Il nuovo film
MCU ha
finalmente rivelato cosa è successo a Wakanda durante il
Blip. Dopo lo schiocco delle dita di Thanos in
Avengers: Infinity War – l’evento
che ha cancellato metà delle creature dell’universo – la maggior
parte degli spettatori si aspettava un cambio di direzione per
l’intero franchise. Tuttavia, Avengers: Endgame è iniziato con un
salto temporale di cinque anni, bypassando completamente gli eventi
del Blip. Solo successivamente la Marvel ha rivelato ciò che
è successo durante il famoso salto temporale che precede
Endgame.
Se il primo
Black Panther sorvola su cosa è successo a
Wakanda durante il Blip, Wakanda Forever pone il focus non solo sulla
morte del re T’Challa, ma anche sulle conseguenze dello
Snap di Thanos.
Ramonda diventa il capo del
Wakanda
Stando a Black Panther: Wakanda Forever, dopo la
tragica morte di T’Challa, Ramonda viene
“reintegrata’’ come sovrano del Wakanda. Questo fatto
indica implicitamente che Ramonda sia salita al trono
durante il Blip. La teoria è plausibile, dato che sia
T’Challa che Shuri sono rimaste vittime
dello Snap di Thanos. Durante il Blip,
il Wakanda ha vissuto un momento di grande confusione.
Prima la sparizione T’Challa, che in teoria doveva essere
l’ultima Pantera Nera. Poi la strage delle scorte
dell’Erba aFogliadi Cuore Infine
la perdita di Shuri, l’unica scienziata in grado di
sintetizzare l’erba. In tutto ciò, Ramonda viene posta
come guida del Wakanda.
Wakanda si eclissa dal resto del mondo
In
Black
Panther, il Wakanda era nascosto dagli
ologrammi. Nel secondo film, il mondo di Ramonda ritorna
ad essere isolato dal resto dell’MCU. Probabilmente, dopo
l’infrazione di Thanos, i sopravvissuti hanno cercato di
ricreare la sicurezza del Wakanda attraverso
l’isolazionismo. Sicuramente, Ramonda ha svolto un ruolo
di primo piano nella restaurazione dell’equilibrio.
Rimane in dubbio quale posto sia spettato a
Okoye durante il Blip. Come sappiamo da
Avengers: Endgame, Okoye è rimasta in contatto
con i Vendicatori, unendosi anche al consiglio olografico
di Vedova Nera. Probabilmente, il Wakanda è stato
tenuto fuori dagli eventi principali del Blip e
Okoye ha guidato nell’ombra le forze dentro e fuori dal
Wakanda.
Nakia partorisce il figlio di
T’Challa
Infine,
Black Panther: Wakanda Forever conferma che
Nakia è sopravvissuta allo Snap di
Thanos. Il film rivela che Nakia ha lasciato
Wakanda poco dopo l’attacco di Thanos.
Tuttavia, non è chiaro se la donna sia fuggita prima o dopo la
nascita di suo figlio Toussaint. Stando alla scena tra i
titoli di coda di Black Panther, T’Challa
sapeva che Nakia era incinta. Per non includere il
bambino nella linea di successione, i due decidono che la donna e
il piccolo devono fuggire ad Haiti. Al
tempo, Nakia non poteva imaginare che
T’Challa sarebbe tornato dopo il Blip per poi
incontrare la morte definitivamente. In
Black Panther:
Wakanda Forever assistiamo alla tragica e straziante
storia di Nakia.
I film
Horror non bastano mai, sono una continua fonte di storie,
sia che facciano soltanto saltare dalla sedia, sia che
rappresentino uno sguardo sulla società in cui viviamo. Il cinema
ha sempre fatto affidamento al genere per “sostenersi” e ancora
oggi molti dei più brillanti storyteller si affidano al suo
linguaggio per raccontare le loro storie. Non fa eccezione la lunga
lista di film Horror del
2022.
Tra progetti più sperimentali,
grandi autori che tornano a raccontare le loro storie dell’orrore e
soprattutto film che appartengono alle saghe più amate del filone
horror, tra conclusioni e reboot, sarà un anno d’oro per il genere!
Di seguito, ecco tutti i film horror in uscita nel
2022 da non perdere assolutamente!
Film horror 2022
Scream
Altro reboot da un franchise di
enorme successo firmato Wes Creven.
Venticinque anni dopo una serie di brutali omicidi che hanno
sconvolto la tranquilla cittadina di Woodsboro, in California, un
nuovo killer indossa la maschera di Ghostface e inizia a prendere
di mira un gruppo di adolescenti. Diretto da Matt Bettinelli-Olpin,
Tyler Gillett il film è uscito il 13 Gennaio 2022. Arriverà tra
poco sulle piattaforme e ritornano nel cast le attrici
originali Neve Campbell, Courteney Cox e David
Arquette. Qui la
recensione.
Non aprite quella
porta
E’ l’annunciato sequel targato
Netflix e ennesimo film basato sul franchise
basato a sua volta su una storia
vera. Il primo film di Tom Hooper è diventato un vero e proprio
cult. Ma di cosa parla il nuovo film? Dopo quasi 50 anni di
latitanza, Faccia di Cuoio ritorna per terrorizzare un gruppo di
giovani amici idealisti che accidentalmente sconvolgono il suo
mondo protetto, in una remota città abbandonata del Texas. Il film
è uscito il 14 Febbraio 2022 su Netflix.
Occhiali neri
Il ritorno del maestro del brivido
per eccellenza, il nostro Dario Argento.
Occhiali neri (qui la recensione) segna il
ritorno del regista nelle sale cinematografiche a 10 anni dal suo
precedente lavoro, Dracula 3D. La storia di questo nuovo
progetto si svolge a Roma. Protagonista è Ilenia
Pastorelli nei panni di una donna che per sfuggire ad
un aggressore va a schiantarsi contro una macchina, perdendo la
vista. Dallo choc riemerge però decisa a combattere per la sua
sopravvivenza.
Jeepers Creepers:
Reborn
Jeepers Creepers: Reborn è
un film horror americano scritto da Sean Michael
Argo e diretto da Timo Vuorensola. È il
quarto film della serie di film Jeepers Creepers e
dovrebbe essere distribuito da Screen Media Films nel 2022. Al
momento non sappiamo se il film uscirà in Italia al cinema. Nel
film, nel contesto del festival Horror Hound, Chase e la sua
ragazza Laine iniziano a provare premonizioni inspiegabili e
visioni inquietanti associate al passato della città e al
Creeper.
Nope
Nope
(qui la recensione) è un film
horror del 2022 uscito ad agosto in Italia, scritto, diretto e
prodotto da Jordan Peele sotto il marchio della
sua casa di produzione Monkeypaw Productions.
Protagonisti del film Daniel Kaluuya, Keke
Palmer e StevenYeun, i
quali si trovano a confrontarsi con un fenomeno inspiegabile
presente nel cielo sopra di loro. Tra dramma, mistero, horror e
profonde riflessioni sociali, Nope segna il ritorno alla
regia di Peele, reduce dai clamorosi successi di Scappa – Get Out e
Noi.
Men
Men è un
film drammatico horror uscito ad agosto in Italia, scritto e
diretto da Alex Garland, autore anche di
Ex
Machina e Annientamento. Il film è interpretato
da Jessie Buckley e Rory Kinnear,
protagonisti di una storia che vede una giovane donna recarsi in
vacanza da sola nella campagna inglese dopo la morte dell’ex
marito. In quei luoghi apparentemente incontaminati, però, qualcosa
sembra sfuggire alle leggi della logica, dando vita ad un vero e
proprio incubo.
Halloween Ends
Halloween
Ends (qui la recensione) è stato uno
dei film horror più attesi del 2022, uscito ad ottobre per la regia
di David Gordon Green e scritto da Green,
Danny McBride, Paul Brad Logan e da Chris
Bernier basato sui personaggi ideati da John
Carpenter e Debra Hill. Si tratta del
sequel di Halloween Kills del 2021 ed è la tredicesima e
ultima puntata del franchise di Halloween. Il film è
interpretato da Jamie Lee
Curtis e Nick Castle che riprendono i
ruoli di Laurie Strode e Michael Myers, con James Jude
Courtney che interpreta Myers. Andi
Matichak, Will Patton e Kyle
Richards riprendono i ruoli della nipote di Laurie,
Allyson, del vice Frank Hawkins e Lindsey Wallace.
Non sarai sola
Non sarai
sola è un film horror uscito in Italia nel luglio del
2022, coprodotto a livello internazionale e scritto e diretto da
Goran Stolevski, al suo debutto alla regia. Nel
cast si ritrovano Noomi Rapace, Anamaria Marinca,
Alice Englert, Carloto Cotta, Félix Maritaud e
Sara Klimoska. La trama si svolge nella Macedonia
del 19º secolo, dove una giovane donna viene rapita in un isolato
villaggio di montagna e trasformata successivamente in una strega
da un antico spirito.
Firestarter
Firestarter (qui la recensione) è un film
horror di fantascienza americano diretto da Keith
Thomas, basato sull’omonimo romanzo di Stephen
King e con protagonisti Zac
Efron, Ryan Kiera Armstrong, Sydney Lemmon,
Michael Greyeyes e Kurtwood Smith. Nel
film, un padre deve proteggere sua figlia dopo che ha sviluppato la
pirocinesi ed è braccata da un’agenzia governativa segreta che
intende catturarla e controllarla. Nel corso della loro fuga, si
scatenerà una scia di violenza e sangue senza eguali.
X – A Sexy Horror Story
X– A
Sexy Horror Story (qui la recensione) è un film
slasher americano scritto, diretto e montato da Ti
West. Il film è interpretato da Mia Goth, Jenna Ortega, Martin
Henderson, Scott Mescudi e Brittany Snow.
Nel film, in una fattoria isolata in Texas, una troupe
cinematografica arriva per girare un film per adulti. I loro
ospiti, una coppia di anziani solitari, si interessano in modo
speciale ai nuovi arrivati. Al calar della notte, l’interesse
malizioso della coppia sfocia però nella violenza e nella
follia.
Pearl
Pearl
(qui la recensione) è film horro
del 2022 diretto da Ti West con Mia Goth,
David Corenswet, Tandi Wright, Matthew Sunderland, Emma
Jenkins-Purro. Si tratta del sequel/prequel di X – A
Sexy Horror Story. Intrappolata nella fattoria isolata della
sua famiglia, Perla deve occuparsi del padre malato sotto la
sorveglianza amara e prepotente della sua devota
madre. Desiderando una vita affascinante come quella vista nei
film, le ambizioni, le tentazioni e le repressioni di Pearl si
scontrano, nella straordinaria storia delle origini ispirata al
technicolor dell’iconico cattivo di X.
Gli occhi del
diavolo
Gli occhi del
diavolo è un film horror soprannaturale americano di
prossima uscita diretto da Daniel Stamm e scritto
da Robert Zappia. I protagonisti sono
Jacqueline Byers, Virginia Madsen e Ben
Cross. La trama ruota intorno a Suor Ann, una
venticinquenne irrequieta che crede fermamente che eseguire
esorcismi sia la sua vocazione. Il suo desiderio di mettersi alla
prova prende una piega imprevista quando incontra uno dei pazienti
più disturbati della scuola. Durante i loro strazianti incontri, la
sorella Ann si trova faccia a faccia con una forza demoniaca che
infesta la scuola e ha misteriosi legami con il suo passato.
Crimes of the Future
Crimes of the
Futuresegna il ritorno al cinema di
David Cronenberg. Il film offre un tuffo profondo
in futuro non troppo lontano, in cui l’umanità sta imparando ad
adattarsi al suo ambiente sintetico. Questa evoluzione sposta gli
esseri umani oltre il loro stato naturale e in una vera e propria
metamorfosi del corpo, che altera la loro composizione biologica.
Presentato a Cannes, Crimes of the Future ha per
protagonisti Viggo
Mortensen, Léa Seydoux e Kristen
Stewart.
Smile
Smile
(qui la recensione) è un film
horror psicologico statunitense del 2022 scritto e diretto da
Parker Finn, basato sul suo corto del 2020
Laura Hasn’t Slept. Il film ha come attori Sosie
Bacon, Jessie T. Usher, Kyle Gallner, Caitlin Stasey, Kal
Penn e Rob Morgan. La trama ruota intorno
ad una donna costretta a confrontarsi con il suo passato per
sopravvivere e sfuggire ad una nuova e agghiacciante realtà.
The Slaughter – La mattanza
The Slaughter – La
mattanza è un film horror italiano diretto da
Dario Germani con Roberto Luigi
Mauri, Tonia De Micco, Fabrizio Bordignon, Robert Madison
e Jessica Pizzi. La storia ha per protagonisti
quattro ragazze e tre ragazzi, i quali decidono di trascorrere una
notte di sballo all’interno di un grande stabilimento
cinematografico di sviluppo e stampa. Sarà l’inizio di una notte di
terrore.
Hatching – La forma del male
Hatching – La forma del
male (qui la recensione) è un film
horror del 2022 diretto da Hanna Bergholm e
scritto da Ilja Rautsi. È stato presentato in
anteprima al Sundance Film Festival 2022 il 23 gennaio 2022, e
distribuito in Italia il 6 ottobre dello stesso anno. La storia
ruota intorno ad un uovo che una dodicenne trova nel bosco e decide
di custodire finché non si schiuda. Ciò che uscirà da quel guscio,
tuttavia, darà vita ad orrori che metteranno alla prova la
stabilità della sua famiglia.
Cracked
Cracked è un film tailandese di
Surapong Ploensang con Byron Bishop,
Chayanit Chansangavej, Nichkhun e Nutthatcha
Padovan. Quando il padre di Ruja, un famoso pittore,
muore, lei torna in Thailandia per l’eredità. Un amico di famiglia
le consiglia di vendere una serie di opere, ma il soggiorno di Ruja
è funestato da una presenza oscura. Quante sinistre verità si
celano dietro i quadri? Presentato al Far East Film Festival di
Udine, il film non ha ancora una distribuzione in sala.
Goodnight Mommy
Diretto da Matt
Sobel, Goodnight Mommy è un film
horror distribuito sulla piattaforma Prime Video il 16 settembre 2022. Si tratta del
remake dell’acclamato film omonimo di produzione austriaca del
2014. Quando due fratelli gemelli arrivano a casa e trovano il
comportamento della madre alterato e il suo viso coperto da bende
chirurgiche, iniziano a sospettare che la donna sotto la garza non
sia chi dice di essere.
Piove
Piove (qui la recensione) è un film di
genere thriller/horror del 2022, diretto da Paolo
Strippoli, con Fabrizio Rongione, Francesco
Gheghi, Aurora Menenti e Cristiana
Dell’Anna. La storia ruota intorno ad una nebbia che, con
la pioggia, esce dalle fogne ed entra nel corpo di chi la respira,
facendo uscire il peggio di sé. Nessuno sembra poter sfuggire a
ciò, neanche Thomas e i suoi due figli, già segnati dal dolore e
dalle divisioni interne.
Con la serie di film intitolati
Scream, il
regista dell’horror Wes Craven regala al cinema un
nuovo iconico killer, chiamato Ghostface per via della
caratteristica maschera da lui indossata. Protagonista di quattro
film, il personaggio è tutt’oggi una delle figure chiave del cinema
thriller, mentre la serie ha contribuito a ridefinire le
caratteristiche del genere, segnando un momento di passaggio
all’interno di questo. In particolare, tali titoli contribuirono a
rilanciare il successo degli slasher, film nei quali un
maniaco omicida dà la caccia ad un gruppo di persone. L’arrivo di
Scream al cinema nel 1996 fu dunque una
vera e propria rivoluzione.
Il regista Wes
Craven, noto anche per essere l’autore della saga horror
Nightmare, ebbe l’idea per il film a partire da un vero
serial killer. Questi è Danny Rolling, il quale confessò l’omicidio
e la mutilazione di cinque studenti in Florida tra il 1989 e il
1990. Questi, catturato, si trovò infine condannato a morte tramite
iniezione letale nel 2006. La figura del killer dei film, come
anche gli omicidi da lui perpetrati sono basati su quelli
realizzati da Rolling, e ciò contribuì a generare una concreta
paura nei confronti del personaggio di Ghostface.
Fondendo spaventose scene tipiche
del genere con elementi comici o satirici, Scream
ottenne un grandissimo successo tanto di critica quanto di box
office. A fronte di un budget di soli 14 milioni riuscì infatti ad
incassare nel mondo un totale di 173 milioni di dollari, spianando
così la strada ai successivi sequel. In seguito, questo divenne
oggetto di dibattito anche per via di alcuni efferati omicidi
accaduti negli anni seguenti. In molti hanno accusato
Scream di aver ispirato tali crimini, inducendo ad atti di
violenza. Benché ciò sia stato del tutto involontario, tali eventi
contribuirono in modo piuttosto macabro al successo del film,
ancora oggi considerato un vero e proprio cult.
Scream: la trama del
film
Il primo film della serie si apre
con l’adolescente Casey Becker, in casa da sola
mentre attende l’arrivo del fidanzato. Improvvisamente, la ragazza
viene contattata telefonicamente da un misterioso interlocutore che
minaccia di uccidere sia lei che il fidanzato qualora non risponda
correttamente ad alcune domande sui film horror. Per sua sfortuna,
l’omicida è più astuto del previsto, e riuscirà a ingannarli ed
ucciderli brutalmente entrambi. Ha così inizio la vicenda relativa
all’assassino Ghostface e ad i suoi brutali
omicidi. Morta Casey, la protagonista si rivela essere
Sydney Prescott, giovane e innocente, la quale ad
un anno esatto dalla morte della madre comincia a ricevere strane
telefonate.
Attraverso una complessa indagine,
arriverà a scoprire che queste sono realizzate dallo stesso killer
di Casey. Questi si manifesta poi con il volto celato da una
misteriosa maschera bianca e il corpo avvolto da una spettrale
tonaca nera, iniziando a perseguitare la ragazza e i suoi amici con
l’intento di ucciderli tutti senza pietà. Neanche le forze
dell’ordine sembrano poter fermare la forza omicida di Ghostface, e
così la giovane ragazza capisce che l’unico modo per uscirne viva è
scoprire il mistero che si nasconde dietro quelle violenze. Per
poter risolvere tale enigma, però, Sydney sarà costretta a scavare
nel proprio passato, andando a ricercare elementi di questo
particolarmente dolorosi. Ben presto capirà che la morte di sua
madre è strettamente collegata ai nuovi omicidi.
Scream: il cast del
film
La protagonista della serie è
indiscutibilmente Sydney Prescott, interpretata dall’attrice
Neve Campbell. Questa fu individuata dal regista
all’interno del cast di una serie televisiva, e venne scelta per la
sua capacità di sembrare innocente ma avere anche il potenziale di
destreggiarsi in situazioni particolarmente rischiose. L’attrice,
tuttavia, inizialmente si dichiarò restia ad accettare il ruolo,
non volendo prendere parte ad un nuovo film horror. Si convinse
però per il fatto che quello di Sydney sarebbe stato il suo primo
ruolo da protagonista. Inoltre, il carattere del personaggio le
sembrava abbastanza convincente da non risultare la classica
ragazza stereotipata da horror.
Il ruolo della protagonista era
stato in realtà inizialmente offerto all’attrice Drew
Barrymore. Questa preferì però ricoprire il ruolo di
Casey, visto all’inizio del primo film. La Barrymore sosteneva
infatti che se un’attrice popolare come lei dava volto ad un
personaggio che viene subito eliminato dal film, gli spettatori
avrebbero provato ulteriore spavento e smarrimento, non sapendo
cosa aspettarsi. La produzione desiderava poi legarsi ad attori il
più popolari possibile, e per questo per il ruolo della giornalista
Gale affidarono il ruolo a Courtney Cox. All’epoca
questa celebre per il ruolo di Monica in Friends, che
interpretava dal 1994. L’attrice, interessata alla parte, dimostrò
di poter interpretare un personaggio controverso, finendo con il
convincere i produttori.
Nel film appare anche l’attore
Liev
Schreiber, nel ruolo di Cotton Weary. Celebre è invece
il cameo di Henry Winkler, noto come Fonzie in
Happy Days. Questi ricopre qui il ruolo di Himbry, preside
della scuola frequentata dai protagonisti. Data la sua popolarità,
egli decise di non far sapere del proprio coinvolgimento nel film.
Ciò permise di non indirizzare su di lui tutte le attenzioni del
pubblico. Altro ruolo rimasto iconico è quello di Tatum Riley,
interpretato dall’attrice Rose McGowan. Questa
dimostrò la vincente capacità di risultare la classica ragazza
cinica e innocente, con sfumature inedite rispetto al classico
stereotipo. David Arquette è il vicesceriffo Linus
Riley, mentre Skeet Ulrich e Matthew
Lillard interpretano rispettivamente Billy Loomis e Stu
Macher.
Scream: il nuovo sequel,
il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Dopo l’ultimo capitolo ufficiale
della saga, Scream 4, uscito nei cinema nel 2011, da
subito sono iniziate a circolare le voci circa un quinto capitolo.
La scomparsa nel 2015 del regista Craven, tuttavia, ha
inevitabilmente rallentato i lavori a riguardo. Nel corso del 2020
sono però arrivate nuove conferme a riguardo, anticipando così
l’imminente arrivo di un quinto capitolo. Tra l’agosto e il
settembre di questo anno sono infatti stati confermati i ritorni di
Coutney Cox, David
Arquette e, soprattutto, di Neve
Campbell. Questi riprenderanno i loro celebri
personaggi, in quello che dunque dovrebbe essere un vero e proprio
sequel diretto. Intitolato semplicemente Scream, il quinto
capitolo è infine arrivato in sala nel gennaio del 2022,
riscuotendo un buon successo.
Nell’attesa di vedere il nuovo film,
è possibile fruire del primo Scream
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Now TV, Google Play, Apple iTunes, Paramount+ e Tim Vision. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione
venerdì 18 novembre alle ore
21:00 sul canale 20 Mediaset.
Partirà lunedì 21 novembre la
undicesima edizione di A TUTTO SCHERMO, la rassegna online
dedicata al cinema indipendente italiano di qualità a cura della
Rete degli Spettatori e in collaborazione con la
piattaforma di CG Entertainment. Anche questa edizione
vedrà protagonista non solo il miglior cinema di finzione ma anche
il mondo del documentario, un modo di fare cinema che è avanguardia
rispetto ai linguaggi e alle tecnologie contemporanei. A TUTTO
SCHERMO nasce con l’obiettivo di intercettare tutta una serie
di titoli italiani che hanno avuto poca tenitura in sala, a causa
di mere logiche di mercato, o sono al momento transitati solo nel
circuito festivaliero, per dar loro una nuova vita, una nuova
possibilità di visione per un pubblico più ampio e variegato ormai
abituato a nuove modalità di visione.
Grazie alla collaborazione con CG
tv, piattaforma da sempre attenta al cinema italiano indipendente e
ai migliori documentari in circolazione, A TUTTO SCHERMO
potrà valorizzare la selezione di titoli che saranno visibili in
streaming e arricchiti di interviste e approfondimenti, per
raggiungere un pubblico che altrimenti non avrebbe mai avuto la
possibilità e lo spazio per vederli. Inoltre, durante tutta la
durata della rassegna, ci saranno anche eventi in presenza con
proiezioni speciali in sale selezionate in tutta Italia a
conferma del binomio ON-OFF alla base della manifestazione. La
rassegna – disponibile dal 21 novembre al link https://www.cgtv.it/atuttoschermo
– si struttura in tre percorsi, uno dedicato al miglior cinema
indipendente italiano e gli altri due al mondo del
documentario, che saranno acquistabili singolarmente:
Percorso A Tutto Schermo 22
(costo pacchetto 20 euro) – 5 documentari praticamente inediti o
passati solo ai Festival saranno disponibili in streaming per tutto
il periodo e arricchiti da una proiezione speciale alla presenza
virtuale del regista per introdurre e approfondire personalmente il
titolo.
“The Matchmaker” di Benedetta Argentieri (2022) – Fandango,
Venezia 2022 fuori-concorso. Premiere 25 novembre alla
presenza della regista
“Rue Garibaldi” di Federico Francioni (2021) – Produzione:
Cinevoyage Premiere 1 dicembre alla presenza
del regista
“Divided: What Language Do You Express Love in?” di Federico
Schiavi e Christine Reinhold (2022) – Produzione: A World With a
View in collaborazione con Nacne Premiere 5 dicembre alla
presenza dei registi
“Innesti” di Sandro Bozzolo (2022) – Produzione Una Film,
Enrica Viola Premiere 13 dicembre alla presenza del
regista
“Nulla di sbagliato” di Davide Barletti e Gabriele Gianni e
prodotto da Cinemovel in associazione con CIAI e Con i Bambini
nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa
(2020) Premiere 15 dicembre alla presenza dei
registi
Percorso Altri sguardi
(costo pacchetto 10 euro) – selezione di 5 film dalla library di CG
Entertainment, espressione del miglior cinema indipendente degli
ultimi 20 anni, arricchiti da approfondimenti.
Il resto di niente – Antonietta De Lillo, 2004
I cormorani – Fabio Bobbio, 2016
L’ospite – Duccio Chiarini, 2018
Sole – Carlo Sironi, 2019
Selfie – Agostino Ferrente, 2019
Percorso L’invenzione del
reale (costo pacchetto 10 euro) – selezione di 5 documentari
degli ultimi dieci anni dalla library di CG Entertainment,
arricchiti da approfondimenti.
The Dark Side of the Sun – Carlo Hintermann, 2011
Terramatta – Costanza Quatriglio, 2012
Noi non siamo come James
Bond – Mario Balsamo, 2013
Un altro me – Claudio Casazza, 2016
Il senso della bellezza – Valerio Jalongo, 2017
A TUTTO SCHERMO è un
progetto a cura della Rete degli Spettatori in
collaborazione con CG Entertainment, e con Cinefilos.it media partner
dell’iniziativa.Iniziativa realizzata con il contributo
e il patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo –
Ministero della Cultura
LA RETE DEGLI SPETTATORI _
CHI SIAMO
Nel 2011 nasce la Rete degli
Spettatori con l’obiettivo di valorizzare i nostri migliori autori
e le loro opere attraverso la promozione, il supporto e la
creazione di nuovi canali e nuove modalità distributive,
coniugandoli con il sostegno alle sale e con attività di
introduzione al linguaggio e alla conoscenza del cinema nelle
scuole. L’associazione 100autori ha deciso di condividere con noi
il progetto fin dalla sua nascita, ravvisando nei suoi principi e
obiettivi un carattere di urgenza e priorità. In un mercato
nazionale che sempre più mortifica la qualità, negandogli spazi e
visibilità, soprattutto in provincia e tra i giovani, abbiamo
cercato di dare una risposta contribuendo alla diffusione della
conoscenza del cinema italiano, del suo linguaggio e della sua
storia, promuovendo l’incontro tra autori e pubblico. Tante sono le
realtà con le quali ci siamo confrontati e abbiamo collaborato,
grandi e piccole, raggiungendo dei risultati interessanti
soprattutto in quelle sale di profondità che rappresentano la
colonna vertebrale della diffusione del cinema di qualità in
Italia.
Dal 9 all’11 dicembre presso
il Teatro Tina Di Lorenzo di Noto si terrà la prima edizione
di Vision2030, premio che nasce con l’intento di
diventare il punto di riferimento nazionale per il dibattito e la
promozione di opere cinematografiche, audiovisive e artistiche
inerenti ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Molte
saranno le personalità nazionali e internazionali che interverranno
con attività e dibattiti e che parteciperanno come giuria della
kermesse.
Promossa dal Ministero della
Cultura, Comune di Noto con il Patrocinio di Asvis, Unioncamere
in collaborazione con Dire Fare Cambiare,Tadàn
Produzioni e Siamo in diretta, con la direzione
artistica di Giulia Morello.
L’evento, prodotto da Smile
Vision, sarà suddiviso in tre giornate per approfondire il tema
della cultura sostenibile: etica, a dimensione umana e nel pieno
rispetto dell’ambiente. Si terranno proiezioni di documentari
riguardanti tematiche strettamente legate all’Agenda 2030, talk e
panel che coinvolgono realtà locali e nazionali tra le più attive
nel contesto cinematografico e ambientale, confronto pubblico con
gli enti promotori di protocolli Green per la produzione
cinematografica, allo scopo di sensibilizzare in primis la
filiera produttiva e di riflesso il pubblico partecipante con
particolare attenzione alle nuove generazioni.
Molte attività vedranno un
coinvolgimento attivo e diretto del pubblico: pulizie della costa
con Legambiente; Virtual Reality in collaborazione con Rai Cinema ,
silent disco in collaborazione con Yourban2030 che, realizzerà per
l’occasione uno smart wall in biopiastrelle presso la stazione dei
bus di Noto, trasformando la parete in un muro d’arte connettivo,
capace di offrire una connessione wi fi 5G ai cittadini e di
veicolare contenuti del Comune di Noto.
L’11 dicembre, a conclusione della
manifestazione. verranno assegnati diversi premi da una giuria di
qualità: dal miglior documentario ambientale, al miglior film
prodotto con protocolli per il cinema sostenibile ai premi
assegnati dai principali sponsor e partner della
manifestazione.A tal fine si segnala che il termine ultimo
dell’invio dei documentari per il concorso è il 25 novembre tramite
piattaforma FilmFreeway.
Media
partner dell’evento saranno: Rai per il Sociale (Rai
per la sostenibilità), Rai Cinema, e Comingsoon.it;
come partner istituzionali Cumo Noto e Ente Fauna
Siciliana, partner culturali Cinema sostenibile,
Yourban2030, Isoladel Cinema e Kano sartoria
sociale; partner tecnici Pic Event Solution e
Cleverage– Web & Digital Agency; inoltre, UNPLI
Sicilia, UNPLI (Unione nazionale pro loco d’Italia),Premiere Film, AssociazioneDiplomatici,Legambiente Noto e altri partner che
entreranno.
Al concorso di IULM e Noir in Festival per il cinema italiano,
ideato da Gianni Canova in accordo con
Giorgio Gosetti, organizzato dal Noir in Festival
in collaborazione con Università IULM e Cinecittà News, concorrono
sei film finalisti scelti a insindacabile giudizio dagli ideatori
del Premio fra i noir di produzione italiana
usciti in sala tra novembre 2021 e novembre 2022.
I sei film finalisti verranno
proiettati fra il 4 e il 6 dicembre a Milano nella Sala dei 146 di
IULM 6, in via Carlo Bo 7, con la partecipazione
degli autori. A scegliere il vincitore sarà una giuria
popolare di 80 giovani studenti e di appassionati, guidata
da tre critici cinematografici tra cui un
Presidente/moderatore.
Dopo una discussione collettiva al
termine di ogni proiezione, i membri della giuria potranno
esercitare il proprio diritto di voto deponendo la scheda con il
loro giudizio nell’urna appositamente predisposta. La graduatoria
finale indicherà il vincitore. Il voto di ciascuno dei tre critici
partecipanti avrà valore 5. In caso di parità nella deliberazione
finale, il voto del Presidente sarà determinante.
Da quest’anno, inoltre, la redazione
di Cinecittà News assegnerà a uno dei sei
finalisti una Menzione Speciale. I vincitori
verranno annunciati durante la serata di premiazione, l’8 dicembre.
I titoli finalisti di quest’anno sono:
Ghiaccio di Fabrizio Moro e Alessio
De Leonardis
domenica 4 dicembre, ore 17.00
Piove di Paolo Strippoli
martedì 6 dicembre, ore 18.15
Una
femmina di Francesco Costabile
martedì 6 dicembre, ore 20.00
“La conferma del Premio Caligari
tra gli assi portanti del Noir in Festival”, dicono
Gianni Canova e Giorgio Gosetti,
“così come la novità della partecipazione di Cinecittà News a
sostegno del buon cinema italiano, conferma che in pochi anni
autori e produttori hanno imboccato una via nuova e vitale che
rilancia una tradizione del nostro cinema: la passione per i
generi. Nella scelta dei finalisti di quest’anno, dovendo
fronteggiare una scena in profonda trasformazione tra prodotto per
la sala, serialità per i network, cinema per le piattaforme,
abbiamo voluto premiare in primis lo sforzo di chi ha ideato e
realizzato il film per la comunità che si riunisce al cinema. E le
felici sorprese, come vedrete, ci sono state.”
Per iscriversi gratuitamente alla giuria è
necessario essere maggiorenni e inviare, entro mercoledì 30
novembre 2022, una mail a [email protected]
con oggetto GIURIA CALIGARI 2022 segnalando: nome, cognome, mail di
riferimento, categoria di appartenenza del giurato (01 – Studente
universitario IULM oppure 02 – Appassionato/a di Noir).
Tutte le proiezioni sono gratuite e aperte a tutti fino ad
esaurimento dei posti disponibili.
I partecipanti alla Giuria sono anche invitati a esprimere una
riflessione sul film che ritengono più meritevole con una breve
critica/considerazione (max 600 caratteri spazi inclusi) da
indirizzare entro e non oltre l’11 dicembre all’indirizzo mail
[email protected]. Gianni Canova e Giorgio Gosetti
sceglieranno le sei mini-recensioni più significative che verranno
pubblicate sul sito di Noir in festival (www.noirfest.com) al
termine della manifestazione.
Giancarlo Giannini
è protagonista nella serie Sky,
Il Grande Gioco, dove recita al fianco di Francesco Montanari ed Elena
Radonicich. Il suo ruolo è quello di uno spietato
procuratore di una importante società. Durante la prima della serie
che si è tenuta al Teatro Eliseo, il cast era presente per la
conferenza stampa. Durante la conferenza sono emersi i dettagli che
hanno portato alla realizzazione della serie ma anche dei
retroscena della vita dei nostri protagonisti.
In questa occasione,
Giancarlo Giannini ha dichiarato: “A Febbraio
sarò a Los Angeles perché riceverò la stella sulla Walk of
Fame”. Il suo nome va ad aggiungersi a quello di altri
quindici tra gli italiani più celebrati a Hollywood. Dopo Bernardo
Bertolucci ed Ennio Morricone, anche Giancarlo Giannini potrà
celebrare la sua carriera con la tanto desiderata stella. Questa
notizia era stata già annunciata nel 2020 ma è stata poi rimandata
a causa della pandemia da Covid-19. Infatti, oltre all’attore era
stato annunciato lo stesso riconoscimento per Luciano Pavarotti –
cerimonia che si è tenuta ad agosto 2022.
Nel 2020, Giannini dopo l’annuncio
ha ringraziato la Filming Italy Los Angeles per il risultato
ottenuto: “Felicissimo per questo importante riconoscimento e
dedico questa preziosa stella a Franco Zeffirelli e Lina
Wertmuller”. Anche l’ex Ministro per i beni e le attività
culturali, Dario Franceschini aveva dichiarato: “Giancarlo
Giannini e Luciano Pavarotti: due nuove stelle italiane brillano da
oggi nella celebre Walk of Fame sulla Hollywood Boulevard di Los
Angeles, andando ad aggiungersi alle altre celebrità tricolore che
già ornano la celebre camminata”.
Rivisitando il capolavoro
letterario in chiave moderna, adattandolo cioè non soltanto alla
società contemporanea con le sue contraddizioni ma anche alle
esigenze di un pubblico sempre più smaliziato, Spirited – Magia di Nataleporta
a compimento un’operazione che fonde con pienezza e coerenza
classico e nuovo, creando una commistione che sprizza energia e
vitalità da ogni fotogramma. A partire proprio dai numeri musicali
e coreografici che rappresentano il meglio della confezione del
film: già le prime due sequenze che presentano i rispettivi
protagonisti – il fantasma del presente interpretato da
Will Ferrell e lo Scrooge dei nostri giorni che invece
ha volto e fisico di
Ryan Reynolds – regalano al pubblico momenti che
appartengono di diritto al miglior musical contemporaneo.
Uno spettacolo “sprecato” per lo
streaming
La messa in scena è
elegante nelle scenografie, moderna nei costumi, curata nella
fotografia: una confezione che permette ad Anders di “liberare” la
propriainventiva e
costruire col montaggio uno spettacolo che appare quasi sprecato
per lo schermo ridotto di un televisore o ancor peggio di un
computer. Spirited è chiaramente stato ideato e
realizzato senza alcun risparmio di inventiva o energia, sia a
livello visivo che nella costruzione narrativa: ci troviamo infatti
finalmente di fronte a un prodotto le cui continue trovate,
capovolgimenti e sorprese non solo volti solamente
all’intrattenimento vorticoso quanto piuttosto a creare una trama
che permetta lo sviluppo preciso dei due personaggi principali.
Pur risultando un film
che non ci spaventa definire scatenato, Spirited
possiede una sua progressione narrativa ben precisa e soprattutto
ci permette di scoprire scena dopo scena due psicologie che, magari
non nuovissime, sono comunque dotate di un arco narrativo solido,
coinvolgente. E pur trattandosi di un film che vuole portare al
pubblico un messaggio positivo, quello di Anders non è
assolutamente buonista, tutt’altro.
La novità della trasposizione
cinematografica
La novità di questa
trasposizione contemporanea sta nel raccontare che in fondo non si
deve necessariamente cambiare in toto per risultare persone
migliori. Anche accettando la propria natura, per quanto cinica, si
può riuscire a vedere il lato migliore della vita. Un discorso
affatto scontato e soprattutto sviluppato con intelligenza e una
discreta dose di tatto.
E questo ci porta a
scrivere di Ferrell e Reynolds, due interpreti per molto, forse
troppo tempo abbiamo visto sprecare la loro innata simpatia andando
incontro al facile consenso del pubblico. Per carità, in qualche
occasione hanno entrambi azzeccato film di genere con un certo
spessore e qualcosa da dire: ma chi non ci è riuscito a Hollywood?
Ebbene, con Spirited – Magia di Natale fronteggiano il
possibile preconcetto di chi scrive – perché, meglio ammetterlo, di
questo potrebbe trattarsi… – offrendo due prove maiuscole, complete
sotto ogni punto di vista: i due riempiono lo schermo grazie a
un’alchimia impossibile da ignorare, si esibiscono in notevoli
numeri musicali così come in scene di forza emotiva indubbia. Ad
aiutarli un cast di supporto encomiabile, in cui dobbiamo citare la
sempre efficace
Octavia Spencer e una carismatica Sunita
Mani.
Lo spirito di Dickens viene
rispettato e abbracciato
Realizzato per Apple TV
+, Spirited è probabilmente il miglior musical
americano dai tempi di The Greatest Showman. Lo
spirito del romanzo di Charles Dickens viene
abbracciato in pieno da questo lungometraggio, che lo trasporta nel
nostro presente con una freschezza e una lucidità ammirevoli. Si
affrontano tematiche piuttosto importanti nell’opera di Anders,
arrivando a toccare sia i nervi scoperti del nostro tessuto sociale
che il cuore del pubblico. Un prodotto impeccabile, che si rivela
capace di soddisfare gli amanti del genere, coloro che
semplicemente cercano svago e intrattenimento ma anche quella parte
di pubblico desiderosa di qualcosa che sappia andare più in
profondità e scaldare gli animi senza retorica. Speriamo che
l’imminente stagione dei premi non si “dimentichi” di questo
piccolo gioiello, in particolar modo di
Will Ferrell e Ryan
Reynolds. Due attori verso i quali speriamo di aver
fatto la dovuta ammenda con questo articolo…
Torna sul grande schermo la famiglia
Verneuil, una delle famiglie preferita dai francesi. La commedia
francese è diventata preso immediatamente un successo al botteghino
pur avendo ricevuto delle critiche da parte della stampa. Il film
dello scrittore e regista Philippe de Chauveron
non riesce a non strappare una risata con una premessa che incrocia
lo stile delle classiche commedie familiari al politicamente
scorretto. Non sposate le mie figlie! 3 è il terzo film della saga
iniziata nel 2014 che ci promette nuove risate con dei siparietti
al limite dell’assurdo.
Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3
uscirà nelle sale italiane il 1° dicembre dopo aver fatto il suo
debutto con successo nei cinema francesi.
Riunione di Famiglia – Non sposate
le mie figlie 3, la trama
Nei precedenti film Claude
Verneuil (Christian Clavier) e sua moglie
Marie (Chantal Lauby), si dimostrano subito una
famiglia poco convenzionale. Le quattro figlie
Isabelle (Frédérique Bel), Odile
(Alice David), Ségolène (Émilie Caen) e
Laure (Élodie Fontan) hanno sposato un ebreo, un
arabo, un cinese e un ivoriano. I Verneuil ovviamente fingono di
accettare i loro generi ma non nascondono il loro disagio,
soprattutto quando incontrano i consuoceri. In questo terzo film
Claude e Marie Verneuil festeggeranno presto il loro 40°
anniversario di matrimonio. Per l’occasione, le loro quattro figlie
decidono di organizzare una grande festa a sorpresa nella casa di
famiglia a Chinon. Decidono inoltre di invitare, ciascuna, i
genitori dei rispettivi mariti: Rachid Benassem
(Medi Sadoun), David Benichou (Ary Abittan),
Chao Ling (Frédéric Chau) e Charles
Koffi (Noom Diawara).
Nei primi minuti del film i Verneuil
fanno di tutto per evitare l’invasione dei generi. Il loro
desiderio di voler festeggiare un anniversario in solitudine viene
subito interrotto. Le loro figlie hanno la generosa idea di
organizzare una festa a sorpresa per il loro quarantesimo
anniversario di matrimonio, invitando i genitori dei loro coniugi.
Così in un continuo susseguirsi di siparietti ironici e momenti
melodrammatici, Riunione di Famiglia – Non sposate le mie
figlie! 3 mette in discussione anche la resistenza dei
rapporti.
Una famiglia a passo con i
tempi
Se i primi due film navigano nel
successo generale al botteghino questo terzo film, uscito in aprile
in Francia, ha riscontrato dei dissapori. I nostri protagonisti
vengono ancora una volta descritti nel loro immancabile mutamento:
Laure (Élodie Fontan), diventata vegana, vuole
imporre il suo cibo a tutti; Charles (Noom
Diawara) interpreta un Gesù afroamericano in una rappresentazione
teatrale. E mentre questi personaggi fanno da contorno, questo
terzo film ha in realtà una protagonista ben definita nel
personaggio di Ségolène. La giovane artista espone
le sue opere di denuncia alla condizione umane e viene notata da un
famoso critico e collezionista, Helmut. Il suo
arrivo sconvolgerà la trama di Riunione di Famiglia – Non
sposate le mie figlie! 3 e conferirà al film una ventata
di aria fresca da troppo confinata nelle storie della famiglia
Verneuil. Il ricco ed estroso collezionista d’arte farà da subito
innamorare Claude e Marie, che da
sempre sognano un genero bianco, cattolico e altolocato.
La sua presenza in Riunione
di Famiglia – Non sposate le mie figlie! 3 farà luce su un
argomento molto importante anche nell’attualità: la discriminazione
per l’età. Lo vediamo in una delle prime scene quando Marie va dal
suo macellaio di fiducia per poi ascoltare un commento dello stesso
che la etichetta come “anziana”. Invece, Helmut fa
di tutto per ingraziarsi Marie che inizia a porsi
delle domande riguardo la sua vita e al suo matrimonio. Il
collezionista metterà in crisi anche un’altra relazione quella tra
Ségolène e Chao che, ormai ai
ferri corti, litigano per qualsiasi cosa. Chao non
riesce a comprendere l’estro artistico della moglie e cerca in
tutti i modi di frenare la sua ribalta, impedendole di partire per
New York.
Il futuro della famiglia
Verneuil
Riunione di Famiglia – Non
sposate le mie figlie! 3 conserva tutti gli ingredienti
vincenti che hanno favorito i precedenti successi al botteghino:
umorismo politicamente scorretto, gag e dialoghi assurdi e persino
un po’ di tenerezza in più. Il duo Lauby-Clavier
si mostra ancora una volta ben collegato e la loro chimica come
marito e moglie è la colonna portante del film. In futuro potrebbe
esserci ancora occasione di rivederli sul grande schermo anche se
precedentemente i due attori hanno dichiarato che questo sarebbe
stato l’ultimo film della saga.
Anche la critica sostiene questa
ipotesi. Riunione di Famiglia – Non sposate le mie figlie!
3 non convince come i precedenti anzi le situazioni
assurde e grottesche che si vengono a creare sono in realtà delle
copie di scene susseguite nei precedenti due film. Neanche
l’introduzione del personaggio di Helmut riesce a
riportare a galla i Verneuil che pare abbiano esaurito le
definitivamente le cartucce. Seppur con una buona dose di novità
che mette in luce, in questo film più di altri, il ruolo dei
genitori, Claude e Marie sono
destinati a una non solitaria e non silenziosa vecchiaia, ma alla
fin fine questa condizione è quella che ha portato avanti da sempre
la loro famiglia.
L’attore Arón
Piper è ancora molto giovane, ma vanta già diversi ruoli
in progetti che, tra cinema e televisione, gli hanno permesso di
dar prova del suo talento. Oggi che è sul punto di rinnovarsi e
mettersi nuovamente alla prova con nuove avventure, la sua carriera
sembra essere ricca di promesse ed entusiasmanti novità.
Ecco 10 cose che non sai
suArón
Piper.
Arón Piper: i suoi film e le serie
TV
1. È noto per alcune serie
TV. Ad aver reso celebre l’attore vi sono alcune popolari
serie televisive. La prima in cui ha recitato è Centro
medico (2016-2017), ma è stata Élite, disponibile su Netflix, ha fargli ottenere la fama internazionale.
Qui recita nei panni di Ander Muñoz accanto agli attori Jaime Lorente,
Miguel Herran e
Maria Pedraza.
Ha poi recitato anche in Il caos dopo di te (2020) e
Élite – Storie brevi (2021). Nel 2022 recita poi in El
Silencio, nel ruolo di Sergio Ciscar.
2. Ha recitato anche per il
cinema. Piper ha esordito come attore di un film per
il cinema già da molto piccolo, quando all’età di sette anni ha
recitato in Una promessa mantenuta (2004). In seguito è
apparso in Maktub (2011), 15 años y un dìa
(2013), La corona partida (2016) e Los Rodrìguez y el
mas alla (2019). Prossimamente reciterà invece nei film
Sayen e Fatum.
3. Ha scritto una canzone
per un film. Come noto, nel tempo libero Piper si dedica
alla sua seconda passione, il rap, che lo porta, nel 2014, ad
essere candidato ai premi Goya (gli Oscar spagnoli) nella sezione
miglior canzone per il film 15 años y un día. Si tratta del
brano più noto e apprezzato dell’attore, che nel 2021 ha poi
pubblicato anche il suo primo album dal titolo Nieve.
Arón Piper in Élite
4. È stato uno dei
protagonisti. Nella popolare serie spagnola
Élite, disponibile su Netflix, l’attore ha interpretato
uno dei protagonisti, Ander Muñoz. Questi è il migliore amico di
Guzmán e Polo, tennista emergente e campione scolastico, anche se
in realtà detesta questo sport e lo pratica solo perché il coach è
suo padre e non vuole deluderlo. A differenza di quasi tutti gli
studenti, non è ricco, ma frequenta Las Encinas perché figlio della
preside. Omosessuale, si innamora poi di Omar e si fidanzerà con
lui.
5. Ha abbandonato la
serie. L’attore ha recitato solamente nelle prime quattro
stagioni, abbandonandola poi per la tristezza dei fan del suo
personaggio. L’attore non ha mai detto molto su tale abbandono,
affermando solamente che è avvenuto in quanto il percorso di Ander
nella serie si era concluso. Ad aver portato a tale risvolto
sembrerebbe però esserci stata anche la volontà dell’attore di
intraprendere nuovi progetti.
Arón Piper e Dua Lipa
6. Potrebbe aver avuto una
relazione con la cantante. Nulla di ufficializzato, ma nel
corso dell’estate del 2022 l’attore è stato in diverse occasioni
paparazzato insieme alla celebre cantante Dua
Lipa. I due, insieme durante alcune serate lontani dai
riflettori, sono sembrati ai loro fan una coppia piuttosto affiata,
cosa che ha spinto a supporre una relazione tra di loro. I diretti
interessati non hanno però mai commentato la cosa, né per smentire
né per confermare. Ad oggi, però, qualunque cosa ci sia stata tra
di loro sembra essere finita.
Arón Piper: chi è la sua fidanzata
8. Ha una nuova
fidanzata. Piper ha sempre cercato di mantenere quanto più
possibile privata la propria vita sentimentale, ma nelle ultime
settimane ha iniziato a circolare la voce che lo vorrebbe impegnato
in una relazione con la modella Jessica
Goicoechea. I due sono infatti stati visti insieme in
diverse occasioni e solo di recente sul profilo Instagra di lei è
comparsa una foto che la ritrae insieme all’attore. Questa sarebbe
dunque la prova definitiva di una loro frequentazione.
Arón Piper è su Instagram
8.Ha un
profilo sul social network.Arón Piper è naturalmente presente sul
social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da
13.3 milioni di persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi
pubblicato appena un’ottantina di post, tutti relativi alle sue
attività come attore o modello. Si possono infatti ritrovare
diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto
promozionali dei suoi progetti o dedicate a momenti di svago
quotidiano. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue
attività.
Arón Piper: il suo fisico
9. È molto attento al
proprio corpo. L’attore è noto anche per il suo fisico
asciutto ma scolpito, che lo ha fatto diventare nel tempo un vero e
proprio sex symbol. Non mancano le occasioni in cui l’attore
compare a torso nudo, dimostrando di essere continuamente intento a
mantenersi in forma, praticando sport e altre attività
salutari.
Arón Piper: età e altezza
dell’attore
10.Arón Piper è nato a Berlino, il 29 marzo
del1997, ed ha dunque oggi
25 anni. L’attore è alto complessivamente 1.80
metri.
Il dirigente dei Marvel Studios, Nate Moore,
non crede che il Marvel Cinematic Universe
finirà mai. L’MCU è iniziato nel 2008 con
Iron Man e The Incredible Hulk,
ed è diventato il più grande franchise cinematografico di tutti i
tempi negli ultimi 14 anni. L’ultimo capitolo è arrivato con
Black Panther: Wakanda Forever, che ha
ufficialmente concluso la Fase 4. L’ultimo lotto di film e il primo
round di serie Disney+ è arrivato mentre cresce il
dibattito sulla eventuale stanchezza del MCU si sta diffondendo tra il
pubblico. Questo ha favorito le conversazioni sulla possibilità che
l’MCU debba finire.
L’argomento del finale del MCU è stato ora affrontato da
Nate Moore, vicepresidente della produzione e
dello sviluppo presso i Marvel Studios. Di recente è
apparso nel podcast di The
Town con Matthew Belloni (tramite The
Direct) per parlare del futuro della Marvel dopo Black Panther: Wakanda Forever. Il conduttore
Matthew Belloni ha chiesto a bruciapelo a
Nate Moore se il MCU può andare avanti per sempre, e
il dirigente della Marvel crede che potrebbe farlo
fintanto che i Marvel Studios rimangono impegnati
a esplorare cosa può essere un film o una serie MCU.
“Voglio dire, penso che possa
durare a lungo. Penso che dobbiamo continuare a… Non possiamo
sederci sugli allori. Non possiamo pensare di avere le risposte.
Dobbiamo continuare a spingere i format per quanto riguarda il
genere e ciò che siamo disposti a esplorare. Ma per me i film
Marvel sono solo film. Il nostro
materiale originale è solo… Sarebbe come dire: “Ehi, i film sui
libri andranno avanti per sempre?” Probabilmente.”
Le prime reazioni a Babylon
di Damien Chazelle sono straordinariamente
controverse, indicando che il film sarà uno sguardo emozionante
sulla Hollywood degli anni ’20. Secondo il sito web ufficiale di
Babylon, il film racconta “una storia di
ambizione sproporzionata ed eccessi oltraggiosi [e] ripercorre
l’ascesa e la caduta di più personaggi durante un’era di sfrenata
decadenza e depravazione all’inizio di Hollywood”.
Interpretato da
Brad Pitt,
Margot Robbie e Diego Calva, con un
cast corale che include Jovan Adepo, Li
Jun Li e Jean Smart, il film presenta
anche un ruolo minore del produttore esecutivo
Tobey Maguire.
Se la sinossi e le scelte di casting
non sono abbastanza allettanti, le prime proiezioni di Babylon
stanno generando reazioni ad ampio raggio. Lo status di
Damien Chazelle come regista che nell’ultimo
decennio ha contribuito alla rivoluzione del linguaggio
cinematografico cresce, poiché i suoi progetti sono stati
storicamente ben accolti dalla critica. Sebbene i dettagli della
trama siano scarsi, la maggior parte del divario critico deriva
dalla narrativa casuale del film. Il pubblico lamenta anche le
incoerenze tonali di Babylon, con il film che dura
oltre tre ore. Mentre le interpretazioni principali stanno
raccogliendo elogi, ci sono accoglienze contrastanti che circondano
i presunti personaggi unidimensionali del film. Indipendentemente
dalle diverse risposte, il pubblico concorda sul fatto che Babylon
ha successo come resa frenetica della dissolutezza di
Hollywood.
Dal Premio Oscar Damien
Chazelle, regista di
LA LA LAND e WHIPLASH, un
racconto memorabile ambientato nella Los Angeles degli anni ’20.
Babylon,
una storia di ambizioni smisurate e di eccessi oltraggiosi, che
ripercorre l’ascesa e la caduta di molteplici personaggi in
un’epoca di sfrenata decadenza e depravazione nella sfavillante
Hollywood.
A sorpresa, un poster e un video teaser di Netflix hanno rivelato un nuovo progetto intitolato
Gamera: Rebirth, che arriverà sulla piattaforma di
streaming in futuro. Il kaiju simile a una tartaruga fece il suo
debutto per la prima volta nel 1965 in Gamera, il mostro
gigante, dove fu inizialmente ritratto come una forza
antagonista dell’umanità, simile all’originale Godzilla. Nel corso del tempo, tuttavia,
Gamera è diventata una figura più pacifica, spesso eroica,
combattendo mostri come Gyaos e Viras che
minacciavano il mondo. Gamera si sarebbe poi guadagnato il
soprannome di “Amico di tutti i bambini” a causa della sua natura
benevola nei confronti dei bambini, anche nel suo primo film.
Netflix ha rivelato attraverso un
nuovo poster e teaser che Gamera tornerà sullo schermo in
Gamera: Rebirth. Seguendo le orme di Godzilla,
il film sarà prodotto dallo studio giapponese originale
del Guardian of the Universe,
Kadokawa. Mentre il formato del progetto è
attualmente sconosciuto, un video teaser per Gamera:
Rebirth sembra promettere una rivitalizzazione oscura e
fredda del personaggio.
La presunta apparizione di Silver
Surfer in Guardiani della Galassia Holiday Special è
stata ufficialmente smentita dal regista James
Gunn. Prima che il pubblico riesca a vedere il tanto
atteso terzo capitolo della serie Guardiani della Galassia, i
fan avranno la possibilità di stare altro tempo con i personaggi
con un regalo extra sotto forma di un nuovo speciale delle vacanze
dei Marvel Studios.
Guardiani della Galassia Holiday Special si
concentra su Drax (Dave Bautista) e Mantis
(Pom Klementieff) mentre tentano di rapire
Kevin Bacon per rallegrare Star-Lord
(Chris Pratt). È confermato che lo speciale
include più eroi Marvel che sono già apparsi nel
Marvel Cinematic Universe.
Dopo il rilascio delle prime
reazioni a Guardiani della Galassia Holiday Special, un
utente di Twitter ha suggerito che Silver Surfer comparirebbe a
sorpresa nella scena post-crediti. James Gunn ha
risposto rapidamente all’utente dicendo che questo suggerimento è
falso. Da allora l’account Twitter ha ammesso che stavano tentando
di diventare virale condividendo notizie false e non vi è alcuna
indicazione che l’account abbia effettivamente visto Guardiani della Galassia Holiday Special. In
ogni caso, Gunn ha confermato che il pubblico non dovrebbe
aspettarsi di vedere Silver Surfer nello speciale Disney+.
Il tempo di
Chris Hemsworth nei panni di Thor nell’universo
cinematografico Marvel potrebbe volgere al termine,
poiché l’attore pensa che la sua prossima apparizione dovrebbe
essere l’ultima.
Il Thor di Hemsworth è uno degli
ultimi membri rimasti del team originale dei Vendicatori
nell’MCU. Thor: Love and Thunder ancora
una volta ha cambiato drasticamente la traiettoria della sua vita,
poiché adesso il Dio del Tuono adotta una figlia e riacquista
Mjolnir dopo la morte di Jane Foster. Il finale di Thor
4 indica che il dio del tuono sta entrando in una nuova
fase del suo viaggio da supereroe, che potrebbe presto raggiungere
una conclusione eroica e definitiva se Hemsworth realizzasse il suo
desiderio.
Durante una nuova intervista con
Vanity Fair, Hemsworth ha
affrontato l’argomento di una potenziale uscita dal MCU per il suo Avenger originale.
L’outlet gli ha chiesto se sperava di ottenere una conclusione per
la storia dell’MCU di Thor dopo aver visto Iron
Man di Robert Downey Jr. e Captain America di
Chris Evans salutare il franchise. Nonostante in
precedenza avesse affermato di essere interessato a continuare a
interpretare il dio del tuono, la musica per
Chris Hemsworth è cambiata. Ora l’attore
suggerisce che la prossima apparizione di Thor nell’MCU dovrebbe essere l’ultima e
potenzialmente dargli la morte di un eroe.
“Sento che probabilmente
dovremmo chiudere il libro se lo facessi di nuovo, capisci cosa
intendo? Penso che probabilmente lo giustifichi. Sento che sarebbe
il finale, ma non si basa su qualcosa che qualcuno mi ha detto o su
qualsiasi tipo di piano. Hai questa nascita di un eroe, il viaggio
di un eroe, poi la morte di un eroe, e non so, sono in quella fase?
Chi lo sa?”
Chris Hemsworth è stato Thor sin dal 2011 e sembra
normale, dopo tutto questo tempo, per l’attore voler voltare
pagina.
Dopo anni di voci e speculazioni,
Henry Cavill è finalmente tornato nei panni di
Superman nella scena dei titoli di coda di Black
Adam, e secondo quanto riferito è destinato a
svolgere un ruolo importante nel DCU che andrà avanti sotto la
supervisione di James
Gunn, a capo del DC Studios.
Amy Adams ha debuttato come Lois Lane
al fianco di Cavill in L’uomo d’Acciaio (Man of Steel)
di Zack Snyder prima di apparire
in Batman
V Superman e Justice
League , ma quello che tutti si chiedono e se
anche si unirà alla sua costar in questa nuova era di film basati
su DC? Ad
Adams è stata posta proprio questa domanda mentre parlava con
Variety del suo nuovo film, Disenchanted.
La candidata all’Oscar ha condiviso
la sua eccitazione per il ritorno di Cavill, ma ha rivelato di non
essere stata contattata per riprendere il ruolo di Lois
Lane. Sembra che sarebbe aperta alla possibilità, ma dice che
sosterrà “qualunque direzione vadano” se un’altra attrice dovesse
essere ingaggiata per interpretare il personaggio. Di seguito il
video dell’intervista.
Vedremo Amy Adams nuovamente nei panni di Lois Lane
C’è sempre la possibilità che
Amy Adams sia stato in contatto con
la Warner Bros./DC Studios per un potenziale ritorno nei panni
dell’intrepido giornalista del Daily Planet e semplicemente non sia
autorizzato a divulgare tali informazioni. Dopotutto, Lois Lane
sarà sempre una parte vitale di quasi tutte le storie di Superman,
ed è difficile immaginare che riportino Cavill senza Adams.
Detto questo, parecchi fan si sono
lamentati di una percepita mancanza di chimica tra Cavill e Adams
nel corso degli anni, ed è probabilmente giusto dire che la sua
interpretazione di Lois (anche se noi dissentiamo fortemente!) si è
rivelata complessivamente controversa. Che cosa ne pensate? Ti
piacerebbe rivedere Adams nel ruolo o preferiresti che fosse scelta
un’altra attrice?
Amazon sta ufficialmente
andando avanti per sviluppate serie tv live-action basati sui
personaggi Marvel controllati da Sony. A darne
notizia è stato il noto sito americano Variety. La prima serie
dell’accordo Amazon sarà
Silk: Spider
Society, sviluppata dalla showrunner di The Walking Dead, Angela
Kang, insieme ai produttori di
Spider-Man: Un nuovo universo (Spider-Man: Into
the Spider-Verse), Phil Lord e Christopher
Miller. Angela Kang sarà sia
showrunner che produttore esecutivo di Silk come parte di un
nuovo accordo televisivo pluriennale che ha firmato con Amazon.
Kang, Lord e Miller sono tutti produttori
esecutivi insieme all’ex capo della Sony Amy
Pascal. Sony Pictures Television ha firmato con Lord
e Miller un accordo globale.
Silk: Spider Society debutterà a livello
nazionale sul canale lineare di MGM+ (nata Epix) seguito da un
lancio globale su Prime Video. Lo spettacolo è basato sui
personaggi creati da Dan Slott e Humberto Ramos per Marvel Comics. La seguirà le gesta di
Cindy Moon, descritta come “una donna coreano-americana morsa dallo
stesso ragno che ha morso
Peter Parker, mentre fugge dalla prigione e cerca la sua
famiglia scomparsa per diventare il supereroe noto come Silk”.
“La recente rivisitazione
live-action e animata del franchise di Spider-Man da parte di Amy
Pascal, Phil Lord, Chris Miller e Sony ha rappresentato alcune
delle storie di supereroi più dinamiche del film”, ha
affermato Jennifer Salke, capo di Amazon Studios. “Insieme
alla visione creativa di Angela Kang, non potremmo essere più lieti
di portare ‘Silk: Spider Society’ ai nostri clienti MGM+ e Prime
Video.”
La serie Silk e non solo!
La serie Silk e gli altri spettacoli basati
sui personaggi Marvel controllati dalla Sony erano
stati originariamente segnalati come in lavorazione nel settembre
2020. A quel tempo, Lauren Moon stava scrivendo Silk, mentre nel
2021 è stato riferito che Tom Spezialy si era unito alla serie come
showrunner come parte del suo accordo generale con Amazon.
“Non vediamo l’ora di dare vita alle
avventure di Cindy Moon, grazie al dream team creativo di Chris e
Phil, Angela e Amy, insieme ai nostri partner di Marvel e Amazon“, ha
dichiarato Katherine Pope, presidente di Sony Pictures Television.
Monolocali. “Sappiamo che questa entusiasmante serie con
personaggi e trame nuovi e mai visti prima entusiasmerà il pubblico
che la guarderà prima su MGM+ lineare e poi in tutto il mondo su
Prime Video”.
“Angela è una professionista di cui
rispettiamo e ammiriamo il punto di vista e la creatività”, hanno
aggiunto Lord e Miller. “È anche molto
divertente. Adora questi personaggi e ci sentiamo davvero
fortunati per la possibilità di lavorare con lei per portare la
storia di Cindy Moon al mondo”.
Kang è meglio conosciuta per il suo lavoro
in “The Walking Dead”. È diventata scrittrice dello show nel
2011 e coproduttrice esecutiva nel 2013. È stata promossa a
produttrice esecutiva e showrunner nel 2018 a partire dalla
nona stagione della serie AMC. “The Walking Dead” andrà in
onda il suo finale di serie il 20 novembre, con Kang che ha anche
co-creato uno spin-off incentrato sul personaggio di Norman Reedus, Daryl Dixon. Ha lanciato la sua
società di produzione, Kang & Co Entertainment, nel 2020.
“Sono oltremodo entusiasta di unirmi alla
famiglia di Amazon Studios per questo prossimo capitolo della mia
carriera”, ha detto Kang. “Non vedo l’ora di lavorare con il
team esecutivo su spettacoli diversificati, incentrati sui
personaggi e watercooler per un pubblico globale e sono così
entusiasta di tuffarmi nella mia prima sfida: portare in vita sullo
schermo il supereroe coreano-americano Silk”.
Al momento non è noto quali altri personaggi
Marvel saranno presenti negli
spettacoli di Amazon, sebbene Sony attualmente controlli oltre 900
di questi personaggi associati al franchise di Spider-Man. Sony ha
rilasciato diversi film live-action di
Spider-Man in passato e attualmente
lavora con i Marvel Studios sulla serie di film riavviati
con Tom Holland tramite la Columbia Pictures. Sony è anche
dietro “Into the Spider-Verse”, che ha vinto l’Oscar come miglior
film d’animazione nel 2019. Due sequel di quel film sono
attualmente in lavorazione, con il primo – “Spider-Man:
Across the Spider-Verse” – in uscita nelle sale
nel giugno 2023.
Ad oggi, Sony ha anche rilasciato i film
live-action
Venom e il suo sequel
La furia di Carnage” con
Tom Hardy, così come
Morbius con
Jared Leto. Un terzo film Venom è
attualmente in fase di sviluppo, mentre la Sony è anche al lavoro
su versioni cinematografiche di personaggi come Kraven the
Hunter con Aaron Taylor-Johnson
e Madame
Web con Dakota Johnson, tra
molti altri.
Era il 2007 quando al
cinema arrivò Come d’Incanto e in quell’anno il
mondo conobbe finalmente un’attrice che sarebbe poi diventata una
delle più brave della sua generazione:
Amy Adams. Dopo 15 anni, numerosi film culto
all’attivo e cinque nomination agli Oscar, Adams torna al mondo che
l’ha resa famosa, nei panni di Giselle, una principessa Disney a
tutti gli effetti che cerca il suo “per sempre felici e contenti”
nella New York della contemporaneità. Ma come ben sappiamo, i film
finiscono sempre all’inizio delle storia d’amore, e così Come
per DisIncanto si chiede che fine ha fatto il “felici
e contenti” di Robert (Patrick
Dempsey) e Giselle, dopo 10 anni di
matrimonio.
In occasione della
conferenza stampa internazionale,
Amy Adams ha spiegato cosa l’ha convinta a tornare nei
vestiti a fiori colorati e romantici di Giselle: “Per me è
stato interessante perché cercavamo di capire a che punto fosse
Giselle adesso. Da quando l’abbiamo lasciata nel primo film, c’è
stata già un’evoluzione rispetto a quello che era Giselle
all’inizio della sua storia. Quindi prendere quell’evoluzione di
chi sarebbe potuta essere dopo aver trascorso 10 anni nel mondo
reale, e assicurarci di mantenerla radicata in una sorta di verità
dei suoi sentimenti, senza perdere quella gioia, quell’ingenuità,
l’innocenza e la purezza che rendono Giselle così speciale (…) è
più o meno lì che ho fissato il mio punto di partenza, ho preso
tutto ciò che amavo di Giselle nel primo film, e poi avere
l’opportunità di farlo crescere durante questo secondo film. È
stato un vero piacere ritrovare il cast originale. È stato così
divertente vedere tutti tornare indietro, siamo stati abbastanza
fortunati da avere tutti con noi. E non posso ringraziarli
abbastanza, sono molto riconoscente. Ed ero così felice anche per i
nuovi membri del cast.”
Proprio trai nuovi membri
del cast di Come
per DisIncanto c’è la nuova Morgan, ovvero la figlia
di Robert che Giselle in qualche modo adotta, diventandone la
matrigna, interpretata da GabriellaBaldacchino, ma
anche la villain del film (anche se sarebbe improprio definirla
così…) Maya Rudolph, che interpreta invece Malvina
Monroe.
Per Rudolph si tratta di
un’esperienza nuova, nonostante un curriculum lungo e vario:
“Ho avuto altre volte l’opportunità di cantare, ma non è mai
stato come in questo caso. E sapere che avrei scritto questa
canzone di Menken & Schwartz è stato davvero, davvero quasi come un
traguardo della vita. Come se mi stessi allenando per la maratona,
mi sono allenata per tutta la vita fare questa cosa, ed è quello
che facevamo davvero. Andavamo alle prove vocali, e andavamo alle
prove di ballo, e lavoravamo sodo per il giorno in cui avremmo
girato la canzone. E poi l’abbiamo fatto. È stato
incredibile.”
Baldacchino ha un ruolo
davvero importante nella storia, e non è difficile immaginarlo,
data la sua natura di “figliastra” rispetto a Giselle. Per la
giovane attrice però stare sul set di Come
per DisIncanto è stato un sogno che si avvera, dal
momento che lei può certamente dire di essere cresciuta con questo
film (è classe 2001).
“Penso, onestamente,
che fare questo film per me sia stato davvero un desiderio che si
avvera – ha spiegato Baldacchino – Voglio dire, quando ero
piccola, e anche crescendo, Come D’Incanto era il mio film
preferito. Quindi, essere in grado di unirmi a tutte queste persone
è stato surreale per me. Era il mio sogno far parte di qualcosa del
genere. È che ha cambiato completamente la mia vita. E sono così,
così grata di cantare la musica scritta da Alan Menken e Stephen
Schwartz. Sono cresciuta esibendomi. Amavo il teatro musicale e il
canto, quindi non era una novità per me. Ma arrivare a dare origine
a qualcosa che hanno scritto, è un onore, no?”
Nell’ultimo decennio hanno preso
vita al cinema una serie di popolari e film per young
adult ambientate in mondi post-apocalittici, dove la speranza
di una vita futura è interamente affidata alle giovani generazioni.
Dopo titoli come Maze Runner, Divergent e Hunger Games è così
arrivato sul grande schermo anche La quinta
onda. Diretto nel 2016 da J
Blakeson, qui al suo secondo film dopo La scomparsa di
Alice Creed, questo ha alla sua base una serie di invasioni
aliene che hanno decimato la popolazione terrestre. Un contesto
particolarmente cupo, dunque, dove i protagonisti umani aspirano a
ribaltare le sorti di quella battaglia per la supremazia.
Il film è un vero e proprio racconto
di fantascienza, dove all’azione più sfrenata si unisce anche la
paura di crescere e il desiderio di affermazione insito in ognuno
di noi. Quella qui raccontata non è però una storia originale,
bensì la trasposizione dell’omonimo romanzo scritto da Rick
Yancey. Pubblicato nel 2013, questo è il primo di una
trilogia proseguita poi con Il mare infinito e
L’ultima stella. Divenuto particolarmente popolare, questo
venne acquistato dalla Columbia Pictures, che diede così il via
all’adattamento cinematografico. Girato prevalentemente nella città
di Atlanta, in Georgia, il film si è avvalso di grandi effetti
speciali e un cast ricco di grandi celebrità di Hollywood.
Arrivato in sala, però, questo venne
accolto senza particolare entusiasmo. Pur avendo guadagnato circa
109 milioni, a fronte di un budget di 54, questo risultato non fu
ritenuto soddisfacente al punto da dar vita ai due successivi
sequel. La quinta onda rimane però ancora oggi un film da
riscoprire, contenente non pochi elementi di fascino. Prima di
intraprendere una visione del film sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alle differenze tra il
libro e il film. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La quinta onda: la trama
del film
Il film racconta la storia
dell’adolescente Cassie, la cui vita scorre
tranquillamente tra la famiglia, gli amici e la scuola. Tutto ciò
verrà però sconvolto dall’arrivo nei cieli di un’imponente
astronave aliena. A pochi giorni da quella comparsa, ha inizio una
vera e propria guerra, con gli extraterrestri intenti ad uccidere
quanti più umani possibile. Gli attacchi, noti come “onde”, hanno
lo scopo di compromettere la vita sul pianeta, spianando la strada
alla discesa degli alieni sul suolo terrestre. Con suo padre e suo
fratello minore, Cassie inizia così un disperato viaggio in cerca
di rifugio. Ben presto, però, capirà di non potersi nascondere a
lungo, ma di essere invece destinata a guidare la ribellione che
porterà speranza nel futuro dell’umanità.
La quinta onda: il cast
del film
A dar vita alla protagonista,
Cassie, vi è l’attrice Chloe Grace
Moretz. Divenuta celebre per il ruolo della combattiva
Hit-Girl in Kick-Ass, questa si è dichiarata estremamente
entusiasta di poter recitare nel film. Ha infatti rivelato di
essere una grande fan del romanzo, che ha letto per ben tre volte.
Cassie è inoltre il suo personaggio preferito, e si è dedicata alla
sua interpretazione con grande cura. Non solo si è infatti basata
su quanto scritto su di lei nel libro, ma ha anche lavorato sul
costruire e approfondire nuovi aspetti del personaggio. Il suo
impegno è in seguito stato particolarmente apprezzato, e in molti
l’hanno indicata come l’interprete migliore per la parte.
Accanto a lei, nel ruolo del padre
Oliver, vi è invece l’attore Ron Livingston.
Maggie Siff,
nota per la serie Mad Men, è invece la madre Lisa.
Nick Robinson, celebre in particolare come
protagonista di Tuo, Simon, dà qui vita al personaggio di
Ben Thomas Parish, uno dei ragazzi che aiuterà Cassie nella sua
missione. Evan Walker, altro alleato della protagonista, ha invece
il volto di Alex Rose, mentre la dura Ringer è
interpretata da Maika Monroe,
divenuta celebre grazie al film It Follows. Di particolare
importanza è il personaggio del colonnello Vosch, comandante della
resistenza. Questi ha il volto di Liev Schreiber,
attore scelto dopo numerosi provini. Maria Bello,
attrice nota per A History of Violence, recita invece nei
panni del controverso colonnello Reznik.
La quinta onda: le
differenze tra il libro e il film
Nell’adattare il romanzo di Yancey,
gli autori hanno cercato di mantenersi quanto più fedeli possibile
a questo, così da rispettare quanto amato dagli appassionati della
storia. Per dar vita al film, però, si sono ovviamente rese
necessarie alcune modifiche, così da permettere al racconto di
assumere una forma più cinematografica. La prima differenza la si
ritrova nella costruzione del racconto. Nel libro, infatti, il
passato arrivo degli alieni sul pianeta è intervallato al racconto
di quanto si svolge nel presente. Per il film, invece, gli autori
hanno preferito non mischiare troppo le cose, raccontando prima
dell’intera invasione e soltanto dopo arrivando al presente, con la
fuga e la ribellione di Cassie.
Ulteriori differenze sono per lo più
riguardanti alcuni dei personaggi protagonisti. In particolare, il
sergente Reznik, passa dall’essere un uomo nel romanzo all’essere
una donna nel film. Questo cambiamento viene motivato dal desiderio
di inserire ulteriori personaggi femminili, come anche quello di
rendere diverso dal solito uno dei cattivi principali. Più ambiguo
è anche il colonnello Vosch, che se nel libro si macchia
dell’assassinio del padre di Cassie, nel film non viene
ufficialmente indicato come artefice di ciò. Un’ultima differenza
riguarda il programma “Mnemolandia”. Nel romanzo, questo serve per
“vedere” i ricordi delle persone tratte in salvo dal campo
profughi. Tutto ciò viene però ad essere completamente assente dal
film, risultando un elemento non più indispensabile alla
narrazione.
La quinta onda: il trailer
e dove vedere il film in streaming
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. La quinta
onda è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play e
Amazon Prime Video. Per vederlo, in base
alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda
visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il
titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale,
entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione il giorno giovedì 17
novembre alle ore 21:10 sul canale
Rai Movie.
Dopo esser stato
presentato fuori concorso nell’ultima edizione del Festival
di Cannes e aver raggiunto oltre 500.000 spettatori in Francia
nei primi 10 giorni di programmazione, arriva nelle sale italiane,
dal 21 dicembre, il nuovo film di Nicolas Bedos, Masquerade – Ladri
d’amore, che vede protagonisti Pierre Niney,
Isabelle Adjani, François Cluzet, Marine Vacth, Emmanuelle
Devos e Laura Morante.
Masquerade –
Ladri d’amore è un affresco corale che parte dalle storie di
Adrien e Margot – Niney e Vacth -, giovani e bellissimi che sognano
una vita migliore, a qualunque costo. Le loro vite e le loro scelte
si intrecciano inesorabilmente a quelle degli altri personaggi in
scena, in una trama carica di relazioni e colpi di scena.
La Costa Azzurra
con i suoi colori sgargianti e i suoi panorami mozzafiato fa da
cornice a un film sul desiderio, sul denaro, sulla gloria e
sull’illusione. Un vero e proprio omaggio a Nizza, quello di Bedos,
alle sue feste, alla follia immobiliare, a quella ‘nostalgia
fitzgeraldiana’ come la definisce il regista, che torna con
Masquerade – Ladri d’amore sul grande schermo dopo il
successo, tra gli altri, de La Belle Époque.
Sinossi:
Adrien, un attraente ballerino che ha dovuto lasciare la danza,
spreca la sua giovinezza nell’ozio della Costa Azzurra, dove vive
mantenuto da Martha, vecchia gloria del cinema. Tutto cambia quando
incontra la giovane e bellissima Margot ed è subito colpo di
fulmine. Insieme, fantasticano su una vita migliore e mettono in
piedi una truffa ai danni di un ricco imprenditore. In Masquerade –
Ladri d’amorenulla è come sembra.
La cantante e attrice Giulia
Ottonello torna a prestare la propria voce a Giselle nelle
canzoni di Come per
disincanto e vissero infelici e
scontenti, la nuova commedia musicale
live action che debutta domani, venerdì 18 novembre, in esclusiva
su Disney+.
Giulia Ottonello aveva prestato la
propria voce nelle canzoni interpretate da Giselle anche nel primo
film di successo Come d’incanto. A poche
ore dal debutto dell’atteso sequel, Giulia ha raccontato il suo
ritorno al doppiaggio per i brani di questo nuovo live action.
Per celebrare l’arrivo del film, il
cast e i filmmaker si sono riuniti ieri sera a El Capitan Theatre
di Hollywood. Presenti alla premiere
Amy Adams, Patrick Dempsey,
Idina Menzel,James
Marsden, Maya Rudolph, Yvette Nicole Brown,
Jayma Mays, Gabriella Baldacchino, Oscar Nunez, Kolton
Stewart e Griffin Newman, insieme al
regista Adam Shankman, la sceneggiatrice Brigitte Hales, il
produttore Barry Josephson e il compositore/autore Alan Menken. Tra
gli ospiti della serata anche Darren Criss, Rachel Covey, Spencer
Stevenson e Riele Downs.
Sarà disponibile a partire dal
1° di dicembre su Prime Video, Improvvisamente Natale, commedia
family diretta da Francesco Patierno (Il
mattino ha l’oro in bocca, La gente che sta bene). Il
cast comprende molti tra i volti più noti e apprezzati del cinema
italiano: Diego Abatantuono, Violante
Placido, Lodo Guenzi, Anna
Galiena, Antonio Catania, Michele
Foresta (in arte Mago Forest), Nino
Frassica, Gloria Guida con il suo ritorno
sugli schermi dopo anni di assenza, affiancati dalla giovanissima
protagonista Sara Ciocca (Il giorno più bello
del mondo, La dea fortuna, Una famiglia
mostruosa). Al centro della storia, un nonno che rischia di
dover vendere il suo amato hotel e cerca di preservare la sua
adorata nipotina, una coppia apparentemente in crisi e un prete che
non accetta il fallimento di un matrimonio da lui celebrato. Tutti
insieme riuniti per festeggiare il Natale… a Ferragosto!
Improvvisamente Natale – la
trama
Per Chiara (Sara Ciocca) il Natale è
un momento speciale, ancor più di quanto lo sia per ogni bambino.
Ogni anno, infatti, il Natale è anche l’occasione per rivedere
l’adorato nonno Lorenzo (Diego Abatantuono), proprietario del
delizioso alberghetto d’alta montagna che ospita i festeggiamenti
della famiglia. Quest’anno, però, i genitori di Chiara, Alberta
(Violante Placido) e Giacomo (Lodo Guenzi), hanno deciso di
mettersi in macchina sotto il sole bollente d’agosto, per una
visita fuori stagione a Lorenzo, perché hanno bisogno di lui per
dare a Chiara l’amara notizia: si stanno separando. Forse, se
glielo dicesse lui, la piccola soffrirebbe meno… Il nonno, già in
crisi perché rischia di dover vendere il suo amato hotel, accetta
l’ingrato incarico di dare la notizia alla nipotina, ma prima vuole
regalarle l’ultimo Natale felice… a Ferragosto
A un anno esatto dal debutto di
Strappare lungo i bordi, il primo progetto
seriale di Zerocalcare osannato da pubblico e
critica, il fumettista romano annuncia, attraverso una delle sue
tavole, il titolo della seconda, attesissima serie di animazione
per Netflix: Questo mondo non mi renderà
cattivo, un progetto completamente originale, che sarà
disponibile sul servizio nel 2023.
Prodotta da Movimenti Production,
società del gruppo Banijay, in collaborazione con BAO Publishing,
scritta e diretta da Zerocalcare,Questo mondo non
mi renderà cattivo sarà composta da 6 episodi, da circa
mezz’ora ciascuno, che entreranno ancora più a fondo nelle
tematiche care all’autore.
Il titolo dello show rappresenta una
sorta di mantra, una frase che lo stesso Zerocalcare si ripete,
quasi per auto-convincersi, in quei momenti della vita in cui ci si
sente accerchiati, senza via di fuga, in cui sarebbe più facile
fare scelte sbagliate, rinnegare ideali e princìpi pur di togliersi
dai guai. Una frase che ciascuno, con le proprie esperienze, le
proprie vite e le proprie storie, potrebbe trovare utile
ripetersi.
In Questo mondo non mi
renderà cattivo torneranno il mondo narrativo, il
linguaggio unico e i personaggi storici e inconfondibili
dell’universo di Zerocalcare. Zero, Sarah, Secco, l’Armadillo,
l’immancabile coscienza di Zero, doppiato anche questa volta dalla
voce inconfondibile di Valerio Mastandrea, saranno
i protagonisti di una narrazione fatta di digressioni,
aneddoti, emotività e colpi di scena.
Questo mondo non mi renderà cattivo – l’annuncio del
titolo
In anteprima il
trailer e il poster di Tre di
troppo, la nuova commedia per tutta la famiglia diretta e
interpretata da Fabio De Luigi con Virginia
Raffaele, in uscita al cinema il 1 gennaio 2023
distribuita da Warner Bros. Pictures. Nel cast anche Fabio
Balsamo, Marina Rocco e Barbara
Chichiarelli.
Marco (Fabio
De Luigi) e Giulia (Virginia
Raffaele) vivono la propria vita di coppia in modo
armonioso e passionale. Entrambi sfoggiano una forma invidiabile e
una mise sempre alla moda. Per loro il mondo si divide in due:
l’Inferno, abitato da genitori esasperati e soggiogati da piccoli
esseri pestiferi, e il Paradiso, dove uomini e donne liberi da
sensi di colpa, si godono i piaceri della vita senza figli e fieri
di vivere in appartamenti sempre in perfetto ordine. Loro sanno
bene da che parte stare, ben distanti da quelle coppie di amici in
perenne crisi coniugale e logorati dalla vita da genitori. Eppure,
il destino è già all’opera per sconvolgere le loro vite e
sgretolare tutte le loro certezze: all’improvviso e
inspiegabilmente, si risvegliano con tre bambini di 10, 9 e 6 anni
che li chiamano mamma e papà. Liberarsene e tornare alla felice
vita “precedente” diventerà il loro unico obiettivo. Una commedia
sulle gioie e le difficoltà di essere o diventare genitore.
Il soggetto è di
Michele Abatantuono, che ne firma anche la
sceneggiatura insieme a Lara Prando e
Fabio De Luigi.
Tre di
troppo è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia,
Colorado Film Production e Alfred Film ed è prodotto da
Maurizio Totti, Alessandro Usai e Iginio
Straffi per Colorado Film e da Roberto
Amoroso e Maria Theresia Braun per Alfred
Film.
Il film della Fase Quattro che forse i fan rivedrebbero meno
è Eternals. Con una durata eccessiva, scarse
scene d’azione e sviluppo dei personaggi, Eternals
fatica a coinvolgere già a una prima visione. Partendo da 10
personaggi principali, Eternals ne riesce a sviluppare troppo pochi
per farne dei protagonisti memorabili e degni di essere ricordati.
Come sempre, ci sono un paio di punti fermi nella pellicola, come
l’esilarante botta e risposta di Kingo con il suo
valletto e la simpatica interpretazione di Gemma
Chan nel ruolo di Sersi, ma nel complesso
Eternals è un esperimento audace che non ha funzionato.
Il film è visivamente stupefacente,
dal momento che il premio Oscar Chloé Zhao ha
girato in esterna piuttosto che in studio, utilizzando il più
possibile la luce naturale, ma non ha una trama avvincente o un
cast di personaggi convincenti a supporto di queste splendide
location. Portare una sensibilità d’essai in un film Marvel sarebbe stata un’idea
interessante, in teoria, ma il risultato finale non ha soddisfatto
né i fan più di nicchia che i fedelissimi della Marvel.
Black Widow (2021)
Dopo aver atteso un
decennio per un film tutto suo, Natasha Romanoff
ha dovuto attendere una pandemia globale prima che la sua prima
uscita da solista nel MCU
arrivasse finalmente al pubblico. Il film su Black Widow prometteva di essere un thriller
di spionaggio serrato, che avrebbe segnato un rinfrescante cambio
di ritmo rispetto ai soliti film action su larga scala della
Marvel, ma la sua più grande
debolezza ha finito per essere il suo approccio formulaico. Ci sono
un paio di sequenze ben calibrate, come l’inseguimento in moto, ma
il film culmina nell’ennesima battaglia royale in computer grafica
con oggetti che cadono inspiegabilmente dal cielo.
La trama di Black Widow è fin troppo complicata e la
rivelazione di Taskmaster fallisce perché il film non è riuscito a
presentare in maniera efficace cattivo misterioso che si cela sotto
la maschera. Tuttavia, Scarlett Johansson è sempre convincente nel
ruolo di Nat e condivide un’ottima chimica con Florence Pugh, alla quale passa il testimone.
Inoltre, il film ha una fantastica scena d’apertura!
All’inizio dell’anno, Taika Waititi
è tornato nel Marvel Cinematic
Universe con Thor: Love and Thunder. Purtroppo, la seconda
uscita di Waititi nel MCU
non è neanche lontanamente paragonabile alla prima. Mentre il suo
primo film Marvel, Thor: Ragnarok, non invecchia mai,
Love and Thunder è così disarticolato e sbilanciato sui toni che
regge solo in un paio di sequenze. A ogni rewatch di Love and Thunder, probabilmente, i difetti del
film diventano sempre più evidenti. Korg ha troppo
tempo sullo schermo, dato che passa dall’essere comico al ruolo di
narratore, mentre tutti gli altri – da Valchiria
ai Guardiani della Galassia –
non godono di un arco caratteriale tangibile che fornisca uno
sviluppo sostanziale.
Il tono di Love and Thunder, forse, ne costituisce la
maggiore problematica: le tematiche serie della storia, come la
battaglia di Jane Foster contro il cancro e il
regno del terrore seminato da Gorr il Macellatore di
Dei, risultano fuori luogo accanto a gag sciocche come le
capre spaziali urlanti e una rappresentazione cartoonesca di
Zeus. Il film ha una durata piacevole e veloce,
che si aggira intorno alle due ore, ma il risultato è che molti dei
suoi personaggi e delle sue trame risultano poco sviluppati.
Tuttavia, la scena finale emotivamente risonante – in cui Thor
trova un nuovo scopo di vita diventando padre – conclude il film
con una nota positiva.
Doctor Strange nel multiverso della
follia (2022)
Il
sequel di Doctor Strange di Sam Raimi è
certamente all’altezza del suo titolo e della leggendaria
reputazione del suo regista. Film di Raimi da cima a fondo (in
egual misura divertente e terrificante), il secondo film da solista
dello stregone non spreca nemmeno un minuto del suo minutaggio
(tranne la scena della famigerata canzone del gelato).
Nel film c’è molta azione, ma anche
tante spiegazioni. Una volta che lo spettatore ha acquisito
familiarità con concetti come le incursioni e il dream-walking,
diventa un po’ noioso guardare i personaggi che li spiegano in
continuazione. Tuttavia, quando l’esposizione viene lasciata un po’
da parte, Multiverse of Madness si trasforma in un vero
e proprio Evil Dead con uno Strange zombificato che vola
su ali fatte con le anime addomesticate dei dannati per combattere
una strega che usa il potere demoniaco di un libro maledetto.
Black Panther: Wakanda Forever
(2022)
L’ultimo film della
Fase Quattro, Black Panther: Wakanda Forever, è anche il più
lungo. E non solo: con ben 161 minuti, è il film più lungo del
MCU
dopo le famigerate tre ore di Avengers: Endgame. Ma Wakanda
Forever ha molto da raccontare. Introduce Riri
Williams nell’ensemble del MCU,
istituisce un’intera nazione sottomarina, la contrappone al Wakanda
nel momento di massima vulnerabilità geopolitica e, soprattutto,
affronta la tragica perdita della sua amata star. È sufficiente
dire che Wakanda Forever ha molto materiale da trattare, quindi il
pubblico viene catturato dall’inizio alla fine, sia dallo
spettacolo del cinecomic che dai commoventi omaggi a Chadwick Boseman.
Ci sono alcune sequenze lente, come
ogni volta che Shuri sviluppa gadget high-tech nel
suo laboratorio fortificato, e il tutto culmina in una battaglia
finale standard, dalla CGI “pesante”, a bordo di una nave
wakandiana rovesciata. Ma, per la maggior parte, il sequel è
un’avvincente avventura supereroistica. Le scene d’azione, come
l’inseguimento in auto di Ironheart e l’invasione
del Wakanda, sono entusiasmanti, e abbondano le sequenze di
profonda commozione per i personaggi. Il tempo ci dirà quanto
Wakanda Forever goda del fattore rewatch, ma
il film ha già superato un esame veramente difficile.
Shang-Chi e la leggenda dei dieci
anelli (2021)
Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli di
Destin Daniel Cretton è un film d’azione che
mischia arti marziali, il buddy movie, l’avventura fantasy piena di
VFX e un dramma familiare intimo sull’amore e il dolore.
Simu Liu offre la quintessenza della performance
del supereroe Marvel nel ruolo del protagonista:
è esilarante, affascinante, profondamente commovente ed è
facilissimo tifare per lui. Shang-Chi presenta molte delle caratteristiche
familiari dei film d’origine Marvel – in primo luogo un eroe
“prescelto” con la sindrome dell’impostore e problemi con il padre
– ma la sua struttura non lineare mantiene salda l’azione e rende
la narrazione archetipica sorprendentemente fresca.
Spider-Man: No Way Home (2021)
Il film che rivedremmo
mille volte della Fase Quattro è Spider-Man: No Way Home. Il trequel di
Jon Watts è riuscito a portare a termine il suo
ambizioso crossover di franchise concentrandosi sul culmine del
viaggio di Tom Holland nel MCU come
Peter Parker. No Way Home porta con sé i due Spider-Man
“precedenti” e cinque dei loro cattivi, ma sono tutti funzionali
all’arco narrativo di Holland. Soprattutto, No Way Home è un film molto intenso. Inizia
con la rivelazione al mondo dell’identità segreta di Peter,
Doctor Strange apre il continuum spaziale alla
fine del primo atto e, quando si arriva alla battaglia finale, lo
Spidey di Holland ha fatto squadra con Tobey
Maguire e Andrew Garfield.
Non c’è un solo momento di noia in
questa avventura fumettistica dal ritmo incalzante, divertente ed
emotivamente coinvolgente. Non solo è una miniera d’oro per i fan
dei supereroi; No Way Home è una delle storie di Peter Parker
per eccellenza. Non c’è limite al numero di volte in cui un fan di
Spider-Man può godersi questo film: non invecchierà mai.
Sono disponibili il primo trailer e
il poster del nuovo film Disney e Pixar Elemental, un lungometraggio
originale ambientato a Element City, dove gli abitanti di fuoco,
acqua, terra e aria vivono insieme.
Il film introduce Ember, una tenace,
acuta e “ardente” giovane donna, la cui amicizia con un ragazzo di
nome Wade, divertente, sdolcinato e “che segue la corrente”, mette
alla prova le sue convinzioni sul mondo in cui vivono.
Diretto da Peter
Sohn, prodotto da Denise Ream e con le
voci di Leah Lewis e Mamoudou
Athie rispettivamente nei ruoli di Ember e Wade nella
versione originale del film, Elementalarriverà
nel 2023 nelle sale italiane.
Attrice e modella cubana,
Lorena Forteza ha conosciuto in Italia la sua
fortuna e la sua sfortuna. Divenuta popolarissima nella seconda
metà degli anni Novanta grazie ad alcuni film, si è in seguito
distaccata dal mondo dello spettacolo, fino al ritirarsi quasi del
tutto a vita privata. Di lei si ha però ancora il meraviglioso
ricordo delle sue interpretazioni, le quali ancora oggi sono un mix
tra umorismo e sensualità.
Ecco 10 cose che non sai di Lorena Forteza.
Lorena Forteza: i suoi film e la televisione
1. Ha recitato in alcuni
noti film. Il debutto sul grande schermo per l’attrice
arriva nel 1996 con il film commedia Il ciclone, diretto e
interpretato da Leonardo Pieraccioni, dove la
Forteza ricopre il ruolo di Caterina De Cantar. In seguito ha
recitato in Facciamo fiesta (1997), commedia dove recita
al fianco di Alessandro
Gassmann e Gianmarco Tognazzi. Nel
1998 ha invece preso parte al film Colpo di stadio, una
co-produzione tra Italia, Spagna e Colombia, dove ha interpretato
Barbara Berleti.
2. Ha lavorato anche a
progetti per la televisione. Dopo anni di assenza, nel
2005 la Forteza è tornata alla recitazione con il film per la TV
Il mondo è meraviglioso, una commedia dove ha ricoperto il
ruolo di Elena Martinez recitando accanto ad attori quali
Enrico Montesano e Antonello
Fassari. Ad oggi questa è la sua ultima interpretazione
come attrice.
3. Ha svolto diversi ruoli
come modella. Parallelamente all’attività di attrice, la
Forteza ha continuato anche a lavorare come modella, comparendo in
numerosi servizi di vario tipo. Grazie al suo fisico longilineo ed
elegante, unito alla sensualità latina, ha avuto modo di apparire
sull’edizione italiana del mensile Playmen nel 1997. Nel
2002 è invece stata modella e testimonial di una casa di moda
specializzata in abiti femminili di taglia extra-forte.
Lorena Forteza: oggi
4. Ha affrontato diversi
problemi personali. Grazie a Il ciclone, la
Forteza divenne estremamente popolare in un tempo molto breve.
Impreparata a quella improvvisa notorietà, l’attrice ha ricordato
di esserne rimasta stordita, finendo con lo sviluppare problemi di
peso e depressione, che hanno segnato da quel momento i suoi anni a
venire. Di recente, tuttavia, l’attrice ha rilasciato un’intervista
dove afferma di aver quasi del tutto superato i propri problemi,
ritrovando un proprio equilibrio e riprendendo anche a lavorare
come testimonial dl alcune linee di abbigliamento curvy.
Lorena Forteza non è su Instagram
5. Non possiede un profilo
sul social. Come si può notare effettuando una ricerca su
Instagram, non vi sono profili ufficiali dell’attrice. Dati i suoi
problemi personali, la Forteza ha infatti preferito non dedicarsi a
tali piattaforme, le quali spesso possono diventare una fonte di
ulteriore stress e complessi di varia natura. Ogni profilo presente
sotto il nome di Lorenza Forteza è dunque da intendersi come non
ufficiale e gestito piuttosto da omonimi dell’attrice.
Lorena Forteza in Il ciclone
6. È stata scelta grazie ad
uno spot TV. Alla ricerca di un’attrice per il suo nuovo
film, Il ciclone, Pieraccioni raccontò di essersi
imbattuto nella Forteza dopo averla vista in una pubblicità
televisiva. Questa apparteneva ad una linea di scarpe sportive e la
Forteza vi prendeva parte in qualità di modella e testimonial.
Rimasto affascinato dal suo sex-appeal, decise di offrirle la parte
di Caterina. Per lei si trattò così del debutto nel mondo della
recitazione.
7. È stata la protagonista
femminile del film. Nel film l’attrice ricopre il ruolo di
Caterina, una ballerina spagnola di flamenco che insieme al suo
gruppo si ritrova inavvertitaente a soggiornare presso il casolare
del protagonista, Levante. Quest’ultimo si innamora perdutamente
della bella fanciulla, la quale però sta vivendo una storia
burrascosa con il fidanzato Alejandro. Una serie di imprevisti
porteranno però i due a conoscersi sempre meglio e a far crescere
il sentimento che c’è tra loro.
Lorena Forteza: età e altezza dell’attrice
8. È piuttosto
alta. Nata il 10 marzo del 1976 a Bogota, in Colombia, la
Forteza ha oggi 45 anni. L’attrice è alta complessivamente 1.73
metri, un’altezza che le ha permesso di distinguersi sia come
modella che come attrice.
Lorenza Forteza: il marito e i figli
9. Ha un figlio.
Dal suo matrimonio con Damiano Spelta, l’attrice
ha avuto un figlio chiamato Ruben Spelta. In
seguito al divorzio dei due e ai problemi personalli della Forteza,
questo è stato affidato a Damiano, il quale se ne è preso cura nel
corso degli anni. Con il migliorare della sua situazione, l’attrice
è poi stata in grado di rivedere il figlio, recuperando il rapporto
con lui.
Lorena Forteza: ingrassata
10. Era ingrassata
molto. Nel corso degli anni l’attrice ha avuto, come
accennato, diversi problemi di peso e depressione. Con il tempo era
arrivata ad essere in sovrappeso, con rischi per la sua salute.
Resasi conto dei pericoli che correva, la Forteza si è affidata a
dei buoni medici, che le hanno indicato le corrette modalità di
guarigione. Rimessasi così in sesto, la Forteza non ha certamente
riacquistato il fisico di un tempo, ma è arrivata comunque ad una
forma fisica che le permette di piacersi e di continuare a
lavorare.
La Fase
4 dell’MCUsi è conclusa
con Black
Panther: Wakanda Forevere con l’introduzione nel franchise
del cattivo Namor il
Submariner. In breve
tempo, l’ MCUsi
tufferà nella Fase Cinque: il
primo prodotto sarà lo speciale di Natale
dei Guardiani della
Galassia, a
cui seguiràAnt-Man
and the Wasp: Quantumania.
I nuovi cattivi
non tarderanno ad arrivare: giàQuantumania introdurrà Kang il
Conquistatore (Jonathan
Majors), presumibilmente
il grande nemico della Saga del
Multiverso. Prima
di entrare nel vivo della Fase5, è doveroso fare un ripasso dei
cattivi che hanno ancora un ruolo rilevante sul finire della
Fase 4. Oltre al
nuovo Namor, ci sono ancora diversi antagonisti
che si muovono nell’MCUe che
potrebbero rappresentare una minaccia per il
Multiverso.
Abominio
Per anni, le vicende legate a
Hulk sono state un argomento dibattuto per l’MCU, principalmente per motivi
legati ai diritti cinematografici e di distribuzione. Tuttavia, un
cattivo essenziale delle storyline di Hulk è stato portato
in vita nella Fase 4: stiamo parlando di Emil Blonsky
o Abominio. Abbiamo visto Blonsky prima in
Shang-Chi e la leggenda
dei Dieci Anelli e poi in She-Hulk: Attorney at Law. Attualmente, il
personaggio è in carcere per aver rotto il suo accordo di libertà
vigilata.
Per quanto abbiamo visto fino ad ora, Abominio non sembra un
vero cattivo e nemmeno una grande minaccia, ma potrebbe tornare in
azione nella Fase 5. Secondo le teorie dei fan, The
Incredible Hulk 2 potrebbe essere in fase di lavorazione, cosa
che permetterebbe al nemico di Bruce un ritorno in grande
stile.
Justin Hammer
Uno dei più celebri film
MCU è Iron Man 2. Nel
lungometraggio compare uno dei cattivi più divertenti del
franchise: Justin Hammer di Sam Rockwell. L’ultima
volta che abbiamo visto il personaggio è stato in “All Hail the
King“. Come Blonsky, anche Hammer viene
incarcerato.
Il personaggio non si vede nell’MCU da più di dieci anni e
molti fan sperano che Justin Hammer possa finalmente tornare
nella Fase 5 con Armor Wars. Il prodotto, che doveva
essere un film, è stato recentemente trasformato in una serie
Disney+. Quale ruolo spetterebbe a Hammer ora che
Tony Stark è fuori dai giochi? Non vediamo l’ora di
scoprirlo.
Teschio Rosso
Dopo Capitan America: Il Primo
Vendicatore, molti fan si erano convinti che Teschio
Rosso fosse stato ucciso dal Tesseract, quindi è stata
una grande sorpresa vederlo ricomparire come spettro per proteggere
la Pietra dell’Anima in Avengers: Infinity War. Sembrava
che il personaggio fosse stato sottoposto a quel destino per tutta
l’eternità ma, quando Thanos ha distrutto le Gemme
dell’Infinito in Avengers: Endgame, Teschio
Rossso si è liberato. La speranza è che il prossimo Capitan
America: New World Order possa riportare in vita non solo il
protagonista, ma anche il nemico Teschio Rosso.
Barone Zemo
Come anche altri cattivi di questa
lista, Barone Zemo è finito in prigione. Ciò è successi in
The Falcon and the Winter
Soldier. I fan sperano di assistere al ritorno di
Zemo con il film Thunderbolts, tuttavia quando è stata
annunciata la lista del cast durante il Comic-Con della
scorsa estate, non si è parlato del cattivo. Nonostante ciò, il
personaggio potrebbe apparire a sorpresa in questo o in un altro
prodotto MCU della Fase 5.
Dormammu
Il film di Doctor Strange non è riuscito a mostrare
il vero potenziale dell’antagonista Dormammu. Il leader
della Dimensione Oscura potrebbe comunque tornare in gioco
in futuro: il finale di Doctor Strange nel Multiverso della
Follia ha introdotto Clea (Charlize
Theron), la nipote di Dormammu.
Clea ha portato
Strange nella Dimensione Oscura per evitare
un’incursione, creando in questo modo un possibile incipit per
Doctor Strange 3 o, più probabilmente, per Avengers: The Kang Dynasty.
Speriamo che in tutti questi sviluppi della Fase 5 MCU entri in gioco anche
Dormammu.
Barone Mordo
C’è un altro dei nemici storici di
Doctor Strange che non ha ancora avuto modo di affrontare lo
stregone sullo schermo. Stiamo parlando di Mordo
(Chiwetel Ejiofor): alla fine di Doctor Strange,
viene detto che Mordo è in missione per rubare la magia di
tutto il mondo. Questa storia, per ora solo accennata, non ha
ancora portato da nessuna parte, come anche la scena cancellata da
Doctor Strange nel Multiverso della Follia in cui
Scarlet rivela di aver ucciso Mordo. Chissà se nella
Fase 5 MCU vedremo finalmente
l’incontro-scontro tra Mordo e Doctor Strange.
Ayesha
Anche se è Ego il cattivo
principale di Guardiani della Galassia, Vol.
2, il film si conclude con l’introduzione di un nuovo nemico
estremamente vendicativo: Ayesha (Elizabeth Debicki).
Attraverso Adam Warlock, Ayesha crea l’arma perfetta
per vendicarsi e distruggere i Guardiani. Per come finisce
il Volume 2, è probabile che Ayesha tornerà in Guardiani della Galassia Vol.
3 ma anche questa volta non sarà lei l’antagonista
principale del film: questo onore spetta all’Alto
Evoluzionario (Chukwudi Iwuji).
Yon-Rogg
In Capitan Marvel, Jude Law
interpreta Yon-Rogg, il leader della Starforce che si
rivela essere il vero cattivo: è lui a portare Carol Danvers
lontano dalla Terra quando ottiene i poteri dal Tesseract.
Forse il personaggio è stato creato per fare soltanto
un’apparizione nella serie, ma dal momento che Law è ottimo nei panni di Yon-Rogg, si spera in
un ritorno nell’MCU, magari già nella Fase 5.
Agatha
Harkness
Il nemico principale di
WandaVisionè
Agatha Harkness (Kathryn
Hahn). Dopo la sconfitta di Wanda,
Agatha è costretta a rimanere a Westview. Tuttavia,
ora che la Strega Scarlatta sembra essere uscita di scena –
almeno temporaneamente – Agatha potrebbe essere libera di
tornare in azione. Il prossimo lavoro MCU che la vedrà coinvolta è la
serie Dinsey+Agatha: Coven of Chaos: lo show
trasformerà la storia del cattivo affamato di potere in quella di
un anti-eroe. Proprio per questo passaggio, Agatha dovrà
affrontare a sua volta dei cattivi: secondo alcune teorie essi
saranno Nicholas Scratch e Salem Seven.
Power Broker (Sharon Carter)
Scostandosi dalla sua storia nei
fumetti, nel finale di The
Falcon and the Winter Soldier Sharon Carter si rivela
essere il misterioso Power Broker. Quando in Capitan
America: Civil WarSharon torna negli Stati Uniti, viene
perdonata per le sue azioni e permette ai suoi compatrioti
l’accesso a tecnologie pericolose e ai grandi segreti di stato.
Molto probabilmente, l’arco del personaggio sarà risolto nel film
MCUCaptain America: New World Order, film
in cui potremmo vedere il ritorno all’eroismo di Carter.
Xu Xialing
In Shang-Chi e la leggenda dei
Dieci Anelli, Tony Leung ha dato una performance
incredibile nei panni del Mandarino. Anche se la sua era una
storia fatta e finita per il film, la sua eredità vive attraverso
la figlia Xu Xialing, personaggio che ora ha assunto il
comando dell’organizzazione criminale. È interessante notare che il
film termina con l’annuncio che i Dieci Anelli torneranno.
Ora resta da vedere se, sotto il controllo di Xialing, il
gruppo si trasformerà in un’organizzazione più eroica o se rimarrà
un mucchio di cattivi. Molto probabilmente, i Dieci Anelli
torneranno in gioco in Armor Wars e/ o in Shang-Chi
2, entrambi previsti nella Fase 6 MCU.
Kingpin
Per anni, le serie Netflix–Marvel sono state snobbate
dall’MCU, ma ora appare certo il
collegamento tra le due realtà. Proprio dai prodotti NetflixSpider-Man: No Way Home e Hawkeye hanno ereditato rispettivamente
Daredevil e Kingpin e ad entrambi i personaggi spetta
un futuro nell’MCU.
Daredevil e Kingpin
torneranno nella Fase 5 per Echo e poi per Daredevil:
Born Again. Sarà interessante vedere Kingpin
comportarsi come un boss del crimine nell’MCU accanto a concorrenti come
i Dieci Anelli.
Damage
Control
Ms. Marvel è
uno show interessante, soprattutto per la storia dell’antagonista
principale. Najma è il rivale numero uno, ma viene uccisa
nel penultimo episodio, cedendo il posto alla Damage Control
per il finale. Nella serie, l’organizzazione è drasticamente
diversa rispetto alla sua introduzione in Spider-Man: Homecoming. In Ms.
Marvel la società è focalizzata
sulla caccia di individui potenziati e rivela che Kamala
Khan è un mutante. Come altri, anche questo gruppo di nemici
potrebbe tornare in Armor Wars.
Titania
She-Hulk: Attorney At Law fa una deviazione rispetto alla
classica formula MCU. Nel finale viene
evitata la grande lotta contro l’Intelligencia e
Titania non sembra essere particolarmente turbata. Se fino
ad ora Jameela Jamil ha interpretato il ruolo
dell’influencer egoista e vendicativa, ora il personaggio potrebbe
passare dalla parte di She–Hulk.
Come nei fumetti, Titania
diventerebbe un anti-eroe anche nell’MCU. Si spera che il suo ruolo
verrà chiarito prima della seconda stagione di She-Hulk. Se al contrario Titania dovesse
rimanere un cattivo al 100%, potrebbe avere un ruolo accanto ai
Thunderbolts o in Captain America: New World Order.
Namor
Forse i tempi non sono ancora
maturi per affermare ciò ma, stando alla fanbase, Namor (Tenoch Huerta) potrebbe
diventare una grande figura nell’MCU. È il perfetto esempio
dell’anti-eroe: può essere un alleato feroce, ma nel momento in cui
la situazione si modifica non esita a fare il cattivo. I fan
chiamano a gran voce un film incentrato su Namor, magari già
per la Fase 6. Tuttavia, sarà difficile rivedere il
personaggio prima della convergenza del Multiverso in Avengers: The Kang Dynasty e
Avengers: Secret Wars.
I fan di Black Panther: Wakanda
Forever stanno condividendo le loro
esilaranti reazioni all’apprendere che i Marvel Studios potrebbero aver modificato
digitalmente l’aspetto di una particolare area del corpo di
Namor. Il film, che Ryan Coogler dirige
ancora una volta, ha ottenuto recensioni per lo più positive da
parte del pubblico e della critica che lodano il suo trattamento
rispettoso della morte di Chadwick Boseman, le
buone interpretazioni e l’antagonista sfaccettato interpretato da
Tenoch Huerta.
Dopo che un utente di Twitter dagli
occhi d’aquila di nome @belovasoup ha notato che l’area inguinale
dei pantaloncini di Namor sembrava essere stata resa meno
pronunciata nel cut cinematografico di Black Panther: Wakanda
Forever rispetto ai trailer, i fan dell’MCU si sono rivolti ai social media
per condividere le loro esilaranti reazioni alla modifica. Mentre
alcuni utenti chiedono con tutto il cuore che l’anatomia di Namor
venga ripristinata al suo stato naturale, altri stanno sollevando
preoccupazioni interessanti sull’allocazione delle risorse VFX da
parte della Marvel e sulla moralità
dell’alterazione digitale dei corpi degli attori. Che ne
pensate?
Nel film Marvel
Studios Black Panther: Wakanda
Forever, la Regina Ramonda (Angela
Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku
(Winston Duke), Okoye (Danai
Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence
Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle
invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli
abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo
della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog
Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross
(Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per
il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta Mejía nel
ruolo di Namor, sovrano di una nazione sottomarina nascosta, ed è
interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel,
Mabel Cadena e Alex Livinalli. Black Panther: Wakanda
Foreverè diretto
da Ryan Coogler e prodotto da Kevin
Feige e Nate Moore.
Brendan Fraser ha dichiarato che non
parteciperà alla cerimonia di premiazione dei Golden Globes anche
se sarà nominato per la sua performance in The Whale di Darren
Aronofsky. L’attore ha avuto la sua grande occasione in
una serie di film dei primi anni 2000, in poco tempo, è diventato
il protagonista di film d’avventura di grande successo come La
Mummia e Viaggio al centro della Terra, salvo poi interrompere
bruscamente la serei di successi. Il 2022 lo vede però tornare
sotto i riflettori grazie alla bella performance in The Whale, di
Darren Aronofsky, che già ha raccolto grandi consensi sin dalla sua
prima proiezione a Venezia 79, tanto che per lui si parla di corsa
agli Oscar 2023.
GQ ha ora pubblicato una cover story proprio su Brendan Fraser in cui riporta alcune
dichiarazioni molto importanti relative ai Golden Globes. Durante
la conversazione, l’attore di Doom Patrol ha
rivelato che non parteciperà alla cerimonia di premiazione della
HFPA del prossimo anno anche se dovesse essere nominato come
miglior attore. “Ho più problemi con la Hollywood Foreign Press
Association che rispetto per la Hollywood Foreign Press
Association. No, non parteciperò. È a causa dei trascorsi che ho
con loro. E mia madre non ha cresciuto un ipocrita. Puoi chiamarmi
un sacco di cose, ma non quello.”
I Golden Globes hanno avuto anni
complicati a causa di varie controversie che turbinavano intorno
alla Hollywood Foreign Press Association. Negli
ultimi decenni, l’organizzazione è stata ripetutamente richiamata
per aver consentito ai suoi membri di essere sostanzialmente
corrotti da regali, viaggi e feste in cui possono intrattenersi con
i candidati. Tuttavia, l’anno scorso è emerso un nuovo boicottaggio
quando è stato riferito che i membri dell’organizzazione non
includevano giornalisti neri. Ciò ha portato alla mancata
trasmissione televisiva dei premi nel 2021 e l’organizzazione ha
rilasciato una dichiarazione condividendo il suo piano per
riformare il proprio organo di voto che avrebbe dovuto essere
completato questo agosto.
Tuttavia, Brendan Fraser ha una connessione più
personale con il lato oscuro dell’HFPA. Diversi anni fa, in
un’intervista a tutto tondo, ha affermato che l’ex presidente
dell’HFPA Philip Berk lo ha aggredito a un pranzo
al Beverly Hills Hotel nel 2003, cosa che Berk ha poi negato.
L’anno scorso, Berk è stato espulso dall’HFPA a causa dell’uso di
un linguaggio razzista in un’e-mail interna, ma era stato membro
dell’organizzazione per 44 anni. Fraser riferisce che la cattiva
condotta dell’ex presidente ha influenzato la sua vita in una
miriade di modi, rendendo quindi naturale il suo aprioristico
rifiuto a partecipare a qualsiasi manifestazione legata
all’associazione.