in un
film con i personaggi di Auli’i e Riele e quelli di Asher e di
tutti, era una bella sensazione. È stato eccitante poter recitare
con così tante persone diverse e dal fantastico talento. Questo
presupposto porterà sempre un prodotto interessante, e penso che ce
l’abbiamo fatta.”
Noto per essere Billy
Baston di Shazam!, Asher Angel
interpreta invece James, il bello e tenebroso della scuola, per il
quale Darby ha una cotta: “Tutti i nostri personaggi stanno
attraversando le loro esperienze, e penso che essere un attore e
riuscire a tuffarsi in questo contesto sia qualcosa di super
speciale. Ed è una delle cose che amo davvero fare. E lavorare con
Riele, Auli’i e Chosen, e guardarli fare le loro cose ogni giorno,
e guardarli venire sul set e interpretare il personaggio è stata
una grande esperienza. Perché è bello essere in un ambiente in cui
puoi imparare dagli altri.”
A dirigere il film è
stato chiamato Silas Howard: “Adoro questo
cast, la troupe, il team e i produttori. E dovevo davvero fare
nostra questa storia. Per me, da uomo trans, era importante
raccontare una classica storia del liceo, dove non ho mai avuto
visibilità. Non c’era nemmeno un vero linguaggio per rappresentarmi
all’epoca, ecco quanti anni ho! È stato davvero importante, anche
con il supporto dello studio, siamo riusciti a trovare questo
momento di intimità con tutti i giovani attori. E mi sento come se
facessi parte del cast, dobbiamo rendere questi ruoli nostri e
adattarli su misura e non è sempre semplice, non viene automatico,
richiede fiducia reciproca e fiducia in me, e soprattutto una
scrittura molto forte.”
E il film risente senza
dubbio di questo impegno e di questa vitalità che i giovani
interpreti hanno infuso in tutti i loro personaggi. Darby Harper: consulenza fantasmi arriverà su
Disney+ il 2 dicembre.
Sono state annunciate le nomination
agli Oscar 2023, la 95° edizione degli Academy
Awards, la cui cerimonia di apertura si svolgerà a Los Angeles al
Dolby Theatre il 12 marzo 2023 e verrà presentata da Jimmy
Kimmel.
Il trailer completo di Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha
debuttato all’inizio di questo mese, dandoci la possibilità di una
prima vera occhiata a M.O.D.O.K. in azione. I fan avevano già
un’idea di come sarebbe stato “Mental Organism Designed Only
for Killing (Organismo mentale progettato solo per uccidere)”
grazie ad alcuni promo art trapelati in rete, ma il trailer ci ha
offerto una rapida occhiata al cattivo megalomane senza la sua
maschera, rivelando un design molto più accurato.
“MODOK è forse la mia singola
cosa preferita che ho fatto nel film”, ha detto lo scrittore
Jeff Loveness alla rivista SFX. “Ovviamente
siamo molto fedeli ai fumetti con il design e l’aspetto, ma poi c’è
un po’ di extra che gli abbiamo aggiunto. Forse verrò licenziato da
The Kang Dynasty quando la gente lo vedrà, ma alcuni dei miei
momenti preferiti vengono da MODOK e dalle sue dinamiche.”
“Dirò solo che è stato ispirato
da Kevin Kline in Un pesce di nome Wanda e Frank Grimes in un
vecchio episodio dei Simpson – questo uomo davvero
ipocrita, egoista, presuntuoso ma anche profondamente triste e
insicuro che sa di avere una vita di merda da affrontare e sta
cercando di trarne il meglio”. “Il suo ego si sgretolerà nel
momento in cui viene sfidato, ma poi, come Kevin Kline in Un pesce
di nome Wanda, è piuttosto bravo a uccidere le persone”,
aggiunge Loveness. “È una vera mina vagante, e mi sono
divertito moltissimo con lui.” Sebbene il suo casting
non sia ancora stato ufficializzato, M.O.D.O.K. sarà portato in
vita da Corey Stoll, che ha interpretato
Yellowjacker nel primo Ant-Man
(supponiamo che i due personaggi siano collegati).
Nel film, che dà ufficialmente il
via alla
Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super
Eroi Scott Lang (Paul
Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline
Lilly) tornano per continuare le loro avventure
come
Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope,
Hank Pym (Michael
Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle
Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare
il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a
intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò
che pensavano fosse possibile. Diretto da Peyton
Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard,
p.g.a.,Ant-Man
and the Wasp: Quantumania è interpretato anche da
Jonathan Majors nel ruolo di Kang,
David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di
Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz
e Bill Murray in quello di Lord Krylar.
Riprese quasi concluse per la nuova
serie Sky Original L’arte della gioia, il debutto
assoluto da regista di una serie TV di Valeria Golino (Miele,
Euforia),
prossimamente in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW in
tutti i Paesi in cui Sky opera in Europa.
Dall’omonimo romanzo postumo di
Goliarda Sapienza (in libreria con Einaudi),
rifiutato per tanto tempo dalle case editrici italiane fino a
raggiungere il successo all’estero, L’arte della
gioia – prodotta da Sky e da Viola Prestieri per
HT Film – racconta la storia di una ragazzina della
Sicilia di inizio ‘900 che scopre la sessualità e il desiderio di
una vita migliore di quella che ha sempre avuto.
Dal set siciliano arrivano le
primissime foto di scena, che ritraggono i protagonisti annunciati
oggi: Tecla Insolia (La bambina che non voleva
cantare, 5 minuti prima) nei panni della giovanissima
Modesta, protagonista spregiudicata, sensuale e coraggiosa;
Jasmine Trinca (Fortunata,
Marcel!, Supereroi, La dea fortuna) in
quelli di Leonora, madre superiora del convento in cui Modesta
verrà accolta ancora bambina; Guido Caprino (Il Miracolo, Fai
bei sogni, 1992-1993-1994) sarà Carmine, l’uomo che
gestisce le terre della villa del Carmelo, dimora dei Brandiforti,
la famiglia nobile e benestante di Leonora; Alma
Noce (Brado, La ragazza ha volato,
Gli anni più belli) interpreta Beatrice, la più giovane
erede della famiglia Brandiforte, guidata dalla principessa Gaia,
interpretata da Valeria Bruni Tedeschi (I
villeggianti, Forever Young – Les Amandiers,
Estate ’85, La pazza gioia). Nel cast anche
Giovanni Bagnasco (Finalmente l’alba) che
sarà Ippolito, figlio di Gaia e unico vero erede dei Brandiforti, e
Giuseppe Spata (La mafia uccide solo d’estate
– Parte II, La mossa del cavallo – C’era una volta
Vigata, Tutta colpa di Freud) nei panni di Rocco, il
loro autista.
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Foto di Paolo
Ciriello
Foto di Paolo
Ciriello
Foto di Valeria
Glorioso
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Foto di Valeria
Glorioso
L’arte della gioia, la trama
Scritta da Valeria Golino, Luca
Infascelli, Francesca Marciano,
Valia Santella e Stefano Sardo,
L’arte della gioia racconta la sua drammatica e
avventurosa vita: nata il primo gennaio del 1900 da una povera
famiglia della Sicilia rurale, Modesta fin dall’infanzia ricerca la
felicità senza soccombere ai condizionamenti della società. Dopo un
tragico incidente che la strappa alla sua famiglia, viene accolta
in un convento dove, grazie alla sua intelligenza e caparbietà,
diventa la protetta della Madre Superiora. Successivamente approda
alla villa della Principessa Brandiforti, dove si renderà
indispensabile acquistando sempre maggiore potere a palazzo. Questo
incessante movimento di emancipazione si accompagna ad un percorso
di maturazione personale e sessuale, che la porta a scoprire e
rivendicare il diritto al piacere e alla felicità.
L’arte della gioia è stata realizzata con il
sostegno della Regione Siciliana – Assessorato del Turismo, Sport e
Spettacolo – Sicilia Film Commission.
Apple TV+
ha annunciato oggi l’acquisizione di “Drops of
God“, la nuova dramedy multilingue franco-giapponese
di Legendary Entertainment, adattata dall’omonima serie manga
giapponese bestseller del New York Times, creata e scritta dal
pluripremiato Tadashi Agi, con artwork di Shu Okimoto e
pubblicata da Kodansha. Composta da otto episodi,
“Drops of God” è interpretata da
Fleur Geffrier (“Das Boot”, “Elle”) nei panni di
Camille Léger e Tomohisa Yamashita (“The Head”,
“Tokyo Vice”, “Alice in Borderland”) nei panni di Issei Tomine
ed è prodotta da Les Productions Dynamic in associazione con
22H22 e Adline Entertainment.
Drops of God, la
trama
La serie si apre con il mondo della
gastronomia e dei vini pregiati in lutto perché Alexandre Léger,
creatore della famosa Léger Wine Guide e figura emblematica
dell’enologia, è appena morto nella sua casa di Tokyo all’età di 60
anni. Il compianto Alexandre lascia una figlia, Camille (Fleur
Geffrier), che vive a Parigi e non vede il padre dalla separazione
dei suoi genitori, avvenuta quando lei aveva nove anni. Camille
vola a Tokyo per assistere alla lettura del testamento di Léger e
scopre che suo padre le ha lasciato una straordinaria collezione di
vini, la più grande al mondo secondo gli esperti. Ma, per
rivendicare l’eredità, Camille deve competere con un giovane e
brillante enologo, Issei Tomine (Tomohisa Yamashita), che suo padre
ha preso sotto la sua ala protettrice e che nel testamento di Léger
viene indicato come il suo “figlio spirituale”. Ma la sua
connessione con Issei è realmente solo spirituale?
Scritto e ideato da Quoc Dang Tran (“Marianne”, “Parallel”),
prodotto da Klaus Zimmermann (“Borgia”, “Trapped”) e diretto da
Oded Ruskin (“No Man’s Land”, “Absentia”), “Drops of God” uscirà
nel 2023 su Apple TV+,
Giappone escluso. La serie è presentata in collaborazione con
France Télévisions e Hulu Japan.
Kodansha, una delle più grandi case editrici giapponesi, è stata
fondata nel 1909 e a oggi vanta una vasta gamma di attività
editoriali. Da sempre impegnata nella promozione della
lettura, offre numerosi premi letterari, come il Premio Noma e il
Premio Yoshikawa, che riconoscono agli autori di maggior talento i
contributi per il miglioramento della cultura editoriale.
“21” è una
pellicola del 2008 diretta Robert Luketic, basata
sulle vicende reali del MIT Blackjack Team. Questo
gruppo di studenti del Massachusetts Institute of Technology è
salito alle cronache per essere riuscito a sbancare diversi casinò
di Las Vegas utilizzando il calcolo delle probabilità. Sulla
vicenda nel 2002 era già stato pubblicato un libro
intitolato: “Bringing Down the House: The Inside Story of Six
MIT Students Who Took Vegas for Millions“, scritto da
BenMezrich. Il testo ispirerà il
film, che segue le vicende di Ben Campbell,
interpretato da Jim Sturgess, brillante studente
che si trova ad affrontare diverse sfide. Vari avvenimenti lo
porteranno a riflettere profondamente sulle conseguenze delle
proprie azioni.
Ben Campbell è uno
studente del Massachusetts Institute of Technology, che
vuole entrare a far parte della scuola di medicina della
Harvard Medical School. Ha tutte le carte in regola per
questo percorso accademico, viene infatti ammesso agli studi, ma ha
gravi problemi finanziari. Come poter pagare i 300.000 dollari di
iscrizione? Ben decide di candidarsi per ricevere la borsa
di studio Robinson, finanziamento che gli permetterebbe di
coprire interamente tutte le spese di iscrizione, ma questa viene
assegnata ogni anno a un solo studente. Ben parla con il direttore,
che lo informa del fatto che la borsa di studio verrà assegnata
allo studente capace di raccontare l’esperienza di vita più
interessante. Ben riflette allora sulla sua vita: lui ha
sacrificato molta della sua giovinezza dedicandola allo
studio, mettendo da parte il divertimento e molte
delle esperienze tipiche dell’adolescenza. Non ha una storia
particolare da raccontare, non sa proprio cosa poter dire per farsi
notare dalla commissione. Tuttavia, in quel periodo Ben partecipa
al corso di matematica del professore Micky Rosa,
interpretato da
Kevin Spacey, professore fuori dagli schemi e di grande
carisma. Il professore nota il talento matematico di Ben e gli
propone di risolvere il problema diMonty
Hall. Lo studente risolve il problema brillantemente e il
professore di matematica gli fa una proposta molto particolare.
Il professor Rosa invita Ben a
unirsi alla squadra di blackjack dell’MIT. Gli
studenti di questo gruppo ricorrono alle loro spiccate abilità
matematiche per vincere importanti somme di denaro nei più
importanti casinò di Las Vegas. Inizialmente, Ben non è molto
convinto della proposta, non pensa che la cosa faccia per lui.
Tuttavia, si rende conto del fatto che prendendo parte a questo
gruppo potrebbe guadagnare una grande somma di denaro molto
velocemente, riuscendo quindi a pagare la retta
universitaria. Decide allora di accettare la proposta del
professor Rosa e inizia ad allenarsi insieme agli altri studenti,
studiando a fondo le strategie di gioco e le tecniche di
conteggio delle carte, in modo tale da applicare il
calcolo delle probabilità al blackjack. La conta
delle carte è una delle tecniche più famose per ottenere risultati
al tavolo verde. Seguendo questa tecnica si può avere un’idea del
valore delle carte rimaste nel mazzo, in modo tale da ricavarne un
vantaggio quando ci sono carte di grande valore, aumentando quindi
le probabilità di avvicinarsi al 21 o di ottenere un blackjack. La
maggior parte dei giocatori esperti di blackjack ricorre quindi
alla matematica, più esattamente alla statistica,
per conseguire grandi risultati.
Gli studenti dell’MIT Blackjack
Team, dopo essersi intensamente allenati partono in incognito
alla volta di Las Vegas. Oggi il blackjack è uno dei giochi più
amati al mondo e questo è avvenuto anche grazie al successo di
grandi piattaforme di gaming online che hanno reso
molto popolare e fruibile un gioco che un tempo era relativamente
di nicchia. Non è un caso, infatti, che i protagonisti di una
storia ambientata tra il 1980 e il 1990 debbano prendere l’aereo e
volare fino a Las Vegas per portare il loro gioco
a livelli competitivi. Una volta giunti a Las Vegas gli studenti
incontrano grandi campioni e iniziano a raccogliere somme non
indifferenti al tavolo verde. Ben è entusiasta dei suoi successi.
Eppure le cose iniziano a complicarsi, la sua vita inizia a
prendere una strana piega.
Robert Luketic è
un regista e sceneggiatore di origini croate e siciliane, nato a
Sidney nel 1973. Ha diretto altri
film di successo come “La rivincita delle bionde”
(Legally Blonde) del 2001, “Quel mostro di
suocera” (Monster-in-Law) del 2005 e “Il
potere dei soldi” (Paranoia) del 2013. “21” è
stato un film accolto generalmente bene dal pubblico e dalla
critica, apprezzato particolarmente per la performance attoriale di
Kevin Spacey. Ovviamente è diventato un film di
culto per gli amanti del blackjack, rappresentando una
delle pellicole preferite dagli amanti del genere.
Sam Worthington, ancora in sala nei panni blu
di Jake Sully in Avatar: la Via dell’Acqua, ha ricordato il suo
provino per James
Bond, che lui stesso ha definito “terribile”. Quando
Pierce Brosnan concluse il suo ciclo nei panni di James Bond, nel
2002, con Die Another Day, si aprì la caccia al suo successore.
Il casting di Daniel Craig è stato
una sorpresa con tantissimi giornalisti scettici, ma nel corso di
cinque film, l’attore si è dimostrato più che degno di interpretare
l’iconica spia di Ian Fleming. Analogamente a
quanto sta accadendo ora, i produttori di franchising
Barbara Broccoli e Michael G. Wilson hanno
trascorso due anni alla ricerca di un nuovo Bond, e Sam Worthington
era tra quelle prese in considerazione. Sfortunatamente per
l’attore australiano, il suo provino non è andato bene.
“Ho scelto Bond. Sono andato e ho
fatto l’audizione con Martin Campbell, che ha finito per dirigere
Casino Royale”, ha rivelato Worthington durante un’intervista al
programma radiofonico Fitzy & Whipper (tramite ActioNewz.com). Ma
Worthington ha spiegato che non è riuscito a ottenere l’incantesimo
adatto affinché la parte diventasse sua: “Ho provato a fare un
accento britannico. Ho detto loro che volevo indossare lo smoking
bianco come Roger Moore. Volevo portare indietro quel tipo di
immaginario, e mi hanno guardato come se fossi pazzo”. “Ho detto,
‘Se faccio un [accento] australiano, sarò il prossimo George
Lazenby.’ Ha fatto solo un [film, 1969 Al servizio segreto di Sua
Maestà], e io non volevo essere così. Quindi ho provato l’inglese.
È stato terribile”, ha aggiunto Worthington. “Suonavo come Dick Van
Dyke di Mary Poppins. Ricordo che Martin disse: ‘Fai solo la tua
voce normale, è tutto fantastico, amico.'”
Worthington avrebbe continuato a
trovare successo a Hollywood, anche se Terminator: Salvation non gli ha fatto un
favore, in carriera, e si è preso una bella pausa dal cinema, prima
di tornare in sala con Avatar
2. Con quello che si è rivelato un
successo da $ 2 miliardi, speriamo di vedere molto di più di
Worthington al cinema, anche se probabilmente non nei panni di
James Bond.
Manca pochissimo all’annuncio delle
nomination agli Oscar 2023, la 95° edizione degli
Academy Awards. Allison Williams e Riz Ahmed saranno i presentatori che
leggeranno le nomination martedì 24 gennaio alle 14.30. Ma dove
vedere in diretta l’annuncio delle nomination agli Oscar 2023?
I social degli Academy Awards hanno
risposto a questa domanda. L’annuncio delle nomination saranno
visibili su:
Ricordiamo che la cerimonia di
premiazione degli Oscar 2023 si svolgerà a Los Angeles al Dolby
Theatre il 12 marzo 2023 e verrà presentata da Jimmy
Kimmel.