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Thor: Love and Thunder, Matt Damon apparirà nel film? L’attore avvistato in Australia

Secondo quanto riferito, Matt Damon è arrivato in Australia per prendere parte alle riprese di Thor: Love and Thunder. Le riprese del cinecomic dovrebbero iniziare questo mese i numerosi ritardi causati dalla pandemia di Coronavirus. Nelle ultime settimane, diversi attori sono arrivati ​​nel Paese in vista dell’inizio della produzione, tra cui Tessa Thompson, Chris Pratt, Dave Bautista, Karen Gillan e Sean Gunn (solo per citarne alcuni).

Quando il progetto è stato annunciato al San Diego Comic-Con 2019, solo tre attori erano stati confermati per Thor: Love and Thunder: Chris Hemsworth, Tessa Thompson e Natalie Portman, che riprenderanno rispettivamente i ruoli di Thor, Valchiaria e Jane Foster. Tuttavia, con i numerosi ritardi della produzione, sono emerse altre indiscrezioni sul film, in particolare per quanto riguarda il cast. Durante il recente Investor Day della Disney, Kevin Feige ha confermato che Gorr il Macellatore di Dei sarà il cattivo principale della storia e che sarà interpretato dal premio Oscar Christian Bale. A quanto pare, c’è anche un altro prestigioso nome che reciterà nel film e che in passato ha già fatto parte del franchise.

Come riportato dal notiziario locale News.com.au, Matt Damon è atterrato in Australia per iniziare a girare Thor: Love and Thunder. È arrivato con il resto della sua famiglia a Sydney tramite un jet privato e si trova adesso in una struttura privata dove dovrebbero rimanere in quarantena per alcuni giorni, come richiesto dalle leggi del paese per cercare di arginare la diffusione del Coronavirus. La fonte specifica che il suo ruolo è ancora sconosciuto, ma vale la pena ricordare che l’attore era apparso in un breve cameo in Thor: Ragnarok nei panni di un attore che interpretava Loki in uno spettacolo dove venivano messi in scena gli eventi di The Dark World.

Considerata l’attuale situazione mondiale, sembra alquanto strano che Damon sia stato coinvolto nel film soltanto per un breve cameo, proprio come avvenuto in Ragnarok. Anche se al momento il suo ruolo resta avvolto nel mistero, è probabile che Taika Waititi abbia riservato all’attore una parte decisamente più ampia nel nuovo film, forse un nuovo personaggio, chissà. È anche probabile che l’arrivo di Damon in Australia non abbia nulla a che vedere con Love and Thunder. Non ci resta che attendere maggiori dettagli.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

The Stand: la recensione degli episodi 3 e 4

The Stand recensione serie tv

Con il suo romanzo L’ombra dello scorpione, lo scrittore Stephen King ha magnificamente raccontato la natura umana, e la violenza insita in essa, collocando tale tematica nel pieno della diffusione di un virus estremamente letale. Un contesto da cui nessuno sembra uscire migliore, ma in cui Bene e Male continuano nonostante tutto ad essere valori ben distinguibili. Dopo un prima trasposizione televisiva, avvenuta nel 1994, il romanzo torna ora in televisione con The Stand, miniserie in 9 episodi ideata da Josh Boone e Benjamin Cavell. Disponibile dal 3 gennaio con cadenza settimanale sulla piattaforma Starz Play, questa aspira ad essere uno dei titoli televisivi che più segneranno l’attuale periodo storico, similmente caratterizzato dalla presenza di un pericoloso virus.

Sono fin troppe le somiglianze che legano la trama della miniserie alla situazione mondiale attuale. A partire dall’errore umano, dal quale si scatena una vera e propria fine del mondo. Un morbo, noto come Captain Trips, sfugge infatti ad un laboratorio segreto, seminando in breve morte e terrore. Il 99% della popolazione non sopravvive all’apocalittica epidemia, e per i pochi immuni si manifesta un’ulteriore guerra da combattere. Due fazioni saranno infatti presto destinate a scontrarsi tra loro. A formarle vi è chi ha deciso di seguire il Bene, rappresentato dall’anziana Mother Abagail (Whoopi Goldberg), e chi invece si affida al Male, incarnato dal signore delle tenebre Randall Flagg (Alexander Skarsgård).

È pericoloso giocare con il Tempo

Dopo aver visto i primi due episodi di The Stand (qui la recensione), i successivi due, rispettivamente Blank PageThe House of the Dead, portano avanti l’introduzione dei vari protagonisti e le minacce incombenti da Las Vegas. Nella città del peccato, infatti, prende sempre più vita l’esercito formato da Randall Flagg, pronto a scatenare una guerra. Sono dunque molte le cose da narrare, e come già intuito dalla visione dei primi episodi il tempo a disposizione non sembra essere sufficiente. Giunti al quarto episodio vi sono ancora personaggi da introdurre, che dunque finiscono inevitabilmente per non ottenere lo spazio che meriterebbero. Ogni episodio, della durata di circa un’ora, si divide dunque tra l’introduzione di questi e i preparativi che porteranno allo scontro finale.

Queste due diverse narrazioni, quasi sempre divise anche da una distanza temporale, vengono qui intrecciate con un montaggio che non aiuta però nella loro distinzione. Non risulta affatto immediato capire quando ci si trovi nel passato e quando nel presente. I continui salti temporali portano inoltre a perdere molto del fascino degli eventi e del carisma dei personaggi. Un esempio concreto è quello relativo a Nick Andros (Harry Zaga). Personaggio a dir poco fondamentale nella storia, questo viene inizialmente introdotto senza alcuna presentazione su chi egli sia e da dove venga. Elementi che arrivano solo molto dopo, risultando decisamente fuori tempo. Tutto ciò porta inevitabilmente ad un calo dell’attenzione.

The Stand Stephen King

L’attesa del finale

Ancora una volta il limite più incisivo nella miniserie sembra essere la sua ambizione di voler raccontare tanto, o forse tutto, del romanzo, utilizzando uno spazio temporale non adeguato. In un epoca dove le serie hanno preso il sopravvento, e ricevono lodi per lo spazio dedicato alla costruzione dei personaggi e degli eventi, The Stand sembra remare in senso contrario. Viene spontaneo pensare che molteplici stagioni avrebbero potuto dar vita ad una storia con un respiro più ampio, una scrittura più precisa e una messa in scena più avvincente. È bene tener presente che una narrazione che non procede in senso cronologico può essere estremamente interessante, e Quentin Tarantino ce lo ha dimostrato più volte, ma per questa miniserie in particolare sembra il mezzo meno idoneo ad una buona riuscita, che infatti non si verifica.

Data dunque la grande confusione narrativa che The Stand presenta, c’è però una cosa che riesce a sviluppare in modo interessante: l’attesa per il finale. Come è noto, quello scritto da King per il suo romanzo non ha mai realmente soddisfatto i lettori. Per la miniserie, dunque, è stato già annunciata una conclusione totalmente differente, sceneggiata proprio dal celebre re del brivido. Con la tanta carne al fuoco che ogni episodio aggiunge alla storia, anche in mezzo al disordine si sviluppa un certo desiderio di sapere come tutto andrà a finire. Lo scontro ultimo tra Bene e Male ha un suo inevitabile fascino, che sembra poter vincere anche le difficoltà che la miniserie pone nella visione. La speranza è dunque che, terminate le introduzioni, la storia possa infine concentrarsi unicamente su tale attesa battaglia.

 
 

Moon Knight: Ethan Hawke sarà il villain

Moon Knight

Arriva da Variety la notizia che Moon Knight è stato assunto dai Marvel Studios per interpretare il villain in Moon Knight, la nuova serie Disney+ che vedrà protagonista Oscar Isaac nei panni di Marc Spector.

La Marvel non ha ancora commentato la notizia, ma sappiamo che non è stato semplice per lo Studio convincere l’attore quattro volte nominato agli Oscar.

Moon Knight racconta la storia di Marc Spector, un soldato d’elite e mercenario che decide di combattere il crimine e decide di diventare il rappresentante umano di Khonshy, il dio egizio della luna.

 
 

Mortal Kombat: first look del film diretto da Simon McQuoid

mortal kombat

Entertainment Weekly ha diffuso le prime immagini ufficiali di Mortal Kombat, il nuovo adattamento dall’omonimo videogioco picchia duro che è stato diretto dal premiato regista australiano Simon McQuoid, al suo debutto nel cinema, e prodotto da James Wan (i film di “The Conjuring”, “Aquaman”), Todd Garner (“Into the Storm”, “Tag”), McQuoid e E. Bennett Walsh (“Men in Black: International”, “The Amazing Spider-Man 2”). Ecco di seguito le nuove immagini:

Tutto quello che sappiamo sul nuovo Mortal Kombat

Mortal Kombat è il nuovo adattamento cinematografico dell’omonima serie di videogiochi esplosa agli inizi degli anni ’90, che sarà distribuito dalla Warner Bros. e prodotto da James Wan, creatore della saga horror The Conjuring e regista di Aquaman.

Joe Taslim (The Raid) sarà Sub-Zero, Ludi Lin vestirà i panni di Liu Kang, Jessica McNamee (The Meg) sarà Sonya Blade, Josh Lawson vestirà i panni di Kano, mentre Tadanobu Asano (Thor: Ragnarok) interpreterà Raiden. Ancora, Mehcad Brooks sarà il Maggiore Jackson Bridges “Jax”, Max Huang sarà Kung Lao, Sisi Stringer interpreterà Mileena, mentre Chin Han e Hiroyuki Sanada saranno rispettivamente Shang Tsung e Scorpion. Infine, Lewis Tan è stato accreditato nel film in un ruolo che non è stato ufficializzato. Nel film ci saranno anche i personaggi di Sektor, Cyrax, Kabal e Nightwolf.

Mortal Kombat arriverà nei cinema e su HBO Max il 16 aprile 2021. James Wan produrrà il film con la sua etichetta Atomic Monster, mentre il regista di pubblicità Simon McQuoid farà il suo debutto alla regia di un lungometraggio. Todd Garner produrrà insieme a Larry Kasanoff, E. Bennett Walsh, Michael Clear e Sean Robins.

 
 

Scuola di sopravvivenza: Missione safari, il nuovo film interattivo Netflix

Scuola di sopravvivenza: Missione safari, il nuovo film interattivo Netflix per tutta la famiglia con protagonista Bear Grylls e diretto da Ben Simms, che debutterà in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo il 16 febbraio.

Animali selvaggi, insetti e altezze folli: Bear Grylls è tornato con un’epica avventura, questa volta sarà proprio il pubblico ad aiutarlo a portare a termine ogni missione.

La trama di Scuola di sopravvivenza: Missione safari

Dopo un improvviso blackout in una riserva safari, Bear Grylls viene chiamato e ha bisogno di aiuto. La situazione è grave: un leone fuggito viene avvistato in un villaggio vicino, un babbuino è scappato e si sta dirigendo verso le scogliere e la corrente deve essere ripristinata prima che altri animali riescano a fuggire.

 
 

WandaVision: recensione dei primi tre episodi della serie Marvel/Disney+

WandaVision recensione serie tv

WandaVision è stato il primo prodotto, nato dalla collaborazione di Disney+ con Marvel Studios, ad essere annunciato nel 2019, e il primo a vedere la luce, il 15 dicembre 2021, sulla piattaforma dedicata della Casa di Topolino, con i primi due episodi, il terzo arriverà il 22 gennaio, e così via, con un episodio a settimana, per nove episodi. 

Diretto da Matt Shakman, WandaVision è stato promosso come una sit-rom-com vecchio stile, con il pubblico in live a registrare applausi e risate, in bianco e nero, con un rimando immediato a Vita da Strega, sia nel look dei protagonisti che negli espedienti narrativi, fino alla sigla animata. Abbiamo visto in anteprima i primi tre episodi e, come ci aspettavamo da un racconto che ruotasse intorno alla coppia più bizzarra e romantica del Marvel universe, possiamo dire con certezza che niente è come sembra. 

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Un inizio rétro per WandaVision

L’inizio di WandaVision ci trasporta in una periferia suburbana, in cui i novelli sposini Wanda e Visione comprano una piccola villetta con giardino, uguale a tante altre nei paraggi, e cercano di insediarsi e mimetizzarsi in un contesto ordinario e quotidiano. Tuttavia i due sono tutt’altro che ordinari, anche nel loro quotidiano, e così le loro sfide sembrano legate principalmente alla gestione dei loro poteri e delle loro prerogative in contesti lavorativi, casalinghi e in cui si trovano ad interagire con altre persone (dai colleghi, alle vicine ficcanaso, agli invitati a cene imprescindibili). Sebbene tutto il primo episodio (e buona parte del secondo) sia raccontato esattamente come se fossimo dentro ad una puntata di Vita da Strega, il tono leggero e frivolo è costantemente attraversato da una sensazione di inquietudine, di turbamento per situazioni che non sembrano essere ordinarie, come tutto ciò che circonda i novelli sposi. Questa sensazione è tanto invasiva quanto spia di un qualcosa che sta per accadere e che, ad un certo momento, accadrà nella serie.

Da un punto di vista cronologico, all’interno del Marvel Cinematic Universe, WandaVision è collocata dopo gli eventi di Avengers: Endgame e la sua narrazione confluirà, alla fine del nono episodio, in Doctor Strange and the Multiverse of Madness, in cui sappiamo che Elizabeth Olsen avrà una parte. Unendo i puntini della continuity, sembra immediato il lavoro di scrittura che è stato fatto da Megan McDonnell, story editor, e dalla sua squadra. L’ispirazione, per dichiarazioni ufficiali, arriva dal lavoro di Tom King, gigantesco autore della storia sulla Famiglia Visione. Sembra però che il fumetto sia soltanto una vaga ispirazione per la serie che, come sappiamo, dovrà fare i conti con quanto già raccontato al cinema e che adesso si sposta anche in “tv”. Ci sono, già nei primi episodi, moltissimi semi e citazioni letterali dai fumetti, piccoli omaggi visivi e narrativi, ma la serie sembra seguire un binario completamente originale.

Elizabeth Olsen e Paul Bettany fanno scintille

Naturalmente i protagonisti assoluti dello show sono Elizabeth Olsen e Paul Bettany, che finalmente, dopo tanti film in secondo piano, hanno la possibilità di splendere, non solo mostrando un talento ben noto a chi li segue anche fuori dal MCU, ma anche mettendosi alla prova con delle nuance che non hanno mai affrontato prima, nelle rispettive carriere. Entrambi si dimostrano estremamente all’altezza del compito affidatogli, dove Olsen si rivela forse più brillante e sofisticata, mentre Bettany mette in scena un talento comico più fisico a là Dick Van Dyke, finora insospettato.

Accanto ai due protagonisti, che naturalmente catalizzano l’attenzione e l’affetto del pubblico, in WandaVision c’è anche Teyonah Parris, che interpreta Monica Rambeau. Il personaggio, ben noto a chi legge i fumetti Marvel, altri non è che la simpatica bambina vista in Captain Marvel, la figlia di Maria Rambeau, migliore amica di Carol Danvers. Questo personaggio e la presenza annunciata di Kat Dennings che torna nei panni di Darcy Lewis indicano che la serie, a dispetto di quanto anticipato dalla promozione e dai primi episodi, si svolge effettivamente nella contemporaneità e che non sembra esserci stato nessun viaggio nel tempo, indietro fino agli anni Cinquanta. Insomma, la natura della storia in sé appare misteriosa e stimolante per i fan che assisteranno, di settimana in settimana, allo sviluppo degli eventi.

A completare il cast di personaggi ricorrenti, citiamo anche Randall Park nei panni di Jimmy Woo, un agente dell’FBI, e Kathryn Hahn in quelli di Agnes, la vicina di casa impicciona ma molto simpatica. Nel cast sono presenti anche Fred Melamed e Debra Jo Rupp nel ruolo di Arthur Heart, vicino di casa di Wanda e Visione, nonché capo di quest’ultimo, e sua moglie, Emma Caulfield (Buffy) nel ruolo di Dottie Jones, Asif Ali interpreta Norm, un collega di lavoro di Visione e Jolene Purdy nel ruolo di Beverly.

L’universo si espande

Wandavision

Sono ormai 12 anni che il fan Marvel Studios pensa in prospettiva di un universo più vasto, e sono quindi 12 anni che siamo abituati a storie che sfociano in altre storie, che non sono auto-conclusive e che ci mettono di fronte ad un singolo pezzo di una storia che piano piano si compone. Con l’avvento di Avengers: Endgame è stato messo un punto ad un primo ciclo narrativo Marvel al cinema, ma da questo momento in poi quel fan appassionato dovrà barcamenarsi tra serie tv e film al cinema per poter comporre il puzzle che porterà al racconto della prossima grande storia che Kevin Feige e la sua squadra hanno pensato per lui. WandaVision è il primo tassello di quel puzzle, che nasce dalle ceneri di Endgame e si protrarrà fino all’apertura del Multiverso in Doctor Strange 2.

Nel mezzo, siamo sicuri, ci sarà un’avventura incredibile, scritta in maniera brillante, confezionata con cura e interpretata con grande talento da Elizabeth Olsen e Paul Bettany, che finalmente splendono nei colori sgargianti dei loro costumi di Scarlet Witch e Visione!

 

 
 

Bastardi a mano armata in TVOD dall’11 Febbraio

Bastardi a mano armata

Sarà disponibile dall’11 febbraio sulle principali piattaforme TVOD Bastardi a mano armata, thriller adrenalinico diretto da Gabriele Albanesi (Il Bosco Fuori) e scritto dallo stesso Albanesi insieme a Luca Poldelmengo (Cemento armato, Calibro 9) e Gianluca Curti (Calibro 9). Al centro della storia, che vede un criminale appena uscito dal carcere recarsi in uno chalet di montagna e prendere in ostaggio i proprietari per recuperare una ricca refurtiva, Marco Bocci, Fortunato Cerlino e Peppino Mazzotta. Completano il cast Maria Fernanda Cândido (Il traditore) e la giovane stella emergente Amanda Campana (Summertime di Netflix).

Bastardi a mano armata è prodotto da Minerva Pictures con Rai Cinema, in collaborazione con Amazon Prime Video e in coproduzione con la brasiliana Boccato Productions, e sarà disponibile a partire dall’11 febbraio su Sky Primafila Premiere, Apple TV, The Film Club, Rakuten TV, Chili, IoRestoInSala e Google Play.

Bastardi a mano armata, la trama

Michele vive in uno chalet tra le montagne con la moglie Damiana e la figliastra Fiore, un’adolescente con cui ha una relazione piuttosto complicata. Una notte, Sergio irrompe nella loro abitazione prendendoli in ostaggio. Si trova lì per una missione particolare: deve recuperare per conto di Caligola il prezioso bottino di un furto di tempo prima.

 
 

I Care a Lot con Rosamund Pike su Prime Video dal 19 febbraio

I Care A Lot

Acclamato dalla critica al debutto al Toronto Film Festival 2020, l’atteso dark comic thriller I Care a Lot, con Rosamund Pike (Gone Girl), Peter Dinklage (Game of Thrones), Eiza González (Baby Driver) e Dianne Wiest (Parenti, amici e tanti guai, Edward mani di forbice), in Italia sarà disponibile in esclusiva su Amazon Prime Video dal 19 febbraio. Il film è una produzione Black Bear Pictures, scritto e diretto da J Blakeson (The Disappearance of Alice Creed). STXinternational ha acquisito i diritti internazionali sul film, come parte di un accordo di licenza in esclusiva con la Black Bear.

I Care a Lot ha raggiunto su Rotten Tomatoes un rating del 93% e si è guadagnato l’attenzione della critica a partire dal suo debutto al Toronto Film Festival 2020, dove Variety lo ha definito un ‘thriller elegantemente inquietante’. “I Care a Lot è un’eccellente aggiunta al vasto catalogo di ottimi film di Amazon Prime Video, come Borat: seguito di film cinema, disponibili direttamente e in esclusiva per i clienti Prime” ha detto Brad Beale, Vice President, Worldwide Content Acquisition, Prime Video. “Le performance di alto livello di Rosamund Pike, Peter Dinklage e Dianne Wiest porteranno il pubblico di Amazon Prime Video in un divertente viaggio fatto di giochi di potere, vendetta e inganno”

Armata di una spietata sicurezza di sé, Marla Grayson (la nominata al premio Oscar® Rosamund Pike) è una tutrice legale di professione affidata dal tribunale a decine di anziani. Tramite metodi loschi ma legali, truffa astutamente i suoi assistiti sottraendo loro i risparmi. È un metodo ormai ben rodato che, insieme alla sua partner d’affari e amante Fran (Eiza González), Marla utilizza con un’efficenza brutale sulla sua ultima preda, Jennifer Peterson (la due volte premio Oscar® Dianne Wiest), una pensionata benestante senza eredi o famiglia. Ma quando le due scoprono che Jennifer ha un segreto altrettanto losco e alcune connessioni con uno sfuggente gangster (Il vincitore del Golden Globe Peter Dinklage), Marla è costretta ad alzare la posta in gioco, in una partita a cui possono partecipare solo i predatori, e in cui la sfida non sarà affatto leale.

I Care a Lot si aggiunge a migliaia di serie TV e film disponibili nel catalogo Prime Video, inclusi film come Borat: seguito di film cinema, The Vast of the Night, serie come The Boys, Fleabag, The Marvelous Mrs. Maisel, oltre che Tom Clancy’s Jack Ryan, Hunters, Homecoming, Hanna, Good Omens, Carnival Row, e gli Amazon Original italiani come FERRO e Celebrity Hunted, disponibili senza costi aggiuntivi per tutti i clienti Amazon Prime.

 
 

WandaVision: tutte le teorie sulla serie, tra azzardi e possibilità

WandaVision è finalmente disponibile da oggi su Disney+. La prima serie Marvel ambientata nel MCU vede il ritorno di Elizabeth Olsen e Paul Bettany nei panni di Wanda Maximoff/Scarlet Witch e Visione. Nel corso dei mesi, tantissime sono state le teorie che si sono susseguite attorno allo show, soprattutto in merito alla trama e al suo ruolo nella Fase 4. Screen Rant ha raccolto 5 teorie su WandaVision che potrebbero rivelarsi vere e altre 5, invece, che potrebbero non avere mai un riscontro.

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Teoria improbabile: Magneto

Il maestro del magnetismo ha una storia parecchio complicata con Wanda Maximoff nei fumetti. In qualità di padre, ha combattuto sia al suo fianco che contro di lei. Finora la discendenza di Wanda non è stata mai chiarita in tutto il MCU.

Dal momento che molti fan dei fumetti hanno sottolineano che il suo nuovo costume in WandaVision è sorprendentemente simile a quello di Magneto, sono nate diverse speculazioni in merito alla loro parentela. Tuttavia, la probabilità che Magneto venga introdotto nel MCU in questa fase è altamente improbabile.

Teoria probabile: Agatha Harkness

Per chi non ha mai letto i fumetti, Agatha Harkness è una strega di grande talento che Wanda conosce da molto tempo e da cui impara molte cose. In qualità di mentore della giovane mutante, Harkness potrebbe apparire in WandaVision sotto mentite spoglie.

Secondo la teoria più accreditata, la vicina ficcanaso interpretata nella serie da Kathryn Hahn è in realtà proprio l’Agatha Harkness del MCU. Considerando che il personaggio è stato visto con un cappello da strega nei vari trailer, è certamente una possibilità che si tratti di un primo sottilissimo accenno alla sua vera identità.

Teoria improbabile: I mutanti

Ci sono una valanga di speculazioni sul fatto che i Mutanti verranno finalmente introdotti nel MCU. In effetti, nei fumetti sia Scarlet Witch che Quicksilver sono tradizionalmente dei mutanti, anche se tale origine sembra essere stata cambiata per il grande schermo.

È plausibile che ci possa essere un retcon con più mutanti introdotti, o anche la possibilità di un evento inverso in stile “M Day” che possa introdurre più mutanti. Ci sono così tante altre che potrebbero essere prese in considerazione rispetto all’introduzione dei mutanti nell’universo condiviso, che questa risulta essere fin troppo lungimirante…

Teoria probabile: Mefisto

Mefisto è un demone incredibilmente pericoloso che ha causato il caos nell’universo Marvel per molti anni. È un maestro dell’arte manipolatoria ed è entrato nella testa di Wanda in più di un’occasione. Potrebbe esserci lui dietro tutti gli strani eventi che accadono? La serie ha bisogno di un cattivo e non c’è motivo per cui non possa essere Mefisto.

Considerato l’imminente crossover con il sequel di Doctor Strange, è sempre più probabile che il demone possa svolgere un ruolo chiave nello show. E se fosse proprio Mefisto a controllare l’ambiente di Wanda? E se Wanda avesse fatto un patto con il diavolo per riportare in vita quelli che le erano più vicini?

Teoria improbabile: Doctor Strange

Doctor Strange cercherà l’aiuto di Wanda nell’attesissimo sequel, ma è possibile che possa arrivare in aiuto di Scarlet Witch nella sua serie? Ad oggi, è abbastanza improbabile che un altro personaggio del MCU venga inserito nello show.

Se Doctor Strange dovesse fare davvero la sua apparizione, sarà probabilmente all’ultimo minuto, ma considerando quanto sia potente il personaggio, sembra che potrebbe davvero risolvere qualsiasi problema. L’arrivo di Stephen Strange potrebbe mettere in discussione l’intera trama.

Teoria probabile: I gemelli

Grazie alla serie a fumetti di Tom King, sappiamo che Visione mette in piedi una famiglia e ha persino due gemelli. Ora, anche Wanda ha avuto dei bambini nei fumetti, quindi non è chiaro quale di queste due iterazioni verrà introdotta nello show, ma la loro esistenza è stata confermata.

Che si tratti di Speed ​​e Wiccan o Viv e Vin, la serie potrebbe certamente aprire le porte ad una sorta di crossover degli Young Avengers. Grazie alla natura bizzarra della realtà di Wanda, i bambini potrebbero anche invecchiare rapidamente!

Teoria improbabile: la morte della visione

Il MCU ha già visto Vision morire una volta. In qualche modo è tornato alla versione della realtà di Wanda, ma non è chiaro come sia successo in questa fase. Ciò che è più probabile è che questa non sia la fine definitiva del personaggio.

Sembra strano che WandaVision rappresenti un ultimo addio per Visione, soprattutto perché se la serie avrà successo potrebbe anche portare ad una seconda stagione. Visione potrebbe morire di nuovo in futuro, ma per ora è molto più probabile che questo sia un grande ritorno per l’androide nel MCU.

Teoria probabile: il Multiverso

Un ruolo perfetto nella versione degli X-Men ad opera di Fox è stato certamente quello di Evan Peters nei panni di Quicksilver. Spensierato, brillante, una nuova interpretazione del personaggio che ha contrastato enormemente il Pietro che il MCU ha messo sullo schermo.

Il Multiverso potrebbe certamente essere coinvolto in questa storia e con esso potrebbe arrivare un’iterazione diversa di Quicksilver. Ci sono state voci secondo cui Evan Peters è stato scritturato per WandaVision, quindi uno scenario del genere sembra molto probabile.

Teoria improbabile: cambiare la realtà

L’impatto di WandaVision potrebbe influenzare l’intero MCU. Wanda sta giocando con la realtà e questo potrebbe avere conseguenze su come si evolverà la timeline della Marvel in futuro. Potrebbero essere le sue azioni a consentire al Multiverso di iniziare a diventare parte di questa narrativa più ampia e ciò potrebbe anche spiegare il suo coinvolgimento con Doctor Strange.

Tuttavia, un cambiamento permanente grazie alle sue azioni sembra un po’ inverosimile per una serie Disney +; una situazione “M Day” o un collasso del Multiverso è probabilmente più nelle corde di altri film o serie che verranno distribuiti in futuro.

Teoria probabile: Quicksilver

Tra gli argomenti più discussi in merito alla serie, c’è sicuramente il possibile ritorno di Quicksilver. Se Wanda può riportare il suo amato Visione nella sua stessa realtà, allora perché dovrebbe fermarsi lì? Sicuramente avrebbe riportato indietro anche il suo defunto fratello!

Un ritorno in Quicksilver sarebbe sicuramente uno spettacolo gradito considerando che in questa fase è apparso solo in un progetto del MCU (due se si conta anche la scena post-credits di Captain America: The Winter Soldier). C’è sicuramente di più sulla relazione tra i due fratelli che può essere esplorato.

 

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Batman: per la prima volta su Sky Cinema un canale dedicato all’amatissimo supereroe DC

Batman Noel

Per la prima volta su Sky Cinema un canale interamente dedicato a uno dei supereroi più iconici, misteriosi e amati della storia dei fumetti e del cinema: Batman. Da sabato 16 a domenica 24 gennaio Sky Cinema Collection (canale 303 di Sky) si tinge di nero e si trasforma in Sky Cinema – Batman. Le cupe atmosfere di Gotham City faranno da teatro all’inarrestabile lotta contro il crimine di Bruce Wayne, il multimilionario che combatte i suoi antagonisti indossando la maschera del leggendario Uomo Pipistrello.

In attesa del prossimo The Batman, diretto da Matt Reeves, con Robert Pattinson nei panni del vigilante di Gotham City, sono 7 i titoli che compongono la collezione sul supereroe DC, ideato nel 1939 da Bob Kane e Bill Finger: i due film diretti da Tim Burton, le due pellicole di Joel Schumacher e i tre capitoli firmati Christopher Nolan. Tutti i film saranno disponibili on demand su Sky e in streaming su NOW TV.

È il 1989 quando il regista dal gusto visionario e gotico Tim Burton porta al cinema BATMAN, che vede Michael Keaton indossare i panni di Bruce Wayne, nonché il mantello dell’Uomo Pipistrello. Troviamo inoltre Kim Basinger nei panni di Vicki Vale e Jack Nicholson in quelli coloratissimi di Joker. Il film ha uno straordinario successo, ottenendo incassi da capogiro e l’Oscar nel 1990 per la Miglior scenografia. Tre anni dopo, nel 1992, l’accoppiata Burton – Keaton ritorna al cinema con BATMAN – IL RITORNO, in cui l’eroe della DC Comics ha a che fare con la splendida Catwoman interpretata da Michelle Pfeiffer e il terribile Pinguino con le sembianze di Danny DeVito.

Le avventure di Batman proseguono nel 1995 con BATMAN FOREVER, che vede alla regia Joel Schumacher e nel cast Val Kilmer come Uomo Pipistrello, Nicole Kidman come la Dottoressa Chase Meridian, Jim Carrey come l’Enigmista, Tommy Lee Jones come Due Facce e Chris O’Donnell come Robin. Nel 1997 Joel Schumacher firma ancora BATMAN & ROBIN, ma questa volta il ruolo dell’eroe è affidato a George Clooney, affiancato dal Robin di Chris O’Donnell. Come villain invece troviamo Uma Thurman chiamata a interpretare il ruolo di Poison Ivy e Arnold Schwarzenegger quello di Mr. Freeze.

Il 2005 segna l’inizio della trilogia firmata da Christopher Nolan, un vero trionfo di pubblico e critica e considerata una delle migliori saghe di supereroi. In BATMAN BEGINS, quindi, troviamo per la prima volta Christian Bale dare volto e corpo al Cavaliere Oscuro. Al suo fianco sia in questo capitolo che nei due successivi, ci sono: Michael Caine nei panni del fidato Alfred, Gary Oldman in quelli dell’incorruttibile sergente della polizia James Gordon, e Morgan Freeman in quelli di Lucius Fox che cura gli affari della Wayne Enterprises, oltre ad essere uno scienziato e inventore al servizio di Bruce Wayne. Nel cast anche Liam Neeson che interpreta Henri Ducard, Katie Holmes che dà il volto a Rachel Dawes e Cillian Murphy che veste i panni di Jonathan Crane.

Nel 2008 esce nelle sale il secondo capitolo di Nolan, IL CAVALIERE OSCURO, in cui Bale-Wayne deve salvare Gotham dall’inquietante Joker, interpretato da un indimenticabile Heath Ledger che per questo ruolo ottenne l’Oscar  e il Golden Globe come Miglior attore non protagonista. Nella pellicola, premiata anche con l’Oscar® per il Miglior montaggio del suono, troviamo anche Maggie Gyllenhaal come Rachel Dawes e Aaron Eckhart come Harvey Dent.

Con l’anno 2012 si chiude la trilogia di Nolan con l’uscita de IL CAVALIERE OSCURO – IL RITORNO, dove troviamo un Bale-Wayne costretto a tornare in attività quando a Gotham compaiono la ladra Catwoman, interpretata da Anne Hathaway, e il terrorista Bane, interpretato da Tom Hardy. Nel cast anche Marion Cotillard nei panni di Miranda Tate e Joseph Gordon-Levitt in quelli dell’agente di polizia John Blake.

Tutti i titoli sono disponibili anche nella collezione on demand, disponibile su Sky e NOW TV.

 
 

Cyborg fuori da The Flash, WarnerMedia risponde a Ray Fisher

Cyborg

La scorsa notte, Ray Fisher ha confermato che il suo personaggio, Cyborg, è stato ufficialmente tagliato da The Flash, e ancora una volta ha tirato in ballo Walter Hamada, presidente della DC Films, per aver in qualche modo ostacolato le indagini a seguito delle sue accuse nei confronti del team di produzione (incluso il regista Joss Whedon) durante le riprese aggiuntive di Justice League.

Ora, WarnerMedia ha risposto alle recenti dichiarazioni di Fisher con una nota ufficiale (via CBM), prendendo in maniera esplicita ed inequivocabile le difese di Hamada. “Credo in Walter Hamada e credo che non abbia impedito o interferito nelle indagini”, ha affermato Ann Sarnoff, presidente e amministratore delegato di WarnerMedia.

“Inoltre, ho piena fiducia nel processo e nei risultati dell’indagine. Walter è un leader rispettato, conosciuto dai suoi colleghi e da me come un uomo di grande carattere e integrità. Come ho anche detto nel recente annuncio di estensione dell’accordo di Walter, sono entusiasta della direzione in cui sta portando la DC Films e non vedo l’ora di lavorare con lui e con resto del team per costruire il Multiverso della DC.”

Già in passato Fisher aveva dichiarato che non sarebbe stato coinvolto in nessun progetto che avrebbe visto la direzione di Hamada, quindi sembra che i suoi giorni nei panni di Cyborg – fatta eccezione per la Snyder Cut di Justice League – siano ufficialmente finiti. I fan sembrano essersi divisi in merito alla situazione. Fisher è stato elogiato per aver avuto il coraggio di parlare apertamente, ma alcuni hanno iniziato a percepire che la sua rabbia possa essere mal riposta.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

 
 

Ben Affleck elogia Kevin Feige: “Il più grande produttore che sia mai esistito”

Secondo quanto riferito, Ben Affleck tornerà nei panni di Batman per un’altra apparizione (l’ultima?) in The Flash, il cinecomic di Andy Muschietti con Ezra Miller. Nonostante gli anni trascorsi ad interpretare l’iconico eroe della DC siano stati particolarmente travagliati (come rivelato dallo stesso attore di recente), pare che Affleck sia nuovamente disponibile a rimettersi in gioco all’interno del mondo dei supereroi.

D’altronde, lo aveva già fatto dopo Daredevil del 2003; quindi, se The Flash dovesse davvero rappresentare la sua ultima apparizione nei panni del Crociato di Gotham, nulla esclude che l’attore possa, un giorno, decidere di unirsi al MCU. Alcuni recenti commenti dell’attore/regista su Kevin Feige sembrano essere decisamente indicativi…

Intervistato da The Hollywood Reporter, Affleck ha elogiato Feige, con cui ha avuto la possibilità i lavorare proprio al sopracitato Daredevil (Feige figura tra i produttori esecutivi del film di Mark Steven Johnson). “Kevin Feige è, bisogna assolutamente dirlo, il produttore più grande e di maggior successo che sia mai esistito”, ha dichiarato la star di Justice League. “È l’unica persona al mondo che se mi dicesse: ‘So cosa vuole il pubblico, questo è quello che faremo’, ci crederei in un batter d’occhio. Conosce il suo pubblico come nessun altro produttore… è un genio. Un maestro assoluto, se capisci cosa voglio dire. Sa esattamente come e quando giocare con le corde emotive del pubblico, come usare gli effetti, quali battute inserire… la sensibilità, il tono…”

A quanto pare, Ben Affleck sembra essere a tutti gli effetti un fan della Marvel. Tuttavia, le possibilità che accetti di interpretare un altro supereroe dopo la sua esperienza nei panni del Cavaliere Oscuro sono alquanto scarse, ma ciò non significa che non sarebbe disposto a dirigere un film Marvel… senza dimenticare che proprio Feige ha in cantiere la produzione di un nuovo film della saga di Star Wars in che magari, chissà… potrebbe decidere di coinvolgere proprio Afflekc.

Il futuro di Ben Affleck nei panni di Batman

Ricordiamo che Ben Affleck tornerà a vestire i panni di Batman nell’attesissima Snyder Cut di Justice League, il taglio originale del cinecomic uscito nel 2017, così come inizialmente pensato da Zack Snyder. Il film arriverà sotto forma di miniserie suddivisa in quattro parti su HBO Max entro la prima metà del 2021. Inoltre, Affleck tornerà a vestire i panni del Crociato Incappucciato nell’atteso The Flash di Andy Muschietti al fianco Ezra Miller.

 
 

Captain America: tutti i modi in cui potrebbe tornare nel MCU

Chris Evans tornerà nei panni di Captain America in uno dei prossimi progetti del MCU, ma in che modo ciò accadrà considerato il ritiro di Steve Rogers alla fine di Avengers: Endgame? Nella giornata di ieri, è arrivata la notizia che Evans è in trattative per tornare nell’iconico ruolo che gli ha regalato la fama mondiale, sebbene al momento non siano stati forniti ulteriori dettagli sul presunto nuovo coinvolgimento dell’attore nell’Universo Cinematografico Marvel. Le speculazioni si sprecano: tuttavia, ci sono diversi modi in cui Cap potrebbe tornare nel MCU.

Avendo iniziato il suo viaggio nel MCU nel 2011 grazie a Captain America: Il primo vendicatore, il tempo di Evans nel MCU si è concluso con Avengers: Endgame del 2019. Dopo aver sconfitto Thanos, Steve è tornato indietro nel tempo, riportando ogni Gemma dell’Infinito al suo legittimo posto. Tuttavia, invece di tornare semplicemente al presente, ha deciso di rimanere nel passato per vivere finalmente la sua storia d’amore con Peggy Carter, non prima però di aver lasciato a Sam Wilson, alias Falcon, il suo prezioso scudo e – di conseguenza – la sua eredità. Se Steve ha sposato Peggy nella timeline principale del MCU o all’interno di una delle realtà alternative create in Endgame, rimane ancora oggi un elemento di acceso dibattito (anche tra i registi e gli sceneggiatori del film), ma in entrambi i casi ci sono diverse opzioni che la Marvel potrebbe prendere in considerazione.

La Marvel potrebbe basarsi sul finale di Avengers: Endgame e riportare in vita, ancora una volta, il vecchio Steve Rogers. Dal momento che quel finale ha mostrato chiaramente che Cap non è morto in quello che allora era il presente del MCU (e da cui i prossimi film e serie tv della Fase 4 pare non si distaccheranno), allora non sarebbe così difficile farlo apparire di nuovo. La Fase 4 si preannuncia come una battaglia per l’eredità di Captain America, con il governo degli Stati Uniti che sembra aver già deciso chi sarà il nuovo Captain America (non sarà Falcon, o almeno non subito!). Un ritorno di Cap in The Falcon and the Winter Solider, o in un altro film o serie tv della Marvel con quei personaggi, potrebbe funzionare, dato che Evans potrebbe apparire come il vecchio Steve per fornire una guida a Sam mentre lotta per assumere il mantello.

Ovviamente, ci sono dei limiti a ciò che la Marvel può fare con il vecchio Steve. Se c’è qualcosa di più grande all’orizzonte, allora avrebbe più senso che nel futuro del MCU appaia una versione più giovane di Cap, con Evans che probabilmente non avrebbe bisogno di ricorrere all’ausilio di protesi, trucco o altro. La Fase 4 offre ulteriori possibilità narrative per il personaggio: Black Widow è ambientato tra gli eventi di Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War, e la Marvel ha già esperienza nei prequel grazie a Captain Marvel, ambientato negli anni ’90. C’è un chiaro precedente, quindi, per quanto riguarda i film che all’interno della timeline si posizionano punti differenti della continuity: proprio per questo, le opzioni in relazione a dove posizione un nuovo film o un nuovo show sono potenzialmente infiniti. Una di queste, ad esempio, potrebbe essere un progetto dedicato agli Howling Commandos, che potrebbe appunto prevedere un ritorno di Evans.

Le infinite possibilità per il ritorno di Captain America nel MCU

Poi ci sono le linee temporali alternative, che continueranno ad essere esplorate nella Fase 4. Diversi film e spettacoli in arrivo presenteranno il multiverso, e Loki sarà sicuramente ambientato in una realtà delle realtà alternative di Endgame. È possibile, quindi, che il Captain America di Evans possa tornare in un modo simile, attraverso un universo o una linea temporale alternativi, soprattutto se si vuole prestare fece alla teoria dei Russo secondo cui la sua vita con Peggy si svolge in una realtà separata. Con gran parte del futuro del MCU che apparentemente sarà dedicato proprio a questa linea narrativa, ci sarebbero molte possibilità per Evans di cameo o addirittura di un’apparizione più grande da qualche parte nel Multiverso: in questo caso, potrebbe essere lo stesso Captain America che è tornato indietro nel tempo, o magari una versione completamente nuova (ad esempio, la versione HYDRA di Cap della Marvel Comics).

C’è anche un’altra opzione secondo cui Captain America potrebbe tornare, basandosi sempre sul finale di Avengers: Endgame: e se riuscisse a tornare indietro a causa di Kang il Conquistatore? Si ipotizza che Kang sarà il cattivo di Avengers 5 (dopo essere apparso per la prima volta in Ant-Man and the Wasp: Quantumania): come cattivo che viaggia nel tempo e come grave minaccia, non sarà necessaria solo tutta la potenza del MCU per fermarlo, ma potrebbe anche combattere gli eroi in momenti diversi della storia (e quindi della timeline ufficiale). Ciò significa che mentre potrebbe combattere alcuni eroi nel presente del MCU, potrebbe tornare indietro e affrontare Captain America in un qualsiasi altro punto, quasi come un’inversione della piano al centro di Endgame. Ovviamente, il ritorno di Chris Evans non è ancora ufficiale, ma se dovesse davvero accadere, ora sappiamo che le possibilità sarebbero realmente infinite.

 
 

Venezia 78: Bong Joon-Ho presidente di Giuria

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Il regista di Parasite, Bong Joon-Ho, presiederà la giuria del concorso ufficiale della 78esima Mostra del Cinema di Venezia a settembre, stabilendo il record di essere il primo regista sudcoreano ad essere scelto come presidente di giuria al Lido.

Bong, che non ha un precedente rapporto con il Festival di Venezia, ha fatto la storia nel 2020 quando il suo film, Parasite, è diventato il primo film in lingua straniera a vincere l’Oscar per il miglior film (più altri tre) nei quasi 100 anni di storia degli Academy Awards, dopo aver vinto la Palma d’Oro a Cannes nel 2019.

“La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia porta con sé una storia lunga e variegata, e sono onorato di essere intrecciato alla sua bellissima tradizione cinematografica – ha detto il regista in una dichiarazione – In qualità di presidente della giuria – e soprattutto come cinefilo – sono pronto ad ammirare e applaudire tutti i grandi film selezionati dal festival. Sono pieno di speranza ed eccitazione.”

Il direttore artistico di Venezia, Alberto Barbera, nella dichiarazione ha osservato che “la prima notizia positiva riguardo alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia è che Bong Joon-Ho ha accettato con entusiasmo di presiedere la giuria” e ha definito Bong “una delle voci più autentiche e originali nel cinema mondiale”.

Noto per aver intrecciato questioni sociali con drammi personali, Bong è stato un’icona del cinema coreano sin dall’affascinante ma inquietante Memories of Murder nel 2003. The Host nel 2006 è stato uno dei primi film della Corea del Sud a raggiungere $ 10 milioni di vendite di biglietti, mostrando la sua storia di mettere il paese sulla mappa come una potenza creativa.

La sua parabola di fantascienza Snowpiercer, con Chris Evans, John Hurt, Tilda Swinton, Ed Harris e Octavia Spencer, ha segnato il grande successo internazionale di Bong, seguito da Okja nel 2017. Bong è stato anche nominato tra le 100 persone più influenti del 2020.

Nel 2020, il Festival di Venezia ha realizzato la straordinaria impresa di essere l’unico festival internazionale di alto livello a tenere un’edizione fisica, anche se più piccola del solito, nonostante la pandemia. La 77a edizione dell’evento tenutasi a settembre, prima che la seconda ondata di COVID-19 colpisse, ha visto l’acclamato road movie di Chloé Zhao Nomadland, con Frances McDormand, vincere il Leone d’Oro.

La 78a edizione di Venezia si svolgerà dall’1 all’11 settembre 2021.

Fonte: Variety

 
 

Star Wars: Liam Neeson ha ancora la spada laser di Qui-Gon Jinn

Liam Neeson

Liam Neeson ha svelato di essere ancora in possesso della spada laser di Qui-Gon Jinn, il personaggio da lui interpretato nella saga di Star Wars, durante una recente ospitata nello show di James Corden. Uscito nel 1999, La Minaccia Fantasma, il primo capitolo della trilogia prequel, ha letteralmente diviso i fan, ma ha comunque ottenuto un grande successo al botteghino, incassando poco più di 1 miliardo di dollari in tutto il mondo.

Ambientato decenni prima della trilogia originale, La Minaccia Fantasma ha riportato in vita eroi già noti come Obi-Wan Kenobi e Yoda e ha introdotto nuovi guerrieri Jedi, tra cui il Qui-Gon Jinn di Neeson. Personaggio centrale nel primo film della trilogia prequel, Qui-Gon non è durato oltre Episodio I, poiché è morto dopo un epico duello con le spada laser contro il malvagio Darth Maul. Ora, a 20 anni di distanza dall’uscita del film, Neeson ha espresso interesse a tornare nei panni di Qui-Gon Jinn per l’attesissima serie dedicata a Obi-Wan Kenobi, che debutterà prossimamente su Disney+ e riporterà Ewan McGregor nei panni del vecchio e saggio eremita, in una storia ambientata dopo gli eventi della trilogia prequel.

Dato che Qui-Gon Jinn è morto, sarà molto difficile – ma non improbabile – vederlo tornare per Obi-Wan Kenobi: magari il personaggio potrebbe fare ritorno sotto forma di un Fantasma di Forza; in questo caso, non avrà certamente bisogno della sua spada laser. Ma se per qualche motivo il ritorno di Qui-Gon richiedesse l’impiego di una spada laser, sappiate che Neeson ha ancora la sua vecchia arma a portata di mano, come ha rivelato proprio a James Corden durante l’ultima puntata del suo Late Late Show. Nel video di seguito, Neeson mostra propria la spada laser utilizzata durante le riprese de La Minaccia Fantasma:

Nella clip, Liam Neeson ironizza sul fatto che la sua spada laser è stato su Tatooine molte volte, lanciando una sorta di frecciatina a Disney+ sul fatto che sarebbe disposto a tornare sul pianeta e quindi a ricoprire di nuovo le vesti del Maestro Jedi. La spada mostrata da Neeson è montata su una base di legno con tanto di targa commemorativa: è interessante notare che sulla targa è inciso “Star Wars: The Beginning”, ossia il titolo provvisorio di Episodio I, scelto da George Lucas prima del definitivo La Minaccia Fantasma. Sempre nel video, Neeson scherza anche sul grande pulsante rosso che si trova di lato alla spada e che permette di attivarla, assicurando i fan che i Jedi, in realtà, non usano la Forza per accendere le loro spade laser.

 
 

Succession 3: Sanaa Lathan, Linda Emond e Jihae To nel cast

Succession 2

Arriva da Deadline la notizia che Sanaa Lathan, Linda Emond e Jihae sono stati scelti per ruoli ricorrenti in Succession 3, la prossima terza stagione della serie drammatica vincitrice di un Emmy della HBO Succession. La stagione 3 è attualmente in produzione.

Lathan interpreterà Lisa Arthur, un avvocato di New York di alto profilo ben collegato. Emond interpreta Michelle-Anne Vanderhoven, un assistente senior della Casa Bianca. Jihae è Berry Schneider, uno dei principali consulenti di pubbliche relazioni.

Teso un’imboscata dal figlio ribelle Kendall (Jeremy Strong) alla fine della seconda stagione, Logan Roy (Brian Cox) inizia la terza stagione in una posizione pericolosa. Lottando per assicurarsi alleanze familiari, politiche e finanziarie, le tensioni aumentano mentre un’aspra battaglia aziendale minaccia di trasformarsi in una guerra civile familiare.

Succession è stato creato da Jesse Armstong, che è anche showrunner. È produttore esecutivo della terza stagione con Adam McKay, Frank Rich, Kevin Messick, Jane Tranter, Mark Mylod, Tony Roche, Scott Ferguson, Jon Brown e Will Ferrell. Succession ha vinto sette Emmy su 18 nomination per la sua seconda stagione, tra cui Miglior serie drammatica, Attore protagonista in una serie drammatica per Strong e Regia in una serie drammatica per Andrij Parekh. Ha anche ricevuto i Golden Globe per la migliore serie drammatica e attore protagonista per Cox.

Succession 3

Succession 3 è la terza stagione della serie tv Succession creata da Jesse Armstrong, per il canale americano HBO. La serie è incentrata sulla famiglia immaginaria di Roy, i proprietari disfunzionali di un impero globale dei media e dell’ospitalità che si battono per il controllo dell’azienda in mezzo all’incertezza sulla salute del patriarca della famiglia, Logan Roy.

In Succession 3 ritorneranno i protagonisti Marcia Roy (stagione 1-in corso), interpretata da Hiam Abbass, Greg Hirsch (stagione 1-in corso), interpretato da Nicholas Braun. Logan Roy (stagione 1-in corso), interpretato da Brian Cox, Roman Roy (stagione 1-in corso), interpretato da Kieran Culkin, Frank Vernon (stagione 1-in corso), interpretato da Peter Friedman, Rava Roy (stagione 1-in corso), interpretata da Natalie Gold, Tom Wambsgans (stagione 1-in corso), interpretato da Matthew Macfadyen. Connor Roy (stagione 1-in corso), interpretato da Alan Ruck, Siobhan “Shiv” Roy (stagione 1-in corso), interpretata da Sarah Snook, Kendall Roy (stagione 1-in corso), interpretato da Jeremy Strong, Lawrence Yee (stagione 1-in corso), interpretato da Rob Yang.

 
 

Edge of Tomorrow 2 dipende dalla “disponibilità” di Tom Cruise e Emily Blunt

Edge of Tomorrow - Senza domani film 2014

Il regista Doug Liman ha specificato che la produzione di Edge of Tomorrow 2 dipenderà dalla disponibilità di Tom Cruise ed Emily Blunt. L’originale Edge of Tomorrow non ha raggiunto i risultati sperati al botteghino quando è stato rilasciato nel 2014. Tuttavia, il film ha ottenuto il plauso della critica per le sue premesse creative e le sequenze d’azione, conquistando maggior visibilità e consensi grazie alla distribuzione in home video. Questa ritrovata popolarità ha stimolato l’interesse per un sequel, ormai in sviluppo da diversi anni, ma che purtroppo deve ancora decollare.

Il team creativo di Edge of Tomorrow ha espresso interesse a tornare per il sequel, con Emily Blunt che proprio di recente ha elogiato la sceneggiatura. Ciò che ha impedito al sequel di entrare ufficialmente in produzione sono gli impegni di Cruise, Blunt e Liman, che negli ultimi anni sono stati “incastrati” in tutta una serie di altri progetti. Quindi, nonostante l’entusiasmo per Edge of Tomorrow 2, è proprio Doug Liman a non essere del tutto sicuro che il nuovo film venga realizzato, e questo a causa dei molteplici impegni delle due star protagoniste.

Parlando con Collider in occasione della promozione del suo nuovo film Locked Down, Liman ha offerto una serie di aggiornamenti sullo sviluppo di Edge of Tomorrow 2, rivelando che Cruise e Blunt hanno essenzialmente l’ultima parola sulla questione: “È una di quelle situazioni per cui se, Tom, Emily ed io dicessimo: ‘Siamo pronti a premere il grilletto su questa sceneggiatura’, è Tom Cruise ed Emily Blunt fosser disponibili, il film verrebbe girato. È più o meno così che funzionano le cose a Hollywood. Gli attori sono i guardiani. Se riesci a convincere Tom ed Emily a impegnarsi per il film, allora si farà.”

Nel corso della medesima intervista, Liman ha anche rivelato nuovi dettagli in merito alla storia. “Sono sempre stato interessato all’idea che un sequel fosse più incentrato sui personaggi rispetto al primo film”, ha detto Liman. “Perché non è così che si fanno normalmente le cose. Questo è stato il mio approccio durante lo sviluppo del sequel e anche perché Tom Cruise ed Emily Blunt sono due attori fenomenali”. È un obiettivo ammirevole, ma comprensibilmente difficile da raggiungere, soprattutto quando si lavora ad un genere che prospera grazie ad una spettacolarità ampollosa. “A volte capisco che il sequel deve solo avere più potenza di fuoco o più esplosioni, ma nessun effetto visivo supererà quello che otterrai da una scena fantastica eseguita da Tom Cruise ed Emily Blunt.”

La trama di Edge of Tomorrow

In Edge of Tomorrow, una razza aliena, i Mimics, ha colpito la Terra, devastando le città e uccidendo milioni di esseri umani. L’unico modo per resistere alla brutalità dell’offensiva aliena è quello di unire le forze e tentare l’impossibile. Il tenente Bill Cage, ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo però in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso giorno e lo stesso combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente delle forze speciali Rita Vrataski, cercheranno insieme di annientare gli invasori e salvare la Terra.

 
 

Wolverine: Kevin Feige nega che sia stato scelto il nuovo volto del MCU

X-Men le origini - Wolverine film

Kevin Feige, il presidente dei Marvel Studios, ha ufficialmente negato le voci secondo cui un nuovo attore per il ruolo di Wolverine nel MCU sarebbe già stato scelto. Wolverine è stato a lungo uno dei personaggi del mondo dei supereroi più popolari di sempre, non solo grazie ai fumetti, ma anche alla saga cinematografica dedicata agli X-Men. Hugh Jackman, che ha debuttato nel mondo del cinema proprio grazie all’iconico ruolo (era il 2000!), è apparso in ben 11 film nei panni del mutante con gli artigli d’adamantio.

Dopo l’uscita di Logan – The Wolverine nel 2017, l’attore australiano ha annunciato che non avrebbe più interpretato il personaggio. Poco dopo, la Disney ha acquistato la 20th Century Fox, con Wolverine e gli altri X-Men che sarebbero finalmente tornati nelle mani dei Marvel Studios. Sebbene alcuni degli amici e colleghi di Jackman – come Ryan Reynolds e il regista di Logan, James Mangold – abbiano gentilmente cercato di convincere il Wolverine cinematografico a cambiare idea circa il suo pensionamento, l’attore è rimasto fermo sulla sua decisione, lasciando così intuire che la Marvel ingaggerà presto un nuovo attore per la parte. Tuttavia, in un mondo in cui Andrew Garfield e Tobey Maguire stanno per entrare ufficialmente a far parte del MCU grazie all’attesissimo (e misteriosissimo) Spider-Man 3, sembra che nulla possa essere completamente escluso quando si tratta dell’universo condiviso, neanche un possibile ritorno di Jackman nei panni di Wolverine…

Kevin Feige ha parlato con Collider in occasione della promozione della serie WandaVision (da oggi disponibile su Disney+). Al boss dei Marvel Studios è stato chiesto se ci fosse un fondo di verità nelle molteplici voci circa i potenziali attori in lizza per la parte di Wolverine. La sua risposta è stata semplice e diretta: “No”, lasciando così intendere che nessuno è stato ancora scelto in questo momento.

Wolverine: chi raccoglierà l’eredità di Hugh Jackman?

Nella stessa intervista, Feige ha ammesso che l’introduzione di mutanti nel MCU “è stata una discussione che si è protratta a lungo” e che lui e il suo team hanno “le idee abbastanza chiare su quale direzione vogliono intraprendere”, ma a quanto pare quelle discussioni non si sono ancora estese al recasting di uno dei personaggi più popolari del mondo dei supereroi. Attori come Taron Egerton, Shia LaBeouf e Tom Hardy sono stati spesso indicati come potenziali candidati per la versione MCU di Wolverine, ma se vogliamo credere a Feige, pare che lo studio non abbia neanche iniziato a discutere su chi potrebbe raccogliere l’eredità di Jackman.

 
 

Ben Affleck su Batman: “Ho accettato per mio figlio”

ben affleck batman

Ben Affleck ha interpretato Bruce Wayne in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League, ma prima di impegnarsi dietro la macchina da presa per dirigere il suo film dedicato all’Uomo Pipistrello, ha deciso di abbandonare ufficialmente il ruolo. I film in cui ha recitato sono stati presi d’assalto dalla critica, cosa che probabilmente ha avuto un impatto non indifferente sulla vita dell’attore, i cui lavori – soprattutto in cabina di regia – sono sempre stati molto apprezzati.

Ora, Affleck ha parlato delle sue difficoltà in un’intervista con The Hollywood Reporter, spiegando in primo luogo la sua decisione – che all’epoca scioccò parecchi – di interpretare il Cavaliere Oscuro sul grande schermo. “Ho fatto Batman perché volevo farlo per i miei figli”, rivela l’attore. “Volevo fare qualcosa che mio figlio avrebbe apprezzato. Voglio dire, i miei figli non hanno visto Argo.”

“Zack Snyder voleva adattare la serie di graphic novel di Frank Miller. Aveva avuto delle idee davvero incredibili. Sfortunatamente, ci sono molte ragioni per cui le cose vanno come vanno nel mondo del cinema, e solo perché la tua faccia è su un poster non significa che stai avendo voce in capitolo su tutte queste cose. Soltanto in quel caso, forse, sarebbero potute andare bene. Ho indossato il costume alla festa di compleanno di mio figlio, il che mi ha ripagato di ogni momento di sofferenza relativo a Justice League.”

Ben Affleck su Batman: “Ho accettato per mio figlio”

Non è chiaro se Affleck si riferisca alle riprese principali di Justice League o alle riprese di aggiuntive sotto la direzione di Joss Whedon. Tuttavia, l’attore ha spiegato che i suoi problemi con l’alcol hanno avuto un forte impatto sulla sua esperienza nel film.

“Ho iniziato a bere troppo all’epoca di Justice League, ed è una cosa difficile da ammettere, con cui confrontarsi e poi accettare. Sono sobrio da un bel po’ di tempo e mi sento davvero bene, come forse non mi sono mai sentito prima”, ha ammesso Affleck. “E il processo di guarigione dall’alcolismo è stato davvero istruttivo. Penso che sia un’esperienza importante anche per le persone che non bevono. Tutti ti dicono: ‘Sii onesto. Ritrova la tua integrità. Assumiti le tue responsabilità. Aiuta le altre persone’. Ci sono così tante buone cose che ti insegnano durante tutto il processo. Mi ci è voluto un po’ per capirlo. Ho commesso qualche errore, come la maggior parte delle persone, ma oggi mi sento veramente bene.”

Ricordiamo che Ben Affleck tornerà a vestire i panni di Batman nell’attesissima Snyder Cut di Justice League, il taglio originale del cinecomic uscito nel 2017, così come inizialmente pensato da Zack Snyder. Il film arriverà sotto forma di miniserie suddivisa in quattro parti su HBO Max entro la prima metà del 2021. Inoltre, Affleck tornerà a vestire i panni del Crociato Incappucciato nell’atteso The Flash di Andy Muschietti al fianco Ezra Miller.

 
 

Kitbag di Ridley Scott con Joaquin Phoenix venduto a Apple Studios

Ridley Scott film

Apple Studios si è conquistata i diritti di Kitbag, il prossimo film di Ridley Scott (il suo progetto della vita), nonché ennesimo tentativo di Hollywood di portare sul grande schermo la vita di Napoleone. A riportare la notizia è Variety. Protagonista del film sarà Joaquin Phoenix.

Kitbag si concentrerà sulle origini di Napoleone e sul suo rapporto instabile con sua moglie Giuseppina. Condusse campagne militari durante le guerre rivoluzionarie francesi e fu imperatore della Francia dal 1804 al 1814, guidando il paese in una serie di battaglie prima di essere sconfitto a Waterloo. Fu esiliato prima all’isola d’Elba e poi nell’isola di Sant’Elena, dove morì nel 1821 all’età di 51 anni.

Il titolo del film deriva dal detto “C’è la staffa di un generale nascosta nella valigia di ogni soldato”, stando a quanto riporta Deadline, che per primo ha dato la notizia. Kitbag è nelle prime fasi di pianificazione e sarà girato nei 20th Century Studios della Disney. Il progetto sarà diretto e prodotto da Scott attraverso la sua società di produzione Scott Free con Kevin Walsh produttore. Scott ha contattato lo sceneggiatore David Scarpa per scrivere la sceneggiatura. Scarpa e Scott hanno già collaborato al thriller poliziesco del 2017 Tutti i soldi del mondo, reso tristemente noto dalla cancellazione di Kevin Spacey dal film, a seguito delle accuse di molestie.

Ridley Scott ha da poco completato la produzione di The Last Duel, con Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer e Ben Affleck, e inizierà la produzione in Italia a marzo di Gucci, che vedrà Lady Gaga nei panni di Patrizia Reggiani al fianco di Robert. De Niro, Al Pacino, Adam Driver e Jared Leto.

 
 

Chris Evans pronto a tornare nei panni di Captain America

Deadline riferisce che Chris Evans sarebbe in trattative con i Marvel Studios per tornare a vestire i panni di Steve Rogers/Captain America.

Si tratta di una notizia ancora molto vaga, ma le fonti di Deadline specificano che non si tratterà certo di un nuovo standalone, ma di una partecipazione dell’attore e del personaggio ad altre storie, paragonabile alla presenza di Tony Stark nel MCU nel post Iron Man 3, in Spider-Man: homecoming e Captain America: Civil War.

La Marvel non ha commentato la notizia.

Evans è un veterano dello Studio. Ha esordito nel MCU nel 2011 con Captain America: Il Primo Vendicatore, ha partecipato ad altri due stand alone, a tutti e 4 i film collettivi degli Avengers, oltre ad aver avuto anche dei cameo in Spider-Man: Homecoming e in Thor the Dark World.

In Avengers: Endgame si era congedato dal ruolo di Captain America, cedendo lo scudo a Sam Wilson/Falcon. Ora però lo vedremo ancora in azione. L’anno scorso, durante una puntata di Actors on Actors, con Scarlett Johansson, aveva dichiarato che sarebbe stato aperto ad un ritorno nei panni di Cap, ma che non era un imperativo, per lui.

Restiamo in attesa di aggiornamenti.

 
 

Wandavision: parlano Elizabeth Olsen e Paul Bettany

MCU WandaVision

WandaVision si presenta come una vera e propria sit-com, con siparietti comici, gag, risate del pubblico in studio (episodio 1), tutte caratteristiche che abbiamo imparato ad amare grazie alle serie tv dagli anni ‘50 ai ’90.

Nei primi tre episodi, visti in anteprima, si strizza l’occhio a Vita da Strega, a 8 Sotto un Tetto, e (perché no?) noi italiani possiamo rivederci anche un po’ di Casa Vianello, con Sandra Mondaini e Raimondo Vianello alle prese con la vita di tutti i giorni.

È proprio questa la caratteristica più bella della serie prodotta dal presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ovvero la normalità con la quale Wanda e Visione cercano di vivere la loro vita suburbana nonostante i loro superpoteri. Li troviamo alle prese con il dover gestire una cena di rito con il capo di lui, imparare a gestire una vicina molto invadente, adattarsi, insomma, alla perfetta vita casalinga anni ’50.

Perché la serie inizia proprio nei Fifties in bianco e nero per poi “prendere colore” piano piano e avanzare nel Tempo. Ritroviamo Elizabeth Olsen e Paul Bettany nei panni della coppia Marvel più amata di sempre, finalmente liberi di poter esplorare i loro personaggi e caratterizzarli di sfumature comiche irresistibili, alle prese con un bebè in arrivo mentre si rendono conto che ciò che li circonda non è così innocente come credono.

In WandaVision vediamo comparire Monica Rambeau adulta, figlia di Maria Rambeau (Lashana Lynch), la migliore amica di Carol Danvers (Brie Larson) vista bambina in Captain Marvel. Per non parlare degli innumerevoli Easter Egg, dettagli e riferimenti presenti in ogni episodio. 

Nella timeline del MCU, la serie si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame, e si andrà a congiungere con la storia che sarà raccontata in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, sequel di Doctor Strange del 2016 e previsto al cinema per il 2022. Gli eventi della serie avranno inoltre ripercussioni anche per quella che sarà la Fase 4 del MCU.

Abbiamo incontrato i protagonisti in una conferenza stampa via zoom, moderata proprio da un protagonista anni ’90, l’attore Jaleel White, lo Steve Urkel di 8 Sotto un Tetto.  Presenti: Elizabeth OlsenPaul Bettany, Teyonah Parris (Monica Rambeau), Kathryn Hahn (Agnes), il regista Matt Shakman (Il Trono di Spade, C’è Sempre il Sole a Philadelphia), Jac Schaeffer (Head Writer / Executive Producer), Kevin Feige (Executive Producer).

WandaVision: parlano Elizabeth Olsen e Paul Bettany

WandaVision serie tvChe esperienza è stata girare il primo episodio della serie con il pubblico presente in studio?

Elizabeth Olsen: “È stato snervante ma al tempo stesso adrenalinico, ed è stata la prima cosa che abbiamo girato! Diciamo che all’inizio mi ha confuso molto l’idea di non stare davvero facendo una performance per il pubblico ma averlo li e al tempo stesso avere una telecamera dove guardare! Quando abbiamo cambiato aspetto alla serie nel secondo episodio aggiungendo la quarta parete ho tirato un sospiro di sollievo”.

Il tuo personaggio sembra essere sempre sopra le righe pur restando autentico e contestualizzato. Come sei riuscito a mantenere i due aspetti?

Paul Bettany: “In un primo momento la cosa mi ha preoccupato. Quando ho letto la sceneggiatura la prima volta ho pensato che sarebbe stato difficile. Poi ho capito che si evolve sempre, è sia Jarvis che Ultron che Tony Stark, e fondamentalmente è molto molto ingenuo. Per questa serie ho pensato di inserire un po’ di Dick Van Dyke e un po’ di Hugh Laurie, piccole sfumature che accentuino il personaggio. La parte migliore di Visione è quella che conta per Wanda.”

Kathryn hai mai avuto una vicina di casa così particolare come il tuo personaggio?

Kathryn Hahn: “Potrei dire di no, ma in verità si! Ho avuto un vicino che saltava fuori sempre senza preavviso e io fingevo sempre di essere contenta di vederlo ma in realtà era sempre il momento peggiore!”.

Teyonah sei approdata nell’universo dell’MCU, ci dici qualcosa del tuo personaggio?

Teyonah Parris: “Quella che avete conosciuto finora è una Monica piccola in Captain Marvel, mentre in Wandavision la vediamo adulta, la serie ci dà modo di scoprire chi è e cosa le è successo nel corso degli anni.”

La rivedremo?

Teyonah Parris: “Certamente, la vedremo fare squadra con Carol Danvers, Captain Marvel e Miss Marvel in Captain Marvel 2.”

Matt raccontaci come avete realizzato l’idea della sit-com.

Matt Shakman: “È stato da sempre il nostro obiettivo primario, scenografia, costumi, il modo di girare, volevamo autenticità. Così abbiamo guardato tantissimi vecchi episodi di show televisivi insieme agli attori. La commedia nel corso degli anni è cambiata tantissimo, come dichiarato da Elizabeth, farlo di fronte a un pubblico in studio è come essere a teatro, rende tutto reale e apporta qualcosa in più allo show stesso.”

Cosa dobbiamo aspettarci da Wanda e Visione?

Jac Schaeffer: “I fan li amano perché la loro storia racchiude più cose, è tragica, ma al tempo stesso intima e dolce. Finora li abbiamo visti solo a piccole dosi nell’MCU, in Wandavision approfondiamo la relazione, aprendo la porta al pubblico della loro sfera domestica.”

WandaVision vi aspetta su Disney+ dal 15 gennaio con i primi due episodi, mentre dal 22 gennaio sarà disponibile un episodio a settimana.

Wandavision

 
 

Flora & Ulisse: trailer della nuova commedia Disney+

Oggi Disney+ ha diffuso il trailer e le nuove immagini della commedia avventurosa Flora & Ulisse che debutterà il 19 febbraio 2021 in esclusiva sulla piattaforma streaming. Per guardare il film abbonati a Disney+

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Flora & Ulisse è basato sul libro vincitore della Newbery Medal che vede protagonista Flora, una bambina di 10 anni grande appassionata di fumetti che si autodefinisce cinica, i cui genitori si sono separati da poco. Dopo aver salvato uno scoiattolo, a cui lei stessa ha dato il nome di Ulisse, scoprirà ben presto, con grande stupore, che l’animale possiede poteri unici da supereroe e insieme a lui finirà per vivere una serie di esilaranti vicissitudini che cambieranno per sempre la sua vita e il suo modo di vederla.

Flora & Ulisse è interpretato da Matilda Lawler, Alyson Hannigan, Ben Schwartz, Anna Deavere Smith, Danny Pudi, Benjamin Evans Ainsworth, Janeane Garofolo e Kate McCucci. Diretto da Lena Khan, il film è prodotto da Gil Netter. Basato sul romanzo “Flora e Ulisse. Le avventure illustrate” di Kate DiCamillo, edito in Italia da Il Castoro, la sceneggiatura del film è di Brad Copeland. Katterli Frauenfelder e James Powers sono i produttori esecutivi.

 
 

Padrenostro dal 16 Gennaio su Sky Cinema Due

Padrenostro

Dopo il successo del Festival di Venezia 2020 dove il suo protagonista, Pierfrancesco Favino, ha vinto la Coppa Volpi, arriva in prima TV su Sky e NOW TV il film Padrenostro diretto da Claudio Noce, basato sulla storia autobiografica del regista (anche sceneggiatore insieme ad Enrico Audenino) che nel dicembre del 1976, all’età di due anni, visse in prima persona l’incubo di un attentato terroristico ai danni del padre magistrato. La prima tv del film andrà in onda sabato 16 gennaio, alle 21.15 su Sky Cinema Due (e alle 21.45 su Sky Cinema Drama), disponibile anche on demand su Sky e in streaming su NOW TV.

Nel film siamo sempre nel 1976, ma il piccolo Valerio (Mattia Garaci) ha 10 anni e una fervida immaginazione. La sua vita di bambino viene sconvolta quando, insieme alla madre Gina (Barbara Ronchi), assiste all’attentato ai danni di suo padre Alfonso (Pierfrancesco Favino) da parte di un commando di terroristi. Da quel momento, la paura e il senso di vulnerabilità segnano drammaticamente i sentimenti di tutta la famiglia. Ma è proprio in quei giorni difficili che Valerio conosce Christian (Francesco Gheghi), un ragazzino poco più grande di lui. Solitario, ribelle e sfrontato, sembra arrivato dal nulla. Quell’incontro, in un’estate carica di scoperte, cambierà per sempre le loro vite.

Claudio Noce ha spiegato così il profondo significato personale, e non solo, che ha per lui questo film: «Nel dicembre del 1976, quando mio padre subì l’attentato, io avevo due anni, abbastanza per comprendere la paura, troppo pochi per capire che quell’affanno avrebbe abitato dentro di me per molto tempo. Non sono mai riuscito a dirglielo. Durante tutte le fasi della lavorazione del film ho affrontato una faticosa battaglia interiore. Ho lavorato su due piani distinti: uno fortemente evocativo in forte relazione con la porzione autobiografica della storia, l’altro più libero, emancipato dai miei ricordi e più conforme alla favola dell’amicizia. I due piani tuttavia sono comparati sullo stesso terreno di studio e di indagine».

Padrenostro è prodotto da Andrea Calbucci, Pierfrancesco Favino e Maurizio Piazza, una produzione Lungta Film, PKO Cinema & Co., Tendercapital Productions e Vision Distribution, In collaborazione con Sky e Amazon Prime Video, con il contributo di Regione Calabria e Fondazione Calabria Film Commission.

 
 

Calibro 9 dal 4 febbraio in on demand

Calibro 9

Dopo essere stato presentato fuori concorso alla 38esima edizione del TFF – Torino Film Festival, approda sulle principali piattaforme TVOD Calibro 9, la nuova pellicola di Toni D’Angelo, regista del film noir Falchi. Marco Bocci, Kseniya Rappoport, Michele Placido, Alessio Boni e Barbara Bouchet sono i protagonisti di questa storia, che si propone di tracciare un ponte ideale tra il capolavoro di Fernando Di Leo, Milano Calibro 9 sulla malavita organizzata di fine anni ’70, e il contesto criminale della ’ndrangheta di oggi.

Calibro 9 è prodotto da Minerva Pictures con Rai Cinema, in co-produzione con la belga Gapbusters e sarà disponibile a partire dal 4 febbraio su Sky Primafila Premiere, Apple TV, The Film Club, Rakuten TV, Chili, IoRestoInSala e Google Play.

Calibro 9, la trama

Milano, oggi. Fernando, il figlio di Ugo Piazza, è un brillante penalista cresciuto da sua madre Nelly con l’intento di farne un uomo diverso da suo padre. Ma se in città scompaiono 100 milioni di euro con una truffa telematica, e se il principale indiziato è proprio un cliente dell’avvocato Fernando Piazza, quel cognome non può non avere un peso e portare ad un naturale collegamento. Soprattutto se la società truffata è solo una copertura e, chi c’è dietro, è una delle più potenti organizzazioni criminali del pianeta: la ‘ndrangheta. Milano, Calabria, Francoforte, Mosca e Anversa sono solo alcune caselle dello scacchiere su cui Fernando è costretto a giocare la partita per la propria vita… una partita da giocare a tutto campo, impegnativa come il nemico che si trova a fronteggiare.

Il film è prodotto da SANTO VERSACE e GIANLUCA CURTI, una produzione MINERVA PICTURES con RAI CINEMA

 
 

Taormina Film Fest 2021: il grande cinema al Teatro Antico dal 27 Giugno al 3 Luglio 2021

Taormina Filmfest Francis Ford Coppola

Verrà inaugurata il 27 Giugno al Teatro Antico la 67ma edizione del Taormina Film Fest, fra i più antichi e prestigiosi Festival del cinema a livello internazionale. Prodotto e organizzato da Videobank Spa nell’ambito di un mandato triennale – su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia e con il patrocinio dell’Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo della Regione Sicilia, della Sicilia Film Commission, del Comune di Taormina e del MIBACT – il Festival accenderà i riflettori del Teatro Antico sul grande cinema dal 27 Giugno al 3 Luglio 2021.

In un anno particolarmente significativo per il cinema mondiale, il Taormina Film Fest si presenta con una Direzione Artistica rinnovata e, per la prima volta, composta da tre note firme del giornalismo e della critica cinematografica: Francesco Alò (Il Messaggero, BadTaste.it),  Alessandra De Luca (Avvenire, Ciak) e Federico Pontiggia (La Rivista del Cinematografo, Il Fatto Quotidiano, Movie Mag). Una squadra di esperti già al lavoro con il Coordinatore Generale Gida Salvino, autrice televisiva di lungo corso, per definire la linea editoriale e il programma di questa 67ma edizione.

Al debutto di questa nuova sfida, Videobank desidera ringraziare Leo Gullotta, il Direttore Artistico che ha portato a termine il suo incarico alla guida della passata edizione. E un grazie al Condirettore Francesco Calogero, per il suo impegno in una difficile stagione per l’industria cinematografica.

Nel 2021 si torna quindi al Teatro Antico che, con i suoi 4.500 posti, si configura come uno dei cinema all’aperto più grandi e certamente più affascinanti del mondo, tempio delle arti e ideale luogo di incontro fra cinema e glamour, cultura e spettacolo.

 
 

WandaVision: tutti i fumetti in occasione dell’arrivo della serie Disney+

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Lei è una supereroina dotata del potere di manipolare e alterare la realtà; lui è un “sintezoide”, metà uomo e metà robot, con dei poteri straordinari, tra cui la capacità di volare e di modificare la propria densità e passare attraverso le cose. Sono Wanda e Visione, la più incredibile coppia dell’Universo Marvel nonché due dei più importanti e amati Avengers, di cui è possibile scoprire nei volumi editi da Panini Comics le origini e le vicende più appassionanti in occasione dell’arrivo di WandaVision su Disney+ da domani, 15 gennaio. 

 

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Non si può non iniziare con Visioni del Futuro, capolavoro di Tom King e Gabriel HernandezWalta (premiato col prestigioso premio Eisner) in versione completa. Visione ha un solo desiderio: essere umano. E cosa c’è di più umano del farsi una famiglia? E così, letteralmente, Visione va in laboratorio e si costruisce una moglie e due figli, tutti con la stessa ambizione… ma cosa succede quando il bisogno di essere umani diventa un’ossessione? 

 

Come afferma King (Mister Miracle, Batman) nella prefazione del volume, Visioni del Futuro è un incrocio fra «Breaking Bad» e «Gli Incredibili»: una nuova, innovativa, serie nella tradizione di «Occhio di Falco» e «Batgirl». È una serie giocosa e con importanti conseguenze, che elettrizzerà i nostri vecchi fan e ne attrarrà di nuovi, affrontando il grande tema Marvel – «i super eroi siamo noi» – rovesciandolo e giocandoci fino a quando tutti i lettori non rimarranno col fiato sospeso, aspettando che cosa succederà dopo. […] Attraverso questo fumetto restituiremo a Visione, un personaggio con quasi cinquant’anni di storia, il proprio legittimo posto come top player del Marvel Universe, affermandolo come eroe degno di avere una serie TV e un film”. 

 

Prezzo: € 27,00 

Pagine: 280

Rilegatura: Cartonato 

Formato: cm 18,3×27,7

Interni: A colori

Distribuzione: Libreria, fumetteria, online

 

Per conoscere meglio il mondo di Visione e di Wanda, però, non mancano altri titoli imperdibili. Come Wanda & Visione, un volume che raccoglie alcune delle storie più iconiche con protagonista questa “coppia insolita”, tanto fuori dal normale quanto speciale. Wanda & Visione è pensato per tutti coloro che vogliono scoprire la storia d’amore più affascinante dell’Universo Marvel, avvicinarsi alle loro storie e assistere ad alcuni dei momenti più importanti della loro vita. 

 

Prezzo: € 9,90 

Pagine: 112

Rilegatura: Brossurato 

Formato: cm 15×23

Interni: A colori

Distribuzione: Libreria, fumetteria, online

 

 

Chi invece vuole rivivere il matrimonio tra il sintezoide e Wanda Maximoff davanti agli Avengers riuniti troverà in Visione & Scarlet Witch un porto sicuro. Questo amore, seppur all’apparenza improbabile, è cresciuto gradualmente nelle avventure a fumetti sfociando nel matrimonio e in una vita coniugale poi durata molti anni. Visione e Wanda, dopo il lieto evento, si presero anche del tempo per loro, cercando con fatica di abbandonare la vita eroica negli Eroi più potenti della Terra, alla ricerca di una tranquillità che in un universo così avventuroso come quello Marvel ovviamente non poteva essere concessa. È del 1982, sette anni dopo il loro matrimonio, la miniserie dedicata a questa pausa e che costituisce il piatto forte del volume. I testi sono di Bill Mantlo (Incredible Hulk) e Steve Englehart (Captain America), i disegni di Rick Leonardi (Spider-Man 2099) e DonHeck, il cocreatore di Iron Man.

 

Prezzo: € 17,00 

Pagine: 136

Rilegatura: Cartonato 

Formato: cm 17×26

Interni: A colori

Distribuzione: Libreria, fumetteria, online

 

 

Infine, per chi volesse approfondire il personaggio di Wanda Maximoff, c’è Scarlet Witch: La Strada delle Streghe. Per la prima volta in un unico volume la serie scritta da James Robinson (Fantastic Four) che ha ridefinito il personaggio di Wanda e il suo ruolo nell’Universo Marvel. A rendere il tutto ancora più straordinario, i disegni di un team di artisti di primissimo piano tra cui Vanesa Del Rey (Daredevil), Steve Dillon (Punisher), Javier Pulido (She-Hulk) e MargueriteSauvage (The Life Of Captain Marvel), e le copertine originali di David Aja (Hawkeye).

 

Prezzo: € 35,00 

Pagine: 344

Rilegatura: Cartonato 

Formato: cm 18,3×27,7

Interni: A colori

Distribuzione: Fumetteria, online

 

 
 

Scarlet Witch: i suoi 10 migliori momenti nel MCU

Manca ormai pochissimo all’arrivo di WandaVision su Disney+. La serie vedrà il ritorno di Wanda Maximoff/Scarlet Witch, alle prese con la vita che ha sempre sognato insieme al suo amato Visione. Ma non tutto è come sembra… In attesa di scoprire cosa ci riserverà l’attesissima serie che darà ufficialmente il via alla Fase 4 del MCU, ecco i 10 migliori momenti della potente mutante interpretata da Elizabeth Olsen nell’universo condiviso:

1L’eroe più potente del MCU

Il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha affermato che Wanda Maximoff è il supereroe più potente del MCU, e questo momento in Avengers: Endgame lo dimostra. Ritornata dalla morte, Scarlet Witch mette immediatamente gli occhi sul Titano Pazzo. In effetti, sembra che sarà Wanda a porre fine in modo permanente al formidabile cattivo, ed è solo perché fa piovere fuoco sugli Avengers – e sul suo esercito – che riesce a scappare.

È affascinante pensare a cosa sarebbe potuto accadere se Wanda non fosse stata interrotta, e questa era una scena che enfatizzava davvero fino a che punto erano arrivati ​​i poteri di Scarlet Witch.

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Malcolm & Marie: John David Washington difende la differenza d’età con Zendaya

Malcolm & Marie

John David Washington ha difeso la sua relazione con Zendaya in Malcolm & Marie, dopo le critiche nate in merito alla loro differenza d’età. Zendaya, 24 anni, e Washington, 36, recitano insieme nel nuovo film di Sam Levinson, creatore della serie Euphoria, acquisito da Netflix lo scorso settembre per 30 milioni di dollari. Girato durante la pandemia, il film è stato uno dei primi ad essere interamente girato secondo i protocolli di sicurezza implementati a causa del Coronavirus.

Netflix ha pubblicato di recente il primo trailer ufficiale del film, che verrà distribuito a partire dal prossimo 5 febbraio. Il film è stato girato interamente in bianco e nero, in una sola location, e si svolge nell’arco di una sola notte. I personaggi di Malcolm e Marie discutono della loro relazione dopo che un evento sconosciuto innesca in loro una serie di frustrazioni. Grazie al trailer, si è già parlato di possibili nomination all’Oscar per la coppia, in particolare per Zendaya, che lo scorso anno ha già ottenuto un Emmy grazie al suo ruolo nella sopracitata Euphoria.

Tuttavia, ci sono stati alcuni detrattori che hanno trovato un po’ sconcertante la differenza di età di 12 anni tra Zendaya e John David Washington . Ora, la star di Tenet ha pubblicamente difeso la sua relazione professionale con Zendaya in una nuova intervista con Variety. Washington ha ammesso di non essere mai stato preoccupato per la differenza di età durante le riprese, proprio perché Zendaya è una donna adulta. Inoltre, ha affermato che tutto avrà maggiore senso quando le persone vedranno il film, sottolineando che ha imparato di più da Zendaya sul set di quanto lei abbia imparato da lui.

“Non me ne preoccupavo, perché è una donna. Le persone vedranno in questo film quanto sia donna. Ha molta più esperienza di me nel settore. Io ci sono dentro solo da sette anni. Lei è lì da più tempo, quindi ho imparato molto da lei. Sono io il novellino, in questo caso. Mi sono appoggiato tantissimo a lei durante le riprese.”

Di cosa parla Malcolm & Marie?

In Malcolm & Marie, un regista  (Washington) torna a casa assieme alla fidanzata (Zendaya) dopo il trionfo dell’anteprima di un suo film, sicuro dell’imminente successo finanziario e di critica.  La serata subisce però una svolta imprevista quando iniziano a emergere alcune rivelazioni sulla coppia, che ne mettono a dura prova la solidità dell’amore. Sam Levinson dà vita a un film di un’originalità rara, un’ode alle straordinarie storie d’amore hollywoodiane e un’espressione commovente della fiducia nel futuro del settore cinematografico.

 
 

Spider-Man 3: perché sarebbe il debutto nel MCU perfetto per Deadpool

Spider-Man 3 riunirà più continuity legate ai film del MCU, trasformandosi così nell’occasione perfetta per introdurre il Deadpool di Ryan Reynolds nell’universo condiviso prima dell’arrivo di Deadpool 3. Di recente è stato proprio Kevin Feige a confermare che la terza avventura cinematografica del Mercenario Chiacchierone non soltanto sarà vietata ai minori, ma sarà anche ambientata nel MCU. Prima dell’acquisizione di Fox da parte di Disney, Deadpool ha condiviso l’universo dei ben più noti X-Men, ma ad oggi non è chiaro quando gli amatissimi mutanti verranno ufficialmente introdotti nei film dei Marvel Studios.

Nonostante l’attuale divisione tra l’universo di Deadpool e il MCU, le voci su Spider-Man 3 hanno dimostrato che i confini tra le continuity potrebbero essere più sfocati di quanto si pensasse in passato. Gli attori del franchise di Spider-Man di Sam Raimi e di The Amazing Spider-Man di Marc Webb dovrebbero tornare nel film con Tom Holland, inclusi Tobey Maguire e Andrew Garfield nei panni delle rispettive iterazioni dell’Uomo Ragno. Inoltre, nel film ci sarà anche il Doctor Strange di Benedict Cumberbatch, che dovrebbe fungere da nuove mentore di Peter Parker: ecco perché i fan hanno teorizzato che il Multiverso apparirà per la prima volta proprio nel prossimo film di Spider-Man. Ciò significa che una vasta gamma di personaggi una volta ritenuti separati dal MCU potrebbe essere integrata nell’attuale timeline.

Tra questi superumani dislocati dalla continuità potrebbe esserci lo stesso Deadpool, trasportato inconsapevolmente nell’Universo Cinematografico Marvel tramite viaggi interdimensionali. Apparire fianco a fianco con lo Spider-Man di Holland (o con uno qualsiasi degli altri Peter Parker cinematografici) porterebbe l’iconica amicizia dei personaggi dai fumetti sul grande schermo e fornirebbe un sacco di carburante per il tipico e apprezzatissimo umorismo di Deadpool.

L’improbabile amicizia tra Spider-Man e Deadpool

Sebbene Spider-Man e Deadpool siano per lo più conosciuti come amici nei fumetti (anche se la loro relazione è piuttosto complessa), non devono iniziare in questo modo nel MCU. Al loro primo incontro, Deadpool potrebbe scambiare Spider-Man per un nemico, o persino essere assunto da un cattivo per eliminarlo, portando a una scena di inseguimento frenetica o una battaglia fatta di pistole e ragnatele. Lo Spidey di Tom Holland è ad oggi l’iterazione più comica del personaggio e un ipotetico testa a testa fra i due sarebbe ugualmente ricco di azione e arguzia. Lo scambio di frecciatine potrebbe anche essere ciò che fa sì che Deadpool si avvicini all’ex bimbo-ragno, mettendo fine alla sua ricerca e dando il via alla loro improbabile amicizia.

Oltre alle sue interazioni con personaggi come Spider-Man, inserire Deadpool nel mezzo di un film come Spider-Man 3 permetterebbe al personaggio di sfoderare ancora di più le sua abilità comiche. Il film promette di essere ricco di cameo: ecco perché le numerose apparizioni di personaggi a sorpresa sarebbero dei facili bersagli per l’ironia pungente di Wade Wilson. L’introduzione di Deadpool in Spider-Man 3 non solo fornirebbe molti momenti divertenti per i vari personaggi, ma darebbe anche una spiegazione logica al motivo per cui il film si svolgerà nel MCU senza troppi ritocchi alla trama originale. Far sentire Wade Wilson come una sorta di “pesce fuor d’acqua”, in cui deve adattarsi alle regole di un mondo completamente diverso (essenzialmente, PG-13), sarebbe uno scenario certamente divertente da esplorare.