Daniel Craig interpreterà James
Bond per l’ultima volta nell’attesissimo No Time
to Die, il 25esimo capitolo della saga dedicata a 007
che, dopo innumerevoli rinvii a causa della pandemia di Covid-19,
arriverà finalmente nelle sale italiane il prossimo 30
settembre.
Ovviamente, l’identità dell’attore
che raccoglierà l’eredità di Craig in qualità di nuovo agente
segreto è diventato uno degli argomenti più discussi degli ultimi
mesi, soprattutto da quando è emersa la possibilità che l’iconico
personaggio possa essere interpretato da una donna.
In una recente intervista con
Radio Times, quando gli è stato chiesto se fosse a favore di
una versione più diversificata di Bond, Daniel Craig ha avuto finalmente la
possibilità di esprimere la sua opinione, spiegando che dal suo
punto di vista gli sceneggiatori dovrebbero impegnarsi a creare
nuovi ruoli femminili altrettanto interessanti.
“La risposta è molto semplice…
Dovrebbero esserci semplicemente ruoli migliori per le donne e, in
generale, per gli attori di colore”, ha dichiarato l’attore.
“Perché una donna dovrebbe interpretare James Bond quando
dovrebbe esserci un ruolo altrettanto buono, alla 007, ma pensato
per una donna?”
In No Time
to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica
dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere
viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio
amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Mentre il nono capitolo è appena approdato al cinema,
con il suo carico di adrenalina, motori rombanti e azione
mozzafiato, il già annunciato Fast
and Furious 10 sarà l’inizio della fine della saga con
protagonista Dominic Toretto. Certo, i fan saranno contrariati alla
notizia che anche questa avventura cinematografica si avvii alla
conclusione, ma, come ha dichiarato lo stesso
Vin Diesel, “Ogni storia merita il suo finale”. E quale sarà
quello di
F&F? Di seguito vi proponiamo informazioni, congetture e
deduzioni, tutto quello che già sappiamo e che ci aspettiamo dalla
conclusione del
franchise che è completamente disponibile (salvo il nono
capitolo ancora in sala) su Sky e in streaming suNOW.
Attenzione, l’articolo contiene degli spoiler da
Fast and Furious 9!
La Fast and Furious è disponibile suNOWe anche on demand su Sky.Iscriviti a soli
3 europer il primo mese e guarda
il film e molto altro.
Fast and Furious 10: regia, data
d’uscita, i due capitoli
Nell’ottobre 2020 è stato
annunciato che Justin Lin era stato confermato
alla regia e che dirigerà lui gli ultimi due film della serie, il
capitolo 10 e 11, che sarebbero poi la Parte 1 e la Parte 2 della
stessa storia. Le riprese cominceranno a gennaio 2022, mentre per
quello che riguarda la data d’uscita, si dovrà aspettare il 7
aprile 2023 (per la prima parte) salvo ritardi e posticipi.
Ricordiamo infatti che F9 sarebbe dovuto uscire molto prima, e il
capitolo 10 era stato annunciato per il 2 aprile 2021. Naturalmente
le cose sono andate diversamente e solo nell’estate 2021 abbiamo
finalmente visto al cinema il nono film.
Sia
Vin Diesel che
Tyrese Gibson, che torneranno nel finale di saga, hanno
confermato che i due film saranno a tutti gli effetti due parti
della stessa storia e saranno girati back-to-back, ovvero
contemporaneamente. Commentando la divisione in due, Diesel ha
dichiarato: “C’è così tanto terreno da percorrere. Ci sono così
tanti posti e così tante località nel mondo che dobbiamo
visitare”. Per quanto riguarda invece l’uscita di Fast and
Furious 11, non si hanno ancora notizie in merito, ma è plausibile
un’uscita nella primavera 2024 (salvo ritardi).
Fast and Furious 10, il cast
Non sarebbe un degno finale
di saga se non fosse in programma anche una mega reunion di tutti,
ma proprio tutti i volti, amici o nemici, che nel corso di tutti
questi anni hanno arricchito il franchise. Aspettiamoci quindi di
vedere molti personaggi noti, soprattutto alla luce del fatto che
il capitolo 9 si è concluso senza vittime e con il ritorno, a
sorpresa, di Han (Sung Kang). Con lui, e naturalmente
Vin Diesel/Dom, aspettiamoci anche Michelle Rodriguez nei panni
di Letty, Tyrese Gibson nei panni di Roman, Ludacris nei panni di
Tej,
Jordana Brewster nei panni di Mia e
Nathalie Emmanuel nei panni di Ramsey.
E questo per quello che riguarda il
cast principale, mentre siamo sicuri che ci sarà molto spazio anche
per le comparsate e i cameo di altri personaggi, come Lucas Black
come Sean Boswell, Bow Wow come Twinkie, Jason Tobin come Earl Hu e
Shea Whigham nei panni dell’agente Stasiak. Ma potrebbero esserci
anche
Kurt Russell come Mr. Nobody, anche se la sua sorte è incerta
alla fine del 9,
Gal Gadot come Gisele, per la quale potrebbero giocarsi
un’altra “morte finta”,
Jason Statham come Deckard Shaw, la mitica
Helen Mirren come Magdalene ‘Queenie’ Shaw,
Charlize Theron come Cypher e l’ultimo arrivato
John Cena nei panni di Jakob Toretto. Il personaggio di Cypher,
in particolare, ha esordito nell’episodio 8 (disponibile su
NOW) ed ha
portato un vero e proprio plot twist al franchise arrivando persino
a incrinare l’inossidabile Toretto, che immaginiamo essere passato
al “lato oscuro”.
Per quanto riguarda invece Dwayne
Johnson, l’attore aveva dichiarato conclusa la sua avventura
con il franchise di
Fast & Furious, per questo non possiamo essere certi se si
troverà o meno l’accordo per far tornare l’agente Hobbs.
Fast and Furious 10, il ritorno di
O’Conner?
Resta invece aperto il
punto interrogativo di Brian O’Conner. Cuore dei primi due film,
entrambi reperibili su NOW in
streaming, il personaggio interpretato da
Paul Walker ha dovuto lasciare la serie, a seguito
della tragica e prematura dipartita del suo interprete. Il finale
dell’episodio 7, in cui Dom e Brian prendono strade diverse è
davvero toccante, e il film, disponibile anch’esso su
NOW come
tutto il franchise, dall’episodio 1 all’episodio 8, è forse uno dei
migliori in assoluto di tutta la saga.
Il finale di Fast 9 però ci ricorda
che nell’universo della serie, O’Conner è ancora vivo e questo
poterebbe voler dire che, anche se per una breve scena, coadiuvati
dalla CGI e soprattutto dal sostegno e dal permesso della famiglia
di
Paul Walker, il personaggio potrebbe tornare in
qualche forma.
Lo stesso Justin Lin ha dichiarato:
”Ovviamente Paul e anche Brian sono una parte così importante,
il cuore e l’anima grazie ai quali siamo in grado di andare avanti,
e quindi è qualcosa che mi sta a cuore e a cui penso ogni
giorno”. Lasciando chiaramente intendere che è una cosa a cui
la produzione pensa concretamente. Inoltre Jordana Brewster, che
interpreta Mia, sorella di Dom e moglie di Brian, ha anche
dichiarato che sarebbe suo desiderio che Meadow, figlia di Walker,
facesse un’apparizione nella serie.
Fast and Furious 10, la trama:
cosa possiamo aspettarci dal finale di Fast & Furious?
Tutto sembra concluso
abbastanza bene alla fine di Fast &
Furious 9, quindi non c’è molto che possiamo immaginare
rispetto a ciò che accadrà nel doppio finale di saga. Ci sono,
ovviamente, un paio di ganci, di situazioni misteriose che potremmo
vedere nei film, ad esempio se Mr Nobody è ancora vivo, oppure cosa
farà Jakob adesso. Ma in entrambi i casi si tratta di sotto-trame
che al massimo arricchiscono la storia principale.
L’unico vero indizio che abbiamo lo
possiamo rintracciare nella scena post credits che vede Han far
visita a Shaw che, comprensibilmente, dimostra grande sorpresa nel
vederlo. Dal momento che Shaw ha inavvertitamente aiutato Han a
tenere al sicuro il Progetto Aries, lascerà correre su ciò che li
ha messi l’uno contro l’altro in passato? Il ritorno a sorpresa di
Han potrebbe portare Shaw a diventare di nuovo il cattivo?
Quello che sembra certo, è che il
finale in due parti vedrà probabilmente Dom e la sua famiglia
intenti ad affrontare un’altra missione per salvare il mondo,
mentre si confrontano anche con un pericolo che metterà a
repentaglio le loro stesse vite.
Potremmo assistere ai ritorni più
inaspettati, come quello del padre di Dom o quello di Gisele di
Gal Gadot. Dopo che la saga è arrivata nello spazio, non si può
certo escludere nulla, nemmeno che vedremo finalmente il
personaggio di Queenie baciare Dom!
Nel frattempo, tutta la
saga di Fast and Furious è disponibile su Sky e in streaming su
NOW, per un
recap doveroso e per mantenere caldi i motori!
I personaggi di
Thor e Loki hanno fatto il loro
debutto nel MCU in Thor del 2011 di
Kenneth Branagh. Da allora, sono apparsi insieme in quasi tutti i
successivi film dedicati al Dio del Tuono, così come in tre dei
blockbuster dedicati agli Avengers.
In qualità di fratelli che si vedono
anche come rivali, la dinamica tra Thor e Loki è sempre stata una
delle più controverse all’interno del franchise, ma anche una delle
più divertenti. Col tempo, il rapporto tra i due è decisamente
cambiato: il Dio dell’Inganno è persino stato in grado di mettere
da parte le sue rimostranze, sacrificandosi nel tentativo di
salvare suo fratello in Avengers:
Infiniy War.
In un nuovo video promozionale
realizzato per
Disney (via
Screen Rant), Tom Hiddleston ha spiegato perché Loki amava
prendere in giro suo fratello Thor. “Penso che Loki abbia
sempre avuto maggiore libertà e meno responsabilità, proprio perché
non era l’erede al trono”, ha spiegato l’attore. “Proprio
per questo si è concesso la libertà di prendersi gioco del viaggio
di Thor per diventare il nuovo re di Asgard, cosa che, alla fine,
neanche lui voleva.”
La storia di Loki proseguirà nel
MCU, ma al di fuori della Sacra
Linea Temporale. Nel frattempo, dopo che il Dio del Tuono è
sopravvissuto agli eventi della Saga dell’Infinito, il suo arco
narrativo continuerà in Thor: Love
and Thunder di Taika Waititi. Ciò significa che i
principi asgardiani dovranno andare avanti nel franchise
separatamente, almeno per ora. Tuttavia, considerato il Multiverso,
c’è sempre la possibilità che i loro percorsi si uniscano di nuovo,
in un modo o nell’altro.
Nel corso della sua carriera il
regista Giuseppe Tornatore ha realizzato diversi
film entrati a far parte dell’immaginario collettivo, opere che
portano sul grande schermo raccontati tanto appassionanti da
trovare successo anche a livello internazionale. Titoli come
Nuovo Cinema Paradiso, La
leggenda del pianista sull’oceano, Baarìa e La migliore offerta sono
senz’altro i principali tra questi. Nel 1994, però, Tornatore ha
dato vita ad uno dei suoi lungometraggi meno noti e inizialmente
meno apprezzati. Si tratta di Una pura
formalità, da lui anche sceneggiato e costruito
secondo i canoni del genere noir.
Pur presentando un omicidio, un caso
da risolvere e due personaggi in aperto contrasto tra loro, il film
presenta in realtà elementi e temi molto più profondi di quanto ci
si potrebbe aspettare. Costruito secondo un’impostazione teatrale
che vede la gran parte della storia ambientata all’interno di un
commissariato, Una pura formalità si basa fortemente sui
due suoi protagonisti, facendo del loro scambio di battute e di
accuse il mezzo principale attraverso cui far emergere i temi della
vita, della morte, della memoria. Presentato in concorso al
Festival
di Cannes, il film, come accennato, fu accolto in modo
particolarmente contrastante.
Nel tempo questo è poi stato
rivalutato come uno dei migliori del regista. Nella sceneggiatura,
nella messa in scena e nelle interpretazioni si ritrova infatti
tutta la grandezza di un autore capace di raccontare molto con
pochi elementi. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
sua spiegazione generale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
Una pura formalità: la trama del
film
La vicenda del film si apre su una
notte buia e segnata da un forte temporale. Un uomo infangato e
infreddolito viene trovato senza documenti dalla polizia e per
questo condotto in un desolato commissariato. Qui l’uomo afferma di
essere il celebre scrittore Onoff, ma il
commissario sembra non riconoscerlo. L’uomo è infatti privo della
fatiscente barba per cui lo scrittore è noto, ma nonostante ciò non
vi sono dubbi che egli sia chi dice di essere. Il commissario gli
comunica dunque che dovrà temporaneamente fermarsi lì, per una pura
formalità. Quella notte è infatti stato commesso un assassinio e
chiunque abbia un fare sospetto deve essere interrogato a
riguardo.
Onoff è però quantomai reticente a
rimanere in quel luogo e tenta in più occasioni di opporsi. Allo
stesso tempo, egli sembra avere delle profonde lacune nella
memoria, rispondendo dunque in modo impreciso e reticente. Il
commissario, però, non gli lascerà tregua, lasciandogli quasi
intuire di sapere molto più di ciò che sembra. Più l’interrogatorio
andrà avanti, più la vita di Onoff verrà esposta e analizzata in
ogni suo aspetto. Proprio quando la soluzione dell’enigma e
dell’omicidio sembra a portata di mano, però, una sconcertante
rivelazione cambierà tutte le carte in tavola, facendo perdere ad
Onoff ogni convinzione.
Una pura formalità: il cast del
film
Per interpretare Onoff Tornatore ha
fortemente voluto l’attore francese Gérard Depardieu, il
quale è poi stato doppiato in italiano, per la prima e unica volta,
da Corrado Pani. Per il film, inoltre, Depardieu
ha cantato in italiano la canzone Ricordare, composta da
Ennio e Andrea Morricone.
Contrapposto a lui, nel ruolo del commissario, vi è invece il
regista polacco Roman Polanski, qui in una delle
sue ultime prove come attore. Completano poi il cast
Sergio Rubini nei panni
di uno dei giovani gendarmi, Nicola Di Pinto in
quelli del capitano di polizia e Paolo Lombardi
per il ruolo del maresciallo.
Una pura formalità: la spiegazione,
il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Sin dalla sua uscita il film di
Tornatore ha generato numerose riflessioni e teorie, poiché con il
suo finale spiazzante ha lasciato più domande che risposte. Il
senso del film, in realtà, è da ritrovarsi nella frase cantata da
Depardieu “ricordare è un po’ come morire”. Il personaggio
di Onoff (il cui nome non è altro che l’unione delle parole “on” e
“off”) ha problemi di memoria per tutto il film, dando vita ad una
serie di affermazioni che stridono con ciò che invece si vede. Lo
spettatore ha dunque più volte la sensazione che qualcosa non vada.
Solo quando il commissario porta Onoff a ricordare tutto, il film
si svela. Il commissariato non è altro che un purgatorio, la
vittima è lo stesso Onoff e nel momento in cui egli ricorda può
finalmente comprendere di essere morto. Ricordare, dunque, gli
permette di giungere ad una nuova fase della sua esistenza.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Una pura
formalità è infatti disponibile nei cataloghi di
Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 21
settembre alle ore 21:00 sul canale
Cine 34.
A Chiara
di Jonas Carpignano, al cinema dal 7 ottobre 2021
distribuito da Lucky Red. Presentato in anteprima nella sezione
Quinzaine Des Réalisateurs al Festival di
Cannes 2021, dove è stato acclamato dalla critica
internazionale e insignito del premio Europa Cinemas Label, il film
chiude la trilogia di Gioia Tauro in Calabria iniziata con
“Mediterranea” (2015) e proseguita con “A Ciambra”
(2017).
“All’inizio non avevo
affatto in mente l’idea di fare un trittico” – spiega il regista
Jonas Carpignano – “Ma ben presto ho capito che volevo realizzare
tre film su tre aspetti di questa città. Il primo era la comunità
africana, il secondo, questa comunità rom un tempo nomade, ma
divenuta completamente sedentaria e insediata a Gioia Tauro.
Infine, la ‘Malavita’, le persone coinvolte nell’economia
sotterranea creata dalla mafia.”
Andando oltre i facili
stereotipi e l’opacità dei pregiudizi, in questo terzo capitolo il
regista firma un racconto di formazione dolceamaro, mantenendo
l’ambientazione calabrese e rivolgendo la macchina da presa verso
Chiara (interpretata dalla magnetica Swamy Rotolo, qui al suo
esordio sul grande schermo), una ragazza di 15 anni dalla vita
apparentemente normale, divisa tra amici, palestra e una famiglia
affettuosa. Quando suo padre (Claudio Rotolo) parte
improvvisamente, Chiara inizia a indagare sui motivi che lo hanno
spinto a lasciare la città. Inizia così il percorso di crescita di
una giovane donna caparbia e volitiva, che si mette in cammino per
trovare la propria bussola morale, fino a tracciare un percorso
definito in equilibrio tra bene e male, conquistando così il
proprio posto nel mondo e, soprattutto, la propria libertà.
“Per me ‘A Chiara’ è
molto più un film sulla famiglia di quanto non lo sia sulla mafia”
– precisa il regista – “Non c’è dubbio che per numerosi aspetti la
cultura mafiosa infiltri la vita quotidiana. Ma non è dominante,
come pensa la maggior parte della gente e non assomiglia a quello
che vedo spesso nelle fiction. Io, per esempio, non ho mai visto
una sparatoria come quelle nei film in 10 anni a Gioia Tauro.”
La trama
La famiglia Guerrasio si
riunisce per celebrare i 18 anni della figlia maggiore di Claudio e
Carmela. È un’occasione felice e la famiglia è molto unita,
nonostante una sana rivalità tra la festeggiata e sua sorella
Chiara di 15 anni sulla pista da ballo. Il giorno seguente, quando
il padre parte improvvisamente, Chiara inizia a indagare sui motivi
che hanno spinto Claudio a lasciare Gioia Tauro. Più si avvicinerà
alla verità, più sarà costretta a riflettere su che tipo di futuro
vuole per se stessa.
Prodotto da: Stayblack Productions con Rai Cinema,
Haut et Court, e Arte France Cinéma.
… a riveder le
stelle: light. E’ questo il claim e la
linea guida del 55esimo anno di
Lucca Comics & Games, di nuovo in presenza dopo
l’esperienza di Lucca ChanGes. La stella polare che guiderà il
Festival, previsto da venerdì 29 ottobre a lunedì 1°
novembre, sarà infatti il ritorno al rapporto con il pubblico,
una community capace di regalare all’evento l’unicità che lo
contraddistingue a livello mondiale. Un’occasione soprattutto per
ritrovare – seppur con le chiare limitazioni necessarie per
tutelare la salute di tutti – i creatori degli universi che sono
parte integrante del festival: gli amici editori, le aree
espositive e di vendita, gli incontri. Torna quindi il più
grande Salone dedicato al fumetto, al gioco, allo storytelling e
alle mitologie contemporanee, con gli stand delle industrie
creative che lo rappresentano.
“È un’emozione poter
annunciare l’edizione 2021 di Lucca Comics & Games in
presenza” racconta il presidente della Regione Toscana
Eugenio Giani. “Uno degli appuntamenti più amati a
livello nazionale e non solo dai giovani e dagli appassionati del
settore torna finalmente ad animare la città di Lucca e a far
rivivere il rapporto caloroso con il suo pubblico che poi è il vero
nutrimento di questo festival. Il duro lavoro degli organizzatori,
che ringrazio, ha permesso di trovare le modalità più adatte perché
la manifestazione si potesse svolgere in piena sicurezza e
tranquillità permettendo agli editori, agli autori e alle migliaia
di lettori e fan di poter godere appieno di questa opportunità
unica. La Regione da sempre segue e partecipa supportando questo
momento che rende Lucca capitale del fumetto e centro di cultura.
Sono i fumetti, le graphic novel e il gaming oggi le forme
narrative che raccontano meglio al pubblico giovane e giovanissimo
la complessità del mondo e i sentimenti umani e anche per questo
motivo, grazie ai tanti confronti stimolanti tra le diverse realtà,
Lucca Comics & Games riesce così
bene a parlare ai giovani e ad avvicinarne migliaia alla
lettura”.
Anche il sindaco di Lucca
Alessandro Tambellini dichiara: “Dopo due anni,
finalmente la nostra città torna a essere protagonista con il suo
festival. Un appuntamento ormai irrinunciabile, diventato vero
riferimento per tutti gli appassionati della cultura pop in genere
e importante per il nostro territorio. Un ringraziamento sentito a
quanti si stanno impegnando con grande passione alla riuscita della
manifestazione di quest’anno, nuova e più complessa nelle modalità.
Un’edizione per forza più contenuta, ma ugualmente affascinante e
interessante nei contenuti culturali e nella sua capacità di
mettere assieme espressioni artistiche differenti. Lucca accoglierà
con calore e ospitalità quanti verranno venire ai quali lasciatemi
dire a nome della città: bentornati a Lucca”.
“Avere in questo
difficile 2021 – commenta il presidente della Provincia,Luca Menesini– Lucca Comics & Games nuovamente ‘in
presenza’ è un segnale importante per quella ripartenza a cui tutti
aspiriamo. Certamente, le limitazioni ancora ci sono, ma sono
quelle necessarie a far sì che la manifestazione si possa svolgere
con il più alto grado di sicurezza possibile in questa fase ancora
delicata della pandemia che stiamo vivendo. Sono, quindi, molto
soddisfatto che, anche in questa edizione del festival, Palazzo
Ducale sia la sede delle mostre, anche quest’anno di livello
culturale è molto alto. E’ anche questo un segnale di ‘ritorno alla
normalità’, ma, soprattutto, mette ancor più in evidenza come il
palazzo sede della Provincia abbia un ruolo centrale nella vita
culturale del territorio”.
“Mai come adesso –
sottolineaFrancesca Fazzi, presidente di
Lucca Crea – sentiamo forte il desiderio e la necessità di una
nuova socialità della cultura. Un mondo di parole e immagini che
Lucca Comics & Games interpreta in
questo suo 55esimo anno di fondazione con la freschezza di un nuovo
inizio. Lo scorso anno i primi 10 (+1) autori dei manifesti di
Lucca Comics lanciarono l’invito a sognare insieme il festival
dando vita alla grande mostra-simbolo di Lucca Changes, l’edizione
2020 drammaticamente segnata dalla pandemia.
Oggi il sogno prova di
nuovo a farsi realtà. Lo fa con la tenacia e la
determinazione di un affiatato gruppo di lavoro, che ha accettato,
affiancato da vecchi e nuovi compagni di viaggio, una sfida tutta
da vincere per far vivere, ancora una volta, a Lucca, la fantastica
avventura della creatività”.
Secondo Marcello
Bertocchini, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di
Lucca: “Il ritorno di Lucca Comics & Games rappresenta
probabilmente il segnale più atteso da tutto il territorio. Un
passo fondamentale verso la normalità. Non serve di certo ricordare
l’importanza cruciale di questa manifestazione, tanto per la sua
capacità di intercettare le passioni di giovani e meno giovani,
quanto per l’indiscutibile merito di aver ritagliato per Lucca un
ruolo specifico sull’atlante della geografia culturale italiana.
Anche per queste ragioni da quest’anno la Fondazione affianca
direttamente il festival nella realizzazione di specifici eventi
che si svolgeranno nella Chiesa di San Francesco, per contribuire
in maniera diretta allo svolgimento dell’evento che, in questa
occasione, lo ripeto, veicola un messaggio veramente significativo:
dare nuovo spazio alla cultura attraverso manifestazioni realizzate
in sicurezza e con la massima accuratezza. Avanti così.”
Il Claim 2021 “…a
riveder le stelle” simboleggia infatti la sintesi di quel
verso immortale de La Comedìa di Dante Alighieri (del
XXXIV Canto dell’Inferno) e propone un festival nuovo che
diventa il luogo della transizione, anche verso il digitale e i
temi ambientali, del ritorno di una generazione ai Festival
culturali, tramite un nuovo modello di conoscenza, confronto e
apprendimento sociale. Un community event che non produce
solo cultura, ma in cui le coscienze si incontrano, condividono
e si auto-educano appropriandosi di uno spazio unico e
monumentale, lasciandosi ispirare dalle storie più amate, dalle
intuizioni dei loro autori e modificando il proprio ambiente
circostante. La parola inglese Light è quindi la
perfetta sintesi di questo nuovo modello: Lucca Comics & Games vuole dare il
suo contributo nel passaggio da un momento oscuro alla luce, una
strada verso la nuova normalità che include anche una
manifestazione più “leggera” ed agile.
Il motto scelto non è
certamente casuale e accompagnerà anche visivamente l’esperienza
del Festival: nell’anno delle celebrazioni dantesche, è stato
infatti chiesto a un Maestro contemporaneo dell’illustrazione di
realizzare l’immagine distintiva di questa edizione. Per
raccontare la visione poetica che quest’anno lega Lucca Comics & Games a Dante e al
suo viaggio con Virgilio attraverso le tenebre dell’Inferno, è
stato quindi scelto un autore che potesse raccontare il viaggio
avventuroso del Festival, col suo colorato armamentario di
cosplayer e con la sua mitologia di draghi e di astronavi,
sposandola al carico di letteratura e di mito che vive alla poesia
di Alighieri: Paolo Barbieri, già autore de L’Inferno di
Dante illustrato pubblicato in una nuova edizione da Sergio
Bonelli Editore e tra i selezionati per la mostra Dante
ipermoderno promossa dal Ministero degli Affari Esteri e curata
dal Prof. Giorgio Bacci. Come racconta lo stesso artista “ho
deciso di disegnare una strada sospesa nel cielo che ci conduce
verso un Dante che, aprendosi la veste rossa, mostra questa Lucca
fantastica che apre i suoi luoghi al Festival. Questa strada
erbosa, sospesa in mezzo ad altre rocce volantiporta quindi
al regno della fantasia, con Lucca intesa come una vera porta
dell’Immaginazione che ci introduce nel suo mondo, che a modo mio
ho cercato di creare per riprodurre il senso di meraviglia del mito
di Dante.”
LA POETICA DANTESCA A
LUCCA COMICS & GAMES
Il legame con il Sommo
Poeta sarà il filo rosso che guiderà anche parte della
programmazione culturale: in programma ci sarà infatti una rassegna
di eventi che unirà tradizione e innovazione, all’insegna dei nuovi
media. A partire dal panel magistrale dedicato al prezioso volume
di Treccani La Commedia nello specchio delle immagini,
un’opera che offre una serie eccezionale di spunti, al tempo stesso
semplice e raffinata. L’incontro vedrà il coinvolgimento di Paolo
Barbieri con Massimo Bray, direttore generale della Tre Cani, ex
Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo; Lina
Bolzoni, prof. Emerito Scuola Normale Superiore e curatrice del
volume; Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi di
Firenze. In apertura interverrà il Presidente della Regione Toscana
Eugenio Giani.
Spazio anche alle diverse
interpretazioni pop: dal celeberrimo Inferno di Topolino di
Guido Martina, alla ricerca per immagini di Gabriele Dell’Otto
accompagnato da Franco Nembrini e Alessandro D’Avenia. E ancora
Inferno: Dante’s Guide to Hell, ambientazione dantesca per
la 5a edizione di D&D, pubblicata da Acheron dopo un
kickstarter da oltre 400.000€ e L’Ora dei Dannati di Luca
Tarenzi, il secondo capitolo della trilogia fantasy ambientata nei
regni ultraterreni descritti nella Divina Commedia in uscita a
novembre con Giunti.
ROCK ‘N’
COMICS
Il complesso di San
Francesco ospiterà un progetto inedito che, sposando la
crossmedialità, saprà regalare grandi emozioni al pubblico
lucchese: Rock ‘n’ Comics, il nuovo format targato Lucca Comics & Gamesche unisce musica e fumetto e realizzato col
supporto e la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di
Lucca. Attraverso una serie di interviste
performative, famosi artisti dialogheranno su tematiche innescate
da immagini del mondo del fumetto e dell’illustrazione legate alla
sua storia personale. Un viaggio dialogico accompagnato dalla
commistione di generi artistici, come un sottofondo musicale e una
live performance fumettistica.
Tra i personaggi
coinvolti Pau (Paolo Bruni), frontman dei Negrita: 25 anni
di carriera, durante la pandemia ritorna alle sue origini di
artista visivo sviluppando uno straordinario dialogo artistico con
l’autore Simone Bianchi già interprete degli universi Marvel e DC. Il musicista verrà
inoltre celebrato dal festival con una mostra personale delle sue
tele, tavole e disegni originali: Pauhaus rock art
gallery. Uno dei rocker italiani più amati, che oltre ad
imbracciare i suoi amati chitarra e microfono, nell’ultimo anno e
mezzo è tornato ad impugnare matita e pennelli – abbandonati dopo
il diploma artistico e gli studi di architettura – per dar vita a
potenti dipinti e disegni realizzati con le tecniche più
differenti, dall’inchiostro all’acrilico, dal linocut al graffito,
dall’acquerello alla digital art.
E ancora
Caparezza, artista disco di platino dalla forte identità e
carattere, si definisce “fumettista mancato” ed è grande
conoscitore di comics e di cultura popolare; con il suo tour
Museica ha sperimentato fra melodie e opere
d’arte.
Non potevano mancare i
Lacuna Coil, la gothic band italiana più
conosciuta al mondo, unica in Italia ad aver collaborato per il
lancio internazionale di Batman World (nonché protagonista di una
cover di Batman: Death Metal – Band Edition), da sempre
appassionata di giochi e di geek culture.
E infine
Shade: doppiatore, campione di freestyle e uno dei
rapper italiani più popolari tra i ragazzi. Nel 2017 con la hit
Bene ma non benissimo raggiunge oltre 20 milioni di views su
Youtube all’uscita e il brano Irraggiungibile, cantato con Federica
Carta. Appassionato di fumetto, ha prestato la sua voce a Hashirama
Senju nella serie Naruto Shippuden.
LA NONA ARTE E IL
GIOCO SI METTONO IN MOSTRA
L’edizione 2021 segnerà
anche il ritorno delle grandi mostre che propongono al
pubblico non solo il meglio della creatività del fumetto e degli
altri linguaggi di cui si occupa, ma vuole avanzare un proprio
contributo di riflessione sui grandi temi della nostra
contemporaneità, all’interno dei più evocativi spazi monumentali
della città: il Palazzo Della Provincia (inaugurazione 8
ottobre) e la Fondazione Banca Del Monte di Lucca (inaugurazione 22
ottobre).
Ecco
quindi i primi eccezionali contenuti espositivi
dell’anno:
Will Eisner, il
gigante. Will Eisner (1917-2005), uno dei più grandi autori di
fumetto di tutti i tempi, è il padre del graphic novel moderno, che
ha portato il medium a definitiva maturazione. A partire dal
seminale Contratto con Dio (1978), Eisner, che già proveniva
da una straordinaria carriera nel fumetto di intrattenimento (in
particolare col suo detective umoristico The Spirit), si fa
interprete di un’esigenza autoriale che è insieme artistica e di
posizionamento commerciale, quella di un fumetto che si presenti
come “libro”, opera chiusa e autonoma, libera di esplorare temi
anche difficili. Al Contratto seguono altri titoli straordinari,
come Verso la tempesta o Fagin l’ebreo. L’esposizione
delle tavole originali del Maestro, realizzata in collaborazione
con CArt Gallery, sarà arricchita da materiali e saggi inediti
selezionati insieme a Denis Kitchen, amico ed editor di Eisner.
Coppia nel lavoro e nella
vita, Teresa Radice (testi) e Stefano Turconi
(disegni) partono dalla solarità del mondo Disney ed approdano a
romanzi di grande coinvolgimento emotivo come Il porto
proibito e Non stancarti di andare. Se Il porto
proibito ha fruttato ad entrambi il premio per il miglior
Graphic Novel ai Lucca Comics Awards del 2015, nel 2020 Teresa è
stata premiata come miglior sceneggiatrice per il seguito ideale di
quel libro, Le ragazze del Pillar.
Una mostra esclusiva sarà
dedicata anche a uno dei fenomeni fumettistici emersi dall’infinita
vitalità di Internet, Giacomo Bevilacqua, diventato popolare
con la poetica striscia umoristica A Panda piace. Si è
dedicato in seguito a progetti sempre più ambiziosi, come i graphic
novel Il suono del mondo a memoria e Troppo facile amarti
in vacanza e la miniserie per Sergio Bonelli Editore
Attica, realizzata in uno stile a metà fra il fumetto
italiano e quello giapponese e vincitrice del premio come Miglior
Serie ai Lucca Comics Awards del 2020.
Spazio anche al vincitore
del premio come Miglior Esordiente ai Lucca Comics Awards del 2020,
Walter Leoni, un altro autore nato e cresciuto
professionalmente sulle pagine dei social network. Realizzato
sull’onda della sua fortunata attività di vignettista, SS
Tata è il suo primo libro, una spassosa satira in cui un
vecchio scienziato nazista, alla continua ricerca di nuovi modi per
clonare Hitler, deve confrontarsi con un compito che manda in crisi
le sue convinzioni: prendersi cura della sua nipotina color
caffellatte.
E non sarà solo la Nona
Arte a conquistare visivamente il pubblico: celebrando i 20 anni di
attività, CMON propone un percorso guidato attraverso i giochi e
le miniature realizzate finora, valorizzando il lato artistico
del gioco da tavolo. La classica pedina prende spunto da un artwork
originale, diventa scultura che viene poi dipinta tradizionalmente
a mano. In mostra ci saranno tutte le fasi: dell’artwork, alla
scultura, alla stampa per la produzione fino al pezzo dipinto. Due
esperienze di paint in progress, alcuni soggetti creati per
l’occasione, pezzo singoli, diorami e scene significative
popoleranno il percorso espositivo. Il processo di pittura sarà
mostrato tramite step by step fotografico e video.
IL CENTENARIO DEL
MILITE IGNOTO
Nel centenario della
traslazione del Milite Ignoto, nasce una collaborazione tra
il Comune di Lucca e il Ministro per le Politiche Giovanili,
col supporto di Lucca Comics & Games e della
Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari
nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni
della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per raccontare la
ricorrenza attraverso linguaggi e modalità contemporanei
particolarmente adatti alle giovani generazioni e rinnovare un
messaggio potente e ancora attuale: il valore della vita, della
memoria, del sacrificio e della patria.
Un’occasione per
riflettere sulla necessità di ritornare alla vita normale, o
“diversamente” normale rispetto al passato e di ricostruire dopo le
difficoltà, le tragedie, le perdite – cercando nuove dimensioni
esistenziali – nuove armonie sociali e un ritrovato e più
rispettoso rapporto con l’ambiente naturale che ci circonda.
Il concept, unico,
racconta il “ritorno” dei tanti sopravvissuti – un’intera
generazione – in una chiave umana e universale, guidando i
visitatori in un viaggio tra rievocazione, riflessione personale e
ricordo collettivo. L’appuntamento col treno storico reso
disponibile da Fondazione FS-Gruppo Ferrovie dello Stato, in
collaborazione con Ministero della Difesa e Istituto Luce, dal
29 ottobre al 2 novembre farà tappa in diverse stazioni ferroviarie
di tutta Italia rievocando il viaggio che un secolo fa portò la
salma del Milite Ignoto da Aquileia all’Altare della Patria. Al
suo interno sarà presente un vagone dove le sensazioni uditive,
di concerto con quelle visive evocate grazie alle tavole di
Unastoria di GiPi e al materiale di repertorio, ci
porteranno indietro nel tempo, nella memoria.
Nei giorni del
festival Lucca Comics & Games l’esperienza
immersiva del vagone sarà riproposta e ampliata grazie ai
contributi di realtà aumentata che 20 artisti hanno reinterpretato
secondo la loro sensibilità. Sarà l’occasione, quella di Lucca,
per avviare anche una serie di incontri all’interno del Festival in
cui i cinque valori che lo contraddistinguono (Community,
Inclusion, Discovery, Respect, Gratitude) faranno da sfondo per
il confronto degli ospiti sul tema.
Il taglio che la
Struttura di Missione ha scelto di adottare per le commemorazioni
del Milite Ignoto, prevede una riflessione approfondita sul ritorno
a una nuova, possibile, normalità. Il viaggio di Antonio-Milite
ignoto si fermò a Roma, quello dei suoi compagni sopravvissuti
proseguì per un’Italia da poco unificata che era ancora fortemente
agricola. Il desiderio di un ritorno nella vita familiare, nel
tessuto sociale, così come alla dimensione ambientale e naturale
saranno temi centrali della narrazione prevista nella esperienza
sensoriale. Un allestimento emotivamente intenso pensato per far
conoscere il significato della memoria di uno dei passaggi
fondamentali della Storia d’Italia ai più giovani.
Partner dell’evento per
il gioco è Asmodee, uno dei principali editori di giochi in
Europa, che organizzerà (al festival come nei campfire aderenti)
dei tornei di Ticket to Ride in una edizione speciale,
dedicata proprio al treno della memoria e al Milite Ignoto.
IL RITORNO DEL
GRAPHIC NOVEL THEATER
Nella sua continua
ricerca di collisioni di linguaggi Lucca Comics & Games ha creato nel
2017 il filone Graphic Novel Theatre, selezionando, curando
e producendo le trasposizione teatrali di grandi opere a fumetti
italiane: Hugo Pratt in occasione dei 50 anni della Ballata Del
Mare Salato, Zerocalcare con Kobane Calling, protagonista di un
tour nei principali teatri stabili nazionali, Leo Ortolani e la sua
Cinzia, Lucrezia di Silvia Ziche interpretata da Amanda Sandrelli,
con cui il drammaturgo Francesco Niccolini ha vinto il prestigioso
Premio Nazionale Franco Enriquez 2021 – Città di Sirolo.
Quest’anno ben due i
progetti in scena:
Corpicino a teatro – Pagine nere per nere
cronache
Una denuncia aperta alla
società del voyeurismo, alla cultura del tg, alla collana di falsa
ipocrisia e perbenismo ignorante e pericoloso che indossano al
collo le vittime. Una lente di ingrandimento e una riflessione sul
corpo innocente che viene a mancare, il corpo innocente di un
bambino scomparso e il corpo innocente delle nostre premesse di
umanità.
L’opera matura e senza
pietà del geniale Tuono Pettinato, primo contenuto con cui
Lucca Comics & Games intende
celebrare l’artista e l’amico, sarà realizzata con la regia di
Francesca Caprioli e la curatela di Cristina Poccardi.
l’Oreste – quando i morti uccidono i vivi
Una riflessione
sull’abbandono e sull’amore negato. Su come la vita spesso non fa
sconti ed è impietosa. E che qualche volta è più difficile andare
da Imola a Lucca, che da Imola sulla Luna. A prima vista L’Oreste
può sembrare un monologo, dato che in scena c’è un solo attore in
carne e ossa, Claudio Casadio. Ma quel che attende lo spettatore è
ben altro: grazie alla mano (e ai disegni) di Andrea Bruno, lo
spettacolo funziona con l’interazione continua tra teatro e fumetto
animato. Un progetto di Graphic Novel Theater andata/ritorno
(in cui il teatro anticipa la realizzazione fumettistica), un
impossibile viaggio tra Imola e la Luna attraverso la tenerezza
disperata di un uomo abbandonato da bambino, e che non si è più
ritrovato. Un’opera teatrale di Francesco Niccolini, prodotta da
Accademia Perduta Romagna Teatri e Società per Attori, in
collaborazione e in anteprima a Lucca Comics & Games. In anteprima a
Lucca, anche il volume omonimo scritto da Francesco Niccolini e con
i disegni di Andrea Bruno, edito da Poliniani Editore.
LE TERRE
“FURIOSE”
Nel 2022 ricorreranno
i 500 anni dall’arrivo di Ludovico Ariosto in Garfagnana,
anniversario che vedrà Lucca Comics & Games e il Comune di
Castelnuovo unite per un esplosivo calendario di celebrazioni
all’insegna del fantasy. Per dare il via al racconto, un team di
storyteller contemporanei, provenienti dai mondi della narrativa,
del fumetto e del web, daranno vita a un’esperienza di letteratura
interattiva, dove il gioco di ruolo gioco sarà il motore di una
narrazione collettiva e condivisa, capace di ispirare e produrre
nuove narrazioni – degli spin-off crossmediali, per così dire –
dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto. Licia Troisi, Roberto
Recchioni, Vanni Santoni e Luca Enoch impersoneranno degli Ariosto
fuori dagli schemi nel viaggio dalle terre Estensi verso Lucca,
accompagnati nel party da personaggi del mondo del web come Luca
Raina e Lorenzo Fantoni in collaborazione con Nerdcore. Tutto
questo in un’Italia picaresca e cialtrona, “di zappa e spada” in
pieno stile Brancalonia, gestita magistralmente dal master Mauro
Longo e dal team di Acheron Games, che proprio quest’anno ha
ottenuto per gli Ennies Award, gli “oscar” del gioco di ruolo, ben
4 premi: best electronic book, best writing, best setting,
product of the year.
IL RINNOVO DELLE
PARTNERSHIP ESCLUSIVE
Lucca Changes è stato
terreno d’incontro per una delle alleanze più stimolanti e
fruttifere del 2020 che si conferma anche nel 2021: la Main
Media Partnership con Rai, compagna di molte avventure nonché a
tutti gli effetti uno dei luoghi di fruizione del festival.
Approfondimenti, documentari, dibattiti e molte altre proposte per
non perdere nemmeno uno degli eventi in programma; anzi, con
qualche contenuto in più grazie agli original e agli speciali
inediti realizzati apposta per Rai. Tutto fruibile comodamente dal
proprio divano e on demand tramite la sezione esclusiva riservata a
Lucca Comics & Games su RaiPlay. In
questa sezione sarà possibile trovare anche una selezione delle
migliori proposte di film, serie TV e approfondimenti dedicati agli
appassionati di cultura pop, oltre alle repliche dei programmi che
saranno trasmessi da Rai 4, Rai 5, Rai Cultura, Rai Ragazzi, Rai
Yoyo. Infine, Rai Radio 2 sarà la radio ufficiale e seguirà la
manifestazione con interviste e collegamenti insieme ai
protagonisti dell’edizione 2021.
Amazon si conferma
essere l’e-commerce ufficiale di Lucca Comics & Games aprendo lo
Store dedicato al Festival al link www.amazon.it/luccacomicsandgames, dove sarà
possibile trovare novità, anteprime e grandi classici, e avvicinare
Lucca Comics & Games ai fan di tutta
Italia. Inoltre, dopo il successo dello scorso anno, tornano gli
appuntamenti speciali riservati ai clienti Amazon: 5
incontri online che si svolgeranno nei giorni antecedenti il
festival con alcuni importanti rappresentanti del settore del
fumetto, dell’illustrazione, del gioco e della cultura pop.
IL FESTIVAL
RICONQUISTA LA CITTÀ
Lucca Comics & Games torna a
regalare emozioni nel cuore della città, offrendo al pubblico la
possibilità di ritrovare gli editori e gli espositori più amati in
aree storiche e in luoghi da (ri)scoprire: perno centrale del
fumetto resterà piazza Napoleone, che vedrà confermato il
suo iconico padiglione (rinnovato per garantire la sicurezza e la
massima fruibilità ai visitatori), oltre a Palazzo Ducale e
agli storici spazi del Palazzetto dello Sport, in cui il
festival si è tenuto fino al 2005 e in cui ritorna dopo oltre
quindici anni, e che sarà sede anche delle attività del
collezionismo e delle tavole originali. I variegati universi del
gioco troveranno posto nel Real Collegio e nell’area della
Cavallerizza; il mondo Japan conquista gli ampi spazi del Polo
Fiere di Lucca; l’area Music & Cosplay sarà ospitata nel
complesso di San Francesco. Mondi che sono però sempre più
interconnessi, anche all’interno del Festival: i visitatori saranno
invitati quindi a viaggiare da uno all’altro, per arricchire le
proprie passioni, scoprirne nuove declinazioni e ritrovare il
piacere della scoperta e della sorpresa.
IL RITORNO DELLA
GRANDE EDITORIA DAL VIVO
Torna il Salone con
gli stand ricchi di anteprime e prodotti in esclusiva accompagnati
dagli attesi eventi live realizzati in collaborazione con gli
editori del fumetto: un ricco programma che andrà ad
arricchirsi settimana dopo settimana e un’area espositiva
ampliata per dare ancora più spazio alla passione per la Nona Arte,
garantendo la massima sicurezza.
Ecco un assaggio delle
prime novità del calendario di appuntamenti…
Quest’anno il padiglione
Star Comics si ergerà nella splendida cornice di Piazza San
Michele. Al suo interno, i visitatori troveranno la mini-mostra di
Sweet Paprika, le novità editoriali di novembre e tanti
gadget e sorprese! L’editore torna inoltre sul palco di Lucca Comics & Games con un Star
Comics Circus, un nuovo, scoppiettante show all’insegna del
fumetto e della… magia! Lo staff della casa editrice presenterà le
novità editoriali del prossimo anno insieme a un ospite
assolutamente eccezionale, il prestigiattore Andrea Paris,
già vincitore di “Tú sí que vales”, e alcuni autori tra i quali
Mario Alberti, Mirka Andolfo, Paola Barbato, Matteo Bussola,
Francesca Carità, Emilio Pilliu, Alberto Pagliaro e Marco
Rocchi.
Edizioni BD /
J-Pop sarà presente a Lucca Comics & Games 2021 con il
J-Pop Show, il tradizionale momento di incontro tra la casa
editrice e i suoi fan e con una masterclass di digital
storytelling a cura di Simone Di Meo. E ancora una masterclass
sulla produzione di webcomics, a cura di Laura Romagnoli e Dario
Sicchio (sponsored by Tacotoon) e un panel sul grande momento
internazionale del manga, con personalità del fumetto e talent che
si confrontano sui motivi per cui il fumetto giapponese sta
ottenendo questo enorme riscontro mondiale (sponsored by Manga
Heroes e co-prodotto da J-POP). La casa editrice offrirà
agli utenti dell’area Japan anche la possibilità di ammirare da
vicino alcune riproduzioni di tavole di grandi maestri del manga,
che saranno ospitate nel Polo Fiera. Tra i primi ospiti confermati,
Simone Di Meo, creatore di Li troviamo solo quando sono
morti e cover artist dell’etichetta di narrativa 451;
Daniele Di Nicuolo, creatore di 7 Secrets; Roberto Recchioni
e Dario Sicchio, creatore ed editor. Allo stand dell’editore
saranno presenti circa mille titoli, tra i quali alcune
novità attese dai fan come Lore Olympus di Rachel Smythe,
uno dei webtoon più letti di sempre, finalmente in edizione
cartacea; Frieren – Oltre la fine del Viaggio, serie
premiata all’ultimo Manga Taishō; Non tormentarmi, Nagatoro!
che arriva in Italia dopo il grande successo dell’anime.
Coconino Press
porta a Lucca Comics & Games uno sguardo in
anteprima al mondo di “Pantafa”, horror italiano di prossima uscita
con Kasia Smutniak, diretto da Emanuele Scaringi e prodotto da
Fandango e Rai Cinema. Il film, di cui verranno mostrate delle clip
in esclusiva durante il Festival, sarà accompagnato da un prequel a
fumetti, scritto da Marco Taddei e disegnato da La Came. Ospite a
Lucca anche ZUZU con il suo nuovo graphic novel in anteprima.
BAO Publishing
torna a Lucca con i classici autori come ZeroCalcare e LRNZ, ma
anche con un ospite d’eccezione: Roberto Saviano, che presenta il
suo attesissimo graphic novel Sono ancora vivo, targato BAO
Publishing e illustrato dal pluripremiato fumettista e illustratore
israeliano Asaf Hanuka.
Dal 2006 sotto scorta, lo
scrittore italiano racconta senza filtri la sua vita e come sia
cambiata da quando ha deciso di denunciare le organizzazioni.
mafiose.
Grazie a Cong,
Bastien Vivés e Martin Quenehen arrivano dalla Francia a Lucca il
31 ottobre e il 1° novembre per presentare Oceano Nero, una
reinterpretazione formidabile e rivoluzionaria di Corto Maltese.
Una storia avvincente e ricca di atmosfere prattiane in una
sorprendente ed originale collocazione storica, con Corto che
rimane fedele a sé stesso e ai suoi ideali.
Con Feltrinelli
Comics torna a Lucca il geniale Leo Ortolani, che in un dialogo
fra scienza e ironia presenterà Blu tramonto, terzo libro
della saga dedicata allo spazio nata in collaborazione con
l’Agenzia Spaziale Italiana. Ma non è il solo: in un incontro fra
giovani talenti, Fumettibrutti presenterà RichardHTT e Quasirosso
con le loro novità Gira questa pagina e Seitu. Al
Festival, anche Marco Taddei e Spugna con La quarta guerra
mondiale.
Numerose le novità che
saranno portate a Lucca da BeccoGiallo, come l’attesissimo
Che Disagio!, Ensi. Oggi, domani, sempre e Dante a
tempo di Rap e Adele Crudele 12. Senti che puzza!. Gli
autori, i quattro blogger Nicolò Targhetta, Irene Bruno, Eugenio
Belgrado e Ernesto Anderle presenteranno Hedera, un romanzo
gotico, illustrato, ambientato nell’Inghilterra dell’800.
Oblomov Edizioni
sarà presente al Festival con autori di rilievo e numerose novità
editoriali: Igort, Manuele Fior, Elisa Menini, Sara Colaone e
Barbara Baldi. In un incontro dinamico con Igort, Antonio
Rezza presenterà inoltre il suo progetto delle Carte da Gioco.
Editrice Il
Castoro, da sempre multidisciplinare ed eclettica, torna a
Lucca con novità e autori per ragazzi al ritmo del metronomo:
Sualzo, Sergio Rossi, Claudia Petrazzi ed Elena Triolo ci portano
dentro quattro storie di formazione fra scenari e vicende molto
diverse, ma tutte unite dal filo rosso della musica. Si tratterà di
un vero e proprio “incontro playlist”, in cui si susseguiranno
storie e canzoni, proiezioni e interventi degli autori: quattro
brani di generi musicali differenti introdurranno altrettante
diverse ambientazioni letterarie, passando dalle note della
tradizione ebraica alla musica classica, dai successi degli anni
Ottanta al pop contemporaneo. In un incontro tutto al femminile, le
autrici Agnese Innocente, Claudia Petrazzi ed Elena Triolo
mostreranno invece come si disegna una storia per ragazzi e qual è
il processo creativo dietro la ricostruzione di scenari reali che
diventano fiction.
Non mancherà anche
Tunué con la presentazione della prima uscita di una nuova
serie, 7CRIMINI, nato dalla penna di Katja Centomo ed
Emanuele Sciarretta e disegnato da Daniele Caluri e Marco Caselli.
Dalla Spagna torna sulle scene lucchesi Tony Sandoval, che con
Tunué ha pubblicato tutti i suoi fumetti, come Doomboy,
Mille tempeste e Appuntamento a Phoenix. Ospite in
collaborazione con Tunué sarà anche Alessandro Perugini, in arte
Pera Toons, autore del famosissimo format Chi ha ucciso
Kenny?. Tunué porta a Lucca anche un panel sulla parità di
genere con Simona Binni, Assia Petricelli e Katja Centomo, per
raccontare quanto le graphic novel possano essere uno strumento per
narrare e avvicinare una realtà senza identificazioni di genere,
che possa trasportare il lettore in un mondo senza confini.
Eris Edizioni
porta a Lucca un’idea per abbattere i confini e le limitazioni
fisiche ancora dovute alla pandemia: allo stand ci sarà un “robot”
che permetterà a lettori e lettrici d
i farsi dedicare un libro
in tempo reale, come se fossero in presenza, quindi potendo
parlarsi, vedersi e seguire la realizzazione della dedica. Tutto
ciò grazie a una webcam, cuffie con microfono e due schermi con cui
potranno relazionarsi con gli artisti e le artiste sparsi nel mondo
e in tutta Italia. Una volta terminata la dedica il disegno verrà
stampato su un’etichetta adesiva, incollata sul libro e verrà
apposto un timbro speciale di autentica con l’iscrizione “Lucca
Comics Pandemic Edition 2021” che verrà distrutto finita la fiera.
Il “robot”, che conterrà gli schermi e tutta la parte tecnologica
necessaria tra cui l’ovvia componente umana, sarà progettato e
costruito da Eris in collaborazione con il fumettista Adam Tempesta
e sarà qualcosa che in una fiera di fumetto non si è mai vista.
Arrivano dall’Italia,
dalla Polonia e dalla Turchia gli artisti Hollow Press:
quattro chiacchiere con Bartosz Zaskórski, Gizem Malkoc, Marco
Testa e David Marchetti, la new wave di giovani autori che
pubblicano i loro libri di esordio con la casa editrice. Durante i
giorni del Festival i quattro presenteranno in esclusiva e in
anteprima le loro opere, Postapoland, Spotless, Appeso e
Uno.
Tornano a Lucca Comics & Games anche i grandi
autori di Shockdom, come l’immancabile Sio, fumettista e
youtuber creatore del mondo di “Scottecs”, ma anche Violetta
Rovetto, Davide Caporali (in arte Dado), Jessica Cioffi e Giulio
Rincioni.
saldaPress
festeggia un compleanno d’eccezione: Skybound – l’etichetta di
Robert Kirkman all’interno di Image Comics – compie dieci anni, un
decennio di grandi successi che la casa editrice celebra a Lucca
con la pubblicazione di un prodotto speciale legato a The Walking
Dead. Si tratta di SKYBOUND X, un progetto editoriale celebrativo,
che preannuncia alcune novità in arrivo e che comprende una nuova
storia intitolata RICK GRIMES 2000, scritta da Robert Kirkman e
disegnata da Ryan Ottley. Il disegnatore di Invincible, per
l’occasione, tornerà come ospite a Lucca Comics & Games.
Non mancheranno gli
appuntamenti digitali organizzati da Panini in
collaborazione con Lucca Comics & Games: le conferenze
editoriali sulle novità del 2022 di Planet Manga, Marvel, DC, Disney e Comics saranno
trasmesse sul canale Twitch e sui profili social di Panini Comics,
oltre a molti altri contenuti e attività legate alle pubblicazioni
autunnali in compagnia di tanti ospiti e content creator. I titoli
e le novità più attese saranno distribuiti in tutti i punti vendita
a partire dalla settimana precedente l’inizio della
manifestazione.
E ancora Poliniani
Editore, che chiuderà a Lucca il suo tour nei Campfire con la
presentazione delle nuove collane editoriali, dei relativi
calendari per il 2021/2022 e dei libri andati in tournée, con la
partecipazione di autori come Emanuela Pacotto e Alessandro
Carnevale. Poliniani sarà inoltre presente al Festival con il
volume basato sull’opera teatrale in scena al Teatro del Giglio,
l’Oreste, realizzato in collaborazione con Lucca Comics & Games e patrocinato
dalla Fondazione Tobino.
La squadra di
ComiXtime, che ha creato il primo database completo di
fumetti in Italia e l’omonima app dedicata ai collezionisti del
settore, presenterà a Lucca la nuova uscita di Grey Guns, fumetto
ideato per smartphone, con il disegnatore Alfio Buscaglia e lo
sceneggiatore Stefano Vietti.
Al Festival anche
l’Associazione MeFu – Mestieri del Fumetto, con un incontro
che sarà un’occasione per fare un punto sulla situazione attuale
del mercato italiano e internazionale e che sarà organizzato come
una vera e propria assemblea, in cui interverranno i soci fondatori
di MeFu ma anche numerosi autori ospiti a Lucca Comics & Games: si discuterà
di necessità degli autori, e di azioni concrete da mettere in
campo.
QUANDO IL GIOCO VA IN
CITTÀ…
Tutti gli editori più
importanti del panorama nazionale ed internazionale saranno
presenti al Festival, con un parco novità decisamente troppo ricco
per essere menzionato in questa sede (ma che potrete trovare e
consultare a breve sul nostro sito): Acheron Books, Asmodee,
Cranio Creations, Dal Tenda, dV Giochi, Gateongames, Giochi Uniti,
Oliphante, Mancalamaro, Manicomix, MS Edizioni, Mondiversi,
Narrattiva, Need Games Pendragon Game Studio, Red Glove,
Stratagemma Edizioni… un’esplosione di novità che ci
accompagneranno per tutto l’inverno ed oltre! Le attività che fino
al 2019 trovavano espressione all’interno del Padiglione Carducci,
quest’anno andranno a occupare tre aree del centro cittadino: la
Cavallerizza napoleonica ospiterà gli espositori del Gioco di
Ruolo; il Padiglione San Donato sarà la casa degli editori di
Gioco da Tavolo; nel Real Collegio troveranno spazio i mondi
del Gioco di Carte Collezionabili e il Gioco di Ruolo dal
Vivo. All’interno di queste location, inoltre, saranno presenti
anche numerosi espositori di gadget e prodotti inerenti. Le
attività di gioco organizzato, ludoteca, area demo e incontri si
svolgeranno in sale dedicate nell’area della Cavallerizza e al
primo piano del Real Collegio, per garantire a tutti i visitatori
la possibilità̀ di provare le novità in uscita durante il Festival
e di partecipare ai tornei in tutta sicurezza.
Tra le novità di
quest’anno, due operazioni avranno un risalto particolare con
tavoli demo dedicati e approfondimenti con gli autori: parliamo di
“Artlink! – Farnesina” (già “Il Curatore”) di Luca Rosa,l
vincitore del concorso Gioco Inedito 2021 – Miglior Proposta di
Gioco. Questa edizione del concorso ha visto nel ruolo di
Presidente Onorario il Direttore del Museo Egizio di Torino,
Christian Greco. Una prestigiosa presenza che va ad aggiungersi
alla partnership con il Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale.
Lo stesso Ministero
utilizzerà il gioco vincitore come strumento di approfondimento e
conoscenza della Collezione Farnesina, la raccolta d’arte
contemporanea custodita presso la sua sede che include capolavori
di Maestri italiani del XX secolo come Marini, Campigli, Accardi,
Perilli, Vedova, Pistoletto, Chia e molti altri. Per maggiori
informazioni e per consultare virtualmente la collezione, è
disponibile il sito: https://collezionefarnesina.esteri.it/
Il secondo progetto sotto
i riflettori sarà “Kerygma”, gioco creato in collaborazione
con l’Arcidiocesi cattolica di Lucca e dV Giochi, da un’idea di
Mauro Granducci (evangelico), lucchese, grande appassionato di
giochi e condivisa e sviluppata da esperti (credenti e non
credenti) di Lucca Crea.
Un’altra importante
novità è l’ingresso di Fabio Viola, game designer e docente
universitario, nella grande squadra di Lucca Crea, per seguire i
progetti speciali di comunicazione sociale e invito alle best
practice attraverso gioco e cultura interattiva. I percorsi di
edutainment di Lucca Comics & Games saranno d’ora
in avanti arricchiti anche dalle idee del guru italiano della
gamification! Durante i giorni dell’evento Viola sarà il
protagonista di due imperdibili eventi: il laboratorio “Diventa un
game designer con le PlayableCards ed aiutaci a rinnovare la città
(di Lucca?) introducendo tecniche e metodi provenienti dal gaming”.
Insieme ad altri creativi, con l’aiuto di 133 carte, si darà vita a
un’esperienza collettiva, formativa e giocosa. E ancora il panel “A
playable world”, per rendere il mondo un posto dove giocare: come
il gaming sta “invadendo” mondi altri, rivoluzionando tanti momenti
delle nostre quotidianità.
Inoltre, si confermano
gli appuntamenti storici del palinsesto culturale dell’Area Games,
come la Miniature Island, i Concorsi, la Ludoteca, gli Incontri con
gli autori, le Mostre e tutte le attività che hanno da sempre
caratterizzato il Festival lucchese!
LUK 4 FANTASY:
NARRATIVA E ILLUSTRAZIONE NEL CUORE DELLA CITTÀ
Fra le novità del
Festival, un padiglione dedicato alla narrativa e
all’illustrazione fantasy e per ragazzi che sarà ospitato in
Piazza San Martino. Fra gli editori presenti, Mondadori, che
oltre al Paradiso, terzo volume della trilogia dantesca
presentata da Gabriele dell’Otto, Franco Nembrini e
Alessandro D’Avenia porterà una insolita coppia
padre-figlio: in L’ombra del bastone infatti la fervida
immaginazione di Mauro Corona, viene interpretata in forma
di graphic novel dal figlio Matteo Corona, illustratore
sempre più apprezzato. Daniele Giannazzo, in arte
Daninseries, presenterà invece il suo nuovo romanzo fra
mystery, paranormal e romance. Giunti sarà presente con
Luca Tarenzi giunto al secondo capitolo de L’Ora dei
Dannati e Barbara Baraldi con La stagione dei
ragni.DeAgostini porterà il rapper e doppiatore
Shade e i divulgatori scientifici Luca Perri e Adrian
Fartade. Fra gli editori presenti con varie attività per
il pubblico e spazi per la vendita anche Fanucci, Rizzoli
Fabbri, Piemme, Mondadori Ragazzi. Non mancheranno
inoltre le attese novità di Audible.
In
quest’area fanno il loro ingresso per la prima volta TIWI e Sky
Arte, che presenteranno le nuove pubblicazioni ispirate alle
produzioni originali in onda in autunno su Sky Arte. Una raccolta
di volumi inediti tra graphic novel, albi illustrati e sketchbook
curata da TIWI e disponibile in anteprima per il pubblico di
Lucca Comics & Games 2021. Tra gli
ospiti, Carlo Lucarelli presenterà l’albo di racconti
illustrati In compagnia del lupo” – in tutte le librerie dal
14 ottobre – ispirato all’omonima serie di Sky Arte.
Molti gli illustratori
presenti, fra Ciruelo, Nigel Sade e Sarah
Wilkinson, Paolo Barbieri, Ivan Cavini e
moltissimi altri.
Per i
più piccoli invece una illustratrice che con Giulio
Coniglio, la Nuvola Olga, la Strega Teodora, ha
appassionato più di una generazione: si tratta di Nicoletta
Costa, per la prima volta a Lucca con Nina&Olga, in
libreria per Mondadori Ragazzi. Per entrare nel mondo del
gioco, si potrà partecipare al Virus Game di Federico
Taddia ed Antonella Viola, ma anche incontrare alcuni
dei gamer più popolari fra le nuove generazioni: Roby Gamer,
Grax, Sotomayor10tv in collaborazione con Rizzoli
Fabbri e una sorpresa speciale arriverà da Gabby 16 bit.
Fra gli autori internazionali presenti dal vivo, uno dei più
interessanti casi editoriali degli ultimi anni: Jack
Meggit-Phillips: scrittore, sceneggiatore e drammaturgo
londinese, autore di Bethany e la Bestia, primo volume di
una serie, già tradotto in trenta lingue, che presto diventerà un
film. Una storia “deliziosamente macabra” per bambini da 6 anni in
su.
IL COSPLAY TRA LE
MURA DI VILLA BOTTINI
Sospeso tra performance
teatrale e artigianato costumistico, il mondo cosplay trova la
sua casa all’interno della suggestiva Villa Bottini, capolavoro
architettonico lucchese.
Le sale affrescate e il
giardino ospiteranno alcune fra le più interessanti community
nazionali, tra le quali Assassin’s Creed Cosplay a Terre di Mezzo
Cosplayer, passando per Ghostbuster Italia, Avengers / X-Men e 501
Italica/Rebel Legend ed Empisa. Spazio anche al fantasy medievale,
alle suggestioni steampunk, al mondo post apocalittico di The
Walking Dead, all’universo di Harry Potter e alla magia di Disney.
Decine di personaggi prenderanno vita, animando Villa Cosplay,
con professional photoshooting, laboratori e servizi guardaroba,
per divertirsi al Festival in tutta sicurezza.
All’auditorium San
Francesco si terrà invece sabato 30 Ottobre l’attesa
Gara Cosplay: interviste nei backstage, dietro le quinte e
tanto divertimento per quello che è considerato da sempre uno degli
appuntamenti imperdibili di Lucca Comics & Games.
UN ANGOLO DI GIAPPONE
A LUCCA
L’area Japan conquista
lo spazio unico commerciale più grande del Festival, approdando al
Polo Fiere oltre 5000 mq, con l’utilizzo di uno dei due
parcheggi più grandi per accedere alla manifestazione.
All’interno del Polo
saranno realizzate aree tematiche che accompagneranno i
visitatori in sicurezza ad assaporare l’esperienza del Sol
Levante: un’area Zen con installazioni floreali realizzate in
collaborazione con Murabilia e mostre di action figure; un’area
Performance con artisti che realizzeranno dal vivo le loro opere;
una grande piazza che riprodurrà uno degli incroci più iconici di
Tokyo a Shibuya e animata da una versione chibi del Japan
Live. Tra gli espositori, Anime Import, Cosmic
Group e AOI Clothing. Un grande spazio incontri ospiterà
eventi, conferenze e workshop dedicati al Giappone fra tradizione e
contemporaneità, esplorando anche le declinazioni più pop. Non
mancheranno le numerose attività promosse dai gruppi e dalle
associazioni che da sempre fanno parte della nostra community, come
arti marziali, model contest, mostre di figure vintage, ninja
shot.
E naturalmente, largo
anche i piaceri della gola: per i visitatori un punto ristoro con
truck food all’esterno del Polo e uno tematizzato giapponese nelle
aree interne.
ITALIAN ESPORTS OPEN
21_Lucca Comics & Games
Giunti alla sesta
edizione, nella suggestiva cornice dell’Auditorium San Romano, una
ex chiesa medioevale trasformata per l’occasione nella Esports
Cathedral, tornano gli Italian Esports Open, cuore pulsante
del programma esport della manifestazione con 4 giorni ricchi di
contenuti fra tornei, showmatch, influencer e panel con ospiti
d’eccezione. Nel ricco palinsesto di attività e spettacoli non
mancherà il Circuito Tormenta, progetto di RIOT Games che ha
l’obiettivo di far avvicinare i giocatori amatoriali al mondo
competitivo. All’interno della suggestiva location della Esports
Cathedral i migliori team di VALORANT dello Stivale si
affronteranno nelle fasi finali del torneo Lucca in Range. Nella
landa di League of Legends, vedremo invece in azione i due team
finalisti del Lucca Baron Battle.
LUCCA COMICS & GAMES
DIFFUSA… ONLINE E NEI CAMPFIRE
Gli appassionati che non
saranno dotati di biglietto potranno comunque vivere una
dimensione diffusa del Festival, direttamente nelle loro regioni
e città, attraverso gli eventi digitali, gli appuntamenti legati ai
media partner e le attività promosse nei singoli Campfire, che
saranno ufficialmente attivi dal 22 ottobre. I valori del
Festival guidano questa edizione 2021 che, pur figlia del momento
storico attuale, guarda al futuro e alla prospettiva di ciò che i
Campfire saranno, ponendo al proprio centro la Comunità, ossia
quello straordinario mondo composto da appassionati, negozi,
editori ed operatori che si incontrano ogni anno a Lucca Comics & Games.
Gli “avamposti del
Festival”, i luoghi di ritrovo abituali delle community –
fumetterie, librerie e negozi di giochi – saranno distribuiti in
tutto il territorio nazionale per offrire opportunità uniche a chi
vorrà coltivare le proprie passioni direttamente nella propria
Regione. Sono circa 120 i negozi che hanno aderito a questa
edizione: l’elenco completo e aggiornato sarà sempre
disponibile nel sito della manifestazione. Dal 22 ottobre al 1°
novembre, i Campfire ospiteranno eventi, attività, prodotti in
esclusiva, con la volontà e l’augurio di regalare a tutti
coloro che li visiteranno un’esperienza e un ricordo piacevole.
Torna inoltre la “Bag of Lucca”, acquistabile esclusivamente
online, tramite il sito internet di Lucca Comics & Games, e ritirabile
solamente presso i Campfire. Grazie ai partner presenti, la
“Bag of Lucca 2021” è stata pensata per offrire a tutti i
visitatori dei Campfire l’esperienza di unicità ed esclusività che
contraddistingue il Festival.
Al suo interno saranno
inclusi: card Campfire 2021; spilla Campfire 2021; booklet Campfire
2021, La Pietra Fantasma mini caso (22 carte) di Unlock in
anteprima per tutti i possessori della Bag of Lucca e giocabile
immediatamente; fascicolo che racchiude i primi capitoli dei
romanzi Aconyte Books: Arkham Horror – La collera di N’Kai,
Descent – Il Destino di Fallowhearth, Arkham Horror –
L’Ultimo Rituale; 2 demo deck di Yu-Gi-Oh; albo Gli
Eterni in edizione limitata Campfire disponibile SOLO nella Bag
of Lucca 2021; albo contenente le prime dieci pagine di Riae,
Vita da Modella con copertina in edizione limitata Campfire,
disponibile SOLO nella Bag of Lucca 2021; manga J-Pop in edizione
esclusiva Campfire, disponibile SOLO nella Bag of Lucca 2021;
esclusiva cartolina di Tokyo Ravengers contenente un codice
di 48 ore per accedere gratuitamente a Crunchyroll Premium;
cartolina A5 con illustrazione originale, e disponibile solo nella
Bag of Lucca 2021, di Simple & Madama di Lorenza Di
Sepio.
L’acquisto della Bag
of Lucca 2021 – pari a 12 euro – dà anche diritto al biglietto
ridotto per Lucca Comics & Games 2022.
L’ingresso ai negozi sarà
libero e regolamentato secondo le norme vigenti nelle singole aree
geografiche.
FELTRINELLI COMICS &
GAMES
Prosegue la sinergia tra
il gruppo Feltrinelli e Lucca Crea con il progetto Feltrinelli
Comics & Games, ospitato al secondo piano del negozio
Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano e che in questi mesi ha
raggiunto altre importanti città italiane tra cui Torino, Genova,
Roma e Palermo. Uno spazio phygital di crescita e interconnessione
culturale tra mondi e community diverse – nato per ampliare i
contenuti del Festival 365 giorni l’anno – che da settembre è
di nuovo aperto al pubblico con l’area gaming e gli eventi.
Tra i prossimi eventi, il maestro Milo Manara presenterà il suo
nuovo libro L’Asino d’oro e Gulliveriana (30 settembre). E
ancora Pera Toons con il firmacopie del suo libro Sfida
all’ultima battuta (15 ottobre); Daniele Daccò con le sue
attività di gioco e la presentazione del nuovo gioco di Asmodée
Wavelength (23 settembre).
LEVEL UP EXPERIENCE,
MOLTO PIÙ DI UN BIGLIETTO
Al suo quarto anno di
vita il biglietto premium di Lucca Comics & Games diventa una
vera e propria esperienza. Saranno solo 100 i fortunatiLevel UP fan che potranno godere dei consueti servizi
distintivi del biglietto (aree relax e ristoro, salta fila,
welcome bag, badge esclusivo ecc.) in piena conformità alle
normative anti-Covid. Quest’anno potranno inoltre sperimentare
un’altra opportunità assolutamente unica venendo guidati in un tour
a tutto tondo nei quattro giorni della manifestazione, esplorando
ognuna delle location, vivendo una serie di eventi programmati
dalla colazione fino al dopo cena e usufruendo anche di una navetta
dedicata per vivere al massimo ogni momento del Festival!
LUCCA COMICS & GAMES
TI ASPETTA! INFO PRATICHE PER VENIRE AL FESTIVAL
Biglietti acquistabili
solo con prevendita online, in modalità print@home (da
stampare a casa o portare con sé con voi sul cellullare):
https://luccacrea.vivaticket.it/
Come da direttive
nazionali, per l’accesso sarà necessario il Green Pass a partire
dai 12 anni.
Il festival quest’anno
potrà ospitare circa 20 mila visitatori al giorno,
distribuiti su tutta la giornata e su tutte le oltre 15 aree in cui
è dislocata la manifestazione.
All’arrivo a Lucca,
basterà recarsi in uno dei tre Hub Welcome Desk (Polo Fiere
con parcheggio, Palazzetto dello sport Palatagliate e Piazza San
Romano) dove – presentando il titolo di ingresso – si passerà la
verifica della temperatura e del Green pass e potranno essere
ritirati i braccialetti colorati per l’accesso al festival.
COSTO DEI BIGLIETTI
Il prezzo del biglietto
giornaliero varia dai 20 euro del lunedì e venerdì, ai 22
euro del sabato e della domenica, con convenienti forme di
abbonamenti per più giorni, che saranno ulteriormente scontate per
chi approfitta della promozioneEarlybird, valida fino al
4 ottobre (a titolo esemplificativo, l’abbonamento Earlybird 4
giorni costerà 40 euro + diritti di prevendita).
I 100 biglietti Level UP
saranno disponibili al prezzo di 160 euro + diritto di
prevendita.
Biglietti omaggio:
persone con disabilità e minori nati dal 2010
Biglietti riduzione:
accompagnatori di persone con disabilità e over 65.
Queste tipologie di
biglietti saranno gestite in loco.
Elenco completo dei costi
è disponibile al link
https://luccacrea.vivaticket.it/
PARCHEGGI
Informazioni disponibili
al link https://www.parcheggilucca.it
Finalmente disponibili il poster ed
il trailer ufficiali di Madres paralelas, il nuovo film del maestro
Pedro Almodóvar, presentato In Concorso alla 78° Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con
protagonista Penelope Cruz,, vincitrice della Coppa
Volpi per la migliore interpretazione femminile.
In Madres
Paralelasil maestro
Pedro Almodóvar torna a riscoprire l’universo
femminile, la maternità e la famiglia. Il film ha un magnifico cast
in cuiPenelope Cruz, Milena Smit
e Aitana Sánchez-Gijón interpretano le tre madri
della storia e Israel Elejalde il ruolo del
personaggio maschile. Questo straordinario cast è completato da
Julieta Serrano e Rossy de
Palma.
Due donne, Janis e Ana,
condividono la stanza di ospedale nella quale stanno per partorire.
Sono due donne single, entrambe in una gravidanza non attesa.
Janis, di mezza età, non ha rimpianti e nelle ore che recedono il
parto esulta di gioia. Ana invece è un’adolescente spaventata,
contrita e traumatizzata. Janis tenta di rincuorarla mentre
passeggiano tra le corsie dell’ospedale come delle sonnambule. Le
poche parole che scambiano in queste ore creeranno un vincolo molto
forte tra le due ed il fato, nel fare il suo corso, complicherà in
maniera clamorosa le vite di entrambe.
Prodotto da El
Deseo, con la partecipazione di RTVE e Netflix. In Italia il film sarà distribuito nelle
sale cinematografiche da Warner Bros. Pictures dal 28
Ottobre.Madres
Paralelas di Pedro Almodóvar è stato designato
Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici
Cinematografici Italiani – SNCCI.
Escape Room 2:
Gioco Mortale il sequel del thriller psicologico del 2019.
Diretto da Adam Robitel con Taylor Russell e Logan Miller. Il
film sarà nelle sale il 23 settembre prodotto da Sony Pictures e
distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.
Escape Room 2:
Gioco Mortaleil sequel del thriller psicologico
campione d’incassi del 2019. A dirigere la pellicola è Adam
Robitel, già regista del primo capitolo, tra i protagonisti tornano
Taylor Russell e Logan Miller. Il film sarà nelle sale il 23
settembre 2021 ed è prodotto da Sony Pictures e distribuito da
Warner Bros. Entertainment Italia. Nel cast anche Indya Moore,
Holland Roden, Thomas Cocquerel e Carlito Olivero.
La trama
Escape Room 2: Gioco Mortale è il sequel del thriller
psicologico che nel 2019 ha terrorizzato il pubblico di tutto il
mondo. In questo secondo capitolo sei persone si trovano
involontariamente bloccate in un’altra serie
di escape room, per sopravvivere dovranno svelare
lentamente ciò che hanno in comune… e scopriranno che in passato
tutti loro hanno già preso parte al gioco.
A Quiet Place II, l’atteso
sequel dell’horror rivelazione del 2018, scritto e diretto da
John Krasinski, prodotto da Michael Bay e interpretato dalla
vincitrice del Golden Globe
Emily Blunt e dalla new entry
Cillian Murphy, arriverà finalmente dal 23 settembre in DVD,
Blu-ray e in versione steelbook 4K Ultra
HD distribuito da Koch Media per Paramount Home
Entertainment. Sarà inoltre disponibile sul mercato la movie
collection dei due film del franchise in Blu-raye
DVD.
Anche nel nuovo episodio,
nonostante nuove minacce si prospettino all’orizzonte, i
protagonisti devono continuare a rimanere in silenzio per non
attirare l’attenzione delle mostruose creature che diventano
estremamente aggressive e attaccano non appena sentono un suono. In
occasione del lancio italiano del titolo in home video, Koch Media
ha quindi deciso di far sperimentare dal vivo l’esperienza del
silenzio coinvolgendo alcuni giornalisti e influencer in
un’originale sfida.
1 di 3
Grazie alla collaborazione con
il Laboratorio di Acustica del Dipartimento di Energia del
Politecnico di Milano, gli ospiti selezionati sono potuti
entrare nella camera anecoica (dal greco: priva di eco),
solitamente non aperta al pubblico. È un ambiente totalmente
isolato, insonorizzato e strutturato in modo da inibire il più
possibile la riflessione dei segnali acustici sulle pareti:
un’esperienza davvero sorprendente perché in questo luogo il
riverbero del suono è annullato e i suoni a cui siamo abituati
vengono percepiti in maniera differente. Giornalisti e influencer,
oltre a sperimentare sensazioni totalmente nuove e non sempre
confortevoli, sono stati inoltre coinvolti – come nel film –
in una challenge “a tutto silenzio”: realizzare un unboxing
della versione Steelbook di A Quiet Place II cercando di fare
meno rumore possibile, mentre un sofisticato volumometro acustico
rilevava i decibel. E come nel film non fare rumore si è rivelata
un’impresa tutt’altro che facile.
Arriva al cinema dal 14 ottobre
#IoSonoQui, l’attesa nuova commedia di Eric Lartigau,
regista del film campione di incassi La famiglia Bélier.
#IoSonoQui racconta di un insolito viaggio, dai Paesi Baschi
fino alla splendente Corea del Sud, all’inseguimento di
quell’incontro che potrebbe cambiare per sempre il proprio destino.
Il protagonista di questa favola romantica è lo chef di successo
Stéphane (interpretato dal regista e attore Alain Chabat,
noto per
Mood Indigo, L’arte del sogno, Prestami la tua mano, Asterix et
Obelix: Missione Cleopatra) che conduce una vita tranquilla ma
priva di stimoli. Un giorno conosce su Instagram una misteriosa
donna coreana che riesce a riaccendere in lui quella scintilla da
tempo assopita.
Deciso a conoscere dal vivo Soo
(interpretata da Doona Bae, nota per Cloud Atlas, la serie Sense8 e per le sue
interpretazioni nei film di Bong
Joon-ho, Hirokazu Kore-eda e Park Chan-wook), Stéphane
intraprenderà un avventuroso viaggio dall’altra parte del mondo,
pieno di scoperte e imprevisti, per poter conoscere un nuovo grande
amore… e se stesso. Perché a volte perdersi, è il miglior modo per
ritrovarsi.
#IoSonoQui, diretto da
Eric Lartigau, arriverà nei cinema italiani dal 14
ottobre distribuito da Officine UBU.
Stéphane, uno chef di successo,
conduce una vita tranquilla nei Paesi Baschi, circondato
dall’affetto dei figli e dal supporto della ex-moglie. Eppure
l’unica cosa che lo fa sentire vivo è Soo, una giovane donna
coreana che ha conosciuto su Instagram. I due parlano di arte e di
ciliegi in fiore e sembrano instaurare un solido rapporto,
nonostante la lontananza. In uno slancio emotivo, Stéphane decide
di partire per Seoul e incontrare Soo. Al suo arrivo però, lei non
si presenta e Stéphane inizia a vagare per l’aeroporto e per la
città, dove la ricerca di Soo lo porterà a riscoprire se stesso.
Riusciranno i due a incontrarsi?
Oggi Apple e
A24 hanno svelato il teaser trailer di
The Tragedy of Macbeth, il nuovo film di Joel
Coen, in anteprima mondiale su Apple
TV+ il 14 gennaio 2022.
Denzel Washington e
Frances McDormand recitano nell’adattamento audace e
feroce di Joel Coen, una storia di omicidio,
follia, ambizione e astuzia rabbiosa.
Apple Original Films presenta una produzione A24 e IAC Films,
The Tragedy of Macbeth, basata sull’opera teatrale di
William Shakespeare e adattata per lo schermo da Joel Coen, che
cura anche la regia. Il film è interpretato da Denzel Washington,
Frances McDormand, Bertie Carvel, Alex Hassell, Corey Hawkins,
Harry Melling e Brendan Gleeson. I produttori sono Joel Coen,
Frances McDormand e Robert Graf. Il casting è di Ellen Chenoweth,
le musiche di Carter Burwell, i costumi di Mary Zophres, il
montaggio di Lucian Johnston e Reginald Jaynes, le scenografie di
Stefan Dechant e la fotografia di Bruno Delbonnel.
Dopo
The Bad Batch, prosegue il nuovo viaggio
seriale dell’universo di Star Wars
con Star
Wars: Visions. Visioni, questi sono i bravi racconti
animati che propone la serie, visioni di mondi, di personaggi, di
espansioni del mondo di George Lucas, liberi da
qualsiasi vincolo e canone.
Lucasfilm Animation incontra l’oriente
Il progetto vede coinvolti nella
produzione la Lucasfilm Animation e sei studi
d’animazione giapponesi: Kamikaze Douga, Twin
Engine, Trigger, Kinema Citrus, Production
I.G. e Science Saru, e si struttura
in una serie antologica in cui i nove episodi sono nove storie a se
stanti, nove cortometraggi animati con lo stile dell’anime. Il
primo incontro ufficiale tra immaginario e cultura giapponese con
il mondo di Star Wars, dopo che per tanti anni e in tante
interviste George Lucas ha sempre raccontato del grande debito che
la sua opera con Star Wars ha avuto negli anni per la cultura
dell’estremo oriente, quell’immaginario e in particolare il cinema
di Akira Kurosawa.
Ma torniamo al titolo scelto per
questa raccolta: visione, ovvero visioni. Ed è proprio questo che
sono questo nove racconti: nove visioni differenti dell’universo di Star Wars che,
partendo da elementi comuni, condivisi e conosciuti, hanno espanso
e contaminato in maniera quasi sempre efficace e potente un
territorio noto e sacro.
Star Wars: Visions come What If
La mente non può non viaggiare in
direzione di What
If, l’altra serie antologica Disney+ sotto l’ombrello di
Marvel Studios, che offre realtà alternative
del Marvel Cinematic Universe.
Anche lì si tratta di episodi indipendenti e auto-conclusivi, che
esplorano possibilità. Ma se da una parte c’è una unità visiva e
stilistica che permette allo spettatore di concentrarsi sulla
storia, Star Wars: Visions aggiunge ai suoi
elementi di interesse la molteplicità di stili, segni e
rappresentazioni. Questo due esperimenti seriali, in un panorama
derivativo e strutturato, costituiscono un’ottima via di mezzo, un
compromesso che mostra dove si può può osare e inventare pur
rimanendo in un territorio sicuro per l’industria.
Il leit motive che unifica
tutti gli episodi di Star Wars: Visions è il
simbolo principe della saga di George Lucas,
ovvero la spada laser. Di molti colori e forme, l’arma Jedi (e
Sith) subisce un restyling importante in quasi tutti gli episodi,
si trasforma, si moltiplica si allunga ed è sempre protagonista di
un duello spettacolare. Ed è certo che Star Wars parla di Forza e
Lato Oscuro, di prescelti e di equilibrio nel cosmo, è altrettanto
certo che senza una spada laser e quel caratteristico ronzio
elettrico, non esiste niente che si possa associare alla saga
stessa.
La nuova serie, che espande
l’universo di Star
Wars e amplia il catalogo Disney+, potrebbe però anche
servire da ponte tra due monti che non si sono mai incontrati
prima, nonostante condividano un solido terreno comune: i fandom di
anime e di Star
Wars potrebbero raggiungere, grazie a Visions, uno scambio
culturale importante. Peccato però che nessuna delle storie
proposte spinga davvero sull’acceleratore della creatività e che
tutte abbiano poi scelto di rimanere in un territorio
narrativamente sicuro.
Il personaggio di Venom tornerà a
breve sul grande schermo in Venoma: La
furia di Carnage, ma la realtà è che il simbionte
alieno deve ancora affrontare la sua più grande nemesi sul grande
schermo, ossia Spider-Man. I fan dei fumetti sanno molto bene che
questa è una delle rivalità più grandi e complesse mai narrate.
Ecco, quindi, 10 cose che forse bisogna conoscere su questa
tormentata “relazione”, in attesa di capire quando il pubblico avrà
la possibilità di godere dell’atteso scontro al cinema.
I Fantastici 4 hanno evitato che
Spider-Man diventasse Venom
Prima che Venom entrasse in
scena, i Fantastici 4 hanno aiutato a separare l’aggressivo
simbionte da Peter Parker in “The Amazing Spider-Man #256”. I fan
dei fumetti sanno che Reed Richards è una delle persone più
intelligenti dell’Universo Marvel, e infatti ha usato il suo
intelletto per liberare l’alieno.
La Torcia Umana ha usato le sue
fiamme per fermare la fuga del simbionte, mentre tutti e quattro
sono stati in grado di trattenerlo in uno speciale campo di
contenimento. Ma il simbionte riuscì comunque a fuggire, cercando
vendetta contro Spider-Man, evento che portò al suo successivo
legame con il giornalista Eddie Brock.
Spider-Man si legò a Venom per fermare Red Goblin
Peter Parker è sfuggito al
legame con il simbionte negli anni ’80, ma diversi anni dopo si è
volontariamente legato all’alieno per combattere contro Red Goblin,
una spaventosa fusione del simbionte Carnage e di Green Goblin,
ossia Norman Osborn.
Dopo che Red Goblin ha ucciso Flash
Thompson (che era stato l’ospite di Venom fino a quel momento),
Peter si lega al simbionte e combatte la sua vecchia nemesi. Alla
fine, è Peter Parker che lascia il simbionte e sfida Osborn a fare
lo stesso, cosa che finalmente sancisce la fine del conflitto.
“Sputare Veleno”
Venom emerge quando il
simbionte si attacca a Eddie Brock, un giornalista caduto in
disgrazia le cui storie sull’assassino Sin-Eater si sono rivelate
false. La sua rabbia verso Spider-Man, che ha invece catturato il
vero assassino, si manifesta attraverso Brock, che gli dice che ora
“sputa veleno” in quanto giornalista di tabloid.
È l’unico lavoro che Brock riesce ad
ottenere ora che i giornali non lo vogliono più assumere. Venom
diventa quindi un simbolo di Eddie Brock e del simbionte che si
uniscono nelle loro rispettive vendette contro Spider-Man, dando
vita ad una pericolosa crociata contro l’arrampicamuri.
Venom è immune al senso di ragno
Il senso di ragno di
Spider-Man è una delle sue più grandi abilità, che gli consente di
anticipare le minacce ed evitarle. Poiché il simbionte alieno è
stato legato a Peter Parker per così tanto tempo, ha ottenuto molti
dei suoi poteri, inclusa l’immunità al suo senso di ragno. Questo
rende Venom uno dei cattivi più minacciosi di Spider-Man.
Prima che Venom si rivelasse
completamente a Peter Parker, lo spinse giù da un binario della
metropolitana in “Web of Spider-Man #18”. Questa azione colse Peter
completamente di sorpresa, che non si accorse che qualcosa non
andava finché non fu quasi troppo tardi.
Venom ha una specie di senso di
ragno
Sebbene Spider-Man non
possa prevedere l’arrivo di Venom, quest’ultimo può invece
individuarlo. Quest’abilità non è necessariamente il senso di
ragno, ma piuttosto una percezione extrasensoriale originaria del
simbionte alieno. A peggiorare le cose è il fatto che questa
percezione è molto più completa e più veloce del senso di ragno di
Peter Parker, dando a Venom un vantaggio su praticamente ogni
tipologia di avversario.
Ciò rende le battaglie tra Venom e
Spider-Man particolarmente tese perché Venom ha effettivamente
tutti i tipi di vantaggio su Spider-Man, al di fuori di alcune
debolezze chiave.
Venom è più forte
Venom è uno dei migliori cattivi di Spider-Man, ed è anche uno
dei più forti cattivi di Spider-Man nei fumetti. Qualcosa che i fan
occasionali potrebbero non sapere è che, in realtà, è anche più
forte dello stesso Spider-Man.
Eddie
Brock è naturalmente molto forte, dato che è molto appassionato di
sollevamento pesi, e il simbionte Venom possiede una fisiologia
aliena che supera quella di Peter Parker, anche con i suoi poteri
da ragno. Ciò era evidente anche nella loro prima battaglia e nei
numeri 374 e 375 di “The Amazing Spider-Man”, quando Venom bloccò
con estrema semplicità il pugno di Spider-Man a
mezz’aria.
Improbabili alleati
Sebbene Venom e Spider-Man siano acerrimi rivali, a volte
hanno anche messo da parte le loro divergenze. La prima grande
tregua si è verificata nella miniserie “Lethal Protector” degli
anni ’90, uno dei migliori archi narrativi dei fumetti di
Venom.
Spider-Man e Venom accettano di tenersi alla larga l’uno
dall’altro dopo che Spider-Man ha salvato la vita dell’ex moglie di
Eddie Brock, Anne Weying. Venom ha anche collaborato con Spider-Man
per eliminare Carnage, una progenie del simbionte Venom, dopo che
questi ha scatenato un’orrenda follia omicida nel crossover a
fumetti “Maximum Carnage”.
L’esperimento dell’universo “Ultimate”
La rivalità tra Spider-Man
e Venom assume dimensioni diverse in altre realtà del Multiverso
targato Marvel. Nell’universo “Ultimate” di
Terra-1610, la rivalità è ancora più personale, poiché il simbionte
Venom è in realtà un esperimento scientifico creato dal padre di
Peter Parker, Richard, e da Eddie Brock Sr.
Peter e Eddie Brock sono anche amici
d’infanzia in questa realtà alternativa, cosa che rende la tragica
svolta degli eventi – che include l’omicidio di Betty Brandt per
mano di Venom – ancora più drammatica.
Ven#M vs SP//DR
Un’altra iterazione unica riguardo la rivalità tra Venom e
Spider-Man, nel Multiverso, esiste in Terra-14512. In questa
realtà, Spider-Man è SP//DR, un’armatura meccanica indossata da
Peni Parker, e Venom è VEN#M, una versione successiva di quel
medesimo costume.
La
tuta VEN#M iniziò ad assimilare il suo utente, Addy Brock, dopo
essere stata installata con un Sym Engine sperimentale. Questa
iterazione della lunga rivalità tra i due personaggi potrebbe
arrivare sul grande schermo, specialmente nel sequel di
Spider-Man: Un nuovo universo, se Peni Parker dovesse
riapparire.
Spider-Man ha dovuto fingere la sua morte
Il conflitto tra Venom e Spider-Man è stato
così pericoloso che a un certo punto Peter Parker ha dovuto fingere
la propria morte per allontanarsi dal cattivo. In “The Amazing
Spider-Man #347” del 1991, una grande battaglia tra i due si svolge
in un’isola deserta.
Nella paura che Venom possa
prendere di mira i suoi cari, Peter Parker prende la decisione
estrema di ricoprire uno scheletro con il suo costume ormai a
brandelli. La cosa funziona… o almeno per un po’, dal momento che
Venom crede di essere finalmente riuscito a uccidere il suo odiato
nemico.
La saga di Fast and Furious terminerà ufficialmente con
l’uscita del decimo capitolo, che in realtà verrà diviso in due
parti, dando così vita a due film distinti che dovrebbero essere
girati back-to-back all’inizio del prossimo anno.
Justin Lin, uno dei
registi che ha diretto più episodi del franchise (incluso l’ultimo
Fast and Furious 9), ha parlato del futuro della saga
e della speranza che questa possa proseguire anche dopo la fine
dell’esperienza sul grande schermo. Parlando con
Screen Rant, infatti, ha spiegato: “Le cose cambiano di
continuo, è chiaro. Ovviamente si pensa alla tv, allo streaming, a
tutti questi media così diversi. Uno degli aspetti che amo di più
relativo al lavoro che viene fatto con questo franchise sono le
conversazioni che avvengono con gli attori circa i loro personaggi
e l’evoluzione dei loro archi narrativi, proprio perché questo
franchise e quest’universo sono diventati ormai qualcosa di enorme.
L’80% delle nostre conversazioni non le vedete sullo
schermo.”
Parlando invece con Collider
(via
ComicBook) della conclusione del franchise principali con il
decimo capitolo, Lin ha dichiarato: “Sì, vorremmo suddividere
l’ultimo capitolo in due parti, in modo da avere due film separati.
Sono davvero contento, perché quando sono entrato a far parte della
grande famiglia di Fast and Furious, i sequel non erano così
scontati. Dovevi guadagnarteli. Quindi, per me, significa davvero
tanto essere qui a parlare degli altri due film che verranno. Ogni
giorno mi alzo e cerco di capire se quello che a cui stiamo
pensando possa davvero portare al miglior risultato
possibile.”
“Da una parte c’è l’ambizione
legata a quello che abbiamo in mente e che vogliamo fare.
Dall’altra ci sono le problematiche legate al mondo reale, con cui
dobbiamo fare i conti”, ha aggiunto Lin. “Ad ogni modo,
non voglio essere avido. Farò quello che è più giusto per il
processo creativo e per il franchise.”
Il cast di Fast and Furious 9 e il
capitolo finale della saga
Andy Serkis, noto al grande pubblico per le
sue interpretazioni nelle saghe de Il signore degli anelli e
Il pianeta delle scimmie attraverso l’impiego della motion
capture, dirigerà Venom: La
furia di Carnage, l’atteso sequel del cinecomic con
Tom Hardy che arriverà nelle sale di tutto il
mondo il prossimo mese.
Per Andy Serkis si tratta della terza esperienza
dietro la macchina da presa (la prima risale al 2017 con Ogni tuo
respiro e la seconda al 2018 con Mowgli – Il figlio della giungla) e ora è stato
proprio Tom Hardy a spiegare, in una recente
intervista con
Screen Rant, i motivi che l’hanno spinto a volere proprio il
camaleontico attore come regista del sequel.
“Sono stato io a cercare Andy,
anche se la decisione è stata presa da tutta Sony,
all’unanimità”, ha spiegato Hardy. “Quando abbiamo
iniziato a pensare al regista, per me e per Kelly Marcel, la
sceneggiatrice, si tratta di trovare la persona giusta, che avrebbe
saputo allinearsi al nostro percorso e capire quale direzione
volevamo intraprendere. Andy era la persona giusta, non solo perché
è probabilmente uno dei migliori caratteristi della nostra
generazione, ma anche perché la sua è un esperienza condivisa su
più livelli. Ha un suo linguaggio come attore, ma possiede anche un
suo linguaggio come regista. Inoltre, volevamo lavorare insieme da
molto tempo.”
Quello che sappiamo su Venom: La
furia di Carnage
Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel
ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi.
In Venom: La
furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il
simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più
celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody
Harrelson.
Nel cast del sequel
anche Michelle
Williams(Fosse/Verdon) nei panni
di Anne Weying, Naomie
Harris(No Time to Die) nei panni
di Shriek e l’attore inglese Stephen
Graham (Boardwalk Empire, Taboo). Il film
uscirà in autunno al cinema.
Lo scorso luglio, il regista
David Ayer aveva condiviso attraverso i suoi
profili social una
lunga lettera di sfogo a proposito di Suicide
Squad e della versione originale del cinecomic
che non abbiamo mai visto al cinema (e ribattezzata Ayer
Cut sulla scia della
Snyder Cut di Justice
League).
Sembrava che con quella lettera il
regista avesse finalmente messo un punto sull’intera vicenda, anche
perché la Warner Bros. ha più volte ribadito di non essere
interessata ad impegnarsi in un’operazione simile a quella messa in
piedi per la distribuzione del taglio originale del cinecomic di
Zack Snyder. Tuttavia, sembra che Ayer non sia
ancora pronto a lasciarsi definitivamente alle spalle
quell’esperienza…
Di recente, infatti, attraverso le
storie di Instagram, il
regista è tornato a condividere due nuovi scatti, uno dei quali è
chiaramente tratto dalla “sua” versione di Suicide
Squad, in cui è possibile vedere il Joker di
Jared Leto circondato da coltelli, pistole e altre
tipologie di armi, che insieme formano una sorta di cerchio
perfetto (e che ricorda un momento presente anche nella versione
cinematografica).
L’altro scatto, invece, che sembra
tratto piuttosto da un momento dal dietro le quinte, ci mostra il
Sacerdote dalla testa di capra, un membro della banda del Clown
Principe del Crimine che ha aiuto il supercriminale ad evadere
dall’Arkham Asylum, quando ha rapito la dottoressa Harleen Quinzel
e l’ha trasformata in una sorta di versione ancora più distorta di
se stesso, ossia Harley Quinn.
La famigerata “versione originale” di Suicide Squad
Negli corsi degli anni, David Ayer ha parlato più e più volte del
fatto che il film Suicide
Squad arrivato nelle sale non era la versione che lui
aveva inizialmente pianificato, con la Warner Bros. che, sulla scia
del malcontento generato da
Batman v Superman: Dawn of Justice, è intervenuta
pesantemente durante la post-produzione per alleggerire i toni del
film ed evitare che anche l’opera di Ayer venisse percepita come
eccessivamente cupa.
Sulla scia della campagna lanciata
dai fan di Zack
Snyder per la release del suo taglio
di Justice
League (campagna che è riuscita a portare all’effettiva
distribuzione del film), Ayer ha incoraggiato i fan a
fare lo stesso nei confronti della sua versione
di Suicide
Squad, con alcuni che hanno effettivamente cercato di
promuovere la causa. Da allora, la Warner Bros. ha specificato che
lo studio non ha intenzione di distribuire la Ayer Cut.
Andrew Garfield potrebbe non aver trascorso
molto tempo nell’iconico costume rosso e blu di Spider-Man, ma è chiaro che si tratta di un
ruolo a cui l’attore britannico tiene ancora oggi moltissimo.
Mentre i fan continuano a sperare in
una sua apparizione nell’attesissimo
Spider-Man: No Way Home, durante una recente
intervista con
Sirius XM (via
Cinema Blend), Garfield ha avuto modo di parlare dell’eredità
di un personaggio così iconico come quello dell’Uomo Ragno e di
riflettere sul perché non ci dovrebbe essere alcun tipo di problema
nel vedere tutte queste diverse iterazioni dell’arrampicamuri sul
grande schermo.
“È come Amleto o Macbeth. Non ne
hai mai abbastanza di Amleto o Macbeth. La cosa bella è che
chiunque può identificarsi con il personaggio e immaginarsi dietro
quel costume, proprio perché è l’unico supereroe coperto dalla
testa ai piedi. Non vedi il suo colore della pelle, non vedi se è
un uomo o una donna. Ecco perché, secondo me, è il supereroe più
amato a livello universale, in ogni cultura, da ogni razza”,
ha dichiarato l’attore.
“Inoltre, penso che in Peter
Parker ci sia un senso dell’ordinario in cui davvero tutti possono
identificarsi”, ha aggiunto. “Inoltre, sono anche un fan,
ecco perché quando il mio mandato è terminato e il testimone è
passato a Tom Holland, ero felice e molto eccitato. Spider-Man è
stato il mio primo costume di Halloween. Avrà avuto tre anni, più o
meno. Mia madre lo realizzò usando del feltro. Era
bellissimo.”
E a proposito della sua infanzia, in
un’altra intervista con
Total Film, Andrew Garfield ha avuto modo di spiegare cosa
abbia significato per lui avere l’opportunità di portare sul grande
schermo un ruolo che sognava praticamente da quando era soltanto un
bambino.
“Sapevo che uno degli aspetti
più difficili da gestire sarebbe stata l’esplosione della fama, ma
non avrei mai potuto rifiutare l’opportunità di interpretare il mio
personaggio preferito di sempre”, ha dichiarato. “Sapevo
che dopo quel ruolo sarebbero arrivate tante cose belle, ma ero
anche consapevole che avrebbe potuto rappresentare una sorta di
‘prigione dorata’. Sapevo che avrei dovuto bilanciare quel ruolo
con la mia attività in teatro e con l’attesa per quel prossimo
ruolo che mi avrebbe permesso di essere ancora un attore e non una
star. Non ho assolutamente nulla contro le star del cinema, ma
l’idea di esserlo non fa per me.”
Il regista Zack Snyder non ha mai nascosto il fatto che
il suo lavoro con Warner Bros. e DC sia stato fortemente
influenzato dall’opera di Frank Miller, in
particolare dalla miniserie a fumetti Batman: Il ritorno del Cavaliere Oscuro del
1986.
Snyder ha incluso diversi
riferimenti a quella serie nel suo Batman v Superman: Dawn of Justice, tra cui il
famoso costume indossato dal Crociato di Gotham per combattere il
figlio di Krypton e diverse inquadrature che sembravano riprodurre
le tavole del fumetto originale. Anche in
Zack Snyder’s Justice League c’è un esplicito
riferimento alla miniserie di Miller, nell’epilogo, quando vediamo
Batman in piedi in cima al Bat-Tank.
Ora, in un’intervista contenuta
all’interno del podcast
The Beard and The Bald, è stato proprio Frank
Miller a commentare l’influenza che la sua opera seminale
ha avuto nei lavori di Snyder. “Sono trascorsi ormai un po’ di
anni da quando tutto questo è iniziato, quindi penso di poter dire
che all’inizio ha avuto una reazione contrastante. Ora che invece
ho avuto modo di elaborare la cosa e considerare l’intera questione
nella sua interezza, posso affermare che si tratta di qualcosa di
grandioso”, ha spiegato il celebre fumettista.
“Il ritorno del Cavaliere Oscuro
è stato davvero il fumetto che ha cambiato la mia carriera e da
allora ho visto il cinema e il mondo del fumetto contaminarsi a
vicenda”, ha aggiunto Miller. “Ho tratto grandi benefici
da quella miniserie e così anche Zack e tutti gli altri cineasti.
Penso che ad oggi quel tipo di rapporto si possa definire
sano.”
L’influenza di “Batman: Il Ritorno
del Cavaliere Oscuro” sul cinema di Zack Snyder
Marcia Lucas,
storica montatrice della saga di Star Wars, nonché ex moglie di George Lucas,
ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla nuova trilogia
durante una recente intervista con J.W. Rinzler (via
CBM) che sarà contenuta all’interno del suo nuovo libro
“Howard Kazanjian: A Producer’s Life”.
Lucas ha vinto un Oscar grazie a
Una nuova speranza e in seguito ha lavorato anche al
montaggio de L’impero colpisce ancora (in qualità di consulente) e
Il ritorno dello Jedi. Stiamo dunque parlando di una
vera e propria autorità in materia che, tuttavia, non sembra essere
una grande fan della direzione che ha preso la saga attraverso la
trilogia sequel, nonostante riconosca le abilità di
Kathleen Kennedy, presidente di Lucasfilm da lei
stessa definita “donna meravigliosa, intelligente e
brillante”.
Parlando con Rinzler (l’intervista
risale al periodo tra l’uscita de Gli Ultimi Jedi e
L’ascesa di Skywalker), Maria Lucas ha
dichiarato: “Ora che si trova a capo della Lucasfilm, mi sembra
che Kathleen Kennedy e J.J. Abrams non abbiano la più pallida idea
di cosa sia Star
Wars. Non lo capiscono. Quando ho visto il film in cui Han Solo è stato ucciso ero furiosa.
Non c’era davvero alcun motivo per farlo. Ho pensato che non
riuscissero a capire né la storia dei Jedi né la magia di Star
Wars.”
“Ti sei sbarazzato di Han Solo?
Poi, alla fine de Gli Ultimi Jedi, fanno disintegrare Luke. Hanno
ucciso Han Solo. Hanno ucciso Luke Skywalker. E non hanno più la
principessa Leia. E vogliono far uscire un film ogni anno”, ha
aggiunto. “Pensano che sia importante rivolgersi ad un pubblico
femminile ed ecco che il protagonista principale è una donna, che
dovrebbe avere dei poteri Jedi, solo che non sappiamo chi sia o
perché li abbia. Fa schifo. Le storyline sono terribili. Davvero
pessime. Puoi citarmi.”
Il grande successo della saga di
Star Wars
La trilogia originale
di Star
Wars è ormai entrata nell’immaginario collettivo.
I film hanno dominato e alimentato la cultura pop, grazie anche
alla produzione di spin-off, prequel, fumetti, videogiochi e serie
tv. Dopo la trilogia originale, tra il 1999 e il 2005 venne
realizzata la trilogia prequel, passato alla storia per aver
suscitato numerosi reazioni contrastanti, anche tra i membri dello
stesso fandom della saga.
La recente trilogia sequel,
conclusasi ufficialmente a dicembre 2019 con L’ascesa
di Skywalker, ha riacceso quel fervore culturale che
circonda questa storia multigenerazionale ormai da anni. Ad
oggi, Star
Wars è il secondo franchise con il maggiore incasso
di tutti i tempi.
Spider-Man 3 è considerato un po’ da tutti il
capitolo peggiore della trilogia di Sam Raimi, e tra i personaggi di quel film che
sono stati maggiormente criticati c’è sicuramente l’Eddie
Brock/Venom di Topher Grace, tant’è che nessuno ha mai
reclamato un effettivo ritorno dell’attore nei panni del simbionte
alieno.
In effetti, nell’attesissimo
Spider-Man:
No Way Home rivedremo moltissimi personaggi
apparsi nei precedenti franchise dedicati all’Uomo Ragno, ma su un
eventuale presenza di Grace nei panni di Venom non è mai trapelato
nulla. Non c’è ragione di credere che l’attore tornerà ad
interpretare il personaggio, ma sappiamo bene che ora che il
Multiverso è diventato a tutti gli effetti una realtà all’interno
del MCU, tutto è possibile.
Ad ogni modo, durante un recente
Q&A su
Reddit (via
CBM) in occasione della promozione della serie Home
Economics, un fan ha chiesto a Topher Grace se sarà effettivamente presente
nel cinecomic in arrivo nelle sale a dicembre. A quel punto,
l’attore ha ben pensato di ironizzare sulla questione, rivelando di
conoscere l’intera storia del film, concedendosi numerosi
spoiler.
“Per favore, deve restare fra
noi. Sì, sono nel film”, ha detto Grace. “La storia ha
inizio con Peter Parker che è ormai seccato dal fatto che tutti
conoscono la sua vera identità. Poi, iniziano ad accadere tutta una
serie di cose folli a causa di Doctor Strange, con Doc Ock che arriva nella
sua dimensione. Poi, da quei ‘cerchi di energia’ saltano fuori
anche Electro e Green Goblin, esclamando: ‘È l’ora della
disinfestazione’. Poi arriviamo io e Tom Hardy: combattiamo e alla
fine ho io la meglio. Non è neanche uno scontro, in realtà: gli
spacco subito il cu*o. Non voglio rivelare troppo, ma ci saranno
anche degli attori dalla serie degli anni ’70 su Spider-Man, e poi
anche Aquaman e il Batman di Ben Affleck. Ah, e grazie alla
Disney anche il fantasma di Han Solo da L’ascesa di Skywalker e
il robot Eve da Wall-E.”
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e da Amy
Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle
sale americane il 17 dicembre 2021.
Dopo aver esordito con successo nel
2016 con il controverso Raw, la regista
francese Julia Docurnau è ora la seconda donna
nella storia del Festival
di Cannes ad aver vinto la Palma d’oro. Tale premio le è stato
assegnato per il suo secondo lungometraggio,
Titane, incentrato su
Alexia (Agathe Rousselle), la
quale sin da bambina adora le automobili, specialmente dopo che un
incidente le ha donato una placca di titanio nella testa.
Cresciuta, Alexia è poi diventata una donna gonfia di rabbia e
amore represso, che la trasformeranno in un essere ibrido e nuovo.
Perché la metamorfosi si completi, però, si trova a dover scoprire
la forza potente che muove le cose del mondo: l’essere umani.
Titane, come affermato dalla regista, è un vero manifesto
della nostra contemporaneità fluida e del cinema del futuro,
materia pulsante densa di risonanze.
Un film unico, provocatorio e
innovativo, che attraversa l’immaginario techno-rock-pop new
pangender. Nel film, distribuito in Italia da I Wonder
Pictures a partire dal 1 ottobre, recita anche l’attore
Vincent Lindon, celebre per film
recenti come La legge del mercato e In guerra. Giunto a
Roma per presentare Titane, Lindon non ha mancato di
raccontare la genesi del film, affermando che durante la lettura
della sceneggiatura ha avvertito una “una sensazione animale,
che non mi ha permesso di formulare alcun pensiero razionale circa
il modo in cui avrei affrontato il personaggio o come questo
sarebbe stato recepito. Tutto quello che sentivo era il bisogno di
interpretarlo e non permettere ad altri di
impossessarsene”.
Nel film Lindon interpreta Vincent,
capo dei vigili del fuoco alla disperata ricerca del figlio Adrien,
scomparso anni prima e che crederà di ritrovare in Alexia. Si
tratta di un ruolo che ha richiesto all’attore una notevole
trasformazione fisica, per la quale si è preparato per mesi.
Nonostante ciò, Lindon ha raccontato che non si tratta di un cambio
di direzione della sua carriera, poiché “non ho mai avuto un
piano, né ho mai riflettuto su ciò che avrei voluto fare come
attore. Non cerco ruoli complicati o sempre più ambiziosi, ma
quello che accade è che con il passare del tempo io cambio, il mio
modo di pensare cambia, cambia anche il mondo. Questo ruolo non è
stato un rischio se non dal punto di vista psichico”.
“L’incontro con il personaggio è
certamente molto complesso. – continua Lindon – Si tratta
come di dar vita ad un baratto e perché questo funzioni occorre ci
sia soddisfazione da entrambe le parti. Per me un buon affare è che
io mi senta fortunato ad interpretare un personaggio e che qualcosa
di questo mi rimanga addosso, cambiando per sempre qualcosa di me.
Naturalmente il personaggio allo stesso modo deve essere contento
di avere me come sua rappresentazione. Un mio amico una volta mi
disse una cosa che mi colpì molto, ovvero che devo stare molto
attento, perché quei personaggi sono io, sono la mia bocca, la mia
mente”.
Vincent Lindon in una scena del film Titane
Parlando del film, invece, Lindon lo
descrive come “una storia d’amore”, sostenendo che oltre
ciò che appare in un primo momento si tratta di un’opera
“ricchissima di tematiche, dal genere all’identità. Si riflette
su cosa sia il maschile, il femminile, cosa voglia dire la
paternità, la maternità, l’essere figlio. È un’opera molto
complessa che parla però della nostra contemporaneità.” In
conclusione dell’incontro l’attore si concentra poi sul descrivere
la necessità di fare del cinema politico. “Se un film riesce a
scatenare delle riflessioni su ciò che ci circonda in chi prima
quelle riflessioni non le faceva, è una vittoria. L’Italia vanta
una ricchissima tradizione di cinema politico, con autori come De
Sica, Pasolini, Monicelli o altri ancora.”
“All’epoca c’era quasi l’obbligo
morale di raccontare qualcosa che potesse essere utile alla
comunità. Oggi anche la Francia sta producendo diversi film che
testimoniano ciò che siamo oggi, tanto nel bene quanto nel
male.”. In ultimo, Lindon commenta l’apertura del
Cinema Troisi, dove Titane sarà
proiettato in esclusiva dal 21 settembre, affermando che
“aprire un nuovo cinema di questi tempi è altrettanto un atto
politico. Io non so dire cosa succederà al cinema nei prossimi
anni, se cambierà ancora e come. So però che rimango un fervente
sostenitore della sala cinematografica. Trovo che sia più bello
quando dobbiamo alzare gli occhi per guardare qualcosa, piuttosto
che abbassarli, come purtroppo avviene quando si guarda un film sul
proprio smartphone”.
Asa Butterfield è
uno dei giovani attori più brillanti e capaci che il mondo delle
recitazione contemporaneo abbia potuto conoscere.
La sua carriera è iniziata
prestissimo e in tutti questi anni lui è stato in grado di
dimostrare che c’è tanto talento da vendere dietro quei magnetici
occhi azzurri.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Asa Butterfield.
Asa Butterfield film
1. Asa Butterfield: i film
e la carriera. La carriera di questo giovane attore è
iniziata nel 2006, a soli nove anni, con il film tv After
Thomas. In seguito ha lavorato subito nel cinema, apparendo in
Son of Rambow (2007), Il bambino con il pigiama a
righe (2008), Wolfman (2010) e Tata Matilda e il grande botto (2010). Nel 2011 appare
in Hugo Cabret, per poi lavorare in Ender’s Game (2013), X+Y (2014) e Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali (2016).
Tra i suoi ultimi film vi sono Lo spazio che ci unisce
(2017), The House of Tomorrow (2017), Journey’s
End (2017) e Then Came You (2019). Nel 2020 invece ha
interpretato Brandon Boyd nella serie di corti 50 States of Fright.
Nel 2021 torna nei panni di Otis Milburn nella
terza stagione di Sex Education. Nel 2022 sarà nel cast di Flux
Gourmet e interpreterà Isaac in CURS>R.
2. Non solo cinema, ma
anche serie tv. Nel corso della sua carriera, Asa
Butterfield non ha lavorato solo sul grande schermo, ma è apparso
anche in diverse serie tv. L’attore, infatti, ha lavorato alle
serie Ashes to Ashes (2008), Merlin (2008-2009) e
Sex Education (2019).
Asa Butterfield Spiderman
3. Era uno dei finalisti
per interpretare Spiderman. Nel corso della sua giovane
vita lavorativa, Asa Butterfield è riuscito a diventare uno degli
attori finalisti per aggiudicarsi il ruolo di Peter
Parker/Spider-Man, anche se poi è andato a Tom Holland.
4. Si era speculato molto
sul suo presunto ruolo. C’è stato un momento in cui il
nome dell’attore inglese era stato dato per certo come nuovo
interprete di Spider-Man. Tuttavia, questo non era vero, dando atto
a speculazioni infondate.
Asa Butterfield Instagram
5. Ha un profilo Instagram
ufficiale. Come tanti altri suoi colleghi, anche Asa
Butterfield ha deciso di aprire un proprio account Instagram
ufficiale, seguito da qualcosa come 2,3 milioni di persone. Il suo
è il profilo di un ragazzo ventiduenne qualunque, fatto di momenti
quotidiani e non, di foto divertenti ed ironiche, di momenti
condivisi con amici o i colleghi in ambito lavorativi.
Asa Butterfield Hugo Cabret
6. Lo ha aiutato ha
apprezzare maggiormente il cinema. Lavorare nel film
Hugo Cabret ha permesso ad Asa Butterfield di apprezzare
di più il cinema e le tante diverse arti che lo compongono.
L’attore, infatti, ha ammesso di aver imparato molto grazie alle
persone esperte che vi hanno lavorato.
7. Ha amato molto vedere i
film di Melies. Per prepararsi al ruolo, Butterfield ha
dovuto guardare parecchi film che il regista del film, Martin Scorsese, gli ha consigliato di vedere.
Vedere tutti questi film ha fatto nascere in lui l’amore verso
George Melies.
Asa Butterfield fidanzata
8. Gli sono state
attribuite diverse relazioni. Il giovane attore inglese
non ha mai rivelato nulla della sua vita privata. Tuttavia, ci
hanno pensato i giornali di gossip: una delle prime ragazze che
pare lui abbia frequentato sarebbe Ella Purnell. I
due si sono conosciuti sul set di Miss Peregrine – La casa dei
ragazzi speciali e pare che abbiano iniziato a frequentarsi
sin da subito, condividendo diverse foto sui rispettivi social e
passando anche le vacanze insieme. Tuttavia, pare che la storia sia
durata ben poco, restando soltanto amici. In passato, però, pare
che l’attore abbia frequentato anche la collega Hailee
Steinfeld, conosciuta sul set di Ender’s Game, ma
pare sia rimasto solo un rumor.
9. Avrebbe frequentato
anche Nina Dobrev. Recentemente, Asa è apparso con la
collega
Nina Dobrev sui diversi social media. I due hanno
girato il film The Came You, un teenage drama realizzato
nel 2018. Voci di corridoio li volevano fidanzati, ma i due, in
realtà, sono solo molto amici.
Asa Butterfield: età e
altezza
10. Asa Butterfield è nato
l’1 aprile 1997 a Islington, a Londra, e la sua altezza
complessiva corrisponde a 183 centimetri.
Divenuta celebre per il suo ruolo
nella serie X-Files, Gillian Anderson si
è imposta nei cuori dei suoi fan grazie al suo carisma e alle sue
doti attoriali. Negli anni ha saputo rinnovarsi, convincendo anche
in nuovi ruoli tanto in televisione quanto al cinema, e trovando
sempre dalla sua parte l’approvazione di critica e pubblico.
Ecco 10 cose che non sai di
Gillian Anderson.
Gillian Anderson: i suoi film
1. Ha recitato in alcuni
celebri film al cinema. L’attrice debutta sul grande
schermo con il film Hellcab – Un inferno di taxi (1997),
pero poi recitare in Basta guardare il cielo (1998) e
X-Files (1998), film tratto dall’omonima serie TV.
Successivamente l’attrice recita in La casa della gioia
(2000), L’ultimo re di Scozia (2006), Star System – Se
non ci sei non esisti (2008), X-Files – Voglio
crederci (2008), Johnny English – La
rinascita (2011), Sister (2012), Mister
Morgan (2013), Il palazzo del Viceré (2017),
Mistero a Crooked House (2017), Il tuo ex non muore
mai (2018) e Interferenze (2018).
2. È celebre per i ruoli
televisivi. La Anderson diventa particolarmente popolare
grazie alla serie X-Files, dove ricopre il ruolo della
protagonista Dana Scully dal 1993 al 2002 e di nuovo dal 2016 al
2018. Recita poi anche nelle serie Moby Dick (2011),
Grande speranze (2011), Hannibal
(2013-2015), The Fall: Caccia al serial killer
(2013-2016), Guerra e pace (2016), American Gods
(2017) e Sex
Education (2019-in corso). L’attrice ha inoltre
interpretato nel 2020 Margaret Thatcher nella quarta stagione di
The
Crown. Nel 2021 sarà di nuovo protagonista nella
terza stagione di
Sex Education. In questo stesso anno sarà ancora
protagonista in una serie The First
Lady dove interpreterà Eleanor Roosvelt. Nel 2022 invece
sarà al cinema nel ruolo di Vivienne in White
Bird: A Wonder Story.
3. È stata anche
produttrice. La Anderson si è distinta anche come
produttrice, ricoprendo tale ruolo per la serie The: Caccia al
serial killer, dove era anche interprete.
Gillian Anderson è su Instagram e
Twitter
4. Ha un account su
Instagram. L’attrice è presente sul celebre social
network, dove ha un profilo seguito da 702 mila persone.
All’interno di questo è solita condividere fotografie e video
tratte dalle premiere a cui prende parte, ma anche immagini
scattate sui set dove ha lavorato. Non mancano poi anche foto
scattate in momenti di svago con amici o colleghi.
5. È anche su
Twitter. La Anderson possiede anche un proprio profilo su
Twitter, dove è seguita da 668 mila persone. Qui l’attrice è solita
condividere novità riguardo i suoi progetti da interprete, ma anche
esprimere la propria opinione su fatti d’attualità e rispondere
alle curiosità dei propri fan.
Gillian Anderson in American
Gods
6. Ha abbandonato la
serie. Nella serie American Gods l’attrice ha
interpretato il ruolo di Media, la dea dei mass media, dei social
network e dell’intrattenimento, maestra della manipolazione e
portavoce dei Nuovi Dei. L’attrice non ha fornito concrete
motivazioni riguardo il suo abbandono, limitandosi a confermare che
non avrebbe preso parte alla nuova stagione.
Gillian Anderson in The Crown
7. Ha interpretato un
importante personaggio nella quarta stagione. Dopo aver da poco
diffuso la terza stagione della serie The Crown,
Netflix ha annunciato che la Anderson ricoprirà il
ruolo di Margaret Thatcher nella quarta stagione della serie.
Importante figura del panorama politico britannico, la Thatcher è
stata primo ministro dal 1979 al 1990. Ruolo gli è valso la
vittoria agli Emmy Awards come miglior interprete non protagonista
per una serie drammatica.
Gillian Anderson: il suo 2011
8. È stata tra i
protagonisti di una celebre serie TV. Nel 2021 l’attrice è
tornata ad interpretato un ruolo di rilievo nella
terza stagione Sex Education, ovvero quello di Jean
Milburn, madre del protagonista interpretato da Asa
Butterfield.
9. Ha recitato in un nuovo
film. Tra i progetti del 2019 dell’attrice si annovera il
film The Sunlit Night, dove recita al fianco dell’attore
Zach Galifianakis. Il film, una commedia
romantica, segue le vicende di Frances e Yasha, le quali
intraprendono un viaggio verso la Norvegia, dove ognuna delle due
ha un compito da svolgere.
Gillian Anderson età e
altezza
10. Gillian Anderson è nata
a Chicago, nell’Illinois, Stati Uniti, il 9 agosto 1968.
L’altezza complessiva dell’attrice è di 160 centimetri.
Oggi Apple ha
svelato il trailer di Finch,
il nuovo film con Tom Hanks che uscirà in tutto il mondo
il 5 novembre su
Apple TV+.
In Finch,
un uomo, un robot e un cane formano un’improbabile famiglia; è la
storia dell’’avventura potente e commovente di un uomo alla ricerca
di un modo per assicurarsi che il suo amato compagno a quattro
zampe venga accudito anche dopo la sua morte. Tom Hanks interpreta
Finch, un ingegnere di robotica tra i pochi sopravvissuti a un
cataclisma solare che ha trasformato il mondo in una landa
desolata. Finch da dieci anni vive in un bunker sotterraneo e ha
costruito un mondo tutto suo che condivide con il suo cane
Goodyear; preoccupato per le sue sorti ha realizzato un robot
(interpretato da Caleb Landry Jones) a cui insegnerà a vegliare su
Goodyear quando lui non sarà più in grado. Mentre il trio si
imbarca in un pericoloso viaggio in un desolato West americano,
Finch si sforza di mostrare alla sua creazione, che si fa chiamare
Jeff, la gioia e la meraviglia di cosa significhi essere ancora
vivi. Il loro viaggio è lastricato di sfide, ma anche di umorismo,
poiché è difficile per Finch spingere Jeff e Goodyear ad andare
d’accordo, almeno quanto lo è per lui gestire i pericoli di questo
nuovo mondo.
Regia:
Miguel Sapochnik Cast:
Tom Hanks, Caleb Landry Jones Sceneggiatura:
Craig Luck, Ivor Powell Produttori:
Kevin Misher, Jack
Rapke, Jacqueline Levine, Ivor Powell Produttori Esecutivi:
Robert Zemeckis, Miguel Sapochnik, Adam Merims, Craig Luck,
Andy, Berman, Frank Smith, Naia Cucukov
Apple
TV+ offre serie drammatiche e commedie avvincenti,
lungometraggi, documentari innovativi e intrattenimento per bambini
e famiglie ed è disponibile per la visione su tutti i tuoi schermi
preferiti. Dopo il suo lancio il 1° novembre 2019, Apple
TV+ è diventato il primo servizio di streaming completamente
originale lanciato in tutto il mondo e ha presentato in anteprima
più successi originali e ricevuto più riconoscimenti di premi più
velocemente rispetto a qualsiasi altro servizio di streaming
al suo debutto.
Dopo il successo di critica e di
pubblico del suo primo film, Mio Fratello Rincorre i
Dinosauri, il regista Stefano Cipani torna
dietro la macchina da presa con Educazione
Fisica, opera interpretata da Angela
Finocchiaro, Giovanna Mezzogiorno,
Raffaella Rea,
Sergio Rubini e Claudio Santamaria.
Educazione
Fisica è tratto dal testo teatrale La
Palestra di Giorgio Scianna, la
sceneggiatura è firmata da Damiano e Fabio
D’Innocenzo, a Fabio Cianchetti è
affidata la direzione della fotografia, la scenografia è di
Ivana Gargiulo mentre i costumi sono a cura di
Catia Dottori ed il montaggio di Jacopo
Quadri.
Educazione
Fisica è una coproduzione italo-polacca. Una
produzione Paco Cinematografica con Rai
Cinema in coproduzione con Agresywna
Banda, in collaborazione con Cinecittà
SpA. Il film sarà interamente girato presso il Teatro 8 di
Cinecittà.
I produttori Isabella
Cocuzza e Arturo Paglia di Paco
Cinematografica hanno dichiarato: “Stefano Cipani è un autore
talentuoso e originale. Siamo fieri di sostenerlo ed accompagnarlo,
ancora una volta, nell’espressione della sua creatività in questo
nuovo ed ambizioso progetto”.
Nicola Maccanico,
Amministratore Delegato di Cinecittà SpA, ha aggiunto: “Siamo
in una stagione di ritorni al cinema, ma anche nei mesi precedenti
Cinecittà non ha mai smesso di produrre e accogliere nuove storie
di grandi autori, progetti internazionali, film indipendenti, serie
e show per la tv. Il nostro obiettivo, nei prossimi mesi, sarà
quello di continuare a farlo in modo e misura più ampi. Ci fa
particolarmente piacere ospitare un giovane talento come Stefano
Cipani e che la macchina produttiva sia guidata da soggetti di
esperienza come Arturo Paglia e Isabella Cocuzza per Paco,
accompagnata da un cast di interpreti molto amati dal pubblico. È
bello accogliere un progetto che unisce storie ed energie diverse,
che coniuga talenti, ricerca drammaturgica, esperienza, arte.
Vogliamo diventare la casa creativa di questi progetti con
l’ambizione di svolgere un ruolo centrale per l’industria
cinematografica italiana in modo da portare agli spettatori una
stagione di visioni, storie e spettacolo ancora più
ricca”.
The Eyes of Tammy
Faye (Gli Occhi di Tammy Faye) diretto da
Michael Showalter sarà il film di apertura della
sedicesima edizione della Festa del Cinema
di Roma, che si svolgerà dal 14 al 24 ottobre 2021 presso
l’Auditorium Parco della Musica con la direzione artistica di
Antonio Monda, prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma presieduta
da Laura Delli Colli, Direttore Generale Francesca Via.
Il film, basato su una storia vera,
narra la straordinaria ascesa, caduta e redenzione della
telepredicatrice Tammy Faye Bakker, interpretata da Jessica Chastain. Fra gli anni Settanta e
Ottanta, Tammy Faye e il marito Jim Bakker (Andrew
Garfield) fondarono il più importante network
televisivo religioso statunitense, realizzarono un grande parco
divertimenti e raggiunsero il successo grazie al loro messaggio di
amore, benevolenza e prosperità. Tammy Faye diventò una leggenda
per le sue ciglia, il suo modo di cantare e il suo entusiasmo
nell’accogliere persone di ogni estrazione sociale. Nel corso degli
anni, tuttavia, irregolarità finanziarie, rivalità e scandali
rovesciarono quell’impero multimilionario così accuratamente
costruito.
“Sono estremamente felice di
inaugurare la sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma
con The Eyes of Tammy Faye, una vicenda avvenuta realmente in
America, che rivela una verità valida in ogni parte del mondo:
dietro ogni moralista si celano sempre personalità e circostanze
complesse – ha detto Antonio Monda – Diretto
brillantemente da Michael Showalter, è interpretato
meravigliosamente da tutti gli interpreti, sui quali svetta una
straordinaria e indimenticabile Jessica Chastain”.
C’è molto entusiasmo attorno
all’uscita di Eternals questo
novembre, e non solo perché il pubblico avrà finalmente la
possibilità di fare la conoscenza di alcuni nuovi potenti
supereroi. Il film, infatti, aprirà le porte a innumerevoli nuove
possibilità in termini di narrazione, inclusa la potenziale
comparsa dei mutanti e forse anche di Galactus (reimmaginarlo come
un Celestiale avrebbe senso).
Chiaramente, solo il tempo ci dirà
cosa i Marvel Studios hanno in serbio, ma sembra
ormai già chiaro che alcuni di questi nuovi personaggi si
riuniranno insieme ai Vendicatori, dal momento che il gruppo sembra
giocare un ruolo attivo negli affari della Terra. In quest’ottica,
il personaggio di Ikaris interpretato da Richard Madden potrebbe tranquillamente
candidarsi a nuovo leader dei Vendicatori, e ora è stato proprio
l’attore a commentare la cosa in un’intervista con Total Film (via
CBM).
“Non lo so. So che è un buon
leader e un buon soldato. Se questi sono due tratti di cui hai
bisogno per guidare i Vendicatori, allora li ha”, ha spiegato
Madden. “Ma non sono assolutamente in grado di prevedere una
cosa del genere”. Nella stessa intervista, Madden ha anche
parlato di ciò che più lo ha entusiasmato a proposito di Ikaris.
“Non lo vedo come un classico supereroe. Lo vedo soprattutto
come un uomo, un personaggio alquanto complesso. Sai, i supereroi
hanno gli occhi laser. I supereroi possono volare. Quindi, ci sono
molti parallelismi. Ma come personaggio, come essere umano, non ho
mai visto nessuno come lui prima d’ora.”
“Il concept alla base di questi
personaggi è che Chloé Zhao voleva scavare nel profondo della loro
storia. Sono persone che sono vive da tantissimo tempo e che hanno
sperimentato tantissime diverse”, ha continuato Madden. “È
questo l’aspetto che mi ha davvero incuriosito: il modo in cui
queste persone interagiscono tra loro e con il resto del mondo,
quando hanno già visto tutto e hanno già fatto tutto. È stato
affascinante.”
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Carter è una serie
drammatica del 2018 creata da Garry Campbell per CTV DRAMA CHANNEL.
La serie è prodotta da Garry Campbell e Victoria Hirst. Produttori
esecutivi sono Garry Campbell, Teza Lawrence, Scott Smith, Michael
Souther e John Tinker. Carter racconta le avventure di un
attore hollywoodiano che ha raggiunto la fama come detective in una
serie poliziesca e che si troverà alle prese con dei veri casi
polizieschi, in una cittadina apparentemente tranquilla sul lago
Ontario.
Carter: quando esce e dove vederla in streaming
Carter è uscita
nel 2018. In Italia Carter arriva su Sky prima visione su
Sky Investigation martedì 21 settembre alle 21:15. Carter in
streaming è disponibile su NOW.
Carter: trama e cast
Dopo un break down nervoso avvenuto
sotto i flash dei paparazzi, il canadese Harley Carter, la star di
una serie tv crime drama statunitense di enorme successo, decide di
prendersi un momento di pausa da Hollywood, nella speranza di non
compromettere ulteriormente la sua carriera nascondendosi dai
riflettori. Torna così nella sua cittadina natale nell’Ontario, ma
una volta lì si rende conto che prendere le distanze dal suo alter
ego televisivo è pressoché impossibile. Nel giro di poco, infatti,
si ritrova a indagare su casi reali usando le tecnich investigative
imparate sul set. A fargli da guida l’amica d’infanzia Sam Shaw
che, a differenza sua, è una vera detective della polizia. Riuscirà
Carter a trovare un nuovo equilibrio e a ritrovare se stesso? E
soprattutto, riuscirà a scoprire il mistero che si nasconde dietro
l’improvvisa sparizione di sua madre, avvenuta parecchi anni
prima?
Jerry O’Conell
(Crossing Jordan, Burning Love, Mistresses, Billions) è il protagonista di questa
crime-comedy, Harley Carter. Insieme a lui Sydney Tamiia
Poitier (Veronica Mars, Chicago P.D.) nei panni di una
detective amica di Carter e Kristian Bruun (Orphan Black,
I misteri di Murdoch).
In Carter
protagonisti sono Jerry O’Connell come Harley
Carter, Sydney Tamiia Poitier nei panni del
detective Sam Shaw, Kristian Bruun come Dave
Leigh, Brenda Kamino come Dot Yasuda e
Lyriq Bent come Joyce Boyle. Nel cast anche
Denis Akiyama come Koji Yasuda (stagione 1),
Varun Saranga come agente junior Vijay Gill, Matt
Baram come Evidence Tech Wes Holm e Naomi
Snieckus come medico legale Delilah Halsey.
Carter 2 stagione
Carter 2 è la seconda stagione della serie Carter creata da
Garry Campbell per CTV DRAMA CHANNEL.
St 2 episodio 1: Harley acquisisce il suo primo caso da solista
come investigatore privato per trovare Gretchen, la moglie del suo
primo cliente, Neil Jacott, che è scomparsa. Il nuovo capo della
polizia Joyce Boyle, non crede negli istinti idioti di Harley fino
a quando la signora Jacott non chiama il cellulare di suo marito
Neil e conferma che è stata effettivamente rapita.
St 2 episodio 2: Harley affronta un sicario molto simile alla
morte con un dito reciso.
St 2 episodio 3: Harley è costretto ad addestrare il suo
sostituto millantatore, la star di Hollywood David Arquette, mentre
indaga sulla strana morte di un mafioso vicino a un lago. Quella
che inizia come un’aspra rivalità si trasforma rapidamente in una
“banterica” relazione tra amici poliziotti.
St 2 episodio 4: Harley e Dave vanno sotto copertura in una
compagnia di assicurazioni per trovare un assassino.
St 2 episodio 5: Sam diventa principessa e agente di polizia
mentre va sotto copertura come un’ereditiera che le somiglia, per
catturare un ladro di gioielli.
St 2 episodio 6: Un omicidio manda Harley e Dave in una colonia
di nudisti per indagare, dove Dave fa di tutto mentre è sotto
copertura.
St 2 episodio 7: Harley e Dave prendono il caso della superstar
del curling Ronnie Hart, accusata di aver messo in ginocchio la sua
concorrenza.
St 2 episodio 8: Dave finisce sopra la sua testa quando fa una
connessione amorosa.
St 2 episodio 9: Il vecchio agente di Harley, Vijay, assume
Dave e Carter per trovare il suo potenziale fidanzato
scomparso.
St 2 episodio 10: Harley mette in scena una scena di Call
Carter quando un’ondata di attacchi bizzarri colpisce la North Bay
e la figlia del precedente capo della polizia, Abigail
Pershing-Lin, si presenta per aiutare. O c’è lei dietro l’intero
schema?
Gli episodi della prima stagione di Carter
St. 1 episodio 1: Il detective televisivo Harley Carter torna
nella sua città natale di North Bay e si unisce ai suoi due amici
d’infanzia per risolvere un mistero di omicidio e cancellare il
nome del suo custode che ha ammesso prematuramente di aver commesso
un crimine che non ha commesso.
St. 1 episodio 2: Harley e Sam riaprono un caso irrisolto
aspettandosi un vicolo cieco, ma scoprono una prospettiva
completamente nuova del crimine.
St. 1 episodio 3: Harley ha indagato quando un incidente di
routine diventa un’indagine per omicidio.
St. 1 episodio 4: Harley scopre che sparare alle persone non è
così facile durante un’indagine sulla morte di un imprenditore
tecnologico.
St. 1 episodio 5: Harley indaga sulla morte di un uomo in un
parcheggio.
St. 1 episodio 6: Mentre Harley partecipa a un matrimonio, un
brutale attacco scopre un oscuro segreto.
St. 1 episodio 7: Harley ha il compito di risolvere l’omicidio
di una famosa mascotte giapponese.
St. 1 episodio 8: Harley e Sam indagano sull’omicidio di un
odioso shock-jock.
St. 1 episodio 9: Mentre Harley e i suoi amici si prendono un
fine settimana, la scoperta di un vecchio corpo porta a un nuovo
caso.
St. 1 episodio 10: Cassidy Lenox, la showrunner di Call Carter,
si presenta a North Bay e Harley deve decidere se tornare a
Hollywood o restare in Canada.
La serie Hawkeye metterà finalmente il personaggio di
Occhio di Falco al centro della storia, nonostante Clint Barton
esista nel MCU da quasi un decennio. Prima del
debutto della serie su Disney+ e prima di scoprire in che modo
il personaggio di Kate Bishop raccoglierà la sua eredità, ci sembra
opportuno dare un’occhiata alle battaglie più incredibili di Clint
nell’universo condiviso.
Combattere le forze dell’HYDRA
(Avengers: Age of Ultron)
I flashback relativi agli anni di Clint con i Vendicatori sono
di certo qualcosa che i fan vogliono vedere in Hawkeye. L’opening di Avengers: Age of Ultron è forse
uno degli migliori momenti condivisi dal team. In questa sequenza,
Occhio di Falco partecipa allo sterminio dell’ultima cellula HYDRA,
con Clint che combatte in tandem con i Vendicatori.
Sebbene il suo ruolo fosse più piccolo rispetto a quello degli
altri, Occhio di Falco è stato comunque al centro di una grande
frenetica sequenza a bordo di una jeep in movimento, con Vedova
Nera alla guida. Nonostante l’estrema velocità e il terreno
accidentato, Occhio di Falco non ha mai sbagliato un colpo,
affrontando i nemici che cercavano di assaltare il
veicolo.
Affrontare le sentinelle di Ultron (Avengers: Age of
Ultron)
Secondo Occhio di Falco, se
lui in primis era in grado di affrontare le sentinelle di Ultron,
allora anche Scarlet Witch e Quicksilver potevano tranquillamente
farlo. Tuttavia, quando Sokovia stava per cadere, alla fine Occhio
di Falco si è ritrovato a combattere contro le sentinelle da
solo.
È passato dal combattimento a
distanza a quello corpo a corpo, trattenendo le sentinelle con i
suoi tradizionali colpi di freccia finché non si sono avvicinate
abbastanza da dover iniziare a separarle. Quella scena ha
dimostrato che le abilità di Occhio di Falco erano abbastanza
grandi da affrontare nemici che non erano nemmeno di natura
umana.
Faccia a faccia con Visione (Capitan America: Civil War)
Sebbene Occhio di Falco sia stato
completamente messo da parte in questo film, ha avuto comunque la
possibilità di dimostrare anche una volta la sua fermezza e
perseveranza. Dopo aver teso un’imboscata a Visione, Occhio di
Falco tentò di proteggere Scarlet Witch combattendo da solo contro
l’androide sintezoide. Occhio di Falco sembrava avere la meglio, ma
alla fine Visione ha usato la sua capacità di diventare incorporeo
per contrastare le mosse dell’arciere.
Tuttavia, Clint non ha mai mostrato segni di
cedimento ed è arrivato al punto di colpire Visione a mano nuda, il
che significa che non ha avuto scrupoli a colpire il solido
vibranio se ciò significava restituire a Scarlet Witch la
libertà.
Sconfiggere i Chitauri (The Avengers)
Si può tranquillamente
sostenere che Vedova Nera e Occhio di Falco siano una coppia
decisamente incandescente sul campo di battaglia. Ciò è
particolarmente evidente in The Avengers. Durante la
battaglia di New York, i due venero circondati dai Chitauri e si
allearono per tenerli a bada usando armi a distanza.
Quando i nemici si sono avvicinati,
Occhio di Falco e Vedova Nera hanno fatto affidamento sulle loro
reciproche abilità, con Clint che ha persino sopraffatto i Chitauri
per usare le proprie armi contro di loro. Dopo averlo visto come
servitore di Loki per metà del film, questa scena ha fatto un
ottimo lavoro nello stabilire che Occhio di Falco era un
personaggio pericoloso e la sua combinazione con Vedova Nera era
mortale.
Sconfiggere Loki (The Avengers)
Occhio di Falco ha assunto
la miglior posizione di vantaggio possibile nella battaglia di New
York, arrivando addirittura ad abbattere i Chitauri a mezz’aria
senza nemmeno guardarli. Ha anche tenuto a bada alcuni di loro
quando hanno tentato di bloccarlo, permettendogli di mantenere
ancora una volta la sua posizione di combattimento preferita.
La parte più incredibile di questa
scena è stato quando Occhio di Falco ha visto arrivare Loki e ha
capito che doveva vendicarsi del suo controllo mentale. Clint era
stato colpito in pieno dalla sparatoria di Loki, che raccolse la
freccia ma non si rese conto che si trattava di un esplosivo, che
alla fine lo fece precipitare a terra.
Scontro con Black Panther (Capitan America: Civil War)
Ci sono state volte in cui
sapeva di non avere alcuna possibilità di vittoria, ma Occhio di
Falco sa sempre come far sapere al suo avversario che nonostante
tutto, non si tirerà mai indietro. Nella lotta in aeroporto contro
T’Challa, vide che il Vibranio di Black Panther era impenetrabile
con le frecce, cosa che fece abbassare la guardia a T’Challa.
I due hanno poi avuto uno scambio
interessante in cui Black Panther è stato frenato un paio di volte
dall’uso dell’arsenale di Occhio di Falco, con quest’ultimo che era
vicino alla vittoria. Il fatto che potesse competere con il costume
da pantera nera di T’Challa e con i poteri dell’erba a forma di
cuore rende questa battaglia ancora più impressionante.
Il tentativo di uccidere Vedova Nera (The Avengers)
Il controllo mentale di
Loki ha portato Clint ad eliminare molti agenti innocenti dello
S.H.I.E.L.D., gesto che ha avuto un forte impatto su Occhio di
Falco, anche in seguito. Ha persino quasi ucciso Vedova Nera ad un
certo punto, con i due amici che si son ritrovati al centro di un
vero e proprio scontro. In questa scena, Occhio di Falco ha teso
un’imboscata a Vedova Nera, usando anche il suo coltello per
tenerla a bada.
La coppia si è scambiata mosse
importanti, come Occhio di Falco che ha quasi tirato una freccia a
distanza ravvicinata e Vedova Nera che ha schiaffeggiato la testa
di Clint, gesto che alla fine lo ha riportato alla realtà. La lotta
ha dimostrato quanto sia pericoloso l’allenamento dello SHIELD
seguito da Occhio di Falco e Vedova Nera.
In fuga dagli Outriders (Avengers: Endgame)
Una spettacolare
sequenza di inseguimento ha visto protagonisti Occhio di Falco e
dozzine di Outriders nel climax diAvengers: Endgame. Rendendosi
conto che queste creature aliene lo avrebbero ferocemente
attaccato, Occhio di Falco ha usato le sue frecce per far esplodere
alcuni di loro.
Non era ancora fuori pericolo,
perché alcuni Outriders erano abbastanza veloci da tenere il passo
e schivare le frecce. È qui che entrano in gioco le sue abilità con
la katana, dato che Occhio di Falco l’ha usata per tagliare a pezzi
gli Outriders rimanenti, mentre si arrampicava lungo il tunnel. È
stata una scena elettrizzante in cui Clint ha lottato per la sua
vita in più di un modo.
Lo sterminio della Yakuza da parte
di Ronin (Avengers: Endgame)
Usando l’identità di Ronin,
Occhio di Falco ha sterminato le organizzazioni criminali di tutto
il mondo per diventare un vigilante. Ha teso un’imboscata ai membri
della Yakuza e li ha brutalmente eliminati tutti in una scena
estesa in cui Clint li affetta con la sua spada. L’aspetto
divertente di questa scena è stato che i suoi avversari hanno
reagito con le loro impressionanti abilità, creando diverse
sequenze in cui Clint ha dovuto fare i conti con una bella
sfida.
Affrontare l’ultimo dei membri della
Yakuza gli ha permesso di impiegare la sua agilità, tant’è che il
suo avversario non ha potuto vedere la mossa fatale di Clint, che è
stata quella di tagliargli la gola. Clint non ha nemmeno lanciato
un’altra occhiata alla sua vittima mentre si toglieva il sangue
dell’uomo dalla manica. Aveva definitivamente perso parte della sua
anima, ma Occhio di Falco ha dimostrato che può un vero e proprio
incubo quando non ha più nulla da perdere.
X-Men:
Dark Phoenix ha rivisitato l’iconica saga degli
X-Men sfruttando ancora una volta il secondo cast del franchise
(ossia quello impiegato a partire dal 2011 con X-Men: L’inizio), dopo aver già toccato la
trasformazione di Jean Grey nella Fenice Nera in
X-Men: Conflitto finale, film del 2006 appartenente alla
cosiddetta trilogia originale.
In X-Men:
Dark Phoenix, l’ultimo capitolo della saga realizzata
sotto l’egida della Fox (prima dell’acquisizione da parte di
Disney), la candidata all’Oscar Jessica Chastain ha interpretato il ruolo di
Vuk, leader di una razza aliena mutaforma intenzionata a
distruggere la Fenice, personaggio che svolge un ruolo cruciale
nello scatenare i poteri di Jean Grey, interpretata ancora una
volta da Sophie Turner dopo il debutto in X-Men:
Apocalisse.
Attorno al personaggio interpretato
dalla Chastain c’è stato un grandissimo mistero prima dell’uscita
del film e ora, secondo quanto rivelato dalla stessa attrice
durante una recente intervista all’interno del podcast
Happy Sad Confused, neanche la diretta interessata era a
conoscenza del nome del suo personaggio durante le riprese.
Parlando di quel ruolo, Jessica Chastain ha spiegato che il film è
stato realizzato nel bel mezzo della finalizzazione dell’accordo
tra Fox e Disney, cosa che potrebbe aver influito sulla
sceneggiatura, causando la perdita di dettagli cruciali del suo
personaggio.
A proposito della sua esperienza e
di quella di Oscar Isaac (suo partner nella miniserie
Scene da un matrimonio) con il franchise (Isaac ha
interpretato En Sabah Nur/Apocalisse nel sopracitato X-Men:
Apocalisse), l’attrice ha spiegato: “La verità è che
le nostre situazioni erano molto diverse. Per quanto riguarda la
mia situazione… penso che lo studio sia stato acquistato ad un
certo punto della lavorazione del film. Non sapevo nemmeno come si
chiamasse il mio personaggio finché non ho visto il film. È stato
interessante. Ma Simon Kinberg, che lo ha diretto, è un essere
umano incredibile e lavorerei di nuovo con lui anche subito. Lo
amo.”
Il film è la storia di uno dei
personaggi più amati della saga degli X-Men, Jean Grey, che si
evolve nell’iconica Fenice Nera. Nel corso di una pericolosa
missione nello spazio, Jean viene colpita da una potente forza
cosmica che la trasforma in uno dei più potenti mutanti di tutti i
tempi. Lottando con questo potere sempre più instabile e con i suoi
demoni personali, Jean perde il controllo e strappa qualsiasi
legame con la famiglia degli X-Men, minacciando di distruggere il
pianeta. Il film è il più intenso ed emozionante della saga, mai
realizzato prima. È il culmine di vent’anni di film dedicati agli
X-Men, la famiglia di mutanti che abbiamo amato e conosciuto deve
affrontare il nemico più devastante: uno di loro.