In un mondo in cui siamo circondati
da prodotti televisivi nuovi, ogni settimana, rimangono pochi
capisaldi. Universal Pictures Home Entertainment
ha deciso di riproporre queste serie tv, per molti versi storiche,
per permettere di rivivere e riscoprire le storie che ci hanno
emozionato per prime, e che ci accompagnano da sempre.
Con una prima wave uscita lo scorso
giugno, sono stati presentati: L’Uomo da 6 milioni di
dollari (stagioni 1-3), La Donna bionica
(stagioni 1-3) e Supercar (stagioni 1-4). A partire
dal 13 ottobre saranno invece disponibili, sempre in
formato Dvd: Magnum P.I. (stagioni 1-8),
A-Team (stagioni 1-5) e La Casa nella
prateria (stagioni 1-8).
Con oltre 40 dischi per alcuni
cofanetti, si tratta di una collana per veri collezionisti, con una
creatività collezionabile che non aspetta altro che di essere
aggiunta alla propria libreria. Rivivi i momenti più emozionanti di
questi classici intramontabili, con le serie più cult e amate della
tv, per pomeriggi o serate di perfetto relax in
famiglia.
LE SERIE TV DELLA VINTAGE
COLLECTION
LA DONNA BIONICA
Unisciti alla vincitrice del premio
Primetime Emmy® Lindsay Wagner in tutti e 58 gli episodi ricchi
d’azione di questa completa serie iconica.
SUPERCAR
Preparati all’azione con la
superstar David Hasselhoff e la sua super automobile KITT mentre
combattono il crimine negli episodi ad alta carica esplosiva di
Supercar. Nel nome della giustizia, hanno un’unica missione:
sconfiggere il crimine.
L’UOMO DA 6 MILIONI DI
DOLLARI
Il candidato al premio Golden Globe®
Lee Majors è “meglio, più forte, più veloce” in questa imperdibile
collezione che vi terrà inchiodati alla poltrona! Unisciti ad uno
dei “24 più grandi eroi di sempre” mentre affronta missioni
top-secret che hanno lasciato milioni di fan con il fiato
sospeso.
MAGNUM P.I.
La serie cult degli anni ’80 con Tom
Selleck protagonista poliziesco ambientato alle Hawaii fu prodotto
per ben otto stagioni e conquistò milioni di telespettatori in
tutto il mondo. 8 stagioni – 45 dischi
A-TEAM
Nel corso degli anni Ottanta la
serie A-Team è stata uno dei titoli più popolari e amati del
piccolo schermo. Mischiando commedia e azione, questa è oggi
divenuta un vero e proprio classico.
5 stagioni – 27 dischi
LA CASA NELLA
PRATERIA
Ispirata alla serie di romanzi di
Laura Wilder., dove per la prima volta vengono trattati temi di
rilevanza sociale come il razzismo, l’alcolismo, le droghe. Serie
Vintage per eccellenza, sempre in classifica.
Dopo aver vinto il premio per la
Miglior Regia al Festival di Taormina 2021,
con il film d’esordio A
Classic Horror Story,Paolo
Strippoli torna conPiove, un
dramma-horror ambientato in una Roma costantemente sul punto di
esplodere.
Il film nasce dalla scrittura
di Jacopo Del Giudice vincitore
con Piove della 32°
edizione del Premio Franco Solinas.
Da qualche giorno Roma è teatro di
un evento singolare: quando piove condotti e tombini tracimano con
una melma grigiastra ed esalano un vapore denso di cui non si
conosce l’origine. Nessuno può immaginare che chiunque respiri
questo misterioso vapore dovrà farà i conti con ciò che reprime, i
suoi istinti più oscuri, la sua rabbia. Neanche la famiglia
Morel.
Distribuito da Fandango
Distribuzione, Piove arriverà al cinema il 10 novembre dopo il
passaggio il 21 ottobre in concorso nella Sezione Panorama di ALICE NELLA CITTA’.
Sydney Sweeney ha trovato un altro progetto
cinematografico da aggiungere alla sua lista, firmando un contratto
con la SONY Pictures che la vedrà impegnata a interpretare
Barbarella. A confermare la notizia c’è Variety e la stessa Sweeney con
un post sui suoi account social.
Il film rimane in fase di sviluppo
iniziale, senza regista, produttore o sceneggiatore che al momento
sono collegati al film. L’attrice ha condiviso un’immagine
dell’opera spaziale originale del 1968, con una didascalia: “è ora
di salvare l’universo”.
Sweeney è diventata un’affiliata della SONY, dal momento che
ora è impegnata nelle riprese di Madame Web,
al fianco di Dakota Johnson. Lo studio ha anche ottenuto i diritti
di “The Registration”, un adattamento dell’omonimo thriller di
Madison Lawson. Brad Fuller sta producendo, mentre Sydney Sweeney sarà il protagonista.
Al di là dei progetti
cinematografici, la stella di Sweeney è cresciuta grazie alle sue
acclamate interpretazioni nella prima stagione della serie comica
della HBO The White Lotus e Euphoria, entrambe riconosciute con due
nomination agli Emmy.
Adattato dalla serie a fumetti dello
scrittore e illustratore francese Jean-Claude
Forest, l’originale “Barbarella” del 1968 vedeva
Jane Fonda nel ruolo dell’omonima eroina che
viaggiava nello spazio. Sebbene il film non sia stato un successo
al botteghino all’epoca, ha guadagnato uno status di film cult nei
decenni a seguire, diventando uno dei ruoli più rappresentativi
dell’intera carriera di Fonda.
Sebbene nel corso degli anni siano
stati elaborati diversi piani, per un sequel del film originale del
regista Roger Vadim o per un riavvio della
proprietà, nessuno è stato realizzato fino a questo momento.
Anche Sydney
Sweeney è stata fotografata sul set di Madame
Web insieme alla protagonista del film Dakota
Johnson e Isabela Mercel
e Celeste O’Connor. Le rirpese sono
attualmente in corso a New York City.
Nel cast di Madame
Web ci sono Dakota Johnson e Sydney
Sweeney. Lo studio si trova in una posizione di forza dopo
l’uscita di
Spider-Man: No Way Home, che ha incassato 1,74
miliardi di dollari a livello globale, l’incasso più alto nella
storia della Sony.
Nel cast di Madame
Web sono stati confermati Dakota Johnson,
Sydney Sweeney, Isabela Merced, Emma Roberts, Celeste O’Connor,
Tahar Rahim, Mike Epps, Zosia Mamet e Adam Scott.
Approda nelle sale italiane dal 13
ottobre
La ragazza della palude, un lungometraggio a sfondo
thriller firmato alla regia da Oliva Newman. Il
film è tratto dall’omonimo romanzo di Delia Owens, ed è prodotto
dalla Columbia Pictures, 3000 Pictures e Hello Sunshine.
La trasposizione cinematografica del
famoso beststeller ha visto l’attrice
Reese Witherspoon vestire i panni di produttrice della
pellicola insieme a Lauren Neustadter, accompagnata dalle musiche
della cantautrice Taylor Swift.
La ragazza della palude, trama
Anni ’50. Catherine Clarke, detta
“Kya” (Daisy
Edgar-Jones), è una bambina che vive con la sua
famiglia in una palude del North Carolina. Quando la madre fugge
dal padre violento, seguita dai suoi fratelli, Kya si ritrova
costretta a convivere insieme ad un uomo di cui si impegna a non
avere paura. Nel frattempo coltiva la sua passione per gli animali
che vivono nella palude e che attraversa spesso con la sua barca a
motore.
Quando anche il padre la abbandona,
Kya impara a costruirsi da sola la sua vita in quella dimensione
isolata da tutti. Crescendo intraprende due relazioni, una con il
suo amico d’infanzia Tate (Taylor John Smith) e
l’altra – successiva – con Chase Andrews (Harris
Dickinson), quarterback che la inganna con false promesse.
La morte di quest’ultimo però condanna Kya ad un processo lungo e
tormentato, in cui tutti gli occhi della cittadina vicino sono
puntati su di lei e la dichiarano colpevole di omicidio.
Il processo al pregiudizio di
Olivia Newman
La ragazza della
palude si apre con l’incidente scatenante – l’omicidio –
che viene mostrato all’esordio del primo atto. Da qui ci si ritrova
schiantati in maniera repentina nel processo contro Kya in
tribunale, senza conoscere nulla della sua storia. Man mano che le
sequenze compongono la trama, il montaggio non segue più
l’aula ma la vita della giovane donna che deve essere
giudicata. Il disorientamento iniziale porta lo spettatore
nel profondo abisso della solitudine di Kya, un’emarginata figlia
di una società superficiale e marcia, che altro non bada se non
all’apparenza.
Partendo dalla sua infanzia fino
all’età adulta, la macchina da presa punta il dito contro un mondo
che invece di includere esclude, mettendo sul piatto tutto
l’egoismo di cui spesso il genere umano si ciba. Immediatamente si
assiste a un altro processo, che non è più quello per l’omicidio di
Chase Andrews, bensì il processo all’indifferenza, al
pregiudizio e all’ignoranza, atteggiamenti che diventano
una costante nella vita di Kya, di cui però è vittima, derivanti da
persone esterne che di lei conoscono solo l’aspetto fisico.
La rappresentazione di una società
giudicante
L’arte – in questo caso
rappresentata dal cinema – sbatte in faccia allo spettatore
l’ignoranza di cui è circondato, e funge quasi da maestra per
indirizzarlo verso la strada più tortuosa ma necessaria che è la
conoscenza degli altri. Gli altri che sono il buio e la luce, il
dolore e la gioia, quelle due famose facce della medaglia di cui
bisogna avere un minimo di conoscenza prima di formulare opinioni,
pensieri e giudizi.
La trama de La ragazza della
palude si innalza così a rappresentazione della società,
da sempre modellata nella forma dell’intolleranza verso il diverso,
un tema caldo per cui ancora tanto si lotta e di cui non fa parte
solo la diversità di genere o il colore della pelle, ma anche il
riuscire o meno ad avere la capacità di integrarsi alle norme
rispettando il conformismo. E chi non ne è capace, non solo è
considerato inferiore, ma anche pericoloso.
Ecco quindi che ne La
ragazza della palude ci si ritrova ad essere quel tipico
voyeur ben rappresentato da Hitchcock in La finestra sul
cortile; uno spettatore che mentre colloca i pezzi mancanti
nel puzzle della vita – in questo caso – di Kya scoprendo a poco a
poco la verità, è costretto ad osservare il processo contro di lei
mostrato parallelamente, senza che possa intervenire. E rimane
impotente, davanti all’urlo silenzioso e disperato di una donna che
è solo l’espediente utile per non permettere a chi la giudica di
farsi un esame di coscienza. Perché i veri assassini sono
proprio le loro bocche giudicanti e i loro sguardi
disprezzanti.
Dopo essere stato
corteggiato quasi vent’anni dal grande schermo (Johnny
Depp e Peter Weir tra gli altri hanno
tentato di realizzarne un film, sviluppando dissidi creativi che
hanno praticamente portato al ritiro del grande autore australiano)
il libro-verità pubblicato da Gregory David
Roberts arriva invece sulla piattaforma streaming
APPLE TV+ sotto forma di miniserie.
La vicenda racconta in Shantaram è appunto quella
del reale rapinatore e tossicodipendente Lindsey (nome fasullo
dello stesso scrittore) che, dopo essere stato condannato a
diciannove anni di prigione, nel 1980 riesce ad evadere da una
prigione australiana e scappare in India, dove comincia un percorso
di redenzione rinascita spirituale.
Shantaram, un progetto a
lungo desiderato
Dopo aver visto i primi
episodi dello show che vede creatori Eric Wagner
Singer e Steve Lightfoot, con
quest’ultimo anche in veste di showrunner, dobbiamo purtroppo
constatare che un’attesa tanto longeva ed estenuante non è stata
premiata da un prodotto sufficientemente soddisfacente. Fin dalle
prime scene si percepisce che in Shantaram c’è qualcosa che manca,
ovvero il dramma. La messa in scena si presenta immediatamente come
elegante, volta a catturare l’esotismo dell’ambientazione così come
il fascino “maledetto” dei personaggi in scena, e sotto il profilo
squisitamente estetico il prodotto è confezionato con cura. Ma
quanto a garantire allo spettatore empatia con personaggi, quanto a
restituire il dramma o la tensione delle situazioni in cui
protagonista e personaggi comprimari vanno a trovarsi, ecco che
Shantaram dimostra enormi limiti.
A partire dall’attore
principale, un Charlie Hunnam che conta in maniera davvero
eccessiva sulla prestanza fisica e sulla naturale presenza scenica
per delineare la figura di Lindsay: a forza di pettorali in bella
mostra e di sorrisi da simpatica canaglia, l’attore finisce per
rendere monodimensionale una figura a livello psicologico
potenzialmente molto profonda. E invece Lindsay percorre il proprio
viaggio di accettazione degli errori commessi nel passato, di
redenzione e rinascita spirituale in maniera superficiale,
approssimativa, settata secondo un percorso a tappe quasi
disconnesse tra loro invece che legate da una trama ben
organizzata.
L’efficacia della serie è
minata
Una volta che
Shasntaram vede il proprio fulcro emotivo
debilitato dalla mancanza di una narrazione precisa e da una prova
d’attore vagamente supponente, ecco che l’efficacia della serie
nella sua interessa viene minata, e i personaggi a supporto non
riescono più di tanto a risollevare le sorti. Le sottotrame che
riguardano gli intrighi politici e criminali che regolano la vita e
gli affari di Bombay non sono abbastanza forti per catturare
l’attenzione del pubblico. In questo modo la serie si avvia ben
presto ad essere percepita come una sorta di cartolina esotica ed
elegante: l’ambientazione temporale di inizio anni ‘80 inserisce
Shantaram in quel filone di revival cinematografico e televisivo
che sta sfruttando il decennio per prodotti fin troppo leccati, i
quali non riescono del tutto a indagare le contraddizioni sociali e
politiche di quegli anni. Di sicuro non ci riesce questo show
patinato e in fin dei conti piuttosto anonimo.
Grande impegno di Apple Tv+
Apple TV +
si sta impegnando più della altre piattaforme di streaming nella
trasposizione di testi letterari in miniserie o serie che
esplorano, indagano le pieghe della nostra contemporaneità.
Ultimamente tale processo ha portato a risultati più che
soddisfacenti (Black
Bird) quando non addirittura notevoli (Five
Days at Memorial). Nel caso di Shantaram invece il
processo subisce un deciso arresto a livello artistico, consegnando
allo spettatore un prodotto che lavora soltanto in superficie, non
rivelandosi capace di andare in profondità.
Converrebbe capire se si
è trattato della scelta di una storia forse “fuori tempo massimo”
in quanto molte di questo genere ne sono già state raccontate e con
risultati apprezzabili, oppure la necessaria creatività e lucidità
sono venute a mancare in fase di trasposizione. Fatto sta che
Shantaram manca il bersaglio, lasciando un senso di incompiutezza e
di vacuità abbastanza difficili da ignorare.
Presentato come film di apertura
alla settantesima edizione del San Sebastiàn International Film
Festival il 16 settembre, ed uscito in tutte le sale
cinematografiche spagnole dal 23 settembre, Prigione
77 (titolo originale Modelo 77) è un film
storico-drammatico spagnolo. Diretto da Alberto Rodrìguez, la
pellicola ritrova nel cast figure affermate del cinema spagnolo ed
internazionale, come
Miguel Herràn, noto per il ruolo di Rio nella serie
La casa di carta, e Javier
Gutiérrez. La pellicola, tratta da una storia vera,
presenta le vicende del Centro Penitenziario de Hombres de
Barcelona, meglio noto come Carcere Modelo.
Prigione 77: una storia di lotta
per la giustizia
Manuel, arrestato per appropriazione
indebita ed in attesa di un processo, inizia da subito a provare
sulla propria pelle le violenze e le ingiustizie perpetrate dalle
guardie carcerarie nei confronti dei detenuti. L’anno è il 1976, ma
anche dopo la morte del dittatore Francisco Franco, niente sembra
essere cambiato nelle carceri spagnole. Costretti a dover scontare
delle pene sproporzionate, in molti casi per crimini non provati in
un equo processo, i prigionieri iniziano ad unirsi per portare il
cambiamento. “Amnistia y libertard”: queste sono le richieste dei
detenuti. Grazie alla Copel, un movimento creato dai detenuti con
l’appoggio di alcuni avvocati ed ispirato al Groupe d’information
sur les prisons francese, la realtà delle prigioni diventa nota a
tutta la Spagna. Con la visibilità della stampa, i detenuti,
guidati dallo stesso Manuel, manifestano e combattono per ottenere
l’amnistia.
Manuel insieme ad altro membri del COPEL nel cortile della
prigione.
Tra realtà e finzione
Tre mesi dopo la morte del dittatore
Francisco Franco, il Copel (comitato coordinatore dei prigionieri
in lotta) denuncia le terribili condizioni delle carceri. La
tematica fulcro di Prigione 77 è pienamente vera:
tutto dall’uso della violenza e l’umiliazione praticamente dei
detenuti, fino ai tentativi di evasione di massa, sono veri. Questo
è probabilmente ciò che rende il film così tanto d’impatto per il
pubblico: racconta un capitolo di storia poco noto, presenta le
vicende di figure deboli nella società, emarginati.
Nella rappresentazione dei fatti non
si risparmia niente al pubblico: questa pellicola è particolarmente
esplicita e caratterizzata da una certa crudezza anche nelle scene
di violenza. Allo stesso tempo, però, il film trasmette molto la
speranza della lotta, e permette di riflettere su quanto ogni uomo
sia effettivamente disposto a perdere ed a patire per un’idea, per
la giustizia. Questo punto si nota in Prigione 77
nel discorso che Pino, uno dei detenuti più anziani, fa a Manuel:
la speranza in una prigione migliore, in una Spagna migliore, gli
restituisce la voglia di vivere e di combattere.
Altri fattori che divengono centrali
nel film sono i gesti e le forme di manifestazione dei detenuti
ribelli, da un lato, e delle forze di polizia dall’altro. I membri
del COPEL arrivano a ferirsi anche gravemente per farsi ascoltare
dal direttore del carcere, Manuel e Pino resistono a trattamenti
sempre più violenti e inumani. La polizia penitenziaria invece li
tratta come fossero animali: non rispettano gli accordi, li
attaccano anche in tenuta anti sommossa, colpendoli ripetutamente
ed in diverse occasioni con calci, pugni, manganellate. Un esempio
di totale mancanza di rispetto delle guardie nei confronti dei
detenuti è il rogo dei romanzi di Pino: dopo aver perquisito, o
meglio dire messo totalmente a soqquadro la sua cella, i poliziotti
penitenziari confiscano deliberatamente tutti i libri del carcerato
e li bruciano nel cortile.
L’abuso della violenza da parte
delle forze dell’ordine
Prigione 77
affronta una tematica che sfortunatamente si mantiene ancora
attuale: si tratta dell’uso spesso eccessivo della forza da parte
della polizia. Questo problema non riguarda solo paesi del terzo
mondo o ordinamenti antidemocratici, ma molto spesso questo genere
di comportamento è ben presente anche nei paesi democratici
dell’occidente. Che si tratti delle carceri o delle piazze, la
repressione delle forze armate risulta essere spesso eccessiva. Un
esempio di violenza nelle prigioni è stato reso maggiormente noto
di recente, all’Italia e al mondo, proprio tramite un altro film:
ci si riferisce a
Sulla mia pelle, film Netflix con
Alessandro Borghi che racconta il caso Stefano Cucchi.
Abbandonando il mondo del cinema e tornando alla realtà, quando si
tratta di grandi manifestazioni, spesso le forze dell’ordine
tendono a disperdere la folla anche in maniera violenta: le ultime
notizie in Italia a riguardo risalgono a solo poche settimane fa,
durante un comizio della politica Giorgia Meloni a Palermo, mentre
a livello internazionale sono ormai giornaliere i video e le
immagini della brutale repressione della polizia iraniana verso i
manifestanti.
Secondo Deadline , la vincitrice del
Golden Globe Anya Taylor-Joy ha firmato per un ruolo da
protagonista al fianco di Miles Teller nel prossimo film d’azione di
Skydance, The
Gorge. Ulteriori dettagli sul suo
personaggio sono ancora tenuti nascosti. Inoltre, Apple
Original Films ha ufficialmente aderito al progetto e fungerà da
distributore.
Anya Taylor-Joy ha ottenuto il riconoscimento
per la prima volta per il suo acclamato ruolo nel film di
Robert Eggers del 2015The Witch. I suoi
altri crediti degni di nota includono film
come Split, Emma e Last
Night in Soho, oltre alle serie tvThe Queen’s
Gambit e Peaky
Blinders. La vedremo presto
nel prequel di Mad
Max: Fury Road di George Miller, Furiosa,
e presterà presterà la sua voce alla Principessa Peach
inThe Super Mario Bros.
Movie.
The
Gorge è descritta come una “storia
d’amore ad alta azione e che piega i generi”. Il film sarà
diretto e prodotto da Scott Derrickson, che ha
anche recentemente riscosso successo al botteghino con il film
horror The
Black Phone. La sceneggiatura è scritta e
prodotta da Zach Dean (The Tomorrow War), con
Teller anche come produttore esecutivo.I produttori
sono David Ellison, Dana Goldberg e Don Granger per Skydance,
insieme a C. Robert Cargill e Sherryl Clark per Crooked
Highway. Adam Kolbrenner e Greg Goodman sono anche i
produttori.
In primo luogo, la Disney ha
spostato la data di un film Marvel senza titolo precedentemente
annunciato che doveva essere presentato in anteprima il 14 febbraio
2025. Invece, il film uscirà ora il 7 novembre 2025, questo è uno
slittamento decisamente lungo, ma è anche una collocazione di
primissimo piano sia per spettatori che per risultati
al botteghino seguendo lo storico delle uscite Marvel Studios al
cinema.
Altrove, la Disney ha completamente
rimosso un progetto dal suo archivio, eliminando un film Marvel precedentemente annunciato
che doveva uscire il 1 maggio 2026. Il cambiamento ora lascia i
Marvel Studios con cinque film non
annunciati invece dei sei originali, che usciranno tutti nel 2025 o
nel 2026. Sebbene non ci siano informazioni concrete su quali
saranno esattamente questi film, sappiamo che due
nuovi Avengers i film, The
Kang Dynasty e Secret
Wars usciranno anche nel 2025 e nel 2026 e potrebbero
potenzialmente inaugurare una nuova era per il MCU.
Nel frattempo, i fan dovranno aspettare e vedere cosa ha in serbo
il futuro per l’MCU man mano che verranno
finalizzate altre date.
Buone notizie per i fan di
Dune,
perché è stato confermato che Dune: Parte
2 è stato anticipato, quindi cambia
la data di uscita del film originariamente prevista per il 17
novembre 2023. La Warner Bros. Pictures ha annunciato oggi
che la data di uscita di Dune: Parte
2 è stata anticipata di due settimane. Di
conseguenza, l’attesissimo sequel uscirà ora il 3 novembre 2023.
Non è una grande differenza per il film di Denis Villeneuve, ma
considerando la frequenza con cui sono arrivati i ritardi per i
film di alto profilo è una ventata di freschezza.
“Questo film successivo
esplorerà il viaggio mitico di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di vendetta contro i
cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si legge
nella sinossi. “Di fronte a una scelta tra l’amore della
sua vita e il destino dell’universo conosciuto, si sforza di
prevenire un terribile futuro che solo lui può
prevedere.” L’anno scorso, Dune ha
ottenuto il plauso della critica sia dai fan che dalla
critica. All’inizio di quest’anno, ha anche collezionato ben
10 nomination agli Oscar. Ne ha vinti sei, tra cui la migliore
colonna sonora originale, il miglior suono, il miglior montaggio di
film, la migliore fotografia, la migliore scenografia e i migliori
effetti visivi. Con la modifica della data di uscita, non sarà più
presentato in anteprima contro The
Hunger Games: The Ballad of Songbirds and
Snakes e If con
John Krasinski e Ryan Reynolds.
Dune: Parte 2, il film
L’epopea
sul grande schermo continua l’adattamento dell’acclamato bestseller
di Frank Herbert con il ritorno delle star tra cui il candidato
all’Oscar
Timothée Chalamet (Chiamami col tuo
nome),
Zendaya (Spider-Man: No Way Home),
Rebecca Ferguson (Mission: Impossible – Dead
Reckoning), il premio Oscar
Javier Bardem (No Country for Old Men, Being
the Ricardos), il candidato all’Oscar Josh Brolin (Avengers: Endgame),
Stellan Skarsgård (Avengers: Age of Ultron),
Dave Bautista (Thor: Love and Thunder), il
candidato all’Oscar Charlotte Rampling) e
Stephen McKinley Henderson. Nel cast del sequel ci
sono anche Austin Butler (Elvis, C’era una volta… a
Hollywood) nei panni del famigerato Feyd Rautha
e la leggenda dello schermo Christopher Walken
(The Deer Hunter, Hairspray) nei panni dell’Imperatore.
Florence Pugh (Black Widow, Piccole donne),
Léa Seydoux (Crimes of the Future) e
Souheila Yacoub (la serie No Man’s Land
, Climax) completano l’ampio cast.
Questo
film esplorerà il viaggio mitico di Paul Atreides mentre si unisce
a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di vendetta contro i
cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia. Di fronte a una
scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo
conosciuto, si sforza di prevenire un terribile futuro che solo lui
può prevedere. Denis Villeneuve dirigerà Dune: Parte
2 da una sceneggiatura che ha scritto insieme a
Jon Spaihts e basata sul romanzo di Herbert. Il film è
prodotto da Villeneuve, Mary Parent, Cale Boyter, Tanya
Lapointe e Patrick McCormick. I produttori esecutivi
sono Josh Grode, Herbert W. Gains, Brian Herbert, Byron
Merritt, Kim Herbert, Thomas Tull, Jon Spaihts, Richard P.Rubinstein e John Harrison, con Kevin J. Anderson
in qualità di consulente creativo.
Mentre la produzione
di Red
Sonjacontinua, è stata finalmente
rivelata la prima foto ufficiale per il prossimo adattamento
cinematografico live-action di Roy Thomas e Barry Windsor-Smith del
personaggio dei fumetti di spada e stregoneria
di Millennium Media.La foto
di Red
Sonja ci offre il nostro primo
sguardo a Matilda Lutz nei panni della guerriera
protagonista della storia, offrendo ai fan uno sguardo al suo
costume. Lutz può anche essere visto indossare i caratteristici
capelli rossi del personaggio mentre impugna una spada.
Red
Sonja è stato diretto da MJ
Bassett da una sceneggiatura co-scritta dal vincitore
dell’Emmy Joey Soloway e Tasha Huo, con Soloway inizialmente
incaricato di dirigere il progetto l’anno scorso. Insieme a
Lutz nel cast troviamo anche gli attori visti
in The
Umbrella Academy, Robert Sheehan, Wallis
Day(Krypton), Michael
Bisping (xXx: Return of Xander
Cage), Martyn Ford (F9:
The Fast Saga), Eliza Matengu
(Thor: Love and Thunder),
Manal El-Feitury (Code
Red) e Katrina Durden
(Doctor
Strange).
Red
Sonja è un personaggio di spada e
stregoneria creato da Robert E. Howard, dallo scrittore Roy Thomas
e dall’artista Barry Windsor Smith per la Marvel Comics nel 1973. Il personaggio è
descritto come focoso e abbastanza forte da andare in punta di
piedi con Conan mentre rifiutava le sue avances. I suoi
fumetti da solista vengono ancora pubblicati oggi tramite Dynamite
Entertainment.
Il
film Red Sonjaè
prodotto da Mark Canton
(300, Power). Courtney Solomon
(After) produrrà insieme
a Christa Campbell e Lati Grobman per conto della Campbell Grobman
Films. Altri produttori includono Andrea Sperling di Topple,
Yariv Lerner di Millennium, Jeffrey Greenstein, Jonathan Younger,
Les Weldon, Joe Gatta e Tanner Mobley. Avi Lerner, Boaz
Davidson e Trevor Short, Dorothy Canton e Luke Lieberman di
Millennium saranno i produttori esecutivi.
È diventato chiaro nelle
ultime settimane che sta succedendo qualcosa con
Superman di
Henry Cavill nel
DCEU. Tutti i
segnali indicano che la star di Black
AdamDwayne
Johnson ha tirato le fila alla Warner Bros. per
riportare l’attore nei panni dell’Uomo d’Acciaio. Questo è qualcosa
che aiuterà sicuramente sia questo film che tutto il franchise più
ampio di cui ora fa parte, visto anche l’amore che i fan nutrono
per L’Uomo d’Acciaio.
Dwayne
Johnson ha spesso richiamato Superman mentre
rispondeva alle domande durante il tour stampa per questo film DC.
Tuttavia, Cinema
Blendgli ha chiesto apertamente se il suo piano
fosse quello di costruire un film che contrappone Black
Adam all’Uomo d’Acciaio.
“Assolutamente”, ha
confermato l’attore. “Questo è il punto
centrale di quest’uomo. Grazie per averlo chiesto. E lo dico da
tempo, c’è una nuova era nell’universo DC che sta per iniziare. E
quello che intendevo con questo era l’introduzione di un
personaggio nuovo di zecca. Non è un sequel, non un IP esistente.
Era… sai, Black Adam! Due
anni fa il mondo non aveva idea di chi fosse.”“Lo abbiamo fatto, ma non, sai, il resto della massa
là fuori. Presentazione della JSA, che introduce quella nuova era
dell’universo DC. Ma anche cosa intendevo veramente con ‘Questa è
una nuova era nell’Universo DC, ‘sta ascoltando i fan. Ascolto i
fan”, ha continuato Johnson.“E stiamo
facendo del nostro meglio per dare ai fan quello che
vogliono”.
“E forse, a volte
lungo la strada – e l’ho affrontato nel wrestling professionistico
– non puoi sempre dare loro quello che vuoi. Ma saprai sempre che
ti stiamo ascoltando. E in questo caso, con quello che sto
parlando, ho ascoltato e sono anni che voglio rivolgermi ai fan.
Perché ho aspettato che qualcuno si facesse avanti e si rivolgesse
ai fan e dicesse: “Ehi, ti sentiamo.”.Così alla fine, dopo molti mesi trasformati in molti
anni, siamo finiti con quello a cui siamo
finiti”, ha
scherzato. “E l’intero obiettivo e
l’intenzione ora sono verso questa nuova era, nuovo tempo. Ora
costruiamo”.
Dwayne
Johnson sta chiaramente scegliendo le sue parole con
attenzione qui, ma siamo fiduciosi che Superman si farà sicuramente
vedere inBlack
Adam. L’ex wrestler professionista che ha
riportato Cavill all’ovile
come vi abbiamo rivelato ieri in un report diffuso e ha senso
quando condividono un pensiero e sta chiaramente cercando di dare
ai fan ciò che vogliono dal DCEU. Questo film non
avrebbe necessariamente sofferto senza l’Uomo di domani, ma
Dwayne
Johnson è abbastanza esperto da sapere che i fan
sarebbero rimasti delusi. Si è parlato di una battaglia sul grande
schermo tra questi personaggi da prima
che Black
Adam ottenesse il via libera, e tutti i
segnali indicano che ora sta diventando una
realtà.
Il cast completo
di Black
Adam, oltre a Dwayne
Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo,
annovera anche Noah
Centineo (Atom Smasher), Quintessa
Swindell (Cyclone), Aldis
Hodge (Hawkman) e Pierce
Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno
anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis,
e Marwan Kenzari, che sarà invece
l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato
ancora svelato).
Black
Adam, che sarà diretto da Jaume
Collet-Serra (già dietro Jungle
Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non
pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre,
la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e
costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del
film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black
Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.
Il progetto originale della Warner
Bros. su Shazam!aveva
previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua
nemesi, Black
Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura
per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. A quanto pare, il film
su Black
Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei
primi anni duemila.
I vari progetti dei Marvel Studios e della Marvel Television sono stati
sviluppati in modo completamente indipendente l’uno dall’altro,
anche se i primi avevano l’ultima parola quando si trattava di
quali personaggi potevano essere utilizzati. MODOK è stato
considerato off-limits per Agents of
SHIELD, ad esempio, ma ora tutti i progetti sul
grande e piccolo schermo passano attraverso
Kevin Feige.
Con Darkhold reintrodotto
in WandaVision ma gli stessi
attori che interpretano Daredevil e The Kingpin nel MCU, i fan
hanno molte domande sulla continuità. L’attuale
convinzione è che le storie della Marvel Television si siano svolte
in una realtà separata, consentendo ai Marvel Studios di scegliere ciò che
vogliono da quelle storie senza essere vincolati a quelle storie.
Per quanto riguarda lo stesso Man Without Fear, Charlie Cox, sembra credere che Daredevil:
Born Again sarà davvero una cosa a sé stante.
“Sono entusiasta di
scoprire quali storie racconteranno in quel lungo periodo di tempo
[tra Daredevil e Daredevil: Born Again]”,
ha detto l’attore a Entertainment
Tonight . “Tonalmente come sarà. Com’è
diverso, com’è lo stesso. Sai, Kevin è stato molto chiaro sul fatto
che fosse la stagione 1, non una stagione 4. È un affare
completamente nuovo”.
“E, in un certo senso, la
cosa fantastica è che potenzialmente possiamo raccontare alcune
delle storie più e più volte nello stesso modo in cui lo fanno nei
fumetti, sai. Ogni tanto, ricominciano dal all’inizio del viaggio
di Murdock da bambino e raccontano di nuovo l’intera storia delle
origini. Quindi forse ce la faremo, non lo so”.
Quest’ultimo punto è molto
interessante, in particolare se offre ai Marvel Studios l’opportunità di
tornare indietro e ottenere personaggi come Elektra e
Bullseye. La storia del primo è stata gestita in modo
disastroso in Daredevil
e, con diciotto episodi in cui raccontare questa storia, c’è molto
su questo eroe che Born Again potrà migliorare. Con la
serie che non arriverà su Disney+ fino al 2024,
probabilmente ci vorrà un po’ prima di scoprire cosa c’è in serbo
per Matt Murdock nel MCU.
Forse
Licantropus (Werewolf by Night) non è il prodotto
più appariscente di Disney+, ma
è comunque un capitolo importante per il mythosMCU. Si tratta di uno
speciale di 50 minuti diretto da Michael
Giacchino (il compositore che ha curato la colonna
sonora di Up e Ratatouille) a metà tra
l’action e l’horror che parla apertamente di vampiri, mostri e lupi
mannari.
Con
Licantropus (Werewolf by Night) vengono
introdotti nell’MCU personaggi come
Man-Thing ed Elsa Bloodstone. Inoltre, il
programma pone le basi per un progetto che gira attorno alla
Legione dei Mostri o a Midnight Suns.
Licantropus (Werewolf by
Night)è stato il primo, ma ci sono
all’orizzonte altri TV special firmati MCU: proprio per
questo motivo, abbiamo pensato a quali mostri del Marvel Universe sarebbero
perfetti nel Marvel Cinematic
Universe.
Franken-Castle
Durante l’era del Regno
Oscuro, il Punitore è stato brutalmente
ucciso da Daken, il figlio di Wolverine. Il
malvagio mutante con gli artigli fa a pezzi Frank
Castle e, credendolo morto, lo
seppellisce. Nonostante la sepoltura, la Legione dei
Mostri riesce a trovare i resti di Frank e lo riporta
in vita: nasce così “Franken-Castle.” Una volta rimesso in
piedi, il Punitore continua la sua missione, anche se
in modo molto diverso da quello che i fan dei fumetti avevano visto
in precedenza.
Raccontare
questa storia nell’MCU sarebbe un modo
perfetto per fare qualcosa di innovativo con il personaggio.
D’altronde, il film e lo show televisivo sul Punitore
non hanno funzionato, ma affiancare il personaggio alla Legione
dei Mostri sembrerebbe un’idea con un potenziale maggiore.
Dracula
Dracula è apparso in tutte
le forme e in tutti i media e, dopo Werewolf by
night, potrebbe arrivare anche nell’MCU. In effetti, se
escludiamo il film Blade: Trinity, non si è mai visto
Dracula in un lungometraggio o in una serie a fumetti
.
Tuttavia, esiste una serie di
fumetti Marvelcon
protagonista il vampiro per eccellenza. Si tratta de La
tomba di Dracula, serie in cui il personaggio è un anti-eroe,
un cattivo che s’insidia nell’Universo Marvel. Nelle
trame, il vampiro si scontra con Blade in
innumerevoli occasioni, e non manca una lotta tra Dracula
e gli X-Men. Sarebbe interessante se
i Marvel Studios
introducessero Dracula come un vero grande male,
un cattivo paragonabile a Thanos e
a Ultron.
Satana
Con Elsa
Bloodstone, Werewolf by
Night introduce un importante e mostruoso personaggio
femminile. C’è un’altra donna perfetta per il lato horror
dell’MCU: Satana
Hellstrom. La figlia del Diavolo nasce nei
fumetti degli anni ’70 ed è un personaggio che rende omaggio alle
femme fatale del cinema degli anni Venti.
Satana è una divoratrice di anime e si è evoluta
molto negli anni, diventando molto simile a un personaggio come
Vampirella.
Chissà cosa potrebbero fare i
Marvel Studios con
Satana. La versione dell’MCU potrebbe ad esempio
essere legata a Mephisto. Negli ultimi anni,
Satana è diventata membro dei Thunderbolts ed è un anti-eroe ben
voluto. Questa duplice indole renderebbe complicata e avvincente la
Satana dell’MCU, amica o nemica a
seconda delle storie.
La Mummia vivente
Prima con Moon
Knighte poi con Werewolf
by Night, i Marvel Studios hanno
intrapreso un percorso soprannaturale che sembra guidare
all’introduzione di un personaggio in particolare: la Mummia
vivente.
Partendo da uno dei mostri classici
della Universal, la Marvel Comicsha
preso questa creatura dell’Antico Egitto e ne ha
fatto un uomo-mummia chiamato N’Kantu. Figlio
del capo di una tribù
nordafricana, N’Kantu viene portato in Egitto
come schiavo e finisce per essere trasformato in una mummia contro
la sua volontà. Dopo migliaia di anni, l’uomo risorge dal suo
sarcofago e, alla fine, diventa un membro della Legione dei
Mostri. Sicuramente, i Marvel Studios potrebbero
fornire una versione più moderna di questa storia, magari
collegando il personaggio a Wakanda.
Il mostro di
Frankenstein
Abbiamo discusso di
Franken-Castle, ma se i Marvel Studios si
stanno concentrando sui mostri classici, questo personaggio non può
mancare. Nell’Universo Marvel, il mostro di
Frankenstein è un mix tra la versione letteraria di
Mary Shelley e il
mostro terrificante dei film della
Universal.
Il personaggio ha combattuto con e
contro ogni sorta di eroi e di cattivi: il Marvel Cinematic
Universe potrebbe senza dubbio divertirsi con questa
creatura, usando la sua complessa personalità per sovvertire di
volta in volta le aspettative. D’altronde, il mostro in realtà è un
essere molto intelligente e gentile. Chissà quale grande attore
potrebbe ricoprire il ruolo di Frankensteinnell’MCU…
Swarm
Forse Swarm non è un
personaggio noto come gli altri, ma siamo sicuri che
l’MCU potrebbe trarne una
versione eccitante e terrificante. Fritz von Meyer,
debutta nelle pagine di Champions ed è uno degli
scienziati preferiti di Hitler. Si tratta di un
individuo perverso che, dopo essere fuggito in Sud America, diventa
ossessionato dagli alveari e finisce per essere divorato da un’ape
regina e dal suo sciame. Dalla fusione nasce il
mostruoso Swarm.
Se i Marvel Studios non vogliono portare
nell’MCU mostri dal
calibro di Dracula, allora perché non fare qualcosa
di originale con qualcuno di inesplorato
come Swarm?
Mefisto
Mefisto è un abile
manipolatore che ha fatto sentire la sua presenza nella vita di
molti eroi e cattivi (tra gli altri ricordiamo Spider-Man
e Thanos).
È la versione Marvel del diavolo,
qualcosa di ancora più pericoloso di quanto abbiamo visto
in Werewolf
by Night.
I fan non aspettano altro che
vedere questo diabolico cattivo in live-action, si tratta
di un personaggio troppo importante che non merita di essere
lasciato in disparte. L’MCU potrebbe fare grandi
cose con Mefisto, magari coinvolgendo la Legione
dei Mostri o i Midnight Suns.
Ghost Rider
Agents of
S.H.I.E.L.D. non è perfetta, ma la serie
ABC ha fatto un ottimo lavoro con
il Ghost Rider di Robbie Reyes. I
piani per una serie televisiva di Ghost Rider sono ora
tutti nelle mani dei Marvel Studios.
Attori importanti e grandi nomi
hanno espresso la volontà di interpretare questo
anti-eroe. L’MCU potrebbe legare a
Mefisto la storia d’origine di Ghost
Rider. Inoltre, Johnny è un personaggio che
potrebbe mostrarci un lato completamente nuovo e soprannaturale
dell’MCU, quel mondo aperto
recentemente da progetti come Moon
Knight e Werewolf by Night.
Come la maggior parte dei
film dei Marvel Studios, sappiamo che la produzione è
stata alquanto caotica. Si ritiene che le riprese abbiano
rimodellato parti significative del blockbuster, e si scopre oggi
che Benedict Cumberbatch ha anche riscritto le
scene chiave mentre era sul set. “Devo
scrivere alcune di quelle scene”,ha detto
l’attore in un’intervista aPrestige quando gli
è stato chiesto di interpretare tutte quelle
varianti. “Ho suggerito che doveva
diventare più oscuro a un certo punto. C’era una versione
leggermente più sdolcinata a un certo punto e sono davvero felice
del modo in cui si è evoluta. Sam Raimi era così pronto e Michael
Waldron mi ha davvero supportato nella scrittura anche di queste
scene”.
“Abbiamo trasformato
quello che era un combattimento molto piccolo tra i due in una
sorta di battaglia molto bizzarra e fantasiosa in quel
momento”, ha detto Cumberbatch,
presumibilmente riferendosi a quella battaglia finale tra gli
Strani. “Era il modo in cui l’originale
mi è stato presentato molto tempo fa, quando Scott Derrickson stava
ancora lavorando con noi: Strange avrebbe incontrato le versioni di
se stesso. Era qualcosa a cui volevo appoggiarmi”.
Dopo aver preso in giro potenzialmente la riproduzione di più
varianti in The Multiverse Saga, a Cumberbatch è stato chiesto se
ora prova un senso di familiarità con Strange. La sua risposta
è stata sì, anche se sembra che possa essersi scontrato con i
Marvel Studios su come dovrebbe
svolgersi la storia di questo personaggio.
“È strano, a parte
alcuni membri dell’equipaggio, penso di essere stata l’unica
persona a continuare la storia e a salvaguardare
Strange”, ha detto
Cumberbatch, “guidando il suo
personaggio all’esistenza e talvolta anche educando le persone su
un altro, il che è molto strano e ti da un senso di responsabilità
perché sento ancora di avere molto altro da scoprire. C’è così
tanta tradizione nei fumetti da portare nel MCU e questo è solo l’inizio per il
suo personaggio”.
Non siamo sicuri di come
decifrare questi commenti, sebbene ci siano vari modi per
interpretarli. Cumberbatch è chiaramente felice del suo posto
nell’MCU poiché ha parlato molto del
futuro in questa intervista, quindi non c’è motivo di preoccuparsi
che l’attore si allontani dal ruolo.
Black
Adam arriverà nei cinema tra meno di due settimane e
le prime clip del film DC Comics sono state condivise online.
Intitolate “Stop Killing People”, “Take the Lead”, “Fight, Now is
Your Time” e “Hawkman/Black Adam Fight”, queste brevi anticipazioni
mettono in evidenza alcuni dei momento più emozionanti del film
d’azione che gli spettatori possono aspettarsi di vedere quando
l’uomo in Black di Dwayne
Johnson si scontra con i membri della
Justice Society.
Anche se c’è sicuramente un po’ di
clamore per il debutto nel film di supereroi di Johnson, molti fan
sembrano essere rimasti un po’ delusi da ciò che abbiamo
visto finora da Black
Adam. Riusciranno queste clip a portare a
bordo qualche persona in più? Bene… Dateci un’occhiata e
fateci sapere cosa ne pensate!
Il cast completo
di Black
Adam, oltre a Dwayne
Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo,
annovera anche Noah
Centineo (Atom Smasher), Quintessa
Swindell (Cyclone), Aldis
Hodge (Hawkman) e Pierce
Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno
anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis,
e Marwan Kenzari, che sarà invece
l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato
ancora svelato).
Black
Adam, che sarà diretto da Jaume
Collet-Serra (già dietro Jungle
Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non
pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre,
la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e
costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del
film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black
Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.
Il progetto originale della Warner
Bros. su Shazam!aveva
previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua
nemesi, Black
Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura
per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. A quanto pare, il film
su Black
Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei
primi anni duemila.
Madame
Web è ancora molto lontana dall’arrivo nei
cinema, ma con le riprese che si stanno ancora svolgendo, del film
della Sony Pictures arrivano ancora più foto dal set. Di
recente, è stato mostrato un
cattivo in costume ritenuto Ezekiel Sims che
prendeva di mira il personaggio del titolo. Tutti i segnali
indicano che questa storia spiegherà perché l’Universo Marvel di Sony non ha Spider-Man,
con lo studios che sta potenzialmente legando questa storia al
Multiverso mentre cercano di definire il concetto popolare che pone
Madame
Web al centro del loro “Spider-Verse”. ” È un
approccio unico e questi ultimi scatti sono destinati a far parlare
i fan.
Anche se a prima vista è un po’
difficile da distinguere, la stessa Madame
Web, Dakota Johnson, è stata avvistata con i
capelli bianchi a dondolo. Ciò suggerisce che qualcosa accade
all’eroe per farle diventare bianchi i capelli o che l’attrice sta
invecchiando man mano che la storia procede. Sappiamo che il film
si svolge nei primi anni 2000, quindi saltare ai giorni nostri e
mostrarci una vecchia Madame
Web ha senso. La Sony di solito non adatta i
materiali originale con così tanta fedeltà, quindi questo
personaggio potrebbe essere Cassandra Webb, Julia Carpenter o una
fusione di entrambi; sarà sicuramente un’avventura strana,
però, soprattutto se le fughe di notizie sulla trama
sono corrette.
Nei fumetti, Madame
Web è tipicamente ritratta come una donna anziana
cieca e collegata a un sistema di supporto vitale che assomiglia a
una ragnatela. Ha abilità psichiche e usa spesso altri eroi per
combattere le sue battaglie, portando a ipotizzare che questo film
sia in realtà una sorta di squadra guidata da donne. Ecco le foto
di seguito postate da Twitter:
Nel cast di Madame Web ci sono
Dakota Johnson, Celeste O’Connor,
Tahar Rahim, Emma Roberts, Adam Scott, Zosia Mamet e
Sydney Sweeney. Lo studio si trova in una
posizione di forza dopo l’uscita di
Spider-Man: No Way Home, che ha incassato 1,74
miliardi di dollari a livello globale, l’incasso più alto nella
storia della Sony. Il film arriverà in sala il 16 febbraio 2024.
Madame Web sarà diretto da S.J.
Clarkson (Dexter) e basato su una sceneggiatura
firmata da Matt Sazama e Burk
Sharpless (Morbius).
È più di una semplice bambola. Fa parte della
famiglia. Dalle menti più prolifiche dell’horror – James
Wan, il regista dei franchise
Saw,
Insidious e
The Conjuring, e Blumhouse, il produttore dei film
Halloween, The Black
Phone e The Invisible
Man – arriva un nuovo volto del terrore. M3GAN
è una meraviglia di intelligenza artificiale, una bambola a
grandezza naturale programmata per essere la più grande compagna
dei bambini e la più grande alleata dei genitori. Progettata da
Gemma (Allison
Williams di Get Out), brillante robotica di
un’azienda di giocattoli, M3GAN
è in grado di ascoltare, guardare e imparare, diventando amica e
insegnante, compagna di giochi e protettrice del bambino a cui è
legata.
Quando Gemma diventa improvvisamente la tutrice
della nipote orfana di 8 anni, Cady (Violet McGraw, The Haunting of
Hill House), è insicura e impreparata a diventare genitore.
Sottoposta a forti pressioni sul lavoro, Gemma decide di abbinare
il suo prototipo M3GAN con Cady nel tentativo di risolvere entrambi
i problemi: una decisione che avrà conseguenze inimmaginabili.
Prodotto da Jason Blum e James Wan, M3GAN è
diretto dal pluripremiato regista Gerard Johnstone (Housebound),
sceneggiatura di Akela Cooper (Malignant, The Nun 2) basata su una
storia di Akela Cooper e James Wan.
M3GAN
è interpretato anche da Ronny Chieng (Shang-Chi e la leggenda
dei dieci anelli), Brian Jordan Alvarez (Will & Grace), Jen Van
Epps (Cowboy Bebop), Lori Dungey (Il Signore degli Anelli: La
Compagnia dell’Anello, edizione estesa) e Stephane Garneau-Monten
(Straight Forward). Universal Pictures e Blumhouse presentano una
produzione Atomic Monster in associazione con Divide/Conquer. I
produttori esecutivi del film sono Allison Williams, Mark Katchur,
Ryan Turek, Michael Clear, Judson Scott, Adam Hendricks e Greg
Gilreath.
La data di uscita di Deadpool
3di Disney e Marvel Studios è stata
posticipata.Originariamente previsto per l’uscita il
6 settembre 2024, il film con Ryan Reynolds e Hugh Jackman è stato ora posticipato di due
mesi. Ora uscirà l’8 novembre 2024. La Marvel continua a cambiare
il calendario dei film in arrivo
con Bladerecentemente
messo in pausa.
Deadpool
3 è stato scritto da Rhett Reese e Paul Wernick
da una precedente bozza del duo di Bob’s
Burgers Wendy Molyneux e Lizzie
Molyneux-Loeglin. Il presidente dei Marvel Studios Kevin
Feige aveva precedentemente assicurato ai fan che rimarrà
un film con classificazione R, proprio come i primi due film, il
che lo renderebbe il primo film dello studio con la suddetta
valutazione matura.
Shawn Levy
dirigerà Deadpool
3. Rhett Reese e Paul
Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul
Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da
Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa
del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti
da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy
Molyneux.
Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel
cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh
Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz
in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di
Morena Baccarin come Vanessa e T.J.
Miller come Weasel. Nel cast è stato anche confermato
Hugh Jackman, che torna a rivestire i panni di
Wolverine/Logan, dopo la sua gloriosa uscita di scena nel 2017 in
Logan, di James Mangold.
Paul Wernick e
Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È
una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è
un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo
molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.”Deadpool
3 uscirà il 6 settembre 2024.
Secret
Wars è il sesto capitolo dei film di successo
degli Avengers. Si prevede che
concluderà la Fase 6 del Marvel Cinematic Universe
e The Multiverse Saga. I fan aspettano da
tempo notizie di un potenziale adattamento live-action dell’iconica
serie di fumetti, che vede vari eroi e cattivi Marvel essere presi da un’entità
cosmica nota come The Beyonder, dove poi combattono su un pianeta
chiamato Battleworld.
Mentre Marvel Studios e Disney hanno fissato
più date di uscita per alcuni dei loro film più attesi, un recente
rapporto di The Cosmic
Circus suggerisce che Spider-Man 4, il quarto
film potrebbe arrivare molto prima di quanto pensiamo.
Secondo il loro ultimo rapporto, le fonti hanno detto loro che il
quarto film di Spider-Man uscirà il 12 luglio
2024. Ovviamente, a causa della natura in continua evoluzione delle
date di uscita a Hollywood, questa notizia dovrebbero essere prese
con le pinze, ma se il rapporto fosse vero, una data di uscita nel
2024 vedrebbe il ritorno di
Tom Holland nella tuta di
Spider-Man molto prima di quanto molti si
aspettassero.
Una data di uscita del 2024
per Spider-Man 4 lo collocherebbe anche alla
fine della Fase 5 del MCU, che al momento includerà altri
sei film, il primo dei quali è
Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Il rapporto prosegue
menzionando che il film potrebbe essere ambientato dopo le
conseguenze della serie Disney+ dei Marvel Studios Daredevil:
Born Again, e potrebbe anche includere il simbionte
Venom, dopo che un pezzo del simbionte si è
fatto strada nel Marvel Cinematic Universe
in Spider-Man: No Way Home.
Resta da vedere se qualcuno di questi punti della trama trovi la
sua strada nel film, ma sembra che i Marvel Studios e la Sony stiano
lentamente cercando di incorporare alcuni dei personaggi più
iconici di
Spider-Man nei
film.
Si è spenta all’età di 96 anni
Angela Lansbury, la cui carriera che ha coperto un
arco di tempo di 75 anni ha compreso trionfi al cinema, a teatro e
soprattutto in tv, dove ha spiccato per la sua interpretazione di
Jessica Fletcher, nel serial La signora in giallo.
Ad annunciare la notizia è stata la famiglia, attraverso un
comunicato stampa al New York Times.
Nominata per tre Oscar, ha vinto
sette Tony Awards e detiene il record di vittorie come migliore
attrice agli Emmy con 12 statuette per il suo ruolo di Jessica
Fletcher in La signora in giallo.
I riconoscimenti alla fine della
carriera di Angela Lansbury includevano un Oscar
onorario nel 2013 e premi alla carriera da SAG (1997) e BAFTA
(2003). La regina Elisabetta II l’ha nominata Dame Commander
dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 2014. Uno dei suoi ruoli più
cari al cinema è stato quello di Mrs Potts nella versione originale
de La Bella e la Bestia.
Il tanto atteso film dei
Fantastici Quattro dei Marvel Studios è stato posticipato rispetto
alla data di uscita che è stata svelata per la prima volta al
Comic-Con di San Diego a luglio. Originariamente previsto per la
prima nelle sale l’8 novembre 2024, Fantastic Four
farà ora il suo debutto il 14 febbraio 2025, con un ritardo di poco
più di tre mesi. I Marvel Studios hanno annunciato che
numerosi altri film stanno ricevendo modifiche alla data di uscita,
con film con effetti simili tra cui Deadpool
3, Blade
e Avengers:
Secret Wars.
Il film sarà diretto da Matt
Shakman. Il casting ufficiale per il film non è stato ancora
annunciato, ma l’ex di The Office
John Krasinski ha recentemente fatto il suo debutto come
variante di Reed Richards/Mr. Fantastico in
Doctor Strange nel multiverso della follia. Non è
ancora chiaro se anche Krasinski riprenderà il ruolo nel film in
uscita.
Per quanto riguarda il cast invece,
per il ruolo di Reed Richards tra i fan sono ultimamente circolati
i nomi di Penn Badgley
e Jamie
Dornan, oltre ovviamente a John
Krasinski. Per la donna invisibile Sue Storm, invece, le
candidate ideali sembrerebbero essere Lily James,
Amanda
Seyfried, Jodie
Comer, Saoirse
Ronan e Vanessa
Kirby. Per i ruoli di La Cosa e la Torcia Umana,
invece, i rumor vorrebbero in lizza attori come Jason Segel
o Seth
Rogen per il primo, e Dacre
Montgomery o Zac Efron
per il secondo. Si tratta ovviamente di sole teorie, che potrebbero
trovare conferma o meno all’imminente D23 Expo.
La serie di fumetti MarvelFantastic Four
creata da Stan Lee e Jack Kirby ha debuttato nel 1961 ed è stato il
primo titolo di una squadra di supereroi prodotto dalla Marvel Comics.
I Marvel Studios hanno messo in pausa la sua
caccia ai vampiri a partire da ora, con un rapporto di
The Hollywood Reporting che rileva che la produzione di
Blade è
stata interrotta mentre lo studio cerca di trovare un nuovo
regista. La notizia arriva sulla scia del regista Bassim Tariq che
ha lasciato il progetto il mese scorso dopo i continui cambiamenti
nel programma di produzione del film. Senza un nuovo regista a
bordo e la produzione che avrebbe dovuto iniziare a novembre, i
Marvel Studios hanno invece deciso
di sospendere la produzione mentre trovano un nuovo regista e
iniziano a sviluppare ulteriormente il film.
Poiché la produzione del film è
stata sospesa, ora è improbabile che raggiunga la data di uscita
stimata del 3 novembre 2023. Lo studios ha dunque ufficializzato e
uscirà il 6 settembre 2024.
La sceneggiatura originale è stata
scritta da Stacy Osei-Kuffour (Watchmen;
The Morning Show ) e Tariq, ma ha subito diverse
riscritture nei mesi successivi, con Beau DeMayo
(The
Witcher;
Moon Knight ) incaricato di scrivere la bozza più recente.
Del nuovo Blade e
si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del
personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole
che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il
personaggio era già stato raccontato al cinema con i film
Blade, Blade II e
Blade: Trinity,
dove ad interpretare il personaggio vi era l’attore
Wesley
Snipes. La scelta di Ali per assumere ora tale ruolo
sembra aver messo
d’accordo tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia
a livello estetico che di carisma.
Dopo aver ottenuto grande popolarità
nei panni di Margaery Tyrell nella serie televisiva Il Trono di
Spade, l’attrice Natalie Dormer si è
dedicata a recitare per alcuni thriller e film dell’orrore per il
cinema. Tra questi si annoverano Jukai – La foresta dei
suicidi e Paziente zero. Tra questi l’attrice ha
avuto modo di recitare da protagonista anche in In
Darkness – Nell’oscurità, da lei descritto come uno
dei progetti più difficili a cui abbia mai preso parte. Il film,
uscito nel 2018, è stato anche scritto dalla stessa Dormer insieme
al compagno Anthony Birne, che ha poi ricoperto
anche il ruolo di regista.
Il film, un puro thriller ricco di
colpi di scena e misteri da svelare, ha poi fatto parlare di sé
principalmente per via di alcune scene di nudo e di sesso
particolarmente esplicite. Nonostante le discussioni a riguardo, il
film non ha poi ottenuto un particolare successo di pubblico,
finendo invece con il passare piuttosto in sordina nel corso del
suo periodo nelle sale cinematografiche. Una maggiore notorietà,
come spesso accade, è poi arrivata in un secondo momento, cosa che
ha fatto riscoprire In Darkness – Nell’oscurità come
thriller meritevole di una visione.
Gli appassionati del genere, in
particolare, potranno qui ritrovare personaggi e situazioni
ambigui, che lasciano immaginare molteplici risvolti di una vicenda
già di suo particolarmente intricata. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla spiegazione del finale.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming che contengono il film all’interno del proprio
catalogo.
In Darkness –
Nell’oscurità: la trama e il cast del film
Protagonista del film è
Sofia, una pianista cieca cui capita spesso di
ascoltare rumori provenienti dall’appartamento sopra il suo. Tali
rumori, relativi a violenze fisiche, portano infine nella morte
della sua vicina di casa Veronique. Desiderosa di
scoprire cosa è accaduto, Sofia inizia a spingersi oltre i propri
limiti, arrivando a conoscere il padre di Veronique, Zoran
Radic. Questi è, un uomo d’affari serbo accusato di essere
un criminale di guerra, ora residente a Londra dopo essersi visto
riconsocere l’asilo politico. Sofia metterà inconsapevolmente a
rischio la sua vita cercando risposte, e immergendosi in un mondo
criminale sommerso fatto di violenza, corruzione e ricatti.
Come anticipato, nei panni della
protagonista Sofia vi è l’attrice Natalie Dormer,
che si è qui cimentata nell’interpretare un personaggio non
vedendo, studiando quindi a lungo al fine di poter offrire
un’interpretazione realistica di esso. L’attrice ha poi replicato
alle critiche relative alle scene di nudo e di sesso. Ha infatti
affermato che “non si tratta di nudità gratuita. Ci deve essere
sessualità nel gioco di potere di un thriller. In questo film le
scene di sesso, che per me erano scene d’amore, sono una metafora
del modo in cui il mio personaggio si collega agli altri
personaggi. Sono un modo per rendere chiaro che Sofia non è del
tutto chi si pensa che sia”.
Ad interpretare la vicina di casa
Veronique vi è invece l’attrice e modella Emily
Ratajkowski, mentre l’attore Jan
Bijvoet interpreta l’uomo d’affari serbo Zoran Radic. Sono
poi presenti gli attori Neil Maskell nel ruolo del
detective di polizia Oscar Mills, Joely Richardson
in quelli del capo della sicurezza di Radic, Alexandra Gordon, e il
noto attore Ed Skrein, che
interpreta il fratello di Alexandra, Marc Gordon.
JamesCosmo, noto attore
irlandese visto in Braveheart,Trainspotting e
Troy, interpreta infine Niall McKendrick, il padre
adottivo di Sofia.
In Darkness –
Nell’oscurità: la spiegazione del film
Come anticipato, il film è ricco di
colpi di scena, presenti fino al finale. Gli ultimi minuti del film
ribaltano infatti buona parte di quanto visto fino a quel momento,
rimettendo in discussione tutta la storia proposta. Come si scopre
nel finale, infatti, Sofia si scopre provenire dalla Bosnia, dove
suo padre è stato ucciso proprio da Radic. La ragazza è dunque in
cerca di vendetta nei confronti di questo, ma la morte di Veronique
complica la situazione. In Darkness – Nell’oscurità si
configura dunque fino a qui come un pur racconto di vendetta,
portato avanti da un’inarrestabile protagonista non vedente.
Nelle ultime inquadrature del film,
anche tale aspetto viene però rivisto. La protagonista, una volta
ottenuta la propria vendetta, svela di non essere mai stata cieca e
di non essere la vera Sofia, bensì la gemella Balma. Fingendosi la
sorella, Balma ha sfruttato l’anonimato che l’handicap che le
offriva per potersi avvicinare al suo obiettivo, portando a termine
la propria missione. Tale risvolto entra in realtà in contrasto con
diversi aspetti visti fino a quel momento nel film, generando
alcune situazioni che rimangono prive di spiegazione. Tale finale è
però l’ennesima conferma di un film ricco di colpi di scena, che
gioca sul tema del doppio per confondere e stupire.
In Darkness –
Nell’oscurità: il trailer e dove vedere il film in streaming e
in TV
È possibile fruire di In
Darkness – Nell’oscurità grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple
iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 11 ottobre alle ore 21:00
sul canale 20 Mediaset.
Considerato uno dei più grandi film
western di sempre, Sentieri selvaggi non
manca ancora oggi di esercitare un fortissimo fascino e impatto
sull’industria culturale. Realizzato nel 1956 dal celebre
John Ford, questo presenta infatti una serie di
caratteristiche e tematiche divenute centrali in tale genere,
raccontando con inimitabile spessore un capitolo fondamentale della
storia degli Stati Uniti d’America. L’estrema dilatazione
temporale, la ricchezza della trama e l’ambiguità nonché
complessità psicologica dei personaggi lo rendono un caso
particolarmente esemplare, segno di una progressiva evoluzione del
genere.
Adattamento del romanzo The
Searchers, dello scrittore Alan Le May, il
film di Ford riuscì negli a trascendere il proprio genere,
divenendo fonte di riferimento anche per titoli come Guerre
Stellari e Bastardi senza gloria di Quentin
Tarantino, dove viene esplicitamente citato. Il
regista Steven Spielberg ha invece
dichiarato di riguardare il film almeno una volta all’anno,
trovandovi sempre nuovi elementi. Tutto ciò lascia intuire
l’importanza di Sentieri selvaggi nella storia del cinema,
a cui ha dato il proprio contribuito tanto estetico quanto
contenutistico.
Benché, visto con gli occhi di oggi,
il film presenti diversi elementi controversi, come la questione
razziale, ciò non deve distogliere dall’effettivo valore di un
film. Intriso dei valori della sua epoca, questo permette infatti
di entrare alla perfezione a contatto con un mondo che appare oggi
lontano, ma non troppo. Molto di quanto viene narrato è inoltre
frutto di racconti reali, che spinsero al giudizio particolarmente
duro verso le popolazioni dei nativi americani. Proseguendo nella
lettura sarà qui possibile scoprire tutto ciò, come anche diverse
curiosità legate al cast di attori.
Sentieri selvaggi: la
trama del film
Ambientato nel 1868, il film ha per
protagonista il leggendario Ethan Edwards, il
quale si trova a tornare a casa a tre anni dal termine della guerra
di secessione. Qui ritrova il fratello Aaron, la
cognata Martha e i nipoti Lucy,
Debbie, Ben e
Martin. Quest’ultimo è in realtà un bambino
adottato, che ha nel suo sangue discendenze di pellerossa. Per tale
motivo Ethan si dimostra particolarmente ostile verso il bambino,
mal sopportando gli indiani, contro cui ha combattuto per tutta la
sua vita. Il suo desiderio di tranquillità viene però da subito
interrotto dalla richiesta di unirsi alla caccia di alcuni
razziatori di bestiame, che lo sceriffo locale immagina essere
appartenenti ai pericolosi Comanche. Ethan si unisce così al
gruppo, scoprendo però troppo tardi dell’astuto piano degli
indiani.
Questi hanno infatti attirato con
l’inganno gli uomini lontani dalle abitazioni, sulle quali sono
piombati nella notte razziando e uccidendo quanto incontrato sul
loro percorso. Ethan si trova così a dover fare i conti con il
massacro della famiglia di suo fratello, nutrendo ancor più odio
verso i nativi. Unica sopravvissuta è però la giovane Debbie,
rapita dagli indiani e portata via per scopi ignoti. Per
l’instancabile Ethan ha così inizio un lungo viaggio nel tentativo
di ritrovare sua nipote e salvarla dalle angherie a cui è
sottoposta. Durante tale periodo, egli dovrà così imparare a fare i
conti con i propri rimorsi, le proprie ferite e l’odio che da tempo
cova dentro di sé.
Sentieri selvaggi: il cast
del film
Protagonista assoluto del film è il
leggendario John Wayne. Attore premio Oscar per
Il grinta, egli dichiarò in diverse occasioni di
considerare il ruolo di Ethan Edwards come il più bello della sua
carriera, a tal punto da arrivare a chiamare così anche suo figlio.
Per tale personaggio egli condusse diverse ricerche, arrivando a
costruire così per questo una psicologia particolarmente complessa,
che gli permise di dar vita ad una delle migliori interpretazioni
della sua carriera. Da quanto si apprende, inoltre, rimase nel
personaggio anche durante le pause tra una ripresa e l’altra,
continuando così ad immedesimarsi sempre di più nel suo modo di
agire e pensare. Accanto a lui si ritrovano poi alcuni attori meno
noti, ma divenuti celebri proprio grazie ai loro ruoli nel
film.
Jeffrey Hunter è
presente nei panni di Martin Pawley, il figlio adottivo che si
ritroverà a compiere il lungo viaggio insieme ad Ethan. L’attrice
Vera Miles interpreta invece Laurie Jorgensen,
figlia di Brad, interpretato invece da Harry CareyJr.. Ad interpretare il fratello di Ethan, Aaron,
è invece Walter Coy. Sua moglie Martha ha invece
il volto dell’attrice Dorothy Jordan. La celebre
Natalie Wood, plurinominata all’Oscar, interpreta
invece il personaggio di Debbie Edwards, la ragazza rapita dagli
indiani, nella sua età adolescente. L’attrice, che all’epoca era
ancora piccola, doveva alternarsi tra le lezioni a scuola e le
riprese sul set. Grazie al benvolere di Wayne, le fu permesso di
poter avere tutto organizzato al fine di riuscire in entrambe le
cose.
Sentieri selvaggi: il
libro, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Il libro The Searchers,
pubblicato nel 1954 da Alan Le May è una storia di
finzione, il quale ha però diversi elementi tratti da vicende
realmente avvenute. Lo scrittore, infatti, condusse personalmente
ricerche su 64 casi di bambini rapiti dagli indiani. Secondo
analisi successive, si ritiene che il personaggio di Debbie Edwards
sia ispirato a Cynthia Ann Parker, una bambina di 9 anni rapita
proprio dagli indiani Comanche nel 1836. Questi assaltarono la sua
casa, uccidendo i famigliari e portandola via con sé. Questa,
secondo le fonti, si trovò a vivere per oltre 24 anni con la tribù,
dove sposò uno dei capi ed ebbe tre figli. La giovane venne in
seguito liberata, contro la sua volontà, in un attacco molto simile
a quello descritto nel film.
Per gli appassionati del film è
possibile fruire di Sentieri selvaggi
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti
disponibile nel catalogo di Chili Cinema, Appel iTunes,
Infinity, e Tim Vision. Per vederlo, basterà sottoscrivere
un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un
determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno martedì 11
ottobre alle ore 21:00 sul canale
Iris.
L’episodio 8 di House of the Dragon ha introdotto una nuova
profezia di Helaena Targaryen, che potrebbe
assumere molteplici significati nello sviluppo della serie.
Proprio durante un’altra riunione dei Targaryen ad Approdo del Re
che, come di consueto, ha provocato tensioni, drammi e traumi che
sono riemersi, Helaena Targaryen, uno dei personaggi che finora è
rimasto ai margini del dramma della famiglia Targaryen ci ha
regalato uno dei momenti cruciali dell’episodio.
Helaena è la
secondogenita di Re Viserys e Alicent
Hightower, e fino a questo momento è stata per lo più
trascurata in House of the Dragon. Negli ultimi episodi
della serie si è tuttavia fatta sempre più spazio, soprattutto per
la sua capacità di profetizzare eventi futuri. Per esempio,
l’episodio 6 di House of the Dragon includeva una scena
in cui Alicent insisteva sul fatto che il suo secondo figlio,
Aemond, un giorno avrebbe avuto un drago, a cui
Helaena ha risposto in maniera enigmatica: “Dovrà chiudere un
occhio“. Questa sentenza ha anticipato gli eventi
dell’episodio 7 di House of the Dragon, in cui
Aemond reclama Vhagar, il più grande drago vivente
di Westeros, prima di perdere un occhio per mano di Lucerys
Velaryon.
Un’altra profezia si è verificata
nell’episodio 7 di House of the Dragon, quando
Helaena ha ripetutamente affermato: “La mano gira
il telaio, il rocchetto verde, il rocchetto nero, i draghi di
carne, tessono draghi di filo”, prefigurando la Danza dei
Draghi tra i verdi, i neri e i loro draghi. E, ancora,
durante l’episodio 8 di House of the Dragon, le profezie di Helaena
sono entrate in gioco durante la cena, quando mormora: “Attenti
alla bestia tra le assi” prima di fare un brindisi. Possiamo
supporre che questa profezia anticipi una serie di eventi futuri,
che hanno a che fare con suo fratello Aemond, il
suo futuro per mano di personaggi come Sangue,
Formaggio e Mysaria, ma potrebbe
avere ulteriori significati.
La profezia dell’episodio 8 di HOTD
di Helaena potrebbe riguardare Sangue e Formaggio?
Sangue e
Formaggio sono due personaggi non ancora
introdotti in House of the Dragon, ma che probabilmente
verranno visti nel prosieguo dello show dato che sono presenti nel
materiale di partenza dello spin-off di Game of Thrones, Fuoco e
Sangue. In Fuoco e Sangue, Sangue e Formaggio sono
conosciuti rispettivamente come macellaio e acchiapparatti, dato
che il libro non rivela i loro veri nomi. Sangue era un uomo della
Guardia cittadina, prima di essere licenziato dopo aver picchiato a
morte una prostituta ad Approdo del Re. Formaggio, proprio grazie
al suo lavoro, è a conoscenza di tutte le entrate, le uscite e i
tunnel segreti sotto la Fortezza Rossa, e i due giocano un ruolo
importante nella vita di Helaena durante la Danza
dei Draghi.
In Fuoco e sangue,
poco dopo che Aemond Targaryen si è vendicato di
Lucerys Velaryon, Rhaenyra e
Daemon si vendicano a loro volta inviando
Sangue e Formaggio nella Fortezza
Rossa utilizzando i tunnel segreti a disposizione di Formaggio. Una
volta entrati, il duo trova Helaena Targaryen e la
costringe a scegliere quale dei suoi figli uccidere in risposta
alla morte di Lucerys. Il risultato è la
decapitazione del principe Jaehaerys Targaryen, un
membro particolarmente importante della Casa Targaryen in quanto
primogenito di Helaena e Aegon. Sono questi gli eventi del libro
Fuoco e sangue che la profezia di Halaena potrebbe
prefigurare nell’episodio 8 di House of the Dragon.
Questi eventi sono una parte
fondamentale della Danza dei Draghi, verso la
quale House of the Dragon sta puntando, quindi è
molto probabile che vengano mostrati nello show. Le parole di
Helaena nell’episodio 8 potrebbero riferirsi proprio a Sangue e
Formaggio. Poiché i due usano i tunnel nascosti sotto la Fortezza
Rossa per intrufolarsi e uccidere Jaehaerys,
potrebbero essere proprio loro le “bestie tra le assi”, a causa
delle loro azioni terribili e bestiali. Inoltre, il fatto che
Formaggio sia un acchiapparatti lo accomuna proprio a
quell’animale, ovvero bestie che stanno sotto la Fortezza
Rossa.
La profezia di Helaena sulla
“bestia tra le assi” potrebbe riguardare Mysaria
La “bestia tra le assi”
potrebbe riferirsi anche a un altro personaggio che è stato
reintrodotto nell’episodio 8 di House of the Dragon: Mysaria il Verme
Bianco. Mysaria ha fatto inizialmente parte dei primi
episodi di House of the Dragon come fidanzata
di Daemon Targaryen, prima che questi la
lasciasse per combattere nelle Pietre del Passo. Mysaria è poi
tornata nell’episodio 4 come Maestro dei Sussurri, fornendo
informazioni a Otto Hightower, proprio come
Varys di Game of Thrones.
Tuttavia, Mysaria è rimasta assente da House of the Dragon fino al
finale dell’episodio 8, prefigurando eventi futuri e collegandosi
alla profezia di Helaena.
La “bestia tra le assi” potrebbe in
realtà riferirsi a Mysaria stessa. In primo luogo,
l’appellativo di Mysaria come Verme Bianco potrebbe essere
sufficiente per identificarla come il soggetto della profezia.
Anche se un verme non è esattamente una bestia, di certo opera
sotto terra, metaforicamente tra le assi nel caso di
Mysaria, proprio perchè lavora nell’ombra. In secondo luogo, la
profezia potrebbe essere collegata a Mysaria attraverso
Sangue e Formaggio, poiché è il
Verme Bianco di House of the Dragon ad aver
ingaggiato i due assassini di Rhaenyra e
Daemon in Fuoco e
Sangue.
La profezia di Helaena potrebbe
davvero riguardare Aemond Targaryen
Anche se non è così
concreta come la possibilità che la profezia riguardi
Mysaria, Sangue e
Formaggio, la “bestia tra le assi” potrebbe anche
essere Aemond Targaryen. Aemond è il fratello
minore di Helaena, che ha rivendicato
Vhagar e il suo occhio nell’episodio 7 di House of the Dragon. Tuttavia, se verranno
seguiti gli eventi di Fuoco e
Sangue, la profezia di Helaena potrebbe riferirsi al
futuro di Aemond con Lucerys
Velaryon. In Fuoco e Sangue, all’inizio della
Danza dei Draghi, sia Aemond che Lucerys vengono
inviati a Capo Tempesta per ottenere l’aiuto della famiglia
Baratheon rispettivamente per i Verdi e i Neri.
Poiché tra Aemond e Lucerys non corre buon sangue dopo l’incidente
dell’occhio, entrambi vengono espulsi da Capo Tempesta perché
Lord Borros Baratheon non vuole partecipare ai
combattimenti nel suo castello. Questo fa sì che
Aemond, in sella a Vhagar, insegua
Lucerys e Arrax e li uccida
entrambi, mettendo in moto gli eventi con Mysaria,
Sangue e Formaggio e la
rappresaglia della Fazione Nera.
Questi sono gli eventi a cui
potrebbe riferirsi la profezia di Helaena
nell’episodio 8 di House of the Dragon. Aemond è
stato vittima di bullismo da piccolo da parte di
Lucerys e di suo fratello, il che ha causato
l’inizio del rancore tra i due principi. Questo ha poi avuto una
ripercussione nel momento in cui Lucerys ha sottratto l’occhio ad
Aemond. Il rancore e il bisogno di vendetta contro il figlio di
Rhaenyra Targaryen che Aemond nutre da tempo
potrebbero essere ciò a cui allude la profezia, con la vendetta di
Aemond che ribolle sotto la superficie e che può essere
identificata, dunque, come la “bestia tra le assi”.
Che altro potrebbe significare la
profezia di Helaena?
Anche Larys
Strong potrebbe essere il soggetto della profezia di
Haelena. Questo personaggio è stato introdotto
nell’episodio 3 di House of the Dragon come fratello di
Harwin Strong e figlio di Lyonel
Strong. È un alleato di Alicent Hightower
ed è considerato da molti la versione di House of the Dragon di
Ditocorto di Game of Thrones, per la maniera
manipolatoria con cui si muove a corte. Nell’episodio 6 di House of the Dragon è stato mostrato come
Larys abbia orchestrato la morte del padre e del fratello in modo
che Otto Hightower potesse riprendere il suo posto
di Primo Cavaliere del Re. Una delle tante teorie che circondano
Larys Strong e il suo modo di ottenere informazioni è che sia un
Greenseer, in grado di possedere i corpi degli
animali e di vedere attraverso i loro occhi come Bran
Stark in Game of Thrones.
Se questa teoria fosse vera,
Larys Strong potrebbe essere l’uomo legato alla
profezia di Helaena. Un tema comune di House of the Dragon è stato l’apparizione dei
ratti nella Fortezza Rossa durante i momenti culminanti, come il
matrimonio di Rhaenyra e la camera da letto di
Viserys. La teoria di Larys afferma che egli può
comandare i ratti della Fortezza Rossa per ottenere le sue
informazioni. I ratti che si nascondono sotto la Fortezza Rossa – o
le bestie sotto le assi – potrebbero essere agenti di Larys,
dimostrando così che è lui il soggetto della profezia di Helaena. A
prescindere da chi sia effettivamente il soggetto della profezia di
Helaena Targaryen nell’episodio 8 di House of the Dragon, è chiaro che gli eventi
di Fuoco e Sangue e il futuro della serie si legano in molti modi
al concetto di “bestia sotto le assi” durante la caduta della
Casa Targaryen.
Limitless con Chris Hemsworth è la
serie originale di National Geographic in sei parti, la star del
cinema
Chris Hemsworth (Extraction, Thor,
The Avengers) guida gli spettatori in un adrenalinico
viaggio personale nel quale indaga come contrastare
l’invecchiamento e scoprire il pieno potenziale del corpo umano.
Basandosi sulle più recenti ricerche scientifiche,
Limitless manda in frantumi le convinzioni tradizionali su
come vivere la vita al massimo del proprio potenziale. Tutti gli
episodi della serie saranno disponibili dal 16 novembre in
esclusiva su Disney+.
Dal regista candidato all’Oscar
Darren Aronofsky (The
Whale, Il cigno nero) e dalla sua casa di
produzione Protozoa, dalla Nutopia di Jane Root e dalla neonata
Wild State diChris
Hemsworth e Ben Grayson, Limitless mette al
centro la scienza d’avanguardia sulla longevità umana. A metà tra
un’avventura scientifica globale e un viaggio personale, ogni
episodio della serie segue
Chris Hemsworth mentre affronta imprese fisiche e
mentali elaborate da esperti, scienziati e medici di fama mondiale
per sbloccare il processo di invecchiamento. Ogni sfida, realizzata
con la massima precisione, si fonda su studi innovativi che
attingono da nuove ricerche e tradizioni consolidate. La missione
di Hemsworth è quella di comprendere meglio i limiti del corpo
umano e di scoprire come poter prolungare la salute e la felicità
fino alla vecchiaia.
Mantenendosi in condizioni fisiche
ottimali ed essendo noto soprattutto per aver interpretato un
supereroe immortale, Chris si è sempre preso cura della sua salute
e della sua forma fisica. Ma ora, alla soglia dei 40 anni, vuole
scoprire come sfruttare il potenziale della sua mente e del suo
corpo per rimanere più lucido, forte e sano più a lungo, non solo
per sé e per i suoi figli, ma anche per i figli dei suoi figli.
Ogni sfida spinge Hemsworth più in là di quanto abbia mai fatto
prima. Attraverso la serie, gli spettatori potranno scoprire le
tecniche per migliorare la propria salute e la propria vita.
Dopo anni di lavoro e con la
collaborazione di amici e familiari, tra cui la moglie Elsa Pataky e i fratelli Luke e Liam,
Chris Hemsworth è entrato a far parte di
Limitless deciso a esplorare la sua salute emotiva e
cognitiva oltre che sfidare i suoi limiti fisici. Aperto e onesto,
ha lavorato instancabilmente per migliorare la sua resistenza
mentale e affrontare alcune delle situazioni più dure che la vita
ci riserva. Per Chris è un’esperienza profonda, autentica e una
prova di umiltà. Oltre alle sue sfide audaci ed emotive,
Limitless condivide anche storie affascinanti di persone
di tutto il mondo che hanno introdotto nelle loro vite le lezioni
di longevità, ottenendo benefici sorprendenti.
Chris Hemsworth ha scelto di non parlare semplicemente
delle teorie scientifiche che potrebbero allungare e migliorare la
sua vita, ma ha voluto testarle e fare le cose in grande! Ogni
sfida è spettacolare e unica: tra queste, nuotare per più di 200
metri in un fiordo artico a 2 gradi, arrampicarsi su una corda di
30 metri sospesa su un canyon e camminare lungo una gru in cima a
un grattacielo di oltre 270 metri, alto 80 piani.
Ogni prova ha richiesto un
programma di allenamento al fianco di esperti di livello mondiale.
Per alcune, come l’arrampicata su corda in un canyon, sono stati
necessari mesi di preparazione. Altre, come il digiuno di quattro
giorni a base di sola acqua, sono state (fortunatamente!) molto più
brevi ma così dure da spingere Hemsworth a pensare di gettare la
spugna. Gli esperti e gli scienziati che hanno accompagnato
Hemsworth attraverso i sei aspetti fondamentali per vivere meglio e
più a lungo sono:
Ross Edgley, atleta di sport estremi e autore
di articoli scientifici sullo sport, ha preparato il corpo di
Hemsworth ad affrontare una nuotata in acque quasi gelide;
Il dottor Peter Attia, medico della longevità
presso l’Attia Medical, ha approfondito la scienza
dell’invecchiamento e come contrastarlo con diverse tecniche;
Il professor Modupe Akinola, professore
associato di management presso la Columbia Business School, ha
fornito a Hemsworth gli strumenti per affrontare lo stress;
La dottoressa Sharon Sha, medico e professore
associato e vicepresidente associato di neurologia e scienze
neurologiche per la ricerca clinica dello Stanford Center for
Memory Disorders, ha aiutato Hemsworth a combattere il processo di
invecchiamento della mente;
Il dottor BJ Miller, presidente e consulente
di Mettle Health, lo ha guidato in un viaggio attraverso la
vecchiaia e la mortalità;
Alua Arthur, doula della morte e fondatrice di
Going with Grace, ha fatto in modo che Hemsworth si aprisse sulla
propria morte;
Tanya Streeter, apneista professionista, lo ha
allenato sulla sua capacità di trattenere il respiro
sott’acqua.
I sei episodi disponibili in
streaming dal 16 novembre sono:
Stress-Proof: Fin dall’adolescenza, lo stress
fa parte della vita di Hemsworth, che vuole imparare a gestirlo
meglio. La psicologa Modupe Akinola lo sfida a mantenere la calma
durante una terrificante passeggiata lungo una gru che sporge dal
tetto di un grattacielo. Modupe insegna a Chris le potenti tecniche
fisiche e psicologiche che possiamo utilizzare per controllare lo
stress nella nostra vita e combattere i rischi che esso comporta
per la salute a lungo termine.
Shock: per massimizzare la longevità, si
potrebbe pensare che sia meglio giocare sul sicuro e rimanere al
riparo. Ma alcuni scienziati ritengono che dovremmo fare il
contrario, poiché l’esposizione a temperature estreme può innescare
le difese del nostro corpo contro le malattie mortali della
vecchiaia. Hemsworth si reca nell’Artico con i suoi fratelli Liam e
Luke per affrontare la terapia del freddo.
Digiuno:
Chris Hemsworth si rivolge al medico della
longevità Peter Attia per scoprire come cambiare le sue abitudini
alimentari possa aiutare la sua ricerca. Ironia della sorte, la
risposta consiste nel non mangiare affatto per quattro lunghi
giorni. Se riuscirà a sopportare la fame, il digiuno sbloccherà i
poteri anti-invecchiamento del suo corpo e darà a Chris il
vantaggio di cui ha bisogno quando cercherà il suo prossimo pasto…
pescando in apnea al largo della Grande Barriera Corallina.
Forza: Mentre Hemsworth si allena per Thor: Love and Thunder, ha bisogno di costruire un
corpo che sia adatto a un dio immortale. Ma vuole anche il tipo di
muscoli che, come è scientificamente provato, lo aiuteranno a
rimanere forte e in salute anche quando invecchierà nella vita
reale. In collaborazione con il guru degli sport estremi, Ross
Edgley, si allena per un’estenuante sfida di arrampicata su una
corda di 30 metri, trasformandola da ornamento a strumento.
Memoria:
Chris Hemsworth ha sempre lavorato per mantenere
il suo corpo in salute; ora è il momento di iniziare a prendersi
cura del suo cervello. La dottoressa Sharon Sha, neurologa, lo
sfida ad andare nella natura senza GPS o mappa. Insieme al suo
amico, l’artista First Nations Otis Hope Carey, Chris dovrà
sintonizzarsi con la natura per attraversare la remota terra
ancestrale di Otis. L’escursione farà riemergere i ricordi più
preziosi.
Accettazione: Finora Hemsworth ha fatto tutto
il possibile per ritardare il processo di invecchiamento. Ora sta
affrontando la sua sfida più estrema ed emotiva: tre giorni in un
villaggio per anziani indossando una tuta che trasforma le attività
più semplici in un compito faticosissimo. Sta testando la teoria
secondo cui il modo migliore per combattere l’invecchiamento e la
paura della mortalità potrebbe non essere quello di combatterlo, ma
di accettarlo.
Limitless con Chris
Hemsworth è prodotto da Protozoa, Nutopia e Wild State per
National Geographic.
Chris Hemsworth e Ben Grayson sono gli executive
producer di Wild State. Darren Aronofsky e Ari Handel sono gli
executive producer per Protozoa. Per Nutopia, Jane Root, Arif
Nurmohamed e Ruth Shurman sono gli executive producer. Bengt
Anderson e Matt Renner sono gli executive producer di National
Geographic.
Il primo trailer italiano di
Bones and
All il film di Luca Guadagnino, vincitore del Leone
d’argento alla regia e del Premio Marcello Mastroianni per la
migliore attrice emergente a Taylor Russell alla 79. Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film è diretto
da Luca Guadagnino e scritto da David Kajganich,
che ha collaborato con il regista in Suspiria e A
Bigger Splash, è un adattamento del romanzo di Camille
DeAngelis “Bones & All” (“Fino all’osso”), edito in Italia da
Panini Books. Nel cast Taylor Russell, Timothée
Chalamet, Michael Stuhlbarg, André Holland,
Chloë Sevigny, David Gordon-Green, Jessica Harper, Jake
Horowitz e Mark Rylance.
Un film prodotto dalla Frenesy Film Company e Per Capita
Productions con The Apartment Pictures – società del gruppo
Fremantle, Memo Films, 3 Marys Entertainment, Elafilm e
Tenderstories. In co-produzione con Vision Distribution in
collaborazione con SKY.
Prodotto da Luca
Guadagnino, Theresa Park, Marco Morabito, Dave Kajganich, Francesco
Melzi d’Eril, Lorenzo Mieli, Gabriele Moratti, Peter
Spears e Timothée
Chalamet. I produttori esecutivi del film sono
Giovanni Corrado, Raffaella Viscardi, Marco Colombo e Moreno Zani.
I finanziatori del film sono le società italiane The Apartment
Pictures (società del gruppo Fremantle), 3 Marys Entertainment,
Memo Films, Tenderstories, Elafilm, Wise Pictures, Excelsa, Serfis
e Piace. Vision Distribution distribuirà il film
in Italia mentre MGM ha acquisito i diritti per la distribuzione
internazionale.
Sono in corso a Napoli le riprese
di Nata per
te, il film diretto da Fabio Mollo,
co-prodotto da Cattleya e
Bartlebyfilm.Nata per te vede
come protagonisti Pierluigi Gigante, Teresa
Saponangelo e Barbora Bobulova. Nel cast
anche Alessandro Piavani con Antonia
Truppo e con la partecipazione straordinaria di
Iaia Forte.
Il film è scritto da Giulia Calenda, Furio
Andreotti e Fabio Mollo ed è tratto
dall’opera letteraria “Nata per
te” di Luca Mercadante e Luca
Trapanese edita da Giulio Einaudi Editore.
Nata per
te è la storia di Luca e Alba: un uomo e una bambina
che hanno disperatamente bisogno l’uno dell’altra, anche se il
mondo intorno a loro non sembra ancora pronto a vederli insieme. Il
tribunale di Napoli è alla ricerca di una famiglia per Alba, che ha
la sindrome di down e, appena nata, è stata abbandonata in
ospedale. Luca, single, omosessuale, cattolico, da sempre mosso da
un forte desiderio di paternità, lotta per ottenere l’affidamento
di Alba. Quante famiglie “tradizionali” devono dire di no prima che
Luca possa essere preso in considerazione? Può una bambina
rifiutata dal mondo diventare il premio di una vita?
Le riprese del film, iniziate Lunedì 19 Settembre, dureranno 6
settimane e si svolgeranno prevalentemente a Napoli e
provincia.
Di seguito le dichiarazioni rilasciate: Fabio
Mollo: “Poter raccontare la storia di Luca e Alba è
per me un grande privilegio, una profonda gioia e una bellissima
responsabilità. Ed è per questo che mi sento pieno di entusiasmo.
Lo stesso entusiasmo lo sto sentendo sul set da parte di tutti gli
attori del cast e dai membri della troupe. Ognuno di noi sta
portando qualcosa di personale in questo film.
Riccardo Tozzi –
Fondatore e Presidente Cattleya – dichiara: “Ci ha colpito
l’idea di fondo del libro di Luca, che non è l’accettazione della
disabilità, ma la convinzione che non esista, se non come
diversità. Un’idea radicale e convincente. Siamo sicuri che questo
film saprà toccare il cuore di un pubblico molto ampio e,
contemporaneamente, aprire una riflessione su questioni importanti
per la nostra società”.
Luca Trapanese:
“Sono emozionato e orgoglioso che venga realizzato un film
sull’inizio della mia vita con Alba, mia figlia. E ritengo anche
molto importante che, grazie al cinema, temi a me molto cari
arrivino al grande pubblico.” Il film sarà distribuito in
Italia e nel mondo da Vision Distribution.