Il titolo di Beau Is
Afraid sembra davvero sintetizzare appieno la
premessa, almeno a giudicare dal primo trailer ufficiale diffuso.
Il film A24 è
l’ultimo del regista di Midsommar e Hereditary
Ari Aster e vede Joaquin Phoenix nei panni di un ragazzo
stressato che intraprende “un’odissea epica per tornare a casa da
sua madre”.
Apparentemente, questa odissea implica
viaggiare attraverso un mondo fantastico di papercraft e incontrare
versioni di se stesso di vari periodi di tempo. Per far capire
quest’ultimo punto, il film presenta una
versione estremamente invecchiata di Joaquin Phoenix che è decisamente inquietante,
anche se Beau Is Afraid non sembra essere così
terrificante come il precedente lavoro di Aster. Tuttavia potrebbe
essere solo il primo trailer, però.
Se ciò non bastasse, il film presenta anche un cast di supporto di
primossimo piano , tra cui Nathan Lane, Amy Ryan, Parker
Posey e Patti LuPone.
L’uscita nelle sale è prevista negli USA per il 21
aprile.
Arriva su Sky un’ambiziosa
docu-serie targata Sky Original Predators che
racconta la storia di cinque predatori provenienti da tutto il
pianeta che affrontano l’ultima prova di sopravvivenza in un mondo
in rapida evoluzione. L’ambiente intorno a loro cambia, e cambia
anche il modo in cui influisce sulle loro vite e sui territori
selvaggi in cui regnano. PREDATORS, inesclusiva su Sky Nature da venerdì 13 gennaio alle 21.15 e
in streaming solo su NOW, disponibile on demand, propone
un nuovo approccio innovativo di narrazione con l’aiuto di
tecnologie di ultima generazione, fornendo una visione coinvolgente
e spesso emotiva del mondo dei predatori, senza mai disturbare gli
animali.
Le vite di ciascuno di questi
superpredatori viene seguita passo passo per capire come possano
sopravvivere in un mondo più imprevedibile che mai.
Ghepardi, leoni, orsi polari, puma
e cani selvatici, si scontrano con altri predatori e tra loro per
mantenere il loro dominio. In un paesaggio in continuo mutamento,
sono alle prese con molteplici responsabilità. Sono cacciatori,
genitori premurosi e incredibili sopravvissuti che devono adattarsi
velocemente nel tentativo di sopravvivere. Devono superare nuove
sfide e cogliere nuove opportunità a ogni passo. La posta in gioco
non è mia stata così alta.
SINOSSI DEGLI
EPISODI
Venerdì 13 gennaio, EP.1 I
GHEPARDI – Nelle pianure meridionali del Serengeti
africano, una famigerata coppia di ghepardi, Luka e Kovu, dovrà
sfruttare il proprio cameratismo per sopravvivere mentre gli
avversari si avvicinano minacciando il loro sostentamento. La loro
sfida è assicurarsi una nuova casa mentre incombono la siccità e le
sue conseguenze.
Venerdì 20 gennaio, EP.2
GLI ORSI POLARI – Nell’estremo nord del Canada subartico,
gli orsi polari della Baia di Hudson fanno i conti con l’impatto
del riscaldamento dei mari e cercano nuove opportunità mentre
combattono la fame in uno degli ambienti più estremi della
terra.
Venerdì 27 gennaio, EP.3 I
LEONI – Nel delta dell’Okavango una famiglia di leonesse
si affida alle esemplari abilità di caccia della loro sorella
Nikki, mentre per mantenere il controllo sul loro territorio si
scontrano con un astuto branco rivale. Ad aumentare la pressione
l’incombere dell’inondazione annuale che restringe il loro campo
d’azione.
Venerdì 3 febbraio, EP.4 I
PUMA – In Sud America, all’ombra delle spettacolari cime
montuose della Patagonia, un leggendario esemplare femmina di puma
cerca di allevare i suoi cuccioli in un mondo sempre più
competitivo. Mentre insegna loro le abilità di cui hanno bisogno
per sopravvivere, i cuccioli dovranno capire chi è amico e chi
nemico mentre si spostano in un territorio vasto e accidentato.
Venerdì 10 febbraio, EP.5 I
LICAONI – Sulle rive del fiume Zambezi, in Africa, un
giovane cucciolo di licaone fa i conti con la vita nel branco e con
l’aumento dei predatori. È l’anno più pericoloso della sua vita.
Costantemente sotto pressione, dovrà imparare in fretta poiché la
sua famiglia rischia di dover abbandonare la propria casa.
I dati del 2022,
rilasciati a fine dicembre, parlano di risultati migliori rispetto
a quelli dell’anno precedente (+ 81% box office / + 80%
presenze), tuttavia ancora sotto la soglia delle auspicate 50
milioni di presenze, con una distanza dal triennio precedente che
vale circa la metà dei biglietti. La stagione natalizia ha dato
però risultati molto positivi, con uno scostamento dagli anni
pre-covid del 30%, che inducono a un relativo ottimismo rispetto
all’atteggiamento del pubblico: trainati dal successo di “Avatar:
la via dell’acqua”, che non ha deluso le aspettative e
dimostra che l’amore del pubblico per il grande schermo è ancora
vivo e va coltivato, sono diversi i film che hanno funzionato, di
cinematografia nazionale e non.
Le analisi e le
comparazioni rese disponibili da Cinetel consentono agli
operatori della filiera cinematografica di interrogarsi su quali
azioni intraprendere e quali strumenti utilizzare perché lo
spettacolo cinematografico torni a essere un’esperienza
indispensabile nella vita delle persone.
Cinetel,
strumento prezioso nel day by day per gli addetti ai lavori,
ha nello stesso periodo lavorato per sviluppare nuovi servizi e
potenziare la diffusione e la condivisione delle dinamiche del
settore, sia verso i professionisti dell’industria che verso i
media, affinché si possa coltivare nell’opinione pubblica un
approccio più consapevole e si possano portare avanti azioni sempre
più mirate e incisive.
I
COMMENTI
MarioLorini, Presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti
Cinema (ANEC), dichiara: “I dati presentati oggi forniscono
indicazioni molto importanti, segnano una inversione e un più
deciso segnale di ritorno del pubblico. Tutto ciò dimostra che ci
attende un grande lavoro, una vera sfida, forse decisiva, nell’anno
appena iniziato per continuare sulla ripresa e sul ritorno a numeri
sostenibili. Essenziale e strategico in questo contesto il ruolo
che Cinetel ha intrapreso e che svilupperà a servizio del mercato.
Sul fronte delle azioni che l’Associazione porterà avanti, insieme
alle altre componenti e in stretto rapporto con il Ministero della
Cultura, le principali priorità sono: chiudere sul tema delle
window, stabilizzare il tax credit sui costi di
funzionamento e quello sugli investimenti per i cinema, insieme
agli incentivi che verranno messi sulle spese di lancio dei film;
lavorare fin da subito sull’utilizzo delle risorse per la
promozione del cinema italiano, cercare la miglior qualità delle
opere destinate alla sala, una distribuzione ancora più dinamica e
ben composta per tutto l’anno, le campagne promozionali e in
particolare il progetto sull’estate, mettendo al centro il
valore e l’esclusiva esperienza di un film su grande schermo”.
Luigi
Lonigro, Presidente dell’Unione Editori e Distributori
Cinematografici di ANICA e Direttore di 01 Distribution, aggiunge:
“Dopo due anni di assoluta sofferenza, finalmente possiamo
commentare numeri positivi, anche se ancora lontani da quelli che
il mercato generava pre-pandemia. Ora bisognerà continuare a
lavorare insieme per recuperare il terreno perso e riportare il
box officetheatrical al centro della nostra industria. Il 2023 si
presenta come un anno ricco sia di grandi titoli internazionali che
nazionali e la proposta complessiva di prodotto sarà variegata e
coprirà tutti i segmenti di mercato e di pubblico; pertanto, le
aspettative di tutti noi sono molto alte e ci aspettiamo un 2023 in
fortissima crescita rispetto al 2022”.
Simone
Gialdini, Presidente CINETEL e Direttore Generale ANEC,
afferma: “Il mercato cinematografico nel 2022 registra
un’inversione di tendenza rispetto al precedente tornando a
crescere, seppur ancora distante dai numeri eccezionali del 2019,
registrando un riavvicinamento graduale del pubblico al grande
schermo. Hanno pesato purtroppo le penalizzazioni dei primi mesi
dell’anno, tradizionalmente i più importanti dal punto di vista del
box office, e un
autunno orfano dei grandi blockbuster internazionali. Guardiamo, di
contro, con positività ad un inizio anno ben superiore al 2022 e ai
listini forti dei mesi primavera-estate”.
Prosegue
Davide Novelli, Amministratore Delegato CINETEL e
Distribution Director di Vision Distribution sui nuovi progetti
Cinetel, tra cui CinExpert, messo a punto grazie al lavoro di
sviluppo e adattamento alla realtà italiana di un prototipo nato in
Francia, presentato da Massimo Proietti, Deputy Managing
Director di Universal: “La discontinuità creata dall’emergenza
Covid, ancor più accentuata in Italia dal concomitante problema
storico dell’estate cinematografica, ha creato una pausa di oltre
due anni nelle abitudini degli spettatori. Abitudini che possiamo
ristabilire attraverso scelte politiche, produttive e distributive
puntuali e adeguate alla realtà che stiamo vivendo: per questo
Cinetel ha utilizzato questa pausa per creare un set di strumenti,
di metriche ed informazioni volte a generare efficienze nelle
decisioni di tutti gli attori della filiera, per riportare
l’esperienza cinematografica al valore culturale e industriale che
le compete”.
CINETEL
CINETEL è la
società di capitali, partecipata pariteticamente da ANEC
(Associazione Nazionale Esercenti Cinema) e ANICA Servizi,
che cura quotidianamente la raccolta degli incassi e delle presenze
delle sale cinematografiche in Italia. Sono abbonate a CINETEL
centinaia di imprese italiane e internazionali della filiera
cinematografica e audiovisiva. Ogni giorno CINETEL produce e invia
più di 100 tipologie diverse di report, elabora analisi “ad-hoc”
per distributori, esercenti, produttori e istituzioni e trasmette
il mercato del cinema in diretta ogni sera, dalle 22.00 alle 5.00
del mattino. Tutto ciò consente a Cinetel di essere un operatore
tecnico specializzato, unico a livello internazionale per
l’ampiezza delle rilevazioni sul mercato e per l’ineccepibile
metodologia di raccolta e analisi dei dati, che vanta l’assenza di
intermediari e si qualifica come fonte primaria per tutti gli
interessati al mercato cinematografico.
Per sviluppare
la propria vocazione al servizio degli analisti e degli studiosi,
nel corso del 2023 CINETEL lancerà una serie di nuovi prodotti e
servizi, mirati a rispondere alle esigenze sempre più sofisticate
che emergono dalla trasformazione del mercato audiovisivo. I primi
due progetti, CINETELPRO e CINEXPERT, verranno
rilasciati già nel mese di gennaio. CINETELPRO è il nuovo
gestionale pensato per i distributori per l’interrogazione
dell’intera base dati di CINETEL. Il nuovo portale permette una
capacità di esplorazione e incrocio dei dati unica per un’analisi
approfondita, puntuale e al passo con le sempre più complesse
esigenze degli operatori del mercato.
Il monitoraggio
settimanale di CINEXPERT ha lo scopo invece di profilare nel
dettaglio chi frequenta le sale e che cosa sceglie per la visione
in sala, anche in relazione alle variabili storiche del momento.
Per la sua realizzazione sono state utilizzate le metodologie di
rilevazione e di analisi più accreditate a livello internazionale,
anche attraverso il coinvolgimento di importanti operatori
stranieri. L’obiettivo è fornire un’analisi del mercato completa,
integrando le informazioni quantitative sul numero di spettatori
con dati qualitativi.
A partire dal
mese di gennaio 2023 – dopo la revisione dei tariffari adottata già
nel 2022, che ha portato a centinaia di nuovi abbonamenti nel mondo
dell’esercizio – saranno infine introdotte ulteriori formule
agevolate di abbonamento per i distributori, i produttori, le
istituzioni e i media. I nuovi progetti sono stati resi possibili
grazie alla collaborazione con ANEC, ANICA,
Cinecittà, Audimovie, ErgoResearch
eBitTime e a una struttura snella ed efficiente coordinata
dall’Head of Operations Giorgio Bigoni.
L’andamento generale dell’anno
2022
Nell’anno 2022 al box office italiano si sono incassati €
306.622.567 per un numero di presenze in sala pari a
44.535.891;
Rispetto al 2021, quando i cinema hanno riaperto a partire dal
26 aprile, si tratta di una crescita degli incassi e delle presenze
rispettivamente dell’81% e del 79,6%
Rispetto invece alla media del periodo 2017-2019 si tratta più
in generale di un calo del 48,2% degli incassi e del 51,6% delle
presenze;
Ancora importanti nel 2022 gli effetti dell’emergenza COVID con
le disposizioni emanate a fine 2021 al diffondersi delle nuove
varianti del virus che hanno imposto il divieto di vendita di cibo
e bevande in sala sino a marzo e l’obbligo delle mascherine fino al
15 giugno;
Rimane significativa la quota del box office della produzione
italiana (incluse le co-produzioni) che nel 2022 ha registrato una
percentuale pari al 19,7% degli incassi e al 21,2% delle presenze
corrispondenti ad un incasso di 60.3 milioni di € e a 9.4 milioni
di presenze. Si tratta di una quota vicina a quella del 2021 (21,5%
degli incassi, 22,5% delle presenze) ed in linea con la media del
periodo 2017-2019 (20,6% degli incassi e 21% % delle
presenze);
E’ invece rispettivamente del 58,5% e del 56,1% la quota di
incassi e presenze del cinema statunitense per un totale di circa
179.2 milioni di € e 24.9 milioni di presenze. Si tratta anche in
questo caso di un dato in % vicino al 2021 (57,9% degli incassi,
56,8% delle presenze) ma inferiore alla media del periodo 2017-2019
che registrava il 62,6% degli incassi e il 61,8% delle presenze del
totale mercato
Il numero di titoli distribuiti e
la tipologia
Nel 2022 sono stati distribuiti in
sala 498 nuovi film di prima programmazione (+141 rispetto al 2021,
-43 rispetto alla media del periodo 2017-2019) di cui 251 di
produzione o co-produzione italiana (+95 rispetto al 2021; +30
rispetto alla media 2017-2019) per una quota del 50,4% sul totale
(43,7% nel 2021; 40,9% nella media del periodo 2017-2019);
8 titoli nel 2021 sono usciti
anche in 3D (18.8mln di €; 6,1% dell’incasso totale del mercato,
1.9mln di biglietti venduti, 4,4% delle presenze). Si tratta del
più importante risultato ottenuto da questo formato dal 2015 ed è
stato ottenuto in particolare grazie alla re-release del primo
“Avatar” e all’uscita in sala a dicembre di “Avatar – la via
dell’acqua”. Nel 2021 uscirono 11 titoli (0,6% degli incassi, 0,5%
delle presenze) mentre nel periodo 2017-2019 ne sono usciti in
media 30 ogni anno (l’1,6% dell’incasso totale e l’1,2% delle
presenze);
Oltre ai film di nuova uscita sono
stati distribuiti in sala anche 126 nuovi contenuti complementari
(eventi, edizioni speciali, riedizioni; +45 rispetto al 2021; +36
rispetto alla media del periodo 2017-2019) per un incasso di
11milioni di € (il 3,6% del box office totale del mercato; il 4,3%
nel 2021; del 2,3% la media di periodo 2017-2019) e 1.4 milioni di
presenze (il 3,2% del totale);
Nel complesso sono quindi usciti
in sala 624 nuovi titoli. Si tratta di 186 titoli in più rispetto
al 2021 e di 7 in meno rispetto alla media 2017-2019;
Analizzando più nel dettaglio i
valori registrati al box office dai titoli, nel 2022 1 film ha
registrato un incasso superiore ai 20mln di € (il 9% dell’incasso
totale del mercato), 5 titoli hanno registrato un incasso tra i 10
e i 20mln (il 20%), 8 film tra i 5 e i 10mln (il 17%), 7 titoli tra
i 3 e i 5mln (l’8%) e 43 tra 1 e 3mln di € (il 26%). Nel complesso
64 titoli hanno incassato più di 1mln di € (l’81% del box office
complessivo);
Nel periodo tra il 2017 e il 2019
(quando è uscito all’incirca lo stesso numero di nuovi titoli
distribuiti in sala del 2022) 124 titoli incassavano in media
annualmente più di 1mln di € (60 titoli in più rispetto al 2022,
l’86% dell’incasso totale). Tra questi, sempre rispetto alla media
del triennio, 74 raggiungevano un incasso tra 1 e 3mln di € (31 in
più), 21 tra i 3 e i 5mln (+14), 18 titoli tra i 5 e i 10mln (+10),
10 tra i 10 e i 20mln (+5) e 2 registravano un incasso superiore ai
20mln (+1);
La fascia d’incasso con la
maggiore differenza negativa nel confronto con il periodo 2017-2019
è quella dei film con un box office tra i 3 e i 5 mln di €
(-68%);
La quota del cinema italiano e
delle altre cinematografie
Come già anticipato, l’incasso totale del cinema italiano
(incluse le co-produzioni) in sala durante l’anno 2022 è stato di €
60.336.150 (19,7% del totale box office; +66% rispetto al 2021;
-50,6% rispetto alla media del periodo 2017-2019) per un numero di
presenze pari a 9.423.102 (il 21,2% del numero totale dei biglietti
venduti; +68,9% rispetto al 2021; -51,2% rispetto alla media
2017-2019);
Il cinema statunitense, primo per nazionalità nel 2022, ha
invece incassato in totale € 179.273.304 (il 58,5% del box office;
+82,7% rispetto al 2021; -51,6% rispetto alla media 2017-2019) per
un numero di presenze pari a 24.983.217 (il 56,1% del numero totale
di biglietti venduti; +77,4% rispetto al 2021; -56% rispetto alla
media 2017-2019);
Seguono, dopo quello italiano e americano, il cinema britannico
(34 milioni di € incassati al box office; quota mercato: 11,1%;
12,2% nel 2021; 8,9% la quota media 2017-2019), la produzione
francese (8.6 milioni di € incassati al box office; quota mercato:
2,8%; 1,6% nel 2021; 3,6% la quota media 2017-2019) e quella
australiana (6 milioni di € incassati al box office; quota mercato:
2%; 0,4% nel 2021; 0,6% la quota media nel periodo 2017-2019);
Il primo incasso di produzione nazionale al 31 dicembre 2022 (e
il 13° assoluto) è stato registrato da “La stranezza” con un box
office di 5.4 milioni di € (il 9% del totale della produzione
italiana) e 840mila presenze seguito da “Il grande giorno” (4.3mln;
606mila presenze), “Me contro Te il film – persi nel tempo”
(3.5mln; 531mila presenze), “Belli ciao” (3mln; 436mila presenze) e
“Il colibrì” (2.9mln);
I primi 10 titoli di produzione nazionale hanno incassato in
totale al box office 30.3mln di € (il 9,9% dell’incasso totale e il
50,3% della quota del box office nazionale). I primi 15 titoli
hanno incassato invece 38.3mln di € (il 12,5% dell’incasso totale e
il 63,6% della quota del box office nazionale);
Il primo incasso assoluto è stato ottenuto da “Avatar – la via
dell’acqua” (27.5mln di €; 3.1mln di presenze),seguito da “Minions
2” (14.7mln di €; 2.1mln di presenze), “Doctor Strange nel
multiverso della follia” (13.6mln di €; 1.8mln di presenze),
“Top Gun: Maverick” (13.1mln di €; 1.7mln di presenze) e “Thor: Love and Thunder” (10.8mln di €;
1.4mln di presenze);
I primi 10 incassi assoluti al box office hanno corrisposto
121.4mln di € (il 39,6% del box office; nel 2021 il 43,3%). I primi
15 titoli hanno invece incassato nel complesso 147.5mln di € (il
48,1% del box office; nel 2021 il 52,4%);
In generale, tra i primi dieci incassi otto sono di nazionalità
statunitense e due britannica.
L’andamento durante l’anno
L’andamento mensile del 2022 è
stato fortemente condizionato nella prima parte dell’anno
dall’emergenza sanitaria che oltre ad imporre restrizioni alla
presenza in sala (il divieto di vendita di cibo e bevande sino a
marzo, l’obbligo di mascherine fino al 15 giugno) ha determinato lo
slittamento delle uscite di diversi titoli sia in Italia che nel
resto del mondo;
I primi mesi dell’anno,
tradizionalmente i più importanti in termini di box office (in
media nel periodo 2017-2019 il primo trimestre corrispondeva più
del 32% degli incassi annuali), sono stati i più colpiti: il mese
di gennaio ha registrato solamente l’8,5% degli incassi del 2022
mentre il mese di febbraio il 6,1%. Rispetto alla media del periodo
2017-2019 si tratta del 68,2% e del 68,3% in meno degli incassi, in
assoluto i due risultati a confronto peggiori dell’anno;
A partire dal mese di maggio, con
il ritorno in sala dei grandi titoli internazionali, il box office
ha ripreso a crescere e a ridurre le distanze con i valori medi dei
periodi registrando incassi inferiori del 33% (a maggio), del 14,3%
(a giugno) e del 17,3% (a luglio);
Più ampia la forbice negativa ad
agosto (-41,1%) per via soprattutto del peso sulla media del dato
del 2019 quando il mese registrava il suo miglior risultato di
sempre;
A partire dal mese di settembre
l’anno è stato invece condizionato dalla minor offerta di prodotto
internazionale che ha fortemente ridimensionato il contributo al
box office del cinema statunitense, solo in parte compensato dalla
maggior offerta di cinema italiano;
Si tratta di una caratteristica
dell’offerta che ha influenzato non solo l’Italia ma tutti i
mercati mondiali e che ha determinato valori a confronto in
negativo ovunque anche con il 2021 quando ad esempio in Italia tra
settembre e novembre quattro titoli incassavano più di 7 milioni di
€ (“Eternals”, No time to die”, “Dune” e
“Venom: la furia di Carnage”), una cifra superata quest’anno
solamente da “Black Panther: Wakanda
Forever”;
Le difficoltà del mercato in
autunno sono evidenti, sempre rispetto al 2021, anche nel risultato
a confronto tra i secondi semestri dei due diversi anni (lo scorso
anno i cinema hanno potuto riaprire solamente da fine aprile) che
vedono il 2022 crescere del 6,2% in incassi e del 5,6% in
presenze;
A settembre e ottobre di
quest’anno il cinema statunitense ha registrato differenze negative
del 60,8% e del 68,9% con la media del periodo 2017-2019;
Nel mese di dicembre, grazie
soprattutto all’uscita di “Avatar – la via dell’acqua”, ha ridotto
invece notevolmente la differenza con un risultato inferiore
solamente del 9%;
Gerard Butler torna al cinema
nell’adrenalinico action movie The
Plane, questa volta nei panni di un coraggioso
pilota che per salvare i suoi passeggeri da una violenta tempesta,
effettua un rischioso atterraggio d’emergenza su una remota isola
delle Filippine. I superstiti dovranno però affrontare una nuova
minaccia: degli spregiudicati guerriglieri indipendentisti che
vivono in quelle terre.
Il gruppo viene infatti rapito e
sarà compito del comandante Brodie Torrance proteggere i
sopravvissuti presi in ostaggio e portarli in salvo. Ad affiancarlo
in questa missione impossibile, troverà un ex Marine (Mike
Colter, il celebre ‘Luke
Cage’ dell’Universo Marvel) in arresto che era a bordo
dell’aereo scortato dall’FBI. A
dirigerli, il regista francese Jean-François
Richet, Premio César per il dittico con protagonista
Vincent Cassel, Nemico pubblico N. 1 – L’istinto di
morte e Nemico pubblico N. 1 – L’ora della
fuga. Nel cast anche Daniella
Pineda (Jurassic
World – Il dominio), Yoson
An (Mulan)
e Tony
Goldwyn (Divergent, Scandal).
The
Plane arriverà nelle sale italiane a partire dal
25 gennaio 2023 distribuito
da Lucky Red e Universal
Pictures International Italy.
La trama del film
Durante una violenta tempesta, il
comandante Brodie Torrance (Gerard Butler) salva i suoi passeggeri
con un atterraggio di emergenza. L’aereo plana però su un’isola
devastata dalla guerra e per il gruppo, preso in ostaggio da
pericolosi ribelli, è l’inizio di un vero e proprio incubo. L’unica
persona su cui Torrance potrà contare è Louis Gaspare (Mike
Colter), un uomo accusato di omicidio che l’FBI stava trasportando
sul suo volo. Riuscirà il nostro capitano a portare in salvo i
passeggeri e fuggire dall’isola?
Arriva nelle sale italiane come
evento speciale, il prossimo 23-24-25 gennaio con Wanted
Cinema, il film Audition, il celebre horror
giapponese che torna in sala per la prima volta dal debutto nel
1999 in una nuova versione restaurata. Diretto da Takashi
Miike e basato sul romanzo di Ryu Murakami, è considerato uno
dei migliori film del regista, che l’ha consacrato in tutto il
mondo come autore di culto per gli amanti dell’horror e i
cinefili in generale.
Audition narra la
storia di Shigeharu Aoyama (Ryo Ishibashi), produttore
cinematografico giapponese di mezz’età, vedovo da sette anni. Su
consiglio di un amico, decide di trovare una nuova moglie (Eihi
Shiina) con un sotterfugio: una finta audizione per trovare la
protagonista di un film, in realtà la donna ideale per lui. Ritiene
di averla trovata quando si imbatte in Asami Yamasaki (Eihi
Shiina), una giovane donna dolce e un po’ misteriosa, della quale
si innamora immediatamente iniziando una relazione con lei.
L’astuto gioco diventa presto una bomba ad orologeria e il sogno
d’amore si trasforma in un incubo inimmaginabile. La donna-ragno
protagonista del film – tanto seducente quanto terrificante –
sconvolse e sconvolge ancora gli spettatori di tutto il mondo.
“Volevo fare un film che gli
spettatori si sarebbero pentiti di aver visto”, ha dichiarato il
regista, che ha concepito il film come una storia d’amore contorta
e beffarda. A chi gli chiede se la visione di Audition possa
essere pericolosa per gli spettatori più impressionabili, Takashi
Miike risponde: “Il mio film è pericoloso, ma sempre meno di quanto
possa diventarlo un essere umano”. Uscito per la prima volta nel
1999, Audition diventò il fenomeno del festival di
Rotterdam di quell’anno, conferendogli una visibilità
internazionale senza precedenti.
TAKASHI MIIKE è nato nel 1960. Si è
formato come assistente di Shohei Imamura su Ze-Gen, il signore
dei bordelli (1987) e Black Rain(1989). Come
Kiyoshi Kurosawa, le sue prime opere appartengono al V-cinema,
direttamente distribuito in Video club. Nei film di yakuza Dead
or Alive (1999), Ichi The Killer (2001), o Gozu
(2003), Miike non si tira indietro di fronte alle gore, alle
situazioni assurde e alle sequenze erotiche senza tabù. Non rientra
in registro preciso e può anche spaziare dalla commedia nera come
Visitor Q (2001), ispirata alTeorema di Pasolini, al
film drammatico ricco di poesia con The Bird People in China
(1998), girare Zebraman (2004), una commedia stravagante su
un supereroe o The Great Yokai War (2005), un film per
bambini.
Negli anni 2010, Miike ha
rivisitato il genere del chan-bara (film di spada) con 13
assassini (2010) e Hara-Kiri – Death of a Samurai
(2011), selezionato al Festival
di Cannes, remake in 3D dal classico di Masaki Kobayashi.
Superbamente realizzati, questi film di samurai riscoprono la
ferocia e l’eleganza dei loro predecessori. Il suo ultimo
capolavoro è L’immortale (2017) il cui eroe, un guerriero
immortale, deve uccidere un migliaio di uomini corrotti per espiare
i suoi crimini passati e trovare pace.
Audition è
l’adattamento di un romanzo di Ryu Murakami, reso famoso da Coin
Locker Babies (1980) che ha fatto molto per la scoperta della
nuova letteratura giapponese. Non va comunque confuso con
l’altro Murakami, Haruki, la cui immaginazione è molto meno
eccitata. La sceneggiatura è di Daisuke Tengan, figlio maggiore di
Shohei Imamura. Per inciso, è stato con Imamura che
Miike si è formato come assistente alla regia in Il mezzano
(1987) e Pioggia nera (1989). Non c’è dubbio che il
cinema molto fisico di Miike e la sua assenza di tabù abbiano un
legame con quello dell’autore di La Vendetta è mia (1979)
Audition– Edizione restaurata tornerà in sala
come evento il prossimo 23-24-25 gennaio grazie a WANTED
Cinema.
Uscirà al cinema il 26
gennaio, per celebrare il “Il Giorno
della Memoria”, Terezin,
film che racconta un lato inedito della vita vissuta dai deportati
ebrei nei primi anni ’40, all’interno del campo di detenzione di
Theresienstadt, detto ghetto di Terezin. Tra di loro soprattutto
artisti e creativi , molti compositori, pittori, poeti, scultori,
scrittori: il cuore e l’anima della cultura centro europea di
quegli anni. La storia, che si focalizza sul clarinettista Antonio
e un gruppo di musicisti, descrive la forza dell’arte in situazioni
estreme, raccontando come l’uomo sia profondamente capace di negare
se stesso e allo stesso tempo, proprio grazie all’arte, in grado di
compiere assoluti prodigi.
Dietro la macchina da presa, al suo
esordio, c’è Gabriele Guidi che dirige un cast
internazionale composto da Mauro
Conte (Una
questione privata,
Sulla mia pelle), l’attrice slovacca Dominika
Moravkova, Alessio
Boni, Cesare
Bocci, Antonia
Liskova, Jan
Revai, Bořek
Slezáček e Marián Mitaš. Il
film è una coproduzione internazionale di Minerva
Pictures con Rai Cinema,
insieme alla ceca Three Brothers
Production.
La trama del film
In Terezin
Antonio, clarinettista italiano e Martina, violinista cecoslovacca,
si innamorano a Praga durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1942
vengono deportati a Terezin dove la loro storia si intreccia con le
incredibili vicende dei tanti artisti e intellettuali rinchiusi nel
ghetto. Eccellenze umane ed artistiche del centro Europa che,
durante la guerra, realizzarono centinaia di produzioni musicali –
ancora oggi rappresentate ed uniche al mondo – riuscendo a far
divenire l’arte uno strumento di sopravvivenza per migliaia di
persone segregate.
I Golden Globes 2023 si preparano a tornare in
tv la notte del 10 gennaio e molte testate americane, tra cui
Variety, si sono
preparate per la cerimonia stilando un elenco dei film e delle
serie tv con maggiori possibilità di vittoria nelle singole
categorie.
Tra i film,
The Banshees of Inisherin di Martin
McDonagh ha ricevuto il maggior numero di nomination
(otto), tra cui quella per il miglior film commedia/musicale. La
pellicola con Colin Farrell protagonista si scontrerà
direttamente con Everything Everywhere All at Once, che ha
ottenuto il secondo maggior numero di nomination (sei). Il film
drammatico più nominato dell’anno è stato invece The
Fabelmans di Steven Spielberg che, con le sue
cinque nomination, potrebbe andare ad aggiudicarsi la statuetta per
la miglior regia. Tra i programmi televisivi, la serie comedy della
ABC
Abbott Elementary ha fatto da apripista, anch’essa con
cinque nomination. Analizziamo dunque assieme i pronostici per la
notte dei Golden Globes 2023.
CINEMA
Miglior Film Commedia-Musicale
Everything
Everywhere All At Once è in pole position nella corsa
agli Oscar 2023, soprattutto dopo essersi visto
assegnare il premio come miglior film dalla Los Angeles Film
Critics Association e primeggiando nelle nomination ai
Critics Choice Awards. Ma prima di trionfare alla notte
degli Oscar, sembra che il film dei The Daniels,
vero e proprio campione di incassi negli Stati Uniti, trionferà
nella categoria del miglior film (commedia o musicale) ai
Golden Globes.
Miglior Film Drammatico
Gabriel LaBelle as Sammy Fabelman in The Fabelmans, co-written,
produced and directed by Steven Spielberg.
Anche se Elvis di Baz Luhrmann
potrebbe vincere questa statuetta in nome dell’effetto “Bohemian
Rhapsody” di qualche anno fa, la vera partita se la giocano tre
titoli: Avatar: La via dell’acqua, The
Fabelmans e Top Gun: Maverick. Sembra difficile che
Tàr riesca ad aggiudicarsi il premio, dato che il
regista Todd Field non è stato neanche nominato
per la miglior regia. Il titolo verso cui la critica sembra
propendere è in realtà The
Fabelmans. Per quanto Avatar
2 sia un progetto tecnicamente infallibile,
James Cameron abbia vinto un Golden Globe per il
primo, e Top Gun: Maverick potrebbe vincere ai
PGA,
sembra che il film di Steven Spielberg avrà la
meglio.
Il talentuoso Colin Farrell ha vinto questo premio 14 anni
fa per un’altra commedia dark di Martin McDonagh
(In Bruges). Entrambi si sono superati con
Banshees, dunque la vittoria sembra scontata,
soprattutto considerando che Farrell si è
aggiudicato anche la Coppa Volpi al Festival di Venezia 2022, dove il film è
stato presentato in anteprima. Se avete visto
The Banshees Of Inisherin, l’interpretazione di
Colin Farrell nei panni di un semplice pastore
irlandese che lotta per capire perché il suo migliore amico lo
abbandoni improvvisamente non la dimenticherete presto e non
crediamo che nemmeno i votanti dell’HFPA la dimenticheranno:
Farrell conferisce infatti a Padraic una tenerezza
e una qualità fanciullesca che sono in egual misura esilaranti e
strazianti.
Attrice protagonista in un film
commedia-musicale
Se la critica sta ancora
parlando della sorprendente interpretazione di Michelle Yeoh in Everything Everywhere All At Once c’è un
motivo ben preciso. In mezzo a una gigante macchina di caos visivo
e narrativo, e in una sconcertante varietà di multiversi, la Yeoh
ha saputo tenere ben salde le redini del film in quanto suo centro
nevralgico. La sua vittoria è quasi scontata ai Golden
Globes 2023, soprattutto perchè i pronostici danno già
certa una sua nomination agli Oscar come miglior attrice
protagonista.
Attore protagonista in un film
drammatico
L’altalena della stagione
dei premi è sempre imprevedibile; sembrava scontato che Brendan Fraser vincesse in questa categoria
per la sua interpretazione in The Whale di Darren
Aronofsky. Tuttavia, dopo aver dichiarato che non avrebbe
partecipato ai Globes dopo le accuse di aggressione sessuale nei
confronti dell’ex presidente della HFPA Philip Berk. Questa svolta
potrebbe aver creato le premesse perfette per la vittoria di
Austin Butler che, nei panni del Re del Rock
and Roll Elvis nel
film di Baz Luhrmann, ha regalato al pubblico una performance
formidabile. Anche Bill Nighy se la gioca per la
sua interpretazione in Living dopo la vittoria ai
LAFCA, ma sembra improbabile che trionfi in questa
categoria.
Attrice protagonista in un film
drammatico
Si parla
dell’interpretazione di Cate Blanchett nel ruolo della complessa
direttrice d’orchestra Lydia Tár da quando il film
Tàr è
stato presentato in anteprima al Festival di Venezia, dove
l’attrice si è aggiudicata la Coppa Volpi come migliore attrice.
Lydia è un personaggio complicato, pieno di sfumature e
contraddizioni: una predatrice che è anche vittima del suo stesso
successo, apparentemente risoluta mentre la sua vita sta in realtà
andando in frantumi
Attore non protagonista in un film
(commedia o drammatico)
Questo è l’unico posto in
cui Ke Huy Quan potrebbe probabilmente perdere, e
non sarebbe importante per il suo cammino verso l’Oscar (come nel
caso di Kodi Smit-McPhee che ha battuto Troy Kotsur l’anno scorso).
Brendan Gleeson potrebbe accompagnare la vittoria
del suo co-protagonista Colin Farrell come attore protagonista
(commedia), ma Ke Huy Quan sembra la scelta più quotata al momento.
Ma come Aaron Taylor-Johnson con “Animali
Notturni” o Jodie Foster con
“The
Mauritanian“, non è da sottovalutare che Eddie
Redmayne porti a casa la statuetta per The
Good Nurse.
Attrice non protagonista in un film
(commedia o drammatico)
È qui che l’HFPA potrebbe
premiare il “buon comportamento” e una grande interprete come
Jamie Lee Curtis. Due volte vincitrice –
“Anything But Love” (1989) e “True
Lies” (1994). La Curtis è l’unica attrice che l’anno
scorso, nel pieno delle polemiche, ha sostenuto il gruppo e ha
partecipato alla cerimonia su Twitter registrando un video di
sostegno. Non è però da sottovalutare Angela Bassett, altra favorita e già
vincitrice per “What’s Love Got to Do With It?”
(1993), che l’ha resa la prima e tuttora unica donna di colore a
vincere il premio come miglior attrice (commedia o musical).
Miglior sceneggiatura
Questa è una delle
categorie per cui le previsioni di vittoria sembrano più incerte.
Si potrebbe reagire alla mancata candidatura di una donna alla
regia e premiare per la miglior sceneggiatura il Women
Talking di Sarah Polley, che sarebbe di
buon auspicio per una nomination agli Oscar 2023 nella categoria
della miglior sceneggiatura adattata. Inoltre, poiché Todd
Field non è stato nominato per la regia, si potrebbe
riconoscere l’autore in questo senso. Ma i pronostici propendono
per le due commedie dell’anno, “Banshees”
e “Everything“, con un vantaggio per il vincitore
del Golden Globe con “Tre
Manifesti a Ebbing, Missouri” (2017) Martin
McDonagh.
Miglior film d’animazione
Pinocchio
di Guillermo Del Toro è di gran lunga in testa
alla classifica, ma l’HFPA ha sconvolto il pubblico in passato con
questa categoria. Missing Link ha ribaltato ogni
previsione quando Toy Story 4 era in netto
vantaggio, e Il Gatto con gli Stivali: L’ultimo desiderio è
stato accolto calorosamente, quindi non è detta l’ultima parola.
Marcel the Shell with Shoes On e Turning Red hanno ancora qualche possibilità
di vittoria, ma è sempre meglio puntare sui pesi massimi, anche se
la categoria è difficile da prevedere.
Miglior film internazionale
RRR è
una delle più grandi sorprese della stagione dei premi 2023.
Nessuno avrebbe pensato che un’epopea d’azione di tre ore sarebbe
stato il film straniero con più probabilità di vittoria per il
miglior film internazionale, ma sembra che in questa categoria la
spunterà proprio l’India. Niente di nuovo sul fronte occidentale di
Netflix era inizialmente il favorito per la
vittoria e ha ancora una discreta possibilità di vincere, ma non
sembra che sarà RRR a perdere.
Miglior regista
Sono
passati più di 20 anni dalla sua ultima vittoria ai Golden Globes
(nel 1999 per Salvate il soldato Ryan). La
realizzazione del film più personale del regista dovrebbe cambiare
le cose; l’HFPA ha ignorato Steven Spielberg
l’anno scorso, quando è stato nominato per West Side Story (hanno invece premiato
Jane Campion per Il potere del
cane, che ha poi vinto anche l’Oscar), ma non crediamo che
quest’anno si lasceranno sfuggire l’occasione di assegnargli una
statuetta. Spielberg è stato nominato 13 volte ai Golden Globe per
la miglior regia, vincendo due volte. Il suo film
semi-autobiografico The
Fabelmans possiede tutte le qualità che i membri
dell’HFPA amano in un film: una narrazione piacevole sul potere del
cinema, vagamente ispirata a una storia vera.
TELEVISIONE
Miglior miniserie
Che ci crediate o no, la prima
edizione di The White Lotus della HBO ha ottenuto un solo
Globe l’anno scorso (per l’attrice non protagonista
Jennifer Coolidge). Dopo aver vinto ben 10 Emmy,
abbiamo la sensazione che i membri dell’HFPA compenseranno in modo
eccessivo tutte le mancate candidature facendo vincere il sequel
ambientato in Sicilia. La seconda stagione ha ottenuto tre
nomination per Coolidge, Aubrey
Plaza e F. Murray Abraham.
Miglior attore in una
miniserie
L’ultima collaborazione
di Ryan Murphy con Evan Peters ha battuto i record di ascolti per
Netflix quando Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer ha
debuttato a settembre. L’attore, che l’anno scorso è stato snobbato
dai Globes per “Mare of Easttown” nonostante abbia
vinto l’Emmy, è il favorito per la vittoria grazie alla sua
interpretazione nel ruolo del serial killer protagonista,
soprattutto quando condivide le scene con i colleghi che hanno
ricevuto nomination sempre ai Golden, Richard
Jenkins (nel ruolo del padre premuroso) e
NiecyNash-Betts (nel ruolo della
vicina sospettosa).
Miglior attrice in una
miniserie
Amanda
Seyfried ha interpretato Elizabeth
Holmes nella serie tv The
Dropout, in origine una studentessa che ha abbandonato il
college e creato la controversa società di biotecnologie Theranos.
L’attrice ha vinto un Emmy a settembre per lo show di Hulu, grazie
anche alla sua impressionante trasformazione sullo schermo, e spera
ora di ripetere la vittoria ai Golden Globes. Non guasta il fatto
che “The
Dropout” sia stata nominata anche per la categoria
“Miglior miniserie”.
Miglior attore non protagonista in
una miniserie
La seconda stagione della
serie antologica della HBO The White Lotus si svolge in Sicilia e
F. Murray Abraham interpreta un anziano turista
americano, Bert Di Grasso, che vuole saperne di più sulle origini
della sua famiglia con l’aiuto del figlio (Michael Imperioli) e del
nipote (Adam DiMarco). Per Abraham si tratta della seconda
nomination ai Golden Globe della carriera; in precedenza aveva
vinto il premio come miglior attore di film drammatico per
“Amadeus” (1984). Attenzione anche a Paul Walter
Hauser per Black Bird, serie tv Apple in
cui interpreta Lawrence “Larry” Hall, un serial killer e
stupratore.
Miglior attrice non protagonista in
una miniserie
Jennifer
Coolidge è già stata premiata l’anno scorso e potrebbe
facilmente esserlo di nuovo ma, se dovessimo puntare su The White Lotus, allora è più probabile che
vinca la sua co-protagonista Aubrey Plaza. Sembra
tuttavia che la favorita sia Niecy Nash-Betts di
Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer che,
nonostante i suoi quattro Emmy, sta festeggiando il suo primo
Golden Globe.
Miglior serie tv
commedia-musicale
Dopo che
Hacks ha trionfato lo scorso anno nella stessa
categoria, sembra che i Golden Globes 2023 premieranno
Abbott Elementary, ma attenziona anche a The
Bear, che ha conquistato il cuore della critica. Certo, la
sorpresa più grande sarebbe se la Mercoledì di Jenna Ortega
sbaragliasse la concorrenza, emulando vincitori del passato come
“Brooklyn Nine-Nine” (2013) e “Mozart of the Jungle” (2015). Abbott
Elementary ha ottenenuto ben cinque nomination ai Golden Globes
2023: serie comica, attrice comica (Brunson),
attrice non protagonista (Ralph e Janelle
James) e attore non protagonista (Tyler James
Williams).
Miglior attore in una serie tv
commedia-musicale
Direttamente da The Bear, una delle serie tv comedy più
apprezzate del 2022, il candidato alla vittoria in questa categoria
è Jeremy Allen White, che nella serie interpreta
Carmen “Carmy” Berzatto, un giovane chef che torna a casa a Chicago
per lavorare nella paninoteca italiana di famiglia dopo la morte
del fratello. La dark comedy è stata trasmessa in streaming da FX
su Hulu all’inizio dell’estate ed è disponibile su Disney+ in Italia.
Miglior attrice in una serie tv
commedia-musicale
Dopo aver premiato
Jean Smart l’anno scorso, non è da escludere che
all’attrice vada un altro trofeo, considerando che i Golden Globes
l’hanno assegnato due volte a Rachel Brosnahan per
The Marvelous Mrs. Maisel. Tuttavia, due
divertenti esordienti sembrano contendersi effettivamente la
vittoria: Quinta Brunson di Abbott
Elementary e la star emergente Jenna Ortega, che sembra potrebbe vincere
sull’onda del successo di Mercoledì.
Miglior serie tv drammatica
L’HFPA ama i nuovi show,
come “Boardwalk Empire” (2010), “Mr. Robot” (2015) e “The Handmaid’s Tale”, il che fa ben
sperare per House of the Dragon e Scissione.
Proprio la serie di Ben Stiller sembra essere il candidato più
papabile per il maggior riconoscimento televisivo in ambito
drammatico. D’altra parte, si potrebbe tornare a terreni già
battuti, come dimostra la recente vittoria Succession della HBO. Una svolta del genere
potrebbe aiutare The
Crown di Netflix ad aggiudicarsi la sua terza vittoria
dal 2016, ma è Scissione ad essere in netto vantaggio.
Migliore attore protagonista in una
serie tv drammatica
Le cose stanno andando bene
per Bob Odenkirk, che ha ricevuto un trofeo di
addio (il suo primo in assoluto) per lo spin-off di “Breaking Bad”
della AMC Better Call Saul, che si è concluso dopo sei
stagioni. Nel finale della serie, Saul Goodman si
ricongiunge con il suo unico vero amore Kim Wexler
(Rhea Seehorn) dopo essere finito in prigione per
una serie di crimini legati alla droga, una conclusione che ha
convinto pubblico e critica. Questo è il primo anno in cui
“Better
Call Saul” ha ricevuto una candidatura come miglior
serie drammatica.
Migliore attrice protagonista in
una serie tv drammatica
È strano notare che Zendaya abbia vinto due Emmy per il suo ruolo
di Rue Bennett in Euphoria, studentessa liceale
tossicodipendente, ma questa è la sua prima nomination ai
Golden Globe (e non è ancora stata premiata ai
SAG Awards). Si ritiene che la superstar si
giocherà la sua candidatura ai Globe con una vittoria per la
seconda stagione della serie HBO, andata in onda lo scorso gennaio
e febbraio.
Miglior attore non protagonista in
una serie tv (commedia o drammatica)
È la prima volta che l’HFPA divide
le sue categorie televisive di supporto, il che potrebbe aprire le
porte in questi Golden Globes 2023 ad alcuni
esordienti come Tyler James Williams, soprattutto
come manovra strategica per premiare “Abbott” se non riescono a
farlo altrove. Ma dovrebbe esserci spazio anche per John Turturro da Scissione,
che non si può sottovalutare.
Migliore attrice non protagonista
in una serie tv (commedia o drammatica)
Secondo voci di corridoio, i
Golden Globes potrebbero voler ripetere il momento
in cui Sheryl Lee Ralph ha smosso le montagne
degli Emmy quando ha ottenuto la sua vittoria. Tuttavia, la
principessa Diana di Elizabeth
Debicki in The Crown 5 sembra essere pronta per salire
sul palco, soprattutto se si considera che due anni fa avevano
premiato Emma Corrin come attrice televisiva
(drammatica) sempre per il suo ruolo nella serie tv Netflix.
Amazon Studios ha finalmente pubblicato
il trailer ufficiale di Carnival Row 2,
l’imminente seconda e ultima stagione del dramma fantasy Carnival Row, più di tre anni dopo il rinnovo
dello show. La serie uscirà il 17 febbraio su
Prime Video. Il trailer della seconda stagione
di Carnival Row continua a evidenziare la
crescente tensione tra gli umani e le creature mitiche, mentre gli
esseri soprannaturali combattono per la loro sopravvivenza contro
l’ingiusta oppressione degli umani.
Carnival Row è una serie fantasy-noir ambientata in
una città neo-vittoriana chiamata Burgue. Creature mitiche in fuga
dalla loro patria devastata dalla guerra si sono radunate in città
e crescono le tensioni tra i cittadini e la crescente popolazione
immigrata. La crescente popolazione di esseri soprannaturali lotta
per convivere con gli umani: è proibito vivere, amare o volare con
libertà. Dai un’occhiata al trailer ufficiale della
seconda stagione di Carnival
Row:
In un mondo fantastico in cui umani e creature si scontrano, la
seconda stagione di Carnival
Row
riprende con l’ex ispettore Rycroft Philostrate aka Philo
(Orlando
Bloom) impegnato in un’indagine su una serie di
omicidi raccapriccianti che alimentano tensioni
sociali. Vignette Stonemoss (Cara
Delevingne) ei Black Raven tramano vendetta per
l’ingiusta oppressione inflitta dai leader umani di The Burgue,
Jonah Breakspear (Arty Froushan) e Sophie Longerbane (Caroline
Ford). Tourmaline (Karla Crome) eredita poteri soprannaturali che
compromettono il suo destino e il futuro di The Row. E, dopo essere
fuggita da The Burgue e dal suo vendicativo fratello Ezra (Andrew
Gower), Imogen Spurnrose (Tamzin Merchant) e il suo partner Agreus
Astrayon (David Gyasi) devono affrontare una nuova società radicale
che sconvolge i loro piani. Con umani e fate divisi e la libertà in
gioco,
Carnival Row.
La serie Carnival
Row è guidata da
Orlando Bloom nei panni di Rycroft
Philostrate e
Cara Delevingne nei panni di Vignette
Stonemoss. Nel cast anche David Gyasi nei
panni di Agreus Astrayton, Tamzin Merchant nei
panni di Imogen Spurnrose, Arty Froushan
nei panni di Jonah Breakspear, Simon
McBurney nei panni di Runyan Millworthy,
Andrew Gower nei panni di Ezra Spurnrose,
Karla Crome nei panni di Tourmaline
Larou, Jay Ali nei panni di Kaine e
Joanne Whalley nei panni di Leonora.
Carnival
Row proviene da Legendary Television. È stato
creato da Travis Beacham e René Echevarria. I
produttori esecutivi sono Beacham, Bloom, Delevingne, Brad
Van Arragon, Sarah Byrd, Jim Dunn, Sam Ernst e
Wesley Strick. La prima stagione
di Carnival Row è disponibile in
streaming su Amazon Prime.
Inizio settimana sono
iniziate a circolare voci secondo cui il regista diDeadpool e Terminator:
Dark Fate, Tim Miller, aveva
rivelato l’incarico di regista di Eli Roth nel
prossimo film di Borderlands. Ora, Deadlineha condiviso alcuni dettagli aggiuntivi su ciò che sta
realmente accadendo al film. EliRoth, i cui crediti alla regia includono
successi horror comeHostel e The
Green Inferno, farà il suo debutto d’azione ad
alto budget con questo adattamento per videogioco.
Tuttavia, ora ha ceduto le
redini del film Borderlands
al suo amico Tim Miller, per le due settimane di
riprese che restano. Mentre si ipotizzava che EliRoth fosse stato licenziato, oggi il noto sito
americano rivela che in realtà il regista deve rispettare alcuni
impegni presi e iniziare a lavorare sul suo prossimo film
horrorThanksgiving, quindi
sembra si tratti solo di un caso di problemi di programmazione
piuttosto che di qualcosa di nefasto!
Deadline
ribadisce che Roth non è stato licenziato e che si è trattato di
un“passaggio amichevole del
testimone”. Le riprese in corso sono “solo”
dei reshoot aggiuntiva che orami fanno parte di una normale
programmazione per un film a grande budget, e il brusio che
circonda Borderlands rimane
positivo. Come sempre, non possiamo fare a meno di chiederci
se ci sia qualcosa di più rispetto alle informazioni rivelate, ma
in ogni caso sarò improbabile che verrà a galla, dunque non resta
che aspettare la fine delle riprese e i crediti ufficiali del
film.
Eli Roth, ad esempio, non ha
molta esperienza nei film d’azione, mentre Miller è una specie di
esperto in quel campo. Questo tipo di cose sono accadute in passato
anche per altri film ad alto budget, come ad esempio per ifilm
come Harley Quinn: Birds of
Prey, dove il regista diJohn WickChad
Stahelski è stato arruolato per prendere il timone di
alcune scene d’azione data l’inesperienza di Cathy
Yan, quindi è probabile che sia anche questo il
caso.
Borderlands, cosa sappiamo sul film!
Indipendentemente da ciò,
inBorderlands,
Lilith (Cate
Blanchett), un famigerato fuorilegge con un passato
misterioso, torna con riluttanza sul suo pianeta natale di
Pandora per trovare la figlia scomparsa del più
potente SOB dell’universo, Atlas (Edgar
Ramirez).
Lilith forma un’alleanza con
una squadra inaspettata: Roland (Kevin
Hart), un ex mercenario d’élite, ora alla disperata
ricerca di redenzione; Tiny Tina (Ariana
Greenblatt), una selvaggia demolitrice
pre-adolescente; Krieg (Florian Munteanu),
protettore muscoloso e retoricamente sfidato di Tina; Tannis
(Jamie
Lee Curtis), lo scienziato con una debole presa sulla
sanità mentale; e Claptrap (Jack
Black), un robot persistentemente saggio.
Come Aquaman
e il regno perduto, i piani originali prevedevano
che Shazam! Furia
degli Dei sarebbe uscito alla fine dello scorso
anno. Tutto è cambiato quando la Warner Bros. si è
resa conto di non avere abbastanza soldi per lanciare il film in
seguito agli aumenti dei costi della ristrutturazione in atto, e
mentre la prossima avventura di Arthur Curry arriverà ora il giorno
di Natale del prossimo anno incontreremo la famiglia Shazam tra un
paio di mesi.
Ora potremmo chiederci quando il
prossimo trailer di Shazam! Furia
degli Dei sarà rilasciato. Bene, più o meno
nello stesso periodo in cui è caduta l’ultima anteprima di Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il
regista David F. Sandberg ha confermato che una
nuova anteprima per il suo adattamento DC Comics arriverà alla fine
di gennaio. Anche se non abbiamo una data specifica,
supponiamo che verrà rilasciato in concomitanza con l’uscita
trequel di Ant-Man in modo che possa essere
proiettato davanti al film dei Marvel Studios nei cinema.
Il suo predecessore è stato un
successo critico e si è comportato bene al botteghino, ma da allora
sono passati quattro anni e anche i fan occasionali sanno che il
tempo del DCEU è quasi scaduto. Ciò potrebbe
ridurre l’interesse per Shazam! Furia
degli Dei, quindi speriamo che questo trailer riesca a
venderlo come assolutamente da vedere. Dai un’occhiata più da
vicino alla presa in giro del trailer di Sandberg qui sotto.
Shazam! Furia
degli Dei continua la storia dell’adolescente Billy
Batson che, dopo aver recitato la parola magica “SHAZAM!“,
si trasforma nel suo alter ego da supereroe adulto,
Shazam.
Il cast del sequel include
Zachary Levi nei panni di Shazam,
Asher Angel nei panni di Billy Batson,
Jack Dylan Grazer nei panni di Freddy Freeman,
Adam Brody nei panni del supereroe Freddy,
Ross Butler nei panni del supereroe Eugene,
Meagan Good nei panni del supereroe Darla,
DJ Cotrona nei panni del supereroe Pedro,
Grace Caroline Currey nel ruolo di Mary
Bromfield/la supereroina Mary.Djimon Hounsou ritorna nei panni del Mago,
mentre Rachel Zegler,
Lucy Liu e Helen Mirren si sono unite al film come
cattivi appena creati. Shazam! Furia
degli Deiuscirà il 17 marzo 2023. Il
film è prodotto da Peter Safran.
Di recente Pedro Pascal ha rivelato che stava cercando
spingere Nicolas Cage ad accettare un ruolo nel mondo
di Star
Wars, ma il leggendario attore ha rivelato il reale
motivo del perché non ha mai accettato un ruolo in carriera e non
ha intenzione di unirsi adesso allo storico franchise. Parlando con
Yahoo Entertainment in una recente intervista, Nicolas Cage ha riconosciuto che Pascal – che ha recitato insieme a Cage in The Unbearable Weight of
Massive Talent (in Italia Il talento di Mr. C) – aveva
cercato di convincerlo a entrare in una serie di Star
Wars, ma l’attore non era affatto interessato.
“No è la risposta“, ha
detto Cage. “E non sono davvero giù. Sono un Trekkie,
amico. Sono su Star
Trek … sono sull’Enterprise. È lì che mi
muovo.” Nicolas Cage ha continuato spiegando la
nuova rivelazione, dicendo che è cresciuto guardando
William Shatner recitare nella serie e lodando la
versione più recente della serie nei film di JJ Abrams, inclusa la svolta di Chris Pine nei panni di James T. Kirk.
“Sono cresciuto guardando [William] Shatner“, ha detto
Cage. “Pensavo che Pine fosse fantastico nei
film. Penso che i film siano eccezionali. Mi piacciono i
[messaggi] politici e sociologici. Per me, cos’è veramente la
fantascienza e perché è un genere così importante è che puoi
davvero dire quello che vuoi, come ti senti. Lo metti su un
pianeta diverso, lo metti in un tempo diverso o in futuro, e senza
che le persone ti saltino addosso, puoi davvero esprimere i tuoi
pensieri come Orwell o chiunque altro nel formato
fantascientifico. E Star Trek
l’ha davvero abbracciato.”
Alla fine, Nicolas Cage ha detto che non era della ”
famiglia di Star
Wars“, ma invece in quella di Star
Trek, e anche se potrebbe non apparire presto in una
galassia molto, molto lontana, forse potrebbe assicurarsi un posto
in un progetto di Star Trek in futuro. Di seguito
il video dell’intervista:
Nicolas Cage
does not want to be in The Mandalorian or the Star
Wars universe (sorry, Pedro Pascal).
“I’m a Trekkie. That’s where I roll…
I’m not in the Star Wars family. I’m in the Star Trek family.”
pic.twitter.com/958e7picw4
Netflix
ha diffuso il trailer ufficiale di You –
Stagione 4 – Parte 1. L’attesa
quarta stagione di You che
sarà divisa in due parti uscirà in streaming su Netflix
il 9 febbraio 2022. Tratta dal bestseller di Caroline Kepnes
“Tu”. “Cosa faresti per amore?” Quando il brillante gestore di una
libreria incontra un’aspirante scrittrice, la sua risposta è
chiara: per amore farebbe di tutto. Usando Internet e i social
media come strumenti per raccogliere i dettagli più intimi della
ragazza e avvicinarsi a lei, la sua cotta irresistibile e goffa
diventa un’ossessione e lentamente decide di rimuovere qualsiasi
ostacolo, e persona, tra lui e il suo oggetto del desiderio.
https://youtu.be/hFQUVyBGzeM
La quarta stagione
di You si
divide in due parti: Parte 1 – 9 febbraio 2023 (episodi 401-405)
Parte 2 – 9 marzo 2023 (episodi 406-410). Sviluppata da Sera Gamble
e Greg Berlanti con Sera Gamble come showrunner, la serie vede
produttori esecutivi Greg Berlanti, Sera Gamble, Gina Girolamo,
Leslie Morgenstein, Sarah Schechter e Michael Foley. Nel cast
protagonisti sono Penn Badgley, Tati Gabrielle, Charlotte
Ritchie, Lukas Gage, Ed Speleers.
Netflix ha rilasciato il trailer
ufficiale di True
Spirit, l’imminente dramma di formazione
basato sull’ispirante viaggio nella vita reale di come
l’adolescente australiana Jessica Watson è
diventata la persona più giovane del mondo a navigare per il mondo
in solitaria.
Il trailer
di True Spirit vede la
star di
TitansTeagan
Croft nei panni di Jessica Watson, che affronta
la pericolosa sfida di navigare per il mondo da sola all’età di 16
anni. Il video evidenzia il suo coraggio e le lotte che dovrà
affrontare mentre è in mare, incluso il tentativo di superare la
sua dislessia durante la lettura di una mappa. Mostra anche
come i suoi genitori e il suo mentore l’hanno sostenuta. La serie
debutterà in streaming su Netflix il 3 febbraio 2023.Dai un’occhiata al trailer ufficiale
di True Spirit qui
sotto:
La trama di True
Spirit
True
Spirit è diretto da Sarah
Spillane da una sceneggiatura che ha scritto insieme a
Rebecca Banner e Cathy Randall. Il film è interpretato da
Teagan Croft, Cliff Curtis, Bridget Webb, Vivien Turner,
Stacy Clausen, Todd Lasance, con Josh Lawson e Anna
Paquin.
Quando la tenace giovane velista
Jessica Watson (Teagan Croft) decide di diventare
la persona più giovane a fare il giro del mondo in solitaria in
barca a vela, molti dubitano che ce la possa fare. Con il sostegno
dell’allenatore e mentore Ben Bryant (Cliff
Curtis) e dei suoi genitori (Josh Lawson
e l’attrice premio Oscar Anna Paquin), Jessica è determinata a
raggiungere un obiettivo che sembra impossibile: attraversare in
barca a vela alcune delle tratte oceaniche più pericolose al mondo
nell’arco di 210 giorni.
La regia di True
Spirit è di Sarah Spillane, la sceneggiatura di Sarah
Spillane, Rebecca Banner e Cathy Randall, mentre la produzione è
affidata a Debra Martin Chase, Susan Cartsonis e Andrew Fraser.
Bridget Webb, Vivien Turner, Stacy Clausen e
Todd Lasance sono tra gli interpreti di questa
incredibile storia vera di perseveranza e successi che dimostra
come anche i sogni più grandi possano essere realizzati.
Amanda Seyfried è
una delle attrici che farà ancora molta strada nella storia del
cinema. Ha sempre dimostrato di avere un talento innato per la
recitazione e per il canto e, nonostante il suo successo, non si è
mai montata la testa. Sempre umile, con quel viso da bambina, con i
suoi occhi azzurri e la sua chioma bionda ha fatto innamorare il
pubblico di mezzo mondo. Da Mamma Mia! a First Reformed, il successo continua ad avanzare, così
come la sua bravura.
Ecco, allora, dieci cose
che non sapevate di Amanda Seyfried.
Amanda Seyfried: i suoi film
film
1. Amanda Seyfried: i film
e la carriera. Il debutto cinematografico della Seyfried
risale al 2004, quando partecipa alla commedia Mean Girls.
Successivamente reciterà in Alpha Dog (2006),
Solstice (2008) e all’adattamento cinematografico di
Mamma Mia!, in cui
interpreta Sophie, la figlia di Donna, interpretata da Meryl Streep.
In seguito, ha lavorato in film come Jennifer’s Body
(2008), Chloe – Tra seduzione e inganno (2009), Letters to Juliet
(2010), Dear John (2010), Cappuccetto rosso
sangue (2011) e In Time (2011). Ritorna
al musical con Les Misérables nel
2012, e interpreta poi la pornodiva Linda Lovelace in Lovelace (2013), per
poi lavorare in Un milione di modi per morire
nel West (2014), Giovani si diventa
(2015), Pan – Viaggio sull’isola che non c’è (2015) e Padri e Figlie (2015). Tra i suoi film più recenti si
annoverano First Reformed (2017), Mamma Mia! Ci risiamo (2018), Anon (2018),
Ve ne dovevate andare (2020), Mank (2020) e L’apparenza delle cose
(2021).
AMANDA SEYFRIED as Valerie in Warner Bros. Pictures’ fantasy
thriller “RED RIDING HOOD,” a Warner Bros. Pictures
release.
2. Ha recitato anche per la
televisione. La carriera dell’attrice è però iniziata in
televisione, dove dal 2000 al 2001 ha recitato nella soap
opera Così gira il mondo. Successivamente è apparsa
anche in serie come La valle dei
pini (2002-2003), Veronica
Mars (2004-2006), Dr. House (2005),
Wildfire (2006) e Big Love (2006-2011). Nel 2015,
Amanda Seyfriend si è aggiudicata una parte molto importante nella
terza stagione di Twin Peaks, quella di Rebecca Burnett.
La Seyfried ha invece ora terminato le riprese della serie The
Dropout, dove recita nel ruolo di Elizabeth Holmes.
Amanda Seyfried, il 2020 e gli
Oscar
3. È stata candidata al
prestigioso premio. Il 2020 è stato un anno
particolarmente importante per la Seyfried. Oltre ad essere
diventata mamma per la seconda volta, ha infatti recitato nel film
Mank, interprentando l’attrice Marion Davies. Grazie a
questo ruolo la Seyfried ha ottenuto alcune delle migliori
recensioni della sua carriera, vincendo anche diversi premi. Ha poi
guadagnato anche la sua prima candidatura al premio Oscar come
miglior attrice non protagonista. Pur non vincendo il premio, si è
rilanciata come una delle grandi interpreti della sua
generazione.
Amanda Seyfried è hot
4. Amanda Seyfried non ha
problemi ha girare scene di nudo. L’attrice americana ha
ammesso che, per lei, le scene di sesso sono liberatorie. Nel
girare il film Lovelace, in cui interpreta la pornodiva
Linda Lovelace, la Seyfried ha ammesso di sentirsi libera e di
essersi divertita mentre girava le scene hot, senza avere nessun
problema di vergogna o di pudore: “Crescendo mi hanno fatto
sentire il nudo come qualcosa di sbagliato perché veniva sempre
censurato nei film, ma perché continuiamo a coprire noi
stessi?”.
Amanda Seyfried in In
Time
5. Per il film si è
esercitata nella corsa con i tacchi. Nel film
fantascientifico In Time, l’attrice interpreta la figlia
dei due ricchi Weis, Sylvia. Pur essendo la co-protagonista, la
Seyfried compare in scena soltanto a mezz’ora dall’inizio del film.
L’attrice ha ricordato con entusiasmo il set di questo film,
raccontando però di aver avuto molta difficoltà nel recitare in
questo, poiché erano per lei previste diverse scene di corsa sui
tacchi. Per poter riuscire in queste, ha dunque dovuto esercitarsi
a lungo per evitare di farsi male.
Amanda Seyfried in Mamma Mia!
6. Amanda Seyfried si è
fatta conoscere anche grazie alla sua voce. Amanda ha
sempre coltivato la passione per il canto, seguendo delle lezioni
già quando era bambina. Passione che poi è diventata parte
integrante ed importante del suo lavoro. Infatti, è stato grazie
all’enorme successo di Mamma Mia! che l’attrice è
diventata famosa in tutto il mondo, mostrando tutte le sue qualità
di attrice e cantante. È proprio lei a cantare i tanti brani degli
ABBA previsti per il suo personaggio, senza essere dunque ricorsa
ad alcuna sostituta.
Amanda Seyfried è su
Instagram
7. Amanda Seyfried è
utilizzatrice di social. L’attrice americana ha un profilo
Instagram seguito da più di 5,1 milioni di persone: una cifra mica
da ridere. L’attrice non è ossessionata dall’utilizzo del social,
ma è comunque molto attiva. Le foto la ritraggono sempre
protagonista di momenti lavorativi ma anche, e soprattutto, dei
momenti quotidiani che desidera condividere con i suoi fan.
Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su di lei e sulle sue
attività.
Amanda Seyfried: il marito e i
figli
8. Amanda Seyfried ha avuto
dei fidanzati da invidia. L’attrice americana è sposata
dal 2017 con il collega Thomas Sadoski, conosciuto
nel 2015 sul set di The Way We Get By e pare che tra i due
sia stato colpo di fulmine. Ma Amanda ha dei precedenti da invidia:
in passato, infatti, Amanda è stata fidanzata con Justin
Long e, ancora prima, con Ryan Philippe e
Dominic Cooper, quest’ultimo conosciuto sul set di
Mamma Mia!.
9. Amanda Seyfried è una
mamma a tempo pieno. Nel marzo del 2017, la Seyfried ha
dato alla luce la sua prima figlia, avuta dall’oggi marito Thomas
Sadoski. Da quel momento l’attrice ha parzialmente diradato le sue
partecipazioni cinematografiche per stare accanto alla piccola di
casa. Nel settembre del 2020, invece, è nato Thomas, secondo figlio
della coppia.
Amanda Seyfried: età e altezza dell’attrice
10. Amanda Seyfried è
piccoletta. L’attrice, nata il 3 dicembre del 1985, non è
di certo una donnona, ma si sa che il vino buono sta nella botte
piccola. Alta 1 metro e 59 centimetri, la sua grazia innata non è
passata comunque inosservata ed è riuscita a tenere testa a tutti i
suoi colleghi. Se poi si aggiunge che ha gli occhi come il color
del cielo e i capelli biondi come il grano, ci si rende conto che
la sua bellezza è totale.
Grace Randolph di Beyond the
Trailer ha indicato che
Driver è “un favorito per un certo ruolo elastico”
e The
Direct ha riportato oggi la stessa notizia. Nessuna
delle due fonti è nota per essere particolarmente affidabile,
sebbene entrambe abbiano messo a segno diversi scoop occasionali.
Apparentemente, Adam Driver e altri due attori sono
attualmente in corsa. Non sappiamo chi potrebbero essere, ma in
precedenza si era parlato di Diego Luna visto recentemente nella serie
Andor e abbiamo anche sentito
che la star di You,
Penn Badgley, potrebbe essere in lizza.
Sappiamo che il casting è in corso
da un po’ di tempo, quindi potremmo scoprire se c’è qualcosa di
vero in questa voce molto presto. Non abbiamo scovato ancora rumors
solidi su chi potrebbe essere in un’ipotetica cast list per
interpretare La torcia Umana, La donna Invisibile e La
cosa. Matt Shakman si è recentemente unito al
progetto come regista, con Jeff Kaplan e
Ian Springer che stanno attualmente lavorando alla
sceneggiatura. I dettagli della trama sono ancora un mistero,
ma Kevin Feige ha confermato che questa non
sarà un’altra storia sulle origini del super team.
“Molte persone conoscono
questa storia delle origini. Molte persone conoscono le
basi. Come possiamo prenderlo e portare qualcosa che non hanno
mai visto prima? ha detto in una recente intervista,
confrontando questa nuova interpretazione degli eroi con il patto
dei Marvel Studios con la Sony
per portare Spider-Man nel MCU. “Abbiamo
fissato un livello molto alto per noi stessi portando questo sullo
schermo.” Fantastici
Quattro uscirà nelle sale il 14 febbraio
2025.
Disney ha
condiviso un
breve teaser per l’imminente remake live-action de La
Sirenetta durante l’Expo D23 dello scorso anno,
dandoci un assaggio di Ariel (Halle
Bailey) e del suo amico Flounder che nuotano nel
loro regno sottomarino mentre lei canta alcune battute di
“Parte del tuo mondo“. Ora, grazie ad alcune confezioni
Funko POP trapelate, diamo una prima occhiata al
design dei personaggi per diversi personaggi secondari che vedremo
nel film. I POP presentano Ariel in forma umana, il
principe Eric, il re Tritone e la malvagia
Ursula. Per la maggior parte, sembra che questi
personaggi assomiglieranno alle loro controparti animate nel
film.
Non sappiamo ancora molto di
questa interpretazione della storia, ma in base a ciò che abbiamo
visto finora, il regista Rob Marshall non si
prenderà troppe libertà dal classico animato su
cui si basa la storia originale.Bailey recita al
fianco di Jonah-Hauer King nei panni del principe Eric, Melissa McCarthy nei panni di Ursula, Javier Bardem nei panni di Re Tritone,
Jacob Tremblay nei panni di Flounder,
Daveed Diggs nei panni di Sebastian e
Awkwafina nei panni di Scuttle.
La
Sirenetta conterrà la musica del classico animato
e quattro nuove canzoni. Lin-Manuel Miranda, che in precedenza ha
lavorato con Marshall in Il
ritorno diMary
Poppins, comporrà anche la musica originale per
Mermaid insieme ad Alan Menken.La
Sirenetta è l’amata storia di Ariel, una giovane
sirena bella e vivace con una sete di avventura. La più giovane
delle figlie di re Tritone e la più ribelle, Ariel desidera saperne
di più sul mondo al di là del mare e, mentre visita la superficie,
si innamora dell’affascinante principe Eric. Mentre alle
sirene è vietato interagire con gli umani, Ariel deve seguire il
suo cuore. Fa un patto con la malvagia strega del mare,
Ursula, che le dà la possibilità di sperimentare la vita sulla
terraferma, ma alla fine mette a repentaglio la sua vita e la
corona di suo padre. Il film arriverà nelle sale il 26 maggio
2023.
Arrivano maggiori dettagli
sull’uscita in Blu-ray di Black
Panther: Wakanda Forever, dato che
Disney ha rivelato gran parte delle informazioni
legate alla prima edizione in arrivo negli STORE. Come la
maggior parte dei titoli di intrattenimento domestico in vendita,
non ci sono versione estese del film, ma sono le scene eliminate di
cui siamo sicuri che molti di voi saranno più entusiasti. Per
cominciare, sembra che vedremo più ricadute da parte di
Okoye che viene privata della sua posizione di leader
della Dora Milaje insieme a una scena finale estesa che aggiunge il
guerriero di Danai Gurira alla battaglia.
Okoye è anche al centro
della scena poi cancellata che coinvolge suo zio, e stiamo
iniziando ad avere l’impressione che molte delle scene del
personaggio siano finite fuori dal film nella sala di montaggio!
Aveva un arco narrativo abbastanza ampio nel film, ma sembra che i
piani originali richiedessero che l’arco narrativo di
Okoye fosse una sottotrama in piena regola. Tuttavia, con
la durata già lunga di 161 minuti, qualcosa doveva essere tagliato
e sembra che la sottotrama di Okoye sia stata ritenuta
superflua. Degna di nota è anche l’intenzione di includere una
sequenza con Everett Ross di Martin Freeman. Dai un’occhiata all’elenco
completo delle caratteristiche speciali di Black
Panther: Wakanda Forever di seguito.
Commento
audio – Ascolta Ryan Coogler, Joe
Robert Cole e Autumn Durald Arkapaw che discutono del
film.
Featurettes
Envisioning Two Worlds – Scopri
la realizzazione di Black Panther: Wakanda Forever attraverso
l’obiettivo e la guida del co-sceneggiatore/regista Ryan Coogler,
della scenografa Hannah Beachler e della costumista Ruth
Carter.
Passing the Mantle – Segui
l’evoluzione della Pantera Nera attraverso i film. Nel
tracciare i viaggi di Shuri, Ramonda e Riri attraverso il film,
questa featurette esplora cosa significhi in ultima analisi
l’eredità in Wakanda e come risuonerà con gli spettatori del
MCU per gli anni a
venire.
Scene tagliate di Black Panther:
Wakanda Forever
Outside The Scope – Okoye ha
uno scontro scioccante con Ayo e la Dora Milaje. Aneka prende
una decisione impegnativa.
The Upstairs Toilet – Ross si
infiltra nella NSA sotto mentite spoglie nel tentativo di scoprire
informazioni.
Figlia del confine – Dopo una
conversazione con suo zio, Okoye si trova di fronte a una scelta
scoraggiante.
Sempre e ovunque – Ad Haiti,
Shuri e Okoye condividono un momento agrodolce.
Nell’universo di
The Last of
Us, le persone vengono infettate dal fungo cordyceps
inalando spore trasportate dall’aria. Tuttavia, questo non
sarà la diffusione del virus nella serie HBO Max,
poiché l’infezione si diffonderà in un altro modo: i viticci. In
botanica i viticci o cirri, nelle piante rampicanti angiosperme,
sono organi di attacco o sostegno; si tratta di grappoli o di
infiorescenze modificate che permettono alla pianta di aggrapparsi
nelle altre piante o a sostegni vari.
I co-creatori della serie
The Last of
Us, Craig Mazin e Neil
Druckmann hanno spiegato il cambiamento in un’intervista a
Collider. Druckmann ha parlato di come
hanno deciso all’inizio di non voler usare maschere antigas nella
serie. Ciò ha poi portato a conversazioni su come reinventare
il fungo per adattarsi meglio a questo nuovo mezzo. “Alla fine,
quelle conversazioni [sul non usare maschere antigas] ci
hanno portato a questi viticci“, ha detto
Druckmann. “E poi, solo pensando a come
avviene un contagio, che avviene da un infetto all’altro, e come fa
il fungo, potrebbe diventare una rete interconnessa. È diventato
molto spaventoso pensare che stiano tutti lavorando contro di noi
in questo modo unificato, che era un concetto che mi è piaciuto
molto, che è stato sviluppato nello show.“
Druckmann non ha
spiegato tutto sui viticci e su come funzionano esattamente, ma è
stato fatto per collegare gli effetti del contagio, chiunque può
essere contagiato, perché no c’è una maschera antigas a proteggere
i protagonisti. Sebbene non sia chiaro se ci siano state esitazioni
nel coprire i volti dell’attore con maschere antigas, Mazin ha
anche affermato che i cambiamenti nello spettacolo sono stati
apportati per mantenere l’attenzione su Joel ed Ellie in un modo o
nell’altro.
“Dirò che c’è un personaggio
del gioco che ha un punto di vista molto interessante sul fungo e
la sua osservazione del Cordyceps che si collega ad alcuni dei temi
più ampi su ciò di cui tratta lo spettacolo e, stranamente, che si
collega a la nozione della bellezza e del potenziale pericolo
dell’amore“, ha detto Mazin.“E
quindi, parte di ciò che Neil e io volevamo fare era assicurarci
che tutto nella nostra storia fosse ispirato dal lavoro che ha
fatto sul gioco, alla fine tutto quello che si ripercuota nella
serie è la relazione tra Joel ed Ellie, ed è quello che conta di
più per noi”.
Dunque, la serie tv su
The Last of
Us sta cambiando alcuni elementi dello spettacolo
e si sta espandendo su altri. Dopo aver menzionato che il COVID-19
ha reso il pubblico più esperto e saggio su come una pandemia
potrebbe diffondersi, Mazin ha affermato che la serie risale a
molto prima che il gioco inizi a accresce alcuni dei retroscena del
mondo e dà più contesto all’epidemia.
Quando Jonathan Majors apparirà come Kang il Conquistatore
nell’imminente Ant-Man
and the Wasp: Quantumania, avrà la
possibilità di mostrare il suo lavoro interpretando versioni
leggermente diverse dello stesso personaggio.Parlando
con Nerdbunker in una recente intervista durante la presentazione
alla stampa del film, Majors ha parlato di quanto sia divertente
interpretare diverse versioni dello stesso personaggio Kang.
Majors – che è apparso anche nello show
Disney+Loki come
variante di
Kang noto come He Who Remains – ha detto che è
divertente scoprire quanto possano essere simili tutti i
Kang pur essendo diversi.
“Dal punto di vista della
recitazione, è molto divertente perché—non interpreto solo Kang nel
mondo, sai. Ho altri progetti e altri film in corso, il che è
bello perché ho l’opportunità di fare il lavoro, sai, in più mondi
diversi“, ha detto Majors. “È roba super divertente, vai, ok,
mi chiedo come possiamo, perché sai, nel mio mondo, tra i due, dove
sono diversi, dove sono uguali, e anche questo è davvero eccitante.
Sento che potrei essere l’attore più fortunato.”
Insieme a Kang, il prossimo
sequel introdurrà anche la nuova arrivata nel MCUKathryn Newton
(The Society, Freaky) mentre ora
assume il ruolo di Cassie Lang, un personaggio
precedentemente interpretato da Abby Ryder Fortson
nei primi film di
Ant-Man ed
Emma Fuhrmann in
Avengers:
Endgame.
Nel film, che dà ufficialmente il
via alla
Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super
Eroi Scott Lang (Paul
Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline
Lilly) tornano per continuare le loro avventure
come
Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope,
Hank Pym (Michael
Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle
Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare
il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a
intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò
che pensavano fosse possibile. Jonathan Majors si unisce al cast nel
ruolo di Kang. Peyton Reed torna alla regia, mentre
Kevin Feige e Stephen Broussard sono i produttori.
Sono passati anni dall’ultima
volta che abbiamo visto l’iconico personaggio Rick
O’Connell de La Mummia interpretato
dall’attore Brendan Fraser, ma sembra che
l’attore che ha sempre riscosso un grande successo dai fan del
franchise non è totalmente chiuso alla possibilità di riportare in
vita sul grande schermo quel personaggio! In una recente intervista
con Deadline,
quando gli è stato chiesto se è disposto a tornare al franchise
horror d’azione di successo, la star di The
Whale ha ammesso che è qualcosa a cui non è
assolutamente contrario, soprattutto quando si tratta di una grande
opportunità per la sua carriera professionale.
“Non sono contrario, non
conosco un attore che non voglia un lavoro”, ha detto Brendan Fraser. “Non credo di essere stato
così famoso e non pagato allo stesso tempo nella mia vita
professionale, quindi iscrivimi!”.Oltre ad
essere noto per il suo ruolo nel franchise di La
Mummia, Fraser ha ricevuto sempre
consensi per i suoi altri ruoli memorabili in film comeEncino
Man, George Re
della JunglaLooney Tunes: Back in
Action, Bedazzled, Viaggio
al centro della terrae Inkheart – La
leggenda di cuore
d’inchiostro. Attualmente sta ricevendo
il plauso della critica per la sua drammatica interpretazione da
protagonista nel film diretto da Darren
AronofskyThe Whale, che
abbiamo visto e apprezzato all’ultima Mostra
d’Arte Cinematografica di
Venezia. Per questo motivo, i
critici prevedono che potrebbe potenzialmente ottenere la sua prima
nomination all’Oscar come miglior attore.
Il franchise de La
Mummiaè iniziato con il film del 1999
diretto da Stephen Sommers. Ed era interpretato da
Brendan Fraser. nei panni di Rick O’Connell,
Rachel Weisz nei panni di Evelyn Carnahan,
John Hannah nei panni di Jonathan Carnahan,
Arnold Vosloo nei panni di Imhotep e
Patricia Velásquez nei panni di Anck-su-namun.
Dopo il successo commerciale del primo film con un incasso mondiale
di oltre 400 milioni di dollari al botteghino, è stato seguito da
altri due sequel, un prequel e il riavvio di Tom Cruise ampiamente stroncato nel 2017.
Chissà che la Universal Pictures, visto la seconda vita
dell’attore, non decida di risuscitare il franchise di
successo!
Ecco il nuovo trailer di Ant-Man and the Wasp: Quantumania diffuso
nella notte in occasione del College Football Playoff National
Championship. Il film arriverà nelle sale a febbraio 2023 e
inaugurerà la
Fase 5 del MCU. Nuovo trailer in
lingua originale di seguito:
Nel film, che dà ufficialmente il
via alla
Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super
Eroi Scott Lang (Paul
Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline
Lilly) tornano per continuare le loro avventure
come
Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope,
Hank Pym (Michael
Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle
Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare
il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a
intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò
che pensavano fosse possibile. Jonathan Majors si unisce al cast nel
ruolo di Kang. Peyton Reed torna alla regia, mentre
Kevin Feige e Stephen Broussard sono i produttori.
Prima dell’uscita di Avatar: La via dell’acqua nelle sale il
mese scorso, il regista James Cameron ha chiarito nelle interviste
che, se il sequel avesse fallit nel raggiungere il pareggio di
bilancio, sarebbe stata la fine di piano di fare ben tre nuovi
film. Il terzo film è già stato girato, quindi arriverò qualunque
cosa accada, ma i piani ambiziosi di Cameron si estendono fino al quarto,
quinto e sesto film (e forse anche di più).
Dalla sua uscita, il blockbuster in
3D ha ampiamente superato le aspettative al botteghino ed è già
diventato
uno dei dieci film di maggior incasso di tutti i tempi.
Cameron , che una volta aveva sostenuto
la necessitò di avere un enorme riscontro con un bottino di $ 2
miliardi perché Avatar: La via dell’acquafosse
considerato redditizio, ha ora condiviso un aggiornamento, ed è una
buona notizia per i fan di Na’vi. Poiché il seguito
di Avatar si avvicina a $ 1,8 miliardi in tutto il
mondo, dunque sembra che genererà un profitto, il che
significa che al regista verrà data la possibilità di andare avanti
con i suoi ambiziosi piani di più sequel.
“Sembra che proprio con lo
slancio che il film ha ora, supererà facilmente la nostra pausa
anche nei prossimi giorni, quindi sembra che non riesca a tirarmi
fuori da questo, dovrò fare questi altri sequel”, ha
confermato Cameron durante una recente
intervista. “So cosa farò nei prossimi sei o sette
anni”.“Il punto è che andrà tutto bene. Sono
sicuro che presto discuteremo con i migliori della Disney sul piano
di produzione per Avatar 3, che è
già in fase di elaborazione’. Abbiamo già girato l’intero film,
quindi siamo in una post-produzione estesa per realizzare tutta
quella magica CG”.
“E poi Avatar 4 e 5 sono
entrambi scritti”, ha aggiunto. “Abbiamo
anche alcune sequenze del 4 in scatola. A questo punto abbiamo
iniziato un franchise. Abbiamo iniziato una saga che ora può
svolgersi su più film”. Siamo sicuri che la Disney sarà
desiderosa di continuare a realizzare film Avatar ,
soprattutto perché hanno una Pandora nel Disney World di Orlando!
L’interesse per questo e il merchandising che ne deriva è
probabilmente aumentato in modo significativo negli ultimi mesi e,
indipendentemente dai giudizi su Avatar: La via dell’acqua, quei dati al
botteghino suggeriscono che questo franchise di fantascienza è qui
e continuerà ad andare avanti.
Come la
gilda dei Direttori della Fotografia, anche quella degli
scenografi ha annunciato le nomination per i ADG Awards
2023, i premi assegnati quest’anno dalla Art
Directors Guild. Di seguito trovate i nominati divisi per categorie
cinematografiche e televisive:
NOMINEES FOR FEATURE FILM:
PERIOD FEATURE FILM
“All Quiet on the Western Front” (Production
Designer: Christian M. Goldbeck) “Babylon” (Production Designer: Florencia
Martin) “Elvis” (Production Designers: Catherine Martin,
Karen Murphy
“The Fabelmans” (Production Designer: Rick
Carter)
“White Noise” (Production Designer: Jess
Gonchor)
FANTASY FEATURE FILM
“Avatar: The Way of Water” (Production Designers: Dylan Cole, Ben
Procter)
“The
Batman” (Production Designer: James Chinlund)
“Black Panther: Wakanda
Forever” (Production Designer: Hannah Beachler)
“Everything Everywhere All at Once” (Production Designer: Jason
Kisvarday)
“Nope” (Production Designer: Ruth De Jong)
CONTEMPORARY FEATURE FILM
“Bardo,
False Chronicle of a Handful of Truths” (Production Designer:
Eugenio Caballero)
“Bullet Train” (Production Designer: David Scheunemann)
“Glass Onion: A Knives Out Mystery” (Production Designer: Rick
Heinrichs)
“Tár” (Production Designer: Marco Bittner Rosser)
“Top Gun: Maverick” (Production Designer: Jeremy Hindle)
ANIMATED FEATURE FILM
“Guillermo del Toro’s Pinocchio” (Production Designers: Guy
Davis, Curt Enderle)
“Lightyear” (Production Designer: Tim Evatt)
“Marcel the Shell with Shoes On” (Production Designer: Liz
Toonkel)
“Puss In Boots: The Last Wish” (Production Designer: Nate
Wragg)
“Turning Red” (Production Designer: Rona Liu )
NOMINEES
FOR TELEVISION:
ONE-HOUR
PERIOD SINGLE-CAMERA SERIES
“The
Crown: Ipatiev House” (Production Designer: Martin Childs)
“The Gilded Age: Never the New” (Production
Designer: Bob Shaw)
“The Marvelous Mrs. Maisel: Maisel vs. Lennon: The Cut Contest, How
Do You Get to
Carnegie Hall?” (Production Designer: Bill Groom)
“Pachinko: Chapter One” (Production Designer: Mara
LePere-Schloop)
Peaky Blinders: Black Day” (Production Designer: Nicole
Northridge)
ONE-HOUR
FANTASY SINGLE-CAMERA SERIES
“Andor:
Rix Road” (Production Designer: Luke Hull)
“House of the Dragon: The Heirs of the
Dragon” (Production Designer: Jim Clay)
“The Lord of the
Rings: The Rings of Power: Adar” (Production Designer: Ramsey
Avery)
“Stranger Things: “Chapter Seven: The Massacre
at Hawkins Lab” (Production Designer: Chris Trujillo)
“Wednesday: Woe is the Loneliest Number” (Production Designer: Mark
Scruton)
ONE-HOUR
CONTEMPORARY SINGLE-CAMERA SERIES
“Better Call Saul: Wine and Roses,Nippy”
(Production Designer: Denise Pizzini)
“Euphoria: You Who Cannot See, Think of Those Who
Can, The Theater and Its Double,
All My Life, My Heart Has Yearned for a Thing I Cannot Name”
(Production Designer: Jason Baldwin Stewart)
“Ozark: The Beginning of the End, Let the Great World Spin, City on
the Make” (Production Designer: David Bomba)
“Severance: Good News About Hell” Production
Designer: Jeremy Hindle
“The White Lotus: Ciao” (Production Designer:
Cristina Onori)
“Emily In Paris: What’s It All About…, How to
Lose a Designer in 10 Days” (Production Designer: Anne Seibel)
“Hacks: Trust the Process” (Production Designer: Alec
Contestabile)
“Only Murders in the Building: Framed” (Production Designer:
Patrick Howe)
“Our Flag Means Death: Pilot” (Production Designer: Ra Vincent)
“What We Do in the Shadows: The Grand Opening, The Night Market,
Pine Barrens” (Production Designer: Shayne Fox)
MULTI-CAMERA SERIES
“Bob
Abishola: Inner Boss Bitch, Two Rusty Tractors, Estee Lauder and
Goat Meat” (Production Designer: Francoise Cherry-Cohen)
“The Conners: Sex, Lies, and House Hunting, The Best Laid Plans, A
Contrabassoon and A
Sinking Feeling” (Production Designer: Jerry Dunn)
“How I Met Your Father: Pilot” (Production Designer: Glenda
Rovello)
“The Neighborhood: Welcome to the Remodel” (Production Designer:
Wendell Johnson)
“United States of Al: Kiss/Maach, Divorce/Talaq, Sock/Jeraab”
(Production Designer: Daren Janes)
VARIETY,
REALITY OR COMPETITION SERIES
“A
Black Lady Sketch Show: Anybody Have Something I Can Flog Myself
With? Bounce Them Coochies, Y’All! Peaches and Eggplants for
Errbody!” (Production Designers: Cindy Chao, Michelle Yu)
“Lizzo’s Watch Out for the Big Grrrls: HBCYOU Band” (Production
Designer: James McGowan)
“RuPaul’s Drag Race: Catwalk, 60’s Girl Groups, Daytona Wind”
(Production Designer: Gianna Costa)
“Saturday Night Live: Jack Harlow Hosts Season 48 Episode 4, Jack
Harlow Musical Guest” (Production Designers: Keith Raywood, Eugene
Lee, Akira Yoshimura, N. Joseph De Tullio)
“Waffles + Mochi’s Restaurant: Honey” (Production Designer: Darcy
E. Prevost)
VARIETY
SPECIAL
“64th
Annual Grammy Awards” (Supervising Art Director: Kristen
Merlino)
“94th Annual Oscars” (Production Designer: David Korins)
“Hasan Minhaj: The King’s Jester” (Production Designer: Scott
Pask)
“Miley’s New Year’s Eve Party” (Production Designer: Keith
Raywood)
“Trevor Noah: I Wish You Would” (Production Designer: Star Theodos
Kahn)
COMMERCIALS
“American Horror Stories: Dollhouse” Promo (Production Designer:
Marc Benacerraf)
Bud Light Seltzer: “Land Of Loud Flavors” (Production Designer:
François Audouy)
“Just Eat & Katy Perry: Did Somebody Say” (Production Designer:
François Audouy)
“The Lord of the Rings: The Rings of Power – Title Announcement”
(Production Designer: Brian Branstetter) Paramount+: “Wildlife Promo” (Production Designer:
Maia Javan)
SHORT
FORMAT: MUSIC VIDEO OR WEBSERIES
Adele
“I Drink Wine” (Production Designer: Liam Moore)
Coldplay x Selena Gomez “Let Somebody Go” (Production Designer:
François Audouy)
Kendrick Lamar “Rich Spirit” (Production Designer: Scott
Falconer)
Taylor Swift “Anti-Hero” (Production Designer: Ethan Tobman)
Taylor Swift “Bejeweled” (Production Designer: Ethan Tobman)
A poche ore dalla cerimonia del
Golden Globes 2023, le gilde delle arti
cinematografiche hollywoodiane cominciano ad annunciare le loro
nomination per la season awards. Ad aprire le danze è la ASC,
l’American Society of
Cinematographers che ha annunciato le nomination per le
migliori fotografie di cinema e tv dell’ultimo anno.
Ecco di seguito tutte le nomination degli ASC Awards 2023
Sturla
Brandth Grøvlen, DFF – “War Sailor” (DCM Film)
Kate McCullough, ISC – “The Quiet Girl” (Super)
Andrew Wheeler – “God’s Country” (IFC Films)
Documentary
Ben
Bernhard and Riju Das – “All That Breathes” (HBO/HBO Max)
Adam Bricker – Chef’s Table: Pizza ¬– Franco Pepe” (Netflix)
Wolfgang Held, ASC – “This Stolen Country of Mine”
Motion Picture, Limited Series, or Pilot Made for
Television
Todd
Banhazl, ASC – “Winning Time: The Rise of the Lakers Dynasty – The
Swan” (HBO/HBO Max)
Jeremy Benning, CSC – “Guillermo del Toro’s Cabinet of Curiosities
– The Outside” (Netflix)
Anastas Michos, ASC, GSC – “Guillermo del Toro’s Cabinet of
Curiosities – The Autopsy” (Netflix)
C. Kim Miles, ASC, CSC, MySC – “Lost Ollie – Bali Hai”
(Netflix)
Sean Porter – “The Old Man – I” (FX)
Episode of a One-Hour Television Series –
Non-Commercial
John
Conroy, ASC, ISC -“Westworld” – Années Folles” (HBO/HBO MAX)
Catherine Goldschmidt – “House of the Dragon – The Lord of the
Tides” (HBO/HBO MAX)
Alejandro Martinez – “House of the Dragon – The Green Council”
(HBO/HBO MAX)
M. David Mullen, ASC – “The Marvelous Mrs. Maisel – How Do You Get
to Carnegie Hall?” (Prime Video)
Alex Nepomniaschy, ASC – “The Marvelous Mrs. Maisel – Everything is
Bellmore” (Prime Video)
Nikolaus Summerer – 1899 – The Calling” (Netflix)
Episode of a One-Hour Television Series –
Commercial
Marshall Adams, ASC – “Better Call Saul – Saul Gone” (AMC)
Jesse M. Feldman – “Interview With the Vampire ¬– Is My Very Nature
That of the Devil” (AMC)
Christian “Tico” Herrera, CCR – “Snowfall – Departures” (FX)
Jules O’Loughlin, ASC, ACS – “The Old Man – IV” (FX)
Jaime Reynoso, AMC – “Snowpiercer – Bound by One Track” (TNT)
Episode of a Half-Hour Television Series
Adam
Bricker – “Hacks – The Click” (HBO/HBO MAX)
Carl Herse – “Barry – Starting Now” (HB0/HBO MAX)
Stephen Murphy BSC, ISC – “Atlanta – New Jazz” (FX)
Ula Pontikos, BSC – “Russian Doll– Matryoshka” (Netflix)
Christian Sprenger, ASC – “Atlanta – Andrew Wyeth. Alfred’s World.”
(FX)
Personalità realmente esistita, Yip
Man è stato una vera e propria leggenda delle arti marziali cinesi,
con una vita costellata di avventure, fallimenti e incontri di
grande rilievo. La sua figura ha ancora oggi un grande peso nella
cultura popolare, tanto che anche il cinema non ha potuto esimersi
dal dedicarvi una quadrilogia di film. Il primo di questi, Ip
Man, è uscito in sala nel 2008 per la regia di
Wilson Yip. Dopo i sequel del 2010 e del 2015, nel
2019 è stato realizzato Ip Man 4, quarto
capitolo della saga nuovamente diretto di Yip che porta avanti e
conclude la storia del leggendario maestro.
Dopo aver raccontato di alcuni degli
scontri più famosi tra Ip e vari rivali, questo quarto capitolo si
concentra ora sul rapporto tra il maestro e il suo allievo più
famoso, Bruce Lee. La realizzazione di un quarto
capitolo non era però inizialmente certa. Già con il terzo si
dovettero attendere anni prima che questo venisse effettivamente
realizzato. Il successo della saga ha infatti dato vita a
numerosissimi lungometraggi dedicati a Ip, rischiando di farlo
diventare una figura inflazionata al cinema. Fan da tutto il mondo
richiesero però a gran voce almeno un nuovo film, che portasse a
conclusione il racconto.
Dopo quattro anni dal precedente,
dunque, Ip Man 4 è divenuto realtà. Questo è stato accolto
a sua volta con pareri critici estremamente entusiasti,
affermandosi come la degna conclusione della saga. È inoltre
arrivato a diventare uno dei film cinesi dal maggior incasso di
sempre, guadagnando oltre 239 milioni di dollari a livello
mondiale. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Ip Man 4: la trama del film
Nel quarto capitolo della saga, la
storia ha luogo nel 1964 a San Francisco, con Bruce
Lee che divulga la sua filosofia del kung fu e partecipa
ai principali tornei. Lee, ex allievo di Ip Man,
invita il suo vecchio maestro ad andare a trovarlo e partecipare a
una gara. Un invito che Ip inizialmente rifiuta, per poi capire che
comunque farebbe meglio ad andare in America. A Hong Kong, infatti,
il figlio è ingestibile e Ip prende in considerazione gli Stati
Uniti per educare l’adolescente in un ambiente nuovo. Nella città
di San Francisco, però, c’è chi non approva il fatto che Bruce Lee
insegni il kung fu agli stranieri. A pensarla così è il mago del
tai chi Wan Zonghua.
Quando Ip si dimostra invece
entusiasta per l’iniziativa di Lee, non si fa certo degli amici.
Vede infatti subito naufragare le sue speranze di ottenere la
lettera di raccomandazione per far accedere suo figlio ad una buona
scuola. Le cose inizieranno a peggiorare quando Ip e Lee vedranno
ripetutamente interrotti i loro combattimenti. Il maestro cinese
non sa ancora che si ritroverà in mezzo a battaglie di portata ben
maggiore di quelle vissute fino a quel momento. Queste
coinvolgeranno militari scalmanati e un furioso funzionario
dell’immigrazione. Per affermare la propria presenza lì e avere un
po’ di pace, Ip sarà dunque nuovamente chiamato a sfoggiare la sua
arte.
Ip Man 4: il cast del film
Ad interpretare nuovamente il ruolo
di Ip Man, vi è l’attore Donnie Yen. Dopo le
iniziali resistenze avute a girare un terzo film, egli si è invece
detto pronto a recitare nuovamente e per l’ultima volta nei panni
del maestro. I suoi fan, infatti, lo considerano l’unico in grado
di interpretare Ip. Yen è inoltre particolarmente abile nelle arti
marziali e nel Wing Chun, appreso proprio da Ip Chun, il figlio
maggiore di Ip Man. Yen ha infatti eseguito personalmente tutte le
scene di combattimento, allenandosi ulteriormente per poter
risultare più in forma che mai. Egli ha inoltre ricercato
descrizioni dello stile di lotta del maestro, come anche degli
atteggiamenti più quotidiani. Il giovane attore Jim
Liu interpreta invece Ip Ching, il secondo figlio di
Ip.
Dopo le brevi introduzioni viste in
Ip Man 2 e Ip Man 3, il
personaggio di Bruce Lee viene infine qui inserito come uno dei
principali del film. Questo è interpretato da Danny
Chan, che aveva già ricoperto tale ruolo sia per il cameo
nel precedente film di questa saga, sia nella serie The Legend
of Bruce Lee. Nel film sono poi presenti Wu
Yue nei panni del maestro di tai chi Wan Zonghua e
Vanness Wu in quelli di Hartman Wu, allievo di
Bruce Lee. Scott Adkins, attore inglese e artista
marziale, interpreta invece Barton Geddes, esperto di karate che si
scontrerà con Ip. Vi sono infine diversi cameo di attori comparsi
nei precedenti film della saga. Tra questi si annovera Lynn
Hung, la moglie di Ip, e Sammo Hung nei
panni del maestro Hung Chun-nam.
Ip Man 4: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in Tv
Presentato in diversi festival in
tutto il mondo, tra cui il Far East Film Festival di
Udine, Ip Man 4era
inizialmente previsto per un’uscita in sala in Italia. A lungo il
film è però rimasto inedito, anche a causa della pandemia di
Covid-19. Dopo una lunga attesa, gli appassionati della saga
potranno ora ritrovarlo presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 9 gennaio alle ore 21:20
sul canale Rai 4. Il film è inoltre disponibile
anche in streaming sulle piattaforme Rakuten Tv,ChiliCinema, Amazon Prime Video, Apple
iTunes e Google Play.
La lotta per il
calcio – Il caso Super League è la nuova docuserie in
quattro parti che documenta come il passato, il presente e il
futuro del calcio europeo si scontrino nel momento in cui vengono
scoperti i piani per la creazione di una lega separata, scatenando
una battaglia tra i leader più potenti del movimento calcistico
intervenuti in difesa o a favore dello stravolgimento delle
tradizioni di questo sport. Attraverso interviste senza precedenti
ai presidenti dei campionati, ai proprietari dei club e agli
ideatori della Super League europea, la docuserie racconta agli
appassionati di calcio la storia ancora inedita di come e perché è
stata concepita questa idea di lega separata e dei piani che sono
stati elaborati per renderla possibile.
La lotta per il
calcio – Il caso Super League è diretta dal regista
vincitore di un Emmy Jeff Zimbalist (“The Two Escobars”, “The
Line”, “La generazione del surf – Momentum Generation”), che è
anche produttore esecutivo per conto della All Rise Films News &
Documentary, insieme al vincitore di un Emmy Connor Schell
attraverso la Words + Pictures (“The Last Dance”, “30 for 30” e il
vincitore di un Oscar “O.J. Made in America”).
La docuserie si aggiunge alla gamma in espansione di programmi
non-fiction con protagonisti i grandi nomi dello sport
presenti su Apple TV+,
tra cui un documentario recentemente annunciato sulla vita e la
carriera rivoluzionaria del sette volte campione del mondo di
Formula Uno Sir Lewis Hamilton; il film documentario recentemente
annunciato “Underrated”, con la leggenda dell’NBA Stephen Curry; la
serie di documentari in quattro parti nominata agli Emmy “They
Call Me Magic“, che racconta la vita e la carriera del due
volte NBA Hall of Famer e icona culturale Earvin “Magic” Johnson;
“The Dynasty”, una nuova serie di documentari sui New England
Patriots, realizzata dalla Imagine Documentaries di Brian Grazer e
Ron Howard, in associazione con NFL Films; “The Long Game: Bigger
Than Basketball” sul fenomeno della pallacanestro Makur Maker; la
docuserie “Make or Break”, che porta gli spettatori dietro le
quinte alla scoperta dei migliori surfisti del mondo in lotta
per il titolo di campione della World Surf League Championship
Tour; “Greatness Code”, una serie breve non sceneggiata diretta da
Gotham Chopra e coprodotta da Uninterrupted e Religion of Sports,
che ha appena debuttato con la seconda stagione.
Apple
TV+ offre serie drammatiche e commedie avvincenti e di
qualità, lungometraggi, documentari innovativi e intrattenimento
per bambini e famiglie, ed è disponibile per la visione su tutti i
tuoi schermi preferiti. Dopo il suo lancio il 1° novembre 2019,
Apple TV+ è diventato il primo servizio di streaming completamente
originale a essere lanciato in tutto il mondo, ha presentato in
anteprima più successi originali e ha ricevuto riconoscimenti più
velocemente di qualsiasi altro servizio di streaming. Ad oggi, i
film, i documentari e le serie originali Apple sono stati premiati
con 299 vittorie e 1.279 nomination ai premi, tra cui la commedia
pluripremiata agli Emmy “Ted Lasso” e il vincitore dell’Oscar come
Miglior film di quest’anno “CODA”.
Tre di
troppi è il film italiano più visto nel
weekend dell’Epifania. La commedia diretta e interpretata
da Fabio De Luigi, con Virginia
Raffaele, conquista il pubblico delle feste e, in soli
otto giorni di programmazione, realizza un incasso
complessivo di 3.100.000 euro (445.234 spettatori – sesto
risultato più alto per un film italiano da marzo 2020) e si colloca
già nella top ten dei film più visti della
stagionecinematografica italiana.
Il film, uscito domenica 1 gennaio, ha registrato nel suo primo
giorno nelle sale 738.000 euro conseguendo il secondo miglior
risultato al box office per un film italiano da marzo 2020.
Tre di
troppi è una produzione Warner Bros.
Entertainment Italia, Colorado Film Production e Alfred
Film ed è prodotto da Maurizio Totti,
Alessandro Usai e Iginio Straffi
per Colorado Film e da Roberto Amoroso e
Maria Theresia Braun per Alfred Film. E’
distribuito nelle sale da Warner Bros. Pictures.
Alessandro Araimo, General Manager Italy &
Iberia di Warner Bros. Discovery, commenta: “Siamo lieti
di aver iniziato il 2023 con un successo al box office e siamo
orgogliosi di averlo fatto grazie a una produzione italiana, nata
da una stretta collaborazione con il regista e interprete Fabio De
Luigi, i partner di Colorado Film e Alfred Film, la
protagonista Virginia Raffaele e tra tutte le persone che hanno
lavorato al progetto. In un anno che si presenta straordinario,
grazie alla celebrazione dei 100 anni degli Studios e a una
stagione ricca di tantissimi film di ogni genere, è davvero un
privilegio aver aperto il 2023 con una pellicola come ’Tre di
troppo’, capace di divertire, di far riflettere e di commuovere,
auspicando che questo risultato contribuisca ad accrescere tra il
pubblico il piacere di vivere le emozioni che solo la sala è in
grado di donare”.
“Dopo tre Biglietti d’oro
conquistati negli ultimi quattro anni, il 2023 non poteva
cominciare in maniera migliore per il gruppo Colorado/Rainbow
grazie al risultato di ‘Tre di Troppo’, frutto della proficua
collaborazione con Warner Bros. e del felice incontro con Alfred
Film – commentano Alessandro Usai e Iginio Straffi per
Colorado Film -. ‘Tre di troppo’ conferma la forza della
partnership tra Colorado e Fabio De Luigi, che insieme hanno ormai
consolidato un numero importante di successi e introdotto la
‘commedia family’ nel mercato italiano. Siamo infine
particolarmente felici della prova di coppia di Fabio e Virginia
Raffaele che confermano di essere due grandi interpreti”.
“‘Tre di
troppi’ è un esordio importante per la nostra casa di
produzione che si pone sul mercato come una nuova realtà
indipendente di film e serie TV – commentano i produttori
di Alfred FilmRoberto Amoroso e Maria Theresia
Braun -. Siamo felicissimi del risultato ottenuto fino a
oggi. Abbiamo sempre pensato che la qualità della scrittura sia la
premessa migliore per creare un successo, ed è questo il vero
valore aggiunto di Alfred Film. Insieme a Michele Abatantuono, Lara
Prando e Fabio De Luigi abbiamo impostato un processo creativo
rigoroso, il cui risultato è una commedia contemporanea, pensata
per il grande pubblico, che diverte e intrattiene con
intelligenza”.
Il MCU
continua ad espandersi rapidamente, ma ci sono ancora diversi
personaggi di cui desideriamo fortemente il debutto – e non stiamo
parlando degli X-Men e dei
FantasticiQuattro! La Fase 4 ha introdotto molti nuovi personaggi,
tra cui Ironheart, Eros, She-Hulk,
Hercules, Clea e Werewolf by Night ma, se guardiamo a ciò che
deve venire con la Saga del Multiverso, molti
grandi eroi e cattivi potrebbero fare la loro comparsa. Abbiamo
dunque fatto un’immersione nei fumetti per proporvi un elenco di
personaggi che non riusciamo a credere stiano ancora aspettando di
salire alla ribalta nel MCU sul grande e piccolo
schermo.
Speedball
Diversi anni fa si era parlato di
una sorta di progetto sui New Warriors, che però
non si è mai concretizzato. I Marvel Studios stanno davvero perdendo
un’occasione, soprattutto perché il concept di un gruppo di giovani
supereroi che diventano star dei reality ha un grande
potenziale.
Robbie Baldwin è il
leader della squadra e ha acquisito i suoi poteri basati
sull’energia cinetica in un incidente di laboratorio, diventando
l’eroe noto come Speedball. Con una serie di
poteri visivamente unici, Robbie è stato fonte di molte risate, ma
ha anche intrapreso un percorso oscuro dopo che la sua squadra ha
giocato un ruolo importante nella tragedia di Stamford, che ha
provocato centinaia di vittime. In seguito è diventato
Penance, e questo è un arco narrativo che ci
piacerebbe vedere riprodotto sullo schermo.
Beta Ray Bill
Oltre a Jane
Foster e ad altri eroi, solo un altro essere è stato
ritenuto degno di brandire il potente Mjolnir per un lungo periodo di tempo:
Beta Ray Bill. Egli è un alieno che è entrato in
possesso del martello di Thor dopo che i due si sono scontrati.
Odino ha poi dato a Bill l’opportunità di combattere contro suo
figlio nel tentativo di scoprire chi di loro meritasse di più
l’arma; con un colpo di scena a sorpresa, Bill sconfisse Thor, ma
poi si rese conto di non potergli sottrarre
Mjolnir. Al suo posto, ha impugnato lo
Stormbreaker appena creato.
Il Thor del
MCU
ha riconquistato
Mjolnir, quindi un film futuro potrebbe essere il momento
giusto per far brandire lo Stormbreaker a un altro eroe, e non
possiamo pensare a un candidato migliore di Bill. In ogni caso, è
ora che si faccia vivo.
Captain Britain
Alcuni di voi saranno
pronti a liquidare Capitan Britain come un
imitatore di Capitan America, ma le somiglianze
tra i due nomi finiscono qui. Con una storia che affonda le sue
radici nella mitologia britannica e legami significativi con il
multiverso Marvel, Brian
Braddock potrebbe cambiare le carte in tavola nel MCU.
Che si tratti del leader
dell’Esercito di Captain Britan, delle sue avventure strampalate
alla Alan Moore o del fatto che ha combattuto per
il suo Paese come membro dell’MI6, le possibilità narrative sono
innumerevoli e questo è un debutto atteso da tempo. I Marvel Studios hanno ambientato
molti dei loro film nel Regno Unito, senza mai accennare
all’esistenza di Capitan Britain. Le cose potrebbero cambiare in
Secret Invasion, anche se speriamo che
qualsiasi tipo di menzione ponga le basi per un futuro ruolo di
primo piano di questo eroe.
Blue Marvel
Il MCU vanta molte menti
brillanti e presto aggiungerà Reed Richards alla
lista. Tuttavia, se c’è qualcuno che può dare del filo da torcere a
Mister Fantastic come uno dei migliori e più
brillanti del mondo, quello è Adam Brashear, alias
Blue Marvel.
Ha una storia affascinante: l’eroe
ha acquisito i suoi poteri negli anni ’60 durante un esperimento
sull’antimateria nella Zona Negativa. Da lì è diventato un
supereroe, solo che le tensioni razziali in corso in America hanno
costretto Adam ad ascoltare il governo e a continuare il suo lavoro
dall’ombra. Alla fine, Blue Marvel ne sarebbe uscito
vincitore, diventando un supereroe conosciuto pubblicamente, anche
se un po’ più vecchio. Sarebbe un ottimo personaggio di supporto in
molti film e programmi televisivi di prossima uscita.
Black Cat
Diremmo che i Marvel Studios hanno salvato
Spider-Man, con le avventure dell’arrampica muri
nel MCU
che hanno fatto passi da gigante rispetto ai film di
The Amazing Spider-Man e al
trattamento riservato a personaggi come Venom e,
ahimè, Morbius.
Sebbene la Sony Pictures avesse in
programma che Black Cat acesse squadra con Silver
Sable in un altro film Marvel senza
Spider-Man, siamo sollevati che non sia successo.
Perché? Beh, aumenta le probabilità che Felicia
Hardy faccia il suo debutto nel MCU,
dando a Peter Parker uno dei suoi più grandi
alleati e interessi amorosi più entusiasmanti. Dopo aver perso
MJ, sembra il momento perfetto per far sì che
Spidey sia tentato di fare il cattivo (almeno un po’) insieme a
Black Cat. Il videogioco di Spider-Man, nel
frattempo, ha sottolineato la presenza irresistibile di
Felicia sullo schermo.
Red Hulk
Sì, sì, sappiamo cosa state
pensando: “Harrison Ford interpreta questo tizio
in Captain America: New World
Order!“. Beh, anche se questa è una teoria
interessante, al momento non sappiamo molto altro.
Il leggendario attore di Indiana
Jones e Guerre Stellari è stato arruolato per interpretare il
Generale “Thunderbolt” Ross, ma non ci risulta che
i Marvel Studios abbiano intenzione
di renderlo un vero e proprio Hulk. Inoltre, non è ancora stato
confermato per Thunderbolts, quindi sarebbe opportuno
moderare le aspettative. Tuttavia, se Kevin Feige e compagnia hanno
un minimo di buon senso, coglieranno l’occasione per far sì che il
presunto nuovo presidente del MCU
diventi Red Hulk. C’è la possibilità che non si
incroci mai con Hulk, il che sarebbe un peccato, ma ci
accontentiamo.
Abigail Brand
Quando WandaVision ha presentato lo
S.W.O.R.D., sembra giusto dire che le nostre
orecchie si sono immediatamente drizzate. Stranamente,
l’organizzazione sembra un altro S.H.I.E.L.D. e
non è più stata messa in mostra dopo la serie Disney+.
Le cose potrebbero cambiare nei
prossimi progetti del MCU,
come Secret Invasion e The
Marvels, ma non c’è ancora alcuna indicazione che
Abigail Brand farà sentire la sua presenza. Dedita alla difesa
della Terra dalle minacce extraterrestri, è stata introdotta come
direttrice dello S.W.O.R.D. ed è spesso associata agli X-Men. Per
un certo periodo si è vociferato che Emilia Clarke
o Olivia Colman potessero interpretare l’eroina,
ma non sembra più essere così. È possibile che
Abigail venga tenuta da parte per il reboot degli
X-Men, se questo dovesse seguire la strada
cosmica, ma siamo stufi di vederla in disparte.
Gwen Stacy
Come nuova versione di
Mary Jane Watson, non abbiamo nulla di negativo da
dire sulla MJ di Zendaya. Tuttavia, non si ricorda più di
Peter Parker, il che significa che la porta è
aperta per vedere finalmente il primo vero amore dell’arrampica
muri nel MCU:
Gwen Stacy.
Sarebbe un personaggio ideale per
aiutare Spidey a superare gli eventi traumatici di
Spider-Man: No Way Home e qualcuno con cui
potrebbe ovviamente incrociarsi al college. Onestamente non saremmo
contrari a fare qualcosa di drasticamente diverso con Gwen,
potenzialmente combinandola con Felicia Hardy per
creare un nuovo personaggio simile a “MJ”. Un’altra opzione sarebbe
quella di seguire la strada di Spider-Gwen,
evitando la sua tragica morte e permettendo a Gwen di essere
un’eroina a tutti gli effetti sullo schermo.
Per tutto il tempo in cui è stato
membro degli X-Men, Wolverine è stato spesso visto
come il membro più forte, o più “tosto”, della squadra guidata dal
Professor X. Le sue esplosioni selvagge e
spericolate, l’atteggiamento senza paura è sufficiente per
mantenere viva quella reputazione fino ad oggi. Tuttavia, per
quanto riguarda il giudizio del Professor X, c’è almeno un X-Man
che è ancora più duro di Wolverine: Rogue.
Rogue è una mutante che ha sempre
avuto problemi anche nelle attività quotidiane a causa della sua
capacità di rubare energia vitale al tatto. Con un solo tocco,
Rogue è in grado di risucchiare la forza vitale di qualcuno,
insieme ai suoi ricordi, tratti della personalità e,
temporaneamente in caso di Mutanti, i suoi poteri. Spesso questa
abilità le dà un vantaggio in combattimento, in particolare
ricordiamo il suo scontro più famoso nei fumetti, contro Captain Marvel, le cui conseguenze definiranno
entrambi i personaggi, ma nella vita quotidiana, questa sua dote è
più una condanna che un dono.
Questo è il motivo per cui il
Professor X nomina Rogue “più dura” di Wolverine. Non
necessariamente più forte (anche se questo argomento può essere
sostenuto), ma per quanto riguarda Xavier, la tenacia e la forza di
Rogue derivano da tutto ciò che è costretta a sopportare
quotidianamente. In Astonishing X-Men # 1 (2017) di Charlie
Soule e Jim Cheung, il Professor X elogia
quanto sia forte Wolverine in una narrazione, definendolo
“metallo e pietra. Il mondo si infrange contro di lui”.
Tuttavia, pochi istanti dopo nella stessa frase, il Professor X
definisce Rogue “ancora più forte di Logan”. Ancora una
volta, non in termini di forza fisica, ma in questo contesto, in
termini di forza emotiva e mentale. “Se lui è pietra, lei è
acqua”, dice Xavier. “Cambia costantemente con tutti
quelli che tocca. È un modo confuso di vivere.”
Nei film degli X-Men, Rogue è stata introdotta da subito, già nel
2000, interpretata da Anna Paquin, ma la sua versione era quella di
una giovane donna spaventata dalle sue capacità, niente a che
vedere con la fiera guerriera e donna consapevole che diventa poi
nei fumetti. Questo approccio ha determinato uno sfruttamento non
completo e pieno del personaggio che però potrebbe avere il suo
riscatto adesso che la Disney ha il compito di far ripartire il
franchise.
Johnson ha detto che la scelta
dell’interprete per impersonare il partner di Benoit Blanc
(Daniel
Craig) nel film non ha richiesto molto tempo, con il
nome di Hugh Grant che gli è subito venuto in
mente come interprete perfetto e che avrebbe portato più gioia al
regista nel ruolo di Phillip. Ha ipotizzato che Phillip potesse
avere una relazione professionale con Blanc, simile a Sherlock
Holmes e John Watson, ma ha aggiunto che gli piace l’idea che
abbiano le loro carriere separate.
“Sono una coppia. Il suo nome è
Phillip. Fondamentalmente ho solo pensato con chi mi avrebbe dato
più gioia vedere Benoit Blanc, e ho pensato a Hugh
Grant. Era una tale gioia stare con lui, è venuto sul set
per un giorno, ha fatto quella scena disconnessa e si è fidato per
il modo in cui noi l’avremmo messa nel film. Mi piace anche nella
scena stia cucinando in casa, cercando di fare il pane a
lievitazione naturale. Non so se lo vedo come il Watson dello
Sherlock/Blanc, ma è bello che abbiano carriere separate, inoltre
quell’appartamento è così carino, non riesco a immaginare che
Blanc possa permetterselo, quindi penso che abbia un vero
lavoro.”