Come
molti di voi sapranno ormai il film Marvel StudiosGli Eterni che sarebbe
dovuto arrivare nelle sale tra poche settimane ha subito un nuovo
slittamento che lo ha collocato adesso a Novembre 2021. Questo
significa che per vedere i look ufficiali di qualsiasi personaggio
dovremo aspettare un bel. Per fortuna però il merchandising sul
film è già in atto e dal mondo dei giocattoli arriva uno sguardo
davvero notevole al malvagio KRO e da quello che appare sembra
essere un notevole antagonista per gli Gli Eterni.
Il
giocattolo arriva dai Marvel Legend e la creatura che arriva dagli
antichi Celestiali che si basa sugli Eternals di Neil Gaiman e
John Romita Jr. sembrano davvero usciti dal mondo
degli orrori. Ma Ancora più interessante per certi versi è quello
che dice confezione di questa action figura.
“Un potente Deviant diverso da qualsiasi altro che gli
Eterni abbiano affrontato nel corso di millenni, l’aspetto di Kro è
il presagio di una minaccia globale” , anticipa,
riferendosi probabilmente al ritorno dei Celestiali. Kro potrebbe
essere quello che li riporta sulla Terra dopo l’attacco mortale di
Thanos al pianeta?
Gli Eterni, diretto
da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina
Jolie (Thena), Richard
Madden (Ikaris), Kit
Harington (Black Knight), Kumail
Nanjiani (Kingo), Lauren
Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma
Hayek (Ajak), Lia
McHugh (Sprite), Gemma
Chan (Sersi) e Don
Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12
Febbraio 2021.
Secondo gli ultimi aggiornamenti,
il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi
Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un
aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama
muoversi tra gli umani.
Con il recente successo alla Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il giovane
Pietro Castellitto è attualmente uno degli attori
più richiesti del momento. Sul set sin da piccolo con ruoli nei
film diretti dal padre, egli ha da due anni a questa parte
dimostrato una notevole maturità, che lo ha portato anche ad
esordire come sceneggiatore e regista. Nel suo futuro lo attendono
numerosi ruoli importanti, grazie ai quali l’attore potrà dare
dimostrazione del suo talento e affermarsi all’interno del panorama
cinematografico italiano.
Ecco 10 cose che non sai di
Pietro Castellitto.
Pietro Castellitto: i suoi film da
attore e da regista
10. Ha recitato in noti
lungometraggi. Il suo debutto sul grande schermo avviene
con il film Non ti muovere (2004), diretto da Sergio
Castellitto. Successivamente, compare anche in La
bellezza del somaro (2010), È nata una star? (2012),
con Rocco
Papaleo, e Venuto al
mondo (2012), con Penelope
Cruz. La grande popolarità arriva però grazie a
La profezia
dell’armadillo (2018), dove interpreta Secco. Nel 2020
torna poi al cinema con il ruolo di Federico Pavone nel film
I predatori, mentre
prossimamente sarà Cencio nell’atteso Freaks Out, con
Claudio
Santamaria.
9. Reciterà in un’attesa
serie televisiva. Castellitto è stato scelto per
interpretare il celebre calciatore della Roma Francesco Totti nella
serie televisiva che si intitolerà Speravo de morì prima.
Questa sarà basata sul libro Un capitano, e racconterà gli
ultimi due anni della carriera del calciatore, ma anche la sua vita
privata con la moglie e i figli. Il progetto è attualmente in fase
di riprese, e dovrebbe arrivare in televisione nel corso del 2021.
È però già stata
rilasciata una prima promettente foto dell’attore nei panni
dell’amato Totti.
8. Ha scritto e diretto un
film. Nel 2020 Castellitto ha presentato al Festival di
Venezia il suo primo film da regista I predatori, di cui è
anche interprete nel ruolo di Federico Pavone. La trama ruota
intorno a due famiglie di estrazione sociale e culturale totalmente
differente. I Pavone e i Vismara sono infatti rispettivamente dei
ricchi borghesi e dei fascisti proletari. La vicenda ruota così
intorno al loro inevitabile scontro, che porterà alla luce
inaspettati segreti. Il film, distribuito da 01 Distribution,
arriverà nelle sale italiane a partire dal 22 ottobre.
Pietro Castellitto e I
predatori
7. Ha ottenuto un importante
riconoscimento. In occasione del Festival di Venezia, dove
il suo film I predatori era presente nella sezione
Orizzonti, Castellitto ha vinto il prestigioso riconoscimento per
la migliore sceneggiatura. L’esordiente regista ha così ritirato il
premio con un bizzarro discorso iniziato con l’affermazione
“soltanto gli infami e i traditori sono bravi neiringraziamenti“, dedicando poi la vittoria a “chi non
la pensa come me, perché solo legittimando l’altro si può avere uno
scambio. La competizione è con la storia, non con il nostro
tempo“. Tale evento ha certamente contribuito a suscitare una
certa attenzione nei confronti del film, prossimamente atteso in
sala.
6. Il film è nato da un suo
disagio. Come dichiarato in alcune interviste, il giovane
Castellitto ha iniziato ad ideare il film sin dall’età di 22 anni.
L’evento scatenante sarebbe stata una crisi nella sua carriera
d’attore. Da quel momento ha cominciato a ideare un film basato sul
suo disagio, sulle frustrazioni che riguardano l’impossibilità di
reinventare il mondo. Da qui sono nati i personaggi protagonisti
del film I predatori, tra cui il suo Federico Pavone.
Pietro Castellitto in Venuto al
mondo
5. Ha recitato nel film
diretto da suo padre. Nel 2012, prima di interrompere la
propria carriera da interprete per dedicarsi agli studi di
filosofia, Castellitto ha recitato nel ruolo di Pietro nel film
Venuto al mondo, diretto da suo padre Sergio. Il
lungometraggio si basava sull’omonimo romanzo di Margaret
Mazzantini, madre dell’attore, ed aveva come protagonista
l’attrice premio Oscar Penelope Cruz. Il ruolo
ricoperto dal giovane Castellitto era proprio quello del figlio di
lei, che intraprende un viaggio con la madre dall’Italia a
Sarajevo.
Pietro Castellitto è su
Instagram
4. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da oltre 7 mila persone.
All’interno di questo Castellitto ha ad oggi condiviso un totale di
57 post. Molti di questi sono dedicate a sue attività quotidiane,
come anche a curiosità a lui legate. Molto presenti però sono le
immagini relative al suo lavoro come interprete, tra cui anche
quella che lo ritrae con il premio vinto allo scorso Festival di
Venezia e la locandina promozionale del suo film da regista I
predatori.
Pietro Castellitto ha una
fidanzata?
3. È molto
riservato. L’attore è diventato una delle personalità più
chiacchierate della sua generazione a partire dal 2018, anno in cui
ha ottenuto grande popolarità con il film La profezia
dell’armadillo. Da quel momento in molti hanno iniziato a
seguirlo sui social cercando di scoprire di più della sua vita
privata. Castellitto però ha sempre evitato di condividere dettagli
a riguardo, preferendo non far intromettere i media nella sua vita
al di fuori del mondo dello spettacolo. Ad oggi, per tanto, non è
possibile stabilire se egli abbia o meno una fidanzata.
Pietro Castellitto: quale agenzia
lo rappresenta
2. È rappresentato da una
nota agenzia. Attualmente Castellitto sembra essere sotto
contratto con la IPC Promozioni Cinematografiche, agenzia che si
occupa di gestire numerosi attori, attrici e registe nel panorama
dello spettacolo italiano. Sul sito di questa è possibile ritrovare
le principali informazioni su di lui, tra cui varie foto e tutti i
lavori da lui svolti, sia al cinema che in televisione che altrove.
Grazie a questo profilo sarà così possibile rimanere aggiornati
sulle sue attività future.
Pietro Castellitto: età e
altezza
1. Pietro Castellitto è nato
a Roma, Italia, il 16 dicembre del 1991. L’attore e
regista è alto 185 centimetri.
Divenuta una delle saghe
cinematografiche d’azione più celebri di sempre, Die
Hard comprende oggi cinque titoli usciti in sala in
un arco temporale che va dal 1988 al 2013. Protagonista assoluto è
l’attore Bruce
Willis, che ricopre qui il ruolo del poliziotto John
McClane. Nel corso degli anni, questi si è trovato coinvolto in
avventure sempre più estreme e rischiose, in missioni adatte
soltanto ad un uomo “duro a morire”. Anche per merito di ciò, il
personaggio è stato indicato come uno dei più iconici del cinema,
nonché uno dei più importanti nella carriera di Willis.
Tutto ebbe inizio con il romanzo
Nulla è eterno, Joe, pubblicato nel 1979 dallo scrittore
Roderick Thorp. Il primo film della saga, Die
Hard – Trappola di cristallo, è infatti la trasposizione
cinematografica di questo. Il titolo ebbe poi un tale successo che
i produttori decisero di dar vita ad una serie di sequel. Fu così
che arrivarono 58 minuti per morire – Die Harder (1990) e
Die Hard – Duri a morire (1995). Dopo una pausa di 12
anni, la saga ha visto prendere vita il quarto film, Die Hard –
Vivere o morire (2007), seguito poi dal quinto e attualmente
ultimo capitolo, Die Hard – Un buon
giorno per morire (2013).
Complessivamente, tutti i film
della saga si sono rivelati buoni successi commerciali. A fronte di
un budget totale di circa 390 milioni di dollari, i cinque film di
Die Hard hanno fruttato un guadagno di oltre 1,4 miliardi.
Ad oggi non si conosce il destino della saga. Willis ha sempre
dichiarato di voler realizzare un sesto capitolo, con
il quale poter salutare una volta per tutte il personaggio. Dal
2013 ad oggi, tuttavia, non sono state rilasciate notizie a
riguardo. Ciò ha portato a pensare che, se ci sarà, bisognerà
attendere un po’ più del previsto per un nuovo film della
serie.
Die Hard: la trama dei film
Die Hard – Trappola di cristallo
(1988)
Con il primo film si fa la
conoscenza di John McClane, poliziotto di New York rientrato a Los
Angeles per passare la Vigilia di Natale con la propria famiglia.
Desiderando fare una sorpresa a sua moglie Holly, questo si
presenta al grattacielo Nakatomi Plaza, dove lei lavora. Qui viene
invitato ad unirsi ai festeggiamenti natalizi, ma poco incline alla
baldoria McClane tende a farsi un po’ da parte. È così che, nel
momento in cui un gruppo di terroristi invade l’ambiente, riesce a
nascondersi e architettare un piano di salvataggio. A capo
dell’operazione vi è però Hans Gruber, uomo privo di scrupoli e
dotato di grande intelligenza, che darà filo da torcere al
poliziotto.
Il suo intento è infatti quello di
rubare una serie di titoli di stato dal caveau dell’edificio,
ottenendo così una fortuna di miliardi. McClane, intanto, si aggira
per il palazzo tentando di neutralizzare i vari membri del gruppo.
La sua tenacia, come anche il desiderio di riabbracciare la moglie,
lo spingeranno a non arrendersi. Dotato di una ricetrasmittente, il
poliziotto riesce a mettersi in contatto con Gruber, facendogli
sapere che ha le ore contate. McClane, infatti, si affida al fatto
che nessuno tra i terroristi conosce il suo volto, e pertanto può
colpirli dove e quando meno se lo aspettano.
58 minuti per morire – Die Harder
(1990)
È di nuovo la Vigilia di Natale.
All’aeroporto di Washington John McClane attendo l’arrivo
dell’aereo su cui viaggia la moglie Holly. I loro piani di passare
la festività in modo tranquillo vengono tuttavia scombussolati nel
momento in cui un gruppo di terroristi assale l’aeroporto e ne
blocca il traffico aereo. Il colonello Stuart è a capo
dell’operazione. Ex membro dell’esercito espulso per via di azioni
illecite, questi punti a liberare l’ex generale corrotto, Ramon
Esperanza, il quale sta anch’egli arrivando all’aeroporto per
essere poi condotto a processo. I terroristi prendono possesso
della torre di controllo, impedendo l’atterraggio dei voli in
arrivo e lanciando la loro richiesta di liberazione.
Ancora una volta McClane riesce ad
eludere la sorveglianza, iniziando a concepire un piano per salvare
la situazione. Si troverà però a dover agire in fretta, poiché gli
aerei in volo possiedono un’autonomia limitata. Quello su cui si
trova sua moglie, in particolare, ha solo 58 minuti a disposizione
prima di precipitare al suolo. A peggiorare l’azione ci pensa anche
l’arrivo della polizia, che si dimostra impreparata a gestire la
crisi. Tutto è nelle mani di McClane, e riprendere il controllo
della torre è l’unico modo per lui di salvare la situazione.
Die Hard – Duri a morire
(1995)
I guai per McClane non finiscono
mai. Nel terzo film della saga un criminale che si fa chiamare
Simon fa esplodere un grande magazzino nel centro di New York. Nel
suo messaggio alla polizia, questi chiede espressamente di
incontrare McClane. Messosi in contatto con il terrorista, il
poliziotto scopre da lui che una serie di altre bombe sono state
piazzate in altri luoghi particolarmente frequentati della città.
Se non farà come dice, altra gente innocente morirà. Per impedire
ciò, McClane dovrà sottoporsi ad una serie di strane prove, dove il
mancato superamento di queste porterà alle conseguenze
annunciate.
Durante una di queste, arriva in
suo soccorso il commerciante Zeus Carver. Ma Simon non gradisce
l’intromissione di questi, e per punizione obbliga anche lui a
partecipare al sadico gioco. Nel frattempo, i servizi segreti
riescono a scoprire la vera identità del terrorista. Questi è il
fratello di Hans Gruber, che McClane uccise nel primo film. L’uomo
sembra dunque in cerca di vendetta, ma il poliziotto capirà presto
che dietro tale desiderio si nasconde un progetto più grande e
spietato del previsto. Scoprire la sua posizione e fermarlo sarà
l’unico modo per evitare una strage.
Die Hard – Vivere o morire
(2007)
Sono passati diversi anni dalla sua
ultima grande missione, e il poliziotto McClane è un uomo diverso,
invecchiato ma tenace come sempre. Ancora una volta, però, si trova
a dover salvare la situazione e l’intera nazione nel momento in cui
l’FBI subisce un potente attacco informatico. Questo genera un
blackout dei sistemi di sicurezza, mandando in tilt il paese.
McClane viene così chiamato all’azione, con il compito di trovare
l’hacker Matthew Farrell. A sua insaputa questi ha infatti
contribuito a rendere operativo un progetto architettato dalla
squadra di cyber-terroristi capitanati da Thomas Gabriel. Questi
era un dipendente del Dipartimento della Difesa, e caduto in
disgrazia cerca ora la vendetta.
Affiancato da Farrell, McClane
tenta così di impedire altri attacchi, cercando allo stesso tempo
di rintracciare la base operativa di Gabriel e dei suoi uomini. Il
terrorista, però, è ben consapevole della fama del poliziotto, e
per assicurarsi un vantaggio nei suoi confronti decide di rapire
sua figlia Lucy. La faccenda diventa così personale, e McClane
torna ad essere l’inarrestabile macchina da guerra che era,
dimostrando di essere duro a morire proprio come un tempo. Nulla lo
fermerà dal trovare i rapitori di sua figlia, e lo scontro sarà più
sanguinoso che mai.
Die Hard – Un buon giorno per
morire (2013)
Nel quinto capitolo della saga,
John McClane lascerà gli Stati Uniti per recarsi a Mosca, in
Russia, dove si trova il figlio Jack. Il suo obiettivo è infatti
quello di riallacciare i rapporti con il giovane, ma prima di poter
fare ciò dovrà risolvere un rognoso problema. Jack è infatti
incarcerato e in attesa di un processo per omicidio. Nel tentativo
di salvarlo, McClane si ritrova coinvolto in un’esplosione, durante
la quale Jack e l’ex trafficante d’armi Yuri Komarov riescono a
fuggire. Il poliziotto ha così l’occasione di ricongiungersi con il
figlio, il quale però si dimostra distaccato nei confronti del
padre. Prima di risolvere le loro questioni personali, i due
dovranno prima riuscire a salvarsi da una minaccia incombente.
Ben presto, infatti, si scopre che
il mandante dell’esplosione è Caghari, ex trafficante collega di
Komarov. A causa del pentimento di quest’ultimo, ora diventato un
informatore della CIA, il terrorista è determinato a rintracciarlo
e ucciderlo. La sua paura è infatti che questi possa diffondere
informazioni compromettenti, che rischierebbero di ostacolare la
sua candidatura al Dipartimento della difesa russo. McClane, Jack e
Komarov si ritrovano così a dover scappare dai loro nemici,
cercando allo stesso tempo il modo di poter smascherare il piano
del corrotto Caghari.
Die Hard: il cast dei film
Immaginare il personaggio di John
McClane con il volto di un altro attore è ormai impossibile.
Bruce Willis ha negli anni dimostrato di essere
l’interprete giusto per la parte, sfoggiando un carisma unico e
perfetto per il ruolo. Eppure, egli non fu la prima scelta per il
ruolo, bensì la sesta. Prima di lui erano infatti stati considerati
interpreti come Arnold
Schwarzenegger, Sylvester
Stallone e Harrison
Ford. La scelta ricadde infine su Willis, il quale
però all’epoca non era ancora particolarmente noto, e lavorava più
in televisione che al cinema. La sua poca notorietà fu però allo
stesso tempo ciò che convinse i produttori. Willis poteva infatti
essere l’uomo qualunque in cui gli spettatori si sarebbero
immedesimati. La scelta si rivelò poi vincente, e Willis entrò a
far parte dell’olimpo degli eroi del cinema d’azione.
Accanto a lui, nel corso dei film
si sono alternati una serie di celebri interpreti hollywoodiani. Il
primo di questi è AlanRickman, che nel primo film dà vita allo
spietato Hans Gruber, personaggio rimasto particolarmente iconico.
Si cita poi Samule L.
Jackson nei panni di Zeus Carver, presente nel terzo
film e anch’egli personaggio molto amato dal pubblico. Nel terzo
capitolo è inoltre presente il premio Oscar Jeremy
Irons, che dà volto a Simon Gruber. Villain del quarto
film sono invece gli attori Timothy
Olyphant, nei panni di Thomas Gabriel, e Maggie
Q, in quelli di Mai Linh. Nel quinto e attualmente
ultimo film è invece presente Jai
Courtney nei panni di Jack McClane, figlio del
protagonista.
Die Hard: dove vedere i film in
streaming e in TV
Per gli amanti della saga, o per
chi volesse vederla per la prima volta, è possibile fruirne grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. I film di Die Hard sono
infatti presenti nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema,
Infinity, Tim Vision, Google Play e Apple iTunes. Per
vederli, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarli in totale comodità e al meglio della
qualità video. Inoltre, il quarto capitolo della saga, Die Hard
– Vivere o morire, verrà trasmesso in TV sabato 3
ottobre alle 21:20 sul canale
Rete 4.
Divenuto celebre per i suoi
film erotici, dove il corpo femminile è esaltato in tutte le
sue forme, il regista Tinto Brass firma nel 1985 uno dei suoi titoli
più celebri. Miranda è infatti uno dei
più popolari titoli del regista milanese, in cui si ritrovano molti
dei temi a lui più cari. Confezionato come una commedia piccante,
il titolo trae libera ispirazione da La locandiera di Caro
Goldoni, riadattandola storia nella Pianura Padana dei primi anni
Cinquanta. Il nome della protagonista, che dà il titolo al film, è
infatti un chiaro omaggio alla Mirandolina dell’opera teatrale. Il
film ha inoltre il merito di aver reso celebre la sua protagonista,
l’attrice Serena Grandi.
Al momento della sua uscita la
pellicola non riscontrò particolari apprezzamenti da parte della
critica, venendo trascurato come già capitato ad altri film del
regista. Con il tempo, però, Miranda è stato
rivalutato. Si è in particolare sottolineato come questo
rappresenti un’affascinante e piccante affresco dell’Italia
post-bellica. Brass, come sempre, ha il merito di aver saputo
raccontare in modo leggero temi spesso considerati tabù, e che
trovano qui invece ampio spazio.
Con Miranda, Brass si è
così riconfermato maestro del voyeurismo. Il film, da lui ideato, è
inoltre stato scritto insieme alla moglie Carla Cipriani, da sempre
sua fidata collaboratrice e vera e propria musa ispiratrice del
regista. Sono numerose le curiosità legate al titolo, dalla
scoperta dell’attrice protagonista fino alle principali location
utilizzate. Nonostante l’ambientazione padana, molto del film è
stato infatti girato ad Ancona, mentre una delle sequenze più
celebri, quella del ballo, si è svolta sulla spiaggia di
Senigallia.
Miranda: la trama del film
La vicenda narrata si svolge nei
primi anni Cinquanta, in un’Italia che sta ancora uscendo dal
trauma della Seconda guerra mondiale. In questo contesto, nel cuore
della Pianura padana, vive una prosperosa locandiera, di nome
Miranda, la quale attende ormai da anni il ritorno dell’amato
marito. Questi era infatti partito per la guerra, e sembra essere
disperso. Mentre attende notizie circa la sorte del coniuge,
Miranda non riesce però a resistere alle tentazioni e agli impulsi
sessuali. Nel gestire la sua locanda, infatti, si imbatte in una
serie di bizzarri personaggi, con i quali intreccia storie
passionali più o meno serie.
Tra questi vi è l’autotrasportatore
Berto, amante fisso con il quale dà spesso vita ad accesi litigi
per via della gelosia di lui; il ricco ex fascista Carlo, costretto
al confine per la sua appartenenza politica; il giovane americano
Norman, tecnico di professione; e perfino Toni, il garzone della
locanda. Trovandosi a lavorare a stretto contatto con Miranda,
quest’ultimo ne è segretamente innamorato. La donna ha però ben
intuito i suoi sentimenti, e cerca in tutti i modi di impedirgli di
manifestarli. Passando così da un incontro sessuale all’altro,
Miranda si intrattiene, tentando di condurre una vita
spensierata.
Miranda: il cast del film
Ad interpretare il ruolo
dell’esuberante protagonista vi è l’attrice Serena
Grandi. Questa ha raggiunto la massima popolarità negli
anni Ottanta grazie alla sua partecipazione ad alcune delle più
famose pellicole del cinema erotico italiano. Grazie a questi film
ha così avuto modo di mostrare le proprie forme da pin up. È però
proprio la parte di Miranda a farle guadagnare il successo
definitivo. Grazie a quel ruolo la Grandi è entrata
nell’immaginario collettivo anche grazie alla sua prosperosità. Il
ruolo della donna ambigua che si destreggia tra numerosi amori sarà
poi quello da lei più ricoperto negli anni. Nel 1998 è inoltre
tornata a recitare con Brass per il film Monella.
Nel film sono inoltre presenti
anche altri noti nomi del cinema italiano di quegli anni. L’attore
Franco Branciaroli, celebre interprete teatrale,
conobbe grande successo grazie a questo film, dove ricopre il ruolo
del garzone Toni. Franco Interlenghi, noto per
essere stato uno dei protagonisti del film premio Oscar
Sciuscià, ha qui recitato nei panni dell’ex fascista
Carlo, uno dei personaggi principali del film. Per il ruolo
dell’americano Norman, Brass affidò il ruolo al musicista blues
Andy J. Forest, che in quegli anni stava vivendo
una parentesi come attori. Infine, nel panni di Berto, si può
ritrovare Andrea Occhipinti, oggi meglio noto come
produttore cinematografico e fondatore, nel 1987, della società
Lucky Red.
Miranda: il trailer e dove vedere
il film in streaming e in TV
Per gli appassionati del film, o
per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili. Romanzo criminale
è infatti presente su Chili Cinema e
Google Play. In base alla piattaforma scelta, sarà
possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento
generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del
titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. È bene
però notare che il noleggio permette la visione soltanto entro un
tempo prestabilito, concluso il quale non sarà poi più disponibile.
Il film verrà inoltre trasmesso in televisione sabato
3ottobre alle
ore 21:15 sul canale
Cielo.
Ci sono tonnellate di iconici
fumetti di Batman che non sono mai stati trasposti al cinema e che
Matt Reeves potrebbe aver tranquillamente
scelto di adattare per il suo attesissimo The
Batman. Dal primo trailer sembra che Robert Pattinson interpreterà una versione del
Cavaliere Oscuro decisamente dark e che l’Enigmista – nonostante la
presenza di altri iconici villain – sarà l’antagonista principale.
In attesa di scoprire maggiori dettagli sulla trama, Screen
Rant ha raccolto 10 iconiche storyline dai fumetti che
potrebbero finire al centro della storia del cinecomic:
Year One
Robert
Pattinson è molto più giovane di tutti i precedenti Batman
apparsi al cinema, il che rende più che plausibile un adattamento
cinematografico della trama di “Year One”. Funzionando da prequel,
la trama di questo fumetto ci mostra com’era la vita di Batman
prima che decidesse di indossare il costume e diventare
ufficialmente il Cavaliere Oscuro.
In effetti, questa trama si adatta
molto all’atmosfera del film di Reeves, dal momento che il fumetto
è opera di Frank Miller, che di solito interpreta Batman come una
figura bruta capace all’occorrenza di mostrare la propria grinta.
Nel fumetto l’Enigmista non fa ancora la sua comparsa, ma c’è
comunque un accenno al Joker. È interessante notare che questa
storia presenta anche delle versioni più giovani dei personaggi di
Jim Gordon e Selina Kyle, che vivono le loro vite prima di entrare
prepotentemente a far parte di quella di Batman.
The Long Halloween
“The Long Halloween” è una
delle storie di Batman più importanti, nonostante la sua trama non
sia mai stata trasposta in nessun adattamento cinematografico.
Il Cavaliere Oscuro di
Christopher Nolan presentava molte sottotrame ed elementi
tratti da questa serie, principalmente le parti riguardanti il
cattivo principale e le sue origini, ossia Due Facce.
Detto questo, quasi tutti i cattivi
dell’universo di Batman hanno un ruolo piuttosto importante in “The
Long Halloween”, il che significa che sia per questo film che in
futuro, una volta che il nuovo franchise di Reeves avrà preso
piede, potremmo benissimo vedere un adattamento fedele di questa
iconica storia.
Hush
“Hush” è una trama di
Batman assolutamente meravigliosa che deve ancora arrivare sul
grande schermo. “Hush” introduce il cattivo omonimo del titolo, che
è diventato rapidamente un grande antagonista a causa di quanto sia
personale il suo legame con Bruce Wayne. Questa trama, amata e
acclamata dalla critica, ha ottenuto un adattamento animato che
purtroppo ha condensato la storia e ha persino cambiato la svolta
finale, con grande disprezzo dei fan di tutto il mondo.
Probabilmente si può
presumere che con Batman, che è davvero una macchina da soldi per
la DC in questo momento, non si vogliano correre rischi su “Hush”,
dal momento che il fumetto non presenta nessuno dei cattivi che più
famosi agli occhi del pubblico. Detto questo, The
Batman ed eventuali sequel sarebbero una grande
opportunità per introdurre definitivamente il
personaggio.
Knightfall
Con
Robert Pattinson nei panni del nuovo Batman, è altamente
probabile che vedremo Knightfall al fianco di un’interpretazione
così fresca e giovane dell’eroe. Il team dietro il nuovo franchise
potrebbe davvero fare qualcosa di molto importante con “Knightfall”
e finalmente dargli l’attenzione che merita. Inoltre, sarebbe
fantastico vedere una rappresentazione più fedele di quella
storyline legata al l’Uomo Pipistrello.
Year 100
“Year 100” non è un fumetto
che ha ricevuto tanto successo dalla critica quanto il resto dei
titoli in questa lista, ma ciò non significa che non sarebbe un
candidato incredibile per un adattamento. In effetti, “Year 100” si
sposerebbe alla grande con la direzione che la DC dovrebbe
intraprendere.
Forse la DC non è totalmente
contraria a fare qualcosa di così crudo come “Year 100”, ma forse
l’hanno evitato perché in realtà non c’è Bruce Wayne nei panni di
Batman in questo fumetto. La storia si svolge in un futuro lontano
in cui qualcuno eredita il mantello e il cappuccio per combattere
il governo fascista che ha conquistato l’America. Il fatto è che
Batman è stato quasi dimenticato in quest’epoca, portando quindi le
persone a chiedersi chi ci sia davvero sotto la maschera.
Hi Diddle Riddle
Con Batman che è stato
quasi sempre rappresentato in maniera seriosa e cupa nei vari
adattamenti arrivati al cinema nel corso degli anni, sarebbe
davvero interessante se la WB decidesse di trarre ispirazione da
quella che è in realtà una buona trama legata all’Enigmista e
tratta dalla famosa serie degli anni ’60 con Adam West.
Prendere spunto da una trama assai
più spensierato introdurrebbe una sorta di distacco ironico davvero
innovativo e divertente rispetto al materiale originale, il che
potrebbe non far sembrare The
Batman un altro rimaneggiamento di ciò che molti
registi hanno già provato a fare in passato.
Zero Year
Il lavoro su “Zero Year”
che Scott Snyder ha fatto è durato per oltre un anno, arrivando a
sfiorare i 13 mesi. Si tratta sicuramente di una storia molto forte
per l’Enigmista, ma è anche una storia di origini, quindi il
cocktail perfetto per essere il materiale di partenza per un nuovo
film. Mostra anche come l’Enigmista possa essere considerato una
seria minaccia per il Cavaliere Oscuro, e non soltanto un
eccentrico folle a cui piacciono fin troppo gli indovinelli…
The Riddler
“The Riddler” è stata in
realtà l’introduzione del personaggio in “Detective Comics”. Mette
in mostra le sue capacità di creare trappole mortali, piuttosto che
presentarlo semplicemente come un odioso nerd che vuole dimostrare
quanto sia più intelligente di Batman.
È ovviamente anche quell’odioso nerd
che tutti conosciamo, ma è molto più di quello. Paul Danom che lo
interpreterà nel film di Reeves, dovrebbe essere in grado di
catturare lo spirito di quella run. Poiché sin tratta
dell’introduzione dell’Enigmista e sembra che i realizzatori siano
andati avanti e abbiano interpretato in modo più oscuro la sua
storia, questo debutto classico sarebbe decisamente all’altezza del
nuovo film.
Dark Knight, Dark City
Sebbene abbia tecnicamente
curato solo la copertina, è abbastanza ovvio che gli autori e gli
artisti siano stati influenzati dallo stile e dalle storie di Mike
Mignola per questo fumetto, che approfondisce le origini occulte di
molti dei cattivi di Gotham, a cominciare dall’evocazione di un
demone.
A parte questo,
questa serie a fumetti è una delle prime rappresentazioni
dell’Enigmista che lo inquadra come personaggio sadico e temibile,
piuttosto che come il goffo e fastidioso personaggio descritto fino
a quel momento.
E. Nigma, Consulting Detective
Anche se quest’arco
narrativo molto probabilmente non accadrà fino a quando un nuovo
Joker non verrà stato stabilito all’interno del nuovo franchise, ha
sicuramente senso dal momento che L’Enigmista gioca un ruolo
importante nel film. Questo era in realtà un episodio di “Justice League Action”, ma è degno di nota per
la sua rappresentazione particolarmente interessante
dell’Enigmista.
Viene costretto dalla Justice League
a rispettarli poiché è l’unica persona che conoscono da essere
abbastanza intelligente da capire come funziona il cervello di quel
pazzo del Joker. Nello specifico, hanno bisogno che lui capisca
dove il Clown Principe del Crimine ha rinchiuso il Cavaliere
Oscuro.
Clint Eastwood, 90 anni compiuti lo scorso 31
maggio, ha trovato il suo prossimo progetto cinematografico. Come
riportato da
Deadline, infatti, la leggenda del cinema hollywoodiano
dirigerà e interpreterà per conto della Warner Bros. un nuovo film
dal titolo Cry Macho.
La pellicola sarà basato
sull’omonimo libro scritto da N. Richard Nash, che
ha curato anche l’adattamento cinematografico insieme a Nick Schenk
(in origine Nash aveva scritto una sceneggiatura – risalente ai
primi anni ’70 – che venne poi adattata in romanzo). Al Ruddy e
Jessica Meier figureranno come produttori, insieme a Tim Moore e
allo stesso
Clint Eastwood grazie a Malpaso. Al momento non sappiamo quando
partiranno le riprese, ma pare che Eastwood sia già alla ricerca di
location per il film. È probabile, comunque, che la pellicola
riesca ad arrivare nelle sale già a partire dal prossimo
inverno.
In Cry Macho,
Clint Eastwood interpreterà un’ex allevatore
di cavalli – nonché ex rodeo star – che, nel 1978, accetta da un
suo ex capo di riportare in Texas il giovane figlio dell’uomo, che
si trova in Messico preda di una madre alcolizzata. Il New York
Times ha descritto il romanzo come il racconto morale di due
personaggi che si aiutano a vicenda durante una viaggio in balia di
ricordi dolorosi.
L’ultimo film diretto da Clint Eastwood è stato Richard Jewell, uscito nel 2019 e basato sulla
storia vera dell’omonimo poliziotto statunitense che divenne noto
in relazione all’attentato occorso alle Olimpiadi estive del
1996 ad Atlanta, in Georgia. L’ultimo film diretto e
interpretato da Eastwood, invece, è stato Il Corriere – The Mule, uscito nel 2018 e
basato sulla storia vera di Leo Sharp, un veterano
della seconda guerra mondiale che divenne
un corriere per il cartello di Sinaloa.
Siamo tutti a conoscenza del fatto
che, prima dell’arrivo al cinema di
Batman v Superman: Dawn of Justice, la Warner Bros. aveva
affidato a Guillermo del Toro lo sviluppo di
Justice League Dark, film dedicato
all’omonimo gruppo di supereroi composto da membri con poteri
soprannaturali dell’Universo DC.
Quel film non ha mai visto la luce,
ma adesso, grazie a
Murphy’s Multiverse (generalmente molto affidabile quando di
tratta di film di supereroi), sono emersi i dettagli su quella che
sarebbe dovuta essere la storia del film. Secondo quanto riportato
dal lungo articolo pubblicato dalla fonte, il protagonista assoluto
del film era
John Constantine, che all’inizio aveva abbandonato un famoso
gruppo di supereroi noto come Shadowpact.
Dopo aver abbandonato quel gruppo –
che sarebbe poi tornato durante il film grazie a personaggi come
Black Orchid, Straniero Fantasma e Pandora – il detective del
soprannaturale avrebbe poi formato la sua squadra grazie al
contributo di Deadman, Etrigan, Swamp Thing e Zatanna. Secondo la fonte,
l’obiettivo della Justice League Dark sarebbe stato quello di
trovare i libri della vita e della morte per evitare ad un altro
gruppo di villain – composto da Uomo Floronico, Johnny Appleseed e
Klarion – di impossessarsene.
Nell’atto finale del film sarebbero
morti diversi personaggi, tra cui Uomo Floronico, Klarion, Swamp
Thing e perfino lo stesso
John Constantine. In una scena post-credits, però, sarebbe
stato rivelato che il celebre detective era riuscito ad ingannare
la morte e che non era davvero morto. Inoltre, pare che il film –
definito come il più grande progetto mistico mai realizzato dalla
WB – avrebbe dovuto presentare tantissimi cameo di molti personaggi
DC, tra cui anche Detective Chimp e Animal Man.
Il futuro della Justice League Dark tra cinema e tv
Ricordiamo che a Gennaio di
quest’anno è arrivata la
notizia che film e serie tv basati sulla serie a fumetti
Justice League Dark sono tornati
ufficialmente in sviluppo alla Warner Bros. Nel progetto sarà
coinvolto anche J.J. Abrams insieme alla sua Bad Robot. Chissà
se per queste nuove iterazioni verranno utilizzate alcune delle
idee pensate proprio per il film mai realizzato di Guillermo del Toro…
La diciassettesima stagione di
Grey’s
Anatomy uscirà giovedì 12 novembre 2020. Vincitrice
del Golden Globe Award 2007 per la migliore serie televisiva
drammatica e nominata per più Emmy, inclusa la serie drammatica
“Grey’s Anatomy” è considerato uno dei più grandi programmi
televisivi del nostro tempo. Il medical drama ad alta intensità,
giunto alla diciassettesima stagione, segue Meredith Gray e il team
di medici del Grey Sloan Memorial che devono affrontare
quotidianamente decisioni di vita o di morte. Cercano conforto
l’uno dall’altro e, a volte, qualcosa di più della semplice
amicizia. Insieme scoprono che né la medicina né le relazioni
possono essere definite in bianco e nero.
In
Grey’s Anatomy 17ritorneranno i personaggi
Meredith Grey (stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen
Pompeo, Alexander “Alex” Michael Karev (stagioni 1-in
corso), interpretato da Justin
Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso),
interpretata da Chandra
Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso),
interpretato da James
Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso),
interpretato da Kevin
McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in corso,
ricorrente 14), interpretata da Kim
Raver, Jackson Avery (stagione 7-in corso,
ricorrente 6), interpretato da Jesse
Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in
corso, ricorrente 9), interpretata da Camilla
Luddington, Margaret “Maggie” Pierce (stagione 11-in
corso, guest 10), interpretata da Kelly
McCreary, Greg
Germann come Tom Koracick, Benjamin Warren
(stagioni 12-14, ricorrente 6-in corso, guest 7), interpretato
da Jason George, Andrew DeLuca
(stagione 12-in corso, guest 11), interpretato da Giacomo
Gianniotti e Caterina
Scorsone nei panni di Amelia Shepherd.
Grey’s
Anatomy è stato creato ed è prodotto da Shonda
Rhimes (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station 19”).
Betsy Beers (“Scandal”, “How to Get Away with Murder”, “Station
19”), Mark Gordon (“Saving Private Ryan”), Krista Vernoff
(“Shameless”), Debbie Allen, Zoanne Clack, Fred Einesman, Andy
Reaser e Meg Marinis sono i produttori esecutivi. “Grey’s Anatomy”
è prodotto da ABC Signature, che fa parte dei Disney Television
Studios, insieme a 20th Television e Touchstone Television.
Cudrup aveva già interpretato il
personaggio in Justice
League di Zack Snyder ed era già stato associato al
progetto nel lontano 2016, quando The
Flash era ancora nelle mani del regista Rick Famuyiwa, che
abbandonò poi il progetto ad Ottobre dello stesso anno. Da allora
il progetto ha visto il susseguirsi di una serie alternata di
registi e sceneggiatori, per cui ad un certo punto il ritorno del
personaggio di Henry non è stato più così scontato.
Sempre la fonte fa notare che anche
Kiersey Clemons era inizialmente coinvolta per
tornare nei panni di Iris West (il personaggio sarebbe dovuto
apparire in Justice
League, ma è stato poi tagliato dalla versione
cinematografica). Al momento non sappiamo se la WB sarà pronta a
siglare un nuovo accordo con l’attrice – proprio come accaduto con
Crudup – e, soprattutto, se la stessa sarà disponibile per quando
partiranno le riprese a Londra il prossimo anno.
Tutto quello che c’è da sapere su
The Flash
Ricordiamo che The
Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film
sarà diretto da Andy
Muschietti, regista di IT e IT
– Capitolo Due.Ezra
Miller tornerà a vestire i panni del Velocista
Scarlatto dopo un cameo in Batman
v Superman: Dawn of Justice e Justice
League. Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti
“Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy
Kubert.
Com’era prevedibile, sulla scia del
rinvio di
No Time to Die, la Universal Pictures ha deciso di
posticipare ancora una volta anche Fast
and Furious 9, il nono capitolo della celebre
saga che sarebbe dovuto arrivare al cinema quest’anno ma che a
causa della pandemia di Covid-19 è stato posticipato al 2021.
È sempre
Deadline, infatti, a rivelare che Fast
and Furious 9 è stato posticipato di bene due mesi,
proprio per evitare problemi di concorrenza interna alla Universal:
inizialmente previsto per il 2 Aprile 2021, arriverà adesso nelle
sale americane il 28 maggio dello stesso anno, in occasione del
weekend del Memorial Day. Questo è solo l’ennesimo rinvio per il
film: in origine la pellicola sarebbe dovuta arrivare nelle sale
già ad aprile del 2019; successivamente è stata posticipata a
Maggio di quest’anno e poi – a causa del Covid-19 – ad Aprile del
2021, fino al nuovo rinvio causato ancora dalla pandemia
mondiale.
Con il rinvio di No Time to Die
al 2021, fino a Dicembre – mese in cui dovrebbero arrivare nelle
sale sia Dune che
Wonder
Woman 1984 della Warner Bros. – i cinema internazionali e
quelli statunitensi aperti saranno privi di grandi blockbuster di
richiamo. Ad oggi è impossibile prevedere se la major deciderà di
posticipare ulteriormente i due attesissimi titoli o di “rischiare”
comunque e perseguire la strada già intrapresa con Tenet.
Tutto quello che c’è da sapere su
Fast and Furious 9
La regia sarà firmata
da Justin Lin, già regista di numerosi
capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata
all’aprile 2021(inizialmente il film sarebbe
dovuto arrivare al cinema nel 2020).
Ricordiamo che il decimo capitolo
della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il
capitolo numero 10 della saga concluderà definitivamente la serie
principale Fast
and Furious, a seguito degli eventi che vedremo nel
nono capitolo. Questa informazione ci fa pensare che alla fine del
franchise si sia pensato più a un dittico di chiusura che a due
film separati.
Internet è letteralmente esploso
alla
notizia, arrivata nella giornata di ieri, che Jamie Foxx è ufficialmente in trattative con i
Marvel Studios per tornare a
vestire i panni di Electro in Spider-Man
3, il film con Tom
Holland che arriverà al cinema il prossimo anno.
L’attore premio Oscar aveva già interpretato il ruolo
in The
Amazing Spider-Man – Il potere di Electrodi Marc
Webb, film uscito nelle sale nel 2014 e in cui
era Andrew
Garfield ad interpretare l’Uomo Ragno.
Naturalmente, sono in molti adesso a
chiedersi se la versione del celebre villain apparsa nel film di
Webb sarà la stessa che vedremo nel nuovo cinecomic sull’Uomo Ragno
in arrivo al cinema il prossimo anno. A questa domanda pare abbia
dato involontariamente una risposta lo stesso Jamie Foxx, e probabilmente l’attore si è
lasciato sfuggire più di quanto avrebbe dovuto.
Sul suo profilo Instagram,
infatti, il premio Oscar ha condiviso alcune fan art di Spider-Man,
confermando il suo coinvolgimento nel film e anticipando un nuovo
look per il personaggio, dichiarando che non sarebbe tornato ad
essere “blu”. Una fan art in particolare ha colpito l’attenzione
dei fan: le tre iterazioni cinematografiche di Spider-Man
(Tobey
Maguire,
Andrew Garfield e Tom Holland) sovrastate dallo sguardo
minaccioso di Electro.
A pochi minuti dalla pubblicazione,
però, il post di Foxx è stato subito cancellato (nonostante
gli screenshot dello stesso abbiano subito iniziato a
circolare): quasi sicuramente, l’attore non aveva ricevuto il
permesso di confermare il suo coinvolgimento nel film, né di fare
qualsiasi tipo di riferimento al Multiverso. È infatti opinione
comunque, proprio in seguito alla diffusione della notizia del
ritorno dell’Electro di Foxx, che Spider-Man 3
possa effettivamente aprire le porte all’esplorazione del
Multiverso (cosa che dovrebbe avvenire in maniera ancora più
approfondita in Doctor
Strange in the Multiverse of Madness).
Cosa sappiamo di Spider-Man 3?
Di Spider-Man
3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si
sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella
secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga
dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il
personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce).
Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori
dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe
catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle
precedenti…
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter
Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave
all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film
dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato
tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di
restare nel MCU per
ancora un altro film a lui dedicato –
l’annunciato Spider-Man 3 – e per un
altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi
del MCU.
Ad Aprile dello scorso anno è stato ufficialmente confermato
che Tomb
Raider, il riavvio del franchise ispirato al
videogioco del 2014 e che ha visto protagonista nei panni di una
giovane Lara Croft il premio oscar Alicia
Vikander, avrebbe avuto un sequel. Da allora, non ci
sono più stati aggiornamenti sul progetto.
Adesso, in una recente intervista
con Good Morning America (via
EW), è stata proprio Vikander ad aggiornare in merito al
sequel, anticipando che le riprese del film dovrebbero partire il
prossimo anno. “Il nostro piano era quella di iniziare a girare
quest’anno”, ha dichiarato l’attrice. “Ovviamente tutto è
cambiato a causa della pandemia. Le cose sono molto diverse al
momento. Per ora ne stiamo discutendo, quindi spero di poter
iniziare a girare l’anno prossimo.”
Il sequel di Tomb
Raider sarà diretto da Ben Wheatley.
La sceneggiatura del secondo capitolo è stata affidata a
Amy Jump, nota per la sua collaborazione di lunga
data con il regista e partner, con il quale ha co-scritto la
pellicola d’azione Free
Fire (che vedeva nel cast Brie
Larson, Cillian
Murphy e Armie Hammer), Kill
List, A Field In
England, SightseerseHigh-Rise.
In merito al sequel, ad oggi
sappiamo davvero poco riguardo la direzione della trama delle
prossime avventure di Lara Croft al cinema. Di certo lo sguardo
femminile della Jump e l’esperienza maturata nel campo del genere
action fanno sperare in un progetto entusiasmante, e quanto pare le
idee hanno già convinto la Vikander.
Vi ricordiamo che il film del 2018
si era chiuso con un cliffhanger, quindi aspettiamoci il ritorno
della protagonista contro l’oscura organizzazione Trinity che si è
infiltrata nella Croft Holdings, l’azienda di famiglia lasciatole
in eredità dal padre.
Arriva da Deadline la notizia
che, a causa della pandemia di Covid-19 che costringe ancora i
cinema americani e di altri paesi del mondo alla chiusura,
Universal Pictures e MGM hanno deciso di posticipare ancora una
volta No Time to
Die, l’attesissimo venticinquesimo capitolo della saga
di James
Bond.
Si tratta del terzo rinvio ufficiale
per l’ultimo film del longevo franchise in cui apparirà Daniel Craig: inizialmente previsto per lo
scorso Aprile, il film è stato posticipato a Novembre (tra l’altro,
l’uscita per il prossimo mese era stata di recente confermata!).
Adesso No Time to
Die è stato definitivamente posticipato al 2021,
precisamente al 2 Aprile.
In una nota ufficiale, è stato
dichiarato: “MGM, Universal e i produttori di Bond, Michael G.
Wilson e Barbara Broccoli, oggi hanno annunciato che l’uscita di No
Time to Die, 25esimo film della serie di James Bond, è stata
rimandata al 2 Aprile 2021 in modo da essere visto dal pubblico in
sala in tutto il Mondo. Capiamo che lo slittamento sarà una
delusione per i nostri fan ma ora non vediamo l’ora di condividere
il film il prossimo anno.”
Giusto ieri era stato diffuso il
videoclip ufficiale del brano trainante della colonna sonora
originale del film (e che accompagnerà i titoli di testa),
interpretato da Billie Eilish. Con l’uscita
rimandata ufficialmente ad Aprile del 2021, Bond 25
arriverà adesso nelle sale ad un anno esatto di distanza
dall’uscita inizialmente programmata.
In No Time to Die, Bond si
gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal
servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente
interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della
CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
Da
Roald Dahl in arrivo prossimamenteLe
Streghe, con Anne Hathaway, Octavia Spencer e Stanley Tucci,
ecco il trailer.
Il film vedrà Anne
Hathaway nel ruolo che era stato di Angelica
Huston, ovvero la Strega Suprema, con lei anche
Octavia Spencer e Stanley Tucci.
La Warner Bros Italia fa invece sapere che il film arriverà invece
prossimamente al cinema, e restiamo quindi in attesa di scoprirne
la data di distribuzione in sala.
Le Streghe si avvale
del regista premio Oscar Robert Zemeckis
(Forrest Gump), e ha come protagonisti le attrici premi Oscar
Anne Hathaway (Les
Misérable,
Ocean’s 8) e Octavia Spencer (The
Help,
La forma dell’acqua – The Shape of Water), il candidato
all’Oscar Stanley Tucci (i film di Hunger Games,
Amabili resti) e la leggenda della commedia e pluripremiato
Chris Rock. Fa parte del cast anche l’esordiente
Jahzir Kadeem Bruno (la serie TV “Atlanta”), al fianco di Codie-Lei
Eastick.
La sceneggiatura è di
Guillermo Del Toro, Robert Zemeckis e
Kenya Barris (l’imminente “Shaft”), basata sul
libro di Roald Dahl. Il film è prodotto dallo stesso
Zemeckis, al fianco di Jack Rapke,
Guillermo del Toro, Alfonso Cuaron e
Luke Kelly; mentre la produzione esecutiva è di
Michael Siegel, Gideon Simeloff, Marianne Jenkins
e Jackie Levine.
La squadra creativa di Zemeckis
include un elenco di suoi frequenti collaboratori, tra cui il
direttore della fotografia nominato all’Oscar Don
Burgess (“Forrest Gump”), lo scenografo Gary
Freeman, il montatore Jeremiah
O’Driscoll, e la costumista nominata all’Oscar
Joanna Johnston (“Allied: Un’ombra nascosta”,
“Lincoln”).
Una produzione Image Movers,
Necropia / ExperantoFilmoj, “The Witches” si sta girando presso gli
Studios della Warner Bros. di Leavesden, nel Regno Unito.
Mentre sono in corso le riprese di
Jurassic
World: Dominion che come sappiamo vedrà il ritorno dei
protagonisti del film originale Sam Neill e
Laura Dern nell’universo, un altro noto
interprete del film, Jeff Goldblum continua attraverso il suo
profilo instagram a stuzzicare i propri fan e oggi ha postato in
divertente video.
Nel video in question
Jeff Goldblumrichiama alla mente dei fan una
nota scena del primo film nel quale spiegava a
Laura Dern la Teoria del Caos, questa volta però
lo fa a Sam Neil come potete vedere nel video di seguito. In realtà
il video ha un intento più nobile, ovvero quello di invita gli
americani ad andare a votare.
Jurassic
World: Dominion vedrà sia Chris
Pratt che Bryce
Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a
loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella
Pineda, Jake Johnson e Omar
Sy. Laura
Dern e Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic
Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan
Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta
nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe
originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff
Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World:
Il Regno Distrutto.
Originariamente atteso al cinema per
ottobre 2020, Le Streghe di Robert
Zemeckis arriverà direttamente su HBO Max. A informarci è
Deadline, che riferisce che il film, nuovo adattamento
dell’omonima fiaba di Roald Dahl, sarà distribuito
sulla piattaforma dal 22 ottobre.
Il film vedrà Anne Hathaway nel ruolo che era stato
di Angelica Huston, ovvero la Strega Suprema, con
lei anche Octavia Spencer e Stanley
Tucci. La Warner Bros Italia fa invece sapere che il film
arriverà invece prossimamente al cinema, e restiamo quindi in
attesa di scoprirne la data di distribuzione in sala.
Le Streghe si avvale
del regista premio Oscar Robert Zemeckis
(Forrest Gump), e ha come protagonisti le attrici premi Oscar
Anne Hathaway (Les
Misérable,
Ocean’s 8) e Octavia Spencer (The
Help,
La forma dell’acqua – The Shape of Water), il candidato
all’Oscar Stanley Tucci (i film di Hunger Games,
Amabili resti) e la leggenda della commedia e pluripremiato
Chris Rock. Fa parte del cast anche l’esordiente
Jahzir Kadeem Bruno (la serie TV “Atlanta”), al fianco di Codie-Lei
Eastick.
La sceneggiatura è di
Guillermo Del Toro, Robert Zemeckis e
Kenya Barris (l’imminente “Shaft”), basata sul
libro di Roald Dahl. Il film è prodotto dallo stesso
Zemeckis, al fianco di Jack Rapke,
Guillermo del Toro, Alfonso Cuaron e
Luke Kelly; mentre la produzione esecutiva è di
Michael Siegel, Gideon Simeloff, Marianne Jenkins
e Jackie Levine.
La squadra creativa di Zemeckis
include un elenco di suoi frequenti collaboratori, tra cui il
direttore della fotografia nominato all’Oscar Don
Burgess (“Forrest Gump”), lo scenografo Gary
Freeman, il montatore Jeremiah
O’Driscoll, e la costumista nominata all’Oscar
Joanna Johnston (“Allied: Un’ombra nascosta”,
“Lincoln”).
Una produzione Image Movers,
Necropia / ExperantoFilmoj, “The Witches” si sta girando presso gli
Studios della Warner Bros. di Leavesden, nel Regno Unito.
Tra le tantissime fiction proposte
dalle maggiori rete televisive nazionali, ce n’è una che sembra
mettere d’accordo un po’ tutti. Si tratta della serie Un
Passo Dal Cielo, in onda su Rai 1, con il
mitico Terence
Hill e Daniele
Liotti.
Attiva dal 2011, la fiction ha come
protagonista il comandante di squadra del Corpo
Forestale di San Candido, in
Trentino-Alto Adige ruolo prima interpretato da
Terrence Hill e poi da Daniele
Liotti. Trattandosi di una serie poliziesca all’italiana,
Un Passo Dal Cielo segue le indagini del Corpo Forestale e della
Polizia, che in ogni puntata sono impegnati a risolvere in tandem
un difficile caso.
Un Passo Dal Cielo cast e
trama
Protagonista della prima stagione è
Pietro Thiene (Terence
Hill), ispettore superiore del Corpo Forestale di San
Candido. Grazie alla sua grande conoscenza della natura e
soprattutto delle montagne, Pietro lavora spesso con la Polizia per
collaborare alla risoluzione dei casi più difficili.
Nonostante il suo atteggiamento
sempre calmo e controllato, Pietro nasconde però un passato assai
doloroso. Durante una scalata in montagna, molti anni prima, sua
moglie ha purtroppo perso la vita e il dolore di quel lutto sembra
non averlo abbandonato.
[ATTENZIONE!
SPOILER]
A rigirare il dito nella piaga c’è
anche sua cognata Claudia (Bettina Giovannini),
che spesso lo accusa di essere l’unico responsabile della morte
della sorella. Ma nonostante i loro dissapori, in più di
un’occasione Pietro aiuta suo nipote Giorgio (Gabriele
Rossi), figlio di Claudia, che si mette fin troppo spesso
nei guai. Pietro, infatti, protegge il nipote quando il ragazzo
ruba un’auto della forestale; questo gesto non solo riavvicina zio
e nipote ma riesce a riconciliare anche i due cognati. Ad assistere
Pietro nelle sue avventure tra i monti, inoltre, c’è Felicino
Scotton (Francesco Salvi), detto Roccia,
sovrintendente capo forestale nonché suo grande amico.
Decisamente più confusionario ma
non per questo meno professionale, nella squadra di San Candido c’è
anche il vice questore aggiunto Vincenzo Nappi (Enrico
Ianniello). Da poco trasferitosi in Trentino, Nappi è un
napoletano verace, simpatico e socievole, estremamente leale e
imbattibile nel suo lavoro ma con una disastrosa vita sentimentale.
Appena arrivato perde la testa per Silvia Bussolati (Gaia
Bermani Amaral), la bella veterinaria che fa impazzire
tutta la città.
A complicare la vita di Nappi c’è
colui che dovrebbe essere il suo braccio destro, l’assistente capo
Huber Fabricetti (Gianmarco Pozzoli), poliziotto
pasticcione e sempliciotto ma con un grande cuore.
Un Passo Dal Cielo 2 trama
Nonostante si tratti di una fiction
poliziesca a puntate, la seconda stagione di Un Passo Dal
Cielo è incentrata tutta su di un solo delitto (o quasi).
In questa stagione Pietro si trova a soccorrere Anja
(Catrinel Marlon), una ragazza dell’Europa
dell’Est che purtroppo, in seguito, viene uccisa. Le indagini della
polizia fanno pian piano riaffiorare i dettagli del passato oscuro
della ragazza; si scopre che Anja è una pusher e che probabilmente
è stata uccisa per un regolamento di conti.
Pietro, che forse mostra fin troppo
interesse per la ragazza, si ripromette di fare qualunque cosa pur
di trovare l’assassino di Anja. Tutta la seconda stagione è infatti
dedicata alle indagini dell’omicidio della ragazza.
[ATTENZIONE!
SPOILER]
Nel frattempo in paese le vite
sentimentali dei protagonisti della serie si complicano. Nappi,
impegnato ormai ufficialmente con Silvia, sembra essere ormai preda
di un’assurda gelosia. Questo suo stato d’inquietudine è causato
dal ritorno in scena di Tobias (Raniero Monaco di
Lapio), un famoso etologo nonché ex fidanzato di Silvia e
con il quale la ragazza ha intenzione di partire per una missione
in Alaska.
Intanto c’è anche un altro
triangolo amoroso che affligge i cittadini di San Candido. La bella
Chiara (Claudia Gaffuri), figlia di Roccia,
perdutamente innamorata di Giorgio, il nipote di Pietro, si trova a
dover affrontare una nuova rivale. Si tratta dell’amica barista
Miriam (Miriam Leone), che sembra essere
anch’essa interessata a Giorgio. Chi avrà la meglio, conquistando
il cuore di Giorgio?
Un Passo Dal Cielo 3: l’addio di
Terence Hill
Come per la seconda, anche la
terza stagione di Un Passo Dal
Cielo è incentrata su di un unico caso al quale
collaborano la Polizia e la Forestale.
[ATTENZIONE!
SPOILER]
Natasha (Caterina
Shulha), una ex prostituta, chiede aiuto a Pietro per
ritrovare suo figlio Eugenij che le è stato purtroppo sottratto dal
suo protettore anni prima. Nonostante la diffidenza nei confronti
della ragazza e della sua storia, Nappi e Thiene cominciano a
indagare. Dopo una serie di buchi dell’acqua, finalmente la Polizia
scopre dov’è nascosto il figlio di Natasha. Pare infatti che il suo
protettore l’abbia venduto ad una ricca coppia sposata che ha
adottato il bambino. Grazie all’esame del dna, la ragazza riesce a
provare di essere la madre biologica del piccolo Eugenij, che le
viene restituito. Tuttavia i problemi per Natasha non sono finiti
poiché c’è ancora chi la cerca di pareggiare i conti.
Nel frattempo, il vice questore
aggiunto Vincenzo Nappi è stato lasciato dalla sua compagna Silvia,
ormai in viaggio verso l’Alaska. Tuttavia c’è già qualcuno pronto a
prendere il posto della veterinaria nel suo cuore; si tratta di Eva
(Rocío Muñoz Morales) un’ex modella costretta a
trasferirsi a San Candido per scontare la sua pena, ovvero i
servizi alla comunità. L’infatuazione di Nappi, inizialmente a
senso unico, viene poi ricambiata dalla bella Eva.
Anche per Chiara e Giorgio le cose
sembrano andare per il verso giusto; i due, che ormai sono
ufficialmente una coppia, sono intenzionati a sposarsi e il ragazzo
a entrare nella forestale. Tuttavia nel corpo dei ranger spicca una
new entry; si tratta di Tommaso Belli (Tommaso
Ramenghi), nuova guardia forestale, sostituto di Silvia,
odiatissimo da Giorgio. Coinvolto dalla polizia nella ricerca di
Eugenij, Tommaso instaura un rapporto prima d’amicizia e poi
d’amore con Natasha che cerca in tutti modi di aiutare, anche
andando contro le regole.
Ma se la loro relazione, nonostante
gli impedimenti riesce a sopravvivere, quella di Chiara e Giorgio
naufraga. I due si lasciano, Giorgio abbandona Chiara e la
forestale e comincia a frequentare Manuela (Giusy
Buscemi), la sorella di Nappi. Chiara, invece, con il
cuore in frantumi, decide di cambiar vita e trova un impiego come
aiutante di Karl (Giovanni Scifoni), un cuoco
bravissimo ma dal carattere impossibile. Complici le tante ore in
cucina passate tra i fornelli e le furiose litigate, tra i due
nasce una simpatia che presto si tramuta in amore.
A ‘guastare’ questo clima da
happy ending c’è purtroppo l’addio di Pietro. Il capo
della Forestale decide infatti di abbandonare il suo posto a San
Candido per andare a lavorare in Nepal. A prendere il suo posto
come nuovo ispettore capo forestale e come protagonista della serie
è Francesco Neri, interpretato da Daniele
Liotti.
Un Passo Dal Cielo 4 trama
La quarta stagione si apre con
l’arrivo di un nuovo capo della forestale, Francesco Neri (Daniele
Liotti) che prende il posto di Pietro Thiene. Come il
suo predecessore, anche Francesco è tormentato dai fantasmi del suo
passato. Neri sembra infatti avere sulla coscienza la morte di suo
figlio. A causa, infatti, di una sua disattenzione e di una pistola
lasciata incustodita, il piccolo si è sparato e il colpo gli è
stato purtroppo fatale.
[ATTENZIONE!
SPOILER]
Quella tragedia ha distrutto le
vite di Francesco e di sua moglie Livia (Daniela
Virgilio) che, annientata dal dolore, l’ha lasciato e ora
vive in una strana comunità religiosa poco fuori San Candido,
gestita da Albert Kroess (Matteo Martari), detto
Il Maestro. Preoccupato dal fatto che la comunità religiosa somigli
fin troppo a una setta, Neri comincia a indagare sul Maestro che
sospetta essere implicato in un omicidio.
Nel frattempo altre nubi si
addensano su San Candido. Ormai felicemente fidanzato con la bella
Eva, Nappi si trova a dover affrontare la sua prima minaccia
sentimentale. A causa di una sfortunata serie di eventi, Eva viene
fotografata insieme al rapper Fedez – guest star
ricorrente nella stagione – e dipinta dai giornali scandalistici
come la sua nuova fidanzata. Nonostante Eva sia innamorata solo del
suo Vincenzo, è restia a smentire la notizia per godere di questa
sua momentanea popolarità.
Oltre a dover fronteggiare la
minaccia Fedez, Nappi è costretto anche a difendersi dagli attacchi
di Cristina (Alice Torriani), sorella di Huber. La
ragazza, perdutamente innamorata del vice questore aggiunto, fa di
tutto per sabotare la sua relazione con Eva, mettendo zizzania ogni
volta che può.
Allo stesso modo, anche Tommaso e Natasha sembrano essere
infastiditi dall’ex fidanzato di lei, riapparso all’improvviso,
portando scompiglio nella loro già complessa relazione.
Un Passo Dal Cielo 5: ultima
stagione
Alcune delle vicende rimaste in
sospeso nella stagione precedente, vengono riprese nella quinta e
(per ora) ultima stagione di Un Passo Dal Cielo.
[ATTENZIONE!
SPOILER]
Nonostante i suoi tentativi per
incriminare Kroess e salvare sua moglie Livia dalla setta dei Deva,
Francesco Neri è costretto a seppellire un altro membro della sua
famiglia. Dopo la morte di Livia e con Il Maestro finalmente in
carcere, il forestale può cominciare una nuova vita e inizia una
relazione con l’etologa Emma (Pilar Fogliati). Ma
questo suo desiderio di normalità, ha vita assai breve.
Amante della natura e dei lupi,
proprio come il suo vecchio amico Pietro Thiene, ben presto Emma
scopre di essere gravemente malata. Affetta da aneurisma cerebrale
– ovvero una malformazione vascolare delle arterie cerebrali -,
patologia quasi sempre letale, la donna cerca di vivere la sua vita
al massimo, sfruttando ogni momento di gioia perché per lei
potrebbe esser l’ultimo. Nonostante l’atteggiamento positivo di
Emma, Francesco non riesce a darsi pace.
A complicare la vita del capo della
Forestale è la scoperta di un figlio che non sapeva di avere.
Sembra infatti che sua moglie, durante la permanenza nella setta
Deva, sia rimasta incinta e che il bambino sia stato in affido.
Neri si mette alla ricerca di questo bambino che è convinto possa
essere il figlio adottivo di Bruno Moser (Stefano
Cassetti) e sua moglie Ingrid Moser (Serena
Autieri).
Nel frattempo la relazione tra Eva
e Vincenzo sembra andare a gonfie vele. Non solo i due ormai vivono
insieme ma pare si siano anche sbarazzati dei fastidiosi Fedez e Cristina che
minavano il loro rapporto. Eva resta quindi incinta ma, a sorpresa,
dopo aver messo al mondo la sua bambina, scappa, abbandonando
Vincenzo e anche sua figlia.
Un Passo Dal Cielo 6:
anticipazioni
La fiction Un Passo Dal
Cielo, arrivata a 5 stagioni e 72
episodi, pare si stata rinnovata per una sesta stagione.
Le riprese delle nuove puntate sono però cominciate con forte
ritardo a causa della pandemia da Corona Virus
ancora in corso. Tuttavia sembra che gli attori siano già tornati
sul set dal 6 luglio 2020, nel rispetto delle misure di sicurezza
anti-Covid. Ma cosa dovremmo aspettarci da questa nuova
stagione?
Innanzitutto un cambio di location.
Inizialmente girata in Trentino-Alto Adige, la fiction si
trasferisce in Veneto, lasciando il bellissimo lago di
Braies di San Candido che ha fatto da sfondo a tante avventure. In
questa stagione, che sarà di sole 8 puntate e
16 episodi (due episodi per ogni puntata in onda),
la storia riprenderà da dove l’avevamo lasciata.
[ATTENZIONE!
SPOILER]
Nella sesta stagione Francesco Neri
(Daniele
Liotti) dovrà fare i conti con una nuova paternità,
quella di Leonardo, il bambino di Livia cresciuto dalla famiglia
Moser, e con la sua relazione con Emma. La malattia della donna ha
gettato un’ombra sulla loro relazione; Emma potrebbe non avere
molto più tempo da vivere e Francesco forse non è in grado di
sopportare una nuova perdita.
Per il Neri ci saranno anche altre
sfide da superare come quella di salvataggio di un bosco che
rischia di essere distrutto dalla mano dell’uomo. Inoltre, ci sarà
un’altra donna, Dafne, a occupare i suoi pensieri…
Anche il povero Vincenzo Nappi
(Enrico Ianniello), abbandonato dalla moglie Eva,
è adesso ‘costretto’ a occuparsi da solo di sua figlia. Tuttavia, a
fargli ‘compagnia’ questa volta ci saranno ben due donne, Pamela e
Carolina, che s contenderanno le sue attenzioni. [fonte:
CiakGeneration]
Per il momento non si sa ancora
quando andrà in onda Un Passo Dal Cielo 6 ma è
probabile che si debba aspettare fino al 2021.
Un Passo Dal Cielo streaming
Tutte le puntate delle cinque
stagioni di Un Passo Dal Cielo sono disponibili in streaming sul
sito ufficiale di Rai Play. Per
accedere ai contenuti multimediali basterà effettuare la
registrazione sul sito.
In attesa di capire quale sarà il
futuro “combinato” del MCU della Disney e dello
Spider-Verse della Sony,
ComicBookMovie ha ipotizzato 10 collegamenti tra i due universi
che sarebbe molto interessante vedere sul grande schermo:
Blade/Morbius
La Sony sta per introdurre
il Vampire Vivente sul grande schermo, così come i Marvel Studios
hanno in programma di far debuttare il Cacciatore di Vampiri nel
loro universo condiviso. Immaginare un potenziale crossover,
dunque, non è così difficile!
Anche se al momento è davvero presto
per ipotizzare un’apparizione di Morbious nel film dedicato a
Blade, nulla esclude che i due personaggi possano realmente
incontrarsi sul grande schermo, sia in qualità di nemici, sia
magari per combattere l’uno di fianco all’altro. Probabilmente,
tutto dipenderà da come verrà accolto Morbius
dal pubblico…
Spider-Woman/SWORD
Se lo Spider-Verse e il MCU
cominceranno davvero ad essere collegati – si spera senza rovinare
alcuna continuity -, non è assurdo ipotizzare che Jessica Drew
possa avere una sorta di affiliazione con lo SHIELD, lo SWORD o
persino l’HYDRA.
L’introduzione di Spider-Man
nell’universo Sony – si vocifera che l’annunciato cinecomic
affidato a
Olivia Wilde sarà dedicato proprio alla supereroina – potrebbe
gettare le basi per approfondire tale dinamica. Anche in Spider-Man 3 potrebbe essere raccontata, ammesso però
che il personaggio di Jessica sia stato contemplato nella
storia…
Doctor Strange/Spider-Man
Doctor
Stranger in the Multiverse of Madness sarà diretto da Sam
Raimi. Sappiamo ormai da diverso tempo che il sequel esplorerà il
concetto del Multiverso, quindi un incontro tra Stephen Strange e
una vecchia iterazione dell’Uomo Ragno – magari proprio quella di
Tobey Maguire – potrebbe davvero rappresentare una realtà.
Un incontro tra lo Stregone Supremo
e l’originale arrampicamuri cinematografico sarebbe qualcosa di
davvero spettacolare. D’altronde, siamo certi che alcuni fan
pagherebbero oro pur di rivedere Maguire ancora una volta nei panni
del personaggio. Inoltre, l’eventuale team-up potrebbe gettare
tranquillamente le basi per una sorta di “estensione” live action
dello Spider-Verse inaugurato con Spider-Man:
Un Nuovo Universo.
J. Jonah Jameson
Sappiamo già che ci sono
dei piani per far tornare il personaggio di J. Jonah Jameson
interpretato da J.K. Simmons dopo la breve apparizione nella scena
post-credit di Spider-Man:
Far From Home. Tuttavia, ci piacerebbe che il personaggio
avesse, in futuro, un ruolo di maggior rilievo.
Ad esempio, un incontro tra Jonah e
Eddie Brock avrebbe un enorme potenziale, così come le storie
legate al direttore del Daily Bugle potrebbero avere un enorme
impatto sul MCU. Un’altra ipotesi allettante sarebbe quella di
vedere Jameson commentare gli eventi dell’universo cinematografico
Marvel, cosa che potrebbe legare i due universi in maniera
assolutamente divertente.
Kraven il Cacciatore
Sappiamo che J.C. Chandor
si occuperà della regia di uno standalone interamente dedicato a
Kraven il Cacciatore. Tuttavia, avrebbe senso per il personaggio
fare il suo debutto in Spider-Man 3 e “prendere di mira” Peter
Parker (soprattutto perché è possibile che il giovane eroe sia in
fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio).
Sarebbe un modo davvero intelligente
di legare i due progetti. Inoltre, se il prossimo film dedicato
all’Uomo Ragno introdurrà davvero il celebre antagonista, allora il
suo standalone potrebbe tranquillamente essere ispirato alla serie
a fumetti “L’ultima caccia di Kraven”, da molti considerata una
delle storie più belle mai scritte su Spider-Man.
Spider-Man/Sinistri Sei
Secondo un recente rumor,
la Sony vorrebbe includere il personaggio di Captain America in una
sorta di progetto dedicato ai Sinistri Sei, a cui la casa di
distribuzione e produzione sta lavorando ormai da diverso tempo.
Naturalmente, se la cosa dovesse rivelarsi vera, si tratterebbe di
far interagire il gruppo di super villain con l’iterazione di Sam
Wilson (nuovo Cap del MCU dopo il “ritiro” di Steve Rogers).
Al momento non sappiamo quali
personaggi dell’universo di Spider-MAn verranno coinvolti
nell’ipotetico progetto: ad ogni modo, il trailer di Morbius ha
già anticipato la presenza nel film del personaggio di Avvoltoio
(interpretato da Michael Keaton in Spider-Man:
Homecoming), cosa che ha sua volta potrebbe aver
anticipato non solo una connessione con il MCU ma anche l’arrivo
dei Sinistri Sei sul grande schermo.
Venom/Guardiani della Galassia Vol. 3
Venom ha
fatto riferimento al pianeta natale del simbionte e il franchise
potrebbe sicuramente esplorare il lato cosmico del personaggio
andando avanti (è difficile dire, però, se ci sarà spazio per
questo nel sequel Venom: Let There
Be Carnage). Tuttavia, con la Sony desiderosa di far
utilizzare ai Marvel Studios questi personaggi, c’è la possibilità
che possano essere referenziati in qualche modo in uno dei prossimi
titoli del MCU in uscita.
Guardiani della Galassia Vol.
3 sembra una scelta logica, anche se il rischio è quello di
ridurre tutto ad un semplice cameo. In alternativa, anche solo una
menzione potrebbe funzionare. Non avrebbe molto senso per Star-Lord
& co. legarsi ad un simbionte, ma questo potrebbe gettare le basi
per qualcosa di molto più grande a livello generale (di cui
parleremo a breve).
Il Multiverso
Per ragioni che non
possiamo ancora comprendere del tutto, un film di
Madame Web è in lavorazione alla Sony e, a meno che non si
concentri su Julia Carpenter, potrebbe rivelarsi una visione
piuttosto strana del personaggio.
Indipendentemente da ciò, con la
capacità di Madame Web di vedere cosa sta succedendo nel
Multiverso, ci sono modi in cui la sua storia potrebbe essere
collegata agli eventi del sequel di
Doctor Strange, ed è possibile che il personaggio possa
essere nominato o far sentire la sua presenza proprio in quel film.
Questo potrebbe anche rivelarsi un modo intelligente per spiegare
come Spidey oscilla tra due mondi…
Spider-Man
Questo è un suggerimento
abbastanza ovvio, ma se Sony sta davvero cercando di capitalizzare
il successo del MCU, allora deve continuare a consentire ai Marvel
Studios di realizzare film dedicati a Spider-Man.
Ciò significa che
Peter Parker rimane parte degli eventi futuri e, se il franchise
andrà avanti, è probabile che sarà una versione del personaggio che
i fan vogliono ancora seguire. D’altronde, il contraccolpo alla
fine della partnership tra i due studi è qualcosa che Sony dovrebbe
ricordare! La decisione di proseguire la partnereship sarebbe una
decisione aziendale intelligente e innegabilmente vantaggiosa per
entrambe le società.
E se tutti gli eroi fossero simbionti?
Venom è stato un flop per
la critica, ma ha sicuramente avuto un impatto al botteghino. Con
questo in mente, Kevin Feige potrebbe essere convinto ad andare
avanti con una sorta di evento crossover basato su “Venomized”.
Quel fumetto ha avuto un grande
impatto all’interno del VenomVerse e con la Marvel che possiede i
diritti sul merchandising di Spider-Man, si potrebbero davvero
raggiungere grossi numeri in termini di incasso. Non sarebbe
curioso vedere personaggi come Capitan America, Thor e Loki
“infettati” dagli alieni?
Tutto è in evoluzione nella Tunisia
post Primavera araba. Anche le paure e le ossessioni della gente.
Un bazar pieno di energia, nuove possibilità, qualche arretratezza
e vecchi pregiudizi. Questo racconta Manele Labadi
Labbé nella sua commedia
d’esordio, Un divano a Tunisi,
presentata alle Giornate degli Autori a Venezia
2019. A più di un anno di distanza, complice la pandemia,
il film arriva nelle sale l’8 ottobre, prodotto da
Kazak Productions e distribuito da
Bim.
La trama di Un divano a Tunisi
Selma, Golshifteh
Farahani, è una trentacinquenne che vuole avviare la
sua carriera di psicanalista. A Parigi non ha avuto fortuna, così
scommette su Tunisi, la sua città natale, dove torna dopo la caduta
del regime di Ben Ali per aprire uno studio nel palazzo in cui
vivono i suoi zii. Deve confrontarsi con l’iniziale ostilità dei
parenti, affrontare i pregiudizi, la burocrazia e la solerzia di un
poliziotto, Naim, Majd Mastoura, particolarmente
ostinato nel fare il suo dovere in un paese che, come Selma, sta
cercando un nuovo equilibrio. Dalla sua però, la ragazza ha una
grande tenacia e … Sigmund Freud.
Golshifteh Farahani, la nuova stella cacciata
dall’Iran
Non sono semplici curiosità quelle
che seguono sulla giovane e bellissima Golshifteh
Farahani, attrice iraniana classe 1983, ma qualcosa che a
ben guardare ha molto a che vedere con Un divano a
Tunisi. Anzi, può illuminare alcuni aspetti della
pellicola. L’attrice vive in Europa da quando nel 2008 è stata
dichiarata non gradita al governo iraniano e dunque costretta
all’esilio. Tra i motivi del bando, l’aver lavorato sotto la
direzione di Ridley Scott per una produzione
hollywoodiana come Nessuna verità,
accanto a Leonardo Di Caprio, ma ha partecipato anche ad
Exodus – Dei e re dello stesso
regista, e più recentemente ad altre grandi produzioni come
Pirati dei Caraibi -La vendetta di
Salazar. Nn solo cinema indipendente
(Come pietra paziente, About
Elly), insomma, dove ha iniziato e che pure ancora
frequenta volentieri. Dunque Farahani sa bene cosa
significa essere lontani dal proprio paese, proprio come Selma, che
però può scegliere di tornarvi. Ma la protagonista accenna anche a
suo padre, esiliato durante il regime di Ben Ali, e afferma che
questo ritorno è anche per lui. Il richiamo verso il luogo delle
proprie radici e il tema dell’esilio sono dunque presenti nel film,
sebbene solo attraverso pochi cenni.
Così, la regista
e sceneggiatrice franco-tunisina Manele Labidi
Labbénon sfrutta a pieno il potenziale di questa
storia e neppure le potenzialità di un’attrice di talento come
Faharani, che avrebbe potuto senz’altro mettere al servizio del
personaggio di Selma il proprio vissuto, regalandole uno spessore e
una capacità di coinvolgimento emotivo maggiori. Invece
Labidi sceglie di non approfondire questi temi,
così come sceglie di non raccontare molto di questa giovane
psicoterapeuta, se non la sua determinazione e la fatica
nell’affrontare un contesto inizialmente ostile. Ciò si deve forse
al timore di sacrificare, così facendo, il tono leggero della
commedia.
Un divano a Tunisi per capire la
rivoluzione
Il film infatti, mette del tutto da
parte i toni drammatici e in alcuni momenti prende anche le
distanze dal realismo. Anzi, sceglie di stemperare i momenti di
difficoltà della protagonista con una concessione al fantastico. Si
pensi alla figura di Freud che la accompagna sempre, in varie
forme. Questa contaminazione di generi è interessante e, ben
dosata, fa sorridere.
Nelle intenzioni della
regista, la psicoanalisi funge solo da pretesto per
parlare di una donna giovane, indipendente, che lavora e vuole
autodeterminarsi, in un paese ancora per molti versi ancorato a
tradizioni obsolete e pregiudizi, e dell’impatto sulla popolazione
della cosiddetta Rivoluzione dei Gelsomini, nata dal basso e che
costrinse Ben Ali, al potere dall”87, a lasciare il paese nel
2011.
Se però Labidi è
efficace nel tratteggiare un affresco composito fatto di pennellate
colorate, vivaci e fresche, quanto fugaci, che regalano sorrisi
viaggiando però quasi sempre in superficie, con qualche ingenuità
nella trama e alcuni mutamenti un po’ troppo repentini, lo è meno
quando tenta di spiegare la rivoluzione e le sue conseguenze.
Guardando il film si ha l’impressione che tra la gente questo
cambiamento sia stato vissuto più come un trauma, in senso
negativo, che come una crisi positiva. Racconta un paese dal quale
i giovani come Olfa, Aisha Ben Miled, vogliono
fuggire anziché restare per costruire una Tunisia nuova, ora che
hanno conquistato libertà e democrazia. Un paese ancora arretrato,
che fatica a misurarsi con questa libertà, anche nei costumi e nel
modo di essere. Si parla di integralismo religioso, di matrimoni
combinati, di omosessualità – soprattutto grazie al personaggio del
fornaio Raouf, interpretato da Hichem Yakoubi – ma
anche di gestione clientelare della cosa pubblica. Il poliziotto
Naim, Majd Mastoura – Orso d’oro a Belino per
Hedi di Mohamed Ben
Attia – paladino della legalità, appare come una mosca
bianca. Insomma una Tunisia piena di potenzialità ancora per buona
parte inespresse. L’auspicio di Labidi è quello di
una liberazione finalmente anche culturale e mentale. È questa la
scommessa sul proprio paese che la protagonista porta alla storia,
col suo studio di psicoterapia. Per accompagnarla, la regista
sceglie la voce di Mina e le note di un classico
della canzone italiana anni ’60 come Città vuota, assieme
alla meno conosciuta Io sono quel che sono, che ben si
confà al mood della protagonista e suggerisce un parallelo
tra l’Italia del boom e la Tunisia di oggi, proprio in termini di
opportunità di progresso da cogliere e potenzialità da
sfruttare.
Un divano a
Tunisiresta una commedia d’esordio vivace,
dal buon ritmo, ma con qualche ingenuità di scrittura e qualche
semplificazione di troppo. Il quadro rutilante di una
Tunisia in cerca di un equilibrio, come in fondo la compassata
protagonista, che mentre aiuta gli altri a liberarsi dalle proprie
ansie e paure, aiuta sé stessa a ritrovarsi.
A pochissime settimane dalle
Elezioni Presidenziali americane 2020, una doppia prima serata
evento il 12 e il 13 ottobre su Sky e in streaming su NOW TV con
SFIDA AL PRESIDENTE – THE COMEY RULE, di cui viene
rilasciato oggi il trailer ufficiale.
L’atteso political drama,
in due parti da due ore ciascuna, è basato sul
bestseller A Higher Loyalty: Truth, Lies, and
Leadership,il memoir (al numero 1 della
classifica del New York Times) di James Comey, che racconta dal
punto di vista dell’ex direttore dell’FBI le vicende che portarono
al suo allontanamento dal Bureau per mano dell’attuale presidente
degli Stati Uniti Donald Trump. Jeff Daniels nei
panni dell’ex direttore dell’FBI e Brendan Gleeson
in quelli del tycoon per una serie targata SHOWTIME e firmata da
Billy Ray (Captain Phillips – Attacco in mare aperto,
L’inventore di favole).
La prima parte si concentra sulle
fasi iniziali del Russiagate e sull’indagine dell’FBI sulle e-mail
di Hillary Clinton e il loro decisivo impatto sulla Election Night
del 2016, quando Donald Trump stupì il mondo e fu eletto 45°
presidente degli Stati Uniti d’America. La seconda parte, invece, è
il racconto, giorno per giorno, della problematica relazione tra
Comey e Trump, e si concentra sui primi mesi, intensi e caotici,
della presidenza del magnate americano.
SFIDA AL PRESIDENTE – THE
COMEY RULE – Lunedì 12 e martedì 13 ottobre alle 21.15 su Sky
Atlantic e in streaming su NOW TV. Disponibile On
Demand
La Universal
Pictures ha diffuso il video clip ufficiale di “No
Time To Die” di Billie Eilish, la canzone originale che
accompagnerà l’uscita del nuovo capitolo di James
Bond, No Time To Die.
In No Time
To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica
dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere
viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio
amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
“Ho riconosciuto nella storia
di Fei Fei, nella sua caparbietà e nel profondo legame che la
unisce alla famiglia, una parte di me”, spiega Elodie. “La
sua avventura mi ha emozionato e ricordato quanto sia importante
credere nei sogni”. Il brano, che nel film accompagnerà i
titoli di coda, è la versione italiana di “Rocket to the Moon”, la
prima canzone che i compositori Christopher Curtis e Marjorie
Duffield hanno scritto per il lungometraggio.
Diretto dal leggendario animatore e regista premio Oscar Glen
Keane, Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria è una
co-produzione Pearl Studio e Netflix e vede come produttrici le
celebri Gennie Tim e Peilin Chou.
Regista: il premio Oscar Glen Keane (Dear
Basketball)
Produttori: Gennie Rim (Gli Incredibili – Una ‘normale’
famiglia di supereroi, Cars, Ratatouille e
Up), Peilin Chou (Mulan, Romy &
Michelle, Il piccolo yeti)
Autore: Audrey Wells (The Hate U Give)
Co-regista: il premio Oscar John Kahrs (Paperman)
Produttori esecutivi: Janet Yang (The Joy Luck Club),
Glen Keane, Ruigang Li, Frank Zhu, Thomas Hui
Musiche di: Christopher Curtis (Chaplin), Marjorie
Duffield, Helen Park (KPOP)
Compositore: il premio Oscar Steven Price
(Gravity)
Scenografa: Céline Desrumaux
Over the Moon, la trama
Una brillante ragazzina, spinta
dalla determinazione e dalla passione per la scienza, costruisce
una navicella spaziale per andare sulla Luna e dimostrare
l’esistenza della leggendaria dea che vi abita. Una volta
atterrata, rimane coinvolta in una ricerca inaspettata e scopre un
luogo bizzarro popolato da creature fantastiche. Diretto dal
leggendario animatore Glen Keane e prodotto da Gennie Rim e Peilin
Chou, “Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria” è
un’emozionante avventura musicale che racconta la capacità di
andare avanti, l’accettazione di novità inattese e il potere
dell’immaginazione.
Dal 5 novembre al cinema: The
Shift, debutto alla regia di Alessandro
Tonda, che firma la sua opera prima dopo diverse
collaborazioni come aiuto regista in film e serie TV di successo
(Romanzo Criminale 2 – La
serie,Gomorra – La serie,
Suburra, Sicilian Ghost Story). The
Shift è prodotto da Notorious
Pictures – insieme alla belga Tarantula di Miss
Marx – e lo distribuirà nelle nostre sale a partire dal
5 novembre.
Un drama thriller claustrofobico ma
al tempo stesso adrenalinico e dal ritmo incalzante, che ha come
protagonisti Adamo Dionisi (Pasolini, Suburra, Dogman, Rocco
Schiavone, Suburra – La serie) e la star francese della serie
Les Revenants e di film come Regular Lovers e
Love Songs, Clotilde Hesme. Il film,
ambientato a Bruxelles, trae ispirazione dai recenti attentati di
matrice islamica che hanno trascinato nella psicosi le più
importanti capitali europee e racconta una situazione fuori dal
comune, messa in atto dall’incoscienza di un adolescente.
The Shift, la trama
La storia di due giovani
terroristi. Eden e Abdel irrompono in una scuola di Bruxelles per
compiere una strage di coetanei, ma Abdel si fa saltare in aria
prima del previsto coinvolgendo Eden nell’esplosione. Poco dopo i
paramedici Isabel e Adamo, accorsi sul posto, caricano sulla loro
ambulanza un ragazzo ferito e privo di sensi senza immaginare che
si tratta proprio di Eden. Quando Isabel si accorge della cintura
esplosiva è ormai troppo tardi: Eden si è svegliato e prende il
controllo dell’ambulanza, minacciando i paramedici di premere il
bottone se non eseguiranno i suoi ordini…
The Shift nasce
dall’urgenza di raccontare l’Europa contemporanea in uno dei suoi
aspetti socialmente e culturalmente più drammatici, ovvero lo
scontro in seno all’Europa stessa tra Islam radicale e civiltà
occidentale, partendo dall’emergenza del terrorismo jihadista per
arrivare all’esigenza di governare un processo di integrazione che
sappia evitare il condizionamento di ogni tipo di estremismo.
In una fase storica in cui la paura
del terrorismo contribuisce ad alimentare il rischio che l’Europa
si abbandoni alle crescenti spinte nazionaliste, The Shift parte
proprio da quella paura per costruire un percorso di senso che –
opponendosi a ogni generalizzazione e alla strumentalizzazione
dell’odio a fini anche politici – riporti in primo piano la
necessità irrinunciabile di costruire ponti tra culture o, meglio
ancora, tra esseri umani.
Se la rilevanza del tema non ha
bisogno di sottolineature, è peculiare e ambiziosa la strategia
narrativa attraverso cui The Shift si propone di affrontarlo,
partendo sì dalla ferita ancora aperta degli attacchi terroristici
su larga scala, del panico allo stato puro che questi hanno
prodotto in tutta l’Europa e che percorre anche l’intero arco
narrativo del film, ma compiendo un ulteriore passaggio di
approfondimento drammaturgico e quindi tematico, attraverso cui il
terrore non viene più solo combattuto ma anche guardato negli
occhi.
Mentre impazza ai box office
statunitensi, diventando un piccolo grande orgoglio della giovane
produzione made in Italy, Shortcut si conferma un
ottimo biglietto da visita per la Mad Rocket
Entertainment, casa di produzione che promette di fare
molto bene nei prossimi anni. Il film, da noi, è disponibile su
The Film Club, la piattaforma di Minerva
Pictures e sulle principali piattaforme VOD. È stato
presentato in anteprima a #GIFFONI50 nella sezione Generator +16 e
+18 e, come detto, sta riscuotendo un grande successo ai box office
USA.
Shortcut è la
storia di Nolan, Bess, Reggie, Queenie e Karl, cinque adolescenti
che salgono su un malandato pulmino rosso per rientrare a casa, da
scuola. Jo, il vecchio conducente, sceglie di prendere una
scorciatoia (da cui il titolo) che porterà il gruppo prima ad
imbattersi in un evaso che vuole far perdere le sue tracce, poi in
una tremenda creatura che spingerà i cinque ragazzi a vivere
un’avventura che li trasformerà per sempre, e che li legherà l’uno
all’altro come solo delle esperienze tremendamente forti sono
capaci di fare.
Shortcut, scorciatoie verso l’età adulta
Scritto da Daniele
Cosci e diretto da Alessio Liguori,
Shortcut è un esperimento che giocando su un
terreno sicuro e collaudato vince la sua scommessa. I temi
dell’amicizia e dell’adolescenza, il viaggio iniziatico e la lotta
contro un mostro sono archetipali nella narrativa di genere e in
questo contesto vengono sfruttati tutti benissimo. A partire dalla
messa in scena accattivante, alla regia fluida passando per le
interpretazioni tutte sfaccettate e credibili, nonostante forse
avrebbero avuto bisogno di maggiore approfondimento.
Il film si è avvalso anche della
collaborazione con Makinarium, una vera eccellenza nel campo del
make up e della prostetica, non solo per quanto riguarda il cinema
italiano, ma per il panorama mondiale della settima arte e questo
prezioso contributo sottolinea il valore del film, che resta
comunque un primo passo, ma non ha niente del timore e della paura
che caratterizzano le prime volte.
Shortcut è un
temerario grido di esistenza, la rivendicazione di uno spazio che
deve crearsi per nuove realtà produttive, nonostante portino in
scena storie derivative e già viste, perché è la dimostrazione
della conoscenza di un mezzo, tecnico e narrativo, e la conferma
che questo mezzo si sa utilizzare, sfruttare e modellare a seconda
delle proprie forze, con ottimi risultati.
“Non c’è cura per un malato
seriale. Ormai lo sappiamo bene. E allora siamo qui a
somministrarvi una nuova dose dedicata ad altre 100 serie tv che
hanno fatto la storia del piccolo schermo. Vi avevamo lasciato sul
più bello, come durante il finale del vostro show preferito, perché
c’era ancora tanta altra serialità da celebrare. Lo faremo con una
seconda stagione di serie tv imperdibili, da riscoprire o da
recuperare. 100 nuovi show per un’intensa e imperdibile sessione di
binge-reading.”
“Se è vero che la dipendenza da
serie TV può essere considerata da alcuni una vera e propria
patologia, noi, battute a parte, l’abbiamo sempre vista come una
delle migliori cure possibili alla noia e alla tristezza. E di
questo abbiamo avuto conferma in uno dei periodi più bui e noiosi
che le nostre generazioni possano ricordare, il recente lockdown,
durante il quale abbiamo tutti rivolto lo sguardo verso il
televisore.” commenta Luca Liguori, autore del libro e
Direttore Editoriale di Movieplayer.it“Abbiamo
anche capito che le 100 serie che avevamo scelto due anni fa non
erano sembrate “poche” solo a noi, e che di “malati seriali”
insaziabili e incontentabili ne esistono tantissimi.”
Il manuale raccoglie, rigorosamente
in ordine alfabetico, altre 100 serie tv in un ventaglio molto
ampio di generi seriali: dai crime più avvincenti alle migliori
serie drammatiche, dalle sitcom più amate agli show di
fantascienza. Senza dimenticare una contenuta ma accurata selezione
di anime come Neon Genesis Evangelion, Death Note e L’attacco dei
giganti.
Che siano tra i fenomeni televisivi
più rilevanti del momento come The Boys, The
Mandalorian e Ozark, prodotti meno
mainstream ma assolutamente ottimi come Broadchurch o cult
intramontabili come Willy, il Principe di Bel-Air, Dawson’s
Creek o Xena – Principessa guerriera,
ogni serie tv viene approfondita in maniera davvero esaustiva. Il
volume, infatti, oltre a fornire un assaggio di trama (il giusto
per stuzzicare l’appetito) e una breve critica dell’opera,
specifica il numero di stagioni, la durata degli episodi e le ore
totali necessarie per un binge watching fino all’ultima
puntata.
Come nel volume precedente, gli
autori non mancano poi di segnalare, per ogni serie, l’episodio
memorabile, il target (consigliata a chi), la compagnia più adatta
per la visione e gli effetti collaterali nei quali anche i malati
seriali più recidivi rischiano di incappare.
In fondo al volume, come in tutti i
manuali che si rispettino, è posizionato un comodo glossario che
viene in aiuto di chi, nonostante l’amore incondizionato per le
serie televisive, non ne mastica (ancora) lo slang.
Arriva la conferma che la Showtime
ha rinnovato Billions
per la sesta stagione che debutterà nel 2021. La quinta
stagione di BILLIONS
interrotta a causa dell’emergenza COVID.19 tornerà con cinque nuovi
episodi nel 2021, con la sesta a seguire. Il candidato al Golden
Globe Corey Stoll (House of Cards), che si è unito
alla guest star nei panni di Mike Prince nella quinta stagione, ha
firmato per tornare come regular per la sesta
stagione. L’annuncio è stato dato oggi da Gary
Levine, President of Entertainment, Showtime Networks
Inc.
Nella quinta
stagione di BILLIONS,
Bobby Axelrod (Damian
Lewis) e Chuck Rhoades (Paul
Giamatti) vedono riaccendersi la loro feroce rivalità,
mentre nuovi nemici si alzano e prendono la mira. Il pioniere
dell’impatto sociale Mike Prince (Corey
Stoll) rappresenta una vera minaccia per il dominio di
Axe, e Chuck litiga con un formidabile procuratore distrettuale
(Roma Maffia). Taylor Mason (Asia
Kate Dillon) è costretta a tornare ad Axe Capital,
dove Taylor deve combattere per proteggere i propri dipendenti e le
loro risorse. Wendy Rhoades (Maggie
Siff) rivaluta la sua lealtà e crea nuove alleanze
sorprendenti che la mettono in contrasto sia con Chuck che con
Axe. La guest star della quinta stagione
Julianna Margulies (The Good Wife) interpreta
Catherine Brant, una professoressa di sociologia della Ivy League e
autrice di bestseller. La serie è interpretata anche da David
Costabile, Condola Rashad, Kelly AuCoin e Jeffrey DeMunn.
BILLIONS
è creata e prodotta dagli showrunner Brian Koppelman e David
Levien. La serie è stata creata anche da Andrew Ross
Sorkin. Per ulteriori informazioni su BILLIONS, visitate
SHO.com, seguite su Twitter, Instagram e Facebook e unitevi alla
conversazione utilizzando #Billions.
Poche ore fa è arrivata come un
fulmine la
notizia – totalmente inaspettata – che Jamie Foxx è ufficialmente in trattative per
tornare a vestire i panni di Electro in Spider-Man
3, il film con Tom Holland che arriverà al cinema il prossimo
anno. L’attore premio Oscar aveva già interpretato il ruolo in
The Amazing Spider-Man – Il potere di Electro di Marc
Webb, film uscito nelle sale nel 2014 e in cui era
Andrew Garfield ad interpretare l’Uomo Ragno.
Naturalmente, i fan sono subito
andati in visibilio, anche perché la presenza di Electro nel film
potrebbe effettivamente aprire le porte all’esplorazione del
Multiverso (cosa che dovrebbe avvenire in maniera ancora più
approfondita in
Doctor Strange in the Multiverse of Madness). In attesa di
scoprire maggiori dettagli sul coinvolgimento del personaggio di
Electro nella storia della terza avventura cinematografica dello
Spider-Man di Holland, arriva da
ComicBook una curiosa indiscrezioni che potrebbe fare maggiore
luce sul perché del “ritorno” sul grande schermo del celebre
antagonista.
Un nuovo report del noto sito,
infatti, rivela parti di un’email inviata nel 2013 da Kevin Feige all’allora presidente della Sony
Amy Pascal, in cui il boss dei Marvel Studios esprimeva lodi per
la performance di Jamie Foxx nei panni di Electro in The Amazing Spider-Man 2. “Adoro davvero
Electro… sembra che la storia potrebbe anche fare a meno della
scena nel suo appartamento, il che lo farebbe sembrare
completamente pazzo… un personaggio con cui sarebbe ancora più
difficile relazionarsi.”, avrebbe scritto Feige alla
Pascal.
Questa approvazione nei confronti di
Electro da parte di Feige non dovrebbe far altro che contribuire ad
aumentare il notevole clamore suscitato dall’entusiasmante
annuncio, e forse a contestualizzare maggiormente il
perché del suo inserimento nel film (ricordiamo che Feige figurerà
come produttore di Spider-Man 3), anche se al momento
mancano ancora troppi dettagli sulla storia per riuscire a capirne
le reali motivazioni…
Cosa sappiamo di Spider-Man 3?
Di Spider-Man
3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si sa
ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella secondo
cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga dopo essere
stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il personaggio
di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce).
Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori
dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe
catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle
precedenti…
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter
Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave
all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film
dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone:
Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato
tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di
restare nel MCU per
ancora un altro film a lui dedicato –
l’annunciato Spider-Man 3 – e per un
altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi
del MCU.
Nella giornata di ieri
abbiamo appreso che la giovane esordiente Iman
Vellani è stata scelta dai Marvel Studios per interpretare
Kamala Khan nell’annunciata serie Ms. Marvel,
lo show in arrivo prossimamente su Disney+ dedicato al personaggio dei
fumetti creato da Gerry Conway e John Buscema.
Proprio grazie ai fumetti sappiamo
che Ms. Marvel è stata inizialmente concepita come controparte
femminile di Captain Marvel e alter ego di Carol Danvers, e che nel
corso della sua storia editoriale ha assunto numerose identità, tra
cui – appunto – quella di Kamala Khan, personaggio creato Sana
Amanat, G. Willow Wilson e Adrian Alphona.
Secondo una serie di rumor non
ancora confermati ufficialmente, il personaggio di Ms. Marvel farà
il suo debutto in Captain Marvel 2 prima dell’arrivo della
serie a lei interamente dedicata. In attesa di scoprire se sarà
davvero così,
Screen Rant ha portato alla luce un fatto decisamente curioso
che riguarda proprio Vellani e il primo cinecomic dedicato alla
supereroina interpretata da Brie
Larson.
La fonte ha infatti spulciato il
profilo Letterbox della giovane attrice e ha scoperto che,
all’epoca dell’uscita in sala del film di Anna
Boden e Ryan Fleck, lo stesso non è stato
particolarmente apprezzato dalla futura interprete di Kamala Khan:
Vellani, infatti, ha assegnato al cinecomic soltanto due stelle su
cinque, specificando però nei commenti alla sua valutazione di aver
invece molto apprezzato la performance di Larson.
Tutto quello che sappiamo su Captain Marvel 2
Captain
Marvel 2, il sequel del cinecomic con
protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’attesa serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa. Al loro
posto ci sarà Nia DaCosta, regista
dell’attesissimo reboot/sequel di Candyman
prodotto da Jordan Peele.
Nessun dettaglio sulla trama del
sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe
spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie
Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il
sequel di Captain
Marvel dovrebbe arrivare già nel 2022.
Il network americano ABC ha diffuso
il teaser promo e la trama di The Good Doctor 4,
l’attesissima quarta stagione di The Good
Doctor.
The Good Doctor 4
The Good Doctor 4
è la quarta stagione della serie tv The Good
Doctor creata da David Shore per il network americano
della ABC. In
The Good Doctor 4 Il dottor Shaun Murphy, un
giovane chirurgo con autismo e sindrome del savant, continua a
usare i suoi straordinari doni medici presso l’unità chirurgica del
St. Bonaventure Hospital. Man mano che le sue amicizie si
approfondiscono, Shaun continua ad affrontare il mondo degli
appuntamenti e delle relazioni romantiche e lavora più duramente di
quanto abbia mai fatto prima, navigando nel suo ambiente per
dimostrare ai suoi colleghi che il suo talento di chirurgo salverà
vite. La serie vede nel cast Freddie Highmore nei panni del dottor
Shaun Murphy, Antonia Thomas nei panni della dottoressa Claire
Browne, Hill Harper nei panni del dottor Marcus Andrews, Richard
Schiff nei panni del dottor Aaron Glassman, Christina Chang nei
pann
In The Good
Doctor protagonisti Freddie Highmore come Dr. Shaun Murphy,
Antonia Thomas come Dr. Claire Browne,
Nicholas Gonzalez come Dr. Neil Melendez,
Hill Harper come Dr. Marcus Andrews,
Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman,
Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona
Gubelmann nel ruolo del Dr. Morgan Reznick, Will
Yun Lee nel ruolo del Dr. Alex Park, Paige
Spara nel ruolo di Lea Dilallo e Jasika
Nicole nel ruolo del Dr. Carly Lever.
Arriva da
Deadline la notizia che la Warner Bros., in collaborazione con
Studio 8, è al lavoro sullo sviluppo di un adattamento
cinematografico di Black, serie a fumetti creata
da Kwanza Osajyefo e Tim Smith
III. Il fumetto è ambientato in un mondo in cui soltanto
alle persone di colore è concesso avere dei superpoteri.
Dopo aver lavorato
sia per la
Marvel che per
DC, Osajyefo desiderava disperatamente creare qualcosa che
parlasse ai lettori di colore, una fascia demografica troppo spesso
minimizzata o completamente ignorata. L’idea di un mondo in cui
solo i neri avessero dei superpoteri iniziò così a serpeggiare
nella sua mente.
Alla fine, Osajyefo
organizzò una campagna Kickstarter per cercare di dare
ufficialmente vita al progetto. Nel 2017 venne rilasciato il primo
numero di Black. Da allora, sono stati pubblicati
altri cinque numeri del fumetto che, negli anni, ha riscosso un
grande successo. La storia originale racconta di un giovane ragazzo
di colore di nome Kareem che, dopo essere sopravvissuto ad uno
scontro con la polizia, scopre che i neri hanno dei super poteri
nascosti che altri non possiedono.
Affrontando i
problemi del mondo reale che continuano ad affliggere la comunità
afroamericana, Black è riuscito a lasciare un
solco profondo nel mondo dell’editoria e dei fumetti. Al
momento la Warner Bros. è ancora alla ricerca di un regista, mentre
pare che Bryan Edward Hill(Titans, Ash vs.
Evil Dead) abbia già completato la sceneggiatura. La storia
del film sarà fedele al primo numero della serie: racconterà,
quindi, di un giovane uomo di colore che, dopo essere stato
braccato dalla polizia, scopre di avere dei superpoteri e che un
consorzio segreto desidera sfruttare e controllare queste sue
abilità.
Parlando del fumetto e
dell’adattamento cinematografico, Kwanza Osajyefo
ha dichiarato: “Parte dell’ispirazione per Black è venuta dalla
mia esperienza circa la mancanza di rappresentazione nell’editoria
e nei fumetti, e di come ciò sia direttamente correlato alla
scarsità di personaggi neri. Per la maggior parte della storia dei
fumetti, gli emarginati bianchi sono stati usati come allegorie per
gruppi emarginati, mentre affermavano di riflettere il mondo che ci
circondava. Black toglie questa patina per giustapporre i
superpoteri con la razza, consentendo ai neri di rispecchiarsi
autenticamente nei media e invitando un pubblico più ampio a essere
parte della nostra esperienza. Siamo entusiasti di portare questa
storia a tutti attraverso il film e siamo grati a Studio 8 per
averci creduto.”