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POP Awards (Premi Online del Pubblico) I edizione: ecco tutti i vincitori!

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Dal 23 dicembre al 7 gennaio scorso, sul sito www.popawards.it si sono aperte le votazioni per decretare i film, le serie tv e i personaggi più amati dal pubblico durante il 2023 grazie alla prima edizione dei POP Awards (Premi Online del Pubblico), un gioco nato su iniziativa di un gruppo di siti di cinema. Messe da parte la concorrenza reciproca, le redazioni di CiakClub, Cinefilos, Cinemadvisor, CinemaSerieTV, Il Cineocchio, longtake e ScreenWorld hanno unito le forze per coinvolgere chiunque bruci di passione per film e serie tv.

20 categorie, dalle più classiche come miglior film, migliore serie, miglior interpretazione, alle più POP come miglior tormentone, miglior scena strappalacrime, miglior boomer e miglior serie da guardare per farti compagnia “mentre fai altro” a cui sono stati nominati titoli usciti tra il 1° gennaio e il 21 dicembre 2023.

Ogni vota conta e le oltre 16mila preferenze arrivate sono state verificate e scrutinate, decretando un risultato schiacciante: è Oppenheimer di Christopher Nolan (Universal Pictures) il film del 2023 che entrerà di diritto nella memoria collettiva del pubblico, aggiudicandosi ben cinque POP Award su 6 nomination: miglior film, miglior interpretazione in un film (Cillian Murphy), scena cult dell’anno (Trinity Test), miglior trailer e personaggio dell’anno (J. Robert Oppenheimer). Nonostante il record di nove candidature, il fenomeno Barbie di Greta Gerwig (Warner Bros Italia) si deve “accontentare di del premio come miglior tormentone musicale (Just Ken) e un meritatissimo miglior villain assegnato a il patriarcato in ex aequo con C’è ancora domani di Paola Cortellesi (Vision Distribution) a sua volta decretato, con poca sorpresa, miglior film italiano dell’anno.

Tra le serie tv è The Last of Us di Craig Mazin e Neil Druckmann (Sky/Now) a farla da padrona trionfando in tutte e tre le categorie in cui era nomata: miglior serie, miglior interpretazione in una serie (Pedro Pascal) e miglior episodio (S01E03 Molto, molto tempo). Il pubblico ha decretato La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton di Shonda Rhimes (Netflix) la miglior serie da guardare “mentre fai altro”. Votatissima anche Questo mondo non mi renderà cattivo di Zerocalcare (Netflix) che non si accontenta del titolo di miglior serie animata ma anche quello di miglior serie italiana.

Sempre in ambito animazione è Spider-Man: Across the Spider-Verse di Joaquim Dos Santos, Justin K. Thompson e Kemp Powers (Eagle Pictures) a venire incoronato miglior film animato, mentre è la bella serie Pluto di Naoki Urasawa e Takashi Nagasaki (Netflix) a ricevere il riconoscimento di serie invisibile (poco promossa e poco vista ma che merita di essere recuperata). Resta in Giappone anche il premio gemello di film invisibile andato a Godzila Minus One di Takashi Yamazaki (Nexo Digital)

Tra gli altri premi POP, La chimera di Alice Rohrwacher (01 Distribution) si aggiudica il titolo di miglior locandina, il commovente finale di Guardiani della galassia Vol. 3 di James Gunn (Walt Disney Studio) ci regala la miglior scena strappalacrime, mentre è Martin Scorsese su TikTok il miglior boomer dell’anno.

Nominati e vincitori del POP Awards

Film dell’anno

Vincitore: Oppenheimer

Nominati: Anatomia di una caduta, Barbie, C’è ancora domani, Decision to Leave, Gli spiriti dell’isola, Killers of the Flower Moon, Wonka, Spider-Man: Across the Spider-Verse, The Whale

Serie tv dell’anno

Vincitore: The Last of Us

Nominati: The Crown 6, The Bear 2, Ted Lasso 3, Succession 4, Silo, One Piece, Loki 2, La fantastica signora Maisel 5, La caduta della casa degli Usher

Serie Italiana dell’anno

Vincitore: Questo mondo non mi renderà cattivo

Nominati: Call My Agent – Italia, I leoni di Sicilia, La legge di Lidia Poët, Mare fuori 3, SuburraEterna

Film d’animazione dell’anno

Vincitore: Spider-Man: Across the Spider-Verse

Nominati: Elemental, Nimona, Prendi il volo, Super Mario Bros., The First Slam Dunk, Wish

Serie tv animata dell’anno

Vincitore: Questo mondo non mi renderà cattivo

Nominati: Blue Eye Samurai, Invincible 2, L’attacco dei giganti 4, Scott Pilgrim – La serie

Miglior interpretazione in un film

Vincitore: Cillian Murphy (Oppenheimer)

Nominati: Brendan Fraser (The Whale), Caleb Landry Jones (DogMan), Carey Mulligan (Maestro), Joaquin Phoenix (Napoleon), Lily Gladstone (Killers of the Flower Moon), Margot Robbie (Barbie), Paola Cortellesi (C’è ancora domani), Pierfrancesco Favino (L’ultima notte di Amore), Sandra Huller (Anatomia di una caduta)

Miglior interpretazione in una serie

Vincitore: Pedro Pascal (The Last of Us)

Nominati: Bella Ramsay (The Last of Us), Brett Goldstein (Ted Lasso 3), Bruce Greenwood (La caduta degli Usher), Hannah Waddingham (Ted Lasso 3), Jeremy Allen White (The Bear 2), Kieran Culkin (Succession 4), Matthew Macfayden (Succession 4), Rachel Brosnahan (La fantastica signora Maisel 5), Sarah Snook (Succession 4)

Migliore scena strappalacrime

Vincitore: Finale di Guardiani della Galassia Vol. 3

Nominati: Finale di Wonka, Finale di The Whale, Scena “A bocca chiusa” di C’è ancora domani, Scena madre-figlio Spider-Man: Across the Spider-Verse, Scena “Il tempo guarisce tutte le ferite”- The Last of Us

Scena cult dell’anno

Vincitore: Trinity Test in Oppenheimer

Nominati: Il monologo sui limoni in La caduta degli Usher, Just Ken in Barbie, La cena di Natale di The Bear 2, La festa iniziale di Babylon

Miglior serie da guardare mentre fai altro

Vincitore: La regina Carlotta: una storia di Bridgerton

Nominati: Beckham, Just Like That 2, Pesci Piccoli, The Gilded Age 2

Miglior film invisibile

Vincitore: Godzilla Minus One

Nominati: Animali selvatici, As bestas, Close, Dream Scenario, Holy spider, Il male non esiste, Misericordia, Ritorno a Seoul, Sisu

Miglior serie invisibile

Vincitore: Pluto

Nominati: Beef, Daisy Jones & The Six, In viaggio con Eugene Levy, Lawmen: Bass Reeves, Monarch: Legacy of Monsters, Sciame, Still Up, The Curse, White House Plumbers

Miglior episodio

Vincitore: The Last of Us – Episodio 3

Nominati: La Fantastica Signora Maisel 5 – Episodio fInale , Loki 2 – Episodio 6, Succession 4 – Episodio 3, The Bear 2 – episodio 6

Miglior Trailer

Vincitore: Oppenheimer

Nominati: Barbie, Civil War, Dune – Parte Due, Furiosa, Godzilla Minus One, Il ragazzo e l’airone, Killers of the Flower Moon, Loki 2, One Piece

Miglior locandina

Vincitore: La chimera

Nominati: Barbie, El conde, Talk To Me, The Killer, The Palace

Miglior tormentone musicale

Vincitore: Just Ken (Barbie)

Nominati: Call Me Manny (Babylon), Le Monde (Talk to me), Love Story – Taylor Swift (The Bear 2), Peaches (Super Mario Bros.)

Miglior Boomer

Vincitore: Martin Scorsese su TikTok

Nominati: Indiana Jones / Harrison Ford che sa passare il testimone, Jamie Lee Curtis ad ogni sua dichiarazione/apparizione/ruolo, Nic Cage semplicemente Nic Cage, Tom Cruise che salva il cinema

Miglior Villain

Vincitore: Patriarcato (Barbie e C’è ancora domani)

Nominati: Art the Clown (Terrifier 2), David (The Last of Us), Le Major durante lo sciopero, M3GAN, Miguel O’Hara (Spider-Man: Across the Spider-Verse), Strauss (Oppenheimer), William Hale (Killers of the Flower Moon)

Miglior personaggio

Vincitore: J. Robert Oppenheimer (Oppenheimer)

Nominati: Beach Ken (Barbie), Carmy (The Bear 2), Delia (C’è ancora domani), Ellie (The Last of Us), Gwen (Spider-Man: Across the Spider-Verse), Joel (The Last of Us), Monkey D. Rufy (One Piece), Rocket Raccoon (Guardiani della Galassia Vol. 3), Stereotypical Barbie (Barbie)

Sono loro i 20 vincitori, sui 151 nomati, della prima edizione dei POP Awards (Premi Online del Pubblico) annunciati oggi sul sito www.popawards.it e i canali social collegati.

Una prima edizione che ha ulteriormente sottolineato lo stato di buona salute dell’affezione del pubblico per film e serie tv, che in questo 2023 è tornato a riempire le sale, ha continuando seguire i propri beniamini su canali tv e piattaforme di streaming e non smette di appassionarsi a storie e personaggi che continuano ad essere il fulcro dell’immaginario collettivo.

Una collaborazione entusiasmante per le redazioni di CiakClub, Cinefilos, Cinemadvisor, CinemaSerieTV, Il Cineocchio, longtake e ScreenWorld, per il partner tecnico Move Forward e per tutti i creator che fin da subito hanno supportato l’iniziativa.

E come spesso leggiamo alla fine dei titoli di coda dei più amati franchise degli ultimi anni: POP Awards will return.

Il punto di rugiada: prenota il tuo biglietto gratis con Cinefilos.it

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Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema gratis Il punto di rugiada, in sala dal 18 gennaio con Fandango e Rai Cinema. Il film è diretto da Marco Risi e vede protagonisti Massimo De Francovich, Alessandro Fella, Eros Pagni, Lucia Rossi, Luigi Diberti.

Ecco le città in cui sarà possibile partecipare alle proiezioni:

ROMA 
 
CINEMA LUX
giovedì 18 gennaio – 10 biglietti
venerdì 19 gennaio – 10 biglietti
sabato 20 gennaio – 10 biglietti
domenica 21 gennaio – 10 biglietti
 
CINEMA EURCINE
giovedì 18 gennaio – 10 biglietti
venerdì 19 gennaio – 10 biglietti
sabato 20 gennaio – 10 biglietti
domenica 21 gennaio – 10 biglietti
TORINO
 
CINEMA ROMANO
giovedì 18 gennaio – 10 biglietti
venerdì 19 gennaio – 10 biglietti
sabato 20 gennaio – 10 biglietti
domenica 21 gennaio – 10 biglietti
 
BOLOGNA
 
CINEMA ODEON
giovedì 18 gennaio – 10 biglietti
venerdì 19 gennaio – 10 biglietti
sabato 20 gennaio – 10 biglietti
domenica 21 gennaio – 10 biglietti
MILANO
 
ANTEO PALAZZO DEL CINEMA
giovedì 18 gennaio – 10 biglietti
venerdì 19 gennaio – 10 biglietti
sabato 20 gennaio – 10 biglietti
domenica 21 gennaio – 10 biglietti

 

NAPOLI

MODERNISSIMO

giovedì 18 gennaio – 10 biglietti
venerdì 19 gennaio – 10 biglietti
sabato 20 gennaio – 10 biglietti
domenica 21 gennaio – 10 biglietti

I biglietti saranno validi per il primo spettacolo serale da giovedì 18 gennaio a domenica 21 gennaio e potranno essere richiesti inviando una email a [email protected].

Per questioni legate all’organizzazione degli eventi, sarà necessario inviare la richiesta dei biglietti entro e non oltre il prossimo giovedì 17 gennaio. I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un documento di identità.

Guarda il trailer de Il punto di Rugiada

Leggi la trama del film

Carlo, un ragazzo viziato e sregolato, una notte provoca da ubriaco un grave incidente d’auto per il quale viene condannato a scontare un anno di lavori socialmente utili in una casa di riposo. Insieme a lui a Villa Bianca arriva anche Manuel, un giovane spacciatore colto in flagrante. Luisa, infermiera che lavora da anni nella struttura, guiderà i due ragazzi in un mondo senza età dove condivisione, conforto e accoglienza cambieranno per sempre il loro sguardo sul mondo e sulla vita.

DCEU: le 10 armi più potenti presenti nei film

DCEU: le 10 armi più potenti presenti nei film

Pur non essendo riuscito ad eccellere nelle storie, il DCEU resta un contenitore pieno di numerosi dettagli provenienti dai fumetti. Fra questi spiccano le potenti armi brandite nei film sia dai supereroi che dai villain, da quelle servite per distruggere i metaumani, passando per quelle che obbligano a dire la verità, fino a quelle utilizzate per terraformare i pianeti. Ecco quindi quali sono le 10 armi più potenti del DCEU.

Trappola a onde soniche

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Una delle sequenze più accattivanti di Batman v Superman: Dawn of Justice è quella in cui Batman e Superman si scontrano. In quell’occasione, il Cavaliere Oscuro porta con sé numerose armi, tra cui un emettitore di onde soniche in cui Superman entra. Nonostante questa trappola sia più qualcosa per indebolire e disorientare l’alieno kryptoniano che per sconfiggerlo nel combattimento, risulta comunque essere abbastanza potente da fermarlo sul nascere, il che la rende straordinaria.

La lancia di kryptonite

Henry Cavill Batman v Superman

Continuando sempre con il film Batman v Superman: Dawn of Justice si conosce un’altra arma di grande fascino: la lancia di kryptonite. Batman la ricava da una roccia di kryptonite con l’intento di distruggere Superman, prima che i due diventino finalmente alleati contro Lex Luthor e la sua creazione, Doomsday. Alla fine, Superman stesso brandisce la lancia di kryptonite per sconfiggere quest’ultimo, sacrificandosi per salvare il mondo.

Il Tridente Nero

Aquaman 2 Black Manta

Passiamo ad Aquaman e il Regno Perduto, e parliamo ora del Tridente Nero. Quando Black Manta cerca di vendicarsi di Arthur Curry, brandisce il Tridente Nero del regno di Necrus, il quale porta con sé alcuni poteri inaspettati. Oltre ad aumentare la forza e la resistenza del villain fino a raggiungere il livello di Aquaman, fa cadere sotto il suo potere lo stesso Black Manta: il defunto Re Kordax, infatti, lo controlla per scongelare il suo esercito e scatenarlo sul mondo. Poiché il Tridente Nero è un pericolo anche per chi lo ha con sé, è considerato una delle armi più potenti e temibili del DCEU.

La Corona di Sabbac

Black Adam recensione DCEU

In Black Adam, Black Adam e la Justice Society of America devono affrontare un nemico estremamente potente, ossia Sabbac, che appare quando l’archeologo Ishmael Gregor mette le mani sulla Corona di Sabbac. Una volta impregnato del potere di tale gioiello, Sabbac può facilmente tenere testa anche ai metaumani più potenti, compreso Black Adam. In definitiva, la Corona di Sabbac è l’unica arma del DCEU in grado di scatenare il potere dell’inferno sulla Terra.

Il Tridente di Atlan

Aquaman e il Regno Perduto recensione film
Courtesy Warner © Bros Pictures DC Comics

Al debutto di Aquaman nel DCEU, Arthur Curry è chiamato a reclamare il trono di Atlantide e a prevenire una guerra con il mondo di superficie. Non può però farlo senza avere con sé il Tridente di Atlan, che perciò comincia a cercare. Il tridente appartiene al re originario di Atlantide, per l’appunto Atlan, ed è un’arma indistruttibile che dà ad Arthur il potere di comandare un intero esercito sottomarino per fermare l’invasione atlantidea guidata dal fratellastro Re Orm. Alla fine del film, Arthur regna sui Sette Mari grazie alla potenza e alla riverenza che il Tridente di Atlan gli conferisce.

Il Lazo della Verità

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Un’arma estremamente potente, appartenente però ad una supereoina, è il Lazo della Verità, denominato originariamente Il Magico Lazo di Afrodite. Wonder Woman, infatti, combatte i suoi nemici nel DCEU con questa specie di laccio dorato, che porta con sé molte proprietà e abilità. Intanto, esso è abbastanza resistente e flessibile da abbattere anche gli avversari metaumani più potenti, tanto che Diana lo usa per intrappolare Doomsday nella battaglia finale di Batman v Superman: Dawn of Justice. Inoltre, il Lazo della Verità costringe chiunque entri in contatto con esso ad obbedire e dire la verità, proprio come suggerisce il suo nome.

Il motore mondiale kryptoniano

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Così come gli eroi, anche i villain possiedono armi altrettanto potenti e valide, come dimostra il motore mondiale kryptoniano in L’uomo d’acciaio. Costruito dai kryptoniani per terraformare i pianeti, il Generale Zod e la sua milizia kryptoniana ne portano uno sul pianeta Terra per rimodellarlo in una nuova Krypton. Nonostante l’intervento di Superman, che in ultimo riesce a fermare Zod, il motore mondiale distrugge comunque una buona parte di Metropolis con molte vittime civili, rendendo evidente la sua potenza.

Le Scatole Madri

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Un’altra arma interessante e altamente potente sono le Scatole Madri, elementi che Darkseid porta con sé nella sua missione di conquistare il multiverso. Da quanto si apprende da Cyborg queste sono “macchine per il cambiamento”, e possono singolarmente rifare e rinnovare la materia organica in numerosi modi, tra cui resuscitare Superman, morto in Batman v Superman: Dawn of Justice. Quando vengono riunite queste formano l’Unità, la quale è in grado di terraformare un intero pianeta in una copia del mondo natale di Darkseid, Apokolips, una devastante conseguenza che Flash evita per poco nel finale di Justice League.

Cyborg

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A costituire un’arma potentissima è anche il corpo cibernetico di Victor Stone, che si sostituisce al suo corpo umano distrutto in un incidente d’auto grazie al risveglio di una Scatola Madre. Diventato Cyborg, le capacità tecnologiche di Victor sono tantissime: intanto può interfacciarsi con qualsiasi forma di tecnologia, comprese le Scatole Madri, e può aggirare qualsiasi software di sicurezza al punto da riuscire a lanciare tutte le armi nucleari della Terra in una volta sola. Con i suoi poteri aggiuntivi di volo, esplosioni di energia e forza sovrumana, Cyborg stesso è una delle armi più potenti del DCEU.

L’Equazione dell’Anti-Vita

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Concludiamo con l’arma più potente e temuta del DCEU, l’Equazione dell’Anti-Vita, ossia una formula di controllo mentale bramata da Darkseid, il quale l’ha cercata a lungo prima di sapere che essa è scolpita nella superficie della Terra ed è, come afferma Steppenwolf, “la chiave per controllare tutta la vita e tutte le volontà in tutto il multiverso”. Nei fumetti, l’Equazione completa conferisce la capacità di liberarsi del libero arbitrio e soggiogare l’intero universo. Per comprenderne meglio le sue abilità, facciamo riferimento alla storia prevista per i sequel di Justice League di Zack Snyder, la quale mostra che tipo di distruzione può essere portata da quest’arma.

Nei piani del regista, Darkseid avrebbe ucciso Lois Lane e usato l’Equazione dell’Anti-Vita per portare Superman sotto il suo controllo, trasformando il kryptoniano nel suo soldato più potente per conquistare la Terra. Con un potenziale così apocalittico, l’Equazione Anti-Vita può definirsi l’arma più potente del DCEU.

Box office: vittoria per Il ragazzo e l’airone!

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Box office: vittoria per Il ragazzo e l’airone!

Al fine settimana appena concluso, Il ragazzo e l’airone riesce a scalare la classifica conquistando il primo posto al box office. Il nuovo attesissimo film di Hayao Miyazaki e prodotto dallo studio Ghibli incassa €361.325 a fronte di un totale di ben 5 milioni e mezzo di euro dal suo arrivo nelle sale italiane il 1° gennaio.

A seguire troviamo Succede anche nelle migliori famiglie, commedia italiana scritta, diretta e interpretata da Alessandro Siani. Il film incassa €358.338 nel week end e 5 milioni dall’arrivo nelle sale il 31 dicembre.

Terzo classificato è Perfect days, pellicola giapponese diretta da Wim Wenders e presentata in concorso al festival di Cannes. Il film raggiunge un incasso di €353.123 a fronte di un totale di poco più di 1 milione e mezzo di euro dalla sua uscita il 4 gennaio.

Box office: il resto della classifica

Al quarto e quinto posto ritroviamo rispettivamente Wonka, prequel sul personaggio di Willy Wonka, e Wish, nuovo cartone Disney con il quale gli studios festeggiano il loro centenario. Wonka incassa €300.488 a fronte di un totale di più di 13 milioni e mezzo di euro dall’uscita il 14 dicembre, mentre Wish raggiunge un incasso di €285.533 nel week end e 7 milioni e mezzo di euro dal suo arrivo nelle sale il 21 dicembre. Sesto classificato è The beekeeper, film d’azione con Jason Statham, con un incasso di €265.292 nel fine settimana.

Al settimo e ottavo posto si stabiliscono due pellicole italiane: Enea, scritto, diretto e interpretato da Pietro Castellitto, e 50 km all’ora, una commedia di Fabio De Luigi. Enea incassa €219.925 mentre 50 km all’ora raggiunge un incasso di €196.234 a fronte di un totale di più di 1 milione e mezzo di euro dall’arrivo nelle sale il 4 gennaio.

Ultimi due classificati al box office sono C’è ancora domani di Paola Cortellesi, e Chi segna vince, una commedia sportiva diretta da Taika Waititi. C’è ancora domani incassa €155.963 a fronte di un totale di 35 milioni di euro dalla sua uscita il 26 ottobre, mentre Chi segna vince raggiunge un guadagno di €153.486.

Hightown – terza stagione: trailer dei nuovi episodi con Monica Raymund

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Starz ha pubblicato il trailer ufficiale della terza stagione di Hightown, il prossimo episodio finale della serie crime drama con protagonista Monica Raymund.

Il video anticipa il caso più importante di cui si occuperà la Jackie Quiñones interpretata da Monica Raymund. Il video evidenzia anche il suo difficile percorso verso la sobrietà. Il ritorno della serie è previsto per il 6 gennaio.

https://youtu.be/Z1FPCvwZVkk

Cosa aspettarsi dalla terza stagione di Hightown?

L’agente del Servizio Pesca Jackie Quiñones è fuori servizio e fuori dalle forze dell’ordine nell’ultima stagione, ma questo non le impedisce di lanciarsi nel ventre oscuro della perfetta Cape Cod per salvare una donna scomparsa e una prostituta assassinata“, si legge nella logline. “Nel frattempo, i suoi ex colleghi Ray Abruzzo e Alan Santille si concentrano sull’eliminazione dei sindacati della droga, ma nonostante i loro sforzi, la droga continua a circolare. Questo attira Shane Frawley, un gangster di Boston che vuole inserirsi nel traffico di droga di Cape e che nel frattempo si fa nemico Osito. Si stringono alleanze e si mettono in discussione vecchie lealtà in questo luogo bellissimo ma corrotto, dove nulla è come sembra“.

Hightown è creata e prodotta esecutivamente da Rebecca Cutter. Oltre a Raymund, la serie è interpretata anche da James Badge Dale, Riley Voelkel, Amaury Nolasco, Atkins Estimond, Dohn Norwood, Imani Lewis, Mark Boone Junior e Mike Pniewski. La stagione finale vedrà anche la partecipazione di Ana Nogueira, Taja V. Simpson, Michael Drayer, Garret Dillahunt, Jeanine Serralles e Kate Miller.

The Policeman: il nuovo film di Vincent Gallo è finito sotto indagine

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Secondo Rolling Stone, il nuovo film di Vincent Gallo, The Policeman, è attualmente oggetto di indagine da parte della SAG-AFTRA dopo che Gallo avrebbe fatto commenti sessuali inappropriati agli attori durante il processo di audizione.

Secondo una nuova notizia confermata dalla SAG-AFTRA tramite Variety, il film è sotto inchiesta per il processo di audizione, in cui tre attrici hanno presentato una denuncia formale al sindacato degli attori dopo aver affermato che Vincent Gallo è stato inappropriato con loro.

Siamo a conoscenza di queste lamentele e stiamo indagando“, ha dichiarato la SAG-AFTRA in un comunicato. “Ci siamo ampiamente impegnati con la produzione in merito alle denunce e, sebbene le riprese siano terminate, continuiamo a monitorare e indagare. Ribadiamo inoltre il nostro impegno a garantire un ambiente sicuro e rispettoso sul set“.

Vincent Gallo ha fatto commenti sessualmente osceni e inappropriati durante le audizioni
Le denunce sostengono che Vincent Gallo abbia fatto commenti osceni alle tre donne che stavano leggendo le scene per i ruoli delle vittime del serial killer di Golden State Joseph James DeAngelo (che Gallo interpreta nel film) durante il processo di audizione nel novembre 2023.

Un’attrice ha dichiarato che Vincent Gallo le ha detto che “se ti dico di succhiarmi il cazzo o ti uccido, voglio che tu, tu persona, non tu personaggio, non tu attore, ma tu, creda veramente che morirai se non fai come dico io. E proprio come faresti nella vita reale, se questo ti accadesse, voglio che tu faccia tutte le azioni necessarie per farlo. Non mi succhierai davvero il cazzo, ma non hai il potere, io ho tutto il potere. Tu non hai alcun controllo, io ho il controllo totale“.

Un’altra attrice ha affermato che Gallo ha fatto commenti simili, dicendo che avrebbe potuto chiederle di compiere atti sessuali sullo schermo e che l’attrice, come una vittima nella vita reale, non avrebbe avuto scelta. “Potrei chiederti di spogliarti in qualsiasi momento e ho bisogno di un’attrice che lo faccia, perché è quello che la vittima avrebbe fatto per rimanere viva“, avrebbe detto Gallo a una delle attricie, secondo la denuncia.

Fast and Furious 11 tornerà alle origini e potrebbe introdurre un nuovo villain

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Anche se l’ultimo film di Fast and Furious (FAST X) si è concluso con un cliffhanger con un cattivo in libertà, Fast and Furious 11 potrebbe portare un altro nuovo antagonista e tornare “alle origini”.

Jeff Sneider di The InSneider ha riferito che il franchise sta per tornare alle origini e punta a essere “snello e cattivo”, con un budget ridotto al minimo. Secondo la fonte di Sneider, Fast and Furious 11 (Fast 11) avrà un budget di “200 milioni di dollari o meno” e, a quanto pare, sarà un ritorno al primo film amore, con la squadra che si recherà in un numero minore di luoghi importanti e si concentrerà maggiormente su un’unica grande rapina o gara.

È interessante notare che, anche se la fonte afferma che Vin Diesel tornerà nonostante la recente accusa di violenza sessuale, si tratterà probabilmente del suo “ultimo lavoro” nei panni del personaggio leader, in contrasto con il precedente annuncio di Vin Diesel sulla possibilità di realizzare altri due film della serie Fast and Furious. Infine, Sneider afferma che se Fast 11 si rivelerà effettivamente l’ultimo film della serie, la Universal potrebbe non avere il Dante Reyes di Jason Momoa come cattivo principale, optando invece per l’introduzione di un nuovo cattivo.

Chi ha recitato in Fast X?

Fast X è interpretato da Vin Diesel, Tyrese Gibson, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, Ludacris, Nathalie Emmanuel, Sung Kang, John Cena, Jason Statham e Scott Eastwood, che hanno ripreso i rispettivi ruoli nel film. Il decimo capitolo ha visto anche l’aggiunta di nuovi attori Jason Momoa, Daniela Melchior, Brie Larson e Alan Ritchson.

Monarch: Legacy of Monsters, lo show runner su una ipotetica seconda stagione, “… altre storie da raccontare'”

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Lo showrunner di Monarch: Legacy of Monsters, Chris Black ha parlato della possibilità che lo show venga rinnovato da Apple TV+, rivelando che c’è ancora una storia da raccontare.

Prima del finale della prima stagione di Monarch, Black ha dichiarato a TVLine: “Non abbiamo un ordine per la seconda stagione. Questo show è andato molto bene, quindi siamo ottimisti ed eccitati. Sentiamo di avere più storia da raccontare“.

Sebbene lo show non sia ancora stato rinnovato, Black ha motivo di essere ottimista. Apple TV+ ha recentemente comunicato che Monarch: Legacy of Monsters ha debuttato come prima stagione drammatica per Apple TV+ nel mese di novembre, secondo Deadline, insieme a successi consolidati come The Morning Show, Slow Horses e Silo. Tutti e tre sono stati rinnovati.

Per saperne di più su Monarch: Legacy of Monsters

Dopo la fragorosa battaglia tra Godzilla e i Titani che ha raso al suolo San Francisco e la scioccante rivelazione che i mostri sono reali, Monarch: Legacy of Monsters segue la vicenda di due fratelli che ricalcano le orme del padre per scoprire il legame della loro famiglia con l’organizzazione segreta nota come Monarch. Gli indizi li conducono nel mondo dei mostri e, infine, nella tana del coniglio dell’ufficiale dell’esercito Lee Shaw (interpretato da Kurt Russell e Wyatt Russell), in un arco temporale che va dagli anni ’50 fino a mezzo secolo dopo, quando la Monarch è minacciata da ciò che Shaw sa. La drammatica saga – che abbraccia tre generazioni – rivela segreti sepolti e i modi in cui eventi epici e sconvolgenti possono riverberarsi nelle nostre vite.

Prodotto dalla Legendary Television, “Monarch: Legacy of Monsters” è co-sviluppata e prodotta esecutivamente da Chris Black e Matt Fraction. Matt Shakman dirige i primi due episodi e funge da produttore esecutivo insieme a Joby Harold e Tory Tunnell, per conto di Safehouse Pictures, Andy Goddard, Brad Van Arragon e Andrew Colville. Hiro Matsuoka e Takemasa Arita producono esecutivamente per conto della Toho Co., Ltd., proprietaria del personaggio di Godzilla. La Toho ha concesso i diritti alla Legendary per “Monarch: Legacy of Monsters come naturale conseguenza del loro rapporto a lungo termine con il franchise cinematografico.

Kristen Stewart “ha odiato” girare il reboot di Charlie’s Angels

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Kristen Stewart “ha odiato” girare il reboot di Charlie’s Angels

In una recente intervista con Variety, la candidata all’Oscar Kristen Stewart ha parlato della sua esperienza di lavoro nel reboot di Charlie’s Angels del 2019, rivelando di aver “odiato” le riprese. Nel remake della commedia d’azione, la Kristen Stewart ha interpretato il ruolo di una delle angeli del titolo insieme a Naomi Scott ed Ella Balinska.

Volevamo un’apertura forte, sapete?“. Ha detto Stewart. “Volevamo davvero far capire di cosa parlava il film. All’epoca era una buona idea. Ho odiato fare quel film. Non so cos’altro dirvi. Onestamente, i tre… non si possono toccare. Cameron, Lucy e Drew… amo quel film. Adoro quel film! Se questo dice qualcosa“.

Durante la sua uscita nelle sale, il reboot di Charlie’s Angels non è stato all’altezza del franchise cinematografico originale, in quanto ha avuto un rendimento insufficiente al botteghino, guadagnando solo un incasso di oltre 73 milioni di dollari. Il film ha inoltre ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica.

Quale sarà il prossimo film di Kristen Stewart?

Dopo la sua interpretazione, nominata all’Oscar, in Spencer del 2021, la Kristen Stewart sarà protagonista del film drammatico poliziesco Love Lies Bleeding della A24, diretto dalla regista Rose Glass e dalla scrittrice Weronika Tofilska. Con Kristen Stewart nel film recitano Katy O’Brian, Jena Malone, Anna Baryshnikov, Dave Franco e Ed Harris. Il film è prodotto esecutivamente da Daniel Battsek, David Kimbangi, Susan Kirr e Ollie Madden, con Andrea Cornwell e Oliver Kassman alla produzione.

Il film è incentrato su Lou, un solitario gestore di una palestra, che si innamora di Jackie, un’ambiziosa culturista diretta a Las Vegas per inseguire il suo sogno”, si legge nella sinossi. “Ma il loro amore si trasforma in una spirale violenza, quando la famiglia criminale di LOU invade le loro vite”.

Daredevil: Born Again, Foggy Nelson e Karen Page ritorneranno nell’MCU

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Non è un segreto che Daredevil: Born Again sta prendendo una nuova direzione creativa. Secondo un nuovo rapporto, lo show vedrà il ritorno di Deborah Ann Woll e Elden Henson, rispettivamente nei ruoli di Karen Page e Foggy Nelson.

Secondo The Insneider, entrambi gli attori della precedente serie Daredevil di Netflix torneranno nei panni dei loro personaggi preferiti dai fan. La notizia arriva pochi giorni dopo che gli show di Netflix sono stati confermati come canonici del MCU sulla timeline del MCU di Disney+. Il rapporto non sa quanto ciascun attore apparirà nella serie rielaborata – potrebbe trattarsi solo di un episodio – ma considerando che originariamente non avrebbero dovuto apparire affatto, si tratta di un miglioramento significativo.

Daredevil: Born Again durerà 18 episodi e vedrà il ritorno delle star principali Charlie Cox e Vincent D’Onofrio, che riprenderanno i rispettivi ruoli di Matt Murdock/Daredevil e Wilson Fisk/Kingpin.

Lo scorso ottobre è stato reso noto che Daredevil: Born Again stava subendo un “significativo reboot creativo” dopo la pausa produttiva dovuta agli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA. Gli sceneggiatori Chris Ord e Matt Corman sono stati tolti dal progetto insieme ai registi della serie, mentre alcune scene ed episodi già terminati saranno mantenuti con l’aggiunta di ulteriori elementi seriali.

Entrambi i personaggi hanno debuttato nel Marvel Cinematic Universe nel 2021. Kingpin è stato guest-star nella serie Disney+ Hawkeye e Matt Murdock è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox è stato anche guest-star in due episodi di She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un lato più leggero dell’eroe.

ECHO: la sceneggiatrice parla di una possibile seconda stagione [spoiler]

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Sappiamo che ECHO getta le basi per Daredevil: Born Again, ma la co-sceneggiatrice Amy Rardin sembra entusiasta della possibilità che la storia di Maya Lopez continui in una seconda stagione…

Dopo il debutto di Maya Lopez in Hawkeye, Echo ha proseguito la storia dell’ex assassina gettando anche le basi per Daredevil: Born Again – ma non per il personaggio principale.

Spoiler per il finale di stagione.

Nel quinto e ultimo episodio, Echo decide di rimanere con la sua famiglia e a Tamaha e di iniziare una nuova vita dopo aver usato le sue abilità Choctaw ereditate per “guarire” Wilson Fisk e liberarsi (apparentemente) di almeno una parte della rabbia e dell’odio che si è portato dietro per la maggior parte della sua vita.

La scena post-credits conferma praticamente che Kingpin si candiderà di nuovo a sindaco di New York, preparando il suo conflitto con l’Uomo Senza Paura in Born Again, ma cosa ne sarà di Maya?

La serie ha riscosso un grande successo tra gli spettatori e recentemente abbiamo appreso che è stata la prima serie più vista sia su Disney+ che su Hulu (Negli USA). Anche se non è stato annunciato ufficialmente nulla, la co-sceneggiatrice Amy Rardid ritiene che questo sia di buon auspicio per una seconda stagione.

Sento che se saremo abbastanza fortunati da avere una seconda stagione, penso che potrei guardare lo show di Maya-Kingpin tutto il giorno”, dice a Screen Rant. “Penso che quella storia? Lei non ha chiuso con lui e lui non ha chiuso con lei, quindi penso che le possibilità di narrazione siano illimitate. Credo che la cosa interessante di questi due personaggi sia che entrambi si conoscono così bene. E credo che il potere di Maya su Fisk sia quello di sapere che lui la ama, e questo è un grande potere, e lei lo conosce probabilmente meglio di molte altre persone, e viceversa. Quindi, credo che la manipolazione reciproca di questi due giocatori di scacchi emotivi possa essere davvero interessante”.

C’è la possibilità che ECHO faccia un’apparizione in Daredevil: Born Again, naturalmente, ma con tutto quello che sta succedendo in quella serie, sembra improbabile. Tutti i cinque episodi di ECHO sono ora disponibili in streaming su Disney+.

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Critics Choice Awards 2024, è il trionfo di Oppenheimer

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Critics Choice Awards 2024, è il trionfo di Oppenheimer

Oppenheimer ha replicato il successo dei Golden Globe di quest’anno anche ai Critics Choice Awards 2024, portando a casa ben otto premi, tra cui quello alla regia e al migliore attore non protagonista. L’altro big contender, Barbie, ha vinto invece sei premi, tra cui migliore commedia e migliore canzone.

Per quanto riguarda le interpretazioni, Emma Stone e Paul Giamatti hanno trionfato, mescolando le carte in tavola per la stagione, mentre per quello che riguarda la televisione, sembra esserci ben poca concorrenza per The Bear e Succession, che trionfano per comedy e drama. Beef invece sembra non avere rivali per la categoria dedicata alla breve serialità.

Ecco di seguito tutti i vincitori dei Critics Choice Awards 2024

FILM

Miglior Film

Miglior attore

Migliore Attrice

Miglior Attore non protagonista

Migliore attrice non protagonista

Miglior giovane attore/attrice

  • WINNER: Dominic Sessa — The Holdovers

Miglior Cast

Migliore Regia

  • WINNER: Christopher Nolan — Oppenheimer

Migliore Sceneggiatura Originale

  • WINNER: Barbie — Greta Gerwig, Noah Baumbach

Migliore Sceneggiatura Adattata

  • WINNER: American Fiction — Cord Jefferson

Migliore Fotografia

  • WINNER: Hoyte van Hoytema – Oppenheimer

Migliore Scenografia

  • WINNER: Sarah Greenwood, Katie Spencer – Barbie

Miglior Montaggio

  • WINNER: Jennifer Lame – Oppenheimer

Migliori Costumi

  • WINNER: Jacqueline Durran – Barbie

Miglior Trucco e Parrucco

  • WINNER: Barbie

Migliori Effetti Visivi

  • WINNER: Oppenheimer

Migliore Commedia

  • WINNER: Barbie

Miglior Film d’Animazione

  • WINNER: Spider-Man: Across the Spider-Verse

Miglior film in lingua straniera

  • WINNER: Anatomy of a Fall

Miglior Canzone Originale

  • WINNER: “I’m Just Ken” – Barbi

Miglior Colonna sonora

  • WINNER: Ludwig Göransson – Oppenheimer

TELEVISIONE

Miglior Serie Drammatica

Miglior attore in una serie drammatica

  • WINNER: Kieran Culkin – Succession (HBO | Max)

Migliore attrice in una serie drammatica

  • WINNER: Sarah Snook – Succession (HBO | Max)

Migliore attore non protagonista in una serie drammatica

  • WINNER: Billy Crudup – The Morning Show (Apple TV+)

Migliore attrice non protagonista in una serie drammatica

Miglior Serie Comedy

  • WINNER: The Bear (FX)

Miglior attore in una serie Comedy

  • WINNER: Jeremy Allen White – The Bear (FX)

Miglior attrice in una serie Comedy

  • WINNER: Ayo Edebiri – The Bear (FX)

Miglior attore non protagonista in una serie Comedy

  • WINNER: Ebon Moss-Bachrach – The Bear (FX)

Miglior attrice non protagonista in una serie Comedy

  • WINNER: Meryl Streep – Only Murders in the Building (Hulu)

Miglior mini serie

  • WINNER: Beef (Netflix)

Miglior film per la tv

  • WINNER: Quiz Lady (Hulu)

Miglior attore in una miniserie o in un film per la tv

  • WINNER: Steven Yeun – Beef (Netflix)

Miglior attrice in una miniserie o in un film per la tv

  • WINNER: Ali Wong – Beef (Netflix)

Miglior attore non protagonista in una miniserie o in un film per la tv

  • WINNER: Jonathan Bailey – Fellow Travelers (Showtime)

Miglior attrice non protagonista in una miniserie o in un film per la tv

  • WINNER: Maria Bello – Beef (Netflix)

Miglior serie straniera

  • WINNER: Lupin (Netflix)

Miglior serie animata

  • WINNER: Scott Pilgrim Takes Off (Netflix)

Miglior Talk Show

  • WINNER: Last Week Tonight with John Oliver (HBO | Max)

Miglior Special Comedy

  • WINNER: John Mulaney: Baby J (Netflix)

WB Games conferma che i videogiochi legati al DCU sono attualmente in fase di sviluppo, saranno Tripla A

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Nel mezzo di una relazione sulle forti vendite di Hogwarts Legacy durante la scorsa stagione natalizia, il CEO di Warner Bros. Discovery Games David Haddad ha rivelato che i videogiochi legati al DCU sono attualmente in lavorazione.

David Haddad, responsabile di Warner Bros Interactive Entertainment, ha recentemente parlato con Variety del gioco di Harry Potter dello studio, Hogwarts Legacy, che ha venduto oltre 22 milioni di copie entro la fine del 2023.

Haddad ha iniziato l’intervista sottolineando il successo del gioco di Harry Potter, affermando: Ha portato Harry Potter in vita in un modo nuovo per i giocatori, dove potevano essere se stessi in questo mondo, in questa storia. Questo è ciò che il team di Avalanche si è prefissato di fare durante lo sviluppo del gioco e credo che sia proprio questo il motivo per cui ha avuto una risonanza così forte e rimane il gioco più venduto dell’anno nell’intero settore a livello mondiale. Si tratta di una posizione che di solito viene occupata da uno dei giochi sequel del protagonista e noi siamo molto orgogliosi di essere riusciti a entrare in questa classifica“.

Tuttavia, è stato successivamente confermato che oltre a Suicide Squad: Kill the Justice League, MultiVersus e un gioco d’azione single-player di Wonder Woman di Monolith, WB Games sta lavorando anche a videogiochi tie-in per il DCU di James Gunn e Peter Safran.

Haddad ha dichiarato: “Un messaggio molto coerente proveniente dal livello esecutivo di Warner Bros. Discovery è l’importanza dei franchise. I giochi hanno un ruolo unico e importante nel mantenere i nostri franchise rilevanti, risonanti ed eccitanti, perché ci sono molti fan e molte persone che consumano contenuti in cui i giochi sono il loro punto di partenza, la loro forma preferita di contenuto“.

Questa è la prima indicazione della divisione videogiochi della Warner Bros. che sostiene i grandiosi piani di James Gunn di costruire un mondo cinematografico che abbracci tutti i media.

Quando ha svelato per la prima volta lo slate del Capitolo 1: Dei e Mostri, James Gunn ha dichiarato: “Quello che stiamo facendo con il DCU è avere l’animazione legata direttamente al live action. Televisione, film e giochi si intrecciano nello stesso universo. Stiamo per ingaggiare attori in grado di interpretare i personaggi in questo e in altri film, alcuni dei quali sono già stati scritturati”.

Le prime impressioni su SUICIDE SQUAD: KILL THE JUSTICE LEAGUE dipingono una battaglia in salita dopo il lancio per Rocksteady. Haddad si è comprensibilmente rifiutato di entrare nello specifico di quali videogiochi del DCU siano attualmente in fase di sviluppo, ma data la variegata serie del primo capitolo, ci sono chiaramente molte possibilità.

Potrebbe essere in fase di sviluppo un gioco legato a Superman: Legacy che vedrà il cast riprendere i propri ruoli? Anche uno sparatutto in terza persona di Peacemaker con John Cena che fornisce la voce e il motion capture susciterebbe un grande interesse da parte dei giocatori e dei lettori di fumetti. I fan non hanno perso tempo a porre domande a Gunn sui social media, dove lui si è già espresso confermato che i giochi saranno Tripla A.

Alien: ecco perché la serie prequel ignorerà Prometheus e Alien: Covenant

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Dopo l’eccellente serie televisiva dedicata agli X-Men e Legion e il suo continuo e pluripremiato lavoro su Fargo, Noah Hawley cercherà di continuare a produrre notevoli drammi fantascientifici con FX con la serie televisiva prequel di Alien.

Tuttavia, il franchise di Alien ha già avuto un film prequel, anzi due, dato che Ridley Scott è tornato al franchise per dirigere Prometheus del 2012 e Alien: Covenant del 2017. Tuttavia, una nuova intervista a Noah Hawley ha rivelato che la sua serie televisiva ignorerà entrambi i film.

Ma prima di entrare nel merito delle dichiarazioni di Hawley, occorre ricordare alcune date chiave nella cronologia di Alien. Ridley Scott ha diretto il film originale di Alien del 1979, ambientato nell’anno 2122. Molti anni dopo, Ridley Scott ha diretto il prequel Prometheus, che si svolge nel 2089, 33 anni prima degli eventi del primo film.

Prometheus ha poi avuto un sequel, Alien: Covenant, ambientato nel 2104, 18 anni prima che Ripley e la Nostromo si imbattessero nei letali extraterrestri. Vale la pena ricordare che i film di Alien vs. Predator, ambientati nel 2004, sono considerati non canonici, essendo stati cancellati da Prometheus.

La serie televisiva di Hawley è ambientata “tre decenni” prima degli eventi del primo film, quindi dovrebbe svolgersi molto vicino agli eventi di Prometheus, ma il creatore della televisione ha confermato che ignorerà i film prequel perché il concetto degli Ingegneri (come rappresentato nei prequel) non lo interessa.

Hawley ha dichiarato: “Ridley e io abbiamo parlato di questo e di molti elementi dello show, ma credo che per me questa forma di vita perfetta, come è stata descritta nel primo film, sia il prodotto di milioni di anni di evoluzione che hanno creato questa creatura che potrebbe essere esistita per un milione di anni là fuori nello spazio. L’idea che si tratti di un’arma biologica creata mezz’ora fa mi sembra intrinsecamente meno utile. In termini di mitologia e di ciò che fa paura di questo mostro”.

I commenti di Noah Hawley si riferiscono agli eventi di Prometheus, dove viene rivelato che i precursori dell’umanità, gli Ingegneri, hanno creato gli Xenomorfi come arma biologica. Hawley ha anche aggiunto di preferire l’estetica dei primi due film originali, rispetto ai prequel.

Preferisco il retrofuturismo dei primi due film, e quindi è questa la scelta che ho fatto per abbracciarlo. Non ci sono ologrammi; la comodità della bella tecnologia degli Apple Store non è disponibile per me“.

Cosa sappiamo sulla serie tv di Alien?

Il cast completo della serie Alien comprende Sydney Chandler (Don’t Worry Darling), Alex Lawther (Black Mirror, Andor), Samuel Blenkin (The Sandman, Black Mirror), Kit Young (Shadow and Bone), Essie Davis (Matrix Revolutions, Assassin’s Creed) e Adarsh Gourav (The White Tiger). Anche Timohty Olyphant si è unito al cast come sintetizzatore, mentre il ruolo di David Rysdahl non è stato reso noto.

In precedenza, Hawley ha dichiarato a Vanity Fair che la serie è ambientata sulla Terra e tratterà i temi della guerra di classe. “Le storie di alieni sono sempre in trappola… Intrappolati in una prigione, intrappolati in un’astronave. Ho pensato che sarebbe stato interessante aprirla un po’, in modo che la posta in gioco “Cosa succede se non si riesce a contenerla?” sia più immediata“. “

Oltre alla serie prequel, un nuovo film di Alien del regista Fede Alvarez, intitolato Alien: Romulus, è in lavorazione presso i Disney/20th Century Studios, con data di uscita nelle sale il 16 agosto 2024.

Il cast comprende Cailee Spaeny, Isabela Merced, Archie Renaux, David Jonsson, Aileen Wu e Spike Fearn.

Mentre la serie televisiva sarà ambientata prima degli eventi del primo film, il film di Alvarez sarà ambientato tra gli eventi del film originale del 1979 diretto da Ridley Scott e il suo sequel del 1986 diretto da James Cameron. Secondo Hawley, la serie televisiva prequel di Alien debutterà “Alien serie tv”.

Star Wars: Daisy Ridley dice che il prossimo film su REY offrirà una “fantastica esplorazione” del franchise

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Ci aspettavamo che il seguito senza titolo de L’ascesa di Skywalker di Sharmeen Obaid-Chinoy fosse il primo film di Star Wars nelle sale dopo la conclusione della Saga di Skywalker nel 2019, ma all’inizio di questa settimana Lucasfilm ha annunciato che The Mandalorian & Grogu arriverà prima.

Il film di Obaid-Chinoy, con Daisy Ridley nel ruolo di Rey, è ancora in cantiere, ma resta da vedere se arriverà prima dei rispettivi progetti di Dave Filoni o James Mangold (quest’ultimo, se mai arriverà, è probabilmente il più lontano).

Inizialmente Lindelof e Justin Brit-Gibson stavano collaborando alla stesura della sceneggiatura – ambientata durante l’era del “Nuovo Ordine Jedi” – ma le divergenze creative con Lucasfilm hanno portato al loro allontanamento. Non ci è voluto molto prima che Steven Knight, creatore di Peaky Blinders, entrasse a bordo del progetto, ma i lavori sono stati bloccati dallo sciopero della WGA.

All’inizio di questa settimana, abbiamo appreso che la sua bozza non è ancora stata consegnata alla Lucasfilm e che è possibile che lo studio cerchi qualcun altro che si occupi della riscrittura. Parlando con AlloCiné, Daisy Ridley ha condiviso ciò che sa di questo film di Star Wars e ha confermato che la storia è stata sufficiente a convincerla a tornare nel ruolo di Rey.

In realtà è stata una cosa dell’ultimo minuto. L’anno scorso stavo girando il mio film e Kathy Kennedy mi ha detto che voleva fare colazione. E io pensavo che stessimo facendo colazione. Così ero lì, a fare colazione, e lei mi fa ‘Oh, a proposito, potremmo farne un altro’. E io: “Ok…“.

Così ci ho pensato per un po’ e una volta che ho saputo qual era la storia e tutto il resto ho capito che era qualcosa che volevo davvero fare. Penso che sia un’esplorazione davvero fantastica del mondo di Star Wars. È un modo molto bello di portare la storia in una direzione un po’ diversa“.

Il ritorno di Rey ci porterà il più lontano possibile dalla Saga degli Skywalker nel “canone” e si spera che possa rispondere a molte delle domande persistenti che avevamo dopo aver visto la trilogia sequel.

Tuttavia, visto quanto è stata divisiva, è molto probabile che si discosti da quanto visto in quel film per affermare Rey come donna a sé stante (quindi, potremmo finire per dire addio a Rey “Skywalker”).

Cosa sappiamo sul nuovo film di Star Wars con Daisy Ridley?

L’anno scorso, Daisy Ridley ha condiviso un aggiornamento simile quando ha rivelato che Lucasfilm le ha parlato solo di un film, con la porta aperta per altre storie ambientate in questo periodo della storia di Star Wars.

“Conosco la trama di un film. Questo non vuol dire che sia solo quella, ma è quello che mi è stato detto. E immagino che sarà il prossimo film, credo. Voglio dire, ancora una volta, non so, dopo gli scioperi e tutto il resto, quanto velocemente tutto ricomincerà. Ma sì, per ora conosco la storia di un film e credo che la gente sarà molto eccitata”.

Gli unici dettagli confermati su questo progetto di Star Wars, ancora senza titolo, sono che sarà diretto da Obaid-Chinoy e sarà ambientato 15 anni dopo gli ultimi eventi della Saga degli Skywalker. Ci riuniremo a Rey e seguiremo la storia della ricostruzione del Nuovo Ordine Jedi e dei poteri che si ergono per abbatterlo.

WISH supera i 220 milioni di dollari in tutto il mondo

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WISH supera i 220 milioni di dollari in tutto il mondo

Come celebrazione del 100° anniversario della Disney, lo studio d’animazione aveva probabilmente grandi speranze per Wish, ma il lungometraggio d’animazione di altro profilo ha disatteso le aspettative a livello nazionale. Mentre Wish della Disney si sta spegnendo al botteghino USA, il film si sta comportando in modo ammirevole sul fronte internazionale.

Wish ha aggiunto 8,6 milioni di dollari dai territori del Nord America, portando il suo bilancio internazionale a 160,4 milioni di dollari. In confronto, il film ha incassato solo 63 milioni di dollari nei cinema statunitensi e canadesi. Gli analisti del box office prevedono che il film finirà la sua corsa nelle sale poco più a nord di 250 milioni di dollari.

Sembra che Wish non avrà la stessa lenta progressione al botteghino di Elemental e, a tal fine, lo studio ha già annunciato i piani per l’arrivo di Wish su supporto domestico.

I fan della Disney potranno godere di una versione cantata del film, di contenuti bonus mai visti prima e di scene eliminate quando il film sarà disponibile presso tutti i principali rivenditori digitali, tra cui Prime Video, Apple TV e Vudu, il 23 gennaio.

Wish arriverà in 4K Ultra HD, Blu-ray e DVD il 12 marzo.

Il film è uscito nelle sale nordamericane il 22 novembre, prima delle vacanze del Ringraziamento, guadagnando 31,7 milioni di dollari a livello nazionale e 17,3 milioni di dollari a livello internazionale, per un debutto mondiale di 49 milioni di dollari. Il film ha un budget di produzione di 200 milioni di dollari.

The Last of Us – seconda stagione: Isabela Merced nel cast

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The Last of Us – seconda stagione: Isabela Merced nel cast

La HBO ha confermato oggi che Isabela Merced è entrata a far parte del cast della seconda stagione di The Last of Us. Si tratta dell’ultima delle tre importanti aggiunte al cast della serie che adatta l’omonima serie di videogiochi di successo di Naughty Dog.

Merced entra a far parte del dramma post-apocalittico insieme ai già annunciati Kaitlyn Dever nel ruolo di Abby e Young Mazino in quello di Jesse. La star di Madame Web interpreta Dina, il nuovo interesse romantico di Ellie e l’ex di Jessie. Viene descritta come “uno spirito libero la cui devozione a Ellie sarà messa alla prova dalla brutalità del mondo in cui vivono“. Chi ha giocato a The Last of Us Part II ricorderà che Dina è un personaggio di supporto importante nel sequel.

Dina è dolce, brillante, selvaggia, divertente, morale, pericolosa e immediatamente amabile“, hanno dichiarato oggi in un comunicato congiunto Craig Mazin e Neil Druckmann, co-creatori, scrittori, produttori esecutivi e registi di The Last of Us.

Si può cercare all’infinito un attore che incarni senza sforzo tutte queste cose, oppure si può trovare subito Isabela Merced. Non potremmo essere più orgogliosi di averla nella nostra famiglia“.

Shannon Woodward ha interpretato Dina nel gioco e The Last of Us segnerà una sorta di riunione per Dever e Merced, che hanno recitato insieme nel film Rosaline del 2022. Isabela Merced è forse più nota per aver recitato in Dora e la città d’oro perduta e al fianco di Jason Momoa in Sweet Girl. Recentemente, ha prestato la sua voce a Migration della Illumination e ha in programma una serie di ruoli cinematografici importanti.

Tra questi Alien: Romulus, Ballerina Overdrive (da non confondere con l’imminente spin-off di John Wick) e il ruolo di Hawkgirl in Superman: Legacy. Come sicuramente saprete, la seconda stagione di The Last of Us  non ha ancora una data di debutto confermata, ma dovrebbe tornare nel 2025.

La serie tv The Last of Us

La prima stagione di The Last of Us ha presentato Joel come un padre amorevole, prima di perdere la figlia la notte in cui l’epidemia è scoppiata e il mondo è andato fuori controllo. Anni dopo aver dovuto escogitare diversi modi per sopravvivere agli infetti, Joel si imbatte in Ellie, una ragazza che ha imparato a prendersi cura di se stessa nel pericoloso mondo dell’adattamento dei videogiochi. Le tensioni iniziarono a salire quando Joel fu informato che la sua missione era in realtà quella di portare Ellie dall’altra parte del Paese perché il suo sangue poteva essere la risposta a una cura per il virus, a costo della vita della ragazza. Joel non avrebbe permesso che accadesse qualcosa alla persona che per lui significava una seconda possibilità per essere un PADRE.

La seconda stagione di The Last of Us si baserà sul secondo gioco della serie, in cui Ellie inizia a innamorarsi di Dina. Come ogni adattamento di un videogioco prodotto per la televisione, The Last of Us potrebbe allontanarsi dalla trama e dai nodi emotivamente intensi del videogioco, ma in base alla prima stagione della serie, il team dietro lo show ama rimanere molto fedele. Jesse, ex fidanzato di Dina, non sarà a suo agio con l’idea che Ellie si innamori di lei, mentre tutti cercano di stare lontani dagli infetti e dai membri della Firefly in cerca di risposte. La prima stagione di The Last of Us è attualmente in streaming su NOW.

Oceania (Moana): Auli’i Cravalho rivela perché non riprenderà il ruolo nel remake live action

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Nell’ambito del webcast dell’assemblea degli azionisti di The Walt Disney Company dello scorso aprile, l’amministratore delegato della Disney Bob Iger ha condiviso un video in cui Dwayne “The Rock” Johnson ha rivelato – dalle Hawaii – che un film live-action su Oceania (Moana) era in lavorazione.

La versione animata è uscita nelle sale nel 2016 e ha incassato quasi 644 milioni di dollari al box office mondiale.Vantava una colonna sonora scritta da Lin-Manuel Miranda, Opetaia Foa’i e Mark Mancina, e da tempo si vociferava di una trasposizione live-action di questa storia. Non sorprende dunque che Dwayne “The Rock” Johnson riprenderà il ruolo del semidio Maui, anche se non è mai stato chiarito se Auli’i Cravalho tornerà nel ruolo di Moana.

L’attrice ha 23 anni, quindi è sempre sembrato improbabile, anche se la Disney ha confermato che sarà produttrice esecutiva del progetto insieme a Johnson, Dany Garcia e Hiram Garcia. Parlando con The Wrap, la Cravalho oggi ha rivelato perché la Disney sta cercando una nuova attrice per ereditare il ruolo di Moana nel remake. “Mi sembra davvero importante passare il testimone alla prossima giovane donna di origine delle isole del Pacifico, e lo dico con tutto il mio cuore“, ha detto.

Sono stata invitata ed esisto in questi bellissimi spazi AAPI, Asian American Pacific Islander, e sono una delle poche donne delle isole del Pacifico. E lo ripeto, sono una delle poche isolane del Pacifico. E le nostre storie sono così importanti da essere raccontate“.

Noi siamo usati. E voglio raccontare le nostre storie. Voglio essere dietro la macchina da presa tanto quanto lo sono davanti“, ha continuato Cravalho. “Quando parlo di rappresentanza, voglio che la stessa cosa accada nelle stanze degli scrittori. Voglio che la stessa cosa accada con i registi. E anche Taika Waititi ne parla: voglio vedere showrunner che siano anche di origine indigena che raccontano le loro storie“.

E se deve iniziare con me – ho 23 anni, ma se inizia con me, così sia. Voglio che quella porta si spalanchi e non vedo l’ora di conoscere la prossima Moana“, ha concluso.

Come il suo predecessore animato, la nuova Moana celebrerà le isole, le comunità e le tradizioni degli abitanti delle isole del Pacifico, viste attraverso gli occhi di una giovane donna desiderosa di aprire la propria strada.

Il viaggio di Moana alla scoperta di se stessa e la riflessione sulle vite dei suoi antenati hanno conquistato i cuori di tutto il mondo, così come la sua ritrovata amicizia con un semidio esiliato di nome Maui. Thomas Kail dirigerà Oceania (Moana), che attualmente dovrebbe arrivare nelle sale il 27 giugno 2025.

Creature Commandos: rivelato un nuovo sguardo alla serie animata del DCU

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A parte l’immagine promozionale originale che ha debuttato quando lo show è stato annunciato per la prima volta, non abbiamo visto nulla della prossima serie animata Creature Commandos di James Gunn – fino ad ora!

Anche se l’immagine non è stata rilasciata ufficialmente, la recente aggiunta al cast di Superman: Legacy, Sara Sampaio, ha condiviso sui social media un merchandise CC con un nuovo look della squadra.

In Creature Commandos l’attore di Captain America: The Winter Soldier Frank Grillo interpreterà Rick Flag Sr., L’attrice di Guardiani della Galassia Vol. 3. Maria Bakalova darà la voce alla principessa Ilana Rostovic, Indira Varma interpreterà La sposa, Zoe Chaois sarà Nina Mazursky, Alan Tudyk sarà il Dottor Phosphorus, David Harbour Eric Frankenstein, Sean Gunn G.I. Robot e Steve Agee riprenderà il suo ruolo di Peacemaker come John Economos.

Sean Gunn darà anche la voce a Weasel di Suicide Squad (anche se non siamo sicuri che riesca a parlare con frasi quasi complete). Viola Davis dovrebbe tornare nel ruolo di Amanda Waller. Guardate l’immagine al link sottostante.

Creature Commandos

James Gunn ha precedentemente affermato che qualsiasi doppiatore di un progetto animato del DCU riprenderà il ruolo nel live-action qualora se ne presentasse l’occasione, quindi c’è una discreta possibilità di vedere almeno alcuni di questi membri del cast vestire i panni dei rispettivi personaggi lungo la linea.

Creature Commandos è una serie animata, ho scritto tutti gli episodi, una cosa che faremo in modo un po’ diverso alla DC è far passare i personaggi nell’animazione, fuori dall’animazione, di solito facendo interpretare la loro voce allo stesso attore che li interpreta nel live-action“.

Tra le notizie correlate, James Gunn ha confermato che l’attrice di The Witcher Anya Chalotra (Yennefer) darà la voce a Circe in Threads. Il regista ha anche sottolineato che tutti i personaggi regolari della serie sono stati annunciati, ma “ci sono altri personaggi interessanti nello show interpretati da altri attori interessanti“.

La produzione della serie è iniziata verso la fine dello scorso anno. James Gunn ha dichiarato che lo stile di animazione è un modo per “raccontare storie gigantesche” senza spendere 50 milioni di dollari per episodio. Lo Studio Bobbypills ha lavorato all’animazione della serie. Creature Commandos non ha ancora una data di debutto ufficiale, ma dovrebbe debuttare sul servizio di streaming Max verso la fine del 2024.

Batman: le 10 migliori introduzioni dei suoi villain nei film

Batman: le 10 migliori introduzioni dei suoi villain nei film

Gli avversari del Cavaliere Oscuro sono spesso stati introdotti in modo fantastico nei film di Batman, con alcune entrate in scena davvero iconiche nel corso degli anni. La rogue gallery di Batman è nota per essere una delle più ampie, variegate e apprezzate di qualsiasi altro supereroe, e comprende malfattori come Joker, il Pinguino, Due Facce e molti altri. Sia che vengano introdotti subito, sia che la loro identità rimanga celata fino alla fine del film, i progetti audiovisivi dedicati a Batman hanno presentato molti dei suoi cattivi in sequenze memorabili, rimaste altrettanto iconiche anche a distanza di anni.

Max Shreck incontra il Pinguino – Batman – Il ritorno

Batman: Il Ritorno di Tim Burton fa di tutto per tenere nascosto il Pinguino fino al momento giusto per la rivelazione del personaggio, che arriva dopo il rapimento del sinistro uomo d’affari Max Shreck (Christopher Walken). Inquadrato di spalle mentre dà da mangiare al suo amato stormo di pinguini, Oswald Cobblepott finalmente si gira e ringhia “Ciao” allo scioccato Shreck, proseguendo con “Credo che la parola che stai cercando sia AHHHHHHHH!“. Persino il cattivo Shreck rimane sconvolto dal Pinguino di Danny DeVito, il che è tutto dire!

L’Enigmista sorprende Due Facce nel suo covo – Batman Forever

Tommy Lee Jones Batman ForeverLa vendetta di Edward Nygma nei confronti di Bruce Wayne in Batman Forever lo porta a sperimentare diverse possibili identità di supercriminali prima di optare per quella dell’Enigmista, che fa il suo ingresso in scena alla maniera di Jim Carrey. Usando la sua invenzione “svuota il cervello”, per localizzare il covo di Due Facce (Tommy Lee Jones), Nygma coglie di sorpresa l’ex procuratore distrettuale, emergendo dall’ombra e rivelando di essere “solo un amico, ma tu puoi chiamarmi l’Enigmista“. Edward Nygma è sempre stato uno dei nemici più ostentati del Cavaliere Oscuro e Batman Forever sfrutta appieno il talento di Jim Carrey per introdurlo nella storia.

L’Enigmista viene finalmente catturato in una tavola calda – The Batman

The-Batman-Paul-DanoMatt Reeves ha tenuto in gran parte mascherato l’Edward Nashton di Paul Dano, alias l’Enigmista, in The Batman. Nashton viene finalmente mostrato solo quando il GCPD e Batman lo arrestano in una tavola calda di Gotham City. Nonostante l’interpretazione agghiacciante di Dano nei panni dell’Enigmista quando è mascherato, è probabilmente ancora più sinistro senza maschera, con Nashton che sorride diabolicamente da un orecchio all’altro mentre viene arrestato. Sebbene l’Enigmista sia stato presente in tutto The Batman, il suo smascheramento completo è una rivelazione straordinariamente terrificante per un cattivo che sa come stare un passo avanti al Crociato incappucciato.

Henry Ducard svela la sua identità – Batman Begins

Batman-Begins-Liam-NeesonsQuando Bruce Wayne (Christian Bale) abbandona la Lega delle Ombre in Batman Begins, pensa che il suo mentore Henri Ducard (Liam Neeson) e il leader della Lega Ra’s Al Ghul siano entrambi morti, ma Bruce avrà una grande sorpresa quando Ducard tornerà a Wayne Manor nel terzo atto. La sorpresa ancora più grande è che Ducard si rivela essere il vero Ra’s al Ghul. Essendo Ra’s Al Ghul uno dei più grandi nemici di Batman, Batman Begins gli rende giustizia sia con la sua visione estrema della moralità sia celando la sua introduzione dietro la maschera di un mentore fino a poco prima del finale.

Il Joker incontra l’Enigmista dietro le sbarre – The Batman

The Batman Joker Barry KeoghanThe Batman di Matt Reeves si concentra principalmente sull’Enigmista (Paul Dano) come cattivo principale, ma offre un cameo molto allettante per il Clown Principe del Crimine . che apparirà nel già annunciato sequel – quando l’Edward Nashton di Dano viene arrestato e messo dietro le sbarre. Nonostante la sconfitta, l’Enigmista stringe un legame con un prigioniero nella cella adiacente, di cui notiamo il volto visibilmente ustionato nell’ombra. Tuttavia, l’inquietante risata del Joker di Barry Keoghan rivela inequivocabilmente la sua identità, preparandolo a confrontarsi con il Cavaliere Oscuro di Robert Pattinson nel prossimo capitolo del franchise.

Bane si rivela un temibile villain – Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Bane è famoso tra i cattivi della DC come “l’uomo che spezzò il pipistrello” nella storia dei fumetti Knightfall, e Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno gli concede un’introduzione da brivido quando viene smascherato a bordo di un aereo da agenti della CIA che cercano di ottenere informazioni su Bane stesso. Mentre un agente toglie il sacco dalla testa del Bane di Tom Hardy, Bane dice: “A nessuno importava di chi ero finchè non ho indossato la maschera!”. Sebbene Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno modifichi alcuni elementi della storia di Bane, tra cui la funzione della sua maschera, la sua introduzione lo rivela gradualmente come una bestia in attesa di avventarsi sui suoi nemici.

Harvey Dent mostra finalmente la sua ustione facciale – Il Cavaliere Oscuro

Aaron Eckhart Il cavaliere oscuro

La tragica caduta di Harvey Dent (Aaron Eckhart) ne Il Cavaliere Oscuro lo lascia con cicatrici sia mentali che fisiche dopo il rapimento da parte del Joker (Heath Ledger) e la morte della sua fidanzata Rachel Dawes (Maggie Gylenhaal). Mentre Harvey riflette su quanto ha perso, chiede al commissario James Gordon (Gary Oldman) di rivelargli il soprannome che gli era stato dato agli Affari Interni, e Gordon risponde con riluttanza “Due Facce. Harvey Due Facce“. Le orribili ustioni sul lato sinistro del volto di Harvey vengono tenute nascoste fino alla fine, quando Harvey si rivolge finalmente alla telecamera per rivelare di essere diventato, letteralmente, Due Facce, in un’indimenticabile rivelazione del cattivo di Batman.

Il Joker esce dall’oscurità – Batman

Il Batman di Tim Burton dà al Clown Principe del Crimine una backstory come Jack Napier (Jack Nicholson), gangster di Gotham City, e ci mostra la sua origine malvagia con Napier che cade in una vasca di acido alla Axis Chemicals. Tornato nel suo covo malvagio per vendicarsi del boss del crimine Carl Grissom (Jack Palance), che aveva ordinato il tentato omicidio di Napier, il cattivo trasformato esce dall’ombra e rivela: “Potete chiamarmi Joker, e come potete vedere, sono molto più felice“, prima di uccidere Grissom. Con la sua terrificante risata e un character design cartoonesco del personaggio di Jack Nicholson, la rivelazione del Joker in Batman è uno dei momenti più memorabili di Mr. J sul grande schermo.

Deathstroke è amico e nemico di Batman – Justice League di Zack Snyder

Justice League di Zack Snyder si conclude con l’incontro tra Deathstroke (Joe Manganiello) e Lex Luthor (Jesse Eisenberg) per definire una vendetta “personale” contro il Batman di Ben Affleck: in questo modo si sarebbero poste le basi per il film da solista diretto da Ben Affleck su Batman. La scena successiva, tuttavia, ribalta completamente la situazione: Batman e Deathstroke si alleano nel futuro di Knightmare per annullare la conquista della Terra da parte di Darkseid. Sebbene il ruolo di Deathstroke in Justice League di Zack Snyder sia un cameo, si tratta comunque di una rivelazione fantastica e di una stuzzicante anticipazione del film di Ben Affleck su Batman e dei sequel di Snyder su Justice League, anche se entrambi non sono mai stati realizzati.

Joker si smaschera dopo aver rapinato una banca – Il Cavaliere Oscuro

Joker Heath LedgerIl Cavaliere Oscuro mette il Batman di Christian Bale contro l’assassino e completamente imprevedibile Joker (Heath Ledger), e il regista Christopher Nolan concede a quest’ultimo una meravigliosa introduzione nella rapina in banca di apertura del film. Il momento in cui Joker si rivela è assolutamente iconico, togliendosi la maschera da clown e dichiarando al direttore della banca (e, per estensione, allo spettatore): “Io credo semplicemente che quello che non ti uccideti rende più… strano!”. Assieme all’inquietante make-up che caratterizza questa versione del Joker, l’introduzione del Cavaliere Oscuro per l’iconico antagonista DC di Heath Ledger ha segnato la miglior introduzione di un cattivo di Batman di sempre.

The Bride of Frankenstein: Annette Bening si unisce al cast del film

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Il remake di The Bride of Frankenstein della Warner Bros. riceve un’importante notizia: un celebre candidato all’Oscar si è infatti unito al cast. Il film, un remake del film della Universal Monsters del 1935 diretto da James Whale, vedeva Henry Frankenstein (Colin Clive) sopravvivere per costruire un secondo essere patchwork come compagno della colossale creatura di Boris Karloff.  Come riportato da Deadline, il remake di The Bride of Frankenstein, diretto da Maggie Gyllenhaal, potrà ora contare anche sulla partecipazione dell’attrice Annette Bening, con l’inizio delle riprese attualmente previsto per il 4 marzo di quest’anno. Non è però stato rivelato quale sarà il ruolo ricoperto dall’attrice.

Sebbene il remake di The Bride of Frankenstein sia privo di qualsiasi interconnessione con il Dark Universe, sembra anche destinato a distinguersi da altre rivisitazioni di successo dei mostri della Universal degli ultimi anni. Mentre L’uomo invisibile di Leigh Wannell ha preso quella storia e l’ha modernizzata con una narrazione molto più piccola ma personale, è stato confermato che The Bride of Frankenstein sarà un’opera ambientata nella New York degli anni ’30 e vedrà ancora una volta il mostro di Frankenstein e il suo creatore riunirsi per costruire una nuova creatura, anche se l’enfasi sembra sarà posta sul caos che la Sposa causerà, distinguendosi dal film originale.

Cosa aspettarsi da The Bride of Frankenstein?

Descritto come un thriller-horror, The Bride sarà diretto da Maggie Gyllenhaal, basato sul classico romanzo gotico di Mary Shelley Frankenstein or The Modern Prometheus. Si tratta del secondo progetto da regista per Maggie Gyllenhaal dopo The Lost Daughter del 2021, che le è valso una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. Oltre a Christian Bale nel ruolo di Frankenstein, il film sarà interpretato anche da Penelope Cruz nel ruolo di Myrna, Peter Sarsgaard nel ruolo di un detective e Jessie Buckley in un ruolo non rivelato.

The Bride è prodotto da Talia Kleinhendler e Emma Tillinger Koskoff. Oltre a Maggie Gyllenhaal, Guillermo del Toro si sta preparando a dirigere un altro film incentrato su Frankenstein, che avrà come protagonisti Oscar Isaac, Mia Goth, Christoph Waltz e Jacob Elordi. Sarà dunque interessante scoprire in che modo i due registi si approcceranno a questi personaggi e alle loro vicende.

Lift: recensione del film d’azione di Netflix

Lift: recensione del film d’azione di Netflix

Location mozzafiato, effetti speciali pazzeschi, un cast stellare dalla chimica esplosiva e una gran bella dose di cliché del genere heist movie (o meglio, “film dal colpo grosso”). Disponibile dal 12 gennaio sulla celebre piattaforma Tudum, LIFT è il nuovo adrenalinico action movie ad alta quota diretto da F. Gary Gray (Men in Black: International, Fast & Furious 8, Giustizia privata) e scritto da Daniel Kunka che, con buone probabilità, riuscirà a scalare, nelle prossime ore, l’ambita e iconica Top 10 Netflix.

LIFT la trama

Cyrus Whitaker (Kevin Hart) è l’affascinante e brillante capo di una banda internazionale di rapinatori, specializzata in furto e contrabbando di opere d’arte: Camilla (Úrsula Corberó) è la tenace e caparbia pilota spagnola, Mi-sun (Kim Yoon-ji) è l’ingegnosa e prudente hacker, Magnus (Billy Magnussen) è il folle scassinatore, Luke è il geniale ingegnere e, infine, c’è il caro e buffo Denton (Vincent D’Onofrio), che si travestirebbe da chiunque pur di partecipare agli adrenalinici piani della squadra.

Dopo aver rubato all’asta milionaria di Venezia uno straordinario Nft (cioè, un’opera d’arte digitale dematerializzata) dell’anonimo artista N8 (Jacob Batalon, il simpatico e fedele Ned della trilogia di Spider-man), l’agente dell’Interpol Abby Gladwell (Gugu Mbatha-Raw), vecchia conoscenza di Cyrus, riesce a smascherarli e a barattare la loro libertà con un complesso e rischioso colpo: sottrarre 500 milioni di dollari in lingotti d’oro da un misterioso aereo privato a dodicimila metri da terra.

In foto (da sinistra a destra) Gugu Mbatha-Raw nei panni dell’agente Abby e Kevin Hart nel ruolo del protagonista Cyrus.

Con non poca titubanza, Cyrus accetta il pericoloso incarico dell’Interpol – contro Jorgenson, lo spietato e sanguinario cattivo di turno interpretato da Jean Reno (Leon, L’immortale) – per conquistare l’immunità giudiziaria e dare una seconda possibilità alla banda.

Un Kevin Hart sempre più riflessivo e criptico

Se un tempo Kevin Hart era “sinonimo” di sane e grosse risate, negli ultimi anni i suoi personaggi hanno dimostrato di voler essere molto più che delle macchiette sul grande schermo. Nonostante conservi un po’ della spiritosa ironia dell’attore, Cyrus è riflessivo, audace, generoso e razionale, e questo lo si può percepire fin dai primissimi minuti del film mentre lo vediamo camminare tra le strade di Venezia con estrema fierezza e formalità verso l’ennesimo colpo grosso. Ma per quanto Hart ci abbia commosso nel suo ruolo drammatico di Matthew in Un Padre, tutta la serietà e cripticità che riversa nei panni di Cyrus risultano a tratti futili ed eccessivi. Infatti, persino il buon vecchio Vincent D’Onofrio riesce, nelle pochissime battute a disposizione, a essere più spiritoso, profondo e incisivo dello stesso protagonista.

Inoltre, tra i diversi personaggi della banda, non si può fare a meno di notare la talentuosa e carismatica Úrsula Corberó che, per quanto non sia nuova su Netflix come rapinatrice provetta, porta sul piccolo schermo un personaggio femminile fresco e ammirabile, molto più positivo di quanto sia stata la sua celebre Tokyo in La Casa di Carta.

LIFT – In foto (da sinistra a destra) le attrici Úrsula Corberó e Kim Yoon-ji.

Un heist movie che si presenta molto meglio di ciò che realmente è

È evidente come in LIFT F. Gary Gray abbia riversato tutto il suo amore per il genere dell’heist movie: l’attenzione alla surreale tecnologia d’avanguardia, le angoscianti e incisive scene d’azione, la forte tensione dei protagonisti nel rischiare la propria vita per il “colpo del secolo”. Con grande impegno, il regista riesce, dunque, nell’intento di creare per Netflix uno spettacolo che, tra missioni eccitanti, scontato eroismo, sarcasmo e romanticismo, regala al pubblico 104 minuti di puro e godibile intrattenimento e fuga dalla realtà.

L’unica – e non poi così piccola – pecca di LIFT è però che si presenta molto meglio di ciò che realmente è. Dal primo all’ultimo minuto, il film di F. Gary Gray si piega alla consueta e rassicurante “comfort zone” tipica di Netflix, dove la creatività e l’originalità sembrano essere, negli ultimi anni, sempre più escluse. È per questo motivo che, a fine visione, LIFT risulta purtroppo essere solo l’ennesimo prodotto sulla celebre piattaforma di cui lo spettatore se ne dimenticherà facilmente un minuto dopo aver spento la TV.

Nicolas Cage è rimasto perplesso dal suo cameo in CGI in The Flash: “Non aveva l’aspetto giusto”

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Nicolas Cage  è tornato a condividere nuovamente i suoi pensieri sulla sua apparizione in CGI nei panni di Superman in The Flash. Durante una recente intervista con Deadline a Cage è stato chiesto del cameo nel film e la star ha ammesso di essersi sentito un po’ “perplesso” per la CGI utilizzata per l’apparizione dell’Uomo d’Acciaio e, pur essendo “felice” di veder realizzato il suo cameo, ritiene che non avesse “un aspetto corretto“.

Ma è stato molto tempo fa. E poi, successivamente, quello che è successo con The Flash… Non ero arrabbiato, ero solo perplesso. Ho pensato: “Non era quello che avevo girato”, ed ero preoccupato. Mi chiedevo: “Mi hai appena detto che stavo assistendo alla distruzione dell’universo, in modo da potermi fotografare e poi animare?”. Che fosse attraverso la CGI o l’IA, non era questa la conversazione che avevamo avuto. Quindi ero confuso“, ha dichiarato Cage nel corso dell’intervista. “Ma ero comunque felice di guardarlo. Volevo ancora vedere l’abito di Colleen Atwood, che ritengo sia un bellissimo abito, e il 50% di quel personaggio era stato progettato da me.”

“Volevo che Superman avesse i lunghi capelli neri da samurai e una sensazione di vulnerabilità, quasi senza battere le palpebre, con gli occhi immobili. Quindi è stato un 50/50. Eravamo io e Tim, avevamo progettato qualcosa che non è mai venuto alla luce, quindi quando l’ho visto in movimento, sono stato molto felice che Andy Muschietti abbia voluto che lo facessi io. Ho avuto una certa soddisfazione nel vedere il personaggio, ma per me non aveva l’aspetto giusto. Ma poi Superman è un alieno. Kal-El viene da un altro pianeta. Quindi, in un certo senso, la CGI sembrava giusta, perché è aliena. Non sembra reale. Non sembra che abbia un battito cardiaco. Quindi posso guardarlo in questo modo e pensare che abbia funzionato.”, ha concluso Nicolas Cage.

QUEEN UNSEEN – Peter Hince, la mostra dedicata alla band rock britannica gratis con Cinefilos.it

In occasione della permanenza a Roma della mostra QUEEN UNSEEN – Peter Hince, Cinefilos.it offre 20 ingressi singoli al WeGil, dove la mostra sarà in esposizione fino al 4 febbraio.

Per avere la possibilità di ottenere un biglietto, inviate una email a [email protected] con NOME E COGNOME.

La mostra di Roma è organizzata da Gianni Chimenti e Stefano Melone per la Blu&Blu Network, con la direzione artistica di Niccolò Chimenti, il patrocinio della Regione Lazio, il sostegno di Lazio Crea, il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma e la sponsorizzazione di Poste Italiane e di Coldwell Banker Italy.

La mostra “QUEEN UNSEEN | Peter Hince” racconta, attraverso le fotografie del road manager e assistente personale di Freddie Mercury – Peter Hince appunto – e una ricca selezione di memorabilia, lo straordinario percorso umano e professionale dei Queen e del suo carismatico front-man.

Grazie alla fortuna d’aver lavorato per una delle più famose fabbriche di hit musicali degli anni Settanta e Ottanta, Ratty – come era soprannominato Hince – ha potuto avere accesso, sia professionale che privato, ai momenti salienti che hanno contraddistinto la band di Bohemian Rhapsody che è riuscito a fermare nel tempo e rendere eterni con i suoi memorabili scatti. Il sodalizio tra Hince e i Queen inizia nel 1975, quando la band si stava apprestando a registrare A Night at the Opera. Peter era la persona responsabile di strumenti e soundcheck che doveva vigilare affinché la performance della banda sul palco filasse come da copione; presto si guadagnò la fiducia di Freddie, Brian, John e Roger. Di quei primi anni purtroppo non esistono fotografie che invece Peter inizia a scattare a partire dal 1977, quando ormai la band aveva raggiunto l’apice del proprio successo mondiale, fino al 1986. In virtù dello stretto rapporto personale particolare esistente tra Hince e Freddie Mercury la mostra dedicherà una particolare attenzione al cantante della band. Tra gli scatti di Hince spiccano certamente alcune tra le immagini più iconiche del cantante, catturate in studio di registrazione, sul set dei video musicali più trasmessi nel mondo o su quello fotografico, in cui Hince ha immortalato Freddie abbigliato come una vera regina. Freddie, immigrato nell’Inghilterra degli anni ’70, è stato una delle figure chiave non solo della rivoluzione musicale della seconda metà del XX secolo, ma anche di quelle sociale e culturale, che lo hanno reso uno dei principali ed indiscussi protagonisti di quegli anni gloriosi. E se le fotografie di Hince ci offrono uno spaccato unico ed un accesso privilegiato alla band e al suo front-man, la carriera dei Queen nella mostra è documentata nel dettaglio da un ricco allestimento che include gli oggetti provenienti dalla raccolta personale di Niccolò Chimenti, uno dei maggiori collezionisti europei dell’universo Queen. La mostra, quindi, non rappresenta soltanto un inedito viaggio fotografico attraverso i momenti più importanti della band, ma un vero e proprio percorso esperenziale impreziosito da memorabilia, dischi, poster, strumenti musicali, abiti ed accessori, documenti, rarità e cimeli originali appartenuti ai membri della band (dall’asta del microfono di Mercury, ai costumi per il video di Radio Gaga e molto altro). E ancora, a concludere il percorso espositivo i visitatori avranno accesso ad una sala video in cui verranno proiettati rari spezzoni dei principali concerti internazionali della band. “QUEEN UNSEEN | Peter Hince” si compone di oltre 90 immagini del fotografo londinese, mai esposte in precedenza in nessun Paese europeo, e di cui alcune in assoluta anteprima internazionale, e di oltre un centinaio di cimeli, memorabilia, oggetti e documenti vari, tutti rigorosamente originali, tra i quali l’asta del microfono utilizzata da Freddie Mercury nel suo ultimo concerto, una chitarra autografata di Brian May, un piatto autografato e le bacchette della batteria di Roger Taylor. Completa l’esposizione la proiezione di video rari e di spezzoni dei più famosi concerti della band. A 50 anni dall’uscita del primo disco, l’omonimo Queen, l’esposizione rappresenta un’occasione imperdibile per i fan di scoprire aspetti e dettagli inediti sul gruppo e per il grande pubblico di ampliare la propria conoscenza sulla band che ha rivoluzionato la musica degli ultimi 50 anni e che ancora oggi riesce ad essere straordinariamente attuale.

Nato a Hereford, Inghilterra nel 1955, Peter Hince inizia la sua avventura nel mondo della musica nel 1973 come giovane roadie con David Bowie. Nello stesso anno, lavorando per i Mott The Hoople, incontra una band semisconosciuta, i Queen, gruppo di supporto nel tour britannico dei Mott. In quel periodo Peter continua a lavorare con altri grandi artisti, tra cui Mick Ronson, Lou Reed, Eno (Roxy Music), Supertramp, George Benson e Kevin Ayers, entrando a far parte dei Queen a tempo pieno nel 1975. Peter è stato assistente personale di Freddie Mercury e del bassista John Deacon, diventando in seguito capo della road crew dei Queen. Durante gli anni passati con i Queen, Peter coltiva la passione per la fotografia riuscendo a scattare foto intime e sincere della band in studio di registrazione, durante le riprese dei videoclip, le prove dei tour e, in rare occasioni, anche durante gli spettacoli dal vivo. Scatta inoltre alcuni ritratti alla band, diventati iconici. L’archivio di Peter Hince è unico e copre non solo un ampio periodo della carriera pubblica dei Queen, ma contiene anche rare immagini riprese dietro le quinte. Pur non essendo mai stato nominato come fotografo ufficiale dei Queen, la band si sentiva rilassata e a proprio agio con lui. “Durante gli anni con i Queen ero in una posizione privilegiata e poiché la band si fidava di me e delle mie macchine fotografiche, sono riuscito a catturare queste rare immagini. Potreste dire che sono stato fortunato, ma nella vita ho scoperto che più lavori duramente, più ti applichi, riconosci e cogli le opportunità, più sei fortunato”. Dopo l’ultimo tour dei Queen nel 1986, Peter ha avuto una carriera di successo come fotografo pubblicitario, continuando sempre a fotografare Freddie Mercury e gli altri membri della band. Peter Hince ha vinto premi internazionali per il suo lavoro commerciale e per le sue immagini subacquee in bianco e nero, che sono state esposte numerose volte. Nel 2009 il suo archivio fotografico dei Queen è stato esposto in Australia nella mostra intitolata “Queen – The Unseen Archive”. Nel novembre 2021 si è tenuta a Monaco di Baviera una nuova mostra di grande successo, per celebrare Freddie Mercury, in cui sono state esposte alcune foto di Hince. Peter ha anche trasformato la sua prima passione per la scrittura in un libro di memorie: “Queen Unseen”, acclamato dalla critica e pubblicato in oltre venti Paesi di tutto il mondo. Un nuovo libro fotografico che segue il viaggio di Peter con i Queen sarà pubblicato nell’autunno 2023, a 50 anni dal loro primo incontro. Oggi vive tra Londra e Monaco, scrivendo, esponendo e gestendo il suo archivio fotografico ed è spesso chiamato per rilasciare interviste e invitato a fare da relatore e rappresentante del mondo della musica negli anni ’70 e ’80.

Collaborano all’organizzazione e alla promozione GLOBO VINTAGE, emittente ufficiale della mostra, FAI – Fondo Ambiente Italiano,

MEDEVI, PRIMAFILA MAGAZINE, MULTIVISION. LEDVISION, FRANCIOSA COMUNICAZIONE e P&B COMMUNICATION.

Dopo Roma la mostra farà tappa a Milano dall’8 febbraio al 22 aprile 2024 e successivamente a Budapest e in altre principali città europee.

PGA 2024: tutti i nominati, Anatomia di una caduta e La zona di interesse scrivono la storia

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Le nomination per i PGA 2024, i Producers Guild of America Awards 2024, sono state annunciate e a sorpresa comprendono due titoli internazionali: Anatomia di una caduta di Justine Triet e La Zona di Interesse di Jonathan Glazer – è la prima volta che due titoli internazionali sono stati nominati dalla gilda.

La line-up include molti dei soliti sospetti per i prossimi Oscar, a completare la lista ci sono American Fiction, Barbie, The Holdovers – Lezioni di vita, Killers of the Flower Moon, Maestro, Oppenheimer, Past Lives e Povere Creature!. Dopo essere stato escluso dalle nomination ai SAG, il distributore indipendente A24 è l’unico studio ad aver ottenuto due film nella categoria principale con Past Lives e La Zona di Interesse.

Per quanto riguarda la TV, Netflix è riuscita a primeggiare con serie di successo come Tutta la luce che non vediamo, The Crown e Beef, ottenendo riconoscimenti, mentre HBO Max ha avuto ottimi risultati con The Last of Us, Succession e il film per la televisione Reality.

Ecco tutti i nominati ai PGA 2024

Darryl F. Zanuck Award for Outstanding Producer of Theatrical Motion Pictures

  • “American Fiction” (MGM)
  • “Anatomy of a Fall” (Neon)
  • Barbie” (Warner Bros.)
  • “The Holdovers” (Focus Features)
  • Killers of the Flower Moon” (Apple Original Films/Paramount Pictures)
  • “Maestro” (Netflix)
  • Oppenheimer” (Universal Pictures)
  • “Past Lives” (A24)
  • “Poor Things” (Searchlight Pictures)
  • “The Zone of Interest” (A24)

Award for Outstanding Producer of Animated Theatrical Motion Pictures

  • “The Boy and the Heron” (GKids)
  • “Elemental” (Pixar)
  • “Spider-Man: Across the Spider-Verse” (Sony Pictures)
  • “The Super Mario Bros. Movie” (Illumination/Universal Pictures)
  • “Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem” (Paramount Pictures)

Norman Felton Award for Outstanding Producer of Episodic Television – Drama

Danny Thomas Award for Outstanding Producer of Episodic Television – Comedy

  • “Barry” (Max)
  • “The Bear” (FX)
  • “Jury Duty” (Amazon Freevee)
  • “Only Murders in the Building” (Hulu)
  • “Ted Lasso” (Apple TV+)

David L. Wolper Award for Outstanding Producer of Limited or Anthology Series Television

  • “All the Light We Cannot See” (Netflix)
  • “Beef” (Netflix)
  • “Daisy Jones and the Six” (Prime Video)
  • “Fargo” (FX)
  • “Lessons in Chemistry” (Apple TV+)
Award for Outstanding Producer of Televised or Streamed Motion Pictures
  • “Black Mirror: Beyond the Sea” (Netflix)
  • “Mr. Monk’s Last Case: A Monk Movie” (Paramount+)
  • “Quiz Lady”
  • “Reality” (Max)
  • “Red, White & Royal Blue” (Prime Video)

Award for Outstanding Producer of Non-Fiction Television

  • “60 Minutes”
  • “The 1619 Project” (Hulu)
  • “Albert Brooks: Defending My Life”
  • “Being Mary Tyler Moore” (Max)
  • “Welcome to Wrexham” (FX)

Award for Outstanding Producer of Live Entertainment, Variety, Sketch, Standup & Talk Television

  • “Carol Burnett: 90 Years Of Laughter + Love” (NBC)
  • “Chris Rock: Selective Outrage” (Netflix)
  • “Dave Chappelle: The Dreamer” (Netflix)
  • “Last Week Tonight with John Oliver” (Max)
  • “Saturday Night Live” (NBC)

Award for Outstanding Producer of Game & Competition Television

  • “The Amazing Race” (CBS)
  • “RuPaul’s Drag Race” (MTV)
  • Squid Game: The Challenge” (Netflix)
  • “Top Chef” (Bravo)
  • “The Voice” (NBC)

The Award for Outstanding Sports Program

  • 100 Foot Wave
  • Beckham
  • Formula 1: Drive to Survive
  • Hard Knocks: Training Camp with the New York Jets
  • Shaun White: The Last Run

The Award for Outstanding Children’s Program

  • Goosebumps
  • Gremlins: Secrets of the Mogwai
  • Sesame Street
  • Star Wars: The Bad Batch
  • The Velveteen Rabbit

The Award for Outstanding Short-Form Program

  • Carpool Karaoke: The Series
  • I Think You Should Leave with Tim Robinson
  • The Last of Us: Inside the Episode
  • Only Murders in the Building: One Killer Question
  • Succession: Controlling the Narrative

I vincitori verranno premiati alla 35esima edizione dei Producers Guild Awards (PGA 2024) il 25 febbraio in una cerimonia prodotta da Anchor Street Collective e prodotta esecutivamente da Branden Chapman e Carleen Cappelletti.

Gioco di ruolo: recensione del nuovo film Prime Video

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Gioco di ruolo: recensione del nuovo film Prime Video

È appena approdato su Prime video Gioco di ruolo, una commedia d’azione diretta da Thomas Vincent e con l’attrice Kaley Cuoco (Penny nella serie The big bang theory) nel ruolo della protagonista Emma/Anna. Nel cast si ritrovano altre figure già ben note nel panorama cinematografico nazionale e internazionale. David Oyelowo, ben noto per la sua interpretazione di Martin Luther King nel film Selma, qui si ritrova nei panni di Dave, marito di Emma. Bill Nighy (Love Actually, Davy Jones nell’universo di Pirati dei Caraibi) e Connie Nielsen (Ippolita in Wonder Woman, Il gladiatore) in Gioco di ruolo sono rispettivamente nei panni di Bob, un sicario internazionale e di Gwen, capo della Sovereign.

Un gioco di ruolo sfuggito di mano

Emma vive una doppia vita: qualche volta l’anno fa dei “viaggi di lavoro” in cui uccide bersagli designati per denaro, tutto il resto del tempo è un amorevole madre e moglie di famiglia. Ma qualcosa inizia ad andar storto: non riesce più a conciliare al meglio le sue due realtà. Si dimentica il proprio anniversario, le vengono assegnati più lavori di seguito, ha tutta l’attenzione della polizia internazionale puntata addosso. E non solo: la Sovereign, una misteriosa agenzia di sicari per cui Emma ha lavorato in passato, sembra cercarla.

Per farsi perdonare da Dave, Emma organizza per loro una serata particolare in hotel: i due fingeranno di essere due persone diverse, due sconosciuti. Ma Bob si metterà tra i due al bar dell’albergo, dando inizio a tutti i problemi di Emma, o forse dovremmo dire Anna?

Gioco di ruolo: un cliché da spia

Una caratteristica che salta subito all’occhio dello spettatore vedendo Gioco di ruolo è certamente la mancanza di originalità della trama. Il cliché della spia che vive una doppia vita è stato portato più e più volte sul grande schermo: si pensi allo stesso Mr & Mrs Smith, con Angelina Jolie e Brad Pitt. L’utilizzo di questa chiave narrativa non viene arricchito da altri fattori che possano dare una sua individualità al film.

Lo stesso utilizzo di giochi di ruolo di questo tipo tra coppie sposate lo ritroviamo in altri esempi, in questo caso in una serie tv in chiave più comica. Si tratta di Modern Family: già dalle prime stagioni Phil e Claire prendono l’abitudine di darsi appuntamento in albergo, fingendosi altre persone.

Gioco di ruolo film 2024
© Amazon Studios

Dave il padre di famiglia ed Emma la spia

Un altro elemento di Gioco di ruolo è il contrasto tra i due personaggi di Dave e Emma che porta un’atmosfera comica nel film. Dave viene presentato come un padre amorevole e attento alla propria famiglia, che percepiva qualcosa di strano nei continui viaggi di lavoro della moglie, senza però potersi spiegare inizialmente in cosa consistessero. Nel momento in cui scopre la realtà su Emma/Anna ha il coraggio di scavare a fondo in cerca di verità e di continuare a supportare la donna che ama, nonostante sia una killer professionista. Si ritrova in una situazione in cui lui, che spergiura l’uso della violenza, è costretto, per quanto poco gli sia possibile, ad usarla.

Dall’altro lato invece abbiamo Emma, una madre che è disposta a fare di tutto pur di proteggere la propria famiglia, ma anche una pluriomicida ricercata e molto brava nel proprio lavoro. Si vede fin dalle prime scene di Gioco di ruolo come Emma sia una perfetta calcolatrice, che cerca di mantenere tutto sotto controllo, abbandona la propria famiglia proprio per difenderla. Di conseguenza, per quanto Emma sia un sicario, non viene percepita in questo modo dal pubblico proprio per l’attenzione che mostra verso i propri figli e verso Dave. Gli spettatori finiscono quasi per appoggiarla e sperare nella sua vittoria, in modo tale che, in un gran finale positivo, Emma e Dave possano tornare insieme ai loro bambini alla loro vita normale nel New Jersey.

I Combattimenti finali

Per quanto si tratti di una commedia d’azione, si nota una quasi totale assenza di scene di combattimento nella prima parte del film. Tale penuria viene però compensata parzialmente nella seconda metà della pellicola, dopo la fuga di Emma. Qui la scena d’azione che maggiormente cattura l’attenzione del pubblico è il combattimento finale con Gwen.

Per quanto Gioco di ruolo pecchi di originalità, la presenza di scene d’azione e l’utilizzo di un sottofondo musicale teso, che aumenta la suspense, contribuiscono a rendere questo film piacevole da vedere e da seguire per gli spettatori.

Echo: 10 cambiamenti che il MCU ha apportato al personaggio dei fumetti

In occasione del suo grande momento nella serie tutta dedicata a lei, Echo (leggi la recensione), Maya Lopez ha subito un processo di adattamento, passando dai fumetti allo schermo, davvero profondo, che ha portato alla nascita di un personaggio tutto nuovo, creato apposta per il MCU. La serie Echo vede protagonista Alaqua Cox che riprende il ruolo principale dopo il suo debutto come antagonista secondaria in Hawkeye nella Fase 4 del MCU. Nella serie, Maya cerca di riconnettersi con le sue radici native, mentre scappa da Kingpin (Vincent D’Onofrio), ma come è cambiato il suo personaggio nel passaggio dal fumetto allo schermo? Ecco le principali differenze.

Maya Lopez fa parte della Nazione Choctaw nel MCU

echo recensioneNei fumetti Marvel, Maya Lopez ha radici nella Nazione Piedi Neri, un gruppo indigeno di persone con sede principalmente nel Montana, ma questa origine è stata leggermente modificata per l’adattamento di Echo del MCU. Nella serie, si scopre che Maya Lopez proviene dalla Nazione Choctaw in Oklahoma, e Marvel Studios fa un lavoro fantastico nel rappresentare la comunità Choctaw in tutta la serie, avendo lavorato a fianco dei nativi stessi e dell’organizzazione IllumiNative per preservare l’autenticità, la lingua e la cultura di quel popolo. Echo esplora anche il folklore Choctaw, incluso il mito della creazione dei primi Choctaw che sorgono dal grande tumulo Nanih Waiya (sebbene questo luogo sia stato modificato in una grotta, nella serie).

Echo ha collegamenti con Wolverine nei fumetti Marvel

Personaggi Marvel importanti WolverineAnalogamente alla serie Echo del MCU, dopo che Maya Lopez ha sparato a Kingpin nei fumetti Marvel, torna a casa per esplorare le sue radici e ritrovare se stessa. Dopo aver intrapreso un’intensa e rivelatrice ricerca, Maya incontra Wolverine e fa amicizia con lui. Durante il loro breve periodo insieme, Wolverine aiuta Maya a riprendersi e le insegna la cultura, i costumi e la criminalità organizzata giapponese, spronandola a diventare un’eroina. Wolverine non è ancora stato introdotto nel MCU, quindi non c’è stata alcuna possibilità per lui di apparire in Echo, il che significa che questo elemento del suo passato è stato completamente omesso.

Echo della Marvel Comics diventa il Ronin

Avengers Endgame Hawkeye Ronin in She-hulkNel MCU abbiamo già avuto il nostro Ronin: era Clint Barton, che, dopo aver parso tutta la famiglia nello SNAP, viene mostrato in Avengers: Endgame, mentre dissemina morte e giustizia sommaria. Barton è diventato Ronin per rintracciare i criminali di tutto il mondo ed eliminarli, sentendo dentro di sé che sarebbero dovuti essere loro a sparire per mano di Thanos, e non la sua famiglia o gli innocenti in generale. Maya Lopez incolpa Ronin per aver ucciso suo padre nel MCU, ma nei Marvel Comics, è Maya stessa ad assumere per prima il ruolo di Ronin dopo il suo attacco a Kingpin. Ma è ormai molto improbabile che Maya Lopez diventi Ronin nel MCU.

Echo e Occhio di Falco hanno una breve relazione nei fumetti Marvel

Jeremy Renner Occhio di FalcoMaya Lopez trasmette presto l’identità di Ronin a Clint Barton nei fumetti Marvel, dando inizio a un legame lungo e solido tra i due, tanto che i due avranno una breve relazione romantica nei momenti precedenti alla run di Secret Invasion del 2008, sebbene sia di breve durata. Non c’è alcuna possibilità che questa relazione venga adattata per l’MCU, anche perché Clint Barton ha una relazione felice con sua moglie, Laura Barton, da diversi anni, e la coppia ha tre figli insieme. Barton ha anche ucciso il padre di Maya nel MCU, il che significa che anche se Barton avesse espresso attrazione nei confronti della donna, è molto improbabile che lei potesse ricambiare.

Il padre di Echo è stato ucciso quando lei era bambina nei fumetti Marvel

Echo serie tv 2023Echo dei Marvel Studios ha raccontato che la madre di Maya Lopez è morta in un incidente d’auto quando Maya era bambina, lasciandola da sola con padre, sotto l’ala protettrice di Wilson Fisk. Il padre di Maya, il William Lopez di Zahn McClarnon, viene assassinato da Ronin quando Maya era adulta, ma nei fumetti Marvel il papà di Maya muore quando lei è una bambina. Il potente legame di Echo con suo padre è stato esplorato sia in Hawkeye che in Echo nel MCU, ma ciò non sarebbe stato possibile se i Marvel Studios avessero adattato il fumetto in modo accurato. In entrambi i casi, tuttavia, Maya viene praticamente allevata da Kingpin.

Kingpin ha ucciso il padre di Echo nei fumetti Marvel

Kingpin cattivo marvelLa dinamica della morte del papà di Maya nel MCU è piuttosto diversa rispetto a quella nei fumetti Marvel, poiché Kingpin stesso uccise William, ma le dice che il vigilante mascherato Daredevil aveva effettivamente compiuto l’atto. Ciò scatena una battaglia tra Echo e Daredevil, anche se la donna presto scopre la verità e si vendica, sparando a Kingpin, proprio come accade alla fine di Hawkeye della Fase 4. Entrambi questi eventi portarono Maya a tornare a casa ed esplorare i suoi antenati, processo che la aiuta infine a diventare un’eroina migliore e più potente.

Maya Lopez ha ricevuto un’educazione privilegiata nei fumetti Marvel

echo vincent d'onofrioNel MCU, Maya e suo padre si sono trasferiti a New York nel 2007 e Maya è stata iscritta a una scuola normale, nonostante fosse sorda. Dopo la morte di suo padre nei fumetti Marvel, tuttavia, Maya viene mandata in una scuola per studenti con bisogni speciali, ma quando inizia a comprendere la sua capacità di riflesso fotografico, Kingpin la trasferisce in una scuola per prodigi. Questa educazione privilegiata è qualcosa che la Maya Lopez di Alaqua Cox non ha avuto nel MCU, anche se ha vissuto momenti di benessere trascorrendo del tempo con Fisk. Echo della Marvel Comics ha sviluppato un amore per le arti dello spettacolo grazie alla sua educazione, ma questo non è stato rappresentato nel MCU.

Echo non ha il suo look caratteristico nel MCU

Nei fumetti Marvel, Maya Lopez è costantemente rappresentata con un’impronta dipinta sopra l’occhio, dettaglio che non è stato ancora visto nel MCU. Mentre suo padre era in fin di vita, nei fumetti, ha lasciato a Maya un’impronta insanguinata sul viso, quindi lei la replica e la ridipinge come un memento che le dà il potere di continuare a combattere. Né la madre né il padre di Maya Lopez nel MCU hanno lasciato questa impronta sul viso di Maya, quindi è improbabile che venga utilizzata nel MCU, nonostante sia un marchio così riconoscibile del suo personaggio nei fumetti Marvel. Tuttavia, anche nel MCU, Echo conserva il suo logo a forma di sole della Marvel Comics.

Daredevil ed Echo hanno una relazione nei fumetti Marvel

Daredevil: Born AgainForse la relazione più importante di Echo nei fumetti Marvel è stata quella con Daredevil di Matt Murdock. Dopo che Kingpin le ha detto che Daredevil aveva ucciso suo padre, Fisk manda Maya tra le braccia di Matt Murdock, ma trascura di dirle che il suo alter ego è Daredevil. Maya e Matt si innamorano, ed Echo e Daredevil si scontrano, senza sapere che l’altro è la persona amata, ma la verità presto viene fuori e Murdock smaschera le bugie di Kingpin. È questa interazione che porta Maya a sparare in faccia a Kingpin e a lasciare New York.​​​​​​​ Questa relazione potrebbe ancora essere raccontata nel futuro del MCU, potenzialmente nel prossimo Daredevil: Born Again dei Marvel Studios.​​​​ ​

Le abilità di Echo sono molto diverse nei fumetti Marvel

ECHO Chaske SpencerIl cambiamento più grande che i Marvel Studios hanno apportato alla Echo di Maya Lopez durante l’adattamento per il MCU riguarda la sua potenza. Nei fumetti Marvel, Maya è un’abile artista marziale e ha riflessi fotografici, ma nel MCU le sue abilità sono molto più soprannaturali e sono legate direttamente alle sue radici Choctaw. Maya è in grado di invocare i suoi antenati – che riecheggiano attraverso di lei – e sfruttare le loro abilità, riconducendoli a Chafa, la prima Choctaw. Ciò le conferisce forza potenziata, capacità di guarigione rigenerativa, abilità di tiro e agilità suprema. Echo è a tutti gli effetti una nuova aggiunta incredibilmente potente alla Fase 5 dell’MCU.

Thor 5: il film potrebbe avere il Valhalla tra le sue location

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Thor 5: il film potrebbe avere il Valhalla tra le sue location

Thor: Love and Thunder ha riportato in scena la Jane Foster di Natalie Portman e l’ha trasformata nella Mighty Thor. Sfortunatamente, questa sembrava essere un’apparizione unica per il personaggio, poiché il cancro di Jane alla fine l’ha sopraffatta, ma lei è sorprendentemente  entrata nel Valhalla poco dopo essere morta in battaglia. Con le voci su un possibile Thor 5 in arrivo, sembra ora che potrebbe esserci di nuovo spazio per Jane Foster nel Marvel Cinematic Universe. The Comic Circus ha infatti dato un’occhiata più da vicino a quella scena sulla scia delle uscite della seconda stagione di Loki e What If…? su Disney+ e ha evidenziato quelli che potrebbero essere i fili del Multiverso che si intrecciano sullo sfondo del Valhalla.

Mentre il sito continua a teorizzare che questo regno dei morti esiste probabilmente al di fuori del tempo e dello spazio, in modo simile al Piano Ancestrale di Black Panther e al Duat e al Campo dei Giunchi di Moon Knight, viene condivisa anche un’indiscrezione potenzialmente molto interessante su Thor 5. “Le nostre fonti ci hanno confermato che parte delle prime idee sul prossimo film di Thor 5 prevedono il Valhalla come una delle location“, spiegano, “esplorando così un altro aspetto della mitologia norrena“. Se ciò si rivelasse vero, si tratterebbe di una location molto importante, che in molti considerano come la sola destinazione possibile per concludere adeguamente il percorso cinematografico di Thor.

Se il Valhalla esiste al di fuori del Multiverso conosciuto, ciò potrebbe implicare che questa Sala è aperta a TUTTE le possibili varianti dei personaggi norreni del Multiverso Marvel, non solo della Terra-616?“, si chiede il sito. “Il Valhalla potrebbe dunque ospitare più varianti di Thor o varianti che possiedono il potere di Thor?“. Questo potrebbe essere il modo in cui i Marvel Studios introdurranno il Thor Corps. Ad oggi in realtà non ci sono ancora certezze riguardo la realizzazione di Thor 5, ma i sempre più insistenti rumor sullo sviluppo di questo film portano a credere che potrebbe essere annunciato a breve, forse già quest’anno nel corso di qualche importante convention. A quel punto molti di questi rumor potrebbero trovare conferma o smentita.

Rebel Moon: Zack Snyder svela quando uscirà la versione estesa del film

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La versione PG-13 di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco (qui la recensione), attualmente in streaming su Netflix, non rifugge esattamente dalla violenza, ma è evidente che diverse sequenze sono state modificate per eliminare le scene più estreme. Sappiamo quindi da tempo che è in arrivo una versione vietata ai minori del film, ma non sapevamo quando questa sarebbe arrivata sulla piattaforma. Ora, il regista Zack Snyder ha finalmente dato un’idea di quando la si potrà vedere. Durante il podcast DGA Director’s Cut con il regista Louis Leterrier come moderatore, Snyder ha infatti rivelato che la versione vietata ai minori di Rebel Moon uscirà quest’estate.

Snyder ha anche spiegato cosa lo ha spinto a rilasciare due versioni diverse del film, rivelando che Netflix era contraria all’idea di permettergli di sviluppare la sua sceneggiatura completa di 200 pagine. “Hanno letto la sceneggiatura. Ovviamente si trattava di una sceneggiatura vietata ai minori, la prima volta che l’hanno letta era di 200 pagine, e quando l’ho consegnata loro mi hanno detto: ‘Una sceneggiatura di 200 pagine, eh? Ovviamente non trasformeremo una sceneggiatura in un film, soprattutto non in una cosa così folle e vietata ai minori“. Netflix ha però poi concesso a Snyder l’opportunità di realizzare entrambe le versioni, per cui non resta che attendere questa director’s cut per scoprire esattamente cosa contiene.

La trama di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco

La sinossi del film recita: dopo essersi schiantata su una luna ai confini dell’universo, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa straniera dal passato enigmatico, inizia una nuova vita in un insediamento pacifico di agricoltori. Presto però diventerà la loro unica speranza di salvezza quando il tirannico Reggente Balisarius (Fra Fee) e il suo crudele emissario l’Ammiraglio Noble (Ed Skrein) scoprono che i contadini senza volerlo hanno venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra Coleman e Ray Fisher), leader di un agguerrito gruppo di ribelli. Assieme A Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa sia una guerra, Kora riceve l’incarico di scovare i combattenti pronti a rischiare la propria vita per la gente di Vedt.

Così i due raggiungono diversi mondi in cerca dei Bloodaxe e riuniscono una piccola banda di guerrieri accomunati da tanta voglia di redimersi: il pilota e killer mercenario Kai (Charlie Hunnam), il leggendario Generale Titus (Djimon Hounsou), l’esperta spadaccina Nemesis (Doona Bae), il prigioniero dalle nobili origini Tarak (Staz Nair) e Milius (E. Duffy), una combattente della resistenza. Intanto a Veldt l’androide protettore Jimmy (con la voce nell’originale di Anthony Hopkins) si risveglia di nascosto con un nuovo obiettivo. I rivoluzionari di questa nuova formazione devono però imparare a fidarsi gli uni degli altri e unire le forze prime che le truppe nemiche arrivino ad annientarli.

Jonathan Majors è stato escluso dal film su Dennis Rodman

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Jonathan Majors è stato escluso dal film su Dennis Rodman

Jonathan Majors ha perso un nuovo ruolo di primo piano in un film dopo la sua recente condanna per aggressione. L’attore, infatti, non interpreterà più il controverso giocatore di basket Dennis Rodman in un film dal titolo provvisorio “48 ore a Las Vegas“, come ha confermato Variety. Il film dovrebbe documentare la storia vera del famoso viaggio dell’attaccante dei Chicago Bulls a Las Vegas, nel bel mezzo delle finali NBA del 1998. Sembra che anche la Lionsgate non sia più coinvolta nel progetto, in quanto lo studio ha restituito il film ai produttori per trovare un nuovo partner.

Phil Lord, Chris Miller e Aditya Sood dovrebbero comunque produrre il film con la loro Lord Miller, mentre Ari Lubet, Will Allegra e lo stesso Rodman saranno i produttori esecutivi. Jordan VanDina scriverà la sceneggiatura, mentre Spike Lee sarebbe in trattative per dirigere il film. Queste personalità dovranno ora trovare un nuovo partner di produzione se vorranno realizzare il film, che potrebbe dunque andare comunque avanti senza Majors. Un altro duro colpo per l’attore, dunque, da quando il 18 dicembre è stato condannato per due reati di molestie e aggressione durante una lite domestica con la sua ex compagna, Grace Jabbari.

La sentenza è ora prevista per il 6 febbraio 2024 e l’attore rischia fino a un anno di carcere, ma potrebbe anche essere condannato a una pena minore, come la libertà vigilata. Dopo la condanna, Majors ha parlato del caso durante un’intervista a “Good Morning America, dicendo: “Sono lì in piedi e il verdetto viene emesso. Mi dico: “Com’è possibile?”. Sulla base delle prove – sulla base delle prove dell’accusa, per non parlare delle nostre prove – come è possibile?“. Successivamente a quel verdetto, come noto, l’attore è subito stato licenziato dai Marvel Studios, per i quali dunque non ricoprirà più il ruolo di Kang il Conquistatore.

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