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Doctor Strange 2: Bruce Campbell stuzzica i fan in merito al suo cameo

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Dopo i rumor della scorsa settimana, è stato Bruce Campbell in persona a stuzzicare i fan in merito al suo chiacchieratissimo cameo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, l’attesissimo sequel di Doctor Strange che vedrà il ritorno di Benedict Cumberbatch nei panni dello Stregone Supremo.

Il giorno 21 febbraio, l’attore statunitense aveva confermato – tramite il suo profilo Twitter – di trovarsi a Londra, senza offrire ulteriori dettagli sul motivo della sua permanenza nella capitale. Tutti sanno, però, che è proprio lì che sono attualmente in corso le riprese di Doctor Strange 2, ed è così che sono cominciate a circolare nuove speculazioni riguardo il suo coinvolgimento nel sequel.

Ora, però, le cose hanno assunto una piega ancora più intrigante, dal momento che Campbell ha condiviso – sempre via Twitter – un nuovo post, volutamente evasivo, che lascia intendere che potrebbe essere stato davvero Doctor Strange 2 il motivo della sua permanenza a Londra. L’attore, infatti, ha condiviso una foto dello skyline della capitale al tramonto, accompagnato dalla seguente didascalia: “Ragazzi, è stato fantastico… lavorare in una certa città, con un certo regista, in un certo film, con un certo attore. Lo è stato davvero!”.

Bruce Campbell sarà davvero in Doctor Strange 2?

Il post è volutamente enigmatico, probabilmente a causa del fatto che Campbell non possa rivelare nulla, ma è impossibile non pensare ad una sua eventuale partecipazione a Doctor Strange 2, o quantomeno sperarci. Ricordiamo che le voci su un possibile coinvolgimento dell’attore nel progetto dei Marvel Studios sono iniziate a circolare subito dopo la conferma che Sam Raimi avrebbe sostituito Scott Derrickson alla regia.

Sappiamo bene che Campbell è uno degli attori feticcio di Raimi: i due hanno lavorato insieme per la celebre trilogia horror di Evil Dead, e Campbell è persino apparso in tutte e tre i capitoli della saga di Spider-Man diretta da Raimi, interpretando ogni volta un personaggio diverso in un breve cameo. Inoltre, quando Saimi è stato ufficializzato al timone del sequel, è stato proprio Campbell a dichiarare che avrebbe voluto prendere parte al film.

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in EndgameDoctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 5 novembre 2021.

Golden Globes 2021: Chloé Zhao da record

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Golden Globes 2021: Chloé Zhao da record

I Golden Globes 2021 hanno riservato diverse sorprese nel corso della premiazione svoltasi la notte scorsa, tuttavia, quello che non ha sorpreso, è stata la vittoria meritata di Chloé Zhao nella categoria “migliore Regia” per Nomadland, film che aveva già vinto il Leone d’Oro a Venezia 2020 e che ha vinto ieri notte il premio per il miglior film nella categoria drama.

La regista ha battuto una concorrenza importante composta da Emerald Fennell (Promising Young Woman), David Fincher (Mank), Regina King (One Night in Miami) e Aaron Sorkin (Il processo ai Chicago 7), battendo anche un record storico per la Hollywood Foreign Press Association: è non solo la seconda donna a vincere il premio in categoria, dopo Barbra Streisand nel 1984, ma è anche la prima donna di colore a ottenere questo riconoscimento.

Ecco il suo toccante discorso di ringraziamento:

Golden Globes 2021: tutti i vincitori di un edizione atipica

Il prossimo film di Chloé Zhao sarà Gli Eterni, film di Casa Marvel che permette alla regista di affrontare il blockbuster. dai primi commenti trapelati tra chi ha già visto il film, sembra che anche con questo tipo di film Zhao si trovi estremamente a suo agio.

Justice League Snyder Cut: dall’enorme cliffhanger alla versione in bianco e nero

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In occasione dell’IGN Fan Fest 2021, Zack Snyder ha svelato tantissimi nuovi dettagli in merito alla Snyder Cut di Justice League, in arrivo su HBO Max il prossimo 18 marzo. Oltre ad aver confermato che il generale Swanwick di Harry Lennix è sempre stato concepito come l’alter ego dell’eroe alieno Martian Manhunter nel DCEU, il regista ha anche anticipato un inatteso team-up fra il Batman di Ben Affleck e il Deathstroke di Joe Manganiello.

Snyder ha spiegato che la relazione tra i due personaggio sarà molto diversa quando li ritroveremo nel film. A causa di alcune circostanze che non sono state menzionate, la coppia si ritroverà a collaborare per affrontare un nemico più grande. Secondo il regista, i due personaggi si impegneranno per cercare di proteggere il mondo insieme, piuttosto che lottare l’uno contro l’atro perché spinti da obiettivi diversi.

Sempre nel corso della medesima intervista, Snyder ha anche discusso del futuro del suo SnyderVerse, anticipando che la Snyder Cut terminerà con “un enorme cliffhanger” che spianerà la strada ad un possibile Justice League 2 (che in origine era nei piani del regista). Tuttavia, Snyder ha riconfermato (come già dichiarato in passato) che non crede che un sequel vedrà mai la luce, dal momento che WB non sembra essere interessata ad una rinnovata collaborazione.

La Snyder Cut di Justice League in bianco e nero

Il regista ha però confermato che una versione in bianco e nero del film sarà distribuita sempre su HBO Max. Il regista, che ha parlato di tale versione identificandola come “Justice League: Justice Is Grey“, ha specificato che sarà comunque distribuita dopo quella a colori. Tuttavia, considera la versione IMAX in bianco e nero come la “versione definitiva”, nonché la sua preferita.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Red Sonja: il reboot è ancora in sviluppo, ingaggiata la sceneggiatrice

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Il reboot di Red Sonja torna ufficialmente in sviluppo. Come riportato da THR, la sceneggiatrice Tasha Huo è stata ingaggiata da Millennium per occuparsi di scrivere il nuovo film basato sull’eroina Marvel creata dallo scrittore Roy Thomas e dall’illustratore Barry Windsor-Smith nel 1973, e parzialmente basata sui personaggi creati dalla scrittore Robert E. Howard.

Il personaggio aveva debuttato sul grande schermo nel 1985, nell’omonimo film interpretato da Brigitte Nielsen al fianco di Arnold Schwarzenegger. Da allora, numerosi sono stati i tentativi di riportare l’eroina al cinema. Al Comic-Con del 2008 venne annunciato che Robert Rodriguez avrebbe diretto e prodotto un nuovo film che avrebbe visto Rose McGowan nei panni della diavolessa con la spada, ma quel progetto venne poi cancellato.

Diversi anni dopo, nel 2018, Bryan Singer (la saga di X-Men) venne ufficializzato alla regia di un nuovo adattamento, ma dopo le accuse di violenza sessuale e cattiva condotta del regista, il film è passato ufficialmente nella mani di Jill Soloway, creatrice della serie Transparent. 

Soloway, fan di lunga data del personaggio, ha ammesso che non vede l’ora di lavorare con Huo al film: “Amo Red Sonja da sempre. Mi sento davvero onorata di portare avanti la sua storia e iniziare questo nuovo viaggio cinematografico. Non potrebbe esserci un momento più grande nel nostro mondo per il modo in cui Red Sonja esercita il potere e la sua connessione con la natura e il nostro pianeta. È un’antica eroina con una vocazione epica e portarla sullo schermo è un sogno che diventa realtà per me in quanto regista.”

Millennium inizierà il processo di casting per Red Sonja il prima possibile. Tasha Huo è attualmente showrunner, produttore esecutivo e sceneggiatore per conto di Netflix di una nuova serie d’animazione basata su Tomb Raider. Inoltre, è al lavoro anche su The Witcher: Blood Origin, l’acclamata serie con protagonista Henry Cavill.

Wonder Woman: Junkie XL rivela la vera ispirazione per il tema di BvS

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Sappiamo ormai da tempo che Junkie XL si occuperà delle musiche dell’attesissima Snyder Cut di Justice League, ma non è la prima volta che il celebre compositore si trova a lavorare con Zack Snyder. In passato, infatti, aveva collaborato con Hans Zimmer alle colonne sonore sia de L’uomo d’acciaio che di Batman v Superman.

Adesso, in una recente intervista con The Film Junkie, Tom Holkenborg (questo il vero nome di Junkie XL) ha parlato dell’ispirazione alla base del celebre tema di Wonder Woman che ha segnato l’epico debutto di Diana nel DCEU. Nell’intervista, Holkenborg ha confermato di aver voluto rendere, attraverso il tema di Diana, un omaggio alla potente “Immigrant Song” dei Led Zeppelin.

“Ci sono alcune cose piuttosto interessanti che riguardano il tema di Wonder Woman”, ha spiegato Junkie XL. “Prima di tutto, io e Hans siamo innamorati di ‘Immigrant Song’ dei Led Zeppelin. È da qui che viene davvero l’ispirazione. Ci sono voluti cinque anni per realizzare un vero omaggio che fosse rispettoso dei Led Zeppelin e di Jimmy Page. Volevo qualcosa che suonasse come originale, e non come una copia.”

“Hans aveva alcune idee originale su come creare qualcosa che avesse un po’ più di femminilità”, ha continuato il compositore. “E allora io ho continuato a suggerirgli idee che potessero ricordare l’era dei gladiatori. Diana è una donna con un grande cuore, ma quando prende a calci qualcuno… voglio dire, faresti meglio a non essere nei paraggi! Volevo che questa cosa venisse fuori.”

La storia di Wonder Woman sul grande schermo

Ci sono molti elementi che rendono Wonder Woman uno degli eroi più avvincenti ed emozionati del DCEU, ed è innegabile che il suo iconico tema sia uno dei più memorabili mai realizzati. Gal Gadot ha debuttato nei panni di Wonder Woman in Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016. Di recente l’attrice ha rivelato che prima di essere scelta per la parte, aveva deciso di abbandonare la recitazione. Gadot è tornata nei panni di Diana Prince in Wonder Woman del 2017 e in Wonder Woman 1984 del 2020. Un terzo capitolo è già stato messo in cantiere.

Golden Globes 2021: la vittoria postuma di Chadwick Boseman

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Golden Globes 2021: la vittoria postuma di Chadwick Boseman

La premiazione di Chadwick Boseman come migliore attore in un film drammatico sarà ricordata senza dubbio come il momento più commovente dell’intera cerimonia dei Golden Globes 2021.

L’attore, scomparso lo scorso anno, è stato nominato in categoria per la performance in Ma Rainey’s Black Bottom, il film che lo ha visto, nella sua ultima performance, recitare al fianco di Viola Davis. La vittoria, che non è arrivata a sorpresa data la bellezza della performance dell’attore e date le circostanze, è stata accompagnata da un discorso di ringraziamento tenuto dalla moglie di Chadwick, Simone Ledward Boseman, che visibilmente commossa ha cercato di ripetere quello che avrebbe potuto dire il marito in una circostanza del genere.

https://twitter.com/goldenglobes/status/1366246220113575945

Golden Globes 2021: tutti i vincitori di un edizione atipica

Spider-Man: i Russo hanno dovuto lottare per il casting di Tom Holland

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Quella di Tom Holland è sicuramente una delle iterazioni più apprezzate di Spider-Man, e a quanto pare anche i Anthony e Joe Russo sono sempre stati dei grandi sostenitori del giovane attore: i due registi, infatti, pare abbiano combattuto per spingere Sony Pictures a scegliere Holland come nuovo Peter Parker cinematografico.

Tom Holland ha debuttato nei panni di Spider-Man in Captain America: Civil War del 2016, dopo che Marvel e Sony avevano raggiunto un accordo per l’utilizzo del personaggio nel MCU. A quanto pare, i due studi hanno provinato più di 1.500 attori per la parte, prima di restringere la cerchia a sei giovani interpreti (tra questi, figurano anche Asa Butterfield e Charlie Plummer). La scelta di Holland si è rivelata vincente, apprezzata non soltanto dalla critica ma anche dal pubblico: attualmente l’attore è impegnato sul set di Spider-Man: No Way Home, la cui uscita nelle sale è prevista per Natale di quest’anno.

Durante una recente intervista con GQ UK, i fratelli Russo hanno parlato del fatto che, all’inizio, Sony non era sicura della scelta di Tom Holland come nuovo Spider-Man. Secondo i registi, parte della loro reticenza era dovuta ad un’incertezza iniziale su come avrebbe potuto funzionare l’accordo con la Marvel, senza considerare che anche la giovane età di Holland è stata motivo di forti incertezze per la casa di produzione e distribuzione (all’epoca dell’annuncio del casting, Holland aveva solo 19 anni).

“Abbiamo parlato di Holland con Feige della Marvel ed era entusiasta. Così siamo andati da Sony, ma loro continuavano a ripetere: ‘Pensiamoci un attimo’. Diciamo che abbiamo dovuto fare i conti con un po’ di resistenza da parte della Sony. Così abbiamo riproposto Holland tantissime volte. Siamo stati implacabili nei nostri tentativi. Volevano a tutti i costi che la Sony scegliesse lui. Si arrivò ad un vero e proprio scontro, ma loro continuavano ad essere titubanti.”

Cosa sappiamo di Spider-Man: No Way Home?

Le riprese di Spider-Man: No Way Home sono in corso ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Dovrebbe arrivare al cinema a dicembre 2021.

Guardiani della Galassia Vol. 3: le riprese partiranno entro la fine del 2021

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L’attesissimo Guardiani della Galassia Vol. 3 seguirà i due precedenti capitoli di successo dedicati alla squadra di eroi capitanata da Star Lord. Lo sviluppo del film è stato parecchio travagliato, soprattutto a causa del momentaneo allontanamento di James Gunn dalla Disney, che nel frattempo ha deciso di accettare di dirigere The Suicide Squad per conto della Warner Bros.

Dopo il ricongiungimento tra il regista e la multinazionale, i lavori sul film sono continuati ma a rilento, senza considerare lo scoppio della pandemia di Covid-19 che ne ha ulteriormente rallentato lo sviluppo. Tuttavia, a dicembre dello scorso anno è arrivata la conferma che il film sarebbe arrivato nelle sale nel 2023, mentre ora sappiamo ufficialmente che le riprese partiranno quest’anno.

A confermarlo è stato James Gunn attraverso il suo profilo Twitter. Il regista è noto per interagire molto con i suoi fan attraverso i social, dedicando loro numerose sessioni di Q&A. Di recente, alla domanda esplicita di un fan circa l’inizio delle riprese di Guardiani della Galassia Vol. 3, Gunn, senza rivelare altro, ha confermato che il film entrerà in produzione entro la fine del 2021.

Al momento, i dettagli sulla trama di Guardiani della Galassia Vol. 3 sono decisamente scarsi. I fan non sanno ancora cosa aspettarsi da questo terzo capitolo, la cui sceneggiatura potrebbe aver subito numerosi cambiamenti non solo per le vicissitudini che hanno colpito Gunn, ma anche per gli effetti della pandemia sull’intero programma della Fase 4 del MCU (anche se lo stesso Gunn ha più volte ribadito che non ci sono stati stravolgimenti rispetto alla prima stesura originale). Tuttavia, sapere che il film entrerà in produzione quest’anno è sicuramente una notizia positiva, soprattutto per tutti coloro che non vedo l’ora di scoprire cosa il futuro ha in serbo per il personaggio di Gamora.

Golden Globes 2021: Sacha Baron Cohen ringrazia Rudy Giuliani

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La notte dei Golden Globes 2021 è stata davvero emozionante per Sacha Baron Cohen, che ha portato a casa due delle tre nomination ricevute dalla Hollywood Foreign Press Association, quest’anno (le interpretazioni in Borat seguito di film e in Il processo ai Chicago 7 e il miglior film musical o comedy per Borat seguito di film).

Oltre ad essere l’unico attore della storia del premio ad aver vinto due volte per l’interpretazione dello stesso personaggio, a distanza di 16 anni dal primo Borat, Cohen ha anche fatto in modo di puntare il dito contro la mancanza di membri di colore nell’organizzazione, parlando dio una “all-white” Hollywood Foreign Press Association, ma soprattutto ha ritenuto giusto ringraziare nel suo discorso… Rudy Giuliani che, suo malgrado, è il protagonista di una delle scene più importanti del film.

Ecco cosa ha detto Sacha Baron Cohen“Grazie alla Hollywood Foreign Press tutta bianca. Devo dire che questo film non sarebbe stato possibile senza il mio co-protagonista, un nuovo talento che è venuto dal nulla e si è rivelato un genio della commedia. Sto parlando, ovviamente, di Rudy Giuliani. Voglio dire, chi può ottenere più risate da una semplice decompressione? Incredibile. Il nostro film è stato solo l’inizio per lui.”

BORAT SUBSEQUENT MOVIEFILM: DELIVERY OF PRODIGIOUS BRIBE TO AMERICAN REGIME FOR MAKE BENEFIT ONCE GLORIOUS NATION OF KAZAKHSTAN è diretto da Jason Woliner, scritto da Sacha Baron Cohen & Anthony Hines & Dan Swimer & Peter Baynham & Erica Rivinoja & Dan Mazer & Jena Friedman & Lee Kern, prodotto da Sacha Baron Cohen, Monica Levinson e Anthony Hines, executive producer: Buddy Enright, Nicholas Hatton, Peter Baynham, Dan Mazer e Stuart Miller, con Sacha Baron Cohen & Irina Nowak.

Golden Globes 2021: tutti i vincitori di un edizione atipica

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The Crown e Nomadland possono essere considerati i vincitori di una atipica e speriamo unica edizione dei Golden Globes 2021 che si è svolta la notta scorsa in collegamento da tutto il mondo. Tina Fey e Amy Poehler hanno guidato la cerimonia rispettivamente da New York e Los Angeles in diretta streaming, con pochi presentatori che sono intervenuti di persona e i vincitori tutti collegati da casa.

Ecco la lista completa dei vincitori dei Golden Globes 2021

MOTION PICTURES

BEST MOTION PICTURE – DRAMA

NOMADLAND (Highwayman / Hear/Say / Cor Cordium; Searchlight Pictures)

BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A MOTION PICTURE – DRAMA

ANDRA DAY
THE UNITED STATES VS. BILLIE HOLIDAY

BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A MOTION PICTURE – DRAMA

CHADWICK BOSEMAN
MA RAINEY’S BLACK BOTTOM

BEST MOTION PICTURE – MUSICAL OR COMEDY

BORAT SUBSEQUENT MOVIEFILM
(Four By Two Films; Amazon Studios)

BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A MOTION PICTURE – MUSICAL OR COMEDY

ROSAMUND PIKE
I CARE A LOT

BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A MOTION PICTURE – MUSICAL OR COMEDY

SACHA BARON COHEN
BORAT SUBSEQUENT MOVIEFILM

BEST MOTION PICTURE – ANIMATED

SOUL
(Walt Disney Pictures / Pixar Animation Studios; Walt Disney Studios Motion Pictures)

BEST MOTION PICTURE – FOREIGN LANGUAGE

MINARI (USA)
(Plan B; A24)

BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A SUPPORTING ROLE IN ANY MOTION PICTURE

JODIE FOSTER
THE MAURITANIAN

BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A SUPPORTING ROLE IN ANY MOTION PICTURE

DANIEL KALUUYA
JUDAS AND THE BLACK MESSIAH

BEST DIRECTOR – MOTION PICTURE

CHLOÉ ZHAO
NOMADLAND

BEST SCREENPLAY – MOTION PICTURE

AARON SORKIN
THE TRIAL OF THE CHICAGO 7

BEST ORIGINAL SCORE – MOTION PICTURE

TRENT REZNOR, ATTICUS ROSS, JON BATISTE
SOUL

BEST ORIGINAL SONG – MOTION PICTURE

“IO SÌ (SEEN)” — THE LIFE AHEAD
Music by: Diane Warren
Lyrics by: Diane Warren, Laura Pausini, Niccolò Agliardi

BEST TELEVISION SERIES – DRAMA

THE CROWNNETFLIX
(Left Bank Pictures / Sony Pictures Television)

BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A TELEVISION SERIES – DRAMA

EMMA CORRIN
THE CROWN

BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A TELEVISION SERIES – DRAMA

JOSH O’CONNOR
THE CROWN

BEST TELEVISION SERIES – MUSICAL OR COMEDY

SCHITT’S CREEK – POP TV
(Not A Real Company Productions / Canadian Broadcast Company / Pop TV)

BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A TELEVISION SERIES – MUSICAL OR COMEDY

CATHERINE O’HARA
SCHITT’S CREEK

BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A TELEVISION SERIES – MUSICAL OR COMEDY

JASON SUDEIKIS
TED LASSO

BEST TELEVISION LIMITED SERIES, ANTHOLOGY SERIES OR MOTION PICTURE MADE FOR TELEVISION

THE QUEEN’S GAMBIT – NETFLIX
(Netflix)

BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A LIMITED SERIES, ANTHOLOGY SERIES OR A MOTION PICTURE MADE FOR TELEVISION

ANYA TAYLOR-JOY
THE QUEEN’S GAMBIT

BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A LIMITED SERIES, ANTHOLOGY SERIES OR A MOTION PICTURE MADE FOR TELEVISION

MARK RUFFALO
I KNOW THIS MUCH IS TRUE

BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A TELEVISION SUPPORTING ROLE

GILLIAN ANDERSON
THE CROWN

BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A TELEVISION SUPPORTING ROLE

JOHN BOYEGA
SMALL AXE

Bradley Cooper: 10 cose che non sai sull’attore

Bradley Cooper: 10 cose che non sai sull’attore

È stato nominato “uomo vivente più sexy” e si è aggiudicato tre nomination agli Oscar di seguito: Bradley Cooper è un personaggio piuttosto interessante. Ha lavorato sodo per costruirsi una carriera, che ha avuto degli alti e bassi, ed è riuscito a liberarsi dell’etichetta di attore belloccio, per conquistarsi la reputazione di un attore dal talento eccezionale. Ecco dieci cose che (forse) non sapevate su Bradley Cooper.

Bradley Cooper: film

bradley cooper

1. I film con Bradley Cooper: gli inizi. Bradley Cooper, dopo alcuni piccoli ruoli in televisione durante gli anni della scuola di recitazione, fece il proprio debutto cinematografico con Wet Hot American Summer (2001), per poi proseguire con Una ragazza per due (2002), con la serie The $treet, Ipotesi di reato (2002) e in My Little Eye, per poi trasferirsi a Los Angeles, dove si aggiudica un ruolo nella serie tv Alias. Dopo la serie, la carriera sbanda un po’, e Cooper si aggiudica una serie di ruoli secondari in film come 2 single a nozze (2005), A casa con i suoi (2006), Il peggiore allenatore del mondo (2007), The rocker – Il batterista nudo (2008), e Una parola può cambiare tutto – Yes Man (2008). La svolta arriva per Bradley Cooper con i film La verità è che non gli piaci abbastanza (2009), Una notte da leoni (2009), Appuntamento con l’amore (2010), A-Team (2010), Limitless (2011).

2. Bradley Cooper si è perso la laurea per recitare in Wet Hot American Summer. Verso la fine del proprio corso di recitazione alla The New School di New York, Bradley Cooper stava già facendo partire la propria carriera d’attore. Si era aggiudicato alcuni piccoli ruoli in alcuni show televisivi (tra cui Sex and the City), e aveva presentato una serie a tema viaggi chiamata Globe Trekker. Il debutto cinematografico, però, arrivò con la commedia Wet Hot American Summer. Il problema? Cominciarono a girare il film proprio in concomitanza con la laurea di Cooper. Fu così che si perse la propria cerimonia di laurea.

3. Bradley Cooper ha chiesto a J. J. Abrahams di farlo uscire da Alias. Glielo chiese personalmente, di essere tolto da Alias, perché era convinto che sarebbe stato licenziato comunque. Durante un’intervista con GQ, infatti, ha raccontato di come il suo personaggio stesse diventando sempre meno importante, e di come la propria carriera stesse colando a picco. Così, decise di chiedere di persona di essere cancellato dallo show, nonostante non avesse ancora piani per il futuro, o altri ingaggi all’orizzonte. L’anno successivo, Bradley Cooper lo passò senza lavoro, pensando addirittura di lasciare la recitazione.

Bradley Cooper: filmografia recente

bradley cooper

4. Bradley Cooper: la filmografia più recente. La carriera di Bradley Cooper ha subito un’impennata incredibile nel secondo decennio degli anni Duemila, e l’attore si è aggiudicato tre consecutive nomination all’Oscar per Il lato positivo – Silver Linings Playbook (2012), American Hustle – L’apparenza inganna (2013) e American Sniper (2014). La filmografia di Bradley Cooper degli ultimi anni comprende tantissimi altri film e successi, tra cui Una notte da leoni 2 e 3, The Words (2011), Hit and Run (2012), Come un tuono (2012), Guardiani della Galassia (in lingua originale, è la voce di Rocket), Una folle passione (2014), Sotto il cielo delle Hawaii (2015), Il sapore del successo (2015), Joy (2015), Trafficanti (2016), Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017), Avengers: Infinity War (2018). Il 2018 è un anno di grande  successi per l’attore Bradley Cooper esce la sua opera prima da regista che lo vede anche impegnato da protagonista al fianco di Lady Gaga in È nata una stella (2018), remake dell’omonimo cult hollywoodiano. Il 2018 è l’anno anche del film di Clint Eastwood Il Corriere – The Mule.

Nel 2019 ritorna a prestare la sua voce al personaggio di Rocket nell’epico epilogo della saga dell’infinito dei Marvel Studios, il film campione d’incassi: Avengers: Endgame. Nel 2021 Bradley Cooper invece ritornerà ad essere protagonista in Nightmare Alley, l’atteso thriller diretto dal regista premio Oscar Guillermo del Toro nel quale recita al fianco di Cate Blanchett, Rooney Mara e Toni Collette. Nel 2021 sarà anche trai protagonisti di un titolo molto atteso, il nuovo film di Paul Thomas Anderson che non ha ancora un titolo ufficiale. In pre-produzione invece ci sono ben tre titoli Maestro che lo vedrà nei panni di Leonard Bernstein, Guardians of the Galaxy Vol. 3 e Atlantic Wall.

5. Bradley Cooper ha messo su più di 18 chili per American Sniper. Per il ruolo di Chris Kyle, l’attore ha guadagnato 18 chili di muscoli. Per il film, Bradley Cooper ha dovuto fare due sessioni di esercizio da due ore al giorno, tutti i giorni, per tre mesi. Come ha raccontato a Vanity Fair, mentre faceva esercizio, ha ascoltato la stessa playlist che Chris Kyle ascoltava mentre si esercitava tra un turno e l’altro, quando era nelle Forze Speciali della Marina. Inoltre, per quei tre mesi, ha mangiato 5.000 calorie al giorno. Ma non solo: ha imparato a maneggiare e sparare con diverse armi grazie ad un ex compagno della Marina di Kyle.

6. Il ruolo più difficile per Bradley Cooper? Una notte da leoni. Quando si tratta di un attore che ha interpretato un uomo bipolare, un eroe di guerra, e un agente dell’FBI, è difficile credere che il ruolo più difficile da interpretare sia stato quello di Phil. In un’intervista con il Guardian, invece, l’attore ha spiegato le difficoltà dell’interpretare un ruolo all’apparenza non particolarmente impegnativo: “Questo tizio è così diverso da me. Mi sorprende sempre, in realtà. Quando vedo il personaggio sullo schermo, davvero non vedo me stesso”.

7. Bradley Cooper aveva fatto il provino per Lanterna Verde. Nel lontano 2009, Bradley Cooper era uno dei contendenti, insieme a Ryan Reynolds, per il ruolo di protagonista in Lanterna Verde. Come ha raccontato in un’intervista, però, durante l’audizione non riuscì a fare a meno di imitare il Batman di Christian Bale: “Non so come mai!” ha raccontato.

Bradley Cooper: la fidanzata

8. Bradley Cooper è stato fidanzato con una super modella. Bradley Cooper è stata fidanzata con Irina Shayk (modella con la quale l’attore fa coppia fissa dal 2015). La coppia ha tenuto molto alla propria privacy, e raramente hanno parlato della vita privata e familiare. “Semplicemente, non parlo di certe cose” raccontò Cooper, che spesso si rifiutava di parlare delle proprie relazioni, e una volta ha portato la madre al red carpet, anziché la fidanzata (con la quale ha “debuttato” pubblicamente ad un anno dall’inizio della relazione). Quando un giornalista, poi, lo ha attaccato per l’atteggiamento, la sua risposta è stata: “Hai ragione, è fantastico portare la persona con cui stai in un posto con un centinaio di persone che fotografano ogni tuo passo, e ti fanno tantissime domande, per poi farti a pezzi il giorno dopo. No, no, no, no, no”. Successivamente nacquero pettegolezzi sulla fantomatica liason con Lady Gaga, sua co-star in A Star Is Born che provocò diversi equivoci che è culminata con la fine della sua relazione con la modella.

Bradley Cooper e Irina Shayk

9. Irina Shayk e Bradley Cooper hanno avuto il primo figlio nel 2017. Bradley Cooper e Irina Shayk, la supermodella russa, sono stati insieme  dal 2015, e nell’aprile 2017 hanno avuto la prima figlia. Ovviamente, la coppia ha evitato di pubblicizzare la cosa, sia durante la gravidanza, che alla nascita, che dopo. La bambina, che ha poco più di un anno, si chiama Lea De Seine Shayk Cooper.

10. Appena trasferito a New York, Bradley Cooper ha fatto il portiere di notte in un hotel. Bradley Cooper è famosissimo, ha una moglie famosa, ha una carriera eccezionale. Ma, appunto, non è sempre stato così. Quando si trasferì a New York per studiare recitazione alla New School, Bradley Cooper lavorò come portiere di notte al Morgans Hotel di Manhattan. E l’hotel era frequentato da parecchie celebrità: una volta, accolse all’hotel niente di meno che Leonardo DiCaprio, ancora reduce dall’incredibile successo di Titanic.

Fonti: Cinemablend, E!News, Mirror, IMDb

The Stand: la recensione degli episodi 7, 8 e 9

The Stand: la recensione degli episodi 7, 8 e 9

Stephen King è più volte stato “accusato” di saper costruire appassionanti intrecci narrativi e personaggi particolarmente approfonditi, per poi smontare tutto ciò con dei finali a dir poco sbrigativi e approssimativi. Uno dei più contestati a riguardo è proprio quello di L’ombra dello scorpione, tra i suoi romanzi più ampi e amati dai fan. Sin dal momento in cui un nuovo adattamento televisivo di questo è stato annunciato, dunque, vi era grande attesa e paura proprio per come si sarebbe svolta la sua conclusione. Presentatasi da subito come piuttosto caotica e compressa nei suoi eventi, la miniserie The Stand, ideata da Josh Boone e Benjamin Cavell, ha così piano piano accompagnato i suoi spettatori verso gli ultimi episodi, rivelando in realtà molte meno sorprese di quelle promesse.

Disponibile con cadenza settimanale sulla piattaforma streaming Starz Play, questa ha sfoggiato una lodevole fedeltà al romanzo, tanto negli eventi quanto nei personaggi. Prende così forma il mondo devastato dal morbo noto come Captain Trips. Sfuggito ad un laboratorio segreto, questo semina in breve morte e terrore. In questo contesto, il 99% della popolazione non sopravvive all’apocalittica epidemia, e per i pochi immuni si manifesta un’ulteriore guerra da combattere. Due fazioni sono infatti presto destinate a scontrarsi tra loro. A formarle vi è chi ha deciso di seguire il Bene, rappresentato dall’anziana Mother Abagail (Whoopi Goldberg), e chi invece si affida al Male, incarnato dal signore delle tenebre Randall Flagg (Alexander Skarsgård).

Una questione di scrittura

Come accennato, The Stand manifesta sin da subito la volontà di presentare quanti più eventi possibili di quelli narrati nel libro. Per far ciò, si avvale nei primi quattro episodi (qui la recensione) di una serie di salti temporali che finiscono con lo stordire lo spettatore, gettato avanti e indietro senza sosta, da un personaggio ad un altro. Fortunatamente, a partire dal quinto episodio (qui la recensione) si abbandona tale struttura in favore di una maggiore linearità, indirizzata di gran corsa verso il gran finale. La difficoltà con cui dunque la serie deve prima di tutto misurarsi è quella di condensare oltre mille pagine in nove episodi da un’ora ciascuno.

Se questo risultato può a suo modo dirsi raggiunto, la domanda da porsi è: a quale costo? Il fan del romanzo potrà certamente trarre piacere dal vedere sullo schermo alcuni degli episodi più noti del romanzo, come anche personaggi caratteristici come Flagg o Trashcan Man. Andando oltre tale iniziale piacere, ci si rende conto però di come la quantità di materiale presentato non sia a sua volta sostenuta da una qualità che renda il tutto più avvincente. Giunta alla sua conclusione, The Stand permette di evidenziare nella sua scrittura il difetto più grande. Personaggi e situazioni mancano infatti di quel carisma e di quell’approfondimento che li avrebbe potuti rendere memorabili anche a visione conclusa.

Nessuno riesce realmente ad ottenere questa possibilità, neanche quelli su cui la serie sembra concentrarsi di più. Si afferma l’ovvio nel dire che è sbagliato aspettarsi da ogni serie livelli di scrittura pari ai titoli più amati della televisione. Eppure, con un materiale complesso come quello del libro di King un maggior impegno sembrava quantomeno necessario. Ciò che si ottiene dalla visione è invece la sensazione di una riproposizione priva di inventiva e idee proprie. Se i timori iniziali erano limitati ad un finale potenzialmente sbrigativo, tale valore sembra invece applicarsi all’intero prodotto.

The Stand serie

The Stand: la fine di tutto

Consapevoli di tali carenze, si arriva infine all’ottavo episodio, quello a cui è realmente affidata la conclusione della miniserie. Naturalmente, ciò che mal inizia è difficile possa terminare bene, e questo caso non fa eccezione. Privo di una solida base su cui reggersi, il finale risulta riproporre e amplificare tutto ciò che di sbagliato c’è in quello presente nel romanzo. La situazione che si viene a presentare appare infatti quanto mai caotica e sbrigativa. La tensione che gli autori cercano di costruire non appare quasi mai efficace, complice anche l’insensatezza di alcune azioni e decisioni da parte dei personaggi coinvolti. Essendo inoltre mancata la forte componente spirituale presente invece nel romanzo e vero cuore di questo, l’episodio appare anche piuttosto stonato rispetto ai precedenti.

Ma ad essere realmente conclusivo della serie è l’episodio numero 9, intitolato The Circle Closes. Scritto dallo stesso King, questo dovrebbe apparentemente fornire ulteriori dettagli sul termine della storia. Sfortunatamente, risulta essere l’ennesima occasione sprecata, specialmente se si pensa che lo si sarebbe potuto utilizzare per diluire gli eventi fin qui raccontati. The Stand manca dunque di costruire tanto un coinvolgimento emotivo quanto visivo, dimostrando una volta di più l’importanza della scrittura. Nell’intraprendere una visione della miniserie occorre dunque chiedersi se si è alla ricerca di un prodotto di qualità o che semplicemente fornisca una pallida versione in copia carbone di quanto trovato nel romanzo. A seconda del punto di vista con cui la si sceglie di guardare si potrà infatti avere giudizi diametralmente opposti.

 

Scarlett Johansson: 10 cose che non sai sull’attrice

Scarlett Johansson: 10 cose che non sai sull’attrice

Scarlett Johansson è una di quelle star che riescono a far parlare di sé senza selfie e senza social media: presentissima nel cinema americano da parecchi anni, ha un talento eccezionale, una bellezza invidiabile, ed è una donna impegnata politicamente. È conosciuta per la sua predilezione per ruoli strani, difficili, alieni, e per l’amore per il cinema indipendente. Ma non solo: è anche una delle eroine di un successo commerciale come i film del MCU. Se ne sta lontana dagli scandali e dai gossip, ma ha sempre qualcosa da dire sul proprio lavoro e sulle cause importanti.

Cosa non sapete su Scarlett Johansson? Ecco dieci curiosità su di lei.

Scarlett Johansson: chi è

Scarlett Johansson

1. Scarlett Johansson ha un fratello gemello. Ebbene, Scarlett Johansson ha un fratello gemello, Hunter, più giovane di lei di tre minuti. I due si assomigliano abbastanza, e hanno alcune cose in comune: ad esempio, Hunter ha lavorato alla campagna per Obama, del quale anche Scarlet si è apertamente dichiarata una sostenitrice. Ma Hunter non è l’unico fratello: Scarlett ha un altro fratello, un’altra sorella, e un fratellastro.

2. Scarlett Johansson: l’infanzia e l’inizio della carriera. Scarlett Johansson è nata a New York. La madre viene dal Bronx, mentre il padre è nato a Copenhagen. Ha cominciato a recitare sin da giovanissima, facendo il proprio debutto professionale in una produzione off-Broadway dal titolo Sophistry, con Ethan Hawke. Il debutto cinematografico arrivò all’età di nove anni, con la commedia Genitori cercasi (1994), seguito da piccoli ruoli in La giusta causa (1995), Appuntamento col ponte (1996), Manny & Lo (1996), Felicità rubata (1997), Mamma, ho preso il morbillo (1997). Scarlett cominciò a catturare l’attenzione di alcuni critici nel 1998, con il film di Robert Redford L’uomo che sussurrava ai cavalli (1998).Tra i ruoli successivi, ci sono Ghost World (2001), L’uomo che non c’era (2001), e Arac Attack – Mostri a otto zampe (2002).

Scarlett Johansson: film

Scarlett Johansson

3. Scarlett Johansson: i film e la carriera. La vera svolta arrivò nel 2003, quando fu nominata a due Golden Globe, per La ragazza con l’orecchino di perla (2003), e per Lost in Translation – L’amore tradotto (2003). Fu quest’ultimo film che lanciò davvero la sua carriera. Da allora, la sua filmografia si è allungata sempre di più, arricchendosi di film di altissima qualità e di grande successo al box office, tra cui Match Point (2004), The Island (2005), Scoop (2006), The Prestige (2006), L’altra donna del re (2008), Vicky Cristina Barcelona (2008), La verità è che non gli piaci abbastanza (2009), Iron Man 2 (2010), The Avengers (2012), Under the Skin (2013), Lei (2013), Captain America: The Winter Soldier (2014), Lucy (2014), Avengers: Age of Ultron (2015), Ave, Cesare! (2016), Il libro della giungla (2016), Captain America: Civil War (2016), Sing (2016), Ghost in the Shell (2017), Crazy Night – Festa col morto (2017), L’isola del cani (2018), Avengers: Infinity War (2018). Nel 2019 Scarlett Johansson è protagonista al cinema nel nuovo film Marvel Avengers: Endgame, in Storia di un Matrimonio di Noah Baumbach, in Jojo Rabbit  che gli vale la nomination ai Golden Globe e gli Oscar. Nella prima parte del 2020 doveva uscire il film di Black Widow ma a causa della pandemia COVID 19 la pellicola è stata spostata all’autunno 2020. Nel 2021 ritornerà a prestar la voce al personaggi di Ash in Sing 2, sequel del film del 2016.  Second alcuni rumors l’attrice sarà anche nel cast di Little Shop of Horrors, al fianco del collega Chris Evans. La pellicola in pre-produzione che sarà diretta da Greg Berlanti.

4. Scarlett Johansson non fa solo film: ha due album alle spalle. Scarlett Johansson ha alle spalle una quantità di film invidiabile, ma non solo. Infatti, è anche una cantante: per il film Chasing Ice, Scarlett Johansson ha cantato Before My Time, canzone che è stata candidata all’Oscar come Miglior Canzone Originale nel 2013. Oltre ad aver cantato per album di altri arstisti, Scarlett ha rilasciato anche due album propri: il primo si chiama Anywhere I Lay My Head, è uscito nel 2008, ed è stata definito “bizzarro”. Il secondo album, Break Up, è frutto di una collaborazione con Pete York, ed è uscito un anno dopo.

Scarlett Johansson: altezza e fisico

Scarlett Johansson

5. Scarlett Johansson è piccoletta. A Hollywood le attrici piacciono altissime, ma Scarlett Johansson ha un’altezza sicuramente sotto la sua media. Piccoletta, ma una forza della natura, Scarlett è alta 160 cm.

6. Scarlett Johansson ha parlato di Woody Allen. Scarlett Johansson, una delle paladine di Time’s Up, ha recitato in tre film di Woody Allen e ha chiarito la propria posizione riguardo alle accuse fatte al regista. Nel marzo 2014, Johansson aveva detto al Guardian: “Non è che qualcuno sia stato indagato e riconosciuto colpevole di qualcosa. (…) Sono tutte ipotesi”. Inoltre, ha detto di quanto, secondo lei, non abbia senso chiedere la propria opinione o di prendere una posizione a delle star di Hollywood che non sono al corrente di cosa sia veramente successo: “Sarebbe ridicolo, per me, fare qualunque tipo di supposizione, in una direzione o nell’altra”.

Scarlett Johansson hot

Scarlett Johansson hot7. Scarlett Johansson non è una fan della monogamia. Scarlett Johansson è dell’opinione che la monogamia non sia naturale. Nonostante si sia sposata due volte, con Ryan Reynolds e con Roman Duriac, ha anche divorziato due volte. Durante un’intervista, l’attrice ha spiegato la propria controversa posizione: “Credo che l’idea del matrimonio sia davvero romantica; è un’idea bella, e la sua pratica può essere una cosa bella. Ma non penso che sia naturale essere monogami”.

8. Scarlett Johansson hot: ha ispirato I Kissed a Girl. Le bellissime labbra di Scarlett Johansson, a quando pare, sono state fonte d’ispirazione per Katy Perry. Quando è uscita, I Kissed a Girl è stata sulla bocca di tutti, suscitando molta curiosità e domande sulla sua origine. Quando a Scarlett fu rivelato di aver ispirato la canzone, Scarlett ha risposto: “Sono molto lusingata, ma le mie labbra sono già prese”.

Scarlett Johansson e l’apparire nuda in Under the Skin

Scarlett Johansson nuda9. Scarlett Johansson nuda per Under the Skin. Il film, nel quale l’attrice interpreta un alieno “travestito” da donna umana, è stato presentato alla 70esima Mostra del Cinema di Venezia, e ha ricevuto un’accoglienza tiepida, ma ha anche fatto molto parlare di sé. Nel film, Scarlett Johansson appare nuda, e riguardo alla nudità nel film, ha commentato: “Sono una persona piuttosto riservata. Non mi piace esporre me stessa ovunque. Ma credo di aver capito che solo lasciandomi completamente andare, e permettendo a me stessa come personaggio di essere completamente presente a se stessa, sono riuscita a scoprire qualcosa di me, come è accaduto. Ho capito che tipo di giudizio avevo di me stessa, e come sono intimamente conscia di cose diverse. Non era solo la nudità, ma tantissime situazioni diverse in cui ho dovuto mettermi. Non saremmo riusciti a catturare quello di cui avevamo bisogno se non mi fossi sentita libera da me stessa. E in realtà è stata un’esperienza molto liberatoria”.

Scarlett Johansson non è su Instagram

10. Scarlett Johansson non ha Instagram. In generale, non è una fan dei social media:Non ho un account Facebook o Twitter” ha raccontato, “Non riesco a pensare a qualcosa che mi piacerebbe fare meno di dover continuamente condividere dettagli della mia vita quotidiana”.

Fonti: IMDb, TheTalko

Gli Eterni: ecco la prima promo art ufficiale

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Gli Eterni: ecco la prima promo art ufficiale

Ecco la prima promo art ufficiale de Gli Eterni, il nuovo film Marvel Studios diretto da Chloe Zhao. Dopo diversi concept, questa è la prima volta che vediamo i protagonisti del film in costume. Non resta che aspettare la diffusione di altro materiale dal film per avere la conferma dei look dei personaggi.

 

 

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Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12 febbraio 2021.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

La mossa del diavolo: trama, cast e curiosità sul film con Kim Basinger

Sono molti i film che affrontano l’eterna lotta tra Bene e Male attraverso la presenza di forze divine e infernali. Celebri titoli di questo filone del genere thriller/horror sono Rosemary’s Baby, L’esorcista, Il presagio o L’avvocato del diavolo o il più recente I segni del male. Tra questi si colloca anche La mossa del diavolo, film del 2000 diretto da Chuck Russell, regista divenuto noto grazie ad altri film di questo genere come Nightmare 3 – I guerrieri del sogno e Blob – Il fluido che uccide. Con questo suo ennesimo lungometraggio ha così confermato la propria predisposizione al genere, affrontando tematiche sempre ricche di fascino.

Per La mossa del diavolo egli si è affidato al romanzo Bless the Child, scritto da Cathy Cash Spellman. Realizzando una trasposizine di questo Russell ha così avuto modo di dar vita ad un’opera incentrata sulla natura della fede come anche sui peccati dell’uomo. Riflessioni che gli amanti del genere potranno trovare qui declinati in modi inaspettati, con una trama ricca di colpi di scena. Arricchito da un cast di celebri star di Hollywood, tra cui anche una premio Oscar come protagonista, il film non manca ancora oggi di generare un certo fascino.

Costato circa 65 milioni di dollari per via dei suoi numerosi effetti speciali, La mossa del diavolo non ottenne in realtà ottimi riscontri al momento della sua uscita. Negli anni è però diventato un vero e proprio scult, da recuperare se appassionati di questa tipologia di storie. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La mossa del diavolo: la trama del film

Il film racconta la storia di Maggie O’Connor, un’infermiera newyorkese che vive una vita tranquilla e solitaria. Questa viene però stravolta nel momento in cui si imbatte in Cody, neonata che sua sorella Jenna le ha lasciato prima di scappare via senza spiegazioni. Maggie deciderà allora di crescere la bambina nella speranza che un giorno possa ricongiungersi con la madre. Con il passare degli anni, la donna si affeziona sempre di più alla bambina e la tratta come se fosse proprio sua figlia. Sei anni dopo, la sorella Jenna torna nella vita di Maggie insieme al marito Eric Stark, il capo di una nota setta satanica che ufficialmente aiuta chi si trova in difficoltà.

Senza troppe spiegazioni, i due sono intenzionati a prendere Cody e portarla via con sé. Maggie, intuendo qualcosa di malvagio nelle loro azioni, specialmente per via dell’attività di Eric, decide di opporsi. Le sue proteste però potranno poco contro i due, che riusciranno a rapire la bambina. Nel disperato tentativo di ritrovarla prima che le accada qualcosa, Maggie inizia un’indagine insieme all’agente dell’FBI John Travis. Ben presto, la donna scoprirà il motivo del rapimento, come anche gli straordinari poteri racchiusi in Cody, la quale si rivela non essere una comune bambina.

La mossa del diavolo cast

La mossa del diavolo: il cast del film

Ad interpretare il personaggio di Maggie O’Connor vi è l’attrice Kim Basinger, premio Oscar per il film L.A. Confidential. Originariamente il personaggio da lei interpretato era pensato per essere la nonna di Cody. Dal momento che nella realtà la Basinger aveva però una bambina più o meno coetanea di quella presente nel film, fu ritenuta troppo giovane per essere una nonna. Il personaggio venne così riscritto per essere la sorella della madre di Cody. L’attrice si disse particolarmente attratta dal ruolo e dal film, specialmente per via delle sue tematiche. Non avendo mai recitato in un film di questo genere, inoltre, fu ulteriormente invogliata a partecipare al progetto.

Accanto a lei, nei panni di Cody, si ritrova l’attrice Holliston Coleman. Oggi nota per la serie Medium, questa aveva all’epoca del film recitato solo in un precedente lungometraggio. Grazie a questo fu notata e scelta per la parte della misteriosa bambina. Nei panni del malvagio Eric Stark si ritrova invece l’attore Rufus Sewell, oggi noto per essere stato John Smith nella serie L’uomo nell’alto castello. Nei panni di Jenna, madre di Cody, vi è l’attrice Angela Bettis, mentre Christina Ricci interpreta Cheri Post, una giovane ragazza tossicodipendente che fornirà a Maggie preziosi indizi. Jimmy Smith, infine, è l’agente John Travis. L’attore è in particolare noto per aver interpretato Bail Organa nella trilogia prequel di Star Wars.

La mossa del diavolo: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La mossa del diavolo grazie alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nel catalogo di Infinity. Su questa si avrà modo di guardare il film in totale comodità e al meglio della qualità video. In alternativa si potrà guardare il film in diretta streaming, gratuitamente, su Mediaset Play, nella pagina dedicata alle dirette. Il film sarà infatti disponibile gratuitamente on-demand su Mediaset Play dopo la messa in onda, prevista per sabato 27 febbraio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Sing: cast, sequel e canzoni del film d’animazione

Sing: cast, sequel e canzoni del film d’animazione

Nell’ultimo decennio lo studios di produzione Illumination Entertainment si è imposto come uno dei maggiori protagonisti per quanto riguarda il cinema d’animazione, sfidando colossi come Disney, Pixar e DreamWorks. Suoi sono grandi successi come Cattivissimo me e Pets. Tra i suoi titoli di maggior popolarità si può ritrovare anche Sing, vero e proprio musical animato nato da un’idea originale di Garth Jenning, che firma anche la regia. Uscito in sala nel 2016, il film è in breve divenuto un vero e proprio caso cinematografico, in particolar modo per la sua capacità di unire grande animazione a grandi brani musicali.

All’interno di Sing si possono infatti ritrovare oltre 65 canzoni di alcuni tra i più noti artisti di sempre. Avvalersi di queste si è rivelato un impegno economico non indifferente, ma ha certamente permesso al film di distinguersi per originalità e comicità. Contribuisce al successo del film anche un cast di doppiatori originali composto da alcune tra le più grandi star di Hollywood, tra cui diversi premi Oscar. Colorato, vivace e accattivante, il film ha dunque messo in campo una lunga serie di elementi che hanno coinvolto un pubblico estremamente ampio.

A fronte di un budget di 75 milioni di dollari, Sing è infatti arrivato ad incassarne complessivamente circa 634 in tutto il mondo. Un risultato che ha permesso allo studios di consolidare il proprio prestigio, annunciando anche un sequel diretto del film. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori, al suo sequel e alle canzoni presenti nel film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Sing: la trama del film

Il film racconta di koala Buster Moon, indebitatissimo proprietario di un teatro che, per risanare i suoi debiti, tenta di coinvolgere i cittadini indicendo una gara di canto. A causa della distrazione dell’anziana segretaria Miss Crawly, viene messo in palio il premio errato ma, data la grande partecipazione, Moon decide di continuare a mentire sui soldi a sua disposizione. L’ingente somma di denaro risveglia la passione di molti cittadini e, al termine delle bizzarre esibizioni, Buster sceglie i più talentuosi tra tutti i candidati. Nel cast ci sono l’istrice punk-rock Ash, il gorilla Johnny che cerca di allontanarsi dal giro di loschi affari di suo padre, l’arrogante topo Mike, la maialina Rosita e lo stravagante Gunter, il cammello Peter e un formidabile trio di ranocchi.

Mentre Moon evita di rivelare la verità sul montepremi, concentrando tutte le sue forze nel progetto, i concorrenti devono conciliare le loro frenetiche vite con la loro passione. Grazie all’entusiasmo dello scaltro koala e all’aiuto reciproco, tutti riusciranno a superare i propri limiti e la paura dell’insuccesso, dando giusta importanza alla propria felicità. Nel giorno del grande debutto, tuttavia, la vita privata dell’irriverente Mike rischia di compromettere il duro lavoro di Moon e di tutti i concorrenti. Solo grazie all’amicizia e all’amore per lo spettacolo che oramai legano indissolubilmente lo strampalato gruppo di amici, lo show potrà andare avanti.

Sing cast

Sing: il cast del film

Come anticipato, il film si avvale di una schiera di attori di grande popolarità qui però nelle sole vesti vocali. A dare voce al koala Buster Moon vi è il premio Oscar Matthew McConaughey. Accanto a lui si ritrovano poi Reese Witherspoon nei panni della maialina Rosita, Seth MacFarlane in quelli del topo Mike e Scarlett Johansson in quelli dell’istrice Ash. Taron Egerton, prima di cantare in Rocketman, si esibisce qui nel ruolo del gorilla Johnny. La cantante premio Grammy Tory Kelly è la voce dell’elefantessa Meena, mentre il noto John C. Reilly compare nel ruolo del montone Eddie Noodleman. Jennifer Hudson, premio Oscar per Dreamgirls, dà voce alla giovane Nana Noodleman, che da anzian ha invece quella di Jennifer Saunders.

Sing: le canzoni presenti nel film

Essendo incentrato su una gara di canto, il film non poteva non contenere una lunga serie di celebri brani. Molti di questi sono davvero tra i più popolari e amati della storia della musica, e nel film vengono il più delle volte interpretati dagli stessi attori coinvolti. Tra i brani più celebri si possono annoverare Golden Slumbers, dei Beatles, eseguito dalla Hudson durante lo spettacolo d’apertura del film o The Way I Feel Inside, del gruppo The Zombie e qui cantato da Egerton durante la scena in cui il gorilla Johnny è coinvolto in una rapina. Il celebre brano Ben, in originale eseguito da Michael Jackson, è qui utilizzato per l’audizione della giraffa. Altro noto brano è Call Me Maybe, di Carly Rae Jepsen e qui interpretato dalla Johansson nei panni dell’istrice Ash.

Altri popolari brani si possono invece udire verso la fine del film. Ad esempio, il celebre Hallelujah di Leonard Cohen viene cantato da Tory Kelly all’interno del teatro distrutto. Durante la ricostruzione di questo si può invece ascoltare Under Pressure, nella sua versione originale cantato da Queen con David Bowie. Durante lo spettacolo, invece, il gorilla Johnny interpreta il brano I’m Still Standing di Elton John. Egerton avrebbe poi interpretato proprio il celebre cantante nel film venuto tre anni dopo. My Way, famoso brano di Paul Anka, è qui eseguito dal topo Mike durante la sua esibizione, mentre durante il suo turno Meena esegue Don’t You Worry ‘Bout a Thing, di Stevie Wonder. Durante i titoli di coda si può invece ascoltare il brano originale Faith, eseguito dallo stesso Wonder con Ariana Grande.

Sing: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il grande successo del film, la Illumination Entertainment annunciò da subito la realizzazione di un sequel. Questo, nuovamente diretto da Jenning, vedrà tornare gli attori più su citati nei rispettivi ruoli, mentre nuove personalità si aggiungeranno al cast. Tra questi si annoverano Bobby Cannavale, Letitia Wright, Pharrell Williams. Al centro delle vicende vi sarà un nuovo tentativo del koala Buster di dar vita ad un grande spettacolo al Crystal Tower Theater. Il simpatico animale cercherà di coinvolgere nel progetto anche il leggendario rocker Clay Calloway, un leone che avrà la voce del cantante Bono. Inizialmente previsto per il dicembre del 2020, i lavori del film sono stati ritardati a causa della pandemia di Covid-19, ma Sing 2 è ora attualmente previsto in sala per luglio del 2021.

In attesa di poter vedere il sequel, è possibile fruire di Sing grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 27 febbraio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

WandaVision 8: la retcon che potrebbe rivoluzionare il MCU – SPOILER

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ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER DALL’EPISODIO 8 DI WANDAVISION

L’episodio di WandaVision che è stato reso disponibile il 26 febbraio su Disney+ ha raccontato allo spettatore, in maniera precisa e dettagliata, il viaggio di Wanda nei dolori e nei traumi della sua vita, esperienze che l’hanno portata a ripararsi in una finzione creata dalla sua stessa mente, per proteggersi proprio da quel male e dall’impossibilità di superarla.

Per quanto l’episodio sia stato esaustivo da questo punto di vista, potrebbe aver detto molto più di quanto immaginiamo, proponendo una retcon al MCU che spalancherebbe la porta dell’universo condiviso all’entrata in scena dei mutanti. Ebbene sì, WandaVision 8 sembra mettere in continuity la possibilità dei geni X dormienti in alcune persone che popolano il Marvel Cinematic Universe. Ma andiamo con ordine.

Il principio era “l’Era dei Miracoli”

All’annuncio che in Avengers: Age of Ultron avremmo visto in campo Scarlet Witch e Quicksilver, abbiamo anche appreso che l’origine dei personaggi, per le questioni di sfruttamento dei diritti cinematografici degli stessi che ben sappiamo, sarebbero state modificate. I due giovani sokoviani infatti non sono i figli di Magneto, potenti mutanti che collaboreranno con Avengers e con X-Men, ma sono dei “miracoli“, o almeno così li chiama il Barone Strucker nella scena post-credits di Captain America: The Winter Soldier, loro prima apparizione. I due ragazzi sono dei miracoli, unici sopravvissuti agli esperimento che l’Hydra ha condotto su volontari, utilizzando il potere della Gemma della Mente nello Scettro di Loki.

Due giorni sotto le macerie

E questo è quello che sapevamo fino a questo momento. Tuttavia, nell’episodio 8 di WandaVision succede una cosa importante. Agatha, che conduce Wanda lungo il sentiero dei ricordi e dei traumi, chiede alla giovane donna per quanto tempo, nel giorno dell’esplosione che uccise i suoi genitori, lei e Pietro rimasero bloccati sotto al letto, tra le macerie e le bombe inesplose, sopravvivendo incolumi. Wanda risponde “due giorni”, come aveva anche detto in Age of Ultron a Tony Stark (vediamo nell’episodio la bomba con il logo delle Stark Industries).

Come sono sopravvissuti davvero i gemelli Maximoff? A questo punto Agatha appare interdetta: due giorni interi di bombardamenti, una bomba innescata a un tiro di schioppo, e i due gemelli Maximoff restano incolumi? Sembra chiaro che la strega sospetti qualcosa, e sembra altrettanto chiaro che stia insinuando che Wanda, involontariamente, abbia impedito che macerie o bombe danneggiassero lei e il fratello nel corso di due giorni, prima che i bambini riuscissero a trovare il coraggio di uscire da quella casa in rovina.

Il gene X dormiente

Cosa vuol dire? Significa che Wanda possedeva già i suoi poteri, e che l’incontro con la Gemma, durante il quale, come ci viene svelato, la ragazza ha una visione di Scarlet Witch, non ha fatto altro che stimolare e risvegliare quei poteri. E cosa significa tutto ciò nel grande disegno del MCU? Semplice: che il gene mutante esiste nell’universo condiviso, ma che è dormiente e che l’utilizzo delle Gemme sulla Terra, da parte di Thanos, Hulk e Iron Man, potrebbe aver generato dei “risvegli”. In questo modo i Marvel Studios potrebbero aver messo in continuity il fatto che prima o poi vedremo dei mutanti nei loro film, operando a tutti gli effetti una retcon della loro linea narrativa.

Alla luce di queste osservazioni, possiamo solo aspettare e scoprire se questa che sembra a tutti gli effetti una correzione retroattiva del MCU verrà ufficializzata e aprirà davvero la porta ai mutanti e agli X-Men nell’universo creato da Kevin Feige.

Survive the Night: la trama e il cast del film con Bruce Willis

Survive the Night: la trama e il cast del film con Bruce Willis

Quello dell’home invasion è un sottogenere del thriller particolarmente apprezzato al cinema. Film come Panic Room, Funny Games, La notte del giudizio o il particolare Man in the Dark sono alcuni tra gli esempi più noti di questa tipologia di storie. Un film particolarmente recente che si colloca in questo filone è Survive the Night, diretto nel 2020 da Matt Eskandari, il quale torna a lavorare con l’attore Bruce Willis dopo Trauma Center – Caccia al testimone. Negli ultimi anni questi si è cimentato proprio in una serie di titoli d’azione a basso costo, ai quali ha apportato il proprio carisma e la propria esperienza.

Scritto da Doug Wolfe, Survive the Night si configura come un aggiornamento del classico del 1955 Ore disperate, diretto da William Wyler con Humphrey Bogart. Di questo era stato realizzato anche un remake nel 1990 per la regia di Michael Cimino con gli attori Mickey Rourke e Anthony Hopkins. Pur non trattandosi di un vero e proprio remake, il film di Eskandari riprende quelle stesse dinamiche, dai ladri invasori alla famiglia presa in ostaggio, per dar vita ad un thriller dal ritmo serrato e colpi di scena continui. Girato in soli 10 giorni e ambientato prevalentemente durante gli orari notturni, il film è stato poi distribuito direttamente per il mercato home video.

Survive the Night presenta una serie di omaggi ai film degli anni Settanta e Ottanta di questo stesso genere, configurandosi come un prodotto particolarmente appetibile per i fan del genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Survive the Night: la trama del film

La vicenda del film ha inizio nel momento in cui due ladri, i fratelli Jamie e Matthias Granger, mettono a segno una sanguinosa rapina e aspirano a fuggire quanto prima in Messico con l’obiettivo di disperdere le proprie tracce e godersi il bottino. Durante una sosta in una stazione di servizio, però, si genera un improvviso scontro a fuoco, originatosi a partire dall’impulsività di Jamie. In questo perdono la vita due innocenti, mentre Matthias rimane gravemente ferito ad una gamba. Impossibilitati a recarsi in ospedale, i due decidono di seguire un medico fino a casa sua, nel tentativo di ottenere le cure necessarie.

Lo sfortunato dottore è Rich Clark, il quale ha visto da poco crollare la propria carriera in seguito alla morte di un suo paziente. Ritiratosi in cerca di pace nella sua cittadina natale insieme alla moglie e alla figlia adolescente, questi soggiorna attualmente nella casa dei suoi genitori, tra cui spicca il padre Frank. È proprio in questa che si intrufoleranno i due criminali, rendendo loro ostaggi i presenti. Mentre Rich tenterà di temporeggiare con loro, cercando di curare la ferita di Matthias, Frank si adopererà per ottenere la sua personale giustizia. Egli intende infatti far capire ai due criminali di essere entrati nella casa sbagliata.

Survive the Night cast

Survive the Night: il cast del film

Ad interpretare l’agguerrito Frank Clark vi è l’attore Bruce Willis. Negli ultimi anni abituato ad interpretare ruoli piuttosto marginali, questo accettò di partecipare al film a patto di poter girare tutte le proprie scene nel minor numero possibile di giorni. Willis, alla fine, completò quanto previsto per il suo personaggio in meno della metà del periodo complessivo di riprese. Nonostante ciò, dovette comunque arrivare sul set con una buona preparazione fisica, così da poter eseguire anche alcune delle acrobazie più complesse. Ad interpretare la moglie Rachel vi è invece l’attrice Jessica Abrams.

Nei panni di Rich Clark si ritrova invece l’attore Chad Michael Murray, noto per le sue interpretazioni nelle serie televisive Dawson’s Creek, Una mamma per amica e One Tree Hill. Con Survive the Night è tornato ad avere un ruolo da protagonista anche al cinema. Sua moglie Riley e la figlia Jan sono invece interpretate da Riley Wolfe e Lydia Hull. Shea Buckner, noto pallanuotista statunitense oggi noto come attore, ricopre il ruolo del ladro Jamie, mentre Tyler Jon Olson è suo fratello Matthias. I loro personaggi sono stati ispirati dai due fratelli protagonisti del romanzo Uomini e topi di John Steinbeck.

Survive the Night: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Survive the Night grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Amazon Prime Video Store, Rakuten TV, Google Play, Microsoft, Chili Cinema e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente, in prima visione assoluta, nel palinsesto televisivo di venerdì 26 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Spider-Man 3: trama, cast e sequel del film con Tobey Maguire

Spider-Man 3: trama, cast e sequel del film con Tobey Maguire

Anni prima che il Marvel Cinematic Universe diventasse la potenza cinematografica che è oggi, alcuni dei suoi supereroi più celebri già calcavano autonomamente il grande schermo con film a loro dedicati. È questo il caso di Spider-Man, arrivato per la prima volta sul grande schermo nel 2002 grazie al regista Sam Raimi, già celebre per la trilogia de La casa. Basato sui fumetti dedicati al celebre personaggio, il film ha poi avuto due seguiti di cui l’ultimo, Spider-Man 3, arrivato sul grande schermo nel 2007. Questo si caratterizzò in particolare per nuovi approfondimenti sul personaggio, come anche l’introduzione di molteplici villain.

Inizialmente il film era stato pensato per dar vita alla fallibilità morale di Spider-Man, che gli avrebbe richiesto una particolare crescita emotiva. I villain principali sarebbero dovuti essere l’Uomo Sabbia, considerato visivamente affascinante dal regista, e l’Avvoltoio. Tuttavia, a causa delle insistenze del produttore Avi Arad, la storia virò sul narrare i lati oscuri del protagonista, permettendo così l’introduzione del personaggio di Venom al posto dell’Avvoltoio. Prevedendo dunque un numero di effetti speciali e di personaggi superiore rispetto ai precedenti due capitoli, Spider-Man 3 arrivò ad essere al momento della sua uscita il film più costoso della storia del cinema.

Con un budget di quasi 250 milioni di dollari, questo arrivò a guadagnarne ben 895 in tutto il mondo, divenendo il maggior incasso della trilogia. Pur con i suoi difetti, il film è ancora oggi un affascinante tentativo di dar vita anche agli aspetti più dark dell’amato supereroe. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel cancellato. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Spider-Man 3: la trama del film

La vicenda di questo film si svolge a pochi mesi da dove si interrompeva quella del precedente. Il giovane Peter Parker ha finalmente trovato l’equilibrio ricercato tra la propria vita privata e la sua attività di supereroe. Egli è infatti riuscito a conquistare l’amata Mary Jane Watson e il lavoro per il Daily Bugle, al quale rivende foto inedite di Spider-Man, è un’ulteriore fonte di soddisfazione. Tutto sembra però prendere una piega inaspettata nel momento in cui Peter si imbatte in una strana sostanza nera fuoriuscita da un piccolo meteorite caduto dal cielo. Entrato in contatto con la sostanza, Peter inizia a manifestare una personalità diversa, che finisce con il far uscire la parte peggiore di sé. Allo stesso tempo, la città di New York si ritrova a doversi confrontare con nuove pericolose minacce.

Spider-Man 3 cast

Spider-Man 3: il cast del film

La prima scelta di Raimi per il ruolo di Peter Parker fu Tobey Maguire, e proprio lui ottenne la parte, nonostante non avesse mai letto nessuno dei fumetti sul personaggio. Per calarsi il più possibile nei panni di Spider-Man Maguire studiò le movenze tipiche dei ragni e continuò a tenersi in allenamento praticando regolarmente esercizi e arti marziali. Ad attrarlo in particolare di questo terzo film è stata la possibilità di dar vita ai lati più oscuri del personaggio. Kirsten Dunst è invece la bella Mary Jane Watson. Come già fatto per il secondo film, l’attrice decise di tingersi i capelli di rosso invece che usare una parrucca. Le sue urla sentite nel film, invece, sono state riciclate da quelle realizzate per il precedente capitolo. L’attrice Bryce Dallas Howard interpreta qui il celebre personaggio di Gwen Stacy, amica e compagna di classe di Peter.

James Franco, che originariamente aveva sostenuto il provino per la parte di Peter Parker, torna qui a vestire i panni di Harry Osborn. L’attore ebbe inoltre qui modo di prendere parte a molte più scene d’azione con il fatto che il suo personaggio eredita il ruolo di Green Goblin. Nel film sono poi presenti gli attori Rosemary Harris nei panni di May Parker e il premio Oscar J. K. Simmons in quelli dell’iconico J. Jonah Jameson, tra i suoi personaggi più celebri. Ad interpretare i due principali villain vi sono invece gli attori Topher Grace, nei panni di Venom, e Thomas Haden Church, in quelli dell’Uomo Sabbia. Per dar vita ai rispettivi personaggi, entrambi gli attori si sono sottoposti a diversi mesi di allenamento. Grace racconto poi di aver basato il suo personaggio sulle personalità dipendenti dalla droga. Church, invece, trasse ispirazione da mostri incompresi come la creatura di Frankenstein e King Kong.

Spider-Man 3: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Parallelamente all’uscita in sala di Spider-Man 3 entrò in pre-produzione anche il quarto capitolo della serie. Il mai realizzato Spider-Man 4 era stato concepito come un film particolarmente ambizioso. Villain di questo sarebbero stati Mysterio, Shocker e Rhino, mentre avrebbe fatto la sua comparsa anche Black Cat. Secondo altre fonti, Raimi avrebbe voluto includere nel film la presenza dei Sinistri Sei, storico gruppo di nemici di Spider-Man. Tuttavia, a causa di disaccordi tra il regista, gli attori e la produzione, tutto ciò venne definitivamente cancellato nel 2010. Al suo posto si preferì invece dar vita ad un reboot, concretizzatosi poi nel 2012 con The Amazing Spider-Man.

Sequel o non sequel, è possibile fruire di Spider-Man 3 grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 26 febbraio alle ore 21:30 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

Superman: in arrivo il reboot, produce JJ Abrams

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Superman: in arrivo il reboot, produce JJ Abrams

Warner Bros. sta lavorando ad un nuovo adattamento cinematografico di Superman. Il primo report è stato confermato da Deadline, sembra dunque attendibile e parla di un nuovo sguardo su l’Uomo d’Acciaio, con JJ Abrams alla produzione insieme alla sua Bad Robots. La sceneggiatura è stata invece affidata a Ta-Nehisi Coates.

Hannah Minghella di Bad Robots compare trai produttori, mentre non c’è ancora nessun nome collegato al film, oltre a non essere ancora chiaro se Henry Cavill avrà un ruolo nel progetto e quale sarà. Lo sceneggiatore, che ha confermato che non ci sono ancora attori a bordo del progetto, ha anche detto che il film sarà ambientato all’interno del DCEU.

Questo è il terzo progetto DC/WB supervisionato da JJ Abrams, che già sta curando Justice League Dark e la serie reboot di Constantine.

Speriamo di avere presto aggiornamenti ufficiali in merito.

WandaVision 8: lo straziante significato delle sit-com nella serie – SPOILER

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ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER DALL’EPISODIO 8 DI WANDAVISION

wandavision

Il dolore è l’amore che persevera

“Che cos’è il dolore, se non l’amore che persevera?” Visione (Paul Bettany) chiede a Wanda (Elizabeth Olsen) nell’ottavo episodio di WandaVision, disponibile su Disney+ dalla mattina del 26 febbraio. Questa frase, che viene inserita all’indomani della morte di Pietro, assume un significato potentissimo quando Wanda la risente durante l’episodio, mentre insieme a Agatha Harkness sta ripercorrendo i suoi ricordi, perché ora è morto anche Visione. “Genitori morti, fratello morto, Visione morto” per dirla con le parole di Agatha.

L’episodio è interessante dal momento che ci pone alla mercé di Agatha, un’antica e potente maga che ci spinge a ripercorrere a ritroso i ricordi di Wanda per ricostruire le tappe che hanno portato alla creazione di Westview. Da questo, il brillante titolo dell’episodio: Negli episodi precedenti.

Il significato delle sit-com in WandaVision

Questa puntata, la penultima, ci porta a scoprire effettivamente la verità una verità che immaginavamo ma che era stata contaminata, nel corso di queste settimane, con teorie e supposizioni. Non è statp Mephisto, Nightmare o addirittura Agatha, come abbiamo pensato alla fine dell’episodio 7, a creare il mondo delle sit-com a cui il dottor Darcy Lewis (Kat Dennings) si riferisce come ESA; è stata Wanda.

Nel corso della camminata sul viale dei ricordi di Wanda con Agatha, scopriamo che le sit-com sono una costante nei momenti traumatici per la nostra eroina. Durante l’episodio scopriamo che Wanda, sin da piccola, ha sempre amato quel genere di serialità, che l’ha accompagnata sia quando i genitori sono morti, sia quando ha dovuto elaborare la sofferenza per la morte del fratello.

In tutti questi momenti, l’unica costante che ha portato a Wanda un elemento di conforto sono state le sit-com: The Dick Van Dyke Show (l’episodio specifico è il 2×21 in cui “alla fine si scopre che è tutto un sogno”), La famiglia Brady, Malcolm. Le piacciono queste sit-com perché mettono in scena scherzi e marachelle, negli episodi, ma che alla fine “ti rendi conto che era tutto un brutto sogno”, appunto.

La verità sul corpo di Visione

Quando Wanda ritorna dal blip e vede il corpo di Vision smantellato allo SWORD, soffre moltissimo, naturalmente. “È tutto quello che ho”, dice Wanda, desiderando il corpo del suo compagno così da poterlo seppellire e andare avanti. Ma, per Tyler Hayward (Josh Stamberg, che si rivela dunque essere il vero cattivo), Visione non è una persona ma un’arma pericolosa fatta di vibranio, un oggetto unico e molto costoso. “Beh, è ​​solo che non è tuo”, le risponde Hayward, mostrando davvero poco tatto.

Scopriamo così che Wanda è uscita dallo SWORD senza il corpo di Visione, come ci avevano fatto credere fino a questo momento, e che si è recata a Westview, dove, ci viene rivelato, Visione aveva comprato un lotto per costruire una casa e “invecchiare insieme”. Qui, Wanda impazzisce di dolore e scatenando il suo potere, crea involontariamente il mondo da sit-com con tanto di broadcast. Scatena per la prima volta il potere di Scarlet Witch.

La verità dietro Westview e Pietro

È il dolore di Wanda che ha portato alla creazione del mondo delle sit-com di WandaVision. Non essendo in grado di seppellire Vision e avere la possibilità di elaborare il dolore come tutti gli altri, ha creato un luogo in cui può vivere una realtà alternativa con Visione, lontana dal trauma del mondo reale. Crea dal nulla Visione, e per questo il sintezoide non poteva lasciare il perimetro di Westview, perché si sarebbe disgregato.

Quindi, Agatha è stata attirata da tutto quel potere ed è intervenuta nel corso della storia per capire come ha agito Wanda, trasmutando una persona in suo fratello Pietro, o meglio Fietro, il Finto Pietro, come dice lei stessa. In questo modo, il grande mistero di WandaVision è risolto, viene finalmente citato il nome di Scarlet Witch, che a quanto pare è un livello superiore di stregoneria, e nella scena post credits, con un enorme omaggio ai fumetti, vediamo che la resa dei conti sarà violenta e dolorosissima.

L’episodio numero nove, l’ultimo, sarà completamente dedicato all’action, e proietterà questa serie direttamente nella storia di Doctor Strange e il Multiverso della Pazzia.

Nastri d’Argento: a Sophia Loren il Nastro di Platino ’75

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Nastri d’Argento: a Sophia Loren il Nastro di Platino ’75

Ancora un Premio importante per Sophia Loren, il prestigioso Nastro di platino, ideato per la nostra più grande attrice che resterà unico nella storia dei Giornalisti Cinematografici: le viene assegnato dai Nastri d’Argento per la toccante interpretazione nel film La vita davanti a sé, diretto dal figlio Edoardo Ponti, a vent’anni esatti dall’Oscar® alla carriera e oltre mezzo secolo dal diluvio di riconoscimenti che ha ricevuto nel mondo fin dalla prima statuetta dell’Academy che conquistò, giovanissima, nel 1962 per La Ciociara.

L’annuncio dei Nastri d’Argento alla vigilia della serata finale dei Golden Globes 2021 – domenica notte, a Los Angeles – ai quali La vita davanti a sé è candidato come Miglior film in lingua straniera e per la Migliore canzone originale Io sì/Seen, interpretata da Laura Pausini, frutto della collaborazione tra la Pausini, Diane Warren e Niccolò Agliardi.

“Nella sua toccante interpretazione ne ‘La vita davanti a sé’ diretta da suo figlio Edoardo Ponti con una straordinaria sensibilità – si legge nella motivazione – Sophia Loren ancora una volta ha toccato il cuore di milioni di spettatori con il suo talento e con un messaggio d’amore universale. La vita davanti a sé’ è un film che parla di tolleranza e di generosità, un invito a donare amore assoluto e, insieme, una lezione di civiltà. Nella storia di un amore unico, il diritto non solo di poter amare ma di essere tutti, comunque, amati”.

Il grazie di Sophia Loren

Dall’attrice, che ha accolto la notizia a Ginevra, un messaggio più che emozionato: “Grazie di cuore per quest’onore. Mi tocca profondamente perché celebra un film e un personaggio che mi sono entrati nell’anima. Quando Edoardo mi ha offerto il ruolo devo ammettere che una parte di me era ansiosa di camminare sul set dopo dieci anni di assenza, gli anni passano per tutti, ma nel momento in cui mi sono trovata davanti alla macchina da presa, tutte le paure e le ansie sono state sostituite dalla passione e l’impegno a raccontare questa bellissima storia piena di umanità, amore e tolleranza. Voglio anche dedicare questo premio – dice Sophia – a tutti coloro che condividono la mia età. I sogni e la passione per la vita non hanno età e quindi perché non vivere ogni giorno come se fosse l’inizio di un bellissimo nuovo capitolo? Auguro a tutti le gioie inaspettate della vita davanti a voi”.

Con la motivazione per questo Nastro unico, che sarà irripetibile nella storia del Premio, in attesa che la pandemia ne consenta la consegna, la Presidente Laura Delli Colli, a nome del Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici, ricorda un piccolo aneddoto: “È stata proprio lei, Sophia, a suggerirci indirettamente questo riconoscimento così speciale. In un filmato di venticinque anni fa, ricevendo con Michelangelo Antonioni e Alberto Sordi il Nastro d’Oro dei primi 50 anni del Sindacato, proprio Sophia commenta: “Dopo un omaggio come questo, per me, forse, potreste un giorno solo inventare il Nastro di platino…” L’abbiamo fatto e adesso festeggiamo questo suo grande, emozionante ritorno sul set”.

Il film

Diretto da Edoardo Ponti, che ha firmato anche la sceneggiatura con Ugo Chiti, La vita davanti a sé è tratto dall’omonimo romanzo di Romain Gary. Racconta di Madame Rosa, superstite dell’Olocausto, che a Bari nella sua piccola casa si prende cura dei figli delle prostitute. Tra loro Momo, il ragazzino senegalese che l’ha derubata: insieme supereranno la loro solitudine, formando un’insolita famiglia. Accanto a Sophia Loren fanno parte del cast il piccolo Ibrahima Gueye, Renato Carpentieri, Babak Karimi e Massimiliano Rossi.

La vita davanti a sé è un film originale Netflix prodotto da Palomar in collaborazione con Artemis Rising Foundation ed è stato realizzato con il supporto di Regione Puglia, Apulia Film Commission e Pugliapromozione.

Justice League Snyder Cut: 10 fumetti da leggere per prepararsi al film

La Snyder Cut di Justice League sta per arrivare. Dopo mesi e mesi di richieste da parte dei fan, la versione del famigerato cinecomic ad opera di Zack Snyder farà il suo debutto il prossimo 18 marzo (in America su HBO Max e in Italia in esclusiva digitale). Per prepararsi all’arrivo di questa nuova versione, Screen Rant ha raccolto 10 fumetti imprescindibili che bisognerebbe leggere prima della visione:

Darkseid War

Forse il cambiamento più significativo tra il film del 2017 e la Snyder Cut è la presenza dello stesso Darkseid, l’equivalente DC di Thanos. Si sapeva che c’era lui dietro gli eventi minacciosi che hanno avuto luogo in Justice League, ma non c’erano mai stati piani per includerlo nel film, cosa che è invece cambiata con l’arrivo del taglio di Snyder.

“Darkseid War” è una delle storie più recenti con al centro il più grande antagonista della DC ed è stato l’evento culminante della serie New 52, che ruota attorno alla guerra tra i supercriminali Darkseid e Anti-Monitor.

Deathstroke: Rebirth

Deathstroke, il migliore e più letale assassino dell’universo DC, ha fatto il suo debutto sul grande schermo in Justice League, ma sfortunatamente il suo ruolo è stato limitato a una scena post-credits che a malapena aveva senso (visti come sono cambiati nel tempo i piani della WB). Non sappiamo se gli verrà concesso più tempo nella Snyder Cut, ma un personaggio del suo calibro è destinato a svolgere un ruolo importante prima o poi. 

“Judas Contract” potrebbe essere considerata la più famosa e classica storia di Deathstroke, ma la serie “Rebirth” fornisce il resoconto di alcune delle sue fughe più recenti. 

Justice League: The New 52

Il rilancio di Justice League: The New 52 è una lettura quasi essenziale, considerando il fatto che sia il film del 2017 che la Snyder Cut sono fortemente basati su di esso. Il film si prende la sua giusta dose di libertà, come l’assenza di Lanterna Verde e altri punti della trama, ma nel complesso costituisce un solido background anche per la Snyder Cut.

Il primo volume, “Origin”, è un ottimo punto di partenza per lettori vecchi e nuovi, poiché riavvia la Justice League e mostra la sua formazione dall’inizio e da una prospettiva moderna. 

Sinestro Corps War

Un film su Lanterna Verde, apparentemente intitolato Green Lantern Corps, è in lavorazione da molto tempo ormai. Sappiamo, inoltre, che Kilowog e Tomar-Re sarebbero dovuti apparire in Justice League in una scena post-credits. Una scena che ritrae il loro incontro con Batman è stata filmata, ma è stata poi tagliata. Dovrebbe essere inclusa nella Snyder Cut.

“Sinestro Corps War” è considerata una classica storia delle Lanterne Verdi da tempi immemori e racconta la storia della loro guerra con le Lanterne Gialle. Questi personaggi sono destinati ad apparire nel DCEU prima o poi, e la Snyder Cut fungerà da possibile introduzione.

New Gods

Justice League del 2017 si è focalizzato su Steppenwolf e sul suo esercito di Parademoni come principali antagonisti, ma non ha speso molto tempo a rimpolpare il suo personaggio. Creato dal leggendario disegnatore di fumetti Jack Kirby, Steppenwolf fa parte di una razza di esseri extraterrestri chiamati New Gods che vivono sui pianeti New Genesis e Apokolips.

La Snyder Cut introdurrà anche altri membri di questa razza, e sebbene la serie originale di New Gods sia piuttosto vecchia (del 1972) aiuterà a fornire un contesto importante a questi personaggi e alle loro origini e motivazioni.

Justice League Of America: The Atom Rebirth

Un altro personaggio che originariamente sarebbe dovuto apparire in Justice League, ma che in seguito è stato completamente rimosso, era The Atom. Ray Palmer e Ryan Choi sono due dei tanti personaggi che hanno adottato l’identità di The Atom nel corso degli anni, ed entrambi hanno fatto il loro debutto live action grazie all’Arrowverse.

“Justice League of America: The Atom Rebirth”, one-shot del 2016, presenta la storia delle origini di Ryan Choi come The Atom nel modo più compatto e preciso possibile, pur mantenendo una relazione con il precedente Atom di Ray Palmer.  

Justice League: Rebirth

Prima di guardare un film intitolato Justice League si dovrebbe, se possibile, leggere alcuni dei fumetti che portano lo stesso nome. Ma ce ne sono semplicemente troppi, poiché il team è stato rinominato, riavviato e riorganizzato più volte, ed è praticamente impossibile tenerne traccia.

In tali circostanze, è generalmente una buona regola scegliere tra le ultime storie disponibili e “Justice League: Rebirth” si adatta a tale esigenza. Dopo gli eventi complessi e un po’ confusi che piegano la realtà del New 52, ​​funge da nuovo e fresco riavvio per la squadra.

John Ostrander’s Martian Manhunter

Sorprendentemente, all’insaputa di molti Martian Manhunter è esistito nel DC Extended Universe sin dal suo inizio. Appare ne L’uomo d’acciaio sotto le mentite spoglie di un personaggio di nome Calvin Swanwick, e la sua identità di J’onn J’onzz verrà rivelata proprio nella Snyder Cut.

La popolarità e la presenza di Martian Manhunter nei fumetti è sempre stata irregolare, ma era comunque parte integrante della Justice League. Il lavoro dello scrittore John Ostrander su Martian Manhunter nel secondo volume da solista del personaggio ha contribuito a plasmarlo in quello che rappresenta oggi.

Reign of the Supermen

È già stato confermato più volte che Superman sfoggerà il suo abito nero nella Snyder Cut. In quanto tale, leggere le origini del suddetto costume potrebbe rivelarsi utile per i fan accaniti, ed è qui che il “Reign of the Supermen” si rivela utile.

Nella parte finale di The Death of Superman, l’eroe kryptoniano è stato riportato in vita dopo la morte per mano di Doomsday. Lo vediamo indossare l’abito nero, ufficialmente chiamato “Recovery Suit”, che ha la funzione di accelerare il suo recupero assorbendo l’energia solare.

Cyborg: Rebirth

All’epoca del suo inizio Cyborg era un membro dei Teen Titans, ma il riavvio di New 52 gli ha dato un ruolo più ampio e lo ha stabilito come uno dei membri fondatori della Justice League. Nonostante sia in circolazione da così tanto tempo, è stato soltanto nel 2015 che finalmente ha ottenuto la sua serie solista.

Dal punto di vista cinematografico, è anche l’unico membro che non ha (o forse non ne riceverà uno nel prossimo futuro) il suo film solista. Quindi i fan che cercano altre storie legate a Cyborg dopo (o prima) della Snyder Cut dovranno attenersi ai suoi fumetti, vale a dire alla sua più recente run: “Rebirth”.

La donna per me: al via le riprese del film di Marco Martani

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La donna per me: al via le riprese del film di Marco Martani

Sono iniziate il 25 febbraio le riprese del film La donna per me di Marco Martani, scritto con Eleonora Ceci.

Prodotto da Lucky Red con Rai Cinema e in collaborazione con Sky, La donna per me è una commedia romantica con protagonisti Andrea Arcangeli e Alessandra Mastronardi.  Nel cast anche Stefano FresiCristiano Caccamo, Eduardo Scarpetta e Francesco Gabbani, al suo primo ruolo cinematografico. Le riprese si svolgeranno tra Spoleto e Roma.

In La donna per me Cosa faresti se ti potessi togliere qualsiasi dubbio prima di prendere la decisione più importante della tua vita? Cosa succederebbe se, per magia, potessi vivere assecondando tutti i tuoi desideri più profondi? Tutto questo sta per succedere ad Andrea, un ragazzo di trent’anni alla vigilia del matrimonio con Laura, conosciuta all’università e con cui da allora ha costruito la sua vita. Qualche dubbio di troppo trasforma l’esistenza di Andrea che si risveglia ogni giorno in una vita diversa, in un se stesso diverso e in realtà in cui Laura non è mai stata la sua compagna. Scoprendo le mille declinazioni che avrebbe potuto prendere la sua vita, da single scapestrato e sciupafemmine a rockstar di successo, Andrea deve fare però i conti con la mancanza di Laura. Cercherà di rompere l’incantesimo?

Wonder Woman 1984 da venerdì 12 marzo in home video

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Wonder Woman 1984 da venerdì 12 marzo in home video

Wonder Woman 1984, l’attesissimo film diretto da Patty Jenkins con protagonista Gal Gadot, arriva in DVD, Blu-Ray, 4K e Steelbook 4K da venerdì 12 marzo. Dalla regista Patty Jenkins e con protagonista Gal Gadot nel ruolo che dà il titolo al film, Wonder Woman 1984 fa un balzo in avanti fino agli anni ’80, dove l’ultima avventura di Wonder Woman la vede cavalcare fulmini nel cielo, indossare ali dorate e inseguire un suo sogno mentre è alla caccia di due nuovi e formidabili nemici: Max Lord e Cheetah.

In Wonder Woman 1984, il destino del mondo è nuovamente in pericolo, e solo l’intervento di Wonder Woman riuscirà a salvarlo. Questo nuovo capitolo della storia di Wonder Woman, vede Diana Prince vivere tranquillamente in mezzo ai mortali nei vibranti e scintillanti anni ‘80—un’epoca di eccessi spinta dal bisogno di possedere tutto. Nonostante sia ancora in possesso di tutti i suoi poteri, mantiene un basso profilo, occupandosi di antichi manufatti e agendo come supereroina solo in incognito. Ma adesso, Diana dovrà uscire allo scoperto e fare appello alla sua saggezza, alla sua forza e al suo coraggio per salvare il genere umano da un mondo in pericolo di vita.

In Wonder Woman 1984 sono protagonisti anche Chris Pine nel ruolo di Steve Trevor, Kristen Wiig  in quello di Cheetah, Pedro Pascal è Max Lord, Robin Wright è Antiope e Connie Nielsen come Hippolyta. Charles Roven, Deborah Snyder, Zack Snyder, Patty Jenkins, Gal Gadot e Stephen Jones hanno prodotto il film. Rebecca Steel Roven Oakley, Richard Suckle, Marianne Jenkins, Geoff Johns, Walter Hamada, Chantal Nong Vo e Wesley Coller sono i produttori esecutivi.

Jenkins ha diretto da una sceneggiatura scritta da lei stessa assieme a Geoff Johns & Dave Callaham, da un soggetto di Jenkins & Johns, basato sui personaggi della DC. Wonder Woman è stata ideata da William Moulton Marston. Accanto alla regista, dietro le quinte, troviamo diversi membri della troupe del primo “Wonder Woman”, tra cui il direttore della fotografia Matthew Jensen, la scenografa candidata all’Oscar Aline Bonetto (“Amélie”) e la costumista premio Oscar Lindy Hemming (“Topsy-Turvy”). Il montatore candidato all’Oscar Richard Pearson (“United 93”) ha curato il montaggio del film. Le musiche sono del compositore premio Oscar Hans Zimmer (“Dunkirk”, “The Lion King”).

Nelle versioni Blu-Ray e 4K sono inclusi i contenuti extra del film, tra cui spiccano gli speciali “Scene Studies”, “The Making Of Wonder Woman 1984” e “Gal & Kristen”.

Spider-Man: No Way Home, la verità sul cameo del fratello di Tom Holland

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Il fratello minore di Tom Holland, Harry, avrà un piccolo ruolo in Spider-Man: No Way Home, ma in realtà si tratta dello stesso personaggio che ha interpretato in Cherry, sempre con protagonista Holland, l’ultimo film diretto da Anthony e Joe Russo.

In occasione di un’ospitata durante lo show di Jimmy Fallon, a Tom Holland è stata proprio chiesto di spiegare quale ruolo avrebbe interpretato Harry in Spider-Man: No Way HomeIl giovane attore ha così rivelato che suo fratello aveva girato un breve cameo per Cherry nei panni di uno spacciatore. Proprio sulla base di quel cameo, sarebbe nata un’idea.

“Sì, in Cherry ha un piccolo cameo. Interpreta un personaggio chiamato Shaky Kid ed è uno spacciatore. Quindi… ci è venuto questa’idea: in ogni film in cui sarei stato coinvolto, Harry avrebbe ripreso il ruolo di Shaky Kid. Quindi è tornato di nuovo nel suo strano universo cinematografico Marvel proprio nei panni di Shaky Kid.”

Allo stato attuale, il cast di Spider-Man: No Way Home è uno degli aspetti legati al film su cui i fan stanno speculando maggiormente, proprio a causa del fatto che verrà esplorato il Multiverso. Sappiamo che Benedict Cumberbatch tornerà nei panni di Doctor Strange, insieme a Jamie Foxx e Alfred Molina che riprenderanno i ruoli di Electro e Doctor Octopus interpretati nei precedenti franchise dell’Uomo Ragno. Tuttavia, ancora non è stato ufficializzato se nel film rivedremo anche Tobey Maguire e Andrew Garfield, nonostante siano ormai mesi che si parla del loro coinvolgimento.

Cosa sappiamo di Spider-Man: No Way Home?

Le riprese di Spider-Man: No Way Home sono in corso ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Dovrebbe arrivare al cinema a dicembre 2021.

WandaVision: tutti i poteri di Monica Rambeau in base ai fumetti

WandaVision: tutti i poteri di Monica Rambeau in base ai fumetti

La serie WandaVision sta mostrando al pubblico il graduale potenziamento del personaggio di Monica Rambeau. In particolare, nell’episodio 7 i suoi straordinari poteri si sono finalmente manifestati e sembrano essere in linea con le abilità mostrate nei fumetti. Il personaggio ha una lunga tradizione alle spalle, essendo stato prima Captain Marvel e in seguito sia Photon che Spectrum. In attesa di scoprire quale identità assumerà ufficialmente nel MCU, Screen Rant ha raccolto tutti i poteri di Monica in base a ciò che è stato raccontato nei fumetti:

Trasformarsi in energia elettromagnetica

Monica Rambeau è una delle supereroine più potenti della Marvel Comics, e lo stata fin dal suo debutto in Spider-Man Annual #16 nell’ottobre del 1982. È stata co-creata dallo scrittore Roger Stern e dall’artista John Romita Jr. e uno dei primi poteri che le hanno donato è stata la capacità di trasformarsi in qualsiasi forma di energia nello spettro elettromagnetico.

Ciò significa che può letteralmente diventare microonde o onde radio. In WandaVision, potrebbe plausibilmente diventare un segnale televisivo.

Manipolare e controllare qualsiasi forma di energia

Monica può fare molto di più che trasformarsi in energia. Può anche manipolare e controllare qualsiasi forma di energia elettromagnetica. Questo la rende uno dei personaggi più potenti dell’universo Marvel e il suo set di poteri è simile per molti aspetti ai poteri di Captain Marvel.

Monica può manipolare i raggi gamma, i raggi X, la luce infrarossa e tanto altro ancora. Quando assorbe l’energia, assume tutte le sue proprietà, il che le conferisce una gamma dinamica di abilità assolutamente sbalorditiva. 

Invisibilità

Monica ha ottenuto i suoi superpoteri in seguito a un incidente. È stata esposta a radiazioni elettromagnetiche dopo aver tentato di impedire l’attivazione di un’arma sperimentale nella sua città natale di New Orleans.

Questo l’ha resa immediatamente visibile al pubblico, ma uno dei suoi più grandi poteri è in realtà quello di diventare invisibile. Poiché Monica può controllare qualsiasi energia sullo spettro elettromagnetico, può controllare la luce visibile e quindi rendersi invisibile alle persone e a qualsiasi metodo di rilevamento.

Intangibilità

Insieme all’invisibilità, Monica può assumere la qualità diafana dell’energia e rendersi intangibile. Ciò le consente di attraversare qualsiasi cosa: in qualità di semplice radiazione di fondo, è capace di penetrare qualsiasi barriera al di fuori del piombo. Nel caso di WandaVision, sembra che questo sia ciò che le permette di passare attraverso l’Hex.

La capacità di intangibilità di Monica è molto simile a quella di Kitty Pryde, storico membro degli X-Men che un tempo avrebbe dovuto avere un suo film in solitaria. Con gli amati mutanti che entreranno a far parte ufficialmente del MCU, potrebbero addirittura incrociarsi in futuro.

Volare alla velocità della luce

Molti supereroi possono volare, ma nessuno di loro – con l’eccezione forse di Carol Danvers – può volare alla velocità della luce. In virtù della capacità di trasformarsi in luce, Monica può volare alla velocità della luce, il che la rende una dei supereroi più veloci dei fumetti.

La luce viaggia a 186.282 miglia al secondo e la luce del sole impiega circa otto minuti per raggiungere la Terra. Ecco quanto tempo impiegherebbe Monica Rambeau a coprire la stessa distanza: oltre 93 milioni di miglia.

Esplosioni di energia

Monica può anche convertire l’energia che acquisisce in raggi di forza. Queste esplosioni fotoniche trasportano oltre 300 tonnellate di TNT di forza esplosiva.

Questa è la principale arma offensiva di Monica ed è stata incredibilmente distruttiva contro i nemici che ha affrontato durante la sua storia nei fumetti. Come membro e leader di lunga data degli Avengers, Monica ha affrontato numerose minacce, tra cui I Signori del Male, guidati dal Barone Zemo.

Illusioni olografiche

Una conseguenza della capacità di Monica di manipolare la luce è che può lanciare illusioni olografiche basate proprio su di essa. Monica può creare oggetti, alterare il proprio aspetto o creare più immagini di se stessa per confondere i nemici. Questo è stato un potere tradizionale per Monica nei fumetti.

Muta forma

Ant-Man non è l’unico Avenger che può diventare davvero piccolo. Quando si trova nella sua forma energetica, Monica può ridurre la sua energia a dimensioni microscopiche e tornare indietro a suo piacimento, quindi alle sue dimensioni normali. Focalizzando la sua forma di energia luminosa in un unico e stretto raggio, può anche diventare un laser. È inoltre capace di dividersi in molti raggi di energia di diverse forme e dimensioni.

Ciò è stato utile una volta contro Rhino, quando i Vendicatori hanno collaborato con Spider-Man per abbattere il cattivo in Avengers #237 di Roger Stern e dell’artista Al Milgrom. È stata in grado di regolare la sua taglia per affrontare l’enorme supercriminale.

Immortale

Un’altra conseguenza dei suoi straordinari poteri è che Monica, in quanto pura energia vivente, non invecchia e non morirà mai. Ciò è stato stabilito in” Avengers: No Road Home”, una trama del 2019 in cui il team affronta Nyx.

Questo potrebbe anche essere il caso di Monica nel MCU, che potrebbe portare a qualcosa di ancora più doloroso per lei della tragica esperienza che ha dovuto affrontare durante il Blip. È destinata a sopravvivere ai suoi amici e alla sua famiglia, con la possibile eccezione di Carol Danvers (anche lei sembra non invecchiare).

Interfaccia dimensionale

Uno dei poteri meno noti di Monica è in realtà il più rilevante per WandaVision. Dopo essere stata sovraccaricata e aver perso le sue capacità per un po’, Monica ha scoperto come incanalare l’energia diretta a lei in un’interfaccia dimensionale a cui anche lei può accedere.

Lo spot “Nexus” dell’episodio sette parla di un antidepressivo che “agisce per ancorarti alla tua realtà o alla realtà che hai scelto”. Questo sembra essere un riferimento al Nexus di tutte le realtà, un portale dimensionale o un’interfaccia che potrebbe avere enormi implicazioni per la serie.

Shazam 2: da West Side Story arriva l’interprete di un ruolo chiave

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Il cast di Shazam! Fury of the Gods, l’atteso sequel del cinecomic con Zachary Levi, si arricchisce della presenza di Rachel Zegler, attrice e cantante americana che vedremo prossimamente nei panni di Maria nel nuovo adattamento di West Side Story ad opera di Steven Spielberg.

Il primo Shazam! è uscito nelle slae nel 2019, nonostante Warner Bros. e DC FIlms fossero al lavoro sul cinecomic da parecchi anni. Diretto da David F. Sandberg (noto all’epoca per aver diretto numerosi horror, tra cui Lights Out e Annabelle 2), Shazam! è stato un successo al botteghino ed è stato particolare apprezzato anche dalla critica per i suoi toni leggeri e spensierati, tipici della tradizionale commedia anni ’80. Il film ha incassato 366 milioni di dollari in tutto il mondo, a fronte di un budget di 100 milioni.

Il sequel vedrà il ritorno di Sandberg dietro la macchina da presa e, naturalmente, quello del giovane Asher Angel e di Zachary Levi nei panni delle due metà di Billy Batson: l’adolescente e il supereroe. Il titolo ufficiale del sequel sarà Shazam! Fury of the Gods e l’uscita nelle sale è fissata per il 2 giugno 2023.

Ora, secondo quanto riportato da The Wrap, l’attrice e cantante Rachel Zegler è stata scelta per interpretare un ruolo misterioso nel sequel. I dettagli non sono stati rivelati, ma come confermato dalla stessa Zegler via Twitter, si tratterà di un personaggio chiave all’interno della storia. Nulla esclude che l’attrice possa interpretare l’antagonista principale o uno degli antagonisti principali (ricordiamo che in passato si era parlato della possibilità che le Tre Facce del Male o addirittura le sorelle Hecate avrebbero giocato il ruolo di cattivo della storia).

Tutto quello che c’è da sapere su Shazam!

Shazam! è uscito nelle sale ad aprile 2019. Nel cast Zachary Levi, Asher Angel, Mark Strong, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian Chen, Jovan Armand, Cooper Andrews, Marta Milans Djimon Hounsou.

Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Doctor Strange e Captain Marvel: la visione di WandaVision obbligatoria per i sequel?

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Il MCU sta andando incontro ad una serie di importanti e significativi cambiamenti, dal momento che la tanto agognata Fase 4 è ufficialmente iniziata con l’arrivo di WandaVision su Disney+. Sappiamo ormai da tempo che la serie con protagonisti i personaggi di Wanda Maximoff e Visione sarà collegata in modo particolare a due progetti futuri dell’universo condiviso, due sequel, ossia Doctor Strange in the Multiverse of Madness e Captain Marvel 2.

Nel primo, diretto da Sam Raimi, ritroveremo il personaggio di Wanda interpretato da Elizabeth Olsen, mentre nel secondo, diretto da Nia DaCosta, vedremo Teyonah Parris riprendere il ruolo di Monica Rambeau. La domanda sorge dunque spontanea: sarà necessario per il pubblico guardare WandaVision per capire cosa accadrà nei sequel di Doctor Strange e Captain Marvel? A questo importante quesito ha risposto l’unica autorità rilevante in materia, ossia Kevin Feige, il presidente dei Marvel Studios.

In occasione di un intervento durante il panel della Disney ai TCA (via CinemaBlend), Feige è stato interrogato proprio sulla questione, spiegando: “Beh, mi preoccupo sempre di tutto. Il mio lavoro consiste in questo: preoccuparmi di tutto. Una cosa di cui non mi preoccupo più è Teyonah Parris. Penso che sia sempre una cosa buona. Cerchiamo di fare in modo che le storie si svolgano in modo tale che se ci stai seguendo e hai visto cosa le ha precedute, sarai immediatamente al passo. E, cosa più importante, se non lo fai, potrai comunque gustartele.”

Poi ha aggiunto: “Ci sono state molte conversazioni con Sam Raimi, Michael Waldron e l’intero team di Doctor Strange sul fatto che questo film deve funzionare per le persone che hanno visto WandaVision; ma soprattutto, deve funzionare anche per le persone che non lo hanno visto, che forse hanno visto Wanda l’ultima volta in Endgame o in uno dei film precedenti. O per chi, forse, incontra questo personaggio per la prima volta.”

Black Widow: la Marvel non ha permesso a Tom Holland di vedere il film

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In attesa di scoprire quale sarà il futuro di Black Widow (se il film arriverà in sala o uscirà direttamente su Disney+), veniamo a conoscenza di un dettaglio molto curioso a proposito dell’atteso cinecomic: pare, infatti, che i Marvel Studios non abbiamo personaggio a Tom Holland di vedere il film.

In una recente intervista con Screen Rant, l’interprete di Spider-Man nell’universo condiviso ha rivelato che la Marvel non gli ha ancora permesso di vedere il film, nonostante le sue numerose richieste. “Abbiamo tormentato la Marvel per settimane per capire se avessero organizzato una proiezione di Black Widow per noi, ma non l’hanno fatto”, ha spiegato il giovane attore. “Se mi stanno ascoltando: Marvel, risolvi la questione, perché noi vogliamo vederlo!”

Negli anni, Tom Holland si è guadagnato la fama di colui che ha spesso anticipato – durante le interviste – alcuni dettagli chiave relativi ai film del MCU, nonostante la Marvel sia nota per la segretezza che aleggia attorno ad ognuno dei suoi progetti. È chiaro, quindi, che una personalità come Holland possa essere ritenuta “pericolosa”, anche nei confronti di un film come Black Widow.

All’apparenza il film non sembra avere molti legami con la Fase 4, ma sappiamo bene quanto la Marvel sia brava a dissimulare qualsiasi aspetto della sua intricata narrativa, quindi non è escluso che anche il cinecomic su Vedova Nera possa gettare alcune basi importanti per il futuro del MCU.

Quale sarà il futuro di Black Widow?

Inizialmente previsto per maggio dello scorso anno, Black Widow è stato posticipato più volte a causa della pandemia di Covid-19. Allo stato attuale, la data di uscita del film è fissata per il prossimo 7 maggio, ma non è ancora chiaro se il film con protagonista Scarlett Johansson – che i fan attendono impazienti da anni – riuscirà davvero ad uscire in sala.

Il film sarà diretto da Cate Shortland ed esplorerà il passato di Natasha Romanoff, essendo ambientato tra gli eventi di Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War. Nel cast, oltre a Johansson, ci saranno anche Florence Pugh, David Harbour e il premio Oscar Rachel Weisz. Si dice che il personaggio di Pugh, Yelena Belova, raccoglierà l’eredità di Nat diventando la nuova Vedova Nera del MCU: in effetti, è stata già confermata la sua presenza in un altro futuro progetto del MCU, ossia la serie Hawkeye, attualmente in produzione.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

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