Come molti di voi sapranno Johnny Depp ha vinto nella sua
battaglia legale contro la star diAquaman
Amber Heard, ma per molte persone questo non è
abbastanza. C’è chi ritiene che la carriera dell’attore sia
stata ingiustamente rovinata dopo che la sua ex moglie lo ha
bollato come un “picchiatore di moglie” e la notizia secondo cui il
suo ruolo nel prossimo atteso sequel Aquaman e il
regno perduto sia stato ampliato di
recente nel montaggio finale non è stato accolto
favorevolmente.
Tutto è iniziato quando un utente di Twitter
chiamato Undercover
Audience ha affermato che le ultime
proiezioni di prova per il sequel hanno aumentato il minutaggio e
il rullo sullo della
Heard nei panni di Mera da circa 10 minuti a 20-25
minuti. Tempo fa avevamo pubblicato la notizia secondo cui Warner
Bros. avrebbe limitato il ruolo della
Heard in Aquaman e il
regno perduto a causa della mancanza di chimica
con il co-protagonista
Jason Momoa, ma l’attore ha affermato di credere che
in realtà il taglio sia dovuto alla sua guerra in tribunale con
Johnny Depp. Riformulare Mera sarebbe stata la
mossa più intelligente dello studio, ovviamente, ma molti fan non
sono contenti che Amber Heard, possa avere più
scene, tanto da far ritornare di tendenza l’hashtag
BoycottAquaman2.
Probabilmente tutto ciò è iniziato quando Johnny Depp è stato licenziato dalla
Warner Bros.’ dal franchise di Animali fantastici e sostituito con un altro attore,
Mads Mikkelsen, quindi è probabile che i suoi
fan finché non accadrà lo stesso a
Heard… continueranno a mantenere di tendenza l’hastag
#BoycottAquaman2.
Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in
Aquaman e
il regno perduto, sequel del film che ha rilanciato in
positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel,
diretto ancora una volta da James
Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno
anche Patrick
Wilson nei panni di Ocean Master, Amber
Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph
Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il
padre di Mera, e ancora Yahya
Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta,
che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo
film.
David Leslie
Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di
Wan, scriverà la sceneggiatura del film, mentre il
regista e Peter Safran saranno co-produttori.
Aquaman e
il regno perduto uscirà nelle sale americane il
17 marzo 2023.
Valentina Lodovini è Francesca in Love & Gelato, il nuovo film Netflix,
disponibile sulla piattaforma a partire dal 22 giugno. Ecco cosa ci
ha raccontato del suo personaggio.
Volto amatissimo del
cinema italiano, Valentina Lodovini è trai protagonisti di
Love & Gelato. Nel film interpreta Francesca,
una giovane donna italiana che prende sotto la sua ala Lina, la
figlia di una sua amica americana che non c’è più. Con tanta
energia, ma anche con discrezione, aiuterà la giovane a trovare la
sua strada nel corso di una calda estate romana.
Già dal titolo, il film
richiama alla mente quest’abitudine, tutta italiana, di cercare
cura e conforto nel cibo, in particolare nel gelato. Ma qual è il
conforto di Valentina Lodovini?
“Nella vita la mia
carezza è il carboidrato (ride)! … Una cosa che su di me esercita
una grande influenza è l’arte in generale. Dico sempre che se la
vita ti delude, rifugiati nell’arte. Quindi andare in un museo mi
rimette in pace e mi offre un punto di vista nuovo sulle cose.
L’arte ti fa capire che esiste un altro punto di vista. E anche
quello, oltre al cibo, nel nostro Paese, è una cosa che troviamo
dietro ogni angolo.”
Nel film, Valentina Lodovini recita in lingua doppia,
confessando di aver girato tutte le scene importanti del suo
personaggio in due versioni: “L’esperienza della doppia lingua
è stata divertente. Giravo sempre tutte le scene in italiano e in
inglese, perché a seconda della situazione si sceglieva una
versione piuttosto che un’altra. Guardando il trailer ho un po’
‘rosicato’ perché mi hanno tagliato un bel monologo in inglese e
hanno scelto l’italiano, ma forse in quel momento era più adatto
per il personaggio.”
La storia del cinema è
piena di pellicole che raccontano più o meno la storia che vediamo
in Love & Gelato: una giovane donna americana che
viene in Italia per trovare se stessa. Tra esempi altissimi, come
Vacanze Romane, e film neo riusciti, come
Mangia PregaAma, da cosa dipende
il fascino che il Belpaese esercita sui cugini d’Oltreoceano?
“Credo che sia la
Storia italiana ad esercitare questo fascino sugli stranieri. Siamo
nati in una culla di cultura e questa cosa si percepisce. Quando
sono negli Stati Uniti io avverto il contrario, avverto la mancanza
della loro storia. Ma basta pensare all’Opera, che ha fatto
conoscere l’italiano in tutto il mondo. Chiunque, grazie all’Opera,
conosce almeno una parola di italiano. In Italia la Storia si
respira ad ogni angolo, e Roma in particolare, ti sbatte in faccia
la sua bellezza. Nonostante non sia una bellezza di cui ci si
prende cura, resta comunque da togliere il fiato.”
Com’è stato lavorare con
una produzione Netflix e come è andato il lavoro con Brandon Camp,
il regista?
“La presenza di
Netflix la davo per scontata. Immaginavo che, essendo una
produzione Netflix America, sarebbe andato tutto in un certo modo.
Avevamo tanti giorni per lavorare, si aveva il tempo per fare le
cose per bene (…) Porterò sempre con me il lavoro con il regista, e
questo non dipende dalla nazionalità ma dalla qualità umana. Mi
sono sentita sempre protetta e coinvolta nella parte creativa,
Brandon ha visto tutti i miei film, e non capita sempre. Ha tenuto
in considerazione molti dei miei suggerimenti e, soprattutto nei
momenti in cui dovevo essere più allegra, dovevo spingere di più
sulla commedia, lui mi diceva sempre che non avrebbe potuto darmi
indicazioni che io già non sapessi, essendo italiana. Diceva sempre
‘l’avete inventata voi la commedia’.”
Love &
Gelato arriva su Netflix dal 22 giugno. Diretto da
Brandon Camp, vede nel cast, oltre a Valentina Lodovini, Susanna Skaggs,
Saul Nanni e Tobia de Angelis.
Love & Gelato: intervista ai protagonisti del film
Netflix
Recentemente abbiamo dato una prima (sfocata) occhiata a Namor
interpretato da Tenoch Huerta tramite alcune immagini promozionali
di Black
Panther: Wakanda Forever.Ebbene oggi nuove promo art sono state trovate online
grazie alla promozione tie-in di Sprite.
Le
immagini non sono delle più nitide, ma grazie a quest’ultima fuga
di notizie vediamo Okoye (Danai
Gurira ) e Ahuri (Letitia
Wright) che assumono la tipica posa di saluto del
Wakanda, con quest’ultimo che sfoggia un outfit aggiornato e una
nuova pettinatura. All’inizio di questa settimana è circolata una
voce secondo cui il primo trailer del sequel avrebbe debuttato
stasera durante le finali NBA, ma questa voce sembra essere stata
smentito.
I dettagli ufficiali della trama
sono ancora nascosti, ma ci è stato assicurato che il sequel del
MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità
del suo personaggio, T’Challa. Black
Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11
novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios,
Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio
interpretato al compianto Chadwick
Boseman nel primo film, non verrà interpretato da
un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si
concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri
personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.
Letitia Wright (Shuri), Angela
Bassett (Ramonda), Lupita
Nyong’o (Nakia), Danai
Gurira (Okoye), Winston
Duke (M’Baku) e Martin
Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei
rispettivi personaggi interpretati già nel primo film.
L’attore Tenoch Huerta è in trattative
con i Marvel Studios per
interpretare il villain principale del sequel.
Susanna Skaggs, Saul
Nanni e Tobia de Angelis sono i
protagonisti di Love & Gelato, il nuovo film originale
Netflix, che sarà disponibile il 22 giugno sulla piattaforma.
“Prima di cominciare
a girare, non avevo molte aspettative, non sapevo cosa aspettarmi
dalla città e dall’esperienza. Sapevo solo che mi sarebbe piaciuto
visitare il Paese e imparare la lingua. Quello che mi ha colpito di
più del lavoro sul set è stato il modo in cui si sono superate le
barriere linguistiche sul set. Erano due culture che si mescolavano
sul set, tra l’italiano e l’inglese, e l’ho trovato davvero
brillante.”
Esordisce così
Susanna Skaggs, protagonista di Love & Gelato, il nuovo film Netflix in cui
interpreta Lina, una ragazza americana che, dopo aver perso la
madre, arriva a Roma per esaudirne l’ultimo desiderio: passare
un’estate nella Città Eterna, dove da ragazza sua madre ebbe
un’esperienza indimenticabile.
“Quello che ho
ammirato di Roma invece è che tutto è molto antico. Camminare tra
edifici così vecchi che ancora stanno in piedi e vengono usati…
persino l’edificio in cui c’è il McDonald è un posto bellissimo. È
tutto così diverso rispetto al posto in cui vivo io!”
Come ogni americana a
Roma, Lina sarà “contesa” tra più giovani italiani. In questo caso
si tratta di Alessandro e Lorenzo, interpretati rispettivamente da
Saul Nanni e Tobia de Angelis.
Entrambi i giovani interpreti hanno recitato in inglese,
un’esperienza nuova per loro, dalla quale però escono entrambi
vincitori.
“Per me è stato
bellissimo avere l’occasione di cimentarsi in un’altra lingua
– spiega Nanni – qualche anno fa ho vissuto a Los Angeles
e questa è stata una bella possibilità che ti porta a vivere in un
altro mondo. Dovevo interpretare un ragazzo italiano, per cui
andava anche bene l’accento che avevo io. È stato bellissimo
costruire il rapporto con il regista in un’altra lingua.”
Tobia de
Angelis aveva più timori, come spiega: “Ero abbastanza
spaventato per la doppia lingua, perché in italiano posso
improvvisare e aggiungere cose. Mentre in inglese dovevo mantenere
un tono, una fluidità. Abbiamo però deciso che avrei mantenuto il
mio accento, dal momento che dovevo interpretare un ragazzo
italiano. Abbiamo cercato una via di mezzo tra ciò che era
accettabile per un pubblico americano e quello che invece andava
bene per il mio personaggio. Quello che infatti mi ha aiutato era
sporcare con alcuni intercalari in italiano.”
In che modo, in Love & Gelato, il percorso dei personaggi
coincide con quello degli interpreti?
Susanna
Skaggs: “Per fortuna, rispetto alla sorte di Lina, mia
madre è qui con me e sono molto contenta di questo, è stata con me
per tutte le riprese. Mi immedesimo nell’ansia di Lina nel provare
nuove cose e nel permettere a me stessa di apparire strana. Ho
davvero apprezzato la sua forza di volontà nel lasciarsi andare. Mi
sento in connessione con questo aspetto, e ho capito che a volte
basta solo avere coraggio e saltare da una scogliera con un ragazzo
italiano. Essere aperta a nuove esperienze.”
Nanni interpreta invece
un ragazzo costretto dalla famiglia a seguire un percorso che lui
non sente suo: “Conosco tante persone che hanno avuto una vita
scritta da altri. Ho anche tanti amici che vivono questa
situazione. Io per fortuna ho avuto una famiglia che mi ha sempre
supportato nelle mie scelte. È stata una bella esperienza portare
sullo schermo questo aspetto perché appartiene ad altri che
conosco.” De Angelis, invece ha cercato di aggiungere un po’
di spirito al suo Lorenzo, per renderlo più simile a se stesso,
meno “bravo ragazzo” in senso bidimensionale e più persona con cui
entrare in relazione.
Ma cosa c’è di
affascinante per gli americani nel nostro Paese? Secondo
Tobia de Angelis“L’Italia e l’America hanno
un rapporto privilegiato. Siamo una specie di figliocci degli Stati
Uniti, e qualche volta sono loro i nostri figliocci, quindi c’è la
fascinazione reciproca. Rispetto ad altri paesi non è così, nella
mia esperienza spesso l’italiano non è visto di buon
occhio.”
Nonostante il film
ricordi una certa cinematografia che vede lo straniero in Italia a
confronto con sapori, luoghi e amori del posto (basti pensare a
Vacanze Romane o Io ballo da sola), il regista Brandon
Camp ha assegnato dei compiti ai protagonisti che
prevedevano la visione di una serie di commedie romantiche di fine
anni Novanta inizio Duemila, un suggerimento per rettare il tono
del film.
E Susanna, Tobia e Saul
hanno fatto i compiti con grande diligenza, pur avendo in mente
loro stessi dei modelli e delle ispirazioni a cui tendere per
quello che riguarda la propria carriera. E se Susanna
Skaggs si è dimostrata molto attenta a alle giovani
interpreti americane, facendo il nome, tra le altre, di Florence Pugh, Nanni e de Angelis si sono
divisi i Golden boys del cinema italiano contemporaneo, ispirandosi
rispettivamente a Alessandro Borghi e Luca Marinelli (con una nomination
particolare, da parte di Tobia, per la personalità e il talento di
Elio Germano).
Love & Gelato arriva su Netflix a partire dal
22 giugno.
Sebbene
si vociferava da mesi, Sony Pictures e Marvel Studios hanno annunciato che
Spider-Man: No Way Home tornerà
ufficialmente nelle sale questo autunno
con Spider-Man: No Way Home – The More Fun Stuff
Version, un taglio esteso del Grande successo da
miliardi di dollari del 2021. Attualmente, il film diretto da
Jon Watts riaprirà negli Stati Uniti e in Canada
il 2 settembre, con l’annuncio di altri paesi che si aggiungeranno
a breve.
È stato
fortemente ipotizzato sin dalla corsa iniziale del film che Sony
intendesse ripubblicare la pellicola al cinema ad un certo punto
nel 2022 e quelle voci sono diventate qualcosa di più quando
il film è uscito in home video senza includere scene
eliminate.
Dal punto
di vista della storia, è improbabile che il nuovo taglio sia
drasticamente diverso dall’originale, ma dovremmo aspettarci una
forte dose di nuove scene che probabilmente coinvolgerà i tre
Spidey insieme, nonché forse qualche altra scena di Matt Murdock e
i cattivi del multiverso. C’è anche la possibilità che alcuni
lavori sugli effetti visivi vengano aggiornati per il nuovo taglio.
Dunque possiamo aspettarci che Spider-Man: No Way Home –
The More Fun Stuff Version venga ripubblicato su 4K
Ultra HD, Blu-ray e Digital anche quest’inverno, probabilmente
giusto in tempo per Natale. Guarda un’anteprima di una di
queste nuove scene nel video dell’annuncio qui sotto:
You wanted more Spidey and you got it! 🕷🕷🕷
#SpiderManNoWayHome: The More Fun Stuff Version swings into
movie theaters in the US and Canada September 2! More countries to
be announced soon! pic.twitter.com/4Ux3AwdpfO
— Spider-Man: No Way Home (@SpiderManMovie)
June 11, 2022
Tutti conoscono il film del 2005
La fabbrica di
cioccolato, diretto da Tim Burton e
con Johnny Depp nei
panni dell’iconico Willy Wonka, proprietario della stravagante
fabbrica di cioccolato del titolo. Le generazioni di spettatori più
giovani probabilmente non sanno però che già nel 1971 era stato
portato sul grande schermo un adattamento del celebre romanzo
omonimo di Roald Dahl. Con il titolo
Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato,
questo presenta grossomodo la medesima vicenda, seppur con alcune
significative differenze. Diretto da Mel Stuart e
interpretato dall’attore Gene Wilder, il film è
oggi considerato un vero e proprio cult.
A far scoprire il romanzo di Dahl a
Stuart fu sua figlia, che avendo appena letto il libro gli chiese
di farne un film. Ben presto, il racconto divenne oggetti di forte
interesse, presentandosi sulla carta come un film adatto alle
famiglie sulla scia di titoli come Il mago di Oz e
Mary Poppins. La sceneggiatura che ne venne scritta,
firmata da David Seltzer, lasciò però
particolarmente scontento proprio Dahl, il quale affermò che questo
adattamento aveva completamente perso di vista il cuore narrativo
del racconto, dando inoltre maggior enfasi a Wonka piuttosto che a
Charlie, il vero protagonista del romanzo.
Distintosi per dei buoni incassi e
per una nomination agli Oscar per la miglior colonna sonora,
Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato è ad ogni modo
divenuto un classico del cinema fantastico, guadagnando sempre più
popolarità anche a distanza di tempo dalla sua uscita. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Willy Wonka e la fabbrica di
cioccolato: la trama e il cast del film
Protagonista del film è il giovane
Charlie Bucket, il quale vive in estrema povertà
insieme ai genitori e ai quattro nonni. La sua vita cambia
improvvisamente quando trova uno dei cinque biglietti d’oro che
permettono ad altrettanti fortunati di fare una visita nella
misteriosa fabbrica di cioccolato di proprietà dell’ancor più
misterioso Willy Wonka. Accompagnato dal nonno
Joe, Charlie ha così modo di conoscere tanto gli
altri bambini vincitori quanto una realtà imprevedibile, che si
svelerà sempre più ai suoi occhi come l’inizio di qualcosa di
magico nella sua vita.
Come anticipato, ad interpretare
Willy Wonka vi è l’attore Gene Wilder,
celebre anche per il film Frankenstein
Junior. Questi accettò la parte solo a condizione
che la prima apparizione di Wonka sullo schermo lo avesse visto
uscire dalla fabbrica zoppicando claudicante con un bastone, per
poi perderlo lungo il tragitto, e fare una capriola rivelando di
essere sanissimo. Tale sua volontà è stata poi esaudita e questo è
proprio il modo in cui Wonka compare per la prima volta nel film.
L’attore, inoltre, contribuì a definire il look del personaggio, in
particolar modo per quanto riguarda l’abbigliamento.
Accanto a lui, nei panni del giovane
Charlie Bucket, vi è Peter Ostrum. Per lui si
trattò del primo film come attore e rimase anche l’unico, in quanto
in seguito Ostrum decise di abbandonare la recitazione per
diventare un veterinario. L’attore premio Oscar Jack
Albertson interpreta il ruolo del nonno Joe, mentre gli
attori Julie Dawn Cole, Denise
Nickerson, Paris Themmen e
Michael Bollner interpretano rispettivamente
Verusca Salt, Violet Beauregarde, Mike Travis e Augustus Gloop, gli
altri bambini vincitori del concorso. Questi ultimi e Ostrum hanno
dichiarato di essere rimasti in contatto dopo il film e ancora oggi
partecipano insieme ad occasioni dedicate a questo.
Willy Wonka e la fabbrica di
cioccolato: le differenze tra il libro e il film
Un romanzo come quello di Dahl era
particolarmente complesso da adattare, in particolare per la grande
quantità di ambienti e situazioni bizzarre. Si dovette pertanto
ricorre ad una serie di modifiche, che trasformarono però il
racconto a tal punto da non renderlo gradito allo scrittore. La
prima sostanziale differenza è quella di aver reso Willy Wonka il
protagonista, riportandolo come tale già nel titolo del film. Oltre
ciò, differenze si possono ritrovare nella descrizione della
famiglia di Charlie. Nel film questa è infatti molto meno povera
rispetto a quanto riportato nel libro. Un elemento che il film
amplifica rispetto al libro è inoltre quello delle canzoni.
Nel libro queste vengono eseguite
solo dagli Oompa Loompa, mentre nel film vi sono diversi personaggi
che si esibiscono nel canto. Anche gli stessi Oompa Lumpa sono
stati raffigurati in modo diverso rispetto al libro. In questo,
sono personaggi grandi come bambole e continuamente intenti a
ridere. Nel film sono invece di dimensioni maggiori e si
caratterizzano per la pelle arancione e i capelli verdi. In ultimo,
il personaggio di Wonka acquista nel film dei connotati molto più
inquietanti e da sociopatico. Di conseguenza, molte situazioni nel
corso del film acquistano un tono più cupo.
Willy Wonka e la fabbrica di
cioccolato: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di
Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple
iTunes, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 10 giugno alle ore 21:10
sul canale TwentySeven.
Con l’inizio del nuovo millennio i
film dedicati ai supereroi dei fumetti, in particolare Marvel e DC Comics, sono diventati
una realtà particolarmente solida dell’attuale panorama
cinematografico mondiale. Veri e propri dominatori del box office,
questi hanno negli anni guadagnato sempre più consenso. Ci sono
però alcuni titoli particolarmente più apprezzati di altri, e tra
questi figura certamente X-Men le
origini– Wolverine.
Uscito in sala nel 2009, il film è il primo capitolo della trilogia
spin-off dedicata al più celebre degli X-Men.
Diretto dal premio Oscar
Gavin Hood, il film è stato il quarto film della
saga uscito in sala, ma si colloca in un tempo precedente rispetto
alla trilogia da poco conclusasi. Questo va infatti ad esplorare le
origini di James “Logan” Howlett, da quando egli era solo un
bambino sino alla macchina di morte meglio nota come Wolverine.
La saga dedicata ai
celebri mutanti ha così iniziato ad espandersi, e la storia di
Logan è poi stata proseguita con i film Wolverine –
L’immortale e Logan – The
Wolverine.
Dopo una lunga preparazione, il film
è infine arrivato in sala affermandosi come un buon successo. A
fronte di un budget di circa 150 milioni di dollari, X-Men le
origini – Wolverine ha ottenuto un incasso totale di oltre 373
milioni. Tale risultato ha così spinto la Fox a produrre ulteriori
film dedicati ai mutanti, dando vita ad una delle maggiori saghe
supereroistiche di sempre. Proseguendo qui nella lettura sarà
possibile approfondire ulteriori dettagli riguardo la trama e il
cast del film, scoprendo così nuove curiosità riguardo al titolo in
questione.
X-Men le origini –
Wolverine: la trama del film
La storia qui narrata si apre nel
1845, dove il giovane James Howlett è un ricco
bambino dalla salute cagionevole. Egli passa tutto il suo tempo in
compagnia di Victor, il figlio adolescente del
giardiniere della villa di famiglia. Una notte, però, proprio
quest’ultimo irrompe in casa ubriaco, e in seguito ad un litigio
con John Howlett finisce per uccidere il padre di
James. Lo shock risveglia nel ragazzo i suoi poteri da mutante, con
i quali uccide l’uomo prima di fuggire insieme a Victor, al quale
giura di rimanere per sempre legato. I due si trovano così ad
attraversare i maggiori eventi della storia, dalla guerra di
secessione americana alle trincee della Prima e Seconda guerra
mondiale, fino alla terrificante giungla della guerra del
Vietnam.
Ormai noti per le loro capacità in
battaglia, i due vengono reclutati dal colonnello William
Stryker per far parte di una squadra di mutanti. Questa,
composta anche da Wade Wilson, Fred
Dukes, John Wraith e
Zero, si trova infatti a svolgere missioni
particolarmente rischiose, che nessun umano potrebbe essere in
grado di affrontare. Stanco di quella vita, però,
Logan decide di recarsi in Canada per vivere una
vita pacifica. Ben presto le sue speranze verranno tragicamente
infrante. Dopo aver subito un terribile lutto, il mutante decide
dunque di andare in cerca di una personale vendetta, ma prima di
ciò dovrà sottoporsi ad un doloroso esperimento, che lo porterà a
potenziare i propri poteri.
X-Men le origini –
Wolverine: il cast del film
Con X-Men le origini –
Wolverine, l’attore Hugh
Jackman si ritrova ad interpretare il personaggio di
Wolverine per la quarta volta. Ormai particolarmente legato al
personaggio, egli si sottopose ad un allenamento fisico ancor più
intenso dei precedenti, raggiungendo una forma fisica sbalorditiva.
Grazie a questa l’attore ha potuto prendere personalmente parte
alle sequenze d’azione del film, senza affidarsi eccessivamente a
controfigure. Tuttavia, Jackman si è dichiarato non particolarmente
soddisfatto dal risultato del film, e che desiderava dare al
personaggio ulteriore spazio attraverso altre pellicole per poterlo
esplorare al meglio. Accanto a lui nel film vi è poi Liev
Schreiber. I due avevano già lavorato insieme per il
film Kate & Leopold, e Jackman raccomandò Schreiber alla
produzione per il ruolo di Victor Creed, alias Sabretooth.
Una volta ottenuto il ruolo,
Schreiber si ritrovò a dover indossare un costume che simulasse un
corpo muscoloso, così da non sfigurare accanto a Jackman. Schreiber
tuttavia si sentì umiliato dalla cosa, chiedendo di poter avere il
tempo di acquisire naturalmente la muscolatura richiesta. Dopo un
lungo addestramento, l’attore fu in grado di competere ad armi pari
con Jackman. Nel film sono poi presenti gli attori Ryan
Reynolds nei panni di Wade Wilson, Lynn
Collins in quelli di Silver Fox e Taylor
Kitsch come Gambit. L’attore Danny
Huston è invece il perfido colonnello William Stryker,
mentre, il rapper Will.i.am è presente nei panni
del mutante John Wraith. Dominic
Monaghan è Bolt, capace di interagire con tutto ciò
che funziona ad elettricità, e Kevin Durand è
Blob, specialista nelle armi da fuoco. Compare in un cameo
anche Patrick
Stewart, riprendendo i panni di Charles Xavier.
X-Men le origini –
Wolverine: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Per gli appassionati del film è
possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. X-Men le origini –
Wolverine è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple
iTunes, Tim Vision e Disney+. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto
un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno venerdì 10
giugno alle ore 21:00 sul canale
20 Mediaset.
Il
patrimonio cinematografico europeo è un tesoro culturale
inestimabile. La varietà storica e culturale del Vecchio Continente
si rispecchia nella sua produzione cinematografica, ricchissima e
per lo più nascosta. A questo problema, legato a una serie di
questioni, non ultima la difficoltà della sopravvivenza della sala
nel post-pandemia, cerca di porre rimedio la programmazione di
ARTE.
ARTE, il canale culturale
europeo, è presente in Italia con la sua offerta disponibile in
streaming gratuitamente (arte.tv/it). L’offerta di ARTE in italiano propone la
versione sottotitolata di un’ampia selezione del catalogo di ARTE,
costituito da tutti i generi audiovisivi di carattere informativo e
culturale: documentari e reportage, serie, programmi di
infotainment, musica e spettacoli dal vivo. Fruibile anche sulle
applicazioni ARTE per smart TV, Fire TV, Apple TV
e dispositivi mobili e sul servizio tivùon di tivùsat, l’offerta
si arricchisce e rinnova ogni settimana con nuovi contenuti e
programmi che affrontano tematiche molto diversificate: politica,
cultura, viaggi e scoperte, scienze e storia.
Con
la collezioneArteKino
Classics, il canale tv
on-line propone una serie di titoli di altissimo profilo culturale
che si uniscono ai classici da (ri)scoprire. Lo scopo principale
della rassegna è valorizzare e far conoscere dei film “piccoli” di
assoluto valore artistico, rendendoli disponibili per chiunque
voglia, offrendo una loro visione del mondo, insolita, particolare,
talvolta struggente e romantica, con linguaggi ricercati, che si
spingono oltre i limiti delle soluzioni classiche, che inventano,
scoprono e percorrono strade nuove.
ArteKino Classics ha avuto
inizio il 29 marzo 2022 e durerà ancora per tutta l’estate:la rassegna sarà accessibile
suarte.tv, da tutta Europa e in 6 versioni
sottotitolate.La selezione
offerta da ArteKino Classics conta 10 titoli da
altrettanti paesi europei, tutti recentemente restaurati in
collaborazione con l’ACE (Association des
Cinémathèques Européennes), con un terzo delle pellicole
proposte a portare la firma di registe donne.
Trai vari titoli di
rilievo, l’inquietante Benny’s
Videodi Michael Haneke a
“rappresentare” l’Austria. È la storia di un adolescente che ha una
fascinazione per la ripresa di eventi reali e che, dopo
un’esperienza particolarmente cruda, dà una svolta alla sua vita e
trascinerà in un baratro anche i genitori, che avevano deciso di
proteggere i suoi crimini. Sjećaš li se Dolly
Bell? (Ti ricordi di Dolly Bell?) è invece il
film-bandiera della Serbia, anche se quando è stato
realizzato era una produzione Jugoslava. Si tratta del primo e già
acclamato film del regista Emir Kusturica, reso
celebre da Il tempo dei Gitani e acclamato dal circuito
festivaliero europeo. I ricordi di una gioventù ribelle in una
società oppressa dal comunismo sono uno dei momenti più alti della
programmazione ArteKino Classics.
Presente in rassegna anche il maestro spagnolo
Carlos Saura, con Carmen
Story, l’adattamento cinematografico della Carmen che
realizzò nel 1983 e che è diventato uno dei titoli più emblematici
della cinematografia iberica. Il film venne presentato al festival
di Cannes dello stesso anno, dove conquistò il riconoscimento al
miglior contributo artistico.
Tra
i titoli più recenti spicca il grande classico della Cineteca reale
belga “L’Uomo dai capelli a zero” di
André Delvaux (1966), storiadell’‘avvocato Govert Miereveld, insegnante
presso una scuola femminile, che si innamora di una delle sue
allieve. Per non parlare dell’omaggio al cinema irlandese,
solitamente non tra i più “prolifici”, ma comunque capace di
regalarci delle produzioni-scandalo: una di queste è certamente
“She didn’t say No”, di Cyril
Frankel (1958), inizialmente censurata sull’Isola-Smeraldo
e ispirata al libro di Una Troy “Noi siamo sette”, la
tragica storia vera di Moll McCarthy.
La
raccolta ArteKino Classics, disponibile
a questo link, diventa
così una rappresentante di voci e sguardi diversi, costituita da
opere capaci di scandire i momenti emblematici e i punti di snodo
della storia del cinema europeo.Il progetto ArteKino, con il supporto
dell’Association des Cinémathèques Européennes (ACE), è
cofinanziato dal programmaCreative Europe MEDIA
dell’Unione Europea.
I membri della Justice
Society of America svolgono un ruolo fondamentale in
Black
Adam e hanno origini e poteri variegati. La squadra di
supereroi, comunemente nota come JSA, è apparsa
per la prima volta in All-Star Comics #3
della DC nel
1940 e comprendeva il Dottor Destino,
Hawkman, The Spectre, Sandman,
Atom, Flash,
Green Lantern e Hawkman. Il nuovo
trailer di Black
Adam ci presenta i membri selezionati per apparire nel
film, ma dobbiamo ricordarci che si tratta di una squadra la cui
formazione è cambiata costantemente nei fumetti, con rotazione
regolare di nuovi e vecchi membri. Inoltre, La JSA
ha preceduto la Justice League di due decenni, essendo la
prima squadra di supereroi della DC.
Il coinvolgimento di Black
Adam nella Justice Society of
America risale alla fine degli anni ’90, quando ha
combattuto per la prima volta contro il gruppo di supereroi prima
di unirsi ai loro ranghi e formare uno stretto legame con
Atom Smasher, che considera come il fratello che
non ha mai avuto. Oltre a questi, scopriamo insieme quali altri
membri della JSA vedremo in Black
Adam.
Dottor Destino (Pierce
Brosnan)
Il Dottor Destino è
un personaggio magico della DC il cui
potere deriva da Nabu, un essere cosmico affiliato
ai Signori dell’Ordine, una delle originali entità
incorporee che hanno creato l’universo. Nabu fu
assegnato alla Terra, dove alla fine assunse forma umana,
diventando Nabu il Saggio e servendo come
consigliere del principe Khufu Kha-taar nonché
alleato di Teth-Adam per un certo periodo prima
della sua “morte”.
All’inizio degli anni Venti,
Kent Nelson e suo padre scoprirono la tomba di
Nabu, riportando in vita l’antico stregone
mistico, che nel frattempo uccise accidentalmente il padre di
Kent. Nabu ebbe pietà di
Kent e decise di insegnargli a padroneggiare le
abilità da stregone per ben due decenni, donandogli l’iconico
Elmo del Destino, l’Amuleto di
Anubi e il Mantello del Destino, che
contribuirono ad amplificare i poteri di Kent come
Dottor Destino. In seguito, il Dottor
Destino diventerà uno dei membri fondatori della
JSA.
La magia è l’elemento chiave dei
poteri del Dottor Destino, che si dice sia il
personaggio magico più potente dell’Universo DC. È un
maestro incantatore con capacità quali il volo, l’invisibilità, il
teletrasporto e la telecinesi. Interpretato da Pierce Brosnan, il Dottor
Destino è anche immortale, il che lo rende ancora più
potente tra i suoi simili. E’ il suo elmo che conserva la maggior
parte del suo potere e lo rende immune ad attacchi magici
esterni.
Hawkman (Aldis Hodge)
Il personaggio di Hawkman ha un’origine complessa e nel corso
degli anni vi sono state più versioni di questa figura. La sua
origine della Golden Age è strettamente legata sia
a Black
Adam che al Dottor Destino, e
potrebbe essere la sua origin story privilegiata anche per Black
Adam, dove sarà interpretato da Aldis
Hodge (Leverage, L’uomo Invisibile). In questa versione,
Hawkman è lo spirito reincarnato del principe
Khufu Kha-taar, che nel presente assume la forma
dell’archeologo americano Carter Hall.
Hall realizza da sè le proprie armi: una cintura
gravitazionale, le ali, l’elmo, gli stivali, il guanto e l’armatura
con il metallo Nth, ricavato da un’astronave precipitata
appartenente alla razza aliena Thanagariani.
Lo schianto dell’astronave è stato
profetizzato da Nabu, lo stregone che in seguito
avrebbe addestrato il Dottor Destino e gli avrebbe
conferito i suoi poteri magici; Khufu e
Teth-Adam (la prima incarnazione di Black
Adam) hanno indagato e raccolto l’astronave.
Khufu (reincarnato in Carter
Hall) assunse il mantello di Hawkman,
unendosi poi ad altri eroi DC per
formare la JSA. In un’altra versione delle sue
origini, è invece un poliziotto alieno proveniente dal pianeta
Thanagar di nome Kator Hall, che
si schianta sulla Terra.
I poteri di Hawkman
sono caratterizzati da molti elementi, il primo dei quali è legato
al suo spirito reincarnato. Essendo in origine il Principe
Khufu, il suo spirito si è reincarnato più volte e ogni
nuovo corpo che ha abitato ha acquisito l’esperienza e le
competenze del precedente, rendendolo un guerriero formidabile con
una moltitudine di armi e abilità. Quando diventa Carter
Hall, forgia l’armatura, l’elmo e la cintura di
Hawkman, che gli conferiscono il potere del volo,
oltre a una maggiore velocità, visione, forza, ecc.
Atom Smasher (Noah Centineo)
L’Atom
Smasher di Black
Adam, alias Albert Rothstein, è il
figlioccio di Al Pratt, l’Atom
della Golden Age, e il nipote di Cyclotron, un
eroe reticente che ha acquisito capacità sovrumane dopo essere
stato sottoposto a esperimenti dal cattivo
Ultra-Humanite. Ciclotrone morì
sconfiggendo il cattivo dopo essere stato manipolato per combattere
Atom, al quale aveva inavvertitamente conferito i
suoi poteri. Anche la figlia di Cyclotron,
Terri, assorbì alcune delle radiazioni di
Cyclotron, che a loro volta si trasferirono al
figlio Albert, il quale iniziò in seguito la sua
carriera da supereroe nei panni di Nuklon, prima
di passare ad essere Atom Smasher, quando infine
si unì alla JSA e strinse un’amicizia duratura con
Black Adam.
Analogamente agli altri membri della
sua stirpe, Atom Smasher può aumentare di
dimensioni, raggiungendo il record di 60 piedi nei fumetti, il che
lo rende un temibilissimo avversario per una miriade di
supercriminali (ed eroi). La sua superforza e la capacità di
modificare la sua struttura molecolare lo rendono un membro
formidabile della JSA, anche se è ancora
suscettibile a personaggi troppo potenti, come
Superman o Black Adam, che
possono mettere fuori gioco Atom Smasher con un
solo pugno. Oltre ai suoi superpoteri, Atom
Smasher è anche un abile pilota e meccanico, spesso
incaricato di pilotare il jet della JSA, lo
Steel Eagle. Atom Smasher è
interpretato da Noah Centineo, noto soprattutto per la sua
performance nella serie di film Tutte le volte che ho
scritto ti amo di Netflix.
Cyclone (Quintessa Swindell)
Cyclone è il
personaggio più recente tra i membri della JSA in
Black
Adam, avendo fatto la sua prima apparizione sulle
pagine di Justice Society of America #1
nel 2006. Nipote del Red Tornado originale della
DC,
Cyclone, alias Maxine Hunkel, è
cresciuta avendo come idoli i membri della JSA. In
giovane età, è stata rapita dallo scienziato pazzo T.O.
Morrow (che ha creato il secondo androide Red
Tornado) e le sono stati iniettati i nanobiti della
tecnologia Red Tornado, le cui conseguenze si sono
manifestate solo anni dopo, quando ha acquisito la capacità di
controllare e creare energia eolica. La chiacchierona e vivace
Cyclone viene invitata a unirsi alla
JSA quando questa apre i propri ranghi a nuovi
eroi, diventando così uno dei membri più recenti (e più giovani)
della squadra.
La manipolazione del vento è il
potere chiave di Cyclone, che le permette di
generare cicloni, vortici, tornadi, ecc. e di sprigionare a piena
potenza l’energia del vento. Possiede anche la capacità di planare
sulle correnti d’aria, leggermente diversa dal volare. Può deviare
gli attacchi con il potere del vento, evocando grandi raffiche di
energia aerea per allontanare gli attacchi. Inoltre,
Cyclone è in grado di controllare le anomalie
naturali del vento e i modelli meteorologici utilizzando i suoi
poteri, che le torneranno sicuramente utili in Black
Adam. Cyclone è interpretata da
Quintessa Swindell, nota soprattutto per le sue
perfomance in Trinkets e In
Treatment.
Prime Video annuncia oggi che ha
ufficializzato The Boys 4, la quarta stagione
della serie nominata agli Emmy The
Boys, coprodotta con Sony Pictures Television,
dopo il successo esplosivo della terza stagione. I primi tre
episodi della terza stagione hanno debuttato venerdì 3 giugno, e
nuovi episodi saranno disponibili ogni venerdì, fino all’epico
finale di stagione di venerdì 8 luglio. La stagione di otto episodi
è disponibile in streaming in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel
mondo. Nei primi tre giorni di uscita della terza stagione, il
pubblico mondiale di The
Boys è cresciuto del 17% rispetto alla
seconda stagione e del 234% rispetto alla prima.
“Dalla nostra prima conversazione
con Eric Kripke e il team creativo della terza stagione di The
Boys, sapevamo che lo spettacolo stava diventando
ancora più audace, un’opera impressionante considerando il grande
successo della seconda stagione nominata agli Emmy”, ha affermato
Vernon Sanders, head of global television, Amazon Studios.
“The
Boys continua a mettere alla prova i limiti della
narrazione, divertendo e, contemporaneamente, facendo una satira
sociale a tratti fin troppo reale. Questo mondo creato nella serie
ha fatto presa a livello globale in modo incredibile e il numero di
spettatori nel weekend di lancio ne è la prova. Siamo immensamente
orgogliosi del cast e della troupe che hanno dato vita al franchise
per Prime Video e non vediamo l’ora di portare ancora
più The
Boys ai nostri spettatori”.
“Parlando per il cast e la troupe,
siamo davvero grati a Sony, Amazon e soprattutto ai fan per aver
amato la serie e averci permesso di fare di più”, ha affermato Eric
Kripke, showrunner di The
Boys. “Siamo entusiasti di continuare la lotta di Butcher
e dei TThe
Boys contro Homelander e i Seven e allo stesso
tempo di poter dire la nostra sul mondo folle in cui viviamo.
Inoltre, questa è la prima volta nella storia in cui l’esplosione
di genitali ha portato ancora più successo”.
“I produttori e il cast di The
Boys hanno dimostrato anno dopo anno che non c’è limite
che non possano superare”, hanno affermato Jeff Frost e Jason
Clodfelter, rispettivamente presidente e co-presidente della Sony
Pictures Television. “Siamo incredibilmente orgogliosi di questa
brillante e sovversiva serie fuori dai generi. Il nostro rapporto
con Prime Video è molto più di una partnership, è
come se fossimo una famiglia allargata. Tutti qui alla Sony
Pictures Television sono grati di lavorare con Prime Video e Eric Kripke per un’altra stagione
di successo”.
Il franchise di The
Boys ora include anche una serie animata
antologica di otto episodi, The Boys Presents: Diabolical,
ora in streaming su Prime Video, oltre a Untitled Boys
Spinoff, ambientato nell’unico college americano
esclusivamente per supereroi adolescenti, attualmente in
produzione.
Il 24 luglio 1984
Brenda Lafferty e la sua bambina di quindici mesi
Erica vennero brutalmente assassinate nella loro abitazione. Quasi
vent’anni dopo lo scrittore Jon Krakauer scrisse il libro-inchiesta
che raccontava come si fosse arrivati a quel crimine orrendo,
scavando nella storia della religione mormone e analizzando anche
sue derive maggiormente fondamentaliste. In nome del
cielo: è la miniserie in sette puntate che si basa
sul testo omonimo drammatizzandone gli eventi, ovvero raccontando
le indagini che portarono alla cattura degli assassini.
Cosa succede in In nome del cielo?
Creato dal premio Oscar
Dustin Lance Black (Milk), lo
show fin dal pilot riesce a creare un puzzle narrativo e visivo di
potenza drammatica non comune, neppure per il prodotto seriale
televisivo. La grande forza di questo adattamento televisivo sta
nel rispettare pienamente lo spirito e l’intento primo del romanzo
smentendone al tempo stesso la natura di non-fiction al fine di
creare la struttura più adatta per lo show. Mettendo al centro
della storia i due detective incaricati di risolvere il caso di
duplice omicidio, Black innesca immediatamente il classico
meccanismo della detection, salvo poi adoperarlo anche, anzi forse
soprattutto, per esporre dall’interno l’universo chiuso e
soffocante di una cultura religiosa la cui rigidità sfiora fin
troppo spesso il radicalismo. Il vero e proprio colpo di genio del
creator sta nell’inserire uno dei due poliziotti, Jeb Pyre
(Andrew
Garfield) fortemente dentro il contesto culturale,
sociale e religioso dentro cui deve indagare: all’opposto si trova
invece il collega Bill Taba (Gil Birmingham) che
essendo un nativo americano riesce a lavorare col giusto distacco
emotivo e psicologico. In questo modo le indagini si trasformano
non soltanto in un confronto sottile ma vibrante tra due persone
che vivono in maniera diversa il rispettivo credo religioso, ma
pian piano lo sviluppo del caso diventa per lo stesso Pyre un
percorso a tappe all’interno della propria coscienza, viaggio
moralmente lancinante che lo porta a mettere in discussione i
fondamenti di quelle stesse convinzioni su cui ha basato la vita,
sua e della sua famiglia.
CR: Michelle Faye/FX.
L’architettura narrativa
di Under the Banner of Heaven viene inoltre
costruita come un poderoso mosaico che adopera svariati flashback
per dipanare i fatti accaduti, spingendosi a ricostruire anche i
momenti salienti che nel XVIII secolo hanno portato alla fondazione
e allo sviluppo della religione mormone. In questo modo Black e la
sua miniserie riescono a gettare uno sguardo indagatore di notevole
lucidità sulle radici di una religione controversa, esplorando con
ferocia estetica e drammaturgica il fatto che il fondamentalismo
sia un qualcosa di presente, se non addirittura radicato, anche
dentro i confini americani.
CR: Michelle Faye/FX
Last but not least
Last but not
least, In nome del cielo (Under the
Banner of Heaven) ideato e sviluppato con tale lucidità
non poteva che diventare veicolo perfetto perché il cast di attori
riuscisse a dare il meglio nei rispettivi ruoli. Se a supporto
vanno elogiate le prove di
Sam Worthington, Kieran Culkin,
Wyatt Russell e Daisy Edgar-Jones,
l’applauso più sonoro deve necessariamente andare ai due interpreti
principali: dopo essersi fatto notare nelle produzioni di
Taylor Sheridan, in particolar modo I segreti di Wind River e la serie Yellowstone,
Gil Birmingham costruisce un detective Taba tutto
d’un pezzo, che affronta l’ostracismo razzista del tessuto sociale
in cui lavora con un orgoglio sopito e una determinazione ferrea.
La prova di Birmingham non va mai sopra le righe, pur esplicitando
pienamente la forza morale e mentale del poliziotto.
Grazie a un gioco di specchi ammirevole invece Andrew
Garfield lavora sulle crepe di Jeb Pyre, sul
progressivo sgretolamento della sua umanità. Perfetto il lavoro
sulla mimica trattenuta del personaggio, sul suo linguaggio fisico
che man mano mostra il peso del dubbio prima, e della raggiunta
consapevolezza in seguito. Garfield recita con passione e
attenzione minuziosa dei particolari, arrivando a creare una figura
in chiaroscuro destinata a rimanere impressa.
In nome del
cielo è la miglior miniserie thriller/poliziesca da anni a
questa parte, capace di adoperare il genere per puntare lo sguardo
indagatore (ma mai preconcetto) su un microcosmo produttivo e in
espansione, il quale rappresenta per molti versi un significativo
“angolo buio” nella società americana. Nel farlo, questa serie
propone uno spettacolo di profondità e potenza emotiva che
metteranno a dura prova la coscienza dello spettatore, possiamo
garantirvelo. Come possiamo assicurarvi che ne vale assolutamente
la pena. In Italia la serie debutterà 27 luglio sulla piattaforma
streaming Disney+, all’interno di
Star.
In una recente intervista con
Esquire, Jeff
Goldblum ha spiegato il suo ruolo nel film in uscita,
Thor: Love and
Thunder. Quando gli è stato chiesto se il suo
personaggio del Granmaestro apparirà nel nuovo film del MCU, l’attore ha risposto
umoristicamente che sarà nel film, ma non sarà visto o ascoltato,
ma potrà solo essere “percepito”. Ecco cosa ha detto l’attore:
“Sarò in Love and Thunder? La
verità è che, e posso dirlo ora perché è uscito il trailer, appaio.
È il mio ruolo più impegnativo fino ad oggi e credo che sia il mio
risultato più alto. Non mi si vede, visivamente. Non mi vedi mai. E
non mi senti. Né mi riferisco, credo, a nessuna scena. Sono
percepito, solo vibrazionalmente. Sta allo spettatore capirlo… Ma
sentirai qualcosa. E quello sarò io”.
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel
Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece
al 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor (Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Descritto come un
“capolavoro psichedelico spiazzante” (Larry Carroll, Looper)
Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha
esaltato pubblico e critica in tutto il mondo. L’esuberante film di
Sam Raimi è un fenomeno globale e “indubbiamente
ipnotizzante” (Jenna Anderson, ComicBook.com).
Scopri le realtà
alternative con l’arrivo del film Marvel Studio Doctor Strange nel
multiverso della follia in 4K Ultra HD™, Blu-ray™ e DVD dal 26
luglio. Abbraccia la follia aggiungendo l’ultimo film del MCU alla tua collezione di film
Marvel.
Viaggio verso l’ignoto in
Doctor Strange nel multiverso della follia dei Marvel Studios. Quando l’MCU sblocca il Multiverso, il
Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) deve chiedere aiuto a vecchi
e nuovi alleati mentre attraversa realtà parallele sconvolgenti e
pericolose per affrontare un avversario sorprendente. Entra in una
nuova dimensione di Strange in questa avventura soprannaturale
ricca di colpi di scena e sequenze d’azione spettacolari.
Contenuti extra*
Featurette
C’e del metodo nella follia –
Unisciti ai membri dello staff e al personale Marvel nelle interviste in cui
discutono del loro amore per Sam Raimi e scopri tutti i dettagli
che rendono il film la quintessenza di Raimi stesso.
Ti presentiamo America Chavez – In
questo divertente contributo conosceremo gli umili inizi di America
nel mondo dei fumetti. Conosceremo Xochitl Gomez e si discuterà
delle implicazioni del suo potere unico nel presente e nel futuro
del MCU.
La creazione del Multiverso –
Scrivere un film Marvel non è un compito facile. In
queste interessanti featurette ci tufferemo nella sfida che lo
sceneggiatore Michael Waldron ha affrontato nel creare la
spiazzante e sorprendente storia di Doctor Strange nel Multiverso
della Follia.
Bloopers
La gaffe –Uno sguardo ad alcuni
momenti divertenti durante le riprese
Scene tagliate
“A Great Team”
“Pizza Poppa”
“It’s Not Permanent”
Commento Audio
Guarda il film con il commento
audio di Sam Raimi, Richie Palme, e Michael Waldron.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Ora che Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
uscito da oltre un mese, la sequenza itinerante del multiverso di
40 secondi continua a essere sottoposta a ulteriori esami,
confermandosi una delle migliori di tutto il film. Framestore, una
società di effetti visivi, era incaricata di creare la sequenza CGI
e i 20 universi che Doctor Strange e America Chavez attraversano in
appena 40 secondi. Parlando a Cinematography World, il
supervisore dei VFX Alexis Wajsbrot ha confermato
che uno degli universi includeva un Easter Egg di Iron Man sotto
forma di droni Stark Industries introdotti in Spider-Man:
Far From Home.
“Una volta ottenuta una prima
versione dei nostri ambienti principali, ci siamo subito resi conto
che dovevamo aggiungere un po’ di vita a ogni mondo. Abbiamo
aggiunto api giganti nel mondo a nido d’ape, pesci nel mondo
sottomarino, alcuni droni della Stark Industries nel mondo dei
tubi… la lista potrebbe continuare. Era importante rendere ogni
universo un luogo tangibile, invece di un semplice
sfondo.”
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Arriva in prima
tv il nuovo capitolo della serie animata di Illumination,
ricco di grandi sogni e canzoni di successo, con l’ottimista Buster
Moon e il suo cast di artisti che si preparano per lo spettacolo
più strabiliante di sempre, SING 2 – SEMPRE PIÙ FORTE,
lunedì 13 giugno alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K (e
alle 21.45 anche su Sky Cinema Collection – 100% Animation), in
streaming su NOW e disponibile on demand, anche in qualità
4K. Scritto e diretto da Garth Jennings, nella versione
italiana vede protagonisti al doppiaggio Frank Matano,
Jenny De Nucci, Valentina Vernia e Zucchero
Fornaciari.
Sing 2 –
sempre più forte, la trama
Buster ha trasformato il New Moon
Theatre in un successo locale, ma punta ad un palcoscenico più
grande col debutto di un nuovo spettacolo al Crystal Tower Theatre
nell’affascinante Redshore City. Ma senza referenti, Buster e il
suo cast – tra cui la madre tormentata Rosita, la rocker Ash, il
serio Johnny, la timida Meena e, ovviamente, il provocatore Gunter
– devono intrufolarsi negli uffici della famosissima Crystal
Entertainment, gestita dallo spietato magnate Jimmy Crystal.
Nel disperato tentativo di attirare
l’attenzione di Mr.Crystal, Gunter lancia un’idea scandalosa che
Buster accetta rapidamente, promettendo che il loro nuovo
spettacolo vanterà la presenza della leggenda del rock Clay
Calloway. Il problema è che Buster non ha mai incontrato Clay, un
artista che è sparito dalla circolazione da più di dieci anni, in
seguito alla perdita della moglie. Ancora peggio, Buster non si è
reso conto che Mr. Crystal è un egocentrico delinquente che sarebbe
capace di lanciare qualcuno dal tetto di un edificio piuttosto che
sentirsi preso in giro.
Mentre Gunter aiuta Buster a
immaginare un capolavoro teatrale dell’altro mondo, e la pressione
(e le minacce) da parte di Mr. Crystal aumentano, il ruolo
principale di Rosita nello spettacolo viene affidato alla figlia
viziata di Mr. Crystal, Porsha. In un disperato tentativo di
salvare lo spettacolo e la sua stessa vita, Buster si mette sulle
tracce di Clay per convincerlo a tornare sul palco. Quello che
inizia come un sogno in grande diventa un richiamo emotivo del
potere della musica di guarire anche il cuore più infranto.
La pellicola fa parte anche della
SKY CINEMA COLLECTION – 100% ANIMATION, che da
sabato 11 a venerdì 17 giugno trasformerà Sky Cinema
Collection (canale 303) nella casa dell’animazione
per tutta la famiglia con 70 titoli che includono grandi
blockbuster dalle maggiori case di produzione e piccoli gioielli
tutti da scoprire, tutti disponibili anche in streaming su NOW e on
demand su Sky. Tra questi, oltre a SING 2 – SEMPRE PIÙ
FORTE, le prime visioniIL GIRO
DEL MONDO IN 80 GIORNI (sabato 11 alle 21.15), l’ultima
trasposizione del classico di Jules Verne, che questa volta ha come
protagonisti l’impavida scimmietta Passepartout e il furbo Phileas
Frog e PIL’S ADVENTURES (giovedì 16 alle 21.15),
film d’animazione Sky Original in cui la giovane
orfana Pil vivrà mirabolanti avventure per salvare il regno di
Foggyburgh.
Non mancheranno poi alcuni dei
titoli più amati dai più piccoli: dalla filmografia DreamWorks
Animation i due grandi successi BABY BOSS,
candidato agli Oscar® 2018, che con ironia e tenerezza descrive la
nascita di un fratellino, e il sequel BABY BOSS 2 – AFFARI
DI FAMIGLIA; le avventure dell’orco verde più amato di
Hollywood con SHREK e SHREK TERZO
e i primi 2 capitoli dell’incredibile storia del panda Po, maestro
di arti marziali in KUNG FU PANDA e KUNG
FU PANDA 2; gli avventurosi ed esilaranti
MADAGASCAR e MADAGASCAR 3: RICERCATI IN
EUROPA con lo spin off I PINGUINI DI
MADAGASCAR per approdare infine ai più recenti I
CROODS e CROODS 2 – UNA NUOVA ERA. A questi si aggiungono
capolavori sci-fi come MOSTRI CONTRO ALIENI e
MEGAMIND. E ancora i titoli di Sony Pictures
Animation, con i 4 capitoli di BOOG & ELLIOT e i 2
film sui pinguini surfisti SURF’S UP – I RE DELLE
ONDE e SURF’S UP 2 – UNITI PER VINCERE.
Da non perdere anche i musicali HAPPY FEET e
BALLERINA e il film di animazione western
RANGO.
SING 2 – SEMPRE PIÙ
FORTE– 13 giugno alle 21.15 su Sky Cinema Uno e
Sky Cinema 4K (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Collection – 100%
Animation), in streaming su NOW e disponibile on demand anche in
qualità 4K.
Val Kilmer ha
parlato delle riprese per il suo cameo in Top
Gun: Maverick, dicendo che è stata un’esperienza
felice ed emozionante. Oltre all’originale Top
Gun, Kilmer è noto per i suoi ruoli in
Willow, Batman Forever e
Kiss Kiss Bang Bang. Il suo lavoro ha subito un
rallentamento negli ultimi anni a causa di una battaglia contro il
cancro alla gola, che ha fortemente ridotto la sua capacità di
parlare.
Top
Gun: Maverick vede il ritorno del Capitano Pete
“Maverick” Mitchell di
Tom Cruise, che deve fare i conti con il suo passato
mentre addestra un nuovo gruppo di giovani aviatori nel programma
Top Gun. In cerca di consiglio, Maverick fa visita al suo vecchio
rivale, l’ammiraglio Tom “Iceman” Kazansky (Kilmer), che rassicura
Maverick sul fatto che può allenare la squadra. Così come Kilmer
nella vita reale, Iceman soffre di cancro alla gola e comunica
principalmente attraverso la scrittura, ma è in grado di
verbalizzare alcune parole. Iceman è stato in grado di parlare
grazie alla tecnologia AI che ha replicato la voce parlante di
Kilmer.
In una nuova intervista con Entertainment Weekly, Kilmer
afferma che Top
Gun: Maverick è stato un lavoro divertente e che
lui e Cruise hanno rovinato molte riprese ridendo così tanto. Era
la prima volta che i due attori lavoravano insieme dall’originale
Top Gun, ma Kilmer parla di come sembrava che il
tempo non fosse passato per i due. Kilmer ha detto della scena:
“Abbiamo mandato all’aria un sacco di riprese ridendo così
tanto. È stato davvero divertente… speciale”.
Top Gun: Maverick, il
film
Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell
(Tom
Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo
più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui
vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più
di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando
coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra
speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione
segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw
(Miles
Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo
vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un
futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà
affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una
missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte
di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.
Nonostante le foto rubate dal set di
Thor: Love and
Thunder, Melissa McCarthy ha
rinnegato la sua partecipazione al film di Taika
Waititi. Per chi si stesse chiedendo di cosa si sta
parlando, facciamo un passo indietro: qualche tempo fa, sono
arrivate in rete delle foto dal set di Thor: Love and
Thunder in cui Melissa
McCarthy indossava il costume che era stato di Hela
(Cate Blanchett) in Ragnarok. Ora, evitando
immediatamente inutili allarmismi, sappiamo che il film vedrà il
ritorno della compagnia teatrale che aveva messo in scena il dramma
di Loki, con Matt Damon nei panni del Dio
dell’Inganno, Luke Hemsworth in quelli di Thor e
Sam Neill in quelli di Odino. Una serie di cameo
di cortesia da parte di volti noti e amati di Hollywood.
Sembrava chiaro che McCarthy fosse
stata coinvolta nello stesso modo, invece l’attrice, ospite al
The Tonight Show with Jimmy Fallon, si è rifiutata di
confermare la cosa, adducendo come scusa il fatto che potrebbe non
essere lei in quelle foto! Che stia giocando una mossa “a là Andrew
Garfield”? Non ci resta che aspettare qualche giorno!
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel
Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece
al 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor (Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Giovanissima e senza precedenti
esperienze nell’ambito della recitazione, Iman
Vellani è la star del momento, merito del suo essere
protagonista di un attesa serie Marvel che introduce una serie di
novità nell’MCU. Carismatica e ricca di
vitalità, la Vellani è senza dubbio uno dei nomi da tenere d’occhio
per il futuro, poiché la sua carriera promette
Ecco 10 cose che non sai di Iman Vellani.
Iman Vellani: i suoi film e le serie TV
1. È la protagonista di una
nuova serie TV. Il debutto nel mondo della recitazione per
la Vellani è avvenuto con la serie Ms. Marvel, disponibile
su Disney+, dove interpreta Kamala Khan,
una studentessa pachistana-americana di 16 anni di Jersey City,
aspirante artista e appassionata giocatrice, il cui idolo è Captain
Marvel. Khan acquisisce poi la
capacità di usare l’energia cosmica grazie ad un braccialetto
magico, divenendo a tutti gli effetti una supereroina.
2. Reciterà in un atteso
film. L’attrice non ha ancora mai recitato in un film
lungometraggio per il cinema, ma la sua prima volta è vicina.
Reciterà infatti in The Marvels, atteso nel 2023 e
sequel di Captain Marvel. Qui
avrà modo di recitare insieme alla premio Oscar Brie Larson,
ricoprendo nuovamente il ruolo di Kamala Khan. Per quanto ad oggi
non sia stata confermata in altri progetti, è estremamente
probabile che il personaggio e la sua interprete compariranno anche
in altri futuri film.
Iman Vellani: Instagram e Twitter
3.Non è
presente su Instagram. A differenza di molti suoi
colleghi, l’attrice ha scelto di non possedere un proprio profilo
sul social network Instagram. La Vellani ha infatti dichiarato di
non apprezzare particolarmente questo tipo di piattaforme e di non
esserne interessata, preferendo mantenere per sé aspetti della sua
vita che altrimenti finirebbero alla mercé di tutti. I suoi fan
possono però seguire alcune profili a lei dedicati, con foto e
notizie sulle sue attività da attrice.
4. Non possiede neanche un
account su Twitter. Di solito chi non è presente su
Instagram possiede come un account su Twitter, un social per certi
versi molto meno invasivo. La Vellani, tuttavia, è assente anche da
questa piattaforma. Difficile dire se in futuro l’attrice deciderà
di aprire un proprio account su uno dei due social, ma al momento
sembra volersi mantenere distante da queste piattaforme, anche
forse per non accusare gli aspetti negativi della popolarità di cui
è ora investita.
Iman Vellani è Ms. Marvel
5. È la prima protagonista
Marvel senza esperienza nella
recitazione. La scelta della Vellani per il ruolo di
Kamala Khan nella serie Ms. Marvel ha rappresentato una
notevole prima volta per i Marvel Studios. La giovane protagonista
infatti non aveva pregresse esperienze nella recitazione e questa
serie segna infatti il suo debutto come attrice. A convincere i
produttori delle sue qualità è però bastata la sua carica di
vitalità, la sua simpatia e il suo carisma, elementi che l’hanno
resa da subito perfetta per la parte.
6. Interpreta la prima
supereroina mussulmana. La Vellani non è solo la prima
attrice senza esperienza a ricoprire un ruolo da protagonista nel
Marvel Cinematic Universe, ma ha
anche il privilegio di dar vita alla prima supereroina di religione
mussulmana dell’MCU. La sua presenza è dunque un
ulteriore prova della volontà dello studios di dar vita ad una
sempre maggiore diversità etnica e religiosa all’interno delle
proprie opere.
7. Era una grande fan del
personaggio. Già molto prima di sostenere un provino per
la serie, la Vellani era una grande fan del personaggio Ms.
Marvel. L’attrice ha infatti
dichiarato di aver letto tutti i fumetti dedicati a lei e di
essersi anche travestita con il costume del personaggio per
Halloween. Ad averla attratta, in particolare, erano le somiglianze
che ritrovava nel personaggio, attraverso il quale veniva
raccontato anche un contesto di fede mussulmana.
Iman Vellani in The Marvels
8. Tornerà ad interpretare
Kamala Khan. Protagonista della serie Ms. Marvel, l’attrice tornerà ad
interpretare il ruolo di Kamala Khan e il suo alterego con i
superpoteri nell’atteso film The Marvels, atteso per il
2023. Non sono ancora noti dettagli sulla trama, ma è lecito
aspettarsi che la giovane interprete abbia un ruolo di rilievo nel
film.
Imam Vellani: la sua religione
9. È di fede
mussulmana. La Vellani è figlia di immigrati pakistani di
religione mussulmana. Con i genitori si è trasferita in Canada
quando aveva un anno ed è poi cresciuta lì come cittadina canadese.
La Vellani si è dichiarata particolarmente fiera di poter essere
portatrice sul grande e piccolo schermo della sua religione, troppo
spesso trattata con stereotipi.
Iman Vellani: eta, data di compleanno e altezza
10. Iman Vellani ha oggi 19
ed è nata a Karachi, in Pakistan, 3 settembre del
2002. L’attrice è alta 1,68 metri.
Il canale americano The
CW ha diffuso il trailer ufficiale di Gotham
Knights, l’annunciata nuova serie tv basata
sull’universo di Batman targato DC Comics.
La trama di Gotham Knights
Sulla scia dell’omicidio di Bruce
Wayne, il suo figlio adottivo ribelle stringe un’improbabile
alleanza con i figli dei nemici di Batman quando vengono tutti
incastrati per aver ucciso il Crociato Incappucciato. E in quanto
criminali più ricercati della città, questa banda di disadattati
rinnegati deve combattere per riabilitare i propri nomi. Ma in una
Gotham senza Cavaliere Oscuro a proteggerla, la città diventa
presto il posto più pericoloso che sia mai stata. Tuttavia, la
speranza viene dai luoghi più inaspettati poiché questa squadra di
fuggitivi diventerà la sua prossima generazione di salvatori
conosciuti come i Gotham Knights.
Gotham
Knights è una nuova serie che proviene dai produttori
esecutivi di Batwoman,
Chad Fiveash e James Stoteraux e
dalla story editor esecutiva Natalie Abrams.
Prodotto da Berlanti Productions in associazione con Warner Bros.
Television, Fiveash e Stoteraux producono insieme a Greg
Berlanti, Sarah Schechter e David Madden. Abrams è anche
co-produttore esecutivo, mentre Danny Cannon dirigerà e produrrà il
pilot. Scritto dal trio, è basato sui personaggi dei fumetti DC
creati da Bob Kane e Bill Finger. Sebbene sia ambientato a
Gotham City, non è correlato né a Batwoman della CW, che è alla sua
terza stagione, né al videogioco in uscita della Warner Bros.
Amazon Studios ha
rivelato i nomi della maggior parte dei personaggi abituali della
serie nell’attesissimo adattamento televisivo Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere, che farà il suo
debutto il 2 settembre, in esclusiva su Prime Video.
I personaggi sono Sir Lenny
Henry come Sadoc Burrows, Dylan Smith
come Largo Brandyfoot, Sara Zwangobani come
Marigold Brandyfoot, Megan Richards come Poppy
Proudfellow, Charles Edwards come Celebrimbor,
Owain Arthur come Prince Durin IV,
Benjamin Walker come Sommo Re Gil-galad,
Tyroe Muhafidin come Theo, Markella
Kavenagh come Nori Brandyfoot e Daniel
Weyman come The Stranger.
Il dramma fantasy ad alto budget
dovrebbe coprire più trame, “dalle profondità delle miniere di nani
delle Montagne Nebbiose all’alta politica del regno elfico di
Lindon e alla potente isola umana simile ad Atlantide, Númenor”.
Questo mondo alla fine convergeranno nella creazione degli anelli
del potere.
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere
uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il
servizio. La serie de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere ha riunito un cast enorme, che include:
Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge,
Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh,
Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards,
Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel
Weyman.
La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick
McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of
Thrones ha firmato come produttore consulente del
progetto con J.A. Bayona che ha diretto più
episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team
creativo completo dello show sarà composto da: i produttori
esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo
della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo
scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e
produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore
esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il
produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e
consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche
produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris
Newman è co-produttore.
Per chiudere il Summer Game Fest di
oggi, il co-presidente di Naughty Dog Neil Druckmann è apparso sul
palco per discutere del franchise di The
Last of Us e ha offerto ai fan un nuovo sguardo
sull’attesissima serie HBO in arrivo. La nuova immagine mostra Joel
(Pedro
Pascal ) ed Ellie (Bella Ramsey)
accovacciati all’interno di un museo. In lontananza, e
nell’oscurità, i fan noteranno il breve profilo e il volto iconico
di un Clicker mentre cerca di trovare i due. Guarda l’ultima
immagine di The Last of
Us qui sotto:
I fan del gioco originale
ricorderanno la sezione del museo come una delle prime parti del
gioco, in cui Joel ed Ellie devono farsi strada e affrontare anche
un nuovo tipo di creatura infetta nel processo. Oltre alla
nuova immagine, gli attori Troy Baker e Ashley Johnson – che
interpretano Joel ed Ellie nel franchise di videogiochi – hanno
anche confermato che appariranno nella serie in arrivo, come due
personaggi diversi da quelli che interpretano nei giochi.
Last of Us, la serie
tv
La serie The
Last of Us affronterà gli eventi del primo
gioco. Tuttavia, secondo The
Hollywood Reporter, potrebbe anche affrontare alcune parti
viste in The
Last of Us Part II.”La serie live-action si svolge
20 anni dopo la distruzione della civiltà moderna“, recita la
sinossi. “Joel ed Ellie, padre e figlia, segnati dalla
durezza del mondo in cui vivono, sono costretti a sopportare
circostanze brutali e assassini spietati durante un viaggio
attraverso un’America post-pandemia“.
Insieme a Pascal e Ramsey nel cast
ci sono Gabriel Luna (Terminator: Dark
Fate) nei panni di Tommy Miller, Nico Parker
(Dumbo) nei panni della figlia di Joel Sarah, Anna Torv (Mindhunter) nei panni
di Tess e Merle Dandridge (The Flight
Attendant) mentre riprende il suo ruolo nel video giochi nei
panni di Marlene, la leader di un gruppo di resistenza noto come le
lucciole. Nel cast anche Jeffrey Pierce
(Bosch) nei panni di Perry, Murray
Bartlett (The White Lotus) nei panni di Frank e
Con O’Neill (Chernobyl) nei panni di
Bill.
La serie live-action è prodotta e
co-scritta dal creatore di
ChernobylCraig Mazin e
dallo scrittore del gioco originale Neil
Druckmann, che è anche uno dei registi. È una
coproduzione con Sony Pictures Television in associazione con
PlayStation Productions. I produttori esecutivi sono Carolyn
Strauss, il presidente di Naughty Dog Evan Wells e Asad Qizilbash e
Carter Swan di PlayStation Productions.
Netflix ha diffuso
il promo ufficiale del volume 2 di Stranger Things
4, l’attesa quarta stagione della serie
Originale Netflix Stranger
Things.
Informazioni su Stranger
Things 4
Sono passati sei mesi
dalla battaglia di Starcourt che ha portato terrore e distruzione a
Hawkins. Mentre affrontano le conseguenze di quanto successo
i protagonisti si separano per la prima volta, e le
difficoltà del liceo non facilitano le cose. In questo periodo
particolarmente vulnerabile arriva una nuova e orribile minaccia
soprannaturale assieme a un mistero cruento che, una volta risolto,
potrebbe mettere fine agli orrori del Sottosopra.
Creata dai Duffer
Brothers,Stranger
Things è prodotta da Monkey Massacre Productions
e 21 Laps Entertainment con i Duffer Brothers come produttori
esecutivi, insieme a Shawn Levy e Dan Cohen di 21 Laps
Entertainment, Ian Paterson e Curtis Gwinn.
In Stranger
Things protagonisti sono Winona Ryder (Joyce Byers), David Harbour (Jim Hopper), Millie Bobby Brown (Undici),
Finn Wolfhard (Mike Wheeler), Gaten Matarazzo (Dustin
Henderson), Caleb McLaughlin (Lucas Sinclair), Noah Schnapp (Will
Byers), Sadie Sink (Max Mayfield), Natalia Dyer (Nancy Wheeler),
Charlie Heaton (Jonathan Byers), Joe Keery (Steve Harrington), Maya
Hawke (Robin Buckley), Priah Ferguson (Erica Sinclair), Brett
Gelman (Murray), Cara Buono (Karen Wheeler) e Matthew Modine (Dott.
Brenner).
Gli episodi della 4°
stagione sono in tutto 9. I Duffer Brothers hanno diretto le
puntate 1, 2, 7, 8 e 9, gli episodi 3 e 4 sono stati diretti da
Shawn Levy, mentre il 5 e il 6 da Nimród Antal.
I Duffer Brothers hanno
curato la sceneggiatura degli episodi 1, 2, 7, 8 e 9. Caitlin
Schneiderhan ha scritto la sceneggiatura dell’episodio 3, Paul
Dichter quella dell’episodio 4, Kate Trefry quella dell’episodio 5
e Curtis Gwinn quella dell’episodio 6. Netflix conferma che
ci sarà una quinta e ultima stagione, atto conclusivo della
serie.
Cresce l’attesa per il debutto del
quinto episodio di Obi-Wan
Kenobi, e oggi Disney+ ha diffuso l’inedito promo
“Hunt” in arrivo il prossimo mercoledì.
La storia inizia 10 anni dopo i
drammatici eventi di
Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith, in cui
Obi-Wan Kenobi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la caduta
e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi, Anakin
Skywalker, che è passato al lato oscuro diventando il malvagio
Signore dei Sith,
Darth Vader.
La serie Obi-Wan
Kenobi è interpretata da Ewan McGregor, che riprenderà il suo ruolo nei
panni dell’iconico Maestro Jedi, e segna anche il ritorno di
Hayden Christensen nel ruolo di Darth Vader. Si
uniscono al cast anche Moses Ingram,
Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma,
Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone
Kessell e Benny Safdie.
Obi-Wan
Kenobi è diretta da Deborah Chow, mentre gli executive
producer sono Kathleen Kennedy, Michelle Rejwan, Deborah
Chow, Ewan McGregor e Joby Harold.
Hayley Atwell ha
recentemente parlato del futuro di Captain Carter all’interno del
MCU. L’attrice ha fatto la sua
prima apparizione nel MCU come l’agente Peggy Carter nel
quinto film del franchise, Captain America: The First
Avengers. Sebbene il suo ruolo fosse relativamente minore
nel grande schema dell’MCU, è riapparsa sporadicamente con
l’espansione del franchise, con piccoli ruoli nei film principali e
in più serie televisive come What If…? e
Agent Carter della ABC. In quest’ultimo progetto,
Atwell ha interpretato il ruolo principale. Tuttavia, uno dei suoi
ruoli più importanti è arrivato sotto forma della variante Captain
Carter in Doctor Strange nel Multiverso della
Follia.
Il personaggio ha debuttato
originariamente nel primo episodio della serie televisiva
antologica animata MCU, What If…?
incentrato su linee temporali alternative all’interno dell’universo
Marvel che esploravano le domande
principali e cosa sarebbe successo se i personaggi avessero preso
decisioni diverse durante momenti importanti della storia del
franchise. In quell’episodio, all’agente Carter è stato
somministrato il siero del super soldato a seguito di un attacco
che ha lasciato Steve Rogers ferito. Il suo debutto dal vivo in
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia come membro della squadra di supereroi
della Terra-838, gli Illuminati, ha acceso il
desiderio di vederla più spesso.
Durante un’intervista sul palco
dell’Awesome Con di quest’anno a Washington DC (tramite Fandom Spotlite),
Hayley Atwell ha discusso del suo possibile
ritorno al MCU come Capitan Carter. Quando le
è stato chiesto se c’era una possibilità che tornasse nella fase
successiva del MCU come Agente Carter o Capitan
Carter, l’attrice ha rivolto la domanda alla folla e ha chiesto
loro se volevano che tornasse, domanda a cui il pubblico ha
risposto con un applauso fragoroso. Ecco cosa ha detto:
“Beh… non ho notizie per te. Mi
dispiace. Ma condivido il tuo entusiasmo. E mi piacerebbe sentire
che se la Marvel le avesse trovato una casa,
sarebbe una casa in cui si sente degna di lei in termini di
evoluzione e sviluppo come personaggio. E l’esperienza che ho avuto
interpretandola mi ha dato l’opportunità più incredibile di
affinare il mio mestiere in questo particolare in questo franchise.
E voglio fare di più, perché sento che i fan lo meritano”.
“Sai, in un certo senso molte
persone [pensano] che sia una giocatrice minore e non avrebbe senso
se continuassi a essere una giocatrice minore in quanto sia quello
che le è successo che quello che abbiamo visto negli ultimi anni
porterebbe in direzioni diverse.”
“Quando dice ‘Conosco il mio
valore. L’opinione di chiunque altro non ha importanza’, è davvero
positivo. Ma voglio che tutti si rendano conto del suo valore e
allo stesso modo in cui essenzialmente la sua autostima e la
dignità derivano dal senso che lei conosce il suo valore, va avanti
con il suo lavoro, lavora con dignità e amore. Non ha bisogno di
conferme. Ma c’è una cosa che merita. E questo non può avvenire
fino a quando alcune persone in posizioni di potere – vale a dire
gli uomini – seminano il loro potere e le offrono quella
piattaforma. Mi piacerebbe che lei avesse quell’opportunità perché
poi mi sento come se avessi qualcosa di molto più interessante da
offrirvi ragazzi.”
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Cresce l’attesa per il secondo
episodio di Ms.
Marvel, la nuova serie Marvel Studios accolta positivamente
dopo la season premiere che ha ricevuto recensioni molto positive.
Ebbene questa settimana la protagonista della serie Iman
Vellain è stata ospite al The Tonight
Show all’inizio di questa settimana per parlare
con Jimmy Fallon dell’ottenere il ruolo di una vita. Nella
trasmissione ha presentato anche una clip dal prossimo
episodio!
La nuova arrivata Iman
Vellani ha ottenuto il ruolo della protagonista di
Ms.
Marvel dopo un’ampia ricerca da parte dei Marvel Studios. È affiancata dal volto fresco
Saagar Shaikh nei panni del fratello maggiore
Aamir, Mohan Kapur (la serie Disney Plus Hotstar
“Crime Next Door”) e Zenobia Shroff (“The Big
Sick”) nei panni dei suoi genitori Muneeba e Yusuf, Matt
Lintz (“The Walking Dead”) nei panni del suo migliore
amico Bruno e Aramis Knight (“Into the Badlands”)
nei panni del vigilante noto come Red Dagger.
Con il sottofondo di “Blinding
Lights” di The Weeknd, il trailer inizia con Kamala nell’ufficio
del consulente di orientamento del liceo, mentre sullo schermo
compaiono scarabocchi di fumetti, cuori e corna da diavolo. Kamala
è etichettata come la tipica nerd dei supereroi che sogna ad occhi
aperti, ma a un certo punto ottiene strani poteri cosmici, come la
capacità di lanciare esplosioni di energia e creare trampolini
luminosi per camminare nell’aria. Più avanti nel trailer, ottiene
un costume rosso e blu fedele ai fumetti e lancia alcuni pugni
cosmici con un pugno gigante e luminoso.
Bisha K. Ali
(Quattro matrimoni e un funerale di Hulu) è
produttore esecutivo e sceneggiatore capo, e la prima stagione di
sei episodi è stata diretta da Sharmeen
Obaid-Chinoy (il regista premio Oscar dei cortometraggi
documentari “Saving Face” e “A Girl in the River: The Price of
Forgiveness”), Meera Menon (“For All Mankind”), e
Adil El Arbi e Bilall Fallah
(“Bad Boys for Live”).
La Marvel ha inizialmente annunciato
Ms.
Marvel sarebbe stato presentato in anteprima alla
fine del 2021, ma dopo che la pandemia ha inondato il calendario
con altri nove film e serie nel Marvel Cinematic Universe, lo
studio ha spostato la serie nell’estate del 2022. Ciò pone anche la
serie più vicina a The Marvels, il film sequel di
Captain Marvel, che vedrà Vellani
al fianco di Carol Danvers di Brie Larson e Monica
Rambeau di Teyonah Parris (da
“WandaVision“).
Arriva da
Deadline la conferma
ufficiale (considerata l’autorevole fonte) che un film basato su
Thunderbolts,
il team di supercriminali/antieroi è ufficialmente in fase di
sviluppo. Jake Schreier (Robot e Frank,
Dave) sarà il regista, con lo sceneggiatore
di Black
Widow Eric Pearson che scriverà la
sceneggiatura. I dettagli della trama sono pochi, ma pare il
prossimo film potrebbe ruotare “intorno a un gruppo di
supercriminali (o almeno personaggi che hanno interpretato i
cattivi a un certo punto nel MCU) che vanno in missione
per il governo”.
Nei
fumetti, i Thunderbolts
sono stati originariamente introdotti come una nuova squadra di
supereroi che è intervenuta quando i Vendicatori sono stati
dichiarati morti dopo gli eventi di
Onslaught, ma è stato presto svelato che
in realtà erano i Maestri del Male sotto mentite spoglie. Alla
fine, la maggior parte dei membri della squadra si è riformata per
davvero e ha fatto del proprio meglio per diventare una forza
positiva.
Quali personaggi saranno coinvolti
nel prossimo film su Thunderbolts?
Non
sappiamo quali personaggi comporranno il roster del film, ma
supponiamo che questo sia il gruppo che Valentina Allegra de
Fontaine ha iniziato a mettere insieme in The Falcon e
The Winter Soldier. Se è così, John Walker/US
Agent è una scommessa sicura, con il barone Zemo, Abomination e
Yelena Belova/Black Widow che potrebbero completare la squadra.
Ghost, Taskmaster e Winter Soldier sono anche citati come
potenziali membri.
In ogni
caso ci sarà da aspettarsi comunque un mix di personaggi affermati
e volti nuovi. Secondo quanto riferito, la Marvel è stata in contatto con
“alcune persone che fanno già parte del MCU per assicurarsi di mantenere
un’apertura nella loro programmazione di impegni per la prossima
estate”.
ATTENZIONE: Questo
articolo contiene spoiler diObi-Wan Kenobi
Parte IV
Dall’8 giugno su Disney+ è possibile vedere il quarto
episodio della miniserie Obi-Wan
Kenobi. La Parte IV, come anche quelle
precedenti, è ricca di riferimenti all’ampio mondo di Star
Wars: dai personaggi, agli oggetti, alle trame, tutto
è evocativo. Già nelle puntate precedenti, il protagonista Ben Kenobi (Ewan
McGregor) ha subito attacchi di ogni tipo: è stato
colpito, insultato da un bambino di 10 anni e qualcuno ha
addirittura cercato di dargli fuoco. Le lotte di Obi-Wan
Kenobi continuano nella “Parte IV“.
Nell’episodio, i più scontrosi
Jedi della galassia intraprendono una pericolosa missione
nei meandri della roccaforte degli Inquisitori e danno la
caccia alla principessa Leila. Anche se il salvataggio si
rivela un successo, Kenobi
deve pagare per ciò un pesante tributo. Inoltre, la minaccia di
Darth Vader incombe ancora e Reva, per
proteggersi dal nemico, rivela a Vader di aver posizionato
un localizzatore all’interno della navetta. Vediamo ora tutti
gli Easter
eggs che sono stati inseriti all’interno della Parte
IV di Obi-Wan
Kenobi.
Obi-Wan Kenobi è
immerso in un Bacta tank
Nella Parte III, Obi-Wan
Kenobi viene salvato per un pelo dalle fiamme
gettate su di lui da Darth Vader. La Parte IV
inizia proprio mostrando il personaggio ancora ustionato mentre
viene immerso da Tala e dai suoi alleati in una
particolare vasca cilindrica. Si tratta di una Bacta
tank.
Questi serbatoi utili per la
guarigione sono disseminati in varie forme per tutta la serie di
Star Wars, ma il design visto in
nell’episodio 4 ricorda la Bacta
tank di Luke Skywalker ne L’Impero colpisce
ancora. Non a caso, anche la regia e le inquadrature della
puntata rendono omaggio alla trilogia originale.
L’interrogatorio di Leia ricorda
quello in A New Hope
Catturata dagli
Inquisitori Imperiali, in Obi-Wan
Kenobi la piccola Principessa Leila
siede ammanettata in una stanza. Qui viene interrogata e cerca di
convincere gli Stormtroopers del fatto che suo padre
sia un senatore e lei una “principessa di Alderaan.”
Questa scena è una chiara citazione di quella in A New
Hope con la Leia di Carrie
Fisher. Imprigionata a bordo della Morte Nera,
Leia dice la celebre frase: “Sono un membro del Senato
Imperiale in missione diplomatica ad Alderaan.”
In Obi-Wan Kenobi
viene nominato il pianeta Nur
Quando
Obi-Wan, Tala e i loro alleati del
Sentiero escogitano un piano per infiltrarsi
nella roccaforte degli Inquisitori,
Roken (O’Shea Jackson) mostra una
mappa olografica della luna acquatica Nur, luogo in cui si
trova l’imponente nascondiglio. Con questa scena, la Parte
IV di Obi-Wan
Kenobi segna la prima menzione diretta di
Nur in live-action. Il pianeta è stato infatti introdotto
nel mondo di Star Wars dal videogioco Jedi:
Fallen Order.
I T-47 da L’Impero colpisce
ancora
In Obi-Wan
Kenobi, il Sentiero possiede una coppia – ora
uno soltanto – di T-47 airspeeders. Le versioni
modificate sono più comunemente conosciute come
Snowspeeders. Queste iconiche aeromobili leggere sono
state viste per la prima volta ne L’impero colpisce
ancora, dove vengono usate da Luke Skywalker e dai suoi compagni ribelli per
sconfiggere gli AT-AT durante la battaglia di
Hoth.
In Obi-Wan Kenobi
viene nominato il pianeta Balnab
L’episodio
4 di Obi-Wan Kenobi fa diversi
riferimenti chiaramente rivolti ai fan di Star Wars: The Clone
Wars. Il primo arriva quando Reva cita
Balnab come fonte della sua intelligenza. Questo pianeta è
apparso per la prima volta in un episodio della quarta
stagione della serie animata, per poi tornare in un’avventura a
fumetti del 2019.
Imperial Starfighter e Purge
Troopers
Quando Obi-Wan
Kenobi si reca alla roccaforte degli
Inquisitori, trova una serie di guardie imperiali già
note ai fan di Star Wars. Oltre
ai Stormtrooper e agli ufficiali ordinari, sono
presenti alcune personalità originali. Nella zona dell’hangar,
Tala passa davanti ai piloti Imperial
Starfighter, noti per aver pilotato i caccia TIE
nella trilogia originale di Star Wars.
Più avanti nella
serie, Obi-Wan Kenobi affronta uno squadrone
di Stormtrooper il cui comandante indossa un’armatura nera
con una placca rossa sulla spalla. Anche se il design del casco è
leggermente alterato, probabilmente si tratta dei Purge
Troopers. squadra che è precedentemente apparsa nella serie a
fumetti MarvelDarth
Vader e in Jedi: Fallen Order.
I classici gadgets di Star Wars in
Obi-Wan Kenobi
Un aspetto davvero curioso
di Obi-Wan Kenobi è la presenza di tanti
gadgets e accessori della serie originale di Star
Wars. Gli strumenti portatili bianchi attraverso cui
Obi-Wan e Tala parlano sono
comlink. Inoltre, quando a Tala viene chiesto di
essere identificata da un ufficiale della sicurezza imperiale, si
vede su di esso un oggetto simile a una penna: si tratta di un
cilindro di codici. Entrambi questi accessori risalgono al
1977.
Un boccaglio preso da La minaccia
fantasma
Nel quartoepisodio, Obi-Wan Kenobi nuota
nella Fortezza dell’Inquisitorio usando una specie di
boccaglio per respirare sott’acqua. Questo stesso oggetto metallico
è presente anche in Star Wars: Episodio I – La minaccia
fantasma. Viene usato da Obi-Wan e da
Qui-Gon Jinn quando su
Naboo devono nuotare fino a Otoh
Gunga.
Obi-Wan Kenobi
usa un trucchetto di Kal Kestis
Nella serie, c’è un ulteriore
Easter egg del videogioco Star Wars Jedi: Fallen
Order. Come abbiamo appena detto, Obi-Wan
Kenobicerca di accedere alla Fortezza
dell’Inquisitorio creandosi un passaggio sott’acqua. In
Jedi: Fallen Orden infatti,Cal
Kestis si intrufola nella roccaforte dell’Impero
nuotando attraverso un’apertura.
Un’altra comlink
abbandonata
Quando Tala si allontana
dalla sua postazione e lascia la sua comlink abbandonata
sulla scrivania, si sente Obi-Wan Kenobi che grida dall’altra parte.
Questa scena è direttamente presa da A New
Hope, quando Luke, Han,
Chewbacca e Leia sono bloccati nel compattatore
di rifiuti Death Star. In quel caso, è
Skywalker che sta urlando a C-3PO attraverso un
comlink. Come la già citata scena del Bacta Tank,
anche in questo caso l’inquadratura e la regia di Obi-Wan
Kenobi sono volutamente simili a quelle della sequenza
della trilogia originale di Star
Wars.
Gli Stormtroopers parlano di
T-15
Ogni volta che nella serie viene
menzionato T-15, T-16 o altri T simili,
c’è un chiaro rimando a Star Wars. Queste entità misteriose sono
spesso nominate all’interno della serie originale, e non mancano
neppure in Obi-Wan
Kenobi. Quando il protagonista si nasconde nei
corridoi della Fortezza
Inquisitoria durante la quarta puntata,
un Assaltatore passa e pronuncia qualcosa come
“Hai uno di quei T-15?“. Questo riferimento segue quello
dell’episodio precedente, in cui gli Stormtroopers
parlavano di un “T–16“.
Chi sono gli Jedi
morti?
Obi-Wan
Kenobi scopre che nella Fortezza
dell’Inquisitorio c’è un seminterrato pieno di
Jedi morti. Tra questi, i fan possono sicuramente
riconoscere alcuni volti noti. Quando Kenobi entra per la
prima volta nella stanza, c’è un ragazzo dalla testa appuntita
sulla destra che assomiglia a Coleman Kcaj. Il
personaggio è apparso sia in
Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith che
inStar
Wars: The Clone Wars.
Tuttavia, il più facile da
identificare è Tera Sinube. Proveniente anch’esso da
The Clone Wars, nella serie il cadavere di Sinube
è quel piccolo alieno che Ben guarda personalmente.
Inoltre, alcuni spettatori sostengono di aver visto
anche Mace Windu in alto a sinistra.
Obi-Wan Kenobi
spiegherebbe una puntata di Star Wars Rebels
La presenza di Jedi morti
nell’episodio 4 di Obi-Wan
Kenobi ricorda Maestri dal passato, una
puntata della prima stagione di Star Wars
Rebels. Se il riferimento fosse voluto, il corpo di
Luminara potrebbe essere stato spostato dalla Fortezza
Inquisitoria alla Guglia proprio con lo scopo di
catturare Jarrus e Bridger.
La camera delle
torture
La camera delle torture che vediamo
nell’episodio 4 di Obi-Wan
Kenobi nasce dall’unione di tre diversi spazi di Star Wars. Abbiamo già visto Leia
essere torturata in A New Hope, ma la camera ha anche
una forte somiglianza con dove Rey è stato più o meno
interrogato da Kylo Ren in Star Wars: The Force
Awakens. Infine, la stanza delle torture
nella Fortezza dell’Inquisitorio ha fatto la
sua prima apparizione in Jedi: Fallen
Order.
La spada laser di Obi-Wan
Kenobi
Su Mapuzo,
Obi-Wan si dimostra estremamente debole
nel combattere con Darth Vader. Ma quando nella
Parte IV gli Jedi di Ewan
McGregor abbattono gli Stormtrooper della
Fortezza Inquisitoria, le abilità del maestro nel
combattimento Soresu (forma III) tornano
fortunatamente in vita. Kenobi appare finalmente
un po’ meno arrugginito nell’uso della spada laser.
Obi-Wan Kenobi e
il pianeta di The Clone Wars
Nella serie, Tala
cerca di distogliere lo sguardo sospettoso di Reva
dicendole che Obi-Wan Kenobi e il
Sentiero si trovano entrambi su Florrum, un
pianeta apparso per la prima volta in Star Wars: The Clone
Wars. Chi ha visto lo show sa che Florrum ha
perfettamente senso come nascondiglio per
Jedi.
I droidi nella Fortezza
dell’Inquisitorio
La Fortezza
potrebbe non essere il fulcro dell’attività dei droidi, ma ha al
suo interno due macchine da guerra non da poco. Entrambi gli
strumenti si vedono durante la battaglia finale, nello scontro
con Obi-Wan, Tala e la principessa
Leia.
Obi-Wan Kenobi
allude all’Alleanza Ribelle
Quando Wade e
Sully arrivano con il T-47 per assaltare la
Fortezza e salvare Obi-Wan, Leia
e Tala, essi indossano elmetti e occhiali da pilota molto
simili a quella dei piloti dell’Alleanza Ribelle. Questo
piccolo dettaglio allude a come il movimento si evolverà in una
vera e propria resistenza durante gli anni tra Obi-Wan
Kenobi e A New Hope.
Darth Vader strangola
Reva
Darth Vader è
prevedibilmente dispiaciuto della fuga di Obi-Wan
Kenobi e della principessa Leila e, per
vendetta, inizia a soffocare Reva. La scena mostra
l’usanza di Vader di strangolare ”a distanza” i membri
della task force.
Obi-Wan Kenobi è
una rivisitazione di A New Hope
Obi-Wan
Kenobi si intrufola in una base imperiale per salvare la
principessa Leila. La giovane è posta sotto
interrogatorio ed è torturata dall’Impero in cerca di
informazioni su un movimento di resistenza clandestino. Darth
Vader si aggira nell’ombra, e i buoni si travestono.
Insomma, dall’inizio alla fine, Obi-Wan Kenobi
Parte IV è una rivisitazione della missione di
salvataggio Death Star di A New
Hope.
Negli ultimi anni l’attore
Bruce Willis si è dedicato senza sosta a
partecipare ad una serie di film di genere d’azione e thriller. Tra
questi si ritrovano titoli come Survive the
Night, Trauma Center e il più
recente Hard Kill. Quest’ultimo film,
uscito al cinema e in home video nel 2020, è diretto da
Matt Eskandari, specializzatosi in pellicole
d’azione a basso costo e già regista dei due film con Willis
poc’anzi citati. È bene notare che, nonostante sia indicato come
protagonista del film, Willis abbia in realtà un ruolo molto
ridotto, in linea con gli altri titoli da lui interpretati negli
ultimi anni.
Come questi, anche Hard
Kill si è avvalso di un budget estremamente ridotto e tempi di
riprese particolarmente serrati. Il film, infatti, è stato girato
in pochi giorni nella città di Cincinnati. Pur se con mezzi
limitati, la pellicola si configura come un buon prodotto di
genere, capace di intrattenere lo spettatore grazie ad una serie di
risvolti inaspettati e ricchi di suspence. Per gli amanti della
produzione recente dell’attore noto per la saga di Die Hard, si tratta dunque
di un titolo irrinunciabile, ricco di azione e un insolito
humor.
Uscito nel pieno della pandemia di
Covid-19, negli Stati Uniti è stato distribuito sia in sala che su
alcuni servizi di streaming. In Italia, invece, questo è rimasto
inedito fino ad ora. Per gli appassionati della produzione di
Willis, compresi i suoi più recenti e scanzonati film, anche
Hard Kill è un film da non perdere. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Hard Kill: la trama del film
Protagonista della storia è
Donovan Chalmers, un imprenditore miliardario che
si occupa di tecnologie avanzate. Da sempre dedito al suo lavoro,
egli è però pressocché assente a livello famigliare. Ora che sta
lavorando ad un nuovo delicato progetto, in particolare, si
dimostra più paranoico e schivo che mai. L’uomo ingaggia infatti
una squadra di mercenari per proteggere la nuova creazione della
sua società, una preziosa tecnologia letale in grado di annientare
la razza umana. Nonostante la protezione, la notizia di tale
strumento si diffonde rapidamente, raggiungendo anche personalità
che bramano il possesso di quell’arma.
Un gruppo terroristico decide dunque
di rapire la figlia di Donovan per ricattarlo ed entrare in
possesso dell’arma tecnologica. Ad occuparsi della cosa subentra
dunque il caposquadra mercenario Derek Miller, il
quale con i suoi uomini inizierà una corsa contro il tempo per
salvare la ragazza, ma non senza l’aiuto del miliardario, che si
unirà a loro per la missione. Per Derek l’impresa si rivelerà
ancora più difficile, perché a capo dei terroristi vi è una sua
vecchia conoscenza con cui non ha mai fatto i conti. Proprio nel
momento in cui la situazione si farà disperata, occorrerà scegliere
tra bene e male, consapevoli dei rischi di entrambe le parti.
Hard Kill: il cast del film
Ad interpretare l’imprenditore
Donovan Chalmers, come anticipato, vi è l’attore Bruce Willis. Negli
ultimi anni abituato ad interpretare ruoli piuttosto marginali,
questo accettò di partecipare al film a patto di girare tutte le
proprie scene nel minor numero possibile di giorni. Willis, alla
fine, completò quanto previsto per il suo personaggio in soli due
giorni. Nonostante ciò, dovette comunque arrivare sul set con una
buona preparazione fisica, così da poter eseguire anche alcune
delle acrobazie più complesse. La sua interpretazione, tuttavia,
non piacque molto alla critica, facendo ottenere a Willis una
nomination come peggior attore non protagonista ai celebri Razzie
Awards.
Accanto a lui, nei panni del capo
mercenario Derek Miller vi è invece l’attore Jesse
Metcalfe, noto in particolare per il ruolo del giardiniere
John Rowland in Desperate Housewives e di Christopher
Ewing nella serie Dallas. Per il suo ruolo in Hard
Kill, Metcalfe si è non solo addestrato fisicamente, ma ha
anche imparato a maneggiare e utilizzare diverse armi da fuoco. Nei
panni della figlia di Donovan, Eva Chalmers, vi è l’attrice
Lala Kent, principalmente nota il reality show
Vanderpump Rules. Nel film sono poi presenti
Natalie Eva Marie, meglio nota come wrestler sotto
contratto con la WWE, nel ruolo di Sasha. Texas
Battle, conosciuto per il personaggio di Marcus Forrester
nella soap opera Beautiful, è qui Nicholas Fox.
Hard Kill: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Hard
Kill è infatti disponibile nei cataloghi di
Tim Vision e Infinity+. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 9 giugno alle ore 21:20
sul canale Italia 1.
I rapporti tra Stati Uniti e Russia
sono sempre stati particolarmente tesi, e il cinema ha raccontato
tali conflitti in più occasioni nel corso dei decenni. Si tratta di
film ricchi di tensione, dove la situazione di precario equilibrio
fra le due parti può rapidamente spezzarsi con gravi conseguenze.
Una delle opere ancora oggi più celebri di questo filone è
Caccia a Ottobre Rosso, diretto nel 1990
da John McTiernan, già autore di grandi film di
tensione come Predator e Trappola di cristallo.
Gioiello del genere thriller, tale opera è ancora oggi considerata
una delle migliori del suo genere, ed ha anche il merito di aver
portato per la prima volta sul grande schermo il personaggio di
Jack Ryan.
Il film è infatti tratto dal celebre
romanzo La grande fuga dell’Ottobre Rosso, scritto da
Tom Clancy nel 1984, primo della lunga serie
dedicata proprio alle gesta di Ryan. Inizialmente, tuttavia,
nessuno sembrava disposto a finanziare l’adattamento del romanzo, i
cui contenuti erano giudicati troppo complessi e delicati. Fu però
la Paramount a credere nel progetto, componendo un cast di grandi
attori e grandi ricostruzioni scenografiche per gli interni dei
sottomarini, grandi protagonisti del film. Con un budget di 30
milioni di dollari, il film si rivelò poi un grandissimo
successo di critica e pubblico, arrivando ad un guadagno di circa
200 milioni.
Candidato a tre premi Oscar per il
grande lavoro sul sonoro svolto, Caccia a Ottobre Rosso
non sembra invecchiato di un giorno. Ancora in grado di emozionare,
stupire e far riflettere, vanta tutte le caratteristiche che ogni
thriller dovrebbe aspirare ad avere. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla vera storia dietro il film.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Caccia a Ottobre Rosso: la
trama del film
È il 1984, la Guerra Fredda tra
Stati Uniti e Unione Sovietica è più accesa che mai. Nel nord
dell’Oceano Atlantico il capitano Marko Ramius è
al comando di un sottomarino di nuova generazione, chiamato
l’Ottobre Rosso. Questo ha infatti la capacità di
muoversi sul fondale oceanico senza emettere alcun rumore,
divenendo invisibile anche per i radar più tecnologici. Proprio
Ramius decide di sfruttare tale caratteristica per disertare gli
ordini normalmente impartiti e fare rotta verso gli Stati Uniti con
scopi non precisi. Ufficialmente egli sembra intenzionato a
consegnare il sottomarino al Paese nemico, ma il governo di questo
teme invece un attacco nucleare.
Per bloccare la sua avanzata, si
pone dunque in campo il sottomarino Dallas, il quale da subito
inizia la propria caccia al nemico. All’interno della commissione
americana convocata per risolvere la situazione vi è anche
l’analista della CIA Jack Ryan. Egli è l’unico a
credere che Ramius abbia realmente intenzione di disertare, ma per
averne certezza dovrà prima condurre indagini approfondite. Un suo
errore potrebbe infatti portare ad una guerra a dir poco
devastante, da prevenire a tutti i costi. Con l’avvicinarsi
dell’Ottobre Rosso, e il complicarsi della crisi internazionale,
Ryan capirà di avere le ore contate per tentare di risolvere la
situazione.
Caccia a Ottobre Rosso: il
cast del film
Grande protagonista del film è il
premio Oscar Sean Connery,
chiamato a dar vita al capitano Marko Ramius. L’attore, che in
gioventù aveva servito nella Royal Navy, fece ricorso a
quell’esperienza per dar vita al personaggio, ma ottenne anche la
possibilità di visitare un vero sottomarino in azione. All’interno
di questo ha ricoperto il grado di Comandante, potendo anche
impartire alcuni comandi. Tutto ciò permise a Connery di
comprendere al meglio tale ambiente, potendolo riprodurre
fedelmente al momento delle riprese. Ad interpretare il ruolo
dell’agente Jack Ryan è invece l’attore Alec Baldwin.
Originariamente, a ricoprire il ruolo doveva essere Kevin
Costner, il quale rifiutò però per poter dirigere
Balla coi lupi.
Nel film sono poi presenti diversi
altri noti interpreti di Hollywood, a partire da Sam Neill, nei
panni del capitano Vasily Borodin, funzionario esecutivo
dell’Ottobre Rosso. Stellan Skarsgård
interpreta invece il capitano Tupolev, del sottomarino Konovalov.
Jeam Earl Jones, noto per essere stato la voce di
Darth Fener, è il Vice Ammiraglio James Greer, mentre Scott
Glenn interpreta Bar Mancuso, comandante del sottomarino
USS Dallas. Tim Curry, celebre per aver
interpretato il pagliaccio Pennywise nella
miniserie It, è invece Petrov, il medico dell’Ottobre
Rosso. Ogni membro del cast si è dovuto sottoporre a speciali
allenamenti, al fine di poter sopportare gli ambienti
claustrofobici previsti per il film.
Caccia a Ottobre Rosso: la
vera storia dietro il film
Pur presentando una storia
grossomodo di finzione, il romanzo di Clancy è ispirato ad un
evento realmente accaduto nel 1975. Si tratta dell’ammutinamento
della Storozevoj, una fregata anti-sottomarino della Marina
militare dell’URSS. A guidare tale rivolta vi è il comandante e
commissario politico Valery Sablin, il quale ripudia ufficialmente
il governo allora guidato da Leonid Il’ič Brežnev, accusandolo di
aver abbandonato il leninismo e gli ideali comunisti. Sablin decise
pertanto di manifestare contro di ciò portando il proprio
sottomarino a Leningrado, e ormeggiandolo accanto alla nave museo
Aurora, il vecchio incrociatore simbolo della Rivoluzione russa. Da
lì, intendeva inviare un appello nazionale al popolo per denunciare
il pericolo a cui la madrepatria andava incontro con quella classe
dirigente corrotta.
Sfortunatamente, la sua impresa finì
in modo tutt’altro che eroico. Temendo che Sablin potesse rivendere
preziose informazioni ai rivali del Paese, tra cui naturalmente gli
Stati Uniti, il governo lanciò una feroce caccia nei suoi
confronti. Abbordato dai commando della marina sovietica, il
sottomarino si ritrovò sotto sequestro. Gli ammutinati si
ritrovarono disonorati e allontanati dalle forze armate, mentre
Sablin subì la pena più grave. Egli è sto poi giustiziato
segretamente nell’agosto del 1976. L’intero episodio è naturalmente
rimasto segreto a lungo, e i suoi particolari rivelati soltanto
dopo il crollo dell’Unione Sovietica.
Caccia a Ottobre Rosso: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Caccia a Ottobre Rosso grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes, Netflix e
Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di giovedì 9 giugno alle ore
23:20 sul canale Iris.
In vista della
sessantunesima edizione dell’Annecy International Animation Film
Festival che si terrà la prossima settimana,
Netflix annuncia le nuove serie e i nuovi film
animati prodotti in Europa e in uscita prossimamente. Questi titoli
hanno ognuno un tono e un linguaggio distinti, ma sono universali
nella narrazione e nei temi.
I nuovi film includono
Ember, il seguito di Klaus di Sergio Pablos, vincitore del premio
BAFTA e candidato al premio Oscar; il musical d’animazione Scrooge:
A Christmas Carol con brani dell’acclamato vincitore del premio
Oscar Leslie Bricusse; That Christmas, basato sui
libri per bambini del vincitore del premio BAFTA Richard
Curtis; oltre a un film d’animazione ancora senza titolo
di Steve Box, vincitore del premio Oscar per Wallace & Gromit – La
maledizione del coniglio mannaro. Per quanto riguarda le serie,
Netflix annuncia tre nuove produzioni originali:
Bad Dinosaurs di Snafu Pictures e Able & Baker, Mermaid Magic di
Rainbow, The Seven Bears di Folivari. A queste si aggiunge
Wereworld di Lime Pictures, basato sulla serie di romanzi fantasy
di Curtis Jobling.
Questi progetti si
uniscono a un’offerta sempre più ampia di titoli animati realizzati
in Europa, tra cui: My Father’s Dragon di Cartoon Saloon e Nora
Twomey, regista nominata al premio Oscar, che debutterà su Netflix
in autunno; Chicken Run: Dawn of the Nugget, un progetto
senza titolo di Wallace & Gromit dell’amato studio di animazione
inglese Aardman, vincitore di quattro premi Oscar; una nuova serie
animata per adulti dell’italiano Zerocalcare e Captain Fall degli
showrunner norvegesi Jon Iver Helgaker e Jonas Torgerson.
NUOVI FILM Netflix
Ember (Spagna)
Sinossi: Dal regista di
Klaus, vincitore del premio BAFTA e candidato al premio Oscar,
Sergio Pablos e The SPA Studios, arriva Ember, un’epica avventura
sulla ricerca del fuoco dell’umanità raccontata attraverso gli
occhi del giovane Dikika, che intraprende una corsa impossibile
verso un lontano vulcano per recuperare la preziosa scintilla che
salverà la sua tribù. Formato: Lungometraggio d’animazione
disegnato a mano- Produzione: The SPA Studios
Scrooge: A Christmas
Carol (Regno Unito)
Sinossi: Prodotto da
Timeless Films e diretto da Stephen Donnelly, la leggenda senza età
di Charles Dickens rinasce in questo adattamento musicale
soprannaturale della storia di Natale per eccellenza. Con la sua
stessa anima in gioco, Scrooge ha solo una vigilia di Natale per
affrontare il suo passato e costruire un futuro migliore. Con le
canzoni riadattate del leggendario e due volte vincitore del premio
Oscar Leslie Bricusse, Scrooge: A Christmas Carol è uno spettacolo
da cantare per una nuova generazione. Formato: Lungometraggio
d’animazione CG Produzione: Timeless Films Uscita: dicembre
2022
That Christmas (Regno
Unito)
Sinossi: Basato sulla
fortunata serie di libri per bambini del vincitore del premio BAFTA
e candidato al premio Oscar Richard Curtis (Quattro matrimoni e un
funerale, Love Actually, Yesterday), il commovente film di
Locksmith Animation segna il debutto alla regia del celebre
character animation e story artist Simon Otto (trilogia Dragon
Trainer). That Christmas segue una serie di storie intrecciate su
amore e solitudine, famiglia e amici e Babbo Natale che ha commesso
un grosso errore, per non parlare di un numero enorme di tacchini!
I produttori sono Nicole P. Hearon (Oceania, Frozen) e Adam Tandy
(The thick of it, Detectorists). Formato: Lungometraggio
d’animazione CG Produzione: Locksmith Animation
Film d’animazione di
Steve Box ancora senza titolo (Francia)
Sinossi: Dal regista
Steve Box (Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro),
vincitore del premio Oscar e tre volte vincitore del premio BAFTA,
e SUPERPROD Animation, arriva un originale film d’animazione comico
per famiglie ancora senza titolo. Lottando per nutrirsi con i
proventi delle loro rapine sempre fantasiose, ma a basso
rendimento, Tibbles e la sua banda disordinata di gatti randagi
sono costretti ad agire sotto copertura per organizzare la più
grande rapina della loro vita, fingendosi ciò che più disprezzano –
gli animali domestici coccolati. Formato: Lungometraggio
d’animazione CG- produzione: SUPERPROD Animation.
NUOVE SERIE Netflix
Bad Dinosaurs (Regno
Unito/Spagna)
Sinossi: Bad Dinosaurs è
la serie animata di debutto di Snafu Pictures, un viaggio da
brivido attraverso il Mesozoico, che segue gli esilaranti imbrogli
di una famiglia di tirannosauri che affronta le prove della vita
nella natura selvaggia preistorica, mentre è circondata da
dinosauri incompetenti. Basato su una serie di cortometraggi online
di fenomenale successo creati in collaborazione con il veterano
dell’animazione Joel Veitch, la serie sarà prodotta da Able & Baker
(Love Death & Robots, Il drago argentato) e diretta dal
pluripremiato e candidato al premio Oscar Simone Giampaolo.
Formato: Serie animata CG Produzione: Snafu Pictures
Mermaid Magic
(Italia)
Sinossi: Dal
pluripremiato creatore e regista Iginio Straffi (Winx Club) e dallo
studio di animazione vincitore di un Emmy Rainbow/Bardel (Rick e
Morty, Il principe dei draghi), insieme all’acclamato head writer
Rich Burns (Spirit: Avventure in libertà) arriva una rivoluzionaria
serie animata su un’adolescente principessa sirena di nome Merlinda
che lascia il suo mondo sottomarino per la terra inesplorata per
rintracciare una rara fonte di magia che la aiuterà ad affrontare
le forze del male che cercano di distruggere il suo regno sopra e
sotto le onde. Formato: Serie animata CG Produzione: Rainbow
The Seven Bears
(Francia)
Sinossi: Ecco che
arrivano i Sette Orsi, un adorabile branco di palle di pelo che sta
dando una svolta alle fiabe che tutti pensano di conoscere. Basato
sulle acclamate graphic novel di Emile Bravo, The Seven Bears è
animato dal pluripremiato Animation Studio Folivari. Formato: Serie
animata CG Produzione: Folivari. Animazione in CG di Cube,
showrunner Robert Vargas
Wereworld (Regno
Unito)
Sinossi: Basato sui libri
di Curtis Jobling, Wereworld è un’epica serie di avventure fantasy
che segue Drew Ferran quando diventa maggiorenne e scopre di essere
l’ultimo di una lunga stirpe di lupi mannari e legittimo (ma
riluttante) sovrano di una terra governata dai Werelords. Drew deve
combattere per abolire la tirannia dei Lionlords e reclamare il
trono. La serie è diretta da Tom Brass per Jellyfish Pictures e
prodotta da Angelo Abela, Tim Compton, Curtis Jobling e Barry Quinn
per Lime Pictures. Formato: Serie animata CG Produzione: Lime
Pictures (Produttori), Jellyfish Pictures (Studio)