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Emily in Paris 2, ecco la data di uscita su Netflix

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Emily in Paris 2, ecco la data di uscita su Netflix

Nel corso di TUDUM, il primo evento Netflix dedicato ai fan, la piattaforma ha diffuso un nuovo trailer di Emily in Paris 2, con tanto di data d’uscita: il 22 dicembre 2021!

Emily in Paris 2 è interpretata da Lily Collins ed è prodotta da MTV Studios, Darren Star Productions e Jax Media. Oltre a Star, Tony Hernandez e Lilly Burns di Jax Media, e Andrew Fleming sono produttori esecutivi con Lily Collins che è anche produttore della serie.

La prima stagione di Emily in Paris  che ha debuttato il 02 ottobre raccontava di Emily Copper una ragazza statunitense di venti anni proveniente da Chicago, che si trasferisce a Parigi per un’opportunità di lavoro inaspettata. Ha il compito esportare un punto di vista americano a una venerabile società di marketing francese. Mentre si manifesta inevitabilmente lo scontro tra le due culture, la giovane si adatta alla vita di Parigi e si destreggia tra la sua carriera, le nuove amicizie e la vita amorosa.

Nella seconda stagione di Emily in Paris ritorneranno i protagonisti Lily Collins  nei panni di Emily Cooper, un’americana ventenne che si trasferisce da Chicago a Parigi per un lavoro di strategia sui social media al Savoir. Philippine Leroy-Beaulieu nel ruolo di Sylvie, il duro capo francese di Emily al Savoir di Parigi, Ashley Park come Mindy Chen, una tata e prima amica di Emily a Parigi, Lucas Bravo nei panni di Gabriel, l’attraente vicina di casa di Emily, che è uno chef e l’interesse amoroso di Emily, Samuel Arnold nei panni di Julien, il collega di Emily, trendy e drammatico, suona un divertente duo con Luc, Bruno Gouery nei panni di Luc, l’altro eccentrico collega di Emily, interpreta un duo divertente con Julien e Camille Razat è Camille, la nuova amica di Emily e la fidanzata di Gabriel, Kate Walsh nei panni di Madeline Wheeler, il capo americano di Emily a Chicago che non può accettare il lavoro a Parigi dopo aver appreso di essere incinta, William Abadie nei panni di Antoine Lambert, il cliente di Emily che possiede una compagnia di profumi chiamata Maison Lavaux e ha una relazione con Sylvie e Arnaud Viard  come Paul Brossard, il proprietario di Savoir.

Thelma: tutte le curiosità sul film norvegese

Thelma: tutte le curiosità sul film norvegese

Come molte altre cinematografie, anche quella scandinava vanta una lunga e gloriosa tradizione. È infatti particolarmente noto il cinema svedese, ma anche la Norvegia ha negli ultimi anni dato vita a titoli di grande interesse culturale e vincitori di importanti premi internazionali. Titoli come Kon-Tiki, The Wave e La scelta del re sono solo alcuni tra i più noti realizzati di recente. Tra i cineasti più importanti, invece, si annovera Joachim Trier, autore di premiati lungometraggi come Reprise e Segreti di famiglia. Nel 2017 egli ha poi realizzato uno dei suoi film più apprezzati, intitolato Thelma.

Da lui anche scritto insieme a Eskil Vogt, il film è un thriller paranormale che porta lo spettatore ad indagare i desideri e le pulsioni sessuali della giovane protagonista. Attraverso la scoperta di possedere dei poteri, questa inizia a dar vita ad una potente metafora sul desiderio, sull’attrazione e, naturalmente, sulla complessa fase di crescita che conduce all’età adulta. Si inseriscono poi nel film anche elementi riguardanti le pressioni religiose e famigliari in un contesto tutt’altro che semplice. Attraverso questo racconto di genere, Trier costruisce dunque una vicenda particolarmente ricca di tensione e ambiguità.

Acclamato a livello internazionale, Thelma è stato anche selezionato per essere il rappresentante della Norvegia ai premi Oscar 2018 nella categoria al miglior film in lingua straniera. Pur non rientrando nella shortlist dei finalisti, il film ha comunque guadagnato un’attenzione rara, che lo ha fatto divenire un vero e proprio caso cinematografico. Prima di intraprendere una visione del film, sarà però utile approfondire alcune curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Thelma: la trama del film

Protagonista del film è Thelma, una timida ragazza proveniente da una famiglia molto religiosa. Per intraprendere gli studi universitari, questa lascia i luoghi di campagna dove è cresciuta per trasferirsi a Oslo. Da questo momento per Thelma ha inizio un difficile adattarsi alla sua nuova vita, in un contesto a lei quantomai estraneo. Un giorno, mentre si trova in biblioteca, viene colta da un attacco epilettico e viene soccorsa dalla studentessa Anja. Da quel momento, Thelma sviluppa un profondo sentimento per la ragazza, riuscendo ad entrare nel suo gruppo di amicizie pur di starle vicino.

Uscendo con i nuovi amici, Thelma si trova inevitabilmente a provare cose nuove come l’alcol e il fumo. Attraverso le nuove esperienze scopre a poco a poco di possedere dei veri e propri poteri extrasensoriali, strettamente legati alle sue crisi. Quando è agitata, Thelma riesce infatti ad ottenere particolari effetti sugli animali, sui macchinari elettronici e anche sugli umani. Mentre cerca di comprendere l’origine di questi poteri, Thelma vede riaffiorare episodi della sua infanzia di cui non aveva memoria. Ben presto imparerà a comprendere cosa le stia accadendo e quale sia il suo vero potenziale.

Thelma cast

Thelma: il cast del film e altre curiosità

Ad interpretare la giovane Thelma vi è l’attrice Eili Harboe, classe 1994, già presente anche nel popolare film norvegese The Wave. Raccontato il personaggio, la Harboe ha svelato una curiosità coincidenza, ovvero quella di aver realmente frequentato la stessa università che Thelma frequenta nel film. Il corso di laurea dell’attrice, però, è quello relativo alla storia dell’arte. Per comprendere Thelma e le sue azioni è anche utile fare riferimento all’etimologia del suo nome. “Thelma” deriva dalla parola greca “thelema”, che significa “volontà” o “volontà”. In greco classico, “thelema” si riferisce piuttosto a “volontà appetitiva” o “desiderio”, mentre negli scritti cristiani, “thelema” si riferisce alla volontà di Dio.

Ad interpretare l’amica Anja, invece, vi è Kaya Wilkins, principalmente nota come cantante. Alle due è stata fornita grande libertà di improvvisazione e la scena che le vede fumare insieme su un balcone è infatti stata totalmente gestita in libertà dalle due. Gli attori Ellen Dorrit Petersen e Henrik Rafaelsen interpretano rispettivamente la madre Unni e il padre Trond. I due attori, che sullo schermo sfoggiano un’ottima chimica di coppia, aveva già recitato il ruolo di marito e moglie per il film Blind, del 2014.

Thelma: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Thelma è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 24 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Non sono un assassino: trama, cast e curiosità sul film

Non sono un assassino: trama, cast e curiosità sul film

Regista già di film brillanti come Boom e Ci vediamo domani, il regista Andrea Zaccariello si è cimentato nel 2019 con il suo terzo lungometraggio, stavolta appartenente ad un genere totalmente opposto, quello del thriller. Intitolato Non sono un assassino (qui la recensione), il film ha rappresentato per lui un ritorno alle origini, avendo già dato vita in precedenza a diversi cortometraggi che giocavano con i canoni del giallo, del mistero e della tensione. Allo stesso tempo si è trattato come di un nuovo debutto cinematografico, che lo ha visto mettersi alla prova con un progetto più ambizioso e strutturalmente complesso.

Non sono un assassino è l’adattamento cinematografico dell’omonimo best-seller di Francesco Caringella, grazie al quale Zaccariello ha potuto affrontare una tematica per lui molto importante. All’interno di una vicenda complessa come quella qui raccontata, che intreccia piani temporali diversi tra loro, emerge infatti come la chiave di ogni giustizia risieda non nella legge ma nello spirito più intimo dell’uomo. La vicenda diventa quindi un’investigazione che va al di là del thriller, esplorando il modo in cui l’animo umano si modifica in base alle vicende che gli ruotano attorno e che lo influenzano.

Apprezzato da critica e pubblico, Non sono un assassino è così diventato un altro affascinante caso di thriller italiano, un genere sempre più presente nella produzione cinematografica italiana. Tra buona tensione e un cast di grandi interpreti, è questo un film da non lasciarsi sfuggire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Non sono un assassino: la trama del film

Protagonista della storia è il vice-questore Francesco Prencipe, che un giorno esce di casa per raggiungere il suo migliore amico, il giudice Giovanni Mastropaolo. I due non si vedono da quasi due anni, ma per incontrare dopo tutto questo tempo il suo caro amico, Andrea percorre due ore di macchina per un colloquio di poche parole. Due ore per una domanda e una risposta. Quella stessa mattina, però, il giudice viene trovato morto, freddato da un colpo di pistola alla testa. Francesco è l’ultimo ad averlo visto. Solo sue le impronte nella casa. Solo suo il tempo per uccidere.

A interrogarlo e accusarlo vi è la PM Paola Maralfa, che conosce il suo passato, mentre a difenderlo vi l’avvocato Giorgio, amico di una vita. L’unica cosa che Francesco sembra poter rivelare del suo incontro con Giovanni solo il fatto che questi gli aveva chiesto un parere da lui su un uomo politico che voleva arrestare, ma di cui Francesco non sa il nome. Nell’attesa che lo separa dal processo, le immagini del passato di Francesco si accavallano incoerenti nel disperato tentativo di arrivare al vero assassino. E alla verità di una vita intera.

Non sono un assassino cast

Non sono un assassino: il cast del film

Ad interpretare il ruolo del misterioso Francesco Prencipe vi è l’attore Riccardo Scamarcio, già distintosi in titoli di genere come Il testimone invisibile, Pericle il nero e Lo spietato, egli si è dichiarato particolarmente affascinato dall’ambiguità del personaggio ma anche dalla storia in sé, la quale si presenta come un racconto che, in fin dei conti, non parla che di amicizia. Per costruire il suo Francesco, Scamarcio si è concentrato su pochi elementi essenziali, lavorando in sottrazione per rendere quanto più misterioso possibile il personaggio. Accanto a lui, nel ruolo del giudice Giovanni Mastropaolo vi è invece l’attore Alessio Boni. Per lui per interpretare il ruolo è stato necessario sottoporsi ad ore di trucco e sfoggiare un convincente accento pugliese.

L’attrice Claudia Gerini interpreta la PM Paola Maralfa, personaggio sicuro di sé che l’interprete ha caratterizzato con una voce bassa e roca. Come Scamarcio, anche la Gerini si è detta attratta dalla complessità della storia, motivo per il quale ha accettato di recitare nel film. L’attore Edoardo Pesce, consacratosi grazie al ruolo di Simoncino in Dogman, interpreta invece l’avvocato Giorgio, uomo fragile e insicuro. Nel cast vi sono poi anche Barbara Ronchi nel ruolo di Vittoria e Sarah Felberbaum in quelli di Beatrice. Caterina Shulha è Katherine, mentre Silvia D’Amico ricopre il ruolo di Alice.

Non sono un assassino: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Non sono un assassino è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Apple iTunes, Tim Vision, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 24 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Fonte: IMDb

Tre piani, recensione del nuovo film di Nanni Moretti

Tre piani, recensione del nuovo film di Nanni Moretti

Nel romanzo di Eshkol Nevo, come nell’adattamento cinematografico che Nanni Moretti ne ha tratto nel suo ultimo Tre piani, i livelli sono molti di più di quelli catastali della palazzina in cui vivono vittime e carnefici di questo dramma corale. Che, se nel libro erano chiusi ciascuno nella storia che li riguardava, nel film diventano co-protagonisti di linee narrative che si intrecciano, incontrano e scontrano. Una scelta coraggiosa, che il regista romano affronta facendo un passo indietro, rinunciando a molto del suo cinema e lasciando spazio alla narrazione originaria. Con un’unica licenza, quella di portare gli accadimenti – lasciati in sospeso sulla carta – fino in fondo, per mostrarne le conseguenze e le ripercussioni sulla vita propria e degli altri.

Una scelta coraggiosa, ma che toglie qualcosa all’affresco, almeno a livello partecipativo. Più o meno tutte le vicende messe in scena, a prescindere dall’adeguatezza dei personaggi impegnati e dai dialoghi assegnati loro, tendono a essere sottolineate oltremodo. Potremmo definirlo un eccesso di didascalismo, volendo essere sintetici, ma con tante situazioni a rubarsi la scena la generalizzazione è riduttiva più che ingiusta. Conseguenza immediata ne è una sequela di confronti dai quali è difficile sentirsi coinvolti, spesso a causa di scambi o interpretazioni più banali del dramma che vorrebbero esprimere.

Ed è un peccato considerato i nomi messi in campo e la mano a dirigerli. Tra tutti, spiccano particolarmente – per equilibrio, misura e risultato – Elena Lietti (Sara) e Margherita Buy (Dora), moglie cinematografica scelta da Moretti a contrastare un personaggio che sullo schermo avrebbe forse potuto avere una parabola e una caratterizzazioni maggiori di quella consentitagli dal libro. Senza voler lontanamente ‘dare i voti’ a questo o quella, tutti ugualmente molto coinvolti e visibilmente appassionati al ruolo richiestogli, si resta spesso perplessi. Anche e soprattutto nei goffi tentativi di inserire un contesto sociale e politico, inevitabilmente distante anni luce da quello israelo-palestinese di Nevo, o una parentesi surreal-musicale (ma la salsa aveva funzionato meglio della milonga).

I Tre piani di Nanni Moretti: chi sono i protagonisti

Al primo piano di una palazzina vivono Lucio, Sara e la loro bambina di sette anni, Francesca. Nell’appartamento accanto ci sono Giovanna e Renato, che spesso fanno da babysitter alla bambina. Una sera, Renato, a cui è stata affidata Francesca, scompare con la bambina per molte ore. Quando finalmente i due vengono ritrovati, Lucio teme che a sua figlia sia accaduto qualcosa di terribile. La sua paura si trasforma in una vera e propria ossessione.

Al secondo piano vive Monica, alle prese con la prima esperienza di maternità. Suo marito Giorgio è un ingegnere e trascorre lunghi periodi all’estero per lavoro. Monica combatte una silenziosa battaglia contro la solitudine e la paura di diventare un giorno come sua madre, ricoverata in clinica per disturbi mentali. Giorgio capisce che non potrà più allontanarsi da sua moglie e sua figlia. Forse però è troppo tardi.

Dora è una giudice, come suo marito Vittorio. Abitano all’ultimo piano insieme al figlio di vent’anni, Andrea. Una notte il ragazzo, ubriaco, investe e uccide una donna. Sconvolto, chiede ai genitori di fargli evitare il carcere. Vittorio pensa che suo figlio debba essere giudicato e condannato per quello che ha fatto. La tensione tra padre e figlio esplode, fino a creare una frattura definitiva tra i due. Vittorio costringe Dora a una scelta dolorosa: o lui o il figlio.

Tre piani film 2020Una speranza per il futuro

Moretti lo aveva espressamente dichiarato a Cannes di non volere attori spontanei, e forse per non esagerare o ‘invadere’ il territorio di una storia cui voleva essere fedele si è scivolati nell’eccesso opposto. Resta sicuramente interessante il suo essersi messo alla prova con un testo che gli offriva molti limiti, e in sospeso la domanda se questa potrà essere una nuova strada sulla quale lo vedremo ancora. Anche se i suoi fan più tradizionalisti apprezzeranno che stia attualmente lavorando a un soggetto originale, di proprio pugno.

Nel quale potremmo trovare di nuovo alcuni dei topoi classici del suo cinema come altri elementi psicanalitici, piuttosto cari al regista, il quale in questo film stabilisce una evidente corrispondenza dei piani fisici e dei personaggi centrali delle tre storie con la tripartizione freudiana di Es, Io e Super-io. A conferma che anche in un film tanto criticato come quest’ultimo, continuano a essere molti gli spunti a disposizione degli spettatori meno superficiali, che non si fermeranno alla visione di figli manipolatori, uomini egoisti e donne in grado tanto di mettere da parte il proprio bene in nome di altre priorità quanto di riprendere in mano la propria vita e scegliere una nuova strada, anche dolorosa. Un modo per superare le ossessioni che ci affossano quotidianamente o di cedere loro definitivamente?

La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley, trailer italiano del film di Guillermo Del Toro

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Diretto dal premio Oscar Guillermo del Toro, il film targato Searchlight Pictures La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley arriverà il 27 gennaio nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley è interpretato dal candidato all’Academy Award Bradley Cooper, dall’attrice premio Oscar Cate Blanchett, dalla candidata all’Oscar Toni Collette, dal candidato all’Oscar Willem Dafoe, dal candidato all’Oscar Richard Jenkins, dalla candidata all’Oscar Rooney Mara, Ron Perlman e dal candidato all’Academy Award David Strathairn.

La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley, trailer italiano

Nel film La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley, un giovane e ambizioso giostraio (Bradley Cooper) con un talento nel manipolare le persone con poche parole ben scelte frequenta una psichiatra (Cate Blanchett) che è ancora più pericolosa di lui. Al luna park lavorano anche Molly (Rooney Mara), il capo imbonitore Clem (Willem Dafoe) e Ron Perlman nei panni di Bruno the Strongman. Richard Jenkins fa parte del pubblico dell’alta società nel ruolo del ricco industriale Ezra Grindle.

Il film è diretto dal premio Oscar Guillermo del Toro e scritto dallo stesso del Toro insieme a Kim Morgan. Il film è prodotto da Guillermo del Toro e dal vincitore dell’Academy Award J. Miles Dale ed è basato sul romanzo di William Lindsay Gresham. Il film sarà supervisionato dai Presidents of Production for Film and Television di Searchlight Pictures David Greenbaum e Matthew Greenfield e dal Vicepresidente Senior DanTram Nguyen.

Everybreath you take con Casey Affleck e Sam Claflin in arrivo su Sky e Now

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Arriva lunedì 27 settembre alle 21.15, in prima tv su Sky Cinema Uno, in streaming su Now e disponibile on demand Everybreath you take, un thriller psicologico con Casey Affleck e Sam Claflin, diretto da Vaughn Stein e scritto da David Murray. La vita e la carriera di uno psichiatra (Casey Affleck) vengono sconvolte quando il fratello di una sua paziente morta suicida si insinuerà nella sua vita familiare, lacerandola. Nel cast, accanto a Casey Affleck e Sam Claflin, Michelle Monaghan, India Eisley, Emily Alyn Lind e Veronica Ferres

In Everybreath you take Philip Clark (Casey Affleck) è uno psichiatra con uno studio di successo. Lui e la moglie (Michelle Monaghan) però non hanno mai saputo affrontare il dolore per la morte del figlio Evan in un incidente stradale. Quando Daphne (Emily Alyn Lind), una paziente di Philip muore suicida, James (Sam Claflin), fratello di Daphne si insinua nella vita e nella famiglia di Philip, in cerca di vendetta.

Everybreath you take in prima tv su Sky Cinema Uno lunedì 27 settembre alle 21.15, in streaming su NOW e disponibile on demand. E grazie a extra i clienti Sky da più di tre anni e con Sky Cinema, lo vedranno prima di tutti on demand nella sezione extra.

Il materiale emotivo: Sergio Castellitto presenta il suo nuovo film da regista

Giunto al suo settimo lungometraggio da regista, Sergio Castellitto torna al cinema dal 7 ottobre con Il materiale emotivo, da lui anche interpretato insieme Matilda De Angelis e Bérénice Bejo. Il film, scelto per inaugurare il Festival del Cinema di Bari, si basa su una storia che nasce tra le mani di Ettore Scola e all’epoca intitolata Un drago a forma di nuvola”, il quale non è però mai riuscito a tramutarla in film, ma solo in graphic novel. Presentando il film a Roma, Castellitto parte proprio da questo particolare per raccontare le origini del film, incentrato su Vincenzo, un libraio vecchio stampo alle prese con una figlia paraplegica segnata da un brutto trauma e con un’attrice teatrale tanto problematica quanto seducente.

Quando tre anni fa mi proposero questa sceneggiatura, mi sembrò un ultimo, inaspettato dono che Ettore mi faceva in nome della nostra amicizia. – esordisce Castellitto – Io sono stato suo allievo, ho realizzato con lui due film (La famiglia e Concorrenza sleale) e l’idea di poter realizzare la sua ultima idea cinematografica era per me un onore oltre che un piacere”. “Naturalmente, – continua il regista – avevo bisogno di far diventare anche mia quella storia. Ho così deciso di affidarmi a Margaret Mazzantini per riscriverla nel modo che fosse per me più congeniale. Molto è dunque cambiato, ma il cuore di quello spunto originale è rimasto intatto”.

Chiamato a definire con una parola il film, Castellitto afferma di non poter scegliere che “soave”. “Soave perché abbiamo da subito deciso di rinunciare a certe tinte forti da melodramma, a quegli sconvolgimenti interiori che si esternano in modo straziante. Ho piuttosto preferito dar spazio ai sentimenti taciuti, a quei piccoli gesti che a volte passano inosservati ma valgono tutto”.

Dalla sceneggiatura riscritta dalla Mazzanti prende così vita un personaggio circondato dalla letteratura e proprio la letteratura è una continua fonte di ispirazione per quanto avviene nel film e ai suoi personaggi. “In quanto scritto da Ettore, – spiega Castellitto – le citazioni erano completamente staccate dalle vicende dei personaggi, non li definiscono, non li raccontano. Questa era proprio una cosa che volevo cambiare. In fase di scrittura abbiamo così deciso di affidarci soltanto a citazioni che si legassero strettamente ai personaggi e alla loro situazione. Opere come Il barone rampante, Don Chisciotte de la Mancia e Le notti bianche sono fondamentali da questo punto di vista”.

Passando ad analizzare il film in modo ancor più approfondito, il regista sottolinea come uno dei temi principali sia quello della prigionia. “I personaggi sono tutti un po’ prigionieri di loro stessi, come anche degli ambienti che li circondano. Ci si trova continuamente alle prese con tanti carceri personali, alcuni dei quali si incastrano tra loro dando vita ad una prigionia continua. L’obiettivo, a poco a poco, è dunque quello di abbattere quest’oppressione, aprendosi alla vita.”  

“Il mio obiettivo, in fin dei conti, – afferma Castellitto concludendo la conferenza stampa – è quello di portare ogni spettatore a chiedersi quale sia il proprio personale materiale emotivo. Dobbiamo trovarlo, perché l’attualità ci uccide, ci rende sterili e apatici a tutto ciò che è reale. Attraverso la rappresentazione della vita data dal cinema e dalla letteratura, invece, si può rimediare a ciò, si possono scuotere le coscienze. Per quanto riguarda me, il mio materiale emotivo è stato poter girare questo film. Avere questa fortuna ed essere stato a mia volta travolto dalle emozioni qui raccontate”. 

IT, parla Cary Fukunaga: “Volevo fosse come Shining, ma lo studio voleva Annabelle”

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Sulla scia del grande successo della prima stagione di True Detective, Cary Fukunaga divenne uno dei registi più richiesti di Hollywood. Prima che Andy Muschietti venisse ingaggiato dalla Warner Bros., doveva essere proprio il regista dell’attesissimo No Time to Die a dirigere l’adattamento cinematografico di IT, uno dei capolavori del maestro Stephen King.

Ora, proprio a margine della promozione del nuovo capitolo della saga di James Bond, è stato proprio Fukunaga a spiegare a The Hollywood Reporter i motivi per cui, all’epoca, decise di abbandonare IT, progetto al quale il regista teneva comunque moltissimo. “Abbiamo lavorato al progetto con Warner per quattro o cinque anni, e poi è subentrata la New Line, poco prima che iniziassimo la produzione”, ricorda il regista. “Penso che ciò che volesse la New Line era molto diverso dalla mia visione e da ciò che volevo io.”

“Il mio obiettivo era fare un dramma dalle venature horror, molto più vicino ad un film come Shining. Invece, penso che loro volessero fare qualcosa di molto più horror, alla Annabelle, in stile The Conjuring. Questo è stato essenzialmente il motivo che mi ha spinto ad abbandonare”, ha concluso Fukunaga.

Il grande successo dei due capitoli di IT

I due capitoli di IT, usciti nel 2017 e nel 2019 ed entrambi diretti da Andy Muschietti, sono stati un successo dal punto di vista commerciale, nonostante il secondo sia stato accolto in maniera meno entusiasta da parte della critica. In entrambe le parti, l’iconico personaggio di Pennywise/IT è stato interpretato da Bill Skarsgård.

La storia originale di IT è incentrata su sette bambini che affrontano un mostro in grado di mutare le proprie sembianze, il più delle volte simile a un clown, Pennywise. Anni dopo, torneranno nella loro città natale per affrontare nuovamente la creatura. Nel primo film è stata rappresentata la vicenda con protagonisti i personaggi bambini, mentre nel secondo la storia si focalizza sui personaggi una volta adulti.

Film commedia: i migliori film da vedere

Film commedia: i migliori film da vedere

Il genere del film commedia è più difficile di quello che sembra. Far ridere davvero, con gusto e con classe, è un’abilità che pochi hanno. Al cinema, la commedia è cominciata con Charlie Chaplin e Buster Keaton, ed è poi passata al cinema sonoro. Ecco una guida ai migliori film commedia da vedere, tra generi, paesi e anni. Partiamo però dall’ultimo anno!

Film commedia 2020

  • Toto Tolo di Checco Zalone. Dopo che il suo ristorante di sushi è fallito miseramente, Checco deve scappare dai suoi creditori e decide di rifugiarsi in Africa, dove si improvvisa cameriere in una struttura alberghiera.
  • Dolittle di Stephen Gaghan con Robert Downey Jr. Il dottor John Dolittle vive insieme ad alcuni animali esotici, con cui parla quotidianamente. Quando la giovane regina Vittoria si ammala, l’eccentrico dottore e i suoi amici si imbarcano in un’epica avventura per trovare la cura.
  • Odio l’estate di Massimo Venier. Le famiglie di Aldo, Giovanni e Giacomo, che non si conoscono e sono molto diverse tra loro, partono per una vacanza in Puglia e si ritrovano, a causa di un disguido, a dover condividere l’abitazione.
  • Palm Springs – Vivi come se non ci fosse un domani. Bloccato a un matrimonio a Palm Springs, Nyles incontra Sarah, damigella d’onore e pecora nera della famiglia. Dopo essere stata salvata da un brindisi disastroso, Sarah inizia ad essere attratta da Nyles.
  • Figli di Giuseppe Bonito. Nicola (Valerio Mastandrea) e Sara (Paola Cortellesi), una coppia innamorata e felice. Sposati da tempo, hanno una figlia di sei anni e una vita che scorre senza intoppi. Ma quella che era iniziata come una dolce fiaba romantica si trasforma in un vero incubo con l’arrivo di Pietro, il secondo figlio della coppia. Quella che sembrava una perfetta famiglia media inizia a mostrare i primi squilibri e i due coniugi si ritroveranno a scontrarsi con l’imprevedibile. Iniziano così a emergere vecchi rancori, insoddisfazioni che non riescono più a essere celate e ogni minimo disaccordo sembra essere motivo di litigio.

Film commedia romantica

Film commedia romanticaChiamata in inglese rom-com, combina l’umorismo (a volte sottile, a volte esagerato) con romanticismo e, sì, anche il lieto fine. L’elemento comico si intreccia con quello romantico e, come nel teatro classico, è spesso un intreccio di equivoci, occasioni mancate, allontanamenti e rappacificazione. Il maestro del genere è probabilmente Woody Allen, che ha cambiato il genere con Manhattan e Io ed Annie. Altri classici del genere? In America, ci sono i film con Meg Ryan e nel Regno Unito, i film scritti da Richard Curtis sono oramai classici.

  • Io ed Annie, di Woody Allen, 1977: un comico di New York si innamora di Annie, una donna incasinata, affascinante e un po’ svampita. Il racconto dell’evoluzione e del declino della storia. L’introduzione e la frase finale del film sono tra i momenti meglio scritti di Allen.
  • Harry ti presento Sally, di Rob Reiner, 1989: Harry e Sally sono amici da una vita, ma per anni evitano di ammettere che tra di loro ci sia di più, per timore che i sentimenti e il sesso rovinino tutto.
  • Il diario di Bridget Jones, di Sharon Maguire, 2001: un classico. L’inglesissima e impacciata Bridget decide di migliorarsi e cercarsi un uomo. E racconta i suoi esilaranti sforzi e avventure in un diario.

E recentemente?

  • La bella Epoque di Nicolas Bedos. Il cinico fumettista Victor si imbatte in un imprenditore che, grazie a bizzarri artifici, permette ai suoi clienti di tornare indietro nel tempo. Victor sceglie quindi di rivivere la settimana in cui, quaranta anni prima, incontrò il grande amore.
  • La La Land di di Damien Chazelle. Un musicista jazz e un’aspirante attrice si innamorano mentre sono entrambi impegnati a inseguire le proprie ambizioni e i propri sogni, ma le cose cambiano non appena cominciano a raggiungere il successo.
  • Bridget Jones’s Baby di Sharon Maguire. Dopo essersi separata da Mark, Bridget ha una relazione con l’affascinante Jack. Subito dopo, però, scopre di essere incinta, ma non sa chi dei due sia il padre del bambino.
  • Questione di tempo di Richard Curtis. All’età di ventuno anni, Tim Lake scopre di essere in grado di viaggiare nel tempo e decide di usare questa abilità per cambiare un po’ di cose.
  • 500 giorni insieme di Marc Webb. Tom è un giovane scrittore che crede ancora nel colpo di fulmine e si innamora perdutamente di Sole, la bellissima nuova segretaria del capo, che invece non crede nel rapporto duraturo. Ma 500 giorni della loro storia stravagante e bizzarra rivelano che la strada per la felicità può essere imprevedibile.

Film commedia americana

Film commedia americanaChi si ricorda i tempi della commedia classica americana? Quelli di Marylin Monroe e Billy Wilder (chi non ha mai visto A qualcuno piace caldo deve correre immediata mente ai ripari), quelli di Howard Hawks. La commedia americana contemporanea, invece, si allontana dall’ironia sottile per accentuare spesso e volentieri i toni demenziali. Ma non diffidate dell’eccesso, perché il genere ci ha donato dei gioielli del cinema e delle risate impareggiabili: film come Frankenstein Junior e Animal House hanno fatto storia.

  • Susanna!, di Howard Hawks, 1938: Un paleontologo svampito cerca di aggiudicarsi una donazione di un milione di dollari per il proprio museo da un’ereditiera. Lei è bellissima e irritante, e si innamorerà di lui. Una serie di episodi e battute esilaranti. E c’è anche un leopardo.
  • Borat, di Larry Charles e Sacha Baron Cohen, 2006: Il presentatore televisivo Kazako Borat arriva negli Stati Uniti per raccontare uno dei paesi più grandi e affascinanti del mondo, in compagnia della sua troupe. Ma il suo principale interesse diventerà trovare e sposare Pamela Anderson.

E ancora…

  • Il rompiscatole di Ben Stiller. Quando Steven prova a convincere l’uomo che installa i televisori a impostare tutti i canali, la reazione non è quella che sperava e finisce per essere perseguitato e tormentato dal tecnico.
  • American Pie di Paul Weitz. Jim, Kevin, Paul e Chris sono quattro amici che stanno per diplomarsi al liceo e sono ossessionati dalla loro verginità. Dopo un’altra festa passata in bianco, decidono di stringere un patto di reciproco aiuto al fine di fare sesso prima della fine dell’anno scolastico. L’ultima occasione è la festa a casa di Stifler in riva al lago, dove tutti si recano dopo il ballo di fine anno.
  • Una notte da leoni di Todd Phillips. Arrivato a Las Vegas per festeggiare l’addio al celibato del loro amico Doug, durante la notte il gruppetto si dà alla pazza gioia prendendo una sbornia colossale. Al risveglio, però, qualcosa non va.
  • Ti presento i miei di Jay Roach. Greg Focker, infermiere di Chicago, vuole chiedere la sua ragazza in sposa, tuttavia, quando scopre che secondo la tradizione di famiglia di Pam, deve rivolgersi a suo padre per chiedergli il permesso, decide di partire per parlare con lui. L’uomo è costretto ad affrontare molti imprevisti durante il viaggio e, una volta giunto a casa Byrnes, Jack avanza delle critiche nei suoi confronti riguardo le differenze tra lui e la sua famiglia.
  • I tenenbaum di Wes Anderson. In inverno ha luogo un’improvvisa e inattesa riunione della famiglia Tenenbaum. Royal e Etheline, i due genitori, si sono separati dopo aver avuto tre figli: Chas, che brilla nella finanza internazionale, Margot commediografa di successo che già al liceo aveva avuto una ricca borsa di studio e Richie, vincitore per tre anni consecutivi della nazionale juniores di tennis degli USA. Ma i successi dei tre figli sembrano cancellati dai disastri compiuti dal padre negli ultimi vent’anni.
  • Zoolander di Ben Stiller. Derek Zoolander vuole lasciare il mondo della moda quando al suo rivale, Hansel, viene assegnato il premio di modello dell’anno, ma si ritrova coinvolto in un complotto per l’assassinio di un leader mondiale.
  • Crazy Stupid Love di Glenn Ficarra, John Requa La storia di un uomo la cui vita trascorre tra l’incapacità di risolvere una crisi coniugale e i tentativi di gestire il rapporto con i figli.
  • Tutti pazzi per Mary (1998) di Peter Farrelly, Bobby Farrelly. Dopo averla persa di vista per anni, il goffo e impacciato Ted, decide di ritrovare la donna della sua vita, Mary. Quel che Ted non sa, però, è che la concorrenza è numerosa e spietata.
  • Come farsi lasciare in 10 giorni. Donald Petrie. Andie lavora per una famosa rivista mentre Benjamin è un creativo pubblicitario. Lei deve scrivere un articolo su come farsi lasciare dal proprio ragazzo in dieci giorni, mentre lui scommette col proprio capo di far innamorare una ragazza.
  • Old School di Todd Phillips. Tre uomini trentenni sono determinati a rivivere gli anni di spensieratezza del college e superare le delusioni d’amore. Per farlo decidono di fondare una confraternita al di fuori del campus universitario.
  • Una notte al museo di Shawn Levy. A New York, Larry Daley è un padre divorziato che vive di precariato. La situazione poco stabile dell’uomo non giova ai già difficili rapporti col figlio Nick, che ha dieci anni e vive con la madre. Finalmente il giovane trova lavoro come guardiano notturno al Museo di Storia Naturale. Un impiego semplice, a detta dei tre anziani predecessori di Larry, Cecil, Gus e Reginald che stanno per andare in pensione.
  • 2 single a nozze di David Bobkin. John e Jeremy, due mediatori legali e amici per la pelle non più giovanissimi, partecipano ai matrimoni senza essere invitati con lo scopo di mangiare gratuitamente e conquistare giovani donne. Durante la cerimonia della figlia del segretario del tesoro, però, qualcosa va storto.
  • Tenacious D e il destino del Rock di Liam Lynch. Il giovane Jack “JB” Black, fin da piccolo, ha il sogno di diventare un grande rocker, ispirandosi a miti della musica come i Black Sabbath e i Led Zeppelin. I suoi genitori non sono d’accordo, in quanto molto religiosi e convinti che il rock sia opera del Diavolo, ma dopo l’ennesima lite lo spirito di Ronnie James Dio prende vita da un poster nella sua camera e ordina a JB di seguire la via del Rock raggiungendo la “città degli angeli caduti”, ovvero Los Angeles.
  • Molto incinta di Judd Apatow. Alison, giornalista in carriera, ha appena ricevuto una promozione e decide di festeggiare in un club. Qui incontra Ben, un fannullone che gestisce un sito internet. La loro avventura prende una piega inaspettata quando lei scopre di essere incinta.

Film commedia all’italiana

Film commedia all'italianaLa stagione migliore della commedia italiana, quella che ha fatto storia, viene dopo la guerra, ed è quella che viene propriamente chiamata commedia all’italiana. Si considera iniziata con I soliti ignoti di Mario Monicelli, mentre il nome viene dal film storico di Pietro Germi, Divorzio all’italiana. Sono commedie brillanti e spesso satiriche, che si concentrano su temi sociali (come il sesso, il divorzio, la contraccezione, la crescita economica, l’influenza della religione cattolica) con forti temi di critica sociale, diluiti e rafforzati dalla comicità forte.

  • I soliti ignoti, di Mario Monicelli, 1958: Un quintetto di ladruncoli inetti decide di rapinare il Banco dei Pegni. Ma non sono troppo abili o esperti, e le cose si complicano.
  • Divorzio all’italiana, di Pietro Germi, 1961. Un barone siciliano è sposato, ma si innamora della cugina e decide di sposarla. Il divorzio è però illegale, e l’unico modo per uscirne è sbarazzarsi dell’attuale moglie, inscenando un delitto passionale.
  • Il sorpasso, di Dino Risi, 1962: Uno spaccone dal carattere impulsivo porta con sé un timido studente di legge in un viaggio lungo due giorni, attraverso la campagna romana e toscana.
  • Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto. Raffaella, la moglie di un ricco industriale milanese, si gode le vacanze a bordo di un lussuoso yatcht che la coppia ha noleggiato. Durante il soggiorno non fa altro che ostentare la propria posizione sociale nei confronti di Gennarino Carunchio, il nocchiere. Un giorno la donna si sveglia tardi e pretende che l’uomo l’accompagni sulla terraferma con una piccola imbarcazione per raggiungere alcuni amici, ma i due naufragano su un’isola deserta, dove si lasciano travolgere dalla passione.
  • Amici miei di Mario Monicelli. Quattro inseparabili amici toscani cercano di affrontare la propria crisi di mezza età con scorribande a base di scherzi a poveri malcapitati.
  • Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani. Due famiglie di estrazione sociale assai differente sono unite controvoglia dall’amore tra i figli adolescenti. Dopo una serie di vicissitudini al limite dell’assurdo, gli adulti imparano a comprendersi a vicenda.
  • Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca) di Ettore Scola. Un muratore già sposato e una fioraia si incontrano e innamorano durante una manifestazione. La donna, però, non riesce a resistere al fascino di un pizzaiolo.
  • I nuovi mostri di Dino Risi, Ettore Scola, Mario Monicelli. Quattordici episodi di ordinaria mostruosità italiana: un marito impresario sfrutta la moglie cantante; un mafioso preso a fucilate nega l’accaduto; un cardinale riporta all’ordine un gruppo di fedeli in subbuglio; un commesso viaggiatore uccide un’autostoppista credendola un’evasa; un debosciato aristocratico soccorre un pedone, ma senza grandi risultati; il cuoco e il cameriere di una trattoria rustica si accapigliano nella cucina.
  • In nome del popolo italiano di Dino Risi. Un magistrato investiga sulla morte di Silvana, una giovane tossicodipendente, e risale a un industriale che tenta con ogni mezzo di ostacolarlo. Nel corso delle indagini, l’uomo scopre l’innocenza dell’indiziato, ma decide comunque di colpire attraverso la figura dell’imprenditore tutto il marcio di una società irrimediabilmente corrotta.
  • Ricomincio da tre di Massimo Troisi. Gaetano è un ragazzo napoletano in cerca di nuovi stimoli e decide così di lasciare casa, lavoro e amici per trasferirsi a Firenze dalla zia. Tra situazioni divertenti, il giovane conosce Marta e iniziA con lei un nuovo capitolo della propria vita.
  • Febbre da cavallo di Steno. Film che usa una serie di flashback per raccontare le vicende di tre amici, Mandrake, Pomata e Felice, la cui vita ruota attorno al mondo delle corse dei cavalli e alle scommesse.
  • Totò, Peppino e la… malafemmina. Totò e Peppino sono i buffi zii di uno studente universitario, presumibilmente traviato da una ballerina. I due cercano di risolvere la situazione a modo proprio, ma nonostante la brutta fama, la ragazza sogna solo una casa e tanti bambini.
  • Vacanze di Natale di Carlo Vanzina. Una galleria di esuberanti personaggi, ritratti di diverse tipologie di italiani, si ritrova a festeggiare il Natale a Cortina d’Ampezzo, dando vita ad esilaranti avventure e scomode storie d’amore, che si intrecciano con risultati imprevedibili e comici.
  • Non ci resta che piangere di Massimo Troisi e Roberto Benigni. Un maestro elementare e un bidello si ritrovano, per uno strano scherzo del caso, nel 1492. Decidono di recarsi a Palos, in Andalusia, per fermare Cristoforo Colombo e impedirgli di scoprire le Americhe.
  • Audace colpo dei soliti ignoti. Peppe, capo di una combriccola di ladruncoli romani, viene avvicinato da un collega milanese, che lo invita a partecipare coi suoi ad un grosso colpo. Si tratta di bloccare il furgone che ogni domenica porta al sicuro le somme delle giocate incassate dal Totocalcio.
  • Miseria e nobiltà di Mario Mattoli. In pieno Ottocento, Felice e Pasquale, due poveri napoletani, uno scrivano ed un fotografo, devono fingere di essere gli aristocratici parenti del marchese per cui lavorano per riuscire a sbarcare il lunario.
  • Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini. Appena giunto nel piccolo paese cui è stato trasferito, il maresciallo dei carabinieri Antonio Carotenuto fa la conoscenza di Mariella, una bella e brava ragazza che sa difendersi dagli ammiratori troppo audaci.
  • Bianco, rosso e Verdone di Carlo Verdone. Film diretto e interpretato da Carlo Verdone, diviso in tre episodi in cui l’attore interpreta vizi e virtù dell’Italia contemporanea attraverso i personaggi del pedante Furio, dell’ingenuo Mimmo e dello sventurato Pasquale.

E oggi? L’Italia continua a produrre commedie. Ci sono film di alta qualità e film di qualità più discutibile, ma si ride. Ci sono i film di Checco Zalone: Cado dalle nubi, Che bella giornata, Sole a catinelle e Quo vado. E ancora: Happy Family di Salvatores è una perla, e tra gli altri ci sono anche Questione di Karma, Nove lune e mezza, Lasciati andare.

Film commedia Netflix

  • Amiche di sangue. In Connecticut, due adolescenti di buona famiglia riallacciano la loro vecchia amicizia, interrotta quando erano ragazzine. Insieme, le due sviluppano un piano suicida per risolvere i propri problemi.
  • Sotto il sole di Riccione. Mentre si trovano a passare le vacanze sulle spiagge di Riccione, alcuni ragazzi fanno amicizia tra loro e si aiutano a vicenda a gestire le relazioni romantiche e le cotte estive.
  • Un padre. Un padre si ritrova a dover crescere da solo la sua bambina dopo la morte inaspettata della moglie, venuta a mancare un giorno dopo la nascita della figlia.
  • Isi & Ossi. Una ricca e scontenta ereditiera di Heidelberg ha bisogno di scuotere i propri genitori, e finge di avere una relazione con un pugile in difficoltà che proviene da un quartiere popolare.
  • Work It. Una liceale geniale ma impacciata cerca di farsi ammettere nella ex università del defunto padre trasformando se stessa e una banda di disadattati in campioni di ballo.
  • Murder Mystery. Un poliziotto di New York e sua moglie vanno in vacanza in Europa per riaccendere la passione del loro matrimonio. Un incontro casuale li porta ad essere incriminati per l’omicidio di un anziano miliardario.
  • Holidate. Stanchi di essere single in vacanza, due sconosciuti desiderano solamente qualcuno con cui passare le feste e beffarsi degli altri. Senza stress né passione, tanto comunque non è amore.

Film  commedia 2019

  • Non ci resta che il crimine. Tre amici a Roma sono impegnati in un giro turistico nei luoghi che furono teatro delle infami gesta della Banda della Magliana. Improvvisamente il gruppo si trova catapultato nel 1982.
  • Croce e delizia. Due famiglie si scontrano e si alleano in vista di un matrimonio sgradito ad entrambe, quello tra i due padri che, scoperta la propria omosessualità, si innamorano e decidono di sposarsi.
  • Compromessi sposi. Una fashion blogger di Gaeta, figlia di un politico improvvisato, e un cantautore bergamasco di famiglia leghista, entrambi ventenni, si innamorano e decidono di sposarsi. I parenti cercano di impedire le nozze.
  • Ma cosa ci dice il cervello. Agente segreto sotto copertura, Giovanna Salvatori decide di vendicare alcuni vecchi amici dalle prepotenze di colleghi e clienti utilizzando tecnologie e competenze legate al proprio lavoro.
  • Alice e il sindaco. Dopo trenta anni di carriera politica, il sindaco di Lione Paul Théraneau si trova improvvisamente a corto di idee. Ad aiutarlo a superare la sua crisi esistenziale arriva una giovane e brillante filosofa di nome Alice Heimann.
  • Il primo Natale. Il ladro Salvo e il sacerdote Valentino vengono catapultati indietro nel tempo, ai tempi della nascita di Gesù Cristo nella Palestina di Erode. I due improbabili compagni di avventure si cacciano presto tra mille guai.
  • Un giorno di pioggia a New York. Innamorato di New York, Gatsby decide di trascorrere nella metropoli un fine settimana insieme alla sua ragazza Ashleigh, aspirante giornalista. Comincia così per i due ragazzi un’indimenticabile e divertente avventura sotto la pioggia.
  • Il giorno più bello del mondo. Arturo è un impresario teatrale senza talento per l’arte e gli affari. Quando un lontano parente gli affida la tutela del nipote, l’uomo scopre che questi è dotato di un potere fenomenale che potrebbe cambiare le sorti della sua attività.

Film  commedia 2016

Film commedia 2016Il 2016 è invece un anno brillante. In Italia, Checco Zalone fa uscire Quo Vado, ci sono i The Pills al cinema, ed esce un altro film, divertente e allo stesso tempo amaro, e di grande merito: Perfetti sconosciuti. In america, si ride molto e bene.

  • Perfetti sconosciuti, di Paolo Genovese. Un gruppo di sette amici si riunisce per una cena. Parlano di tecnologia, rapporti umani e segreti, e decidono che ogni messaggio o chiamata ricevuta nel corso della serata sarà pubblico. Emergono molti segreti e problemi, e gli equiibri si rovinano.
  • Deadpool, di Tim Miller. Un antieroe con la parlantina facile e un umorismo crudo è vittima di un esperimento. Rimane sfigurato e acquisice dei poteri e decide di usarli per avere la propria vendetta.
  • Ave, Cesare!, dei Fratelli Coen. Hollywood, primi anni Cinquanta. Eddie Mannix è incaricato di risolvere i problemi con attori e registi alla Capitol Pictures. Ma uno degli attori viene rapito.

Film commedia 2015

Il 2015 non è stato un anno di film famosi per quanto riguarda la commedia in senso stretto, ma ecco due film da non perdervi: Amy Schumer al cinema e una delicata commedia romantica ambientata alle Hawaii:

  • Un disastro di ragazza, di Judd Apatow e Amy Schumer. Una donna in carriera con la fobia delle relazioni impegnate incontra un bravo ragazzo. Dovrà rivalutare le proprie convinzioni e affrontare le proprie paure.
  • Aloha, di Cameron Crowe. Un militare di successo ritorna nel luogo dei suoi più grandi successi militari. Incontra un amore del passato e si innamora del soldato incaircato di seguirlo e tenerlo sotto controllo.

Film commedia 2014

Film commedia 2014È un anno con grandi registi: Woody Allen con Magic in the Moonlight e Wes Anderson con Grand Budapest Hotel. Ma i film indipendenti sono quelli che fanno ridere davvero, ecco le commedie consigliate del 2014:

  • Frank, di Lenny Abrahamson. Un aspirante musicista di nome Joh decide di unirsi ad una band eccentrica, guidata dal misterioso Frank, che indossa costantemente una testa di cartapesta.
  • The Interview, di Evan Goldberg e Seth Rogen. Dave Skylark e il suo produttore Aaron Rapoport ottengono un’intervista con il dittatore del Nord Corea, Kim Jong-un. L’imprevisto? Per l’occasione, vengono recrutati dalla CIA per ucciderlo.
  • Kingsman: servizio segreto, di Matthew Vaughn: un’organizzazione di spie gentlement recruta un ragazzo di strada dai modi poco raffinati, ma promettente. Mentre frequenta l’addestramento, una minaccia globale emerge.

Film commedia 2013

I Sogni segreti di Walter MittyArriviamo agli anni più recenti, con i film commedia da vedere degli ultimi anni.

  • Questione di tempo di Richard Curtis. All’età di 21 anni, Tim scopre che gli uomini della propria famiglia possono viaggiare nel tempo e cambiare il corso della propria vita. E lui cercherà di trovare la donna della propria vita, ma le cose sono più difficili di quello che crede.
  • Nebraska di Alexander Payne. Un padre anziano e confuso dall’alcol viaggia dal Montana al Nebraska con il figlio. Il motivo? Ritirare un presunto premio di un milione di dollari vinto online.
  • I sogni segreti di Walter Mitty di Ben Stiller. Walter è un sognatore, ma quando rischia di perdere il proprio lavoro, si mette all’opera per cambiare il mondo reale. Si imbarcherà in un viaggio che lo porta in giro per il mondo, e vivrà avventure più straordinarie della propria fantasia.

MCU: le 10 scene post-credit più importanti di sempre

MCU: le 10 scene post-credit più importanti di sempre

Le scene post-credit, nel MCU, sono diventate una parte integrante dell’esperienza cinematografica, ma anche – e soprattutto – della continuità narrativa. In molti casi, queste scene sono di vitale importanza non solo per il singolo film, ma anche per l’interno Marvel Cinematic Universe. Dopo oltre 10 anni, vediamo quali sono diventate, ad oggi, le scene dopo i titoli di coda più importanti:

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli

La scena a metà dei titoli di coda in Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è stata fantastica per tutta una serie di motivi. Uno dei più importanti è il fatto che la scena anticipa un grande mistero che potrebbe avere grandi impatti sul futuro del MCU: da dove vengono i Dieci Anelli?

Ci sono molte teorie possibili sull’origine dei Dieci Anelli, ma la cosa più intrigante è il modo in cui la scena ridimensiona le più ovvie. Captain Marvel fa la sua apparizione per mettere sul piatto una possibile origine cosmica, mentre Wong respinge il concetto di magia e Bruce Banner scarta un’origine terrena e secolare. Indipendentemente da dove provengano, l’origine dei Dieci Anelli è destinata ad avere importanti conseguenze. 

Captain America: The Winter Soldier

Captain America: The Winter Soldier si è concluso con una scena post-credits estremamente importante. Quella scena ha introdotto Wanda e Pietro Maximoff, spalancando le porte all’immensa portata della continuità narrativa del MCU.

Wanda è ora l’onnipotente Scarlet Witch, un personaggio chiave nell’espansione del Multiverso, destinato a toccare altri franchise cinematografici (anche se Evan Peters si è rivelato non essere il Quicksilver del Fox-Verse). L’importanza di questi due personaggi per l’immediato futuro del MCU, in particolare di Wanda, non può essere sopravvalutata.

Iron Man 2

Per quanto importante fosse l’introduzione di Quicksilver e Scarlet Witch, l’arrivo di Thor anticipato in Iron Man 2 è stato altrettanto seminale. La scoperta da parte dell’agente Phil Coulson del Mjolnir, il mistico martello del Dio del Tuono nella scena post-credit, è stata fondamentale per la Fase 1 del MCU.

All’epoca, il franchise si stava ancora espandendo, lentamente, dopo la grande accoglienza del primo Iron Man e le reazioni non proprio eccezionali a L’incredibile Hulk. Questa scena ha portato avanti il franchise con l’introduzione di uno dei personaggi fondamentali del MCU, con enormi conseguenze. 

Guardiani della Galassia Vol. 2

Guardiani della Galassia Vol. 2 è un ottimo esempio di scena post-credit di cui, in realtà, non abbiamo ancora visto le conseguenze. Il film si conclude con il personaggio di Ayesha che intende creare “Lui”, una figura che secondo molti fan potrebbe essere Adam Warlock, che nei fumetti era originariamente conosciuto come “Lui” e che, al pari di quello che si vede nella suddetta scena, è stato generato da un bozzolo.

La scena non ha ancora prodotto grandi risultati, principalmente a causa del ritardo del sequel del film, e forse nemmeno allora ci fornirà grandi domande. Ma dato che Adam Warlock è uno degli esseri cosmici più potenti dell’Universo Marvel, è probabile che prima o poi apparirà sul grande schermo. 

Black Widow

Anche l’importanza della scena post-credit di Black Widow deve ancora essere pienamente compresa. La sola cosa chiara è che la Contessa sta tramando qualcosa e decide di reclutare Yelena Belova per uccidere Occhio di Falco, cosa che avrà sicuramente delle conseguenze nell’attesissima serie Hawkeye.

La Contessa sta anche tramando nell’oscurità con U.S. Agent e sembra stia assemblando una squadra che secondo alcuni potrebbe essere una variante dei Thunderbolts o, addirittura, una qualche versione dei Dark Avengers. 

Black Panther

Black Panther si conclude con una scena post-credit dalle implicazioni enormi per il futuro del MCU. T’Challa rivela al mondo la verità sulle risorse del Wakanda, che è destinata ad avere conseguenze immediate e profonde per altre nazioni.

Il vero impatto di quella rivelazione deve ancora essere esplorato, principalmente a causa della massiccia interruzione causato dallo Snap, ma probabilmente verrà ripresa nell’atteso sequel di Black Panther previsto per il 2022 o forse nella serie World of Wakanda in arrivo su Disney+

Spider-Man: Far From Home

Spider-Man: Far From Home è tremendamente consequenziale per il personaggio di Peter Parker e potrebbe esserlo anche per il resto del MUC in modi che non sono così scontati. La falsa accusa che Spider-Man ha ucciso Mysterio ha avuto conseguenze immediate per Peter, ma l’apparizione di J.K. Simmons in una nuova versione di J. Jonah Jameson ha di certo implicazioni ancora più intriganti per il Multiverso.

Con la conferma che in Spider-Man: No Way Home appariranno cattivi apparsi in altri franchise cinematografici dell’Uomo Ragno, come Doctor Octopus ed Eletro, è chiaro che ora anche le domande su Jameson incombano. 

WandaVision

La scena post-credit di WandaVision ha decisamente il potenziale per influenzare il futuro del MCU. Non solo Scarlet Witch sta espandendo i suoi già considerevoli poteri imparando i segreti del Darkhold, ma sente anche le voci dei suoi figli, che fino a quel momento erano degli artefatti della sua stessa abilità magica.

Le prospettive su dove si trovano i suoi figli e chi potrebbero effettivamente essere sono ovviamente legate al più ampio multiverso del MCU, ma potrebbero anche portare a luoghi molto più mistici. I fan lo scopriranno sicuramente in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, dove rivedremo Wanda.

The Avengers

Uno dei momenti più significativi del MCU si è verificato nella scena post-credit del primo film degli Avengers del 2012. Le conseguenze di quella rivelazione furono davvero cosmiche. Thanos sarebbe emerso come il grande cattivo della prima grande era del MCU, assemblando il Guanto dell’Infinito e spazzando via metà dell’universo.

L’attesa per questa rapida anticipazione è stata chiaramente ripagata in modi davvero epici ed è diventata una parte strutturale fondamentale dell’intero franchise. Da allora, la scena post-credit ha assunto ancora più importanza nel MCU.

Iron Man

La scena post-credit più importante di tutti i tempi, nel MCU, è la prima, che si verifica alla fine di Iron Man del 2008. Quando Nick Fury esce dall’ombra nell’appartamento di Tony Stark e parla dell’Iniziativa Avengers, parte una reazione a catena che darà poi vita all’intero franchise che tutti noi conosciamo oggi.

È stata una mossa audace da parte di una serie che, all’epoca, aveva poche garanzie di successo. Molti franchise hanno provato ad emulare questo assetto narrativo, senza ottenere però gli stessi risultati, rendendo questa scena e tutto ciò che comporta ancora più speciale.

The Tender Bar: Ben Affleck nella prima foto del film di George Clooney

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Amazon Studios ha diffuso la prima foto ufficiale di The Tender Bar, il nuovo film da regista di George Clooney  che vedrà protagonisti Ben Affleck, Lily Rabe, Tye Sheridan e Christopher Lloyd. La pellicola sarà presentata in anteprima alla Royal Festival Hall del Southbank Centre con la partecipazione di Clooney al 65mo BFI London Film Festival.

Il film racconta la storia di J.R. Moehringer (Ben Affleck), un uomo che non ha mai conosciuto suo padre, un dj di New York, e che, pur d’instaurare un tacito legame col genitore, durante l’infanzia ascoltava sempre la radio in attesa della voce paterna. Quando quella voce così confortante per J.R. ha smesso definitivamente di parlare, l’uomo ha iniziato a cercare conforto nei frequentatori del bar del quartiere, alla disperata ricerca di una surrogata figura paterna.

Lovely Boy in prima tv il 4 ottobre su Sky e NOW

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Lovely Boy in prima tv il 4 ottobre su Sky e NOW

Dopo la presentazione a Giornate degli Autori a Venezia 78, arriva in prima tv assoluta su Sky Cinema e in streaming su NOW Lovely Boy, il secondo film di Francesco Lettieri, con Andrea Carpenzano e Ludovica Martino.

Lovely Boy, tutto quello che non sai sul primo film sulla trap

Nic, in arte Lovely Boy, è l’astro nascente della scena trap romana. Tatuaggi in faccia, talento puro, completa strafottenza per il mondo. Inizialmente proiettato verso una folgorante ascesa musicale, rischia di essere risucchiato in una spirale di autodistruzione.

Scritto da Peppe Fiore e Francesco Lettieri, Lovely Boy ha tra i protagonisti Andrea Carpenzano (La terra dell’abbastanza, Il Campione)Ludovica Martino (Il Campione, Skam Italia, Sotto il sole di Riccione, Carosello Carosone) ed Enrico Borello (Il filo invisibile, Settembre), e si avvale della direzione della fotografia di Gianluca Palma, della scenografia di Marcella Mosca, dei costumi di Antonella Mignogna e del montaggio di Mauro Rodella.

Animali Fantastici: i Segreti di Silente darà finalmente giustizia a I Doni della Morte?

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La storia di Animali Fantastici: I Segreti di Silente sembra destinata a ripagare i fan della grande attesa di vedere sul grande schermo la storia di Silente, che negli adattamenti di Harry Potter e i Doni della Morte è stata fatta passare sotto silenzio a beneficio, comprensibilmente, della caccia agli Horcrux di Harry e i suoi.

I Segreti di Silente: da dove partiamo?

I film del 2010 e 2011 che portano al cinema il settimo libro della saga non si soffermano infatti troppo sul passato di Silente, sulla sua relazione con Gellert Grindelwald e su Ariana, la sorella di Silente morta tragicamente molto giovane. Entrambe le situazioni offrono molto spazio per raccontare meglio la figura di Silente.

L’immediato riferimento a un segreto che il preside di Hogwarts deve aver custodito tutta la sua vita potrebbe essere quello dell’esistenza di Aurelius Silente, il Credence interpretato da Ezra Miller la cui identità è stata svelata alla fine del I Crimini di Grindelwald.

Il colpo di scena, combinato con il titolo di Animali fantastici 3, chiarisce che la storia di Albus e di tutta la sua famiglia sarà sottoposta a un esame molto più approfondito nel prossimo film del Wizarding World, rispetto a quanto fatto fino a questo momento. Resta da vedere esattamente cosa verrà rivelato, ma il fatto che ci sia così tanta segretezza che circonda la vita passata di Albus e così tante scioccanti verità pronte a essere rivelate è qualcosa che è stato accennato in Harry Potter e i Doni della Morte Parte 2.

Aberforth

Lì, Aberforth, fratello minore di Albus, dice a Harry e compagni: “Conoscevo mio fratello, Potter. Ha succhiato la segretezza con il latte di mia madre. Segreti e bugie, è così che siamo cresciuti”. Nello stesso film si accenna alla sorte di Ariana, la più piccola della famiglia Silente (almeno per quanto ne sapevamo fino all’uscita del film del 2019), che è stata uccisa in un duello a tre tra Albus, Aberforth e Grindelwald. Animali fantastici: I segreti di Silente potrebbe raccontare e spiegare anche questa parte della storia.

Aurelius

Il titolo da solo – in particolare, che è Segreti, al plurale – indica che ci sarà più di un segreto da svelare su Albus Silente. Questa pluralità di segreti aggiunge un nuovo livello alla citazione dei Doni della Morte di Aberforth, poiché si potrebbe forse dedurre che entrambi sapevano dell’esistenza di un quarto fratello, Aurelius, e dovevano tenerlo segreto per il bene della loro madre, Kendra.

Ariana

Il titolo suggerisce anche che Animali Fantastici 3 potrebbe immergersi ulteriormente nel passato e mostrare cosa è successo ad Ariana. Dato che lo stesso Albus crede che il colpo mortale possa essere venuto dalla sua bacchetta, allora c’è la possibilità di mostrare il segreto più devastante della sua vita, aggiungendo ancora più peso a ciò di cui Aberforth ha avvertito Harry. Oltre a questi due segreti, potrebbero esserci ulteriori rivelazioni sulla famiglia Silente, dato che il franchise di Animali fantastici mira ad aggiungere nuovi livelli al franchise principale di Harry Potter, nonostante il rischio di creare delle incongruenze nella storia.

Grindelwald

C’è anche l’altro segreto di Silente, che è il suo amore per Grindelwald. I film non hanno mai esplorato esplicitamente il fatto che Silente fosse gay, né che fosse innamorato del suo vecchio amico diventato un grande rivale, anche perché fino a questo momento non era un elemento rilevante per la storia, ma è un argomento che Animali Fantastici 3 non potrà più ignorare. Proprio come Albus stesso non può continuare a mandare altri a combattere questa guerra per lui e evitare di affrontare Grindelwald, la serie non può continuare a evitare questa verità su chi sono questi personaggi e cosa provano l’uno per l’altro. Non è chiaro se lo stesso Aberforth sapesse dei sentimenti di Albus per Grindelwald, ma certamente sapeva che il preside di Hogwarts aveva molti segreti, forse più di quanto chiunque potesse immaginare.

X-Men più inclusivi: cambieranno nome per il MCU?

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X-Men più inclusivi: cambieranno nome per il MCU?

I mutanti della Marvel sono universalmente riconosciuti come X-Men fin dal loro debutto nel lontano 1963, nonostante nel corso degli anni il gruppo abbia ospitato al suo interno innumerevoli personaggi femminili.

Tuttavia, nel corso degli anni, il nome “X-Men” è stato spesso oggetto di alcune velate critiche in merito alla natura inclusiva della stessa dicitura, qualcosa su cui si è anche ironizzato nel film Dark Phoenix attraverso il personaggio di Mystica, interpretato da Jennifer Lawrence (ricordate la battuta “X-Women“?). Tuttavia, non si è mai parlato seriamente di dare alla squadra un nome più inclusivo. O forse sì?

In una vecchia intervista con Nuke the Fridge riportata alla luce da CBM, Victoria Alonso, la produttrice che lavoro per la Walt Disney Pictures e i Marvel Studios, aveva già chiarito che, dal suo punto di vista, il marchio “X-Men” è ormai diventato obsoleto. “Non so cosa accadrà in futuro”, ha risposto quando le è stato chiesto dell’acquisizione delle proprietà di Fox da parte di Disney. “È divertente che la gente chiami questo gruppo X-Men quando, in realtà, ci sono un sacco di supereroine al suo interno. Penso che ormai sia diventato obsoleto.”

È importante notare che quest’intervista risale al 2019, durante la promozione dell’uscita in home video di Captain Marvel, ma ciò non significa che le discussioni interne allo studio sul debutto dei mutanti nel MCU non fossero già avvenute. Inoltre, ora che Alonso ha acquistato maggiore prestigioso tra i ranghi della multinazionale, è chiaro che sarà destinata ad avere maggior influenza sui progetti che verranno.

A marzo di quest’anno era arrivata la notizia – ovviamente non confermata – che i Marvel Studios aveva pianificato di introdurre gli X-Men nel MCU attraverso un film che dovrebbe intitolarsi The Mutants. Da allora, però, non ci sono più stati aggiornamenti in merito. Tuttavia, quel titolo sembra suggerire che, in effetti, l’era dei mutanti identificati in qualità di gruppo come “X-Men” potrebbe essere ad una svolta significativa.

SEAL Team 5×01: promo e trama dall’episodio

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SEAL Team 5×01: promo e trama dall’episodio

Il network americano della CBS dopo il trailer ha diffuso promo e trama di SEAL Team 5×01, il primo episodio l’annunciata quinta stagione di SEAL Team.

In SEAL Team 5×01 che si intitolerà  “Trust, But Verify: Part 1” Tutti su Bravo sono scioccati quando apprendono che un esercizio di addestramento è davvero la copertura per una missione segreta per portare un esperto di armi fuori da uno dei paesi più pericolosi del mondo, nella premiere della quinta stagione di SEAL TEAM, che debutterà domenica 10 ottobre sulla CBS.

In SEAL Team 5×01 protagonisti sono  David Boreanaz (Jason Hayes) Max Thieriot (Clay Spenser) Neil Brown Jr. (Ray Perry) AJ Buckley (Sonny Quinn) Toni Trucks (Lisa Davis)

Guest star di SEAL Team 5×01 sono Justin Melnick (Brock Reynolds) Tyler Gray (Trent Sawyer) Parisa Fakhri (Naima Perry) Rachel Boston (Hannah Oliver) Alona Tal (Stella Baxter) Kerri Medders (Emma Hayes) Mike Wade (Lt. Soto) Jennifer Shelton (Sottosegretario) Keong Sim (Jin) Matthew Hancock ( Uomo vestito ) Gavin White (Mikey Hayes) Carolyn Ordonez (Eva) Jim Hanna (Generale Parham) MJ Kang (Kwan Jon-Wi)

SEAL Team 5×01

SEAL Team 5 è la quinta stagione della nuova serie tv SEAL Team creata da Benjamin Cavell per il network americano della CBS. Nel cast di SEAL Team 5 protagonisti David Boreanaz interpreterà il capitano Jason Hayes, Max Thieriot, Neil Brown Jr., A.J. Buckley, Jessica Paré e Tony Trucks.

I Seal non saranno solo impiegati sul suolo americano, ma anche in giro per il mondo dove dimostreranno il loro forte patriottismo e senso di appartenenza alla terra stelle e strisce. Lasciare figli e famiglia per partire in missione non è mai un compito facile, ma i nostri paladini saranno pronti a gettare il cuore oltre l’ostacolo per la difesa del proprio Paese. SEAL Team debutterà in America a Settembre 2017.

The Rookie 4×01: anticipazioni dalla season premiere

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The Rookie 4×01: anticipazioni dalla season premiere

Il network americano della ABC ha diffuso le anticipazioni di The Rookie 4×01, il primo episodio della quarta attesa  stagione di The Rookie.

In The Rookie 4×01 che si intitolerà “Life and Death”L’agente Nolan e l’intera squadra corrono contro il tempo per localizzare Lopez dopo che è stata rapita il giorno del suo matrimonio, non solo per salvarle la vita ma anche per lei bambino non ancora nato, nella premiere della quarta attesa stagione di The Rookie, che debutterà domenica 26 settembre su ABC.

Guest star di The Rookie 4×01 sono Camille Guaty come Sandra “La Fiera” De La Cruz, Kamar De Los Reyes come Detective Sgt. Ryan Caradine e Kyle Secor nei panni dell’agente Sam Taggart. “Life and Death” è stato scritto da Alexi Hawley e diretto da Bill Roe.

The Rookie  4×01

The Rookie 4 è la quarta stagione della  serie tv The Rookie creata da Alexi Hawley. The Rookie è basata su fatti realmente accaduti, e  segue John Nolan, un uomo di quarant’anni, che diventa il debuttante più anziano del dipartimento di polizia di Los Angeles. La serie segue John Nolan, un uomo di quarant’anni, che si sposta dalla sua confortevole vita in città a Los Angeles per perseguire il suo sogno di diventare un agente del dipartimento di polizia di Los Angeles. Deve, però, navigare nel pericoloso, umoristico e imprevedibile mondo di un poliziotto “giovane”.

In The Rookie 4 protagonisti sono Nathan Fillion come John Nolan, Afton Williamson come Talia Bishop, Eric Winter come Tim Bradford, Melissa O’Neil come Lucy Chen,  Richard T. Jones come Wade Grey, Titus Makin come Jackson West, Alyssa Diaz come Angela Lopez  e Mercedes Mason come Zoe Andersen.

What If… ?: le più grandi domande che ci lascia l’episodio su Party Thor

Il settimo episodio di What If… ? ha ufficialmente introdotto Party Thor, ossia una versione del Dio del Tuono cresciuta come figlio unico dopo che Odino ha restituito il neonato Loki alla sua famiglia invece di prenderlo con sé. Come da tradizione, l’episodio pone una serie di interrogativi alquanto interessanti, soprattutto a causa del ritorno scioccante di un vecchio cattivo del MCU. Scopriamo grazie a Screen Rant quali sono i principali…

Quanto è potente la madre di Thor?

La madre di Thor, Frigga, è sempre stata un personaggio minore nel MCU, ma grazie a What If… ? abbiamo finalmente la possibilità di scoprire qualcosa in più sul personaggio. Dopo che Odino entra nel sonno profondo e Frigga si allontana da Asgard, Thor è libero dalla supervisione dei genitori. Vista l’opportunità, decide di dare un party intergalattico sulla Terra, ma quado Thor sente che Frigga sta andando a Midgard per controllarlo e assicurarsi che stia studiando, come sostiene, si spaventa e inizia subito a cercare di annullare tutti i danni che ha causato al pianeta.

A questo punto, il terrore abietto di Thor pone un quesito interessante: quanto è potente Frigga, dal momento che è capace di generare nel figlio una tale angoscia? È chiaro che la cosa dipende molto dall’autorità che Frigga esercita su Thor (dopotutto, è pur sempre sua madre!), ma è possibile che Frigga sia addirittura più forte di suo figlio che brandisce il Mjolnir? Pochi dettagli sul passato del personaggio sono stati rivelati nel MCU. Tuttavia, è noto che Frigga possiede resistenza, forza e velocità tipiche di Asgard, che è stata allevata dalle streghe e che possiede abilità magiche estremamente potenti, alla pari di quelle di Loki (qualcosa che a Thor stesso manca). Si tratta, quindi, di un personaggio straordinariamente potente, anche se il MCU non ha ancora rivelato quanto possa essere forte Frigga al suo apice.

Captain Marvel è più forte di Thor?

Una buona parte dell’episodio 7 di What If… ? è dedicata alla battaglia tra Captain Marvel e Thor. La lotta si estende in tutto il mondo, con entrambi i titani che sfoggiano colpi di potere e ferocia giganteschi. Sebbene non vinca a titolo definitivo, tuttavia, Captain Marvel sembra piuttosto forte contro Thor e il Mjolnir, poiché è impermeabile ai suoi attacchi fulminei e può chiaramente eguagliare la sua forza.

Da quando è stata introdotta per la prima volta nel MCU, Captain Marvel è stata sempre identificata come l’Avenger più forte, e anche se il Party Thor che combatte in quest’episodio non è certamente la versione più forte del personaggio, il fatto che lei si scontri con il Dio del Tuono è la prova che, se messi direttamente l’uno contro l’altro, Captain Marvel ne uscirebbe vincitore.

In che modo Ultron ha ottenuto le Gemme dell’Infinito?

Il momento più intrigante del settimo episodio di What If… ? arriva proprio alla fine, quando Thor, Jane e l’Osservatore assistono al ritorno di Ultron, attraverso un portale aperto, che brandisce le Gemme dell’Infinito. Sembrerebbe che questo Ultron abbia avuto origine in una realtà completamente diversa, ma ciò non spiega necessariamente come abbia acquisito tutte le gemme.

Di alcune, come la Gemma dello Spazio, la Gemma della Mente e la Gemma della Realtà, Ultron avrebbe potuto impossessarsi semplicemente con la forza, ma per quanto riguarda le altre, come la Gemma dell’Anima e la Gemma della Mente, è la questione è leggermente più complicata. Ultron è potente, ma è lo è abbastanza da sconfiggere gli incantesimi di Doctor Strange? O dell’Antico? E a cosa dovrebbe rinunciare un’intelligenza artificiale in cambio della Gemma dell’Anima? Si spera che i prossimi episodi di What If… ? facciano maggiore chiarezza sulla ricerca di Ultron delle Gemme dell’Infinito.

Perché l’Osservatore è sorpreso dal ritorno di Ultron?

what ifUltron appare alla fine del settimo episodio di What If… ?, e il suo ritorno sembra sorprendere anche lo stesso Osservatore. Il presunto essere onnisciente ha previsto e supervisionato tutto ciò che è accaduto finora nella serie. Se Ultron avesse trascorso del tempo in altre realtà alla ricerca delle Gemme dell’Infinito, sicuramente l’Osservatore ne sarebbe stato consapevole.

Allora, com’è possibile che sia così scioccato nel vedere Ultron? Forse Ultron stava bloccando la sua visione usando il potere delle Gemme dell’Infinito? Forse stava operando in un angolo così remoto dell’universo da essere “invisibile” anche ai suoi occhi? O è possibile che l’Osservatore non sia così potente come ha voluto far credere?

Quanto è potente Ultron con le Gemme dell’Infinito?

In Avengers: Age of Ultron, il cattivo robotico era una forza da non sottovalutare. La sua immensa intelligenza artificiale, l’esoscheletro al vibranio e l’esercito di robot hanno richiesto tutta la potenza dei Vendicatori per essere sconfitti, e questo prima che possedesse anche solo una delle Gemma dell’Infinito.

Ora che in What If… ? le ha tutte, quanto è davvero forte Ultron? Forse potrebbe non possedere la forza fisica innata di Thanos, ma Ultron è un nemico ancora più formidabile in termini di tattiche, pianificazione e comando delle sue legioni. Inoltre, è molto probabile che abbia i medesimi poteri aggiuntivi che anche Thanos ha ottenuto dalle Gemme. Ciò significa che questa versione di Ultron con le Gemme è probabilmente ancora più pericolosa del Thanos di Avengers: Infinity War.

Super Mario: Chris Pratt a guida del cast vocale del film

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Super Mario: Chris Pratt a guida del cast vocale del film

Illumination Entertainment torna ad aggiornare sul film dedicato a Super Mario con un lungo elenco di nomi famosi che andranno a prestare le loro voci ai protagonisti del film d’animazione.

Il primo nome, che ovviamente darà voce a Mario, è Chris Pratt, al quale si affianca Anya Taylor Joy che è stata scelta per dar voce alla Principessa Peach. Seguono a ruota Charlie Day per Luigi, Jack Black per Bowser. Di seguito l’elenco completo dei nomi coinvolti nel progetto della divisione d’animazione Universal:

  • Chris Pratt nel ruolo di Mario
  • Anya Taylor-Joy nel ruolo di Peach
  • Charlie Day nel ruolo di Luigi
  • Jack Black nel ruolo di Bowser
  • Keegan-Michael Key nel ruolo di Toad
  • Seth Rogan nel ruolo di Donkey Kong
  • Kevin Michael Richardson nel ruolo di Kamek
  • Fred Armisen nel ruolo di Cranky Kong
  • Sebastian Maniscalco nel ruolo di Spike

L’uscita nelle sale di Super Mario Bros. è prevista nel 2022.

Questa la trama ufficiale del gioco:

Il Regno dei Funchi è un luogo pacifico in cui creature dalla testa a forma di fungo chiamate Toad vivono in perfetta armonia. Questa pace viene compromessa da Bowser il malvagio re dei Koopa Troopa e dal suo esercito che conquista il territorio e trasforma gli abitanti in blocchi di mattone. Successivamente rapisce la principessa del regno Peach Toadstool, l’unica in grado di spezzare l’incantesimo che grava sui Toad. Per molto tempo, nel Regno dei Funghi regnano le tenebre, ma quando la notizia giunge anche ai due fratelli italiani Mario e Luigi, questi si dirigono verso i confini del regno per salvare la principessa. Dopo un lungo viaggio attraverso 8 mondi, Mario e Luigi riescono a raggiungere il castello di Bowser e a sconfiggerlo in battaglia (facendolo cadere nella lava). È così che la principessa viene salvata e il Regno dei Funghi riportato alla pace. Dopo aver compiuto la missione, Mario e Luigi decidono di rimanere nel Regno dei Funghi per proteggerlo da eventuali minacce. Il rapporto tra Mario e la principessa Peach diventerà col tempo amore.

James Bond e il ruolo della donna: la critica del regista di No Time to Die

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Durante una recente intervista con The Hollywood Reporter, Cary Fukunaga, il regista dell’attesissimo No Time to Die, ha avuto modo di riflettere sul ruolo della donna nel franchise di Bond, lanciando una critica esplicita ad alcuni dei film della saga che hanno visto come protagonista il compianto Sean Connery, l’iconico attore a cui viene associato, da sempre, il volto di 007.

“Era Thunderball: Operazione Tuono, o forse Missione Goldfinger, quel film in cui il personaggio di Sean Connery, praticamente, violenta una donna?”, ha dichiarato Fukunaga. “Lei dice: ‘No, no, no’ e lui invece: “Sì, sì, sì”. Oggi non andrebbe bene un cosa del genere.”

Il regista ha poi cercato di approfondire il discorso attorno alla natura sessuale del personaggio di 007, ammettendo che certi cambiamenti, da un punto di vista narrativo, non possono succedere all’improvviso, ma che No Time to Die sarà di certo un passo verso un radicale cambio di prospettiva.

James Bond non può diventare un’altra persona da un momento all’altro”, ha spiegato Fukunaga. “Di certo può assolutamente cambiare il mondo che lo circonda e il modo in cui lui stesso si relaziona con il mondo. Alla fine è solo la storia di un uomo bianco che lavora come spia, ma è comunque importante impegnarsi per cercare di rendere i personaggi femminili molto più che dei semplici accessori.”

Tutto quello che sappiamo su No Time to Die

No Time to Die, atteso nelle sale italiane il 30 settembre 2021, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Léa Seydoux (Madeleine Swann), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wrigh (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami Malek, Billy Magnussen, Lashana Lynch Ana de Armas.

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Black Widow: l’interprete di Rick Mason commenta la diatriba Johansson-Disney

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O.T. Fagbenle ha commentato la causa che Scarlett Johansson ha intentato ai danni della Disney in seguito all’uscita congiunta di Black Widow nelle sale e su Disney+. Nel film, l’attore britannico ha interpretato il ruolo di Rick Mason, amico e alleato di Natasha Romanoff dai tempi dello SHIELD.

Parlando con AP Entertainment, Fagbenle si è così espresso al riguardo: “Onestamente, non sono molto informato sull’accaduto. Mi piacerebbe parlarne con qualcuno per saperne di più, perché al momento non sono informato. Quello che posso dire, però, è che penso che tutti i lavoratori debbano essere pagati in maniera equa. Onestamente, i lavoratori a cui penso sono quelli che hanno il salario minimo… Penso, ad esempio, a quelli che lavorano nelle fabbriche, provvedono alla realizzazione dei vestiti che indossiamo e vengono sfruttati. Questa è la mia principale preoccupazione quando penso ad un tipo di lavoro ingiusto.”

La causa intentata da Johansson ha fatto scalpore alla Disney, e non solo perché l’attrice – almeno per ora – sembra essere stata esclusa da tutti i progetti futuri dello studio. Quando la notizia esplose, poco dopo è stato riferito che anche Emma Stone ed Emily Blunt, protagoniste rispettivamente di Crudelia e Jungle Cruise (entrambi uscite in contemporanea al cinema e su Disney+), fossero intenzionate ad intentare azioni legali.

La cosa non è mai avvenuta (anzi, entrambe hanno addirittura firmato per i sequel dei rispettivi film), e proprio di recente il CEO dello studio, Bob Chapek, ha annunciato che in futuro la Disney modificherà le sue politiche contrattuali per riflettere meglio la transizione verso lo streaming e l’epoca che stiamo ormai vivendo a seguito della pandemia di Covid-19.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Venom 2: Woody Harrelson voleva che fosse Andy Serkis a doppiare Carnage

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Ad un certo punto, durante le riprese di Venom: La furia di Carnage, Woody Harrelson voleva che fosse Andy Serkis a doppiare il personaggio di Carnage. Chi meglio dell’attore responsabile di aver creato personaggi indimenticabili attraverso la motion capture (basti pensare alle saghe de Il signore degli anelli e Il pianeta delle scimmie) avrebbe potuto assolvere l’arduo compito?

Parlando con ComicBook, Woody Harrelson ha spiegato che, all’inizio, il suo desiderio era che fosse proprio Andy Serkis a prestare la voce a Carnage nel sequl di Venom. Il celebre attore era molto nervoso all’idea di dover doppiare il personaggio, ma fortunatamente Serkis è riuscito a convincerlo. Nonostante le perplessità iniziali (legate soprattutto alle aspettative che i fan nutrono nei confronti del debutto della nemesi di Venom sul grande schermo), Harrelson ha ammesso che alla fine è stato contento di aver prestato al personaggio la sua voce.

“È stato fantastico. Mi è piaciuto davvero. È strano, perché in un certo senso è come se stessi interpretando due personaggi in uno”, ha spiegato Woody Harrelson. “Ne abbiamo parlato molto Tom e, ovviamente, anche con Andy Serkis, che ha diretto il film. Io continuavo a pensare che Andy avrebbe dovuto prestare la voce al personaggio, ma lui continuava a insistere che spettava a me farlo. E alla fine sono contento di com’è andata. Ovviamente, ci sono degli effetti sulla mia voce, ma in generale sono contento del processo.”

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham (Boardwalk Empire, Taboo). Il film uscirà in autunno al cinema.

TUDUM programma: il primo evento globale per i fan di Netflix!

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TUDUM programma: il primo evento globale per i fan di Netflix!

Netflix ha svelato i dettagli della programmazione di “TUDUM: Un evento globale Netflix per i fan” che si terrà sabato 25 settembre, a partire dalle ore 18:00, live sui canali YouTube di Netflix in tutto il mondo, oltre che su Twitter, Twitch e Facebook.

Lilly Singh presenterà la prima ora dell’evento, durante la quale saranno trasmesse una clip esclusiva del nuovo film Red Notice, un primo sguardo alle nuove stagioni di Bridgerton e Ozark, oltre ad una speciale sorpresa riguardante Stranger Things.

Parlando di “Sottosopra”, i protagonisti di Stranger Things, Finn Wolfhard e Caleb McLaughlin, saliranno sul palco per condurre la seconda ora dell’evento, regalando ai fan l’anteprima di The Sandman, Vikings: Valhalla e della quarta stagione di Cobra Kai. Sarà inoltre annunciato il nuovo film Tyler Rake, presentato un estratto esclusivo della scena di apertura di Cowboy Bepop e ci sarà un panel con protagoniste le star dei film d’azione targati Netflix: Charlize Theron, Regina King, Zazie Beetz e non solo, accompagnate da Bozoma Saint John, Chief Marketing Officer di Netflix.

Presentatrice esclusiva della terza ora di TUDUM sarà Nicola Coughlan di Bridgerton. I momenti clou saranno l’annuncio della data di uscita della seconda stagione di Emily in Paris con tanto di trailer in anteprima, un augurio speciale alla nuova regina di The Crown, una clip esclusiva tratta dal nuovo film Don’t Look Up, un dietro le quinte con il cast di Umbrella Academy, il lancio del trailer di Army of Thieves, prequel Army of the Dead, e le ultime novità su The Witcher.

Più di 145 tra le nostre più grandi star e tra i più famosi creativi di tutto il mondo – in rappresentanza di 100 serie, film e contenuti speciali – saliranno sul palco virtuale per questa emozionante giornata ricca di esclusive e anteprime.

Ispirato al primo suono che si sente all’inizio di una serie o un film su Netflix, TUDUM è il primo evento globale Netflix per i fan. L’obiettivo è semplice: onorare e intrattenere i fan Netflix di tutto il mondo.

Come guardare TUDUM

L’evento in live streaming inizierà alle 18:00 ora italiana e sarà trasmesso sui canali YouTube di Netflix in tutto il mondo, oltre che su Twitter, Twitch e Facebook. La programmazione includerà anche alcuni speciali pre-show dedicati a serie e film coreani e indiani, ma anche a entusiasmanti contenuti anime, a partire dalle 14:00 su canali specifici.

Il programma completo di TUDUM

Spider-Man: No Way Home, siamo vicini all’arrivo del nuovo trailer?

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Sulle base di quanto è stato rivelato dal primo trailer ufficiale, è chiaro che tutti i fan dell’attesissimo Spider-Man: No Way Home non vedano l’ora di vedere un nuovo trailer del film che magari possa rivelare ancora di più in merito alla trama del misteriosissimo cinecomic che arriverà nelle sale a dicembre.

Ebbene, ora sappiamo quando potrebbe arrivare questo secondo trailer ufficiale. In base a quanto rivelato via Twitter da Daniel Ritchman, infatti, il nuovo trailer ufficiale di No Way Home (che di fatto sarebbe IL trailer ufficiale, considerando che quello arrivato online ad agosto era il teaser) dovrebbe fare il suo debutto a novembre, in concomitanza con la release al cinema di Eternals o con quella di Ghostbusters: Legacy.

Il primo trailer di Spider-Man: No Way Home ha battuto rapidamente il record stabilito da Avengers: Endgame, diventando il trailer più visto durante le prime 24 ore. Il primo sguardo alla terza avventura dell’Uomo Ragno ambientata nel MCU ha anche suscitato tutta una serie di teorie all’indomani della sua uscita, con i fan che hanno analizzato nel dettaglio il filmato, alla ricerca di easter eggs, camei nascosti e possibili indizi sulla trama.

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

The Guilty, recensione del film con Jake Gyllenhaal

The Guilty, recensione del film con Jake Gyllenhaal

The Guilty, nuovo film di Antoine Fuqua, è il remake dell’omonimo film danese del 2018. Il film é stato presentato al Toronto International Film Festival l’11 settembre 2021, sarà distribuito limitatamente in alcune sale statunitensi dal 24 settembre e approderà su Netflix il 1 Ottobre.

The Guilty perde la freddezza claustrofobica dell’originale

Questa versione di The Guilty è ambientata a Los Angeles durante il culmine della stagione degli incendi e, come rivelano alcuni rapidi flash di cinegiornali, anche un periodo di disordini sociali. Incendi di ogni tipo imperversano e il fumo soffoca l’aria, ma l’agente Joe Baylor (Jake Gyllenhaal) non riesce a prendere fiato: ha un’asma furiosa e una vita personale e professionale piuttosto turbolenta. Costretto a faticare al centro di smistamento del 911 della città – una punizione per ragioni che si rivelano lentamente – il cattivo atteggiamento di Joe è a un punto critico.

Entra quindi in scena Emily. Il personaggio è uno dei tanti nel film che esiste solo come voce al telefono; i titoli di coda di Fuqua evitano di attribuire nomi ai personaggi che chiamano la centrale, anche se il cast di supporto stellare del film include Riley Keough, Peter Sarsagaard, Ethan Hawke, Eli Goree e Da’Vine Joy Randolph. Emily viene presentata proprio come la sua controparte nel film di Moller: Joe risponde al telefono, ma la donna singhiozzante finge di essere al telefono con suo figlio sconvolto. Joe riesce a superare il suo terribile umore e i suoi problemi familiari per capire cosa sta realmente accadendo; Emily è stata rapita e non può dire molto a Joe. Il poliziotto si mobilita quindi per cercare di risolvere un caso apparentemente inverosimile e tentare di salvare Emily prima che sia troppo tardi.

Dal punto di vista narrativo, le trame delle due versioni di The Guilty si equivalgono quasi totalmente: l’adattamento di Nic Pizzolato tende a rimanere piuttosto vicino alla versione originale, cercando di puntare tutto sul coinvolgimento patetico di Gyllenhaal, qui in veste anche di produttore del film. Pizzolato tenta di aggiungere ulteriori spunti di riflessione, come domande più profonde sul ruolo della polizia nel mondo moderno, che contrastano tuttavia con l’impianto da canonico thriller hollywoodiano che si viene a creare durante la visione del film. Questo remake di The Guilty sembra travisare completamente il minimalismo tensivo dell’originale, proponendone una versione adrenalinica in costante defibrillazione.

Gyllenhaal è focus nevralgico dell’intera pellicola e convoglia l’attenzione dello spettatore sulla mimica facciale e il controcampo visivo, rappresentato unicamente dai supporti tecnologici: computer e linea telefonica sono infatti gli unici mezzi di interlocuzione per Joe, ed effettivamente permettono di acuire il crescendo tensivo della pellicola nella stessa maniera dell’originale. Il fascino dell’originale di Moller risiede tuttavia nell’accezione estremamente “nordica”, serrata e altamente claustrofobica della pellicola; la traslazione della vicenda in California dà vita necessariamente a una patina da thriller poliziesco intrinsecamente americano, che funziona nel complesso, ma non consta del medesimo lavoro accurato in termini di scenografia e messa in scena dell’originale.

The Guilty Jake Gyllenhaal

The Guilty rimane nell’ombra dell’originale

La riflessione sulla colpa in senso lato e sull’identificazione di chi sia, effettivamente, più o meno colpevole e nei riguardi di cosa, viene meno nel remake di Fuqua. La forza propulsiva della sceneggiatura originale risiedeva infatti nell’analogia inizialmente suggerita tra protagonista e l’interlocutrice femminile: entrambi impenitenti e fuggitivi, divorati internamente dal timore generato da una colpa per loro impronunciabile. Si tratta di personaggi attanagliati da un presente statico, che trova in un’agorafobia degli spazi scenici la sua rappresentazione migliore.

Ciò che ha fatto spiccare il film originale è la sua attenzione su un caso singolare e pieno di suspense, girato in un’unica location con un uso eccellente del montaggio del suono, del missaggio e dell’editing, insieme a una notevole performance del protagonista per offrire un vero senso di suspense. The Guilty sembra invece leggermente più interessato a creare due trame parallele: la storia di Joe e quella del caso che sta disperatamente cercando di risolvere, creano due linee narrative che faticano ad intersecarsi e conferire alla trama un’organicità di fondo.

Questo va sia a vantaggio che a svantaggio del film: da un lato, offre una grande vetrina per le capacità recitative di Gyllenhaal, che riesce a mostrare ancora una volta la sua duttilità attoriale nel rendere la  vulnerabilità di un uomo che lotta per venire a patti con il suo passato mentre corre contro il tempo per salvare la vita di qualcuno. Con le telecamere di Fuqua che seguono infatti Joe in stile documentario, una miriade di primi piani del viso di Joe, dei suoi occhi, della sua bocca, mentre naviga attraverso uno tsunami infinito di chiamate d’emergenza, è evidente fin dall’inizio che Joe è sotto un grande stress lavorativo, ma anche nella vita personale.

D’altra parte, e nell’impiegare una parte maggiore di minutaggio indagando le “nuove” lotte di Joe, The Guilty si allontana da ciò che ha reso l’originale veramente efficace: perde l’attenzione sulla trama principale e lo spettatore non può fare a meno di sentire il distaccamento empatico dal personaggio, chiuso in problematiche raffazzonate e poco incisive, totalmente distanti dalle riflessioni etiche della controparte nordica.

Isla Fisher: 10 cose che non sai sull’attrice

Isla Fisher: 10 cose che non sai sull’attrice

Isla Fisher è negli anni diventa una vera e propria icona di stile, nonché apprezzata interprete, distintasi principalmente per i suoi ruoli comici. Non sono tuttavia mancati negli anni anche ruoli più drammatici, che le hanno permesso di sfoggiare una buona versatilità e riconosciute doti interpretative.

Ecco 10 cose che non sai di Isla Fisher.

Isla Fisher: i suoi film

1. È celebre per i suoi film comici. L’attrice esordisce al cinema con il film The Pool, per poi prendere parte a titoli come Scooby-Doo (2002), I ♥ Huckabess (2004) e 2 single a nozze (2005), con cui ottiene maggior notorietà. Dopo alcuni ruoli in film come Matrimonio per sbaglio (2006) e Hot Rod – Uno svitato in moto (2007), diventa celebre come protagonista del film I Love Shopping (2009). Dal quel momento viene chiamata per titoli di rilievo come Il Grande Gatsby (2013), Now You See Me – I maghi del crimine (2013), Life of Crime – Scambio a Sorpresa (2013), Grimsby – Attento a quell’altro (2016), dove recita accanto agli attori Sacha Baron Cohen, Mark Strong e Rebel Wilson, Le spie della porta accanto (2016), Animali Notturni (2016), Prendimi! (2018) e The Beach Bum (2019).

2. Ha recitato in celebri serie TV. Dopo aver esordito in televisione con le serie Bay City (1993) e Paradise Beach (1993), l’attrice ottiene una prima notorietà recitando nel ruolo di Shannon Reed nella soap opera Home and Away (1994-1997). Successivamente continuerà a recitare per il piccolo schermo comparendo in serie come Oliver Twist (1999), Neighbors from Hell (2010), Bored to Death (2011), Sofia la principessa (2015) e in Arrested Development, dove ricopre il ruolo di Rebel Alley in un totale di 16 episodi.

3. È stata anche doppiatrice. In diverse occasioni l’attrice ha prestato la propria voce per alcuni noti film d’animazione. Nel 2008 doppia infatti il personaggio della professoressa Losà in Ortone e il mondo dei Chi, mentre nel 2011 è la voce di Borlotta, la protagonista femminile del film Rango, premiato con l’Oscar al miglior film d’animazione. Nel 2012 dà invece voce al personaggio di Dentolina in Le 5 leggende.

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Isla Fisher e Sacha Baron Cohen

4. È sposata con il noto attore. Nel 2004 l’attrice si fidanza con Sacha Baron Cohen, che ha poi sposato nel 2010. La coppia si è in più occasioni distinta per l’affiatamento che li unisce, dando vita in più occasioni a divertenti gag anche sui rispettivi social network. La Fisher ha inoltre lavorato con il marito nel film Grimsby – Attento a quell’altro. I due hanno inoltre avuto tre figli, nati rispettivamente nel 2007, nel 2010 e nel 2015.

Isla Fisher e Amy Adams

5. Le due attrici vengono spesso scambiate l’una per l’altra. Negli anni è divenuta sempre più nota la somiglianza che intercorre tra la Fisher e l’attrice Amy Adams. Entrambe rosse di capelli, le due condividono anche una simile fisionomia del volto, ma la Fisher ha scherzosamente sottolineato che la vera differenza tra di loro è che la Adams è una nominata al premio Oscar, mentre lei no. Le due hanno poi avuto modo di recitare nel film Animali notturni.

Isla Fisher in I Love Shopping

6. Ha frequentato dei gruppi speciali per prepararsi al ruolo. Per dar vita a Rebecca Bloomwood, protagonista di I Love Shopping che manifesta appunto un’ossessione per il continuo acquisto di abiti fino ad indebitarsi, l’attrice ha frequentato diversi gruppi di recupero per persone affette da tale disturbo, cercando di comprenderne le motivazioni e la psicologia.

Isla Fisher in Scooby-Doo

7. Avrebbe potuto interpretare uno dei protagonisti. Ancora alle prime esperienze cinematografiche, la Fisher è stata la seconda classificata per il ruolo di Daphne nel film live-action di Scooby-Doo, prima che Sarah Michelle Gellar venisse infine scelta, poiché il regista Raja Gosnell voleva una coppia nella vita reale per interpretare Fred e Daphne. La sua audizione ha comunque impressionato i direttori del casting e come risultato le è stato assegnato il ruolo di supporto di Mary Jane.

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Isla Fisher in Now You See Me

8. Ha lavorato alla caratterizzazione del suo personaggio. Nel film Now You See Me l’attrice ricopre il ruolo di Henley, e in molti hanno notato come per tutto il film questa indossi dei guanti. La Fisher ha motivato tale scelta come parte di una caratterizzazione da lei ideata. Il personaggio è stato infatti pensato come germofobico, e per tanto indossa continuamente dei guanti.

9. Ha rischiato di affogare. Durante le riprese di una scena dove il personaggio interpretato dall’attrice doveva eseguire un numero di magia all’interno di una vasca piena d’acqua, la Fisher rischiò realmente di annegare, essendo rimasta bloccata. Tutti pensavano stesse solamente recitando, ma il rischio era reale. L’attrice riuscì fortunatamente a liberarsi e uscire dalla vasca.

Isla Fisher: età e altezza

10. Isla Fisher è nata a Muscat, nell’Oman, il 3 febbraio 1976, ma è cresciuta a Perth, in Australia. L’attrice è alta complessivamente 160 centimetri.

Fonte: IMDb

Eddie Redmayne: 10 cose che non sai sull’attore

Eddie Redmayne: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Eddie Redmayne ha costruito film dopo film una carriera di successo, arrivando ad ottenere alcuni dei maggiori riconoscimenti dell’industria hollywoodiana. L’interprete si è poi legato anche a film mainstream, che gli hanno permesso di ottenere una sempre più ampia popolarità, che lo rende tra gli attori più richiesti del momento.

Ecco 10 cose che non sai su Eddie Redmayne.

Eddie Redmayne: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore esordisce al cinema con un ruolo da protagonista in Symbiosis – Uniti per la morte (2006), per poi recitare anche nei film The Good Shepherd – L’ombra del potere (2006), di Robert De Niro, Elizabeth: The Golden Age (2007), con Cate Blanchett, L’altra donna del re (2008), con Natalie Portman, Marilyn (2011), con Michelle Williams, e Les Misérables (2012), con Hugh Jackman e Anne Hathaway. Nel 2014 divente celebre grazie al ruolo di Stephen Hawking nel film La teoria del tutto. Da quel momento ottiene ruoli di sempre maggior rilievo in film come Jupiter – Il destino dell’universo (2015), The Danish Girl (2015), Animali fantastici e dove trovarli (2016), Animali fantastici – I crimini di Grindelwald (2018), con Johnny Depp, e The Aeronauts (2019), con Felicity Jones. Nel 2020 recita nel film candidato agli Oscar Il processo ai Chicago 7, con Sacha Baron Cohen. Nel 2022 tornerà invece al cinema con Animali fantastici: I segreti di Silente, con Mads Mikkelsen, e in The Good Nurse.

2. Ha recitato per la televisione. All’inizio della sua carriera Redmayne partecipa ad alcune serie TV come Doctors (2003) e Elizabeth I (2005). Ottiene in seguito il ruolo di Angel Clare nella miniserie Tess dei D’Urberville (2008), con protagonista l’attrice Gemma Arterton. È poi Jack in I pilastri della terra (2010), con Rufus Sewell e Matthew Macfadyen.

Eddie Redmayne, la moglie Hannah Bagshawe e i figli Iris Mary e Luke Richard

3. È sposato. Nel maggio 2014 l’attore annuncia di essersi fidanzato ufficialmente con Hannah Bagshawe, con cui si frequentava dal 2012. La coppia si sposa poi nel dicembre dello stesso anno, mantenendo una certa riservatezza a riguardo. I due hanno infatti raramente reso pubblica la propria vita privata, facendolo solo per annunciare la nascita dei figli, rispettivamente nel 2016 per Iris Mary Redmayne, e nel 2018 per Luke Richard Bagshawe. Come si può notare, Redmayne e la moglie hanno deciso di non dare ad entrambi i figli il cognome Redmayne, facendo utilizzare anche quello della madre.

Eddie Redmayne La teoria del tutto

Eddie Redmayne e gli Oscar

4. Ha vinto l’ambito premio. Per il suo ruolo nel film La teoria del tutto, dove interpreta il fisico Stephen Hawking, l’attore ha ricevuto la sua prima nomination ai premi Oscar come miglior attore. Nel corso della serata Redmayne ha poi vinto il prestigioso premio, divenendo uno dei più giovani ad ottenere tale riconoscimento.

5. È stato candidato una seconda volta. L’anno dopo aver vinto il premio, Redmayne è nuovamente tra i candidati al miglior attore per il film The Danish Girl, dove interpreta il ruolo del primo uomo ad essersi sottoposto ad un’operazione per il cambio di sesso. A vincere il premio quell’anno fu tuttavia Leonardo DiCaprio per il suo ruolo in The Revenant.

Eddie Redmayne in La teoria del tutto

6. Ha lavorato molto sulla fisicità del personaggio. Per prepararsi al ruolo l’attore ha studiato a lungo la vita del celebre scienziato, e si è dedicato per molte ore al giorno al lavoro sul corpo, cercando di riprodurre il degenerare della disabilità attraverso un processo di controllo totale dei suoi muscoli. Girando in ordine non cronologico, la vera sfida è stata per lui cercare di gestire le varie fasi della malattia in base alle riprese previste.

7. Ha ottenuto le lodi di Hawking. Nel vedere il film, lo scienziato Stephen Hawking ammise che in certe scene gli sembrava di vedere sé stesso. Egli lodò infatti la performance di Redmayne, affermando che l’attore aveva saputo dar vita in modo estremamente preciso alle particolarità della malattia e delle sue conseguenze sul corpo.

Eddie Redmayne Animali fantastici

Eddie Redmayne in Animali fantastici

8. Non ha dovuto sostenere alcun provino. Forte della fama datagli dal film La teoria del tutto, l’attore ottenne il ruolo di Newt Scamander, protagonista del film Animali fantastici, senza bisogno di dover sostenere alcun provino. Per la scrittrice, J. K. Rowling, l’attore aveva infatti già dato prova di essere perfetto per la parte con i suoi precedenti ruoli.

9. Ha avuto accesso a dettagli segreti. Prima di intraprendere le riprese del film, l’attore ha passato del tempo in compagnia della Rowling, la quale gli ha rivelato dettagli particolarmente segreti e privati della vita di Newt Scamander, al fine di permettere all’attore di calarsi meglio nel ruolo. Redmayne ha affermato che non rivelerà mai cosa gli fu detto.

Eddie Redmayne: età e altezza

10. Eddie Redmayne è nato a Londra, Inghilterra, il 6 gennaio 1982. L’attore è alto complessivamente 184 centimetri.

Fonte: IMDb

Spencer: il nuovo trailer del film di Pablo Larraìn con Kristen Stewart

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Ecco il nuovo trailer di Spencer, il nuovo film di Pablo Larraín sulla vita della principessa Diana interpretata da Kristen Stewart. Nel cast anche Timothy Spall, Jack Farthing, Sean Harris, Sally Hawkins. Il film è stato presentato in Concorso a Venezia 78.

La trama di Spencer

Il matrimonio della principessa Diana e del principe Carlo è da tempo in crisi. Sebbene le voci di tradimenti e di divorzio abbondino, in occasione delle feste di Natale nella residenza reale di Sandringham viene decretato un periodo di pace. Si mangia e si beve, si spara e si caccia. Diana conosce il gioco, ma quest’anno le cose saranno molto diverse. Spencer immagina cosa potrebbe essere accaduto durante quei pochi giorni decisivi.

Il commento del regista

Siamo tutti cresciuti sapendo cos’è una favola, ma Diana Spencer ne ha cambiato il paradigma e ha ridefinito le icone idealizzate della cultura pop, per sempre. Questa è la storia di una principessa che ha deciso di non diventare regina, ma ha scelto di costruirsi da sola la propria identità. È una favola al contrario. Sono sempre rimasto molto sorpreso dalla sua decisione e ho sempre pensato che deve essere stata molto dura da prendere. Questo è il cuore del film. Volevo approfondire il processo alla base delle scelte di Diana, mentre oscilla tra dubbio e determinazione, scegliendo, infine, la libertà. È stata una decisione che ha definito la sua eredità: un lascito di onestà e umanità che rimane ineguagliato. Si è scritto molto su Diana, c’è un’infinità di storie: di alcune si può dimostrare il fondamento, di altre no. Abbiamo fatto molte ricerche su di lei, sulle tradizioni del Natale della famiglia reale, e sugli aneddoti dei fantasmi nella residenza di Sandringham. Tuttavia, la famiglia reale è notoriamente discreta. Potrà anche apparire in pubblico in certe occasioni, ma a un certo punto le porte si chiudono e non c’è modo di sapere cosa stia accadendo dietro di esse. Ciò lascia molto spazio alla fantasia; e questo è stato il nostro lavoro. Non avevamo intenzione di fare un docudrama: volevamo creare qualcosa prendendo degli elementi dalla realtà e ricorrendo poi all’immaginazione per raccontare la vita di una donna con gli strumenti del cinema. Questo è il motivo per cui il cinema è così fantastico: c’è sempre spazio per l’immaginazione. Nel costruire il personaggio di Diana, non volevamo solo creare una sua replica, ma usare il cinema e i suoi strumenti per dar vita a un mondo interiore che trovasse il giusto equilibrio tra il mistero e la fragilità del suo personaggio. Tutto ciò che Diana vede riflette i suoi ricordi, le sue paure, i suoi desideri e forse anche le sue illusioni. Questi elementi attingono a qualcosa che sta accadendo dentro di lei e mostrano una vulnerabilità bellissima.

Eric Bana: 10 cose che non sai sull’attore

Eric Bana: 10 cose che non sai sull’attore

Durante i primi anni 2000 l’attore Eric Bana si è affermato per i suoi ruoli in noti film di genere, dove ha avuto modo di collaborare con noti attori e autori. In particolare, l’interprete è rimasto memorabile nel ruolo di Ettore, il principe troiano da lui ricoperto in Troy. Nel corso degli anni Bana ha poi saputo rinnovarsi, ricoprendo ruoli sempre diversi in pellicole di diverso genere.

Ecco 10 cose che non sai di Eric Bana.

Eric Bana: i film e le serie in cui ha recitato

1. Ha partecipato a noti lungometraggi. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1997 con il film Casa dolce casa, ma raggiunge l’apice del successo nel momento in cui partecipa ai film Chopper (2000), Black Hawk Down (2001), Hulk (2003), diretto da Ang Lee, Troy (2004), dove recita accanto a Brad Pitt, e Munich (2005), di Steven Spielberg. Successivamente continua a recitare in film di rilievo come Le regole del gioco (2007), L’altra donna del re (2008), Star Trek (2009), Funny People (2009), Un amore all’improvviso (2009), Hanna (2009), Lone Survivor (2013), Liberaci dal male (2014), L’ultima tempesta (2016), Il segreto (2016), King Arthur – Il potere della spada (2017) e Condannato a combattere (2017). Nel 2020 torna poi al cinema in Chi è senza peccato – The Dry, film crime di cui è protagonista nei panni di Falk. Nel 2022 sarà invece tra i protagonisti del dramma Blueback, con Mia Wasikowska.

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Bana diventa inizialmente famoso grazie alla sua partecipazione alle serie Full Frontal (1993-1997), Eric (1997) e All Saints (1999-2000). Diventa particolarmente noto sul piccolo schermo grazie al ruolo di Joe Sabatini nella soap opera Something in the Air (2000-2001), mentre negli anni successivi si dedica esclusivamente al cinema. Torna in televisione con la serie Dirty John, dove dal 2018 al 2019 ricopre il ruolo di John Meehan. In questa recita accanto ad attori come Christian Slater, Connie Britton e Juno Temple.

3 Ha diretto un documentario. Grande appassionato di corse automobilistiche, nel 2009 l’attore esordisce come regista del documentario Love the Beast, che ripercorre attraverso testimonianze e ricordi la “storia d’amore” che ha legato Bana alla sua prima macchina, una XB Falcon Coupé, che andò distrutta nel 2007 per via di un incidente avvenuto durante una gara di rally in Tasmania, dove l’attore rimané fortunatamente illeso.

Eric Bana ha moglie e figli

4. È sposato. Dal 1997 l’attore è sposato con Rebecca Gleeson, di professione pubblicitaria. Particolarmente riservata, la coppia si è negli anni tenuta lontano dai riflettori, così come anche dai vari social network. Di loro si sa infatti poco o nulla, se non che hanno avuto due figli, nati rispettivamente nel 1999 e nel 2002.

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Eric Bana: il suo fisico

5. È noto per la sua forma fisica. Nei film che hanno reso celebre l’attore, questi è anche solito mostrarsi in più occasioni a torso nudo. Bana ha così potuto sfoggiare un’ottima forma fisica, merito dei lunghi e intensi allenamenti svolti per poter ricoprire ruoli come quello di Ettore o di Hulk. L’attore è infatti stato eletto in diverse occasioni come uno tra gli uomini più sexy di Hollywood.

Eric Bana in Troy

6. È stato voluto da Brad Pitt. Tra i motivi che hanno visto l’attore ricoprire il ruolo di Ettore in Troy, vi è la forte volontà a riguardo di Brad Pitt. Questi ha infatti dichiarato di aver particolarmente apprezzato l’interpretazione di Bana in Chopper, a tal punto da voler lavorare con lui. Sentendo che Ettore poteva essere un ruolo adatto all’attore, Pitt richiese che la produzione lo sottoponesse ad un provino.

7. Ha vinto una scommessa. Sia Bana che Pitt decisero di non utilizzare controfigure per il loro brutale scontro. Fecero piuttosto un patto, che prevedeva che per ogni colpo reale inferto, l’attore colpito venisse risarcito dall’altro. Alla fine, Pitt dovette pagare al collega 750 dollari, mentre Bana non gli dovette nulla.

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Eric Bana in Hulk

8. La sua forma fisica è stata camuffata con abiti appositi. Benché per interpretare Hulk fosse richiesto che l’attore avesse una muscolatura esemplare, per ricoprire i panni dello scienziato Bruce Banner era invece necessario che questi apparisse dotato di una corporatura normale. Per nascondere i suoi muscoli, dunque, la costumista lavorò per procurargli abiti più larghi e formali del dovuto.

9. Ha girato più volte le stesse scene. Per via della volontà del regista di realizzare numerosi split screen all’interno del film, gran parte delle scene del film furono rigirate più volte da più angolazioni differenti. Ciò ha posto l’attore ad un grande sforzo, fisico e di concentrazione.

Eric Bana: età e altezza

10. Eric Bana è nato a Melbourne, in Australia, il 9 agosto 1968. L’attore è alto complessivamente 189 centimetri.

Fonte: IMDb

Allison Williams: 10 cose che non sai sull’attrice

Allison Williams: 10 cose che non sai sull’attrice

Nonostante i pochi titoli ancora all’attivo, l’attrice Allison Williams si è affermata negli ultimi anni grazie alla sua presenza scenica e alle doti interpretative. Distintasi tanto al cinema quanto in televisione, la Williams ha dato prova di poter affrontare personaggi e generi sempre diversi, aspettando il momento in cui la sua carriera possa consacrarsi definitivamente.

Ecco 10 cose che non sai di Allison Williams.

Allison Williams: i film e le serie in cui ha recitato

1. Ha avuto un ruolo di rilievo in un noto film. L’attrice debutta al cinema nel 2014 con il film College Musical, dove ricopre il ruolo di Bianca. La vera notorietà arriva però grazie a Scappa – Get Out (2017), dove recita accanto all’attore Daniel Kaluuya nel ruolo di Rose Armitage. Il ruolo le permette di ottenere una maggiore visibilità, venendo poi scelta come protagonista del film The Perfection (2018). Nel 2020 recita in Horizon Line, mentre attualmente è impegnata nelle riprese del fantascientifico M3GAN.

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Se la filmografia dell’attrice vanta per ora solo tre titoli per il cinema, ben più di più sono i progetti televisivi a cui ha preso parte. Dopo aver esordito in un piccolo ruolo nella serie American Dreams (2004), l’attrice si fa notare nel ruolo di Kate Middleton in Will & Kate: Before Happily Ever After (2011). Successivamente prenderà parte a serie come Jake and Amir (2011-2012), The Mindy Project (2013) e Girls (2012-2017), dove diventa celebre per il ruolo di Marnie Michaels, una delle protagoniste, recitando anche accanto a Jemima Kirke. Recita poi in un episodio di Patrick Melrose (2018) e Una serie di sfortunati eventi (2018-2019), dove nella terza stagione interpreta Kit Snicket, alleata dei tre orfani protagonisti.

Allison Williams è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 900 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere sue foto durante momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano però anche immagini tratte da eventi di gala a cui ha partecipato, come anche foto e video promozionali dei suoi progetti da attrice.

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Allison Williams in Scappa – Get Out

4. È stata scelta per una sua qualità. Parlando del personaggio della Williams, il regista Jordan Peel ha dichiarato di aver scelto l’attrice poiché gli ricordava la classica persona di cui ti innamori facilmente dopo averla conosciuta. Ciò tornava particolarmente utile ai fini del ruolo di Rose Armitage.

5. Ha faticato per calarsi nel ruolo. L’attrice ha descritto il suo personaggio come uno di quei cattivi per i quali non riesci a provare neanche un briciolo di comprensione. La stessa Williams ha affermato di aver dovuto lavorare molto su di sé per cercare di risultare realistica, isolandosi spesso dagli altri attori per cercare di scavare in tranquillità nella perversa mentalità del personaggio.

Allison Williams in Una serie di sfortunati eventi

6. Ha mantenuto il segreto sul suo personaggio. Uno dei ruoli più misteriosi ricoperti dalla serie è quello ricoperto dalla Williams. Nel dar vita a Kit Snicket, l’attrice sapeva quanto l’alone di mistero che l’avvolgeva fosse fondamentale, e per questo ha evitato di rivelare dettagli a riguardo con chiunque. All’interno della serie stessa passa diverso tempo prima che il personaggio si riveli realmente.

7. Non sapeva come sarebbe evoluto il personaggio. Per mantenere il mistero sul personaggio, all’attrice fu dato da leggere soltanto il copione dell’ultimo episodio della seconda stagione e i primi due della terza. L’attrice, dunque, non sapeva come sarebbe evoluto il personaggio, scoprendolo soltanto di volta in volta, senza disporre così di troppo tempo per lavorarci su.

8. Lavorare con Neil Patrick Harris è stato per lei entusiasmante. L’attrice ha dichiarato che tra i motivi che l’hanno spinta ad accettare il ruolo vi era la possibilità di lavorare con l’attore Neil Patrick Harris, qui nei panni del Conte Olaf. La Williams ricorda di come rimanesse sbalordita dal processo di trasformazione dell’attore nel proprio personaggio, provando in diverse occasioni timore nell’interagire con lui.

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Allison Williams in The Perfection

9. È la protagonista del film. Nel film The Perfection, rilasciato su Netflix, l’attrice interpreta una giovane violoncellista che darà vita ad una serie di terribili crimini pur di ottenere il successo che desidera. L’attrice ha dichiarato di aver accettato il ruolo dopo che leggendo la sceneggiatura questa le ha ricordato le sensazioni malsane di Scappa – Get Out.

Allison Williams: età e altezza

10. Allison Williams è nata a New Canaan, nel Connecticut, Stati Uniti, il 30 novembre 1988. L’attrice è alta complessivamente 167 centimetri.

Fonte: IMDb

Space Jam: New Legends, interviste ai protagonisti del film

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Space Jam: New Legends, interviste ai protagonisti del film

Ecco la nostra intervista a Don Cheadle, Sonequa Martin-Green e Malcolm D. Lee, rispettivamente protagonisti e regista di Space Jam: New Legends, al cinema dal 23 settembre, distribuito da Warner Bros.

Space Jam: New Legends, diretto da Malcolm D. Lee, è un frenetico mix di due mondi, che svela fino a che punto possano arrivare alcuni genitori per creare un legame con i propri figli. Quando LeBron James e il suo giovane figlio Dom vengono intrappolati in uno spazio digitale da una malvagia Intelligenza Artificiale, LeBron farà di tutto per tornare a casa sani e salvi guidando Bugs Bunny, Lola Bunny e l’intera banda dei notoriamente indisciplinati Looney Tunes verso la vittoria, sul campo di gioco, contro i campioni digitalizzati dell’Intelligenza Artificiale: una super potente squadra di basket piena di professionisti all stars mai vista prima.

Tunes contro Goons nella sfida con la posta in gioco più alta della sua vita, che ridefinirà il legame tra LeBron e suo figlio, mettendo in luce il potere di essere se stessi. Pronti all’azione, i Tunes sovvertono le convenzioni, sovraccaricando i loro talenti unici e sorprendendo anche “King” James con il loro modo di giocare. Nel cast anche Don Cheadle, Khris Davis, Sonequa Martin-Green, Cedric Joe, Jeff Bergman e Zendaya.

Space Jam: New Legends vanterà la produzione di Ryan Coogler, regista di Black PantherCreed – Nato per combattere Prossima fermata: Fruitvale Station, e uscirà nelle sale italiane il 23 settembre 2021.

 

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