Dall’America questa notte sono
arrivate due notizie molto importanti per il futuro del
MCU: il verdetto di colpevolezza di Jonathan Majors,
attore che ha interpretato Colui che Rimane e Kang il Conquistatore
rispettivamente in Loki e
Ant-Man and The Wasp: Quantumania e su cui basava il
futuro della Fase 5 e 6 del MCU. Alla notizia del
verdetto, quasi due ore dopo, è arrivata un’altra notizia: il
licenziamento ufficiale dell’attore da parte della Disney/Marvel e
quindi da tutta la saga del MCU. Adesso che la notizia è ufficiale
si pensa ovviamente a un recast dell’attore per salvare il più
possibile della trama dei prossimi film, soprattutto gli ultimi
due, Avengers: Secret War e Avengers: La dinastia dei
Kang. Questi dieci attori potrebbero sostituire Jonathan
Majors.
John Boyega
Finn (John Boyega) and Poe Dameron (Oscar Isaac) in STAR
WARS: THE RISE OF SKYWALKER.
John Boyega è stato
protagonista della commedia fantascientifica britannica Attack the
Block di Joe Cornish nel 2011, in cui ha interpretato il leader di
una gang di adolescenti, ma è forse meglio conosciuto come FN-2187,
alias Finn, nei sequel di Star Wars, a partire da Il
risveglio della Forza del 2015. I ruoli successivi in
Detroit, Small Axe e The Woman King
hanno dimostrato che l’attore ha la capacità di affrontare un ruolo
impegnativo come quello di Kang il Conquistatore
nel MCU. Tuttavia, nel corso di un’intervista rilasciata a Men’s
Health nel 2022, Boyega ha dichiarato che un ruolo nel MCU “non è
nella sua visione attuale”, poiché vuole continuare a ricoprire
ruoli più ricchi di sfumature.
Will Smith
Nonostante Will Smith sia stato al centro delle polemiche
dopo la cerimonia di premiazione degli Oscar del 2022, il suo
status di attore tra i più acclamati della sua generazione lo
rendono una star incredibilmente desiderabile. I Marvel
Studios non hanno mai rinunciato ad ingaggiare attori dal
passato discutibile. Ha dimostrato un’incredibile versatilità nel
corso della sua carriera lunga quasi quattro decenni, il che lo
renderebbe un candidato perfetto per Kang il Conquistatore nel
MCU, soprattutto perché si è già cimentato in
ruoli da supereroe in Hancock e Suicide Squad.
Chukwudi Iwuji
L’attore nigeriano e britannico
Chukwudi Iwuji ha già assunto un ruolo di spicco
nel MCU come l’Alto Evoluzionario in Guardiani della Galassia Vol. 3. Dopo il suo debutto
nel franchise, sono sorte teorie secondo cui l’Alto Evoluzionario
potrebbe essere una variante di Kang il Conquistatore, il che
potrebbe portare Iwuji a sostituire Majors nel ruolo di Kang nel
futuro. La sua esperienza nel teatro classico si adatta
perfettamente al personaggio.
John David Washington
John David Washington ha seguito le orme dei
genitori passando alla recitazione dopo una carriera da giocatore
professionista di football, e il suo primo ruolo principale è stato
quello di Ricky Jerret in Ballers della HBO nel 2015. Da allora,
Washington ha ampliato notevolmente il suo repertorio ed è
diventato una delle star più ambite di Hollywood, con ruoli in
BlaKkKlansman, Tenet e Malcolm & Marie
che lo hanno portato alla celebrità. John David Washington è un
nome incredibilmente popolare nel cinema moderno, quindi un ruolo
nel MCU potrebbe essere dietro l’angolo per l’attore, che potrebbe
essere in grado di eguagliare lo stoicismo, la forza e il
misticismo di Kang il Conquistatore nel MCU.
Yahya Abdul-Mateen II
Dopo aver debuttato come attore
professionista in The Get Down del 2016 nel ruolo di Clarence
“Cadillac” Caldwell, Yahya Abdul-Mateen II ha
affrontato molti ruoli impegnativi in diversi progetti. Forse
meglio conosciuto come David Kane, alias Manta, in Aquaman del 2018 e nel suo imminente sequel, e come
Morpheus in Matrix Resurrections del 2022, Abdul-Mateen ha già
esperienza in grandi franchise cinematografici, e si appresta a
entrare nel MCU come Simon Williams, alias Wonder
Man, nella serie Wonder Man dei Marvel Studios.
Lakeith Stanfield
Lakeith Stanfield è
diventato un attore che gli spettatori associano a storie di alta
qualità, in particolare con il suo ruolo candidato all’Oscar in
Judas and the Black Messiah e un ruolo da protagonista
nella serie di successo di FX, Atlanta. Ha un’enorme
esperienza nell’interpretare ruoli molto umani, che potrebbero
conferire a Kang il Conquistatore una maggiore relatività e
simpatia. Questo potrebbe essere un ottimo modo per facilitare la
transizione del recasting del MCU.
Star del palcoscenico e dello
schermo, Jeffrey Wright ha già un ruolo nel MCU come
voce dell’Osservatore di What If…?, anche se, trattandosi di un ruolo solo
vocale, è possibile che possa interpretare anche un personaggio del
MCU live-action. La voce memorabile di Wright, l’esperienza nel
ruolo del sinistro ma amabile Bernard in Westworld e i suoi
precedenti ruoli in progetti d’azione come i franchise di James
Bond e Hunger Games lo rendono perfetto per il potente ruolo di
Kang il Conquistatore. Jeffrey Wright è un attore
molto apprezzato che si adatterebbe perfettamente al ruolo del
cattivo.
Caleb McLaughlin
Caleb McLaughlin ha
avuto diversi ruoli in vari progetti, ma è conosciuto soprattutto
come Lucas Sinclair in
Stranger Things di Netflix. Gli spettatori lo hanno visto
crescere fino a diventare un attore in grado di assumere il ruolo
di un Kang il Conquistatore più giovane. Dal
debutto di Kang nel MCU, si sospetta che verrà introdotta una sua
variante giovane, che diventerà il supereroe Iron Lad, e McLaughlin
potrebbe essere il candidato perfetto per interpretare questa
versione.
Regé-Jean Page
Regé-Jean Page è conosciuto principalmente per
il suo ruolo in Bridgerton di Netflix ma i ruoli successivi in
The Gray Man e Dungeons and Dragons: Honor Among
Thieves hanno dimostrato che ha la versatilità e la presenza per
affrontare un ruolo enorme come quello di Kang il Conquistatore nel
MCU. I Marvel Studios hanno regolarmente assunto astri nascenti e
li hanno portati a una fama immensa, quindi Page potrebbe ricevere
lo stesso trattamento se venisse portato a bordo come nuova
versione di Kang.
L’attrice britannica Gugu Mbatha-Raw
ha debuttato come giudice della TVA Ravonna Renslayer nella prima
stagione di Loki, e il suo legame con Colui che resta è stato
ulteriormente stabilito nella seconda stagione. Molti hanno
teorizzato che potrebbe essere rivelata come una variante di Kang
il Conquistatore, cosa che, se vera, potrebbe vedere Mbatha-Raw
assumere il ruolo nelle future Fasi del MCU.
Torna con una nuova avventura il teenager supereroe
Billy Batson, alias Shazam, protagonista dell’irriverente
blockbuster targato DC Comics Shazam! Furia degli
Dei (recensione),
in prima tv su Sky venerdì 22dicembre alle 21.15 su Sky
Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su
Sky il film sarà disponibile on demand anche in
4K.
Il film Shazam! Furia degli
Dei, sequel di Shazam! vede ancora David F. Sandberg
alla regia. Con lui tornano anche i protagonisti Zachary Levi, nel ruolo di Shazam, Asher Angel,
che torna ad interpretare Billy Batson. A loro si uniscono le new
entry Rachel Zegler, Lucy Liu e Helen Mirren.
Il film è scritto da Henry Gayden e Chris Morgan; Il
personaggio di ‘Shazam!’ è stato creato da Bill Parker e
C.C. Beck e basato sui personaggi DC. Il film è stato
distribuito nelle sale cinematografiche italiane da Warner Bros.
Pictures.
La trama di Shazam! Furia degli Dei
SHAZAM! FURIA DEGLI
DÈI dà seguito alla storia di Billy Batson, un teenager al
quale basta pronunciare la parola magica “SHAZAM!” per trasformarsi
nel Supereroe e suo alter ego adulto Shazam. Dotati dei poteri
degli dei, Billy Batson e gli altri membri della famiglia adottiva
con cui vive stanno ancora imparando a destreggiarsi tra la vita
adolescenziale e quella di supereroi adulti. Si ritroveranno però a
fronteggiare le Figlie di Atlante, un vendicativo trio di antiche
divinità giunte sulla Terra alla ricerca della magia che è stata
loro rubata molto tempo fa. Così Billy, alias Shazam, e la sua
famiglia, torneranno in azione per salvare i loro superpoteri, le
loro vite e il destino del mondo.
America Ferrera riceverà l’ottavo
SeeHer Award alla 29esima edizione dei Critics
Choice Awards, ha annunciato la Critics Choice Association.
Riceverà l’onorificenza all’evento del 14 gennaio 2024, che sarà
ospitato da Chelsea Handler.
Il premio SeeHer viene assegnato a
una donna che “sostiene l’uguaglianza di genere, ritrae i
personaggi con autenticità, sfida gli stereotipi e oltrepassa i
confini”, si legge nel comunicato. SeeHer, movimento globale
leader per una rappresentazione accurata delle donne e delle
ragazze nei media, comprende operatori di marketing, organizzazioni
mediatiche e influencer del settore impegnati a creare pubblicità e
media privi di pregiudizi di genere.
Anche se quest’anno l’ha vista
partecipare a Barbie e
Dumb Money, America Ferrera è nota soprattutto per i suoi
ruoli in Ugly Betty, Real Women Have
Curves, The Sisterhood of the Traveling
Pants e la serie disponibile su Netflix,
Superstore. Attrice, regista e produttrice
pluripremiata, Ferrera ha ricevuto un Emmy, uno Screen Actors Guild
Award e un ALMA e un Imagen Awards per la sua interpretazione in
Ugly Betty.
Per quanto riguarda il suo lavoro
nell’attivismo, Ferrera ha lanciato “Poderistas” nel 2020 con altre
nove donne, tra cui Eva Longoria Bastón e
Christy Haubegger. Una comunità di stile di vita
digitale e senza scopo di lucro, “Poderistas” ha lo scopo di
informare, affermare e ispirare i latini a trasformare le loro
vite, comunità e nazione sfruttando il loro potenziale. Insieme al
marito Ryan Piers Williams e all’amico
Wilmer Valderrama, America Ferrera ha anche co-fondato “Harness”,
una comunità di artisti, influencer e leader di base che utilizzano
l’arte e la narrazione per creare un mondo più equo.
Inoltre, Ferrera ha parlato in
numerosi eventi importanti come TED, DNC e March for Our Lives. È
stata relatrice di apertura e presidente del Comitato degli artisti
per la marcia delle donne a Washington nel 2017. I precedenti
destinatari del SeeHer Award includono Viola Davis, Gal Gadot, Claire Foy, Kristen Bell, Zendaya,
Halle Berry e Janelle Monáe.
In questo periodo natalizio,
Patrick Dempsey è molto grato per le sue 11 stagioni
in Grey’s
Anatomy. L’attore è stato ospite lunedì a Good Morning
America per promuovere il suo nuovo film Ferrari
e per parlare della sua ultima designazione come uomo più sexy
vivente del 2023 di PEOPLE, quando si è soffermato sull’impatto che
la lunga serie Grey’s
Anatomy ha avuto sia sui fan della serie che
sulla sua vita.
“Grey’s Anatomy ha davvero
ispirato tante persone a intraprendere la professione medica e mi
ha dato la possibilità di fare il film sulla Ferrari
e di avere [il titolo di uomo più sexy del mondo]“, ha detto.
“Credo che questo sia stato il dono più grande che ho ricevuto
da quella serie: essere in grado di fare qualcosa di positivo e di
dare qualcosa in cambio“.
Per
Patrick Dempsey, quel “qualcosa di positivo” è anche
il Dempsey Center, che ha fondato nel suo stato natale, il
Maine, nel 2008, dopo aver assistito al viaggio
doloroso che la madre ha dovuto affrontare con il cancro alle
ovaie. Secondo il sito web dell’organizzazione, il Dempsey Center
“fornisce cure oncologiche personalizzate e complete a costo
zero” e si propone di essere “uno spazio in cui chi è
colpito dal cancro possa trovare sollievo, conforto e
risorse“.
Su GMA Monday,
Patrick Dempsey ha dichiarato: “Non trattiamo
la malattia, ma la persona in modo olistico con un’assistenza
completa. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere tutti coloro
che sono stati colpiti nello Stato del Maine e di diffondere la
voce che questo è ciò che dovete fare per integrare gli approcci
tradizionali alla lotta contro il cancro, e che dovrebbe essere una
cura standardizzata“.
Ha continuato: “Spendiamo così
tanto tempo ed energia nella ricerca e nello sviluppo di farmaci
importanti, ma ci dimentichiamo di curare l’essere umano. Non solo
il paziente, ma anche la famiglia e tutti coloro che lo circondano
e che sono stati colpiti“.
In Ferrari,
l’attore
Patrick Dempsey interpreta il pilota italiano
Piero Taruffi accanto ad Adam Driver, che interpreta il boss
dell’impero automobilistico Enzo Ferrari, oltre a
Penélope Cruz,
Shailene Woodley, e Giuseppe Festinese. Il film
diretto da Michael Mann arriverà nelle sale il 25
dicembre. Per saperne di più su
Patrick Dempsey, guardate l’intervista a GMA nel video
qui sotto.
Wonka
è da poco approdato nelle nostre sale, pronto a invadere con la sua
magia e dolcezza il periodo natalizio. Un comfort movie dal cuore
puro e tenero, volto proprio a coccolarci nelle feste e regalarci
un meritato sorriso. Diretto da Paul King, il film
si discosta dai suoi predecessori, Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato di Mel Stuart
con Gene Wilder, e La fabbrica di cioccolato di
Tim Burton con Johnny Depp, puntando i riflettori su un Willy
Wonka più giovane e sognatore, dagli occhi pieni di incanto e
desideri, interpretato da un brillante Timothée Chalamet. Un prequel musical, dunque,
che pur non attingendo a piene mani dal romanzo per bambini di
Roal Dahl come gli altri due, presenta tantissimi
Easter Eggs e riferimenti, tutti da scoprire.
Il bastone di Willy
Wonka
Chi dimenticherà mai
la divertente quanto rappresentativa entrata in scena del Willy
Wonka interpretato da Gene Wilder? Quando si aprono i cancelli
della fabbrica, il cioccolataio avanza verso la folla trepidante
con un bastone che, ad un certo punto si incastra, lasciandolo
sprovvisto di un aiuto. Wonka continua a camminare senza fino a
che, accortosi della mancanza del supporto, fa finta di cedere con
le gambe, ma poco prima di toccare terra si esibisce in una bella
capriola. Il Wonka di Timothee Chalamet, pur
ricordandoci la scena, non fa lo stesso: ha sempre un bastone, ma
questo rimane in piedi e il cioccolataio prosegue nel suo cammino,
senza fingere né di cadere né di zoppicare.
Le frasi
sbagliate
Se molti hanno a
cuore il personaggio di Wonka è soprattutto merito della resa che
gli ha dato l’indimenticabile Gene Wilder. Il cioccolataio
interpretato dall’attore è un tipo eccentrico, sempre in bilico fra
esuberanza e sprazzi di malinconia. È dal Wonka di
Wilder che provengono alcune delle citazioni più famose, basti
pensare a tutte le volte in cui il personaggio, preso dall’euforia,
sbagliava le frasi dicendo cose del tipo “abbiamo così tanto
tempo e così poco da vedere”, per poi correggersi
nell’immediato. Anche il Wonka di Chalamet fa lo stesso quando dice
“giù le orecchie e sù la voce”, ma quando si rende conto
di aver sbagliato, rettifica dicendo “Non è così,
inverti!”.
Quando Wonka viene
ingannato da Bleacher per alloggiare nell’ostello della signora
Scrubbitt, questa dà al ragazzo un contratto da firmare per poter
rimanere per la notte e pagarla il giorno dopo. Il contratto è
infinitamente lungo e le lettere sono molto piccole e Wonka, non
sapendo leggere, non si accorge di ciò che in realtà c’è davvero
scritto, ritrovandosi l’indomani imprigionato. In Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, il Wonka di
Wilder fa firmare ai bambini un contratto in cui le scritte in
piccolo indicano che non avrebbero potuto vincere il premio se
avessero rubato le sue invenzioni, cosa che alla fine fanno tutti,
compreso Charlie.
Il lavatoio della
signora Scrubbitt
Continuando con le
clausole del contratto della signora Scrubbitt, possiamo dire che
queste non solo descrivevano in dettaglio tutte le cose che Wonka
avrebbe dovuto pagare, ma anche che, per pagare i suoi debiti,
doveva lavorare nella sua lavanderia insieme ad altri ospiti
truffati. In Willy Wonka e la fabbrica di
cioccolato, la madre di Charlie Bucket lavora in una
lavanderia, dove Charlie va a trovarla, di tanto in tanto
aiutandola, confidandole che il suo più grande desiderio è di
trovare uno dei Biglietti d’Oro.
Ad un certo punto,
in Wonka, il cioccolataio racconta a Noodle dei suoi viaggi in giro
per il mondo, spiegando di aver visitato Mumbai e poi la Baviera.
Nel romanzo di Dahl e nel film di Tim Burton, Willy Wonka accetta
di costruire un palazzo di cioccolato per il principe indiano
Pondicherry, seppur il primo avesse avvertito il secondo che non
avrebbe retto. Poco dopo vediamo chiaramente le conseguenze di
quanto Wonka aveva predetto: il castello si scioglie a causa delle
temperature troppo alte, ma il cioccolataio non lo ricostruirà mai
per via dei suoi impegni di lavoro.
I nemici di
Wonka
La creatività e il
genio di Wonka sono qualcosa di affascinante, come i suoi dolciumi,
e per questo attirano l’attenzione di tutti, compresa quella dei
produttori di caramelle rivali, i quali hanno come unico scopo
(causa l’invidia) rubargli le magiche ricette. Sono Arthur
Slugworth, Prodnose e
Fickelgruber, personaggi che compaiono nel romanzo
di Roal Dahl, con il primo menzionato nel film del 1971, dove si
vedono le sue caramelle e quelle di Fickelgruber al Bill’s Candy
Shop. Nella versione di
Tim Burton, invece, i tre fanno una brevissima apparizione
quando Nonno Joe racconta a Charlie delle spie che rubavano gli
ingredienti dalla fabbrica di Wonka, motivo per cui il cioccolataio
decise di chiuderla al pubblico per diversi lunghi anni.
Scorta di
cioccolato per sempre!
In
Wonka, il cioccolataio promette alla sua
nuova amica Noodle che, se lo aiuterà, riceverà una fornitura a
vita dei suoi cioccolatini. Una promessa per niente sconosciuta al
pubblico, poiché già presente nelle sue versioni precedenti. Sia il
Wonka di Gene Wilder che quello di Johnny Depp, quando hanno l’idea
dei Biglietti d’Oro, promettono ai fortunati bambini che li
trovano, di ricevere per sempre una scorta delle sue prelibatezze.
Qualcosa che alla fine ottiene Charlie diventando – come da piano –
erede della fabbrica.
“Buona
giornata, signore!”
Di Willy Wonka e la fabbrica di
cioccolato ricordiamo tutti una scena in particolare, che
ci segnò quando la vedemmo per la prima volta. È collocata nel
finale, quando Nonno Joe e Charlie entrano nella stanza di Wonka,
dove tutte le cose sono a metà, per chiedergli spiegazioni sulla
fornitura di cioccolato per il bambino. In quel momento il
cioccolataio, dopo aver scoperto che hanno bevuto la bevanda
frizzante, è molto arrabbiato, e pronuncia una delle sue più famose
frasi: “Buona giornata signore!“. La stessa battuta è
stata inserita in Wonka, ma non è il cioccolataio a pronunciarla,
bensì Lofty, l’Umpa Lumpa. Egli si congeda educatamente da Wonka
con “Buona giornata, signore!“, senza però la medesima
rabbia.
Nella terra degli
Umpa Lumpa
In
Wonka seguiamo il cioccolataio nelle sue
svariate imprese e nella realizzazione del suo sogno. In
contemporanea facciamo la conoscenza dell’Umpa Lumpa Lofty, che
vediamo seguire Wonka per anni e rubargli il cioccolato. Più
avanti, quando Wonka lo cattura, scopriremo il perché: quando il
cioccolataio viaggiava nella terra degli Umpa Lumpa, prese i loro
semi di cacao mettendo nei guai Lofty, che avrebbe dovuto fare la
guardia. Un rimando più che esplicito ai viaggi del Wonka di
Johnny Depp, che Burton stesso
ci mostra nel suo film. Il maestro del cioccolato, infatti, si reca
nella terra degli Umpa Lumpa alla ricerca di nuovi sapori per le
sue caramelle, ma invece di limitarsi a prendere gli ingredienti
necessari, fa un accordo con loro, portandoli poi a lavorare nella
sua fabbrica.
La canzone degli
Umpa Lumpa
Molti sono rimasti
sorpresi nello scoprire che Wonka fosse un musical. Per la natura
del suo genere di riferimento il film è costellato di canzoni,
molte delle quali originali, tranne un paio che sono tratte dalla
pellicola del 1971. Una di queste è la famosa, oltre che iconica,
canzone “Oompa Loompa”. È Lofty ad intonarla quando
racconta a Willy del debito che ha con la sua gente e del motivo
per cui lo segue da anni. La melodia ritorna poi nella scena
post-credits, usata per rivelare cosa è successo a Noddle e al
resto degli amici del cioccolataio.
Le caramelle che
fanno crescere i capelli
Quando Wonka apre
finalmente il suo magico negozio di caramelle, tutta la gioia e la
felicità provata scompaiono nel momento in cui alcuni clienti
iniziano ad avere degli effetti collaterali. Scopriremo poi in
seguito che i cioccolatini sono stati contaminati dalla signora
Scrubbitt e Bleacher con il sudore dello yeti, causando una
crescita eccessiva dei capelli e lo scolorimento della pelle. Ne
La fabbrica di
cioccolato, Willy Wonka spiega ai bambini e ai loro
genitori che una delle sue ultime invenzioni si è ritorta contro di
lui e ha causato una crescita eccessiva dei capelli, con un Umpa
Lumpa che se ne va in giro ricoperto di tantissimi peli.
Wonka e Noodle
annegati nel cioccolato
A frenare
l’immaginazione di Wonka, come capiamo sin dal trailer, è
un’associazione che non vede di buon occhio le invenzioni del
ragazzo, e si chiama il Cartello di Cioccolato. Nel terzo atto del
film, questi infatti cattura sia Wonka che Noodle, costringendoli a
entrare nel caveau dove custodiscono le riserve di cioccolato per
annegarli dentro. La scena in cui Wonka e Noodle nuotano nel
cioccolato cercando di salvarsi, ricorda quanto accaduto ad
Augustus Gloop nel libro e nei film precedenti, quando cade nel
fiume cioccolatoso mentre stanno facendo il tour della fabbrica per
poi essere risucchiato in un tubo.
Gli effetti
collaterali degli Hoverchocs
La prima caramella
di Wonka ad essere mostrata nel film sono gli “hoverchocs”, dei
cioccolatini che fanno volare chi li mangia e che, per tornare a
terra, devono scoreggiare. Essi ricordano le bibite frizzanti
create dal Wonka di Wilder, che vengono provate nella
divertentissima scena con Nonno Joe e Charlie. I due, per evitare
un incontro fatale con la ventola del soffitto, capiscono che
l’unico modo per salvarsi è emettere numerosi rutti, che li
spingono verso terra. Una sequenza memorabile!
Sia in Willy
Wonka e la fabbrica di cioccolato che in La fabbrica di
cioccolato, il pubblico – e i visitatori dell’azienda – sono
messi al corrente della commestibilità delle decorazioni. Dentro
tutto si può mangiare e bere, persino l’erba. Seppur in
Wonka la fabbrica ancora non esista, il
primo negozio del cioccolataio ha la stessa idea di decorazione
commestibile, che diventa la chiave del rapido e breve successo del
negozio.
Il primo biglietto d’oro di Willy
Wonka
Nel corso del film
Wonka dice che l’amore per il cioccolato è qualcosa che gli ha
trasmesso la madre, ed è proprio per lei che decide di aprire poi
il suo primo negozio di caramelle. Dopo essere scomparsa, Wonka
conserva l’ultima tavoletta di cioccolato che la madre aveva
preparato e, alla fine, la scarta e trova un biglietto d’oro con un
messaggio di sua madre, in cui dice che il cioccolato è meglio
condividerlo. Questa scena conferisce ai biglietti d’oro
del concorso di Willy Wonka un significato più profondo ed
emotivo, in quanto il cioccolataio ricorda le parole di
sua madre e, in un certo senso, omaggiandola, la fa continuare a
vivere negli altri, nelle sue opere d’arte e nei suoi successi.
Secondo Deadline,
Max ha ufficialmente deciso di non rinnovare il
drama marziale Warrior
per una quarta stagione. La cancellazione arriva dopo quattro mesi
dalla conclusione della terza stagione di 10
episodi della serie diretta da Andrew Koji.
Inoltre, è stato confermato che
Netflix ha ufficialmente acquisito i diritti di
streaming non esclusivi per tutte e tre le stagioni di Warrior,
il cui debutto è previsto per febbraio 2024. Il sito fa notare che
c’è la possibilità che lo streamer dia il via libera anche alla
quarta stagione della serie, a seconda delle sue performance di
audience sullo streamer.
Cosa sappiamo su Warrior?
Basato sugli scritti della leggenda
delle arti marziali Bruce Lee, questo dramma
poliziesco grintoso e ricco di azione è stato creato e prodotto da
Jonathan Tropper. La storia è ambientata durante
le brutali guerre Tong della Chinatown di San Francisco alla fine
del XIX secolo. Segue Ah Sahm, un prodigio delle arti marziali che
emigra dalla Cina a San Francisco in circostanze misteriose.
La serie è interpretata da
Andrew Koji, Kieran Bew, Celine Buckens, Olivia Cheng,
Dianne Doan, Dean Jagger, Langley Kirkwood, Maria-Elena Laas, Hoon
Lee, Christian McKay, Dustin Nguyen, Miranda Raison, Chen Tang, Joe
Taslim, Jason Tobin, Joanna Vanderham, Tom Weston-Jones e Perry
Yung. La serie è stato prodotto anche da Justin
Lin, Danielle Woodrow, Andre Schneider, Shannon Lee, Brad Kane,
Richard Sharkey, Kenneth Lin, Evan Endicott e Josh
Stoddard.
L’iconico attore George Clooney ha scherzato sulla possibilità
di tornare a vestire i panni di Batman dopo il cameo in
The
Flash, a seguito alla sua difficile interpretazione
del Crociato Coperto della DC in Batman & Robin
del 1997.
Alla prima di The
Boys in the Boat – il biopic sportivo diretto da
George Clooney – l’attore e regista è
stato interrogato da Entertainment Tonight sulla possibilità di
apparire come Bruce Wayne in The
Flash, e ha scherzato sull’accoglienza negativa
ricevuta dalla critica per la sua interpretazione dell’eroe in
Batman & Robin.
“Beh, ho pensato… c’è stato un
tale clamore per il mio ritorno come Batman… c’è stato un
clamore“, ha scherzato Clooney. “In realtà ho detto: “Dove
sono i miei capezzoli di gomma?”. E loro: “Possiamo farlo senza
capezzoli di gomma?”. E io: “Beh, non è proprio il mio Batman,
no?“”.
A George Clooney è stato poi chiesto se
sarebbe stato convinto a tornare nel ruolo di Bruce Wayne/Batman,
cosa che lui ha comicamente negato. “Non credo che ci siano
abbastanza droghe al mondo perché io possa tornare di nuovo“,
ha dichiarato.
Batman & Robin è
uscito per la prima volta nelle sale il 20 giugno 1997. È stato
diretto da Joel Schumacher e interpretato da
Arnold Schwarzenegger, George Clooney, Chris O’Donnell, Uma
Thurman, Alicia Silverstone, Michael Gough, Pat Hingle e Elle
Macpherson. Il film è stato accolto da recensioni di fuoco
da parte della critica e dei fan ed è considerato uno dei peggiori
film di supereroi di tutti i tempi.
Timothée Chalamet reduce dalle fatiche di
Wonka
sarà protagonista di un misterioso progetto sul
ping-pong.
Parlando con Josh
Horowitz in un video caricato sulla pagina YouTube di MTV,
Timothée Chalamet ha parlato brevemente
di alcuni dei suoi prossimi progetti. Dopo
aver menzionato il biopic su Bob Dylan diretto
da James Mangold, Timothée Chalamet ha detto di essere
impegnato in un altro progetto di cui “non può dire
molto“.
Quando gli è stato chiesto un
suggerimento, Chalamet ha risposto: “È un ping-pong. Posso
dirlo“. Horowitz ha poi chiesto se si trattasse di un reboot
di Balls of Fury o qualcosa del genere, al che
Chalamet ha risposto: “No, no, no, no. Qualcosa di molto
diverso. Molto diverso“. Ulteriori dettagli non sono ancora
stati resi noti.
In quali altri film recenti recita
Timothée Chalamet?
Timothée Chalamet è attualmente nelle
sale cinematografiche con Wonka.
Diretto da Paul King, regista di Paddington, il
film vede Chalamet nei panni di un giovane Willy Wonka che
viaggia in Europa e inizia a farsi un nome come cioccolataio e
inventore di fama mondiale.
Il già citato biopic su Bob
Dylan, intitolato A Complete Unknown, era stato
inizialmente annunciato per il 2020. La produzione ha subito
diversi ritardi a causa della pandemia COVID-19, dell’impegno di
Mangold nella regia di Indiana Jones e il quadrante del destino
(2023) e dello sciopero della Screen Actors Guild-American
Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA); tuttavia,
nell’intervista con Horowitz, Timothée Chalamet ha dichiarato che sia
A Complete Unknown che il progetto di ping-pong
sono “in dirittura d’arrivo”. La Searchlight Pictures distribuirà
il film.
Mentre FBI: Most
Wanted si prepara a un’altra stagione con FBI:
Most Wanted 5, è stato rivelato un esclusivo
first-look della quinta stagione,
con un nuovo volto che si unisce alla squadra. L’attrice di
Shooter e The Final DestinationShantel
VanSanten è recentemente passata dalla serie principale
FBI a FBI: Most Wanted, dove
riprenderà il ruolo dell’agente speciale Nina Chase.
L’attrice si unirà al cast dopo
l’uscita di Alexa Davalos dalla serie. In
precedenza, la Davalos ha interpretato l’agente
speciale Kristin Gaines per due stagioni.
Oltre a suggerire l’inclusione di
VanSanten nella serie, le immagini appena rilasciate (via TVLine)
includono anche un fotogramma del Remy Scott di Dylan McDermott che si riunisce con il nipote
Corey (JD Martin), scomparso da tempo. Potete vedere le foto qui
sotto:
La sinossi ufficiale di
FBI: Most Wanted recita: “FBI: Most Wanted è
un dramma ad alta tensione che si concentra sulla Fugitive Task
Force, un’unità d’élite che insegue e cattura senza sosta i
famigerati criminali presenti nella lista dei più ricercati del
Bureau. Il nuovo affascinante ma formidabile leader della squadra è
l’Agente Speciale Supervisore Remy Scott, che ha iniziato la sua
carriera nell’ufficio dell’FBI di New York prima di scalare i
ranghi del Bureau a Philadelphia e Las Vegas“.
Il cast di FBI: Most
Wanted comprende anche Roxy Sternberg, Keisha
Castle-Hughes e Edwin Hodge.
Prodotto da Wolf Entertainment e
Universal Television, FBI: Most Wanted nasce dai
produttori esecutivi David Hudgins, Ken Girotti, Terry
Miller, McDermott, Arthur W. Forney, Peter Jankowski e da
uno dei produttori più rappresentativi dell’industria televisiva,
Dick Wolf. Wolf è l’artefice di alcuni degli show
di maggior successo, tra cui Law & Order, Bury My Heart at
Wounded Knee e le tre serie di One Chicago. FBI:
Most Wanted Stagione 5 debutta il 13 febbraio 2024.
Il co-CEO dei DC
StudiosJames Gunn ha parlato dei suoi pensieri sui
numerosi costumi di Superman dopo aver ricevuto
richiesta di notizia da parte di numerosi fan per la sua versione
in Superman:
Legacy.
Sul suo account Threads, James Gunn ha ricevuto da un fan la richiesta
di non avere i bauli all’esterno del costume di Superman nel suo
prossimo film. Questo ha spinto il regista a parlare della passione
dei fan per la presenza o l’eliminazione dei richiami gialli sui
fianchi.
“Non credereste mai alla
quantità di suppliche e arrabbiature che ricevo basate su bauli o
non bauli“, ha dichiarato Gunn. “Per me non è l’aspetto
più importante di Superman o della sua storia. Ma ci sono così
tanti sentimenti forti!“.
Ha poi approfondito il suo pensiero
sul costume di Superman e sulle sue numerose
varianti, osservando che ritiene che quasi tutti i costumi siano
validi.
“Questo potrebbe essere un
punto di vista estremo”, ha spiegato. “Il costume è cambiato in
moltissimi modi nel corso degli anni. Sono tutte (o per lo più
tutte) versioni valide di Superman, con o senza costume, con o
senza S gialla sul mantello, con o senza nero intorno alla S, con o
senza triglia, e così via“.
Superman: Legacy, tutto
quello che sappiamo sul film
Superman:
Legacy, scritto e diretto
da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto
che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il
primo metaumano del DCU). Il casting,
come già detto, ha portato alla scelta degli attori David
Corenswet e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois
Lane.
Il film è stato anche descritto
come una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman: Legacy è il vero
fondamento della nostra visione creativa per l’Universo
DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC,
ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti,
dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il
mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della
lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Superman:
Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio
2025.
La Disney ha pubblicato un nuovo
trailer di Echo,
che anticipa la serie che i Marvel Studios promettono
essere la più intensa di sempre.
Il nuovo trailer sottolinea ancora
una volta il carattere maturo della serie in arrivo e anticipa
alcuni dei combattimenti più brutali che saranno presenti nello
show. Il trailer anticipa anche l’attesissimo ritorno di
Dardevil, che sembra apparire in almeno alcune
scene della serie.
La serie che debutterà il 10
gennaio 2024, composta da cinque episodi, racconta la storia di
Maya Lopez (Alaqua Cox), inseguita dall’impero criminale
di Wilson Fisk (Vincent
D’Onofrio). Quando il suo viaggio la riporta a casa,
Maya deve confrontarsi con la propria famiglia e la sua eredità.
Tutti e cinque gli episodi saranno disponibili in streaming il 10
gennaio, segnando così la prima volta in cui una serie targata
Marvel Studios debutta con tutti gli episodi al momento del
lancio.
Echo è interpretata anche da
Chaske Spencer (Wild Indian, The
English), Graham Greene (1883, Goliath),
Tantoo Cardinal (Killers of the Flower
Moon, Stumptown), Devery Jacobs
(Reservation Dogs di FX, American Gods), Zahn
McClarnon (Dark Winds, Reservation Dogs di FX),
Cody Lightning (Hey, Viktor!, Four Sheets to the Wind) e
Vincent D’Onofrio (Hawkeye,
Godfather of Harlem).
Gli episodi della serie sono
diretti da Sydney Freeland (Navajo) e Catriona McKenzie
(Gunaikurnai). I produttori esecutivi sono Kevin Feige, Stephen
Broussard, Louis D’Esposito, Brad Winderbaum, Victoria Alonso,
Richie Palmer, Jason Gavin (Blackfeet), Marion Dayre e Sydney
Freeland. I co-produttori esecutivi sono Jennifer L. Booth e Amy
Rardin.
Ricordiamo che Echo sarà un sequel
spin-off di Hawkeye, la serie TV
dedicata ad Occhio di Falco che per prima ha introdotto il
personaggio di Maya Lopez nel Marvel Cinematic Universe, ma allo
stesso tempo sarà anche un prequel di
Daredevil: Born Again, l’attesissima serie tv che
racconterà le nuove avventure di Matt Murdock e Wilson Fisk e che,
nonostante alcune problematiche produttive, è attualmente in
lavorazione in casa Marvel Studios. Nel cast di Echo si ritrovano anche Chaske Spencer,
Tantoo Cardinal, Devery Jacobs, Cody Lightning, Graham
Greene e Zahn McClarnon.
La AMC ha diffuso
un nuovo teaser trailer di Monsieur Spade, la
miniserie poliziesca di prossima uscita con protagonista il
vincitore del Golden Globe Clive Owen nei panni del leggendario
detective.
Il video mette in evidenza il
prossimo caso di Monsieur Spade, che coinvolge un
misterioso ragazzo ricercato da potenti organizzazioni tra cui la
CIA e il Vaticano. Il detective americano deve ritardare il suo
pensionamento in Francia per risolvere il caso. Il debutto della
serie è previsto per il 14 gennaio su AMC e AMC+. In Italia la
serie non ha una collocazione ma potrebbe debuttare su Prime Video.
Cosa sappiamo su Monsieur Spade?
Descritto come un sofisticato
poliziesco, Monsieur Spade è creato, scritto e
prodotto dai vincitori dell’Emmy Scott Frank e Tom
Fontana, basato sul famigerato protagonista del romanzo
classico del 1930 dello scrittore americano Dashiell
Hammett, The Maltese Falcon. Insieme a Clive Owen ci sono l’emergente Cara
Bossom (Radioactive), Denis Ménochet
(Bastardi senza gloria), Louise Bourgoin (The
Romanoffs), Chiara Mastroianni (In una notte
magica), Stanley Weber (Outlander),
Matthew Beard (The Imitation Game),
Jonathan Zaccaï (Robin Hood) e Rebecca
Root (Il gambetto della regina).
“L’anno è il 1963 e il
leggendario detective Sam Spade (Clive
Owen) si sta godendo la pensione nel sud della
Francia“, si legge nella sinossi. “A differenza dei suoi
giorni come investigatore privato a San Francisco, la vita di Spade
a Bozouls è pacifica e tranquilla. Ma il presunto ritorno del
suo vecchio avversario cambierà tutto. Sei amate suore sono
state brutalmente assassinate nel convento locale. Mentre la
città è in lutto, emergono segreti e si intrecciano nuove piste.
Spade scopre che gli omicidi sono in qualche modo collegati a un
bambino misterioso che si ritiene possieda grandi poteri.
I produttori esecutivi sono
Clive Owen, Barry Levinson, Teddy
Schwarzman, Michael Heimler, Caroline Benjo, Barbara Letellier,
Simon Arnal, Carole Scotta, Carlo Martinelli e David Helpern. È
prodotto da Black Bear e Haut et Court TV.
La produttrice Kristie
Macosko Krieger ha fornito un aggiornamento sul prossimo
film di Steven SpielbergBullitt che
vedrà protagonista Bradley Cooper.
Parlando con GamesRadar+ durante il
press tour per Maestro di Bradley Cooper, Macosko Krieger ha parlato
dello stato attuale del film di Steven Spielberg.
“Lo sto producendo. Steven
[Spielberg] e Josh Singer, che sta scrivendo la sceneggiatura,
stanno lavorando alla storia“, ha detto. “Spero che avremo
presto una sceneggiatura, perché lo sciopero degli sceneggiatori ci
ha fatto rimanere un po’ indietro. Ma ci stanno lavorando – non
posso dirvi se sarà il prossimo film che faremo, perché a questo
punto non lo so. Penso che sarà un film estremamente
divertente“.
Cos’altro sappiamo del film di
Steven Spielberg Bullitt?
Nel febbraio del 2022, Deadline ha
dato la notizia che Steven Spielberg avrebbe diretto e prodotto un
nuovo film su Bullitt. Uscito nel 1968, Bullitt è
un noto thriller d’azione interpretato da Steve
McQueen; tuttavia, il film di Steven Spielberg non sarà un remake
diretto e viene piuttosto descritto come una “nuova idea
incentrata sul personaggio” del tenente Frank Bullitt.
“Il senatore Walter Chalmers
(Robert Vaughn) punta a incastrare il boss della mafia Pete Ross
(Vic Tayback) con l’aiuto della testimonianza del fratello testa
calda del criminale, Johnny (Pat Renella), che si trova in custodia
protettiva a San Francisco sotto la sorveglianza del tenente di
polizia Frank Bullitt (Steve McQueen)“, si legge nella sinossi
del film del 1968. “Quando una coppia di sicari della mafia
entra in scena, Bullitt segue le loro tracce in un labirinto di
complicazioni e doppi giochi. Questo thriller include uno dei più
famosi inseguimenti d’auto mai girati“.
Deadline ha confermato che uno
spin-off del Mercoledì
con protagonista Zio Fester Addams è in fase di
sviluppo presso Netflix.
Il 17 dicembre 2023, Bloomberg ha riportato che Netflix
stava discutendo i piani per uno spin-off del mercoledì incentrato
sul personaggio di Zio Fester, che nella serie del 2022 è
interpretato da Fred Armisen.
Deadline ha ora
confermato che la serie spin-off è in “fase iniziale di sviluppo”
presso Netflix
da parte di MGM Television, anche se ulteriori dettagli rimangono
al momento segreti.
Creata da Alfred Gough e
Miles Millar,
Mercoledì ha debuttato su Netflix nel novembre 2022. Con
Jenna Ortega nel ruolo del personaggio
principale, la serie è prodotta e diretta da Tim Burton. Gwendoline Christie, Riki
Lindhome, Jamie McShane, Hunter Doohan, Percy Hynes White ed Emma
Myers hanno recitato nella prima stagione di Mercoledì.
“La serie racconta gli anni
della protagonista come studentessa della peculiare Nevermore
Academy, mentre cerca di padroneggiare le sue emergenti capacità
psichiche“, si legge nella sinossi, “e allo stesso tempo
di sventare una mostruosa serie di omicidi che terrorizza la città
locale e di risolvere il mistero soprannaturale che ha coinvolto i
suoi genitori 25 anni prima – il tutto mentre naviga nelle sue
nuove e intricate relazioni con lo strano e variegato corpo
studentesco“.
La seconda stagione di Mercoledì
è in fase di sviluppo presso Netflix
Anche una seconda stagione di
Mercoledì
è attualmente in fase di sviluppo. Secondo un rapporto di Deadline
del novembre 2023, la nuova stagione dovrebbe iniziare la
produzione a fine aprile 2024.
“Un personaggio come Mercoledì,
che è così amato e così leggendario, non volevo assolutamente
sbagliare. Quindi cerco di avere il maggior numero di conversazioni
possibili“, ha detto Jenna Ortega in precedenza della prossima
stagione parlando con Elle Fanning a “Actors on Actors” di Variety.
“Sul set, con gli sceneggiatori e Tim [Burton], ci riunivamo
tutti insieme e decidevamo: “Ok, cosa funziona e cosa no?”. Era
naturalmente già molto collaborativo. Quindi, in preparazione di
una seconda stagione, volevamo anticipare i tempi e assicurarci di
poter iniziare le conversazioni prima”, ha continuato l’attrice. “E
sono così curiosa. Voglio vedere gli abiti, i nuovi personaggi che
arriveranno, i copioni, e sono stati così gentili da permettermi di
indossare il cappello da produttore“.
Pochi minuti dopo la notizia
che Jonathan Majorsè
stato giudicato colpevole di
aggressione, arriva la conferma che i Marvel Studios hanno ufficialmente
deciso di interrompere i rapporti con l’attore, scelto per
interpretare Kang il Conquistatore nel MCU,
dove doveva essere il villain principale della The Multiverse Saga. A
riportare la notizia è Variety, confermando dunque
quanto da tempo si sospettava, ovvero che i Marvel Studios
attendevano il verdetto per poter stabilire come regolarsi nei
confronti di Majors. La notizia, per quanto prevedibile,
scuote ora ancor più profondamente il già precario stato attuale
del Marvel Cinematic Universe.
Kang doveva essere il grande cattivo
da qui al 2027 ma ora il suo ruolo è incerto. Bisognerà ora
attendere per scoprire se i Marvel Studios intenderanno optare per un recasting del
personaggio o se, in modo più drastico, abbandonarlo del tutto e trovare un
nuovo grande villain. Considerando quanto ad oggi introdotto
tra la serie Loki e il film Ant-Man and the Wasp:
Quantumania, è difficile immaginare in che modo si potrebbe
mettere da parte l’intera narrazione dedicata a Kang. Non resta
dunque che attendere maggiori notizie a riguardo ma è a questo
punto certo che Majors non riprenderà più il ruolo ed è fuori dai
futuri progetti Marvel.
Cosa è accaduto tra Jonathan Majors e Grace Jabbari?
La notte dell’incidente, Jabbari ha
testimoniato che lei e Jonathan Majors erano andati a cena e ad uno
spettacolo teatrale a Brooklyn. Durante il viaggio di ritorno a
Manhattan, seduti uno accanto all’altro nel retro di un’auto
privata, Jabbari ha detto di aver notato un messaggio di testo sul
suo telefono da un’altra donna che diceva: “Vorrei baciarti in
questo momento“. Ha detto di aver preso il telefono dalle mani
di Jonathan Majors per vedere chi aveva inviato il messaggio. Lei
sostiene che Jonathan Majors le abbia “tirato” e
“torto” il braccio per recuperare il dispositivo. Ha anche
descritto di aver sentito “un duro colpo” sulla testa.
Dopo aver recuperato il telefono,
Jonathan Majors ha ordinato al conducente di fermare l’auto. Majors
è uscito dal veicolo e Jabbari ha detto di aver tentato di seguire
l’attore. Alla giuria è stato mostrato un video di sorveglianza in
cui Majors sembra spingere Jabbari all’interno dell’automobile.
Come ha testimoniato la Jabbari,
Majors passò la notte in un hotel e lei andò in un bar di Manhattan
con persone che aveva conosciuto quella sera perché “non voleva
stare da sola“. Secondo l’accusa, il giorno successivo la
Jabbari è stata portata in ospedale con “lievi ferite alla
testa e al collo“. Gli avvocati difensori di Jonathan Majors
hanno affermato che è stata Grace Jabbari ad aggredire Majors, e
“non il contrario”.
La sera dell’incidente, la donna ha
dichiarato che “il dolore [fisico] non era percepito. Ero
consapevole del dolore nel mio corpo, ma non avevo registrato
nulla. Sono una ballerina. Ho ballato con una costola
rotta“.
Ha aggiunto: “Pensavo solo con
il cuore all’infedeltà. Quella mattina stavamo parlando di quando
ci saremmo sposati e dei nomi dei nostri [futuri] figli“.
Mentre la Jabbari rilasciava la sua lunga testimonianza, Jonathan
Majors, 34 anni, sedeva al tavolo della difesa presso il tribunale
penale di New York. Portava con sé una Bibbia mentre entrava in
aula con la sua attuale fidanzata Meagan Good, che ha assistito a
tutti i giorni del processo.
Martedì scorso, la Jabbari ha
raccontato gli alti e bassi della sua relazione di due anni con
Jonathan Majors. Ha raccontato che l’ex coppia si è incontrata
nell’agosto 2021 sul set londinese del film Marvel “Ant-Man and
the Wasp: Quantumania“, dove Majors aveva un ruolo chiave come
attore e Jabbari lavorava come allenatore di movimento. Jabbari,
ballerina professionista e residente nel Regno Unito, ha descritto
le prime fasi della loro relazione come “incredibili“.
Si attendeva da giorni il
verdetto sul processo legato all’attore Jonathan Majors e alla fine è arrivato. Nella
giornata di oggi una giuria di Manhattan ha infatti dichiarato
Majors colpevole di due reati di molestie e
aggressione, mentre lo ha assolto per altri due capi d’accusa.
L’attore – divenuto celebre nel corso degli ultimi due anni per
essere stato scelto come interprete di Kang il Conquistatore nel MCU – è dunque stato dichiarato non
colpevole per un’accusa di aggressione intenzionale di terzo grado
e una di molestie aggravate di secondo grado.
Come riportato da Variety, il giudice
Michael Gaffey ha ora fissato la data della
sentenza al 6 febbraio. Majors rischierebbe fino a un anno di
carcere. Il verdetto arriva a conclusione di un lungo processo
durante il quale sono state esaminate le diverse prove presentate a
favore e contro l’attore, che era stato arrestato a Marzodopo aver presumibilmente
aggreditoGrace Jabbari, una coreografa
conosciuta sul set di Ant-Man and the Wasp:
Quantumania. Stando a quanto riportato, Majors avrebbe
colpito la donna dopo che quest’ultima gli aveva preso il cellulare
insospettita da un possibile tradimento dell’attore.
L’avvocato difensore di Majors,
Priya Chaudhry, ha invece sostenuto che è stata
Jabbari ad aggredire Majors nel veicolo quella notte e non il
contrario. La difesa ha anche sostenuto che Jabbari ha inventato le
accuse per vendicarsi di Majors dopo la loro rottura. Nella sua
arringa finale, Chaudhry ha definito Jabbari una “bugiarda” che
“manipola la realtà”. Secondo Chaudhry, inoltre, è stato Majors e
non Jabbari, a chiamare il 911 la mattina dopo, preoccupato per lo
stato mentale della donna. La giuria, tuttavia, deve aver valutato
come non convincenti le prove presentate in difesa dell’attore,
giudicandolo dunque colpevole di due di quattro capi d’accusa.
Non resta ora che attendere maggiori
risvolti nella vicenda, in attesa della sentenza. Il verdetto di
colpevolezza, però, potrebbe già di per sé essere un duro colpo per
l’attore, che facilmente potrebbe vedersi privato del ruolo di
Kang il Conquistatore. Da mesi
si vocifera che i Marvel Studios starebbero considerando possibile
piani alternativi per le prossime fasi della MultiverseSaga. Kang è infatti pensato per essere il
villain principale di essa ma con i problemi giudiziari di Majors
la cosa è stata resa ora incerta. Difficile dire se i Marvel
Studios preferiranno accantonare totalmente quanto
riguarda Kang o se più semplicemente opteranno per un recasting.
Anche in questo caso, non resta che attendere ulteriori
notizie.
Divenuta una delle saghe
cinematografiche d’azione più celebri di sempre, Die Hard comprende oggi
cinque titoli usciti in sala in un arco temporale che va dal 1988
al 2013. Protagonista assoluto è l’attore Bruce
Willis, che ricopre qui il ruolo del poliziotto John
McClane. Nel corso degli anni, questi si è trovato coinvolto in
avventure sempre più estreme e rischiose, in missioni adatte
soltanto ad un uomo “duro a morire”. Anche per merito di ciò, il
personaggio è stato indicato come uno dei più iconici del cinema,
nonché uno dei più importanti nella carriera di Willis. La sua
prima comparsa cinematografica si deve a Die Hard –
Trappola di cristallo.
Diretto da John McTriernan,
maestro del genere noto anche per Predator e Caccia a Ottobre Rosso,
il film è basato sul romanzo Nulla è eterno,
Joe, scritto da Roderick Thorp e
pubblicato nel 1979. Questo è in realtà stato pensato come il
sequel di un precedente romanzo di Thorp, The Detective,
ma per il film si è deciso di rimuovere ogni riferimento a questo
così da farlo diventare un’opera a sé stante. Allo stesso tempo, il
film non segue fedelmente il libro da cui è tratto, apportando
modifiche tanto al protagonista quanto ai villain principali. Ciò
non gli ha impedito di affermarsi come un gioiello di tensione
estremamente avvincente.
Ancora oggi è infatti un film
celebrato, omaggiato e studiato, merito anche delle grandi
interpretazioni e della regia attenta a sottolineare ogni momento
di suspence. Si tratta inoltre, involontariamente, di uno dei film
con ambientazione natalizia preferiti dal grande pubblico. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Die Hard – Trappola di cristallo
Protagonista del film è John
McClane, poliziotto di New York rientrato a Los Angeles
per passare la Vigilia di Natale con la propria famiglia.
Desiderando fare una sorpresa a sua moglie Holly,
questo si presenta al grattacielo Nakatomi Plaza, dove lei lavora.
Qui viene invitato ad unirsi ai festeggiamenti natalizi, ma poco
incline alla baldoria McClane tende a farsi un po’ da parte. È così
che, nel momento in cui un gruppo di terroristi invade l’ambiente,
riesce a nascondersi e architettare un piano di salvataggio. A capo
dell’operazione vi è però Hans Gruber, uomo privo
di scrupoli e dotato di grande intelligenza, che darà filo da
torcere al poliziotto.
Il suo intento è infatti quello di rubare una serie di titoli di
stato dal caveau dell’edificio, ottenendo così una fortuna di
miliardi. McClane, intanto, si aggira per il palazzo tentando di
neutralizzare i vari membri del gruppo. La sua tenacia, come anche
il desiderio di riabbracciare la moglie, lo spingeranno a non
arrendersi. Dotato di una ricetrasmittente, il poliziotto riesce a
mettersi in contatto con Gruber, facendogli sapere che ha le ore
contate. McClane, infatti, si affida al fatto che nessuno tra i
terroristi conosce il suo volto, e pertanto può colpirli dove e
quando meno se lo aspettano.
Die Hard –
Trappola di cristallo: il cast del film
Immaginare il personaggio di John
McClane con il volto di un altro attore è ormai impossibile.
Bruce Willis ha negli anni dimostrato di
essere l’interprete giusto per la parte, sfoggiando un carisma
unico e perfetto per il ruolo. Eppure, egli non fu la prima scelta
per il ruolo, bensì la sesta. Prima di lui erano infatti stati
considerati interpreti come Arnold
Schwarzenegger, Sylvester
Stallone e Harrison
Ford. La scelta ricadde infine su Willis, il quale
però all’epoca non era ancora particolarmente noto e lavorava più
in televisione che al cinema. La sua poca notorietà fu però allo
stesso tempo ciò che convinse i produttori. Willis poteva infatti
essere l’uomo qualunque in cui gli spettatori si sarebbero
immedesimati.
Nel ruolo del capo dei terroristi,
Hans Gruber, vi è invece Alan Rickman,
qui al suo primo ruolo cinematografico dopo anni di teatro. Per il
personaggio, egli studiò approfonditamento l’accento tedesco, al
fine di poter risultare credibile nel parlarlo. Egli, inoltre,
acconsentì ad interpretare la scena in cui il suo personaggio cade
nel vuoto. L’attore si lasciò dunque cadere per 9 metri finendo su
un materasso. Accanto a loro, nel ruolo di Holly McClane vi è
Bonnie Bedelia, mentre Alexander
Godunov è Karl, il braccio destro di Hans. Sono poi
presenti gli attori Reginald VelJohnson nel ruolo
del sergente Al Powell, William Atherton in quelli
del reporter televisivo Richard Thornburg e Wilhelm von
Homburg come James, membro del gruppo di criminali.
Die Hard – Trappola di
cristallo: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di
Die Hard – Trappola di cristallo grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 18 dicembre alle ore 21:20
sul canale Italia 1.
Arriva su Rai 1
l’adattamento televisivo di una delle più popolari e amate commedie
teatrali di Eduardo De Filippo, ovvero Napoli
milionaria!, scritta dal celebre drammaturgo nei
primi mesi del 1945, in un’Italia ancora teatro di guerra. A
dirigere ora questo nuovo adattamento (il terzo per la televisione)
vi è Luca Miniero, regista di film come
Benvenuti al Sud,
Un boss in salotto e Sono
tornato. Il film fa parte de La collection De
Filippo, un ambizioso progetto di trasposizione filmica
dei capolavori teatrali di De Filippo che impegna la Rai nel suo
ruolo centrale di Servizio Pubblico dedicato a custodire e
rinnovare la memoria culturale del nostro Paese.
Della collezione fanno parte al
momento Natale in Casa Cupiello,
Sabato, Domenica e Lunedì,
Filumena Marturano e Io non
ti pago. Per quanto riguarda Napoli
milionaria!, si tratta di un’opera perfettamente calata nel
contesto storico in cui è stata scritta eppure fortemente attuale
ancora oggi, sia per il suo parlare di una guerra che non finisce
mai davvero, sia per il suo riflettere sulla potenza del denaro e
la sua capacità di corrompere le anime. Questa nuova versione
televisiva pone dunque l’accento anche e sopratutto su questa
eterna attualità dell’opera, che mette in guardia sul non
considerar finiti prima che lo siano davvero i conflitti che
viviamo.
Il film diretto da Miniero permette
dunque di far conoscere anche alle nuove generazioni la commedia di
De Filippo e la sua bellezza, grazie ad un’adattamento che ne
rinnova il fascino, i temi e i valori. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla spiegazione del finale e
dell’opera. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di Napoli milionaria!
Protagonisti del film sono
Gennaro Jovine, sua moglie Amalia
e i loro tre figli. L’uomo, ex tranviere, è costretto a fare il
finto morto per coprire i traffici della moglie che si arrangia con
la borsa nera in combutta con Errico
Settebellizze. La famiglia cerca così di sopravvivere alla
miseria in cui è piombata la città nel suo ultimo anno di guerra.
Parallelamente al terminare dei conflitti e al ritorno della
prosperità, Gennaro viene però rapito dai tedeschi in ritirata,
sperendo a lungo nel nulla. Quando inaspettatamente ritorna, la sua
famiglia si è dissolta e “perduta” nelle false promesse della
ricchezza.
Amalia è infatti divenuta una donna
ricca in società con Settebellizze, innamorato di lei, e tratta con
crudeltà spietata coloro che le si rivolgono per acquistare beni di
prima necessità. Amedeo, il figlio più grande è
diventato un ladro di pneumatici, mentre Maria
Rosaria la figlia maggiore è incinta di un soldato
americano che l’ha poi abbandonata. Sarà l’improvvisa malattia di
Rituccia, la figlia più piccola, a costringere
tutti a fare i conti con quello che sono diventati. Gennaro
inizierà allora a tentare di ricostruire l’identità onesta della
sua famiglia nella speranza di far aprire gli occhi ad Amalia su
ciò che la circonda.
Il cast di Napoli milionaria! e le location del
film
Ad interpretare il protagonista
maschile, Gennaro, vi è l’attore Massimiliano
Gallo, anche noto per il ruolo di Luigi Palma ne I
Bastardi di Pizzofalcone e di Pietro De Ruggeri in Imma
Tataranni – Sostituto procuratore. Proprio la protagonista di
quest’ultima fiction, Vanessa Scalera, è qui
presente invece nel ruolo di Amalia Jovine. Ad interpretare i tre
figli dei due vi sono invece Vincenzo Nemolato per
Amedeo, Carolina Rapillo per Maria Rosaria e
Andrea Solimena per il ruolo della piccola
Rituccia. L’attore Michele Venitucci, invece,
interpreta ErricoSettebellizze.
Per quanto riguarda le location, invece, il film è stato realizzato
nel suo ambiente “testuale”, ovvero un vicolo nel cuore di Forcella
a Napoli.
Il significato dell’opera di De
Filippo, Napoli milionaria!
Quella scritta da De Filippo è
dunque una storia famigliare, con protagonisti che si trovano a
gestire una situazione più complessa del previsto come quella della
fine della guerra e gli sconvolgimenti sociali che ne seguirono. Da
un periodo di oppressione e miseria si passa infatti ad un momento
di maggior respiro ma dove si è ancora privi di una vera e propria
direzione. Ed è così che ognuno dei membri perde la retta via,
mentre Gennaro, che ha patito la prigionia e non può dimenticarla,
sembra essere l’unico a ricordare i valori dell’onestà, che
cercherà a quel punto di insegnare nuovamente ai propri cari.
Nel finale della commedia, la
famiglia sembra dunque tornare sui propri passi ma, proprio come
l’Italia e il suo popolo – di cui gli Jovine si fanno in certo
senso rappresentanti, c’è ancora molta strada da fare per ritrovare
quell’equilibrio sociale, morale e umano spazzato via dalla guerra
e dalla miseria. Come affermato da Gennaro nelle ultime battute,
“adda passà ‘a nuttata”, ovvero bisogna ancora aspettare
prima di vedere la luce. Una battuta divenuta estremamente
popolare, che De Filippo scrisse – così come l’intera opera –
pensando alla sua Napoli martoriata prima dal conflitto e poi dalla
miseria, che egli considerava un’altra vera e propria guerra.
Il trailer di Napoli
milionaria! e dove vedere il film in streaming e in TV
Napoli
milionaria! verrà trasmesso in televisione
lunedì 18 dicembre alle ore 21:25
sul canale Rai 1. Successivamente, per un breve
periodo di tempo sarà dunque disponibile anche sulla piattaforma
RaiPlay, consentendo a chi non ha potuto vederlo
durante la messa in onda televisiva di recuperarlo anche in
streaming. Di seguito, invece, ecco il trailer ufficiale del
film:
Dopo il successo del
primo capitolo, uscito lo scorso aprile, sta per arrivare in
sala I tre moschettieri: Milady, sequel
del colossale adattamento cinematografico, basato sul capolavoro
della letteratura francese di Alexandre Dumas. I riflettori in
questo film sono puntati sull’enigmatica figura di Milady de Winter
e i suoi intrighi di corte. A darle il volto è
Eva Green. Al suo fianco, Vincent Cassel riprenderà il
ruolo di Athos e Louis Garrel quello di Re
Luigi XIII, sempre diretti da Martin Bourboulon
(Eiffel, Papa ou Maman e Papa ou Maman
2). Nei panni dell’iconico D’Artagnan ritroviamo
François Civil(Wolf Call), affiancato da
Romain Duris nei panni di Aramis e Pio
Marmaï in quelli di Porthos, mentre Vicky
Krieps e Lyna Khoudri torneranno
rispettivamente nei ruoli della regina consorte Anna d’Austria e di
Constance.
I tre moschettieri:
Milady sarà distribuito in Italia da
Notorious Pictures a partire dal 14
febbraio 2024.
I tre moschettieri:
Milady – la trama
Constance viene rapita sotto gli
occhi di D’Artagnan. In una frenetica ricerca per salvarla, il
giovane moschettiere è costretto a unire le sue forze con quelle
della misteriosa Milady de Winter. Mentre il Re è in balia del
cardinale Richelieu, D’Artagnan e i Moschettieri sono l’ultimo
baluardo prima del caos. Ma, con la Francia che rischia di essere
messa a ferro e fuoco, il destino li porterà davanti a una scelta:
sacrificheranno coloro che amano per portare a termine la loro
missione?
Il ritorno di Hayden Christensen nell’universo di Star Wars
con Obi-Wan
Kenobi e Ahsoka
è stato un successo per tutti. È stato un successo per i fan,
felici di rivedere l’attore di Anakin Skywalker diventato Darth Vader. Ed è stata una vittoria anche per
Christensen, che si è sentito rinvigorito dal suo
ritorno con la spada laser.
L’attore di Star
Wars si è seduto al podcast Dagobah Dispatch di
EW per parlare del suo viaggio di ritorno in una galassia
molto, molto lontana, spiegando che era come “un ragazzino
euforico” quando ha letto per la prima volta il copione
dell’episodio 5 per Ahsoka,
che reintroduceva Anakin nel Mondo tra i Mondi. Ora, nella seconda
parte della nostra discussione, Hayden Christensen spiega com’è stato lavorare
a un progetto di Star Wars
senza George Lucas, come sia diverso essere nel
franchise a 40 anni rispetto a quando ha firmato per la prima volta
da adolescente, com’è tornare indietro e guardare se stesso nei
film prequel e se vuole continuare a interpretare il Signore Oscuro
dei Sith.
In merito al ritorno in Star
Wars senza George Lucas:“All’inizio mi sembrava di tradirlo un po’. [Ma ora è un
periodo diverso per Star
Wars e penso che sia davvero eccitante che ci sia questo
periodo in cui ci sono altri narratori che arrivano e danno il loro
contributo all’universo. Ma, naturalmente, tutto torna al creatore,
e George Lucas è molto presente nella mente di tutti noi quando
prendiamo una decisione e vogliamo fare cose di cui lui sarebbe
sicuramente felice.
In merito alla
collaborazione con Dave Filoni per Ahsoka o con Deborah Chow per
Obi-Wan
Kenobi: “Onestamente, ho sempre seguito il
loro esempio. Entrambi sono narratori molto intelligenti, sanno
davvero quello che fanno. E in questo caso, lavorare con Dave
Filoni è stata un’esperienza davvero stimolante, perché lui conosce
il mondo così bene, ed è tutto frutto del tempo trascorso con
George Lucas. E si ha la sensazione di questo. Sembrava che la
proverbiale torcia fosse stata tramandata. Quindi ogni giorno sul
set con Dave era davvero emozionante e stimolante, non solo per me,
ma per tutti. Si vede l’effetto che ha sul resto del cast e della
troupe, e questo è un aspetto importante che conta molto.”
In merito ad un possibile ritorno
per colmare il vuoto tra gli eventi prequel e le serie “Mi
piacerebbe fare di più e mi piacerebbe continuare con Star
Wars e vedremo. Non so cosa riserva il futuro e se si
presentasse un’opportunità del genere, sarò lì con un grande
sorriso sul viso. E se così non fosse, mi sento davvero grato di
essere tornato e di aver potuto svolgere il lavoro che ho svolto in
entrambi Obi-Wan e Ahsoka.“
C’è ancora domaniè il Film
dell’anno dei Nastri d’Argento: con questa notizia il
Direttivo dei Giornalisti Cinematografici chiude una stagione
straordinaria per i film #soloalcinema, festeggiando il
valore eccezionale di un successo el’exploit
sorprendente diPaola Cortellesi che ha conquistato il
pubblico e la stampa a tempo di record, con un consenso che
continua ad aumentare di giorno in giorno, accendendo inoltre un
prezioso dibattito di attualità che va oltre il senso e l’effetto
di un film speciale. “Anticipare questa decisione è il modo
migliore per esprimere i nostri auguri al cinema italiano” spiega
la Presidente Laura Delli Colli a nome del Direttivo Nazionale.
E si legge nella
motivazione del ‘Nastro dell’anno’: “L’esordio di Paola Cortellesi
dietro la macchina da presa, oltre i titoli che saranno votati a
Maggio, ha già dimostrato di meritare una particolare
sottolineatura di eccellenza con un riconoscimento che premia –
oltre il clamoroso risultato degli incassi – l’originalità e il
valore di un film che continua a far parlare un Paese. C’è
ancora domani ha dimostrato fin dal debutto una vera e propria
svolta non solo nel rapporto col pubblico, ma anche nella capacità
di leggere nella storia di una donna di ieri temi che toccano un
nervo scoperto nella società e nella tragica quotidianità di un
tempo che per le donne non sembra aver cancellato violenza di
genere né discriminazione”.
Il Nastro
dell’anno, come tradizione, andrà alla regista, anche co-autrice
del soggetto e della sceneggiatura e protagonista del film. Con
Paola Cortellesi Nastri d’Argento al cast dei
protagonisti – con Valerio Mastandrea,
Romana Maggiora Vergano, Emanuela
Fanelli, Giorgio Colangeli e
Vinicio Marchioni – ai co-sceneggiatori
Furio Andreotti e Giulia Calenda,
ai produttori Mario Gianani e Lorenzo
Gangarossa. E come ogni anno, nella serata dei Nastri
d’Argento sarà premiata anche la creatività dell’intera
squadra di talento che ha lavorato, nel segno della qualità, per un
grande risultato collettivo.
“Sono felice che il
Nastro d’Argento per il “Film dell’anno” sia stato assegnato a
C’è ancora domani– sottolinea
Paola Cortellesi – ringrazio la Presidente Laura Delli Colli
e il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani per
questo prestigioso riconoscimento che, oltre a me, celebra tutta la
squadra artistica e tecnica e riconosce il valore di ogni singolo
contributo. Un Nastro che dedico a tutte le persone che mi hanno
dato fiducia sin dal primo giorno e che hanno lavorato al mio
fianco con passione e gentilezza”.
C’è
ancora domani è un film di Paola Cortellesi, una
produzione WILDSIDE, società del gruppo
Fremantle e VISION DISTRIBUTION,
società del gruppo Sky, in collaborazione con
Sky, in collaborazione con
Netflix, prodotto da Mario
Gianani e Lorenzo Gangarossa. Nel cast
artistico e tecnico Davide Leone per la
fotografia, Valentina Mariani al montaggio,
Lele Marchitelli autore delle musiche originali,
Paola Comencini per la scenografia,
Fiorella Cicolini per l’arredamento,
Alberto Moretti per i costumi, Filippo
Porcari e Federica Ripani per il suono in
presa diretta. Casting Laura Muccino e
Sara Casani. Nel cast anche Francesco
Centorame, Lele Vannoli, Paola
Tiziana Cruciani, Yonv Joseph,
Alessia Barela. In considerazione del contributo
particolare richiesto dall’ambientazione del film, si ricordano –
anche se le categorie non sono comprese tra le professionalità
previste dal voto dei Nastri d’Argento – il trucco di
Ermanno Spera e l’hair styling di Teresa
Di Serio.
Willem
Dafoepuò sembrare da solo nella prima foto
ufficiale che lo ritrae in un’esclusiva di
EW del film horror Nosferatu,
ma lo scrittore e regista Robert Eggers ha
rivelato che la scena, che coinvolge una tomba circondata dalle
fiamme, ha visto l’attore lavorare con molte comparse.
“Quella sequenza, oltre ad
avere fiamme vere, aveva 2.000 topi veri“, dice il regista,
che ora ha lavorato con Willem Dafoe in tre
progetti: The
Lighthouse del 2019, The
Northman del 2022 e questo nuovo film in uscita il
prossimo anno. “Il che è stato impegnativo ma anche
divertente“.
Willem
Dafoe interpreta un cacciatore di vampiri di nome
Professor Albin Eberhart Von Franz nel film di
Eggers, girato a Praga e tratto dal classico dell’orrore del 1922
del regista F.W. Murnau. Quel film era a sua volta
un adattamento non ufficiale del romanzo Dracula di Bram
Stoker ed è stato precedentemente rifatto da
Werner Herzog come Nosferatu
il vampiro del 1979. Mentre il personaggio del film di Murnau su
cui Eggers ha basato il professore di Willem
Dafoe è lontano dall’azione, il regista ha rivelato di
aver dato molto più spazio al personaggio di Von Franz per renderlo
un “folle cacciatore di vampiri“, un personaggio che,
dice, “ho sempre amato e a cui mi sono affezionato“.
See an exclusive first look at Willem Dafoe
as a ‘crazy vampire hunter’ in Robert Eggers’ ‘Nosferatu.’ https://t.co/OYC4Glm50V
Robert Eggers
descrive il suo racconto d’epoca, ambientato sia in Transilvania
che in Germania, come una storia che riguarda “una donna
perseguitata che viene tormentata da un terrificante vampiro“.
Il vampiro si chiama Conte Orlok ed è interpretato
da Bill Skarsgård, il cui fratello Alexander ha
interpretato il vichingo protagonista in The
Northman. Bill è noto soprattutto per aver interpretato,
sotto tanto trucco, il clown-mostro Pennywise nei film di It. Robert
Eggers ha rivelato che l’attore svedese si è sottoposto a
un makeover ancora più estremo per la sua interpretazione di
Orlok.
“A parte gli occhi, è difficile
riconoscere Bill“, dice il regista. “Sto cercando di non
svelare troppo, ma Bill si trasforma totalmente in qualcosa di
veramente unico”. Eggers lascia intendere che l’attore ha
lavorato con un allenatore d’opera per abbassare la sua voce di
un’ottava. “La gente penserà che si tratta di una manomissione
digitale, ma lui si è impegnato”, continua il regista.
“Sono super eccitato di vedere cosa pensa il pubblico del Conte
Orlok di Bill Skarsgård“.
L’eroina del film, Ellen
Hutter, è interpretata dalla star di The
IdolLily-Rose Depp, mentre Nicholas Hoult della serie televisiva
The Great e della commedia vampiresca
Renfield di quest’anno interpreta il marito
Thomas. “Per molti versi, lui è la damigella in pericolo in
questa storia“, dice Eggers del ruolo di Nicholas Hoult. “La cosa principale che lo
rende diverso dalle altre versioni di Nosferatu
è che si concentra molto di più sul personaggio di Lily-Rose,
Ellen“.
Lily-Rose Depp as Ellen Hutter in ‘Nosferatu’. Credi foto: FOCUS
FEATURES
Eggers ha scelto Aaron Taylor-Johnson e l’attrice di The CrownEmma Corrin per
interpretare un’altra coppia, Friedrich e Anna Harding. Il
regista dice che Friedrich è amico di Hutter nel
Nosferatu originale, ma in questo film è molto più
delineato. “Nella versione di Murnau è con la sorella Ruth, ma
qui ha la moglie e la loro relazione è molto più complessa e parte
integrante della storia“, spiega Eggers.
Secondo Bloomberg, Netflix
sta attualmente sviluppando diversi spin-off televisivi basati
sulle “proprietà intellettuali esistenti” dello streamer.
Uno dei progetti include un potenziale adattamento a serie del
franchise cinematografico del thriller d’azione guidato da Chris Hemsworth, Extraction.
Questa rivelazione giunge dopo oltre sei mesi dal debutto di
Extraction
2.
Inoltre, il noto sito ha confermato
che lo streamer sta pianificando due spin-off di Peaky Blinders, basati sul dramma poliziesco
d’epoca della BBC, che ha concluso le sue sei stagioni lo scorso
aprile 2022. Il primo progetto si svolgerà a metà del XX secolo,
dopo diversi decenni dall’ultima stagione della serie originale
guidata da Cillian Murphy. Il secondo, invece, sarà un
prequel incentrato sulla matriarca di Shelby Polly Gray,
interpretata dalla compianta Helen McCrory. L’attrice di Harry
Potter ha interpretato per l’ultima volta il
personaggio preferito dai fan durante la quinta
stagione.
Di cosa parla Peaky Blinders?
Creata e scritta da Steven
Knight,Peaky Blinders è ambientata nelle strade senza
legge di Birmingham e segue l’evoluzione del leader Tommy Shelby
(Cillian
Murphy) da signore del crimine di strada a legittimo
uomo d’affari e membro del Parlamento. La serie è interpretata
anche da Paul Anderson nel ruolo di Arthur Shelby,
Sophie Rundle nel ruolo di Ada Thorne,
Finn Cole nel ruolo di Michael Gray, Tom Hardy nel ruolo di Alfie, Anya Taylor-Joy nel ruolo di Gina Gray,
Brian Gleeson nel ruolo di Jimmy McCavern,
Neil Maskell nel ruolo di Winston Churchill,
Sam Claflin nel ruolo di Oswald Mosley e altri
ancora.
Prima della conclusione della sesta
stagione, Steven Knight aveva
già rivelato l’intenzione di realizzare un film su Peaky Blinders, che avrebbe potenzialmente
continuato il futuro di Thomas Shelby. In un’altra intervista,
Knight ha anche parlato del futuro del franchise di Peaky Blinders,
accennando alla possibilità di creare degli spin-off.
“Siamo in fase di sviluppo”, ha
detto Knight a proposito dell’attuale progresso del film. “È
un’idea completamente formata e ha un inizio, una parte centrale e
una fine. E penso che sarà una degna conclusione della storia
raccontata finora, ma da essa nasceranno cose che non chiamo
spinoff, ma altri show televisivi che spero ne nasceranno e che
continueranno a raccontare la storia di questa parte della società
e di questa famiglia”.
Arkham, la serie spin-off sviluppata da
Matt Reeves, si svolgerà nel nuovo
Universo DC invece che nel mondo di The
Batman.
Deadline ha riportato la notizia, apparsa
sull’account Threads del co-CEO dei DC StudiosJames Gunn. Quando gli è stato chiesto a quali
altri progetti DC sta lavorando il regista di The
BatmanMatt Reeves, Gunn ha
rivelato che il regista sta “producendo Arkham come serie del
DCU“. Alla domanda specifica se la serie
Arkham fosse nella continuità del DCU, Gunn ha confermato
ulteriormente l’informazione.
“Sì”, ha dichiarato il co-CEO. “Amiamo Matt come regista e
produttore, quindi produrrà storie sia all’interno del suo universo
di The
Batman che all’interno del DCU“.
Anche se la serie Arkham sembrava originariamente destinata a
svolgersi nel mondo di The Batman,
Gunn ha dichiarato su Threads che lo show “non è stato
trasformato” in un progetto DCU.
“È stato uno dei primi progetti che abbiamo acquisito quando
io e Peter siamo saliti a bordo“, ha dichiarato James Gunn, che lo scorso ottobre è diventato
co-CEO e co-presidente dei DC Studios insieme a Safran. “Non so
quali permutazioni abbia subito prima di allora“.
A quale altra serie DC sta lavorando Matt Reeves?
Oltre alla serie
Arkham, Matt Reeves è produttore
esecutivo della prossima serie Max The
Penguin, incentrata sul personaggio principale di
Colin Farrell.
Ambientata nel mondo di The
Batman del 2022,The
Penguin si concentrerà sul passato di Oswald Cobblepot
e mostrerà la sua ascesa al potere nello squallido sottobosco di
Gotham, piuttosto che ritrarlo come un boss affermato. Colin Farrell sarà affiancato da
Rhenzy Feliz, Cristin Milioti, Michael Zegen, Michael
Kelly, Shohreh Aghdashloo, Deirdre O’Connell, Clancy Brown, James
Madio, Scott Cohen, Francois Chau, Carmen Ejogo e
David H. Holmes.
Il film 20th Century
Studios The
Creator (recensione),
l’epico thriller d’azione diretto da Gareth Edwards che è arrivato
il 28 settembre nelle sale italiane, debutterà il 17 gennaio su
Disney+.
Il film, interpretato da
John David Washington,
Gemma Chan, Ken Watanabe, Sturgill Simpson,
l’esordiente Madeleine Yuna Voyles e Allison
Janney, è ambientato in una guerra futura tra la razza
umana e le forze dell’intelligenza artificiale, Joshua
(Washington), un ex agente delle forze speciali in lutto per la
scomparsa della moglie (Chan), viene reclutato per dare la caccia e
uccidere il Creatore, l’inafferrabile architetto dell’avanzata IA
che ha sviluppato una misteriosa arma con il potere di porre fine
alla guerra… e all’umanità stessa. Joshua e la sua squadra di
agenti d’élite oltrepassano le linee nemiche nel cuore oscuro del
territorio occupato dall’IA solo per scoprire che l’arma
apocalittica che è stato incaricato di distruggere è un’IA con le
sembianze di una bambina (Voyles). Il film è diretto da Gareth
Edwards, con una sceneggiatura di Gareth Edwards e Chris Weitz da
un soggetto di Gareth Edwards. Il film è prodotto da Gareth
Edwards, p.g.a., Kiri Hart, Jim Spencer, p.g.a. e Arnon Milchan,
mentre Yariv Milchan, Michael Schaefer, Natalie Lehmann, Nick Meyer
e Zev Foreman sono i produttori esecutivi.
Disponibili il Trailer e le nuove
immagini di Dieci
Minuti, il film diretto da Maria Sole
Tognazzi (Viaggio Sola, Io e Lei, la serie
Petra), prodotto da Indiana Production e Vision
Distribution, in collaborazione con Sky e in collaborazione con
Netflix.
Dieci
Minuti ha come protagoniste Barbara Ronchi,
Fotinì Peluso e
Margherita Buy.
Con loro Alessandro Tedeschi, Anna Ferruzzo, Marcello
Mazzarella, Mattia Garaci, Matteo Cecchi e con la
partecipazione di Barbara Chichiarelli.
Soggetto e sceneggiatura sono di Francesca
Archibugi e Maria Sole Tognazzi, e il
film, prodotto da Marco Cohen, Benedetto Habib, Fabrizio
Donvito e Daniel Campos Pavoncelli, è
liberamente ispirato al romanzo Per Dieci Minuti di
Chiara Gamberale (edito da Feltrinelli).
Dieci Minuti sarà nei cinema dal 25
gennaio distribuito da Vision
Distribution.
La trama di Dieci
Minuti
Dieci
Minuti al giorno possono cambiare il corso della
giornata. Dieci minuti facendo qualcosa di completamente nuovo,
possono cambiare il corso di una vita. Questo è quello che scoprirà
Bianca nel pieno di una crisi esistenziale. Nuovi incontri, la
scoperta di legami speciali e l’ascolto di chi ci ha sempre voluto
bene. A volte basta poco per ricominciare e questo film ce lo
insegna, attraverso un racconto caldo e appassionante di
rinascita.
Gli adattamenti live-action dei
film d’animazione classici della Disney continuano a suscitare
reazioni contrastanti da parte di pubblico e critica. Tuttavia, i
successi economici messi a segno parlano chiaro e nel caso di
Aladdin
del 2019, un incasso di 1 miliardo di dollari è stato più che
sufficiente per dimostrare che questi progetti possono avere
successo.
Il successo del film Aladdin
ha portato anche a trattative per la realizzazione di Aladdin
2, un sequel e, sebbene la pandemia e gli scioperi di
Hollywood hanno causato ritardi per la gran parte dei progetti in
sviluppo, non c’è ancora traccia di Aladdin
2 (anche le azioni di Will Smith agli Oscar dello scorso anno non
hanno aiutato molto).
Durante una recente intervista con
Screen Rant per parlare del suo nuovo film, Il gioco del
sacrificio, l’attore che interpreta Aladdin, Mena
Massoud, ha parlato dello stato del sequel. “Non ho
aggiornamenti. Credo che, come ha detto lei, lo sciopero abbia
messo tutto in stand-by. So che stavano cercando di farlo partire
da tempo, ma non ho idea a che punto sia“.
“Ascolta, abbiamo girato nel
2017. Sono passati sei anni da quando abbiamo girato e concluso il
progetto. Per me, a un certo punto, la vita va avanti. Sono sicuro
che hanno le loro ragioni. So che ci hanno provato per molto tempo,
quindi non so quali fossero esattamente gli ostacoli. Ma forse ora,
dopo la fine dello sciopero, continueranno a cercare di far
decollare il progetto“.
Mena Massoud ha
spesso condiviso il suo disappunto per la mancanza di offerte
ricevute dopo essere stato protagonista di un blockbuster da un
miliardo di dollari e ora sembra essere pronto a lasciare del tutto
la Disney.
L’attore aveva fornito una solda
interpretazione nel film di Aladdin e, all’inizio di quest’anno, il
regista Guy Ritchie ha condiviso la sua opinione sulla
situazione del seguito, a lungo rimandato. “Mi piacerebbe molto
[fare un sequel]“, ha detto. “Non so dirvi quanto mi sia
piaciuta questa esperienza. È stata una grande esperienza. Tutta la
Disney, come potete immaginare, è una struttura così professionale.
Da questo punto di vista, è stato molto divertente“.
“Mi piacerebbe molto,
aspetteremo e vedremo. È da un po’ di tempo che stiamo discutendo
di alcune idee, ma sarebbe bello farlo, sarebbe bello tornare
lì“. Sfortunatamente per i fan di Aladdin,
Ritchie sta pianificando l’adattamento di Hercules e questo probabilmente farà slittare
ulteriormente l’uscita del sequel. A questo punto, la realizzazione
del film appare sempre più improbabile e potrebbe essere uno di
quei progetti di alto profilo che semplicemente non diventeranno
mai realtà.
A differenza del
famigerato finale di Indiana Jones eil Regno del Teschio di
Cristallo, Il Quadrante del
Destino ha una storia molto più solida. Sebbene alcuni
possano obiettare sull’uso del viaggio nel tempo nel terzo atto del
film, il finale ha molto più senso del suo immediato predecessore.
Mentre gli esseri interdimensionali de Il regno del teschio di
cristallo spuntano dal nulla e ne compromettono il
realismo, i viaggi nel tempo di Il quadrante del
destino sono radicati nella storia fin dall’inizio,
preparando il pubblico al grande salto del terzo atto. All’inizio
del film, infatti, Indy afferma che Archimede ha
respinto la marina romana con meccanismi ingegnosi.
Archeologo e professore di storia,
Indiana Jones ha sempre avuto un’affinità con la
storia antica. Il suo amore per il passato ha accompagnato Jones in
tutti e cinque i suoi film, l’ultimo dei quali ha dato
all’intrepido esploratore la possibilità di assistere alla storia
davanti ai suoi occhi. Arrivato nel 214 a.C. durante il terzo atto
de Il quadrante del
destino, Indy assiste sbalordito all’assedio di
Siracusa davanti ai suoi occhi. Dopo aver visto tante cose
incredibili nelle sue avventure, ci vuole davvero poco per lasciare
Indiana Jones senza parole. Tuttavia, Indiana Jones 5
riesce a farlo e dà a Indy la possibilità di realizzare il suo
sogno di vedere la storia da vicino.
Il Quadrante del Destino
include i più vecchi nemici di Indy
Il franchise di Indiana
Jones ha sempre dato il meglio di sé quando ha
contrapposto Indiana ai malvagi nazisti. Seguendo le orme dei due
film più amati di Indiana Jones, I predatori dell’arca perduta e L’ultima crociata, Indiana Jones 5 riporta i nazisti tra i
cattivi principali. Con Jürgen Voller a capo di
una squadra di nazisti alla fine degli anni ’60, questo nuovo
capitolo del franchise offre a Indiana Jones un’ultima possibilità
di colpire i malvagi prima del suo ritiro.
Il
franchise di Indiana Jones ha preso una strana
deviazione dalle sue radici di caccia al tesoro in Il Regno del Teschio di Cristallo. Indy e i
suoi compagni lasciano il quarto film per lo più a mani vuote,
anche se, come è noto, affermano che il vero tesoro era la
“conoscenza”. Lontano dai sentimenti troppo sdolcinati del suo
predecessore, Il quadrante del destino torna alla vera
caccia al tesoro, quando Indy e i suoi nuovi compagni cercano la
seconda metà del quadrante di Archimede. Il Quadrante del Destino riporta il franchise
alla sua forma corretta per il suo capitolo finale, realizzando un
finale molto migliore de Il Regno del Teschio di Cristallo.
Il Quadrante del Destino
completa la più lunga avventura di Indy
Il
Quadrante del Destino rende più interessante il suo
intreccio da caccia al tesoro rivelando da quanto tempo Indy è alla
ricerca del
quadrante perduto di Archimede. Indy è alla
ricerca della seconda metà del quadrante da oltre 20 anni e ha
persino visto uno dei suoi più stretti colleghi sprofondare nello
sconforto mentre cercava di ottenere lo stesso risultato. Ampliando
il periodo di tempo in cui Indiana Jones ha cercato questo tesoro,
Il Quadrante del Destino aggiunge peso emotivo e risonanza alla sua
storia e l’oggetto diventa improvvisamente uno dei manufatti più
importanti che Indy ha scoperto nel corso degli anni, soprattutto
per il significato che ha avuto nella sua vita personale.
Indiana Jones va finalmente in
pensione
Sebbene il personaggio
sia tornato più volte sul grande schermo, Indiana Jones 5 è destinato a rimanere
l’ultimo film del franchise di Indiana Jones. Per
questo motivo, Il Quadrante del Destino fa finalmente
qualcosa che nessuno dei suoi predecessori aveva fatto prima:
mandare in pensione Indiana Jones, mostrando al pubblico gli ultimi
giorni della carriera di insegnante di Indiana Jones, che si ritira
nel 1969. Con la fine ufficiale della sua carriera professionale,
Indy può godersi la pensione, sia sullo schermo che fuori, mentre
le sue avventure da giramondo giungono anch’esse al termine. È
estremamente soddisfacente sapere che la storia di Indy si è
conclusa alle sue condizioni.
Indiana Jones 5 ha una
voce nuova
Indiana
Jones e il Quadrante del Destino è il primo capitolo
del franchise che non è stato scritto da George
Lucas né diretto da Steven Spielberg. Sebbene entrambi i creatori
originali ne siano stati produttori, Il Quadrante del Destino ha una voce distinta
rispetto ai quattro film precedenti, con James
Mangold alla regia. Anche se alcuni spettatori potrebbero
preferire la versione di
Spielberg e Lucas del franchise, Indiana Jones 5 ha un tono distinto, un
ritmo incalzante ed elementi ancora più mistici rispetto ai
precedenti. Questo capitolo conclusivo sembra una lettera d’amore
al personaggio originale di
Spielberg e Lucas, il che permette ai due creatori di sedersi e
godersi una nuova prospettiva sulla storia che hanno reso iconica
più di 40 anni fa.
Il Quadrante del Destino
ignora il peggio di Indiana Jones 4
Indiana
Jones 5 è fortunatamente selettivo nell’uso
dell’effetto nostalgia, preferendo invece offrire una storia nuova
nel contesto più ampio del franchise. Tuttavia, il film si appoggia
alla retorica nostalgica in alcuni punti chiave. Indiana Jones 5 riunisce l’equipaggio
originale de I predatori dell’arca perduta, aprendo la
strada a un finale di successo per il franchise. Nei momenti finali
di Indiana Jones e Il Quadrante del Destino,
Indiana Jones, Sallah e
Marion Ravenwood appaiono tutti nella stessa
scena, il che segna la prima volta che tutti e tre i personaggi si
ritrovano insieme da I predatori dell’arca perduta del 1981. Anche
se le loro interazioni sono brevi, il finale del film lascia
intendere che questi personaggi continueranno a far parte delle
rispettive vite nel prossimo futuro.
Il Quadrante del Destino è
un grande film
Sebbene la decisione di
continuare il franchise di Indiana Jones dopo il
fantastico finale de L’ultima crociata si sia rivelata impopolare,
Il Quadrante del Destino era un’aggiunta
necessaria alla serie. Dopo che Il Regno del Teschio di Cristallo ha lasciato
il pubblico con l’amaro in bocca, Il Quadrante del Destino rappresenta un finale
di gran lunga migliore per il franchise. Anche se alcuni spettatori
non apprezzano particolarmente Indiana Jones 5, difficilmente potranno
sostenere che si tratta di un finale peggiore del suo predecessore.
Il Quadrante del Destino permette al
pubblico di vivere un’avventura migliore con Indiana
Jones prima del suo ritiro, anche se il film non è
all’altezza della trilogia originale.
Il 2024 sarà un anno strano per i
film sui supereroi. La Sony Pictures distribuirà tre titoli
live-action dello “Spider-Verse“, con
Madame Web,
Kraven – Il
Cacciatore e Venom
3 distribuiti nel corso dell’anno. I Marvel Studios, invece,
hanno solo un film evento in arrivo nelle sale, e la speranza è che
Deadpool
3 possa salvare il MCU e la sempre più impopolare Saga
del Multiverso.
Il 2023 è stato disastroso per il
marchio DC, con Shazam!: Furia degli
Dei, The
Flash e Blue
Beetle che sono stati un fallimento economico con
Aquaman e il Regno Perduto che metterà fine all’anno di scarsi
successo del marchio DC. Mentre si profila un reboot guidato dai
DC Studios, il 2024 offrirà ai fan DC solo
Joker: Folie à Deux e, si spera, la quarta e
ultima stagione di Superman e Lois.
Anche il 2025 sembra relativamente
tranquillo, visto che Superman:
Legacy è attualmente l’unico film del DCU in arrivo. Alla domanda di un fan su
Threads se è preoccupato che la mancanza di contenuti DC nel 2024
possa “uccidere il marchio“, il co-CEO dei DC Studios
James Gunn ha risposto: “Penso che sia
ottimo per noi per il reset“.
Questo è vero ed è lo stesso motivo
per cui i Marvel Studios hanno preso tempo con un
nuovo film sugli X-Men dopo il fallimento di Dark
Phoenix.
Tuttavia, un solo anno e un sequel
del Joker
potrebbero non essere sufficienti a cancellare il 2023 – o gli
ultimi anni – dalla bocca degli spettatori che si sono inaciditi
nei confronti della DC. Chi non è un fan sfegatato sa che Superman:
Legacy si svolge in un nuovo universo
riavviato?
Se la serie tv Waller, per
esempio, arriverà prima e ha come protagonisti un gruppo di attori
del DCEU, il rischio è che si crei un po’ di confusione attorno
all’universo.
In un altro post James Gunn ha confermato che Creature Commandos arriverà l’anno prossimo, e
quindi non ci resta che attendere con ansia questi nuovi prodotti.
All’inizio di quest’anno, il regista ha condiviso le sue speranze
sul modo in cui gli ultimi film del DCEU si sarebbero uniti al
nuovo e migliorato DCU.
“Penso che siamo stati
fortunati con i prossimi quattro film perché abbiamo Shazam, che
porta a Flash, che resetta tutto, che poi va a Blue Beetle, che è
totalmente scollegato (da tutto ciò che è venuto prima) e può
essere parte del DCU, che va ad Aquaman, che porta a Superman:
Legacy, il nostro primo grande progetto“. “Ma l’unica cosa
che possiamo promettere è che tutto, dal nostro primo progetto in
avanti, sarà canonico e sarà collegato. Useremo alcuni attori del
passato, non useremo altri attori del passato, ma tutto da quel
momento in poi sarà collegato e coerente“.
Orphan: First
Kill, come gli spettatori già sanno, non è stato il primo
né l’ultimo omicidio di Esther. Ma a quanto pare
non ha ancora finito di uccidere. Il regista William Brent Bell,
che ha diretto il secondo film di Orphan, ha
annunciato lo sviluppo di Orphan 3, un terzo
capitolo.
In un’intervista con The
Hollywood Reporter, Bell ha parlato del rischio che ha
corso facendo riprendere a Isabelle Fuhrman – che aveva 25 anni all’epoca
dell’uscita di Orphan: First Kill – il ruolo che
aveva interpretato nel 2009.
Secondo Bell, la Fuhrman potrebbe
ancora interpretare questo ruolo in qualsiasi momento, “purché
sia ancora divertente e gratificante“. Il regista ha poi
aggiunto che il suo team sta già sviluppando il terzo film.
“Penso che Orphan come
franchise abbia così tante varianti, e a differenza di altri
franchise, che si tratti di una bambola o di un killer mascherato,
è un personaggio reale sullo schermo come Hannibal Lecter e non
invecchierà mai. Quindi possiamo davvero farlo, e lo faremo sempre
meglio. E Isabelle lo adora“, ha dichiarato Bell a
THR.
E ha aggiunto: “E ora che siamo
andati in un’altra direzione con il secondo film, il libro delle
regole del franchise è stato aperto e tutto è possibile“.
Orphan: First Kill esplorava la
storia di Esther
Orphan, film del
2009 diretto da Jaume Collet-Serra, ha introdotto
nel mondo il personaggio di Esther, una donna di nove
anni, che si dà il caso sia una donna di 33 anni affetta da una
rara malattia che le impedisce di crescere. Visto il successo
ottenuto dal primo film, con molti fan che chiedevano un sequel, il
film del 2022 ha reintrodotto Esther, questa volta esplorando gli
eventi precedenti a quello originale.
“Dopo aver orchestrato una
brillante fuga da una struttura psichiatrica estone, Esther si reca
in America spacciandosi per la figlia scomparsa di una ricca
famiglia. Tuttavia, si presenta un colpo di scena inaspettato che
la mette contro una madre che vuole proteggere la sua famiglia
dalla “bambina” assassina ad ogni costo“, si legge nella
sinossi di Orphan: First Kill.
Oltre a Fuhrman nel ruolo
dell’improbabile serial killer, il prequel è interpretato da
Julia Stiles nel ruolo di Tricia, Rossif
Sutherland nel ruolo di Allen, Matthew
Finlan nel ruolo di Gunnar e Hiro Kanagawa nel ruolo del
detective Donnan.