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LOL Xmas Special: Chi ride è fuori dal 19 dicembre in esclusiva su Prime Video

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LOL Xmas Special: Chi ride è fuorilo speciale natalizio di LOL: Chi ride è fuori, arriva in esclusiva su Prime Video dalle 21:00 del 19 dicembre. Una puntata unica che chiama a raccolta sei tra i protagonisti più amati delle prime due edizioni, che rivivranno l’esperienza del comedy-show in un’atmosfera tutta natalizia.

Fedez torna nel suo ruolo di host e giudice, osservando dalla control-room i concorrenti Mara Maionchi (per la prima volta nel ruolo di concorrente di LOL), Frank Matano, Maria Di Biase, Michela Giraud, Mago Forest e Lillo nel teatro addobbato a festa.
Per l’edizione natalizia valgono, quindi, le stesse regole di LOL: Chi ride è fuori, ma l’esperimento durerà 4 ore: alla prima risata, il comico riceverà prima il cartellino giallo dell’ammonizione e poi quello rosso dell’ espulsione dal gioco.

Ad aggiudicarsi il montepremi finale di 100.000 euro, da devolvere a un ente benefico a scelta del vincitore, chi riuscirà a non ridere fino alla fine. Prodotto da Endemol Shine Italy per Amazon Studios, LOL Xmas Special: Chi ride è fuori sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo a partire dalle ore 21:00 del 19 dicembre.

#LolXmasSpecial

Mia Goth: 10 cose che non sai sull’attrice

Mia Goth: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Mia Goth è una delle più interessanti interpreti della sua generazione oggi in attività. Scelta per recitare in film di particolare prestigio, la Goth ha poi piano piano compiuto scelte sempre più coraggiose, partecipando a progetti sperimentali che le hanno permesso di mettere in mostra tutto il suo talento. Con un volto difficilmente dimenticabile e un’evidente voglia di mettersi in gioco, la Goth è senza dubbio una delle personalità da tenere d’occhio da qui in avanti.

Ecco 10 cose che non sai di Mia Goth.

Mia Goth: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. L’attrice esordisce al cinema nel 2013 con il film NymphomaniacVol. II, per poi recitare in The Survivalist (2015), Everest (2015), La cura del benessere (2016), Marrowbone (2017) e Suspiria (2018), con Dakota Johnson. Dopo quest’ultimo film, che le conferisce maggiore popolarità, la Goth ha recitato in High Life (2018), Emma. (2020), con Anya Taylor-Joy, e Mayday (2021). Nel 2022 è tra le protagoniste di X – A Sexy Horror Story, dove interpreta due ruoli. Riprende poi uno di questi nel sequel/prequel Pearl, uscito nello stesso anno.

2. Ha scritto una sceneggiatura. Insieme al regista Ti West, che l’ha diretta in X – A Sexy Horror Story, l’attrice ha poi scritto la sceneggiatura del film Pearl, che la vede protagonista nei panni della Pearl del titolo, una giovane con l’ambizione di diventare una stella del cinema, il cui sogno si trasformerà però ben presto in un incubo. Per la Goth si è trattata della prima esperienza come sceneggiatrice, a conferma del fatto che tiene molto a questo progetto e alla storia del suo personaggio.

3. È una moderna scream queen. Scream queen, ovvero regina dell’urlo, è il termine con cui si identifica un’attrice che lavora prevalentemente in film horror e la cui popolarità deriva proprio dalle sue interpretazioni in tali opere. Celebri scream queen sono Jamie Lee Curtis, Neve Campbell e Sarah Michelle Gellar. Con ben 5 film di questo genere all’attivo (Marrowbone, La cura del benessere, Suspiria, X – A Sexy Horror Story, Pearl) e altri 2 in arrivo (Infinity Pool e MaXXXine), la Goth è ora considerata una vera e propria scream queen dei nostri giorni.

Mia-Goth-Suspiria

Mia Goth in Suspiria

4. È una delle protagoniste del film. In Suspiria, il film horror diretto da Luca Guadagnino, l’attrice ricopre il ruolo di Sara Simms, una delle ballerine della Markos Dance Company, che stringe una forte amicizia con Susie Bannion, la nuova arrivata nonché vera e propria protagonista del film. Nel corso di esso, ad ogni modo, anche il personaggio della Goth si rivela particolarmente importante. Interpretare Sara ha dunque permesso all’attrice di farsi notare e guadagnare una maggiore popolarità. È infatti stato questo film a dare una significativa svolta alla sua carriera.

Mia Goth in X – A Sexy Horror Story e Pearl

5. In X – A Sexy Horror Story ha interpretato due personaggi. Nel film slasher distribuito nel 2022, l’attrice interpreta sia la protagonista che l’antagonista. La prima è Maxine, una giovane aspirante attrice pornografica, mentre la seconda è invece l’anzia e misteriosa Pearl. Mentre per interpretare Maxine la Goth appare al naturale, per Pearl si è invece dovuta sottoporre a circa 10 ore di trucco, necessarie per permetterle di poter assumere le realistiche sembianze di una donna anziana. Nonostante si sia trattata di un’esperienza fisicamente molto impegnativa, per l’attrice si è trattato di uno dei set più stimolanti della sua carriera.

6. Ha studiato molto per costruire la storia di Pearl. Nel secondo capitolo della trilogia, Pearl, l’attrice riprende i panni dell’anziana donna vista in X – A Sexy Horror Story per raccontarne però la giovinezza durante gli anni della Seconda guerra mondiale. Collaborando alla sceneggiatura del film, la Goth si è preoccupata di fare molte ricerche su quel periodo, costruendo così una backstory che fosse in linea con quel periodo storico. Allo stesso modo, si è preparata al ruolo riguardando i film Che fine ha fatto Baby Jane? e Il mago di Oz.

Mia-Goth-Pearl

Mia Goth e Shia LaBeouf

7. Ha una figlia con il noto attore. L’attrice ha incontrato l’attore Shia LaBeouf durante le riprese di Nymphomaniac – Vol. II. A distanza di qualche anno, nell’ottobre del 2016, i due hanno dichiarato di essersi sposati a Las Vegas. Due giorni dopo, in realtà, un funzionario locale ha affermato che la coppia non era legalmente sposata, ma che era invece stata celebrata una cerimonia di impegno. Nel settembre 2018 è stato invece annunciato che la coppia si era separata e aveva chiesto il divorzio. A sorpresa, però, nel febbraio del 2022 hanno dichiarato di essere tornati insieme e di aspettare una figlia, nata poi nel marzo del 2022 con il nome Isabel.

Mia Goth non è su Instagram

8. Non è presente sul celebre social. A differenza di molti suoi colleghi, l’attrice ha scelto di non possedere un proprio profilo sul social network Instagram. La Goth ha infatti dichiarato di non apprezzare particolarmente questo tipo di piattaforme e di non esserne interessata, preferendo mantenere per sé aspetti della sua vita che altrimenti finirebbero alla mercé di tutti. I suoi fan possono però seguire alcune profili a lei dedicati, con foto e notizie sulle sue attività da attrice.

Mia Goth, le sue sopracciglia

9. È nota anche per le sue sopracciglia. La Goth, oltre che per il suo talento, è resa nota anche dal suo viso, reso particolare dal fatto che le sue sopracciglia risultano quasi invisibili. Sin dall’inizio della sua carriera l’attrice è infatti solita sfoggiare delle sopracciglia molto sottili e con un colorito molto pallido, che rendono difficile distinguerle sul volto. Una caratteristicha che sembra risaltare ancor di più gli occhi e modificare la fisionomia del volto. La Goth ha raccontato di aver sempre avuto le sopracciglia così come si possono vedere oggi e che inizialmente aveva difficoltà a farsele piacere. Con il tempo, però, sembra aver lanciato una vera e propria moda seguita da molti.

Mia Goth: età e altezza dell’attrice

10. Mia Goth è nata il 30 novembre del 1993 a Southwark, quartiere del borgo londinese omonimo, nella zona centrale di Londra. L’attrice è alta complessivamente 1,77 metri.

Fonte: IMDb

Natale a tutti i costi, la recensione del film Netflix con Christian De Sica e Angela Finocchiaro

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Natale a tutti i costi è la nuova commedia natalizia con Christian De Sica e Angela Finocchiaro, che superano le cinque collaborazioni insieme. Il tema centrale è la famiglia formata da Alessandra ed Emilio, figli di Carlo e Anna. Si tratta di un remake di un film francese dal titolo Mes tres chers enfants che il regista Giovanni Bognetti ha adattato per il pubblico italiano. Più nello specifico il viaggio di questo film attraversa le diverse tappe che compongono il tema della separazione dal nido familiare, le conseguenze e anche gli sbagli di determinate azioni.

Dopo venticinque anni, Alessandra ed Emilio, decidono di lasciare il nido familiare per andare a vivere in città lasciando i genitori, Carlo e Anna, finalmente soli. Natale a tutti i costi pone fortemente l’accento sul tema della separazione tra genitori e figli. La sindrome del nido vuoto è quella di cui soffre Anna, interpretata da Angela Finocchiaro, che cerca tutti gli espedienti per non far partire i figli verso la città. Carlo, invece, interpretato da Christian De Sica ne sembra quasi sollevato, non oppone resistenza e cerca di essere di conforto per sua moglie Anna. Natale a tutti i costi sarà disponibile solo su Netflix a partire dal 19 dicembre.

Natale a tutti i costi, la trama

I figli sono l’eredità che ogni genitore lascia al mondo, ma in questo caso Alessandra (interpretata da Dharma Mangia Woods) ed Emilio (interpretato da Claudio Colica) sono un’eredità difficile da mantenere. I ragazzi nel giro di pochi mesi, presi dalla loro nuova vita, limitano i rapporti con i genitori a qualche breve chiamata. Disertano i funerali dei parenti, non si presentano più ai compleanni e come ultima goccia, non trascorreranno il Natale insieme alla loro famiglia. Inizia quindi il primo turning point di Natale a tutti i costi: Carlo e Anna, arrabbiati e disperati, decidono quindi di mentire fingendo di aver ereditato sei milioni di euro da una vecchia zia pur di riavere i loro figli.

Il confronto generazionale che si viene a creare dà poi modo di approfondire i caratteri dei protagonisti. Anna cerca disperatamente in Alessandra non più una figlia ma un surrogato di una migliore amica. Carlo, invece, proietta su Emilio tutti i fallimenti della sua vita. Nei primi sessanta minuti del film, infatti, i toni cupi e disastrosi del film ci allontanano dal genere di commedia natalizia classica alla quale siamo stati abituati con i cinepanettoni. Ma Natale a tutti i costi è una commedia figlia del suo tempo che, come la famiglia Della Fava, è morigerata e per nulla appariscente.

La bugia bianca messa in atto da Carlo e Anna sembra funzionare. Spinti dalla speranza di poter avere la loro fetta di eredità per realizzare i loro sogni, i figli si ripresentano magicamente, assicurando persino di non potersi perdere il Natale in famiglia. Natale a tutti i costi, appunto.

Natale a tutti i costi film recensione

Genitori e figli

Dalla famiglia non si può scappare o se cerchi di scappare la famiglia trova sempre un modo per ritrovarti. Alessandra ed Emilio portano il peso della colpa più grande del film: hanno abbandonato il nido familiare. D’altra però i genitori non sono esonerati da tutte le colpe. A loro va il demerito di non aver saputo, talvolta, apprezzare i figli mettendoli davanti alle pressioni sociali alle quali già sono sottoposti dalla vita.

Alessandra ha 26 anni ma già ha su di sé la pressione costante del fallimento: quei soldi millantati dai genitori potrebbero farle comodo per seguire i suoi sogni. Emilio, invece, rappresenta la figura dello stagista sfruttato. Pur di entrare nelle grazie del suo capo è costretto a non contraddirlo in nessun modo, neppure se riguarda orari di lavoro inaccessibili. Carlo e Anna non possono comprendere a pieno questo disagio generazionale che i loro figli portano sul groppone. Viceversa Alessandra ed Emilio non riusciranno mai a toccare con mano il senso di sacrificio di cui sono portatori i genitori.

Non è colpa di nessuno ma è colpa di tutti, nello stesso identico modo. La bugia bianca congeniata solo per poter avvicinare i figli si trasforma in una cosa molto più grande. In un crescendo di episodi grotteschi, Carlo e Anna diventano quasi vittime della loro stessa bugia. I figli ormai li credono degli avidi, il resto della famiglia inizia a porsi delle domande su tutta questa fortunata ereditata da una vecchia zia. Ancora una volta, pochi elementi della classica commedia italiana, ormai vittima del politicamente corretto, che diventa “scorretto” solo in poche occasioni. Al ruolo della nonna, una intramontabile Fioretta Mari, sono riservati quei pochi attimi di scorrettezza di Natale a tutti i costi che neanche Christian De Sica è riuscito a regalarci.

I soldi non danno la felicità

La bugia si protrae per tutto l’arco narrativo di Natale a tutti i costi. Verso la fine, però, quando sembra che tutto stia per essere rivelato arriva il secondo turning point della pellicola. Come un gatto che si morde la coda, la bugia diventa sempre più grande dove questa volta a pesare di più sull’ago della bilancia sono i sentimenti. Abbandonata l’idea dei soldi per un bene superiore i figli iniziano a ricordare chi sono. Come svegliati da un lungo sonno, adesso riescono ad assaporare quei momenti e quelle piccole cose dalle quali sono fuggiti. Preparare la tavola con mamma e papà diventa un privilegio, cenare tutti insieme a tavola un’occasione, le videochiamate una opportunità. Anche dormire nel lettone con mamma e papà dopo aver ricevuto una brutta notizia diventa un modo per lasciarsi coccolare. Per ricevere quegli abbracci che da tempo ormai rimanevano mozzati a metà.

Poi tutto cambia ancora una volta, avviene il disvelamento della bugia e il dialogo generazione si interrompe: “Pur di avere il vostro affetto bisognava comprarvi”. Ancora una volta, alla nonna è affidata non solo il lato più comico del film ma anche quello di narratore onnisciente. Esprime l’opinione che tutto il pubblico guardando il film avrebbe voluto esprimere a gran voce. Questo messaggio, lanciato dalla nonna, diventa poi il messaggio principale del film che conduce i figli a perdonare i genitori e viceversa perché bisogna festeggiare il Natale a tutti i costi.

James Cameron: gli 8 migliori villain dei suoi film

James Cameron: gli 8 migliori villain dei suoi film

James Cameron è tornato con il sequel di Avatar nelle sale cinematografiche. A più di dieci anni dall’uscita del primo film, Avatar: La via dell’acqua riporta il pubblico a Pandora con volti familiari come Jake Sully, Neytiri e persino il villain colonnello Quaritch, apparentemente morto nel primo film. In realtà, Quaritch è solo uno dei tanti cattivi iconici della filmografia Cameron, che spaziano dagli umani agli extraterrestri, fino ai cyborg assassini: ripercorriamoli assieme.

Piranha volanti (Piranha II: The Spawning)

Parlando di Terminator 2: Il giorno del giudizio, James Cameron ha definito scherzosamente il suo film d’esordio Piranha II: The Spawning come “la più bella commedia horror sui pesci assassini volanti mai realizzata”. Ricordiamo infatti che il sequel ha aumentato la pericolosità dei piranha del primo film dotandoli di ali. L’unico inconveniente della minaccia dei piranha nel capitolo precedente era che, non appena i personaggi uscivano dall’acqua, si trovavano automaticamente al sicuro. Se i piranha possono volare, non è più così.

Caledon Hockley (Titanic)

Titanic di James CameronIl cattivo di Titanic, uno dei film romantici più iconici degli anni ’90, è tecnicamente l’iceberg che affonda la nave. Ma l’iceberg non ha alcuna intenzione malvagia; è semplicemente seduto nell’oceano, a farsi gli affari suoi, fino al momento dell’impatto. Il vero antagonista del film potremmo dunque dire che sia Caledon Hockley. James Cameron traduce la storia del’amore impossibile del Romeo e Giulietta sui ponti del Titanic, con la ricca e mondana Rose che si innamora del plebeo Jack. Billy Zane interpreta in modo esilarante il ruolo di Caledon, il fidanzato geloso, possessivo e ossessionato da se stesso di Rose, che cerca di uccidere Jack mentre la nave sta affondando.

Carter Burke (Aliens – Scontro finale)

Carter Burke in Aliens di James CameronMentre la principale forza antagonista di Aliens è, ovviamente, l’alieno, il furbo Carter Burke rappresenta il villain umano. Burke dà più valore al denaro e al potere che alle vite umane; la satira pungente dell’insensibile élite aziendale incarnata da questo personaggio è uno dei tanti aspetti di Aliens che ancora oggi resiste. Burke è probabilmente ancora più insopportabile degli stessi alieni!

Salim Abu Aziz (True Lies)

True Lies di James CameronSe James Cameron avesse diretto un film di James Bond, questo potrebbe assomigliare a True Lies, il suo sottovalutato thriller di spionaggio su un agente governativo che bilancia il suo lavoro di spia con i doveri suburbani di marito e padre. Come la maggior parte dei cattivi di Bond, il cattivo di True Lies è una caricatura fumettistica di una sfrenata malvagità megalomane. Salim Abu Aziz è il leader di una cellula terroristica estremista nota come “Jihad cremisi”, ma non rappresenta solo una minaccia ideologica: rapendo la moglie di Harry Tasker e successivamente sua figlia, eleva il conflitto anche a livello personale.

T-800 (The Terminator)

Terminator filmMentre il T-800 è stato riprogrammato come eroe in tutti i sequel, il primo film di Terminator lo ha reso il cattivo. Come antagonista della coraggiosissima Sarah Connor, il T-800 è un cattivo perfetto: è una macchina per uccidere inarrestabile, decisa a impedire la nascita del leader della resistenza John Connor. Potrebbe sembrare uno scherzo di cattivo gusto dire che Arnold Schwarzenegger ha dato la sua migliore interpretazione nei panni di un robot privo di emozioni, ma l’attore fa davvero funzionare questa premessa con un’interpretazione convincente di un androide implacabile dal cuore freddo che si fa strada attraverso ogni ostacolo.

Colonnello Miles Quaritch (Avatar)

Miles Quaritch in Avatar di James CameronIl colonnello Miles Quaritch è il burocrate militare dalla faccia severa intenzionato a spazzare via la popolazione locale di Pandora in Avatar. Egli incarna i temi imperialisti del film e la sconfitta di Quaritch significa la sconfitta di tutti gli altri umani colonizzatori; la fenomenale interpretazione di Stephen Lang infonde un’energia simile a quella di R. Lee Ermey in questo personaggio burbero e amorale. Nonostante sia morto sullo schermo nel primo film di Avatar, Quaritch ritorna nel sequel, grazie alla tecnologia di scambio dei corpi e il personaggio potrebbe avere un arco di redenzione in più film.

La regina (Aliens – Scontro finale)

Alien di James CameronQuando James Cameron si è assunto l’arduo compito di dare un seguito al capolavoro horror fantascientifico di Ridley Scott, ha deciso di cambiare genere con Aliens, passando all’azione; il film ha la stessa intensità del suo predecessore, ma è un’opera cinematografica molto più esplosiva ed emozionante. Questo sequel presenta svariati mostri assetati di sangue che Ellen Ripley è determinata a sconfiggere, ma il grande cattivo – “La Regina” – è sorprendentemente simpatica. La Regina ha infatti la stessa motivazione di Ripley: vuole proteggere i suoi figli.

T-1000 (Terminator 2: Il giorno del giudizio)

Sarah Connor ha affrontato un Terminator più elegante e avanzato nel sequel. Terminator 2: Il giorno del giudizio ha riportato Arnold Schwarzenegger nei panni di un T-800 riprogrammato e determinato a proteggere Sarah e suo figlio John, mentre Robert Patrick si è unito al cast nel ruolo del T-1000, la cui struttura high-tech fatta di “polilega mimetica” (metallo liquido, creato con effetti di computer grafica all’avanguardia) gli permette di mutare forma. Non solo il T-1000 è più veloce, più forte e più resistente del T-800, ma può anche assumere le sembianze di chiunque per ingannare i suoi bersagli. Sarah ha quindi il suo bel da fare nel tentativo di sconfiggere Skynet per la seconda volta.

Golden Globe 2023: a Eddie Murphy il Cecil B. DeMille

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Golden Globe 2023: a Eddie Murphy il Cecil B. DeMille

Eddie Murphy riceverà il Cecil B. DeMille Award all’80° Golden Globe Awards, la conferma arriva da Variety. Murphy, un precedente vincitore dei Globes e sei volte candidato, ritirerà il premio alla cerimonia di quest’anno, che andrà in onda in diretta martedì 10 gennaio 2023 dall’hotel Beverly Hilton.

Il Cecil B. DeMille Award viene assegnato dal 1952; il premio viene consegnato, dopo la scelta del consiglio di amministrazione dell’HFPA, a “un individuo di talento per il suo eccezionale contributo al mondo dell’intrattenimento”. Il vincitore di quest’anno per l’equivalente televisivo, il Carol Burnett Award, dovrebbe essere annunciato a breve.

L’anno scorso non è stato nominato alcun destinatario per nessuno dei due premi, poiché i Globes sono stati boicottati da talenti, media e creativi e non sono stati trasmessi dalla NBC, sulla scia delle preoccupazioni sulla diversità all’HFPA (che all’epoca non aveva membri neri ) e altre questioni di responsabilità. Ma prima del 2022, negli ultimi anni i premiati hanno incluso Jane Fonda (2021), Tom Hanks (2020), Jeff Bridges (2019), Oprah Winfrey (2018), Meryl Streep (2017) e Denzel Washington (2016).

Nel 2007, Eddie Murphy ha vinto il Globe, nella categoria attore non protagonista, per aver interpretato il cantante James Thunder in Dreamgirls. È stato anche nominato per Il professore matto (1997), Beverly Hills Cop (1985), Una poltrona per due (1984) e 48 Ore. (1983).

“Siamo onorati di presentare il Cecil B. DeMille Award di quest’anno all’iconico e molto stimato Mr. Eddie Murphy”, ha dichiarato il presidente dell’HFPA, Helen Hoehne. “Siamo entusiasti di celebrare l’impatto duraturo sul cinema e sulla televisione che la sua carriera – davanti e dietro la macchina da presa – ha avuto nel corso dei decenni”.

Vikings: Valhalla: trailer della seconda stagione in arrivo su Netflix

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Netflix ha rilasciato il trailer ufficiale dell’imminente seconda stagione dello storico dramma d’azione Vikings: Valhalla. La serie di successo farà il suo ritorno il 12 gennaio 2023.

Il trailer di Vikings: Valhalla – Stagione 2 presenta Leif, Frida e Harald in fuga dai cacciatori di taglie dopo essere diventati fuggitivi. Questo improvviso cambiamento li porta a intraprendere viaggi individuali, dove troveranno l’opportunità di ricostruire ciascuna delle loro eredità. Dai un’occhiata al trailer ufficiale di Vikings: Valhalla Stagione 2 qui sotto:

Vikings: Valhalla – stagione 2

In un passato di oltre mille anni fa all’inizio dell’11° secolo, Vikings: Valhalla narra le eroiche avventure di alcuni dei più famosi vichinghi mai esistiti: il leggendario esploratore Leif Eriksson (Sam Corlett), la sua impavida e tenace sorella Freydis Eriksdotter (Frida Gustavsson) e l’ambizioso principe del Nord Harald Sigurdsson (Leo Suter). La seconda stagione ritrova i nostri eroi poco dopo la tragica caduta di Kattegat, un evento che ha infranto i loro sogni e alterato i loro destini. Trovandosi improvvisamente fuggitivi in Scandinavia, sono costretti a mettere alla prova le loro ambizioni e il loro coraggio in mondi che vanno oltre i fiordi di Kattegat.

La produzione esecutiva di Vikings: Valhalla è affidata a Jeb Stuart, Morgan O’Sullivan, Michael Hirst, Sheila Hockin, Steve Stark, James Flynn, John Weber, Sherry Marsh, Alan Gasmer e Paul Buccieri. Vikings: Valhalla è tratta dalla serie Vikings ideata da Michael Hirst.

Vikings: Valhalla è ambientato più di cento anni dopo la fine della serie originale ed è una nuova avventura che fonde autenticità storica e dramma con un’azione grintosa e coinvolgente. Le stagioni 1 e 2 provengono dallo showrunner e produttore esecutivo Jeb Stuart, che tornerà anche per la terza stagione.

Lo spin-off è interpretato da Sam Corlett nei panni di Leif Eriksson, Frida Gustavsson nei panni di Freydis Eriksdotter, Leo Suter nei panni di Harald Sigurdsson, Caroline Henderson nei panni di Jark Haakon, Bradley Freegard nei panni di King Canute, Jóhannes Haukur Jóhannesson nei panni di Olaf Haraldsson, Pollyanna McIntosh nei panni di Ælfgifu di Northampton, Asbjørn Krogh nei panni di Jarl Kare, David Oakes nei panni di Earl Godwin, Pääru Oja nei panni di Arne Gormsson, Louis Davison nei panni del principe Edmund e altri ancora.

Strange World – Un Mondo Misterioso in arrivo su Disney+

Strange World – Un Mondo Misterioso in arrivo su Disney+

Disney+ ha in serbo un entusiasmante regalo per i fan: il film Walt Disney Animation Studios Strange World – Un Mondo Misterioso sarà disponibile sulla piattaforma streaming a partire dal 23 dicembre.

Strange World – Un Mondo Misterioso segue una leggendaria famiglia di esploratori, i Clade, in un inaspettato viaggio in una terra sconosciuta e pericolosa insieme a un variegato equipaggio che comprende una specie di “blob” piccolo e dispettoso di nome Splat; Legend, il cane di famiglia e una serie di fameliche creature. Nella versione italiana di Strange World – Un Mondo Misterioso, Marco Bocci e Francesco Pannofino prestano le proprie voci rispettivamente a Searcher Clade, un padre di famiglia che si trova fuori dal suo ambiente in una missione imprevedibile, e all’incredibile esploratore e padre di Searcher, Jaeger (interpretati rispettivamente da Jake Gyllenhaal e Dennis Quaid nella versione originale).

Il cast di voci della versione italiana del film include anche Lorenzo Crisci nei panni del figlio sedicenne di Searcher, Ethan, che desidera l’avventura (interpretato da Jaboukie Young-White nella versione originale); Lucy Campeti nel ruolo di Meridian Clade, pilota esperta e compagna di Searcher in tutto e per tutto (interpretata da Gabrielle Union nella versione originale) e Valentina Stredini nel ruolo di Callisto Mal, coraggiosa leader di Avalonia che guida l’esplorazione dello strano mondo (interpretata da Lucy Liu nella versione originale). Diretto da Don Hall (il film vincitore del premio Oscar® Big Hero 6, Raya e l’ultimo Drago), co-diretto e scritto da Qui Nguyen (co-sceneggiatore di Raya e l’ultimo Drago) e prodotto da Roy Conli (il film vincitore del premio Oscar® Big Hero 6, Rapunzel – L’intreccio della torre) Strange World – Un Mondo Misterioso è ora disponibile al cinema.

Bergamo Film Meeting dedica una retrospettiva all’attore e regista polacco Jerzy Stuhr

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Bergamo Film Meeting, in occasione della sua 41ª edizione, in programma dall’11 al 19 marzo 2023, dedica in anteprima nazionale una retrospettiva a Jerzy Stuhr, eclettico e intenso attore di cinema e teatro, interprete amatissimo da autori come Andrzej Wajda e Krzysztof Kieślowski, oltre che sceneggiatore e regista di opere raffinate e malinconiche. Con la retrospettiva su Jerzy Stuhr BFM aggiunge un altro tassello alla proposta messa in campo per la prossima edizione, di cui ha già annunciato la personale completa dedicata all’animatrice ceca Michaela Pavlátová.

Al contempo il Festival, che entra nella sua quinta decade, dà il via alla campagna Support BFM 2023per sostenere le attività che l’Associazione Bergamo Film Meeting Onlus realizza durante tutto l’anno.

Jerzy Oskar Stuhr

Jerzy Oskar Stuhr nasce a Cracovia il 18 aprile 1947. Dopo essersi laureato in letteratura polacca nel 1970 presso l’Università Jagellonian, studia all’Accademia di arti drammatiche di Cracovia (Państwowa Wyższa Szkoła Teatralna). Personalità eclettica, dotata di solide qualità drammatiche, è uno degli attori più popolari e versatili del cinema polacco. Nel corso della sua carriera ha lavorato anche come sceneggiatore, regista, produttore e docente di arte drammatica. Interprete convincente tanto nel registro comico quanto in quello tragico e patetico, a partire dalla metà degli anni ’70 ha offerto il suo volto di uomo qualunque a film di Krzysztof Zanussi, Andrzej Wajda, Agnieszka Holland. Dal film La cicatrice (Blizna, 1976) inizia l’importante collaborazione con Krzysztof Kieślowski, per il quale interpreta, fra gli altri, Il cineamatore (Amator, 1979), Decalogo 10 (Dekalog, dziesięć, 1989) e Tre colori – Film bianco (Trois couleurs: Blanc, 1994).

Parallelamente, sotto la regia di Jerzy Jarocki e Andrzej Wajda, si cimenta a teatro con i classici russi (Čechov, Gogol’, Dostoevskij) e con Shakespeare; intraprende una fortunata carriera televisiva di comico e intrattenitore con l’attore Bogusław Sobczuk; e come regista, insegnante di teatro e attore, nel 1980 riceve il ruolo di Ambasciatore del teatro polacco in Italia e in Europa da L’Atelier di Formia – Istituto Internazionale di Ricerca sul Teatro Contemporaneo, diretto dal regista Giovanni Pampiglione. Da questo momento consolida il rapporto con la cultura italiana, attraverso l’incontro con artisti del teatro e del cinema del nostro Paese come Adriana Asti, Paolo Graziosi, Michele Placido e Nanni Moretti, lavorando al Piccolo di Milano, allo Stabile di Genova e a quello di Trieste. «Tutto ciò lo devo all’Atelier di Formia e a Giovanni Pampiglione, che all’epoca mi invitò in questo magnifico posto… È stato il mio ingresso personale in Europa, nell’Europa del teatro e dell’arte». (Jerzy Stuhr, luglio 2005).

Esordisce con successo alla regia teatrale nel 1985 con il monologo Il contrabbasso (Der Kontrabaß) di Patrick Süskind, del quale è anche interprete. Nel corso degli anni ’90 dirige poi diverse opere shakespeariane. Con Wajda e Kieślowski collabora anche in qualità di assistente alla regia e il suo debutto dietro la macchina da presa avviene nel 1995, con Spis cudzołożnic, tratto da un romanzo di Jerzy Pilch. Nel 1997 firma la sua seconda opera cinematografica, Storie d’amore (Historie miłosne, 1997), dedicata a Kieślowski, morto l’anno precedente. Il film, presentato in concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, vince il Premio FIPRESCI e altri riconoscimenti.

Ritorna a Venezia due anni dopo con Sette giorni nella vita di un uomo (Tydzień z życia mężczyzny, 1999), che racconta la storia di sette casi di un magistrato. Il successivo Il grande animale (Duże zwierzę, 2000), da una sceneggiatura di Kieślowski, vince il premio speciale della giuria al Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary. Nel 2003 dirige Che tempo fa (Pogoda na jutro), la storia del ricongiungimento di una famiglia, dopo la fuga dalle persecuzioni del regime comunista, mentre, di nuovo a Venezia, nel 2005 gli viene consegnato il Premio Robert Bresson alla carriera. Nel 2007 è autore, regista e interprete di Korowód, un racconto morale che inizia dalla risposta a una chiamata di un telefonino abbandonato sul treno da uno sconosciuto.Con il ruolo di un produttore cinematografico ne Il Caimano (2006), inizia il rapporto di collaborazione e amicizia con Nanni Moretti che proseguirà interpretando Marcin Raijski, portavoce della Santa Sede nel film del 2011 Habemus Papam, presentato lo stesso anno in concorso al Festival di Cannes.
Jerzy Stuhr è tra i protagonisti dell’ultimo film di Moretti Il sol dell’avvenire, in uscita il prossimo anno. In collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma.

DC Studios valuta la possibilità di trasformare Robert Pattinson il cavaliere oscuro ufficiale della DCU!

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I piani per il DC Universe della DC Studios sta prendendo una svolta molto interessante. Il noto sito americano Variety conferma che i co-CEO James Gunn e Peter Safran presenteranno la loro lista di progetti lungo un arco temporale di 8-10 anni ai dirigenti della Warner Bros. nei prossimi giorni. Composto da film, programmi TV e videogiochi che sono tutti interconnessi, la svolta sembra un piano decisamente ambizioso, e anche se siamo sicuri che il progetto si evolverà una volta che lo studio avrà preso il sopravvento, la fase iniziale sarà cruciale e metterà le basi per un futuro luminoso.

Tuttavia, secondo il noto sito, “Una fonte ben piazzata dice che Gunn e Safran stanno esplorando la possibilità di incorporare l’iterazione di Batman del regista Matt Reeves con l’attore Robert Pattinson nel loro universo più ampio”. Sappiamo che il CEO di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, è desideroso di superare il concetto di avere più versioni di Batman sullo schermo, e per quanto amiamo Ben Affleck e Michael Keaton, lo studios vuole dare la priorità al Bruce Wayne di Robert Pattinson, che in effetti avrebbe  più senso. Anche se sappiamo che in quel film non c’era nulla che suggerisse che non potesse far parte di un universo più ampio.

Vale la pena notare che il regista di The Batman Matt Reeves non ha mai detto di essere contrario a questa versione del Caped Crusader che fa parte di un universo più grande; vuole solo che i suoi film rimangano di natura autonoma. The Batman si è aperto a recensioni estremamente positive e con una serie di spin-off per piccoli schermi in lavorazione, dunque perché questo Batman non dovrebbe far parte del DCU? Ora, dobbiamo solo sperare che Robert Pattinson sia d’accordo ad aderire ad una nuova e rinnovata potenziale Justice League!

In altri rapporti, viene menzionato che l’ex dirigente della DC Films Pam Adby ha dovuto dire ad Aquaman e al regista di Lost Kingdom, James Wan, di ridimensionare i suoi piani di ripresa. Come mai? Il budget del sequel è già salito a ben 205 milioni di dollari, quindi non c’è da meravigliarsi se ci sono voci secondo cui Jason Momoa potrebbe cambiare ruolo e lasciare Arthur Curry per interpretare LOBO nel nuovo DCU.

God of War, il videogioco diventerà una serie per Prime Video

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God of War, il videogioco diventerà una serie per Prime Video

Prime Video ha ordinato una serie a God of War, basato sul famosissimo videogioco a tema mitologia antica di PlayStation. Coprodotto da Sony Pictures Television e Amazon Studios in associazione con PlayStation Productions, God of War sarà presentato in anteprima su Prime Video in più di 240 paesi e territori in tutto il mondo. La serie era in lavorazione presso lo streamer da marzo, quando Deadline ha riferito in esclusiva che Prime Video era in trattative per la proprietà.

Scritta da Mark Fergus e Hawk Ostby (Iron Man, Children of Men), con Rafe Judkins (The Wheel of Time) come showrunner, la serie segue Kratos, il dio della guerra, che, dopo essersi esiliato dal suo passato intriso di sangue nell’antica Grecia, ripone le sue armi per sempre nel regno nordico di Midgard. Quando la sua amata moglie muore, Kratos parte per un pericoloso viaggio con il figlio, con il quale sono estranei, per spargere le sue ceneri dalla vetta più alta: l’ultimo desiderio di sua moglie. Kratos si rende presto conto che il viaggio è un’epica ricerca sotto mentite spoglie, che metterà alla prova i legami tra padre e figlio e costringerà Kratos a combattere nuovi dei e mostri per il destino del mondo.

Il franchise God of War del Santa Monica Studio di Sony comprende un totale di sette giochi su quattro console PlayStation. La serie di giochi d’azione è stata lanciata nel 2005 su PlayStation 2, con il primo God of War. Al centro c’è l’ex guerriero spartano Kratos e il suo pericoloso viaggio per vendicarsi di Ares, il dio greco della guerra, dopo aver ucciso i suoi cari sotto l’influenza della divinità. Dopo essere diventato lui stesso lo spietato dio della guerra, Kratos si ritrova costantemente alla ricerca di un’opportunità per cambiare il suo destino.

“God of War è un franchise avvincente e basato sui personaggi che crediamo cattureranno i nostri clienti di tutto il mondo tanto con i suoi mondi espansivi e coinvolgenti quanto la sua ricca narrazione”, ha affermato Vernon Sanders, capo della televisione globale di Amazon Studios. “Siamo onorati di condividere l’avventura di esplorare la mitologia di God of War in un modo così importante con Sony Pictures Television, PlayStation Productions e Santa Monica Studio”.

Judkins è produttore esecutivo della serie con i candidati all’Oscar Fergus e Ostby e il direttore creativo dello studio di Santa Monica Studio, Cory Barlog. Altri produttori esecutivi includono Playstation Productions Asad Qizilbash e Carter Swan, Yumi Yang di Santa Monica Studio e Roy Lee di Vertigo. Jeff Ketcham di Santa Monica Studio fungerà da co-produttore esecutivo.

“Siamo così orgogliosi ed entusiasti di lavorare con i nostri amici di Amazon Studios e i nostri partner di PlayStation Productions per adattare questo bellissimo e straziante gioco in una serie premium live-action”, ha dichiarato Katherine Pope, presidente di Sony Pictures Television Studios. Rafe, Mark e Hawk stanno creando una serie emozionante che traccia un percorso attraverso l’antico viaggio mitologico di Kratos.

Dopo diversi titoli su varie console PlayStation, tra cui PS3 e PSP portatile, Santa Monica Studio ha riavviato il franchise con il gioco del 2018 su PlayStation 4. In esso, Kratos arriva nelle terre selvagge norrene dove ha una seconda possibilità di paternità con suo figlio Atreo. La puntata ha ottenuto una serie di riconoscimenti ai Game Awards 2018, tra cui Game of the Year.

“God of War è uno dei videogiochi più premiati di PlayStation, quindi siamo entusiasti di collaborare con Sony Pictures Television e Amazon Studios per portare il nostro amato franchise ai fan e al nuovo pubblico in un modo audace e autentico”, ha affermato Asad Qizilbash, head delle produzioni PlayStation.

Questo è l’ultimo titolo per PlayStation ad aver ottenuto una serie TV nell’ultimo anno o giù di lì, unendosi a Twisted Metal, presso Peacock, con Anthony Mackie come protagonista, e The Last of Us, con Pedro Pascal e Bella Ramsey, presso HBO.

Il produttore Simone Bracci ci racconta il progetto Renaissance Produzioni

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Renaissance come Rinascimento, uno sguardo sul cinema italiano che dalla visione francese diventa obiettivo dichiarato: la produzione cinematografica e audiovisiva. Come? Guardando all’Europa per trovare nuove formule di integrazione nel mercato, un linguaggio diretto che desti interesse nel pubblico ormai sopito, attaccato su più fronti da prodotti scadenti e sedotto a corto raggio da proposte ultra telefonate, prive di spunti e interessi concreti.

Parliamoci chiaro, in Italia il cinema ha raggiunto il fondo del barile. Salvo qualche caso raro, tutt’oggi al ‘vaglio di studiosi’, la situazione è grave e nessuno sembra avere la soluzione per emergere da questo pantano fatto di sabbie mobili. Per non fare la fine di Artax, o quantomeno provare a trovare spunti interessanti nel panorama indipendente dopo l’esperienza con la società Mad Rocket entertainment, insieme a Svevo Moltrasio, autore e regista, ha deciso di dare vita a Renaissance Produzioni, un modo alternativo di fare cinema che partirà proprio dalla sua opera prima: GLI OSPITI, black comedy corale in produzione a Marzo 2023.

C’è una sottile linea che lega questo progetto a quelli passati realizzati come executive producer della Mad Rocket entertainment che ha co-prodotto SHORTCUT e IN THE TRAP (entrambi ora sul catalogo prime, dopo numerosi festival e distribuzione internazionale), ovvero la ferrea volontà di rinnovare il sistema cinema e dare uno scossone a quella pigrizia ricettiva che ha allonato persone dalle sale e fatto spegnere la tv a milioni di italiani. Possibile sia tutto qui la proposta che riusciamo a dare? Certo non abbiamo l’arte magica dalla nostra, ma per quanto riguarda Bracci conosce troppo bene questa industria, fino al midollo ci dice, i suoi salotti, i suoi accordi e le sue modalità di finanziamento.

Dopo aver sviluppato per Intesa On Air la seconda stagione di UN SET CHIAMATO ITALIA, che segue la prima uscita dell’altra rubrica podcast IL SISTEMA CINEMA disponibili nelle piattaforme Google Podcast, Spotify e Apple Podcast e racconta il nostro paese in maniera non convenzionale, ovvero il legame del territorio con il cinema e la televisione, ora anche questo progetto prende vita quale documentario in sviluppo dal titolo ITALIA INSIDE. La finalità è quella di sostenere l’industria del cinema come mezzo necessario di testimonianza e tradizioni, riuscendo al contempo a valorizzare ambiente, economia e infrastrutture.

Tante, dunque, le iniziative messe in piedi per il futuro prossimo e le sfide da affrontare non mancheranno per Simone, che però è abituato a mettersi in gioco…perchè come cita un proverbio cinese “Se vuoi un anno di prosperità fai crescere il grano, se vuoi cento anni di prosperità fai crescere le persone”. E lui da sempre crede nel talento e lo coltiva insieme agli altri.

IMDb rivela i 10 film e le 10 serie tv più popolari del 2022

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IMDb rivela i 10 film e le 10 serie tv più popolari del 2022

IMDb non è così divisivo come Rotten Tomatoes, ma svolge comunque un ruolo interessante nel consentire agli spettatori di condividere i loro pensieri sulle uscite recenti. Il review bombing è diventato la norma, rendendo spesso difficile prendere troppo sul serio i punteggi presenti sul sito.  Inutile dire che siamo sicuri che la seguente classifica genererà una serie di discussioni poiché l’elenco di IMDb dei migliori film (e programmi TV) del 2022 porta con se sicuramente una serie di sorprese.

Invece di utilizzare quei punteggi degli utenti, questa classifica si basa invece sulle pagine visualizzate più costantemente sul sito. Di conseguenza, la classifica si basa più sulla popolarità che sui consensi, con solo i film e i programmi TV che hanno ricevuto più di 200 milioni di visite mensili. Di conseguenza, è meglio non dare troppa importanza all’elenco, soprattutto perché Thor: Love and Thunder (6.3/10) finisce per posizionarsi sopra Top Gun: Maverick (8.4/10). Chiaramente, ha generato molto più interesse, anche se nessuno dire che il film con Chris Hemsworth sia migliore di quello con Tom Cruise, giusto?

Siamo, tuttavia contenti di vedere che in cima c’è un film che ha riscosso anche un enorme consenso sia di critica che di pubblico come The Batman di Matt Revees. Il film è uscito a marzo e sembra che sia stato ampiamente oscurato da allora nonostante sia una delle migliori uscite dell’anno. Invece The Rock non sarà molto contento di vedere che Black Adam non è entrato nella Top 10, soprattutto perché ai suoi occhi è stato un grande successo. Dai un’occhiata alle due classifiche qui sotto.

Film

  1. The Batman
  2. Doctor Strange Nel multiverso della follia
  3. Thor: Love and Thunder
  4. Top Gun: Maverick
  5. Black Panther: Wakanda Forever
  6. The Northman
  7. The Gray Man
  8. Everything Everywhere All at Once
  9. Assassinio sul Nilo
  10. X

Serie tv

  1. Stranger Things
  2. House of Dragon
  3. Better Call Saul
  4. The Lord of the Rings: The Rings of Power
  5. Euphoria
  6. The Boys
  7. Moon Knight
  8. The Sandman
  9. Ozark
  10. Inventing Anna

65: Adam Driver nel primo trailer del nuovo film di fantascienza targato Sony

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Sony Pictures ha condiviso il primo trailer di una nuova avventura fantascientifica chiamata 65 e, il film presenterà infatti l’attore Adam Driver ( Star Wars: Gli ultimi Jedi, White Noise) che affronta dinosauri! Il filmato inizia con l’astronauta interpretato da Driver, Mills, che fa un atterraggio di fortuna su un pianeta sconosciuto e inesplorato… che risulta essere la Terra 65 milioni di anni fa! “65 milioni di anni fa, la terra preistorica ebbe un visitatore.”

Secondo la sinossi aggiornata: “Ora, con una sola possibilità di salvarsi, Mills (Driver) e l’unico altro sopravvissuto, Koa (Ariana Greenblatt), devono farsi strada attraverso un terreno sconosciuto pieno di pericolose creature preistoriche in un’epica lotta per sopravvivere.”

65 è stato scritto e diretto dagli sceneggiatori di A Quiet Place Scott Beck e Bryan Woods, che hanno anche prodotto con la loro neonata società Beck/Woods, al fianco del regista e produttore di successo Sam Raimi (Doctor Strange Nel multiverso della follia). “Bryan e io ci conosciamo da quando avevamo 11 anni”, ha rivelato Scott Beck a EW“Siamo cresciuti insieme in Iowa, in una piccola città, e abbiamo avuto questo fantasia di voler fare film, e nessun altro intorno a noi, a 11 anni, voleva fare film. È stato fortuito che ci siamo seduti al stesso tavolo da pranzo.”

Ben Affleck è in trattative per dirigere un futuro film DC

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Ben Affleck è in trattative per dirigere un futuro film DC

Dopo che James Gunn ha annunciato che sta sviluppando un nuovissimo film di Superman, con Henry Cavill che non tornerà nel ruolo, i rumors stanno rivelando man mano più informazioni su ciò che lui e Peter Safran stanno pianificando per la loro prossima lista del nuovo DC Universe, e sembrano dettagli estremamente eccitanti.

Diverse fonti riportano che, oltre a Cavill, i nuovi capi della DC hanno recentemente incontrato anche il due volte vincitore del premio Oscar ed ex attore di Batman Ben Affleck per parlare con lui della possibilità di dirigere un film nel nuovo universo DC, che sarà lancio sul serio nel 2024.

Ben Affleck era stato precedentemente incaricato di dirigere un film incentrato sulla sua versione di Batman, dove presumibilmente avrebbe affrontato Deathstroke (Joe Manganiello), ma quel progetto è stato infine scartato a favore della visione di Matt Reeves per The Batman.  Sebbene sia improbabile che Gunn e Safran vorrebbero che Affleck affrontasse un altro film di Batman, in particolare con Matt Reeves già al lavoro su un sequel di The Batman  e su una  serie TV Penguin, immaginiamo che il vincitore dell’Oscar potrà essere in grado di scegliere un personaggio dalla infinita lista nella vasta libreria DC su cui sviluppare un film. Potrebbe anche essere un contendente per il nuovo progetto del Superman di James Gunn.

Prima di tornare sulla sedia da regista, Ben Affleck dovrebbe riprendere il suo ruolo di Cavaliere Oscuro per un’ultima avventura in The Flash di Andy Muschietti la prossima estate. Tuttavia, sembra che il personaggio potrebbe non apparire più in Aquaman e il Regno Perduto. Dunque i cambiamenti sono tutt’ora in atto e le cose potrebbero davvero cambiare in assoluto per tutti.

Superman: James Gunn sta scrivendo un nuovo film sull’Uomo d’Acciaio

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Il co-capo dei DC Studios James Gunn ha annunciato che sta scrivendo un nuovo lungometraggio su Superman. Al passo con il nuovo progetto, Gunn ha anche rivelato che Henry Cavill non tornerà nei panni dell’eroe.

“Peter e io abbiamo una lista DC pronta per partire, di cui non potremmo essere più al settimo cielo; saremo in grado di condividere alcune informazioni interessanti sui nostri primi progetti all’inizio del nuovo anno”, ha twittato mercoledì sera il regista diventato capo dell’etichetta.

Tra quelli sulla lista c’è Superman. Nelle fasi iniziali, la nostra storia si concentrerà su una parte precedente della vita di Superman, quindi il personaggio non sarà interpretato da Henry Cavill. Ma abbiamo appena avuto un grande incontro con Henry e siamo grandi fan e abbiamo parlato di una serie di interessanti possibilità di lavorare insieme in futuro.

Gunn lavora alla nuova storia di Superman da un po’ di tempo, dicono gli addetti ai lavori. La sceneggiatura si concentrerà sulla vita del personaggio come giovane reporter nella città immaginaria di Metropolis. E sembra che il pubblico lo incontrerà mentre incontra personaggi chiave, come la collega Lois Lane. Sembra chiaro quindi che l’allontanamento dal ruolo di Henry Cavill sia semplicemente dovuto al fatto che il personaggio che vuole raccontare Gunn è un ritorno alla solarità e alla energia positiva che rappresenta Superman nella Trinità DC, elemento fondante del personaggio e che sin dalla prima iterazione di Cavill era andato perduto per fare spazio a un personaggio più ombroso e arrabbiato.

Inoltre, fonti di Variety hanno affermato che il nuovo progetto Gunn non sostituirà il progetto di J.J. Abrams su Superman con Ta-Nehisi Coates (che è ancora in fase di sviluppo attivo).

Quello che ci sembra interessante, adesso, è scoprire in che modo Gunn e Safran sceglieranno di continuare a lavorare con Henry Cavill, quale personaggio sceglieranno di fargli interpretare e chi sarà invece il nuovo volto di Superman.

Henry Cavill NON sarà più Superman, ma potrebbe interpretare altri personaggi DC

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Fonti vicine alla DC hanno confermato a Variety che James Gunn, il suo co-presidente Peter Safran e Henry Cavill si sono incontrati di recente e hanno deciso che l’attore non sarà più il volto ufficiale del personaggio, ma sono tutti entusiasti di trovare qualcosa nell’universo dei fumetti che Cavill possa affrontare. Intanto, Henry Cavill ha confermato che non riprenderà il ruolo di Superman in una dichiarazione condivisa su Instagram.

“Ho avuto un incontro con James Gunn e Peter Safran ed ho una notizia triste. Non tornerò nei panni di Superman. Dopo che, lo scorso ottobre, mi è stato detto dallo studio di annunciare il mio ritorno, prima del loro ingaggio, questa notizia non è facile, ma cosi va la vita. Il cambio della guardia è qualcosa che accade. Lo rispetto. James e Peter hanno un universo da costruire. Auguro a tutti coloro coinvolti e a loro due il meglio per il nuovo universo che stanno costruendo, e le migliori delle fortune. Per tutti voi che mi siete stati accanto in questi anni: possiamo essere dispiaciuti per un po’, ma dobbiamo ricordarci che Superman è ancora là fuori. Tutto ciò che rappresenta ancora esiste, e gli esempi che fornisce a tutti noi sono ancora validi! Il mio turno di momento il mantello è passato, ma quello che rappresenta Superman non passerà mai. E’ stato un bel viaggio con tutti voi”.

Sembra però interessante che Gunn abbia anche dichiarato che vorrebbe continuare a lavorare con Cavill. Parlando della nuova storia su Superman a cui sta lavorando: “Nelle fasi iniziali, la nostra storia si concentrerà su una parte precedente della vita di Superman, quindi il personaggio non sarà interpretato da Henry Cavill. Ma abbiamo appena avuto un grande incontro con Henry e siamo grandi fan e abbiamo parlato di una serie di interessanti possibilità di lavorare insieme in futuro.

Cavill non è l’unica star dell’ultima era DC a farsi da parte con Gunn e Safran. Ben Affleck – che ha interpretato Batman in numerosi film dell’etichetta – ha recentemente incontrato la coppia per discutere in modo specifico della prospettiva di dirigere un prossimo film DC, hanno detto persone che hanno familiarità con quei colloqui.

La notizia di Superman arriva dopo una settimana incerta a seguito della decisione della Warner Bros. di non mandare avanti il terzo film di Wonder Woman con la regista Patty Jenkins. Martedì, Jenkins ha rilasciato una lunga dichiarazione in cui esponeva la sua versione dei fatti. Poco dopo, Gunn ha risposto con supporto, dicendo a Jenkins su Twitter: “Posso attestare che tutte le interazioni di Peter e le mie interazioni con te sono state solo piacevoli e professionali”.

Prima dell’alba: tutto quello che c’è da sapere sul film di Richard Linklater

Il cinema di Richard Linklater, nei suoi esempi migliori, riflette continuamente su elementi come la memoria, il tempo e il suo inesorabile trascorrere nella vita di ognuno di noi. Se relativamente a questi temi il suo film Boyhood è considerato il suo capolavoro artistico, altrettanto importante e significativa è la cosiddetta Trilogia Before, composta da Before Sunrise, Before Sunset e Before Midnight. Realizzati nell’arco di quasi vent’anni, questi tre film strutturalmente molto semplici affrontano le relazioni umane attraverso due personaggi colti in tempi e luoghi differenti. Il primo film, in Italia distribuito con il titolo Prima dell’alba, è a tal proposito una straordinaria dichiarazione d’intenti.

Uscito al cinema nel 1995, questo è ispirato ad un incontro che Linklater ebbe anni prima con una donna in un negozio di giocattoli. Conosciutisi per caso, i due conversarono fino a notte fonda passeggiando per tutta la città. A partire da questo spunto, il regista texano maturò dunque il desiderio di dar vita ad un film che proponesse un semplice lungo dialogo tra due personaggi, portato in scena attraverso un lungo pianosequenza che restituisse la realtà del momento, senza tagli né ellissi temporali di altro tipo. Prima dell’alba è allora il puro scorrere del tempo nel corso di un incontro tra due esistenze destinate a cambiarsi la vita.

Affermatosi negli anni come uno dei maggiori cult del cinema indipendente degli anni Novanta, Prima dell’alba può dunque sembrare un film molto semplice, ma è proprio da questa apparente semplicità che emergono tutti i principali interessi filosofici ed esistenziali di Linklater relativamente agli incontri che si fanno e al modo in cui questi possono influenzarci. Tematiche che nella loro evidente universalità si aprono all’intera umanità, facendo di questo un film ancora oggi amato e studiato. Decisamente un perfetto esempio di quanto il cinema di Linklater sia profondamente impegnato nello scandagliare l’animo umano attraverso il filtro del tempo e delle esperienze.

Prima dell’alba: la trama e il cast del film

Protagonisti del film sono Jesse, venticinquenne statunitense, e Céline, ventitreenne francese, imbattutisi l’uno nell’altro sul treno diretto a Vienna. Jesse, il mattino dopo, dovrebbe ripartire con l’aereo alla volta di casa, mentre la ragazza dovrebbe proseguire, con lo stesso treno, verso Parigi. Tuttavia, poco prima di salutarla, avendo intuito una certa sintonia con la ragazza, Jesse la invita a sostare con lui a Vienna per una notte e la convince a scendere dal treno. I due trascorrono così la notte passeggiando per la città, tra confidenze, giochi, sguardi e un’intesa che diviene sempre più forte e sorprendente. Quando l’alba è ormai prossima, per loro sarà il momento di stringere una sentita promessa.

Ad interpretare Jesse e Céline vi sono gli attori Ethan Hawke e Julie Delpy, entrambi ancora non particolarmente noti. Hawke, inizialmente, era stato ritenuto troppo giovane da Linklater, il quale però cambiò idea dopo averlo visto recitare a teatro. La francese Delpy viene invece scelta per dar vita all’incontro tra personaggi di nazionalità diverse. I due attori hanno poi attivamente partecipato alla creazione dei personaggi e alla riscrittura di significative porzioni di dialogo. Nonostante siano stati dunque in parte autori della sceneggiatura, i due attori non vennero inclusi come sceneggiatori nei crediti del film. Ciò avvenne però per i successivi due film della trilogia.

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Prima dell’alba: i sequel del film

Inizialmente concepita per essere raccontata in un unico lungometraggio, la storia di Jesse e Céline viene poi ripensata per dar vita ad una vera e propria trilogia. Prima dell’alba era dunque considerato un film autoconclusivo, nonostante il finale aperto, ed è solo con la volontà di realizzare un sequel che Linklater sviluppa un racconto molto più complesso. A nove anni di distanza, dunque, arriva al cinema Before Sunset – Prima del tramonto, dove i due personaggi vengono colti in un nuovo momento della loro vita, successivo al primo, andando a raccontare cosa è cambiato rispetto al loro primo incontro. Per questo secondo capitolo, Linklater decide poi di spingersi ancora oltre rispetto a quanto fatto con Prima dell’alba.

Egli gira infatti il film integralmente in tempo reale, limitando al minimo il montaggio per dar vita ad un vero e proprio flusso narrativo interrotto. Emergono così con ancor più forza gli elementi del tempo e della spontaneità che avevano decretato il successo del primo film. Nel 2013, infine, dopo altri nove anni, viene distribuito Before Midnight – Prima di mezzanotteSi tratta di un capitolo conclusivo molto meno leggero rispetto ai precedenti due. I due protagonisti, ormai persone di mezz’età, non parlano più di futuro ma riflettono sul passato, sugli errori commessi e le occasioni perse. L’amore idealizzato dei precedenti film lascia dunque qui spazio ad un sentimento affrontato sotto un punto di vista molto più realistico.

Prima dell’alba: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Prima dell’alba grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 14 dicembre alle ore 21:00 sul canale Warner TV.

Fonte: IMDb

Warner Bros. Discovery dà il via alla celebrazione del 100° Anniversario

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Warner Bros. Discovery in data odierna ha dato ufficialmente il via alla sua campagna globale Celebrating Every Story, in vista del 100° anniversario dei Warner Bros. Studios, il prossimo 4 aprile 2023. Nei prossimi 12 mesi, le celebrazioni del centenario prevedono una campagna completamente incentrata sui fan di tutto il mondo con programmazioni e contenuti speciali, il lancio di esclusivi prodotti di consumo e home entertainment, una pagina dedicata su HBO Max, campagne media omni-channel, eventi dal vivo e proiezioni.

Il logo ufficiale del centenario e il video celebrativo presentato oggi, sono disponibili sul sito web https://www.wb100.com/intl/it/, dove si potranno consultare le ultime notizie, gli eventi e le attività dedicate al centenario.

David Zaslav, CEO di Warner Bros. Discovery, ha dichiarato: “Il nome Warner Bros. è sinonimo di intrattenimento, e siamo onorati di celebrare il centenario di questo iconico Studio e il suo ricco patrimonio, che risale ai quattro fratelli che lo hanno fondato nel 1923. Negli ultimi 100 anni, la Warner Bros. ha creato alcuni dei film, programmi TV e personaggi più riconoscibili e amati mai realizzati, ed è lo standard di riferimento per le narrazioni di grande impatto che definiscono e riflettono la nostra cultura. Siamo entusiasti del futuro luminoso e dinamico della nostra azienda e, alle soglie del suo secondo secolo, ci impegniamo a continuare a raccontare storie che intrattengono, informano e ispirano il pubblico di tutto il mondo”.

Le celebrazioni del 100° anniversario della Warner Bros. includono:

  • Programmazione di un documentario in tre parti sulla storia della Warner Bros. di WB Unscripted Television che debutterà su HBO Max (e partner selezionati nei territori in cui HBO Max non è disponibile); maratone ed episodi speciali attraverso le oltre 40 reti e i canali internazionali di Warner Bros. Discovery; interviste d’archivio trasmesse su Extra sui set delle 29 stagioni delle serie; anteprime sul red carpet ed eventi; la proiezione nell’arco di tutto l’anno dei classici della Warner Bros. su TCM; la partnership con varie organizzazioni della community per il reclutamento di filmmaker da inserire nel progetto di un cortometraggio che rende omaggio ad alcuni dei film più iconici della Warner Bros.; e il collegamento dei fan al branding centenario e agli eventi televisivi, ai franchise e ai personaggi dello Studio.
  • Warner Bros. Home Entertainment rilascerà una serie di lungometraggi e bundles televisivi in digitale, Blu-ray e DVD, tra cui quattro cofanetti da collezione da 25 film e una raccolta di 100 titoli, oltre a collezioni complete di serie TV disponibili per la prima volta, e le compilation TV “Best of” dei franchise WBTV più amati. Nel corso dell’anno, Warner Bros. Home Entertainment rilascerà anche dieci titoli rimasterizzati disponibili per la prima volta in 4K Ultra HD, che vanno dalla Collezione di 5-Film di Superman, alle edizioni speciali per il 50° anniversario de I 3 dell’Operazione Drago e L’Esorcista.
  • HBO Max lancerà una programmazione tematica e stagionale dedicata, a fine gennaio. Estraendo contenuti dalle ineguagliabili librerie cinematografiche e televisive della Warner Bros. saranno presentate raccolte celebrative dedicate a festività ed eventi culturali tra cui Black History Month, Women’s History Month, AAPI Month e Pride/LGBTQ.
  • Consumer Products: dall’abbigliamento e articoli per la casa a giocattoli, oggetti da collezione, editoria, punti vendita e aziende di alimenti e bevande, Warner Bros. Discovery Global Consumer Products sta collaborando con alcuni dei marchi più famosi e potenti del mondo per celebrare questo anniversario. Per tutto il 2023, i prodotti di consumo presenteranno diverse esclusive con partner chiave, tra cui Amazon, Saks Fifth Avenue, Funko, Mattel, New Era, Running Press e altri. Inoltre, verrà presentata una nuova linea di prodotti con i personaggi Looney Tunes, una pietra miliare della storia della Warner Bros., vestiti da superfan di altre figure leggendarie dei franchise della WB come DC e il Wizarding World.
  • Esperienze: Warner Bros. Discovery presenterà numerosi eventi ed esperienze dal vivo ai fan di tutto il mondo nell’arco dell’intero anno, tra cui:
    • Una serie di Candlelight Concert, per accompagnare i fan in un viaggio musicale attraverso 100 anni della Warner Bros. che si svolgeranno in 100 città del mondo tra cui Los Angeles, New York, Londra, Toronto, Melbourne, Parigi, Singapore, Milano, San Paolo e Città del Messico;
    • Il TCM Classic Film Festival di Hollywood ad aprile celebrerà i film chiave e i maggiori talent della storia della Warner Bros. Pictures, come Casablanca, il 50° anniversario de L’esorcista, con la presenza del regista William Friedkin, I 3 dell’Operazione Drago, e restauri in prima mondiale di La Valle dell’Eden e Un dollaro d’onore
    • Proiezioni cinematografiche limitate di alcuni dei titoli cinematografici più popolari della Warner Bros. nel corso della sua storia;
    • Mostre museali del centenario e proiezioni commemorative con l’Academy Museum of Motion Pictures di Los Angeles;
    • Proiezioni commemorative al Warner Bros. Theatre presso il Museo nazionale di storia americana dello Smithsonian;
    • Attività presso hotel e parchi a tema Warner Bros. in tutto il mondo, tra cui The WB Abu Dhabi, Warner Bros. World Abu Dhabi, Parque Warner Madrid e Warner Bros. Movie World in Australia, che celebreranno il centenario con merchandising esclusivo, servizi fotografici, e altro ancora.
  • Studio Tour: Warner Bros. Studio Tour Hollywood, la prima attrazione al mondo volta ad avvicinare i fan all’intrattenimento che amano, contribuirà a celebrare il centenario in grande stile. Una mostra speciale per il 100° anniversario debutterà come parte del Tour a febbraio e, nel corso dell’anno, verranno svelate altre sorprese a tema centenario.

  • Celebrazioni globali: la Warner Bros. ha avuto fin dalla sua fondazione una presenza internazionale. Per riconoscere la popolarità globale del marchio e dei suoi contenuti, saranno attivate offerte per i consumatori, e molteplici attività da parte dei team di tutto il mondo. Dalle celebrazioni del centenario in Cina e una mostra a tema durante il Beijing International Film Festival ai canali pop-up in Germania, e dalle mostre cinematografiche in tutta Europa ai prodotti di consumo e linee di moda globali, il centenario della Warner Bros. sarà davvero un evento globale.
  • Social media: e, infine, il coinvolgimento multipiattaforma è una componente importante della celebrazione del centenario. Per consentire ai fan della Warner Bros di partecipare ai festeggiamenti, verranno lanciate campagne a tema su misura sui social media, tra cui This Day in History, Backlot Journeys e 100 Iconic WB Moments, oltre a mashup con IP di alto livello, attivazioni in occasione di eventi dal vivo, contenuti generati dagli utenti, operazioni fotografiche e filtri e altro ancora. Seguiteci su IG: @warnerbrosentertainment; Facebook: Warner Bros. Entertainment; Twitter: @WBHomeEnt; TikTok: @warnerbrosmovies; e YouTube: @warnerbrosentertainment.

La Warner Bros. è stata fondata da Albert, Sam, Harry e Jack Warner e costituita ufficialmente il 4 aprile 1923. Ad oggi, lo Studio detiene una delle collezioni di marchi di maggior successo al mondo, ed è all’avanguardia in ogni aspetto dell’industria dell’intrattenimento: dalla produzione di lungometraggi, programmi televisivi e direct-to-consumer all’animazione, fumetti, videogiochi, prodotti di consumo, intrattenimento a tema, studio tour e brand licensing. La vasta library dello Studio, una delle più prestigiose e preziose al mondo, è composta da oltre 145.000 ore di programmazione, inclusi 12.500 lungometraggi e 2.400 programmi televisivi composti da oltre 150.000 singoli episodi. Warner Bros. detiene anche un portfolio di franchise tra i più diversificati ed amati al mondo, come Looney Tunes, Wizarding World, DC, FRIENDS, Il trono di Spade, Hanna-Barbera solo per citarne alcuni.

Da domani 15 dicembre su Prime Video gli ultimi tre episodi di The Bad Guy

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Escono domani in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo gli ultimi tre episodi della serie Original italiana The Bad Guy, con Luigi Lo CascioClaudia Pandolfi, Vincenzo Pirrotta, Selene Caramazza, Giulia Maenza, Antonio Catania, Fabrizio Ferracane. The Bad Guy è una serie in sei episodi diretta daGiuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana.

The Bad Guy unisce il crime con la dark comedy e racconta l’incredibile storia di Nino Scotellaro (Luigi Lo Cascio), pubblico ministero siciliano che ha dedicato tutta la sua vita alla lotta contro la mafia e che improvvisamente viene accusato di essere uno di coloro che ha sempre combattuto: un mafioso. Dopo la condanna, senza più nulla da perdere, Nino decide di mettere a segno un machiavellico piano di vendetta, diventando il “bad guy” in cui è stato ingiustamente trasformato.

La serie è creata e scritta da Ludovica Rampoldi, Davide Serino e Giuseppe G. Stasi, diretta da Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana e prodotta da Nicola Giuliano, Francesca Cima e Carlotta Calori per Indigo Film con Amazon Studios, ed è stata presentata in anteprima mondiale – fuori concorso – alla 40a edizione del Torino Film Festival. Hanno collaborato a The Bad Guy anche i cantautori Colapesce Dimartino firmando per la colonna sonora il brano originale “Cose da Pazzi” – nuovo singolo disponibile su tutte le piattaforme digitali – e il jingle originale “Wowterworld” che compare nella serie.

The Bad Guy si unirà a migliaia di film, show e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original Autumn BeatPrisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, e LOL: Chi ride è fuori; le serie pluripremiate Fleabag The Marvelous Mrs. Maisel e i grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del PotereJack Ryan di Tom Clancy, Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei Ricardo, La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca figlio oltre a contenuti in licenza disponibili in oltre 240 Paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Fra le altre produzioni Original italiane già annunciate Everybody Loves Diamonds, Dinner Club S2, The Ferragnez – La Serie Stagione 2 e il capitolo italiano dell’universo Citadel.

Fallen: libro, cast e sequel del film con Jeremy Irvine

Fallen: libro, cast e sequel del film con Jeremy Irvine

Grazie al grande successo della saga di Twilight, hanno preso vita sul grande schermo numerose storie d’amore per giovani di carattere fantasy, dove uno dei due amanti si rivelava appartenere ad una sempre diversa specie di creature fantastiche. Tra i titoli più famosi di questo genere vi è Fallen, arrivato sul grande schermo nel 2016 per la regia di Scott Hicks, noto per film come Shine, Sapori e dissapori e Ho cercato il tuo nome. Al centro della storia qui narrata vi è l’amore tra una giovane e problematica adolescente e un misterioso angelo caduto, portatore di terribili verità.

Tale pellicola è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo scritto da Lauren Kate nel 2009. Questo è il primo di una serie composta da cinque libri, proseguita con Torment, Passion, Fallen in Love e Rapture. Esistono inoltre altri due romanzi, Angels in the Dark e Unforgiven, identificati come spin-off della serie. Divenuto da subito popolare, il primo di questi libri entrò nei desideri di diversi studios di produzione cinematografica, tra cui la Disney. Ad ottenerne i diritti fu però infine la Lotus Entertainment, che diede il via alla realizzazione del film, girato prevalentemente in Ungaria e nella città di Budapest.

Arrivato infine in sala, il film venne accolto piuttosto malamente dalla critica, riuscendo invece ad affermarsi come un modesto risultato al box office. A fronte di un budget di 40 milioni di dollari, Fallen arrivò infatti a guadagnarne 41 a livello globale. Cifra poi aumentata grazie alle vendite per l’home video. Prima di lanciarsi nella visione del film può certamente essere utile approfondire ulteriori dettagli circa la sua trama e il cast di attori coinvolti. Proseguendo nella lettura sarà qui possibile scoprire tutto ciò, come anche le piattaforme dove è possibile ritrovare il film per una comoda visione casalinga.

Fallen: la trama del film

Protagonista del film è Lucinda “Luce” Price, una diciassettenne accusata di un crimine mai commesso, per il quale è ora costretta a lasciare la sua casa e iscriversi al riformatorio Sword & Cross. La vita nella lugubre struttura sembra essere una condanna troppo crudele per la diciassettenne, presa di mira dalle nuove compagne. La situazione cambia radicalmente grazie all’incontro con il carismatico Daniel Grigiori. Nonostante il giovane sembra nutrire una naturale antipatia per la nuova arrivata, Luce percepisce un legame particolare che la spinge a tentare di avvicinarsi a lui.

Contemporaneamente, tuttavia, la ragazza non riesce a resistere al fascino del misterioso Cam Briel, che sembra essere molto interessato a lei e si mostra estremamente protettivo. Man mano che il tempo passa, i ricordi del passato vengono a galla e Luce inizierà ad intuire che un mistico destino la lega ad un mondo lontano e leggendario. Ben presto, Daniel si rivelerà essere ben altro che un semplice ragazzo, e tale rivelazione porterà Luce a doversi confrontare con verità difficili da sostenere. Una simile consapevolezza la costringerà a scegliere da che parte schierarsi.

Fallen cast

Fallen: il cast del film

Per interpretare i giovani personaggi della storia, gli autori del film intrapresero una lunga ricerca per trovare gli interpreti più idonei ai ruoli, che sapessero apportare a questi ulteriore carisma. È così che ad interpretare Luce è infine stata scelta l’attrice Addison Timlin. Divenuta celebre grazie a film come Quel momento imbarazzante e alla serie Californication, la giovane interprete ha raccontato di essersi preparata al ruolo leggendo il libro da cui è tratto il film, approfondendo così i vari aspetti della personalità di Luce. Accanto a lei, si ritrova poi Juliet Aubrey, la quale interpreta qui il ruolo di Doreen, madre di Luce. Daisy Head è invece Arriane Alter, una giovane del riformatorio che prenderà Luce sotto la propria protezione.

Ad interpretare il tenebroso Daniel Grigori, è invece l’attore Jeremy Irvine. Divenuto celebre come protagonista di War Horse, questi aveva in passato avuto l’occasione di recitare nel ruolo di Peeta Mellark in Hunger Games e in quello di Tobias Eaton in Divergent. Irvine non desiderava infatti diventare famoso per via di ruoli di questo tipo, ma dopo essersi imbattuto nell’angelo Daniel cambiò idea, accettando la parte. Harrison Gilbertson è invece l’attore chiamato a ricoprire il ruolo del protettivo Cameron “Cam” Briel. Lola Kirke è Pennyweather, amica di Luce nel riformatorio, mentre Sianoa Smit-McPhee è Molly Zane, ragazza che invece la infastidirà durante la sua presenza lì.

Fallen: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Nell’acquisire i diritti sul libro Fallen, i produttori si assicurarono di poter avere anche quelli relativi ai successivi romanzi della saga. L’intenzione era infatti quella di dar vita anche a dei sequel, imitando così il modello già realizzato con Twilight. Il modesto risultato economico del film pose però un freno a tale volontà, e ancora oggi il progetto di adattare il secondo dei libri, Torment, sembra bloccato. I produttori del film hanno infine dichiarato nel 2019 di star lavorando ad una sceneggiatura per il sequel, che potrebbe in realtà divenire una serie televisiva. Fan da tutto il mondo hanno richiesto il proseguimento della storia, invocando anche diverse piattaforme, tra cui Netflix, nell’aiutare a concretizzare ciò. Ad oggi non vi sono però notizie ufficiali a riguardo.

In attesa di tale ipotetico sequel, è per ora possibile fruire di Fallen grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 14 dicembre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Critics Choice Awards 2023, tutte le nomination

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Critics Choice Awards 2023, tutte le nomination

Le nomination ai Critics Choice Awards sono state annunciate, e il film di The Daniels Everything Everywhere All at Once ha guidato la classifica dei film più nominati con ben 14 nomination, incluso il miglior film. Tra i suoi enormi riscontri c’erano quattro menzioni per la recitazione per Michelle Yeoh come migliore attrice, Ke Huy Quan come attore non protagonista e Jamie Lee Curtis e Stephanie Hsu come attrice non protagonista. I Daniels hanno ricevuto doppi riconoscimenti per aver scritto e diretto il film, vero successo al botteghino di A24.

The Fabelmans di Steven Spielberg ha ottenuto 11 nomination, tra cui due candidature come attore non protagonista per Paul Dano e Judd Hirsch. Altri favoriti sono stati Babylon di Damien Chazelle, che ha raccolto 10 cenni, e Gli Spiriti dell’Isola, che ne ha ricevuti nove.

Critics Choice Awards 2023, tutte le nomination:

Best Picture

  • “Avatar: The Way of Water” (20th Century Studios)
  • Babylon” (Paramount Pictures)
  • “The Banshees of Inisherin” (Searchlight Pictures)
  • “Elvis” (Warner Bros.)
  • “Everything Everywhere All at Once” (A24)
  • “The Fabelmans” (Universal Pictures)
  • “Glass Onion: A Knives Out Mystery” (Netflix)
  • “RRR” (Variance Films)
  • “Tár” (Focus Features)
  • “Top Gun: Maverick” (Paramount Pictures)
  • “Women Talking” (MGM/United Artists Releasing)

Best Actor

  • Austin Butler – “Elvis” (Warner Bros.)
  • Tom Cruise – “Top Gun: Maverick” (Paramount Pictures)
  • Colin Farrell – “The Banshees of Inisherin” (Searchlight Pictures)
  • Brendan Fraser – “The Whale” (A24)
  • Paul Mescal – “Aftersun” (A24)
  • Bill Nighy – “Living” (Sony Pictures Classics)

Best Actress

  • Cate Blanchett – “Tár” (Focus Features)
  • Viola Davis – “The Woman King” (Sony Pictures)
  • Danielle Deadwyler – “Till” (Orion/United Artists Releasing)
  • Margot Robbie – “Babylon” (Paramount Pictures)
  • Michelle Williams – “The Fabelmans” (Universal Pictures)
  • Michelle Yeoh – “Everything Everywhere All at Once” (A24)

Best Supporting Actor

  • Paul Dano – “The Fabelmans” (Universal Pictures)
  • Brendan Gleeson – “The Banshees of Inisherin” (Searchlight Pictures)
  • Judd Hirsch – “The Fabelmans” (Searchlight Pictures)
  • Barry Keoghan – “The Banshees of Inisherin” (Searchlight Pictures)
  • Ke Huy Quan – “Everything Everywhere All at Once” (A24)
  • Brian Tyree Henry – “Causeway” (A24/Apple Original Films)

Best Supporting Actress

  • Angela Bassett – “Black Panther: Wakanda Forever” (Marvel Studios)
  • Jessie Buckley – “Women Talking” (MGM/United Artists Releasing)
  • Kerry Condon – “The Banshees of Inisherin” (Searchlight Pictures)
  • Jamie Lee Curtis – “Everything Everywhere All at Once” (A24)
  • Stephanie Hsu – “Everything Everywhere All at Once” (A24)
  • Janelle Monáe – “Glass Onion: A Knives Out Mystery” (Netflix)

Best Young Actor/Actress

  • Frankie Corio – “Aftersun” (A24)
  • Jalyn Hall – “Till” (Orion/United Artists Releasing)
  • Gabriel LaBelle – “The Fabelmans” (Universal Pictures)
  • Bella Ramsey – “Catherine Called Birdy” (Amazon Studios)
  • Banks Repeta – “Armageddon Time” (Focus Features)
  • Sadie Sink– “The Whale” (A24)

Best Acting Ensemble

  • “The Banshees of Inisherin” (Searchlight Pictures)
  • “Everything Everywhere All at Once” (A24)
  • “The Fabelmans” (Universal Pictures)
  • “Glass Onion: A Knives Out Mystery” (Netflix)
  • “The Woman King” (Sony Pictures)
  • “Women Talking” (MGM/United Artists Releasing)

Best Director

  • James Cameron – “Avatar: The Way of Water” (20th Century Studios)
  • Damien Chazelle – “Babylon” (Paramount Pictures)
  • Todd Field – “Tár” (Focus Features)
  • Baz Luhrmann – “Elvis” (Warner Bros.)
  • Daniel Kwan, Daniel Scheinert – “Everything Everywhere All at Once” (A24)
  • Martin McDonagh – “The Banshees of Inisherin” (Searchlight Pictures)
  • Sarah Polley – “Women Talking” (MGM/United Artists Releasing)
  • Gina Prince-Bythewood – “The Woman King” (Sony Pictures)
  • S.S. Rajamouli – “RRR” (Variance Films)
  • Steven Spielberg – “The Fabelmans” (Universal Pictures)

Best Original Screenplay

  • Charlotte Wells – “Aftersun” (A24)
  • Martin McDonagh – “The Banshees of Inisherin” (Searchlight Pictures)
  • Daniel Kwan, Daniel Scheinert – “Everything Everywhere All at Once” (A24)
  • Steven Spielberg, Tony Kushner – “The Fabelmans” (Universal Pictures)
  • Todd Field – “Tár” (Focus Features)

Best Adapted Screenplay

  • Rian Johnson – “Glass Onion: A Knives Out Mystery” (Netflix)
  • Kazuo Ishiguro – “Living” (Sony Pictures Classics)
  • Rebecca Lenkiewicz – “She Said” (Universal Pictures)
  • Samuel D. Hunter – “The Whale” (A24)
  • Sarah Polley – “Women Talking” (MGM/United Artists Releasing)

Best Cinematography

  • Russell Carpenter – “Avatar: The Way of Water” (20th Century Studios)
  • Linus Sandgren – “Babylon” (Paramount Pictures)
  • Roger Deakins – “Empire of Light” (Searchlight Pictures)
  • Janusz Kaminski – “The Fabelmans” (Universal Pictures)
  • Florian Hoffmeister – “Tár” (Focus Features)
  • Claudio Miranda – “Top Gun: Maverick” (Paramount Pictures)

Best Production Design 

  • Dylan Cole, Ben Procter, Vanessa Cole – “Avatar: The Way of Water” (20th Century Studios)
  • Florencia Martin, Anthony Carlino – “Babylon” (Paramount Pictures)
  • Hannah Beachler, Lisa K. Sessions – “Black Panther: Wakanda Forever” (Marvel Studios)
  • Catherine Martin, Karen Murphy, Bev Dunn – “Elvis” (Warner Bros.)
  • Jason Kisvarday, Kelsi Ephraim – “Everything Everywhere All at Once” (A24)
  • Rick Carter, Karen O’Hara – “The Fabelmans” (Universal Pictures)

Best Editing

  • Stephen Rivkin, David Brenner, John Refoua, James Cameron – “Avatar: The Way of Water” (20th Century Studios)
  • Tom Cross – “Babylon” (Paramount Pictures)
  • Matt Villa, Jonathan Redmond – “Elvis” (Warner Bros.)
  • Paul Rogers – “Everything Everywhere All at Once” (A24)
  • Monika Willi – “Tár” (Focus Features)
  • Eddie Hamilton – “Top Gun: Maverick” (Paramount Pictures)

Best Costume Design

  • Mary Zophres – “Babylon” (Paramount Pictures)
  • Ruth E. Carter – “Black Panther: Wakanda Forever” (Marvel Studios)
  • Catherine Martin – “Elvis” (Warner Bros.)
  • Shirley Kurata – “Everything Everywhere All at Once” (A24)
  • Jenny Eagan – “Glass Onion: A Knives Out Mystery” (Netflix)
  • Gersha Phillips – “The Woman King” (Sony Pictures)

Best Hair and Makeup

  • “Babylon” (Paramount Pictures)
  • The Batman” (Warner Bros.)
  • “Black Panther: Wakanda Forever” (Marvel Studios)
  • “Elvis” (Warner Bros.)
  • “Everything Everywhere All at Once” (A24)
  • “The Whale” (A24)

Best Visual Effects

  • “Avatar: The Way of Water” (20th Century Studios)
  • “The Batman” (Warner Bros.)
  • “Black Panther: Wakanda Forever” (Marvel Studios)
  • “Everything Everywhere All at Once” (A24)
  • “RRR” (Variance Films)
  • “Top Gun: Maverick” (Paramount Pictures)

Best Comedy

  • “The Banshees of Inisherin” (Searchlight Pictures)
  • “Bros” (Universal Pictures)
  • “Everything Everywhere All at Once” (A24)
  • “Glass Onion: A Knives Out Mystery” (Netflix)
  • “Triangle of Sadness” (Neon)
  • “The Unbearable Weight of Massive Talent” (Lionsgate)

Best Animated Feature

  • “Guillermo del Toro’s Pinocchio” (Netflix)
  • “Marcel the Shell with Shoes On” (A24)
  • “Puss in Boots: The Last Wish” (DreamWorks Animation)
  • “Turning Red” (Pixar)
  • “Wendell & Wild” (Netflix)

Best Foreign Language Film

  • “All Quiet on the Western Front” (Netflix)
  • “Argentina, 1985” (Amazon Studios)
  • “Bardo, False Chronicle of a Handful of Truths” (Netflix)
  • “Close” (A24)
  • “Decision to Leave” (Mubi)
  • “RRR” (Variance Films)

Best Song

  • “Lift Me Up” – “Black Panther: Wakanda Forever” (Marvel Studios)
  • “Ciao Papa” – “Guillermo del Toro’s Pinocchio” (Netflix)
  • “Naatu Naatu” – “RRR” (Variance Films)
  • “Hold My Hand” – “Top Gun: Maverick” (Paramount Pictures)
  • “Carolina” – “Where the Crawdads Sing” (Sony Pictures)
  • “New Body Rhumba” – “White Noise” (Netflix)

Best Score

  • Michael Giacchino – “The Batman” (Warner Bros.)
  • Justin Hurwitz – “Babylon” (Paramount Pictures)
  • John Williams – “The Fabelmans” (Universal Pictures)
  • Alexandre Desplat – “Guillermo del Toro’s Pinocchio” (Netflix)
  • Hildur Guðnadóttir – “Tár” (Focus Features)
  • Hildur Guðnadóttir – “Women Talking” (MGM/United Artists Releasing)

Prime Video annuncia i nomi delle registe della seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

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Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, la serie vista da oltre 100 milioni di persone in tutto il mondo, successo globale senza precedenti divenuta la serie Original di Prime Video di maggior successo in ogni territorio alla sua prima stagione, ha confermato tre registe per la seconda stagione, attualmente in produzione nel Regno Unito.

Ciascuna delle tre registe – Charlotte Brändström, Sanaa Hamri e Louise Hooper – dirigerà più episodi della seconda stagione. Brändström, che ha già diretto due acclamati episodi della prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere (106/“Udûn” e 107/“L’occhio”), sarà la regista di quattro episodi e ricoprirà anche il ruolo di co-executive producer per la nuova stagione. Hamri e Hooper dirigeranno due episodi ciascuna. Brändström e Hamri hanno inoltre siglato degli overall deal con Amazon Studios.

Louise Hooper is an acclaimed British drama director, known for the 4-part limited thriller Flesh and Blood, starring Imelda Staunton and Stephen Rea; and Cheat, the 4-part drama starring Molly Windsor. Her additional directing credits include the first season finale of Neil Gaiman’s The Sandman, The Witcher, Inside No. 9, and Treason. Hooper began her career directing BBC Arts documentaries, working with David Lynch, Helmut Newton, Arthur Miller, David Attenborough, and Björk, and has also received a BAFTA nomination for directing Our Gay Wedding: The Musical.

Gli otto episodi della prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere sono disponibili in esclusiva su Prime Video in più di 240 Paesi e territori.

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, la serie tv

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere porta per la prima volta sugli schermi le eroiche leggende della mitica Seconda Era della storia della Terra di Mezzo. Questo dramma epico si svolge migliaia di anni prima degli eventi narrati in Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, e porta gli spettatori in un’era lontana in cui furono forgiati grandi poteri, regni ascesero alla gloria e caddero in rovina, improbabili eroi furono messi alla prova, la speranza appesa al più esile dei fili, e il più grande cattivo mai uscito dalla penna di Tolkien minacciò di far sprofondare tutto il mondo nell’oscurità. Partendo da un momento di relativa pace, la serie segue un gruppo di personaggi, alcuni già noti, altri nuovi, mentre si apprestano a fronteggiare il temuto ritorno del male nella Terra di Mezzo. Dalle più oscure profondità delle Montagne Nebbiose, alle maestose foreste della capitale elfica di Lindon, all’isola mozzafiato del regno di Númenor, fino ai luoghi più estremi sulla mappa, questi regni e personaggi costruiranno un’eredità che sopravvivrà ben oltre il loro tempo.

La prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere ha ottenuto un successo senza precedenti, è stata vista da più di 100 milioni di persone in tutto il mondo, con più di 24 miliardi di minuti di streaming. L’attesissima serie ha conquistato più di 25 milioni di spettatori nel mondo nel suo primo giorno di uscita, divenendo il più grande debutto nella storia di Prime Video, e ha anche debuttato al n. 1 nelle classifiche di streaming generali di Nielsen nel suo weekend di uscita. Lo show ha inoltre battuto tutti i precedenti record di spettatori di Prime Video, e ha portato nuove iscrizioni a Prime più di qualsiasi altro contenuto precedentemente lanciato. Inoltre, Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere è la prima serie Original in ogni area del mondo – Nord America, Europa, area Asia-Pacifico, America Latina e nel resto del mondo. Il finale di stagione è stato un evento culturale globale con numerosi hashtag dedicati alla serie tra cui #TheRingsofPower e altri in trend su Twitter in 27 Paesi per un totale di oltre 426 ore nel weekend.

Kill Bill – Vol. 1: trama, cast e colonna sonora del film

Kill Bill – Vol. 1: trama, cast e colonna sonora del film

Impostosi come uno dei registi più innovativi e importanti degli ultimi 30 anni, Quentin Tarantino vanta nella propria filmografia grandi opere come Pulp Fiction, Bastardi senza gloria e C’era una volta a… Hollywood. Tra i suoi film più amati vi è però Kill Bill – Vol. 1, prima parte di un dittico incentrato sulla disperata ricerca di vendetta della sposa Beatrix Kiddo. Vera e propria summa della poetica di Tarantino, il regista ha fatto confluire in questo tutto il suo amore per il cinema e la cultura popolare. Tra violenza, citazionismo e sequenze ormai entrate nell’immaginario collettivo, prende così forma uno dei film ancora oggi più iconici di Tarantino.

La genesi di questo, come noto, risale al set di Pulp Fiction, dove il regista iniziò a concepire la storia insieme all’attrice Uma Thurman. A quasi dieci anni da quel momento, Kill Bill – Vol. 1 ha infine preso vita. Tarantino ha in seguito descritto la realizzazione di questo primo volume come un omaggio al cinema orientale da lui tanto amato. Si ritrovano infatti le atmosfere dei film di kung-fu, come anche numerosi riferimenti ai film con Bruce Lee e ai capolavori del genere come Cinque dita di violenza. I numerosi combattimenti che avvengono nel film sono infatti costruiti proprio su tale stile, ed hanno permesso l’ulteriore diffusione di un cinema altrimenti poco conosciuto.

Affermatosi da subito come un grandissimo successo, con un incasso mondiale di 180 milioni di dollari, Kill Bill – Vol. 1 ha così contribuito ulteriormente a consolidare la fama di Tarantino, rendendolo uno dei grandi autori della sua generazione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alla sua colonna sonora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Kill Bill – Vol. 1: la trama del film

Protagonista del film è Beatrix Kiddo, anche nota come La Sposa, letale assassina membro del gruppo Deadly Viper Assassination Squad, capitanata dallo spietato Bill. Stanca di quella vita priva di certezze e punti fissi, Beatrix decide di staccarsi da tutta quella violenza nel momento in cui scopre di essere incinta. Fugge così in Texas, sotto falsa identità, innamorandosi di un giovane e organizzando con lui delle nozze sbrigative. Durante le prove di queste, però, si presenta a sorpresa in chiesa il suo vecchio capo Bill. Ben presto, quel luogo sacro si trasforma in un vero e proprio teatro di morte, da cui nessuno sembra poter uscire vivo. Creduta morta, Beatrix si risveglierà però dopo quattro anni di coma.

Comprende dunque cosa è successo, cosa le è stato fatto e cosa le è stato tolto per sempre. Senza pensarci decide dunque di organizzare una vendetta letale contro i suoi ex colleghi di lavoro, ricercandoli uno ad uno per ucciderli tutti. L’ultimo sulla sua lista è Bill, colpevole di aver organizzato quel tradimento. Per poter riuscire a prevalere contro assassini abili quanto lei, però, Beatrix avrà bisogno di armi speciali. Si recherà allora in Giappone, dal leggendario forgiatore di spade Hattori Hanzo. Questi realizzerà per lei una lama indistruttibile, assolutamente letale, con la quale potrà portare a termine la propria vendetta.

Kill Bill - Vol 1. cast

Kill Bill – Vol. 1: il cast del film

Il ruolo della protagonista, Beatrix Kiddo, è sempre stato unicamente pensato per l’attrice Uma Thurman, dato che il personaggio è stato sviluppato insieme a lei. Pur di averla nel progetto, Tarantino ha infatti atteso che l’attrice terminasse la propria gravidanza, rimandando dunque l’inizio delle riprese. Per poter assumere il ruolo, la Thurman si è poi sottoposta a diversi allenamenti, tanto per il combattimento corpo a corpo quanto nell’utilizzo della spada. Grande rivale di questo primo volume è poi l’assassina O-Ren Ishii. Per darvi vita, Tarantino intendeva assumere un’attrice giapponese, ma dopo aver conosciuto Lucy Liu, decise di modificare il personaggio con origini cinesi. Ciò gli permise di affidare alla Liu la parte.

Ad interpretare lo spietato Bill vi è David Carradine, nonostante questi non appaia mai realmente in questo primo volume. Tale personaggio era stato offerto anche agli attori Jack Nicholson, Kurt Russell e Mickey Rourke, i quali l’avevano però rifiutato. Altri attori presenti sono Vivica A. Fox, nei panni di Vernita Green, nota con il nome da assassina di Testa di Rame. Michael Madsen, attore ricorrente nel cinema di Tarantino, interpreta Budd, altro assassino ora attivo come semplice buttafuori. Daryl Hannah è invece Elle Driver, la più cattiva degli assassini di Bill. Il celebre Hattori Hanzo è interpretato dall’attore giapponese Sonny Chiba, mentre Samuel L. Jackson, attore feticcio di Tarantino, è presente con un cameo nei panni del suonatore di organo in chiesa.

Kill Bill – Vol. 1: la colonna sonora del film

Anche Kill Bill, come ogni film di Tarantino, si avvale di una colonna sonora assai ricercata, piena anch’essa, come il film, di citazioni e riferimenti. Molti delle canzoni presenti sono infatti tratte da altri film, dando vita a legami che arricchiscono questo volume 1 di ulteriori significati. In generale, ogni brano sembra essere la perfetta descrizione di quanto avviene in scena o nell’interiorità dei personaggi. Tra i brani più noti tra quelli presenti si annoverano Bang Bang (My Baby Shot Me Down) di Nancy Sinatra e Don’t Let Me Be Misunderstood dei Santa Esmeralda. Sono poi presenti i brani Ironside, tratto dal film Cinque dita di violenza e The Flower of Carnage, tema principale del film Lady Snowblood.

Sono poi presenti anche omaggi al cinema italiano, come il brano Da uomo a uomo, tratto dall’omonimo film e composto da Ennio Morricone. Il tema portante del film Sette note in nero, eseguito da Vince Tempera, è a sua volta presente in un momento fondamentale del film. Un omaggio a Bruce Lee è inoltre presente con il Green Hornet Theme, canzone della sigla della serie che rese celebre il noto attore di Hong Kong. Ulteriori riferimenti al cinema orientale si ritrovano invece con i brani Battle Without Honor or Humanity, tema princiaple del film Another Battle e The Yagyu Conspiracy, tratto dall’omonimo film giapponese.

Kill Bill – Vol. 1: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Kill Bill – Vol. 1 grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play e Now TV. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 14 settembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Apple TV+ annuncia un documentario in due parti sulla leggenda del tennis Boris Becker

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Apple TV+ ha annunciato oggi il nuovo documentario in due parti su Boris Becker del regista premio Oscar Alex Gibney (“Taxi to the Dark Side”, “Enron – L’economia della truffa”, “The Armstrong Lie”, “Going Clear – Scientology e la prigione della fede “) e del produttore premio Oscar John Battsek (“Un giorno a settembre”, “Searching for Sugar Man”, “Hillsborough”, “The Rescue – Il salvataggio dei ragazzi”).  La docuserie, ancora senza titolo, si propone di esplorare ogni aspetto dell’uomo che è diventato un fenomeno del tennis dopo aver vinto i campionati di Wimbledon a soli 17 anni, arrivando a vincere 49 titoli in carriera, tra cui sei Grandi Slam e una medaglia d’oro olimpica, nonché la sua vita personale, spesso sotto i riflettori e a volte tumultuosa.

Per oltre tre anni i registi hanno avuto un accesso speciale e unico a Boris Becker, fino alla fine di aprile del 2022, quando è stato condannato a due anni e mezzo di carcere per aver nascosto beni e prestiti allo scopo di evitare di pagare i debiti contratti. La serie presenta interviste intime al campione tedesco, tra cui una conversazione esclusiva realizzata la settimana della sua condanna, insieme ai contributi dei suoi familiari e a quelli di altre stelle del tennis come John McEnroe, Bjorn Borg, Novak Djokovic, Mats Wilander e Michael Stich.

La serie è una coproduzione tra la Ventureland di Battsek e la Jigsaw Productions di Gibney, della Lorton Entertainment, i cui progetti includono anche “Diego Maradona” di Asif Kapadia, nominato ai BAFTA Award, e il recente documentario di Matt Smith “Rooney”, sul grande calciatore inglese Wayne Rooney.

La docuserie si aggiunge alla gamma in espansione di programmi non-fiction con protagonisti i grandi nomi dello sport presenti su Apple TV+, tra cui un documentario recentemente annunciato sulla vita e la carriera rivoluzionaria del sette volte campione del mondo di Formula Uno Sir Lewis Hamilton; il film documentario recentemente annunciato “Underrated”, con la leggenda dell’NBA Stephen Curry; la serie di documentari in quattro parti nominata agli Emmy “They Call Me Magic”, che racconta la vita e la carriera del due volte NBA Hall of Famer e icona culturale Earvin “Magic” Johnson; “The Dynasty”, una nuova serie di documentari sui New England Patriots, realizzata dalla Imagine Documentaries di Brian Grazer e Ron Howard, in associazione con NFL Films; “The Long Game: Bigger Than Basketball” sul fenomeno della pallacanestro Makur Maker; la docuserie “Make or Break”, che porta gli spettatori dietro le quinte alla scoperta dei migliori surfisti del mondo in lotta per il titolo di campione della World Surf League Championship Tour; “Greatness Code”, una serie breve non sceneggiata diretta da Gotham Chopra e coprodotta da Uninterrupted e Religion of Sports, che ha appena debuttato con la seconda stagione.

Spider-Man: Across The Spider-Verse: ogni variante di Spider-Man vista nel trailer

Il trailer di Spider-Man: Across the Spider-Verse (Parte I) presenta più varianti di Spider-Man di quanto ci si potesse aspettare! Nel 2018, è stato Spider-Man: Un nuovo universo della Sony a introdurre gli spettatori in un multiverso di varianti del supereroe. L’impatto del film è stato particolarmente significativo per la cura e l’attenzione prestata alla creazione di queste diverse versioni del personaggio, ognuna caratterizzata da un character design assolutamente accurato. La splendida animazione è stata completata da una storia straordinaria e commovente in cui il nuovo Spider-Man Miles Morales ha scoperto il suo posto in questo Spider-Verse.

Ieri, la Sony ha rilasciato un nuovo trailer di Spider-Man: Across the Spider-Verse (Parte I), che continuerà le avventure di Miles. A sorpresa, il trailer suggerisce che questa volta i cattivi sono gli stessi Spider-Men: c’è infatti una scena scioccante in cui Miles combatte contro un vero e proprio esercito di varianti di Spider-Man. Un nuovo Universo e Across the Spider-Verse sono liberamente ispirati all’evento fumettistico del 2015 di Dan Slott, Spider-Verse, che presentava ogni variante di Spider-Man apparsa nei fumetti dell’epoca – e sembra che il regista Joaquim Dos Santos abbia deciso di ripetere quell’impresa sul grande schermo. Ecco, dunque, tutti gli Spider-Man visti nel trailer di Spider-Man: Across the Spider-Verse (Parte I).

Miles Morales torna come protagonista di Spider-Man: Across The Spider-Verse

La storia di Spider-Man: Across the Spider-Verse (Part I) sembra seguire direttamente la trama del primo film e vede Miles Morales come Spider-Man principale e protagonista assoluto.

L’impostazione generale del trailer sembra suggerire che il posto di Miles nello Spider-Verse sia messo in discussione (principalmente da Spider-Man 2099), che lo lascia scappare attraverso il multiverso. È certamente una direzione scioccante per la storia, ma è perfettamente in linea con i temi di Spider-Man: Un nuovo universo. Fortunatamente, Miles troverà ancora degli alleati tra le varianti.

Spider-Man: Across The Spider-Verse riporta in vita Spider-Gwen

Spider-Man Spider-Man: Un Nuovo UniversoSpider-Man: Across the Spider-Verse (Parte I) riporta anche Spider-Gwen (conosciuta anche come Spider-Woman, o anche come Ghost Spiders nei fumetti attuali). Spider-Gwen proviene da una linea temporale in cui Gwen Stacy è stata morsa da un ragno radioattivo e non da Peter Parker, ed è diventata una supereroina dopo aver fallito nel salvare il suo amico Peter da una discesa nella follia.

La storia di Spider-Gwen è stata replicata quasi perfettamente nel primo film, che l’ha posizionata come potenziale interesse amoroso per Miles. Nel trailer è ancora, chiaramente, dalla sua parte.

La Spider-Woman di Jessica Drew

Spider-Man: Across the Spider-Verse (Part I) introdurrà anche una nuova versione della Spider-Woman di Jessica Drew, proveniente da Terra-404.

Nel trailer, vediamo Jessica fare il suo ingresso in un combattimento tra Spider-Gwen, Miles e una versione dell’Avvoltoio che riesce a saltare tra più dimensioni. Sembra essere un altro degli “spider” che si schierano con Miles nella misteriosa guerra civile dello Spider-Verse.

L’antagonista: Spider-Man 2099

Il trailer presenta un’importante variante di Spider-Man come antagonista, se non come vero e proprio cattivo principale del film. Le immagini promozionali hanno già mostrato Miles Morales combattere contro Spider-Man 2099 e il filmato trasmesso al CinemaCon ne suggerisce il motivo: a quanto pare gli eventi del primo film hanno lasciato aperta una porta multiversale che i cattivi utilizzano per viaggiare tra le dimensioni.

Presumibilmente questo è in qualche modo legato direttamente a Miles, che spiega perché è diventato il bersaglio delle ire di Spider-Man 2099. Sembra che abbia riunito una sorta di “Consiglio dei Ragni” provenienti da tutto il multiverso, il che significa che in Spider-Man: Across the Spider-Verse (Part I) sono presenti più “spiders” di quanto ci si aspettasse.

Il ritorno di Peter Parker 616

spider-manGli spettatori saranno felici di vedere un altro volto familiare: Peter Benjamin Parker della Terra-616, la variante di Spider-Man che ha fatto da mentore a Miles Morales in Spider-Man: Un nuovo universo e che corrisponde allo Spider-Man dei fumetti.

Sembra che il vecchio Peter Parker sia tornato e senza dubbio aiuterà di nuovo Miles. A quanto pare, la vita di Peter è cambiata molto: è tornato con Mary Jane e hanno una figlia, Mayday. Nei fumetti, Mayday diventa la supereroina Spider-Girl.

Spider-Punk

Sony ha confermato che Spider-Man: Across the Spider-Verse (Part I) conterrà un’apparizione importante di Spider-Punk, un personaggio dei fumetti dal look molto particolare.

Nel trailer non c’è traccia di Spider-Punk, il che forse suggerisce che non si trova al nodo dello Spider-Verse ma è comunque possibile che Miles faccia squadra con Spider-Punk mentre scappa attraverso il multiverso.

Lo Spider-Man simbionte

Il misterioso nodo dello Spider-Verse ci viene presentato tramite scene di vari Spider-Men che chiacchierano (e poi si azzuffano). Non è chiaro quale ruolo importante avranno questi Uomini Ragno nella storia; potrebbero essere semplicemente degli easter egg ma che, di sicuro, faranno la gioia degli spettatori.

Uno dei più entusiasmanti è un assaggio dlla tuta nera di Spider-Man, costume che originariamente aveva acquisito durante il classico evento Secret Wars del 1984. Questo si è rivelato essere un simbionte e lui se ne è liberato, per poi legarsi a Eddie Brock e diventare Venom.

La variante “Spider-Man” di Tron

Nel 2010, la Marvel Comics ha pubblicato una serie di varianti di Tron con personaggi che indossavano nuovi costumi a lui ispirati. Quello dell’Uomo Ragno è stato integrato nella storia e presenta una fenomenale gamma di funzioni high-tech (compresa la furtività).

I colori cambiano a seconda delle funzioni attivate. Dal trailer del film, riusciamo a scorgere brevemente uno Spider-Man con il costume di Tron nello Spider-Verse.

Lo Spider-Man della Playstation 4

Il trailer di Spider-Man: Across the Spider-Verse presenta anche un breve sguardo a due personaggi molto familiari: il Peter Parker e il Miles Morales dei giochi per PlayStation 4 di Sony.

I giochi di Spider-Man della Marvel sono stati un successo assoluto e le storie dei personaggi sono proseguite anche nei fumetti: è bello vedere queste celebri iterazioni di Peter e Miles riconosciute nello Spider-Verse.

Lo Spider-Man “corazzato”

L’Uomo Ragno ha indossato molti costumi nei film, ma sono i fumetti ad avercene introdotti di memorabili; uno dei più sorprendenti è il costume corazzato dell’Uomo Ragno, creato per aiutarlo a far fronte all’aumento della violenza delle gang.

È stato inserito in Spider-Man: The Animated Series negli anni ’90 ed è ricordato con affetto dai fan. Non è dunque sorprendente vedere questo classico costume corazzato fare il suo ingresso in Spider-Man: Across the Spider-Verse.

Iron Spider della Marvel

Esiste un’interpretazione fedele ai fumetti dell’Iron Spider, un costume creato da Tony Stark che presentava una tecnologia straordinariamente avanzata (tra cui una vela-ragnatela che toglieva all’Uomo Ragno il suo tratto caratteristico di sparare ragnatele).

È famoso soprattutto per le braccia estensibili, anche se stranamente il design originale del fumetto ne aveva solo tre e non quattro. Sarà divertente vedere quante braccia avrà l’Iron Spider di Spider-Man: Across the Spider-Verse.

Manga Spider-Man

La Marvel ha una lunga storia di tributi ai Manga. Nei fumetti, Spider-Man Manga ha fatto il suo debutto nel 2002 come parte del cosiddetto “Nuovo Mangaverso”, e ha avuto un’origine molto diversa dalla versione tradizionale. Nel Nuovo Mangaverso, l’Uomo Ragno è stato addestrato come membro del Clan Ragno dei ninja da suo zio e dal suo sensei.

Questa incarnazione dell’Uomo Ragno è stata molto popolare ed è stata riproposta in diverse miniserie. Si spera che in Spider-Man: Across the Spider-Verse ci sia anche la sua versione di Mary Jane Watson, che è diventata la Donna Ragno del suo universo.

Spider-Cop

L’idea di Spider-Cop è una specie di leggenda nella storia dell’Uomo Ragno, con il personaggio che è apparso persino nel recente evento Spider-Geddon (che ha visto anche un cameo dello Spider-Man di Tom Holland).

Si è fatto strada nello Spider-Verse, dove sembra giocare a fare il vigile urbano: probabilmente si tratta solo di un divertente Easter Egg, ma ne siamo comunque entusiasti!

Spinneret e Spiderling

L’evento a fumetti Secret Wars del 2015 ha introdotto la linea temporale “Renew Your Vows”, in cui Peter Parker e Mary Jane sono rimasti insieme. La loro figlia Annie May ha ereditato i poteri di Peter, assumendo l’identità di Spiderling, e non ci è voluto molto perché diventassero una famiglia di supereroi.

Il trailer di Spider-Man: Across the Spider-Verse mostra lo Spinneret di Mary Jane e lo Spiderling di Annie May che fanno una passeggiata: speriamo quindi che abbiano un ruolo più importante nel film.

Lady Spider

Spider-Man: Across the Spider-Verse presenta molteplici universi e alcuni spettatori speravano davvero di vedere Lady Spider, una variante che proviene da un universo gloriosamente Steampunk. Il personaggio non è ancora entrato veramente in azione: si è unito a Spider-Man 2099 durante l’evento Spider-Verse del 2015 e da allora è comparsa solo una manciata di volte.

Il design ha chiaramente impressionato gli animatori della Sony, perché è uno dei personaggi più facili da individuare nel trailer di Spider-Man: Across the Spider-Verse (Part I).

Bag-Man

Uno degli easter egg più divertenti del trailer è una breve apparizione di Bag-Man. Nei fumetti, Peter Parker è rimasto senza tuta e ha dovuto prendere in prestito un costume dei Fantastici Quattro; le loro uniformi non prevedono una maschera, quindi ha dovuto improvvisare. Il costume peggiore dell’Uomo Ragno, il roboante Bag-Man, è diventato così una sorta di beniamino dei fan.

La Sony non ha i diritti dei Fantastici Quattro, quindi il costume è stato leggermente modificato per Spider-Man: Across the Spider-Verse: questa versione indossa un abito tradizionale di Spider-Man con un sacchetto di carta in testa.

Spider-Man licantropo

È difficile notarlo nel trailer, ma una delle varianti di Spider-Man: Across the Spider-Verse si trasforma effettivamente in un lupo. Potrebbe trattarsi dell’Uomo Ragno mannaro di Marvel Zombies vs. Army of Darkness, ma il design sembra invece un cenno a Spider-Man Unlimited.

Si tratta di un gioco per cellulari in cui diverse versioni dell’Uomo Ragno lavorano insieme, compreso un licantropo.

Scarlet Spider

Clone di Peter Parker, Ben Reilly è meglio conosciuto come lo Spider Scarlet, che appairà in Spider-Man: Across the Spider-Verse – come possiamo notare dal suo character design messo bene in evidenza nel marketing – ma il trailer include anche il suo successore Kaine in costume da Ragno Scarlatto, con un design meno riconoscibile.

È possibile che ci siano più Scarlet Spider; a dire il vero, ci sono innumerevoli versioni di Peter Parker, quindi non c’è motivo per cui lo stesso non possa valere per altri personaggi.

Lo Spider-Man della Future Foundation

L’Uomo Ragno si è poi unito ai Fantastici Quattro nei fumetti, sostituendo il suo amico Torcia Umana dopo che si pensava fosse stato ucciso nella Zona Negativa. Ha indossato una nuova uniforme della squadra, bianca, con un’insegna di ragno in stile digitale. L’Uomo Ragno della Future Foundation sembra essere uno degli antagonisti di Spider-Man: Across the Spider-Verse.

Agisce insieme a molte altre varianti che non sono ancora state identificate, il che significa che Spider-Man: Across the Spider-Verse (Part I) conterrà davvero tante versioni di Spider-man, molte più di quelle che credevamo.

Scream 6, il primo trailer!

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Scream 6, il primo trailer!

Svelato il trailer di Scream 6, dal 9 marzo al cinema! Dopo gli ultimi omicidi di Ghostface, i quattro sopravvissuti si lasciano alle spalle Woodsboro e iniziano un nuovo capitolo. In Scream 6, Melissa Barrera (“Sam Carpenter”), Jasmin Savoy Brown (“Mindy Meeks-Martin”), Mason Gooding (“Chad Meeks-Martin”), Jenna Ortega (“Tara Carpenter”), Hayden Panettiere (“Kirby Reed”) e Courteney Cox (“Gale Weathers”) tornano a ricoprire i loro ruoli nel franchise insieme a Jack Champion, Henry Czerny, Liana Liberato, Dermot Mulroney, Devyn Nekoda, Tony Revolori, Josh Segarra e Samara Weaving.

Diretto da Matt Bettinelli-Olpin & Tyler Gillett e scritto da James Vanderbilt & Guy Busick e BASATO SUI PERSONAGGI CREATI DA Kevin Williamson, Scream 6 è PRODOTTO DA William Sherak, James Vanderbilt, Paul Neinstein. PRODOTTO ESECUTIVAMENTE DA Kevin Williamson, Gary Barber, Peter Oillataguerre, Chad Villella, Courteney Cox, Ron Lynch, Cathy Konrad, Marianne Maddalena. Protagonisti sono Melissa Barrera, Jasmin Savoy Brown, Jack Champion, Henry Czerny, Mason Gooding, Liana Liberato, Dermot Mulroney, Devyn Nekoda, Jenna Ortega, Tony Revolori, Josh Segarra, Samara Weaving con Hayden Panettiere e Courteney Cox.

Natale a tutti i costi, la conferenza stampa del nuovo film di Natale con Christian De Sica e Angela Finocchiaro

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Oggi è stato presentato in conferenza stampa Natale a tutti i costi, il nuovo film di Natale con Christian De Sica. Il film, un remake della pellicola francese del 2021 Mes tres chers enfants, è opera del regista Giovanni Bognetti che mette su un cast formato da Christian De Sica, Angela Finocchiaro, Dharma Mangia Woods e Claudio Colica. Il film che uscirà anche su Netflix il 19 dicembre ci accompagnerà in questo periodo natalizio portando ancora una volta sul piccolo e grande schermo il re dei cinepanettoni.

Natale a tutti i costi, la trama

Dopo venticinque anni la famiglia perfetta si separa: i figli, Alessandra e Emilio, abbandonano il nido e la provincia. Vanno a vivere in città lasciando i genitori, Carlo e Anna, finalmente soli. I ragazzi nel giro di pochi mesi, presi dalla loro nuova vita, limitano i rapporti con i genitori a qualche breve chiamata, disertano i funerali dei parenti, non si presentano più ai compleanni. , non trascorreranno il Natale insieme alla loro famiglia. In conferenza stampa il tema della famiglia è stato più volte ripreso soprattutto in relazione alle dinamiche dentro e fuori il set che hanno coinvolto i protagonisti.

Non ho provato lo stesso senso di smarrimento che ha provato il mio personaggio, la sindrome del nido vuoto. I miei figli, fortunatamente, mi trovano abbastanza simpatico quindi gli piace passare del tempo insieme a me”, afferma Christian De Sica. Angela Finocchiaro è di un’altra veduta: “Io, invece, sono sempre stata ansiosa e iper protettiva, ma quando i miei figli hanno lasciato casa mi sono sorpresa. Un pensiero che faccio spesso è: se so che loro stanno bene, anche io sto bene”.

Dharma Mangia Woods, dopo La Stranezza, torna sul grande schermo con una commedia natalizia. L’attrice ha raccontato come è stato far parte di questa famiglia: “Entrare in relazione con Angela [Finocchiaro] Christian [De Sica] e Claudio [Colica] è stato molto semplice. Si è creata subito una grande intesa che nasce soprattutto da una grande stima che nutro nei loro confronti. Mi sono affidata a loro ed è stato tutto molto naturale, non percepito lo stacco tra lo stare in scena e non”. Claudio Colica, altro membro della famiglia Della Fava, fa parte del mondo della comicità già da molti anni grazie al successo de Le Coliche: “È stato un sogno, non è stato difficile considerarli genitori. Fuori dal set ci sentivamo come una famiglia. Anche io non ho percepito questo stacco tra realtà e finzione. Quando mi hanno detto che avrei recitato con De Sica ho urlato in mezzo alla strada, ho realizzato un grande sogno. Sono cresciuto con lui”.

Natale a tutti i costi film 2022

Christian De Sica e Angela Finocchiaro ancora insieme

Natale a tutti i costi rappresenta la quinta collaborazione del duo comico. Dopo aver interpretato rispettivamente Babbo Natale e la Befana, si ritrovano come una coppia di coniugi molto affiatati. Nel film Carlo e Anna, arrabbiati e disperati. Decidono quindi di mentire fingendo di aver ereditato sei milioni di euro da una vecchia zia pur di riavere i loro figli. Il piano sembra funzionare e, spinti dalla speranza di poter avere la loro fetta di eredità per realizzare i loro sogni, i figli si ripresentano magicamente, assicurando persino di non potersi perdere il Natale in famiglia.

Angela Finocchiaro ha parlato di questa nuova collaborazione con Christian De Sica: “La nostra coppia ha trovato una maturità dopo averne passate tante negli altri film.  Io sono felicissima non vedo l’ora di farne un altro”. Il film è prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai per Colorado Film in associazione con Sony Pictures International Productions in collaborazione con RTI, e vede nel cast anche Iaia Forte, Fioretta Mari, Francesco Marioni, Alessandro Betti.

Christian De Sica, invece, stuzzicato da una domanda parla delle sorti della commedia italiana soprattutto con il politicamente corretto: “Non rinnego i cinepanettoni. Fare una commedia diretta in questo modo da Bognetti è stato entusiasmante. È un regista che ha un grande occhio. Purtroppo, il politicamente corretto per un comico è un problema. Il comico è cattivo e questo di fatto induce a stare attenti a qualsiasi cosa si dica”.

Commedia dai toni cupi

Natale a tutti i costi è un remake di un film francese. Questo ha fatto discutere molto sulle sorti del futuro del cinema: “Per quanto riguarda il cinema italiano è pieno di registi, produttori, attori e attrici di grande talento. Di sceneggiatori invece ce ne sono pochi. È difficile creare cose originali perché è stato tutto già detto. Senza contare che in Francia impiegano 5 mesi per scrivere una sceneggiatura, in Italia abbiamo molto tempo”, Christian De Sica ha continuato poi parlando del suo futuro in altri cinepanettoni: “Sui social tutti mi chiedono quando ritorno a fare di nuovo cinepanettoni. La verità è che non me ne hanno più offerti. Lo farei ma c’è anche un’età per ogni cosa”.

I primi quaranta minuti del film mettono davvero a dura prova lo spettatore che per un momento non sa se sta assistendo a una commedia o un film drammatico. In particolare, questi toni cupi sono portati in scena dalla coppia di figli interpretati da Dharma Mangia Woods e Claudio Colica. Per tutto il film infatti il personaggio di Alessandra non si sente realizzata. Di questo ne parla anche l’attrice: “La società è cambiata e ci sono diverse difficoltà per i giovani. Volevo normalizzare il fatto che a 26 anni è normale avere delle insicurezze e normalizzare una serie di sentimenti che sono considerati negativi”.

Regista e sceneggiatore di Natale a tutti i costi è Giovanni Bognetti che include nella sua commedia queste tinte cupe: “Abbiamo voluto fare una commedia dove i rapporti erano così naturali. Siamo andati in direzione di una commedia raccontando questa famiglia e la loro vita che come ogni altra ha dei momenti più cupi. Del film francese ho preso la struttura, che era la cosa che funzionava meglio. Poi io ho introdotto questi elementi cupi che sono molto nel mio stile”.

Steven Spielberg: 10 cose che non sai sul regista

Steven Spielberg: 10 cose che non sai sul regista

Steven Spielberg è un regista che non ha bisogno di presentazioni. Tra le più importanti personalità di cinema mai esistite, egli ha nel corso della sua carriera dato vita a grandissimi successi di critica e pubblico, coniugando alla perfezione autorialità e cinema popolare. I suoi film riescono infatti a parlare a spettatori di ogni tipo, facendo sognare grazie a storie fantastiche che permettono anche di riflettere sull’essere umano, i suoi valori e le sue virtù. Da molti considerato uno dei maggiori storyteller ancora oggi in attività, Spielberg è da sempre una vera e propria garanzia di qualità.

Ecco 10 cose che non sai di Steven Spielberg.

Steven Spielberg: i suoi film più famosi

1. Ha diretto numerosi celebri film. Spielberg debutta alla regia di un lungometraggio con Duel (1973), seguito poi da Sugarland Express (1974) e Lo squalo (1975), che gli conferisce grande popolarità. Seguono poi opere molto apprezzate come Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977), I predatori dell’arca perduta (1981), E.T. – L’extraterrestre (1982), Il colore viola (1985), Hook – Capitan Uncino (1991), Jurassic Park (1993) e Schinderl’s List (1993), che lo consacra definitivamente come uno dei più importanti registi di Hollywood. Negli anni successivi ha poi diretto Salvate il soldato Ryan (1998), A.I. – Intelligenza artificiale (2001), Minority Report (2002), Prova a prendermi (2002), La guerra dei mondi (2005), Lincoln (2012), Il ponte delle spie (2015) e The Post (2017). I suoi ultimi film sono invece Ready Player One (2018), West Side Story (2021) e The Fabelmans (2022).

2. Ha prodotto molti film di successo. Grazie alla sua casa di produzione, la Amblin Entertainment, Spielberg si è occupato anche della produzione non solo dei suoi progetti ma anche dei film di altri registi. Tra i più noti vi sono I Goonies (1985), Ritorno al futuro (1985), Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988), Cape Fear – Il promontorio della paura (1991), Casper (1995), Man in Black (1997), Flags of Our Fathers (2006), Transformers (2007), Super 8 (2011), Jurassic World (2015), First Man – Il primo uomo (2018) e l’atteso Indiana Jones e la ruota del destino (2023).

3. Ha vinto 3 Oscar. Nel corso della sua carriera Spielberg ha ricevuto ben 20 candidature ai premi Oscar. In particolare, è stato nominato otto volte come miglior regista, trionfando nel 1994 per Schindler’s List e nel 1999 per Salvate il soldato Ryan, e undici come produttore del miglior film, vincendo in tale categoria nel 1994 per Schindler’s List. Nel 1987 gli è invece stato conferito il premio alla memoria Irving G. Thalberg, assegnato periodicamente a produttori creativi i cui lavori riflettono delle continue produzioni cinematografiche di alto livello.

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Steven Spielberg e Duel

4. Originariamente era pensato come film per la televisione. Duel rappresenta il vero e proprio debutto di Spielberg alla regia di un lungometraggio. Girato in soli 13 giorni e con mezzi molto scarsi, il film con la sua durata di 74 minuti era pensato per una distribuzione televisiva. Dato il buon successo ottenuto, però, a Spielberg fu chiesto di aggiungere alcune scene così da fargli raggiungere i 90 minuti di durata e poter essere distribuito nelle sale cinematografiche. Qui ottenne un successo ancora maggiore e fece guadagnare a Spielberg una buona notorietà.

Steven Spielberg e Lo squalo

5. Ha girato il film in mare aperto. Nel girare Lo squalo, il film che gli ha conferito un’enorme successo di critica e pubblico, Spielberg si rifiutò di girare in una vasca e preferì invece realizzare le riprese in mare aperto. Ciò comportò però numerose difficoltà, dalle onde che provocavano inquadrature mosse fino alla comparsa di altre barche all’orizzonte. Il problema principale però si verificò con il mancato funzionamento dello squalo meccanico, che costrinse la troupe a lunghe ed estenuanti attese. Per risolvere la situazione si decise di ridurne al minimo le apparizioni, sostituendole con momenti di attesa e suspense che paradossalmente decretarono il successo del film.

Steven Spielberg e il suo nuovo film The Fabelmans

6. È basato sulla sua infanzia. Nel 2021 Spielberg ha annunciato di essersi finalmente deciso a realizzare un film a cui da diverso tempo pensava, basato sulla sua infanzia. Più volte rimandato per la difficoltà di rapportarsi in modo tanto diretto con il proprio vissuto, Spielberg ha poi intitolato il film The Fabelmans, partecipando anche alla sceneggiatura e basandolo in modo più vago sulle proprie esperienze da ragazzo. In esso egli racconta la sua famiglia, il rapporto con i genitori e le sorelle e, naturalmente, anche della sua passione per il cinema.

Steven Spielberg e Superman

7. Avrebbe dovuto dirigere il film. Quando nel 1978 arrivò al cinema Superman, il primo film dedicato al celebre supereroe, Spielberg era stato considerato per dirigere il film. Egli, tuttavia, era in quel momento impegnato su altri progetti che suscitavano maggiormente il suo interesse e così la regia venne infine affidata a Richard Donner. Di recente, però, un incontro tra Spielberg e l’amministratore delegato della Warner Bros. David Zaslav ha spinto in molti a credere che lo studios starebbe cercando di offrire proprio al celebre regista l’opportunità di dirigere un nuovo film su Superman. Nulla a riguardo è però stato ad ora confermato.

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Steven Spielberg: la moglie e i figli

8. Si è sposato due volte. Spielberg è sempre stato molto riservato circa la propria vita privata, ma di lui si sa che è stato sposato dal 1985 al 1989 con l’attrice Amy Irving, alla quale era precedentemente stato legato dal 1976 al 1979. Al momento del loro divorzio, il giudice riconobbe come valido un accordo prematrimoniale scritto su un tovagliolo, stando al quale la Irving ricette una buonuscita di ben 100 milioni di dollari. In seguito, nel 1991 Spielberg ha sposato l’attrice Kate Capshaw, che nel 1984 aveva diretto nel film Indiana Jones e il tempio maledetto.

9. Ha diversi figli. Dal primo matrimonio Spielberg ebbe un figlio, nato nel 1989 e chiamato Max Samuel. In seguito, dalla Capshaw ha avuto tre figli naturali: Sasha, nata nel 1990 e oggi attivta come cantante e attrice, Sawyer, nato nel 1992 e Destry, nato nel 1996. Con la moglie aveva poi già adottato un bambino di nome Theo e una bambina di nome Mikaela. Spielberg ha inoltre come figliastra l’attrice Jessica Capshaw, nata nel 1976 dal precedente matrimonio della moglie.

Steven Spielberg: il suo patrimonio

10. È uno delle più ricche personalità del cinema. Spielberg è ormai attivo da cinquant’anni nell’industria cinematografica e ha raggiunto uno status pressocché unico. Grazie ai numerosi film diretti, prodotti o ad altri suoi coinvolgimenti in tale ambito, egli può oggi vantare un patrimonio di 8 miliardi di dollari. Una cifra che lo rende la seconda celebrità più ricca del mondo, secondo solo al suo vecchio amico George Lucas, che vanta invece una fortuna pari a 10 miliardi.

Fonte: IMDb, CelebrityNetWorth

Il mistero dei templari – La serie, si torna a cacciare tesori su Disney+

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Era il 2004 quando Nicolas Cage inaugurava un nuovo franchise con Disney, Il mistero dei templari, una storia d’avventura a metà strada tra Indiana Jones e Tomb Raider, con un potenziale enorme, che ha dato vita a due lungometraggi, entrambi con protagonista Cage, e adesso a una serie tv, disponibile su Disney+ dal 14 dicembre, dal titolo Il mistero dei templari – La serie.

A raccogliere il testimone di Ben Gates, una giovane eroina di nome Jess Morales (Lisette Olivera), in cerca di… green card! Proprio così, la serie Disney+ parte da un presupposto che più realistico non si può, per trasportare all’avventura lo spettatore in una mozzafiato caccia al tesoro, molto classica per sviluppi e svolte, ma anche divertente e di intrattenimento per un pubblico di giovani aspirante cacciatori. E anche in questo caso, come da diverso tempo a questa parte, si sceglie di fare di Il mistero dei templari – La serie una “cosa tra femmine”, visto che di fronte a Jess si erge la spietata villain della storia, Billie Pearce, interpretata da Catherine Zeta-Jones, con un caschetto biondo platino e la ferma intenzione di non lasciarsi sfuggire il tesoro che cerca da una vita.

Abbiamo incontrato le due attrici in occasione della conferenza stampa mondiale di presentazione dello show, momento in cui la semi esordiente Olivera ha raccontato così il suo stato d’animo in merito alla serie e alla produzione: “Onestamente è un onore far parte di questa serie, penso che fin dall’inizio, tutti noi ci siamo entusiasmati tantissimo. Abbiamo lentamente costruito la nostra famiglia su questo set, con un’energia positiva costante, fin dall’inizio. E penso che sarà un’avventura davvero divertente per tutti. Di sicuro ci siamo davvero divertiti a realizzarlo, è la migliore esperienza della mia vita e sono davvero eccitata.”

Veterana del grande schermo e ora nelle vesti di Morticia Addams su Netflix, Catherine Zeta-Jones sta inaugurando una nuova fase delle sua carriera nella serialità, abbracciando un inedito ruolo di villain Disney a tutti gli effetti: “Chi non ama una caccia al tesoro? Penso che questa serie sia una storia indipendente ma anche un grande omaggio a un grande franchise. E penso che questo sia possibile grazie a questa meravigliosa linfa giovane dei nostri protagonisti, a un’ottima sceneggiatura e al fatto che cercare tesori non perde mai il suo fascino, anche dopo 20 anni.” 

“Penso che la chiave per riportare in vita vecchi franchise sia dare loro una nuova vita. Certi film, certe serie TV sono nel nostro subconscio. Quando ho raccontato ai miei ragazzi, che ormai sono grandi, che avrei fatto National Treasure non erano molto entusiasti, ma i film li abbiamo visti quando erano piccoli e li hanno amati, quindi penso che ci sia anche un fattore generazionale. E ora gli stiamo dando una nuova vita. E lo stiamo facendo con gli strumenti che abbiamo oggi, inserendo nel racconto la tecnologia, che oggi è una parte fondamentale della nostra vita. Il mondo è completamente cambiato, ma quello che è rimasto lo stesso è la nostra capacità di divertirci. È un ottovolante. Sono davvero entusiasta di farne parte!”

Il mistero dei templari – La serie è disponibile su Disney+ dal 14 dicembre con i primi due episodi. Oltre a Lisette Olivera e a Catherine Zeta-Jones, la serie è interpretata da Zuri Reed (Flatbush Misdemeanors); Antonio Cipriano (Jagged Little Pill a Broadway); Jordan Rodrigues (Lady Bird); Jake Austin Walker (Rectify); e Lyndon Smith (Parenthood). Inoltre, Harvey Keitel (Pulp Fiction), che ha interpretato Peter Sadusky nel franchise cinematografico de Il mistero dei Templari, si unisce al cast della serie come guest star nello stesso ruolo.

Jerry Bruckheimer, Cormac e Marianne Wibberley, Jonathan Littman e KristieAnne Reed sono gli executive producer della serie insieme a Rick Muirragui, che è anche sceneggiatore. Anche Jon Turteltaub, regista dei film, è executive producer. Mira Nair è regista ed executive producer.

Anne Rice’s Mayfair Witches: trailer della nuova serie con Alexandra Daddario

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AMC ha diffuso il trailer ufficiale di Anne Rice’s Mayfair Witches, la nuova serie tv soprannaturale creata da Esta SpaldingMichelle Ashford, basata sulla trilogia di romanzi Lives of the Mayfair Witches di Anne Rice. La serie vedrà Alexandra Daddario nei panni della dottoressa Rowan Fielding, un neurochirurgo che scopre di essere l’erede della dinastia Mayfair. La serie debutterà l’8 gennaio 2023 su AMC e AMC+ negli USA.

La trama e il cast di Anne Rice’s Mayfair Witches

In Anne Rice’s Mayfair Witches il neurochirurgo Dr. Rowan Fielding scopre di essere l’erede di una dinastia di potenti streghe perseguitate da uno spirito sinistro. Nel cast della serie oltre Alexandra Daddario a anche Harry Hamlin nei panni di Cortland Mayfair, l’attuale patriarca di Mayfair. Tongayi Chirisa nei panni di Ciprien Grieve, un nuovo personaggio creato da AMC, che è una combinazione di Michael Curry e Aaron Lightner. Jack Huston nei panni di Lasher, un’entità potente e mutevole che è stata legata per secoli alle streghe di Mayfair. Nei ruoli ricorrenti troviamo invece Annabeth Gish nel ruolo di Deirdre Mayfair, Beth Grant nel ruolo di Carlotta Mayfair, Erica Gimpel nel ruolo di Ellie Mayfair e Jen Richards nel ruolo di Jojo.

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