Arrivano nuove foto dal set di
Shazam 2:
Furia degli Dei, dove vediamo Zachary
Levi indossare un costume stranamente molto danneggiato.
Il supereroe Shazam ha ricevuto un importante restyling per il
sequel, vediamo infatti che la tuta pur mantenendo lo stesso design
presenta un nuovo simbolo del fulmine sul petto. Anche il look
della Marvel Family o
Shazam Family è stato modificato per
l’occasione.
Il film è attualmente in produzione
ad Atlanta, in Georgia, e molte immagini dietro le quinte sono
arrivate online grazie a un utente di Twitter che ha fotografato
l’attore correre per strada. Possiamo notare che i danni sono
localizzati su lato sinistro e al braccio della tuta e sembrano
essere notevoli.
Quale tipo di magia potrebbe aver danneggiato l’abito di
Shazam?
i guess showing up to class late is gonna be
worth it bc dude ran right past me pic.twitter.com/9YTotnQztE
Shazam 2: Furia degli Dei
– Film (2023): uscita e cast
Shazam 2: Furia
degli Dei è il film del 2023 diretto
da David F.
Sandberg con Jack Dylan Grazer, Angelo
Asher, Zachary
Levi, Helen
Mirren, Adam
Brody, Lucy
Liu, Marta Milans, Rachel
Zegler e Faithe Herman.
Shazam 2:
Furia degli Dei uscirà al cinema il 1 luglio 2023
distribuito da Warner Bros Italia.
Il film targato Walt Disney
Animation Studios Encanto
racconta la storia di una famiglia straordinaria, i Madrigal, che
vive nascosta tra le montagne della Colombia, in una casa magica,
in una città vivace, in un luogo meraviglioso e incantato chiamato
Encanto.
La magia di Encanto
ha donato a ogni bambino della famiglia un potere unico, dalla
superforza al potere di guarire. Tutti tranne Mirabel. Ma quando
scopre che la magia che circonda Encanto è in pericolo, Mirabel
decide che lei, l’unica Madrigal ordinaria, può essere l’ultima
speranza della sua straordinaria famiglia.
Il film include le nuove canzoni
del vincitore dell’Emmy®, del GRAMMY® e del Tony Award®
Lin-Manuel Miranda
(Hamilton, Oceania) ed è diretto da
Byron Howard
(Zootropolis, Rapunzel – L’intreccio della
torre) e Jared Bush (co-regista
di Zootropolis), co-diretto da Charise Castro
Smith (sceneggiatrice di The Death of Eva Sofia
Valdez) e prodotto da Clark Spencer e
Yvett Merino.
Il quinto episodio della serie
Loki,
dal titolo “Viaggio nel mistero”, è finalmente
disponibile su Disney+ da
ieri. ComicBookMovie
ha raccolto le più grandi rivelazioni presenti all’interno
dell’episodio, in attesa del gran finale previsto per la prossima
settimana, in cui scopriremo finalmente – o almeno, si spera – chi
è il vero cattivo della serie:
ATTENZIONE: L’ARTICOLO
CONTIENE SPOILER SUL QUINTO EPISODIO DI LOKI!!!
La missione del giudice Renslayer
Renslayer potrebbe anche
essere uno stretto alleato di Kang nei fumetti, ma questo episodio
chiarisce che anche lei è all’oscuro su chi sia veramente
responsabile della TVA. Sembra intenzionata a trovare le risposte e
ad avvertire quel personaggio misterioso che sono in pericolo.
Quindi, se è davvero Kang, questo potrebbe facilmente essere
l’inizio della loro alleanza (con Ravonna che potrebbe tornare in
Ant-Man e The Wasp: Quantumania).
Ad
ogni modo, è chiaro che il cattivo sarà una parte fondamentale del
finale e uno scontro con Mobius sembra inevitabile, visto che è
riuscito a sopravvivere. Sarebbe un vero peccato terminare la
storia di Renslayer qui, perché ha un grande potenziale e il fatto
che sia ben consapevole che i suoi agenti sono varianti indica un
lato molto più oscuro del personaggio che la serie ha appena
iniziato ad esplorare. Inoltre, è sicuramente qualcosa che Kang
potrebbe aiutare a tirarle fuori!
Alioth
Il debutto di Alioth,
cattivo relativamente oscuro dei fumetti, potrebbe non sembrare un
grosso problema, ma il personaggio – introdotto per la prima volta
in “Avengers: The Terminatrix Objective #1” – ha in realtà stretti
legami con Kang. Sebbene questa versione sia più una pedina che
altro (viene descritto come un “cane da guardia” e non sembra avere
alcuna motivazione oltre a distruggere qualunque cosa finisca nel
Vuoto), vale la pena notare che la sua controparte fumettistica è
stata in grado di conquistare molte linee temporali, ma non
Chronopolis.
Si tratta del regno di Kang, e si
trova all’esterno del limbo, un luogo che potrebbe facilmente
essere proprio il Vuoto nel MCU. Il cattivo è in grado di
accedere a tutte le diverse linee temporali che ha conquistato da
lì, e aver formato la TVA per assicurarsi che ci fosse solo una
linea temporale “sacra” potrebbe essere stato un nuovo tipo di
approccio per lui che alla fine verrà sventato da Loki e
Sylvie.
La storia d’amore tra Loki e Sylvie
Sembrava che Loki stesse per confessare i
suoi sentimenti a Sylvie prima di essere tranciato alla fine
dell’episodio della scorsa settimana, ma quando si ritrovano nel
Vuoto, entrambi sembrano lottare con le loro emozioni. Ovviamente,
speriamo che questo li porti ad un effettivo avvicinamento e a dare
vita, nel finale, alla coppia di potere definitiva, perché un
finale tragico potrebbe lasciare più perplessità che altro negli
spettatori.
Dopotutto, Loki ha mostrato una vera crescita
nel corso di questa serie e innamorarsi sarebbe una nuova direzione
in cui portarlo. Anche Sylvie è un grande personaggio, quindi
qualunque cosa accada, siamo ansiosi di vedere quale sarà il suo
futuro nel MCU e, soprattutto, se ritroveremo
Sylvie in altre storie andando avanti.
Le varianti Loki
La variante adulta (o
classica) di Loki muore come un eroe nel quinto episodio, e con
molta probabilità la sua storia è già finita qui. Tuttavia, Kid
Loki rimane vivo e vegeto (così come Boastful Loki e Presidente
Loki, almeno all’apparenza), ma sembra che molte altre versioni del
Dio dell’Inganno potrebbero trovarsi nel Vuoto, data la sua
tendenza a sfuggire al pericolo.
Considerato ciò, non possiamo fare a meno di chiederci che
tipo di futuro potrebbero avere tutte queste varianti nel MCU. Anche se è altamente
improbabile che tutte lascino il Vuoto, Kid Loki è sicuramente un
personaggio con cui i Marvel Studios potrebbere fare di più,
soprattutto perché le basi per la formazione dei Giovani
Vendicatori sono ormai state chiaramente poste davanti ai nostri
occhi. Qualcosa ci dice, però, che non abbiamo ancora visto
l’ultima di queste varianti…
Miss Minutes ha un lato oscuro?
Miss Minutes è un
personaggio innegabilmente intrigante che ha catturato l’attenzione
dei fan fin dall’inizio. Tuttavia, la teoria che sia lei la vera
cattiva di questo show potrebbe essere troppo azzardata. I fan sono
già stati delusi dalla mancanza di Mefiso in WandaVision
e dal fatto che fosse Sharon Carter a nascondersi dietro l’identità
di Power Broker in
The Falcon and the Winter Soldier.
Quindi, se Miss Minutes dovesse davvero rivelarsi il grande
burattinaio che tiene le redini della TVA… beh, potrebbe rivelarsi
l’ennesima delusione per i fan del MCU.Sarebbe una mossa molto alla Rick & Morty,
questo è certo, ma speriamo che Miss Minutes abbia un ruolo diverso
da svolgere nel finale, anche se fosse soltanto un antagonista di
Mobius e B-15.
Viaggio nel Regno Quantico
È difficile dirlo con
certezza, ma il castello a cui Loki e Sylvie si avvicinano alla
fine del quinto episodio sembra certamente appartenere al Regno
Quantico. Se non altro, ha una vaga somiglianza con la “città” che
molti fan sono convinti di aver visto nei film di Ant-Man, e non
saremmo sorpresi se Kang fosse intrappolato lì. Forse è stato il
suo piano fin dall’inizio portare tutti questi Loki nel Vuoto,
poiché sapeva che avrebbero avuto l’ingegno per superare
Alioth.
Questo potrebbe anche collegarsi a
qualunque cosa The Wasp stesse facendo quando era intrappolata lì,
e data l’importanza del Regno Quantico per i viaggi nel tempo,
avrebbe sicuramente senso usare Loki per legare insieme tutte
queste diverse idee. Una cosa che sappiamo per certo, però, è che
questo castello è alla fine del tempo stesso, e questo deve
significare per forza che al suo interno risiede qualcuno di
potente.
Il castello
A chi appartiene davvero il
castello? Volendo azzardare una teoria forse troppo “forzata”,
potrebbe trattarsi del castello del Dottor Destino, soprattutto
perché è un cattivo che ha viaggiato spesso nel tempo e ha persino
riscritto la realtà nelle pagine nella serie a fumetti “Secret
Wars” della Marvel. La realtà è che sarebbe
ancora troppo presto per un suo ingresso nel MCU… È molto più probabile che si
tratti, invece, di Castle Limbo, la casa di Kang il Conquistatore
che è apparso sia nei fumetti di Avengers che in quelli di
Thor.
Tutti i segnali indicano che Kang apparirà
nella serie, anche se alla fine, dietro la TVA, potrebbe esserci
un’altra variante del Dio dell’Inganno che non abbiamo ancora
conosciuto. Se la serie ha messo in chiara una cosa, è che Loki è
più formidabile di quanto si pensi. Inoltre, con così tanti
riferimenti al fatto che il Dio dell’Inganno perde sempre, forse la
variante che si trova nel castello potrebbe davvero essere il Loki
che, alla fine, ha vinto.
Un possibile loop temporale
Come finirà la storia di
Loki? E se la versione adulta (o classica) di Loki fosse, in
effetti, il Loki del castello? Avendo raccontato al sé stesso più
giovane come è riuscito a sopravvivere all’uccisione di Thanos,
forse il Dio dell’Inganno dovrà tornare alla sua linea temporale e
sperimentare tutto ciò che è successo dopo
The Avengers, aspettando infine di lasciare la sua vita in
isolamento per essere catturato dal TVA, falciato e, nel posto
giusto al momento giusto, dare a Loki e Sylvie la possibilità di
affrontare il grande cattivo dello show.
Ciò
creerebbe un loop temporale e, sebbene non sia certamente il finale
che vorremmo vedere per il cattivo diventato antieroe, potrebbe
funzionare. Tuttavia, ci sarebbero dei buchi di trama abbastanza
palesi, quindi speriamo che i Marvel Studios abbiano un finale
davvero forte in serbo per tutti i fan.
ATTENZIONE – L’ARTICOLO CHE
SEGUE CONTIENE SPOILER SU BLACK WIDOW
Finalmente dopo un’attesa molto più
lunga di quella che speravamo e imprevista Black Widow è al cinema e tutti possiamo
godere dell’avventura “in solitaria” di Natasha Romanoff sul grande
schermo (dal 9 luglio anche su Disney+ con accesso VIP).
Sorvolando sul film nella sua
interezza, che chi scrive ha apprezzato molto, come si può leggere
nella recensione di Black Widow, ci concentriamo in
questa sede sulla scena post credits, che come da tradizione del
MCU ci traghetta verso il
futuro.
Descrizione della scena post
credits di Black Widow
Mentre il film è ambientato negli
anni che separano
Captain America: Civil War da Avengers:
Infinity War, la scena in questione ci catapulta nel
post-Endgame.
Vediamo Yelena, il personaggio interpretato da Florence Pugh, arrivare in un luogo isolato in
mezzo al verde, con un grande cane, animale che, aveva confessato
nel corso del film, desiderava come simbolo di una stabilità che
non aveva mai avuto prima.
Yelena scende dall’automobile e si
avvia verso una piccola radura, dove alla base di un albero c’è una
lapide. Sulla lapide si legge “Figlia, sorella, Avenger” e poi
leggiamo il nome “Natasha Romanoff”. Siamo sulla lapide
commemorativa di Nat, dal momento che il corpo è perso per sempre
su Vormir, dove si è sacrificata per salvare il mondo e la sua
famiglia. Mentre Yelena, commossa, bacia la lapide, una figura si
avvicina a lei: è la Contessa Valentina, interpretata da
Julia Louis-Dreyfus e vista in The Falcon and the Winter Soldier.
Valentina si rivolge a Yelena, la
quale con fare infastidito e sarcastico, le dice che non voleva
essere certo disturbata in quel momento, ma Val risponde che si
trova lì per commemorare Nat. Il dialogo non sembra alla pari,
Yelena è sfrontata ma anche vagamente intimorita dalla Contessa la
quale le si rivolge mostrandole il suo “prossimo obbiettivo”. Porge
a Yelena un tablet su cui vediamo una foto di Clint Barton
(Jeremy Renner). Nero.
Cosa significa la scena post
credits di Black Widow
Le scena ci racconta ciò che Yelena
ha fatto dopo gli eventi di Black Widow, ovvero è diventata una
specie di killer al servizio di Valentina o della sua
organizzazione, non è ancora chiaro dal momento che il personaggio
è ancora avvolto nel mistero. Ci accorgiamo anche che Yelena non è
propriamente felice di eseguire i suoi ordini, ma lo fa per qualche
forma di costrizione, immaginiamo.
Inoltre vedere Barton in foto ci
proietta direttamente verso la serie Hawkeye,
in cui Renner tornerà protagonista al fianco di Hailee
Steinfeld che sarà Kate Bishop. Florence Pugh sarà nella serie Disney+? Quanto è plausibile che una
star di serie A, quale è diventata Pugh nel giro di pochi mesi, sia
destinata alla serialità del MCU piuttosto che ai lungometraggi?
Soprattutto considerando il fatto che nel film viene designata come
una sorta di erede di Natasha?
Infine, un ulteriore spunto di
riflessione deriva proprio dalla presenza di Valentina nella scena
post credits. Quanto il ritardo nell’uscita di Black
Widow ha
modificato questa scena? Il personaggio esordisce in The Falcon and the Winter Soldier, ma il film
con Scarlett Johansson doveva uscire prima della
serie Disney+. Che sia stata introdotta alla
luce di questi cambiamenti? Oppure era già prevista la sua entrata
in scena in questa breve sequenza? Lo sapremo soltanto nei prossimi
mesi!
Brian De Palma ha rivelato un aneddoto assai
curioso in merito alla primissima proiezione del primo episodio
(quarto secondo il canone ufficiale) di Star Wars,
Una Nuova Speranza, organizzata all’epoca da George Lucas per i suoi amici e colleghi.
La proiezione, a cui partecipò anche
Steven Spielberg, si tenne molto prima
dell’uscita del film nelle sale di tutto il mondo, quando il lavoro
sugli effetti speciali non era nemmeno terminato. Secondo quanto
emerso da alcuni precedenti racconti, pare che Spielberg fu l’unico
che apprezzò veramente il film e che riuscì a comprendere il
potenziale della visione di Lucas, mentre tutti gli altri o non
avevano capito la storia o arrivarono addirittura a deridere il
lavoro del regista, incluso lo stesso De Palma.
Ora, in una recente intervista
all’interno del podcast Light the Fuse (via
Collider), il regista di Carrie – Lo sguardo di Satana e Mission: Impossible ha voluto specificare e chiarire
che, in realtà, Spielberg non fu l’unico, durante quella speciale
proiezione, a realizzare quanto grande potesse diventare Star Wars col tempo.
“Tutte le persone coinvolte in
quella proiezione raccontano una versione diversa
dell’accaduto”, ha detto De Palma. “Ho appena visto la
biografia che hanno fatto per Steven e come lui si relaziona in
merito a ciò che ha visto. Mi hanno sempre etichettato come quello
che ne parlò malissimo e che fece arrabbiare tutti, ma se vuoi
farmi vedere qualcosa, è normale che poi ti dica quello che
penso.Perché dovrei prendere parte ad una cosa del genere
se poi non devo dire la verità?”
“Ad ogni modo, non è corretto
dire che in quel caso fu solo Steven a capire le potenzialità di
quello che George stava facendo”, ha aggiunto. “Abbiamo
visto tutti che George aveva dato vita a qualcosa di straordinario
ed eravamo tutti consapevoli che gli effetti speciali non erano
ancora terminati. Però è vero: ho fatto una battuta sulla Forza. Mi
sembrava che il concetto di Forza fosse… Non mi sembrava un nome
così incisivo per una guida spirituale. La Forza… Inutile dire che
avevo un sacco da ridire sulla Forza, così come non c’è bisogno di
ribadire che mi sono sbagliato alla grande.”
La morte di Thanos in Avengers:
Endgame ha lasciato Nebula in preda ad una serie di
sentimenti contrastanti. In quanto figlia adottiva del Titano
Pazzo, in origine il personaggio intepretato da Karen Gillan è stato presentato come suo
fedele soldato.
A mano a mano che ha sviluppato un
legame sempre più fraterno con Gamora, Nebula si poi è resa conta
che poteva lasciarsi alle spalle la relazione violenta che aveva
con Thanos. Da quel momento, infatti, ha deciso di unirsi ai
Vendicatori nella lotta contro il nemico. Nonostante sembra che il
personaggio sia riuscito a superare le manipolazioni del Titano
Pazzo, è stata proprio Gillan a rivelare che Nebula rimane comunque
in conflitto sulla sua morte.
In una recente intervista con
Collider in occasione della promozione del suo nuovo film,
Gunpowder Milkshake, l’attrice ha parlato dello stato
d’animo di Nebula dopo la morte di Thanos. Anche se l’opinione
generale la vorrebbe felice che il suo aggressore se ne sia
finalmente andato, l’attrice ha spiegato che, in realtà, le cose
non sono così semplici…
“Penso che abbiamo lasciato
Nebula in un momento davvero interessante, in cui, essenzialmente,
sta facendo i conto sì con la morte di suo padre, ma anche con
quella del suo aggressore, la persona che ha reso la sua vita un
inferno. E quindi i suoi sentimenti sono davvero
contrastanti”, ha raccontato Karen Gillan.
“Penso che lei provi un senso di
sollievo, veda una catarsi in tutto ciò, ma probabilmente prova
anche un senso di perdita per questa sorta di figura paterna”,
ha aggiunto. “Questo tipo di relazioni possono essere davvero,
davvero complicate, per cui anche se ti trattano così male, puoi
ancora essere alla disperata ricerca di approvazione e amore da
quel tipo di figura nella tua vita. E quindi per lei, penso che
siano valide entrambe le cose.”
Nonostante il successo del MCU, molti critici – così come anche molti fan
– hanno riscontrato che la rappresentazione dei personaggi LGBTQ+
nel franchise è ancora in qualche modo carente. Tuttavia, le cose
sono cominciate a cambiare grazie alla serie Loki, in cui è stato finalmente confermato che
il Dio dell’Inganno è in realtà gender fluid.
Si tratta della prima volta che un
personaggio principale del franchise di enorme successo condivide
apertamente di essere parte della comunità LGBTQ+. In una recente
intervista con
Variety in occasione della premiere di Black
Widow,Victoria Alonso, vicepresidente esecutivo dei
Marvel Studios, ha promesso che lo studio si
impegnerà per una maggior rappresentanza LGBTQ+ all’interno delle
sue future produzioni.
Alonso ha riconosciuto che farlo
“richiede tempo” e che lo studio potrebbe non sempre operare le
scelte giuste. Tuttavia, continuerà a provarci. “Ci vuole
tempo. Abbiamo così tante storie che vogliamo e possiamo
raccontare. Daremo potere a coloro che appartengono alla comunità
LGBTQ+”, ha spiegato Alonso.
“Non stiamo cambiando nulla.
Stiamo solo mostrando al mondo chi sono queste persone, chi sono
questi personaggi”, ha aggiunto. “Ci sono molte cose in
arrivo che penso saranno davvero rappresentative del mondo in cui
viviamo oggi. Non ce l’abbiamo fatta nel primo film della Fase 4,
nel secondo… forse neanche nel terzo. Così come non ce l’abbiamo
fatta nella prima serie o nella seconda. Ma prometto che faremo del
nostro meglio per cercare di rappresentare costantemente la
comunità LGBTQ+.”
Victoria Alonso commenta la bisessualità di Loki nel MCU
Quando le è stato chiesto, invece,
un commento sulla decisione di rendere Loki gender fluid nella
serie Disney+, Alonso ha commentato: “Ad
essere onesti, non credo si trattasse di un grosso problema. Siamo
rimasti fedeli al personaggio, semplicemente. Non l’abbiamo fatto
per una questione legata al politicamente corretto, o il contrario.
È semplicemente quello che è. Non dimenticate che seguiamo sempre i
nostri fumetti. Cerchiamo di seguirli fino in fondo. E nei fumetti
Loki è questo.”
Dopo l’apparizione della scorsa
settimana in rete dei Funko Pop dedicati al nuovo
film Space Jam: New Legends, questa notte è stata
rilasciata una nuova e divertente clip con protagonista
Bugs Bunny e Lebron James. Questa
divertente coppia si trasformano nell’iconico duo di Batman e
Robin. Il sequel del film Space Jam del 1996 ha richiesto anni di
lavoro, e dopo tanta attesa James si è unito al progetto nel 2014
promettendo di rivoluzionare la storia e di incentrare la trama più
sulla famiglia e non sul basket. L’idea dei realizzatori di
ulizzare l’universo Warner Bros che può vantare film come
The Matrix, Mad Max, Austin Powers è alla base di Space Jam:
New Legends che può così aggiungere senza problemi elementi dai
vari universi cinematografici.
Space
Jam: A New Legacy, la nuova clip
Space Jam:
New Legendsuscirà al cinema il 16
Luglio 2021. Distribuito da Warner Bros Pictures. Il film
è il sequel di
Space Jam del 1996 che vedeva protagonista la grande
star della NBA Michael Jordan. Benvenuti a Space Jam! Il campione
NBA e icona globale LeBron James vive un’epica avventura a fianco
dell’intramontabile Bugs Bunny, nel film evento di
animazione/live-action “Space Jam: New Legends”, diretto da Malcolm
D. Lee, con un team di filmakers innovativi come Ryan Coogler e
Maverick Carter. Quest’avventura di trasformazione è un frenetico
mix di due mondi, che svela fino a che punto possano arrivare
alcuni genitori per creare un legame con i propri figli.
Quando
LeBron e il suo giovane figlio Dom vengono intrappolati in uno
spazio digitale da una malvagia Intelligenza Artificiale, LeBron
farà di tutto per tornare a casa sani e salvi guidando Bugs, Lola
Bunny e l’intera banda dei notoriamente indisciplinati Looney Tunes
verso la vittoria, sul campo di gioco, contro i campioni
digitalizzati dell’Intelligenza Artificiale: una super potente
squadra di basket piena di professionisti all stars mai vista
prima. Tunes contro Goons nella sfida con la posta in gioco più
alta della sua vita, che ridefinirà il legame tra LeBron e suo
figlio, mettendo in luce il potere di essere se stessi. Pronti
all’azione, i Tunes sovvertono le convenzioni, sovraccaricando i
loro talenti unici e sorprendendo anche “King” James con il loro
modo di giocare.
David
Harbour, che interpreta Alexei Shostakov, alias Red
Guardian, in Black Widow, si è espresso
in merito a dove potesse trovarsi il suo personaggio durante
l’invasione di Thanos, quindi durante gli eventi di Avengers:
Infinity War e Endgame.
In una recente intervista con
ComicBook, all’attore di Stranger Things è stato proprio chiesto se per caso
sapeva cosa stesse facendo il suo personaggio durante gli eventi
narrati nei due blockbuster campioni d’incassi diretti da Anthony e Joe Russo, in
particolare perché Red Guardian non è stato d’aiuto durante la
battaglia finale tra i Vendicatori e il Titano Pazzo.
“La cosa divertente di tutta
questa storia è che alla fine noi siamo tornati indietro per
costruire la base di qualcosa di nuovo”, ha spiegato
l’attore. “Tutti questi contenuti con tutte queste
informazioni sui film aiutano a portare avanti questi nuovi
progetti, questa nuova fase. Aiutano ad introdurre questi nuovi
personaggi.”
“Cate Shortland ed io abbiamo
parlato a lungo di dove potesse trovarsi Guardiano Rosso durante
gli eventi di Endgame, su cosa gli fosse accaduto”, ha
aggiunto. “Abbiamo pensato ad un sacco di idee divertenti,
anche se non ne ho mai parlato direttamente con Kevin Feige. Lo
farò più tardi.”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Thor: Love and
Thunder è uno dei titoli più attesi della Fase 4 del
MCU per tutta una serie di motivi,
a partire dal fatto che dietro la macchina da presa ritroveremo
Taika Waititi, già regista di
Thor: Ragnarok, identificato da molti come
l’artefice di una vera e propria rivoluzione dell’arco narrativo
del personaggio del Dio del Tuono all’interno del franchise.
In una recente intervista con
Empire (via
Digital Spy), il regista ha parlato del nuovo film e ha
rivelato che sarà molto più emozionante rispetto a
Ragnarok. “È molto diverso da Ragnarok. È decisamente
più folle. Ti dirò cosa c’è di diverso in questo film: ci saranno
molte più emozioni”, ha spiegato il regista. “Molto più
amore. E molti più tuoni, ovviamente. E se hai visto le foto, anche
molto più Thor, in tutti i sensi. E poi nel film ci sono cinque
premi Oscar: io, Matt Damon, Russell Crowe, Christian Bale e
Natalie Portman.”
Waititi ha anche parlato di quanto
sia stato assolutamente sconcertante, per lui, essere riuscito a
realizzare il film. Ironizzando, il regista ha detto che se si
prendono gli elementi di base che compongono il film, “non dovrebbe
avere alcun senso”. Ha poi aggiunto che il senso del ridicolo è
così grande che, una volta completati i lavori, potrebbe
tranquillamente rendersi conto che la storia non funziona
affatto.
“Ho fatto davvero tante cose
folli nella mia vita, ma questo è senza dubbio il film più folle
che abbia mai realizzato”, ha dichiarato Waititi. “Se
metti insieme tutti gli elementi che compongono il film, potresti
renderti conto che ha senso. È quasi come se, in realtà, non
dovrebbe essere fatto. Se entri in una stanza e dici: ‘Voglio fare
questo e voglio fare questo. Ci saranno questi attori. Il film si
chiamerà Love and Thunder’… è probabile che dopo non lavorerai mai
più. E forse è quello che accadrà a me dopo questo film.”
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo
daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle
sale è fissata invece al 6 maggio 2022.
Taika Waitititornerà alla regia di un film dei
Marvel Studios
dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. Nel cast anche Christian
Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di
Dei, e Russell
Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Black Widow è finalmente
disponibile nelle sale di tutto il mondo, in attesa dell’arrivo del
film su Disney+ con Accesso Vip a partire da
domani. Durante una recente intervista con
The Hollywood Reporter, il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige ha parlato degli accordi
multi-film che, in passato, diversi attori legati al MCU hanno siglato.
Feige ha ricordato che in passato
Samuel L. Jackson accettò di firmare per ben
nove film, mentre Chris Evans e Chris Hemsworth arrivarono rispettivamente a
quota sei. Tuttavia, sembra che le cose siano destinate a cambiare…
“Quest’argomento ha attirato molta attenzione quando, se non
ricordo male, era successo con Scarlett, Chris Hemsworth ed Evans,
e anche con Samuel. Ora le cose sono cambiate”, ha spiegato
Feige.
“Tutto varierà da progetto a
progetto, e da cast a cast. La verità è che quello che vogliamo
sono persone che entrano a far parte della nostra famiglia, sono
entusiaste di essere parte di quest’universo e di avere
l’opportunità di fare più cose senza essere vincolate da obblighi
contrattuali”, ha aggiunto il boss della Casa delle Idee.
Sempre a proposito del futuro del
franchise, in una speciale featurette dedicata a Black Widow, Feige sottolinea
che il film getterà le basi per introdurre nuovi personaggi nel
futuro del MCU, senza però scendere nei
dettagli (ma possiamo immaginare che uno di questi sarà di certo
Yelena Belova).
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Quando Idris
Elba venne annunciato nel cast di The Suicide
Squad, in molti pensavano che l’attore avrebbe
interpretato il ruolo di Deadshot, andando così a sostituire
Will Smith, che aveva interpretato il
personaggio nel film di David Ayer.
Tuttavia, in seguito è stato
confermato che la star della serie Luther avrebbe interpretato un personaggio totalmente
diverso, ma a quanto pare nei piani originali di James Gunn c’era comunque l’intenzione di
includere Floyd Lawton. Ora è stato il produttore Peter Safran a
confermare che Smith era davvero in trattative per tornare nei
panni di Deadshot, ma che altri impegni lavorativi, alla fine, gli
hanno impedito di prendere parte al film.
“Ne abbiamo parlato”, ha
detto Safran a
ComicBook. “Ma alla fine è saltato tutto a causa degli
impegni di Will. Sapevamo che dovevamo iniziare a girare a
settembre 2019, perché all’epoca, in tutta onestà, sapevamo già che
quasi sicuramente James sarebbe tornato alla Disney e avrebbe
dovuto lavorare di nuovo a Guardiani della Galassia.”
“Quindi era davvero importante,
per noi, iniziare a girare in quel periodo e purtroppo Will non era
disponibile”, ha aggiunto. “E forse questo ha reso tutto
più facile. Cosa hai intenzione di fare? Nulla, perché non è
disponibile. Quindi, in un certo senso, ci ha anche aiutato a
separare il nostro film dal precedente in modo ancora più
netto.”
Ci sono state molte speculazioni sul
fatto che Elba sia stato originariamente scelto per interpretare
Lawton prima che Gunn decidesse di introdurre ufficialmente
Bloodsport. In effetti, tra i due personaggi ci sono molte
somiglianze (Bloodsport ha anche una giovane figlia che Amanda
Waller usa per manipolarlo e convincerlo ad entrare nella Task
Force X). In ogni caso, nulla vieterebbe a Smith di tornare come
Deadshot in futuro…
“Benvenuti all’inferno, ossia a
Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli
Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori
supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi
all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico
del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui
Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2,
Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita
di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla
remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova
grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di
guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search
and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del
governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei
sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa
falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un
compagno di squadra o della stessa Waller).”
Il Tempo è da sempre uno dei grandi
temi del cinema e numerosi sono i registi che hanno con le loro
opere cercato di catturarne l’essenza. Il tempo che scorre
inesorabilmente in avanti, non permettendo di rivivere quanto è
ormai passato, rappresenta uno dei grandi traumi dell’essere umano.
L’unico modo di combattere ciò è imparare quanto più possibile le
lezioni che il tempo aspira ad insegnare. Uno dei film più
importanti e rivoluzionari da questo punto di vista è certamente
Boyhood (qui la recensione), il
capolavoro artistico del regista Richard Linklater
girato nell’arco di dodici anni dal 2002 al 2014.
Autore già di acclamati film come
La vita è un sogno, Waking Life e la trilogia
Before, egli dà vita con Boyhood al coming of
age per eccellenza, riprendendo il naturale crescere di un
ragazzo dai 6 ai 18 anni. L’intento del regista è inoltre quello di
portare sul grande schermo lo scorrere della vita, comprese le sue
parti meno spettacolari. Questa volontà si ritrova in molti dei
suoi film più affascinanti dalla già citata trilogia
Before allo sperimentale Slacker e fino al più
recente Tutti vogliono qualcosa.
Per far ciò, dunque, il regista ha riunito la stessa troupe ogni
anno per brevi periodi di tempo.
Una volta completato, il film si è
svelato come uno straordinario successo, che permette di vedere i
personaggi naturalmente invecchiare sullo schermo, senza l’uso di
trucco. Seguendoli nel loro percorso ci si scontra così con le
tappe della vita che ognuno di noi ha affrontato, scoprendo che in
fondo è l’attimo a cogliere noi. Indicato come uno dei film più
importanti del nuovo millennio, Boyhood è un film
assolutamente imperdibile, ma prima di intraprenderne una visione
sarà certamente utile sapere un po’ di più sulla sua
trama e sul cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Boyhood: la trama del film
Il film segue la vita del giovane
Mason, dai sei anni, quando frequenta la scuola
elementare, fino ai diciotto anni, quando entra al college. Nel
corso di questo lungo periodo, si racconta del complesso rapporto
con i genitori divorziati Mason Sr. e
Olivia, dei traslochi, delle nuove scuole, dei
matrimoni falliti della madre, del rapporto conflittuale con la
sorella Samantha, della nuova relazione del padre
e delle relazione che lo stesso Mason intraprende. Allo stesso
modo, si segue anche l’evoluzione degli oggetti d’uso quotidiano,
tecnologici e non, e i cambiamenti culturali, sociali e politici di
quegli anni. Crescendo, Mason imparerà a trarre profondi
insegnamenti da tutto ciò.
Boyhood: il cast del film
Per il ruolo di Mason, il
protagonista del film, Linklater incontrò numerosi bambini, ma alla
fine fu scelto Ellar Coltrane per il ruolo.
All’epoca dell’inizio delle riprese questi aveva appena 7 anni, ma
vantava già alcune piccole parti da attore. Quando le riprese di
Boyhood terminarono, Coltrane era ormai diciannovenne e
aveva nel frattempo recitato anche in altri film, tra cui Fast
Food Nation, dello stesso Linklater. Per ruolo di sua sorella
Samantha, il regista ha invece scelto sua figlia Lorelei
Linklater, data la grande insistenza di questa per poter
recitare nel nuovo progetto del padre. Intorno al quarto anno di
riprese, però, questa perse di interesse e chiese di far morire il
suo personaggio.
Per Linklater questo era però un
risvolto troppo cupo e violento rispetto al film che voleva
realizzare e riuscì ad evitarlo facendo ritrovare alla figlia
l’entusiasmo per la parte. Nel ruolo di Mason Sr., il padre del
protagonista, vi è invece Ethan Hawke, attore
ricorrente nel cinema di Linklater. Proprio ad Hawke il regista
chiese di completare il film nel caso lui fosse improvvisamente
deceduto prima. L’attrice Patricia Arquette
interpreta Olivia, la madre di Mason. Lei fu l’unica interprete
considerata per la parte e proprio la Arquette finì con l’ottenere
l’unico Oscar vinto dal film, quello per la migliore attrice non
protagonista.
Boyhood: il trailer, alcune
curiosità e dove vedere il film in streaming e in TV
Linklater ha rivelato che il
progetto è iniziato senza una sceneggiatura completa, ma con solo i
punti della trama di base e il finale scritto inizialmente. Il
regista ha poi sviluppato la sceneggiatura di volta in volta
durante la produzione, scrivendo la parte del film dell’anno
successivo dopo aver riguardato il filmato dell’anno precedente. Ha
così incorporato i cambiamenti che ha visto in ogni attore nella
sceneggiatura, consentendo anche a tutti i principali attori di
partecipare al processo di scrittura introducendo le loro
esperienze di vita nelle storie dei loro personaggi. Ciò ha
permesso anche di inserire nel film una serie di riferimenti
sociali e culturali, che vanno dalla saga di Harry Potter
all’elezione a presidente di Barack Obama.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Boyhood
è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili,
Google Play, Apple iTunes, Netflix e Tim Vision. Per vederlo, basterà
noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di mercoledì 7 luglio alle ore
21:00 sul canale Iris.
Il film targato Walt Disney
Animation Studios Encanto
racconta la storia di una famiglia straordinaria, i Madrigal, che
vive nascosta tra le montagne della Colombia, in una casa magica,
in una città vivace, in un luogo meraviglioso e incantato chiamato
Encanto.
La magia di Encanto
ha donato a ogni bambino della famiglia un potere unico, dalla
superforza al potere di guarire. Tutti tranne Mirabel. Ma quando
scopre che la magia che circonda Encanto è in pericolo, Mirabel
decide che lei, l’unica Madrigal ordinaria, può essere l’ultima
speranza della sua straordinaria famiglia.
Il film include le nuove canzoni
del vincitore dell’Emmy®, del GRAMMY® e del Tony Award®
Lin-Manuel Miranda
(Hamilton, Oceania) ed è diretto da
Byron Howard
(Zootropolis, Rapunzel – L’intreccio della
torre) e Jared Bush (co-regista
di Zootropolis), co-diretto da Charise Castro
Smith (sceneggiatrice di The Death of Eva Sofia
Valdez) e prodotto da Clark Spencer e
Yvett Merino.
Il sequel già confermato del film
catastrofico dell’anno scorso Greenland con
Gerard Butler, ora ha un titolo ufficiale
Greenland: Migration. Il film vedrà la famiglia
Garrity lasciare la sicurezza di un bunker per intraprendere un
pericoloso viaggio attraverso una terra desolata e ghiacciata nel
tentativo di trovare una nuova casa.
La produzione di Greenland:
Migration dovrebbe iniziare, secondo alcune fonti, già nei
primi mesi del 2022 dopo il grande successo
ottenuto al botteghino che aveva fatto incassare $ 53,5 milioni
contro ben $ 35 milioni di budget.
Questo nuovo film segna la terza
collaborazione tra Butler e il regista Roman Waugh che pensano già a un quarto
capitolo conclusivo. Non si ha ancora una data di uscita al cinema,
ma si presupporre che iniziando le riprese a inizio prossimo anno
non uscirà fino alla fine del 2022 o del 2023.
Greenland è arrivato al cinema il 01 ottobre 2020.
Distribuito da Universal Pictures e Lucky Red.
Greenland: trama e cast del film
Nel
film la minaccia di una cometa distruttrice si abbatte contro
l’umanità e John (Gerard
Butler), insieme all’ex moglie Allison (Morena
Baccarin) e al giovane figlio Nathan,compiranno un
viaggio impossibile e pieno di insidie nel tentativo di mettersi in
salvo. Mentre diverse città in tutto il mondo sono rase al suolo
dai frammenti della
Baby Boss 2 –
Affari di Famiglia, nel sequel della commedia campione
d’incassi di DreamWorks Animation nominata agli Oscar, i fratelli
Templeton – Tim (James Marsden, noto per il franchise di X-Men) e
il suo fratello minore Baby Boss Ted (Alec Baldwin) – sono
diventati adulti e si sono allontanati. Tim è un papà e marito
pantofolaio a tempo pieno. Ted è un CEO di fondi speculativi. Ma un
nuovo baby boss dall’approccio innovativo e dall’atteggiamento
positivo li riunirà e sarà d’ispirazione per un nuovo affare di
famiglia.
In Baby Boss 2 –
Affari di Famiglia Tim e sua moglie, Carol (Eva
Longoria), la vera capofamiglia, vivono nella periferia con la loro
super-intelligente figlia Tabitha (Ariana Greenblatt, Avengers: Infinity War) e l’adorabile
nuova bambina Tina (Amy Sedaris, BoJack Horseman – Netflix). Tabhita, che è la migliore della sua classe
al Centro Acorn per Bambini Dotati, idolatra suo zio Ted and
vorrebbe diventare come lui, ma Tim, ancora in contatto con la sua
iperattiva immaginazione giovanile, è preoccupato che lei si stia
impegnando troppo a discapito di un’infanzia normale.
Quando la piccola Tina rivela di
essere (SORPRESA!) un agente segreto tra i migliori della BabyCorp
in missione per scoprire gli oscuri segreti della scuola di Tabhita
e del suo misterioso fondatore Dr. Edwin Armstrong (Jeff Goldblum),
i fratelli Templeton si trovano riuniti nei modi più inaspettati e
sono portati a rivalutare il significato di famiglia e a scoprire
cosa conta veramente. Lisa Kudrow e Jimmy Kimmel riprenderanno i
loro ruoli come genitori di Ted e Tim. Ereditando il successo del
primo film, che ha guadagnato più di 500 milioni di dollari nel
Mondo, Boss Baby 2 – Affari di Famiglia è diretto nuovamente da Tom
McGrath e prodotto da Jeff Hermann (Kung Fu Panda 3).
The King’s Man – Le Origini, il
lungometraggio targato 20th Century Studios che rivela le origini
della prima agenzia di intelligence indipendente, arriverà il 29
dicembre nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney
Company Italia.
Quando i peggiori tiranni e menti
criminali della storia si riuniscono per organizzare una guerra per
spazzare via milioni di vite, un uomo dovrà correre contro il tempo
per fermarli.
Il film è prodotto da
Matthew Vaughn, David Reid e Adam
Bohling, mentre Mark Millar, Dave Gibbons, Stephen
Marks, Claudia Vaughn e Ralph Fiennes
sono i produttori esecutivi. The King’s Man – Le
Origini è basato sul fumetto “The Secret Service” di
Mark Millar e Dave Gibbons, il soggetto è di Matthew Vaughn e la
sceneggiatura è firmata dallo stesso Vaughn & Karl Gajdusek.
Lego torna a far
parlare di sé dopo le prime immagine esclusive trapelate su
internet del set dedicato alla serie animata Marvel
What If…?. Questo nuovo diorama, soprannominato
“Bro Thor’s New Asgard”, raffigurerà l’epica
scena di Avengers Endgame mostrando Thor a New
Asgard assieme a Korg e Miek seduti sul divano a guardare la
televisione. I primi due film di Thor hanno visto il personaggio principale evolversi
caratterialmente e, passare dall’essere un ragazzo arrogante a
divenire un guerriero regale e degno. La nuova e rivoluzionare
versione di Thor (Fat Thor) è stata presentata in
Endgame quando Rocket e il Professor Hulk si recano a New
Asgard in Norvegia, trovandolo a beve birra mentre Korg e Miek
giocano a Fortnite.
Ma non è tutto, perché anche la
serie Marvel What
If…? accresce i suoi set LEGO con il nuovo diorama
dedicato alla battaglia tra il capitano Carter, Steve Rogers e il
villain Teschio Rosso. Vediamo nella foto infatti, Peggy Carter
indossare un abito ispirato al Soldato d’Inverno mentre si lancia
all’attacco di Teschio Rosso che cerca di fuggire con il
Tesseract.
Kevin Feige ha
dichiarato che la serie proporrà tutti scenari che abbiamo già
visto, ma che si tratterà di versioni alternative di quegli stessi
scenari. Di seguito, la lista di attori che prenderanno parte alla
serie: Michael
B. Jordan /Killmonger, Sebastian
Stan /Bucky Barnes, Josh
Brolin /Thanos, Mark
Ruffalo /Bruce Banner/The Hulk, Tom
Hiddleston/Loki, Samuel L.
Jackson /Nick Fury, Chris
Hemsworth /Thor, Hayley
Atwell /Agente Peggy Carter, Chadwick
Boseman /Black Panther, Karen
Gillan /Nebula, Jeremy Renner /Occhio di
Falco, Paul
Rudd /Ant-Man, Michael
Douglas /Hank Pym, Neal
McDonough /Dum Dum Dugan, Dominic
Cooper /Howard Stark, Sean
Gunn /Kraglin, Natalie
Portman /Jane Foster, Taika
Waititi /Korg, Toby
Jones /Arnim Zola, Djimon
Hounsou /Korath, Jeff
Goldblum /Granmaestro e Michael
Rooker /Yondu.
Prima dell’arrivo di Black
Widow, film che riempirà quel vuoto narrativo tra gli
eventi di Captain
America: Civil War e Avengers:
Infinity War, il MCU è sempre stato pieno di
riferimenti al passato dei suoi personaggi. Ecco, quindi, che
Screen
Rant ha raccolto i 10 migliori flashback presenti nell’universo
condiviso:
Bucky porta Steve al funerale di
sua madre (Captain America: The Winter Soldier)
Mentre i sodali di Steve
non riuscivano a capire perché continuasse a rischiare la pelle per
un assassino che stava cercando di ucciderli in
Captain America: The Winter Soldier, un flashback del
funerale della madre di Steve rivelò quanto Bucky fosse già un
grande amico di Rogers quando erano giovani.
Bucky porta Steve a casa dopo il
funerale e si offre di dargli un posto dove stare, ma Steve dice:
“Grazie, Buck, ma posso cavarmela da solo”. Bucky risponde
calorosamente: “Il fatto è che non devi. Sarà con te fino alla
fine, amico.”
Tony Stark festeggia Capodanno 1999 (Iron Man 3)
Prima cheIron Man 3di Shane Black deludesse i fan con la
rivelazione del Mandarino, il film inizia in modo assai
interessante con un flashback ambientato a una festa di Capodanno
nel 1999. Con Tony che ha saltato il suo incontro con Aldrich
Killian, questa scena ha gettato le basi per un altro cattivo di
Iron Man che aspira a diventare un nuovo Stark e che è in cerca
di vendetta professionale.
Ma
c’è anche Happy Hogan che assomiglia a Vincent Vega, per non
parlare di un momento straziante, ma comunque esilarante, in cui
Tony snobba Yinsen, l’ingegnere che alla fine avrebbe dato la vita
per sfuggire ai suoi rapitori terroristi.
Viene rivelata l’identità di Killmonger (Black Panther)
Durante il primo atto diBlack Panther, Erik Killmonger viene presentato come un
killer incallito determinato a conquistare Wakanda, ma il “perché”
non viene spiegato fino a quando un flashback cruciale non riempie
i dettagli del misterioso prologo di apertura.
Quando T’Chaka arrestò N’Jobu a
Oakland, alla fine lo uccise per salvare Zuri. Quest’ultima spiega
che N’Jobu aveva un giovane figlio americano che era stato lasciato
indietro dopo l’omicidio di suo padre. Quel ragazzo è cresciuto
fino a diventare Killmonger.
Gli originali Ant-Man e Wasp in azione (Ant-Man)
Durante l’addestramento di Scott Lang nel
primoAnt-Man,Hank Pym lo avverte dei pericoli
di rimanere intrappolati nel Regno Quantico, come fece sua moglie
Janet anni fa (spiegando così il risentimento di Hope verso suo
padre).
Un
flashback mostra gli originali Ant-Man e Wasp in azione durante la
Guerra Fredda, mentre lottano per disabilitare un missile nucleare
sovietico. Janet è scomparsa dopo essersi ridotta tra gli atomi per
entrare nel missile.
Bucky uccide i genitori di Tony
(Captain America: Civil War)
La scena d’apertura di
Captain
America: Civil War vede Bucky inviato dall’Hydra negli
anni ’90 per far sbandare un auto dalla strada e uccidere le
persone all’interno. Nel terzo atto, quando Tony ha finalmente
fatto pace con Bucky e Steve, Zemo riproduce un video che mostra
che l’auto che Bucky ha intercettato quella notte apparteneva ai
genitori di Tony.
Un flashback della notte in
questione mostra quanto brutalmente Bucky, sotto l’influenza del
lavaggio del cervello che lo ha di fatto reso il Soldato d’Inverno,
abbia ucciso i genitori di Tony. Ha picchiato a morte suo padre
fuori dall’auto, poi ha strangolato sua madre sul sedile
posteriore. Non c’è da stupirsi che Tony sia deciso a uccidere
Bucky.
Una piccola Wanda guarda lo show di
Dick Van Dyke (WandaVision)
Quando Agatha si è finalmente rivelata la
cattiva di
WandaVision,ha portato
Wanda in un viaggio a ritroso nella memoria nell’episodio
intitolato “Negli episodi precedenti”. Un flashback mostra che a
Sokovia, devastata ormai dalla guerra, Wanda e Pietro guardavano le
sitcom di un tempo per imparare l’inglese e fuggire dagli orrori
del mondo esterno.
Nello specifico, la famiglia guarda
l’episodio del Dick Van Dyke Show “It May Look Like a Walnut”.
Esplorare l’importanza delle sitcom nell’infanzia di Wanda ha
contribuito notevolmente a spiegare lo stile così particolare della
serie.
La Stanza Rossa (Avengers: Age Of Ultron)
Durante
Avengers: Age of Ultron,
Scarlet Witch usa la Gemma della Mente per costringere gli eroi più
potenti della Terra ad affrontare i loro pensieri più oscuri. Per
Natasha Romanoff, ciò ha significato rivivere il suo primo
addestramento nel programma Vedova Nera della Stanza Rossa, dove le
era stato insegnato a uccidere a sangue freddo.
Prima che le venisse dedicato finalmente il
suo film, questa è stat la cosa più vicina che il pubblico ha avuto
ad una origin story per Black Widow. Alludeva ad un passato decisamente
più oscuro e tragico rispetto alle origini viste nei film della
Fase 1.
Le Valchirie affrontano Hela (Thor: Ragnarok)
Quando Thor si rende conto che è
stata Valchiria ad averlo portato dal Gran Maestro in Thor:
Ragnarok, un flashback spiega perché la guerriera è
disperata e sta cerando di sfuggire alla sua eredità asgardiana
(oltre al fatto che spesso affoga i suoi tormenti nell’alcol).
Anni prima, l’intero esercito delle
Valchirie aveva affrontato Hela nella speranza di sfuggire al suo
esilio. C’era stata sola una sopravvissuta: Valchiaria, appunto. La
maggior parte del film è un’avventura spaziale alquanto bizzarra,
goffa e coloratissima che trae ispirazione da film come Flash
Gordon e Grosso Guaio a Chinatown. Ma è innegabile
quanto quest’inquietante sequenza flashback sia decisamente
sbalorditiva dal punto di vista visivo.
La madre di Quill muore (Guardiani
della Galassia)
I fan ricordano molto bene
la scena d’apertura di Guardiani
della Galassia, quando Peter Quill danza nel tempio che
ospita l’Orb sulle note di “Come and Get Your Love” di Redbone, ma
c’è un flashback prima che spiega perché è cresciuto fino a essere
così immaturo.
Quill si trova in un ospedale negli
anni ’80 mentre sua madre è sul letto di morte. Si rifiuta di
prenderle la mano perché non vuole lasciarla andare. Corre fuori
dall’ospedale, dove viene rapito dagli alieni e congelato in uno
stato di blocco dello sviluppo.
Gamora incontra Thanos (Avengers: Infinity War)
La difficile relazione padre-figlio di Gamora con Thanos è
stata cruciale per Avengers:
Infinity War. Quando Gamora è stata introdotta nel primo
film dei Guardiani, si era già rivoltata contro il Titano Pazzo e
non pensava più a lui come a un caregiver amorevole.
Infinity War è tornato proprio al primo incontro del duo
per mostrare perché Gamora si è preoccupata di Thanos
all’inizio.
Quando arrivò sul pianeta di Gamora e decimò la sua gente,
Thanos decise di tenerla in vita per poterla crescere. Le porge
inoltre il suo coltello a serramanico, a doppia lama, per
dimostrarle lo stato ideale dell’universo: “Perfettamente
equilibrato, come dovrebbero essere tutte le cose”.
Lo scorso ottobre è arrivata la
notizia che Sarah Shahi, protagonista di
Sex/Life (serie che sta attualmente spopolando su Netflix), si era ufficialmente unita al cast di
Black
Adamnei panni di Adrianna
Tomaz/Isis. Ora, l’attrice ha svelato alcuni dettagli in merito al
suo personaggio, e forse potrebbe aver rivelato più di quanto in
realtà le era concesso…
Finora pensavamo che Teth Adam
(Dwayne
Johnson) sarebbe stato presentato come un antagonista
(almeno, inizialmente) della Justice Society, ma sembra che gli
eroi avranno le mani impegnate ad affrontare un altro gruppo di
individui malvagi. “Interpreto un personaggio di nome Adrianna.
È una combattente per la libertà che sta guidando questa grande
resistenza contro un perfido gruppo davvero malvagio chiamato
Intergang”, ha dichiarato Shahi a
THR.
Questa è una rivelazione al
significativa! Nei fumetti, l’Intergang è un gruppo criminale
organizzato, armato di tecnologia fornita da Darkseid e dai Nuovi
Dei. La banda ha avuto a che fare sia con Tomaz che con Teth nelle
pagine della serie “52”. Sembra quindi che l’Intergang sia
destinata a fare il suo debutto proprio in Black
Adam…
Tutto quello che sappiamo su Black
Adam
Il cast completo
di Black
Adam, oltre a Dwayne
Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo,
annovera anche Noah
Centineo (Atom Smasher), Quintessa
Swindell (Cyclone), Aldis
Hodge (Hawkman) e Pierce
Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno
anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis,
e Marwan Kenzari, che sarà invece
l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato
ancora svelato).
Black
Adam, che sarà diretto da Jaume
Collet-Serra (già dietro Jungle
Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a
non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo.
Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le
cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio.
L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio
2022.
Il progetto originale della Warner
Bros. su Shazam!aveva
previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua
nemesi, Black
Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura
per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. A quanto pare, il film
su Black
Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei
primi anni duemila.
Di recente è emerso che in
Black
Widow è presente una battuta con cui Yelena
Belova prende in giro la classica “posa” di Natasha Romanoff,
entrata ormai nell’immaginario collettivo ma che, nel corso degli
anni, è stata oggetto di numerosi dibattitti in materia di
sessualizzazione.
Durante una recente intervista con
il Time,
è stata proprio la regista Cate Shortland a spiegare perché ha voluto
inserire proprio questo riferimento nel film: “Ho deciso che
dovesse essere un aspetto importante. Yelena dice a Natasha: ‘Sei
una poser. Il modo in cui ti muovi non è reale. Per chi lo fai?’.
Volevamo che la cosa emergesse, permettendo al pubblico di essere
consapevole della differenza tra ciò che aveva visto in passato e
ciò che sta vedendo adesso.”
Shortland ha poi aggiujnto che sia
lei che il team che ha lavorato a Black Widow hanno compiuto
“uno sforzo coscienzioso” per cercare di non oggettivare i
membri del cast femminile, sottolineando che “Natasha era un
personaggio creato per lo sguardo maschile. Inizialmente, anche il
modo in cui si muoveva, il modo in cui si vestiva: è stato utile
come trampolino di lancio. Ma non rappresentava chi era è
davvero.”
Altrettanto controversa è stata,
all’epoca, la sottotrama di
Avengers: Age of Ultron che aveva rivelato che la
Stanza Rossa aveva impedito a Natasha, tramite un intervento, di
avere figli. La questione viene affrontata apertamente nello
standalone e la regista era determinata a conferirle un significato
e un’importanza totalmente diverse questa volta (dal momento
l’interpretazione di Joss Whedon in merito era stata ampiamente
criticata).
“La produttrice esecutiva di
Black Widow,
Victoria Alonso, ed io siamo entrambe madri adottive”, ha
spiegato Shortland. “Volevamo sottolineare il fatto che se tu
non hai figli non significa che sei inferiore ad un’altra persona.
Volevamo comunque dare potere a Natasha.”
Black Widow avrà davvero un sequel?
È stato detto in più occasioni che
Black
Widow porterà a termine la storia di Natasha, ma
in un’altra intervista con
Deadline, sempre Shortland ha lasciato intendere che potrebbero
esserci altre storie da raccontare. “Penso che queste ragazze
abbiano ancora un sacco di sederi da prendere a calci”, ha
ironizzato, lasciando una porta aperta ad un eventuale sequel
(probabilmente incentrato su Yelena Belova).
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
In una recente intervista con
EW,
Simu Liu, protagonista dell’attesissimo
Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli, ha parlato
del suo casting e dell’esperienza di essere stato scelto come
interprete di uno dei prossimi grandi personaggi del MCU.
Definendo
Shang-Chi “una celebrazione della cultura
asiatica”, l’attore ha dichiarato: “Solo perché ora c’è un
supereroe asioamericano nel MCU, questo non implica che la
nostra battaglia sia finita. Quando non ci sarà più motivo per
festeggiare ogni singola vittoria, allora saremo più vicini al
raggiungimento del nostro obiettivo, ma fino ad allora ci sarà
ancora molto da fare. Mi rendo conto di trovarmi in una posizione
in cui posso davvero mettere in atto un cambiamento e dare voce a
tutte quelle persone che si trovano in una posizione diversa dalla
mia e che, normalmente, non avrebbero la possibilità di ritrovarsi
in una storia raccontata sul grande schermo.”
Liu ha poi rivelato che si trovava
in mutande nel suo appartamento quando ha ricevuto la chiamata in
merito a
Shang-Chi. L’attore era appena tornato a casa
da una dura giornata sul set di Kim’s Convenience quando è
stato chiamato da Kevin Feige, dal regista
Destin Daniel Cretton e dalla casting director
Sarah Finn. Quattro giorni dopo, Liu si è
ritrovato sul palco della Sala H del Comic-Con di San Diego accanto
a star quali
Scarlett Johansson e
Angelina Jolie, annunciando il suo casting come primo supereroe
asiatico nel MCU. “Mi sono trovato sul palco
con alcune delle persone più famose al mondo, indossando il mio
maglione Zara da 20 dollari e jeans attillati”, ha ricordato
Liu. “È stato folle.”
Vi ricordiamo che nei panni del
protagonista ci sarà l’attore canadese Simu
Liu, visto di recente nella commedia di NetflixKim’s Convenience. Insieme a
lui, nel cast, figureranno anche Tony
LeungChiu-wai nei panni del
Mandarino, e Awkwafina,
che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è
vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci
sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto
i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo
superpotere è l’ipnosi.
Nonostante tutti i segnali indichino
che nuove iterazioni di Superman stanno per affacciarsi nel DCEU,
Charles Roven, produttore de L’uomo d’acciaio, crede che sia spazio per l’esistenza
di più versioni dell’iconico supereroe nell’universo condiviso.
Parlando con
ComicBook, Roven ha spiegato che dal momento che più versione
di Batman appariranno in The
Flash, la stessa cosa potrebbe tranquillamente
succedere con Superman. Dopotutto, come sottolineato dal
produttore, gli stessi fumetti presentano spesso diverse iterazioni
dello stesso personaggio, come succede ad esempio con la figura di
Lanterna Verde.
“Se consentono la visione di un
regista, allora devi consentire visioni multiple. È così che
funziona”, ha dichiarato Roven. “Forse non tutti la
penseranno come me, ma quando si arriva ad una visione coesa, anche
se potrei sbagliarmi, visto che non ho letto la sceneggiatura, può
succedere quello che accadrà in The
Flash, dove ci saranno più versioni di Batman. Quel film
incorporerà al suo interno una visione già coerente dell’universo,
che è stata creata molto prima che Ezra Miller interpretasse Barry
Allen. È importante non tirarsi mai indietro davanti alle
possibilità. Questa cosa mi piace. Questo tipo di approccio deve
necessariamente funzionare.”
“Dopotutto, gli stessi fumetti
si basano su questo tipo di principio”, continua Roven.
“Basta pensare a quello che Geoff Johns ha fatto con New 52,
quando il canone stava iniziando a diventare un po’ stantio. Oppure
a tutte le versioni di Lanterna Verde. Quindi, per quale motivo non
dovrebbero essere in grado di fare la stessa cosa anche al
cinema?”
Poi ha aggiunto: “Sono attaccato
solo a tutto ciò che è arrivato dopo L’uomo d’acciaio. Quindi una volta che Henry
Cavill non sarà più Superman, allora neanche io sarà più attaccato
al personaggio. In questo momento penso di essere legato a titoli
come Justice League, Wonder Woman e The Suicide Squad.”
Il futuro di Superman sul grande schermo
Ci sono molti fan che vorrebbero
vedere Henry Cavill tornare nei panni dell’Uomo
d’Acciaio, incluso il regista
Zack Snyder, che ha definito l’attore il “suo”
Superman. Tuttavia, non è ancora chiaro quali siano i piani
ufficiali della DC in merito al personaggio. Per quanto lo studio
sia concentrato sul futuro, sembra che il DCEU sia ancora in
costruzione.
Tuttavia, i piani potrebbero
diventare più chiari una volta che The
Flash arriverà nelle sale, anche se manca ancora più
di un anno alla sua uscita nelle sale. Parallelamente, anche il
reboot dedicato all’eroe kryptoniano che sarà prodotto da J.J. Abrams è ancora in fase di sviluppo
iniziale.
Venom: La
furia di Carnage vedrà Andy Serkis prendere il posto di Ruben
Fleischer in qualità di regista, ma ora è emerso che Tom
Hardy, che nel franchise interpreta proprio il
simbionte del titolo, verrà accreditato anche per il suo contributo
alla storia del sequel.
Oltre a riprendere il ruolo di Eddie
Brokc, infatti, Hardy riceverà anche il credito in qualità di
autore del soggetto (il cosiddetto “Story by” che si legge
nei titoli di testa). A rivelarlo è stata proprio la sceneggiatrice
Kelly Marcel in una recente intervista con
Empire: “Si tratta di una cosa nuova per lui, intendo
ricevere un credito in via ufficiale”, ha spiegato. “Anche
se non è la prima volta che viene coinvolto a questi livelli nel
processo creativo. Tom si impegna al 100% in tutto ciò che fa. È
come se fosse sposato con Venom. Ama questo personaggio. È sempre
coinvolto in tutto ciò che pensa dovrebbe accadere.”
Sebbene Hardy non sarà accreditato
come sceneggiatore, Marcel ha specificato di aver lavorato insieme
a lui alla costruzione della storia e che molte delle idee finite
nella sceneggiatura da lei scritta sono state elaborate da
entrambi: “Abbiamo passato mesi a raccontarci la storia insieme
su FaceTime, a tirare fuori idee, a vedere cosa funzionava e cosa
no. Poi ho raccolto tutto quello di cui abbiamo parlato e mi sono
rintanata da qualche parte per tre mesi, in silenzio, scrivendo la
sceneggiatura.”
Quello che sappiamo su Venom: La
furia di Carnage
Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel
ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi.
In Venom: La
furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il
simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più
celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody
Harrelson.
Nel cast del sequel
anche Michelle
Williams(Fosse/Verdon) nei panni
di Anne Weying, Naomie
Harris(No Time to Die) nei panni
di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham.
Il film uscirà in autunno al cinema.
David Ayer ha sempre sostenuto quanto la sua
versione originale di Suicide Squad fosse molto diversa dal film che
la Warner Bros., alla fine, avrebbe deciso di far uscire nelle
sale. Di recente, il regista aveva dichiarato di aver realizzato
“un film incredibile” che “aveva spaventato a morte i
dirigenti”.
Il regista non ha mai approfondito
esattamente cosa li avesse resi così “nervosi” in merito al suo
film, ma è chiaro che lo studio si è aperto solo col tempo alla
prospettiva di un film dedicato alla Task Force X vietato ai
minori, come ha dimostrato quando ha permesso a James Gunn di realizzare il suo The Suicide
Squad apparentemente senza alcun tipo di vincolo
o restrizione.
Nella giornata di ieri, in risposta
ad un articolo pubblicato da Collider, Gunn ha voluto ribadire su
Twitter che la Warner Bros. ha accettato la sua visione di un
film dedicato alla Squadra Suicida vietato ai minori senza alcuna
esitazione. “A proposito di The Suicide Squad, ho sempre detto che avrebbe
dovuto essere un film di guerra classificato come R, senza alcuna
esclusione di colpi”, ha scritto il regista. “Sono sempre
sincero con che le persone con cui lavoro su ciò che voglio
realmente fare. E loro erano d’accordo. Una volta stabilite le
regole, siamo partiti. Amo questo film.”
La cosa davvero interessante,
tuttavia, è che Ayer
ha risposto al tweet di Gunn, limitandosi però ad esprimere la
sua delusione per le parole del collega con un semplice:
“Cavolo!”, a dimostrazione di quanto sia rimasto colpito
(probabilmente in negativo) da queste rivelazioni. Gunn ha poi
risposto ad Ayer, specificando che alcune delle persone che
svolgono un ruolo chiave all’interno dello studio e che prendono
determinate decisioni, ora sono diverse.
“Sebbene molte delle principali
figure della Warner fossero persone diverse all’epoca, non c’è
dubbio che i loro problemi con te abbiano contribuito a spianare
una strada più facile per me, David”, ha scritto il regista.
“Quindi, sono molto grato per questo e per tutto il resto che
hai fatto per aiutare il mio film lungo il suo percorso.”
“Benvenuti all’inferno, ossia a
Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli
Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori
supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi
all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico
del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui
Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2,
Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita
di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla
remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova
grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di
guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search
and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del
governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei
sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa
falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un
compagno di squadra o della stessa Waller).”
Zack Snyder ha spesso dichiarato che se gli
fosse stata data la possibilità di dirigere un film della saga di
Star Wars, avrebbe reso omaggio al grande Akira
Kurosawa con un’avventura spaziale ispirati a I sette
samurai.
A quanto pare, il regista di
Justice League si sarebbe stancato di attendere
un’eventuale chiamata da parte della Lucasfilm, dal momento che ha
deciso di portare la sua idea direttamente a Netflix. Come ci informa
The Hollywood Reporter, infatti, il prossimo progetto del
regista per il colosso dello streaming (dopo
Army of the Dead) sarà Rebel Moon, un
epico fantasy sci-fi che scriverà insieme a Shay
Hatten (già sceneggiatore di
Army of the Dead) e Kurt Johnstad
(co-sceneggiatore di
300).
La trama di Rebel
Moon ruota attorno ad una una pacifica colonia ai
margini della galassia che viene improvvisamente minacciata dagli
eserciti di un tirannico reggente di nome Balisarius. Alcune
persone, in preda alla disperazione, inviano una giovane donna con
un misterioso passato a cercare guerrieri che popolano i pianeti
vicini per aiutarla a sconfiggere il nemico.
“Questo sono io, che sono
cresciuto come fan di Akira Kurosawa e come fan di Star
Wars”, ha spiegato Snyder. “È il mio amore per la
fantascienza. Sarà un’avventura gigantesca. La mia speranza è che
anche questa diventi un’enorme proprietà e un universo che si possa
costruire ed espandere di volta in volta.”
Snyder produrrà Rebel
Moon insieme alla sua partner di produzione,
nonché moglie, Deborah Snyder attraverso la loro
Stone Quarry. Le riprese dovrebbe partire all’inizio del prossimo
anno.
Vi
ricordiamo che Rebel
Moon è il prossimo film di fantascienza originale Netflix
di Zack Snyder che si baserà su una sceneggiatura scritta dal
regista insieme a Shay Hatten e Kurt Johnstad. Protagonista
annunciata è Sofia Boutella, l’ex modella e sportiva Nike
diventata attrice, Boutella ha raggiunto il successo con il suo
ruolo nel franchise Kingsman. Ha poi recitato in La mummia con Tom
Cruise per Universal, Atomica bionda al fianco di Charlize
Theron, Fahrenheit 451 di Ramin Bahrini per HBO e
Climax di Gaspar Noé per A24.
Nel film
L’esercito del tiranno Regent Balisarius minaccia gli abitanti di
una colonia pacifica al confine della galassia, che decidono di
inviare una giovane donna dal passato misterioso a esplorare
pianeti vicini alla ricerca di guerrieri disposti a combattere al
loro fianco.
È nata in Russia, dove è stata
addestrata a diventare la più abile e
letale delle spie. Poi le hanno dato un costume e
l’hanno mandata negli USA con un nome in codice: Black
Widow. Natasha Romanoff, questo il suo vero nome,
approda il 7 luglio nelle sale cinematografiche
italiane e dal 9 luglio su Disney+ con Accesso VIP* con
Black Widow, il lungometraggio a
lei dedicato. Per conoscere tutti i suoi segreti, Panini
Comics propone tre titoli imperdibili da
leggere prima e dopo la visione del film.
*Richiede un abbonamento attivo
e un pagamento aggiuntivo per Accesso VIP.
Natasha Romanoff è una spia
russa, inviata negli Stati Uniti per portare a termine anche la più
dura delle missioni senza alcuna difficoltà. Che si tratti di dare
la caccia alla Dinamo Cremisi quando questa attacca la base degli
Avengers, o dare una mano a Reed Richards dei Fantastici Quattro,
per lei non fa differenza, né si tira indietro se ci sono da
aiutare amici come Nick Fury o Daredevil. Queste e altre avventure
sono raccontate in Marvel-Verse: Black
Widow, un’antologia unica nel suo genere, ideale per
iniziare a conoscere il personaggio.
In America Natasha
Romanoff ha presto disertato passando dalla parte dello
Zio Sam e da allora combatte insieme agli Avengers
contro le più grandi minacce che il super gruppo deve affrontare.
Il suo passato però, fatto di piccoli e grandi segreti, di figure
controverse ed esperimenti degni del peggior scienziato pazzo, non
è facile da dimenticare e la tormenta come una macchia che non
riesce a togliere… Per approfondire la sua storia, il titolo da
annotare è Io sono Black Widow, un volume
antologico, in grande formato, che propone
sedicidelle più belle e importanti storie che la
vedono protagonista, sia come spia che come super eroina, dagli
inizi in Russia fino ai giorni nostri e un ricco apparato
redazionale per contestualizzare al meglio il personaggio.
Dopo averla vista in azione
in missioni in giro per il mondo, è il momento di seguire la vita
quotidiana di Natasha. Black Widow 1 – I legami
che contano raccoglie il primo story arc
della serie regolare dedicata a Vedova Nera, un nuovo capitolo
della vita di BlackWidow scritto
da Kelly Thompson (Captain Marvel) e Elena
Casagrande (Ultimate Spider-Man). Natasha è stata
abituata sin da bambina ad affrontare momenti durissimi nella
famigerata Stanza Rossa. Da adulta è stata agente
del KGB, poi pedina dello S.H.I.E.L.D e infine parte della squadra
degli Avengers. Ora la sua vecchia vita fatta di fughe,
inseguimenti e adrenalina è solo un ricordo, o forse neanche
quello. Natasha si è costruita una famiglia, un’esistenza ordinaria
e non le manca nulla. Ma la realtà è che le cose non sono sempre
come appaiono…
StudioCanal ha
annunciato durante il Festival
di Cannes che Paddington 3 ha
fissato una data di inizio riprese per i primi mesi del 2022.
L’orsetto dal cappello rosso gentile ed educato preferito da tutti,
sta tornando al cinema per l’attesissimo terzo capitolo con una
nuova e avvincente storia di Paul
King , Simon
Farnaby e Mark Burton e la
sceneggiatura di Burton, Jon
Foster e James Lamont. Il
franchise si è rivelato molto redditizio per StudioCanal che con i
primi due film ha incassato oltre $ 280 milioni con il primo
capitolo e $ 225 milioni con il secondo. Tale è stato il successo
che dopo l’uscita del film, nel 2019 è stata prodotta anche una
serie animata intitolata “Le avventure di Paddington”
da 26 episodi di 22 minuti. Non vediamo l’ora di scoprire nuovi
dettagli sulla trama e al cast di questo atteso sequel.
Paddingtonè
il film del 2014 diretto da Paul
King con Ben
Whishaw, Nicole
Kidman, Sally Hawkins, Hugh Bonneville, Jim Broadbent, Julie
Walters, George Newton, Tim Downie, Peter Capaldi
Le riprese di John Wick
4 sono iniziate il mese scorso e il cast sta facendo
crescere sempre più l’attesa sui social postando i loro video
durante la preparazione. Shamier Anderson è
l’ultima star a pubblicare un video del suo addestramento con le
armi su instagram promettendo ai fan della saga un film ricco di
azione e di sparatorie, come possiamo notare dalla didascalia del
post intitolato “Sta arrivando una tempesta”. Ad oggi il
ruolo di Anderson è ancora segreto, quindi non sappiamo ancora se
sarà amico o nemico del John Wick di
Keanu Reeves. L’attore, che ha recitato in alcune
recenti pellicole come Wynonna Earp e
Stowaway, esordisce con un primo piano di centinaia di
proiettili circondati da numerosissime armi da assalto. La seconda
parte invece ci mostra Anderson alle prese con l’allenamento di
boxe in un ring, fino alla conclusione dove si
allena facendo cardio. Sembra veramente che stia arrivando una
tempesta per il nostro John Wick!
L’universo “John
Wick” è destinato a espandersi dopo il grande successo riscosso
con la prima apparizione nel 2014, arriva così la conferma di un
quinto film e uno spin-off
intitolato Ballerina. Pensate che
con il primo film ha totalizzato a livello mondiale 89 milioni di
dollari, con il secondo capitolo è riuscito a raddoppiare le cifre
al botteghino arrivando a 170 milioni e ha concluso
con John
Wick 3 Parabellum con 76 milioni di dollari in solo
una settimana. Ora si pensa già a una serie televisiva di tre
episodi incentrata sul The Continental ambientata negli anni
’70.
John Wick 4, il film
John Wick 4 uscirà al cinema
giovedì il 27 maggio 2022. Distribuito da Warner Bros.
Pictures.
Amazon Prime Video ha diffuso in rete il primo
trailer ufficiale di Val,
documentario sulla vita dell’attore Val Kilmer.
Chi è Val Kilmer? Lui è Batman, è Iceman, è Jim Morrison. Ed è un
filmmaker da tutta la vita. Il film uscirà su Prime Video il
prossimo 6 agosto.