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Beau Is Afraid: trailer del nuovo film Ari Aster con Joaquin Phoenix

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Il titolo di Beau Is Afraid sembra davvero sintetizzare appieno la premessa, almeno a giudicare dal primo trailer ufficiale diffuso. Il film A24 è l’ultimo del regista di Midsommar e Hereditary Ari Aster e vede Joaquin Phoenix nei panni di un ragazzo stressato che intraprende “un’odissea epica per tornare a casa da sua madre”.

Apparentemente, questa odissea implica viaggiare attraverso un mondo fantastico di papercraft e incontrare versioni di se stesso di vari periodi di tempo. Per far capire quest’ultimo punto, il film presenta una versione estremamente invecchiata di Joaquin Phoenix che è decisamente inquietante, anche se Beau Is Afraid non sembra essere così terrificante come il precedente lavoro di Aster. Tuttavia potrebbe essere solo il primo trailer, però.  Se ciò non bastasse, il film presenta anche un cast di supporto di primossimo piano , tra cui Nathan Lane, Amy Ryan, Parker Posey e Patti LuPone. L’uscita nelle sale è prevista negli USA per il 21 aprile. 

Predators: su SKY l’ambiziosa docu-serie targata Sky Original

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Predators: su SKY l’ambiziosa docu-serie targata Sky Original

Arriva su Sky un’ambiziosa docu-serie targata Sky Original Predators che racconta la storia di cinque predatori provenienti da tutto il pianeta che affrontano l’ultima prova di sopravvivenza in un mondo in rapida evoluzione. L’ambiente intorno a loro cambia, e cambia anche il modo in cui influisce sulle loro vite e sui territori selvaggi in cui regnano. PREDATORS, in esclusiva su Sky Nature da venerdì 13 gennaio alle 21.15 e in streaming solo su NOW, disponibile on demand, propone un nuovo approccio innovativo di narrazione con l’aiuto di tecnologie di ultima generazione, fornendo una visione coinvolgente e spesso emotiva del mondo dei predatori, senza mai disturbare gli animali.

Le vite di ciascuno di questi superpredatori viene seguita passo passo per capire come possano sopravvivere in un mondo più imprevedibile che mai.

Ghepardi, leoni, orsi polari, puma e cani selvatici, si scontrano con altri predatori e tra loro per mantenere il loro dominio. In un paesaggio in continuo mutamento, sono alle prese con molteplici responsabilità. Sono cacciatori, genitori premurosi e incredibili sopravvissuti che devono adattarsi velocemente nel tentativo di sopravvivere. Devono superare nuove sfide e cogliere nuove opportunità a ogni passo. La posta in gioco non è mia stata così alta.

SINOSSI DEGLI EPISODI

Venerdì 13 gennaio, EP.1 I GHEPARDI – Nelle pianure meridionali del Serengeti africano, una famigerata coppia di ghepardi, Luka e Kovu, dovrà sfruttare il proprio cameratismo per sopravvivere mentre gli avversari si avvicinano minacciando il loro sostentamento. La loro sfida è assicurarsi una nuova casa mentre incombono la siccità e le sue conseguenze.

Venerdì 20 gennaio, EP.2 GLI ORSI POLARI – Nell’estremo nord del Canada subartico, gli orsi polari della Baia di Hudson fanno i conti con l’impatto del riscaldamento dei mari e cercano nuove opportunità mentre combattono la fame in uno degli ambienti più estremi della terra.

Venerdì 27 gennaio, EP.3 I LEONI – Nel delta dell’Okavango una famiglia di leonesse si affida alle esemplari abilità di caccia della loro sorella Nikki, mentre per mantenere il controllo sul loro territorio si scontrano con un astuto branco rivale. Ad aumentare la pressione l’incombere dell’inondazione annuale che restringe il loro campo d’azione.

Venerdì 3 febbraio, EP.4 I PUMA – In Sud America, all’ombra delle spettacolari cime montuose della Patagonia, un leggendario esemplare femmina di puma cerca di allevare i suoi cuccioli in un mondo sempre più competitivo. Mentre insegna loro le abilità di cui hanno bisogno per sopravvivere, i cuccioli dovranno capire chi è amico e chi nemico mentre si spostano in un territorio vasto e accidentato.

Venerdì 10 febbraio, EP.5 I LICAONI – Sulle rive del fiume Zambezi, in Africa, un giovane cucciolo di licaone fa i conti con la vita nel branco e con l’aumento dei predatori. È l’anno più pericoloso della sua vita. Costantemente sotto pressione, dovrà imparare in fretta poiché la sua famiglia rischia di dover abbandonare la propria casa.

Cinema in Italia: Cinetel rivela i dati del 2022, +81% al box office!

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I dati del 2022, rilasciati a fine dicembre, parlano di risultati migliori rispetto a quelli dell’anno precedente (+ 81% box office / + 80% presenze), tuttavia ancora sotto la soglia delle auspicate 50 milioni di presenze, con una distanza dal triennio precedente che vale circa la metà dei biglietti. La stagione natalizia ha dato però risultati molto positivi, con uno scostamento dagli anni pre-covid del 30%, che inducono a un relativo ottimismo rispetto all’atteggiamento del pubblico: trainati dal successo di “Avatar: la via dell’acqua”, che non ha deluso le aspettative e dimostra che l’amore del pubblico per il grande schermo è ancora vivo e va coltivato, sono diversi i film che hanno funzionato, di cinematografia nazionale e non.

Le analisi e le comparazioni rese disponibili da Cinetel consentono agli operatori della filiera cinematografica di interrogarsi su quali azioni intraprendere e quali strumenti utilizzare perché lo spettacolo cinematografico torni a essere un’esperienza indispensabile nella vita delle persone.

Cinetel, strumento prezioso nel day by day per gli addetti ai lavori, ha nello stesso periodo lavorato per sviluppare nuovi servizi e potenziare la diffusione e la condivisione delle dinamiche del settore, sia verso i professionisti dell’industria che verso i media, affinché si possa coltivare nell’opinione pubblica un approccio più consapevole e si possano portare avanti azioni sempre più mirate e incisive.

I COMMENTI

Mario Lorini, Presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Cinema (ANEC), dichiara: “I dati presentati oggi forniscono indicazioni molto importanti, segnano una inversione e un più deciso segnale di ritorno del pubblico. Tutto ciò dimostra che ci attende un grande lavoro, una vera sfida, forse decisiva, nell’anno appena iniziato per continuare sulla ripresa e sul ritorno a numeri sostenibili. Essenziale e strategico in questo contesto il ruolo che Cinetel ha intrapreso e che svilupperà a servizio del mercato. Sul fronte delle azioni che l’Associazione porterà avanti, insieme alle altre componenti e in stretto rapporto con il Ministero della Cultura, le principali priorità sono: chiudere sul tema delle window, stabilizzare il tax credit sui costi di funzionamento e quello sugli investimenti per i cinema, insieme agli incentivi che verranno messi sulle spese di lancio dei film; lavorare fin da subito sull’utilizzo delle risorse per la promozione del cinema italiano, cercare la miglior qualità delle opere destinate alla sala, una distribuzione ancora più dinamica e ben composta per tutto l’anno, le campagne promozionali e in particolare il progetto sull’estate, mettendo  al centro il valore e l’esclusiva esperienza di un film su grande schermo”.

Luigi Lonigro, Presidente dell’Unione Editori e Distributori Cinematografici di ANICA e Direttore di 01 Distribution, aggiunge: “Dopo due anni di assoluta sofferenza, finalmente possiamo commentare numeri positivi, anche se ancora lontani da quelli che il mercato generava pre-pandemia. Ora bisognerà continuare a lavorare insieme per recuperare il terreno perso e riportare il box office theatrical al centro della nostra industria. Il 2023 si presenta come un anno ricco sia di grandi titoli internazionali che nazionali e la proposta complessiva di prodotto sarà variegata e coprirà tutti i segmenti di mercato e di pubblico; pertanto, le aspettative di tutti noi sono molto alte e ci aspettiamo un 2023 in fortissima crescita rispetto al 2022”.

Simone Gialdini, Presidente CINETEL e Direttore Generale ANEC, afferma: “Il mercato cinematografico nel 2022 registra un’inversione di tendenza rispetto al precedente tornando a crescere, seppur ancora distante dai numeri eccezionali del 2019, registrando un riavvicinamento graduale del pubblico al grande schermo. Hanno pesato purtroppo le penalizzazioni dei primi mesi dell’anno, tradizionalmente i più importanti dal punto di vista del box office, e un autunno orfano dei grandi blockbuster internazionali. Guardiamo, di contro, con positività ad un inizio anno ben superiore al 2022 e ai listini forti dei mesi primavera-estate”.

Prosegue Davide Novelli, Amministratore Delegato CINETEL e Distribution Director di Vision Distribution sui nuovi progetti Cinetel, tra cui CinExpert, messo a punto grazie al lavoro di sviluppo e adattamento alla realtà italiana di un prototipo nato in Francia, presentato da Massimo Proietti, Deputy Managing Director di Universal: “La discontinuità creata dall’emergenza Covid, ancor più accentuata in Italia dal concomitante problema storico dell’estate cinematografica, ha creato una pausa di oltre due anni nelle abitudini degli spettatori. Abitudini che possiamo ristabilire attraverso scelte politiche, produttive e distributive puntuali e adeguate alla realtà che stiamo vivendo: per questo Cinetel ha utilizzato questa pausa per creare un set di strumenti, di metriche ed informazioni volte a generare efficienze nelle decisioni di tutti gli attori della filiera, per riportare l’esperienza cinematografica al valore culturale e industriale che le compete”.

CINETEL

CINETEL è la società di capitali, partecipata pariteticamente da ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) e ANICA Servizi, che cura quotidianamente la raccolta degli incassi e delle presenze delle sale cinematografiche in Italia. Sono abbonate a CINETEL centinaia di imprese italiane e internazionali della filiera cinematografica e audiovisiva. Ogni giorno CINETEL produce e invia più di 100 tipologie diverse di report, elabora analisi “ad-hoc” per distributori, esercenti, produttori e istituzioni e trasmette il mercato del cinema in diretta ogni sera, dalle 22.00 alle 5.00 del mattino. Tutto ciò consente a Cinetel di essere un operatore tecnico specializzato, unico a livello internazionale per l’ampiezza delle rilevazioni sul mercato e per l’ineccepibile metodologia di raccolta e analisi dei dati, che vanta l’assenza di intermediari e si qualifica come fonte primaria per tutti gli interessati al mercato cinematografico.

Per sviluppare la propria vocazione al servizio degli analisti e degli studiosi, nel corso del 2023 CINETEL lancerà una serie di nuovi prodotti e servizi, mirati a rispondere alle esigenze sempre più sofisticate che emergono dalla trasformazione del mercato audiovisivo. I primi due progetti, CINETELPRO e CINEXPERT, verranno rilasciati già nel mese di gennaio. CINETELPRO è il nuovo gestionale pensato per i distributori per l’interrogazione dell’intera base dati di CINETEL. Il nuovo portale permette una capacità di esplorazione e incrocio dei dati unica per un’analisi approfondita, puntuale e al passo con le sempre più complesse esigenze degli operatori del mercato.

Il monitoraggio settimanale di CINEXPERT ha lo scopo invece di profilare nel dettaglio chi frequenta le sale e che cosa sceglie per la visione in sala, anche in relazione alle variabili storiche del momento. Per la sua realizzazione sono state utilizzate le metodologie di rilevazione e di analisi più accreditate a livello internazionale, anche attraverso il coinvolgimento di importanti operatori stranieri. L’obiettivo è fornire un’analisi del mercato completa, integrando le informazioni quantitative sul numero di spettatori con dati qualitativi.

A partire dal mese di gennaio 2023 – dopo la revisione dei tariffari adottata già nel 2022, che ha portato a centinaia di nuovi abbonamenti nel mondo dell’esercizio – saranno infine introdotte ulteriori formule agevolate di abbonamento per i distributori, i produttori, le istituzioni e i media. I nuovi progetti sono stati resi possibili grazie alla collaborazione con ANEC, ANICA, Cinecittà, Audimovie, Ergo Research eBitTime e a una struttura snella ed efficiente coordinata dall’Head of Operations Giorgio Bigoni.

L’andamento generale dell’anno 2022

  • Nell’anno 2022 al box office italiano si sono incassati € 306.622.567 per un numero di presenze in sala pari a 44.535.891;
  • Rispetto al 2021, quando i cinema hanno riaperto a partire dal 26 aprile, si tratta di una crescita degli incassi e delle presenze rispettivamente dell’81% e del 79,6%
  • Rispetto invece alla media del periodo 2017-2019 si tratta più in generale di un calo del 48,2% degli incassi e del 51,6% delle presenze;

  • Ancora importanti nel 2022 gli effetti dell’emergenza COVID con le disposizioni emanate a fine 2021 al diffondersi delle nuove varianti del virus che hanno imposto il divieto di vendita di cibo e bevande in sala sino a marzo e l’obbligo delle mascherine fino al 15 giugno;
  • Rimane significativa la quota del box office della produzione italiana (incluse le co-produzioni) che nel 2022 ha registrato una percentuale pari al 19,7% degli incassi e al 21,2% delle presenze corrispondenti ad un incasso di 60.3 milioni di € e a 9.4 milioni di presenze. Si tratta di una quota vicina a quella del 2021 (21,5% degli incassi, 22,5% delle presenze) ed in linea con la media del periodo 2017-2019 (20,6% degli incassi e 21% % delle presenze);
  • E’ invece rispettivamente del 58,5% e del 56,1% la quota di incassi e presenze del cinema statunitense per un totale di circa 179.2 milioni di € e 24.9 milioni di presenze. Si tratta anche in questo caso di un dato in % vicino al 2021 (57,9% degli incassi, 56,8% delle presenze) ma inferiore alla media del periodo 2017-2019 che registrava il 62,6% degli incassi e il 61,8% delle presenze del totale mercato

Il numero di titoli distribuiti e la tipologia

  • Nel 2022 sono stati distribuiti in sala 498 nuovi film di prima programmazione (+141 rispetto al 2021, -43 rispetto alla media del periodo 2017-2019) di cui 251 di produzione o co-produzione italiana (+95 rispetto al 2021; +30 rispetto alla media 2017-2019) per una quota del 50,4% sul totale (43,7% nel 2021; 40,9% nella media del periodo 2017-2019);
  • 8 titoli nel 2021 sono usciti anche in 3D (18.8mln di €; 6,1% dell’incasso totale del mercato, 1.9mln di biglietti venduti, 4,4% delle presenze). Si tratta del più importante risultato ottenuto da questo formato dal 2015 ed è stato ottenuto in particolare grazie alla re-release del primo “Avatar” e all’uscita in sala a dicembre di “Avatar – la via dell’acqua”. Nel 2021 uscirono 11 titoli (0,6% degli incassi, 0,5% delle presenze) mentre nel periodo 2017-2019 ne sono usciti in media 30 ogni anno (l’1,6% dell’incasso totale e l’1,2% delle presenze);
  • Oltre ai film di nuova uscita sono stati distribuiti in sala anche 126 nuovi contenuti complementari (eventi, edizioni speciali, riedizioni; +45 rispetto al 2021; +36 rispetto alla media del periodo 2017-2019) per un incasso di 11milioni di € (il 3,6% del box office totale del mercato; il 4,3% nel 2021; del 2,3% la media di periodo 2017-2019) e 1.4 milioni di presenze (il 3,2% del totale);
  • Nel complesso sono quindi usciti in sala 624 nuovi titoli. Si tratta di 186 titoli in più rispetto al 2021 e di 7 in meno rispetto alla media 2017-2019;
  • Analizzando più nel dettaglio i valori registrati al box office dai titoli, nel 2022 1 film ha registrato un incasso superiore ai 20mln di € (il 9% dell’incasso totale del mercato), 5 titoli hanno registrato un incasso tra i 10 e i 20mln (il 20%), 8 film tra i 5 e i 10mln (il 17%), 7 titoli tra i 3 e i 5mln (l’8%) e 43 tra 1 e 3mln di € (il 26%). Nel complesso 64 titoli hanno incassato più di 1mln di € (l’81% del box office complessivo);
  • Nel periodo tra il 2017 e il 2019 (quando è uscito all’incirca lo stesso numero di nuovi titoli distribuiti in sala del 2022) 124 titoli incassavano in media annualmente più di 1mln di € (60 titoli in più rispetto al 2022, l’86% dell’incasso totale). Tra questi, sempre rispetto alla media del triennio, 74 raggiungevano un incasso tra 1 e 3mln di € (31 in più), 21 tra i 3 e i 5mln (+14), 18 titoli tra i 5 e i 10mln (+10), 10 tra i 10 e i 20mln (+5) e 2 registravano un incasso superiore ai 20mln (+1);
  • La fascia d’incasso con la maggiore differenza negativa nel confronto con il periodo 2017-2019 è quella dei film con un box office tra i 3 e i 5 mln di € (-68%);

La quota del cinema italiano e delle altre cinematografie

  • Come già anticipato, l’incasso totale del cinema italiano (incluse le co-produzioni) in sala durante l’anno 2022 è stato di € 60.336.150 (19,7% del totale box office; +66% rispetto al 2021; -50,6% rispetto alla media del periodo 2017-2019) per un numero di presenze pari a 9.423.102 (il 21,2% del numero totale dei biglietti venduti; +68,9% rispetto al 2021; -51,2% rispetto alla media 2017-2019);
  • Il cinema statunitense, primo per nazionalità nel 2022, ha invece incassato in totale € 179.273.304 (il 58,5% del box office; +82,7% rispetto al 2021; -51,6% rispetto alla media 2017-2019) per un numero di presenze pari a 24.983.217 (il 56,1% del numero totale di biglietti venduti; +77,4% rispetto al 2021; -56% rispetto alla media 2017-2019);
  • Seguono, dopo quello italiano e americano, il cinema britannico (34 milioni di € incassati al box office; quota mercato: 11,1%; 12,2% nel 2021; 8,9% la quota media 2017-2019), la produzione francese (8.6 milioni di € incassati al box office; quota mercato: 2,8%; 1,6% nel 2021; 3,6% la quota media 2017-2019) e quella australiana (6 milioni di € incassati al box office; quota mercato: 2%; 0,4% nel 2021; 0,6% la quota media nel periodo 2017-2019);
  • Il primo incasso di produzione nazionale al 31 dicembre 2022 (e il 13° assoluto) è stato registrato da “La stranezza” con un box office di 5.4 milioni di € (il 9% del totale della produzione italiana) e 840mila presenze seguito da “Il grande giorno” (4.3mln; 606mila presenze), “Me contro Te il film – persi nel tempo” (3.5mln; 531mila presenze), “Belli ciao” (3mln; 436mila presenze) e “Il colibrì” (2.9mln);
  • I primi 10 titoli di produzione nazionale hanno incassato in totale al box office 30.3mln di € (il 9,9% dell’incasso totale e il 50,3% della quota del box office nazionale). I primi 15 titoli hanno incassato invece 38.3mln di € (il 12,5% dell’incasso totale e il 63,6% della quota del box office nazionale);
  • Il primo incasso assoluto è stato ottenuto da “Avatar – la via dell’acqua” (27.5mln di €; 3.1mln di presenze),seguito da “Minions 2” (14.7mln di €; 2.1mln di presenze), “Doctor Strange nel multiverso della follia” (13.6mln di €; 1.8mln di presenze), “Top Gun: Maverick” (13.1mln di €; 1.7mln di presenze) e “Thor: Love and Thunder” (10.8mln di €; 1.4mln di presenze);
  • I primi 10 incassi assoluti al box office hanno corrisposto 121.4mln di € (il 39,6% del box office; nel 2021 il 43,3%). I primi 15 titoli hanno invece incassato nel complesso 147.5mln di € (il 48,1% del box office; nel 2021 il 52,4%);
  • In generale, tra i primi dieci incassi otto sono di nazionalità statunitense e due britannica.

L’andamento durante l’anno

  • L’andamento mensile del 2022 è stato fortemente condizionato nella prima parte dell’anno dall’emergenza sanitaria che oltre ad imporre restrizioni alla presenza in sala (il divieto di vendita di cibo e bevande sino a marzo, l’obbligo di mascherine fino al 15 giugno) ha determinato lo slittamento delle uscite di diversi titoli sia in Italia che nel resto del mondo;
  • I primi mesi dell’anno, tradizionalmente i più importanti in termini di box office (in media nel periodo 2017-2019 il primo trimestre corrispondeva più del 32% degli incassi annuali), sono stati i più colpiti: il mese di gennaio ha registrato solamente l’8,5% degli incassi del 2022 mentre il mese di febbraio il 6,1%. Rispetto alla media del periodo 2017-2019 si tratta del 68,2% e del 68,3% in meno degli incassi, in assoluto i due risultati a confronto peggiori dell’anno;
  • A partire dal mese di maggio, con il ritorno in sala dei grandi titoli internazionali, il box office ha ripreso a crescere e a ridurre le distanze con i valori medi dei periodi registrando incassi inferiori del 33% (a maggio), del 14,3% (a giugno) e del 17,3% (a luglio);
  • Più ampia la forbice negativa ad agosto (-41,1%) per via soprattutto del peso sulla media del dato del 2019 quando il mese registrava il suo miglior risultato di sempre;
  • A partire dal mese di settembre l’anno è stato invece condizionato dalla minor offerta di prodotto internazionale che ha fortemente ridimensionato il contributo al box office del cinema statunitense, solo in parte compensato dalla maggior offerta di cinema italiano;
  • Si tratta di una caratteristica dell’offerta che ha influenzato non solo l’Italia ma tutti i mercati mondiali e che ha determinato valori a confronto in negativo ovunque anche con il 2021 quando ad esempio in Italia tra settembre e novembre quattro titoli incassavano più di 7 milioni di € (“Eternals”, No time to die”, “Dune” e “Venom: la furia di Carnage”), una cifra superata quest’anno solamente da “Black Panther: Wakanda Forever”;
  • Le difficoltà del mercato in autunno sono evidenti, sempre rispetto al 2021, anche nel risultato a confronto tra i secondi semestri dei due diversi anni (lo scorso anno i cinema hanno potuto riaprire solamente da fine aprile) che vedono il 2022 crescere del 6,2% in incassi e del 5,6% in presenze;
  • A settembre e ottobre di quest’anno il cinema statunitense ha registrato differenze negative del 60,8% e del 68,9% con la media del periodo 2017-2019;
  • Nel mese di dicembre, grazie soprattutto all’uscita di “Avatar – la via dell’acqua”, ha ridotto invece notevolmente la differenza con un risultato inferiore solamente del 9%;

Gerard Butler torna al cinema nell’adrenalinico action movie The Plane

Gerard Butler torna al cinema nell’adrenalinico action movie The Plane, questa volta nei panni di un coraggioso pilota che per salvare i suoi passeggeri da una violenta tempesta, effettua un rischioso atterraggio d’emergenza su una remota isola delle Filippine. I superstiti dovranno però affrontare una nuova minaccia: degli spregiudicati guerriglieri indipendentisti che vivono in quelle terre.

Il gruppo viene infatti rapito e sarà compito del comandante Brodie Torrance proteggere i sopravvissuti presi in ostaggio e portarli in salvo. Ad affiancarlo in questa missione impossibile, troverà un ex Marine (Mike Colter, il celebre ‘Luke Cage’ dell’Universo Marvel) in arresto che era a bordo dell’aereo scortato dall’FBI. A dirigerli, il regista francese Jean-François Richet, Premio César per il dittico con protagonista Vincent Cassel, Nemico pubblico N. 1 – L’istinto di morte e Nemico pubblico N. 1 – L’ora della fuga. Nel cast anche Daniella Pineda (Jurassic World – Il dominio), Yoson An (Mulan) e Tony Goldwyn (DivergentScandal). The Plane arriverà nelle sale italiane a partire dal 25 gennaio 2023 distribuito da Lucky Red e Universal Pictures International Italy.

La trama del film

Durante una violenta tempesta, il comandante Brodie Torrance (Gerard Butler) salva i suoi passeggeri con un atterraggio di emergenza. L’aereo plana però su un’isola devastata dalla guerra e per il gruppo, preso in ostaggio da pericolosi ribelli, è l’inizio di un vero e proprio incubo. L’unica persona su cui Torrance potrà contare è Louis Gaspare (Mike Colter), un uomo accusato di omicidio che l’FBI stava trasportando sul suo volo. Riuscirà il nostro capitano a portare in salvo i passeggeri e fuggire dall’isola?

Audition: l’edizione restaurata arriva al cinema come evento speciale

Arriva nelle sale italiane come evento speciale, il prossimo 23-24-25 gennaio con Wanted Cinema, il film Audition, il celebre horror giapponese che torna in sala per la prima volta dal debutto nel 1999 in una nuova versione restaurata. Diretto da Takashi Miike e basato sul romanzo di Ryu Murakami, è considerato uno dei migliori film del regista, che l’ha consacrato in tutto il mondo come autore di culto per gli amanti dell’horror e i cinefili in generale.

Audition narra la storia di Shigeharu Aoyama (Ryo Ishibashi), produttore cinematografico giapponese di mezz’età, vedovo da sette anni. Su consiglio di un amico, decide di trovare una nuova moglie (Eihi Shiina) con un sotterfugio: una finta audizione per trovare la protagonista di un film, in realtà la donna ideale per lui. Ritiene di averla trovata quando si imbatte in Asami Yamasaki (Eihi Shiina), una giovane donna dolce e un po’ misteriosa, della quale si innamora immediatamente iniziando una relazione con lei. L’astuto gioco diventa presto una bomba ad orologeria e il sogno d’amore si trasforma in un incubo inimmaginabile. La donna-ragno protagonista del film – tanto seducente quanto terrificante – sconvolse e sconvolge ancora gli spettatori di tutto il mondo.

“Volevo fare un film che gli spettatori si sarebbero pentiti di aver visto”, ha dichiarato il regista, che ha concepito il film come una storia d’amore contorta e beffarda. A chi gli chiede se la visione di Audition possa essere pericolosa per gli spettatori più impressionabili, Takashi Miike risponde: “Il mio film è pericoloso, ma sempre meno di quanto possa diventarlo un essere umano”. Uscito per la prima volta nel 1999, Audition diventò il fenomeno del festival di Rotterdam di quell’anno, conferendogli una visibilità internazionale senza precedenti.

TAKASHI MIIKE è nato nel 1960. Si è formato come assistente di Shohei Imamura su Ze-Gen, il signore dei bordelli (1987) e Black Rain(1989). Come Kiyoshi Kurosawa, le sue prime opere appartengono al V-cinema, direttamente distribuito in Video club. Nei film di yakuza Dead or Alive (1999), Ichi The Killer (2001), o Gozu (2003), Miike non si tira indietro di fronte alle gore, alle situazioni assurde e alle sequenze erotiche senza tabù. Non rientra in registro preciso e può anche spaziare dalla commedia nera come Visitor Q (2001), ispirata alTeorema di Pasolini, al film drammatico ricco di poesia con The Bird People in China (1998), girare Zebraman (2004), una commedia stravagante su un supereroe o The Great Yokai War (2005), un film per bambini.

Negli anni 2010, Miike ha rivisitato il genere del chan-bara (film di spada) con 13 assassini (2010) e Hara-Kiri – Death of a Samurai (2011), selezionato al Festival di Cannes, remake in 3D dal classico di Masaki Kobayashi. Superbamente realizzati, questi film di samurai riscoprono la ferocia e l’eleganza dei loro predecessori. Il suo ultimo capolavoro è L’immortale (2017) il cui eroe, un guerriero immortale, deve uccidere un migliaio di uomini corrotti per espiare i suoi crimini passati e trovare pace.

Audition è l’adattamento di un romanzo di Ryu Murakami, reso famoso da Coin Locker Babies (1980) che ha fatto molto per la scoperta della nuova letteratura giapponese.  Non va comunque confuso con l’altro Murakami, Haruki, la cui immaginazione è molto meno eccitata. La sceneggiatura è di Daisuke Tengan, figlio maggiore di Shohei Imamura.   Per inciso, è stato con Imamura che Miike si è formato come assistente alla regia in Il mezzano (1987) e Pioggia nera (1989).  Non c’è dubbio che il cinema molto fisico di Miike e la sua assenza di tabù abbiano un legame con quello dell’autore di La Vendetta è mia (1979) Audition – Edizione restaurata tornerà in sala come evento il prossimo 23-24-25 gennaio grazie a WANTED Cinema.

Terezin uscirà al cinema il 26 Gennaio

Terezin uscirà al cinema il 26 Gennaio

Uscirà al cinema il 26 gennaio, per celebrare il Il Giorno della Memoria”, Terezin, film che racconta un lato inedito della vita vissuta dai deportati ebrei nei primi anni ’40, all’interno del campo di detenzione di Theresienstadt, detto ghetto di Terezin. Tra di loro soprattutto artisti e creativi , molti compositori, pittori, poeti, scultori, scrittori: il cuore e l’anima della cultura centro europea di quegli anni. La storia, che si focalizza sul clarinettista Antonio e un gruppo di musicisti, descrive la forza dell’arte in situazioni estreme, raccontando come l’uomo sia profondamente capace di negare se stesso e allo stesso tempo, proprio grazie all’arte, in grado di compiere assoluti prodigi.

Dietro la macchina da presa, al suo esordio, c’è Gabriele Guidi che dirige un cast internazionale composto da Mauro Conte (Una questione privata, Sulla mia pelle), l’attrice slovacca Dominika MoravkovaAlessio BoniCesare BocciAntonia LiskovaJan RevaiBořek Slezáček e Marián Mitaš. Il film è una coproduzione internazionale di Minerva Pictures con Rai Cinema, insieme alla ceca Three Brothers Production.

La trama del film

In Terezin Antonio, clarinettista italiano e Martina, violinista cecoslovacca, si innamorano a Praga durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1942 vengono deportati a Terezin dove la loro storia si intreccia con le incredibili vicende dei tanti artisti e intellettuali rinchiusi nel ghetto. Eccellenze umane ed artistiche del centro Europa che, durante la guerra, realizzarono centinaia di produzioni musicali – ancora oggi rappresentate ed uniche al mondo – riuscendo a far divenire l’arte uno strumento di sopravvivenza per migliaia di persone segregate.

Golden Globes 2023: i pronostici delle categorie principali

Golden Globes 2023: i pronostici delle categorie principali

I Golden Globes 2023 si preparano a tornare in tv la notte del 10 gennaio e molte testate americane, tra cui Variety, si sono preparate per la cerimonia stilando un elenco dei film e delle serie tv con maggiori possibilità di vittoria nelle singole categorie.

Tra i film, The Banshees of Inisherin di Martin McDonagh ha ricevuto il maggior numero di nomination (otto), tra cui quella per il miglior film commedia/musicale. La pellicola con Colin Farrell protagonista si scontrerà direttamente con Everything Everywhere All at Once, che ha ottenuto il secondo maggior numero di nomination (sei). Il film drammatico più nominato dell’anno è stato invece The Fabelmans di Steven Spielberg che, con le sue cinque nomination, potrebbe andare ad aggiudicarsi la statuetta per la miglior regia. Tra i programmi televisivi, la serie comedy della ABC Abbott Elementary ha fatto da apripista, anch’essa con cinque nomination. Analizziamo dunque assieme i pronostici per la notte dei Golden Globes 2023.

CINEMA

Miglior Film Commedia-Musicale

Michelle Yeoh in Everything Everywhere All At OnceEverything Everywhere All At Once è in pole position nella corsa agli Oscar 2023, soprattutto dopo essersi visto assegnare il premio come miglior film dalla Los Angeles Film Critics Association e primeggiando nelle nomination ai Critics Choice Awards. Ma prima di trionfare alla notte degli Oscar, sembra che il film dei The Daniels, vero e proprio campione di incassi negli Stati Uniti, trionferà nella categoria del miglior film (commedia o musicale) ai Golden Globes.

Miglior Film Drammatico

THE FABELMANS
Gabriel LaBelle as Sammy Fabelman in The Fabelmans, co-written, produced and directed by Steven Spielberg.

Anche se Elvis di Baz Luhrmann potrebbe vincere questa statuetta in nome dell’effetto “Bohemian Rhapsody” di qualche anno fa, la vera partita se la giocano tre titoli: Avatar: La via dell’acqua, The Fabelmans e Top Gun: Maverick. Sembra difficile che Tàr riesca ad aggiudicarsi il premio, dato che il regista Todd Field non è stato neanche nominato per la miglior regia. Il titolo verso cui la critica sembra propendere è in realtà The Fabelmans. Per quanto Avatar 2 sia un progetto tecnicamente infallibile, James Cameron abbia vinto un Golden Globe per il primo, e Top Gun: Maverick potrebbe vincere ai PGA, sembra che il film di Steven Spielberg avrà la meglio.

Attore protagonista in un film commedia-musicale

Gli Spiriti dell’Isola The Banshees of Inisherin
Photo Courtesy of Searchlight Pictures. © 2022 20th Century Studios All Rights Reserved.

Il talentuoso Colin Farrell ha vinto questo premio 14 anni fa per un’altra commedia dark di Martin McDonagh (In Bruges). Entrambi si sono superati con Banshees, dunque la vittoria sembra scontata, soprattutto considerando che Farrell si è aggiudicato anche la Coppa Volpi al Festival di Venezia 2022, dove il film è stato presentato in anteprima. Se avete visto The Banshees Of Inisherin, l’interpretazione di Colin Farrell nei panni di un semplice pastore irlandese che lotta per capire perché il suo migliore amico lo abbandoni improvvisamente non la dimenticherete presto e non crediamo che nemmeno i votanti dell’HFPA la dimenticheranno: Farrell conferisce infatti a Padraic una tenerezza e una qualità fanciullesca che sono in egual misura esilaranti e strazianti.

Attrice protagonista in un film commedia-musicale

Se la critica sta ancora parlando della sorprendente interpretazione di Michelle Yeoh in Everything Everywhere All At Once c’è un motivo ben preciso. In mezzo a una gigante macchina di caos visivo e narrativo, e in una sconcertante varietà di multiversi, la Yeoh ha saputo tenere ben salde le redini del film in quanto suo centro nevralgico. La sua vittoria è quasi scontata ai Golden Globes 2023, soprattutto perchè i pronostici danno già certa una sua nomination agli Oscar come miglior attrice protagonista.

Attore protagonista in un film drammatico

Elvis recensioneL’altalena della stagione dei premi è sempre imprevedibile; sembrava scontato che Brendan Fraser vincesse in questa categoria per la sua interpretazione in The Whale di Darren Aronofsky. Tuttavia, dopo aver dichiarato che non avrebbe partecipato ai Globes dopo le accuse di aggressione sessuale nei confronti dell’ex presidente della HFPA Philip Berk. Questa svolta potrebbe aver creato le premesse perfette per la vittoria di Austin Butler che, nei panni del Re del Rock and Roll Elvis nel film di Baz Luhrmann, ha regalato al pubblico una performance formidabile. Anche Bill Nighy se la gioca per la sua interpretazione in Living dopo la vittoria ai LAFCA, ma sembra improbabile che trionfi in questa categoria.

Attrice protagonista in un film drammatico

Tar film 2022Si parla dell’interpretazione di Cate Blanchett nel ruolo della complessa direttrice d’orchestra Lydia Tár da quando il film Tàr è stato presentato in anteprima al Festival di Venezia, dove l’attrice si è aggiudicata la Coppa Volpi come migliore attrice. Lydia è un personaggio complicato, pieno di sfumature e contraddizioni: una predatrice che è anche vittima del suo stesso successo, apparentemente risoluta mentre la sua vita sta in realtà andando in frantumi

Attore non protagonista in un film (commedia o drammatico)

Questo è l’unico posto in cui Ke Huy Quan potrebbe probabilmente perdere, e non sarebbe importante per il suo cammino verso l’Oscar (come nel caso di Kodi Smit-McPhee che ha battuto Troy Kotsur l’anno scorso). Brendan Gleeson potrebbe accompagnare la vittoria del suo co-protagonista Colin Farrell come attore protagonista (commedia), ma Ke Huy Quan sembra la scelta più quotata al momento. Ma come Aaron Taylor-Johnson con “Animali Notturni” o Jodie Foster con “The Mauritanian“, non è da sottovalutare che Eddie Redmayne porti a casa la statuetta per The Good Nurse.

Attrice non protagonista in un film (commedia o drammatico)

È qui che l’HFPA potrebbe premiare il “buon comportamento” e una grande interprete come Jamie Lee Curtis. Due volte vincitrice – “Anything But Love” (1989) e “True Lies” (1994). La Curtis è l’unica attrice che l’anno scorso, nel pieno delle polemiche, ha sostenuto il gruppo e ha partecipato alla cerimonia su Twitter registrando un video di sostegno. Non è però da sottovalutare Angela Bassett, altra favorita e già vincitrice per “What’s Love Got to Do With It?” (1993), che l’ha resa la prima e tuttora unica donna di colore a vincere il premio come miglior attrice (commedia o musical).

Miglior sceneggiatura

Questa è una delle categorie per cui le previsioni di vittoria sembrano più incerte. Si potrebbe reagire alla mancata candidatura di una donna alla regia e premiare per la miglior sceneggiatura il Women Talking di Sarah Polley, che sarebbe di buon auspicio per una nomination agli Oscar 2023 nella categoria della miglior sceneggiatura adattata. Inoltre, poiché Todd Field non è stato nominato per la regia, si potrebbe riconoscere l’autore in questo senso. Ma i pronostici propendono per le due commedie dell’anno, “Banshees” e “Everything“, con un vantaggio per il vincitore del Golden Globe con “Tre Manifesti a Ebbing, Missouri” (2017) Martin McDonagh.

Miglior film d’animazione

Pinocchio Golden GlobesPinocchio di Guillermo Del Toro è di gran lunga in testa alla classifica, ma l’HFPA ha sconvolto il pubblico in passato con questa categoria. Missing Link ha ribaltato ogni previsione quando Toy Story 4 era in netto vantaggio, e Il Gatto con gli Stivali: L’ultimo desiderio è stato accolto calorosamente, quindi non è detta l’ultima parola. Marcel the Shell with Shoes On e Turning Red hanno ancora qualche possibilità di vittoria, ma è sempre meglio puntare sui pesi massimi, anche se la categoria è difficile da prevedere.

Miglior film internazionale

RRR golden globes 2023RRR è una delle più grandi sorprese della stagione dei premi 2023. Nessuno avrebbe pensato che un’epopea d’azione di tre ore sarebbe stato il film straniero con più probabilità di vittoria per il miglior film internazionale, ma sembra che in questa categoria la spunterà proprio l’India. Niente di nuovo sul fronte occidentale di Netflix era inizialmente il favorito per la vittoria e ha ancora una discreta possibilità di vincere, ma non sembra che sarà RRR a perdere.

Miglior regista

The Fabelmans recensioneSono passati più di 20 anni dalla sua ultima vittoria ai Golden Globes (nel 1999 per Salvate il soldato Ryan). La realizzazione del film più personale del regista dovrebbe cambiare le cose; l’HFPA ha ignorato Steven Spielberg l’anno scorso, quando è stato nominato per West Side Story (hanno invece premiato Jane Campion per Il potere del cane, che ha poi vinto anche l’Oscar), ma non crediamo che quest’anno si lasceranno sfuggire l’occasione di assegnargli una statuetta. Spielberg è stato nominato 13 volte ai Golden Globe per la miglior regia, vincendo due volte. Il suo film semi-autobiografico The Fabelmans possiede tutte le qualità che i membri dell’HFPA amano in un film: una narrazione piacevole sul potere del cinema, vagamente ispirata a una storia vera.

TELEVISIONE

Miglior miniserie

Che ci crediate o no, la prima edizione di The White Lotus della HBO ha ottenuto un solo Globe l’anno scorso (per l’attrice non protagonista Jennifer Coolidge). Dopo aver vinto ben 10 Emmy, abbiamo la sensazione che i membri dell’HFPA compenseranno in modo eccessivo tutte le mancate candidature facendo vincere il sequel ambientato in Sicilia. La seconda stagione ha ottenuto tre nomination per Coolidge, Aubrey Plaza e F. Murray Abraham.

Miglior attore in una miniserie

DahmerL’ultima collaborazione di Ryan Murphy con Evan Peters ha battuto i record di ascolti per Netflix quando Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer ha debuttato a settembre. L’attore, che l’anno scorso è stato snobbato dai Globes per “Mare of Easttown” nonostante abbia vinto l’Emmy, è il favorito per la vittoria grazie alla sua interpretazione nel ruolo del serial killer protagonista, soprattutto quando condivide le scene con i colleghi che hanno ricevuto nomination sempre ai Golden, Richard Jenkins (nel ruolo del padre premuroso) e Niecy Nash-Betts (nel ruolo della vicina sospettosa).

Miglior attrice in una miniserie

Amanda Seyfried ha interpretato Elizabeth Holmes nella serie tv The Dropout, in origine una studentessa che ha abbandonato il college e creato la controversa società di biotecnologie Theranos. L’attrice ha vinto un Emmy a settembre per lo show di Hulu, grazie anche alla sua impressionante trasformazione sullo schermo, e spera ora di ripetere la vittoria ai Golden Globes. Non guasta il fatto che “The Dropout” sia stata nominata anche per la categoria “Miglior miniserie”.

Miglior attore non protagonista in una miniserie

La seconda stagione della serie antologica della HBO The White Lotus si svolge in Sicilia e F. Murray Abraham interpreta un anziano turista americano, Bert Di Grasso, che vuole saperne di più sulle origini della sua famiglia con l’aiuto del figlio (Michael Imperioli) e del nipote (Adam DiMarco). Per Abraham si tratta della seconda nomination ai Golden Globe della carriera; in precedenza aveva vinto il premio come miglior attore di film drammatico per “Amadeus” (1984). Attenzione anche a Paul Walter Hauser per Black Bird, serie tv Apple in cui interpreta Lawrence “Larry” Hall, un serial killer e stupratore.

Miglior attrice non protagonista in una miniserie

Dhamer Golden GlobesJennifer Coolidge è già stata premiata l’anno scorso e potrebbe facilmente esserlo di nuovo ma, se dovessimo puntare su The White Lotus, allora è più probabile che vinca la sua co-protagonista Aubrey Plaza. Sembra tuttavia che la favorita sia Niecy Nash-Betts di Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer che, nonostante i suoi quattro Emmy, sta festeggiando il suo primo Golden Globe.

Miglior serie tv commedia-musicale

Abbott Elementary Golden GlobesDopo che Hacks ha trionfato lo scorso anno nella stessa categoria, sembra che i Golden Globes 2023 premieranno Abbott Elementary, ma attenziona anche a The Bear, che ha conquistato il cuore della critica. Certo, la sorpresa più grande sarebbe se la Mercoledì di Jenna Ortega sbaragliasse la concorrenza, emulando vincitori del passato come “Brooklyn Nine-Nine” (2013) e “Mozart of the Jungle” (2015). Abbott Elementary ha ottenenuto ben cinque nomination ai Golden Globes 2023: serie comica, attrice comica (Brunson), attrice non protagonista (Ralph e Janelle James) e attore non protagonista (Tyler James Williams).

Miglior attore in una serie tv commedia-musicale

the bear recensioneDirettamente da The Bear, una delle serie tv comedy più apprezzate del 2022, il candidato alla vittoria in questa categoria è Jeremy Allen White, che nella serie interpreta Carmen “Carmy” Berzatto, un giovane chef che torna a casa a Chicago per lavorare nella paninoteca italiana di famiglia dopo la morte del fratello. La dark comedy è stata trasmessa in streaming da FX su Hulu all’inizio dell’estate ed è disponibile su Disney+ in Italia.

Miglior attrice in una serie tv commedia-musicale

MercoledìDopo aver premiato Jean Smart l’anno scorso, non è da escludere che all’attrice vada un altro trofeo, considerando che i Golden Globes l’hanno assegnato due volte a Rachel Brosnahan per The Marvelous Mrs. Maisel. Tuttavia, due divertenti esordienti sembrano contendersi effettivamente la vittoria: Quinta Brunson di Abbott Elementary e la star emergente Jenna Ortega, che sembra potrebbe vincere sull’onda del successo di Mercoledì.

Miglior serie tv drammatica

L’HFPA ama i nuovi show, come “Boardwalk Empire” (2010), “Mr. Robot” (2015) e “The Handmaid’s Tale”, il che fa ben sperare per House of the Dragon e Scissione. Proprio la serie di Ben Stiller sembra essere il candidato più papabile per il maggior riconoscimento televisivo in ambito drammatico. D’altra parte, si potrebbe tornare a terreni già battuti, come dimostra la recente vittoria Succession della HBO. Una svolta del genere potrebbe aiutare The Crown di Netflix ad aggiudicarsi la sua terza vittoria dal 2016, ma è Scissione ad essere in netto vantaggio.

Migliore attore protagonista in una serie tv drammatica

Le cose stanno andando bene per Bob Odenkirk, che ha ricevuto un trofeo di addio (il suo primo in assoluto) per lo spin-off di “Breaking Bad” della AMC Better Call Saul, che si è concluso dopo sei stagioni. Nel finale della serie, Saul Goodman si ricongiunge con il suo unico vero amore Kim Wexler (Rhea Seehorn) dopo essere finito in prigione per una serie di crimini legati alla droga, una conclusione che ha convinto pubblico e critica. Questo è il primo anno in cui “Better Call Saul” ha ricevuto una candidatura come miglior serie drammatica.

Migliore attrice protagonista in una serie tv drammatica

Zendaya in Euphoria
Zendaya in Euphoria – Fonte: IMDB

È strano notare che Zendaya abbia vinto due Emmy per il suo ruolo di Rue Bennett in Euphoria, studentessa liceale tossicodipendente, ma questa è la sua prima nomination ai Golden Globe (e non è ancora stata premiata ai SAG Awards). Si ritiene che la superstar si giocherà la sua candidatura ai Globe con una vittoria per la seconda stagione della serie HBO, andata in onda lo scorso gennaio e febbraio.

Miglior attore non protagonista in una serie tv (commedia o drammatica)Joh Turturro Golden Globes

È la prima volta che l’HFPA divide le sue categorie televisive di supporto, il che potrebbe aprire le porte in questi Golden Globes 2023 ad alcuni esordienti come Tyler James Williams, soprattutto come manovra strategica per premiare “Abbott” se non riescono a farlo altrove. Ma dovrebbe esserci spazio anche per John Turturro da Scissione, che non si può sottovalutare.

Migliore attrice non protagonista in una serie tv (commedia o drammatica)

The Crown 5 Elizabeth Debicki
Foto di Keith Bernstein © Netflix

Secondo voci di corridoio, i Golden Globes potrebbero voler ripetere il momento in cui Sheryl Lee Ralph ha smosso le montagne degli Emmy quando ha ottenuto la sua vittoria. Tuttavia, la principessa Diana di Elizabeth Debicki in The Crown 5 sembra essere pronta per salire sul palco, soprattutto se si considera che due anni fa avevano premiato Emma Corrin come attrice televisiva (drammatica) sempre per il suo ruolo nella serie tv Netflix.

Carnival Row 2: il trailer della seconda stagione anticipa l’epica conclusione della serie

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Amazon Studios ha finalmente pubblicato il trailer ufficiale di Carnival Row 2, l’imminente seconda e ultima stagione del dramma fantasy Carnival Row, più di tre anni dopo il rinnovo dello show. La serie uscirà il 17 febbraio su Prime Video. Il trailer della seconda stagione di Carnival Row continua a evidenziare la crescente tensione tra gli umani e le creature mitiche, mentre gli esseri soprannaturali combattono per la loro sopravvivenza contro l’ingiusta oppressione degli umani.

Carnival Row è una serie fantasy-noir ambientata in una città neo-vittoriana chiamata Burgue. Creature mitiche in fuga dalla loro patria devastata dalla guerra si sono radunate in città e crescono le tensioni tra i cittadini e la crescente popolazione immigrata. La crescente popolazione di esseri soprannaturali lotta per convivere con gli umani: è proibito vivere, amare o volare con libertà. Dai un’occhiata al trailer ufficiale della seconda stagione di Carnival Row:

In un mondo fantastico in cui umani e creature si scontrano, la seconda stagione di Carnival Row riprende con l’ex ispettore Rycroft Philostrate aka Philo (Orlando Bloom) impegnato in un’indagine su una serie di omicidi raccapriccianti che alimentano tensioni sociali. Vignette Stonemoss (Cara Delevingne) ei Black Raven tramano vendetta per l’ingiusta oppressione inflitta dai leader umani di The Burgue, Jonah Breakspear (Arty Froushan) e Sophie Longerbane (Caroline Ford). Tourmaline (Karla Crome) eredita poteri soprannaturali che compromettono il suo destino e il futuro di The Row. E, dopo essere fuggita da The Burgue e dal suo vendicativo fratello Ezra (Andrew Gower), Imogen Spurnrose (Tamzin Merchant) e il suo partner Agreus Astrayon (David Gyasi) devono affrontare una nuova società radicale che sconvolge i loro piani. Con umani e fate divisi e la libertà in gioco, Carnival Row.

La serie Carnival Row è guidata da Orlando Bloom nei panni di Rycroft Philostrate e Cara Delevingne nei panni di Vignette Stonemoss. Nel cast anche David Gyasi nei panni di Agreus Astrayton, Tamzin Merchant nei panni di Imogen Spurnrose, Arty Froushan nei panni di Jonah Breakspear, Simon McBurney nei panni di Runyan Millworthy, Andrew Gower nei panni di Ezra Spurnrose, Karla Crome nei panni di Tourmaline Larou, Jay Ali nei panni di Kaine e Joanne Whalley nei panni di Leonora.

Carnival Row proviene da Legendary Television. È stato creato da Travis Beacham e René Echevarria. I produttori esecutivi sono Beacham, Bloom, Delevingne, Brad Van Arragon, Sarah Byrd, Jim Dunn, Sam Ernst e Wesley Strick. La prima stagione di Carnival Row è disponibile in streaming su Amazon Prime.

Borderlands: Tim Miller sostituisce Eli Roth alla regia per le ultime due settimane di riprese!

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Inizio settimana sono iniziate a circolare voci secondo cui il regista di Deadpool  e Terminator: Dark Fate, Tim Miller, aveva rivelato l’incarico di regista di Eli Roth nel prossimo film di Borderlands. Ora,  Deadline ha condiviso alcuni dettagli aggiuntivi su ciò che sta realmente accadendo al film. Eli Roth, i cui crediti alla regia includono successi horror come Hostel e The Green Inferno, farà il suo debutto d’azione ad alto budget con questo adattamento per videogioco. 

Tuttavia, ora ha ceduto le redini del film Borderlands al suo amico Tim Miller, per le due settimane di riprese che restano. Mentre si ipotizzava che Eli Roth fosse stato licenziato, oggi il noto sito americano rivela che in realtà il regista deve rispettare alcuni impegni presi e iniziare a lavorare sul suo prossimo film horror Thanksgiving , quindi sembra si tratti solo di un caso di problemi di programmazione piuttosto che di qualcosa di nefasto! 

Deadline ribadisce che Roth non è stato licenziato e che si è trattato di un “passaggio amichevole del testimone”. Le riprese in corso sono “solo” dei reshoot aggiuntiva che orami fanno parte di una normale programmazione per un film a grande budget, e il brusio che circonda Borderlands rimane positivo. Come sempre, non possiamo fare a meno di chiederci se ci sia qualcosa di più rispetto alle informazioni rivelate, ma in ogni caso sarò improbabile che verrà a galla, dunque non resta che aspettare la fine delle riprese e i crediti ufficiali del film. 

Eli Roth, ad esempio, non ha molta esperienza nei film d’azione, mentre Miller è una specie di esperto in quel campo. Questo tipo di cose sono accadute in passato anche per altri film ad alto budget, come ad esempio per ifilm come  Harley Quinn: Birds of Prey, dove il regista di John Wick Chad Stahelski è stato arruolato per prendere il timone di alcune scene d’azione data l’inesperienza di Cathy Yan, quindi è probabile che sia anche questo il caso. 

Borderlands, cosa sappiamo sul film!

Indipendentemente da ciò, in Borderlands, Lilith (Cate Blanchett), un famigerato fuorilegge con un passato misterioso, torna con riluttanza sul suo pianeta natale di Pandora per trovare la figlia scomparsa del più potente SOB dell’universo, Atlas (Edgar Ramirez).

Lilith forma un’alleanza con una squadra inaspettata: Roland (Kevin Hart), un ex mercenario d’élite, ora alla disperata ricerca di redenzione; Tiny Tina (Ariana Greenblatt), una selvaggia demolitrice pre-adolescente; Krieg (Florian Munteanu), protettore muscoloso e retoricamente sfidato di Tina; Tannis (Jamie Lee Curtis), lo scienziato con una debole presa sulla sanità mentale; e Claptrap (Jack Black), un robot persistentemente saggio.

Shazam! Furia degli Dei: il regista rivela quando uscirà il prossimo trailer

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Come Aquaman e il regno perduto, i piani originali prevedevano che Shazam! Furia degli Dei sarebbe uscito alla fine dello scorso anno. Tutto è cambiato quando la Warner Bros. si è resa conto di non avere abbastanza soldi per lanciare il film in seguito agli aumenti dei costi della ristrutturazione in atto, e mentre la prossima avventura di Arthur Curry arriverà ora il giorno di Natale del prossimo anno incontreremo la famiglia Shazam tra un paio di mesi.

Ora potremmo chiederci quando il prossimo trailer di Shazam! Furia degli Dei sarà rilasciato. Bene, più o meno nello stesso periodo in cui è caduta l’ultima anteprima di Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il regista David F. Sandberg ha confermato che una nuova anteprima per il suo adattamento DC Comics arriverà alla fine di gennaio. Anche se non abbiamo una data specifica, supponiamo che verrà rilasciato in concomitanza con l’uscita trequel di Ant-Man in modo che possa essere proiettato davanti al film dei Marvel Studios nei cinema.

Il suo predecessore è stato un successo critico e si è comportato bene al botteghino, ma da allora sono passati quattro anni e anche i fan occasionali sanno che il tempo del DCEU è quasi scaduto. Ciò potrebbe ridurre l’interesse per Shazam! Furia degli Dei, quindi speriamo che questo trailer riesca a venderlo come assolutamente da vedere. Dai un’occhiata più da vicino alla presa in giro del trailer di Sandberg qui sotto.

Shazam! Furia degli Dei

Shazam! Furia degli Dei continua la storia dell’adolescente Billy Batson che, dopo aver recitato la parola magica “SHAZAM!“, si trasforma nel suo alter ego da supereroe adulto, Shazam.

Il cast del sequel include Zachary Levi nei panni di Shazam, Asher Angel nei panni di Billy Batson, Jack Dylan Grazer nei panni di Freddy Freeman, Adam Brody nei panni del supereroe Freddy, Ross Butler nei panni del supereroe Eugene, Meagan Good nei panni del supereroe Darla, DJ Cotrona nei panni del supereroe Pedro, Grace Caroline Currey nel ruolo di Mary Bromfield/la supereroina Mary. Djimon Hounsou ritorna nei panni del Mago, mentre Rachel Zegler, Lucy Liu e Helen Mirren si sono unite al film come cattivi appena creati.  Shazam! Furia degli Dei uscirà il 17 marzo 2023. Il film è prodotto da Peter Safran.

Nicolas Cage spiega perché non apparirà in Star Wars

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Nicolas Cage spiega perché non apparirà in Star Wars

Di recente Pedro Pascal ha rivelato che stava cercando spingere Nicolas Cage ad accettare un ruolo nel mondo di Star Wars, ma il leggendario attore ha rivelato il reale motivo del perché non ha mai accettato un ruolo in carriera e non ha intenzione di unirsi adesso allo storico franchise. Parlando con Yahoo Entertainment in una recente intervista, Nicolas Cage ha riconosciuto che Pascal – che ha recitato insieme a Cage in The Unbearable Weight of Massive Talent (in Italia Il talento di Mr. C) – aveva cercato di convincerlo a entrare in una serie di Star Wars, ma l’attore non era affatto interessato.

No è la risposta“, ha detto Cage. “E non sono davvero giù. Sono un Trekkie, amico. Sono su Star Trek … sono sull’Enterprise. È lì che mi muovo. Nicolas Cage ha continuato spiegando la nuova rivelazione, dicendo che è cresciuto guardando William Shatner recitare nella serie e lodando la versione più recente della serie nei film di JJ Abrams, inclusa la svolta di Chris Pine nei panni di James T. Kirk. “Sono cresciuto guardando [William] Shatner“, ha detto Cage. “Pensavo che Pine fosse fantastico nei film. Penso che i film siano eccezionali. Mi piacciono i [messaggi] politici e sociologici. Per me, cos’è veramente la fantascienza e perché è un genere così importante è che puoi davvero dire quello che vuoi, come ti senti. Lo metti su un pianeta diverso, lo metti in un tempo diverso o in futuro, e senza che le persone ti saltino addosso, puoi davvero esprimere i tuoi pensieri come Orwell o chiunque altro nel formato fantascientifico. E Star Trek l’ha davvero abbracciato.”

Alla fine, Nicolas Cage ha detto che non era della ” famiglia di Star Wars“, ma invece in quella di Star Trek, e anche se potrebbe non apparire presto in una galassia molto, molto lontana, forse potrebbe assicurarsi un posto in un progetto di Star Trek in futuro. Di seguito il video dell’intervista:

You – Stagione 4 – Parte 1: trailer della serie in arrivo su Netflix

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Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di You – Stagione 4 – Parte 1. L’attesa quarta stagione di You che sarà divisa in due parti uscirà in streaming su Netflix il 9 febbraio 2022.  Tratta dal bestseller di Caroline Kepnes “Tu”. “Cosa faresti per amore?” Quando il brillante gestore di una libreria incontra un’aspirante scrittrice, la sua risposta è chiara: per amore farebbe di tutto. Usando Internet e i social media come strumenti per raccogliere i dettagli più intimi della ragazza e avvicinarsi a lei, la sua cotta irresistibile e goffa diventa un’ossessione e lentamente decide di rimuovere qualsiasi ostacolo, e persona, tra lui e il suo oggetto del desiderio.

https://youtu.be/hFQUVyBGzeM

La quarta stagione di You si divide in due parti: Parte 1 – 9 febbraio 2023 (episodi 401-405) Parte 2 – 9 marzo 2023 (episodi 406-410). Sviluppata da Sera Gamble e Greg Berlanti con Sera Gamble come showrunner, la serie vede produttori esecutivi Greg Berlanti, Sera Gamble, Gina Girolamo, Leslie Morgenstein, Sarah Schechter e Michael Foley. Nel cast protagonisti sono Penn Badgley, Tati Gabrielle, Charlotte Ritchie, Lukas Gage, Ed Speleers.

True Spirit: trailer del nuovo film in arrivo su Netflix

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True Spirit: trailer del nuovo film in arrivo su Netflix

Netflix ha rilasciato il trailer ufficiale di True Spirit, l’imminente dramma di formazione basato sull’ispirante viaggio nella vita reale di come l’adolescente australiana Jessica Watson è diventata la persona più giovane del mondo a navigare per il mondo in solitaria.

Il trailer di True Spirit vede la star di Titans Teagan Croft nei panni di Jessica Watson, che affronta la pericolosa sfida di navigare per il mondo da sola all’età di 16 anni. Il video evidenzia il suo coraggio e le lotte che dovrà affrontare mentre è in mare, incluso il tentativo di superare la sua dislessia durante la lettura di una mappa. Mostra anche come i suoi genitori e il suo mentore l’hanno sostenuta. La serie debutterà in streaming su Netflix il 3 febbraio 2023. Dai un’occhiata al trailer ufficiale di True Spirit qui sotto:

La trama di True Spirit

True Spirit è diretto da Sarah Spillane da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Rebecca Banner e Cathy Randall. Il film è interpretato da Teagan Croft, Cliff Curtis, Bridget Webb, Vivien Turner, Stacy Clausen, Todd Lasance, con Josh Lawson e Anna Paquin.

Quando la tenace giovane velista Jessica Watson (Teagan Croft) decide di diventare la persona più giovane a fare il giro del mondo in solitaria in barca a vela, molti dubitano che ce la possa fare. Con il sostegno dell’allenatore e mentore Ben Bryant (Cliff Curtis) e dei suoi genitori (Josh Lawson e l’attrice premio Oscar Anna Paquin), Jessica è determinata a raggiungere un obiettivo che sembra impossibile: attraversare in barca a vela alcune delle tratte oceaniche più pericolose al mondo nell’arco di 210 giorni.

La regia di True Spirit è di Sarah Spillane, la sceneggiatura di Sarah Spillane, Rebecca Banner e Cathy Randall, mentre la produzione è affidata a Debra Martin Chase, Susan Cartsonis e Andrew Fraser. Bridget Webb, Vivien Turner, Stacy Clausen e Todd Lasance sono tra gli interpreti di questa incredibile storia vera di perseveranza e successi che dimostra come anche i sogni più grandi possano essere realizzati.

Amanda Seyfried: 10 cose che non sai sull’attrice

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Amanda Seyfried: 10 cose che non sai sull’attrice

Amanda Seyfried è una delle attrici che farà ancora molta strada nella storia del cinema. Ha sempre dimostrato di avere un talento innato per la recitazione e per il canto e, nonostante il suo successo, non si è mai montata la testa. Sempre umile, con quel viso da bambina, con i suoi occhi azzurri e la sua chioma bionda ha fatto innamorare il pubblico di mezzo mondo. Da Mamma Mia! a First Reformed, il successo continua ad avanzare, così come la sua bravura.

Ecco, allora, dieci cose che non sapevate di Amanda Seyfried.

Amanda Seyfried: i suoi film film

1. Amanda Seyfried: i film e la carriera. Il debutto cinematografico della Seyfried risale al 2004, quando partecipa alla commedia Mean Girls. Successivamente reciterà in Alpha Dog (2006), Solstice (2008) e all’adattamento cinematografico di Mamma Mia!, in cui interpreta Sophie, la figlia di Donna, interpretata da Meryl Streep. In seguito, ha lavorato in film come Jennifer’s Body (2008), Chloe – Tra seduzione e inganno (2009), Letters to Juliet (2010), Dear John (2010), Cappuccetto rosso sangue (2011) e In Time (2011). Ritorna al musical con Les Misérables nel 2012, e interpreta poi la pornodiva Linda Lovelace in Lovelace (2013), per poi lavorare in Un milione di modi per morire nel West (2014), Giovani si diventa (2015), Pan – Viaggio sull’isola che non c’è (2015) e Padri e Figlie (2015). Tra i suoi film più recenti si annoverano First Reformed (2017), Mamma Mia! Ci risiamo (2018), Anon (2018), Ve ne dovevate andare (2020), Mank (2020) e L’apparenza delle cose (2021).

Amanda Seyfried
AMANDA SEYFRIED as Valerie in Warner Bros. Pictures’ fantasy thriller “RED RIDING HOOD,” a Warner Bros. Pictures release.

2. Ha recitato anche per la televisione. La carriera dell’attrice è però iniziata in televisione, dove dal 2000 al 2001 ha recitato nella soap opera Così gira il mondo. Successivamente è apparsa anche in serie come La valle dei pini (2002-2003), Veronica Mars (2004-2006), Dr. House (2005), Wildfire (2006) e Big Love (2006-2011). Nel 2015, Amanda Seyfriend si è aggiudicata una parte molto importante nella terza stagione di Twin Peaks, quella di Rebecca Burnett. La Seyfried ha invece ora terminato le riprese della serie The Dropout, dove recita nel ruolo di Elizabeth Holmes.

Amanda Seyfried, il 2020 e gli Oscar

3. È stata candidata al prestigioso premio. Il 2020 è stato un anno particolarmente importante per la Seyfried. Oltre ad essere diventata mamma per la seconda volta, ha infatti recitato nel film Mank, interprentando l’attrice Marion Davies. Grazie a questo ruolo la Seyfried ha ottenuto alcune delle migliori recensioni della sua carriera, vincendo anche diversi premi. Ha poi guadagnato anche la sua prima candidatura al premio Oscar come miglior attrice non protagonista. Pur non vincendo il premio, si è rilanciata come una delle grandi interpreti della sua generazione.

Amanda Seyfried è hot

4. Amanda Seyfried non ha problemi ha girare scene di nudo. L’attrice americana ha ammesso che, per lei, le scene di sesso sono liberatorie. Nel girare il film Lovelace, in cui interpreta la pornodiva Linda Lovelace, la Seyfried ha ammesso di sentirsi libera e di essersi divertita mentre girava le scene hot, senza avere nessun problema di vergogna o di pudore: “Crescendo mi hanno fatto sentire il nudo come qualcosa di sbagliato perché veniva sempre censurato nei film, ma perché continuiamo a coprire noi stessi?”.

Amanda Seyfried in In Time

5. Per il film si è esercitata nella corsa con i tacchi. Nel film fantascientifico In Time, l’attrice interpreta la figlia dei due ricchi Weis, Sylvia. Pur essendo la co-protagonista, la Seyfried compare in scena soltanto a mezz’ora dall’inizio del film. L’attrice ha ricordato con entusiasmo il set di questo film, raccontando però di aver avuto molta difficoltà nel recitare in questo, poiché erano per lei previste diverse scene di corsa sui tacchi. Per poter riuscire in queste, ha dunque dovuto esercitarsi a lungo per evitare di farsi male.

Amanda Seyfried in Mamma Mia!

6. Amanda Seyfried si è fatta conoscere anche grazie alla sua voce. Amanda ha sempre coltivato la passione per il canto, seguendo delle lezioni già quando era bambina. Passione che poi è diventata parte integrante ed importante del suo lavoro. Infatti, è stato grazie all’enorme successo di Mamma Mia! che l’attrice è diventata famosa in tutto il mondo, mostrando tutte le sue qualità di attrice e cantante. È proprio lei a cantare i tanti brani degli ABBA previsti per il suo personaggio, senza essere dunque ricorsa ad alcuna sostituta.

Amanda Seyfried

Amanda Seyfried è su Instagram

7. Amanda Seyfried è utilizzatrice di social. L’attrice americana ha un profilo Instagram seguito da più di 5,1 milioni di persone: una cifra mica da ridere. L’attrice non è ossessionata dall’utilizzo del social, ma è comunque molto attiva. Le foto la ritraggono sempre protagonista di momenti lavorativi ma anche, e soprattutto, dei momenti quotidiani che desidera condividere con i suoi fan. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su di lei e sulle sue attività.

Amanda Seyfried: il marito e i figli

8. Amanda Seyfried ha avuto dei fidanzati da invidia. L’attrice americana è sposata dal 2017 con il collega Thomas Sadoski, conosciuto nel 2015 sul set di The Way We Get By e pare che tra i due sia stato colpo di fulmine. Ma Amanda ha dei precedenti da invidia: in passato, infatti, Amanda è stata fidanzata con Justin Long e, ancora prima, con Ryan Philippe e Dominic Cooper, quest’ultimo conosciuto sul set di Mamma Mia!.

9. Amanda Seyfried è una mamma a tempo pieno. Nel marzo del 2017, la Seyfried ha dato alla luce la sua prima figlia, avuta dall’oggi marito Thomas Sadoski. Da quel momento l’attrice ha parzialmente diradato le sue partecipazioni cinematografiche per stare accanto alla piccola di casa. Nel settembre del 2020, invece, è nato Thomas, secondo figlio della coppia.

Amanda Seyfried: età e altezza dell’attrice

10. Amanda Seyfried è piccoletta. L’attrice, nata il 3 dicembre del 1985, non è di certo una donnona, ma si sa che il vino buono sta nella botte piccola. Alta 1 metro e 59 centimetri, la sua grazia innata non è passata comunque inosservata ed è riuscita a tenere testa a tutti i suoi colleghi. Se poi si aggiunge che ha gli occhi come il color del cielo e i capelli biondi come il grano, ci si rende conto che la sua bellezza è totale.

Fonti: IMDb, biography, famousbirthdays

Fantastici Quattro: ecco il prescelto per interpretare il ruolo di Reed Richards?

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Alla fine dell’anno scorso, l’insider del settore Jeff Sneider aveva rivelato che Adam Driver (Star Wars: The Rise of Skywalker, House of Gucci) potrebbe essere in una lista di attori per interpretare Reed Richards – o forse il Dottor Destino – nell’annunciato reboot dei Fantastici Quattro ad opera di Kevin Feige e dei Marvel Studios. Sneider ha aggiunto che credeva che il ruolo di Richards per Adam Driver fosse più probabile, tuttavia, e un paio di fonti diverse stanno ora affermando che Adam Driver è diventato il favorito per il ruolo.

Grace Randolph di Beyond the Trailer ha indicato che Driver è “un favorito per un certo ruolo elastico” e The Direct ha riportato oggi la stessa notizia. Nessuna delle due fonti è nota per essere particolarmente affidabile, sebbene entrambe abbiano messo a segno diversi scoop occasionali. Apparentemente, Adam Driver e altri due attori sono attualmente in corsa. Non sappiamo chi potrebbero essere, ma in precedenza si era parlato di Diego Luna visto recentemente nella serie Andor e abbiamo anche sentito che la star di You, Penn Badgley, potrebbe essere in lizza.

Adam Driver
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Sappiamo che il casting è in corso da un po’ di tempo, quindi potremmo scoprire se c’è qualcosa di vero in questa voce molto presto. Non abbiamo scovato ancora rumors solidi su chi potrebbe essere in un’ipotetica cast list per interpretare La torcia Umana, La donna Invisibile e La cosa. Matt Shakman si è recentemente unito al progetto come regista, con Jeff Kaplan e Ian Springer che stanno attualmente lavorando alla sceneggiatura. I dettagli della trama sono ancora un mistero, ma Kevin Feige ha confermato che questa non sarà un’altra storia sulle origini del super team.

“Molte persone conoscono questa storia delle origini. Molte persone conoscono le basi. Come possiamo prenderlo e portare qualcosa che non hanno mai visto prima? ha detto in una recente intervista, confrontando questa nuova interpretazione degli eroi con il patto dei Marvel Studios con la Sony per portare Spider-Man nel MCU“Abbiamo fissato un livello molto alto per noi stessi portando questo sullo schermo.” Fantastici Quattro uscirà nelle sale il 14 febbraio 2025.

La Sirenetta: ecco il design dei personaggi di Ursula, Tritone, il Principe Eric e…

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Disney ha condiviso un breve teaser per l’imminente remake live-action de La Sirenetta durante l’Expo D23 dello scorso anno, dandoci un assaggio di Ariel (Halle Bailey) e del suo amico Flounder che nuotano nel loro regno sottomarino mentre lei canta alcune battute di “Parte del tuo mondo“. Ora, grazie ad alcune confezioni Funko POP trapelate, diamo una prima occhiata al design dei personaggi per diversi personaggi secondari che vedremo nel film. I POP presentano Ariel in forma umana, il principe Eric, il re Tritone e la malvagia Ursula. Per la maggior parte, sembra che questi personaggi assomiglieranno alle loro controparti animate nel film.

Tutto quello che sappiamo su La Sirenetta

Non sappiamo ancora molto di questa interpretazione della storia, ma in base a ciò che abbiamo visto finora, il regista Rob Marshall non si prenderà troppe libertà dal classico animato su cui si basa la storia originale. Bailey recita al fianco di Jonah-Hauer King nei panni del principe Eric, Melissa McCarthy nei panni di Ursula, Javier Bardem nei panni di Re Tritone, Jacob Tremblay nei panni di Flounder, Daveed Diggs nei panni di Sebastian e Awkwafina nei panni di Scuttle.

La Sirenetta conterrà la musica del classico animato e quattro nuove canzoni. Lin-Manuel Miranda, che in precedenza ha lavorato con Marshall in Il ritorno di Mary Poppins, comporrà anche la musica originale per Mermaid insieme ad Alan Menken. La Sirenetta è l’amata storia di Ariel, una giovane sirena bella e vivace con una sete di avventura. La più giovane delle figlie di re Tritone e la più ribelle, Ariel desidera saperne di più sul mondo al di là del mare e, mentre visita la superficie, si innamora dell’affascinante principe Eric. Mentre alle sirene è vietato interagire con gli umani, Ariel deve seguire il suo cuore. Fa un patto con la malvagia strega del mare, Ursula, che le dà la possibilità di sperimentare la vita sulla terraferma, ma alla fine mette a repentaglio la sua vita e la corona di suo padre. Il film arriverà nelle sale il 26 maggio 2023.

Black Panther: Wakanda Forever, rivelate le scene eliminate che saranno nel Blu-ray

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Arrivano maggiori dettagli sull’uscita in Blu-ray di Black Panther: Wakanda Forever, dato che Disney ha rivelato gran parte delle informazioni legate alla prima edizione in arrivo negli STORE.  Come la maggior parte dei titoli di intrattenimento domestico in vendita, non ci sono versione estese del film, ma sono le scene eliminate di cui siamo sicuri che molti di voi saranno più entusiasti. Per cominciare, sembra che vedremo più ricadute da parte di Okoye che viene privata della sua posizione di leader della Dora Milaje insieme a una scena finale estesa che aggiunge il guerriero di Danai Gurira alla battaglia.

Okoye è anche al centro della scena poi cancellata che coinvolge suo zio, e stiamo iniziando ad avere l’impressione che molte delle scene del personaggio siano finite fuori dal film nella sala di montaggio! Aveva un arco narrativo abbastanza ampio nel film, ma sembra che i piani originali richiedessero che l’arco narrativo di Okoye fosse una sottotrama in piena regola. Tuttavia, con la durata già lunga di 161 minuti, qualcosa doveva essere tagliato e sembra che la sottotrama di Okoye sia stata ritenuta superflua. Degna di nota è anche l’intenzione di includere una sequenza con Everett Ross di Martin Freeman. Dai un’occhiata all’elenco completo delle caratteristiche speciali di Black Panther: Wakanda Forever di seguito.

  • Gag Reel  – Dai un’occhiata ad alcuni dei momenti spensierati sul set di Black Panther: Wakanda Forever.
  • Commento audio –  Ascolta Ryan Coogler, Joe Robert Cole e Autumn Durald Arkapaw che discutono del film.

Featurettes

  • Envisioning Two Worlds –  Scopri la realizzazione di Black Panther: Wakanda Forever attraverso l’obiettivo e la guida del co-sceneggiatore/regista Ryan Coogler, della scenografa Hannah Beachler e della costumista Ruth Carter.
  • Passing the Mantle –  Segui l’evoluzione della Pantera Nera attraverso i film. Nel tracciare i viaggi di Shuri, Ramonda e Riri attraverso il film, questa featurette esplora cosa significhi in ultima analisi l’eredità in Wakanda e come risuonerà con gli spettatori del MCU per gli anni a venire.

Scene tagliate di Black Panther: Wakanda Forever

  • Outside The Scope –  Okoye ha uno scontro scioccante con Ayo e la Dora Milaje. Aneka prende una decisione impegnativa.
  • The Upstairs Toilet –  Ross si infiltra nella NSA sotto mentite spoglie nel tentativo di scoprire informazioni.
  • Figlia del confine –  Dopo una conversazione con suo zio, Okoye si trova di fronte a una scelta scoraggiante.
  • Sempre e ovunque –  Ad Haiti, Shuri e Okoye condividono un momento agrodolce.

Black Panther: Wakanda Forever arriva in DVD, Blu-ray e 4K Ultra HD il 7 febbraio.

The Last of Us: la serie HBO cambierà il modo in cui si diffonde l’infezione

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Nell’universo di The Last of Us, le persone vengono infettate dal fungo cordyceps inalando spore trasportate dall’aria. Tuttavia, questo non sarà la diffusione del virus nella serie HBO Max, poiché l’infezione si diffonderà in un altro modo: i viticci. In botanica i viticci o cirri, nelle piante rampicanti angiosperme, sono organi di attacco o sostegno; si tratta di grappoli o di infiorescenze modificate che permettono alla pianta di aggrapparsi nelle altre piante o a sostegni vari.

 I co-creatori della serie The Last of Us, Craig Mazin e Neil Druckmann hanno spiegato il cambiamento in un’intervista a ColliderDruckmann ha parlato di come hanno deciso all’inizio di non voler usare maschere antigas nella serie. Ciò ha poi portato a conversazioni su come reinventare il fungo per adattarsi meglio a questo nuovo mezzo. “Alla fine, quelle conversazioni [sul non usare maschere antigas] ci hanno portato a questi viticci“, ha detto Druckmann. “E poi, solo pensando a come avviene un contagio, che avviene da un infetto all’altro, e come fa il fungo, potrebbe diventare una rete interconnessa. È diventato molto spaventoso pensare che stiano tutti lavorando contro di noi in questo modo unificato, che era un concetto che mi è piaciuto molto, che è stato sviluppato nello show.

Druckmann non ha spiegato tutto sui viticci e su come funzionano esattamente, ma è stato fatto per collegare gli effetti del contagio, chiunque può essere contagiato, perché no c’è una maschera antigas a proteggere i protagonisti. Sebbene non sia chiaro se ci siano state esitazioni nel coprire i volti dell’attore con maschere antigas, Mazin ha anche affermato che i cambiamenti nello spettacolo sono stati apportati per mantenere l’attenzione su Joel ed Ellie in un modo o nell’altro.

“Dirò che c’è un personaggio del gioco che ha un punto di vista molto interessante sul fungo e la sua osservazione del Cordyceps che si collega ad alcuni dei temi più ampi su ciò di cui tratta lo spettacolo e, stranamente, che si collega a la nozione della bellezza e del potenziale pericolo dell’amore“, ha detto Mazin. “E quindi, parte di ciò che Neil e io volevamo fare era assicurarci che tutto nella nostra storia fosse ispirato dal lavoro che ha fatto sul gioco, alla fine tutto quello che si ripercuota nella serie è la relazione tra Joel ed Ellie, ed è quello che conta di più per noi”.

Dunque, la serie tv su The Last of Us sta cambiando alcuni elementi dello spettacolo e si sta espandendo su altri. Dopo aver menzionato che il COVID-19 ha reso il pubblico più esperto e saggio su come una pandemia potrebbe diffondersi, Mazin ha affermato che la serie risale a molto prima che il gioco inizi a accresce alcuni dei retroscena del mondo e dà più contesto all’epidemia.

Jonathan Majors si sente fortunato a interpretare Kang e le sue varianti nel MCU

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Quando Jonathan Majors apparirà come Kang il Conquistatore nell’imminente Ant-Man and the Wasp: Quantumania, avrà la possibilità di mostrare il suo lavoro interpretando versioni leggermente diverse dello stesso personaggio. Parlando con Nerdbunker in una recente intervista durante la presentazione alla stampa del film, Majors ha parlato di quanto sia divertente interpretare diverse versioni dello stesso personaggio Kang. Majors – che è apparso anche nello show Disney+ Loki come variante di Kang noto come He Who Remains – ha detto che è divertente scoprire quanto possano essere simili tutti i Kang pur essendo diversi.

Dal punto di vista della recitazione, è molto divertente perché—non interpreto solo Kang nel mondo, sai. Ho altri progetti e altri film in corso, il che è bello perché ho l’opportunità di fare il lavoro, sai, in più mondi diversi“, ha detto Majors. “È roba super divertente, vai, ok, mi chiedo come possiamo, perché sai, nel mio mondo, tra i due, dove sono diversi, dove sono uguali, e anche questo è davvero eccitante. Sento che potrei essere l’attore più fortunato.”

Insieme a Kang, il prossimo sequel introdurrà anche la nuova arrivata nel MCU Kathryn Newton (The Society,  Freaky) mentre ora assume il ruolo di Cassie Lang, un personaggio precedentemente interpretato da Abby Ryder Fortson nei primi  film di Ant-Man  ed Emma Fuhrmann in  Avengers: Endgame.

Guarda la foto di Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

Nel film, che dà ufficialmente il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super Eroi Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) tornano per continuare le loro avventure come Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope, Hank Pym (Michael Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensavano fosse possibile. Jonathan Majors si unisce al cast nel ruolo di Kang. Peyton Reed torna alla regia, mentre Kevin Feige e Stephen Broussard sono i produttori.

Brendan Fraser sul ritorno al franchising La Mummia: “Non sono contrario”

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Sono passati anni dall’ultima volta che abbiamo visto l’iconico personaggio Rick O’Connell de La Mummia interpretato dall’attore Brendan Fraser, ma sembra che l’attore che ha sempre riscosso un grande successo dai fan del franchise non è totalmente chiuso alla possibilità di riportare in vita sul grande schermo quel personaggio! In una recente intervista con Deadline, quando gli è stato chiesto se è disposto a tornare al franchise horror d’azione di successo, la star di The Whale ha ammesso che è qualcosa a cui non è assolutamente contrario, soprattutto quando si tratta di una grande opportunità per la sua carriera professionale.

“Non sono contrario, non conosco un attore che non voglia un lavoro”, ha detto Brendan Fraser. “Non credo di essere stato così famoso e non pagato allo stesso tempo nella mia vita professionale, quindi iscrivimi!”. Oltre ad essere noto per il suo ruolo nel franchise di La Mummia, Fraser ha ricevuto sempre consensi per i suoi altri ruoli memorabili in film come Encino ManGeorge Re della Jungla  Looney Tunes: Back in ActionBedazzledViaggio al centro della terra e Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro. Attualmente sta ricevendo il plauso della critica per la sua drammatica interpretazione da protagonista nel film diretto da Darren Aronofsky The Whale, che abbiamo visto e apprezzato all’ultima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Per questo motivo, i critici prevedono che potrebbe potenzialmente ottenere la sua prima nomination all’Oscar come miglior attore.

Il franchise de La Mummia è iniziato con il film del 1999 diretto da Stephen Sommers. Ed era interpretato da Brendan Fraser. nei panni di Rick O’Connell, Rachel Weisz nei panni di Evelyn Carnahan, John Hannah nei panni di Jonathan Carnahan, Arnold Vosloo nei panni di Imhotep e Patricia Velásquez nei panni di Anck-su-namun. Dopo il successo commerciale del primo film con un incasso mondiale di oltre 400 milioni di dollari al botteghino, è stato seguito da altri due sequel, un prequel e il riavvio di Tom Cruise ampiamente stroncato nel 2017. Chissà che la Universal Pictures, visto la seconda vita dell’attore, non decida di risuscitare il franchise di successo! 

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, il nuovo trailer mostra molti Paul Rudd

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Ecco il nuovo trailer di Ant-Man and the Wasp: Quantumania diffuso nella notte in occasione del College Football Playoff National Championship. Il film arriverà nelle sale a febbraio 2023 e inaugurerà la Fase 5 del MCU. Nuovo trailer in lingua originale di seguito:

Guarda la foto di Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

Nel film, che dà ufficialmente il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super Eroi Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) tornano per continuare le loro avventure come Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope, Hank Pym (Michael Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensavano fosse possibile. Jonathan Majors si unisce al cast nel ruolo di Kang. Peyton Reed torna alla regia, mentre Kevin Feige e Stephen Broussard sono i produttori.

Avatar sequel: James Cameron conferma che la storia continuerà!

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Avatar sequel: James Cameron conferma che la storia continuerà!

Prima dell’uscita di Avatar: La via dell’acqua nelle sale il mese scorso, il regista James Cameron ha chiarito nelle interviste che, se il sequel avesse fallit nel raggiungere il pareggio di bilancio, sarebbe stata la fine di piano di fare ben tre nuovi film. Il terzo film è già stato girato, quindi arriverò qualunque cosa accada, ma i piani ambiziosi di Cameron  si estendono fino al quarto, quinto e sesto film (e forse anche di più).

Dalla sua uscita, il blockbuster in 3D ha ampiamente superato le aspettative al botteghino ed è già diventato uno dei dieci film di maggior incasso di tutti i tempi. Cameron , che una volta aveva sostenuto la necessitò di avere un enorme riscontro con un bottino di $ 2 miliardi perché Avatar: La via dell’acqua fosse considerato redditizio, ha ora condiviso un aggiornamento, ed è una buona notizia per i fan di Na’vi. Poiché il seguito di Avatar si avvicina a $ 1,8 miliardi in tutto il mondo, dunque sembra che genererà un profitto, il che significa che al regista verrà data la possibilità di andare avanti con i suoi ambiziosi piani di più sequel.

“Sembra che proprio con lo slancio che il film ha ora, supererà facilmente la nostra pausa anche nei prossimi giorni, quindi sembra che non riesca a tirarmi fuori da questo, dovrò fare questi altri sequel”, ha confermato Cameron durante una recente intervista. “So cosa farò nei prossimi sei o sette anni”. “Il punto è che andrà tutto bene. Sono sicuro che presto discuteremo con i migliori della Disney sul piano di produzione per Avatar 3, che è già in fase di elaborazione’. Abbiamo già girato l’intero film, quindi siamo in una post-produzione estesa per realizzare tutta quella magica CG”.

“E poi Avatar 4 e 5 sono entrambi scritti”, ha aggiunto. “Abbiamo anche alcune sequenze del 4 in scatola. A questo punto abbiamo iniziato un franchise. Abbiamo iniziato una saga che ora può svolgersi su più film”. Siamo sicuri che la Disney sarà desiderosa di continuare a realizzare film Avatar , soprattutto perché hanno una Pandora nel Disney World di Orlando! L’interesse per questo e il merchandising che ne deriva è probabilmente aumentato in modo significativo negli ultimi mesi e, indipendentemente dai giudizi su Avatar: La via dell’acqua, quei dati al botteghino suggeriscono che questo franchise di fantascienza è qui e continuerà ad andare avanti.

ADG Awards 2023: tutti i nominati di quest’anno

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ADG Awards 2023: tutti i nominati di quest’anno

Come la gilda dei Direttori della Fotografia, anche quella degli scenografi ha annunciato le nomination per i ADG Awards 2023, i premi assegnati quest’anno dalla Art Directors Guild. Di seguito trovate i nominati divisi per categorie cinematografiche e televisive:

NOMINEES FOR FEATURE FILM:

PERIOD FEATURE FILM

All Quiet on the Western Front” (Production Designer: Christian M. Goldbeck)
Babylon (Production Designer: Florencia Martin)
“Elvis” (Production Designers: Catherine Martin, Karen Murphy
The Fabelmans” (Production Designer: Rick Carter)
White Noise” (Production Designer: Jess Gonchor)

FANTASY FEATURE FILM

“Avatar: The Way of Water” (Production Designers: Dylan Cole, Ben Procter)
The Batman” (Production Designer: James Chinlund)
Black Panther: Wakanda Forever” (Production Designer: Hannah Beachler)
“Everything Everywhere All at Once” (Production Designer: Jason Kisvarday)
“Nope” (Production Designer: Ruth De Jong)

CONTEMPORARY FEATURE FILM

“Bardo, False Chronicle of a Handful of Truths” (Production Designer: Eugenio Caballero)
“Bullet Train” (Production Designer: David Scheunemann)
“Glass Onion: A Knives Out Mystery” (Production Designer: Rick Heinrichs)
“Tár” (Production Designer: Marco Bittner Rosser)
“Top Gun: Maverick” (Production Designer: Jeremy Hindle)

ANIMATED FEATURE FILM

“Guillermo del Toro’s Pinocchio” (Production Designers: Guy Davis, Curt Enderle)
“Lightyear” (Production Designer: Tim Evatt)
“Marcel the Shell with Shoes On” (Production Designer: Liz Toonkel)
“Puss In Boots: The Last Wish” (Production Designer: Nate Wragg)
“Turning Red” (Production Designer: Rona Liu )

NOMINEES FOR TELEVISION:

ONE-HOUR PERIOD SINGLE-CAMERA SERIES

The Crown: Ipatiev House” (Production Designer: Martin Childs)
The Gilded Age: Never the New” (Production Designer: Bob Shaw)
“The Marvelous Mrs. Maisel: Maisel vs. Lennon: The Cut Contest, How Do You Get to
Carnegie Hall?” (Production Designer: Bill Groom)
“Pachinko: Chapter One” (Production Designer: Mara LePere-Schloop)
Peaky Blinders: Black Day” (Production Designer: Nicole Northridge)

ONE-HOUR FANTASY SINGLE-CAMERA SERIES

Andor: Rix Road” (Production Designer: Luke Hull)
House of the Dragon: The Heirs of the Dragon” (Production Designer: Jim Clay)
The Lord of the Rings: The Rings of Power: Adar” (Production Designer: Ramsey Avery)
Stranger Things: “Chapter Seven: The Massacre at Hawkins Lab” (Production Designer: Chris Trujillo)
“Wednesday: Woe is the Loneliest Number” (Production Designer: Mark Scruton)

ONE-HOUR CONTEMPORARY SINGLE-CAMERA SERIES

Better Call Saul: Wine and Roses,Nippy” (Production Designer: Denise Pizzini)
Euphoria: You Who Cannot See, Think of Those Who Can, The Theater and Its Double,
All My Life, My Heart Has Yearned for a Thing I Cannot Name” (Production Designer: Jason Baldwin Stewart)
“Ozark: The Beginning of the End, Let the Great World Spin, City on the Make” (Production Designer: David Bomba)
Severance: Good News About Hell” Production Designer: Jeremy Hindle
The White Lotus: Ciao” (Production Designer: Cristina Onori)

TELEVISION MOVIE OR LIMITED SERIES

“Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities” (Production Designer: Tamara Deverell)
Moon Knight” (Production Designer: Stefania Cella)
Obi-Wan Kenobi” (Production Designers: Todd Cherniawsky, Doug Chiang)
“Pinocchio” (Production Designers: Doug Chiang, Stefan Dechant)
“Station 11” (Production Designer: Ruth Ammon)

HALF HOUR SINGLE-CAMERA SERIES

Emily In Paris: What’s It All About…, How to Lose a Designer in 10 Days” (Production Designer: Anne Seibel)
“Hacks: Trust the Process” (Production Designer: Alec Contestabile)
“Only Murders in the Building: Framed” (Production Designer: Patrick Howe)
“Our Flag Means Death: Pilot” (Production Designer: Ra Vincent)
“What We Do in the Shadows: The Grand Opening, The Night Market, Pine Barrens” (Production Designer: Shayne Fox)

MULTI-CAMERA SERIES

“Bob Abishola: Inner Boss Bitch, Two Rusty Tractors, Estee Lauder and Goat Meat” (Production Designer: Francoise Cherry-Cohen)
“The Conners: Sex, Lies, and House Hunting, The Best Laid Plans, A Contrabassoon and A
Sinking Feeling” (Production Designer: Jerry Dunn)
“How I Met Your Father: Pilot” (Production Designer: Glenda Rovello)
“The Neighborhood: Welcome to the Remodel” (Production Designer: Wendell Johnson)
“United States of Al: Kiss/Maach, Divorce/Talaq, Sock/Jeraab” (Production Designer: Daren Janes)

VARIETY, REALITY OR COMPETITION SERIES

“A Black Lady Sketch Show: Anybody Have Something I Can Flog Myself With? Bounce Them Coochies, Y’All! Peaches and Eggplants for Errbody!” (Production Designers: Cindy Chao, Michelle Yu)
“Lizzo’s Watch Out for the Big Grrrls: HBCYOU Band” (Production Designer: James McGowan)
“RuPaul’s Drag Race: Catwalk, 60’s Girl Groups, Daytona Wind” (Production Designer: Gianna Costa)
“Saturday Night Live: Jack Harlow Hosts Season 48 Episode 4, Jack Harlow Musical Guest” (Production Designers: Keith Raywood, Eugene Lee, Akira Yoshimura, N. Joseph De Tullio)
“Waffles + Mochi’s Restaurant: Honey” (Production Designer: Darcy E. Prevost)

VARIETY SPECIAL

“64th Annual Grammy Awards” (Supervising Art Director: Kristen Merlino)
“94th Annual Oscars” (Production Designer: David Korins)
“Hasan Minhaj: The King’s Jester” (Production Designer: Scott Pask)
“Miley’s New Year’s Eve Party” (Production Designer: Keith Raywood)
“Trevor Noah: I Wish You Would” (Production Designer: Star Theodos Kahn)

COMMERCIALS

“American Horror Stories: Dollhouse” Promo (Production Designer: Marc Benacerraf)
Bud Light Seltzer: “Land Of Loud Flavors” (Production Designer: François Audouy)
“Just Eat & Katy Perry: Did Somebody Say” (Production Designer: François Audouy)
“The Lord of the Rings: The Rings of Power – Title Announcement” (Production Designer: Brian Branstetter)
Paramount+: “Wildlife Promo” (Production Designer: Maia Javan)

SHORT FORMAT: MUSIC VIDEO OR WEBSERIES

Adele “I Drink Wine” (Production Designer: Liam Moore)
Coldplay x Selena Gomez “Let Somebody Go” (Production Designer: François Audouy)
Kendrick Lamar “Rich Spirit” (Production Designer: Scott Falconer)
Taylor Swift “Anti-Hero” (Production Designer: Ethan Tobman)
Taylor Swift “Bejeweled” (Production Designer: Ethan Tobman)

ASC Awards 2023: tutte le nomination per i migliori direttori della fotografia della stagione

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A poche ore dalla cerimonia del Golden Globes 2023, le gilde delle arti cinematografiche hollywoodiane cominciano ad annunciare le loro nomination per la season awards. Ad aprire le danze è la ASC, l’American Society of Cinematographers che ha annunciato le nomination per le migliori fotografie di cinema e tv dell’ultimo anno.

Ecco di seguito tutte le nomination degli ASC Awards 2023

Feature Film

Roger Deakins, ASC, BSC – “Empire of Light” (Searchlight Pictures)
Greig Fraser, ASC, ACS – “The Batman” (Warner Bros.)
Darius Khondji, ASC, AFC – “Bardo, False Chronicle of a Handful of Truths” (Netflix)
Claudio Miranda, ASC – “Top Gun: Maverick” (Paramount Pictures)
Mandy Walker, ASC, ACS – “Elvis” (Warner Bros.)

Spotlight

Sturla Brandth Grøvlen, DFF – “War Sailor” (DCM Film)
Kate McCullough, ISC – “The Quiet Girl” (Super)
Andrew Wheeler – “God’s Country” (IFC Films)

Documentary

Ben Bernhard and Riju Das – “All That Breathes” (HBO/HBO Max)
Adam Bricker – Chef’s Table: Pizza ¬– Franco Pepe” (Netflix)
Wolfgang Held, ASC – “This Stolen Country of Mine”

Motion Picture, Limited Series, or Pilot Made for Television

Todd Banhazl, ASC – “Winning Time: The Rise of the Lakers Dynasty – The Swan” (HBO/HBO Max)
Jeremy Benning, CSC – “Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities – The Outside” (Netflix)
Anastas Michos, ASC, GSC – “Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities – The Autopsy” (Netflix)
C. Kim Miles, ASC, CSC, MySC – “Lost Ollie – Bali Hai” (Netflix)
Sean Porter – “The Old Man – I” (FX)

Episode of a One-Hour Television Series – Non-Commercial

John Conroy, ASC, ISC -“Westworld” – Années Folles” (HBO/HBO MAX)
Catherine Goldschmidt – “House of the Dragon – The Lord of the Tides” (HBO/HBO MAX)
Alejandro Martinez – “House of the Dragon – The Green Council” (HBO/HBO MAX)
M. David Mullen, ASC – “The Marvelous Mrs. Maisel – How Do You Get to Carnegie Hall?” (Prime Video)
Alex Nepomniaschy, ASC – “The Marvelous Mrs. Maisel – Everything is Bellmore” (Prime Video)
Nikolaus Summerer – 1899 – The Calling” (Netflix)

Episode of a One-Hour Television Series – Commercial

Marshall Adams, ASC – “Better Call Saul – Saul Gone” (AMC)
Jesse M. Feldman – “Interview With the Vampire ¬– Is My Very Nature That of the Devil” (AMC)
Christian “Tico” Herrera, CCR – “Snowfall – Departures” (FX)
Jules O’Loughlin, ASC, ACS – “The Old Man – IV” (FX)
Jaime Reynoso, AMC – “Snowpiercer – Bound by One Track” (TNT)

Episode of a Half-Hour Television Series

Adam Bricker – “Hacks – The Click” (HBO/HBO MAX)
Carl Herse – “Barry – Starting Now” (HB0/HBO MAX)
Stephen Murphy BSC, ISC – “Atlanta – New Jazz” (FX)
Ula Pontikos, BSC – “Russian Doll– Matryoshka” (Netflix)
Christian Sprenger, ASC – “Atlanta – Andrew Wyeth. Alfred’s World.” (FX)

Ip Man 4: trama, cast e curiosità sul film con Donnie Yen

Ip Man 4: trama, cast e curiosità sul film con Donnie Yen

Personalità realmente esistita, Yip Man è stato una vera e propria leggenda delle arti marziali cinesi, con una vita costellata di avventure, fallimenti e incontri di grande rilievo. La sua figura ha ancora oggi un grande peso nella cultura popolare, tanto che anche il cinema non ha potuto esimersi dal dedicarvi una quadrilogia di film. Il primo di questi, Ip Man, è uscito in sala nel 2008 per la regia di Wilson Yip. Dopo i sequel del 2010 e del 2015, nel 2019 è stato realizzato Ip Man 4, quarto capitolo della saga nuovamente diretto di Yip che porta avanti e conclude la storia del leggendario maestro.

Dopo aver raccontato di alcuni degli scontri più famosi tra Ip e vari rivali, questo quarto capitolo si concentra ora sul rapporto tra il maestro e il suo allievo più famoso, Bruce Lee. La realizzazione di un quarto capitolo non era però inizialmente certa. Già con il terzo si dovettero attendere anni prima che questo venisse effettivamente realizzato. Il successo della saga ha infatti dato vita a numerosissimi lungometraggi dedicati a Ip, rischiando di farlo diventare una figura inflazionata al cinema. Fan da tutto il mondo richiesero però a gran voce almeno un nuovo film, che portasse a conclusione il racconto.

Dopo quattro anni dal precedente, dunque, Ip Man 4 è divenuto realtà. Questo è stato accolto a sua volta con pareri critici estremamente entusiasti, affermandosi come la degna conclusione della saga. È inoltre arrivato a diventare uno dei film cinesi dal maggior incasso di sempre, guadagnando oltre 239 milioni di dollari a livello mondiale. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Ip Man 4: la trama del film

Nel quarto capitolo della saga, la storia ha luogo nel 1964 a San Francisco, con Bruce Lee che divulga la sua filosofia del kung fu e partecipa ai principali tornei. Lee, ex allievo di Ip Man, invita il suo vecchio maestro ad andare a trovarlo e partecipare a una gara. Un invito che Ip inizialmente rifiuta, per poi capire che comunque farebbe meglio ad andare in America. A Hong Kong, infatti, il figlio è ingestibile e Ip prende in considerazione gli Stati Uniti per educare l’adolescente in un ambiente nuovo. Nella città di San Francisco, però, c’è chi non approva il fatto che Bruce Lee insegni il kung fu agli stranieri. A pensarla così è il mago del tai chi Wan Zonghua.

Quando Ip si dimostra invece entusiasta per l’iniziativa di Lee, non si fa certo degli amici. Vede infatti subito naufragare le sue speranze di ottenere la lettera di raccomandazione per far accedere suo figlio ad una buona scuola. Le cose inizieranno a peggiorare quando Ip e Lee vedranno ripetutamente interrotti i loro combattimenti. Il maestro cinese non sa ancora che si ritroverà in mezzo a battaglie di portata ben maggiore di quelle vissute fino a quel momento. Queste coinvolgeranno militari scalmanati e un furioso funzionario dell’immigrazione. Per affermare la propria presenza lì e avere un po’ di pace, Ip sarà dunque nuovamente chiamato a sfoggiare la sua arte.

Ip Man 4 cast

Ip Man 4: il cast del film

Ad interpretare nuovamente il ruolo di Ip Man, vi è l’attore Donnie Yen. Dopo le iniziali resistenze avute a girare un terzo film, egli si è invece detto pronto a recitare nuovamente e per l’ultima volta nei panni del maestro. I suoi fan, infatti, lo considerano l’unico in grado di interpretare Ip. Yen è inoltre particolarmente abile nelle arti marziali e nel Wing Chun, appreso proprio da Ip Chun, il figlio maggiore di Ip Man. Yen ha infatti eseguito personalmente tutte le scene di combattimento, allenandosi ulteriormente per poter risultare più in forma che mai. Egli ha inoltre ricercato descrizioni dello stile di lotta del maestro, come anche degli atteggiamenti più quotidiani. Il giovane attore Jim Liu interpreta invece Ip Ching, il secondo figlio di Ip.

Dopo le brevi introduzioni viste in Ip Man 2 e Ip Man 3, il personaggio di Bruce Lee viene infine qui inserito come uno dei principali del film. Questo è interpretato da Danny Chan, che aveva già ricoperto tale ruolo sia per il cameo nel precedente film di questa saga, sia nella serie The Legend of Bruce Lee. Nel film sono poi presenti Wu Yue nei panni del maestro di tai chi Wan Zonghua e Vanness Wu in quelli di Hartman Wu, allievo di Bruce Lee. Scott Adkins, attore inglese e artista marziale, interpreta invece Barton Geddes, esperto di karate che si scontrerà con Ip. Vi sono infine diversi cameo di attori comparsi nei precedenti film della saga. Tra questi si annovera Lynn Hung, la moglie di Ip, e Sammo Hung nei panni del maestro Hung Chun-nam.

Ip Man 4: il trailer e dove vedere il film in streaming e in Tv

Presentato in diversi festival in tutto il mondo, tra cui il Far East Film Festival di Udine, Ip Man 4 era inizialmente previsto per un’uscita in sala in Italia. A lungo il film è però rimasto inedito, anche a causa della pandemia di Covid-19. Dopo una lunga attesa, gli appassionati della saga potranno ora ritrovarlo presente nel palinsesto televisivo di lunedì 9 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Il film è inoltre disponibile anche in streaming sulle piattaforme Rakuten Tv, Chili CinemaAmazon Prime VideoApple iTunes e Google Play.

Fonte: IMDb

La lotta per il calcio – Il caso Super League, il nuovo documentario in quattro parti

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La lotta per il calcio – Il caso Super League è la nuova docuserie in quattro parti che documenta come il passato, il presente e il futuro del calcio europeo si scontrino nel momento in cui vengono scoperti i piani per la creazione di una lega separata, scatenando una battaglia tra i leader più potenti del movimento calcistico intervenuti in difesa o a favore dello stravolgimento delle tradizioni di questo sport. Attraverso interviste senza precedenti ai presidenti dei campionati, ai proprietari dei club e agli ideatori della Super League europea, la docuserie racconta agli appassionati di calcio la storia ancora inedita di come e perché è stata concepita questa idea di lega separata e dei piani che sono stati elaborati per renderla possibile.

La lotta per il calcio – Il caso Super League è diretta dal regista vincitore di un Emmy Jeff Zimbalist (“The Two Escobars”, “The Line”, “La generazione del surf – Momentum Generation”), che è anche produttore esecutivo per conto della All Rise Films News & Documentary, insieme al vincitore di un Emmy Connor Schell attraverso la Words + Pictures (“The Last Dance”, “30 for 30” e il vincitore di un Oscar “O.J. Made in America”).

La docuserie si aggiunge alla gamma in espansione di programmi non-fiction con protagonisti i grandi nomi dello sport presenti su Apple TV+, tra cui un documentario recentemente annunciato sulla vita e la carriera rivoluzionaria del sette volte campione del mondo di Formula Uno Sir Lewis Hamilton; il film documentario recentemente annunciato “Underrated”, con la leggenda dell’NBA Stephen Curry; la serie di documentari in quattro parti nominata agli Emmy “They Call Me Magic“, che racconta la vita e la carriera del due volte NBA Hall of Famer e icona culturale Earvin “Magic” Johnson; “The Dynasty”, una nuova serie di documentari sui New England Patriots, realizzata dalla Imagine Documentaries di Brian Grazer e Ron Howard, in associazione con NFL Films; “The Long Game: Bigger Than Basketball” sul fenomeno della pallacanestro Makur Maker; la docuserie “Make or Break”, che porta gli spettatori dietro le quinte alla scoperta dei migliori surfisti del mondo in lotta per il titolo di campione della World Surf League Championship Tour; “Greatness Code”, una serie breve non sceneggiata diretta da Gotham Chopra e coprodotta da Uninterrupted e Religion of Sports, che ha appena debuttato con la seconda stagione.

Apple TV+ offre serie drammatiche e commedie avvincenti e di qualità, lungometraggi, documentari innovativi e intrattenimento per bambini e famiglie, ed è disponibile per la visione su tutti i tuoi schermi preferiti. Dopo il suo lancio il 1° novembre 2019, Apple TV+ è diventato il primo servizio di streaming completamente originale a essere lanciato in tutto il mondo, ha presentato in anteprima più successi originali e ha ricevuto riconoscimenti più velocemente di qualsiasi altro servizio di streaming. Ad oggi, i film, i documentari e le serie originali Apple sono stati premiati con 299 vittorie e 1.279 nomination ai premi, tra cui la commedia pluripremiata agli Emmy “Ted Lasso” e il vincitore dell’Oscar come Miglior film di quest’anno “CODA”.

Tre di troppi è il film italiano più visto nel weekend dell’Epifania

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Tre di troppi è il film italiano più visto nel weekend dell’Epifania. La commedia diretta e interpretata da Fabio De Luigi, con Virginia Raffaele, conquista il pubblico delle feste e, in soli otto giorni di programmazione, realizza un incasso complessivo di 3.100.000 euro (445.234 spettatori – sesto risultato più alto per un film italiano da marzo 2020) e si colloca già nella top ten dei film più visti della stagione cinematografica italiana.  Il film, uscito domenica 1 gennaio, ha registrato nel suo primo giorno nelle sale 738.000 euro conseguendo il secondo miglior risultato al box office per un film italiano da marzo 2020.

Tre di troppi è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia, Colorado Film Production e Alfred Film ed è prodotto da Maurizio Totti, Alessandro Usai e Iginio Straffi per Colorado Film e da Roberto Amoroso e Maria Theresia Braun per Alfred Film. E’ distribuito nelle sale da Warner Bros. Pictures. Alessandro Araimo, General Manager Italy & Iberia di Warner Bros. Discovery, commenta: “Siamo lieti di aver iniziato il 2023 con un successo al box office e siamo orgogliosi di averlo fatto grazie a una produzione italiana, nata da una stretta collaborazione con il regista e interprete Fabio De Luigi, i partner di Colorado Film e Alfred Film, la protagonista Virginia Raffaele e tra tutte le persone che hanno lavorato al progetto. In un anno che si presenta straordinario, grazie alla celebrazione dei 100 anni degli Studios e a una stagione ricca di tantissimi film di ogni genere, è davvero un privilegio aver aperto il 2023 con una pellicola come ’Tre di troppo’, capace di divertire, di far riflettere e di commuovere, auspicando che questo risultato contribuisca ad accrescere tra il pubblico il piacere di vivere le emozioni che solo la sala è in grado di donare”.

“Dopo tre Biglietti d’oro conquistati negli ultimi quattro anni, il 2023 non poteva cominciare in maniera migliore per il gruppo Colorado/Rainbow grazie al risultato di ‘Tre di Troppo’, frutto della proficua collaborazione con Warner Bros. e del felice incontro con Alfred Film – commentano Alessandro Usai e Iginio Straffi per Colorado Film -. ‘Tre di troppo’ conferma la forza della partnership tra Colorado e Fabio De Luigi, che insieme hanno ormai consolidato un numero importante di successi e introdotto la ‘commedia family’ nel mercato italiano. Siamo infine particolarmente felici della prova di coppia di Fabio e Virginia Raffaele che confermano di essere due grandi interpreti”.

“‘Tre di troppi’ è un esordio importante per la nostra casa di produzione che si pone sul mercato come una nuova realtà indipendente di film e serie TV – commentano i produttori di Alfred Film Roberto Amoroso e Maria Theresia Braun -. Siamo felicissimi del risultato ottenuto fino a oggi. Abbiamo sempre pensato che la qualità della scrittura sia la premessa migliore per creare un successo, ed è questo il vero valore aggiunto di Alfred Film. Insieme a Michele Abatantuono, Lara Prando e Fabio De Luigi abbiamo impostato un processo creativo rigoroso, il cui risultato è una commedia contemporanea, pensata per il grande pubblico, che diverte e intrattiene con intelligenza”.

MCU: 8 personaggi di cui aspettiamo impazienti il debutto

MCU: 8 personaggi di cui aspettiamo impazienti il debutto

Il MCU continua ad espandersi rapidamente, ma ci sono ancora diversi personaggi di cui desideriamo fortemente il debutto – e non stiamo parlando degli X-Men e dei Fantastici Quattro! La Fase 4 ha introdotto molti nuovi personaggi, tra cui Ironheart, Eros, She-Hulk, Hercules, Clea e Werewolf by Night ma, se guardiamo a ciò che deve venire con la Saga del Multiverso, molti grandi eroi e cattivi potrebbero fare la loro comparsa. Abbiamo dunque fatto un’immersione nei fumetti per proporvi un elenco di personaggi che non riusciamo a credere stiano ancora aspettando di salire alla ribalta nel MCU sul grande e piccolo schermo.

Speedball

Speedball MCU

Diversi anni fa si era parlato di una sorta di progetto sui New Warriors, che però non si è mai concretizzato. I Marvel Studios stanno davvero perdendo un’occasione, soprattutto perché il concept di un gruppo di giovani supereroi che diventano star dei reality ha un grande potenziale.

Robbie Baldwin è il leader della squadra e ha acquisito i suoi poteri basati sull’energia cinetica in un incidente di laboratorio, diventando l’eroe noto come Speedball. Con una serie di poteri visivamente unici, Robbie è stato fonte di molte risate, ma ha anche intrapreso un percorso oscuro dopo che la sua squadra ha giocato un ruolo importante nella tragedia di Stamford, che ha provocato centinaia di vittime. In seguito è diventato Penance, e questo è un arco narrativo che ci piacerebbe vedere riprodotto sullo schermo.

Beta Ray Bill

Beta Ray Bill MCUOltre a Jane Foster e ad altri eroi, solo un altro essere è stato ritenuto degno di brandire il potente Mjolnir per un lungo periodo di tempo: Beta Ray Bill. Egli è un alieno che è entrato in possesso del martello di Thor dopo che i due si sono scontrati. Odino ha poi dato a Bill l’opportunità di combattere contro suo figlio nel tentativo di scoprire chi di loro meritasse di più l’arma; con un colpo di scena a sorpresa, Bill sconfisse Thor, ma poi si rese conto di non potergli sottrarre Mjolnir. Al suo posto, ha impugnato lo Stormbreaker appena creato.

Il Thor del MCU ha riconquistato Mjolnir, quindi un film futuro potrebbe essere il momento giusto per far brandire lo Stormbreaker a un altro eroe, e non possiamo pensare a un candidato migliore di Bill. In ogni caso, è ora che si faccia vivo.

Captain Britain

captain britain marvel studiosAlcuni di voi saranno pronti a liquidare Capitan Britain come un imitatore di Capitan America, ma le somiglianze tra i due nomi finiscono qui. Con una storia che affonda le sue radici nella mitologia britannica e legami significativi con il multiverso Marvel, Brian Braddock potrebbe cambiare le carte in tavola nel MCU.

Che si tratti del leader dell’Esercito di Captain Britan, delle sue avventure strampalate alla Alan Moore o del fatto che ha combattuto per il suo Paese come membro dell’MI6, le possibilità narrative sono innumerevoli e questo è un debutto atteso da tempo. I Marvel Studios hanno ambientato molti dei loro film nel Regno Unito, senza mai accennare all’esistenza di Capitan Britain. Le cose potrebbero cambiare in Secret Invasion, anche se speriamo che qualsiasi tipo di menzione ponga le basi per un futuro ruolo di primo piano di questo eroe.

Blue Marvel

blue marvel mcuIl MCU vanta molte menti brillanti e presto aggiungerà Reed Richards alla lista. Tuttavia, se c’è qualcuno che può dare del filo da torcere a Mister Fantastic come uno dei migliori e più brillanti del mondo, quello è Adam Brashear, alias Blue Marvel.

Ha una storia affascinante: l’eroe ha acquisito i suoi poteri negli anni ’60 durante un esperimento sull’antimateria nella Zona Negativa. Da lì è diventato un supereroe, solo che le tensioni razziali in corso in America hanno costretto Adam ad ascoltare il governo e a continuare il suo lavoro dall’ombra. Alla fine, Blue Marvel ne sarebbe uscito vincitore, diventando un supereroe conosciuto pubblicamente, anche se un po’ più vecchio. Sarebbe un ottimo personaggio di supporto in molti film e programmi televisivi di prossima uscita.

Black Cat

Diremmo che i Marvel Studios hanno salvato Spider-Man, con le avventure dell’arrampica muri nel MCU che hanno fatto passi da gigante rispetto ai film di The Amazing Spider-Man e al trattamento riservato a personaggi come Venom e, ahimè, Morbius.

Sebbene la Sony Pictures avesse in programma che Black Cat acesse squadra con Silver Sable in un altro film Marvel senza Spider-Man, siamo sollevati che non sia successo. Perché? Beh, aumenta le probabilità che Felicia Hardy faccia il suo debutto nel MCU, dando a Peter Parker uno dei suoi più grandi alleati e interessi amorosi più entusiasmanti. Dopo aver perso MJ, sembra il momento perfetto per far sì che Spidey sia tentato di fare il cattivo (almeno un po’) insieme a Black Cat. Il videogioco di Spider-Man, nel frattempo, ha sottolineato la presenza irresistibile di Felicia sullo schermo.

Red Hulk

Sì, sì, sappiamo cosa state pensando: “Harrison Ford interpreta questo tizio in Captain America: New World Order!“. Beh, anche se questa è una teoria interessante, al momento non sappiamo molto altro.

Il leggendario attore di Indiana Jones e Guerre Stellari è stato arruolato per interpretare il Generale “Thunderbolt” Ross, ma non ci risulta che i Marvel Studios abbiano intenzione di renderlo un vero e proprio Hulk. Inoltre, non è ancora stato confermato per Thunderbolts, quindi sarebbe opportuno moderare le aspettative. Tuttavia, se Kevin Feige e compagnia hanno un minimo di buon senso, coglieranno l’occasione per far sì che il presunto nuovo presidente del MCU diventi Red Hulk. C’è la possibilità che non si incroci mai con Hulk, il che sarebbe un peccato, ma ci accontentiamo.

Abigail Brand

Abigail BrandQuando WandaVision ha presentato lo S.W.O.R.D., sembra giusto dire che le nostre orecchie si sono immediatamente drizzate. Stranamente, l’organizzazione sembra un altro S.H.I.E.L.D. e non è più stata messa in mostra dopo la serie Disney+.

Le cose potrebbero cambiare nei prossimi progetti del MCU, come Secret Invasion e The Marvels, ma non c’è ancora alcuna indicazione che Abigail Brand farà sentire la sua presenza. Dedita alla difesa della Terra dalle minacce extraterrestri, è stata introdotta come direttrice dello S.W.O.R.D. ed è spesso associata agli X-Men. Per un certo periodo si è vociferato che Emilia Clarke o Olivia Colman potessero interpretare l’eroina, ma non sembra più essere così. È possibile che Abigail venga tenuta da parte per il reboot degli X-Men, se questo dovesse seguire la strada cosmica, ma siamo stufi di vederla in disparte.

Gwen Stacy

Spider-Man: HomecomingCome nuova versione di Mary Jane Watson, non abbiamo nulla di negativo da dire sulla MJ di Zendaya. Tuttavia, non si ricorda più di Peter Parker, il che significa che la porta è aperta per vedere finalmente il primo vero amore dell’arrampica muri nel MCU: Gwen Stacy.

Sarebbe un personaggio ideale per aiutare Spidey a superare gli eventi traumatici di Spider-Man: No Way Home e qualcuno con cui potrebbe ovviamente incrociarsi al college. Onestamente non saremmo contrari a fare qualcosa di drasticamente diverso con Gwen, potenzialmente combinandola con Felicia Hardy per creare un nuovo personaggio simile a “MJ”. Un’altra opzione sarebbe quella di seguire la strada di Spider-Gwen, evitando la sua tragica morte e permettendo a Gwen di essere un’eroina a tutti gli effetti sullo schermo.

X-Men: il Professor X conferma il mutante “più forte” anche di Wolverine

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Per tutto il tempo in cui è stato membro degli X-Men, Wolverine è stato spesso visto come il membro più forte, o più “tosto”, della squadra guidata dal Professor X. Le sue esplosioni selvagge e spericolate, l’atteggiamento senza paura è sufficiente per mantenere viva quella reputazione fino ad oggi. Tuttavia, per quanto riguarda il giudizio del Professor X, c’è almeno un X-Man che è ancora più duro di Wolverine: Rogue.

Rogue è una mutante che ha sempre avuto problemi anche nelle attività quotidiane a causa della sua capacità di rubare energia vitale al tatto. Con un solo tocco, Rogue è in grado di risucchiare la forza vitale di qualcuno, insieme ai suoi ricordi, tratti della personalità e, temporaneamente in caso di Mutanti, i suoi poteri. Spesso questa abilità le dà un vantaggio in combattimento, in particolare ricordiamo il suo scontro più famoso nei fumetti, contro Captain Marvel, le cui conseguenze definiranno entrambi i personaggi, ma nella vita quotidiana, questa sua dote è più una condanna che un dono.

Questo è il motivo per cui il Professor X nomina Rogue “più dura” di Wolverine. Non necessariamente più forte (anche se questo argomento può essere sostenuto), ma per quanto riguarda Xavier, la tenacia e la forza di Rogue derivano da tutto ciò che è costretta a sopportare quotidianamente. In Astonishing X-Men # 1 (2017) di Charlie Soule e Jim Cheung, il Professor X elogia quanto sia forte Wolverine in una narrazione, definendolo “metallo e pietra. Il mondo si infrange contro di lui”. Tuttavia, pochi istanti dopo nella stessa frase, il Professor X definisce Rogue “ancora più forte di Logan”. Ancora una volta, non in termini di forza fisica, ma in questo contesto, in termini di forza emotiva e mentale. “Se lui è pietra, lei è acqua”, dice Xavier. “Cambia costantemente con tutti quelli che tocca. È un modo confuso di vivere.”

Nei film degli X-Men, Rogue è stata introdotta da subito, già nel 2000, interpretata da Anna Paquin, ma la sua versione era quella di una giovane donna spaventata dalle sue capacità, niente a che vedere con la fiera guerriera e donna consapevole che diventa poi nei fumetti. Questo approccio ha determinato uno sfruttamento non completo e pieno del personaggio che però potrebbe avere il suo riscatto adesso che la Disney ha il compito di far ripartire il franchise.

Glass Onion: Rian Johnson spiega i retroscena del cameo di Hugh Grant

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Dopo che lo stesso Hugh Grant ha commentato la sua partecipazione al film, in un’intervista con il podcast di Empire’s Spoiler Special (tramite Collider), il regista di Glass Onion, Rian Johnson, ha spiegato il retroscena del cameo dell’attore inglese, tra le guest star più sorprendenti del film campione di views su Netflix.

Johnson ha detto che la scelta dell’interprete per impersonare il partner di Benoit Blanc (Daniel Craig) nel film non ha richiesto molto tempo, con il nome di Hugh Grant che gli è subito venuto in mente come interprete perfetto e che avrebbe portato più gioia al regista nel ruolo di Phillip. Ha ipotizzato che Phillip potesse avere una relazione professionale con Blanc, simile a Sherlock Holmes e John Watson, ma ha aggiunto che gli piace l’idea che abbiano le loro carriere separate.

“Sono una coppia. Il suo nome è Phillip. Fondamentalmente ho solo pensato con chi mi avrebbe dato più gioia vedere Benoit Blanc, e ho pensato a Hugh Grant. Era una tale gioia stare con lui, è venuto sul set per un giorno, ha fatto quella scena disconnessa e si è fidato per il modo in cui noi l’avremmo messa nel film. Mi piace anche nella scena stia cucinando in casa, cercando di fare il pane a lievitazione naturale. Non so se lo vedo come il Watson dello Sherlock/Blanc, ma è bello che abbiano carriere separate, inoltre quell’appartamento è così carino, non riesco a immaginare che Blanc possa permetterselo, quindi penso che abbia un vero lavoro.”

Insieme a Daniel Craig in Glass Onion ci sono Dave Bautista (Guardiani della Galassia), Edward Norton (Fight Club), Janelle Monáe (Hidden Figures), Kathryn Hahn (WandaVision), Leslie Odom Jr. (Hamilton), Kate Hudson (Quasi Famosa), Madelyn Cline (Outer Banks), Jessica Henwick (Love and Monsters) e Ethan Hawke (Sinister).

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