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C’era una volta a… Hollywood: Tarantino vuole portare il film a Cannes

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Non abbiamo ancora la conferma ufficiale, ma pare che Quentin Tarantino stia facendo tutto il possibile per finire il montaggio del suo ultimo film, C’era una volta a Hollywood, in tempo per la 72° edizione del Festival di Cannes (che si svolgerà dal 14 al 25 maggio). A rivelarlo è l’Hollywood Reporter.

Se così fosse e la pellicola dovesse essere pronta, l’evento segnerebbe il ritorno del regista sulla croisette venticinque anni dopo la vittoria della palma d’oro con Pulp Fiction del 1994.

Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.

A giorni dovrebbe arrivare il primo trailer del film.

È stato spiegato dal regista che Once Upon a Time in Hollywood non si focalizzerà unicamente sugli omicidi ad opera della comune di Charles Manson, ma più in generale sulla vita e la cultura americana alla fine degli anni ’60. Sappiamo inoltre che Margot Robbie interpreterà Sharon Tate, probabile vicina di casa di Rick (DiCaprio).

C’era una volta a Hollywood: tutto quello che sappiamo sul nuovo film di Tarantino

Di seguito la prima sinossi:

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast anche Damian LewisDakota FanningNicholas Hammond, Emile HirschLuke PerryClifton Collins Jr.Keith JeffersonTimothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell Michael MadsenRumer Willis, Dreama WalkerCosta Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale di Once Upon a Time In Hollywood è fissata al 9 agosto 2019.

C’era una volta a Hollywood: DiCaprio e Pitt nel primo poster

Fonte: The Hollywood Reporter

Avengers: Endgame, tutto ciò che sappiamo su Iron Man

Avengers: Endgame, tutto ciò che sappiamo su Iron Man

Non sarà stato il protagonista assoluto del film, eppure Tony Stark sembra essere il personaggio che ha definito la campagna marketing di Avengers: Endgame (d’altronde con la sua voce si aprono i due trailer e l’eroe compare in diverse scene chiave).

E proprio grazie ai trailer mostrati finora siamo in grado di ipotizzare delle possibili direzioni di trama per Iron Man che vi riportiamo qui sotto:

Indosserà poco la sua armatura

Iron Man 2

Grazie all’ultimo trailer di Endgame abbiamo finalmente dato uno sguardo alle nuove divise dei Vendicatori bianche e rosse che indosserà anche Iron Man, molto probabilmente per affrontare i viaggi nello spazio o nel Regno Quantico.

Ciò ci induce a pensare che le varie armature Mark non saranno utilizzate con la stessa frequenza dei precedenti cinecomic, oppure, al contrario, che ci sarà spazio per ulteriori aggiornamenti del costume come suggerito da queste immagini leak del merchandise.

Il rapporto con Pepper sarà il cuore della sua storyline

Tony Stark è uno dei pochi sopravvissuti allo schiocco avvenuto sul finale di Infinity War, e ora si trova in compagnia di Nebula disperso nello spazio a bordo di un’astronave senza più cibo e ossigeno e intento a registrare un messaggio per l’amata Pepper Potts (come mostrato in entrambi i trailer).

Lo so che avevo detto niente più sorprese, ma speravo tanto di organizzare l’ultima…“, dice Tony, il che ci porta subito a chiederci se arriverà mai la proposta di matrimonio sognata per anni. L’eroe tornerà a Terra congedandosi definitivamente dall’armatura di Iron Man per dedicarsi a Pepper e alla futura famiglia?

A quanto pare il rapporto con la donna sarà centrale nello sviluppo (e forse nella conclusione) del suo arco narrativo, e non ci sorprenderebbe vedere la loro unione come sigillo della Fase 3 del MCU

Qualcuno lo salverà nello spazio

A proposito di ritorni e Pepper Potts, uno dei dubbi riguarda chi salverà Tony Stark e Nebula nello spazio. L’eroe ha registrato un messaggio per l’amata e la situazione sembra essere arrivata al limite, dunque urge il tempestivo soccorso di un compagno.

Nel secondo trailer abbiamo visto però Tony insieme ai Vendicatori, sano e salvo, dunque qualcuno avrà ricevuto il suo sos? Certo le scene confondono molto la cronologia del film e non si capisce in che momento della timeline sono ambientate…

Proverà a ricostruire la sua armatura proprio come nel suo primo film

Iron Man

C’è anche una breve sequenza mostrata nel primo trailer in cui vediamo Tony e Nebula lavorare a dei pezzi di ferragli su quella che sembra essere un’astronave (probabilmente il Benatar, la nave dei Guardiani della Galassia).

Per alcuni si tratta di un riferimento esplicito ad un momento iconico del franchise di Iron Man, ovvero quello in cui Tony inizia a costruire la prima versione della sua armatura. Ci sarà una scena simile anche in Endgame?

La reunion con gli Avengers

Senza dubbio uno dei momenti più emozionanti dell’ultimo trailer è quello della fatidica reunion tra Tony e gli altri Vendicatori con le nuove uniformi mentre lentamente camminano verso la loro impresa.

Alla fine non li vedevamo insieme da Civil War, il film della rottura che ha allontanato diversi membri del team…

Nuovi alleati

Sappiamo già che Nebula e Tony trascorreranno del tempo insieme, probabilmente all’inizio del film sull’astronave che li riporterà (si spera) a Terra, e che i due collaboreranno per riparare i danni del mezzo, ma è evidente che una volta ricongiunto con i Vendicatori l’eroe dovrà confrontarsi con i nuovi volti della squadra.

A partire da Carol Danvers, introdotta nella scena finale del trailer e ora protagonista dello standalone con Brie Larson.

LEGGI ANCHE – Avengers: Endgame, 8 coppie che vorremmo vedere in azione

Fonte: ScreenRant

Bojana Nikitovic per La Conseguenza: “Keira Knightley è il sogno di ogni costumista”

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Ha lavorato con Milena Canonero, contribuendo al trionfo agli Oscar dei costumi di Marie Antoinette di Sofia Coppola, ma non ne fa un affare di Stato. Per Bojana Nikitovic già lavorare accanto alla costumista italiana sembra essere un premio sufficiente, visto che parla del suo incontro con la Canonero come “la cosa professionalmente più importante che mi sia mai capitata.”

“Ci siamo incontrate a Belgrado sul set di un film italiano, poi lei mi ha portata con sé. – ha raccontato la Nikitovic, ospite a Milano per parlare del suo lavoro ai costumi de La Conseguenza, di James Kent, in uscita il 21 marzo – Quando mi chiedono del mio lavoro, io dico sempre che tutto quello che so l’ho imparato da lei, non solo in merito al costume per il cinema, ma anche per quello che riguarda l’organizzazione delle comparse, il lavoro con gli attori. Lei è un genio. Ci sentiamo sempre e spero di fare altri film insieme. Con lei farei sempre l’assistente, non avrei nessun problema.”

Nonostante il grande debito professionale che sente verso Milena Canonero, Bojana Nikitovic cammina da tempo sulle sue gambe, svolgendo con successo il suo lavoro di costumista, un impegno che comincia con la ricerca e le preparazioni preliminari.

“La prima parte è di ricerca, naturalmente. E per me è stato un viaggio bellissimo, ci sono tantissimi documenti e fotografie d’epoca. Poi i tedeschi sono organizzati e nonostante tutti i bombardamenti, sono state conservate tantissime foto, e ci sono anche dei libri. E mi piace molto che nel film si veda bene quanto Amburgo fosse distrutta, non esisteva più.”

Nel film sono rappresentate diverse classi sociali e attraverso i costumi, principalmente, è stata evidenziata questa separazione di estrazione. E anche tra le mogli degli ufficiali, una borghesia ricca dunque, c’è una leggera differenza, visto che Rachel, la protagonista interpretata da Keira Knightley, ha molto più stile delle altre donne. “Il casting del film è stato molto ben fatto perché tutte le attrici scelte per interpretare queste donne sono molto diverse, quindi è stato anche interessante lavorare su questi aspetti e differenziarle nei costumi.”

Tra queste attrici ovviamente spicca la Knightley, la protagonista femminile del film: “Keira è il sogno di ogni costumista. Avevo già lavorato con James Kent e quando mi ha chiamata stavo lavorando a un altro film. Appena mi ha detto che c’era lei, ho detto subito di sì, anche se ero occupata su un altro set. C’è qualcosa in lei che è incredibile, come porta gli abiti lei, il suo viso, le sue spalle. Non è un caso che sia lei una delle testimonial di Chanel. Ha un’eleganza incredibile!”

“Il mio ricordo principale legato al set è il freddo, e la povera Keira indossava dei costumi leggerissimi, dei tessuti per cui non potevi indossare nulla sotto, e a fine riprese ha voluto conoscere il nome di quei tessuti così che non li avrebbe mai più indossati!”.

Nel film il lavoro dei costumi non serve solo a vestire e coprire gli attori, ma, nel caso del personaggio della Knightley, anche a raccontare il suo percorso, e la Nikitovic ha usato un indumento preciso per spiegarne l’evoluzione: il cappotto. Un elegantissimo cappotto lungo, accompagnato, a inizio e a fine film, da un abbigliamento (e un atteggiamento) molto differente, a indicare la progressiva “apertura” della donna, sempre secondo la moda degli anni ’40.

La Conseguenza, recensione del film con Keira Knightley

Ma il lavoro concreto sugli abiti è stato di ricostruzione o recupero? “È stato complesso e abbiamo studiato e ricostruito, ma anche recuperato, sistemato e riadattato, cambiando fibbie e bottoni, per esempio. Il lavoro è stato fatto principalmente con case italiane, ma anche con alcune case inglese, perché abbiamo preso spunto dalla moda inglese, ovviamente.”

Il risultato è stato un lavoro di assemblaggio che, ispirandosi ovviamente alle ricerche e allo stile dell’epoca, ha dato vita a un look completamente personale, con una serie di capi d’abbigliamento che si indosserebbero anche oggi, cosa che sembra sia stata molto gradita anche all’attrice. Una serie di golfini e twin-set appositamente realizzati per Keira Knightley sono dei pezzi unici che si confonderebbero molto bene nella moda contemporanea, portando con sé un tocco di eleganza e stile.

Per il personaggio di Jason Clarke, l’ufficiale Lewis Morgan, è stato un po’ più difficile mostrare l’evoluzione del personaggio attraverso i costumi, visto che lo vediamo sempre in divisa, tuttavia, proprio attraverso i costumi riusciamo a scoprire la fragilità, la crepa dentro a quest’uomo ligio e dedito al dovere: quando Lewis ricorda il figlio morto, si aggrappa a un golfino del bambino, con un buco nel centro, il segno della ferita che lo ha ucciso. “Quando Jason ha girato quella scena, abbiamo pianto tutti” ha raccontato la Nikitovic.

Si è potuto giocare e raccontare molto di più con i costumi del personaggio di Alexander Skarsgård, Lubert. Un uomo bello ed elegante, ma che veniva da un momento difficile, già dalla sua prima apparizione e dall’incontro dei due, possiamo intuire la storia di quest’uomo. “Doveva essere un uomo elegante ma con un abito di almeno dieci anni addosso. Sono almeno 4 o 5 anni che lui non compra nulla di nuovo, quindi ci voleva un abito giusto. Un volta, probabilmente, si vestiva benissimo, essendo molto ricco e di bell’aspetto, ma in questa scena si doveva vedere che era in difficoltà, che era dimagrito, anche, quindi abbiamo realizzato una camicia un po’ più larga.”

Per quanto riguarda, di nuovo, i costumi di Rachel (Keira Knightley), nella storia è lei che cuce da sola i suoi vestiti, quindi è lei stessa che adatta i suoi abiti ai suoi cambiamenti emotivi. Emblematico è l’abito di velluto blu che indossa a metà film, un abito iconico con cui, simbolicamente, rinuncia al marito e abbraccia la possibilità di una nuova esperienza.

La Conseguenza, le interviste al cast

Oltre a cappotto, i golfini, e il velluto blu, un altro momento importantissimo per il personaggio di Keira Knightley e soprattutto per il lavoro di Bojana Nikitovic è stato l’abito oro, una realizzazione preziosa e fondamentale per ciò che accade nel film.

“Abbiamo realizzato un abito verde acqua, ed era importantissimo che il vestito risaltasse sulla neve. Io volevo usare il fucsia, perché sta benissimo a Keira, ma non potevamo usare quel colore, e nemmeno il rosso, perché nella scena deve risaltare il sangue che macchia l’abito. Non potevamo usare nemmeno il verde, perché il costume di Espiazione è famosissimo ed è verde. Così abbiamo scelto questo verde acqua, che è piaciuto a tutti, era un abito molto bello, ma non ero convinta e così, nonostante le prove fossero andate bene, ho deciso di realizzare un’altra possibilità.

Ho trovato questo tessuto a Praga, ma non è che di questi abiti se ne fa uno soltanto, allora mi servivano almeno 25 metri di tessuto. Di questo abito ne sono stati realizzati almeno sei. E la prima scena che abbiamo girato era proprio questa sulla neve, e il giorno prima dell’inizio delle riprese, Keira è venuta sul set per le prove e quando l’hanno vista con l’abito dorato, tutti hanno scelto quello. Questo abito comunicava proprio perfettamente la sua esigenza di fuggire. Il tessuto era molto difficile da indossare, satin di seta, non poteva mettere niente sotto e nelle scene sulla neve aveva degli scarponi da sci, mentre correva. E poi le pieghe che si creavano ad ogni pausa… insomma, è stato un vestito dalla gestione difficilissima.”

Ma dove vengono conservati gli abiti di scena, dopo il film? “Per la maggior parte finiscono dentro a scatoloni, a portata di mano per delle eventuali riprese aggiuntive, alcuni abiti vengono usati per delle esposizioni, altri invece diventano proprietà della casa di sartoria che li ha prodotti.”

Come ha raccontato Bojana Nikitovic, il percorso di un film si può dunque scoprire e ricostruire anche attraverso il lavoro di artigianato e ricerca che porta alla realizzazione dei costumi. Storie, segreti e percorsi emotivi parlano non solo attraverso sceneggiature e interpretazioni, ma anche attraverso il modo in cui gli attori, i personaggi si presentano a noi.

Di seguito, alcuni bozzetti degli abiti realizzato per La conseguenza:

Doctor Sleep: i dettagli sul cast e i personaggi

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Doctor Sleep: i dettagli sul cast e i personaggi

Arriverà nelle sale a Novembre 2019 Doctor Sleep, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Stephen King e sequel di The Shining (portato al cinema da Stanley Kubrick nel 1980).

Ma cosa sappiamo del film e sui personaggi? Ecco di seguito tutti i dettagli:

Ewan McGregor è Danny Torrance

Ewan McGregor è il volto di Danny Torrance. Nel romanzo seguiamo il personaggio, ormai adulto, sopportare il trauma vissuto all’interno dell’ Overlook Hotel, diventato una sorta di riflesso del padre omicida, sotto forma di rabbia persistente e alcolismo che attenua il suo dolore così come i suoi poteri. La capacità di avere visioni ritorna quando Danny torna sobrio e usa il suo dono per aiutare i morenti in un ospizio…

Rebecca Ferguson è Rose The Hat

rebecca ferguson

Rebecca Ferguson interpreterà invece Rose The Hat, il leader di un gruppo chiamato The True Knot composto da un gruppo di individui con abilità uniche che causerà non pochi problemi a Danny nel film.

Kyliegh Curran è Abra Stone

La giovanissima Kyliegh Curran entrerà nei panni di Abra Stone, una ragazza che riesce a collegarsi mentalmente con Danny diventando poi consapevole dell’esistenza del The True Knot. Riuscirà il protagonista a proteggerla dal gruppo?

Bruce Greenwood è il Dr. John Dalton

Già protagonista nell’adattamento di Gerald’s Game, Bruce Greenwood torna nell’universo di Stephen King interpretando il Dr. John Dalton, una delle persone a cui Danny rivelerà il suo legame psichico con Abra.

Zahn McClarnon è Crow Daddy

Zahn McClarnon è Crow Daddy, braccio destro di Rose The Hand e suo amante nel romanzo originale. Se è vero che questo sarà un adattamento piuttosto fedele, non c’è motivo di credere che il suo personaggio prenderà le distanze dalla controparte.

Emily Alyn Lind è Snakebite Andi

(Photo by Paul Archuleta/FilmMagic)

Un’altra giovane attrice si è unita al cast di Doctor Sleep, ovvero Emily Alyn Lind nei panni di Snakebite Andi, altro membro dei The True Knot che si scontrerà con Danny e Abra. Possiede, come gli altri del team, un’abilità unica che può usare sugli altri per addormentarli.

Carl Lumbly è Dick Halloran

Attore molto prolifico sia nel cinema che in televisione, Carl Lumbly entrerà nei panni di un iconico personaggio di Shining, Dick Halloran, il cuoco dell’Overlook Hotel che riconosce per primo la “luccicanza” del piccolo Danny Torrance.

Alex Essoe è Wendy Torrance

Alex Essoe interpreterà Wendy Torrance, reso iconico da Shelley Duvall nel film di Stanley Kubrick. L’attrice farà parte dei flashback dell’infanzia di Danny, dunque si presume che interagisca anche con Halloran.

Jocelin Donahue è Lucy?

Jocelin Donahue, volto noto di altri horror come Insidious: Chapter 2 e The House of The Devil, potrebbe entrare nei panni della madre di Abra, Lucy, tuttavia non ci sono ancora conferme ufficiali.

Jacob Tremblay è il giovane Danny Torrance?

the predator Jacob Tremblay

Uno dei giovani attori più richiesti ad Hollywood, Jacob Tremblay, interpreterà un personaggio misterioso nel film, che molti ipotizzano si tratti del Danny Torrance bambino durante le sequenze ambientate nel passato.

Fonte: Cinemablend

Shazam!: la vera ragione dietro l’assenza di Black Adam

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Shazam!: la vera ragione dietro l’assenza di Black Adam

Originariamente il progetto della Warner Bros. su Shazam! aveva ipotizzato l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi Black Adam, elemento poi escluso dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. Come annunciato nelle scorse settimane, i piani per portare al cinema uno standalone con Dwayne “The Rock” Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni Duemila.

Dell’assenza del villain in Shazam! ha parlato il regista David F. Sandberg spiegandone le ragioni: “All’inizio, prima di salire a bordo, si stava considerando la possibilità di fare un film del tipo Shazam vs Black Adam, ma credo che l’idea migliore fosse concentrarsi solo su Shazam e dargli il giusto spazio che meriterebbe anche Black Adam. Quindi questa decisione ci ha dato la possibilità di avere più occasioni per il Dottor Sivana come villain e di giocare un po’ di più con i suoi poteri“.

Quando ho avuto la sceneggiatura, Black Adam non era nel film, e penso sia stata una decisione molto intelligente presa da tutti i soggetti coinvolti, incluso The Rock” ha dichiarato Zachary Levi. “In un certo senso abbiamo conservato il piano di racconatre due storie di origini, quella di Shazam e quella di Sivana“.

Tempo fa era stato il produttore Peter Safran a parlare di un possibile coinvolgimento del personaggio nel film: “Pensare ad un’apparizione di Black Adam è una fantasia, ma non abbiamo mai discusso della possibilità di introdurlo in una scena post-credits […] È un antagonista perfetto, e la speranza è vedere un giorno questi due colossi scontrarsi…ma non oggi“.

Shazam!: le prime reazioni promuovono il film con Zachary Levi

CORRELATI:

Shazam! arriverà al cinema il prossimo 3 aprile.

Nel cast Zachary Levi, Asher Angel, Mark Strong, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian Chen, Jovan Armand, Cooper Andrews, Marta Milans, Djimon Hounsou.

La Sinossi: Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Shazam!: in che modo il film sarà legato al DCEU?

Fonte: Comicbook

James McAvoy vorrebbe interpretare l’Enigmista per la DC

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James McAvoy vorrebbe interpretare l’Enigmista per la DC

L’incursione di James McAvoy nel mondo dei cinefumetti è arrivata nel 2011 con X-Men: L’inizio, riavvio del franchise sui Mutanti Marvel che l’ha visto protagonista nei panni del giovane Charles Xavier (futuro professor X), e proseguita con X-Men: Giorni di un futuro passato, X-Men: Apocalisse e prossimamente con Dark Phoenix. Senza però dimenticare la parentesi supereroistica “atipica” di Split e Glass, i due capitoli della trilogia di M. Night Shyamalan dove ha interpretato Kevin Wendell Crumb aka L’Orda.

Dunque cosa manca al curriculum dell’attore? Forse un ruolo in un film targato DC? L’ipotesi non sarebbe così sbagliata dal momento che è stato lo stesso McAvoy a confessare in una live su Instagram che gli piacerebbe giocare con il personaggio dell’Enigmista.

L’ho sempre amato quando ero più piccolo. Sarebbe forte interpretarlo. Inoltre penso che la DC abbia dei villain davvero validi“.

Al cinema il noto antagonista dell’universo DC è stato adattato in Batman Forever di Joel Schumacher grazie alla performance di Jim Carrey e di recente nella serie Gotham interpretato da Corey Michael Smith (e interesse sentimentale di Pinguino).

Ovviamente il “ritorno” dell’Enigmista non rientra nei programmi attuali della Warner Bros. per quanto riguarda la nuova linea editoriale dell’universo condiviso, ma nulla esclude che il villain possa ripresentarsi in qualche cameo, magari iniziando con The Batman di Matt Reeves ora in fase di sviluppo. In tal caso ci sarebbe già un possibile candidato…

CORRELATE:

Rivedremo presto l’attore in Dark Phoenix, debutto alla regia di Simon Kinberg che ha rivelato di aver concepito il film come l’inizio di un nuovo capitolo per la serie di film di X-Men.

“Lo vedo come un nuovo capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi,  e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”

Dark Phoenix: Jean Grey perde il controllo nel nuovo trailer

Fonte: Fandom

Avengers: Endgame, 8 coppie che vorremmo vedere in azione

Avengers: Endgame, 8 coppie che vorremmo vedere in azione

Manca ormai poco più di un mese all’uscita di Avengers: Endgame, il culmine narrativo della Infinity Saga e ultimo atto della Fase 3 del MCU, nel quale rivedremo in azione tutti i sei Vendicatori originali più altri personaggi come Nebula, Ant-Man e Captain Marvel.

Ma quali sono le coppie di eroi che vorremmo insieme, fianco a fianco, per combattere Thanos? Ecco 8 proposte:

Steve Rogers e Tony Stark

È dalla fine di Captain America: Civil War che i fan stanno aspettando questa reunion: dopo lo sbriciolarsi del loro rapporto, tutto ciò che vorremmo vedere in Endgame sono Steve Rogers e Tony Stark di nuovo insieme come fronte unito dei Vendicatori.

Forse la loro divisione ha favorito il successo di Thanos, e se gli eroi vogliono sperare di fermarlo, dovranno seppellire l’ascia di guerra e riappacificarsi. E considerando che questi sono i due pilastri del MCU e che almeno uno di loro probabilmente morirà, meglio dirsi addio con amore che separati.

Occhio di Falco e Ant-Man

Già alleati nel team Cap di Civil War, Ant-Man e Occhio di Falco sono stati i grandi assenti di Infinity War e potrebbero riservare qualche sorpresa in Avengers: Endgame, dove tornano protagonisti insieme ai sopravvissuti dello schiocco.

Cos’hanno in comune i due eroi? Sono entrambi padri legati alla famiglia, e hanno rinunciato alla loro libertà per poter rimanere agli arresti domiciliari insieme ai figli, qualcosa che con cui nessuno degli altri Vendicatori può relazionarsi.

È anche molto probabile che entrambi abbiano perso alcune o tutti i loro cari dopo la Decimazione, un motivo in più che potrebbe unirli con un obiettivo comune: sconfiggere Thanos.

Vedova Nera e Nebula

Chi pensava che Nebula non sarebbe sopravvissuta allo schiocco si è dovuto ricredere e ora il personaggio è diventato uno dei più importanti, almeno per il suo rapporto con Thanos, di tutto il MCU. E se parliamo di accoppiamenti perfetti, cosa succederebbe se l’eroina si unisse a Vedova Nera?

Natasha Romanoff è forse l’abbinamento più interessante: entrambe hanno subito abusi fisici e mentali, ed entrambe hanno trasformato il loro dolore in forza e riscatto personale. Con la differenza che Nat ha imparato l’altruismo, mentre Nebula si è concentrata sulla vendetta.

Iron Man e Rocket Raccoon

Prima dell’uscita di Avengers: Infinity War i fan bramavano di vedere insieme Iron Man e Rocket Raccoon, ma sfortunatamente la trama del film li ha tenuti separati su diversi pianeti e gli eroi non hanno potuto esprimere tutto il loro potenziale come coppia.

È quasi certo che Tony e Rocket si incontreranno in Endgame, e possiamo solo immaginare cosa combineranno queste menti geniali dalla forte personalità…

Captain Marvel e Captain America

Capitano del presente e Capitano del futuro: Endgame potrebbe vedere insieme nello stesso film Steve Rogers e Carol Danvers in un’accoppiata a dir poco esplosiva. E se il primo è ormai prossimo a lasciare il gruppo, la seconda dovrebbe raccogliere la sua eredità e guidare i Vendicatori nelle nuove fasi del MCU.

Entrambi poi hanno un background militare, e condividono un forte senso di ciò che è giusto e sbagliato, e sarebbe bello approfondire questo reciproco rispetto o ammirazione.

Iron Man e Occhio di Falco

Iron Man e Occhio di Falco fanno parte del team originale degli Avengers, eppure non li abbiamo mai visti interagire molto nel corso del MCU (in Civil War erano anche in schieramenti opposti uno contro l’altro).

Di certo gli eventi della Guerra Civile non li hanno lasciati in buoni rapporti, ma sarebbe comunque interessante vedere se c’è ancora del risentimento o se gli eroi preferiranno riappacificarsi per raggiungere i propri obiettivi.

Hulk e Vedova Nera

È da Avengers: Age of Ultron che speriamo di vedere insieme Bruce Banner e Natasha Romanoff, dopo l’accenno della love story che non è mai piaciuta ai fan dei personaggi. Eppure sentiamo che c’è qualcosa ancora da esprimere e Endgame potrebbe rivelarsi l’occasione migliore.

Inoltre sappiamo che Bruce sta avendo dei problemi con Hulk e che Nat è sempre stata l’unica debolezza del gigante di giada…chissà che non venga approfondito questo rapporto nel prossimo film.

Captain Marvel e Thor

L’ultimo trailer di Avengers: Endgame ci ha mostrato l’incontro tra Thor e Captain Marvel al quartier generale dei Vendicatori, talmente iconico da restare subito impresso e da spingerci a desiderare altri di quei momenti nel film.

D’altronde stiamo parlando di due fra i più potenti supereroi dell’universo, e di due personalità particolari che insieme farebbero scintille. Soprattutto in vista del confronto con Thanos e di un’epica battaglia finale…

LEGGI ANCHE – Avengers: Endgame, tutti i segreti rivelati dal nuovo numero di Empire

Fonte: Cinemablend

Il Grinch arriva in home video: 10 cattivi da riscoprire

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Il Grinch arriva in home video: 10 cattivi da riscoprire

Disponibile dal 20 marzo in Dvd, Blu-ray, Blu-ray 3D, 4K Ultra HD e Digital HD con Universal Pictures Home Entertainment Italia, Il Grinch è uno dei cattivi più famosi della storia delle fiabe e, di recente, anche del cinema grazie all’adattamento di Ron Howard con Jim Carrey, e ora grazie al film d’animazione con la voce di Alessandro Gassman (Benedict Cumberbatch nella versione originale).

Prodotto da Illumination e Universal, arriva il film basato sull’amata fiaba del Dr. Seuss sul cinico brontolone che intraprende una missione per rubare il Natale, solo per poi sentire il suo cuore crescere di tre taglie in più grazie ad amicizie inaspettate. Insomma un cattivo che ruba la scena e conquista il pubblico, ma la storia del cinema è piena di personaggi come lui, cattivi, qualche volta oscuri, ma con grande carisma e appeal su tutto il pubblico. Eccone alcuni!

Hal 9000 – 2001: Odissea nello spazio

Hal 9000

Il computer super potente che “non sbaglia mai” nel film di Stanley Kubrick del 1968 è uno dei villain più iconici e memorabili della storia del cinema.

Nonostante il pubblico debba stare dalla parte degli astronauti, è innegabile che il grande occhio di vetro rosso di Hal catturi l’attenzione e anche la simpatia del pubblico.

Freddy Krueger – Nightmare

NIGHTMARE

È un cattivo efferato e implacabile, eppure nessuno o quasi ricorda le sue vittime ma soltanto lui, il suo guanto artigliato, il suo maglione lacero e, ovviamente, il volto segnato dal fuoco.

Freddy è un’icona del cinema horror, un villain che tutti abbiamo imparato ad amare.

Hannibal Lecter – Il Silenzio degli innocenti/Hannibal/Red Dragon/serie tv

Hannibal Lecter

Nonostante il fatto che la sua compagnia a cena possa destare qualche sospetto sugli ingredienti segreti che si celano nelle nostre pietanze, è innegabile che la compagnia del Dottor Lecter è preziosa.

Che abbia il volto di Mads Mikkelsen o quello di Anthony Hopkins, Hannibal rimane il preferito dai fan.

Pennywise – It

Incubi infantili e palloncini colorati; il pagliaccio Pennywise è uno dei villain dell’horror più iconici di sempre, soprattutto per chi è cresciuto a cavallo degli anni ’90.

Il romanzo di Stephen King, la miniserie e ora il film: il mito di Pennywise continua a crescere, mentre non sono in molti quelli che ricordano i sette ragazzini che, nonostante tutto, lo hanno fermato!

Jack Torrance – Shining

Il mattino ha l’oro in bocca, e Jack lo sa bene, rinchiuso nell’Overlook Hotel. Il protagonista di uno dei film più famosi del grande regista inglese, Stanley Kubrick, balza in scena come un feroce pazzo furioso, armato di accetta e disposto a fare a pezzi anche la sua stessa famiglia.

Memorabile la scena del bagno, in cui sfascia la porta e terrorizza la moglie Wendy, ma ancora più iconico il suo volto congelato nella neve del labirinto. E un po’ allo spettatore, dispiace.

Darth Vader – Star Wars

È il miglior cattivo del cinema, il miglior personaggio del cinema, sicuramente il più famoso e quello con maggiore appeal, ma soprattutto si rivela non essere poi così tanto cattivo. Come aveva previsto la sua amata Padme “c’è ancora del buono in lui”, e così si è rivelato alla fine.

La sua figura tragica, la sua storia, la sua fine, tutto contribuisce a farne il miglior peggior personaggio di sempre. Non c’è concorrenza.

Gru – Cattivissimo Me

Cattivissimo Me 3

Sempre a proposito di cattivi che in fondo sono buoni, il cattivissimo di casa Illumination ha senz’altro rubato il cuore del pubblico, principalmente perché è buffo, finto cinico e perché quando serve riesce a capire in quale posto si trova il suo cuore.

Niente a che vedere con gli eroi senza macchia e senza paura che sanno da subito qual è il loro posto. Gru lo scopre piano piano, e fa sentire in compagnia anche chi non ha le idee troppo chiare.

Loki – Marvel Cinematic Universe

Loki

Lo abbiamo visto al cinema e lo vedremo presto anche in tv, nella sua serie su Disney +: Loki, il dio degli Inganni, è il classico cattivo che però tanto cattivo non è. Certo è infido, un ingannatore, appunto, ma è sempre pronto a dare una mano a Thor quando il fratellastro ne ha bisogno, anche se cerca sempre il suo tornaconto.

Sarà questa sua elegante doppiezza che lo ha reso uno dei personaggi preferiti dal pubblico, specialmente quello femminile, del MCU?

Joker – DC Films

Icona dei fumetti, Nemesi di Batman, Principe del Crimine, Clown sorridente, e inconfondibile personaggio che il cinema e la tv, in live action e in animazione, ci hanno regalato in tantissime varianti possibili.

La migliore forse è quella della serie animata degli anni ’90, la più famosa e amata, per diverse ragioni, quella di Heath Ledger per Il Cavaliere Oscuro, di Christopher Nolan. Tutti lo amano, qualche volta anche di più rispetto a Batman!

Lo zingaro – Lo chiamavano Jeeg Robot

Lo chiamavano Jeeg Robot

Prodotto esclusivamente italiano, nato dalla mentre di Gabriele Mainetti che ha diretto Lo chiamavano Jeeg Robot, Lo zingaro di Luca Marinelli non è una figura letteraria ma un personaggio che grazie alla scrittura e soprattutto al suo interprete, è entrato nel cuore degli spettatori, complice il look, il modo di parlare e forse anche un eroe così sommesso e silenzioso che, prima della resa dei conti, gli ha permesso di splendere così tanto!

Il Grinch in Home Video dal 20 marzo

Disponibile dal 20 marzo in Home Video, la nuova edizione casalinga de Il Grinch contiene oltre 60 minuti di contenuti extra esclusivi, tra cui 3 mini film: “Giorni da cani in inverno”, con protagonisti il Grinch ed il suo fedele amico Max; “Yellow is the New Black” e “I piccoli aiutanti di Babbo Natale”, entrambi con gli adorabili Minion. Include inoltre incredibili featurette, un tutorial per imparare a disegnare e molto di più.

Narrato nella sua versione originale dal vincitore di Grammy Pharrell Williams, anche nominato agli Oscar (in italiano, la voce narrante è di Emiliano Coltorti), Il Grinch ha come voce del famigerato protagonista il nominato agli Oscar Benedict Cumberbatch (in italiano, Alessandro Gassman), che vive una vita solitaria all’interno di una caverna sul monte Crumpit con la sola compagnia del suo fedele cane Max.

L’incredibile cast originale vanta le voci di Rashida Jones (Parks and recreation, I Muppets) nei panni di Donna Chi Lou, Kenan Thompson (Saturday Night Live) in quelli di Bricklebaum, Cameron Seely (The Greatest Showman) nei panni di Cindy Chi Lou e con la presenza della leggendaria Angela Lansbury (Anastasia, La bella e la bestia) nei panni del sindaco di Chinonsò. Divertente, visivamente splendido e che scalda il cuore, Il Grinch è l’occasione perfetta per passare una serata in famiglia!

MOVIEMENT, al cinema tutto l’anno: la rivoluzione in Italia

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MOVIEMENT, al cinema tutto l’anno: la rivoluzione in Italia

Per la prima volta in Italia, tutto il mondo dell’industria cinematografica si unisce in modo compatto per fare squadra e rilanciare il cinema come forma di intrattenimento culturale per tutto l’anno. Le aziende di distribuzione garantiranno la programmazione di grande cinema spettacolare e di qualità da gennaio a dicembre, senza interruzione, con le sale aperte 12 mesi l’anno. Le istituzioni daranno un contributo per sostenere l’iniziativa. I David di Donatello lanceranno la campagna dal palco della premiazione con il supporto della Rai. Una grande campagna marketing punterà a cambiare nello spettatore la percezione del cinema d’estate.

Tutto questo ha un nome: MOVIEMENT.

«Cinema e audiovisivo si trovano di fronte al più grande cambiamento di sempre.

Il progetto “MOVIEMENT”, voluto in modo forte e unitario da tutti i protagonisti del nostro Cinema e sostenuto con determinazione e convinzione dal Sottosegretario Borgonzoni a nome del Governo, può e deve rappresentare la svolta per vivere il Cinema e far vivere i cinema 12 mesi all’anno» dichiara il Presidente dell’Anica, Francesco Rutelli.

I distributori, dalle major agli indipendenti, tutti gli esercenti, dalle sale d’essai ai multiplex, i produttori, le istituzioni e i talent, si muovono per la prima volta insieme e coordinati.

Il primo obiettivo è creare il mercato estivo a partire dal 2019 con un piano triennale che allinei l’Italia a tutto il resto del mondo con un cinema attivo 12 mesi l’anno.

«Il palinsesto dell’estate 2019 è il più importante di tutti i tempi e vedrà i grandi blockbuster uscire finalmente day and date con i principali territori europei, affiancati da titoli di grandi autori italiani ed internazionali», dichiara Luigi Lonigro, Presidente Distributori Anica.

Inoltre, migliorando la distribuzione delle uscite, i calendari saranno meno ingolfati durante i periodi di picco dell’anno e tutti i film potranno avere una permanenza in sala più lunga, dando agli spettatori maggiori possibilità di vederli. «Siamo solo all’inizio di questo grande movimento che vedrà il cinema nelle sale protagonista tutto l’anno». Così Carlo Bernaschi, Presidente Anem.

Ogni segmento del mondo cinematografico ha messo in opera le proprie misure:

 

Distribuzione e Produzione: hanno messo a punto un listino estivo mai visto prima con Blockbuster americani, film di qualità italiani e stranieri per soddisfare tutte le audience.
«In un momento di grande trasformazione, noi produttori crediamo nel cinema come espressione di crescita di tutta la produzione audiovisiva, e nella sala come luogo di visione collettiva, di formazione e di crescita sociale ed urbana». Francesca Cima, Presidente Produttori Anica

Esercizio: tutte le sale saranno aperte d’estate e hanno messo a disposizione, a partire dal Natale 2018, spazi pubblicitari per comunicare l’iniziativa.
«Aria nuova, coraggio e passione e tanta tanta voglia di stupire.
L’esercizio è pronto ad affrontare questa sfida. Lo farà mettendo a disposizione le sue strutture con il massimo coinvolgimento». Mario Lorini, Presidente Anec.

Istituzioni: il MIBAC mette a disposizione un fondo per supportare l’operazione. Parte di questo sarà dedicato alla comunicazione al consumatore e verrà gestito in maniera coordinata con l’industria. Il Mibac sostiene MOVIEMENT perché può rappresentare una enorme opportunità per la salvaguardia dell’arte e dell’industria cinematografica in Italia.
«Spesso termini come “svolta” o “rivoluzione” vengono utilizzati a sproposito e in modo retorico nel descrivere un cambio di passo nelle politiche pubbliche a sostegno del mercato e dei cittadini fruitori di cinema in sala. In questo caso rivendico quei termini per sottolineare la natura fortemente innovativa di questo progetto, che il Ministero ha voluto sostenere non solo economicamente ma svolgendo un ruolo di impulso e coordinamento con un respiro lungo e in un’ottica di rilancio strutturale del consumo in sala». Sen. Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali

I David di Donatello: sono parte attiva e promotrice dell’iniziativa, grazie anche al grande supporto della Rai. Dal palco della premiazione dei David di Donatello, il 27 marzo, sarà lanciata l’iniziativa MOVIEMENT. A tutti gli ospiti verrà anche offerta la spilletta MOVIEMENT.
«Essere parte attiva di MOVIEMENT coincide perfettamente con la vocazione del nuovo David di Donatello, che non si accontenta di essere un premio ma, grazie all’azione di rinnovamento, vuole fare squadra con tutti i protagonisti della filiera, partecipando al processo creativo e industriale del nostro cinema». Piera Detassis, Presidente Premi David di Donatello.

Talent: in tanti si metteranno in gioco per supportare personalmente il messaggio del cinema d’estate. Primo tra tutti PIF, venuto alla presentazione di MOVIEMENT per contagiare gli spettatori e i colleghi, perché “Al cinema si va tutto l’anno, anche d’estate!

Ma non basta tenere aperte le sale e programmarci bellissimi film. Deve cambiare anche la percezione dello spettatore, che non ha l’abitudine ad andare al cinema tutto l’anno, e contribuire ad accrescere il legame tra spettatore e sala.

Per questo il mondo del cinema ha coinvolto attivamente i propri direttori marketing a lavorare ad un vera e propria strategia di comunicazione per sensibilizzare gli spettatori e creare fidelizzazione: da qui nasce MOVIEMENT.

I primi passi sono stati:

La creazione di uno Spot di 60” di lancio della operazione in programmazione tutti i cinema già dal 24 dicembre ’18, e uno Spot 15” di lancio iniziativa posizionato in tutti gli owned media delle case di distribuzione ed esercenti d’Italia da Gennaio 2019.

Realizzazione della Campagna CinemaDays, il cinema a 3 euro dall’1 al 4 aprile, preludio della promozione estiva.

Creazione della brand image dell’operazione MOVIEMENT.

Ecco qui anticipati alcuni dei top titles – tra gli oltre 60 titoli –  che usciranno in sala da maggio ad agosto 2019: dai grandi autori internazionali a quelli italiani, ai film blockbuster, una offerta trasversale per tutti i gusti, che verrà completata da altri titoli che saranno elencati sul sito www.movie-ment.it.

Un programma che si andrà ad arricchire soprattutto sul fronte della qualità, anche con altri titoli italiani, dopo che sarà reso noto il programma del Festival di Cannes:

Stanlio e Ollio di Jon S. Baird, con Steve Coogan e John C. Reilly (Lucky Red); I fratelli Sisters di Jaques Audiard con Joaquin Phoenix e John C. Reilly (Universal); Il grande spirito di Sergio Rubini, con Sergio Rubini e Rocco Papaleo (01 Distribution); Godzilla II: King of the Monsters (Warner Bros); Rocketman (20th Century Fox); Beautiful Boy di Felix Van Groeningen, con Steve Carell e Timothée Chalamet (01 Distribution); Domino di Brian De Palma, con Nikolaj Coster-Waldau (Eagle); X-Men – Dark Phoenix (20th Century Fox ); Pets 2 – Vita da animali (Universal Pictures); Toy Story 4 (Walt Disney); All Is True di Kenneth Branagh, con Kenneth Branagh, Judi Dench, Ian McKellen (Warner Bros Italia); Annabelle 3 (Warner Bros); The Golden Glove di Fatih Akin (Bim); Spider-Man: Far From Home (Warner Bros/Sony Pictures); Men in Black: International (Warner Bros/Sony Pictures); Red Joan di Trevor Nunn, con Judy Dench (Vision); Nureyev: the White Crow di Ralph Fiennes (Eagle Pictures); Greta di Neil Jordan, con Isabelle Huppert (Videa); Il sole è anche una stella (Warner Bros); Submergence di Wim Wenders, con Alicia Vikander e James McAvoy (Movies Inspired); Fast & Furious – Hobbs & Shaw (Universal Pictures); Il Re Leone (Walt Disney); Il signor Diavolo di Pupi Avati con Gabriel Lo Giudice, Filippo Franchini (01 Distribution).

Sherlock Holmes 3 sarà ambientato nel Vecchio West?

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Sherlock Holmes 3 sarà ambientato nel Vecchio West?

Dopo mesi di silenzio, si torna a parlare di Sherlock Holmes 3, il film che dovrebbe chiudere la trilogia di Guy Ritchie con protagonisti Robert Downey Jr. e Jude Law.

Le nuove indiscrezioni parlano di uno spostamento geografico della nuova storia, che dalle strade di Londra dovrebbe spostarsi nel Vecchio West. Uno spostamento significativo che però potrebbe essere tutt’altro che attendibile, visto che non si tratta di una informazione ufficiale ma solo di un ruolo.

Sia Robert Downey Jr. che Jude Law dovrebbero tornare nei panni di Holmes e Watson, mentre non è ancora sicuro il coinvolgimento di Ritchie, che però vedremo quest’anno in sala con il live action di Aladdin per Disney.

I due film precedenti, usciti nel 2009 e nel 2011, hanno incassato 524 e 545 milioni di dollari, cifre che giustificano la volontà di provare a mandare avanti il brand.

SHerlock Holmes 3 sarà prodotto da Susan Downey, Joel Silver e Lionel Wigram, mentre Chris Brancato ha firmato lo script. Il film dovrebbe arrivare in sala il 22 dicembre 2020, e non il 25, come precedentemente annunciato.

Mentre Robert Downey Jr. sarà relativamente libero perché ha concluso il suo contratto con la Marvel e Avengers: Endgame sarà il suo ultimo film per MCU (almeno sembra), Jude Law è all’inizio di una grande avventura, visto che ha accettato il ruolo di Albus Silente nel franchise di Animali Fantastici che prevede altri tre film ad alto budget e produzioni imponenti.

Restiamo in attesa di notizie più chiare su questo progetto che sembra comunque molto atteso dai fan, nonostante gli anni che ci separano dall’uscita del secondo capitolo.

Fonte: /Film

John David Washington sarà il protagonista del nuovo film di Christopher Nolan

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Christopher Nolan ha scelto John David Washington, star di BlacKkKlansman, come protagonista del suo prossimo film super segreto. A riferirlo è Variety.

Nolan ha recentemente terminato la sceneggiatura del film e la Warner Bros. ha scelto prontamente la data d’uscita, 18 luglio 2020, una finestra che lo studio spesso riserva al regista, come abbiamo visto di recente con Dunkirk.

Il film è diventato uno dei più attesi, nonostante non si sappia assolutamente nulla della storia. Si era detto che il film sarebbe stato un incrocio tra Inception e Intrigo Internazionale, ma sembra che le fonti ufficiali stiano smentendo questa informazione. Una nuova voce ha invece descritto il film come un enorme, innovativo, action blockbuster, che sarà nuovamente mostrato in Imax.

Nolan si occuperà anche della produzione insieme alla sua compagna Emma Thomas. La produzione dovrebbe iniziare entro la fine dell’anno.

Dopo aver lavorato al fianco di Dwayne Johnson in Ballers per la HBO, Washington sta uscendo da un anno fantastico per il cinema, a cominciare dal suo ruolo da protagonista in BlacKkKlansman, che ha vinto la migliore sceneggiatura non originale agli Oscar. Il ruolo gli è valso recensioni entusiastiche, oltre a nomination ai Golden Globe e ai SAG come miglior attore. John David Washington ha anche recitato in The Old Man & the Gun e Monsters and Men.

Per il momento sappiamo che il film di Nolan vedrà coinvolto, ancora una volta, il direttore della fotografia Hoyte Van Hoytema, dopo le precedenti collaborazioni di Dunkirk e Interstellar.

Terminator: Dark Fate, ecco come si intitolerà Terminator 6

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Terminator: Dark Fate, ecco come si intitolerà Terminator 6

Terminator 6 ha ora un titolo ufficiale: Terminator: Dark Fate. Il produttore James Cameron ha comunicato che si trattava di un titolo provvisorio, ma arriva adesso la conferma ufficiale.

Un’ulteriore conferma arriva da The Wrap. Ma da dove viene questo titolo e cosa può indicarci della trama del film? In Terminator 2: Il Giorno del Giudizio, una tormentata Sarah Connor incide la frase NO FATE su un tavolo di legno prima di andare a cercare di uccidere Miles Dyson, uno dei creatori di Skynet. Il figlio di Sarah, John, dice che la frase deriva da qualcosa che Sarah ha detto in passato: “Non c’è destino se non quello che facciamo per noi stessi”. Questa è in realtà una citazione dal primo Terminator, ma la scena è stata tagliata in fase di montaggio. Forse il significato di Dark Fate sarà chiaro solo dopo aver visto il film.

Il film “fingerà” che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il Giorno del Giudizio.

Nel cast del film tornano Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis, Diego Boneta Gabriel Luna.

Alla regia di Terminator: Dark Fate è stato confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni dell’eroica Sarah Connor.

“Questa è una continuazione della storia di Terminator 1 e Terminator 2. E stiamo facendo finta che gli altri film siano stati un brutto sogno – ha dichiarato Cameron in precedenza – O una timeline alternativa, possibile nel nostro multi-verso.”

Fonte: /Film

Wong Kar-Wai: il nuovo film, Blossoms, collegato a In the Mood for Love

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Wong Kar-Wai ha annunciato che tornerà dietro la macchina da presa entro la fine dell’anno o all’inizio del 2020 con il suo lungometraggio, Blossoms. Secondo il quotidiano cinese Ming Pao (tramite The Film Stage), il film è basato sul romanzo di Jin Yucheng del 2013 e segue le vite di tre residenti di Shanghai dalla fine della rivoluzione culturale cinese negli anni ’60 verso gli anni ’90.

Blossoms è in sviluppo da diversi anni, con Wong che ha lavorato alla sceneggiatura per almeno quattro anni. Il regista ha dichiarato a IndieWire nel 2017 che il film sarebbe stato più personale di qualsiasi altra cosa che avesse fatto in precedenza.

“Shanghai è la mia città e l’arco di tempo che descrive il libro è il periodo della mia assenza perché sono andato a Hong Kong quando avevo 19 anni, nel ’63 – ha detto Wong – Non sono tornato a Shanghai fino all’inizio degli anni ’90. Questa è la mia opportunità di recuperare tutte le cose che mi sono perso.”

Ma la notizia ancora più grande intorno all’inizio di questa produzione è che il film si legherà tematicamente ai precedenti film di Wong, In the Mood for Love e 2046. Parlando con la stampa, Wong ha definito Blossoms come la terza parte di una trilogia formata dai due titoli citati. La notizia potrebbe essere fonte di confusione per alcuni fan del regista, in quanto quei due titoli costituiscono già una trilogia informale con il film drammatico del 1990, Days of Being Wild. Quanto Blossoms sarà legato a In the mood for Love, lo sapremo solo quando emergeranno più dettagli della produzione.

Wong Kar-Wai ha detto a IndieWire che ha impiegato così tanto tempo a scrivere il film a causa di quanto era importante per lui descrivere l’invecchiamento. “Ho lavorato come architetto e storico, perché devo restaurare e ricostruire la Chinatown di San Francisco e parte di Shanghai, che non esiste più – ha detto – È stato molto gratificante. È difficile, ma molto interessante.”

Blossoms sarà il primo lungometraggio di Wong Kar-Wai dal 2013, anno in cui uscì The Grandmaster. Da allora, il regista è stato associato a numerosi progetti, tra cui la serie Amazon ancora in sviluppo Tong Wars e un biopic di Gucci per Annapurna che non si è mai concretizzato.

Deadpool commenta la finalizzazione dell’accordo Disney-Fox

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Deadpool commenta la finalizzazione dell’accordo Disney-Fox

Poche ore fa abbiamo annunciato la finalizzazione dell’accordo Disney-Fox che entrerà in vigore dal mercoledì 20 marzo alle ore 12:02 a.m. Eastern Time.

A celebrare l’evento, arrivato dopo oltre un anno di trattative e verifiche, è arrivato Ryan Reynolds, che ha lasciato al “suo” Deadpool la parola. L’attore ha condiviso su Twitter una foto del Mercenario Chiacchierone con un cappellino con le orecchie di Mickey Mouse, chiuso dentro a uno scuolabus della Disney.

La didascalia alla foto dice: Feels like the first day of ‘Pool. Tradotto sarebbe: Mi sento come il primo giorno di Pool. L’assonanza è ovviamente con school-scuola, data la location della foto, uno scuolabus. Il significato invece può essere vario: Pool vuol dire letteralmente piscina o pozzanghera, ma anche gruppo oltre ad essere ovviamente la contrazione di Deadpool.

Ecco la foto:

In merito al passaggio alla Disney, si pensava che Deadpool non fosse un franchise adeguato da essere realizzato presso la Casa di Topolino, ma Bob Iger, CEO della Disney, è intervenuto sulla questione, spiegando che “continueremo il franchise nello stesso modo in cui l’abbiamo conosciuto, e pensiamo ci sia spazio per dell’altro”. Questo significa che non sarà attuato alcun cambiamento di linguaggio e che Deadpool 3 rimarrà R-rated? Molto più che probabile stando alle sue parole.

La promessa, fa sapere Iger, è non intervenire sulle caratteristiche che rendono unico il personaggio all’interno del panorama dei cinecomic, e in tale senso la Disney avrebbe già ideato un modo per “brandizzare” attentamente sia Deadpool che gli altri film R-rated (come Alien) evitando di confondere lo spettatore.

Non sappiamo però cosa accadrà ad altri progetti legati a Deadpool, come ad esempio la X-Force, che doveva essere una sorta di spin-off.

Stranger Things 3: nuovo teaser

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Stranger Things 3: nuovo teaser

Netflix ha diffuso oggi via twitter un nuovo teaser di Stranger Things 3, l’attesa terza stagione dell’acclamata serie di successo Stranger Things.

Vi ricordiamo che Stranger Things 3 debutterà il 4 luglio 2019 in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo, e in questo primo giorno del 2019 ha diffuso un nuovo contributo video.

Accanto ai vecchi amici della prime due stagioni – Millie Bobbie Brown, Finn Wolfhard, Caleb McLaughlin, Sadie Sink, Gaten Matarazzo, Noah Schnapp, Dacre Montgomery, Charlie Heaton, Natalia Dyer, Joe Keery, Cara Buono, Winona Ryder e David Harbour – si sono aggiunti Maya Hawke, Jake Busey e Cary Elwes.

I fratelli Duffer, insieme all’intero cast, sono di nuovo all’opera per raccontare una nuova e grande avventura.

Stranger Things 3, la trama

Stranger Things è la serie TV originale Netflix creata dai Duffer Brothers. La produzione esecutiva è curata dai Duffer Brothers, Shawn Levy, Dan Cohen di 21 Laps, e Iain Paterson.

CORRELATE

Stranger Things 3 è la terza stagione della serie tv Stranger Things creata da Matt e Ross Duffer e prodotta da Camp Hero Productions e 21 Laps Entertainment per la piattaforma di streaming Netflix.

Stranger Things 3

In Stranger Things 3 ritorneranno i protagonisti Joyce Byers (stagione 1-in corso), interpretata da Winona Ryder, Jim Hopper (stagione 1-in corso), interpretato da David Harbour, Michael “Mike” Wheeler (stagione 1-in corso), interpretato da Finn Wolfhard, Undici” / Jane Ives / Jane Hopper (stagione 1-in corso), interpretata da Millie Bobby Brown, Dustin Henderson (stagione 1-in corso), interpretato da Gaten Matarazzo, Lucas Sinclair (stagione 1-in corso), interpretato da Caleb McLaughlin, Nancy Wheeler (stagione 1-in corso), interpretata da Natalia Dyer, Jonathan Byers (stagione 1-in corso), interpretato da Charlie Heaton, Karen Wheeler (stagione 1-in corso), interpretata da Cara Buono, William “Will” Byers (ricorrente stagione 1, stagione 2-in corso), interpretato da Noah Schnapp, Maxine “Max” Mayfield / “Madmax” (stagione 2-in corso), interpretata da Sadie Sink, Steve Harrington (ricorrente stagione 1, stagione 2-in corso), interpretato da Joe Keery, Billy Hargrove (stagione 2-in corso), interpretato da Dacre Montgomery, Dr. Sam Owens (stagione 2-in corso), interpretato da Paul Reiser, Robin (stagione 3-in corso), interpretata da Maya Hawke.

Pierfrancesco Favino è Craxi nelle prime foto dal set di Hammamet

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Si intitola Hammamet il nuovo film di Gianni Amelio con protagonista Pierfrancesco Favino nei panni di Bettino Craxi. Il film sarà un biopic dedicato alla vita e alla caduta di un uomo di Stato italiano, una figura ispirata a Craxi.

Le prime immagini che mostra ADNKronos in anteprima, mostrato Favino con il trucco di scena, un risultato davvero notevole in quanto a somiglianza, come si può notare nelle foto (qui).

La trasformazione dell’attore romano si deve a un processo di trucco e prostetica che è stato utilizzato anche su Christian Bale in Vice – l’uomo nell’ombra, per trasformare l’attore premio Oscar in Dick Cheney.

Le due foto in cui vediamo Pierfrancesco Favino rimandano a un momento fondamentale della vita di Craxi, il momento prima di salire sul palco per l’apertura del Congresso del Psi, svoltosi a Milano negli ex locali dell’Ansaldo nel 1989.

Il film, tuttavia, non sarà una biografia ufficiale, ma una ricostruzione con personaggi ispirati alla realtà e altri di fantasia, in cui si riconosce la figura di Craxi e in cui il racconto privato serve a illuminare quello pubblico. Sembra si tratti dello stesso approccio che Paolo Sorrentino ha utilizzato nei suoi ritratti cinematografici di Giulio Andreotti (Il Divo) e Silvio Berlusconi (Loro).

Nel cast di Gianni Amelio, oltre a a Pierfrancesco Favino, ci sono anche Renato Carpentieri, Claudia Gerini, Livia Rossi, Luca Filippi.

Il titolo del film prende il nome della città tunisina in cui Craxi si rifugiò e dove morì mentre erano ancora in corso i procedimenti giudiziari nei suoi confronti.

Natalie Portman nel primo trailer di Lucy in the Sky

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Natalie Portman nel primo trailer di Lucy in the Sky

Ecco il primo trailer di Lucy in the Sky, precedentemente intitolato Pale Blue Dot, con protagonista Natalie Portman. L’attrice interpreta un’astronauta della NASA, Lucy Cola, che torna sulla Terra dopo una missione spaziale e che affronta dei drastici cambiamenti nella sua vita a seguito di una relazione con un collega.

La storia è liberamente tratta da fatti realmente accaduti nel 2007 al capitano Lisa Nowak che ebbe una relazione con l’astronauta Bill Oefelein. Successivamente Oefelein iniziò a frequentare Colleen Shipman, scatenando le ire della Nowak che, da Houston a Orlando, e munita di coltello, una parrucca, uno spray al peperoncino, aveva l’intenzione di aggredire la nuova fidanzata dell’ex nel parcheggio dell’Orlando International Airport. In quel luogo, Lisa ha finto di chiedere qualcosa alla donna, con lo scopo di farle abbassare il finestrino per aggredirla.

V per Vendetta: Natalie Portman tornerebbe volentieri nel sequel

Con Natalie Portman, nel cast del film ci saranno anche Jon Hamm, Zazie Beetz e Dan Stevens. A dirigere Noah Hawley.

Toy Story 4: il primo full trailer del film Disney•Pixar

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Toy Story 4: il primo full trailer del film Disney•Pixar

Ecco il primo full trailer di Toy Story 4, il nuovo emozionante capitolo del franchise che ha inaugurato la Pixar e che arriva al quarto capitolo rinnovato e ricco di nuovi personaggi e novità, con una storia tutta da scoprire.

Il nuovo film Disney•Pixar Toy Story 4, nelle sale italiane dal 27 giugno, vedrà il ritorno di Bo Peep, l’amica di Woody, Buzz e della banda di giocattoli. Diretto da Josh Cooley, prodotto da Jonas Rivera e Mark Nielsen, Toy Story 4 vedrà Woody e Buzz alle prese con un viaggio in compagnia di vecchi e nuovi amici.

Trama:

Woody ha sempre saputo quale fosse il suo posto nel mondo e la sua priorità è sempre stata prendersi cura del suo bambino, che si trattasse di Andy o di Bonnie. Quando Forky, il nuovo progetto scolastico di Bonnie trasformato in un giocattolo, si autodefinisce “spazzatura” e non giocattolo, Woody decide di mostrargli gli aspetti positivi di questa nuova vita. Ma quando Bonnie porta con sé tutta la banda di giocattoli in un viaggio con la sua famiglia, Woody fa un’inaspettata deviazione, che lo porta a ritrovare la sua amica scomparsa da tempo, Bo Peep. Dopo aver trascorso anni per conto proprio, lo spirito avventuroso di Bo e la vita “on the road” hanno rovinato la sua porcellana. Woody e Bo scopriranno che le loro rispettive vite come giocattoli sono ormai agli antipodi, ma presto si renderanno conto che questo è l’ultimo dei loro problemi.

21st Century Fox annuncia ufficialmente l’acquisizione da parte di Disney

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È ufficiale! Sebbene inizialmente fosse stato riferito che l’accordo Disney-Fox sarebbe stato finalizzato entro la fine del 2018, abbiamo recentemente ricevuto la notizia che tutto sarebbe stato risolto entro la metà di marzo, e il 21st Century Fox ha appena annunciato che l’acquisizione da parte della Disney è stata ultimata.

Le implicazioni di questo accordo sono di vasta portata e comprendono una serie di franchise importanti, nonché ripercussioni sui diritti di molti film e saghe anche in riferimento allo sfruttamento televisivo, ma ovviamente l’attenzione di tutti è concentrata sulle conseguenze nel campo dei cinecomic di una tale acquisizione.

I Marvel Studios, sotto l’ombrello della Disney, avranno adesso libero accesso alle proprietà che fino a poco fa erano Fox, ovvero parliamo degli X-Men e dei Fantastici Quattro, nonché di Deadpool.

Chiaramente avremo i primi dettagli nel momento in cui Kevin Feige della Marvel renderà pubblici i piani per la Fase 4 del Marvel Cinematic Universe, ma il Presidente della Disney Bob Iger ha già confermato che la Casa di Topolino continuerà a pubblicare film sotto i banner 20th Century Fox e Fox Searchlight.

In particolare, sempre nell’ambito dei cinecomic, sono previsti per quest’anno sia New Mutants, che forse finirà in streaming, sia Dark Phoenix, ultimo film “ufficiale” del franchise dei mutanti Marvel così come era stato pensato in casa Fox.

Matteo Garrone: al via le riprese di Pinocchio

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Matteo Garrone: al via le riprese di Pinocchio

Sono partite le riprese di Pinocchio, il nuovo film di Matteo Garrone che, dopo Dogman, torna in territorio fantastico, già esplorato con Il racconto dei racconti.

Il regista dirigerà Roberto Benigni nei panni di Geppetto, Gigi Proietti nel ruolo di Mangiafuoco, Massimo Ceccherini e Rocco Papaleo che interpretano il gatto e la volpe e il piccolo Federico Ielapi nel ruolo di Pinocchio.

Pinocchio una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da Archimede con Rai Cinema e Le Pacte, in associazione con Recorded Picture Company. Le vendite internazionali sono curate da HanWay Films. Il film sarà distribuito in Italia da 01 Distribution e in Francia da Le Pacte.

«È un onore essere di nuovo accanto a Matteo Garrone, con il quale abbiamo lavorato sin dai tempi di Gomorra – dichiara Jean Labadie di Le Pacte –. Roberto Benigni è il miglior Geppetto che avremmo mai potuto immaginare, in questo progetto che torna alle radici del capolavoro di Collodi famoso in tutto il mondo».

«Sono entusiasta della meravigliosa scelta di Benigni  – dice Gabrielle Stewart, Managing Director di HanWay –. Garrone è un cineasta visionario che reinventa una delle storie più famose del mondo, che affonda le sue radici ben più in profondità del classico d’animazione Disney. Sarà un vero spettacolo cinematografico, con un team tecnico internazionale d’eccezione e una star molto speciale. L’autenticità di girare nei luoghi dove Collodi ambientò il suo Pinocchio sarà qualcosa di mai visto prima».

I personaggi e le creature fantastiche saranno realizzati all’insegna di uno straordinario realismo, combinando trucco prostetico ed effetti digitali grazie al talento del due volte premio Oscar per il Miglior Trucco Mark Coulier (Grand Budapest Hotel, The Iron Lady) e della VFX Supervisor Rachael Penfold (The Revenant, Cloud Atlas).

Once Upon a Time in Hollywood: Margot Robbie nel secondo poster

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Once Upon a Time in Hollywood: Margot Robbie nel secondo poster

Dopo Leonardo DiCaprio e Brad Pitt, anche a Margot Robbie è stato dedicato un poster di Once Upon a Time in Hollywood. L’attrice sarà Sharon Tate, nel film di Quentin Tarantino, che arriverà quest’estate.

All’inizio della produzione, si pensava che il film fosse una cronaca degli omicidi della Famiglia Manson, che hanno avuto proprio Sharon tra le vittime più famose, tuttavia, abbiamo poi scoperto che Taranino racconterà la storia di una star di una serie tv western (DiCaprio), vicino di casa della Tate (Robbie).

Gli omicidi della famiglia Manson saranno quindi parte del film, immaginiamo una parte importante, ma non il centro della vicenda. Ecco di seguito il poster con Margot Robbie nei panni dell’attrice che fu moglie di Roman Polanski:

Le prime immagini del film suggeriscono che Tarantino e la sua troupe – tra cui la costumista Arianne Phillips (Kingsman) e la scenografa Barbara Ling (Ho cercato il tuo nome) – stiano davvero cercando di ricreare il “look and feel” del 1969, quindi sarà interessante vedere se ciò trasparirà anche dal teaser.

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast anche Damian Lewis, Dakota Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Luke Perry, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Il film sarà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale di Once Upon a Time In Hollywood è fissata al 9 agosto 2019.

8 attori a cui la Marvel ha “cambiato” la carriera

8 attori a cui la Marvel ha “cambiato” la carriera

Interpretare un supereroe è un privilegio e una responsabilità, ma non è da trascurare il potere che questa scelta esercita sul futuro professionale delle star. Alcune di loro sono entrate nel meraviglioso mondo dei cinecomic Marvel quando erano poco più che sconosciuti, altri si sono risollevati dopo anni di anonimato…

Ecco allora di seguito 8 perfetti esempi di attori la cui carriera è cambiata dopo aver lavorato con i Marvel Studios:

Sebastian Stan

Prima di entrare nei panni di Bucky Barnes (futuro Soldato d’Inverno) in Captain America: Il Primo Vendicatore, Sebastian Stan era noto al grande pubblico per ruoli minori nella serie di successo Gossip Girl (era Carter Baizen, il rampollo e interesse sentimentale di Serena VanderWoodsen) e nella pellicola Hot Tub Time Machine.

E se è vero che il capitolo inaugurale delle avventure di Steve Rogers non gli rese giustizia, il suo ritorno come villain in The Winter Soldier si rivelò una vera e propria consacrazione per l’attore: con grande equilibrio la sua performance riusciva a bilanciare i conflitti interiori di Bucky e la rabbia del supereroe, qualità artistiche che hanno favorito la sua carriera futura come testimoniano I, Tonya, The Martian, Logan Lucky e il recente Destroyer al fianco di Nicole Kidman.

Anthony Mackie

Esattamente come il collega Sebastian Stan, anche Anthony Mackie non godeva della luce dei riflettori hollywoodiani prima di interpretare Sam Wilson aka Falcon nel MCU; nella sua filmografia figurano 8 Mile, Million Dollar Baby e The Hurt Locker, tutti premiati agli Oscar, ma mai un ruolo centrale.

Dopo Captain America: The Winter Soldier le cose sono decisamente migliorate per l’attore: è apparso in quasi tutti i cinecomic Marvel e ha recitato di nuovo in pellicole acclamate come Detroit di Kathryn Bigelow e The Hate U Give. Prossimamente sarà il protagonista della seconda stagione della serie fantascientifica cyberpunk di Netflix Altered Carbon.

Dave Bautista

Il sei volte campione del mondo della WWE Dave Bautista ha seguito le orme dell’ex wrestler Dwayne “The Rock Johnson” lanciandosi in una carriera cinematografica decollata soltanto grazie ai Marvel Studios. L’attore interpreta infatti Drax nel franchise dei Guardiani della Galassia e nell’universo condiviso.

Il percorso è stato il medesimo di tanti altri: film action di serie B (Il Re Scorpione 3, Riddick) poi la grande opportunità con James Gunn che lo vuole nel suo team di freaks in Guardiani Vol.1. Da lì Bautista non si è più fermato, lavorando con Denis Villeneuve in Blade Runner 2049 e con Sam Mendes in Spectre.

Tom Hiddleston

loki

Attore teatrale con formazione shakespeariana, Tom Hiddleston ottiene la fama mondiale grazie a Kenneth Branagh che lo sceglie come interprete di Loki nel primo film del franchise di Thor uscito nel 2011.

Grazie a Hiddleston il Dio dell’Inganno diventa rapidamente uno dei personaggi più amati tra i fan delle Marvel e non solo, ottenendo un ruolo da protagonista in The Avengers del 2012.

Ora l’attore è una vera star, e ha lavorato con autori del calibro di Woody Allen (Midnight in Paris), Guillermo Del Toro (Crimson Peak) e Steven Spielberg (War Horse).

Paul Rudd

ant-man and the wasp

Fino a qualche anno fa tutti avrebbero ricordato Paul Rudd come volto ricorrente delle commedie romantiche di Judd Apatow, ma è solo grazie ai Marvel Studios – che lo trasformano in Ant-Man – che il pubblico inizia a familiarizzare con questo attore dal talento smisurato.

C’è da dire che anche la carriera di Rudd sembra essersi spostata su progetti più seri rispetto al passato, come Altruisti si diventa e Mute.

Cobie Smulders

spider-man: far from home

La maggior parte degli attori che ottengono il successo grazie a serie TV combattono a lungo con l’immagine di quel personaggio iconico dopo la fine dello show. Per tutti Cobie Smulders sarà sempre la Robin Scherbatsky di How I met your mother, mentre per il pubblico cinematografico l’attrice è anche l’agente Maria Hill, la più vicina confidente di Nick Fury e eroina del MCU.

Dal primo Avengers la Smulders è apparsa in altri titoli Marvel, e prossimamente sarà nel cast di Spider-Man: Far From Home, e nelle serie Friends from College e Una serie di sfortunati eventi di Netflix.

Robert Downey Jr.

Iron Man film

Le storie di rivincita personale e professionale sono sempre le migliori da raccontare, specialmente se il protagonista è un attore diventato la star più importante dell’universo cinematografico Marvel.

Robert Downey Jr. è stato una giovane promessa hollywoodiana fino ai suoi problemi con la tossicodipendenza che hanno portato ad un lungo periodo di riabilitazione. Ma la sua carriera si è miracolosamente ripresa dopo la seconda possibilità offertagli dai Marvel Studios: diventare il volto di Tony Stark aka Iron Man.

Ora un attore come Downey ottiene stabilmente almeno 50 milioni per ogni film…una bella rivincita no?

Chris Pratt

chris pratt

Sei ad un altro panino dall’obesità...”, diceva Drax a Star-Lord in una delle sue migliori battute. Ma questa è anche la storia personale di Chris Pratt, comico conosciuto per il ruolo di Andy Dwyer nella sit-com Parks and Recreation.

Nessuno, prima di vederlo nei panni di Peter Quill in Guardiani della Galassia, pensava che l’attore potesse interpretare un eroe con quel fisico, e invece Pratt stupì tutti trasformandosi in un perfetto incrocio tra Han Solo e Indiana Jones.

Ora, è una delle più grandi stelle di Hollywood protagonista di franchise di successo come Jurassic World e The LEGO Movie.

LEGGI ANCHE – MCU: i migliori momenti improvvisati dagli attori

Fonte: ScreenRant

Avengers: Endgame, tutti i segreti rivelati dal nuovo numero di Empire

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Il nuovo numero di Empire dedicato ad Avengers: Endgame si è rivelata una fonte molto ghiotta di curiosità sul film in uscita a fine aprile grazie alle dichiarazioni – spoiler free – dei registi Anthony e Joe Russo, di Kevin Feige e dei due sceneggiatori.

Qui sotto trovate un riepilogo dlel’intervista:

Un marketing ridotto all’osso

Avengers: Endgame

Tutto ciò che di ufficiale abbiamo sul film sono due poster, due trailer e uno spot TV (quello mandato in onda durante la finale del Super Bowl), per alcuni non abbastanza ma sicuramente in linea con una campagna marketing che sta lavorando per conservare fino all’ultimo la segretezza assoluta.

E a quanto pare si tratta di una strategia concordata fin dall’inizio dai Marvel Studios, come confermato da Anthony e Joe Russo: “Abbiamo parlato di tutte le dimensioni del marketing, compresa quella in cui non avremmo mostrato nulla del film. La cosa più importante per noi è preservare la sorpresa della narrazione”.

Quando ero un ragazzino ho visto L’impero colpisce ancora la mattina del giorno in cui è uscito, e sono rimasto lì seduto fino alle 22 a guardarlo, profondamente commosso perché non sapevo nulla della storia che stavo vedendo…ecco, abbiamo cercato di  replicare quell’esperienza.” ha raccontato Joe.

Nessun rimpianto per le morti di Infinity War

Parte del fascino e della riuscita di Avengers: Infinity War deriva ovviamente dal finale inaspettato e tragico in cui vediamo polverizzati molti degli eroi (tra cui Star-Lord, Spider-Man e Black Panther) dopo lo schiocco delle dita di Thanos. Ma che ne pensa Kevin Feige, e soprattutto, ci sono mai stati rimpianti per questa scelta narrativa?

Ero sicuro al cento per cento di quel finale“, ha detto il presidente dei Marvel Studios a Empire, “o almeno lo ero fino a pochi giorni prima dell’uscita al cinema. Poi ho iniziato a essere molto nervoso, ed è stato come ‘Aspetta un minuto: cosa abbiamo fatto?’…Per anni il pubblico ha considerato questi film prevedibili, dove i buoni vincevano sempre…invece guardate cosa è successo stavolta“.

Lo schiocco doveva avvenire in Avengers: Endgame

Un altro segreto rivelato dalla rivista è il fatto che originariamente lo schiocco di Thanos doveva avvenire in Endgame e non alla fine di Infinity War.

C’erano davvero tantissime storie nelle prime bozze dello script di Infinity War ed eravamo convinti di rimandare la Decimazione fino all’inizio di Endgame“, ha dichiarato lo sceneggiatore Stephen McFeely. Nel frattempo è Feige a confermare che l’adattamento di quell’evento dei fumetti è sempre stata la priorità per gli studios:

Abbiamo parlato di quel finale per anni, anni e anni ed è stata la ragione che ci ha spinto a optare per le storie di Infinity Gauntlet. E quale sarebbe stata la cosa più scioccante da fare? Terminare il film con lo schiocco“.

La differenza tra Infinity War e Endgame

Sono invece i fratelli Russo a sottolineare nell’intervista come il finale di Infinity War li abbia lasciati con un senso di smarrimento su quali direzioni prendere nel futuro del franchise e su quali idee si sarebbe potuto lavorare. “D’altronde abbiamo solo ucciso metà dei personaggi…

McFeely fa nota che se Infinity War era il racconto degli eventi dal punto di vista di Thanos, il cambiamento più grande di Endgame è la prospettiva concentrata sui Vendicatori e non sul villain: “Il precedente film aveva 23 personaggi sul poster, e questa abbondanza ha dettato un certo tipo di ritmo. Qui ci sono solo nove eroi sul poster…forse dovremmo aspettarci un diverso tipo di narrazione.

L’effetto polvere

Nei fumetti, quando Thanos schiocca le dita, metà dell’universo svanisce. Nel Marvel Cinematic Universe invece, questo evento si trasforma nel fenomeno della “polverizzazione” delle vittime, un effetto davvero efficace che ha sconvolto tutti gli spettatori in sala.

È Feige a spiegare perché c’è stato questo cambiamento rispetto alla fonte e chi ne è l’artefice:

Dan DeLeeuw, il nostro supervisore degli effetti visivi, insieme al nostro team ha prodotto l’effetto cenere, perché non volevamo che le persone semplicemente scomparissero e la gente pensasse di essere stata teletrasportata da qualche parte.

Endgame cambierà per sempre le sorti del MCU

C’è grande attesa per Endgame, capitolo conclusivo della Fase 3, che secondo i realizzatori sarà un vero e proprio punto di svolta per il futuro del MCU.

Siamo in un territorio diverso, forse più di quanto non sia mai stato prima. L’universo condiviso continuerà ad esistere, ma tutto sarà più fluido e in evoluzione, e non sappiamo chi ci sarà. Di certo non sarà possibile riavviarne un altro, perché tutte le parti devono lavorare insieme. Le cose continuano, ma come la vita, le perdite sono reali e il cambiamento è reale.”

L’attenzione sugli Avengers originali

Cambio di prospettiva e focus sui sei Vendicatori originali. Ecco le due linee guida del film secondo registi, sceneggiatori e produttori. Iniziando da un personaggio chiave: Steve Rogers.

È stato il nostro ragazzo da quando abbiamo iniziato alla Marvel“, ha raccontato lo sceneggiatore Christopher Markus riguardo a Capitan America. “È il barometro della squadra, se lui combatte anche gli altri continueranno a farlo, e se è a terra allora significa davvero che qualcosa di brutto sta per succedere“.

La gente potrebbe denunciare il fatto che Cap non abbia avuto così tanto spazio in Infinity War. Ma lasciatemi dire che quei personaggi, i sei Avengers originali, saranno il centro e il cuore di Endgame in un modo molto personale ed emotivo.“, ha commentato Feige.

Le cover

CORRELATO – Avengers: Endgame, le domande che ci pone il trailer

Fonte: CBM

Cannes 2019: Netflix non ci sarà per il secondo anno consecutivo

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Cannes 2019: Netflix non ci sarà per il secondo anno consecutivo

Per il secondo anno consecutivo Netflix non sarà presente al Festival di Cannes, dopo le polemiche della scorsa edizione e i tentativi di riconciliazione tra il direttore artistico Thierry Fremaux e il colosso dello streaming mondiale. Ma a quanto pare, come riporta in esclusiva Variety, il problema non deriverebbe dal rifiuto dell’organizzazione quanto invece dal fatto che i film destinati alla croisette – The Irishman di Martin Scorsese, The Laundromat di Steven Soderbergh con Meryl Streep, The King di  David Michôd con Timothee Chalamet, Uncut Gems dei fratelli Safdie e il progetto senza titolo di Noah Baumbach – non sarebbero pronti per la croisette o comunque non terminati in tempo per maggio.

Probabile dunque il loro arrivo alla Mostra del Cinema di Venezia, che da diverso tempo sembra approfittare dello stallo di Cannes accogliendo qualsiasi titolo appetibile anche in vista premi, specialmente prodotto da Netflix (vedi l’ultima edizione con Roma di Alfonso Cuaron, The Other Side of the Wind e La Ballata di Buster Sgruggs di Joel e Ethan Coen).

La buona notizia è che tra Cannes e Netflix sono ancora in corso trattative e conversazioni amichevoli, di cui una avvenuta a Los Angeles poco più di una settimana tra Ted Sarandos, Scott Stuber e Thierry Fremaux. Sfortunatamente non è stata ancora individuata una soluzione per consentire ad un film originale di tornare a concorrere nella line-up del concorso del Festival almeno quest’anno.

Vi ricordiamo che il primo “approccio” di Netflix alla croisette risale al 2017, con Okja e The Meyerowitz Stories inseriti nel concorso ufficiale, scelta poco gradita dagli esercenti francesi e contrari alla modalità di distribuzione “casalinga” opposta alla consueta attesa di 36 mesi dopo l’uscita nelle sale cinematografiche.

La 72° edizione del Festival di Cannes si svolgerà dal 14 al 25 maggio.

Cannes 2019: Alejandro G. Iñárritu presidente di giuria

Fonte: Variety

Marvel: ecco il nuovo nome delle prime tre fasi del MCU

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Marvel: ecco il nuovo nome delle prime tre fasi del MCU

L’universo cinematografico Marvel, o almeno quello che conoscevamo finora, inaugurato nel 2008 con Iron Man, ha un nuovo nome ufficiale che riunisce insieme le prime tre fasi (di cui Avengers: Endgame sarà il culmine): The Infinity Saga. A rivelarlo è stato il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige nell’intervista concessa a Empire per la copertina dedicata all’ultimo titolo del MCU in uscita a fine aprile.

22 film, 11 franchise lanciati per introdurre altrettanti supereroi dei fumetti al cinema, e poi le serie tv (Agents of SHIELD, Agent Carter, Inhumans), con l’esperimento di Netflix di Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist e molto altro ancora rendono il progetto degli studios una delle più grandi e memorabili imprese produttive e creative della storia.

Volevamo portare a termine una serie di film in un modo che non era mai stato provato prima“, ha spiegato Feige a Empire. “La saga di Harry Potter ha avuto il suo finale perché c’era la conclusione dei libri, come anche il Signore degli Anelli. Quindi abbiamo pensato, dopo ventidue film realizzati, che non sarebbe stato male mettere un punto alla trama“.

Prima di questo annuncio, i Marvel Studios avevano raggruppato i cinecomic in tre fasi separate: la Fase 1 andava da Iron Man fino a The Avengers del 2012; la Fase 2 da Iron Man 3 ad Ant-Man; la Fase 3 da Captain America: Civil War all’imminente Avengers: Endgame.

Cosa accadrà all’universo condiviso dopo l’uscita di Endgame è tutt’ora un mistero: sappiamo che i prossimi titoli confermati sono Spider-Man: Far From Home, Vedova Nera e il film sugli Eterni, mentre in sviluppo ci sono i sequel di Black Panther e Doctor Strange.

Marvel Studios: tutte le rivelazioni di Kevin Feige sulla Fase 4

Vi ricordiamo che il quarto capitolo sui Vendicatori sarà nelle sale il 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Fonte: CBM

Dune: iniziate le riprese del reboot, ecco la prima sinossi

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Dune: iniziate le riprese del reboot, ecco la prima sinossi

Warner Bros. Pictures e Legendary Entertainment hanno annunciato ieri l’inizio delle riprese di Dune, secondo adattamento del romanzo di Frank Herbert (dopo quello del 1984 diretto da David Lynch, che vedeva Kyle MacLachlan nei panni del protagonista Paul Atreides) ora affidato alla regia di Denis Villeneuve (Blade Runner 2049, Sicario, Arrival).

Da Budapest la produzione si muoverà verso altre località dell’Ungheria e successivamente in Giordania con il cast in cui figurano Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacJason MomoaZendayaJosh BrolinJavier Bardem.  Jason Momoa si trova attualmente in trattative per interpretare il ruolo di Duncan Idaho, lo spadaccino fedele alla famiglia Atreides che nella versione di Lynch aveva il volto di Richard Jordan.

Di seguito la prima sinossi ufficiale:

Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

Il candidato all’oscar Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Più tardi nel racconto finirà ad Arrakis e diventerà una figura simile al Messia per gli indigeni del pianeta deserto, i Fremen. Lì incontrerà e si innamorerà di una guerriera di nome Chani, e sarà costretto a scegliere tra l’amata e o abbracciare il terrificante destino predetto nelle sue visioni.

Dune: tutti i dettagli sui personaggi del reboot

Su Dune, Villeneuve, reduce dal sequel di Blade Runner, ha specificato nei mesi scorsi che il film non sarà un remake dell’originale di Lynch ma una lettura personale del romanzo di Frank Herbert. Il regista ha poi parlato dei dettagli sulla lavorazione e della possibilità di trasformare Dune in un franchise: “Probabilmente ci vorranno due anni per finire Dunee. L’obiettivo però è realizzare almeno due film“.

Questo invece il suo commento delle scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake: “Il film non sarà in nessun modo collegato a quello del 1984. Tornerò al romanzo e cercherò di tirare fuori le immagini che le pagine mi ispireranno” ha commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il massimo rispetto per David Lynch, che considero tra i più grandi registi viventi, però ricordo che all’epoca il suo adattamento aveva deluso le mie aspettative e tradito i miei sogni. Per questo proverò a fare il film dei miei sogni“.

Fonte: Business Wire

Vedova Nera: Florence Pugh in trattative per il film

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Dopo le voci sul possibile coinvolgimento di Emma Watson, i Marvel Studios potrebbero aver trovato la prossima attrice da inserire nel cast di Vedova Nera, standalone dedicato al personaggio di Natasha Romanoff che avrà ancora il volto di Scarlett Johansson.

Come riporta infatti l’Hollywood Reporter, Florence Pugh sarebbe in trattative per ottenere un ruolo nel film le cui riprese partiranno a giugno a Londra con la regia dell’australiana Cate Shortland (Somersault, Lore). A quanto pare la Pugh, nota al grande pubblico per Lady Macbeth, dovrebbe interpretare un’altra spia antagonista dell’eroina del titolo.

Prossimamente rivedremo l’attrice britannica nel nuovo adattamento di Piccole Donne scritto e diretto da Greta Gerwig al fianco di Saoirse Ronan, Emma Watson e Meryl Streep, e nell’horror Midsommar, firmato dal regista di Hereditary Ari Aster.

Per quanto riguarda Vedova Nera, continua il casting da parte degli studios, che avrebbero individuato in Andre Holland, visto nella serie The Knick e in Moonlight (premio oscar nel 2017) il perfetto villain. Si cerca inoltre una figura maschile anziana e una donna per ruoli secondari legati tra loro o al servizio del personaggio, e a tal proposito sono stati citati i nomi di Rachel WeiszSebastian Koch e Alec Bladwin.

Vedova Nera: 10 cose da sapere sul passato di Natasha Romanoff

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La prima sinossi riporta:

La nascita di Vedova Nera (alias di Natasha Romanova) dipende dal KGB, un’organizzazione che la spingerà a diventare il suo ultimo soldato: quando l’URSS cade a pezzi, il governo cerca di uccidere l’agente segreto a New York, dove lavora come freelance operativa. È lì che ritroveremo Natasha, emigrata da quindici anni dopo la caduta dell’Unione Sovietica.

Vedova Nera sarà a tutti gli effetti un viaggio nel “passato” del MCU (come Captain Marvel, ambientato in un’epoca mai esplorata all’interno dell’universo condiviso). Lo standalone riprenderà quindi le sorti di Natasha Romanoff quindici anni dopo la caduta dell’Unione Sovietica negli Stati Uniti ed è evidente che si piazzerà in un momento della timeline antecedente a Iron Man 2.

Vedova Nera: ecco cosa possiamo aspettarci dal cinecomic prequel

Fonte: THR

What We Do In The Shadows: nuovo teaser “Flying “

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What We Do In The Shadows: nuovo teaser “Flying “

Il canale americano FX ha diffuso l’inedito teaser “Flying” di What We Do In The Shadows, l’annunciato adattamento seriale What We Do In The Shadows dell’omonimo film di Jemaine Clement e Taika Waititi.

What We Do in the Shadows è uno sguardo in stile documentario sulle vite quotidiane (o piuttosto notturne) di quattro vampiri che hanno “vissuto” insieme per centinaia di anni. A Staten Island.

Il leader auto-nominato del gruppo è “Nandor The Relentless” (Kayvan Novak), un grande guerriero e conquistatore dell’impero ottomano, che ha preso il timone del gruppo nonostante molte delle sue tattiche del Vecchio Mondo, il che ha portato a ciò che alcuni potrebbero educatamente paragonare ad un bupki. Poi c’è il vampiro britannico “Laszlo” (Matt Berry) – un po’ un ladro e un dandy e un fop, si potrebbe dire. È un amante del male e delle grandi serata, ma non tanto quanto ama vedere Nandor fallire miseramente in ogni tentativo. E poi c’è “Nadja” (Natasia Demetriou): la seduttrice, la tentatrice, la vampira Bonnie al Clyde di Laszlo.

Altro convivente nella famiglia dei vampiri è “Guillermo” (Harvey Guillén), un succube di Nandor (alias servitore/protettore durante le ore diurne), che non vuole altro che diventare un vero vampiro proprio come il suo padrone. In agguato c’è anche “Colin Robinson” (Mark Proksch), un vampiro energico e  coraggioso, camminatore di tutti i giorni – fa feste sugli umani, ma non sul loro sangue. Trai personaggi inediti c’è un nuovo amico di Nadja, “Jenna” (Beanie Feldstein), uno studente di un vicino college.

Dopo una visita inaspettata dal loro oscuro signore e leader, “Barone Afanas”, i vampiri vengono richiamati all’ordine su quello che era il loro compito inizialmente assegnatogli con il loro arrivo a Staten Island oltre cento anni fa: il dominio totale e completo del Nuovo Mondo. Ma qual è esattamente il modo migliore per ottenere il dominio? La  troupe cinematografica seguirà i vampiri mentre si mettono in cammino per dare seguito a questa compito assegnatoli.

Clement ha creato la serie che sarà lunga 10 episodi. Clement, Waititi e Paul Simms sono produttori esecutivi con Scott Rudin, Garrett Basch e Eli Bush. What We Do In The Shadows è prodotto da FX Productions e vede la partecipazione di Matt Berry, Kayvan Novak, Natasia Demetriou, Harvey Guillén e Mark Proksch, che hanno recitato nel ruolo pilota prima di essere promosso a una serie regolare.

Il professore e il pazzo: recensione del film con Mel Gibson e Sean Penn

Basato sul romanzo L’assassino più colto del mondo, di Simon Winchester, Il professore e il pazzo ripercorre i primi anni della realizzazione dell’Oxford English Dictionary, mastodontica opera portata avanti a partire dal 1857. Il film, diretto da P.B. Sherman, e interpretato da Mel Gibson e Sean Penn, scava nella follia e nel genio di due straordinari e ossessivi uomini che hanno cambiato per sempre il corso della storia della letteratura.

Nel film seguiamo la storia del professor James Murray (Mel Gibson), che viene incaricato di compilare l’Oxford English Dictionary. Per riuscire in tale impresa, Murray si rivolgerà a tutti i popoli di lingua inglese. A dare un contributo particolarmente significativo è il dottor W. C. Minor (Sean Penn), il quale, affetto da schizofrenia, trascorre parte della sua vita all’interno di un ospedale psichiatrico. Tra lui e il professor Murray nascerà una profonda amicizia.

Benché si tratti di un’opera in costume, ambientata nell’aristocratica Inghilterra dell’Ottocento, sin dalle prime sequenze il film riesce a non cadere nelle trappole del genere, evitandone la tipica ampollosità. Il regista affronta la materia con una chiave particolarmente contemporanea, che si svela attraverso la costruzione dei movimenti di macchina e della fotografia. Tramite questi ci conduce costantemente attraverso un’immagine ricorrente e simbolica, quella del passaggio dall’oscurità alla luce.

Sherman ci conduce così all’interno di un film che desidera mostrare l’attualità della sua storia, dove il dizionario della lingua inglese a cui si lavora è visto come l’antenato di Wikipedia e di ogni sito di informazione oggi presente. Un vero e proprio passaggio verso la modernità dunque, dal quale non può prescindere il racconto dell’amicizia tra il professore e il pazzo che resero tutto ciò possibile.

La sceneggiatura, scritta da Sherman e Todd Komarnicki si sposta infatti di continuo tra il percorso storico del dizionario e l’amicizia dei due uomini, senza però smarrire il suo obiettivo. Solamente verso il finale ci si abbandona ad un tono melodrammatico che in parte fa regredire il film. Tuttavia le interpretazioni dei due protagonisti, e in particolare quella delicata e allo stesso tempo intensa di Mel Gibson, aiutano a tenere alto il livello del film.

Sherman riesce inoltre a costruire un buon ritmo per un film di questo genere, e dove anche verso la sua metà si avverte un maggior rallentamento e appesantimento nella narrazione, la cura dei dettagli e l’attenzione introspettiva assunta nei confronti dei personaggi, favorisce la visione senza grandi difficoltà. Maggior pregio di Il professore e il pazzo è certamente quello di riuscire a illudere lo spettatore di star guardando una storia potenzialmente ambientata nella contemporaneità, dove a ricordarci della collocazione storica sono quasi esclusivamente ambienti e costumi d’epoca.

Guarda il trailer de Il professore e il pazzo

Locarno Film Festival annuncia la retrospettiva Black Light

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Locarno Film Festival annuncia la retrospettiva Black Light

ll Locarno Film Festival rinvia la Retrospettiva su Blake Edwards e anticipa quella del 2020, Black Light, dedicata al cinema nero. Un’indagine sul cinema nero internazionale del Novecento che toccherà geografie diverse fra le quali l’Europa, il Nord America, i Caraibi, l’America del Sud e altri paesi.

Il Locarno Film Festival ha deciso di accogliere la richiesta della Blake Edwards Estate, avanzata nelle ultime settimane dagli Stati Uniti, e posticipare la Retrospettiva dedicata al genio della commedia, anticipando quella inizialmente prevista in programma per l’edizione 2020, intitolata Black Light e dedicata al cinema nero. Per questa inedita evoluzione la Direzione artistica ha affidato la nuova Retrospettiva a Greg de Cuir Jr, noto esperto del cinema nero internazionale, mentre Roberto Turigliatto continuerà a occuparsi delle Retrospettive per le edizioni seguenti.

Non si può parlare di una sola Africa così come non si può parlare di un solo Black cinema. La realtà è più complessa. La Retrospettiva di Locarno72 vuole oltrepassare il concetto di Black in quanto identità o problema sociale e indagare l’immaginario dei registi che hanno reinterpretato questa questione – storica e politica – in diverse epoche e diversi luoghi.

Strutturata come un’indagine eclettica focalizzata principalmente sul ventesimo secolo, la Retrospettiva Black Light presenterà autori di culto, Race movies degli anni ’20 e ’30, capolavori pionieristici, film emblematici della Blaxploitation degli anni 1970 e autori essenziali che hanno interpretato e rappresentato la loro epoca politica.

Lili Hinstin, Direttrice artistica del Locarno Film Festival: “Mi viene spesso fatta la domanda sul genere all’interno di questo movimento straordinario che è il #MeToo, tuttavia penso che la lotta contro la dominazione sociale debba andare oltre il combattimento delle donne e includere tutte le persone che non corrispondano alla supremazia del maschio bianco eterosessuale. Il relativamente recente (diciottesimo secolo) concetto di “razza” ne fa parte e preesiste alla nascita e alla storia del cinema. Come gli artisti abbiano sviluppato la questione nera attraverso i film durante il ventesimo secolo, è ciò che il Locarno Film Festival vuole chiedersi e indagare ”.

La Retrospettiva curata da Greg de Cuir Jr sarà presentata in collaborazione con la Cinémathèque suisse e sarà arricchita da una pubblicazione edita in inglese e francese da Capricci.

La 72esima edizione del Locarno Film Festival si terrà dal 7 al 17 agosto.

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