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Avengers 4: potrebbe davvero essere un film sui viaggi nel tempo

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Avengers 4: potrebbe davvero essere un film sui viaggi nel tempo

All’inizio del progetto Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War e Avengers 4 erano la Parte I e la Parte II di un solo film. Durante la produzione, le cose sono cambiate e siamo stati messi a parte della decisione di separare nettamente i due titoli, realizzando due film connessi ma distinti.

In una recente dichiarazione, Joe Russo ha specificato: “Il primo film è Avengers: Infinity War e con il tempo riveleremo cosa è il secondo.”

L’intento, sembra, è quello di mantenere il mistero intorno al quarto film sui vendicatori, tuttavia, alcune immagini dal backstage e molti rumors sembrano portarci in una sola direzione: Avengers 4 sarà un film sui viaggi nel tempo.

Abbiamo visto Thor e Cap con il look di Avengers, Hope van Dyne con il caschetto, come nel primo Ant-Man, Loki in catene. Tutte queste immagini dal set sembrano indicarci che il film ci porterà indietro nel tempo e quindi Avengers 4 potrebbe davvero essere il tentativo di cambiare la storia a seguito di una impossibilità, da parte degli Avengers stessi, di sconfiggere Thanos.

In che modo potrebbero tornare indietro? Le ipotesi sono tre e risiedono nei personaggi di Doctor Strange, di Ant-Man e di Captain Marvel. La Gemma del Tempo, il Reame Quantico e i poteri di Carol Danvers.

Tuttavia continuiamo a muoverci nel campo delle teorie, per cui soltanto il film potrà dirci la verità, e per avere informazioni ufficiali in merito a questa pellicola dovremo aspettare, come ormai i fan ben sanno, l’uscita di Avengers: Infinity War.

Avengers: Infinity War e Avengers 4: la posta in gioco è alta

CORRELATI:

Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

Ophelia: ecco Daisy Ridley in una nuova immagine ufficiale

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Ophelia: ecco Daisy Ridley in una nuova immagine ufficiale

Entertainment Weekly ha diffuso una nuova immagine ufficiale tratta da Ophelia, il film diretto da Claire McCarthy che vede protagonista Daisy Ridley nel ruolo del noto personaggio dell’Amleto di Shakespeare in un adattamento del romanzo di Lisa Klein.

Qui sotto potete dare uno sguardo alla foto in cui vediamo la Ridley insieme a Naomi Watts, co-star del film.

ophelia

Ophelia verrà presentato in anteprima al pubblico tra poche settimane durante il Sundance Film Festival, in attesa che venga trovata una distribuzione per le sale cinematografiche entro il 2018.

Nel film, oltre alle già nominate Daisy Ridley e Naomi Watts, figurano anche Clive Owen, Tom Felton e George MacKay.

Daisy Ridley è la protagonista nella prima foto di Ophelia

Deadpool 2: Ryan Reynolds condivide una nuova foto

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Deadpool 2: Ryan Reynolds condivide una nuova foto

Come annunciato poche ore fa, la 21st Century Fox ha deciso di anticipare l’uscita nelle sale di Deadpool 2, sequel del film uscito due anni fa con Ryan Reynolds nei panni del protagonista Wade Wilson: il film, diretto da David Leitch, arriverà infatti non più 1 giugno ma il 18 maggio 2018.

Nel frattempo Reynolds, che ama stuzzicare i fan sui suoi social, ha appena pubblicato una nuova foto (potete vederla qui sotto) delle katana di Deadpool con sopra inciso il nome della sua “Golden Girl”.

deadpool 2

Deadpool 2, New Mutans e Gambit: la Fox cambia le date di uscita

Di seguito, ecco la sinossi del film:

Dopo essere sopravvissuto a un quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in una caffetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con il fatto che ha perso il senso del gusto.

Cercando di riconquistare la sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di caffè del World’s Best Lover.

Deadpool 2: Ryan Reynolds invita un fan alla prima del film

Fonte: CBM

Deadpool 2, New Mutans e Gambit: la Fox cambia le date di uscita

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Deadpool 2, New Mutans e Gambit: la Fox cambia le date di uscita

Cambio di programma in casa 21st Century Fox, che dopo aver fimato poche settimane fa l’accordo multimilionario con la Disney (cedendo all’azienda i suoi diritti cinematografici), ha comunicato tre slittamenti di date per le uscite di Deadpool 2, New Mutans e Gambit. Ad ufficializzare la notizia è l’Hollywood Reporter.

Iniziamo dunque col dire che Deadpool 2, sequel del fortunato cinecomic con Ryan Reynolds, uscirà nelle sale non più il 1 Giugno 2018 ma il 18 Maggio, andandosi a scontrare direttamente con un altro titolo caldo della stagione, Solo: A Star Wars Story. Si preannuncia un finale di primavera a colpi di box office.

Deadpool 2: le Easter Eggs del teaser trailer

Diversa sorte è capitata a Gambit, spin-off del franchise degli X-Men diretto da Gore Verbinski e interpretato da Channing Tatum: il film, le cui riprese partiranno a breve, verrà distribuito nei cinema dal 7 Giugno 2019 invece che a febbario, come annunciato precedentemente. Potrebbe così diventare uno dei maggiori incassi dell’estate, periodo di particolare fermento al botteghino americano.

Il cambio di date si chiude con New Mutans, secondo spin-off degli X-Men diretto da Josh Boone con un cast di giovani star come Maisie Williams e Charlie Heaton, che arriverà in sala il 22 febbraio 2019, quasi un anno dopo la release prevista (cioè il 13 aprile 2018). Brutte notizie insomma per i fan che attendevano con ansia la pellicola tra pochi mesi.

New Mutants: Alexandra Shipp si candida per un cameo

Fonte: THR

Venom: ecco la prima foto ufficiale di Tom Hardy

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Venom: ecco la prima foto ufficiale di Tom Hardy

Durante il Brazil Comic Con 2017 è stato mostrato per la prima volta, ufficialmente, il set di Venom a San Francisco, città natale di Eddie Brock, e anche la prima foto ufficiale di Tom Hardy, nei panni del personaggio Marvel.

Di seguito il video del panel:

Dalle informazioni trapelate durante il panel, possiamo affermare che il film sarà basato su Lethal Protector, la serie di sei numeri del 1993 che vede protagonista il reporter Eddie Brock, che cerca di lasciarsi alle spalle la sua vita da criminale, e volta pagina grazie al simbionte che lo trasforma in un antieroe.

In esclusiva per IGN, ecco la prima foto di Tom Hardy:

La foto mostra Brock alle prese con alcune note, che probabilmente lui stesso ha appuntato, che fanno riferimento a un’organizzazione che avrà un importante ruolo nel film, la Life Foundation.

Ecco cosa potrebbero riportare quegli appunti (la lettura è di difficile decifrazione):

“Quindi che fa esattamente la Life Foundation in merito ai test dei suoi prodotti farmaceutici?

E per quanto riguarda le accuse su cui è costruito il tuo Impero?

Che tu recluti il ​​più vulnerabile dei volontari per i test che più spesso (…) loro?”

Che ve ne pare?

Venom: ecco il modello CGI per il simbionte

L’uscita di Venom è stata fissata al 5 ottobre 2018 con la regia di Ruben Fleischer (Zombieland, Gangster Squad). Tom Hardy interpreterà il protagonista Eddie Brock. Nel cast anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny Slate, Scott Haze e Michelle Williams.

Il personaggio è stato già portato sul grande schermo da Sam Raimi in Spider-Man 3 con Topher Grace nei panni di Eddie Brock.

Avengers 4: nuovi dettagli sui traumi di Tony Stark e la tecnologia usata in Civil War

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Arrivano nuove foto dalle ultime ore sul set di Avengers 4 che ci danno la possibilità di fare nuove congetture sulla trama del film e in particolare sulle vicende che coinvolgeranno Tony Stark.

Il fotografo PassoriJoedi base ad Atlanta, ha condiviso delle foto dal set in cui si vedono i registi armeggiare sul set con oggetti di scena, contenuti a loro volta in una valigetta che riporta la scritta: BINARY AUGMENTED RETRO FRAMING, quello che in Captain America: Civil War, Tony chiama BARF.

Ecco la foto:

Per chi non lo ricordasse, la tecnologia BARF è esposta da Tony Stark durante il suo incontro al MIT, dove spiega brevemente come la sua creazione dirotta l’ippocampo per cancellare i ricordi traumatici.

Alla luce della scoperta, fatta in Civil War, che è stato Bucky Barnes a uccidere i suoi genitori, immaginiamo che Tony avrà da lavorare molto su se stesso e sull’elaborazione di questi traumi, per cui potrebbe addirittura utilizzare il suo strumento su se stesso.

Inoltre, il fatto che sia Civil War, che Infinity War e Avengers 4 siano stati scritti e diretti dalle stesse persone, conferisce ai film un senso di continuità nei temi e nella forma che ne rendono, nel complesso, più solida la trama.

Cosa dovremo aspettarci?

Avengers: Infinity War e Avengers 4: la posta in gioco è alta

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Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

Critics’ Choice Awards 2018: tutti i premiati

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Critics’ Choice Awards 2018: tutti i premiati

Sono stati assegnati ieri a Santa Monica, California, tutti i premi della 23ma edizione dei Critics’ Choice Awards, riconoscimenti assegnati ogni anno ai migliori film e programmi televisivi da rappresentanti della critica statunitense. Wonder Woman di Patty Jenkins trionfa nella categoria Film D’Azione (battendo pellicole come Baby Driver e Thor: Ragnarok) mentre l’ultimo lavoro di Guillermo Del Toro The Shape of Water conquista i premi di Miglior Film e Miglior Regia.

Di seguito la lista completa di tutti i vincitori della serata:

Film

MIGLIOR FILM
The Shape of Water

MIGLIOR ATTORE
Gary Oldman, Darkest Hour

MIGLIOR ATTRICE
Frances McDormand, Three Billboards Outside Ebbing, Missouri

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Sam Rockwell, Three Billboards Outside Ebbing, Missouri

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Allison Janney, I, Tonya

MIGLIOR ATTORE/ATTRICE GIOVANE
Brooklynn Prince, The Florida Project

MIGLIOR ENSEMBLE
Three Billboards Outside Ebbing, Missouri

MIGLIOR REGIA
Guillermo del Toro, The Shape of Water

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Jordan Peele, Get Out

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
James Ivory, Call Me By Your Name

MIGLIORE FOTOGRAFIA
Roger Deakins, Blade Runner 2049

MIGLIORE SCENOGRAFIA
Paul Denham Austerberry, Shane Vieau, Jeff Melvin, The Shape of Water

MIGLIOR MONTAGGIO
Paul Machliss, Jonathan Amos, Baby Driver
Lee Smith, Dunkirk

MIGLIORI COSTUMI
Mark Bridges, Phantom Thread

MIGLIOR TRUCCO E PARRUCCO
Darkest Hour

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
War for the Planet of the Apes

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
Coco

MIGLIOR FILM D’AZIONE
Wonder Woman

MIGLIORE COMMEDIA
The Big Sick

MIGLIOR ATTORE IN UNA COMMEDIA
James Franco, The Disaster Artist

MIGLIOR ATTRICE IN UNA COMMEDIA
Margot Robbie, I, Tonya

MIGLIOR SCI-FI O HORROR
Get Out

MIGLIOR FILM STRANIERO
In The Fade

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
“Remember Me” from Coco

MIGLIOR COLONNA SONORA
Alexandre Desplat, The Shape of Water

Televisione

MIGLIOR SERIE COMMEDIA
The Marvelous Mrs. Maisel, Amazon

MIGLIOR ATTORE IN UNA SERIE COMMEDIA
Ted Danson, The Good Place, NBC

MIGLIOR ATTRICE IN UNA SERIE COMMEDIA
Rachel Brosnahan, The Marvelous Mrs. Maisel, Amazon

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMMEDIA
Walton Goggins, Vice Principals, HBO

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMMEDIA
Mayim Bialik, The Big Bang Theory, CBS

MIGLIOR SERIE DRAMMATICA
The Handmaid’s Tale, Hulu

MIGLIOR ATTORE IN UNA SERIE DRAMMATICA
Sterling K. Brown, This Is Us, NBC

MIGLIOR ATTRICE IN UNA SERIE DRAMMATICA
Elisabeth Moss, The Handmaid’s Tale, HulU

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
David Harbour, Stranger Things, Netflix

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Ann Dowd, The Handmaid’s Tale, Hulu

MIGLIOR MINISERIE
Big Little Lies, HBO

MIGLIOR FILM PER LA TV
The Wizard of Lies, HBO

MIGLIOR ATTORE IN UNA MINISERIE
Ewan McGregor, Fargo, FX

MIGLIOR ATTRICE IN UNA MINISERIE
Nicole Kidman, Big Little Lies, HBO

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE
Alexander Skarsgård, Big Little Lies, HBO

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE
Laura Dern, Big Little Lies, HBO

MIGLIOR TALK SHOW
Jimmy Kimmel Live!, ABC

MIGLIOR SERIE TV ANIMATA
Rick and Morty, Adult Swim

DGA 2018 nomination: una donna e un’anomalia

DGA 2018 nomination: una donna e un’anomalia

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DGA 2018 nomination: una donna e un’anomalia

Sono stati annunciati i candidati ai DGA 2018, i premi alla migliore regia dell’anno, assegnati dal sindacato dei registi di Hollywood. Quest’anno quasi tutti i nominati sono alla loro prima volta stati presi in considerazione per questo prestigioso premio.

Nella categoria miglior regia, tutti i nominati sono stati nominati per la prima volta, tranne Christopher Nolan. Nella categoria migliore regia d’esordio, ovviamente, i nominati sono tutti alla loro prima volta, con una strana eccezione per Jordan Peele che è anche nominato per la migliore regia.

La categoria più ambita vede nominati due registi all’opera prima, Peele appunto, e Greta Gerwig, unica donna dell’elenco che segue.

Infine fa sorridere vedere Aaron Sorkin, genio della sceneggiatura, inserito in un elenco di “prime volte”, visto che Molly’s Game è il suo esordio alla regia.

Di seguito i nominati ai DGA 2018

Miglior Regia

GUILLERMO del TORO
The Shape of Water
(Fox Searchlight Pictures)

GRETA GERWIG
Lady Bird
(A24)

MARTIN McDONAGH
Three Billboards Outside Ebbing, Missouri
(Fox Searchlight Pictures)

CHRISTOPHER NOLAN
Dunkirk
(Warner Bros.)

JORDAN PEELE
Get Out
(Universal Pictures)

Migliore Regia d’Esordio:

GEREMY JASPER
Patti Cake$
(Fox Searchlight Pictures)

WILLIAM OLDROYD
Lady Macbeth
(Roadside Attractions)

JORDAN PEELE
Get Out
(Universal Pictures)

TAYLOR SHERIDAN
Wind River
(Acacia Entertainment)

AARON SORKIN
Molly’s Game
(STX Entertainment)

I vincitori in tutte e due le categorie verranno annunciati il 3 Febbraio 2018, durante la cerimonia di premiazione dei 70° DGA 2018.

Lady Bird: il trailer del film di Greta Gerwig

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Lady Bird: il trailer del film di Greta Gerwig

Ecco il trailer italiano di Lady Bird, il film che segna l’esordio alla regia di Greta Gerwig, autrice anche della sceneggiatura. Il film è reduce da un grande successo ai Golden Globes 2018, dove ha portato a casa il premio per la Migliore Attrice Protagonista in una comedy o musical, a Saoirse Ronan, e il premio al Miglior Film comedy o musical.

Ecco il trailer:

La trama di Lady Bird

In Lady Bird, Greta Gerwig si rivela una nuova, audace voce cinematografica con il suo debutto alla regia, facendo emergere sia l’umorismo che il pathos nel legame turbolento tra una madre e la figlia adolescente.

Christine “Lady Bird” McPherson (Saoirse Ronan) combatte, ma è esattamente come sua madre: selvaggia, profondamente supponente e determinata (Laurie Metcalf), un’infermiera che lavora instancabilmente per mantenere a galla la sua famiglia dopo che il padre di Lady Bird (Tracy Letts) perde il lavoro. Ambientato a Sacramento, California nel 2002, in un panorama economico americano che cambia rapidamente, Lady Bird è uno sguardo commovente sulle relazioni che ci formano, le credenze che ci definiscono e l’ineguagliabile bellezza di un luogo chiamato casa.

Bergman 100: la rassegna per i cento anni dalla nascita del regista

Nell’atteso centenario della nascita, che tutto il mondo si appresta a celebrare, Bergman 100 rende omaggio al grande regista svedese con un’imperdibile rassegna al Palazzo delle Esposizioni di Roma dal 18 gennaio al 4 marzo, come sempre a ingresso libero per il pubblico fino a esaurimento posti. Promossa da Azienda Speciale Palaexpo, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e La Farfalla sul Mirino, la manifestazione permetterà agli spettatori di riscoprire sul grande schermo una selezione dei capolavori più amati di Ingmar Bergman, autore tuttora ineguagliato per la ricchezza dei temi affrontati e per la straordinaria ricerca formale e filosofica: si potranno così rivedere pietre miliari della storia del cinema come Il settimo sigillo e Il posto delle fragole, Persona e Sussurri e grida, Il silenzio e La fontana della vergine, presentati nelle preziose copie in pellicola 35mm provenienti dallo Svenska Filminstitutet di Stoccolma, in versione originale e integrale, con sottotitoli italiani. Ma in programma spiccano anche rarità come Crisi, opera prima del maestro diretta nel 1946, o documentari come Images from the Playground, che raccoglie delle inedite immagini amatoriali girate sul set dei suoi film dallo stesso Bergman.

Per comprendere appieno l’universo di questo artista fuori dal comune, la rassegna include anche diversi film e registi che nel corso della carriera Bergman ha indicato più volte come i suoi prediletti, da Chaplin a Fellini, da Tarkovskij a Murnau, da Sjöström a Dreyer: un’occasione unica, quindi, per ritrovare tanti titoli divenuti leggendari, come Andrej Rublëv, Il circo o La strada, senza dimenticare le proiezioni evento di tre capolavori del muto, Il carretto fantasma, La passione di Giovanna D’Arco e La leggenda di Gösta Berling, che saranno accompagnati dal vivo al pianoforte dal Maestro Antonio Coppola. L’inaugurazione di Bergman 100 sarà il 18 gennaio alle 21.00 con Il settimo sigillo, film emblematico dell’intera opera del regista e punto di riferimento per generazioni di cinefili, con la sua celeberrima partita a scacchi tra un cavaliere tornato dalle crociate (un esordiente Max von Sydow) e la Morte in persona. Venerdì 19 sarà la volta di Monica e il desiderio, tra i suoi film più liberi e sensuali, che influenzò tutta la Nouvelle Vague (la foto rubata al cinema dal protagonista de I 400 colpi di Truffaut è proprio di questo film), mentre sabato 20 gennaio sarà proiettato Il posto delle fragole, titolo chiave per la nascita stessa del cinema moderno, interpretato dall’anziano regista e maestro di Bergman, Victor Sjöström, e da due delle sue muse più talentuose, Bibi Andersson e Ingrid Thulin.

ECCO TUTTO IL PROGRAMMA

Giovedì 18 gennaio, ore 21.00
IL SETTIMO SIGILLO
Det sjunde inseglet, Svezia, 1957, 96’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Gunnar Björnstrand
Reduce dalle crociate, un cavaliere trova la sua terra devastata dalla peste. Quando la Morte in persona viene a ghermirlo, l’uomo le propone una sfida a scacchi. Titolo emblematico dell’intera opera di Bergman e della sua portata filosofica, resta un punto di riferimento per generazioni di cinefili.

Venerdì 19 gennaio, ore 21.00
MONICA E IL DESIDERIO
Sommaren med Monika, Svezia, 1953, 96’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Harriet Andersson, Lars Ekborg
Entrambi giovanissimi e con una situazione familiare difficile, Monica e Harry si conoscono, si innamorano e decidono di lasciare tutto per vivere su un’isola deserta. Un film libero e sensuale, luminoso e malinconico al tempo stesso, che influenzò come pochi altri i cineasti della Nouvelle Vague.

Sabato 20 gennaio, ore 21.00
IL POSTO DELLE FRAGOLE
Smultronstället, Svezia, 1957, 91’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Victor Sjöström, Bibi Andersson, Ingrid Thulin
L’anziano professore Isak Borg deve ritirare un premio all’Università di Lund e, accompagnato dalla nuora, affronta un lungo viaggio in auto in cui farà i conti con il proprio passato. Un road movie esistenziale la cui straordinaria ricchezza espressiva ha contribuito alla nascita del cinema moderno.

Domenica 21 gennaio, ore 21.00
DIARIO DI UN CURATO DI CAMPAGNA
Journal d’un curé de campagne, Francia, 1951, 110’, v.o. sott. it.
di Robert Bresson, con Claude Laydu, Nicole Ladmiral
Un giovane prete idealista finisce a fare il parroco in un paesino, dove deve scontrarsi con l’ostilità e la diffidenza della gente del posto. Fedele al romanzo di Bernanos, Bresson filma uno dei suoi film più celebri, a cui si ispirerà Bergman per Luci d’inverno, ma anche Scorsese per Taxi Driver.

Mercoledì 24 gennaio, ore 21.00
PERSONA
Persona, Svezia, 1966, 85’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Bibi Andersson, Liv Ullmann
L’attrice Elisabeth Vogler si è chiusa in un inspiegabile mutismo: ricoverata in ospedale, viene assistita dall’infermiera Alma, con cui nasce un rapporto complesso e ambiguo. Forse il film stilisticamente più audace del regista, ricco di invenzioni visive e narrative, con due protagoniste formidabili.
Il film sarà preceduto dal cortometraggio documentario
IMAGES FROM THE PLAYGROUND
Svezia, 2009, 29’, v.o. sott. it.
di Stig Björkman
Il documentario raccoglie rarissime immagini amatoriali girate sul set dei suoi film dallo stesso Bergman, svelando i retroscena (spesso scanzonati) dei suoi titoli più celebri. Accanto al regista compaiono i suoi attori prediletti, da Bibi Andersson a Liv Ullmann, da Max von Sydow a Ingrid Thulin.

Giovedì 25 gennaio, ore 21.00
CONVERSAZIONI PRIVATE
Enskilda samtal, Svezia, 1996, 130’, v. it.
di Liv Ullmann, con Pernilla August, Max von Sydow
Afflitta dal senso di colpa per aver tradito il marito, Anna inizia una serie di incontri con lo zio pastore, scavando nei traumi del proprio passato. Già musa e compagna di Bergman, Ullmann porta sullo schermo una sceneggiatura del regista, dimostrando una sensibilità e un talento fuori dal comune.

Venerdì 26 gennaio, ore 21.00
FANNY E ALEXANDER
Fanny och Alexander, Svezia, 1982, 197’, v. it.
di Ingmar Bergman, con Pernilla Allwin, Bertil Guve, Ewa Fröling
Raccontando la saga della famiglia Ekdhal, Bergman firma il suo maestoso testamento artistico, un compendio di sapore autobiografico in cui vita, arte, religione e filosofia si intrecciano senza scalfire la forza del racconto. Quattro premi Oscar, compreso quello al maestro della luce Sven Nykvist.

Domenica 28 gennaio, ore 21.00
IL CIRCO
The Circus, Usa, 1928, 71’, didasc. it.
di Charlie Chaplin, con Charlie Chaplin, Merna Kennedy
Scambiato per un ladro, Charlot si nasconde in un circo, dove involontariamente riscuote un enorme successo come clown. In un periodo molto travagliato a livello personale, Chaplin riesce comunque a girare un film modernissimo, esilarante e con un ritmo perfetto, adorato da Bergman e Fellini.

Martedì 30 gennaio, ore 21.00
CRISI
Kris, Svezia, 1946, 93’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Dagny Lind, Marianne Löfgren
Nelly ha 18 anni e vive in un paesino con la madre adottiva. Quando si fa viva a sorpresa la madre naturale, che l’aveva abbandonata, la ragazza decide di seguirla a Stoccolma. Debutto alla regia di Bergman, ancora acerbo e funestato da molti imprevisti sul set, eppure da riscoprire assolutamente.

Mercoledì 31 gennaio, ore 21.00
UN’ESTATE D’AMORE
Sommarlek, Svezia, 1951, 96’, v.o. sott it.
di Ingmar Bergman, con Maj-Britt Nilsson, Birger Malmsten
Marie, una ballerina, si vede consegnare in teatro il diario di Erik, il suo primo amore, che la fa tornare con i ricordi a quell’estate indimenticabile. “Vedere questo film”, scrisse Truffaut, “fu un evento eccezionale. È la sua naturalezza che mi ha convinto di poter scrivere dialoghi per il cinema”.

Giovedì 1° febbraio, ore 21.00
CON LE MIGLIORI INTENZIONI
Den goda viljan, Svezia, 1992, 180’, v. it.
di Bille August, con Pernilla August, Max von Sydow
Scritto da Bergman, il film rievoca l’incontro tra i genitori del regista (uno spiantato studente di teologia e una ricca borghese), nonché l’opposizione al matrimonio delle rispettive famiglie. Diretto da Bille August e interpretato da un cast superlativo, vinse una meritata Palma d’Oro a Cannes.

Venerdì 2 febbraio, ore 21.00
ANDREJ RUBLËV
Andrej Rublëv, Urss, 1966, 185’, v.o. sott. it.
di Andrej Tarkovskij, con Anatolij Solonicyn, Ivan Lapikov
Otto momenti nella vita di Andrej Rublëv, il maggiore pittore di icone della Russia medievale. Opera di sconvolgente forza e bellezza, osteggiata all’epoca dal governo sovietico ma acclamata nel tempo come uno dei capolavori di Tarkovskij, a detta di Bergman “il regista più grande di tutti”.

Sabato 3 febbraio, ore 21.00
LA FONTANA DELLA VERGINE
Jungfrukällan, Svezia, 1960, 89’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Gunnel Lindblom
Nella Svezia medievale, una giovane viene stuprata e assassinata da tre pastori che, per sfuggire alla cattura, si rifugiano ignari proprio dai genitori della ragazza. Bergman mette in campo una potenza visiva e drammatica inaudita per un film tuttora scioccante sulla fede, la vendetta e l’innocenza.

Domenica 4 febbraio, ore 21.00
IL PORTO DELLE NEBBIE
Le Quai des brumes, Francia, 1938, 91’, v. it.
di Marcel Carné, con Jean Gabin, Michel Simon
Jean, un disertore, vuole lasciare la Francia insieme alla bella Nelly, ma prima è costretto a uccidere il suo tutore e aguzzino Zabel. Pietra miliare del realismo poetico e anticipatore del noir americano, è un film di rara perfezione grazie ai talenti riuniti di mostri sacri come Carnè, Prevert e Gabin.

Giovedì 8 febbraio, ore 21.00
LA STRADA
Italia, 1954, 104’
di Federico Fellini, con Anthony Quinn, Giulietta Masina
L’ingenua Gelsomina è venduta a Zampanò, un rude artista di strada che la porta con sé in giro per l’Italia. Quando Zampanò uccide il Matto, un funambolo gentile amico della ragazza, questa troverà la forza di fuggire. Vincitore dell’Oscar, è il capolavoro che ha rivelato al mondo il genio di Fellini.

Venerdì 9 febbraio, ore 21.00
SUSSURRI E GRIDA
Viskningar och rop, Svezia, 1972, 91’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Harriet Andersson, Ingrid Thulin, Liv Ullmann
In una villa isolata, Agnes sta vivendo i suoi ultimi giorni assistita da una giovane domestica e dalle due sorelle, mentre riaffiorano i ricordi del passato. Anche grazie a un cast magnifico, Bergman non ha paura di scavare nell’animo umano a profondità inimmaginabili per il cinema prima di allora.

Sabato 10 febbraio, ore 21.00
IL CARRETTO FANTASMA
Körkarlen, Svezia, 1921, 98’ (18fps), didasc. it.
di Victor Sjöström, con Victor Sjöström, Hilda Borgström
Accompagnamento dal vivo al pianoforte del M° Antonio Coppola
Nella notte di capodanno, un vecchio alcolizzato vicino alla morte rivive alcuni episodi della sua vita passata, trovando infine la strada della redenzione. Il film più celebre di Sjöström ancora stupisce per l’uso magistrale del flashback, degli effetti speciali e di inquadrature innovative. Imperdibile.

Domenica 11 febbraio, ore 21.00
SORRISI DI UNA NOTTE D’ESTATE
Sommarnattens leende, Svezia, 1955, 108’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Eva Dahlbeck, Gunnar Björnstrand
L’avvocato Fredrik Egerman ha sposato una donna giovanissima, corteggiata anche dal nipote, ma intanto frequenta un’attrice sua ex amante, a sua volta impegnata con un conte… Commedia degli equivoci effervescente e coltissima, fece conoscere Bergman al mondo per il successo al Festival di Cannes.

Martedì 13 febbraio, ore 21.00
LA NOTTE
Italia, 1961, 122’
di Michelangelo Antonioni, con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau
Il matrimonio tra Giovanni e Lidia è in crisi, ma dopo una festa notturna passata tra flirt deludenti e vagabondaggi, i due riusciranno a ritrovarsi. Antonioni sovverte il racconto tradizionale grazie a una regia capace di captare atmosfere e emozioni in un modo che rivoluzionerà il linguaggio del cinema.

Mercoledì 14 febbraio, ore 21.00
LA PASSIONE DI GIOVANNA D’ARCO
La passion de Jeanne d’Arc, Francia, 1928, 97’ (20fps), didasc. it.
di Carl Theodor Dreyer, con Renée Falconetti, Antonin Artaud
Accompagnamento dal vivo al pianoforte del M° Antonio Coppola
Accusata di eresia, Giovanna d’Arco deve affrontare gli interrogatori e la violenza del tribunale ecclesiastico, fino a una tragica sentenza. Totem della critica mondiale, l’opera di Dreyer resta all’altezza della sua leggenda, una reinvenzione radicale dello spazio cinematografico che ha fatto epoca.

Giovedì 15 febbraio, ore 21.00
LA PRIGIONE
Fängelse, Svezia, 1948, 98’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Doris Svedlund, Birger Malmsten
Thomas, giornalista e scrittore, vorrebbe realizzare un film su una giovane prostituta, ma i rapporti tra i due si complicano in un intreccio fatale tra arte e vita. È forse il primo film in cui un giovane Bergman mette a fuoco la sua poetica, affrontando molti temi che torneranno nelle opere più mature.

Venerdì 16 febbraio, ore 21.00
LA LEGGENDA DI GÖSTA BERLING
Gösta Berling saga, Svezia, 1924, 180’ (18fps), didasc. it.
di Mauritz Stiller, con Lars Hanson, Greta Garbo
Accompagnamento dal vivo al pianoforte del M° Antonio Coppola
Scacciato dalla sua parrocchia per alcolismo, Gösta si aggrega a una confraternita di avventurieri chiassosi e festaioli, al servizio di una nobildonna. Canto del cigno dell’epoca d’oro del muto svedese, aprì le porte di Hollywood a Stiller e alla sua scoperta Greta Gustafsson, presto ribattezzata Garbo.

Sabato 17 febbraio, ore 21.00
IL SILENZIO
Tystnaden, Svezia, 1963, 96’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Ingrid Thulin, Gunnel Lindblom
Durante un viaggio all’estero, due sorelle si fermano in una cittadina misteriosa dove nessuno parla lingue comprensibili. La tensione fra di loro, accentuata dalla convivenza, esplode. Tra i film più criptici e insieme coraggiosi del regista, con una forte componente onirica che affascina e sconcerta.

Domenica 18 febbraio, ore 21.00
COME IN UNO SPECCHIO
Såsom i en spegel, Svezia, 1961, 89’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Harriet Andersson, Max von Sydow
Karin è stata dimessa da una clinica psichiatrica e passa le vacanze con il padre, il fratello e il marito. Ma i rapporti tra i quattro sono più complessi di quanto sembra. Riflessione struggente sull’incomunicabilità e il silenzio di Dio, fece scoprire a Bergman l’isola di Fårö (e vincere il secondo Oscar).

Mercoledì 21 febbraio, ore 21.00
LUCI D’INVERNO
Nattvardsgästerna, Svezia, 1963, 81’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Ingrid Thulin, Gunnar Björnstrand
Dopo la morte della moglie, un pastore protestante capisce di aver perso la fede e di essere ormai incapace di aiutare il prossimo. Fedele a una messinscena di grande austerità, Bergman racconta con commozione la crisi emotiva e spirituale di un uomo, con un finale aperto entrato nella storia del cinema.

Giovedì 22 febbraio, ore 21.00
ANNI DI PIOMBO
Die bleierne Zeit, Germania Ovest, 1981, 106’, v. it.
di Margarethe von Trotta, con Jutta Lampe, Barbara Sukowa
Negli anni Settanta Julianne è una giornalista, mentre la sorella Marianne milita clandestinamente nella lotta armata. Quando quest’ultima muore in carcere, Julianne inizia a indagare… Ispirato alla storia delle sorelle Ensslin, vinse il Leone d’Oro a Venezia e diede il nome a un’intera epoca.

Sabato 24 febbraio, ore 21.00
PERSONA (replica)
Persona, Svezia, 1966, 85’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Bibi Andersson, Liv Ullmann
L’attrice Elisabeth Vogler si è chiusa in un inspiegabile mutismo: ricoverata in ospedale, viene assistita dall’infermiera Alma, con cui nasce un rapporto complesso e ambiguo. Forse il film stilisticamente più audace del regista, ricco di invenzioni visive e narrative, con due protagoniste formidabili.

Domenica 25 febbraio
ore 18.00
IL POSTO DELLE FRAGOLE (replica)
Smultronstället, Svezia, 1957, 91’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Victor Sjöström, Bibi Andersson, Ingrid Thulin
L’anziano professore Isak Borg deve ritirare un premio all’Università di Lund e, accompagnato dalla nuora, affronta un lungo viaggio in auto in cui farà i conti con il proprio passato. Un road movie esistenziale la cui straordinaria ricchezza espressiva ha contribuito alla nascita del cinema moderno.
ore 21.00
DOPO LA PROVA
Efter repetitionen, Svezia, 1983, 70’, v. it.
di Ingmar Bergman, con Erland Josephson, Lena Olin
Durante le prove per la messinscena de Il sogno di Strindberg, un regista si abbandona ai ricordi parlando con una giovane attrice, Anna, di cui anni prima aveva amato la madre. Sospeso tra finzione e realtà, il film ricapitola i classici temi bergmaniani in un gioiello di drammaturgia da camera.

Martedì 27 febbraio, ore 21.00
AURORA
Sunrise, Usa, 1927, 80’, didasc. it.
di Friedrich Wilhelm Murnau, con George O’Brien, Janet Gaynor
Irretito da una donna di città, un giovane contadino lascia la famiglia e tenta di annegare la moglie, ma finisce per ricredersi e iniziare una nuova vita. Una delle vette del genio di Murnau e di tutto il cinema muto, una pietra miliare che Truffaut non esitò a definire “il più bel film mai girato”.

Mercoledì 28 febbraio, ore 21.00
IL VOLTO
Ansiktet, Svezia, 1958, 100’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Ingrid Thulin
Per vendicarsi dell’arresto e degli scherni da parte di un medico e di un poliziotto, un illusionista che pratica l’ipnotismo ordisce insieme ai soci un piano diabolico. Bergman celebra la forza dell’arte e della finzione contro l’aridità del potere, in uno dei suoi film più atipici e affascinanti.

Giovedì 1° marzo, ore 21.00
L’INFEDELE
Trolösa, Svezia, 2000, 155’, v. it.
di Liv Ullmann, con Lena Endre, Erland Josephson
Marianne e Markus sono felicemente sposati, ma la donna inizia a frequentare un amico di lui, David: l’inaspettata relazione a tre si trasforma presto in tragedia. Dopo Conversazioni private, Ullmann torna a dirigere un copione firmato da Bergman, ricreandone fedelmente l’universo emotivo e stilistico.

Sabato 3 marzo, ore 21.00
IL SETTIMO SIGILLO (replica)
Det sjunde inseglet, Svezia, 1957, 96’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Gunnar Björnstrand
Reduce dalle crociate, un cavaliere trova la sua terra devastata dalla peste. Quando la Morte in persona viene a ghermirlo, l’uomo le propone una sfida a scacchi. Titolo emblematico dell’intera opera di Bergman e della sua portata filosofica, resta un punto di riferimento per generazioni di cinefili.

Domenica 4 marzo
ore 18.00
LA FONTANA DELLA VERGINE (replica)
Jungfrukällan, Svezia, 1960, 89’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Gunnel Lindblom
Nella Svezia medievale, una giovane viene stuprata e assassinata da tre pastori che, per sfuggire alla cattura, si rifugiano ignari proprio dai genitori della ragazza. Bergman mette in campo una potenza visiva e drammatica inaudita per un film tuttora scioccante sulla fede, la vendetta e l’innocenza.
ore 21.00
RASHOMON
Rashōmon, Giappone, 1950, 88’, v. it.
di Akira Kurosawa, con Toshirō Mifune, Machiko Kyō
Un bandito è accusato di aver ucciso un samurai e di averne violentato la moglie, ma la versione dell’accaduto che dà ciascun testimone è diversa dall’altra. Il capolavoro “pirandelliano” che aprì la strada in Occidente a Kurosawa e al cinema giapponese. Leone d’Oro e Oscar per il Miglior film straniero.

John Williams da record: potrebbe diventare la persona vivente più nominata agli Oscar

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John Williams potrebbe raggiungere un traguardo da record: potrebbe essere la persona vivente del mondo dello spettacolo più volte nominata agli Oscar.

Il compositore, quest’anno, potrebbe essere nominato per ben due colonne sonore a cui ha lavorato: quella di Star Wars: Gli Ultimi Jedi e quella di The Post, il film di Steven Spielberg a breve in uscita qui in Italia.

Dal momento che ha 50 nomination a carico, una nomination per uno dei due film o per entrambi, segnerebbe un nuovo record, rendendo Williams la persona vivente più nominata agli Oscar.

Ready Player One: Alan Silvestri sostituisce John Williams

L’unica persona ad aver avuto più nomination, bel 59, è stato Walt Disney, che ovviamente non rientra più nella categoria dei viventi.

Nonostante gli 86 anni, John Williams è comunque molto attivo. È di oggi la notizia che tornerà a lavorare a Episodio IX per concludere la trilogia e che firmerà il tema di Solo: A Star Wars Story (John Powell comporrà il resto).

In occasione della novantesima edizione degli Academy Awards, toccherà ancora a John Williams preparare il suo smoking?

Fonte: Variety

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, perché Luke ha usato la spada di Anakin?

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Non sarà sfuggito, agli spettatori di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, che Luke Skywalker nel film utilizza la spada laser di Anakin, quella blu.

Ovviamente sappiamo che Rey ha portato quella spada ad Ahch-To da Luke, dopo averla trovata da Maz Kanada, ma immaginiamo che Luke abbia tenuto per sé la sua spada, quella verde, con cui in Episodio VI ha affrontato il padre e l’Imperatore.

Dunque, come mai, quando si proietta su Crait per fronteggiare Kylo Ren, brandisce la spada di Anakin? Ecco cosa ha risposto a questa domanda Rian Johnson, durante un’intervista con IGN:

“In pratica Luke sta tessendo la sua proiezione in modo tale da avere il massimo effetto su Kylo. Lui sa che il tallone d’Achille di Kylo è la sua rabbia, e per questo la sua apparizione è più giovane di quanto non sia lui davvero, così da apparire come Kylo l’ha visto durante il loro ultimo confronto al tempio. Per lo stesso motivo sceglie di portare con sé, nella proiezione, la spada del nonno di Kylo, la stessa spada che ha fatto gridare a Kylo, verso Rey ‘questa è mia, appartiene a me’.”

La spada laser però si era rotta poco prima, nel film, durante l’ultimo confronto tra Kylo e Rey nella sala del trono, ma Johnson presuppone che Kylo non se ne sia accorto, essendo svenuto dopo lo scontro.

“Noi come pubblico lo abbiamo visto… La verità è che vediamo la spada laser divisa in due, Kylo vede il flash di luce, mentre cade a terra privo di coscienza, e poi Rey scappa con i pezzi della spada prima che lui si svegli. Quindi se davvero volete scavare a fondo in questa storia ed avere una spiegazione, al 100% Kylo Ren non sa che la spada laser di Anakin è distrutta.”

Star Wars: Gli Ultimi Jedi

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio VIII

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In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Terrence Malick: un video mostra la sua influenza nel cinema di altri registi

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Che Terrence Malick sia osannato in maniera cieca come un maestro è un dato di fatto alquanto irritante, soprattutto perché lo stuolo di fan adoranti si è “svegliato” soltanto dopo la Palma d’Oro a Cannes 2011 per Tree of Life.

Considerato poi che, dopo il film con Brad Pitt, Malick ha cominciato un percorso prolifico e artisticamente inferiore rispetto a quanto fatto nei primi 30 anni di carriera, sembra importante incoraggiare i fan dell’ultima ora a recuperare il lavoro precedente al 2011 del maestro texano, quello che ha ispirato in maniera profonda il cinema contemporaneo.

IndieWire ha infatti pubblicato un video che riassume l’influenza di Terrence Malick negli altri film. Potete vederlo a seguire:

Di seguito la lista dei titoli mostrati nel video:

“Ain’t Them Bodies Saints” (2013), David Lowrey
“All the Real Girls” (2003), David Gordon Green
“The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford” (2007), Andrew Dominik
“Beasts of No Nation” (2015), Cary Fukunaga
“The Better Angels” (2014), A.J. Edwards
Ex Machina” (2015), Alex Garland
“George Washington” (2000), David Gordon Green
“Joe” (2013), David Gordon Green
“Lost River” (2014), Ryan Gosling
Man of Steel” (2013), Zack Snyder
“Shotgun Stories” (2007), Jeff Nichols
“Silent Light” (2007), Carlos Reygadas
“Up in the Air” (2009), Jason Reitman
“Upstream Color” (2013), Shane Carruth

Song to Song – recensione del film di Terrence Malick

Nel 2017 è uscito Song to Song, mentre al momento Malick è al lavoro su Redagund, che racconta una storia ambientata nella Germania del 1943 e ruota intorno alla tragica figura di Franz Jägerstätter, un contadino cattolico austriaco. Obiettore di coscienza, l’uomo venne giustiziato per essersi rifiutato di servire nell’esercito nazista. Venne beatificato nel 2007.

A prestare il volto a Franz Jägerstätter ci sarà l’attore August Diehl, noto per il suo ruolo in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino (era il maggiore della Gestapo Dieter Hellstrom che scopriva la vera nazionalità di Archie Hicox/Michael Fassbender nella scena della cantina).

Gal Gadot è l’attrice che ha fatto guadagnare di più nel 2017

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Gal Gadot è l’attrice che ha fatto guadagnare di più nel 2017

Forbes ha reso nota l’annuale classifica dei dieci attori che hanno fatto incassare di più grazie ai loro film, con Vin Diesel che conquista la prima posizione seguito da Dwayne Johnson e Gal Gadot. L’attrice, star del successo mondiale Wonder Woman (primo cinecomic al femminile della storia a registrare tali cifre al botteghino), è la prima donna in top10. Dietro di lei Emma Watson.

Gal Gadot commenta il suo futuro come Wonder Woman

Di seguito la classifica.

  1. Vin Diesel ($1.6 billion)
  2. Dwayne “The Rock” Johnson ($1.5 billion)
  3. Gal Gadot ($1.4 billion)
  4. Emma Watson ($1.3 billion)
  5. Johnny Depp ($1.1 billion)
  6. Daisy Ridley ($1.08 billion)
  7. Tom Holland ($888 million)
  8. Chris Pratt ($864 million)
  9. Chris Hemsworth ($845 million)
  10. John Boyega ($815 million)

Gal Gadot torna in palestra per GQ – foto

Thor come Ned Stark nel concept inedito di Andy Park

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Thor come Ned Stark nel concept inedito di Andy Park

Andy Park, concept artist dei Marvel Studios, ha diffuso un nuovo concept inedito del Dio del Tuono, realizzato durante la pre-produzione di Thor: Te Dark World, in cui il Figlio di Odino ha un look alla Stark, ma non nel senso che può immaginare un fan dei Marvel Studios!

Ecco l’immagine:

concept andy park

Thor: Ragnarok, recensione del film con Chris Hemsworth

Nella didascalia di accompagnamento, Park ha scritto: “Non credo di aver ancora postato questo prima, così eccolo qui, un concept realizzato per Thor: The Dark World. Ho optato per un look alla Stark… di Grande Inverno, non di Tony.”

Rivedremo il personaggio in Avengers: Infinity War, dopo averlo visto in azione, alle prese con importanti cambiamenti, in Thor: Ragnarok. Il personaggio ha anche subito un pesante cambiamento di look, che vedremo espresso in pienezza nel film dei Fratelli Russo.

Chris Hemsworth: il futuro dopo Avengers 4 e il desiderio di lavorare con Wolverine

Guillermo Del Toro ha apprezzato il commento di Natalie Portman ai Golden Globes

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Sebbene non fosse il bersaglio diretto del commento polemico di Natalie Portman durante la cerimonia dei Golden Globes 2018, Guillermo Del Toro ci teneva a specificare che non ha nulla da ridire sulla posizione dell’attrice in merito alla polemica delle registe donne ignorate dalla Hollywood Foreign Press. Soprattutto in questa stagione, dove molte sono state protagoniste assolute al box office e non solo.

Al contrario, l’autore di The Shape of Water, fresco vincitore del Golden Globe come Miglior Regia, ha espressamente chiarito che il commento della Portman è stato grandioso. “Ha detto ciò che sentiva, e quest’anno abbiamo visto incredibili film diretti da donne come Mudbound, Lady Bird, Wonder Woman“.

Io stesso ho sempre favorito pellicole con al centro un personaggio femminile molto forte, come Crimson Peek o The Shape Of Water, ma ci ci sono voluti nove anni prima di portarli a termine per i limiti di budget posti dagli studios.“, ha concluso Del Toro.

Guillermo Del Toro: “Vi spiego perché oggi il monster movie non ha successo”

Vi ricordiamo che La forma dell’acqua – The Shape of Water arriverà nelle nostre sale il 15 febbraio 2018.

Il cast del film include Sally Hawkins (Blue JasmineHappy-Go-Lucky), il candidato all’Oscar Michael Shannon (Revolutionary Road99 Homes), il candidato all’Oscar Richard Jenkins (The Visitor, Olive Kitteridge), Doug Jones (Crimson PeakHellboy), il candidato al Golden Globe Michael Stuhlbarg (A Serious ManSteve Jobs) e la vincitrice dell’Oscar Octavia Spencer (The HelpGifted).

Guillermo del Toro: ecco perché non ha diretto il sequel di Pacific Rim

Fonte: Indiewire

Daisy Ridley è confusa dalla relazione di Leia con la Forza

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Daisy Ridley rappresenta, con il personaggio di Rey, il futuro dell’Ordine dei Jedi. In Star Wars: Gli Ultimi Jedi, Luke voleva porre fine all’Ordine stesso, tuttavia la presenza di Rey e la sua fortissima connessione con la Forza, nonché la sua volontà di riportare la Luce nel cuore di Ben Solo, lo hanno convinto che lei fosse la sua degna erede e la nuova speranza per i Cavaliere Jedi.

Questo lascia immaginare che l’attrice sia stata messa a parte di tutti i segreti relativi alla Forza e ai Jedi, tuttavia anche lei ha ancora qualche dubbio in merito a delle cose ben precise che riguardano da vicino la Forza.

Durante una conversazione con CinemaBlend), Daisy Ridley ha confessato che il suo più grande dubbio in merito alle questioni legate alla Forza è la connessione della stessa con Leia. Gli Ultimi Jedi ci ha mostrato chiaramente la la Skywalker è capace di usarla, ma può definirsi una Jedi? Ecco quali sono i dubbi della Ridley:

“Dal momento che non so proprio tutto su Star Wars, continuo ad avere dubbi e domande su ciò che tutto vuol dire. Tipo, come quando le persone parlano degli affari relativi ai Jedi, e ricordo di aver avuto una conversazione con Michelle, una dei produttori sul set di Episodio VII, e ho detto ‘Sicuramente Leia è una Jedi, perché è sensibile alla Forza, lei è messa alla prova’. Certo non nella stessa misura di Luke, ma lei fa delle cose per il bene e cose simili. Comunque non ho ancora tutte le risposte. Leia è una Jedi o no? Non saprei dirlo.”

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i buoni motivi per vedere il film, secondo Daisy Ridley

Star Wars: Gli Ultimi JediLa scena di Episodio VIII in cui Leia usa la Forza per salvarsi è stata accolta con commenti diversi: chi ha pensato fosse un momento molto poetico e chi invece ha paragonato, per mettere in ridicolo la scena, Leia a Mary Poppins.

Che siamo d’accordo o meno sulla realizzazione della scena, concettualmente esprime un significato molto forte: Leia è sensibile alla Forza, ma non ha avuto un addestramento Jedi, esattamente come Rey che riesce a manipolare uno Stormtrooper e a prendere la spada di Anakin senza aver sostenuto un addestramento Jedi.

Che il futuro ci riserverà una schiera di Jedi autodidatti? Alla luce degli avvenimenti imprevedibili di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, sicuramente il futuro del franchise ci riserverà molte sorprese.

Hellboy: per David Harbour potrebbe cantare nel reboot

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Hellboy: per David Harbour potrebbe cantare nel reboot

Hellboy come Frank Sinatra? Per David Harbour è possibile. O meglio, il personaggio che interpreterà nel reboot potrebbe somigliare ad un crooner che di tanto in tanto si lascia andare cantando qualche canzone.

Come sapete sono da poco terminate le riprese del film scritto da Andrew CosbyChristopher Golden e Mike Mignola e diretto da Neil Marshall (The Descent, Game of Thrones), con l’attore nel ruolo che fu di Ron Perlman.

Di recente, parlando a MTV News, Harbour ha spiegato l’origine di questo strano paragone:

Non so se ne siete a conoscenza, ma sono anche un cantante. O almeno c’è un po’ di crooning che Hellboy potrebbe o non potrebbe fare nel film…

Hellboy: si sono concluse le riprese del film

C’è un precedente nella storia cinematografica di Hellboy, con il personaggio che effettivamente cantava insieme ad Abe in una scena di Hellboy II: The Golden Army “Can’t Smile Without You”. Dobbiamo aspettarci una cosa simile anche nel reboot?

Hellboy: per David Harbour sarà “oscuro e spaventoso”

Fonte: MTV News

Black Panther: prevendite sold out, Lupita Nyong’O non è riuscita a compare i biglietti

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Negli Stati Uniti, ieri, si sono aperte le prevendite per Black Panther, il prossimo film Marvel Studios che arriverà in sala in Italia il prossimo 16 Febbraio.

La corsa ad accaparrarsi un biglietto per il giorno di apertura è stata così folle che dopo 15 minuti dalla messa in vendita, i biglietti erano già esauriti. A raccontarlo è Lupita Nyong’O, attrice premio Oscar per 12 Anni Schiavo che nel film interpreterà Nakia.

Lupita voleva comprare il biglietto per la sera d’apertura, per vivere l’esperienza della visione cinematografica insieme al pubblico normale, esperienza che, per questo genere di film, è davvero impagabile. Tuttavia, a 15 minuti dalla messa in vendita dei biglietti, l’attrice non è riuscita a trovare niente da comprare.

Ecco il video che ha condiviso su Twitter:

Black Panther trailer ufficiale

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Black Panther, la trama del film

Di seguito la prima sinossi del film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Ryan Coogler scriverà e dirigerà Black Panther che seguirà la storia di T’Challa, il re guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil War.

Non è ancora chiaro quali altri personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito in Avengers Age of Ultron con il volto di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre in Civil War con il volto di Martin Freeman.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther arriverà al cinema il 16 Febbraio del 2018.

Justice League: uno stuntman conferma che esiste la director’s cut di Snyder

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La vicenda sull’esistenza o meno della director’s cut di Justice League firmata da Zack Snyder si fa sempre più interessante, almeno dopo le ultime dichiarazioni di uno stuntman del film che su Twitter ha confermato che si, esiste, e che spera che questa veda la luce grazie all’affetto e la testardaggine dei fan.

Con il vostro aiuto possiamo persuadere la Warner Bros. così da far rilasciare sul mercato la versione di Justice League fedele alle idee di Zack“, ha scritto Richard Cetrone (controfigura di Ben Affleck).

Intanto i fedeli sostenitori di Snyder continuano la loro personale protesta sotto gli uffici della Warner a Burbank, California, chiamando a gran voce il film che avrebbero voluto vedere nelle sale.

Justice League: esiste una versione estesa, ma non è la director’s cut

Come andrà a finire? Voi cosa ne pensate?

Justice League è stato diretto da Zack Snyder, mentre Joss Whedon è entrato nella produzione solo a fine lavoro. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons.

Justice League: ecco quando uscirà l’edizione homevideo

Fonte: ScreenRant

 

Star Wars: Episodio IX, John Williams confermato alle musiche

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Dopo l’ormai tradizionale grande prova artistica in Star Wars: Gli Ultimi Jedi, John Williams è pronto a tornare nel golfo mistico per Star Wars: Episodio IX.

A darne conferma è lo stesso leggendario compositore, che lo ha dichiarato parlando con Variety. Williams tornerà quindi a lavorare per J.J. Abrams, che dirigerà Episodio IX dopo il licenziamento di Colin Trevorrow, completando anche la terza trilogia.

Ecco cosa ha dichiarato: “Mi piacerebbe davvero tanto completare il lavoro.” E infatti, componendo le musiche anche per Episodio IX, Williams sarebbe il solo compositore ad aver lavorato a tutte e tre le trilogie di Star Wars, ovviamente spin-off esclusi (anche se comporrà il tema principale di Solo: A Star Wars Story).

John Williams è uno dei compositori più famosi e premiati del nostro tempo, la sua lunga collaborazione con molti dei registi più quotati del panorama cinematografico hollywoodiano ne ha fatto un vero simbolo e la sua nuova partecipazione al franchise Lucasfilm conferma l’indispensabilità del suo lavoro.

Star Wars: Episodio IX, J.J. Abrams dirigerà il film

Star Wars: Episodio IX sarà diretto da J.J. Abrams e scritto da Chris Terrio. Il film arriverà in sala il 20 dicembre 2019.

Star Wars: ecco la trilogia di George Lucas che non vedremo mai

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La nuova trilogia di Star Wars ha preso ufficialmente piede due anni fa con Episodio VII: Il Risveglio della Forza, il film diretto da J.J.Abrams (che tornerà anche alla regia di Episodio IX), e successivamente con Episodio VIII: Gli Ultimi Jedi, l’acclamata pellicola di Rian Johnson che ha finalmente spostato l’asse nostalgia del franchise verso inediti scenari. Narrativi e non solo. Ma quali sarebbero stati i piani sulla saga di George Lucas? Negli ultimi anni il regista si è aperto sulle mille possibilità e ha dichiarato che alcuni appunti sono stati presi in considerazione dalla Disney.

Ecco tutto ciò che finora conosciamo delle idee di George Lucas sulla nuova trilogia di Star Wars, riassunte da ScreenRant:

Luke Skywalker in esilio

In Star Wars: Gli Ultimi Jedi vediamo Luke Skywalker che vive come eremita sul pianeta Ahch-To (dimora del primo tempio Jedi), esausto e rassegnato dopo aver svolto invano l’addestramento dei giovani Jedi. Tra cui Kylo Ren, discepolo del ditattore Snoke. Questa idea tuttavia non è poi così lontana da quella iniziale di Lucas, che aveva immaginato Luke in esilio ma anche maestro di una giovane allieva di nome Kira (che sarebbe poi diventata Rey).

Nuovi eroi adolescenti

Dopo l’uscita de Il Risveglio della Forza furono resi noti gli appunti di George Lucas sulla sua ipotetica nuova trilogia, e pare proprio che i suoi protagonisti dovevano essere degli eroi adolescenti. Esattamente come il giovane Anakin in La Minaccia Fantasma. Non possiamo biasimare la Disney per aver cambiato direzione, visto il flop di Episodio I e la delusione dei fan all’epoca.

Leia usa la forza

Dopo l’uscita nelle sale di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, è stato proprio Mark Hamill a confessare che l’idea di Leia che usa la forza era stata pensata da George Lucas. Sappiamo che la principessa e Luke sono gemelli, dunque non sorprende vederla usare certi poteri, ma il modo in cui Rian Johnson l’ha mostrato nel film è comunque notevole (e per alcuni un po’ strano e  spiazzante).

Tutt’altro che un film retrò

È noto ormai a tutti che George Lucas non si è mai mostrato troppo entusiasta del taglio nostalgico e fan-service scelto dalla Disney per Episodio VII: Il Risveglio della Forza, accusato di essere una copia moderna di Episodio IV. In effetti l’idea iniziale di Lucas per il primo capitolo della nuova trilogia aveva qualche differenza sostanziale con il film di J.J.Abrams, meno votato ad accontentare il suo pubblico forse, ma i dettagli restano ancora ignoti.

Fonte: ScreenRant

Thor: Ragnarok, un esilarante video di bloopers con Taika Waititi

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In occasione della promozione dell’edizione in Home Video di Thor: Ragnarok, JoBlo Movie Trailer ha pubblicato un esilarante video dal backstage del film in cui sono racchiusi alcuni bloopers che vedono protagonista il regista del film, il simpaticissimo Taika Waititi.

Nel video vediamo in che modo Waititi si è approcciato al blockbuster Marvel, consegnando allo spettatore un’esperienza completamente nuova, divertente ma anche rivoluzionaria nel panorama cinematografico dello Studio, un approccio coraggioso che potrebbe rivelarsi vincente per il futuro del MCU e che potrebbe salvarlo dal rischio della ripetizione.

Thor: Ragnarok, dal 7 Marzo in Home Video. Ecco i contenuti speciali

Thor: Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.

Thor: Ragnarokrecensione

Nelle new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue Jasmine, Cenerentola) nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic Park, Independence Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (Creed, Selma) interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.

Mark Hamill rivela come sarebbe dovuto finire Star Wars: Il Risveglio della Forza

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In Star Wars: Il Risveglio della Forza abbiamo atteso tutti l’apparizione di Mark Hamill, vero e proprio eroe della trilogia originale, solo per vederlo alla fine, nient’altro che un cameo di lusso, senza battute e con sguardo intenso, a dare “il benvenuto” alla giovane Rey sulla sua isola d’esilio.

Il personaggio di Luke Skywalker è diventato poi protagonista ne Gli Ultimi Jedi, ma la sua prima apparizione doveva essere molto diversa, stando a quanto ha dichiarato Hamill stesso durante un’intervista con Mtime.

Ecco i piani originali: “Quando stavamo facendo Il Risveglio della Forza, Rian mi disse che potevano esserci delle rocce fluttuanti per mostrare l’emanazione della Forza da Luke, quindi sono stato portato a credere che la Forza fosse ancora forte nel mio personaggio.”

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, Mark Hamill pentito di aver criticato le scelte del regista

Salvo poi aggiungere: “Quando ho letto Gli Ultimi Jedi, prima che l’Episodio VII uscisse, mi sono chiesto cosa volesse dire, così ho chiamato J.J. e Rian per dire ‘Siete consapevoli di questa cosa? Avete visto il montaggio? Ci sono rocce volanti?’ E loro mi hanno spiegato che avevano cambiato le cose per far funzionare tutto.”

In pratica, Il Risveglio della Forza doveva mostrare Mark Hamill alle prese con la levitazione dei massi, a mostrare il suo essere ancora potente nella Forza, ma il concetto, fortissimo ne Gli Ultimi Jedi, secondo cui Luke si è chiuso alla Forza, strideva con questo finale, che quindi è stato tagliato.

Il fatto che Luke abbia rinunciato alla Forza, nell’Episodio VIII è stato uno dei punti più dibattuti e criticati del film di Rian Johnson, proprio perché il personaggio di Hamill è sempre stato la rappresentazione della Speranza, per la vittoria della Luce e delle Resistenza, contro il Lato Oscuro.

Nel personaggio di Rey, questa Speranza è stata ricostruita e vedremo in Episodio IX a cosa porterà.

Vedova Nera: i Marvel Studios stanno lavorando al film

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Vedova Nera: i Marvel Studios stanno lavorando al film

Come riportato da Variety nelle ultime ore, i Marvel Studios stanno lavorando per portare al cinema il primo standalone dedicato a Vedova Nera, il personaggio dei fumetti Marvel apparsa in Iron Man 2, Avengers, Avengers: Age Of Ultron, Captain America: Civil War e prossimamente in Avengers: Infinity War interpretata da Scarlett Johansson.

La sceneggiatura del film verrà scritta da Jac Schaeffer (già autrice di TiMER, Nasty Woman, Frozen – Le avventure di Olaf) mentre si attendono conferme ufficiali da parte della produzione sulla presenza o meno dell’attrice.

Avengers: Infinity War, è stata usata la CGI per la benda di Thor

La prospettiva di un film su Vedova Nera apre una serie di scenari sul futuro dell’eroina, ma è probabile che dopo gli eventi di Avengers 4 (il capitolo che chiuderà definitivamente la fase 3 del MCU) le cose saranno più chiare. E il fatto che sia in cantiere lo standalone non significa necessariamente che Vedova Nera sopravviverà, poichè questo potrebbe essere un prequel, o meglio, una origin story del personaggio. Ma staremo a vedere.

Intanto vi ricordiamo che Avengers: Infinity War è atteso nelle nostre sale il 25 aprile 2018, diretto dai fratelli Russo.

Avengers: Infinity War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti

Fonte: Variety

Costume Designers Guild Awards 2018 nomination: ci sono I, Tonya, Il Filo Nascosto e Thor 3

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Sono state annunciate le nomination ai Costume Designers Guild Awards 2018, i premi del sindacato dei costumisti, che si aggiungono alla serie di premi di settore che il cinema assegna a se stesso in questo lungo mese, noto come la season awards.

Di seguito tutti i nominati, divisi per categorie. Prima di tutto si distinguono i nominati di cinema e tv, e poi, tra quelli di cinema, quelli per genere: film contemporanei, film in costume e film fantasy/di fantascienza.

Costume Designers Guild Awards 2018 nomination

Excellence in Contemporary Film 

Get Out – Nadine Haders

I, Tonya – Jennifer Johnson

Kingsman: The Golden Circle – Arianne Phillips

Lady Bird – April Napier

Three Billboards Outside Ebbing, Missouri – Melissa Toth

Excellence in Period Film 

Dunkirk – Jeffrey Kurland

Murder on the Orient Express – Alexandra Byrne

Phantom Thread – Mark Bridges

The Greatest Showman – Ellen Mirojnick

The Shape of Water – Luis Sequeira

Excellence in Sci-Fi / Fantasy Film 

Beauty and the Beast – Jacqueline Durran

Blade Runner 2049 – Renée April

Star Wars: The Last Jedi – Michael Kaplan

Thor: Ragnarok – Mayes C. Rubeo

Wonder Woman – Lindy Hemming

Excellence in Contemporary Television 

American Horror Story: Cult – Sarah Evelyn Bram

Big Little Lies – Alix Friedberg

Grace and Frankie – Allyson B. Fanger

The Handmaid’s Tale – Ane Crabtree

The Young Pope – Luca Canfora, Carlo Poggioli

Excellence in Period Television 

The Crown – Jane Petrie

Feud: Bette and Joan – Lou Eyrich

Glow – Beth Morgan

The Marvelous Mrs. Maisel – Donna Zakowska

Stranger Things – Kim Wilcox

Excellence in Sci-Fi / Fantasy Television 

Black Mirror: “USS Callister” – Maja Meschede

Game of Thrones – Michele Clapton

Once Upon a Time – Eduardo Castro, Dan Lester

Sleepy Hollow – Mairi Chisholm

Star Trek: Discovery – Gersha Phillips

Excellence in Short Form Design 

Assassin’s Creed: “I Am”, Commercial – Patrik Milani

Elton John, featuring Marilyn Manson: “Tiny Dancer”, Music Video – Sara Sensoy, Dawn Ritz

Katy Perry: “Chained to the Rhythm”, Music Video – B. Ăkerlund

Miu Miu Women’s Tales #14: The End of History Illusion, Short Film – Mindy Le Brock

P!NK: “Beautiful Trauma”, Music Video – Kim Bowen

Avengers 4: Chris Evans con i costume del primo Avengers sul set – foto

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Mentre Karen Gillan, Chris Hemsworth e altri protagonisti di Avengers 4 hanno già concluso le loro riprese dell’ultimo film dei Fratelli Russo per i Marvel Studios, Chris Evans, Robert Downey Jr., Paul Rudd e Mark Ruffalo sono ancora impegnati sul set di Atlanta.

Di seguito vi mostriamo alcune foto, pubblicate da Just Jared, che mostrano i quattro attori sul set, nelle loro tenute da supereroi (la tuta da mo-cap nel caso di Ruffalo). Nelle immagini, in particolare, notiamo Chris Evans con il costume del primo film sugli Avengers del 2012.

Stando alla compresenza di Evans nella stessa scena con i suoi colleghi Vendicatori, si esclude un flashback, ma si potrebbe comunque ipotizzare una storia: Steve Rogers deve scendere di nuovo in battaglia al fianco dei suoi amici, e dismessa la barba da Nomad e il costume scuro da combattimento, assume forse per l’ultima volta, l’identità di Cap.

Avengers: Infinity War e Avengers 4: la posta in gioco è alta

CORRELATI:

Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

Thor: Ragnarok, l’astronave del finale è di Thanos. La conferma dalla sceneggiatura

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Sia Kevin Feige che Taika Waititi avevano spiegato che l’astronave che si vede alla fine di Thor: Ragnarok è la nave di Thanos, la Sanctuary 2, adesso però arriva la conferma ufficiale dalla sceneggiatura del film.

In vista degli Oscar, la Walt Disney ha avviato la campagna promozionale “for your consideration” del film nella categoria Migliore Sceneggiatura Non Originale. Quindi la sceneggiatura, firmata da Eric Pearson e Craig Kyle & Christopher L. Yost, è disponibile online.

Si può quindi semplicemente verificare che, mentre Thor e Loki discutono su dove sia meglio recarsi con i profughi asgardiani, quella che compare è la Sanctuary 2. Si legge: “Poi dalla finestra, vedono l’ENORME FORMA DELLA SANCTUARY 2, LA NAVE DA GUERRA DI THANOS che si avvicina.”

Thor: Ragnarok, dal 7 Marzo in Home Video. Ecco i contenuti speciali

Thor: Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.

Thor: Ragnarokrecensione

Nelle new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue Jasmine, Cenerentola) nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic Park, Independence Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (Creed, Selma) interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.

Barry Seal – Una storia americana in home video

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Barry Seal – Una storia americana in home video

Universal Pictures Home Entertainment presenta BARRY SEAL – UNA STORIA AMERICANA, l’avventura internazionale basata sulle irriverenti (e reali) prodezze di un pilota imbroglione reclutato dalla CIA per condurre una delle più grandi operazioni sotto copertura degli Stati Uniti. Definito “Certified Fresh” su Rotten Tomatoes e dal divertimento esplosivo assicurato, il film sarà disponibile in DVD, BLU-RAY™ E 4K ULTRA HD a partire da domani.

Barry Seal, un pilota della TWA, viene reclutato dalla CIA per perlustrare alcune zone dell’America centrale e fare rapporto sulla fiorente minaccia comunista, improvvisamente si ritrova a capo di una delle più grandi operazioni segrete della CIA nella storia degli Stati Uniti. L’operazione clandestina conosciuta come lo scandalo Iran-Contras fu la causa della nascita del cartello di Medellin e fece quasi crollare la Casa Bianca di Reagan.

Con oltre 30 minuti di bonus extra, BARRY SEAL – UNA STORIA AMERICANA porterà lo spettatore dietro le quinte del film con imperdibili contenuti speciali come il making-of, le scene eliminate, la storia del vero Barry Seal e molto altro.

Tom Cruise (Top Gun, Mission: Impossible, Jerry Maguire) ritorna a lavorare con il regista di Edge of Tomorroww – Senza domani, Doug Liman (The Bourne Identity, Mr. and Mrs. Smith) nel ruolo di Barry Seal, un pilota americano che divenne un narcotrafficante per la CIA negli anni ’80. BARRY SEAL – UNA STORIA AMERICANA ha tra gli interpreti Domhnall Gleeson (Ex Machina), Sarah Wright Olsen (Una note in giallo), Jesse Plemons (Black Mass) e Caleb Landry Jones (Antiviral). Il film è prodotto da Imagine Entertainment, dal produttore premio Oscar Brian Grazer (A Beautiful Mind), da Brian Oliver (Black Swan) e Tyler Thompson (Everest) di Cross Creek Pictures, da Doug Davison (The Departed) e Kim Roth (Inside Man) di Quadrant Pictures e ha una sceneggiatura scritta da Gary Spinelli (Stash House).

Bond 25: Ben Whishaw si aspetta le riprese entro l’anno

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Bond 25: Ben Whishaw si aspetta le riprese entro l’anno

Mentre non si hanno notizie ufficiali in merito al Bond 25 che dovrebbe arrivare nel 2019, Ben Whishaw, attore che fa parte della squadra di regular del franchise, ha dichiarato che le riprese dovrebbero cominciare entro il 2018.

A parte Daniel Craig, nessun altro attore è stato ancora ufficialmente confermato per entrare a far parte del cast del film, ma durante la promozione di Paddington 2, Whishaw ha dichiarato a Metro:

“Non ho nessun aggiornamento da un po’ di tempo. Immagino però che se hanno annunciato la data d’uscita per il prossimo anno, a un certo punto di quest’anno le riprese dovrebbero cominciare. Anche se le cose stanno passando sotto uno strano silenzio, spesso funziona così.”

L’ultima volta che avevamo parlato di Bond 25, Denis Villeneuve aveva dichiarato la sua estraneità al progetto.

Bond 25: rumor sul titolo e sul villain del nuovo capitolo

Un report non confermato del Mirror, rivela che il titolo del film sarà Shatterhand e che sarà basato sul romanzo del 2001, Never Dream of Dying, scritto da Raymond Benson.

Sempre secondo il Mirror, il film potrebbe essere girato tra Croazia, Francia e Giappone. Benson inoltre è autore di tre romanzi di Bond, adattamenti dai film con Pierce Brosnan, ma questo sarebbe il suo primo romanzo che diventa film.

Intanto il film è ancora senza regista. Gli ultimi due film di James Bond sono stati diretti da Sam Mendes che ha incassato con i suoi film rispettivamente 1,1 miliardo di dollari per Skyfall (il Bond di maggior successo di sempre, con un Oscar all’attivo) e 880 milioni con Spectre.

Dato il successo che Mendes ha raggiunto con i film, quando ha annunciato che non avrebbe più diretto un Bond Movie, la EON e la MGM si sono date da fare per cercare un rimpiazzo all’altezza.

Bond 25 arriverà al cinema l’8 novembre 2019.

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