Marvel Studios ha diffuso
la featurette “I’m a Super Hero” di Ms.
Marvel, l’ultima serie Disney Plus
dei Marvel Studios che debutterà l’8 giugno 2022 su Disney+.
La nuova arrivata Iman
Vellani ha ottenuto il ruolo della protagonista di
Ms.
Marvel dopo un’ampia ricerca da parte dei Marvel
Studios. È affiancata dal volto fresco Saagar
Shaikh nei panni del fratello maggiore Aamir,
Mohan Kapur (la serie Disney Plus Hotstar “Crime
Next Door”) e Zenobia Shroff (“The Big Sick”) nei
panni dei suoi genitori Muneeba e Yusuf, Matt
Lintz (“The Walking Dead”) nei panni del suo migliore
amico Bruno e Aramis Knight (“Into the Badlands”)
nei panni del vigilante noto come Red Dagger.
Con il sottofondo di “Blinding
Lights” di The Weeknd, il trailer inizia con Kamala nell’ufficio
del consulente di orientamento del liceo, mentre sullo schermo
compaiono scarabocchi di fumetti, cuori e corna da diavolo. Kamala
è etichettata come la tipica nerd dei supereroi che sogna ad occhi
aperti, ma a un certo punto ottiene strani poteri cosmici, come la
capacità di lanciare esplosioni di energia e creare trampolini
luminosi per camminare nell’aria. Più avanti nel trailer, ottiene
un costume rosso e blu fedele ai fumetti e lancia alcuni pugni
cosmici con un pugno gigante e luminoso.
Bisha K. Ali
(Quattro matrimoni e un funerale di Hulu) è
produttore esecutivo e sceneggiatore capo, e la prima stagione di
sei episodi è stata diretta da Sharmeen
Obaid-Chinoy (il regista premio Oscar dei cortometraggi
documentari “Saving Face” e “A Girl in the River: The Price of
Forgiveness”), Meera Menon (“For All Mankind”), e
Adil El Arbi e Bilall Fallah
(“Bad Boys for Live”).
La Marvel ha inizialmente
annunciato Ms.
Marvel sarebbe stato presentato in anteprima alla
fine del 2021, ma dopo che la pandemia ha inondato il calendario
con altri nove film e serie nel Marvel Cinematic Universe, lo
studio ha spostato la serie nell’estate del 2022. Ciò pone anche la
serie più vicina a The Marvels, il film sequel di
Captain Marvel, che vedrà Vellani al fianco di
Carol Danvers di Brie Larson e Monica Rambeau di
Teyonah Parris (da
“WandaVision“).
In attesa dell’uscita ufficiale
nelle sale italiane, prevista per il prossimo 25
maggio, The Space Cinema offre a tutti
gli spettatori la possibilità di partecipare alla
proiezionein anteprima, sabato
21 e domenica 22 maggio, del film evento dell’anno
Top Gun: Maverick.
Il lungometraggio, diretto da
Joseph Kosinski, è il sequel del film campione
d’incassi ‘Top
Gun’ diretto nel 1986 da Tony Scott. Il
nuovo capitolo vede ancora una volta protagonistal’impavido
Tenente Pete ‘Maverick’ Mitchell (Tom
Cruise) che, dopo più di trent’anni di servizio, è
ancora tra i migliori aviatori della Marina
americana.Maverick viene chiamato ad
addestrare una squadra speciale di nuovi allievi
dell’accademia Top Gun per una missione segreta:
qui incontrerà Bradley Bradshaw (Miles
Teller) aka ‘Rooster’, figlio del suo
vecchio compagno di volo Nick Bradshaw noto come
’Goose’. In lotta tra un futuro incerto e i
fantasmi del passato, il Tenente Mitchell dovrà affrontare le sue
più grandi paure per riuscire a portare a termine la missione, che
richiederà sacrificio e dedizione da parte di coloro che avranno il
coraggio di partecipare.
A conferire ulteriore valore ed
importanza al ruolo del cinema, inteso come il luogo in cui
immergersi nelle grandi storie cinematografiche, sono state le
dichiarazioni fatte da Tom
Cruise in occasione del Festival di Cannes
2022: “Il vero cinema si gode in sala. Quando
faccio un film penso sempre come se fossi io stesso spettatore, per
questo cerco sempre di cambiare ruoli, storie, personaggi, set,
continuo sempre ad imparare, continuo ad esplorare.È tutto
amore e passione per il cinema”.
Per tutti gli spettatori
che acquisteranno i biglietti onlineper assistere
alla proiezione in anteprima, il 21 e 22
maggio, The Space Cinema regalerà un poster
Limited Edition del filmTop
Gun: Maverick.
Peter Quill/Star-Lord
(Chris Pratt) sembra subire un
cambiamento di personalità in Thor: Love and Thunder, il
prossimo film del MCU che arriverà sugli schermi. Il
leader dei Guardiani della Galassia sembra aver superato la sua
gelida relazione con Thor (Chris
Hemsworth) in Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgame, e gli eventi di quei film potrebbero averlo
cambiato. Il trailer di Thor: Love and Thunder sembra
mostrare un lato diverso del saggio Star-Lord, una gradita
evoluzione per il personaggio.
Peter Quill è stato definito dal suo
atteggiamento umoristico quando è stato introdotto per la prima
volta in Guardiani della Galassia. Non si fida
facilmente, fa costantemente battute e si impegna in relazioni
frivole. Tuttavia, quando incontra Drax, Gamora, Groot e Rocket
Raccoon, si rende conto dell’importanza della famiglia e si apre.
Guardiani della Galassia Vol. 2 vede Star-Lord
affrontare la morte di sua figura paterna, il leader dei Ravagers
Yondu Udonta, oltre a scoprire che il suo vero padre, Ego, è un
cattivo genocida. Dopo aver perso Gamora a causa di Thanos in
Avengers:
Infinity War ed essere stato polverizzato per cinque
anni, Quill appare più serio nel nuovo trailer di Thor:
Love and Thunder, dando a Thor consigli sull’importanza
dei propri cari nella sua vita.
Il trailer di Thor: Love and
Thunder mostra uno Star-Lord diverso, un po’ più
sensibile e riflessivo, chiaramente colpito dalle tragedie che ha
subito durante la Infinity Saga. Quill sembra
avere un approccio più saggio alla sua posizione di leadership, in
forte contrasto con le sue precedenti raffigurazioni, che lo hanno
dimostrato come un personaggio sciocco e testardo. Come ben
riassume War Machine in Avengers:
Endgame, “Quindi è un idiota”.
Thor: Love and Thunder è il
quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà
Jane Foster, interpretata di nuovo da
Natalie Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al
Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio
2022.
Il film segue Thor (Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr the God
Butcher (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli
dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di
Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex
fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor,
brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come
Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura
cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il
macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waitititornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel
Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. Nel cast anche Christian
Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di
Dei, e Russell
Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto
arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la
perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
La presidente della Lucasfilm,
Kathleen Kennedy, spiega perché Indiana
Jones 5 potrebbe essere l’ultimo film del
franchise poco dopo la conclusione delle riprese.
Durante un incontro con Vanity
Fair in merito all’universo in continua espansione di
Star
Wars, il presidente della Lucasfilm Kathleen
Kennedy ha guardato al futuro del franchise di
Indiana Jones. Riflettendo sul fallimento al
botteghino di
Solo: A Star Wars Story, la dirigente dello studio ha
ritenuto che fare il film senza Harrison Ford fosse una parte importante
del flop e ha lasciato intendere che Indiana
Jones 5 potrebbe essere l’ultimo film del
franchise di avventura perché di quella.
“Dovrebbero esserci dei momenti
lungo la strada in cui impari le cose. Potrebbe essere stato
sicuramente un momento di apprendimento. Alcune persone hanno
parlato di come, beh, forse Solo avrebbe dovuto essere uno show
televisivo. Ma anche fare Solo come un programma televisivo senza
Harrison Ford nei panni di Han Solo… è lo
stesso pensiero. Forse avrei dovuto riconoscerlo prima. Non avremmo
mai fatto Indiana Jones senza Harrison Ford. Avendo appena finito il quinto
film, posso dirtelo, non c’è stato un giorno in cui io non fossi
sul set e pensavo, sì, questo è Indiana Jones”.
La presenza di Harrison Ford è quindi fondamentale per il
franchise, così come lo era per il personaggio di Han Solo, e così,
data l’età e la ovvia difficoltà a recitare in ruoli action, è
plausibile che questo quinto capitolo sarà l’ultimo di Indiana
Jones.
Cosa sappiamo di Indiana Jones
5
James
Mangold(Logan –
The Wolverine) sarà il regista di Indiana
Jones 5 al posto di Steven
Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri
capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna
invece John Williams, già compositore
dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40
anni. Nel cast, oltre a Harrison
Ford, ci sarà anche Phoebe
Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe partire in
primavera.
Prima dell’ingaggio di Mangold, la
sceneggiatura era stata affidata a David
Koepp, he ha poi lasciato il progetto
insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan
Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I
predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le
mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata
posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio
2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9
Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022. L’ultima data d’uscita
utile del film è il 30 giugno 2023.
Continuano le riprese di Oppenheimer,
il prossimo film di Christopher Nolan che si avvale di un cast di
stelle eccezionale. Oltre a Cillian Murphy che sarà il protagonista del
film, il cast prevede anche la presenza di Emily Blunt, che interpreta la moglie di
Oppenheimer
stesso. L’attrice è stata fotografata sul set:
Universal distribuirà Oppenheimer
nelle sale in tutto il mondo e distribuirà il film in Nord America.
Christopher Nolan produrrà anche insieme a
Emma Thomas e Charles Roven di Atlas
Entertainment. Il film si baserà sul libro vincitore del
Premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J.
Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J.
Sherwin. Nel cast Cillian Murphy, Emily Blunt, Rami Malek, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett,Jason Clarke, Alex
Wolff, Josh Peck, Tony Goldwyn e
Matt Damon.
Finalmente, dopo settimane
dall’uscita in sala, John Krasinski rompe il
silenzio su Doctor Strange nel Multiverso della
Follia e sul suo cameo nei panni di Reed
Richards/Mr Fantastic. Lo fa, ovviamente, a modo suo, con il tweet
che segue, in cui dichiara di essere appena uscito da un set
impegnativo e chiede consiglio su cosa andare a vedere al
cinema!
A seguire potete vedere anche uno
screen di quello che ci è sembrato lo scambi più divertente del
thread che è seguito al tweet: una fan gli consiglia direttamente
Doctor Strange nel Multiverso della Follia, e
lui risponde un secco e geniale: “Fantastico!”.
Alright! Just wrapped! Finally back in town
and headed straight out to the movies!… anything I need to see?
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Secondo THR, la Warner
Bros. sta sviluppando un nuovo film di Ocean’s
Eleven con Margot Robbie ma non si tratterà più di
un sequel, come lo era stato Ocean’s 8, bensì di
un prequel.
Margot Robbie dovrebbe recitare e
produrre nel nuovo film nel franchise di Ocean’s
Eleven con Jay Roach al timone, già
regista del franchise di Austin Powers. Robbie ha
già lavorato con Roach nel film Bombshell del
2019. La sceneggiatura è stata scritta da Carrie
Solomon e, sebbene i dettagli della trama rimangano
nascosti, i report affermano che si tratterà di un film d’epoca
ambientato in Europa negli anni ’60 e che la produzione dovrebbe
iniziare nella primavera del 2023.
Margot Robbie è al momento impegnata sul set
di Barbie,
diretto da Greta Gerwig.
Poulter non sembra sapere cosa gli
riserva il futuro all’interno del MCU e sta ancora aspettando di
scoprirlo da solo, anche se l’attore dice che “gli piacerebbe
intraprendere un viaggio con quel personaggio” e ha elogiato
molto lo sceneggiatore/regista James
Gunn. Di seguito la risposta di Poulter sul suo futuro
MCU:
Non lo so. Onestamente non so
cosa mi riserverà. Sto aspettando di scoprirlo, e questa è la
verità onesta, ma, inutile dirlo, mi piacerebbe in qualche modo
intraprendere un viaggio con quel personaggio.
Scritto e diretto da James
Gunn, Guardiani
della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale
nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora
comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente
entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris
Pratt, Zoe
Saldana, Dave
Bautista, Pom
Klementieff,Karen
Gillan, Will Poulter insieme a Vin
Diesel e Bradley
Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel
film è atteso anche Chris
Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i
nuovi arrivati del MCU Will Poulter e
Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di
interpretare il ruolo di Adam Warlock.
Nel post, Diesel scrive: “Ci
sono alcune persone che incontrerai nella vita… Questo ti cambierà,
cambierà la tua famiglia… cambia il mondo, PER SEMPRE!”, Il
che suggerisce che Brie Larson sarà un membro fondamentale del
cast per questi utili due capitoli. Di seguito il post:
Vi ricordiamo che Fast
and Furious 10 non sarà più diretto da Justin
Lin come annunciato in precedenza. Confermati nel
cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di
Ramsey, Vin
Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di
Letty Ortiz, Tyrese Gibson, Ludacris, e
Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han. Tra le new
entry, Jason Momoa nel ruolo del villain e Brie Larson.
Il compositore autore delle colonne
sonore di Blade Runner e Orizzonti di
Gloria, Vangelis, è morto all’età di 79
anni. Vangelis (Evángelos Odysséas
Papathanassíou) è nato in Grecia nel 1943 e ha iniziato a
fare musica in tenera età. L’artista autodidatta si è fatto
conoscere nella scena pop europea con una serie di album da solista
prima di catturare l’attenzione di Hollywood. La sua musica è stata
inclusa in Cosmos di Carl Sagan
alla fine degli anni ’70 e dopo aver composto musica per una serie
di film minori, a Vangelis è stato offerto
Orizzonti di Gloria, che sarebbe diventato uno dei
suoi lavori distintivi, e che gli valse un Oscar per il miglior
Colonna sonora originale nel 1982.
Dopo Orizzonti di
Gloria, Vangelis ha lavorato con Ridley
Scott per la colonna sonora del classico di
fantascienza Blade Runner, con Harrison Ford,
Rutger Hauer, Sean Young e
Darryl Hannah. La colonna sonora di synth lunatica
e atmosferica è diventata sinonimo del film, che è uno dei classici
di fantascienza più venerati di tutti i tempi. Il compositore ha
lavorato di nuovo con Scott per il suo film biografico su
Cristoforo Colombo 1492: La conquista del
Paradiso, così come per Luna di Fiele di
Roman Polanski e Alexander di
Oliver Stone.
Purtroppo, è stato annunciato oggi
(tramite Variety) che Vangelis è morto per
complicazioni mentre era in cura per COVID-19 in un ospedale
francese. Aveva 79 anni. Vangelis era notoriamente solitario e
riservato. Il primo ministro greco, Kyriakos
Mitsotakis, ha twittato le sue condoglianze e un tributo
al compianto compositore, dicendo:
Vangelis Papathanassiou non è
più con noi. Per il mondo intero, questa triste notizia dimostra
che il panorama musicale mondiale ha perso l’internazionale
‘Vangelis’, protagonista del suono elettronico, degli Oscar, della
Mitologia e delle hit. Per noi greci, che sappiamo che il suo
secondo nome era Odisseo, significa che ha iniziato il suo lungo
viaggio verso orizzonti di gloria. Da lì, ci invierà sempre i suoi
appunti.
Negli anni Settanta il cinema
mondiale venne conquistato dall’Oriente, con una lunghissima serie
di film di genere a tema arti marziali. Il maggiore esponente di
tale filone fu il grande
Bruce Lee, il quale con una manciata di film contribuì
a diffondere tali arti del combattimento in tutto il mondo. Dopo
aver realizzato i popolari
Dalla Cina con furore, Il furore della Cina colpisce
ancora e L’urlo di Chen terrorizza anche
l’Occidente, egli si dedicò nel 1973 a I
3 dell’Operazione drago. Diretto da Robert
Clouse, grande esperto di film d’arti marziali, questo fu
l’ultimo lungometraggio a cui Lee partecipò prima della sua
controversa morte.
L’attore non ebbe infatti modo di
vedere il film ultimato, che lo ha poi consacrato a livello
internazionale come interprete di opere di questo genere. I 3
dell’Operazione Drago è infatti considerato uno dei migliori
film di arti marziali mai realizzati, tanto per il carisma di Lee
che si infonde all’intera opera, quanto per le straordinarie
coreografie in esso presenti. Come anche i precedenti film di Lee,
anche questo fu però segnato da una serie di incidenti sul set, la
maggior parte dei quali verificatisi durante le scene di
combattimento. Ancor più grave, però, fu la scomparsa di oltre due
ore di riprese durante il montaggio del film.
Fortunatamente ciò non impedì a
I 3 dell’Operazione Drago di prendere vita, manifestandosi
anche come una delle più grandi e importanti co-produzioni tra
Stati Uniti e Hong Kong. Per gli amanti del genere, è semplicemente
un titolo imprescindibile. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
I 3 dell’Operazione Drago: la trama del film
Protagonista del film è Mr.
Lee, membro del Tempio Shaolin e maestro nelle arti
marziali. Egli viene reclutato da un agente del servizio segreto
inglese per indagare sui presunti traffici illeciti di uomini e di
droga di un certo Mr. Han, un uomo molto ricco ed
ex membro dello stesso Tempio Shaolin. Ora corrotto e reietto,
questi, ogni tre anni, organizza sulla propria isola un torneo di
arti marziali, cui Lee deciderà di partecipare sotto copertura per
indagare sui traffici dell’uomo. Allo stesso tempo, egli intende
vendicare la morte della sorella, suicidatasi tempo addietro per
sfuggire allo stupro del bodyguard dello stesso Han,
O’Hara.
Al torneo partecipano anche altri
due contendenti americani, John Roper e
Kelly Williams, due ex commilitoni che hanno
combattuto assieme in Vietnam. Il primo è in fuga per aver
contratto debiti di gioco con la mafia, mentre il secondo è fuggito
dagli States dopo aver aggredito due poliziotti razzisti. Nel corso
degli eventi che si verificano sull’isola del torneo, Lee, Kelly e
John si troveranno a scontrarsi, ognuno intenzionato a vincere per
arrivare a Han. Capiranno però a loro spese che divisi non potranno
nulla contro lo spietato criminale, che potrà essere battuto solo
con l’unione delle loro forze.
I 3 dell’Operazione Drago: il cast del film
Naturalmente, nei panni del
protagonista Mr. Lee vi è proprio Bruce Lee.
L’attore, ormai con una popolarità consolidata, ebbe grande potere
decisionale sul film, essendone anche produttore con la sua casa di
produzione Concord Production Inc. Egli collaborò inoltre anche
alla sceneggiatura e diresse anche alcune sequenze, pur non venendo
accreditato per tali ruoli. Oltre a dar vita a grandi coreografie
di arti marziali, però, Lee intendeva con questo film mostrare
anche nuovi aspetti della cultura cinese, da lui considerati
particolarmente affascinanti e meritevoli di essere diffusi.
L’attore era però preoccupato dal
fatto che proprio per questa volontà il film avrebbe potuto non
attrarre particolare pubblico occidentale. Venne tuttavia smentito
nel momento in cui I 3 dell’Operazione Drago si affermò
come un grandissimo successo nel corso degli anni. Per il ruolo di
Kelly Williams, invece, si era inizialmente pensato al culturista
afro Rokne Tarkington. A causa
dell’indisponibilità di questo, però, il ruolo fu affidato al
campione di karate Jim Kelly.
JohnSaxon, attore noto per la
sua partecipazione a svariati film di genere, interpreta invece
John Roper.
Nei panni dell’antagonista Han
doveva esserci Han Ying Chieh, veterano maestro
d’armi già apparso nei primi due film di Lee. A causa di diverbi
con quest’ultimo, Chieh si rifiutò di partecipare. Al suo posto
venne allora scelto Shi Kien, esperto di kung-fu.
Nei panni dello scagnozzo O’Hara vi è invece Robert
Wall, mentre la sorella del protagonista è interpretata da
Angela Mao. Nel film è inoltre presente, nei panni
di uno scagnozzo di Han, anche l’attore Jackie
Chan. Quest’ultimo, che ancora doveva avere la popolarità
che ha oggi, aveva ottenuto la promessa da Lee di poter recitare in
tutti i suoi prossimi film. Sfortunatamente, Lee morì poco
dopo.
I 3 dell’Operazione Drago:
il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. I 3 dell’Operazione
Drago è infatti disponibile nel catalogo
di Rakuten TV, Chili, Google Play,
Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 19
maggio alle ore 21:00 sul canale
Iris.
Wakanda Forever, sequel a lungo atteso
dell’acclamato Black Panther (2018) arriverà
proprio quest’anno, ed è giunto il momento per i fan di rivisitare
il capolavoro originale, perfetta testimonianza del talento del
compianto Chadwick Boseman e di come il MCU
riesca a rimodellare le storyline dei fumetti all’interno della
cornice cinematografica. A questo proposito, gli utenti di Reddit hanno messo in luce 10
aspetti fondamentali del film, per cui la rielaborazione delle
storyline di Black Panther e del
Wakanda da parte del MCU
può essere ritenuta, nel complesso, migliore rispetto ai
fumetti.
L’elevazione di Killmonger
Dall’interpretazione di
Michael B. Jordan alla prospettiva ideologica
che guida il personaggio, Killmonger è
probabilmente uno dei cattivi cinematografici meglio sviluppati di
tutti i cinecomics e sono molti i fan che ritengono che il
Killmonger dei fumetti non regga il confronto con la sua
trasposizione in live action. L’utente
reddit Dbotworld lo ritiene addirittura l’elemento migliore del
film e un altro Redditor “il personaggio più simpatico, convincente
e credibile dell’intero film”.
Ha reso il MCU ancora migliore
L’esistenza stessa di
Black Panther all’interno del MCU
in generale eleva la portata del franchise rispetto ai fumetti,
secondo molti fan. Infatti, sebbene l’importanza di Black
Panther all’interno dell’Universo Marvel sia enorme, possiamo dire
che le sue storyline dei fumetti non hanno influenzato altri numeri
quanto avrebbero dovuto. Forse, solo l’ascesa del Wakanda nello
spazio potrebbe essere uno dei pochi esempi concreti in cui ciò si
è verificato.
In confronto sul grande schermo
Black Panther, secondo i fan di Reddit, ha
contribuito a rendere più piacevoli film come
Age Of Ultron.
Rkkim a questo proposito afferma che: “Ultron
che usa il vibranio rubato per tentare di distruggere la Terra
mette in evidenza il motivo per cui il Wakanda era
così riluttante ad aprirsi al mondo. E, poiché la scorta di Klaue
era solo una piccola parte, il piano di Killmonger
di distribuire armi al vibranio diventa ancora più pericoloso”.
L’impatto globale
Si può sostenere che i film
del MCU,
e in particolare Black Panther, abbiano permesso
al Re di Wakanda di avere un impatto culturale
maggiore rispetto ai fumetti. Si tratta comunque di un’affermazione
controversa e non sostenuta da tutti, considerando l’enorme
influenza che le storie dei fumetti hanno sull’industria stessa del
medium e il modo in cui hanno ispirato la creazione del film.
Tuttavia, il film ha permesso al
personaggio di raggiungere più persone servendosi di un medium
dalla portata ancora più ampia, che avrebbe potuto abbracciare una
fascia enorme di pubblico.
PimpNinjaMan, fan dichiarato del fumetto, afferma che
“Black Panther è il primo del suo genere nella
storia moderna a mostrare quanto significato culturale può esserci
in un film come questo”. Probabilmente, a un livello tale che
nemmeno i migliori archi fumettistici di Black
Panther sono riusciti a raggiungere.
Il personaggio di
M’Baku non è così ben sviluppato nei fumetti come
lo è sul grande schermo. Nel materiale di partenza è in gran parte
trattato come una minaccia fisica e nulla più, mentre nel film si
afferma come figura rispettata tanto quanto
T’Challa.
Si è detto tanto sulla sua
trasformazione nella nuova Pantera Nera del
Wakanda, che il Redditor
HeavenPiercingMan ha riassunto al meglio affermando:” è proprio
quello che volevo succedesse. Hanno reso l’idea della scimmia
qualcosa di temibile, orgoglioso e rispettabile, proprio come il
carattere di T’Challa viene modellato sul simbolo
della pantera”.
L’inclusione culturale
Ci sono alcuni punti di
forza dei media audiovisivi nel complesso che i fumetti non
riescono ad abbracciare allo stesso modo; è vero che, in generale,
i fumetti si impegnano più della maggior parte delle piattaforme
per riflettere la diversità culturale del nostro mondo, inserendo
personaggi eterogenei, promuovendone lo slang e i dialetti, persino
la loro idea di moda.
Tuttavia, è innegabile che il cinema
riesca a rendere tutto questo con molta più immediatezza, e
avvalendosi di strumenti che al fumetto mancano, come
un’incredibile colonna sonora. Sottolinea il Redditor
GranddaddySandwich “Come maschio nero, penso che il film abbia
fatto un ottimo lavoro nel rappresentare la nostra cultura, dalla
cultura Hip Hop presentata a Oakland alle immagini africane di
Wakanda. Per me è un film molto realistico. Penso
che sia anche un film molto accessibile per coloro che non
conoscono la cultura nera”.
Il passaggio di testimone
I fumetti hanno saldamente
identificato Black Panther come un supereroe unico
nel suo genere. Tuttavia, come accade per la maggior parte degli
altri ruoli, da Capitan America a
Spider-Man, il titolo di supereroe sappiamo che
deve a un certo punto essere trasmesso a un degno erede.
Sebbene sarà dura vedere qualcun
altro incarnare Black Panther al di fuori del
compianto Chadwick Boseman, ci potrebbero essere molti
contendenti per il titolo.
Ijackspider ha dichiarato che “ci sono modi in cui la Marvel
può onorare l’interpretazione di Chadwick del
personaggio senza semplicemente procedere a un recasting, e uno di
quelli che potrebbe funzionare è utilizzare la tradizione del
personaggio, ovvero che il titolo di Pantera Nera venga passato di
generazione in generazione”.
Un focus maggiore sulla storia
Alcuni fan di Reddit, però,
non sono d’accordo e sostengono che la trama non sia stata
incentrata su di essi. I fumetti di Black Panther
possono essere considerati dei veri e propri capolavori, e constano
di numerose storyline avvincenti nel corso della loro
pubblicazione, che sono state in linea di massima onorate dai
fumetti.
Alcuni fan di Reddit, però, sostengono che la trama non sia
stata poi così tanto incentrata su di essi.
La verità è che sono molti i fan che
ritengono che le storyline di Black Panther non
siano poi così significative, e che la trama del film del MCU
abbia sviluppato un arco molto più interessante per il personaggio.
Si dice: “Immagino che ci siano alcuni archi narrativi, come la
perdita del controllo del Wakanda da parte di BP
per un numero o due, che causa il collasso dell’economia mondiale,
o il caso in cui fermano una cosa dell’Osservatore mentre salvano
una reliquia di rospo. Tuttavia, non ho mai capito se c’è una
parvenza di trama”.
Il cast di supporto
C’é chi sostiene che il
personaggio di Black Panther nel MCU
sia stato indebolito o reso più passivo in un qualche modo rispetto
ai fumetti. In realtà, l’arco del personaggio nell’Universo Marvel
riguarda anche la condivisione delle responsabilità, un aspetto che
in molti hanno lodato rispetto ai fumetti.
E’ un’arma a doppio taglio,
come dice un utente: “Ci sono momenti in cui si fa avanti, ma
alla fine… Nakia, Okoye e
Shuri finiscono per sembrare più proattive di lui.
E credo che questo fosse lo scopo del film. Doveva farsi avanti e
assumersi la responsabilità di come il Wakanda
potesse essere utile al mondo”. Queste tematiche sono state
trattate egregiamente, e ne ha beneficiato anche il cast di
supporto, soprattutto il personaggio di Nakia, che viene sviluppato
meglio di quanto non sia stato fatto sulla pagina.
La rappresentazione del piano
ancestrale
Il Piano
Ancestrale è presente nei fumetti in una versione
leggermente diversa: viene chiamato Djalia, anche
se sembra servire uno scopo simile e possedere un’estetica analoga
alla rappresentazione del MCU.
I film, tuttavia, hanno fatto un lavoro molto più efficace nel
definire realmente cosa rappresenti questo luogo spirituale.
Gli è stato fornito un certo grado
di realismo, radicandola nella narrazione di Black
Panther.
RobertGrayson, in ultima analisi, ha centrato perfettamente il
punto: “Ta-Nehisi Coates si è decisamente spinto
in quella direzione nella sua ultima run su BP. Ma non saprei dire
con esattezza in quale arco o quali numeri”.
Più materiale da cui attingere
Il MCU
può fare qualcosa che i fumetti non possono fare: guardare alla
ricchezza dei fumetti esistenti e combinare varie storyline. Mentre
sulla pagina ci sono così tante narrazioni che devono essere
approfondite, i film hanno il vantaggio di poter prelevare
direttamente il materiale migliore.
L’utente
Bserum afferma che “dato che il MCU tende a
usare le trame dei fumetti come punto di partenza, piuttosto che
ricreare un fumetto con attori in carne e ossa, c’è una ricchezza
di concetti intriganti provenienti da decenni di storie di Pantera
Nera in cui il protagonista potrebbe essere uno degli altri
personaggi”. Le direzioni che i film potrebbero prendere, rispetto
ai fumetti, sono infinitamente più numerose, grazie a tutte queste
fonti di ispirazione a cui attingere. In compenso, il materiale di
partenza offre una maggiore libertà creativa.
Figlio di un regista italiano e di
una produzione europea, Mother Lode è un film che
sconfina la realtà del suo autore e racconta con schiettezza la
vita dei minatori peruviani. Servendosi del bianco e nero, di
attori non professionisti e di immagini quasi documentaristiche,
MatteoTortone mette in
piedi una narrazione unica di una realtà concreta e mitica allo
stesso tempo.
Mother Lode: la
trama del film
Jorge vive a Lima
e per guadagnarsi da vivere guida un mototaxi sgangherato. Seppur
giovanissimo, il ragazzo ha già una moglie ed una bambina. Per
cercare di migliorare le condizioni di vita della sua famiglia,
Jorge decide di lasciare Lima e di mettersi in
viaggio verso una miniera sulle Ande Peruviane. La miniera de
La Rinconada è famosa principalmente per i suoi minerali
preziosi, in grado di attirare i giovani lavoratori in cerca di
fortuna, ma anche per la sua pericolosità.
Giorno dopo giorni, Jorge
affronta la dura vita nella miniera. Il freddo, l’aria
irrespirabile, lo sforzo fisico, la nostalgia di casa, il vago
conforto dell’alcol verranno mai ricompensati?
Una storia narrata direttamente
allo spettatore
Dall’inizio alla fine, le scene di
Mother Lode vengono accompagnate da una voce
narrante. Potente e fredda, la voce di un uomo snocciola frasi che,
come sentenze divine, affiancano le immagini. La sorte dei minatori
viene più volte paragonata a quella delle creature degli inferi:
l’oro della miniera appartiene al Diavolo, chi si vuole
impossessare della ricchezza va a solleticare il demonio.
Come Ulisse è condannato nell’inferno per aver varcato
le famose colonne d’Ercole, similmente i minatori sono condannati
ad una vita infernale per aver desiderato l’oro. Tutti arrivano a
La Rinconada carichi di grandi sogni e speranze ma, giorno
dopo giorno, la promessa di una vita migliore si annebbia e si
camuffa tra le polveri della miniera e le nubi dell’alcol.
Prendendo ispirazione dai racconti
antichi, Mother Lode sfrutta il tema dell’uomo in
cerca di ricchezza e racconta una storia di corruzione e di
tracotanza senza tempo.
Il documentario dentro la
finzione
La scelta di utilizzare una voce
narrante non solo dà al film quel tocco documentaristico caro al
regista, ma arricchisce le immagini, di per sé poco espressive.
Mother Lode è un lungometraggio narrativo ma
sconfina per molti aspetti nel genere del film-documentario. Come
abbiamo detto, Tortone proviene dal campo del
documentario creativo (White Men) e ha lavorato per anni
come direttore della fotografia (Rada, Traverser /
After the Crossing).
Nel film infatti, la fotografia
è impeccabile e catalizzante. L’attenzione posta alle angolazioni,
la scelta originale del
bianco e nero, l’uso della luce, l’alternarsi di campi lunghi e
primissimi piani danno carattere a Mother Lode. In
aggiunta, le tecniche di ripresa quasi documentaristiche, spesso
fisse e distanti dal soggetto inquadrato, rendono il tutto più
autentico e credibile.
La non-recitazione in virtù del
realismo
Mother Lode è un
film costruito completamente attorno al protagonista.
Jorge è interpretato da José Luis Nazario
Campos, un attore non professionista. La camera segue
Jorge nelle sue giornate, prima a Lima, poi in
viaggio ed infine in miniera, a volte restando a distanza, a volte
avvicinandosi tantissimo, ma senza mai disturbare il protagonista.
Nazario Campos non sembra recitare, è
spontaneo e naturale sulla scena, come anche i personaggi che
incontra lungo il cammino. Inoltre, dialoghi sono semplici,
spesso banali e privi di senso logico, sono parole rubate ad un
dialogo che esiste a prescindere dalla presenza della macchina da
presa. Proprio questa apparente distanza rende il film vero e
sincero.
Mother Lode è
un’opera raffinata e da guardare attentamente. Contiene il bianco e
nero e l’America più povera di Romadi
Alfonso Cuarón. Ha in sé il documentarismo
fittizio e l’ambientazione rocciosa de Il Buco di
Frammartino,
ma è qualcosa d’altro. È un’opera prima che
affascina con le immagini e fa riflettere con le parole.
Disney Original
Documentary e Disney+ hanno annunciato il
documentario Goodbye Yellow Brick Road: The Final Elton
John Performances and The Years That Made His Legend.
Il documentario ufficiale su Elton John verrà
realizzato dal candidato all’Oscar R.J. Cutler e dal regista
David Furnish, comprenderà filmati inediti dei
concerti degli ultimi 50 anni, filmati attuali di lui e della sua
famiglia e presenterà per la prima volta documenti originali e note
scritte a mano dal grande artista. Dopo una lunga serie di
presentazioni ai festival e una distribuzione limitata nelle sale
statunitensi, il film sarà disponibile in esclusiva su Disney+.
Il film documentario, che affonda
le sue radici nel “Farewell Yellow Brick Road Tour” di Elton John,
racconterà gli ultimi mesi della sua carriera, culminando in quello
che si preannuncia come uno dei più grandi addii nella storia del
rock and roll, quando John si esibirà il prossimo novembre al
Dodger Stadium, per il suo ultimo concerto nordamericano. Il film
ripercorrerà anche gli straordinari primi cinque anni della
carriera di John, quando, tra il 1970 e il 1975, pubblicò 10 album
iconici, sette dei quali raggiunsero la prima posizione della
classifica di Billboard, diventando un fenomeno globale.
Credit photo: Gregg Kemp – Gentile concessione di Disney+
“Non esistono superlativi per
descrivere Elton John e il suo impatto sulla musica e sulla
cultura: è semplicemente impareggiabile”, ha dichiarato Bob
Chapek, CEO of The Walt Disney Company. “Come una buona storia
Disney, la musica di Elton ha un fascino universale e la capacità
di connettersi con il pubblico a un livello profondamente
personale. Fa parte della famiglia Disney dal 1994, quando ha
contribuito a rendere Il Re Leone un classico immediato, e
non potremmo essere più entusiasti di collaborare con lui a questo
nuovo documentario”.
“Lavorare con R.J. Cutler e
David Furnish su quello che diventerà senza dubbio il film iconico
su Elton John è un grande onore”, ha dichiarato Ayo Davis,
president of Disney Branded Television. “La loro incredibile
visione e l’accesso privilegiato ad aneddoti e filmati esclusivi e
mai visti prima forniranno la visione più profonda e accattivante
di uno degli artisti più amati e prolifici del mondo”.
Con nuove interviste esclusive e
frammenti di performance dal Madison Square Garden, da Londra e da
altre location, il film sarà il ritratto più completo di uno degli
artisti musicali di maggior successo di tutti i tempi, che ha
ispirato diverse generazioni di pubblico e musicisti. Oltre a
dirigere, R.J. Cutler produrrà il film con la sua società, la This
Machine Filmworks, così come David Furnish, che produrrà con la
Rocket Entertainment, fondata da lui e da Elton John stesso. Trevor
Smith sarà anche produttore. I produttori esecutivi sono John
Battsek, Jane Cha Cutler e Elise Pearlstein.
“È un’emozione e un onore
riuscire a trasmettere con David Furnish questa visione intima e
unica su uno degli artisti più celebri del mondo”, ha
dichiarato il regista e produttore R.J. Cutler. “Come per molti
altri, la musica di Elton John ha avuto un significato profondo per
me per decenni, e questa opportunità è a dir poco un privilegio e
un punto culminante della mia carriera”.
Il regista e produttore David
Furnish ha affermato: “Elton e io non potevamo pensare a un
collaboratore migliore di R.J. Cutler per un film che rappresenta
molto più della semplice carriera di Elton: è la sua vita. Dal
Troubadour al Dodger Stadium, sapevamo che R.J. ci avrebbe aiutato
a raccontare la storia di Elton e i suoi molti aspetti in un modo
autentico ed evocativo. Siamo entusiasti di lavorare
insieme”.
R.J. Cutler è un premiato filmmaker
che ha realizzato alcuni tra i più significativi documentari e
serie televisive degli ultimi 25 anni. È il regista, produttore e
sceneggiatore del documentario quattro volte nominato agli Emmy® e
inserito nella shortlist per l’Oscar Billie Eilish: The World’s
a Little Blurry, sul fenomeno musicale Billie Eilish. I suoi
documentari comprendono anche il candidato al Critics’ Choice
Award Belushi, il candidato all’Oscar The
War Room, il candidato agli Emmy A Perfect
Candidate, il vincitore del Sundance Award The
September Issue, il vincitore del Peabody Award e inserito
nella shortlist per l’Oscar Listen To Me Marlon –
Ascoltami Marlon, il vincitore del Grierson
Award Thin e The World According to
Dick Cheney.
Josh Braun di Submarine ha discusso
l’accordo con Disney. Danny Passman di Gang, Tyre, Ramer, Brown &
Passman, Inc. ha rappresentato la Rocket Pictures. Marisa Fermin e
Sarah Santos hanno rappresentato This Machine Filmworks. Jeanne
Newman di Hansen, Jacobson, Teller, Hoberman, Newman, Warren,
Richman, Rush, Kaller, Gellman, Meigs & Fox ha rappresentato R.J.
Cutler.
R.J. Cutler e David Furnish
dirigono e producono con le rispettive case di produzione, This
Machine Filmworks e Rocket Entertainment. Trevor Smith è anche
produttore. I produttori esecutivi sono John Battsek, Jane Cha
Cutler e Elise Pearlstein. Marjon Javadi è VP, Originals for
Documentaries and Docuseries per Disney Branded Television/Disney
Original Documentary.
Con un guadagno di oltre 1,8
miliardi a livello globale, Spider-Man: No Way
Home è stato non solo il film dal maggior
successo economico del 2021, ma è anche diventato il terzo film di
supereroi con il maggior incasso di sempre. Allo stesso tempo,
questo terzo film dedicato all’Uomo Ragno è anche diventato un
fenomeno con pochi precedenti, presentando situazioni e personaggi
che i fan attendevano e speravano da tempo di poter vedere sul
grande schermo. Non è infatti più un segreto che nel film si
incontrino i tre Spider-Man cinematografici, interpretati da
Tom Holland,
Andrew Garfield
e Tobey
Maguire.
Dato questo successo planetario e
il finale particolarmente aperto del film, tutti si chiedono ora
quale e come sarà il prossimo film dedicato allo Spider-Man del
Marvel Cinematic Universe. Che uno
Spider-Man 4 ci sarà
è ormai certo, considerato che ora è Peter Parker ad ereditare il
ruolo che fu degli altri Avengers prima di lui. Kevin Feige ha
addirittura confermato l’intenzione di realizzare un’ulteriore
trilogia dedicata al personaggio. Per poter vedere un nuovo film
interamente dedicato a lui, però, potrebbe essere necessario
aspettare più del previsto. Un quarto film non sembra infatti far
parte dei piani per la Fase 4, anche
se potrebbe forse trovare spazio nella Fase 5.
Holland, tuttavia, ha affermato di
volersi prendere una piccola pausa dalla recitazione e ciò potrebbe
ulteriormente rallentare i tempi. Realisticamente, un nuovo film
dedicato a Spider-Man non sarà pronto prima del 2024. Ad oggi
possiamo però immaginare che un nuovo capitolo dedicato al
personaggio dovrà presentare una serie di forti
novità perché possa soddisfare le ormai alte aspettative dei
fan. Inoltre, con il Marvel Cinematic Universe sempre più lanciato
nell’esplorare il multiverso, è possibile che questo possa essere
nuovamente alla base del film, in modi diversi ma ugualmente
entusiasmanti rispetto a quanto visto in No Way Home.
Un personaggio che Holland ha
dichiarato di voler vedere comparire in Spider-Man 4 è il
Matt Murdock di Charlie Cox,
alias Daredevil. Presente soltanto con un breve cameo in No
WayHome, il personaggio farà certamente il suo
ritorno nel Marvel Cinematic Universe e il
prossimo film di Spider-Man potrebbe essere l’occasione giusta per
far interagire i due personaggi. Oltre a lui, però, è lecito
attendersi anche il ritorno di Zendaya e Jacob
Batalon, interpreti rispettivamente di MJ e Ned, gli amici
di Peter a cui egli ha però dovuto rinunciare sul finale di No
Way Home. Trovandosi infatti ora in un mondo che non conosce
più la vera identità di Spider-Man, nel quarto film il protagonista
potrebbe certamente doversi scontrare con questa novità, con
risvolti imprevedibili.
Per quanto riguarda il o i villain
ipotizzabili per Spider-Man 4, è troppo presto per
poter fare dei nomi validi. La scena post credit con Tom Hardy nei
panni di Eddie Brock alias Venom, però, ha lasciato intendere che
proprio Venom possa fare ora il suo ingresso nell’MCU. Da sempre i fan aspettano uno scontro come si
deve tra Spider-Man e il celebre Venom e il prossimo film dedicato
all’Uomo Ragno potrebbe essere l’occasione giusta. Se poi, come
facilmente ipotizzabile, nel film ci saranno più cattivi, l’unico
modo per avere delle conferme è attendere che il progetto entri in
una fase di sviluppo più avanzata.
Considerando l’importanza che ha
ormai assunto all’interno del Marvel Cinematic Universe, Spider-Man farà dunque
certamente ritorno sul grande schermo, forse anche prima della
realizzazione di un quarto capitolo a lui interamente dedicato.
Nell’attesa, è certamente consigliabile recuperare i tre film ad
oggi realizzati dall’MCU su di lui, ovvero, oltre a No Way Home,
anche Homecoming e Far From Home. Arrivare
preparati al quarto capitolo sarà il modo migliore per poterlo
apprezzare al meglio, in attesa di poter avere ulteriori dettagli
sulla sua struttura, sul cast e sul suo collocamento all’interno
dell’MCU.
Apple
TV+ ha svelato oggi la prima immagine e la data
d’uscita della terza stagione dell’amata serie Trying.
Trying è creata, scritta e prodotta da Andy Wolton, diretta e
prodotta da Jim O’Hanlon (“Catastrophe”, “The Punisher”), prodotta
da Sam Pinnell (“Motherland: Fort Salem”, “Derry Girls”),
co-prodotto da Tim Mannion; il produttore esecutivo è Josh Cole. La
serie è prodotta da BBC Studios.
Trying 3: quando esce e dove
vederla in streaming
Trying 3 in
streaming uscirà il 22 luglio con il primo episodio, seguito da
nuovi episodi ogni venerdì fino al 9 settembre su Apple
TV+.
Trying 3: trama e cast
Dopo la conclusione della seconda
stagione, in Trying 3 – composta da otto
episodi – ritroviamo Nikki (la candidata ai BAFTA Esther Smith) e
Jason (il candidato al premio SAG Rafe Spall) neo-genitori di due
bambini che stanno imparando a conoscere. Ora non devono fare altro
che tenerli stretti a loro, cosa che si rivela più complicata di
quanto pensassero inizialmente. Catapultati all’improvviso nel
complesso mondo dei genitori, Nikki e Jason devono imparare a
gestire non solo le relazioni con parenti e amici, ma anche il loro
stesso rapporto, messo alla prova dagli alti e bassi dell’essere
genitori, mentre cercano di imparare dai loro figli e di mantenere
in equilibrio la propria sanità mentale.
Oltre a Esther Smith e Rafe Spall, nel cast di Trying
3 troviamo Eden Togwell nel ruolo di Princess, Mickey
McAnulty in quello di Tyler, Oliver Chris nel ruolo di Freddy, Sian
Brooke in quello di Karen, Darren Boyd nei panni di Scott e Robyn
Cara in quelli di Jen.
Arriverà nei cinema italiani solo
per una settimana, dal 23 al 29 giugno, Studio
666, l’horror comedy basata su una storia di
Dave Grohl, con la sceneggiatura di Jeff Buhler e
Rebecca Hughes e con la regia di BJ McDonnell.
In Studio
666, per registrare il tanto atteso decimo album,
la leggendaria rock band dei Foo Fighters si trasferisce a Encino,
in California, in una villa intrisa della macabra storia del rock
and roll. Qui infatti, decenni prima, un rocker posseduto dal
demonio si è spinto troppo oltre, entrando in contatto con forze
oscure. Una volta giunto in quella casa, anche DAVE
GROHL si trova alle prese con il blocco dello scrittore e
con forze soprannaturali che minacciano il completamento del disco
e la stessa esistenza della band… È così, tutti i Foo
Fighters – il bassista NATE MENDEL, il chitarrista
PAT SMEAR, il batterista TAYLOR
HAWKINS, il chitarrista solista CHRIS
SHIFLETT e il tastierista RAMI JAFFEE –
cercheranno di fermare l’oscura maledizione che si sta abbattendo
su Dave e su di loro…
Studio 666 porta i
Foo Fighters, che nel 2021 sono stati inseriti nella Rock & Roll
Hall of Fame, nel mondo dei lungometraggi con una horror comedy che
si basa sull’attitudine creativa e sulla giocosità anarchica che la
band ha sempre inserito nei suoi video musicali, abbinata all’estro
innovativo e travolgente del regista BJ MCDONNELL, che incontrò i
Foo Fighters per la prima volta lavorando al video della canzone
vincitrice di un Grammy “Run”, dove i Foos interpretavano dei
vecchietti scatenati.
John Carpenter,
regista, sceneggiatore e compositore celebre per i suoi capolavori
horror, è stato il padrino spirituale di STUDIO 666, in termini di
immagini, energia e suono. È proprio un tema “dal perfetto John
Carpenter sound” che dà inizio al film, accompagnandolo attraverso
una colonna sonora spettrale e giocosa, realizzata per gentile
concessione di Roy Mayorga, batterista dei Ministry.
Si avvicina l’uscita
dell’attesissima quarta
stagione di Stranger
Things, che sarà disponibile su Netflix in due parti in tutti i Paesi in cui
il servizio è attivo: il volume 1 dal 27 maggio e il volume 2 dal
1° luglio.
Informazioni su Stranger
Things 4
Sono passati sei mesi
dalla battaglia di Starcourt che ha portato terrore e distruzione a
Hawkins. Mentre affrontano le conseguenze di quanto successo
i protagonisti si separano per la prima volta, e le
difficoltà del liceo non facilitano le cose. In questo periodo
particolarmente vulnerabile arriva una nuova e orribile minaccia
soprannaturale assieme a un mistero cruento che, una volta risolto,
potrebbe mettere fine agli orrori del Sottosopra.
Creata dai Duffer
Brothers,Stranger
Things è prodotta da Monkey Massacre Productions
e 21 Laps Entertainment con i Duffer Brothers come produttori
esecutivi, insieme a Shawn Levy e Dan Cohen di 21 Laps
Entertainment, Ian Paterson e Curtis Gwinn.
In Stranger
Things protagonisti sono Winona Ryder (Joyce Byers), David Harbour (Jim Hopper), Millie Bobby Brown (Undici),
Finn Wolfhard (Mike Wheeler), Gaten Matarazzo (Dustin
Henderson), Caleb McLaughlin (Lucas Sinclair), Noah Schnapp (Will
Byers), Sadie Sink (Max Mayfield), Natalia Dyer (Nancy Wheeler),
Charlie Heaton (Jonathan Byers), Joe Keery (Steve Harrington), Maya
Hawke (Robin Buckley), Priah Ferguson (Erica Sinclair), Brett
Gelman (Murray), Cara Buono (Karen Wheeler) e Matthew Modine (Dott.
Brenner).
Gli episodi della 4°
stagione sono in tutto 9. I Duffer Brothers hanno diretto le
puntate 1, 2, 7, 8 e 9, gli episodi 3 e 4 sono stati diretti da
Shawn Levy, mentre il 5 e il 6 da Nimród Antal. I Duffer Brothers
hanno curato la sceneggiatura degli episodi 1, 2, 7, 8 e 9. Caitlin
Schneiderhan ha scritto la sceneggiatura dell’episodio 3, Paul
Dichter quella dell’episodio 4, Kate Trefry quella dell’episodio 5
e Curtis Gwinn quella dell’episodio 6. Netflix conferma che
ci sarà una quinta e ultima stagione, atto conclusivo della
serie.
Film originale
Disney+ e
ennesimo reboot di PI che hanno avuto il loro momento di gloria
nel passato relativamente recente, Cip e Ciop Agenti
Speciali arriva sulla piattaforma il 20 maggio. Siamo di
fronte a una bella sorpresa da parte della Casa di Topolino, perché
se è vero che il film non spicca troppo per originalità, avendo
come principale referente Chi ha incastrato Roger Rabbit?, si ritaglia
una freschezza di concept alla base del processo creativo che, in
epoca di idee e realizzazioni pigre, è un bene
prezioso.
Cosa racconta Cip e Ciop
Agenti Speciali?
Tra gli anni ’80 e ’90,
Cip e Ciop Agenti Speciali ha avuto un successo
travolgente, salvo poi finire, come ogni cosa bella. Lo sa bene
Cip, che ha accantonato i sogni di gloria e si è adattato ad una
rassicurante e tranquilla vita da assicuratore, ma lo sa bene anche
Ciop, che però prende molto peggio la cosa. Dopo essersi rifatto in
CGI, cerca di non perdere contatto con il mondo di Hollywood che
tanto lo aveva fatto felice: partecipa alle Convention e continua a
rincorrere sogni di gloria che sembrano sempre più lontani. Quando
il loro amico Monterey Jack scompare, i due
dovranno di nuovo fare squadra per ritrovarlo e forse, nel
tentativo, riusciranno anche ad appianare vecchi rancori.
Cip e Ciop Agenti
Speciali, originale Disney+, realizzato in
tecnica mista e diretto da Akiva Schaffer è decisamente
una sorpresa, innanzitutto perché è un continuo gioco metatestuale
su Hollywood, sulla tendenza ai reboot copia-carbone, sulla
disgregazione dei miti e sull’invecchiamento di icone che non
sostengono il passare del tempo. Soprattutto il film mette alla
berlina la ricerca ossessiva di quell’effetto nostalgia che ha
costituito per buona parte l’ossatura della recente produzione
della stessa Disney. Ebbene, lo studio con Cip e Ciop
Agenti Speciali compie una specie di ammissione di colpa e
offre allo spettatore di Disney+ una ventata di freschezza.
Certo, il film di Schaffer non si inventa niente, dato che molti
sono i precedenti illustri, tra cui il già citato il capolavoro di
Robert Zemeckis, tuttavia riesce a spiccare per
l’intenzione e la ricchezza con cui viene messo in scena e
pensato.
Lo stesso utilizzo della
tecnica mista, animazione e live action, pur conferendosi a quanto
visto con
Space Jam: New Legend, è affrontato con una ricchezza
di sguardo che, pur lavorando sempre e solo con la CGI, mette a
confronto personaggi in 2D con altri realizzati con il pongo e la
stop-motion, creazioni in 3D, pessima motion-capture e computer
grafica, tutto che convive in armonia con il mondo in carne e
ossa.
Cip contro Ciop: due modi
differenti di intendere la vita (e lo spettacolo)
Gli stessi protagonisti
sono alfieri di due modi differenti con cui ci si approccia al
mondo (e al mondo dello spettacolo, oggi). Da una parte c’è
l’inseguimento della nostalgia a tutti i costi, il voler far
rivivere qualcosa che non esiste più, solo per rintracciare un
sentimento vecchio, come fa Ciop; dall’altra un disincanto sereno
ma completamente privo di magia, che fa preferire una vita
ordinaria e un lavoro stabile e noioso rispetto al passato di
gloria, come accade a Cip. Il rifiuto a lasciar andare il passato,
contrapposto all’altrettanto categorico atteggiamento di chi non
vuole cambiare la sua natura per rendersi contemporaneo: da una
parte gli
eterni bambini che a 40 anni suonati giocano ancora con le
spade laser, dall’altra i boomer, che alla stessa età non fanno
altro che dire che “si stava meglio quando si stava peggio”.
Nessuna delle due vie viene condannata, come a dire che a ognuno
spetta la sua scelta e la sua misura, tuttavia l’unione delle due
concezioni riesce poi alla fine a sconfiggere il cattivo, anch’esso
metaforico.
Il villain di Cip
e Ciop Agenti Speciali è il passato invecchiato male, che
non si adatta più al linguaggio contemporaneo e che vuole storpiare
ciò che di bello esisteva per raccontarlo nuovamente in forme
distorte e rovinate. Anche questa scelta è assolutamente
intelligente e sorprendente per un film dal quale, in partenza,
forse non ci si aspettava assolutamente nulla.
Cip e Ciop Agenti
Speciali è anche una vera e propria miniera d’oro di
riferimenti, cameo, easter eggs e citazioni ad altri mondi,
personaggi, storia, tanto che il film si dovrebbe guardare con
carta e penna alla mano, per annotare tutti i volti noti e le
citazioni che i nostri due scoiattoli si portano dietro. La Disney
offre un’esperienza divertente e sorprendente, un lavoro di grande
intelligenza e capacità di mettere a fuoco e raccontare
l’industria, sempre strizzando l’occhio allo spettatore, sfidandolo
a stare al passo.
Azione, mutazioni e vita ordinaria
dell’avvocato Jennifer Walters si mescolano nel primissimo
trailer di
She-Hulk rilasciato dai Marvel
Studios. Il filmato conferma alcune speculazioni fatte
dai fan sulla
serie ma genera anche tante nuove domande che necessitano di
risposta. L’attesissima serie MCU uscirà
il 17 agosto su Disney+e
racconterà una storia tutta al femminile.
She-Hulk ha un ruolo
importante nella storia della Marvel
Comics: nei fumetti Jennifer Walters
diventa un membro sia dei Vendicatori che dei
Fantastici Quattro. Il suo destino nell’MCU probabilmente
proseguirà su questa strada, vedendola coinvolta nelle avventure di
entrambi i team di supereroi. Per ora si sa ancora molto poco e
senza dubbio il trailer suscita domande intriganti su come
Jennifer si inserirà nelle trame in corso
nell’Universo Cinematografico Marvel.
She-Hulk
rappresenta Abominio?
Nella Marvel ComicsJenniferWalters viene contattata per collaborare come
avvocato con la Goodman, Lieber, Kurtzberg &
Holliway, studio legale che si occupa di cause legate alle
attività superumane. Nel trailer di
She-Hulk viene ripreso questo dettaglio. Inoltre,
Jennifer (Tatiana Maslany) incontra
Emil Blonsky, meglio conosciuto dai fan dei fumetti e
dall’MCU
come Abominio.
Forse Jennifer deve
rappresentare legalmente Abominio? Perché? Questo
dettaglio riporterebbe sulla scena un vecchio nemico
di Bruce Banner. Banner infatti
ha combattuto con Abominio nel film del 2008
Hulk.
In She-Hulk
vedremo il team dei Thunderbolts?
Abominio (Tim
Roth) nella serie
She-Hulk potrebbe essere un cattivo davvero
interessante, ma forse il personaggio non sarà la nemesi principale
dello show. Se
Jennifer è realmente l’avvocato difensore
di Blonsky, probabilmente vedremo la svolta eroica di
Abominio. Non va dimenticato che nella
Marvel ComicsBlonsky serve
nel team dei Thunderbolts, un gruppo di ex
supercriminali che lavora per il governo.
Molti membri della squadra sono già
stati trasposti nell’MCU, da Baron Zemo a
John Walker. Inoltre, la prigione high-tech che si vede
nel
trailer di She-Hulk rimanda
a The Cube, la base operativa del team, suggerendo che
questa squadra potrebbe essere in formazione.
Apparirà la contessa nella
serie?
La serie
She-Hulk potrebbe portare nuova luce anche sul
misterioso personaggio della Contessa de Fontaine. La donna ha già affiancato
John Walker ed ha manipolato Yelena Belova
per farle attaccare Occhio di Falco dopo la morte di sua sorella, Black Widow.
Le motivazioni celate dietro le
azioni della
Contessa Valentina Allegra de
Fontainerimangono sconosciute, ma sembra
che il personaggio abbia in mente di formare una propria squadra.
Lavorando ai margini delle storie principali, la donna potrebbe
entrare nella serie per creare dei legami anche con
Abominio.
È davvero Frog Man?
Tra i vari personaggi che
possiamo vedere nel trailer di
She-Hulk sembra esserci anche Frog Man.
Stando al costume e all’inquadratura non potrebbe trattarsi di
nessun altro.
Frog Man compare per la
prima volta nel fumetto Marvel Team-Up vol 1 #121. È
sicuramente tra gli alleati più strani di Spider-Man: aiuta l’Uomo Ragno
nella lotta al crimine, ma molto spesso senza successo. Cosa
centra Frog Man con She-Hulk? Ha
forse bisogno di un avvocato?
In che modo Jennifer ottiene i
suoi poteri?
Dal trailer si comprende
che Jennifer acquisisce i suoi poteri dal cugino, ma in
che modo? Il teaser non fornisce spiegazioni sulla mutazione della
protagonista di
She-Hulk. Tuttavia, mostrando una macchina che si
schianta nella giungla, forse suggerisce che
Jennifer è rimasta ferita nell’impatto e ha chiesto
una trasfusione di sangue a Bruce.
Qualcosa di simile accade nella
Marvel Comics. Nella sua prima apparizione
in Savage She-Hulk #1, Jennifer viene
sparata da un capo del crimine e necessita del sangue del cugino.
In questo modo, la donna ottiene i poteri del mostro verde.
Già dal
trailer appare chiaro che Jennifer ha la
capacità di passare dall’aspetto umano a quello di
She-Hulk. Ma ciò vale anche per Bruce?
Perché Hulk ha bisogno di
Jennifer?
Nel trailer, è Hulk ad innescare la trasformazione della cugina. Dopo
averla resa She-Hulk, Bruce insegna a
Jennifer come usare i suoi poteri. Ma perché sta facendo
tutto ciò?
Probabilmente questa domanda sarà
al centro dell’intera serie e troverà risposta solo con l’inizio
della messa in onda. Per ora abbiamo visto che lo
stato emotivo di Jennifer contribuisce alla sua
forza: più è spaventata o arrabbiata, più diventa potente. Forse
Bruce sta cercando di rendere controllabile questo
potenziale insito in lei.
Che ne è di Titania?
Titania,
interpretata da Jameela
Jamil di The Good Place, appare in una rapida
inquadratura del trailer di She-Hulk. Il suo
costume differisce notevolmente dalla sua controparte dei fumetti,
ricordando quello di un wrestler professionista.
Nei fumetti,
Titania debutta in Secret Wars 3 ed è tra i
più potenti criminali di She-Hulk.
Riceve i suoi poteri sovrumani in seguito agli esperimenti che
Doctor Doom ha eseguito su di lei. Chissà se la sua storia
originale sarà mantenuta anche nell’MCU.
She-Hulk
diventerà un Avenger?
Nel trailer, quando l’amica
di Jennifer scopre che quest’ultima è She-Hulk le
chiede se diventerà un Avenger. L’eroina è già parte dei
Vendicatori nei fumetti e probabilmente lo diventerà anche
nell’MCU.
Forse il motivo per cui
Hulk la sta addestrando è proprio per permetterle
l’ingresso nel team! Magari Bruce vuole che la cugina
prenda il suo posto negli Avengers. In effetti,
Bruce potrebbe essere stato depotenziato dall’uso del
Guanto dell’Infinito ed aver perso parte delle sue
abilità.
Quando si va a vedere un film di
Sam Raimi, è quasi certo che da qualche parte
spunterà Bruce Campbell e così è accaduto anche
per Doctor Strange nel Multiverso della Follia. In
un’intervista con THR, l’attore ha spiegato la sua
condizione per partecipare al film:
Sai, l’unico criterio di cui ho
bisogno è che il personaggio debba essere fondamentale. Nel primo
Spider-Man, ho usato per la prima volta io il nome Spider-Man. Nel
secondo, sono l’unico personaggio a sconfiggere Spider-Man non
facendolo entrare a teatro, dove era arrivato in ritardo per vedere
Mary Jane. E in Spider-Man 3, va dal maître per chiedere aiuto con
la sua proposta a Mary Jane. Quanti supereroi chiedono aiuto ai
mortali? Zero. Quindi, ho stabilito un precedente. E se mi metti
lì, il mio personaggio cambierà il film per sempre. Sam è
consapevole del fatto che ho reso i suoi film iconici.
(Ride.) L’altro criterio,
onestamente, è l’unico motivo per essere in questi film, ed è per
molestare la star. Se guardi tutti i film di Spider-Man, tutto ciò
per cui sono lì è far confusione con il protagonista. Questo è
tutto. Lo sminuisco, lo prendo in giro, lo affronto e lo molesto.
Ovviamente vince sempre, ma devi creare ostacoli per il tuo eroe e
rendere il viaggio più difficile. È il mio lavoro.
E qui, non possiamo davvero
negare che ho impiegato circa 45 secondi del tempo di Strange. E
forse per questo gli ho salvato la vita. In quei 45 secondi, forse
ho salvato la vita a qualcun altro, forse ho sventato un
complotto.
Al di là dell’ironia, sappiamo che
il cameo di Campbell nel film è un omaggio dentro all’omaggio per
Sam Raimi, soprattutto se si guarda la seconda
scena post credits!
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
In un tweet
dall’account ufficiale di Teen
Wolf, i produttori confermano che le riprese del film
sono terminate, rivelando due immagini dal backstage.
Il primo mostra un ciak con il logo del film, presumibilmente per
l’ultima scena girata, che mostra che il film è diretto da
Russell Mulcahy,
già sulla sedia di regia di 40 episodi della serie TV.
Il secondo mostra una sedia con il
logo del film in una ripresa notturna, con i membri della troupe
che si aggirano nelle vicinanze. La didascalia conferma che le
riprese sono terminate e si congratulano con il cast e la troupe
per il loro lavoro.
La serie horror per adolescenti
prodotta da MTv, con Tyler Posey nei panni di
Scott McCall, era basato sul film originale del 1985 interpretato
da Michael J. Fox, ed è andato in onda per sei
anni prima di concludersi nel 2017. Dylan O’Brien non prenderà parte al film.
L’Hollywood Reporter ha riferito che
la Marvel ha firmato un enorme accordo
ventennale con Genius Brands International e
POW! la joint venture di Entertainment
Stan Lee Universe, con il quale si concedono in licenza le
fattezze di Stan Lee in futuri film e produzioni televisive, nonché
parchi a tema Disney, merchandising e altro ancora.
Questo nuovo accordo apre le porte al ritorno dei cameo MCU di
Stan Lee in futuro con l’uso di CGI e vecchi
filmati, anche se fonti interne notano che la decisione deve ancora
essere presa dagli studi coinvolti. Il CEO e presidente di Genius
Brands Andy Heyward ha scritto dell’accordo nella
seguente dichiarazione:
“L’accordo garantisce davvero
che Stan, attraverso la tecnologia digitale, i filmati d’archivio e
altre forme, vivrà nel luogo più importante, i film Marvel e i
parchi a tema Disney. È un affare ampio”.
Ecco una nuova immagine ufficiale
dal sequel di Hocus Pocus, Hocus Pocus
2, in cui vediamo protagoniste le amatissime Sorelle
Sanderson, che tornano ad essere interpretate da Bette
Middler (Winifred), Kathy Najimy (Mary) e
Sarah Jessica Parker (Sarah).
Disney ha finalmente dato il via libera a Hocus Pocus
2 nel 2021, con Anne Fletcher al
timone. Per la gioia del pubblico, tutte e tre le originali sorelle
Sanderson stanno tornando a seminare il caos. Doug
Jones (Billy Butcherson) è l’unico altro attore del primo
film che tornerà, poiché il resto del cast è nuovo di zecca. La
sinossi sembra attenersi alla formula magica di tre liceali che
devono salvare Salem dalle sorelle Sanderson la notte di
Halloween.
Tom Cruise è l’uomo del momento. La sua trionfale
notte di Cannes 75 lo ha portato sul tetto del
mondo del cinema, con il suo film, Top
Gun: Maverick accolto con
esultanza e applausi. Non solo, Cruise è stato anche
protagonista di una masterclass nell’ambito della kermesse
francese, durante la quale ha svelato il più grande mistero della
sua carriera.
Noto per i suoi stunt sempre
difficilissimi ed eseguiti in prima persona, Cruise ha risposto
alla domanda sul perché li realizza sempre in prima persona, anche
se ciò che ha detto è stato lapidario e forse solleva qualche
obiezione, o altre domande:
“Nessuno ha mai chiesto a Gene
Kelly ‘Perché danzi? Perché giri da solo le tue scene di
ballo?'”
Top Gun: Maverick, il
film
Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell
(Tom
Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo
più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui
vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più
di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando
coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra
speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione
segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw
(Miles
Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo
vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un
futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà
affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una
missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte
di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.
Chris Pratt, che è attualmente nel bel mezzo
della promozione del suo ultimo film di successo, Jurassic
World – Il dominio, ha condiviso di aver “amato ogni
minuto” delle riprese di Thor: Love and Thunder e
ha elogiato Hemsworth per la sua etica del lavoro, così come per il
suo senso dell’umorismo. La star ha confermato che Hemsworth è
“come Thor nella vita reale” prima di affermare che è “così grato”
di essere stato coinvolto nel film diretto da Taika
Waititi.
“Adoro poter lavorare con Chris
Hemsworth, è come Thor nella vita reale. È il tipo più dolce di
tutti. Super divertente. Lavora così duramente. È stato fantastico.
Ho adorato ogni minuto delle riprese di [Thor 4]. Sono così grato
che ci abbiano portato con loro. È stato bello vederlo portare il
set in Australia e girarlo lì, con tutti i suoi connazionali. E con
il regista Taika Waititi, che è semplicemente oltraggioso. Il suo
stile è così unico.”
Chissà quali avventure aspettano
questo Thor e Star Lord!
Jurassic World – Il dominio, il film
In Jurassic
World – Il dominio vedrà sia Chris
Pratt che Bryce
Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a
loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella
Pineda, Jake Johnson e Omar
Sy. Laura
Dern e Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic
Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan
Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta
nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe
originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff
Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World:
Il Regno Distrutto.
Il Dominio si svolge quattro anni dopo la distruzione di Isla
Nublar. I dinosauri ora vivono e cacciano insieme agli umani in
tutto il mondo. Questo equilibrio fragile rimodellerà il futuro e
determinerà, una volta per tutte, se gli esseri umani rimarranno i
predatori dominanti su un pianeta che ora condividono con le
creature più temibili della storia.
La magia del cinema di David Yates approda a Torino.
Il Museo Nazionale del Cinema rende
omaggio all’acclamato regista britannico che ha contribuito
significativamente al successo della fortunata serie di film
di Harry Potter e associato in modo
indelebile il proprio nome al Wizarding World
creato da J.K. Rowling.
Yates incontrerà il pubblico
martedì 24 maggio 2022 alle ore 17:30 nell’Aula
del Tempio della Mole
Antonelliana e,
alle 20:30
al Cinema Massimo (Sala
Uno), introdurrà la visione del terzo film della nuova era del
mondo magico, Animali
Fantastici – I Segreti di Silente
(2022).
In dialogo con il direttore del Museo Domenico
De Gaetano,
il regista sarà protagonista di un’attesissima Masterclass,
un’occasione per ripercorrere le tappe più importanti della
propria carriera, dagli esordi televisivi fino alle ultime
produzioni.
Al termine dell’incontro, David Yates riceverà
la Stella
della Mole,
quale riconoscimento per aver contribuito, con la sua filmografia,
allo sviluppo dell’arte cinematografica.
“Sono molto onorato ed emozionato di recarmi a Torino per
condividere la mia esperienza cinematografica nella magnifica Mole
Antonelliana, un luogo dall’aspetto magico che sarebbe la
location ideale per uno dei miei film – racconta David
Yates – Non
posso immaginare uno spazio più evocativo e stimolante per parlare
del mio percorso come film-maker, dai modesti inizi dei
cortometraggi in Super8 millimetri, passando per le fiction
televisive per la BBC, fino a realizzare finalmente il sogno di
fare film per un pubblico globale”.
“David Yates entra nell’immaginario di tutti attraverso la
serie di film di Harry Potter e travolge le
aspettative –
sottolinea Domenico
De Gaetano,
direttore del Museo Nazionale del
Cinema – È
il miglior traduttore in immagini del complesso Wizarding World di
J. K. Rowling, cupo ed elegante al tempo stesso, sobrio e giocoso.
I suoi film sono fenomeni culturali che divertono e allo stesso
tempo fanno pensare generazioni diverse di spettatori. Ma come i
grandi maestri della storia del cinema, Yates è un profondo
conoscitore dell’arte cinematografica e la masterclass sarà
un’occasione unica per ripercorrere la sua straordinaria carriera,
gli esordi, i successi e le sfide che lo attendono”.
“David Yates è un grande regista, capace di far sognare, di
ricreare quella magia che solo il cinema sa dare –
afferma Enzo
Ghigo,
presidente del Museo Nazionale del Cinema – quella
stessa magia che noi cerchiamo di trasmettere ai visitatori del
nostro museo. Siamo molto contenti di averlo qui alla Mole
Antonelliana e sono sicuro che saprà affascinarci e ammaliarci
come sa ben fare nei suoi film”.
Sembra che le riprese di Fast
and Furious 10 si stiano svolgendo (oltre che in
Italia) in un’atmosfera di grande tranquillità, a giudicare almeno
dal tono giocoso e scanzonato del video che Vin
Diesel ha pubblicato sul suo account Instagram in cui
compare con Jason Momoa, new entry del franchise e
interprete del villain.
Vi ricordiamo che Fast
and Furious 10 non sarà più diretto da Justin
Lin come annunciato in precedenza. Confermati nel
cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di
Ramsey, Vin
Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di
Letty Ortiz, Tyrese Gibson, Ludacris, e
Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han. Tra le new
entry, Jason Momoa nel ruolo del villain e Brie Larson.
Il nuovo CEO della Warner Bros.
David Zaslav ha in programma di incontrare la
madre di Harry PotterJK Rowling per
discutere dell’amato franchise. Molto è cambiato da quando è uscita
la puntata finale della serie di otto film, con il franchise
spin-off della IP, Animali fantastici e dove trovarli che ha
sempre faticato a trovare la sua identità e il successo sperato. Si
aggiunga a questo la posizione controversa di Rowling negli ultimi
anni, ed è chiaro che se si pensa davvero di riportare in vita il
franchise di Harry Potter, alcune cose debbano
cambiare.
Alla luce del fatto che Rowling ha dichiarato più volte che non
avrebbe scritto altre storie su Harry Potter, i fan hanno trasferito il loro
entusiasmo collettivo sul franchise di Animali
fantastici, così come su altri progetti spin-off come
la produzione teatrale (che non è stata scritta da Rowling) e il
prossimo videogioco open world Hogwarts Legacy. Eppure, per quanto
eccitanti siano queste cose, nessuna di queste torna sui personaggi
protagonisti della saga originale. Potrebbe esserci in svilutto una
serie per HBO Max, ma è chiaro che i fan sognano il
cinema.
Anche se è ancora troppo presto per
dire esattamente cosa potrebbe derivarne, il neo CEO della Warner
Bros., David Zaslav, a quanto pare ha dei piani per
Harry Potter. Come riporta il Wall Street
Journal, Zaslav ha intenzione di incontrare Rowling nelle
prossime settimane. Ciò che si sa di questo incontro molto
interessante è che Zaslav è ansioso di realizzare contenuti
relativi a Potter per HBO Max e ha chiaramente deciso di andare
direttamente alla fonte. Come afferma il WSJ:
“Il signor Zaslav sta cercando
di creare nuovi contenuti relativi a “Harry Potter” per HBO Max
secondo quanto detto da persone che hanno familiarità con il suo
pensiero e ha intenzione di incontrare la creatrice J.K.
Rowling nelle prossime settimane per discutere la
questione.”
Anson Mount, che in
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia ha avuto un breve cameo nei panni di
Black Bolt (personaggio che aveva già interpretato
in Inhuman), ha condiviso un video dal backstage
delle prove del primo giorno sul set del film diretto da
Sam Raimi. Ecco di seguito il breve video!
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia è
al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono
partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York,
Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo
anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.