È arrivato il momento tanto atteso
dai fan dell’Uomo Ragno: il primo trailer ufficiale di
Spider-Man: Far From Home
dovrebbe arrivare oggi all’ora di pranzo (in America saranno circa
le 6 di mattina), come confermato da Tom Holland
con un post su Instagram.
L’attore aveva promesso ai suoi follower
che avrebbe fatto di tutto per ottenere dai Marvel Studios il via libera, e sembra che la
richiesta sarà finalmente esaudita. Sarà davvero così? Per
scoprirlo dovremmo aspettare ancora qualche ora.
Spider-Man: Far From
Homeè stato diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle
(Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare
anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned
Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di
scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali
teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
01 Distribution ha
diffuso il secondo trailer ufficiale di Il Primo
Re, il nuovo film di Matteo Rovere
(Veloce come il vento) con protagonista
Alessandro Borghi. Con lui, nel film,
Alessio Lapice.
Due fratelli, soli, nell’uno la
forza dell’altro, in un mondo antico e ostile sfideranno il volere
implacabile degli Dei. Dal loro sangue nascerà una città, Roma, il
più grande impero che la Storia ricordi. Un legame fortissimo,
destinato a diventare leggenda. Il cast completo di Il Primo
Re vede: Alessandro Borghi, Alessio Lapice, Fabrizio
Rongione, Massimiliano Rossi, Tania Garribba, Michael Schermi, Max
Malatesta, Vincenzo Pirrotta, Vincenzo Crea, Lorenzo Gleijeses,
Gabriel Montesi, Antonio Orlando, Florenzo Mattu, Martinus
Tocchi.
Quando c’è in gioco l’adattamento di
fumetti molto amati da milioni di fan, il lavoro dei cineasti può
risultare abbastanza scomodo, e nel caso
della Marvel l’impresa
consiste nel conservare per il MCU lo
spirito dei personaggi principali e tradurre fedelmente gli eventi
mantenendo intatto il fascino delle sue storie. Compito quasi
sempre portato a termine, tranne in alcuni casi, rendendo
felici gli appassionati.
Non sono mancate però le libertà
creative di sceneggiatori e produttori che hanno preso le distanze
dalla fonte entusiasmando i fan. Ecco 10
esempi:
Il padre di Star-Lord
Nel corso di Guardiani della Galassia Vol
2 viene risolto uno dei grandi misteri relativi al
passato di Peter Quill: chi è davvero suo padre?
Questo dettaglio è stato cambiato rispetto ai fumetti, dove il
personaggio corrisponde ad un dittatore malvagio piuttosto
generico. Nel film di James
Gunn è invece Ego.
Per molti fan questo cambiamento è
stato decisamente positivo perché ha contribuito ad aumentare la
posta in gioco e a rendere la backstory di Star-Lord ancora più
interessante.
Il lato comico di Thor
Tra tutti i personaggi del MCU, forse Thor stato
quello più soggetto a cambiamenti nel corso del franchise, tuttavia
è grazie a Thor: Ragnarok che abbiamo avuto la
prova di un incredibile restyling rispetto ai film precedenti e ai
fumetti originali. Ora il Dio del Tuono è divertente, autoironico e
per niente serioso come in passato, ed è ciò che ha reso felici
tantissimi dei suoi fan.
Questo non soltanto ha rivelato il
talento comico di Chris
Hemsworth, ma ha anche contribuito ad alleggerire
l’atmosfera dell’epica quasi shakesperiana delle sue storie.
Le motivazioni di Killmonger
Black Panther
ha fatto faville lo scorso anno e ha lanciato un nuovo modo di
approcciare le storie di supereroi per i Marvel Studios, ma si è anche pregiato della
presenza di un grande antagonista come Killmonger con
cui era davvero difficile non empatizzare grazie alle sue
motivazioni.
Tuttavia questo aspetto ancora più
“umano” era quasi assente dai fumetti, o almeno diverso dalla
versione cinematografica, dove Killmonger non ha alcun rapporto
familiare con Black Panther e dove fu ridotto in schiavitù da
bambino da Ulysses Klaw diventando poi un
mercenario. Apportando varie modifiche al personaggio, il MCU l’ha fatto apparire più moderno
ma anche più shakespeariano.
La formazione degli Avengers
Come ogni appassionato di fumetti
saprà, la formazione originale degli Avengers è
molto diversa da quella cinematografica, e il primo film corale del
MCU ha schierato Captain America,
Iron Man, Thor, Vedova Nera, Occhio di Falco e Hulk come membri
fondatori. In principio però furono solo Iron Man, Thor, Ant-Man,
Wasp e Hulk i componenti del team.
Questo cambiamento non ha affatto
deluso i fan, e mentre Ant-Man e Wasp
hanno avuto il loro spazio nel relativo franchise, i loro poteri
non sono sono sembrati sufficientemente all’altezza dei loro
colleghi Vendicatori.
Avvoltoio
L’Avvoltoio dei
fumetti era un personaggio molto diverso dalla sua controparte
cinematografica introdotta nel MCU grazie a Spider-Man:
Homecoming. Sulle pagine veniva presentato
essenzialmente come un uomo anziano che vestiva uno stranissimo
costume da uccello e usava i suoi poteri per compiere piccoli
furti.
Nel complesso questo cambiamento è
stato solo che positivo, come il fatto di aver migliorato le
tecnologie della sua uniforme e il legame con Peter
Parker (è il padre della sua ragazza), elementi che hanno
risollevato un villain banale in qualcosa di assolutamente
irresistibile.
Hela
Grazie a Thor: Ragnarok
i Marvel Studios hanno tenuto a fede
l’idea di cambiare qualche aspetto dei villain dei fumetti, e nel
caso di Hela l’esperimento sembra riuscito alla
perfezione.Così, mentre l’originale passava dall’essere figlia di
Loki ad una sua creazione, nel film è essenzialmente la pecora nera
della famiglia e figlia esiliata di Odino.
I fan hanno amato questi
cambiamenti, perché aiutano ad aggiungere oscurità al personaggio
di Odino e profondità alla famiglia asgardiana.
Star-Lord
Uno dei motivi che rende Star-Lord un
personaggio così popolare nel MCU è il suo essere fuori
dalle righe, un fuorilegge affascinante che il pubblico riconosce e
apprezza immediatamente grazie alla sua umanità e nel quale è
facile rispecchiarsi. Questo profilo però non corrisponde
esattamente all’originale dei fumetti, dove Peter era molto più
simile a un poliziotto spaziale.
Per i fan questo è stato un ottimo
cambiamento e ha dato a Star-Lord più freschezza, creando una
storia di crescita personale che corre parallela a quella di Peter
come eroe per la galassia.
Le motivazioni di Thanos
Le folli motivazioni di Thanos in
Infinity War sono proprio l’elemento più
interessante del film, che pure è ricco di colpi di scena e grandi
questioni morali, ma è anche un netto cambio di rotta rispetto alle
storie originali dei fumetti.
L’ infatti vediamo il Titano Pazzo
innamorarsi di Lady Morte, e
accecato dal sentimento decide di compiere gesti assurdi per
impressionarla, tra cui spazzare via innumerevoli vite.
“Demon in a Bottle”
Nei fumetti Tony Stark è,
tra le altre cose, un alcolizzato: si tratta di una parte
importante della storia del personaggio che lotta quotidianamente
con questa addiction, mentre nei film l’elemento viene
trattato con superficialità. Quel tanto che basta per conferire a
Stark una vena comica lontana anni luce dalla trama di
“Demon in a Bottle”.
Col senno di poi è stato un buon
cambiamento: d’altronde il fascino di Tony è anche altro, non solo
essere l’anima della festa, e il poco tempo a disposizione dei film
non avrebbe dato modo di affrontare quel tipo di lotta interiore
come meritava.
Nick Fury
Non molti sanno che il Nick
Fury del MCU è molto diverso da quello dei
fumetti, iniziando da una caratteristica basilare: non è nero! I
Marvel Studios hanno infatti preso
spunto dalle storie di Ultimates e scelto Samuel L.
Jackson nel ruolo.
Questo è probabilmente uno dei
migliori cambiamenti possibili, perché Jackson ha portato
un’energia speciale in ogni scena, e la sua intensità come attore
rende ancora più credibili alcuni momenti del franchise.
Non è un’esagerazione dire che ai
fan Disney•Pixar di tutto il mondo negli ultimi 14 anni fosse
davvero mancata la famiglia di supereroi più Incredibile di sempre!
Gli
Incredibili 2 (Disney•Pixar), il sequel
dell’amatissimo film premio Oscar Gli Incredibili
uscito nel 2004, ha scatenato reazioni super-positive da parte di
critica e pubblico ottenendo il 93 % di gradimento su Rotten
Tomatoes e volando in vetta alla classifica dei film
d’animazione campioni d’incassi con oltre un miliardo di dollari
guadagnati ai box office mondiali. I fan possono nuovamente godersi
le avventure della Super-Famiglia Parr dal 2 gennaio sulle
piattaforme digitali iTunes, Google Play, Chili, Rakuten,
Playstation Store e Microsoft Store e dal 16 gennaio in DVD e
Blu-ray.
Il divertimento sarà davvero
Incredibile grazie a contenuti extra come le scene inedite che
vedono protagonisti i personaggi più amati del lungometraggio e che
danno voce anche ai filmakers che li hanno resi super sul grande
schermo. I fan avranno a disposizione featurette aggiuntive come
“Due Analisi di SuperScene”, clip che svelano il
making of delle scene più amate del film, tra cui la lotta tra Mrs.
Incredible e il procione, e “Il tipo più tosto del mondo
dello spettacolo” in cui è lo stesso Samuel L. Jackson a
illustrare il rapporto col personaggio a cui dà la voce nel
doppiaggio originale del film, Siberius (noto anche come Lucius
Best).
Tra i contenuti extra anche
l’incontro con l’Incredibile team produttivo del film all’interno
dei Pixar Animation Studios, clip sui personaggi più amati
e le loro avventure cult, dieci scene inedite corredate dai
commenti del regista Brad Bird, il commovente corto animato
Bao (il più lungo mai realizzato dalla Pixar nonché il
primo diretto da una donna, Domee Shi) arricchito
da una gustosa featurette su come i ravioli abbiano preso vita
all’interno della storia e molto, molto altro ancora.
Ne Gli Incredibili 2 Helen
è a capo di una campagna per riportare in auge i Supereroi, mentre
Bob esplora l’eroismo della vita quotidiana in famiglia con i figli
Violet, Dash e il piccolo Jack-Jack (i cui superpoteri stanno per
essere scoperti). La loro vita cambia però traiettoria quando
spunta un nuovo villain che, con un brillante e pericolosissimo
piano, mette a repentaglio le sorti di tutti. I Parr non si tirano
mai indietro davanti a una sfida, specie quando hanno Siberius al
loro fianco. Ecco tutto ciò che rende questa famiglia così
Incredibile!
Incredibile anche il doppiaggio
italiano che vanta, tra le altre, le voci di Amanda Lear (la
visionaria Edna Mode), Bebe Vio (la giovane supereroina Voyd),
Ambra Angiolini (l’imprenditrice esperta di tecnologia Evelyn
Deavor), Orso Maria Guerrini (Rick Dicker), Tiberio Timperi (il
conduttore di talk show Chad Brentley) e l’attrice candidata al
Golden GlobeÒ Isabella Rossellini (nel ruolo di un’elegante e
carismatica ambasciatrice a sostegno della legalizzazione dei
supereroi).
Scritto e diretto da Brad Bird
(Il Gigante di Ferro, Gli Incredibili,
Ratatouille) e prodotto da John Walker (Gli
Incredibili, Tomorrowland – Il Mondo di Domani) e
Nicole Paradis Grindle (coproduttrice del corto animato
Sanjay’s Super Team e di Toy Story 3), Gli
Incredibili 2 vede John Lasseter come produttore
esecutivo. Gli Incredibili è stato il film che ha
fatto conoscere al grande pubblico il compositore premio Oscar
Michael Giacchino (Up, Tomorrowland – Il Mondo di
Domani) che a sua volta ha fatto ritorno nell’universo de
Gli Incredibili 2 per crearne una nuova colonna sonora
originale.
CONTENUTI SPECIALI
(possono variare in base alle piattaforme )
IN ESCLUSIVA DIGITALE:
Il tipo più tosto del mondo
dello spettacolo – Samuel L. Jackson racconta come la sua
infanzia all’insegna dell’amore per i fumetti abbia plasmato la sua
passione per i film e lo storytelling creativo.
2 Analisi di super scene –
Clip di approfondimento su specifiche scene del film (come la lotta
tra il Procione e Mrs. Incredible) attraverso molteplici punti di
vista creativi: dalla coreografia dell’azione, al design del set
fino allo sviluppo della storia
Blu-ray &
Digital:
Un corto tutto nuovo: “Zietta
Edna”– Quando Bob Parr fa visita alla designer di costumi per
supereroi Edna Mode chiedendole aiuto per il suo piccolo e
iperattivo Jack Jack, Edna mette a punto una tutina per contenere i
poteri apparentemente illimitati del bimbo.
10 Scene eliminate con
introduzione – Fuga Suburbana, Kari rivisitata, Il ritorno dei
Super, Che strigliata!, Provino in ritardo, Giornata fiacca,
Siberius e Signora, Rapina al ristorante, Sfilata di moda, Falla di
sicurezza.
Super Cose – Dagli edifici
ai veicoli, dai costumi agli oggetti di scena: ogni film d’azione
che si rispetti può vantare un sacco di piccolo e grandi dettagli
davvero Incredibili!
Eroi & Cattivi – Una
selezione di mini-docs sui retroscena e le principali idee di
design dietro alla realizzazione dei personaggi de “Gli Incredibili
2”. Il tutto impreziosito dalle voci dei doppiatori/attori e del
regista Brad Bird insieme agli interventi dei creativi Pixar che
raccontano abbiano miscelato tutti gli elementi per dare così tanta
vitalità ai protagonisti del film.
Ralph Eggleston: Scenografo
– Una breve retrospettiva su tutte le svariate modalità in cui la
vision di un unico designer (Ralph Eggleston) abbia influenzato il
look, il mood e i personaggi della Pixar raggiungendo l’apice ne
“Gli Incredibili 2”.
Caffè forte: lezioni di
animazione con Brad Bird – La passione per l’animazione del
regista Brad Bird risale alla sua infanzia a cui ha fatto seguito
l’esperienza di mentorship in Disney sotto la guida di Milt Kahl.
Questa è l’occasione per immergersi profondamente nei primi anni di
lavoro di Brad presso gli studi d’animazione Disney e, di seguito,
in quelli passati alla Pixar.
Percorsi per la Pixar: Eroi di
tutti i giorni – Il cuore de “Gli Incredibili 2” sono le
dinamiche in ambito famigliare e le sfide quotidiane che ogni
genitore che lavora si trova ad affrontare. In questa clip viene
data voce alle mamme e ai papà che lavorano in Pixar. Raccontano il
loro legame personale con il film e le strategie che hanno adottato
per mantenere un equilibrio tra famiglia e lavoro.
SuperBimbo – A metà strada
tra un documentario e un videoclip hip hop presentato da Frankie e
Paige della serie Disney Channel “Bizaardvark”, la clip racconta,
con un ritmo accattivante, come sia stato creato il
personaggio di Jack-Jack sul grande schermo (dal design agli
effetti speciali passando per l’animazione).
Commento audio – Aneddoti e racconti in merito al film
dalle voci di Alan Barillaro (Supervising Animator), Tony Fucile
(Supervising Animator, Story Artist e Character Designer), Dave
Mullins (Supervising Animator) e Bret Parker (Animation Second Unit
e Crowds Supervisor).
Corto cinematografico: “Bao” – Una mamma cinese non più
nel fiore degli anni soffre della “sindrome del nido vuoto” fino a
che non le viene data una seconda occasione di maternità quando uno
dei suoi ravioli prende vita diventando un vivace e allegro
“bimbo-raviolo”.
La creazione di “Bao” – La regista Domee Shi condivide
con gli spettatori la sua ricetta segreta per realizzare un corto
animato. Ha quindi occasione di raccontare la propria ricchissima
eredità culturale, il prezioso rapporto con la madre, l’amore per
il cibo e tutti gli altri ingredienti necessari per l’ottima
riuscita del food-fantasy “Bao”.
Sigle Personaggi, Vecchie pubblicità di giocattoli,
Trailer e Pubblicità.
Specifiche
tecniche:
Product SKUs:
Digital = HD, SD
Physical=
DVD, Blu-ray, SteelBook Blu-ray, Cofanetto Collezione 2 film DVD,
Cofanetto Collezione 2 film Blu-ray
Durata: 118
minuti
Aspect Ratio:
2.39:1
Risoluzione: HD =
1920 x 1080, SD = 720 x 480.
Audio:Blu-ray =
Inglese 7.1 DTS-HDMA, Inglese 5.1 DTS-HDHR, Inglese 2.0 Dolby
Digital, Tedesco e Italiano 7.1 Dolby Digital Plus
DVD = Inglese, Italiano e
Turco 5.1 Dolby Digital; Inglese e Inglese audio descrittivo
HD Digital =
English 7.1 (platform dependent), English, Spansih & French 5.1,
English, Spanish & French 2.0
Sottotitoli:Blu-ray= Inglese per non udenti, Tedesco,
Italiano; DVD= Italiano, Turco, Inglese per non udenti.
Uscirà il 14 febbraio Un’Avventura,
il nuovo film distribuito da Lucky Red che si
presenta come un musical tradizionale, un omaggio alla musica di
Mogol e Battisti, con protagonisti Michele
Riondino e Laura Chiatti. Alla regia
Marco Danieli e le coreografie di Luca
Tommassini.
Laura Chiatti e Michele Riondino,
alle prese per la prima volta con un musical, sono gli splendidi
protagonisti di una storia d’amore struggente e universale. Mai
prima d’ora le canzoni di Lucio Battisti e Mogol erano state
protagoniste sul grande schermo: Un’Avventura è il primo film in
cui sarà possibile ascoltarle. La regia è di Marco Danieli,
vincitore del David di Donatello per il miglior regista esordiente
con La ragazza del mondo. Le coreografie del film sono state
realizzate da Luca Tommasini, uno degli art director italiani più
apprezzati, che ha lavorato con le più grandi star della musica e
dello spettacolo.
Il trailer di Un’Avventura
Matteo e Francesca sono cresciuti
insieme in un piccolo paese, sono l’uno il primo amore dell’altra.
Ma siamo negli anni 70 e Francesca sente nell’aria il richiamo
delle grandi rivoluzioni che stanno cambiando il mondo. Parte per
Londra e lascia Matteo che inganna il tempo coltivando il suo
grande sogno: scrivere canzoni. Dopo cinque anni, Francesca torna e
la fiamma si riaccende. Quando lei deve trasferirsi a Roma per
lavoro, Matteo decide di seguirla per iniziare una nuova vita
insieme. Inizia così la loro avventura: una lunga e intensa storia
d’amore che attraversa 20 anni di amore e emozioni.
È Eddie Murphy a confermare che è in lavorazione
il sequel de Il Principe cerca moglie, la commedia
del 1988 di grandissimo successo, diretta da John
Landis e che vedeva protagonista l’attore nei panni del
principe erede al trono di Zamunda.
Il sequel sarà diretto da
Craig Brewer ed è stato scritto da Kenya
Barris, creatore di Black-ish. Nel film,
il principe tornerà negli Stati Uniti alla ricerca di un figlio che
scopre di avere e che si rivelerà un improbabile erede al trono del
regno di Zamunda.
“Dopo anni di attesa, sono
elettrizzato che Il Principe cerca moglie 2 stia ufficialmente
entrando nelle fasi di produzione. Abbiamo messo insieme un team
grandioso che sarà guidato da Craig Brewer. Ha fatto un lavoro
incredibile in Dolemite, e non vedo l’ora di riportare questi
personaggi amati e ormai classici sul grande schermo”.
Nel film del 1988, al fianco di Murphy c’erano
Arsenio Hall, James Earl Jones, John
Amos, Eriq La Salle. Aspettiamo di sapere chi
potrebbe tornare nel film al fianco dell’attore.
Alien: Covenant
potrebbe aver riportato in pista la serie di film di fantascienza di Ridley
Scott, ma la versione vietata non ha portato al cinema
abbastanza pubblico da giustificare il continuamento della serie da
parte di 20th Century Fox.
Il film ha incassato poco più della
metà di quanto nel 2012 incassò Prometheus (oltre 400 milioni), cifre
irrisorie per progetti di grande ambizione. Il sequel è stato messo
in pericolo, quindi, da questo incasso e sembra che nemmeno la
nuova protagonista, Katherine Waterson, sappia
ancora nulla del progetto.
Durante un’intervista, la Waterson
ha dichiarato: “Non vivo a Hollywood, e di solito sono sempre
l’ultima persona a sapere anche cosa sta succedendo nella mia
carriera. Quindi, [io sono] probabilmente non la persona migliore a
cui chiedere (del sequel di Alien). Ma ho avuto un’idea di dove
volevano portare la storia quando stavamo girando ‘Covenant’, e
sembrava davvero interessante. Sarei assolutamente disponibile, se
volessero.”
Waterston ha aggiunto: “Questo è
tutto ciò che so. Sono sicura che hanno cambiato idea comunque. E
ci sono state un sacco di idee diverse in giro. Ma non oserei mai
raccontarvi nulla, per non rovinarvi eventuali sorprese.”
Alien: Covenant si è concluso con il
personaggio della Waterston ingannato dall’androide di
Michael Fassbender, e messo a dormire. A fine
film, David ha intenzione di portare Daniels e due embrioni alieni
sul pianeta Origae-6, che è il luogo in cui l’equipaggio del
Covenant aveva intenzione di andare all’inizio del film.
Il prossimo film, che doveva essere
Alien: Awakening, al momento non ha nessuna data
di inizio produzione/riprese e rimane appeso a un filo. Mentre
Waterston potrebbe non fare mai più un altro film di Alien,
fortunatamente è nel bel mezzo di un’altra serie di Animali
fantastici, e durante un’intervista a The
Playlist, l’attrice ha dichiarato di essere in fase di
preparazione per il terzo film, le cui riprese cominceranno la
prossima estate.
Groot è uno dei
personaggi più amati e misteriosi del Marvel Cinematic Universe,
introdotto come spalla di Rocket Raccoon in grado di parlare usando
unicamente i termini “Io sono Groot“. Proprio questo
dettaglio viene discusso in una teoria di un fan su Reddit relativa
al vero nome dell’eroe che sarebbe stato rivelato in Avengers: Infinity War.
Sappiamo che Groot è una creature
unica nel cosmo, in possesso di un linguaggio che, apparentemente,
solo in pochi riescono a comprendere (tra cui lo stesso Rocket e
Thor), ma se “Io sono Groot” fosse sono un altro modo per
nascondere qualcosa? Magari proprio la vera reale identità?
Nel film è il Dio del Tuono a
rivolgersi al suo nuovo compagno di avventure come
“Tree” (ovvero Albero): da qui
l’ipotesi che Thor, conoscendo la sua lingua,
abbia inavvertitamente svelato il vero nome. Che ne pensate?
Vi ricordiamo che il prossimo
capitolo sui Vendicatori, Avengers
4, arriverà al cinema ad Aprile 2019, diretto
da Anthony e Joe Russo concludendo la
Fase 3 del Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Mentre il destino del personaggio è
nelle mani di Matt Reeves (che riavvierà sul
grande schermo la storia del cavaliere oscuro in un nuovo
adattamento), c’è chi si chiede ancora che fine avrebbe fatto
Batman nell’universo condiviso progettato da
Zack Snyder e ora naufragato dopo il flop di
Justice League.
Secondo un fan, che ha analizzato i
dettagli di una foto condivisa dal regista per promuovere la
campagna di prevenzione al suicidio, il crociato di Gotham sarebbe
morto dopo aver combattuto Darkseid in Justice League
2. Dall’altra parte Superman e Lois Lane si sarebbero
riuniti e avrebbero dato alla luce un figlio poi chiamato Bruce,
proprio per onorare il sacrificio di Batman per l’umanità.
Ad accentuare l’esito positivo di
questa teoria è arrivata la reazione (tramite emoticon sorridente)
di Snyder al post. Che ne pensate?
Vi ricordiamo che l’ultima fatica
di Zack Snyder, Justice
League, è disponibile dal 21
Marzo nei formati DVD, Blu-ray,
Blu-ray 3D e in 4k Ultra HD, distribuito
da Warner Bros. Entertainment Italia.
Diretto da Zack
Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di
SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di
Batman, Henry Cavill come
Superman, Gal Gadot nel ruolo
dell’irresistibile Wonder Woman, Ezra
Miller come The
Flash, Jason Momoa nei panni di
Aquaman e Ray Fisher come
Cyborg.
Non sappiamo se Ben
Affleck tornerà a indossare mantello e cappuccio,
soprattutto a seguito dei report contrastanti che sembrano fioccare
a seguito dei recenti problemi personali dell’attore, che hanno
messo in discussione il suo futuro nel franchise DC
Comics, ma anche dell’esito poco felice delle sue recenti
apparizioni su grande schermo. Sembra anche doveroso sottolineare
che questi continui buzz in rete stanno intorbidendo le acque
intorno al film, lasciandoci con una grande confusione e
nient’altro.
Il futuro cinematografico di Batman
è molto incerto, al momento. Dopo il successo della trilogia
di Christopher Nolan, è arrivato il reboot a
opera della coppia Zack Snyder/Ben
Affleck che ha destato parecchie perplessità sia
in Batman v Superman che nel
naufragio di Justice League.
Come annunciato nelle scorse
settimane, i Marvel Studios produrranno per la nuova
piattaforma streaming Disney + (di
proprietà della casa di topolino e in arrivo nel 2019) diverse
serie tv dedicate ai personaggi del MCU, tra cui una
su Loki. Il Dio dell’Inganno tornerà quindi
protagonista anche sul “piccolo” schermo dopo essere apparso in
numerosi capitoli cinematografici dell’universo Marvel, e sarà interpretato ancora
dall’idolo dei fan Tom Hiddleston.
Sulla serie ha continuato a parlare
l’attore, ma non nel dettaglio per evitare spoiler, durante il suo
panel dell’ACE Comic Con che si è tenuto ieri a Phoenix,
Arizona:
“Penso di aver postato
qualcosa a riguardo. È davvero
eccitante, ma temo di non poter svelare molto a riguardo. Solo il
tempo saprà dirci…“
Gli
ultimi aggiornamenti riportati da Charles Murphy di That
Hashtag Show mettevano in discussione il ruolo dell’attore nella
serie, affermando che potrebbe essere diverso da quanto ipotizzato
dal pubblico. A quanto pare Hiddleston potrebbe ricoprire soltanto
la funzione di voce narrante, con gli studios impegnati nella
ricerca di un interprete molto più giovane che possa vestire i
panni di un Loki bambino proprio per raccontare il passato del
villain, ancor prima che venisse introdotto nel MCU con Thor.
Vi ricordiamo che gli altri titoli
in sviluppo, come riportato nelle ultime
settimane, saranno dedicati a Scarlet
Witch, Falcon e Soldato
d’Inverno, ed è probabile che vengano confermati (insieme
agli attori coinvolti) già nei prossimi giorni.
Creato da Stan Lee,
Jack Kirby e Larry
Lieber, Loki è uno
dei personaggi ricorrenti all’interno dell’universo cinematografico
Marvel ed è apparso in ben cinque
cinecomic dei Marvel Studios (se contiamo anche
l’imminente Avengers: Infinity
War). Noto come “Il Dio
dell’Inganno“, è stato fra i primi villain davvero
apprezzati dai fan grazie soprattutto all’egregia interpretazione a
tinte shakespeariane di Tom
Hiddleston, l’attore che ne veste i panni
da Thor (2011).
La piattaforma streaming Disney ha
già ordinato nel suo catalogo una serie inedita
su Star Wars ideata da Jon
Favreau, un’altra basata sui film di High
School Musical e il live action di Lilli
e il Vagabondo.
In occasione della premiere a
Londra di Glass (recensione),
abbiamo avuto il piacere di intervistare il regista
M. Night Shyamalan che ci ha parlato della sfida
di riunire i tre personaggi in questo terzo capitolo.
Glass
arriverà nelle sale italiane il 17 gennaio, distribuito da Walt
Disney Pictures.
Interpretato da
Samuel L. Jackson,
James McAvoy,
Bruce Willis e dall’attrice vincitrice del Golden
Globe
Sarah Paulson, Glass porta
avanti le vicende narrate in Unbreakable – Il
Predestinato (2000) eSplit (2016),
entrambi scritti e diretti dallo stesso Shyamalan. Glass
vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin
Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in un susseguirsi di incontri
sempre più pericolosi. Elijah Price, noto anche con lo pseudonimo
de “l’Uomo di Vetro”, emergerà dall’ombra in possesso di segreti
decisivi per entrambi gli uomini.
Si uniscono al cast anche due
degli attori di Unbreakable – Il Predestinato, ovvero
Spencer Treat Clark e Charlayne Woodard, che interpretano
nuovamente il figlio di Dunn e la madre di Price, oltre all’attrice
premiata con il Golden Globe Sarah Paulson (la
serie American Horror Story).
Glass, trama del film
Ambientato dopo la fine
di Split, il nuovo film di M. Night
Shyamalan Glass vede David Dunn all’inseguimento
dell’identità sovrumana di Kevin Wendell Crumb, ovvero la Bestia,
in una serie di incontri sempre più pericolosi, mentre Elijah Price
Price emerge dall’ombra nel ruolo di orchestratore in possesso di
segreti decisivi per entrambi gli uomini.
Il direttore della fotografia del
film è MIKE GIOULAKIS (Split), lo scenografo CHRIS
TRUJILLO (la serie NetflixStranger
Things) e il costumista PACO DELGADO (Split,
Les Misérables). Il montaggio di Glass è
affidato a LUKE CIARROCCHI (Split) e BLU MURRAY (Sully).
La colonna sonora è firmata dal compositore WEST DYLAN THORDSON
(Split).
Questo film straordinario, che è la
somma dei blockbuster mondiali di Shyamalan, è prodotto dal regista
stesso e da JASON BLUM della Blumhouse Production, già produttore dei
due precedenti capitoli del regista-sceneggiatore. ASHWIN RAJAN e
MARC BIENSTOCK e STEVEN SCHNEIDER e KEVIN FRAKES sono i produttori
esecutivi insieme a GARY BARBER, ROGER BIRNBAUM e KEVIN FRAKES.
Già molto prima dell’inizio delle
riprese di quello che sarebbe stato il suo grande successo del
2016, Split, M. Night Shyamalan lo aveva
concepito come qualcosa di ben diverso da un semplice, per quanto
elettrizzante, film stand-alone. Terrore allo stato puro e ritmo
incalzante, questo thriller è incentrato sul personaggio di Kevin
Wendell Crumb (James McAvoy), un uomo afflitto da un disturbo di
personalità multipla le cui identità più sinistre (collettivamente
chiamate “L’Orda”) rapiscono tre ragazze adolescenti.
Il loro scopo è quello di
utilizzare le ragazze “impure” come nutrimento per un’altra delle
personalità di Crumb, una creatura sovrumana chiamata La Bestia.
L’ultima ragazza rimasta, Casey Cooke (Anya Taylor-Joy), viene
risparmiata dalla Bestia quando quest’ultima nota delle cicatrici
sul suo corpo, segno degli abusi subiti dalla giovane durante
l’infanzia. Dal momento che Casey ha sofferto, a differenza delle
altre ragazze, il suo cuore è puro. “Chi ha sofferto è più evoluto.
Gioisci”. le dice la Bestia.
Poco dopo aver completato An
Elephant Sitting Still, il romanziere e cineasta cinese
Hu Bo si è tolto la vita a 29 anni. Presentato al
Festival di Berlino, il film di quattro ore ha
ricevuto un’accoglienza incredibile, e questo ha resa ancora più
dolorosa la prematura dipartita di Hu Bo.
KimStim e la Film Society of Lincoln
Center hanno diffuso un trailer del film, che sarà distribuito in
USA a partire dall’8 marzo, dopo un lungo percorso di successo nei
circuiti festivalieri di tutto il mondo.
Ecco la premessa del film, che è
opportunamente lunga: “Sotto il cielo cupo di una piccola città
nel nord della Cina, le vite di diversi protagonisti si intrecciano
in questa furiosa storia di rabbia nichilista. Mentre protegge il
suo amico da un pericoloso bullo della scuola, il sedicenne Wei Bu
spinge il tormentatore giù per una scala. Wei scappa dalla scena e
in seguito apprende che il bullo è stato ricoverato in ospedale e
gravemente ferito.
Il vicino di Wei, il sessantenne
Wang Jin, è allontanato dalla sua famiglia e, senza niente da
perdere, decide di unirsi a lui. Più tardi alla coppia si unisce
Huang Ling, compagna di classe di Wei. È tormentata da una
relazione distruttiva con un ufficiale scolastico sposato.
Insieme, questo trio improbabile
e disperato decide che la loro unica speranza è fuggire mentre il
fratello gangster del bullo, i genitori infuriati e le autorità
vendicative della scuola vanno tutti alla feroce ricerca di Wei
dall’altra parte della città. Mentre Wei si fa strada attraverso il
deserto urbano, inizia a fare i conti con la sua stessa vita
perduta.
Alla fine, sale su un autobus a
lunga percorrenza con Huang e Wang verso una città della Manciuria,
dove si dice che un elefante del circo si stia fermando immobile,
apparentemente ignaro del dolore e delle tribolazioni del mondo in
generale.”
La notizia, poi smentita, che il
primo trailer di Spider-Man: Far From Home
sarebbe arrivato entro Dicembre è stata accolta negativamente dai
fan, che da settimane attendono qualche conferma ufficiale da parte
dei Marvel Studios.
Ora, secondo quanto riportato da
SuperBroMovies in via del tutto confidenziale, il footage del
cinecomic con Tom Holland potrebbe essere diffuso
domani, martedì 15 gennaio. Sarà davvero così o si tratta
dell’ennesima voce?
Nel frattempo è lo stesso Holland a
rassicurare due fan su Twitter, spiegando che “farà il
possibile” affinché il trailer esca a breve. Qui sotto il
messaggio dell’attore:
Spider-Man: Far From
Homeè stato diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle
(Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare
anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned
Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di
scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali
teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
Il film di Hirokazu
Kore-eda e quello di Pawel Pawlikowski
sono anche in corsa per essere nominati nella categoria Miglior
film straniero agli Oscar 2019, mentre
Dogman di Matteo Garrone non ha
purtroppo superato la selezione finale.
Ecco la lista completa dei
nominati:
FIPRESCI migliori film straniero
dell’anno
“Un affare di
Famiglia” (Giappone)
FIPRESCI Premio pe ril miglior
attore in un films traniero
Marcello Fonte, “Dogman”
(Italia)
FIPRESCI Premio per la migliore
attrice in un film straniero
Joanna Kulig, “Cold War”
(Polonia)
La giuria FIPRESCI è stata composta
da Thomas Abeltshauser, Elaine Guerini, and Marietta Steinhart.
Di seguito tutti gli altri
riconoscimenti assegnati:
New Voices New Visions Award
“Sofia” (France/Qatar), directed by
Meryem Benm’Barek
Honorable Mention
“Saf” (Turkey), directed by Ali
Vatansever.
Schlesinger Award
“Ghost Fleet” (USA), directed by
Shannon Service and Jeffrey Waldron
Honorable Mention
“Bathtubs Over Broadway” (USA),
directed by Dava Whisenant
CV Cine Award
“Carmen & Lola” (Spain), directed by
Arantxa Echevarria
Honorable Mention
“The Chambermaid” (Mexico/USA),
directed by Lila Avilés
Ricky Jay Magic of Cinema Award
“Dead Pigs” (China), directed by
Cathy Yan
GoE Bridging the Borders Award
“Eldorado” (Switzerland), directed
by Markus Imhoof
Youth Jury Award
“What Will People Say”
(Norway/Germany/Sweden), directed by Iram Haq
Un mistero aleggia sulla trama di
Wonder Woman 1984, e nessuna
risposta è stata fornita dai realizzatori né dall’attore che lo
interpreta: come farà Steve Trevor a tornare in
scena se alla fine del primo film l’avevamo visto sacrificarsi per
il bene di Diana e dell’umanità?
Secondo una recente teoria riportata
nelle ultime ore, la Warner Bros. avrebbe introdotto nell’universo
cinematografico un nuovo villain che resusciterà l’eroe in cambio
di un favore chiesto a Diana Prince. Questo personaggio avrà il
volto di Pedro Pascal e corrisponderà a
Maxwell Lord, intento a raccogliere qualsiasi
manufatto antico che lo renderanno “potente come un
dio“.
La voce riporta inoltre che Lord
lavorerà al fianco di Barbara Ann Minserva, aka Cheetha, l’altro
antagonista di Wonder Woman interpretato da Kristen
Wiig.
“Per me, questa versione del
personaggio è un po’ diversa – aveva dichiarato in
un’intervista Chris Pine– I tavoli sono
girati, e io sono un cervo nella luce dei fari (due espressioni da
urban dictionary che indicano che il suo personaggio si trova in
una situazione completamente nuova e che è pervaso da uno stato di
eccitazione misto ad ansia e paura)”.
In altre parole, sembra che adesso
Steve Trevor non sarà più il leader del gruppo, ma sarà poco più di
una spalla per Diana, che ormai, a settant’anni dal suo “debutto”
nei panni di eroina, è molto più abile a muoversi nel mondo degli
uomini. Purtroppo non abbiamo ancora indizi su come Trevor tornerà
in vita.
È stato confermato
dalla Jenkins che Wonder
Woman 1984 sarà ambientato negli anni Ottanta,
rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le
avventure di Diana.
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Wonder Woman
1984 vedrà ancora come protagonista Gal
Gadot opposta a Kristen Wiig,
scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del
cast è Pedro Pascal, di cui non è stato ancora confermato il
personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la
sceneggiatura è stata curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
L’accordo sulla cessione dei diritti
dei personaggi Marvel tra 20th Century Fox e
Disney arriverà presto ad una conclusione, tuttavia sembra che tra
i prossimi progetti non rientreranno più Gambit,
Silver Surfer, Multiple Man,
Kitty Pryde e Dottor Doom. A
riportare questa voce, non ancora confermata, è Daniel Richtman su
Twitter specificando che New Mutans potrebbe così
diventare l’ultimo cinecomic dell’era Fox ad uscire nelle sale.
X-Force, lo
spin-off di Deadpool annunciato nei mesi scorsi, è
ancora in forse, ma la produzione dovrebbe iniziare a breve se non
subito, quindi è alquanto improbabile che vedrà la luce
nell’immediato.
Gambit e Silver Surfer, annullati i progetti in casa Fox
L’ultimo aggiornamento su
Gambit risale allo scorso settembre, quando il
produttore Simon Kinberg, nonchè regista di
X-Men: Dark Phoenix, aveva
rassicurato il pubblico spiegando che “la sceneggiatura è
pronta eChanning [Tatum] la adora. Abbiamo
incontrato diversi registi nelle ultime due settimane e speriamo di
sceglierne uno prima possibile, così da iniziare le riprese già
alla fine dell’estate.“
Idee chiarissime e un attore dedito
al progetto sembravano ottime premesse, ma i diversi problemi
in pre-produzione, come l’addio di Gore
Verbinski dalla regia e vari rimandi all’inizio delle
riprese, sembrano aver definitivamente eliminato il film dalle
uscite del 2019.
Per quanto riguarda Silver
Surfer, a febbraio 2018 era stato l’Hollywood Reporter a
confermare che Brian K. Vaughn, fumettista e
sceneggiatore sia per Marvel che DC, avrebbe curato lo
script di questo progetto. In realtà sono anni che si parla di un
possibile cinecomic sul personaggio “più filosofico” dei
fumetti Marvel, o almeno è così che ama
apostrofarlo Stan Lee.
Alla vigilia dell’uscita in sala di
Aquaman,
in pochi avrebbero scommesso nel suo successo. Dopo l’apprezzamento
riservato a Wonder Woman, sembrava che la DC non
avesse altro da dire ai fan, e invece il personaggio di
Jason Momoa è entrato nel cuore degli spettatori,
nonostante i difetti e le imperfezioni di un film così lungo e
ambizioso.
Ieri, il film ha raggiunto il
club del miliardo, ovvero il gruppo di film che
hanno raggiunto la vertiginosa cifra di incasso worldwide. A
seguito di questa ottima notizia per la Warner Bros, James
Wan, regista del film, ha diffuso vi Twitter i
ringraziamenti a tutti coloro che hanno reso possibile tutto
ciò.
“Un paio di cose da dire. Prima
di tutto, questo film non sarebbe quello che è senza lo
stupefacente lavoro di tutti quelli coinvolti, dai capi
dipartimento a ogni singolo membro della crew, che ha richiesto
eccellenza nella creazione di questa esperienza
cinematografica.”
“In secondo luogo, sarò per
sempre in debito con Jason, per aver trasformato Aquaman in un degli eroi cinematografici più cool di
sempre, e per essere diventato lo standard dorato di questo
personaggio per le generazioni a venire.”
“Un grazie ENORME al mio
magnifico cast – Amber, Patrick (il mio portafortuna), Nicole,
Yahya, Willem, Temuera, Dolph, Ludi, Michael – per aver infuso vita
e meraviglia nei nostri amati personaggi.”
“Infine, ma cosa più importante
– tanto AMORE e GRATITUDINE ai fan e al pubblico di tutto il mondo.
Onorato dal modo in cui avete accolto Aquaman, e come ha risuonato
su scala mondiale.”
Uscito nel mondo a dicembre e in
Italia l’1 gennaio, Aquaman è
il maggior successo al box office della DC/Warner al cinema, e ha
superato anche gli ottimi risultati di Wonder Woman, nonostante
qualche consenso di critica in meno.
Aquaman
è stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista
Jason Momoa. Con lui ci sarà
Amber Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II,
Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e
Willem
Dafoe.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
A pochi giorni dall’uscita nelle
sale di Glass,
M. Night Shyamalan ha voluto condividere un
emozionante messaggio sul suo profilo twitter dove sancisce la fine
di un percorso creativo iniziato nel 2000 con
Unbreakable.
Queste le parole del regista:
“Ad una settimana dall’uscita di Glass mi sento pieno di tante
emozioni. Sono appena atterrato a Philadelphia, felice di essere a
casa. La fine della trilogia sembra un capitolo che si sta
chiudendo nella mia carriera. Non posso dirvi quanto sono grato di
avere la possibilità di raccontarvi storie.“
One week out from @GlassMovie
I am filled with so many emotions. I just landed in philly so happy
to be home. The trilogy closing feels like a chapter is closing in
my career. I can not tell you how grateful I am to tell stories to
you guys.
Intervistato da Vulture in
occasione dell’uscita
di Glass, M. Night
Shyamalan ha negato qualsiasi ipotesi di sequel e
svelato un interessante dettaglio della lavorazione del primo film
con Bruce Willis.
Queste le parole del regista:
“Originariamente Unbreakable e Split erano stati concepiti come
un’unica storia. David Dunn e l’Orda si sarebbero incontrati in
stazione e Dunn avrebbe iniziato a…Tuttavia ero consapevole che
sarei andato incontro ad alcuni problemi narrativi, e ogni volta
che alzi la posta in gioco, non puoi più tornare indietro […] Ma se
avessi introdotto le due ragazze rapite, il tempo utile per lo
sviluppo del personaggio sarebbe stato minimo e ne avrebbe tolto a
quello di David, della moglie e del figlio“.
Sul sequel Shyamalan ha invece
spiegato:
“L’idea non mi interessa perché
non c’è abbastanza pericolo. È come se la mia arma non fosse adatta
agli effetti pirotecnici richiesti…semplicemente non sono bravo in
queste cose. Film come Avengers e altri del genere…non saprei
proprio dove iniziare“.
Qui la prima sinossi: Dunn
(Bruce Willis) sta dando la caccia alla Bestia, controparte
sovrumana di Crumb (James McAvoy), scontrandosi con lui in maniera
sempre più aspra. Intanto Price (Samuel L. Jackson) emerge
dall’ombra, nascondendo dei segreti che si riveleranno pericolosi
per entrambi.
Interpretato da
Samuel L. Jackson,
James McAvoy,
Bruce Willis e dall’attrice vincitrice del Golden
Globe
Sarah Paulson, Glass porta
avanti le vicende narrate in Unbreakable – Il
Predestinato (2000) eSplit (2016),
entrambi scritti e diretti dallo stesso Shyamalan. Glass
vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin
Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in un susseguirsi di incontri
sempre più pericolosi. Elijah Price, noto anche con lo pseudonimo
de “l’Uomo di Vetro”, emergerà dall’ombra in possesso di segreti
decisivi per entrambi gli uomini.
La diversità sarà un valore
celebrato dalla Fase 4 del MCU, come spiegato da Kevin Feige
in numerose interviste, e il film su Vedova Nera
potrebbe inaugurare questa nuova fase diventando il primo capitolo
dei Marvel Studios ad uscire nelle sale come
vietato ai minori. A suggerirlo è Charles Murphy di That Hashtah
Show su Twitter, precisando che si tratterebbe soltanto di un rumor
e non di una conferma ufficiale.
Lo standalone riprenderà le sorti di Natasha
Romanoff quindici anni dopo la caduta dell’Unione
Sovietica negli Stati Uniti. Detto ciò, è evidente che il film si
piazzerà in un momento della timeline antecedente
a Iron Man 2 (dove Vedova Nera debuttava
ufficialmente). Probabile quindi
un’ambientazione a metà degli anni 2000, una posizione storica che
potrebbe ammettere la tanto sperata reunion tra Natasha e Clint
Barton (Occhio di Falco) mentre collaborano a
Budapest, oppure il primo incontro fra l’eroina e
il Soldato d’Inverno.
Vi ricordiamo la
sceneggiatura del cinecomic è stata affidata a Jac
Schaeffer (già autrice di TiMER, Nasty
Woman, Frozen – Le avventure di Olaf) e la regia
a Cate Shortland.
Il villain del film
su Vedova Nera sarà quasi sicuramente un
uomo, descritto come un individuo “entusiasmante” e di etnia non
identificata, ma che si aggira intorno ai quarant’anni. Sfogliando
la storia dell’eroina nei fumetti, un personaggio che corrisponde a
questa descrizione è il Guardiano Rosso,
soldato russo tra i più amati dai fan; oppure potrebbe trattarsi
di Taskmaster, supercriminale mercenario
capace di duplicare perfettamente i movimenti di chiunque e
infiltrato nello SHIELD. Possibile, vista l’ambientazione in
Europa, anche la presenza di Night Raven,
apparso nella graphic novel Fury / Black Widow: Death Duty. Viene inoltre
menzionato che gli studios sono in cerca di un’attrice di 50 anni
che possa interpretare un villain secondario.
Sono stati assegnati nella notte i
Critics’ Choice Awards 2019, in precedenza
chiamati Broadcast Film Critics Association Awards (o BFCA Awards)
e Critics’ Choice Movie Awards, i riconoscimenti che la critica
statunitense assegna al meglio di cinema e tv.
I premi di quest’anno si sono
distinti per ben due parimerito nelle categorie dedicate alle
attrici, quella principale delle attrici di cinema e quella della
migliore interpreta in una mini serie.
Inoltre, i critici americani hanno
deciso di premiare Roma
di Alfonso Cuaron, che ha vinto per il miglior
film, la regia, la fotografia e per il miglior film straniero. Si
potrebbe quasi parlare di concorrenza sleale! In che modo
gestiranno il bellissimo film del regista messicano agli Oscar?
Stephen King è uno
degli autori migliori che la letteratura mondiale abbia mai potuto
conoscere. Ha emozionato milioni di persone e intere generazioni
con i suoi romanzi, continuando a scrivere racconti di successo uno
dietro l’altro.
Di Stephen King, i libri adattati
sono davvero numerosi, diventando forse l’autore più inflazionato
in questo senso: basti pensare che, giusto per fare qualche
esempio, tra il 2019 e il 2020 sono previsti gli adattamenti di
Pet Sematary,
Doctor Sleep, Revival e Sleeping Beauties (che dovrebbe
diventare una serie tv). E se si pensa che dal Stephen King’s world
sono in arrivo altre idee, non resta che aspettare prima i libri e
poi gli adattamenti.
Ecco, allora, una lista di dieci film da vedere tratti
dai romanzi di Stephen King.
Stand By Me – Ricordo di
un’estate
Nel 1986, uscì nei cinema un film
diventato un cult: Stand by Me – Ricordo di un’estate.
Tratto dal racconto Il corpo, facente parte della raccolta
Stagioni Diverse di King, il film è diretto da Rob Reiner, con Wil Wheaton, River
Phoenix, Corey Feldman e Jerry
O’Connell.
Il film, come il libro, è
ambientato durante il periodo estivo (momento di perdita
dell’innocenza e acquisizione della consapevolezza) dell’anno 1959:
quattro amici dodicenni, Gordon, Chris, Teddy e Vern, decidono di
andare alla ricerca del corpo di Ray Bower, un ragazzo scomparso
tre giorni prima, dopo aver saputo che il fratello maggiore di Vern
e un suo amico si sono imbattuti nel suo cadavere senza denunciarne
il ritrovamento.
Quello che sarebbe stato il
desiderio di riscattarsi e diventare degli eroi per tutti, finisce
per mutare: le esperienze che compiono sul loro cammino li
aiuteranno a maturare e ad approfondire la loro amicizia.
Misery non deve
morire
Diretto da Rob Reiner, nel 1990
uscì nei cinema Misery non deve morire, film tratto dal romanzo
Misery di Stephen King, scritto tre anni prima. In questo
film, Kathy Bates, che ha regalato al mondo del
cinema una delle sue migliori interpretazioni (vincendo l’Oscar
come Miglior Attrice Protagonista), interpreta Annie Wilkes, una
donna che apparentemente sembra volenterosa di aiutare Paul
Sheldon, scrittore di successo che, a causa di un incidente si
frattura le gambe e viene da lei ospitato per la degenza.
In realtà, Annie è una lettrice
appassionata di tutti i libri scritti da Paul che ha deciso di
terminare il ciclo di racconti dedicato a Misery Chastain,
facendola morire nell’ultimo romanzo. Annie, che ha un passato da
serial killer, non approva il finale e tenterà di farlo cambiare
all’autore: egli, invece, cercherà di scappare dalla sua
carceriera.
Shining
Dell’adattamento di Shining realizzato da Stanley Kubrick si è veramente detto di tutto
e oltre, diventando quasi più famoso per i suoi retroscena che per
come venne narrato. Realizzato nel 1980, leggenda vuole che Kubrick
cercasse un libro horror da poter adattare, per farsi apprezzare
sia dal pubblico che dalla critica dopo il fallimento di Barry
Lyndon.
Trovando in Shining di
King l’unico romanzo in grado di potergli dare tutto quello che
cercava, decise di realizzarne un film: uscito nel maggio del 1980,
tra i protagonisti vi sono Jack Nicholson e Shelley
Duvall.
La pellicola di Kubrick, che
racconta l’evoluzione della pazzia dello scrittore Jack Torrance
che decide di lavorare come guardiano invernale per l’Overlook
Hotel restando in isolamento con moglie e figlio per diversi mesi
tra le montagne del Colorado, venne aspramente contestata da King
stesso, che lo definì freddo e distaccato, totalmente l’opposto del
libro che aveva realizzato lui. In ogni caso, Shining è stato uno
dei film che ha contribuito alla storia del cinema horror.
Il miglio
verde
Nel 1999 venne realizzato Il
miglio verde, adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen King
scritto nel 1996. Scritto, diretto e prodotto da Frank
Darabont, il film ha per protagonisti Tom Hanks e Micheal Clarke Duncan.
Quello che viene narrato è il
racconto che Paul Edgecomb fa alla sua amica Elaine Connelly mentre
si trova in una casa di riposo: nella Louisiana di inizio anni ’30,
lui lavorava come capo delle guardie che sovrintendono il braccio
della morte nel penitenziario di Cold Mountain. Tra i detenuti che
erano condattati alla pena capitale c’era lui, John Coffrey, un
ragazzone di colore giudicato colpevole per aver uccido due
gemelline di nove anni. Eppure lui è gentile con tutti, quasi
ingenuo e candido e possiede anche la qualità di risucchiare il
dolore dalle altrui persone.
It
Pennywise è
tornato e ha deciso di spaventare ancora il mondo. Dopo la
miniserie realizzata nel 1990 diretta da Tommy Lee
Wallace e con
Tim Curry nei panni del clown, già nel 2009 la Warner
Bros volle trasportare al cinema un adattamento di uno dei romanzi
più famosi di Stephen King: It.
Dopo alcuni problemi produttivi, si
decise di dividere il film in due parti: It – Capitolo Uno, uscito il 19 ottobre 2017, presenta
tutti i personaggi, dai giovani membri del Club dei Perdenti fino
agli antagonisti e, ovviamente, a Pennywise. Il film, diretto da
Andres Muschietti ha messo d’accordo pubblico e
critica, riuscendo a creare il giusto hype per la seconda parte,
It – Capitolo Due, in cui i membri del Club dei
Perdenti sono diventati ormai adulti e si troveranno a combattere
It e le loro paure in maniera definitiva. L’uscita di questo
secondo capitolo è prevista per la fine del 2019.
Carrie – Lo sguardo di
Satana
Carrie è stato il primo
romanzo di Stephen King ad essere pubblicato, nel 1974, portandolo
al successo. Da questo romanzo sono stati realizzati tre
adattamenti, Carrie – Lo sguardo di Satana (1976), Carrie
(2002) e Lo sguardo di Satana – Carrie (2013) e un sequel,
Carrie 2 – La furia (1999).
La storia è quella di Carrie,
timida ragazza che frequenta l’ultimo anno delle scuole superiori:
è emarginata dalle sue compagne di classe, che la bullizzano, e ha
sempre dovuto convivere con una madre fortemente devota alla
religione. I continui scherni a scuola, i castighi della madre e la
scoperta dei suoi poteri, non faranno altro che alimentare la
rabbia di Carrie che non rimarrà contenuta troppo a lungo.
La zona
morta
Tra i diversi adattamenti dei libri
di King realizzati per il cinema, anche David Cronenberg ne ha realizzato uno:
infatti, nel 1983 ha diretto La zona morta, tratto
dall’omonimo libro dello scrittore americano.
Prodotto dalla Dino de
Laurentiis Company e interpretato da
Christopher Walken, Brooke Adams e Tom
Skerritt, La zona morta racconta la storia di Johnny
Smith, professore di lettere che finisce in coma, vittima di un
incidente stradale. Dopo alcuni anni, Smith si risveglia e si
accorge che, oltre a non avere più niente della vita di prima, di
poter predire il tragico futuro delle persone soltanto toccandole:
comprende che questo dono gli può servire per cambiare in meglio il
destino delle persone.
Le ali della
libertà
Nel 1994, dal racconto Rita
Hayworth e la redenzione di Shawshank, facente parte della
raccolta Stagioni diverse, è stato tratto il film Le ali della libertà. La pellicola, diretta da
Frank Darabont, con Tim Robbins e
Morgan Freeman tra i protagonisti, racconta la
storia di Andy Dufresne, un dirigente bancario condannato
all’ergastolo per l’assassinio della moglie e dell’amante nella
prigione di Shawshank.
Egli è innocente, ma cerca di
affrontare la condizione con calma e speranza, pur subendo diverse
violenze in carcere. L’uomo riuscirà comunque a fare amicizia con
Red, ergastolano di lunga detenzione che rinnova la biblioteca ed è
diventato complice del direttore per i suoi affare non proprio
puliti.
Secret
Window
Nel 2004 è stato realizzato
Secret Window, film diretto da David Koepp e tratto dal racconto Finestra
segreta, giardino segreto incluso nella raccolta Quattro
dopo mezzanotte, del 1990, scritta da Stephen King.
L’adattamento, che vede Johnny Depp, John Turturro e
Timothy Hutton tra i protagonisti, racconta la
storia di Morton “Mort” Rainey, uno scrittore di romanzi horror e
thriller psicologici che entra, senza farsi sorprendere, nella
stanza di un motel. Qui, scopre che sua moglie Amy è in compagnia
del suo amante, Ted.
Ormai il blocco dello scrittore lo
condiziona da un po’ di tempo e, dopo aver divorziato, si
trasferisce in una casa nel bosco: sarà qui che avverranno la
maggior parte dei problemi che nascono dall’incontro tra John
Shooter e Mort.
1922
Nel 2017, è uscito sulla
piattaforma digitale Netflix l’adattamento del libro di Stephen King
1922, incluso nell’antologia Notte buia, niente
stelle. Il film, diretto da Zak Hilditch,
racconta la storia di un agricoltore, tale Wilfred James, che,
mentre si trova in una camera d’albergo, scrive in una lettera
nella quale confessa di aver ucciso la moglie, grazie all’aiuto del
figlio.
Quello che avviene subito dopo è un
flashback che porta all’estate del 1922, in cui tra Wilfred e la
moglie si consumano delle accese discussioni in merito a un terreno
da lei ereditato che avrebbe voluto vendere ad una compagnia per
potersi trasferire in città. Wilfred e il figlio decidono di
sbarazzarsi di lei e ognuno regge il gioco all’altro quando lo
sceriffo inizia ad indagare. In seguito, viene raccontato come il
gesto compiuto dai due in passato, abbia scatenato una serie di
conseguenze tremende e disastrose.
A seguito dell’accordo
fra Disney e Fox, con la prima che
ha finalmente acquisito tutte proprietà cinematografiche
dell’altra, gli X-Men e
i Fantastici Quattro torneranno “a casa”
per la gioia dei fan. Questo vuol dire che adesso i Marvel Studios, in seno alla Disney, non solo
potranno utilizzare la parola “mutanti”, ma anche avere accesso a
tutti quei personaggi che fino a questo momento gli erano
preclusi.
Di tutti i modi in cui i personaggi
Marvel precedentemente gestiti
dalle Fox potranno essere introdotti nel MCU, quello che vede
Wolverine in un
ruolo importante è forse tra i più affascinanti; e per farlo
bisognerebbe riportare l’eroe indietro di qualche anno per
organizzare un incontro con…Capitan
America.
In questa storyline vedremo
un’ultima volta Steve Rogers al fianco del Mutante per combattere
Teschio Rosso
durante l’epoca della Seconda Guerra Mondiale.
Deadpool e la continuity
Tra i personaggi Marvel finora gestiti dalla Fox,
Deadpool è
l’unico ad essere potenzialmente “contemporaneo” alla timeline del
MCU e potrebbe facilmente inserirsi
nella narrazione dell’universo condiviso senza troppi scossoni.
Potrebbe anche rivelarsi un buon
modo per tenere Josh Brolin
nella famiglia, una volta che Thanos avrà terminato la sua corsa in
Avengers:
Endgame, nei panni di Cable.
I Mutanti sono rimasti nascosti
E se il corso del MCU svelasse che in realtà
i mutanti sono rimasti nascosti fino ad adesso, mentre l’umanità ha
praticamente dimenticato la loro esistenza? Non sarebbe
interessante vedere di nuovo in azione gli X-Men con il
Professor X e Magneto che
lavorano insieme per combattere qualche minaccia mutante?
Forse in seguito ad una di queste
missioni (finite male) Xavier decide di cancellare la memoria dei
suoi simili, e ciò spiegherebbe il perché della loro scomparsa o
giustificare la paura e l’odio dell’umanità nei loro confronti.
House of M
È evidente che a causa dei diritti
sul personaggio in mano alla Fox, Scarlet Witch
non abbia espresso tutto il suo potenziale nel corso del MCU. Ma ora che l’amore della sua
vita (Visione) è
morto, la perdita di suo fratello, e tanti altri ostacoli, che ne
sarà dell’eroina? Questa rabbia repressa si scatenerà contro il
mondo?
La trama di House of
M potrebbe offrire, il tal senso, molte possibilità, dove
il risveglio retroattivo del gene mutante, la resurrezione di
Quicksilver,
così come la potenziale resurrezione di Magneto
sarebbero ottimi presupposti dai quali ripartire.
Spider-Man e la Torcia Umana
Il numero inaugurale di
Amazing Spider-Man vedeva Peter Parker tentare di
unirsi alla squadra dei Fantastici
Quattro, e da allora lui e Johnny Storm, aka la Torcia
Umana, sono diventati praticamente migliori amici.
Perché quindi non introdurre la
prima famiglia di supereroi nel MCU tramite Spidey? D’altronde
anche Spider-Man:
Homecoming si era collegato ad altri personaggi
Marvel, come Tony
Stark, o Nick Fury nell’imminente
Far From Home e
ora sembra logico che piuttosto che dargli un altro mentore
dovrebbe avere un collega alla pari con cui affrontare nuove
missioni.
Gli Inumani in Wakanda
Mentre alcuni vorrebbero dimenticare
la loro esistenza nel MCU, Gli Inumani
potrebbero in realtà rivelarsi una risorsa interessante per quanto
riguarda l’ingresso dei personaggi Fox. Ma in che modo?
Sappiamo, grazie ai fumetti, che
questi eroi sono strettamente legati alla nazione di Black Panther,
il Wakanda, come i Fantastici Quattro, prima che
le loro trame diventassero indipendenti. È possibile che possa
essere questa location la chiave per portare nell’universo
condiviso il team di Inhumans?
I poteri dei Fantastici Quattro
derivano da Thanos
In attesa di scoprire quali
conseguenze porterà nel MCUAvengers: Infinity
War, sappiamo che Thanos ha
lasciato indietro parecchia tecnologia da battaglia nel Wakanda,
qualcosa di molto simile a ciò che l’Avvoltoio aveva usato in
Spider-Man: Homecoming
lavorando su vecchi detriti di Chitauri.
E se fossero queste tecnologie a far
ottenere ai Fantastici Quattro i loro poteri?
Sembra un modo valido valido per legare la prima famiglia della
Marvel al MCU no?
Sokovia diventa Latveria
L’MCU ha introdotto Sokovia in
Avengers: Age of
Ultron, e alla fine del film l’abbiamo vista
letteralmente devastata da Ultron. Cosa sia successo al luogo e ai
sopravvissuti non è certo, ed è alquanto improbabile immaginare che
sia stata conquistata da un signore della guerra…oppure no?
E se fosse stato nientemeno che il
Dottor Destino a trasformare Sokovia in
Latveria? D’altronde è qui che il villain
vive come monarca, tenendo la sua nazione protetta dagli
affari internazionali e dai cali economici.
Tempesta in Wakanda
Nei fumetti
Tempesta è stata anche la moglie di Black Panther,
forse una delle donne di colore più iconiche della storia della
Marvel Comics, e potrebbe diventare la chiave
per introdurre i Mutanti nel MCU.
In passato il regista del cinecomic
su T’Challa, Ryan Coogler,
ha espresso il suo desiderio di raccontare sul grande schermo
storie che fossero al di fuori dai limiti dei personaggi di Black
Panther…sarà davvero l’eroina ad unire i due mondi?
Silver Surfer di Adam McKay
Di recente è stato confermato che il
regista Adam McKay
(The Big Short, Vice) sarebbe interessato a dirigere un
film su Silver Surfer,
forse il personaggio e il modo ideale per introdurre le forze
cosmiche di Galactus nel MCU.
Uno standalone su Silver Surfer
potrebbe infatti espandere il lato cosmico dell’universo condiviso
come nessun capitolo è riuscito a fare prima, oppure offrire una
storia sul potere all’altezza di quella di Thanos.
Leggi anche – X-Men:
come sono cambiati dai fumetti al cinema – Parte 1 e Parte 2
Un macabro omicidio, un’indagine
che sembra non portare da nessuna parte, che si snoderà attraverso
tre decenni raccontati alternando diversi piani temporali e che
trentacinque anni dopo tornerà a tormentare la sempre più labile
memoria del detective che la condusse. Tornano a gennaio, in
contemporanea assoluta con gli Stati Uniti, i
ritmi sbilenchi e le atmosfere rarefatte di True Detective
3, il crime dramaTrue
Detective fra le produzioni più ambiziose e di
prestigio di HBO.
I nuovi episodi segnano un vero e
proprio ritorno alle origini, al tono di quella prima, amatissima
stagione che ha fatto della serie antologica di Nic
Pizzolatto, showrunner e sceneggiatore nonché regista di
alcuni di questi nuovi episodi, un cult in tutto il
mondo.La terza stagione di True
Detective debutterà il 14 gennaio in lingua originale
con sottotitoli alle 21.15 (ma sarà possibile godersi il primo
episodio anche già alle 3 della notte fra domenica e lunedì) e il
lunedì successivo, 21 gennaio, in versione in
italiano. Gli episodi – in entrambe le versioni,
sottotitolati e doppiati in italiano – saranno ovviamente
disponibili anche su Sky On Demand e su NOW
TV.
Protagonista il Premio Oscar per
MoonlightMahershala Ali, qui nei panni del detective
Wayne Hays. Capelli ingrigiti, pistola e distintivo consegnati
ormai da tempo e segnato per sempre da un macabro crimine che
all’epoca dei fatti sconvolse la sua carriera, Hays proverà, da
anziano, a ricostruire i fatti lottando contro un nemico
apparentemente invincibile, il tempo, che sembra aver avuto la
meglio sulla sua capacità di ricordare come andò. Nel cast del
nuovo ciclo di episodi anche Stephen Dorff
(Somewhere, Immortals) e Carmen
Ejogo (Selma
– La strada per la libertà,Animali
fantastici e dove trovarli).
Giunta alla
terza stagione, la serie – definita da The Atlantic
“lo show migliore della televisione” – rinnova come da regola cast,
ambientazione e storia ma centra sempre il suo racconto sullo
sviluppo delle indagini di un caso di omicidio e sui tormenti degli
investigatori, mantenendo intatta la sua cifra fatta di toni
dolenti e atmosfere rarefatte. Nelle prime due stagioni,
che sono valse alla prestigiosa produzione HBO ben cinque Emmy e
numerose nomination ai Golden Globe, si sono alternati grandi
interpreti, dal folgorante esordio con Matthew McConaughey e Woody
Harrelson, ai protagonisti della seconda
stagioneColin Farrell, Vince Vaughn, Rachel
McAdams e Taylor Kitsch.
True Detective 3, trama
Sullo sfondo della storia
raccontata nella terza
stagione di True Detective si srotolano i
freddi paesaggi rurali dell’Arkansas, nel cuore degli Stati Uniti,
con una storia frantumata nell’arco di tre decenni. Il detective
Wayne Hays ha trascorso gli ultimi 35 anni come un supplizio, per
via delle conseguenze di un caso che ha sconvolto la sua carriera.
Nel 1980 lui e il suo partner sul posto, l’investigatore
dell’Arkansas Roland West (Stephen Dorff) vengono incaricati di
condurre le indagini su due fratelli scomparsi nell’altopiano di
Ozark. Ad essere coinvolta nel caso è anche l’insegnante e
scrittrice Amelia Reardon (Carmen Ejogo). Nel racconto di Hays,
attraverso alcuni flashback e come in un puzzle che si ricompone
ricordo dopo ricordo, riviviamo il caso che sconvolgerà la loro
vita e, a dieci anni dal primo giorno d’indagine, rivelerà una
tremenda verità…
Scritta e prodotta da Nic
Pizzolatto, la serie vedrà in questa stagione anche il suo debutto
dietro la macchina da presa insieme agli altri registi
Jeremy Saulnier (Green Room) e
Daniel Sackheim (The Americans, Dr.
House, Lie to Me). Tra i produttori Scott
Stephens (WestWorld), Matthew
McConaughey (Dallas Buyers Club, Mud,The Wolf of Wall Street) e
Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing,
Missouri, la saga diHunger Games).
Dal 21 gennaio in lingua
italiana, tutti i lunedì dalle 21.15 su Sky
Atlantic
Dopo il teaser promo la
Showtime ha diffuso il trailer ufficiale
di Billions 4, l’attesa quarta stagione della
serie BILLIONS
con protagonisti Paul Giamatti e Damian
Lewis.
Il primo episodio di Billions
4 sarà presentata in anteprima negli USA domenica 17
marzo alle 21.
Interpretato dal premio Oscar,
vincitore di Emmy e Golden Globe, Paul Giamatti e vincitore
dell’Emmy e Golden Globe Damian Lewis, BILLIONS 4
è una delle serie drammatiche più importanti della rete, con una
media di cinque milioni di spettatori settimanali su tutte le
piattaforme. Le prime tre stagioni di BILLIONS
sono andate in onda in Italia su Sky Atlantic e sono disponibili su
Now Tv.
BILLIONS 4, la
trama
Quando tutti sono fuori per cercare
vendetta, nessuno è al sicuro. Bobby Axelrod (Lewis) e Chuck
Rhoades (Giamatti), ex nemici, e Wendy Rhoades (Maggie Siff),
moglie del primo e fidata consigliere del se condo, si sono uniti
per formare un’alleanza difficile da pensare ma molto efficace,
mirata allo sradicamento di tutti i loro rivali, tra cui Grigor
Andolov (guest star John Malkovich), Taylor Mason (Asia Kate
Dillon), Brian Connerty (Toby Leonard Moore) e Waylon “Jock”
Jeffcoat (guest star Clancy Brown). L’ambizione e il
tradimento sono da sempre al centro di BILLIONS, e in questa
stagione tutti i personaggi scoprono esattamente quanto è alto il
prezzo che dovranno pagare per soddisfare tali esigenze. La
serie vede protagonisti nel cast anche David Costabile, Condola
Rashad, Kelly AuCoin, Jeffrey DeMunn e Malin Akerman,
BILLIONS
è stato creato e prodotto esecutivamente dagli showrunner Brian
Koppelman e David Levien. La serie è stata creata anche da
Andrew Ross Sorkin.
Ma quali altri personaggi vorremmo
vedere approfonditi sul piccolo schermo? Chi merita maggiore
spazio? Ecco 7 candidati ideali:
Starforce
Introdotta nei fumetti nel 1992
come una speciale squadra di villain, la Starforce è un gruppo di
guerrieri Kree riuniti dalla Suprema Intelligenza, composto
tra gli altri da Ronan
l’Accusatore e Korath Il Persecutore. La
sua controparte dei Marvel Comics ha anche sfidato
gli Avengers quando gli eroi tentarono
di fermare l’avanzata dei Kree.
Gli altri componenti
sono Att-Lass, guerriero spietato e
fisicamente molto potente e uno dei pochi guerrieri Kree capaci di brandire le
Nega-Bande di Mar-Vell, ovvero i guanti che attingono energia
interdimensionale; Bron-Char, guerriero Kree
introdotto nel fumetto evento del 1998 Live Kree or
Die e uno dei pochi personaggi Marvel capace di distruggere lo
scudo di Captain America; Minn-Erva, genetista
dei Kree e uno dei villain meno noti di Captain Marvel, scienziato senza scrupoli che
non esita a sperimentare su “razze inferiori” come gli umani e in
possesso di abilità di manipolazione energetica di base analoghe a
quelle di Carol Danvers.
Thunderbolts
I Thunderbolts sono un gruppo supereroi
ex criminali, creato da Kurt Busiek nel 1997 e apparso per la prima
volta nei fumetti Marvel nelle storie di The
Incredible Hulk n.449. Si tratta di una squadra molto simile a
quella dei Vendicatori, ma con intenzioni e obiettivi diversi: i
loro piani vengono gestiti dal Barone Zemo, che
intende ricreare i Signori del Male in segreto.
Tra i personaggi del team
attualmente presenti ne MCU ci sono ovviamente
Zemo, Ghost e
Crossbones.
Ravagers
I Ravagers sono un
gruppo criminale interstellare composto da ladri, contrabbandieri,
criminali, banditi, mercenari, cacciatori di taglie e pirati; ne
esistono almeno cento fazioni intorno alla galassia e ognuna di
queste ha un proprio capitano che guida le loro operazioni.
Dopo la morte di Yondu
Udonta il gruppo potrebbe riunirsi sotto
Stakar e Aleta insieme a
Ogord, Martinex e
Charlie-27 per nuove e appassionanti missioni.
Valchiria
Valchiria ha
debuttato nel MCU lo scorso anno in Thor: Ragnarok,
catturando immediatamente l’attenzione grazie alla convincente
prova di Tessa
Thompson e all’adattamento del personaggio
attuato dagli sceneggiatori e dal regista Taika
Waititi.
Guerriera disillusa e riluttante,
Valchiria nascondeva un passato doloroso (di cui abbiamo avuto un
accenno grazie ad un flashback che raccontava la caduta delle
Valchirie per mano di Hela), e su questo
potrebbe basarsi una serie prequel che segue la vita precedente
dell’eroina.
Shuri
Sin dalla sua prima apparizione
in Black
PantherShuri ha messo in
mostra le infinite potenzialità di un personaggio che in molti
danno come erede di Tony Stark alla guida del lato “scientifico”
del MCU. La conferma è arrivata
in Avengers:
Infinity War, dove la sorella minore
di T’Challa si è resa utile fino
all’arrivo di Thanos (e sappiamo che è sopravvissuta allo
schiocco…).
Dunque non sarebbe poi così
sbagliato dedicarle uno standalone, meglio se prequel, in cui
mostrare cosa ha reso Shuri la mente brillante che conosciamo ora e
cosa ha fatto prima degli eventi di Black
Panther.
La principessa wakandiana potrebbe
inoltre dirigere il settore scientifico e tecnologico in America,
dopo che T’Challa ha aperto le frontiere del suo paese oltre i
confini nazionali.
Come dichiarato
da Kevin Feige, il futuro prossimo
dei Marvel Studios (Fase
4) sarà legato ad una nuova versione dei personaggi che abbiamo
visto e amato nei film finora prodotti, e secondo gli ultimi report
potrebbe presentarsi per Occhio
di Falco l’occasione di uno standalone incentrato
sull’eroe.
Il rumor è stato rilanciato
da MCU Cosmic, specificando che
l’azienda starebbe sviluppando un paio di progetti per “testare” nuovi piani di gioco, e uno di questi
sarebbe dedicato a Clint Barton aka Occhio di Falco.
Korg e i fratelli di guerra
Korg è stata la
vera sorpresa di Thor: Ragnarok e i fan stanno chiedendo a gran
voce uno standalone ai Marvel Studios, vista la popolarità
che è riuscito a guadagnarsi in poco tempo.
Sulla scia di Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgameci sarebbero diversi modi in cui
re-introdurre il personaggio in una serie tv prequel di Ragnarok,
di stampo comico, insieme a Miek mentre i due tentano di radunare i
prigionieri su Sakaar.
Lui è Paperino,
Paolino Paperino. Casacca e berretto da marinaio, Paperino è il
papero più famoso del mondo che ha divertito, educato e fatto
commuovere tante generazioni e continua a farlo anche oggi.
Sfortunato, squattrinato, iroso e
dedito al dolce far niente, Paperino è uno dei personaggi più
amati del mondo Disney ed è, forse, quello più umano, ricco di
chiaroscuri, di profondità e di contraddizioni: è pronto ad oziare
e si arrabbia subito, ma è anche generoso e simpatico (e poi si
trasforma anche in Paperinik, ma non ditelo in giro!).
Ecco tutto quello che non
sapevate sul grande Paperino.
Paperino e Paperina
Paperino e Paperina: imparerai ad
amarli, se già non lo fai.
I due futuri fidanzati si sono incontrati per la prima volta nel
1937 nel cortometraggio Don Paperino: tuttavia, la
controparte femminile di allora, Donna Duck, era
ben lontana rispetto alla caratterizzazione assunta in seguito da
Daisy Duck (Paperina, appunto), in primis per il
fatto di non essere stata concepita come personaggio ricorrente.
Al Taliaferro decise, però di inserirla nelle
proprie storie per dargli un po’ di movimento.
Sicché, il personaggio di Paperina
appare per la prima volta in Paperino e l’appuntamento del
1940, con sceneggiatura del fumettista ed illustratore Carl
Barks: sarà verso la fine dello stesso anno che Paperina
apparirà anche nei fumetti, diventando parte del cast principale e
cominciando ad assumere la caratterizzazione di fidanzata
affettuosa e tutta pepe. Se Paperino, in genere, passa le sue
giornate ad oziare, Paperina è quella che lavora, anche se non è
ben chiaro che professione svolga di preciso: si sa che partecipa
alla redazione del Papersera, quotidiano di Paperon de’ Paperoni e
spesso è anche un’inviata televisiva.
Se, secondo la genealogia
realizzata dal fumettista e illustratore Don Rosa,
che si è basato sulle storie a fumetti di Carl Barks, Paperino è
figlio di Ortensia de’ Paperoni, sorella di
Paperon
de’ Paperoni, e di Quackmore Duck,
figlio di Nonna Papera (e ha anche una sorella
gemella, Della Duck, che è la madre dei suoi
birbanti nipotini Qui, Quo e Qua), Paperina è
figlia di Pa Duck e Ma Duck, è
nipote di Elvira Papera e ha una sorella che si
chiama Matilde, la madre delle sue nipotine
Emy, Ely ed Evy.
È chiaro constatare, che Paperina
era stata creata davvero con l’intento di essere una controparte
femminile di Paperino, diventando poi la sua fidanzata. I due,
infatti, sono fidanzati da tempo, ma Paperina continua ad essere
corteggiata dalla nemesi di Paperino: il fortunatissimo
Gastone.
Paperino: cartoni
Paperino nasce nel 1934 nel
cortometraggio di animazione, targato Disney, intitolato La
gallinella saggia. Il corto, che faceva parte della serie
Sinfonie Allegre, si basava su una popolare fiaba russa
dal titolo La gallinella rossa. Il successo che Paperino
comincia ad assumere è rilevante e gli viene dedicata una striscia
a fumetti nel tardo ’34 nelle Silly Symphony e poi nelle
strisce giornaliere di Topolino.
Sarà grazie ad Al Taliaferro che
Paperino potrà godere di tutto il successo che lo accompagna sin
dagli anni ’30. Paperino è un
personaggio che dedica la sua intera vita all’ozio e quando non
lo fa è costantemente sfortunato oppure è in balia dei dispetti
attuati dai suoi tre vivaci nipoti. Nel corso della sua carriera,
sono stati realizzati moltissimi cartoni con Paperino protagonista,
e per la maggior sono cortometraggi: in questi cartoni animati, la
sua parlata non è chiara ed è proprio quella di un papero.
Questa sua caratterizzazione lo fa
diventare simpatico agli occhi del mondo, soprattutto ai bambini.
Come detto, Paperino compare nel 1934 e da qui non si è più
fermato, continuando ad essere protagonista, o comprimario, di
moltissimi cortometraggi che l’hanno fatta da padrona nei restanti
anni ’30 e in tutti gli anni ’40 e ’50 (compare anche nel
lungometraggio Bongo e i tre avventurieri, nel segmento di
Topolino e il fagiolo magico e nel film I tre
caballeros del 1944), spesso condividendo le storie con
Topolino e un altro dei personaggi Disney più amati, Pippo.
Paperino, però, comincia a diradare
le apparizione con il termine degli anni ’50. Nel 1959, dopo tre
anni di sosta, è gran protagonista del corto Paperino nel mondo
della matemagica, mentre negli anni ’60 apparirà in una manciata di
corti e negli anni ’80 compare in Canto di Natale di Topolino (1983) e in Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988). In seguito,
Paperino farà parte di Il principe e il povero (1990) e
nel lungometraggio Fantasia 2000.
Paperino: video
I video che ritraggono Paperino
sono veramente tanti e quasi non si contano. Il web è un mondo
veramente pieno di video che ripropongono i cartoni con Paperino
protagonista. Basta andare su il motore di ricerca preferito e
inserire “Paperino video”: non potrà che esserci l’imbarazzo della
scelta.
Paperino: youtube
Youtube è il luogo adatto per poter
cercare i corti di Paperino. Che sia un modo per tornare bambini
per un po’, o per far conoscere questo personaggio ai propri
bambini, su questa piattaforma è possibile trovare davvero di
tutto! Addirittura, si trovano anche dei video di oltre un’ora, in
cui sono stati uniti diversi cortometraggi!
Paperino nel mondo della
matemagica
Paperino nel mondo della
matemagica è un cortometraggio animato del 1959, realizzato a
scopo educativo ed usato anche nelle scuole americane. Realizzato
sulla falsa di riga di Alice nel paese delle meraviglie e diretto
da Wolfgang Reitherman (uno dei Nine Old Man di
casa Disney, animatore di Biancaneve e i sette nani,
Pinocchio e regista de La bella addormentata nel
bosco e, inseguito, de Gli Aristogatti e Robin
Hood), il corto racconta la storia di Paperino che, armato di
fucile da ciaccia, entra nella terra della Matematiga.
Il regno è fantastico, occupato
dagli elementi della matematica che si materializzano sotto fora di
alberi, torrenti e una matita che gioca a tris. Trovare la retta
via è complicato e, novello Dante, Paperino sarà guidato dallo
Spirito d’Avventura: grazie a lui, il protagonista riuscirà a
intuire una probabile relazione esistente tra la musica e i numeri,
venendo catapultato nell’antica Grecia e trovandosi in compagnia di
Pitagora.
Dopo aver imparato dal suo spirito
che Pitagora è stato uno dei primi a realizzare inizi della musica,
Paperino si troverà in mano il pentagramma, esempio della sezione
aurea e modello per la realizzazione degli elementi della
geometria. Edifici antichi e varie sculture si basano proprio sul
rettangolo aureo, così come il corpo umano. Lo spirito insegna a
Paperino che la matematica è la chiave di tutto ed è l’unica via
d’accesso verso il futuro, e di quanto sia importante cominciare ad
apprezzarne il valore.
Paperino: Operazione papero
Nel 2000, Paperino è stato
protagonista di un videogioco intitolato Paperino: Operazione
Papero, destinato a diverse consolle, come Game Boy Color,
Microsoft Windows e Playstation.
Inizialmente Paperino e Gastone si
trovano a casa del loro amico Archimede per assistere alla diretta
del primo servizio di Paperina: lei è riuscita ad entrare nel
tempio dello stregone Merlock per poter scovare i propri diabolici
piani, ma viene scoperta ed imprigionata.
Paperino, in gara aperta con
Gastone, si mette subito alla ricerca di Paperina, usando l’ultima
invenzione di Archimede, ovvero, una porta spazio-temporale che per
poter trasportare Paperino ha bisogno di una certa quantità di
energia. Lo scopo del gioco è riuscire a recuperare l’energia
necessaria per arrivare al tempo e salvare la sua amata,
affrontando i soliti nemici (come Amelia e la Banda Bassotti).
Uscito nelle sale otto anni fa,
The Social Network adattava per il grande schermo
il libro Miliardari per caso – L’invenzione di Facebook:
una storia di soldi, sesso, genio e tradimento di Ben Mezrich
incentrato sui primi anni di Facebook dalla sua fondazione nel 2004
fino alla causa da 600 milioni di dollari indetta contro il
fondatore Mark Zuckerberg.
La pellicola vinse ben 4 Golden
Globe, tra cui quello del Miglior film drammatico, e ottenne 8
candidature agli Oscar 2011, vincendone 3, per la miglior
sceneggiatura non originale, la miglior colonna sonora e il miglior
montaggio.
Quasi un decennio dopo lo
sceneggiatore Aaron Sorkin, che di recente ha
debuttato come regista in Molly’s Game, è tornato
a parlare del film in un’intervista con AP Entertainment e della
possibilità che venga realizzato un sequel:
“Prima di tutto, conosco molto
di più su Facebook nel 2005 che nel 2018, ma so abbastanza per
sapere che dovrebbe esserci un sequel […] Sono successe un sacco di
cose molto interessanti e drammatiche dalla conclusione del film
con la risoluzione della causa dei gemelli Winklevoss Twins e
Eduardo Saverin. E Scott Rudin, che ha prodotto The Social Network,
mi ha inviato più di una e-mail con il messaggio ‘Non è arrivato il
momento di un sequel?“
Il primo film è stato diretto da
David Fincher e vedeva nel cast Jesse
Eisenberg, Andrew Garfield, Armie
Hammer, Justin Timberlake e
Rooney Mara.
Dopo Loki, Scarlet Witch e
Visione, Soldato d’Inverno e Falcon,
i Marvel Studios potrebbero aver deciso di
dedicare un’altra serie tv da consegnare al servizio streaming di
Disney + nelle prossime stagioni. Ma di quale personaggio del
MCU stiamo parlando? A quanto pare
la designata sarebbe nientemeno che Lady Sif, la
guerriera asgardiana vista l’ultima volta sul grande schermo in
Thor: The Dark World e
brevemente in Agents of S.H.I.E.L.D.
Il rumor è stato lanciato da
Discussion Film, senza alcuna conferma ufficiale da parte della
Disney né ulteriori informazioni in merito. È ovvio che, nel
caso la notizia si rivelasse fondata, il ritorno di Jaimie
Alexander nei panni dell’eroina sarebbe plausibile.
Proprio l’attrice nelle scorse
settimane aveva twittato un’immagine di Lady Sif che per alcuni fan
era un volontario indizio di qualcosa di più importante. Sarà
davvero così? Rivedremo in azione il personaggio?
Gli altri titoli in sviluppo sono
dedicati a Scarlet
Witch, Falcon e Soldato
d’Inverno, ed è probabile che vengano confermati già nei
prossimi giorni.
È ormai ufficiale: i Marvel Studios sono al lavoro sulla
prima di una lunga lista di serie tv destinate alla nuova
piattaforma streaming di Disney, che avrà
come protagonista Loki e che farà parte
del Marvel Cinematic Universe.
L’annuncio è arrivato direttamente dal CEO Bob
Iger insieme al nome del servizio in arrivo nel 2019,
che si chiamerà Disney +insieme alla notizia
che Tom Hiddleston tornerà a vestire i
panni del Dio dell’Inganno anche sul “piccolo” schermo.
Vi ricordiamo che la piattaforma
streaming Disney ha già ordinato nel suo catalogo una serie inedita
su Star
Wars ideata da Jon Favreau,
un’altra basata sui film di High School
Musical e il live action di Lilli e il
Vagabondo.
La star di Captain Marvel, Brie
Larson, si è allenata per nove mesi per completare la sua
trasformazione nel supereroe della Marvel, trasformando il suo corpo
in “un’arma e uno strumento” fatto di “puri muscoli”.
Larson ha confessato al Los
Angeles Times di non essere mai stata “particolarmente
attiva” prima di accettare il ruolo del guerriero mezzo umano
e mezzo Kree che promette di essere il più potente di tutta la
legione di super-esseri del Marvel Cinematic
Universe.
“Carol è un guerriero addestrato
e io riesco a malapena a camminare in linea retta – ha detto
Larson – Quindi per me arrivare al punto in cui posso fare
tutte le cose che mi sono state richieste significava davvero
mettermi alla prova dedicandomi un sacco di ore
all’allenamento”.
Larson ha seguito un rigoroso
processo di formazione durato nove mesi che ha visto l’attrice
ventinovenne impegnata in allenamenti giornalieri di 90 minuti per
sei mesi, seguiti da altri tre mesi di intensi allenamenti di due
ore due volte al giorno. Tutto il suo allenamento è stato
documentato dal suo account Instagram.
“Facevo un’ora e mezza di
allenamento cardio o di forza, andavo a mangiare qualcosa, poi
svenivo per un’ora e per poi indossare un altro paio di pantaloni
da ginnastica e andare in palestra per fare altre due ore di
allenamento” ha detto Larson. “Ci sono stati momenti in
cui ho pianto, ci sono stati momenti in cui ho pensato che fosse
troppo difficile, dove sono stato spinta oltre la mia comfort
zone”.
Il film, in arrivo il prossimo 8
marzo, ci mostrerà come Brie Larson sia riuscita
davvero a costruirsi il fisico adatto a interpretare l’eroina che
con ogni probabilità riuscirà a sconfiggere Thanos.
Vi ricordiamo che alla regia del
film con protagonista Brie Larson, ci
sono Anna Boden e Ryan
Fleck. Il film invecearriverà al cinema il
6 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Apprendiamo da CBR
che la Disney è nelle prime fasi di sviluppo di un sequel di
Il
Ritorno di Mary Poppins. Il secondo film basato sulla
serie di libri di P.L. Travers, con protagonista
Emily Blunt è già riuscito a guadagnare oltre 260
milioni di dollari al botteghino USA. E ora sembra che la Disney
voglia riportare la tata magica sul grande schermo.
Secondo The Sun, i dirigenti
della Disney sono nelle fasi iniziali della messa a punto di una
trama per un nuovo sequel. Rob Marshall, che ha
diretto l’ultimo film, tornerà probabilmente alla regia insieme
alla star, Emily Blunt. Parlando a un evento per i
candidati al BAFTA, Marshall ha detto: “Sono le prime fasi, ma
in questo momento dirò che esistono otto libri della serie, quindi
c’è ancora molto materiale da non perdere.”
Il film racconta di Jane e Michael
Banks oramai diventati adulti che, dopo una grave perdita,
accolgono in casa Mary Poppins.
Attraverso le sue doti magiche, e con l’aiuto del suo amico Jack,
Mary aiuterà la famiglia a riscoprire la gioia e il senso di
meraviglia che hanno abbandonato le loro vite.
Nel cast del
film Emily
Blunt, nel ruolo che fu di Julie
Andrews, Lin-Manuel Miranda,
creatore del musical di grandissimo
successo Hamilton, e la tre volte premio
Oscar Meryl
Streep, che interpreterà il ruolo della cugina
Topsy. Ben
Whishaw (Spectre, The Zero Theorem,
Paddington) interpreterà invece Michael Banks da
adulto e Emily Mortimer sarà Jane.
Infine ci saranno anche Dick Van
Dyke e Angela Lansbury.
La sceneggiatura sarà scritta
da David Magee; per quanto riguarda la
colonna sonora, importantissima per questo progetto, il candidato
al premio Oscar Marc Shaiman si
occuperà della composizione, mentre il vincitore del Tony
Award Scott Wittman scriverà nuove
canzoni originali.
A dirigere il film è stato chiamato
un esperto di musical, Rob Marshall.
L’ambientazione, che nel primo film era di poco precedente alla
Prima Guerra Mondiale, in questo film sarà quella della Grande
Depressione, mentre la storia sarà basata sulle storie
di Pamela Lyndon Travers su Mary Poppins
e la famiglia Banks.