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Harrison Ford nel cast di Captain America: New World Order

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Harrison Ford nel cast di Captain America: New World Order

A seguito del rapporto di Jeff Sneider il mese scorso, Slash Film ha confermato in modo indipendente che la la star di Indiana Jones  e  la leggenda di Star Wars  Harrison Ford si unirà davvero al Marvel Cinematic Universe come il generale Thaddeus “Thunderbolt” Ross. L’attore erediterà il ruolo del defunto William Hurt, che ha interpretato la parte cinque volte (The Incredible Hulk,  Captain America: Civil War,  Avengers: Infinity War,  Avengers: Endgame e  Black Widow).

Si diceva il mese scorso che l’annuncio fosse stato bloccato al D23 Expo, a causa del fatto che Lucasfilm voleva mantenere l’attenzione sul suo canto del cigno di Indiana Jones  , ma sembra che, con questo ultimo aggiornamento, potremmo ottenere una conferma più formale dalla Marvel Studios prima della fine di questo anno solare. 

Secondo Sneider, Ford farà il suo debutto come Thunderbolt Ross in Captain America: New World Order all’inizio del 2024, prima di assumere un ruolo più importante in Thunderbolts di quell’estate. Non si sa se vedremo il leggendario attore candidato all’Oscar trasformarsi in Hulk rosso, ma di certo non può essere fuori dal regno delle possibilità con altre avventure insieme all’Hulk di Mark Ruffalo promesse dopo l’entusiasmante  generato da She-Hulk.

Captain America: New World Order cosa sappiamo del film

Anthony Mackie, che ha interpretato il supereroe Sam Wilson, alias il Falcon, nel Marvel Cinematic Universe dai tempi di Captain America: New World Order, guida il film come nuovo Capitan America per la prima volta. Il cast del quarto film di “Captain America” includerà anche Shira Haas nei panni di Sabra e Tim Blake Nelson nei panni di The Leader, oltre a Danny Ramirez e Carl Lumbly, che sono apparsi nella serie The Falcon and the Winter Soldier, nei panni di Joaquin Torres e Isaiah Bradley, rispettivamente.

Lo sviluppo di Captain America 4 è stato annunciato il giorno del finale di The Falcon and the Winter Soldier, con il creatore dello show Malcolm Spellman e lo sceneggiatore Dalan Musson chiamati a firmare la sceneggiatura. Nell’ambito del panel dello studio al Comic-Con di San Diego, a cui era presente Screen Rant, la Marvel ha rivelato la data di uscita del film: 3 maggio 2024, oltre al titolo ufficiale: Captain America: New World Order. A dirigere è stato chiamato Julius Onah.

Jake Schreier dirigerà Thunderbolts e si baserà su una una sceneggiatura di Eric Pearson. Il cast dell’ensemble è composto da Florence Pugh come Yelena Belova, Sebastian Stan come Bucky Barnes/Winter Soldier, Wyatt Russell come John Walker/US Agent, Olga Kurylenko come Antonia Dreykov/Taskmaster, David Harbour come Alexei Shostakov/Red Guardian, Hannah John-Kamen come Ava Starr/Ghost, e Julia Louis-Dreyfus come Contessa Valentina Allegra de Fontaine. Thunderbolts uscirà nei cinema il 26 luglio 2024. 

Black Adam: ecco la scena post-credit che finisce in rete ad una settimana dell’uscita

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La star di Black Adam Dwayne Johnson non ha fatto esattamente un ottimo lavoro nel mantenere segreta una delle più grandi rivelazioni del suo film, quindi probabilmente non dovrebbe sorprendere che la sequenza post-crediti del film sia trapelata online nella sua interezza. Nonostante i tentativi di cancellarla da parte di Warner Bros e New Line la scena si è diffusa a macchia d’olio su Twitter e TikTok per tutto la notte e potrebbe essere difficile da evitare prima del film uscirà finalmente nelle sale venerdì prossimo, 21 ottobre.

Per quanto riguarda ciò che contiene, Variety riporta che la scena rivela infatti: ” Henry Cavill nei panni di Superman, uscendo da un velo di fumo, affrontando il Black Adam di Johnson e dicendo: “È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che qualcuno ha reso il mondo così nervoso “. Ecco di seguito la scena presenta ancora su youtube

https://www.youtube.com/shorts/7y0FlLybg8Y

Johnson ha espresso il suo desiderio di riportare il Superman di Henry Cavill nel mix a un ritmo piuttosto incessante durante il lungo tour stampa globale del film ed è riuscito a generare un bel po’ di entusiasmo per un’ipotetica resa dei conti cinematografica tra il suo Black Adam e il Uomo d’acciaio. Tuttavia, sembra che realizzerà effettivamente il suo desiderio poiché Cavill è apparentemente di nuovo in sella e pronto ad inaugurare una nuova era della DC Films.

Black Adam, ecco la Sneak Peek del #SDCC22

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

L’amore non va in vacanza: trama, cast e frasi del film

L’amore non va in vacanza: trama, cast e frasi del film

Autrice di alcune tra le più note e apprezzate commedie sentimentali di Hollywood, la sceneggiatrice e regista Nancy Meyers realizza nel 2006 uno dei suoi titoli più celebri: L’amore non va in vacanza (qui la recensione). Al centro della vicenda vi sono qui due donne stanche delle rispettive routine, le quali accettano a scambiarsi le rispettive case per un periodo di tempo. Una decisione, questa, che darà vita a risvolti inaspettati e particolarmente graditi. Ancora una volta, dunque, la regista torna a raccontare delle varie sfumature dell’amore, con una commedia brillante ricca di humor e buoni sentimenti.

Girato tra le città di Los Angeles, New York e nella contea di Surrey, in Inghilterra, il film è ambientato durante il periodo natalizio, e ancora oggi è considerato uno dei migliori film da guardare durante le festività. Impreziosito da un cast di grandi attori, il titolo si è da subito rivelato un grandissimo successo, arrivando a guadagnare circa 205 milioni di dollari a fronte di un budget di 85. Tale risultato ha reso L’amore non va in vacanza una delle commedie di maggior successo del suo anno, e ha dato inoltre vita al fenomeno noto negli Stati Uniti come “home exchange“.

Prima di cimentarsi in una visione di L’amore non va in vacanza, però, è certamente consigliabile approfondire ulteriori dettagli circa la sua trama e il cast di attori che lo compone. Proseguendo qui nella lettura sarà inoltre possibile ritrovare alcune delle frasi più note e belle del film, grazie alle quali si potrà avere un primo contatto con quella che è l’atmosfera del film e il carattere dei suoi personaggi. Infine, si elencheranno le principali piattaforme dove sarà possibile ritrovare il film per una comoda visione in streaming.

L’amore non va in vacanza: la trama del film

Protagonista del film sono la giornalista inglese Iris Simpkins e la montatrice cinematografica statunitense Amanda Woods. Le due donne, anche se divise dalla distanza geografica e dalle rispettive diverse attività, hanno un significativo elemento in comune: sono particolarmente sfortunate in amore. Iris, infatti, è ancora innamorata del suo ex Jasper Bloom, il quale però sembra ormai avere una nuova donna nella sua vita. Amanda, invece, si ritrova a dover fare i conti con l’infedeltà del suo compagno. Decisa ad allontanarsi da Los Angeles, questa si imbatte in un sito di scambio di casa, dove ritrova Iris.

Dopo aver intrapreso un contatto, le due acconsentiranno a scambiarsi le rispettive dimore. Così Iris si ritrova in una lussuosa villa, mentre Amanda viene ospitata in una rurale cittadina nel Surrey. Qui questa vive inizialmente una serie di disagi, salvo poi incontrare Graham, il fratello di Iris, per il quale inizierà a provare dei sentimenti che la convinceranno a rimanere. A Los Angeles, invece, Iris stringe amicizia con l’anziano Arthur Abbot, finendo poi per essere corteggiata dal simpatico compositore Miles. Entrambe le donne scopriranno ben presto che se anche loro decidono di prendersi una vacanza, altrettanto non farà l’amore, pronto a colpire nei momenti più inaspettati.

L'amore non va in vacanza cast

L’amore non va in vacanza: il cast del film

Nello scrivere i quattro personaggi principali del suo film, la Meyers ha da subito avuto in mente gli attori a cui affidare questi, e che poi hanno puntualmente accettato l’offerta. È così che l’affascinante Cameron Diaz riveste i panni di Amanda, in quella che è stata da lei definita come la prova fisica più complessa della sua carriera. L’attrice, infatti, si è trovata a dover dar vita a diverse sequenze in cui corre sui tacchi. Il ruolo di Iris è invece interpretato dalla premio Oscar Kate Winslet, la quale a sua volta ha raccontato di aver gradito molto il set, nonostante l’iniziale paura di non essere adatta alla parte affidatale. Ad interpretare suo fratello, Graham, il quale intraprende una storia d’amore con Amanda è invece Jude Law, il quale dopo diversi ruoli in film di fantascienza e in costume fu lieto di poter interpretare un personaggio contemporaneo.

A dar volto a Miles, il compositore che stringerà una relazione con Iris, è invece Jack Black. Noto per le sue commedie irriverenti, l’attore era inizialmente scettico a recitare in un film romantico. Cambiò tuttavia idea quando gli venne comunicato che avrebbe potuto recitare al fianco della Winslet. Nel film è poi presente il celebre attore Eli Wallach, noto in particolare per Il buono, il brutto, il cattivo, che dà qui vita all’anziano Arthur Abbott. Pur essendo ormai novantenne, l’attore diede prova di grande energia durante le riprese. Rufus Sewell è invece presente nei panni di Jasper, l’ex fidanzato di Iris, mentre Shannyn Sossamon è Maggie, l’iniziale ragazza di Miles. Nel film è poi presente un cameo del premio Oscar Dustin Hoffman, anche se questo non era originariamente programmato. Trovatosi a passare nei luoghi scelti per le riprese, egli venne infine coinvolto in una delle scene più divertenti del film.

L’amore non va in vacanza: le frasi, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di L’amore non va in vacanza grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Now TV. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 13 ottobre alle ore 21:10 sul canale La 5.

Nel film sono inoltre presenti diverse frasi oggi entrate a far parte dell’immaginario comune. Si tratta di battute e affermazioni che descrivono alla perfezione non solo il contesto in cui si svolge la storia ma anche i protagonisti che le pronunciano. Di seguito si riportano le più belle e più importanti del film.

  • “Nei film c’è la protagonista e c’è la migliore amica. Tu, te lo dico io, sei una protagonista, ma per qualche stupida ragione ti comporti da migliore amica.” (Arthur)
  • “Sono innamorato di te. Perdona la brutale dichiarazione, ma… per quanto problematica questa storia possa essere, mi sono innamorato… di te. E non provo questo perché stai per partire, né perché mi piace sentirmi così! Anzi, in realtà non mi piace o non mi piaceva prima che tu parlassi. Non so capire la logica di questa cosa, io so solo… che ti amo. È incredibile quante volte lo sto dicendo.” (Graham)
  • “Iris, se tu fossi una melodia… userei solo le note belle.” (Miles)
  • “Ho scoperto che quasi tutto ciò che è stato scritto sull’amore è vero. Shakespeare ha detto: “Il viaggio termina quando gli innamorati si incontrano”. Ah, che pensiero straordinario! Io non ho mai sperimentato nulla di neanche vagamente simile a questo, ma sono più che disposta a credere che a Shakespeare sia accaduto. Credo di pensare all’amore più di quanto in realtà si dovrebbe; resto sempre sbalordita dal potere assoluto che ha di alterare e definire la nostra vita.” (Iris)

Fonte: IMDb

Die Hard – Duri a morire: trama e cast del film con Bruce Willis

Die Hard – Duri a morire: trama e cast del film con Bruce Willis

Divenuta una delle saghe cinematografiche d’azione più celebri di sempre, Die Hard comprende oggi cinque titoli usciti in sala in un arco temporale che va dal 1988 al 2013. Protagonista assoluto è l’attore Bruce Willis, che ricopre qui il ruolo del poliziotto John McClane. Nel corso degli anni, questi si è trovato coinvolto in avventure sempre più estreme e rischiose, in missioni adatte soltanto ad un uomo “duro a morire”. Anche per merito di ciò, il personaggio è stato indicato come uno dei più iconici del cinema, nonché uno dei più importanti nella carriera di Willis.

Tutto ebbe inizio con Die Hard – Trappola di cristallo, il quale ebbe poi un tale successo che i produttori decisero di dar vita ad una serie di sequel. Il terzo di questi, Die Hard – Duri a morire, arrivo al cinema nel 1995 per la regia di John McTiernan, il quale aveva già diretto anche il primo capitolo. Per questo terzo film della serie, però, Willis voleva dar vita a qualcosa di diverso rispetto ai primi due, non ricalcando dunque la loro struttura.  Queto deciso cambio di rotta permise alla saga di ottenere nuovi consensi, arrivando ad un incasso complessivo di 366 milioni di dollari, il secondo maggiore di quell’anno.

A lungo si pensò che questo sarebbe rimasto l’ultimo capitolo della serie, ma nel 2007 e nel 2013 sono poi arrivati i sequel Die Hard – Vivere o morire e Die Hard – Un buon giorno per morire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Die Hard – Duri a morire: la trama del film

I guai per John McClane non finiscono mai. Nel terzo film della saga un criminale che si fa chiamare Simon fa esplodere un grande magazzino nel centro di New York. Nel suo messaggio alla polizia, questi chiede espressamente di incontrare McClane. Messosi in contatto con il terrorista, il poliziotto scopre da lui che una serie di altre bombe sono state piazzate in altri luoghi particolarmente frequentati della città. Se non farà come dice, altra gente innocente morirà. Per impedire ciò, McClane dovrà sottoporsi ad una serie di strane prove, dove il mancato superamento di queste porterà alle conseguenze annunciate.

Durante una di queste, arriva in suo soccorso il commerciante Zeus Carver. Ma Simon non gradisce l’intromissione di questi, e per punizione obbliga anche lui a partecipare al sadico gioco. Nel frattempo, i servizi segreti riescono a scoprire la vera identità del terrorista. Questi è il fratello di Hans Gruber, che McClane uccise nel primo film. L’uomo sembra dunque in cerca di vendetta, ma il poliziotto capirà presto che dietro tale desiderio si nasconde un progetto più grande e spietato del previsto. Scoprire la sua posizione e fermarlo sarà l’unico modo per evitare una strage.

Die Hard - Duri a morire cast

Die Hard – Duri a morire: il cast del film

Immaginare il personaggio di John McClane con il volto di un altro attore è ormai impossibile. Bruce Willis ha negli anni dimostrato di essere l’interprete giusto per la parte, sfoggiando un carisma unico e perfetto per il ruolo. Fu proprio il primo film della saga a conferirgli grande notorietà. Particolarmente devoto al ruolo, l’attore si allenò a lungo in vista delle riprese con l’obiettivo di poter personalmente prendere parte alle tante spericolate acrobazie previste, senza ricorrere dunque a controfigure. Accanto a lui, nel ruolo di Zeus Carver, era originariamente previsto l’attore Laurence Fishburne, per il quale la parte era stata appositamente scritta. Egli però si prese troppo tempo per decidere se accettare o meno e la parte venne offerta ad un altro attore.

Questi è Samuel L. Jackson, che aveva recentemente lavorato con Willis in Pulp Fiction. Fu proprio l’interprete di McClane a suggerire Jackson per il ruolo, il quale accettò subito entusiasta essendo un grande fan del primo film della serie. Egli descrisse poi il personaggio di Zeus come quello più vicino alla sua personalità tra i tanti interpretati. Nei panni del terrorista Simon Gruber vi è invece il premio Oscar Jeremy Irons, il quale non compare però nel film fino al cinquantesimo minuto dall’inizio. Sono poi presenti anche gli attori Graham Greene nei panni di Joe Lambert, Colleen Camp in quelli di Connie Kowalski e Larry Bryggman nel ruolo dell’ispettore Walter Cobb.

Die Hard – Duri a morire: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Die Hard – Duri a morire è infatti disponibile nei cataloghi di Mediaset Play e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 13 ottobre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Pierce Brosnan poteva essere Batman per Tim Burton

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Pierce Brosnan poteva essere Batman per Tim Burton

Ospite al The Tonight Show con Jimmy Fallon per promuovere Black Adam, Pierce Brosnan ha parlato della sua prima volta in un film di supereroi, ma ha anche detto che poteva essere Batman per Tim Burton, durante il processo di casting per il film che poi ha visto vincere Michael Keaton. Ma in merito alla possibilità di interpretare il Crociato di Gotham, Brosnan ha dichiarato:

“Ricordo di aver detto qualcosa di stupido a Tim Burton, ho detto che non riuscivo a capire perché un uomo dovesse indossare le mutande sopra ai pantaloni… Ma ecco qua il miglior attore possibile ha ottenuto il lavoro e poi è finita che il dottor Fate e io ci siamo incontrati nel momento giusto”.

Black Adam, ecco la Sneak Peek del #SDCC22

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Il mio vicino Adolf, il trailer e poster del film con Udo Kier

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Il mio vicino Adolf, il trailer e poster del film con Udo Kier

Ecco il trailer di Il mio vicino Adolf, nuova commedia di Leon Prudovsky (Israele, Polonia, 2022, 100’) interpretata da David Hayman, Udo Kier e Kineret Peled. Il film arriva nelle sale italiane il 3 novembre distribuito da I WONDER PICTURES in collaborazione con Unipol Biografilm Collection.

Il mio vicino Adolf, la trama

Colombia, maggio 1960. Il Signor Polsky, un solitario e scontroso sopravvissuto all’Olocausto, vive nella sua remota abitazione nella campagna colombiana e trascorre le sue giornate giocando a scacchi e curando i suoi amati cespugli di rose. Un giorno, quando un misterioso anziano di origine tedesca si trasferisce nella casa accanto alla sua, inizierà a sospettare che il suo nuovo vicino sia… Adolf Hitler.

Dato che nessuno gli crederà, sarà lui ad imbarcarsi in prima persona in una missione investigativa per trovare le prove. Per riuscirci però dovrà essere più vicino al suo prossimo di quanto vorrebbe. Così vicino che i due potrebbero quasi diventare amici.

Il mio vicino Adolf, il poster in esclusiva

Il mio vicino Adolf

Stephen King rivela quale suo romanzo vorrebbe vedere adattate per il cinema

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Durante una recente intervista con Netflix per promuovere Mr. Harrigan’s Phone, a Stephen King è stato chiesto quale delle sue storie vorrebbe vedere adattate in seguito. L’autore pensa che il suo romanzo horror/fantasy del 1995, Rose Madder, sarebbe “un grande film”. King ha anche preso in considerazione la possibilità del suo romanzo Joyland, che è stato opzionato dallo sceneggiatore di The Help Tate Taylor che “ha scritto una sceneggiatura fantastica”, ma non è mai stato trasformato in un film.

“Penso che nessuno abbia mai optato per Rose Madder, che pensavo sarebbe stato un grande film. Joyland è stato opzionato dal ragazzo che ha realizzato The Help. Ha fatto una sceneggiatura fantastica e ho pensato che sarebbe stato un film infernale. Il primo che ho scritto per Hard Case Crime, The Colorado Kid, si è trasformato in una serie TV chiamata Haven, ed è andata in onda per un bel po’. Gli assegni non sono mai rimbalzati, quindi è stato positivo.”

E voi quale libro o romanzo breve di Stephen King vorreste vedere adattato al cinema?

Pinocchio: tre film in un anno. Guillermo del Toro commenta la coincidenza

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Il sito americano Screen Rant ha avuto l’opportunità di incontrare Guillermo del Toro per un’intervista esclusiva. Durante la conversazione, il regista ha riflettuto sul fatto che quest’anno vedremo ben tre film che proporranno un adattamento di Pinocchio. Il regista ha affermato che la sua versione della storia sarà completamente sua, confermando che non c’è nessuna competizione in questa coincidenza.

“Penso che qualsiasi coincidenza del genere, o qualsiasi convergenza del genere, vada bene. Perché penso che sia una storia che può essere raccontata così tante volte in modi così diversi. E questo è uno dei motivi per cui sentivo di essere d’accordo con il credito di possesso perché questo non è solo qualcosa che mi porto dietro da quasi due decenni, ma dice anche alle persone: “Guarda, questo sarà discorso continuo con La spina del diavolo e Il labirinto del Fauno”.

“Non è un film fatto per bambini, ma è un film che può essere visto dalla famiglia. E ha un cuore molto dolce, come hai visto nel filmato, ma è qualcosa che si distinguerà dalle altre versioni del racconto. Ha un punto di vista molto, molto specifico. Quando la pensi così, voglio dire, allora sei in un momento gioioso di coincidenza e non sei mai in competizione.”

Oltre alla versione di Guillermo del Toro che sarà in spot motion, abbiamo già visto il remake in live action della Disney, diretto da Robert Zemeckis e con Tom Hanks nei panni di Geppetto, mentre è uscito anche Pinocchio: A True Story, una versione in animazione 3D di produzione russa.

Pinocchio: ogni adattamento per il cinema e la tv

Black Adam: Pierce Brosnan commenta lo stato d’animo del suo Dottor Fate

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In un’intervista esclusiva con Screen Rant, Pierce Brosnan, che vedremo nei panni di Kent Nelson/Dottor Fate in Black Adam, discute sull’attuale stato d’animo del personaggio durante gli eventi del film, che vedremo al cinema in Italia dal 21 ottobre prossimo.

L’attore ha rivelato che Fate deve affrontare un punto cruciale nella sua carriera da supereroe. Mentre sia lui che Hawkman (Aldis Hodge) sono supereroi veterani al momento degli eventi del film, Pierce Brosnan suggerisce che Kent Nelson è in conflitto quando deve affrontare eventi di cui solo lui è a conoscenza.

“È ad un grande flusso nella sua vita. È in un momento turbolento della sua vita. Sale sul palco con grandi segreti su ciò che sta per svelarsi e arriva per volere del suo caro amico Carter Hawkman. E hanno viaggiato attraverso gli eoni e hanno creato una tale forza vitale per se stessi, ma questo è un momento critico, cruciale e struggente.”

Black Adam, ecco la Sneak Peek del #SDCC22

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Black Panther: Wakanda Forever e un salto temporale, ecco dove si inserisce nella timeline del MCU

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In un nuovo comunicato stampa di Disney e Marvel Studios condiviso da The Direct, gli studios hanno confermato che ci sarà un salto temporale significativo all’inizio della storia di Black Panther: Wakanda Forever.

Il comunicato include una dichiarazione di Ryan Coogler sullo stato mentale di Ramonda nel sequel e afferma che all’inizio della storia “è passato un anno dalla morte di T’Challa”. Dal momento che nel trailer vediamo quello che chiaramente è il funerale de Re del Wakanda, immaginiamo che lòa storia si svilupperà poi dopo il salto temporale di un anno.

La conferma di un salto temporale di un anno in Black Panther: Wakanda Forever fornisce un contesto su come il film si inserisce nella sequenza temporale del MCU. Il pubblico ha visto T’Challa vivo per l’ultima volta alla fine di Avengers: Endgame, che si svolge alla fine del 2023. Se T’Challa morisse poco dopo essere tornato dal Blip e aver combattuto contro Thanos, allora sarebbe plausibile che Black Panther: Wakanda Forever possa avere luogo non prima della fine del 2024. Ma dal momento che non c’è stata alcuna menzione della morte del re di Wakanda in nessun altro progetto MCU Fase 4, potrebbe significare che la sua morte non si verificherà fino al “giorno presente” dell’MCU, che ora è il 2025, spingendo potenzialmente gli eventi di Black Panther: Wakanda Forever nel 2026.

Black Panther: Wakanda Forever, le storie che racconta il primo trailer

I dettagli ufficiali della trama sono ancora nascosti, ma ci è stato assicurato che il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità del suo personaggio, T’Challa. Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11 novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

T.J. Miller e Ryan Reynolds si sono chiariti dopo i commenti su Deadpool

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Qualche giorno fa aveva fatto notizia un commento di T.J. Miller, secondo cui Ryan Reynolds lo odiava a causa di una comportamento insolito sul set di Deadpool. Ora arriva dallo stesso T.J. Miller la notizia che lui e Reynolds si sono chiariti a seguito delle sue dichiarazioni. In una nuova intervista con Jim Norton & Sam Roberts , Miller ha spiegato che è stato contattato da Reynolds stesso in merito a quello che ha detto.

La situazione si è quindi risolta rapidamente e Miller ha elogiato il talento di Reynolds ed ha espresso la sua frustrazione per l’incessante attenzione dei media sulla negatività. “Non pensavo di aver detto qualcosa di così negativo”, spiega l’attore, “mi dispiace che sia stato ripreso e che sia stato frainteso. Di sicuro. Ma no, è stato il giorno successivo… io e lui abbiamo parlato e va tutto bene”. 

“È stato molto bello sentirgli dire: ‘Ehi, sai, ho appena sentito nello show che eri arrabbiato per questo’. E io ho detto: ‘Sai, non lo sono’, e poi abbiamo risolto eliminando l’incomprensione molto rapidamente.”

Deadpool 3, quello che sappiamo

Shawn Levy dirigerà Deadpool 3. Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux.

Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di Morena Baccarin come Vanessa e T.J. Miller come Weasel. Nel cast è stato anche confermato Hugh Jackman, che torna a rivestire i panni di Wolverine/Logan, dopo la sua gloriosa uscita di scena nel 2017 in Logan, di James Mangold.

Paul Wernick e Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.” Deadpool 3 uscirà il 6 settembre 2024.

Black Adam, i primi commenti sono entusiastici: Dwayne Johnson è “elettrizzante”

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Mentre l’attesa per Black Adam si fa sempre più breve, arrivano dagli Stati Uniti i primi commenti al film che vedrà finalmente Dwayne Johnson mostrare al mondo la sua versione di un eroe dei fumetti sul grande schermo. Da quello che sembra trapelare, seppure i commenti non sono unanimi, il film è elettrizzante, così come la performance di Johnson nei panni del protagonista.

Di seguito, potete leggere alcuni tweet che sono stati pubblicati in occasione delle proiezioni dedicate alla stampa. Black Adam esce il 21 ottobre nelle sale italiane distribuito da Warner Bros.

Black Adam, ecco la Sneak Peek del #SDCC22

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Brendan Fraser spiega come mai La Mummia con Tom Cruise è stato un flop

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Mentre raccoglie i frutti del suo grande ritorno sulle scene con The Whale di Darren Aronofsky, Brendan Fraser coglie l’opportunità per commentare La Mummia con Tom Cruise, lui che in materia è effettivamente il più grande esperto in circolazione.

In una nuova intervista con Variety, Brendan Fraser condivide i suoi pensieri sul film con Tom Cruise e offre una spiegazione sul perché quel progetto è stato fallimentare. Con il riavvio che ha un tono molto più spaventoso e più serio, Fraser crede che un elemento importante che era presente nei suoi film sulla mummia si sia perso nel processo.

“È difficile fare quel film. L’ingrediente che avevamo per la nostra mummia, e che non ho visto in quel film, era la componente divertente. Questo era ciò che mancava in quell’incarnazione. Era un film horror troppo diretto. La mummia dovrebbe essere una corsa da brivido, ma non terrificante e spaventosa. So quanto sia difficile farcela. Ho provato a farlo tre volte”.

Vedremo sicuramente Brendan Fraser trai protagonisti della prossima stagione dei premi, mentre il suo percorso festivaliero con il film di Aronofsky gli sta portando di nuovo la visibilità e l’affetto del pubblico che merita.

The Whale, recensione del film con Brendan Fraser

Black Adam: l’Hawkman di Aldis Hodge sarà il risultato di una sinergia tra le vari iterazioni del personaggio

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Trai protagonisti di Black Adam, in uscita la prossima settimana, Aldis Hodge condivide alcune informazioni sulla storia delle origini di Hawkman in un’intervista esclusiva con Screen Rant dopo che gli è stato chiesto se Black Adam introdurrà elementi di Thanagar. L’Hawkman di Hodge sarà Carter Hall, ma l’attore suggerisce che il team creativo potrebbe aver preso in prestito per la genesi del personaggio elementi differenti, appartenenti anche alle altre incarnazioni.

“Sai che non posso dirtelo. No, fratello. Lo dirò, però, quando ho cercato di capire quale retroscena e quale percorso avrei seguito… La mia incarnazione di Carter è stata trovata nella sinergia di tutte le iterazioni che conosciamo di Carter Hall. Quali sono i tratti più coerenti che comprendiamo essere Carter Hall o Katar Hol, e li inseriamo in questo? E si spera di poter raccontare il retroscena dell’origine in un altro film. Ma per ora, non posso dire molto di più”.

Black Adam, ecco la Sneak Peek del #SDCC22

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Backstage – Dietro le quinte, la recensione del film Amazon Prime Video

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La storia di Backstage – Dietro le quinte è una storia di rivalsa. Quante volte ci siamo trovati a dover combattere contro i nostri demoni interiori per raggiungere il nostro sogno. Quante volte abbiamo dovuto far valere la nostra opinione per superare gli ostacoli. In questo film, il sogno è l’arte stessa che viene messa al primo posto dal regista Cosimo Alemà. In un Sistina al massimo della sua forma scenica, un gruppo di giovani adulti – tra ragazze e ragazzi – cerca di coronare il suo Sogno: entrare a far parte di una compagnia di teatro. I protagonisti dovranno affrontare le diverse sfide messe in atto dal personaggio di Giulio Pampiglione, regista dello spettacolo. Il dance movie italiano sarà disponibile su Amazon Prime Video a partire dal 13 ottobre.

Il cast è composto da giovani attori, tutti alla loro prima esperienza cinematografica: Giuseppe Futua, Beatrice Dellacasa, Riccarco Suarez, Geneme Tonini, Aurora Moroni, Ilaria Nestovito, Gianmarco Galati, Yuri Pascal, Matteo Giunchi. Parte importante del film è la colonna sonora che oltre a contenere bravi famosi della canzone italiana – cantanti dal vivo – porta anche due nuovi bravi inediti.

Backstage – Dietro le quinte, la trama

111 ragazzi dai 16 ai 25 anni si presentano alle audizioni di un nuovo spettacolo che debutterà al Teatro Sistina di Roma. Hanno talento, determinazione e hanno tutti lo stesso sogno: diventare artisti di successo. Vengono scelti in nove ma l’emozione dura poco perché i ruoli disponibili sono soltanto quattro. Inizia così per loro una settimana di audizioni e prove senza sosta, una settimana per dimostrare al cinico regista James D’Onofrio chi davvero merita di far parte dello show. Canteranno fino a perdere la voce e balleranno fino allo sfinimento. Si sfideranno, saranno rivali, ma anche amici e complici nel percorso che li condurrà alla realizzazione del loro più grande desiderio. Qualunque cosa accadrà, le loro vite cambieranno per sempre.

Uniti per coronare il sogno

I giovani aspirati attori, cantanti e ballerini su cui Alemà tesse l’intreccio del suo Backstage – Dietro le quinte sono ragazzi della porta accanto. Tutti variegati nella loro complessa diversità e uniti da un unico obiettivo: non far morire l’arte. Andrea ha fatto della danza la sua unica ragione di vita. Il suo passato turbolento l’ha resa una donna indipendente che però deve continuamente fare i conti i suoi demoni. Il personaggio di Aurora Moroni non si fida di nessuno, inizia il cammino delle audizioni da sola e non avrebbe mai pensato che di lì a poco la sua vita sarebbe cambiata.

In questo percorso, Carmen le farà da spalla. Ilaria Nestovito, che la interpreta, si presenta come una donna scontrosa incline all’autosabotaggio. Insieme, complici, nella loro iniziale intima amicizia, le due cercheranno di superare le sfide insieme. Infatti, se c’è un messaggio molto forte del film è quello di dare importanza ai legami. La storia di questi nove finalisti non viene raccontata come una gara, ma come un percorso che hanno intrapreso insieme e che li porterà alla fine del film con una nuova consapevolezza. Solo insieme si vince, e non c’è tempo per i malumori o dissapori tra compagni di viaggio.

Backstage - Dietro le quinte film

Mentre la competizione si fa sempre più combattuta e stressante il giovane Rudy fa dei legami il suo punto di forza. Yuri Pascale interpreta il giovane cantante omosessuale e vive con il padre interpretato da Adolfo Margiotta. Padre e figlio hanno un rapporto che va oltre il mero legame familiare. Come se fossero due amici, vivono una vita semplice fatta di pasti cucinati insieme, consigli paterni e scherzi complici. Nell’arco narrativo di Rudy entrerà Tommaso, di cui il giovane si innamora. Tommaso, interpretato da Giuseppe Futia, appartiene invece a un mondo opposto. Vive in una famiglia borghese romana che non condivide la passione per il ballo, considerandolo solo un hobby. Gli viene data questa ultima possibilità e vive nel terrore di non poter realizzare il suo sogno.

Chi, invece, fa da collante per tenere insieme della propria famiglia è Giulio. Figlio di una coppia omossesuale composta dai personaggi di Irene Ferri e Jane Alexander, vive nella continua sensazione di non farcela. In questo Giulio rispecchia più di tutti la generazione dei giovani di oggi. Mentre vede i suoi amici festeggiare il successo volta loro le spalle, non per invidia ma per rassegnazione. Quando poi si accorge di aver passato il turno anche lui, torna sui suoi passi. Il suo mondo però sta per essere nuovamente scosso però perché una volta tornato a casa le due madri gli comunicano la loro imminente separazione. In Backstage – Dietro le quinte, Giulio inizia a vedere il suo mondo, la sua bolla, crollare e troverà il coraggio di alzare la testa e non voltare le spalle alle difficoltà.

Lo spettacolo deve continuare

Anche Jennifer porta il mondo sulle sue spalle, ma presto capirà che non bisogna essere così troppo severi con se stessi. Il suo cavallo di battaglia è il canto e la giovane donna, interpretata da Beatrice Dellacasa, è molto determinata a raggiungere il successo. Inizialmente non è lì per fare amicizia ed è schiva con tutti i membri del gruppo. Li vede come dei nemici, delle pedine da abbattere per fare il suo gioco. Non ha paura di spingersi oltre le sue capacità ma arriverà un momento in cui, circostante esterne, glielo imporranno. Sarà messa di fronte a una scelta difficile e una volta presa la decisione non si potrà tornare indietro. L’esperienza collettiva insieme al resto degli otto compagni di squadra le darà una nuova consapevolezza. Quando però il peso del mondo è troppo pesante, da schiacciarti, non sai più che fare.

Il personaggio di Leonardo, interpretato da Matteo Giunchi in Backstage – Dietro le quinte, è quello più riservato. A lui sono lasciate le scene in silenzio, fatte solo di sguardi e sospiri. Questo rispecchia molto il suo modo di approcciare anche alla competizione stessa. Leonardo non si è fatto molti amici tra i nove ragazzi. Vive intrappolato in questa sua gabbia dove è tenuto prigioniero dalle sue insicurezze e ansie. Nessuno si rende conto della lotta interiore che sta vivendo. Chiudono il cerchio, la coppia formata da Sara e Flavio. Iniziano il loro percorso insieme. Inevitabilmente le cose sono destinate a cambiare. Tra tutti i personaggi, Sara e Flavio (interpretati da Geneme Tonini e Gianmarco Galati) sono quelli che hanno sentito maggiormente la competizione. Il loro amore così giovane cercherà in tutti i modi di sopravvivere alla gara, anche se loro ormai hanno già preso la loro decisione.

Backstage – Dietro le quinte aiuta ad abbattere qualsiasi tipo di barriera, di incertezza, di insicurezza ma anche di certezze e sicurezze. Nel corso dei sette giorni in cui si svolge la trama i ragazzi crescono, non solo professionalmente, ma anche individualmente. Le loro vite prendono una piega nuova, per certi versi migliore. Vengono abbandonate relazioni tossiche, vengono ritrovati vecchi amori e nuovi amori nascono, liberi dalle costrizioni. Un solo e unico amore resta perpetuo, però, nelle loro vite: l’Amore per l’Arte.

La ragazza più fortunata del mondo: recensione del film con Mila Kunis

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Uscito in anteprima in alcune sale cinematografiche in anteprima il 30 settembre, ed il 7 ottobre sulla piattaforma streaming, La ragazza più fortunata del mondo (Luckiest girl alive) è una pellicola che affronta una delle piaghe silenziose della società contemporanea: gli abusi sessuali. Il film, diretto da Mike Barker (The Hadmaid’s tale) e scritto da Jessica Knoll, è tratto dal romanzo del 2015 di quest’ultima. Nel cast ritroviamo note figure del cinema Hollywoodiano come l’attrice ucraina Mila Kunis nel ruolo della protagonista Tiffani (Ani) Fanelli, e Finn Wittrock (La grande scommessa) come Luke Harrison.

La ragazza più fortunata del mondo: l’oscurità dietro il velo di perfezione

Ani ha 28 anni, lavora in una nota rivista per donne a New York, si sta per sposare con Luke, giovane ricco ed affascinante: la sua vita sembra perfetta, ma non lo è. Dietro ad un’armatura di sorrisi e di frasi di circostanza, Ani ha seppellito un grande trauma della sua adolescenza: uno stupro di gruppo da parte di tre suoi compagni di scuola e poi una sparatoria proprio all’interno del rinomato liceo privato. Il passato sembra voler ribussare alla sua porta quando un giovane regista la contatta per realizzare un documentario della tragedia. Nel rivivere nuovamente il trauma, Ani perde il controllo della se che aveva costruito, di questo suo alter ego, e decide di voler portare dei cambiamenti nella sua vita.

La ragazza più fortunata del mondo
Tiffani Fanelli da adolescente

Ani Fanelli e Jessica Knoll in parallelo

“A volte mi sento come una bambola a molle: gira la chiave e ti dirò esattamente quello che vuoi sentire”

Ani è il personaggio attorno al quale ruotano tutte le vicende di La ragazza più fortunata del mondo: tramite questo film (e libro) le è stata data finalmente una voce. Ma ad un qualsiasi spettatore o lettore viene spontanea una semplice domanda: quanto c’è di verità in questa storia? In diverse occasioni, Knoll ha negato qualsiasi esperienza personale di violenza sessuale, affermando che tra i parallelismi tra il suo personaggio e lei stessa (La scrittrice aveva 28 quando scrisse il libro e trascorse parte della sua carriera scrivendo per la rivista Cosmopolitan) non rientra l’intera vicenda. Poi, nel 2017, arriva la rivelazione nel settimanale Lenny: una lettera dettagliata in cui la scrittrice racconta la sua storia.

Ani elabora questo trauma in maniera molto singolare: finisce per ignorarlo; per fare ciò, si distacca il più possibile da quella che era la se adolescente per ricrearsi e realizzarsi a pieno. Già dalle prime scene, risulta essere un personaggio molto ambizioso: lei sa cosa vuole e come ottenerlo. Ma questo suo successo ha una doppia valenza per lei: solo nel momento in cui avrà raggiunto tutti i suoi obbiettivi si sentirà abbastanza forte da affrontare la sua tragedia e l’unico suo aggressore ancora in vita, Dean Barton. Per Ani il suo successo è così importante perché crede di poter essere veramente ascoltata solo nel momento in cui non sarà più una ragazzina povera in una scuola per ricchi, come se la  sua  credibilità dipendesse dalla sua classe sociale. Ma, con l’ansia per il documentario ed il dolore di vecchie ferite che tornano a riaprirsi, per Ani diventa sempre più difficile indossare quella maschera che si era creata con tanta cura negli anni.

La ragazza più  fortunata del mondo: l’empatia dello spettatore

Il grande merito di film come La ragazza più fortunata del mondo è proprio di riuscire, non solo a raccontare una storia, ma a trasmettere così tanto allo spettatore da fargli provare un forte senso di empatia. In questo modo porta il pubblico ad un profondo stato di riflessione, in maniera quasi catartica; nel cinema contemporaneo sono sempre più numerosi gli esempi di pellicole del genere. Basti pensare a Una donna promettente, scritto e diretto da Emerald Fennell, thriller candidato a cinque Oscar e vincitore del premio per la miglior sceneggiatura originale.

Un’altra tematica interessante nel film è la differenza tra l’io nello spazio dell’apparenza e l’io in privato; seguendo le vicende di Ani, è possibile per lo spettatore sapere i suoi pensieri, oltre a ciò che la protagonista dice e fa realmente, e quindi notarne la quasi paradossale differenza.

La violenza sessuale: dal grande schermo alla realtà

La ragazza più fortunata del mondo tende a rappresentare alcune figure, alcune situazioni che sembrano quasi surreali ed irrealistiche, ma così non sono. Molte frasi, molte scusanti per gli stupratori ed affermazioni screditanti la versione della sopravvissuta sono ripetute ogni giorno a tutte le vittime di violenza sessuale.  Tra gli esempi più palesi si pensi al preside della scuola che considera la versione di Tiffani poco veritiera perché lei aveva bevuto (come se l’incoscienza della ragazza potesse in qualche modo dimostrare consenso); la madre, che non dimostra un briciolo di affetto o empatia nei confronti della figlia. E per finire Luke, il fidanzato, che per tutto il film sembra comunque essere una figura di supporto per Ani, alla fine la colpevolizza per voler agire in maniera pubblica contro il suo aggressore.

Per quanto questo possa sembrare solo un film, vicende simili sono la realtà di molte, in Italia e nel mondo.

Festa del Cinema di Roma: il programma della Casa del Cinema

Festa del Cinema di Roma: il programma della Casa del Cinema

Dal 13 al 23 ottobre, la Festa del Cinema di Roma ospiterà, presso la Casa del Cinema, l’ampio programma di omaggi, restauri, documentari e incontri della sezione Storia del Cinema. Tutti gli eventi saranno a ingresso libero con priorità per gli accreditati della manifestazione.

Il programma si aprirà domani, giovedì 13 ottobre alle ore 15.30, con la proiezione di “Treni – Arrivi”, una raccolta di trenta minuti (la stessa durata dei programmi Lumière) delle più iconiche scene di “arrivi” della storia del cinema. La proiezione è organizzata in occasione della mostra “La memoria delle stazioni”, realizzata da Archivio Luce Cinecittà in collaborazione con Fondazione FS Italiane e curata dalla Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia. A chiusura del programma della Festa, sarà la volta delle più famose “partenze”.

Alle ore 16.45 si terranno i primi due episodi di The Last Movie Stars diretta da Ethan Hawke, docu-serie creata e prodotta da Emily Wachtel insieme a Adam Gibbs e Lisa Long Adler, con Martin Scorsese nel ruolo di produttore esecutivo: l’epica serie in sei parti celebra Paul Newman e Joanne Woodward, la loro lunga e appassionata storia d’amore e l’incredibile talento che li ha resi artisti amati in tutto il mondo. Newman e Woodward, protagonisti dell’immagine ufficiale della diciassettesima edizione della Festa del Cinema, saranno inoltre al centro di un’ampia retrospettiva di quindici film, a cura di Mario Sesti. Le opere in programma raccontano sia la loro carriera individuale che l’intreccio di cinema, amore, recitazione e regia che ha dato vita a pellicole di raffinata costruzione narrativa e di puro divertimento cinematografico: film che appartengono a quello che sembra un percorso di ricerca drammaturgica comune a entrambi e altri che sono semplicemente entrati nell’antologia dei classici. Il primo appuntamento è fissato per domani alle ore 19.30 con A Kiss Before Dying di Gerd Oswald.

Alle ore 21.30, il pubblico potrà assistere al film A Room with a View in omaggio al cinema di James Ivory, premio alla Carriera della diciassettesima edizione: la Festa proietterà inoltre Mr. & Mrs. Bridge, introdotto dallo stesso Ivory, Maurice The Remains of the Day. La Festa ospiterà anche altri omaggi in onore di alcuni amati protagonisti della settima arte. Jean-Luc Godard, recentemente scomparso, sarà ricordato con la proiezione di Une Femme mariée, scelto e presentato da Michel Hazanavicius, mentre Marisa Paredes, membro della Giuria Premio “Ugo Tognazzi” alla Miglior Commedia, sarà omaggiata con la proiezione di Tacones lejanos di Pedro Almodóvar, introdotto dall’attrice spagnola.

Il programma dei Restauri ospiterà una serie di proiezioni a partire da domenica 16 ottobre. Fra queste, Dopoguerra 1920 (episodio di Amori di mezzo secolo di Mario Chiari), I magliari di Francesco Rosi, A noi! di Umberto Paradisi e quelle precedute da incontri: La porta del cielo di Vittorio De Sica, presentato da Christian De Sica, Il ladro di bambini introdotto dal regista Gianni Amelio, L’anatra all’arancia di Luciano Salce, che vedrà la presenza di Ricky Tognazzi e Barbara Bouchet, e La Grande bouffe con Ricky Tognazzi.

Numerosi i documentari in anteprima alla Casa del Cinema a partire da domenica 16 ottobre. Argento Puro di Matteo Ceccarelli è la storia della produzione e del restauro de La porta del cielo, con la testimonianza di Christian De Sica, mentre C’era una volta il Cinema Azzurro Scipioni di Lorenzo Negri racconta vita, morte e rinascita del cinema fondato a Roma negli anni ’80 dal regista Silvano Agosti. Claudia di Franck Saint-Cast mette in scena una delle più famose interviste della storia del cinema, quello di Alberto Moravia a Claudia Cardinale; con L’estate di Joe, Liz e Richard, il regista Sergio Naitza torna sul set sardo di Boom, film di Joseph Losey, con Liz Taylor e Richard Burton, alla ricerca delle cause del flop al botteghino della pellicola. I magnifici 4 della risata di Mario Canale ricostruisce la stagione del nostro cinema che decretò l’enorme successo di Roberto Benigni, Francesco Nuti, Massimo Troisi e Carlo Verdone.

Due film approfondiscono il mistero della morte di Pier Paolo Pasolini secondo ottiche completamente diverse. Pasolini, cronologia di un delitto politico di Paolo Fiore Angelini ricostruisce, attraverso testimonianze e materiale d’archivio visivo, la vera vicenda dell’assassinio del grande artista, mentre Il sogno di una cosa di Leonardo Ferrari Carissimi racconta la teoria del pittore Giuseppe Zigaina sulla morte del suo amico Pasolini, come esito di un progetto artistico.

Steno di Raffaele Rago è un ritratto a più voci di Stefano Vanzina, in arte Steno, uno dei registi più prolifici del cinema italiano; I vestiti dei sogni di Luan Amelio omaggia la grande tradizione del costume cinematografico italiano e lo scomparso Piero Tosi; Virna Lisi – La donna che rinunciò a Hollywood di Fabrizio Corallo è un viaggio nella vita familiare e nella carriera di Virna Lisi, attraverso brani d’archivio e interviste inedite.

Alla Casa del Cinema saranno infine proiettati cinque folgoranti esordi di altrettanti registi per la sezione Absolute Beginners: La bella vita in versione director’s cut, presentato dal regista Paolo Virzì, Morte di un matematico napoletano, introdotto da Mario Martone, La Dernier combat di Luc Besson, Little Odessa di Luc Besson, My Beautiful Laundrette di Stephen Frears.

House of the Dragon: di quale malattia soffre re Viserys?

House of the Dragon: di quale malattia soffre re Viserys?

Nell’universo di Game of Thrones, la morte e la violenza sono una cosa certa. In effetti, ci aspettiamo di vedere i personaggi vivere una morte cruenta e raccapricciante come il famigerato Red Wedding, o anche il finale della prima stagione dello show originale, quando Ned Stark è stato accolto con una rapida e del tutto inaspettata decapitazione. House of the Dragon, tuttavia, è un allontanamento dal tono impostato per Game of Thrones. Piuttosto che intense scene di battaglia o cupe torture, House of the Dragon è più un’ustione lenta, incentrata sul dramma e sulle manovre basate sui personaggi. È una guerra di intelligence per l’abilità fisica.

Quella lenta bruciatura non è esemplificata meglio che nella desolante, estenuante morte di re Viserys I. Quando lo incontriamo per la prima volta nella premiere della serie, vediamo che soffre di uno strano disturbo, una malattia per cui la pelle si stacca e diventa scolorita. Alla fine, perde anche un occhio. Per tutta la prima stagione, mentre le tensioni nella sua famiglia crescono e vengono pianificati piani subdoli, il povero ingenuo Viserys è troppo impegnato a cercare di rimanere in vita piuttosto che affrontare tutti gli intrighi che lo circondano. Come spettatore, non puoi fare a meno di stare male per l’uomo che vive in un’epoca di medicina rudimentale. La morte sarebbe probabilmente una misericordia. Ma di quale malattia soffre il personaggio? è la domanda che tutti ci stiamo facendo. La risposta ufficiale, però, è arrivata dal suo interprete Paddy Considine che ha chiarito tutti i dubbi.

Ospite del podcast Game of Thrones West of Westeros di EW, Considine ha parlato apertamente delle condizioni di salute del suo personaggio rivelando non solo cosa causa la sua malattia ma anche che questa scelta degli sceneggiatori ha un forte significato metaforico. Ecco cosa ha detto: “Viserys soffre di una forma di lebbra. Il suo corpo si sta deteriorando, le sue ossa si stanno deteriorando. In realtà non è vecchio, anzi è piuttosto giovane. Ha solo, sfortunatamente, questa cosa che si è impadronita del suo corpo. Diventa una metafora dell’essere re, dello stress e della tensione che comporta questo compito, e delle conseguenze fisiche e mentali”

Secondo il CDC , la lebbra (nota anche come malattia di Hansen) è un’infezione causata da un batterio a crescita lenta. Colpisce i nervi, gli occhi e il naso. Nella nostra realtà non-drago, la malattia è facilmente curabile se colta presto. Per Viserys, tuttavia, che vive in un’epoca e in un luogo in cui anche il taglio cesareo è nuovo, probabilmente è stato un mistero agonizzante. I sintomi della lebbra includono gonfiore doloroso delle estremità, intorpidimento, paralisi, possibile cecità e altro ancora.

La lebbra è contagiosa?

Fortunatamente per Alicent, Rhaenyra, Daemon e tutti gli altri che si sono avvicinati a Viserys verso la fine, la lebbra non è contagiosa. Quindi non vedrai nessuno degli altri personaggi soffrire improvvisamente degli stessi disturbi.

Rocketman: cast, curiosità e la vera storia dietro il film su Elton John

Ci sono cantanti e musicisti le cui vite spericolate e ricche di eccessi non potevano non diventare oggetto di celebrazione al cinema. Nel corso dei decenni, infatti, sono molti i titoli biografici dedicate alle leggende della musica. Da Ray per Ray Charles al più recente Bohemian Rapsody per Freddie Mercury e i Queen. Degno di particolari attenzioni è però anche Rocketman (qui la recensione), film del 2019 incentrato sul celebre Elton John, uno dei maggiori artisti del rock contemporaneo, vero e proprio innovatore del suo genere, nonché noto per la sua grande stravaganza. A dirigere il film è Dexter Fletcher, che si era già distinto per aver contribuito al completamento delle riprese del film su Mercury.

In particolare, il film si concentra sulla nascita del mito del cantante, sul suo successo e sul suo percorso di riabilitazione dalle sostanze stupefacenti. Nelle due ore del racconto si snodano così i principali eventi sulla sua vita fino agli anni Ottanta, dando vita ad un vero e proprio musical che esalta tanto il suo protagonista quanto i suoi brani più celebri. Merito del film è anche quello di approfondire diversi elementi della vita sentimentale del protagonista, e che non hanno mancato di dar vita a diverse polemiche, con censure in Russia e addirittura il bando totale in Egitto.

Accolto con grande favore di critica, Rocketman risulta dunque essere un’opera preziosa per comprendere Elton John, la sua musica e la sua anima. Un film da recuperare assolutamente, tanto per i suoi fan quanto per quanti ancora lo conoscono poco. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Rocketman: la trama del film

La storia si apre nel 1983. Elton John è uno dei più celebri musicisti di tutto il mondo, i suoi brani spopolano ovunque e la sua vita è una continua sequenza di eccessi. Anche a causa di ciò, egli è profondamente depresso, insicuro su sé stesso e tendente all’abuso di stupefacenti. Desideroso di uscire da quella situazione, egli intraprende un percorso di riabilitazione che lo porterà a ripercorrere le tappe fondamentali della sua vita. Dal rapporto con la severa madre Sheila Eileen a quello idilliaco con l’amico compositore Benie Taupin, dalla frequentazione della Royal Acdemy of Music alle esibizioni sui più ambiti palcoscenici del mondo. Attraverso tutto ciò, egli capirà di essere alla ricerca di una cosa e una cosa soltanto: l’amore.

Rocketman cast

Rocketman: il cast del film

A dar volto al celebre musicista britannico vi è uno degli attori più apprezzati dell’attuale panorama cinematografico internazionale. Si tratta di Taron Egerton. Per dar vita alla leggenda del rock, questi si è messo in gioco affrontando una notevole trasformazione fisica. Attraverso il trucco, questi ha infatti avuto la possibilità di cambiare alcuni dei suoi tratti somatici al fine di assomigliare di più al cantante. Lo stesso Elton John gli ha però suggerito di non imitarlo, ma di trovare una sua interpretazione del personaggio. Tale consiglio si è poi rivelato la chiave vincente, che ha permesso ad Egerton di arrivare ad ottenere importanti premi. L’attore, inoltre, esegue personalmente tutte le canzoni presenti nel film.

Accanto a lui, nei panni dell’amico fraterno Bernie Taupin vi è invece l’attore Jamie Bell. Per interpretare il celebre compositore, Bell ha avuto modo di incontrarlo personalmente, confrontandosi con lui sulla sua vita. L’attrice Bryce Dallas Howard, nonostante abbia solo 8 anni in più ad Egerton, interpreta Sheila Eileen, madre di Elton. Gemma Jones, caratterista del cinema britannico, ricopre invece il ruolo di Ivy, l’amorevole nonna del protagonista. L’attore Richard Madden, noto per aver interpretato Robb Stark nella serie Il Trono di Spade, è qui il manager John Reid, che seguirà Elton per parte della sua carriera, intrecciando con lui anche una relazione sentimentale.

Rocketman: le differenze tra il film e la vita di Elton John

Dar vita ad un biopic perfettamente fedele alla vita della personalità raccontata è difficile, e per quanto Rocketman cerchi di non stravolgere gli eventi della vita del cantante, alcuni cambiamenti si sono resi necessari a fini drammaturgici. Tra questi vi è l’origine del suo nome d’arte. “Elton John” deriva infatti dalla combinazione di due membri della prima band del cantante, diversamente a quanto viene invece detto nel film. Un’ulteriore differenza è poi quella relativa al primo brano composto da Elton insieme a Bernie Taupin. Nel film viene infatti indicato Border Song, mentre nella realtà si è trattato di Scarecrow. Sempre riguardo la loro collaborazione, i due iniziarono con il comporre brani per altri, e solo in seguito intrapresero un loro percorso artistico.

Sempre relativa al rapporto con Taupin è un’altra differenza presente nel film. La rottura tra il compositore e il protagonista infatti viene mostrata come una parentesi piuttosto ampia nella vita di entrambi. In realtà, i due rimasero separati soltanto per il tempo di due album. Una notevole differenza è invece quella relativa al rapporto del cantante con il manager John Reid. Nel film questi sembrano interprendere strade diverse già all’inizio degli anni Ottanta, mentre nella realtà continuarono a collaborare fino al 1998. Il film, inoltre, ruota intorno al periodo di riabilitazione di Elton dalle droghe e dall’alcol. Nel film questo viene datato intorno al 1983, ma è stato solo nel 1990 che il cantante decise di intraprendere tale percorso, senza disertare alcuno show.

Rocketman: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Rocketman grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Infinity, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 12 ottobre alle ore 21:00 su Iris.

Fonte: IMDb, CinemaBlend

FALL: trailer del nuovo thriller, al cinema dal 27 ottobre

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FALL: trailer del nuovo thriller, al cinema dal 27 ottobre

BIM ha diffuso il trailer di Fall, dai produttori del thriller 47 Metri, dal 27 ottobre arriva nei cinema Fall, il nuovo vertiginoso survival movie diretto dal regista Scott Mann (Heist, Final Score) con Grace Caroline Currey (Shazam!, Annabelle 2), Virginia Gardner (Runaways, Starfish) e Jeffrey Dean Morgan (The Walking Dead, Watchmen). Il film segue le vicende di due amiche che si avventurano nell’impresa impossibile di scalare un’altissima torre di trasmissione. Ma non tutto va come previsto e le due si ritrovano all’improvviso a lottare per sopravvivere.

FALL promette alta tensione, adrenalina e forti emozioni, lasciando lo spettatore con il fiato sospeso per tutta la sua durata. Con il fiato sospeso è rimasta anche la critica internazionale che ha confermato che il film “è un incubo assurdamente potente, che offre suspense in sala” (The Guardian) e ancora, che è “un film che vi farà aggrappare, con tutte le forze, alla vostra poltrona” (Variety).

La trama di Fall

Dopo la morte di Dan (Mason Gooding) durante un’arrampicata sulle Montagne Rocciose, la fidanzata Becky (Grace Caroline Currey) e l’amica Hunter (Virginia Gardner) decidono di scalare una torre di trasmissione alta più di 700 metri per spargere le sue ceneri dalla vetta. Ma una volta giunte in cima, si ritrovano bloccate senza alcuna possibilità di discesa. Attorno a loro c’è solo il deserto e non c’è modo di chiamare i soccorsi. L’unica scelta è lottare per la sopravvivenza, anche se tutto è contro di loro.

On the Line: trailer del thriller con Mel Gibson

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On the Line: trailer del thriller con Mel Gibson

Sono stati diffusi il poster e il trailer di On the Line, film Sky Original con protagonista Mel Gibson, che dal 31 ottobre sarà in esclusiva su Sky e NOW. Il film sarà alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K e alle 21.45 anche su Sky Cinema Suspence, in streaming solo su NOW e disponibile on demand.

On the Line è un thriller incalzante diretto da Romuald Boulanger, in cui l’attore premio Oscar Mel Gibson interpreta il conduttore radiofonico di successo Elvis Cooney. Durante una diretta, la chiamata di un ascoltatore anonimo che minaccia di uccidere lui e la sua famiglia lo catapulterà in una lotta adrenalinica per la sopravvivenza. Nel cast con lui anche Kevin Dillon, Enrique Arce, William Moseley e Nadia Farès.

La trama del film On the Line

Il film racconta la storia di un conduttore radiofonico (Mel Gibson) alle prese con un ascoltatore anonimo, che minaccia di uccidere tutta la sua famiglia. L’unico modo che il conduttore ha per salvare le persone che ama è di mettere in atto un articolato gioco per la sopravvivenza. Nel corso di una sola notte, dovrà riuscire a scoprire l’identità del criminale che lo tiene sotto scacco e salvare i suoi cari.

 ON THE LINE uscirà Lunedì 31 ottobre in esclusiva alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand.

Spirited – Magia di Natale: teaser della commedia musicale con Will Ferrell e Ryan Reynolds

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Oggi Apple Original Films ha presentato il teaser trailer dell’attesa commedia musicale natalizia Spirited – Magia di Natale, interpretata da Will Ferrell, Ryan Reynolds e Octavia Spencer.

Ogni vigilia di Natale, il Fantasma del Natale Presente (Will Ferrell) sceglie un’anima perduta da redimere attraverso la visita di tre spiriti. Ma questa volta ha scelto lo Scrooge sbagliato. Clint Briggs (Ryan Reynolds) stravolge le carte in tavola e il suo ospite fantasma si ritrova a riesaminare il proprio passato, presente e futuro. Per la prima volta, “A Christmas Carol” viene raccontato dal punto di vista dei fantasmi in questa esilarante rivisitazione musicale del classico racconto di Dickens.

Dal regista Sean Anders (“Daddy’s Home”, “Instant Family”), scritto da Sean Anders e John Morris, con canzoni originali dei Premi Oscar® Benj Pasek e Justin Paul (“La La Land”) e le coreografie di Chloe Arnold (“The Late Late Show with James Corden”), “Spirited – Magia di Natale” è una dolce e piccante delizia natalizia.

  • Regia: Sean Anders
  • Sceneggiatori: Sean Anders, John Morris
  • Cast:Will Ferrell, Ryan Reynolds, Octavia Spencer, Patrick Page, Sunita Mani, Joe Tippett, Marlow Barkley, Jen Tullock
  • Produttori: Sean Anders e John Morris attraverso Two Grown Men, David Koplan e George Dewey attraverso Maximum Effort Productions Will Ferrell e Jessica Elbaum attraverso Gloria Sanchez
  • Produttori esecutivi: Diana Pokorny, Benj Pasek e Justin Paul

Catherine Zeta-Jones: 10 cose che non sai sull’attrice

Catherine Zeta-Jones: 10 cose che non sai sull’attrice

Dagli anni Novanta ad oggi, l’attrice Catherine Zeta-Jones si è imposta come una delle grandi icone del cinema di Hollywood, partecipando a film di grande importanza e dando prova di un talento unico. Passando con naturalezza attraverso generi come il musical, il thriller, il film d’azione e la commedia, la Zeta-Jones ha conquistato numerosi traguardi. Oggi impegnata principalmente in prodotti televisivi, sta trovando con essi una seconda giovinezza, dimostrando di essere ancora un’attrice con tanto da dare.

Ecco 10 cose che non sai di Catherine Zeta-Jones.

Catherine Zeta-Jones: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. L’attrice intraprende la sua carriera nel cinema recitando in Le mille e una notte (1990) e The Phantom – Il ritorno dell’uomo mascherato (1996). Il primo grande successo arriva grazie a La maschera di Zorro (1998), con Antonio Banderas. Da quel momento ha recitato in film di maggiori rilievo come Haunting – Presenze (1999), Alta fedeltà (2000), Traffic (2000), di Steven Soderbergh, Chicago (2002), Prima ti sposo poi ti rovino (2003), The Terminal (2004), Ocean’s Twelve (2004), con George Clooney, The Legend of Zorro (2005), Sapori e dissapori (2007), Una ragazza a Las Vegas (2012) e Rock of Ages (2012). Negli ultimi anni ha invece recitato in Quello che so sull’amore (2012), di Gabriele Muccino, Broken City (2013), Effetti collaterali (2013), Red 2 (2013) e L’esercito di papà (2016).

2. Ha recitato anche per diverse serie televisive. Oltre ai film per il cinema, l’attrice ha avuto modo di prendere parte anche a diverse serie TV, tra cui si annoverano Caterina di Russsia (1996), Titanic (1996), Feud (2017), Queen America (2018-2019) e Prodigal Son (2021). Nel 2022 è invece attesa in Mercoledì e Il mistero dei Templari – La serie, il cui arrivo è previsto per dicembre sulla piattaforma Disney+.

3. Ha vinto un Oscar. Nel 2003 l’attrice ha ricevuto la sua prima candidatura come miglior attrice non protagonista per il musical Chicago, dove interpreta la star dei nightclub Velma Kelly. Candidate insieme a lei vi erano anche Queen Latifah, sempre per Chicago, e le iconiche Kathy Bathes per A proposito di Schmidt, Julianne Moore per The Hours e Meryl Streep per Il ladro di orchidee. Alla fine fu proprio la Zeta-Jones a vincere, ottenendo così l’ambito premio che l’ha consacrata come una delle star di Hollywood.

Catherine-Zeta-Jones-Zorro

Catherine Zeta-Jones in Zorro

4. Ha interpretato un celebre personaggio nel film dedicato a Zorro. Il primo grande successo cinematografico dell’attrice è stato il film del 1998 La maschera di Zorro, dove interpreta Eléna Montero, la donna esperta spadaccina che persegue la giustizia in ogni sua forma. A volerla per tale parte fu il celebre regista Steven Spielberg, produttore esecutivo del film, che rimase particolarmente colpito dopo aver vista recitare nella miniserie Titanic. Raccomandatala al regista Martin Campbell, la Zeta-Jones sostenne dunque un provino, affermandosi come l’interprete ideale per il ruolo.

5. Ha interpretato il personaggio anche nel sequel. Nel 2005 è stato realizzato il sequel The Legend of Zorro, nel quale l’attrice torna ad interpretare Eléna Montero. Anche per questo film l’attrice si è preparata in modo tale da poter eseguire personalmente molte delle scene d’azione più complicate. La sua devozione e bravura l’hanno poi portata a ricevere una candidatura ai People’s Choice Award proprio nella categoria Attrice preferita in un film d’azione.

Catherine Zeta-Jones e il suo matrimonio con Michael Douglas

6. È sposata con il noto attore. Dal 18 novembre del 2000 l’attrice è sposata con il premio Oscar Michael Douglas, di 25 anni più grande di lei, conosciuto sul set del film Traffic. La coppia ha in seguito avuto due figli, Dylan Michael, nato nell’agosto del 2000, e Carys Zeta, nata nell’aprile del 2003. Dopo anni di stabilità, nel 2013 sono iniziate a circolare voci su una possibile separazione dei due attori, i quali hanno in seguito confermati di essersi presi del tempo per riflettere sul loro rapporto. Si sono infine riconciliati e tutt’oggi vivono insieme a New York.

Catherine Zeta-Jones è su Instagram

7. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo verificato seguito da 4.3 milioni di persone. All’interno di questo, con quasi duemila post, la Zeta-Jones è solita condividere immagini relative ai progetti a cui prende parte, sia mostrando curiosità e retroscena sia semplicemente sponsorizzando tali progetti. Non mancano però anche tante immagini dedicate a sue attività quotidiane, a momenti passati insieme alla famiglia e a riflessioni su tematiche d’attualità.

Catherine-Zeta-Jones-malattia

Catherine Zeta-Jones: la sua malattia

8. Ha rivelato di avere una particolare malattia. In anni recenti l’attrice ha contribuito ad abbattere i tabù nei confronti delle malattie mentali, ammettendo di aver sofferto di depressione e di essere affetta da disturbo bipolare di tipo II. L’attrice ha raccontato di alternare momenti di ipomania a una mania depressiva persistente, che le sconvolge l’equilibrio cerebrale tanto da costringerla a repentini sbalzi di umore, che condizionano lei e chi le sta vicino. Dopo un lungo periodo di riabilitazione in ospedale, l’attrice sta ora imparando a controllare sempre più questo suo male, accettandolo e trovando la forza di parlarne.

Catherine Zeta-Jones: oggi

9. Lavora principalmente per la televisione. Negli ultimi anni l’attrice ha parzialmente diradato i propri impegni e il suo ultimo film per il cinema risale al 2016, ovvero L’esercito dei papà. Ciò non vuol però dire che abbia smesso di recitare, essendosi piuttosto concentrata sul partecipare a progetti seriali per la televisione o servizi streaming. Il prossimo titolo in cui la si potrà ritrovare tra i protagonisti è Mercoledì, l’attesa serie Netflix firmata da Tim Burton, dove interpreterà la celebre Morticia Addams.

Catherine Zeta-Jones: età, altezza, fisico e origini dell’attrice

10. Ha origini britanniche. Catherine Zeta-Jones è nata a Swansea, in Galles, il 25 settembre del 1969, da padre gallese e madre irlandese. L’attrice è alta complessivamente 1.71 metri e presenta un fisico particolarmente curato che le ha fatto guadagnare lo status di sex symbol. Ancora oggi è considerata una delle donne più belle del mondo.

Fonte: IMDb, Indipendent

Vatican Girl – La scomparsa di Emanuela Orlandi, la docu-serie Netflix

Netflix annuncia Vatican Girl – La scomparsa di Emanuela Orlandi, la docu-serie prodotta dalla pluripremiata società di produzione televisiva inglese RAW, disponibile il 20 ottobre in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

Il 22 giugno 1983 Emanuela Orlandi, una ragazza di 15 anni che viveva nella Città del Vaticano, è scomparsa in circostanze misteriose. Il caso, che ha colpito tutta Italia, è rimasto insoluto per 39 anni.

Vatican Girl – La scomparsa di Emanuela Orlandi racconta in modo dettagliato questa storia coinvolgente attraverso nuove interviste con la famiglia Orlandi e con testimoni che non avevano mai parlato prima. Nel corso dei 4 episodi, queste nuove voci dipingono l’immagine di un’oscura rete di segreti tenuti nascosti ad ogni costo. La serie è condotta dal fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, e dal giornalista italiano Andrea Purgatori, che ha seguito il caso sin dall’inizio.

La docu-serie è scritta e diretta da Mark Lewis (vincitore di un Emmy per la docu-serie Don’t F**k With Cats: Hunting an Internet Killer). Alla produzione Chiara Messineo, mentre Tom Barry e Dimitri Doganis sono i produttori esecutivi per RAW.

Mark Lewis e Chiara Messineo saranno sul palco del MIA (Mercato Internazionale Audiovisivo) il 13 ottobre alle h. 14.00 per discutere del processo di realizzazione della docu-serie e della sua prossima uscita.

Trailer di Vatican Girl – La scomparsa di Emanuela Orlandi

Citadel: Amazon annuncia il capitolo italiano con Matilda De Angelis

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Prime Video ha annunciato oggi che in Italia è ufficialmente iniziata la produzione del capitolo italiano dell’universo Citadel, l’innovativa serie-evento globale da Prime Video e AGBO dei fratelli Anthony e Joe Russo. Prime Video ha anche confermato che ad interpretare il ruolo della protagonista nella serie Original italiana – ancora senza titolo – sarà Matilda De Angelis (The Undoing), accanto al cast composto da Lorenzo Cervasio, Maurizio Lombardi, Thekla Reuten, Julia Piaton, Filippo Nigro e Bernhard Schütz.

La nuova serie local Original di spionaggio, prima produzione locale nel franchise di Citadel, sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

Questa nuova avveniristica serie Original prodotta in Italia è diretta da Arnaldo Catinari (Suburra) e scritta da Alessandro Fabbri – che ricopre anche il ruolo di head writer -, Ilaria Bernardini, Laura Colella, Gianluca Bernardini, e Giordana Mari. Gina Gardini (Gomorra, Suburra, ZeroZeroZero) è la showrunner e produce la serie insieme a Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, e Giovanni Stabilini per Cattleya, la società di produzione di grandi successi internazionali acclamati dalla critica come Gomorra, Zero Zero Zero e Suburra.Emanuele Savoini è co-executive producer.

“Siamo molto felici che in Italia sia iniziata la produzione del capitolo italiano del pionieristico universo Citadel,” ha detto James Farrell, VP International, Amazon Studios. “Inoltre, siamo orgogliosi di dare il benvenuto in Prime Video a Matilda De Angelis e a tutto il cast di questo straordinario progetto. Lavorare con questi talenti e AGBO dei fratelli Russo è davvero entusiasmante”.

“Siamo entusiasti di collaborare con Cattleya e alcuni dei team produttivi e creativi più apprezzati in Italia per alzare l’asticella delle nostre produzioni locali con questo progetto avvincente e ambizioso. Ci emoziona sapere che l’Italia apre la strada con il primo Original locale nel visionario franchise da AGBO”, ha aggiunto Nicole Morganti, head of Italian Originals, Amazon Studios. “La serie Original italiana sarà un evento epico, e non vediamo l’ora di condividerlo con i nostri spettatori Prime Video in Italia e nel mondo”.

“Amazon e il franchise Citadel hanno dato ad AGBO la straordinaria opportunità di collaborare con i migliori talenti di tutto il mondo, e l’Italia non fa eccezione,” ha dichiarato Angela Russo-Otstot, president of creative di AGBO ed executive producer. “Da grandi fan di Cattleya quali siamo, ci è stato offerto un posto in prima fila sul loro lavoro e sulla loro leadership eccellenti, ed è stata una vera gioia. David Weil ed io siamo onorati di essere partner di Gina, Alessandro, di tutti gli sceneggiatori e del talentuoso cast di questa serie incredibile”.

Citadel è un progetto estremamente ambizioso e sfidante, e farne parte è un grande privilegio”, ha aggiunto Riccardo Tozzi, fondatore e presidente di Cattleya. “La serie italiana appartiene a un genere, l’azione-avventura-fantastica, che non è stato mai tentato in Italia e anche per noi è senza precedenti. Un universo affascinante, quello di Citadel, in cui il nostro racconto si inserisce con le proprie specificità creative e stilistiche. Siamo felici di fare questo viaggio insieme ad Amazon Studios e a tutti i talenti coinvolti: Citadel è energia nuova per noi e, crediamo, anche per la serialitá italiana”.

La serie è co-prodotta da Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini, Gina Gardini di Cattleya, e da Amazon Studios, con Anthony Russo, Joe Russo, Mike Larocca, Angela Russo-Ostot, Scott Nemes, e David Weil (Hunters) di AGBO a supervisionare la produzione dell’Original italiano e di tutte le serie nell’universo Citadel a livello internazionale. Josh Appelbaum, André Nemec, Jeff Pinkner e Scott Rosenberg sono executive producer per Midnight Radio dell’Original italiano e di tutte le serie nell’universo Citadel a livello internazionale.

Come già annunciato Priyanka Chopra Jonas (Quantico), Richard Madden (Bodyguard) e Stanley Tucci (The Hunger Games saga) fanno parte del cast della prima serie che sarà disponibile all’interno dell’universo Citadel, dalla AGBO dei fratelli Russo. Ulteriori produzioni Citadel in diverse lingue sono in lavorazione, inclusa la già confermata serie Original indiana sviluppata da Raj Nidimoru e Krishna D.K. (The Family Man).

L’attrice e cantante italiana Matilda De Angelis ha debuttato in televisione nel 2015 con la serie di successo Tutto può succedere. Di recente, ha recitato nella serie drama in costume Leonardo e si è affermata a livello internazionale nella limited television series di Susanne Bier The Undoing, accanto a Nicole Kidman e Hugh Grant. Per questo ruolo, Matilda ha vinto il Nastro d’Argento Grandi Serie per la performance internazionale dell’anno nel 2021. Nello stesso anno, ha vinto anche il suo primo David Di Donatello come Miglior Attrice Non Protagonista per il suo ruolo nel film L’incredibile storia dell’Isola delle Rose. In precedenza, Matilda è stata insignita del prestigioso European Film Promotion (EFP) Shooting Star (2018). Fra i progetti di prossima uscita anche i due lungometraggi Rapiniamo il Duce e Across The River and Into The Trees, diretto da Paula Ortiz.

La serie Original italiana dall’universo Citadel si unirà a migliaia di film, show e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Stagione 1 e Stagione 2, e LOL: Chi ride è fuori Stagione 1 e Stagione 2; le serie pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisele i grandi successi come Jack Ryan, The Boys, Borat – Seguito di film cinema, Il principe cerca figlio, Senza Rimorso, Good Omens e Carnival Row, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre produzioni Original già annunciate sono Autumn Beat, The Bad Guy, Everybody Loves Diamonds, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Stagione 3 e The Ferragnez – La Serie Stagione 2.

Psycho: il montaggio della suspense realizzato da Hitchcock

Psycho: il montaggio della suspense realizzato da Hitchcock

Psycho, iconico film del maestro della suspense Alfred Hitchcock, è tornato nelle sale dal 10 al 12 ottobre, restaurato in 4k dalla Cineteca di Bologna. La pellicola, realizzata nel 1960, è considerata il prodotto più riuscito del regista, nonché quello con il maggiore successo commerciale.

La storia ruota attorno ad una donna, Marion Crane, interpretata da Janet Leigh, che dopo aver rubato un’ingente somma di denaro, finisce in un motel gestito da Norman Bates, un giovane dall’aspetto inquietante.

Se si pensa a Psycho, le sequenze di Marion nella doccia sono quelle che per prime affiorano alla mente, ancora prima di qualsiasi altro momento del film. L’impatto visivo scaturito da un montaggio esperto, ha fatto sì che quella scena diventasse “La Scena” del genere thriller per eccellenza. Ma come ha fatto il regista a creare un momento che è rimasto impresso nella storia del cinema hollywoodiano? Molti non sanno che l’ansia generata da quelle immagini e la forte suspense di cui sono pregne derivano dai famosi jump cut, tipici del cinema moderno, e altro non sono che un montaggio “a salti”.

Psycho, i falsi raccordi di Hitchcock

Il cineasta nei suoi lungometraggi gioca molto sull’attesa, elemento chiave delle sue rappresentazioni cinematografiche, che suscita una certa apprensione in chi fruisce. Per Hitchcock, l’elemento fondamentale che veicola la diegesi non è la sorpresa, era la suspense. Poiché era proprio questa che teneva gli occhi incollati allo schermo. Era lì che si giocava tutta la partita: lo spettatore sapeva cosa sarebbe successo a breve, e ne era angosciato.

Per sviluppare la scena della doccia in Psycho, momento emblematico dell’intero lungometraggio, Hitchcock prese “in prestito” da Godard – si fa per dire – proprio i falsi raccordi (jump cut). Il regista però operava nel periodo più florido del cinema classico, indi per cui il modo di rappresentare la scena attraverso questi “salti” strideva parecchio con il montaggio tipico del modello predominante dell’epoca, che era molto più pulito e ordinato. Ma a differenza del cineasta francese, che ne faceva uso per andare controcorrente, lui se ne servì per innescare il senso di inquietudine che i fotogrammi antecedenti l’omicidio dovevano trasmettere.

La famosa scena dell’omicidio di Psycho

La sequenza di Marion sotto la doccia ha due falsi raccordi: le inquadrature della donna sono veramente poco differenziate l’una dall’altra, e restituiscono quasi una sensazione di “spaesamento”, oltre che di estrema suspense. L’unico modo per provocarla era dare allo spettatore delle immagini estranee a quelle a cui il cinema classico lo aveva abituato. L’uso, in questo caso, del jump cut fu in grado di rilasciare tutta l’inquietudine necessaria per passare ai beat successivi.

Hitchcock in Psycho riuscì a ricorrere a questo particolare montaggio in maniera veramente eccezionale, preparando lo spettatore a quello che sarebbe accaduto di lì a poco: l’omicidio vero e proprio. Il tutto fu realizzato continuando con questo montaggio fuori dall’ordinario. La durata di ogni inquadratura mentre il delitto si consuma è, infatti, inferiore al secondo. Ciò che ne scaturì fu una frenetica successione di inquadrature spiazzanti, che portarono al tempo (ma anche adesso) ad un ricezione molto più forte delle immagini, provocando maggiore shock nello spettatore.

Nella storia del cinema, Psycho rappresenta un autentico labirinto di angoscia. La bravura di Alfred Hitchcock è stata proprio nel scandirlo grazie al suo straordinario lavoro fatto di un montaggio peculiare, minuzioso e prorompente. Un maestro del brivido degno di essere chiamato tale assieme al suo capolavoro immortale.

https://www.youtube.com/watch?v=zqCqQ9zA3m0

La Pellicola d’Oro alla Festa del Cinema di Roma, l’appuntamento

La Pellicola d’Oro alla Festa del Cinema di Roma, l’appuntamento

Mercoledì 19 ottobre ore 12:00 nell’ambito della Festa del Cinema di Roma presso lo spazio REGIONE LAZIO (Lazio Terra di Cinema) all’Auditorium Parco della Musica, La Pellicola d’Oro presenta le aziende artigianali del cinema italiano «Formazione giovanile».

Sono stati invitati: Miguel Gotor (Assessore alla Cultura del Comune di Roma), Claudia Pratelli (Assessore alle scuole Comune di Roma), Giovanna Pugliese (Uff. Cinema della Regione Lazio), Francesco Rutelli (Presidente Anica), Antonella Barbieri (Direttore  Generale APA). Hanno confermato: gli studenti del Cine TV Rossellini e del Liceo Artistico Alessandro Caravillani). Le aziende: Rancati, Tirelli, Scenarredo, l’Associazione AIAT-SFX Effetti Speciali del Set).

Durante l’evento saranno premiati:

  • Segretaria di Edizione Paola Bonelli per il film “I Fratelli de Filippo”  di Sergio Rubini.
  • Direttore di Produzione Carlo Traini per il film  “Il Cattivo Poeta”  di Gianluca Jodice.
  • Premio alla Carriera Angelo Cortese Pittore di Scena.

Il premio cinematografico è promosso ed organizzato dall’Ass.ne Culturale “Articolo 9 Cultura & Spettacolo” e dalla “S.A.S. Cinema” di cui il presidente è lo scenografo e regista Enzo De Camillis, sottolineando la collaborazione del: MiC Direzione Generale Cinema, , l’ANICA, l’APA, l’Ass.For. Cinema.

Ponendosi l’obiettivo di portare alla ribalta quei “mestieri” il cui ruolo è fondamentale per la realizzazione di un film ma che, allo stesso tempo, sono praticamente “sconosciuti” o non correttamente valutati dal pubblico.  Si ringraziano le Associazioni Professionali de l’APAI e dell’AIARSE.

Citadel: al via la produzione dell’episodio italiano con Matilda De Angelis

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Prime Video ha annunciato oggi che in Italia è ufficialmente iniziata la produzione del capitolo italiano dell’universo Citadel, l’innovativa serie-evento globale da Prime Video e AGBO dei fratelli Anthony e Joe Russo. Prime Video ha anche confermato che ad interpretare il ruolo della protagonista nella serie Original italiana – ancora senza titolo – sarà Matilda De Angelis (The Undoing), accanto al cast composto da Lorenzo Cervasio, Maurizio Lombardi, Thekla Reuten, Julia Piaton, Filippo Nigro e Bernhard Schütz. La nuova serie local Original di spionaggio, prima produzione locale nel franchise di Citadel, sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

Questa nuova avveniristica serie Original prodotta in Italia è diretta da Arnaldo Catinari(Suburra) e scritta da Alessandro Fabbri – che ricopre anche il ruolo di head writer -, Ilaria Bernardini, Laura Colella, Gianluca Bernardini, e Giordana Mari. Gina Gardini (Gomorra, Suburra, ZeroZeroZero) è la showrunner e produce la serie insieme a Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, e Giovanni Stabilini per Cattleya, la società di produzione di grandi successi internazionali acclamati dalla critica come Gomorra, Zero Zero Zero e Suburra.Emanuele Savoini è co-executive producer.

“Siamo molto felici che in Italia sia iniziata la produzione del capitolo italiano del pionieristico universo Citadel,” ha detto James Farrell, VP International, Amazon Studios. “Inoltre, siamo orgogliosi di dare il benvenuto in Prime Video a Matilda De Angelis e a tutto il cast di questo straordinario progetto. Lavorare con questi talenti e AGBO dei fratelli Russo è davvero entusiasmante”.

“Siamo entusiasti di collaborare con Cattleya e alcuni dei team produttivi e creativi più apprezzati in Italia per alzare l’asticella delle nostre produzioni locali con questo progetto avvincente e ambizioso. Ci emoziona sapere che l’Italia apre la strada con il primo Original locale nel visionario franchise da AGBO”, ha aggiunto Nicole Morganti, head of Italian Originals, Amazon Studios. “La serie Original italiana sarà un evento epico, e non vediamo l’ora di condividerlo con i nostri spettatori Prime Video in Italia e nel mondo”.

“Amazon e il franchise Citadel hanno dato ad AGBO la straordinaria opportunità di collaborare con i migliori talenti di tutto il mondo, e l’Italia non fa eccezione,” ha dichiarato Angela Russo-Otstot, president of creative di AGBO ed executive producer. “Da grandi fan di Cattleya quali siamo, ci è stato offerto un posto in prima fila sul loro lavoro e sulla loro leadership eccellenti, ed è stata una vera gioia. David Weil ed io siamo onorati di essere partner di Gina, Alessandro, di tutti gli sceneggiatori e del talentuoso cast di questa serie incredibile”.

Citadel è un progetto estremamente ambizioso e sfidante, e farne parte è un grande privilegio”, ha aggiunto Riccardo Tozzi, fondatore e presidente di Cattleya. “La serie italiana appartiene a un genere, l’azione-avventura-fantastica, che non è stato mai tentato in Italia e anche per noi è senza precedenti. Un universo affascinante, quello di Citadel, in cui il nostro racconto si inserisce con le proprie specificità creative e stilistiche. Siamo felici di fare questo viaggio insieme ad Amazon Studios e a tutti i talenti coinvolti: Citadel è energia nuova per noi e, crediamo, anche per la serialitá italiana”.

La serie è co-prodotta da Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini, Gina Gardini di Cattleya, e da Amazon Studios, con Anthony Russo, Joe Russo, Mike Larocca, Angela Russo-Ostot, Scott Nemes, e David Weil (Hunters) di AGBO a supervisionare la produzione dell’Original italiano e di tutte le serie nell’universo Citadel a livello internazionale. Josh Appelbaum, André Nemec, Jeff Pinkner e Scott Rosenberg sono executive producer per Midnight Radio dell’Original italiano e di tutte le serie nell’universo Citadel a livello internazionale.

Come già annunciato Priyanka Chopra Jonas (Quantico), Richard Madden (Bodyguard) e Stanley Tucci (The Hunger Games saga) fanno parte del cast della prima serie che sarà disponibile all’interno dell’universo Citadel, dalla AGBO dei fratelli Russo. Ulteriori produzioni Citadel in diverse lingue sono in lavorazione, inclusa la già confermata serie Original indiana sviluppata da Raj Nidimoru e Krishna D.K. (The Family Man).

L’attrice e cantante italiana Matilda De Angelis ha debuttato in televisione nel 2015 con la serie di successo Tutto può succedere. Di recente, ha recitato nella serie drama in costume Leonardo e si è affermata a livello internazionale nella limited television series di Susanne Bier The Undoing, accanto a Nicole Kidman e Hugh Grant. Per questo ruolo, Matilda ha vinto il Nastro d’Argento Grandi Serie per la performance internazionale dell’anno nel 2021. Nello stesso anno, ha vinto anche il suo primo David Di Donatello come Miglior Attrice Non Protagonista per il suo ruolo nel film L’incredibile storia dell’Isola delle Rose. In precedenza, Matilda è stata insignita del prestigioso European Film Promotion (EFP) Shooting Star (2018). Fra i progetti di prossima uscita anche i due lungometraggi Rapiniamo il Duce e Across The River and Into The Trees, diretto da Paula Ortiz.

La serie Original italiana dall’universo Citadel si unirà a migliaia di film, show e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Stagione 1 e Stagione 2, e LOL: Chi ride è fuori Stagione 1 e Stagione 2; le serie pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisele i grandi successi come Jack Ryan, The Boys, Borat – Seguito di film cinema, Il principe cerca figlio, Senza Rimorso, Good Omens e Carnival Row, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre produzioni Original già annunciate sono Autumn Beat, The Bad Guy, Everybody Loves Diamonds, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Stagione 3 e The Ferragnez – La Serie Stagione 2.

I clienti Prime potranno vedere la serie Original italiana dall’universo Citadel tramite l’app Prime Video disponibile per Smart TV, dispositivi mobili, Fire TV, Fire TV stick, Fire tablet, Apple TV, console di gioco, Chromecast e Vodafone TV. Grazie all’app i clienti potranno scaricare gli episodi sui loro dispositivi mobili per la visione offline senza costi aggiuntivi all’abbonamento Prime al costo di €49,90/anno o €4,99/mese. I nuovi clienti possono registrarsi ad Amazon Prime e ottenere un periodo di prova gratuito su amazon.it/prime.

Boris 4 presentato alla Festa del Cinema di Roma 2022

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Boris 4 presentato alla Festa del Cinema di Roma 2022

BORIS 4, l’attesa serie cult comedy scritta e diretta da Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, sarà presentata in coproduzione dalla Festa del Cinema di Roma e da Alice nella città. Domenica 23 ottobre, gli accreditati della Festa potranno assistere ai primi due episodi della serie, mentre il pubblico avrà la possibilità di vederli in anteprima il giorno successivo: lunedì 24 il cast introdurrà la proiezione sia presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone che all’Auditorium Conciliazione.

BORIS 4 – guarda il trailer

Dopo tre stagioni e un film, scritte e dirette da Mattia Torre, Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, Boris torna sugli schermi per raccontare, ancora una volta, con un linguaggio satirico e fuori dagli schemi, il dietro le quinte del mondo del cinema e della televisione italiani. Sono passati più di dieci anni e tutto è cambiato. La morente tv generalista – con i suoi medici buoni e le paternali contro la droga – è ancora più morente e perfino René e i suoi amici ora lavorano per una Piattaforma globale. La serie che René deve girare stavolta è Vita di Gesù, da un’idea di Stanis La Rochelle. Che non solo vestirà i panni del protagonista, notoriamente morto a 33 anni quando lui ne ha 50, ma anche quelli di produttore, con la sua SNIP (So Not Italian Production). Stanis l’ha fondata con Corinna, che da qualche anno è anche sua moglie. La scrittura di Vita di Gesù è stata affidata ai soliti tre sceneggiatori. Coproduttore e organizzatore è Lopez, che, in pensione dalla Rete, si è reinventato produttore con la sua QQQ (Qualità, Qualità, Qualità). L’occasione da non lasciarsi sfuggire è che la Piattaforma europea più importante sta seriamente prendendo in considerazione il progetto ma, prima del via libera definitivo, serve l’approvazione delle sceneggiature (il “lock”) da parte dell’Algoritmo. Tutto sembra procedere bene ma cosa comporterà lavorare sotto questo nuovo padrone? René saprà approfittare della nuova occasione per girare una serie finalmente di qualità, ma soprattutto i nostri sapranno adattarsi al mondo che è cambiato così rapidamente?

Nel cast di BORIS 4, accanto ad alcune new entry, tornano tutti i gli amati interpreti delle passate stagioni: in ordine alfabetico, Luca Amorosino, Giulia Anchisi, Valerio Aprea, Massimiliano Bruno, Ninni Bruschetta, Raffaele Buranelli, Aurora Calabresi, Paolo Calabresi, Astrid Casali, Antonio Catania, Eugenia Costantini, Carolina Crescentini, Cecilia Dazzi, Massimo De Lorenzo, Giordano De Plano, Alberto Di Stasio, Caterina Guzzanti, Corrado Guzzanti, Angelica Leo, Andrea Lintozzi, Emma Lo Bianco, Jerri Mastrodomenico, Francesco Pannofino, Lucio Patanè, Cristina Pellegrino, Maurizio Pepe, Edoardo Pesce, Giuseppe Piromalli, Alessio Praticò, Karin Proia, Andrea Purgatori, Carlo De Ruggieri, Andrea Sartoretti, Pietro Sermonti, Alessandro Tiberi, Giorgio Tirabassi e Nina Torresi.

BORIS 4 è una serie originale italiana ed è prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle. La nuova stagione debutterà il 26 ottobre in esclusiva su Disney+ con tutti gli episodi.

A spasso col panda – Missione Bebè, trailer della nuova commedia per famiglie

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Arriverà in sala dal 20 ottobre A spasso col panda – Missione Bebè, una nuova avventura dedicata al pubblico dei più piccoli e alle loro famiglie.

Diretta da Vasiliy Rovenskiy, già regista del primo capitolo di questa saga, A spasso col panda – Missione Bebè è destinato a far ridere di gusto gli spettatori grazie alle divertenti trovate di una stravagante compagnia di animali un po’ impacciati, chiamati a risolvere una nuova complicata missione.

È passato un po’ di tempo da quando l’orso Mic Mic e Oscar sono tornati dalla loro ultima e incredibile avventura. Ora il loro acerrimo nemico Vulture sta escogitando un nuovo piano diabolico per sabotare la consegna del cucciolo di Grizzly al suo avversario alle elezioni presidenziali americane; Mic Mic, Oscar, l’adolescente Panda e Cicogna si lanciano così in un’altra grande missione mentre cavalcano uno zeppelin per riportare Grizzly ai suoi legittimi genitori. Dovranno inoltre salvare le elezioni americane e l’intero continente dal vulcano in eruzione.

A spasso col panda – Missione Bebè, il poster

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