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L’ultima notte di Amore con Piefrancesco Favino arriva su SKY e NOW

L'ultima notte d'amore film 2023

Dopo il grande successo di pubblico e critica arriva in prima tv su Sky L’ultima notte d’amore, noir metropolitano con protagonista Pierfrancesco Favino, lunedì 18 settembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno (alle 21.45 anche su Sky Cinema Suspense), in streaming su NOW e disponibile on demand.

Presentato alla 73esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino e al Tribeca Film Festival 2023, il film è diretto da Andrea Di Stefano e racconta la storia di Franco Amore, un poliziotto prossimo alla pensione che nell’ultima notte di servizio vedrà la sua vita stravolgersi. Nel cast con Favino anche Linda Caridi, Antonio Gerardi e Francesco Di Leva. Il film è prodotto da Indiana Production, Memo Films, Adler Entertainment e Vision Distribution, in collaborazione con Sky.

La trama di L’ultima notte d’amore

Di Franco Amore si dice che è Amore di nome e di fatto. Di sé stesso lui racconta che per tutta la vita ha sempre cercato di essere una persona onesta, un poliziotto che in 35 anni di onorata carriera non ha mai sparato a un uomo. Queste sono infatti le parole che Franco ha scritto nel discorso che terrà all’indomani della sua ultima di notte in servizio. Ma quella notte sarà più lunga e difficile di quanto lui avrebbe mai potuto immaginare. E metterà in pericolo tutto ciò che conta per lui: il lavoro da servitore dello Stato, il grande amore per la moglie Viviana, l’amicizia con il collega Dino, la sua stessa vita. In quella notte, tutto si annoda freneticamente fra le strade di una Milano in cui sembra non arrivare mai la luce.

 
 

Aquaman e il Regno Perduto: le 15 rivelazioni più importanti sulla storia trapelate dal trailer

Aquaman e il Regno Perduto

Il primo trailer di Aquaman e il Regno Perduto è stato finalmente rilasciato, dopo un periodo di lunga attesa. Il sequel sarà diretto ancora da James Wan, e dovrebbe arrivare nelle sale italiane nel periodo natalizio, dunque a dicembre 2023. Intanto, in attesa della sua uscita al cinema, possiamo focalizzarci su ciò che è stato rivelato dal trailer, il quale comprende non solo informazioni più specifiche sul destino dei personaggi, in primis di Arthur, ma anche molti dettagli sul nuovo (ma non più di tanto) antagonista, più cattivo che mai. Analizzando quindi le immagini del sequel stand-alone, cerchiamo di capire cosa dobbiamo aspettarci da Aquaman e il Regno Perduto, e quali sono le novità trapelate.

1Più dettagli sui Sette Regni

Aquaman e il Regno Perduto trailer

Concludiamo con l’aspetto forse più interessante che il trailer di Aquaman e il Regno Perduto ci mostra, e che riguarda la storia sui Sette Regni. All’interno del trailer ci sono infatti alcuni flashback riguardanti il regno di Re Atlan, che appaiono quando si parla del Tridente di Black Manta. Questo suggerisce che il film svelerà ulteriori dettagli su come il Tridente si lega alla storia di Atlantide e, di conseguenza, agli altri Regni. Sembra quindi (quasi) confermato che il sequel approfondirà meglio la mitologia del mondo sottomarino di Arthur, regalandoci un racconto (si spera) molto più dettagliato e interessante.

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Oscar 2024: svelati i candidati italiani al Miglior Film Internazionale

Oscar 2024

Sono stati svelati i 12 i film italiani che concorreranno alla designazione del titolo candidato a rappresentare l’Italia nella selezione per la categoria Miglior film Internazionale del Premio Oscar 2024. Si tratta di titoli distribuiti in Italia o all’estero (esclusi Stati Uniti) – o in previsione di essere distribuiti – nel periodo compreso tra il 1° dicembre 2022 e il 31 ottobre 2023. La commissione di selezione, istituita presso l’ANICA su richiesta dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, si riunirà ora per votare il titolo designato il 20 settembre 2023.

Il film selezionato intraprenderà a quel punto un percorso di promozione nella speranza di rientrare innanzittutto nella shortlist di categoria, il cui annuncio è previsto per il 21 dicembre 2023. Se il film in questione dovesse passare anche quella selezione, potrebbe a quel punto ambire seriamente ad ottenere una nomination ufficiale al Premio. le Nomination verranno annunciate il 23 gennaio 2024 mentre la cerimonia di consegna degli Oscars si terrà, salvo rinvii dovuti agli attuali scioperi, il 10 marzo 2024.

Tra i film selezionati, si ritrovano film d’autore usciti nelle sale nei mesi passati, dal film Il Sol dell’Avvenire di Nanni Moretti, presentato in concorso al Festival di Cannes passando per Rapito, il film di Marco Bellocchio, a sua volta presentato al festival francese, fino al recente Io Capitano di Matteo Garrone premiato per la miglior regia alla Mostra del Cinema di Venezia. Spiccano però anche film di genere come Mixed by Erri di Sydney Sibilia e L’ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano, oltre a tre film diretti da registe: C’è ancora domani di Paola Cortellesi, La Chimera di Alice Rohrwacher e La terra delle donne di Marisa Vallone.

Oscar 2024: ecco i candidati italiani al Miglior film Internazionale

 
 

La Terra Promessa: recensione del film con Mads Mikkelsen #Venezia80

La Terra Promessa recensione

Mads Mikkelsen torna al Lido di Venezia per Venezia 80 con La Terra Promessa (Bastarden – The Promised Land) di Nicolaj Arcel – il primo film danese del regista dopo il dramma The Royal Affair, candidato all’Oscar nel 2012. Il protagonista è Mikkelsen nei panni di un soldato del XVIII secolo disposto a rischiare tutto per lasciare un segno nel mondo. Un film che trasmette una forte connessione con la natura e che si collega a sua volta alla connessione tra esseri umani. Personaggi soli e nomadi, personalità spigolose, drammi familiari e spiritualità. Il film in Concorso a Venezia 80 nasce dalla dedizione di Arcel di creare storie ed è per questo che a oggi lo considera il suo lavoro più personale.

La Terra Promessa, la trama

Nel 1755, l’impoverito capitano Ludvig Kahlen parte alla conquista delle aspre e inabitabili lande danesi con un obiettivo apparentemente impossibile: costruire una colonia in nome del Re. In cambio, riceverà il nome reale disperatamente desiderato. Ma l’unico sovrano della zona, lo spietato Frederik de Schinkel, crede arrogantemente che questa terra gli appartenga. Quando de Schinkel viene a sapere che la cameriera Ann Barbara e il suo servo marito sono fuggiti per rifugiarsi da Kahlen, il privilegiato e dispettoso sovrano giura vendetta, facendo di tutto per allontanare il capitano. Kahlen non si lascia intimidire e ingaggia una battaglia impari, rischiando non solo la sua vita, ma anche la famiglia di forestieri che si è formata intorno a lui.

Ludvig è un bastardo, un figlio abbandonato. Non ha nessuno ma ha solo uno scopo. La sua brughiera, territorio del Re: la vuole coltivare per creare la sua colonia. È quasi un’ossessione la sua che sembra consumarlo fino alla fine del film. Il nuovo film di Arcer porta in scena un’opera dall’emotività molto forte a cui si aggiungono temi come la lotta di classe, il razzismo, lo sfruttamento sul lavoro. A metà tra film storico e western, Bastarden ha nei suoi punti di forza le interpretazioni femminili di Kristine Kujath Thorp e Amanda Collin. La prima interpreta la cugina di De Schinkel e la seconda interpreta la contadina intraprendente che è riuscita a sfuggire al cattivo.

The Promised Land film

La brughiera

Questa distesa che si estende per chilometri: la brughiera che nasconde i suoi segreti e le sue insidie. Ludvig ha un controllo quasi maniacale e crede fermamente nel potere di questi territori che per lui sono assolutamente coltivabili e mentre i tesorieri del Re lo deridono lui va a cavallo e, aiutato da qualche attrezzo cerca di tagliare il terreno. Quando trova una parte di terreno coltivabile la utilizza per coltivare patate ma alle sue spalle un nemico marcia verso di lui: Frederik De Schinkel. Aristocratico, il personaggio interpretato da Simon Bennebjerg rivendica le terre ma solo per una questione di orgoglio e non per puro piacere personale e infatti il personaggio è la vera e propria nemesi di Ludvig: proprietario terriero brutale, tratta male i suoi dipendenti e violenta le cameriere.

Quando Ludvig si oppone a lui, insistendo sul fatto che si tratta della terra del re, fa colpo sulla cugina di De Schinkel, Edel (Kristine Kujath Thorp), costretta a sposare il cugino per motivi economici. La natura diventa quindi non solo protagonista ma anche terreno di scontro tra queste due parti. Allo stesso modo però mette in evidenza le debolezze dell’uomo piegato a titoli nobiliari e denaro. Solo alla fine ci sarà il cambio di rotta del protagonista che sceglierà una strada diversa da quella della premessa iniziale. Questo è un punto di forza del film: alla fine tutto viene rovesciato rispetto all’inizio e i personaggi subiscono una crescita interiore. Anche il pubblico, indirizzato dal punto di vista del personaggio di Ludvig fa il tifo per lui, mosso da buone intenzioni. Il problema è quando subentra l’avidità e il denaro che rende l’uomo cieco nel suo cammino.

The Promised Land

Le protagoniste femminili

Le protagoniste femminili in La Terra Promessa non sono solo un valore aggiunto alla trama ma hanno una caratterizzazione forte che dà del filo da torcere alle contro parti maschili. Mentre Ludvig e De Schinkel lottano con orgoglio e avidità, le donne contribuiscono alla sopravvivenza. Due personalità forti ma opposte: Edel, venduta dal padre alla famiglia del cugino per l’eredità, e Ann-Barbara che si ripara dalla sfortuna della sua precedente vita come governante di Ludvig, ma chiarisce fin dall’inizio di essere una sua pari, non una sua serva. Anche Anmai Mus (personaggio interpretato da Hagberg Melina), una bambina rom perseguitata dalla gente del posto per la sua pelle scura. È una nomade che farà di Ludvig e Ann-Barbara i suoi parenti adottivi. Tre personaggi che ruotano intorno al protagonista, ognuna delle quali contribuisce alla crescita interiore del personaggio.

La Terra Promessa, della durata di quasi due ore – arriva comunque alla fine impartendo a Ludvig la sua lezione. Il protagonista alla fine si rende conto che nella vita c’è qualcosa di più dello status e dei titoli nobiliari ma c’è tutto quello che non ha mai avuto nella sua vita da bastardo. Una famiglia e due donne che amano e sono disposte a tutto per lui.

 
 

Conclusione per la VII edizione del Laterale Film Festival

Laterale Film Festival

Conclusione vittoriosa per la VII edizione del Laterale Film Festival, che ha goduto di una partecipazione di spettatori intensa e sentita. Per il settimo anno consecutivo, 21 cortometraggi di respiro internazionale sono stati presentati al Cinema San Nicola di Cosenza nei giorni 1, 2 e 3 settembre; se altrove i film cosiddetti sperimentali faticano a incrociare l’attenzione e la curiosità del pubblico, a Cosenza queste regole del gioco non valgono. I tre appuntamenti della kermesse hanno registrato una straordinaria e variegata adesione: giovanissimi e appassionati, critici e giornalisti provenienti da tutta Italia e cinefili che negli anni hanno abbracciato la filosofia del festival.

Laterale riscrive la storia della cultura cinematografica cosentina e calabrese. Un evento unico nel suo genere che, senza alcun finanziamento pubblico, riesce sistematicamente a programmare opere di qualità assoluta in un territorio, quello calabrese, ai margini dei circuiti culturali. Impossibile non menzionare le proiezioni di capolavori quali “Train Again” di Peter Tscherkassky e “As Filhas do fogo” di Pedro Costa (addirittura première italiana, dopo la presentazione all’ultimo Festival di Cannes), esperienze totalizzanti e immersive. Le idee e la dedizione dei curatori del festival hanno trasformato la città dei Bruzi in un punto di riferimento imprescindibile per chiunque desideri interrogarsi sulla natura e il senso delle immagini in movimento.

Nelle parole degli organizzatori, i cortometraggi artistici non dovrebbero essere considerati semplicemente alla stregua di esercizi preparatori per la creazione di lungometraggi. Al contrario, essi sono oggetti peculiari che richiedono un approccio consapevole, poiché la loro natura breve consente agli autori di concentrarsi sul linguaggio, senza essere vincolati ad aspetti e “obblighi” strettamente narrativi.

Al termine dei film, Mario Blaconà, critico e studioso di cinema, ha moderato gli incontri con i registi presenti: Eleonora Cutini, Ilaria Pezone, Enrico ed Emanuele Motti, Luca Mantovani e Antoni Orlof. Le suggestioni evocate dagli argomenti trattati e l’importanza dei temi emersi hanno profondamente impressionato il pubblico. Tra questi, senza dubbio l’idea di cinema amatoriale come cinema che non si cura dei professionismi e dell’industria e reintroduce quelle creatività “casalinghe” concesse ad altre arti quali la pittura o la poesia. Tale pratica parte, quindi, da una condizione di povertà che permette di ricercare l’espressione libera attraverso lo studio.

Grande successo, inoltre, anche per la mostra “Le altre cose mancano” di Mattia Biondi e Mattia Fiorino, in cui 13 frammenti estratti da altrettanti libri, scritti dai più importanti registi della storia del cinema, delineano un intrigante percorso alla scoperta dell’essenza del cinematografo; un resoconto emotivo che ricostruisce una particolare storia del pensiero cinematografico.

Laterale continua a stupire: un festival che rifugge la vanità della competizione e del mercato e opera nella convinzione che la qualità non sia misurabile; una rassegna intesa come vera e propria indagine sulle potenzialità espressive della settima arte, che non si rivolge ad una nicchia di addetti ai lavori ma, al contrario, si pone come riferimento trasversale in uno spazio di condivisione libero e stimolante. Valorizzare opere che mettono in crisi le convenzioni e i luoghi comuni significa opporsi a una visione stereotipata del mondo. La scommessa di “pensare cose invisibili” ha colpito nel segno ancora una volta.

 
 

La Mostra dei Film DreamWorks: Sogni, Magia e Avventure a Roma

La Mostra dei Film DreamWorks: Sogni, Magia e Avventure

Il team di Art Ludique-Le Musée, in collaborazione con DreamWorks Animation e Universal Pictures International Italy, annunciano «La Mostra dei Film DreamWorks: Sogni, Magia e Avventure» a Roma dal 24 Settembre al 29 Ottobre presso L’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.

La mostra organizzata da Universal Pictures International Italy è realizzata con il patrocinio del Comune di Roma Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda in collaborazione con Fondazione Musica per Roma. Cultural Partner Alice nella città e Festa del Cinema di Roma, media partner Radio Dimensione Suono Soft. L’ingresso alla mostra sarà gratuito su prenotazione. Per info e prenotazioni www.auditorium.it

Il prestigioso studio DreamWorks Animation, fondato da Steven Spielberg,  Jeffrey Katzenberg e David Geffen, ha aperto le porte al team del museo Art Ludique, con l’obiettivo di selezionare, in collaborazione con gli artisti dello studio, le opere più straordinarie e rappresentative. Nel percorso della mostra i visitatori scopriranno lo spirito unico che caratterizza alcuni dei grandi capolavori dello studio, e le specificità che ne definiscono la personalità.

Lo studio DreamWorks, di cui fanno parte molti artisti cosmopoliti, ha prodotto molti film che costituiscono un vero e proprio «tour mondiale dell’animazione» (Il principe d’Egitto, Madagascar, Kung Fu Panda, Il piccolo yeti, etc.). Altra caratteristica dello studio è quella di avere uno stile artistico senza limiti, che non utilizza né ricette né formule, ma si serve piuttosto di tutti gli stili possibili, che mette al servizio della storia e della narrazione.

È grazie a questo che lo studio ha saputo reinterpretare racconti e leggende del passato in modo umoristico e poetico e al tempo stesso è stato in grado di dar vita a fiabe contemporanee. La mostra esporrà più di 300 opere selezionate in collaborazione con gli artisti della DreamWorks Animation studio.

Oltre alle illustrazioni storiche dello studio il pubblico potrò ammirare esclusivi dipinti digitali dalle produzioni più recenti della DreamWorks, tra cui la ricerca per i film Spirit – Il Ribelle, Baby Boss 2, Troppo Cattivi, Ruby Gillman – La ragazza con i tentacoli e molti lavori colorati e impattanti, sviluppati per Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio e una grande selezione di opere esclusive di Trolls 3 – tutti insieme, alcuni di questi anche in formato gigante!

La mostra sarà arricchita anche da delle interviste esclusive con i creatori di Trolls 3 – tutti insieme, tra cui il regista Walt Dohn, il co regista Tim Heitz e produttrice Gina Shay, ripresi presso lo studio della DreamWorks a Glendale unicamente per la mostra di Roma. Trolls 3 – tutti insieme, il terzo capitolo della saga diretto da Walt Dohrn verrà presentato in anteprima ad Alice nella città   in occasione della prossima edizione che si svolgerà tra il 18 e il 29 ottobre. Il film a cui prestano le voci nella versione originale Justin Timberlake (Branch) e Anna Kendrick (Poppy) sarà doppiato nella versione italiana da Stash e Lodovica Comello.

A completare il percorso espositivo saranno presenti anche opere dei film DreamWorks sin dalla sua creazione nel 1994, un itinerario che racconta la storia dello studio, da Il principe d’Egitto, Z la formica e chiaramente Shrek, il primo film a vincere per lo studio un Oscar per animazione del 2002. A seguire visitatori potranno ammirare la diversità dei prodotti DreamWorks, gli stili diversi e creatività che spazia da Bee Movie a Baby Boss a Megamind a I Croods e Ruby Gillman – La ragazza con i tentacoli.

Il pubblico scoprirà il lavoro magnifico di ricerca, creazione e immaginazione usata per reinventare storie e leggende, e lo sviluppo di nuovi racconti: Le 5 leggende, Dragon Trainer, Troppo Cattivi, Il gatto con gli stivali e Trolls. Pezzi eccezionali conquisteranno il pubblico dei film e chi apprezza opere originali potrà vedere disegni unici, tra cui uno story board in matita per il film Shrek e spettacolari disegni con lo sviluppo del personaggio di Po in Kung Fu Panda, oltre ai meravigliosi draghi dalla serie di Dragon Trainer.

Art Ludique – Le Musée

Il Museo è stato ideato e progettato nel 2013 da Jean-Jacques Launier e dalla moglie Diane, rispettivamente Presidente e Direttore generale. Il museo ha presentato le mostre “Pixar, 25 ans d’animation” e “L’Art des Super-Héros Marvel”, che si posizionano nella top 15 delle mostre più viste in Francia nel 2014; e ancora, “Dessins du studio Ghibli: les secrets du layout pour comprendre l’animation de Takahata et Miyazaki”, “Aardman, l’Art qui prend forme”, “L’Art dans le jeu vidéo”, “L’Art de Blue Sky”, “L’Art des Studios d’Animation Walt Disney, le mouvement par nature” e “L’Art de DC, L’Aube des Super Héros”.

Jean-Jacques e Diane Launier hanno inoltre fondato a Parigi, nel 2003, la galleria Arludik, la prima al mondo a esporre e vendere disegni originali di fumetti, videogiochi, manga, film d’animazione e cinema.

I due sono inoltre gli ideatori e gli organizzatori della mostra “Miyazaki-Moebius”, allestita nel 2005 al Museo della zecca di Parigi, e di numerose altre mostre come “L’Âge de Glace” a La Baule, “L’Art de John Howe” su Il Signore degli Anelli, “Hommage à Toy Story” ad Angoulême e “L’Art de Moi Moche et Méchant” ad Annecy.

Jean-Jacques Launier è autore del romanzo La Mémoire de L’Âme: ogni pagina è illustrata con un disegno di Moebius (Anne Carrière-Stardom); Launier è inoltre co-autore del libro Art Ludique (Sonatine éditions). Nel 2016 è stato nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere.

Universal Pictures International

Universal Pictures è una società di intrattenimento leader a livello mondiale con una presenza forte e diversificata nella produzione e nella distribuzione di film.

Universal Pictures International Italy commercializza e distribuisce direttamente i film tramite i propri uffici a Roma, promuovendo campagne e strategie di lancio dei prodotti che rispondono alla cultura e alle tendenze del territorio. Universal Pictures fa parte di NBCUniversal, una delle principali aziende leader nel mondo dei media e dell’intrattenimento per quanto riguarda lo sviluppo, la produzione ed il marketing dello spettacolo, delle notizie e dell’informazione per un pubblico globale.

NBC Universal detiene e gestisce un pregevole portfolio di canali votati all’informazione e all’intrattenimento, una casa cinematografica, importanti attività di produzione televisiva, il principale gruppo di emittenti televisive, e parchi a tema di fama mondiale.

NBC Universal è una controllata di Comcast Corporation.

 
 

Aquaman e il Regno Perduto: per James Wan il film è un’ottima base per Aquaman 3

Aquaman e il regno perduto

Con Aquaman e il Regno Perduto confermato in sala dal 21 dicembre e con un trailer ufficiale finalmente rilasciato che ha acceso l’interesse di molti, il regista James Wan confessa già da ora che c’è ancora spazio per la crescita del personaggio, abbastanza da poter giustificare un terzo film della serie. Durante un’intervista con Entertainment Weekly, Wan ha dunque alimentato le speranze per un Aquaman 3, parlando a lungo di Aquaman e il Regno Perduto e delle prospettive del franchise. Il regista ha infatti rivelato che il viaggio dell’eroe protagonista può ancora essere sviluppato, ribadendo quanto il personaggio di Jason Momoa sia cresciuto tanto come Arthur Curry e come Aquaman, rispetto al primo film.

Quello che mi piace tra questo e il primo è che si vede davvero la crescita di Arthur“, ha detto Wan, raccontando le storie dei due film di Aquaman. “Inizia come una specie di vagabondo, e nel secondo ha finalmente una direzione più chiara su ciò che vuole fare nella sua vita. Se e quando ce ne sarà un terzo, questo è quello che dovrebbe fare, ovvero far crescere ulteriormente questi personaggi, perché penso che abbiamo messo a punto alcune cose nel secondo film da cui si potrà sicuramente attingere per un terzo capitolo. Non ho nessuna storia al momento, ma far crescere i personaggi è la cosa più importante che penso dovrebbe riguardare il prossimo film di Aquaman.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il Regno Perduto

Non essendo riuscito a sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggere Aquaman una volta per tutte. Questa volta Black Manta è più formidabile che mai, poiché brandisce il potere del mitico Tridente Nero, che scatena una forza antica e malvagia. Per sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al fratello Orm, l’ex re di Atlantide e imprigionato alla fine del primo film, per stringere un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il Regno Perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo seguito, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film. David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Il film arriverà al cinema il 21 dicembre.

 
 

Barbie: la Warner Bros. promuoverà il film per la migliore sceneggiatura originale agli Oscar

Barbie

Variety riporta che la Warner Bros. ha confermato la propria intenzione di spingere Barbie verso gli Oscar, presentando in particolare il film per la categoria Migliore sceneggiatura originale che, in caso di successo, assicurerebbe una candidatura alla regista Greta Gerwig e al suo partner creativo e di vita Noah Baumbach. La conferma arriva dopo che è stato riferito che la Warner Bros. non era inizialmente sicura se presentare Barbie per la Migliore sceneggiatura originale o quella per la Migliore sceneggiatura non originale. La confusione è nata dal fatto che Barbie è basato sull’omonimo franchise di bambole della Mattel, rendendolo quindi di fatto il film un adattamento.

Tuttavia, gran parte della storia del film è stata inventata da Gerwig e Baumbach, cosa che permetterebbe alla sceneeggiatura di essere considerata come originale. Se davvero Barbie riuscisse ad ottenere una nomination in tale categoria, sarebbe la quarta per Gerwig, che ha già ottenuto la candidatura all’Oscar per Lady Bird del 2016 come Miglior regista e Migliore sceneggiatura originale, per poi ottenerne una terza, stavolta come Miglior sceneggiatura non originale, nel 2019 per Piccole donne. In ogni caso, anche se promossa per tale categoria, l’Academy potrebbe decidere di spostare la sceneggiatura di Barbie in quella Non Originale, cosa già avvenuta per il film Moonlight del 2016.

Barbie, il cast del film

Dalla sceneggiatrice/regista candidata all’Oscar Greta Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva Barbie con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e Ryan Gosling (La La Land, Drive) nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon Trainer), Kate McKinnon (Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday), Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World, Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell (Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno).

Fanno parte del cast del film anche Ana Cruz Kayne (Piccole donne), Emma Mackey (Emily, Sex Education), Hari Nef (Assassination Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men), Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex Education), Scott Evans (la serie TV Grace e Frankie), Jamie Demetriou (Crudelia), Connor Swindells (Sex Education, Emma.), Sharon Rooney (Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan (Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya (The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren (The Queen – La Regina). Il film è uscito al cinema il 20 luglio.

 
 

Launchpad: trailer della seconda stagione in arrivo su Disney+

Launchpad

Disney+ ha diffuso il trailer della seconda stagione di Launchpad, una collezione di sei cortometraggi di registi provenienti da background sotto rappresentati le cui voci uniche portano nuove prospettive alla narrazione. Disney+ ha inoltre rilasciato un’immagine di ciascuno di questi emozionanti cortometraggi.

La seconda stagione di Launchpad, targata Disney, è una collezione di cortometraggi live-action di una nuova generazione di registi. Questa stagione vede la presenza di sei sceneggiatori, cinque registi e una sceneggiatrice-regista provenienti da background sottorappresentati, ai quali è stata data l’opportunità di condividere le proprie prospettive e visioni creative. Portando avanti l’obiettivo della prima stagione di Launchpad, targata Disney, che era quello di diversificare i tipi di storie che vengono raccontate dando accesso a coloro che storicamente non l’hanno avuto, questa seconda stagione è orgogliosa di presentare sei nuovi cortometraggi per Disney+ basati sul tema della “connessione”.

Phillip Domfeh, Sr. Manager and Producer of Disney Launchpad, ha dichiarato: “I registi della seconda stagione di Disney Launchpad hanno portato la loro narrazione a nuovi livelli, sviluppando sei storie fantasiose e stimolanti per Disney+”. Mahin Ibrahim, Director, RISE Creative Talent Pathways and Executive Producer, ha aggiunto: “Non vediamo l’ora di dare a questi sceneggiatori, registi, produttori, cast e troupe di incredibile talento l’opportunità di mostrare la loro passione creativa e la loro eccellenza nel proprio mestiere”.

Panavision ha nuovamente fornito le telecamere e gli obiettivi per i sei cortometraggi originali, mentre Light Iron, la divisione di post-produzione di Panavision, ha fornito i servizi di produzione giornaliera, color correction e rifinitura per tutta la seconda stagione. “Panavision e Light Iron sono orgogliosi di sostenere gli incredibili registi di talento della seconda stagione del programma Launchpad”, ha affermato Kim Snyder, Panavision President and CEO. “Ci sta a cuore dare potere agli storyteller delle comunità sottorappresentate, fornendo loro l’accesso agli strumenti e alle competenze che possono supportare le loro visioni creative durante la produzione e la post-produzione”. La seconda stagione di Launchpad, targata Disney, debutterà il 29 settembre in esclusiva su Disney+.

 
 

Mamma Mia! 3: Meryl Streep ha un’idea su come far tornare in scena il proprio personaggio

Mamma Mia! 3 Meryl Streep

La leggendaria attrice Meryl Streep si è nuovamente detta disposta a tornare in un ipotetico Mamma Mia! 3, anche se nel secondo film viene svelato che il suo personaggio, Donna Sheridan, è deceduto. Questo piccolo dettaglio non sembra però essere un problema per l’attrice, che parlando con Vogue di una possibile Mamma Mia! 3, si è detta favorevole alla reincarnazione del suo personaggio, avendo anche un’idea su come Donna potrebbe tornare in scena. “Sono pronta a tutto. Dovrò programmare un’analisi del ginocchio prima di girare, ma se c’è un’idea che mi entusiasma, sarà assolutamente lì“.

Ho detto a Judy [Craymer, produttrice dei film] se poteva trovare un modo per reincarnare Donna. Potrebbe avvenire come in una di quelle soap opera in cui Donna torna e rivela che in realtà è morta sua sorella gemella. […] Forse dovremmo chiamarla Nonna Mia! per quando riusciremo a realizzarlo!”, afferma l’attrice. Ad oggi, riguardo un terzo film di Mamma Mia!, non ci sono certezze, per quanto la Craymer abbia di recente annunciato che il progetto per un terzo film è “nelle sue prime fasi… Non voglio esagerare, ma so che c’è una trilogia lì”, ha affermato nel maggio di quest’anno la produttrice.

Stellan Skarsgård, Christine Baranski, Lily James, Dominic Cooper, Colin Firth e Pierce Brosnan hanno tutti espresso più volte interesse a tornare in un terzo capitolo, mentre non si hanno notizie ufficiali per quanto riguarda la protagonista Amanda Seyfried. Riunire tutti questi attori e far sì che la Streep, vera e propria icona dei film, torni nel ruolo di Donna, è però di un’impresa non da poco, che già a Mamma Mia: Ci risiamo non è del tutto riuscita, dovendosi accontentare di diversi camei. Molto della potenziale realizzazione di un Mamma Mia! 3 dipenderà dunque da questo dettaglio, per cui non resta che attendere maggiori notizie a riguardo.

 
 

Brightburn: un sequel è in lavorazione, sarà realizzato anche tramite uso di IA

L'Angelo del Male - Brightburn

Prodotto da James Gunn, regista di Guardiani della Galassia e dell’atteso Superman: Legacy, Brightburn – L’angelo del male ha catturato l’attenzione di tutti con i suoi teaser trailer ispirati a L’uomo d’acciaio e ha portato qualcosa di nuovo nel genere dei supereroi offrendo un film horror che essenzialmente si chiedeva: “E se Superman fosse malvagio?”. Il film ha poi avuto un discreto successo in sala, guadagnando poco meno di 33 milioni di dollari su un budget dichiarato di oltre 6 milioni di dollari. Questi non sono il tipo di numeri che garantiscono necessariamente un seguito, ma Deadline riporta ora che The H Collective/H3 Entertainment ha in programma di realizzare un sequel.

Secondo l’azienda, la società di produzione “intende incorporare nuove tecnologie nel processo di produzione dei progetti che ha in fase di sviluppo, compreso un sequel del film horror Brightburn“. Secondo quanto riferito, questo includerà Metaverso, Web3 e… l’intelligenza artificiale. Utilizzare l’intelligenza artificiale nella realizzazione di un progetto è una mossa piuttosto controversa attualmente, soprattutto considerando che attori e sceneggiatori sono attualmente in sciopero affinché si regolamenti l’utilizzo di tale tecnologia a Hollywood. Tuttavia, la società ha assicurato che intende “rispettare i professionisti e i fan promuovendo al contempo un’integrazione tecnologica responsabile“.

H3 ha poi aggiunto: “Incorporare nuove tecnologie nel nostro flusso di lavoro significa migliorare e integrare, non sostituire il tocco umano nella produzione cinematografica. Il nostro impegno principale rimane con la nostra forza lavoro qualificata. Siamo determinati a utilizzare la tecnologia per assistere, non oscurare, l’insostituibile tocco umano. nel cinema.” Riguardo il sequel di Brightburn non è stato rivelato nient’altro, ma già nel 2019 il regista David Yarovesky aveva affermato che “se fossimo così fortunati da poter realizzare un seguito, vorrei non dire a nessuno su cosa stiamo lavorando e poi sorprendere tutti con alcune cose folli che nessuno avrebbe visto arrivare.”

 
 

Aquaman e il Regno Perduto: il regista svela perché Willem Dafoe non è presente nel film

Aquaman e il Regno Perduto cast

Con il primo trailer di Aquaman e il Regno Perduto finalmente disponibile, i fan hanno potuto dare uno sguardo al nuovo film della DC, ai suoi personaggi e al suo aspetto in generale. In molti, tra i tanti elementi proposti dal film, hanno però notato la completa assenza di Vulko, il personaggio interpretato da Willem Dafoe nel primo film. Come noto, la maggior parte dei membri principali del cast dell’originale Aquaman riprenderanno infatti i loro ruoli nell’imminente sequel, ma Dafoe non sarà tra questi.

Si aveva già avuto in precedenza la sensazione che l’attore non sarebbe tornato nei panni del mentore d’infanzia di Arthur Curry, dopo che un paio di scooper online avevano riportato la cosa alla fine dell’anno scorso, ma è ora il regista James Wan a confermare che Dafoe non apparirà ne Il Regno Perduto. “Willem non è in questo, no“, dice Wan a EW. “Parte del motivo era perché il suo calendario di lavoro non si incastrava con il nostro. Ma ciò che mi ha permesso di fare è stato espandere il ruolo di Atlanna”

“Atlanna in questo alla fine diventa la consigliera di Arthur. Poiché Arthur non è di questo mondo, lo aiuta a capire meglio il mondo e la politica su come funzionano le cose.” È un peccato che Dafoe non sia a disposizione per offrire guida al Re di Atlantide per la sua ultima avventura, ma, come sottolinea Wan, almeno avrà sua madre, interpretata da Nicole Kidman, al suo fianco. Per quanto riguarda Vulko, sarà interessante scoprire se il suo destino verrà menzionato nel nuovo film o se il personaggio semplicemente non verrà mai neanche nominato.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il Regno Perduto

Non essendo riuscito a sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggere Aquaman una volta per tutte. Questa volta Black Manta è più formidabile che mai, poiché brandisce il potere del mitico Tridente Nero, che scatena una forza antica e malvagia. Per sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al fratello Orm, l’ex re di Atlantide e imprigionato alla fine del primo film, per stringere un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il Regno Perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo seguito, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film. David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Il film arriverà al cinema il 21 dicembre.

 
 

La serie di Star Wars su Lando diventa un film!

Lando Solo: a star wars story

Abbiamo appreso per la prima volta dei piani per una serie TV di Lando nel dicembre 2020. All’epoca, la Lucasfilm annunciò che Justin Simien sarebbe stato showrunner del progetto, con Donald Glover di Solo: A Star Wars Story pronto a riprendere il personaggio di Lando Calrissian. Sfortunatamente, a quell’annuncio per molto tempo non sono seguite notizie concrete sullo show e Glover ha spesso eluso domande sulla possibilità di riprendere il ruolo reso famoso per la prima volta da Billy Dee Willaims.

Per quanto riguarda Simien, la serie è stata ripetutamente menzionata nelle interviste mentre stava facendo il giro per promuovere il film Disney La Casa dei Fantassmi. Ammettendo di non aver sentito nulla della serie da quando è stata annunciata, il regista ha infine affermato che lo studio gli aveva comunicato che dovevano valutare la disponibilità di tutti. Tuttavia, poco dopo che questi commenti sono stati diffusi, si è scoperto che Glover e suo fratello Stephen hanno assunto il compito di scrivere la serie, mentre Simien era ufficialmente uscito dal progetto.

Da quando ciò è stato ufficializzato, nuove informazioni hanno iniziato a circolare riguardo Lando e a fornire un importante aggiornamento è ora proprio Stephen Glover, il quale ha rivelato che il progetto non è più pensato come serie bensì come film! “Non è nemmeno uno show… l’idea in questo momento è quella di fare un film“, ha confermato durante un’intervista (tramite SFFGazette.com). La notizia sembra coerente con la volontà del CEO della Disney, Bob Iger, di riportare Star Wars nei cinema e spendere meno per lo streaming. Alla luce di ciò, non resta che attendere maggiori notizie riguardanti questo film su uno dei personaggi secondari più famosi del franchise.

 
 

One Piece è stato rinnovato per la seconda stagione da Netflix

One Piece 2

Netflix ha rinnovato One Piece, l’affascinante serie di avventure per una seconda stagione. Il produttore esecutivo (e creatore del manga originale) Eiichiro Oda ha dichiarato nel video in cui annunciava la ripresa giovedì: Alla Grande Flotta di Cappello di Paglia: cosa ne pensate della prima stagione del live-action One Piece? Ci ho lavorato a lungo con Netflix e Tomorrow Studios. Sembra che le persone in tutto il mondo si siano godute lo spettacolo, il che vale davvero la pena del duro lavoro del team di produzione. A tutti coloro che sono fan di One Piece da anni e a coloro che hanno sperimentato One Piece per la prima volta, grazie mille. Due settimane dopo il lancio, ho appena ricevuto una notizia fantastica: Netflix ha deciso di rinnovare lo show! Le avventure di Iñaki e del personaggio live-action di Cappello di Paglia continueranno! Ci vorrà ancora un po’ per preparare gli script, quindi sii paziente. Da qui in poi, mi sembra che la ciurma di Cappello di Paglia avrà bisogno di un grande dottore… Vedremo!

One Piece 2, quando uscirà?

Considerato il rinnova confermato poco dopo l’uscita, la seconda stagione di One Piece potrebbe debuttare nel 2025! Al momento però non c’è una dichiarazione ufficiale in merito all’uscita di One Piece 2!

Dal lancio dello show il 31 agosto, One Piece è stato il numero 1 nella Top 10 interna di Netflix. Tratta dalla serie manga più venduta della storia del Giappone e scritta da Eiichiro Oda, One Piece è un’impareggiabile avventura leggendaria ambientata in alto mare. Monkey D. Luffy è un giovane avventuriero da sempre alla ricerca di una vita libera. Luffy abbandona il suo villaggio per intraprendere un viaggio pericoloso alla ricerca del leggendario tesoro ONE PIECE e diventare il re dei Pirati! Tuttavia, per trovare l’inestimabile premio Luffy dovrà assoldare la ciurma dei suoi sogni, trovare una nave, scandagliare in lungo e in largo il vasto mare azzurro, seminare i Marine e farla in barba a temibili rivali.

Iñaki Godoy (Monkey D. Luffy), Mackenyu (Roronoa Zoro), Emily Rudd (Nami), Jacob Romero (Usopp) e Taz Skylar (Sanji) interpretano l’avventura piratesca live action ONE PIECE, ideata in collaborazione con Shueisha e prodotta da Tomorrow Studios con Netflix. Matt Owens e Steven Maeda ricoprono il ruolo di sceneggiatori, produttori esecutivi e showrunner. Anche Eiichiro Oda, Marty Adelstein e Becky Clements si occupano della produzione esecutiva. Il cast confermato in precedenza include Vincent Regan, Ilia Isorelýs Paulino, Morgan Davies, Aidan Scott, Langley Kirkwood, Jeff Ward, Celeste Loots, Alexander Maniatis, McKinley Belcher III, Craig Fairbrass, Steven Ward e Chioma Umeala.

La serie è stata creata da Matt Owens e Steven Maeda, vede nel cast anche Mackenyu nei panni di Roronoa Zoro, Emily Rudd nei panni di Nami, Jacob Romero Gibson nei panni di Usopp e Taz Skylar nei panni di Sanji. La serie manga è stata pubblicata per la prima volta nel 1997 e ha venduto più di 460 milioni di copie in tutto il mondo. È stato anche adattato in una serie anime, videogiochi e una serie di lungometraggi in Giappone.

 
 

Nessuno ti salverà, trailer e poster del film

Un’invasione è imminente, secondo Brian Duffield, che ha scritto e diretto Nessuno ti salverà, un thriller psicologico sci-fi targato 20th Century Studios, raccontato attraverso gli occhi di una giovane donna sola con un passato doloroso. “Volevo che il film partisse come uno studio intimo sui personaggi e facesse piombare su di loro un’invasione aliena”, ha dichiarato Duffield. “La fine del mondo non sarà solo per coloro che sono pronti ad affrontarla e l’idea di un film sugli alieni che irrompono bruscamente nella bolla che il nostro personaggio ha trascorso anni a costruire e coltivare mi sembrava un modo unico per raccontare una storia che avevo a cuore”.

Duffield ha voluto creare un personaggio così avvincente che gli spettatori vorranno saperne di più su di lei, con o senza alieni. Purtroppo per lei, dice, questi ultimi compaiono dopo circa otto minuti di film. “Penso che ci sia una sensazione profondamente sepolta sul fatto che ogni film sull’invasione aliena possa rivelarsi vero, perché rimangono un’incognita nella nostra vita quotidiana. Mentre il nostro mondo va sempre più fuori controllo, forse c’è anche il desiderio che là fuori ci sia qualcosa di più intelligente di noi, che possa aiutarci a ritrovare la retta via. Gli alieni di Nessuno ti salverà sono superiori agli esseri umani sotto ogni punto di vista, il che rende Brynn e la sua sorprendente resistenza un po’ sconcertante per loro”.

Kaitlyn Dever interpreta Brynn, una combattente formidabile quando si tratta di intrusi indesiderati e ultraterreni. Duffield ritiene che l’attrice sia una delle migliori della sua generazione. “Eravamo così entusiasti di avere Kaitlyn con noi perché, come Brynn che viene trasportata in un mondo completamente nuovo, Kaitlyn non aveva mai fatto un film così fisico e fantascientifico prima d’ora”, ha detto. “Credo che il pubblico rimarrà sbalordito da quanto Kaitlyn sia dominante sullo schermo, perché usa la sua solitudine e il suo silenzio per creare un personaggio davvero unico e complesso”.

Nessuno ti salverà è il secondo film di Duffield: ha scritto, prodotto e diretto Spontaneousdel 2020, un adattamento del romanzo young adult di Aaron Starmer con Katherine Langford e Charlie Plummer, Certified Fresh (96%) su Rotten Tomatoes. Duffield ha recentemente prodotto Cocainorso, diretto da Elizabeth Banks per Universal, e l’imminente Borderline, diretto da Jimmy Warden.

 
 

Mr. & Mrs. Smith, la prima foto dei protagonisti della serie Prime Video

Mr. & Mrs. Smith

Amazon Studios ha annunciato oggi che la nuova serie Mr. & Mrs. Smith debutterà all’inizio del 2024 in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. Dai co-creatori ed executive producer Donald Glover (Swarm, Atlanta) e Francesca Sloane (Atlanta, Fargo), la serie è una rivisitazione del film di New Regency del 2005 e vede protagonisti Glover nei panni di John Smith e Maya Erskine (PEN15) nel ruolo di Jane Smith.

Mr. & Mrs. Smith, la trama

Vi presentiamo gli Smith: due estranei, John e Jane, che hanno abbandonato le loro vere identità per diventare partner – nello spionaggio e in matrimonio. Abbinati da una misteriosa agenzia, ogni episodio li segue in una nuova missione e in una nuova tappa della loro relazione. Quando però i nodi iniziano a venire al pettine dovranno lottare per rimanere insieme, perché in questo matrimonio il divorzio non è un’opzione.

 
 

Lezioni di chimica: il trailer della serie con Brie Larson

Lezioni di chimica

Apple TV+ ha diffuso il trailer della sua prossima serie limitata Lezioni di chimica, interpretata e prodotta esecutivamente dal premio Oscar Brie Larson (“Captain Marvel”, “Room”), farà il suo attesissimo debutto con i primi due episodi venerdì 13 ottobre. Basata sul romanzo d’esordio best-seller di Bonnie Garmus, scrittrice, editrice scientifica e copywriter, la serie è ambientata nei primi anni ’50 e segue Elizabeth Zott (Brie Larson), il cui sogno di diventare una scienziata viene stroncato dalla società patriarcale in cui vive. Quando Elizabeth viene licenziata dal laboratorio, accetta un lavoro come conduttrice in un programma televisivo di cucina e si propone di insegnare a una nazione di casalinghe trascurate – e agli uomini che improvvisamente la stanno ascoltando – molto più che semplici ricette. I nuovi episodi usciranno settimanalmente ogni venerdì fino al 24 novembre 2023.

Al fianco di Brie Larson troviamo Lewis Pullman (“Top Gun: Maverick”, “Outer Range”), la vincitrice del NAACP Image Award Aja Naomi King (“Le regole del delitto perfetto”, “The Birth of a Nation – Il risveglio di un popolo”), Stephanie Koenig (“L’assistente di volo – The Flight Attendant”, “The Offer”), Kevin Sussman (“The Big Bang Theory”, “The Dropout”), Patrick Walker (“Gaslit”, “Gli ultimi giorni di Tolomeo Grey”), e Thomas Mann (“Winning Time: L’ascesa della dinastia dei Lakers”, “Quel fantastico peggior anno della mia vita”).

Lezioni di chimica è prodotto per Apple TV+ da Apple Studios. Il sei volte candidato all’Emmy Award Lee Eisenberg (“WeCrashed”, “Little America”) è showrunner. La serie è prodotta esecutivamente dalla candidata all’Oscar Susannah Grant (“Unbelievable”, “Erin Brockovich – Forte come la verità”) insieme a Larson. Jason Bateman e Michael Costigan (“Ozark”, “A Teacher: una storia sbagliata”) sono produttori esecutivi della Aggregate Films. Natalie Sandy è produttrice esecutiva di Piece of Work Entertainment insieme a Eisenberg. Louise Shore è anche produttrice esecutiva.

Apple TV+ offre serie drammatiche e commedie avvincenti e di qualità, lungometraggi, documentari innovativi e intrattenimento per bambini e famiglie, ed è disponibile per la visione su tutti i tuoi schermi preferiti. Dopo il suo lancio il 1° novembre 2019, Apple TV+ è diventato il primo servizio di streaming completamente originale a essere lanciato in tutto il mondo, ha presentato in anteprima più successi originali e ha ricevuto riconoscimenti più velocemente di qualsiasi altro servizio di streaming. Ad oggi, i film, i documentari e le serie originali Apple sono stati premiati con 365 vittorie e 1.452 nomination ai premi, tra cui la commedia pluripremiata agli Emmy “Ted Lasso” e lo storico Oscar® come Miglior film a “CODA”.

 
 

DI4RI – Seconda stagione: recensione della prima parte della serie Netflix

DI4RI Netflix
Un'immagine di “Di4ri”, cortesia di Netflix.

Dopo il successo della prima stagione, Netflix propone dal 14 settembre la prima parte della seconda stagione di DI4RI, la serie ideata da Simona Ercolani, che guida anche la squadra di sceneggiatori, e diretta da Alessandro Celli.

DI4RI, dove eravamo rimasti?

La prima stagione si era chiusa su due grandi interrogativi: i ragazzi della 2° D saranno costretti a lasciare la scuola di Marina Piccola? E poi, Pietro riuscirà a farsi perdonare da Livia, dopo essere stato scoperto a scommettere sul loro giovane amore? La seconda stagione di DI4RI riparte dalle risposte a queste due importanti domande, arricchendo il cast con una new entry davvero irresistibile.

La seconda stagione di DI4RI vedrà i ragazzi confrontarsi con il terzo anno delle scuole medie, un periodo, per chi se lo ricorda, particolarmente complesso. L’infanzia lascia spazio definitivamente all’adolescenza, il futuro e le prime prove della vita incombono sulle vite spensierate dei protagonisti, quelle amicizie solide che nascono trai banchi di scuola, così pure e totalizzanti, vengono duramente messe alla prova dai fantasmi della separazione, che inevitabilmente aspetta i protagonisti alla fine dell’anno scolastico. Non solo, questa volta, la fine della scuola significa anche il tempo dell’esame di terza media, il primo vero test che si presenta davanti a questi ragazzi. Riusciranno tutti a superarlo? E la loro amicizia sopravviverà alla separazione, quando ognuno di loro prenderà la propria strada?

Il pubblico è il vero diario

Come per la prima, anche la seconda stagione di DI4RI utilizza l’espediente della rottura della quarta parete: ogni personaggio si rivolge alla camera e quindi allo spettatore quando riflette ad alta voce su ciò che gli accade o su quello che prova in un determinato momento, come se il pubblico fosse il diario del titolo, con cui il personaggio condivide la propria storia, i propri punti di vista, il proprio vissuto che, per quanto giovane e qualche volta ingenuo, è considerato, a quell’età giustamente, il centro del mondo.

E ogni episodio ha un centro diverso, un protagonista preciso che porta avanti tutta la narrazione, ma da un punto di vista specifico. Così, se in un episodio la storia è raccontata dal punto di vista di Pietro e procede, raccontando delle piccole evoluzioni del suo rapporto con altri personaggi e delle dinamiche che ne conseguono, in quello successivo saranno Livia o Isabel a essere le protagoniste, quelle che parlano allo spettatore, portando avanti la storia di tutti i compagni di classe.

La dimensione della classe, poi, del gruppo coeso è qualcosa di ancora più forte e determinante in questa seconda stagione, forse per la maggiore consapevolezza che ogni personaggio ha delle proprie relazioni con gli amici, ma anche per il fatto che la classe reagisce ai cambiamenti che deve affrontare in maniera compatta, in una reciproca ricerca di affetto e supporto. Certo, per i giovani amici sarà complicato riuscire a capirsi, la scelta della scuola superiore li mette di fronte a un bivio in cui è difficilissimo scegliere la strada da percorrere: si resterà fedeli agli amici facendo una scelta di gruppo oppure ognuno seguirà le proprie ambizioni con il rischio di perdersi per sempre? Sono paure e domande che chiunque sia sopravvissuto alle scuole medie e alla scelta della scuola superiore si è fatto, e quindi dal lato adulto di questa dinamica potrebbero sembrare preoccupazioni di poco conto nel grande disegno della vita. Tuttavia, DI4RI non è certo indirizzato a un pubblico adulto, e quindi sarà interessante vedere come il pubblico più giovane reagirà a questo tipo di narrazione.

I temi universali della seconda stagione

E sarà allo stesso modo interessate capire in che modo il pubblico giovane di riferimento della serie assorbirà e reagirà ad alcune delle tematiche affrontate in questa seconda stagione. I problemi di fronte ai quali si cimentano di volta in volta i ragazzi finiscono per assumere carattere universale in quanto, forse in maniera un po’ troppo schematica, ripercorrono quelle che possono essere problemi cardine di quell’età così straordinaria e delicata. Ci sono le vittime di bullismo, chi invece vuole trasgredire le regole per ribellarsi, chi vuole eccellere nello sport, chi si innamora del ragazzo di un’altra, chi deve accettare le decisioni dei genitori e chi ha un sogno da realizzare, tutte storie che costituiscono l’ossatura della serie.

Naturalmente il cast della prima stagione torna al completo: Pietro (Andrea Arru), Livia (Flavia Leone), Isabel (Sofia Nicolini), Daniele (Biagio Venditti), Monica (Federica Franzellitti), Giulio (Liam Nicolosi), Mirko (Pietro Sparvoli) e Arianna (Francesca La Cava) ai quali si aggiunge Bianca (Fiamma Parente), una ragazza talentuosa e solare che si trova da subito benissimo con il gruppo di amici di suo cugino Giulio.

La confezione di DI4RI seconda stagione fa un ulteriore sforzo per mettere in scena uno show vivace, intelligente e molto giovanile, che ha fatto tesoro dell’esperienza del primo ciclo e che è pronta a osare un po’ di più, sia nella distribuzione delle nuove puntate (in due parti), sia nello sforzo di rendere verosimili dialoghi, dinamiche e emozioni che i giovani attori passano all’altrettanto giovane pubblico.

 
 

Cliffhanger – L’ultima sfida: trama, cast e location del film con Sylvester Stallone

Cliffhanger film

Uscito al cinema nel 1993, Cliffhanger – L’ultima sfida non è tra le pellicole più citate della filmografia di Sylvester Stallone. Eppure, si tratta di un vertiginoso thriller d’avventura apprezzato da critica e pubblico. Diretto dal regista finlandese Renny Harlin, autore anche di opere come 58 minuti per dormire – Die Harder Nella mente del serial killer, questo divenne noto in particolare per i suoi effetti speciali come anche per le location mozzafiato utilizzate per le riprese. Quanto narrato nel film è inoltre opera dello stesso Stallone, che figura come sceneggiatore insieme all’amico Michael France. 

I due erano da tempo alla ricerca di un nuovo progetto con cui poter collaborare. Dopo diverse idee sfumate, decisero di concentrarsi su Cliffhanger, che ha al centro della propria vicenda una serie di complesse e pericolose situazioni collegate all’attività dell’alpinismo. Per via di una serie di contenuti forti presenti nel titolo, questo è stato oggetto di diverse censure e divieti ai minori. Ciò non ha impedito al film di affermarsi come uno dei più grandi successi del suo anno. A fronte di un budget di circa 70 milioni di dollari, questo è stato in grado di incassarne globalmente circa 255.

Cliffhanger – L’ultima sfida ricevette inoltre ben tre nomination al premio Oscar. Queste erano rispettivamente per il miglior sonoro, per il miglior montaggio sonoro e per gli effetti speciali. In conseguenza di tale successo, lo studios di produzione TriStar Pictures programmò un sequel, il quale però non venne mai realizzato. Negli anni, più volte diversi tentativi a riguardo, con Stallone sempre dichiaratosi pronto a tornare nel proprio ruolo. Nel 2019 viene però annunciato un reboot del film al femminile, di cui però non vi sono ancora state ulteriori conferme ufficiali.

Cliffhanger – L’ultima sfida: la trama del film

Protagonista del film è Gabriel Walker, operatore di soccorso sulle Montagne Rocciose. Durante una traversata ad alta quota, questi va incontro ad un terribile incidente nel momento in cui non riesce a salvare Sarah, la giovane fidanzata del suo migliore amico Hal Tucker. La donna muore precipitando nel nulla, e Gabriel inizia ad essere divorato dal senso di colpa, ritirandosi a vita privata. In seguito all’episodio, egli si guadagna inoltre l’irrisorio soprannome di Cliffhanger. La sua cupa esistenza sembra trovare uno spiraglio di luce nel momento in cui si innamora di Jessie Deighan, anch’ella operatrice di soccorso. La donna cerca di convincere Gabriel a riprendere la sua attività, aiutandola in un’operazione di salvataggio ad alta quota.

Dopo un’iniziale reticenza, Gabriel accetta sperando di riuscire a sconfiggere i propri demoni interiori. Ciò che lui e Jessie non sanno, però, è che il gruppo che devono accompagnare nella scalata è composto da assassini. Questi aspirano ad entrare in possesso di alcune valigie contenenti una gran quantità di denaro, perdute durante un incidente aereo in cima alla montagna. A guidare la squadra di criminali vi è Hal, il suo ex-migliore amico, ingaggiato per raggiungere il punto esatto in cui si trova il bottino. Gabriel capirà ben presto che non si tratta di una semplice missione, ma è per lui l’occasione di fare pace con il passato superando i propri traumi. Per riuscirci, però, dovrà fare affidamento a tutto il suo coraggio e la sua conoscenza di quelle montagne.

Cliffhanger cast

Cliffhanger – L’ultima sfida: il cast del film

Il ruolo del protagonista era stato scritto da Stallone pensando a sé stesso. Egli era infatti d’accordo con i produttori per interpretare il personaggio di Gabriel “Cliffhanger” Walker. Il regista del film, però, non era d’accordo con tale scelta. Egli avrebbe preferito affidare il ruolo a Kevin Costner. Motivo di ciò, era il timore che Stallone avrebbe cercato di imporre il suo punto di vista sul progetto. Dopo averlo incontrato a pranzo, però, i due trovarono un accordo sul film e Stallone poté interpretare liberamente il personaggio. Per l’attore il film era inoltre l’occasione per superare la propria paura delle altezze. Grazie ad un adeguato e costante esercizio fisico, egli fu così in grado di prendere parte senza problemi a molte delle spericolate sequenze.

Nel ruolo di Hal Tucker, il migliore amico del protagonista, vi è invece l’attore Michael Rooker, oggi noto per il ruolo di Yondu nel film Marvel Guardiani della Galassia. John Lithgow, recentemente visto in Bombshell e Pet Sematary, interpreta invece Eric Quale, psicotico ex militare a capo del gruppo di criminali. Originariamente ad interpretare il personaggio era stato chiamato il premio Oscar Christopher Walken, il quale dovette però rinunciare per via di altri impegni. L’attrice Janine Turner, divenuta celebre grazie alla serie Un medico tra gli orsi, interpreta Jessie Deighan, nuova fiamma di Gabriel e a sua volta operatrice di soccorso sulle Montagne Rocciose.

Cliffhanger – L’ultima sfida: un sequel è in via di sviluppo

Dato il successo del film, già nel 1994 si parlò di un sequel, dove Stallone si sarebbe dovuto confrontare con alcuni terroristi che avevano occupato la Diga di Hoover. Il progetto però non si concretizzò mai ma ora, dopo anni di tentativi, nel maggio del 2023 Sylvester Stallone ha confermato che un sequel del film è in sviluppo e che egli riprenderà il suo ruolo di alpinista di ricerca e salvataggio Gabe Walker. Ad occuparsi della regia del progetto sarà l’ex stuntman Ric Roman Waugh, già noto per aver diretto Snitch – L’infiltrato e Attacco al potere 3. Il ruolo del protagonista non dovrebbe però essere ricoperto da Stallone. L’attore, infatti, similmente a quanto già compiuto con Creed, dovrebbe sì far parte del film ma come personaggio secondario impegnato ad istruire un suo erede.

Cliffhanger – L’ultima sfida: le location, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Ad aver contribuito al successo del film sono state anche le straordinarie location scelte per il film. Pur essendo ambientato sulle Montagne Rocciose statunitensi, le riprese non si sono svolte su queste, bensì in Italia. In particolare, il set è stato allestito a Cortina d’Ampezzo, in Veneto, come anche sulle montagne del Trentino-Alto Adige. Le Dolomiti, infatti, sono state ritenute molto più spettacolari e scenografiche delle montagne americane. Nello specifico, ad essere state maggiormente sfruttate per le riprese sono state le Torry del Vajolet, il Gruppo del Cristallo, il Monte Faloria, la Croda da Lago. Presente è inoltre il percorso della via ferrata Ivano Dibona con i suoi caratteristici ponti.

Per gli appassionati del film, o per chi volesse vederlo per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Cliffhanger – L’ultima sfida è infatti presente nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV+ e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione nella giornata di giovedì 14 settembre, alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 
 

Transformers: trama, cast e curiosità sul film con Megan Fox

Transformers film

Tra le saghe cinematografiche più acclamate degli ultimi anni vi è senza ombra di dubbio quella di Transformers, basata sugli omonimi giocattoli e serie animate della Hasbro e Takara Tomy degli anni ’80. Con cinque film, questa ha ad oggi superato i 4 miliardi di incasso a livello mondiale. Il primo film, uscito nel 2007 ha così dato inizio a questa epica narrazione che vede contrapposta la specie umana ai robotici alieni capaci di trasformarsi e adattarsi ad ogni situazione, i quali non hanno però tutti intenzioni ostili.

Il film, come noto, è diretto da Michael Bay, noto per film d’azione come The Rock, Armageddon – Giudizio finale e Bad Boys. Con Transformers Bay ha trovato pane per i suoi denti, coniugando grandi sequenze d’azione ad effetti speciali quantomai complessi e strabilianti. Per i riferimenti narrativi, invece, si è deciso di optare per il cartone della serie denominato Generation 1. Allo stesso tempo, però, si decise di introdurre una forte componente umana, in modo che lo spettatore potesse identificarsi con questa.

A fronte di un budget di 150 milioni di dollari, questo primo capitolo della saga di Transformers è arrivato ad un guadagno di oltre 700 milioni. Un risultato straordinario, che ha ovviamente permesso di far proseguire la saga con altrettanti titoli di successo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Transformers: la trama del film

La storia del film ha inizio diverse migliaia di anni fa, quando il pianeta Cybertron fu consumato da una guerra civile tra le due fazioni di Transformer: gli Autobot, guidati da Optimus Prime, che combattevano per la pace e la giustizia e i Decepticon, guidati da Megatron, che invece combattevano per la tirannia. L’oggetto della guerra era il possesso dell’AllSpark, un manufatto mistico in grado di creare mondi e la vita su di essi. Optimus lo spedì nello spazio profondo per non farlo cadere nella mani dello spietato Megatron. Tuttavia il leader dei Decepticon riuscì a localizzarlo sul pianeta Terra, dove però si schiantò rimanendo congelato nelle profondità del circolo polare artico.

Nel presente, Sam Witwicky è un ragazzo eccentrico che sogna di comprarsi un’auto tutta sua. Dopo tanti sforzi, Sam riesce ad acquistare la sua prima macchina, una Chevrolet Camaro arrugginita, scoprendo con grandissima sorpresa che l’auto ha una vita propria. Sam e la sua cotta del liceo Mikaela Banes vengono infatti salvati da un attacco Decepticon proprio dalla sua auto che risulta essere un Autobot di nome Bumblebee. Bumblebee porta i due ad incontrare Optimus Prime e gli altri Autobot che gli rivelano che se Megatron e la sua fazione ottenessero l’AllSpark, trasformerebbero le macchine della Terra in un nuovo esercito e sterminerebbero l’umanità. Il gruppo ha dunque poco tempo per impedire il ritorno del malvagio robot e la distruzione che questo porterebbe con sé.

Transformers cast

Transformers: il cast del film

Ad interpretare il protagonista umano, Sam Witwicky, è l’attore Shia LaBeouf. Inizialmente, Bay pensava che egli fosse troppo adulto per interpretare il ruolo di un teenager. LaBeouf, però, lo convinse presentandosi al provino truccato in modo tale da sembrare più giovane. Per prepararsi al suo ruolo, inoltre, l’attore si è allenato per tre mesi, guadagnando diversi chili di muscoli, solo per scoprire poi che il regista voleva un personaggio più agile che forte. Accanto a lui, nei panni di Mikaela Banes vi è invece Megan Fox. Anche lei si è allenata al fine di ottenere il fisico necessario per poter dar vita alle complesse sequenze d’azione del film.

Nel film sono poi presenti gli attori Josh Duhamel nei panni del capitano Lennox, Rachael Taylor in quelli di Maggie Marconi e Tyrese Gibson come Epps. Il premio Oscar Jon Voight interpreta Keller, il segreterio della Difesa, mentre John Turturro è l’agente Simmons. A dare voce al transformers Optimus Prime vi è Peter Cullen, il quale aveva già doppiato il personaggio nella serie animata degli anni Ottanta. La voce del villain Megatron è quella di Hugo Weaving, celebre per le trilogie di Matrix e Il Signore degli anelli. L’attore, però, ha poi preferito non tornare a doppiare il personaggio anche per i sequel. Mark Ryan è infine la voce originale di Bumblebee.

Transformes: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Transformers è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV+, Prime Video, Now, Netflix e Paramount+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 14 settembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

 
 

Aquaman e il Regno Perduto: il primo trailer ufficiale del film

Dopo un primo teaser e la sinossi ufficiale del film, la Warner Bros ha ora finalmente rilasciato anche il primo trailer ufficiale di Aquaman e il Regno Perduto, il sequel di quel Aquaman che nel 2018 si affermò come un campione d’incassi, superando il miliardo di dollari al box office. Questo secondo capitolo dedicato al supereroe DC è ora nuovamente diretto dal regista James Wan, con Jason Momoa ancora una volta nei panni del protagonista. Il film, a lungo rimasto nel mistero e più volte rimandato, si mostra ora sempre di più in vista della sua uscita nelle sale il 21 dicembre. Come noto, Aquaman e il Regno Perduto sarà anche il film conclusivo del controverso progetto del DC Extended Universe. Dopo di esso, nel 2025 avrà inizio il DC Universe di James Gunn.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il Regno Perduto

Non essendo riuscito a sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggere Aquaman una volta per tutte. Questa volta Black Manta è più formidabile che mai, poiché brandisce il potere del mitico Tridente Nero, che scatena una forza antica e malvagia. Per sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al fratello Orm, l’ex re di Atlantide e imprigionato alla fine del primo film, per stringere un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il Regno Perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo seguito, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film. David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Il film arriverà al cinema il 21 dicembre.

 
 

Domina: su Sky e NOW il 3 e 4 episodio della serie con protagonista Kasia Smutniak

Domina 2 episodi 3 e 4

La lunga lotta di Livia Drusilla per il potere e la restaurazione della Repubblica continua, con l’impero scosso da nuovi inaspettati sviluppi che sconvolgeranno ancora una volta le vite dei protagonisti della serie Sky Original DOMINA – SECONDA STAGIONE (qui la recensione), da domani venerdì 15 settembre con due nuovi episodi (terzo e quarto, disponibili anche on demand) in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW.

Livia (Kasia Smutniak) dovrà affrontare l’incontro con Gemina, che la porterà a scoprire una verità inaspettata con conseguenze devastanti per l’equilibrio già labile della famiglia. Druso (Ewan Horrocks) e Tiberio (Benjamin Isaac), intanto, combattono con l’esercito romano sulle Alpi mentre Agrippa (Ben Batt) cerca di trarre vantaggi dal caos che regna sovrano, sfruttando al meglio una situazione delicata. Le difficoltà e gli imprevisti sembrano non dare mai pace a Livia, che verrà a conoscenza di una nuova minaccia per i suoi figli che ancora una volta la costringerà a compiere scelte difficili.

Kasia Smutniak guida un grande cast internazionale formato, fra gli altri, da Matthew McNulty (Misfits) nel ruolo di Gaio, l’imperatore Augusto, marito e complice di Livia, che mai come ora si renderà conto dell’importanza della presenza e del supporto di sua moglie. Claire Forlani (Vi presento Joe Black) è invece Ottavia, la sorella di Gaio, una donna in cerca di vendetta per la morte del figlio Marcello, di cui ritiene responsabile Livia; Christine Bottomley (The End of the F***ing World) è Scribonia, seconda moglie di Gaio, madre di Giulia e nemica mortale di Livia, contro cui prova ad escogitare un piano di rivalsa per preservare l’eredità che le spetta. Ben Batt (Captain America: The First Avenger) veste i panni di Agrippa, amico d’infanzia di Gaio e marito della sua unica figlia Giulia, nonché generale e successivamente console. Un rapporto, il loro, che però verrà messo a rischio a causa di inaspettati risvolti che porteranno Agrippa a dover prendere decisioni difficili.

Eccellenze italiane di rilievo internazionale nel cast tecnico, a partire dal Premio Oscar® Gabriella Pescucci, che ha curato i costumi della serie, Luca Tranchino (Prison Break) alla scenografia, Katia Sisto (Penny Dreadful) al make-up e Claudia Catini (Trust: Il rapimento Getty) all’hair design.

La serie Domina è creata da Simon Burke (Fortitude, Strike Back). Produttori esecutivi sono Simon Burke, Lucy Bedford, Muirinn Lane Kelly e Carmel Maloney. Una produzione Tiger Aspect Productions, in associazione con EPIX Studios. Banijay Rights è il distributore internazionale

Domina, la trama degli episodi 3 e 4

Nel terzo episodio della seconda stagione, Livia apprende finalmente tutta la verità su Gemina. Un incontro faccia a faccia tra le due porta a conseguenze che cambieranno per sempre la loro vita e quella di tutta la famiglia. Druso e Tiberio sperimentano invece la guerra con l’esercito romano sulle Alpi, mentre Agrippa sfrutta a suo vantaggio l’amicizia con Gaio e Livia.

Nel quarto episodio, invece, Livia si trova ancora in esilio. Quando i membri della sua famiglia hanno bisogno del suo aiuto, si ritrova però nuovamente coinvolta nella vita politica di Roma e vede l’opportunità di conquistare la grazia di Gaio. Una minaccia ai suoi figli costringe tuttavia Livia a compiere scelte difficili. In tutto ciò, Agrippa trarrà vantaggio dal caos.

 
 

I 10 franchise horror senza neanche un brutto film

L’horror è, cinematograficamente, uno dei generi più apprezzati. Questo filone, oltre ad aver sfornato film diventati veri e propri cult, è anche uno di quelli più redditizi, capaci di sollevare adeguatamente il box office. Nel corso del tempo si è però notato un certo affaticamento da parte di registi, sia veterani che novelli, nel proporre storie originali, o che comunque fossero in grado di catalizzare appieno l’attenzione e l’interesse del pubblico. Questa incrinatura, se possiamo definirla così, si è riscontrata di più nei franchise, molti dei quali hanno perso di forza e potenziale. Nonostante siano tanti ad avere questa problematica, ce ne sono però alcuni che, a discapito degli anni, hanno continuato a funzionare anche con i propri sequel o, addirittura, remake, merito soprattutto di aver avuto idee valide alla base, su cui sono poi andate a costruirsi uccisioni stuzzicanti e fresche trame. Vediamo quali sono.

1Cube

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Concludiamo con Cube, franchise horror fantascientifico di produzione canadese costituito da quattro film, diretti da Vincenzo Natali, Andrzej Sekuła, Ernie Barbarash e Yasuhiko Shimizu. Oltre a suscitare curiosità il mondo mai rivelato in cui i personaggi vivono gli eventi, grazie al quale il pubblico può farsi delle proprie idee, la saga propone trappole assassine che variano per stile e metodo, e che mostrano diversi tipi di mutilazione. Il mistero dell’ambientazione e il meccanismo con cui cui viene esplorata la società che ha ideato le trappole mortali, rendono Cube un franchise esente da film brutti ma che, al contrario, ha il grande potenziale per mettersi alla pari con altre saghe iconiche.

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ZUCCHERO – Sugar Fornaciari presentato in anteprima alla XVIII edizione della Festa del Cinema di Roma

Zucchero
© Matteo Girola

ZUCCHERO – Sugar Fornaciari di Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano sarà presentato in anteprima sabato 21 ottobre alla diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma, prima di arrivare nei cinema come evento speciale il 23, 24 e 25 ottobre distribuito da Adler Entertainment.

Il film documentario racconta Zucchero Sugar Fornaciari attraverso le sue parole e quelle di colleghi e amici come Bono, Sting, Brian May, Paul Young, Andrea Bocelli, Salmo, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Roberto Baggio, Jack Savoretti, Don Was, Randy Jackson e Corrado Rustici. Un viaggio dell’anima che, grazie a immagini provenienti dagli archivi privati di Zucchero e dal “World Wild Tour”, il suo ultimo e trionfale tour mondiale, va oltre il ritratto di un musicista di successo arrivando fin dentro i dubbi e le fragilità dell’uomo.

Dichiarano i registi: “Zucchero è coerente nelle sue contraddizioni e per questo interessante. È un personaggio vibrante che mette assieme la cultura emiliana, a cui torna anche nelle canzoni che ha scritto in questi anni, e il luogo dove ha iniziato la carriera: la Versilia. L’Emilia è il ponte con gli Stati Uniti, con il blues e con quella cultura contadina che l’emigrazione ha sparso nel nuovo continente e che è tornata a noi e, ovviamente, a Zucchero attraverso la musica. Zucchero ha quindi messo in connessione la cultura rurale con quella nera e americana. Un’operazione rischiosa e dalla bassissima possibilità di successo che invece ha funzionato in tutto il mondo. Zucchero è figlio del ‘900, innovatore musicale del suo secolo e sapiente mescitore del suono delle origini alle tendenze musicali contemporanee”.

 
 

Ahsoka: la classifica dei 10 personaggi più potenti della serie

Star Wars: Ahsoka

Dopo mesi di indiscrezioni, gli episodi di Ahsoka hanno iniziato a uscire settimanalmente su Disney+. Dopo un ruolo ricorrente in The Mandalorian e The Book of Boba Fett, Rosario Dawson assume in questa serie tv il ruolo di Ahsoka Tano, tra i personaggi preferiti dai fan, dopo gli eventi di Star Wars Episodio IV – Una nuova speranza, Star Wars: Rebels e The Mandalorian. Ahsoka è senza dubbio uno dei personaggi più amati dell’universo di Star Wars e uno dei più potenti. Con tutti questi nuovi contenuti (e considerando quelli antecedenti), non mancano i personaggi potenti in questo show, e non solo con la Forza. Che brandiscano una spada laser o comandino flotte, questi personaggi hanno lasciato il segno in Ahsoka.

1Ahsoka Tano

Ahsoka

Da maestro a padawan, Ahsoka Tano ha mostrato un incredibile potenziale fin dal periodo trascorso con Anakin nelle Guerre dei Cloni. È diventata una potente Jedi, in grado di rivaleggiare con il suo stesso maestro. Ahsoka ha perfezionato le sue abilità con i trucchi mentali Jedi e mostra un livello di controllo estremamente elevato sui suoi avversari. È sopravvissuta all’Ordine 66 e si è nascosta con successo, dimostrando capacità di recupero. Grazie ai suoi riflessi sviluppati e alla spada laser a doppio manico, Ahsoka ha sconfitto sia Sith che Inquisitori. È strategica, subdola e ha un controllo assoluto del suo comportamento e delle sue emozioni. Opera al di fuori dell’ordine Jedi, pensando con la propria testa e ispirando gli altri: i fan sperano che la serie di Ahsoka sia solo l’inizio del viaggio di questo personaggio iconico.

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Seberg – Nel mirino: la storia vera dietro il film con Kristen Stewart

Seberg - Nel mirino

L’attrice Jean Seberg è globalmente nota per le sue interpretazioni in film come Airport, La ballata della città senza nome e Macho Callagan, ma soprattutto è ricordata come protagonista di Fino all’ultimo respiro, film manifesto della Nouvelle Vague. Andando oltre la sua carriera cinematografica, la Seberg visse però una vita tormentata, caratterizzata in particolare da un complesso caso che la vide al centro del mirino dell’FBI. Proprio questa vicenda, più che la sua carriera d’attrice, è stata raccontata di recente nel film Seberg – Nel mirino (qui la recensione), diretto nel 2019 da Benedict Andrews.

Presentato Fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, il film è costruito come un thriller che oltre a raccontare la vicenda in cui si ritrovò coinvolta l’attrice, descrive anche un delicato e cupo momento storico, caratterizzato da rivolte per i diritti civili e dalle forze che cercavano di sopprimerli. Scritto da Joe Shrapnel e Anna Waterhouse, Seberg – Nel mirino richiama dunque per atmosfera e toni i grandi thriller politici degli anni Settanta, non dimenticando però di far emergere anche la donna oltre l’icona e dunque tutta l’umanità messa in crisi della Seberg in quel difficile periodo.

Si tratta di una storia non molto nota ai più, accaduta ormai cinquant’anni fa e che, comprensibilmente, passa spesso in secondo piano rispetto alla carriera nel cinema dell’attrice. Con Seberg – Nel mirino, si possono però riscoprire anche aspetti meno noti dell’iconica musa della Nouvelle Vague. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Seberg – Nel mirino

Il film racconta la vita di Jean Seberg, l’attrice protagonista di Fino all’ultimo respiro e vera e propria icona della Nouvelle Vague. Verso la fine degli anni Sessanta, però, Seberg viene inserita nel programma di sorveglianza illegale dell’FBI a causa del coinvolgimento politico e sentimentale dell’attrice con Hakim Jamal, noto attivista per i diritti civili, nonché nipote di Malcolm X e membro del Black Panther Party. Divenuta un bersaglio proprio a causa del suo legame con l’uomo e con il movimento Black Power, la Seberg viene screditata, intimidita e diffamata. Ma quando Jack Solomon, giovane e ambizioso federale, viene incaricato di sorvegliare Jean Seberg, si ritroverà pericolosamente coinvolto nella vita dell’attrice.

Seberg - Nel mirino Kristen Stewart

A recitare nel ruolo di Jean Seberg vi è l’attrice Kristen Stewart, la quale è stata particolarmente lodata per la sua interpretazione. Accanto a lei, nel ruolo dell’attivista Hakim Jamal vi è l’attore Anthony Mackie, meglio noto per essere Sam Wilson/Falcon nell’MCU. Jack O’Connell, celebre per la serie Skins interpreta invece l’agente Jack Solomon, mentre l’attore francese Yvan Attal interpreta Romain Gary, marito di Jean. L’attrice Zazie Beetz recita nei panni di Dorothy, moglie di Hakim, mentre Margaret Qualley ricopre il ruolo di Linette Solomon e Vince Vaughn quello di Carl Kowalski. Completano il cast Colm Meaney nei pannni di Frank Ellroy e Gabriel Sky in quelli di Diego Gary.

Seberg – Nel mirino: la vera storia dietro il film

Durante la fine degli anni ’60, Jean Seberg fornì sostegno finanziario a gruppi che sostenevano i diritti civili. Come parte della sua estesa campagna per diffamare e screditare i gruppi di liberazione dei neri e contro la guerra, iniziata nel 1968, l’FBI venne però a conoscenza dei diversi doni che Seberg aveva fatto al Black Panther Party, per un totale stimato di 10.500 dollari in contributi. È a quel punto partita nei confronti dell’attrice un’operazione dell’FBI supervisionata direttamente da J. Edgar Hoover, dove si sono utilizzate le tecniche del programma COINTELPRO per molestarla, intimidirla, diffamarla e screditarla.

L’obiettivo dichiarato dell’FBI era una non specificata “neutralizzazione” di Seberg con l’obiettivo sussidiario di “causare imbarazzo e servire a sminuire la sua immagine presso il pubblico“. Nel 1970, l’FBI creò dunque una storia falsa da un informatore con sede a San Francisco secondo cui il bambino che Seberg portava in grembo non era stato generato da suo marito, Romain Gary, ma da Raymond Hewitt, un membro del Black Panther Party. L’attrice, in seguito ad un travaglio prematuro, il 23 agosto 1970 diede alla luce una bambina che morì però due giorni dopo. Seberg tenne a quel punto un funerale nella sua città natale con una bara aperta, per permettere ai giornalisti di vedere la pelle bianca della bambina e smentire così le malelingue.

Seberg - Nel mirino Kristen Stewart Anthony Mackie

L’indagine Seberg è però andata ben oltre la pubblicazione di articoli diffamatori. Secondo gli amici intervistati dopo la morte dell’attrice, questa ha vissuto anni di aggressiva sorveglianza, pari a costante stalking, nonché furti con scasso e altri mezzi di intimidazione. Questi resoconti giornalistici chiariscono che Seberg era ben consapevole della sorveglianza nei suoi confronti. I file dell’FBI mostrano inoltre che è stata intercettata e nel 1980 il Los Angeles Times ha pubblicato i registri delle sue telefonate intercettate in Svizzera. I file dell’FBI rivelano inoltre che l’agenzia ha contattato gli addetti legali nelle ambasciate statunitensi a Parigi e Roma e ha fornito file su Seberg alla CIA, ai servizi segreti e all’intelligence militare per aiutarli a monitorarla mentre era all’estero.

Il 30 agosto 1979 Seberg scomparve dal suo appartamento parigino. L’8 settembre, nove giorni dopo la sua scomparsa, il suo corpo fu ritrovato avvolto in una coperta sul sedile posteriore della sua Renault. Romain Gary, il secondo marito dell’attrice, ha convocato una conferenza stampa poco dopo la sua morte dove ha accusato la campagna dell’FBI contro l’attrice per il suo deterioramento della salute mentale. Due settimane dopo la morte dell’attrice, nel 1979, l’FBI ammise ciò che aveva fatto nove anni prima. I registri dell’FBI mostrano che Hoover tenne informato il presidente Richard Nixon delle attività dell’FBI legate al caso Seberg attraverso il capo degli affari interni di Nixon, John Ehrlichman.

Il trailer di Seberg – Nel mirino e dove vedere il film in streaming

È possibile fruire di Seberg – Nel mirino grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play, Apple TV+, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb, Los Angeles Times

 
 

Settembre in sala: Kenneth Branagh a Venezia nei panni di Poirot

uscita al cinema dal 17 al 21 Settembre 2023

Al via da questa domenica la terza edizione di CINEMA IN FESTA, l’occasione imperdibile per vedere dal 17 al 21 Settembre 2023 in sala molti film a un prezzo speciale. Ispirato alla “Fête Du Cinéma” francese, il progetto è nato dalla collaborazione tra distributori e le sale cinematografiche per garantire agli spettatori italiani una stagione lunga dodici mesi. In questa giovedì di metà mese c’è un ampia scelta i titoli tra cui anche tre pellicole presentate in anteprima alla 80esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia.

Vediamo insieme le novità in sala dal 17 al 21 Settembre 2023

Assassinio a Venezia

 

Assassinio a Venezia

Assassinio a Venezia, in originale A Haunting in Venice, è la terza volta per Kenneth Branagh di tornare a dirigersi e a vestire il ruolo dell’investigatore Hercule Poirot. Dopo il viaggio in treno sull’Orient Express e la crociera sul fiume Nilo in questo terzo adattamento  uscito dalla penna di Agatha Christie il nuovo misterioso omicidio sarà ambientato nei canali di Venezia. Nel secondo dopoguerra, alla vigilia di Ognissanti, Poirot nella città della Serenissima si ritrova a indagare, ancora una volta, su una terribile morte durante una seduta spiritica. Oltre a Branagh, nel cast troviamo Michelle Yeoh, Tina Fey, Jamie Dornan, Kyle Allen, Camille Cottin, Jude Hill, Ali Khan, Emma Laird, Kelly Reilly e il nostro Riccardo Scamarcio.

Doggy Style – Quei bravi randagi

Doggy Style film 2023

Dopo anni di film per le famiglie con per protagonisti dei cani parlanti dal 17 al 21 Settembre 2023 è la volta di una commedia canina vietata ai minori che già dal titolo spiega il pubblico adulto a cui è indirizzata. Doggy Style – Quei bravi randagi del regista Josh Greenbaum racconta la storia di Reggie, un Border Terrier che viene abbandonato dal suo padrone Doug per le vie della città, il cane però è sicuro che si tratti di un malinteso. Tutto cambia quando l’animale protagonista incontra Bug, un Boston Terrier ma randagio, amante della sua libertà e della vita senza padroni, con lui Reggie capisce la dura verità che Doug è una persona orribile e senza sentimenti.

Il Grande Carro

Il regista Philippe Garrel torna a dirigere i suoi figli e l’occasione è Il Grande Carro, film che gli è valso quest’anno l’Orso d’argento per la regia alla Berlinale 2023. Questo dramma familiare segue tre fratelli che costituiscono l’ultima generazione di una famiglia di burattinai guidata con passione dal padre. Anche la nonna contribuisce, non solo come sarta ma anche come depositaria di ricordi ma un evento tragico metterà a dura prova la compagnia e il desiderio di portare avanti quest’antico mestiere. Oltre a Louis Garrel nel film sono presenti anche le figlie del cineasta francese Esther Garrel e Léna Garrel.

Il mio amico Tempesta

Tratto dall’omonimo romanzo Il mio amico Tempesta è la storia di rinascita e di resilienza di una giovane ragazzina Zoe, della famiglia e del suo amato cavallo. La protagonista nata e cresciuta tra i cavalli, conduce una vita felice alimentata dal desiderio di diventare un’ottima cavallerizza come il padre. La vita si complica a causa di un brutto incidente ma grazie alla tenacia e l’amore di Tempesta, Zoe potrà recuperare le sue forze e realizzato il suo sogno. Nel cast di questo film francese troviamo Carmen Kassovitz, Mélanie Laurent, Pio Marmai e Kacey Mottet Klein.

Le mie poesie non cambieranno il mondo

Questo documentario scritto e diretto da Annalena Benini e Francesco Piccolo è stato presentato alla ventesima edizione delle Giornate degli Autori, sezione Notti Veneziane. Le mie poesie non cambieranno il mondo è un ritratto di Patrizia Cavalli, la poetessa amata da Elsa Morante e che più incarna la modernità della poesia nei giorni nostri. L’intellettuale e scrittrice italiana è morta il 21 giugno 2022, durante la post-produzione di questo docufilm, che custodisce la sua ultima testimonianza.

L’invenzione della neve

Questo pellicola di Vittorio Moroni è stato presentata, anche lei, in anteprima alla ventesima edizione delle Giornate degli Autori. L’invenzione della neve racconta la storia di Carmen, interpretata da Elena Gigliotti, è una donna con un passato difficile. Quando era soltanto un’adolescente è stata portata via dalla madre ed è stata cresciuta in una casa-famiglia. In seguito la donna si è legata a Massimo, figlio unico di una famiglia ricca e i due hanno avuto una figlia, Giada, che ha 5 anni però è stata affidata al padre. Carmen è consapevole di aver fatto degli errori in passato, ma è convinta di essere una buon madre e non accetta il suo destino di mamma a cui viene sottratta la figlia.

Patagonia

Questo è il primo film di Simone Bozzelli e racconta di due giovani con il loro sogno di libertà destinato però a trasformarsi in un amore tossico. Patagonia presentato nella sezione Concorso Internazionale al Festival di Locarno 2023, è la storia di Yuri e Agostino, il primo ha vent’anni e vive con l’anziana zia in un piccolo paese abruzzese e il secondo di lavoro è animatore girovago e incantatore di bambini. Sognando entrambi la libertà della Patagonia, i due partono per un viaggio che si trasformerà in un delirio di controllo e prigionia.

Titina 

Titina è un film d’animazione diretto dalla regista Kajsa Næss e ispirato alla storia vera dell’ingegnere aeronautico italiano Umberto Nobile e della sua amica fox terrier Titina, salvata dalle strade di Roma. La trama racconta un’impresa passata della nostra storia attraverso gli occhi della prima cagnetta che ha posato le sue zampe sui ghiacci del Polo Nord.

Una sterminata domenica

Una sterminata domenica è l’esordio di Alain Parroni e si è aggiudicato il Premio Speciale della Giuria – Orizzonti alla 80esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia. Questo film è una coproduzione Italia/Germania e segue le vicende di tre adolescenti, Alex, Kevin e Brenda in incinta che vivono tra la campagna del litorale e la città di Roma. Un comig of age che rappresenta una generazione di periferia con le sue profonde ambiguità, che cresce tra stereotipi e contraddizioni in una società sempre connessa.

 
 

Trolls 3 – Tutti Insieme, il nuovo trailer del film

A Natale, preparatevi a una riunione di famiglia ricca di azione, di star e di colori come non mai, con il ritorno di Anna Kendrick e Justin Timberlake per il nuovo capitolo del franchise musical campione d’incassi della DreamWorks Animation: Trolls 3 – Tutti Insieme.

Dopo due film all’insegna della vera amicizia e del continuo flirt, Poppy (Anna Kendrick) e Branch (Justin Timberlake) sono ora ufficialmente, finalmente, una coppia (#broppy)! Man mano che si legano sempre di più, Poppy scopre che Branch ha un passato segreto. Faceva parte della sua boyband preferita, la BroZone, insieme ai suoi quattro fratelli: Floyd (Troye Sivan, cantante elettropop nominato ai Golden Globe), John Dory (Eric André; Sing 2), Spruce (Daveed Diggs, vincitore del Grammy; Hamilton) e Clay (Kid Cudi, vincitore del Grammy; Don’t Look Up). I BroZone si sono sciolti quando Branch era ancora un bambino, così come la sua famiglia, e da allora Branch non ha più visto i suoi fratelli.

Ma quando Floyd, il fratello di Branch, viene rapito a causa del suo talento musicale da una coppia di malvagie popstar – Velvet (Amy Schumer, vincitrice dell’Emmy; Trainwreck) e Veneer (Andrew Rannells, vincitore di un Grammy e candidato ai Tony; The Book of Mormon) – Branch e Poppy intraprendono un viaggio straordinario ed emozionante per riunire gli altri fratelli e salvare Floyd da un destino ancora peggiore dell’oscurità della cultura pop.

Con la caratteristica carica di gioia psichedelica di Trolls, composta da hit pop nuove e classiche, Trolls 3 – Tutti Insieme è interpretato da un folgorante cast di superstar musicali e comiche nei panni dei nuovi personaggi del franchise, tra cui la quattro volte candidata ai Grammy e vincitrice di un Latin Grammy Camila Cabello (Cenerentola) nel ruolo di Viva, Zosia Mamet (The Flight Attendant) nel ruolo di Crimp e l’icona drag RuPaul Charles, che ha vinto 12 Emmy, nel ruolo di Miss Maxine.

Il cast storico include la candidata Grammy, Emmy e Golden Globe Zooey Deschanel nel ruolo di Bridget, Christopher Mintz-Plasse nel ruolo di Gristle, il duo Icona Pop di Aino Jawo e Caroline Hjelt nel ruolo di Satin e Chenille, il vincitore del Grammy Anderson Paak nel ruolo di Prince D, il comico Ron Funches nel ruolo di Cooper, il candidato ai SAG Kunal Nayyar nel ruolo di Guy Diamond e la leggenda del Saturday Night Live Kenan Thompson, vinctore Emmy, nel ruolo di Tiny Diamond.

Trolls 3 – Tutti Insieme è diretto dal regista Walt Dohrn e dalla produttrice Gina Shay, ed è co-diretto da Tim Heitz (story-artist, Trolls World Tour). I film DreamWorks Animation Trolls (2016) e Trolls World Tour (2020 ) si sono fatti strada a colpi di musica e balli fino a raggiungere un successo da record, ottenendo una nomination all’Oscar® per la Migliore Canzone Originale e alimentando uno dei franchise di intrattenimento più grandi e più amati al mondo.

 
 

I 10 migliori vincitori del Leone d’Oro della Mostra del Cinema di Venezia

Tre colori - film blu

La Mostra del Cinema di Venezia, che si tiene ogni anno dal 1932, è il più antico festival cinematografico del mondo. Insieme al Festival di Cannes e al Festival Internazionale del Cinema di Berlino, è uno dei “tre grandi” festival cinematografici europei. Recentemente, molti potenziali candidati all’Oscar hanno usato la Mostra del Cinema di Venezia come trampolino di lancio per la loro corsa agli Oscar. Introdotto per la prima volta nel 1949, il Leone d’Oro è poi diventato il più importante riconoscimento assegnato alla Mostra del Cinema di Venezia e rimane tuttora uno dei premi più prestigiosi e ambiti dell’industria cinematografica. Numerosi vincitori del Leone d’Oro sono oggi annoverati tra i migliori film mai realizzati: analizziamone insieme 10!

1Il deserto rosso (1964)

Il Deserto rosso di Michelangelo Antonioni è il più grande film che abbia mai vinto il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia. Deserto rosso ha come protagonista Monica Vitti nel ruolo di Giuliana, una donna che lotta per adattarsi alla vita nel mondo industrializzato. Oltre al Leone d’Oro, Il Deserto rosso ha vinto anche il Premio FIPRESCI e il Premio Nuovo Cinema alla Mostra del Cinema di Venezia. Rinomato per la sua fotografia a colori e per il brillante sound design, Il Deserto rosso  affronta i temi tipici di Antonioni, come l’alienazione e la disconnessione nel mondo moderno. Il critico Andrew Sarris ha dichiarato che la messa in scena de Il Deserto rosso rappresenta “l’architettura dell’ansia“.

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Giancarlo Esposito: 10 cose che non sai sull’attore

giancarlo esposito

Attivo nel mondo della recitazione sin dagli anni Ottanta, Giancarlo Esposito si è realmente consacrato come una star internazionale solo da poco più di un decennio, regalando al grande pubblico alcuni tra i più memorabili personaggi degli ultimi anni. Principalmente noto per la sua partecipazione ad alcune celebri serie televisive, Esposito ha dimostrato però di possedere una versatilità rara, che gli permette di passare con naturalezza da un ruolo ad un altro, variando nei generi e sperimentando sempre nuove possibilità nell’ambito della recitazione.

Ecco 10 cose che forse non sai su Giancarlo Esposito.

Giancarlo Esposito: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. Nel corso della sua carriera Esposito ha preso parte a oltre cento film, ottenendo una prima popolarità grazie a Fa’ la cosa giusta (1989) di Spike Lee. Da quel momento ha preso parte a numerosi film, tra cui se ne annoverano alcuni molto celebri come Malcolm X (1992), I soliti sospetti (1995), Alì (2001), Rabbit Hole (2011), Maze Runner – La fuga (2015), Money Monster – L’altra faccia del denaro (2016), di Jodie Foster, Okja (2017), di Bong Joon-ho, Maze Runner – La rivelazione (2018), Live! Corsa contro il tempo (2019) e Stargirl (2020).

2. È noto in particolare per alcune serie TV. Ad avere reso Esposito una celebrità più che il cinema è però stata la televisione. Per il piccolo schermo ha infatti recitato in serie come Miami Vice (1984-1985), Svitati in divisa (1993-1994) e The Street (2000-2001), fino alla consacrazione avvenuta con Breaking Bad (2009-2011), dove ha recitato accanto a Bryan Cranston e Aaron Paul. In seguito ha preso parte a serie come C’era una volta (2011-2017), Revolution (2012-2014), The Get Down (2016-2017) e Better Call Saul (2017-2022), con Bob Odenkirk. Tra le serie più recenti a cui ha preso parte si annoverano anche The Boys (2019-in corso), Godfather of Harlem (2019), The Mandalorian (2019-2023) e Caleidoscopio (2023).

3. È anche regista e doppiatore. Oltre ad aver lavorato davanti la macchina da presa, Esposito si è in alcune occasioni cimentato anche nella regia. Ha infatti esordito in tale ruolo dirigendo il lungometraggio Gospel Hill (2008), per poi firmare la regia di un secondo film, This Is Your Death, nel 2017. Nel 2022, invece, ha avuto l’occasione di dirigere il sesto episodio della sesta stagione della serie Better Call Saul. Ma non finisce qui: Esposito ha lavorato anche come doppiatore per Il libro della giungla (2016), Dear White People (2017-2019) e Cyberpunk: Edgerunners (2022).

Giancarlo Esposito Bryan Cranston Breaking Bad

Giancarlo Esposito in Breaking Bad

4. La sua doveva essere una breve apparizione. In Breaking Bad Esposito interpreta il crudele Gus Fring, un personaggio che doveva inizialmente apparire solo in tre o quattro episodi. A Giancarlo Esposito è però poi stato chiesto di tornare per sette episodi nella terza stagione, ma l’attore si è rifiutato di tornare a meno che non potesse apparire in più episodi. Finì per apparire in 11 episodi nella terza stagione e divenire poi uno dei protagonisti della quarta stagione.

5. Ha avuto una precisa fonte d’ispirazione per la propria interpretazione. Secondo quanto rivelato da Giancarlo Esposito, egli ha basato la sua interpretazione di Gus Fring sulla performance di Edward James Olmos nei panni del tenente Martin Castillo in Miami Vice (1984). Esposito aveva infatti trovato molto interessante come Olmos apparisse molto silenzioso e calmo, suggerendo però un tumulto interiore. Ha così costruito Fring a partire da queste caratteristiche, facendolo diventare un personaggio pacato esternamente ma profondamente violento al proprio interno.

Giancarlo Esposito in Una poltrona per due

6. Ha avuto un cameo nel celebre film. Nel film Una poltrona per due, con Eddie Murphy e Dan Aykroyd, l’attore compare in un breve cameo, che oggi tutti i suoi fan stanno riscoprendo. Lo si può infatti ritrovare nella scena ambientata in carcere, quando il personaggio di Murphy, Billy Ray, racconta le sue eroiche gesta a base di arti marziali. Esposito è il giovane con pantaloni blu e canottiera azzurra appoggiato alle sbarre che ascolta quanto il protagonista ha da dire.

Giancarlo Esposito in The Mandalorian

7. Ha interpretato un villain. Nella serie di Star Wars The Mandalorian, Esposito ha interpretato il villain Moff Gideon, principale antagonista all’interno delle tre stagioni. Un ruolo che l’attore ritiene estremamente interessante e che ha descritto come “un personaggio della malavita. Lo si potrebbe anche vedere come un salvatore, come qualcuno che potrebbe riportare un po’ di ordine nel mondo dopo che tutto è crollato“. Esposito si è poi detto interessato a riprendere il ruolo anche in futuro.

Giancarlo Esposito Moff Gideon The Mandalorian

 

Giancarlo Esposito in Far Cry 6

8. Ha interpretato un personaggio nel celebre videogioco. Per il videogioco Far Cry 6, in cui il giocatore assume il controllo di un rivoluzionario che ha intenzione di ribellarsi alla dittatura di una fittizia isola caraibica, Esposito ha interpretato tramite motion capture e doppiato il personaggio dittatore Antón Castillo. L’attore si era detto interessato agli aspetti di motion capture del ruolo, poiché vi aveva avuto a che fare in passato ed era interessato a sperimentare di più con questa tecnica, ma ha anche espresso il suo interesse per il tipo di personaggio che Ubisoft aveva creato per lui.

Giancarlo Esposito e i genitori Giovanni ed Elizabeth Foster

9. I genitori si sono conosciuti a Napoli. Giancarlo Esposito è figlio del carpentiere italiano Giovanni Esposito (di Napoli), detto “John” (1931-2002), e della cantante afroamericana Elizabeth Foster, detta “Leesa” (1926-2017), originaria dell’Alabama. I genitori di Esposito si conobbero al Teatro San Carlo di Napoli, dove Giovanni lavorava come tecnico ed Elizabeth come cantante d’opera. Per qualche anno hanno vissuto in Italia, fino a quando Giancarlo aveva sei anni, per poi trasferirsi a nord di New York.

Giancarlo Esposito ha origini italiane e parla l’italiano

10. Possiede la cittadinanza italiana. Pur se cresciuto a tutti gli effetti negli Stati Uniti, dove lavora anche, Esposito non ha mai dimenticato il suo amore per l’Italia, che considera come una sua seconda casa. L’attore si reca infatti molto spesso nel Bel Paese in vacanza e nell’estate del 2023 ha ad esempio condiviso alcune foto da Napoli, dove si è recato a visitare il teatro dove si sono conosciuti i suoi genitori. Oltre a ciò, Esposito parla fluentemente l’italiano e possiede anche la cittadinanza italiana.

Fonte: IMDb