La commedia calcistica Next Goal Wins
dell’acclamato regista Taika Waititi è
destinata a doversi far attendere ancora per un po’. Il film, che
ha iniziato la produzione nel lontano 2019, ha subito un altro
slittamento per la sua tanto attesa uscita, spostata ora dal
9 settembre al 17 novembre. Il film, basato su
eventi reali, vede protagonista Michael
Fassbender nei panni di un allenatore di calcio
sfortunato, arruolato per guidare la squadra di calcio delle Samoa
americane, che in precedenza aveva subito la peggiore sconfitta
nella storia del calcio internazionale, soccombendo 31-0 verso
l’Australia.
Gli eventi di Next Goal
Wins seguiranno il personaggio di Fassbender mentre
tenta di galvanizzare la peggior squadra del calcio internazionale
durante le qualificazioni per la coppa del mondo 2014. La storia è
stata originariamente realizzata grazie al documentario Next
Goal Wins di Steve Jamieson e Mike
Brett. La produzione dell’adattamento cinematografico di
Waititi era originariamente terminata nel gennaio 2020, ma sono
state necessarie nuove riprese quando Armie Hammer
è stato sostituito dall’attore comico Will Arnett.
Ciò ha aperto la strada a una prima uscita nelle sale il 21 aprile
2023.
Tuttavia, questa data è stata
successivamente spostata a questo autunno, il 9 settembre e ora di
nuovo spostata al 17 novembre. Uno slittamento così “breve” fa
comunque pensare che questa possa essere la data d’uscita
definitiva, per un film particolarmente atteso che non solo
riporterà Fassbender al cinema come protagonista, ma rappresenterà
anche il nuovo lungometraggio di Waititi al di fuori del
Marvel Cinematic Universe
dopo JojoRabbit, grande successo che lo ha portato
a vincere l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Non resta
dunque che attendere ancora un po’ per poter vedere questo suo
Next Goal Wins.
Il film Avengers: Infinity
Waroriginariamente presentava una sequenza
di 45 minuti che descriveva nel dettaglio come
Thanos è
arrivato a possedere la Gemma del Potere. Lo scrittore-artista di
fumetti Jim Starlin, che ha co-creato Thanos con
Mike Friedrich, ha infatti rivelato l’esistenza
della sottotrama incentrata sulla Gemma del Potere nel corso di
un’intervista. “Circa un mese prima dell’uscita del film, ho
ricevuto un’e-mail o qualcosa del genere dal co-regista di Infinity
War Joe Russo che diceva: ‘I 45 minuti di Thanos che avevamo
all’inizio di Infinity War, ce l’hanno fatti tagliare‘”, ha
ricordato Starlin.
“C’era un’intera sequenza in cui
Thanos otteneva la prima gemma e hanno dovuto tagliarla. L’hanno
girata, ma non hanno mai voluto spendere soldi per gli effetti, e
non volevano che il film fosse lungo quanto lo sarebbe stato il suo
sequel, Avengers: Endgame. Non si
rendevano conto che sarebbe stato un vero successo“, ha
concluso Starlin. Come noto non si tratta dell’unico grande taglio
effettuato per Infinity War. Inizialmente, infatti,
Hulk doveva effettivamente comparire nella
battaglia alla fine del film, ma i registi hanno poi deciso di
scartare la cosa preferendo non affidare al gigante verde la
risoluzione di buona parte di questa sequenza.
La notizia dell’esistenza di un
girato lungo ben 45 minuti di Avengers: Infinity War relativo
alla ricerca di Thanos della Gemma del Potere lascia però ora
aperta la porta alla speranza di poter effettivamente vedere tale
sequenza prima o poi. Certo, i Marvel Studios dovrebbero decidere di
investire soldi per completarla, essendo questa a quanto pare priva
di effetti speciali e post-produzione. Ad ogni modo, la diffusione
di questo materiale extra sarebbe un bel modo per premiare i fan e
offrire loro un retroscena particolarmente affascinante su come
Thanos sia entrato in possesso di una delle Gemme più
importanti.
Hulu ha finalmente
rilasciato il trailer ufficiale di The Great 3, la
prossima terza stagione della serie di successo The
Great, che sarà disponibile per lo streaming negli USA
dal 12 maggio con 10 nuovi episodi.
Il video di due minuti e mezzo
mostra la Catherine di Elle Fanning mentre lotta per costruire un
legame e ottenere la fiducia dei suoi sudditi, che cercheranno di
formare una rivolta contro il suo regno. Il contributo video
sottolinea anche gli sforzi di Catherine e Peter per far funzionare
il loro matrimonio facendo terapia di coppia. Dai un’occhiata al
trailer di The
Great stagione 3 qui sotto.
The
Greatè un dramma satirico e comico incentrato
sull’ascesa di Caterina la Grande attraverso la Russia del 18°
secolo da estranea a governante donna più longeva nella storia
della Russia. Il cast è guidato da
Elle Fanning e
Nicholas Hoult, che hanno ottenuto nomination ai
Golden Globe per le loro interpretazioni nella seconda stagione. La
serie vede nel cast anche Phoebe Fox nei panni di
Marial, Adam Godley, Gwilym Lee nei panni di
Grigor, Charity Wakefield, Douglas Hodge e Sacha
Dhawan.
“La terza stagione vede Catherine e
Peter tentare di far funzionare il loro matrimonio dopo alcuni
problemi apparentemente insormontabili”, si legge nella
sinossi. “Peter ha assistito al proprio tentato omicidio per
mano di Catherine e lei ha anche imprigionato tutti i suoi
amici. Inoltre, Peter è in difficoltà nel ruolo di Primo
Marito per il regno di Catherine, quindi si dà da fare tra la
paternità, la passione per la caccia e avventure di ogni genere. Ma
le cose si complicano quando inizia ad avere visioni del suo
defunto padre e i sensi di colpa di aver fallito come figlio di
Pietro il Grande. Caterina la Grande inizia a farsi un nome oltre i
suoi confini e ispirata da una visita dell’ambasciatore degli Stati
Uniti, organizza una conferenza in cui contadini, nobili e mercanti
possono dare il loro contributo allo sviluppo di una nuova
Russia”.
The
Great è scritto e prodotto esecutivamente
da Tony McNamara (The
Favorite) con Matt Shakman (Game Of
Thrones) come regista. Fanning e Marian
Macgowan sono anche produttori esecutivi.
È arrivata sugli schermi
di tutto il mondo come un’esplosione, colorata, chiacchierina,
vivace, irresistibile: Midge Maisel è
amata da tutti, con tutte le sue nevrosi e i suoi dubbi, i suoi
cappellini coordinati e la sua insopportabile tendenza a parlare
sempre troppo, cosa che la porta spesso a cacciarsi nei guai.
Sembra quindi strano doverle dire addio con la quinta stagione di
La fantastica Signora Maisel che arriva su
Prime
Video dal 14 aprile con i primi 3 episodi (e con un
episodio a settimana fino al 26 maggio).
E proprio perché questo
addio è così sentito da parte di tutti quelli che l’hanno
conosciuta e creata (Amy-Sherman Palladino,
parliamo con te), ci si è presi un’intera stagione per salutarla
come si deve, in un lungo addio che ci porta dalla fuga dal
Carnegie Hall in una tormenta di neve fino a dove
non possiamo rivelare, per non fare spoiler. Ma in mezzo ci saranno
confessioni, rese dei conti, gradini da salire e pareti da scalare
per arrivare finalmente a coronare il sogno di Midge:
diventare una stand-up comedian di successo. E lei
non ci deluderà, non spezzerà il nostro cuore (e quello di
Lenny Bruce) e alla fine ce la farà. Ma a che
prezzo?
La fantastica Signora
Maisel, la quinta e ultima stagione
La fantastica Signora
Maisel porta Midge e Susie in territori inesplorati, e ce
le mostra da alcuni punti di vista che non avevamo mai considerato
prima. Approfondisce il passato, il presente e il futuro di queste
donne bizzarre e splendide delle quali ci siamo in qualche misura
tutti innamorati. La spinta “politico-sociale” della serie rimane
intatta e feroce, elegantemente nascosta trai dialoghi taglienti e
torrentizi che sgorgano dalle labbra di chiunque, nello show, e
Palladino dimostra di non fare sconti a nessuno, facendo parlare
ogni personaggio come fosse una propaggine di se stessa. Sono tutti
arguti, brillanti, sarcastici, comicamente tragici in La
fantastica Signora Maisel, e sebbene sia Midge il faro
della serie, nessuno dei comprimari sfigura in questo circo
irrefrenabile che è la vita dei Maisel e dei Weissman, che viene
continuamente rivoluzionata da inaspettate circostanze che li
sovrastano.
Una resa dei conti con se
stessi
In questa quinta e
conclusiva stagione, Midge Maisel (ma anche tutti
gli altri personeggi!) sembra finalmente in grado di fare i conti
con ciò che ha costruito (e distrutto) negli anni precedenti. È
davvero ad un passo dal vero successo in quel mondo di uomini che
pare imparare ad accettarla, ma soprattutto si trova a fare i conti
con un ritrovato Joel, al quale sarà sempre legata
dai loro figli. E proprio i bambini di Midge occupano un posto
importante, inedito, in questa stagione: la donna di casa e
famiglia che ha rinunciato a tutto per inseguire finalmente la sua
ambizione è ora alle prese con le conseguenze delle sue scelte per
i suoi figli. È davvero interessante il lavoro che Palladino fa con
questi due piccoli personaggi, che fino a questo momento sono stati
muti e che adesso, sia per quanto riguarda il registro comico, sia
per quello più serio, prendono prepotentemente posto all’interno
della narrazione principale, e non sono più soltanto dei nomi che
riecheggiano ogni tanto nei corridoi di casa Weissman.
Un cast “fantastico”
La fantastica signora
Maisel non sarebbe così fantastica se non avesse intorno
tutta la sua tribù; abbiamo citato l’agente implacabile, Susie, e
l’ex marito Joel, ma anche Abe e Rose, i genitori, e Moishe e
Shirley, gli ex suoceri, contribuiscono a costruire il microcosmo
che gravita intorno a Midge e i rispettivi interpreti non
potrebbero incarnare meglio le idiosincrasie, le bizzarrie, i
difetti e le virtù di una famiglia che impara a vivere alla
giornata una situazione particolare. Tony
Shalhoub e Marin Hinkle, Michael
Zegen, Kevin Pollak e Caroline
Aaron, Luke Kirby, Alex
Borstein e la fantastica, è il caso di dirlo, Rachel Brosnahan sono davvero tutti vecchi
amici degli spettatori.
E farà un po’ male dir
loro addio, ma se i calcoli di Amy-Sherman
Palladino sono esatti, la serie si chiuderà con tutte le
risposte che il pubblico desidera, con tutti gli arcani svelati e
con la pienezza e la soddisfazione di una storia raccontata con
tanta intelligenze e un po’ di narcisismo per queste parole tanto
argute e rapide a cui la creatrice proprio non riesce a rinunciare,
ma che costituiscono il suo amatissimo marchio di fabbrica.
Parlando durante una sessione di
domande e risposte con la stampa dopo l’annuncio (via Variety), a Bloys è
stato chiesto della capacità di trovare talenti per la serie
nonostante il coinvolgimento di Rowling che è sempre fortemente
criticata per le sue posizioni radicali. L’autrice dei libri è
diventata una figura ampiamente controversa per aver ripetutamente
condiviso le sue opinioni secondo cui le donne trans non sono donne
e gli uomini trans non sono uomini. Bloys non ha prestato il
fianco sull’argomento, dicendo invece che la loro priorità è
lavorare al meglio su quello che andrà sul piccolo schermo.
“No, non credo che questo sia
il focus“, ha dichiarato Bloys. “È una conversazione
che si consuma online, molto sfumata e complicata e non è qualcosa
in cui entreremo. La nostra priorità è quello che c’è sullo
schermo. Ovviamente, la storia di
Harry
Potter è incredibilmente affermativa e
positiva e riguarda l’amore e l’accettazione di sé. Questa è
la nostra priorità: cosa c’è sullo schermo“. Bloys inoltre non
ha svelato ulteriori dettagli sul come la Rowling sarà
coinvolta nella serie. Si è limitato a confermare semplicemente è
nel progetto e in tutto ciò che riguarda il franchise di Harry
Potter e questo per la Warner Bros non è qualcosa di
nuovo.
“[Rowling] sarà
coinvolto. È una produttrice esecutiva dello show”, ha
detto Bloys. “Le sue intuizioni saranno utili su
questo. Lo show televisivo è nuovo e ne siamo entusiasti, ma,
ricorda, siamo nel business [di Harry
Potter] da 20 anni. Questa non è una nuova
decisione per noi, ci sentiamo molto a nostro agio nell’essere nel
business [ di Harry
Potter ]“. La serie di sette libri
di Harry Potter è stata adattata in otto
film che hanno incassato oltre 7 miliardi di dollari al
botteghino mondiale. Warner Bros. ha anche la serie di
film prequel di Animali
fantastici al suo attivo.
Dopo un revival di grande successo a
Broadway, The Piano Lesson arriverà sugli
schermi di tutto il mondo grazie a Netflix, ha annunciato di aver riunito un cast
stellare per fare di questa storia un film. Il progetto sarà
infatti interpretato da Samuel L.
Jackson e John David
Washington, protagonisti di una storia incentrata su
una famiglia che è in disaccordo su cosa fare con un pianoforte che
è stato scolpito da un antenato schiavo. Oltre a Jackson e
Washington, il gigante dello streaming ha anche annunciato che nel
cast ci saranno Ray Fisher (Zack Snyder’s Justice
League), Danielle Deadwyler (The
Harder They Fall), Michael Potts (Ma
Rainey’s Black Bottom) e Corey Hawkins
(Straight Outta Compton).
Il premio Oscar Denzel
Washington è invece a bordo del progetto come
produttore. The Piano Lesson sarà diretto
da Malcolm Washington, che di recente ha lavorato
al fianco nientemeno che di Spike Lee nella serie
Netflix She’s Gotta Have It. Lo stesso Washington sta
invece adattando la storia per lo schermo e la sta scrivendo
insieme al candidato all’Oscar Virgil Williams.
Oltre ad essere un prolifico produttore, Williams ha anche scritto
la sceneggiatura di diversi episodi delle acclamate serie TV
24 e Criminal Minds. Ha esordito nella
sceneggiatura di un lungometraggio con Mudbound, che gli è
valso la nomination all’Oscar.
La selezione dei protagonisti
rappresenta per i produttori e Netflix tutt’altro che uno sparo nel
buio. Non solo perché Jackson e Washington sono noti per i loro
indiscussi talenti, ma anche perché il duo ha già recitato insieme
nello spettacolo di Broadway da cui sarà tratto il film. I due
hanno fatto insieme ben 27 anteprime e 124 spettacoli regolari, e
lo spettacolo The Piano Lesson è diventato il revival di
Broadway con il maggior incasso e il titolo di maggior successo di
sempre basato sul lavoro del drammaturgo August
Wilson. Se il film dovesse a sua volta rivelarsi un
successo, potrebbe facilmente diventare un titolo di punta per gli
Oscar.
La star di Scream
VI, Melissa Barrera, è stata
annunciata come parte del cast di un film di mostri ancora senza
titolo della Universal Pictures, il quale sembra
avrà il compito di riportare in auge il
progetto Universal Monster Universe, basato
sulle reinvenzioni dei classici mostri dei film horror targati
Universal. Questo nuovo film sarà diretto dal collettivo di
cineasti noto come Radio Silence, ovvero il duo
Matt Bettinelli-Olpin e Tyler
Gillett, che con la Barrera ha già realizzato Scream (2022) e
Scream VI, ma è anche
noto per il thriller del 2019 Finché morte non ci
separi.
Come i più recenti film di mostri
della Universal, The Invisible Man e Renfield,
questo film ancora ignoto, fornirà una “interpretazione unica e
nuova” di un famoso mostro del cinema. Nel 2017, come noto, la
Universal aveva annunciato un universo cinematografico basato su
famosi mostri, soprannominato “Dark Universe“.
Tuttavia, il primo e unico film di questo è ad oggi stato La mummia, interpretato
da Tom Cruise e Sofia Boutella.
Il piano era quello di realizzare diversi film di mostri
interconnessi e il personaggio del Dr. Jekyll
(interpretato da Russell Crowe) sarebbe apparso in ogni film,
proprio come Nick Fury nel primo film del
Marvel Cinematic
Universe.
Alcuni dei film annunciati
includevano un film di Invisible Man con Johnny
Depp e un riavvio di La sposa di Frankenstein con
Angelina Jolie e Javier Bardem.
Tuttavia, il fallimento critico e commerciale di La mummia
ha messo a lungo tacere quei piani. Andando avanti, la Universal
ha annunciato che i suoi futuri film
di mostri sarebbero stati autonomi. La Universal è ora
impegnata nella distribuzione di Renfield, una commedia
horror con Nicolas Cage nei panni del Conte
Dracula. Dati i recenti successi ottenuti da Bettinelli-Olpin e
Gillett, in compagnia della Barrera, il loro nuovo progetto insieme
potrebbe a sua volta affermarsi come una gradita sorpresa.
Deadpool 3 aggiunge altre due star
del franchise degli X-Men al suo cast, con
Morena Baccarin
che torna ufficialmente nei panni di Vanessa e
Stefan Kapicic che riprenderà a sua volta il suo
ruolo di Colossus nel film targato
Marvel Cinematic Universe.
Ryan Reynolds,
come noto, aveva precedentemente rivelato che Hugh Jackman
apparirà nel trequel nei panni di Wolverine,
personaggio iconico dell’attore che riprende a distanza di qualche
anno da Logan – The Wolverine. Sempre
Reynold ha poi confermato che Karan Soni e
Leslie Uggams torneranno rispettivamente nei panni
di Dopinder e Blind Al.
Vi sono poi anche nuove aggiunte al
cast di Deadpool 3, le quali includono includono
Emma Corrin e Matthew Macfadyen,
per ruoli però ancora non specificati. Non è invece chiaro se
Brianna Hildebrand, presente nei primi film,
tornerà nei panni di Testata Mutante Negasonica,
altro personaggio particolarmente apprezzato dei primi film. Con il
ritorno della Baccarin e di Kapicic, però, è probabile che lei
possa essere la prossima, se disponibile, ad essere confermata come
parte del film.
Si tratta in ogni caso di ritorni
particolarmente graditi, per i quali da tempo si attendevano
conferme. Personaggi come Vanessa o Colossus sono infatti tra i più
apprezzati dei primi due film, oltre naturalmente al Deadpool di
Reynolds. Il loro ritorno sembra promettere dunque ancor di più un
terzo film in linea con i precedenti e che rappresenterà realmente
una prima significativa introduzione degli X-Men all’interno
dell’MCU. Resta ora da vedere in che
modo verrà spiegata la loro presenza e come verrà accordata
rispetto alle altre storie attualmente attive nell’MCU.
Sebbene i dettagli ufficiali della
storia di Deadpool 3 non siano infatti ancora stati
rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo
più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di
film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli
X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte
della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti
in un universo diverso. Ciò preserva i film degli X-Men della Fox
nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine
di tornare e potenzialmente viaggiare nell’universo principale
dell’MCU.
In attesa di conferme, sappiamo che
Shawn Levy dirigerà Deadpool 3, mentre
Rhett Reese e Paul Wernick, che
hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone,
scriveranno la sceneggiatura basandosi sui fumetti creati da
Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa
del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti
da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy
Molyneux. I due sceneggiatori hanno a riguardo dichiarato
“è una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua.
Deadpool è un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un
mondo molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero
divertente.”Deadpool 3 uscirà il 6
settembre 2024.
Secondo Deadline,
l’attore di The
ExpanseWes Chatham
è stato scelto per unirsi al cast della prossima serie
Disney+ di Lucasfilm,
Ahsoka.
L’attore dovrebbe interpretare il braccio destro del
grand’ammiraglio Thrawn. La serie Star
Wars segna il primo grande progetto
televisivo di Chatham da quando il dramma d’azione
fantascientifico di Prime
Video ha terminato la sua corsa dopo ben sei stagioni
nel 2022.
“Ambientato dopo la caduta
dell’Impero, Ahsoka segue
l’ex cavaliere Jedi Ahsoka Tano mentre indaga su una minaccia emergente
per una galassia vulnerabile”, si legge nella descrizione
ufficiale. Il debutto di Ahsoka
è previsto per agosto 2023, esclusivamente su Disney+.
Ahsoka
è la prossima serie Disney+ che ha come
protagonista Rosario Dawson nei panni di Ahsoka, un Jedi in
esilio che un tempo era l’apprendista di Anakin prima che lui si
rivolgesse al lato oscuro e diventasse
Darth Vader. La serie sarà presentata in anteprima ad
agosto, ha confermato la Disney durante l’evento.
Kathleen Kennedy e Jon
Favreau hanno elogiato lo showrunner di AhsokaDave Filoni, che è stato raggiunto sul palco da
Dawson e Natasha Liu Bordizzo, che interpreta
Sabin Wren, un guerriero mandaloriano, rivoluzionario e artista di
graffiti che è apparso per la prima volta in Star
Wars Rebels. A sorprendere anche i fan del Regno Unito
è stata Mary Elizabeth Winstead, che ha rivelato che
interpreterà Hera Syndulla di Rebels.
Max ha
annunciato ufficialmente lo sviluppo di un nuovo
spin-off diThe Big Bang
Theory, l’acclimatassima serie sit-com
di successo trasmessa negli USA da CBS che ha terminato la sua
corsa dopo 12 stagioni quattro anni fa. Il progetto proviene dal
creatore della serie originale Chuck Lorre e dalla
Warner Bros. Television.Ulteriori dettagli sulla
trama e sui personaggi dello spin-off senza titolo non sono stati
attualmente rivelati. Sarà prodotto a livello esecutivo da Lorre
attraverso la sua società Chuck Lorre Productions come parte del
suo accordo generale con WBTV.
Il progetto in arrivo non è
l’unico spin-off tratto dal mondo diThe Big
Bang Theory . Il primo è il prequel
della CBS Young
Sheldon, che racconta la giovinezza di
Sheldon Cooper vissuta nel Texas orientale con la sua
famiglia. Lo show di successo sta attualmente trasmettendo la
sua sesta stagione.
The Big Bang
Theory è stata una delle serie
multicamera più longeve nella storia della televisione, con un
totale di 279 episodi. Ha visto protagonistiJim Parsons nei panni di Sheldon,
Johnny Galecki nei panni di Leonard, Kaley Cuoco nei panni di Penny, Simon
Helberg nei panni di Howard, Kunal Nayyar
nei panni di Raj, Mayim Bialik nei panni di Amy e
Melissa Rauch nei panni di
Bernadette. Durante la sua corsa, ha vinto con successo
numerosi Emmy Awards, tra cui Miglior serie comica e Miglior attore
protagonista per la memorabile interpretazione di
Parsons.
Il live-action della Disney Lilo & Stitch ha
trovato l’attrice che interpreterà Nani. Il
personaggio di Nani, come noto, è la sorella maggiore e tutore
legale di Lilo, con la relazione tra le sorelle
che diventa un punto focale della storia. Il film in uscita porterà
dunque l’amato film d’animazione del 2002 Lilo & Stitch in
live-action, dopo il successo del remake Disney di altri film
d’animazione, tra cui La bella e la bestia e Il re
leone.
Secondo The Hollywood
Reporter, Sydney Elizabeth Agudong è
stata scelta per il ruolo di Nani. Questo continua il trend della
Disney a scegliere, per questo film, interpreti alle prime
esperienze o generalmente sconosciuti, per i ruoli principali di
Lilo & Stitch. Il film live-action segnerà infatti il
primo ruolo in assoluto per Maia Kealoha, che è
stata scelta per il ruolo di Lilo solo poche settimane fa. Agudong
è a sua volta un’interprete relativamente alle prime armi, con solo
una manciata di crediti, tra cui un episodio di NCIS e due
episodi di On My Block di Netflix.
Agudong e Kealoha si uniscono così a
Zach
Galifianakis, che è stato annunciato
precedentemente come il protagonista del progetto Disney
proprio il mese scorso. Tale remake live-action di
Lilo &
Stitch è stato sviluppato per la prima volta nel
2018. Pubblicato originariamente nel 2002, Lilo &
Stitch è il 42esimo film d’animazione della Disney.
Il film è stato ben accolto e da allora è stato uno dei film
preferiti da molti, con Stitch che è diventato rapidamente un’altra
mascotte iconica della Disney. A dirigere il film vi sarà
Dean Fleischer Camp, che ha recentemente diretto
il film candidato all’Oscar Marcel the Shell with Shoes
On.
Una volta completato, il film uscirà
direttamente su Disney+, saltando del tutto le sale.
“Lilo è una ragazza hawaiana solitaria che adotta un piccolo e
brutto ‘cane’, che lei chiama Stitch”, recita la sinossi del film
d’animazione originale. “Stitch sarebbe l’animale
domestico perfetto se non fosse in realtà un esperimento genetico
che è fuggito da un pianeta alieno ed è precipitato sulla
Terra. Attraverso il suo amore, la sua fede e la sua fede
incrollabile nell’ohana, il concetto hawaiano di famiglia, Lilo
aiuta a sbloccare il cuore di Stitch e gli dà la possibilità di
prendersi cura di qualcun altro“.
La Universal
Pictures ha rilasciato il trailer ufficiale di The
Last Voyage of the Demeter, il thriller horror di
prossima uscita incentrato sulla sfortunata nave che permette a
Dracula di raggiungere Londra. Il video presenta lo sfortunato
equipaggio della Demetra mentre lotta per la propria sopravvivenza
dopo aver scoperto che un potente mostro malvagio si è segretamente
imbarcato sulla loro nave.
Il film dovrebbe arrivare nelle
sale l’11 agosto 2023, confrontandosi direttamente con il prossimo
film Gran
Turismo di Sony Pictures. Debutterà anche nello stesso
mese di altri titoli di alto profilo, tra cui Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem,
Meg 2 e Blue
Beetle.
Basato sul classico romanzo di Bram
Stoker, Dracula, The Last Voyage of
the Demeter è diretto da André
Øvredal (Scary
Stories to Tell in the Dark), e si basa su una
sceneggiatura scritta da Zak Olkewicz, Bragi Schut e Stefan
Ruzowitzky. Nel cast Corey Hawkins
(In the Heights) nei panni di Clemens, un medico che si
unisce all’equipaggio di Demeter, Aisling
Franciosi (The
Nightingale) nei panni di un clandestino inconsapevole,
Liam Cunningham (Game of
Thrones) nei panni del capitano della nave e David Dastmalchian (Ant-Man)
come primo ufficiale della Demeter.
“Il film racconta la
terrificante storia della nave mercantile Demeter, che è stata
noleggiata per trasportare un carico privato – cinquanta casse di
legno senza contrassegno – da Carpathia a Londra“, recita la
sinossi. “Strani eventi accadono all’equipaggio condannato
mentre tentano di sopravvivere al viaggio oceanico, inseguito ogni
notte da una presenza spietata a bordo della nave. Quando
finalmente la Demeter arriva al largo delle coste dell’Inghilterra,
è un relitto carbonizzato e abbandonato. Dell’equipaggio non c’è
traccia”.
Il cast aggiuntivo include
Jon Jon Briones (American Horror
Story), Stefan Kapicic (filmdi Deadpool), Nikolai
Nikolaeff (Stranger Things) e Javier Botet
(It– film,Mama). È prodotto da Brad Fischer, Mike
Medavoy e Arnold Messer, con Matthew
Hirsch come produttore esecutivo.
Il film racconta la terrificante storia della nave mercantile
Demeter, che è stata noleggiata per trasportare un carico privato –
cinquanta casse di legno senza contrassegno – da Carpathia a
Londra”, recita la sinossi. “Strani eventi accadono all’equipaggio
condannato mentre tentano di sopravvivere al viaggio oceanico,
inseguito ogni notte da una presenza spietata a bordo della nave.
Quando finalmente la Demetra arriva al largo delle coste
dell’Inghilterra, è un relitto carbonizzato e abbandonato.
Dell’equipaggio non c’è traccia.
Il cast aggiuntivo include Jon Jon Briones (American
Horror Story ), Stefan Kapicic ( film di
Deadpool ), Nikolai Nikolaeff ( Stranger
Things ) e Javier Botet ( It film,
Mama ). È prodotto da Brad Fischer, Mike Medavoy e
Arnold Messer, con Matthew Hirsch come produttore esecutivo.
La trilogia cinematografica di
50 sfumature digrigio, tratta dagli omonimi
libri, è diventata un fenomeno globale per la forte componente
erotica e i misteri che legano il racconto e i protagonisti stessi.
Elementi, questi, già visti altre volte al cinema ma qui trattati
in modo così glamour da risultare irresistibili. Amata o odiata,
quella trilogia ha dato vita ad un ricco filone di film simili. Ad
ottenere un successo particolarmente importante è stato però
After, film del 2014 scritto e diretto da
Jenny Gage. Si tratta di un’opera particolarmente
affine ai titoli succitati, che presenta però una serie di
caratteristiche che lo rendono a suo modo unico.
Tratto dall’omonimo romanzo di
Anna Todd, divenuto un caso editoriale di
grandissimo successo, After ripropone infatti gli elementi
dell’erotismo e del mistero in una chiave adolescenziale, con
protagonisti inesperti e costretti a confrontarsi con mondi a loro
nuovi. Con oltre 500 milioni di lettori nel solo primo mese di
pubblicazione sulla piattaforma Wattpad, era inevitabile che
After ottenesse una sua trasposizione cinematografica,
attirando l’attenzione di numerosi spettato in tutto il mondo. Il
film si è infatti affermato come un grandissimo successo, con un
incasso di circa 70 milioni di dollari a fronte di un budget di
14.
Ad oggi di After si contano
ben cinque romanzi, un prequel e quattro spin-off. Un universo
narrativo particolarmente ampio, dunque, che potrebbe facilmente
arrivare per intero al cinema. Dopo il successo del primo, un primo
sequel altrettanto fortunato ha infatti già calcato il grande
schermo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e al suo
sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
After: la trama del film
Protagonista di After è la
diciannovenne Tessa Yong, la cui vita si divide
tra la scuola e il soffocante rapporto con la madre
Carol. Iniziata una nuova avventura alla
Washington Central University, qui incontra il misterioso
Hardin Scott. Questi inizierà a fare sempre più
breccia nel cuore della ragazza, decidendo infine di rivelarle il
suo passato, segnato dall’odio e dalla violenza. Convintasi che il
ragazzo sia però cambiato, Tessa accetta di stringere sempre di più
il loro turbolente rapporto, ignara che Hardin nasconde ancora
numerosi segreti che potrebbero mettere a rischio il loro
rapporto.
After: il cast del film
A dar volto alla protagonista è
l’attrice Josephine
Langford, la quale ha rivelato di essere stata una fan
di After sin dalle sue prime pubblicazioni su Wattpad. Per
quanto oggi sia difficile immaginare Tessa interpretata da qualcuno
che non sia lei, la Langford non era stata la prima scelta per il
ruolo. Questo era stato inizialmente affidato ad un’altra attrice,
la quale dovette però tirarsi indietro all’ultimo per via di altri
impegni. A causa di questo casting tardivo, quindi, la Langford
ebbe a disposizione soltanto una settimana per prepararsi alla
parte, completando la lettura della sceneggiatura e costruendo
l’emotività del personaggio.
Nei panni di Hardin Scott vi
è invece il giovane Hero
Fiennes-Tiffin, da sempre prima scelta per il ruolo.
Per poter assumere tali panni, tuttavia, l’attore dovette
sottoporsi a diverse ore di trucco, volte ad applicare sul suo
corpo i tatuaggi che caratterizzano il personaggio. Grazie al
trucco, gli ha inoltre ottenuto un aspetto più adulto, nascondendo
il fatto di essere in realtà più giovane della sua co-protagonista.
Per il ruolo della madre di Tessa è invece stata scelta
l’attrice Selma
Blair, la quale si è dichiarata entusiasta di poter
prendere parte ad un progetto amato dai giovani. Nel film si
ritrovano poi gli attori Dylan Arnold nei panni di
Noah Porter e Peter Gallagher in quelli di Ken
Scott.
I sequel di After, il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
Dato il grande successo del film, Nel maggio del 2019 viene
annunciato che è ufficialmente in lavorazione un sequel. Questo è
basato sul secondo romanzo della serie, After – Un cuore in
mille pezzi. Gli attori visti nel primo film sono stati
riconfermati nei rispettivi ruoli, e le riprese si sono svolte
dall’agosto al settembre dello stesso anno. L’uscita in sala di
After
2 era originariamente prevista per l’aprile del
2020, ma è stata rinviata al 2 settembre a causa della pandemia di
Covid-19. Successivamente, sono stati annunciati anche
After
3, basato su After – Come mondi
lontani e After – Anime perdute e After
4, basato sull’ultimo libro della serie, After –
Amore infinito.
In attesa di vedere i sequel, è possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. After è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Infinity, Apple iTunes, Tim Vision, Amazon Prime Video e Rai Play. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà
soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il
film è inoltre presente, in prima TV
assoluta, nel palinsesto televisivo di giovedì 13
aprile alle ore 21:20 sul canale
Rai 2.
In un panorama cinematografico
sempre più ricco di commedie, può essere difficile trovare un
titolo davvero in grado di stupire ed emozionare. Un titolo che più
di altri si è affermato per originalità negli ultimi anni è
10 giorni senza mamma (qui la recensione), brillante
film del 2019 diretto da Alessandro Genovesi, già
autori di titoli come La peggior settimana delle mia
vita e Ma che bella sorpresa. Si tratta di una
storia tutta in famiglia, che affronta in modo ironico e sincero il
ruolo del genitore, tra difficoltà e piaceri. Un film, dunque, in
grado di coinvolgere un ampio pubblico, tanto per i suoi momenti
più divertenti quanto per quelli più toccanti.
Rielaborando la propria esperienza
di genitore, Genovesi pone al centro della sua storia la famiglia
italiana, il ruolo dei suoi membri e quello nella società italiana
di oggi. Si affrontano infatti con grande naturalezza temi come
l’indipendenza femminile, le difficoltà del lavoro, l’adolescenza e
l’infanzia, ma soprattutto il ruolo paterno e materno, di come
cambiano senza cambiare mai davvero. Tutto ciò, raccontato con
grande semplicità e sentimento, rappresenta un vero e proprio
unicum nel panorama cinematografico italiano. Non stupisce dunque
il grande successo ottenuto dal film, arrivato ad incassare oltre 7
milioni di euro al box office.
Un simile successo è dato tanto
dalla regia e dalla sceneggiatura di Genovesi, quanto dalla bravura
degli interpreti protagonisti. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e al suo recentissimo sequel a
tema natalizio. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
10 giorni senza mamma: la
trama del film
Carlo Rovelli è il
responsabile delle risorse umane della Family Market, una catena di
supermercati, mentre Giulia è un ex avvocato che
ha lasciato il lavoro per dedicarsi alla famiglia. La donna però,
stanca ed esasperata dalla routine quotidiana e dalla mancanza del
marito, sempre preso dal lavoro, annuncia inaspettatamente di voler
partire con la sorella per una vacanza rilassante a Cuba. Lascia a
Carlo la gestione familiare, consegnandogli un calendario con le
attività dei bambini per i successivi 10 giorni e i consigli per
affrontare le difficoltà quotidiane.
Carlo si ritrova così a relazionarsi
con i figli Camilla, di 13 anni,
Tito, di 10, e Bianca, di 2, che
a malapena conosce e che sono divisi tra i problemi
dell’adolescenza e dell’infanzia. Nel frattempo deve affrontare
nuove sfide al lavoro, poiché il suo capo decide di affiancargli un
giovane collaboratore esterno con il compito di aumentare la
competitività del reparto. Diviso così tra ufficio e incombenze
genitoriali, Carlo si troverà travolto da un turbine di eventi
tragicomici che lo porteranno a riscoprire i veri valori della vita
e dell’essere genitore.
10 giorni senza mamma: il
cast del film
Per dar volto al protagonista, Carlo
Rovelli, il regista si è affidato all’attore Fabio De Luigi,
con il quale aveva già lavorato in più occasioni precedentemente.
L’attore si è così cimentato in una prova attoriale particolarmente
impegnativa, che lo ha visto coinvolto a tutto tondo nella
costruzione del personaggio. La moglie Giulia è invece interpretata
da Ludovica
Lodovini. Un ruolo per il quale l’attrice si è
preparata affidandosi interamente alla sceneggiatura. In questa ha
infatti ritrovato tutto ciò che le serviva, senza il bisogno di
aggiungere ulteriori elementi al personaggio. Ha tuttavia
raccontato di essersi trovata davanti alla sfida di dover
interagire con i giovani attori interpreti dei figli, con i quali
ha avuto bisogno di sviluppare un rapporto naturale.
A dar volto all’adolescente Camilla
è la giovane Angelica Elli, qui al suo primo ruolo
cinematografico. Nel dar vita al personaggio, questa ha raccontato
di averci messo molto di sé, ma di essersi fatta guidare anche
dall’immaginazione. Matteo Castellucci è invece il
pestifero Tito, mentre a dar volto a Bianca, la più piccola dei
figli, è stata Bianca Usai. L’attrice
Diana Del Bufalo, nota per la serie Che Dio ci
aiuti, è qui presente nei panni di Lucia, che aiuterà Carlo
nella gestione dei figli senza sapere che è a causa di questi se si
è ritrovata senza lavoro. L’attore Antonio
Catania, noto per film come Mediterraneo e Così
è la vita, dà infine vita al direttore di Family Market, dove
lavora Carlo.
Il sequel di 10 giorni senza
mamma, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Dato il grandissimo successo del
film, nel 2020 Genovesi da vita ad un sequel intitolato 10 giorni con
BabboNatale,
comprendente lo stesso cast del titolo del 2019. A questo si
aggiunge però l’attore Diego Abatantuono, che
dà vita al personaggio di Babbo Natale. A differenza del precedente
film, questo vede la famiglia Rovelli recarsi in Svezia, dove
Giulia dovrà accettare una promozione lavorativa. Lungo il
percorso, però, si imbatteranno in uno strano uomo convinto di
essere Babbo Natale in persona. Il film, originariamente, sarebbe
dovuto uscire in sala il 16 dicembre. A causa della pandemia da
Covid-19 questo è stato però distribuito direttamente sulla
piattaforma Prime Video.
Prima di questo sequel, è possibile
vedere o rivedere il film del 2019 grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. 10 giorni senza mamma è infatti disponibile nel
catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Infinity, Apple
iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo,
in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il
singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una
comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo
noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite
temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà
inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 13
gennaio alle ore 21:20 su Canale
5.
Peacock ha rilasciato il primo teaser
trailer di
The Continentall’annunciata serie
prequeldiJohn Wick. Il video di un
minuto ha anche rivelato anche la data di uscita per lo spettacolo.
La serie in tre parti inizierà a settembre 2023, anche se non sono
state fissate date esatte. Il contributo introduce anche un
sottotitolo che recita ”Dal mondo di John
Wick“. Dai un’occhiata al
teaser trailer di The
Continental:
https://youtu.be/S4GmiggFXRI
The
Continental vedrà Colin Woodell nei
panni del giovane Winston, l’esordiente Ayomide
Adegun nei panni del giovane Charon, Mel Gibson nei panni di Cormac, Hubert
Point-Du Jour nei panni di Miles, Jessica
Allain nei panni di Lou, Mishel Prada nei
panni di KD, Nhung Kate nei panni di Yen,
Ben Robson nei panni di Frankie, Peter
Greene come zio Charlie, Jeremy Bobb come
Mayhew, Ray McKinnon come Jenkins, Adam
Shapiro come Lemmy, Mark Musashi come
Hansel, Marina Mazepa come Gretel e Katie
McGrath come The Adjudicator.
“Ambientato 40 anni prima
degli eventi dei film, l’imminente spin-off prequel è incentrato su
un giovane di nome Winston, che un giorno diventerà il personaggio
interpretato da Ian McShane nei film di
Wick“, si legge
nella sinossi . “Nel
prequel ambientato sullo sfondo della New York degli anni ’70, i
fan troveranno un giovane Winston nei panni di un albergatore
emergente che, insieme ad altri, crea un rifugio per tipi
sgradevoli“.
The
Continental è stato introdotto nella prima film
dei film diJohn Wick come
rifugio sicuro per gli assassini ed è stato un luogo centrale nel
franchise. Ogni puntata della serie di eventi dovrebbe durare 90
minuti e sarà presentata in anteprima nel corso di tre serate
consecutive.
The
Continental è stato annunciato per la prima volta
nel 2017 dai creatori del franchise Chad Stahelski e Derek
Kolstad. I produttori esecutivi sono Greg Coolidge,
Kirk Ward e Shawn Simmons, che servono come
showrunner, così come Albert Hughes, che dirige
anche “Parte 1” e “Parte 3”, mentre Charlotte
Brandstrom dirige “Parte 2”. Altri produttori
esecutivi includono Basil Iwanyk ed Erica Lee della Thunder
Road Pictures, Stahelski, Kolstad, David Leitch, Paul Wernick,
Rhett Reese e Marshall Persinger.
La Warner Bros.
Discovery ha annunciato mercoledì che sta sviluppando una
serie drammatica ambientata
nell’universo cinematografico di
The Conjuring.La serie ancora senza
titolo sarà prodotta esecutivamente dal produttore del
franchise di
The ConjuringPeter Safran insiemeal regista James Wananche lui in
trattative per la produzione esecutiva. La serie sarà trasmessa in
streaming sul nuovo
MAX.
Lo spettacolo sarà basato sul
franchise horror di successo e “continuerà la storia iniziata nei
lungometraggi”. Tuttavia, non sono state ancora rilasciate
informazioni ufficiali sul casting o sulla trama.L’universo di
The Conjuring è composto da sette film fino ad oggi, l’ultimo
è The
Conjuring: per ordine del
diavolo del 2021. Il franchise
è meglio conosciuto per le sue due star, Vera Farmiga e Patrick Wilson, così come per i film
di Annabelle,
che raccontano di una bambola inquietante e posseduta.Il prossimo capitolo del franchise sarà The
Nun 2 , la cui premiere è
attualmente prevista per l’8 settembre 2023. In totale, il
franchise ha incassato oltre 2 miliardi di dollari al botteghino
mondiale ed è diventato una delle più grandi proprietà
horror.
Plaion Pictures
annuncia l’uscita nei cinema italiani dal 25
maggio di Daliland,
biopic diretto da Mary Harron e con il Premio
Oscar Ben
Kingsley (Gandhi, Hugo Cabret) nei
panni dell’istrionico ed eccentrico artista Salvador
Dalí, affiancato da Barbara Sukowa,
Ezra Miller e Christopher Briney.
Dopo aver scavato nell’oscurità
della mente umana con il cult American Psycho e aver
raccontato di un altro genio dell’arte in Ho sparato a Andy
Warhol, Mary Harron torna dietro la macchina da presa in
questo biopic che sfida le convenzioni. Puntando l’obiettivo sul
crepuscolo della carriera di Salvador Dalí – maestro surrealista
autore di capolavori quali La persistenza della memoria –
la regista delinea l’elettrizzante ritratto di una delle figure più
iconiche del XX secolo, la cui esistenza fu caratterizzata fino
alla fine da un irresistibile mix di genio e sregolatezza. Daliland ci
introduce nel mondo di Salvador Dalì, in un viaggio nella
quotidianità del genio eccentrico, ma soprattutto dell’uomo che si
cela dietro l’artista.
Navigando fra luci e ombre della
vita di Dalí, indagando alcuni degli aspetti meno noti della sua
quotidianità, Harron regala al pubblico un affascinante mosaico,
glamour e divertente ma al contempo profondamente introspettivo.
Per una sfida simile, la cineasta canadese ha potuto contare su un
cast d’eccezione, che include Barbara Sukowa
(Johnny Mnemonic, Air – La storia del grande salto) nel ruolo di Gala,
dispotica moglie di Dalí, e il camaleontico Ben Kingsley nelle vesti del geniale
pittore. Proprio il volto del Premio Oscar®, straordinariamente
somigliante a Dalì, domina il poster ufficiale del film, il cui
claim “Il viaggio nell’eccesso inizia da un paio di baffi”, mette
in luce l’esistenza sfrenata dell’uomo che fece dell’eccesso
un’arte.
New York 1974, James lavora
presso la galleria d’arte che ospiterà la prossima esibizione del
genio Salvador Dalí. Quando l’artista in persona gli propone di
diventare suo assistente, il ragazzo pensa di coronare il sogno
della sua vita, ma presto scopre che non è tutto oro quel che
luccica. Dietro allo stile di vita sgargiante, al glamour e ai
party sontuosi, un grande vuoto consuma l’ormai anziano pittore,
divorato dalla paura di invecchiare e dal dolore per il rapporto
logoro con la dispotica moglie Gala, un tempo sua musa e ora
circondata da giovani amanti e ossessionata dal denaro.
Presentato al Toronto International
Film Festival 2022 e fuori concorso al 40° Torino Film Festival, il
biopic DALILANDdi Mary Harron
sarà nei cinema italiani dal 25 maggio, distribuito da Plaion
Pictures.
Che lo si voglia ammettere o meno,
gran parte della vita di un individuo ruota attorno al
denaro. È fonte di soddisfazioni, sicurezze e
tranquillità. Viviamo in una società che ci ha cresciuti secondo la
logica del capitalismo, per la quale la nostra felicità è
direttamente proporzionale a quanto abbiamo nel portafogli e, ancor
di più, a quanto possiamo spendere. Il denaro è anche in grado di
manipolarci, molte delle nostre emozioni dipendono dagli zeri che
appaiono sul nostro conto corrente e, a volte, esso diventa persino
una droga. Ne siamo assuefatti, più abbiamo e più vogliamo.
Il desiderio d’essere ricchi non è
cosa rara: desideriamo tutti raggiungere una modesta stabilità
economica, avere le spalle coperte per il futuro incerto e non
pensare a dover fare i conti in tasca ogni qual volta strisciamo la
carta di credito. La verità è questa: i soldi costituiscono l’80%
del benessere di una persona, ed è un dato di fatto. Appurato
questo, è da aggiungere che il nostro modo di intendere
l’agio e la felicità è strettamente connesso al
nostro concetto di ricchezza. Perché questa non è solo
figlia del consumismo, ma varia – e si declina – in base ai propri
obiettivi personali e alle priorità di ogni singolo, mai uguali
alle altre e non tutte superficiali.
L’unico comune denominatore è la
modalità di raggiungimento di tale ricchezza. Ed ecco la missione
di Come diventare ricchi, nuovo show Netflix
che cerca di dare delle vere e proprie direttive per avere più
denaro ed evitare il collasso. L’host del programma è Ramit
Sethi, imprenditore americano nonché consulente
finanziario, con un bestseller del New York Times alle
spalle intitolato proprio I Will Teach You to Be Rich, e
la cui serie ne ricalca il contenuto, plasmandosi in un prodotto
audiovisivo molto appetibile. Come diventare
ricchi approda sul catalogo della piattaforma il
18 aprile.
Come diventare ricchi, la
trama
Ramit Sethi è, oltre che un
imprenditore, un consulente finanziario personale. Suo compito è
quello di aiutare otto nuclei familiari che si trovano in
difficoltà economiche, a preventivare, risparmiare e spendere
denaro nel tempo, considerando i rischi finanziari in cui incorrono
e le prospettive future a livello di profitto. A ognuno Sethi
affida un’agenda nella quale pianificare la loro vita da ricchi, e
cerca di far compiere loro scelte che possano essere fruttuose sia
nel presente che nel futuro, impedendo loro di perdere il controllo
sui propri fondi. In parallelo alle storie, l’imprenditore spiega
al suo pubblico quali sono i principi e le azioni fondamentali da
perseguire per poter raggiungere un’ottimale situazione economica,
secondo una logica del risparmio e dell’investimento che, se
applicata, permette la ricchezza.
Siamo in grado di gestire il nostro
denaro?
Prima di addentrarci nei meandri
dello show, in cui i soldi sono la chiave di volta
attorno alla quale ruotano tutte le storie incasellate, è bene
capire qual è il giusto approccio al denaro suggerito da molti
mentori dell’online marketing. Che si rivela essere lo stesso
spiegato da Ramit Sethi. Qualcuno che in questo mondo ci naviga da
un po’ conoscerà di certo Luca De Stefani, in arte Big Luca, un
coach il cui modus operandi è oggetto di molte
controversie. Lo prendiamo come esempio solo perché è – in Italia –
il più conosciuto. Apertosi la Big Luca International, ha iniziato
a occuparsi di corsi inerenti alla creazione di un proprio
business, a cui sono seguite lezioni su come monetizzare e sul
corretto mindset da avere.
Partiamo, dunque, dalle parole di
Luca De Stefani: un persona ricca non è quella che guadagna molti
soldi e li spende tutti, rimanendo al verde, ma quella che al
contrario risparmia, investe e solo successivamente consuma.
Ricco è perciò colui il quale possiede un cuscinetto
liquido di denaro in banca. È su questa stessa
affermazione che verte tutto lo show, il quale punta a fissare
degli specifici criteri su come assumere il controllo della propria
vita e, di conseguenza, delle proprie finanze. Una formula vincente
ma anche furba, quella di Netflix,
propinata recentemente con il film documentario Get smart with
Money, che propone nelle offerte un argomento universale e, al
tempo stesso, invitante, capace di attrarre il pubblico come il
miele con le api.
La composizione visiva e narrativa
del programma funziona tutta, dalla prima battuta fino alla punch
line: lo show riesce a coniugare molto bene la sua natura
formativa, nella quale è protagonista la spiegazione
lucida delle regole da seguire secondo Ramit Sethi, e quella di
intrattenimento, che va ad applicare lo schema
presentato ai singoli casi, sciorinando quindi delle storie molto
diverse fra loro. E che si rivelano nel complesso parecchio
stimolanti.
Mantenere i propri obiettivi
Il programma, nelle sue otto puntate
dalla durata di mezz’ora, non si impantana perciò in un solo
racconto ma ne analizza ben otto, mettendo lo spettatore in
contatto (quasi) diretto con individui che, chi più chi meno,
vivono le sue stesse problematiche, e nei quali può rispecchiarsi e
persino riflettere. Innescando questo tipo di rapporto, la
curiosità è doppia: non solo si vuole sapere qual è il percorso
corretto da seguire per gestire il proprio denaro e pianificare le
azioni, ma anche se è realmente possibile ottenere dei buoni
risultati in base agli esempi che lo stesso show fornisce. Il tutto
mostrato attraverso una costruzione narrativa
dinamica, ritmicamente veloce, nella quale storie,
testimonianze e “lezioni”, si alternano assiduamente affinché si
possa guardare il programma da molte prospettive.
Avendo così anche differenti
soluzioni in base alla propria condizione, che vanno dal come
risparmiare, al quando cambiare lavoro, come spendere con
oculatezza, sistemare i propri conti correnti, in cosa investire e
come governare le spese di una casa (o di un matrimonio). La soglia
di attenzione perciò non si abbassa mai e le ragioni sono due. La
prima è che l’operazione svolta sugli intervistati non si limita a
delineare semplicisticamente la loro visione di ricchezza, ma cerca
di esplorare a fondo il loro status socio-culturale, la loro
psicologia, affrontandone i timori, le ansie, gli inceppamenti
interni al nucleo familiare (molto spesso diventando quasi momenti
di terapia di coppia), cercando così di arrivare alle ragioni più
intime e profonde che li spinge a voler avere (o mantenere) una
cospicua somma di denaro.
La seconda sono le svariate
informazioni da assorbire, costanti, pragmatiche e chiare, merito
non solo del montaggio fluido, ma soprattutto dell’appeal
dell’host e del suo disquisire con lo spettatore in maniera
semplice e stuzzicante. Quasi come se sullo schermo si avesse un
intimo amico, il quale in via confidenziale elargisce consigli su
come vivere nell’agio senza commettere errori. Per chiunque
abbia voglia di cimentarsi in una docuserie leggera, istruttiva e
al contempo godibile, Come diventare ricchi è la
scelta ideale. Uno show coinvolgente che permette di interfacciarsi
su quelli che sono i desideri comuni, andando però a ragionare a
più riprese su cosa realmente significhi doversi gestire il proprio
denaro, per poter evitare sperperi e conti in rosso. Facendoci
infine capire quanto un elevato o scarso profitto possa
influenzarci quotidianamente, persino nelle relazioni, senza
neanche rendercene conto.
Una
giornata speciale, dedicata al ricordo di Valentina
Pedicini, giovane autrice di rara sensibilità narrativa che
ci ha lasciati troppo presto ma che continua a parlarci con le sue
opere: sarà lunedì prossimo 17 aprile quando la Sede
Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia, che
ospita il Corso di Documentario della Scuola Nazionale di
Cinema, le intitolerà la propria sala cinematografica, all’interno
dei Cantieri Culturali alla Zisa.
Nella
stessa giornata, Palermo ospiterà l’incontro aperto al pubblico con
le tre vincitrici del Premio Valentina
Pedicini, il riconoscimento alla terza edizione, istituito
nel nome di Valentina nel 2021 dai Giornalisti Cinematografici
Italiani (SNGCI) in collaborazione con la Sede Sicilia del CSC,
nell’ambito dei Nastri d’Argento per il documentario. Un Premio
nato per valorizzare lo sguardo di una nuova generazione di autrici
e autori, conquistato in queste tre prime edizioni da
Francesca Mazzoleni (Punta Sacra), Flavia
Montini (Las Zuluagas) e Alice Tomassini
(Kordon) che con le giornaliste Stefania Ulivi e
Miriam Mauti e con la direttrice artistica della Sede
Sicilia del CSC Sicilia, la regista Costanza
Quatriglio, saranno protagoniste di un confronto sul
cinema del reale e sui nuovi percorsi che il documentario e la
regia, specialmente nello sguardo delle nuove autrici.L’incontro con le tre vincitrici avrà
luogo alle 10.00 mentre alle 12.00 sarà inaugurata la sala
cinematografica e a seguire, nel pomeriggio, proseguiranno le
masterclass.
“Nel
pur breve tempo della sua docenza, dall’aprile 2019 al luglio 2020,
Valentina è stata una presenza appassionata e generosa”
spiega Costanza Quatriglio “Così come, con i suoi
documentari e con i suoi film di finzione, ha indicato nuove vie
possibili per il nostro cinema, allo stesso modo, nell’insegnamento
è stata una luce per tutti noi. Ci manca molto”.
E
aggiunge per il SNGCI Laura Delli Colli, Presidente:
“Sono tre anni che Valentina ci ha lasciato ma non c’è stato
giorno in cui il cinema più vicino alla sua sensibilità l’abbia
dimenticata. Con me i colleghi del nostro Direttivo Fulvia
Caprara, Maurizio di Rienzo, Paolo Sommaruga, Oscar Cosulich,
Susanna Rotunno e Stefania Ulivi che in questa giornata
speciale, con Miriam Mauti, ci rappresenta tutti a Palermo
sono stati i primi a credere che la memoria di Valentina meriti un
omaggio ‘vivo’ e costante. Lo dobbiamo alla sua coerenza e al suo
stile narrativo così asciutto, intimo e insieme coraggiosamente
diverso. È l’eredità in cui, con il Premio, cerchiamo ogni anno un
segno del suo passaggio e un valore di novità e di impegno che
meriti una sottolineatura nel suo nome. Grazie quindi a Costanza
Quatriglio e alla sua passione e alla disponibilità del CSC per
aver condiviso l’iniziativa che oggi trova anche una sede ideale a
Palermo, nell’aula dove le giovani e i giovani studenti di cinema
continueranno ad averla idealmente vicina. Un pensiero a lei e un
grande augurio da noi tutti a tutte e tutti loro”.
Dopo aver collaborato con alcuni
dei più grandi artisti mondiali, tra cui i Coldplay, Steve
Aoki, The Chainsmokers e Halsey, la star dei BTS SUGA sta
per intraprendere un viaggio musicale per il mondo alla ricerca di
ispirazione per il suo prossimo album da solista nel documentario
SUGA: Road to D-DAY, in arrivo il 21
aprile su Disney+.
Con protagonista SUGA dei BTS,
icone pop del XXI secolo, il documentario seguirà l’artista mentre
viaggia in tutto il mondo, da Seoul a Tokyo, Las Vegas e oltre,
alla ricerca di ispirazione musicale per il suo prossimo album
“D-DAY”. Nel corso del documentario, gli spettatori vedranno la
star nel suo momento di massima vulnerabilità, mentre discute con
altri musicisti del suo blocco dello scrittore e scava in
profondità nei suoi ricordi più traumatici per scrivere i testi di
alcune delle sue ultime canzoni. SUGA: Road to
D-DAY include anche esclusive clip dal vivo delle
canzoni del prossimo album.
https://youtu.be/om_ioWVpmCg
Oltre al documentario in uscita il
21 aprile, su Disney+ sono disponibili anche
BTS: PERMISSION TO DANCE ON STAGE – LA,
un esclusivo film concerto in 4K che mostra la performance live dei
BTS al Sofi Stadium di Los Angeles nel novembre 2021;
j-hope IN THE BOX, un documentario dietro
le quinte che mostra la creazione del primo album da solista della
star dei BTS j-hope; e IN THE SOOP :
Friendcation – un reality show originale con un cast
stellare che include V dei BTS, Park Seojun di Itaewon Class, Choi
Wooshik, star dei Parasite, Park Hyungsik dei Soundtrack #1 e
Peakboy, che vede i cinque amici mentre si avventurano in un
viaggio a sorpresa e si dedicano a una serie di attività divertenti
insieme.
SUGA: Road to
D-DAY debutterà il 21 aprile su Disney+.
In un momento storico in
cui gli unici film che incassavano, i cinecomic, stanno perdendo il
loro ruolo di riferimento per il mercato internazionale, un nuovo
tipo di eroe sorge per puntare a diventare il nuovo faro del box
office: Padre Gabriele Amorth di
Russell Crowe è il protagonista de
L’Esorcista del Papa, il nuovo
film di Julius Avery che, nonostante il suo
protagonista e la figura storica a cui si ispira (molto
liberamente), ha bisogno più che di presentazioni, di una dovuta
premessa.
Una premessa doverosa
Il tema dell’esorcismo ha
fortissime radici nell’immaginario collettivo, immaginario
arricchito e per molti versi determinato anche dal cinema, con il
capolavoro di William Friedkin. Sembra naturale
dunque approcciarsi a L’Esorcista del Papa con una
buona dose di timore e suggestione, dato che è inevitabile far
correre la mente agli illustri predecessori che raccontano le
stesse figure. Ebbene, nulla di più sbagliato, perché il film di
Avery non si prende minimamente sul serio, e più che raccontare
la vita di una delle figure più controverse e in qualche modo
influenti della moderna Chiesa Cattolica, ne fa una sorta di
supereroe scettico e riluttante che prende estremamente sul serio
il Male e le sue, rarissime, manifestazioni. Perché se il suo
intervento è richiestissimo, Padre Amorth dice senza troppi giri di
parole che il 98% dei casi che gli vengono sottoposti si risolvono
con psicoterapia e medici, senza andare a scomodare le potenze
fondate dell’universo. Siamo davanti a un personaggio molto
razionale, malgrado la sua professione, un uomo che non è solo un
prete, ma è un giornalista, un avvocato, un attento osservatore
dell’animo umano, una persona che riesce a capire chi ha di fronte
e quando il suo potere da esorcista è davvero richiesto.
L’Esorcista del Papa, la trama
Ed è proprio quello che
succede quando viene convocato per intervenire in un misterioso
caso di possessione in Spagna, in un’abbazia sconsacrata in cui,
una madre con due figli si sta confrontando con delle
manifestazioni demoniache che sembrano molto potenti. Il più
giovane dei figli è infatti posseduto e il demone al suo interno
chiede l’intervento “del prete”. Quando Amorth arriva è carico di
bagaglio con gli strumenti del mestiere ma anche di una buona dose
di scetticismo, data la sua esperienza, eppure immediatamente
capisce che quella battaglia sarà davvero importante per la sua
vita e per la vita della Chiesa, addirittura.
Lontanissimo dalla
raffinatezza regista e tonale de L’Esorcista,
il
film di Avery ne prende spunto, principalmente nelle
manifestazioni più splatter, per virare sul fantasy
spinto, con toni e ambientazioni che ricordano molto un’estetica
anni ’90 in cui la verosimiglianza e il prendersi sul serio non
erano affatto contemplate. Alla luce di queste considerazioni,
L’Esorcista del Papa si rivela un film molto
divertente, assolutamente privo di pretese e forse proprio per
questo il prodotto adatto a ciò che il pubblico, lontano dalle
sale, desidera vedere sul grande schermo.
Le potenzialità sono
infinite, tanto che la storia, strutturata come una Origin story di
un supereroe, potrebbe aprirsi addirittura a una vera e propria
saga che ha per protagonista Amorth insieme a Padre Esquibel,
aiutante del protagonista con cui si instaura una dinamica da Buddy
movie, addirittura, un braccio destro fondamentale per la vittoria
finale.
Father Esquibel (Daniel Zovatto) and Father Gabriele Amorth
(Russell Crowe) in Screen Gems’ THE POPE’S EXORCIST.
La sceneggiatura
debolissima si perde anche nei territori del thriller investigativo
e in quelli dello splatter, nella parte finale, ma mai riesce a
creare un’atmosfera minimamente spaventosa. Nonostante la regia si
sforzi di inseguire una simmetria nelle sue inquadrature che però
risultano sempre anonime e mai davvero ispirate. Chi invece di
ispirazione ne ha profusa moltissima in questo progetto è il suo
protagonista: Russell Crowe, con la sua ingombrante e
carismatica figura, porta sulle spalle tutto il film, senza mai
timore di recitare sopra le righe e anzi mettendo in scena una
versione romanzata del personaggio realmente esistito che è
divertente e potente, proprio come un supereroe che si confronta
con una grande minaccia per la Terra.
L’Esorcista del
Papa potrebbe riservare molte sorprese a chi non lo
prendesse sul serie e a tutti gli spettatori che si approcceranno
in maniera leggera e divertita alla genesi di questo nuovo,
insolito e ironico supereroe che gira il mondo con la sua
Lambretta.
Ecco il trailer de
I Cavalieri dello Zodiaco, il film live-action diretto
da Tomek Baginski e tratto dal manga “Saint Seiya” di Masami
Kuruma. Nel cast oltre a Mackenyu (Pacific Rim: Uprising)
che interpreta il protagonista Seiya, Famke Janssen (X-Men), Madison Iseman
(Jumanji – Benvenuti nella giungla), Diego Tinoco
(Teen Wolf), Mark Dacascos (Il patto dei
lupi), Nick Stahl (Sin City) e Sean Bean (Il Signore degli Anelli)
nel ruolo di Alman Kiddo, l’uomo che recluterà il protagonista per
farlo diventare un cavaliere.
I Cavalieri dello Zodiaco, film evento, sarà solo al
cinema il 26, 27 e 28 giugno prodotto da Sony Pictures e
distribuito da Eagle Pictures.
Tratto dalla celebre serie animata,
I Cavalieri dello Zodiaco porta per la prima
volta sul grande schermo la saga di Saint Seiya in live-action.
Seiya, interpretato da Mackenyu, è un testardo adolescente di
strada che trascorre il suo tempo alla ricerca della sorella rapita
e a combattere per ottenere denaro. Quando uno dei suoi
combattimenti sprigiona involontariamente poteri mistici che non
sapeva di avere, Seiya si ritrova coinvolto in un mondo di santi in
guerra, antichi addestramenti magici e una dea reincarnata che ha
bisogno della sua protezione. Per sopravvivere, dovrà abbracciare
il suo destino e sacrificare tutto per conquistare il posto che gli
spetta tra i Cavalieri dello Zodiaco.
I Marvel Studios ci hanno stupito con
alcuni colpi di scena scioccanti e inaspettati nel corso degli
anni. La
Fase 4 del MCU è stata
forse un po’ più discontinua di quanto avremmo voluto, ma ci sono
stati comunque molti film e serie tv che hanno fatto entusiasmare i
fan.
La
Saga dell’Infinito, invece, difficilmente viene criticata, dato
che ha segnato forse il punto di massimo splendore dei Marvel Studios. Una cosa che tutte
e quattro le Fasi hanno in comune, però, è che
hanno riservato delle grandi sorprese. Tenendo conto di ciò, diamo
ora uno sguardo indietro a 10 fantastici momenti del
MCU che i
fan non si sarebbero mai aspettatil.
“Ma che ca…” – Spider-Man:
Homecoming, 2017
Verso la fine di Spider-Man: Homecoming, Peter
Parker rifiuta l’offerta di Tony Stark di
unirsi ai Vendicatori e lo sfavillante costume da Iron
Spider, tornando al suo classico rosso e blu.
Rientrato nella sua camera da letto, si toglie la maschera ed è in
quel momento che accade l’inaspettato. In un momento che nessuno
avrebbe potuto prevedere, la zia di Peter appare sulla porta dietro
al nipote ed esclama “Ma che ca...” mentre i titoli di
coda scorrono con un enorme cliffhanger.
I Marvel Studios ci hanno fatto
aspettare fino a Spider-Man: Far From Home per capire come May
abbia reagito al fatto che suo nipote sia un supereroe, anche se è
un peccato non aver mai visto la conversazione che ne è seguita.
Kevin Feige ha amato questo momento nei fumetti,
quindi non dovremmo sorprenderci del fatto che l’abbia portato
sullo schermo nel 2017.
I Marvel Studios hanno stabilito
davvero il futuro tono dei loro film quando Iron Man
si è concluso con questo inaspettato colpo di scena finale. Invece
di fingere che Iron Man
fosse la sua guardia del corpo, come ha fatto la sua controparte
nei fumetti per tutti quegli anni, Tony Stark
ha pronunciato di fronte al mondo l’iconica frase “Io sono Iron
Man“, e non avremmo potuto chiedere un finale più memorabile
per il capitolo di apertura di quello che un giorno sarebbe
diventato il MCU.
Questo momento è stato gestito alla
perfezione dal regista Jon Favreau e, sebbene
alcuni fan siano rimasti delusi dalla mancanza di identità segrete
in questo mondo condiviso, si è trattato comunque di una scena
grandiosa.
La morte dell’agente Coulson – The
Avengers, 2012
Nonostante non sia un
personaggio dei fumetti, l’Agente Coulson ha
riscosso un immediato successo tra gli spettatori, e la sua
presenza ricorrente lo ha trasformato in un legittimo beniamino dei
fan all’inizio di The Avengers. È forse questo che ha reso
questo momento scioccante così dannatamente doloroso. Dopo aver
svolto un ruolo chiave nell’assemblare gli Eroi più potenti della
Terra per Nick Fury, Coulson era
lì per proteggere la squadra da Loki e ha usato la
tecnologia del Distruttore per abbattere il Dio dell’inganno.
Naturalmente Loki, essendo Loki, è
riapparso pochi istanti dopo e ha trapassato con lo scettro di
Chitauri l’agente dello S.H.I.E.L.D.. Ogni speranza di salvarlo è
presto svanita e tutti sono rimasti a bocca aperta dopo aver visto
questo eroe incontrare il suo creatore così presto nel MCU.
Ms. Marvel è una mutante – Ms.
Marvel, 2022
Iman
Vellani ha fatto un lavoro fantastico nel ruolo di
Kamala Khan in Ms.
Marvel. Alcuni fan sono rimasti insoddisfatti dal modo
in cui i poteri dell’adolescente sono stati modificati nella serie
tv, ma l’episodio
finale ha riservato una bella sorpresa quando abbiamo scoperto
che c’è una “mutazione” nei geni di Kamala.
In questo modo, si è potuto sentire
in sottofondo il tema di X-Men: The Animated Series,
confermando che l’eroina è una mutante nel MCU, piuttosto che
un Inumano. Non sappiamo se questo la porterà ad
avere dei superpoteri precisi per i fumetti, ma con la conferma che
anche Namor è un mutante in Black Panther: Wakanda Forever, gli
X-Men sono finalmente all’orizzonte.
Visione solleva il Mjolnir –
Avengers: Age Of Ultron, 2015
Dopo la sua nascita in
questo blockbuster del 2015, Visione implora gli
Eroi più potenti della Terra di riunirsi per porre fine a
Ultron una volta per tutte e, mentre la squadra si
prepara a partire, passa Mjolnir a
Thor.
Dimostrando di non essere dalla
parte di Ultron e di essere davvero degno di riunirsi accanto al
resto dei Vendicatori, questo è stato un momento importante per
Visione, che lo ha consacrato come uno dei più grandi eroi di
questo mondo condiviso. Non tutti l’hanno apprezzato, ma non si può
negare che sia stata una vera sorpresa.
Tutti muoiono – Avengers: Infinity
War, 2018
In vista di Avengers: Infinity War, la posta in gioco era
ovviamente alta, ma i fan erano convinti che il sequel non sarebbe
necessariamente ruotato attorno al Titano Pazzo, soprattutto con le
voci che tutti, da Annihilus a Galactus, potrebbero arrivare nel
Marvel Cinematic Universe. Di
conseguenza, quando Thor ha conficcato
Stormbreaker nel petto di Thanos,
sembrava che quest’ultimo sarebbe stato sconfitto appena in tempo
(come spesso accade nei film di supereroi).
Invece, il cattivo è stato ancora in
grado di schioccare le dita e scatenare il potere delle
Gemme dell’Infinito per mettere in atto il suo letale e
terribile piano. In questo modo, eroi amati come Black
Panther, Bucky,
Spider-Man e Groot si sono
trasformati in cenere, scioccando i fan di tutto il mondo e
lasciandoci tutti a chiederci come avrebbero potuto
resuscitare.
“Io sono Iron Man” (Di nuovo) –
Avengers: Endgame, 2019
Naturalmente, tutti questi
eroi sarebbero stati riportati in vita grazie a
Hulk, che avrebbe usato le
Gemme dell’Infinito dislocate nel tempo per resuscitare tutte
le vite stroncate da Thanos cinque anni prima. Tuttavia, con le
forze del Titano Pazzo che sovrastavano gli Eroi più potenti della
Terra, Tony
Stark è stato costretto a prendere in mano la
situazione (letteralmente) quando ha indossato il Guanto
dell’Infinito e ha schioccato le dita – dichiarando “Io sono
Iron Man” un’ultima volta – per spazzare via
Thanos e il suo enorme esercito.
Ci aspettavamo che l’eroe potesse
incontrare il suo destino in Avengers: Endgame, ma non in questo modo, e
non in un modo che si rifà così perfettamente alla sua prima
avventura nel MCU. Con questa
svolta, i fratelli Russo hanno decisamente fatto centro.
Il viaggio nel tempo di Steve
Rogers – Avengers: Endgame, 2019
Non tutti saranno
necessariamente d’accordo con questa ciliegina sulla torta della
fine di Iron Man, ma tra tutti i modi in cui i fan
hanno immaginato che la storia di Capitan America
giungesse al termine, chi avrebbe potuto immaginare che sarebbe
stato questo?Tornando indietro nel tempo con le
Gemme dell’Infinito per rimetterle al loro posto, sembrava che
Steve Rogers sarebbe rimasto nei paraggi nel
futuro prossimo… ma non ha fatto ritorno.
Al contrario, un uomo anziano che
brandiva lo scudo di Capitan America è tornato ai giorni nostri, ed
è stato allora che abbiamo appreso che aveva deciso di rimanere nel
passato per ottenere finalmente il suo lieto fine. La bellissima
inquadratura finale di Steve che balla con
Peggy Carter non poteva essere migliore, ed è un
finale per il Vendicatore a stelle e strisce di Chris Evans che non avremmo mai potuto
prevedere prima.
L’identità di Spider-Man viene
rivelata – Spider-Man: Far From Home, 2019
È semplicemente impossibile
non essere rimasti a bocca aperta dopo aver visto questa scena
mid-credits. In base alle voci che circolavano, sembrava probabile
che avremmo avuto una menzione della Oscorp o qualcosa di simile,
ma quando un notiziario ha iniziato a essere trasmesso vicino al
Madison Square Garden, è stato difficile prevedere cosa sarebbe
successo dopo.
Naturalmente, se aveste dato a
qualsiasi fan un milione di dollari, non avrebbero immaginato che
si sarebbe trattato del ritorno del J. Jonah
Jameson di J.K. Simmons! Come se non bastasse, ha
continuato a rivelare che Mysterio aveva
incastrato l’Uomo Ragno per il suo omicidio, prima di dire al mondo
che sotto la maschera dell’arrampica-muri si nasconde Peter
Parker: semplicemente incredibile.
Il Festival
di Cannes 76 ha svelato il suo programma completo, e
trai nomi collezionati da Thierry Frémaux spiccano
i già annunciati Martin Scorsese e Wes
Anderson, ma anche Wim Wenders, Kore-eda
Hirokazu e Todd Haynes. Per quanto
riguarda invece l’avventura italiana sulla croisette, quest’anno è
il turno di
Nanni Moretti, Marco Bellocchio e Alice
Rohrwacher, tutti e tre in concorso.
Quando si guarda ai nomi in elenco,
a seguire, il senso di déjà vu è familiare dal momento che
effettivamente il Festival di Cannes ha dei nomi
ai quali è affezionato, ricambiato, e questo contribuisce a creare
quella sensazione di “club ristretto” dei grandi festival.
Quest’anno, tuttavia, la Selezione Ufficiale ha fatto passi da
gigante in termini di rappresentanza. Dopo essere stato criticato
per non aver messo in evidenza le registe donne nella sua scaletta,
Cannes 76 batterà il proprio record con sei film diretti da donne,
tra cui La Chimera di Alice
Rohrwacher, Club Zero di
Jessica Hausner, Last Summer di
Catherine Breillat e il documentario
Olfa’s Daughters di Kaouther Ben
Hania.
Come già annunciato, il film di
apertura vedrà
Johnny Depp sfilare sulla
montée des marches per il suo grande
ritorno al cinema, nel ruolo di Luigi XV in Jeanne
du Barry della
regista francese Maïwenn. Ecco di seguito la
selezione ufficiale.
Le note delle canzoni di
un jukebox, il ritmo della vita di una cittadina del Montana e il
suono dei nomi sulla black list di una misteriosa assassina sono
gli ingredienti della nuova serie La Giustiziera Senza
Nome, presentata in anteprima mondiale al Sundance
Film Festival 2022. Scritta e creata da Michael Polish
(Twin Falls Idaho) questo atipico western al femminile con
protagonista
Kate Bosworth (21, Still Alice) è in arrivo su
Sky e in streaming su NOW dal 14 aprile.
Una giovane ragazza con
un futuro luminoso, con la prospettiva di lavorare nell’azienda di
famiglia, dopo la morte del padre scopre segreti che la portano a
decidere di voler fare giustizia una volta per tutte. Si trasforma
così in “The Woman” (Kate Bosworth), misteriosa assassina,
che comincia a seminare il terrore in un piccolo villaggio del
Montana in cerca di vendetta. Nessuno conosce la sua storia, né la
profonda motivazione che la spinge ad agire, ma tutti sanno che
finire sulla sua lista vuol dire rischiare la vita. Guidati
dal terrore e dal panico di dover fronteggiare un pericolo
sconosciuto e inarrestabile, gli abitanti della città cercano un
modo per fermare la giustiziera senza nome.
Nel cast anche Jasper
Polish (Animal Kingdom), Joseph R. Gannascoli (I Soprano), Mary
Anne McGarry (NCSI – Unità Anticrimine, Hitchcock) Roy Lee Jones
(Zodiac, Daredevil), Jasper Polish (Force of Nature) e Lance
Henriksen (Aliens). Una produzione Make Pictures Productions, con
Kate Bosworth e Michael Polish come executive
producers. Distribuzione Endeavor Content. Dal 14 aprile su
Sky e in streaming su NOW
Pronti a tornare a Beacon Hills?
Su MTV (canale Sky 131 e in streaming su NOW)
arriva una speciale maratona dedicata ad una delle serie
teen a tema fantasy più apprezzate degli ultimi anni: TEEN
WOLF, in onda ogni sabato dal 15 aprile dalle
20.00, tutti i 100 episodi dalla prima alla sesta
stagione.
Terminata nel 2017 la serie è
ancora uno degli show più apprezzati dagli amanti del genere e la
speciale maratona in onda su MTV è l’occasione perfetta per fare il
rewatch che in molti stavano aspettando.
La serie, basata sull’omonimo film
del 1985 che ha debuttato in TV nel 2011, segue la storia di Scott
McCall, uno studente delle superiori che diventa un lupo mannaro
dopo essere stato morso da uno di loro. Mentre Scott affronta la
sua nuova vita da lupo mannaro, deve anche superare le sfide del
liceo, le relazioni e le minacce soprannaturali che affliggono la
sua città, Beacon Hills. Lungo il percorso, si uniscono a lui il
suo migliore amico Stiles, Allison, cacciatrice di licantropi e
fidanzata di Scott, e una serie di altri personaggi, tra cui
compagni licantropi, cacciatori e altre creature
soprannaturali.
Che si tratti di rivivere l’epica
storia d’amore tra Scott e Allison o il rapporto di amicizia tra
Scott e Stiles, tutte le puntate della serie sono
disponibili in esclusiva TV su MTV (canale Sky 131 e in streaming
su NOW). Un’emozionante maratona di elementi
soprannaturali, drammi liceali,
momenti di grande suspenceedincredibili effetti speciali, che terranno gli
spettatori incollati allo schermo dall’inizio alla fine. E per chi
non ha avuto modo di guardare la serie durante il suo ciclo
originale, questa maratona è l’occasione perfetta per
recuperare!
Infine, la luna piena sorge anche
su Paramount+, e i lupi ululano ancora una
volta con TEEN WOLF: IL FILM. Scritto e
prodotto da Jeff Davis, e disponibile doppiato in esclusiva sul
servizio streaming e senza costi aggiuntivi per tutti gli abbonati
SKY Cinema, in TEEN
WOLF: IL FILM un male terrificante sorge a Beacon
Hills e solo un licantropo come Scott McCall, non più adolescente
ma ancora alfa, può raccogliere nuovi alleati e riunire amici
fidati per combattere quello che potrebbe essere il nemico più
potente e letale che abbiano mai affrontato.
Arriva in prima visione su
Sky
Operation Fortune, nuovo e attesissimo film di
Guy Ritchie con protagonista Jason Statham. La pellicola, targata
Sky Original, sarà in esclusiva su
Skydal 17 aprile alle 21.15 su Sky Cinema Uno
(alle 21.45 anche su Sky Cinema Action), in streaming solo su NOW e
disponibile on demand.
Venticinque anni dopo l’uscita di
Lock & Stock – Pazzi scatenati, che vide il debutto alla
regia di Ritchie e l’ascesa di Statham come superstar del cinema e
che è stata la prima di una lunga serie di pellicole che ha visto
la coppia lavorare assieme, Ritchie e Statham tornano a collaborare
in questa adrenalinica e divertentissima spy action comedy, assieme
ad un cast di superstar come Aubrey Plaza, Cary Elwes, Hugh
Grant, Josh Hartnett e Bugzy Malone.
La trama di Operation Fortune
La superspia Orson Fortune (Jason
Statham) viene reclutata da un’associazione mondiale di
controspionaggio per cercare di sventare la vendita di una
potentissima e oscura arma tecnologica, detta “la maniglia”, che
minaccia di sovvertire l’ordine del pianeta, in possesso del
ricchissimo trafficante d’armi Greg Simmonds (Hugh Grant). Insieme
ad alcuni dei migliori agenti del mondo (Aubrey Plaza, Cary Elwes,
Bugzy Malone), Fortune e la sua banda reclutano la più grande star
del cinema di Hollywood Danny Francesco (Josh Hartnett) perché li
aiuti in una missione sotto copertura che li porterà in giro per il
pianeta e che ha lo scopo di salvare il mondo.
Atlantyca Entertainment ha siglato
un nuovo accordo con il principale servizio globale di
intrattenimento on-demand per bambini Toon Googles
per la sua popolare serie animata per bambini Bat
Pat. A partire dal prossimo maggio, le due stagioni della
serie saranno infatti disponibili sulla celebre piattaforma in
lingua inglese (VOD e streaming).
L’accordo vede l’adorato
pipistrello di Atlantyca “volare” in Europa (Germania, Regno Unito,
Paesi Nordici, Baltici, Paesi dell’Europa dell’Est e altri), Asia,
Nord America, Australia e Nuova Zelanda.
Bat Pat racconta
le spaventose e divertentissime avventure di Bat Pat, un
pipistrello parlante, e dei fratelli Silver: Martin, Leo e Rebecca.
La loro missione è svelare i misteri delle creature soprannaturali
che vivono in ogni angolo di Fogville, una piccola città dove
succedono le cose più strambe del mondo, una calamita per mummie,
lupi mannari, mostri marini e… lupi mannari l’abbiamo detto? Ma
queste creature soprannaturali non sono cattive come sembra, hanno
solo qualche “problemino”: i nostri eroi incontreranno vampiri
senza denti, streghe incapaci di volare e fantasmi la cui paura più
grande sono… i fantasmi! Toccherà a Bat Pat e ai fratelli Silver
aiutare i loro nuovi e stravaganti amici, tra irresistibili
equivoci e mille comiche avventure.
L’annuncio segue a breve distanza
il recente accordo grazie a cui la seconda stagione di “Bat Pat” è
stata resa disponibile sul canale di streaming per bambini e
famiglie Happy Kids, incrementando notevolmente la notorietà del
personaggio presso il pubblico degli Stati Uniti.
Robert Downey Jr. è un maestro del
travestimento nel trailer di The Sympathizer, la
nuova serie di Park Chan-wook, ambientata nel
mondo dello spionaggio e in arrivo nel 2024 sul servizio di
streaming Max rinominato della HBO.
Basato sul romanzo vincitore del
Premio Pulitzer di Viet Thanh Nguyen, The
Sympathizer vede protagonista Hoa Xuande
(Cowboy
Bebop) nei panni di una spia del Vietnam del Nord che viene
inserita nella comunità di rifugiati di Los Angeles. Guidato da
Park Chan-wook, che funge da co-showrunner,
produttore esecutivo, sceneggiatore e regista, il logline ufficiale
di The Sympathizer descrive la serie come “un
thriller di spionaggio e una satira interculturale sui tormenti di
un uomo un mezzo francese, mezzo -Spia comunista vietnamita durante
gli ultimi giorni della guerra del Vietnam e il suo conseguente
esilio negli Stati Uniti.”
Downey Jr., che è produttore
esecutivo della produzione HBO e A24
insieme a sua moglie Susan Downey, interpreta
diversi ruoli nella serie. Ciascuno dei personaggi di Robert Downey Jr. ha il proprio aspetto
distinto, come illustrato nel trailer, e intende rappresentare
diversi aspetti dell’establishment americano, tra cui un
promettente membro del Congresso di Orange County, un agente della
CIA e un attore di Hollywood.
Il cast comprende anche Fred
Nguyen Khan, Toan Le, Vy Le, Alan Trong, Vy Le, Ky Duyen e
Sandra Oh.
Don McKellar è
co-showrunner e produttore esecutivo insieme a Park
Chan-wook. Altri produttori esecutivi includono
Nguyen, Amanda Burrell per Team Downey,
Kim Ly, Niv Fichman per Rhombus Media, Ron
Schmidt e Jisun Back per Moho
Film. Dirigono anche Fernando Meirelles e
Marc Munden. Gli scrittori includono Mark
Richard, Naomi Iizuka, Maegan Houang, Anchuli
Felicia King e Tea Ho.
Jamie Foxx è stato ricoverato in ospedale ad
Atlanta a seguito di una “complicazione medica” rivelata dalla sua
famiglia nella tarda serata di ieri. “Volevamo condividere che
mio padre Jamie Foxx ha avuto una complicazione medica ieri”,
ha pubblicato la figlia di Foxx, Corinne Fox, in
una dichiarazione su Instagram. “Fortunatamente grazie
all’azione rapida e alla grande cura è già sulla buona strada per
il recupero. Sappiamo quanto è amato e apprezziamo le vostre
preghiere. La famiglia chiede privacy durante questo
periodo.”
Anche se la natura della
complicazione medica non è stata rivelata, TMZ ha riferito che il
tutto è accaduto martedì mattina ora locale, quando Foxx è stato
“portato in ospedale” per la prima volta.
Foxx era ad Atlanta per le riprese
di
una nuova commedia Netflix con Cameron Diaz, Back in Action.
Diretto dal regista di Come Ammazzare il Capo, Seth
Gordon, vede nel cast anche Glenn Close,
Andrew Scott e il comico Jamie
Demetriou. Diaz è uscita “dalla pensione” per il progetto,
il primo film a cui ha deciso di lavorare in quasi un decennio.
Sebbene Gordon sia stato reticente
nel rivelare la trama del film, le immagini trapelate dal set di
Atlanta all’inizio di questa settimana hanno mostrato Foxx, Diaz e
Close in un campo a tifare per una squadra di calcio femminile.
Foxx indossava quella che sembrava una giacca da allenatore con
sopra la scritta “Draghi” e un fischietto al collo. Il mese scorso
il film ha terminato la produzione nel Regno Unito, dove tra gli
stunt gli spettatori hanno visto un’esplosione sul Tamigi.