Il regista Martin Scorsese spiega perché nell’affrontare il mistero alla basa di Killers of the Flower Moon si è allontanato dal libro, il quale consente invece ai lettori di indagare sull’orribile mistero giungendo infine allo svelamento dell’identità dei responsabili. Con il film di Scorsese, invece, gli spettatori scoprono sin dall’inizio chi è il colpevole, quindi sostanzialmente non c’è alcun aspetto giallo su cui lavorare. La scelta è ovviamente intenzionale ed è motivata dal fatto che Scorsese crede che il mistero più grande non sia chi ha compiuto i crimini, ma perché.
Nel corso di un’intervista con IndieWire, il regista ha infatti dichiarato che: “cosa c’è in noi che ci spinge a farlo? Qual è il difetto nella nostra natura umana che ci fa approfittare degli altri, che ci fa credere superiori? Essendo anch’io uno di loro, europeo americano, vengo da un clima meridionale, la Sicilia, un po’ diverso dai climi settentrionali dell’Europa e della Scandinavia. Così tante persone sono arrivate come immigrati, come coloni. E c’era un’etica secondo cui semini e raccogli. Lavori e poi Dio ti benedice con le ricompense. Semplicemente, però, non sembrava giusto, dal punto di vista di quel gruppo di persone provenienti dall’Europa“.
“Perché queste persone [gli Osage] che non lavorano, dovrebbero essere improvvisamente benedette da tutta questa ricchezza, perché viene dalla terra? Prima di tutto, non sono cristiani. Non sanno nulla su come maneggiare il denaro, cosa sia il denaro”, spiega Scorsese cercando di mettersi nei panni di quei coloni. Il regista ha dunque ritenuto più interessante porsi dal punto di vista di questi personaggi, cercando di indagarne la natura. Allo stesso tempo, Scorsese non ha né potuto né voluto ignorare l’amore esistente tra i due protagonisti, considerandolo il vero cuore del racconto.
Killers of the Flower Moon, tutto quello che c’è da sapere sul film
Martin Scorsese ha diretto e scritto la sceneggiatura con Eric Roth, co-sceneggiatore di Dune e A Star is Born. Leonardo DiCaprio interpreta Ernest Burkhart, il nipote di un potente allevatore locale interpretato da Robert De Niro, mentre Lily Gladstone interpreta la moglie Osage Mollie e Jesse Plemons è Tom White, l’agente dell’FBI incaricato di indagare sugli omicidi. Il cast include anche Brendan Fraser e John Lithgow.
Killers of the Flower Moon riunisce ancora una volta Martin Scorsese con i collaboratori di lunga data Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. Insieme a loro ci sono l’attore premio Oscar Brendan Fraser, Jesse Plemons, Lily Gladstone, Tantoo Cardinal, Jason Isbell, Sturgill Simpson, Louis Cancelmi, William Belleau, Tatanka Means, Michael Abbott Jr., Pat Healy, Scott Shepherd e molti altri. Il film è una produzione di Apple Studios, Imperative Entertainment e Appian Way Productions, con Dan Friedkin e Bradley Thomas come produttori.












Loki Stagione 2, Episodio 3 prosegue la tradizione Marvel delle variazioni del logo di apertura
Dopo essere usciti dalla TVA ed essere entrati nella Chicago del 1868, Loki e Mobius discutono del motivo per cui Ravonna Renslayer avrebbe scelto quell’ora e quel luogo specifici da visitare. Durante questo discorso, Loki chiede “C’è qualche figura importante nella Storia che è nata in questo momento?” Questa domanda viene posta mentre Loki e Möbius stanno sotto la finestra aperta della casa di Victor Timely, prefigurando la sua apparizione nell’episodio e il fatto che sia una variante molto importante nella storia.
Durante
Sempre nella scena di introduzione alla Esposizione Mondiale di Chicago c’è un momento in cui si fa chiaramente riferimento alla mitologia norrena. Loki e Mobius vedono alle sculture di Thor, Odino e di un terzo dio chiamato Balder. Nella mitologia norrena, Balder era tipicamente raffigurato come il fratello di Thor e figlio di Odino. Solo nelle iterazioni e nelle storie popolari moderne il personaggio di Loki è stato modificato per essere il fratello di Thor, e questa scena si riferisce proprio al fatto che il MCU ha sostituito il dimenticato Balder con Loki, tanto che, commentando la scelta delle divinità da raffigurare, il
Mentre Loki e Mobius guardano il programma degli artisti sul palco della Fiera Mondiale di Chicago, notano le Meraviglie Temporali di Victor Timely. Sebbene questo sia di per sé un riferimento importante, sopra alla scritta che riporta di Timely, è possibile individuare un altro riferimento. Un altro artista alla fiera si chiama Ferdinand Lang, che è senza dubbio un riferimento a Scott Lang dell’MCU. Dato che Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha fatto debuttare per la prima volta sia Kang il Conquistatore che la prima occhiata alla seconda stagione di Loki nella scena post-credits, è difficile immaginare che il nome Lang sia una coincidenza.
Attraverso il personaggio di Victor Timely,
Mentre Loki e Mobius vengono mostrati mentre aspettano l’inizio della dimostrazione di Timely, si può vedere una band suonare sul palco. La musica suonata dalla band è una versione vecchio stile di “Green Theme” di Loki, uno dei brani più riconoscibili della colonna sonora della prima stagione scritta da Natalie Holt. Questo è un riferimento per la musica dello spettacolo in quanto cattura l’atmosfera di Loki fornendo allo stesso tempo un dettaglio aggiuntivo per l’ambientazione nel 1893.
Una delle varianti Kang più famose della Marvel Comics è Rama-Tut, una versione di Nathaniel Richards che viaggiò indietro nel tempo per diventare un faraone egiziano. Rama-Tut è apparso anche nella scena dei titoli di coda di
Una scena della puntata si svolge nel laboratorio di Victor alla Fiera di Chicago con Miss Minutes e Ravonna. Su due oggetti diversi nel laboratorio, si possono vedere simboli asiatici. Sebbene non sia chiaro quale linguaggio specifico rappresentino questi simboli, potrebbero fungere da collegamento con il mondo di
Verso la fine di
Come visto alla fine di Loki Stagione 2, Episodio 3, Miss Minutes voleva che Timely le costruisse un vero corpo in modo che potesse essere la sua compagna. Apparentemente, ha sempre voluto stare con l’originale Colui che Rimane il quale però la considerava solo come un animale domestico, un oggetto, nonostante le avesse dato piena sensibilità e quasi completa autonomia. Tuttavia, l’inventore rifiuta il suo amore, cosa che apparentemente metterà Minutes contro di lui in futuro.
Alla fine di Loki Stagione 2, Episodio 3, Sylvie usa il dispositivo temporale che ha preso da Colui che Rimane per inviare Ravonna Renslayer alla Cittadella alla Fine dei Tempi. Questo dispositivo sembra essere una versione più avanzata dei TemPad standard utilizzati dagli agenti TVA. Di conseguenza, questo spiega perché Sylvie è ancora in grado di muoversi attraverso la linea temporale sacra e in realtà ramificate nonostante il suo odio per 
Bandita nella Cittadella alla Fine dei Tempi, sembra che Ravonna si trovi adesso in un palazzo in rovina. La Cittadella si sta autodistruggendo. Stando a quanto accaduto nel finale della prima stagione, forse Colui che Rimane era l’unica cosa che manteneva tutto insieme in questo spazio temporale piuttosto instabile noto come il Vuoto, sebbene potesse anche essere collegato al multiverso in espansione. In ogni caso, sembra che Ravonna sia rimasta intrappolata qui come intendeva Sylvie, anche se Miss Minutes ha dimostrato di avere una certa familiarità con la Cittadella.
Considerando la decomposizione del corpo di Colui che Rimane, sembra proprio che sia passato molto tempo da quando è stato ucciso da Sylvie nel finale della stagione 1 di Loki. Tuttavia, il tempo funziona in modo diverso sia nella TVA che alla Fine dei Tempi, quindi il passaggio effettivo di detto tempo è naturalmente relativo e difficile da quantificare esattamente.









