LOL Xmas
Special: Chi ride è fuori, lo speciale natalizio
di LOL: Chi ride è fuori, arriva in esclusiva su Prime Video dalle 21:00 del 19 dicembre. Una
puntata unica che chiama a raccolta sei tra i protagonisti più
amati delle prime due edizioni, che rivivranno l’esperienza del
comedy-show in un’atmosfera tutta natalizia.
Fedez
torna nel suo ruolo di host e giudice, osservando dalla
control-room i concorrenti Mara Maionchi (per la
prima volta nel ruolo di concorrente di LOL), Frank Matano,
Maria Di Biase, Michela Giraud, Mago Forest e Lillo nel
teatro addobbato a festa.
Per l’edizione natalizia valgono, quindi, le stesse regole di
LOL: Chi ride è fuori, ma l’esperimento durerà 4 ore: alla
prima risata, il comico riceverà prima il cartellino giallo
dell’ammonizione e poi quello rosso dell’ espulsione dal gioco.
Ad aggiudicarsi il
montepremi finale di 100.000 euro, da devolvere a un ente benefico
a scelta del vincitore, chi riuscirà a non ridere fino alla fine.
Prodotto da Endemol Shine Italy per Amazon Studios, LOL Xmas
Special: Chi ride è fuori sarà disponibile in esclusiva su
Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo a partire
dalle ore 21:00 del 19 dicembre.
L’attrice Mia Goth
è una delle più interessanti interpreti della sua generazione oggi
in attività. Scelta per recitare in film di particolare prestigio,
la Goth ha poi piano piano compiuto scelte sempre più coraggiose,
partecipando a progetti sperimentali che le hanno permesso di
mettere in mostra tutto il suo talento. Con un volto difficilmente
dimenticabile e un’evidente voglia di mettersi in gioco, la Goth è
senza dubbio una delle personalità da tenere d’occhio da qui in
avanti.
Ecco 10 cose che non sai di Mia Goth.
Mia Goth: i suoi film e le serie TV
1. Ha recitato in celebri
film. L’attrice esordisce al cinema nel 2013 con il film
Nymphomaniac – Vol.
II, per poi recitare in The Survivalist (2015),
Everest
(2015), La cura del benessere
(2016), Marrowbone (2017) e Suspiria (2018), con
Dakota Johnson.
Dopo quest’ultimo film, che le conferisce maggiore popolarità, la
Goth ha recitato in High Life (2018), Emma.
(2020), con Anya
Taylor-Joy, e Mayday (2021). Nel 2022 è tra
le protagoniste di X – A Sexy Horror
Story, dove interpreta due ruoli. Riprende poi uno di
questi nel sequel/prequel Pearl, uscito nello
stesso anno.
2. Ha scritto una
sceneggiatura. Insieme al regista Ti
West, che l’ha diretta in X – A Sexy Horror
Story, l’attrice ha poi scritto la sceneggiatura del film
Pearl, che la vede protagonista nei panni della Pearl del
titolo, una giovane con l’ambizione di diventare una stella del
cinema, il cui sogno si trasformerà però ben presto in un incubo.
Per la Goth si è trattata della prima esperienza come
sceneggiatrice, a conferma del fatto che tiene molto a questo
progetto e alla storia del suo personaggio.
3. È una moderna scream
queen.Scream queen, ovvero reginadell’urlo, è il termine con cui si identifica un’attrice
che lavora prevalentemente in film horror e la cui popolarità
deriva proprio dalle sue interpretazioni in tali opere. Celebri
scream queen sono Jamie Lee
Curtis, NeveCampbell e Sarah Michelle Gellar.
Con ben 5 film di questo genere all’attivo (Marrowbone, La cura
del benessere, Suspiria, X – A Sexy Horror Story, Pearl) e
altri 2 in arrivo (Infinity Pool e MaXXXine), la
Goth è ora considerata una vera e propria scream queen dei
nostri giorni.
Mia Goth in Suspiria
4. È una delle protagoniste
del film. In Suspiria, il film horror diretto da
Luca Guadagnino, l’attrice ricopre il ruolo di
Sara Simms, una delle ballerine della Markos Dance Company, che
stringe una forte amicizia con Susie Bannion, la nuova arrivata
nonché vera e propria protagonista del film. Nel corso di esso, ad
ogni modo, anche il personaggio della Goth si rivela
particolarmente importante. Interpretare Sara ha dunque permesso
all’attrice di farsi notare e guadagnare una maggiore popolarità. È
infatti stato questo film a dare una significativa svolta alla sua
carriera.
Mia Goth in X – A Sexy
Horror Story e Pearl
5. In X – A Sexy Horror
Story ha interpretato due personaggi. Nel film
slasher distribuito nel 2022, l’attrice interpreta sia la
protagonista che l’antagonista. La prima è Maxine, una giovane
aspirante attrice pornografica, mentre la seconda è invece l’anzia
e misteriosa Pearl. Mentre per interpretare Maxine la Goth appare
al naturale, per Pearl si è invece dovuta sottoporre a circa 10 ore
di trucco, necessarie per permetterle di poter assumere le
realistiche sembianze di una donna anziana. Nonostante si sia
trattata di un’esperienza fisicamente molto impegnativa, per
l’attrice si è trattato di uno dei set più stimolanti della sua
carriera.
6. Ha studiato molto per
costruire la storia di Pearl. Nel secondo capitolo della
trilogia, Pearl, l’attrice riprende i panni dell’anziana
donna vista in X – A Sexy Horror Story per raccontarne
però la giovinezza durante gli anni della Seconda guerra mondiale.
Collaborando alla sceneggiatura del film, la Goth si è preoccupata
di fare molte ricerche su quel periodo, costruendo così una
backstory che fosse in linea con quel periodo storico. Allo stesso
modo, si è preparata al ruolo riguardando i film Che fine ha
fatto Baby Jane? e Il mago di Oz.
Mia Goth e Shia LaBeouf
7. Ha una figlia con il noto
attore. L’attrice ha incontrato l’attore Shia LaBeouf
durante le riprese di Nymphomaniac – Vol. II. A distanza
di qualche anno, nell’ottobre del 2016, i due hanno dichiarato di
essersi sposati a Las Vegas. Due giorni dopo, in realtà, un
funzionario locale ha affermato che la coppia non era legalmente
sposata, ma che era invece stata celebrata una cerimonia di
impegno. Nel settembre 2018 è stato invece annunciato che la coppia
si era separata e aveva chiesto il divorzio. A sorpresa, però, nel
febbraio del 2022 hanno dichiarato di essere tornati insieme e di
aspettare una figlia, nata poi nel marzo del 2022 con il nome
Isabel.
Mia Goth non è su Instagram
8. Non è presente sul
celebre social. A differenza di molti suoi colleghi,
l’attrice ha scelto di non possedere un proprio profilo sul social
network Instagram. La Goth ha infatti dichiarato di non apprezzare
particolarmente questo tipo di piattaforme e di non esserne
interessata, preferendo mantenere per sé aspetti della sua vita che
altrimenti finirebbero alla mercé di tutti. I suoi fan possono però
seguire alcune profili a lei dedicati, con foto e notizie sulle sue
attività da attrice.
Mia Goth, le sue sopracciglia
9. È nota anche per le sue
sopracciglia. La Goth, oltre che per il suo talento, è
resa nota anche dal suo viso, reso particolare dal fatto che le sue
sopracciglia risultano quasi invisibili. Sin dall’inizio della sua
carriera l’attrice è infatti solita sfoggiare delle sopracciglia
molto sottili e con un colorito molto pallido, che rendono
difficile distinguerle sul volto. Una caratteristicha che sembra
risaltare ancor di più gli occhi e modificare la fisionomia del
volto. La Goth ha raccontato di aver sempre avuto le sopracciglia
così come si possono vedere oggi e che inizialmente aveva
difficoltà a farsele piacere. Con il tempo, però, sembra aver
lanciato una vera e propria moda seguita da molti.
Mia Goth: età e altezza dell’attrice
10. Mia Goth è nata il 30
novembre del 1993 a Southwark, quartiere del borgo londinese
omonimo, nella zona centrale di Londra. L’attrice è alta
complessivamente 1,77 metri.
Natale a tutti i
costi è la nuova
commedia natalizia con Christian De Sica e Angela Finocchiaro, che superano le cinque
collaborazioni insieme. Il tema centrale è la famiglia formata da
Alessandra ed Emilio, figli di Carlo e Anna. Si tratta di un remake
di un film francese dal titolo Mes tres chers
enfants che il regista Giovanni Bognetti
ha adattato per il pubblico italiano. Più nello specifico il
viaggio di questo film attraversa le diverse tappe che compongono
il tema della separazione dal nido familiare, le conseguenze e
anche gli sbagli di determinate azioni.
Dopo venticinque anni,
Alessandra ed Emilio, decidono di
lasciare il nido familiare per andare a vivere in città lasciando i
genitori, Carlo e Anna,
finalmente soli. Natale a tutti i costi pone fortemente l’accento
sul tema della separazione tra genitori e figli. La sindrome del
nido vuoto è quella di cui soffre Anna,
interpretata da Angela Finocchiaro, che cerca
tutti gli espedienti per non far partire i figli verso la città.
Carlo, invece, interpretato da Christian
De Sica ne sembra quasi sollevato, non oppone resistenza e
cerca di essere di conforto per sua moglie Anna. Natale a
tutti i costi sarà disponibile solo su
Netflix a partire dal 19 dicembre.
Natale a tutti i costi, la
trama
I figli sono l’eredità che ogni
genitore lascia al mondo, ma in questo caso
Alessandra (interpretata da Dharma Mangia
Woods) ed Emilio (interpretato da
Claudio Colica) sono un’eredità difficile da
mantenere. I ragazzi nel giro di pochi mesi, presi dalla loro nuova
vita, limitano i rapporti con i genitori a qualche breve chiamata.
Disertano i funerali dei parenti, non si presentano più ai
compleanni e come ultima goccia, non trascorreranno il Natale
insieme alla loro famiglia. Inizia quindi il primo turning point di
Natale a tutti i costi: Carlo e
Anna, arrabbiati e disperati, decidono quindi di
mentire fingendo di aver ereditato sei milioni di euro da una
vecchia zia pur di riavere i loro figli.
Il confronto generazionale che si
viene a creare dà poi modo di approfondire i caratteri dei
protagonisti. Anna cerca disperatamente in
Alessandra non più una figlia ma un surrogato di
una migliore amica. Carlo, invece, proietta su
Emilio tutti i fallimenti della sua vita. Nei
primi sessanta minuti del film, infatti, i toni cupi e disastrosi
del film ci allontanano dal genere di commedia natalizia classica
alla quale siamo stati abituati con i cinepanettoni. Ma
Natale a tutti i costi è una commedia figlia del
suo tempo che, come la famiglia Della Fava, è morigerata e per
nulla appariscente.
La bugia bianca messa in atto da
Carlo e Anna sembra funzionare.
Spinti dalla speranza di poter avere la loro fetta di eredità per
realizzare i loro sogni, i figli si ripresentano magicamente,
assicurando persino di non potersi perdere il Natale in famiglia.
Natale a tutti i costi, appunto.
Genitori e figli
Dalla famiglia non si può scappare
o se cerchi di scappare la famiglia trova sempre un modo per
ritrovarti. Alessandra ed Emilio
portano il peso della colpa più grande del film: hanno abbandonato
il nido familiare. D’altra però i genitori non sono esonerati da
tutte le colpe. A loro va il demerito di non aver saputo, talvolta,
apprezzare i figli mettendoli davanti alle pressioni sociali alle
quali già sono sottoposti dalla vita.
Alessandra ha 26
anni ma già ha su di sé la pressione costante del fallimento: quei
soldi millantati dai genitori potrebbero farle comodo per seguire i
suoi sogni. Emilio, invece, rappresenta la figura
dello stagista sfruttato. Pur di entrare nelle grazie del suo capo
è costretto a non contraddirlo in nessun modo, neppure se riguarda
orari di lavoro inaccessibili. Carlo e
Anna non possono comprendere a pieno questo
disagio generazionale che i loro figli portano sul groppone.
Viceversa Alessandra ed Emilio
non riusciranno mai a toccare con mano il senso di sacrificio di
cui sono portatori i genitori.
Non è colpa di nessuno ma è colpa
di tutti, nello stesso identico modo. La bugia bianca congeniata
solo per poter avvicinare i figli si trasforma in una cosa molto
più grande. In un crescendo di episodi grotteschi,
Carlo e Anna diventano quasi
vittime della loro stessa bugia. I figli ormai li credono degli
avidi, il resto della famiglia inizia a porsi delle domande su
tutta questa fortunata ereditata da una vecchia zia. Ancora una
volta, pochi elementi della classica commedia italiana, ormai
vittima del politicamente corretto, che diventa
“scorretto” solo in poche occasioni. Al ruolo della nonna,
una intramontabile Fioretta Mari, sono riservati
quei pochi attimi di scorrettezza di Natale a tutti i
costi che neanche Christian De Sica è
riuscito a regalarci.
I soldi non danno la felicità
La bugia si protrae per tutto
l’arco narrativo di Natale a tutti i costi. Verso
la fine, però, quando sembra che tutto stia per essere rivelato
arriva il secondo turning point della pellicola. Come un gatto che
si morde la coda, la bugia diventa sempre più grande dove questa
volta a pesare di più sull’ago della bilancia sono i sentimenti.
Abbandonata l’idea dei soldi per un bene superiore i figli iniziano
a ricordare chi sono. Come svegliati da un lungo sonno, adesso
riescono ad assaporare quei momenti e quelle piccole cose dalle
quali sono fuggiti. Preparare la tavola con mamma e papà diventa un
privilegio, cenare tutti insieme a tavola un’occasione, le
videochiamate una opportunità. Anche dormire nel lettone con mamma
e papà dopo aver ricevuto una brutta notizia diventa un modo per
lasciarsi coccolare. Per ricevere quegli abbracci che da tempo
ormai rimanevano mozzati a metà.
Poi tutto cambia ancora una volta,
avviene il disvelamento della bugia e il dialogo generazione si
interrompe: “Pur di avere il vostro affetto bisognava
comprarvi”. Ancora una volta, alla nonna è affidata non solo
il lato più comico del film ma anche quello di narratore
onnisciente. Esprime l’opinione che tutto il pubblico guardando il
film avrebbe voluto esprimere a gran voce. Questo messaggio,
lanciato dalla nonna, diventa poi il messaggio principale del film
che conduce i figli a perdonare i genitori e viceversa perché
bisogna festeggiare il Natale a tutti i costi.
James Cameron è
tornato con il sequel di Avatar nelle sale
cinematografiche. A più di dieci anni dall’uscita del primo film,
Avatar: La via dell’acqua riporta il pubblico
a Pandora con volti familiari come Jake Sully,
Neytiri e persino il villain colonnello
Quaritch, apparentemente morto nel primo film. In
realtà, Quaritch è solo uno dei tanti cattivi
iconici della filmografia Cameron, che spaziano dagli umani agli
extraterrestri, fino ai cyborg assassini: ripercorriamoli
assieme.
Piranha volanti (Piranha II: The
Spawning)
Parlando di Terminator 2: Il giorno del giudizio,
JamesCameron ha definito
scherzosamente il suo film d’esordio Piranha II: The
Spawning come “la più bella commedia horror sui pesci
assassini volanti mai realizzata”. Ricordiamo infatti che il sequel
ha aumentato la pericolosità dei piranha del primo film dotandoli
di ali. L’unico inconveniente della minaccia dei piranha nel
capitolo precedente era che, non appena i personaggi uscivano
dall’acqua, si trovavano automaticamente al sicuro. Se i piranha
possono volare, non è più così.
Caledon Hockley (Titanic)
Il cattivo di Titanic, uno dei film romantici più iconici
degli anni ’90, è tecnicamente l’iceberg che affonda la nave. Ma
l’iceberg non ha alcuna intenzione malvagia; è semplicemente seduto
nell’oceano, a farsi gli affari suoi, fino al momento dell’impatto.
Il vero antagonista del film potremmo dunque dire che sia
Caledon Hockley. James Cameron
traduce la storia del’amore impossibile del Romeo e Giulietta sui
ponti del Titanic, con la ricca e mondana Rose che
si innamora del plebeo Jack. Billy
Zane interpreta in modo esilarante il ruolo di
Caledon, il fidanzato geloso, possessivo e
ossessionato da se stesso di Rose, che cerca di uccidere Jack
mentre la nave sta affondando.
Carter Burke (Aliens – Scontro
finale)
Mentre la principale
forza antagonista di Aliens è, ovviamente, l’alieno, il furbo
Carter Burke rappresenta il villain umano. Burke
dà più valore al denaro e al potere che alle vite umane; la satira
pungente dell’insensibile élite aziendale incarnata da questo
personaggio è uno dei tanti aspetti di Aliens che ancora oggi
resiste. Burke è probabilmente ancora più insopportabile degli
stessi alieni!
Salim Abu Aziz (True Lies)
Se JamesCameron avesse diretto un film di James
Bond, questo potrebbe assomigliare a True Lies, il suo sottovalutato thriller di
spionaggio su un agente governativo che bilancia il suo lavoro di
spia con i doveri suburbani di marito e padre. Come la maggior
parte dei cattivi di Bond, il cattivo di True Lies è una caricatura fumettistica di una
sfrenata malvagità megalomane. Salim Abu Aziz è il
leader di una cellula terroristica estremista nota come “Jihad
cremisi”, ma non rappresenta solo una minaccia ideologica: rapendo
la moglie di Harry Tasker e successivamente sua
figlia, eleva il conflitto anche a livello personale.
T-800 (The Terminator)
Mentre il
T-800 è stato riprogrammato come eroe in tutti i
sequel, il primo film di Terminator lo ha reso il cattivo. Come
antagonista della coraggiosissima Sarah Connor, il
T-800 è un cattivo perfetto: è una macchina per uccidere
inarrestabile, decisa a impedire la nascita del leader della
resistenza John Connor. Potrebbe sembrare uno
scherzo di cattivo gusto dire che Arnold
Schwarzenegger ha dato la sua migliore interpretazione nei
panni di un robot privo di emozioni, ma l’attore fa davvero
funzionare questa premessa con un’interpretazione convincente di un
androide implacabile dal cuore freddo che si fa strada attraverso
ogni ostacolo.
Colonnello Miles Quaritch
(Avatar)
Il colonnello Miles
Quaritch è il burocrate militare dalla faccia severa
intenzionato a spazzare via la popolazione locale di Pandora in
Avatar. Egli incarna i temi imperialisti del
film e la sconfitta di Quaritch significa la sconfitta di tutti gli
altri umani colonizzatori; la fenomenale interpretazione di
Stephen Lang infonde un’energia simile a quella di
R. Lee Ermey in questo personaggio burbero e
amorale. Nonostante sia morto sullo schermo nel primo film di
Avatar, Quaritch ritorna nel sequel, grazie
alla tecnologia di scambio dei corpi e il personaggio potrebbe
avere un arco di redenzione in più film.
La regina (Aliens – Scontro
finale)
Quando
JamesCameron si è assunto
l’arduo compito di dare un seguito al capolavoro horror
fantascientifico di Ridley Scott, ha deciso di
cambiare genere con Aliens, passando all’azione; il film ha la
stessa intensità del suo predecessore, ma è un’opera
cinematografica molto più esplosiva ed emozionante. Questo sequel
presenta svariati mostri assetati di sangue che Ellen
Ripley è determinata a sconfiggere, ma il grande cattivo –
“La Regina” – è sorprendentemente simpatica. La
Regina ha infatti la stessa motivazione di Ripley: vuole
proteggere i suoi figli.
T-1000 (Terminator 2: Il giorno del
giudizio)
Sarah
Connor ha affrontato un Terminator più
elegante e avanzato nel sequel. Terminator 2: Il giorno del giudizio ha
riportato Arnold Schwarzenegger nei panni di un
T-800 riprogrammato e determinato a proteggere
Sarah e suo figlio John, mentre
Robert Patrick si è unito al cast nel ruolo del
T-1000, la cui struttura high-tech fatta di
“polilega mimetica” (metallo liquido, creato con effetti di
computer grafica all’avanguardia) gli permette di mutare forma. Non
solo il T-1000 è più veloce, più forte e più
resistente del T-800, ma può anche assumere le
sembianze di chiunque per ingannare i suoi bersagli.
Sarah ha quindi il suo bel da fare nel tentativo
di sconfiggere Skynet per la seconda volta.
Eddie Murphy riceverà il Cecil B.
DeMilleAward all’80° Golden Globe
Awards, la conferma arriva da Variety. Murphy, un precedente
vincitore dei Globes e sei volte candidato, ritirerà il premio alla
cerimonia di quest’anno, che andrà in onda in diretta martedì 10
gennaio 2023 dall’hotel Beverly Hilton.
Il Cecil B. DeMille
Award viene assegnato dal 1952; il premio viene
consegnato, dopo la scelta del consiglio di amministrazione
dell’HFPA, a “un individuo di talento per il suo eccezionale
contributo al mondo dell’intrattenimento”. Il vincitore di
quest’anno per l’equivalente televisivo, il Carol Burnett Award,
dovrebbe essere annunciato a breve.
L’anno scorso non è stato nominato
alcun destinatario per nessuno dei due premi, poiché i Globes sono
stati boicottati da talenti, media e creativi e non sono stati
trasmessi dalla NBC, sulla scia delle preoccupazioni sulla
diversità all’HFPA (che all’epoca non aveva membri neri ) e altre
questioni di responsabilità. Ma prima del 2022, negli ultimi anni i
premiati hanno incluso Jane Fonda (2021),
Tom Hanks (2020), Jeff Bridges
(2019), Oprah Winfrey (2018), Meryl
Streep (2017) e Denzel Washington
(2016).
Nel 2007, Eddie Murphy ha vinto il Globe, nella
categoria attore non protagonista, per aver interpretato il
cantante James Thunder in Dreamgirls. È stato
anche nominato per Il professore matto (1997),
Beverly Hills Cop (1985),
Una poltrona per due (1984) e
48 Ore. (1983).
“Siamo onorati di presentare il
Cecil B. DeMille Award di quest’anno all’iconico e molto stimato
Mr. Eddie Murphy”, ha dichiarato il presidente dell’HFPA,
Helen Hoehne. “Siamo entusiasti di celebrare
l’impatto duraturo sul cinema e sulla televisione che la sua
carriera – davanti e dietro la macchina da presa – ha avuto nel
corso dei decenni”.
Netflix ha
rilasciato il trailer ufficiale dell’imminente seconda stagione
dello storico dramma d’azione Vikings:
Valhalla. La serie di successo farà il
suo ritorno il 12 gennaio 2023.
Il trailer diVikings: Valhalla
– Stagione 2 presenta Leif, Frida e
Harald in fuga dai cacciatori di taglie dopo essere diventati
fuggitivi. Questo improvviso cambiamento li porta a
intraprendere viaggi individuali, dove troveranno l’opportunità di
ricostruire ciascuna delle loro eredità.Dai
un’occhiata al trailer ufficiale
di Vikings:
ValhallaStagione
2 qui sotto:
Vikings: Valhalla – stagione
2
In un passato di oltre mille anni
fa all’inizio dell’11° secolo, Vikings: Valhalla
narra le eroiche avventure di alcuni dei più famosi vichinghi mai
esistiti: il leggendario esploratore Leif Eriksson (Sam Corlett),
la sua impavida e tenace sorella Freydis Eriksdotter (Frida
Gustavsson) e l’ambizioso principe del Nord Harald Sigurdsson (Leo
Suter). La seconda stagione ritrova i nostri eroi poco dopo la
tragica caduta di Kattegat, un evento che ha infranto i loro sogni
e alterato i loro destini. Trovandosi improvvisamente fuggitivi in
Scandinavia, sono costretti a mettere alla prova le loro ambizioni
e il loro coraggio in mondi che vanno oltre i fiordi di
Kattegat.
La produzione esecutiva di Vikings:
Valhalla è affidata a Jeb Stuart, Morgan O’Sullivan, Michael Hirst,
Sheila Hockin, Steve Stark, James Flynn, John Weber, Sherry Marsh,
Alan Gasmer e Paul Buccieri. Vikings: Valhalla è tratta dalla serie
Vikings ideata da Michael Hirst.
Vikings:
Valhalla è ambientato più di cento
anni dopo la fine della serie originale ed è una nuova avventura
che fonde autenticità storica e dramma con un’azione grintosa e
coinvolgente. Le stagioni 1 e 2 provengono dallo showrunner e
produttore esecutivo Jeb Stuart, che tornerà anche per la terza
stagione.
Lo spin-off è interpretato da Sam Corlett nei panni di
Leif Eriksson, Frida Gustavsson nei panni di Freydis Eriksdotter,
Leo Suter nei panni di Harald Sigurdsson, Caroline Henderson nei
panni di Jark Haakon, Bradley Freegard nei panni di King Canute,
Jóhannes Haukur Jóhannesson nei panni di Olaf Haraldsson, Pollyanna
McIntosh nei panni di Ælfgifu di Northampton, Asbjørn Krogh nei
panni di Jarl Kare, David Oakes nei panni di Earl Godwin, Pääru Oja
nei panni di Arne Gormsson, Louis Davison nei panni del principe
Edmund e altri ancora.
Disney+ ha in serbo un
entusiasmante regalo per i fan: il film Walt Disney Animation
Studios Strange World – Un Mondo Misterioso
sarà disponibile sulla piattaforma streaming a partire dal 23
dicembre.
Strange World – Un Mondo Misterioso
segue una leggendaria famiglia di esploratori, i Clade, in un
inaspettato viaggio in una terra sconosciuta e pericolosa insieme a
un variegato equipaggio che comprende una specie di “blob” piccolo
e dispettoso di nome Splat; Legend, il cane di famiglia e una serie
di fameliche creature. Nella versione italiana di Strange World
– Un Mondo Misterioso, Marco Bocci e Francesco Pannofino
prestano le proprie voci rispettivamente a Searcher Clade, un padre
di famiglia che si trova fuori dal suo ambiente in una missione
imprevedibile, e all’incredibile esploratore e padre di Searcher,
Jaeger (interpretati rispettivamente da
Jake Gyllenhaal e
Dennis Quaid nella versione originale).
Il cast di voci della versione
italiana del film include anche Lorenzo Crisci nei panni del figlio
sedicenne di Searcher, Ethan, che desidera l’avventura
(interpretato da Jaboukie Young-White nella versione originale);
Lucy Campeti nel ruolo di Meridian Clade, pilota esperta e compagna
di Searcher in tutto e per tutto (interpretata da Gabrielle Union
nella versione originale) e Valentina Stredini nel ruolo di
Callisto Mal, coraggiosa leader di Avalonia che guida
l’esplorazione dello strano mondo (interpretata da Lucy Liu nella
versione originale). Diretto da Don Hall (il film vincitore del
premio Oscar® Big Hero 6, Raya e l’ultimo Drago),
co-diretto e scritto da Qui Nguyen (co-sceneggiatore di Raya e
l’ultimo Drago) e prodotto da Roy Conli (il film vincitore del
premio Oscar® Big Hero 6, Rapunzel – L’intreccio della
torre) Strange World – Un Mondo Misterioso è ora
disponibile al cinema.
Bergamo Film
Meeting, in occasione della sua 41ª edizione, in programma
dall’11 al 19 marzo 2023, dedica in anteprima nazionale una
retrospettiva a Jerzy Stuhr, eclettico e intenso attore di cinema e
teatro, interprete amatissimo da autori come Andrzej Wajda e
Krzysztof Kieślowski, oltre che sceneggiatore e regista di opere
raffinate e malinconiche. Con la retrospettiva su Jerzy Stuhr BFM
aggiunge un altro tassello alla proposta messa in campo per la
prossima edizione, di cui ha già annunciato la personale completa
dedicata all’animatrice ceca Michaela Pavlátová.
Al contempo il Festival, che entra
nella sua quinta decade, dà il via alla campagna Support BFM
2023per sostenere le attività che l’Associazione Bergamo Film
Meeting Onlus realizza durante tutto l’anno.
Jerzy Oskar Stuhr
Jerzy Oskar Stuhr nasce a Cracovia
il 18 aprile 1947. Dopo essersi laureato in letteratura polacca nel
1970 presso l’Università Jagellonian, studia all’Accademia di arti
drammatiche di Cracovia (Państwowa Wyższa Szkoła Teatralna).
Personalità eclettica, dotata di solide qualità drammatiche, è uno
degli attori più popolari e versatili del cinema polacco. Nel corso
della sua carriera ha lavorato anche come sceneggiatore, regista,
produttore e docente di arte drammatica. Interprete convincente
tanto nel registro comico quanto in quello tragico e patetico, a
partire dalla metà degli anni ’70 ha offerto il suo volto di uomo
qualunque a film di Krzysztof Zanussi, Andrzej Wajda, Agnieszka
Holland. Dal film La cicatrice (Blizna, 1976) inizia l’importante
collaborazione con Krzysztof Kieślowski, per il quale interpreta,
fra gli altri, Il cineamatore (Amator, 1979), Decalogo 10 (Dekalog,
dziesięć, 1989) e Tre colori – Film bianco (Trois couleurs: Blanc,
1994).
Parallelamente, sotto la regia di
Jerzy Jarocki e Andrzej Wajda, si cimenta a teatro con i classici
russi (Čechov, Gogol’, Dostoevskij) e con Shakespeare; intraprende
una fortunata carriera televisiva di comico e intrattenitore con
l’attore Bogusław Sobczuk; e come regista, insegnante di teatro e
attore, nel 1980 riceve il ruolo di Ambasciatore del teatro polacco
in Italia e in Europa da L’Atelier di Formia – Istituto
Internazionale di Ricerca sul Teatro Contemporaneo, diretto dal
regista Giovanni Pampiglione. Da questo momento consolida il
rapporto con la cultura italiana, attraverso l’incontro con artisti
del teatro e del cinema del nostro Paese come Adriana Asti, Paolo
Graziosi, Michele Placido e Nanni Moretti, lavorando al Piccolo di
Milano, allo Stabile di Genova e a quello di Trieste. «Tutto ciò lo
devo all’Atelier di Formia e a Giovanni Pampiglione, che all’epoca
mi invitò in questo magnifico posto… È stato il mio ingresso
personale in Europa, nell’Europa del teatro e dell’arte». (Jerzy
Stuhr, luglio 2005).
Esordisce con successo alla regia
teatrale nel 1985 con il monologo Il contrabbasso (Der Kontrabaß)
di Patrick Süskind, del quale è anche interprete. Nel corso degli
anni ’90 dirige poi diverse opere shakespeariane. Con Wajda e
Kieślowski collabora anche in qualità di assistente alla regia e il
suo debutto dietro la macchina da presa avviene nel 1995, con Spis
cudzołożnic, tratto da un romanzo di Jerzy Pilch. Nel 1997 firma la
sua seconda opera cinematografica, Storie d’amore (Historie
miłosne, 1997), dedicata a Kieślowski, morto l’anno precedente. Il
film, presentato in concorso alla Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, vince il
Premio FIPRESCI e altri riconoscimenti.
Ritorna a Venezia due anni dopo con
Sette giorni nella vita di un uomo (Tydzień z życia mężczyzny,
1999), che racconta la storia di sette casi di un magistrato. Il
successivo Il grande animale (Duże zwierzę, 2000), da una
sceneggiatura di Kieślowski, vince il premio speciale della giuria
al Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary. Nel 2003
dirige Che tempo fa (Pogoda na jutro), la storia del
ricongiungimento di una famiglia, dopo la fuga dalle persecuzioni
del regime comunista, mentre, di nuovo a Venezia, nel 2005 gli
viene consegnato il Premio Robert Bresson alla carriera. Nel 2007 è
autore, regista e interprete di Korowód, un racconto morale che
inizia dalla risposta a una chiamata di un telefonino abbandonato
sul treno da uno sconosciuto.Con il ruolo di un produttore
cinematografico ne Il Caimano (2006), inizia il rapporto di
collaborazione e amicizia con Nanni Moretti che proseguirà interpretando
Marcin Raijski, portavoce della Santa Sede nel film del 2011
Habemus Papam, presentato lo stesso anno in concorso al
Festival
di Cannes.
Jerzy Stuhr è tra i protagonisti dell’ultimo film di Moretti Il sol
dell’avvenire, in uscita il prossimo anno. In collaborazione con
l’Istituto Polacco di Roma.
I piani per il DC
Universe della DC Studios sta prendendo una svolta
molto interessante. Il noto sito americano Variety conferma che i
co-CEO
James Gunn e Peter Safran presenteranno la loro lista
di progetti lungo un arco temporale di 8-10 anni ai dirigenti della
Warner Bros. nei prossimi giorni. Composto da film, programmi TV e
videogiochi che sono tutti interconnessi, la svolta sembra un piano
decisamente ambizioso, e anche se siamo sicuri che il progetto si
evolverà una volta che lo studio avrà preso il sopravvento, la fase
iniziale sarà cruciale e metterà le basi per un futuro
luminoso.
Tuttavia, secondo il noto sito,
“Una fonte ben piazzata dice che Gunn e Safran stanno
esplorando la possibilità di incorporare l’iterazione di Batman del
regista Matt Reeves con l’attore Robert Pattinson nel loro universo
più ampio”. Sappiamo che il CEO di Warner Bros. Discovery,
David Zaslav, è desideroso di superare il concetto di avere più
versioni di Batman sullo schermo, e per quanto amiamo
Ben Affleck e
Michael Keaton, lo studios vuole dare la priorità al
Bruce Wayne di Robert Pattinson, che in effetti avrebbe
più senso. Anche se sappiamo che in quel film non c’era nulla che
suggerisse che non potesse far parte di un universo più ampio.
Vale la pena notare che il regista
di The
BatmanMatt Reeves non ha
mai detto di essere contrario a questa versione del Caped Crusader
che fa parte di un universo più grande; vuole solo che i suoi
film rimangano di natura autonoma. The Batman si è aperto a
recensioni estremamente positive e con una serie di spin-off per
piccoli schermi in lavorazione, dunque perché questo Batman non
dovrebbe far parte del DCU? Ora, dobbiamo solo sperare che Robert Pattinson sia d’accordo ad aderire ad
una nuova e rinnovata potenziale Justice League!
In altri rapporti, viene menzionato
che l’ex dirigente della DC Films Pam Adby ha
dovuto dire ad Aquaman e al regista di Lost
Kingdom, James Wan, di ridimensionare i suoi
piani di ripresa. Come mai? Il budget del sequel è già
salito a ben 205 milioni di dollari, quindi non c’è da
meravigliarsi se ci sono voci secondo cui Jason
Momoa potrebbe cambiare ruolo
e lasciare Arthur Curry per interpretare LOBO nel
nuovo DCU.
Prime Video ha ordinato una serie a God
of War, basato sul famosissimo videogioco a tema mitologia
antica di PlayStation. Coprodotto da Sony Pictures Television e
Amazon Studios in associazione con PlayStation Productions,
God of War sarà presentato in anteprima su Prime
Video in più di 240 paesi e territori in tutto il mondo. La serie
era in lavorazione presso lo streamer da marzo, quando Deadline ha riferito in
esclusiva che Prime Video era in trattative per la proprietà.
Scritta da Mark
Fergus e Hawk Ostby (Iron Man,
Children of Men), con Rafe Judkins
(The Wheel of Time) come showrunner, la serie
segue Kratos, il dio della guerra, che, dopo essersi esiliato dal
suo passato intriso di sangue nell’antica Grecia, ripone le sue
armi per sempre nel regno nordico di Midgard. Quando la sua amata
moglie muore, Kratos parte per un pericoloso viaggio con il figlio,
con il quale sono estranei, per spargere le sue ceneri dalla vetta
più alta: l’ultimo desiderio di sua moglie. Kratos si rende presto
conto che il viaggio è un’epica ricerca sotto mentite spoglie, che
metterà alla prova i legami tra padre e figlio e costringerà Kratos
a combattere nuovi dei e mostri per il destino del mondo.
Il franchise God of
War del Santa Monica Studio di Sony comprende un totale di
sette giochi su quattro console PlayStation. La serie di giochi
d’azione è stata lanciata nel 2005 su PlayStation 2, con il primo
God of War. Al centro c’è l’ex guerriero spartano
Kratos e il suo pericoloso viaggio per vendicarsi di Ares, il dio
greco della guerra, dopo aver ucciso i suoi cari sotto l’influenza
della divinità. Dopo essere diventato lui stesso lo spietato dio
della guerra, Kratos si ritrova costantemente alla ricerca di
un’opportunità per cambiare il suo destino.
“God of War è un franchise
avvincente e basato sui personaggi che crediamo cattureranno i
nostri clienti di tutto il mondo tanto con i suoi mondi espansivi e
coinvolgenti quanto la sua ricca narrazione”, ha affermato
Vernon Sanders, capo della televisione globale di Amazon Studios.
“Siamo onorati di condividere l’avventura di esplorare la
mitologia di God of War in un modo così importante con Sony
Pictures Television, PlayStation Productions e Santa Monica
Studio”.
Judkins è produttore esecutivo
della serie con i candidati all’Oscar Fergus e Ostby e il direttore
creativo dello studio di Santa Monica Studio, Cory
Barlog. Altri produttori esecutivi includono Playstation
Productions Asad Qizilbash e Carter
Swan, Yumi Yang di Santa Monica Studio e
Roy Lee di Vertigo. Jeff Ketcham
di Santa Monica Studio fungerà da co-produttore esecutivo.
“Siamo così orgogliosi ed
entusiasti di lavorare con i nostri amici di Amazon Studios e i
nostri partner di PlayStation Productions per adattare questo
bellissimo e straziante gioco in una serie premium
live-action”, ha dichiarato Katherine Pope,
presidente di Sony Pictures Television Studios. Rafe, Mark e Hawk
stanno creando una serie emozionante che traccia un percorso
attraverso l’antico viaggio mitologico di Kratos.
Dopo diversi titoli su varie
console PlayStation, tra cui PS3 e PSP portatile, Santa Monica
Studio ha riavviato il franchise con il gioco del 2018 su
PlayStation 4. In esso, Kratos arriva nelle terre selvagge norrene
dove ha una seconda possibilità di paternità con suo figlio Atreo.
La puntata ha ottenuto una serie di riconoscimenti ai Game Awards
2018, tra cui Game of the Year.
“God of War è uno dei
videogiochi più premiati di PlayStation, quindi siamo entusiasti di
collaborare con Sony Pictures Television e Amazon Studios per
portare il nostro amato franchise ai fan e al nuovo pubblico in un
modo audace e autentico”, ha affermato Asad
Qizilbash, head delle produzioni PlayStation.
Questo è l’ultimo titolo per
PlayStation ad aver ottenuto una serie TV nell’ultimo anno o giù di
lì, unendosi a Twisted Metal, presso Peacock, con
Anthony Mackie come protagonista, e The Last
of Us, con Pedro Pascal e
Bella Ramsey, presso HBO.
Renaissance come
Rinascimento, uno sguardo sul cinema italiano che
dalla visione francese diventa obiettivo dichiarato: la produzione
cinematografica e audiovisiva. Come? Guardando all’Europa per
trovare nuove formule di integrazione nel mercato, un linguaggio
diretto che desti interesse nel pubblico ormai sopito, attaccato su
più fronti da prodotti scadenti e sedotto a corto raggio da
proposte ultra telefonate, prive di spunti e interessi
concreti.
Parliamoci chiaro, in Italia il
cinema ha raggiunto il fondo del barile. Salvo qualche caso raro,
tutt’oggi al ‘vaglio di studiosi’, la situazione è grave e nessuno
sembra avere la soluzione per emergere da questo pantano fatto di
sabbie mobili. Per non fare la fine di Artax, o quantomeno provare
a trovare spunti interessanti nel panorama indipendente dopo
l’esperienza con la società
Mad Rocket entertainment, insieme a Svevo
Moltrasio, autore e regista, ha deciso di dare vita a
Renaissance Produzioni, un modo alternativo di fare cinema che
partirà proprio dalla sua opera prima: GLI OSPITI, black comedy corale in produzione a Marzo
2023.
C’è una sottile linea che lega
questo progetto a quelli passati realizzati come executive producer
della
Mad Rocket entertainment che ha co-prodotto SHORTCUT e IN THE
TRAP (entrambi ora sul catalogo prime, dopo numerosi
festival e distribuzione internazionale), ovvero la ferrea volontà
di rinnovare il sistema cinema e dare uno scossone a quella
pigrizia ricettiva che ha allonato persone dalle sale e fatto
spegnere la tv a milioni di italiani. Possibile sia tutto qui la
proposta che riusciamo a dare? Certo non abbiamo l’arte magica
dalla nostra, ma per quanto riguarda Bracci conosce troppo bene
questa industria, fino al midollo ci dice, i suoi salotti, i suoi
accordi e le sue modalità di finanziamento.
Dopo aver sviluppato per Intesa On
Air la seconda stagione di UN SET CHIAMATO ITALIA, che segue la
prima uscita dell’altra rubrica podcast IL SISTEMA CINEMA
disponibili nelle piattaforme Google Podcast, Spotify e Apple
Podcast e racconta il nostro paese in maniera non convenzionale,
ovvero il legame del territorio con il cinema e la televisione, ora
anche questo progetto prende vita quale documentario in sviluppo
dal titolo ITALIA INSIDE. La finalità è quella di sostenere
l’industria del cinema come mezzo necessario di testimonianza e
tradizioni, riuscendo al contempo a valorizzare ambiente, economia
e infrastrutture.
Tante, dunque, le iniziative messe
in piedi per il futuro prossimo e le sfide da affrontare non
mancheranno per Simone, che però è abituato a mettersi in
gioco…perchè come cita un proverbio cinese “Se vuoi un anno di
prosperità fai crescere il grano, se vuoi cento anni di
prosperità fai crescere le persone”. E lui da sempre crede nel
talento e lo coltiva insieme agli altri.
IMDb non è così divisivo come
Rotten Tomatoes, ma svolge comunque un ruolo
interessante nel consentire agli spettatori di condividere i loro
pensieri sulle uscite recenti. Il review bombing è diventato
la norma, rendendo spesso difficile prendere troppo sul serio i
punteggi presenti sul sito. Inutile dire che siamo sicuri che
la seguente classifica genererà una serie di discussioni poiché
l’elenco di IMDb dei migliori film (e programmi TV) del 2022 porta
con se sicuramente una serie di sorprese.
Invece di utilizzare quei punteggi
degli utenti, questa classifica si basa invece sulle pagine
visualizzate più costantemente sul sito. Di conseguenza, la
classifica si basa più sulla popolarità che sui consensi, con solo
i film e i programmi TV che hanno ricevuto più di 200 milioni di
visite mensili. Di conseguenza, è meglio non dare troppa importanza
all’elenco, soprattutto perché Thor: Love and Thunder(6.3/10)
finisce per posizionarsi sopra Top
Gun: Maverick (8.4/10). Chiaramente, ha generato
molto più interesse, anche se nessuno dire che il film con Chris Hemsworth sia migliore di quello con
Tom Cruise, giusto?
Siamo, tuttavia contenti di vedere
che in cima c’è un film che ha riscosso anche un enorme consenso
sia di critica che di pubblico come The Batman di Matt
Revees. Il film è uscito a marzo e sembra che sia stato
ampiamente oscurato da allora nonostante sia una delle migliori
uscite dell’anno. Invece The Rock non sarà molto contento di
vedere che Black
Adam non è entrato nella Top 10, soprattutto
perché ai suoi occhi è stato un grande successo. Dai un’occhiata
alle due classifiche qui sotto.
Sony Pictures ha
condiviso il primo trailer di una nuova avventura fantascientifica
chiamata 65
e, il film presenterà infatti l’attore Adam Driver ( Star Wars:
Gli ultimi Jedi, White
Noise) che affronta dinosauri! Il filmato inizia
con l’astronauta interpretato da Driver, Mills, che fa un atterraggio di
fortuna su un pianeta sconosciuto e inesplorato… che risulta essere
la Terra 65 milioni di anni fa! “65 milioni di anni fa, la
terra preistorica ebbe un visitatore.”
Secondo la sinossi
aggiornata: “Ora, con una sola possibilità di
salvarsi, Mills (Driver)
e l’unico altro sopravvissuto, Koa (Ariana Greenblatt), devono
farsi strada attraverso un terreno sconosciuto pieno di pericolose
creature preistoriche in un’epica lotta per
sopravvivere.”
65 è
stato scritto e diretto dagli sceneggiatori di A
Quiet PlaceScott Beck e Bryan
Woods, che hanno anche prodotto con la loro neonata
società Beck/Woods, al fianco del regista e produttore di successo
Sam Raimi (Doctor
Strange Nel multiverso della follia). “Bryan e io ci
conosciamo da quando avevamo 11 anni”, ha rivelato Scott
Beck a EW. “Siamo
cresciuti insieme in Iowa, in una piccola città, e abbiamo avuto
questo fantasia di voler fare film, e nessun altro intorno a noi, a
11 anni, voleva fare film. È stato fortuito che ci siamo seduti al
stesso tavolo da pranzo.”
Diverse fonti riportano che, oltre
a Cavill, i nuovi capi della DC hanno recentemente incontrato anche
il due volte vincitore del premio Oscar ed ex attore di
BatmanBen Affleck per parlare con lui della
possibilità di dirigere un film nel nuovo universo DC, che sarà
lancio sul serio nel 2024.
Ben Affleck era stato precedentemente
incaricato di dirigere un film incentrato sulla sua versione di
Batman, dove presumibilmente avrebbe affrontato Deathstroke (Joe
Manganiello), ma quel progetto è stato infine scartato a favore
della visione di Matt Reeves per The Batman. Sebbene sia
improbabile che Gunn e Safran vorrebbero che Affleck affrontasse un
altro film di Batman, in particolare con Matt
Reeves già al lavoro su un sequel di The Batman e su una
serie TV Penguin,
immaginiamo che il vincitore dell’Oscar potrà essere in grado di
scegliere un personaggio dalla infinita lista nella vasta libreria
DC su cui sviluppare un film. Potrebbe anche essere un contendente
per il nuovo progetto del Superman di James
Gunn.
Prima di tornare sulla sedia da
regista, Ben Affleck dovrebbe riprendere il suo ruolo
di Cavaliere Oscuro per un’ultima avventura in The
Flash di Andy Muschietti la prossima
estate. Tuttavia, sembra che il personaggio potrebbe non
apparire più in Aquaman
e il Regno Perduto. Dunque i cambiamenti sono
tutt’ora in atto e le cose potrebbero davvero cambiare in assoluto
per tutti.
“Peter e io abbiamo una lista
DC pronta per partire, di cui non potremmo essere più al settimo
cielo; saremo in grado di condividere alcune informazioni
interessanti sui nostri primi progetti all’inizio del nuovo
anno”, ha twittato mercoledì sera il regista diventato capo
dell’etichetta.
“Tra quelli sulla lista c’è
Superman. Nelle fasi iniziali, la nostra storia si concentrerà su
una parte precedente della vita di Superman, quindi il personaggio
non sarà interpretato da Henry Cavill. Ma abbiamo appena avuto un
grande incontro con Henry e siamo grandi fan e abbiamo parlato di
una serie di interessanti possibilità di lavorare insieme in
futuro.“
Gunn lavora alla nuova storia di
Superman da un po’ di tempo, dicono gli addetti ai lavori. La
sceneggiatura si concentrerà sulla vita del personaggio come
giovane reporter nella città immaginaria di Metropolis. E sembra
che il pubblico lo incontrerà mentre incontra personaggi chiave,
come la collega Lois Lane. Sembra chiaro quindi che
l’allontanamento dal ruolo di Henry Cavill sia
semplicemente dovuto al fatto che il personaggio che vuole
raccontare Gunn è un ritorno alla solarità e alla energia positiva
che rappresenta Superman nella Trinità DC, elemento fondante del
personaggio e che sin dalla prima iterazione di Cavill era andato
perduto per fare spazio a un personaggio più ombroso e
arrabbiato.
Inoltre, fonti di Variety hanno
affermato che il nuovo progetto Gunn non sostituirà il progetto di
J.J. Abrams su Superman con Ta-Nehisi
Coates (che è ancora in fase di sviluppo attivo).
Quello che ci sembra interessante,
adesso, è scoprire in che modo Gunn e Safran sceglieranno di
continuare a lavorare con Henry Cavill, quale personaggio sceglieranno
di fargli interpretare e chi sarà invece il nuovo volto di
Superman.
Fonti vicine alla DC hanno confermato a Variety che
James
Gunn, il suo co-presidente Peter
Safran e Henry Cavill si sono incontrati di recente e
hanno deciso che l’attore non sarà più il volto ufficiale del
personaggio, ma sono tutti entusiasti di trovare qualcosa
nell’universo dei fumetti che Cavill possa affrontare. Intanto,
Henry Cavill ha confermato che non riprenderà il
ruolo di Superman in una dichiarazione condivisa su Instagram.
“Ho avuto un incontro con James
Gunn e Peter Safran ed ho una notizia triste. Non tornerò nei panni
di Superman. Dopo che, lo scorso ottobre, mi è stato detto dallo
studio di annunciare il mio ritorno, prima del loro ingaggio,
questa notizia non è facile, ma cosi va la vita. Il cambio della
guardia è qualcosa che accade. Lo rispetto. James e Peter hanno un
universo da costruire. Auguro a tutti coloro coinvolti e a loro due
il meglio per il nuovo universo che stanno costruendo, e le
migliori delle fortune. Per tutti voi che mi siete stati accanto in
questi anni: possiamo essere dispiaciuti per un po’, ma dobbiamo
ricordarci che Superman è ancora là fuori. Tutto ciò che
rappresenta ancora esiste, e gli esempi che fornisce a tutti noi
sono ancora validi! Il mio turno di momento il mantello è passato,
ma quello che rappresenta Superman non passerà mai. E’ stato un bel
viaggio con tutti voi”.
Sembra però interessante che Gunn
abbia anche dichiarato che vorrebbe continuare a lavorare con
Cavill. Parlando della nuova storia su Superman a cui sta
lavorando: “Nelle fasi iniziali, la nostra storia si
concentrerà su una parte precedente della vita di Superman, quindi
il personaggio non sarà interpretato da Henry Cavill. Ma abbiamo
appena avuto un grande incontro con Henry e siamo grandi fan e
abbiamo parlato di una serie di interessanti possibilità di
lavorare insieme in futuro.“
Cavill non è l’unica star
dell’ultima era DC a farsi da parte con Gunn e Safran. Ben
Affleck – che ha interpretato Batman in numerosi film
dell’etichetta – ha recentemente incontrato la coppia per discutere
in modo specifico della prospettiva di dirigere un prossimo film
DC, hanno detto persone che hanno familiarità con quei
colloqui.
La notizia di Superman arriva dopo
una settimana incerta a seguito della decisione della Warner Bros.
di non mandare avanti il terzo film di Wonder Woman con la regista
Patty Jenkins. Martedì, Jenkins ha rilasciato una lunga
dichiarazione in cui esponeva la sua versione dei fatti. Poco
dopo, Gunn ha risposto con supporto, dicendo a Jenkins su Twitter:
“Posso attestare che tutte le interazioni di Peter e le mie
interazioni con te sono state solo piacevoli e
professionali”.
Il cinema di Richard
Linklater, nei suoi esempi migliori, riflette
continuamente su elementi come la memoria, il tempo e il suo
inesorabile trascorrere nella vita di ognuno di noi. Se
relativamente a questi temi il suo film Boyhood è considerato
il suo capolavoro artistico, altrettanto importante e significativa
è la cosiddetta TrilogiaBefore, composta da Before
Sunrise,Before Sunset e BeforeMidnight. Realizzati nell’arco di quasi vent’anni, questi
tre film strutturalmente molto semplici affrontano le relazioni
umane attraverso due personaggi colti in tempi e luoghi differenti.
Il primo film, in Italia distribuito con il titolo
Prima dell’alba, è a tal proposito una
straordinaria dichiarazione d’intenti.
Uscito al cinema nel 1995, questo è
ispirato ad un incontro che Linklater ebbe anni prima con una donna
in un negozio di giocattoli. Conosciutisi per caso, i due
conversarono fino a notte fonda passeggiando per tutta la città. A
partire da questo spunto, il regista texano maturò dunque il
desiderio di dar vita ad un film che proponesse un semplice lungo
dialogo tra due personaggi, portato in scena attraverso un lungo
pianosequenza che restituisse la realtà del momento, senza tagli né
ellissi temporali di altro tipo. Prima dell’alba è allora
il puro scorrere del tempo nel corso di un incontro tra due
esistenze destinate a cambiarsi la vita.
Affermatosi negli anni come uno dei
maggiori cult del cinema indipendente degli anni Novanta, Prima
dell’alba può dunque sembrare un film molto semplice, ma è
proprio da questa apparente semplicità che emergono tutti i
principali interessi filosofici ed esistenziali di Linklater
relativamente agli incontri che si fanno e al modo in cui questi
possono influenzarci. Tematiche che nella loro evidente
universalità si aprono all’intera umanità, facendo di questo un
film ancora oggi amato e studiato. Decisamente un perfetto esempio
di quanto il cinema di Linklater sia profondamente impegnato nello
scandagliare l’animo umano attraverso il filtro del tempo e delle
esperienze.
Prima dell’alba: la trama
e il cast del film
Protagonisti del film sono
Jesse, venticinquenne statunitense, e
Céline, ventitreenne francese, imbattutisi l’uno
nell’altro sul treno diretto a Vienna. Jesse, il mattino dopo,
dovrebbe ripartire con l’aereo alla volta di casa, mentre la
ragazza dovrebbe proseguire, con lo stesso treno, verso Parigi.
Tuttavia, poco prima di salutarla, avendo intuito una certa
sintonia con la ragazza, Jesse la invita a sostare con lui a Vienna
per una notte e la convince a scendere dal treno. I due trascorrono
così la notte passeggiando per la città, tra confidenze, giochi,
sguardi e un’intesa che diviene sempre più forte e sorprendente.
Quando l’alba è ormai prossima, per loro sarà il momento di
stringere una sentita promessa.
Ad interpretare Jesse e Céline vi
sono gli attori Ethan Hawke e
Julie Delpy,
entrambi ancora non particolarmente noti. Hawke, inizialmente, era
stato ritenuto troppo giovane da Linklater, il quale però cambiò
idea dopo averlo visto recitare a teatro. La francese Delpy viene
invece scelta per dar vita all’incontro tra personaggi di
nazionalità diverse. I due attori hanno poi attivamente partecipato
alla creazione dei personaggi e alla riscrittura di significative
porzioni di dialogo. Nonostante siano stati dunque in parte autori
della sceneggiatura, i due attori non vennero inclusi come
sceneggiatori nei crediti del film. Ciò avvenne però per i
successivi due film della trilogia.
Prima dell’alba: i sequel del film
Inizialmente concepita per essere
raccontata in un unico lungometraggio, la storia di Jesse e Céline
viene poi ripensata per dar vita ad una vera e propria trilogia.
Prima dell’alba era dunque considerato un film
autoconclusivo, nonostante il finale aperto, ed è solo con la
volontà di realizzare un sequel che Linklater sviluppa un racconto
molto più complesso. A nove anni di distanza, dunque, arriva al
cinema Before Sunset –Prima
del tramonto, dove i due personaggi vengono colti in
un nuovo momento della loro vita, successivo al primo, andando a
raccontare cosa è cambiato rispetto al loro primo incontro. Per
questo secondo capitolo, Linklater decide poi di spingersi ancora
oltre rispetto a quanto fatto con Prima dell’alba.
Egli gira infatti il film
integralmente in tempo reale, limitando al minimo il montaggio per
dar vita ad un vero e proprio flusso narrativo interrotto. Emergono
così con ancor più forza gli elementi del tempo e della spontaneità
che avevano decretato il successo del primo film. Nel 2013, infine,
dopo altri nove anni, viene distribuito Before Midnight – Prima
di mezzanotte. Si tratta di un
capitolo conclusivo molto meno leggero rispetto ai precedenti due.
I due protagonisti, ormai persone di mezz’età, non parlano più di
futuro ma riflettono sul passato, sugli errori commessi e le
occasioni perse. L’amore idealizzato dei precedenti film lascia
dunque qui spazio ad un sentimento affrontato sotto un punto di
vista molto più realistico.
Prima dell’alba: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Prima dell’alba grazie alla sua presenza
su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 14 dicembre alle ore
21:00 sul canale Warner TV.
Warner Bros.
Discovery in data odierna ha dato ufficialmente il via
alla sua campagna globale Celebrating Every
Story, in vista del 100° anniversario dei Warner
Bros. Studios, il prossimo 4 aprile 2023. Nei
prossimi 12 mesi, le celebrazioni del centenario prevedono una
campagna completamente incentrata sui fan di tutto il mondo con
programmazioni e contenuti speciali, il lancio di esclusivi
prodotti di consumo e home entertainment, una pagina dedicata su
HBO Max, campagne media omni-channel, eventi dal vivo e
proiezioni.
Il logo ufficiale del centenario e
il video celebrativo presentato oggi, sono disponibili sul sito web
https://www.wb100.com/intl/it/,
dove si potranno consultare le ultime notizie, gli eventi e le
attività dedicate al centenario.
David Zaslav, CEO di Warner Bros.
Discovery, ha dichiarato: “Il nome Warner Bros. è sinonimo di
intrattenimento, e siamo onorati di celebrare il centenario di
questo iconico Studio e il suo ricco patrimonio, che risale ai
quattro fratelli che lo hanno fondato nel 1923.
Negli ultimi 100 anni, la Warner Bros. ha creato alcuni dei film,
programmi TV e personaggi più riconoscibili e amati mai realizzati,
ed è lo standard di riferimento per le narrazioni di grande impatto
che definiscono e riflettono la nostra cultura. Siamo entusiasti
del futuro luminoso e dinamico della nostra azienda e, alle soglie
del suo secondo secolo, ci impegniamo a continuare a raccontare
storie che intrattengono, informano e ispirano il pubblico di tutto
il mondo”.
Le celebrazioni del 100°
anniversario della Warner Bros. includono:
Programmazione di un
documentario in tre parti sulla storia della
Warner Bros. di WB Unscripted Television che debutterà su HBO Max
(e partner selezionati nei territori in cui HBO Max non è
disponibile); maratone ed episodi
speciali attraverso le oltre 40 reti e i canali
internazionali di Warner Bros. Discovery;
interviste d’archivio trasmesse su Extra
sui set delle 29 stagioni delle serie; anteprime sul red carpet ed
eventi; la proiezione nell’arco di tutto l’anno
dei classici della Warner Bros. su TCM; la
partnership con varie organizzazioni della
community per il reclutamento di filmmaker da inserire nel progetto
di un cortometraggio che rende omaggio ad alcuni dei film più
iconici della Warner Bros.; e il collegamento dei
fan al branding centenario e agli eventi televisivi, ai
franchise e ai personaggi dello Studio.
Warner Bros. Home Entertainment rilascerà una
serie di lungometraggi e bundles televisivi in digitale, Blu-ray e
DVD, tra cui quattro cofanetti da collezione da 25 film e una
raccolta di 100 titoli, oltre a collezioni complete di serie TV
disponibili per la prima volta, e le compilation TV “Best of” dei
franchise WBTV più amati. Nel corso dell’anno, Warner Bros. Home
Entertainment rilascerà anche dieci titoli rimasterizzati
disponibili per la prima volta in 4K Ultra HD, che vanno dalla
Collezione di 5-Film di Superman, alle edizioni speciali
per il 50° anniversario de I 3 dell’Operazione Drago e
L’Esorcista.
HBO Max lancerà una programmazione tematica e
stagionale dedicata, a fine gennaio. Estraendo contenuti dalle
ineguagliabili librerie cinematografiche e televisive della Warner
Bros. saranno presentate raccolte celebrative dedicate a festività
ed eventi culturali tra cui Black History Month, Women’s History
Month, AAPI Month e Pride/LGBTQ.
Consumer Products: dall’abbigliamento e
articoli per la casa a giocattoli, oggetti da collezione, editoria,
punti vendita e aziende di alimenti e bevande, Warner Bros.
Discovery Global Consumer Products sta collaborando con alcuni dei
marchi più famosi e potenti del mondo per celebrare questo
anniversario. Per tutto il 2023, i prodotti di consumo
presenteranno diverse esclusive con partner chiave, tra cui Amazon,
Saks Fifth Avenue, Funko, Mattel, New Era, Running Press e altri.
Inoltre, verrà presentata una nuova linea di prodotti con i
personaggi Looney Tunes, una pietra miliare della storia della
Warner Bros., vestiti da superfan di altre figure leggendarie dei
franchise della WB come DC e il Wizarding World.
Esperienze: Warner Bros. Discovery presenterà
numerosi eventi ed esperienze dal vivo ai fan di tutto il mondo
nell’arco dell’intero anno, tra cui:
Una serie di Candlelight Concert, per accompagnare i fan in un
viaggio musicale attraverso 100 anni della Warner Bros. che si
svolgeranno in 100 città del mondo tra cui Los Angeles, New York,
Londra, Toronto, Melbourne, Parigi, Singapore, Milano, San Paolo e
Città del Messico;
Il TCM Classic Film Festival di Hollywood ad aprile celebrerà i
film chiave e i maggiori talent della storia della Warner Bros.
Pictures, come Casablanca, il 50° anniversario de
L’esorcista, con la presenza del regista William Friedkin,
I 3 dell’Operazione Drago, e restauri in prima mondiale di
La Valle dell’Eden e Un dollaro d’onore
Proiezioni cinematografiche limitate di alcuni dei titoli
cinematografici più popolari della Warner Bros. nel corso della sua
storia;
Mostre museali del centenario e proiezioni commemorative con
l’Academy Museum of Motion Pictures di Los Angeles;
Proiezioni commemorative al Warner Bros. Theatre presso il
Museo nazionale di storia americana dello Smithsonian;
Attività presso hotel e parchi a tema Warner Bros. in tutto il
mondo, tra cui The WB Abu Dhabi, Warner Bros. World Abu Dhabi,
Parque Warner Madrid e Warner Bros. Movie World in Australia, che
celebreranno il centenario con merchandising esclusivo, servizi
fotografici, e altro ancora.
Studio Tour: Warner Bros. Studio Tour
Hollywood, la prima attrazione al mondo volta ad avvicinare i fan
all’intrattenimento che amano, contribuirà a celebrare il
centenario in grande stile. Una mostra speciale per il 100°
anniversario debutterà come parte del Tour a febbraio e, nel corso
dell’anno, verranno svelate altre sorprese a tema centenario.
Celebrazioni globali: la Warner Bros. ha avuto
fin dalla sua fondazione una presenza internazionale. Per
riconoscere la popolarità globale del marchio e dei suoi contenuti,
saranno attivate offerte per i consumatori, e molteplici attività
da parte dei team di tutto il mondo. Dalle celebrazioni del
centenario in Cina e una mostra a tema durante il Beijing
International Film Festival ai canali pop-up in Germania, e dalle
mostre cinematografiche in tutta Europa ai prodotti di consumo e
linee di moda globali, il centenario della Warner Bros. sarà
davvero un evento globale.
Social media: e, infine, il coinvolgimento
multipiattaforma è una componente importante della celebrazione del
centenario. Per consentire ai fan della Warner Bros di partecipare
ai festeggiamenti, verranno lanciate campagne a tema su misura sui
social media, tra cui This Day in History, Backlot Journeys e 100
Iconic WB Moments, oltre a mashup con IP di alto livello,
attivazioni in occasione di eventi dal vivo, contenuti generati
dagli utenti, operazioni fotografiche e filtri e altro ancora.
Seguiteci su IG: @warnerbrosentertainment; Facebook: Warner Bros.
Entertainment; Twitter: @WBHomeEnt; TikTok: @warnerbrosmovies; e
YouTube: @warnerbrosentertainment.
La Warner Bros. è stata fondata da
Albert, Sam, Harry e Jack Warner e costituita ufficialmente il 4
aprile 1923. Ad oggi, lo Studio detiene una delle collezioni di
marchi di maggior successo al mondo, ed è all’avanguardia in ogni
aspetto dell’industria dell’intrattenimento: dalla produzione di
lungometraggi, programmi televisivi e direct-to-consumer
all’animazione, fumetti, videogiochi, prodotti di consumo,
intrattenimento a tema, studio tour e brand licensing. La vasta
library dello Studio, una delle più prestigiose e preziose
al mondo, è composta da oltre 145.000 ore di programmazione,
inclusi 12.500 lungometraggi e 2.400 programmi televisivi composti
da oltre 150.000 singoli episodi. Warner Bros. detiene anche un
portfolio di franchise tra i più diversificati ed amati al mondo,
come Looney Tunes, Wizarding World, DC, FRIENDS, Il trono di
Spade, Hanna-Barbera solo per citarne alcuni.
Escono domani in esclusiva su
Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel
mondo gli ultimi tre episodi della serie Original
italiana The
Bad Guy, con Luigi
Lo Cascio, Claudia
Pandolfi, Vincenzo Pirrotta, Selene
Caramazza, Giulia Maenza, Antonio Catania, Fabrizio
Ferracane. The Bad Guy è una serie in sei
episodi diretta daGiuseppe G. Stasi e Giancarlo
Fontana.
The Bad Guy unisce il
crime con la dark comedy e
racconta l’incredibile storia di Nino Scotellaro (Luigi Lo Cascio),
pubblico ministero siciliano che ha dedicato tutta la sua vita alla
lotta contro la mafia e che improvvisamente viene accusato di
essere uno di coloro che ha sempre combattuto: un mafioso. Dopo la
condanna, senza più nulla da perdere, Nino decide di mettere a
segno un machiavellico piano di vendetta, diventando il “bad guy”
in cui è stato ingiustamente trasformato.
La serie è creata e scritta da
Ludovica Rampoldi, Davide Serino e Giuseppe G. Stasi, diretta da
Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana e prodotta
da Nicola Giuliano, Francesca
Cima e Carlotta Calori per
Indigo Film con Amazon Studios, ed è stata presentata in anteprima
mondiale – fuori concorso – alla 40a edizione del Torino
Film Festival. Hanno collaborato a The Bad Guy
anche i cantautori Colapesce Dimartino firmando per la
colonna sonora il brano originale “Cose da Pazzi” – nuovo singolo
disponibile su tutte le piattaforme digitali – e
il jingle originale “Wowterworld” che compare nella
serie.
The Bad Guy si unirà a migliaia di film, show e
serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le
produzioni italiane Original Autumn
Beat, Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho
Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La
serie, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da
Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, e LOL: Chi ride è
fuori; le serie
pluripremiate Fleabag e The Marvelous
Mrs. Maisel e i grandi successi come Il Signore degli
Anelli: Gli Anelli del Potere, Jack Ryan di Tom
Clancy, Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei
Ricardo, La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca figlio oltre a
contenuti in licenza disponibili in oltre 240 Paesi e territori nel
mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori
partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che
della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Fra le altre
produzioni Original italiane già annunciate Everybody
Loves Diamonds, Dinner Club S2, The Ferragnez – La Serie Stagione
2 e il capitolo italiano
dell’universo Citadel.
Grazie al grande successo della saga
di Twilight, hanno preso vita sul grande schermo numerose
storie d’amore per giovani di carattere fantasy, dove uno dei due
amanti si rivelava appartenere ad una sempre diversa specie di
creature fantastiche. Tra i titoli più famosi di questo genere vi è
Fallen, arrivato sul grande schermo nel
2016 per la regia di Scott Hicks, noto per film
come Shine, Sapori e dissapori e Ho cercato il tuo
nome. Al centro della storia qui narrata vi è l’amore tra
una giovane e problematica adolescente e un misterioso angelo
caduto, portatore di terribili verità.
Tale pellicola è la trasposizione
cinematografica dell’omonimo romanzo scritto da Lauren
Kate nel 2009. Questo è il primo di una serie composta da
cinque libri, proseguita con Torment, Passion, Fallen in
Love e Rapture. Esistono inoltre altri due romanzi,
Angels in the Dark e Unforgiven, identificati
come spin-off della serie. Divenuto da subito popolare, il primo di
questi libri entrò nei desideri di diversi studios di produzione
cinematografica, tra cui la Disney. Ad ottenerne i diritti fu però
infine la Lotus Entertainment, che diede il via alla realizzazione
del film, girato prevalentemente in Ungaria e nella città di
Budapest.
Arrivato infine in sala, il film
venne accolto piuttosto malamente dalla critica, riuscendo invece
ad affermarsi come un modesto risultato al box office. A fronte di
un budget di 40 milioni di dollari, Fallen arrivò infatti
a guadagnarne 41 a livello globale. Cifra poi aumentata grazie alle
vendite per l’home video. Prima di lanciarsi nella visione del film
può certamente essere utile approfondire ulteriori dettagli circa
la sua trama e il cast di attori coinvolti. Proseguendo nella
lettura sarà qui possibile scoprire tutto ciò, come anche le
piattaforme dove è possibile ritrovare il film per una comoda
visione casalinga.
Fallen: la trama del
film
Protagonista del film è
Lucinda “Luce” Price, una diciassettenne accusata
di un crimine mai commesso, per il quale è ora costretta a lasciare
la sua casa e iscriversi al riformatorio Sword & Cross. La vita
nella lugubre struttura sembra essere una condanna troppo crudele
per la diciassettenne, presa di mira dalle nuove compagne. La
situazione cambia radicalmente grazie all’incontro con il
carismatico Daniel Grigiori. Nonostante il giovane
sembra nutrire una naturale antipatia per la nuova arrivata, Luce
percepisce un legame particolare che la spinge a tentare di
avvicinarsi a lui.
Contemporaneamente, tuttavia, la
ragazza non riesce a resistere al fascino del misterioso
Cam Briel, che sembra essere molto interessato a
lei e si mostra estremamente protettivo. Man mano che il tempo
passa, i ricordi del passato vengono a galla e Luce inizierà ad
intuire che un mistico destino la lega ad un mondo lontano e
leggendario. Ben presto, Daniel si rivelerà essere ben altro che un
semplice ragazzo, e tale rivelazione porterà Luce a doversi
confrontare con verità difficili da sostenere. Una simile
consapevolezza la costringerà a scegliere da che parte
schierarsi.
Fallen: il cast del
film
Per interpretare i giovani
personaggi della storia, gli autori del film intrapresero una lunga
ricerca per trovare gli interpreti più idonei ai ruoli, che
sapessero apportare a questi ulteriore carisma. È così che ad
interpretare Luce è infine stata scelta l’attrice Addison
Timlin. Divenuta celebre grazie a film come Quel
momento imbarazzante e alla serie Californication, la
giovane interprete ha raccontato di essersi preparata al ruolo
leggendo il libro da cui è tratto il film, approfondendo così i
vari aspetti della personalità di Luce. Accanto a lei, si ritrova
poi Juliet Aubrey, la quale interpreta qui il
ruolo di Doreen, madre di Luce. Daisy Head è
invece Arriane Alter, una giovane del riformatorio che prenderà
Luce sotto la propria protezione.
Ad interpretare il tenebroso Daniel
Grigori, è invece l’attore Jeremy
Irvine. Divenuto celebre come protagonista di War Horse,
questi aveva in passato avuto l’occasione di recitare nel ruolo di
Peeta Mellark in Hunger Games
e in quello di Tobias Eaton in Divergent.
Irvine non desiderava infatti diventare famoso per via di ruoli di
questo tipo, ma dopo essersi imbattuto nell’angelo Daniel cambiò
idea, accettando la parte. Harrison Gilbertson è
invece l’attore chiamato a ricoprire il ruolo del protettivo
Cameron “Cam” Briel. Lola Kirke è
Pennyweather, amica di Luce nel riformatorio, mentre Sianoa
Smit-McPhee è Molly Zane, ragazza che invece la
infastidirà durante la sua presenza lì.
Fallen: il sequel, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Nell’acquisire i diritti sul libro
Fallen, i produttori si assicurarono di poter avere anche
quelli relativi ai successivi romanzi della saga. L’intenzione era
infatti quella di dar vita anche a dei sequel, imitando così il
modello già realizzato con Twilight. Il modesto risultato
economico del film pose però un freno a tale volontà, e ancora oggi
il progetto di adattare il secondo dei libri, Torment,
sembra bloccato. I produttori del film hanno infine dichiarato nel
2019 di star lavorando ad una sceneggiatura per il sequel, che
potrebbe in realtà divenire una serie televisiva. Fan da tutto il
mondo hanno richiesto il proseguimento della storia, invocando
anche diverse piattaforme, tra cui Netflix, nell’aiutare a concretizzare ciò. Ad oggi
non vi sono però notizie ufficiali a riguardo.
In attesa di tale ipotetico sequel,
è per ora possibile fruire di Fallen grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel
catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play,
Infinity, e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto
un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì
14 dicembre alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Le nomination ai Critics Choice
Awards sono state annunciate, e il film di The DanielsEverything Everywhere All at Once ha guidato
la classifica dei film più nominati con ben 14 nomination, incluso
il miglior film. Tra i suoi enormi riscontri c’erano quattro
menzioni per la recitazione per Michelle Yeoh come
migliore attrice, Ke Huy Quan come attore non
protagonista e Jamie Lee Curtis e
Stephanie Hsu come attrice non protagonista. I
Daniels hanno ricevuto doppi riconoscimenti per aver scritto e
diretto il film, vero successo al botteghino di A24.
The Fabelmans di Steven Spielberg ha ottenuto 11 nomination,
tra cui due candidature come attore non protagonista per
Paul Dano e Judd Hirsch. Altri
favoriti sono stati Babylon di Damien Chazelle,
che ha raccolto 10 cenni, e Gli Spiriti dell’Isola, che ne ha ricevuti
nove.
Il Signore degli Anelli: Gli anelli del
potere, la serie vista da oltre 100 milioni di persone
in tutto il mondo, successo globale senza precedenti divenuta la
serie Original di Prime Video di maggior successo in ogni
territorio alla sua prima stagione, ha confermato tre registe per
la seconda stagione, attualmente in produzione nel Regno Unito.
Ciascuna delle tre registe –
Charlotte Brändström, Sanaa Hamri e Louise
Hooper – dirigerà più episodi della seconda stagione.
Brändström, che ha già diretto due acclamati episodi della prima
stagione de Il
Signore degli Anelli: Gli anelli del potere (106/“Udûn” e
107/“L’occhio”), sarà la regista di quattro episodi e ricoprirà
anche il ruolo di co-executive producer per la nuova stagione.
Hamri e Hooper dirigeranno due episodi ciascuna. Brändström e Hamri
hanno inoltre siglato degli overall deal con Amazon Studios.
Louise
Hooper is an acclaimed British drama director, known for
the 4-part limited thriller Flesh and Blood, starring Imelda
Staunton and Stephen Rea; and Cheat, the 4-part drama starring
Molly Windsor. Her additional directing credits include the first
season finale of Neil Gaiman’s The
Sandman, The
Witcher, Inside No. 9, and Treason. Hooper began her career
directing BBC Arts documentaries, working with David Lynch, Helmut
Newton, Arthur Miller, David Attenborough, and Björk, and has also
received a BAFTA nomination for directing Our Gay Wedding: The
Musical.
Il Signore degli Anelli: Gli anelli del
potere porta per la prima volta sugli schermi le
eroiche leggende della mitica Seconda Era della storia della Terra
di Mezzo. Questo dramma epico si svolge migliaia di anni prima
degli eventi narrati in Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, e porta gli
spettatori in un’era lontana in cui furono forgiati grandi poteri,
regni ascesero alla gloria e caddero in rovina, improbabili eroi
furono messi alla prova, la speranza appesa al più esile dei fili,
e il più grande cattivo mai uscito dalla penna di Tolkien minacciò
di far sprofondare tutto il mondo nell’oscurità. Partendo da un
momento di relativa pace, la serie segue un gruppo di personaggi,
alcuni già noti, altri nuovi, mentre si apprestano a fronteggiare
il temuto ritorno del male nella Terra di Mezzo. Dalle più oscure
profondità delle Montagne Nebbiose, alle maestose foreste della
capitale elfica di Lindon, all’isola mozzafiato del regno di
Númenor, fino ai luoghi più estremi sulla mappa, questi regni e
personaggi costruiranno un’eredità che sopravvivrà ben oltre il
loro tempo.
La prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli anelli del
potere ha ottenuto un successo senza precedenti,
è stata vista da più di 100 milioni di persone in tutto il mondo,
con più di 24 miliardi di minuti di streaming. L’attesissima serie
ha conquistato più di 25 milioni di spettatori nel mondo nel suo
primo giorno di uscita, divenendo il più grande debutto nella
storia di Prime Video, e ha anche debuttato al n. 1 nelle
classifiche di streaming generali di Nielsen nel suo weekend di
uscita. Lo show ha inoltre battuto tutti i precedenti record di
spettatori di Prime Video, e ha portato nuove iscrizioni a Prime
più di qualsiasi altro contenuto precedentemente lanciato. Inoltre,
Il Signore degli Anelli: Gli anelli del
potere è la prima serie Original in ogni
area del mondo – Nord America, Europa, area Asia-Pacifico, America
Latina e nel resto del mondo. Il finale di stagione è stato un
evento culturale globale con numerosi hashtag dedicati alla serie
tra cui #TheRingsofPower e altri in trend su Twitter in 27 Paesi
per un totale di oltre 426 ore nel weekend.
Impostosi come uno dei registi più
innovativi e importanti degli ultimi 30 anni, Quentin Tarantino vanta
nella propria filmografia grandi opere come Pulp Fiction,Bastardi senza gloria e
C’era una volta a…
Hollywood. Tra i suoi film più amati vi è però
Kill Bill – Vol. 1, prima parte di un
dittico incentrato sulla disperata ricerca di vendetta della sposa
Beatrix Kiddo. Vera e propria summa della poetica di Tarantino, il
regista ha fatto confluire in questo tutto il suo amore per il
cinema e la cultura popolare. Tra violenza, citazionismo e sequenze
ormai entrate nell’immaginario collettivo, prende così forma uno
dei film ancora oggi più iconici di Tarantino.
La genesi di questo, come noto,
risale al set di Pulp Fiction, dove il regista iniziò a
concepire la storia insieme all’attrice Uma
Thurman. A quasi dieci anni da quel momento, Kill Bill
– Vol. 1 ha infine preso vita. Tarantino ha in seguito
descritto la realizzazione di questo primo volume come un omaggio
al cinema orientale da lui tanto amato. Si ritrovano infatti le
atmosfere dei film di kung-fu, come anche numerosi riferimenti ai
film con Bruce Lee e ai
capolavori del genere come Cinque dita di violenza. I
numerosi combattimenti che avvengono nel film sono infatti
costruiti proprio su tale stile, ed hanno permesso l’ulteriore
diffusione di un cinema altrimenti poco conosciuto.
Affermatosi da subito come un
grandissimo successo, con un incasso mondiale di 180 milioni di
dollari, Kill Bill – Vol. 1 ha così contribuito
ulteriormente a consolidare la fama di Tarantino, rendendolo uno
dei grandi autori della sua generazione. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori ed alla sua colonna sonora.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Kill Bill – Vol. 1: la
trama del film
Protagonista del film è
Beatrix Kiddo, anche nota come La
Sposa, letale assassina membro del gruppo Deadly Viper
Assassination Squad, capitanata dallo spietato
Bill. Stanca di quella vita priva di certezze e
punti fissi, Beatrix decide di staccarsi da tutta quella violenza
nel momento in cui scopre di essere incinta. Fugge così in Texas,
sotto falsa identità, innamorandosi di un giovane e organizzando
con lui delle nozze sbrigative. Durante le prove di queste, però,
si presenta a sorpresa in chiesa il suo vecchio capo Bill. Ben
presto, quel luogo sacro si trasforma in un vero e proprio teatro
di morte, da cui nessuno sembra poter uscire vivo. Creduta morta,
Beatrix si risveglierà però dopo quattro anni di coma.
Comprende dunque cosa è successo,
cosa le è stato fatto e cosa le è stato tolto per sempre. Senza
pensarci decide dunque di organizzare una vendetta letale contro i
suoi ex colleghi di lavoro, ricercandoli uno ad uno per ucciderli
tutti. L’ultimo sulla sua lista è Bill, colpevole di aver
organizzato quel tradimento. Per poter riuscire a prevalere contro
assassini abili quanto lei, però, Beatrix avrà bisogno di armi
speciali. Si recherà allora in Giappone, dal leggendario forgiatore
di spade Hattori Hanzo. Questi realizzerà per lei
una lama indistruttibile, assolutamente letale, con la quale potrà
portare a termine la propria vendetta.
Kill Bill – Vol. 1: il cast del film
Il ruolo della protagonista, Beatrix
Kiddo, è sempre stato unicamente pensato per l’attrice Uma Thurman,
dato che il personaggio è stato sviluppato insieme a lei. Pur di
averla nel progetto, Tarantino ha infatti atteso che l’attrice
terminasse la propria gravidanza, rimandando dunque l’inizio delle
riprese. Per poter assumere il ruolo, la Thurman si è poi
sottoposta a diversi allenamenti, tanto per il combattimento corpo
a corpo quanto nell’utilizzo della spada. Grande rivale di questo
primo volume è poi l’assassina O-Ren Ishii. Per darvi vita,
Tarantino intendeva assumere un’attrice giapponese, ma dopo aver
conosciuto Lucy Liu,
decise di modificare il personaggio con origini cinesi. Ciò gli
permise di affidare alla Liu la parte.
Ad interpretare lo spietato Bill vi
è David Carradine, nonostante questi non appaia
mai realmente in questo primo volume. Tale personaggio era stato
offerto anche agli attori Jack Nicholson, Kurt Russell e Mickey Rourke,
i quali l’avevano però rifiutato. Altri attori presenti sono
Vivica A. Fox, nei panni di Vernita Green, nota
con il nome da assassina di Testa di Rame. Michael
Madsen, attore ricorrente nel cinema di Tarantino,
interpreta Budd, altro assassino ora attivo come semplice
buttafuori. Daryl Hannah è invece Elle Driver, la
più cattiva degli assassini di Bill. Il celebre Hattori Hanzo è
interpretato dall’attore giapponese Sonny Chiba,
mentre Samuel L.
Jackson, attore feticcio di Tarantino, è presente con
un cameo nei panni del suonatore di organo in chiesa.
Kill Bill – Vol. 1: la colonna sonora del film
Anche Kill Bill, come ogni
film di Tarantino, si avvale di una colonna sonora assai ricercata,
piena anch’essa, come il film, di citazioni e riferimenti. Molti
delle canzoni presenti sono infatti tratte da altri film, dando
vita a legami che arricchiscono questo volume 1 di ulteriori
significati. In generale, ogni brano sembra essere la perfetta
descrizione di quanto avviene in scena o nell’interiorità dei
personaggi. Tra i brani più noti tra quelli presenti si annoverano
Bang Bang (My Baby Shot Me Down) di Nancy
Sinatra e Don’t Let Me Be Misunderstood dei
Santa Esmeralda. Sono poi presenti i brani
Ironside, tratto dal film Cinque dita di violenza
e The Flower of Carnage, tema principale del film Lady
Snowblood.
Sono poi presenti anche omaggi al
cinema italiano, come il brano Da uomo auomo,
tratto dall’omonimo film e composto da Ennio
Morricone. Il tema portante del film Sette note in
nero, eseguito da Vince Tempera, è a sua
volta presente in un momento fondamentale del film. Un omaggio a
Bruce Lee è inoltre presente con il Green
Hornet Theme, canzone della sigla della serie che rese celebre
il noto attore di Hong Kong. Ulteriori riferimenti al cinema
orientale si ritrovano invece con i brani Battle Without
Honor or Humanity, tema princiaple del film Another
Battle e The Yagyu Conspiracy, tratto dall’omonimo
film giapponese.
Kill Bill – Vol. 1: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Kill Bill – Vol. 1 grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Chili Cinema, Google Play e Now TV. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di mercoledì 14 settembre alle ore
21:00 sul canale 20 Mediaset.
Apple
TV+ ha annunciato oggi il nuovo documentario in due
parti su Boris Becker del regista premio Oscar Alex
Gibney (“Taxi to the Dark Side”, “Enron – L’economia della
truffa”, “The Armstrong Lie”, “Going Clear – Scientology e la
prigione della fede “) e del produttore premio Oscar John
Battsek (“Un giorno a settembre”, “Searching for Sugar
Man”, “Hillsborough”, “The Rescue – Il salvataggio dei
ragazzi”). La docuserie, ancora senza titolo, si propone di
esplorare ogni aspetto dell’uomo che è diventato un fenomeno del
tennis dopo aver vinto i campionati di Wimbledon a soli 17 anni,
arrivando a vincere 49 titoli in carriera, tra cui sei Grandi Slam
e una medaglia d’oro olimpica, nonché la sua vita personale, spesso
sotto i riflettori e a volte tumultuosa.
Per oltre tre anni i registi hanno avuto un accesso
speciale e unico a Boris Becker, fino alla fine di aprile del 2022,
quando è stato condannato a due anni e mezzo di carcere per aver
nascosto beni e prestiti allo scopo di evitare di pagare i debiti
contratti. La serie presenta interviste intime al
campione tedesco, tra cui una conversazione esclusiva realizzata la
settimana della sua condanna, insieme ai contributi dei suoi
familiari e a quelli di altre stelle del tennis come
John McEnroe, Bjorn Borg, Novak Djokovic, Mats Wilander e
Michael Stich.
La serie è una coproduzione tra la Ventureland di Battsek e la
Jigsaw Productions di Gibney, della Lorton Entertainment, i cui
progetti includono anche “Diego Maradona” di Asif Kapadia, nominato
ai BAFTA Award, e il recente documentario di Matt Smith “Rooney”,
sul grande calciatore inglese Wayne Rooney.
La docuserie si aggiunge alla gamma in espansione di programmi
non-fiction con protagonisti i grandi nomi dello sport
presenti su Apple TV+, tra cui un documentario
recentemente annunciato sulla vita e la carriera rivoluzionaria del
sette volte campione del mondo di Formula Uno Sir Lewis Hamilton;
il film documentario recentemente annunciato “Underrated”, con la
leggenda dell’NBA Stephen Curry; la serie di documentari in quattro
parti nominata agli Emmy “They Call Me Magic”, che racconta la
vita e la carriera del due volte NBA Hall of Famer e icona
culturale Earvin “Magic” Johnson; “The Dynasty”, una nuova serie di
documentari sui New England Patriots, realizzata dalla Imagine
Documentaries di Brian Grazer e Ron Howard, in associazione con NFL
Films; “The Long Game: Bigger Than Basketball” sul fenomeno della
pallacanestro Makur Maker; la docuserie “Make or Break”, che porta
gli spettatori dietro le quinte alla scoperta dei migliori surfisti
del mondo in lotta per il titolo di campione della World Surf
League Championship Tour; “Greatness Code”, una serie breve non
sceneggiata diretta da Gotham Chopra e coprodotta da Uninterrupted
e Religion of Sports, che ha appena debuttato con la seconda
stagione.
Il trailer di Spider-Man:
Across the Spider-Verse (Parte I) presenta più varianti di
Spider-Man di quanto ci si potesse aspettare! Nel 2018, è stato
Spider-Man: Un nuovo universo della Sony a
introdurre gli spettatori in un multiverso di varianti del
supereroe. L’impatto del film è stato particolarmente significativo
per la cura e l’attenzione prestata alla creazione di queste
diverse versioni del personaggio, ognuna caratterizzata da un
character design assolutamente accurato. La splendida animazione è
stata completata da una storia straordinaria e commovente in cui il
nuovo Spider-Man Miles Morales ha scoperto il suo
posto in questo Spider-Verse.
Ieri, la Sony ha rilasciato un nuovo
trailer di Spider-Man: Across the Spider-Verse (Parte
I), che continuerà le avventure di Miles. A sorpresa, il
trailer suggerisce che questa volta i cattivi sono gli stessi
Spider-Men: c’è infatti una scena scioccante in cui Miles combatte
contro un vero e proprio esercito di varianti di Spider-Man. Un
nuovo Universo e Across the Spider-Verse sono liberamente ispirati
all’evento fumettistico del 2015 di Dan Slott,
Spider-Verse, che presentava ogni variante di
Spider-Man apparsa nei fumetti dell’epoca – e sembra che il regista
Joaquim Dos Santos abbia deciso di ripetere
quell’impresa sul grande schermo. Ecco, dunque, tutti gli
Spider-Man visti nel trailer di Spider-Man: Across the
Spider-Verse (Parte I).
Miles Morales torna come
protagonista di Spider-Man: Across The Spider-Verse
La storia di
Spider-Man: Across the Spider-Verse (Part I)
sembra seguire direttamente la trama del primo film e vede
Miles Morales come Spider-Man principale e
protagonista assoluto.
L’impostazione generale del trailer
sembra suggerire che il posto di Miles nello Spider-Verse sia messo
in discussione (principalmente da Spider-Man
2099), che lo lascia scappare attraverso il multiverso. È
certamente una direzione scioccante per la storia, ma è
perfettamente in linea con i temi di
Spider-Man: Un nuovo universo. Fortunatamente, Miles
troverà ancora degli alleati tra le varianti.
Spider-Man: Across The Spider-Verse
riporta in vita Spider-Gwen
Spider-Man: Across
the Spider-Verse (Parte I) riporta anche Spider-Gwen (conosciuta anche come
Spider-Woman, o anche come Ghost Spiders nei fumetti attuali).
Spider-Gwen proviene da una linea temporale in cui Gwen
Stacy è stata morsa da un ragno radioattivo e non da Peter
Parker, ed è diventata una supereroina dopo aver fallito nel
salvare il suo amico Peter da una discesa nella follia.
La storia di Spider-Gwen è stata
replicata quasi perfettamente nel primo film, che l’ha posizionata
come potenziale interesse amoroso per Miles. Nel trailer è ancora,
chiaramente, dalla sua parte.
La Spider-Woman di Jessica
Drew
Spider-Man:
Across the Spider-Verse (Part I) introdurrà anche una
nuova versione della Spider-Woman di Jessica Drew,
proveniente da Terra-404.
Nel trailer, vediamo Jessica fare il
suo ingresso in un combattimento tra Spider-Gwen,
Miles e una versione
dell’Avvoltoio che riesce a saltare tra più
dimensioni. Sembra essere un altro degli “spider” che si schierano
con Miles nella misteriosa guerra civile dello Spider-Verse.
L’antagonista: Spider-Man 2099
Il trailer presenta
un’importante variante di Spider-Man come antagonista, se non come
vero e proprio cattivo principale del film. Le immagini
promozionali hanno già mostrato Miles Morales
combattere contro Spider-Man 2099 e il filmato
trasmesso al CinemaCon ne suggerisce il motivo: a quanto pare gli
eventi del primo film hanno lasciato aperta una porta multiversale
che i cattivi utilizzano per viaggiare tra le dimensioni.
Presumibilmente questo è in qualche
modo legato direttamente a Miles, che spiega perché è diventato il
bersaglio delle ire di Spider-Man 2099. Sembra che abbia riunito
una sorta di “Consiglio dei Ragni” provenienti da tutto il
multiverso, il che significa che in Spider-Man: Across the
Spider-Verse (Part I) sono presenti più “spiders” di
quanto ci si aspettasse.
Il ritorno di Peter Parker 616
Gli spettatori saranno
felici di vedere un altro volto familiare: Peter Benjamin
Parker della Terra-616, la variante di Spider-Man che ha
fatto da mentore a Miles Morales in Spider-Man: Un nuovo universo e che
corrisponde allo Spider-Man dei fumetti.
Sembra che il vecchio Peter Parker
sia tornato e senza dubbio aiuterà di nuovo Miles. A quanto pare,
la vita di Peter è cambiata molto: è tornato con Mary
Jane e hanno una figlia, Mayday. Nei
fumetti, Mayday diventa la supereroina
Spider-Girl.
Spider-Punk
Sony ha confermato che
Spider-Man: Across the Spider-Verse (Part I)
conterrà un’apparizione importante di Spider-Punk,
un personaggio dei fumetti dal look molto particolare.
Nel trailer non c’è traccia di
Spider-Punk, il che forse suggerisce che non si trova al nodo dello
Spider-Verse ma è comunque possibile che Miles faccia squadra con
Spider-Punk mentre scappa attraverso il multiverso.
Lo Spider-Man simbionte
Il misterioso nodo dello
Spider-Verse ci viene presentato tramite scene di vari Spider-Men
che chiacchierano (e poi si azzuffano). Non è chiaro quale ruolo
importante avranno questi Uomini Ragno nella storia; potrebbero
essere semplicemente degli easter egg ma che, di sicuro, faranno la
gioia degli spettatori.
Uno dei più entusiasmanti è un
assaggio dlla tuta nera di Spider-Man, costume che originariamente
aveva acquisito durante il classico evento Secret
Wars del 1984. Questo si è rivelato essere un simbionte e
lui se ne è liberato, per poi legarsi a Eddie
Brock e diventare Venom.
La variante “Spider-Man” di
Tron
Nel 2010, la Marvel Comics ha pubblicato una serie di
varianti di Tron con personaggi che indossavano
nuovi costumi a lui ispirati. Quello dell’Uomo Ragno è stato
integrato nella storia e presenta una fenomenale gamma di funzioni
high-tech (compresa la furtività).
I colori cambiano a seconda delle
funzioni attivate. Dal trailer del film, riusciamo a scorgere
brevemente uno Spider-Man con il costume di
Tron nello Spider-Verse.
Lo Spider-Man della Playstation
4
Il trailer di
Spider-Man: Across the Spider-Verse presenta anche
un breve sguardo a due personaggi molto familiari: il Peter
Parker e il Miles Morales dei giochi per
PlayStation 4 di Sony.
I giochi di Spider-Man della
Marvel sono stati un successo
assoluto e le storie dei personaggi sono proseguite anche nei
fumetti: è bello vedere queste celebri iterazioni di Peter e Miles
riconosciute nello Spider-Verse.
Lo Spider-Man “corazzato”
L’Uomo Ragno ha indossato
molti costumi nei film, ma sono i fumetti ad avercene introdotti di
memorabili; uno dei più sorprendenti è il costume corazzato
dell’Uomo Ragno, creato per aiutarlo a far fronte all’aumento della
violenza delle gang.
È stato inserito in
Spider-Man: The Animated Series negli anni ’90 ed
è ricordato con affetto dai fan. Non è dunque sorprendente vedere
questo classico costume corazzato fare il suo ingresso in
Spider-Man: Across the Spider-Verse.
Iron Spider della Marvel
Esiste un’interpretazione
fedele ai fumetti dell’Iron Spider, un costume
creato da Tony Stark che presentava una tecnologia
straordinariamente avanzata (tra cui una vela-ragnatela che
toglieva all’Uomo Ragno il suo tratto
caratteristico di sparare ragnatele).
È famoso soprattutto per le braccia
estensibili, anche se stranamente il design originale del fumetto
ne aveva solo tre e non quattro. Sarà divertente vedere quante
braccia avrà l’Iron Spider di Spider-Man: Across the
Spider-Verse.
Manga Spider-Man
La Marvel ha una lunga storia di
tributi ai Manga. Nei fumetti, Spider-Man
Manga ha fatto il suo debutto nel 2002 come parte del
cosiddetto “Nuovo Mangaverso”, e ha avuto un’origine molto diversa
dalla versione tradizionale. Nel Nuovo Mangaverso, l’Uomo Ragno è
stato addestrato come membro del Clan Ragno dei ninja da suo zio e
dal suo sensei.
Questa incarnazione dell’Uomo Ragno
è stata molto popolare ed è stata riproposta in diverse miniserie.
Si spera che in Spider-Man: Across the
Spider-Verse ci sia anche la sua versione di Mary
Jane Watson, che è diventata la Donna Ragno del suo
universo.
Spider-Cop
L’idea di
Spider-Cop è una specie di leggenda nella storia
dell’Uomo Ragno, con il personaggio che è apparso persino nel
recente evento Spider-Geddon (che ha visto anche
un cameo dello Spider-Man di Tom Holland).
Si è fatto strada nello
Spider-Verse, dove sembra giocare a fare il vigile urbano:
probabilmente si tratta solo di un divertente Easter Egg, ma ne
siamo comunque entusiasti!
Spinneret e Spiderling
L’evento a fumetti
Secret Wars del 2015 ha introdotto la linea
temporale “Renew Your Vows”, in cui Peter Parker e
Mary Jane sono rimasti insieme. La loro figlia
Annie May ha ereditato i poteri di Peter,
assumendo l’identità di Spiderling, e non ci è
voluto molto perché diventassero una famiglia di supereroi.
Il trailer di Spider-Man:
Across the Spider-Verse mostra lo
Spinneret di Mary Jane e lo
Spiderling di Annie May che fanno
una passeggiata: speriamo quindi che abbiano un ruolo più
importante nel film.
Lady Spider
Spider-Man:
Across the Spider-Verse presenta molteplici universi e
alcuni spettatori speravano davvero di vedere Lady
Spider, una variante che proviene da un universo
gloriosamente Steampunk. Il personaggio non è ancora entrato
veramente in azione: si è unito a Spider-Man 2099
durante l’evento Spider-Verse del 2015 e da allora è comparsa solo
una manciata di volte.
Il design ha chiaramente
impressionato gli animatori della Sony, perché è uno dei personaggi
più facili da individuare nel trailer di Spider-Man: Across
the Spider-Verse (Part I).
Bag-Man
Uno degli easter egg più
divertenti del trailer è una breve apparizione di
Bag-Man. Nei fumetti, Peter Parker è rimasto senza
tuta e ha dovuto prendere in prestito un costume dei
Fantastici Quattro; le loro uniformi non prevedono
una maschera, quindi ha dovuto improvvisare. Il costume peggiore
dell’Uomo Ragno, il roboante Bag-Man, è diventato così una sorta di
beniamino dei fan.
La Sony non ha i diritti dei
Fantastici Quattro, quindi il costume è stato leggermente
modificato per Spider-Man: Across the
Spider-Verse: questa versione indossa un abito
tradizionale di Spider-Man con un sacchetto di carta in testa.
Spider-Man licantropo
È difficile notarlo nel
trailer, ma una delle varianti di Spider-Man: Across the
Spider-Verse si trasforma effettivamente in un lupo.
Potrebbe trattarsi dell’Uomo Ragno mannaro di MarvelZombies vs. Army of
Darkness, ma il design sembra invece un cenno a Spider-Man
Unlimited.
Si tratta di un gioco per cellulari
in cui diverse versioni dell’Uomo Ragno lavorano insieme, compreso
un licantropo.
Scarlet Spider
Clone di Peter Parker,
Ben Reilly è meglio conosciuto come lo
Spider Scarlet, che appairà in Spider-Man:
Across the Spider-Verse – come possiamo notare dal suo
character design messo bene in evidenza nel marketing – ma il
trailer include anche il suo successore Kaine in
costume da Ragno Scarlatto, con un design meno riconoscibile.
È possibile che ci siano più Scarlet
Spider; a dire il vero, ci sono innumerevoli versioni di Peter
Parker, quindi non c’è motivo per cui lo stesso non possa valere
per altri personaggi.
Lo Spider-Man della Future
Foundation
L’Uomo Ragno si è poi
unito ai Fantastici Quattro nei fumetti,
sostituendo il suo amico Torcia Umana dopo che si
pensava fosse stato ucciso nella Zona Negativa. Ha indossato una
nuova uniforme della squadra, bianca, con un’insegna di ragno in
stile digitale. L’Uomo Ragno della Future Foundation sembra essere
uno degli antagonisti di Spider-Man: Across the
Spider-Verse.
Agisce insieme a molte altre
varianti che non sono ancora state identificate, il che significa
che Spider-Man: Across the Spider-Verse (Part I)
conterrà davvero tante versioni di Spider-man, molte più di quelle
che credevamo.
Svelato il trailer di Scream
6, dal 9 marzo al cinema! Dopo gli ultimi omicidi di
Ghostface, i quattro sopravvissuti si lasciano
alle spalle Woodsboro e iniziano un nuovo capitolo. In
Scream 6, Melissa Barrera (“Sam
Carpenter”), Jasmin Savoy Brown (“Mindy
Meeks-Martin”), Mason Gooding (“Chad
Meeks-Martin”), Jenna Ortega (“Tara Carpenter”), Hayden Panettiere (“Kirby Reed”) e
Courteney Cox (“Gale Weathers”) tornano a
ricoprire i loro ruoli nel franchise insieme a Jack Champion, Henry
Czerny, Liana Liberato, Dermot Mulroney, Devyn Nekoda, Tony
Revolori, Josh Segarra e Samara Weaving.
Diretto da Matt Bettinelli-Olpin
& Tyler Gillett e scritto da James Vanderbilt & Guy Busick
e BASATO SUI PERSONAGGI CREATI DA Kevin Williamson, Scream
6 è PRODOTTO DA William Sherak, James Vanderbilt, Paul
Neinstein. PRODOTTO ESECUTIVAMENTE DA Kevin Williamson, Gary
Barber, Peter Oillataguerre, Chad Villella, Courteney Cox, Ron
Lynch, Cathy Konrad, Marianne Maddalena. Protagonisti sono
Melissa Barrera, Jasmin Savoy Brown, Jack Champion, Henry
Czerny, Mason Gooding, Liana Liberato, Dermot Mulroney, Devyn
Nekoda,
Jenna Ortega, Tony Revolori, Josh Segarra, Samara Weaving con
Hayden Panettiere e Courteney
Cox.
Oggi è stato presentato in
conferenza stampa Natale a tutti i costi, il
nuovo film di Natale con Christian De Sica. Il film, un remake della
pellicola francese del 2021 Mes tres chersenfants, è opera del regista Giovanni
Bognetti che mette su un cast formato da Christian
De Sica,
Angela Finocchiaro, Dharma Mangia Woods e
Claudio Colica. Il film che uscirà anche su
Netflix il 19 dicembre ci accompagnerà in questo
periodo natalizio portando ancora una volta sul piccolo e grande
schermo il re dei cinepanettoni.
Natale a tutti i costi, la
trama
Dopo venticinque anni la famiglia
perfetta si separa: i figli, Alessandra e Emilio, abbandonano il
nido e la provincia. Vanno a vivere in città lasciando i genitori,
Carlo e Anna, finalmente soli. I ragazzi nel giro di pochi mesi,
presi dalla loro nuova vita, limitano i rapporti con i genitori a
qualche breve chiamata, disertano i funerali dei parenti, non si
presentano più ai compleanni. , non trascorreranno il Natale
insieme alla loro famiglia. In conferenza stampa il tema della
famiglia è stato più volte ripreso soprattutto in relazione alle
dinamiche dentro e fuori il set che hanno coinvolto i
protagonisti.
“Non ho provato lo stesso senso
di smarrimento che ha provato il mio personaggio, la sindrome del
nido vuoto. I miei figli, fortunatamente, mi trovano abbastanza
simpatico quindi gli piace passare del tempo insieme a me”,
afferma Christian De Sica. Angela
Finocchiaro è di un’altra veduta: “Io, invece, sono
sempre stata ansiosa e iper protettiva, ma quando i miei figli
hanno lasciato casa mi sono sorpresa. Un pensiero che faccio
spesso è: se so che loro stanno bene, anche io sto bene”.
Dharma Mangia
Woods, dopo La
Stranezza, torna sul grande schermo con una commedia
natalizia. L’attrice ha raccontato come è stato far parte di questa
famiglia: “Entrare in relazione con Angela [Finocchiaro]
Christian [De Sica] e Claudio [Colica] è stato molto semplice. Si è
creata subito una grande intesa che nasce soprattutto da una grande
stima che nutro nei loro confronti. Mi sono affidata a loro ed è
stato tutto molto naturale, non percepito lo stacco tra lo stare in
scena e non”. Claudio Colica, altro membro
della famiglia Della Fava, fa parte del mondo della comicità già da
molti anni grazie al successo de Le Coliche: “È stato un sogno,
non è stato difficile considerarli genitori. Fuori dal set ci
sentivamo come una famiglia. Anche io non ho percepito questo
stacco tra realtà e finzione. Quando mi hanno detto che avrei
recitato con De Sica ho urlato in mezzo alla strada, ho realizzato
un grande sogno. Sono cresciuto con lui”.
Christian De Sica e Angela
Finocchiaro ancora insieme
Natale a tutti i
costi rappresenta la quinta collaborazione del duo comico.
Dopo aver interpretato rispettivamente Babbo Natale e la Befana, si
ritrovano come una coppia di coniugi molto affiatati. Nel film
Carlo e Anna, arrabbiati e disperati. Decidono quindi di mentire
fingendo di aver ereditato sei milioni di euro da una vecchia zia
pur di riavere i loro figli. Il piano sembra funzionare e, spinti
dalla speranza di poter avere la loro fetta di eredità per
realizzare i loro sogni, i figli si ripresentano magicamente,
assicurando persino di non potersi perdere il Natale in
famiglia.
Angela Finocchiaro
ha parlato di questa nuova collaborazione con Christian De
Sica: “La nostra coppia ha trovato una maturità dopo
averne passate tante negli altri film. Io sono felicissima
non vedo l’ora di farne un altro”. Il film è prodotto da
Iginio Straffi e Alessandro Usai
per Colorado Film in associazione con Sony Pictures International
Productions in collaborazione con RTI, e vede nel cast anche
Iaia Forte, Fioretta Mari, Francesco Marioni, Alessandro
Betti.
Christian De Sica,
invece, stuzzicato da una domanda parla delle sorti della commedia
italiana soprattutto con il politicamente corretto: “Non
rinnego i cinepanettoni. Fare una commedia diretta in questo modo
da Bognetti è stato entusiasmante. È un regista che ha un grande
occhio. Purtroppo, il politicamente corretto per un comico è un
problema. Il comico è cattivo e questo di fatto induce a stare
attenti a qualsiasi cosa si dica”.
Commedia dai toni cupi
Natale a tutti i costi è un remake di un film
francese. Questo ha fatto discutere molto sulle sorti del futuro
del cinema: “Per quanto riguarda il cinema italiano è pieno di
registi, produttori, attori e attrici di grande talento. Di
sceneggiatori invece ce ne sono pochi. È difficile creare cose
originali perché è stato tutto già detto. Senza contare che in
Francia impiegano 5 mesi per scrivere una sceneggiatura, in Italia
abbiamo molto tempo”, Christian De Sica ha
continuato poi parlando del suo futuro in altri cinepanettoni:
“Sui social tutti mi chiedono quando ritorno a fare di nuovo
cinepanettoni. La verità è che non me ne hanno più offerti. Lo
farei ma c’è anche un’età per ogni cosa”.
I primi quaranta minuti del film
mettono davvero a dura prova lo spettatore che per un momento non
sa se sta assistendo a una commedia o un film drammatico. In
particolare, questi toni cupi sono portati in scena dalla coppia di
figli interpretati da Dharma Mangia Woods e
Claudio Colica. Per tutto il film infatti il
personaggio di Alessandra non si sente realizzata. Di questo ne
parla anche l’attrice: “La società è cambiata e ci sono diverse
difficoltà per i giovani. Volevo normalizzare il fatto che a
26 anni è normale avere delle insicurezze e normalizzare una serie
di sentimenti che sono considerati negativi”.
Regista e sceneggiatore di Natale a
tutti i costi è Giovanni Bognetti che include
nella sua commedia queste tinte cupe: “Abbiamo voluto fare una
commedia dove i rapporti erano così naturali.Siamo andati
in direzione di una commedia raccontando questa famiglia e la loro
vita che come ogni altra ha dei momenti più cupi. Del film francese
ho preso la struttura, che era la cosa che funzionava meglio. Poi
io ho introdotto questi elementi cupi che sono molto nel mio
stile”.
Steven Spielberg è un regista che
non ha bisogno di presentazioni. Tra le più importanti personalità
di cinema mai esistite, egli ha nel corso della sua carriera dato
vita a grandissimi successi di critica e pubblico, coniugando alla
perfezione autorialità e cinema popolare. I suoi film riescono
infatti a parlare a spettatori di ogni tipo, facendo sognare grazie
a storie fantastiche che permettono anche di riflettere sull’essere
umano, i suoi valori e le sue virtù. Da molti considerato uno dei
maggiori storyteller ancora oggi in attività, Spielberg è da sempre
una vera e propria garanzia di qualità.
3. Ha vinto 3
Oscar. Nel corso della sua carriera Spielberg ha ricevuto
ben 20 candidature ai premi Oscar. In particolare, è stato nominato
otto volte come miglior regista, trionfando nel 1994
per Schindler’s List e nel 1999
per Salvate il soldato Ryan, e undici come produttore
del miglior film, vincendo in tale categoria nel 1994 per
Schindler’s List. Nel 1987 gli è invece stato conferito il
premio alla memoria Irving G. Thalberg, assegnato periodicamente a
produttori creativi i cui lavori riflettono delle continue
produzioni cinematografiche di alto livello.
Steven Spielberg e Duel
4. Originariamente era
pensato come film per la televisione.Duel
rappresenta il vero e proprio debutto di Spielberg alla regia di un
lungometraggio. Girato in soli 13 giorni e con mezzi molto scarsi,
il film con la sua durata di 74 minuti era pensato per una
distribuzione televisiva. Dato il buon successo ottenuto, però, a
Spielberg fu chiesto di aggiungere alcune scene così da fargli
raggiungere i 90 minuti di durata e poter essere distribuito nelle
sale cinematografiche. Qui ottenne un successo ancora maggiore e
fece guadagnare a Spielberg una buona notorietà.
Steven Spielberg e Lo squalo
5. Ha girato il film in mare
aperto. Nel girare Lo squalo, il film che gli ha
conferito un’enorme successo di critica e pubblico, Spielberg si
rifiutò di girare in una vasca e preferì invece realizzare le
riprese in mare aperto. Ciò comportò però numerose difficoltà,
dalle onde che provocavano inquadrature mosse fino alla comparsa di
altre barche all’orizzonte. Il problema principale però si verificò
con il mancato funzionamento dello squalo meccanico, che costrinse
la troupe a lunghe ed estenuanti attese. Per risolvere la
situazione si decise di ridurne al minimo le apparizioni,
sostituendole con momenti di attesa e suspense che paradossalmente
decretarono il successo del film.
Steven Spielberg e il suo nuovo
film The Fabelmans
6. È basato sulla sua
infanzia. Nel 2021 Spielberg ha annunciato di essersi
finalmente deciso a realizzare un film a cui da diverso tempo
pensava, basato sulla sua infanzia. Più volte rimandato per la
difficoltà di rapportarsi in modo tanto diretto con il proprio
vissuto, Spielberg ha poi intitolato il film The
Fabelmans, partecipando anche alla sceneggiatura e basandolo
in modo più vago sulle proprie esperienze da ragazzo. In esso egli
racconta la sua famiglia, il rapporto con i genitori e le sorelle
e, naturalmente, anche della sua passione per il cinema.
Steven Spielberg e Superman
7. Avrebbe dovuto dirigere
il film. Quando nel 1978 arrivò al cinema Superman, il primo film
dedicato al celebre supereroe, Spielberg era stato considerato per
dirigere il film. Egli, tuttavia, era in quel momento impegnato su
altri progetti che suscitavano maggiormente il suo interesse e così
la regia venne infine affidata a Richard Donner.
Di recente, però, un incontro tra Spielberg e l’amministratore
delegato della Warner Bros. David Zaslav ha spinto
in molti a credere che lo studios starebbe cercando di offrire
proprio al celebre regista l’opportunità di dirigere un nuovo film
su Superman. Nulla a riguardo è però stato ad ora confermato.
Steven Spielberg: la moglie e i figli
8. Si è sposato due
volte. Spielberg è sempre stato molto riservato circa la
propria vita privata, ma di lui si sa che è stato sposato dal 1985
al 1989 con l’attrice Amy Irving, alla quale era
precedentemente stato legato dal 1976 al 1979. Al momento del loro
divorzio, il giudice riconobbe come valido un accordo
prematrimoniale scritto su un tovagliolo, stando al quale la Irving
ricette una buonuscita di ben 100 milioni di dollari. In seguito,
nel 1991 Spielberg ha sposato l’attrice Kate
Capshaw, che nel 1984 aveva diretto nel film Indiana Jones e il tempio
maledetto.
9. Ha diversi
figli. Dal primo matrimonio Spielberg ebbe un figlio, nato
nel 1989 e chiamato Max Samuel. In seguito, dalla
Capshaw ha avuto tre figli naturali: Sasha, nata
nel 1990 e oggi attivta come cantante e attrice,
Sawyer, nato nel 1992 e Destry,
nato nel 1996. Con la moglie aveva poi già adottato un bambino di
nome Theo e una bambina di nome
Mikaela. Spielberg ha inoltre come figliastra
l’attrice Jessica Capshaw, nata nel 1976 dal
precedente matrimonio della moglie.
Steven Spielberg: il suo patrimonio
10. È uno delle più ricche
personalità del cinema. Spielberg è ormai attivo da
cinquant’anni nell’industria cinematografica e ha raggiunto uno
status pressocché unico. Grazie ai numerosi film diretti, prodotti
o ad altri suoi coinvolgimenti in tale ambito, egli può oggi
vantare un patrimonio di 8 miliardi di dollari. Una cifra che lo
rende la seconda celebrità più ricca del mondo, secondo solo al suo
vecchio amico GeorgeLucas, che
vanta invece una fortuna pari a 10 miliardi.
Era il 2004 quando
Nicolas Cage inaugurava un nuovo franchise con
Disney, Il mistero dei templari, una storia
d’avventura a metà strada tra Indiana Jones e
Tomb Raider, con un potenziale enorme, che ha dato
vita a due lungometraggi, entrambi con protagonista Cage, e adesso
a una serie tv, disponibile su Disney+ dal 14 dicembre, dal titolo
Il mistero dei templari – La serie.
A raccogliere il
testimone di Ben Gates, una giovane eroina di nome Jess Morales
(Lisette Olivera), in cerca di… green card!
Proprio così, la serie Disney+ parte da un presupposto che più
realistico non si può, per trasportare all’avventura lo spettatore
in una mozzafiato caccia al tesoro, molto classica per sviluppi e
svolte, ma anche divertente e di intrattenimento per un pubblico di
giovani aspirante cacciatori. E anche in questo caso, come da
diverso tempo a questa parte, si sceglie di fare di Il mistero dei templari – La serie una “cosa
tra femmine”, visto che di fronte a Jess si erge la spietata
villain della storia, Billie Pearce, interpretata da Catherine Zeta-Jones, con un caschetto biondo
platino e la ferma intenzione di non lasciarsi sfuggire il tesoro
che cerca da una vita.
Abbiamo incontrato le due
attrici in occasione della conferenza stampa mondiale di
presentazione dello show, momento in cui la semi esordiente Olivera
ha raccontato così il suo stato d’animo in merito alla serie e alla
produzione: “Onestamente è un onore far parte di questa serie,
penso che fin dall’inizio, tutti noi ci siamo entusiasmati
tantissimo. Abbiamo lentamente costruito la nostra famiglia su
questo set, con un’energia positiva costante, fin dall’inizio. E
penso che sarà un’avventura davvero divertente per tutti. Di sicuro
ci siamo davvero divertiti a realizzarlo, è la migliore esperienza
della mia vita e sono davvero eccitata.”
Veterana del grande
schermo e ora nelle vesti di Morticia Addams su
Netflix, Catherine Zeta-Jones sta inaugurando
una nuova fase delle sua carriera nella serialità, abbracciando un
inedito ruolo di villain Disney a tutti gli effetti: “Chi non
ama una caccia al tesoro? Penso che questa serie sia una storia
indipendente ma anche un grande omaggio a un grande franchise. E
penso che questo sia possibile grazie a questa meravigliosa linfa
giovane dei nostri protagonisti, a un’ottima sceneggiatura e al
fatto che cercare tesori non perde mai il suo fascino, anche dopo
20 anni.”
“Penso che la chiave
per riportare in vita vecchi franchise sia dare loro una nuova
vita. Certi film, certe serie TV sono nel nostro subconscio. Quando
ho raccontato ai miei ragazzi, che ormai sono grandi, che avrei
fatto National Treasure non erano molto entusiasti, ma i film li
abbiamo visti quando erano piccoli e li hanno amati, quindi penso
che ci sia anche un fattore generazionale. E ora gli stiamo dando
una nuova vita. E lo stiamo facendo con gli strumenti che abbiamo
oggi, inserendo nel racconto la tecnologia, che oggi è una parte
fondamentale della nostra vita. Il mondo è completamente cambiato,
ma quello che è rimasto lo stesso è la nostra capacità di
divertirci. È un ottovolante. Sono davvero entusiasta di farne
parte!”
Il mistero dei templari – La serie è
disponibile su Disney+ dal 14 dicembre con i primi due
episodi. Oltre a Lisette Olivera e a Catherine Zeta-Jones, la serie è interpretata
da Zuri Reed (Flatbush Misdemeanors);
Antonio Cipriano (Jagged Little Pill a
Broadway); Jordan Rodrigues (Lady
Bird); Jake Austin Walker
(Rectify); e Lyndon Smith
(Parenthood). Inoltre, Harvey Keitel
(Pulp
Fiction), che ha interpretato Peter
Sadusky nel franchise cinematografico de Il mistero dei Templari, si unisce al cast della serie
come guest star nello stesso ruolo.
Jerry Bruckheimer,
Cormac e Marianne Wibberley, Jonathan
Littman e KristieAnne Reed sono gli
executive producer della serie insieme a Rick
Muirragui, che è anche sceneggiatore. Anche Jon
Turteltaub, regista dei film, è executive producer.
Mira Nair è regista ed executive producer.
AMC ha diffuso il trailer ufficiale
di Anne Rice’s Mayfair Witches, la nuova serie tv
soprannaturale creata da
Esta Spalding
e Michelle Ashford, basata sulla trilogia di
romanzi Lives of the Mayfair Witches di Anne Rice. La
serie vedrà Alexandra Daddarionei panni della dottoressa Rowan Fielding, un neurochirurgo
che scopre di essere l’erede della dinastia Mayfair. La serie
debutterà l’8 gennaio 2023 su AMC e AMC+ negli USA.
La trama e il cast di Anne Rice’s Mayfair Witches
In Anne Rice’s Mayfair Witches
il neurochirurgo Dr. Rowan Fielding scopre di essere l’erede
di una dinastia di potenti streghe perseguitate da uno spirito
sinistro. Nel cast della serie oltre Alexandra Daddario a anche Harry
Hamlinnei panni di Cortland Mayfair,
l’attuale patriarca di Mayfair.Tongayi
Chirisa neipanni di Ciprien
Grieve, un nuovo personaggio creato da AMC, che è una combinazione
di Michael
Curry e Aaron Lightner.Jack
Hustonnei panni di Lasher, un’entità potente e
mutevole che è stata legata per secoli alle streghe di Mayfair. Nei
ruoli ricorrenti troviamo invece Annabeth Gish nel ruolo di Deirdre
Mayfair, Beth Grant nel ruolo di Carlotta Mayfair, Erica Gimpel nel
ruolo di Ellie Mayfair e Jen Richards nel ruolo di Jojo.