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Zoe Saldaña aggiorna su Avatar 3

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Zoe Saldaña aggiorna su Avatar 3

Zoe Saldaña condivide un aggiornamento su Avatar: Fuoco e Cenere (Avatar 3) da parte di James Cameron, che l’ha contattata dopo aver vinto il Golden Globe. Saldaña ha ricevuto il Golden Globe per la sua interpretazione di Rita Mora Castro nel film Emilia Pérez di Netflix, acclamato dalla critica. Ha interpretato Neytiri nel franchise diAvatar di Cameron sin dal primo film uscito nel 2009, oltre a riprendere il ruolo per Avatar: The Way of Water e a far parte del cast di Avatar: Fuoco e Cenere (Avatar 3), il terzo film in uscita nel dicembre 2025.

Durante la conferenza stampa dei Golden Globes, alla quale era presente ScreenRant , Saldaña ha rivelato che Cameron si trova attualmente in Nuova Zelanda e sta tagliando Avatar: Fuoco e Cenere (Avatar 3). L’attrice ha parlato di come Cameron le abbia inviato un messaggio di congratulazioni durante la cerimonia di premiazione e ha sottolineato quanto il suo sostegno e il suo incoraggiamento abbiano significato per lei nel corso degli anni. Ecco i commenti di Saldaña qui di seguito:

Ero seduta tra il pubblico e ho ricevuto un messaggio da James Cameron, che in questo momento si trova in Nuova Zelanda per girare Avatar: Fire and Ash. Dopo tutti questi anni, crede in me. Questo alimenta il mio desiderio di continuare a crescere come artista.

Cosa significa questo per Zoe Saldaña e per Avatar: Fuoco e Cenere

Avatar: Fuoco e Cenere
© Disney

I commenti di Saldaña sono indicativi del legame significativo che ha con Cameron e fanno ben sperare per Avatar: Fuoco e Cenere (Avatar 3). Data l’ampia cronologia del dietro le quinte di ogni film di Avatar, Saldaña e Cameron hanno lavorato insieme al franchise di fantascienza per quasi due decenni. Sebbene Saldaña sia ormai ampiamente fuori dai franchise e si sia concentrato maggiormente su film standalone come Emilia Pérez, continuerà a essere in prima linea nei film di Avatar per il prossimo futuro.

Il sostegno di Cameron, non solo in Avatar, ma anche in altri aspetti della sua carriera, ha contribuito all’esperienza ampiamente positiva che l’attrice ha avuto nella realizzazione di film tecnologicamente complessi. Per quanto riguarda l’uscita del terzo film di Avatar, il fatto che Cameron sia in Nuova Zelanda e si concentri sulla post-produzione è un buon segno che il progetto stia procedendo bene. I sequel hanno subito numerosi ritardi, ma Avatar: Fuoco e Cenere (Avatar 3) dovrebbe rispettare la data di uscita prevista per dicembre 2025.

Spider-Man 4: nuovi rumor suggeriscono la presenza di due iconici personaggi

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Nelle ultime settimane, le voci su Spider-Man 4 si sono intensificate: da Venom, Ghost Rider e Black Cat fino a Daredevil, Mephisto e Knull sono stati citati come possibili alleati e nemici dell’Uomo Ragno di Tom Holland nella sua prossima uscita in solitaria. Con così tante notizie contrastanti, è ovviamente difficile dare credito a una qualsiasi di esse, ma il motivo per cui sentiamo tutte queste voci è probabilmente da ricercare nel fatto che i Marvel Studios e la Sony Pictures stanno lanciando diverse idee nel tentativo di definire una storia che soddisfi tutti.

Naturalmente, non possiamo escludere la possibilità che la Marvel faccia “trapelare” dettagli falsi per depistare gli scoopers. In ogni caso, si ritiene che la sceneggiatura sia in fase di revisione, forse a causa di divergenze di opinione tra la star Tom Holland e il capo dei Marvel Studios Kevin Feige, e l’ultima notizia è che il film è ancora lontano dall’iniziare la produzione proprio perché non c’è ancora una bozza definitiva per le riprese.

Una nuova indiscrezione arriva ora dall’ultimo episodio del podcast The Hot Mic. John Rocha ha infatti sentito dire che il piano sarebbe – ma sottolinea che non è certo che lo sia ancora – quello di avere Spider-Man in squadra con The Punisher (Jon Bernthal) per affrontare Hulk (Mark Ruffalo) in un’avventura di strada. Il co-conduttore Jeff Sneider ha confermato l’indiscrezione dicendo che il coinvolgimento di Golia Verde “supera il test dell’olfatto”, ma non è così sicuro della presenza di Bernthal come Frank Castle.

Spider-Man ha unito le forze con Castle e ha affrontato Hulk in diverse occasioni nei fumetti, e se lo studio sta davvero preparando i piani per un eventuale film su World War Hulk, è del tutto possibile che Banner dia il via alla sua furia distruggendo New York. Bernthal e Holland hanno già lavorato insieme in passato e sembrano essere buoni amici, per cui si potrebbe assistere a una dinamica molto divertente tra Parker e Castle che formano un’alleanza riluttante. Anche in questo caso, però, occorre attendere conferme ufficiali.

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Cosa sappiamo su Spider-Man 4?

Precedenti indiscrezioni hanno affermato che Tom Rothman della Sony e Kevin Feige, capo dei Marvel Studios, hanno avuto dei disaccordi per quanto riguarda la storia di Spider-Man 4, con quest’ultimo che sperava di ridimensionare il Multiverso per un’avventura più piccola. Rothman, invece, si dice che voglia capitalizzare il successo di No Way Home riportando Tobey Maguire e Andrew Garfield nei rispettivi ruoli di Peter Parker.

Più di recente, abbiamo sentito che entrambi gli studios si sono accordati su una storia prevalentemente terrestre con alcuni elementi multiversali, anche se il film viene ancora descritto come un “evento di livello Avengers”. Oltre a Tom HollandZendaya dovrebbe riprendere il suo ruolo di MJ in Spider-Man 4. Si dice inoltre che Sydney Sweeney potrebbe interpretare Black Cat, mentre è stato ampiamente riportato – ma non confermato – che Charlie CoxVincent D’Onofrio e Paul Rudd potrebbero a loro volta apparire come Daredevil, The Kingpin e Ant-Man.

Si ritiene però che Holland sia “sempre più diffidente” nei confronti del ruolo dell’iconico eroe, per cui questa potrebbe essere la sua ultima uscita da solista nei panni del wall-crawler – anche se quasi certamente avrà un ruolo in uno o entrambi i prossimi film degli Avengers. Gli sceneggiatori di No Way Home, Chris McKenna e Erik Sommers, stanno scrivendo la sceneggiatura. Mentre a dirigere il progetto vi sarà Destin Daniel Cretton, già regista di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli.

Spider-Man 4 uscirà al cinema il 26 luglio 2026.

Guida al cast e ai personaggi di American Primeval

Guida al cast e ai personaggi di American Primeval

American Primeval di Netflix è finalmente arrivata, ed ecco una panoramica completa del cast e della troupe della serie drammatica western. American Primeval è uno degli show Netflix più interessanti del 2025, con la serie creata dal regista Peter Berg e dallo scrittore di The Revenant Mark L. Smith. La serie vanta un cast stellare: ecco chi ci si può aspettare di vedere in American Primeval e chi interpreta.

American Primeval è un’interpretazione cupa e grintosa del genere western, che racconta la storia di una madre e di un figlio che devono attraversare i pericoli della frontiera con l’aiuto di una guida. American Primeval è pieno di tragedie, violenza e momenti strazianti, e cerca di mettere in evidenza quanto fossero difficili le condizioni dell’epoca. Gli attori che recitano in American Primeval fanno un lavoro fantastico nel trasmettere questo tono cupo, ed ecco chi sono.

Actor Character
Betty Gilpin Sara Rowell
Taylor Kitsch Isaac
Preston Mota Devin Rowell
Shawnee Pourier Two Moons
Shea Whigham Jim Bridger
Dane DeHaan Jacob Pratt
Kim Coates Brigham Young
Jai Courtney Virgil Cutter
Saura Lightfoot-Leon Abish Pratt
Kyle Bradley Davis Tilly
Nick Hargrove Cottrell
Derek Hinkey Red Feather
Joe Tippett James Wolsey

Betty Gilpin interpreta Sara Rowell

American Primeval
Cr. Matt Kennedy/NETFLIX © 2023

Attrice: Betty Gilpin è nata a New York City, New York, il 21 luglio 1986, e ha avuto la sua grande occasione interpretando Debbie “Liberty Belle” Eagan nella serie di wrestling GLOW di Netflix . Da allora la Gilpin si è riunita a Netflix per la serie animata Skull Island e ora sta tornando per American Primeval. Gilpin è anche apparsa in film e serie televisive di successo come Nurse Jackie, Isn’t It Romantic, A Dog’s Journey, Mrs. Davis, e altri ancora.

Personaggio: In American Primeval, Betty Gilpin interpreta Sara Rowell, una donna in fuga attraverso la frontiera con suo figlio David. Sara e David iniziano la serie cercando una guida che li porti a trovare il marito di Sara. Tuttavia, ben presto si scopre qualcosa di più sulla vera natura della ricerca di Sara.

Taylor Kitsch interpreta Isaac

Taylor Kitsch
Cr. Matt Kennedy/NETFLIX © 2023

Attore: Taylor Kitsch è nato a Kelowna, nella Columbia Britannica, in Canada, l’8 aprile 1981, e ha avuto la sua grande occasione interpretando Tim Wiggins nella serie della NBC Friday Night Lights. Sin dall’inizio della sua carriera di attore, Kitsch è diventato una star dell’azione: ha recitato in John Carter, X-Men Origins: Wolverine, Battleship e Lone Survivor. Kitsch è apparso anche in altri film e serie televisive popolari come Snakes on a Plane, True Detective e The Terminal List.

Personaggio: In American Primeval, Taylor Kitsch interpreta Isaac, un uomo che accetta di aiutare Sara e Devin ad attraversare la frontiera. La conoscenza della natura selvaggia e le capacità di sopravvivenza di Isaac sono di grande aiuto ai suoi compagni e, proprio come Sara, anche lui ha un passato misterioso che viene svelato nel corso della serie.

Preston Mota interpreta Devin Rowell

AMERICAN PRIMEVAL. Betty Gilpin e Preston Mota
Cr. Matt Kennedy/NETFLIX © 2023

Attore: Preston Mota è nato a Dallas, in Texas, il 27 agosto 2010 e ha avuto la sua grande occasione interpretando Dwight in Asteroid City di Wes Anderson. Questo film ha contribuito a lanciare la carriera dell’attore bambino, che ha partecipato anche ad American Primeval e a progetti imminenti come Campfire e The American Way.

Personaggio: In American Primeval, Preston Mota interpreta Devin Rowell, il figlio di Sara Rowell. La giovane età e la gamba malandata di Devin non gli impediscono di fare scelte difficili mentre attraversa la frontiera insieme a Sara, Isaac e Two Moons, senza che nulla lo fermi mentre il gruppo cerca di rintracciare suo padre.

Shawnee Pourier interpreta Two Moons

Cr. Matt Kennedy/NETFLIX © 2023

Attrice: Shawnee Pourier interpreta Two Moons in American Primeval, ed è un’altra dei giovani attori di spicco dello show, anche se la sua data e il suo luogo di nascita sono sconosciuti. Shawnee Pourier è apparsa in un episodio di Stranger Things e nella serie televisiva Dark Winds, oltre che in cortometraggi come Seeds e Rude Girl.

Personaggio: In American Primeval, Shawnee Pourier interpreta Two Moons, una giovane indigena muta che si unisce a Sara, Devin e Isaac mentre attraversano la frontiera. Two Moons è fuggita dalla sua tribù e si è imbarcata sul carro di Sara, stringendo un legame con Devin e venendo accettata come membro del gruppo.

Shea Whigham nel ruolo di Jim Bridger

Shea Whigham nel ruolo di Jim Bridger

Attore: Shea Whigham è nato a Tallahassee, in Florida, il 5 gennaio 1969 e ha avuto il suo ruolo di spicco nel film Tigerland (2000) di Joel Schumacher . Whigham è apparso in film di grande successo come Fast & Furious, The Wolf of Wall Street, Star Trek Beyond, Kong: Skull Island, Joker, Spider-Man: Across the Spider-Verse e Mission: Impossible – Dead Reckoning e il suo sequel. Inoltre, Whigham ha avuto un ruolo da protagonista in Boardwalk Empire e in serie come Vice Principals, Fargo, Perry Mason e Le pietre preziose.

Personaggio: In American Primeval, Shea Whigham interpreta Jim Bridger, il realista che gestisce il pericoloso Fort Bridger. Nel corso della serie, Bridger si scontra con il governatore del Territorio dello Utah, Brigham Young, che gli nasconde informazioni sulla sorte di Sara e impedisce l’acquisizione di Fort Bridger.

Dane DeHaan nei panni di Jacob Pratt

AMERICAN PRIMEVAL Dane DeHaan
Cr. Matt Kennedy/NETFLIX © 2023

Attore: Dane DeHaan è nato ad Allentown, in Pennsylvania, il 6 febbraio 1986 e ha avuto la sua grande occasione nel film Chronicle del 2012 . DeHaan ha poi recitato in film come The Amazing Spider-Man 2, A Cure for Wellness, Valerian e la città dei mille pianeti e Oppenheimer di Christopher Nolan, oltre che in serie televisive come ZeroZeroZero, The Stranger, Lisey’s Story e The Staircase.

Personaggio: In American Primeval, Dane DeHaan interpreta Jacob Pratt, un mormone gravemente ferito durante il massacro di Mountain Meadows. Pratt si unisce a un gruppo di compagni mormoni per intraprendere un viaggio alla ricerca della moglie vivente, che crede sia stata rapita dai guerrieri indigeni che hanno compiuto l’attacco.

Cast e personaggi di supporto di American Primeval

AMERICAN PRIMEVAL. Joe Tippett a

Kim Coates nel ruolo di Brigham Young: Kim Coates di Sons of Anarchy interpreta Brigham Young, il leader della Chiesa mormone nella vita reale, governatore del Territorio dello Utah e uomo al comando della Legione di Nauvoo.

Jai Courtney nel ruolo di Virgil Cutter: Jai Courtney diSuicide Squad interpreta Virgil Cutter, un cacciatore di pellicce che intende dare la caccia a Sara Rowell e consegnarla per la taglia.

Saura Lightfoot-Leon nel ruolo di Abish Pratt: Saura Lightfoot-Leon di Masters of the Air interpreta Abish Pratt, la moglie di Jacob che sopravvive al massacro di Mountain Meadows e vive tra gli indigeni che l’hanno rapita.

Kyle Bradley Davis nel ruolo di Tilly: Kyle Bradley Davis diAmerican Horror Story interpreta Tilly, un trapper che lavora per Virgil Cutter.

Nick Hargrove nel ruolo di Cottrell: Nick Hargrove di Devotion interpreta Cottrell, un residente di Fort Bridger che assiste Jim Bridger.

Derek Hinkey nel ruolo di Red Feather: Derek Hinkey di Horizon interpreta Penna Rossa, il capo di un gruppo di guerrieri chiamato Clan del Lupo.

Joe Tippett nel ruolo di James Wolsey: Joe Tippett di The Morning Show interpreta James Wolsey, il leader di una milizia mormone che funge da antagonista principale in American Primeval.

American Primeval, la spiegazione del finale: perché vanno in California?

L’epica serie western di Netflix American Primeval si conclude con una sorprendente deviazione che porta Sara, Devin e Two Moons sulla rotta della Golden Coast. American Primeval è una nuova grande serie western in streaming, rilasciata su Netflix il 9 gennaio 2025. La serie si svolge alla frontiera dell’Ovest americano nel 1857, in particolare nel territorio selvaggio dello Utah. Il cupo, violento, caotico e spietato American Primeval mostra i primi coloni americani, i cultisti e le tribù indigene come assassini e sopravvissuti, impegnati in una serie di macabre lotte per il controllo del territorio appena scoperto.

American Primeval è stato scritto da Mark L. Smith, che ha co-scritto la sceneggiatura di The Revenant con Alejandro G. Iñárritu. In effetti, ci sono molte somiglianze stilistiche tra The Revenant e American Primeval, sia a livello narrativo che visivo. Peter Berg (Friday Night Lights, Lone Survivor) dirige tutti e sei gli episodi di American Primeval. Taylor Kitsch guida un cast corale che comprende Betty Gilpin, Dane DeHaan, Saura Lightfoot-Leon, Shea Whigham, Lucas Neff e Kim Coates. Alla fine di American Primeval, Isaac Reed, interpretato da Kitsch, porta a termine la sua missione di morire valorosamente per ricongiungersi con la sua famiglia defunta nell’aldilà.

Perché Sara, Devin e Two Moons decidono di andare in California, non a Crooks Springs

American Primeval
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Fin dall’inizio di American Primeval, Sara desidera portare Devin a Crooks Springs per ricongiungerlo con suo padre. Lungo la strada, i due vengono raggiunti da un fuggiasco Shoshone di nome Two Moons e cercano l’aiuto di Isaac Reed, che li protegge per tutta la serie. A sorpresa, Sara cambia idea alla fine della serie e si dirige invece in California.

Sara aveva pianificato di lasciare Devin con suo padre, sapendo che sarebbe stata inseguita senza tregua a causa della sua alta taglia. Sogna l’idea che Isaac possa andare in California con loro, ma lui rifiuta. Dopo la sua morte, Sara sceglie di iniziare una nuova vita in California e di non abbandonare Devin con suo padre.

Perché Isaac Reed è dovuto morire nel finale di American Primeval

Isaac non aveva più nulla per cui vivere dopo che la sua famiglia era stata uccisa dai ladri. Il dolore della perdita lo aveva lasciato privo di motivazioni per crearsi una nuova famiglia. Isaac rifiuta l’invito di Sara a recarsi in California, ma salva ancora una volta lei, Devin e Two Moons quando vengono attaccati dal vendicativo fratello di Virgil. Isaac lo uccide, ma viene colpito da diversi proiettili al busto, che ne causano la morte.

La vita di Isaac era ridotta a una brutale sopravvivenza, senza alcuna possibilità di redenzione personale. Salvando Sara e i bambini, ha trovato un modo per morire con onore, sacrificandosi per una causa al di fuori di sé stesso. Questo atto finale è stato l’unico modo in cui ha potuto dare un senso alla sua vita tormentata.

Non sorprende che, dopo tutto ciò che Isaac aveva fatto per Sara, lei avesse iniziato a sviluppare un’attrazione emotiva e romantica nei suoi confronti. Se Isaac non fosse stato così devastato dal dolore, forse avrebbe voluto unirsi a lei e Devin in California, trovando un nuovo scopo come loro protettore.

Durante la serie, Isaac assume persino un ruolo paterno nei confronti di Devin, specialmente quando lo aiuta brutalmente a riparare la gamba rotta. Dopo aver visto tutto ciò che Isaac aveva fatto per loro, Sara probabilmente non riusciva a immaginare di lasciare Devin con il suo vero padre.

Brigham Young ottiene ciò che vuole da Jim Bridger

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Brigham Young riesce finalmente a ottenere ciò che vuole da Jim Bridger, offrendogli una cifra sbalorditiva che l’uomo non può rifiutare. Young rivela che il suo obiettivo non è utilizzare il forte, ma distruggerlo completamente. Questo piano è concepito per limitare il traffico di forestieri nella zona, in particolare i viaggiatori provenienti da est.

Senza Fort Bridger, i viaggiatori diretti a Salt Lake City dal Wyoming sarebbero stati costretti a entrare in contatto con Young e i suoi seguaci mormoni, che avrebbero cercato di convertirli alla loro Chiesa. Inoltre, la distruzione del forte rendeva più difficile per il governo federale inviare truppe nello Utah, ostacolando i tentativi di contrastare la visione dell’America proposta da Young.

Brigham Young e la guerra dello Utah dopo American Primeval

Cr. Matt Kennedy/NETFLIX © 2023

Dopo gli eventi di American Primeval, il presidente James Buchanan inviò truppe nel Territorio dello Utah, alimentando l’inquietudine di Young e della sua Chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni. Per difendersi, i mormoni adottarono tattiche drastiche, impedendo alle truppe americane di rifornirsi di provviste e bloccandone l’accesso a Salt Lake City.

La tensione portò a tragici eventi, tra cui l’uccisione di coloni disarmati da parte della milizia mormone, che in seguito accusò alcune vittime di essere spie inviate dal governo. Si stima che circa 150 persone persero la vita durante la Guerra dello Utah, un conflitto che si concluse con un perdono presidenziale concesso ai Santi degli Ultimi Giorni e la sostituzione di Brigham Young con Alfred Cumming come governatore dello Utah.

Il vero significato di American Primeval

Cr. Matt Kennedy/NETFLIX © 2023

American Primeval è una serie intensa e brutale, ma con un finale relativamente positivo. Sebbene Sara non sembri meritare il suo lieto fine, a causa degli errori che hanno quasi causato la morte di Isaac e di suo figlio, si dirige verso una vita promettente in California.

Isaac, con tutti i suoi eroismi, rimane una figura tragica, il cui sacrificio non migliora la sua condizione personale, ma lo consacra come martire della serie. La storia di Abish e Pratt termina con la morte di entrambi e con la perdita della loro fede nella Chiesa mormone.

Jim Bridger, dal canto suo, dimostra che ogni uomo ha un prezzo, mentre il tradimento del tenente Pepper rappresenta un esempio lampante della mentalità primitiva e spietata che domina in American Primeval.

Ci sarà una seconda stagione di American Primeval?

Al momento non ci sono conferme su una seconda stagione di American Primeval. Considerando che si tratta di una serie limitata e che molti dei personaggi principali muoiono nel finale, è altamente improbabile che ci sia un seguito. Se una seconda stagione fosse in lavorazione, probabilmente si concentrerebbe maggiormente sulla già citata Guerra dello Utah e sugli ultimi giorni di Brigham Young come governatore dello Utah.

Inoltre, Sara, Devin e Two Moons potrebbero ricominciare una nuova vita in California, affrontando nuovi pericoli se American Primeval dovesse proseguire.

Cillian Murphy non sarà presente in 28 anni dopo

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Cillian Murphy non sarà presente in 28 anni dopo

Sembra che i fan dovranno aspettare ancora un po’ per il trionfale ritorno di Cillian Murphy nel franchise di 28 giorni dopo. Sebbene il premio Oscar sia coinvolto nel prossimo threequel in qualità di produttore esecutivo, il produttore di 28 anni dopo Andrew Macdonald ha recentemente spiegato che Murphy “voleva essere coinvolto” ma non apparirà nel film, che debutterà il 19 giugno. “Su questo volevamo che fosse coinvolto e anche lui voleva esserlo”, ha dichiarato a Empire.

Non è presente nel primo film, ma spero che ci sarà un po’ di Jim da qualche parte”. Macdonald ha poi aggiunto: “Al momento è coinvolto come produttore esecutivo e spero che in futuro potremo lavorare con lui in qualche modo nella trilogia”. Come noto, Murphy ha recitato in 28 giorni dopo (2002) nel ruolo di Jim, un corriere in bicicletta che si sveglia dal coma e scopre che il “virus della rabbia” ha decimato Londra. Sebbene non sia apparso nel sequel del 2007, 28 settimane dopo, lo scorso gennaio Deadline aveva riferito che Murphy era coinvolto in questo nuovo progetto.

Dopo che i fan hanno ipotizzato che uno zombie del teaser del mese scorso fosse Murphy truccato, e il mercante d’arte Angus Neill ha rivelato di essere lui l’interprete del personaggio, Boyle ha ammesso di essere stato avvertito che la scelta del casting avrebbe potuto ispirare un caso di scambio di persona. “Ho mostrato il trailer alla mia ragazza e lei mi ha detto: ‘La gente penserà che quello è Cillian’”, ha raccontato. “Le ho risposto: ‘Non essere sciocca’. L’ho ignorata, sbagliando”. Sciolto questo dubbio, non resta quindi che attendere di scoprire se ci sarà posto per il suo Jim nel già annunciato sequel 28 years later: The Bone Temple, atteso per il 2026.

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28 giorni dopo è stato un grande successo e ha già generato un seguito meno apprezzato (ma comunque degno di nota), 28 settimane dopo del 2007. Boyle e Garland erano coinvolti solo come produttori esecutivi in quel progetto, quindi molti fan vedranno sicuramente questo nuovo film come il primo vero sequel. Jodie ComerAaron Taylor-Johnson, Ralph Fiennes hanno firmato per interpretare i ruoli principali.

Boyle dirigerà il primo capitolo, mentre Nia DaCosta è stata annunciata di recente come regista del secondo film, che pare si intitolerà 28 years later: The Bone Temple. Il piano prevede di girare entrambi i film in parallelo. Garland scriverà tutti e tre i film. Il budget per ogni film si aggira intorno ai 75 milioni di dollari.

Il primo film vedeva Cillian Murphy nei panni di un uomo che si risveglia dal coma dopo un incidente in bicicletta e scopre che l’Inghilterra è stata invasa dagli “Infetti”. Il virus trasforma le sue vittime in assassini furiosi, ma a differenza dei soliti “zombie”, queste creature possono muoversi con una velocità spaventosa. L’uomo si mette quindi in viaggio per scoprire cosa sta succedendo, incontrando lungo la strada i compagni sopravvissuti interpretati da Naomie HarrisBrendan Gleeson, oltre a un maggiore dell’esercito squilibrato interpretato da Christopher Eccleston.

I dettagli sulla trama di 28 anni dopo non sono ancora stati del tutto resi noti, ma il periodo suggerisce che si svolgerà in un futuro prossimo, il che significa che il film potrebbe essere più orientato verso la fantascienza che verso l’horror vero e proprio. Il film uscirà al cinema il 19 giugno 2025.

Selena Gomez: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Selena Gomez: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Selena Gomez è oggi una vera e propria star del cinema e della musica. Partita con alcuni ruoli in progetti Disney, negli anni si è dimostrata sempre di più un’attrice capace di crescere e confrontarsi con ruoli via via più complessi e impegnativi. Oggi è una delle personalità più seguite del mondo dello spettacolo, che si divide tra numerose attivita e progetti e si fa sempre carico di importanti messaggi sociali.

Ecco 10 cose da sapere su Selena Gomez.

I film di Selena Gomez

1. Ha recitato in celebri film. L’attrice debutta con un ruolo da protagonista sul grande schermo in Another Cindarella Story (2008). In seguito recita in Ramona e Beezuz (2010), Monte Carlo (2011), I Muppet (2011), Aftershock (2012), Spring Breakers – Una vacanza da sballo (2012), GetawayVia di fuga (2012), Comportamenti… molto cattivi! (2014), Ti lascio la mia canzone (2014) ed ha un cameo nei panni di sé stessa in La grande scommessa (2015). Successivamente ha recitato in Altruisti si diventa (2016), Cattivi vicini 2 (2016), In Dubious Battle – Il coraggio degli ultimi (2016), I morti non muoiono (2019) e Un giorno di pioggia a New York (2019).

Il film 2024 di Selena Gomez

Torna al cinema nel 2024 con Emilia Pérez, dove recita accanto a Zoe Saldana. Nel film, premiato al Festival di Cannes, interpreta Jessi Del Monte, moglie del protagonista. L’attrice ha dichiarato in diverse interviste di non parlare correntemente lo spagnolo e di non essere contenta di come lo parla in questo film. Il suo personaggio era inizialmente messicano nella sceneggiatura, ma poi è stato trasformato in americano proprio a causa dei suoi limiti con la lingua spagnola. Nel film, la si sente anche cantare alcune canzoni, tra cui Mi Camino.

Selena Gomez in Emilia Perez
Selena Gomez in Emilia Pérez. Foto di Shanna Besson/PAGE 114 – WHY NOT PRODUCTIONS – PATHÉ FILMS – FRA – © 2024 Neflix

 

2. È anche doppiatrice. Oltre a recitare davanti la macchina da presa, nel 2008 si è cimentata nella sua prima prova come doppiatrice per il film Ortone e il mondo dei Chi. Successivamente dà voce a Selenia in Arthur e la vendetta di Maltazard (2009) e Arthur e la guerra dei due mondi (2010) e poi a Mavis in Hotel Transylvania (2012), Hotel Transylvania 2 (2015), Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa (2018) e Hotel Transylvania – Uno scambio mostruoso (2022). Sua è poi la voce di Betsy la giraffa in Dolittle (2020).

3. È celebre anche per alcune serie TV. Il primo ruolo da attrice della Gomez è quello di Gianna nella serie per bambini Barney (2002-2004). Successivamente ha preso parte ad alcuni episodi di Zack e Cody al Grand Hotel (2006) e Hannah Montana (2007-2008), per poi diventare celebre grazie a I maghi di Waverly (2007-2012), dove interpreta Alex Russo. Tornerà poi sul piccolo schermo per il programma di cucina Selena + Chef (2020-2023) e Only Murders in the Building (2021-in corso). Nel 2024 riprende poi il ruolo di alex Russo per il primo episodio di I Maghi di Waverly – Ritorno a Waverly Place.

Selena Gomez in Only Murders in the Building

4. Il ruolo di Mabel Mora è stato scritto pensando a lei. Steve Martin, ideatore della serie, è sempre stato sicuro di volere Selena Gomez come protagonista di Mabel. Proprio la Gomez è infatti stata “il modello” su cui ci si è basati per costruire e caratterizzare il personaggio di Mabel. L’attrice, che ha rivelato di essere una grande appassionata di true crime nella vita reale, ha subito accettato il ruolo, sorprendendo Martin e in seguito sfoggiando un’ottima chimica di coppia con lui e l’altro co-protagonista, Martin Short.

Only Murders in the Building
Steve Martin, Selena Gomez e Martin Short in Only Murders in the Building. Cortesia di DISNEY ITALIA

Le canzoni di Selenza Gomez

5. È anche una popolare cantante. Oltre ad essere un’affermata attrice, Gomez è anche una popolare cantante con tre album in studio all’attivo (Stars Dance, Revival, Rare) e una raccolta dal titolo For You. In particolare, il singolo apripista dell’album Rare, Lose You to Love Me, le ha regalato la sua prima numero uno nella Billboard Hot 100 statunitense. Altre sue canzoni molto popolari sono Bad Liar, Back to You e Wolves. Ad ogg, Gomez ha venduto oltre 210 milioni di singoli ed ha accumulato oltre 45 miliardi di streams.

La malattia di Selena Gomez

6. Soffre di Lupus. Nel 2017 la Gomez si è sottoposta ad un trapianto di rene reso necessario dal Lupus del quale soffre. In quell’occasione ha affermato di voler condividere il proprio viaggio e la propria esperienza con i fan, e ha ringraziato la propria famiglia e la squadra di medici che l’ha seguita, oltre all’amica Francia Raisa, che le ha donato il rene. Per l’occasione, inoltre ha parlato del Lupus, indicando ai fan una risorsa per informarsi a riguardo.

Selena Gomez non può avere figli

Nel settembre 2024, la Gomez ha rivelato la sua impossibilità di avere figli naturalmente a causa dei suoi problemi di salute e ha accennato al desiderio di esplorare la maternità surrogata o l’adozione in futuro.

Selena Gomez e Justin Bieber

7. Ha avuto una relazione con Justin Bieber. La relazione tra Selena Gomez e il famosissimo idolo delle ragazzine Justin Bieber ha avuto inizio nel 2011, quando lei aveva 19 anni e lui ne aveva 17. Gomez ha però poi rivelato di come l’icontro tra loro due fosse avvenuto due anni prima, nel 2009, quando il manager di lui entrò in contatto con la madre di lei, che all’epoca era la sua manager. La relazione è andata avanti – tra diversi tira e molla – fino al 2018, anno in cui si sono separati definitivamente.

Selena Gomez 2021
Selena Gomez in Un giorno di pioggia a New York

Selena Gomez e il fidanzato Benny Blanco

8. È prossima alle nozze. Dal giugno 2023, la Gomez ha una relazione con il produttore discografico Benny Blanco, personalità dietro numerosi dei più grandi successi di popolari personalità della musica, come Ed Sheeran ed Eminem. La coppia ha poi annunciato ufficialmente il loro fidanzamento l’11 dicembre 2024, condividendo alcune foto sui rispettivi canali social dell’anello di fidanzamento.

Selena Gomez è su Instagram

9. Detiene un record sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da ben 422 milioni di persone e dove attualmente si possono ritrovare oltre duemila post. Con questo numero di follower, la Gomez è la donna, attrice, cantante e nordamericana più seguita sul social. I suoi post sono principalmente immagini relative a suoi lavori, ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

L’età e l’altezza di Selena Gomez

10. Selena Gomez è nata il 22 luglio 1992 a Grand Prairie, Texas, Stati Uniti. L’attrice e cantante è alta complessivamente 1,65 metri.

Fonti: IMDb, Billboard, Thethings, Instagram

The Hitcher: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film con Sean Bean

Dare un passaggio agli autostoppisti era un tempo una pratica molto comune, a cui si è affidata una generazione intera di viaggiatori. Oggi il mondo è però un posto meno sicuro e anche tale consuetudine è andata via via scemando. A tranquillizzare a riguardo non ci pensa di certo un film come The Hitcher, scritto da Jake Wall ed Eric Bernt e diretto nel 2007 da Dave Meyers, principalmente noto come regista di videoclip musicali. Con questo suo lungometraggio di genere thriller, però, si è cimentato nel dar forma alla paura che l’ignoto può rappresentare, specialmente nel momento in cui si presenta sotto forma di serial killer.

Il film è il remake di The Hitcher – La lunga strada della paura, diretto nel 1986 da Robert Harmon e con l’attore Roger Hauer, noto prevalentemente per il film Blade Runner, nei panni del protagonista. Da sempre fan di questa pellicola, il regista Michael Bay si offrì di produrla con la sua casa di produzione Platinum Dunes. Prese così vita un rifacimento del celebre thriller, aggiornato ovviamente ad un contesto moderno, che punta a minare le certezze degli spettatori presentando una vicenda più complessa e spaventosa di quello che si potrebbe immaginare.

Girato con un budget di 10 milioni di dollari, The Hitcher è arrivato a guadagnarne quasi il triplo, affermandosi come un buon successo anche grazie al suo cast di noti interpreti. Per gli amanti del genere, un titolo da non perdere assolutamente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Sophia Bush in The Hitcher
Sophia Bush in The Hitcher

La trama di The Hitcher

La vicenda ha per protagonista gli studenti Jim e Grace, in viaggio per le vacanze di primavera su una vecchia auto nel mezzo del deserto del Nuovo Messico. Improvvisamente, durante la notte, comincia un forte temporale e, senza accorgersene, i due fidanzati rischiano di investire un uomo fermo lungo la strada vicino la sua macchina in panne. Restii a fidarsi, decidono di proseguire, fermandosi solo più avanti in un’area di sosta, dove per caso lo rincontrano. I due si convincono a quel punto ad offrire all’uomo un passaggio fino al motel più vicino. Durante il viaggio, però, vedranno la situazione trasformarsi in un vero e proprio incubo.

Lo sconosciuto, che dice di chiamarsi John Ryder, si rivela anche essere in realtà uno psicopatico omicida. Quando minaccia di uccidere Jim, la coppia riesce fortunatamente a liberarsene, perdendo però nella colluttazione il cellulare. Nel tentativo di allontanarsi quanto più possibile dall’uomo, Jim e Grace finiscono per schiantarsi con l’auto. A piedi, soli e senza telefono, i due fidanzati camminano in cerca di aiuto, ma quello che trovano lungo la strada è a dir poco spaventoso. Per sopravvivere, dovranno fare i conti con una forza del male pronta a tutto pur di uccidere chi gli si pone contro.

Il cast del film

Ad interpretare il ruolo del minaccioso autostoppista Jack Ryder si ritrova l’attore Sean Bean. Noto per Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello e Il Trono di Spade, egli si è dichiarato un fan dell’originale, accettando da subito la proposta di recitare nel remake di questo. Al fine di risultare più misterioso e minaccioso per i due interpreti di Grace e Jim, egli decise di avere pochissimi contatti con loro, stimolando una paura più reale. All’interprete originale di Ryder, Roger Hauer, fu proposto di comparire nel film con un cameo, ma egli si rifiutò citando divergenze artistiche.

Nei panni di Jim vi è l’attore Zachary Knighton, noto in particolare per le serie FlashForward e Happy Endings. Il ruolo di Grace Andrew è invece stato inizialmente offerto all’attrice Jessica Biel, la quale ha però rifiutato per motivi non noti. Anche la cantante Britney Spears è stata considerata per il ruolo, che è però infine stato interpretato da Sophia Bush, nota per le serie One Tree Hill e Chicago P.D. Nel film è poi presente l’attore Neal McDonough nei panni del tenente Esteridge, Skip O’Brien in quelli dello sceriffo Harlan Bremmer Sr. e Danny Bolero come l’ufficiale Edwards.

The Hitcher cast
Sophia Bush in The Hitcher

Il finale di The Hitcher

Nel corso del film, Grace e Jim raggiungono un motel, dove però Grace viene poi aggredita da John. Lei riesce a respingerlo e lui scappa via. Grace esce a quel punto dal motel per cercare Jim, trovandolo però incatenato ai polsi e alle caviglie tra un camion e una roulotte. Grace si avvicina al camion, che viene messo in moto da John, e gli chiede di fermarsi. Arriva in quel momento anche la polizia, ma John preme sull’acceleratore e così facendo spacca letteralmente a metà Jim, uccidendolo. John viene comunque poi arrestato dalla polizia. Il mattino seguente, il tenente Esteridge comunica a Grace che il vero John Ryder è scomparso e che non conoscono la vera identità dell’autostoppista.

La informa che l’autostoppista sarà trasportato attraverso lo Stato in un’altra prigione. Durante il viaggio, però, egli si libera dai legacci e uccide tutti i passeggeri del furgone della polizia, provocando un incidente, con il tenente Esteridge e Grace che si schiantano dietro di loro. Grace, decisa a porre fine a quella vicenda, va a cercare l’autostoppista per ucciderlo, ma cade in un’imboscata e viene disarmata, quindi gettata nel furgone, dal quale riesce però poi a fuggire. Mentre l’autostoppista spara e uccide il tenente Esteridge, Grace arriva e spara all’autostoppista alle spalle con un fucile da caccia e poi al petto. A quel punto lui le chiede: “È una bella sensazione, vero?”, ma lei risponde: “Non sento nulla”, prima di sparargli alla testa.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su une popolare piattaforma streaming presente in rete. The Hitcher è infatti disponibile nel catalogo di Infinity+. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 9 gennaio alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

La furia di un uomo – Wrath of Man: la spiegazione del finale

La furia di un uomo – Wrath of Man: la spiegazione del finale

Guy Ritchie è un grande narratore che intrattiene il pubblico con il suo stile dinamico da quasi due decenni. Con i suoi film ha proposto nuovi contesti, personaggi e modi di raccontare gli ambienti criminali, dando nuova vita al gangster movie. Ogni suo lungometraggio è un’opera estremamente riconoscibile e personale, il che lo rende uno dei registi più apprezzati e ricercati da spettatori di tutto il mondo. Mentre si attende in sala il suo nuovo film, The Ministry of Ungentlemanly Warfare, tra i suoi titoli recenti più apprezzati vi è senza dubbio La furia di un uomo – Wrath of Man (qui la recensione), del 2021.

Remake del film francese del 2004 Cash Truck (Le Convoyeur), diretto da Nicolas Boukhrief, questo lungometraggio lo vede riunirsi con uno dei suoi attori feticcio, Jason Statham, dando vita ad un tesissimo thriller d’azione incentrato su dei tentativi di furto ai danni di furgoni blindati. Naturalmente c’è molto di più di questo, per un film che ha ribadito – ammesso che ce ne fosse ancora bisogno – la grande dimestichezza che Ritchie vanta con questo genere, tra scene dal grande impatto adrenalinico fino alla gestione dei suoi protagonisti e delle loro follie.

Per chi apprezza il regista, è questo un film che segna quasi un ritorno alle origini e che entusiasma proprio per la grinta con cui il tutto viene messo in scena ed offerto allo spettatore. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a La furia di un uomo – Wrath of Man. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La furia di un uomo - Wrath of a Man film trama
Jason Statham in La furia di un uomo – Wrath of Man. Foto di Metro Goldwyn Mayer Pictures – © 2021 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved

La trama di La furia di un uomo – Wrath of Man

Dopo un’imboscata mortale a una delle loro auto blindate, la Fortico Securities con sede a Los Angeles assume come guardia un misterioso nuovo dipendente, Patrick Hill, che diventa noto semplicemente come “H.” Mentre impara le basi dal partner Bullet, H inizialmente sembra essere un tipo tranquillo e intenzionato semplicemente a fare il suo lavoro per guadagnarsi da vivere. Ma quando lui e Bullet diventano l’obiettivo di un tentativo di rapina, le formidabili abilità di H vengono alla luce. Non solo è un tiratore esperto che è ugualmente abile nel combattimento corpo a corpo, ma H è anche spietato e letale.

Il cast del film

Ad interpretare Patrick Hill vi è l’attore Jason Statham, qui alla sua quarta collaborazione con Ritchie dopo Lock & Stock – Pazzi scatenati (1998), Snatch – Lo strappo (2000) e Revolver (2005). Due anni dopo sono tornati a lavorare insieme per Operation Fortune (2023). Accanto a lui, nel ruolo della guardia Haiden “Bullet” Blaire vi è l’attore Holt McCallany, noto per essere stato uno dei due protagonisti della serie Mindhunter Josh Hartnett ricopre il ruolo di “Boy Sweat” Dave Hancock, altra guardia della Fortico, mentre Jeffrey Donovan è Jackson Ainsley, ex sergente di plotone.

Vi è poi nel film Scott Eastwood nel ruolo di Jan, ex militare, guidato da Jackson. Guy Ritchie è sempre stato un grande fan di Clint Eastwood e quindi era entusiasta di poter lavorare con suo figlio Scott in questo film. Completano il cast Andy García nel ruolo dell’agente FBI King, Eddie Marsan nel ruolo di Terry Rossi, un manager di Fortico e Rob Delaney in quelli di Blake Halls, boss della Fortico. Vi è poi in La furia di un uomo – Wrath of Man anche la partecipazione del cantante Post Malone nel ruolo di un rapinatore.

La furia di un uomo - Wrath of a Man cast
Post Malone in La furia di un uomo – Wrath of Man. Foto di Metro Goldwyn Mayer Pictures – © 2021 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved

La spiegazione del finale di La furia di un uomo – Wrath of Man

Poiché i rapinatori che hanno ucciso suo figlio sembrano colpire solo i camion della Fortico Security, Patrick elabora dunque il piano di farsi assumere dalla compagnia. Non deve attendere molto perché i rapinatori tentino di rovesciare il camion su cui si trova, ed è allora che egli può sfoggiare tutte le sue letali abilità, portando a termine la propria vendetta. Nei momenti finali di La furia di un uomo – Wrath of Man, Jan è l’unico sopravvissuto alla massiccia operazione di rapina al deposito Fortico durante il Black Friday. Anche il personaggio di Holt McCallany, Bullet, che si è rivelato essere l’infiltrato di Fortico che H stava cercando, ha finito per essere tradito da Jan all’ultimo secondo.

Bullet ha infatti sparato a H nel deposito prima di fuggire con Jan e Jackson nel parcheggio con i tunnel di accesso segreti, ma alla fine viene ucciso insieme a Jackson proprio da Jan, che fugge con milioni di dollari. Crede di averla fatta franca fino a quando non trova H seduto nel suo appartamento in attesa di inviargli un ultimo messaggio. H, che nel mentre lascia intendere di aver potuto contare sul supporto dell’FBI nel portare avanti le sue azioni, porge ad un confuso Jan il rapporto del medico legale di suo figlio Dougie e glielo fa leggere ad alta voce, facendo così emergere la verità sulle sue intenzioni.

Il rapporto spiega le esatte modalità di morte che i proiettili di Jan hanno causato al corpo di Dougie, a partire dal fegato perforato, i polmoni collassati, la milza rotta e il colpo fatale al cuore. H non perde tempo a replicare il metodo di morte di Dougie su Jan, sparandogli in ciascuno dei quattro organi vitali summenzionati nello stesso ordine in cui Jan aveva sparato e ucciso Dougie. H ha dunque messo in atto una vera e propria strategia di vendetta e giustizia “occhio per occhio” nei confronti di Jan ed esce dal suo appartamento senza prendere un centesimo del denaro rubato.

Josh Hartnett, Jason Statham, Holt McCallany e Rocci Boy Williams in La furia di un uomo - Wrath of Man
Josh Hartnett, Jason Statham, Holt McCallany e Rocci Boy Williams in La furia di un uomo – Wrath of Man. Foto di Metro Goldwyn Mayer Pictures – © 2021 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved

Scopriamo inoltre che la vera identità di H è quella di Mason Hargreaves, un noto signore del crimine molto rispettato. Per questo motivo, durante la seconda rapina a un camion di Fortico, quando H si toglie la maschera, i rapinatori hanno troppa paura di sparargli e scappano. Egli si dimostra incredibilmente potente e pieno di risorse, come si intuisce durante un breve interrogatorio della sua collega di Fortico, Dana (Niamh Algar). Il finale del film offre quindi il completamento di una classica storia di vendetta tra padre e figlio, rivelando al contempo quanto sia potente il personaggio interpretato da Statham.

Mason è rimasto fedele alla sua dichiarazione iniziale di non avere alcun interesse per il denaro e di voler solo vendicare Dougie, e ha portato a termine l’impresa con un’attenta pianificazione e una resilienza che sfida la morte, nonostante sia stato colpito più volte. Egli è diventato uno spirito oscuro dopo aver perso il figlio, non avendo nient’altro per cui vivere se non farla pagare a Jan e alla sua banda per avergli portato via la cosa più importante della sua vita. Uccidendo Jan nello stesso modo in cui ha ucciso Dougie, Mason è in grado di ottenere quella che ritiene la vendetta più giusta.

Il trailer di La furia di un uomo – Wrath of Man e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di La furia di un uomo – Wrath of Man grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 9 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Wicked 2: il cambio di titolo spiegato dal regista Jon M. Chu,”Nessuno lo vuole”

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Il regista di Wicked Jon M. Chu ha spiegato perché il titolo del prossimo sequel è stato cambiato. Dopo le lodi ricevute dal primo film , l’attesa per il prossimo Wicked For Good è alta. Il sequel era originariamente intitolato semplicemente Wicked: Parte 2 prima del cambiamento. Il seguito riprenderà non molto tempo dopo il finale di Wicked e sarà interpretato ancora una volta da Cynthia Erivo, Ariana Grande-Butera, Jonathan Bailey, Michelle Yeoh e Jeff Goldblum. Tuttavia, le reazioni al cambiamento del titolo sono state contrastanti, con alcune persone che non hanno trovato interessante la parte “For Good”.

In un’intervista a Variety, Chu ha rivelato che il sottotitolo “For Good” era sempre stato scritto nella sceneggiatura del secondo film di Wicked . Pertanto, il regista ha spiegato che lui e i produttori hanno dovuto decidere se volevano che il sequel si chiamasse Wicked: Part Two. Alla fine hanno deciso di cambiare il titolo. Chu ritiene che Wicked: For Good sia un titolo migliore, soprattutto perché si riferisce alla penultima canzone che Elphaba e Glinda cantano nel musical di Broadway. Leggete i commenti completi di Chu qui sotto:

Chi vuole un film intitolato Wicked: Parte seconda? Sul copione c’era sempre scritto “Per sempre”, e quindi ci siamo chiesti: “Vogliamo davvero chiamarlo Parte seconda?”. E nessuno lo vuole.

Voglio dire, quella è la destinazione. “Per sempre”, lo sappiamo, è come dire: “Dove stiamo andando con questo film?”. Finiamo questa cosa.

Cosa significano i commenti di Jon M. Chu per Wicked: Per sempre

Oltre a canzoni di Wicked come “Popular” e “Defying Gravity”, già presenti nel primo film, “For Good” è una delle canzoni più amate del musical. Pertanto, è stato estremamente emozionante quando è stato rivelato che il sequel sarebbe stato intitolato “ Wicked: For Good. In primo luogo, il nuovo sottotitolo è più unico rispetto al semplice titolo Wicked: Parte seconda. In secondo luogo, il nuovo titolo conferma che Elphaba e Glinda canteranno la famosa canzone nel sequel.

“For Good” è una delle canzoni più significative del musical di Broadway , perché dà a Elphaba e Glinda la possibilità di riflettere sul loro rapporto. La relazione tra Elphaba e Glinda è stata una delle parti migliori del primo film adattato . Tuttavia, dopo il finale di Wicked, Elphaba e Glinda sono separate e probabilmente trascorreranno gran parte del sequel da sole. Sarà quindi bello vederle riunirsi di nuovo verso la fine di Wicked 2 per cantare “For Good”.

Ogni maledetta domenica: la storia vera dietro il film e il discorso di Al Pacino

Nel corso della sua carriera, il regista Oliver Stone ha diverso numerosi lungometraggi oggi divenuti grandi classici del cinema, come Platoon, Nato il quattro luglio, Wall Street e Assassini nati – Natural Born Killers. Tra questi si colloca anche Ogni maledetta domenica, film sportivo del 1999 con protagonista Al Pacino. Un’opera ricordata per la sua dura e realistica rappresentazione del football, come anche per la presenza di uno dei più celebri monologhi della storia del cinema, incentrato sui temi della rivalsa e del non arrendersi davanti alle difficoltà. Tutti elementi che hanno reso questo uno dei film sullo sport più celebri di sempre.

Un film per cui Stone, come suo solito, ha curato ogni minimo dettaglio, andando a ricercare elementi della realtà con cui sostenere il racconto, da lui stesso scritto insieme a John Logan, sceneggiatore anche di Il gladiatore e The Aviator. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Ogni maledetta domenica. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Cameron Diaz e James Woods in Ogni maledetta domenica
Cameron Diaz e James Woods in Ogni maledetta domenica. Credits: © 1999 – Warner Brothers

La trama e il cast di Ogni maledetta domenica

Il film segue le vicende degli Sharks, una squadra di football che affronta un calo di successo, collezionando scarsi risultati in seguito alla dipartita dell’anziano proprietario. Ad allenare i ragazzi è Tony D’Amato, un coach di talento ma all’antica, molto apprezzato nel settore. Unica nota stonata è il famoso giornalista Jack Rose, che cerca di mettergli spesso i bastoni tra le ruote, godendo della stima della dirigenza, soprattutto della presidentessa Christina Pagnacci. La donna, figlia del vecchio proprietario, vuole riportare a tutti i costi la squadra al successo.

Tutto si complica quando alcuni giocatori devono fare i conti con problemi di salute: il quarterback Jack ‘Cap’ Rooney si infortuna e il linebacker Luther ‘Shark’ Lavay riporta una frattura al collo che si aggrava sempre di più perché il medico sportivo Harvey Mandrake continua a farlo giocare. Non aiuta di certo il brutto carattere di Willie Beamen, un fuori classe all’inizio della sua carriera che si mostra ostile e strafottente sia nei confronti dell’allenatore sia dei compagni del team. Con questo materiale umano, D’Amato dovrà fare di tutto per riuscire a riportare la squadra al successo del passato.

Ad interpretare Tony D’Amato vi è Al Pacino, il quale accettò il ruolo dopo il rifiuto di Robert De Niro. Pacino si disse in particolare entusiasta di interpretare un ruolo differente da quelli ricoperti fino a quel momento. Nel ruolo di Christina Pagnacci vi è Cameron Diaz, mentre John C. McGinley è Jack Rose. Dennis Quaid, Lawrence Taylor, James Woods e Jamie Foxx interpretano invece Jack Rooney, Luther Lavay, Harvey Mandrake e Willie Beamen. Completano il cast Matthew Modine nel ruolo del dott. Ollie Powers e Aaron Eckhart in quello di Nick Crozier.

Al Pacino fa il suo discorso in Ogni maledetta domenica
Al Pacino fa il suo discorso in Ogni maledetta domenica. Credits: © 1999 – Warner Brothers

La storia vera dietro il film e il discorso di Al Pacino

Per quanto riguarda la storia narrata, il film non è basato su una storia vera. Tuttavia, il discorso di Al Pacino nel ruolo dell’allenatore anti-establishment Tony D’Amato ha delle precise fonti di ispirazione. Per l’infuocato discorso che il personaggio fa prima della partita di playoff, divenuto oggi uno dei monologhi cinematografici più celebri di sempre, ci si è basati su un vero discorso di incoraggiamento, pronunciato dall’iconico allenatore della NFL Marty Schottenheimer – detentore del record di coach con il maggior numero di vittorie a non aver mai vinto un Super Bowl – alla sua squadra, i Cleveland Browns, durante la partita del campionato AFC del 1988.

Oliver Stone ha dunque infuso un po’ di verità nel suo film, scavando a fondo nella storia del football professionistico, grazie anche alla collaborazione dell’ex tight end Jamie Williams e del giornalista sportivo Richard Wiener nella stesura della sceneggiatura. Per la maggior parte delle informazioni, Stone si è avvalso dell’aiuto del libro “You’re Okay, It’s Just a Bruise: A Doctor’s Sideline Secrets” di Rob Huizenga. Huizenga era il medico dei Los Angeles Raiders negli anni Ottanta. In quel periodo i Raiders stavano vivendo un periodo d’oro. Per quattro anni consecutivi, dal 1982 al 1985, parteciparono ai playoff della NFL.

Huizenga lavorava sotto la guida del veterano Dr. Robert T. Rosenfeld, e il titolo prende ispirazione dal suo modo di liquidare gli infortuni dei giocatori: “Stai bene. È solo un livido”. Di conseguenza, il personaggio immaginario interpretato da James Wood diventa l’immagine speculare del medico reale. Inoltre, l’infortunio al collo e il rischio di morte del middle linebacker Luther “Shark” Lavay rispecchiano un incidente reale affrontato dal giocatore Mike Harden. Per rendere il film il più autentico possibile in termini di realismo, Stone ha anche coinvolto diversi veri giocatori di football,

Si possono infatti ritrovare nel film Terrell Owens, Dick Butkus, Y. A. Tittle, Warren Moon, Johnny Unitas, Ricky Watters e persino l’allenatore professionista Barry Switzer. Stone ha anche ottenuto l’autorizzazione a girare in alcuni grandi stadi, dall’Orange Bowl Stadium di Miami all’iconico Hard Rock Stadium, l’attuale casa dei Miami Dolphins. Ciò che non è riuscito ad ottenere è invece il diritto di utilizzare i loghi originali delle squadre, negatogli dalla NFL, oppostasi al film per il modo in cui ritraeva questo sport.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Ogni maledetta domenica grazie alla sua presenza su una popolare piattaforme streaming presente oggi in rete. Il film è infatti disponibile per il noleggio o l’acquisto nel catalogo di Tim Vision. Per vederlo, basterà dunque noleggiarlo o acquistarlo e si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 9 gennaio alle ore 21:30 sul canale Warner TV.

A Working Man: trailer del nuovo film d’azione in uscita a marzo di Jason Statham

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Il primo trailer di A Working Man rivela qualcosa in più sul prossimo thriller d’azione con Jason Statham. Diretto da David Ayer, il nuovo film segna un’altra collaborazione tra Ayer e Statham dopo The Beekeeper, che è stato un successo a sorpresa all’inizio del 2024. A Working Man vede Statham nei panni di Levon Cade, un ex soldato dei Black Ops che ha abbandonato le sue abitudini violente per una vita da operaio edile. Tuttavia, quando la figlia del suo capo viene rapita, l’uomo si mette in viaggio per salvarla, scoprendo la corruzione ad ogni angolo.

Amazon MGM Studios condivide ora il primo trailer di A Working Man, che anticipa un’altra avventura di Statham ricca di azione. Il trailer offre uno sguardo migliore all’impressionante cast di supporto del film, che include Michael Peña nel ruolo del capo di Levon e David Harbour nel ruolo di Gunny, l’ex compagno cieco di Levon nelle forze speciali. Come ci si può aspettare da un film di Statham, il trailer evidenzia anche che ci sarà molta azione, tra cui combattimenti corpo a corpo e un discreto numero di sparatorie. Guardate il trailer qui sotto:

Cosa significa il trailer di A Working Man per il film

In apparenza, A Working Man non sembra molto diverso da molti altri film d’azione di Statham, e questo potrebbe essere un bene. Il film ha molti punti in comune con The Beekeeper, il che non sorprende visto che entrambi provengono dallo stesso regista e che quel film è stato un successo. The Beekeeper gode attualmente di un punteggio di critica del 71% su Rotten Tomatoes e di un punteggio di pubblico del 92%, oltre ad aver incassato 152 milioni di dollari in tutto il mondo al botteghino.

Non è chiaro quale sia il budget di A Working Man, ma The Beekeeper è stato realizzato con circa 40 milioni di dollari e il nuovo film probabilmente non è troppo lontano da quella cifra. Statham, in questi ruoli d’azione, continua a essere un’attrazione per il pubblico, e la sua statura è aumentata solo grazie ai suoi ruoli da protagonista nei film The Meg e nella serie Fast & Furious. Con il trailer di A Working Man che assicura al pubblico che Statham sarà sempre lo stesso, con alcuni nuovi colpi di scena e almeno un personaggio secondario unico, il film potrebbe avere successo quando uscirà a marzo.

Peter Jackson svela il suo film preferito del Signore degli anelli

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Quando si parla di opere di adattamento fantasy, la trilogia de Il Signore degli Anelli rimane una delle più acclamate e amate. Peter Jackson ha diretto tutti e tre i capitoli, usciti nelle sale tra il 2001 e il 2003. I tre film, che fungono da adattamento della serie di libri dell’autore J.R.R. Tolkien, sono stati tutti un successo di critica e commerciale, e Jackson sarebbe tornato al mondo della Terra di Mezzo con la sua trilogia de Lo Hobbit, di minor successo, nel 2010.

Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello è stato il film che ha dato il via a tutto, introducendo Elijah Wood nel ruolo di Frodo e dando il via alla sua ricerca di distruggere l’Unico Anello nelle fiamme del Monte Fato. Questo capitolo è stato seguito da Le due torri, che presenta la battaglia culminante del Fosso di Helm, e infine da Il ritorno del re, il film che chiude la trilogia e che conclude le storie di personaggi del Signore degli Anelli come Frodo, Sam (Sean Astin), Aragorn (Viggo Mortensen) e Gandalf (Ian McKellen) con molta azione ed emozione.

Peter Jackson sceglie Le due torri come suo film preferito del Signore degli Anelli

Elijah Wood in Il Signore degli Anelli - La compagnia dell'Anello
Elijah Wood in Il Signore degli Anelli – La compagnia dell’Anello. Foto di © 2001 New Line Cinema.

Jackson rivela quale sia il suo film preferito del Signore degli Anelli, indicando Le due torri. Il secondo capitolo della trilogia di Jackson è uscito nel 2002, riprendendo la storia dopo l’emozionante finale del La Compagnia dell’Anello. Il sequel vede Frodo e Sam assumere Gollum (Andy Serkis) come guida attraverso la Terra di Mezzo, mentre Aragorn, Legolas (Orlando Bloom) e Gimli (John Rhys-Davis) inseguono un gruppo di Uruk-hai per salvare Merry (Dominic Monaghan) e Pipino (Billy Boyd). Il film è stato un successo di critica e di pubblico, incassando 923 milioni di dollari in tutto il mondo.

Durante una recente intervista con Letterboxd, a Jackson è stato chiesto se avesse un film preferito del Signore degli Anelli. Pur citando Le due torri, ammette che questa scelta potrebbe cambiare. Guardate il commento di Jackson qui sotto:

Le Due Torri, credo. Ma se le rivedo potrei averne una completamente diversa”.

Jackson rivela che il suo preferito potrebbe evolversi se dovesse rivedere la trilogia, ma nella stessa intervista rivela di avere difficoltà quando si tratta di rivedere i suoi stessi film. Pur non escludendo di rivedere la sua trilogia del Signore degli Anelli, sembra che abbia bisogno di più tempo:

“Non riesco a guardare i miei film. È solo che, voglio dire, un giorno… Diciamo che mi piace di più con il passare del tempo, quindi un giorno li guarderò di nuovo. Spero che vi piacciano!”.

Cosa significa la scelta di Jackson per la trilogia de Il Signore degli Anelli

Il Signore degli anelli
© New Line Cinema/Everett

Come si vede nel grafico sottostante, la scelta di Jackson è in linea con il consenso della critica riguardo ai tre film del Signore degli Anelli, almeno secondo Rotten Tomatoes. Si tratta comunque di una gara molto combattuta, con solo una manciata di punti percentuali tra i tre, a testimonianza di quanto siano acclamati e amati tutti e tre i capitoli.

Quando si tratta di scegliere il film preferito del Signore degli Anelli, non c’è una sola risposta giusta e le preferenze personali giocano un ruolo fondamentale. Non è chiaro perché Le due torri sia il preferito di Jackson, ma il secondo capitolo di una trilogia è sempre una sfida importante, perché in definitiva funge da ponte in una storia più ampia. Anche se Le due torri potrebbe non essere il film del Signore degli Anelli preferito da tutti, è chiaramente un’opera fantasy speciale, di cui Jackson è particolarmente orgoglioso.

28 Anni Dopo: nuovi dettagli sulla trama e sui personaggi di Aaron Taylor Johnson e Jodie Comer

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L’atteso 28 anni dopo è destinato ad espandere il mondo dell’iconico franchise 28 anni dopo, portando nuovi volti e nuovi orrori alla saga post-apocalittica. Diretto da Danny Boyle e scritto da Alex Garland, il terzo capitolo della serie riprende quasi tre decenni dopo l’epidemia del Rage Virus. Questa volta, Jodie Comer e Aaron Taylor-Johnson interpretano i membri di una comunità di sopravvissuti affiatata su un’isola pesantemente fortificata e collegata alla terraferma da un’unica, insidiosa strada rialzata. Le loro vite vengono sconvolte quando una missione sulla terraferma rivela pericoli e segreti inimmaginabili.

In una conversazione con Empire, il regista Danny Boyle ha fatto luce sulle vite dei sopravvissuti e sulla storia più ampia di 28 anni dopo . Ecco cosa ha detto:

È una comunità chiusa e necessariamente molto unita. Ci sono leggi di difesa molto severe, ovviamente, per sopravvivere così a lungo in quello che è effettivamente un ambiente ostile. Hanno creato una comunità di successo, a loro avviso.

Inoltre, questi nuovi dettagli rivelano che i personaggi di Comer e Taylor-Johnson sono una coppia sposata, che cresce il figlio dodicenne Spike in una comunità a Holy Island, alias Lindisfarne. Da lì, Spike sta per intraprendere un viaggio di rito per vedere la vera natura del Regno Unito, ma le cose non vanno come previsto.

Tutto quello che sappiamo su 28 anni dopo

28 giorni dopo è stato un grande successo e ha già generato un seguito meno apprezzato (ma comunque degno di nota), 28 settimane dopo del 2007. Boyle e Garland erano coinvolti solo come produttori esecutivi in quel progetto, quindi molti fan vedranno sicuramente questo nuovo film come il primo vero sequel. Jodie ComerAaron Taylor-Johnson, Ralph Fiennes hanno firmato per interpretare i ruoli principali ed è stato confermato anche il ritorno di Cillian Murphy nel ruolo del protagonista del film originale, Jim.

Boyle dirigerà il primo capitolo, mentre Nia DaCosta è stata annunciata di recente come regista del secondo film, che pare si intitolerà 28 anni dopo – Parte 2: Il tempio delle ossa. Il piano prevede di girare entrambi i film in parallelo. Garland scriverà tutti e tre i film. Il budget per ogni film si aggira intorno ai 75 milioni di dollari.

Il primo film vedeva Cillian Murphy nei panni di un uomo che si risveglia dal coma dopo un incidente in bicicletta e scopre che l’Inghilterra è stata invasa dagli “Infetti”. Il virus trasforma le sue vittime in assassini furiosi, ma a differenza dei soliti “zombie”, queste creature possono muoversi con una velocità spaventosa. L’uomo si mette quindi in viaggio per scoprire cosa sta succedendo, incontrando lungo la strada i compagni sopravvissuti interpretati da Naomie HarrisBrendan Gleeson, oltre a un maggiore dell’esercito squilibrato interpretato da Christopher Eccleston.

I dettagli sulla trama di 28 anni dopo non sono ancora stati resi noti, ma il periodo suggerisce che si svolgerà in un futuro prossimo, il che significa che il film potrebbe essere più orientato verso la fantascienza che verso l’horror vero e proprio. Il film uscirà al cinema il 19 giugno 2025.

Zoe Saldana: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Zoe Saldana: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Zoe Saldana è un’attrice versatile, talentuosa e molto capace. Ha saputo conquistare mezzo mondo grazie alla sua bellezza esotica e alle sue abilità di attrice, dando vita a personaggi che resteranno nella memoria degli spettatori. In principio fu ballerina, ma la passione per la recitazione ha avuto il sopravvento e, in oltre 20 anni di carriera, ha messo tanto impegno e costanza per arrivare ai livelli in cui si trova oggi. È anche l’unica attrice a poter vantare di aver recitato nei tre film con il maggiore incasso di sempre: Avatar, Avengers: Endgame e Avatar – La via dell’acqua.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Zoe Saldana.

I film di Zoe Saldana

1. Ha recitato in celebri film. Zoe Saldana debutta al cinema lavorando in Il ritmo del successo (2000), per poi continuare con Get Over It (2001), Crossroads – Le strade della vita (2002) e La maledizione della prima luna (2003). In seguito, Zoe recita in The Terminal (2004), Indovina chi (2005), After Sex – Dopo il sesso (2007), Star Trek (2009) e in Avatar (2009). Ormai popolarissima, prende parte ai film The Losers (2010), Takers (2010), Colombiana (2011), The Words (2012), Into Darkness – Star Trek (2013), Il fuoco della vendetta (2013), Guardiani della Galassia (2014), Teneramente folle (2014), Star Trek Beyond (2016), La legge della notte (2016), Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017) e Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019).

I film di oggi di Zoe Saldana

Dal 2020 l’attrice ha recitato in The Adam Project (2022), Amsterdam (2022), Avatar – La via dell’acqua (2022), Guardiani della Galassia Vol. 3 (2023), The Absence of Heaven (2023) ed Emilia Pérez (2024). Prossimamente riprenderà il ruolo di Neytiri in Avatar: Fuoco e cenere (2025), Avatar 4 (2029) e Avatar 5 (2031). In questi anni ha avuto anche modo di recitare per il piccolo schermo, nella miniserie From Scratch – La forza di un amore (2022) e in Lioness (2023-2024).

2. È anche doppiatrice e produttrice. Nel corso della sua carriera, Zoe Saldana ha deciso di sperimentare diversi ambiti del cinema: oltre ad aver lavorato in un paio di corti, come The Legend of Red Hand (2018) di Stefano Sollima per Campari, ed essere comparsa nel videoclip Free Me di Sia (2017), Zoe è anche doppiatrice e produttrice. L’attrice, infatti, ha partecipato al doppiaggio dei film Il libro della vita (2014), My Little Pony: Il film (2017), Mister Link (2019), Vivo (2021) ed Elio (2025), mentre nel 2021 è stata doppiatrice della serie Maya e i tre guerrieri. come produttrice ha prodotto la miniserie Rosemary’s Baby, le serie Zoe Saldana Presents My Hero (2014) e Lioness e i film The Honor List (2018) e The Absence of Heaven.

Zoe Saldana in Emilia Perez
Zoe Saldana in Emilia Pérez. Foto di © Shanna Besson

 

Zoe Saldana in Emilia Pérez

3. Ha vinto importanti premi per il suo ruolo. Nel film Emilia Pérez Saldana interpreta Rita Moro Castro, giovane avvocato che si vede richiesta da niente meno che il più temuto boss dei cartelli della droga, Manitas Del Monte. Il boss le chiede infatti di aiutarlo a inscenare la propria morte e poi di procurargli una delle migliori chirurgie di riassegnazione del sesso che lo renda la donna che ha sempre voluto essere, la bella Emilia Pérez. Grazie al suo ruolo in questo film, Saldana ha ottenuto importanti riconoscimenti, come il Prix d’interprétation féminine al Festival di Cannes (condiviso con le sue colleghe del film) e il Golden Globe come Miglior attrice non protagonista.

Zoe Saldana in Avatar

4. Per prepararsi al ruolo ha passato diversi giorni alle Hawaii. Nel 2009 uscì nei cinema di tutto il mondo quello che rimarrà uno dei più grandi film della storia del cinema: Avatar. Per poter interpretare i personaggi, il cast del film (tra cui Zoe Saldana che ha dato vita alla principessa Neytiri) ha fatto un una specie di gita fuoriporta alle Hawaii, in cui i membri del cast e della troupe hanno passato alcuni giorni della foresta, accampandosi e cucinando pesce, cercando di vivere in maniera tribale. Tutto ciò è servito soprattutto agli attori (che hanno girato il film con la motion capture) che necessitavano di capire come si vivesse nella giungla.

5. Il sequel è stato emotivamente più impegnativo. Chiamata a riprendere il ruolo di Neytiri in Avatar – La via dell’acqua, l’attrice ha rivelato di essersi trovata in maggiore difficoltà nel ritrarre il personaggio perché in questo secondo film della saga Neytiri si confronta con le proprie paure e il personaggio ha molta più rabbia e conflitti irrisolti nel cuore. L’attrice ha anche ritenuto che lavorare con Sam Worthington – interprete di Jake Sully – sia stato diverso questa volta, perché ha percepito la sua “vulnerabilità” e i due hanno cercato di incanalare questa paura nei loro due personaggi.

Zoe Saldana e Sam Worthington in Avatar (2009)
Zoe Saldana e Sam Worthington in Avatar (2009). Foto di WETA – © 2007 Twentieth Century Fox – All Rights Reserved

 

Zoe Saldana è Gamora in Guardiani della Galassia

6. Per interpretare Gamora doveva sottoporsi a 4 ore di trucco. Dare vita a Gamora, la celebre aliena dalla pelle verde di Guardiani della Galassia, non è stato un processo facile: l’attrice, infatti, doveva sottostare a ben 4 ore di trucco ogni giorno di riprese, al fine di farsi applicare la speciale colorazione e tutte le altre particolarità del personaggio. Zoe ha anche rivelato di aver avuto un orecchio verde, dove il trucco non si era rimosso, per un mese e di essersene accorta soltanto durante una vacanza.

GUARDA ANCHE: Zoe Saldana diventa Gamora in 38 secondi – video in timelapse

Zoe Saldana si pente di Pirati dei Caraibi

7. Ha ricordato con rammarico la sua esperienza sul set. L’attrice ha riflettuto su quella che è stata una delle sue prime esperienze in una grande produzione cinematografica, ovvero La maledizione della prima luna, definendola tutt’altro che positiva.”Con quell’esperienza ho capito con chi desideravo davvero lavorare“, ha spiegato Saldana ad EW. “Il cast e la troupe sono quasi sempre fantastici, ma se lo studio, i produttori e il regista non guidano con gentilezza e attenzione, una grande produzione può facilmente diventare un’esperienza negativa. E questo è esattamente ciò che mi è successo. Mi sono sentita persa, sommersa da tutto”.

Zoe Saldana, il marito Marco Perego e i figli

8. È sposata con un artista italiano. Nel 2013, dopo alcuni mesi di frequentazione, Zoe Saldana ha sposato l’artista italiano Marco Perego. Lui è un artista di successo, sia per quanto riguarda la realizzazione di quadri, che di performance artistiche, anche se ha un passato da calciatore che, per un problema di salute ha rinunciato alla carriera e alla serie A. I due sono sempre molto affiatati e dal loro amore sono nati tre figli: i gemelli Aridio e Bowie Ezio nel 2014 e il piccolo Zen, arrivato nel febbraio 2017. Nel 2022 l’attrice è anche protagonista del film d’esordio alla regia del marito, The Absence of Heaven.

Operazione Speciale: Lioness
Zoe Saldana in Operazione Speciale: Lioness. Foto di Lynsey Addario/Paramount+

Le origini di Zoe Saldana

9. Ha origini sudamericane. Pur essendo nata negli Stati Uniti, l’attrice vanta origini sudamericane. È infatti figlia di Aridio Saldaña, dominicano, e di Asalia Nazario, portoricana. Zoe è così cresciuta nel Queens di New York, ma anche nella Repubblica Domicana, dove ha studiato e si è inizialmente formata nella danza.

Zoe Saldana parla italiano in From Scratch

Grazie al matrimonio con Marco Perego, l’attrice si è avvicinata molto alla cultura italiana e in alcune interviste ha anche dimostrato di parlare un poco di italiano. Il marito le sta infatti insegnando a parlarlo, sia a lei che ai loro figli. In particolare, ha dimostrato di saperlo padroneggiare recitando in italiano nella miniserie From Scratch – La forza di un amore.

L’età e l’altezza di Zoe Saldana

10. Zoe Saldana è nata il 19 giugno del 1978 a Passaic, nel New Jersey, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1.70 metri.

Fonti: IMDb, Biography

Emilia Pérez: recensione del film di Jaques Audiard

Emilia Pérez: recensione del film di Jaques Audiard

Da Manitas Del Monte a Emilia Pérez. Da una simil vita nel narcotraffico a una in cui brillare davvero. Cambiare vita o cambiare sesso, qual è la differenza, si chiederà la protagonista del musical di Jaques Audiard, Emilia Pérez, tra le proposte più interessanti del concorso di Cannes 77, dove ha vinto il Premio della Giulia e il Prix d’interprétation féminine per le attrici Karla Sofía Gascón, Selena Gomez, Adriana Paz e Zoe Saldana. Un film che si sta ora affermando – dopo quattro Golden Globe vinti – come uno dei principali protagonisti di questa stagione di premi cinematografici, tra elogi e polemiche.

La trama di Emilia Pérez: non sono qui per casualità…

Preparatissima ma sottovalutata, Rita (un’eccellente Zoe Saldaña) è un avvocato di un grande studio legale di Citta del Messico che un giorno riceve un’offerta inaspettata: aiutare un temuto boss del cartello, Manitas Del Monte (Karla Sofía Gascón) a ritirarsi dai suoi affari e a sparire per sempre, diventando la donna che ha sempre sognato di essere. L’offerta di 2 milioni di dollari è molto più che allettante per un’instancabile lavoratrice che non è mai stata ripagata nella vita. Tuttavia, quello che si presenta come un impegno provvisorio, è in realtà un incontro che cambierà per sempre la vita di Rita, che la legherà a doppio filo con il mondo di criminalità, fantasmi e violenza contro cui ha sempre cercato di lottare.

Manitas del Monte è sempre stata due, di lei dirà che non le manca la voce ma non può cantare, non le manca il fuoco, ma non può desiderare, vorrebbe che la sua anima profumasse di miele, vorrebbe semplicemente essere lei. La transizione è, soprattutto, un fenomeno sociale e Audiard assorbe questa idea regalandoci un musical che si muove per le strade di Città del Messico con puntate anche in altri stati, una sinfonia polifonica di personaggi a tutti tondo, che lasciano spazio a più emozioni e si fanno conoscere tramite i segmenti musicali – a cura di Camille e Clément Ducol – alcuni scenograficamente più elaborati, altri intimissimi in cui si dischiude l’anima dei personaggi.

Karla Sofía Gascón in Emilia Pérez
Karla Sofía Gascón in Emilia Pérez. Foto di Shanna Besson – WHY NOT PRODUCTIONS – PATHÉ FILMS – FRA – © 2024

Emilia Pérez è un film in transizione come il suo regista

La carriera di Audiard è stata inclassificabile all’interno del cinema francese, capace di giocare con i generi, soprattutto il thriller, e con il cinema d’autore. Un profeta è stato il suo grande successo, con il quale è stato candidato all’Oscar e ha vinto il Gran Premio della Giuria qui a Cannes. In quell’occasione, ha utilizzato il genere noir carcerario per raccontare la violenza e la corruzione all’interno e all’esterno di questo sistema. Con Dheepan, si è aggiudicato la Palma d’Oro, questa volta mostrando il dramma sociale, la situazione di abbandono della comunità di rifugiati dello Sri Lanka. Ha poi osato con il western in The Sister Brothers, ed è tornato al cinema minimalista con Paris, 13Arr dove, in un elegante bianco e nero ci ha raccontato la vita di un’intera generazione.

Io sono quello che sento e, per la prima volta, sento un sentimento

L’aspetto più intressante di Emilia Pérez è che questa transizione morale è anche drammaturgica e coincide con la fluidità del genere stesso del film, che passa dal musical al dramma e poi al thriller, poi di nuovo al musical e infine alla tragedia, con un’audacia ammirevole. Cineasta mercuriale come pochi altri, Audiard dimostra di non temere il cinema popolare, né di essere accusato di banalizzare la realtà violenta del Messico. Qui non si tratta di cantare bene, ma di cantare i sentimenti. Emilia è, infatti, anche un’eroina tragica, non può restare impunita per tutto il male che ha fatto Manitas. L’errore, non considerato nell’impeto di voler cambiare, è il volere allontanarsi dalla vita di Manitas, ma mantenere vicino l’unica cosa di buono che ha fatto: i suoi figli.

Selena Gomez in Emilia Perez
Selena Gomez in Emilia Pérez. Foto di Shanna Besson/PAGE 114 – WHY NOT PRODUCTIONS – PATHÉ FILMS – FRA – © 2024 Neflix

Karla Sofía Gascón brilla nel suo doppio ruolo di principe dei narcos e di epifanica benefattrice dei parenti dei desaparecidos che lui stesso ha ordinato di seppellire in fosse comuni. Emilia Pérez è un film sulla voce che canta della vita e, in maniera analoga a quanto sperimentato da Damien Chazelle con il magnifico La La Land, Audiard è interessato a cogliere la verità di questa voce nella quotidanità, non nei vocalizzi, nelle performance perfette, quanto nell’emozione della parola e del sentimento.

Se troppo male fa troppo male, io troppo bene non lo voglio sapere

Emilia Pérez è un film di odori che ricordano persone, di vite a metá, che possono iniziare e finire in un tempo indefinito, perché decidiamo noi come esistere. Audiard non ha paura di osare ingigantendo metafore, trama e caratterizzazione dei personaggi, il bene e il male ci arrivano in maniera indistinta, una corrente torrenziale di movimento, suoni, odori, di grandissimo male e grandissimo amore. C’è chi potrebbe riscontrare un rallentamento nella seconda parte della narrazione o potrebbe non andare oltre l’idea di una trama da soap opera, ma Emilia Pérez è così rischioso, personale, unico e pieno di vita che è impossibile non innamorarsene.

Tracker – stagione 2: la sinossi della première di metà stagione promette nuovi sviluppi

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La sinossi della première di metà stagione di Tracker – stagione 2 promette una nuova pista nel caso della balena bianca di Colter, che si riferisce alla scomparsa irrisolta di Gina Picket. La première della seconda stagione stabilisce il legame di Colter Shaw (Justin Hartley) con Camille (Floriana Lima), sorella di Gina, e Gina è la prima persona che Colter non è riuscito a rintracciare. Il caso è rimasto in secondo piano fino a quando Colter ha collaborato con un detective in pensione, Keaton (Brent Sexton), per catturare un serial killer. In cambio del suo aiuto, Keaton si è offerto di dare una nuova occhiata al caso, portandolo a interrogare un ex socio di Frank Whales.

TVLine condivide la sinossi della prossima première di metà stagione di Tracker, che vedrà alcuni nuovi sviluppi del caso. Il prossimo episodio, intitolato “The Disciple”, è previsto per domenica 16 febbraio alle 20.00 sulla CBS e un giorno dopo su Paramount+. Colter fa di nuovo squadra con Keaton per “una nuova pista. Di seguito la sinossi completa:

“The Disciple” – Una nuova pista nel caso della balena bianca di Colter, la scomparsa di Gina Picket, lo porta a riunirsi con il poliziotto in pensione Keaton (guest star Brent Sexton) per rintracciare un serial killer.

Cosa significa per Tracker Stagione 2

Il caso della balena bianca è l’unico arco narrativo di lunga durata della seconda stagione, mentre tutti gli altri casi di persone scomparse si limitano a un episodio. Gina è scomparsa 10 anni fa e Colter sospettava che Frank Whales fosse coinvolto. Nel finale di metà stagione di Tracker, stagione 2, Keaton ha legato il socio di Whales, Alex, in uno scantinato per ottenere maggiori informazioni. Alex ha rivelato che un individuo chiamato “Maestro” voleva Gina e ha fatto in modo che Whales la attirasse da lui.

Non si sa ancora se Gina sia viva o morta, ma Colter non si fermerà finché non arriverà in fondo alla verità. La sinossi del prossimo episodio di Tracker continuerà la caccia, indicando che la scomparsa di Gina potrebbe essere collegata a un serial killer. Questo potrebbe portare a notizie deludenti sul destino di Gina, sempre che la soffiata sull’assassino non sia solo un depistaggio.

Ghosts – stagione 4: la sinossi della premiere della midseason presenta una situazione spinosa per Sam e Jay

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La sinossi della première di metà stagione di Ghosts lascia presagire uno scenario che lascia Sam (Rose McIver) e Jay (Utkarsh Ambudkar) in una situazione difficile. La sitcom della CBS è un remake dello show di successo della BBC che segue una coppia dopo aver ereditato una casa fatiscente, nota come Woodstone Manor, infestata dagli spiriti di coloro che un tempo vivevano sul terreno. La quarta stagione diGhosts è iniziata nell’ottobre 2024 e finora sono stati trasmessi 9 episodi, tra cui una storia natalizia in due parti.

TVLine ha rivelato la sinossi dell’episodio di midseason première della quarta stagione di Ghosts. Intitolato “The Not-So-Silent-Partner”, l’episodio vedrà l’operaio edile Mark (Tristan D. Lalla) confrontarsi finalmente con Sam e Jay per i ritardi che Woodstone Manor ha dovuto affrontare durante i lavori di ristrutturazione per la creazione del ristorante di quest’ultimo. L’episodio andrà in onda giovedì 30 gennaio alle 20:30. Di seguito la sinossi:

Sam e Jay sono costretti a coprirsi quando Mark chiede di incontrare l’investitore silenzioso del ristorante di Jay che sta bloccando i lavori di costruzione.

Cosa significa la sinossi della première di metà stagione di Ghosts Stagione 4 per la storia di Jay

Da qualche tempo Isaac (Brandon Scott Jones) è l’investitore silenzioso di Jay, poiché ha un sacco di soldi da dare che non userà mai. Tuttavia, Jay non potrà semplicemente spiegare a Mark la presenza di Isaac, poiché l’unica persona che può effettivamente vedere i fantasmi è Sam. In questo modo si ripropone una situazione in cui i personaggi di Ghosts si trovano spesso, ovvero quando Sam e Jay devono coprire il fatto che ci sono diversi spiriti che occupano Woodstone Manor. Questa volta, però, potrebbe avere un impatto enorme sulla storia di Jay.

Mentre Jay continua ad avvicinarsi alla creazione del ristorante dei suoi sogni nel fienile di Woodstone Manor, il suo obiettivo è diventato più personale dopo che, nell’episodio delle vacanze della quarta stagione, ha convinto i suoi genitori a sostenere il suo sogno. Inoltre, ne ha approfittato per rendere omaggio a tutto ciò che hanno fatto per lui. Per questo motivo, dopo tanto lavoro per realizzare il ristorante, la lotta per convincere Mark dell’esistenza dell’“investitore” è un buon gancio emotivo per dare il via alla seconda parte della quarta stagione di Ghosts.

Spider-Man 4: due villain classici erano nella storia prima della riscrittura della sceneggiatura

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Con così tanti resoconti e voci contrastanti su Spider-Man 4 che circolano nelle ultime settimane, è difficile capire esattamente cosa sta succedendo con il progetto, ma diverse fonti hanno affermato che, per qualche motivo, la storia non è ancora stata messa insieme.

Si ritiene che la sceneggiatura stia subendo una revisione importante, forse a causa di divergenze di opinioni tra la star Tom Holland e il capo dei Marvel Studios Kevin Feige, e l’ultima volta che ne abbiamo sentito parlare, il film era ancora lontano dall’inizio della produzione perché non c’è ancora una bozza di ripresa definitiva.

Lo scooper Daniel Richtman ha ora condiviso un aggiornamento e ritiene che la sceneggiatura sia ancora in fase di elaborazione. Afferma inoltre che la versione più recente della storia, prima delle riscritture, includeva due classici cattivi di Spidey, Shocker e Scorpion.

Entrambi questi personaggi sono apparsi in precedenti film di Spider-Man, con Michael Mando che interpreta un pre-supercattivo Mac Gargan e Herman Schultz di Bokeem Woodbine che veste i panni di Shocker in Homecoming. Nessuno di questi due ragazzi è stato visto da allora, quindi non siamo sicuri se gli stessi attori sarebbero tornati o se sarebbero state introdotte nuove interpretazioni dei nemici di Spidey.

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La data di uscita del film è il 24 luglio 2026, con le riprese sono programmate per iniziare intorno ad agosto di quest’anno. C’è ancora tempo per garantire che queste scadenze vengano rispettate, ma sono possibili ritardi (Holland ha anche The Odyssey di Christopher Nolan da girare l’anno prossimo, il che potrebbe causare conflitti di programmazione).

Sembra che alla SONY stiano ancora cercando di capire qual è “la cosa giusta”, ma sembra proprio che siano state prese in considerazione molte idee diverse. Se ogni voce fosse vera, Spider-Man 4 vedrà Holland, Tobey Maguire e Andrew Garfield unire le forze con Venom, Ghost Rider, Black Cat, Daredevil e The Punisher per affrontare Mephisto, Vulture, Knull e un esercito di simbionti. Decisamente troppa roba per un solo film!

Supergirl: Woman of Tomorrow, avvistata la star di Superman negli stessi luoghi del set

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Supergirl: Woman of Tomorrow inizierà le riprese nel Regno Unito la prossima settimana e sembra sempre più probabile che il film presenterà più di un kryptoniano. Secondo il famoso fansite di David Corenswet @corenswetmedia, l’attore è stato avvistato a Londra pochi giorni prima che le telecamere iniziassero a girare per il film DCU della Ragazza d’Acciaio. Sebbene nulla sia confermato in questa fase, ha senso che Superman si presenti, soprattutto con Krypto pronto a unirsi a Kara nella sua avventura cosmica.

James Gunn ha detto che Krypto è un “cane piuttosto terribile” nel DCU, quindi Kal-El che lo consegna a sua cugina per vedere se lei riesce a tenerlo sotto controllo ha senso. È stato precedentemente riferito che l’attrice di Supergirl Milly Alcock debutterà in Superman, quindi questo non sarà il loro primo incontro.

In Supergirl ci saranno sia Lobo che Superman!

Siamo certi che molti di voi spereranno che il Superman di Corenswet incroci il Lobo di Jason Momoa e, sebbene questa sia sicuramente una possibilità, sembra più probabile che Supergirl incontri il Main Man nello spazio. Presto potremmo cominciare a vedere delle foto dal set di Supergirl: Woman of Tomorrow

James Gunn ha rivelato di aver pensato alla Alcock per interpretare Supergirl dopo aver visto la sua interpretazione nella serie prequel di Game of Thrones della HBO.

Milly è stata la PRIMA persona che ho proposto a Peter per questo ruolo, ben più di un anno fa, quando avevo letto solo i fumetti“, ha scritto il regista su Threads. “Stavo guardando La casa del drago e ho pensato che potesse avere il taglio, la grazia e l’autenticità di cui avevamo bisogno“.

milly alcock supergirlCosa sappiamo di Supergirl: Woman of Tomorrow?

Supergirl: Woman of Tomorrow sarà il secondo film DCU dei DC Studios e sarà diretto dal regista di Curdelia Craig Gillespie. Ana Nogueira (The Vampire Diaries) ha scritto la sceneggiatura dopo essere stata inizialmente assunta per scrivere il film di Supergirl con Sasha Calle di Flash.

Nel film, Supergirl viaggia attraverso la galassia per festeggiare il suo 21° compleanno con Krypto il Supercane. Lungo la strada, incontra una giovane donna di nome Ruthye e finisce per intraprendere una ricerca omicida di vendetta. Il cast include Milly Alcock nel ruolo di Supergirl, Eve Ridley nel ruolo di Ruthye Marye Knoll, Matthias Schoenaerts nel ruolo di Krem delle Colline Gialle e Jason Momoa nel ruolo di Lobo.

Quando Supergirl: Woman of Tomorrow fu annunciato per la prima volta, Gunn disse: “Vediamo la differenza tra Superman che è stato mandato sulla Terra e cresciuto da genitori amorevoli fin da quando era un neonato, rispetto a Supergirl che è stata cresciuta su una roccia, un frammento di Krypton, e ha visto tutti intorno a lei morire ed essere uccisi in modi terribili per i primi 14 anni della sua vita, e poi è arrivata sulla Terra quando era una ragazzina”. “È molto più hardcore, non è esattamente la Supergirl che siamo abituati a vedere”, ha concluso.

James Gunn e Peter Safran hanno annunciato il reboot di Supergirl durante la giornata stampa dello studio nel gennaio dello scorso anno, quando è stato rivelato lo slate del DCUGods and Monsters“. Il progetto sarà basato almeno in parte sull’omonima serie di fumetti di King del 2022.

Mamma ho riperso l’aereo – Mi sono smarrito a New York: tutte le curiosità sul film

Arrivato al cinema nel 1990, il film Mamma ho perso l’aereo si è in breve affermato come un successo clamoroso ed è diventato nel tempo uno dei più celebri film natalizi che il cinema abbia mai prodotto. Si tratta infatti di una commedia per famiglie capace di divertire grandi e piccoli, offrendo risate a volontà, colpi di scena imprevedibili e tante emozioni. Data la calorosa accoglienza ricevuta, appena due anni dopo è arrivato al cinema il suo sequel dal titolo Mamma ho riperso l’aereo – Mi sono smarrito a New York.

Scritto ancora una volta da John Hughes (Breakfast Club) e diretto da Chris Columbus (Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre), questo ripropone alcune dinamiche del primo film spostando però l’azione dall’abitazione dei McCallister all’intera città di New York. La grande mela diventa dunque un vero e proprio palcoscenico per il giovane Kevin, chiamato ancora una volta a difendersi dagli stessi malintenzionati del primo film. Questo sequel presenta però anche un tono più cupo e un uso della violenza più esplicito, elementi non particolarmente graditi da quanti avevano invece apprezzato la leggerezza del primo film.

Mamma ho riperso l’aereo – Mi sono smarrito a New York non replica dunque i risultati artistici del suo predecessore, ma ha comunque guadagnato la propria schiera di appassionati nel corso degli anni. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Macaulay Culkin Brenda Fricker in Mamma ho riperso l'aereo - Mi sono smarrito a New York
Macaulay Culkin Brenda Fricker in Mamma ho riperso l’aereo – Mi sono smarrito a New Yor09

La trama di Mamma ho riperso l’aereo – Mi sono smarrito a New York

La famiglia McCallister si appresta ad andare a Miami per trascorrere le vacanze di Natale. Questa volta però Kevin non viene dimenticato a casa come l’anno precedente, ma nella confusione dell’aeroporto perde di vista i genitori e, seguendo un uomo fisicamente simile a suo padre e che indossa un cappotto identico a quello di Peter, si imbarca su un aereo sbagliato. Invece che andare in Florida con i genitori, dunque, si ritrova catapultato nella grande e caotica New York. Mentre i genitori cominciano le ricerche del figlio, il piccolo Kevin approfitterà della situazione per dare inizio una vacanza da sogno extra lusso.

Nel frattempo il piccolo McCallister si imbatte anche nei due malviventi che il Natale precedente avevano cercato di svaligiare la sua casa, Harry e Marv, evasi da poco di prigione e che si trovano a New York per derubare il famoso negozio di giocattoli Duncan la notte della vigilia. Ma anche questa volta dovranno prima fare i conti con Kevin, contro cui si vogliono vendicare dopo averlo incontrato per le strade della città. Dal canto suo, Kevin non si farà sfuggire l’occasione di far cadere i due ladruncoli in altre delle sue ingegnose trappole, con l’obiettivo di sventare i loro perfidi piani.

Il cast del film, da Macaulay Culkin a Donald Trump

Ad interpretare Kevin McCallister vi è naturalmente ancora una volta l’attore Macaulay Culkin. Per farlo tornare nei panni di Kevin, al giovane attore furono offerti ben 4.5 milioni di dollari, il compenso più alto mai dato ad un bimbo di 12 anni. Per l’attore fu però molto più difficile girare questo sequel, poiché essendo ormai divenuto una celebrità capitava spesso che la gente cercasse di avvicinarglisi. Si rese pertanto necessaria la presenza di diverse guardie del corpo sul set. Gli attori Catherine O’Hara e John Heard riprendono il ruolo di Kate e Peter, i genitori di Kevin, mentre Joe Pesci e Daniel Stern tornano ad interpretare i ladri Harry e Marv.

La donna dei piccioni è la grande attrice Brenda Fricker, premio Oscar come Migliore attrice non protagonista, nel 1990, per il ruolo della signora Brown nel film Il mio piede sinistro. Completano poi il cast gli attori Devin Ratray nei panni di Buzz, il fratello maggiore di Kevin, Hilary Wolf in quelli di Megan, la sorella maggiore, Michael C. Maronna in quelli del fratello maggiore Jeff e Gerry Bamman in quelli dello zio Frank. Tim Curry interpreta invece Mr. Hector, il concierge del hotel dove Kevin si reca. Proprio nell’albergo, nella scena in cui Kevin chiede un’informazione, l’uomo che gli risponde è il magnate e Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, proprietario del Plaza all’epoca del film.

LEGGI ANCHE: Donald Trump dice che i produttori lo hanno “implorato” di partecipare a Mamma ho perso l’aereo 2Donald Trump e la verità sul cameo in Mamma, ho riperso l’aereo

mamma ho riperso l'aereo
Macaulay Culkin e Donald Trump in Mamma ho riperso l’aereo – Mi sono smarrito a New York

 

I sequel del film

Pur non riscuotendo lo stesso successo del primo film, anche Mamma ho riperso l’aereo – Mi sono smarrito a New York, ha comunque incassato un totale di 359 milioni in tutto il mondo. Ciò ha spinto a realizzare dei sequel, anche se non da tutti riconosciuti come tali. Questo perché caratterizzati da un diverso regista e, soprattutto, da un cast completamente diverso. Si parla dunque non di veri e propri sequel ma di seguiti indiretti e i titoli sono Mamma, ho preso il morbillo (1997), Mamma, ho allagato la casa (2002), il quale si configura come un sequel alternativo del primo film, riproponendo il personaggio di Kevin ma interpretato da un diverso attore, e Mamma, ho visto un fantasma (2012).

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Mamma ho riperso l’aereo – Mi sono smarrito a New York grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim Vision, Infinity+, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 9 gennaio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

M – Il Figlio del secolo debutta con i primi due episodi su SKY

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M – Il Figlio del secolo debutta con i primi due episodi su SKY

“Per il futuro, l’avanguardia, la rivoluzione: oggi nasce il fascismo”: la fondazione dei Fasci di combattimento, nel 1919, da parte di Benito Mussolini sancisce la nascita di un movimento, poi partito, che avrebbe radunato intorno a sé in pochi anni milioni di seguaci in giro per l’Italia uscita malconcia dalla Grande Guerra. Un’Italia che si consegnerà al suo Duce arrendendosi a 20 anni di una dittatura sanguinosa, la pagina più oscura della nostra Storia. Ma è da quegli inizi così incerti e ancora fortemente avversati che parte il torrenziale racconto, potente quanto contemporaneo di M – Il Figlio del secolo, la nuova serie Sky Original diretta da Joe Wright su Sky e in streaming su NOW, in esclusiva, da domani, 10 gennaio. A interpretare il Duce uno fra i più apprezzati attori italiani, Luca Marinelli.

Dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati vincitore del Premio Strega e bestseller internazionale (edito da Bompiani) sulla nascita del fascismo in Italia e l’ascesa al potere di Mussolini, la serie (la nostra recensione) è prodotta da Sky Studios e da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, in co-produzione con Pathé, in associazione con Small Forward Productions, in collaborazione con Fremantle e CINECITTÀ S.p.A. La distribuzione internazionale è di Fremantle.

Scritta da Stefano Bises (Gomorra – La Serie, The New Pope, ZeroZeroZero, Speravo de morì prima) e Davide Serino (1992, 1993, Il Re, Esterno Notte), con soggetto di serie e soggetti di puntata firmati da Stefano Bises, Davide Serino e Antonio Scurati, la serie racconterà gli accadimenti che portarono Mussolini a impossessarsi dell’Italia e a fondare la dittatura in modo storicamente accurato, ampiamente documentato e testimoniato da più fonti.

La trama dei primi due episodi di M – Il Figlio del secolo

Il 23 Marzo 1919 Mussolini fonda i Fasci di Combattimento, il movimento che incarna il suo credo politico rivoluzionario. Ma la conquista del consenso è lontana: i primi Fasci sono solo poche centinaia di reduci di guerra, storpi e disperati; e qualcuno gli ruba la scena: il poeta ed eroe di guerra D’Annunzio prende militarmente Fiume. Così Mussolini si butta sulle elezioni: vincono i vecchi compagni socialisti, ora nemici, lui non prende voti e viene arrestato.

Rimesso in libertà da sconfitto, Mussolini medita di lasciare la politica. Ma un’occasione inattesa gli fa cambiare idea: gli scioperi indetti dai socialisti, che paralizzano il Paese, inducono latifondisti e industriali a cercare l’aiuto dei fasci per riportare ordine con la forza. Il fascismo, nato per sollevare gli ultimi, rinnega operai e contadini e abbraccia la causa dei padroni e dei borghesi. E grazie ai nuovi alleati entra in parlamento.

Il cast di M – Il Figlio del secolo

Accanto a  Luca Marinelli nel cast Francesco Russo (Call My Agent – Italia, A classic horror story, Freaks Out), che interpreta Cesare Rossi; Barbara Chichiarelli (Suburra – La serie, The Good Mothers, Favolacce) nei panni di Margherita Sarfatti; Benedetta Cimatti (Ricordi?, Tina Anselmi – Una vita per la democrazia) in quelli di Donna Rachele; Federico Majorana (Prisma, Favolacce, Padre Pio) interpreta Amerigo Dumini;Lorenzo Zurzolo (EO, Prisma, Baby) è invece Italo Balbo. E ancoraFederico Mainardi (Il ritorno di Casanova, Il mammone) che interpreta Albino Volpi; Maurizio Lombardi (The Young Pope, The New Pope, 1992, Ripley) nei panni di Emilio De Bono; Gianmarco Vettori (La Belva,Briganti, Padrenostro) in quelli di Dino Grandi; Gaetano Bruno (Martin Eden, Indivisibili, Il Cacciatore, Doc – Nelle tue mani) che interpreta Giacomo Matteotti; Paolo Pierobon (Rapito, Esterno notte, Qui rido io, 1994) nei panni di Gabriele D’Annunzio; Elena Lietti (Il Miracolo, Anna, Il sol dell’avvenire, Siccità) è Velia Titta, moglie di Giacomo Matteotti;Gianluca Gobbi (Fabrizio De Andrè – Principe Libero) nel ruolo di Cesare Maria de Vecchi; Gabriele Falsetta (Io sono l’amore) in quello di Roberto Farinacci. Vincenzo Nemolato (La chimera, Tutto chiede salvezza, Supersex) interpreta Vittorio Emanuele III.

La serie andrà tutti i venerdì in prima serata su Sky Atlantic (oltre a essere disponibile on demand – anche in 4K HDR).

Batman dovrebbe apparire in altri progetti DCU prima di The Brave and the Bold

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Andy Muschietti ha recentemente confermato due cose: The Brave and the Bold non uscirà prima del 2027 almeno, e Robert Pattinson, almeno per ora, non sarà Batman nel DCU. Sebbene sia deludente che il DCU non avrà un film di Batman per almeno i primi tre anni della sua esistenza, è bello sapere che almeno c’è una sorta di piano.

Tuttavia, sarebbe semplicemente strano costruire un universo cinematografico DC interconnesso ed escludere completamente Batman, il personaggio più popolare della DC e, presumibilmente, il personaggio dei fumetti più popolare di tutti i tempi. Forse, invece di dare al Batman del DCU un suo film per competere con The Batman Part II, il ruolo del Crociato di Gotham nel DCU potrebbe essere quello di apparire nei film di altri personaggi prima di comparire nel suo.

Questa era un’idea che il vecchio regime della Warner Bros sembrava voler mettere in atto quando Michael Keaton era pronto a prendere il posto da Cavaliere Oscuro del DCEU prima che Gunn e Safran riavviassero completamente l’universo. Keaton avrebbe dovuto apparire in Aquaman e il Regno Perduto, nella Batgirl scartata e in altri film in arrivo.

Questa idea consentirebbe a Gunn, Safran e Muschietti di introdurre un Batman nel loro universo senza dare al pubblico un ennesimo film di Batman.

Tecnicamente l’Uomo Pipistrello ha già debuttato in Creature Commandos, il che significa che questo processo è già in atto. Se Clayface sarà il protagonista nel suo film, il che sembra logico, l’antagonista potrebbe essere Batman. E lui potrebbe anche funzionare come antagonista secondario se Flannagan ha già qualcuno in mente.

Sembra improbabile che Batman faccia la sua apparizione in Superman o Supergirl: Woman of Tomorrow al di fuori di una scena post-credit. Mentre è molto difficile immaginare un debutto per Batman in Superman, non sappiamo nulla della trama di Supergirl: Woman of Tomorrow, ma l’inclusione di Lobo potrebbe potenzialmente suggerire una trama più cosmica. Questa è pura congettura poiché l’intera trama potrebbe svolgersi facilmente sulla Terra, ma, indipendentemente da ciò, l’apparizione di Batman sembra comunque improbabile.

C’è la possibilità che Batman possa fare un’apparizione in Lanterns, che molto probabilmente uscirà nel 2026. La storia è stata paragonata a True Detective, un’eccellente serie della HBO, quindi forse le Lanterne hanno bisogno di un aiuto dal più grande detective del mondo.

Un altro progetto annunciato in cui Batman potrebbe apparire è Dynamic Duo, il lungometraggio animato ambientato nel DCU che racconta le storie passate di Dick Grayson e Jason Todd come Robin.

Ci sono poi altri progetti DCU già annunciati, da Swamp Thing a Paradise Lost, ma quali di questi potrebbe rappresentare il prossimo posto in cui vedremo Batman?

Black Panther rumor: Marvel non sta cercando il sostituto di Chadwick Boseman

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Nelle ultime ora si è diffuso il rumor che Marvel Studios stesse cercando un nuovo interprete per il ruolo di T’Challa. Si è generalmente pensato che Kevin Feige e soci stessero cercando un nuovo attore per interpretare una variante dello stesso personaggio interpretato dal defunto Chadwick Boseman, ma potrebbe non essere così.

Infatti, secondo MTTSH, lo studio è in realtà in procinto di scegliere un attore per il ruolo del figlio di Black Panther (che si chiama sempre T’Challa), introdotto alla fine di Wakanda Forever. Si dice che lo studio abbia già incontrato alcuni attori, e uno di loro potrebbe essere una scelta controversa. Lo scooper dice infatti che se dovesse ottenere il ruolo, “farebbe sicuramente incazzare la gente”. Cosa questo possa significare non lo sappiamo.

Black Panther: Wakanda Forever si è concluso con Shuri che incontra suo nipote, il figlio che T’Challa ha avuto con Nakia (Lupita Nyong’o), e si concede finalmente di smettere di piangere la morte del fratello bruciando le sue vesti funebri.

Il piano originale sembrava essere che il ragazzo succedesse al suo defunto padre assumendo il ruolo di Black Panther e forse persino governando Wakanda come re. La natura del Multiverso consentirebbe un salto temporale, ma sembra più probabile che la Marvel abbia in programma di trovare un nuovo attore per interpretare una versione dello stesso personaggio interpretato da Boseman in quattro film MCU.

Non è chiaro se questo T’Challa debutterà in uno dei prossimi film di Avengers, ma – sempre che questa voce sia veritiera – dovrebbe comparire in Black Panther 3.

Durante un’intervista del 2022 con il New York Times, il regista Ryan Coogler ha ammesso che sarebbe felice di rimanere in questo franchise “finché la gente mi vorrà”. “Mi sento fortunato ad avere l’opportunità di lavorare a questi film, fratello. Quando mi hanno chiesto di fare il primo, è stato come un treno in corsa. Ringrazio Dio ogni giorno per aver potuto saltarci sopra e incontrare queste persone, questi attori, e per aver incontrato Chadwick durante alcuni degli ultimi anni della sua vita. Lo farò finché la gente mi vorrà. Ma penso che sia più grande di me o Joe. Tra il primo e il secondo film, abbiamo guadagnato 2 miliardi di dollari al botteghino, che è ciò che conta di più per le aziende. Quindi spero che continui, amico. Spero che la gente continui a fare film sul Wakanda molto tempo dopo che non ci saremo più.”

S.W.A.T. – Stagione 8: la sinossi della première di metà stagione svela che Hondo è in pericolo

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S.W.A.T. della CBS è destinata a offrire un dramma ad alta tensione nella sua prossima première di metà stagione, e la sinossi appena rivelata promette pericolo per il leader della squadra Hondo Harrelson.

Basata sulla serie televisiva del 1975 e sul suo adattamento cinematografico del 2003, S.W.A.T. ha rappresentato azione e crimine avvincenti fin dal suo debutto nel 2017. Guidato da Shemar Moore nel ruolo del sergente Daniel “Hondo” Harrelson, il dramma procedurale della polizia segue le sfide dell’unità S.W.A.T. (Special Weapons and Tactics) della polizia di Los Angeles, soprannominata la Squadra 20, che si trova a dover affrontare situazioni ad alta pressione mentre cerca di mantenere la fiducia tra le forze dell’ordine e la comunità.

TVLine ha pubblicato la sinossi del ritorno di metà stagione di S.W.A.T.. L’episodio, intitolato “Open Season”, andrà in onda venerdì 31 gennaio alle 22:00 ET. La trama è incentrata su Hondo, mentre la Squadra 20 è costretta ad affrontare un misterioso nemico del passato in cerca di vendetta. In particolare, il membro del cast di S.W.A.T. Jay Harrington, che interpreta Deacon Kay, dirigerà l’episodio. Leggete la sinossi completa qui sotto:

Quando Hondo scopre che c’è una taglia di un milione di dollari sulla sua testa, la 20-Squad deve correre per scoprire il misterioso nemico del passato di Hondo, intenzionato a vendicarsi. Inoltre, Deacon e Tan si scontrano sui cambiamenti di Tan all’accademia SWAT. La regia è di Jay Harrington, membro del cast.

Cosa significa la première di metà stagione di S.W.A.T.

La prima di metà stagione di S.W.A.T. si tuffa nella storia di Hondo, mentre l’inflessibile cameratismo della squadra si scontra con un’altra situazione di vita o di morte, che questa volta coinvolge il loro amato e fedele leader. Una taglia di un milione di dollari non solo mette in pericolo la vita di Hondo, ma costringe la squadra a scavare nel passato del sergente per scoprire la fonte della minaccia, che potrebbe rivelarsi l’ostacolo più grande che hanno dovuto affrontare finora. Questa storyline promette di far luce su aspetti inediti della storia di Hondo, forse sui suoi trascorsi da marine, introducendo potenzialmente nuove dimensioni della sua leadership e della sua capacità di recupero.

Inoltre, il conflitto tra Deacon e Tan sui cambiamenti dell’accademia SWAT riflette le tensioni in atto tra le strategie di polizia tradizionali e quelle moderne, quando il veterano secondo in comando della squadra e l’agente più giovane si scontrano, un tema che ha risuonato in tutta la serie fin dal suo inizio. Inoltre, lo spostamento di S.W.A.T. dalla fascia oraria delle 20.00 del venerdì sera a quella delle 22.00 la posiziona come potenziale ancora per il palinsesto della CBS dopo la conclusione di Blue Bloods. Sebbene la CBS abbia già cancellato la serie due volte in passato, questo spostamento potrebbe contribuire a far crescere lo slancio del venerdì sera e potenzialmente portare la stagione 9 di S.W.A.T. fuori dal limbo.

Ilary: recensione della docuserie sulla “nuova vita” di Ilary Blasi

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Disponibile su Netflix a partire dal 9 gennaio, la docuserie Ilary che nelle premesse (e nelle promesse) vuole far scoprire al pubblico una Ilary Blasi come non l’abbiamo mai vista prima. Diretta da Tommaso Deboni e scritta da Romina Ronchi, Peppi Nocera, Ennio Meloni e Jacopo Ghirardelli, la serie è prodotta da Banijay Italia e si presenta come un viaggio nella vita della celebre conduttrice televisiva. Attraverso cinque episodi, Ilary offre uno sguardo dietro le quinte della quotidianità di una delle figure più iconiche dello spettacolo italiano, intrecciando ironia, emozioni e momenti di riflessione.

La serie si distingue immediatamente per il suo tono scanzonato, rispecchiando appieno la personalità della protagonista. Dopo aver affrontato il delicato tema della separazione dal marito Francesco Totti in Unica, Ilary Blasi si racconta ora in una fase completamente nuova della sua vita. La narrazione si dipana tra scene glam sotto i riflettori, momenti più intimi e le sfide di una quotidianità che, nonostante la fama, cerca di mantenere una parvenza di normalità.

Ilary - Immagine dal set
Ilary Blasi e Michelle Hunziker – Ilary – Immagine dal set

Ilary è un mix di ironia e introspezione

Ilary alterna momenti divertenti e spensierati a riflessioni più profonde che non sempre hanno il sapore dell’autenticità. La serie ci porta nel backstage di “Battiti Live” insieme all’immancabile Alvin, ma anche nella tranquillità della vita familiare, con episodi esilaranti come il rinnovo della patente della nonna novantenne. Tuttavia, c’è spazio anche per emozioni più intime, come i sogni mai realizzati, le sfide personali e le nuove direzioni di vita. Ilary decide, ad esempio, di iscriversi all’università per studiare criminologia, alimentando una sua vecchia passione, o di affrontare una delle sue più grandi paure lanciandosi col paracadute.

Un cast di volti noti e momenti memorabili

A rendere la serie più accattivante è la presenza di guest star d’eccezione come Michelle Hunziker, Nicola Savino e Federica Sciarelli. Ognuno di loro aggiunge un tocco unico alla narrazione, creando momenti inaspettati e talvolta esilaranti. Federica Sciarelli, in particolare, ha un ruolo centrale in una delle scelte più significative di Blasi, offrendo un ulteriore livello di profondità alla storia.

Ilary - Immagine dal set
Nicola Savino – Ilary – Immagine dal set

Il gruppo di amiche storiche di Ilary, che include le sorelle Silvia e Melory Blasi, rappresenta un altro elemento cardine della serie. Dai corsi di abbracci (un paradosso per la showgirl, che li odia) alle vacanze in barca, queste relazioni donano alla narrazione un senso di genuinità e leggerezza. Anche il nuovo compagno, Bastian, fa la sua comparsa, contribuendo a raccontare la rinascita personale della protagonista.

Tra glamour e contraddizioni

La forza di Ilary risiede nella sua protagonista, capace di affrontare la vita con autoironia e leggerezza. Tuttavia, proprio questa leggerezza diventa il punto di partenza per una riflessione critica sull’intera operazione. La serie si rifà chiaramente a modelli statunitensi, come quelli di Al passo con i Kardashian, ma applicarli al contesto italiano risulta meno efficace. Se negli esempi americani il culto della personalità è costruito attorno a figure che incarnano uno stile di vita aspirazionale ed estremo, Ilary cerca di presentare una donna che si definisce “normale” pur vivendo in un mondo fatto di privilegi, lussi e opportunità straordinarie. Questa dicotomia può risultare spiazzante, lasciando il dubbio su quanto la serie riesca davvero a connettersi con la sensibilità del pubblico italiano.

Ilary - Immagine dal set
Ilary Blasi e Federica Sciarelli – Ilary – Immagine dal set

Un prodotto piacevole ma non rivoluzionario

Ilary è un prodotto leggero con un’idea molto precisa di storytelling. La regia di Tommaso Deboni e la scrittura di un team esperto riescono a mantenere alto il ritmo, alternando momenti di puro intrattenimento a segmenti più riflessivi (e più deboli). La forza della serie risiede nella capacità di raccontare una vita straordinaria con toni leggeri e accessibili, anche se il risultato finale non sempre trova un equilibrio perfetto.

In definitiva,  la docuserie si rivolge principalmente ai fan della conduttrice e agli appassionati di gossip. Non è un prodotto che mira a rivoluzionare il genere, contribuendo principalmente alla costruzione di una personalità solare e autentica della sua protagonista. Ilary è davvero uno sguardo unico su una delle figure più amate della televisione italiana, quanto poi sia autentico, è stata la Blasi a deciderlo.

Shameless, la spiegazione del finale: la morte di Frank e ciò che accade agli altri Gallagher

Undici stagioni di caos per la famiglia Gallagher si concludono con il finale di Shameless, in cui si assiste alla morte di Frank Gallagher dopo il suo addio alla sua chiassosa progenie. Creata da John Wells, Shameless ha debuttato nel 2011, raccontando la storia del clan Gallagher, che cresce (più o meno) fino a diventare adulti responsabili con un lavoro, una famiglia e una lunga serie di precedenti penali. Dopo 11 stagioni, la serie ha dovuto chiudere in modo soddisfacente le varie sottotrame dell’ampio cast. Sebbene il momento della morte di Frank Gallagher si sia fatto attendere, il suo arco narrativo legato al COVID-19 non è l’unico elemento conclusivo dell’undicesima stagione di Shameless.

L’episodio finale si apre con la famiglia che trova Frank quasi morto sul divano, dopo un tentato suicidio per overdose di eroina. A parte Liam, a nessuno sembra importare se Frank vive o muore. Sebbene molti fan sperassero in un ritorno di Fiona per il finale di Shameless, il personaggio appare solo nei flashback, mentre Frank ripercorre i momenti salienti della sua vita. Nel corso dell’episodio, le condizioni di Frank peggiorano fino a quando non soccombe al COVID-19 e muore.

Tuttavia, mentre la storia di Frank giunge al termine, si ha la sensazione che le vite del resto della famiglia Gallagher siano appena iniziate. Il finale di Shameless si chiude in modo diverso per ciascun membro della famiglia, con alcuni personaggi che sembrano avviarsi verso un futuro migliore, mentre altri restano intrappolati nelle loro vecchie abitudini.

Frank Gallagher è morto a causa della COVID-19

Shameless 11 Frank Gallagher
© Showtime

Sebbene la morte di Frank Gallagher non fosse una sorpresa, considerando il suo stile di vita autodistruttivo, pochi avrebbero potuto prevedere che sarebbe stato vittima di una pandemia. Shameless si conclude con la diagnosi di demenza alcolica per Frank, una condizione che porta a un rapido deterioramento delle sue facoltà mentali, causando dimenticanze e confusione. Rassegnato al suo destino e desideroso di andarsene alle sue condizioni, Frank si inietta una massiccia overdose di eroina nel penultimo episodio della serie, lasciando una lettera per la sua famiglia. Tuttavia, il messaggio passa inosservato a tutti tranne che a Franny, che si limita a disegnarci sopra con i suoi pastelli.

Nonostante sia sopravvissuto all’overdose, Frank dimostra di avere i giorni contati, e l’infezione da COVID-19 non fa altro che accelerare il suo declino. Emblematicamente, Frank arriva persino a farsi tatuare sul petto, a caratteri cubitali, la scritta “NON RICOSTRUIRE”, creando confusione tra il personale dell’ospedale, che si interroga sulla validità legale di tale istruzione.

La sua morte per COVID-19 sembra, in un certo senso, un epilogo appropriato per un uomo che si considerava un elemento intrinseco della città di Chicago, tanto quanto le sue strade e i suoi edifici. Frank Gallagher ha vissuto e si è lasciato consumare dalla città che ha sempre chiamato casa, e il suo finale riflette il caos e l’imprevedibilità che hanno definito la sua vita.

La pandemia sarà ricordata come un momento cruciale nella storia di Chicago, e ora Frank Gallagher ne fa parte, anche se in modo piuttosto cupo. Prima di essere portato in ospedale, Frank si reca nella chiesa dove un tempo faceva il chierichetto e si sofferma a guardare la statua di Gesù. Questo momento richiama una scena simile della prima stagione, in cui Frank si recava nella stessa chiesa per cercare risposte dopo la morte di Monica. Anche se Fiona non è tornata per il finale, il viaggio finale di Frank attraverso Chicago è stato comunque un omaggio alla sua memoria.

Il primo luogo che Frank visita è Patsy’s Pies, la tavola calda dove lavorava Fiona (interpretata da Emmy Rossum). Con la memoria ormai compromessa, il suo istinto lo porta a cercare la figlia maggiore. Durante le sue ultime ore di vita, Frank confonde l’infermiera al suo capezzale con Fiona, e le ultime parole che pronuncia prima di morire di COVID-19 sono dedicate proprio a lei:“Hai pianto molto da bambina. Sei sempre arrabbiata… Ma così bella.”

Lip Gallagher vende la casa dei Gallagher

La storia di Lip Gallagher in Shameless è stata avvincente, straziante e spesso frustrante. Come dice Frank nel suo discorso di addio nel finale:
“Lip, sei intelligente come una frusta. È solo che non riesci a toglierti dalla tua strada.”

Fin dall’inizio dello show, Lip sembrava avere le migliori possibilità di uscire dalla povertà. Brillante in matematica, ingegneria e scienza, era stato accettato al MIT, ma aveva poi frequentato il Politecnico di Chicago grazie a una borsa di studio.

A differenza di Fiona, Lip non ha dovuto portare l’onere di fare da genitore ai suoi fratelli, avendo così più opportunità di perseguire i suoi sogni. Tuttavia, Shameless non è mai stato uno show incentrato sulla fuga dalla povertà. Mostrare Lip che vive il sogno meritocratico americano, sollevandosi dal South Side solo grazie alla sua intelligenza, avrebbe tradito l’essenza della serie. Shameless non parla di come sfuggire alla povertà, ma di come lottare per sopravvivere al suo interno, con tutti i compromessi e le difficoltà che essa comporta.

Alla fine di Shameless, Lip ha deciso di vendere la casa dei Gallagher per soli 75.000 dollari, una cifra ben lontana dai 250.000 dollari che gli erano stati offerti da un costruttore, prima di insistere troppo e perdere l’affare. Lip è ancora bloccato sulla soglia della povertà e lavora come fattorino per mantenere la fidanzata Tami e il figlio Freddie. Inoltre, Tami rivela che potrebbe essere di nuovo incinta e lei e Lip discutono sulla necessità di abortire, dato che riescono a malapena a mantenere il figlio che hanno già.

Da fuori, il finale della storia di Lip in Shameless potrebbe non sembrare un successo, ma la sua conversazione finale con Ian mette da parte l’incessante serie di sfortune e decisioni sbagliate per sottolineare con certezza tutto ciò che di buono Lip ha fatto. A differenza di Frank, Lip è un padre devoto che lavora duramente per mettere cibo in tavola e un tetto sopra la testa di Freddie. Ian dice anche a Lip che il resto dei ragazzi Gallagher lo vede come la cosa più vicina a un padre e si offre di lasciare che Lip prenda la sua parte della vendita della casa per sistemarsi nella sua nuova vita con Tami.

Lip può aver perso il sogno della ricchezza e della sicurezza del lavoro, ma ha mantenuto la cosa più importante per lui per tutta la serie fino al finale di Shameless: la sua famiglia, che sia di sangue o meno.

Ian Gallagher e Mickey stanno pensando di mettere su famiglia

Il percorso accidentato di Ian verso la vita matrimoniale in Shameless è stato caratterizzato da molteplici reati, una significativa permanenza in prigione, una fuga attraverso il confine messicano e innumerevoli pugni tirati. Eppure, alla fine della serie, Ian e Mickey sembrano essere più vicini a una vita sicura e sistemata. L’undicesima stagione diShameless vede l’orgoglioso “barbaro” del South Side Mickey confrontarsi con la realtà della vita matrimoniale, mentre lui e Ian si trasferiscono in un lussuoso appartamento del West Side, iniziano a gestire la loro legittima attività di sicurezza e prendono in considerazione la possibilità di avere dei figli.

Ian suggerisce loro di prendere una culla, innescando una conversazione sulla possibilità di avere figli.

Nel finale di Shameless, Ian e Mickey vanno a casa di Kev e V per scegliere i mobili per il loro appartamento e Ian suggerisce di prendere una culla, innescando una conversazione sulla possibilità di avere figli. Mickey è contrario all’idea, ammettendo di temere di essere un cattivo padre. I suoi timori sono comprensibili, dato che Terry Milkovich si dimostra un padre violento.

La morte di Terry, avvenuta all’inizio dell’undicesima stagione, fa parte del percorso che porterà Mickey a liberarsi psicologicamente dalle parti peggiori della sua eredità. Nonostante sia stato trattato in modo terribile da Terry, Mickey ha fatto di tutto per assicurarsi che suo padre fosse curato dopo essere rimasto paralizzato e lo ha pianto dopo la sua morte. Nel penultimo episodio, Ian e Mickey accettano un compromesso tra il tentativo di avere una vita migliore e il rimanere fedeli alla loro eredità del South Side, con l’esempio principale che a Mickey è permesso fare pipì in piscina ma non è permesso rubare ai vicini.

La questione della paternità, però, è molto più difficile nel contesto della loro storia. Ian e Mickey hanno avuto entrambi dei padri terribili e il loro ultimo tentativo di fare i genitori – quando vivevano con il figlio di Svetlana e Mickey, Yevgeny – è finito male. Mickey è ancora riluttante alla fine della serie, ma vengono ventilate un paio di possibilità: adottare uno dei tanti bambini trascurati dei Milkovich o adottare il secondo figlio di Tami e Lip.

Debbie Gallagher sta iniziando una vita da criminale (e Franny è con lei)

Nell’incipit dell’episodio pilota di Shameless, Frank descrive Debbie come “mandata da Dio” e un “angelo totale”. Nel finale di Shameless, tuttavia, la sua opinione su di lei è cambiata. “Mi ricordi tua madre, e non in senso positivo”, dice. Come Ian, Monica soffriva di depressione bipolare ma, a differenza di Ian, non era in grado di seguire un programma farmacologico costante e, per questo, finiva per essere largamente assente dalla vita dei suoi figli mentre passava da un’avventura all’altra.

Nel finale di Shameless, il futuro di Debbie sembra essere il più a rischio di un disastro imminente tra tutti i figli dei Gallagher.

Nell’undicesima stagione di Shameless, Debbie mostra i segni di essere una madre altrettanto povera per Franny: la lascia da sola, senza un’assistenza confermata per i bambini, per darsi all’alcol e alle droghe, e inizia una relazione con Heidi, un’ex detenuta violenta che saluta Debbie puntandole una pistola e minacciando di sparare a sua figlia se non avesse collaborato. Il futuro di Debbie sembra essere il più a rischio di un imminente disastro nel finale di Shameless tra tutti i figli dei Gallagher.

La ragazza va in giro con Heidi per aiutarla a trovare un’auto da rubare e finisce per dover fuggire velocemente da un uomo che brandisce un fucile con Franny in macchina. Più tardi, Heidi annuncia che partirà per commettere altri crimini in Texas e invita Debbie e Franny a venire con lei. La puntata si conclude con Debbie Gallagher che mette in dubbio la sua decisione, ma con la vendita di casa Gallagher e i suoi precedenti di decisioni impulsive, probabilmente cercherà guai. Come dice Frank nella sua lettera di addio: “Buona fortuna nella vita. Ne avrai bisogno”.

Carl Gallagher cerca ancora di essere un buon poliziotto

Nella svolta più sorprendente della prima stagione di Shameless, Carl ha finito per diventare un agente di polizia e per occuparsi del controllo dei parcheggi dopo essere stato cacciato da diversi dipartimenti. Probabilmente è una buona cosa. Se Carl Gallagher deve essere armato, allora distribuire multe per divieto di sosta è probabilmente il posto più sicuro per il giovane Gallagher.

Nella stagione 11 di Shameless, Carl è stato ripetutamente frustrato dal suo lavoro di poliziotto, che non era il ruolo di giustizia ricco di azione che aveva sperato. Dapprima è stato affiancato dall’agente Tipping, che si rifiutava di rispondere a qualsiasi chiamata che sembrasse lontanamente rischiosa. Poi è stato affiancato dall’agente Janes, che sembrava la figura dura di mentore che Carl stava cercando, finché non è emerso chiaramente che usava il suo potere per atti di inutile crudeltà.

Anche il periodo trascorso con una coppia di detective della Buoncostume è finito male, quando Carl ha capito che erano corrotti fino al midollo e che gestivano un racket in cui facevano chiudere gli spacciatori di cannabis legali per sostenere il mercato nero. La storia di Carl come poliziotto è stata un continuo viaggio nella disillusione. Si rende conto che la realtà dell’essere un agente di polizia non è affatto così bella come la dipingono i telefilm e i film.

Si impegna quindi a usare la sua posizione per aiutare i più poveri del suo quartiere e chiedere conto ai ricchi, ma viene subito respinto per aver cercato di smuovere le acque. Come commento alla corruzione e alla brutalità della polizia nella vita reale, la storia di Carl mette in evidenza la difficoltà di cercare di essere un “poliziotto buono” in un sistema che si è rotto. Nel suo ruolo di infimo che distribuisce multe per divieto di sosta, mette in atto una piccola protesta contro la gentrificazione del South Side distribuendo multe per divieto di sosta ai ricchi, ma l’agente Tipping lo avverte che presto anche questo gli sarà tolto.

Di tutti i fratelli Gallagher di Shameless, la storia di Carl è quella più incompiuta, anche in un finale pensato per lasciare una storia aperta. Ciò è dovuto in gran parte a una sottotrama in cui è stato violentato da una ragazza di nome Tish, che ha fatto sesso con lui senza preservativo nonostante le sue proteste. Dopo un periodo di tempo non molto chiaro, incontra di nuovo Tish e scopre che è incinta, ma non si sa se Carl sia il padre.

Liam Gallagher si trasferisce da Lip dopo la fine di Shameless

Liam Gallagher è molto stanco per la sua età, il che è comprensibile dato che non ha avuto nulla che assomigli a un genitore da quando Fiona ha lasciato la famiglia Gallagher. Quando ha saputo dell’intenzione di Lip di vendere la casa dei Gallagher, la prima ipotesi di Liam è stata che sarebbe rimasto senza casa e che non avrebbe ricevuto alcun aiuto dai suoi fratelli, così ha iniziato a prepararsi in modo proattivo alla vita di strada.

Sebbene sia una commedia dark, l’episodio è anche un triste segno di come il più giovane dei Gallagher sia stato lasciato indietro dagli altri, che si sono concentrati sulle proprie vite. Quando un assistente sociale gli ha chiesto chi fosse il suo genitore o tutore legale, Liam sembrava non averne idea. Questo vuoto potrebbe essere il motivo per cui Liam ha finito per avvicinarsi a Frank nell’ultima stagione di Shameless. Frank è il padre biologico di Liam e Liam si è rivolto a lui nella sua ricerca di una figura genitoriale, poiché Frank è tecnicamente suo padre, anche se non ha altre qualifiche.

Naturalmente, è successo che Liam ha finito per comportarsi più come un genitore nella loro relazione. Dopo aver scoperto la diagnosi di demenza di Frank, Liam lo ha portato a fare una gita di un giorno per rivivere i giorni di gloria di Frank e cercare di farlo tornare in sé. E quando Frank si sveglia dall’overdose e si allontana da casa, Liam è l’unico Gallagher che va a cercarlo.

Quando Lip scopre che il fratellino ha paura di rimanere senza casa, rassicura Liam che può venire a vivere con lui…

Tuttavia, quando Lip scopre che il suo fratellino ha paura di rimanere senza casa, rassicura Liam che può venire a vivere con lui. L’offerta è complicata dal fatto che Lip non ha ancora una nuova casa dove trasferirsi e teme di non potersi permettere di mantenere un altro bambino con il reddito suo e di Tami. La situazione di Liam è preoccupante, ma anche realistica. L’insicurezza e l’instabilità delle famiglie sono problemi fondamentali per i bambini che vivono sulla soglia della povertà; un rapporto del 2014 (via Washington Post) ha rilevato che ogni anno negli Stati Uniti 2,5 milioni di bambini si trovano senza casa.

Cosa succede a Kevin e Veronica alla fine di Shameless

I personaggi di Shameless hanno combattuto per anni una battaglia persa contro la gentrificazione del South Side, e Kevin e Veronica sono due personaggi che resistono fino alla fine. La pandemia di coronavirus ha causato un anno di incertezza: l’Alibi Room è stato sottoposto a un ciclo di chiusure e riaperture fino a quando i proprietari non hanno perso la cognizione del fatto che dovessero essere chiusi o aperti.

Per compensare il rallentamento del traffico pedonale, Kev e V hanno orientato la loro attività verso la vendita legittima di cannabis, il che è bastato a tenere a galla la bettola preferita del South Side.

Ma un viaggio a Louisville ha fatto capire che lì era possibile una vita migliore.

Al di fuori del lavoro, V è entrata nel mondo della politica con la speranza di motivare gli elettori neri a lottare contro la gentrificazione e l’aumento degli affitti alle urne – solo per scoprire che molti dei residenti neri del quartiere si erano già trasferiti. Quando la madre di Veronica, Carol, annunciò che si sarebbe unita all’esodo e si sarebbe trasferita a Louisville, nel Kentucky, V si oppose con veemenza al progetto. Ma un viaggio a Louisville ha fatto capire che lì era possibile una vita migliore.

La città offre un panorama politico in cui Veronica potrebbe fare la differenza; un lavoro da barista in cui Kev potrebbe guadagnare molto di più rispetto a quanto l’Alibi aveva guadagnato; e una comunità nera in crescita che include Carol e molti degli amici della famiglia Fisher. Inoltre, con la scomparsa di Fiona e l’intenzione del resto dei Gallagher di trasferirsi, i legami che un tempo ancoravano Kev e V al South Side si indeboliscono sempre più nel corso delle ultime due stagioni di Shameless.

Nel finale di Shameless, Kevin e Veronica cercano di trovare un acquirente per The Alibi Room con atteggiamenti contrastanti. V è del tutto insensibile a ciò che viene fatto del bar, mentre Kev cerca invano di mantenerlo intatto. Arriva un’offerta che, tra il mutuo residuo e le tasse, lascia loro la modesta somma di circa 30.000 dollari.

Veronica è alle prese con la decisione se accettare l’affare o aspettare un’offerta migliore che potrebbe non arrivare mai. L’agente Tipping, presente alla festa di anniversario di Ian e Mickey, suggerisce a Carl che potrebbero mettere insieme i loro soldi, comprare l’Alibi e trasformarlo in un bar per poliziotti per salvarlo dal destino di studio di yoga o centro abbronzatura. La serie si conclude con la speranza che l’Alibi possa sopravvivere in questo modo, ma non lo garantisce.

Il significato della scena finale e della canzone finale di Shameless

Il significato della scena finale e della canzone finale di Shameless

La scena finale di Shameless chiude il cerchio della serie. La primissima scena dell’episodio pilota vedeva i Gallagher, Kev e V, e i loro vicini del South Side organizzare un raduno improvvisato intorno a un’auto in fiamme, mentre Frank Gallagher presentava i membri della sua famiglia con la voce fuori campo. Nel finale, gli avventori dell’Alibi escono fuori a godersi la vista di una Tesla in fiamme, in un ultimo e provocatorio dito medio alla gentrificazione del quartiere.

I festeggiamenti si concludono cantando “The Way We Get By” degli Spoon, suonata alla fine dell’episodio pilota. Il testo della canzone – che fa riferimento allo sballarsi sui sedili posteriori delle auto, al commettere piccoli crimini, alle feste, ai balli e al sesso – descrive un modo di sopravvivere per una generazione priva di speranza e di direzione.

La scena finale di Shameless a metà dei titoli di coda

La scena finale di Shameless a metà dei titoli di coda

Non sarebbe stato un finale di Shameless in character senza la tradizionale scena di mid-credits. Anche se Frank Gallagher si immagina di sorgere su Chicago mentre dice addio alla sua famiglia, le sue azioni nelle ultime 11 stagioni non lasciano presagire nulla di buono per le sue possibilità di entrare in Paradiso. Frank ha una fine adeguatamente indecorosa quando un paio di addetti all’obitorio spingono il suo corpo nella camera di cremazione lamentandosi dell’odore.

Un attimo dopo aver chiuso le porte a Frank Gallagher, un’esplosione li fa saltare dall’altra parte della stanza e, guardando nella camera, la trovano vuota, tranne che per le fiamme. L’inceneritore emette un’urna con il nome, la data di nascita e di morte di Frank, il che significa che è andato dritto all’inferno per chiudere il finale dell’undicesima stagione di Shameless.

È giusto che Shameless si concluda con una nota così incentrata su Frank. Nonostante i suoi peccati gli abbiano fatto guadagnare un posto in basso, per il pubblico è stato il perno della serie, il centro corrotto su cui si regge il mondo di Shameless . Da parte sua, William H. Macy si è comprensibilmente commosso quando Shameless è finito, e si è rivolto ai fan su Twitter quando è andato in onda l’ultimo episodio, citando il finale di Shameless e la morte di Frank Gallagher come un evento spartiacque.

Ci sarà una stagione 12 di Shameless?

Con l’uscita di scena di Frank Gallagher alla fine della stagione 11 di Shameless, è difficile immaginare che la serie torni per un’altra stagione senza di lui. Purtroppo, la dodicesima stagione di Shameless è fuori discussione, poiché la cancellazione dello show è stata annunciata nel gennaio 2020. L’undicesima stagione è arrivata alla fine dopo i ritardi causati dalla pandemia, ma la decisione di terminare Shameless è rimasta in sospeso. Showtime ha ritenuto che Shameless avesse fatto il suo corso in 11 stagioni e che fosse meglio chiudere in bellezza. Lo showrunner John Wells ha ammesso di essere deluso da questa decisione, ma ha anche affermato in modo toccante che Shameless non finirà mai veramente:

“È una famiglia, e la cosa che ha funzionato meglio nello show – al di là della capacità di fare satira, ridere e avere momenti drammatici – è che queste persone si preoccupano l’una dell’altra e dipendono l’una dall’altra. E, in qualche modo, la serie si concluderà con loro che sono ancora quella famiglia. Non importa quanto siano incasinati, tutti vorremmo averli come famiglia. Sono solidali, si preoccupano l’uno dell’altro e sono sempre pronti a prendersi a pugni, ma saranno sempre insieme, sopravvivendo insieme “ (via Bustle).

Con un finale così emozionante, l’undicesima stagione di Shameless sembra davvero il momento giusto per concludere la serie, ma è anche confortante sapere che, almeno nella mente di Wells, i personaggi continuano a vivere e i loro temi continuano a risuonare. Tuttavia, al momento, le loro vite non si vedranno sullo schermo nella dodicesima stagione di Shameless .

Il finale di Shameless era strano senza Fiona

Anche se Fiona è stata mostrata nei flashback durante tutti i momenti del finale di serie di Frank Gallagher, è stato comunque strano non averla intorno. Fiona Gallagher era una colonna portante dello show prima dell’uscita di scena di Emmy Rossum nella nona stagione e, sebbene Shameless fosse un cast corale, spesso si sentiva come il personaggio principale. Anche la Fiona di “Shameless”nel Regno Unito ha abbandonato presto lo show, ma è uscita nel corso della seconda stagione, avendo poco tempo per affezionarsi come il pubblico ha fatto con l’iterazione di Emmy Rossum.

Anche se è stato bello che il finale di Shameless abbia incluso Fiona in qualche modo, sarebbe stato meglio se fosse apparsa in carne e ossa per assistere alla scena della morte di Frank Gallagher. Tuttavia, il motivo per cui Emmy Rossum non è potuta tornare per il finale è stato lo stesso per cui Frank Gallagher è morto: la pandemia COVID-19.

Secondo quanto riferito, il problema è stato il tempismo della pandemia e la Rossum non ha potuto girare a Chicago e in California, per poi tornare a New York per una quarantena di due settimane. Quindi, anche se Fiona non era presente nel finale di Shameless , il suo impatto sulla serie si è fatto sentire e almeno il pubblico ha potuto rivederla nei flashback.

Shameless ha avuto un finale adeguato?

È difficile dire se Shameless abbia davvero ottenuto il finale che meritava, dato che le reazioni all’episodio conclusivo dell’undicesima stagione sono state incredibilmente contrastanti. Da un lato, ci sono stati diversi momenti che sono sembrati incredibilmente giusti per la serie, come la morte di Frank Gallagher e il trasferimento di Liam da Lip. Tuttavia, ci sono stati anche altri momenti che sono stati giudicati incredibilmente deludenti sia dai fan che dai critici, in particolare il fatto che Emmy Rossum non sia tornata per un cameo nel ruolo di Fiona Gallager.

Nel complesso, la maggior parte delle recensioni dell’ultimo episodio di Shameless sono state deludentemente negative. Molti critici hanno sottolineato una netta mancanza di chiusura per molti dei personaggi, con le storie di molti dei fratelli Gallagher che sembravano ancora incompiute quando i titoli di coda scorrevano per l’ultima volta. Molti hanno anche visto gli ultimi momenti di Shameless come un evidente promemoria di quanto fosse buono lo show durante le prime stagioni rispetto a quelle finali, un sentimento ben riassunto dalla recensione di Miles McNutt per AV Club:

Ho guardato questo finale con tutta la tensione di volere disperatamente che lo show tornasse a essere quello che era una volta, coesistendo con la mia frustrazione per lo show che è diventato.

Tuttavia, il finale di Shameless non è stato universalmente visto come inferiore alla media. Diversi critici, così come molti spettatori, hanno ritenuto che il finale caotico e ambiguo si adattasse perfettamente al tono di tutto ciò che lo aveva preceduto. Lo scrittore di The Pioneer Jordan Colbert, per esempio, ha fatto eco alle opinioni di molti altri critici e di molti fan online con la sua valutazione equilibrata ma complementare:

Nel complesso, il finale di Shameless si è rivelato perfettamente imperfetto, proprio come la famiglia Gallagher nel corso della serie.

C’è sicuramente una forte argomentazione che suggerisce che l’ultimo episodio di Shameless non è stato all’altezza dell’eredità dello show. Tuttavia, se analizzato un po’ più a fondo, si può anche sostenere che il finale dell’undicesima stagione è stato tutto quello che doveva essere. L’ambiguità ha senso da un certo punto di vista, poiché il finale di Shameless non era la fine della storia dei fratelli Gallagher, ma semplicemente la fine di Franks.

Il cast di Shameless si è riunito un paio di volte dopo la fine della serie

Come spesso accade quando una serie di lunga durata giunge al termine, il cast di Shameless è diventato eccezionalmente affiatato nel corso degli anni. La fine della serie non ha quindi significato la fine dei rapporti che si sono creati, come dimostrano le varie reunion che si sono susseguite da quando lo show è terminato diversi anni fa. I fan sono stati entusiasti nell’autunno del 2023 quando Cameron Monaghan, Ethan Cutkosky ed Emma Kenney (Ian, Carl e Debbie) si sono riuniti per un video su TikTok. Cutkosky era vestito da chef in un video, che potrebbe riferirsi a The Bear e all’ex co-star Jeremy Allen White.

Nel frattempo, durante lo sciopero SAG-AFTRA del 2023, Jeremy Allen White, Shanola Hampton e Steve Howey sono stati visti insieme ai picchetti. Questo sarebbe stato sufficiente per i fan, ma la riunione è cresciuta quando Noel Fisher, Layla Alizada, Isidora Goreshter e Zach McGowan si sono uniti a loro e la Hampton ha immortalato il tutto sul suo feed Instagram. Anche se Emmy Rossum non è potuta tornare per il finale della serie, ha scattato una foto con Cutkosky nel 2023, mostrando un’altra reunion. Il legame tra il cast di Shameless sembra destinato a vivere per sempre.

Profilo Falso – stagione 2, la spiegazione del finale: ci sarà una terza stagione?

La serie drammatica colombiana di Netflix Profilo Falso torna con una seconda stagione, intitolata “Killer Match”. Questa volta, proprio come nella prima stagione, l’attenzione si concentra sul romanticismo e sull’inganno, ma per aggiungere un po’ di pepe al mix, abbiamo anche un serial killer a piede libero! Qualcuno sembra avere una vendetta contro i residenti di Riviera Esmeralda, visto che uno dopo l’altro vengono scoperti dei cadaveri.

Ma chi è l’assassino e qual è il suo movente? La detective Indira Martinez è stata incaricata di districare il mistero dell’omicidio. Date le vite complicate dei proprietari di casa di Riviera Esmeralda, la detective ha avuto difficoltà a scoprire la verità. Dopo tutto quello che aveva passato, Camila Roman sembrava aver finalmente trovato l’amore in David, ma in segreto continuava a fantasticare su Miguel. Chi ha scelto alla fine? Scopriamolo.

Come ha fatto la polizia a concludere che Angela era il serial killer nella seconda stagione di Profilo Falso?

Dato l’impulso di Angela a vendicarsi delle persone che considerava ingrate per non aver partecipato al funerale del padre, era ovvio, almeno per il pubblico, che ci fosse lei dietro gli omicidi. I corpi di Jesus Franco, Adrian Ferrer e Cristobal Balboa furono scoperti dalla polizia nel giro di quarantotto ore. Franco, un avvocato di 45 anni con due figli, è stato assassinato in una stanza d’albergo che aveva prenotato la sera precedente. Il suo corpo è stato trovato nella vasca da bagno e, secondo i filmati di sorveglianza, una donna dai capelli biondi era entrata nella stanza con lui.

Con grande sorpresa di Indira, tutte e tre le vittime erano morte di infarto e tutte le prove erano state cancellate perché i corpi di Adrian e Cristobal erano stati recuperati in una piscina. Cristobal è sconvolto quando scopre che Adrian è stato ucciso e, quella stessa sera, riceve i messaggi di un profilo Tinder che lo invita a recarsi nella villa accanto. Subito dopo, anche Cristobal è stato assassinato. Il profilo Tinder era un fattore comune a tutti gli omicidi e tutte le vittime erano in contatto con un profilo chiamato Red Velvet prima di essere uccise. Il nome d’arte di Camila era Red Velvet e Angela l’aveva incastrata usando il suo nome per creare il profilo. Sebbene Indira ritenesse strano che l’assassino avesse lasciato alla polizia un indizio così importante da scoprire, sentiva già che c’era dell’altro nella storia.

Inizialmente Indira sospettava di Inti Valderamma, un lavoratore del sesso maschile che nella prima stagione era stato pagato dal padre di Angela, Pedro, per adescare il figlio Adrian. In seguito, ha tradito Pedro sviluppando una relazione sessuale con Angela. Inti è stato arrestato dopo che le sue impronte digitali sono state trovate vicino alla piscina dove è stato scoperto il corpo di Cristobal. La polizia ha perquisito la barca di Inti e vi ha trovato delle droghe illegali, motivo sufficiente per arrestarlo. Inti negò le accuse e dichiarò che la droga era stata piazzata e che lui non aveva nulla a che fare con gli omicidi. Aveva incontrato Cristobal la notte in cui era stato ucciso e gli aveva proposto di lavorare insieme per far pagare alla famiglia Ferrer il danno che aveva fatto. A poco a poco si scopre che stava dicendo la verità.

Secondo la teoria di Indira, l’assassino era alla ricerca di uomini infedeli. Una donna che viveva a Riviera Esmeralda ha avvicinato la detective e l’ha informata della scomparsa del marito, Ignacio Santos. Ha aggiunto che Miguel era il motivo per cui lei e il marito avevano optato per un matrimonio aperto e che, anche dopo la fine della loro relazione, il marito aveva continuato a frequentare altre donne. Il corpo di Ignacio fu presto scoperto su una spiaggia e si dedusse che era stato aggredito con un oggetto appuntito, come un frammento di vetro, durante un rapporto sessuale. A differenza dei casi precedenti, non furono trovate tracce di scopolamina nel sangue e Indira intuì che Ignacio era la prima vittima e che l’assassino aveva evoluto il suo modus operandi. Ciò confermava ulteriormente la teoria di Indira secondo cui l’assassino era a caccia di uomini infedeli. Ma il caso subisce una svolta quando Erika, un’amica di Camila, viene uccisa all’improvviso.

La donna aveva da poco scoperto che Miguel perseguitava Camila e per un breve periodo sembrò che Miguel fosse responsabile degli omicidi. Ma Indira ha capito che era innocente quando ha scoperto che aveva ricevuto una nota vocale dell’intelligenza artificiale che imitava Camila e che lo invitava a recarsi sull’isola di Manacoa. L’assassino voleva incastrare Miguel e per questo, insieme a Camila, anche Angela aveva inviato l’indirizzo a Miguel. Miguel ha salvato Camila dopo che Angela aveva tentato di bruciarla viva, ma non è riuscito a catturare l’assassino. Indira ha iniziato a sospettare di Angela anche dopo l’omicidio di Tina. Quando la scientifica riuscì a trovare del DNA in una villa incendiata, Indira pensò che fosse strano, a meno che l’assassino non volesse incastrare Miguel e avesse lasciato intenzionalmente dei fluidi corporei sulla scena del crimine per farli scoprire alla polizia.

Aveva anche scoperto che l’isola remota apparteneva alla madre defunta di Angela, anche se Angela negava di esserne a conoscenza. Considerando che l’assassino aveva tentato di incastrare Miguel e Camila, Indira dedusse che l’assassino aveva un’inimicizia personale nei loro confronti e che l’unica persona che odiava la coppia con tutto il cuore era Angela. I suoi sospetti si rivelarono fondati quando scoprì che Angela aveva spento i filmati di sorveglianza in diretta e al loro posto c’era un video riprodotto in loop.

Qual è il movente degli omicidi nella seconda stagione?

Angela disprezzava gli uomini infedeli, soprattutto dopo che Miguel l’aveva tradita. Durante il periodo di detenzione, ha progettato gli omicidi. Era spinta da due motivi: uno, punire gli uomini infedeli e l’altro, uccidere coloro che avevano fatto un torto o non avevano mostrato rispetto a suo padre. Angela era forse spinta da un senso di colpa, visto che era responsabile della morte del padre. Si rifiutava di accettare che suo padre fosse un uomo manipolatore e voleva invece assicurarsi che chiunque tentasse di mettere in discussione la sua reputazione fosse punito. Uccise Tina, la collaboratrice del padre, perché aveva osato raccontare ad Angela dei segreti su suo padre. Pedro aveva avuto una relazione con la madre di Tina e spesso trascorreva giorni a casa loro. Col passare del tempo, Pedro iniziò a interessarsi alla giovane Tina. La molestò e la violentò, ma Tina era troppo giovane per rendersi conto di essere stata aggredita. Lentamente sviluppò dei sentimenti per Pedro, che sfruttò le sue emozioni per portare avanti tutti i suoi sinistri piani. Ma Angela si rifiuta di credere a Tina.

Secondo lei, Pedro non avrebbe mai potuto commettere un crimine così efferato e quindi Tina meritava di morire. Aveva pianificato di uccidere Tina anche prima che confessasse. Aveva da poco scoperto che Tina aveva cospirato con Santiago, l’amministratore delegato dell’azienda paterna, la Ferrer Barragan, per adescarla e convincerla a lasciare l’azienda. Ha spruzzato acqua bollente su Tina e poi ha proceduto a pugnalarla più volte. Anche se Tina aveva tentato di fuggire, Angela alla fine l’ha uccisa. Presumibilmente, aveva ucciso Cristobal perché sapeva che avrebbe rappresentato una minaccia per lei; forse temeva che volesse una quota della Ferrer Barragan. Ma perché ha ucciso il suo stesso fratello e anche Erika, che non era infedele né aveva alcuna inimicizia personale con Pedro?

Chi è il partner di Angela nel crimine?

Il finale della stagione 2 di Profilo Falso ha rivelato che Angela aveva un partner nel crimine, Joaquin Duval. La donna è stata presentata al terapeuta durante il periodo di detenzione e ha condiviso con lui i suoi pensieri e sentimenti più profondi e oscuri. Duval aveva un passato sporco: in passato era stato accusato di aver aggredito sessualmente una sua paziente adolescente e di averle fatto dei video senza il suo consenso. Come era prevedibile, quando Angela si è sfogata, Joaquin ha convalidato i suoi sentimenti.

Le disse che il suo desiderio di punire gli uomini infedeli e il suo odio verso coloro che avevano fatto un torto a suo padre erano validi, e invece di aiutarla a superarli, Joaquin la istigò a esplorare i suoi pensieri oscuri. Insieme decisero di iniziare un esperimento. Lui aveva sempre avuto interesse a studiare gli uomini sessualmente insoddisfatti, soprattutto quelli che avevano già una relazione seria. Aveva Angela come migliore amica, confidente e poi amante, e insieme misero in atto il loro piano. Scelsero con cura le loro vittime, persone che sapevano personalmente essere infedeli.

Per uccidere la loro prima vittima, Ignacio, Joaquin ha ottenuto per Angela un permesso medico speciale dal carcere. Le cose si sono complicate tra loro quando Adrian ha scoperto le intenzioni della sorella e di Joaquin e per questo ha ucciso Adrian. Erika è stata uccisa semplicemente perché ha sempre tenuto d’occhio Camila. Joaquin era anche il terapeuta di Camila e aveva iniziato ad avere un debole per lei. Quando la polizia lo arrestò, fu scoperta una videocamera nel suo ufficio. Quando Camila incontrò Joaquin nel suo ufficio, lui chiuse la porta a chiave, ma fortunatamente Indira aveva capito che si trattava di un uomo pericoloso quando Miguel diede l’allarme e lei scoprì i suoi precedenti penali. Purtroppo Indira non poteva tenere Joaquin in prigione a lungo. Poco dopo il suo rilascio, Joaquin ha drogato Camila e ha tentato di fuggire con lei, quando improvvisamente Miguel e la polizia sono arrivati in soccorso di Camila. Proprio quando Joaquin stava per sparare a Camila e Miguel, Indira intervenne e sparò a Joaquin.

Angela è riuscita a fuggire?

Il finale della stagione 2 di Profilo Falso suggerisce che Angela è riuscita a fuggire dalla polizia, e non era sola. Mentre Angela aveva una relazione sessuale con il suo vicino, Emanuel, ha finito per uccidere anche lui nell’episodio finale. Aveva capito che Angela era ancora innamorata di Miguel e semplicemente non era pronta a confrontarsi con i veri sentimenti che provava per l’ex marito. Angela aveva iniziato a divertirsi a uccidere le persone senza un motivo particolare, e l’uccisione di Emanuel era in parte dovuta al semplice brivido. Si era anche interessata a Vannessa, la moglie di Santiago, che aveva un disperato bisogno di affetto romantico. Santiago non trattava bene la moglie e Angela aveva pietà di Vannessa.

Era anche il suo modo di vendicarsi di Santiago, che voleva disperatamente che uscisse dall’azienda per soddisfare gli azionisti. Quando Santiago trovò Vannessa e Angela in una posizione compromettente a casa sua, tentò di aggredire Angela. Vannessa afferrò una pistola e gli sparò. Angela forse non si aspettava una tale svolta. Per quanto volesse sbarazzarsi di Santiago, vedere Vannessa uccidere il marito solo per proteggere l’amante lasciò Angela in soggezione. Suggerì di sciogliere il corpo in una soluzione chimica e Angela e Vannessa partirono in barca. Vannessa aveva probabilmente mandato i figli a vivere con i genitori, mentre lei aveva deciso di accompagnare Angela, forse in un paese straniero.

Fa potrebbe tornare con una terza stagione. Angela e Vannessa sono riuscite a sfuggire alla polizia per il momento, ma possono nascondersi a lungo? Mentre Vannessa era innamorata di Angela, per Angela non era lo stesso. Angela era grata a Vannessa e comprendeva la sua situazione, ma non era innamorata di lei. Provava ancora qualcosa per Miguel e, non potendo averlo, sarebbe tornata a distruggere la relazione tra lui e Camila. Inoltre, Vannessa non sapeva che Angela fosse il serial killer e quando scoprirà la verità, forse vorrà abbandonare la loro relazione.

Camila e Miguel sono finalmente insieme e nella prossima stagione potremmo vederli fare di tutto per proteggere la loro relazione. Un altro personaggio interessante di questa stagione è stata Laura, la vicina di Angela, una donna anziana che si è innamorata di un giovane di nome Matteo. Anche se all’inizio pensava che fosse tutto troppo bello per essere vero, gradualmente ha accettato che forse lui si era davvero innamorato di lei. Ma nell’episodio finale, dopo la scomparsa di Matteo, Inti conferma che il suo vero nome è Alonso e che si tratta di un lavoratore del sesso. Da lui apprese che l’ufficio di Alonso si trovava a Barranquilla. Quando la receptionist le ha chiesto il suo nome, ha fornito un nome falso e ha dichiarato di essere una fotografa in cerca di modelli maschili. Nella terza stagione speriamo di scoprire perché Matteo ha finto di essere innamorato di Laura. Si è innamorato davvero o qualcuno lo ha incastrato? Il figlio di lei era in qualche modo coinvolto nell’accordo, forse per insegnare alla madre che non deve fidarsi così facilmente degli estranei? Speriamo di conoscere la verità nella prossima stagione.

Subteran, la spiegazione del finale: Cami è viva o morta?

Subteran, la spiegazione del finale: Cami è viva o morta?

L’originale rumeno di Netflix Subteran è in realtà un thriller criminale piuttosto divertente. Certo, ha una trama prevedibile e temi comuni che abbiamo già visto un milione di volte, ma sicuramente ti tiene impegnato dall’inizio alla fine. Il 6-parter racconta la storia di Cami, una madre che assiste all’omicidio del suo fidanzato, un agente di polizia, durante una videochiamata. Segue una serie di eventi sfortunati per Cami, in cui suo figlio Matei viene rapito dall’organizzazione criminale che ha ucciso il suo ragazzo.

Nel penultimo episodio di Subteran, Tili e Dracu rapiscono Matei mentre Cami si aggrappa al portatile con tutti i soldi del padre di Tili. Nicolae viene a sapere che la sua figlia preferita, Crisi, è morta e che Dracu e Tili lo sanno già. Ma fa finta di niente e si fa accompagnare da Dracu all’obitorio per vedere il corpo carbonizzato della figlia. Ora Dracu e Tili devono capire come sfuggire all’omone. Soprattutto, la grande transazione con Lars deve avvenire proprio quando Nicolae riceve la notizia, quindi sarà in grado di pagare l’uomo o non otterrà la sua droga? Scopriamolo nel finale di Subteran.

Cami sa che Galescu è uno dei cattivi?

Subteran

All’inizio dell’episodio 6 di Subteran, Cami si trova nella stanza degli interrogatori con il procuratore Galescu. Sa già che è uno degli uomini di Nicolae perché ha visto la lista. Tuttavia, Galescu sa che i poliziotti crederanno alla sua parola piuttosto che a quella di lei, perché è un procuratore con un’ottima reputazione e può farla passare per una fidanzata pazza che ha ucciso il suo ragazzo. Fortunatamente, un ragazzo di nome Vasile assiste alla conversazione e si rivela essere dalla parte di Cami.

Tuttavia, Cami ha poco tempo e quando Vasile cerca di dirle che le crede, lo picchia e scappa da sola. Galescu emette subito un mandato di cattura per impedirle di andare lontano, ma lei riesce a salire su un taxi per andare a salvare suo figlio nella sala da ballo di Nicolae, dove dovrebbe avvenire la transazione. Lì, un Nicolae furioso schiaffeggia Matei dopo avergli detto che sua madre ha ucciso sua figlia.

Lars arriva con la droga di Nicolae e Dracu la controlla. Tutto è a posto, tranne che il ragazzo non ha i soldi di Lars perché Cami li ha chiusi fuori dal portatile. Cami arriva finalmente sul posto e chiede di riavere suo figlio. Una volta riavuto il figlio, sblocca il portafoglio di criptovaluta in modo che Nicolae possa pagare Lars. Gli permette di effettuare il pagamento, ma continua a bloccare i loro soldi. Questo è il suo unico modo per proteggere il figlio. Nel frattempo, Bones e Cornel, che è un ex-procuratore, escono di prigione e arrivano sul posto. Fanno anche in modo che il detective Tatu li raggiunga lì perché non è un poliziotto corrotto. Quando la transazione è conclusa e Lars se ne va, il trio si prepara a salvare Cami e Matei.

Cami dice a Nicolae che sono pari perché lui ha ucciso Luca e lei ha ucciso Crisi (accidenti), ma poiché lei ha accesso a tutti i loro soldi, lui non può toccarla. Appena conclusa la transazione, Cami svuota nuovamente i conti di Nicolae, che non ha altra scelta se non quella di lasciar andare lei e suo figlio. Allo stesso tempo, Galescu arriva sul posto con tutte le forze, ma non vuole entrare perché a quanto pare li metterebbe in pericolo; non importa se c’è un bambino innocente lì dentro.

Cosa succede a Nicolae in Subteran?

In Subteran Nicolae si rende conto che la figlia vuole solo gli 8 milioni di euro sul conto e se ne andrà con Dracu. Ha passato tutta la vita a crescere il ragazzo come se fosse suo figlio, ma lo ha tradito. I sentimenti di Tili sono feriti, perché a suo padre è sempre importato solo dell’altra figlia. Tutto ciò che voleva da lei era un tirapiedi che facesse il lavoro sporco. Ora, se Tili uccide Nicolae, può salire sul “trono” e prendere tutto per sé. Suo padre ha comunque fatto tutto il lavoro, quindi lei gli punta la pistola contro. In quel momento si sentono le sirene e, nel mezzo del caos, Tili finisce per sparare accidentalmente a suo padre. Anche in questo caso, Tili e Dracu riescono a rapire il bambino e Cami, Bones, Cornel e Tatu si ritrovano alla stazione di polizia. Questa volta Cornel spiega a Galescu che sta cercando Tanase da dieci anni perché ha ucciso il suo partner, cioè il padre di Cami. Galescu li lascia andare, compresa Cami, perché suo figlio è ancora rapito. La donna accenna a Tatu sul fatto che il nome di Galescu sia sulla lista, ma questo porta solo all’arresto dell’uomo per cospirazione e uso illegale della forza di polizia. Questo perché non ha informato Galescu quando ha fatto in modo che la squadra si presentasse alla sala da ballo.

Galescu è un opportunista, quindi se non ottiene soldi da Tanase, sarà felice di prenderli da sua figlia. Parla con Tili e lei dice che possono fare affari come al solito se lui si assicura che Nicolae non torni a casa. Se muore, per lei è un bene, ma alla fine vive e Galescu gli dice che dovrà andare in prigione per omicidio (le prove raccolte da Bones) e per corruzione di poliziotti. Ora, il motivo per cui Tili gli chiede di lasciare andare Cami e gli altri è che vuole i suoi soldi da Cami. Dice a Cami e Bones di incontrare lei e Dracu da soli.

Cosa succede a Matei?

Subteran

Tili si stanca delle sciocchezze di Cami e dice che le farà saltare le cervella anche se non le darà i soldi. Naturalmente, questo non è vero: Cami la affronta, il che permette a Bones di affrontare Dracu e i due si azzuffano. Cami dice a Matei di scappare, ma Tili dice a Dracu di sparargli. Bones blocca il colpo, ma quando mira a Cami, Tili gli spara, perché Cami non può morire. Ora, non è confermato se Dracu sia morto o meno, ma è stato colpito allo stomaco e ha perso conoscenza. È possibile che Tili sia da sola, ma almeno ha 8 milioni di euro in criptovalute a suo nome. In ogni caso, dopo che Tili ha avuto i suoi soldi, Cami le dice che sul portatile c’era anche una lista di VIP da corrompere, a cui ora ha accesso. Se non accede ogni giorno al conto, la lista finisce all’Europol. Naturalmente, sarebbe negativo per Tili continuare a lavorare come al solito, quindi finché Cami è viva, è a posto. In questo modo Matei e Cami sono al sicuro e Tili dice loro di stare lontani da loro per sempre. Bones lascia Cami e Matei a casa e si reca in ospedale. A casa, Matei chiede a Cami chi fosse la “donna spaventosa” e Cami gli dice che è solo una donna che ne ha passate tante. Cami gli promette che Tili non li disturberà più e che non deve avere paura di nulla. Lui le dice che gli manca Luca e lei risponde che anche lui le manca. È un momento molto dolce. Sebbene Cami abbia salvato la sua famiglia da un pericolo immediato, ci sarà sicuramente un momento in cui Tili tornerà a cercarla. Ha un bersaglio sulla schiena per aver ucciso la figlia di Nicolae e per aver saputo della lista delle tangenti.

Nel finale di Subteran, Galescu diventa il grande eroe che dice alla stampa che la polizia ha sconfitto il crimine organizzato. Sembra che Bones sia tornato a essere un poliziotto, cioè che sia riuscito a ripulire il suo nome grazie a tutto quello che è successo. Inoltre, alla conferenza stampa siede accanto a Vasile, il che significa che in futuro potrebbe esserci una collaborazione tra i due. Forse Vasile vorrà vendicarsi della morte di Luca. Galescu consegna a Tili la mano che Bones aveva conservato come prova contro Nicolae per assicurarsi che rimanga in prigione. La puntata si conclude con la telecamera puntata su Bones, perché sappiamo che la sua storia è appena iniziata e che farà fuori Galescu. Alla fine, Cami ha ottenuto la sua immunità, ma probabilmente lavorerà di nuovo con Bones. Abbiamo anche visto una sorta di scintilla romantica tra i due, quindi è probabile che finiscano insieme se ci sarà un’altra stagione. Per il momento, però, Cami si riposa tranquillamente a casa con suo figlio, mentre Bones prepara un piano per eliminare Tili e Galescu e mostrare al mondo la verità: il crimine è ancora dilagante.

Superman: il film di James Gunn ha appena battuto un importante record

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L’attesa per Superman di James Gunn è alta e ora che il film dell’Universo DC ha battuto un importante record dell‘Uomo d’Acciaio, ha ottime possibilità di essere un successo al botteghino. Dopo aver iniziato con la serie animata Creature Commandos, che presentava un cameo di Superman, il DCU vedrà il suo primo film nel 2025, quando il film di James Gunn su Superman porterà il Clark Kent di David Corenswet, il Lex Luthor di Nicholas Hoult, la Lois Lane di Rachel Brosnahan e altri personaggi classici della DC nel canone del DCU. Superman ha una lunga storia nel live-action, che il film DCU onorerà.

Dopo un’interpretazione più cupa del personaggio nel DCEU, il Superman di Gunn punta a riportare la speranza nel personaggio, proprio come nell’iconico Uomo d’Acciaio di Christopher Reeve. L’ultimo attore a interpretare Clark Kent sul grande schermo è stato Henry Cavill. Pur essendo un fan del ruolo di Superman, non credo che il DCEU abbia fatto bene a lui, sia per quanto riguarda la storia che per quanto riguarda l’assenza di apparizioni per anni. Tuttavia, ho pensato che L’uomo d’acciaio, il suo debutto come Superman, avesse molti lati positivi e il Superman di Gunn, che batte il record impressionante del film, mi ha entusiasmato.

Il film su Superman di James Gunn ha battuto un record importante

Mi piace tutto del primo trailer del film DCU su Superman. Dopo aver visto per molto tempo solo foto e video del set, vedere come appare la visione di Gunn per l’Uomo d’Acciaio e gli altri personaggi DC è stato fantastico. Il trailer di Superman ha avuto un’accoglienza estremamente positiva, il che è stato un ottimo segno per i DC Studios. A mesi dall’uscita del film, il film del DCU sta già battendo enormi record. Innanzitutto, il trailer di Superman è diventato il più visto di sempre della DC/Warner Bros. grazie a 250 milioni di visualizzazioni e oltre 1 milione di post sui social in 24 ore.

Il film del DCU ha battuto il record del trailer di Superman, battendo quello di Man of Steel di Henry Cavill. Su YouTube, il trailer del film di Gunn su Superman ha totalizzato 51,3 milioni di visualizzazioni, contro i 51,1 milioni dell’Uomo d’acciaio di Henry Cavill. La parte più assurda di questa statistica è che Man of Steel ha avuto 11 anni per accumulare questi numeri, mentre il film di Superman di David Corenswet è riuscito a farlo in meno di un mese. Con questa disparità che rende il film del DCU il trailer di Superman da solo più visto di tutti i tempi, credo che Superman possa superare i 670,1 milioni di dollari di Man of Steel.

Il trailer record di Superman mi ricorda Deadpool e Wolverine 

Dopo alcuni anni in cui il MCU ha rilasciato un mix di progetti grandiosi e deludenti, speravo che Deadpool & Wolverine fosse buono come sembrava. I Marvel Studios hanno fatto centro quando si è trattato di aumentare l’attesa per il film. I trailer diDeadpool & Wolverine non hanno rivelato tutte le sorprese che il film aveva in serbo, ma hanno mostrato abbastanza da farlo sembrare eccitante e, così facendo, hanno battuto importanti record. Con 365 milioni di visualizzazioni in 24 ore, il primo trailer di Deadpool & Wolverine è diventato il più visto di tutti i tempi.

Tra nuovi film e serie del MCU/DCU, l’inizio delle riprese di progetti attesi, notizie sul casting e altro ancora, il 2025 sarà un anno importante per i supereroi.

L’enorme numero di visualizzazioni si tradurrebbe in una storica corsa al botteghino per i film del MCU. Deadpool & Wolverine è ora il film con rating R di maggior incasso di tutti i tempi. L’attesa costruita per il film con i suoi trailer ha portato a 1,3 miliardi di dollari al botteghino mondiale, con Deadpool & Wolverine che è il primo film Marvel a superare l’ambito traguardo di 1 miliardo di dollari dopo Spider-Man: No Way Home del 2021. Sebbene il trailer di Superman di Gunn abbia avuto 115 milioni di visualizzazioni in meno rispetto a Deadpool & Wolverine, il suo status all’interno della storia della DC mi fa credere che il film possa ripetere l’ultimo successo al botteghino della Marvel.

Attacco al potere 3: dal cast ai sequel, tutte le curiosità sul film con Gerard Butler

Con il film del 2013 Attacco al potere – Olympus Has Fallen, il regista Antoine Fuqua aveva portato sul grande schermo il racconto di un attentato terroristico al principale centro del potere degli Stati Uniti, ovvero la Casa Bianca. Affermatosi come un grande successo, nel 2016 è stato poi realizzato un Attacco al potere 2, mentre con l’arrivo nel 2018 di Attacco al potere 3 (titolo italiano di Angel Has Fallen) si è dato vita ad una trilogia dedicata alle azioni dell’agente Mike Banning. Diretto da Ric Roman Waugh, anche noto per Snitch – L’infiltrato, quest’ultimo capitolo ha riproposto elementi dei precedenti ma inseriti in una storia inedita.

Dopo aver salvato la Casa Bianca e Londra, in questo terzo film della trilogia il protagonista si trova ad essere il principale accusato di un attacco nei confronti del Presidente degli Stati Uniti. Ancora una volta dunque il punto di vista viene rovesciato, portando l’uomo di giustizia ad essere ingiustamente accusato e bisognoso di riabilitare il proprio nome. Situazioni simili avvengono anche in opere come Taken 3 – L’ora della verità, The Bourne Identity, Out of Time e nel celebre film del 1979 I tre giorni del Condor.

La nuova storia ha per Attacco al potere 3 rappresentato dunque un cambio interessante rispetto ai precedenti film, portandolo ad affermarsi come un buon successo. A fronte di un budget di 40 milioni, il film ne ha infatti guadagnati circa 146 in tutto il mondo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo prossimo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Attacco al potere 3 film
Morgan Freeman e Gerard Butler in Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen. Foto di Jack English

 

La trama di Attacco al potere 3

Nel nuovo film, l’agente del Secret Service Mike Banning si vede sottoposto ad un addestramento in una struttura militare poiché prossimo ad assumere la carica di Direttore del Secret Service, su volontà del presidente Allan Trumbull. Lo stato di salute di Banning, tuttavia, non è dei migliori. Egli soffre infatti di emicranie, insonnia e di un forte dolore alla schiena. Consapevole che ciò basterebbe a non fargli ottenere il ruolo, tiene dunque tutto ciò quanto più segreto possibile. A peggiorare la situazione arriva un attacco effettuato con droni armati proprio mentre Banning si trova insieme al Presidente durante una gita di pesca.

Pur riuscendo a salvare Trumbull, il quale però ferito entra in coma, Banning si vede accusato dall’agente dell’FBI Helen Thompson di essere lui il colpevole di quanto avvenuto. Tracce del suo DNA vengono infatti ritrovate nel furgone usato per lanciare i droni. Banning si vede dunque sottoposto ad arresto. Mentre viene trasferito verso il carcere, un’imboscata da parte di misteriosi assalitori permette a Banning di fuggire. Consapevole di doversi nascondere il meglio possibile, l’agente potrà ora contare solo su sé stesso per scoprire chi ha ordinato l’attacco e perché lo vogliano incastrare.

Il cast del film

Ad interpretare nuovamente il ruolo dell’agente Mike Banning vi è l’attore Gerard Butler, che riprende così il ruolo per la terza volta. Particolarmente devoto al personaggio, egli si allenò anche in questo caso al fine di poter eseguire quante più acrobazie senza dover ricorrere a controfigure. A causa di un suo infortunio, però, la produzione del film si trovò a dover attendere tre mesi per permettere all’attore di guarire completamente. Accanto a lui, nel ruolo del Presidente Allan Trumbull vi è invece il premio Oscar Morgan Freeman. Come da lui dichiarato, ad averlo spinto a recitare anche in questo terzo capitolo è stato il ricco compenso offertogli.

L’attrice Piper Perabo interpreta qui il ruolo di Leah Banning, moglie di Mike. Nei precedenti due film il personaggio era stato interpretato da Radha Mitchell, la quale ha però per il terzo film rinunciato in favore della Perabo. L’attore Nick Nolte compare nel ruolo di Clay Banning, padre di Mike e veterano del Vietnam. Nolte, in realtà, ha sfiorato l’occasione di partecipare realmente a quella guerra, sentendosi sempre incompleto per non esservi potuto andare. Compaiono poi nel film anche Tim Blake Nelson nel ruolo del vicepresidente Martin Kirby e Danny Huston in quelli del criminale Wade Jennings. Jada Pinkett Smith è invece l’agente Helen Thompson.

Attacco al potere 3 cast
Nick Nolte e Gerard Butler in Attacco al potere 3

I sequel di Attacco al potere 3

In seguito ai buoni guadagni ottenuti anche da questo terzo capitolo, i produttori hanno poi confermato la volontà di dar vita anche ad altri tre film, con il titolo del quarto che sarà Night Has Fallen. Nel settembre 2023, il produttore Les Weldon ha confermato che il sequel è ancora in cantiere. Weldon ha fatto dipendere i futuri capitoli dal successo di Night Has Fallen, il che conferma che è già in atto un piano per continuare il franchise se le cose andranno bene. Weldon ha dichiarato: “Se funziona bene come i tre precedenti, allora tutto è possibile”. Dal punto di vista finanziario, la serie è sempre stata un successo e se Night Has Fallen continuerà a seguire questa tendenza, allora arriveranno altri film.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

In attesa di vedere questo sequel, è possibile fruire del terzo film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Attacco al potere 3 è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes, Google Play, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 8 gennaio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

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