Avere la possibilità di poter
visitare il bunker costruito sotto il Government Office Building e
camminare dentro i luoghi dove è stata scritta la storia, non solo
dell’Inghilterra, ma del mondo intero, è un’emozione unica. Ci
troviamo a Londra, precisamente dietro Westminster, dove Universal
Picture Home Entertainment Italia, per l’uscita italiana de L’ora
più buia, ci ha permesso di fare un tour nei luoghi che sono stati
testimoni cruciali degli avvenimenti della seconda guerra mondiale,
nelle stanze segrete dove il Primo Ministro Winston
Churchill ha deciso di non arrendersi e continuare a
lottare la tirannia di Hitler anche quando tutto sembrava
perduto.
Il film racconta le cruciali ore in
cui Churchill, appena eletto Primo Ministro, si ritrova a decidere
se negoziare la pace o combattere la Germania nazista contro ogni
probabilità di vittoria, fino alla fine per l’orgoglio del suo
paese, arriva finalmente in DVD e Blu-Ray e 4K Ultra
HD disponibile dal 9 maggio con Universal Picture
Home Entertainment Italia.
La pellicola è stata diretta da Joe
Wright, regista eccezionale conosciuto per
Espiazione, Orgoglio e
Pregiudizio, e Anna Karenina, vanta una
crew di primo livello con la sceneggiatura di Anthony
McCarten ed è interpretato da Gary
Oldman, vincitore del Premio Oscar al Miglior Attore
Protagonista e del Golden Globe nella stessa categoria (sezione
drammatica) per la sua interpretazione. Il film è un meraviglioso
racconto delle giornate critiche durante le quali Winston Churchill
doveva prendere la decisione più difficile della sua vita,
evidenziandone anche le sfumature caratteriali e l’uomo che si
celava dietro il politico. Mentre Hitler si avvicina al Regno
Unito, il Primo Ministro si trova a combattere per la sua
leadership e a trovare la soluzione migliore per il suo paese.
L’ora più buia, la recensione del film con
Gary Oldman
Il film è principalmente ambientato
in quello che oggi è il Churchill Museum e Cabinet War Rooms (Clive
Steps, King Charles St, Westminster, London SW1A 2AQ), interamente
ricostruito dagli scenografi, dove si riuniva il gabinetto di
guerra, al riparo da eventuali attacchi e al sicuro da fughe di
notizie.
Il nostro tour è iniziato varcando
la porta della stanza in cui si riunivano i potenti, dove abbiamo
potuto ammirare la sedia del potere presieduta dal Primo Ministro,
dove la nostra guida privata ci ha raccontato che è ufficialmente
il posto dove si è fatta la guerra, facendoci notare le scavature
create dall’anello di Churchill al lato del bracciolo della sedia,
che di consueto batteva nei momenti di nervosismo. Tutta la stanza
è piena di posaceneri (i gentlemen presenti a quanto pare fumavano
copiosamente, per non parlare del protagonista che viaggiava ad
un’andatura di 8/10 sigari per dì), e ogni singolo pezzo
all’interno è originale, compresa la valigia rossa del Primo
Ministro con l’adesivo delle Barbados, attaccato dal figlio.
Si procede nel lungo corridoio, che
nel film pullula di segretarie indaffarate a lavorare, la guida ci
mostra l’armadietto privato di Winston contenente sigari, Scotch e
banane (rare da reperire in tempi di guerra), prima di entrare
nella Map Room, dove sono state girate alcune fra le più toccanti
scene della pellicola, Ci viene raccontato che Churchill aveva una
certa ossessione per le mappe, che capeggiano ovunque all’interno
del bunker, ma in questa stanza in particolar modo ci sono quelle
più importanti. Quella grande sul muro che si vede anche nel film,
rappresenta tutte le battaglie dell’atlantico ed è piena zeppa di
fori, come potrete immaginare, qui si ricevevano informazione da
tutto il mondo distinte dal colore dei telefoni, verde, bianco,
rosso e nero, è dove Churchill scopre che a Dunkerque si trovano i
suoi ragazzi completamente circondati dai tedeschi e si fa venire
in mente un modo per salvarli, anche a costo di sacrificarne altri.
Vi hanno lavorato circa cinquanta persone a turno all’interno,
tutte autorizzate (era una delle stanze più segrete) e tutte
dovevano registrarsi non appena entravano. Vi è una cartina-grafico
che rappresenta una notevole diminuzione di perdite dal 1942 al
1945 delle flotte inglesi, questo perché nel 1944 grazie a Turing
sono stati decodificati i codici creati mediante la macchina Enigma
dei Tedeschi (vi esorto a vedere La Teoria del Tutto sceneggiato
dallo stesso McCarten che racconta delle prodezze di Turing), e che
ha dato un grosso slancio verso la vittoria nella guerra.
Tutti i calendari e gli orologi
presenti segnano il 16 agosto 1945 (giorno della vittoria) alle
16.59, e tutto è stato lasciato esattamente come l’ultimo momento
in cui sono stati a lavoro li sotto. È un’emozione indescrivibile
da percepire e dopo aver visto il film lo si avverte ancora di più,
il senso di responsabilità e la gravità che deve aver pervaso gli
animi umani che hanno abitato questi uffici.
Il bunker non è solo ufficio, come
vediamo nella pellicola di Wright, oltre alle brandine per le
segretarie che perdevano il treno, vi erano anche diversi alloggi
per i colonelli, quello di Churchill è arredato con moquette e ha
un letto incredibilmente piccolo (misura standard, ma ricordiamo
che era alto 1,67), nella sua stanza sono presenti diversi
posaceneri, ovviamente, e una enorme cartina difronte al letto
raffigurante la situazione di possibili attacchi delle coste
inglesi. Era solito passare in questa stanza tre o quattro notti a
settimana, da abitudine il Primo Ministro si alzava tardi facendo
colazione con Whisky e acqua e restava a leggere e telefonare nel
letto fino all’ora di pranzo ma poi lavorava fino a tarda ora. In
questa stanza, dalla sua scrivania teneva i discorsi alla nazione,
come quello presente nella pellicola in diretta nazionale. L’ultimo
posto da visitare è in realtà una porta, vi era un unico bagno con
acqua corrente li sotto, riservato ovviamente solamente a
Churchill, ma si scoprì dopo la guerra che in realtà al suo interno
si nascondeva un telefono transatlantico che lo metteva in linea
diretta con l’allora presidente degli Stati Uniti d’America,
Franklin Delano Roosevelt, come si vede in una scena del film. Il
telefono era collegato ad uno degli impianti più all’avanguardia,
considerata l’epoca, situato sotto i magazzini Selfridges di Oxford
Street.
Innumerevoli cose ci sarebbero da
raccontare su questo straordinario personaggio, così controverso e
così stoico che ha guidato una nazione verso la vittoria solo e
determinato al non accettare la sconfitta, vizioso, burbero e
terribilmente elitario, per usare una delle sue frasi: “Il successo
non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio
di continuare che conta.”
L’Ora Più Buia
racconta le sfumature che hanno caratterizzato il personaggio prima
dell’uomo, l’astuto leader di potere e il fragile coniuge e padre
di famiglia. Nei contenuti speciali del DVD e Blu-Ray troviamo
un’intervista in cui lo straordinario Gary Oldman racconta come
diventare Churchill e il commento al film da parte del regista Joe
Wright. Vi ricordiamo che è disponile dall’9 maggio distribuito da
Universal Picture Home Entertainment Italia.
Si ringrazia il Churchill War Rooms | Imperial War Museums e la
guida Jasmine Losasso.
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