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La mummia: dal cast alle location, tutte le curiosità sul film

La mummia: dal cast alle location, tutte le curiosità sul film

Quando si pensa ad un puro film d’avventura, probabilmente il primo titolo che viene in mente è uno di quelli appartenenti alla saga di Indiana Jones. Dopo di questi, però, c’è La mummia, il film realizzato nel 1999 dal regista Stephen Sommers. Oggi questo è considerato uno dei film d’avventura per eccellenza, per via delle sue location esotiche, del suo eroico protagonista, dei risvolti romantici e per il suo basarsi sulla cultura egiziana facendole acquisire rinnovata popolarità a livello mondiale. Tutti questi elementi e altri ancora hanno portato il film ad essere un successo commerciale da 416,4 milioni di dollari.

La mummia si ispira inoltre primo al film horror omonimo del 1932, rispetto al quale si pone come remake. Sommers, però, non voleva realizzare un semplice rifacimento e decise di puntare sul dar forma ad un’epopea romantica di azione e avventura con solo alcuni elementi horror. Trasse poi ispirazione da un elemento reale, ovvero la scritta presente sulla tomba del giovane faraone Tutankhamon, che recita: “La morte verrà su rapide ali per colui che oserà aprire questa cassa”. Ciò gli permise di scrivere una sceneggiatura che offre dunque un nuovo approccio al racconto.

Ciò è evidente anche dal fatto che la mummia barcollante e coperta di bende dei vecchi film viene sostituita da un mostro più veloce, più cattivo e più spaventoso, che si è subito affermato nell’immaginario culturale. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a La mummia. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e a tante altre curiosità ancora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di La mummia

La storia ha inizio nel 1719 a.C. a Tebe, in Egitto. Il sacerdote Imhotep, custode dei morti viene sepolto vivo e maledetto a sofferenze eterne per aver ucciso l’imperatore Seti insieme alla sua amante Anck-su-Namun. Il racconto si sposta poi al 1923, al Cairo, dove l’avventuriero Rick O’Connell, la bibliotecaria ed egittologa Evelyn e suo fratello Jonathan sono alla ricerca del favoloso tesoro di Imhotep. I tre, convinti che sia stato seppellito insieme al sacerdote, si recano a Hamunaptra, la Città dei Morti. Durante le loro ricerche, il gruppo libererà però la mummia di Imhotep, che da tremila anni bramava di tornare tra i vivi per compiere la sua vendetta.

La mummia cast
Brendan Fraser, Rachel Weisz e Arnold Vosloo in La mummia. © 1999 – Universal Pictures – All Rights Reserved

Il cast di attori, da Brendan Fraser a Rachel Weisz

Grande protagonista del film è l’attore Brendan Fraser, qui nel ruolo per cui è ancora oggi maggiormente ricordato, l’avventuriero Rick O’Connell. L’attore, scelto a seguito del successo di George re della giungla… ? (1997), ha capito che il suo personaggio “non si prende troppo sul serio, altrimenti il pubblico non può fare quel viaggio con lui” e si è dunque approcciato con questa consapevolezza al ruolo. Come noto, sul set Fraser ha anche rischiato di morire soffocato durante la scena in cui il suo personaggio viene quasi impiccato.

L’attrice Rachel Weisz non è una grande fan dei film horror, ma non ha visto questo film come tale. Come ha detto in un’intervista, lo considera come “un racconto da mondo di fumetti“. Interessatasi al progetto, ha dunque accettato il ruolo di Evelyn. John Hannah è invece è invece suo fratello Jonathan. L’attore Oded Fehr interpreta invece Ardeth Bay, discendente delle guardie del corpo del faraone. Kevin J. O’Connor interpreta Beni Gabor, servitore di Imhotep, mentre Patricia Velásquez è Anck-Su-Namun, amante di Imhotep.

Arnold Vosloo interpreta invece Imhotep. Per dar vita alla sua mummia, è stata utilizzata una combinazione di live action e computer grafica. Poi, sono stati fatti corrispondere i pezzi di trucco protesico digitale sul volto di Vosloo durante le riprese. John Andrew Berton Jr., autore degli effetti visivi, ha dichiarato: “Quando vedete la sua immagine cinematografica, è lui. Quando gira la testa e metà del suo viso è mancante e si può vedere fino ai denti, quello è davvero il suo volto. Ed è per questo che è stato così difficile da fare“.

La mummia sequel
Brendan Fraser, John Hannah e Rachel Weisz in La mummia. © 1999 – Universal Pictures – All Rights Reserved

Le location di La mummia e altre curiosità sul film

Per le riprese del film, la troupe non ha potuto girare in Egitto a causa delle instabili condizioni politiche, così le riprese sono iniziate a Marrakech, in Marocco. Questa aveva l’ulteriore vantaggio di essere molto meno moderna del Cairo, rendendo più facile vestirsi come negli anni Venti. Dopo Marrakech, le riprese si sono spostate nel deserto del Sahara, fuori dalla cittadina di Erfoud. Lo scenografo Allan Cameron ha trovato il vulcano inattivo di Dormant, vicino a Erfoud, dove è stato possibile costruire l’intero set di Hamunaptra. Si tratta della location più importante, per costruire la quale sono state necessarie 16 settimane di lavori.

Dopo le riprese in Nord Africa, la produzione si è spostata nel Regno Unito. Qui, i cantieri navali di Chatham sono stati utilizzati per le scene ambientate nel porto di Giza, sul fiume Nilo, per il quale è invece stato utilizzato il Frensham Ponds a Farnham, nel Surrey. Il set era lungo 600 piedi e conteneva un treno a vapore, una locomotiva a trazione Ajax, tre gru, una carrozza aperta a due cavalli, quattro carri trainati da cavalli, cinque cavalli da tiro e stallieri, nove asini da soma e muli, oltre a bancarelle del mercato, venditori vestiti da arabi e spazio per 300 comparse in costume. Le Torri di Mentmore, nel Buckinghamshire sono infine state utilizzate per le scene interne del museo.

Per le riprese girate in Marocco, la produzione ha avuto il supporto ufficiale dell’esercito marocchino e ogni membro del cast aveva un’assicurazione in caso di rapimento. Questo dettaglio è però stato rivelato agli interpreti solo dopo fine delle riprese. Le riprese in Marocco e in Egitto furono però rese difficili dalla presenza di scoprioni, insetti e serpenti ed è stata cosa comune che gli elicotteri arrivassero nel deserto per portare i membri della crew nell’ospedale più vicino, a causa di morsi di questi animali. Sul set, inoltre, era presente un egittologo per aiutare nella resa fonetica dei dialoghi in antico egiziano.

I sequel del film

Il successo del film ha generato due sequel diretti, La mummia – Il ritorno (2001) e La mummia – La tomba dell’Imperatore Dragone (2008). Nel primo di questi, i protagonisti affrontano nuovamente Imhotep e il Re Scorpione, mentre nel film del 2008 si trovano a confrontarsi con la mummia del primo imperatore cinese, Qín Shǐ Huángdì, e il suo esercito. Successivamente è stato realizzato anche il prequel Il Re Scorpione (2002), con protagonista Dwayne Johnson nel ruolo del re del titolo. Nel tempo, i tentativi di riavviare la proprietà e dare il via ad un nuovo franchise mediatico hanno portato a un film nel 2017 interpretato da Tom Cruise Sofia Boutella, che si è però affermato come un flop economico.

Il trailer di La mummia e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La mummia grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Prime Video, Now e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 17 aprile alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Oldboy: in lavorazione una serie tv alla Lionsgate Television

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Oldboy: in lavorazione una serie tv alla Lionsgate Television

Lionsgate Television sta collaborando con Park Chan-wook per sviluppare un adattamento televisivo in lingua inglese dell’iconico Oldboy. Park ha diretto e co-scritto il film originale, a sua volta vagamente basato sul manga giapponese con lo stesso nome. Produrrà la nuova versione della serie insieme al suo partner di produzione, Syd Lim. I dirigenti Courtney Mock e Tara Joshi stanno supervisionando il progetto per Lionsgate Television. Bryan Weiser ha negoziato l’accordo.

“La Lionsgate Television condivide la mia visione creativa di portare ‘Oldboy’ nel mondo della televisione”, ha affermato Park. “Non vedo l’ora di lavorare con uno studio il cui marchio è sinonimo di narrazione audace, originale e rischiosa”.

Uscito nel 2003, Oldboy racconta la storia di un uomo che viene rapito e tenuto prigioniero in una stanza d’albergo sigillata per 15 anni. Viene improvvisamente liberato senza alcuna spiegazione, solo per venire a sapere che ha cinque giorni per scoprire il motivo per cui è stato imprigionato o affrontarne le conseguenze. Il cast includeva Choi Min-sik, Yoo Ji-tae, Kang Hye-jung e Oh Dal-su. Il film ha ricevuto incredibili elogi al momento della sua uscita ed è ampiamente considerato come uno dei migliori film del 21° secolo.

“Park è uno dei narratori più visionari della nostra generazione e siamo entusiasti di collaborare con lui per portare il suo capolavoro cinematografico sullo schermo televisivo”, ha affermato Scott Herbst, vicepresidente esecutivo e responsabile dello sviluppo della sceneggiatura per Lionsgate Television. “Questo adattamento in serie di ‘Oldboy’ presenterà la pura potenza emotiva, le scene di combattimento iconiche e lo stile viscerale che hanno reso il film un classico.”

Se la serie dovesse andare avanti, non sarebbe la prima versione in lingua inglese di Oldboy. Una versione americana con Josh Brolin, Elizabeth Olsen, Sharlto Copley, Samuel L. Jackson e Michael Imperioli è stata realizzata nel 2013, con la regia di Spike Lee.

For All Mankind avrà una quinta stagione e uno spin-off intitolato “Star City”

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Dopo il successo della quarta stagione, che è stata elogiata come “la serie meglio scritta di tutta la televisione” e “una sci-fi di qualità superiore”, Apple TV+ ha annunciato oggi che For All Mankind è stata rinnovata per la quinta stagione. Inoltre, Apple TV+ e i creatori dello space drama Ronald D. Moore, Matt Wolpert e Ben Nedivi amplieranno l’universo di For All Mankind con una nuova serie spinoff, “Star City”, che sarà diretta da Nedivi e Wolpert. Entrambe le serie sono prodotte per Apple TV+ da Sony Pictures Television.

«Il nostro fascino per il programma spaziale sovietico è cresciuto con ogni stagione di “For All Mankind“», hanno dichiarato i produttori esecutivi Matt Wolpert e Ben Nedivi. «Più imparavamo a conoscere questa città segreta nelle foreste fuori Mosca dove lavoravano e vivevano i cosmonauti e gli ingegneri sovietici, più volevamo raccontare questa storia dell’altro lato della corsa allo spazio. Non potremmo essere più entusiasti di continuare a costruire l’universo storico alternativo di “For All Mankind” con i nostri partner di Apple e Sony».

«Con ogni nuova stagione, “For All Mankind” continua a costruire un mondo affascinante e a catturare il pubblico attraverso una narrazione di alta qualità che è stata sviluppata con grande abilità da Ron, Matt e Ben», ha dichiarato Matt Cherniss, responsabile della programmazione di Apple TV+. «C‘è così tanto da esplorare e, insieme ai nostri partner di Sony, non vediamo l’ora di tuffarci in questo prossimo capitolo dell’avvincente universo di “For All Mankind”».

Di cosa parla Star City, l’annunciato spin-off di For All Mankind

Espansione dell’universo di For All Mankind, “Star City” è un thriller che ci riporta al momento chiave della storia alternativa della corsa allo spazio, quando l’Unione Sovietica divenne la prima nazione a mandare un uomo sulla luna. Questa volta, però, esploriamo la storia da dietro la cortina di ferro, mostrando le vite dei cosmonauti, degli ingegneri e degli agenti dei servizi segreti inseriti nel programma spaziale sovietico e i rischi che tutti loro hanno corso per far progredire l’umanità. “Star City” è stata creata da Matt Wolpert, Ben Nedivi e Ronald D. Moore. Nedivi e Wolpert sono showrunner e produttori esecutivi insieme a Moore e Davis della Tall Ship Productions.

Fin dal suo debutto mondiale, For All Mankind è stata accolta come “uno dei migliori show della televisione” e la quarta stagione ha un raggiunto il 100% di Certified Fresh su Rotten Tomatoes.

L’ultima stagione di For All Mankind ha proiettato la serie nel nuovo millennio. Negli otto anni trascorsi dalla terza stagione, Happy Valley ha rapidamente ampliato la sua presenza su Marte trasformando gli ex nemici in partner. Nel 2003 il programma spaziale si è concentrato sulla cattura e l’estrazione di asteroidi estremamente preziosi e ricchi di minerali in grado di cambiare il futuro della Terra e di Marte. Ma le tensioni tra i residenti dell’ormai estesa base internazionale minacciano di annullare tutto ciò per cui si sta lavorando.

Tutte le stagioni di For All Mankind sono disponibili in streaming su Apple TV+.

Acapulco, stagione 3: ecco il trailer della serie Apple Tv+

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Acapulco, stagione 3: ecco il trailer della serie Apple Tv+

Apple TV+ ha presentato oggi il trailer della terza stagione di “Acapulco“, la comedy bilingue di successo interpretata e prodotta dal vincitore dell’Emmy e del SAG Award Eugenio Derbez, in arrivo il 1° maggio con i primi due episodi seguiti da nuove puntate settimanali, fino al 26 giugno.

Nella terza stagione di “Acapulco”, è arrivato il tempo di una riconciliazione con gli errori del passato e di nuovi entusiasmanti inizi. Nella storia ambientata ai giorni nostri, il Maximo adulto (Eugenio Derbez) si ritrova a tornare in una Las Colinas che non riconosce più. Mentre nel 1985, il giovane Maximo continua la sua scalata al successo, mettendo potenzialmente a repentaglio tutte le relazioni che ha faticosamente costruito.

Oltre a Derbez e Arrizon, il cast della nuova stagione include Fernando Carsa, Damián Alcázar, Camila Perez, Vanessa Bauche, Regina Reynoso, Raphael Alejandro, Jessica Collins, Rafael Cebrián, Regina Orozco e Carlos Corona, cui si aggiungono le guest star Jaime Camil (“Schmigadoon”) e Cristo Fernandez (“Ted Lasso”).

Prodotta da Lionsgate Television, “Acapulco” è ispirata a “How to Be A Latin Lover” – il film di 3Pas Studios e Pantelion Filmsal che ha riscosso grande successo al botteghino – ed è prodotta per Apple da Lionsgate Television, 3Pas Studios e The Tannenbaum Company. Oltre a recitare nella serie, Eugenio Derbez è produttore esecutivo insieme a Ben Odell. La serie è stata creata da Austin Winsberg, Eduardo Cisneros e Jason Shuman. Winsberg è anche produttore esecutivo insieme a Sam Laybourne, che funge anche da showrunner. Kim ed Eric Tannenbaum e Jaime Eliezer Karas producono esecutivamente insieme a Jason Wang per conto di The Tannenbaum Company e Paul Presburger.

Mike Faist: 10 cose che forse non sai sull’attore

Mike Faist: 10 cose che forse non sai sull’attore

Mike Faist è uno dei più promettenti attori della sua generazione, distintosi tanto a teatro quanto al cinema per la generosità con cui dà vita ai suoi personaggi, rendendoli sempre ricchi di un mondo emotivo che li rende particolarmente affascinanti e per cui viene facile porsi dalla loro parte. Dopo una serie di piccoli film a inizio carriera, Faist ha ora collezionato una serie di importanti collaborazioni che lo hanno reso particolarmente celebre. Egli si sta dunque ritagliando un certo spazio nel panorama cinematografico attuale e davanti a lui c’è un futuro molto promettente.

Mike Faist: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. Faist compie il suo debutto sul grande schermo con il film The Unspeakable Act (2012), per poi recitare in Touched with Fire (2015), The Grief of Others (2015), Our Time (2016), I Can I Will I Did (2017), Active Adults (2017), Wildling (2018) e The Atlantic City Story (2020). Ottiene poi grande popolarità recitando in West Side Story (2021) di Steven Spielberg. Successivamente recita in Pinball: The Man Who Saved The Game (2022) e The Bikeriders (2023), accanto a Austin Butler e Tom Hardy. Nel 2024 è invece al cinema con Challengers, il film di Luca Guadagnino con Zendaya e Josh O’Connor.

2. Ha preso parte ad alcune serie. Oltre al cinema, l’attore è stato visto anche sul piccolo schermo, dove ha partecipato all’episodio 10×01 della serie Eye Candy (2015), all’episodio 19×05 di Law & Order – Unità vittime speciali (2017) e all’episodio 5×01 di Deception (2018). Nel 2021 ha invece recitato nella serie Panic, disponibile su Prime Video, recitando accanto a Olivia Welch e Jessica Sula.

Mike Faist in West Side Story

3. Ha perso diversi chili per il ruolo. In West Side Story Faist interpreta Riff, leader della gang nota come Jets. Inizialmente, però, Faist aveva fatto il provino per Tony, prima che gli venisse chiesto di leggere per il ruolo di Riff, che alla fine ottenne. Lo stesso accadde a Russ Tamblyn nel film del 1961. Per questo ruolo, Faist ha poi perso circa 9 chili, ispirandosi a foto reali di giovani membri di gang degli anni Cinquanta in cui si è imbattuto durante le ricerche sul suo personaggio.

West Side Story Mike Faist
Mike Faist in West Side Story. © 2021 20th Century Studios

 

4. Si è occupato di organizzare alcune attività.  Per stabilire un forte legame tra gli attori della gang degli Jets, Mike Faist si è preso la responsabilità di programmare quelle che ha chiamato “Jet-tivities”, in cui ogni membro sceglieva a turno un’attività sociale a cui tutti erano tenuti a partecipare. Pur non arrivando agli estremi come gli attori del film del 1961, hanno fatto anche alcune cose per aumentare la tensione tra loro e gli attori della gang Shark, come competere contro di loro in una battaglia di GRV e metterli in difficoltà comprando rose per tutti i membri femminili del cast.

Mike Faist in Challengers

5. È uno dei protagonisti del film. In Challengers Faist interpreta Art Donaldson, tennista marito di Tashi Duncan e amico/rivale di Patrick Zweig. Per il ruolo era stato preso in considerazione anche l’attore Austin Butler ma è infine stato Faist ad ottenere il ruolo. Per questo, l’attore ha poi approfondito il mondo del tennis, prendendo anche lezioni per potersi calare meglio nella mentalità del suo personaggio.

Mike Faist in Panic

6. Si è diviso tra questo e un altro set. Nella serie Panic Mike Faist interpreta Dodge Mason, uno dei protagonisti. Pur interpretando uno dei personaggi principali, ci sono momenti nella serie in cui egli non appare poi molto in scena. Questo perché Faist si è trovato a girare questa serie nello stesso periodo in cui stava girando anche West Side Story e per ciò, dovendosi dividere tra i due set, era disponibile solo in determinati momenti.

Mike Faist a teatro con Lucas Hedges in Brokeback Mountain

7. Ha recitato in un importante spettacolo a teatro. Nel 2023 Faist ha recitato nello spettacolo teatrale Brokeback Mountain, scritto da Ashley Robinson e adattamento del pluripremiato racconto di Annie Proulx del 1997 e dell’omonimo film del 2005 diretto da Ang Lee. Lo spettacolo è stato presentato in prima mondiale nel West End di Londra al @sohoplace. Faist ha interpretato il ruolo di Jack Twist (interpretato da Jake Gyllenhaal nel film del 2005), mentre l’attore Lucas Hedges ha condiviso il palcoscenico con lui nel ruolo di Ennis (interpretato da Heath Ledger nel film).

Challengers Mike Faist Zendaya
Mike Faist e Zendaya in Challengers. Foto di Niko Tavernise/Niko Tavernise – © 2024 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

Mike Faist non è su Instagram

8. Non possiede un profilo sul social network. L’attore ha in più occasioni dichiarato di non essere un grande fan dei social network, dove troppo spesso la vita privata si mescola con quella pubblica. Proprio per perseguire il desiderio di non condividere troppo di sé, ha deciso di non possedere alcun account ufficiale sul social Instagram né su altri social. Si possono tuttavia ritrovare alcune fan page grazie alle quali sarà possibile rimanere aggiornati sui suoi progetti.

Mike Faist ha una fidanzata?

8. È molto riservato. Questa riservatezza si applica ovviamente anche alle sue relazioni sentimentali. Lo scorso anno si è parlato di una sua possibile frequentazione con la ballerina Alexis Tilly Evans-Krueger, ma nonostante alcune loro foto siano circolate via internet, la cosa non è mai stata confermata ufficialmente. Ad ogni, in ogni caso, sembra che l’attore sia single.

Mike Faist: età e altezza dell’attore

10. Mike Faist è nato il 5 gennaio 1992 a Gahanna, Ohio, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 1,83 metri.

Fonti: IMDb

Festival di Cannes 2024: allo Studio Ghibli la Palma d’Oro alla carriera

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Il Festival di Cannes 2024 rende omaggio a una leggenda del cinema, assegnando per la prima volta la Palma d’oro alla carriera a un gruppo: lo Studio Ghibli.

Oltre ai grandi di Hollywood, lo studio giapponese incarnato da due superbi narratori, Hayao Miyazaki e Isao Takahata, e da una serie di personaggi di culto, ha scatenato una ventata di novità nel cinema d’animazione negli ultimi quattro decenni.

“Sono davvero onorato e felice che allo studio venga assegnata la Palma d’oro onoraria”, dichiara Toshio Suzuki, co-fondatore dello Studio Ghibli. “Vorrei ringraziare il Festival di Cannes dal profondo del mio cuore. Quarant’anni fa, Hayao Miyazaki, Isao Takahata e io fondammo lo Studio Ghibli con il desiderio di offrire animazione di alto livello e di alta qualità a bambini e adulti di tutte le età. Oggi i nostri film sono guardati da persone di tutto il mondo e molti visitatori vengono al Museo Ghibli, a Mitaka e al Parco Ghibli per vivere in prima persona il mondo dei nostri film. Abbiamo fatto davvero molta strada perché lo Studio Ghibli diventasse un’organizzazione così grande. Nonostante io e Miyazaki siamo invecchiati notevolmente, sono sicuro che lo Studio Ghibli continuerà ad affrontare nuove sfide, guidati dallo staff che porterà avanti lo spirito dell’azienda.”

Con questa Palma d’oro onoraria, lo Studio Ghibli si unisce a coloro che hanno ispirato la cinematografia, che il Festival di Cannes celebra ogni anno. “Per la prima volta nella nostra storia, non è una persona ma un’istituzione che abbiamo scelto di celebrare”, hanno affermato Iris Knobloch, presidente del Festival di Cannes, e Thierry Frémaux, delegato generale. “Come tutte le icone della Settima Arte, questi personaggi popolano la nostra immaginazione con universi prolifici e colorati e narrazioni sensibili e coinvolgenti. Con Ghibli, l’animazione giapponese si pone come una delle grandi avventure della cinefilia, tra tradizione e modernità”.

Il Festival di Cannes è stato uno dei primi esploratori dell’avventura del film d’animazione. Nei primi anni, le produzioni Walt Disney presentarono cortometraggi (1946) e il lungometraggio Dumbo (1947). Nel 1953, Walt Disney in persona portò Peter Pan sulla Croisette, dove René Laloux vinse un Premio speciale della giuria nel 1973 per il suo primo lungometraggio, Il pianeta fantastico. Dopo una lunga assenza, l’animazione è tornata in forze a Cannes con Shrek (2001) e Shrek 2 (2004), Ghost in the Shell 2: Innocence (2004), Persepolis (2007), Valzer con Bashir (2008), tutti premiati in Concorso, o anche Up, che ha aperto il Festival nel 2009. Molti altri film, come Kirikou e le bestie selvagge, Inside Out, La Vetta degli dei e, più recentemente, Elemental e Il mio amico robot hanno lasciato il segno. Inoltre, Un certain Regard ha dato il benvenuto a La tartaruga rossa (2016), la prima collaborazione degli Studios Ghibli con una società di produzione europea.

Abigail, dal 16 maggio al cinema con Universal Pictures International Italy

Arriverà nelle sale italiane dal 16 maggio, distribuito da Universal Pictures International Italy, Abigail, il nuovo horror firmato Radio Silence – il team di registi formato da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett che ha realizzato i terrificanti successi dell’horror moderno, tra cui Ready or Not, Scream e Scream VIe scritto da Stephen Shields (Hole – L’abisso, Zombie Bashers) e Guy Busick (Scream Franchise, Finché morte non ci separi): un cast tecnico e produttivo d’eccellenza e specializzato nel genere per una moderna e sfacciata versione di film sui vampiri, dove non mancano tensione, azione, una massiccia dose di sangue e anche una sana dose di black-humour, per quasi 2 ore di puro intrattenimento sul grande schermo.

Protagonista è la giovanissima attrice e cantante irlandese Alisha Weir, nota soprattutto per Matilda The Musical, qui nei panni di Abigail, una ragazzina dodicenne con la passione della danza e figlia di un misterioso e pericoloso personaggio della malavita, che verrà rapita da un gruppo di criminali per ottenere un ingente riscatto e rinchiusa in una villa isolata: ma il gruppo si renderà presto conto con crescente orrore che la ragazza è tutt’altro che ordinaria.

Nei panni dei rapitori troviamo invece Melissa Barrera (Scream franchise, Sognando a New York – In the Heights), Dan Stevens (Gaslit, Legion), Kathryn Newton (Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Freaky), William Catlett (Black Lightning, True Story), Kevin Durand (Resident Evil: Retribution, X-Men le origini – Wolverine) e Angus Cloud (Euphoria, North Hollywood). Completano il cast Matthew Goode e Giancarlo Esposito.

Abigail, la trama

Dopo che un gruppo di aspiranti criminali ha rapito una ballerina dodicenne, figlia di un potente personaggio della malavita, tutto ciò che devono fare per riscuotere un riscatto di 50 milioni di dollari è sorvegliarla durante la notte. In una villa isolata, i rapitori iniziano a sparire uno dopo l’altro e scoprono, con crescente orrore, di essere rinchiusi con una ragazzina non comune.

Abigail sarà nei cinema italiani dal 16 maggio con Universal Pictures International Italy.

Spider-Man: No Way Home, Dane DeHaan ricorda le domande sul suo coinvolgimento

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L’ex attore Marvel Dane DeHaan spiega in che modo gli veniva costantemente chiesto se avrebbe ripreso il ruolo di Green Goblin in Spider-Man: No Way Home, prima che il film uscisse in sala. Sebbene la Saga del Multiverso non sia ancora finita, i Marvel Studios hanno ottenuto un enorme successo sin dall’inizio durante la Fase 4 con Spider-Man: No Way Home. Non solo il film ha concluso la trilogia di Spider-Man di Tom Holland, ma ha celebrato tre generazioni dell’eroe Marvel, inclusi anche i franchise di Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Quasi tre anni dopo la sua uscita durante la Fase 4, Dane DeHaan ha rivelato in un’intervista esclusiva con Screen Rant come fosse stato bombardato alle domande in merito alla sua partecipazione al film. Dato che all’epoca circolavano molte voci su Spider-Man: No Way Home, DeHaan ha condiviso quanto segue:

Non ho idea di cosa stia succedendo. Quando Andrew stava realizzando l’ultimo Spider-Man, non sapevo che stesse accadendo e la gente continuava a chiedermi: “Sei nel film di Spider-Man?” Ho pensato: “Di che cazzo stai parlando?”

Come ora sappiamo, Dane DeHaan non ha ripreso il suo ruolo di Green Goblin nel film, anche perché l’unico Goblin presente nella storia ha dato sufficiente filo da torcere allo Spider-Man di Tom Holland, causando la morte di zia May.

Dane DeHaan è stato Henry Osborn/Green Goblin negli Spider-Man di Andrew Garfield, quelli diretti da Mark Webb che hanno visto anche il coinvolgimento di Emma Stone nei panni di Gwen Stacy.

Henry Cavill dà una risposta onesta sul potenziale casting di James Bond

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Henry Cavill sta promuovendo The Ministry of Ungentlemanly Warfare, il nuovo film di Guy Ritchie in cui interpreta il personaggio realmente esistito che potrebbe aver ispirato Ian Fleming quando decise di inventare l’agente segreto James Bond. Ora, dopo essere stato interpretato da una manciata di altri attori, tra cui ultimo della lista Daniel Craig, che ha assunto il ruolo dal 2006, fino a No Time To Die del 2021, il volto cinematografico di Bond sta per cambiare di nuovo. Sarà forse Henry Cavill il prescelto?

Durante una recente intervista al The Rich Eisen Show per promuovere The Ministry of Ungentlemanly Warfare, la sua nuova collaborazione con Guy Ritchie, a Henry Cavill è stato chiesto se ci sia qualche possibilità che possa sostituire Craig nell’annunciato Bond 26. Cavill non chiude la porta a questa possibilità, ecco cosa ha risposto:

Cavill: “Non ne ho idea. Tutto quello che ho da dire sono i rumors. Ho le stesse informazioni che avete voi. Forse sono troppo vecchio adesso, forse no. Dipende da Barbara Broccoli e Mike Wilson e vedremo quali sono i loro piani.”

Eisen: “Beh, voglio dire, in questo film hai interpretato l’uomo su cui è stato basato Bond.”

Cavill: “Sì, sembra un buon primo passo, vero?”

Basato su una storia realmente accaduta raccontata da Damien Lewis nel suo libro omonimo, The Ministry of Ungentlemanly Warfare segue un’organizzazione segreta fondata da Winston Churchill e dall’autore di James Bond Ian Fleming per indebolire e infine far deragliare il regime nazista attraverso “sgarbate azioni non da gentiluomini”. Atti di sabotaggio. Precursore delle moderne organizzazioni di operazioni segrete, questo gruppo era composto da personale militare d’élite, ma apparentemente disadattato, specializzato in attività non convenzionali, cogliendo di sorpresa i nazisti e svolgendo un ruolo importante nello sradicarli. Henry Cavill è stato nominato leader di questo gruppo, anche se in questo caso il suo look non è quello della superspia.

L’ex star di Superman salperà con un talentuoso ensemble nell’ultimo film di Ritchie, con Hero Fiennes Tiffin, Henry Golding, Alan Ritchson e Alex Pettyfer tra coloro che si uniranno a lui in acqua. Eiza González, Babs Olusamokun, Henrique Zaga, Til Schweiger e Cary Elwes completano il gruppo costellato di stelle.

MUBI e il Centro Sperimentale di Cinematografia annunciano una partnership

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Il Centro Sperimentale di Cinematografia annuncia la partnership con la piattaforma MUBI, il più importante servizio di streaming dedicato al cinema d’autore. MUBI rappresenterà per gli allievi e per tutto il corpo docente del CSC – Scuola Nazionale di Cinema uno strumento di valore per arricchire ulteriormente la proposta pedagogica dei corsi, grazie ad una selezione cinematografica che parla alle giovani generazioni.

Nel concreto, l’accordo prevederà che allievi e docenti possano usufruire della “cineteca d’autore” di MUBI: una scelta di titoli di qualità che racchiudono il meglio della cinematografia internazionale, giovane e contemporanea. MUBI è infatti un luogo dove scoprire film di registi visionari, da figure emergenti a nomi pluripremiati. La partnership rappresenta un primo passo per una collaborazione più strutturata che consentirebbe ai ragazzi del CSC – Scuola Nazionale di Cinema di cimentarsi con reali esperienze di programmazione cinematografica.

Inoltre, il Centro Sperimentale di Cinematografia e MUBI hanno deciso di unire le forze in occasione di un’iniziativa molto particolare: dall’8 marzo, Giornata internazionale della donna, è disponibile su MUBI una raccolta dedicata alle direttrici della fotografia dal titolo “Women’s Cinematographers – La luce giusta: le direttrici della fotografia” che ha visto il coinvolgimento di alcune allieve del corso di Fotografia del CSC – Scuola Nazionale di Cinema.

Le tre allieve Francesca Avanzini, Elisa Fioritto e Francesca Tascio hanno scelto uno dei titoli MUBI appartenenti alla collezione e realizzato dei brevi video saggi con lo scopo di offrire un’introduzione allo stile della DoP del film in questione.

I titoli di questa speciale selezione ritenuti più interessanti e ricchi di spunti sono stati Petite Maman di Céline Sciamma in cui la DoP Claire Mathon mette la luce al servizio del film contribuendo al senso di naturalezza e autenticità che pervade tutto il racconto, e “Madeline’s Madeline” di Josephine Decker in cui la DoP Ashley Connor aiuta lo spettatore a sintonizzarsi con la protagonista del film attraverso l’utilizzo di sfocature e di tecniche di luce particolari.

Un mondo di vita, disponibile su Netflix in occasione della Giornata della Terra

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La Giornata della Terra, che ricorre ogni 22 aprile come da istituzione da parte della Nazioni Unite, è l’occasione per celebrare quanto sia preziosa e allo stesso tempo fragile la vita sul nostro pianeta.

Al ricco catalogo di documentari sulla natura di Netflix si aggiunge la docuserie Un mondo di vita, che mostra agli spettatori, guidati dalla voce di Cate Blanchett nella versione originale, le creature straordinarie e gli ecosistemi grandi e piccoli che lavorano insieme per ricostruire e sostenere il nostro mondo vivente.

L’intenzione di questa docuserie è, come confermano gli autori James Honeyborne (produttore esecutivo) e Ben Roy (produttore della serie), raccontare due storie: nel mondo tutto è connesso da una grande rete vivente; e l’attività umana e il cambiamento climatico stanno mettendo a rischio questa rete, con conseguenze che condizioneranno tutti noi.

“Spesso non mostriamo nei documentari che facciamo la prospettiva più ampia di come il mondo funziona come un’unica entità” secondo Honeyborne, “sapevamo, quindi, che il primo episodioavrebbe dovuto mostrare tutte queste incredibili connessioni da una parte all’altra del mondo. Il secondo episodio racconta come queste connessioni non siano solo intrecciate nello spazio, ma anche nel tempo. E poi nel terzo episodio esamineremo ciò che sta accadendo oggi, ovvero la rottura di queste connessioni globali. Il quarto episodio pieno di speranza esamina come possiamo riallacciare queste connessioni e quanto potenti possano essere queste creature nel ripristinare il mondo di cui abbiamo bisogno”.

Ben Roy afferma che “se noi siamo la prima generazione che effettivamente capisce questo concetto, e che è potenzialmente una delle ultime che può fare qualcosa al riguardo, è un momento importante”, concludendo che “se noi siamo in grado di comprendere il nostro ruolo, allora ciò potrebbe aiutarci a fare scelte migliori. Questo è ciò che stiamo provando a mostrare”.

La sostenibilità ambientale è una questione essenziale per Netflix, e la porta sullo schermo attraverso i molti titoli disponibili sul servizio:

  • dai documentari di Sir David Attenborough come Una vita sul nostro pianeta, Il nostro pianeta, La vita a colori e Superare i limiti: la scienza del nostro pianeta
  • ai documentari presentati da grandi ospiti di eccezione come Barack Obama (I parchi nazionali più belli del mondo), Morgan Freeman (La vita sul nostro pianeta) o Bryan Cranston, Andy Serkis, Pedro Pascal e David Harbour (Animal: il meraviglioso regno animale)
  • alle storie di finzione ma con un occhio di riguardo all’attualità come Don’t Look Up
  • ai titoli per i più piccoli come Il mostro dei mari e Spirit Rangers – I guardiani del parco
  • fino ai titoli vincitori di Premi Oscar come Il mio amico in fondo al mare e Raghu, il piccolo elefante.

Werner Herzog torna al doppiaggio per Bong Joon Ho

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Werner Herzog torna al doppiaggio per Bong Joon Ho

L’ultima notizia in merito si era avuto nel 2021, subito dopo il successo di Parasite, e adesso, mentre aspettiamo che esca al cinema Mickey 17, Bong Joon Ho è pronto a farsi accompagnare, tra gli altri, da Werner Herzog in un nuovo viaggio. Il cineasta tedesco ha infatti raccontato di essersi impegnato a prestare la sua voce a uno dei personaggi del prossimo film d’animazione di Bong Joon Ho.

Il film non segna certo il debutto di Herzog al doppiaggio che in passato si è dilettato nel prestare la voce a I Simpson, The Boondocks e anche a Rick and Morty e Metalocalypse. Il film racconterà del rapporto che le creature marine delle profondità degli oceani hanno con gli esseri umani.

Di cosa parla Mickey 17?

Questo nuovo progetto del regista sudcoreano, successivo a Parasite, è tratto dal romanzo di Edward Ashton del 2022, descritto dalla casa editrice St. Martin Press come un thriller cerebrale high-concept facente parte di quel filone di film come “The Martian” e “Dark Matter“. In Mickey 17 Pattinson interpreta qui un “sacrificabile”, ovvero un dipendente usa e getta di una spedizione umana inviata a colonizzare un pianeta ghiacciato, che improvvisamente si rifiuta però di lasciare che il suo clone sostitutivo prenda il suo posto.

Oltre che una semplice immagine e un breve teaser, ad oggi non è stato mostrato altro del film, su cui vige dunque un certo mistero. Sappiamo però che nel cast vi sono anche gli attori Naomi Ackie, Steven Yeun, Toni Collette e Mark Ruffalo. Bong, oltre ad aver scritto e diretto, produce anche il film attraverso la sua società Offscreen. Con la data d’uscita di Mickey 17 fissata al 31 gennaio 2025, non resta dunque che attendere maggiori informazioni e qualche nuovo materiale promozionale.

Kathryn Bigelow: Netflix abbandona il suo prossimo film, Aurora

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Kathryn Bigelow: Netflix abbandona il suo prossimo film, Aurora

Il New York Times conferma che Netflix non procederà più con la produzione di Aurora, il nuovo film di Kathryn Bigelow basato sull’omonima storia apocalittica di David Koepp. Annunciato due anni fa, il film cade sotto l’accetta dello streamer che sta rivedendo le sue strategie di produzione.

Questa notizia fa seguito anche all’abbandono, da parte di Netflix, del progetto animato di David Lynch ed entrambe le informazioni si allineano con la volontà di Dan Lin, nuovo chief content di Netflix, di mettere in cantiere prodotti per il pubblico e non opere di grandi autori. Dopo essere stata la casa di alcuni dei film più importanti degli ultimi anni, diretti tra gli altri da Martin Scorsese, Alfonso Cuaron e Jane Campion, lo streamer cambia rotta.

Netflix ha ancora in ballo progetti con Noah Baumbach e con David Fincher, che forse verranno portati a termine, visto che sono in essere, ma per quanto riguarda Aurora di Kathryn Bigelow, in produzione del 2022, il film deve trovare un’altra casa. Kathryn Bigelow non dirige un film dal 2017, quando uscì Detroit.

“Ad Aurora, nell’Illinois, Aubrey Wheeler mentre affrontato insieme al figlio adolescente ribelle le conseguenze di un divorzio da un ex marito violento e criminale, una catastrofe climatica azzera l’energia spegnendo gran parte del mondo. Una tempesta solare ha tolto energia quasi ovunque”, si legge nella sinossi. “Improvvisamente, tutti i problemi diventano i problemi di tutti e Aubrey deve assumere il ruolo di feroce protettrice del suo quartiere suburbano. Dall’altra parte del paese nel frattempo vive il fratello separato di Aubrey, Thom. Un CEO della Silicon Valley straordinariamente ricco e nevroticamente preparato, ha intenzione di superare la crisi in un bunker dorato nel deserto che ha costruito per il massimo del comfort e della sicurezza. Ma la complicata storia tra i fratelli è tutt’altro che finita, e quella che sembra la fine del mondo è solo l’inizio di diversi calcoli attesi da tempo, a cui non tutti sopravviveranno…”

Anthony Mackie non vede l’ora di vendicarsi di Tom Holland

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Anthony Mackie non vede l’ora di vendicarsi di Tom Holland

Le piccole e scherzose faide interne al grande cast dei Marvel Studios sono note a tutti e non fa eccezione un piccolo battibecco di vecchia data tra Tom Holland-Spider-Man e Anthony Mackie, all’epoca “soltanto” Falcon.

Il nucleo della questione era che Holland aveva preso in giro il collega perché lui aveva avuto solo una serie tv con il suo nome, The Falcon and the Winter Soldier, invece lui, Tom, era addirittura titolare di ben tre film stand-alone.

Ora che Anthony Mackie è stato promosso a nuovo Captain America, è chiaro che l’attore vuole vendicarsi del giovane collega britannico, e ha intenzione di fare le cose per bene, aspettando fino alla premiere del suo Captain America: New World Order per mettere la bilancia in equilibrio.

In occasione di un’intervista con  EW, Anthony Mackie ha dichiarato, riferendosi alla presa in giro di Holland: “Lo ha fatto da una piattaforma molto grande, quindi manterrò la calma fino alla premiere. Mi assicurerò che la Marvel lo inviti alla premiere, poi lo farò sedere accanto a me e lo guarderò mentre guarda il film.” Sarà divertente vedere cosa accadrà il prossimo febbraio 2025, quando Captain America: New World Order arriverà nelle sale di tutto il mondo.

Quello che sappiamo sul film Captain America: New World Order

Captain America: New World Order riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Importante sarà anche la presenza di Harrison Ford nel ruolo del generale Ross, che secondo alcuni potrebbe trasformarsi nell’Hulk Rosso. Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, Captain America: New World Order è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Play Entertainment annuncia l’inizio delle riprese di La Morte ci divide

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La casa di produzione Play Entertainment è lieta di annunciare l’avvio delle riprese del suo nuovo progetto La Morte ci divide (titolo originale Death Do Us Part), un’importante co-produzione internazionale Italia, Spagna, Polonia e Stati Uniti.

La Morte ci divide è una rivisitazione in chiave cinematografica del racconto popolare “La Morte e la Fanciulla”, una commedia dark in costume ambientata nell’Italia medievale durante la prima pandemia della Peste Nera che racconta una storia d’amore soprannaturale, mescolando leggenda, folklore e realtà, È un viaggio nel tempo, che porta lo spettatore a riflettere sul confronto dell’essere umano con l’ignoto, sulle superstizioni, sui pregiudizi e sull’eterna paura della morte. Spazio anche alla quota musical, infatti pur non essendo un musical tradizionale, la musica e canzoni giocano un ruolo fondamentale.

Play Entertainment, da sempre attenta alla valorizzazione dei nuovi talenti, ancora una volta punta sui giovani: La Morte ci divide è infatti diretto da due giovani registi americani alla loro opera prima, David Chavez-Grant e Abigail Ory, quest’ultima ne firma anche la sceneggiatura insieme a Masha Strasburger e Francesca Marciano. La storia è tratta dal testo teatrale rappresentato alla Harvard University nel 2019.

Il film è prodotto da Play Entertainment, LFIA, LLC (USA), Agresywna Banda (Polonia) e Koboflopi S.L. (Spagna).

Il cast vanta artisti italiani e internazionali: Ari’el Stachel, Zara Devlin, Riccardo De Rinaldis, Ian O’Reilly, Laura Morante, Alan Cumming, Lidia Vitale, Darko Peric e Claudio Bigagli.

Il cast tecnico è di altissimo livello: la scenografia è affidata a Crispian Sallis (tre volte candidato agli Oscar per “Gladiator”, “Driving Miss Daisy”, “Alien”), mentre i costumi sono stati realizzati da Carlo Poggioli (tra i suoi numerosi successi “The Young Pope”, “The New Pope” di Paolo Sorrentino e “Cold Mountain” di Anthony Minghella) la Fotografia è affidata a Ferran Paredes Rubio (tra i suoi successi: “Indivisibili”, “Mozzarella Stories“, “Il Sindaco del Rione Sanità” e “Comandante” per cui ha ricevuto la candidatura al David di Donatello).

Le riprese dureranno sei settimane e si snoderanno tra la zona di Sutri (VT) e Frascati, in piena collaborazione le istituzioni del territorio.

Sinossi: XIV secolo, in Europa scoppia la peste nera. Giulia, giovane donna ribelle nel piccolo e superstizioso villaggio di San Grobiano sull’appennino laziale, sogna di diventare medico, ma la società del tempo non è pronta ad assegnarle questo ruolo. L’epidemia è l’occasione per dimostrare al mondo il suo valore.  Grazie al suo lavoro di guaritrice, Giulia scopre di poter vedere e interagire con la Morte stessa della quale finisce per innamorarsi, anche se rinuncerà a tutto per salvare il suo villaggio.

PLAY ENTERTAINMENT è una società di produzione audiovisiva operativa dal 2008 che si è affermata rapidamente nel mondo dell’entertainment sviluppando e commercializzando in tutto il mondo i suoi progetti. Tra i suoi precedenti prodotti la serie TV animata Angel’s Friends lanciata nel 2008 e co-prodotta da R.T.I. che è stata venduta in oltre 30 paesi internazionali e ha realizzato oltre 100 contratti di licensing e merchandising; l’horror Shortcut di Alessio Liguori uscito in oltre 700 schermi e arrivato settimo negli USA; la black comedy I Iiviatani, cattive attitudini, regia di Riccardo Papa, Un mondo in più, un dramma sociale di Luigi Pane ,Blackbits, un thriller di Alessio Liguori, la commedia romantica corale L’amor Fuggente di Davide Lomma. Fanum di Iris Gaeta è l’ultimo mistery-thriller prodotto, attualmente in post-produzione, mentre sono da poco finite le riprese della commedia amara Una fottuta bugia di Gianluca Ansanelli.

LFIA, LLC è una società di produzione cinematografica impegnata a lanciare nuovi talenti e storie originali nel cinema indipendente internazionale. Il suo team di produzione comprende la produttrice Deborah Dobson Bach (i favoriti del festival “Waiting for the Barbarians”, “The Homesman” e “In the Electric Mist”) e il co-produttore Jon C. Scheide (“The Assassination of Richard Nixon”, “The Pledge ” e “Tin Soldier.”) “La Morte ci divide” aka “Death Do Us Part” è il primo film della società.

Best Movie Comics and Games: ecco i nuovi ospiti

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Best Movie Comics and Games: ecco i nuovi ospiti

Si arricchisce la lista degli ospiti della terza edizione di Best Movie Comics and Games, evento di riferimento della cultura pop per tutti gli appassionati di  fumetti, cinema, serie tv, cosplay, videogames, giochi da tavolo, anime e tanto altro, in programma a Milano sabato 8 e domenica 9 giugno presso gli spazi di Superstudio Più (via Tortona 27), con una pre-apertura serale prevista per venerdì 7 giugno al The Space Vimercate.

La manifestazione, prodotta e organizzato da Best Movie, testata di riferimento per il cinema e l’entertainment pubblicata da Duesse Communication, con la direzione artistica di Giorgio Viaro (responsabile editoriale della rivista) e Paolo Sinopoli, promette per questa terza edizione un programma di panel e appuntamenti davvero esplosivi.

Accanto ai nomi già annunciati, tra cui Chiara Iezzi e Salvatore Esposito, entrambi premiati con il Best Movie Icon Award, Zerocalcare, Leo Ortolani, autore del poster di questa edizione, Giorgio Vanni, Emanuela Pacotto e Renato Novara, apprezzati doppiatori e inconfondibili voci di One Piece, che dialogheranno in un panel sulla loro carriera e sul celeberrimo franchise che quest’anno compie 25 anni, si aggiungono al programma alcuni dei nomi più interessanti dello spettacolo e dell’intrattenimento italiano.

A partire da due giovanissimi artisti, che saranno premiati con il Best Movie Award per il Personaggio Maschile e Femminile dell’Anno, grazie alla varietà dei loro talenti e del loro impegno. Sono Chiara Bordi, che dopo l’esperienza a Miss Italia nel 2018 e il successo nella serie Prisma, si è fatta conoscere al grande pubblico tra i protagonisti della serie tv I fantastici 5, e Leo Gassmann, che, mentre porta avanti la sua carriera da cantautore, ha debuttato nella recitazione vestendo i panni di Franco Califano nel film tv dedicato al celebre cantante.

E poi Maccio Capatonda e Luigi Di Capua (The Pills), che si confronteranno sui linguaggi della comicità tra scrittura, interpretazione e regia, nel panel Kings of Comedy. Il dialogo tra i due attori, autori e registi, attraverserà le esperienze in tutti e tre questi ambiti, a partire dalla collaborazione per la serie tv The Generi, fino alle opere più recenti, tra cui l’ultimo film diretto e interpretato da Maccio Capatonda, Il migliore dei mondi, e l’esordio dietro la macchina da presa di Luigi Di Capua, Holy Shoes, recentemente presentato al Festival di Torino.

Best Movie Comics and Games renderà poi omaggio al maestro giapponese, recentemente scomparso, Akira Toriyama, creatore di Dragon Ball ma anche di altri manga leggendari tra cui Dr. Slump e Arale. Lo farà con un panel dedicato alla sua carriera e alla sua eredità artistica, a cui parteciperanno Zerocalcare, l’attore Nicola Nocella, e il critico cinematografico più apprezzato del web, Victorlaszlo88, al secolo Mattia Ferrari. A margine dell’incontro sarà inoltre proiettato, in collaborazione con Plaion Pictures, Dragon Ball Super: Broly, probabilmente il lungometraggio più amato tra quelli legati al franchise.

Davvero speciale sarà anche l’incontro tra Shade, rapper, freestyler e doppiatore torinese classe 1987, ed Emanuela Pacotto: il cantante, grande appassionato di cultura pop, condividerà con la collega il suo lato più “nerd”, in un irresistibile dialogo senza filtri.

E ancora: saranno a Best Movie Comics and Games Daniele Tinti e Stefano Rapone, le due anime di Tintoria, seguitissimo podcast che con oltre 200 puntate e più di 50 milioni di visualizzazioni ha visto i due stand-up comedians cimentarsi con tanti ospiti d’eccezione, sviluppando un linguaggio umoristico unico. Riceveranno il Best Movie Awards per il Miglior Podcast dell’Anno e condivideranno curiosità e segreti del loro lavoro.

Infine, spazio ai creativi del web nell’incontro con due youtuber di successo come i diEFFE bros, David e Frederick: due fratelli di Verona divenuti due vere celebrità sui social, con oltre 1 milione di follower su YouTube e 1 milione su TikTok, che saranno premiati con il Best Movie Award ai Migliori Creator, e saranno protagonisti di un panel e di un meet&greet in cui incontreranno i loro fan.

Michael Douglas sarebbe voluto morire in Ant-Man and The Wasp: Quantumania

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Quando i Marvel Studios hanno finalmente lanciato il franchise di Ant-Man nel 2015, l’eroe principale del franchise era Scott Lang. Anche se in una certa misura ciò era in linea con i fumetti, con il vero eroe, Hank Pym (Michael Douglas), ritiratosi dopo aver ricoperto il ruolo durante la Guerra Fredda era un concetto totalmente nuovo. Mentre Ant-Man di Paul Rudd si è guadagnato una legione di fan, c’erano quelli comprensibilmente scontenti che un Vendicatore fondatore fosse stato relegato a un personaggio secondario in quello che avrebbe dovuto essere il suo franchise.

Gran parte del motivo del cambiamento è stato che i Marvel Studios hanno trascorso anni aspettando che Edgar Wright dirigesse Ant-Man, solo per imbattersi in “differenze creative” quando è arrivato il momento di dare il via alla produzione. In quella versione del film, Hank sarebbe diventato il malvagio Black Ant. Invece, nel progetto realizzato poi, è stato trasformato in una sorta di mentore per Scott nel corso degli anni e alla fine si è riunito con Janet Van Dyne quando è stata liberata dal Regno Quantico.

Hank non ha aggiunto molto a Ant-Man and the Wasp: Quantumania, e l’attore che lo interpreta, Michael Douglas, ha ora confermato di non voler più interpretare il suo Hank Pym. “Questa in realtà era la mia richiesta per il terzo”, ha detto il 79enne. “Ho detto che mi sarebbe piaciuto avere una [morte] seria, con tutti questi fantastici effetti speciali. Ci deve essere un modo fantastico in cui posso rimpicciolirmi fino alle dimensioni di una formica ed esplodere, qualunque cosa sia. Voglio usare tutti questi effetti.” “Ma quello era il mio desiderio nell’ultimo film”, ha aggiunto. “Ora, non credo che mi presenterò.”

Stando a quanto dichiarato, sembra proprio che Michael Douglas non riprenderà il ruolo se richiesto, anche se supponiamo che ci sia una possibilità che i Marvel Studios possano convincerlo a tornare e (finalmente) morire nei panni di Hank in uno dei prossimi film dei Vendicatori (se l’offerta dovesse essere quella giusta).

Non è la prima volta che Douglas allude al fatto di essere scontento che il suo personaggio sia rimasto in vita, poiché in precedenza aveva detto che sarebbe tornato per un quarto film di Ant-Man “affinché [lui] potesse morire”.

X-Men live-action: i registi della serie animata pronti a mettersi in gioco!

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Sappiamo che i Marvel Studios stanno pianificando un riavvio degli X-Men live-action, ma gli aggiornamenti ufficiali sono stati pochi e rari. L’ultima volta che abbiamo sentito parlare del prossimo film sui Mutanti Marvel, lo stato della lavorazione riguardava gli sceneggiatori che avevano iniziato a presentare idee per il progetto. Da allora è passato un anno. Dietro le quinte potrebbero essere stati fatti alcuni progressi, ovviamente, ma probabilmente passerà un po’ di tempo prima che i team creativi/membri del cast vengano annunciati ufficialmente.

Intanto, però, la serie d’animazione X-Men ’97 di Disney+ ha dimostrato di essere molto popolare tra i fan dell’allegra banda di mutanti della Marvel, e molti ritengono che lo studio dovrebbe restare il più vicino possibile alla serie revival animata per il debutto live-action della squadra nell’MCU.

Se Kevin Feige e co. decideranno di trarre ispirazione dallo show e vorranno che nel progetto siano coinvolte persone che abbiano molta familiarità con i personaggi, non devono guardare troppo in là per avere a disposizione dei registi che si assumeranno il compito!

Durante un’intervista con Screen Rant, a Chase Conley (che ha diretto gli episodi 2, 4 e 6) e Emi Yonemura (episodi 3, 5, 7 e 9) è stato chiesto se avessero qualche desiderio di far parte del primo film live-action degli X-Men del MCU. “Se questa dovesse essere una chiamata che riceverò, ad un certo punto, risponderò al telefono, di sicuro”, ha detto Conley. “Non direi mai di no a quella telefonata perché amo le belle sfide e adoro provare cose nuove”, ha aggiunto Yonemura.

In realtà, non ci sono molti registi che rifiuterebbero la possibilità di lavorare su questo progetto, ma è bello sapere che questi ragazzi sarebbero pronti e disposti a raccontare i personaggi degli X-Men in un altro linguaggio, se si presentasse l’opportunità. L’anno scorso, circolava una voce secondo cui problemi contrattuali avrebbero potuto impedire ai Marvel Studios di introdurre nuovi attori come personaggi mutanti affermati come Wolverine, Ciclope, Tempesta, ecc., nell’MCU.

Si dice che se la Marvel volesse riavviare la squadra utilizzando uno qualsiasi degli stessi personaggi del franchise Fox prima del 2025, artisti del calibro di Simon Kinberg, Bryan Singer e co. avrebbero, come minimo, diritto a crediti e compensi e potrebbero anche avere un certo grado di controllo creativo.

Non sappiamo ancora se questo report sia accurato, ma spiegherebbe perché c’è stato praticamente il silenzio radio su tutto ciò che riguarda gli X-Men dal 2019 a oggi, e perché l’unico personaggio mutante affermato che abbiamo visto nell’MCU da allora è il Professor Xavier in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, con Sir Patrick Stewart che ha ripreso brevemente il ruolo, e Kelsey Grammar nei panni di Bestia nella scena post-crediti di The Marvels. Anche Hugh Jackman tornerà nei panni di Logan nei prossimi Deadpool & Wolverine.

Ciò non impedirebbe alla Marvel di far debuttare nuovi eroi e cattivi mutanti senza alcun collegamento con i film precedenti, cosa che abbiamo visto quando Kamala Khan è stata definita una mutante nel finale di stagione di Ms. Marvel.

Margaret Qualley non sarà più Amanda Knox nella serie Hulu

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Margaret Qualley non sarà più Amanda Knox nella serie Hulu

Margaret Qualley si è ritirata dal ruolo di Amanda Knox nella prossima serie limitata di Hulu per motivi di programmazione. L’attrice sta vivendo un periodo davvero impegnato che l’ha spinta a tirarsi indietro dal progetto annunciato all’inizio di marzo 2024.

Il progetto senza titolo dello sceneggiatore KJ Steinberg e della 20th Television in associazione con The Littlefield Company, ha avuto il via libera ufficiale il mese scorso con Qualley a bordo come protagonista e produttore esecutivo. Il ruolo è ora in fase di riformulazione. Lo sviluppo non avrà alcun impatto sui piani di produzione poiché le riprese della serie di otto episodi dovrebbero iniziare a ottobre.

Margaret Qualley, due volte nominata agli Emmy per Maid di Netflix e Fosse/Verdon di FX, ha appena visto i suoi due film in uscita, Kinds of Kindness e The Substance, entrambi selezionati per essere presentati in anteprima al Festival di Cannes. Vista di recente in Povere Creature, attualmente sta girando Honey Don’t! e ha altre funzionalità in programma. L’abbiamo vista di recente nelle nostre sale in Drive-Away Dolls (qui la recensione).

La serie limitata di Hulu copre il viaggio di 16 anni della Knox per liberarsi dopo essere stata ingiustamente condannata per l’omicidio della sua compagna di stanza Meredith Kercher. Legati alla serie ci sono il produttore esecutivo di Steinberg con Warren Littlefield, Lisa Harrison, Ann Johnson e Graham Littlefield di The Littlefield Company; così come Monica Lewinsky, Knox e Chris Robinson della Knox Robinson Productions.

La storia della Knox è già stata oggetto di numerosi progetti cinematografici. Oltre a diversi servizi speciali e documentari, Lifetime ha trasmesso il film originale “Amanda Knox: Murder on Trial in Italy” nel 2011. Nel 2021 è uscito il film “La ragazza di Stillwater” con Matt Damon, Abigail Breslin e Camille Cottin, che si ritiene sia stato ispirato dalla storia della Knox. Questa miniserie con Margaret Qualley, pronta dunque a tornare sul piccolo schermo, sarà però il primo progetto di fiction esplicitamente dedicato alla Knox ad averla dunque compre principale protagonista.

Real Steel: la serie tv ha un team di sceneggiatori

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Real Steel: la serie tv ha un team di sceneggiatori

All’inizio del 2021, abbiamo appreso che il regista di Deadpool & Wolverine Shawn Levy stava finalmente facendo dei passi avanti per tornare nel mondo di Real Steel per una nuova serie Disney+.

Il film del 2011 aveva come protagonisti Hugh Jackman, Evangeline Lilly e Anthony Mackie, e seguiva le vicende di un padre e un figlio che si riconciliavano mentre addestravano un robot a diventare un campione di boxe. Il film ha incassato poco meno di 300 milioni di dollari quando è stato distribuito e, visto che è il budget era di soli 110 milioni di dollari, non c’era motivo per cui un sequel non potesse diventare realtà. Tuttavia, il suo status di classico amato e il crescente interesse a seguito del debutto su Netflix sembrano sufficienti per convincere la Disney che vale la pena tornare indietro.

Collider (tramite SFFGazette.com) ha incontrato Levy al CinemaCon la scorsa settimana e ha raccolto la testimonianza del regista che conferma che la serie TV Real Steel ha un team di sceneggiatori. “Accidenti, devo mentire? Sì, è la risposta”, ha scherzato. “E il film rimane… ero con Anthony Mackie nel backstage oggi. Sono stato molto con Hugh [Jackman] negli ultimi anni. Rimane vicino ai nostri cuori. Non dirò mai mai a riguardo.”

Sembra che il progetto sia ancora agli inizi, anche se Levy continua a suggerire che c’è una possibilità che anche Real Steel possa essere rivisitato sul grande schermo. “Non sarebbe ancora il film di cui tutti mi parlano di più se quei personaggi e quella storia non avessero avuto risonanza nel cuore degli spettatori.” “Quindi è da definire. Non lo so. Voglio commentare che la vostra tecnologia sembra essere tornata indietro nel corso degli anni, quindi lo inserirò, ma è un’attesa”.

Da quando ha diretto Real Steel, Shawn Levy ha continuato a lavorare su film come Stranger Things e Free Guy. I fan non hanno mai smesso di esprimere il loro desiderio per un sequel, e il regista aveva precedentemente rivelato che è stato proprio il ritrovato interesse per Netflix a spingerlo a parlare con Jackman di un qualche tipo di sequel. Potrebbe essersi evoluto in questa serie TV.

Vicini davvero: le location dove è stato girato il film Netflix

Vicini davvero: le location dove è stato girato il film Netflix

Negli ultimi anni le produzioni spagnole o latinoamericane, grazie soprattutto alle piattaforme streaming, si sono moltiplicate, anche per via del grande successo ottenuto in termini di critica e pubblico. Titoli come La casa di carta, Élite, Fenómenas – Indagini occulte, Tin & Tina o la trilogia di Dalla mia finestra sono solo alcuni degli esempi più noti di come la produzione – di film o serie TV – di lingua spagnola abbia invaso gli schermi di tutto il mondo. A questo elenco si aggiunge ora anche Vicini davvero, commedia romantica diretta da Patricia Font e arrivata il 12 aprile nel catalogo di Netflix.

Divenuto subito uno dei titoli più visti del momento, questo film propone la classica dinamica tra due personaggi che si odiano fino a quando non scoprono che invece si amano alla follia. Ad impreziosire questa vicenda già proposta da numerosi altri titoli, tra cui il recente Ti odio, anzi no, ti amo!, vi sono le magiche location spagnole che suscitano sempre un certo fascino e arricchiscono di calore ed emotività il racconto proposto. Che si tratti di scene in interni o in esterni, Vicini davvero è un film piacevole da guardare anche solo per ammirare i luoghi in cui è girato.

Per gli appassionati del genere si tratta dunque di un titolo da non perdere, che offre risate, musica, emozioni e complessivamente quella visione spensierata che è spesso gradita. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Vicini davvero. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location dove è stato girato. Infine, si ritroveranno anche i dettagli su dove e come poter vedere il film in streaming.

Vicini davvero cast Aitana

La trama e il cast di Vicini davvero

Valentina è un’ansiosa pianista che, dopo aver rotto col suo ex, è pronta a ricominciare. Sua cugina, Carmen, le ha dunque organizzato una nuova vita con una nuova casa e  un nuovo lavoro in un bar per provare a convincerla ad andare avanti. Tuttavia, Valentina pensa solo a una cosa: l’audizione di pianoforte fissata che si svolgerà tra tre settimane, a cui ha intenzione di arrivare preparatissima, esercidandosi giorno e notte. Ciò rappresenta però un bel problema per il suo nuovo vicino, David, un game designer agorafobico, che pretende di lavorare in assoluto silenzio.

L’uomo è riuscito a cacciare tutti gli inquilini che hanno tentato di vivere nell’appartamento adiacente al suo, spaventandoli con rumori inquietanti ad ogni ora. Si trova ora costretto a fare la stessa cosa anche con la nuova inquilina, che non la smette di fare rumore con il suo pianoforte. Così, comincia la “guerra”: David la sveglia con forti colpi, Valentina non si stacca dallo strumento. Ben presto, però, ripicche e litigi lasceranno spazio alle conseguenze. E i due, pur non essendosi mai visti, finiscono per interessarsi l’uno all’altra.

Valentina è interpretata dalla cantante spagnola Aitana, già vista in Skam España e La nostra ultima occasione. Vicini davvero è il suo primo film da protagonista. Aitana è però nota al pubblico italiano per essere salita sul palco di Sanremo 2024 per cantare Mariposas (versione spagnola di Farfalle) con Sangiovanni. Ad oggi, ha all’attivo tre album in studio, tutti in vetta alle classifiche spagnole. Nel ruolo di David vi è invece Fernando Guallar, visto in PostcardsBallo Ballo e La ternura. Nel ruolo di Carmen si ritrova infine l’attrice Natalia Rodríguez.

Vicini davvero location film

Le location del film: ecco dove è stato girato

Vicini davvero è stato girato prevalentemente nella capitale Madrid. Il cast e la troupe si sono accampati a La Latina, un quartiere storico situato nel centro della città. Occupa il posto della zona più antica di Madrid, la cittadella islamica all’interno delle mura della città, con strade strette e grandi piazze. È amministrativamente chiusa quasi interamente all’interno del distretto di Palacio in Centro e occupa anche gran parte di quella che è conosciuta come El Madrid de los Austrias ma è difficile delimitare con precisione i suoi confini, perché, come i suoi immediati vicini, le strade sono strette e tortuose.

Ci sono diversi locali notturni, anche se il quartiere è noto soprattutto per avere una delle migliori concentrazioni di bar di tapas. Ci sono anche alcune chiese interessanti, come la Iglesia de San Andres e la Iglesia de San Francisco el Grande. La domenica e nei giorni festivi più importanti, si svolge il mercato delle pulci del Rastro, che ha inizio al confine orientale del quartiere e si estende dall’uscita San Millan della fermata della metropolitana La Latina a Plaza de Cascorro fino alla Ronda de Toledo, a sud. Le sue caratteristiche stradine strette, piene di gente del posto e di turisti, sono ben evidenti nello sfondo di alcune scene del film.

La regista ha catturato con precisione la vibrante energia del quartiere, trasformando La Latina in un importante personaggio a sé stante. Nel quartiere di La Latina sono state girate numerose scene importanti in particolare intorno a Mancebos Street. Le riprese di alcune scene si sono però svolte anche fuori la capitale, più precisamente nella città di Barcellona. Situata sulla costa nord-orientale della Spagna, la capitale della Catalogna è nota per il suo caratteristico skyline, che si vede comparire in alcune scene girate in esterni del film.

Il trailer di Vicini davvero e come vederlo in streaming su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Vicini davvero unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 1° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Superman: ecco chi sarà l’interprete di Pa Kent!

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Superman: ecco chi sarà l’interprete di Pa Kent!

Mentre le riprese sono già iniziate, i fan di Superman si chiedono chi saranno gli attori a cui verrà affidato il ruolo di Ma e Pa Kent, personaggi fondamentali per la costruzione della parte umana dell’Ultimo figlio di Krypton.

Oggi, The Wrap ha svelato chi interpreterà uno di questi ruoli: l’attore caratterista Pruitt Taylor Vince è stato selezionato per interpretare Pa Kent. Pruitt Taylor Vince (63 anni), ha già vinto un Emmy per il ruolo di Clifford Banks nel legal drama americano del 1997, Murder One. Recentemente ha interpretato Rick in Bird Box, Angelo Ruggiero in Gotti e Grill in Agents of S.H.I.E.L.D. Pa Kent è stato precedentemente interpretato da Kevin Costner in L’Uomo d’Acciaio e Glenn Ford in Superman del 1978.

In altre recenti dichiarazioni su Superman, James Gunn si è rivolto ai social media per rispondere alle voci secondo cui Lex Luthor avrebbe creato un doppelganger di Superman sotto forma di Bizarro o Ultraman per sfidare il Clark Kent di David Corenswet.

Gunn ha detto: “Il protagonista principale di Superman è, sorprendentemente, Superman. Il cattivo principale di Superman è, sorprendentemente, Lex Luthor. Non so da dove provenga tutta quella roba che è qualcosa di diverso da questo.” “Ci sono così tante storie che escono ogni giorno ed è difficile affrontarle tutte, ogni volta che scrivo qualcosa gli presto attenzione. Quindi, lo ripeto, non credete a nulla a meno che non lo vedi QUI (il suo profilo Instagram, ndr), e perché mai vorreste comunque sapere tutto prima che il film esca?”

Superman, precedentemente intitolato Superman: Legacy, è attualmente in fase di produzione in un teatro di posa ad Atlanta, con riprese in esterni in Ohio, in un sito che potrebbe essere potenzialmente utilizzato per il Palazzo di Giustizia.

Sembra che Gun svolgerà il doppio compito, poiché dirigerà anche alcuni episodi della seconda stagione di Peacemaker, anch’essa girata ad Atlanta. E intanto con le macchine da presa pronte a filmare presto all’aperto, la speranza del fandom è che Gunn e DC Studios rivelino presto il primo sguardo ufficiale completo al costume di Corenswet.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Now You See Me 3: nuove conferme per il cast del threequel

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Now You See Me 3: nuove conferme per il cast del threequel

Ariana Greenblatt si unisce all’ensemble di Now You See Me 3 della Lionsgate aggiungendosi all’ensemble già confermato che comprende Jesse Eisenberg, Woody Harrelson, Isla Fisher, Dave Franco e Mark Ruffalo, già visti nei due film precedenti. Ruben Fleischer è il regista. Eric Warren Singer, Seth Graham Smith e Mike Lesslie hanno scritto la sceneggiatura.

I dettagli della trama sono sconosciuti al momento. La Lionsgate non ha commentato. Il film sarà il terzo capitolo della serie Now You See Me, che ha incassato 687 milioni di dollari WW. Bobby Cohen e Alex Kurtzman di Secret Hideout stanno nuovamente collaborando per produrre.

Ariana Greenblatt è sulla cresta dell’onda dopo il suo grande successo Barbie, che ha incassato 1,3 miliardi di dollari al botteghino dello scorso anno ed è stato anche nominato come miglior film. Successivamente la vedremo in Borderlands della Lionsgate, dove recita al fianco di Cate Blanchett. Ha anche interpretato la giovane Ashoka in Ashoka per Disney e Lucasfilm.

Sam Raimi in trattative per Spider-Man 4 con Tom Holland?

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Sam Raimi in trattative per Spider-Man 4 con Tom Holland?

Sembra che Sam Raimi possa finalmente avvicinarsi al realizzare quello Spider-Man 4 che avrebbe dovuto girare molti anni or sono. Il regista della trilogia originale di Spider-Man potrebbe tornare a dirigere il sequel di Spider-Man: No Way HomeIl regista è molto corteggiato dai Marvel Studios, dopo che gli è stato affidato Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Sony/Marvel devono ancora fare un annuncio ufficiale riguardo Spider-Man 4, ma sappiamo che il progetto è in fase di sviluppo e ora abbiamo altri nomi da aggiungere all’elenco dei cineasti che potrebbero essere in lizza per prendere il posto di Jon Watts. Secondo World Of Reel, Sam Raimi è tra questi nomi in gara per dirigere il prossimo film di Spider-Man, e il sito ha anche sentito che John Francis Daley e Jonathan Goldstein (Game Night, Dungeons & Dragons) e Jon Favreau (Iron Man) potrebbero avere delle possibilità.

Alcuni fan speravano che Sam Raimi possa tornare a dirigere il seguito del suo Spider-Man 3 con Tobey Maguire, quindi se c’è del vero in questo rumor e lui accetterà, sarà interessante vedere come verrà accolta la notizia e in che modo i due progetti di Spider-Man 4 si uniranno, se si uniranno.

Justin Lin – che ha diretto cinque film di Fast and Furious e Star Trek Beyond – e Drew Goddard (Quella Casa nel Bosco) sono stati precedentemente menzionati come possibili contendenti, ma da allora hanno entrambi preso parte ad altri progetti. Si dice che Tom Rothman di Sony e il capo dei Marvel Studios Kevin Feige abbiano avuto alcuni disaccordi riguardo alla trama generale, con quest’ultimo che sperava di ridimensionare gli elementi del Multiverso per una storia su scala ridotta.

Si dice che Rothman, nel frattempo, voglia trarre vantaggio dal successo di No Way Home riportando Tobey Maguire e Andrew Garfield nei rispettivi ruoli di Peter Parker. Holland, ovviamente, tornerà nei panni di Spidey del MCU, ma si ritiene che l’attore stia “diventando diffidente” nell’interpretare l’iconico eroe, quindi questa potrebbe essere la sua ultima volta con l’abito rosso e blu.

Gli sceneggiatori di No Way Home Chris McKenna ed Erik Sommers stanno attualmente lavorando alla sceneggiatura, ma non sappiamo ancora quale dei temibili nemici dell’arrampica muri causerà problemi a Peter e soci. La maggior parte dei principali cattivi di Spidey sono già stati utilizzati nei film precedenti (Green Goblin, Doctor Octopus, ecc.), ma una voce recente afferma che il sequel ancora senza titolo conterrà un cattivo che non abbiamo ancora visto in live-action.

Carla Gugino in trattative per Night Electricity

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Carla Gugino in trattative per Night Electricity

Carla Gugino (La caduta della casa degli Usher) è in trattative per essere una delle quattro protagoniste femminili di Night Electricity, un film indipendente del suo collaboratore di lunga data Sebastian Gutierrez.

La trama del film è ancora nascosta, anche se è stata descritta come un dramma psicologico con elementi thriller. David Lancaster (Whiplash, Nightcrawler) sta producendo, con Gutierrez che dirige su una sua sceneggiatura.

Carla Gugino ha recentemente ottenuto una nomination al Critics Choice Award per il suo ruolo nei panni di più personaggi in La caduta della casa degli Usher, l’acclamata serie Netflix di Mike Flanagan, con il quale ha collaborato a The Haunting of Hill House, The Haunting of Bly Manor, Il gioco di Gerald e altri progetti. Attualmente la possiamo vedere protagonista di The Girls on the Bus, una serie drammatica politica presentata in anteprima su Max il mese scorso, dopo essere stata vista di recente anche nella commedia horror di Zelda Williams Lisa Frankenstein per Focus Features.

Altri progetti imminenti per Gugino includono il thriller d’azione di Prime Video Heads of State con Idris Elba e il film indipendente The Friend con Naomi Watts, Bill Murray, Constance Wu e Ann Dowd.

The Christmas Pig di J.K. Rowling diventerà un film

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The Christmas Pig di J.K. Rowling diventerà un film

Il libro per bambini più venduto di J.K. Rowling “The Christmas Pig” diventerà un film. Variety informa che il progetto è in una fase molto iniziale di sviluppo interno e che non è stata ancora creata una società di produzione.

La società di produzione della Rowling, Bronte, sta già lavorando all’adattamento BBC/HBO della sua serie poliziesca per adulti “Cormoran Strike”. “The Christmas Pig” è stato pubblicato per la prima volta nel 2021 con illustrazioni di Jim Field. Al momento della pubblicazione, Swift Films ha realizzato una serie di video promozionali per il progetto.

Il libro racconta la storia di un ragazzo di nome Jack, che perde il suo giocattolo d’infanzia Dur Pig – soprannominato DP – alla vigilia di Natale dopo che la sua sorellastra lo ha buttato fuori dall’auto di famiglia. Sebbene a Jack venga offerto un sostituto chiamato Christmas Pig come consolazione, gli manca il suo vecchio amico fedele e mette da parte Christmas Pig (abbreviato in CP). Per rallegrare Jack, CP propone un piano per salvare il suo miglior amico giocattolo. I due vengono rimpiccioliti e inviati nella Terra dei Perduti dove intraprendono un viaggio pericoloso per riconnettersi con DP. Lungo la strada incontrano un cast di personaggi straordinari, incluso Babbo Natale. Alla fine Jack riesce a venire a patti con la sua perdita e torna a casa nel suo letto con Christmas Pig.

La Rowling ha detto che per scrivere il libro è stata ispirata dai maialini gemelli di suo figlio. L’autrice è ovviamente nota soprattutto per aver scritto la serie di “Harry Potter”, che comprende libri, film, attrazioni dei parchi a tema e prodotti di consumo. L’anno scorso è stato confermato che la Warner, che ha realizzato i film originali di Harry Potter e la serie spin-off Animali fantastici, stava sviluppando un nuovo adattamento televisivo basato sui libri originali di “Harry Potter”.

Rowling ha anche scritto romanzi per adulti, tra cui la serie “Cormoran Strike” sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith, che è stata adattata per la televisione per la prima volta nel 2017. La serie vede protagonista Tom Burke nei panni dell’omonimo detective privato con Holliday Grainger nei panni del suo socio in affari Robin Ellacott. Una sesta stagione dello show è attualmente in produzione nel Regno Unito.

Mercoledì 2: Steve Buscemi nel cast della serie Netflix

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Mercoledì 2: Steve Buscemi nel cast della serie Netflix

Steve Buscemi si è unito al cast di Mercoledì 2 su Netflix. I dettagli esatti del personaggio sono tenuti nascosti, ma le fonti dicono che Buscemi interpreterà il nuovo preside della Nevermore Academy. Contattati da Variety, i rappresentanti di Netflix e Buscemi hanno rifiutato di commentare.

Sono disponibili pochi dettagli sulla nuova stagione Mercoledì 2, a parte il fatto che Jenna Ortega tornerà nei panni della figlia di Gomez e Morticia Addams durante la sua adolescenza. La prima stagione si è conclusa con Mercoledì che ha risolto con successo una serie di macabri misteri, contrastando anche un tentativo di distruggere la Nevermore Academy e i suoi studenti.

Steve Buscemi è un attore molto celebrato, noto per la sua capacità di interpretare in egual misura ruoli drammatici e comici. Ha recitato in film come Le Iene, Fargo, The Death of Stalin e numerose produzioni di Adam Sandler. Ha anche recitato in serie come Boardwalk Empire, Miracle Workers, la quinta stagione di I Soprano e ha fatto memorabili apparizioni come ospite in serie come 30 Rock e Unbreakable Kimmy Schmidt. È stato candidato otto volte agli Emmy, e ha vinto per la migliore serie di varietà in forma breve nel 2016 per “Park Bench with Steve Buscemi”.

Tutto quello che sappiamo sulla seconda stagione di Mercoledì

Mercoledì sta spostando la produzione dalla Romania all’Irlanda per la seconda stagione e le riprese dovrebbero iniziare ad aprile, come ha confermato Variety lo scorso novembre. La serie segue Jenna Ortega nel ruolo della protagonista della “Famiglia Addams”, che si iscrive alla Nevermore Academy. A dicembre è stato annunciato che Netflix sta sviluppando uno spin-off incentrato sul Fester di Fred Armisen. In Mercoledì compaiono anche Catherine Zeta-Jones nel ruolo di Morticia Addams, Luis Guzmán nel ruolo di Gomez Addams e Isaac Ordonez nel ruolo di Pugsley Addams.

Durante una conversazione con Elle Fanning per l’edizione di Variety “Actors on Actors” dello scorso anno, Jenna Ortega ha rivelato alcune delle sue maggiori priorità per la seconda stagione di Mercoledì“.

Abbiamo deciso di concentrarci un po’ di più sull’aspetto horror della serie“, ha dichiarato Ortega all’epoca. “Perché è così spensierato, e in uno show come questo con vampiri, lupi mannari e superpoteri, non si vuole prendere troppo sul serio“.

Stiamo abbandonando qualsiasi interesse amoroso romantico per Mercoledì, il che è davvero fantastico“, ha aggiunto, riferendosi alla storyline della Stagione 1 che vedeva Mercoledì in un triangolo amoroso tra Tyler Galpin (Hunter Doohan) e Xavier Thorpe (Percy Hynes White). In passato, Jenna Ortega ha commentato che la trama “non aveva senso” per il suo personaggio.

Jenna Ortega ha partecipato agli Emmy come candidata per Mercoledì nella categoria “outstanding lead actress in a comedy series”. Quinta Brunson si è aggiudicata il premio per “Abbott Elementary”.

Vita da gatto: recensione del film di Guillaume Maidatchevsky

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Vita da gatto: recensione del film di Guillaume Maidatchevsky

Vita da gatto è tratto dal romanzo Rroû di Maurice Genevoix, ed è un emozionante racconto di formazione, ricco d’insegnamenti e divertimento, immerso in alcuni paesaggi francesi mozzafiato. Questo film vincitore dell’ultima edizione del Giffoni Film Festival 2023 come Miglior film nella categoria Elements +6, è la storia dell’amicizia tra Clémence, interpretata dalla giovanissima e talentosa Capucine Sainson-Fabresse e del suo gattino, che ha trovato a sorpresa nella soffitta della casa dove vive di Parigi.

La trama di Vita da gatto

Vita da gatto si apre come se fosse un documentario, dove i protagonisti non sono i felini della savana africana ma quelli più comuni che si trovano nelle nostre città o case; cioè i gatti. Il film di Guillaume Maidatchevsky si concentra per i primi quindici minuti, su quattro gattini nati da pochi giorni e la loro madre che vivono nascosti sotto il tetto di una palazzina elegante parigina. Dopo qualche tempo la gatta scompare, l’animale purtroppo muore mentre è intenta a cacciare un topolino, quindi i piccolini vengono salvati da due bambine.

Qui avviene il primo incontro tra Clémence e il gatto protagonista di questo racconto, la ragazzina subito si affeziona al cucciolo felino tigrato che viene chiamato con il nome Rroû, come il continuo verso che esprime mentre fa le fusa. La bambina porta nel suo appartamento l’animaletto peloso, invece la sua amica prende e se ne va via con i restanti gattini che li pone in una cesta. Clèmence non riesce però a nascondere ai suoi genitori l’animale, che dopo qualche critica da parte soprattutto della mamma, poi il gattino viene accolto in famiglia.

Le settimane passano e Rroû cresce, impara a stare da solo in casa ma anche a vivere e giocare con la sua piccola padroncina che si prende cura di lui. Arrivano le vacanze e la famiglia si trasferisce nella loro casa in campagna, dove vive tutto l’anno lì la solitaria vicina di casa Madeleine, l’attrice Corinne Masiero famosa per essere la strana investigatrice protagonista della serie francese Capitaine Marleau.

La crescita di una bambina e di un gatto

Lontano dalla città Rroû scopre ovviamente la sua natura selvatica e fa amicizia con una gattina bianca che si aggira nei boschi vicini. Durante i giorni di villeggiatura nella tenuta a ridosso della foresta, dove si aggirano vari animale come una lince, un cinghiale ma anche rapaci notturni fanno riaffiorare nel giovane gatto il suo lato felino e più selvaggio. Da qui il gatto sarà spinto a seguire il richiamo irrefrenabile verso la libertà e dell’avventura anche quello di sparire per giorni da solo nel bosco. Nel frattempo i genitori di Clèmence decidono di separarsi e la bambina dovrà affrontare questa nuova realtà ma anche capire che forse il suo amico animale è cresciuto e deve lasciarlo andare per sempre per il suo bene.

Un po’ docufilm ma anche racconto di formazione

Questo lungometraggio compie un’ottima mossa evitando la mostruosità in CGI presente ultimamente quando si vedono delle pellicole con per protagonisti degli animali. Al contrario, Guillaume Maidatchevsky dimostra una notevole pazienza nel filmare Rroû con altri gatti, ma anche con il grosso cane di nome Rambo e unica compagnia di Madeleine. Rroû non parla, né ha un monologo interiore doppiato da un attore; è un gatto, ed è meglio così. Questo è anche merito del regista che in passato ha girato per il grande schermo celebri documentari come Ailo – Una avventura tra i ghiacci e Kina e Yuk alla scoperta del mondo. In Vita da gatto, in originale Mon chat et moi, la grande aventure de Rroû, il regista pur allontanandosi dallo stile documentaristico, dà nuovamente prova della propria sensibilità con gli animali firmando un live action per tutta la famiglia.

Per concludere Vita da gatto è fondato e lucido su come gli animali siano, in un certo senso anche più affidabili delle persone umane e che sono certamente più fedeli a se stessi. Il film si concentra sulla percezione animale del nostro e del loro mondo, in particolare quella di un gatto, un essere che si trova al confine tra la realtà domestica e quella selvaggia, incarnando così la libertà e l’indipendenza.

Vanina – Una vice questore a Catania: anticipazioni dal quarto episodio

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Dopo il terzo episodio debutterà mercoledì 17 Aprile 2025 il quarto episodio di Vanina – Una vice questore a Catania, la serie tv una coproduzione RTI – PALOMAR.

Il quarto episodio è sceneggiatura di Leonardo Marini con la collaborazione di Cristina Cassar Scalia tratta dal romanzo “La Salita dei Saponari” di Cristina Cassar Scalia edito da Giulio Einaudi editore.

Nel quarto episodio che si intitola “LA SALITA DEI SAPONARI” Un uomo è stato ucciso nel parcheggio dell’aeroporto di Catania. Si tratta del sessantenne Esteban Torres, cubano, con doppia cittadinanza americana e italiana, residente in Svizzera. Già dalle prime ricerche la vittima risulta un personaggio insolito e sospetto: ricchissimo, ma impossibile definire quale sia il suo vero lavoro, sotto la vaga etichetta “import export”.

Perfino la moglie Evelyn, che viene subito dalla Svizzera, non nega che il defunto marito potesse essere implicato in traffici illegali. In breve, Vanina scopre che Esteban Torres era un uomo di punta della mafia americana e un cardine dei rapporti fra clan americani e clan siciliani. Ma soprattutto presto spunta fuori un nuovo cadavere: una donna, Roberta Geraci, è stata brutalmente assassinata, ed emerge subito che questo delitto è legato a quello di Torres. Vanina dovrà affrontare un’indagine davvero sorprendente, che spazierà dalla lontana realtà di un intrigo internazionale alla dimensione più profonda e arcaica della sua Sicilia.

La fiction, prodotta da Palomar per RTI e diretta da Davide Marengo, vanta nel cast anche Claudio Castrogiovanni, Orlando Cinque, Corrado Fortuna, Dajana Roncione, Giulio Della Monica, Danilo Arena, Paola Giannini e Alessandro Lui. La serie è tratta dai romanzi di Cristina Cassar Scalia e scritta da Leonardo Marini.

Confessioni di un assassino: la storia vera dietro il film

Confessioni di un assassino: la storia vera dietro il film

I sicari, per quanto figure controverse, al cinema hanno sempre suscitato un certo fascino. Che siano i due protagonisti di Pulp Fiction o l’Anton Chigurg di Javier Bardem in Non è un paese per vecchi, fino al recente protagonista senza nome di The Killer, interpretato da Michael Fassbender, c’è sempre un che di intrigante nella figura di questi assassini a pagamento con un codice morale ben preciso. I personaggi qui elencati sono però frutto della fantasia, mentre il sicario protagonista del film canadese Confessioni di un assassino è invece ispirato ad un vero sicario, tra i più letali di cui si hanno notizie.

Diretto nel 2022 dal regista e attore Luc Picard, il film è tratto da Gallant: confessions d’un tuer à gages, un libro scritto a quattro mani dai giornalisti Éric Thibault e Félix Séguin che ripercorre proprio le vicende Gérald Gallant, sicario “affascinante perché pieno di contraddizioni.“, come racconta lo stesso Picard. “Non rappresenta affatto il cliché del sicario a cui siamo abituati. Non è il tipo elegante, il tipo figo con gli occhiali da sole. È tutto tranne questo”. Per il regista, Confessioni di un assassino è dunque un film sul tema dell’identità ma anche del controllo, della propria esistenza e di quella degli altri.

Per gli appassionati del genere, si tratta dunque di un titolo da non perdere, che porta sul grande schermo un assassino poco noto ma che ha a suo modo segnato una pagina di storia canadese. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Confessioni di un assassino. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera di cui si narra. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Confessioni di un assassino film trama

 

La trama e il cast di Confessioni di un assassino

Protagonista del film è Gérald Gallant, il criminale più attivo nella storia del Canada, vantando ventotto omicidi e una quindicina di attentati. Nel 2006, però, a Bruxelles egli viene finalmente arrestato. Interrogato dal sergente Claude St-Cyr, Gallant deciderà di mettersi a nudo, ripercorrendo la propria vita privata, gli affetti e i trucchi con cui ha superato in astuzia sia i criminali più incalliti che i poliziotti più intelligenti, perpetrando i propri crimini con una freddezza ineguagliabile.

Ad interpretare Gérald Gallant vi è lo stesso Luc Picard, ancora poco noto in Italia ma visto in film come La disparition des lucioles (2018) e French Girl (2024). Accanto a lui, nel ruolo del sergente Claude St-Cyr vi è invece l’attore Emmanuel Charest. Completano il cast Éveline Gélinas nel ruolo di Pauline, Bobby Beshro in quelli di Réjean Deslauriers e Jean-François Boudreau in quello di Marc Larose. Infine, Louise Portal e Catherine De Léan interpretano Jacinthe Gallant, con la seconda che le dà volto per l’anno 1963.

La storia vera dietro il film

Gérald Gallant, nato il 5 maggio 1950, affetto da balbuzie e particolarmente introverso di carattere, è un killer su commissione canadese che ha ammesso di aver commesso 28 omicidi e 12 tentati omicidi tra il 1978 e il 2003. Iniziò sin da giovanissimo a commettere alcuni furti e fu poi condannato alla sua prima pena detentiva il 27 ottobre 1969, quando dovette scontare un mandato di 23 mesi nella prigione di Chicoutimi per una serie di furti. Uscito di prigione, si unì però ad una banda di rapinatori e negli anni seguenti continuò a commettere furti e a scontare talvolta dei periodi della sua vita in carcere.

Compì il suo primo omicidio a contratto il 30 gennaio 1980. La sua vittima in questo caso era Louis Desjardins, uno spacciatore di un significativo debito con la banda del West End e che si sospettava collaborasse con la polizia. Il 28 agosto 1980, Gallant e due complici hanno invece derubato la Credit Union di Sainte-Marguerite a Trois-Rivières di 169.000 dollari. Fu arrestato per il crimine poco dopo, e fu condannato a sei anni di reclusione il 5 dicembre 1980. In cambio di una pena ridotta, Gallant divenne un informatore della Soreté du Québec.

Confessioni di un assassino cast

Nonostante collaborasse con la polizia, Gallant continuò la sua attività di sicario. L’attività di Gallant ha raggiunto il picco durante la guerra ciclistica del Quebec, che ha provocato la morte di oltre 160 persone tra il 1994 e il 2002. Gallant uccideva tipicamente in pubblico con colpi di pistola alla testa, al collo o al petto, che sono diventati il suo marchio di fabbrica. Durante questo periodo, iniziò ad uccidere per la Rock Machine, la mafia di Montreal e i clan Bertrand e Pelletier. Nel 2006 è fuggito in Svizzera dopo aver iniziato a sospettare che la polizia stesse indagando su di lui.

È infine stato arrestato a Ginevra il 5 maggio 2006, suo 56esimo compleanno, dalla polizia svizzera, che lo ha arrestato per frode con carta di credito. Durante l’interrogatorio, ammise gli omicidi in Canada e fu rapidamente estradato. Ha poi fornito informazioni che hanno portato all’arresto di altri undici coinvolti negli omicidi e tentati omicidi. Nel marzo 2009, infine, ha accettato un patteggiamento dalle autorità canadesi e si è dichiarato colpevole di 27 omicidi e 12 tentati omicidi. Ha ricevuto 48 ergastoli senza eleggibilità per la libertà condizionale fino al 2033.

Il trailer di Confessioni di un assassino e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Confessioni di un assassino grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 16 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

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