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Duro da uccidere: la spiegazione del finale del film

Duro da uccidere, uscito nel 1990 e diretto da Bruce Malmuth, è uno dei film che hanno contribuito a consolidare l’immagine di Steven Seagal come icona del cinema d’azione degli anni ’90. Dopo l’esordio con Nico (1988), Seagal conferma qui la sua formula vincente fatta di arti marziali, vendetta personale e giustizia privata, proponendosi come un nuovo volto capace di competere con star già affermate come Arnold Schwarzenegger e Sylvester Stallone. Il film diventa così un tassello importante nella sua filmografia, rafforzando la sua popolarità a livello internazionale.

Il genere a cui appartiene è quello del revenge movie d’azione, che negli anni ’80 e ’90 ha conosciuto una straordinaria fortuna. Duro da uccidere fonde gli elementi tipici del poliziesco con quelli del thriller, costruendo una storia incentrata su un uomo che, sopravvissuto a un attentato e dopo un lungo coma, torna a combattere per smascherare la corruzione e fare giustizia. Le sequenze di arti marziali, unite a un ritmo serrato e a un forte senso di determinazione del protagonista, esprimono bene i temi portanti del film: vendetta, corruzione politica e la lotta individuale contro un sistema marcio.

Il successo commerciale fu immediato: il film incassò oltre 47 milioni di dollari solo negli Stati Uniti, diventando uno dei maggiori trionfi al botteghino di Seagal e contribuendo a fissare il suo stile narrativo e la sua immagine da giustiziere inflessibile. La sua popolarità, unita alla formula diretta e priva di fronzoli, lo rese un cult per gli appassionati del genere. Nel resto dell’articolo analizzeremo più da vicino il finale di Duro da uccidere, spiegando come si conclude la vicenda di Mason Storm e quale significato si può attribuire alla chiusura del film.

Steven Seagal e Kelly LeBrock in Duro da uccidere
Steven Seagal e Kelly LeBrock in Duro da uccidere

La trama di Duro da uccidere

Mason Storm, un coraggioso e incorruttibile agente della polizia di Los Angeles, indaga sullo spregiudicato senatore Vernon Trent, il quale è deciso a liberarsi di lui mediante una sua fedele banda di killer, composta da criminali assoldati e poliziotti corrotti. Appostato a uno squallido incrocio di periferia, Mason riesce a filmare una riunione dell'”onorevole” con la sua banda e a registrarne un micidiale complotto politico che lo potrà smascherare. Questo suo mettersi contro Trent però gli scatenerà contro un’ondata di violenza e dolore. In casa, Mason viene selvaggiamente aggredito a raffiche di mitraglia dai sicari di Trent. Apparentemente, solo suo figlio si salva, mentre lui e la moglie vengono feriti a morte.

Portato all’ospedale e dichiarato morto dal medico di turno, Mason rimane invece in coma per ben sette anni, all’insaputa dell'”onorevole”. Quando – grazie sopra tutto alla costanza della bellissima infermiera Andy Stewart, che si è innamorata di lui, e non smette di parlargli e di interessarlo alla vita – Mason riprende inaspettatamente conoscenza, la notizia giunge all'”onorevole” e ai suoi sicari, che subito vengono incaricati di eliminarlo. Salvato da Andy, in uno spettacolare succedersi d’inseguimenti e sparatorie fra le corsie, i corridoi e gli ascensori dell’ospedale, Mason può dedicarsi, al sicuro, a una tenace terapia riabilitativa che lo metterà in rado di affrontare la banda e assicurare alla polizia l’abietto “onorevole”.

La spiegazione del suo finale

Nel terzo atto di Duro da uccidere, la vicenda entra nella sua fase più adrenalinica e risolutiva. Mason Storm, ormai ristabilito dopo anni di coma e addestramento forzato, affronta i nemici che lo hanno privato della famiglia e della vita. Dopo aver recuperato il nastro video con le prove della corruzione del senatore Trent, Mason deve fare i conti con gli uomini del politico e con i poliziotti corrotti che anni prima avevano tentato di ucciderlo. Lo scontro culmina nella tragica morte di O’Malley, l’amico fidato che lo aveva protetto, e in una prima resa dei conti che consente a Mason di riabbracciare finalmente il figlio Sonny. La lotta diventa quindi non solo una missione di vendetta, ma anche una riconquista personale e affettiva.

La conclusione del film si consuma all’interno della lussuosa villa del senatore Trent, dove Mason elimina uno a uno i responsabili della congiura: Jack Axel, il sicario che aveva massacrato la sua famiglia, e il capitano Hulland, simbolo del tradimento all’interno delle forze dell’ordine. Ogni scontro diventa un atto di giustizia personale, fino al faccia a faccia finale con Trent. Mason lo mette con le spalle al muro, ma l’arrivo della polizia ribalta la situazione: gli agenti, già in possesso delle prove video, arrestano il senatore. La vicenda si chiude così con il protagonista finalmente riunito a Sonny e ad Andy, mentre la verità sulla corruzione viene svelata pubblicamente.

Steven Seagal in Duro da uccidere
Steven Seagal in Duro da uccidere

Il finale, carico di azione e vendetta, riflette perfettamente la struttura del revenge movie: Mason Storm non si limita a sopravvivere, ma riafferma la propria integrità contro un sistema politico e giudiziario corrotto. Ogni eliminazione ha un peso simbolico: non è soltanto violenza spettacolare, ma la restituzione di un ordine morale infranto all’inizio del racconto. La scelta di non uccidere direttamente il senatore Trent, ma di lasciarlo nelle mani della giustizia, rappresenta un passaggio cruciale: il giustiziere solitario si ferma un passo prima di diventare egli stesso un criminale.

Da spettatori, questo finale ci lascia un duplice effetto: da un lato la soddisfazione viscerale tipica del cinema d’azione anni ’90, con il protagonista che ottiene vendetta in modo spettacolare; dall’altro una riflessione più ampia sulla corruzione delle istituzioni e sulla difficoltà di distinguere tra giustizia legale e giustizia personale. La storia di Mason diventa così esemplare: un uomo spinto al limite che trova nel dolore e nella perdita la forza per opporsi a un potere più grande di lui.

Cosa ci lascia Duro da uccidere

Il messaggio che Duro da uccidere ci consegna è dunque chiaro: la corruzione e il tradimento possono piegare anche le strutture più solide, ma non possono annientare la volontà di chi lotta per la verità. Al di là della sua veste spettacolare, il film si colloca in quella tradizione di action movie che offrono allo spettatore non solo evasione, ma anche una forma di catarsi morale, in cui il bene – pur attraverso la violenza – riesce a prevalere sul male.

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La terra dei morti viventi: la spiegazione del finale del film

Con La terra dei morti viventi, uscito nel 2005, George A. Romero torna a imporsi come maestro indiscusso del cinema horror, riportando in vita – è il caso di dirlo – la sua saga sugli zombie che aveva rivoluzionato il genere fin dagli anni ’60. Dopo La notte dei morti viventi (1968), Zombi (1978) e Il giorno degli zombi (1985), Romero riallaccia il filo della sua riflessione sulle paure e le contraddizioni della società contemporanea, portando la sua visione nel nuovo millennio. Questo quarto capitolo si colloca come una naturale prosecuzione della sua poetica, capace di coniugare l’horror apocalittico con un’acuta critica sociale.

Il film si muove dentro i codici del survival horror e dell’action post-apocalittico, con un tono più spettacolare e dinamico rispetto ai capitoli precedenti, ma senza rinunciare alla profondità che contraddistingue il regista. In un mondo ormai dominato dai morti viventi, i pochi sopravvissuti si rifugiano in città fortificate dove le gerarchie sociali si riproducono in maniera spietata: i ricchi vivono nel lusso protetto, mentre i poveri sono costretti a sopravvivere tra miseria e pericolo. Romero intreccia così l’immaginario dell’invasione zombie con una parabola sulle disuguaglianze e sulle derive del potere.

La terra dei morti viventi non è quindi solo un horror di intrattenimento, ma un racconto allegorico che parla di oppressione, di rivoluzione e di ribaltamento degli equilibri. La progressiva “evoluzione” degli zombie, che iniziano a mostrare forme di coscienza e organizzazione, riflette il timore di una società che non può più controllare le forze che ha contribuito a creare. Nel resto dell’articolo analizzeremo proprio il finale del film, cercando di comprenderne il significato e il messaggio che Romero affida agli spettatori.

La terra dei morti viventi cast

La trama di La terra dei morti viventi

Il film è ambientato in un futuro distopico, nel quale la Terra è stata devastata da una terribile invasione zombie. Siamo negli Stati Uniti e gli abitanti rimasti in vita hanno dovuto fortificare le proprie città per sopravvivere, come Pittsburgh, completamente recintata e controllata. Sono pochi i fortunati che possono abitare al Fiddler’s Green, un grattacielo di lusso che ospita ricchi e potenti, mentre il resto della popolazione patisce la fame. Situato all’esterno del grande palazzo c’è un imponente carro armato, il Dead Reckoning.

Pubblicizzato da Paul Kaufman (Dennis Hopper) e progettato da Riley Denbo (Simon Baker) questo consente di potersi muovere liberamente attraverso le metropoli invase dai morti viventi. Durante una pattuglia notturna, l’uomo si rende conto che alcuni zombie continuano a ripetere le azioni abitudinarie di quando erano vivi. Non solo: uno di loro, Big Daddy (Eugene Clark), il benzinaio, è diventato abile a capire ed emulare i comportamenti degli esseri umani. Tutto si complica dopo l’ennesimo massacro di zombie a opera del Dead Reckoning, che scatena l’ira e la voglia di vendetta dei morti viventi.

La spiegazione del finale del film

Nel terzo atto de La terra dei morti viventi, la tensione esplode quando Big Daddy guida l’orda di zombie oltre il fiume, riuscendo a sfondare le difese della città e a penetrare nei quartieri ricchi di Fiddler’s Green. Le barriere e le misure di sicurezza, simbolo del potere elitario di Kaufman, si rivelano inutili contro l’organizzazione e la determinazione degli zombie, che invadono il cuore della città fortificata. Nel frattempo, Riley e i suoi compagni cercano di fermare Cholo, deciso a usare Dead Reckoning per ricattare Kaufman, ma gli eventi prendono una piega drammatica quando Cholo viene morso e si prepara alla sua inevitabile trasformazione. Parallelamente, Kaufman cerca di fuggire dalla catastrofe che lui stesso ha contribuito a provocare.

Tuttavia, viene raggiunto dal suo destino in una delle scene più emblematiche del film: nel parcheggio sotterraneo di Fiddler’s Green si trova faccia a faccia con Cholo ormai zombificato e con Big Daddy, che chiude la sua parabola facendo esplodere un serbatoio di propano e uccidendoli entrambi. Intanto Riley e il suo gruppo, utilizzando Dead Reckoning, offrono una morte misericordiosa a coloro che vengono divorati, mentre Mulligan rivela di essere riuscito a salvare gran parte della popolazione più povera. L’orda di zombie, dopo aver devastato il simbolo del potere elitario, lascia la città, risparmiando i sopravvissuti. Nel finale, Riley decide di non attaccarli, riconoscendo negli zombie una sorta di parallelo con l’umanità, e parte con i suoi verso il Canada, alla ricerca di un futuro diverso.

La terra dei morti viventi film

Il significato di questo finale si lega profondamente alla poetica di Romero: gli zombie non sono più soltanto una minaccia cieca, ma un’entità collettiva che reclama il proprio spazio, mostrando capacità di organizzazione e perfino una forma di giustizia. La decisione di Big Daddy e del suo gruppo di abbandonare la città, risparmiando gli umani, ribalta completamente l’idea tradizionale dello zombie come simbolo di caos privo di scopo. Romero suggerisce che, in questo mondo post-apocalittico, non esistono più netti confini tra umani e non-morti: entrambi lottano per sopravvivere, entrambi cercano un rifugio.

Anche la scelta di Riley di risparmiare gli zombie assume un valore fortemente simbolico: l’eroe non cerca vendetta né sterminio, ma riconosce che la convivenza, o almeno la non belligeranza, è l’unica via per andare avanti. Questo ribalta la logica del genere, che solitamente pone come obiettivo la distruzione della minaccia, e apre invece a una riflessione più ampia sulla natura del “nemico”. Non è lo zombie a rappresentare il vero male, ma piuttosto il sistema corrotto e oppressivo incarnato da Kaufman e dalla sua città, incapace di garantire uguaglianza e giustizia.

Cosa ci lascia La terra dei morti viventi

Il messaggio che La terra dei morti viventi lascia agli spettatori è chiaro: Romero utilizza ancora una volta il linguaggio dell’horror per parlare di società, disuguaglianze e lotte di potere. La distruzione di Fiddler’s Green e la caduta del suo tiranno mostrano come le strutture oppressive siano destinate a crollare sotto il peso delle ingiustizie che generano. Allo stesso tempo, la marcia degli zombie che si allontanano in cerca di un nuovo spazio diventa una metafora della necessità di riconoscere l’umanità anche in ciò che appare diverso o “altro”. Un finale che, pur calato in un contesto apocalittico, ci invita a riflettere sulla convivenza, sulla resistenza ai privilegi e sulla possibilità di costruire un futuro più giusto.

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The Wrong Paris, spiegazione del finale: Dawn e Trey si fidanzano?

La commedia romantica The Wrong Paris, è disponibile su Netflix dal 12 settembre, gioca sul tema del destino e delle deviazioni impreviste della vita. La protagonista è Dawn, interpretata da Miranda Cosgrove, una giovane con un sogno ben preciso: frequentare un’accademia d’arte a Parigi, in Francia. Tuttavia, la mancanza di fondi rende il suo obiettivo irraggiungibile. Quando scopre il reality show The Honeypot, un programma televisivo di incontri, decide di partecipare, sperando che i guadagni le permettano di realizzare il suo progetto.

Ma le cose prendono una piega imprevista: invece della capitale francese, i concorrenti vengono spediti a Paris, Texas, dove si svolge l’intero gioco. Questa beffa iniziale diventa il punto di partenza di una serie di eventi che porteranno Dawn a scoprire l’amore, affrontare segreti e fare scelte decisive per il proprio futuro.

La trama di The Wrong Paris

Dawn entra nel reality con un piano chiaro: farsi eliminare il prima possibile, incassare i 20.000 dollari previsti per la partecipazione e utilizzare i soldi per volare in Francia. Ma presto cambia idea: la sua coinquilina Jasmine le rivela che ci sono ulteriori premi economici per chi resta più a lungo nello show. Così, Dawn decide di impegnarsi nelle sfide, restando in gara più del previsto.

Il “bachelor” protagonista del reality è Trey, un affascinante cowboy interpretato da Pierson Fodé, che Dawn aveva già incontrato e con cui aveva ballato in un bar settimane prima. La loro intesa cresce di episodio in episodio, ma Dawn nasconde un segreto fondamentale: la sua vera intenzione è quella di lasciare il Texas per andare a studiare arte a Parigi.

‘The Wrong Paris’. Credits: Diyah Pera/Netflix

Il segreto di Dawn e la rivalità con Lexi

Solo due persone conoscono la verità: Rachel, una produttrice dello show, e Jasmine, la coinquilina di Dawn. Tuttavia, la complicità tra Dawn e Trey attira i sospetti di Lexi, la principale rivale della protagonista. Lexi inizia a indagare e, approfittando di un momento di assenza, trova la lettera di ammissione di Dawn all’accademia d’arte.

Nel frattempo, Trey e Dawn vivono un momento intimo lontano dalle telecamere. Lui le mostra il suo luogo segreto d’infanzia, mentre lei condivide con lui i suoi lavori artistici, incluso un dipinto con una mela dorata, simbolo del “sogno impossibile”. Dawn è vicina a confessare il suo segreto, ma viene interrotta dalla produzione. Poco dopo, Lexi mostra a Trey la lettera scoperta.

Alla cerimonia finale dello show, Dawn è convinta che Trey sceglierà lei, ma invece viene eliminata. Il giovane, influenzato dalle rivelazioni di Lexi, dà l’ultima “sperone” proprio alla rivale. Dawn esce di scena confusa e delusa.

Dawn a Parigi e il ritorno in scena

Dopo l’eliminazione, Dawn decide comunque di seguire il suo sogno: parte per Parigi, dove inizia finalmente la scuola d’arte. Le scene la mostrano intenta a esplorare la città, a frequentare le lezioni e a ricevere incoraggiamenti dai suoi insegnanti.

Proprio quando sembra aver voltato pagina, riceve la visita inaspettata di Rachel. La produttrice le racconta che Lexi aveva rivelato il suo segreto a Trey e le propone un’occasione unica: tornare nello show durante la finale per spiegarsi con lui. C’è però un prezzo alto da pagare: rinunciare a tutti i soldi guadagnati nel reality, ovvero il denaro che Dawn stava usando per mantenersi a Parigi.

Dopo un conflitto interiore, Dawn decide di rischiare: appare a sorpresa durante la finale e si scusa con Trey, confessando di essere entrata nello show solo per soldi ma di aver finito per innamorarsi davvero di lui. Nonostante la sincerità, Trey non sembra convinto e Dawn lascia a lui la mela dorata, come ultimo segno del loro legame.

Il finale del reality

Dopo la partenza di Dawn, Trey scopre il sacrificio che la ragazza ha fatto per rivederlo: ha rinunciato a tutti i suoi fondi per poter chiarire la verità. Colpito, corre a raggiungerla. La invita a non rinunciare al sogno di studiare arte a Parigi e le propone una soluzione: conciliare la sua carriera con la loro storia d’amore.

Durante la registrazione della finale, Trey sorprende Dawn con una proposta simbolica: invece di chiedere la sua mano, le chiede di scegliere tra “i soldi o l’amore”. Dawn sceglie i soldi, garantendosi la possibilità di restare a Parigi, ma subito dopo i due si baciano con la Torre Eiffel sullo sfondo, suggellando il loro compromesso: lei realizzerà il suo sogno e loro vivranno una relazione a distanza.

‘The Wrong Paris’. Credits: Diyah Pera/Netflix

Epilogo e scene post-crediti

Nei titoli di coda, il film offre uno sguardo sul futuro della coppia. Attraverso una serie di fotografie, vediamo Dawn e Trey coltivare il loro rapporto nonostante la distanza: vacanze insieme, festeggiamenti in famiglia, Capodanni e viaggi. Le immagini culminano con un nuovo capitolo della loro storia: l’effettiva proposta di matrimonio e l’anello al dito di Dawn, mostrato orgogliosamente davanti alla Torre Eiffel.

La spiegazione del finale di The Wrong Paris

The Wrong Paris unisce elementi classici della commedia romantica con il tema della ricerca personale. Dawn parte con un piano calcolato e opportunistico, ma lungo il percorso impara a fidarsi dei propri sentimenti, senza rinunciare ai propri sogni. Il film mostra che la strada verso i desideri più autentici può passare per deviazioni inattese, e che spesso l’amore e le aspirazioni non si escludono a vicenda.

Alla fine, Dawn non solo conquista Parigi e la scuola d’arte, ma trova anche un amore capace di adattarsi alla sua vita. Il messaggio finale è chiaro: i sogni non sono incompatibili con l’amore, purché entrambi i protagonisti siano pronti a fare sacrifici e trovare soluzioni creative.

Le Maledizioni, spiegazione del finale: Fernando diventerà Presidente?

Le Maledizioni, serie Netflix in tre episodi, racconta la storia di Fernando Rovira, governatore e politico ambizioso che si trova di fronte a una crisi personale e politica: mentre cerca di bloccare una legge sull’acqua che minaccerebbe la sua carriera, sua figlia Zoe viene rapita. Questo evento sconvolge gli equilibri, porta alla luce verità sepolte da anni e costringe Fernando a riconsiderare le sue alleanze, i suoi rapporti familiari e persino il proprio futuro politico.

Trama generale di Le Maledizioni

La serie si apre con Roman Sabaté, fidato collaboratore di Fernando, che sorprendentemente prende in consegna Zoe all’uscita di scuola. La ragazza, inizialmente confusa, presto si rende conto di essere stata drogata e privata del cellulare. Mentre cerca di capire cosa stia succedendo, Fernando è nel suo ufficio, impegnato a radunare consensi contro la legge sull’acqua. Quando Beto, l’autista abituale di Zoe, ricompare raccontando di essere stato abbandonato da Roman in una zona isolata, diventa chiaro che la giovane è stata rapita.

L’indagine rivela che Roman non è solo un collaboratore di fiducia, ma anche un uomo con conti in sospeso con la famiglia Rovira. Nel corso degli episodi emergono legami nascosti, rancori personali e segreti che mettono in discussione non solo la sicurezza di Zoe, ma anche il futuro politico di Fernando.

La legge sull’acqua e i giochi di potere

Fin dall’inizio, Fernando appare deciso a bloccare la legge sull’acqua, che avrebbe limitato le attività di estrazione mineraria e protetto l’ambiente. La sua opposizione, tuttavia, non nasce da motivi ideali: al contrario, dietro c’è un accordo economico e politico con la potente compagnia Mapple Corps, che dipende proprio dallo sfruttamento delle risorse idriche.

Il passato torna a galla: più di dieci anni prima, la madre di Fernando, Irene, aveva concesso alla Mapple terreni destinati alle comunità indigene, permettendo così attività estrattive altamente dannose per l’ambiente e per le popolazioni locali. Fernando, allora giovane giudice alle soglie della carriera politica, aveva accettato il piano per garantirsi l’appoggio economico e politico necessario.

Con il tempo, Fernando capisce di essere stato usato come pedina da sua madre, disposta perfino a eliminare la moglie Lucrecia e a sacrificare Zoe pur di mantenere il controllo sul potere. Di fronte a questa rivelazione, Fernando decide di ribellarsi: invece di opporsi alla legge, sceglie di sostenerla, annullando gli accordi con Mapple e, di fatto, liberandosi dalla morsa di Irene.

La lotta politica e il sogno della presidenza

Parallelamente, Fernando coltiva l’ambizione di candidarsi alla presidenza. Per farlo, costruisce un’alleanza politica con altri rappresentanti, ma tradisce Capardi, vecchio alleato che si aspettava in cambio il controllo del Ministero della Sanità. Quando Capardi scopre di essere stato escluso, si vendica rivelando a Roman la responsabilità di Fernando nell’incidente della madre di quest’ultimo.

Questo porta Roman a rapire Zoe, costringendo Fernando a una situazione disperata. Tuttavia, il governatore riesce a ribaltare la situazione: si riconcilia con Capardi, gli restituisce il Ministero promesso e lo reintegra come braccio destro. Con il sostegno della sua fazione, Fernando non ha più bisogno né della madre né di Mapple.

Determinato a presentarsi come un politico onesto, affronta pubblicamente anche i segreti più scomodi: rivela la verità sulla paternità di Zoe in diretta televisiva, anticipando possibili scandali e guadagnando la fiducia dei cittadini. Con queste mosse, Fernando si afferma come serio candidato alla presidenza, anche se il risultato definitivo rimane incerto.

Zoe e Roman: verità e riconciliazione

Il rapporto tra Zoe e Roman rappresenta uno degli snodi più emotivi della serie. Se inizialmente Roman appare come il rapitore della giovane, presto emerge una verità sconvolgente: lui è il padre biologico di Zoe. La ragazza conosceva già la verità da sei anni, confidatale dalla madre Lucrecia prima di morire, ma aveva scelto di non dirlo a Fernando.

Roman, a sua volta, non aveva mai rivendicato il suo ruolo di padre: l’accordo iniziale prevedeva che Zoe fosse figlia a tutti gli effetti di Fernando. Tuttavia, durante i giorni del sequestro, trascorrendo del tempo con lei, Roman comprende di desiderare un rapporto reale con Zoe. La ragazza, dal canto suo, accetta con entusiasmo di conoscere meglio il suo padre biologico.

Alla fine, quando la vicenda si conclude, Zoe sceglie di non tornare a vivere con Fernando, ma di restare con Roman. Fernando, pur soffrendo, rispetta la sua decisione, dimostrando il suo amore per la figlia. L’ultima scena, con Zoe al volante dell’auto accanto a Roman, simboleggia il suo desiderio di prendere in mano la propria vita e di guidare il proprio destino.

Spiegazione del finale di Le Maledizioni

Il finale di Le Maledizioni intreccia politica, segreti familiari e drammi personali. Fernando, inizialmente figura corrotta e manipolata, trova la forza di liberarsi dal controllo materno e di puntare a una carriera politica indipendente, arrivando a candidarsi alla presidenza. Parallelamente, Zoe conquista la libertà di scegliere e decide di approfondire il legame con il suo vero padre, Roman.

La serie si chiude quindi lasciando aperte due strade: da un lato, il futuro politico di Fernando, che si candida come leader credibile e indipendente; dall’altro, la nuova vita di Zoe, finalmente padrona del proprio destino.

Fondazione – Stagione 3, spiegazione del finale: svelata l’identità del Mulo

Il finale di Fondazione Stagione 3 rivela un importante colpo di scena. Dopo che Gaal Dornick sconfigge il Mulo interpretato da Pilou Asbæk, si scopre che in realtà era Bayta a tirare le fila.

Il Mulo che abbiamo visto per tutta la stagione era solo un burattino: Bayta usava i suoi poteri Mentalic per manipolare gli eventi. Il suo passato traumatico, segnata dal rifiuto dei genitori a favore del fratellino, ha risvegliato in lei il desiderio di costringere l’intera galassia ad amarla. Questo l’ha portata a piegare al suo volere il signore della guerra Mulo e il menestrello Magnifico Giganticus.

In che modo Gaal sconfigge il Mulo e perché abbandona Hari Seldon

Bayta cercava la Second Foundation, ma Gaal era riuscita a spostare la popolazione di Ignis su Trantor grazie a Preem Palver. Per contrastarla, Gaal influenzò Magnifico affinché suonasse la sua melodia, ostacolando Bayta quel tanto che bastava a guadagnare tempo. Dopo lo scontro, Gaal si ritrova con Hari Seldon, ma rifiuta di portare con sé la versione del Vault, ricordandogli che il vero Hari era morto da tempo. Hari resta quindi indietro, privo di corpo e di possibilità di proseguire.

Cassian Bilton, Lee Pace and Terrence Mann in “Foundation,” premiering July 11, 2025 on Apple TV+.

L’ascesa di Brother Dusk e la fine di Demerzel e Day

Brother Dusk, consapevole della propria fine, decide di distruggere il futuro della dinastia Cleon. Inganna Demerzel usando il clone neonato, spingendola a sacrificarsi per salvarlo: entrambi muoiono nell’Ascension Chamber. Demerzel era vicina alla libertà, ma viene annientata. Intanto, Dusk approfitta della vulnerabilità di Day (senza Naniti) e lo uccide. Ora Brother Darkness governa come nuovo Imperatore, con il Prime Radiant e la Novacula. La dinastia dei Cleon sembra giunta alla sua conclusione, anche se Brother Dawn potrebbe rappresentare una nuova speranza.

La rivelazione della Terra e il legame di Kalle con i robot

Il finale mostra un’anteprima della Terra, dove Kalle e un altro robot si nascondono sulla Luna. Kalle, figura misteriosa, si rivela probabilmente essere un robot. Il segnale inviato dal Brazen Head sembra averla raggiunta, aprendo la porta a nuove trame. Questo spunto trova collegamenti diretti con i romanzi di Asimov, in particolare Foundation and Earth.

Differenze tra il finale della serie e i libri

Le differenze con i romanzi sono ormai profonde. Nei libri, Magnifico è in realtà il Mulo, mentre Bayta lo smaschera e uccide Ebling Mis per impedire che riveli la posizione della Second Foundation. Nella serie, invece, è Bayta la vera mente dietro tutto.

Cosa aspettarsi dalla Stagione 4

La prossima stagione dovrebbe concentrarsi su Second Foundation, completando la trilogia di Asimov. Il Mulo è ancora una minaccia e la Second Foundation sarà al centro della trama. Lo scontro tra Gaal e Bayta è destinato a ripetersi. Apple TV+ ha già confermato una quarta stagione da 10 episodi.

Mark Hamill rivela i suoi libri preferiti di Stephen King

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Nell’ultimo anno, Mark Hamill è diventato silenziosamente un assiduo lettore di Stephen King, e ora ha rivelato i suoi libri preferiti dell’autore. Meglio conosciuto come Luke Skywalker in Star Wars, Hamill ha recentemente recitato in due importanti adattamenti cinematografici di Stephen King, “The Life of Chuck” del 2024, che esce da noi il 18 settembre, e “The Long Walk” del 2025 che invece è arrivato adesso nelle sale USA.

In una recente intervista con il New Yorker, Mark Hamill ha rivelato i suoi libri preferiti di Stephen King in assoluto, che l’attore descrive come “uno scrittore molto più versatile di quanto gli venga riconosciuto”. Sorprendentemente, Hamill elenca “Shining“, “La zona morta“, “It” e “On Writing” tra le sue scelte preferite. Parlando di Shining, Hamill ha dichiarato:

Sono andato a vedere Shining nel weekend di apertura, ed ero così stordito che sono andato direttamente dal cinema in libreria per comprare il libro. […] Ricordo che mi è piaciuto così tanto che rallentavo la lettura, tipo “Oh, sto leggendo troppo velocemente”. Questo è il primo libro di King che abbia mai letto, ed è quello che mi ha reso un fan sfegatato.

Per quanto riguarda Shining, Hamill ha detto di essersi rifiutato di leggerlo alla luce del giorno, aspettando che la sala fosse buia e silenziosa, per massimizzare i brividi. Inoltre, sebbene non abbia avuto la possibilità di fare un provino per l’adattamento di David Cronenberg de La zona morta, Mark Hamill ha comunque definito la storia “fantastica” e ha ammesso di volerne far parte:

Non ho fatto un provino, ma ho comunque letto il libro. È una premessa fantastica […] Comunque, il film è stato fantastico; Martin Sheen è stato perfetto. […] Non serbo rancore, non sono così.

Hamill ha anche rivelato di aver “letto It solo di recente, che è davvero spaventoso“, descrivendo il film di Bill Hader come: ” […] quasi difficile da guardare, è così raccapricciante e orribile. Non so perché piaccia alla gente, ma anche a me sì”. Infine, Hamill ha spiegato le sue ragioni per aver scelto On Writing: A Memoir of the Craft di King come suo preferito, affermando:

Quando ho incontrato King di persona la prima volta, quello che volevo davvero fare era interrogarlo. […] Questo libro è come sedersi in una stanza e fargli tutte quelle domande. Non posso che consigliarlo vivamente, perché ha risposto a molte delle mie.

I libri preferiti di Stephen King da Mark Hamill rivelano un apprezzamento per le storie che sfumano il confine tra il soprannaturale e qualcosa di profondamente umano. Shining e It sono film terrificanti, ma sono anche radicati nella paura, nel trauma e nelle emozioni reali. Questo realismo emotivo sembra essere ciò che più risuona con Hamill, che ha trascorso la sua carriera bilanciando ruoli più larger-than-life con interpretazioni concrete.

Il suo amore per La zona morta dimostra interesse per storie moralmente complesse e incentrate sui personaggi, e non è difficile immaginare Mark Hamill prosperare in un ruolo come Johnny Smith. Tuttavia, è anche significativo che non abbia incluso The Long Walk nella lista nonostante abbia recitato nel film, evidenziando invece quanto a lungo l’attore abbia ammirato il lavoro di King prima di diventarne parte.

Natalie Portman rivela il suo film Ghibli preferito di tutti i tempi

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Diventata famosa per il ruolo di Padmé nella trilogia prequel di Star Wars, Natalie Portman è diventata una delle attrici più acclamate della sua generazione, ottenendo tre nomination all’Oscar per Closer (2004), Jackie (2016) e vincendone una per la sua interpretazione della ballerina tormentata in Il cigno nero (2010).

Durante una recente intervista con Collider per promuovere il suo nuovo film d’animazione Arco insieme al regista Ugo Bienvenu, Natalie Portman ha rivelato che il suo film preferito dello Studio Ghibli è La città incantata. Alla stessa domanda, Bienvenu dice di “non riuscire a scegliere” il suo film Ghibli preferito, una risposta che Portman ha definito “la versione ultra fan“.

Il fatto che Natalie Portman abbia scelto La città incantata come suo film preferito dello Studio Ghibli evidenzia quanto il film abbia resistito nel corso degli anni. Uscito nel 2001, è stato un enorme successo di critica e pubblico, incassando 396 milioni di dollari al botteghino in tutto il mondo e diventando il film con il maggior incasso nella storia giapponese, un record che ha detenuto per quasi 20 anni, fino a quando non è stato superato nel 2020 da Your Name.

La città incantata è diventato il primo anime giapponese disegnato a mano e il primo film non in lingua inglese a vincere l’Oscar come miglior film d’animazione. Oggi, è ampiamente considerato uno dei più grandi film mai realizzati ed è apparso in numerose liste dei “migliori film” di sempre.

Il Fantasma dell’Opera, il nuovo adattamento avrà delle atmosfere da Twilight

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Il Fantasma dell’Opera, una storia lunga più di un secolo si rinnova con un adattamento completamente nuovo che trae spunto dai libri di Twilight. Secondo Deadline, c’è grande attesa per questo adattamento “audace e contemporaneo” del romanzo del 1909 di Gaston Leroux, che sarà scritto e diretto dal regista francese Alexandre Castagnetti, il quale promette atmosfere da Twilight. All’inizio della produzione, il film è già stato pre-venduto in gran parte di Europa, Canada, Sud e Centro America e Asia.

Il film è incentrato sulla ballerina diciottenne Anastasia, nuova ballerina all’Opéra Garnier di Parigi, infestata dal misterioso fantasma dell’opera. Dopo aver incontrato il fantasma una notte, la vita di Anastasia cambia radicalmente. La prima ballerina, destinata al ruolo principale nella produzione di Orfeo del balletto, subisce un incidente, cosa che mette Anastasia in posizione di accettare il ruolo principale.

Deva Cassel, che ha recentemente recitato ne Il Gattopardo di Netflix, interpreta Anastasia, con Julien De Saint-Jean (l’acclamato Il Conte di Montecristo del 2024) e Romain Duris (I Tre Moschettieri) che recitano al suo fianco. Anche i ballerini Guillaume Diop e Dorothée Gilbert saranno i protagonisti.

L’uscita di Il Fantasma dell’Opera in Francia è attualmente prevista per il 23 settembre 2026.

Prendiamoci una pausa: al via le riprese del film di Christian Marazziti

Sono iniziate, lo scorso 8 settembre, le riprese di Prendiamoci una pausa. Il nuovo film di Christian Marazziti che, dopo il successo di Sconnessi, torna a dirigere un cast corale esplorando le varie sfaccettature ironiche e comiche dei personaggi.

Una commedia brillante e divertente che esplora un momento che non è stato mai davvero raccontato nelle storie d’amore: la pausa di riflessione. Quel limbo complicato in cui non si riesce né a stare insieme né a lasciarsi, dove le relazioni – sempre più sfidate da tentazioni e ritmi frenetici – rischiano di scivolare in secondo piano.

Vale davvero la pena, in un modo o nell’altro, fermarsi ed ascoltarsi per cercare di salvare la coppia?

Il film è scritto dal regista insieme a Mauro Graiani (sceneggiatura) e Gianni Corsi (soggetto e sceneggiatura), prodotto da Camaleo ed  Eagle Pictures. in coproduzione con Agresywna Banda (Polonia) e Koboflopi (Spagna), distribuito da Eagle Pictures. Con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo – contributo selettivo OPS 2024. Con il sostegno del Programma POR FESR LAZIO 2021-2027 – Lazio Cine-International.

La data di uscita è prevista nella primavera del 2026 – oppure a San Valentino 2026.

Nel cast figurano i volti più celebri del cinema italiano: Marco Giallini (Perfetti Sconosciuti,Follemente), Claudia Gerini (US Palmese, Viaggi di nozze ), Paolo Calabresi (Berlinguer – La grande ambizione, Boris – Il film), Fabio Volo (Casomai, Il giorno in più), Ilenia Pastorelli (Lo chiamavano Jeeg Robot, Benedetta follia), Aurora Giovinazzo (Freaks Out, Nuovo Olimpo), Ricky Memphis (Poveri noi, Immaturi – Il viaggio), Lucia Ocone (Metti la nonna in freezer, Poveri ma ricchissimi) e Alessandro Haber (Per amore, solo per amore, La sconosciuta).

Le riprese si protrarranno per sei settimane e si svolgeranno nel Lazio.

Prendiamoci una pausa
Foto Cortesia di LaPalumbo Comunicazione

La trama di Prendiamoci una pausa

Tre coppie di età diverse decidono di prendersi una “pausa di riflessione”.  Per il quarantenne Fabrizio è un disastro emotivo che nasconde altro; per la sua compagna Valeria un’opportunità; per Valter, prossimo ai sessanta, è un inaccettabile torto impostogli dalla moglie Fiorella, con cui è sposato da trent’anni, mentre per lei è un’esigenza; per la diciannovenne Erica è un incidente di percorso; per il suo ragazzo Gabriel, conosciuto online, è uno scudo per nascondere la ricerca di se stesso.

Spider-Man combatte il Thanos non-morto nel nuovo, gloriosamente sanguinoso trailer di Marvel Zombies

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Tutti e quattro gli episodi di Marvel Zombies arriveranno su Disney+ entro la fine del mese e un nuovo trailer per la serie animata TV-MA è appena stato pubblicato dai Marvel Studios.

In questo trailer, vediamo versioni non-morte di molti supereroi amati dai fan – persino Capitan Marvel è caduta vittima dell’epidemia di zombi – e una sequenza che scommettiamo nessuno di voi avrebbe mai immaginato di vedere sullo schermo. Sì, è Spider-Man che brandisce l’ascia di Thor, Stormbreaker, in quello che sembra essere un tentativo fallito di abbattere il Titano Pazzo in versione zombi.

L’ultima volta che abbiamo visto la testa di Spidey, Black Panther e Ant-Man è stato in What If… ?, ma con l’attenzione di questa serie sui personaggi della Fase 4, qualcosa ci dice che questa lotta non finirà bene per loro.

Promuovendo Your Friendly Neighborhood Spider-Man all’inizio di quest’anno, il responsabile TV, Streaming e Animazione dei Marvel Studios, Brad Winderbaum, ha confermato che Hudson Thames, non Tom Holland, riprenderà il ruolo di Peter Parker in Marvel Zombies.

“Hudson è stata finora la nostra voce animata per Spider-Man nell’MCU. In What If…?, in Your Friendly Neighborhood Spider-Man, e interpreta Spider-Man anche in Marvel Zombies, che uscirà quest’anno per Halloween”, ha dichiarato il dirigente.

Il trailer presenta anche alcune divertenti inquadrature di Blade Knight in azione, offrendo un assaggio di come potrebbe essere il film di Blade, a lungo rimandato. Beh, se mai dovesse succedere, ovviamente.

Di cosa parla Marvel Zombies?

Nell’episodio di What If… ?, intitolato “E se… Zombie?”, gli Avengers e quasi tutto il mondo vengono infettati da un virus zombie che Janet van Dyne porta dal Regno Quantico. Le prime vittime sono suo marito Hank Pym, seguito da sua figlia Hope van Dyne, alias Wasp, e Scott Lang, alias Ant-Man. Molti degli altri Vendicatori si trasformano poi in cadaveri mangia-cervelli, come Iron Man, Doctor Strange, Wong, Occhio di Falco, Falcon e Wanda Maximoff.

Sempre in quell’episodio, una squadra di umani, tra cui Wasp, Spider-Man, Winter Soldier, Hulk, Sharon CarterOkoye e la testa parlante di Ant-Man in un barattolo, deve quindi sfuggire all’assalto degli zombie. Alla fine, molti dei sopravvissuti muoiono e Hulk si sacrifica per fermare una zombie Wanda superpotente che ha poteri magici grazie alla Gemma della Mente. Gli umani fuggono a Wakanda, ma un cliffhanger anticipa che uno zombie Thanos ha quasi completato il Guanto dell’Infinito.

In Marvel Zombies, dunque, dopo che gli Avengers sono stati sopraffatti da un’epidemia zombie, un gruppo di sopravvissuti disperati scopre la chiave per porre fine ai non morti dotati di superpoteri, correndo attraverso un paesaggio distopico e rischiando la vita per salvare il loro mondo.

Il cast di doppiatori include Elizabeth Olsen, Paul Rudd, Florence Pugh, David Harbour, Tessa Thompson, Simu Liu, Awkwafina, Hailee Steinfeld, Wyatt Russell, Randall Park, Iman Vellani e Dominique Thorne nei ruoli dei loro rispettivi personaggi nel Marvel Cinematic Universe.

Il creatore di “The Walking DeadRobert Kirkman ha originariamente ideato Marvel Zombies come serie a fumetti nel 2005, ambientata in un universo alternativo popolato da zombie. La serie animata è invece stata realizzata da Bryan Andrews e Zeb Wells. I produttori esecutivi sono Kevin Feige, Louis D’Esposito, Brad Winderbaum, Dana Vasquez-Eberhardt, Bryan Andrews e Zeb Wells, mentre i produttori sono Danielle Costa e Carrie Wassenaar.

Insidious 6: un grande ritorno e un nuovo ingresso nel cast!

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Insidious 6 riporterà in vita un personaggio e annuncia una nuova aggiunta al cast della saga horror. Dopo cinque film in 13 anni, Insidious – La porta rossa del 2023 avrebbe dovuto concludere la saga, ma il grande successo al botteghino ha fatto sì che si decidesse di preparare un altro capitolo. Ora, secondo Deadline, Lin Shaye, volto noto della serie, riprenderà il ruolo di Elise Rainier in Insidious 6, dato che il suo personaggio è stato una figura centrale nella serie, nonostante sia morta nel primo film.

È stata anche annunciata una nuova aggiunta alla serie, con Amelia Eve che si unirà al cast. I dettagli della trama di Insidious 6 sono attualmente segreti, ma sappiamo che il film horror della Blumhouse inizierà la produzione la prossima settimana, con l’obiettivo di uscire nelle sale il 21 agosto 2026. Jacob Chase dirigerà il film da una sceneggiatura scritta insieme a David Leslie Johnson. È possibile che, con la produzione in corso, verranno svelati maggiori dettagli sul posto nella saga di questo nuovo capitolo.

Cosa significa questo per Insidious 6

Come detto, non sappiamo quale direzione prenderà la trama di Insidious 6 con un nuovo regista e nuovi sceneggiatori dietro la macchina da presa, ma Shaye rappresenta un elemento chiave di continuità. Al momento non è chiaro se sarà affiancata dall’altra star di lunga data di Insidious, Patrick Wilson, che è stato uno dei più grandi protagonisti dell’horror, come dimostra il recente successo al botteghino di The Conjuring – Il rito finale.

Come minimo, Eve è un’aggiunta intrigante al cast, con una grande esperienza nel genere horror. In particolare, è stata una delle protagoniste della serie originale Netflix The Haunting of Bly Manor. Il ritorno di Shaye rafforza poi ulteriormente la convinzione che Insidious 6 sarà la continuazione della trama principale dei cinque film precedenti e forse la conclusione di quell’arco narrativo. Questo dovrebbe renderlo un altro atteso appuntamento nel calendario delle uscite cinematografiche dell’estate 2026.

Un misterioso progetto DCU riceve un aggiornamento da James Gunn: non lo scriverà né lo dirigerà

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A giugno 2025, James Gunn, co-CEO dei DC Studios, ha rivelato l’esistenza di un progetto DCU segreto, mai rivelato durante l’uscita del Capitolo 1: Dei e Mostri. Gunn ha dichiarato: “C’era una cosa che sapevo fin dall’inizio: quando ho proposto a David Zaslav cosa sarebbe stato il DCU, gliel’ho proposto, ma non l’abbiamo annunciato in quel primo incontro perché pensavo fosse troppo facile da copiare da un’altra società. E quindi questa è una delle cose principali”.

Ora, abbiamo un aggiornamento su questo progetto (presumibilmente è lo stesso progetto segreto). Intervenuto al Peacemaker The Official Podcast, Gunn ha dichiarato che il progetto ha uno scrittore e un regista e che non è lui.

“Stavo appena incontrando lo sceneggiatore e il regista di un progetto DCU segreto che stiamo realizzando e ci hanno chiesto quanto costano gli effetti visivi e quanti personaggi possiamo avere. Poi hanno parlato dei supereroi nella serie e io ho pensato: “L’unica cosa a cui bisogna fare attenzione sono i costumi dei supereroi, perché sono davvero difficili da realizzare, è difficile renderli belli e di solito costano molto di più che creare un personaggio in CGI.”

James Gunn non guadagna nulla dal merchandising di Baby Groot

Si presume che tutto il Capitolo 1: Dei e Mostri si stia gradualmente trasformando in un film su larga scala, in stile evento. Tuttavia, a differenza delle fasi dell’MCU, ogni progetto televisivo e cinematografico non sarà forzato in un’unica, rigida continuity; al contrario, ogni progetto potrà essere indipendente, pur contribuendo al quadro generale. Dopo Supergirl, i progetti DCU confermati includono Lanterns (serie TV), Clayface (film) e Man of Tomorrow (film).

I progetti DCU in lavorazione senza una data di uscita rivelata includono Wonder Woman, The Brave and the Bold, Swamp Thing, Waller, Booster Gold, una serie TV animata su Blue Beetle e Paradise Lost.

Per quanto riguarda ciò che i fan pensano possa essere il progetto segreto, ci sono teorie secondo cui Gunn sta sviluppando un progetto basato sui Nuovi Dei, o un film in stile Crisis che riporta in auge personaggi del DCEU.

Per quanto riguarda la data di possibile annuncio di questo progetto, c’è il New York Comic-Con, che inizia a ottobre, oppure la rivelazione potrebbe avvenire durante la prossima conference call con gli investitori/profitti di Warner Bros. Discovery del CEO di WBD, David Zaslav, per il terzo trimestre del 2025, che al momento non ha una data precisa ma in genere si tiene a inizio novembre.

Avengers: Doomsday potrebbe includere una delle scene più brutali di Secret Wars

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La saga del Multiverso ha suscitato reazioni alterne tra i fan. E ora, con i Marvel Studios che ora puntano a privilegiare la qualità rispetto alla quantità, la speranza è che Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars concludano quest’era narrativa in grande stile.

Nelle ultime ore abbiamo potuto dare una prima occhiata al Doctor Doom di Robert Downey Jr., grazie ad alcune immagini promozionali e a uno spettacolo di luci. È interessante notare che quest’ultimo, che ovviamente promuove Avengers: Doomsday, indica che il film ricreerà un momento iconico di Secret Wars di Jonathan Hickman ed Esad Ribic.

È facile non notarlo, ma come potete vedere a questo link, il video mostra Destino che mostra i suoi poteri e l’iconico momento dei fumetti che lo ha visto devastare violentemente Thanos.

Nella pagina, diversi eroi e cattivi di Terra 616 sopravvivono all’Incursione finale, e quest’ultimo gruppo alla fine affronta Destino su Battleworld. Purtroppo, la loro rivolta finisce bruscamente quando Victor affonda il pugno nel petto del Titano Pazzo Thanos, riducendolo a poco più di uno scheletro nella sua mano.

È un momento epico che dimostra quanto sia diventato potente “Dio” Destino, che a questo punto governa una realtà patchwork di Battleworld. Anche se non possiamo garantire che ciò accadrà in Avengers: Doomsday, sembra certamente probabile, e quale modo migliore per presentare Destino come una vera minaccia se non facendogli sconfiggere facilmente il cattivo più potente mai affrontato dagli Eroi più Potenti della Terra?

Cosa sappiamo di Avengers: Doomsday

Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars arriveranno in sala rispettivamente il 18 dicembre 2026, e il 17 dicembre 2027. Entrambi i film saranno diretti da Joe e Anthony Russo, che tornano anche nel MCU dopo aver diretto Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.

Sono confermati nel cast del film (per ora): Paul Rudd / Ant-Man, Simu Liu / Shang-Chi, Tom Hiddleston / Loki, Lewis Pullman / Bob-Sentry, Florence Pugh / Yelena, Danny Ramirez / Falcon, Ian McKellen / Magneto, Sebastian Stan / Bucky, Winston Duke / M’Baku, Chris Hemsworth / Thor, Kelsey Grammer / Beast, James Marsden / Cyclops, Channing Tatum / Gambit, Wyatt Russell / U.S. Agent, Vanessa Kirby / Sue Storm, Rebecca Romijn / Mystique, Patrick Stewart / Professor X, Alan Cumming / Nightcrawler, Letitia Wright / Black Panther, Tenoch Huerta Mejia / Namor, Pedro Pascal / Reed Richards, Hannah John-Kamen / Ghost, Joseph Quinn / Johnny Storm, David Harbour / Red Guardian, Robert Downey Jr. / Doctor Doom, Ebon Moss-Bachrach / La Cosa, Anthony Mackie / Captain America.

Senza Sangue di Angelina Jolie in prima tv su Sky Cinema

Su Sky Cinema arriva in prima TV Senza Sangue, il nuovo film scritto e diretto da Angelina Jolie, in onda domenica 14 settembre alle 21:15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand.

Senza Sangue è una riflessione potente e intima sulle ferite invisibili della guerra e sulla possibilità del perdono che vede protagonisti Salma Hayek Pinault e Demián Bichir. Un film essenziale e profondo, in cui gran parte della tensione si gioca in un dialogo teso, carico di non detto e umanità, tra due persone legate da un passato tragico.

Tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Baricco (edito in Italia da Feltrinelli), SENZA SANGUE è una coproduzione internazionale firmata FremantleMedia North America e The Apartment, società del gruppo Fremantle, con Jolie Productions e De Maio Entertainment in collaborazione con Vision Distribution e Sky.

La trama di Senza Sangue

Siamo all’inizio del XX secolo e tutto scorre come sempre in casa di Manuel Roca, medico che vive con i suoi due figli in una fattoria isolata, nella campagna bruciata dal sole di una terra di frontiera. Quando quattro uomini armati imboccano la strada sterrata che conduce alla loro casa, in cerca vendetta. Roca tenta disperatamente di proteggere i suoi figli, ma nulla può contro la ferocia degli aggressori.

Molti anni dopo, Nina, ormai adulta e unica sopravvissuta della famiglia, incontra Tito, un venditore ambulante. L’incontro potrebbe sembrare casuale, ma entrambi sanno che non lo è: Tito conosce il motivo della visita di Nina, e lei lo stava cercando. Mentre tra i due si accende un confronto carico di tensione, diventa chiaro che la guerra è finita per molti, ma non per tutti. Il passato continua a bruciare nel presente, e la vendetta, come un’ombra lunga e ineluttabile, assume forme inaspettate.

La valle dei Sorrisi: guida al cast e ai personaggi del film di Paolo Strippoli

Dopo la presentazione Fuori Concorso alla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, La valle dei sorrisi di Paolo Strippoli è pronto per arrivare nelle sale cinematografiche italiane il 17 settembre, distribuito da Vision Distribution. Il film, un horror d’atmosfera che deve molte suggestioni a canoni tipici del genere, si rivela interessante soprattutto per il suo cast, guidato da Michele Riondino, e per i personaggi particolari che guidano l’azione. Ecco una guida al cast e ai personaggi di La valle dei Sorrisi.

Michele Riondino – Sergio Rossetti

E’ il nuovo insegnante di educazione fisica della scuola di Remis, un paesino nascosto in una valle isolata tra le montagne i cui abitanti sono tutti insolitamente felici. Uomo tutt’altro che gioviale, fatica a entrare in contatto con gli abitanti del luogo, ma presto scopriamo che dentro di lui alberga un dolore che lo rende diverso da tutti gli altri: sarà la sua forza o la sua debolezza di fronte alle vicende misteriose che dovrà affrontare in questo nuovo posto

Giulio Feltri – Matteo Corbin

E’ un giovane taciturno, che sta per conto suo. A scuola non sembra avere molti amici e ha una famiglia particolare: il padre è oltremodo apprensivo e protettivo mentre la madre è in stato catatonico da quando subì un incidente quando Matteo era molto piccolo. Scopriremo solo a un certo punto della storia che è lui l'”Angelo di Remis”.

Paolo Pierobon – Mauro Corbin

A metà tra un padre e l’agente di una star, Mauro è un uomo con segreti e timori, che cura l’immagine e l'”attività” del figlio con rigore e pugno di ferro. Forse non è troppo attento a quello che il ragazzo desidera, non accetta la sua voglia di normalità, la sua richiesta d’aiuto, quella di un adolescente normale che vuole vivere la sua vita, e spinge sempre di più la volontà del figlio, fino al punto di rottura.

Romana Maggiora Vergano – Michela

Sorridente barista di Remis, si scontrerà per prima con Sergio che invece non riesce a sorridere, a chiudere fuori dal suo cuore la sofferenza. Michela è anche quella che riesce a fare breccia subito nelle mura alte e spesse che Sergio ha costruito intorno a sé per proteggersi. Anche lei, come tutti gli abitanti di Remis, ha un segreto e ha bisogno più che mai di Matteo e dei suoi abbracci.

Sergio Romano – Pichler

Ogni realtà circoscritta ha il suo elemento bizzarro che si discosta dalla comunità protagonista. Pichler è proprio questo, la scheggia impazzita, quello che si rifiuta di stare alle regole del villaggio e vive da eremita apparentemente minaccioso e folle, lontano dai legami umani che invece sembrano così armonici all’interno del paese. Anche lui avrà un ruolo importante, soprattutto per Sergio e per il suo cammino nel corso della storia.

Anna Bellato – Anna

Apparentemente una figura di sfondo, Anna è la madre di Matteo. La donna rimane in stato vegetativo a seguito di un misterioso incidente, quando il figlio era molto piccolo. Man mano che la storia procede, si chiariscono le cause dell’accaduto e un’ombra lunga e scura si addensa sul ragazzo che comincerà, letteralmente, a usare la madre come sua “portavoce”.

Gabriele Benedetti – Franco

Colui che sa tutto e partecipa a ogni iniziativa “amministrativa” di Remis. Lui accoglie Sergio al suo arrivo a scuola e lui lo accompagna nella sua casa, assegnatagli dal comune. Sempre lui gli racconterà di Pilcher e della vita del paese, fornendo ovviamente la sua versione dei fatti. Sarà la verità?

Roberto Citran – Don Attilio

Personaggio marginale, il parroco di Remis diventa una figura fondamentale per capire quanto in profondità il culto per la persona di Matteo viene istituzionalizzato. Ne La valle dei sorrisi persino la fede in Dio si piega alla fede in un ragazzo che diventa idolatria e superstizione, quanto di più lontano si possa immaginare rispetto al concetto di fede cattolicamente intesa.

Sean Astin eletto presidente nazionale del SAG-AFTRA

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Sean Astin è stato eletto prossimo presidente nazionale del SAG-AFTRA. Il sindacato degli attori ha annunciato i risultati delle votazioni, rivelando che Astin è stato eletto per succedere a Fran Drescher con il 79,25% dei voti. Ricopre un mandato di due anni insieme a Michelle Hurd, che è stata scelta per la carica di segretario-tesoriere con il 64,77% dei voti. Entrambi iniziano il loro mandato immediatamente.

Il secondo classificato Chuck Slavin ha ricevuto il 20,75% dei voti per la presidenza, mentre il suo compagno di corsa Peter Antico ha ricevuto il 35,23% dei voti per la carica di segretario-tesoriere.

Secondo il sindacato, circa il 17% degli oltre 117.000 iscritti aventi diritto al SAG-AFTRA ha presentato il proprio voto alle elezioni nazionali di quest’anno. Si tratta di un calo notevole rispetto al 2023, quando quasi il 23% del sindacato ha votato a stragrande maggioranza per la rielezione di Drescher. Quando è stata eletta per la prima volta nel 2021, oltre il 26% degli iscritti al sindacato nazionale ha presentato il proprio voto.

Come nuovo Presidente Nazionale della SAG-AFTRA, Sean Astin segue le orme di sua madre Patty Duke, attrice di “Valley of the Dolls” e “The Miracle Worker”, che divenne la seconda donna a dirigere l’allora Screen Actors Guild nel 1985. Ha ricoperto la carica per tre anni.

Candidato all’Oscar e noto principalmente per Il Signore degli Anelli, Sean Astin avrà un compito arduo da affrontare all’inizio del prossimo anno, quando la SAG-AFTRA tornerà al tavolo delle trattative con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers, che negozia collettivamente per conto dei principali studi cinematografici di Hollywood.

Questo sarà il primo ciclo di negoziazione contrattuale dopo lo sciopero del 2023, riguardante un settore duramente colpito da una contrazione della produzione globale che ha portato a una riduzione notevole del lavoro. Ci sono ancora alcune preoccupazioni che il sindacato sta cercando di affrontare, principalmente riguardo ai progressi tecnologici nell’intelligenza artificiale degli ultimi tre anni.

Il mio amico pinguino: recensione del film con Jean Reno

Il mio amico pinguino è tratto da storia vera, quella dell’insolita e sincera amicizia tra un uomo e un pinguino di Magellano. Questo film, presentato in anteprima quest’anno al Giffoni Film Festival nella categoria Elements +6, vede per protagonista l’attore francese Jean Reno ma anche Adriana Barraza, l’attrice messicana candidata all’Oscar per la sua indimenticabile interpretazione in Babel di Alejandro González Iñárritu

Cosa racconta Il mio amico pinguino

Questo lungometraggio di David Schurmann, regista brasiliano dalle origini tedesche, si ispira all’incredibile racconto avvenuto nella Primavera 2011 quando un signore brasiliano di nome João Pereira de Souza trovò sulla spiaggia un pinguino stremato e sporco di petrolio. Per chi ha letto o ha visto il film d’animazione La gabbianella e il gatto ricorda benissimo quanto può essere letale in generale per gli animali quel liquido oleoso ma per fortuna il pinguino di Magellano incontrò João che si prese cura di lui fino a quando non si rimise in salute e tentò di liberarlo vicino a un’isola locale. L’animale però poche ore dopo tornò dal suo amico umano e rimase lì fino all’Inverno per poi partire e ritornare a Giugno 2012. Ovviamente la storia diventò virale tanto da decidere di tranne un film.

Il mio amico pinguino si prende delle piccole libertà per rendere la trama più cinematografica. João non è un muratore in pensione, ma un pescatore che ha trascorso quasi tutta la sua vita su una spiaggia brasiliana vicino a Rio de Janeiro. Interpretato nelle scene iniziali da Pedro Urizzi e poi da Jean Reno, questo João affronta una terribile tragedia durante quella che avrebbe dovuto essere una splendida giornata in acqua: il compleanno del suo bambino Miguel, che non desiderava altro che trascorrere la sua giornata speciale in acqua con il giovane padre. Questo trauma tormenterà il protagonista per tutto il resto della vita e sarà grazie al pinguino DinDim, chiamato così da una bambina del villaggio, che riuscirà finalmente a superare il lutto per il suo unico figlio. João sarà accompagnato in questa rinascita dalla moglie Maria, Adriana Barraza, che non ha mai abbandonato il marito neanche dopo la perdita del piccolo Miguel. 

Il regista però non si ferma solo all’arco narrativo dell’amicizia tra il pinguino e il protagonista ma mostra, i periodi in cui DinDim torna dai suoi simili e lo fa grazie alla trama di un trio di giovani ricercatori. I biologi marini sono in missione in Patagonia, per studiare questa specie specifica di pinguini e si imbattono proprio in DinDim che ovviamente si mostrerà amichevole con gli umani. Intanto la storia dell’insolita amicizia fa il giro per tutto il Brasile, tanto da convincere dei colleghi del trio di biologi a studiare l’animale, ma per fortuna riuscirà a scappare grazie l’aiuto di una delle due dottoressa e tornerà dall’amico pescatore. Il film finisce con un arrivederci tra João sdraiato su un’amaca all’entrata di casa e il pinguino pronto a lasciare la spiaggia e nuotare per tornare alla sua colonia di simili. 

Un film per grandi e piccoli

Il mio amico pinguino sembra la sinossi di un vecchio film Disney o una della serie Free Willy ma la storia è fondamentalmente vera e raccontata con grande cura e attenzione alle sfumature. Jean Reno è perfetto nel ruolo di un uomo che si è ritirato dalla vita, finché non scopre inavvertitamente qualcosa per cui vale la pena interessarsi. L’attore francese colpisce fin da subito trasmettendo empatia e mostrando sullo schermo la chimica tra lui e il pinguino, che viene interpretato da ben dieci diversi esemplari. Per concludere il regista David Schurmann è un oceanografo e porta in questo progetto una ricerca di autenticità, per quanto si possa ragionevolmente pretendere da un film narrativo con dei pinguini ammaestrati.  

Jeanne du Barry – La favorita del Re: la storia vera dietro il film

Jeanne du Barry – La favorita del re (qui la recensione del film) segna il grande ritorno al cinema di Johnny Depp. L’attore, dopo un periodo lontano dal grande schermo e al centro di vicende mediatiche che hanno oscurato la sua carriera, sceglie qui di rimettersi in gioco con un ruolo complesso e dal forte impatto scenico, quello di re Luigi XV di Francia. Il film ha attirato grande attenzione fin dal debutto al Festival di Cannes, ponendosi come un’opera che intreccia spettacolo, ricostruzione storica e un forte carico emotivo.

LEGGI ANCHE: Maïwenn, i tre volti della regista di Jeanne du Barry – La favorita del Re

Alla regia troviamo Maïwenn, attrice e cineasta francese che qui non solo dirige ma interpreta la protagonista, Jeanne Vaubernier, donna affascinante e anticonformista destinata a diventare la favorita del re. Il film si inserisce a pieno titolo nel filone del dramma storico, con una messa in scena curata nei costumi, nelle ambientazioni e nella fotografia, capace di restituire il fascino e l’ambiguità della corte francese del XVIII secolo. Il rapporto tra Jeanne e Luigi XV viene raccontato come una storia di passione, potere e scandalo, dove il desiderio si intreccia con la politica e con le dinamiche di una società rigidamente gerarchizzata.

Ispirato a una vicenda realmente accaduta, Jeanne du Barry – La favorita del re porta sullo schermo il destino di una donna che, partita dalle origini più umili, riuscì ad arrivare fino al cuore del potere assoluto di Versailles. Pur riprendendo gli elementi principali della sua storia, il film sceglie una prospettiva intima e romanzata, più attenta al ritratto umano che alla cronaca. Per comprendere appieno quanto di storico e quanto di narrativo vi sia nella pellicola, sarà però necessario addentrarsi più a fondo nella vera vicenda di Jeanne du Barry, un percorso che affronteremo nel prosieguo dell’articolo.

Jeanne du Barry
Maïwenn e Johnny Depp in una scena di Jeanne du Barry – La favorita del re

La trama del film

Il film è incentrato sulla vita di Jeanne Vaubernier (Maïwenn), nata nel 1743 e figlia illegittima di una povera sarta. La donna, nonostante le sue umili origini, ha sempre avuto una forte predilezione per la cultura e, grazie alla sua intelligenza e al suo gran fascino, è riuscita a salire i gradini della scala sociale. Jeanne è stata in grado di entrare nelle grazie di re Luigi XV (Johnny Depp), che ignorava totalmente il suo status di cortigiana. Tramite lei, il re riacquista appetito per la vita, tanto da nominarla sua amante ufficiale e a ottenere il titolo di contessa du Barry.

La passionale storia d’amore tra i due porterà Luigi XV a infrangere le regole del decoro e dell’etichetta, permettendo a Jeanne du Barry di trasferirsi a Versailles e vivere sotto il suo stesso tetto. L’arrivo di Jeanne al palazzo, però, non viene ben visto dalla corte e porta ben presto ad un vero e proprio scandalo. Quando poi la situazione politica e la salute di Luigi XV entreranno in una fase di declino, per Jeanne a sua volta inizierà un momento particolarmente difficile, che la vedrà porsi in ulteriore contrasto con il resto della corte.

La storia vera dietro il film

Marie-Jeanne Bécu nacque il 19 agosto 1743 a Vaucouleurs, in Lorena, figlia illegittima di Anne Bécu e di padre ignoto. La madre, sarta di modeste condizioni, la fece educare in un convento, ma già in gioventù Jeanne si distinse per la sua bellezza e la sua vivacità, qualità che le aprirono le porte dei salotti aristocratici parigini. Protetta da Jean-Baptiste du Barry, assunse il cognome Vaubernier e divenne presto una cortigiana apprezzata, capace di affascinare l’élite del tempo. Il film Jeanne du Barry – La favorita del re insiste su questo contrasto tra origini umili e ascesa rapida, restituendo una dimensione quasi fiabesca al suo ingresso nella società di corte.

Una scena del film Jeanne du Barry
Maïwenn e Johnny Depp in una scena di Jeanne du Barry – La favorita del re

Le fonti storiche, in realtà, sottolineano piuttosto la durezza di un percorso segnato da convenienze e manovre politiche. Nel 1768, per permetterle di accedere ufficialmente a Versailles, fu infatti organizzato un matrimonio con Guillaume du Barry, fratello di Jean-Baptiste: un’unione puramente di facciata, utile a conferirle il titolo necessario per essere presentata al re. Nell’aprile 1769 Jeanne venne così introdotta a Luigi XV come maîtresse en titre, succedendo idealmente a Madame de Pompadour. Nonostante il film mostri soprattutto il lato sentimentale del legame, le cronache del tempo confermano anche la sua influenza politica.

Jeanne sostenne la caduta del ministro de Choiseul nel 1770 e appoggiò la riforma giudiziaria del cancelliere Maupeou. Questa dimensione di figura pubblica e non solo privata è un aspetto che la pellicola accenna ma semplifica, preferendo concentrarsi sulla relazione intima tra la contessa e il sovrano. Alla morte di Luigi XV, nel maggio 1774, la posizione di Jeanne precipitò. Il subentrato Luigi XVI, su pressione della regina Maria Antonietta e della corte ostile, ne ordinò l’allontanamento: fu confinata per un periodo in un convento e in seguito si ritirò nelle sue proprietà.

La Rivoluzione francese segnò poi il suo destino: accusata di aver mantenuto legami con emigrati e di tradimento, venne arrestata, processata e ghigliottinata a Parigi l’8 dicembre 1793, all’età di 50 anni. Nel film questa fase drammatica viene solo evocata, lasciando il racconto sospeso su un tono più romantico che storico. Nella realtà, invece, la vicenda di Jeanne du Barry si concluse tragicamente, riflettendo le profonde trasformazioni politiche e sociali che travolsero l’Ancien Régime.

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L’ultimo respiro – Trappola negli abissi: la spiegazione del finale del film

Nel 2024, oltre a Under Paris è uscito un altro affascinante thriller sugli squali: L’ultimo respiro – Trappola negli abissi, diretto da Joachim Hedenis. Anche se gli squali non compaiono fino a metà film, quando lo fanno, viaggiano alla velocità della luce e mostrano interesse solo per il sangue umano. Nel frattempo, un gruppo di cinque amici cerca di fuggire dalle rovine di una nave affondata durante la Seconda Guerra Mondiale, scoperta al largo della costa di un’isola caraibica. In questo approfondimento, andiamo allora ad esplorare più nel dettaglio la sua trama e il suo finale.

La trama di L’ultimo respiro – Trappola negli abissi

Il film inizia dandoci un assaggio della guerra sottomarina tra due navi in conflitto durante la Seconda Guerra Mondiale. Si vede un missile colpire la USS Charlotte nel 1944 al largo delle coste delle Isole Vergini Britanniche. Poco dopo, due membri a bordo della nave ormai in fiamme scompaiono misteriosamente in acqua. Il motivo potrebbe essere la presenza di squali. Un attimo dopo, ci spostiamo al presente, dove Noah (Jack Parr) sta attraversando le acque su un motoscafo. È un subacqueo professionista e si tuffa non appena raggiungono un punto adatto nell’oceano.

Lui e il suo compagno di viaggio, Levi (Julian Sands), sono impegnati in una conversazione su come stanno lottando per sbarcare il lunario quando Noah fa una scoperta affascinante sott’acqua. Si tratta di una nave affondata incastrata nel fondale sabbioso, quindi decide di arrampicarsi sulla torre di comando ed esplorarne l’interno. Tuttavia, la portata della radio non è ottimale, quindi decide di tornare indietro e dirigersi verso la barca. Entrambi sono entusiasti e sembrano sperare di monetizzare questa scoperta in futuro per migliorare la loro attività.

Cinque amici di Noah sono venuti a trovarlo nelle isole dei Caraibi e le loro presentazioni stabiliscono rapidamente chi sono come amici; ad esempio, Brett (Alexander Arnold) è quello che ha i soldi, mentre Sam (Kim Spearman) è l’interesse romantico di Noah. Levi prepara da bere per il gruppo mentre Noah annuncia ai suoi amici che hanno appena scoperto la USS Charlotte, una nave affondata durante la Seconda Guerra Mondiale 80 anni fa al largo della costa di quest’isola. I suoi amici sono immediatamente impressionati e desiderano andare a vederla.

Jack Parr in L'ultimo respiro - Trappola negli abissi
Jack Parr in L’ultimo respiro – Trappola negli abissi

Tuttavia, Noah li avverte, dicendo che la nave deve prima essere segnalata ai biologi marini per essere studiata e che la giurisdizione locale deve occuparsi della questione prima che possano procedere con la visita. Brett propone addirittura di dare a Levi 1000 dollari per immergersi alla Charlotte, ma Levi non è d’accordo. Più tardi quella sera, Levi rivela a Noah che sono a corto di soldi e che dovranno vendere la barca e chiudere l’attività. Noah propone di chiedere a Brett di pagare 50.000 dollari per consentire a tutti gli amici di fare un’immersione, dato che sono tutti subacquei certificati e avranno Noah come guida turistica.

La mattina seguente, si preparano tutti per l’immersione alla USS Charlotte. Quando raggiungono il punto giusto, Noah dice loro di restare uniti perché non sanno cosa nascondono le acque e di non essere troppo sicuri di sé sott’acqua. A quel punto, Logan si è già tuffato in acqua e Noah lo segue perché il suo GAV non è collegato. Anche il resto del gruppo si tuffa e si dirige verso la nave. Una volta all’interno della nave. Noah lega una corda a una delle travi della nave e dice loro di respirare lentamente.

Si addentrano nella nave, scherzando e giocando a morra cinese tra di loro. Noah chiede a Brett di tornare indietro, ma lui ignora il consiglio, dicendo a Noah che lo ha pagato abbastanza per andare dove vuole e per tutto il tempo che vuole. Il resto del gruppo segue Brett all’interno della nave fino a una camera finale e decidono di togliersi le maschere di ossigeno. Logan (Arlo Carter) rivela di aver portato di nascosto dell’alcol e decidono di berne un sorso ciascuno, nonostante gli avvertimenti di Noah.

Improvvisamente, la corda si spezza e avvertono la presenza di qualcos’altro sott’acqua, quindi decidono tutti di tornare indietro, ma presto iniziano a sentirsi persi all’interno della nave. Si dirigono velocemente verso Riley, ma si trovano di fronte a un vicolo cieco. Si scopre che Riley ha meno del 15% di ossigeno rimasto, quindi il tempo sta per scadere. Riescono a salire di un livello, ma prima che possano andare più in alto, Logan viene attaccato da uno squalo. Sam cerca di aiutarlo, ma Noah percepisce rapidamente la presenza di squali intorno a loro, rendendosi conto del pericolo imminente in cui si sono cacciati.

Julian Sands in L'ultimo respiro - Trappola negli abissi
Julian Sands in L’ultimo respiro – Trappola negli abissi

La spiegazione del finale del film

Sebbene Noah sia il subacqueo più esperto del gruppo, rimane gravemente ferito mentre cerca di intrappolare uno squalo usando il sangue di Riley come esca. Viene attaccato al braccio e non riesce a risalire in superficie, quindi sia Sam che Levi si assicurano che raggiunga il ponte della barca. Nelle scene finali del film, lo vediamo lavorare a maglia un berretto di lana per suo figlio, un chiaro segno che si tratta di un “esercizio di destrezza” per tenere a bada la sua ansia riguardo agli attacchi degli squali in acqua.

Presto vedono uno squalo emergere dalla porta da cui sono appena usciti e andare nella direzione opposta. Tuttavia, proprio quando pensavano di aver evitato la minaccia, la maschera di Logan cade e lo squalo torna a inseguirli. Fuggono rapidamente, con il sangue di Logan che li segue e lo squalo che li insegue velocemente. Si chiudono in una cabina isolata e cercano di aiutare Sam a operare Logan, ma non riescono a salvarlo. La minaccia dello squalo non è passata e, mentre stanno ancora cercando di elaborare la sfortunata morte di Logan, Brett suggerisce di lasciare Logan allo squalo perché vuole nutrirsi di sangue.

Così lasciano il corpo di Logan allo squalo e, una volta che lo squalo abbocca all’esca, cercano di fuggire dalla capanna. Tuttavia, mentre escono, Riley si taglia contro la porta, quindi decidono di tornare alla sacca d’aria per sicurezza. Mentre Sam aiuta a medicare la gamba di Riley, Brett litiga con Noah riguardo agli squali nelle acque. Noah dice che non ha mai visto squali in queste acque. Brett definisce Noah un perdente e dice che Sam ha fatto bene a lasciarlo. I due ragazzi iniziano a litigare, ma Sam li zittisce rapidamente e propone di collaborare per uscire da quel posto.

Ora iniziano a elaborare una strategia: Noah e Brett decidono di uscire dalla nave e avvicinare la barca, mentre Sam e Riley decidono di rimanere nella sacca d’aria perché Riley ha solo il 6% di aria rimanente e Sam non vuole rischiare che rimanga intrappolata lì. Tuttavia, Noah li avverte di agire se l’aria nella sacca inizia a deteriorarsi. Mentre escono, vedono i resti del corpo di Logan e decidono di agire insieme per uscire da quel posto. Poco dopo, vedono la guida strappata e vengono attaccati di nuovo dallo squalo.

Kim Spearman in L'ultimo respiro - Trappola negli abissi
Kim Spearman in L’ultimo respiro – Trappola negli abissi

Questa volta Noah rimane intrappolato sotto delle travi cadute e Brett deve aiutarlo a sollevarle per liberarlo. Noah aiuta a distrarre lo squalo con la sua bombola d’aria e torna nella sacca d’aria. Lui e Sam decidono di trovare un’altra via d’uscita e raggiungono la camera delle munizioni, ovvero il luogo da cui venivano inviate le granate alle torrette delle navi da guerra. Noah decide di procedere con l’esplorazione e Sam lo saluta con un bacio. Brett riesce a nuotare fino alla superficie, vicino alla barca, e informa Levi che ci sono squali nell’acqua e che gli altri sono intrappolati.

Levi lo incoraggia a nuotare verso la barca, ma uno squalo attacca Brett. Prima gli mangia una gamba, poi lo fa sparire del tutto. Nel frattempo, Noah porta Riley al livello superiore. Noah e Sam trovano una via d’uscita, ma si rivela presto un vicolo cieco; è allora che si rendono conto che potrebbero esserci più di uno squalo. Decidono di usare una gabbia e di intrappolare almeno uno degli squali usando il sangue della ferita di Riley. Tuttavia, nel farlo, Noah si ferisce al braccio. Sam aiuta Noah a uscire dalla nave, ma Riley viene attaccato e divorato da entrambi gli squali.

Nel frattempo, Levi si tuffa e riesce a salvare Noah, mentre Sam decide di intrappolare lo squalo tuffandosi di nuovo nella nave. Ferisce anche uno squalo che sta per attaccarla con una barra di metallo e fugge dalla nave. Tuttavia, Levi, che si è tuffato di nuovo per salvare Sam, viene attaccato e ucciso da uno squalo. Quando passiamo al futuro, vediamo Sam su un motoscafo e Noah seduto dietro, che lavora a maglia un berretto per il loro figlio neonato, che hanno chiamato Levi. Ora sono una famiglia felice di tre persone e si trovano al largo della costa di New York, il che suggerisce che Sam e Noah siano finalmente riusciti a unire i loro mondi.

Altri film simili a L’ultimo respiro – Trappola negli abissi con gli squali

CIA – Un uomo nel mirino: la spiegazione del finale del film

Diretto da Roel Reiné, CIA – Un uomo nel mirino è un thriller d’azione adrenalinico che si conclude con un climax avvincente e carico di emozioni. Verso la fine del film, Evan Shaw (Aaron Eckhart) fa una scoperta scioccante: il suo superiore della CIA, che credeva morto, non solo è vivo, ma è diventato un ribelle, preparando il terreno per una brutale resa dei conti. Nel frattempo, il Griffin Group, un’enigmatica organizzazione che ha guidato la narrazione dall’ombra, lancia un attacco su vasta scala guidato dallo spietato Antonio Griffin (Matt Hookings), prendendo di mira sia Evan che Kacey Walker (Abigail Breslin).

Quello che segue è una serie di sequenze d’azione ad alto rischio che tengono gli spettatori con il fiato sospeso, portando infine a una risoluzione sorprendentemente emotiva. Sebbene il finale sia soddisfacente, lascia anche una scia di domande senza risposta che richiedono un’analisi più approfondita. In questo articolo, andiamo dunque a ripercorrere gli eventi del film attraverso una loro descrizione, per giungere poi ad una spiegazione del finale, di come si risolve la vicenda alla base del racconto e di cosa ci lascia il film come messaggio.

La trama di CIA – Un uomo nel mirino

In CIA – Un uomo nel mirino incontriamo Evan Shaw, noto anche come Evander Shaw, un assassino solitario che da oltre vent’anni compie missioni segrete per conto di quella che crede essere la CIA. La sua vita segue un ritmo preciso e quasi meccanico: riceve incarichi criptici attraverso annunci nascosti nei giornali, raggiunge l’obiettivo, completa la missione e scompare senza lasciare traccia. Durante una missione a Roma, però, la routine di Evan viene interrotta dall’incontro con Kacey Walker, una donna enigmatica che lo informa della morte del suo capo, Kevin Angler (Tim Roth), e dello scioglimento della divisione per cui lavorava.

Sospettoso ma curioso, Evan accetta di allearsi con Kacey per scoprire la verità, un percorso che li conduce a Malta, sede dell’ex quartier generale dell’agenzia. Qui, i due scoprono una misteriosa cassetta contenente una registrazione di Kevin che rivela collegamenti inquietanti con un agente sconosciuto. Seguendo indizi e codici criptici, Evan e Kacey si rendono conto che dietro le operazioni si cela il Griffin Group, un’organizzazione privata che ha prosperato grazie alle missioni passate di Evan. La scoperta li trasforma in bersagli: braccati sia dal gruppo che dalla loro presunta agenzia, i due devono lottare per sopravvivere e districare una rete di inganni e lealtà mutevoli.

Aaron Eckhart e Abigail Breslin in CIA - Un uomo nel mirino
Aaron Eckhart e Abigail Breslin in CIA – Un uomo nel mirino

La spiegazione del finale del film

Il film si sviluppa verso un climax in cui si rivela il vero scopo dell’organizzazione e il tradimento di figure di fiducia. Man mano che la storia si dipana, Evan comprende che le missioni che ha compiuto per decenni non erano incarichi governativi, ma manipolazioni orchestrate da Antonio Griffin, capo del Griffin Group. Griffin sfrutta Evan per eliminare concorrenti e manipolare mercati globali, mascherando gli omicidi come azioni patriottiche e mantenendo il killer ignaro della realtà. La falsa filiale della CIA, denominata US Tourism Division, è una copertura ideata per tenerlo sotto controllo.

La scomparsa di Kevin, un tempo supervisore fidato di Evan, diventa parte del complesso inganno di Griffin, che gli fa credere di agire per giustizia nazionale, mentre in realtà protegge i propri interessi. Un altro elemento chiave della trama è Monica Walker (Marysia S. Peres), analista dell’MI6 e amante di Evan, morta prima di poter rivelare le verità sull’organizzazione. Al momento della sua morte, era incinta di Kacey, che Evan scoprirà solo più tardi essere sua figlia. La rivelazione sconvolge Evan: la vita e le missioni che aveva creduto giuste erano state strumentalizzate.

La conoscenza di Kacey come figlia diventa un catalizzatore per la redenzione di Evan, che decide di smantellare il Griffin Group e proteggere ciò che resta della sua famiglia. Il rapporto tra Evan e Kevin è invece complesso. Nonostante il tradimento e la manipolazione, Evan conserva rispetto e un legame emotivo con il suo ex supervisore, condividendo ricordi di Monica e del passato. Quando Kevin si trova in pericolo durante lo scontro finale con i mercenari di Griffin, Evan gli offre la possibilità di difendersi, gesto dettato non dal perdono, ma dalla riconoscenza verso la storia comune e dal senso di obbligo verso una vecchia alleanza.

Questo atto mette in luce la crescita morale di Evan, ormai deciso a controllare il proprio destino. Il climax vede Evan e Kacey affrontare un agguato orchestrato da Griffin: circondati da mercenari d’élite, devono sopravvivere utilizzando astuzia, improvvisazione e capacità tattiche. Evan trasforma ogni oggetto in arma, orchestrando trappole e distrazioni, mentre Kacey supporta attivamente con abilità analitiche e interventi strategici. La loro fuga diventa un gioco di ingegno e coordinazione, che culmina in uno scontro diretto con Griffin e i suoi uomini, mostrando la combinazione di esperienza sul campo e intelligenza che li rende invincibili temporaneamente.

Tim Roth in CIA - Un uomo nel mirino
Tim Roth in CIA – Un uomo nel mirino

La sequenza sottolinea la trasformazione di Kacey da analista a partner attivo nelle operazioni sul campo. Dopo la sopravvivenza all’agguato, Evan si confronta direttamente con Griffin. Non più semplice pedina, ora agisce con determinazione per smantellare l’organizzazione che ha sfruttato la sua lealtà. La tensione culmina in un confronto finale che chiude la lunga catena di inganni, manipolazioni e tradimenti. Evan affronta Griffin con piena consapevolezza della portata dei crimini e della corruzione morale dietro le missioni che ha compiuto per decenni, e la scena finale vede il protagonista reclamare il controllo della propria vita, ponendo fine alla minaccia e segnando la conclusione della sua carriera da assassino sotto inganno.

La morte di Monica rimane centrale nel percorso emotivo di Evan: il senso di colpa e la responsabilità verso Kacey lo guidano nelle sue decisioni, sia sul piano strategico che morale. La figlia diventa un simbolo di redenzione, costringendo Evan a trasformare le sue capacità letali in strumenti per proteggere chi ama. L’assassino riflette sul passato, sulla lealtà tradita e sul prezzo della giustizia in un mondo di segreti, mentre la nuova vita con Kacey rappresenta l’opportunità di vivere senza violenza e manipolazione.

In definitiva, CIA – Un uomo nel mirino affronta temi di fiducia, inganno e manipolazione in un contesto di azione e suspense internazionale. Il percorso di Evan da pedina inconsapevole a uomo che riprende il controllo della propria vita costituisce il nucleo emotivo del film, mentre la scoperta di Kacey come figlia e la rivelazione dei piani di Griffin aggiungono profondità narrativa e drammaticità. La conclusione catartica unisce giustizia, vendetta e redenzione personale, lasciando lo spettatore a riflettere sulle conseguenze morali delle azioni e sul valore della verità in un mondo dominato dalla menzogna.

Perché Downton Abbey – Il Gran Finale è la fine della serie e come mai non si può escludere un reboot

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Sono passati quasi 15 anni da quando “Downton Abbey” è andato in onda per la prima volta sulla rete britannica ITV. Sei stagioni, cinque speciali natalizi, 69 nomination agli Emmy, 11 nomination ai Golden Globe e uno spin-off di una trilogia cinematografica di enorme successo più tardi, la pesante porta di legno della ormai celebre dimora signorile dei Crawley sta finalmente per essere chiusa per sempre.

Come osserva Gareth Neame, CEO di Carnival Films, Downton Abbey – Il Gran Finale, nelle sale italiane dall’11 settembre, “è sicuramente la fine”.

Quindi questa è assolutamente, definitivamente la fine di “Downton”? Ha chiesto a Neame Alex Ritman di Variety. “È sicuramente la fine e l’indizio è nel titolo. Ma mi riservo il diritto di cambiare idea.”

Quindi non vedremo mai più i Crawley, o forse è meglio dire QUESTI Crawley, dal momento che Gareth Neame sembra non disprezzare l’idea di un reboot. “Se si considerano queste importanti IP, si nota una cultura e un desiderio di rivisitarle (in riferimento al reboot di Harry Potter in produzione, ndr). Quindi non si può certo escludere che ciò accada in futuro. Vedremo se verrà realizzato di nuovo durante la mia vita o meno.”

Downton Abbey – Il Gran Finale segue Lady Mary Crawley (Michelle Dockery) coinvolta in uno scandalo nel 1930. Il cast di ritorno include anche Hugh Bonneville, Jim Carter, Penelope Wilton, Elizabeth McGovern, Brendan Coyle, Laura Carmichael, Michael Fox, Paul Copley e Paul Giamatti, a cui si uniscono nuovi arrivati ​​come Joely Richardson, Alessandro Nivola e Simon Russell Beale.

Task: il trailer della serie con Mark Ruffalo, dal 12 ottobre su Sky

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Dal 12 ottobre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW arriva TASK, un nuovo crime drama HBO in sette episodi che si mostra oggi nel trailer italiano appena rilasciato. Dal creatore dell’acclamata “Omicidio a Easttown” con Kate WinsletBrad Ingelsby, protagonisti della serie sono il candidato all’Oscar e vincitore dell’Emmy Award Mark Ruffalo (Povere creature!Un volto, due destini – I Know This Much Is TrueThe Avengers) e Tom Pelphrey (OzarkBanshee – La città del maleIron Fist).

Ambientata nella periferia operaia di Philadelphia, un agente dell’FBI (Mark Ruffalo) dirige una task force per porre fine a una serie di violente rapine compiute da un insospettabile padre di famiglia (Tom Pelphrey).

Accanto ai protagonisti Ruffalo e Pelphrey, nel cast anche Emilia Jones, Jamie McShane, Sam Keeley, Thuso Mbedu, Fabien Frankel, Alison Oliver, Raúl Castillo, Silvia Dionicio, Phoebe Fox e Martha Plimpton.

TASK è creata, scritta e prodotta da Brad Ingelsby, anche showrunner della serie; registi e produttori esecutivi Jeremiah Zagar and Salli Richardson-Whitfield. Produttori esecutivi Mark Roybal e Paul Lee per wiip, Mark Ruffalo, David Crockett e Ron Schmidt. Co-produttori esecutivi Nicole Jordan-Webber e Jeremy Yaches per Public Record.

Il trailer di TASK

Wolf King: ci sarà una stagione 3 della serie Netflix?

Il finale di Wolf King Stagione 2, serie animata disponibile Netflix, lascia forse delle domande senza risposta, nonostante le grandi emozioni che regala, e questo ci fa porre una domanda: avremo una terza stagione di Wolf King?

Beh, Kesslar sta andando a Scoria, la patria dei Werelizard. Il loro principale modo di guadagnare sono i combattimenti tra gladiatori. Pertanto, suppongo che Kesslar voglia guadagnare un sacco di soldi facendo combattere Drew per lui. Ovviamente, Drew non è così malleabile come Kesslar vorrebbe che fosse, e non si fermerà davanti a nulla finché non potrà tornare a Lyssia. Quindi, credo che Kesslar farà una proposta a Drew: guadagnare abbastanza soldi per il Conte, e lui libererà il legittimo sovrano di Lyssia. Naturalmente, Drew si renderà conto che è una grossa bugia, e pianificherà un colpo di stato e cercherà di tornare a casa. Per quanto riguarda Hector, il segno sbiadito sulla sua mano probabilmente significa che sta perdendo i suoi poteri, o forse che i suoi poteri si stanno evolvendo. E venendo a Lucas, con Orsino e Vanmorten al suo fianco, probabilmente trasformerà Highcliff in un inferno finché Drew e i suoi alleati, ora sparsi per i Sette Regni, non libereranno le terre dalle sue grinfie.

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Wolf King S2 (L to R) Ceallach Spellman as Drew Ferran in Wolf King S2. Cr. Courtesy of Netflix © 2025

Rispondiamo alla domanda fondamentale: vedremo qualcosa di tutto questo in una potenziale terza stagione di Wolf King? Secondo un rapporto ufficiale di agosto, la seconda stagione è stata l’ultima della serie. Qual è il motivo? Immagino che gli ascolti non siano così alti. Quindi, sì, dovremo tutti accettare il fatto che questi fili della trama non verranno mai risolti. I libri esistono; potete leggerli se volete. La serie è stata prodotta da Lime Pictures. Se qualche altra piattaforma di streaming decidesse di continuare queste trame, allora c’è speranza. Tuttavia, vi consiglio di non aspettarvi un simile miracolo e di andare avanti. Comunque, questi sono solo i miei pensieri sulla seconda e ultima stagione di Wolf King. Cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti qui sotto.

Wolf King Stagione 2, spiegazione del finale

Il finale della seconda stagione di Wolf King ruota intorno alla caduta di Drew e all’incoronazione del principe Lucas come nuovo sovrano di Lyssia, grazie all’appoggio del werelord di Bast, Orsino, e di Lord Vanmorten. Ma come si è arrivati a questo punto? La stagione inizia con il rapimento di Gretchen da parte di Lucas, con l’aiuto di Vankaskan e di un soldato di Re Leopold.

Grazie ai poteri necromantici di Hector, Drew e Whitley scoprono la direzione del viaggio e partono per salvarla. Lungo la strada incontrano figure chiave come Baron Ewan, Count Kesslar, Broghan, Conrad, Orsino e Trent. Intanto, Re Leopold mantiene il controllo di Highcliff con il supporto di Vanmorten, cercando di tenere a bada nobili rivali come Manfred, Mikkel, Bergan, Amelie, Vega e lo stesso Hector. Mentre Drew viene fatto prigioniero, i Catlords di Bast si muovono a sostegno di Leopold, scatenando una spirale di conflitti e tradimenti.

La confessione di Drew

Dopo essere stato catturato da Vankaskan, Drew viene incatenato con manette d’argento e tormentato da Broghan, trasformato in zombie. Vankaskan pretende che firmi una falsa confessione, negando la sua discendenza da Wergar, minacciando di distruggere tutte le città a lui fedeli. Drew rifiuta, ma quando scopre che anche il fratello adottivo Trent è in pericolo, esita. Parallelamente, Hector lotta con i suoi nuovi poteri di negromante mentre Vega guida i sopravvissuti verso le Isole Cluster, lontano da Lyssia. Alla fine, Drew firma la confessione, ma prima che venga usata la brucia, scatenando l’ira di Vankaskan, che libera contro di lui orde di zombie.

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Wolf King S2 (L to R) Ceallach Spellman as Drew Ferran in Wolf King S2. Cr. Courtesy of Netflix © 2025

La missione di salvataggio di Gretchen

Nel frattempo, Gretchen e Whitley, risvegliatesi da una trance, vengono condotte da Baba Korga e dai suoi Romari. Qui ritrovano vecchie conoscenze, ma devono affrontare la presenza ambigua di Ewan e Conrad, colpevoli di essersi piegati a Lucas. Le due ragazze chiedono loro di riscattarsi aiutandole a liberare Drew. Accettato il patto, pianificano l’assalto alla torre dove Drew è tenuto prigioniero. Durante la lotta, Drew riesce a spezzare le catene grazie all’attacco dello zombie Broghan, perdendo però una mano. Trasformatosi in lupo mannaro, riesce a liberarsi e a uccidere definitivamente Broghan, mentre Whitley apre il passaggio per raggiungerlo.

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Wolf King S2 (L to R) Ceallach Spellman as Drew Ferran in Wolf King S2. Cr. Courtesy of Netflix © 2025

Leopold muore

Lo scontro in cima alla torre degenera: le fiamme consumano l’edificio e gli zombie si rivoltano contro Vankaskan, uccidendolo. Drew, per salvare Trent, attira i non-morti lontano, lanciandosi dalla torre. Tuttavia, non cade in acqua: viene catturato dall’alleato di Kesslar e portato sulla sua nave, destinato a non rivedere più Lyssia. Trent riesce a fuggire con la spada di Wergar, mentre Gretchen, Whitley e gli altri assistono impotenti. Intanto Hector, a distanza, percepisce il sacrificio dell’amico e nota che il marchio oscuro sulla sua mano inizia a svanire.

Il finale si chiude con Orsino che conduce Lucas a Highcliff. Re Leopold, ignaro del tradimento, lo accoglie, ma Vanmorten lo immobilizza permettendo a Lucas di pugnalarlo. Orsino incorona il nuovo sovrano, sancendo la morte di Leopold e il trionfo del principe. L’ascesa di Lucas, accompagnata dalle parole “Lunga vita al re”, segna l’inizio di una nuova era per Lyssia, fatta di tradimenti, sacrifici e potere.

Mark Hamill sulla sua carriera: “Cerco ruoli che non avrei mai immaginato per me”

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Mark Hamill non è interessato ai film Marvel, o in generale a quei grossi film che comportano lunghi periodi fuori di casa. Parlando con GamesRadar+ durante il tour promozionale per The Long Walk, l’icona di Star Wars ha dichiarato di essere giunto a un punto della sua carriera in cui è interessato solo a ruoli che “non avrebbe mai immaginato” di interpretare. Ciò significa che Hamill, come già ribadito in precedenza, probabilmente non tornerà nei panni dell’eroe Luke Skywalker.

Più si invecchia, meno ci si preoccupa”, ha detto Hamill riguardo alla sua carriera di attore. “Ho detto al mio agente: ‘Continuerò a fare doppiaggio, ma non mi piace l’idea di andare sul set e lasciare la mia famiglia’. Perché con il doppiaggio, le sessioni durano quattro ore. Potresti averne due in un giorno, ma poi torni a casa da tua moglie e dai tuoi cani e dormi nel tuo letto. Quello che volevo dire è che sono arrivato a un punto in cui non ho più quella passione che mi brucia dentro“.

Non sto al telefono con il mio agente dicendo: ‘Devo recitare in un film Marvel’. Non mi interessa”, ha continuato Hamill, sottolineando che recentemente si è ritrovato in una serie di film quasi per caso. “Mi hanno offerto Il Robot selvaggio e io adoro l’animazione. È proprio il mio campo”, ha detto Hamill. “In quel caso, ho potuto dormire nel mio letto. Lo stesso vale per The King of Kings, uscito a Pasqua. Ma poi, per The Life of Chuck, avevo lavorato con Mike Flanagan in La caduta della casa degli Usher”.

“E pensavo che, vista la reputazione di Mike e quella di Stephen King, sarebbe stato il film horror soprannaturale più epico di tutti i tempi, e non riuscivo a credere a quanto fosse atipico per entrambi. E, a differenza di qualsiasi cosa avessi mai fatto o di cui avessi mai fatto parte, ho detto: ‘Oh, devo assolutamente farlo’. Non è un gran problema“.

Hamill ha poi accettato di partecipare a The Long Walk perché il ruolo del Maggiore era l’esatto opposto dell’eroico protagonista. Il film è stato girato anche in Canada, che è “un paese così bello. E in un certo senso funziona perché sei isolato. Sei lontano da casa. Sei molto più concentrato sul materiale che hai a disposizione perché non hai a che fare con i tuoi libri, i tuoi giocattoli, la tua TV e tutte le altre cose che hai a casa”.

Hamill, in precedenza, aveva rivelato al Comic-Con durante l’estate che stava pensando di ritirarsi dalla recitazione nel 2019 dopo aver completato la sua ultima apparizione nei panni di Luke Skywalker in Star Wars: L’ascesa di Skywalker. “Pensavo che in questa fase della mia carriera avrei passato più tempo con un metal detector, vagando per la spiaggia, giocando con i cani nel cortile di casa”, ha detto Hamill.

Ho detto al mio agente: ‘Sai una cosa? Non sono più motivato. Penso che mi ritirerò e mi dedicherò al doppiaggio’. E gli unici che si sono opposti sono stati il mio agente e mia moglie, perché, sai, è un bene che io sia fuori casa ogni tanto”. Possiamo dunque aspettarci di continuare a vedere Mark Hamill recitare, anche se in ruoli diversi da quelli per cui è stato sino ad oggi conosciuto. Il che apre naturalmente le porte a tante possibili sorprese.

Beauty in Black Stagione 2 – Parte 1, spiegazione del finale: Kimmie governa le Bellarie

Beauty in Black stagione 2 si apre con una svolta decisiva: Kimmie, ex ballerina esotica, annuncia alla potente famiglia Bellarie che non accetterà più mancanze di rispetto. Da poco diventata la nuova signora Bellarie e soprattutto la COO dell’azienda di prodotti per capelli Beauty in Black, Kimmie rivendica il ruolo di leader con l’obiettivo di portare l’impero familiare a un livello superiore. La sua ascesa sorprende e destabilizza gli eredi naturali del patrimonio, i figli di Horace, Roy e Charles, abituati a considerare l’azienda come un diritto di nascita. Horace, però, stanco dell’arroganza dei suoi figli e dei giochi di potere del fratello Norman e dell’ex moglie Olivia, sceglie di sostenere la nuova moglie.

La trasformazione di Kimmie

Nonostante Horace sia in Italia per curare un cancro con terapie sperimentali, Kimmie dimostra di poter reggere il peso della leadership senza il suo aiuto. Forte di studi e ricerche personali, mette subito in atto nuove strategie aziendali. L’attrice Taylor Polidore Williams sottolinea come la crescita del personaggio sia uno dei punti centrali della stagione: Kimmie, incoraggiata dalla fiducia del marito, si trasforma da outsider a figura dominante, pronta a conquistare un posto legittimo nella dinastia Bellarie.

Lo scontro con Mallory

La nuova posizione di potere non passa inosservata a Mallory, ex “regina” indiscussa dell’azienda, che non accetta di buon grado l’arrivo di Kimmie. Crystle Stewart, interprete di Mallory, evidenzia come la rivalità tra le due donne diventi un motore narrativo fondamentale. Mallory, abituata a manipolare gli altri con il fascino, si accorge presto che Kimmie non si lascia intimidire. Questo le fa nascere un rispetto ambiguo: tra loro potrebbe nascere un’alleanza, ma è più probabile che la tensione si trasformi in una guerra di potere senza esclusione di colpi.

Beauty in Black stagione 2
Beauty In Black. (L to R) Crystle Stewart as Mallory, Julian Horton as Roy, Debbi Morgan as Olivia in episode 201 of Beauty In Black. Cr. Quantrell Colbert/Netflix © 2025

I segreti di Charles

Parallelamente, la trama si concentra su Charles, figlio di Horace, che viene smascherato dal fratello Roy mentre vive una relazione segreta con l’avvocato Varney. Il pettegolezzo diventa presto un’arma nelle lotte familiari. A complicare la situazione, Charles uccide alcuni dipendenti di un club che tentano di derubarlo e cerca l’aiuto di Varney per occultare i cadaveri. Questa spirale di violenza e segreti rischia di compromettere la sua posizione e mette a dura prova la lealtà del suo compagno.

Rain e Sylvie nel caos

Sul fronte domestico, non mancano drammi. Rain, migliore amica di Kimmie, sopravvive a un intervento estetico malriuscito e desidera vendicarsi della responsabile, Daga. Con l’aiuto dell’agente Alex, incaricato di sorvegliarla, finisce in una sparatoria che lascia due morti. La situazione degenera ulteriormente quando Rain spinge Glen, figlio del capo della sicurezza Jules, da una finestra, convinta che stesse aggredendo Sylvie, sorella minore di Kimmie. Sebbene Glen sopravviva, le sue condizioni sono gravi e Kimmie si trova costretta a proteggere Rain e Sylvie dalle conseguenze.

Beauty in Black stagione 2
Beauty In Black. (L to R) Amber Reign Smith as Rain, Taylor Polidore Williams as Kimmie, Bailey Tippen as Sylvie in episode 201 of Beauty In Black. Cr. Quantrell Colbert/Netflix © 2025

Il destino di Angel

Un’altra trama parallela riguarda Angel, vittima designata di un attentato ordinato da Horace. Sopravvissuto miracolosamente all’agguato, finge la propria morte per proteggere la famiglia, rifugiandosi nella residenza dei Bellarie e approfittando delle risorse economiche a disposizione. La sua presenza nascosta promette nuovi colpi di scena.

Attese per la seconda parte

La prima metà della stagione si conclude con tensioni crescenti e alleanze incerte. La rivalità tra Kimmie e Mallory è destinata a intensificarsi, con nuovi tradimenti e ribaltamenti di potere. Secondo gli attori, gli spettatori devono aspettarsi sorprese, alleanze impreviste e colpi di scena mozzafiato. Come sempre in Beauty in Black, nulla è definitivo e la seconda parte promette di spingere ancora più in là i conflitti familiari e personali.

Berlino: codice rosso, Apple TV+ annuncia il rinnovo per una seconda stagione

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Apple TV+, in coproduzione con ZDF, ha annunciato il rinnovo per una seconda stagione da otto episodi di “Berlino: codice rosso“, un medical drama in lingua tedesca dal ritmo serrato vincitrice del German Television Award come Miglior Serie Drammatica. Creato dall’ex medico di pronto soccorso – diventato sceneggiatore – Samuel Jefferson, la serie vede come protagonisti Haley Louise Jones (“La mia prediletta”, “Paradise”) e Slavko Popadić (“Crooks”).

Fin dal debutto, la serie, co-creata da Viktor Jakovleski, ha riscosso un successo di respiro internazionale. Definita “avvincente”, “esaltante” e “il medical drama più emozionante e coinvolgente degli ultimi anni” e descritta come “dinamica” e “all’avanguardia”, la serie si distingue per “riprese immersive e montaggio serrato”, oltre a un cast “di prim’ordine” che offre “interpretazioni sincere e una grande rappresentazione del caos e del logorio emotivo del pronto soccorso”, mantenendo il pubblico “col fiato sospeso per scoprire cosa accadrà”. Il gradimento di pubblico e critica è cresciuto parallelamente all’uscita di nuovi episodi ogni settimana su Apple TV+, portando “Berlino: codice rosso” a conquistare un punteggio del 100% su Rotten Tomatoes.

La trama della prima stagione di Berlino: codice rosso

La prima stagione ha mostrato agli spettatori che gestire un pronto soccorso caotico nell’ospedale più complicato e sovraffollato di Berlino non è un compito da poco per la giovane dottoressa Parker (Haley Louise Jones), che cerca un nuovo inizio nella grande città dopo l’implosione della sua vita privata a Monaco. Quando cerca di attuare le riforme necessarie, Parker si scontra con la resistenza del personale ospedaliero, sottopagato, mal equipaggiato e costantemente stremato, che sopravvive solo grazie a un’indispensabile dose di umorismo nero. Eppure, di fronte a un sistema sanitario sempre più spietato, questa squadra malconcia deve mettere da parte le proprie differenze e unire le forze per salvare delle vite.

Berlino - codice rosso
afak Şengül in “Berlino: codice rosso”, ora disponibile su Apple TV+.

“Berlino: codice rosso” vede protagonisti Haley Louise Jones e Slavko Popadić insieme a un cast corale che comprende Şafak Şengül (“Una mamma contro G. W. Bush”), Aram Tafreshian (“Dogs of Berlin”), Samirah Breuer (“Il Grifone”), Bernhard Schütz (“Barbari”) e Peter Lohmeyer (“I don’t work here”) e Benjamin Radjaipour (”Fidanzata in affitto”).

La prima stagione di “Berlino: codice rosso” ha ottenuto sei nomination ai German Television Award, tra cui: Miglior Serie Drammatica; Miglior Attrice Haley Louise Jones; Miglior Attore Slavko Popadić; Miglior Regia Alex Schaad e Fabian Möhrke; Miglior Fotografia Tim Kuhn e Jieun Yi; Miglior Montaggio Gesa Jäger, Julia Kovalenko, Adrienne Hudson e Bobby Good, vincendo per Miglior Serie Drammatica e Miglior Fotografia.

La serie è prodotta da Violet Pictures e Real Film Berlin per Apple TV+ e ZDF, con Alexis von Wittgenstein (“Oktoberfest: birra e sangue”) di Violet Pictures e il nominato agli Emmy Henning Kamm (“Unorthodox”) di Real Film come produttori esecutivi.

Super Mario Galaxy – Il film: un trailer rivela il titolo ufficiale!

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Il sequel del film Super Mario Bros. (qui la nostra recensione) ha un titolo ufficiale: Super Mario Galaxy – Il film. Uscito nel 2023, l’adattamento cinematografico da record della Universal della serie di videogiochi Mario della Nintendo è stato un grande successo al botteghino, incassando oltre 1 miliardo di dollari in totale. Ha reso popolari gli adattamenti dei videogiochi e ha portato a un sequel, che uscirà nelle sale il 3 aprile 2026.

Ora, Illumination ha rivelato il titolo ufficiale del sequel in arrivo con un teaser trailer, che indica una massiccia espansione del mondo di Super Mario Bros. Con la rivelazione di questo titolo, si stabilisce anche che il sequel prende ispirazione dall’omonimo videogioco Nintendo pubblicato nel 2007.

La notizia è stata annunciata durante un Nintendo Direct, in vista del 40° anniversario del videogioco originale “Super Mario Bros.” del 13 settembre 1985. Il Nintendo Direct è iniziato proprio con il teaser del sequel, che mostra dunque Mario addormentato sotto un albero con il castello della Principessa Peach in lontananza, mentre la telecamera inquadra lo spazio. Si intravedono rapidamente Monty Mole che scava sottoterra, Cheep Cheeps che nuota in un ruscello e i Toads che corrono intorno al castello.

Disney+: tutti i film, le serie tv e i show in arrivo questo autunno

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Disney+ ha annunciato la sua line-up di titoli autunnali in arrivo in Italia che offrirà agli spettatori un intrattenimento imperdibile, tra attesissime serie tv, il ritorno di titoli amati dai fan, nuovi film e il calcio in diretta. L’annuncio segue i recenti debutti dell’acclamata serie drama fantascientifica di FX, Alien: Pianeta Terra, della quinta stagione della pluripremiata serie comedy Only Murders in the Building, del film Disney campione di incassi Lilo & Stitch, e del film Marvel Studios ricco di azione Thunderbolts*, in aggiunta a tanti altri titoli disponibili su Disney+, tra cui Italia’s Got Talent, il talent show di successo prodotto da Fremantle Italia, la cui finale sarà trasmessa in diretta, per la prima volta sulla piattaforma streaming, il 31 ottobre.

Su Disney+ è in arrivo All’s Fair, il legal drama originale di Ryan Murphy interpretato da Kim Kardashian, Naomi Watts, Niecy Nash-Betts, Teyana Taylor, Matthew Noszka, con Sarah Paulson e Glenn Close, che segue un team di avvocatesse divorziste che affrontano  separazioni rischiose, segreti scandalosi e alleanze instabili, dentro e fuori dall’aula di tribunale. Inoltre, l’attesissimo ritorno di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo (10 dicembre) porta i fan in una nuova, avvincente missione con Percy e i suoi amici che si avventurano nel Mare dei Mostri per trovare il Vello d’Oro, l’unica cosa che possa salvare il Campo Mezzosangue.

Debutteranno in autunno anche la serie comedy Chad Powers, co-creata, co-sceneggiata e interpretata da Glen Powell, che è anche l’executive producer; la seconda stagione di High Potential, con protagonista Kaitlin Olson; la terza stagione del reality di successo La vita segreta delle mogli mormoni; il nuovo film 20th Century Studios Swiped; il film animato Disney e Pixar Elio e tanti altri titoli.

Questo autunno, inoltre, gli appassionati di calcio potranno vivere l’azione e le emozioni della UEFA Women’s Champions League. Ogni partita della stagione 2025-2026 sarà disponibile in diretta su Disney+, a partire dal 7 ottobre 2025.

DISNEY+ ORIGINAL

Disponibile su Disney+ in Italia, con una nuova puntata ogni venerdì, anche la nuova edizione di Italia’s Got Talent, il talent show di successo prodotto da Fremantle Italia, con Alessandro Cattelan, per la prima volta giudice di un talent show, Elettra Lamborghini, Mara Maionchi e Frank Matano, e alla conduzione Aurora e Fru dei The Jackal. È possibile seguire Italia’s Got Talent sulla piattaforma streaming ogni venerdì con le Audition e le semifinali, mentre la finale sarà trasmessa in diretta, per la prima volta su Disney+, il 31 ottobre.

Tra i titoli originali britannici in arrivo questo autunno c’è la docuserie in tre episodi Sneaker Wars: Adidas v Puma (24 settembre): con un accesso esclusivo a due dei più grandi brand al mondo, la serie offre uno sguardo inedito dietro le quinte della feroce rivalità decennale tra due giganti mondiali dell’abbigliamento sportivo, nata da una faida familiare.

Le produzioni originali locali europee continuano a offrire una varietà di crime drama avvincenti per tenere incollati gli spettatori di Disney+. Dalla Polonia arriva Gli omicidi di Breslavia (12 settembre), una serie composta da otto episodi ambientata nel 1936 che segue il commissario Franz Podolsky, dai modi discutibili ma efficaci, mentre indaga su un brutale omicidio, dando inizio a una pericolosa caccia all’uomo in cerca dell’assassino. Dalla Francia, Lost Station Girls: il Mostro della Stazione (in arrivo a ottobre) segue un’indagine straordinaria lunga più di vent’anni nel Sud della Francia, dove una ragazza adolescente e tre giovani donne vengono trovate assassinate vicino alla stazione ferroviaria di Perpignano. Per gli appassionati di serie crime drama Nordic, dalla Svezia, arriva una serie cupa e visivamente intensa, To Cook A Bear (15 ottobre), basata sul romanzo best seller del 2017 dell’autore Mikael Niemi, con Gustaf Skarsgård.

In ambito crime e comedy-drama, arriva Call My Agent – Berlino (dal 12 settembre), l’adattamento tedesco della serie francese Chiami il mio agente!, in cui gli agenti dell’agenzia di attori Stern lottano per il loro futuro. Dalla Spagna, La Suerte: Una serie di coincidenze (8 ottobre), un’eccentrica serie comedy composta da sei episodi diretta da Paco Plaza che racconta la storia di un’amicizia unica con il mondo della corrida sullo sfondo.

La serie originale coreana Tempest, che ha debuttato in esclusiva su Disney+ il 10 settembre in tutto il mondo, presenta uno dei cast internazionali più imponenti mai visti in un K-drama. Questo spy thriller segue Seo Munju, un’ex diplomatica dotata di grandi abilità, mentre cerca di scoprire la verità dietro un attentato alla vita di un candidato presidenziale.

GENERAL ENTERTAINMENT

L’offerta impareggiabile di general entertainment di Disney+ continua a crescere questo autunno, con l’aggiunta di molti attesissimi titoli. Questi includono l’avvincente legal drama di Ryan Murphy, All’s Fair (novembre 2025), con Kim Kardashian, Naomi Watts, Niecy Nash-Betts, Teyana Taylor, Matthew Noszka, Sarah Paulson e Glenn Close; Chad Powers(30 settembre), una nuova serie comedy originale con Glen Powell, che racconta la storia dell’ex quarterback di successo Russ Holliday, che cerca di rivivere i suoi sogni travestendosi dallo stravagante giocatore di talento Chad Powers, e Murdaugh: Morte in famiglia (15 ottobre), ispirato dal celebre podcast Murdaugh Murders.

Per i fan dei Jonas Brothers è in arrivo A Very Jonas Christmas Movie (14 novembre), una comedy prodotta da 20th Television e Disney Branded Television, in cui Kevin Jonas, Joe Jonas e Nick Jonas affrontano un’escalation di ostacoli mentre cercano di arrivare da Londra a New York in tempo per trascorrere il Natale con le loro famiglie.

Nella line-up autunnale anche molte serie amate dai fan, tra cui la seconda stagione di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo (10 dicembre), la tredicesima stagione della sitcom animata fantascientifica Futurama (16 settembre), il ritorno della serie crime drama originale High Potential (prossimamente) e della terza stagione di La vita segreta delle mogli mormoni (13 novembre).

LUCASFILM

Questo autunno su Disney+ arriverà LEGO Star Wars: Rebuild the Galaxy: Pieces of the Past (19 settembre), che porta avanti la storia iniziata nel 2024 con LEGO® Star Wars: Rebuild the Galaxy. Una nuova minaccia si erge nella galassia, così Sig e Dev Greebling devono unire i loro poteri di Costruzione della Forza e Demolizione Sith per fermarla. Insieme a Jedi Bob, Yesi Scala e Servo, viaggeranno negli angoli più remoti della storia di LEGO Star Wars, scoprendo pezzi di tutte le galassie precedenti. Nella versione originale ritornano a dare voce ai personaggi Gaten Matarazzo (Sig Greebling), Tony Revolori (Dev Greebling), Bobby Moynihan (Jedi Bob), Marsai Martin (Yesi Scala), Michael Cusack (Servo), Billy Dee Williams (Il Landoloriano), Ahmed Best (Darth Jar Jar), Anthony Daniels (C-3PO), Sam Witwer (Maul), Helen Sadler (Darth Rey), Phil LaMarr (Darth Kit Fisto), Matthew Wood (Generale Grievous), Jake Green (Greedo), Shelby Young (Principessa Leia), Piotr Michael (Yoda), Matt Sloan (Jedi Vader), Trevor Devall (Maestro Jedi Sheev), Dee Bradley Baker (Darth Nubs), Naomi Ackie (Jedi Jannah), Kevin Michael Richardson (Jedi Jabba the Hutt), Kelly Marie Tran (Darth Rose Tico). Con uno speciale cameo di Mark Hamill (Luke Skywalker). La serie sequel in quattro parti vede anche, nella versione originale, le voci di Dan Stevens nel ruolo di Solitus, Ben Schwartz in quello di Jaxxon, Jennifer Hale nei panni di Viper, Ashley Eckstein in quelli di Ahsoka Tano, Catherine Taber nel ruolo di “Pirate Queen” Amidala, Cameron Monaghan in quello di Cal Kestis, Andre Sogliuzzo nei panni di Cassian Andor, Nika Futterman in quelli di Asajj Ventress, James Arnold Taylor nel ruolo di Obi-Wan Kenobi, Brian George in quello di Ki-Adi-Mundi, e Alan Tudyk nei panni di K-2SO. LEGO Star Wars: Rebuild the Galaxy – Pieces of the Past è scritta da Dan Hernandez e Benji Samit, che sono anche gli executive producer, ed è diretta da Chris Buckley. James Waugh, Jacqui Lopez, Josh Rimes, Jill Wilfert, Jason Cosler e Keith Malone sono gli executive producer. Daniel Cavey & Dan Langlois sono i produttori. Prodotta in collaborazione con Atomic Cartoons.

DISNEY & PIXAR

Elio (17 settembre), l’ultimo capitolo della tradizione di storytelling di Disney e Pixar, segue Elio, un fanatico dello spazio con una fervida immaginazione, che si ritrova in una disavventura cosmica in cui deve stringere nuovi legami con eccentriche forme di vita aliene, superare una crisi di proporzioni intergalattiche e scoprire, in qualche modo, chi è destinato a essere.

20TH CENTURY STUDIOS

Ispirato alla storia vera e provocatoria della visionaria fondatrice della piattaforma di incontri online Bumble, il nuovo film 20th Century Studios Swiped (19 settembre) segue la neolaureata Whitney Wolfe, interpretata da Lily James, che con straordinaria determinazione e ingegnosità riesce a farsi strada nel settore tecnologico dominato dagli uomini e a lanciare un’innovativa app di incontri (due, in realtà) acclamata a livello mondiale, ponendo le basi per diventare la più giovane miliardaria che si è fatta da sola. Il film è interpretato anche da Ben Schnetzer, Myha’la, Jackson White, Dan Stevens, Ian Colleti, Mary Neely, Ana Yi Puig, Aidan Laprete, Pedro Correa, Coral Peña e Pierson Fode. Diretto da Rachel Lee Goldenberg da una sceneggiatura della stessa Goldenberg, Bill Parker e Kim Caramele, il film è prodotto da Lily James e dal duo di produttori Jennifer Gibgot e Andrew Panay attraverso la loro casa di produzione Ethea Entertainment.

A partire da ieri, giovedì 11 settembre, fino al 27 settembre, i clienti nuovi e coloro che riattiveranno la sottoscrizione in Italia potranno abbonarsi a Disney+ Standard con pubblicità a € 2,99 al mese (con un risparmio di € 9,00 rispetto al normale costo mensile per tre mesi), Disney+ Standard a €  5,99 al mese (con un risparmio di € 12,00 rispetto al normale costo mensile per tre mesi) o Disney+ Premium a € 9,99 al mese (con un risparmio di € 12,00 rispetto al normale costo mensile per tre mesi), come parte di un’offerta a tempo limitata al termine della quale i piani si rinnoveranno automaticamente al prezzo mensile in vigore fino alla cancellazione dell’abbonamento.

Disney+ offre contenuti per tutti, con nuove serie TV, film di successo e titoli originali esclusivi in arrivo nel corso di tutto l’anno dei sei brand principali: Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e Star. Con un’infinita library di intrattenimento, che spazia dai documentari ai film drammatici acclamati dalla critica, dalle commedie ai classici d’animazione. Gli abbonati potranno scegliere tra serie originali come la serie FX originale Alien: Pianeta Terra, Only Murders in the Building, la serie FX The Bear così come gli ultimi blockbuster che includono il film Disney Lilo & Stitch e il film Marvel Studios Thunderbolts*, ma anche la nuova edizione di Italia’s Got Talent, il talent show di successo prodotto da Fremantle Italia disponibile ogni venerdì su Disney+.

ULTERIORI INFORMAZIONI SUI TITOLI (in ordine cronologico di debutto)

Italia’s Got Talent – La nuova edizione dello show di successo prodotto da Fremantle Italia è disponibile in esclusiva su Disney+ in Italia. È possibile seguire Italia’s Got Talentsulla piattaforma streaming ogni venerdì con le Audition e le semifinali, mentre la finale sarà trasmessa in diretta, per la prima volta su Disney+, il 31 ottobre. Alessandro Cattelan, per la prima volta giudice di un talent show, siede al tavolo insieme alla cantante Elettra Lamborghini e agli amatissimi veterani Mara Maionchi, talent scout e volto televisivo, e l’attore e comico Frank Matano, riconfermati ancora una volta per scovare i migliori talenti del nostro Paese. Alla conduzione tornano Aurora e Fru che portano la loro ironia sul palco e accompagnano i concorrenti nel loro percorso per conquistare il titolo di campione di Italia’s Got Talent.
Italia’s Got Talent è un programma di Valdo Gamberutti, Federico Giunta, Celeste Laudisio, Marco Terenzi, Leonardo Zani con Tommaso Di Giulio, Gianvincenzo Morabito, Michela Morano, Germana Renzi, Mattia Tamburo. La regia è di Luigi Antonini, la regia del backstage è di Marco Manes. Direttore artistico Angelo Bonello. Direttore della fotografia Ivan Pierri, direttore della fotografia backstage Massimiliano Fusco. Scene di Luigi Maresca.
Ora disponibile su Disney+ con una nuova puntata ogni venerdì

Tempest – Quando viene commesso un attentato contro un candidato alla presidenza, una cospirazione multinazionale che coinvolge “Stati canaglia”, agenzie di sicurezza e informazioni riservate minaccia la stabilità della penisola coreana. Tempest, un nuovo thriller di spionaggio con uno dei cast internazionali più imponenti mai visti finora in un K-drama, segue le vicende di Seo Munju, un’abile ex diplomatica, mentre cerca di scoprire la verità dietro un attentato ai danni di un candidato alla presidenza. Dopo aver scoperto che il candidato era stato accusato di essere una spia nordcoreana, Munju indaga sul suo passato, aprendo un vaso di Pandora pieno di inganni, segreti di Stato e molto altro. Protetta da Paik Sanho, un mercenario con un passato sospetto e un finanziatore segreto, Munju si ritrova ripetutamente sotto attacco mentre scopre una cospirazione internazionale che arriva fino alla Casa Bianca. Ma, con il pericolo che incombe sempre di più, Sanho riuscirà a proteggere il suo capo e a controllare le proprie emozioni?
Ora disponibile su Disney+

Call My Agent – Berlino – Adattamento tedesco della serie francese di successo Chiami il mio agente!, in cui gli agenti dell’agenzia di attori Stern lottano per il loro futuro.
Data di debutto: 12 settembre

Gli omicidi di Breslavia – Una serie composta da otto episodi ambientata nel 1936 che segue il commissario Franz Podolsky, dai modi discutibili ma efficaci, mentre indaga su un brutale omicidio, dando inizio a una pericolosa caccia all’uomo in cerca dell’assassino.
Data di debutto: 12 settembre

Futurama Stagione 13 – Bender è fuori controllo! Un vulcano sta per esplodere! Fry affronta un rivale per l’amore di Leela! E il dottor Zoidberg ascende in paradiso?! L’emozione potrebbe essere troppa! Gli spettatori sono avvisati: arriva la nuova stagione di Futurama!
Data di debutto: 16 settembre

Elio Disney e Pixar – Per secoli le persone hanno guardato all’universo in cerca di risposte. In questo film divertente e ricco di azione di Disney e Pixar Elio, l’universo risponde! Questa disavventura cosmica presenta Elio, un fanatico dello spazio con una fervida immaginazione e una grande ossessione per gli alieni. Così, quando viene teletrasportato nel Comuniverso, un’organizzazione interplanetaria con rappresentanti di galassie lontane, Elio è pronto per un’impresa epica. Identificato per errore come leader della Terra, Elio deve stringere nuovi legami con eccentriche forme di vita aliene, superare una crisi di proporzioni intergalattiche e scoprire in qualche modo chi è, e dove è veramente destinato a stare.
Data di debutto: 17 settembre

LEGO® Star Wars: Rebuild the Galaxy: Pieces of the Past – LEGO® Star Wars: Rebuild the Galaxy: Pieces of the Past porta avanti la storia iniziata nel 2024 con LEGO® Star Wars: Rebuild the Galaxy. Una nuova minaccia si erge nella galassia, così Sig e Dev Greebling devono unire i loro poteri di Costruzione della Forza e Demolizione Sith per fermarla. Insieme a Jedi Bob, Yesi Scala e Servo, viaggeranno negli angoli più remoti della storia di LEGO Star Wars, scoprendo pezzi di tutte le galassie precedenti. Nella versione originale ritornano a dare voce ai personaggi Gaten Matarazzo nel ruolo di Sig Greebling, Tony Revolori in quello di Darth Dev, Bobby Moynihan nei panni di Jedi Bob, Marsai Martin in quelli di Yesi Scala, Michael Cusack nel ruolo di Servo, Ahmed Best in quello di Darth Jar Jar e con uno speciale cameo di Mark Hamill nel ruolo di Luke Skywalker. La serie sequel, composta da quattro episodi, vede anche, nella versione originale, le voci di Dan Stevens nel ruolo di Solitus, Ashley Eckstein in quello di LEGO BrickHeadz™ Ahsoka Tano e Ben Schwartz in quello di Jaxxon. LEGO Star Wars: Rebuild the Galaxy: Pieces of the Past è scritta da Dan Hernandez e Benji Samit, che sono anche gli executive producer, ed è diretta da Chris Buckley. James Waugh, Jacqui Lopez, Josh Rimes, Jill Wilfert, Jason Cosler e Keith Malone sono gli executive producer. Daniel Cavey & Dan Langlois sono i produttori. Prodotta in collaborazione con Atomic Cartoons.
Data di debutto: 19 settembre

Swiped di 20th Century Studios – Ispirato alla storia vera e provocatoria della visionaria fondatrice della piattaforma di incontri online Bumble, il nuovo film 20th Century StudiosSwiped segue la neolaureata Whitney Wolfe (Lily James), che con straordinaria determinazione e ingegnosità riesce a farsi strada nel settore tecnologico dominato dagli uomini e a lanciare un’innovativa app di incontri (due, in realtà) acclamata a livello mondiale, ponendo le basi per diventare la più giovane miliardaria che si è fatta da sola. Il film è interpretato anche da Ben Schnetzer, Myha’la, Jackson White, Dan Stevens, Ian Colleti, Mary Neely, Ana Yi Puig, Aidan Laprete, Pedro Correa, Coral Peña e Pierson Fode. Diretto da Rachel Lee Goldenberg da una sceneggiatura scritta dalla stessa Goldenberg, Bill Parker e Kim Caramele, il film è prodotto da Lily James e dal duo di produttori Jennifer Gibgot e Andrew Panay attraverso la loro casa di produzione Ethea Entertainment.
Data di debutto: 19 settembre

Sneaker Wars: Adidas v Puma –  Un documentario in tre episodi realizzato dallo Studio 99 di David Beckham che approfondisce la feroce rivalità decennale tra due giganti mondiali dell’abbigliamento sportivo, nata da una faida familiare.
Data di debutto: 24 settembre

Chad PowersDopo otto anni dall’errore imperdonabile che ha stroncato la sua promettente carriera nel college football, il quarterback di successo Russ Holliday cerca di rivivere i suoi sogni travestendosi da Chad Powers, uno stravagante giocatore di talento che entra a far parte di una squadra in difficoltà, i South Georgia Catfish.
Data di debutto: 30 settembre

La Suerte: Una serie di coincidenze – Una serie comedy composta da sei episodi del regista Paco Plaza, che racconta una singolare amicizia sullo sfondo del mondo della corrida.
Data di debutto: 8 ottobre

Lost Station Girls: il Mostro della Stazione – Segue una straordinaria indagine durata più di vent’anni e condotta nel sud della Francia, quando una ragazza adolescente scompare e tre giovani donne vengono trovate assassinate vicino alla stazione ferroviaria di Perpignano.
Data di debutto: 8 ottobre

Murdaugh: Morte in famiglia – Maggie e Alex conducono una vita lussuosa e privilegiata in quanto membri di una delle più potenti dinastie legali della Carolina del Sud. Ma quando il loro figlio Paul rimane coinvolto in un incidente mortale in barca, la famiglia si trova ad affrontare una prova senza precedenti. Man mano che i particolari vengono alla luce ed emergono nuove sfide, i legami della famiglia con diverse morti misteriose sollevano interrogativi che minacciano tutto ciò che Maggie e Alex hanno di più caro. Ispirato al popolare podcast “Murdaugh Murders”.
Data di debutto: 15 ottobre

To Cook A Bear – Basata sul romanzo best seller del 2017 dell’autore Mikael Niemi, è interpretata da Gustaf Skarsgård.
Data di debutto: 15 ottobre

All’s Fair – Un team di avvocatesse divorziste lascia uno studio dominato dagli uomini per aprirne uno proprio di successo. Feroci, brillanti ed emotivamente complicate, affrontano separazioni rischiose, segreti scandalosi e alleanze instabili, sia in tribunale che tra di loro. In un mondo in cui i soldi parlano e l’amore è un campo di battaglia, queste donne non si limitano a partecipare al gioco, ma lo cambiano.
Data di debutto: novembre 2025

La vita segreta delle mogli mormoni Stagione 3 – Il #Momtok è tornato, ma accuse e rivelazioni sconvolgenti minacciano il suo futuro. Le protagoniste affrontano una crisi di amicizia mentre le lealtà cambiano, la fiducia viene messa alla prova, e i confini tra realtà e finzione si assottigliano. Quando la ricerca della verità mette in discussione la loro integrità, ha inizio una battaglia morale e si accende uno scontro tra #Momtok e #Dadtok. La sorellanza e tutto ciò che hanno costruito sono in bilico: le protagoniste riusciranno a trovare la strada verso la salvezza? O i loro peccati distruggeranno per sempre il #Momtok?
Data di debutto: 13 novembre

A Very Jonas Christmas Movie – Kevin Jonas, Joe Jonas e Nick Jonas affrontano un’escalation di ostacoli mentre cercano di arrivare da Londra a New York in tempo per trascorrere il Natale con le loro famiglie.  I Jonas Brothers sono anche produttori.
Data di debutto: 14 novembre

Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo Stagione 2 – La seconda stagione di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo è basata su “Il mare dei mostri”, il secondo capitolo della serie di libri best-seller di Rick Riordan, autore pluripremiato, pubblicata da Disney Hyperion ed edita in Italia da Mondadori. Nella nuova stagione, Percy Jackson ritorna al Campo Mezzosangue un anno dopo e scopre che il suo mondo è stato completamente stravolto. La sua amicizia con Annabeth sta cambiando, scopre di avere un ciclope come fratello, Grover è scomparso e il campo è sotto assedio dalle forze di Crono. Il viaggio di Percy per rimettere le cose a posto lo porterà fuori da ogni mappa, nelle pericolose acque del Mare dei Mostri, dove un destino segreto attende il figlio di Poseidone.
Data di debutto: 10 dicembre

High Potential Stagione 2 – Scritta da Drew Goddard (The Good Place, Sopravvissuto – The Martian) e interpretata da Kaitlin Olson, High Potential segue una mamma single con una mente eccezionale, il cui talento non convenzionale per la risoluzione dei crimini la porta a un’insolita e inarrestabile collaborazione con un detective esperto e ligio alle regole (Daniel Sunjata). Basato sulla popolare serie francese Morgane – Detective geniale, High Potential è interpretata da Kaitlin Olson nel ruolo di Morgan, Daniel Sunjata in quello di Karadec, Javicia Leslie nei panni di Daphne, Deniz Akdeniz nel ruolo di Lev “Oz” Ozdil, Amirah J in quello di Ava, Matthew Lamb nei panni di Elliot, Steve Howey in quelli di Nick Wagner e Judy Reyes nel ruolo di Selena. Data di debutto: Prossimamente.

Presunto innocente – Stagione 2: Matthew Rhys nel cast al fianco di Jake Gyllenhaal

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La pluripremiata serie drammatica legale di AppleTV+, Presunto innocente, ha appena acquisito un nuovo importante membro del cast. La prima stagione di Presunto innocente vedeva Jake Gyllenhaal nei panni di un procuratore distrettuale che viene indagato come sospettato dell’omicidio di una collega con cui aveva una relazione sentimentale, nonostante fosse sposato. La serie legale, in qualche modo trascurata, è stata creata da David E. Kelley.

Oltre a Gyllenhaal, la prima stagione di Presunto innocente vedeva protagonisti Ruth Negga, Bill Camp, O-T Fagbenle, Chase Infiniti, Nana Mensah, Renate Reinsve, Peter Sarsgaard e altri. La serie è stata adattata dall’omonimo libro, da cui è stato tratto un film nel 1990 con Harrison Ford nel ruolo principale. La serie è stata un successo di critica, con la prima stagione che ha ottenuto quattro nomination agli Emmy.

Per la seconda stagione della serie, Presumed Innocent ha scritturato Matthew Rhys nel ruolo principale. Reciterà al fianco di Rachel Brosnahan. Poiché Presumed Innocent è una serie antologica, il cast dei personaggi è completamente nuovo. La seconda stagione della serie uscirà nel corso del 2026.

Rhys interpreterà il marito del personaggio di Brosnahan. Il suo personaggio è un procuratore, mentre quello di Brosnahan è un avvocato difensore. Jack Reynor interpreterà il cliente del personaggio di Brosnahan che sviluppa un rapporto scomodo con lei.

Cosa significa questo per Presumed Innocent – Stagione 2

Il casting di Rhys e Brosnahan indica che la seconda stagione di Presumed Innocent sarà completamente diversa dalla prima. La seconda stagione della serie thriller legale seguirà Leila Reynolds (Brosnahan), un avvocato difensore a cui viene assegnato un caso in cui un giudice è stato assassinato e lei deve difendere il giovane accusato dell’omicidio.

La prima stagione di Presumed Innocent è stata pubblicata su Apple TV+ il 12 giugno 2024.

Leila inizialmente crede che il caso sia fuori dalla sua portata, ma le cose si complicano ulteriormente quando l’uomo che sta difendendo le mostra i suoi sentimenti, che potrebbero portare a un’ossessione. La seconda stagione di Presumed Innocent è basata su Dissection of a Murder di Jo Murray, un romanzo che uscirà nel 2026.

Il fatto che il libro non sia ancora stato pubblicato indica che la seconda stagione avrà un’atmosfera più moderna rispetto alla prima stagione di Presumed Innocent. È stato confermato che il personaggio di Rhys è un marito, ma la sua personalità e i suoi conflitti personali sono ancora sconosciuti.