Wanted Cinema annuncia l’arrivo
nelle sale italiane Smoke Sauna – I segreti della
sorellanza, il documentario che ha appena vinto agli EFA 2023.
Diretto da Anna Hints, il doc arriverà nelle sale italiane
dal 29 al 31 gennaio 2024.
Tra le fumosità di una sauna
nascosta in una lussureggiante foresta nel sud dell’Estonia, alcune
donne condividono i segreti più intimi e il racconto delle loro
esperienze di vita. Grazie a un forte senso di comunione, lavano
via la vergogna intrappolata nei loro corpi e riguadagnano le
forze. La macchina da presa cattura questo rituale intimo in un
modo sorprendentemente viscerale e coinvolgente.
La regia di Anna Hints, al suo
esordio con un lungometraggio, dopo aver vinto al Sundance Film
Festival 2023, si aggiudica il premio come Miglior documentario
europeo 2023 e rappresenterà l’Estonia agli Oscar. Grazie a Wanted,
che ne ha acquisito i diritti di distribuzione in Italia ancor
prima della vittoria agli EFA convinta della forza e della bellezza
della pellicola, Smoke Sauna sarà nelle sale per tre giorni, il 29,
30 e 31 gennaio, in versione doppiata e originale con sottotitoli.
Uno sguardo tutto al femminile, intimo e al contempo intenso, che
porta sul grande schermo un rito ancestrale, quello della sauna
nella tradizione estone, legato alla condivisione, a un momento di
ascolto, di purificazione e di benessere di corpo e spirito.
Smoke Sauna – I segreti
della sorellanza è uno dei cinque titoli acquisiti da
Wanted designati all’Oscar dai propri paesi di origine. La Hints
per l’Estonia – sia come doc che come miglior film straniero –,
Vera di Tizza Covi e Rainer Frimmel per l’Austria, Songs
of Earth di Margreth Olin per la Norvegia, Shayda di
Noora Niasari per l’Australia e The Peasants di DK e Hugh
Welchman per la Polonia.
Apple TV+
ha svelato oggi le prime immagini di Palm Royale,
la nuova serie ambientata a Palm Beach con la candidata agli Emmy e
agli Oscar Kristen Wiig alla guida di un cast stellare.
Le vincitrici dell’Oscar e dell’Emmy Laura Dern e Allison Janney si uniscono a Ricky
Martin, Josh Lucas, Leslie Bibb, Amber Chardae Robinson, Mindy
Cohn, Julia Duffy e Kaia Gerber, con la
partecipazione straordinaria del leggendario Bruce
Dern e dell’iconica e pluripremiata Carol
Burnett.
Palm Royale: quando esce e
dove vederla in streaming
Palm
Royale farà il suo debutto su Apple
TV+ il 20 marzo con i primi tre episodi, seguiti da nuovi
episodi ogni mercoledì fino all’8 maggio.
La trama di
Palm Royale
“Palm Royale” racconta
la storia di persone splendidamente impossibili e segue le vicende
di Maxine Simmons (interpretata da Kristen Wiig) nel tentativo di
assicurarsi un posto al tavolo più esclusivo d’America: l’alta
società di Palm Beach. Mentre Maxine cerca di attraversare quella
linea impermeabile tra “chi ha” e “chi non ha”, la serie pone le
stesse domande che ancora oggi ci lasciano perplessi: Quanto di te
stesso sei disposto a sacrificare per ottenere quello che ha
qualcun altro? Ambientato nel 1969, “Palm Royale” è una
testimonianza di tutti gli outsider che lottano per garantirsi la
loro opportunità di emergere e appartenere veramente a se
stessi.
Liberamente basata sul
romanzo “Mr. and Mrs. American Pie” di Juliet McDaniel e prodotta
dagli Apple Studios, “Palm Royale” è scritta e diretta da Abe
Sylvia, che è anche produttrice esecutiva e showrunner, per conto
della Aunt Sylvia’s Moving Picture Company. Laura Dern e Jayme
Lemons producono per la Jaywalker Pictures, Kristen Wiig, Katie
O’Connell Marsh, Tate Taylor e John Norris per la Wyolah Films; la
serie è prodotta anche da Sharr White, Sheri Holman e dalla Boat
Rocker. “Palm Royale” è diretta da Taylor, Sylvia, Claire Scanlon e
Stephanie Laing.
Warner Bros
Discovery ha diffuso il terzo trailer di Dune – Parte
2, l’attesissimo sequel del film Dune del
pluripremiato regista Denis Villeneuve che
continua la saga basata sul celebre romanzo di Frank Herbert
Dune.
Cosa aspettarsi da Dune: Parte Due?
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides,
Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica,
Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha,
Florence Pugh nei panni della Principessa
Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban,
Léa
Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan
Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher
Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.
Dune – Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo
romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert. Dune:
Parte Dueuscirà
nei cinema il 1 marzo 2024!
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
I primi due episodi
dell’attesissima terza stagione della serie tv DOC
– Nelle tue mani arrivano al cinema il 18
e 19 dicembre in esclusiva negli UCI Cinemas e poi in
prima serata su Rai 1 dall’11 gennaio per 8
serate. DOC. Nelle tue mani è diretta da Jan
Maria Michelini, Nicola Abbatangelo e Matteo Oleotto, interpretata
da
Luca Argentero,
Matilde Gioli, Sara Lazzaro, Pierpaolo Spollon, Marco Rossetti,
Giacomo Giorgio, Laura Cravedi, Elisa Wong, Giovanni Scifoni ed
Elisa Di Eusanio ed è prodotta da Lux Vide in
collaborazione con Rai Fiction.
Un colpo di pistola alla testa.
È stato questo a mandare in frantumi la vita di Andrea
Fanti, primario di Medicina Interna del Policlinico
Ambrosiano di Milano. Anche se è sopravvissuto, una volta uscito
dal coma ha dovuto fare i conti con una terribile scoperta: gli
ultimi dodici anni della sua vita sono svaniti nel nulla, come se
non fossero mai esistiti. Non ricorda la fine del suo matrimonio,
l’inizio di una nuova storia con una collega, la morte di suo
figlio. Insomma, tutte le cose che, nel bene e nel male, l’hanno
reso chi era. Una ferita da cui non è stato facile riprendersi, ma
che si è rivelata un’inaspettata opportunità: perché se mentre
prima dello sparo era freddo e distante, ora, grazie all’amnesia,
Andrea ha avuto modo di avvicinarsi ai pazienti, capirne le
esigenze e i bisogni, diventando un medico, ma anche un uomo
migliore. È diventato Doc. Almeno così lo chiamano
i colleghi e gli specializzandi del reparto.
E ora, dopo aver scoperto la
verità dietro allo sparo che gli è costato la memoria, nella prima
stagione, e dopo aver combattuto insieme al resto dello staff
durante la pandemia, nella seconda stagione, Doc in questa terza
stagione si trova ad affrontare una nuova sfida. Reintegrato nel
ruolo di primario, fa del suo meglio per gestire il reparto,
cercando di raggiungere gli obiettivi fissati dalla Direzione,
senza però rinunciare alla qualità e all’attenzione che pretende
nei confronti dei suoi pazienti.
C’è molta curiosità e attesa per
l’annunciato The
Batman – Parte 2 che dovrebbe entrare presto in
produzione. Ebbene oggi dell’atteso sequel di The
Batman ha parlato
Barry Keoghan. L’attore è stato protagonista di una
scena post credits alla fine del primo film e oggi ha avuto
occasione di stuzzicare i fan durante un’intervista.
Infatti, parlando con Etalk di CTV Barry Keoghan ha forse anticipa il ritorno di
Joker in The
Batman – Parte 2, suggerendo che potrebbe riprendere
il suo ruolo. Ecco le sue parole: “Non posso davvero dire
nulla al riguardo, amico mio“, ha risposto inizialmente il
candidato all’Oscar. “Ma um, sai, sarebbe emozionante, non è
vero? Vedere il Joker prendere di nuovo vita? Il mio sorriso dice
tutto, sai cosa intendo”.
Barry Keoghan ha fatto un cameo in The
Batman del 2022, apparendo in una breve scena con
l’Enigmista di Paul Dano.
Barry Keoghan è accreditato come “Prigioniero
invisibile di Arkham“, anche se ci sono state voci secondo cui
Keoghan potrebbe debuttare come Joker nel prossimo
sequel di Batman.
Barry Keoghan, candidato all’Oscar per il suo ruolo
non protagonista in Gli
spiriti dell’isola, sta ancora una volta
suscitando interesse per i premi per la sua interpretazione da
protagonista
in Saltburn. Lo vedremo
prossimamente nella serie limitata di Apple
TV+Masters of
the Air, che debutterà il 26 gennaio.
Quali sono le ultime novità su
The Batman – Parte 2?
Nell’ultimo aggiornamento
sull’attesissimo seguito, le riprese di The
Batman – Parte 2 sarebbero state
posticipate a marzo 2024. La star
principale Robert
Pattinson riprenderà il ruolo principale,
con Matt
Reevesche tornerà alla
regia. Anche Mattson Tomlin tornerà per
scrivere la sceneggiatura insieme a Reeves. La data di uscita
è attualmente fissata per il 3 ottobre 2025.
Nel cast di Batman c’erano
anche Zoë Kravitz nel ruolo di Selina Kyle/Catwoman,
Jeffrey Wright nel ruolo di James Gordon del GCPD,
John Turturro nel ruolo di Carmine Falcone,
Peter Sarsgaard nel ruolo del procuratore
distrettuale di Gotham Gil Colson, Andy Serkis nel
ruolo di Alfred Pennyworth e Colin Farrell nel ruolo di Oswald
Cobblepot/Penguin. Ha raggiunto più di 770 milioni di dollari
al botteghino, diventando il settimo film con il maggior incasso
del 2022 e ottenendo recensioni positive.
Il mondo dei manga e degli anime
giapponesi ha in più occasioni fornito ad Hollywood buon materiale
per degli adattamenti, il più dei quali realizzati in live-action.
Titoli come Ghost in the Shell e
Death Note sono solo
alcuni degli esempi più recenti. Tra i più apprezzati si ritrova
anche il film del 2019 Alita – Angelo della
battaglia, diretto da Robert
Rodriguez (celebre per film quali Dal tramonto
all’albae Sin City). Scritto e
prodotto da James Cameron,
il film è l’adattamento dell’omonimo manga di Yukito
Kishiro, pubblicato dal 1990 al 1995 e considerato uno dei
più importanti prodotti di questo genere.
Originariamente doveva essere lo
stesso Cameron a dirigere la pellicola, agli inizi del Duemila. Con
l’allungarsi dei tempi di produzione, però, egli decise di
concentrarsi su quello che sarebbe poi divenuto il suo film di
maggior successo: Avatar. Innamorato della storia, decise
però di non abbandonarla del tutto, affidando piuttosto la regia a
Rodriguez. Alita – Angelo della
battaglia prese così infine vita e si distinse da subito
rispetto ad altri titoli simili, che coniugano la fantascienza
all’estetica cyberpunk. Visivamente sorprendente e con una storia
particolarmente coinvolgente ed emozionante, il film ottenne poi un
buon successo di critica e pubblico.
Data la presenza di Cameron come
produttore, Alita – Angelo della
battaglia offre infatti una giusta combinazione di effetti
speciali e trama, senza che l’uno prevalga mai sull’altro. Per gli
appassionati di questo genere di film è dunque un titolo da non
lasciarsi sfuggire, che regala un’esperienza cinematografica come
poche altre al giorno d’oggi. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e al suo atteso sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Alita – Angelo
della battaglia
La storia narrata è ambientata nel
2563, nella Città di Ferro, dove la maggior parte della popolazione
mondiale vive barcamenandosi tra umili lavori e miseria. Una
piccola parte, invece, risiede a Zalem, considerato da tutti una
sorta di paradiso inarrivabile, luoghi per soli ricchi e al governo
di ogni cosa. Da Zalem vengono puntualmente scaricati una serie di
rifiuti in un’apposita discarica ed è qui che il dottor
Dyson Ido trova pezzi di un cyborg particolarmente
affascinante. Ido si occupa dunque di riparare il robot nella sua
clinica, innesta ciò che vi rimane su un corpo originariamente
predisposto per sua figlia Alita.
Una volta risvegliatasi, la ragazza
non ricorda nulla della sua vita precedente. Ha solo memoria delle
arti marziali che, ben presto, la porteranno a diventare una
spietata cacciatrice dei criminali più pericolosi al mondo e una
concorrente dei brutali tornei di Motorball, una sorta di giochi di
gladiatori, unico passatempo della popolazione della Città di
Ferro. Nel corso della sua comprensione del mondo e delle leggi che
lo governano, Alita finirà anche per innamorarsi dell’umano
Hugo, il cui sogno è quello di raggiungere Zalem.
Dalla città sospesa, però, una minaccia incombe sulla ragazza, la
quale sembra essere una preoccupazione particolarmente grande per i
ricchi governanti.
Alita – Angelo della battaglia: il cast del film
Per il ruolo della protagonista
Alita erano state considerate le attrici Maika Monroe,
Zendaya e Rosa
Salazar. Fu proprio quest’ultima, già
nota per i film Insurgent e Maze Runner – La fuga, ad
ottenere il ruolo. Per l’attrice questo si rivelò un ruolo
particolarmente impegnativo, che non solo le richiese una notevole
prestanza fisica, ma anche l’acquisizione di maggior dimestichezza
con alcune tecnologie. La Salazar si è infatti trovata a dover dar
vita al suo personaggio principalmente tramite la facial motion
capture. Nel ruolo di Duson Ido si ritrova invece il premio
Oscar Christoph
Waltz. Per se con un nome diverso, il suo personaggio
corrisponde al Daisuke Ido del manga originale.
Nel film sono poi presenti gli
attori Jennifer
Connelly nel ruolo della dottoressa Chiren e
Mahershala Ali in
quelli del villain Vector. Ed Skrein
interpreta il crudele cyborg cacciatore di taglie Zapan, mentre
Jackie Earle Haley è Grewishka, l’assassino
personale del misterioso Nova. Per il ruolo di Hugo, interesse
amoroso di Alita, è stato scelto Keean Johnson,
voluto in quanto etnicamente ambiguo e pertanto difficilmente
identificabile. Sono poi presenti tre cameo d’eccezione: quello di
Michelle
Rodriguez, nel ruolo di Gelda la mentore di Alita,
quello di Jai Courtney
nei panni di Jashugan, campione di Motorball, e quello di
Edward Norton nei panni
di Nova.
Alita – Angelo della battaglia 2: il sequel del
film
Dato anche il finale del film, un
sequel di Alita – Angelo della
battaglia era previsto sin da subito. I produttori e il
regista, infatti, erano consapevoli di non poter inserire in un
solo film tutta la storia del manga originale e che pertanto
sarebbe stato necessario dar vita a uno o più sequel. Nonostante il
film sia andato piuttosto bene al box office, incassando circa 405
milioni di dollari a fronte di un budget di 150, la Fox ha posto un
freno circa la realizzazione del sequel. Ciò è stato dovuto anche
all’acquisto dello studios da parte della Disney, che ha dunque
posto in una fase di stop diversi progetti.
In più occasioni sia Rodriguez che
Cameron hanno però chiesto ai fan di farsi sentire sui social
qualora volessero un sequel del film, riunendo la cosa sotto
l’ashtag #AlitaArmy. Ancora nel 2021
Rodriguez si è dichiarato intenzionato a dar vita ad un sequel. Dal
dicembre del 2022 le cose hanno iniziato a smuoversi, grazie anche
al successo di Avatar: La via
dell’acqua, di Cameron. Da quel momento, infatti, il
produttore Jon Landau ha affermato di essere
tornato al lavoro con Cameron e Rodriguez per la realizzazione del sequel diAlita, parlando inoltre dell’influenza che il secondo
Avatar avrà su questo nuovo capitolo. Nel luglio di
quest’anno, infine, è stato lo stesso Cameron a confermare la cosa,
anticipando addirittura la
realizzazione di un terzo film.
Alita – Angelo della
battaglia: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di Alita – Angelo della
battaglia grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 12 dicembre alle ore
21:10 sul canale Rai Movie.
Il nuovo
film di Matt Reevescon protagonista
Robert Pattinson ha ottenuto il plauso del
pubblico e della critica. Sicuramente l’audience sarà contenta di
sapere che i due sequel (e le serie spin-off), annunciati fin
dall’avvio del progetto Warner Bros., sono al momento confermati.
Questo franchise si distacca e distingue dagli altri film della
DC e vuole creare un nuovo universo attorno al
Cavaliere Oscuro. In ogni caso, stiamo sempre parlando di
un personaggio tratto dalla DC Comics: i fumetti
restano lo scheletro delle trame live-action. Chissà che direzione
prenderanno i prossimi film del franchise The
Batman (recensione)e
se seguiranno le storyline della carta stampata…
ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del film
The
Batman
Batman: Terra di nessuno
Il finale di The
Batmanriprende l’arco
narrativo Batman:Terra di
nessuno (Batman: No Man’s Land). Scritta da
Jordan B. Gorfinkel, questa storyline narra di una
Gotham City completamente isolata dal resto del mondo dopo
un terremoto che ha colpito gravemente la città. Le persone vengono
evacuate e il governo distrugge tutti i ponti, lasciando bloccati
tutti quelli che non riescono ad andarsene. Ciò dà ai criminali
l’opportunità perfetta per prendere possesso della
città. Batman deve affrontare un compito
impossibile: fermare l’azione dei cattivi.
Nel climax del film, dopo che
l’Enigmista
inonda Gotham, l’intera città è in rovina e i criminali
sparpagliati ovunque cercano di approfittare della
situazione. Similmente a quanto avviene nel videogioco
Arkham Knight, nei prossimi capitoli il Cavaliere
Oscuro potrebbe aggirarsi per la città, combattendo il crimine
e cercando di tenere Gotham sotto controllo.
Heart of ice
Matt Reeves ha
lasciato intuire che Mr. Freeze potrebbe essere il
prossimo cattivo della serie. Il regista ha dichiarato a
Collider: “Penso che ci sia in realtà una versione fondata
di quella storia che potrebbe essere davvero potente e
grandiosa.“
Infatti, prima della sua
apparizione in Batman: The Animated Series, Mr.
Freeze era considerato un cattivo piuttosto goffo.
L’episodio Heart of Ice della serie animata, scritto
dall’eccezionale Paul Dini, ha davvero dato
umanità al personaggio e ha fatto affezionare molte persone al
cattivo della DC. La tragica storia di
Mr. Freeze sarebbe perfetta come successiva a quella
dell’Enigmista e
i fan sarebbero felicissimi di vedere l’iconico cattivo finalmente
in live-action.
La corte dei Gufi
The
Batman ha messo in evidenza la corruzione dilagante
di Gotham City. E chi la rappresenta meglio della
Corte dei Gufi? La Corte è un’organizzazione
segreta che esiste fin dai tempi coloniali ed è composta dagli
Artigli, spietati assassini. I cattivi sarebbero
un’eccellente aggiunta alla storia del franchise.
Inizialmente nel film,
Bruce è un uomo solitario e frequenta raramente gli eventi
pubblici. Verso la fine però, si rende conto che per essere un
simbolo di speranza non basta ”essere Batman”, ma deve essere parte
attiva della società. Per una naturale evoluzione del suo
carattere, Bruce potrebbe cercare di farsi coinvolgere
nella ricostruzione della città come un luogo di pace.
Naturalmente, questo lo renderebbe un bersaglio perfetto per i
Gufi, proprio come nei fumetti.
L’Arkham Asylum
Forse non è tra le serie più
conosciute, ma il fumetto Arkham Asylum rimane
essenziale nella DC Comics. Non a caso, la storia,
scritta da Grant Morrison, è alla base della serie
Batman: Arkham. La storyline segue la misteriosa
leggenda che si cela dietro al leggendario Arkham Asylum:
è un racconto psicologico, raccapricciante e diverso da qualsiasi
precedente fumetto di Batman.
Questa storia sarebbe la trama
perfetta per la prossima serie di HBO
Max Arkham Asylum. Parlando con Variety, Matt Reeves ha detto
“[…]è come un film horror o una casa infestata, ma si tratta di
Arkham. L’idea, similmente al modo in cui Gotham è un
personaggio nel film, voglio veramente che Arkham esista
come personaggio nella serie.“
The Killing Joke
Sì è da poco scoperto che una scena
di The Batman con al centro Joker è
stata tagliata. In ogni caso, anche se rimane per poco tempo sullo
schermo, Barry Keoghan invade (e conquista) la scena,
offrendo al pubblico una performance fantastica. Inoltre, c’è un
dettaglio molto piccolo nella sequenza che potrebbe creare una
grande possibilità per il sequel. Mentre
Bruce consegna a Joker i file
sull’Enigmista, si vede una graffetta su una delle
foto. Quando il clown restituisce i fogli, la graffetta è sparita.
Ciò fa pensare ad una futura fuga dell’internato.
Questo dettaglio richiama la
storyline di The Killing Joke. In effetti,
essa sarebbe un ottimo seguito del film. The
Batman è uno studio approfondito del personaggio di
Bruce Wayne e avere come sequel un film che
pone l’attenzione sulla relazione tra l’eroe e Joker sarebbe geniale. I due sembrano avere una storia
in sospeso: iniziare il sequel con Batman che si reca ad
Arkham per scoprire che Joker se n’è andato
sarebbe un incipit clamoroso.
Batman: Anno uno
Il film Batman del 1966 è
stato il primo lungometraggio dell’eroe, ma non ha affrontato
le origini di Bruce Wayne. Dal canto
suo, Matt Reeves ha impostato una storia in
cui Bruce è al suo secondo anno di lotta al crimine.
Un interessante filo conduttore da portare avanti nel sequel
sarebbe quello di retrocedere ancora di più nel tempo e scoprire
qualcos’altro del passato di Bruce, creando qualcosa di
simile a Il Padrino: Parte II – film che indaga le origini di
Vito Corleone.
Anno Uno è vista da
molti come la migliore storia d’origine di un personaggio dei
fumetti della DC
e potrebbe essere ripresa nel sequel per mostrare la nascita
del rapporto di fiducia tra Jim Gordon e il Cavaliere
Oscuro.
Batman: Vittoria oscura
Buona parte della trama di
The Batman segue la storyline de Il lungo
Halloween. Il naturale conseguimento del film sarebbe dunque
la storyline successiva dei fumetti, ossia Vittoria
Oscura. Il libro segue il terzo anno a Gotham
dell’eroe ed è anche una ri-narrazione delle origini del primo
Robin, Dick Grayson. La vicenda ruota
attorno ad un serial killer noto come l’Impiccato che crea
il panico Gotham. In tutto ciò si assiste anche allo
sgretolarsi della famiglia Falcone.
Vittoria Oscura
sarebbe la continuazione perfetta di The
Batman in quanto potrebbe mostrare
il Pinguino prendere il sopravvento sulla sua
famiglia, un serial killer emulatore dell’Enigmista (cosa
che ha senso dopo il movimento avviato dal cattivo) e il
reclutamento di Robin da parte di Bruce. Non fa
una piega.
Batman: Una morte in famiglia
È uno dei migliori fumetti di
Batman. Stiamo parlando di Una morte in famiglia.
Forse il primo sequel si concentrerà su altro, ma la
storylineoffre, con la morte di Robin, un
finale perfetto per la trilogia di Reeves.
Anche se i fan hanno avuto per ora
solo un piccolo assaggio del Joker di Barry
Keoghan, non vedono l’ora di scoprire il personaggio nei
suoi tratti più caotici. Keoghan ha dimostrato di
essere abilissimo ad intimidire e a spaventare. Le sue performance
in Sir Gawain e il Cavaliere Verde e nel film della
MarvelEternals
sono esemplari: ci troviamo davanti all’ennesimo magistrale
interprete di Joker.
Batman: Hush
Quando gli è stato chiesto in un
Q&A su Twitter quale personaggio dei fumetti avrebbe voluto
introdurre nel mondo di The
Batman, Reeves ha detto “Ce ne
sono così tanti, ma penso che Hush sia davvero
interessante da realizzare. Sceglierò Hush.” Quest’ultimo è in
effetti un personaggio molto affascinante. Tommy Elliott è
inizialmente un caro amico di Bruce Wayne che
però imbocca un sentiero oscuro e diventa
l’anti-Bruce.
Le somiglianze tra i due sono
sorprendenti. Elliott è un riflesso oscuro
di Wayne: tenta di uccidere i suoi genitori, ma
la madre viene miracolosamente salvata dal Dr. Thomas
Wayne. Elliott incolpa Bruce e vuole
vendicarsi. I temi della corruzione e della vendetta di questa
storia funzionano inequivocabilmente per il mondo di
TheBatman.
Un crossover con il resto del
DCEU
Anche se Matt
Reeves ha dichiarato che il suo mondo è a sé e non
contiene altri supereroi, nel multiverso tutto può succedere. C’è
infatti una grande richiesta d’interazione tra Robert Pattinson e gli altri membri
dell’Universo
DC.
Non a caso, il regista di TheFlashAndy Muschietti aveva
dichiarato, “[…]tutte le iterazioni cinematografiche che
abbiamo visto in passato sono valide…tutto ciò che avete visto e
tutto ciò che vedrete esiste nello stesso multiverso
unificato.” Tuttavia sappiamo che questo non avverrà perché
James
Gunn, ora a capo del DCU ha già confermato che il film di Matt
Reeves avrà un suo universo distinto. Infatti The
Batman – Parte 2 è stato già annunciato e dovrebbe
arrivare al cinema nel 2025. Ma prima prima di allora potremo
tornare nella Gotham di The
Batman grazie all’annunciata serie HBO MAX
The
Penguin che vedrò Colin Farrell riprendere il ruolo di di
Oswald Cobblepot / Il pinguino. Cristin
Milioti interpreterà il ruolo di Sofia
Falcone. The
Penguin vede Matt Reeves, Dylan Clark
Colin Farrell nei ruoli di produttori esecutivi,
mentre Craig Zobel oltre ad essere produttore esecutivo dirigerà
anche diversi episodio. Lauren LeFranc che sarà showrunner e
produttore esecutivo.
Stefano Sollima si
è affermato negli ultimi anni come uno dei più incisivi registi
italiani, capace di raccontare il mondo della criminalità con un
senso di realismo e di poesia piuttosto rari. In particolare, è
noto per la sua trilogia della Roma Criminale, composto da
Romanzo criminale – La serie, Suburra e Adagio, con
quest’ultimo in arrivo nelle sale a partire dal 14 dicembre dopo
essere stato presentato in concorso alla Mostra del Cinema di
Venezia. È stato però Suburra a conferire grande notorietà
cinematografica al regista, che prima di questo film aveva diretto
per il grande schermo solo ACAB – All Cops Are
Bastards.
Suburra è dunque non solo
un tassello molto importante della carriera di Sollima, proseguita
poi anche negli Stati Uniti con Soldado e Senza rimorso, in
quanto è un racconto corale sulle tante sfumature della criminalità
romana. Sono così tante le voci e le suggestioni animate dal film,
da essersi meritato l’espansione di questo universo narrativo con
due serie televisive. Un universo narrativo nato però prima di
tutto dalle penne di Giancarlo De Cataldo e
Carla Bonini, autori del romanzo omonimo del 2013
incentrato sulla mafia romana negli anni moderni, a cui è seguito
nel 2015 il romanzo La notte di Roma.
Candidato a sei David di Donatello
e affermatosi come un buon incasso al box office, Suburra è ancora oggi
un validissimo film di genere sul tema della criminalità, che a
distanza di anni continua a raccogliere consensi. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e altro ancora. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Suburra
Il film si svolge nel corso di una
settimana di novembre, a Roma. Nel corso di essa si susseguono le
vicende di diversi personaggi, tutti legati in un modo o nell’altro
alla criminalità, tra cui il Aureliano Adami,
intento a convincere un proprietario terriero cedere i suoi
possedimenti alla sua banda criminale; Bacarozzo,
criminale romano appena rimesso in libertà che incontra il famoso
Samurai per convincerlo a far parte dei suoi
loschi affari; e l’onorevole Filippo Malgradi,
deciso a sfogare le sue frustrazioni in una notte di droga e sesso
con la escort Sabrina e una sua collega minorenne.
Ben presto, tutte le loro strade si incroceranno.
Il cast di Suburra si compone di
diversi celebri interpreti del cinema italiano. Claudio
Amendola interpreta Samurai, mentre Pierfrancesco
Favino è l’onorevole Filippo Malgradi. Vi sono poi
Elio Germano
nel ruolo di Sebastiano e Alessandro
Borghi in quelli di Aureliano Adami. Nazzareno
Bomba è Bacarozzo, Greta Scarano
interpreta Viola e Giulia Elettra ricopre il ruolo
di Sabrina. L’attrice Lidia Vitale è la moglie di
Malgradi, mentre Antonello Fassari interpreta il
padre di Sebastiano. Vi sono poi Adamo Dionisi
come Manfredi Anacleti e Giacomo Ferrara come
Alberto Spadino Anacleti. Davide Iacopini, invece,
è il segretario del Papa.
Suburra: il quartiere di
Roma e il significato del film
Suburra era un
vasto e popoloso quartiere dell’antica Roma che si estendeva sulle
pendici dei colli Quirinale e Viminale fino alle propaggini
dell’Esquilino. Poiché la parte bassa del quartiere era costituita
da sottoproletariato urbano che viveva in condizioni miserabili,
benché affacciata su un’area monumentale e di servizi pubblici,
nonché un ben noto quartiere a luci rosse, il termine
suburra ha conservato, nel linguaggio comune, il significato
generico di luogo malfamato, teatro di malaffare, crimini e
immoralità. Portando questo titolo ma raccontando di un’intera
città, Suburra aspira dunque a
ritrarre il sottobosco criminale della capitale, donandogli in un
certo senso origini molto antiche.
Suburra è una storia vera?
Quella raccontata in Suburra non è una storia
vera. Come raccontato anche dallo scrittore Giancarlo
DeCataldo, il racconto sia del romanzo
che del film non si ispira a figure realmente esistite della Roma
criminale e dunque non presenta riferimenti di questo tipo, al
contrario di Romanzo criminale che
era invece dichiaratamente basato sui membri de La Banda della
Magliana. Quanto avviene in Suburra e i suoi
protagonisti sono invece frutto dell’immaginazione, che trae
certamente spunto da un certo contesto criminale per trasfigurarlo
però in un racconto di pura invenzione, impegnato dunque a
resistituire unicamente un certo ambiente e i suoi personaggi
tipo.
Suburra e Suburræterna: le serie tratte dal
film
Dal film sono poi state tratte due
serie, entrambe prodotte e distribuite da Netflix. La prima di queste è Suburra – La
serie, la quale racconta degli avvenimenti
precedenti a quelli mostrati nel film, costituendone dunque una
sorta di prequel, ma discostandosi da esso nell’ultima stagione.
Questa si compone di tre stagioni e vede tra i suoi protagonisti
gli attori Alessandro
Borghi, Giacomo Ferrara e
Adamo Dionisi. Nel 2023 è poi stata rilasciata la
serie, Suburræterna,
sequel della precedente e con protagonista l’Alberto “Spadino”
Anacleti, interpretato da Giacomo Ferrara, costretto a tornare a
Roma per salvare la sua famiglia da un nuovo pericolo: la vendetta
dei fratelli Luciani, i cui genitori erano stati uccisi dagli
Anacleti anni prima.
Il trailer di Suburra e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Suburra grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Google Play, Apple
TV, Rai
Play, Netflix e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 12 dicembre alle ore
21:20 sul canale Rai 4.
Dopo anni di televisione e
documentari, la regista Giuliana Gamba è tornata al cinema
– dove mancava dal 1989, anno del film erotico La cintura
– con Burraco fatale, una brillante
commedia sulla mezza età e i modi per sfuggire ai pericoli che essa
comporta. Protagoniste sono un gruppo composto da quattro donne in
cerca di una seconda occasione, interpretate da celebri attrici del
cinema italiano qui postesi completamente al servizio dei loro
personaggi e delle loro necessità.
È così che i personaggi scritti da
Gamba e Francesco Ranieri Martinotti si animano
per diventare incarnazione di quel desiderio di non arrendersi
all’età e al passare del tempo per vivere invece ancora nuove ed
entusiasmanti avventure. Burraco fatale è dunque un film
profondamente umano, ma anche profondamente femminile, che trova
nelle proprie protagoniste la sua maggior forza. Simile, per
tematiche e sguardo femminile, a film come Due partite,
Viaggio solao Qualcosa di
nuovo, Burraco fatale è dunque un
titolo da non perdere per chi è in cerca di storie di questo
tipo.
Purtroppo il film è stato
distribuito in piena pandemia da Covid-19, uscendo dunque in
sordina rispetto ad altri titoli. Il suo passaggio televisivo è
però ora l’occasione buona per riscoprire questo piccolo film dal
grande cuore. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori ma
anche alle location e alla
canzone portante del lungometraggio. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Burraco fatale
Protagoniste del film sono
Irma, Eugenia,
Miranda e Rina, quattro amiche
molto diverse tra loro, che si ritrovano accomunate dalla passione
per il burraco. Durante queste partite hanno modo di confrontarsi,
spesso scontrarsi a causa dei caratteri diametralmente opposti, ma
restano sempre legate da una profonda conoscenza e rispetto
reciproci. Tra una partita e l’altra, hanno sempre modo di
scambiarsi gossip e confidarsi novità sulle rispettive vite
sentimentali. Quando decideranno poi di iscriversi a un torneo
nazionale di burraco, non immaginano certo di poter avere una
seconda possibilità e che alla loro età possono ancora provare un
amore passionale.
Ad interpretare Irma, Eugenia,
Miranda e Rina vi sono rispettivamente le attrici Claudia Gerini,
Angela Finocchiaro, Caterina
Guzzanti e Paola Minaccioni. Accanto a
loro, protagoniste assolute del film, si ritrova poi anche
Loretta Goggi nel ruolo di Sibilla, la quale ha
poi ricevuto una candidatura ai Nastri d’argento come Miglior
attrice in un film commedia. Mohamed Zouaoui,
attore tunisino divenuto celebre grazie al film I fiori di
Kirkuk, interpreta qui Nabil. Sono poi presenti gli attori
Michela Quattrociocche nel ruolo di Ada,
Pino Quartullo in quello di Mario e
Antonello Fassari nei panni del prefetto.
Margherita Mazzucco è invece la figlia di
Miranda.
Le location di Burraco fatale e la canzone del
film
Tra le location principali di
Burraco Fatale c’è la città di Anzio, in provincia
di Roma, che ha ospitato gran parte delle riprese del film. Si
tratta di una città che da sempre ospita set cinematografici, tra
cui anche Ride di Valerio
Mastandrea. Altra location che si può ritrovare nel
film è Fiumicino, dove sono state girate alcune
scene, mentre una parte importante del film è stata girata in
Marocco, per la precisione a
Marrakech, che ha dunque avuto un impatto
importante sull’atmosfera e il tono del film. Infine, anche
Roma stessa ha avuto modo di comparire nel
film.
Altro elemento del film che ha
ottenuto particolari attenzioni è la canzone Burraco
fatale di Valerio Carboni,
realizzata appositamente per il film e pensata per essere il brano
fondante del film, tanto da condividere lo stesso titolo.
Ascoltandolo si può notare come il film abbia delle sonorità
arabeggianti, che rimandando all’ambientazione marocchina, mentre
il testo cantato di Carboni narra di persone che giocano la propria
partita, quella della vita e dell’amore, senza pensare alle
conseguenze, consapevoli di potersi fare male ma anche che non
scoprendo le proprie carte sul tavolo si rischia di rimanere in un
limbo di aridità emotiva.
Il trailer di Burraco
fatale e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Burraco fatale grazie alla sua presenza
su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Prime Video e Rai Play.
Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento,
basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento
generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al
meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel
palinsesto televisivo di martedì 12 dicembre alle
ore 21:20 sul canale Rai 2.
Ecco il primo poster del
nuovo film Sony Pictures Madame
Web, basato su un personaggio del mondo dei fumetti
Marvel creato da Dennis
O’Neil e John Romita Jr. Il film è
diretto da S. J. Clarkson (Orange Is the
New Black, Jessica Jones, Anatomy of a Scandal)
da una sceneggiatura di Claire Parker e S.
J. Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista,
insieme a
Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela
Merced, Tahar Rahim, Mike Epps,
Emma Roberts e Adam Scott.
Madame
Web sarà nelle sale italiane nel 2024 prodotto da Sony
Pictures e distribuito da Eagle Pictures.
“Nel frattempo, in un altro
universo…”, Madame Web è la storia delle origini di una delle
eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel. Dakota Johnson interpreta
la protagonista, Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con
poteri di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune
rivelazioni del suo passato, stringe un legame con tre giovani
donne destinate a un futuro straordinario ma che dovranno
sopravvivere a un presente pieno di minacce.
Netflix e
Shondaland annunciano l’arrivo dell’attesissima
terza stagione di Bridgerton con un video narrato da Lady
Whistledown in persona. Gli otto episodi saranno rilasciati in due
parti, la prima metà il 16 maggio 2024, la seconda il 13 giugno
2024. Stavolta, al centro della storia, la relazione tra Penelope
Featherington (Nicola Coughlan) e Colin Bridgerton
(Luke Newton).
1 di 4
Bridgerton 3, la
trama
Penelope Featherington
(Nicola Coughlan) ha finalmente rinunciato alla
sua cotta di lunga data per Colin Bridgerton (Luke
Newton) dopo aver sentito i suoi commenti denigratori su
di lei nella scorsa stagione. Tuttavia, ha deciso che è ora di
trovare un marito, preferibilmente qualcuno che le dia abbastanza
indipendenza per continuare la sua doppia vita come Lady
Whistledown, lontano da sua madre e dalle sue sorelle. Ma, a causa
della sua mancanza di fiducia in se stessa, i tentativi di Penelope
di trovare un marito falliscono clamorosamente. Nel frattempo,
Colin è tornato dai suoi viaggi estivi con un nuovo look e una
sfacciata spavalderia. Ma è scoraggiato nel rendersi conto che
Penelope, l’unica persona che lo ha sempre apprezzato così com’era,
lo tratta con freddezza. Desideroso di riconquistare la sua
amicizia, in questa stagione Colin si offre di fare da mentore a
Penelope per aiutarla a trovare un marito. Ma quando le sue lezioni
iniziano a funzionare un po’ troppo bene, Colin deve capire se i
suoi sentimenti per Penelope sono davvero soltanto di amicizia. A
complicare le cose per Penelope si aggiunge il suo allontanamento
da Eloise (Claudia Jessie), che ha trovato una nuova amicizia in un
posto molto improbabile, mentre la sempre più assidua presenza di
Penelope nell’alta società londinese rende ancora più difficile
mantenere segreto il suo alter ego di Lady Whistledown.
Informazioni su Bridgerton 3:
Numero episodi: 8
Location delle riprese: Londra, UK
Showrunner / Produttore esecutivo: Jess Brownell
Produttori esecutivi: Shonda Rhimes, Betsy Beers, Tom
Verica, Chris Van Dusen
Cast: Nicola Coughlan
(Penelope Featherington), Luke Newton (Colin Bridgerton), Claudia
Jesse (Eloise Bridgerton), Luke Thompson (Benedict Bridgerton),
Golda Rosheuvel (Regina Carlotta), Adjoa Andoh (Lady Danbury), Ruth
Gemmell (Violet Bridgerton), Lorraine Ashbourne (Mrs. Varley),
Simone Ashley (Kate Sharma), Jonathan Bailey (Anthony Bridgerton),
Harriet Cains (Philipa Featherington), Bessie Carter (Prudence
Featherington), Florence Hunt (Hyacinth Bridgerton), Martins
Imhangbe (Will Mondrich), Calam Lynch (Theo Sharpe), Will
Tilston(Gregory Bridgerton), Polly Walker (Portia Featherington),
Rupert Young (Jack), Julie Andrews (Lady Whistledown), Hugh Sachs
(Brimsley), Emma Naomi (Alice Mondrich), Kathryn Drysdale
(Genevieve Delacroix), Sam Phillips (Lord Debling)
Oltre alle due stagioni precedenti,
il franchise di Bridgerton ha visto di recente l’uscita di
La regina Carlotta: una storia di Bridgerton che ha
raccontato la giovinezza della regina che torna anche nella terza
stagione.
Sappiamo che Spider-Man 4 è nelle prime fasi di sviluppo e
si prevede che Tom Holland ritorni nei panni di Peter
Parker/Spider-Man. Ma dai recenti commenti dell’attore in merito al
suo ruolo di Arrampicamuri, non dobbiamo aspettarci che la sua
presenza in quei film sia scontata.
Durante un’intervista con THR Holland è stato interrogato
in merito a quali sono i suoi prossimi progetti, e lui ha indicato
che preferirebbe di gran lunga lavorare su progetti che lo mettono
alla prova, come la sua recente serie su Apple
TV+The Crowded Room, dopo aver sentito di essere
troppo abituato a indossare la “coperta di sicurezza di
Spider-Man”.
“Voglio fare cose che mi
spaventano, cose che mi mettono a disagio. Quando fai quello che
facciamo (noi attori), devi sentirti a tuo agio nel sentirti a
disagio. Questa serie ne è un perfetto esempio. Ben mi dice
costantemente, se non ti impegni, nessuno ti crederà. Il motivo per
cui non mi stavo impegnando è perché avevo paura. Non ho mai fatto
niente del genere prima. Mi sono abituato alla macchina Marvel e alla coperta di sicurezza
di Spider-Man, sentendomi protetto. Quindi, fare qualcosa del
genere è stato incredibilmente spaventoso, ma poiché era così
spaventoso, è stato altrettanto appagante e gratificante. Andando
avanti, se c’è qualcosa che sento di non poter fare, voglio fare
quello.”
Quindi, Spider-Man
4 potrebbe segnare la fine del mandato di Tom Holland come
Uomo Ragno? Spider-Man: Far From Home si è concluso
con una nota agrodolce per l’eroe, che ha rinunciato al suo
migliore amico e all’amore della sua vita per prevenire le
catastrofiche ricadute dell’incantesimo fallito del Dottor
Strange.
Alla fine Peter decide di non
riconnettersi con MJ e Ned, e di concentrarsi invece sulla sua
carriera di eroe nei panni di Spider-Man, senza
doversi preoccupare di proteggere i suoi cari dalla minaccia di
essere legati a lui.
In un certo senso, questo sarebbe
servito come un adeguato saluto alla versione di Holland del
personaggio, ma l’enorme successo del film ha quasi garantito un
seguito. Ma a parte un altro film solista, non possiamo immaginare
che Holland non sarà presente in Avengers: The Kang
Dynasty e/o Avengers:
Secret Wars. Resta tutto da decidere.
Deborah Ann Woll e Elden
Henson, rispettivamente Karen e Foggy nella prima
iterazione televisiva di Daredevil per Netflix, hanno un futuro incerto nel prossimo
Daredevil: Born Again, che
arriverà il prossimo anno, tuttavia i
recenti rumors legati allo show volevano che prendesse le mosse
proprio dalla loro [spoiler] dipartita.
Karen Deborah Ann ha recentemente
parlato con Screen Rant e ha commentato del
futuro del personaggio, evitando in gran parte di rispondere
direttamente alla domanda in merito alla sua partecipazione
effettiva alla serie Diseny+.
“Interpretare Karen Page è stato
uno dei momenti più importanti della mia carriera, finora. Ho un
amore e un rispetto enormi per lei, per me stessa, per la storia
che abbiamo creato insieme. Penso che qualsiasi interpretazione di
Karen che verrà proposta, se verrà proposta, sia se sarò io, sia se
non sarò io, se sarà dai fumetti, se sarà tra 50 anni, qualunque
cosa sarà, spero solo che continui a onorarla. Che non sia mai solo
la spalla.”
“Sono così orgogliosa. Lo sono
davvero. Mi è piaciuto così tanto lavorarci, e lei è una persona
davvero fantastica. Mi manca.”
La nuova serie Daredevil:
Born Again
Daredevil:
Born Again è descritto come un revival di 18 episodi
della serie Netflix originale, andata in onda per tre
stagioni. Vedrà il ritorno delle star principali Charlie Cox e
Vincent D’Onofrio mentre riprendono i rispettivi ruoli
di Matt Murdock/Daredevil e Wilson Fisk/Kingpin.
Entrambi i personaggi hanno fatto il loro debutto nel
Marvel Cinematic Universe
nel 2021, con Kingpin come guest star nella serie Disney+Hawkeye e
Matt Murdock che è apparso brevemente in Spider-Man:
No Way Home. Cox ha anche recentemente recitato
in due episodi di She-Hulk:
Attorney at Law, dove ha avuto modo di mostrare un
nuovo lato dell’eroe.
Jon Bernthal tornerà nei panni di Frank
Castle/The Punisher. E’ molto probabile che non vedremo nulla della
serie fino al Comic-Con del prossimo anno, anche se abbiamo la
sensazione vedremo molte foto dal set di New York che ci permetterò
di avere piccole anteprime della serie! Cox è chiaramente impegnato
a interpretare un nuovo Daredevil per
l’MCU e, se si devono
credere alle voci recenti, potrebbe andare direttamente da
Born
Again a Spider-Man
4.Daredevil:
Born Again debutterà su Disney+ nel 2024.
Il Festival del cinema di Berlino ha
nominato Tricia Tuttle, ex direttrice del BFI
London Film Festival, nuova direttrice dell’evento cinematografico
internazionale che si svolgerà a 2024. Tuttle succederà a
Carlo Chatrian e Mariette
Rissenbeek che hanno co-guidato la Berlinale come
direttori artistici ed esecutivi dal 2020 e si dimetteranno dopo
l’edizione di quest’anno al termine dei rispettivi mandati.
Tuttle è stata la direttrice del BFI
London Film Festival durante un periodo di cinque anni in rapida
crescita in cui il pubblico è quasi raddoppiato prima di dimettersi
dopo l’edizione del 2022. Ha lavorato come vice del festival per
cinque anni prima del suo predecessore Clare
Stewart. Ha aiutato il festival ad espandersi al di fuori
di Londra con sedi allestite in tutto il Regno Unito. Circa un
terzo delle proiezioni del festival si sono svolte fuori Londra nel
2021. Tuttle ha anche lavorato per cinque anni ai BAFTA come
responsabile del programma cinematografico.
Tuttle è stata nominata da un
comitato di sei membri che includeva il regista premio Oscar
Edward Berger (Niente
di nuovo sul fronte occidentale); il produttore
Roman Paul (Paradise Now); Anne
Leppin, oggi amministratore delegato unico dell’Accademia
cinematografica tedesca; l’attrice e produttrice Sara
Fazilat; il segretario di Stato Florian
Graf, capo della Cancelleria del Senato di Berlino; e
Claudia Roth, attuale commissaria tedesca alla
cultura.
Spiegando la decisione di stabilire
una nuova leadership, Roth ha detto che desiderava vedere il
festival essere guidato e rappresentato da una persona invece che
da una doppia leadership. Come annunciato lunedì, la giuria del
Festival del cinema di Berlino di quest’anno sarà presieduta da Lupita Nyong’o, l’attrice e
regista keniana-messicana vincitrice dell’Oscar. La 74° edizione
del Festival di Berlino si svolgerà dal 15 al 25 febbraio.
Zachary Levi si è trovato al centro di una
piccola polemica a seguito di una dichiarazione, probabilmente
rilasciata a cuor leggero, in cui commenta il casting di
Sean Gunn all’interno del nuovo DCU. L’attore, che ha avuto a che fare con la DC
per diversi anni, avendo interpretato Shazam per due film, sta ora
promuovendo il suo Galline in fuga: L’alba dei nugget, che
arriverà a breve su Netflix.
Durante un’intervista con ComicBook.com, Levi ha parlato del suo ruolo di eroe
della DC Comics e ha commentato un suo eventuale interesse a
tornare come personaggio nel DCU riavviato. L’attore ha ribadito di
essere molto orgoglioso di La Furia degli Dei
nonostante la tiepida accoglienza della critica e la deludente
performance al botteghino. A Levi è stato poi chiesto della
possibilità di apparire come un personaggio completamente diverso
nel DCU, dal momento che Jason Momoa (molto probabilmente) lascerà
Aquaman per interpretare Lobo, e Sean Gunn assumerà il ruolo di Maxwell Lord
dopo aver già interpretato Weasel in The Suicide Squad (doppierà anche la
minaccia pelosa e G.I. Robot in Creature Commandos).
A questo punto, Levi ha commentato:
“Quando sei il fratello del tipo che dirige la DC, immagino che
tu possa interpretare chi vuoi”. Gunn ha già risposto alle
accuse di nepotismo, ma alla fine dei conti, un regista che
continua a lavorare con un gruppo di persone su cui può contare –
anche se alcuni di loro sono parenti – non è certo una novità a
Hollywood. C’è poi da dire che se Sean Gunn fa
l’attore da molto prima che James cominciasse a dirigere, James
stesso ama lavorare con lo stesso nucleo di attori da sempre (vedi
Michael Rooker) e che quindi sia assolutamente
normale che voglia Sean anche in questa sua nuova avventura,
indipendentemente dal fatto che i due sono fratelli.
Zachery Levi on if he’s interested in going
the Jason Momoa and Sean Gunn route in playing a whole new
character in James
Gunn’s DCU:
“When you’re the brother of the guy who runs DC, I guess you get
to play who you want.”
“Siamo felicemente tornati al
lavoro, e ora che sappiamo che uscirà la prossima estate, stiamo
lavorando sodo per realizzare il miglior film possibile ed è una
bella sensazione”, ha affermato Levy in merito al terzo
capitolo del franchise di Deadpool.
Ha continuato aggiungendo che lui e
Ryan Reynolds hanno ottenuto più “tempo per conoscere e
pensare” a ciò che avevano già girato per Deadpool
3 durante la pausa forzata a causa degli
scioperi. “Sembra che siamo tornati al lavoro in modo fresco e
più profondamente informato su ciò che questo film vuole
essere.”
Deadpool
3 riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia
dell’atteso progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool 3, con
protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione
della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di
Reynolds si siano svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men
della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e
Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Dopo la presentazione del nuovo
Doctor
Who, il Quindicesimo Dottore che ha il volto di
Ncuti Gatwa (Sex
Education). Mentre la quattordicesima iterazione di
David Tennant si prende una pausa rimanendo
con la famiglia Noble sulla Terra, il Dottore di Gatwa è pronto a
imbarcarsi in una serie completamente nuova di avventure insieme a
Ruby Sunday di Millie Gibson.
Avrà anche un cacciavite sonico
revisionato e, sebbene il design sia molto interessante, non tutti
sono d’accordo con una revisione così drastica. Dai un’occhiata più
da vicino al nuovo cacciavite sonico di Doctor
Who di seguito.
Il nuovo cacciavite sonico è stato
paragonato al telecomando della TV e persino alle scarpe Croc, una
valutazione innegabilmente dura. Quando Doctor
Who tornerà con una nuova “stagione 1” l’anno
prossimo, sarà per un nuovo inizio simile a quello di cui
Russell T Davies fu responsabile quando riportò la
serie nel 2005.
Blue Eye Samurai è
stato rinnovato per una seconda stagione su Netflix. Creato
da Amber Noizumi e Michael Green,
la serie d’animazione racconta la storia di Mizu, una maestra di
spada di razza mista. Ambientato nel Giappone del periodo Edo, Mizu
vive una vita sotto mentite spoglie alla ricerca della liberazione
dalla vendetta.
“Quando abbiamo iniziato questo
progetto, ci siamo impegnati a prendere questa storia molto
personale ambientata nel Giappone del periodo Edo e a darle vita
nel modo più autentico e bello possibile. I nostri animatori,
storici, musicisti, artisti marziali e il cast vocale hanno reso
tutto ciò una realtà oltre le nostre aspettative”, hanno
affermato Noizumi e Green in una dichiarazione, per Netflix.
“Siamo grati a tutto il nostro team e ai nostri spettatori da
tutto il mondo che hanno mostrato tanta passione per Mizu e il suo
percorso di vendetta. Mizu ha molto più sangue da versare! Siamo
profondamente grati ai nostri incredibili partner Netflix per aver permesso che il viaggio
continuasse”. I dettagli della seconda stagione saranno
annunciati in un secondo momento.
Noizumi e Green sono anche
produttori esecutivi e sceneggiatori della prima stagione.
Erwin Stoff è il produttore esecutivo.
Jane Wu è supervisore alla regia e produttrice.
Blue Spirit è lo studio di animazione.
La Lionsgate ha
fatto un annuncio a sorpresa in merito a Saw XI
lunedì pomeriggio, ovvero i piani per l’undicesimo capitolo della
lunga serie horror che arriverà nei cinema tra soli nove mesi. Il
progetto è stato confermato attraverso un post su Instagram, che
presenta numeri romani su uno spettrale sfondo “Saw”
che indica la data di uscita del 27 settembre 2024. È stato
condiviso insieme a una semplice didascalia: “Il gioco
continua”.
Saw X ha ottenuto ottimi risultati al
botteghino, incassando 53 milioni di dollari in Nord America e 107
milioni di dollari a livello globale a fronte di un budget di
produzione di 13 milioni di dollari. Lionsgate non ha annunciato
alcun dettaglio su chi sia coinvolto in Saw
XI.
“Ambientato tra gli eventi di Saw I
e II, un John malato e disperato si reca in Messico per una
procedura medica rischiosa e sperimentale nella speranza di una
cura miracolosa per il suo cancro – solo per scoprire che l’intera
operazione è una truffa per frodare i più vulnerabili. ”, si legge
nella sinossi ufficiale del film. “Armato di un nuovo scopo,
il famigerato serial killer torna al suo lavoro, ribaltando la
situazione sui truffatori nel suo caratteristico modo viscerale
attraverso trappole subdole, squilibrate e ingegnose.”
L’ultimo film di
Saw,Spiral, è stato scritto da Josh Stolberg e
Pete Goldfinger e diretto da Darren Lynn Bousman, che in precedenza
aveva diretto Saw II, Saw
III e Saw IV. Il
film è stato generalmente considerato una delusione, con il
progetto che ha ricevuto recensioni contrastanti e ha incassato
solo circa $ 40 milioni al botteghino. Saw
X uscirà negli USA il 29 settembre 2023.
L’associazione “Blade Runner” e il
direttore della fotografia Davide Manca sono lieti di annunciare la
terza edizione del Cinematographer’s Brunch, un
evento epico che continua a unire il fascino del cinema con la
responsabilità verso l’ambiente.
Dopo due edizioni di straordinario
successo, il Cinematographer’s Brunch è diventato un pilastro nel
panorama cinematografico italiano, incanalando la creatività
dell’industria cinematografica verso la sostenibilità
ambientale.
Dalla Laguna alla Città
Eterna
La prima edizione, svoltasi Venezia
durante la 79a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, nel
settembre dello scorso anno, ha rappresentato l’embrione di quello
che sarebbe diventato un appuntamento imperdibile per gli
appassionati del cinema e dell’ecologia. L’iniziativa pionieristica
ha contribuito a gettare le basi per un dialogo costruttivo tra i
professionisti del settore cinematografico e gli ambientalisti.
Un’Evolution Continua:
Successi delle Prime Due Edizioni
La seconda edizione, svoltasi a
marzo dello scorso anno presso il Largo Venue a Roma, è stata un
trionfo di idee innovative e soluzioni sostenibili. Con la
partecipazione di rinomati direttori della fotografia italiani e la
presenza di volti noti tra attori, registi e musicisti, l’evento ha
consolidato la sua posizione come punto di riferimento per coloro
che desiderano unire il mondo del cinema con la causa della
sostenibilità ambientale.
Il Futuro Verde della
Cinematografia: Terza Edizione in Arrivo
La terza edizione, programmata per
il 17 dicembre, si preannuncia ancora più straordinaria. Il tema
centrale sarà il ruolo fondamentale delle maestranze
cinematografiche nella tutela dell’ambiente. Ospiti illustri
provenienti da realtà ecologiche di rilievo si confronteranno su
come l’industria cinematografica può contribuire alla salvaguardia
del nostro pianeta.
Innovazioni e Atmosfera
Unica
Tra le nuove proposte, spicca
l’introduzione di un pranzo rigorosamente vegano, ispirato al
convivium latino, che creerà un’atmosfera informale e serena per
favorire scambi di idee e discussioni costruttive.
Davide Manca: Un Commento
sul Futuro Sostenibile del Cinema
Davide Manca, direttore
artistico dell’evento, ha dichiarato: “Siamo estremamente
entusiasti di presentare la terza edizione del Cinematographer’s
Brunch. Questo evento rappresenta un’opportunità unica per unire il
mondo del cinema con l’importante causa della sostenibilità
ambientale. Vogliamo creare un ambiente stimolante e inclusivo,
dove professionisti e appassionati possano condividere idee
innovative e ispirarsi reciprocamente per contribuire a un futuro
più verde e responsabile.“
Ospiti di Prestigio: Una
Lineup Eclettica
Il Cinematographer’s Brunch
ospiterà personalità di spicco nel campo dell’ecologia e
dell’industria cinematografica, tra cui: Lorenzo Vecchi, ex
cooperante internazionale, ha fondato Zen2030 per rendere
sostenibile l’industria audiovisiva italiana. Riduce, calcola e
compensa le emissioni nelle produzioni, collaborando con aziende
come Rai Cinema, Netflix e Disney. Attualmente, guida media company
nella decarbonizzazione. L’attrice Anna Favella, advocate di
Amnesty International e sostenitrice di One Ocean Foundation e
Worldrise, impegnati rispettivamente nei diritti umani, nella
sostenibilità degli oceani e nella conservazione dell’ambiente
marino. Alessandro Ansidoni, Portavoce della Condotta Slow
Food “Costa della Maremma Laziale”, Filippo Maria Gargani
del WWF Italia e Mangrovia,, Benito Mari della Sony Italia,
Marco Brighel del Trans Audio Video, Mirko Poppi
della TFS e Ninelite, e Cristian Olcese, produttore del film
“Elia racconti di mare”.
La presentazione sarà a cura
di Simone Gallo e Alina Person.
Il Cinematographer’s Brunch è
diventato un appuntamento imperdibile nel panorama cinematografico
italiano, e l’associazione “Blade Runner” si impegna a rendere
questa terza edizione ancora più speciale e significativa.
A distanza di un anno dal primo
annuncio, abbiamo ora la conferma che il live action di My
Hero Academia in programma con Netflix è
entrato in produzione. A confermarlo è stato il produttore
Joby Harold che, nel corso di un’intervista su
Monarch: Legacy of Monsters di
Apple
TV, ha spiegato che anche il progetto dal vivo
sull’amata serie giapponese è in fase di sviluppo.
In merito allo sviluppo del film,
Harold, che su IMDb è accreditato anche come
sceneggiatore, ha dichiarato: “È qualcosa su cui sto lavorando
e su cui adoro lavorare. Sono entusiasta di farlo e di farlo
vedere. È grande.” Ad Harold è stato anche chiesto se fosse
qualcosa su cui stava “lavorando attivamente” e lui ha
risposto semplicemente con “Sì“.
Quando gli sono stati chiesti
maggiori dettagli sul tipo di adattamento che si sta portando
avanti, ha detto: “Posso parlare del fatto che è live-action e
penso che probabilmente sia tutto ciò che posso dire. Mi sto
davvero divertendo… È fantastico. È un’opportunità straordinaria e
ne sono davvero entusiasta.”
Oltre a Netflix, il film
sarà prodotto insieme alla Legendary Entertainment, Kôhei
Horikoshi è accreditato su IMDB come sceneggiatore del
progetto insieme ad Harold, mentre Shinsuke Sato è
accreditato come regista. La piattaforma indica diversi altri
crediti per il film, tra cui Don Burgess come direttore della
fotografia, Jay Ashenfelter come produttore e
Spencer Averick come caporedattore.
Il film live-action di My
Hero Academia sarebbe il quarto film sul franchise
ambientato in un mondo di supereroi e segue un aspirante eroe che
non ha alcuna “particolarità”, ma frequenta un’accademia in cui si
addestrano gli eroi più potenti del mondo. Il primo film,
My Hero Academia: Two Heroes, è uscito nel 2018, e
gli altri due, My Hero Academia: Heroes Rising e
My Hero Academia: World Heroes’ Mission, sono
usciti rispettivamente nel 2019 e nel 2021.
My Hero Academia, nato nel 2014 e
conosciuto come uno dei manga più venduti di tutti i tempi, è stato
adattato in un’amata serie anime con lo stesso nome nell’aprile
2016. Una settima stagione dell’anime è attualmente in fase di
sviluppo, così come un quarto adattamento cinematografico
d’animazione.
In Aquaman e il
Regno PerdutoJason Momoa e
Patrick Wilson riprendono i ruoli di Arthur Curry
e del suo fratellastro, Orm. Nel film diretto da James
Wan, due uniscono le forze per scongiurare l’avvento del
Black Manta di Yahya Abdul-Mateen II, che vuole
vendicarsi di Arthur e minaccia di distruggere il mondo terrestre e
marino.
Qualche mese fa, Wan ha rivelato di
aver sempre presentato a questa storia come se fosse un racconto
che indaga il modo di Arthur e Orm di diventare una famiglia ed
essere fratelli, mettendo da parte l’aspetto romantico legato al
coinvolgimento di Mera nella vita di Arthur, elemento su cui si era
invece concentrato il primo film. In questo caso, la storia è un
“film d’azione e un’avventura bromance”.
Ma perché il suo piano funzionasse,
Wan aveva bisogno che l’alchimia tra Momoa e Wilson risaltasse
evidente. Fortunatamente per il regista, come ha raccontato a
Perri Nemiroff di Collider, ha scoperto che il
loro scontro culturale – Orm di Wilson, il principe viziato, e
Curry di Momoa, il guerriero sicuro di sé – creava un’interazione
che il pubblico apprezzava.
“Al pubblico è davvero piaciuto
il rapporto tra Arthur e Orm”, ha detto Wan. “Penso che
ciò che piace alla gente di questo film sia semplicemente
l’esplorazione del mondo che abbiamo creato, ma anche il viaggio
con questi due personaggi.” Ha poi aggiunto: “Ovviamente,
come potete vedere nel trailer, non vanno d’accordo, provengono da
mondi diversi e ovviamente erano antagonisti nel primo film, ma in
questa seconda avventura hanno dovuto in un certo senso mettere da
parte le loro differenze per cercare di lavorare insieme per una
causa più grande. Sento che questo è un tema universale che si
applica anche al nostro mondo e che apprezzo davvero, e spero che
le persone ne siano interessate.”
Osservando la coppia sul set e nel
montaggio, Wan si è trovato a paragonarli a un altro famoso duo che
si è fatto un nome tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni
2000. Citando i film cult Men in Black e in
particolare l’improbabile duo formato da Will
Smith e Tommy Lee Jones, Wan ha
sottolineato che gran parte dell’umorismo e della gioia nel film
sono venuti come ispirazione dal lavoro di Smith e Jones.
“Hanno un’alchimia davvero divertente insieme. Ancora una
volta, Jason è un tipo rilassato e selvaggio e si diverte e basta,
e Patrick recita in modo davvero severo e rigido, quindi è bello
vedere quel contrasto. È un po’ come Will Smith e Tommy Lee Jones
nei film Men in Black. È da lì che viene l’umorismo.”
Aquaman e il
Regno Perduto sarà il film conclusivo dell’era “DCEU”
prima che il franchise venga riavviato. Jason Momoa molto
probabilmente metterà da parte il tridente, ma si dice che sia in
trattative per interpretare un personaggio completamente diverso
nel DCU di James
Gunn e Peter Safran, Lobo.
Non essendo riuscito a
sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto
dal bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà
davanti a nulla pur di sconfiggere il Re di Atlantide una volta per
tutte. Questa volta Black Manta è più formidabile che mai, poiché
brandisce il potere del mitico Tridente Nero, che scatena una forza
antica e malevola. Per sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al
fratello imprigionato Orm, l’ex re di Atlantide, per stringere
un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro
differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di
Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.
Il mondo dietro di
te è il nuovo film di Netflix, scritto e diretto
da Sam Esmail e basato sull’omonimo
romanzo di Rumaan
Alam, in cui eventi apocalittici iniziano a
verificarsi nel mondo. Disponibile dall’8
dicembre, il titolo è da subito divenuto uno dei più visti
sulla piattaforma, merito anche della partecipazione di attori del
calibro di
Julia Roberts,
Ethan Hawke,
Mahershala Ali e
KevinBacon. Ad aver incuriosito gli spettatori vi
sono però anche i tanti elementi che preannunciano la fine del
mondo in cui vivono i protagonisti, per molti dei quali occorre
però qualche piccola spiegazione.
La trama di Il mondo dietro dite
Amanda, stressata
dalla vita frenetica di New York, decide di organizzare per tutta
la sua famiglia una vacanza fuori città, affittando una magnifica
villa immersa nel verde e vicina al mare. Al loro arrivo tutto
sembra perfetto, ma le prime stranezze non tardano ad accadere.
Mentre Amanda si trova in spiaggia con il marito
Clay e i suoi due figli Rose e
Archie, una petroliera si dirige verso di loro,
fino a raggiungere la sabbia. Da allora, tutti i mezzi di
comunicazione sembrano non funzionare: telefoni, computer ed infine
anche la televisione.
La sera, due persone si presentano
alla loro porta: George Scott, il proprietario
della casa, e sua figlia Ruth. I due hanno
preferito provare a rifugiarsi li, fuori dalla città, piuttosto che
tornare nella loro casa a Manhattan. Nonostante la diffidenza di
Amanda nei confronti dei due sconosciuti, questi restano per la
notte. La mattina seguente tutti insieme cercheranno di capire
meglio cosa stia succedendo: un cyberattacco sembra essere in
corso, ma la situazione sembra essere anche peggiore di così.
Spiegazione della struttura a
cinque parti de Il mondo dietro di te
Il mondo dietro di
te è diviso in cinque sezioni, ognuna delle quali è
caratterizzata da un titolo: I: la casa,
II: la curva, III: il rumore,
IV: l’inondazione e V: la fine.
Ogni titolo fa riferimento ad un avvenimento che caratterizzerà
quel capitolo, ma il significato della divisione in cinque parti
non si limita a questo. Le prime due sono infatti una sorta di
preludio, mentre le parti III, IV e V coincidono con una delle fasi
del programma che George descrive a Clay alla fine del film.
Con la fase I si crea isolamento, si
rende l’obbiettivo sordo e muto, il che coincide chiaramente con il
rumore della parte III. La fase II prevede invece un caos
sincronizzato, caratterizzato da attacchi sincronizzati e
disinformazione. Questo corrisponde all’inondazione della parte IV:
i personaggi sono inondati da disinformazione, come i volantini
piovuti dal cielo. Infine, l’ultima fase porterà naturalmente ad un
colpo di stato, che coincide con l’ultima parte: la fine. Il
mondo dietro di te avrebbe quindi potuto essere formato anche
da sole tre parti, ma le prime due sezioni permettono di
comprendere meglio il tutto.
Perché gli animali si comportavano
in maniera tanto bizzarra?
Dopo che i Sandford vedono la
petroliera incagliarsi nella spiaggia all’inizio de Il
mondo dietro di te, i quattro fanno ritorno a casa,
dove i genitori vedono dei cervi nel giardino. Inizialmente Clay
vede la presenza di tali animali in maniera positiva: questi erano
considerati un buon presagio secondo la cultura mesoamericana. Ma i
cervi non sono i soli animali a comparire vicino alla casa dei
Sandford: vengono trovati dei fenicotteri rosa nella piscina,
mentre durante tutto il film si mostrano in alcune scene degli
stormi di uccelli. Verso la fine, una spaventosa mandria di cervi
circonda Ruth e Amanda in maniera alquanto minacciosa, sembrando
quasi sul punto di attaccarle. Per quanto non ci sia una reale
spiegazione riguardo il comportamento anomalo degli animali, ci
sono alcuni indizi.
Mentre Clay cerca di raggiungere il
villaggio, nel momento in cui scende dall’auto, la radio riceve a
tratti del segnale e alcune frasi sono distinguibili: si fa
riferimento agli effetti catastrofici dal punto di vista ambientale
che il cyber attacco ha avuto, specialmente negli stati del sud,
compromettendo le normali migrazioni degli animali. La natura
effettiva dell’attacco non è chiara, ma eventi come l’arrivo della
petroliera sulla spiaggia può dare un’idea di cosa possa essere
successo nel resto del paese. Il posto più vicino da cui i
fenicotteri rosa possano provenire è la Florida: i danni causati da
un’altra petroliera incagliata nel golfo del Messico possono aver
spinto gli animali a migrare a nord.
Danny aveva saputo in anticipo
dell’attacco?
Quando Amanda va nella cittadina,
vede Danny che acquista grandi quantità di scorte di viveri, ma
solamente dopo lei si renderà conto che lui si stava già preparando
per la catastrofe che era in arrivo. Mentre George ha i suoi
sospetti per via dei comportamenti dei mercati finanziari e l’ha
previsto per via della “curva”, Danny non aveva la possibilità di
ottenere informazioni dalle sue stesse fonti. Ciononostante, lui
sapeva che qualcosa stava per succedere e si è assicurato di essere
pronto.
Danny ha letto i segnali di ciò che
sarebbe successo in tante piccole cose, informazioni che molti
altri non avevano notato come il ritiro del personale diplomatico
russo. Allo stesso tempo collega l’attacco o ai coreani o ai
cinesi, teoria nata da una base xenofoba unita alla testimonianza
di un amico da San Diego riguardo ai volantini rossi con scritte in
coreano o mandarino.
La spiegazione del finale e il
significato di Friends in Il mondo dietro di
te
Cosa realmente stia avvenendo al
mondo del film, non viene mai chiarito del tutto. Di base, il
guasto ad un satellite ha portato al blackout informatico e a tutti
gli inceidenti successivi, ma ci sono anche indizi per cui lo
scenario apocalittico che si viene a generare possa essere causato
da radiazioni o qualche degenerazione legata al clima o da tutte e
tre le cose insieme. Il mondo dietro di te, però, non
fornisce vere risposte in quanto vuole che l’attenzione dello
spettatore si concentri su come i personaggi protagonisti
reagiscono alla consapevolezza che il mondo sta per finire.
L’evoluzione dei personaggi in
Il mondo dietro di te, specialmente di
Amanda e Ruth, garantisce dunque la base per una riflessione
sull’umanità stessa. Dopo i numerosi contrasti avuti durante tutto
il film, le due trovano un punto comune nella visione della natura
umana. I Sandlord e gli Scott non si fidano gli uni degli altri e
non vorrebbero vivere nella stessa casa, finché tutti si rendono
conto di dover mettere da parte la loro diffidenza per aiutarsi
l’un l’altro per la sopravvivenza.
L’ossessione di Rose per Friends
serve da base e spunto di riflessione per il resto del film. Prima
che George e Ruth si presentino alla loro porta, Clay parla ad
Amanda del libro della sua studentessa che è un’esplorazione di
come i media servano come strumento di evasione e riflessione. Allo
stesso modo, Il mondo dietro di te è un
thriller sul collasso della società, ma rivela anche la verità
sulla natura umana attraverso i suoi personaggi. Mentre il mondo
sembra cadere a pezzi, Rose vuole solamente vedere il finale della
serie Friends. Allo stesso tempo, per Ruth
Friends è una serie nostalgica per un tempo che non è mai
esistito.
“Se non c’è speranza per questo mondo, almeno voglio sapere
come finisce tra loro” – Rose Sandford
Quando Rose non riesce più a
sopportare il caos alla fine de Il mondo dietro di
te, lei scappa e si rifugia nella casa dei Thorne a
mangiare tutti i dolci e cibi appetitosi che riesce a trovare. Qui
lei riesce a trovare anche il bunker e l’enorme collezione di DVD,
dove è presente anche la serie Friends. Mentre tutti gli
altri scoprono che New York viene bombardata, lei inizia il finale
di stagione, “The last one”, il quale è lo spunto che da
il titolo alla parte V.
“Per me rappresentava pura
evasione“, dice Esmail. “Nei momenti di crisi, quando
abbiamo perso di vista la nostra comune umanità, quando ci sentiamo
isolati, vogliamo fuggire per trovare conforto. E per Rose, ho
pensato che il suo viaggio non sarebbe stato completo finché non
avesse guardato l’ultimo episodio del suo show preferito. Penso che
per quanto questo film sia un racconto ammonitore e voglia essere
un avvertimento, non vuole darci una risposta su cosa fare dopo –
ma vuole dire: ‘Per quanto possa diventare buio, per quanto possa
diventare desolante, possiamo sempre sforzarci di trovare un po’ di
speranza’“, e Friends va dunque a rappresentare tale
elemento.
Il pubblico può dunque ritrovarsi a
ritenere Il mondo dietro di te sia come
un modo per evadere dal mondo esterno, sia come uno spunto di
riflessione su come ci si relaziona con le grandi catastrofi che
sempre più caratterizzano il nostro mondo. Dipende tutto dal punto
di vista da cui lo si vuole guardare.
Tra le uscite più attese del
prossimo anno c’è sicuramente Furiosa: A Mad
Max Saga, il ritorno di George Miller
all’immaginario desolato e post apocalittico in una veste inedita,
in cui seguiamo l’origine dell’eroina interpretata da Charlize Theron
in Fury Road.
Dopo il primo trailer, presentato al
pubblico in occasione del CCXP all’inizio di questo mese, la
promozione del film continua con l’uscita di un nuovo poster in cui
la protagonista, Anya
Taylor-Joy, svetta al centro, in alto e in basso con i
due look che ne caratterizzeranno il percorso nella storia. Il
poster ci riporta nella Zona Contaminata, dopo quasi dieci anni
dall’uscita di Mad Max: Fury Road.
Il poster, condiviso da Anya Taylor-Joy
e Chris Hemsworth sui
social media, mette in luce i personaggi che saranno al centro
della scena nel prequel. Il personaggio di Taylor-Joy fissa
minacciosamente l’interlocutore mentre cerca la strada di casa con
ogni mezzo necessario. Il signore della guerra Demtenus,
interpretato da Hemsworth, e Immortan Joe si
vedono ai lati della figura di Furiosa.
Anya Taylor-Joy è molto amata dal suo pubblico che l’ha già
vista protagonista di numerosi film di diverso genere, che spaziano
da The Witch, a The Menu passando per Last Night in Soho, la serie
La regina degli scacchi e il film in costume Emma. Sarà
interessante vederla ora in un ruolo da eroina action che ha
ereditato da Charlize
Theron.
Furiosa, quello che sappiamo sul film
In FuriosaAnya Taylor-Joy
assume il ruolo che è stato di Charlize Theron
in Mad Max: Fury Road. La
sinossi ufficiale recita: mentre
il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo
Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande Orda di
Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus.
Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella
presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il
predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere
insieme i mezzi per trovare la strada di casa.
Taylor-Joy ha rivelato che Furiosa è molto diverso da
Fury Road. Mentre quest’ultimo era un “road movie” che
si svolge in pochi giorni, questo nuovo film è invece descritto
come un racconto più “epico, che si svolgesu un
piùlungo periodo di tempo, e in un certo senso impari a
conoscere Furiosa meglio in questo modo“. Atteso da molti anni
e a lungo bloccato da una disputa legale tra Miller e la Warner
Bros. il film è ora in fase di post-produzione. Furiosa è
scritto, diretto e prodotto da George
Miller insieme al suo partner di produzione di lunga
data Doug Mitchell. Oltre a Taylor-Joy, nel film
ci sarà anche Chris Hemsworth nel
ruolo del villain. Furiosa debutterà nelle sale il
24 maggio 2024.
Il regista di Superman:
LegacyJames Gunn ha
parlato della versione di Lex Luthor che vedremo nel suo
film interpretata da Nicholas Hoult e di come il personaggio sarà
indimenticabile.
Sul suo account Instagram, James
Gunn ha confermato che Nicholas Hoult interpreterà l’iconico cattivo
di Superman nel prossimo film dell’Universo DC. Ha poi descritto
questa interpretazione di Luthor come “diversa da qualsiasi cosa
abbiate visto prima” e che “non dimenticherete mai”.
“Sì, finalmente posso
rispondere, @NicholasHoult è Lex Luthor in #SupermanLegacy e non
potrei essere più felice”, si legge nel post. “Siamo
usciti a cena ieri sera per festeggiare e discutere di come creare
un Lex che sarà diverso da qualsiasi cosa abbiate visto prima e che
non dimenticherete mai”. ‘Ma, James, l’abbiamo saputo
settimane fa, perché non ci hai detto che era vero?’. Perché, anche
se ne stavamo discutendo, non era definitivo fino a un paio di
giorni fa e non voglio dire a tutti voi qualcosa che non è certo.
Comunque, brindiamo a Lex (e a Nicholas!), uno dei miei personaggi
preferiti del DCU“. Potete vedere il post qui sotto:
Superman: Legacy, tutto
quello che sappiamo sul film
Superman:
Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting,
come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.
María Gabriela De Faría sarà il villain “The
Engineer”. Superman sarà supportato da Lanterna Verde
(Nathan Fillion), Hawkgirl (Isabela
Merced), Mister Terrific (Edi Gathegi) e
Metamorpho (Anthony Carrigan). Nicholas
Hoult sarà Lex Luthor, Skyler Gisondo
Jimmy Olsen e Sara Sampaio Eve Teschmacher.
Il film è stato anche descritto
come una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
Secondo quanto conferma Collider,
sembra che Denis Villeneuve abbia rivelato la
durata del suo prossimo Dune:
Parte Due, e si tratterà del film più lungo della
sua carriera. Il film, che porterà di nuovo il pubblico su Arrakis,
durerà 166 minuti, ben 11 minuti in più rispetto al capitolo
precedente. Dune:
Parte Dueuscirà
nei cinema il 28 Febbraio 2024!
Cosa aspettarsi da Dune: Parte Due?
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides,
Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica,
Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha,
Florence Pugh nei panni della Principessa
Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban,
Léa
Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan
Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher
Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.
Dune – Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo
romanzo di fantascienza Dune
del 1965 di Frank Herbert. Dune:
Parte Dueuscirà
nei cinema il 28 Febbraio 2024!
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
Prima di mettersi alla prova con
interpretazioni drammatiche, intense e sfaccettate, da Euphoria
a Saltburn, passando per Priscilla di Sofia Coppola,
Jacob Elordi si è fatto conoscere al pubblico
con una serie di teen drama. Oltre alla celebre serie di film
young adultThe Kissing Booth, è stato
anche tra i protagonisti di 2 Hearts – Intreccio di
destini, film del 2020 ora disponibile su Netflix. Basato su una
drammatica storia vera che ha unito due famiglie sulla scia del
dolore e della speranza in seguito a una circostanza imprevista, si
tratta di un film che affonda le sue radici nell’amore, nella
famiglia, nei sogni e nella fiducia in qualcosa di più.
2 Hearts – Intreccio di
destini, la trama
Ispirato alla vita di Jorge Bacardi, della
dinastia cubana del rum, e a quello che è stato descritto come un
“miracolo” che ha vissuto nel 2008, il film racconta due storie
d’amore parallele che convergeranno in maniera inaspettata. La
prima è incentrata su Chris Gregory (Jacob
Elordi), uno studente universitario che vediamo venire
trasportato al pronto soccorso, privo di sensi, all’inizio del
film. Un flashback ci riporta poi all’ultimo anno di liceo di
Chris, quando il ragazzo veniva spesso rimproverato dal padre
(Tahmoh Penikett) per il suo rendimento
scolastico, a malapena sufficiente per entrare alla Loyola
University in Louisiana. All’università, si invaghisce di una
studentessa dell’ultimo anno, Sam (Tiera
Skovbye, di “Riverdale“), e
si offre subito come volontario per il programma di sicurezza del
campus.
Dopo aver interrotto questa nascente
storia d’amore al college, il film ci presenta Jorge
Bolivar (Adan Canto), rampollo di una
famosa famiglia di produttori di rum. Jorge soffre di un problema
polmonare congenito e i medici gli dicono che potrebbe non superare
i 20 anni. Tuttavia, riesce a raggiungere i 30 anni, età in cui
incontra Leslie (Radha Mitchell),
una hostess della Pan Am, e tra i due nasce una storia d’amore
vorticosa. Queste due storyline sono collegate da un evento
drammatico che evidenzia il potere dell’amore e del destino. Senza
svelare troppo, il film esplora come le vite di queste due coppie
si intrecciano in modi imprevedibili, dimostrando che ciò che
sembra casuale potrebbe essere parte di un piano più grande.
Eccessivo sentimentalismo
Ci sarebbe stato sicuramente un modo
più sottile per presentare queste storie d’amore parallele e far
emergere il legame che le unisce, diverso dall’approccio insistente
di Hool, tra transizioni forzate, salti temporali
che minano la credibilità del legame e scenari affascinanti ma,
paradossalmente, monotonamente prevedibili, come le località
tropicali da cui Jorge ha seguito il volo di
Leslie con la Pan Am. Purtroppo, pur essendo a
tratti avvincente (Tiera Skovbye di Riverdale dà il meglio di sé), il film del
regista Lance Hool si allinea rapidamente alla
scuola di romanticismo di Nicholas Sparks, in cui un tipo
di relazione molto specifico dà vita a tutte le istanze di sviluppo
dei personaggi. Di conseguenza, questo lega ogni personaggio
all’altro senza darci la possibilità di conoscere chi è veramente e
ci costringe a vederlo non come una persona realmente imperfetta e
complessa, ma come una figura salvatrice il cui ruolo è quello di
definire un partner.
Esecuzione troppo prevedibile per un messaggio non
scontato
C’è un messaggio dolce dopo la
rivelazione del colpo di scena centrale di 2 Hearts –
Intreccio di destini, sul sacrificio e sugli effetti
duraturi del pensare oltre la propria vita, ma per
arrivarci bisogna arrancare attraverso l’artificiosità e il
sentimentalismo forzato della sceneggiatura, firmata da
Robin U. Russin e Veronica Hool.
Sebbene questo messaggio positivo legato al desiderio di
connessione umana e spirituale possa sembrare scontato, riesce
comunque a colpire nel profondo, specialmente in tempi di pandemia
– il film è uscito proprio nel 2020. Nonostante l’interessante
tematica del legame tra donatori di organi e riceventi, e l’idea di
come la morte di una persona possa donare nuova vita, il film pecca
a causa di una sceneggiatura poco ispirata che mina ogni buona
interpretazione del cast.
Chi è appassionato di storie d’amore
che vanno oltre i confini del tempo, potrebbe trovare 2
Hearts – Intreccio di destini un’esperienza coinvolgente e
commovente. La trama fin troppo prevedibile e una sovrabbondanza di
momenti melodrammatici – oltre la natura già drammatica della
storia – certamente vanno minarne la profondità narrativa.
Tuttavia, si tratta comunque di un film che ha toccato il cuore di
molti giovani spettatori con il suo messaggio sulla forza
dell’amore e del destino.
Il concetto di What if… è ormai
estremamente diffuso nella cultura popolare, con film, serie,
romanzi e altro ancora pronti a chiamarlo in causa per far
interrogare su quanto determinati momenti della vita possano
stabilire il futuro di un’intera esistenza. Tra i film che hanno
riflettuto su tale dinamica, uno dei più popolari ed esplicativi è
senza dubbio Sliding Doors, il
lungometraggio del 1998 diretto da Peter Howitt e
prodotto da Sydney Pollack. Naturalmente, un film
che affronta le possibili ramificazioni della vita a partire da
precisi eventi non poteva che prendere spunto da un episodio
realmente avvenuto.
L’idea per il film è infatti venuta
a Howitt dopo che il regista è stato quasi investito da un’auto. In
ritardo ad un appuntamento, Howitt ha impulsivamente attraversato
la strada, rischiando di andare incontro alla morte. È stato quel
mancato incidente che ha spinto Howitt a domandarsi cosa sarebbe
potuto accadere se fosse effettivamente stato investito e quali
eventi si sarebbero potuti generare in seguito. Il regista ha così
iniziato a sviluppare la sceneggiatura del film, riprendendo l’idea
centrale dai film Destino cieco e Le doppia vita di
Veronica, entrambi del regista polacco Krzysztof
Kieslowski.
Ancora oggi, il suo Sliding
Doors rimane un titolo molto apprezzato, capace di rendere
perfettamente il concetto filosofico e psicologico che investe chi
si trova a porsi domande relative alle proprie scelte di vita.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad
esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e al significato di Sliding
Doors. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama e il cast di Sliding
Doors
Protagonista del film è
Helen Quiley, una giovane donna che lavora nel
mondo delle pubbliche relazioni, almeno fino a quando non viene
improvvisamente licenziata. Da quel momento, mentre se ne torna
sconsolata verso casa, la sua vita si divide in due distinte ma
parallele realtà. La prima si genera quando perde per un soffio la
metropolitana, evento che la porterà a vivere una precisa serie di
conseguenze, mentre la seconda ha luogo dal suo riuscire a prendere
la metro, cosa che la porterà dunque ad imbattersi in tutt’altri
eventi. Ben presto, però, le due versioni inizieranno ad
intrecciarsi tra loro.
Ad interpretare Helen vi è l’attrice
Gwyneth
Paltrow, anche se il ruolo era originariamente stato
offerto a Minnie Driver (Will Hunting – Genio
ribelle). Per distinguere le due Helen, Paltrow ha poi
accettato di indossare una parrucca castana per la Helen che non
riesce a prendere la metro. Accanto a lei, nel ruolo del fidanzato
Gerry vi è invece l’attore John Lynch, mentre
John Hannah è James, nuovo interesse amoroso di
Helen. Hannah ha raccontato che dopo questo film ha smesso di
preoccuparsi di prendere i treni. “Non corro più per prendere i
treni. Se devo prendere il treno, lo prendo“, ha dichiarato.
“Se non lo prendo, ce ne sarà un altro qualche minuto
dopo“.
Sliding Doors: il
significato del film in psicologia e nella vita
In psicologia, la sindrome
da sliding door si ha nel momento in cui una persona si
trova a vivere di rimpianti ed è continuamente impegnata a
rimuginare sul passato e sulle opportunità perse, domandandosi cosa
sarebbe successo se in determinati momenti si fosse fatta una
scelta o un’azione anziché un’altra. La vita è infatti ricca di
momenti apparentemente banali ma che possono rivelarsi decisivi,
proprio come si rivela essere il prendere o perdere la metro per la
protagonista. Si tratta spesso di eventi che portano a compiere
determinati incontri anziché altri o ad essere in determinati
luoghi in un tempo anziché un altro.
In base a ciò, si entra dunque in
contatto con variabili sempre diverse. Si torna però solo in
seguito a ripensare a come sarebbero potute andare le cose se un
determinato momento avesse portato ad altri risultati. Nasce così
il concetto di “what if”, quell’e se… oggi tanto
popolare al cinema grazie anche al concetto di Multiverso. Nella
vita pratica, dunque capita continuamente di trovarsi dinanzi a
momenti di questo tipo, che idealmente attivano innumerevoli altri
percorsi che però il nostro io principale non percorrerà mai. Il
significato di Sliding Doors, dunque, sta tutto nello
sdoppiamento del destino. Tutto è in mano ad un
frammento apparentemente insignificante e totalmente
imprevedibile.
La visione che il film offre di
entrambe le vite di Helen, come due film diversi con gli stessi
protagonisti, rende dunque perfettamente l’idea di una verità che
ci accomuna come esseri umani, ma di cui spesso dimentichiamo di
essere consapevoli. Nel caso del film, però, lo sdoppiamento del
percorso di Helen manifesta anche l’ineluttabilità di certi eventi,
che in un modo o nell’altro tenderanno a verificarsi in ogni caso,
senza possibilità di evitarli. Ciò può dunque spingere a riflettere
sul concetto di destino e di libero arbitrio, facendoci dunque
chiedere quanto di ciò che compiamo sia davvero opera nostra e
quanto invece il frutto di forze che vanno al di là della nostra
comprensione.
Il trailer di Sliding
Doors e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Sliding Doors grazie alla sua presenza
sulla piattaforma streaming Now. Per vederlo,
basterà iscriversi (qualora non lo si fosse già) ed effettuare il
pagamento richiesto. Successivamente si avrà modo di guardare
questo come anche tutto il resto del catalogo in totale comodità e
al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel
palinsesto televisivo di lunedì 11 dicembre alle
ore 21:15 sul canale Cielo.
Dopo
avervi rivelato questa mattina che Stranger
Things 5 è pronta a partire con la lavorazione in
serata arrivano anche le parole dei creatori della serie che ci
svelano cosa dobbiamo aspettarci della quinta attesa stagione.
Parlando con The
Guardian, i creatori di Stranger
ThingsMatt e Ross Duffer hanno
anticipato cosa possiamo aspettarci. I fratelli Duffer hanno
promesso che per la serie di successo di Netflix sarà la stagione più “grande” di
sempre, confermando che il cast originale dei ragazzi della
Stagione 1, tra cui Eleven, Mike, Will, Dustin e Lucas,
avrà più interazioni nell’attesissimo prossimo capitolo.
“Questa stagione è come la
prima stagione con gli steroidi“, ha detto Matt Duffer. “È
la più grande che sia mai stata in termini di scala, ma è stato
davvero divertente, perché tutti sono tornati insieme a Hawkins: i
ragazzi e Undici che interagiscono più in linea con come era nella
prima stagione. E, sì, potrebbero esserci degli spin-off, ma la
storia di Eleven e Dustin e Lucas e Hopper, le loro storie sono
finite qui“.
Cosa aspettarsi da
Stranger Things 5?
Dopo la fine ufficiale degli
scioperi WGA e SAG-AFTRA, Netflix ha finalmente
fissato la data di inizio della produzione per la quinta stagione
di Stranger
Things. Originariamente previsto per l’inizio delle
riprese nel giugno 2023, il cast e la troupe dovrebbero ora tornare
sul set di Hawkins intorno a la prima settimana di gennaio 2024,
con il 5 e l’8 gennaio come potenziali date target per l’inizio
della produzione. In vista del ritorno dello show, è stato
confermato che l’imminente opera teatrale di Netflix
Stranger Things: The First Shadow
includerà gli Easter Egg della quinta stagione.
I membri del cast che dovrebbero
tornare per la quinta stagione includono Winona
Ryder nei panni di Joyce
Byers,David
Harbour nei panni di Jim
Hopper, Millie
Bobby Brown nei panni di Eleven, Finn
Wolfhard nei panni di Mike
Wheeler, Noah Schnapp nei panni di Will
Byers, Gaten Matarazzo nei panni di
Dustin Henderson, Caleb McLaughlin nei
panni di Lucas. Sinclair, Natalia
Dyer nei panni di Nancy Wheeler, Charlie
Heaton nei panni di Jonathan Byers, Sadie
Sink nei panni di Max Mayfield, Joe
Keery nei panni di Steve Harrington, Maya
Hawke nei panni di Robin Buckley
e Jamie Campbell Bower nei panni di
Vecna. Linda Hamilton, meglio conosciuta per
il ruolo di Sarah Connor nella serie The Terminator, è stata
recentemente scelta per un ruolo sconosciuto per la quinta
stagione. La notizia
del casting è stata annunciata all’evento Tudum
di Netflix .
I dettagli della trama per la
stagione 5 sono sconosciuti. Tuttavia, The Duffer
Brothers ha confermato che la quinta stagione è composta da
otto episodi. Il primo episodio è intitolato “Capitolo uno:
The Crawl”. Le riprese dovevano iniziare nel giugno 2023, ma
la produzione è stata ritardata a tempo indeterminato a causa
dello sciopero della WGA .
La quarta
stagione diStranger
Things ha stabilito un record per Netflix,
essendo stata vista per oltre 287 milioni di ore durante la
settimana dal 23 al 30 maggio. Questo non è solo un ottimo
risultato per il primo posto della settimana per Netflix, ma è
anche più che sufficiente per battere il record per il più grande
fine settimana di premiere della piattaforma di streaming per una
serie in lingua inglese, che era precedentemente detenuto
dalla seconda
stagione di Bridgerton (193
milioni di ore).
Parlando con The Direct,
Mark Wahlberg ha rivelato che la sceneggiatura di
Uncharted 2 è attualmente in fase di sviluppo.
“Ho sentito molte idee diverse“, ha detto. “So che
qualcuno ha scritto una sceneggiatura, e ci stanno ancora
lavorando, e consisterebbe nell’avere i baffi per tutto il tempo.
Il che ha perfettamente senso; ovviamente, nella scena finale, ho i
baffi”.
Uncharted
è uscito nelle sale cinematografiche nel febbraio 2022. Diretto da
Ruben Fleischer, il film è interpretato da
Tom Holland nel ruolo di Nathan
Drake, Antonio Banderas nel ruolo di Santiago
Moncada, Sophia Ali nel ruolo di Chloe Frazer,
Tati Gabrielle nel ruolo di Jo Braddock e
Ruby Pankow nel ruolo di Sam Drake insieme a
Mark Wahlberg. Uncharted ha
guadagnato 407,1 milioni di dollari al botteghino mondiale a fronte
di un budget di circa 120 milioni di dollari.
Cosa sappiamo su Uncharted 2?
Le voci su un possibile
Uncharted 2 sono rimaste relativamente tranquille
dopo l’uscita del primo film, anche se è stato riferito che la Sony
sta potenzialmente cercando di trasformare la proprietà in un
franchise. Il produttore Charles Raven ha
dichiarato a The Hollywood Reporter nell’agosto 2023: “Ci siamo
divertiti molto con quel film. Il film è piaciuto molto ai fan e
anche a chi non conosceva il gioco è piaciuto molto. Quindi stiamo
sicuramente cercando di farne un altro“.