Quando fu annunciata per la prima volta, la serie Bang Bang Baby, incentrata sul percorso di iniziazione di una giovane al mondo criminale della ‘ndrangheta, aveva tutta l’aria di essere un progetto piuttosto pericoloso, facilmente tendente al “già visto”, specialmente in un contesto seriale come quello italiano dove il genere crime è a dir poco dilagante. Ora che finalmente il progetto ideato da Andrea Di Stefano (regista di Escobar e The Informer) si mostra al grande pubblico, si rivela invece come un qualcosa di molto più affascinante e originale di quello che si poteva inizialmente pensare. La serie, infatti, si basa su generi e contesti già noti per esplodere poi in un tripudio di idee, colori e omaggi.
Diretta Michele Alhaique, Margherita Ferri e Giuseppe Bonito, scritta dallo stesso Di Stefano insieme a Valentina Gaddi e Sebastiano Melloni e prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment e Wildside, la serie ha per protagonista Alice (Arianna Bacheroni), adolescente di 16 anni che vive in una cittadina del Nord Italia, nel 1986. La sua vita di teenager cambia all’improvviso quando scopre che il padre (Adriano Giannini) che credeva morto in realtà è ancora vivo. È per lei l’inizio di una discesa agli inferi, che per amore del padre si tuffa nel pericoloso mondo della malavita, facendosi sedurre dal fascino del crimine. Quando cercherà di tirarsene fuori, forse sarà troppo tardi.
Crime sì, ma con stile
Nel realizzare oggi un prodotto, specialmente se seriale, la cui trama ruota intorno al mondo della criminalità organizzata, si incorre facilmente nel confronto con Gomorra. Un confronto, in realtà, che andando poi a vedere nel dettaglio nel più dei casi non trova ragione di esistere. Così, se anche per Bang Bang Baby si era inizialmente pensato ad un tipo di serie su quello stile, ci si trova oggi a doversi ricredere. Il contesto è sì quello della ‘ndrangheta nella Milano da bere, ma la serie non punta a farne un ritratto storicamente accurato. Il vero cuore di Bang Bang Baby ruota piuttosto intorno alle follie che l’amore ci spinge a fare.
In questo caso, l’amore è quello di una figlia per suo padre e la serie si configura dunque come un racconto fortemente influenzato dalle esperienze e dall’emotività della protagonista (Alhaique, il regista della maggior parte degli episodi, l’ha appunto definita una serie dettata dal “movimento emotivo”). In mezzo agli omicidi, i depistaggi, le accuse, i sospetti e i complotti, vi è il mondo che la giovane Alice costruisce con la propria mente e il proprio cuore. Un mondo ricco di riferimenti alla cultura pop, dove la musica regna sovrana e dove la propria interiorità trova sfogo attraverso potenti manifestazioni metaforiche (si veda ad esempio la splendida pioggia di Smarties).
Per gli episodi potuti vedere in anteprima, i primi due di dieci, la volontà esplicita del regista è dunque quella di stare quanto più vicino possibile alla sua protagonista. La segue, la cerca, si addentra con lei in un vero e proprio sottobosco ricco di personaggi tanto affascinanti quanto pericolosi. Lo spettatore si trova impossibilitato a far altro se non seguire Alice in questo nuovo mondo, sia per il fascino estetico con cui viene raccontato (da una fotografia al neon a cui a molti ha ricordato un altro prodotto di Prime Video come Too Old to Die Young, fino a scene dal forte impatto visivo), sia per la forza dei sentimenti in gioco.

Una gara di bravura tra attori
Sulla base degli episodi visti sino ad ora, risulta difficile immaginare quali risvolti prenderà il racconto. La sensazione è questo possa andare sempre più ad arricchirsi e complicarsi, offrendo colpi di scena potenzialmente molto validi. Ciò che ora è dato sapere, però, è che a fare la forza di Bang Bang Baby sono anche i suoi personaggi. Questa può sembrare una constatazione scontata, eppure sono sempre di più le serie prive di protagonisti capaci di imporsi nella mente e nel cuore dello spettatore. In questo caso, oltre alla giovane e brava Arianna Bacheroni, protagonista nei panni di Alice, a rubare la scena è la nonna Lina interpretata da Dora Romano.
La sua anziana matriarca a capo del clan criminale è tanto divertente quanto capace di incutere vero timore. Che Bang Bang Baby trovi nei suoi personaggi femminili i suoi maggiori traguardi è indicativo di come la serie in sé cerchi anche di raccontare qualcosa del nostro presente. Si è fortemente radicati nel contesto storico di riferimento, eppure tutto appare così moderno e attuale da suscitare ulteriore interesse verso ciò che ancora può essere raccontato. Insomma, alcuni potrebbero forse trovare eccessive determinate situazioni o scelte di messa in scena, ma risulta difficile non condividere l’opinione che è questa una serie ricca di fascino, con una qualità che le può permettere di affermarsi anche all’estero.

Quark, interpretato dall’attore Armin Shimerman, è l’alieno barista della stazione spaziale in cui è ambientata la serie Star Trek: Deep Space Nine. Appartenendo alla specie Ferengi, Quark è geneticamente un avido accumulatore di denaro, ma ha un animo leale ed è spesso portato a superare i suoi impulsi di base.
Nella serie animata Star Trek: Prodigy, Jankom Pog è l’ingegnere a capo della USS Protostar. Gli scrittori di Prodigy hanno reso Jankom Pog un Tellarite, un membro di una specie nota per la spiccata vena polemica. Il personaggio ruba la scena di questa serie di fantascienza non solo grazie alle sue battute, ma anche per le sue abilità tecniche.
Peli Motto, interpretata da Amy Sedaris, è un membro essenziale del cast della serie di fantascienza
Dopo essere stata protagonista di
All’interno dell’
Nella serie di fantascienza
Nella serie di fantascienza Stargate SG-1, il generale George Hammond assume il comando del progetto Stargate dopo aver subito l’aggressione delle guardie serpente di Apophis. Hammond è responsabile dell’assegnazione di incarichi diplomatici e militari che si svolgono attraverso la galassia.
Jim Hopper è un personaggio della serie
In
Herb è un personaggio catalizzatore della serie di fantascienza


Downton Abbey II – Una Nuova Era, la trama
Dopotutto

Mefisto, una delle più potenti creature magiche della Marvel Comics e ha legami profondi con la Strega Scarlatta. Ispirato a Mefistofele, l’incarnazione del diavolo nella leggenda del Dottor Faust, è il signore supremo dell’Infermo ed è il più spietato supercriminale dell’Universo Marvel.
Un’altra figura cruciale nella tragedia di Billy e Tommy è il temibile Maestro Pandemonio. In accordo con Mefisto, il personaggio che dovrebbe recuperare il braccio perduto del signore dell’Inferno finisce per rapire i figli di Wanda e Visione, in quanto frammenti dell’anima del cattivo.
Immortus è una delle varianti più potenti di Kang il Conquistatore e gioca un ruolo chiave nella storia di Scarlet Witch dei fumetti. Essendo il ”sé futuro” di Kang, Immortus scopre che Wanda è un Nexus, una figura unica di immenso potere cosmico
Robert Frank è un supereroe della Golden Age. È stato soprannominato Trottola per la sua capacità di muoversi in modo incredibilmente rapido. Si scopre poi essere il padre di
I fan dei fumetti sanno che Dottor Destino è uno dei più grandi criminali dei
Chthon è un Elder God e possiede quindi poteri vicini all’onnipotenza: ha illimitate conoscenze magiche, può generare energia, teletrasportarsi, modificare l’andamento del tempo ed anche è la fonte del potere di Wanda.
Apparso per la prima volta nei fumetti nel 1996 con The Mighty Thor 133, l’Alto Evoluzionario è un cattivo importante della Marvel Comics. Dati gli esperimenti sul proprio codice genetico, i suoi legami di parentela sono mutati molto spesso.
Come molti fan dei fumetti Marvel sapranno, Bova Ayrshire è la mucca antropomorfa partorita dalla mente dell’Alto Rivoluzionario nell’ambito dell’operazione New Men. Questo insolito personaggio è un amico e un costante alleato della famiglia Maximoff per diverse generazioni.
Essendo l’interesse amoroso della Strega Scarlatta e, per certi aspetti, il padre spirituale di Visione, Wonder Man ha un ruolo importante nella Marvel Comics. La tormentata storia d’amore con Wanda rende Wonder Man uno dei più interessanti personaggi dei fumetti di Scarlet Witch che ancora mancano nell’MCU.
Tra tutti, il personaggio legato ai fumetti di Scarlet Witch di cui si sente maggiormente la mancanza nell’MCU è forse Magneto. Wanda compare per la prima volta proprio in un libro degli X-Men legato al personaggio: The Brotherhood of Evil Mutants.
Merito di questo è chiaramente insito nella scrittura di David E. Kelley e Melissa James Gibson che riesce a dare spessore a ogni personaggio senza mai scendere nel macchiettiamo e nella rappresentazione bidimensionale. A questo si associa poi un cast, tutto inglese ovviamente, che riesce a consegnare allo spettatore delle prove di altissimo profilo, sia che si tratti della sempre impeccabile 

Greta Volcán, uno dei personaggi principali della serie colombiana
Juan Carlos Sarmiento, conosciuto semplicemente come Sarmiento, è interpretato in
Tomás, interpretato dall’attore argentino Julián Cerati, è un musicista che vive vicino a Samantha Duque, con la quale intraprende una relazione romantica, dopo averla incontrata quando Sam scappa di casa sconvolta e turbata dall’assenza di sua madre Valeria, che è stata rapita e uccisa da una banda di trafficanti d’organi, per ottenere il suo cuore.
Sam o Samantha Duque, uno dei personaggi principali della serie Netflix
Lucho, figlio di Greta Volcàn, è interpretato dall’attore colombiano Santiago Felipe Gómez. Sua sorella è Camila Duarte, che soffre di cardiomiopatia dilatativa, una malattia cardiaca che la porta sull’orlo della morte, e su cui si concentra l’intera sceneggiatura di
Mariachi o Fermín, uno dei personaggi principali della serie colombiana Netflix
Valeria Duque è interpretata dall’attrice colombiana Margarita Muñoz. E’ una trombettista professionista che viene rapita e uccisa da un’organizzazione criminale di traffico d’organi per ottenere il suo cuore e darlo a Camila Duarte.
Zacarías Cienfuegos
Simón Duque, uno dei protagonisti di
Camila Duarte

