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Superman: Legacy, la DC rivela quali fumetti hanno ispirato il film

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Sono stati rivelati i fumetti di Superman dovrebbero leggere i fan prima che Superman: Legacy arrivi nei cinema nel 2025. La DC Universe Infinite ha infatti recentemente reso noto che quattro titoli hanno ispirato il film scritto e diretto da James Gunn, e questi sono: Superman: Birthright di Mark Waid, Leinil Francis Yu e Gerry Alanguilan (2003-04); All-Star Superman di Grant Morrison e Frank Quitely (2005- 06); Superman: Brainiac di Geoff Johns e Gary Frank (2008); e Superman: Ending Battle di Johns, Joe Casey, Joe Kelly e Mark Schultz (2002).

Altri titoli di fumetti che la DC indica come fonti d’ispirazione includono Superman: Space Age, Superman: Lost, Superman Red & Blue, Superman: American Alien e Superman: Unchained, tra gli altri. Come noto, Superman: Legacy sarà il film inaugurale del nuovo DC Universe. James Gunn, che scriverà e dirigerà il prossimo film sui supereroi, aveva precedentemente rivelato che Legacy sarà incentrato sull’eredità di Superman, con il film che esplora come “sia i suoi aristocratici genitori kryptoniani che i suoi genitori contadini del Kansas informano chi è e le scelte che fa.

Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul film

Superman: Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting, come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman: Legacy è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Superman: Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025

Greta Gerwig spiega il significato del film Barbie: “doveva essere una storia madre-figlia”

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Greta Gerwig ha spiegato il vero significato di Barbie e perché era importante avere una relazione madre-figlia alla sua base. Barbie dà vita all’iconica bambola mentre questa esplora il significato della sua vita e come ci si adatta al mondo. La Gerwig è un fan di Barbie da una vita e con il suo film esplora le diverse percezioni di questa bambola nel corso del tempo. In un’intervista esclusiva con Screen Rant la regista ha spiegato come la relazione madre-figlia sia insita nel DNA sia del film che della bambola vera e propria.

Ha anche condiviso come voleva esplorare i diversi “momenti di trionfo e discussione” nella storia di Barbie. La Gerwig è stata in grado di toccare le opinioni di diverse generazioni su Barbie in parte proprio attraverso l’obiettivo del rapporto madre-figlia. “Barbie è stata inventata nel 1959 e va avanti ancora oggi, c’era un modo in cui volevo ripercorrere l’evoluzione di ciò che è stato il marchio e affrontare diversi momenti di trionfo e incertezza lungo tutto il percorso. Penso che per me sia stato come, “Come fa questa bambola, questa icona, a possedere entrambi o nessuno dei due?”, spiega la regista.

“Perché spesso con i supereroi, o sei un eroe o sei un cattivo, o sei cattivo o sei buono, e io sono tipo “Beh, e se fosse più complicata come tutti gli altri?” Penso che lo stesse incarnando, generazionalmente. E poi, immagino che anche il tipo di parte generazionale fosse inerente alla storia, perché al centro sarebbe stata solo una storia madre-figlia, perché Ruth Handler l’ha inventata per sua figlia. Quindi mi è sembrato un ingrediente indispensabile”, conclude la Gerwig.

Ha perfettamente senso che una relazione madre-figlia sia al centro di Barbie per Gerwig, soprattutto considerando quanto l’iconica bambola Matell sia aggrovigliata con la sua relazione con sua madre. Questo apre anche la porta all’esplorazione delle diverse prospettive generazionali su Barbie, con ogni epoca che vede la bambola sotto una luce diversa. Tuttavia, la ragione più ovvia per cui Barbie doveva incentrarsi su una madre e una figlia è il fatto che la sua creatrice, Ruth Handler, è stata inizialmente ispirata a creare la bambola per e da sua figlia, Barbara, da cui in seguito ha preso il nome.

Barbie, tutto quello che c’è da sapere sul film

Dalla sceneggiatrice/regista candidata all’Oscar Greta Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva Barbie con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e Ryan Gosling (La La Land, Drive) nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon Trainer), Kate McKinnon (Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday), Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World, Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell (Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno).

Fanno parte del cast del film anche Ana Cruz Kayne (Piccole donne), Emma Mackey (Emily, Sex Education), Hari Nef (Assassination Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men), Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex Education), Scott Evans (la serie TV Grace e Frankie), Jamie Demetriou (Crudelia), Connor Swindells (Sex Education, Emma.), Sharon Rooney (Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan (Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya (The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren (The Queen – La Regina). Il film sarà al cinema dal 20 luglio.

Alita: Angelo della Battaglia 2 e 3 apparentemente confermati da James Cameron

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Dopo anni di incertezza, il regista e produttore James Cameron ha apparentemente confermato che più film di Alita: Angelo della Battaglia stanno effettivamente andando avanti. Rilasciato nel 2019, Alita: Angelo della Battaglia del regista Robert Rodriguez funge da adattamento del manga giapponese Gunnm (Battle Angel Alita, in inglese) di Yukito Kishiro. Il film ha ottenuto recensioni generalmente positive ed è stato un tiepido successo al botteghino e proprio per via di tale risultato i sequel promessi sono a lungo rimasti incerti.

Ora, tuttavia, in una recente intervista con Forbes sul motivo per cui ha scelto di vendere la sua villa in California, Cameron, nella sua spiegazione, sembra rivelare che si sta lavorando a più sequel di Alita: Angelo della Battaglia. Il produttore non rivela dettagli o tempistiche, ma lo sviluppo avverrà presumibilmente tra il suo lavoro sui tre rimanenti sequel di Avatar. “E su Avatar, sto lavorando a Wellington e Los Angeles. E nei nuovi film di Alita: Angelo della Battaglia, lavorerò ad Austin, quindi non aveva più senso per noi“.

All’inizio di quest’anno, Rodriguez ha rivelato che Cameron aveva delineato le trame generali per Alita: Angelo della battaglia 2 e 3. Ciò ha fatto seguito a diversi mesi di altri aggiornamenti e rapporti minori in cui star e talenti creativi hanno espresso il loro desiderio di tornare per uno o più film aggiuntivi. Vale la pena notare che, nonostante i commenti promettenti di Cameron, non ci sono stati ancora annunci ufficiali da parte della Disney in merito ad altri film di Alita.

La dichiarazione di Cameron risulta dunque particolare, in quanto, in genere, il via libera di un terzo film dipende da come se la cava il secondo al botteghino. È possibile che Cameron sia molto fiducioso che il primo sequel andrà bene o, forse, il secondo e il terzo film verranno girati uno dopo l’altro, adottando una strategia di franchising simile ad Avatar. Se Alita: Angelo della Battaglia 2 e 3 andranno effettivamente avanti nei prossimi anni, un annuncio ufficiale da parte della Disney non dovrebbe essere troppo lontano.

Quali sono le ultime novità su Alita – Angelo della battaglia 2?

Secondo l’ultimo rapporto, a James Cameron – che ha scritto la sceneggiatura del film originale – è stato chiesto di dirigere Alita – Angelo della battaglia 2. Mentre Cameron e il produttore Jon Landau stanno cercando di realizzare un sequel, il CEO della Disney Bob Iger non dare il via libera al progetto a meno che James Cameron non sia il regista. Il primo film è stato diretto da Robert Rodriguez, ma sembra che la Disney voglia che Cameron sia al timone di quest’altro film.

Il rapporto prosegue menzionando che Cameron è stato riluttante ad accettare a causa del suo fitto programma, che include Last Train from Hiroshima , così come il terzo e il quarto film di Avatar. Tuttavia, World of Reel osserva che James Cameron sta valutando l’offerta. Il film del 2019 è diretto da Robert Rodriguez da una sceneggiatura scritta da James Cameron, Laeta Kalogridis e Rodriguez. Basato sulla serie manga Gunnm di Yukito Kishiro, Alita – Angelo della battaglia è stato prodotto da Cameron e Jon Landau.

The Fast and the Furious: Tokyo Drift, trama, cast e curiosità sul film

Da quando si sono accesi i motori di Fast & Furious, nel lontano 2001, la saga è cresciuta film dopo film, arrivando ad essere uno dei franchise più redditizi della storia del cinema. Inizialmente incentrata sulle corse d’auto, la serie ha poi progressivamente mutato le proprie caratteristiche, aggiungendo elementi che l’accomunano sempre di più ai fortunati filoni di film action e di spionaggio. Ormai iconica, la saga ha negli anni visto crescere l’apprezzamento del pubblico. Questo attende infatti come un vero e proprio evento l’uscita di ogni nuovo capitolo. Dopo i primi due, nel 2006 è poi uscito The Fast and the Furious: Tokyo Drift.

Diretto da Justin Lin, il quale avrebbe poi diretto anche i successivi tre film della saga e l’ultimo Fast & Furious 9, questo terzo capitolo si configura come un titolo della serie a suo modo unico. È infatti un vero e proprio spin-off, ambientato molto avanti rispetto agli eventi dei precedenti due film, collocandosi dopo quanto avviene in Fast & Furious 6. Tokyo Drift si distingue inoltre anche per cast e location, diversi rispetto agli altri film della serie. Solo in seguito questo è stato integrato in modo più chiaro nella serie, attraverso una serie di camei e rivisitazioni di alcune scene chiave. Da molti è anche considerato l’ultimo capitolo con l’identità originale della saga, legata alle auto elaborate e alle corse illegali

Lo scarso entusiasmo generato dal film, il quale ha incassato appena 160 milioni in tutto il mondo, ha poi spinto gli ideatori della serie a riproporre le caratteristiche classiche con il successivo Fast & Furious – Solo parti originali. Prima di intraprendere una visione di questo terzo film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Fast and the Furious: Tokyo Drift, la trama del film

Protagonista del film è Sean Boswell, un ragazzo che cerca di affermarsi come pilota nelle corse illegali d’auto. Sebbene queste gli forniscano una temporanea fuga dall’infelice situazione familiare e dal mondo superficiale che lo circonda, hanno anche la non trascurabile conseguenza di renderlo decisamente antipatico alle autorità locali. Per evitargli di finire in carcere, la madre decide di mandarlo a Tokyo dal padre. Anche qui, però, Sean non può resistere alla sua passione, e grazie a nuove conoscenze viene introdotto nel mondo delle corse clandestine giapponesi.

In particolare è Twinkie a permettergli di cimentarsi in queste pericolose attività, trovando l’appoggio di Han Lue, ex membro del team del celebre Dominic Toretto. Quest’ultimo, però, ha non pochi problemi con il campione di corse e membro della Yakuza Takashi Kamata, detto D.K.. A peggiorare le cose, vi è l’interesse sentimentale di Sean per la bella Neela Ezar, compagna proprio di D.K. Come prevedibile, i guai non tarderanno ad arrivare e per il ragazzo e i suoi amici si renderà necessario dar prova di tutte le loro capacità al fine di poter sopravvivere alla furia del criminale.

The Fast and the Furious - Tokyo Drift cast

The Fast and the Furious: Tokyo Drift, il cast del film

In assenza di Vin Diesel e Paul Walker come protagonisti, tale onore spetta qui a Lucas Black, che va ad interpretare Sean Boswell, ruolo poi ripreso anche in Fast & Furious 7 e Fast & Furious 9. Scelto al posto di Channing Tatum, egli si esercitò a lungo al fine di poter compiere personalmente alcune delle spericolate acrobazie con auto presenti nel film. Accanto a lui, nei panni di Twinkie vi è il noto rapper Bow Wow, mentre Nathalie Kelley è Neela, la ragazza di Takashi che sviluppa poi un sentimento per Sean. Per l’attrice, poi vista anche nelle serie The Vampire Diaries e Dynasty, questo è stato il film di debutto sul grande schermo. Lynda Boyd compare nei panni della madre di Sean, mentre Brian Goodman è suo padre.

Altro debutto nella serie è quello di Han Lue, interpretato da Sung Kang. L’attore aveva già dato vita a tale personaggio nel film Better Luck Tomorrow, film diretto da Lin e scollegato dalla saga di Fast & Furious. Si tratta dunque di un rarissimo caso di personaggio uguale per opere cinematografiche diverse. Particolarmente apprezzato dai fan, questi è poi ricomparso anche nei successivi film della saga. Brian Tee, noto per essere il dottor Ethan Choi in Chicago Med, interpreta invece qui lo spietato Takashi, mentre Sonny Chiba è Kamata, suo zio e leader della Yakuza. Al termine del film, tuttavia, compare con un cameo nei panni di Toretto anche Diesel, che accettò in cambio di poter realizzare un sequel di Pitch Black.

The Fast and the Furious: Tokyo Drift, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati della saga è possibile fruire di The Fast and the Furious: Tokyo Drift grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 10 luglio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Defiance – I giorni del coraggio: la vera storia dietro al film

Defiance – I giorni del coraggio: la vera storia dietro al film

La Seconda guerra mondiale è senza dubbio uno degli eventi storici che maggiormente ha fornito, e fornisce ancora, storie al cinema da poter riproporre sul grande schermo. I film ispirati a reali vicende ambientate in quel cupo periodo sono infatti innumerevoli, con nuovi titoli in arrivo ogni anno. Uno dei titoli meno citati ma ugualmente ricco di fascino è Defiance – I giorni del coraggio. Questo è stato diretto nel 2008 da Edward Zwick, regista già noto per altri film più o meno ispirati a storie vere come Glory – Uomini di gloria e Blood Diamond – Diamanti di sangue.

Con Defiance – I giorni del coraggio, Zwick, anche sceneggiatore del film insieme a Clayton Frohman, va dunque a raccontare una vicenda poco nota svoltasi nel contesto della Seconda guerra mondiale. Questa era stata descritta nel romanzo del 1993 Gli ebrei che sfidarono Hitler, scritto da Nechama Tec. Il film è dunque un adattamento di questo, pur prendendosi alcune libertà rispetto a questo. Non si tratta infatti di un film storicamente accurato sotto ogni punto di vista, ma offre comunque una panoramica esaustiva su ciò che accadde ai protagonisti di questa vicenda.

Accolto con alcune riserve dalla critica e dal pubblico, Defiance – I giorni del coraggio è però oggi un titolo da riscoprire, oltre che per la sua intensa storia anche per via del suo cast di grandi attori e per le tante emozioni messe in gioco. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Defiance – I giorni del coraggio: la trama e il cast del film

La storia ha inizio nell’agosto del 1941, quando nella Biellorussia occupata dalle truppe naziste le unità operative tedesche vanno a caccia di ebrei per eliminarli. Tra i pochi ancora sopravvissuti vi sono i quattro fratelli Bielski: Tuvia, Zus, Asael e Aron. Desiderosi di ottenere vendetta per i loro cari uccisi, i quattro trovano nella foresta di Naliboki altri ebrei in fuga, con i quali formano un gruppo che ha l’obiettivo di respingere l’avanzata tedesca. La difficile vita da fuggiaschi, però, minerà sempre più il legame del gruppo, rischiando di far crollare ogni speranza nel momento del bisogno. Tuvia, divenuto leader del gruppo, dovrà fare di tutto per mantenere l’unità in vista dello scontro.

Ad interpreatare i fratelli Tuvia, Zus, Asael e Aron vi sono rispettivamente gli attori Daniel Craig, Liev Schreiber, Jamie Bell e George MacKay. Per poter dar vita a questi personaggi, gli attori dovettero far pratica con la lingua russa o tedesca, poiché nel film sono presenti alcune battute in tali lingue. Allo stesso tempo, gli attori dovettero sottoporsi ad una serie di allenamenti, al fine di poter sopportare anche le scene più complesse previste dalla sceneggiatura. Accanto a loro si ritrovano poi le attrici Alexa Davalos nei panni di Lilka ticktin, l’interesse amoroso di Tuvia, e Mia Wasikowska in quelli di Chaya Dziencielsky, l’interesse amoroso di Asael.

Defiance - I giorni del coraggio storia vera

Defiance – I giorni del coraggio: la vera storia dietro al film

Come anticipato, quella di Defiance – I giorni del coraggio è una storia vera, che ha per protagonisti i Fratelli Bielski. Questi erano un gruppo di partigiani ebrei polacchi che nel corso della Seconda guerra mondiale salvarono diverse migliaia di ebrei dai ghetti e dai campi di sterminio. Il gruppo infatti non si occupava di veri e propri attacchi, quanto in realtà di offrire riparo agli ebrei ricercati dai nazisti. La loro è stata definita una delle più grandi missioni di soccorso dell’Olocausto. Ciò richiese però al gruppo grandi sofferenze, dovute in particolare dalla necessità di vivere per più di due anni rifugiati nella foresta di Naliboki.

Il gruppo, formato dai quattro fratelli nella primavera del 1942 in seguito alla loro fuga dall’attacco che uccise i loro genitori e alcuni altri fratelli, viveva infatti in rifugi sotterranei o all’interno di bunker. All’interno di questi luoghi di fortuna costruirono quanto necessario al loro sostentamento, dalle cucine ai bagni e anche cliniche mediche per i feriti. Naturalmente nel corso del tempo il gruppo diede vita anche ad alcune attività volte ad indebolire le forze naziste. Principalmente, si occuparono di azioni di sabotaggio, ma nel dicembre del 1943 parteciparono anche ad un’operazione di disarmo in collaborazione con le forze sovietiche.

I capi dei partigiani Bielski divisero infine il gruppo in due unità, una chiamata “Ordžonikidze”, capitanata da Zus, e l’altra chiamata “Kalinin”, comandata da Tuvia. In accordo con la regola partigiana, i combattenti di entrambe le unità uccisero 381 nemici, a volte coordinando l’azione con i gruppi sovietici. Quando nell’estate del 1944 in Biellorussia inizò la controffensive sovietica, il gruppo venne definitivamente sciolto. Asael Bielski si arruolò nell’esercito dell’Armata Rossa, cadendo nella battaglia di Konigsberg nel 1945. Aron emigrò negli Stati Uniti nel 1951, mentre Tuvia e Zus si recarono lì nel 1956, avviando un’attività di trasporti.

Defiance – I giorni del coraggio: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Defiance – I giorni del coraggio grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Infinity+, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 10 luglio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, Britannica

Operazione Speciale: Lioness, trailer della serie di Taylor Sheridan

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Paramount+ ha presentato oggi il trailer ufficiale dell’attesissima serie originale Operazione Speciale: Lioness, che debutterà con due episodi domenica 23 luglio – oltre che in Italia –  negli Stati Uniti e in tutti i mercati internazionali Paramount+ in esclusiva sul servizio. Il thriller di spionaggio, ideato dal candidato all’Oscar Taylor Sheridan, vanta un cast stellare, tra cui la protagonista e produttrice esecutiva della serie Zoe Saldaña, Laysla De Oliveira, il candidato all’Emmy Award Michael Kelly, il premio Oscar Morgan Freeman e la produttrice esecutiva e premio Oscar Nicole Kidman. Operazione Speciale: Lioness è prodotta da MTV Entertainment Studios e 101 Studios per Paramount+.

Operazione Speciale: Lioness, ispirato a un vero programma militare americano, segue la vita di Joe (Saldaña) mentre cerca di bilanciare la sua vita personale e professionale come punto di riferimento della CIA nella guerra al terrorismo. Il programma Lioness, supervisionato da Kaitlyn Meade (Kidman) e Donald Westfield (Kelly), arruola un’agguerrita Marine Raider di nome Cruz (De Oliveira) per operare sotto copertura insieme a Joe tra i potenti del terrorismo di Stato nel tentativo di sventare il prossimo 11 settembre.

Operazione Speciale: Lioness avrà come protagonisti Dave Annable, Jill Wagner, LaMonica Garrett, James Jordan, Austin Hébert, Jonah Wharton, Stephanie Nur e Hannah Love Lanier. La serie è prodotta da Taylor Sheridan, David C. Glasser, Zoe Saldaña, Nicole Kidman, Ron Burkle, Bob Yari, David Hutkin, Jill Wagner, Geyer Kosinski, Michael Malone e John Hillcoat.

Operazione Speciale: Lioness è la nuova serie che si aggiunge ai numerosi contenuti di Sheridan su Paramount+ che includono 1923, 1883, MAYOR OF KINGSTOWN e TULSA KING, oltre alle serie LAWMEN: BASS REEVES e LAND MAN.

Napoleon: il trailer del film di Ridley Scott con Joaquin Phoenix

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La star di Il Gladiatore Joaquin Phoenix e il regista Ridley Scott si sono riuniti per dar vita ad un altro epico film: Napoleon. Mentre è atteso nei cinema italiani dal 23 ottobre, Sony e Apple hanno ora rilasciato il primo trailer del film dove Phoenix ricopre il ruolo dell’iconico comandante francese Napoleone Bonaparte.

Come riportato da Variety, secondo la logline ufficiale del film recita: “Napoleon è uno sguardo originale e personale alle origini di Napoleone e alla sua rapida e spietata ascesa a imperatore, visto attraverso il prisma della sua relazione avvincente e spesso instabile con sua moglie e un vero amore, Joséphine. Il film cattura le famose battaglie di Napoleone, l’ambizione implacabile e la straordinaria mente strategica come straordinario leader militare e visionario della guerra”.

Napoleon: il cast del film con Joaquin Phoenix

Accanto a Phoenix, Napoleon vede Vanessa Kirby nei panni dell’imperatrice Joséphine, Tahar Rahim nei panni di Paul Barras, Ben Miles nei panni di Caulaincourt, Ludivine Sagnier nei panni di Theresa Cabarrus, Matthew Needham nei panni di Lucien Bonaparte, Youssef Kerkour nei panni del maresciallo Davout, Phil Cornwell nei panni di Sanson ‘The Bourreau, Edouard Philipponnat nei panni dello zar Alessandro, Paul Rhys nei panni di Talleyrand, John Hollingworth nei panni del maresciallo Ney, Gavin Spokes nei panni di Moulins e Mark Bonnar nei panni di Jean-Andoche Junot.

Ridley Scott dirige da una sceneggiatura di David Scarpa. Il film è una produzione congiunta tra la produzione di Apple Studios e Scott Free Productions. Ridley Scott e Joaquin Phoenix producono insieme a Kevin Walsh e Mark Huffam mentre Michael Pruss e Aidan Elliott sono i produttori esecutivi.

Napoleon racconta l’epica ascesa e caduta dell’imperatore francese Napoleone Bonaparte, interpretato dal premio Oscar® Joaquin Phoenix e diretto dal leggendario regista Ridley Scott. Il film ripercorre l’inarrestabile scalata al potere di Bonaparte attraverso la burrascosa relazione con il suo unico vero amore, Giuseppina, mostrando le visionarie strategie politiche e militari del grande condottiero in alcune delle scene di battaglia più realistiche e spettacolari mai realizzate.

Deadpool 3: prima foto di Hugh Jackman con l’iconico costume di Wolverine

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Mentre continuano le riprese, ecco arrivare una nuova foto dal set di Deadpool 3 che farà impazzire i fan. L’attore Ryan Reynolds ha infatti condiviso tramite i propri social la prima immagine relativa a Wolverine, interpretato nuovamente da Hugh Jackman. Ma c’è di più: Wolverine compare qui con indosso il suo iconico costume giallo, quello reso celebre dai fumetti Marvel e ad oggi mai apparso sul grande schermo. Non sappiamo ancora quale storia ci sarà dietro la presenza di tale costume, ma di certo è un dettaglio che farà la gioia dei fan, oltre a rendere Deadpool 3 un film ancora più atteso. Di seguito, ecco la foto in questione:

Deadpool-3-Wolverine

Deadpool 3: quello che sappiamo sul film

Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool 3, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine di tornare e potenzialmente viaggiare nell’universo principale dell’MCU.

Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck. L’attrice Jennifer Garner sarà presente nel film con il ruolo di Elektra, che riprende dunque a quasi vent’anni di distanza dal film a lei dedicato.

In attesa di ulteriori conferme, sappiamo che Shawn Levy dirigerà Deadpool 3, mentre Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto. Il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige, aveva precedentemente assicurato ai fan che rimarrà un film con rating R, proprio come i primi due film, il che lo renderebbe il primo film dello studio con tale classificazione matura. Deadpool 3 uscirà l’8 novembre 2024.

Dogman: trailer del film di Luc Besson con Caleb Landry Jones

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Dogman: trailer del film di Luc Besson con Caleb Landry Jones

Lucky Red ha diffuso il trailer ufficiale di Dogman, il nuovo film del regista Luc Besson con protagonisti Caleb Landry Jones, Marisa Berenson, Christopher Denham, Jojo T. Gibbs, Michael Garza, James Payton, Bennett Saltzman

Dogman racconta la storia di un ragazzo, che nonostante la giovane età, ha già avuto una vita dura e sofferente. La sua ancora di salvezza in questa esistenza misera sarà l’amore dei suoi cani. “Ovunque ci sia un infelice, Dio invia un cane”Lamartine  – L’incredibile storia di un bambino, ferito dalla vita, che troverà la salvezza grazie all’amore dei suoi cani. Prodotto da Virginie Besson-Silla Musiche composte da Eric Serra

Il sapore della felicità: trailer del film con Gérard Depardieu

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Il sapore della felicità: trailer del film con Gérard Depardieu

“Umami”, oltre a essere il titolo originale del nuovo film diretto da Slony Sow, è un termine giapponese usato per denominare il quinto elemento del gusto: dolce, salato, aspro, amaro e, infine, umami. Ed è proprio in Giappone, alla ricerca di questo insolito elemento che ci porterà WANTED CINEMA con il film Il sapore della felicità. Protagonista di questo viaggio culinario è un grande chef stellato francese, interpretato da Gérard Depardieu. Quando la sua salute e la sua vita familiare iniziano a sgretolarsi, il noto chef di fama mondiale decide di recarsi in Giappone alla ricerca dell’uomo che 40 anni prima lo aveva battuto in una gara di cucina. Il viaggio culturale e culinario tra i sapori del Giappone, lo costringerà a riflettere su se stesso e a fare un bilancio della sua vita.

Prodotto in Francia, diretto da Slony Sow (Grenouille d’Hiver) e interpretato da Gérard Depardieu, Kyozo Nagatsuka, Sandrine Bonnaire, Pierre Richard e Bastien Bouillon (recentemente vincitore del César come miglior esordiente per La Nuit du 12), dopo aver aperto il Festival internazionale del film di Friburgo 2023, Il sapore della felicità sarà disponibile da luglio in anteprima nelle arene estive e dal 31 agosto nei cinema italiani.

La trama del film Il sapore della felicità

Dopo aver sfiorato la morte, lo chef migliore di Francia (Gérard Depardieu) si lancia alla ricerca del sapore massimo che ha confuso la sua vita dal momento in cui fu battuto, da giovane, da una scodella di noodles di un cuoco giapponese. Ambientato tra Francia e Giappone, Il sapore della felicità è una gustosa avventura culinaria!

Jeanne du Barry: La Favorita del Re di Maïwenn con Johnny Dep, dal 30 agosto al cinema

Dopo aver aperto fuori concorso il 76° Festival di Cannes, arriva anche in Italia Jeanne du Barry: La Favorita del Re, diretto da Maïwenn (attrice e regista pluricandidata ai Premi César e vincitrice del premio della giuria al Festival di Cannes con la sua terza opera da regista, Polisse). Un’intensa storia d’amore e di passione alla corte di Versailles che racconta la vita, l’ascesa e la caduta di Jeanne – interpretata dalla stessa Maïwenn – amante di Sua Maestà Luigi XV, che ha il volto di un inedito Johnny Depp. A completare il cast, le star Benjamin Lavernhe (The French Dispatch), Melvil Poupaud (Brother and Sister), Pierre Richard (Ti presento i tuoi), Pascal Greggory (L’ultima ora) e India Hair (La Ligne – La linea invisibile).

Jeanne du Barry: La Favorita del Re sarà distribuito nelle nostre sale da Notorious Pictures a partire dal 30 agosto.

La trama del film

Jeanne Vaubernier, una giovane donna della classe operaia affamata di cultura e piacere, usa la sua intelligenza e il suo fascino per salire uno dopo l’altro i gradini della scala sociale. Diventa la favorita del re Luigi XV che, ignaro del suo status di cortigiana, riacquista attraverso di lei il suo appetito per la vita. I due si innamorano perdutamente e contro ogni decoro ed etichetta, Jeanne si trasferisce a Versailles, dove il suo arrivo scandalizza la corte…

Aquaman e il Regno Perduto: nuove riprese sono state effettuate di recente

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Le riprese principali del sequel di Aquaman, intitolato Aquaman e il Regno Perduto, sono iniziate il 28 giugno 2021 a Londra e si sono concluse il 12 gennaio 2022. Sembra tuttavia che il film sia ancora in fase di rifinitura prima della data di uscita, fissata al 21 dicembre 2023. Come noto, infatti, il film ha subito diversi ritardi e spostamenti. Originariamente era previsto per il rilascio il 16 dicembre 2022, per poi essere rimandato per ben tre volte dal 17 marzo 2023 al 25 dicembre 2023, prima di stabilirsi definitivamente sulla data di rilascio attuale del 21 dicembre.

Per The Hollywood Reporter, tali mosse facevano parte dell’acquisizione di Warner Bros. da parte di AT&T e Discovery e la nuova proprietà cercava di ritardare i costi di marketing e distribuzione poiché l’acquisizione ha lasciato la società un po’ a corto di soldi. Le modifiche alla data di uscita sono state poi apportate durante un periodo di incertezza in cui la Warner Bros. ha esplorato ogni strada per ridurre le spese, incluso l’accantonamento del film Batgirl quasi completo.

Questo tempo in più sembra però essersi rivelato utile per James Wan, regista di Aquaman e il Regno Perduto, che ha così avuto modo di effettuare delle riprese aggiuntive. Parlando con THR per promuovere il suo debutto alla regia in Insidious: La porta rossa, l’attore Patrick Wilson ha rivelato di aver recentemente partecipato a delle nuove riprese per il film solo poche settimane fa. Questi reshoot potrebbero far parte della necessità di ricostruire il film come un titolo indipendente, che si adatti anche al nuovo DCU. Come noto, infatti, Aquaman e il Regno Perduto sarà l’ultimo ingresso nel DCEU prima che il riavvio di James Gunn inizi sul serio con Superman: Legacy nel 2025.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il Regno Perduto

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il regno perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo seguito, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film. David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori.

Una Commedia Pericolosa: trailer del film con Enrico Brignano

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Una Commedia Pericolosa: trailer del film con Enrico Brignano

Una Commedia Pericolosa è il nuovo film di Alessandro Pondi, prodotto da  Marco Poccioni e Marco Valsania per Rodeo Drive con Rai Cinema, che vanta un cast d’eccezione composto da Enrico Brignano, Gabriella Pession, Paola Minaccioni e con la partecipazione di Fortunato Cerlino.

Una Commedia Pericolosa, uscirà al cinema il prossimo 30 agosto, distribuito da 01 Distribution.  La locandina del film è stata realizzata dal celebre illustratore Renato Casaro.

La trama del film

Da quando a sette anni vide per la prima volta un film di James Bond, Maurilio Fattardi sogna di diventare un agente segreto. Oggi è responsabile della sicurezza di un centro commerciale e si fa chiamare Agente Mao. Vive da solo in un appartamento a Roma e dalla sua finestra sul cortile spia i condomini, di cui sa tutto! Proprio nell’appartamento di fronte si trasferisce una donna molto attraente: è Rita, una hostess di linea un po’ malinconica. Una sera Maurilio assiste ad una furiosa litigata tra lei e uno sconosciuto. Le ombre che intravede suggeriscono che l’uomo le sta mettendo le mani al collo. Questo è omicidio! Ma quando Maurilio arriva nell’appartamento di Rita in compagnia della polizia il cadavere non si trova. Per giunta, sulla porta appare Rita che li guarda allibita. Maurilio sembra l’unico a credere a ciò che ha visto e inizia un’indagine privata e rocambolesca, coinvolgendo la bella vicina di casa. La verità non è mai quel che sembra e ognuno cerca di nascondere i propri segreti. Indizio dopo indizio, nonostante tutto sembri giocare contro di loro, i due riusciranno a ricostruire una serie di segreti e a scoprire la verità, quella vera però. E non solo.

The Batman – Parte 2: Matt Reeves svela il suo obiettivo per il sequel

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Distribuito al cinema nel 2022, The Batman (leggi qui la nostra recensione) è stato un grande successo che ha regalato ai fan una nuova entusiasmante versione del cavaliere oscuro, interpretato da Robert Pattinson. Si attende dunque ora con grande impazienza l’uscita del sequel, The Batman – Parte 2. Ospite recente del podcast del Team Deakins [tramite SHH], il regista Matt Reeves ha accennato brevemente a quello che è il suo obiettivo con questo secondo lungometraggio dedicato al supereroe DC.

Ho avuto così tanti meravigliosi collaboratori con cui lavorare e quando trovi qualcuno con cui ami lavorare, vuoi solo… ‘Dai, per favore, continuiamo a lavorare insieme… Fino a che punto possiamo spingerci oltre'”, ha detto Reeves. “Ne sto parlando da tempo con Greig Fraser [il direttore della fotografia di The Batman]. Sto cercando di scrivere il prossimo film ora con il mio partner, e stiamo facendo questa cosa… Lui mi fa ‘Spingiamoci oltre, vediamo dove riusciamo ad arrivare. Cerchiamo di andare il più lontano possibile’. E io ‘Sì, questo sarebbe davvero entusiasmante’“.

Attualmente, l’uscita di The Batman – Part 2 è prevista per il 3 ottobre 2025, con l’inizio delle riprese principali che dovrebbe avere inizio in autunno. Date le parole e gli obiettivi di Reeves, c’è dunque da aspettarsi un secondo capitolo ancor più complesso e ambizioso. Ci sono forti speculazioni sul fatto che il sequel si concentrerà su The Court of Owls, una società oscura che ha controllato segretamente Gotham City per secoli. Con l’approssimarsi dell’inizio delle riprese, si potranno certamente avere maggiori informazioni su questo tanto atteso sequel.

The Batman – Parte 2: tutto quello che sappiamo sul film

Quando è stata annunciata la nuova lista DCU, James Gunn ha confermato che i film di Reeves rimarranno separati dalla DCU, quindi questo film, insieme al sequel Joker: Folie à Deux di Todd Phillips, sarà considerato un racconto di “Elseworlds”. Finora si sa poco della trama di The Batman – Parte 2, anche se è certo che Robert Pattinson tornerà nei panni del Cavaliere Oscuro protagonista. Il primo film ha preso introdotto il Joker e lasciato vivo l’Enigmista imprigionato ad Arkham, quindi uno o entrambi questi iconici antagonisti potrebbero tornare nel nuovo film.

Si avrà poi un spin-off Il Pinguino, personaggio interpretato da Colin Farrell e presente in The Batman. Se anche The Batman – Parte 2 dovesse avere successo, è probabile che si decida di espandere ulteriormente tale universo narrativo, includendo nuovi personaggi e nuovi villain, magari con opere a loro interamente dedicate. Al momento, oltre al ritorno di Il Pinguino e dell’Enigmista di Paul Dano, per The Batman – Parte 2 si vocifera che i villain possano essere il Joker brevemente interpretato da Barry Keoghan nel primo film e Clayface.

Brad Pitt fornisce maggiori dettagli sulla trama del suo film sulla Formula 1

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Come noto, Brad Pitt ha preso parte al Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone durante la campagna di Formula 1. L’attore sta infatti girando un nuovo film – attualmente senza titolo – per Apple con il regista Joseph Kosinski (Top Gun: Maverick) ed stato visto in compagnia del suo co-protagonista Damson Idris mentre guidavano sul leggendario circuito nel Northamptonshire, in Inghilterra, durante gli eventi del fine settimana. La copertura della gara, trasmessa dalla televisione di rete nel Regno Unito, includeva anche artisti del calibro di Orlando Bloom, Hannah Waddingham e Damian Lewis, con quest’ultimo che ha eseguito l’inno nazionale del Regno Unito prima dell’inizio della gara.

Sappiamo ancora poco del film, dove però è noto che Pitt interpreterà un ex pilota di Formula 1 che esce dalla pensione per correre al fianco di un rookie prodigio e compagno di squadra, contro i più grandi nomi di questo sport, come Lando Norris, Charles LeClerc, Max Verstappen e il pluricampione del mondo Lewis Hamilton, con quest’ultimo che è anche produttore del film, insieme a Jerry Bruckheimer. Il premio Oscar Javier Bardem interpreta invece il proprietario della squadra immaginaria che convince Pitt ad uscire dal ritiro. Parlando con Sky Sports prima dell’inizio della gara, Pitt ha ora rivelato ulteriori dettagli della trama.

Interpreto un ragazzo che ha corso negli anni ’90 fino a quando non ha un terribile incidente ed è costretto a ritirarsi, per correre in altre discipline. Il suo amico, interpretato da Javier Bardem, il proprietario della squadra, lo contatta. Sono ultimi in griglia, non hanno segnato un solo punto. Ma hanno un giovane fenomeno, interpretato da Damson Idris, e mi portano con loro come una sorta di ultimo disperato tentativo. Non si è mai vista la velocità, non si è mai vista una forza G come questa, il girato è davvero emozionante“. Le parole di Pitt accendono dunque ulteriore curiosità sul progetto, al quale manca però ancora un titolo ufficiale e una data di uscita.

Pacific Rim: Guillermo del Toro anticipa una sorpresa per il 10° anniversario del film

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Ricorre quest’anno il decimo anniversario di Pacific Rim. Il franchise cinematografico è iniziato nel luglio 2013 sotto la supervisione di Guillermo del Toro e l’avventura mecha live-action ha lasciato il pubblico sbalordito. È passato del tempo da quando abbiamo sentito parlare di Pacific Rim sulla scia del suo sequel del 2018, quindi molti si sono chiesti se il suo prossimo anniversario sarebbe o meno passato inosservato. Ma a quanto pare, Pacific Rim riceverà presto una sorta di aggiornamento.

La notizia arriva dallo stesso del Toro, il quale su Twitter ha anticipato una sorpresa. “Stiamo pianificando qualcosa per il DECIMO (!) Anniversario di Pacific Rim. Non sarà esattamente nella data esatta, ma è [sic] divertente!“. Nessun indizio su cosa questa sorpresa possa essere, ma è questione di giorni prima che questa venga svelata. Sebbene il film originale non abbia stupito al botteghino nazionale, ha ottenuto grandi elogi da fan e critici. La sua reputazione globale è stata a dir poco positiva, il che ha portato alla realizzazione di Pacific Rim: La rivolta.

Negli ultimi anni, la serie ispirata a Gundam è andata avanti con anime, videogiochi e altro ancora. Ora, il film che ha dato il via a tutto sta per compiere 10 anni e i fan sembra proprio potranno contare su un qualche evento o comunicazione riguardante il film. Potrebbe trattarsi semplicemente di qualche extra relativo al lungometraggio o qualcosa di ancor più complesso e ambizioso, magari che porti a compimento il suo racconto. Del Toro aveva però precedentemente rivelato che sperava in una riedizione IMAX 3D, per celebrare l’occasione ed è assai probabile che possa essere questa la grande sorpresa.

Danny DeVito è disposto a interpretare nuovamente il Pinguino

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Danny DeVito è disposto a interpretare nuovamente il Pinguino

Dopo che Michael Keaton ha ripreso i panni di Batman in The Flash, Danny DeVito ha espresso il suo interesse a riprendere il ruolo di Pinguino, da lui interpretato nel film del 1992 Batman – Il ritorno, nel corso di un’intervista con la rivista SFX. L’attore ha infatti dichiarato che “prenderei sicuramente in considerazione l’idea di farlo, sì“. DeVito ha dunque parlato con affetto della sua esperienza con il personaggio il cui vero nome è Oswald Cobblepot, descrivendola come un’opportunità rara nella vita. “C’erano molte motivazioni nel personaggio e così tante cose che si agitavano dentro di lui. Essere l’uomo strano, l’uccello strano, ha fatto sì che da me emergesse il personaggio”.

Nonostante le dichiarazioni dell’attore, il futuro della DC e dei suoi personaggi è ancora tutto da stabilire considerando il lavoro che James Gunn e Peter Safran stanno portando avanti per il riavvio del DC Universe. Inoltre, considerando il finale riservato al personaggio nel film del 1992, non è facile ipotizzare un modo per cui il Pinguino di DeVito possa tornare in scena. Il personaggio è in realtà di recente tornato al cinema, interpretato da Colin Farrell nel film The Batman e sempre a lui è dedicata la serie in arrivo The Penguin. Si tratta di una versione però presente nell’Elseworld, dunque non è escluso che un nuovo Pinguino possa ufficialmente comparire nel DC Universe.

Nell’attesa di scoprire se l’interesse di DeVito troverà riscontro presso i dirigenti della DC, sarà possibile ritrovare l’attore in La casa dei fantasmi – Haunted Mansion. Nel film interpreta Bruce, un professore universitario con un vivo interesse per l’occulto. DeVito ha lasciato intendere che comprendere la storia della villa sarà fondamentale per risolvere il problema centrale del film. Il nuovo film farà il suo debutto nelle sale il 28 luglio, con un cast guidato da Danny DeVito e con LaKeith Stanfield, Tiffany Haddish, Owen Wilson, Rosario Dawson, Jamie Lee Curtis e Jared Leto.

Come Pecore in Mezzo ai Lupi gratis al cinema con Cinefilos.it

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Come Pecore in Mezzo ai Lupi gratis al cinema con Cinefilos.it

Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema, gratis, Come Pecore in Mezzo ai Lupi, diretto da Lyda Patitucci e interpretato, tra gli altri da Isabella Ragonese ed Andrea Arcangeli. Il film arriverà nelle sale il 13 luglio distribuito in Italia da Fandango.

Ecco le città in cui sarà possibile partecipare alle anteprime:

ANTEO PALAZZO DEL CINEMA – MILANO
giovedì 13 luglio – 10 biglietti (5×2)
venerdì 14 luglio –  10 biglietti (5×2)
sabato 15 luglio – 10 biglietti (5×2)
domenica 16 luglio – 10 biglietti (5×2)
GIULIO CESARE – ROMA
giovedì 13 luglio – 10 biglietti (5×2)
venerdì 14 luglio –  10 biglietti (5×2)
sabato 15 luglio – 10 biglietti (5×2)
domenica 16 luglio – 10 biglietti (5×2)
lunedì 17 luglio – 10 biglietti (5×2)
martedì 18 luglio – 10 biglietti (5×2)
mercoledì 19 luglio – 10 biglietti (5×2)
QUATTRO FONTANE – ROMA
giovedì 13 luglio – 10 biglietti (5×2)
venerdì 14 luglio –  10 biglietti (5×2)
sabato 15 luglio – 10 biglietti (5×2)
domenica 16 luglio – 10 biglietti (5×2)
lunedì 17 luglio – 10 biglietti (5×2)
martedì 18 luglio – 10 biglietti (5×2)
mercoledì 19 luglio – 10 biglietti (5×2)
LUX – ROMA
lunedì 17 luglio – 10 biglietti (5×2)
martedì 18 luglio – 10 biglietti (5×2)
mercoledì 19 luglio – 10 biglietti (5×2)
ODEON – BOLOGNA
giovedì 13 luglio – 10 biglietti (5×2)
venerdì 14 luglio –  10 biglietti (5×2)
sabato 15 luglio – 10 biglietti (5×2)
domenica 16 luglio – 10 biglietti (5×2)
lunedì 17 luglio – 10 biglietti (5×2)
martedì 18 luglio – 10 biglietti (5×2)
mercoledì 19 luglio – 10 biglietti (5×2)
 
NAZIONALE – TORINO
giovedì 13 luglio – 10 biglietti (5×2)
venerdì 14 luglio –  10 biglietti (5×2)
sabato 15 luglio – 10 biglietti (5×2)
domenica 16 luglio – 10 biglietti (5×2)
lunedì 17 luglio – 10 biglietti (5×2)
martedì 18 luglio – 10 biglietti (5×2)
mercoledì 19 luglio – 10 biglietti (5×2)
PLANET – CATANIA
venerdì 14 luglio –  10 biglietti (5×2)
sabato 15 luglio – 10 biglietti (5×2)
domenica 16 luglio – 10 biglietti (5×2)
lunedì 17 luglio – 10 biglietti (5×2)
martedì 18 luglio – 10 biglietti (5×2)
mercoledì 19 luglio – 10 biglietti (5×2)

I biglietti saranno validi per qualsiasi spettacolo dal 13 al 19 luglio e potranno essere richiesti, fino ad esaurimento, inviando una email a [email protected] in cui andranno specificati il giorno in cui si intende utilizzare i biglietti e un secondo giorno alternativo nel caso per il giorno prescelto non ci sia più disponibilità di posto.

I biglietti dovranno essere richiesti improrogabilmente entro e non oltre il prossimo giovedì 13 luglio e che non saranno prese in considerazioni eventuali richieste formulate successivamente alla suddetta data.

NB: riceveranno risposta solo gli assegnatari dei biglietti.

Gli orari delle proiezioni andranno consultati direttamente sui siti dei cinema.

È di fondamentale importanza che nell’email venga evidenziato che si sta chiedendo l’invito via CINEFILOS.

I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un documento di identità.

Come Pecore in Mezzo ai Lupi, il trailer

Oppenheimer: Christopher Nolan afferma che il film è composto solo da effetti pratici

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Christopher Nolan, il regista acclamato dalla critica ha parlato con Collider del suo approccio cinematografico al film Oppenheimer, dedicato al fisico americano J. Robert Oppenheimer. Come noto, per i suoi progetti passati, Nolan si era detto orgoglioso di filmare epiche scene senza la necessità di migliorare poi i loro gli effetti visivi in post-produzione. Con Oppenheimer si porterà avanti questa tradizione, poiché Nolan afferma che il film è composto unicamente da effetti pratici, portando a zero l’uso di CGI.

Nolan ha raccontato di come lui e il suo supervisore agli effetti visivi di lunga data, Andrew Jackson, hanno ricreato la sequenza della bomba atomica sul posto nel New Mexico con effetti pratici. “Penso che ricreare il test Trinity [la prima detonazione di un’arma nucleare nel New Mexico] senza l’uso della computer grafica, sia stata una grande sfida da affrontare“, ha detto Nolan. “Stavamo cercando di realizzare praticamente molti degli elementi visivi del film, dalla rappresentazione della dinamica quantistica e della fisica quantistica allo stesso test Trinity.”

Che si tratti della sequenza dell’inseguimento della Batmobile in Il Cavaliere Oscuro o delle scene di battaglie oniriche in Inception, il lavoro di Nolan è sempre stato elogiato per aver ottenuto effetti pratici rivoluzionari mantenendo la CGI al minimo. Con Oppenheimer tale intenzione sembra essersi fatta ancor più estrema e sembra proprio che la stragrande maggioranza di ciò che si vedrà nel film la si potrà considerare come realmente avvenuta sul set e non aggiunta successivamente con l’utilizzo di computer grafica.

Tutto quello che sappiamo sul film Oppenheimer

Scritto e diretto da Christopher Nolan, Oppenheimer è un thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Il film è interpretato da Cillian Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e da Emily Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio Oscar Matt Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr., direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr. interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione statunitense per l’energia atomica.

La candidata all’Oscar Florence Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock, Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber e Josh Hartnett interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest Lawrence. Il film è anche interpretato dal vincitore dell’Oscar Rami Malek e questo film vede Nolan riunirsi con l’attore, scrittore e regista otto volte candidato all’Oscar Kenneth Branagh.

Il cast comprende anche Dane DeHaan (Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan Arnold (serie Halloween), David Krumholtz (La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich (Solo: A Star Wars Story) e Matthew Modine (Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno).  Il film è tratto dal libro vincitore del premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è prodotto da Emma Thomas, Charles Roven di Atlas Entertainment e Christopher Nolan.

Oppenheimer è girato sia in IMAX 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include, per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica IMAX in bianco e nero.  I film di Nolan, tra cui TenetDunkirkInterstellarInception e la trilogia del Cavaliere Oscuro, hanno incassato più di 5 miliardi di dollari al botteghino mondiale e sono stati premiati con 11 Oscar e 36 nomination, tra cui due nomination come miglior film.

Double Soul, una clip esclusiva dal film di Valerio Esposito

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Double Soul, una clip esclusiva dal film di Valerio Esposito

Ecco una clip esclusiva da Double Soul il film di Valerio Esposito con Angela Fontana, Marianna Fontana, Marco Bocci, i premi Oscar F. Murray Abraham e Danny Glover. Nel film anche l’ultima interpretazione di Julian Sands. Double Soul arriva al cinema il 13 luglio.

Protagoniste di Double Soul sono due gemelle, uguali nell’aspetto ma il cui terribile passato comune le ha rese due anime totalmente divergenti. Alla ricerca di potere e successo nei rispettivi mondi, quello dell’alta finanza e dell’arte, le due donne finiscono nella tela di una spietata vendetta orchestrata dall’alto, da figure di potere che tramano nell’ombra: due storie parallele che si intrecciano senza sosta in un intrigante incastro.

La passione di Cristo 2: Mel Gibson paragona la sceneggiatura a un “viaggio sotto acidi”

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In una recente intervista, Mel Gibson ha condiviso interessanti aggiornamenti su La passione di Cristo 2, il cui sottotitolo ufficiale dovrebbe essere Resurrezione, sequel del suo controverso film La passione di Cristo, confermando dunque la sua effettiva realizzazione. “È un’impresa così imponente. Non puoi farlo alla leggera e rapidamente. Devi davvero considerare cosa devi mostrare per essere toccante.” Gibson, che ovviamente dirigerà anche questo sequel, ha rivelato di aver lavorato al fianco di Randall Wallace per scrivere insieme due diverse sceneggiature per il progetto.

Descrivendo proprio queste sceneggiature, ha detto: “Ho due sceneggiature, e una di esse è molto strutturata e una sceneggiatura molto forte e un po’ più di quello che ti aspetteresti, mentre l’altra è come un viaggio sotto acidi. Perché si va in altri regni e cose del genere. Voglio dire, sei all’inferno e si assiste alla caduta degli angeli. È pazzesco”. Ad interpretare Gesù Cristo vi sarà nuovamente l’attore Jim Caviezel, che parlando al The Shawn Ryan Show ha dichiarato che il film potrebbe addirittura essere diviso in due parti. Se così fosse, entrambe le sceneggiature presenti potrebbero essere adattate, portando così a compimento una vera e propria epica trilogia.

La passione di Cristo: Resurrezione, tutto quello che sappiamo sul film

Come noto, il film La passione di Cristo, distribuito nel 2004, raffigurava gli ultimi giorni della vita di Gesù Cristo e la sua crocifissione. La pellicola ottenne un notevole successo finanziario, incassando 612 milioni di dollari in tutto il mondo contro un budget di soli 30 milioni di dollari. Nonostante il suo trionfo commerciale, ha ricevuto un’accoglienza di critica mista. Alcuni critici hanno espresso preoccupazione per la natura violenta delle scene della crocifissione e hanno accusato il film di promuovere sentimenti antisemiti. Tuttavia, l’impatto culturale della Passione di Cristo non può essere sottovalutato. Ha risuonato profondamente con il pubblico e la sua esplorazione della fede e del sacrificio ha lasciato un’impressione duratura.

Con il nuovo film, Gibson porterà dunque avanti il racconto della vita di Gesù, raccontando della sua resurrezione. Al momento si sa molto poco del progetto, promesso e atteso da tempo. Sappiamo che Gibson sarà nuovamente alla regia e Caviezel tornerà come protagonista, ma nulla è stato comunicato riguardo al resto del cast né è noto quando le riprese dovrebbero avere inizio. Sembra però che l’inizio della produzione del film sia sempre più vicino e dunque potrebbe non volerci molto per avere maggiori informazioni a riguardo.

Box office: Indiana Jones mantiene il primo posto

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Box office: Indiana Jones mantiene il primo posto

Per la seconda settimana consecutiva Indiana Jones ed il quadrante del destino scala le classifiche del box office, stabilendosi al primo posto! Il film incassa altri €294.975 a fronte di un totale di più di 4 milioni di euro dalla sua uscita nelle sale italiane lo scorso 28 giugno. Secondo classificato è Elemental, nuovo film Disney Pixar, il quale incassa €160.784 su un totale di 4 milioni di euro. Al terzo posto per incassi ritroviamo una pellicola nuova nei cinema: si tratta di Insidious – La porta rossa, quinto ed ultimo capitolo della saga cinematografica horror. Il film incassa €123.021 nel solo fine settimana.

Box office: il resto della classifica

Al quarto e quinto posto nella classifica incassi, come riportato da Cinetel, abbiamo altre due pellicole nuove nelle sale: Ruby Gillman, la ragazza con i tentacoli, film d’animazione prodotto dalla Dreamworks Animation, e Hypnotic, thriller con Ben Affleck. Il primo incassa €107.892 nel week end, stabilendo un certo stacco con Hypnotic, che incassa soli €33.709.

Sesto e settimo classificato sono i due supereroi del momento: Spider-Man: Across the Spider-Verse, secondo capitolo della nuova saga sull’eroe Marvel, e The Flash, pellicola sul personaggio della DC Comics. Spider-Man incassa €27.803 a fronte di un totale di più di 6 milioni di euro, mentre The Flash ha un guadagno di €26.663 con poco più di 2 milioni e mezzo di euro di incassi dalla sua uscita nei cinema il 15 giugno.

Ottavo classificato è Ponyo sulla scogliera, film di animazione giapponese prodotto dal famoso Studio Gibli e riportato nei cinema dopo 15 anni dalla sua prima uscita. La pellicola incassa €26.401. Nelle ultime due posizioni ritroviamo Rapito, film italiano di Marco Bellocchio, e La Sirenetta, live action sulla nota principessa Disney. Rapito incassa €17.847 nel week end a fronte di un totale di poco più di 1 milione e mezzo di euro, mentre La Sirenetta incassa €17.196 su un totale di quasi 12 milioni di euro dalla sua uscita il 24 maggio.

Barbie: le prime reazioni lodano il film di Greta Gerwig con Margot Robbie

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Le prime reazioni sui social media al film di Barbie stanno prendendo d’assalto Internet. La commedia, diretta da Greta Gerwig da una sceneggiatura che ha scritto lei stessa insieme a Noah Baumbach, arriverà nelle nostre sale il 20 luglio, proponendo come noto Margot Robbie nei panni di Barbie e Ryan Gosling in quelli di Ken nel loro viaggio nel mondo reale dopo che Barbie è stata esiliata per malfunzionamento e non si è comportata nel modo perfetto previsto dall’idilliaca Barbieland.

Ora a seguito della premiere, le prime reazioni al film sono state condivise sui social media, meno di due settimane prima della data di uscita ufficiale di Barbie. I critici e gli esperti culturali stanno infatti riportato dei brevi pensieri senza spoiler su tutti i social media e l’impressione generale sembra estremamente positiva. Le loro recensioni contengono infatti in gran parte elogi espansivi, incluso chi come Ty definisce il film “un classico“, affermando che il film è “un’esperienza profondamente catartica, che riguarda l’industrializzazione dell’arte e dell’iconografia che forma la sensibilità invece dell’individualismo“.

Perry Nemiroff loda invece “i costumi e la scenografia, un lavoro di livello superiore che contribuisce fortemente a creare la sensazione che queste siano veramente Barbie, le loro case dei sogni e i loro mondi prendono vita“. Joseph Deckelmeier scrive invece che “Barbie mi ha colto alla sprovvista e lo dico nel miglior modo possibile. È divertente, ampolloso e molto intelligente”. Per Eze Baum, infine, il film “è un trionfo. Una sceneggiatura perfetta supportata da grandi interpretazioni – in particolare da Ryan Gosling – trasforma quella che potrebbe essere una semplice commedia in un commento acuto sulla nostra società”.

Katcy Stephan scrive che “Greta Gerwig offre un commento su cosa significhi essere una donna in un gioco divertente stravagante, meraviglioso e ridicolo. L’intero cast brilla, in particolare Margot Robbie e Ryan Gosling“. Tuttavia, non tutti sono convinti al cento per cento del film, poiché ad esempio la stessa Perri Nemiroff – pur lodando il film – sottolinea che alcuni personaggi “avevano bisogno di più tempo sullo schermo per scavare ed esplorare davvero al meglio“. In generale, comunque, le prime reazioni esaltano il film e sottolineano la presenza di grandi interpretazioni e di un commento sociale particolarmente importante.

Barbie, tutto quello che c’è da sapere sul film

Dalla sceneggiatrice/regista candidata all’Oscar Greta Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva Barbie con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e Ryan Gosling (La La Land, Drive) nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon Trainer), Kate McKinnon (Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday), Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World, Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell (Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno).

Fanno parte del cast del film anche Ana Cruz Kayne (Piccole donne), Emma Mackey (Emily, Sex Education), Hari Nef (Assassination Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men), Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex Education), Scott Evans (la serie TV Grace e Frankie), Jamie Demetriou (Crudelia), Connor Swindells (Sex Education, Emma.), Sharon Rooney (Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan (Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya (The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren (The Queen – La Regina). Il film sarà al cinema dal 20 luglio.

L’estate più calda: recensione del film su Prime Video

L’estate più calda: recensione del film su Prime Video

Noi siamo degli strumenti imperfetti.” – L’estate più calda.

L’odore della salsedine, la brezza fra i capelli, i balli in spiaggia. I piedi immersi nella sabbia, il suono delle onde, quell’alba che si aspetta emozionati accanto agli amici o alla persona che ci fa battere il cuore. L’estate è la stagione dell’anno più amata e vissuta. Quella che, una volta giunta al termine, lascia un sapore malinconico e nostalgico che si appiccia sulla pelle e aggroviglia lo stomaco. Eppure è lo stesso periodo che non si dimentica mai e si aspetta sempre con ansia. Ogni anno.

Sono tutte queste emozioni e sensazioni ad essere racchiuse in L’estate più calda, nuovo film di Matteo Pilati (Maschile Singolare), il quale firma anche la sceneggiatura insieme a Giuseppe Paternò Raddusa e Tommaso Triolo. Quello proposto da Prime Video nel mese di luglio è il tipico summer movie, in cui al centro regna sovrana una storia fatta di rapporti viscerali, sentimenti contrastanti, e il dolce profumo della gioventù che ricorderanno molto, a chi conosce la materia, i libri di Nicholas Sparks e i suoi adattamenti sullo schermo.

L’estate più calda, la trama

Lucia (Nicole Damiani) e Valentina (Alice Angelica) sono amiche inseparabili. La prima, però, è quella che fra le due deve salutare la sua Sicilia, per poter cominciare il percorso universitario a Roma. L’ultima estate, quindi. Un’estate che, in special modo Valentina, vuole ricordare. A smuovere la vita tranquilla di paese arriva ad un certo punto Nicola (Gianmarco Saurino), che a breve dovrà prendere i voti per diventare prete. Valentina, stregata dal ragazzo, è pronta a sedurlo e farlo rinunciare alla chiamata di Dio, e chiede aiuto all’amica. D’altro canto Lucia è restia a spingerla nelle braccia di un (quasi) prete, fino a quando non si lascia convincere e prova a darle una mano. Le cose cambieranno quando, alla fine, Lucia scoprirà di essere connessa a Nicola molto più di quanto pensasse e viceversa, dando inizio ad una bollente e romantica relazione, dove ciò che conta è solo vivere il momento e non pensare alle scelte future e… ai propri sbagli.

L'estate più calda Gianmarco Saurino e Nicole Damiani

Un summer movie pregno di romanticità

L’estate più calda è il canonico film da guardare in vacanza, perché assicura quella magia tipica del periodo estivo, nel quale ogni cosa è concessa e possibile, e i sogni – persino quelli improbabili – possono diventare realtà. È come se fosse un tempo sospeso, in cui tutto ciò che accade ha il gusto della spensieratezza e della libertà, fatta però di altalene sia felici che tristi. A renderla così bella è il fatto che la si percepisce fin dentro le ossa, essendo più breve e quindi più intensa, mentre si ha l’impressione di guardare il mondo circostante con la lente di ingradimento. C’è meraviglia in ogni angolo in cui lo sguardo va posandosi, anche quando lo fa su qualcosa che non dovrebbe appartenerti.

Ed è proprio quello che accade a Nicola e Lucia, anime compatibili ma il cui ruolo nella società non permette nessuna unione che non porti come conseguenza una scelta difficile. Qui troviamo il motore dell’intero film, il pretesto che accende ogni segmento narrativo, grazie al quale gli eventi innescati (dalla crisi di Nicola allo slancio amoroso di Lucia) garantiscono un’apprezzata romanticità alle scene – con un merito alla buona sceneggiatura che dà ritmo alla narrazione – e la concessione di sognare ad occhi aperti. Ricordando molto Dear John dell’autore americano Sparks, L’estate più calda offre un racconto dai toni caramellosi, in cui rispecchiarsi è più facile di quanto sembri perché o è qualcosa che si è vissuto o è qualcosa che si desidera ardentemente vivere, e che cresce ad ogni cambio di fotogramma.

Un’estate da ricordare

Se L’estate più calda riesce ad ingranare nelle offerte italiane della piattaforma, è poi merito del suo cast principale. Gianmarco Saurino, conosciuto per i suoi ruoli in Doc – Nelle tue mani e Che Dio ci aiuti, si cala bene nel ruolo del combattuto diacono, ed è accompagnato da due comprimarie in fioritura, Alice Angelica e Nicole Damiani, che riescono a dare al film la giusta freschezza per poterlo apprezzare. Abbracciati da una costante fotografia calda che enfatizza ancor di più l’atmosfera, con sullo sfondo la cornice naturale di una Sicilia soleggiata, i tre danno corpo e tono a personaggi che, pur diversi, hanno in comune il desiderio di sfidare se stessi per rendere ogni attimo meritevole di un ricordo.

Per ognuno di loro, in special modo per Nicola, ogni passo compiuto è un rischio, che può portare a un bellissimo inizio o a un terrificante epilogo. Ma è proprio nelle azioni da loro compiute che giace il senso di L’estate più calda. Oltre al piacere della love story, il film porta in scena quello che è realmente l’estate: non solo un momento in cui non esistono freni inibitori, i pensieri si sciolgono e non si ha controllo della propria vita. Ma la miglior occasione in cui poter essere se stessi e forse conoscersi davvero.

Il cane che dorme: recensione della miniserie thriller su Netflix

Un poliziotto caduto in disgrazia, pezzi di un puzzle da comporre e un fil rouge tra due delitti che viene continuamento spezzato. Il cane che dorme, thriller tedesco di Netflix, arriva sulla piattaforma e si posiziona nei primi posti tra le serie più viste. La miniserie in sei episodi porta in scena il racconto frammentato e confuso di Mike Atlas (Max Riemelt) che cerca di ricostruire attraverso un fascicolo di omicidio parte della sua memoria andata perduta. Un brutto incidente, un forte stress ha portato Mike ad abbandonare il suo lavoro e la sua famiglia e adesso vive come un vagabondo.

Lo stesso Mike non ricorda perché e una volta aperto il fascicolo il suo obiettivo è ricordare. Questo però comporta anche l’inizio di un gioco pericoloso che lo porterà a rivangare un caso di cospirazione che sembra interessare l’organo della polizia. Mike è stato incastrato? Sarà questa la domanda che lo spettatore si porterà dietro per tutti gli episodi, fino alla conclusione finale. Il cane che dorme, titolo di questa miniserie, non è altro che una metafora al giovane poliziotto che forse ha cercato di scavare troppo in profondità.

Il cane che dorme, la trama

Il cane che dorme Mike e Jule

Mike Atlas è nato per fare il poliziotto. Il suo personaggio è descritto proprio come la classica persona sempre alla ricerca continua della verità. Questa stessa verità lo ha cacciato in un mare di guai quando, adesso, ha deciso di aprire il vaso di Pandora e cercare di portare a galla questa verità. E se da questo punto di vista Il cane che dorme riesce nella caratterizzazione dei personaggi è nella trama che si perde il fulcro fondamentale del racconto. Mike è un personaggio problematico, archetipo di tutti i poliziotti prima di lui che abbiamo visto passar sul piccolo schermo. Ricorda per certi versi il Rust Cohle di True Detective, senza entrare nello specifico del paragone.

A smuovere la trama però c’è un mistero che si estende a macchio d’olio. Una cospirazione, un male da radicare fin nelle radici più profonde di una società e di un sistema giudiziario corrotto. Il regista Christoph Darnstädt alterna colpi di scena ben piazzati all’interno degli episodi a momenti in cui gli episodi stessi sembrano troppo dettagliati e bombardati da continue linee narrative che si intrecciano. Il risultato è una partita a scacchi molto lunga che di tanto in tanto sgancia il suo plot twist.

Vittime e carnefici

Il cane che dorme Jule

Il viaggio intrapreso da Mike Atlas non è solo un viaggio a ritroso nei ricordi. L’ex poliziotto viene trascinato di nuovo nel mezzo del caos dopo che l’uomo che aveva messo in prigione finisce per suicidarsi. Il fratello di quest’ultimo brucia la roulotte di Atlas e lo lascia con la consapevolezza di essere responsabile del suicidio. Questo porta Atlas a intraprendere un viaggio di riflessione, reinvenzione e redenzione. In questo viaggio Mike si domanderà spesso se è l’uno o l’altro e fino all’episodio finale intitolato Confessioni non si scoprirà la verità. Ad aiutare Mike in Il cane che dorme, una giovane donna di nome Jule Andergast, che lavora presso l’ufficio del procuratore, che è impantanata nello stesso caso di suicidio.

La miniserie però confonde vittime e carnefici in un doppio gioco tra le parti dove tutti dubitano di chi hanno accanto. Mike in questa grossa metafora che è Il cane che dorme è il protagonista. Quel cane addormentato da droghe e dal troppo lavoro che nella vita precedente all’incidente di quella notta lo ha sovrastato. Il cane per natura ha un ottimo fiuto e che abbandonando l’organo della polizia ha messo da parte il suo potenziale. Viceversa, a questa metafora se ne contrappone un’altra: lasciare il cane che dorme per non scoperchiare davvero quel vado di Pandora che tiene a galla le malefatte della polizia.

Il cerchio che si chiude

Il cane che dorme Mike e Tinka

Verso la fine ci sono molte cose su cui indagare, forse troppe per una miniserie che concentrandosi sul personaggio di Mike Atlas aveva già tutte le carte in regola per funzionare. Anche se per tutta la durata de Il cane che dorme il suo personaggio non ha le idee ben chiare, la sua prospettiva è offuscata e spetta allo spettatore mettere insieme i pezzi. L’unico momento in cui sembra raggiungere la lucidità è quando si trova insieme alla figlia Tinka, anche se talvolta le sue scelte non sono state azzeccate seppur fatte a fin di bene.

Invece, il personaggio di Jule è quello più dinamico e che insieme al pubblico cerca di scoprire la verità, infatti, da questo punto di vista è uno dei personaggi meglio caratterizzati anche se il suo arco narrativo non ha un vero e proprio sbocco. Questo è un po’ il vero problema di Il cane che dorme il fatto che al suo interno ci sono parecchie storie che cercano di trovare una via d’uscita ma che si allontanano dalla storia principale. Nonostante questo, però il colpo di scena finale è risolutorio: Mike Atlas e Jule combattono contro i clan e contro il terrorismo ma soprattutto combattono contro un nemico che hanno al loro fianco, i loro stessi colleghi e presunti amici della polizia corrotti dal sistema.

Il signore della morte: trama, cast e curiosità sul film con Jamie Lee Curtis

Il genere horror ha in più occasioni regalato al cinema personaggi entrati da subito nell’immaginario collettivo. Tra questi vi è senza dubbio Michael Myers, l’inarrestabile mostro che dal 1978 spaventa generazioni e generazioni di spettatori. Dopo essere comparso per la prima volta in Halloween di John Carpenter, questi è tornato ad essere protagonista sul grande schermo con il film Il signore della morte, il cui titolo originale è Halloween II. Diretto nel 1981 da Rick Rosenthal, questo è l’unico film della saga ad avvalersi di una sceneggiatura firmata da Carpenter, ideatore del personaggio.

Questo si pone come sequel diretto del precedente capitolo, riprendendo la narrazione proprio lì dove era rimasta. Particolare rilievo assume però da qui l’ossessione del gigantesco assassino nei confronti della povera Laurie Strode. Un rapporto, il loro, che continua a suo modo ancora oggi a generare storie, come visto nel nuovo Halloween uscito nel 2018. Il signore della morte riproduce molti degli elementi stilistici che fecero la fortuna del suo predecessore, ma vi è una maggior presenza di violenza e sangue, che lo rendono molto più vicino al nascente genere splatter.

Pur con un budget di 2,5 milioni di dollari, di molto maggiore rispetto al primo film, Il signore della morte non replicò il successo precedentemente ottenuto, arrivando ad incassarne appena 25,5. Questo doveva inoltre concludere la storia di Michael Myers, ma dato l’insuccesso ancor maggiore del terzo capitolo, il personaggio tornò ad essere il villain principale nel quarto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il signore della morte: la trama del film

La vicenda del film si apre nuovamente sulla notte di Halloween del 1978. Il dottor Sam Loomis ha appena sparato a Michael Myers, facendolo precipitare dalla finestra e salvando Laurie Strode da morte certa. Nel momento in cui vanno ad assicurarsi che il mostro sia realmente morto, il suo corpo è già sparito, segno che questi è ancora vivo. La giovane Laurie ha però bisogno di cure mediche, e viene subito condotta in ospedale per essere operata. Loomis, intanto, cerca di convincere le forze dell’ordine che Myers è ancora vivo e in libertà, ma nessuno sembra volergli credere. Ben presto, però, nuovi omicidi si verificheranno in città, e mentre Laurie inizia ad avere visioni rivelatrici sul suo passato, la morte è sempre più vicina.

Il signore della morte cast

Il signore della morte: il cast del film

Per questo sequel gran parte degli attori presenti già nel primo film tornano a ricoprire i rispettivi ruoli. Jamie Lee Curtis è dunque ancora una volta Laurie Strode, l’obiettivo primario di Myers. Nonostante si indicata come protagonista, l’attrice è presente nel film soltanto per un totale di 25 minuti, lasciando così molto più spazio al personaggio del dottor Loomis. Per riprendere il suo ruolo, la Curtis dovette inoltre indossare una parrucca per tutta la durata delle riprese, poiché i suoi veri capelli in quel periodo erano più corti di quando girò il primo film. L’attore Donald Pleasence è nuovamente presente nei panni del dottor Loomis, e data la sua notorietà ha qui ricevuto molto più spazio rispetto al precedente film, divenendo a tutti gli effetti un vero protagonista.

A dare corpo al minaccioso Michael Myers non è invece più l’attore Nick Castle, bensì lo stuntman Dick Warlock. Questi raccontò di essersi preparato al ruolo studiando alcune scene chiave del precedente film, e di aver cercato di riprodurre la malvagità del personaggio con la stessa espressività corporea di Castle. Ad aiutarlo a calarsi nel ruolo, inoltre, gli fu data da utilizzare la stessa maschera del primo Halloween. Nel film è poi presente l’attore Hunter von Leer, nei panni di Gary Hunt, l’uomo che guiderà la caccia a Myers. Charles Cyphers, già visto nel primo film, riprende qui brevemente il ruolo dello sceriffo Leigh Brackett. Lance Guest è invece il volto di Jimmy, autista dell’ambulanza. Egli è portatore nel film di una particolare innocenza, che entra in contrasto con quanto gli capita intorno.

I sequel di Il signore della morte, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Con Il signore della morte si concludevano i piani degli autori per Michael Myers. Halloween venne infatti pensata come saga antologica incentrata su storie e personaggi sempre diversi. Fu così che in Halloween III – Il signore della notte, del 1982, il celebre mostro venne sostituito da un controverso scienziato pazzo. Per quanto il film sia oggi considerato un cult, questo mancò di ottenere un significativo successo proprio a causa dell’assenza del villain dei precedenti due film. Si decise allora di abbandonare i piani per una saga antologica e di tornare alle origini. Nel 1988 arrivò così in sala Halloween 4 – Il ritorno di Michael Myers, tornando così a concentrarsi sul silenzioso assassino. Da quel momento, egli sarebbe stato protagonista di ben altri 9 sequel.

Prima di gettarsi su tali sequel, è possibile vedere o rivedere il film del 1981 grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il signore della morte è infatti disponibile nel catalogo di Google Play e Infinity. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 8 luglio alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

Ethan Coen: “io e Joel lavoreremo insieme per un nuovo film”

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Ethan Coen: “io e Joel lavoreremo insieme per un nuovo film”

I fratelli Joel Coen ed Ethan Coen sono noti per una serie di film, che vanno da Fargo e Il grande Lebowski fino a Il grinta e Non è un paese per vecchi. Tuttavia, nel 2019 Ethan aveva detto di volersi dedicare ad altro, mettendo dunque da parte il cinema. Joel Coen ha poi diretto da solo Macbeth, candidato a tre Oscar, mentre a settembre, i fan potranno dare un’occhiata al nuovo film di Ethan Coen nelle sale, Drive-Away Dolls, con il quale dunque il regista sembra essere pronto a tornare a dedicarsi al cinema. Il duo ha infatti ora confermato di volersi riunire per un nuovo progetto.

Durante una recente intervista con Empire (tramite SlashFilm) Ethan Coen ha rivelato che sta sviluppando un nuovo film con suo fratello. Questo potrebbe addirittura arrivare prima del prossimo progetto che sta pianificando con sua moglie, Tricia Cooke e che anticipa sarà “un altro film lesbico” come Drive-Away Dolls. Sfortunatamente, Ethan non ha divulgato alcuna informazione sul suo prossimo progetto con Joel, ma SlashFilm sottolinea che potrebbe anche trattarsi di un adattamento di To the White Sea di James Dickey, un progetto che i fratelli stanno cercando di realizzare da un po’ di tempo.

L’ultima volta che Ethan Coen aveva partecipato alla regia di un film insieme al fratello è stato nel 2018 con La ballata di Buster Scruggs, grazie al quale hanno vinto il premio per la miglior sceneggiatura alla Mostra del Cinema di Venezia. Da quando ha annunciato il suo primo film in solitaria, in molti hanno sperato che i due Coen annunciassero una loro reunion e così è stato. Non resta ora che attendere qualche notizia in più riguardo questo loro nuovo progetto di coppia e considerando la celerità che contraddistingue i due potrebbe non volerci molto per avere maggiori dettagli.

Spider-Man, la classifica dei 10 scontri più memorabili dell’Uomo Ragno

Da Spider-Man (2002) ad Across the Spider-Verse (2023), i film sull’Uomo Ragno hanno avuto alcune incredibili scene di combattimento. Tra il 2002 e il 2023 sono stati realizzati 10 film sul supereroe, che hanno portato tutti qualcosa di diverso all’eredità cinematografica del personaggio. In questi due decenni sono state affrontate le sfide più memorabili che hanno portato il giovane Peter Parker ad affrontare i cattivi più classici e quelli del Multiverso. Scopriamo allora i 10 migliori combattimenti dei film di Spider-Man.

Peter Parker contro Flash Thompson

Peter Parker contro Flash Thompson

Peter Parker contro Flash Thompson in Spider-Man (2002) non è ovviamente una spettacolare scena di combattimento dell’Uomo Ragno se paragonata alle altre presenti in questa lista. Dopo tutto, non si tratta del supereroe che combatte contro un supercriminale ma di un Peter Parker alle prime armi con i nuovi superpoteri. Detto questo, il breve combattimento di Peter con Flash nel film è stato un momento centrale del film che continua a essere citato ancora oggi. Sam Raimi è riuscito a rappresentare il classico combattimento tra il nerd della scuola e il bullo in modo intelligente e visivamente interessante.

Spider-Man contro Mysterio

Spider-Man contro Mysterio

Spider-Man: Far From Home ha portato il personaggio in una direzione molto diversa rispetto agli altri film sull’Uomo Ragno. Le scene di combattimento con gli ologrammi di Mysterio sono tra le più fedeli ai fumetti dello stile di combattimento. Forse un adattamento di Mysterio realizzato nei primi anni 2000 non avrebbe funzionato così bene come la versione di Jake Gyllenhaal. Gli ottimi effetti visivi di Far From Home, combinati con l’idea intelligente che Mysterio usasse essenzialmente “trucchi VFX”, hanno portato a un’incredibile sequenza in cui il supereroe affronta le illusioni di Mysterio.

Lo scontro finale tra Spider-Man ed Electro

Spider-Man contro Electro

The Amazing Spider-Man 2 avrà anche avuto molti problemi, ma il film vantava comunque alcune delle sequenze visivamente più complete rispetto al resto della storia cinematografica del personaggio. La sequenza di apertura di The Amazing Spider-Man 2 segna l’intero tono del film che culmina nel combattimento tra il supereroe Electro alla fine. Nonostante non sia l’unico combattimento tra eroe e cattivo all’interno del film, il finale di The Amazing Spider-Man 2 è stato ancora più grande per la posta in gioco. Il tema di Electro, combinato con le immagini dei fumetti, ha dato vita a un grande momento.

Lo scontro finale con Goblin

Spider-Man contro Goblin

Spider-Man contro Green Goblin alla fine del film del 2002 ha offerto un combattimento viscerale e concreto in cui Peter e Osborn se le sono date di santa ragione. C’era un senso di peso dietro ogni mossa, e non molti film di supereroi vietati ai minori hanno avuto scene che mostravano così tanto sangue. L’intensa interpretazione di Willem Dafoe nei panni di Green Goblin ha contribuito a creare la tensione per lo scontro finale tra il cattivo e l’eroe. Inoltre, uno dei motivi per cui Spider-Man (2002) è invecchiato così bene è il fatto che aveva così tante scene pratiche. Anche la fine del combattimento con Green Goblin, che vede Peter schivare l’aliante di Norman e termina con la morte di Osborn, è un momento iconico.

Lo Spider-Verse a casa della zia May

Spider-Verse

Lo Spider-Verse messo in scena dall’universo animato di Into the Spider-Verse ha smosso un po’ le sorti dell’Uomo Ragno. I cinque supereroi che combattono contro diversi cattivi dell’Uomo Ragno nella casa di Zia May sembra qualcosa che funzionerebbe solo in un fumetto. Fortunatamente, Spider-Man: Into the Spider-Verse non è stato limitato da ciò che può o non può funzionare in un film live-action. Il combattimento tra Spider-People e gli uomini di Kingpin a casa di zia May ha messo in evidenza la diversità di ogni personaggio.

Lo scontro con Green Goblin in No Way Home

Green Goblin

Spider-Man: No Way Home ha risolto molti problemi dello Spider-Man del MCU, tra cui la mancanza di combattimenti corpo a corpo tra Peter e i suoi cattivi. Spider-Man e l’Avvoltoio si sono a malapena affrontati e Mysterio non ha mai affrontato Spider-Man in un vero combattimento. Naturalmente, Spider-Man ha combattuto contro alcuni Avengers in Captain America: Civil War e contro Thanos in Avengers: Infinity War. Tuttavia, al Peter del MCU mancava ancora un combattimento viscerale e concreto come quello che il personaggio incontra spesso nei fumetti. Spider-Man contro Green Goblin nell’appartamento di Happy era esattamente ciò che mancava al personaggio.

Spider-Man contro Kingpin

Spider-Man contro Kingpin

Il miglior combattimento di Spider-Man: Into the Spider-Verse è stato un confronto relativamente semplice tra Spider-Man e Kingpin. Miles era finalmente diventato Spider-Man e Fisk non avrebbe potuto essere più arrabbiato dopo il fallimento del suo piano di trovare una nuova famiglia nel multiverso. La rabbia di Fisk, combinata con il collasso del multiverso sullo sfondo, ha dato vita a un combattimento ad alta tensione che è sembrato allo stesso tempo fantastico e concreto.

I tre Spider-Man contro il Multiverso

I tre Spider-Man

Tobey Maguire, Andrew Garfield e Tom Holland che interpretano le rispettive versioni dell’Uomo Ragno in una scena in cui compaiono anche il Dock Ock di Alfred Molina, il Green Goblin di Willem Dafoe, l’Electro di Jamie Foxx e le interpretazioni in computer grafica dell’Uomo Sabbia e di Lizard. No Way Home è riuscito a far funzionare la combinazione di questi tre universi che si incontravano per la prima volta in un film. L’attesa per la potenziale presenza dei tre Spider-Men cinematografici in No Way Home ha creato tantissime aspettative per il film. Fortunatamente, non ha deluso le aspettative e ha offerto tutto ciò che i fan di Spider-Man di lunga data avevano sognato di vedere.

Miles Morales contro la Spide-Society

Across the Spider-Verse

Vedere la Spider-Society in Spider-Man: Across the Spider-Verse è stato di per sé emozionante. Le varianti dell’Uomo Ragno di Across the Spider-Verse, così come tutti gli easter egg della cultura pop dell’Uomo Ragno, hanno elevato il sequel di Into the Spider-Verse e lo hanno reso un film di supereroi classico. Tutti questi elementi sono culminati nella scena in cui Miles deve scappare dalla Spider-Society. Seguire Miles mentre supera centinaia di altri suoi pari, anche se non ci sono stati molti combattimenti individuali, è stata la parte più rocambolesca del film e anche una delle migliori scene d’azione di Spider-Man mai realizzate.

Spider-Man contro Doctor Octopus

Spider-Man 2

Spider-Man 2 è ampiamente considerato uno dei migliori film sull’Uomo Ragno di tutti i tempi, nonché uno dei migliori film sui supereroi in generale. Sam Raimi ha ripreso tutto ciò che funzionava nel primo film e lo ha elevato per il sequel. Ogni scena d’azione di Spider-Man 2 sembra più grande e più audace rispetto al film del 2002. Non solo l’addestramento di Spider-Man contro il Dottor Octopus ma dal momento in cui l’Uomo Ragno raggiunge Doc Ock a quello in cui Peter ferma il treno, Spider-Man 2 ha regalato una sequenza di azione classica e immediata.

Escape Room 2 – Gioco mortale: tutto quello che c’è da sapere sul film

Negli ultimi anni le escape room sono diventate sempre più popolari, apprezzate per il loro prevedere un’esperienza in prima persona, durante la quale mettere alla prova le proprie abilità logiche nella risoluzioni di determinati enigmi entro un dato tempo. Date le sue caratteristiche, era solo questione di tempo prima che si immaginasse questo tipo di situazione applicata ad un film. Nel 2019, è così stato realizzato il film Escape Room, distintosi come un grandissimo successo economico. Un sequel non si è dunque fatto attendere, arrivando nel 2021 con il titolo Escape Room 2 – Gioco mortale.

Come il primo, anche questo è diretto da Adam Robitel, già regista dell’horror Insidious – L’ultima chiave. Similmente al primo film, anche in questo sequel si ripropongono situazioni con enigmi da risolvere entro un determinato tempo al fine di poter preservare la propria vita. Un tipo di narrazione che non può che ricordare una saga come Saw (naturalmente molto meno cruenta) ma anche film come Cube – Il cubo e Il cubo 2 – Hypercube. Un tipo di film, dunque, che stimola ad una partecipazione attiva e porta lo spettatore a sviluppare un forto trasporto nei confronti di ciò che si sta vedendo.

Per tutti gli appassionati dei thriller di questo tipo, dove la logica può salvare la vita ma non sempre le regole vengono rispettate, Escape Room 2 – Gioco mortale è un titolo decisamente da non perdere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ad altro ancora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

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La trama e il cast di Escape Room 2 – Gioco mortale

Dopo gli eventi del primo film, Zoey e Ben, entrambi sopravvissuti al gioco precedente, sono determinati ad arrestare la follia dei sadici ideatori dell’escape room, nella quale sono morte quattro persone. Mentre sono sulla metro, però, il vagone si distacca dal resto del treno e Zoey e Ben insieme ad altri sconosciuti si ritrovano bloccati al suo interno. Ma non è stato un incidente, i sei estranei sono infatti i protagonisti di una nuova sfida. Tutto il gruppo, però, ha già partecipato in passato all’escape room.

Dopo essere riusciti a uscire dal vagone, la comitiva improvvisata si ritroverà bloccata in una serie di stanze e dovrà trovare la vita d’uscita giusta per riuscire a rimanere in vita. Per superare le insidie delle stanze ideate dalla Minos Escape Rooms Corporation, il gruppo dovrà inoltre necessariamente fare gioco di squadra e per vincere dovranno scoprire cosa li accomuna, perché proprio loro sono stati scelti per questa partita. È così che i sei inizieranno a scavare nel loro passato, alla ricerca dell’elemento in grado di salvarli.

Ad interpretare Zoey e Ben vi sono nuovamente gli attori Taylor Russell e Logan Miller. La Russell è divenuta celebre, oltre che grazie ai due film di Escape Room, anche per il suo ruolo nel film Bones and All. Miller è invece noto anche per i film Manuale scout per l’apocalisse zombie e Tuo, Simon. Nel film recitano poi Deborah Ann Woll nel ruolo di Amanda Harper, Holland Roden in quelli di Rachel Ellis e Indya Moore in quelli di Brianna Collier. Thomas Cocquerel è Nathan, mentre Carlito Olivero è Theo.

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Il finale alternativo di Escape Room 2 – Gioco mortale

Chi ha visto il film, sa che Escape Room 2 – Gioco mortale termina con Zoey e Ben che ancora una volta riescono a sopravvivere al mortale gioco organizzato per loro. Nella scena finale, tuttavia, i due si ritrovano intrappolati in una nuova sfida a tempo, con la voce distorta del leader di Minos che prende in giro Zoey e Ben per essere caduti nella sua nuova trappola, di fatto aprendo così ad un terzo capitolo. Inizialmente, però, era stato concepito un altro finale, poi scartato in quanto indicato come troppo nichilista dal pubblico di prova. Ecco di seguito quanto dichiarato dal regista a riguardo:

“Il finale originale era molto più nichilista e vedeva Zoey tornare nella sua stanza del dormitorio. È stata ovviamente illuminata dal gas e trova un indizio in uno dei suoi libri di puzzle che la riporta nella sala accademica. E sotto la sua scrivania, trova una piccola nota del Puzzle Maker e il pendente di sua madre. Questo ci fa capire che Minos, in qualche modo, ha qualcosa a che fare con l’incidente aereo della donna. Poi la voce del rompicapo arriva dall’altoparlante ed è tipo: Sei pronto a giocare di nuovo? Non suona poi così male.

Mostra ancora che Minos è una grande società che avrà sempre un nuovo gioco, ma sarebbe stata una specie di delusione dopo le escape room precedenti. Una delle cose che è risultata chiara da quella proiezione di test era che il pubblico voleva due cose: volevano che Ben e Zoey avessero una specie di chiusura e volevano dare una sbirciatina dietro al sipario dove Minos era nascosto. Quindi ho avuto colto in pieno questa sfida e mi sono chiesto come dare uno scacco matto“.

Il trailer di Escape Room 2 – Gioco mortale e come vedere il film su Netflix o altrove

È possibile fruire di Escape Room 2 – Gioco mortale grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Prime Video e Netflix. Su quest’ultima piattaforma il film è attualmente al 1° posto della Top 10 dei film più visti in Italia. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

Tramite Amicizia arriva su SKY e NOW

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Tramite Amicizia arriva su SKY e NOW

Dopo il grande successo nelle sale, arriva in prima tv su Sky Tramite Amicizia, divertentissima commedia di e con Alessandro Siani, lunedì 10 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand.

A fianco di Alessandro Siani, protagonista del film oltre che regista, anche un grande cast che comprende Max Tortora, Matilde Gioli e Maria Di Biase. Il film è un racconto brillante e profondo di uno dei sentimenti fondamentali per l’uomo: l’amicizia, ed è scritto da Alessandro Siani con Gianluca Ansanelli e con la collaborazione di Fabrizio Testini.

La trama di Tramite Amicizia

Lorenzo (Alessandro Siani) è il proprietario di un’agenzia, “Tramite amicizia”, che offre amici a noleggio. Se hai bisogno di conforto, di compagnia o semplicemente di un consiglio per fare shopping, Lorenzo è il finto amico che fa per te! Affabile, premuroso, gentile. Insomma, l’amico perfetto…

Questa volta però, a rivolgersi all’agenzia non sono degli sconosciuti, ma i familiari di Lorenzo, dipendenti di una fabbrica di dolciumi che il proprietario, Alberto Dessè (Max Tortora), in un momento di profondo scoramento, sentendosi estremamente solo, vuole vendere. A rischio centinaia di posti lavoro. Non c’è dubbio, il re dei dolciumi ha bisogno di un amico e Lorenzo è l’uomo che fa per lui! Tra gag e colpi di scena, la complicità della cugina Filomena (Maria Di Biase) e di un’amica molto speciale Maya (Matilde Gioli), riuscirà Lorenzo a convincere Alberto a salvare l’azienda e i suoi dipendenti?