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Presa mortale: trama, cast e curiosità sul film con John Cena

Presa mortale: trama, cast e curiosità sul film con John Cena

Quello di Dwayne Johnson è certamente il caso più famoso di lottatore di wrestling che intraprende una carriera di successo da attore cinematografico. Come lui inizia però ora ad imporsi sempre di più anche John Cena, altro iconico volto di tale disciplina nonché uno dei più leggendari lottatori di sempre. Negli ultimi anni egli ha infatti ridotto la propria presenza sul ring per portarla davanti la macchina da presa, recitando in film come Non si scherza col fuoco, Fast & Furious 9 e The Suicide Squad. Il suo film di debutto risale però al 2006 ed è intitolato Presa mortale.

Questo lungometraggio, il cui titolo originale è The Marine, è diretto da John Bonito e prodotto dalla 20th Century Fox in collaborazione con la WWE Film, sussidiaria dell’azienda di wrestling impegnata nella produzione dei film che hanno per attori i wrestler sotto contratto con la WWE. Pur non affermandosi come un grande successo, Presa mortale è ancora oggi uno dei titoli più noti prodotti da quest’ultima società ed ha il merito di aver dimostrato le capacità di Cena nella recitazione, attività alla quale come già detto si è poi sempre più avvicinato nel corso degli anni.

Come il titolo lascia intuire, il film è un puro action condito da grandi scontri e momenti di forte tensione. Per tutti gli amanti del genere si tratta dunque di un buon film da recuperare, anche solo per ritrovare Cena in panni diversi da quelli del wrestler. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Presa mortale: la trama del film

Il film ha per protagonista John Triton, valoroso marine che si vede però congedato dai suoi superiori per via di un’insubordinazione. Egli, contro la sua volontà, non può che fare ritorno a casa dalla guerra in Iraq. Tornato negli USA, trova lavoro come guardia giurata, ma a causa dei traumi riportati in guerra perde rapidamente anche quell’impiego. Su consiglio di sua moglie Kate, egli decide di fare un viaggio insieme per rilassarsi. Nel corso della vacanza, tuttavia, Kate viene casualmente rapita da una banda di assassini e ladri, guidati dal fuorilegge e psicopatico Rome.

Per l’ex marine, quello che doveva essere un periodo di relax si trasforma dunque ben presto in una corsa contro il tempo per salvare l’amata. Pur di ritrovarla, egli si scontrerà con pericoli di ogni tipo, dando però prova del suo valore e della sua resistenza. Gli anni nella guerra lo hanno infatti reso una vera e propria arma da combattimento umana, che non si ferma davanti a nulla. Più si avvicina al suo obiettivo, però, più John dovrà vedersela anche con doppiogiochisti, pericoli naturali e numerose altre sfide di resistenza.

Presa mortale cast

Presa mortale: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare il ruolo del protagonista John Triton vi è John Cena, qui al suo film di debutto. Prima di lui, tuttavia, il ruolo era stato offerto al wrestler Stone Cold Steve Austin, il quale però vi rinunciò in seguito al termine dei suoi rapporti con la WWE. La parte fu dunque offerta a Randy Orton, altro celebre lottatore della WWE, il quale però rifiutò in quanto negli anni Novanta era stato congedato con disonore dai Marines e non voleva più riprendere quei panni. Fu solo allora che venne scelto Cena per interpretare il protagonista. Per prepararsi al ruolo, egli si allenò con veri Marines.

Il ruolo del criminale Rome, inizialmente offerto ad Al Pacino, è poi stato interpretato da Robert Patrick. La presenza di quest’ultimo, celebre per aver interpretato il T1000 in Terminator 2 – Il giorno del giudizio, ha ispirato la battuta di uno dei suoi scagnozzi, il quale riferendosi al protagonista esclama “è peggio di Terminator!”. Infine, nei panni di Kate, la moglie di John, vi è l’attrice Kelly Carlson, celebre per aver interpretato Kimber Henry nella serie Nip/Tuck. La Carlson fu fortemente voluta da Cena, il quale la ritenne perfetta per la parte.

I sequel di Presa mortale, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Anche se non particolarmente apprezzato, il film ha comunque ottenuto sufficiente successo da giustificare la realizzazione di altri sequel. Ad oggi questi sono ben cinque, facendo dunque di Presa mortale (o The Marine) una vera e propria saga. I titoli realizzati, distribuiti direttamente per il mercato home video, sono intitolati Presa mortale 2, Presa mortale – Il nemico è tra noi, The Marine 4: Moving Target, Presa mortale 5 – Scontro letale e The Marine 6: Close Quarters. Cena non ha però ripreso il ruolo ed il protagonista di questi è dunque diventato il wrestler The Miz. Si tratta però di film che non presentano forti legami tra loro.

È possibile fruire di Presa mortale grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 2 maggio alle ore 21:25 sul canale Nove.

Fonte: IMDb

Il luogo delle ombre: trama, cast e curiosità sul film

Il luogo delle ombre: trama, cast e curiosità sul film

Divenuto celebre grazie a fantasy horror come La mummia, La mummia – Il ritorno e Van Helsing, il regista Stephen Sommers ha poi scritto e diretto nel 2014 un altro film di questo genere, intitolato Il luogo delle ombre. In originale, la pellicola porta però il titolo di Odd Thomas, che oltre ad essere il nome del protagonista è anche la descrizione precisa di lui e di quanto gli capita. Il termine “Odd” è infatti traducibile come “bizzarro” o “stravagante”, aggettivi che rappresentano bene l’intera opera, ricca di colpi di scena e situazioni particolarmente imprevedibili e, spesso e volentieri, anche comiche.

Il film è l’adattamento cinematografico de Il luogo delle ombre, pubblicato nel 2003 e primo di sette romanzi dedicati al personaggio di Odd Thomas. Lo scrittore è Dean Ray Koontz, che negli anni è divenuto celebre per i suoi racconti di genere suspense thriller, contenenti elementi horror, gialli, di fantascienza e di satira. Il luogo delle ombre non è il primo romanzo di Koontz ad ottenere una propria trasposizione cinematografica, ma è il primo della serie di riferimento. Ad oggi, sfortunatamente, è anche l’unico di questa ad aver avuto la possibilità di arrivare sul grande schermo, non essendovi stati suoi sequel.

Al momento della sua uscita in sala, infatti, il film si affermò come un clamoroso insuccesso commerciale, arrivando a non superare i 2 milioni di dollari al box office internazionale. Pur con i suoi difetti, Il luogo delle ombre è però un film da riscoprire, capace di offrire intrattenimento su più fronti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il luogo delle ombre: la trama del film

Il film racconta di un mondo fantastico, sovrannaturale, animato da esseri e anime che cercano, costantemente, di interagire con il mondo vivente. Protagonista è Odd Thomas, un giovane cuoco di una tavola calda in una piccola città nel deserto americano. La sua vita viene stravolta quando si ritrova ad essere prescelto dagli esseri ultraterreni quale intermediario tra i due universi. Odd cerca allora in tutti i modi di aiutare le anime senza pace che si mettono in contatto con lui. Sia che questa vogliano giustizia, sia che vogliano aiutano a risolvere crimini di ogni tipo, per la gioia del capo della polizia Wyatt Porter.

Con questa attività, egli spera anche di poter far colpo sulla bella Stormy Llewellyn, la ragazza di cui è perdutamente innamorato. Nonostante queste stranezza, tutto scorre sereno. Almeno fino all’arrivo nella cittadina di Pico Mundo di un uomo misterioso circondato da un gruppo di ombre simili a iene che lo seguono ovunque vada. Neppure i fidi informatori di Odd sono in grado di capire chi sia. L’unico indizio è una pagina strappata da un calendario giornaliero. Questa riporta la data del 15 agosto, esattamente 24 ore dopo al tempo in cui si svolge la vicenda. Odd capirà ben presto che qualcosa di terribile sta per abbattersi sulla città e dovrà fare affidamento a tutte le sue capacità per impedire il peggio.

Il luogo delle ombre cast

Il luogo delle ombre: il cast del film

Ad interpretare il protagonista, Odd Thomas, vi è l’attore russo naturalizzato statunitense Anton Yelchin. Il compianto interprete, noto per il ruolo di Pavel Chekov nei nuovi film di Star Trek, è da sempre stato legato al progetto come unico attore considerato per la parte. Per prepararsi a questa, egli ha letto diversi dei libri della serie, così da avere una panoramica il più completa possibile sul personaggio e i suoi modi di fare. Accanto a lui, nei panni dello sceriffo Wyatt Porter vi è invece il celebre attore Willem Dafoe, il quale accettò poiché affascinato dalla commistione di generi presenti nel racconto. Per il ruolo, inizialmente, era stato considerato anche il premio Oscar Tim Robbins.

Nei panni della bella Stormy Llewellyn si ritrova l’attrice Addison Timlin, nota in particolare per essere stata protagonista del film Fallen. Per il ruolo erano state considerate anche le attrici Lily Collins, Emma Roberts e Kat Dennings, quest’ultima grande amica di Yelchin. Nel film si ritrova poi anche Gugu Mbatha-Raw, attualmente tra i protagonisti di Loki, qui nei panni della cameriera Viola. Leonor Varela è la madre di Odd, che compare solo nei flashback del protagonista, mentre Nico Tortorella è il poliziotto Simon Varner, il quale prova forte antipatia per Odd. L’attore Shuler Hensley, infine, è il misterioso uomo che il protagonista rinomina “Fungus Man”, per via della sua carnagione che ricorda la muffa e il suo bizzarro taglio di capelli.

Il luogo delle ombre: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il luogo delle ombre è infatti disponibile nel catalogo di Chili, Google Play, Apple iTunes e Now. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 2 maggio alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

Dune: Parte 2, ecco Austin Butler nei panni del “crudele” e “narcisista” Feyd-Rautha

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Austin Butler è calvo e terrificante nel primo sguardo al malvagio Feyd-Rautha di Dune: Parte 2 di Denis Villeneuve. Austin Butler, recentemente candidato all’Oscar per la sua interpretazione di Elvis Presley in “Elvis” di Baz Luhrmann, è una delle nuove aggiunte di alto profilo al cast di “Dune” insieme a Florence Pugh e Christopher Walken. Feyd-Rautha è stato precedentemente interpretato da Sting nell’adattamento cinematografico di David Lynch del 1984.

Feyd-Rautha è il malvagio nipote del barone Harkonnen (Stellan Skarsgård) e il fratello del sadico Glossu Rabban, interpretato da Dave Bautista nel franchise cinematografico di Villeneuve. I due fratelli sono in competizione per diventare il successore della famiglia Harkonnen sul pianeta Arrakis.

Nel first look di Dune: Parte 2 pubblicata su Vanity Fair all’inizio di questo mese, Villeneuve ha rivelato che Feyd-Rautha di Austin Butler ma solo visto da dietro. Il regista ha detto che stava aspettando per svelare il volto di Feyd-Rautha, ma ora è arrivato online in attesa dell’arrivo del trailer. Il primo trailer ufficiale di Dune: Parte 2 arriverà domani 3 maggio, ma un teaser di 44 secondi è stato diffuso proprio ora e ci mostra la testa rasata di Butler e un nuovo look della Principessa Irulan di Florence Pugh. “È un tipo machiavellico, molto più crudele, molto più strategico ed è più narcisista”, ha detto Villeneuve a Vanity Fair a proposito del Feyd-Rautha di Butler.

 

Oltre ai due attori poc’anzi citati, il film vanta anche Rebecca Ferguson (Mission: Impossible – Dead Reckoning), il premio Oscar Javier Bardem (No Country for Old Men, Being the Ricardos), il candidato all’Oscar Josh Brolin (Avengers: Endgame), Stellan Skarsgård (Avengers: Age of Ultron), Dave Bautista (Thor: Love and Thunder), la candidata all’Oscar Charlotte Rampling e Stephen McKinley Henderson. Fanno inoltre il loro ingresso nel sequel anche Austin Butler (Elvis, C’era una volta… a Hollywood) nei panni del famigeratoFeyd Rautha e il premio Oscar Christopher Walken (The Deer Hunter, Hairspray) nei panni dell’Imperatore.

Florence Pugh (Black Widow, Piccole donne), Léa Seydoux (Crimes of the Future) e Souheila Yacoub (la serie No Man’s LandClimax) completano infine l’ampio cast nei panni rispettivamente della principessa Irulan, figlia dell’Imperatore, e Lady Margot, amica stretta di quest’ultimo. Il film arriverà nei cinema italiani dal 1 novembre e porterà dunque a compimento il racconto intrapreso con il primo film. Ecco di seguito il poster appena rilasciato, la cui tagline riporta la frase “lunga vita ai combattenti”.

A-Team: trama e cast del film tratto dalla celebre serie TV

A-Team: trama e cast del film tratto dalla celebre serie TV

Nel corso degli anni Ottanta la serie A-Team è stata uno dei titoli più popolari e amati del piccolo schermo. Mischiando commedia e azione, questa è oggi divenuta un vero e proprio classico. Non stupisce dunque che, nel 2010, ne sia stato realizzato un adattamento cinematografico, che va ad esplorare le origini dei personaggi. Il film A-Team (qui la recensione), diretto da Joe Carnahan, funge dunque da vero e proprio prequel, essendo però allo stesso tempo anche una rilettura in chiave contemporanea della storia. I protagonisti, che nella serie erano reduci del Vietnam, sono qui invece ex soldati coinvolti nella guerra in Medio Oriente. Cambiano ovviamente anche gli interpreti, con il film che si avvale della partecipazione di noti nomi dell’industria hollywoodiana.

L’idea di portare al cinema il celebre gruppo aleggiava nell’aria sin dagli anni Novanta, a poca distanza dalla conclusione della serie. Il progetto però rimase sempre incompiuto, e negli anni diversi registi e produttori provarono a darvi vita. Grazie all’interessamento della Dune Entertainment e della Scott Free Production di Ridley Scott, il progetto trovò infine realizzazione, distribuito poi in tutto il mondo dalla Fox. Costato circa 100 milioni di dollari, il titolo riuscì ad incassarne 177 in tutto il mondo, affermandosi così come un discreto successo, ma non abbastanza da spingere a realizzare altri sequel.

A frenare il film da un maggior successo è stato probabilmente il giudizio non particolarmente favorevole della critica. Questa ha lamentato infatti una scarsa aderenza alla serie originale e alle sue tematiche. I protagonisti di questa hanno poi lamentato lo scarso valore dato al progetto, affermando di non approvare quanto realizzato. Nonostante ciò, il film è comunque stato da alcuni lodato per la sua comicità e alcune brillanti sequenze d’azione. Numerose sono le curiosità legate al titolo, da quelle relative alla scelta del cast di protagonisti fino a quelle legate alle riprese. Continuando nella lettura sarà possibile scoprire le principali tra queste come anche dove è attualmente possibile ritrovare e vedere il film in streaming.

A-Team: la trama del film

Protagonisti del film sono un gruppo di quattro militari: il colonnello John “Hannibal” Smith, Templeton “Sberla” Peck, P.E. Baracus e James “Il Matto” Murdock. Insieme formano l’A-Team, e compiono missioni speciali per conto dell’esercito. Nel bel mezzo della guerra in Iraq, questi vengono ingaggiati dall’agente della CIA Lynch, il quale affida loro una missione apparentemente banale. Questi dovranno infatti recuperare alcune matrici usate per stampare dollari falsificati. Tutto sembra filare secondo i piani, ma all’improvviso il furgone contenente le matrici esplode. Ciò porta i membri dell’A-Team a ritrovarsi classificati come traditori, con la CIA che li ritiene responsabili di quanto accaduto. Dietro all’accaduto, in realtà, si nascondono ben altre personalità.

Il gruppo sospetta infatti che il colpo sia stato organizzato dai rivali Black Forest, capitanati da Brock Pike. Ha dunque inizio un’adrenalinica caccia ai veri responsabili della loro rovina. Dimostrare di essere innocenti sarà per loro fondamentale per potersi ripulire la fedina penale ed evitare i dieci anni di carcere a cui sono stati condannati. Andando a fondo con le indagini, L’A-Team scoprirà però risvolti inaspettati, e lo stesso agente Lynch si dimostrerà meno incorruttibile di quello che si poteva pensare. Finché non avranno prove dalla loro parte, però, il gruppo continuerà ad essere ricercato, dovendo sfuggire continuamente tanto ai federali quanti ai loro mercenari antagonisti.

A-Team cast

A-Team: il cast del film

A formare il popolare gruppo di soldati, vi sono alcuni tra i nomi più noti di Hollywood. L’attore Liam Neeson interpreta John “Hannibal” Smith, il leader del gruppo. Per poter assumere il ruolo, l’attore si è sottoposto ad un periodo di allenamento, volto a permettergli di prendere parte alle spericolate sequenze del film. Inoltre, Neeson per potersi calare ulteriormente nel ruolo decise di tingersi i capelli per farli assomigliare a quelli che il personaggio ha nella serie televisiva. Accanto a lui troviamo il candidato all’Oscar Bradley Cooper nel ruolo di Templeton “Sberla” Peck. Anche lui si dedicò ad una serie di allenamenti e pratiche tipiche dei soldati. Divenne infine così abile nel ricaricare le armi da farlo personalmente anche nelle scene che si possono trovare nel film.

A interpretare P.E. Baracus è invece il lottatore di arti marziali miste Quinton Jackson, considerato uno dei lottatori più forti in assoluto nella sua categoria. Egli aveva inizialmente smentito il proprio coinvolgimento nel film, salvo poi accettare di prendervi parte. Per il ruolo era però stato considerato anche l’allora semi sconosciuto Mahershala Ali. Infine, nel ruolo di James “Il Matto” Murdock vi è l’attore Sharlto Copley. Questi è divenuto celebre grazie al film District 9, ed ha in seguito intrapreso una fortunata carriera ad Hollywood. L’attore ha fatto di tutto pur di ottenere un ruolo nel film, essendo stato un grandissimo fan della serie televisiva originale.

L’attrice Jessica Biel interpreta invece Charissa Sosa, la quale nel film ha una relazione con Peck. L’attore Patrick Wilson, celebre per la saga di The Conjuring, è invece l’agente Lynch. Vi è poi, alla fine del film, anche un cameo dell’attore Jon Hamm, celebre per la serie Mad Men, che si presenta come il vero agente Lynch, essendo l’altro null’altro che un impostore. Nelle scene che si possono trovare durante i titoli di coda, invece, appaiono in due brevi cameo due degli attori della serie televisiva. Questi sono Dirk Benedict e Dwight Schultz, che all’epoca ricoprivano i ruoli di “Sberla” e “Il Matto”.

Il trailer di A-Team e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. A-Team è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre in programma in televisione per mercoledì 3 maggio alle ore 21:30 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

Dune: Parte Due, ecco il primo poster del film con Timothée Chalamet

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A pochi giorni dalle prime immagini ufficiali, ecco ora che la Warner Bros. svela il poster ufficiale di Dune: Parte Due e in esso si ritrovano i personaggi interpretati da Timothée Chalamet e Zendaya, pronti all’epica guerra che si svolgerà in questo sequel del Dune uscito nel 2021. Questa seconda parte dell’adattamento del romanzo di fantascienza fondamentale di Frank Herbert, diretto dal visionario regista Denis Villeneuve, porterà infatti avanti il viaggio di Paul Atreides, unitosi ora a Chani e ai Fremen in cerca di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia.

Oltre ai due attori poc’anzi citati, il film vanta anche Rebecca Ferguson (Mission: Impossible – Dead Reckoning), il premio Oscar Javier Bardem (No Country for Old Men, Being the Ricardos), il candidato all’Oscar Josh Brolin (Avengers: Endgame), Stellan Skarsgård (Avengers: Age of Ultron), Dave Bautista (Thor: Love and Thunder), la candidata all’Oscar Charlotte Rampling e Stephen McKinley Henderson. Fanno inoltre il loro ingresso nel sequel anche Austin Butler (Elvis, C’era una volta… a Hollywood) nei panni del famigeratoFeyd Rautha e il premio Oscar Christopher Walken (The Deer Hunter, Hairspray) nei panni dell’Imperatore.

Florence Pugh (Black Widow, Piccole donne), Léa Seydoux (Crimes of the Future) e Souheila Yacoub (la serie No Man’s LandClimax) completano infine l’ampio cast nei panni rispettivamente della principessa Irulan, figlia dell’Imperatore, e Lady Margot, amica stretta di quest’ultimo. Il film arriverà nei cinema italiani dal 1 novembre e porterà dunque a compimento il racconto intrapreso con il primo film. Ecco di seguito il poster appena rilasciato, la cui tagline riporta la frase “lunga vita ai combattenti”.

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Il Pianeta Preistorico: trailer della seconda stagione in arrivo su Apple TV+

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Apple TV+ ha rilasciato oggi il trailer italiano della seconda stagione della pluripremiata serie di storia naturale Il Pianeta Preistorico, invitando il pubblico ad intraprendere un viaggio alla scoperta di nuovi dinosauri e antichi habitat.

La serie, dai produttori esecutivi Jon Favreau e Mike Gunton e da BBC Studios Natural History Unit (“Planet Earth”), narrata da Sir David Attenborough e con la colonna sonora originale di Hans Zimmer, Anže Rozman e Kara Talve per Bleeding Fingers Music, debutta a livello globale su Apple TV+ a partire dal 22 maggio. Questa stagione è formata da cinque episodi rilasciati nell’arco di una settimana e trasporta gli spettatori milioni di anni nel passato – alla scoperta del nostro mondo e dei dinosauri che lo abitavano –  con dei dettagli straordinari. Nell’esplorare cinque nuovi habitat, il pubblico verrà trasportato nei vulcani attivi dell’India, nelle paludi del Madagascar, negli oceani profondi vicino al Nord America e in molti altri luoghi. Durante questa stagione, la serie e i suoi creatori ci porteranno direttamente negli habitat dei dinosauri per sperimentare i pericoli, le avventure e persino il cameratismo tra specie diverse da quelle che abbiamo visto finora.

Come si vede dal trailer, la seconda stagione di “Il Pianeta Preistorico” mostra entusiasmanti scoperte scientifiche che hanno portato alla luce vari comportamenti dei dinosauri e introduce predatori mai visti prima. Nuovi studi mostrano che i dinosauri erbivori giganti, come il Tarchia, erano formidabili combattenti: la loro pelle corazzata li proteggeva dai predatori e nelle lotte per l’accoppiamento. Mentre il T. Rex era noto per essere il più potente predatore sulla terraferma, un rivale meno noto dominava i mari: il gigantesco Mosasaurus era una lucertola acquatica di 17 metri in grado di accelerare attraverso l’acqua a velocità incredibili e lanciare attacchi che la sua preda non poteva prevedere; l’Isisaurus è uno dei tanti dinosauri che fanno il loro debutto sullo schermo nella seconda stagione. I reperti fossili mostrano che potrebbero aver nidificato in enormi aree ricoperte di lava, deponendo deliberatamente le uova dove il calore vulcanico riscaldava il terreno. Sono stati trovati anche predatori dell’aria; il Quetzalcoatlus era un rettile volante delle dimensioni di una giraffa e l’animale più grande che abbia mai volato. Questi incredibili pterosauri potevano attaccare e volare con prede fino a 45 chili, armati di un becco lancinante lungo 2 metri.

La seconda stagione di Il Pianeta Preistorico introduce molte specie di dinosauri nuove dal mondo Cretaceo, catalogate negli ultimi anni, e accenna anche ad altri animali che vivevano accanto ai dinosauri, inclusi i primi membri della maggior parte dei gruppi di animali, come i mammiferi e i rettili, ancora oggi esistenti.

Insieme alla nuova stagione della serie, Apple TV+ presenterà in anteprima un nuovo podcast chiamato “Il Pianeta Preistorico: The Official Podcast”. Unisciti al produttore esecutivo Mike Gunton ogni settimana, mentre racconta l’arte e la scienza che hanno dato vita alla storica serie Apple Original. Il primo episodio dei quattro del podcast, in uscita lunedì 8 maggio, conterrà un’intervista esclusiva e approfondita con il produttore esecutivo Jon Favreau. Gli episodi successivi saranno disponibili ogni lunedì fino al 29 maggio. Tra gli ospiti troveremo paleontologi esperti, animatori e altro ancora, che riveleranno la ricerca scientifica e la tecnologia utilizzate per portare in vita i magnifici habitat e le creature che li abitavano.

Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente, trailer ufficiale italiano!

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Notorious Pictures ha diffuso il trailer ufficiale italiano di Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente. Arriverà in Italia a novembre, solo al cinema distribuito da Notorious Pictures, Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente. Ambientato 64 anni prima della Hunger Games Saga, questo prequel è ispirato dall’ omonimo romanzo di Suzanne Collins.

Alla regia ritroviamo Francis Lawrence, che aveva diretto tre su quattro degli Hunger Games originali. I protagonisti sono l’inglese emergente  Tom Blyth e Rachel Zegler di West Side Story e Hunter Schafer della serie Euphoria.  Nei ruoli comprimari Viola Davis, Peter Dinklage e Jason Schwartzman.

La trama di Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente

Anni prima di diventare il tirannico presidente di Panem, il diciottenne Coriolanus Snow è l’ultima speranza per il buon nome della sua casata in declino: un’orgogliosa famiglia caduta in disgrazia nel dopoguerra di Capitol City. Con l’avvicinarsi della decima edizione degli Hunger Games, il giovane Snow teme per la sua reputazione poiché nominato mentore di Lucy Grey Baird, la ragazza tributo del miserabile Distretto 12. Ma quando Lucy Grey magnetizza l’intera nazione di Panem cantando con aria di sfida alla cerimonia della mietitura, Snow comprende che potrebbe ribaltare la situazione a suo favore. Unendo i loro istinti per lo spettacolo e l’astuzia politica, Snow e Lucy mireranno alla sopravvivenza dando vita a una corsa contro il tempo che decreterà chi è l’usignolo e chi il serpente.

Fantastici Quattro: Silver Surfer potrebbe non essere incluso nel film

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Continuano ad arrivare rumor relativi al film Fantastici Quattro, ormai decisamente il film più atteso tra tutti i progetti Marvel annunciati da qui al 2026. Mentre continua il processo di casting per i quattro protagonisti, con alcune indiscrezioni che vorrebbero ora Margot Robbie come principale candidata al ruolo di Sue Storm, e con Antonio Banderas che potrebbe andare ad interpretare il villain Galactus, le novità appena emerse riguardano ora il personaggio Silver Surfer. Un nuovo rumor indica infatti che il film potrebbe presentare più Araldi di Galactus.

L’insider noto come @MyTimeToShine (che tempo addietro aveva correttamente riportato la comparsa di uno dei Fantastici Quattro in Doctor Strange nel Multiverso della Follia) ha infatti affermato su Twitter che Terrax sarà l’araldo di Galactus nel prossimo film dei Fantastici Quattro sostituendo dunque Silver Surfer. Altre voci si sono poi aggiunte a sostegno di questa teoria, riportando che se anche non sarà Terrax l’araldo di Galactus, a ricoprire questo ruolo in ogni caso sembra non ci sarà il surfista argenteo. Per lui, infatti, ci sarebbero piani diversi e potrebbe fare il suo ingresso nel Marvel Cinematic Universe solo in un secondo momento.

I piani, stando sempre a quanto riportati dall’insider, sarebbero dunque quelli di introdurre Silver Surfer con un progetto interamente a lui dedicato, che potrebbe essere tanto un film quanto una miniserie per Disney+. Tale progetto dovrebbe inoltre collocarsi dopo gli eventi che verranno raccontati in Fantastici Quattro, venendone dunque influenzato. È bene sottolineare che al momento non ci sono conferme ufficiali per quanto fin qui riportato. C’è infatti ancora grande segretezza riguardo Fantastici Quattro e potrebbe volerci ancora del tempo per scoprire se tali rumor saranno confermate o meno.

Fonte: CBR

Zack Snyder’s Justice League, rivelati nuovi dettagli sul rapporto tra Batman e Joker

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La Zack Snyder’s Justice League del regista Zack Snyder occupa ormai un posto speciale nel cuore dei fan. Quella personale versione del noto gruppo di supereroi ha infatti dato ai fan un assaggio molto gustoso del lato oscuro della DC e ancora oggi presenta diversi enigma irrisolti che non mancano di generare curiosità. Per risolvere alcuni di essi, al recente SnyderCon il regista è salito sul palco dopo la proiezione di Batman v Superman: Dawn of Justice per rispondere alle domande dei fan e ha spiegato in particolare ulteriori dettagli dietro l’epica scena dell’epilogo con protagonista il Joker di Jared Leto.

Alla fine della Snyder’s Cut, assistiamo infatti ad un futuro distopico in cui Darkseid governa la terra e dopo la morte di Lois Lane, Superman è diventato un criminale. Batman guida ora una squadra composta sia da eroi che da cattivi che include anche Joker. Parlando del motivo per cui Bruce ha fatto una tregua con il principe dei clown, Snyder ha rivelato: “La nostra teoria è che il Joker è colui che sa dove si trova la Kryptonite, quali frammenti di Kryptonite esistono. Ha queste informazioni. E quindi sostanzialmente ha fatto un patto con Batman. ‘Non uccidermi e te lo mostrerò. Ti darò uno strumento per combattere Superman.’ E quindi Batman è in qualche modo costretto a fare squadra con lui. Se lo uccide o si sbarazza di lui, allora si è fottuto da solo”.

Rivelando ciò, si può affermare che sarebbe stato intrigante vedere Batman e Joker lavorare insieme così come immaginato da Snyder nella sua Zack Snyder’s Justice League. Purtroppo, come noto, il regista e la DC ha preso strade separate e con l’arrivo del film The Flash si segnerà ufficialmente la fine del DCEU, mentre si aprirà la strada ai co-CEO James Gunn e Peter Safran e al loro DC Universe, che partirà dal primo capitolo chiamato Gods and Monsters, il cui primo film ufficiale sarà Superman: Legacy. Non ci sarà dunque modo di scoprire come Snyder avrebbe continuato il suo racconto e questo rimane un grande dispiacere per tutti i fan della DC.

Fonte: Collider

Oscar 2024: nuove regole a seguito delle polemiche sulla candidatura di Andrea Riseborough

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L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha rivelato nuove regole per la 96a edizione degli Academy Awards. Tra i cambiamenti più importanti ci sono i chiarimenti sulle campagne di promozione, una questione che ha assunto maggiore importanza nella scorsa stagione con la campagna a favore di Andrea Riseborough che le è valsa una nomination come miglior attrice per To Leslie. Andando avanti, le regole AMPAS ora riconoscono ufficialmente eventi privati e raduni di membri (come quelli che i singoli membri di Actors Branch hanno avuto nel mostrare il film di Riseborough agli elettori di Oscar). Tuttavia, questi non vengono riconosciuti come eventi For Your Consideration ufficiali, quindi alle aziende è vietato finanziarli, organizzarli o sostenerli.

L’Academy ha anche chiarito le regole sull’uso dei social media, un altro dei motivi alla base del successo della campagna per la Riseborough e che ha suscitato molte polemiche. D’ora in poi, i membri possono utilizzare i social media ma non per discutere preferenze di voto, decisioni, strategie o requisiti di ammissibilità (inclusi i nuovi standard di inclusione progettati per promuovere la diversità nelle assunzioni). Ma la cosa principale su cui l’Academy sembra voler porre un freno sono quei post che esortano i membri votanti a vedere un film e non preoccuparsi di votare per determinati artisti considerati “outsider”.

Altre modifiche apportate includono poi l’ampliamento delle violazioni e delle sanzioni, incluso il processo di revisione per le società cinematografiche e gli individui in merito alla condotta, nonché l’istituzione di un processo per la segnalazione dei problemi. L’Academy sta anche limitando il numero di proiezioni “ospitate” (di solito da una star o da un regista) a un massimo di quattro nella fase uno ed eliminandole completamente dopo le nomination. Si tratta dunque di misure volte a fornire una maggior regolamentazione per le campagne di promozione e i limiti entro cui queste devono tenersi, per evitare che si possano verificare situazioni scorrette che privilegino determinati candidati anziché altri.

Tutto ciò sarà dunque in vigore già per la prossima stagione dei premi, con l’Academy che ha già comunicato le date dei propri principali appuntamenti. Come rivelato, il 23 gennaio 2023 verranno rese note le nomination ufficiali ai 96esimi premi Oscar, con la cerimonia di premiazione che si svolgerà il 10 marzo, come sempre al Dolby Theatre di Los Angeles.

Fonte: Deadline

Mamma Mia! 3, l’ideatrice del musical aggiorna sul possibile terzo capitolo

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Sembrano esserci buone notizie per un Mamma Mia! 3, l’atteso e desiderato terzo capitolo della trilogia dedicata alle celebri canzoni degli ABBA. Basato sul musical teatrale del 1999 nato da un’idea di Judy Craymer, il primo Mamma Mia! è stato uno dei maggiori successi del 2008 e nel 2018 il suo sequel-prequel, Mamma Mia! Ci risiamo si è affermato a sua volta come un grande successo, potendo contare anche sul ritorno di gran parte del cast principale. Da allora, come noto, ci sono state molte voci riguardanti un terzo film, ma nessun progresso ufficiale è stato fatto negli ultimi anni.

Ora, in una nuova intervista, Craymer ha fornito un fiducioso aggiornamento su Mamma Mia! 3, affermando che il progetto è “nelle sue prime fasi… Non voglio esagerare, ma so che c’è una trilogia lì. C’è una storia lì, e penso che Meryl dovrebbe tornare e se la sceneggiatura è giusta, lo farà credo, perché adorava davvero interpretare Donna“. La Craymer ha però anche aggiunto che ad ora non vi è nulla di ufficiale, quindi il tutto è da considerarsi in una fase di sviluppo esplorativo, alla ricerca dunque di una buona storia e dell’eventuale interesse degli attori protagonisti a riprendere i rispettivi ruoli.

Stellan Skarsgård, Christine Baranski, Lily James, Dominic Cooper, Colin Firth e Pierce Brosnan hanno tutti espresso più volte interesse a tornare in un terzo capitolo, mentre non si hanno notizie ufficiali per quanto riguarda la protagonista Amanda Seyfried. La Craymer ha però affermato di aver escogitato un modo per riportare in scena tutti gli attori, compresa l’incomparabile Meryl Streep. Si tratta però di un’impresa non da poco, che già a Mamma Mia: Ci risiamo non è del tutto riuscita, dovendosi accontentare di diversi camei. Molto della potenziale realizzazione di un Mamma Mia! 3 dipenderà dunque da questo dettaglio, per cui non resta che attendere maggiori notizie a riguardo.

Fonte: ScreenRant

Gran Turismo: trailer del film di Neill Blomkamp con David Harbour

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Sony Pictures e Eagle Pictures hanno diffuso il trailer di Gran Turismo, il nuovo film Sony Pictures diretto da Neill Blomkamp con David Harbour e Orlando Bloom. Il film, tratto dalla celebre saga dei racing game, si ispira alla storia vera di un giovane giocatore di Gran Turismo, Jann Mardenborough, che, vincendo una serie di gare competitive del videogioco, riesce a diventare un pilota professionista nella realtà.

Nel cast oltre a David Harbour (Stranger Things) e Orlando Bloom (Il Signore degli Anelli), Archie Madekwe (I Miserabili) nel ruolo del protagonista, Darren Barnet (Non ho mai…), Djimon Hounsou (Blood Diamond – Diamanti di sangue) e Geri Halliwell-Horner (Spice Girls – Il film).  Gran Turismo sarà dal 20 settembre solo al cinema prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

Ispirato da una storia vera, il film racconta il coronamento del sogno di Jann Mardenborough, un giocatore adolescente di Gran Turismo, che grazie alle sua abilità di gioco vince una serie di competizioni della Nissan per diventare un pilota professionista.

May December, ecco la prima foto del film con Julianne Moore e Natalie Portman

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Grazie a Variety possiamo dare una prima occhiata all’atteso May December, il nuovo film del regista Todd Haynes (Carol, La stanza delle meraviglie) che farà il suo debutto nel concorso ufficiale del prossimo Festival di Cannes. Come ci conferma la prima foto ufficiale, il film sarà interpretato dalle attrici premio Oscar Julianne Moore e Natalie Portman. Le Moore sarà la lei di una coppia con vent’anni di differenza, dettaglio che ha generato una vera e propria ossessione tra i tabloid nazionali. Ora che i due coniugi si preparano a mandare i loro figli adulti al college, un’attrice (interpretata dalla Portman) si avvicina alla famiglia per studiare la donna, dovendola poi interpretare in un film a loro ispirato.

Piper Curda, Elizabeth Yu e Gabriel Chung completano il cast nei panni dei figli di Moore, mentre Charles Melton avrà il ruolo del marito della Moore. Haynes dirige da una sceneggiatura di Samy Burch, che ha sviluppato la storia con Alex Mechanik. Christopher Blauvelt è invece il direttore della fotografia. Il team creativo è completato dallo scenografo Sam Lisenco, dal montatore Affonso Gonçalves, dalla costumista April Napier e dalla direttrice del casting Laura Rosenthal.

Ora che il Festival di Cannes è prossimo al suo svolgersi, arriveranno anche ulteriori informazioni relative al film, come anche i primi pareri della critica. Si tratta in ogni caso di un’opera molto attesa, di un regista particolarmente brillante che negli anni ha regalato autentici gioielli cinematografici, confrontandosi in particolare con il melodramma e le sue sfumature. Con May December egli sembra ora tornare proprio a questa tipologia di opere, con protagoniste due donne che potrebbero facilmente aggiungersi ai tanti meravigliosi personaggi femminili scritti e portati sul grande schermo da Haynes.

Fonte: Variety

Star Wars: nuovi aggiornamenti sul film di Taika Waititi, le riprese potrebbero svolgersi nel 2024

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Da quando Taika Waititi ha trovato la fama a Hollywood dopo aver diretto Thor: Ragnarok, è diventato uno dei registi più impegnati del settore. A partire da ora, Waititi è infatti stato assegnato ad almeno sette diversi progetti come regista, incluso un film di Star Wars per Lucasfilm. Il mese scorso, in seguito all’annuncio dei nuovi film, è stato rivelato che il suo non è nei piani imminenti in quanto vi sta ancora lavorando. In un nuovo rapporto di Deadline, si dice ora che la Lucasfilm spera di poter dare il via alle riprese di tale film già il prossimo anno, potendo così distribuirlo in sala tra il 2025 e il 2026.

Parlando di questo misterioso progetto, di cui sta anche scrivendo la sceneggiatura in solitaria, Waititi ha tempo fa raccontato che “sento che è un progetto solo per me, non accontenterò mai i fan. Sai, non voglio fare confusione con qualcosa che è così prezioso. Inoltre, sento di dover fare molte ricerche… e non ho tempo. Voglio dire, ci sono migliaia di libri che sono stati scritti, volumi su volumi dedicati a Star Wars con tutti quei personaggi. Quindi non posso dire che farò qualcosa di vicino a quello che tutti sanno già“.

Stando a queste dichiarazioni, il progetto di Waititi dovrebbe dunque configurarsi come una storia assolutamente originale, pur se calata nel contesto ormai consolidato della galassia lontana lontana. Difficile prevedere dunque su cosa si concentrerà la trama, che presumibilmente sarà però slegata dai film della serie principale. Se davvero il progetto dovesse concretizzarsi nei prossimi mesi e le riprese dovessero partire nel corso del prossimo anno, non dovrebbe volerci troppo prima di avere ulteriori notizie a riguardo. Prima però, Waititi sarà impegnato con la promozione del suo nuovo film, Chi segna vince. Dopo di ciò, si scoprirà se davvero il suo prossimo progetto sarà quello legato a Star Wars.

Fonte: ComicBook

I piani del DCEU di Zack Snyder includevano una svolta inaspettata sulle origini di Wonder Woman

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A qualche anno dalla conclusione del suo coinvolgimento con il DC Extended Universe, Zack Snyder continua a rivelare ulteriori informazioni nascoste in quell’universo narrativo da lui cominciato come L’uomo d’acciaio, nel 2013. Durante il suo evento Full Circle Justice League, il regista ha infatti condiviso alcuni segreti scioccanti, incluso il piano originale che prevedeva che Zeus fosse un kryptoniano e che Ares fosse responsabile dello schianto della nave da ricognizione trovata sulla Terra durante gli eventi del primo film della serie. Le ramificazioni di questo fatto significherebbero che Wonder Woman (Gal Gadot) ha sangue kryptoniano che le scorre nelle vene, dando in parte una spiegazione ai suoi poteri unici.

Snyder ha anche spiegato la storia dietro una delle immagini di Wonder Woman viste in Batman v. Superman: Dawn of Justice. Quando Bruce Wayne (Ben Affleck) sta indagando sulla provenienza di Diana, si imbatte in una fotografia molto vecchia che ritrae Diana accanto a una comunità di eroi e il contesto dell’immagine chiarisce che è stata scattata più di un secolo prima degli eventi del film. Snyder ha detto che l’idea originale dietro quell’immagine, soprannominata ufficiosamente “Wonder Woman 1854“, era che la supereroina fosse andata alla ricerca di Ares in tutto il mondo, scoprendo luoghi inaspettati.

Poiché Ares è il dio della guerra, nel primo film di Wonder Woman è stato spiegato che può essere trovato solo se viene seguita la scia che egli si lascia alle spalle, sotto forma di grandi conflitti bellici tra umani. Snyder ha continuato a spiegare che una di queste situazioni avrebbe portato Diana a trovare un grande guerriero durante il diciannovesimo secolo. Alla fine avrebbe chiesto a questo combattente di unirsi a lei nella sua ricerca ma, ovviamente, questa storia non sarebbe mai stata risolta a causa del fatto che era stata pianificata solo come sfondo per una fotografia presente in una trama che si svolgeva in un luogo completamente diverso.

Fonte: Collider

Cliffhanger: un sequel del film con Sylvester Stallone è ufficialmente in sviluppo

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Sembra proprio che il celebre thriller d’azione del 1993, Cliffhanger – L’ultima sfida, avrà un seguito a ben 30 anni di distanza, con la star originale di quel film, Sylvester Stallone, che ha confermato di tornare per il progetto, riprendendo il suo ruolo di alpinista di ricerca e salvataggio Gabe Walker. Ad occuparsi della regia del progetto sarà l’ex stuntman Ric Roman Waugh, già noto per aver diretto Snitch – L’infiltrato e Attacco al potere 3. Sarebbero ora in corso i casting per il ruolo del protagonista, che dunque non sarà ricoperto da Stallone. L’attore, infatti, similmente a quanto già compiuto con Creed, dovrebbe sì far parte del film ma come personaggio secondario impegnato ad istruire un suo erede.

Sono cresciuto con i più grandi film d’azione degli anni ’80 e ’90 e ho potuto lavorare come stuntman su alcuni di essi. Cliffhanger è stato di gran lunga uno dei miei film preferiti“, ha affermato Waugh in una dichiarazione. “Essere al timone del prossimo capitolo, scalare le Alpi italiane con la leggenda in persona, Sylvester Stallone, è un sogno che diventa realtà. Sarà una grande sfida portare questo franchise a nuovi livelli, una responsabilità che non prenderò alla leggera.” Il produttore Neal H. Moritz ha invece aggiunto: “Sono incredibilmente entusiasta di lavorare con Stallone e Ric Waugh per continuare la storia di Gabe Walker e introdurre questa storia iconica ad una nuova generazione di spettatori in tutto il mondo“.

Il film originale vede il personaggio interpretato da Stallone coinvolto in un piano di ladri internazionali, che cercano di recuperare un bottino sulle alpi. Mentre li conduce sulla montagna, Walker deve dunque trovare un modo per impedire ai criminali di averla vinta. Dato il successo del film, già nel 1994 si parlò di un sequel, dove Stallone si sarebbe dovuto confrontare con alcuni terroristi che avevano occupato la Diga di Hoover. Il progetto però non si concretizzò mai. Con l’annuncio ufficiale di un sequel, però, non resta ora che riscoprire l’originale, in attesa di sapere di più su ciò che questo nuovo capitolo porterà sul grande schermo.

Fonte: Comicbook

MaXXXine: pubblicata una prima foto del nuovo film della trilogia con Mia Goth

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Lo studio di produzione A24 ha appena pubblicato la prima immagine del film MaXXXine, il seguito dello slasher X – A Sexy Horror Story del 2022 e del suo prequel, Pearl. La nuova immagine mostra la final girl Maxine, interpretata dalla scream queen Mia Goth, che cammina per le strade di Hollywood con un’altra donna, interpretata dalla pop star Halsey. Le due donne, come si può vedere, sono vestite in modo provocante, perfettamente in linea con gli eccessi e le degenerazioni della Los Angeles degli anni ’80.

Ad ora non sono ancora stati rilasciati dettagli esatti sulla trama di MaXXXine, tuttavia, sappiamo che esso racconterà cosa è accaduto dopo gli eventi del primo film, seguendo l’ambiziosa Maxine, l’unica sopravvissuta, nel suo sogno di diventare una celebrità a Los Angeles negli anni ’80. A dirigere questo terzo capitolo vi è ancora Ti West, già regista dei primi due film. Insieme a Goth e Halsey, il film sarà interpretato anche da Elizabeth Debicki, Moses Sumney, Michelle Monaghan, Bobby Cannavale e Giancarlo Esposito.

Oltre a questo cast già accatastato, il film vedrà protagonisti anche l’icona degli anni ’80 Kevin Bacon e Lily Collins, ma per quanto riguarda i ruoli che questi ultimi due andranno ad interpretare, non sono stati ancora rilasciati dettagli ufficiali. Sappiamo però che la produzione del film è iniziata nell’aprile di quest’anno e non ci sono ancora date di uscita fissate. Considerando i tempi rapidi con cui sono stati realizzati e distribuiti i primi due film, è lecito immaginare che MaXXXine potrebbe arrivare in sala già sul finire di quest’anno, portando così a compimento una delle trilogie più apprezzate degli ultimi anni. Di seguito, ecco l’immagine rilasciata da A24:

MaXXXine-film

Fonte: Collider

Hamnet: Jessie Buckley e Paul Mescal in trattative per il film di Chloe Zhao

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Due primi importanti attori si sono uniti al cast del nuovo film della regista premio Oscar Chloe Zhao. Alcune fonti riportano infatti che i candidati all’Oscar Jessie Buckley e Paul Mescal sono in trattative per recitare in Hamnet, che sarà diretto e co-scritto da Zhao. La Buckley è recentemente apparsa in progetti come Sto pensando di finirla qui, The Lost Daughter e Women Talking, mentre la filmografia di Mescal include ad oggi Aftersun, Normal People, Creature di Dio e l’imminente sequel Il gladiatore 2.

Questo sarà il primo lungometraggio di Zhao dal film Marvel Eternals, del 2021, che ha debuttato nella Fase 4 del Marvel Cinematic Universe. In precedenza, la regista si era consacrata con Nomadland del 2020, che l’ha vista vincere come miglior regista e miglior film agli Academy Awards, dopo aver anche ottenuto il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia. Questo nuovo progetto, tratto dall’omonimo romanzo di Maggie O’Farrell, immagina invece la storia di Agnes – la moglie dello scrittore più famoso del mondo, William Shakespeare – mentre lotta per venire a patti con la perdita del suo unico figlio, Hamnet.

Il romanzo traccia dunque le conseguenze emotive, familiari e artistiche di quella perdita, dando vita a una storia umana e toccante che fa da sfondo alla creazione dell’opera più famosa di Shakespeare, Amleto. Zhao, come già riportato, scriverà la sceneggiatura insieme a O’Farrell, mentre Amblin Partners, Hera Pictures, Neal Street Productions e Book of Shadows produrranno il film. Liza Marshall (The End We Start From), Pippa Harris (1917) e Sam Mendes (1917) saranno invece i produttori. Anche se ancora non confermato, è lecito ipotizzare che la Buckley e Mescal potrebbero interpretare i due principali protagonisti del film, il quale non ha ancora una data d’uscita ufficiale.

Fonte: ComicBook

Fantastici Quattro: secondo alcuni rumor Margot Robbie avrebbe ricevuto un’offerta dai Marvel Studios

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Stando ad un rapporto dell’affidabile insider del Marvel Cinematic Universe, Daniel Richtman, i Marvel Studios avrebbero fatto un’offerta all’attrice candidata all’Oscar Margot Robbie per interpretare Sue Storm, la Donna Invisibile, nel prossimo film dei Fantastici Quattro. Come noto, il processo di casting per questo atteso film Marvel, che introdurrà i quattro supereroi nell’MCU è in corso e c’è grande attesa sulle rivelazioni di chi andrà ad interpretarli. Se tale rumor fosse vero e la Robbie dovesse accettare l’accordo, l’attrice diventerà uno degli esempi più notevoli di protagonista sia in un film Marvel che DC, dato che è già stata Harley Quinn del DC Extended Universe.

Il nome della Robbie è però una novità rispetto alle attrici ad oggi indicate come maggiori candidate al ruolo, tra cui spiccano Vanessa Kirby e Jodie Comer. Uno dei problemi con i rumor sui casting di Fantastici Quattro è il fatto che il film ha più volte cambiato registi e sceneggiatori, portando di conseguenza a continui ripensamenti sugli eventuali attori da coinvolgere. L’ assunzione di ora di Matt Shakman come regista e dello sceneggiatore Josh Friedman ha dunque ora scombussolato di nuovo i piani e tra le loro ipotesi di attori potrebbe dunque essere rientrata anche la Robbie.

L’attrice, come noto, sarà intanto nelle sale a luglio con il film Barbie, mentre tra i suoi progetti di imminente arrivo vi è anche il nuovo film di Wes Anderson, Asteroid City. Inoltre, nel suo futuro dovrebbe esserci anche un film reboot di Ocean’s Eleven. Essendo tra le attrici più richieste del momento, occorrerà dunque capire se la Robbie abbia intenzione o meno di assumersi un impegno come quello apparentemente propostole dalla Marvel, che potrebbe coinvolgerla in più film e in un arco di tempo piuttosto ampio. Con il processo di casting in corso, non dovrebbe volerci molto per avere una risposta a questa domanda.

Fonte: CBR

Pedro Pascal è in trattative per unirsi al cast di Il gladiatore 2

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Stando a quanto riportato da Deadline, Pedro Pascal sarebbe in una fase finale di trattative per unirsi al già notevole cast di Il gladiatore 2, che include già Paul Mescal, Barry Keoghan, Joseph Quinn e Denzel Washington. Anche Connie Nielson e Djimon Hounsou dovrebbero riprendere i loro ruoli dal primo film. Mentre sappiamo che Mescal interpreterà Lucius, figlio di Lucilla e nipote del Commodo di Joaquin Phoenix, Keoghan il ruolo dell’imperatore Geta e Joseph Quinn di Stranger Things quello dell’imperatore Caracalla, rimane ad ora sconosciuta la parte che Pascal potrebbe assumere nel film.

In generale, rimane ancora segreta la trama del film, che dovrebbe in ogni caso svolgersi circa vent’anni dopo la fine di Il gladiatore. Considerando che la Paramount ha attualmente fissato la data di uscita di questo sequel ancora senza titolo ufficiale al 22 novembre 2024, non dovrebbe volerci molto prima che le riprese abbiano effettivamente inizio. A quel punto si inizieranno ad avere maggiori dettagli sull’intero progetto, che sarà diretto da Ridley Scott, già regista di Il gladiatore. Da tempo Scott aspirava a realizzare un sequel di quel suo epico film, capace di incassare oltre 460 milioni a livello globale e vincere cinque premi Oscar.

Per Pascal si tratta dell’ennesimo importante progetto a cui prende parte in questo periodo. Dopo essere tornato ad interpretare il mandalorianoDin Djarin nella terza stagione di The Mandalorian e aver assunto i panni di Joel in The Last of Us, egli ha anche recitato al fianco di Ethan Hawke nel cortometraggio di Pedro Almodovar Strange Way of Life, che sarà presentato in anteprima al Festival di Cannes, mentre farà poi parte del film Drive-Away Dolls di Ethan Coen. Un periodo dunque particolarmente ricco a cui si aggiungerebbe ora anche l’epico Il gladiatore 2 e i fan dell’attore non vedono l’ora di sapere quale ruolo egli effettivamente ricoprirà in esso.

L’estate in cui imparammo a volare 2, la recensione della seconda parte della serie Netflix

“You can dance, you can jive, having the time of your life. Ooh, see that girl, watch that scene, digging the dancing queen…”.

È sulle note della canzone degli ABBA, storico gruppo musicale da cui nasce Mamma mia! (musical e film), che Tully danza nell’ultimo episodio della seconda parte de L’estate in cui imparammo a volare 2. Un brano non casuale, quello scelto per l’ultima scena, che scolpisce e incornicia nella memoria tutto quello che sono state le protagoniste della serie fino alla fine: giovani (nonostante l’età che avanza), libere e invincibili. Quando nel 2021 la serie debuttò su Netflix, il pensiero che fosse una delle solite dramedy trite e ritrite è affiorato nella mente di chiunque. Eppure Maggie Friedman (Le streghe dell’East End) è stata brava (dobbiamo per forza usare il passato) e, con l’aiuto della piattaforma, ha portato in catalogo una storia che, pur avvalendosi dei soliti cliché del caso, è riuscita a farsi valere.

Nella quale i luoghi comuni menzionati sono stati inseriti in maniera ingegnosa e funzionale in un racconto che nella prima stagione non è mai scivolato nel banale. Qualche affanno si è poi iniziato a intravedere con l’arrivo della prima parte della seconda season, rilasciata a dicembre scorso, nella quale è stata evidente un po’ di stanchezza da parte della showrunner che, dal romanzo di Kristin Hannah, aveva saputo plasmare uno show con una precisa visione narrativa. Regalandoci sia una bella storia di amicizia alla Telma e Louise di Ridley Scott, che due protagoniste complesse e complete (e con degli attributi, finalmente). Il blocco finale, arrivato in piattaforma ad aprile, cerca così di dare una degna conclusione al percorso di Tully e Kate, scegliendo saggiamente di non continuare a tessere le fila di una storyline che, a ben guardare, sarebbe dovuta terminare molto prima.

L’estate in cui imparammo a volare 2, trama seconda parte

Tornata dal suo viaggio in Alaska, Tully (Katherine Heigl) viene accolta dalla spiacevole notizia della malattia di Kate (Sarah Chalke), attraverso la quale però le due amiche riescono a riallacciare i rapporti. Nel frattempo torniamo agli anni Settanta, in cui le due sono alle prese con nuovi amori, professori irresistibili, teatro e una morte scioccante. Un salto temporale ci porta agli anni Ottanta, inizio anni Novanta, alle porte sbattute in faccia a lavoro da uomini sessisti e alla nascita della piccola Mara avuta con Johnny (Ben Lawson). Siamo poi di nuovo negli anni Duemila: Kate decide di risposare il marito mentre nel frattempo inizia la chemio per potersi sottoporre a un intervento che, in teoria, dovrebbe salvarle la vita. Fra alti e bassi, le due migliori amiche affronteranno la sfida più grande di sempre: riuscire a superare il cancro di Kate e fare i conti con una morte che potrebbe arrivare.

Perdersi nel racconto

La prima parte de L’estate in cui imparammo a volare 2 ci aveva lasciato con un grosso punto interrogativo: Tully sta per sposarsi con Johnny? Dopo il litigio fra le due migliori amiche a causa dell’incidente, l’episodio si era concluso con la scoperta del cancro di Kate. A questo era seguito un flashforward in cui si vedeva Tully prepararsi per un imminente matrimonio. Giocando con l’ambiguità e i dialoghi della scena, la serie aveva fatto intendere che fosse lei ad essere attesa all’altare e Johnny lo sposo in ansia del suo ritardo. I continui dubbi seminati nel racconto sono stati, d’altronde, una delle carte vincenti dello show, il quale non ha fra l’altro mai smesso di arricchire l’intreccio con colpi di scena e cambi di rotta. Una strategia furba ma efficace, soprattutto perché sfruttata in tutti e tre gli archi temporali, con l’obiettivo di alimentare ancor di più la curiosità dello spettatore.

E se all’inizio è servito per dare maggiore spessore e colore alla storia e più tridimensionalità a Tully e Kate, nella seconda stagione ha finito per essere un problema, oltre che una tortura. Le domande hanno trovato subito risposta e i plot twist sono diventati scontati, inseriti come filler per far progredire un racconto andatosi a incepparsi nei suoi stessi ingranaggi, appesantendone le dinamiche e non suscitando più nessuna reazione. Il continuo saltare dagli anni ’70, agli ’80/’90, per poi tornare agli anni 2000 è riuscito solo a generare confusione, rendendo la fruizione monotona e, in alcuni casi, superficiale e grigia. Troppa carne al fuoco, troppi punti da voler toccare e nessuno su cui focalizzarsi davvero poiché impegnati più a seguire il solito schema, che il suo effettivo contenuto. Da qui, una frettolosità di scrittura e una reiterazione di eventi che hanno fatto spegnere la narrazione. La quale avrebbe dovuto focalizzarsi di più sul presente e sulla attuale crisi delle protagoniste per risultare impattante, facendo delle sequenze del passato solo dei brevi ricordi di supporto al contesto.

L’amicizia salva… ma non questa volta

Neanche l’amicizia fra Tully e Kate, vero carburante della storia, riesce a far mantenere alta la concentrazione. Gli unici momenti che riescono a coinvolgere, suscitando un minimo interesse, sono quelli in cui le protagoniste devono confrontarsi con la malattia di Kate. Per Tully, infatti, la sua morte le cambierebbe per sempre la vita, impedendole di essere felice. Un inserto interessante, che stimola una semplice ma dolorosa riflessione sull’affrontare una possibile dipartita delle persone che amiamo, soprattutto se queste sono pilastro portante della nostra esistenza. Sulla paura di rimanere soli se chi abbiamo accanto dovesse abbandonarci e sulla forza che dovremmo trarre dall’amore che quella stessa persona ci ha trasmesso, trasformandolo in motore della vita.

Concetti bellissimi nella loro importanza, che proprio per questo avrebbero meritato di essere approfonditi meglio sullo schermo, e dei quali abbiamo solo un’insoddisfacente assaggio. Bisogna però ammettere che, pur avendo giocato in sottrazione e con tutte le incrinature presenti, i momenti di pathos, per quanto brevi, risultano commoventi. Lo sono, in verità, per due ragioni. La prima è la più lampante: c’è un impegno, specie negli episodi finali (e nell’ultima scena), a voler costruire immagini dalla lacrima facile, emotivamente e visivamente toccanti. Seppur consapevoli, è innegabile la loro riuscita.

Questo ci porta al motivo numero due, ossia la brillantezza del lavoro svolto in precedenza. L’attimo è reso struggente più dal ricordo che noi spettatori abbiamo di Tully e Kate che dalla composizione della messa in scena. È questo, in realtà, che che fa galoppare davvero l’emozione. Merito di Maggie Friedman e del suo aver sviluppato personaggi definiti e una relazione fra le protagoniste solida e compiuta nella prima stagione, restituendoci una conoscenza a tutto tondo di Tully e Kate. Un’operazione mirata a empatizzare con loro puntata dopo puntata, e che alla fine è servita a rendere il finale de L’estate in cui imparammo a volare 2 tutto sommato significativo, più dolce che amaro. Pur con le sue notevoli sbavature.

James Gunn racconta la fine del suo viaggio con i Guardiani della Galassia Vol. 3

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Dopo oltre dieci anni, tre film, un licenziamento e qualche incursione negli episodi di gruppo, James Gunn è arrivato alla fine della sua corsa con i Marvel Studios con Guardiani della Galassia Vol. 3, al cinema dal 3 maggio. Il regista e sceneggiatore della squadra di eroi più sgangherata che c’è ha parlato con la stampa della fine di quest’avventura e di cosa significherà, d’ora in avanti, non poter più scrivere e raccontare questi personaggi.

“Non avrei mai neanche sognato l’impatto che hanno avuto i Guardiani… no aspetta, l’ho sognato eccome, non mentirò – comincia Gunn, dichiarando onestamente la sua grande fiducia, sin dall’inizio, in questi personaggi – Da subito mi sono sentito positivo rispetto a questo progetto, sapevo che stavamo facendo qualcosa di differente e sapevo che il mondo aveva bisogno di uno space fantasy. Ero molto consapevole del fatto che quello che stavamo facendo avrebbe avuto successo.”

Il bisogno di uno space fantasy

Il percorso di Gunn non è stato dritto, tanto che per un po’ si è pensato addirittura che non fosse in grado di concludere la trilogia, a causa del licenziamento da parte di Disney, ma tutto è bene quel che finisce bene e per fortuna la Casa di Topolino ha ridato a James Gunn le chiavi della Galassia Marvel, consentendogli di portare a termine il suo arco narrativo che, a detta sua, era sempre stato chiaro, sin dall’inizio: “In termini di storia, lungo i tre film, credo di aver avuto subito chiaro il senso, l’arco narrativo che avremmo percorso e dove saremmo arrivati.”

Sicuramente il percorso non è stato semplice e i Guardiani hanno dovuto fronteggiare parecchie avventure, sfide e anche perdite. Un arco narrativo che li porta direttamente a Ovunque, il pianeta che hanno reso il loro Quartier Generale. Quando però una minaccia esterna arriva a mettere in pericolo la vita di Rocket, tutta la squadra si unirà per salvarlo a ogni costo. Questo viaggio ci porterà anche indietro nel tempo, alla scoperta delle origini di Rocket stesso. E questo cambierà per sempre il percorso delle vite dei Guardiani, così come è cambiata la vita di James Gunn negli ultimi 10 anni.

“Realizzare i film dei Guardiani mi ha cambiato in tantissimi modi. Anche solo se considero tutto quello che ho imparato da Kevin Feige e Lou D’Esposito. E poi c’è il fatto che ho trovato davvero una nuova famiglia con questo cast, sono molto felice di aver lavorato con non-str*nzi, e non solo, anche con persone che ci tengono alle cose, compresivi e compassionevoli, amorevoli. Voglio molto bene a tutti loro e questo rende fare il film un’esperienza molto più piacevole. Fare questo press tour con loro è come tornare sul set, ridere e scherzare tra una ripresa e un’altra.”

La musica di Guardiani della Galassia Vol. 3

I Guardiani però non sarebbero quelli che conosciamo senza la loro musica. Le colonne sonore dei primi due film sono diventate delle vere e proprie hit, facendo la fortuna di molti artisti che hanno visto rispuntare alla vetta delle classifiche di tutto il mondo i loro vecchi singoli. Per James Gunn, scegliere le canzoni per Guardiani della Galassia Vol. 3 “è diventata una responsabilità. I primi due Awesome Mix sono diventati delle vere hit. Quindi so che quando scelgo una canzone, adesso, ho una responsabilità. Il punto è che io voglio dare alle persone una buona musica, quindi non devo solo inserire un paio di mie canzoni preferite, e quando scrivo, inserisco la musica già dentro alla sceneggiatura. A volte però cambio idea e cambio canzone in corso d’opera. Questa volta è stato più complicato, perché per il Vol. 1 e 2 si trattava di canzoni pop che erano famose negli anni Settanta, tutte quelle che poteva aver ascoltato Peter nei suoi otto anni sulla Terra, fino al 1988 (anno in cui viene rapito da Yondu). Alla fine del secondo film, Yondu ha regalato a Peter uno Zune con oltre 300 canzoni e ci sono canzoni di ogni decennio. Quindi non sapevo proprio come scegliere tra tante possibilità. Nel tempo ho fatto una lista delle canzoni che avrei potuto inserire, ma ci sono titoli che invece non userò mai, come Cruel to be King di Nick Lowe, per la quale non ho mai trovato una scena giusta. Spesso scelgo canzoni che non conosco molto bene, perché sono adatte al momento.” E dunque è un processo creativo complicato e sempre al servizio della storia, come poi la bontà del prodotto attesta.

Ma c’è una parte meno bella del lavorare con i Marvel Studios, alla trilogia di Guardiani della Galassia? “La parte triste di tutto questo è che mi mancheranno i personaggi, alcuni li ho particolarmente a cuore, come Rocket. Vedrò per sempre le persone, gli attori rimarranno miei amici, ma mi mancheranno i personaggi, non li scriverò più, almeno non nel prossimo futuro, e questa è la parte triste.”

Guardiani della Galassia Vol. 3 vi aspetta al cinema dal 3 maggio.

The Informer – Tre secondi per sopravvivere: tutte le curiosità sul film

Un genere cinematografico particolarmente apprezzato e capace di trasmettere forti emozioni è quello del prison movie (o film carcerario). Ambientati prevalentemente all’interno di una prigione, questi film trovano in questo luogo angusto l’occasione per racconti che possono andare dalla critica sociale fino al dramma più intenso, dal thriller d’azione fino alla commedia. Titoli particolarmente noti sono Papillon, Fuga da Alcatraz, Le ali della libertà e Escape Plan – Fuga dall’inferno. Un altro film che recentemente si è confrontato con questo genere è The Informer – Tre secondi per sopravvivere (qui la recensione), distribuito nel 2019 per la regia di Andrea Di Stefano.

Già autore del film Escobar, dedicato al noto narcotrafficante e con protagonista Benicio Del Toro, Di Stefano ha con The Informer realizzato il suo secondo film in lingua inglese, che omaggia i prison movie degli anni Settanta e Ottanta e punta a sfatare diversi luoghi comuni di questo genere. Di Stefano, anche autore della sceneggiatura insieme a Matt Cook e Rowan Joffe, ha infatti visitato diverse prigioni e incontrato veri criminali al fine di poter inserire nel film quanta più verità possibile a riguardo. Il film si caratterizza inoltre per la presenza di un cast di noti attori, che hanno donato ulteriore valore al progetto.

Accolto in maniera positiva da critica e pubblico, The Informer – Tre secondi per sopravvivere è un ottimo titolo da recuperare se si è appassionati di questa tipologia di film. Al suo interno infatti si ritrova non solo una storia particolarmente tesa ma anche tanti dettagli che ne accentuano il fascino. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Informer – Tre secondi per sopravvivere: la trama del film

Protagonista del film è Pete Koslow, un ex criminale ravveduto ed ora soldato delle forze speciali. Egli sta ora lavorando sotto copertura per l’FBI per infiltrarsi nel traffico di droga della malavita polacca a New York. Deciso a lasciare quel mestiere per poter stare con la sua famiglia, Koslow deve compiere un’ultima missione: tornare nell’ultimo posto in cui si vorrebbe essere rinchiusi, la prigione di Bale Hill. Qui dovrà immischiarsi tra i mafiosi polacchi per poter sgominare dall’interno il loro traffico. La sua missione diventa però ben presto una corsa contro il tempo quando, a causa di un errore, egli rischia di essere individuato come la talpa.

Di conseguenza, anche la sua famiglia corre un grande pericolo, con i membri mafiosi fuori dalla prigione pronti alla violenza. L’agente Koslow deve dunque rivolgersi a Grens, un membro della divisione per il crimine organizzato del NYPD per garantire la sicurezza dei propri cari mentre cerca una via di fuga. Più va avanti nella sua missione, tuttavia, più Pete si renderà conto di quanto vasto sia il dominio di quel gruppo mafioso. A tal punto da coinvolgere anche personalità insospettabili e molto vicine alle forze dell’ordine.

The Informer - Tre secondi per sopravvivere cast

The Informer – Tre secondi per sopravvivere: il cast e le location del film

Protagonista del film nei panni di Pete Koslow è l’attore Joel Kinnaman, celebre per i film RoboCop e Suicide Squad, fortemente voluto dal regista per la sua capacità di risultare allo stesso tempo minaccioso e premuroso. Accanto a lui, nel ruolo della moglie Sofia vi è invece l’attrice Ana de Armas, oggi celebre per i film Blade Runner 2049 e Cena con delitto. Rosamund Pike e Clive Owen interpretano gli agenti Wilcox e Montgomery, che reclutano Pete per la rischiosa missione. Common interpreta il poliziotto Grens, mentre Eugene Lipinski è il mafioso Klimek, noto come Il Generale.

Per quanto riguarda le location del film, molti degli ambienti esterni appartengono alla città di New York. Qui il regista ha potuto dar vita all’atmosfera noir che desiderava. Per quanto riguarda le scene ambientate all’interno della prigione di Bale Hill, queste si sono svolte in una vera prigione abbandonata a Glouchester, nel Regno Unito. Di Stefano ha raccontato di aver scelto questo luogo poiché permetteva di ottenere il realismo ricercato, cosa che non sarebbe stata possibile se si fosse ricorsi a delle ricostruzioni in studio.

The Informer – Tre secondi per sopravvivere: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Informer – Tre secondi per sopravvivere grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 28 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Colpevole d’omicidio: trama e cast del film con Robert De Niro

Colpevole d’omicidio: trama e cast del film con Robert De Niro

Legge e criminalità hanno spesso e volentieri avuto un rapporto molto stretto al cinema, il più delle volte confluendo entrambi anche all’interno degli stessi personaggi. Nel thriller del 2002 Colpevole d’omicidio questi due estremi convivono invece all’interno della stessa famiglia, tra un padre poliziotto e il figlio criminale. Diretto da Michael Caton-Jones, noto anche per i titoli voglia di ricominciare e The Jackal, il film si configura così come un complesso dramma famigliare, che spinge i personaggi a confrontarsi con aspetti di sé stessi e di quanti li circondano particolarmente imprevedibili.

Scritto da Ken Hixon, il film è basato sull’articolo Segno di un assassino, scritto per Esquire da Mike McAlary. All’interno di questo si raccontava la vera storia dell’agente Vincent LaMarca, il quale crebbe adottato dal dipartimento della polizia della sua città dopo che suo padre venne giustiziato negli anni Cinquanta per un rapimento. Cresciuto, divenuto poliziotto e padre, Vincent si trovò poi ad indagare sull’omicidio di uno spacciatore, ritrovando in suo figlio Joey il colpevole. Da qui parte il racconto del film, che va così ad esplorare il burrascoso e complesso rapporto tra padre e figlio.

Passato quasi del tutto inosservato al momento della sua uscita, raccogliendo pochi consensi al box office, Colpevole d’omicidio è invece un entusiasmante thriller che meriterebbe di essere riscoperto. Al suo interno si potranno ritrovare elementi e temi più profondi del previsto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Colpevole d’omicidio: la trama del film

Protagonista del film è Vincent LaMarca, detective della polizia di Manhattan vicino al pensionamento. Nonostante la sua gloriosa carriera, egli non gli ha mai dimenticato la propria provenienza, come anche la difficile situazione famigliare che ha caratterizzato i suoi primi anni di vita. Figlio di un criminale poi arrestato e giustiziato, Vincent è cresciuto con il desiderio di riscattare il proprio nome e grazie al suo operato sembra esserci riuscito. Improvvisamente, però, una nuova macchia minaccia di intaccare il suo status. Indagando sul brutale omicidio di uno spacciatore, Vincent si trova infatti a scoprire verità spiacevoli.

L’omicida viene infatti individuato con il nome di Joey Nova. Ben presto, Vincent si rende conto di come questi altri non sia che suo figlio Joseph. Questo nuovo episodio di cronaca nella famiglia LaMarca induce naturalmente la stampa a calcare la mano a riguardo. Eppure Vincent è convinto che ci sia qualche aspetto di quella vicenda ancora non chiarito e che potrebbe scagionare suo figlio. Nel disperato tentativo di scoprire di più e di riallacciare i rapporti con il Joey, il detective si troverà a doversi scontrare anche con i fantasmi del passato.

Colpevole d'omicidio cast

Colpevole d’omicidio: il cast del film

Ad interpretare il detective Vincent LaMarca vi è il due volte premio Oscar Robert De Niro, anche se per il ruolo era inizialmente stato considerato anche Al Pacino. Come sempre, De Niro si approcciò al personaggio in modo meticoloso, studiando l’attività dei detective ed esercitandosi anche nell’utilizzo della pistola, così da poter risultare più realistico nel maneggiarla. Accanto a lui, nel film, si ritrova anche sua figlia Drena De Niro, nei panni di Vanessa Hansen. Colpevole d’omicidio è stato il secondo film del 2002 in cui De Niro ha recitato insieme a sua figlia, l’altro è Showtime. L’attrice premio Oscar Frances McDormand è invece presente nei panni di Michelle, nuova compagna di Vincent.

Nel ruolo di Joey, il problematico figlio del protagonista, vi è l’attore James Franco. Fu lo stesso De Niro a richiedere la presenza del giovane interprete per questo ruolo, essendo rimasto colpito dalla sua performance in James Dean – La storia vera e desiderando pertanto lavorare con lui. L’attrice Eliza Dushku recita nei panni di Gina, la compagna di Joey che aiuterà Vincent nelle sue indagini. Sono poi presenti gli attori George Dzundza nei panni del collega di Vincent, RegDuffy, e William Forsythe in quelli di Spyder, pericoloso spacciatore della città. La nota attrice teatrale Patti LuPone, infine, è presente nei panni di Maggie LaMarca, ex moglie di Vincent.

Colpevole d’omicidio: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Colpevole d’omicidio è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 29 aprile alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Le paludi della morte: trama, cast e la storia vera dietro il film

Ancor più spaventosi dei thriller con assassini, sono i thriller ispirati a veri assassini. L’idea che quanto si sta vedendo sia accaduto realmente genera una certa inquietudine, che contribuisce il più delle volte tanto all’atmosfera quanto al successo del film. Gli esempi a riguardo sono tantissimi, con Zodiac che rimane uno dei massimi esponenti. Nel 2011 si è però fatto notare anche il film Le paludi della morte, scritto da Donald F. Ferrarone, prodotto da Michael Mann e diretto dalla figlia di quest’ultimo, Ami Canaan Mann, qui alla sua seconda regia di un lungometraggio.

Presentato in concorso alla Mostra di Venezia, il film (che in originale è intitolato Texas Killing Fields, è ispirato ad una serie di omicidi verificatisi lungo la strada I-45, in particolare tra le città di Houston e Galveston. La zona è così diventata nota come “The Killing Fields”. Per la sua sceneggiatura, Ferrarone si è in particolare basato sul rapimento di diverse donne, poi ritrovate scaricate in alcune zone di quell’area. Se nella realtà si sospetta di molteplici assassini non identificati, per il film si è deciso di concentrarsi su di un’unica personalità, al fine di rendere il racconto meno articolato.

A lungo considerato un film troppo cupo per essere realizzato, questo riuscì tuttavia a vedere la luce, sostenuto anche da una serie di celebri attori hollywoodiani. Passato in sordina al momento della sua uscita, è oggi un titolo decisamente da riscoprire, specialmente per gli amanti di questo genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Le paludi della morte: la trama del film

Il film narra le vicende legate al ritrovamento del cadavere di una ragazzina nei pressi della cittadina di Texas City. Il corpo della vittima viene rinvenuto nelle paludi della zona costiera, vicino le raffinerie del petrolio, ed è solo l’ultimo di una lunga e terribile serie di omicidi irrisolti che vedono sempre coinvolte giovani donne violentate e mutilate. Ad occuparsi del caso vi è Mike Souder, giovane poliziotto texano. Considerata la gravità della situazione, però, gli verrà affiancato un agente del FBI proveniente da New York, Brian Heigh. Mentre i due lavorano al fine di trovare indizi, Mike decide di occuparsi anche di Anne, la quale potrebbe facilmente essere una prossima vittima.

La giovane è infatti un’adolescente disadattata che ha passato gran parte della sua vita in riformatorio. Figlia di una prostituta, Anne sembra essere un soggetto ideale per l’assassino. Mike inizia a sviluppare un certo affetto nei confronti della giovane, diventando per lei protettivo come un padre. Nel momento in cui Anne scompare come temuto, i due agenti dovranno intraprendere una corsa contro il tempo al fine di scoprire l’identità dell’assassino e salvare la ragazza prima che possa essere troppo tardi. Sarà a quel punto che Mike scoprirà quanto possa essere pericoloso legarsi ad una potenziale vittima.

Le paludi della morte cast

Le paludi della morte: il cast del film

Ad interpretare il ruolo del poliziotto Mike Souder vi è l’attore Sam Worthington, divenuto una celebrità dopo aver recitato in Avatar. In preparazione a Le paludi della morte, egli ha avuto l’occasione di incontrare il vero detective Souder, apprendendo da lui le principali informazioni sui casi a cui il film si ispira. Ciò gli ha permesso poi di poter essere ulteriormente realistico nella sua interpretazione. Nel ruolo dell’agente FBI Brian Heigh doveva inizialmente esserci l’attore Bradley Cooper, il quale dovette rinunciare a causa di altri impegni. Al suo posto è stato scelto Jeffrey Dean Morgan, oggi noto per essere Negan nella serie The Walking Dead.

La candidata all’Oscar Jessica Chastain, celebre per film come Zero Dark Thirty e Molly’s Game, interpreta invece la detective Pam Stall. Nel film sono poi presenti Jason Clarke, attore recentemente visto in First Man – Il primo uomo e Le strade del male, ricopre il ruolo di Rule, mentre Stephen Graham è Rhino. Annabeth Gish, vista in Prtty Little Liars e Sons of Anarchy, interpreta Gwen Heigh. Infine, nei panni della giovane Anne Sliger si ritrova l’attrice Chloe Grace Moretz, divenuta celebre grazie ai film di Kick-Ass. Sheryl Lee, ricordata per l’iconico personaggio di Laura Palmer in I segreti di Twin Peaks è Lucie Sliger, la madre di Anne. Per prepararsi ai loro ruoli, le due attrici hanno trascorso diversi giorni in un vero centro di recupero per tossicomani.

Le paludi della morte: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Le paludi della morte è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision, Rai Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di domenica 30 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

David Aja, disegnatore di Hawkeye che ha ispirato la serie Marvel, contro le piattaforme: “Ignorano il diritto d’autore”

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Ospite a Roma, in occasione dell’inaugurazione della sua mostra personale De Sagittis et Seminibus organizzata da ARF! e Instituto Cervantes, l’artista spagnolo David Aja ha incontrato il pubblico e i fan per parlare del suo lavoro e per aprire le porte della Sala Dalì di Piazza Navona all’esposizione di alcune delle sue opere più famose.

Il disegnatore, divenuto particolarmente famoso agli occhi dei fan del Marvel Cinematic Universe perché alle sua storie di Hawkeye si è ispirata l’omonima serie Marvel Studios con Jeremy RennerHailee Steinfeld, ha parlato del suo lavoro, degli inizi, delle sue passioni, ma ha anche accennato alla collaborazione con i Marvel Studios in occasione proprio della produzione della serie. “Sono due mondi diversi, una cosa sono i fumetti l’altra sono i Marvel Studios, da una parte c’è la Disney, tutta Hollywood, dall’altra ci sono i quattro gatti che in una stanza fanno fumetti”.

A differenza di quanto si possa immaginare, David Aja è stato chiamato dagli uomini di Kevin Feige soltanto per realizzare alcuni cartelli e delle copertine, che sono facilmente rintracciabili nei titoli di testa e di coda della serie, tuttavia ha colto l’occasione per criticare la politica contemporanea delle piattaforme che nega il diritto dell’autore di comparire insieme all’opera che contribuisce a creare.

“Il problema dei crediti è molto importante. Ci troviamo in questo posto (l’Italia) dove vediamo le grandi opere dei Rinascimento di Michelangelo e Raffaello, e oggi invece le opere sono di Netflix, di Marvel Studios, di Amazon Prime. Lo stesso Hawkeye è di Marvel Studios, e non viene riconosciuto il credito all’autore. E non si tratta solo del mio caso personale, ad esempio il film di Scorsese fatto da Netflix, diventa un film di Netflix, non più di Scorsese!” All’incoraggiante replica del moderatore dell’incontro che ha augurato un cambiamento di tendenza, David Aja ha risposto, ironico: “Questa conversazione non può andare avanti, perché tanto nel prossimo futuro moriremo tutti a causa del cambiamento climatico”. Che è poi quello che cupamente profetizza l’ultima opera edita di Aja, The Seeds (Berger Books / Bao Publishing, 2021), scritta da Ann Nocenti.

David Aja ha disegnato, nel corso della sua carriera, eroi come Daredevil, Iron Fist, Hawkeye e ha realizzato una serie di copertine premiatissime per Scarlet Witch. La mostra, inaugurata il 28 aprile, è visitabile fino al 9 luglio 2023.

Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget presentato al COMICON Napoli

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Prime Video ha presentato al COMICON Napoli – International Pop Culture Festival le prime esclusive immagini della serie comedy Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget, prodotta e ideata dalla content factory The Jackal. Ciro Priello, Fabio Balsamo, Aurora Leone, Gianluca Fru e il regista Francesco Ebbasta hanno mostrato ai fan il loro ultimo lavoro con alcune clip della serie in anteprima e svelato i retroscena che hanno portato la serie a realizzazione. La serie in sei episodi racconta le vicende di una piccola agenzia digital che sogna in grande ma alla fine sopravvive tra clienti stravaganti e le difficoltà di una modesta realtà di provincia. Pesci piccoli sarà disponibile in esclusiva su Prime Video dall’8 giugno. Nel cast protagonisti gli sciacalli Fabio Balsamo, Gianluca Fru, Aurora Leone, Ciro Priello e con Martina Tinnirello.

Nell’epoca delle star di TikTok e di vite di successo incorniciate nei social, cosa c’è di bello nel fare ogni giorno una vita normale? E se questa vita normale si svolgesse in una piccola agenzia di comunicazione social? Ciro, Fabio, Fru e Aurora sono amici e colleghi immersi nel sottobosco digital fatto di brand provinciali sfigati e piccoli influencer tragicomici, ma anche fatto di gesti di amicizia, flirt tra colleghi e riti di gruppo. L’arrivo di una nuova manager declassata ma decisa a dimostrare il suo valore porterà un’ondata di novità, e insegnerà loro che anche un’esistenza normale, senza successi garantiti da milioni di follower, nasconde qualcosa di prezioso se hai gli amici giusti.

Prodotta da The Jackal con Mad Entertainment e in collaborazione con Prime Video, Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget si divide in sei episodi diretti da Francesco Ebbasta, ideata da Francesco Ebbasta e Alessandro Grespan che hanno scritto il soggetto e la sceneggiatura con Luca Vecchi e Stefano Di Santi. Completano il cast di Pesci piccoli Amanda Campana, Anna Ferraioli Ravel, Angelo Spagnoletti, Veronica Mazza, Giovanni Anzaldo, Sergio Del Prete, Flavio Pellino, Sara Penelope, Dino Porzio, Francesca Romana Bergamo, Alessia Santalucia, Gianni Spezzano, Marina Zanchi, Mario Zinno.

The Matchmaker: recensione del film arabo di Netflix

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The Matchmaker: recensione del film arabo di Netflix

Dopo aver diffuso, in ben 190 paesi, prima titoli di serie o film spagnoli, poi coreani e turchi, Netflix ora punta anche sulla distribuzione di produzioni del mercato arabo. Il thriller psicologico The Matchmaker è girato ad AlUla, un sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO in Arabia Saudita, una vasta oasi desertica di 22 km quadrati dove transitava l’antica Via dell’Incenso che veicolava spezie e altre mercanzie dallo Yemen e dall’Oman, ora meta anche per il nuovo turismo di lusso nel deserto. Questo film è prodotto da Telfaz11 e diretto da Abdulmohsin Aldabaan. La trama segue la storia di Tarek, un semplice impiegato che si innamora perdutamente della bellissima stagista del suo ufficio.

La trama di The Matchmaker

Tarek (Hussam Al Harthi) lavora come tecnico informatico in un’azienda, è sposato con Reem (Rahaf Ibraheem) e ha una figlia ma quando torna a casa, sempre di sera molto tardi come fa notare la sua bambina, non dedica mai del tempo alla famiglia e preferisce andare a dormire. Lo stesso uomo, nel cuore della notte, si sveglia e spia dal tetto segretemente una coppia che si sta divertendo e ballando nell’appartamento davanti al suo palazzo e prova invidia. Ma perchè Tarek è cosi distante da sua moglie? L’unica spiegazione è che l’impiegato e annoiato della sua vita monotona ma l’arrivo in ufficio di una giovane donna di nome Salma (Nour AlKhadra), forse gli cambierà la sua esistenza per sempre.

Il protagonista al lavoro, ascolta e guarda un video su internet che spiega la differenza tra un maschio e un uomo. Tarek ovviamente è il classico individuo tranquillo e pacato che sogna di essere un maschio alfa. Intanto la sua collega Salma, di punto in bianco, da le dimissioni e lui in preda al suo folle innamoramento per la ragazza decide di prendere un volo e raggiungere la ex collega in uno strano resort nel deserto. Questo residence di lusso è gestito da un sensale, Hessa (Reem Al Habib), che assicura al protagonista, perplesso e anche un po’ spaventato, che il posto dona la totale priorità della privacy per chi ci soggiorna e spiega le varie fasi della vacanza. Ma si persepisce qualcosa di terribile in quello strano luogo, prima di tutto non esiste una rete mobile e secondo, chi lavora lì sono dei camerieri molto inquietanti e indossano delle tuniche color rosso sangue.

The Matchmaker film recensioneDurante la prima sera nel resort, Tarek fa amicizia con un’altro ospite che gli racconta che i suoi amici non sono mai più tornati indietro. Il protagonista inizia a percepire, finalmente, che il posto non è sicuro e vuole scappare, ma viene risucchiato in vari sogni e poi incubi ad occhi aperti, ma per fortuna riesce ad uscirne fuori. Tarek decide di lasciare il resort, convince persino un altro uomo ad andare via con lui, ma ovviamente appena sale in auto viene fermato da uno dei dipendenti di Hessa. Alla fine il protagonista, grazie all’aiuto di Salma riesce a tornare a casa e finalmente capisce la fortuna di aver una moglie e una figlia che gli vogliono bene.

Un film che ricorda Black Mirror

Il significato di The Matchmaker viene spiegato tutto nella sequenza iniziale stessa. Una voce femminile racconta la leggenda di una donna e della sua missione su come purificare i peccati degli uomini attraverso il fuoco. Il film si rivela fin da subito un racconto d’ispirazione dal folklore e dalla mitologia con mariti infedeli che quando bruciano vivi, annientano con le fiamme anche la loro tendenza a commettere adulterio. Dopo la loro morte questi uomini rinascono, ma come servi fedeli che eseguono ogni comando delle donne della congrega della sensale.

Il concetto principale è interessante, ma il regista non è bravo nella sua esecuzione. Questo film però possiede un punto a suo favore, quello di ricordare una dinamica alla Black Mirror. Le atmosfere dello strano resort, nascosto nel deserto, possono essere utilizzate per una qualsiasi trama della serie antologica. In The Matchmaker abbiamo la dinamica di una sensale che promette agli uomini che li abbinerà alla loro sposa perfetta, il “misyar” un matrimonio senza vincoli dove la moglie rinuncia ai diritti matrimoniali convenzionali, solo che qui si rivela con il risultato contrario.

Il finale è insoddisfacente anche perché la storia è brevemente guidata dal protagonista, un personaggio molto anonimo e troppo poco definito. Accogliamo con favore il punto di vista opposto, quello di Salma, anche è l’unica attrice del cast che spicca grazie alla sua ottima recitazione, purtroppo il suo personaggio appare solo all’inizio e nel finale frettoloso. Per concludere The Matchmaker avrebbe potuto usare un po’ di tempo in più, 120 minuti sono troppo pochi, per sistemare le cose e sfuttare il personaggio più riuscito quello di Salma.

Il principe di Roma con Marco Giallini in prima tv su SKY e NOW

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Il principe di Roma con Marco Giallini in prima tv su SKY e NOW

Arriva in prima tv su Sky lunedì 1° maggio IL PRINCIPE DI ROMA, alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Collection), in streaming su NOW e disponibile on demand.

Una divertente commedia diretta da Edoardo Falcone, con protagonista Marco Giallini nei panni di un ricco uomo che sta per diventare nobile. Nel cast con lui anche Giulia Bevilacqua, Filippo Timi, Sergio Rubini, Denise Tantucci, Antonio Bannò, Liliana Bottone, Massimo De Lorenzo, con Andrea Sartoretti e con Giuseppe Battiston. Il film è una produzione Lucky Red con Rai Cinema in collaborazione con Sky Cinema.

La trama del film

Roma, 1829. Bartolomeo è un uomo ricco e avido che brama il titolo nobiliare più di ogni cosa. Nel tentativo di recuperare il denaro necessario a stringere un accordo segreto con il principe Accoramboni per ottenere in moglie sua figlia, si troverà nel bel mezzo di un sorprendente viaggio a cavallo tra passato, presente e futuro. Guidato da compagni d’eccezione dovrà fare i conti con sé stesso e conquistare nuove consapevolezze.

Il film fa parte anche della collection RISATE ALL’ITALIANA, che da lunedì 1 a domenica 14 maggio proporrà su Sky Cinema Collection oltre 120 titoli con le migliori commedie “made in Italy” e i grandi nomi delle risate all’italiana. Oltre a Marco Giallini conIL PRINCIPE DI ROMA tra i protagonisti della collection ci sono Antonio Albanese nelle celebri vesti dell’imprenditore calabrese corrotto Cetto La Qualunque in QUALUNQUEMENTE, TUTTO TUTTO NIENTE NIENTE e CETTO C’È SENZADUBBIAMENTE; Paola Cortellesi, diretta da Riccardo Milani, nella commedia campione d’incassi MA COSA CI DICE IL CERVELLO e SCUSATE SE ESISTO! con Raoul Bova; Claudio Bisio tra le sale al Quirinale in BENVENUTO PRESIDENTE!, BENTORNATO PRESIDENTE e, in compagnia di Alessandro Siani, nelle commedie che hanno sbancato al botteghino BENVENUTI AL SUD e BENVENUTI AL NORD. Siani sarà anche in veste di regista e di protagonista in MISTER FELICITÀ con Diego Abatantuono; quest’ultimo anche tra gli irresistibili protagonisti di COMPROMESSI SPOSI con Vincenzo Salemme e del remake della commedia francese “Tanguy” IL MAMMONE con Angela Finocchiaro e Andrea Pisani; l’attore.

E ancora il regista e sceneggiatore toscano Leonardo Pieraccioni con IL SESSO DEGLI ANGELI, SE SON ROSE e UN FANTASTICO VIA VAI; e l’attore e comico Pasquale Petrolo, in arte Lillo, nella commedia diretta e interpretata da Sergio Rubini MI RIFACCIO VIVO, in CON CHI VIAGGI con Fabio Rovazzi e nell’esilarante GLI IDOLI DELLE DONNE con Greg e Corrado Guzzanti. Infine, il duo comico siciliano Ficarra e Picone in LA MATASSA e in ANDIAMO A QUEL PAESE tra superstizione e risate; il trio comico più popolare d’Italia, Aldo, Giovanni e Giacomo, ne IL COSMO SUL COMÒ e ODIO L’ESTATE; la commedia di Neri Parenti VACANZE AI CARAIBI con Christian De Sica e quella di Carlo Vanzina come NON SI RUBA A CASA DEI LADRI con Vincenzo Salemme, Massimo Ghini, Stefania Rocca e Manuela Arcuri.

Star Wars, Damon Lindelof: “Mi è stato chiesto di andarmene, ma ci riproverei”

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L’uscita di Damon Lindelof dall’universo di Star Wars non è stata una decisione comune, ha confermato lo scrittore in una nuova intervista a Esquire. Il co-creatore di “Lost” e “The Leftovers” è salito a bordo di un nuovo film di Star Wars nel 2022 con il regista di “Ms. Marvel” Sharmeen Obaid-Chinoy. Lindelof ha chiamato Justin Britt-Gibson (“Counterpart”, “Into the Badlands”) per scrivere insieme a lui il progetto. Tuttavia la coppia è uscito dal film a febbraio. “Ero in più di trattative per unirmi all’universo di Star Wars“, ha detto Lindelof a Esquire. “Mi sono unito all’universo di Star Wars e mi è stato chiesto di andarmene.”

Lindelof e Britt-Gibson sono stati sostituiti come scrittori da Steven Knight, meglio conosciuto negli ultimi anni come il creatore di “Peaky Blinders“. Obaid-Chinoy è rimasto come regista durante la transizione alla sceneggiatura. Lindelof ha detto a Variety all’inizio di questo mese che la sua sceneggiatura era “un vero lavoro d’amore”.”Auguro loro buona fortuna“, ha aggiunto Lindelof a Variety. “Sharmeen Obaid-Chinoy è una regista incredibile e non vedo l’ora di vedere cosa si inventerà“.

Alla celebrazione di Star Wars, è stato annunciato che il film di Obaid-Chinoy e Knight è in realtà un sequel di “Star Wars: The Rise of Skywalker” del 2019 e presenterà il ritorno di Rey di Daisy Ridley nel franchise. Non è ancora confermato se Lindelof stesse anche pianificando un film incentrato su Rey per la regia di Obaid-Chinoy, anche se le voci lo hanno affermato. “Riuscirò a rimettermi in fila fuori dal club e proverò a rientrare di nuovo?” Lindelof ha detto a Esquire di tornare a Star Wars in futuro. “Assolutamente. Se all’inizio non ci riesci, prova e riprova… o riprova ancora, come direbbe Yoda”.

La presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy ha confermato che il nuovo film di Ridley Star Wars seguirà Rey mentre costruisce un nuovo Ordine Jedi, aggiungendo in un’intervista con IGN che i fan riprenderanno con Rey ben oltre un decennio dopo “The Rise of Skywalker“. “Beh, siamo a 15 anni da ‘Rise of Skywalker’, quindi siamo nel dopoguerra, dopo il Primo Ordine, ei Jedi sono allo sbando“, ha confermato Kennedy. “Ci sono molte discussioni in giro, ‘Chi sono i Jedi? Cosa stanno facendo? Qual è lo stato della galassia?’ Sta tentando di ricostruire l’Ordine Jedi, sulla base dei libri, sulla base di ciò che ha promesso a Luke, quindi è lì che stiamo andando”. La Disney non ha ancora annunciato una data di uscita per il nuovo film di Rey.