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Bong Joon Ho protagonista di un Rendez-vous a Cannes 74

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Bong Joon Ho protagonista di un Rendez-vous a Cannes 74

Il regista coreano Bong Joon Ho tornerà sulla Croisette, dopo il trionfo di Parasite nel 2019, l’ultima Palma d’oro fino ad oggi e la prima nella storia del cinema coreano. Il regista sarà uno degli ospiti speciali della Cerimonia di Apertura il 6 luglio e presenterà un eccezionale “Rendez-vous con…” il giorno successivo al Teatro Buñuel del Palais des Festivals.

Tra le altre sorprese in serbo alla cerimonia di apertura, il regista di Memories of Murder e Mother dichiarerà aperto il 74esimo Festival di Cannes. Due anni dopo la proiezione di Parasite in Concorso al Grand Théâtre Lumière, Bong Joon Ho torna a Cannes, luogo che con la Palma d’Oro ha inaugurato il successo del film, culminato durante la notte degli Oscar.

Figura di spicco del mondo del cinema asiatico e grande amico del Festival di Cannes, Bong Joon Ho parlerà con il pubblico di ciò che lo ha influenzato, della sua passione per il cinema e della sua pratica artistica.

Sex/Life: recensione della serie tv Netflix

Sex/Life: recensione della serie tv Netflix

Sex/Life, attualmente la serie tv più vista su Netflix, è disponibile sulla piattaforma dal 25 Giugno 2021. Ideata da Stacy Rukeyser, la serie è basata sul romanzo 44 Chapter About 4 Men di BB Easton.

Sex/Life: la trama

Billie (Sarah Shahi) è una giovane ragazza che decide di lasciare la Georgia per studiare e lavorare a New York. Nella Grande Mela Billie incontra Sasha (Margaret Odette), sua futura coinquilina e migliore amica, con cui trascorre le giornate e sogna di grandi progetti. Billie inoltre, dopo diverse frequentazioni, tra cui il bello e maledetto Brad (Adam Demos), decide di cambiare vita e sposare Cooper (Mike Vogel).

Billie diventa quindi una casalinga newyorchese dalla vita apparentemente perfetta. Nonostante ciò, Billie si scopre essere però particolarmente insoddisfatta: il marito infatti non riesce a regalarle una vita sessuale appagante come l’ex fidanzato, Brad appunto, un aitante produttore discografico, che la fece però soffrire in precedenza. La donna inizia quindi a scrivere un diario segreto, a cui confida tutto del bollente passato con Brad, che torna nel mentre a far parte della sua vita. Inaspettatamente però Cooper scova il diario e viene a conoscenza dei dettagli scabrosi concernenti le esperienze pregresse di Billie e Brad. Gli otto episodi della serie seguono quindi il viaggio di autoconsapevolezza di Billie e come si evolveranno le dinamiche familiari, in bilico tra il ricordo ingombrante ma seducente di un amore non più così lontano e le certezze di un matrimonio e di una famiglia costruita assieme al marito.

Il titolo della seria è da sé esplicativo: Sex/life, un racconto che ruota interamente attorno alla scelta, da parte della protagonista, tra vita sessuale appagante o matrimonio felice – dal momento che, secondo la logica interna alla narrazione, una di queste scelte esclude categoricamente l’altra. La serie, nel complesso, è architettata mischiando un po’ di Sex and the City e Desperate Housewives con una serie infinita di scene bollenti, che vorrebbero identificare al massimo la mentalità della protagonista, eppure risultano ben poco funzionali allo svolgimento dei fatti.

sex life netflix

Sex/Life consta di una trama debole e personaggi monodimensionali

Dato che la narrazione muove le fila dalla figura di una moglie e madre, sarebbe stato interessante proporre una riflessione sulla depressione a cui molte donne vanno incontro dopo il parto, o sulle difficoltà che incombono nella quotidianità di una coppia; riflessioni del genere non sono tuttavia previste da un prodotto seriale il cui scopo altro non è che aggiungere pepe alla narrazione, costellandola di scene osè. Le turbe psicologiche della protagonista così come i confronti tra personaggi sono esposte in modo poco accattivante e mai vanno al di là della confezione da romanzo rosa per adulti: la ripetitività di scene e avvenimenti è eccessiva e non riesce ad essere trainata da personaggi con i quali è davvero impossibile creare empatia.

Risulta difficile complessivamente riuscire a portare a termine la visione della serie, dato che non si riesce a creare nessuna connessione con gli spettatori, né vi è un minimo cenno di empatia. L’identificazione con la protagonista, che dovrebbe essere regola necessaria per la conduzione di una narrazione, risulta un compito piuttosto arduo, dato che le premesse da cui si diparte la confusione mentale di Billie sono piuttosto deboli. La rappresentazione della donna risulta essere in questa serie paradossale, giacchè i tratti che vorrebbero essere identificative delle protagoniste – donne emancipate, disinibite e professionali – descrivono in realtà personaggi assolutamente monodimensionali, per cui non è previsto alcun picco nell’arco di trasformazione. La caratterizzazione dei personaggi non è minimamente contemplata in un assetto narrativo che si occupa di fortificare l’atmosfera bollente della serie e poco altro.

In conclusione Sex/Life non consta né di una trama costruita diligentemente, né di personaggi forti, caratterizzati e incisivi; la serie si identifica come prodotto di intrattenimento per cui non è richiesta una visione attiva né interessata: unico obiettivo narrativo è portare avanti il filone seriale erotico di notevole successo negli ultimi tempi, senza ambire a una finzione filmica e strutturale ben architettata.

La ragazza del treno: libro, trama e cast del film con Emily Blunt

Negli ultimi anni si sono avvicendati sul grande schermo una serie di intriganti thriller psicologici con protagoniste figure femminili controverse e particolarmente carismatiche. Tra i titoli più noti si annoverano senza dubbio Gone Girl – L’amore bugiardo e Dark Places. Nel 2016 è invece uscito La ragazza del treno (qui la recensione), film diretto da Tate Taylor, il quale ha per protagonista una problematica donna alle prese con un mistero che la riguarda molto da vicino. Scritto da Erin Cressida Wilson, già autrice di Secretary e Chloe – Tra seduzione e inganno, il film è un puro giallo che coinvolge lo spettatore dall’inizio sino alla sua risoluzione.

Il lungometraggio è l’adattamento dell’omonimo romanzo best seller scritto da Paula Hawkins e pubblicato nel 2015. Fino a quel momento la Hawkins era nota come scrittrice di romanzi rosa, ma ha raggiunto il successo internazionale proprio grazie a La ragazza del treno, che ha segnato il suo passaggio al genere thriller. Caratterizzato da una narrazione che procede tra presente e flashback sul passato, il libro ha visto esaltata questa struttura nella sua trasposizione cinematografica. L’intento degli autori era quello di far provare anche allo spettatore il senso di spaesamento provato dalla protagonista.

Pur con i suoi difetti, il film non ha mancato di affermarsi come un grandissimo successo, guadagnando oltre 173 milioni di dollari a fronte di un budget di 45. La ragazza del treno ha così non solo ribadito la fortuna di cui gode il suo genere di riferimento, ma ha anche provato una volta di più la bravura della sua protagonista. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La ragazza del treno: la trama del film

Il film racconta di Rachel Watson, una donna alcolizzata che condivide l’appartamento con l’amica Cathy, a seguito del sofferto divorzio. L’ex marito Tom, infatti, l’ha lasciata per l’amante Anna, che l’ha reso padre della piccola Evie. La frustrazione di Rachel è amplificata dalla dipendenza e dalle accuse di Tom, che le attribuisce la colpa del licenziamento. Fingendo di recarsi al lavoro per non insospettire la coinquilina, Rachel prende ogni giorno il treno e fantastica sull’emblema della coppia perfetta, incarnata da Scott e Megan, la cui villa è osservabile proprio dal finestrino del treno che Rachel è solita prendere.

Un giorno, tuttavia, Megan scompare a poche ore dall’ultimo avvistamento di Rachel, che l’ha osservata in compagnia di un misterioso uomo. La donna è decisa ad indagare e contatta Scott, fingendosi amica di sua moglie. Rintraccia poi, l’amante di Megan, lo psicologo Abdic Kamal, il suo indiziato numero uno. Quando Rachel crede di essere giunta alla soluzione dell’enigma, un uomo la avvicina sul treno e le rivela che, nel giorno della scomparsa di Megan, l’ha trovata svenuta sotto ad un tunnel, dopo averla sentita inveire contro una donna. La posizione di Rachel sembra complicarsi, con i sospetti pronti a ricadere tutti su di lei.

La ragazza del treno cast

La ragazza del treno: il cast del film

Ad interpretare il ruolo della protagonista, Rachel Watson, vi è l’attrice Emily Blunt, anche nota per i film Il ritorno di Mary Poppins, Sicario e A Quiet Place. All’inizio delle riprese l’attrice si scoprì anche incinta, ma decise di mantenere il segreto per non mettere in dubbio le sue possibilità di partecipare al film. Al termine delle riprese, la Blunt era ormai al quinto mese e poté rivelare la notizia. Per il ruolo si preparò in particolare approfondendo la condizione psichica degli alcolizzati, cercando di poter essere il più realistica possibile a riguardo. Ha inoltre indossato lenti a contatto iniettate di sangue per le scene in cui è fortemente ubriaca.

Accanto a lei, nei panni dell’ex marito Tom vi è l’attore Justin Theroux, da sempre amico della Blunt. La nuova amante di lui, Anna, è interpretata dall’attrice Rebecca Ferguson, anche nota per The Greatest Showman e Mission: Impossible – Rogue Nation Luke Evans, invece, è Scott Hipwell. Nel ruolo della moglie di questi, Megan, vi è Haley Bennett. Per questo ruolo erano state considerate anche le attrici Margot Robbie e Kate Mara. La premio Oscar Allison Janney interpreta il sergente Riley, mentre Edgar Ramirez è il dottor Kamal Abdic. Chiudono il cast Lisa Kudrow, la celebre Phoebe di Friends, nel ruolo di Martha, e Laura Prepon, celebre per la serie Orange is the New Black, in quello di Cathy.

La ragazza del treno: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La ragazza del treno è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision, Now, Rai Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 6 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Loki: le 10 migliori varianti del Dio dell’Inganno, tra fumetti e serie tv

La serie Loki ha introdotto una serie di varianti del Dio dell’Inganno nel corso dei primi quattro episodi. Ce ne sono ancora di più nei fumetti, alcune delle quali hanno fornito la base per quelle apparse nella serie disponibile su Disney+. Alcune varianti sono migliori di altre, e molte di queste potrebbero ancora apparire nello show prima del gran finale. Difficile dire quali siano le migliori in assoluto, ma Screen Rant ha comunque provato a classificare le migliori varianti di Loki in base ai fumetti e al MCU:

Loki alligatore (MCU)

Una delle migliori varianti di Loki finora è quella che ha avuto il minor tempo a disposizione sullo schermo. La variante alligatore presente nella scena post-credits del quarto episodio è la versione più assurda vista finora. Anche se l’alligatore non ha un corrispettivo diretto nei fumetti, da tradizione Loki si trasforma in molti animali diversi sia nella mitologia norrena che nella tradizione dei fumetti Marvel.

È possibile che questo sia un Loki travestito, ma è altrettanto possibile che sia un Loki appartenente ad un universo di alligatori che probabilmente si adatterebbe perfettamente alle dimensioni folli di una serie come Rick and Morty. 

Loki presidente (Fumetti)

I vari trailer della serie hanno mostrato che il Loki presidente apparirà nello show, ma finora ciò deve ancora succedere. Tale personaggio è basato su una delle migliori varianti di Loki nei fumetti.

È apparsa in “Vote Loki”, una miniserie di quattro numeri del 2016. La storia segue la corsa di Loki alla Casa Bianca, con il Dio dell’Inganno che mente apertamente al popolo americano. Nisa Contreras, giornalista del Daily Bugle, cerca di smascherarlo, ma la serie, ricca di satira, si tuffa in profondità nel complesso gioco della verità e della finzione nel mondo della politica. 

Re Loki (Fumetti)

Re Loki è sempre stato uno dei candidati per il ruolo di grande cattivo della serie, ma ora la cosa sembra essere fuori discussione. Re Loki è quella versione di Loki, molto rara nei fumetti, che alla fine arriva a vincere davvero. Si tratta di una versione futura del personaggio che sale al trono di Asgard e depone brutalmente suo fratello Thor.

Re Loki è una delle versioni più potenti e crudeli del personaggio. Conosciuto anche come Ikol, questa versione di Loki ha afflitto l’iterazione di Kid Loki per qualche tempo nei fumetti, prima di essere sconfitto definitivamente. 

Loki di Terra-TRN707 (Fumetti)

Una delle varianti più interessanti di Loki nei fumetti deve ancora apparire nel MCU. Il Loki di Terra-TRN707 è anche uno dei più potenti. In possesso di tutte le Gemme dell’Infinito, le indossa direttamente sul suo costume.

Era anche degno di brandire il Mjolnir, il mistico martello di Thor. Questa versione del personaggio è apparsa in una realtà alternativa nell’evento a fumetti di “Infinity Wars” del 2017. È stato ucciso dal personaggio di Requiem e le Gemme gli sono state tolte.

Kid Loki (Fumetti)

Kid Loki fa un breve cameo alla fine del quarto episodio della serie, nella scena post-credits, ma è una parte importante della storia dei fumetti Marvel degli anni 2010. Dopo la morte di Loki, il Dio dell’Inganno è risorto sotto forma di bambino. Anche se gli è stata data la possibilità di ricominciare, nessuno si fidava davvero di lui e si è ritrovato a combattere una battaglia persa contro i suoi amici e la sua famiglia.

Sarebbe poi diventato un membro chiave della squadra dei Giovani Vendicatori, che a quanto pari si stanno preparando a fare il loro ingresso ufficiale nel MCU

Lady Loki (Fumetti)

Lady Loki è un personaggio importante nel MCU, dal momento che il personaggio di Sylvie sembra essere una fusione tra l’Incantatrice dei fumetti, Sylvie Lushton, e l’originale Lady Loki dei fumetti. Lady Loki è apparsa per la prima volta in “Thor n. 5” del 2008, dopo che il Loki originale era morto a seguito di Ragnarok.

Il suo spirito si è reincarnato nel corpo di Lady Sif, dandole un aspetto molto diverso da quello di Sylvie nel MCU. Anche se in seguito avrebbe restituito il corpo di Sif al guerriero, i fan dei fumetti sanno che Lady Loki continua a svolgere un ruolo nel Multiverso.

Boastful Loki (MCU)

Si tratta di una delle varianti di Loki più intriganti finora appare alla fine dell’episodio 4. Accreditato come “Boastful Loki“, questa versione del personaggio sembra brandire una sua versione del Mjolnir. Il martello è molto diverso, con una maniglia fatta da quella che sembra essere una chiave inglese e il martello stesso che sembra essere fatto da un pezzo di una linea ferroviaria.

Ciò suggerisce che Boastful Loki è degno del martello nel suo universo, rendendolo una delle migliori varianti di Loki finora e potenzialmente anche una delle più potenti. 

Comic Loki (MCU)

LokiL’incarnazione originale del fumetto di Loki è fantastica, ma Richard E. Grant nel classico costume giallo e verde di “Journey Into Mystery #85” nell’ottobre 1962 è decisamente un’altra cosa.

Finora si sa molto poco del personaggio del MCU, tranne per il fatto che è più vecchio delle sue controparti. È possibile che sia anche Re Loki, ma è sicuramente una delle migliori varianti finora, con il classico costume dei fumetti al pari di quanto fatto più o meno in WandaVision con Scarlet Witch e Visione nell’episodio di Halloween.

Variante Loki (MCU)

La variante Loki al centro della serie in molto modi è solo il Loki del MCU che i fan hanno imparato ad amare nel corso degli anni. Purtroppo, per molti versi non lo è, come la serie sta lentamente rivelando. Questo Loki è al centro di un viaggio emotivo diverso dal suo io originale, il cui arco narrativo è stato graduale e per certi versi impercettibile.

Questo Loki affronta la sua verità e le sue azioni in modo molto più diretto di quanto non abbia mai fatto la sua controparte, ed è possibile che sarà una persona completamente diversa entro la fine della serie.

Sylvie (MCU)

Finora, la migliore variante di Loki nei fumetti e nel MCU è senza dubbio Sylvie. Sebbene all’apparenza sembrasse Lady Loki, è in realtà un personaggio originale ibrido che incorpora anche alcuni aspetti dell’Incantatrice.

Con un’infanzia straziante e la determinazione di abbattere la Time Variance Authority per quello che le hanno fatto, è una Loki molto più pragmatica e molto più capace di quanto i fan abbiano visto finora. Il suo viaggio è di certo uno dei più affascinanti tra le tante storie avvincenti all’interno dell’universo raccontato nella serie. 

Suicide Squad: Viola Davis svela la reazione di Margot Robbie al topo di Jared Leto

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Ci sono state diverse storie in merito al dietro le quinte di Suicide Squad, in gran parte incentrate su alcuni scherzi che Jared Leto, interprete del Joker, avrebbe fatto al resto del cast. Di recente Viola Davis, che nel film ha interpretato Amanda Waller, ha svelato i dettagli di un’altra storia su un scherzo fatto a Margot Robbie, interprete di Harley Quinn… una storia con un finale inaspettato.

In una recente intervista con Vogue, l’attrice premio Oscar ha ricordato uno scherzo che Leto aveva pianificato e che coinvolgeva una scatola e una brutta sorpresa all’interno. Robbie non era a conoscenza dello scherzo. “Le ho urlato ad alta voce: ‘Non aprire quella scatola!’. Ma ero a metà della porta quando l’ha aperta… e ci ha trovato dentro il topo nero più grande che si possa immaginare”. L’attrice ha poi descritto la reazione di Robbie dopo aver visto il roditore: “Allora… lei lo coccolava, gli parlava. Non aveva paura. Era aperta. Ricettiva. Piena di gioia.”

Sia Robbie che Davis torneranno rispettivamente nei panni di Harley Quinn e Amanda Waller in The Suicide Squad di James Gunn. Mettendo a paragone la Mattacchiona di The Suicide Squad con la sua rappresentazione nel film del 2016, Robbie ha precedentemente spiegato che il film di Gunn vedrà Harley ormai libera dall’influenza del Joker, sicura delle sue capacità e della sua identità sia come individuo sia come supercriminale anarchico.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

Patty Jenkins sulle uscite congiunte in sala e in streaming: “Non durerà”

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Durante la riapertura ufficiale del Warner Bros. Studio Tour, la regista Patty Jenkins ha avuto modo di riflettere in merito ai piani della major relativi alle uscite “congiunte” in streaming e al cinema, che di fatto hanno interessato anche la sua ultima fatica cinematografica, Wonder Woman 1984.

Secondo la regista, quest’approccio non è stato pensato per essere longevo e duraturo, ma è soltanto qualcosa che è dipeso dalla pandemia di Covid-19, per far fronte alla chiusura delle sale cinematografiche. “Non credo che durerà”, ha detto a The Hollywood Reporter.

Poi ha aggiunto: “Lo streaming è fantastico, ma tutti lo inseguono per motivi finanziari e non credo che il supporto finanziario sia lì per sostenere l’industria così com’è. Una cosa è se fosse solo Netflix, ma ora ogni azienda ha lo streaming. Le persone non si abboneranno a così tante piattaforme. Gli studios rinunceranno davvero a film da miliardi di dollari solo per supportare il loro servizio di streaming? Finanziariamente, non credo che abbia senso.”

La regista è dunque convinta che le sole uscite in sala torneranno ad essere la normalità: “Stiamo tornando a cinema. Entrambe le realtà dovrebbero esistere. Sarà così”, ha detto. “Alla gente piace andare al cinema. E non perché non potevano vedere i film a casa. Siamo sempre stati in grado di vedere i film a casa nostra. Non è niente di nuovo. Penso che l’esperienza in sala stia tornando ad essere la normalità.”

Wonder Woman 1984 è uscito negli Stati Uniti lo scorso dicembre, in contemporanea nelle sale (quelle aperte, ovviamente) e su HBO Max. In Italia, invece, il film è arrivato direttamente in esclusiva su Sky e NOW. Ricordiamo che Patty Jenkins è stata confermata alla regista di Wonder Woman 3 (ancora senza un titolo ufficiale), che vedrà anche il ritorno di Gal Gadot nei panni di Diana Prince.

Madame: trama, cast e curiosità sul film con Rossy de Palma

Madame: trama, cast e curiosità sul film con Rossy de Palma

La regista francese Amanda Sthers ha guadagnato negli anni grande popolarità come scrittrice di romanzi, autrice di testi teatrali e, più recentemente, come regista cinematografica. Attualmente impegnata nel dar vita al suo nuovo film, Promises, la Sthers è ancora oggi lodata in particolare per il suo secondo lungometraggio, Madameuscito nel 2017 e affermatosi come una brillante commedia e satira sulle divisioni di classe nella Parigi di oggi. Questo è stato anche il suo primo film in lingua inglese, che le ha permesso di lavorare con un cast internazionale e ottenere grande successo estero.

Dalla Sthers anche scritto, insieme a Matthew Robbins (sceneggiatore di Sugarland Express e Crimson Peak), Madame si è così da subito distinto per il suo trattare un tema molto ricorrente nel cinema, ma affrontato qui in modo originale, con una chiave di lettura dedicata in particolare al contesto francese. Attraverso una commedia ad equivoci, la regista si concentra sull’esaltare l’umorismo e il sentimento di un’involontaria scalata sociale. Costato circa 5 milioni di dollari, il film trova poi nei suoi attori protagonisti una delle sue punte di diamante. Le altre sono, come anticipato, la scrittura pungente della Sthers e le sue abilità da regista.

Per tutti gli appassionati di quei film che riflettono su questo tema, tra cui si può annoverare pur con le sue tante diversità anche il premio Oscar Parasite, Madame è un’irriverente titolo da non lasciarsi sfuggire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Madame: la trama del film

Protagonisti del film sono Bob Fredericks e la sua giovane moglie Anne. Particolarmente facoltosi, i due coniugi vivono in una stupenda ed enorme villa a Parigi. Nonostante la loro sembri una vita piena di agi e particolarmente felice, Bob ed Anne sono tutt’altro che una coppia serena. Il loro rapporto è infatti nel pieno di una profonda crisi, che la donna cerca di dimenticare dandosi allo shopping sfrenato. Questo senza sapere però che il conto in banca del marito è in realtà in rosso. Per cercare di rimediare a ciò e ripagare i suoi debiti, Bob è intanto impegnato nella vendita di un suo quadro.

Questo viene indicato come un Caravaggio originale di grandissimo valore. L’occasione perfetta per dar vita alla vendita si presenta con una cena in villa con altri dodici membri dell’alta società. Tra questi, inaspettatamente, si presenta anche Steven, il figlio del primo matrimonio di Bob. Per non essere tredici a tavola, però, Anne finisce con il chiedere alla sua domestica Maria di prendere parte alla cena con loro. La donna viene scambiata così per una principessa spagnola, attirando le attenzioni del commerciante d’arte David Morgan. Da quel momento, avranno inizio una serie imprevedibile di eventi che porteranno alla luce segreti e scheletri nell’armadio.

Madame cast

Madame: il cast del film

Ad interpretare la coppia di protagonisti, Bob ed Anne Fredericks, la regista ha chiamato due icone del cinema statunitense. Nei panni dell’uomo vi è il celebre Harvey Keitel, attore ricordato in particolare per i film di Scorsese Mean Streets e The Irishman, come anche Le Iene e Pulp Fiction di Tarantino. Anne ha invece il volto di Toni Collette, distintasi negli ultimi anni con i film Hereditary – Le radici del male e Cena con delitto – Knives Out. I due hanno in seguito di essere rimasti particolarmente colpiti dal tono della sceneggiatura e di aver accettato di recitare nel film anche in quanto fan delle altre opere della Sthers.

Nel ruolo di Maria, vera protagonista della vicenda, vi è la celebre attrice spagnola Rossy de Palma. Scoperta dal regista Pedro Almodovar, questa ha recitato in numerosissimi dei suoi film, distinguendosi poi anche grazie a ruoli internazionali e alcuni per film italiani. Nel ruolo del commerciante d’arte David Morgan si ritrova invece l’attore Michael Smiley, attore irlandese visto in particolare nei lungometraggi The Lobster e La ragazza dei tulipani. Tom Hughes è Steven Frederick, figlio di Ben, mentre Brendan Patricks interpreta Toby. Sono poi presenti anche gli attori Stanislas Merhar nel ruolo di Antoine Bernard e Joséphine de La Baume in quello di Fanny.

Madame: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Madame è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 6 luglio alle ore 21:30 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

Richard Donner: Hollywood ricorda “il più grande Goonie di tutti”

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Nella serata di ieri è arrivata la triste notizia della tragica scomparsa di Richard Donner, autore di alcune pellicole di culto a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, come il primo Superman con Christopher Reeve, Lady Hawke e I Goonies, ma anche l’intera saga di Arma letale.

Hollywood è chiaramente scossa dalla notizia, e piano piano cominciano ad arrivare tutti i messaggi in ricordo del regista e produttore che ha indubbiamente contribuito, attraverso i suoi film, a ridefinire il concetto di blockbuster. A Deadline, Mel Gibson, uno degli attori feticcio di Donner (oltre alla saga di Arma letale, lo aveva diretto anche in Maverick e in Ipotesi di complotto), ha dichiarato: “Donner! Il mio amico, il mio mentore. Le cose che ho imparato da lui… Sminuiva sempre il suo talento e la sua grandezza con enorme umiltà, definendosi semplicemente ‘un vigile del traffico’. Metteva sempre il suo ego da parte e voleva che anche gli altri facessero così. Era magnanimo d’animo e di cuore, che ha donato generosamente a tutti coloro che lo conoscevano. Se accumulassimo tutte le buone azioni che ha fatto, la lista si estenderebbe in qualche luogo inesplorato nel firmamento. Mi mancherà moltissimo, soprattutto il suo umorismo malizioso e la sua saggezza.”

Anche Danny Glover, partner di Gibson nella saga di Arma letale, ha ricordato Donner attraverso le pagine di Deadline: “Il mio cuore si è spezzato. Lavorare con Dick Donner, Mel Gibson e tutta la squadra di Arma letale è stato uno dei momenti della mia carriera di cui vado più fiero. Gli sarò per sempre grato per essersi preso sinceramente cura di me, della mia vita e della mia famiglia. Eravamo amici e ci volevamo bene al di là della collaborazione sul grande schermo e del successo che il franchise di Arma letale ci ha portato. Mi mancherà tantissimo.”

Deadline ha contattato anche Steven Spielberg, autore del soggetto e produttore de I Goonies, il piccolo grande cult diretto da Donner nel 1985: “Dick aveva una padronanza davvero incredibile dei suoi film ed era a suo agio con qualsiasi tipo di genere. Essere nella sua cerchia era come uscire con il tuo allenatore preferito, il professore più intelligente, il motivatore più feroce, l’amico più tenero, l’alleato più fedele e, ovviamente, il più grande Goonie di tutti. Era un bambino in fondo. Lo è sempre stato. Non posso credere che se ne sia andato. La sua risata roca e cordiale rimarrà sempre con me.”

Sean Astin, interprete di Mikey Walsh ne I Goonies, ha invece scritto su Twitter: “Richard Donner aveva la voce più forte e rimbombante che si potesse immaginare. Era in grado di attirare l’attenzione e rideva come nessun uomo ha mai riso prima. Dick era davvero divertente. Quello che ho percepito in lui, da ragazzino di 12 anni, è che gli importava davvero. Adoro quanto gli importasse. – I Goonies non dicono mai la parola morte.”

Kevin Feige e Zack Snyder ricordano Richard Donner

Anche il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha ricordato Richard Donner attraverso i canali ufficiali della Marvel (“Richard Donner non solo mi ha fatto credere che un uomo possa volare, mi ha fatto credere che i personaggi dei fumetti potessero essere portati in vita sul grande schermo con cuore, umorismo, umanità e verosimiglianza”), così come Zack Snyder, regista de L’uomo d’acciaio, che su Twitter ha scritto: “Grazie, Richard Donner. Mi hai fatto credere.”

Black Widow: un importante easter egg legato a The Falcon and the Winter Soldier è stato cambiato

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Black Widow avrebbe dovuto inaugurare ufficialmente la Fase 4 del MCU ma, come ben sappiamo, a causa della pandemia di Coronavirus e della chiusura dei cinema in tutto il mondo, i piani dei Marvel Studios sono stati letteralmente stravolti.

Ad inaugurare la Fase 4, infatti, è stata la serie WandaVision, seguita poi da The Falcon and the Winter Soldier. Quest’ultima, nello specifico, ha introdotto una serie di nuovi personaggi che, in base a quanto rivelato da Kevin Feige, avrebbero dovuto, in origine, debuttare altrove.

Parlando con On the Red Carpet proprio in occasione della premiere di Black Widow, il presidente dei Marvel Studios ha rivelato che i continui rinvii del film con Scarlett Johansson hanno portato ad un importante cambiamento nella rivelazione di un easter egg relativo proprio al MCU e, nello specifico, alla serie con Anthony Mackie e Sebastian Stan.

“C’era questo easter egg che, in origine, sarebbe dovuto apparire prima in Black Widow e poi in The Falcon and the Winter Soldier, ma a causa della pandemia abbiamo dovuto stravolgere le cose. È l’unica cosa, nella Fase 4, ad essere effettivamente un po’ contorta”, ha spiegato Feige. “Ad ogni modo, per i fan che hanno visto The Falcon and the Winter Soldier, sappiate che c’è un easter egg che vi aspetta in questo film.”

Sebbene Kevin Feige non abbia rivelato a chi si riferisce l’easter egg in questione, è molto probabile che possa trattarsi della Contessa Valentina Allegra de Fontaine interpretata da Julia Louis-Dreyfus, che ha fatto il suo debutto proprio in The Falcon and the Winter Soldier: in passato, infatti, sia l’attrice che lo sceneggiatore della serie, Malcolm Spellman, hanno rivelato che il personaggio della Contessa doveva originariamente debuttare in Black Widow prima di apparire nella serie Disney+. Sarà ancora così? Lo scopriremo a partire da domani, quando il film arriverà finalmente nelle sale di tutto il mondo…

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Hugh Jackman sta anticipando un possibile ritorno di Wolverine nel MCU?

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Nelle ultime ore, alcune recenti storie di Hugh Jackman su Instagram hanno letteralmente mandato in confusione i fan. Il motivo? Secondo alcuni, pare che l’attore stia anticipando, in maniera velata, un possibile ritorno di Wolverine nel MCU

Da quando l’attore ha salutato ufficialmente l’iconico personaggio con l’uscita di Logan – The Wolverine di James Mangold, sono tantissimi i fan che vorrebbero vederlo ancora una volta nei panni del mutante con gli artigli di adamantio, soprattutto ora che gli X-Men – grazie all’acquisizione della Fox da parte della Disney – si preparano a fare il loro attesissimo debutto ufficiale nell’Universo Cinematografico Marvel.

Chiaramente, le storie condivise da Jackman potrebbe non significare assolutamente nulla, ma è anche naturale che le teorie e le speculazione dei fan, quando un attore posta determinati contenuti sui propri account sociali, tendano a moltiplicarsi rapidamente. Nello specifico, l’attore ha condiviso prima un fan art di Wolveine realizzata dal celebre Boss Logic e poi una foto in cui è possibile vederlo al fianco di Kevin Feige.

La domanda sorga spontanea: perché Jackman ha voluto condividere queste foto? Semplice momento nostalgico o qualcosa di più? In effetti, una volta l’attore aveva dichiarato che se gli X-Men fossero davvero entrati a far parte del MCU, allora avrebbe continuato ad interpretare Wolverine. Per ora non possiamo far altro che continuare a far viaggiare la nostra immaginazione…

Il futuro di Wolverine al cinema, oltre Hugh Jackman

Dopo l’uscita di Logan – The Wolverine del 2017, Hugh Jackman ha ufficialmente detto addio al personaggio. Al momento non sappiamo ancora chi raccoglierà l’eredità dell’attore australiano sul grande schermo, dal momento che il mutante con gli artigli di adamantio debutterà prossimamente nel MCU. Chiunque si ritroverà ad interpretare il ​​personaggio di Wolverine avrà ovviamente l’arduo compito di doversi confrontare con un ritratto che ancora oggi è uno dei più popolari e dei più amati per quanto riguarda i film di supereroi.

Kang il Conquistatore apparirà in Loki? Una foto alimenta le teorie

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ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SUL QUARTO EPISODIO DI LOKI!!!

L’attore Jonathan Majors, che interpreterà Kang il Conquistatore nel MCU, è stato avvistato al Golden Apple Comics durante una pausa dalle riprese di Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Ancora non sappiamo con esattezza quale sarà il suo ruolo all’interno dell’universo condiviso, ma sono in molti a credere che il villain in grado di viaggiare nel tempo sarà il prossimo grande cattivo del franchise.

Parallelamente, continuano a farsi sempre più insistenti le voci secondo cui l’attore debutterà ufficialmente nei panni del personaggio in Loki, probabilmente attraverso un cameo in una scena post-credits. Sulla scia del finale del quarto episodio, in cui abbiamo scoperto che la TVA è in realtà composta da varianti strappate dalla sacra linea temporale e che i Custodi del Tempo non sono altro che degli androidi, tutti gli occhi sono ora puntati sul giudice Ravonna Renslayer che – è importante ricordarlo! – nei fumetti ha una lunga storia legata proprio a Kang. E se fosse proprio Kang il grande burattinaio che tiene insieme le redini della TVA?

Molti hanno ipotizzato che la TVA esista all’interno del Regno Quantico, che sarà ulteriormente esplorato in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. In occasione del weekend del 4 luglio, Majors ha visitato il leggendario Golden Apple Comics di Los Angeles, negozio frequentato anche da molti dei creativi dei Marvel Studios. In una foto pubblicata sull’account Instagram del negozio, Major ha in mano una copia di “The Avengers #267”, il cui sottotitolo è “Kang Lives!”. L’attore ha anche firmato un oggetto di scena presente nel negozio come Kang, dicendo che era la prima volta che firmava qualcosa usando il nome del suo nuovo personaggio.

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Vale la pena notare che “Avengers #267” vede Kang tentare di eliminare tutte le sue varianti, create ogni volta che viaggiava nel tempo, da una versione più vecchia, soprannominata Immortus, che diventa un custode delle linee temporali, a una versione più giovane, ossia l’eroe Iron Lad. Nella run fa il suo debutto anche il Consiglio di Kang, che alcuni sospettavano sarebbero stati i Custodi del Tempo in Loki.

Nei fumetti Marvel Comics, Kang viaggia in tutto il Multiverso, quindi il MCU avrebbe potenzialmente a disposizione una varietà infinita di modi in cui introdurre il personaggio. Considerati i vari temi esplorati fin’ora nella serie con Tom Hiddleston, un’apparizione di Kang nello show prima del suo debutto nel terzo Ant-Man avrebbe perfettamente senso.

Le info su Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

Shazam 2: Furia degli Dei, il regista anticipa un possibile cameo di Black Adam

Dopo le innumerevoli foto apparse in rete dei costumi dei protagonisti, il video di Zachary Levi sul set di Shazam 2: Furia degli Dei, e numerosi rumors che vogliono il cameo del Superman di Henry Cavill, ora il regista David F. Sandberg stuzzica i suoi fan con un post alquanto curioso.

Guardando l’immagine i fan hanno teorizzato che il fulmine fluorescente su di un muro di pietra scura potesse nascondere un indizio di un possibile cameo di Black Adam, visto che indossa un costume nero con un fulmine luminoso al centro sul petto. Questa foto è stata chiaramente postata dal regista, famoso per essere un grande appassionato dei social, per far accrescere maggiormente l’attesa degli appassionati del personaggio che non vedono l’ora di vederlo nel sequel. Se aggiungiamo che il film con  Dwayne Johnson è in uscita prima di Shazam 2, c’è la forte possibilità di vedere lo stesso Shazam fare un cameo nel film del suo avversario.

Shazam 2: Furia degli Dei – Film (2023): uscita e cast

Shazam 2: Furia degli Dei è il film del 2023 diretto da David F. Sandberg con Jack Dylan Grazer, Angelo Asher, Zachary LeviHelen MirrenAdam BrodyLucy Liu, Marta Milans, Rachel Zegler e Faithe Herman.

Shazam 2: Furia degli Dei uscirà al cinema il 1 luglio 2023 distribuito da Warner Bros Italia. 

Richard Donner, addio al regista di Superman e Arma Letale

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Richard Donner, addio al regista di Superman e Arma Letale

Il celebre regista Richard Donner è scomparso oggi nella giornata di oggi, 5 luglio 2021 all’età di 91 anni. Nato il 24 aprile del 1930 nel Bronx di New York, egli, dove essersi avvicinato al mondo dello spettacolo tramite la televisione, si è consacrato negli anni Settanta con uno dei primi e più grandi film dedicati ai celebri supereroi dei fumetti. Si tratta di Superman, che con protagonisti Christopher Reeve, Gene Hackman e Marlon Brando divenne da subito un successo senza precedenti.

Quello fu solo il primo di una serie di grandi titoli cinematografici che sempre più hanno consolidato la fama di Donner come regista eclettico e capace di esaltare la forza del racconto attraverso generi diversi. Dopo il film dedicato al supereroe, seguirono infatti veri e propri cult come Lady Hawke e I Goonies, per arrivare poi nel 1987 a dar vita ad una delle più celebri saghe action, con elementi di commedia: Arma Letale. Interpretato da Mel Gibson, questo fu il primo di quattro film, tutti diretti con successo da Donner. Grazie a questi egli consolido anche il suo sodalizio artistico con Gibson, da lui diretto anche in Maverick Ipotesi di complotto.

Richard Donner Arma Letale

Il suo ultimo film, Solo 2 ore, risale al 2006. Dall’inizio del nuovo Millennio Richard Donner si è poi distinto principalmente come produttore di grandi blockbuster come X-Men e X-Men le origini – Wolverine. Con la sua scomparsa si perde dunque uno dei più affascinanti registi dell’action e del fantastico, le cui opere e immagini hanno accompagnato e sorpreso intere generazioni di spettatori. Sono proprio queste che permetteranno però al regista di rimanere immortale, motivo per cui è valido anche in questa occasione ricordare che, citando uno dei film di Donner, “Goonies never say die“.

Chris Pratt ringrazia i fan del successo di The Tomorrow War

Chris Pratt ringrazia i fan del successo di The Tomorrow War

Venerdì 2 Luglio è uscito sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video, il nuovo film di fantascienza con Chris Pratt: The Tomorrow War. Viaggi nel tempo, alieni famelici e un pianeta da salvare sono alla base di questo successo inaspettato, talmente grande da spingere l’attore a prendersi una pausa dai festeggiamenti del 4 luglio e a pubblicare un video su Instagram annunciando che The Tomorrow War è ora il film in streaming numero uno al mondo. Possiamo leggere dalla didascalia del post che Pratt ha definito questo record una “vittoria fuoricampo” e che non sarebbe stato possibile sconfiggere le idre bianche senza l’appoggio dei suoi fan.

The Tomorrow War: trama e il cast del film.

In La guerra di domani (The Tomorrow War) il mondo rimane sotto shock quando un gruppo di viaggiatori nel tempo arriva dal 2051 per portare un messaggio urgente: di lì a trent’anni la razza umana sarà sul punto di perdere una guerra globale contro una letale specie aliena. L’unica speranza per sopravvivere è che soldati e civili del presente vengano trasportati nel futuro e si uniscano alla battaglia. Tra le reclute c’è l’insegnate di liceo e padre di famiglia Dan Forester (Pratt). Determinato a salvare il mondo per la sua giovane figlia, Dan si unisce a una brillante scienziata (Yvonne Strahovski) e al padre da cui si era allontanato (J.K. Simmons) nella disperata impresa di riscrivere il destino del pianeta.

James Gunn corregge il nome di un personaggio sul merch di The Suicide Squad – Missione Suicida

Il regista James Gunn sempre molto attivo sui social, a un mese all’uscita nei cinema di The Suicide Squad – Missione Suicida, risponde a un post su twitter di un fan che evidenza l’errore di battitura su un pezzo del merchandising per Ratcatcher II interpretato da Daniela Melchior. La card pubblicitaria, presente in un kit di tinture per capelli Splat, riportava erroneamente l’alter-ego errato: Clio Cazo. Gunn avrebbe sottolineato che l’ortografia del vero nome di Ratcatcher II era sbagliato, poiché il nome corretto era Cleo Cazo. Sembra che il personaggio di Melchior avvolto da un alone mistero fin dall’inizio delle riprese, invece avrà un ruolo molto importante nel film vista la sua stretta relazione con Bloodsport.

https://twitter.com/melaniemstan159/status/1411563046825234433?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1411740986804473857%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es3_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.badtaste.it%2Fcinema%2F%3Fp%3D489116

The Suicide Squad – Missione suicida: uscita al cinema e dove vederlo in streaming

The Suicide Squad – Missione suicida uscirà al cinema il 06 Agosto 2021. Distribuito da Warner Bros Pictures. The Suicide Squad – Missione suicida in streaming arriverà nei mesi successivi all’uscita in sala.

The Suicide Squad – Missione suicida: trama e il cast del film

Suicide Squad – Missione suicida è interpretato da Margot RobbieIdris ElbaJohn CenaJoel KinnamanJai CourtneyPeter Capaldi, David Dastmalchian, Daniela Melchior, Michael Rooker, Alice Braga, Pete Davidson, Joaquín Cosio, Juan Diego Botto, Storm Reid, Nathan Fillion, Steve Agee, Sean Gunn, Mayling Ng, Flula Borg, Jennifer Holland, Taika Waititi e Tinashe Kajese con Sylvester Stallone e Viola Davis. Gunn (i film “Guardiani della Galassia”) ha diretto il film da una sua sceneggiatura, basata sui personaggi della DC. Il film è prodotto da Charles Roven e Peter Safran, con Zack Snyder, Deborah Snyder, Walter Hamada, Chantal Nong Vo, Nikolas Korda e Richard Suckle come produttori esecutivi.

Autobot contro Decepticon nel nuovo trailer di Transformers: War for Cybertron: Kingdom

Oggi Netflix ha rilasciato il primo trailer del terzo e ultimo capitolo della trilogia di Transformers War for Cybertron: Kingdom disponibile dal 29 Luglio. Questa nuova serie animata iniziata nel 2020, raffigura i Transformers in una vesta mai vista prima d’ora e ci porta in profondità nel cuore di un franchise amatissimo dai fan. Divisa in tre parti racconta l’eterna battaglia tra i buoni e valorosi Autobot, capitanti dal comandante Optimus Prime, e i temibili Decepticon capitanati dal malvagio Megatron per la salvezza del loro pianeta Cybertron. In questo nuovo e ultimo capitolo gli Autobot troveranno nuovi e sorprendenti alleati nei personaggi di Beast Wars: Transformers. Che la Hasbro ci stia preparando al film Transformers: Rise of the Beasts?

Transformers: War for Cyberton la serie

Nel primo capitolo, intitolato Assedio, diviso in sei episodi la trama era incentrata sulla guerra civile tra gli Autobot e i Decepticon che sta facendo a pezzi il pianeta natale Cybertron. Megatron vuole utilizzare a suo vantaggio la fonte della vita di Cybertron, l’Allspark, per resettare i cittadini e unire il pianeta. Optimus Prime a capo degli eroici Autobot farà di tutto per fermare Megatron. Il secondo capitolo, intitolato Il sorgere della Terra, era arrivato il 30 dicembre.

Aftermath – La vendetta: la trama, il cast e la vera storia dietro il film

Quello del revenge movie è da sempre un filone di film particolarmente popolari e acclamati, dove l’eroe intraprende una spedizione punitiva nei confronti di quanti hanno ucciso o rapito dei suoi cari. Negli anni sono diversi i titoli che hanno riconfermato la fortuna di questo genere, da Vendetta finale a Il giustiziere della notte. La maggior parte di questi titoli, però, sono frutto di racconti inventati. Vi è però un film di questo filone che, pur se in modo romanzato, è basato proprio su una vicenda realmente accaduta. Si tratta di Aftermath – La vendetta (qui la recensione), diretto nel 2017 da Elliot Lester.

Scritto da Javier Gullon e prodotto dal regista Darren Aronofsky, il film ripercorre infatti una triste vicenda scaturitasi da un terribile incidente aereo. È il luglio del 2002 quando il volo Bashkirian Arilines 2937 e il volo cargo DHL 611 entrano in rotta di collisione. Nell’impatto morirono tutti i 71 passeggeri più i due piloti del cargo. La responsabilità dell’accaduto fu ricondotta al controllore di volo Peter Nielsen, il quale però venne poi prosciolto dalle accuse. Incapace di accettare il dolore per la perdita della famiglia, che si trovava sul volo, l’architetto Vitaly Kaloyev ricercò Nielsen e nel 2004 lo uccise accoltellandolo.

Il film rielabora tale incidente modificando i nomi dei personaggi e degli eventi, costruendo così un racconto particolarmente drammatico sugli imprevedibili risvolti della vita, sul dover convivere con i propri errori e sugli eventi che ci legano a quelli che prima erano solo degli sconosciuti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Aftermath – La vendetta: la trama del film

Protagonisti del film sono Roman Melnyk e Jake Bonanos. Il primo è un architetto che lavora vicino Pittsburgh, mentre il secondo un controllore di volo. A loro insaputa, il destino di entrambi è legato ad un aereo, quello che dovrebbe riportare a casa per Natale la moglie e la figlia di Roman, Nadiya, in attesa di un bambino. Dell’atterraggio di questo si occupa Jacob, ma è solo nella torre di controllo. Il suo collega si è allontanato e lui si trova a gestire diversi imprevisti, tra cui un volo inaspettato che ha bisogno di un cambio di rotta. Una disattenzione è sufficiente a provocare la tragedia.

Due aerei finiscono infatti per scontrarsi, di cui uno è quello su cui viaggiano la moglie e la figlia di Roman. Nessun passeggero sopravvive. Da quel momento le vite dei due uomini sono ugualmente e specularmente sconvolte. Roman non si dà pace e non riesce a riprendere la sua vita di prima. Jacob entra invece in una profonda crisi depressiva, che porta sua moglie Christina e suo figlio Samuel ad allontanarsi da lui. Ben presto, Jacob dovrà fare i conti con lo stesso Roman, il quale lo sta cercando in cerca di vendetta.

Aftermath - La vendetta film

Aftermath – La vendetta: il cast del film

Ad interpretare il ruolo del tormentato protagonista vi è l’attore Arnold Schwarzenegger, il quale accettò anche di produrre il film. Egli era interessato in particolare a dar vita ad un nuovo ruolo drammatico e pur non potendo incontrare il vero Kaloyev egli si documentò molto sull’accaduto. Schwarzenegger si concentrò in particolare sul rendere credibile il processo di logoramento psicologico del suo personaggio, così da far trasparire al meglio tutto il suo dolore. Per l’attore si è trattato del settimo film in cui interpreta un uomo che perde la propria famiglia.

Nel ruolo di Jacob Bonanos, il personaggio ispirato al controllore Peter Nielsen, vi è l’attore Scott McNairy. Questi è noto in particolare per i film Herbie – Il super Maggiolino, Cogan – Killing Them Softly e C’era una volta a… Hollywood. Nel ruolo di sua moglie Christina si ritrova l’attrice Maggie Grace, celebre invece per essere stata Shannon Rutherford nella serie Lost, Kim Mills nella trilogia di Taken e Irina nella saga di Twilight. Il loro figlio Samuel ha invece il volto di Judah Nelson. Nel film si ritrovano poi anche Martin Donovan nei panni di Robert, Hannah Ware in quelli di Tessa e Kevin Zegers nel ruolo di John Gullick.

Aftermath – La vendetta: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Aftermath – La vendetta è infatti disponibile nel catalogo di Google Play, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 5 luglio alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonte: IMDb

È morta Raffaella Carrà

È morta Raffaella Carrà

È morta Raffaella Carrà, showgirl, cantante, attrice e simbolo dell’intrattenimento televisivo italiano. A darne l’annuncio all’ANSA Sergio Japino, suo compagno di una vita. «Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre». Al suo dolore si uniscono gli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti.

The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo, i primi dieci minuti! Dal 6 luglio in digitale

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The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo” arriva in home premiere da martedì 6 luglio, disponibile per l’acquisto e il noleggio premium su Apple Tv app, Amazon Prime Video, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio premium su Sky Primafila e Mediaset Play Infinity. Sul canale Youtube ufficiale di Warner Bros. Italia sono inoltre già disponibili 10 minuti in anteprima del film:

Leggi la recensione di The Conjuring: Per ordine del Diavolo

“The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo” narra un’agghiacciante storia di terrore, omicidio e male oscuro, che ha sconvolto persino gli investigatori del paranormale Ed e Lorraine Warren. Uno dei casi più sensazionali da loro affrontati, inizia con la lotta per l’anima di un ragazzo, che ha portato i due demonologi a cose mai viste prima, segnando la prima volta nella storia degli Stati Uniti in cui un sospetto omicida avrebbe reclamato la sua possessione demoniaca come difesa.

Vera Farmiga e Patrick Wilson tornano a recitare nei panni di Lorraine e Ed Warren, sotto la direzione di Michael Chaves (“La Llorona – le lacrime del male”). Fanno parte del cast del film Ruairi O’Connor (“The Spanish Princess” di Starz), Sarah Catherine Hook (“Monsterland” di Hulu) e Julian Hilliard (le serie “Penny Dreadful: city of Angels” e “Hill House”) .

“The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo” è prodotto da James Wan e Peter Safran, che hanno già collaborato a tutti i film dell’universo di “The Conjuring”. Chaves ha diretto il film da una sceneggiatura di David Leslie Johnson-McGoldrick (“The Conjuring 2– Il caso Enfield”, “Aquaman”), una storia di James Wan e David Leslie Johnson-McGoldrick, basata sui personaggi creati da Chad Hayes e Carey W. Hayes. I produttori esecutivi sono Richard Brener, Dave Neustadter, Victoria Palmeri, Michael Clear, Judson Scott e Michelle Morrissey.

La squadra creativa che ha lavorato dietro le quinte ha riunito i collaboratori dell’universo di “The Conjuring” tra cui il direttore della fotografia Michael Burgess, la scenografa Jennifer Spence, la costumista Leah Butler e il compositore Joseph Bishara, insieme al montatore del regista di “La Llorona – le lacrime del male”, Peter Gvozdas e Christian Wagner (“Furious 7”).

“The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo” è il settimo film dell’universo di “The Conjuring”, il più grande franchise horror della storia, che ha incassato più di 1,8 miliardi di dollari in tutto il mondo. Ne fanno parte i primi due capitoli di “The Conjuring”, nonché “Annabelle” e “Annabelle 2: Creation”, “The Nun – la vocazione del male” e “Annabelle 3”.

New Line Cinema presenta una produzione Atomic Monster / Peter Safran, “The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo”.

Possession – L’Appartamento del Diavolo, al cinema dal 28 luglio. Poster e trailer

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Lucky Red è lieta di condividere il poster e il trailer di Possession – L’Appartamento del Diavolo, uno dei più grandi successi cinematografici spagnoli dello scorso anno firmato dal maestro dell’horror Albert Pintó, il film ha incassato oltre 4 milioni di dollari in patria.

Possession – L’Appartamento del Diavolo arriva nei cinema italiani dal 28 luglio.

​Madrid, 1976. La famiglia Olmedo si è da poco trasferita in città in cerca di un futuro migliore. Ma il sogno di una nuova vita si trasformerà ben presto nel loro peggiore incubo: nella casa che con tanti sacrifici hanno comprato scopriranno di non essere soli.

Oscure forze e presenze maligne aleggiano nell’appartamento, tormentando tutta la famiglia e in particolare il piccolo Pepe. Tratto da una terribile e inquietante storia vera avvenuta in Spagna nell’antico quartiere di Malasaña.

Black Widow: i film del MCU da rivedere per prepararsi alla visione

Dopo i 10 eventi nella vita di Natasha da ricordare, ecco quali sono invece i film del MCU da rivedere prima dell’arrivo dell’attesissimo Black Widow, il film con Scarlett Johansson che segnerà l’ultima apparizione dell’attrice nei panni di Natasha Romanoff. Black Widow approderà nelle sale il 7 luglio e sarà poi disponibile dal 9 su Disney+ con Accesso Vip.

Iron Man 2

Introdotta per la prima volta in Iron Man 2 come nuova assistente di Tony Stark, il debutto di Nat ha offerto un primo sguardo a quali fossero i suo veri superpoteri: il sotterfugio e la manipolazione. Per fortuna, il MCU ha evitato di usare l’idea che la sessualità di Nat fosse un’arma dopo averla inizialmente presentata come una sorta di potenziale interesse amoroso per Tony, poiché era molto prima che i Marvel Studios iniziassero a trattare diversamente i personaggi femminili.

Nonostante il suo nome, non è mai stato particolarmente necessario, anche se il suo inganno nei confronti di Tony ha detto qualcosa sulle sue stesse debolezze nella Fase 1. Questa è stata anche la prima volta che abbiamo visto Nat abbattere uomini che la sottovalutavano (in primo luogo Happy Hogan), così come le sue abilità di combattimento uniche, incluso l’hurricanrana che ha sfoggiato in più film.

Captain America: Il primo Vendicatore e The Winter Soldier

Anche se la prima apparizione di Scarlett Johansson nel MCU è arrivata con Iron Man 2, la sua storia probabilmente è iniziata prima, grazie alla trasformazione di Bucky nel Soldato d’Inverno. Tutto è partito, ovviamente, da quando è stato dato per morto in Captain America: Il primo Vendicatore, ma è sopravvissuto grazie al Siero del super-soldato di Arnim Zola, che è diventato parte degli ingredienti chiave dell’arma segreta più importante dell’HYDRA. L’altra era la riprogrammazione mentale, quindi ciò che lo ha reso il Soldato d’Inverno, e che lo lega al programma Vedova Nera. Sebbene il legame tra Nat e Bucky non sia così evidente nel MCU come nei fumetti, conoscere la storia di Bucky prima di Black Widow potrebbe rivelarsi un vantaggio.

In termini decisamente più tangibili, Natasha ha svolto un ruolo chiave in Captain America: The Winter Soldier, scambiando la sua fedeltà da Iron Man a Captain America come agente dello S.H.I.E.L.D. che scopre e annulla l’infiltrazione dell’HYDRA nell’organizzazione. La cosa più intrigante nel sequel, ovviamente, è stata la volontà di Nat di rivelare il proprio passato come parte dello svelare i segreti dell’HYDRA al mondo intero, in particolare perché ciò non è stato esplorato nel MCU. Black Widow colmerà alcune delle lacune sul motivo per cui il suo passato è stato usato come arma contro di lei e quali sono stati i suoi peccati di cui nessuno è ancora a conoscenza.

The Avengers

marvel fase 4The Avengers è stato il primo film a fornire indizi sul vero passato di Natasha. È stato anche la prima volta che si è menzionato Budapest, dove lei e Occhio di Falco hanno condiviso una missione epocale che ha avuto un impatto su entrambi in modo diverso. Con il mistero di ciò che è successo in Ungheria che incombe sul MCU anche dopo la morte di Nat, è sembrato quasi sempre inevitabile che le risposte sarebbero arrivate in Black Widow.

Si è a lungo parlato anche del fatto che il film dedicato a Vedova Nera avrebbe offerto qualche informazione in più sul legame che ha unito Occhio di Falco e Natasha, che è stato esplorato per la prima volta in The Avengers quando Clint è stato posseduto da Loki. I due venivano sempre presentati come amici intimi o addirittura pseudo-fratelli che apparentemente avevano legato sul campo: un salto indietro nel tempo sarebbe stato l’unico modo per rispondere a come fossero arrivati a trovarsi così vicini. 

Avengers: Age Of Ultron

Avengers: Age of UltronDopo gli accenni al passato criminale di Natasha prima della sua defezione allo S.H.I.E.L.D. in The Avengers, Avengers: Age Of Ultron di Joss Whedon ha iniziato a esplorare l’idea di Vedova Nera come vittima, non solo come carnefice. Grazie all’ingegnosa introduzione dei poteri sbalorditivi di Scarlet Witch, il sequel ha offerto il primo sguardo al suo orribile passato nella Stanza Rossa.

Tuttavia, un errore commesso in quel film è stato l’accesso ad un possibile interesse amoroso tra Natasha e Bruce Banner. Ad ogni modo, quel film è servito per capire come mai Natasha senta l’esigenza di trovare una famiglia per se stessa – nello specifico di formarne una con gli altri Vendicatori – e di ricercare una vita “normale”, anche se comunque si ritrova al centro di dinamiche profondamente disfunzionali. È punto di partenza intrigante prima che Black Widow introduca la sua “vera” famiglia.

Captain America: Civil War

Captain America: Civil War finisce dove inizierà Black Widow, con Natasha Romanoff in fuga dopo aver tradito Tony Stark e il generale Ross. Sebbene la defezione di Nat al Team Cap possa essere stata impostata come uno shock, si adattava perfettamente al suo arco narrativo, manipolando le situazioni per ottenere informazioni e rafforzare la propria posizione. Inoltre, non ha mai avuto senso che lei appoggiasse pienamente l’idea degli Accordi di Sokovia, visti i punti contro di lei e il modo in cui era stata costretta ad aggirare le leggi nella sua carriera pre-Avengers.

Dopo che il suo inganno è stato rivelato, Stark le ha detto di andarsene, consiglio che ha preso alla lettera, nascondendosi prima di apparire come parte dei Secret Avengers messi insieme da Steve Rogers in Avengers: Infinity War. Finalmente, Black Widow spiegherà cosa è accaduto durante questi due film.

Avengers: Infinity War e Endgame

Anche se Infinity War e Endgame vengono dopo Black Widow nella timeline, entrambi includono momenti importanti che cambiano il modo in cui si svolge il film stand-alone di Nat. La prima è la domanda che riguarda come sia tornata all’ovile in qualità di vendicatrice segreta nel periodo precedente a Infinity War, dal momento che Civil War si è concluso con lei in fuga.

E il secondo è il problema della sua morte e, cosa più pertinente, il motivo per cui credeva fondamentalmente che avrebbe dovuto essere lei a rinunciare alla sua vita su Vormir per permettere a Occhio di Falco di vivere.

Stephen Dorff spara a zero su Black Widow: “Sono imbarazzato per Scarlett!”

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Nonostante abbia preso parte al primo Blade uscito nel 1998, Stephen Dorff non sembra essere un fan dei film basati sui fumetti, in particolare né del MCU né di Black Widow.

In una recente intervista con Independent, infatti, l’attore statunitense – che nel 2019 è stato protagonista della terza stagione di True Detective – ha parlato della sua carriera e ha spiegato che mai e poi mai accetterebbe di prendere parte ad un film di supereroi, tirando in ballo proprio il cinecomic con protagonista Scarlett Johansson

“Continuo ad andare a caccia di roba buona perché non voglio partecipare a film come Black Widow. Secondo me è spazzatura”, ha dichiarato Dorff senza troppi giri di parole. “Sembra un brutto videogioco. Provo imbarazzo per quelle persone. Provo imbarazzo per Scarlett! Sono sicuro che sia stata pagata cinque, sette milioni di dollari, ma provo comunque imbarazzo. Non voglio prendere parte a quei film, davvero. Preferisco trovare un regista alla prime armi che forse diventerà il prossimo Kubrick e recitare per lui.”

Chiaramente, questa non è la prima volta che un membro dell’industria di Hollywood si scaglia contro i film di supereroi, con i commenti di Martin Scorsese del 2019 che hanno fatto in qualche modo da apripista ad una tendenza che, di lì a poco, sarebbe diventata molto diffusa.

Sarebbe interessante capire se Dorff pensa lo stesso anche della sua esperienza con Blade e, soprattutto, se si è fatto un’idea in merito all’annunciato reboot dei Marvel Studios che avrà come protagonista Mahershala Ali, con cui ha lavorato proprio nella sopracitata terza stagione di True Detective

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Fantastici Quattro, Kevin Feige sull’annuncio del cast: “Non accadrà a breve”

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Anche se John Krasinski ed Emily Blunt rimangono le scelte preferite dei fan per i ruoli di Reed Richards e Sue Storm nel reboot dei Fantastici Quattro ad opera della Marvel, la realtà è che non ci sono ancora notizie ufficiali in merito al cast del primo film dedicato alla prima famiglia Marvel ambientato nel MCU.

E sfortunatamente, sembra che le cose non siano destinate a cambiare nell’immediato… Parlando con Entertainment Tonight in occasione della premiere di Black Widow, infatti, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha ammesso che, per il momento, non ci sarà alcun annuncio relativo al cast dell’attesissimo film.

“Non credo che avverrà a breve”, ha spiegato Feige. “Sai, questo di Black Widow è il nostro primo grande evento sul red carpet dopo circa due anni. Vedremo cosa accadrà con i prossimi raduni ed eventi dedicati ai fan in cui avremo la possibilità di svelare più informazioni. Spero, comunque, di poterlo fare nel prossimo futuro.”

I Marvel Studios non saranno presenti al Comic-Con quest’anno, quindi è fuori discussione che il casting di Fantastici Quattro verrà annunciato in quell’occasione. Inoltre, ancora non sappiamo se è previsto un altro Investor Day della Disney, che lo scorso anno è stato utilizzato proprio per rivelare al mondo intero i prossimi progetti della Casa di Topolino, non solo in relazione ai Marvel Studios (e che, di fatto, potrebbe diventare la norma e sostituire, per sempre, la partecipazione della Casa delle Idee alla convention nerd).

Le info su Fantastici Quattro

Il film dei Fantastici Quattro ambientato nel MCU è stato ufficialmente annunciato durante lo scorso Investor Day 2020 di Disney. Al momento i dettagli sul film sono scarsi: sappiamo soltanto che la pellicola sarà diretta da Jon Watts, regista di Spider-Man: HomecomingSpider-Man: Far From Home e di Spider-Man: No Way Home, attualmente in fase di post-produzione.

Independence Day: la Fox non voleva Will Smith come protagonista

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Independence Day: la Fox non voleva Will Smith come protagonista

In occasione dei venticinque anni dell’uscita di Independence Day, THR ha avuto modo di parlare con il regista Roland Emmerich, con lo sceneggiatore Dean Devlin e con alcune star del celebre blockbuster fantascientifico di grande successo uscito nel 1996.

Nel corso dell’intervista, Emmerich e Devlin hanno ricordato che la 20th Century Fox non era d’accordo ad affidare il ruolo del protagonista Steven Hiller a Will Smith, e che all’inizio avevano pensato a Ethan Hawke. “Ethan era nella nostra lista, ma pensavo che all’epoca fosse ancora troppo giovane. Ad ogni modo, era palese che volevamo che i protagonisti fossero Will Smith e Jeff Goldblum. Questa era la combinazione che avevamo in mente”, ha detto Emmerich. “Ma lo studio ci disse: ‘No, non ci piace Will Smith. Non ci può garantire nulla. Non funzionerà nei mercati internazionali’.”

Devlin ha aggiunto: “Lo studio ci disse: ‘Se ingaggiate un attore di colore per il ruolo, ucciderete gli incassi internazionali’. Allora abbiamo detto loro: ‘Beh, il film parla di alieni che provengono dallo spazio. Andrà bene all’esterò’.”

C’è stata, quindi, una vera e propria battaglia con la Fox, dal momento che Roland Emmerich era convinto di Will Smith. Il regista ha infatti spiegato: “Mancava poco all’inizio delle riprese e non avevamo ancora firmato con Will e Jeff. Ho puntato i piedi: ‘Quelli della Universal ci chiamano tutti i giorni. O ci date quegli attori o diamo il film a loro’. Non credo che sarebbe stato davvero possibile farlo, ma era comunque una bella minaccia.”

Il grande successo di Independence Day

All’epoca dell’uscita in sala, Independence Day ottenne uno straordinario successo al botteghino, nonostante le critiche sfavorevoli. Fu il più grande incasso a livello mondiale del 1996, battendo titoli come Twister e Mission: Impossible, e vinse l’Oscar nel 1997 ai migliori effetti speciali. Nel 2016 è stato realizzato il sequel Independence Day – Rigenerazione, diretto sempre da Emmerich.

Black Widow: il vicepresidente della Marvel torna sull’ipersessualizzazione di Nat in Iron Man 2

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È innegabile quanto l’industria di Hollywood sia cambiata negli ultimi dieci anni, soprattutto in merito alla rappresentazione dei personaggi femminili nei film di supereroi (ma non solo). Titoli come Captain Marvel e Black Widow sono ormai una realtà, ed è proprio grazie a questi progetti che i personaggi femminili, all’interno del genere, hanno smesso di essere relegati al ruolo di interesse amoroso o di essere “ipersessualizzati”.

Quando Iron Man 2 è arrivato nelle sale e ha introdotto, per la prima volta, il personaggio di Natasha Romanoff interpretato da Scarlett Johansson, non si può negare che tale introduzione sia stata parecchio stereotipata, con Nat che era percepita come personaggio estremamente sexy, persino dal protagonista, Tony Stark (cosa che, di recente, è stata commentata anche dalla stessa attrice).

Ora, durante un’intervista con il Time, Victoria Alonso, vicepresidente esecutivo dei Marvel Studios, è tornata a parlare di quella particolare scena presente in Iron Man 2, spiegando perché l’aveva infastidita all’epoca e perché la infastidisce ancora oggi (la scena in questione è quella alla fine del primo incontro tra Nat e Tony, quando il miliardario esclama: “La voglio!”).

“Mi dava fastidio allora e mi dà fastidio adesso”, ha spiegato Alonso. “Ricordo di aver pensato: ‘Lei non è una cosa’. Ma lo sappiamo: il mondo vede una donna sexy e automaticamente pensa che, poiché è bella, quello è tutto ciò che ha da offrire.”

Da allora, Vedova Nera si è dimostrata uno dei supereroi più tosti dei Marvel Studios, sebbene anche la rappresentazione del personaggio da parte di Joss Whedon nei suoi film degli Avengers sia stata criticata da molti. Ora, però, il personaggio sarà finalmente al centro della scena in un film tutto suo.

“C’è sempre stato questo falso mito secondo cui le storie incentrate sulle donne non vendono”, ha aggiunto il dirigente dei Marvel Studios. “Che i supereroi non possono essere donne. Abbiamo dovuto demistificare un sacco di questi miti che erano parte integrante di ciò che era Hollywood.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Megan Fox vorrebbe recitare in un film Marvel o DC: “Voglio crescere come attrice”

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Ad un certo punto, sembrava che Megan Fox fosse destinata a diventare una delle star di Hollywood più richieste di sempre. Tuttavia, dopo il successo dei primi due film della saga di Transformers, l’attrice ha faticato per trovare ruoli di altrettanto richiamo: dopo l’esperienza con il franchise delle Tartarughe Ninja, infatti, sembrava essere sparita dai radar.

Ora, sembra che sia pronta a mettersi nuovamente in gioco, e che abbia messo gli occhi su due dei franchise più importanti della storia recente. Parlando con il Washington Post, Megan Fox ha dichiarato che amerebbe prendere parte ad un film Marvel o DC: “Voglio crescere come attrice”, ha detto. “Mi sento come se avessi passato molti anni a non farlo perché, in un certo senso, sono uscita da Hollywood. Ora sono pronta a rimettermi in gioco.”

Durante la sua breve carriera, Fox è già stata protagonista di adattamenti tratti da fumetti, come Jonah Hex (2010) e il sopracitato franchise delle Tartarughe Ninja (sono stati realizzati due film usciti rispettivamente nel 2014 e nel 2016). Tuttavia, almeno per quanto ne sappiamo, non è mai stata considerata per un ruolo nel MCU o nel DCEU, anche se non sorprende che l’attrice voglia recitare in un film di supereroi (oggi come oggi, chi non vorrebbe farlo?).

Sempre nel corso della medesima intervista, Megan Fox ha anche ricordato uno dei suoi più grandi successi al di là della saga di Transformers, ossia Jennifer’s Body, l’horror del 2009 diretto da Karyn Kusama, in cui ha recitato al fianco di Amanda Seyfried, rivelando che amerebbe girare un sequel o realizzarne una serie tv: “Non credo sia difficile scrivere un sequel per quel film. Al massimo potrebbero provare a realizzare una serie tv. Quello sarebbe veramente figo.”

Hideo Kojima elogia Zack Snyder’s Justice League

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Hideo Kojima elogia Zack Snyder’s Justice League

Anche Hideo Kojima, il celebre autore di videogiochi giapponese, noto soprattutto per Metal Gear e il più recente Death Stranding, ha voluto dire la sua su Zack Snyder’s Justice League, nonostante siano passati ormai mesi dalla release della versione originale del cinecomic con Henry Cavill e Ben Affleck.

Attraverso il suo profilo Twitter, infatti, Kojima si è lasciato andare ad una vera e propria recensione dell’opera di Zack Snyder, scrivendo: “I personaggi di Flash e Cyborg, che erano stati quasi abbozzati, vengono ora rinforzati. Il formato in 4:3, il tono più dark della color correction, lo slow motion, l’art direction digitale, il Superman nero. Non è tanto un taglio di Snyder quanto un “universo” di Snyder sotto ogni punto di vista, nel bene e nel male. Per lui questa è “giustizia”.

Le parole di Hideo Kojima si uniscano alle molteplici recensioni positive che ha ricevuto Zack Snyder’s Justice League dal suo debutto, lo scorso marzo, su HBO Max (in Italia, lo ricordiamo, il film è arrivato in esclusiva su Sky e NOW), a differenza di quanto accaduto con la versione cinematografica del 2017, che venne invece massacrata tanto dalla critica quanto dai fan.

A proposito di Kojima, ricordiamo che prossimamente arriverà nelle sale l’adattamento cinematografico di Metal Gear Solid che sarà diretto da Jordan Vogt-Roberts (Kong: Skull Island) e interpretato da Oscar Isaac. La sceneggiatura porterà la firma di Derek Connolly.

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Star Wars: Rogue Squadron, Patty Jenkins parla del controllo creativo sulla storia

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Era da un bel po’ di tempo non avevamo aggiornamenti su Rogue Squadron, il nuovo film della saga di Star Wars che sarà diretto da Patty Jenkins, la regista di Wonder Woman e Wonder Woman 1984.

Ora, in una recente intervista con THR, è stata proprio la regista ad aggiornare in merito al progetto, confermando che il film è sì ancora in fase di pre-produzione, ma che i lavori procedono “alla grande” e che la sceneggiatura è quasi pronta. “Stavo già lavorando al film da circa sei mesi quando lo abbiamo annunciato, quindi siamo abbastanza dentro il processo creativo”, ha spiegato. “Stiamo ultimando la sceneggiatura, stiamo lavorando a stretto contatto. Tutto procede alla grande. Sono veramente entusiasta della storia e di sapere che sarà il prossimo capitolo di Star Wars: è una responsabilità enorme ma al tempo stesso un’opportunità irripetibile per iniziare un nuovo percorso. È davvero emozionante.”

Nel corso della medesima intervista, Jenkins ha anche rivelato di aver avuto abbastanza controllo creativo in merito alla storia, facendo un paragone tra il modo di lavorare della Lucasfilm e le sue precedenti esperienze in materia di blockbuster: “È un modo completamente diverso di lavorare. Sono sempre al telefono con tutti coloro che sono coinvolti in Star Wars o facciamo riunioni su Zoom. Sono stata abbastanza libera di lavorare alla storia che volevo realizzare, ma devi veramente essere consapevole di tante piccole cose: cosa è stato fatto prima, cosa stanno facendo adesso, dove vogliono andare. È un altro modo di lavorare su cui mi sto aggiornando passo dopo passo.”

Quello che sappiamo su Rogue Squadron

Rogue Squadron, che arriverà nelle sale americane a dicembre 2023, sarà basato sul videogioco originale sviluppato da Factor 5 e LucasArts e pubblicato per Nintendo 64 e per PC il 7 dicembre 1998. Fu uno dei primi giochi per Nintendo a far uso dell’Expansion Pak, che permette la visualizzazione di grafica maggiormente dettagliata durante la sessione di gioco. Due seguiti sono stati in seguito sviluppati per il Nintendo Gamecube: Star Wars: Rogue Squadron II: Rogue Leader Star Wars: Rogue Squadron III: Rebel Strike.

Biennale Cinema Channel: in streaming i film inediti della Mostra di Venezia

Biennale Cinema Channel è la nuova piattaforma streaming promossa dalla Biennale di Venezia in collaborazione con MYmovies, che presenta online da oggi un’importante selezione di film acclamati, opere premiate, rivelazioni, titoli da riscoprire della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica degli ultimi anni, rimasti inediti in Italia. Biennale Cinema Channel sarà attiva dalla mezzanotte di oggi, domenica 4 luglio, agli indirizzi www.labiennale.org e www.mymovies.it/ondemand/biennalecinema/ con una library iniziale di 36 titoli delle sezioni Concorso, Fuori Concorso e Orizzonti delle edizioni della Mostra fra il 2007 e il 2020, di autori di tutto il mondo, fra i quali Atom Egoyan, Amat Escalante, Amos Gitai, Benoît Jacquot, Kiyoshi Kurosawa, Carlos Reygadas, Arturo Ripstein, Yesim Ustaoglu.

A questo primo gruppo di opere si aggiungerà dal prossimo settembre la consueta selezione di prime mondiali della Sala Web della 78. Mostra 2021, in contemporanea con le proiezioni al Lido. Successivamente l’offerta sarà costantemente aggiornata e tutti i film della library rimarranno sempre disponibili online.

“Abbiamo deciso di creare un canale online in collaborazione con l’affermata piattaforma streaming italiana MYmovies – ha dichiarato il Direttore della Mostra Alberto Barbera – per proporre al pubblico italiano una serie di film di alta qualità presentati in questi anni alla Mostra e attualmente non disponibili nel nostro territorio. Con questa iniziativa intendiamo aiutare tutti quei registi e produttori che credono nella Mostra di Venezia, offrendo loro la possibilità di ottenere una distribuzione per il mercato italiano, e sperando di regalare ai loro film una maggiore e più duratura visibilità”.

Si accede a Biennale Cinema Channel sottoscrivendo un abbonamento mensile da € 7,90 o trimestrale da € 19,90. L’abbonamento darà diritto ad accedere anche ai film disponibili online della Sala Web della 78. Mostra dall’1 all’11 settembre 2021. I film saranno in versione originale con i sottotitoli italiani e inglesi.

Biennale Cinema Channel presenta un quadro significativo del cinema internazionale d’autore degli ultimi quindici anni, che può offrire al pubblico stimolanti percorsi legati ad argomenti, provenienze, stili e idee di vario tipo.

Nel panorama di titoli selezionati, il tema della Storia, ad esempio, unisce diverse opere a partire da Rabin: The Last Day di Amos Gitai (Concorso, 2015), ricostruzione dell’intrico di interessi che portò all’uccisione di Yitzhak Rabin il 4 novembre del 1995. È possibile poi scoprire inedite situazioni di momenti storici complessi: Linhas de Wellington di Valeria Sarmiento (Concorso, 2012), sulla vittoria anglo-portoghese contro le truppe napoleoniche nel 1810; The Announcement (Orizzonti, 2018), un noir che affronta tra serietà e sarcasmo il colpo di stato in Turchia del 1963; The Painted Bird di Václav Marhoul (Concorso, 2019), l’odissea di un bambino testimone delle brutalità della Seconda guerra mondiale, raccontata coi toni del cinema d’autore; Blanco en blanco di Théo Court (Orizzonti, 2019, miglior regia), riflessione sul colonialismo bianco e sul genocidio dei popoli indigeni nel Cile d’inizio ’900; The Domain (Concorso, 2019), saga di una famiglia
di latifondisti portoghesi dalla dittatura di Salazar ai giorni nostri.

Uniti da uno sguardo poetico e astratto, a cavallo fra vita e morte, realtà e immaginazione, follia e sogno, sono invece alcuni film che a Venezia si sono imposti come sorprese o scoperte: l’ipnotico argentino Leones di Jazmin Lopez (Orizzonti, 2009); In Between Dying di Hilal Baydarov (Concorso, 2020), espressione di un talento acerbo e inimitabile; The Mountain di Rick Alverson (Concorso, 2018) e Frenzy di Emin Alper (Concorso, 2015), sguardi diversi, uno americano e l’altro turco, sulla malattia mentale.

Donne forti, testarde, sognatrici o folli sono invece protagoniste in Tales di Rakhshan Banietemad (Concorso 2014, miglior sceneggiatura), mosaico di storie nell’Iran contemporaneo; nei racconti anch’essi corali dell’afghano Hava, Maryam, Ayesha di Sahraa Karimi (Orizzonti, 2019) e dell’argentino Kékszakállú (Orizzonti, 2016, Premio Fipresci); nell’altro ritratto della società patriarcale iraniana Malaria di Parviz Shahbazi (Orizzonti, 2016) e nel dramma sentimentale Yema, ambientato in un villaggio algerino soffocato dal fondamentalismo islamico; nei thriller psicologici L’autre di Patrick-Mario Bernard e Pierre Trividic (Concorso, 2008), À jamais di Benoît Jacquot (Fuori concorso, 2016, tratto da Body Art di Don Delillo) e Algunas Chicas (Orizzonti, 2013) e nella miniserie Shokuzai di Kiyoshi Kurosawa, che nel 2012 fu tra gli eventi della Mostra di Venezia.

Chi invece era presente nel 2015 difficilmente avrà scordato Dominique, il pescatore protagonista del commovente Tempête di Samuel Collardey (Orizzonti), padre amorevole e tenace, al contrario dell’ispettore sanitario interpretato da David Thewlis in Guest of Honour di Atom Egoyan (Concorso, 2019) o dei genitori della dinastia di imprenditori al centro di Parc di Arnaud des Pallières (Orizzonti, 2007).

Infine, tra gli altri titoli in programma, i film di quattro grandi registi: ancora Amos Gitai, in concorso lo scorso anno con Laila in Haifa; Arturo Ripstein, fuori concorso nel 2015 con La calle de la Amargura; Amat Escalante, Leone d’oro per la regia nel 2016 con La region salvaje, esplorazione “alla Zulawski” di un mondo di mostri e desideri; Carlos Reygadas, autore con Nuestro tiempo (Concorso, 2019) di un capolavoro sospeso fra autofiction e indagine sentimentale.

Sono questi solo alcuni dei titoli da scorrere e scoprire nel catalogo di Biennale Cinema Channel, in attesa di Venezia 78 e dei film che la piattaforma proporrà in contemporanea con le proiezioni al Lido di Venezia.

I film disponibili su Biennale Cinema Channel

· Algunas Chicas di Santiago Palavecino (Orizzonti, 2013)
· The Announcement di Mahmut Fazil Coşkun (Orizzonti, 2018)
· L’autre di Patrick-Mario Bernard e Pierre Trividic (Concorso, 2008)
· Balloon di Pema Tseden (Orizzonti, 2019)
· Blanco en blanco di Théo Court (Orizzonti, 2019)
· La calle de la Amargura di Arturo Ripstein (Fuori Concorso, 2015)
· Carmine Street Guitars di Ron Mann (Fuori Concorso, 2018)
· The Cousin di Tzahu Grad (Orizzonti, 2017)
· Disappearance di Ali Asgari (Orizzonti, 2017)
· The Domain Tiago Guedes (Concorso, 2019)
· The Eremites di Ronny Trocker (Orizzonti, 2016)
· Free In Deed di Jake Mahaffy (Orizzonti, 2015)
· Frenzy di Emin Alper (Concorso, 2015)
· Guest of Honour di Atom Egoyan (Concorso, 2019)
· Hava, Maryam, Ayesha di Sahraa Karimi (Orizzonti, 2019)
· In Between Dying di Hilal Baydarov (Concorso, 2020)
· À jamais di Benoît Jacquot (Fuori concorso, 2016)
· Kékszakállú di Gastón Solnicki (Orizzonti, 2016)
· Laila in Haifa di Amos Gitai (Concorso, 2020)
· Leones di Jazmin Lopez (Orizzonti, 2009)
· Linhas de Wellington di Valeria Sarmiento (Concorso, 2012)
· Malaria di Parviz Shahbazi (Orizzonti, 2016)
· The Man Who Surprised Everyone di A. Chupov e N. Merkulova (Orizzonti, 2018)
· Maudite Poutine di Karl Lemieux (Orizzonti, 2016)
· The Mountain di Rick Alverson (Concorso, 2018)
· Nuestro tiempo di Carlos Reygadas (Concorso, 2019)
· The Painted Bird di Václav Marhoul (Concorso, 2019)
· Parc di Arnaud des Pallières (Orizzonti, 2007)
· Rabin: The Last Day di Amos Gitai (Concorso, 2015)
· La region salvaje di Amat Escalante (Concorso, 2016)
· Shokuzai di Kiyoshi Kurosawa (Fuori Concorso, 2012)
· Somewhere in Between di Yesim Ustaoglu (Orizzonti, 2012)
· Tales di Rakhshan Banietemad (Concorso, 2014)
· Tempête di Samuel Collardey (Orizzonti, 2015)
· Yellow Cat di Adilkhan Yerzhanov (Orizzonti, 2020)
· Yema di Djamila Sahraoui (Orizzonti, 2012)

Cannes 74: Mamoru Hosoda presenterà Belle

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Cannes 74: Mamoru Hosoda presenterà Belle

Belle, il film d’animazione del regista giapponese Mamoru Hosoda, sarà presentato in anteprima mondiale a Cannes 74 nella sezione Cannes Premiere. Dopo Wolf Children (2012), The Boy and the Beast (2015) e Mirai (2018), è la prima volta nella selezione ufficiale per Mamoru Hosoda. Belle è il terzo film d’animazione presentato quest’anno al Festival dopo Where is Anne Frank di Ari Folman e The Summit of the Gods di Patrick Imbert.

Punta di diamante di una nuova ondata di giovani registi di animazione, Mamoru Hosoda conduce il pubblico nel suo universo poetico e d’avanguardia a cavallo tra i generi.

Belle racconta la storia di Suzu, un’adolescente insicura che vive in un piccolo paese di montagna con suo padre… nella vita reale. Perché nel mondo virtuale di U, Suzu diventa Belle, un’icona musicale seguita da più di 5 miliardi di followers… Con questo film Mamoru Hosoda torna sul tema dei mondi virtuali, già trattato in Summer Wars.

“Belle è il film che ho sempre sognato di creare, ha dichiarato Mamoru Hosoda, e che posso realizzare oggi grazie all’esperienza dei miei film precedenti. In questo, esploro romanticismo, azione e suspense, oltre a temi più profondi, come la vita e la morte. Spero che sarà un grande spettacolo divertente”.

Per la prima volta nella Selezione Ufficiale di Cannes, Mamoru Hosoda celebra nel modo più bello il 10° Anniversario dello Studio Chizu.

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