L’Accademia del Cinema
Italiano – Premi David di Donatello
parteciperà a Moviement Village, il progetto
nazionale che mette in rete circa 200 arene estive allo scopo di
favorire un ritorno al consumo di contenuti sul grande schermo. Dal
1° luglio al 31 agosto, Moviement Village ospiterà
la “Casa del David” in una serie di serate
speciali che proporranno agli spettatori un ampio programma di
proiezioni dei film candidati e premiati all’ultima edizione dei
Premi David di Donatello.
Il pubblico avrà inoltre
l’opportunità di assistere ad una programmazione unica ed
esclusiva, a cura del David, di irresistibili pillole storiche e
attuali delle premiazioni dei grandi protagonisti, delle immagini
emozionanti dell’inedita edizione 2020 in lockdown e interviste e
video selfie in cui i candidati e i vincitori si raccontano in
esclusiva. A corredo anche incontri con alcuni dei più amati
registi e attori del cinema italiano e la possibilità di
approfondire, grazie al racconto di alcuni celebri professionisti,
i tanti mestieri che concorrono alla realizzazione di un film.
Moviement Village
Moviement Village
è un progetto nazionale che punta a rimettere in rete tutte le
arene già esistenti e attive (circa 100), riattivare quelle che non
facevano programmazione (circa 80) e ripristinare strutture
multifunzionali come i cinevillage. L’iniziativa, nel pieno
rispetto dei protocolli dell’emergenza sanitaria che verranno
emanati dalle autorità competenti, è concepita in modo da garantire
la totale sicurezza per gli spettatori in ogni fase dell’evento:
dall’acquisto dei biglietti, alla regolamentazione dei flussi in
entrata e uscita, al controllo degli spazi dedicati.
Il progetto è ideato dalle
associazioni di categoria del settore, ANEC (Associazione Nazionale
Esercenti Cinema) con la partecipazione di ANICA (Associazione
Nazionale Imprese Cinematografiche e Audiovisivo) sezione
distributori e produttori, con Accademia del Cinema Italiano –
Premi David di Donatello, con il sostegno della Direzione Generale
Cinema e Audiovisivo del MiBACT, patrocinata da ANCI e la
collaborazione dell’ANAC, 100 Autori e Nuovo IMAIE.
Arriva nelle sale italiane come
evento con Europictures il 13, 14 e 15 luglio,
Famosa, il film diretto da Alessandra
Mortelliti con Jacopo Piroli, Adamo Dionisi, Gioia
Spaziani e Matteo Paolillo. Famosa,
presentato ad Alice nella città durante l’ultima Festa del cinema
di Roma, racconta la storia di Rocco, un ragazzo quasi diciottenne,
incompreso e solitario, che desidera trasferirsi da un piccolo
paese della Ciociaria nella Capitale, per poter realizzare il suo
più grande sogno: diventare un ballerino. Con tenacia e grande
forza di volontà, Rocco riuscirà ad intraprendere il tanto agognato
viaggio, ma la realtà che lo attende non sarà quella sperata e il
suo sogno verrà ancora una volta messo alla prova.
La storia di Rocco Fiorella nasce da
un monologo teatrale e arriva sul grande schermo come racconto di
formazione di un timido adolescente con la passione del ballo,
incompreso dalla sua famiglia, in particolar modo da suo padre, e
dai suoi compagni di classe che ne fanno oggetto di scherno e
derisione. Al suo fianco Maura, una zia speciale che lo sosterrà in
ogni scelta, Azzurra, un’amica saggia, e Luigi, il suo principe
bello e tenebroso. Una favola moderna, come la definisce la
Mortelliti, che con Famosa firma il suo esordio alla regia
cinematografica.
Prodotto da Palomar con Rai Cinema,
Famosa sarà distribuito come evento nei cinema
italiani il 13, 14 e 15 luglio grazie a Europictures.
Avengers: Infinity War rimane ad oggi,
nonostante i due anni dalla sua uscita, un enorme miracolo
produttivo. I
Fratelli Russo sono trai principali artefici di questo
miracolo e sono stati anche molto prodighi, nei due anni trascorsi
dall’uscita del film, di informazioni, curiosità e dettagli
riguardo alla produzione. Tuttavia, in occasione dell’arrivo di
Avengers: Infinity War su Disney+,
i registi sono stati in grado di diffondere altro materiale inedito
dal backstage del film, nuove foto che vedono i protagonisti della
storia in pausa, tra un ciak e l’altro.
Black Panther
Questa prima immagine
mostra il re T’Challa in tutta la sua gloria, mentre con calma
aspetta la tempesta formata dall’esercito di Outrider sul lato
opposto della barriera di protezione del Wakanda. Seguito da un
esercito di soldati Wakandiani, oltre a Natasha Romanoff e Bucky
Barnes, Black Panther di Chadwick Boseman sembra sorvegliare la scena e
fare un piano di battaglia. Questa immagine cattura uno degli
ultimi momenti prima che T’Challa richieda l’apertura della
barriera e l’inizio della battaglia sul territorio del Wakanda.
Vedova Nera
Qui vediamo Natasha
Romanoff, i suoi capelli rossi, assenti. Infinity War ha visto la
spia russa di Scarlett Johansson abbracciare la vita in
incognito, dati gli esiti di Civil War e del suo schierarsi, alla
fine, dalla parte di Steve Rogers. L’intensità dell’espressione di
Johansson dovrebbe ricondurre il momento dello scatto a quello
della famosa scena non sono sola”, anche se lo sfondo sembra
differente.
Nebula
Nebula, una testa di
Nebula e un Drax con felpa e cappuccio, dove siamo finiti?
Questa immagine è un bello scatto da quello che sembra essere il
set di Titano, dove avviene lo scontro degli Avengers contro
Thanos. Non sappiamo a cosa serva la testa della Nebula che
Karen Gillan porta in mano, può potrebbe
trattarsi di un riferimento per il trucco molto complesso del
personaggio. A giudicare dalla stanchezza che traspare dalla foto,
Dave Bautista e Karen Gillan probabilmente avevano appena
finito di girare una scena, quando è stata scattata.
Peter Parker e Tony Stark
Tony (Robert
Downey Jr.) e Peter guardano verso qualcosa,
probabilmente il Thanos di Josh Brolin, entrambi con un’espressione seria
sul viso. Le macerie circostanti ci dicono che la scena è
ambientata probabilmente su Titano, e visto che il volto di Tony è
sporco, probabilmente si tratta di una scena che segue diversi
momenti di scontro. Tom Holland sta evidentemente indossando un
completo da mo-cap, che in seguito è stato rivelato essere un
ulteriore elemento di segretezza per evitare che venisse subito
diffuso il costume di Iron Spider.
Thor, Groot e Rockett
Uno dei migliori momenti di
Infinity War si verifica sicuramente quando il Dio del Tuono arriva
nel Wakanda. Ad accompagnare Chris Hemsworth ci sono Sean Gunn e Krystian
Godlewski, gli attori che interpretano Rockett e Groot in motion
capture. Sullo sfondo vediamo le guerriere del Dora Milaje alle
prese con i mostri dell’esercito di Thanos, esattamente come accade
nel film.
Chris e Chris
Chris
Evans e Chris Hemsworth chiacchierano durante
un’interruzione delle riprese. A giudicare dai volti degli attori,
la foto è stata scattata probabilmente dopo una lunga giornata sul
set. Hemsworth porta nella mano destra quello che potrebbe essere
un ventilatore, e giustamente: le estati del Wakanda non sono da
prendere alla leggera, come dimostrano anche i grandi ombrelli che
i due attori usano per ripararsi. È sempre divertente vedere due
del MCU condividere un momento, poiché
è normale che tra attori che condividono così tanto tempo nasca una
amicizia nella vita reale, ma anche perché è una delle situazioni
preferite dai fan.
Elizabeth Olsen e Joe Russo
Elizabeth
Olsen riceve alcuni consigli da Joe Russo per le
strade della Scozia su come muovere le mani per mettere in scena i
poteri di Scarlet Witch. Chi lo immaginava che uno dei due Russo
sapesse così tanto sulla deformazione della realtà? Considerando la
relativa calma sullo sfondo, questa foto deve essere scattata prima
che sul set irrompano Proxima Midnight e Corvus Glave, attaccando
Wanda e Visione.
Il Dottore e lo Stregone
Qualcuno si diverte di più
con i film Marvel di Mark Ruffalo? Qui,
Ruffalo condivide una risata con Benedict Wong durante una pausa
dalle riprese della scena dell’attacco a New York. Sicuramente i
due non sembrano a conoscenza del fatto che si sta approssimando
una decimazione di esseri viventi in tutto l’Universo! Le macerie
alle loro spalle, suggeriscono che la foto è stata scattata durante
una pausa delle riprese dalla scena in cui Ebony Maw e Cull
Obsidian hanno già avuto a che fare con Iron Man.
I film hanno il potere di
trasportarci in un altro mondo. Eppure, quelli stessi film sono
realizzati da esseri straordinari ma comunque umani, motivo per cui
molto spesso capita che al loro interno ci siano degli errori o
delle imperfezioni passate totalmente inosservate.
WakoJako.com ci mostra come anche i registi e gli attori più
laboriosi e di talento abbiamo commesso alcuni errori nei loro
film. Ecco di seguito 20 grandi errori presenti in celebri film che
forse non avevi notato…
The Aviator
The Aviator di
Martin Scorsese è stato un successo di pubblico e
critica. In una delle scene del film, Howard Hughes (interpretato
da Leonardo DiCaprio), acquista dei biscotti
contenenti gocce di cioccolato.
Ebbene, sappiate che si tratta di un
errore (o di un blooper, per dirla in gergo!), dal momento
che gli sceneggiatori non si sono resi conto che quei biscotti non
erano ancora stati inventati: furono resi disponibili sul mercato
soltanto nel 1930, ossia due anni dopo i fatti narrati nel
film.
Django Unchained
Django Unchained del 2012, settimo film di
Quentin
Tarantino, contiene un errore che forse non tutti
hanno notato. Nel film il protagonista (interpretato da Jamie Foxx) indossa degli occhiali da
sole.
Il problema è che nell’epoca in cui
è ambientato il film, gli occhiali da sole non erano così diffusi e
venivano utilizzati principalmente sotto prescrizione medica.
Grazie alla straordinaria performance di Foxx, è probabile che in
molti abbiamo ignorato o semplicemente “perdonato” la svista…
Titanic
Titanic è uno dei film che ha incassato di più
nella storia del cinema, oltre ad essere stato un grandissimo
successo di pubblico e critica, amato e stimato ancora oggi.
Tuttavia, la maggior parte degli spettatori non avrà sicuramente
notato che, ad un certo punto nel film, Jack (Leonardo
DiCaprio) dice a Rose (Kate
Winslet) che lui e suo padre erano soliti andare a
pesca sul lago Wissota.
È forse una bella storia da
raccontare per cercare di far colpo su una ragazza, ma il problema
è che il Titanic affondò nel 1912… mentre il lago Wissota si formò
soltanato nel 1917!
Braveheart
Braveheart – Cuore impavido, l’epico dramma
storico diretto da Mel Gibson, è stato nominato a dieci Oscar e
ne ha vinti ben cinque, incluso quello per il miglior film. Ma il
problema è che, nel film, il personaggio di William Wallace
(interpretato dallo stesso Gibson) indossava un kilt.
È perché gli scozzesi li
indossavano, ma non nel 1300, epoca in cui è ambientato il film.
Indossare il kilt divenne popolare soltanto a partire dal 1600.
Forrest Gump
Questo
presente in Forrest Gump è probabilmente uno di quegli
errori più divertenti di sempre. Nel film, il protagonista
interpretato da Tom Hanks riceve una lettera da Apple… ma il
film è stato ambientato nel 1975!
Sorprendentemente,
il famoso logo arcobaleno dell’azienda statunitense non è stato
progettato fino all’anno successivo (il 1976). La Apple è diventata
una società quotata in borsa soltanto nel 1981.
Il Gladiatore
Fan di Russell Crowe e del suo celebratissimo Massimo
Decimo Meridio, questo è “l’errore” che fa al caso vostro! Il
protagonista de Il Gladiatore di Ridley Scott, nel film, è anche chiamato
“L’Ispanico”, che in realtà è una vecchia parola francese inventata
nel 1300.
Si tratta di un errore abbastanza
importante commesso dagli sceneggiatori, essendo il film ambientato
nell’anno 180 d.C., quindi mille anni prima!
Il Cavaliere Oscuro
Christopher
Nolan viene spesso definito un perfezionista, ma
sembra che ci sia stato un errore di revisione che lui e il suo
team non sembrano aver notato.
In una pagina del Gotham Times che
appare ne Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno e che fa
riferimento ad una rapina in una gioielleria perpetrata da
Catwoman, la parola inglese “heist” (“rapina”, appunto) è stata
sostituita con “hiest”.
The Hurt Locker
Nel film The Hurt
Locker di Kathryn Bigelow, è possibile
vedere i protagonista che giocano ad un gioco con la Xbox 360. La
stessa console non è uscita fino al 2005, e il gioco a cui i
personaggi del filmstavano giocando, “Gears of War”, è stato
rilasciato soltanto nel 2006.
Nonostante il film sia uscito nel
2008, la storia è ambientata nel 2004, quindi la svista della
signora Bigelow e del suo team può essere considerata a tutto gli
effetti un errore.
Harry Potter e la camera dei segreti
È possibile scovare tonnellate di
bloopers nella famosa saga cinematografica di
Harry
Potter. Probabilmente, perché la maggior parte degli
attori nei vari film erano bambini. Ma c’è un errore molto
particolare che appare davvero assurdo ed incredibile.
In una scena di Harry Potter
e la Camera dei Segreti, quando Malfoy è a terra
circondato dagli altri studenti di Hogwarts, è possibile vedere
chiaramente un cameraman. Come abbiamo fatto a non accorgersi
dell’errore in fase di post-produzione è ancora un mistero…
Pirati dei Caraibi
Se siete fan della saga di Pirati dei Caraibi, allora ricorderete
certamente che a Capitan Barbossa (Geoffrey Rush)
piace molto mangiare le mele. In una scena è possibile vederlo con
una mela verde Granny Smith, che però non esisteva fino al 1868,
circa 140 anni dopo che il film era ambientato.
Anche se amate le mele e il
franchise con protagonista Johnny Depp, siamo quasi certi che nessuno era
a conoscenza di quest’errore…
Il Signore degli Anelli
Sappiamo tutti quanto sia grande
Gandalf in quanto mago, ma forse nessuno si sarebbe mai aspettato
questo da lui. A quanto pare Gandalf non solo cercava l’Anello… ma
anche gli orologi! In una scena di battaglia, è possibile notare
che Ian McKellen indossa infatti proprio un
orologio.
Anche se non molte persone hanno
notato il blooper, altre invece sono state molto veloci a
segnalarlo. Si può presumere che nonostante l’errore, il pubblico
sia comunque affezionatissimo alla saga de Il
Signore degli Anelli e al personaggio…
Il Gladiatore
Ecco un altro errore presente de
Il Gladiatore. Il film è senza dubbio grandioso, ma
come hanno potuto non notare questo errore in fase di
post-produzione è davvero un mistero. L’errore proviene da una
delle scene più famose del film, in cui possiamo vedere chiaramente
una bombola del gas sul retro di un carro.
In parte c’è chi è
stato contento che questo blooper non sia stato tagliato, dal
momento che quest’errore è diventato molto, molto
popolare…
Ritorno al Futuro
Se siete dei grandi fan di Ritorno al Futuro, dovete per forza ricordare
la scena in cui Marty McFly viaggia indietro nel tempo, fino al
1955, e si reca in una scuola superiore per suonare una fantastica
chitarra Gibson ES-345.
Si tratta di un grande errore perché
l’ES-345 non è stato prodotto fino al 1958. Forse sono cose che
succedono solo con i viaggi nel tempo…
Troy
Il film Troy del
2004 è stato un enorme successo di critica e pubblico, dal momento
che aveva tutti gli ingredienti per essere un film davvero
memorabile. Il personaggio principale, Achille (interpretato da
Brad Pitt), è stato brillante, e anche il
regista, Wolfgang Petersen, è stato eccezionale.
Tuttavia, lo stesso film non è perfetto, poiché contiene molti
errori.
Molti hanno notato che è possibile
vedere un aereo volare sopra Achille durante una scena all’aperto.
Soltanto in seguito è stato spiegato che si è trattato di un errore
di photoshop. Tuttavia, ci sono molti altri errori… perciò, quando
vi capiterà di rivedere il film, aguzzate la vista!
300
Questo errore è qualcosa a cui
potresti aver pensato mentre guardavi 300. Nel
film, l’esercito di Serse prova di tutto per battere gli Spartani,
arrivando persino ad usare delle bombe per sconfiggerli.
È un errore grande, perché la
polvere nera non è stata inventata fino al IX° secolo. Il film
potrà anche essere eccellente, ma di certo non è storicamente
accurato…
Sherlock Holmes
Sherlock
Holmes è un film eccellente da guardare, in
particolare la scena dell’inseguimento alla fine del film, iniziato
nelle fogne e conclusosi sul Tower Bridge.
Tuttavia, il problema è che le fogne
presso il Palazzo di Westminster e il Tower Bridge sono distanti
oltre due miglia. Quindi, un inseguimento del genere non era
affatto possibile…
Spy Kids
Questo classico per bambini del 2001
ha molti fan in tutto il mondo. Nel film, i fratelli Cortez
scoprono che i loro genitori sono spie e decidono di salvarli dopo
che sono stati rapiti.
In una scena, vediamo che Carla Gugino è seduta davanti ad una specchio:
a quel punto è possibile vedere chiaramente un cameraman con
indosso una camicia viola pallida. A proposito… ci sono molti altri
errori e bloopers anche in questo film.
Spider-Man
Non sarà di certo sbagliato
affermare che Spider-Man ha dato il via alla tendenza dei
film sui supereroi nel lontano 2002. Nel film, Peter Parker
(interpretato da Tobey Maguire) scopre la sua capacità di
lanciare ragnatele e inizia a sperimentare la cosa nella sua
stanza, il che si traduce in lui che rompe una lampada.
Tuttavia, pochi istanti dopo è
possibile vedere che la stessa lampada è di nuovo sullo scaffale e
non c’è nemmeno un singolo graffio su di essa. Com’è possibile?
I Soliti Sospetti
I
Soliti Sospetti è uno dei migliori film neo-noir mai
realizzati, e ha anche uno dei migliori cast di sempre. Nel film, i
protagonista stanno per derubare una macchina della polizia vicino
all’aeroporto.
La prima scena mostra la parte
anteriore di una 747 con quattro motori e, pochi istanti dopo, la
seconda scena mostra la parte posteriore di una 767 con due motori.
Nessuno è stato ancora in grado di spiegare il mistero dietro
quest’errore…
Independence Day
Nel film Independence
Day, l’Empire State Building esplode, ma non tutti hanno
notato che la posizione dell’edificio è diversa dall’indirizzo
dello stesso nella realtà. Nel film, l’indirizzo
dell’edificio è la 53a strada, ma l’Empire State Building si trova
nella 34a strada nella realtà.
I fan di Harry
Potter, noti anche come Potterheads, hanno una nuova
destinazione per le vacanze da aggiungere alla loro lista dei
desideri: un Airbnb interamente ispirato alla celebre saga. La
serie di Harry Potter ha una delle fanbase più devote
della storia, nonostante le recenti polemiche legate alla
scrittrice J.K.
Rowling.
I fan hanno avuto modo di conoscere
il mondo magico di Harry Potter grazie
ai sette romanzi della saga letteraria originale e di appassionarsi
ancora di più ai loro personaggi preferiti grazie agli 8
adattamenti cinematografici. Successivamente, si sono stati un
parco a tema presso gli Universal Studios, uno spettacolo di
Broadway e persino un sito web in cui i fan stesso possono
richiedere di iscriversi ad Hogwarts.
Adesso, stando a quanto riportato
dal Forbes, sarabbe stato
inaugurato un Airbnb con sede a Orlando, noto come Wizards Ways,
composto da otto stanze ognuna decorata a tema: la meta perfetta
per un massimo di sedici Potterheads. Quattro delle stanza sono
dedicate alla quattro case di Hogwarts: Grifondoro, Serpeverde,
Corvonero e Tassorosso. I temi delle altre quattro stanze, invece,
sono ispirati a l’Hogwarts Express, a Diagon Alley, all’Aula di
Divinazione di Trelawney e al Platano Picchiatore, al centro di una
celebre scena di Harry Potter e la Camera dei
Segreti. I visitatori possono essere smistati nella varie
stanza attraverso una sorta di cappello simile a quello parlante
presente nei libri e nei film, e presentare reclami se la scelta
non è di loro gradimento.
Non solo decorazioni, ma anche
effetti visivi e sonori nell’Airbnb ispirato a Harry Potter
Il divertimento a tema Harry Potter
all’interno di Wizards Ways si estende oltre le camere da letto.
C’è un teatro privato decorato come la Foresta Proibita, così come
una sala giochi a tema Quidditch con tanto di biliardo e
biliardino. Per un gameplay ancora più coinvolgente, i visitatori
possono cimentarsi, a bordo piscina, in una partita a scacchi a
grandezza naturale. Gli ospiti possono anche cenare come Harry,
seduti al tavolo da pranzo ispirato alla Sala Grande. Oltre alla
decorazioni, l’Airbnb include anche effetti sonori e visivi, come
il fumo che fuoriesce dall’espresso per Hogwarts. Nonostante la
pandemia, Wizards Way è disponibile per tutti i Potterheads per
vogliano prenotare il loro soggiorno da sogno. Per vedere le foto
della struttura, cliccate
QUI.
In una recente chiacchierata con
Discussing Film, Chad Stahelski, regista della
saga di John
Wick, ha avuto modo di aggiornare in merito all’annunciato
reboot di Highlander,
il film del 1986 diretto da Russell Mulcahy e interpretato da
Christopher Lambert e Sean Connery.
In effetti, era da un po’ di tempo
che non si avevano più aggiornamenti in merito al progetto. Adesso
Stahelski ha spiegato che il reboot è in una fase avanzata di
sviluppo; ciò significa che il personaggio di Connor MacLeod,
protagonista principale di tutti i quattro film generati dalla
pellicola con Lambert, potrebbe tornare al cinema prima del
previsto.
“Siamo entrati in piena fase di
sviluppo con Highlander.
Stiamo ritoccando le sceneggiature… scrivendo, lavorando alla
concettualizzazione delle sequenze, pensando a come fare tutto ciò
che abbiamo intenzione di fare. Probabilmente abbiamo più cose da
fare di persona, ma diciamo che questa situazione non ha in alcun
modo rallentato il processo di sviluppo del film”, ha spiegato
Chad Stahelski.
Highlander, un progetto molto
personale per il regista di John Wick
Highlander
rappresenta un progetto al quale Stahelski sembrerebbe molto
legata, e la stessa proprietà continua ad avere un seguito
particolarmente devoto, anche se relativamente piccolo. Grazie alla
sua esperienza con il genere action, la visione di Stahelski in
merito all’universo di Highlander
potrebbe essere davvero molto interessante. Ad uno sguardo più
attento, è facile cogliere l’influenza di Highlander
sulla mitologia della saga di John
Wick; sarà quindi affascinante vedere se Stahelski
resterà fedele alla tradizione o stravolgerà, in parte, il mondo
mitologico partorito dalla mente di Gregory Widen.
Tra le più celebri fiabe narrate
nel corso dei decenni dalla Walt Disney, vi è
Cenerentola. Questo detiene tutt’oggi
un’importanza speciale tanto per il grande studios quanto per
l’immaginario collettivo. Il primo film, realizzato nel
1950, segna infatti il ritorno ad una grande produzione
ispirata a un’unica storia e non più ad un collage di
cortometraggi. Cenerentola introdusse la Disney ad un
nuovo periodo d’oro, dando vita al concetto di “Classico
Disney“. Non sorprende dunque che, seppur a distanza di
anni, siano stati realizzati due sequel animati e un film
live-action, i quali portano avanti la grande tradizione del
personaggio e l’amore del pubblico nei suoi confronti.
Cenerentola è oggi parte del
patrimonio culturale dell’interno pianeta, con le sue numerose
reinterpretazioni e metafore nascoste. A partire da tale pellicola,
infatti, diventò particolarmente ricorrente per i Classici Disney
il messaggio del bene che trionfa sul male. Inoltre, il film
contribuì significativamente a forgiare un più tradizionale stile
disneyiano, con un racconto di fate, sogni, disegni brillanti e
delicati, una trama ben definita e personaggi iconici. Cenerentola
è inoltre divenuta simbolo dell’elevazione personale, passando
dall’essere una schiava a principessa. È inoltre uno dei simboli
per antonomasia dei sogni che diventano realtà qualora si crede
fermamente in essi.
Per realizzare il film, la Disney
trasse ispirazione dall’omonima fabia, le cui
origini sono tanto antiche quanto variegate. La versione più
arcaica conosciuta e riconducibile alla storia di Cenerentola è
quella di Rodopi, appartenente all’antico Egitto. Questa è
considerata il più vecchio archetipo letterario di Cenerentola. Le
versioni più note in Occidente sono poi quella di Giambattista
Basile, da cui è stato tratto il film Gatta
Cenerentola, quella dei fratelli Grimm e di Charles
Perrault. Su quest’ultima si sono in particolare basate le
trasposizioni realizzate dalla Disney.
Cenerentola: la trama del film e
le differenze con la fiaba originale
La storia si concentra su Elle,
giovane di belle speranze che in seguito alla morte della madre è
costretta ad assistere alle seconde nozze del padre con la perfida
Lady Tremaine. Quest’ultima diventerà il suo unico tutore nel
momento in cui anche il padre verrà a mancare in seguito ad un
viaggio di lavoro. È a questo punto che la matrigna s rivelerà in
tutta la sua cattiveria, e insieme alle due figlie Anastasia e
Genoveffa tratteranno Elle come una schiava, affibbiandole
l’appellativo di Cenerentola. Tuttavia, l’intervento della fata
madrina cambierà le sue sorti, permettendole di partecipare ad un
regale ballo di corte dove farà innamorare di sé il principe.
Del film è rimasta particolarmente
iconica la celebre colonna sonora, composta da alcuni tra i brani
tutt’oggi più famosi della Disney. Titoli come I sogni son
desideri e Bibbidi-Bobbidi-Bu, la quale fu anche
nominata come miglior canzone ai premi Oscar, ottennero un tale
successo da spingere la Disney a pubblicare le canzoni del film,
dando così vita al commercio delle colonne sonore. Quella di
Cenerentola, nominata a sua volta al premio Oscar,
sottolinea infatti la grande importanza che la musica ha
all’interno del film, tanto per la narrazione quanto per il
ritmo.
Per dar vita al personaggio, lo
studios, che proveniva da un momento di difficoltà dettato dalla
Seconda Guerra Mondiale, decise di basarsi prevalentemente sulla
versione della fiaba narrata da Perrault, ma condendola di elementi
presi altrove, come il sadismo della matrigna e delle sorellastre
presente nella versione dei Grimm. Nella realizzazione, furono
ovviamente adottati dei cambiamenti rispetto a queste due versioni
originali. Nella fiaba di Perrault, infatti, è Cenerentola stessa a
rifiutarsi di andare al ballo, sentendosi fuori luogo, salvo poi
andarci due volte invece di una. La versione dei Grimm è invece
naturalmente più cupa e violenta, e termina con la vendetta di
Cenerentola nei confronti della matrigna e delle sorellastre,
facendo cavare loro gli occhi dalle colombe.
Cenerentola: il primo film e
sequel animati
Il primo film, realizzato
nel 1950 Cenerentola (film 1950) è diretto dal trio di
talenti: Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Clyde Geronimi. Prodotto
dalla Walt Disney Productions e distribuito negli Stati Uniti dalla
RKO Radio Pictures il 15 febbraio 1950 è il 12º Classico Disney. Da
allora la Disney ha partorito molte altre pellicole tra cui sequele
e per ultimo un live action. Ecco l’elenco dei tutti i film:
Cenerentola di Walt Disney (film 1950)
Cenerentola 2
Cenerentola 3
Cenerentola di Kenneth Branagh (2015)
Cenerentola 2 – Quando i sogni diventano
realtà
Nel 2002 venne
realizzato, con un budget complessivo di 5 milioni, il primo sequel
del classico Disney. Intitolato Cenerentola II – Quando i
sogni diventano realtà, questo è stato distribuito
direttamente per l’home video, divenendo uno dei sequel Disney più
venduti di sempre, incassando circa 120 milioni di dollari. Il film
intende raccontare cosa accadde dopo il celebre “e vissero per
sempre felici econtenti”, e nella sua struttura in
tre segmenti permette di seguire le vicende di Cenerentola intenta
ad organizzare una festa, durante la quale anche la sorellastra
Anastasia avrà il suo momento di gloria.
Cenerentola 3 – Il gioco del destino
Dato il successo
riscontrato, lo studios decise di realizzare un terzo film, sempre
pensato esclusivamente per l’home-video, e rilasciato nel 2007 con
il titolo di Cenerentola III – Il gioco del
destino. Pur collocandosi cronologicamente dopo il
precedente secondo capitolo, il film è tuttavia una continuazione
del Cenerentola originale. All’interno di questo si
racconta infatti di come Lady Tremaine e le sue due figlie, entrate
in possesso della bacchetta della fata Smemorina, tornino indietro
nel tempo per impedire che Cenerentola possa risultare la
proprietaria della scarpetta di cristallo, con tutto ciò che ne è
seguito.
Tale ultimo lungometraggio animato
si è affermato in modo particolarmente positivo tra la critica e il
pubblico, i quali hanno apprezzato la svolta dark proposta dagli
autori. All’interno del film, infatti sono presenti sequenze
decisamente più cupe rispetto a quelle viste nei precedenti due
capitoli. La stessa Lady Tremaine assume una personalità ancor più
malvagia, la quale se nei precedenti film era soltanto intenzionata
ad umiliare Cenerentola, arriva qui invece a progettare anche la
sua morte.
Cenerentola (2015): il film in
live-action
Sull’onda del successo di film come
Alice in Wonderland e Maleficent, la Disney non ha mancato di
riportare al cinema in versione live-action anche il grande
classico di Cenerentola (qui la
recensione). Basato naturalmente sul celebre
classico animato del 1950, il film diretto da
Kenneth
Branagh ha confermato il trend positivo di questi
rifacimenti, guadagnando nella sola Italia circa 15 milioni di
euro, mentre a livello mondiale ha raggiunto un incasso complessivo
di circa 542 milioni di dollari. Candidato al premio Oscar per i
migliori costumi, realizzati dalla pluripremiata
SandyPowell,
Cenerentola ha ricevuto ottimi apprezzamenti da parte
della critica, la quale ne ha apprezzato in particolare la
rilettura contemporanea e le interpretazioni.
Per trovare il giusto volto per
Cenerentola, si svolsero dei lunghi provini. Tra le più celebri
attrice considerate per il ruolo si annoverano Emma Watson, Saoirse Ronan,
Alicia Vikander,
Bella
Heathcote e Margot
Robbie. Fu però Lily
James, all’epoca ancora semi sconosciuta, ad ottenere
il ruolo. Grazie a questo, ottenne grande popolarità, arrivando a
prendere parte in alcuni noti film. Per l’attrice, il set non fu
tuttavia una passeggiata, e diversi sono i momenti da lei ritenuti
più complessi. Tra questi vi è la sequenza del ballo, per la quale
ha dovuto esercitarsi per mesi, come anche il lungo tempo richiesto
per poter indossare correttamente i vistosi abiti.
Tra le soddisfazioni più grandi
della James, vi è stata quella di aver potuto indossare l’iconico
abito blu di Cenerentola. Di questo, la costumista Sandy Powell
realizzò ben otto versioni, ognuna adattata in base a ciò che
l’attrice doveva fare nella scena. Per la sua fuga dal castello
venne ad esempio realizzata una versione più corta dell’abito, così
da permettere alla James di correre senza intralci. Oltre alla
James, altri celebri nomi compongono il cast del film. Per il ruolo
della matrigna, la produzione era infatti alla ricerca di un nome
di richiamo, che potesse suscitare ulteriore interesse nei
confronti del progetto. Dopo alcune valutazioni, venne scelta la
premio Oscar Cate
Blanchett, che accettò entusiasta. Richard
Madden dà volto al principe azzurro, mentre
Helena Bonham
Carter ricopre il ruolo della fata madrina.
Stellan
Skarsgård, infine, venne scelto per dar vita al Gran
Duca, alleato di Lady Tremaine.
Cenerentola: dove vedere i film in
streaming
Per gli amanti del personaggio o
dei film Disney, è possibile ritrovare il classico del 1950 come
anche il live-action del 2015 su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Cenerentola è infatti presente nel
catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple
iTunes, e Tim Vision. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale, avendo così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video.
Per rimanere in casa Disney,
invece, l’intera trilogia animata e il film live-action sono
ovviamente presenti nel catalogo di Disney+,
la piattaforma streaming ufficiale del celebre studios di
produzione. Anche in questo caso, basterà sottoscrivere un
abbonamento generale, potendo così fruire incondizionatamente di
tali titoli, come anche di altri extra presenti nella
piattaforma.
Nonostante sia stata uccisa in
Deadpool 2, l’uso del viaggio nel tempo di Wade
Wilson ha riportato in vita la sua fidanzata Vanessa, e questo
ovviamente lascia una porta aperta al personaggio circa un
eventuale ritorno nel terzo film in fase di sviluppo alla Marvel (dove potremmo finalmente
vederla scoprire i suoi poteri mutanti e diventare Copycat).
Sfortunatamente, durante
un’intervista con Entertainment Weekly, l’attrice
Morena Baccarin ha confermato che non ha
ancora sentito parlare del terzo episodio del franchise di
Deadpool. “Non ne ho idea”, ha ammesso quando le è stato
chiesto se avrà un ruolo più importante in Deadpool 3. “Apparentemente, sembra
che lo stiano ancora scrivendo. Onestamente non lo so. Non mi è
stato chiesto nulla, né sono stata avvicinata al progetto. Non ci
sono state ancora conversazioni, quindi aspetto…”
Baccarin ha aggiunto che spera che
il suo eventuale ruolo sia “il più grande possibile”,
sottolineando che amerebbe essere al fianco di Ryan
Reynolds in qualità di protagonista. Dopo
essere apparsa a malapena in Deadpool 2, l’attrice ha
sottolineato che lavorare al primo film è stato “uno dei
periodi più belli della mia vita. È stato così divertente essere
sul set… è stato tutto così creativo, appagante e divertente. Ryan
Reynolds è la persona migliore con cui lavorare… così dolce e così
dannatamente divertente da farti stare male.”
Un ruolo di maggior
rilievo per Vanessa in Deadpool 3 si allineerebbe
con la spinta sempre più costante verso una maggiore rappresentanza
del femminile nei film dedicati ai supereroi. Anche se la Marvel ha ancora molta strada da
fare su quel fronte, negli ultimi anni ci sono state diverse mosse
incoraggianti, in particolare con Captain
Marvel e Black
Widow. Deadpool 2 ha introdotto un altro
personaggio femminile entusiasmante all’interno del franchise,
ossia Domino di Zazie Beetz, ma c’è sempre spazio per far
brillare più personaggi femminili. Fortunatamente, sembra che
Baccarin sia entusiasta all’idea di tornare per Deadpool
3…
Deadpool 3 sarà davvero vietato ai minori?
Deadpool è un
personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i
primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo
al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far
proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo. La vera
domanda adesso è un’altra: il film sarà vietato ai
minori? Deadpool 3 rappresenterà
ufficialmente il primo film R-rated dei Marvel Studios?
Vi ricordiamo che a confermare
l’ingresso di Deadpool nel MCU era stato Alan Horn,
presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las
Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto
arriverà un altro titolo della serie di film con Ryan
Reynolds.
In una recente intervista con
TotalFilm (via SyFy), Patty
Jenkins, regista dell’attesissimo Wonder
Woman 1984, ha rivelato nuovi dettagli circa il
rapporto tra il personaggio di Diana Prince interpretato da
Gal Gadot e quello di Barbara Minerva/Cheetah
interpretato da Kristen Wiig.
Nel film i due personaggio
dovrebbero incontrarsi per la prima volta all’interno dello
Smithsonian Institution e iniziare a discutere di argomenti quali
geologia, gemmologia, litologia e criptozoologia: le discussioni su
quest’ultimo studio, in particolare, saranno molti utili al
personaggio di Barbara nella sua trasformazione in Cheetah. Ma
cos’è che spingerà le due donne, prima amiche, a diventare nemiche?
La Jenkins ha cercato di fornire una spiegazione non troppo
dettagliata, al fine di evitare spoiler: “La cosa che mi piace
è che all’inizio del film questi due personaggi sono veramente
amici. L’evoluzione del loro rapporto seguirà un iter molto
organico… sarà proprio come nella vita reale, quando un’amicizia
finisce e due persone intraprendono due percorsi diversi.”
Anche Kristen Wiig
è intervenuta per parlare del debutto cinematografico del suo
personaggio, specificando che non sarà una copia carbone della
controparte fumettistica. L’attrice ha infatti anticipato che nel
film vedremo una versione di Cheetah totalmente diversa, senza però
specificare in che misura la sua incarnazione si discosterà dalle
pagine dei fumetti.
L’evoluzione della relazione tra
Diana e Barbara in Wonder Woman 1984
La parte più interessante della
relazione tra Diana e Barbara sembra dunque essere quanto entrambe
si avvicineranno l’una all’altra dopo essersi incontrati al museo
Smithsonian (che farà il suo debutto nel DCEU dopo aver ospitato la
mostra dedicata a Captain America nel film Captain America: The Winter Soldier del MCU). Le due donne dovrebbe avere
molto in comune, soprattutto da un punto di vista intellettivo,
quindi dovrebbe rappresentare una svolta senza dubbio eccitante il
motivo che le spingerà a scontrarsi l’una contro l’altra.
Wonder
Woman 1984 uscirà il 2 ottobre 2020. Il film è stato
definito dal produttore Charles Roven un sequel
“inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio
grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli
eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero
aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la
prossima iterazione della supereroina”.
L’ordine cronologico del personaggio
di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn
of Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman. Il sequel vedrà
ancora Gal
Gadot nei panni di Diana Prince opposta
a Kristen
Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel
cast figureranno anche Chris
Pine (volto del redivivo Steve Trevor)
e Pedro
Pascal (nei panni di Maxwell Lord).
Le regole e i poteri della Gemma
dell’Anima in Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgame sono molto vaghi, eppure entrambi i film
forniscono una serie di indizi su come l’oggetto immaginario
funzioni davvero. Come spiegato da Wong (Benedict
Wong) in Doctor
Strange, ognuna delle sei Gemme dell’Infinito presenti
nell’universo cinematografico Marvel è un cristallo preistorico
che rappresenta e controlla “un aspetto essenziale
dell’esistenza”.
Thanos (Josh
Brolin) usa la Gemma dello Spazio per teletrasportare
se stesso e l’Ordine Nero in tutto l’universo; la Gemma del Potere
per lanciare una luna sul pianeta Titano; la Gemma della Realtà per
trasformare i proiettili di Starlord (Chris
Pratt) in un cumulo di bolle; la Gemma del Tempo per
far tornare in vita Visione (Paul
Bettany). La Gemma della Mente è nota per influenzare
la psiche, come evidenziato dalla coscienza di Visione e dallo
scettro di Loki (Tom
Hiddleston) che funge da dispositivo di controllo
mentale. Ma cosa fa la Gemma dell’Anima e come funziona?
Dopo anni di speculazioni da parte
dei fan su cosa poteva essere e dove poteva trovarsi l’ultima Gemma
dell’Infinito, Infinity
War ha rivelato che – da un punto di vista narrativo –
la Gemma non era stata ancora impostata nel MCU. Invece, il villain che tutti
credevano morto, ossia Teschio Rosso (Ross
Marquand), la stava sorvegliando silenziosamente sul
lontano pianeta Vormir da quando il Tesseract la teletrasportò lì
alla fine di Captain America: Il primo vendicatore. Teschio
Rosso spiega a Thanos che la Gemma richiede il sacrificio di ciò
che si ama di più: si tratta quindi dell’unica Gemma dell’Infinito
ad imporre delle condizioni, oltre che la più difficile da
collezionare.
Dopo aver sacrificato la
sua amata Gamora (Zoe
Saldana) e aver ottenuto la Gemma dell’Anima, Thanos
per prima cosa la combina con la Gemma dello Spazio per localizzare
il vero Doctor Strange, quando il mago convoca un
esercito di cloni nella battaglia su Titano. La combinazione delle
due Gemme non solo ferisce Strange, ma fa anche sì che la sua anima
si stacchi temporaneamente dal suo corpo. Questa è la stessa
funzione che la Gemma dell’Anima svolge durante lo schiocco delle
dita, in quanto conduce alla distruzione di metà di tutte le vite
dell’universo (come visto in Infinity
War), dimostrando la sua capacità di
identificare i singoli esseri umani e, possibilmente, giudicare
anche quali eliminare. Insieme al requisito del sacrificio e alla
scelta di Teschio Rosso come suo protettore, tutto ciò dimostra che
la Gemma dell’Anima rende giustizia al suo nome, in quanto
controlla tutto ciò che riguarda lo spirito.
Un’altra caratteristica posseduta
dalla Gemma dell’Anima è quella di aver introdotto lentamente i fan
del MCU al Mondo
Dell’Anima, una dimensione tascabile che risiede
all’interno della Gemma stessa, dove è possibile incontrare la
persona che è stata sacrificata. Quando Thanos raggiunge il suo
obiettivo finale, viene trasportato proprio lì: all’interno,
incontra una giovane Gamora. Tony Stark (Robert
Downey Jr.) avrebbe dovuto vivere un momento simile
con sua figlia Morgan, interpretata dall’attrice Katherine
Langford di Tredici, ma la scena è stata tagliata
dal montaggio finale. Questo potere è anche collegato al motivo per
cui tutti quelli che sono stati spazzati via in Infinity
War sono stati riportati in vita in
Endgame,
a differenza di quei personaggi che sono morti per cause diverse,
come Visione e Vedova Nera (Scarlett
Johansson). Letteralmente, lo schiocco delle dita non
li ha mai uccisi: la Gema dell’Anima li ha solo trasportati
all’interno di un diverso piano dell’esistenza.
Scopriremo di più sulla Gemma
dell’Anima grazie al film sugli Eterni?
La Gemma dell’Anima è stata quindi
una parte centrale del piano di Thanos per spazzare via metà della
vita nell’universo in Avengers:
Infinity War ed è stata anche una parte essenziale
della sua sconfitta in Avengers:
Endgame. Innegabilmente, si tratta del pezzo più
enigmatico del suo guanto onnipotente. I due film in cui è apparsa
hanno dimostrato la sua connessione con la parte più spirituale
dell’universo condiviso, ma è ovvio che c’è molto altro da
esplorare al riguardo. Forse il film Gli
Eterni risponderà alle restanti domande circa la sua
creazione e le sue funzionalità.
Ecco il primo trailer originale di
Respect, il biopic su Aretha
Franklin in cui Jennifer Hudson, già premio Oscar per
Dreamgirls, interpreterà la leggenda della musica,
Regina del Soul. La MGM ha diffuso un trailer che si focalizza
sull’ascesa di Franklin, dagli inizi difficili al successo e alla
grande connessione con il suo pubblico. Il trailer mostra anche
brevemente il contributo che Aretha Franklin apportò al movimento
per i Diritti Civili, includendo anche una sua frase, divenuta
ormai una citazione famosa: “Devi disturbare la pace, quando
non riesci ad ottenerla”.
Come accennato in precedenza,
l’attrice vincitrice del premio Oscar Jennifer Hudson interpreterà Aretha
Franklin. Hudson è affiancata da Forest Whitaker, che interpreta il padre di
Franklin, Marlon Wayans, nel ruolo di Ted
White (il primo marito di Franklin), insieme a
Audra McDonald, Marc Maron, Tituss Burgess, Saycon
Sengbloh, Hailey Kilgore e Skye Dakota
Turner. La sinossi ufficiale di Respect recita “A
seguito dell’ascesa della carriera di Aretha Franklin da bimba che
canta nel coro della chiesa di suo padre alla sua celebrità
internazionale, RESPECT è la straordinaria storia vera del viaggio
dell’icona della musica per trovare la sua voce”. RESPECT
arriverà nei cinema questo dicembre, a meno che la pandemia di
COVID-19 non abbia un impatto sulla data di uscita del film.
Abbiamo già detto che da oggi sarà disponibile in puntate su
Quibi un remake home made de La storia
fantastica, a cui hanno partecipato tantissime star che
hanno ricreato piccoli pezzi del film mentre erano in quarantena,
utilizzando solo oggetti e materiali che potevano reperire nelle
loro case. Oggi arriva il primo esilarante trailer del remake
casalingo collettivo in cui compaiono Tiffany
Haddish con Common, Hugh Jackman e il figlio, Jennifer Garner, Sophie Turner (visibilmente incinta!) con
Joe Jonas. Ecco il trailer:
Naturalmente tutta l’operazione non
è solo un simpatico divertimento, ma anche un modo per raccogliere
fondi e fornire pasti gratuiti a chi non può permetterseli negli
Stati Uniti ancora attanagliati dall’emergenza COVID-19.
Questa versione de La
Storia Fantastica vedrà esibirsi molte altre famose coppie
di Hollywood, tra cui Common e Tiffany Haddish, Neil
Patrick Harris e David Burtka, Chris Pine e
Annabelle Wallis. Ma anche nomi del calibro di
Hugh Jackman,
Jennifer Garner, Elijah Wood e avranno un ruolo.
Lo scorso sabato, per sponsorizzare
il concerto “Global
Goal: Unite for Our Future” destinato a celebrare il lavoro di
tutti gli operatori del settore sanitario, è stata organizzata una
reunion del cast di X-Men a
cui hanno partecipato Hugh Jackman (Wolverine), Patrick Stewart (Charles Xavier nella saga
originale), James McAvoy (Charles Xavier nella saga
reboot), Famke Janssen (Jean Grey nella saga
originale), Sophie Turner (Jean Grey nella saga reboot) e
Halle Berry (Tempesta).
Improvvisamente la reunion è stata
interrotta da Ryan Reynolds (Deadpool), che ha cercato di
convincere i suoi colleghi del fatto che anche lui, proprio grazie
al personaggio del Mercenario Chiacchierone, appartiene alla grande
famiglia degli X-Men. Purtroppo l’attore non è riuscito a
persuadere i suoi colleghi, che uno ad uno hanno iniziato ad
abbandonare la videochiamata. Sul finale, quando è rimasto soltanto
Jackman, è apparso improvvisamente Liev Schreiber (interprete di Victor
Creed/Sabretooth) che ha esclamato: “X-Men le origini,
riuniti!”, in riferimento al film di Gavin Hood in cui ha
recitato al fianco di Jackman.
Ryan Reynolds sarà ancora Deadpool!
Ricordiamo che dopo l’acquisizione
della Fox da parte della Disney, i personaggi degli X-Men
verranno ufficialmente introdotti nel MCU con nuove storie e nuovi attori
che interpreteranno gli iconici mutanti. Ad oggi, l’unico
personaggio che non subirà un recasting sarà proprio quello di
Deadpool, con Ryan Reynolds che tornerà nei panni del
Mercenario Chiacchierone nell’annunciato Deadpool 3, sul quale però non ci sono
ancora dettagli.
Deadpool è un personaggio molto
amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i primi due film sotto
l’egida della Fox sono stati un vero successo al box office: non
sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far
proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo.
Il futuro di Sam Wilson/Falcon nel
MCU si prospetta estremamente
luminoso, dal momento che il personaggio interpretato da Anthony Mackie si appresta a raccogliere
l’eredità di Steve Rogers e a diventare il nuovo Captain America
(come lasciato anche intendere dal finale di Avengers:
Endgame). In attesa che la serie The Falcon and the Winter Soldier chiarisca di
più sul ruolo dell’ex criminale redento nell’universo condiviso, è
stato lo stesso Mackie a scagliarsi duramente contro i Marvel Studios.
Come riportato da
Screen Rant, il tutto è avvenuto durante il celebre format
“Actors on Actors” organizzato da
Variety, in cui Anthony Mackie ha criticato l’atteggiamento
della Marvel nei confronti della
diversità, non solo in riferimento al cast dei film, ma anche e
soprattutto alla troupe, quindi a tutte le persone che lavorano sul
set. Parlando con Daveed Diggs (star della serie
Snowpiercer e ospite del format insieme a lui), Mackie
ha spiegato: “Mi ha sempre irritato l’idea di aver fatto sette
film con la Marvel in cui ogni produttore, ogni
regista, ogni stuntman, ogni costumista, ogni assistente alla
produzione… ogni singola persona era bianca.”
L’attore ha poi parlato anche del
“caso” Black
Panther, sottolineando come fosse ancora più
“razzista” – dal suo punto di vista – il fatto che il cast e la
troupe del film erano composti essenzialmente da artisti e tecnici
di colore: “Poi hanno fatto Black Panther… con un regista nero,
un produttore nero, un costumista nero, un coordinatore degli stunt
nero. Se vogliamo, è una cosa ancora più razzista. Perché se assumi
i neri soltanto quando si tratta di un film sui neri, allora è come
se dicessi che non sono abbastanza degni per un film con un cast
composto principalmente da bianchi.”
La diversificazione all’interno del MCU
Al di là di Black
Panther, i Marvel Studios hanno iniziato ad
abbracciare sempre di più il concetto di diversificazione
all’interno delle loro produzioni: a tre donne è stata affidata la
regia di tre cinecomics (Anna Boden ha co-diretto Captain
Marvel, Cate Shortland ha diretto Black
Widow e Chloé Zhao ha diretto Gli
Eterni), mentre due registi non caucasici hanno
diretto due cinecomics (di nuovo Chloé Zhao per Gli Eterni
e Destin Daniel Cretton ingaggiato invece per Shang-Chi and the Legend of the Ten
Rings).
L’attrice Selma
Blair, popolare negli Stati Uniti, si è negli anni resa
nota grazie ad una serie di titoli di buon successo Grazie a
questi, è stata indicata come una promessa della recitazione. In
particolare, è ricordata per il personaggio di Elizabeth Sherman
nei primi due film dedicati ad Hellboy. Ad oggi continua a prendere
parte a produzioni di vario tipo, evidenziando la versatilità che
da sempre la contraddistingue.
Ecco 10 cose che non sai di
Selma Blair.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Selma Blair: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in noti
lungometraggi. L’attrice debutta sul grande schermo con il
film In & Out (1997), per poi guadagnare maggior notorietà
con titoli come Cruel Intentions (1999), con Sarah
Michelle Gellar, La rivincita delle bionde
(2001), Fuga da Seattle (2002), con Jared
Leto, ed Hellboy
(2004), con Ron Perlman e Rupert
Evans. Recita poi in In Good Company (2004),
The Fog – Nebbia assassina (2005), WΔZ
(2007), ed Hellboy: The Golden Army (2008), dove riprende
il suo ruolo. Negli ultimi anni ha invece recitato in film come
Questioni di famiglia (2011), Columbus Circle
(2012), Mothers and Daughters (2016), Mom and Dad
(2017), con Nicolas
Cage, After (2019) e After 2 (2020),
con Josephine
Langford.
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso della sua carriera
l’attrice non ha mancato di recitare anche in alcuni prodotti
televisivi di buon successo. Il primo di questi è la serie TV
Zoe, Duncan, Jack & Jane (1999-2000). Successivamente
recita in alcuni episodi di titoli come Xena – Principessa
guerriera (2000), Friends (2002), Anger
Management (2012-2013), American Crime Story (2016),
Lost in Space
(2018-2019) e Another Life
(2019).
8. Ha vinto un premio
speciale. Il primo film a dare particolare popolarità
all’attrice è Cruel Intentions, dove ricopre il ruolo di
Cecile Caldwell. All’interno di questo, in particolare, l’attrice è
nota per la scena che la vede scambiarsi un appassionato bacio con
la protagonista Sarah Michelle Gellar. Proprio per questo, le due
hanno poi vinto il premio come “miglior bacio” agli MTV Movie
Awards. Ad oggi la loro premiazione è una delle più note della
categoria.
Selma Blair è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo verificato seguito da 2,3 milioni di
persone. Qui la Blair è solita condividere prevalentemente immagini
relative a propri momenti di svago, il più delle volte in compagnia
della propria famiglia. Non mancano poi anche foto ricordo di set a
cui ha preso parte, come anche immagini promozionali dei suoi
progetti. Attraverso il proprio profilo, inoltre, l’attrice
condivide novità riguardo il suo stato di salute, dopo la malattia
annunciata nel 2018.
Selma Blair: la sua malattia
6. È affetta da sclerosi
multipla. Nell’ottobre del 2018, tramite il proprio
profilo Instagram, l’attrice rende noto di essere affetta da
sclerosi multipla, malattia che in breve tempo ha limitato le sue
capacità motorie portandola a dover camminare con un bastone.
Sempre tramite il social, la Blair ha tenuto aggiornati i suoi
follower sui progressi fatti nella battaglia contro tale male,
divenendo una vera e propria fonte di ispirazione per molti.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Selma Blair in Anger
Management
5. Ha avuto un ruolo di
rilievo nella serie TV. Dal 2012 al 2013 l’attrice ha
interpretato il ruolo di Kate Wales nella sit-com Anger
Management. Questa è la terapista del protagonista Charlie,
con il quale intrattiene una relazione basata prevalentemente sul
sesso, non desiderando un ulteriore coinvolgimento emotivo. In
totale, la Blair ha recitato in più di cinquanta episodi, facendo
così affermare la serie come il suo titolo televisivo di maggior
successo.
4. Fu licenziata dalla
serie. Il rapporto tra l’attrice e la serie non si è però
concluso nel migliore dei modi. Dopo essersi infatti lamentata con
la produzione del comportamento poco professionale dell’attore
Charlie Sheen, protagonista dello show, questi ha
fatto di tutto affinché la Blair venisse allontanata dalla
produzione, minacciando di non tornare sul set finché non fosse
stata licenziata. La produzione, nel tentativo di salvaguardare la
serie, decise così di far uscire di scena il
personaggio dell’attrice.
Selma Blair in After
3. Ha recitato nei noti
film tratti dall’omonimo romanzo. Nel 2019 e nel 2020
l’attrice ha ricoperto il ruolo di Carol Young nei film
After e After 2. Questi sono la trasposizione
cinematografica degli omonimi romanzi di successo, di genere
sentimentali. Al centro della vicenda vi è la turbolenta relazione
tra Tessa Young, giovane studentessa universitaria, e il
ragazzaccio Hardin Scott. Il ruolo ricoperto dalla Blair è quello
della madre della giovane protagonista.
Selma Blair in Hellboy
2. Desiderava ardentemente
un terzo capitolo della trilogia.Hellboy II: The
Golden Army si concludeva con la rivelazione che Liz ed
Hellboy aspettavano una coppia di gemelli, come anche che
l’infernale antieroe era destinato a portare l’apocalisse nel
mondo. Parlando del mai realizzato terzo capitolo, l’attrice ha
dichiarato di avere il cuore spezzato per non poter contribuire
alla conclusione dell’arco narrativo dei personaggi. Ad oggi,
infatti, il progetto sembra essere definitivamente stato
abbandonato.
Selma Blair: età e altezza
1. Selma Blair è nata a
Southfield, nel Michigan, Stati Uniti, il 23 giugno 1972.
L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.
Nel 2011 Hanna ha il volto
dell’attrice Saoirse
Ronan, e accanto a lei vi sono Eric
Bana e Cate
Blanchett. Il film (qui la recensione),
che proponeva un nuovo punto di vista sul mondo dello spionaggio,
ebbe soltanto un tiepido riscontro di pubblico. Otto anni dopo,
quel titolo è divenuto una serie targata Amazon Prime Video. Hanna,
mantenendo il titolo e la base dell’originale lungometraggio, si è
riproposta da subito di espandere il potenziale di quel mondo
narrativo, permettendo così di esplorare molte delle affascinanti
tematiche rimaste in sospeso. Ideata da DavidFarr, la serie è ora giunta alla seconda stagione,
la quale risulta essere quella decisiva per dar vita al meglio di
sé.
Dopo gli eventi della prima
stagione, che hanno portato Hanna (Esme
Creed-Miles) a doversi separare dal padre (Joel
Kinnaman), questa continua a nascondersi nella
foresta, ancora ricercata dagli agenti della CIA facenti parte del
programma Ultrax, il cui è obiettivo è quello di dar vita a delle
super soldatesse. Costretta ad uscire allo scoperto, la ragazza si
ritroverà a far parte di quel mondo da cui era fino ad ora fuggita.
Qui dovrà comprendere bene le nuove dinamiche del gioco, capendo di
chi può fidarsi e da chi deve invece guardarsi le spalle.
Hanna: far parte di un mondo più
grande
I dubbi riguardo la serie erano
leciti. Ridare vita ad un prodotto che non ha beneficiato di una
calorosa accoglienza di pubblico poteva essere un idea poco
fruttuosa. La prima stagione, tuttavia, pur seguendo in modo
pressoché pedissequo il film di partenza, era riuscita a proporre
una serie di approfondimenti che lasciavano intravedere un nuovo
potenziale. Con i primi otto episodi, infatti, si poteva avere la
sensazione di stare assistendo ad un qualcosa di preparatorio in
funzione di maggiori risvolti futuri. Terminata la stagione, vi era
dunque grande attesa per ciò che di nuovo la serie avrebbe potuto
narrare.
Abbandonato, per forza di cose, il
riferimento alla pellicola del 2011, Hanna apre dunque la
sua seconda stagione continuando ad esplorare il più ampio mondo di
cui la combattiva protagonista ha scoperto di far parte. Prosegue
così la re-immaginazione di un genere notoriamente maschile, e che
trova invece ora nuovo respiro grazie ad un cast prevalentemente
femminile. Anche se non tutti i personaggi sono sviluppati come
meriterebbero, quelli di cui davvero importa dimostrano il carisma
necessario per assumere il ruolo loro richiesto, ponendosi come
delle spie e delle lottatrici particolarmente affascinanti e
convincenti.
Il loro potenziale rimane tuttavia
piuttosto inespresso a causa di una stagione eccessivamente
statica, che sembra non avere il coraggio di distaccarsi troppo
dalle dinamiche della precedente. Ciò porta inevitabilmente al
ripetersi di alcune situazioni, come al mancato sviluppo dei
rapporti tra i protagonisti, apparentemente rimandati ad un
eventuale successivo blocco di episodi. Nel suo concludersi,
infatti, questa seconda stagione lascia allo spettatore un
eccessivo sentimento di incompiutezza, senza che nulla di
particolarmente significativo sia accaduto.
Hanna: la recensione della seconda
stagione
Nel suo tracciare nuovi sentieri,
dunque, la stagione risulta poco incisiva rispetto a quello che
avrebbe invece dovuto dimostrare. Se il suo racconto può tuttavia
trovare compimento in un futuro prosieguo, resta comunque un
evidente problema nel suo ritmo. Appaiono essere troppi i momenti
in cui la narrazione si adagia, dilatando i suoi tempi in modo
controproducente. Per quanto alcune sequenze abbiano motivo per
fare ciò, andando ad indagare lati più intimi e privati dei
personaggi, la sensazione generale è quella di un mancato
equilibrio tra le varie componenti della stagione.
Questo risulta particolarmente
fastidioso nel momento in cui, invece, Hanna dimostra di
saper costruire una buona tensione, riconquistando lo spettatore
con i trucchi del genere. Altro grande merito è quello di dar vita
a spettacolari sequenze di combattimento, riprese in modo sempre
diverso e sempre coinvolgente. Non si avverte mai fatica nel
seguire i rapidi scontri tra i personaggi, che sono invece
coreografati con grande precisione e un fascino non comune in
televisione.
Ad oggi risulta dunque ancora
difficile rispondere alla domanda se Hanna sia o meno un
prodotto in grado di trovare una propria validità. Minacciata prima
dal peso del film di riferimento, e ora da uno svolgimento non
particolarmente soddisfacente, il giudizio sembra come la serie
rimanere ancora incerto. Una terza stagione, a questo punto,
potrebbe essere l’appuntamento ultimo di dimostrare il proprio
potenziale.
Dopo lo
spostamento della data d’uscita statunitense di
Tenet (dal 31 luglio al 12 agosto 2020), anche
il palinsesto italiano subisce una variazione e propone l’uscita
del film di Christopher Nolan il prossimo 26
agosto e non più il 3, come comunicato ufficialmente all’indomani
dell’annuncio del primo spostamento.
Ecco cosa ha commentato la WB in
merito al ritardo del film: “La Warner Bros si impegna a
portare Tenet al pubblico del cinema, in sala, sullo schermo,
quando gli esercenti saranno pronti e la salute pubblica dirà
ufficialmente che è tempo – ha dichiarato lo studio – In
questo momento abbiamo bisogno di essere flessibili, e non stiamo
trattando questo come una tradizionale uscita di un film. Stiamo
valutando di far uscire il film a metà settimana, per permettere al
pubblico di scoprire il film nei loro tempi, e pensiamo di
pianificarlo a lungo, per un periodo superiore alla norma, per
sviluppare una strategia di distribuzione differente ma di
successo.” Ricordiamo che il budget di Tenet è stato
ufficializzato per una cifra di 200 milioni di dollari.
Tenet
arriverà al cinema il 26 agosto 2020. Christopher
Nolan ed Emma Thomas producono, con
Thomas Hayslip come produttore esecutivo. Il team di Tenet
include il direttore della fotografia di Dunkirk Hoyte van
Hoytema (girato in un mix di Imax e 70mm) e la montatrice
Jennifer Lame, lo scenografo Nathan
Crowley, il costumista Jeffrey Kurland e
il supervisore del VFX Andrew Jackson.
Alzi la mano chi non ha pensato
almeno una volta nella vita, ascoltando un classico del rock
psichedelico di gruppi come i Grateful Dead, o i Pink Folyd, ma gli
stessi Beatles non disdegnarono la psichedelia, “Chissà cosa
dovevano aver preso per dar vita a un pezzo così!”.
Ebbene, in Un buon trip
– Avventure psichedeliche, documentario originale
Netflix, disponibile in streaming dall’11 maggio e
risultato di un lungo lavoro, lo confermano gli stessi
protagonisti. È Sting, comodamente seduto sul
divano di casa, a dire che: “Gli psichedelici non sono la
risposta ai problemi del mondo, ma possono aiutare”. “Puoi dire,
voglio fare quest’esperienza perché voglio scrivere una canzone, un
romanzo, o fare l’amore, o trattare meglio la mia famiglia […] Se
la intraprendi con in mente un obiettivo, sarai ricompensato. Se
vuoi solo sballarti, ti sballerai e basta. Questa è una cosa che
sconsiglio”.
Negli anni ’60, quando l’utilizzo
degli allucinogeni come LSD, mescalina e psilocibina si diffuse,
queste sostanze venivano considerate anche come un mezzo per
espandere il proprio universo, allargarne i confini attraverso
stati alterati di coscienza. Spalancare le “porte della
percezione”, di cui parlava Aldus Huxley
nell’omonimo saggio e a cui debbono il loro nome i Doors.
Il regista Donick Cary, autore de I
Simpson e Complete Savages,
scrittore e produttore – qui scrive, oltre a produrre insieme con
Ben Stiller e Stuart Cornfield –
fa raccontare quel tipo di esperienza da chi l’ha vissuta e
può parlarne per ciò che realmente è, nel bene e nel male, senza
esprimere giudizi a priori.
Una carrellata di star alle
prese con le sostanze psichedeliche
Ecco allora Bill
Kreutzman, batterista dei Grateful Dead – i cui
concerti vengono citati da molti degli intervistati come luogo
ideale per un’esperienza con psichedelici – raccontare le sue
avventure con gli allucinogeni. Presente anche Carrie
Fisher, la principessa Leila di Guerre
Stellari, scomparsa nel 2016. Qui parla della sua
gioventù psichedelica, raccontando la sua esperienza come
estremamente positiva: “Ho avuto solo un lungo buon trip”,
anche se ammette che la sua vita era condizionata dall’assunzione
di psichedelici.
Ben Stiller invece
ha un’unica esperienza da raccontare con l’LSD, che giudica
decisamente negativa. Intervistati anche la comica Sarah
Silverman, la coppia di musicisti Adam
Horovitz (Beastie Boys) e e
Kathleen Hanna (Bikini Kill), attori come
Rosie Perez, Brett Gelman e
NatashaLyonne, lo chef americano
Anthony Bourdain, anche lui purtroppo scomparso, e
il cantautore Donovan, che fu tra i primi ad
abbracciare la musica psichedelica con album come Sunshine
Superman ed oggi è un sostenitore della sperimentazione sugli
usi terapeutici degli allucinogeni.
Gli effetti negativi
dell’assunzione di queste sostanze non vengono sottovalutati, così
come la possibilità di avere un “bad trip”,
ovvero un’esperienza negativa, uno stato allucinatorio che anziché
comunione con l’universo e senso di fusione con la natura e
l’ambiente circostante, porti con sé ansie e paranoie, amplifichi
paure e faccia pensare a chi lo prova che sta impazzendo e non
tornerà più normale. Questi in sostanza gli effetti più comuni di
un “brutto viaggio”, come li descrive chi li ha provati.
Animazioni, ricostruzioni,
parodie e materiale d’archivio
Il tema è delicato e la chiave
scelta è quella divertente della commedia e dell’ironia, ravvivata
dall’uso di animazioni ad opera di Sugarshack
Animation e ricostruzioni delle vicende raccontate dagli
intervistati. La grafica dell’animazione non può che essere in
stile psichedelico e rimanda alle copertine dei dischi dei
Grateful Dead o a quella del singolo Yellow
Submarine dei Beatles.
In Un buon trip –
Avventure psichedeliche si riflette anche su come
molti dei filmati che parlavano di psichedelici, volti a
scoraggiarne l’assunzione, come ad esempio quelli che circolavano
negli anni ’80 nell’America reaganiana della lotta senza quartiere
contro le droghe, non siano realistici e per questo falliscano poi
nel loro scopo, finendo per rasentare il ridicolo. Per farlo il
regista ne propone un’efficace parodia che sceglie di alternare ad
interviste, animazioni e materiale di repertorio. Protagonista
Adam Scott – Parks and
Recreation, The Aviator
– che mostra ai giovani gli effetti nefasti di queste
droghe e li mette in guardia. A Nick Offerman –
Come ti spaccio la famiglia,
The founder, Parks and
Recreation, Fargo – un
altro simpatico cameo: quello di professore esperto di
psichedelici, che in un’aula scolastica istruisce lo spettatore sui
principali tipi di allucinogeni e i loro effetti, riportando un po’
alla mente per ruolo e fattezze il Jack Black di
School of Rock.
Questa commistione di
materiali e generi è ben pensata ed efficacemente realizzata,
grazie al montaggio di Gregory Steer e conferisce al lavoro un tono
leggero, godibile e per nulla didascalico.
Gli studi sugli usi
terapeutici
Un buon trip – Avventure
psichedeliche offre poi spunti interessanti di
riflessione sugli usi terapeutici degli allucinogeni.
CharlesGrob, docente di
Psichiatria alla UCLA, parla dei suoi studi sul tema, rivelando che
queste sostanze si sono dimostrate molto efficaci nel controllare
l’ansia in pazienti oncologici, trattare la depressione o nella
cura delle dipendenze. Secondo quanto sostiene il dottore, infatti,
esse sono meno tossiche di altri stupefacenti e non creano
dipendenza. Il suo studio, come altri che esplorano gli effetti
degli allucinogeni nella cura di alcune patologie, è stato
approvato dall’americana Food and Drug Administration dopo 50 anni
di illegalità di queste sostanze negli Usa. Questa inversione di
tendenza sembra dare ragione a quanti hanno dedicato la loro vita
allo studio e alla sperimentazione degli psichedelici a scopo
scientifico, come Timothy Leary, filosofo,
psicologo e attore, controverso personaggio che già agli inizi
degli anni Sessanta ipotizzava di poter curare le malattie mentali
attraverso queste sostanze. All’epoca però i tempi non erano maturi
perché le istituzioni appoggiassero questo tipo di sperimentazioni,
come spiega oggi il figlio Zack Leary.
Gli elementi per una riflessione più
matura sul tema oggi ci sono, con tutte le cautele del caso,
e la ricerca scientifica sembra pronta ad aprire le sue porte
all’esplorazione del mondo degli allucinogeni.
Arriverà nelle sale il 20 novembre
2020 il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar
Soul. Il
film diretto da Pete Docter e prodotto da
Dana Murray accompagnerà il pubblico in un viaggio
inaspettato dalle strade di New York all’immensità di regni cosmici
mai visti prima e nell’immaginario “You Seminar”, un luogo
fantastico in cui tutti scoprono la propria personalità e
unicità!
Nella versione originale del film,
il cast di voci comprende Jamie
Foxx, che presta la voce a Joe
Gardner, insegnante di musica di scuola media la cui vera
passione è suonare il jazz, e Tina Fey che
interpreta 22, un’anima ancora in formazione che per uno strano
scherzo del destino incontra Joe quando quest’ultimo si ritrova
accidentalmente allo “You Seminar”. Insieme, i due cercheranno di
trovare un modo per far tornare Joe sulla Terra, scoprendo davvero
cosa significhi avere una personalità e un’anima.
Il musicista rinomato in tutto il
mondo Jon Batiste scriverà alcune composizioni jazz originali per
il film e i vincitori dell’Oscar® Trent Reznor e Atticus
Ross (The Social
Network) della band Nine Inch Nails scriveranno
una colonna sonora originale che oscillerà tra il mondo reale e
quello delle anime.
Sembra che la cancel cultur
sia arrivata anche ai film Marvel Studios e in particolare a
Captain America: Civil War. Secondo quanto emerso da
Twitter nelle ultime ore, il film con protagonista Chris Evans e Robert Downey Jr. avrebbe un rimando diretto
nel titolo ad un periodo storico davvero nefasto per la comunità di
colore negli Stati Uniti.
L’associazione è presto fatta: il
Civil War presente nel titolo è stato incriminato perché si collega
direttamente alla Civil War di cui gli Stati Uniti sono stati
teatro, che si è svolta tra il 1861 ed il 1865 e che aveva ai due
schieramenti opposti nordisti e sudisti, oppositori e difensori
della schiavitù.
C’è da dire che questo passo è forse
una delle estremizzazioni peggiori che in questi giorni stanno
vedendo film e serie tv bloccati, rimossi, censurati, sospesi per
via di una rappresentazione sbagliata, offensiva o ormai desueta
dei rapporti tra le etnie. C’è però da dire anche che il termine
“guerra civile” in questo caso incriminato, sta ad indicare una
guerra, un conflitto tra persone appartenente allo stesso gruppo
sociale. Anche l’Italia ha avuto la sua guerra civile durante la
liberazione dal fascismo, per esempio.
Oltretutto la Guerra Civile a cui si
fa riferimento nel film Marvel è chiaramente quella trai
Vendicatori, guidati da Captain America e Iron Man, quindi due eroi
appartenenti allo stesso gruppo (gli Avengers) che si scontrano,
portando dalla loro diversi membri del gruppo, termine mutuato dai
fumetti che lo adottano nella stessa accezione.
Non sappiamo se tale accusa di
linguaggio improprio sarà presa sul serio, ma sempre sostenendo le
lotte del movimento Black Lives Matter, ci permettiamo di
suggerire altri modi e altri prodotti da incriminare, per motivi
decisamente più importanti e sostanziali, rispetto all’utilizzo del
termine “guerra civile”!
HBO Max distribuirà la Justice League Snyder
Cut, la tanto attesa versione del film sulla Lega
della Giustizia così come lo aveva pensato Snyder, prima di essere
allontanato/licenziarsi dal progetto, passando così la palla a Joss
Whedon. Che cosa inserirà il regista del Wisconsin? Quale parte del
film approfondirà? Cosa cambierà? Ecco qualche spunto di
riflessione per capire cosa aspettarci dalla Justice League Snyder Cut.
Un tono diverso
La differenza più
evidente sarà nel tono del film. La Justice League Snyder
Cut era più in linea con Man of Steel e Batman v Superman. Dai trailer originali,
realizzati interamente con le riprese di Snyder, doveva esserci più
umorismo rispetto ai suoi film precedenti, ma sarebbe stato
comunque un risultato complessivamente più oscuro rispetto a ciò
che abbiamo avuto con Whedon. Sembrava addirittura che Silas Stone,
papà di Victor, dovesse morire a metà film.
Quando Joss Whedon è stato ingaggiato, parte del suo
lavoro consisteva nel rendere il film più leggero. Molte delle
battute però non si sono bene amalgamate al tessuto del film, tanto
che alcune sono affidate addirittura ad altri personaggi.
Nessun problema di baffi
Durante le riprese
aggiuntive di Justice League, Henry Cavill portava i baffi impostigli per
contratto dalla produzione di
Mission Impossible: Fallout. Warner Bros. chiese a
Paramount se potevano permettergli di radersi, offrendosi persino
di fare gli effetti visivi per aggiungere i baffi per il resto
delle loro riprese, poiché rimuovere i peli del viso con CGI
sarebbe più difficile che aggiungerli.
Ad ogni modo, la Paramount voleva
che Cavill tenesse i baffi. Quindi, l’attore ha
recitato le scene di Superman con i baffi, che poi
sono stati rimossi in post-produzione. Come è stato ampiamente
visto, ricreare un labbro superiore con la CGI non è molto
convincente. Per fortuna, la Justice League Snyder
Cut si servirà soltanto delle riprese di Cavilll prima che si facesse crescere i
baffi.
La storia di Cyborg
Inizialmente,
Cyborg doveva avere una storia molto più ampia.
Mentre alcune scene di Victor Stone, prima di diventare Cyborg,
erano stati visti nei trailer, il personaggio non ha avuto molto
spazio nel film. Le riprese diffuse però lo mostrano giocare a
football, mentre sua madre lo guarda con orgoglio dagli spalti.
Anche l’incidente che lo ha portato a diventare Cyborg sarebbe
stato incluso.
Ray Fisher, che ha
interpretato Cyborg, è da qualche tempo uno dei maggiori
sostenitori del Snyder Cut. Ha spesso twittato a riguardo o in
particolare sul personaggio. E con la distribuzione di questa
versione del film potrà finalmente avere anche lui la giustizia che
merita.
Personaggi di supporto
Molti personaggi
secondari sono stati tagliati dalla versione cinematografica del
film. Oltre a Karen Bryson nel ruolo di Elinore
Stone, avremmo avuto anche Willem Dafoe come Vulko prima della sua
apparizione in Aquaman.
Forse il taglio più notevole è stato però quello subito da Iris
West, che sarebbe in realtà fondamentale per la storia di
Flash!
Una scena cancellata che sarà
probabilmente inserita nella Snyder Cut avrebbe visto Barry Allen
che salva Iris da un incidente, con Iris interpretata da
Kiersey Clemons. Altri personaggi i cui ruoli
erano più importanti nella Snyder Cut erano Silas
Stone, Lex Luthor, Mera e Lois Lane.
Costume nero di Superman
L’abito nero di Superman,
noto come “Recovery Suit” nei fumetti, doveva essere indossato da
Superman dopo essere tornato in vita. Lo vediamo brevemente nella
Fortezza della solitudine in una scena cancellata, ma il Superman
della Snyder Cut lo indossa eccome. Lo stesso
Zack Snyder ha pubblicato una foto di Henry Cavill che indossa
un costume nero.
La versione cinematografica ha
scelto di rappresentare un Superman in blu e rosso, per il finale,
ma immaginiamo che Snyder vorrà tenere il suo eroe in tuta nera
anche fino alla fine.
Con la sua partitura già fatta, non
si sa se il compositore farà altre sessioni di registrazione per il
film. Ma considerando che ha composto la colonna sonora di un film
lungo tre ore e mezza, secondo quanto riferito, e che
Snyder Cut ha parlato di un film di quattro ore,
forse ci saranno nuove scene da registrare.
Steppenwolf più intenso
Il cattivo del film,
Steppenwolf, era originariamente destinato a diventare un
personaggio molto più spaventoso e più intenso di quanto visto.
Questo può essere brevemente anticipato nella scena di Batman v Superman, in cui Lex Luthor si mette
in contatto con uno Steppenwolf dall’aspetto più sinistro, appena
prima del suo discorso delirante a Batman, alla fine del film.
Ci doveva essere un’intera scena di
combattimento agli S.T.A.R. Labs contro Steppenwolf, E anche il suo
ruolo sarebbe stato più corposo, e non solo una minaccia casuale da
combattere per la Justice League. L’attore Ciaran
Hinds ha interpretato il personaggio e ha affermato che la versione
cinematografica non era quello su cui ha lavorato così duramente.
Ma la Snyder Cut mostrerà il suo duro lavoro.
Legami con il mondo
dell’Incubo
La sequenza dell’Incubo
in Batman v Superman sembrava fuori posto per
alcuni fan. Ma la versione cinematografica di Justice
League che rimuove la maggior parte dei riferimenti ad
essa ha reso la scena ancora più fuori posto. Justice
League Snyder Cut invece farà riferimento diretto ad essa,
con Batman che dice chiaramente di provare a impedire a quel futuro
di avverarsi. Presumibilmente, Flash avrebbe viaggiato indietro nel
tempo durante Justice League o uno dei suoi
sequel, concretizzando la visione di Bruce Wayne in Batman v Superman.
In questo modo avrebbe avuto senso
anche la battuta di Flash, che riferisce che “Lois Lane è la
chiave”. In BvS, nella sequenza dell’Incubo, Superman dice a Batman
che Lois era il suo mondo. Resta da vedere se vedremo accadere
qualcosa a Lois nella Snyder Cut, dal momento che non tutto ciò che
c’era nella sceneggiatura originale del film è stato girato,
tuttavia dovrebbe sicuramente esserci una connessione.
Altri eroi DC
Mentre il gruppo principale
di sei eroi era lo stesso anche per la Snyder Cut, altri eroi
sarebbero apparsi nella versione originariamente prevista. Tra
questi eroi ci sarebbe J’onn J’onzz alias Martian Manhunter, che
sarebbe stato rivelato essere la vera identità del generale
Swanwick, interpretato da Harry Lennix) in Man of Steel e BvS. Ryan
Zheng sarebbe stato visto nei panni di Ryan Choi negli S.T.A.R.
Labs, colui che sarebbe diventato Atom dopo Ray Palmer nei
fumetti.
L’attore Sam Benjamin ha dichiarato
di far parte di una sottotrama militare che è stata tagliata dal
film, con molti che suggeriscono che fosse Hal Jordan, la prima
Lanterna Verde della Terra. Questa voce è supportato da una scena
post-crediti prevista in cui le Lanterne Verdi, Kilowog e Tomar-Re,
parlano a Batman.
Darkseid
Darkseid è stato menzionato
solo una volta in Justice League, ma non è apparso nel film.
Sarebbe dovuto apparire nella Snyder Cut interpretato da Ray
Porter, e sarebbe apparso anche Desaad di Apokolips. L’apertura del
film ha avuto anche un pieno flashback della guerra a cui si fa
riferimento, con la spiegazione della backstory di Darkseid.
Una differenza notevole è l’aspetto
di Darkseid alla fine del film. Steppenwolf era destinato a morire
diversamente, con Wonder Woman che lo decapitava. La sua testa
sarebbe quindi rotolata su un Boom Tube, dove la Justice League
avrebbe visto brevemente Darkseid. Lo stesso Snyder ha persino
condiviso l’inquadratura della Lega sul set che guarda quello che
era destinato a essere Darkseid.
Qualche mese fa è stato celebrato il
secondo anniversario dall’uscita di Avengers: Infinity War, pellicola che ha
riunito una moltitudine di supereroi Marvel in un epico culmine
di dieci anni di narrazione, fornendo allo stesso tempo un finale
strabiliante che ha cambiato il corso degli eventi del
Marvel
Cinematic Universe.
Come molti di voi sapranno
Avengers: Infinity War e gran
parte del catalogo Marvel erano disponibili sul
servizio streaming Netflix, ma parte di quei film sono migrati
ovviamente su Disney+.
Da oggi, arriva sulla piattaforma streaming della casa di Topolino
anche Avengers:
Infinity War, e per festeggiare, la Disney ha offerto
uno sguardo approfondito sugli oggetti cosmici la cui storia è
stata raccontata nel corso del 22 film dell’Infinity
Saga: le Infinity Stones.
Attraverso il profilo ufficiale
social sono stati diffusi sei nuovi video informativi che parlano
nel dettaglio di tutte e sei le Gemme dell’Infinito. I brevi video
includono informazioni dettagliate sulle pietre, compreso il loro
aspetto, dove sono apparse e il loro stato attuale. Di seguito
tutti i materiali diffusi. Alla fine del pezzo troverete anche il
video.
The Tesseract: la Gemma dello Spazio
Il Cubo Cosmico (o Tesseract. La
prima apparizione risale all’albo Tales of Suspense n.79 (7/1966),
pubblicato per la prima volta in Italia su Capitan America n.7 (Ed.
Corno, 7/1973). Gli autori erano Stan Lee e Jack Kirby. Rende il
possessore in grado di essere in qualsiasi luogo nello stesso
momento rendendolo onnipresente.
I personaggi che l’hanno posseduta:
Il Corridore, Thanos,
Nebula, Carol Danvers, Adam Warlock, Pip Il Troll,
Magus, Rune, Loki, Galactus, Iron Man, Hood, Odeni, Namor, Pantera
Nera, Nick Fury, Hulk (MCU), Iron Man (MCU).
Scettro di Loki/Vision: la Gemma della Mente
Dona al possessore la capacità di
accedere a tutte le menti di qualsiasi essere vivente e di
controllarle. Il Gran Maestro sembra aver scoperto che la Gemma è
una manifestazione del subconscio dell’universo.
I personaggi che l’hanno posseduta:
Gran Maestro, Loki, Thanos,
Nebula, Adam Warlock, Dragoluna, Magus, Rune,
Primevil, Professor X, Odeni, Hood, Ms. Marvel, Bestia, Visione, Ultron
(MCU), Hulk (MCU), Iron Man (MCU).
L’Aether: la Gemma della Realtà
Permette al possessore di
realizzare qualsiasi desiderio, anche se questo è in contraddizione
con le leggi scientifiche. Le sue potenzialità sono direttamente
proporzionali alla capacità del possessore di controllarla. È stata
definita occasionalmente come la più potente delle Gemme,
soprattutto se usata senza le altre cinque che bilanciano il suo
potere alterante in modo che non vada fuori controllo.
I personaggi che l’hanno posseduta:
Malekith, Straniero, Il Collezionista, Thanos,
Nebula, Adam Warlock, Rune, Night Man, Loki, Galactus,
Freccia Nera, Hood, Odeni, Iron Man, Jane Foster, Hulk (MCU), Iron Man (MCU).
L’Orb: la Gemma del Potere
Conferisce l’accesso a
tutto il potere esistente e la capacità di duplicare qualsiasi
superpotere o qualunque abilità (sia fisica che intellettiva).
I personaggi che l’hanno posseduta:
Il Campione dell’Universo, Thanos,,
Nebula, Adam Warlock, Drax il Distruttore, Thor,
Magus, Rune, Lord Pumpkin, Loki, Galactus, Donna Invisibile,
Star-Lord, Ronan, Scarlet Witch, She-Hulk, Titania, Mister Fantastic, Odeni, Hood,
Hulk Rosso, Xiambor, Namor, Hulk (MCU), Iron Man (MCU).
L’Occhio di Agamotto: la Gemma del Tempo
Originariamente arancione, consente
di avere il controllo totale del passato, del presente e del
futuro. Permette di viaggiare nel tempo, far invecchiare o
ringiovanire, piegare il tempo rallentandolo o velocizzandolo e
creare un loop temporale. Nel suo pieno potenziale dona
l’onniscienza.
I personaggi che l’hanno posseduta:
Adam Warlock, Il Giardiniere, Intermediario, Thanos,, Nebula, Conte Abyss, Magus, Rune,
Odeni, Gemini, Syphonn, Galactus, Dottor Strange, Hulk (MCU), Iron Man (MCU).
Anima: la Gemma dell’Anima
Originariamente Verde,
rende il possessore capace di rubare, controllare o manipolare le
anime di vivi e morti. La Gemma dell’Anima viene considerata la più
potente di tutte, nonché la più pericolosa poiché è la sola capace
di “divorare” l’anima del possessore se considerato indegno.
I personaggi che l’hanno posseduta:
Il Giardiniere, Thanos, Nebula, Adam Warlock, Odeni, Gamora,
Maxam, Magus, Rune, Hardcase, Namor, Thor, Mister Fantastic,
Teschio Rosso (MCU), Occhio di Falco (MCU), Hulk (MCU), Iron Man (MCU)
Per quanto riguarda il destino
effettivo delle gemme, al momento non ci è dato sapere ma con i
progetti futuri e l’imminente film Gli
eterni probabilmente apprenderemo maggiori
dettagli sulla storia dell’universo cinematografico Marvel, è siamo quasi certi che
otterremo maggiori informazioni sulle origini di questi oggetti
cosmici e sul perché sembrano essere così attratte dal piccolo
pianeta blu chiamato Terra. Ecco il video:
Star
Wars ha sottilmente confermato che il primo Jedi non serviva
affatto il Lato Chiaro della Forza; piuttosto, sembra che quei
cavalieri primordiali fossero “agenti dell’equilibrio”. La trilogia
sequel ha illuminato in modo affascinante l’antica storia
dell’Ordine Jedi. In
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, Luke Skywalker si era
nascosto sulla remota isola di Ahch-To, sito del primo tempio Jedi.
Lì, gli spettatori hanno intravisto di sfuggita un murale che
rappresenta il Primo Jedi – il primo Maestro Jedi, fondatore
dell’ordine.
Il murale rivelava che il Primo Jedi
era un membro di una razza sconosciuta, probabilmente legata a una
specie chiamata Zeffo, ed è raffigurato con una spada laser in
mano. Uno degli aspetti più interessanti di questo murale è che il
Primo Jedi era raffigurato a immagine di una filosofia
apparentemente differente rispetto a quella portata avanti da Luke.
Nell’immagine, Luce e Oscurità ricevono uguale spazio, tanto che vi
era luce nell’oscurità e oscurità nella luce. In altre parole, il
Primo Jedi sembrava essere “un agente
dell’equilibrio”.
Il tie-in Secrets of the Jedi,
pubblicato di recente, sembra supportare tale visione. Si tratta di
un libro di aneddoti sull’universo, presumibilmente scritto dal
Maestro Jedi Skywalker stesso, e contiene note che risalgono alla
sua morte. Naturalmente, c’è una prima sezione dedicata alla
discussione sulla Forza, in cui Luke che discute l’idea
dell’allineamento della Forza. “Quelli di noi intrinsecamente
inclini a sfruttare le vaste energie della Forza devono fare una
scelta difficile”, osserva Luke. “Usare i suoi poteri per il bene
superiore o per il tornaconto personale.” Questo costituisce
la base per la strutturazione del Lato Chiaro e del Lato Oscuro.
Quasi a ripensarci, Luke passa a discutere l’idea di equilibrio,
suggerendo che c’è una lezione preziosa da trovare in questo.
Significativamente, allega un’immagine del murale del Primo Jedi
come parte della sezione sull’equilibrio. La chiara conseguenza è
che associa il Primo Jedi non a bene o male, ma all’equilibrio.
Questo si adatta perfettamente
all’audiolibro di Cavan Scott Dooku: Jedi Lost, in
cui si suggerisce al vecchio Jedi di vedere l’equilibrio come un
aspetto distinto della Forza, come la luce o l’oscurità. Dooku
aveva imparato un vecchio mantra, insegnatogli dal Primo Jedi e
progettato per essere usato come parte della meditazione:
“Chiediamo il tre: luce,
oscurità ed equilibrio vero. Uno non è più grande degli altri.
Insieme, si uniscono, restaurano, centrano e rinnovano. Camminiamo
nella luce, riconosciamo l’oscurità e troviamo l’equilibrio dentro
di noi La Forza è forte”.
I segreti degli Jedi suggeriscono
che Luke Skywalker non ha accettato questo insegnamento, altrimenti
avrebbe fatto molto di più sull’equilibrio della Forza. Ma Rey ha
imparato dagli antichi testi Jedi, quelli che risalgono alla
fondazione stessa dell’Ordine Jedi, e quindi probabilmente avrà
assorbito queste prime idee. Ci sono stati alcuni suggerimenti in
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, in cui
alcuni nuovi poteri della Forza – il potere di guarigione e la
Diade della Forza – sono associati all’equilibrio, spiegando così
perché non sono mai stati visti prima nel canone. In tal caso, si
spera che Star Wars rivelerà più avanti come appare il nuovo Ordine
Jedi di Rey, che sarà molto più simile all’insegnamento del Primo
Jedi.
Come molti di voi già sapranno ad
Amanda Seyfried durante lo sviluppo di
Guardiani della Galassia fu offerto il ruolo
di Gamora, prontamente rifiutato dall’attrice
dopo un primo incontro con
Kevin Feige. Ebbene a distanza di molti anni l’attrice
è tornata a parlare della cosa rivelando finalmente il vero motivo
che l’ha portata a rifiutare un ruolo che poi si è rivelato di
enorme successo che ha contribuito ad aumentare al notorietà alla
sua interprete odierna, Zoe Saldana.
L’occasione per ritornare a parlare
della vicenda è stata la promozione del suo ultimo film in uscita
You Should Have Left e durante l’intervista ha
spiegato cosa è accaduto e perché ha poi deciso di declinare
l’offerta: “Ci penso spesso. Non sono davvero una grande
spettatrice dei film Marvel, il che
penso, sia il motivo per cui all’epoca ho pensato tipo: “Ah, non
voglio essere verde. È davvero così tanto lavoro.” Ricordo di aver
parlato una volta di Jennifer Lawrence, e abbiamo discusso di
quanto tempo impiegava a diventare blu, e io ho subito pensato
“Sembra un inferno sulla terra”, perché poi arrivi sul set e sei lì
solo per un paio d’ore, e poi devi toglierti tutto. il vero motivo
per cui rifiutai era letteralmente quello”.
Che dire probabilmente alla fine
tutte le cose sono andate a loro posto perché la Gamora di Zoe Saldana è a dir poco perfetta dunque non
riusciamo davvero ad immaginare il personaggio senza il suo volto
non trovate? Intanto sappiamo che rivedremo Zoe Saldana nell’annunciato terzo capitolo
della saga di Guardiani della Galassia
che sarà diretto ancora una volta da James
Gunn, dopo il suo reintegro. Guardiani della Galassia
3 dovrebbe partire non appena il regista ultimerà il
suo lavoro nell’Universo DC con The Suicide Squad.
In merito al terzo capitolo della
saga, sappiamo che il film era già stato scritto proprio da
James Gunn e che i ritardi sono dovuti
principalmente alla vicenda del suo licenziamento e il successivo
reintegro.
La storia
fantastica, il film fantasy del 1987, quest’estate sarà
oggetto di un remake casalingo contro la pandemia. Il film
originale è interpretato da Cary Elwes,
Robin Wright, Mandy Patinkin e altri, tra cui un
irriconoscibile Billy Crystal, e segue gli eroi
protagonisti, uno squinternato improbabile terzetto, in una
missione mentre cercano di salvare la principessa Bottondoro,
mentre la storia è in realtà la rappresentazione di una fiaba che
un nonno legge a suo nipote malato.
Variety riferisce che il
remake del film sarà distribuito in capitoli sulla piattaforma
video mobile Quibi, a partire da lunedì 29 giugno. Nuovi capitoli
del film saranno condivisi ogni giorno per due settimane. Il film è
stato realizzato dagli stessi membri del cast a casa usando i loro
telefoni. Il remake mostrerà molti aspetti del film originale che
sono stati reinventati, tra cui Sophie Turner e Joe Jonas che
fanno un cambio di ruolo e lei interpreta Westley e lui la
principessa Bottondoro.
Questa versione de La
Storia Fantastica vedrà esibirsi molte altre famose coppie
di Hollywood, tra cui Common e Tiffany Haddish, Neil
Patrick Harris e David Burtka, Chris Pine e Annabelle
Wallis. Ma anche nomi del calibro di Hugh Jackman,
Jennifer Garner, Elijah Wood e avranno un ruolo. Nel
frattempo, il regista originale Rob Reiner
interpreterà “Il nonno” e Fred Savage interpreterà
“Il nipote”, riprendendo il suo ruolo dal film originale.
Da marzo a luglio, ed ora ad agosto 2020. Sembra che non ci sia
tregue per Mulan,
prossimo atteso live action che la Disney sta cercando di far
uscire nel modo più propizio possibile ad un buon risultato al box
office. Il film infatti fa parte di quel vasto gruppo di
blockbuster che stanno evitando l’uscita in digital e che
rincorrono una favorevole uscita in sala, nonostante la
pandemia.
Così, il live action diretto da
Niki Caro sulla guerriera cinese arriverà in sala,
adesso, il 21 agosto 2020, facendo aspettare ancora un mese i fan
dell’originale che non vedono l’ora di rivedere sul grande schermo
le avventure di Mulan,
in un film che si preannuncia ad
altissimo tasso di adrenalina.
Liu
Yifei (Il Regno Proibito, Once Upon
a Time) interpreta la protagonista del film DisneyMulan,
che vede nel cast anche Donnie
Yen (Rogue One: A Star Wars
Story) nel ruolo del Comandante Tung, Jason
Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword
of Destiny) nel ruolo di Böri Khan e Yoson
An (Shark – Il Primo Squalo) nel ruolo di
Cheng Honghui, con la partecipazione di Gong
Li (Memorie di una Geisha, Lanterne
Rosse) nel ruolo di Xianniang e di Jet
Li (Shao Lin Si, Arma Letale
4) nel ruolo dell’Imperatore. La sceneggiatura è firmata da
Rick Jaffa & Amanda Silver e da Elizabeth Martin & Lauren
Hynek.
La popolarità
dell’universo cinematografico
Marvel ha raggiunto il picco nel corso degli
anni. Il franchise di successo ha una infinità di storie
interconnesse, che ospita molti personaggi interessanti. Di
conseguenza la merce legata al film è stata una parte importante
del marketing del film, con Funko Pops che ha
avuto un ruolo chiave nelrappresentare diversi eroi e
cattiviin adorabili action figure in vinile tutte da
collezionare.
Da una semplice replica del
personaggio alla ricostruzione di scene memorabili di film
MCU, c’è
stata una vasta gamma di Funko
Pops nel corso di Infinity Saga. Ma oggi un altro di questi
fantastici figure si è unito alla crescente lista di figure in
vinile, e questa aggiunta dovrebbe entusiasmare non poco fan della
MCU.
Funko ha
presentato ufficialmente la sua ultima offerta Marvel sotto forma di una figura in
vinile Dancing Groot da 18 pollici. La preziosa
action figure arriverà a settembre 2020, l’adorabile Funko Pop
è oradisponibile per il
pre-ordineal prezzo di $
99,99. Ci sono state molte iterazioni di Groot
durante il suo tempo nel Marvel Cinematic
Universe, ma molti sarebbero d’accordo sul fatto che
la più iconica è la versione “Baby Groot” di Guardiani della Galassia Vol. 2, ma la scena più
memorabile è senz’altro quella post credits del primo film,
nel quale lo vediamo danzare.
Amazon Prime Video ha annunciato oggi che la
seconda stagione della serie satirica sui supereroi The
Boys debutterà con i primi tre episodi venerdì 4
settembre 2020. Gli episodi successivi saranno poi disponibili ogni
venerdì fino all’epico finale di stagione il 9 ottobre. La notizia
arriva subito dopo la reunion del cast in un evento virtuale
presentato da un ospite d’eccezione della seconda stagione: Patton
Oswalt, che ha ripercorso la prima stagione fornendo alcuni indizi
su quella in arrivo. La serie Amazon Original in otto episodi sarà
disponibile in più di 200 paesi in tutto il mondo ed è prodotta
dagli Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios con Point
Grey Pictures, Kripke Enterprises e Original Film.
Nell’evento in streaming di oggi
c’è stata anche una sneak peek della nuova stagione, con il cast e
il produttore Eric Kripke che ne hanno rivelato le
prime scene.
Il creatore ed executive producer
Eric Kripke ha affermato “Non vediamo l’ora di mostrarvi la seconda
stagione. Sarà ancora più pazza, strana, estrema ed emozionante. In
effetti è troppo forte – tanto che il Surgeon General** ha
insistito perché facessimo debuttare i primi tre episodi il 4
settembre e i successivi cinque nelle settimane seguenti. Vogliamo
lasciarvi il tempo per dare di matto, digerire, discutere e
riprendervi dalla botta, prima di darvene un’altra dose. Abbiamo
solo a cuore il vostro benessere. Speriamo che amerete la nuova
stagione tanto quanto noi.”
**No, a dire il vero, non l’ha
fatto.
Questa seconda stagione ancora più
forte e folle vede i Boys in fuga dalla legge, con i Supes a dargli
la caccia, mentre cercano disperatamente di riunirsi e combattere
la Vought. Hughie (Jack Quaid), Mother’s Milk (Laz Alonso),
Frenchie (Tomer Capon) e Kimiko (Karen Fukuhara) rimangono nascosti
e cercano di adattarsi a questa nuova normalità, mentre Butcher
(Karl Urban) sembra introvabile. Nel frattempo, Starlight (Erin
Moriarty) deve trovare il suo nuovo ruolo nei Seven ora che
Homelander (Antony Starr) punta ad acquisirne il controllo
completo. Il suo potere è minacciato dall’arrivo nel team di
Stormfront (Aya Cash), una nuova Supe esperta di social media,
anche lei con le proprie mire. Per giunta, la minaccia dei
Supervillain diventa cruciale con la Vought che prova a sfruttare a
proprio vantaggio la paranoia della nazione.
Tra i Supes dei Seven si annoverano
anche Queen Maeve (Dominique McElligott), A-Train (Jessie T.
Usher), The Deep (Chace Crawford) e Black Noir (Nathan Mitchell).
Nel cast della seconda stagione si vedranno anche Claudia Doumit,
Goran Visnijc, Malcolm Barrett, Colby Minifie, Shantel VanSanten,
Cameron Crovetti, PJ Byrne, Laila Robbins e Giancarlo Esposito, che
ritorna nel ruolo del capo della Vought, Stan Edgar.
The
Boys offre una versione divertente e irriverente di
ciò che accade quando i supereroi – più famosi delle
celebrity, influenti come politici e venerati come dei –
abusano dei propri poteri invece di usarli per fare del bene. I
“senza-potere” si scontrano con i “super-potenti”, mentre i Boys
portano avanti un’impresa eroica per svelare la verità sui Seven e
sulla Vought – la società multi miliardaria che gestisce questi
supereroi e che copre tutti i loro sporchi segreti.
Basato sul fumetto best-seller del
New York Times creato da Garth Ennis e Darick Robertson, The
Boys è stato sviluppato dallo showrunner Eric
Kripke (Supernatural), anche autore ed executive producer
della serie. Al suo fianco, gli executive producer Seth Rogen
(Preacher), Evan Goldberg (Preacher), James
Weaver (Preacher) di Point Grey Pictures, Neal H. Moritz
(Prison Break) e Pavun Shetty (New Girl) di
Original Film, come anche Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Rebecca
Sonnenshine, Ken Levin e Jason Netter. Ennis e Robertson sono
anche co-executive producer con Michael Saltzman.
I clienti Prime possono guardare in
streaming The
Boys in esclusiva tramite l’app di Prime Video
per TV, dispositivi connessi come Fire TV, dispositivi mobili e
online. I clienti possono anche scaricare gli episodi per la
visione offline sui dispositivi mobili senza costi aggiuntivi
all’abbonamento. La serie sarà disponibile per i clienti Prime
Video in più di 200 paesi nel mondo a
questo indirizzo.
Con una carriera divisa tra cinema
e televisione, l’attrice Julianna Margulies è oggi
uno dei volti più noti e premiati del piccolo schermo. Affermatasi
grazie al suo ruolo da protagonista in alcuni celebri titoli, ha
dato negli anni prova di grande versatilità, conquistando il cuore
del pubblico e le attenzioni della critica. Ad oggi è ancora uno
dei nomi che più di altri riesce ad orientare il successo dei
progetti a cui prende parte.
Ecco 10 cose che non sai di
Julianna Margulies.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Julianna Margulies: i suoi film e
le serie TV
10. Ha recitato in noti
lungometraggi. La Margulies debutta al cinema nel 1991 con
il film Giustizia a tutti i costi, per poi distinguersi in
titoli come Paradise Road (1997), Newton Boys
(1998), con Matthewn
McConaughey,L’ultimo gigolò (2001), Nave
fantasma (2002), Beautiful Ohio (2006), Snakes on
a Plane (2006), con Samuel L.
Jackson, City Island (2009), con Andy
Garcia, Uomini di parola (2012), Sempre
amici (2017), con Bryan
Cranston e Kevin
Hart e Three Christs (2017).
9. È nota per i suoi ruoli
televisivi. Nel 1994 l’attrice prende parte alla nota
serie TV medical dramaE.R. – Medici in prima
linea, recitando nel ruolo di Carol Hathaway. Tale
ruolo le ha permesso di diventare estremamente celebre, e la
Margulies è rimasta a far parte della serie fino al 2000. In
seguito, ha preso parte a titoli televisivi come Le nebbie di
Avalon (2001), Scrubs
(2004), I Soprano (2006-2007), con James
Gandolfini, e la serie The Good
Wife (2009-2016), grazie alla quale è diventata
ulteriormente popolare. Negli ultimi anni ha invece recitato in
alcuni episodi di Dietland (2018), The Hot Zone
(2019) e Billions (2020), con Paul
Giamatti.
8. Ha prodotto la serie che
l’ha resa celebre.The Good Wife è probabilmente
il titolo che ha dato maggior prestigio all’attrice, permettendole
di sfoggiare tutto il suo talento e ottenere importanti
riconoscimenti. Particolarmente legata al progetto, la Margulies ha
deciso di ricoprire il ruolo di produttrice per circa 103 episodi
della serie, coprendo un periodo che va dal 2009 al 2016.
Julianna Margulies è su
Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo verificato seguito da 29 mila persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere immagini
relative a tematiche sociali, come anche diversi scatti ritraenti
suoi momenti di svago quotidiano. Non mancano tuttavia anche
immagini o video promozionali dei suoi futuri progetti, come anche
vecchie foto di backstage di set ormai passati.
Julianna Margulies e suo marito
Keith Lieberthal
6. Ha sposato un
avvocato. Dopo una relazione durata dal 1991 al 2003 con
l’attore Ron Eldard, nel 2006 l’attrice conosce ad un party
l’avvocato Keith Lieberthal, figlio del noto Kenneth. I due
intraprendono da subito una relazione che nel novembre del 2007 li
porta al matrimonio. Pochi mesi dopo, nel gennaio del 2008
diventano genitori del loro primo figlio.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Julianna Margulies in Scrubs
5. È stata guest star della
celebre sit-com. Già nota per la serie E.R. – Medici
in prima linea, l’attrice viene scelta nel 2004 per comparire
in due episodi della celebre sit-com Scrubs. Questi sono
La mia difficile decisione e I miei guai con le
donne, rispettivamente il nono e il decimo della quarta
stagione. Il suo personaggio è quello di Neena Broderick, una
spietata avvocatessa che causa non pochi guai all’interno
dell’ospedale dove lavorano i protagonisti, intrecciando anche una
breve relazione con J.D.
Julianna Margulies in The Good
Wife
4. Ha vinto importanti
riconoscimenti. Grazie al suo ruolo in The Good
Wife, l’attrice diventa una candidata abituale di alcuni tra i
più prestigiosi premi di Hollywood. È infatti stata regolarmente
candidata dal 2010 al 2015 al Golden Globe come miglior attrice in
una serie drammatica, vincendo il premio proprio nel 2010. Vanta
poi quattro nomination agli Emmy nella medesima categoria, dove ha
vinto nel 2011 e nel 2014.
3. Era la terza scelta per
il ruolo. Ad oggi appare impossibile immaginare il
personaggio di Alicia Florrick con un volto diverso da quello della
Margulies. Eppure, l’attrice nel 2014 ha raccontato di essere stata
soltanto la terza scelta per tale ruolo. Prima di lei vennero
infatti considerate le attrici Ashley Judd
e la premio Oscar Helen Hunt. Entrambe
tuttavia rifiutarono la parte, e venne così contattata la
Margulies, che in quel momento era proprio alla ricerca di un nuovo
ruolo da protagonista.
2. È stato il set più
impegnativo della sua carriera. Per prendere parte alla
serie, l’attrice ha raccontato di aver speso sul set circa
quattordici ore al giorno per cinque giorni la settimana e nove
mesi l’anno. Per lei si è trattato di un set particolarmente
impegnativo e stancante, e gran parte delle riprese furono spostate
a New York, così da permetterle di non dover stare troppo a lungo
lontano da casa e dal figlio appena nato.
Julianna Margulies: età e
altezza
1. Julianna Margulies è
nata a New York, Stati Uniti, l’8 giugno 1966. L’attrice è
alta complessivamente 168 centimetri.
Ecco la nostra intervista con
Will Ferrell, protagonista di
Eurovision Song Contest: la storia dei Fire Saga,
il film musicale che lo vede recitare accanto a Rachel McAdams e che è disponibile su Netflix dal 26 giugno.
La storia racconta dl duo islandese
i Fire Saga, interpretati da Will Ferrell e Rachel McAdams, che ha l’opportunità di
rappresentare il loro paese all’Eurovision Song Contest. Inseguendo
i loro sogni, i due si misurano con un contest musicale di
proporzioni mondiali che li mette alla prova con esibizioni, fuori
programma e un’alta posta in palio.
Eurovision Song Contest: La
storia dei Fire Saga è un film del 2020 diretto da
David Dobkin. Tra gli interpreti principali
figurano Will Ferrell,
Rachel McAdams, Pierce Brosnan, Dan Stevens e
Demi Lovato.