Lo stunt di
Ben Affleck nei panni di Batman,
Richard Cetrone, ha rivelato il motivo per cui era
particolarmente eccitato all’idea di usare delle pistole durante le
riprese di una celebre scena di Batman v Superman: Dawn of Justice. Cetrone ha
interpretato lo stunt di Affleck anche in Suicide
Squad e Justice
League, sebbene nessuna di queste due apparizione del
Crociato di Gotham sia stata controversa come la scena di
sparatoria in BvS.
Batman v Superman: Dawn of Justice ha attirato
l’ira di molti fan per l’approccio del regista Zack
Snyder al personaggio del Cavaliere Oscuro. Le
critiche più accese si sono concentrate proprio sull’uso delle armi
da fuoco da parte di Batman, critiche che sono andate di pari passo
col fatto che il Crociato di Gotham uccidesse diverse persone
durante tutto l’arco narrativo del film.Questo perché, nella maggior parte delle raffigurazioni
moderne di Batman, il personaggio ha due regole: non uccide e non
usa pistole.
La decisione di
Snyder di ignorare quei tratti del personaggio abbastanza
consolidati ha inevitabilmente provocato le reazioni da parte di
quei fan che sentivano che il regista stesse violando alcuni degli
assetti morali fondamentali che definiscono l’eroe. Mentre tale
scelta divide ancora oggi molti appassionati, a quanto pare però ha
reso il lavoro dello stunt Richard Cetrone ancora più
eccitante.
Cetrone ha spiegato perché era così
eccitato per la scena degli scontri a fuoco durante un episodio del
podcast “Batman v Superman: By the Minute” (via
Screen Rant). La sequenza in questione è diventata una delle
più note e discusse dell’intero film. Armato di pistola in una mano
e di fucile automatico nell’altra, Batman combatte diversi uomini
appartenenti all’esercito fascista di Superman. “Sapevo che
avremmo incorporato le pistole e non tanto per l’aspetto legato
alla sparatoria, ma sapevo che avremmo incorporato le armi negli
attacchi”, ha spiegato Cetrone. “Sembrava che potesse
essere molto divertente per me perché avevo pistole in tutte e due
le mani, e potevo incorporarle nei combattimenti, tornare alle
riprese e poi tornare di nuovo ai combattimenti, perché quei
ragazzi venivamo da me in tutte le direzioni.”
La sequenza dell’incubo di Bruce
Wayne in Batman v Superman
Già in passato Cetrone aveva
rivelato che la scena dell’incubo di Bruce Wayne era stato aggiunta
in seguito. Lo stunt era particolarmente eccitato perché la natura
della scena gli ha conferito una maggiore libertà creativa. Cetrone
ha anche spiegato in che modo la scena era stata pensata in maniera
diversa rispetto a ciò che il pubblico ha visto al cinema:
“Avevamo Batman in giro con le pistole, con una primaria che
porta su una fionda, e con un secondario che si portava sul fianco…
ma non l’avete mai visto.”
Le parole di Cetrone
lasciando intendere che c’è stata sicuramente ampia libertà
creativa durante la realizzazione della sequenza dell’incubo in
Batman v Superman: Dawn of Justice, con Snyder
che ha sicuramente sfruttato appieno la natura onirica della scena.
L’eccitazione di Cetrone nel riuscire ad incarnare questa singolare
interpretazione di Batman era, probabilmente, lo stesso tipo di
sentimento che Snyder sperava di suscitare anche negli
spettatori.
Sono stati scelti i film della
sezione Venezia Classici della 77. Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica, che quest’anno
saranno ospitati all’interno del programma del festival Il
Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di
Bologna, che si svolgerà dal 25 al 31
agosto nella città emiliana. La collaborazione tra i due
festival è un segno concreto della solidarietà esistente e
della possibilità di superare le difficoltà del momento,
individuando inedite modalità condivise per uscire dall’isolamento
provocato dalla pandemia. La selezione di Venezia Classici
2020, arricchita di ulteriori titoli, verrà poi replicata
a Venezia nei mesi successivi.
La 77. Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica si terrà al Lido di
Venezia dal 2 al 12 settembre, diretta da
Alberto Barbera.
Venezia Classici è
la sezione che dal 2012 presenta alla Mostra in anteprima mondiale,
con crescente successo, una selezione dei migliori restauri
di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da
cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo.
Venezia Classici è curata da Alberto
Barbera con la collaborazione di Federico
Gironi.
Questo l’elenco completo dei
restauri di Venezia Classici selezionati per la
77. Mostra, che saranno proiettati dal 25 al 31
agosto al festival Il Cinema Ritrovato di
Bologna:
VENEZIA
CLASSICI
CRONACA DI UN
AMORE
di Michelangelo
ANTONIONI (Italia, 1950, B/N)
restauro: Cineteca di Bologna
CLAUDINE
di John BERRY (USA,
1974, colore)
restauro: Fox/Criterion/Disney
DEN MUSO (THE YOUNG
GIRL)
di Souleymane CISSÉ
(Mali, 1975, colore)
restauro: Cinemathéque Francaise
UTÓSZEZON (LATE
SEASON)
di ZoltánFÁBRI (Ungheria, 1966, B/N)
restauro: Hungarian National Film
Archive
SEDOTTA E
ABBANDONATA
di Pietro GERMI
(Italia, 1964, B/N)
restauro: Cineteca di Bologna
LA ÚLTIMA CENA (THE LAST
SUPPER)
di Tomás GUTIÉRREZ
ALEA (Cuba, 1976, colore)
restauro: Cineteca di Cuba
FUKUSHÛ SURU WA WARE NI
ARI (VENGEANCE IS MINE)
di Shôhei IMAMURA
(Giappone, 1979, colore)
restauro: Shochiku
MUHOMATSU NO ISSHO (THE
RICKSHAW MAN)
di Hiroshi INAGAKI
(Giappone, 1943, B/N)
restauro: Film
Foundation/Kadokawa
YOU ONLY LIVE
ONCE
di Fritz LANG (USA,
1937, B/N)
restauro: StudioCanal
SERPICO
di Sidney LUMET
(USA, 1973, colore)
restauro: StudioCanal
LE CERCLE
ROUGE
di Jean-Pierre
MELVILLE (Francia, 1970, colore)
restauro: StudioCanal
NEOKONCHENNAYA PYESA
DLYA MEKHANICHESKOGO PIANINO (UNFINISHED PIECE FOR THE PLAYER
PIANO)
di Nikita MIKHALKOV
(Unione Sovietica, 1977, colore)
Il design di un nuovo cinema europeo
sembra richiamare alla memoria quello del Senato
Galattico della celebre saga di Star Wars. Il Senato Galattico ha avuto un
ruolo molto importante nella trilogia prequel della saga
fantascientifica, con la Camera del Senato Galattico che ha posto
le basi non solo per l’ascesa al potere di Palpatine, ma anche per
l’epica battaglia tra il Signore Oscuro dei Sith e Yoda vista ne
La Vendetta dei Sith.
Una nuova esperienza cinematografica
debutterà in Francia il prossimo anno, grazie a Oma Cinema. Lo scopo del design del
cinema è quella di garantire il distanziamento sociale e di offrire
agli spettatori “un’esperienza immersiva verticale”.
Eppure, il rending 3D del progetto disponibile sul sito web
ufficiale ricorda moltissimo la Camera del Senato
Galattico. L’amministratore delegato di Oma Cinema, Pierre
Chican, ha affermato che lo scopo del progetto è quello di rendere
ogni posto disponibile il migliore all’interno della sala. Potete
dare un’occhiata al design in questione grazie al video di
seguito:
Star Wars e l’innovazione al cinema
per riportare in sala gli spettatori
Probabilmente, nelle intenzioni di
chi ha progettato il design di questo nuovo cinema non c’era alcun
intento di riportare alla memoria dello spettatore l’architettura
del Senato Galattico; ciononostante, è difficile non notare le
somiglianze. I cinema di tutto il mondo hanno dovuto subire una
lunga battuta d’arresto a causa della pandemia di Coronavirus
purtroppo ancora in corso. Un’esperienza cinematografica ispirata a
Star Wars sarebbe sicuramente motivo di
grande attrazione per gli affezionati alla sala, purtroppo ancora
restii a rischiare di tornare al cinema. Forse questo design
innovativo creerà una nuova tendenza che, a mano a mano,
influenzerà i cinema di tutto il mondo.
Per fortuna, le
persone che frequenteranno questo nuovo cinema innovativo a partire
dal prossimo anno, non dovranno fare i conti con le ambizioni del
malvagio Palpatine! Sebbene ci siano innumerevoli opzioni di
streaming che ad oggi ci permettono di poter godere di un film
nella tranquillità delle nostre case, ci sono ancora un fascino ed
una magia innegabili legati alla sala e al grande schermo, che
probabilmente non svaniranno mai. Questo cinema così ingegnoso
dovrebbe debuttare in Francia il prossimo anno, e siamo certi che
il suo design regalerà agli spettatori un’esperienza unica,
trasportandoli inevitabilmente in una galassia lontana,
lontana…
Il MCU ci ha abituati da
subito a svolte narrative avvincenti, intrecci appassionanti e una
storia costruita nella più meticolosa attenzione per i dettagli. Ci
sono state però delle volte in cui quello che è accaduto sul grande
schermo è stato decisamente imprevedibile, come zia May che scopre
l’identità segreta di Peter, o il twist del finale di saga, in cui
Tony si sacrifica per salvare l’intero universo. Ecco di seguito i
10 momenti inaspettati del MCU che hanno sorpreso
tutti gli spettatori.
Nell’atto finale di
Spider-Man: Homecoming, Peter Parker rifiuta l’offerta
di Tony Stark di unirsi agli Avengers, rifiuta quel costume
elegante di Iron Spider e torna al suo classico costume rosso e
blu. Di nuovo nella sua camera da letto, il tessi ragnatele si
toglie la maschera ed è allora che accade l’imprevisto.
In un momento che nessuno avrebbe
potuto prevedere, la zia di Peter compare sulla porta dietro suo
nipote ed esclama “Ma che ca***” mentre partono i titoli
di coda e il film si chiude con questo cliffhanger.
I Marvel Studios ci hanno fatto aspettare fino
all’uscita di
Spider-Man: Far From Home per capire come May avesse
reagito al fatto che suo nipote fosse un supereroe, anche se è un
peccato non aver mai visto la conversazione che è sicuramente
seguita alla scoperta.
Mentre sarebbe impreciso
dire che i fan hanno trascorso anni a chiedersi come Nick Fury
abbia perso la vista, è stata sicuramente una domanda senza
risposta che ha suscitato frequenti discussioni. Quando divenne
chiaro che Captain
Marvel avrebbe approfondito il discorso dello
S.H.I.E.L.D., era inevitabile aspettarsi delle risposte in merito,
ma chi avrebbe potuto immaginare che sarebbe finita così?
Nonostante sembri che Fury possa
perdere l’occhio per mano di uno degli Skrull, è invece capitato
che il futuro direttore dello S.H.I.E.L.D. viene ferito da Goose,
l’alieno Flerken che ha le sembianze di un gatto.
Sarebbe bastato un solo graffio, e
Fury è rimasto senza un occhio e una cicatrice dall’aspetto
sgradevole che abbiamo visto per la prima volta in Captain America: The Winter
Soldier. Questa scelta non è piaciuta a tutti i fan, ma
sicuramente è una svolta inaspettata.
I Marvel Studios hanno davvero
stabilito quanto sarebbero stati diversi i loro film quando il loro
primo “esperimento”, Iron Man,
si è concluso con questo colpo di scena finale.
Piuttosto che fingere che Iron Man
fosse la sua guardia del corpo come ha fatto la controparte dei
fumetti per tutti quegli anni, Tony Stark dice al mondo che “Io
sono Iron Man”, e non potevamo davvero chiedere un finale più
memorabile per il capitolo iniziale di quello che sarebbe diventato
poi il MCU.
Si tratta di un momento gestito
perfettamente dal regista Jon Favreau, e mentre alcuni fan sono
rimasti delusi dalla mancanza di identità segrete in questo mondo
condiviso, questa è stata comunque una scena grandiosa.
La morte dell’agente Coulson –
The Avengers, 2012
Nonostante non sia un
personaggio dei fumetti, l’agente Coulson ha riscosso un successo
immediato con gli spettatori, e la sua presenza ricorrente lo ha
trasformato in uno dei personaggi secondari preferiti dell’inizio
del MCU. Questo è stato determinante
per l’accoglienza così scioccata ricevuta dalla sua morte.
Dopo aver giocato un ruolo chiave
nell’assemblare i più potenti eroi della Terra per Nick Fury,
Coulson era lì per proteggere la squadra da Loki e ha usato la
tecnologia Destroyer per abbattere il dio dell’Inganno.
Naturalmente, essendo Loki… Loki,
riapparve pochi istanti dopo e utilizzando lo scettro dei Chitauri
contro lo stesso agente dello S.H.I.E.L.D. Sappiamo poi che Coulson
è stato salvato ed ha avuto una ricca carriera sul piccolo schermo,
tuttavia in quel momento siamo rimasti tutti sorpresi e
dispiaciuti.
Quando Captain America: The Winter Soldier è uscito
nel 2014, l’Universo Cinematografico Marvel era ancora agli inizi in
qualche modo, e avevamo appena iniziato a familiarizzare con lo
S.H.I.E.L.D.
La rivelazione che l’organizzazione
di spionaggio era stata sin dal suo inizio viziata dagli infiltrati
del HYDRA provocò un sorprendente colpo di scena, ma il fatto che
Capitan America alla fine fu costretto a tradire lo S.H.I.E.L.D. ed
esporre i loro segreti al mondo, con la collaborazione di Vedova
Nera, ha significato che il mandato di Nick Fury come creatore e
regista dei Vendicatori si era concluso molto prima di quanto
qualsiasi fan avrebbe potuto prevedere o immaginare.
È stato un errore sbarazzarsi dello
S.H.I.E.L.D. così presto? Forse ritardando questo colpo di scena,
ci sarebbero state più possibilità narrative, ma sicuramente questo
twist ha sorpreso i fan, ed è presente in uno dei film migliori
della Infinity Saga.
Forse si potrebbe pensare
che Captain America che solleva il Mjolnir in Avengers: Endgame meriterebbe più un posto
in questa lista, ma dopo che è stato vagamente anticipato in
Avengers: Age of Ultron, è stato un momento che in
qualche modo era previsto, e che tutti speravamo di vedere nel
finale della Infinity Saga.
Dopo la sua creazione, Vision
implora i più potenti eroi della Terra di riunirsi per fermare
Ultron una volta per tutte, e mentre la squadra si prepara a
partire, passa il Mjolnir a Thor, come fosse una cosa normale
sollevare il martello del Dio del Tuono.
Dimostrando che non è dalla parte di
Ultron ed è veramente degno di riunirsi al resto degli Avengers,
questo è stato un momento importante per Vision, che lo investe del
titolo di uno degli eroi più grandi eroi di questo universo
condiviso. Non a tutti è piaciuta quella scena, ma non si può
negare che sia stata inaspettata.
In Avengers:
Infinity War, la posta in gioco era ovviamente alta,
ma i fan erano convinti che il sequel non avrebbe necessariamente
ruotato attorno al Titano Pazzo, soprattutto con voci secondo cui
chiunque, da Annihilus a Galactus, sarebbe potuto arrivare
nell’universo cinematografico Marvel.
Di conseguenza, quando Thor conficcò
Stormbreaker nel petto di Thanos, sembrò per un attimo che il
Titano potesse essere sconfitto. Invece, il cattivo era ancora in
grado di schioccare le dita e sprigionare il potere delle Gemme
dell’Infinito per mettere in atto il suo piano mortale e
terribile.
Con ciò, amati eroi come Black
Panther, Bucky, Spider-Man e Groot si sono tutti trasformati in
cenere, scioccando i fan e lasciandoci tutti a chiederci come
sarebbero potuti tornare in vita. L’attesa è durata oltre un
anno.
Ovviamente, tutti quegli
eroi alla fine sarebbero stati riportati indietro grazie al primo
schiocco di Hulk che usa le Gemme dell’Infinito recuperate a spasso
nel tempo per invertire gli effetti dello schiocco di Thanos.
Tuttavia, con le forze del Titano
Pazzo che sono sul punto di sopraffare i più potenti eroi della
Terra, Tony Stark è costretto a prendere la situazione in mano
(letteralmente) quando indossa il Guanto dell’Infinito e schiocca
le dita – dichiarando “Io sono Iron Man” un’ultima volta – per
spazzare via Thanos e il suo enorme esercito.
Ci aspettavamo che l’eroe
incontrasse potenzialmente il suo creatore in Avengers:
Endgame, ma non così, e non in un modo che si
riferisse così perfettamente alla sua prima avventura nell’MCU. I fratelli Russo hanno fatto
centro.
Di tutti i modi in cui i
fan hanno immaginato che la storia di Captain America sarebbe
arrivata alla fine, chi avrebbe potuto immaginare che sarebbe stata
questa?
Tornando indietro nel tempo con le
Gemme dell’Infinito per riportarle al loro posto legittimo,
sembrava che Steve Rogers sarebbe tornato immediatamente al suo
presente… tranne che non è tornato. Contemporaneamente, un vecchio
con lo scudo di Capitan America torna ai giorni nostri, e allora
apprendiamo che Steve, compiuta la sua missione, per la prima volta
nella sua vita prende una decisione da “egoista”, resta nel
passato, il suo legittimo presente.
Quella bellissima scena finale di
Steve che balla con Peggy Carter non avrebbe potuto essere finale
migliore, ed è un finale che non avremmo certo potuto prevedere in
anticipo.
Se non vi ha sorpreso la
scena post-credits di
Spider-Man: Far From Home, non sappiamo davvero cosa
dire…
Sembrava probabile che potessimo
ottenere una menzione della Oscorp o qualcosa di simile, tuttavia
il notiziario con una news straordinaria che ha risuonato a Madison
Square ha davvero sorpreso il mondo. L’apparizione di J. Jonah
Jameson di J.K. Simmons ha davvero fatto cadere la mascella a
tutti!
Dato che non era abbastanza grande
come colpo di scena, Sony e Marvel hanno deciso addirittura di
fargli annunciare l’identità segreta di Spider-Man! E così, alla
fine di Far From Home, Peter Parker è stato ufficialmente
smascherato. Cosa potrà mai accadere adesso?
Himesh Patel, uno
degli attori di Tenet,
ha elogiato il lavoro di Christopher Nolan, sottolineando quanto,
durante la lavorazione del film, sia rimasto stupito dal fatto che
sia stata usata pochissima CGI. Patel è salito alla ribalta lo
scorso anno grazie al ruolo da protagonista nel film Yesterday di Danny Boyle. Purtroppo, ancora poco
sappiamo sul ruolo che l’attore indiano avrà nell’ultima fatica del
regista della trilogia de Il Cavaliere
Oscuro.
Sappiamo che il nome del suo
personaggio sarà Ahmad, e nell’ultimo trailer del film lo abbiamo
visto cospirare insieme ai personaggi di
Robert Pattinson e
John David Washington. Nolan si è impegnato a fondo
per mantenere il più stretto riserbo attorno alla storia del suo
film, il che rende l’arrivo nelle sale di Tenet ancora
più atteso.
Nonostante gli ultimi risvolti
attorno alla data di uscita del film (di
recente posticipato a data da destinarsi), Tenet
resta uno dei titoli più attesi dell’anno, con i membri del cast
che continuano ad alzare l’hype attorno al progetto. Intervistato
da
GQ India, Himesh Patel ha elogiato il modo in
cui Nolan affronta il lavoro sugli effetti speciali nei suoi film,
spiegando: “La sua dimensione è semplicemente incomprensibile.
Quando poi scopri che è stato fatto tutto a porte chiuse, con
pochissima CGI… è strabiliante”.
Tenet e la famigerata scena dell’aero
Parlando del film nello specifico,
l’attore ha aggiunto: “Non riesco a capire come siano in grado
di realizzare certe cose, ma Nolan trova sempre un modo. L’intera
crew entra in gioco quando si parla degli enormi stunt che vengono
realizzate sul set, come la scena dell’aereo che avete sicuramente
visto nel trailer. Quella era un vero aereo che la produzione ha
comprato soltanto per farlo esplodere!”
La famigerata
scena dell’aereo è stata effettivamente inclusa nel secondo
trailer di Tenet
e sembra essere opera del misterioso personaggio interpretato da
Pattinson. In realtà, gran parte della trama di Tenet è
ancora oggi un totale mistero: le poche cose che sono state
rivelate sulla trama sono che il film è ambientato nel mondo dello
spionaggio internazionale e che qualcuno sta lavorando per fermare
un evento paragonabile alla Terza Guerra Mondiale; inoltre,
sappiamo che l’azione del film avrà a che fare con una sorta di
manipolazione del tempo chiamata “Inversione”.
Nel corso della medesima intervista,
Snyder ha spiegato che c’è sempre una certa
responsabilità nel portare Superman, il più iconico degli eroi di DC, sul
grande schermo: “Superman è un personaggio così astratto, nei
suoi poteri e in ciò che è in grado di fare. Ogni volta che riesci
a riportarlo sulla Terra, diventa molto più riconoscibile, e per
questo è più interessante”, ha spiegato il regista. “Ho un
enorme rispetto per il suo codice morale, e penso che il suo posto
sia in cima alla piramide del mondo dei supereroi DC. Alla fine,
deve raggiungere quell’apice.”
Zack Snyder
ha intenzione, quindi, di portare Superman dritto verso quell’apice
nella versione di Justice
League in arrivo su HBO Max? A tal proposito, il
regista ha aggiunto: “Ho sempre pensato che fosse quello che
stavo facendo. Ora mi piace il tema della risurrezione, il
concetto. Chi è adesso? Che cos’è? Quando arrivi a toccare
l’eterno, nel senso che ritorni dalla tomba… che effetto avrà tutto
questo?”
Zack Snyder parla dei lavori sulla
Snyder Cut di Justice League durante la pandemia
Sempre durante la
stessa intervista, è stato chiesto al regista come è stato provare
a completare lo
Snyder Cut nel bel mezzo di una pandemia globale, con
Snyder che si è aperto circa le sfide che ha dovuto
affrontare:“È stato impegnativo, ma sarò onesto: la
nostra situazione lavorativa è piuttosto efficiente”, ha
spiegato il regista. “Ho un editor al piano di sopra, mentre al
piano di sotto abbiamo una sala di proiezione in modo da poter
guardare i giornalieri e gli effetti visivi. Il mio editor ed io
abbiamo questo fantastico sistema di editing speculare, che mi
permette di vedere esattamente cosa sta facendo.”
“Si tratta di
un’impostazione tecnologica davvero straordinaria”, ha
continuato Snyder. “Il problema è che non vorresti lasciarla. È
letteralmente dentro casa. Ci lavoriamo praticamente tutto il
giorno. A meno che i miei figli non vengano e mi trascinino fuori,
la maggior parte della giornata siamo concentrati sul
film.”
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
Arriva da
Deadline la notizia che Gael García Bernal, attore messicano noto per
aver interpretato il giovane Ernesto Guevara de la Serna ne I
diari della motocicletta, è entrato ufficialmente a far parte
del cast del nuovo attesissimo progetto cinematografico di M. Night Shyamalan, l’acclamato regista di
The Sixth Sense – Il Sesto Senso e Unbreakable – Il
predestinato.
Il cast di OLD, che
arriverà nelle sale il 23 luglio 2021, annovera già Eliza
Scanlen (Piccole donne), Thomasin
McKenzie (JoJo Rabbit), Aaron Pierre
(Krypton), Alex Wolff (Hereditary – Le radici del
male), Vicky Krieps (Il filo nascosto),
Abbey Lee (Mad Max: Fury Road), Nikki
Amuka-Bird (Luther) e Ken Leung
(Lost).
Come la maggior parte dei suoi
film, anche i dettagli sulla trama di questo nuovo progetto di
Shyamalan sono avvolti nel mistero: non è escluso che il nuovo film
– ancora senza un titolo ufficiale – possa essere collegato in
qualche modo ai suoi lavori precedenti. Shyamalan sarà coinvolto
anche in qualità di produttore insieme ad Ashwin Rajan della
Blinding Edge Pictures e a Marc Bienstock. Steven Schneider,
invece, figurerà come produttore esecutivo.
Il nuovo film di M. Night Shyamalan verrà distribuito dalla
Universal, che si occuperà anche della distribuzione del prossimo
lavoro del regista: non sappiamo se i due film saranno collegati in
qualche modo. La Universal aveva già distribuito gli ultimi film di
Shyamalan, a partire da The
Visit e Split
(che si sono entrambi rivelati un grandissimo successo al
botteghino), fino ad arrivare all’ultimo Glass,
una sorta di sequel di Unbreakable e Split
combinati, che però non è stato accolto con lo stesso entusiasmo
dei predecessori.
Gli ultimi progetti di Gael García Bernal
Per quanto riguarda Gael García Bernal, di recente l’attore ha
recitato in Ema di Pablo Larraín (che arriverà nelle sale
italiane prossimamente, distribuito da Movies Inspired) e in
Wasp Network di Olivier Assayas (disponibile
in Italia direttamente su Netflix). Nel corso della sua carriera l’attore ha
collaborato con celebri registi come Pedro Almodóvar, Michel
Gondry, Alfonso Cuarón, James Marsh, Alejandro
González Iñárritu e il già citato Larraín, con cui ha girato ben
tre film.
Sulla trama de Gli
Eterni, l’atteso film Marvel che è stato posticipato al
2021 a causa dell’emergenza Covid-19 (il film sarebbe dovuto
arrivare nelle sale il prossimo novembre), sappiamo ancora poco.
Adesso, grazie ad un membro del cast, abbiamo la possibilità di
dare uno sguardo ad un concept dell’ambizioso cinecomic che sarà
diretto da Chloe Zhao.
L’attore sudcoreano Ma
Dong-seok, infatti, ha condiviso attraverso il suo account
Instagram uno
scatto in cui è possibile intravedere un concept che,
probabilmente, è stato donato a tutti i membri del cast come regalo
di benvenuto dai Marvel Studios all’epoca delle riprese. Nella
didascalia che ha accompagnato l’immagine, Dong-seok – che nel film
interpreterà Gilgamesh – ha scritto: “Gli Eterni uscirà a
febbraio 2021. Condivido con voi alcune foto dell’anno scorso, dal
set a Londra: 1) La roulotte di Gilgamesh; 2) La lettera di
benvenuto dei Marvel Studios; 3) La poltroncina
di Gilgamesh. Grazie come sempre per il vostro sostegno!”
Al momento non sappiamo se
quell’artwork verrà mai pubblicato ufficialmente. È probabile che
la Marvel decida di utilizzarlo come
teaser poster quando avrà inizio la campagna marketing del film,
che presumibilmente non inizierà prima del prossimo autunno.
Gli Eterni, diretto
da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina
Jolie (Thena), Richard
Madden (Ikaris), Kit
Harington (Black Knight), Kumail
Nanjiani (Kingo), Lauren
Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma
Hayek (Ajak), Lia
McHugh (Sprite), Gemma
Chan (Sersi) e Don
Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12
febbraio 2021.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi
Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un
aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama
muoversi tra gli umani.
Dopo avervi parlato di gemme
canadesi della recitazione come Jessica
Lucas, adesso ci spostiamo nel glorioso Regno Unito con
un’altra attrice di talento proveniente dal Galles. Scopriamo
insieme tutto quello che c’è da sapere su Erin
Richards, attrice di successo e interprete della famosa
serie tv Gotham.
Erin Richards film
10. Nata il 17
maggio del 1986 a Penarth, in Galles, Regno Unito, Erin Richards
comincia la sua carriera nel mondo dello spettacolo solo in età
adulta. Dopo aver frequentato il Royal Welsh College of
Music and Drama e studiato recitazione, comincia la sua
scalata in una reta inglese locale, la S4C, dove conduce
programmi per adolescenti in lingua gallese.
9. La sua prima
partecipazione a un film risale al 2005 quando entra nel cast di
Expiry Date, un horror comedy diretto da Karen
Bird. Qualche anno più tardi gira Abraham’s Point
(2008) e tre cortometraggi, 17 (2009),
Balance (2010) e Will Sampson (…and the
Self-Perpetuating Cycle of Unintended Abstinence)
(2012).
Erin Richards nel film Le Origini del Male (The Quiet Ones)
Fonte: IMDB
8. Progetti più
importanti arrivano qualche anno più tardi. Nel 2014, Erin
partecipa al film horror thriller Le Origini del
Male (The Quiet Ones) diretto da John
Pogue.
Siamo nel 1974 e il film racconta
la storia del professor Joseph Coupland (Jared
Harris), esperto di paranormale, e di un gruppo di suoi
studenti. Durante una lezione il docente arruola tre dei suoi
allievi più brillanti, Brian McNeil (Sam Claflin),
Krissi Dalton (Erin Richards) e Harry Abrams
(Rory Fleck-Byrne), per un esperimento che
dovrebbe provare l’esistenza del demonio e del paranormale.
Il compito dei ragazzi sarà quello
di filmare e prendere nota della vita di Jane Harper
(Olivia Cooke), una ragazza abbandonata prima dai
genitori biologici e poi più volte da quelli adottivi perché
affetta da disturbi del comportamento che sembrano essere
riconducibile a una grave possessione demoniaca.
7. Dello stesso
periodo, ricordiamo film come Open Grave (2013) –
un altro horror thriller diretto da Gonzalo López-Gallego -,
That Good Night (2017) e Irreplaceable
You (2018), una commedia romantica diretta da Stephanie
Laing.
Erin Richards serie tv
Megan Mullally e Erin Richards nella serie “Breaking In”
Fonte: IMDB
6. La carriera di
Erin Richards nel mondo dello spettacolo, tuttavia, non si limita
solo al cinema. L’attrice gallese, infatti, sin dal 2010 è molto
attiva anche sul piccolo schermo.
Dopo le prime ‘comparsate’ in serie
tv come Crash (2010) e Being
Human (2011), Erin ottiene un ruolo più importante e
duraturo nella serie Breaking In (2012).
La serie, andata in onda per due
stagioni sul canale della Fox, racconta la storia
di un team di giovanissimi nerd, non più che ventenni, che lavorano
in un’agenzia specializzata in sicurezza tecnologica. Il loro
compito è quello di accedere ai sistemi informatici della aziende
per verificare se sono adeguatamente protette.
Erin Richards entra a far parte
della serie solo dalla seconda stagione e interpreta il ruolo di
Molly Hughes per tutti i suoi 13 episodi.
Erin Richards in Merlin
Erin Richards nella serie “Merlin”
5. Tra i progetti
minori di Erin, quello più significativo è relativo alla sua
partecipazione alla serie tv Merlin.
La serie, andata in onda per cinque
stagioni sul canale BBC One, racconta delle
avventure di Merlino (Colin Morgan) e Artù
(Bradley James), ancora adolescente e ancora
lontano dal diventare re, e dell’evoluzione del loro rapporto.
Erin Richards compare solo negli
ultimi due episodi della quinta stagione di Merlin e interpreta il
personaggio di Eira, alleata di
Morgana, nonché compagna di Sir
Gwaine, uno dei Cavalieri della Tavola Rotonda e caro
amico di Merlino. Impegnata in un pericolo doppio gioco, Eira viene
beccata a passare informazioni vitali per il regno di
Camelot a Morgana e viene condannata a morte.
4. Successive alla
sua breve ma intensa esperienza sul set di Merlin, ci sono anche le
partecipazioni a serie di successo come Crossing
Lines (2013) e Misfits (2013).
Erin Richards in Gotham
3. Il successo
televisivo per Erin Richards, tuttavia, arriva solo nel 2014,
quando l’attrice gallese entra a far parte della nuova ed esaltante
serie targata Fox, dal titolo Gotham.
Creata da Bruno Heller e basata
sugli iconici personaggi della DC Comics, Gotham è una serie tv che
racconta dell’adolescenza di Bruce Wayne. La storia inizia con
l’assassinio di Thomas e Martha, genitori del piccolo Bruce
(David
Mazouz), uccisi da un rapinatore armato di pistola,
mentre il ragazzino assiste impotente all’omicidio. Il detective
Harvey Bullock (Donal Logue) e la nuova recluta
della polizia di Gotham, James Gordon (Benjamin
McKenzie) si occuperanno del caso, facendo di
tutto per rintracciare l’omicida dei Wayne e consegnarli alla
giustizia.
La serie, partendo
dall’evento più traumatico della vita di Bruce Wayne, ripercorre
tutte le fasi della vita di Batman prima che diventasse “l’uomo
pipistrello”. In Gotham, inoltre, vengono introdotti nuovi e vecchi
personaggi come Carmine Falcone (John Doman), boss
locale, Fish Mooney (Jada Pinkett
Smith), suo braccio destro, la taccheggiatrice Selina
Kyle (Camren
Bicondova), una giovane Catwoman e Oswald Cobblepot
(Robin Lord
Taylor), schiavetto di Fish Mooney, nonché giovane
Pinguino.
Nella serie Erin
Richards interpreta Barbara Kean, ex
fidanzata di James Gordon, mentalmente instabile.
Dopo aver tentato di uccidere Leslie Thompkins
(Morena
Baccarin), l’attuale compagna di Gordon, la Kean
finisce all’Arkham Asylum. Quando finalmente viene rilasciata dal
manicomio di Gotham, la Kean apre un nightclub, The Sirens, insieme
alla sua socia Tabitha Galavan
(Jessica
Lucas).
Erin Richards
interpreta Barbara Kean dal 2014 al 2019 e compare in ben 89
episodi, dal pilot fino alla puntata
5×12 dal titolo “L’inizio”, che
segna la fine della serie Gotham.
Erin Richards vita privata:
fidanzato, Instagram e tante curiosità
2. In una delle
tante interviste rilasciate ai giornali di tutto il mondo, Erin
Richards ha raccontato com’è stato fare l’audizione per il
ruolo di Barbara Kean in Gotham. A differenza dei altri
provini per altre serie tv o film, l’attrice ha raccontato di non
aver ricevuto lo script di prova da memorizzare per
l’audizione.
Il materiale relativo alla serie
Gotham era infatti classificato come ‘top secret’
e i direttori del casting della serie, per evitare fughe di
notizie, fornivano lo script solo pochi minuti prima del provino.
La Richards ha quindi raccontato d aver avuto pochissimo tempo per
memorizzare le battute e immedesimarsi nel suo personaggio.
Un’esperienza stressante di certo
ma anche tanto gratificante considerando i risultati e anche la
passione di Erin per il personaggio di Batman. Oltre infatti a
interpretare la Kean, Erin Richards ha anche diretto il centesimo
episodio della serie Gotham.
1. I giornali
scandalistici sono sempre a caccia di scoop e uno di questi sarebbe
proprio beccare il nuovo fidanzato di Erin
Richards…ammesso che l’attrice ne abbia uno! Sembra
infatti che la bella Erin sia ancora single e che non abbia nemmeno
in ballo qualche frequentazione casuale.
Se volete essere sempre aggiornati
sulla vita professionale e privata dell’attrice gallese, vi
invitiamo a seguire l’account Erin Richards
Instagram ufficiale.
Volto noto di cinema e televisione,
Kiefer Sutherland ha negli anni acquistato sempre
più fama grazie ai ruoli da lui ricoperti, in particolare quello di
Jack Bauer nella celebre serie 24. Affermatosi come uno
degli attori più pagati del piccolo schermo, Sutherland continua
ancora oggi a rinnovarsi, dimostrandosi prolifico come sempre e
pronto a guadagnare ulteriori consensi di pubblico e critica.
Ecco 10 cose che non sai di
Kiefer Sutherland.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Kiefer Sutherland: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attore inizia sin da giovane a recitare
per il cinema in film come Per fortuna c’è un ladro in
famiglia (1983), Il ragazzo della baia (1984), A
distanza ravvicinata (1986) e Stand by Me – Ricordo
di un’estate (1986), e Ragazzi perduti (1987),
con il quale divenne celebre. Negli anni successivi prese parte a
titoli come Fuoco cammina con me (1992), I tre
moschettieri (1993), con Chris
O’Donnell, Il momento di uccidere (1996),
In linea con l’assassino (2002), Identità violate
(2004), con Angelina
Jolie, Riflessi di paura (2008),
Melancholia (2011), con Kirsten
Dunst, Il fondamentalista
riluttante (2012), Pompei
(2014), Zoolander 2
(2016) di Ben
Stiller, e Flatliners – Linea mortale
(2017).
9. È noto per i suoi ruoli
televisivi. Dopo essere comparso in televisione agli inizi
della sua carriera con titoli come la serie Storie
incredibili (1985) e i film Trappola silenziosa
(1986) e Giustizia violenta (1986), Sutherland tornerà sul
piccolo schermo ricoprendo il ruolo del protagonista nella serie
24 (2001-2010), con cui ha ottenuto grandissima popolarità
e dove recita accanto a Kim
Raver. Continua poi con i titoli 24:
Redemption (2008), film tratto dalla serie, The
Confession (2011), Touch (2012-2013), e 24: Live
Another Day (2014). Dal 2016 al 2019 è invece protagonista di
Designated
Survivor, con Maggie Q.
Nel 2020 recita invece nella serie The Fugitive.
8. È anche
produttore. Nel corso degli anni Sutherland non ha
soltanto ricoperto il ruolo dell’interprete, ma per i titoli
televisivi che gli hanno dato grande popolarità ha ricoperto anche
il ruolo di produttore. Ha infatti svolto tale ruolo inizialmente
per la serie 24, producendo oltre 170 episodi, e
in seguito per The Confession, Touch, 24: Live Another Day
e Designated Survivor, di cui è stato produttore esecutivo
per tutti i 53 episodi che compongono la serie.
Kiefer Sutherland è su
Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 206 mila persone. All’interno
di questo Sutherland è solito condividere immagini relative ai
propri lavori, sia quelli passati sia quelli a cui sta attualmente
lavorando. Non mancano poi anche post relativi ad altri suoi
progetti, specialmente relativi ai suoi tour musicali. Diverse sono
poi anche le immagini di suoi momenti di svago, in compagnia di
amici o colleghi.
Kiefer Sutherland: chi è suo
padre
6. È figlio di un noto
attore. Kiefer è figlio dell’attore Donald
Sutherland, celebre per la sua lunga carriera che
annovera tra i titoli più recenti anche la saga di Hunger
Games. Questi ebbe il figlio dal suo secondo matrimonio,
avuto con l’attrice canadese Shirley Douglas. Anche se i due
divorziarono dopo poco la nascita di Kiefer, questi continuò ad
intrattenere buoni rapporti con suo padre, desiderando infine
seguirne le orme nel mondo della recitazione. I due hanno poi avuto
modo di recitare insieme nei film Il momento di uccidere e
Il fuoco della giustizia.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Kiefer Sutherland in Stand By
Me
5. Rimase nel ruolo anche
durante le pause tra le riprese. L’attore ebbe uno dei
suoi primi ruoli importanti all’interno di Stand By Me – Ricordo di un’estate, dove interpreta il
bullo Ace. Sutherland raccontò in seguito di aver cercato il modo
di risultare ancor più credibile nel suo rapporto con i quattro
giovani protagonisti, e per riuscirci decise di restare nel
personaggio anche al di fuori delle riprese, mostrandosi così
scontroso con loro, e rendendoli vittime di diversi scherzi.
Kiefer Sutherland in 24
4. Si batté per mantenere
viva la particolarità della serie. In seguito al successo
della prima stagione, 24 ottenne il rinnovo per successivi
episodi. I produttori erano tentati per questi di abbandonare il
formato secondo cui gli eventi si svolgevano in tempo reale,
inclini a perseguire uno sviluppo più canonico. Sutherland,
tuttavia, non era d’accordo, e si batté affinché la serie
mantenesse la sua particolarità, che era anche il motivo del suo
successo. Questa venne infine tenuta, garantendo anche la buona
accoglienza delle successive stagioni.
3. Si fece un vero tatuaggio
per la serie. Nel corso della terza stagione viene
rivelato che il personaggio di Jack Bauer porta un intricato
tatuaggio nell’interno del braccio sinistro come ricordo di
un’operazione da lui condotta. Piuttosto che dover spendere diverse
ore di trucco ogni giorno per permettere di applicare e rimuovere
il tatuaggio, Sutherland decise di farselo fare realmente, così da
far risparmiare tempo e denaro alla produzione.
Kiefer Sutherland: il suo
patrimonio
2. È un attore molto
pagato. Grazie ai suoi numerosi ruoli cinematografici e
televisivi, come anche all’attività di produttore, Sutherland vanta
oggi un patrimonio di circa 100 milioni di dollari. A fare la sua
fortuna è stata ovviamente la serie 24, che gli ha
permetto da prima di essere indicato come il decimo divo più pagato
del 2006, e in seguito di diventare nel 2009 l’attore televisivo
più pagato al mondo, con un compenso di circa 550 mila dollari ad
episodio.
Kiefer Sutherland: età e
altezza
1. Kiefer Sutherland è nato
a Londra, Inghilterra, il 21 dicembre 1966. L’attore è
alto complessivamente 174 centimetri.
Volto iconico del cinema e della
televisione, Steve Buscemi ha negli anni dato
prova della sua grande versatilità, distinguendosi come attore,
sceneggiatore, doppiatore e regista. Ha costruito la propria
carriera recitando in alcuni dei film più celebri degli anni
Novanta, trovando ruoli adatti al proprio talento anche in tempi
più recenti, dove si è distinto anche grazie alla televisione e ad
alcune serie di particolare successo.
Ecco 10 cose che non sai di
Steve Buscemi.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Steve Buscemi: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attore inizia a guadagnare una prima
popolarità al cinema grazie a titoli come New York Stories
(1989) e I delitti del gatto nero (1990). Ottiene poi
grande notorietà grazie a Crocevia della morte (1990),
Barton Fink – È successo a Hollywood (1991) e Le iene
(1992). Successivi titoli di gran successo sono Pulp Fiction
(1994), con John
Travolta, Fargo (1996), Fuga da Los
Angeles (1996), con Kurt
Russell, Con Air (1997) e Il grande
Lebowski (1998), con JeffBridges. Recita poi in Armageddon
(1998), Coffe and Cigarettes (2003), Big Fish – Le
storie di una vita incredibile (2003), con Ewan
McGregor, Romance & Cigarettes (2005),
Oltre le regole
(2009), On the Road
(2012), Un weekend da
bamboccioni 2 (2013), Charlie
Thompson (2017), Morto Stalin, se ne fa un altro
(2017), Nancy
(2018), con Andrea
Riseborough, I morti non
muoiono (2019) e Il re di Staten Island
(2020).
9. Ha preso parte a note
serie TV. Dopo aver recitato in alcuni episodi di serie
come Miami Vice (1986), Racconti di mezzanotte
(1993) e nel film The Laramie Project (2002), Buscemi
ottiene un primo ruolo di rilievo sul piccolo schermo recitando nel
ruolo di Tony Blundetto nella serie I Soprano (2004-2006),
con James
Gandolfini. Successivamente ottiene nuovi ruoli in
serie come 30 Rock (2007-2013) e Boardwalk Empire –
L’impero del crimine (2010-2014), dove è protagonista nel
ruolo di Enoch “Nucky” Thompson, insieme all’attore Michael
Shannon. Terminata la serie, Buscemi continua a
recitare per la televisione in Portlandia (2011-2017),
Philip K. Dick’s Electric Dreams (2017) e Miracle
Workers (2019-in corso).
8. È anche regista,
sceneggiatore e produttore. Negli anni Buscemi si è
distinto anche per la sua attività dietro la macchina da presa. Nel
1996, infatti, debutta alla regia con il film Mosche da
bar, da lui anche scritto. Dirige poi Animal Factory
(2000), di cui è anche produttore, e quattro episodi della serie
I Soprano. Nel 2005 dirige Lonesome Jim, con
protagonista Casey
Affleck, mentre nel 2007 è autore di
Interview, con Sienna
Miller. Ha poi diretto episodi di serie come Nurse
Jackie – Terapia d’urto (2009-2011), Park Bench with Steve
Buscemi (2014-2015), Portlandia e Miracle
Workers.
Steve Buscemi in I Soprano
7. Ha interpretato un ruolo
di rilievo nella serie. L’attore compare all’interno de
I Soprano a partire dalla quinta stagione, e in
particolare dall’episodio intitolato Il cugino di Tony,
protraendo poi la sua presenza per 14 episodi. Per Buscemi si è
così trattato del primo ruolo stabile all’interno di un prodotto
televisivo. Il personaggio da lui ricoperto è quello di Tony
Blundetto, cugino del boss Tony Soprano, che si rivelerà centrale
negli eventi che conducono all’iconico finale della serie.
6. Ha ricevuto un
importante riconoscimento. Ben prima di comparire come
attore nella serie, Buscemi diresse l’episodio Pine
Barrens, per il quale ha ricevuto una nomination come miglior
regista di una serie drammatica agli Emmy Awards nel 2001. Nel
2004, assunti i panni di Tony Blundetto, viene candidato come
miglior attore non protagonista in una serie drammatica per il suo
ruolo nella quinta stagione. Pur non riportando vittorie, l’attore
ha così ulteriormente consolidato la propria popolarità sul piccolo
schermo.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Steve Buscemi in Le Iene
5. Sottrasse la parte al
regista Quentin Tarantino. Al momento dei casting per il
film Le Iene, Quentin Tarantino,
sceneggiatore e regista del film, dichiarò di volere per sé la
parte di Mr. Pink. Decise tuttavia di far sostenere un provino a
tutti gli altri attori, informando loro che sa davvero volevano la
parte avrebbero dovuto dimostrare di essere perfetti per questa,
altrimenti l’avrebbe interpretata da sé. Per sua sfortuna, Buscemi
risultò estremamente adeguato per il personaggio, e finì con
l’ottenere il ruolo.
4. Venne scoperto grazie ad
un altro film. Quello di Mr. Pink è uno dei ruoli più
memorabili del film, e ancora oggi il volto di Buscemi è associato
al personaggio. Le sue caratteristiche espressioni colpirono molto
anche lo stesso Tarantino, il quale scoprì l’attore grazie al video
provino che questi sostenne per un altro film. Il regista rimase in
particolare impressionato dalla capacità di Buscemi di assumere un
aria che lo faceva sembrare un vero e proprio criminale.
Steve Buscemi in Pulp Fiction
3. Ha un celebre cameo nel
film. Successivamente al successo di Le Iene,
Tarantino richiamò Buscemi per affidargli un cameo nel film
Pulp Fiction. Si tratta di un cameriere presente nella
scena in cui Vincent Vega e Mia Wallace si recano nel diner. Tale
ruolo venne affidato all’attore a mo’ di presa in giro per una sua
battuta nel precedente film del regista. Nei panni di Mr. Pink,
infatti, Buscemi recitava di non essere favorevole al lasciare
mance ai camerieri, ritrovandosi così ad interpretarne uno pochi
anni dopo.
Steve Buscemi: ha una moglie
2. Ha sposato una
regista. A partire dal 1987, l’attore è stato sposato con
la regista Jo Andres. I due sono sempre stati particolarmente
legati, mantenendo un certo distacco tra la loro vita privata e
quella pubblica. Nel 1990, dopo tre anni di matrimonio, è nato il
loro unico figlio, Lucian. La coppia è rimasta insieme fino alla
scomparsa di lei, avvenuta nel gennaio del 2019.
Steve Buscemi: età e altezza
1. Steve Buscemi è nato a
New York, Stati Uniti, il 13 dicembre del 1957. L’attore è
alto complessivamente 175 centimetri.
Arriva il 24 luglio su
Disney+ Turisti curiosi con Bob e
Mack, la nuova serie realizzata dalla Casa di Topolino in
collaborazione con National Geographic in sei
episodi. La serie, come informa la sinossi ufficiale, è
condotta dal corrispondente di ABC News Bob Woodruff e il
figlio Mack Woodruff, porta gli spettatori dentro a un’avventura
padre-figlio in alcuni dei luoghi più inaspettati del pianeta:
nazioni e territori spesso conosciuti per i loro conflitti, ma
ognuno con un potere unico di sorprendere, stupire e ispirare.
Insieme visiteranno la Colombia, la Papua Nuova Guinea, l’Etiopia,
il Pakistan, il Libano e l’Ucraina. Durante il viaggio, Bob e Mack
condivideranno momenti forti e toccanti che li porteranno a
cambiare prospettiva – non solo sul loro rapporto, ma anche
sulle persone e i luoghi.
La descrizione è naturalmente
accurata eppure per comprendere a pieno la natura di
Turisti curiosi con Bob e Mack, bisogna immergersi
dentro le immagini, le esperienze, i luoghi e le forti emozioni che
i protagonisti di questo “rogue trip” (questo il titolo originale
della serie) si trovano di volta in volta a gestire. Padre e figlio
si trovano a confrontarsi con territori difficile e spesso
inesplorati, a toccare con mano le conseguenze delle guerre, della
follia umana, portando alla luce un fatto incontrovertibile: la
natura trova sempre un modo di sopravvivere e andare avanti, ma è
anche totalmente indifesa di fronte ad attacchi, anche involontari,
sempre più violenti e massicci da parte dell’uomo, che resta il
predatore più pericoloso e temibile.
Turisti curiosi con Bob e Mack un
viaggio fisico e personale nella natura sconosciuta
Il primo episodio della serie ci
porta in Colombia, un Paese che Bob aveva conosciuto negli anni
della guerra e che ora ripercorre accanto a suo figlio. Per la
prima volta, l’ex corrispondente di guerra si trova ad attraversare
un territorio relativamente in pace, guardandolo sotto una luce
diversa, mentre il figlio è ammirato e sorpreso dal vedere il padre
“sul campo”, che non ha perso un grammo della sua grinta da
reporter, perfettamente a suo agio sia con dei militari che con i
pacifici abitanti della zona. L’esperienza, quindi, è relativa al
viaggio, all’avventura, come riporta il titolo, ma anche
all’aspetto più esistenziale del viaggio stesso, che si proietta
verso la conoscenza di sé nell’attraversare e scoprire nuove
realtà.
L’intento di Turisti
curiosi con Bob e Mack è egregiamente raggiunto attraverso
una scrittura che lascia parlare i fatti, gli eventi e uno stile
registico completamente mutuato dai migliori filmati National
Geographic: qualità assoluta dell’immagine, predilezione per il
landscape, vera e propria poesia naturale per
immagini.
La dimensione personale,
perfettamente bilanciata con quella informativa e documentaristica,
rende la serie una piacevole avventura “da divano” in un momento
storico in cui è ancora prematuro pensare di poter andare in quei
porti in un tempo prossimo. Può essere però un ottimo modo per
conoscere e fare una lista dei prossimi viaggi da fare, non appena
sarà di nuovo sicuro andare in giro per il mondo.
Poco più che trentenne e di origini
canadesi, Jessica Lucas è una delle attrici
emergenti degli ultimi anni. Dopo aver lavorato sia in tv che al
cinema per molti anni, ha conquistato finalmente il favore del
pubblico grazie al ruolo di Tabitha Galavan nella
serie Gotham.
Adesso scopriamo insieme, però,
tutto quello che c’è da sapere su Jessica Lucas e
la sua carriera in ascesa.
Jessica Lucas film
Jessica Lucas e Emily Browning nel film “Pompei”
10. Nata a
Vancouver, in Canada, il 24 settembre del 1985, Jessica Lucas ha
origini afro-canadesi ed europee, da parte di madre. Sin da bambina
manifesta una grande passione per la recitazione che entrambi i
genitori coltivano e arricchiscono. Jessica inizia a recitare già
dall’età di sette anni e comincia la sua formazione professionale
alla Children’s Art Theatre School di Toronto dove
studia dal 1992 al 1994.
9. Jessica
comincia la sua carriera in teatro con piccole
produzioni locali in Canada come Biancaneve e i Sette
Nani, il musical Grease, Cenerentola,
Mousetrap – commedia di genere poliziesco scritta da
Agatha Christie – e con alcuni medley musicali.
8. Grazie alla sua
formazione ‘classica’ e alla sua esperienza in teatro, Jessica
comincia la sua carriera nel mondo del cinema nel 2006 quando entra
a far parte del cast dei film She’s The Man –
tratto dalla commedia di William Shakespeare dal titolo “La
Dodicesima Notte” -, e The Covenant, diretto
da Renny Harlin.
Jessica Lucas e Laura Ramsey nel film “The Covenant”
Quest’ultimo film, divenuto un cult
del genere horror teen, racconta la storia di cinque famiglie
dotate di poteri sovrannaturali, discendenti della stirpe delle
streghe di Salem, che nel 1962 stringono un solenne patto di
silenzio per proteggere il loro segreto. Questo patto aiuterà la
stirpe di Salem a sopravvivere e al potere delle streghe di
perdurare.
Più di quattro secoli più tardi
sono i quattro eredi rimanenti delle famiglie, Caleb Danvers
(Steven
Strait), Pogue Perry (Taylor
Kitsch), Reid Garwin (Toby Hemingway)
e Tyler Simms (Chace
Crawford) a dover fare i conti con questa terribile e
pericolosa eredità.
7. A quei primi
esperimenti cinematografici ne seguono molti altri che portano
Jessica Lucas a recitare in film come Cloverfield (2008),
Amusement – Giochi pericolosi (2008), Big
Mama (2011), La casa (2013), Pompei (2014) e Quel momento
imbarazzante (2014).
6. Parallelamente
al cinema, Jessica continua a coltivare anche la sua carriera
televisiva. Dall’anno 2000, infatti, la vediamo in piccoli ruoli in
serie tv di successo come Seven Days (2000),
Boys & Girls (2001), 2030 CE
(2002-2003), Romeo! (2003), The L
World (2003), Secret of a Small Town
(2006), Split Decision (2006 – pilot purtroppo mai
andato in onda), CSI – Scena del Crimine (2007),
90210 (2008) e Psych (2011).
5. Oltre alle
‘comparsate’ e ai ruoli minori, nella carriera di Jessica, prima
che arrivasse al successo, ci sono anche molte collaborazioni
televisive durature. Tra queste ricordiamo
Edgemont (2001-2005, 40 episodi), Life As
We Know it (2004-2005, 13 episodi), Melrose
Place (2009-2010, 18 episodi), Amici di
Letto (2011, 13 episodi), Cult (2013, 13
episodi) e Gracepoint (2014, 8 episodi)
4. Jessica Lucas
ha inoltre partecipato alla realizzazione, negli anni di due film
per la televisione dal titolo Halloweentown II – La
Vendetta di Kalabar, diretto da Mary Lambert nel 2001 e
Damaged Care, diretto da Harry Winer nel 2002.
3. Ma il vero
successo televisivo per Jessica Lucas arriva solo
nel 2015, quando entra a far parte del cast della nuova serie
targata Fox, dal titolo Gotham.
Creata da Bruno
Heller e basata sugli iconici personaggi della DC
Comics, Gotham è una serie tv che
racconta dell’adolescenza di Bruce Wayne. La
storia inizia con l’assassinio di Thomas e Martha, genitori del
piccolo Bruce (David
Mazouz), uccisi da un rapinatore armato di pistola,
mentre il ragazzino assiste impotente all’omicidio. Il detective
Harvey Bullock (Donal Logue) e la nuova recluta
della polizia di Gotham, James Gordon (Benjamin
McKenzie) si occuperanno del caso, facendo di
tutto per rintracciare l’omicida dei Wayne e consegnarli alla
giustizia.
La serie, partendo
dall’evento più traumatico della vita di Bruce Wayne, ripercorre
tutte le fasi della vita di Batman prima che diventasse “l’uomo
pipistrello”. In Gotham, inoltre, vengono introdotti nuovi e vecchi
personaggi come Carmine Falcone (John Doman), boss
locale, Fish Mooney (Jada Pinkett
Smith), suo braccio destro, la taccheggiatrice Selina
Kyle (Camren
Bicondova), una giovane Catwoman e Oswald Cobblepot
(Robin Lord
Taylor), schiavetto di Fish Mooney, nonché giovane
Pinguino.
Nella serie,
Jessica Lucas interpreta Tabitha Galavan,
amica di vecchia data di Barbara Kean, ex
fidanzata di James Gordon. Membro della celebre
famiglia Dumas, dopo essere finita all’Arkham Asylum, riesce a
evadere inizia una carriera da criminale nella Lega delle Tenebre
sapientemente coperta dal suo lavoro di gestore del club
The Sirens. Sarà la stessa Tabitha a istruire la
piccola Selina Kyle e a muovere i fili del potere
criminale di Gotham. Il personaggio di Tabitha
Galavan è attivo nella serie Gotham dal
2015 al 2019, per ben 46 episodi, dalla 2×01 dal
titolo “L’ascesa dei cattivi” alla puntata
5×01 dal titolo “Anno Zero”.
Attualmente la Lucas è impegnata con la serie tv The
Murders (2019).
Jessica Lucas oggi: fidanzato,
Instagram e tante curiosità
2. Negli anni i
media hanno fatto tantissime speculazione su Jessica
Lucas e il suo fidanzato. Ebbene, facciamo un po’ di
chiarezza. Jessica si è sempre definita come una ragazza seria, un
po’ all’antica, insomma, una donna da un uomo alla volta. I flirt
da pagina rosa non le interessano né tanto meno la mentalità
superficiale della Hollywood degli ultimi anni.
Jessica Lucas è felicemente
fidanzata con Alex
Jermasek, un giovane macellaio e chef di Los Angeles.
Non sappiamo esattamente come i due si siano conosciuti ma la
proposta di matrimonio di Alex alla sua Jessica ha fatto il giro
del web.
Nel 2017, durante una vacanza in
Italia, la coppia si trovava a Firenze quando Jermasek, proprio sul
ponte Amerigo Vespucci di Firenze, si è inginocchiato per chiedere
alla Lucas di sposarlo.
La coppia si è sposata in gran
segreto un anno più tardi.
1. Una piccola
curiosità. A quanto pare, grazie forse anche alla sua formazione
alla Children’s Art Theatre School di Toronto, Jessica è
un’appassionata di musical. Nonostante non abbia
nessun interesse a intraprendere una carriera nel mondo della
musica, ha confessato di voler sperimentare con il genere
musical al cinema e perché no, un giorno forse,
arrivare anche a esibirsi a Broadway.
Grandi autori, registi premiati,
campioni dello sport, stelle del cinema, talenti italiani e
internazionali. Saranno loro i protagonisti della straordinaria
stagione televisiva di Sky 2020/2021 con
produzioni di successo, storie che fanno sognare, titoli inediti,
emozioni del grande sport e molto altro. Una stagione all’insegna
del Back to Next, con uno sguardo sempre rivolto
al futuro per continuare a evolversi e ad affrontare anche le sfide
più grandi con la qualità, la creatività e l’innovazione che da
sempre contraddistinguono Sky.
Come è avvenuto anche durante i
mesi di emergenza sanitaria, quando pensando fuori dagli schemi
l’azienda ha continuato a innovare, nonostante le difficoltà, per
proporre sempre una vasta offerta di contenuti, lineari e on
demand, e per garantire un’informazione accurata e tempestiva alle
famiglie italiane. La prossima stagione televisiva porterà ancora
una volta nelle case degli abbonati grandi contenuti, con
l’eccellenza di sempre e la libertà di fruirne come, quando e dove
si preferisce, on demand o con Sky Go, o per chi sceglie lo
streaming con NOW TV.
Inoltre, grazie alla novità
di Sky Wifi, il servizio ultra
broadband lanciato da poco in 124 città, sarà possibile
scegliere un’offerta tv, internet e voce unica nel suo genere,
che consente di combinare una connessione straordinariamente
performante – quella di Sky Wifi – con l’esperienza di visione
unica che offre Sky Q e con la varietà di
contenuti originali di qualitàche
abbracciano tutti gli ambiti, dall’intrattenimento alle news, dalle
serie tv al grande sport, dai documentari all’arte e ai programmi
per bambini. Sky si conferma così come un partner ideale per la
famiglia.
I titoli Sky Original
Per la stagione 2020/2021 grandi
novità vengono annunciate tra i progetti originali di serie
tv e nell’ambito dell’intrattenimento: un
altro grande nome del cinema italiano entra a far parte della
squadra Sky, Gabriele Muccino firmerà la sua prima serie
tv, reboot del suo film di successo A casa tutti
bene, mentre sono appena iniziate le riprese di
Speravo de morì prima, la serie su Francesco
Totti con Pietro Castellitto nel ruolo
dell’ex capitano della Roma. Queste ultime sono le due più recenti
novità che arricchiscono la line up di titoli Sky
Original in arrivo nei prossimi mesi: da Petra
con un’inedita Paola Cortellesi ai giovani protagonisti di
We Are
Who We Are di Luca Guadagnino, dall’antica Roma
dell’epico racconto firmato Matteo Rovere con
Romulus a Cops – Una banda di poliziotti con
Claudio Bisio e molti altri volti della
commedia italiana. Aspettando Anna di
Niccolò
Ammaniti, Domina con Kasia Smutniak e
un grande cast internazionale e anche i fratelli D’Innocenzo
al lavoro sulla loro prima serie tv e Salmo, produttore creativo e
musicale nonché attore di Blocco 181. Una forza produttiva
che è anche europea con Sky Studios,
attualmente al lavoro su oltre 50 progetti scripted in
tutto il continente, e con i migliori titoli internazionali HBO
e Showtime in onda su Sky Atlantic.
Sul fronte dell’intrattenimento Sky
annuncia oggi una grande new entry: arrivano in esclusiva i viaggi
di Pekin Express, uno dei format di
maggior successo degli ultimi anni, uno show straordinario capace
di esaltare come pochi il valore della scoperta e del
viaggio, che si affianca agli altri format già di casa su Sky
come X Factor, MasterChef, 4
Ristoranti, Family Food Fight, Italia’s Got
Talent – arricchendo l’intrattenimento di Sky, mai
stato così forte.
Protagonista della nuova
stagione sarà indubbiamente anche il cinema, con i titoli delle
grandi major internazionali su Sky Cinema:
Universal, Sony Pictures e da gennaio 2021 anche Warner Bros. Il
grande cinema italiano, con titoli come quelli di Vision
Distribution, Medusa e Rai Cinema, continua a trovare in Sky la
propria casa, tra i film più premiati della stagione e i campioni
d’incasso, con un’offerta davvero pensata per le più diverse
passioni cinematografiche. Divenuto ormai un canale di culto per
chi è alla ricerca di un racconto inedito, contemporaneo e
originale, Sky Arte continuerà a valorizzare il
patrimonio artistico nazionale e internazionale con grandi
produzioni originali che, nella prossima stagione, vedranno
protagonisti Raffaello, Botticelli e Pompei. Questi grandi titoli
si affiancheranno ai tantissimi altri che, sul canale,
racconteranno l’arte e la cultura nelle più varie forme.
Dai racconti cinematografici a
quelli di Sky Sport. Narrazioni a tutto tondo, dal
campo di gioco agli approfondimenti editoriali. Una programmazione
che spazia dal calcio italiano a quello internazionale, con Serie
A, Premier League, Bundesliga, Champions League, Europa League,
verso Euro 2020 del prossimo giugno. E poi i motori con in primo
piano Formula 1 e MotoGP, oltre a tennis, NBA, il ritorno della MLB
e le novità del wrestling AEW e dell’America’s Cup di vela. Una
carrellata di eventi live sui canali sportivi di Sky,
caratterizzati come sempre dall’inconfondibile Sky Touch.
Un anno di grandi appuntamenti
anche per l’informazione di Sky TG24 che, con
l’autorevolezza di sempre, informa il Paese su tutte le più
importanti notizie italiane e internazionali, forte anche delle
sinergie con Sky News e l’area news del gruppo Comcast. Non solo
notizie, ma anche inchieste, reportage, analisi e interviste, per
un canale sempre più votato all’approfondimento. Dopo essersi
distinto nel racconto della pandemia da Covid-19, trasmettendo
durante il lockdown il primo telegiornale interamente realizzato da
casa, nella prossima stagione Sky TG24 si appresta a seguire due
appuntamenti importantissimi per l’Italia e il mondo: le Elezioni
Regionali e le Presidenziali Usa.
L’offerta di Sky è anche per tutti,
con i canali free-to-air, TV8 e
Cielo: tante produzioni originali e show
innovativi, come il nuovissimo Name that tune – Indovina la
canzone e i programmi d’informazione da poco lanciati sul
canale, Ogni Mattina e TG8, che si uniscono
a una ampia programmazione di intrattenimento, cinema e sport.
Si è tenuta oggi la conferenza
stampa di presentazione della 35° Settimana Internazionale
della Critica che si svolgerà dal 2 al 12 settembre al
Lido di Venezia, nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
di Venezia numero 77. L’edizione di quest’anno è
estremamente importante soprattutto perché si incarica di dare un
segnale di rinascita e ripartenza: il cinema può essere un modo per
tornare a vivere e fidarsi del mondo, dopo l’esperienza terribile e
condivisa di una pandemia globale, che purtroppo non può ancora
definirsi conclusa.
La selezione è curata dal Delegato
Generale della SIC Giona A. Nazzaro con i membri
della commissione di selezione Paola Casella, Simone
Emiliani, Beatrice Fiorentino e Roberto
Manassero.
LA SELEZIONE
2020
CONCORSO
50 O DOS BALLENAS SE
ENCUENTRAN EN LA PLAYA – 50 OR TWO WHALES MEET AT THE
BEACH
di Jorge Cuchí – Messico
Un agghiacciante romanzo di
formazione (anti)sentimentale. Un film nerissimo e follemente
lirico. La corsa verso l’autodistruzione di due adolescenti colti
in un vortice di annoiata disperazione nichilista. Retto da uno
sguardo privo di qualsiasi retorica, s’inoltra nei territori più
pericolosi e inquietanti del sentire contemporaneo offrendo una
riflessione sul mondo come immagine sconcertante.
Sinossi
Félix, un ragazzo di 17 anni, riceve
un invito su WhatsApp: vuoi giocare allaBlue Whale? Il gioco con le
50 sfide? Quello in cui alla fine devi ucciderti? Félix accetta. È
così che incontra Elisa.I dueiniziano a completare le sfide
insieme. 50 è la storia d͛amore didue adolescenti con tendenze
suicideche decidono di giocare insiemefinché morte non li separi.
Mancano solo 6 giorni.
HAYALETLER –
GHOSTS
di Azra Deniz Okyay – Turchia,
Qatar
Turchia oggi. Il film con il quale
il cinema turco discontinua il presente-Erdogan portando alla luce
del sole storie, volti, desideri e conflitti altrimenti sempre
intrecciati al simbolico e alle metafore. Un viaggio nel tessuto
urbano di una città, fra crisi politiche, desideri, conflitti, hip
hop e speculazioni. L’anno zero del cinema turco è questo.
Sinossi
Nel corso di una giornata in cui un
sovraccarico di corrente minaccia l’intero paese͕ quattro
personaggi incrociano le loro strade a Istanbul, in un quartiere in
fase di gentrificazione per la costruzione della “Nuova Turchia”:
una madre il cui figlio è in prigione, una giovane ballerina,
un’artista-attivista e un astuto intermediario. Le loro storie si
intrecciano nel corso di un affare di droga, offrendoci un racconto
ruggente della Turchia contemporanea
NON ODIARE – THOU SHALT NOT
HATE
di Mauro Mancini
Italia, Polonia
Un esempio di cinema civile come il
“cinema italiano di una volta”. Un film non urlato che va dritto al
cuore dei conflitti dell’oggi con un linguaggio chiaro e preciso. E
che non semplifica le problematiche in campo. Un Alessandro
Gassmann tutto contenuto in un dolore misurato che lo sguardo della
regia trasforma sapientemente in una possibilità di rinascita.
Sinossi
In una città del nord-est vive
Simone Segre, affermato chirurgo di origine ebraica: una vita
tranquilla, un appartamento elegante e nessun legame con il
passato. Un giorno si trova a soccorrere un uomo vittima di un
pirata della strada, ma quando scopre sul suo petto un tatuaggio
nazista, lo abbandona al suo destino. Preso dai sensi di colpa͕
rintraccia la famiglia dellΖuomo͗ Marica͕ la figlia maggiore͖
Marcello͕ adolescente contagiato dal seme dell͛odio razziale; il
piccolo Paolo. Verrà la notte in cui Marica busserà alla porta di
Simone, presentandogli inconsapevolmente il conto da pagare.
POHANI DOROGY – BAD
ROADS
di Natalya Vorozhbyt
Ucraina
La guerra ucraina raccontata
attraverso una serie di situazioni e quadri apparentemente
sconnessi fra di loro,ma che si rivelano invece profondamente
intrecciati. Un teatro della crudeltà retto da uno sguardo filmico
potente in grado di smontare la retorica della guerra. A tratti
insostenibile, ci presenta una cineasta dalla voce potente e
originale, nel segno di una scrittura matura e ricca di
potenzialità.
Sinossi
Quattro storie ambientate lungo le
strade del Donbass in guerra. Non esistono luoghi sicuri e nessuno
può dare un senso a ciò che sta accadendo. Nonostante siano
intrappolati nel caos, alcuni riescono comunque a esercitare
un’autorità sugli altri. Ma in questo mondo, dove il domani
potrebbe non arrivare mai, non tutti sono infelici e indifesi.
Anche le vittime più innocenti possono avere la loro occasione per
prendere il controllo.
SHORTA
di Anders Ølholm e Frederik Louis
Hviid
Danimarca
La reinvenzione del poliziesco
politico in stile Robert Aldrich. Poliziotti corrotti e poliziotti
che si illudono di appartenere ai “buoni”. Un assedio violentissimo
degno di Walter Hill e un virtuosismo visivo e muscolare
assolutamente stupefacente. Cinema schiettamente popolare, contro
le derive populiste del cinema d’intrattenimento.
Sinossi
I dettagli esatti di ciò che accadde
a Talib Ben Hassi, 19 anni, mentre si trovava sotto custodia della
polizia rimangono poco chiari. Gli agenti Jens e Mike sono di
pattuglia nel ghetto di Svalegården quando la radio annuncia la
morte di Talib, facendo esplodere la rabbia repressa e
incontrollabile dei giovani del quartiere, che ora bramano
vendetta. Così all’improǀǀisoi due poliziotti diventano un
bersaglio facile e devono lottare con le unghie e coi denti per
trovare una via d’uscita dal ghetto.
TOPSIDE
di Celine Held e Logan George
Una riflessione accurata e
visivamente potente sulla stratificazione di classe della società
nordamericana contemporanea. Un viaggio dal buio verso la luce per
un film che ripensa la grande lezione del cinema indipendente
statunitense. Un saggio di regia mirabile in grado di dare vita a
uno dei finali più strazianti e formalmente memorabili degli ultimi
anni. Una rivelazione.
Sinossi
Nelle viscere di New York City, una
bambina di cinque anni e sua madre vivono nei tunnel abbandonati
della metropolitana. In una feroce notte d’inverno dopo un
improvviso sgombero da parte della polizia madre e figlia saranno
costrette a risalire in superficie. La lotta per la sopravvivenza
porterà anche ad una straziante consapevolezza.
USATVANO NEBUS – THE FLOOD
WON’T COME
di Marat Sargsyan
Lituania
In qualche angolo dimenticato
dell’Europa dell’Est si combatte una guerra senza esclusione di
colpi. Un anziano militare che ne ha viste sin troppe di guerre
s’inoltra progressivamente in un territorio popolato di fantasmi.
Un film dotato di una straordinaria compattezza visiva e formale e
pieno di invenzioni narrative sorprendenti. Un’opera che lascerà il
segno.
Sinossi
Una schermata blu ci informa che la
guerra è iniziata. Che cosa serve? Raccogliere gli uomini, trovare
le armi o magari qualcuno ce le darà. Abbiamo bisogno di un posto,
un paese in cui la guerra possa svolgersi. Nessun problema, il
Colonnello è un vero professionista, ha già scatenato guerre su
ordine, o per fare ordine, in molte occasioni e in molti paesi. Ma
ora i suoi seguaci sono diventati grandi e hanno cominciato una
guerra nel suo paese. Non vorrebbe, ma deve combattere. Sta
invecchiando ed è stanco della guerra. Vorrebbe solo sedersi a
tavola davanti ad un piatto fumante di gustose costolette e fissare
lo schermo innocente di una TV, mentre il TG è in onda e il
presentatore tutto agghindato annuncia che la guerra è
iniziata.
EVENTI SPECIALI
Film d’apertura THE BOOK OF
VISION di Carlo S. Hintermann
Italia, Regno Unito, Belgio
Un’immersione fantasmagorica in una
dimensione alternativa del cinema. Un film potentemente onirico e
generoso nel quale il mondo e il cinema sono immaginati come un
rito delle origini e autentico desiderio di palingenesi. Un
melodramma sontuoso e lirico nel quale le storie del cinema
diventano una versione alternativa dell’umanità e delle sue
immagini.
Sinossi
Eva abbandona la sua carriera di
medico per immergersi nella Storia della medicina. È giunto il
tempo di mettere in discussione tutto: la propria natura, il
proprio corpo, la propria malattia, un destino segnato. Johan
Anmuth è un medico prussiano del Settecento in perenne conflitto
tra nuove spinte giornalistiche e antiche forme di animismo in The
Book of Vision è il manoscritto capace di intrecciare le due
esistenze in un vortice ininterrotto Niente si esaurisce nel
proprio tempo. È reale ciò che si desidera, non quello che
meramente accade.
Film di chiusura THE
ROSSELLINIS di Alessandro Rossellini
Italia, Lettonia
Una saga familiare come il più
appassionante dei romanzi d’appendice. La storia di Roberto
Rossellini evocata da uno sguardo affettuoso e disincantato.
Alessandro Rossellini, figlio di Renzo, nipote di Roberto, ci
conduce nel cuore di una storia infinita narrata con un candore
sconcertante. Un film intimamente “rosselliniano”.
Sinossi
Roberto Rossellini è stato un genio
del cinema ed un padre spiccatamente anticonformista. I suoi amori
hanno riempito le prime pagine dei giornali di tutto il mondo,
scandalizzando la rigida morale degli anni Cinquanta e dando alla
luce una famiglia numerosa, orgogliosamente multietnica e
decisamente allargata. Alessandro, primo nipote del grande regista,
ha avuto una carriera traballante da fotografo e un lungo passato
di tossicodipendenza. Come primo nipote di un genio͕ non si sente
all’altezza del cognome͘ Decide così di girare a ρρ anni il suo
primo film͕ affrontando con ironia la saga dei Rossellini e
obbligando i parenti ad un’impossibile terapia familiare davanti
alla macchina da presa.
LA SELEZIONE SIC@SIC 2020
CONCORSO
ACCAMÒRA (IN QUESTO MOMENTO) di Emanuela Muzzupappa
ADAM di Pietro Pinto
FINIS TERRAE di Tommaso Frangini
GAS STATION di Olga Torrico
J’ADOR di Simone Bozzelli
LE MOSCHE di Edgardo Pistone
WHERE THE LEAVES FALL di Xin Alessandro Zheng
EVENTI SPECIALI
Cortometraggio di apertura LES AIGLES DE CARTHAGETHE EAGLES OF
CARTHAGE di Adriano Valerio
Cortometraggio di chiusura ZOMBIE di Giorgio Diritti
La 35° Settimana
Internazionale della Critica si svolgerà dal 2 al 12
settembre. Di seguito l’immagine ufficiale dell’edizione di
quest’anno che è stata affidata alla giovane artista Fabiana
Mascolo:
Torna con una nuova formula
in tre diverse location il Festival Mix
Milanodi Cinema Gaylesbico e Queer
Culture: l’attesa 34a edizione
si terrà infatti dal 17 al 20 settembre presso il
Piccolo Teatro di Milano e per la prima
volta nel Cortile di Palazzo Reale a
Milano in collaborazione con AriAnteo e in
streaming su MYmovies.
Una modalità
“ibrida” del tutto inedita che permette di garantire la
continuità del festival nel pieno rispetto delle norme per
la sicurezza in vigore, sfruttando le nuove tecnologie
senza rinunciare alla sala cinematografica.
A inaugurare il ricco programma che
in quattro giorni offrirà il meglio produzione cinematografica gay
lesbica e queer, italiana e internazionale, all’insegna del nuovo
claim “Love Together”, è il film And
Then We Danced dello svedese di origine georgiana
Levan Akin: molto apprezzato alla Quinzaine des
Réalisateurs durante la 72a edizione del Festival
di Cannes e candidato dalla Svezia agli Oscar 2020, è il
racconto di un percorso di formazione, di accettazione e
consapevolezza, sullo sfondo di una società conservatrice e
patriarcale come quella georgiana. Non a caso il film è stato
oggetto di proteste, anche violente, in Georgia, a causa del
contenuto, ritenuto “offensivo nei confronti della tradizione” del
Paese.
Oltre alle proiezioni, suddivise
nelle consuete tre sezioni competitive – Lungometraggi, Documentari
e Cortometraggi – il festival sarà arricchito da un consistente
programma di appuntamenti di letteratura, teatro e
musica, sia in streaming che in presenza, che intende
allargare i confini del Festival coinvolgendo la città di Milano e
creando occasioni di incontro, scambio, confronto e intrattenimento
intorno alle tematiche LGBTQ+. La cura e l’attenzione che gli
organizzatori del festival hanno messo negli anni per la
realizzazione di un evento a 360 gradi come questo, dimostra il
legame che il MIX ha con il suo territorio, che lo ha portato a
essere un fondamentale punto di riferimento nel panorama culturale
LGBTQ+ italiano e non solo, sapendo rinnovare ogni anno il rapporto
con il suo pubblico, sempre più numeroso – 12.000 spettatori solo
nel 2019, +40% rispetto al 2018.
Come per le ultime edizioni, tutte
le proiezioni saranno ad ingresso gratuito per le amiche e gli
amici del MIX che effettueranno il tesseramento
all’associazione MIX Milano APS tramite il sito. La nuova
campagna di tesseramento partirà a fine luglio, ulteriori
informazioni su festivalmixmilano.com. Per
garantire la massima sicurezza di pubblico e operatori, i biglietti
per tutte le proiezioni e per la partecipazione agli eventi
collaterali, sia in streaming che in presenza, saranno prenotabili
solo dal sito, attraverso un’apposita piattaforma.
Organizzato da MIX Milano APS
(Associazione di Promozione Sociale), il festival è diretto e
prodotto da Paolo Armelli, Andrea Ferrari e Debora Guma insieme a
un team di giovani e intraprendenti figure professionali. La
selezione dei film a tematica lesbica è realizzata in
collaborazione con IMMAGINARIA, International Film Festival of
Lesbians and other Rebellious Women.
Il primo volume di
The Old Guard, la “Vecchia Guardia”, edito in Italia da
Panini Comics e disponibile dal 23 luglio, è la
storia di due donne e di tre uomini immortali… o quasi. Andy,
Nicky, Joe, Booker e Nile formano un gruppo di mercenari che
operano a fin di bene, accomunati da capacità dalle origini
misteriose: non invecchiano e non possono essere uccisi. Quando un
ex agente della CIA affida loro l’incarico di salvare dei bambini
rapiti, la situazione precipiterà rischiando di portare il loro
segreto sotto gli occhi di tutti.
A raccontare le gesta di questa
“pattuglia fantasma” l’affermato scrittore Greg Rucka,
famoso per Lazarus e per un acclamato ciclo di storie su
Wonder Woman, e il disegnatore argentino
Leandro Fernandez, al quale si deve l’incredibile
realizzazione di epiche scene di battaglia. Insieme, i due danno
vita a una narrazione esplosiva: un vero e proprio thriller, con
scene d’azione mozzafiato e momenti introspettivi.
Dal primo volume è stata realizzata
una trasposizione filmica già disponibile su Netflix, diretta da Gina Prince-Bythewood con
Charlize Theron e Luca Marinelli.
The Rossellinis è
il film documentario di Alessandro Rossellinievento Speciale di Chiusura della 35a Settimana Internazionale della
Critica. Protagonisti sono
Isabella Rossellini, Renzo Rossellini, Robin Rossellini, Ingrid
Rossellini, Gil Rossellini, Nur Rossellini e Katherine
Brown. Prodotto da B&B Film,
coprodotto da VFS
Film con Rai Cinema in
associazione con Istituto Luce Cinecittà con
il sostegno diMibactCreative Media Europe, Regione Lazio, POR FESR Lazio 14-20,
National Film Centre of Latvia.
Roberto Rossellini è stato un genio del cinema e un padre
spiccatamente anticonformista. I suoi amori hanno riempito le prime
pagine dei giornali di tutto il mondo, scandalizzando la rigida
morale degli anni Cinquanta e dando alla luce una famiglia
numerosa, orgogliosamente multietnica e decisamente allargata.
Alessandro, primo nipote del grande regista, ha avuto una
carriera traballante da fotografo e un lungo passato di
tossicodipendenza. Come primo nipote di un genio, non si sente
all’altezza del cognome. Decide così di girare a 55 anni il suo
primo film, affrontando con ironia la saga dei Rossellini e
obbligando i parenti a un’impossibile terapia familiare davanti
alla macchina da presa.
NOTE DI REGIA
Mio nonno era un uomo davvero
all’avanguardia, ma non solo nel cinema. Il circo mediatico nato
intorno alla sua figura e alla nostra famiglia ci ha lasciato in
eredità un album di bellissime fotografie patinate e cinegiornali
dai toni scandalistici. Tutto ciò ha avuto per me e gli altri
discendenti un peso enorme, influenzando le nostre vite, anche dopo
la sua scomparsa. Questo film è l’occasione di restituire
un’immagine autentica della famiglia. Oltre il mito, c’è una
famiglia dalla storia intensa e anche dolorosa, proprio come tutte
le altre.
Il cinema non ha mai visto un
supereroe come Bloodshot,
e ora è pronto per conquistarvi a casa con le edizioni home video
nei formati Dvd, Blu-ray, 4k Ultra HD, a partire dal 22 luglio con
Universal Pictures Home Entertainment Italia. Il film sarà anche
disponibile in edizione Steelbook Blu-ray dal 7 luglio.
Basato sul celebre fumetto di
Valiant Comics, edito in Italia da Star Comics, Vin
Diesel interpreta il soldato Ray Garrison,
recentemente ucciso durante una missione. Viene riportato in vita
grazie alla nanotecnologia dalla RST Corporation, nei panni del
supereroe Bloodshot. Grazie alla tecnologia con cui è
stato modificato, Bloodshot è una vera e propria forza
inarrestabile – il guerriero più forte che RST abbia mai creato –
ed ha abilità incredbili. Ma oltre ad aver modificato il suo corpo,
la compagnia ha preso possesso della sua mente, manipolando i suoi
pensieri e i suoi ricordi. Ray non è più sicuro di ciò che è reale,
ma è determinato a scoprire la verità ad ogni costo.
Bloodshot, il
film
Nel cast, oltre alla star
Vin
Diesel, anche
Guy Pearce (Iron
Man 3, Alien: Covenant) e Eiza
Gonzales (Fast & Furious: Hobbs & Shaw, Baby
Driver) diretti dal regista esordiente Dave
Wilson. Le edizioni Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD sono ricche
di contenuti speciali, tra cui scene eliminate ed estese ed un
finale alternativo del film. Inoltre, tanti extra da dietro le
quinte insieme al cast e alla troupe, le papere e molto altro, per
scoprire l’universo di Bloodshot e la realizzazione del film.
La prima tiratura delle edizioni
Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD avrà all’interno una speciale card di
Bloodshot fornita da Star Comics, che vi permetterà di poter
scaricare gratuitamente le prime 16 pagine del celebre fumetto
attraverso un semplice QR Code. Un motivo in più per non
lasciarselo sfuggire da subito!
Ovunque a Hollywood e dintorni ci
sono talenti nascosti. Il cinema, così come la televisione, è
sempre alla ricerca di nuovi attori promettenti, per formare nuove
generazioni di artisti dell’intrattenimento. Tra le tante sorprese
degli ultimi anni c’è senza dubbio David Mazouz,
già noto al grande pubblico per aver interpretato il piccolo
Bruce Wayne nella serie Gotham.
Oggi scopriamo insieme
tutto quello che c’è da sapere su David Mazouz e
sulla sua folgorante carriera.
10. Nato il
19 febbraio del 2001, David Mazouz proviene da una
famiglia di religione ebraica; suo padre è un medico originario
della Tunisia mentre sua madre è una psicoterapeuta di origini
greche. Per seguire le tradizioni di famiglia, David frequenta nel
2015 la Shalhebet High School, una scuola ebraica ortodossa.
9. Nonostante la
giovane età e la sua educazione tradizionale, David comincia molto
presto a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo. A otto
anni, infatti, ha iniziato a recitare in alcuni spot
pubblicitari al fianco dell’attore
Kiefer Sutherland.
8. I primi passi
nel mondo del cinema, David Mazouz li compie nel 2011 quando
partecipa al film Coming & Going di
Edoardo Ponti. Da quel momento la sua carriera
prende il volo e negli anni successivi lo vediamo in film come
Sanitarium (2013), L’Inventore di
Giochi (2014), Incarnate (2016) e infine
The Darkness (2016).
The Darkness è un
film horror del 2016, diretto da Greg McLean, in
cui David Mazouz ha la possibilità di recitare al fianco del grande
Kevin
Bacon. Il film racconta la storia di una famiglia in
viaggio al Gran Canyon e degli strani eventi successivi a
quell’escursione. Dopo aver visitato il posto, i bambini cominciano
a comportarsi in maniera molto strana e, preoccupati, i genitori
cercano di capirne il motivo. Tutto sarà ricondotto ad alcune rocce
misteriose prese come ricordo dai bambini proprio al Gran
Canyon.
David Mazouz serie tv
David Mazouz nel film “La Forza del Perdono” (Amish
Grace)
7. La carriera del
giovane Mazouz, tuttavia, non si sviluppa solo sul grande schermo.
David, infatti, parallelamente al cinema, continua a coltivare il
suo talento anche per la tv. La sua prima esperienza sul piccolo
schermo risale al 2010 quando prende parte da film per la tv
La Forza del Perdono.
Il film, diretto da Gregg
Champion, si ispira a fatti realmente accaduti. Il
2 ottobre del 2006, in una piccola comunità Amish
nella contea di Lancaster, Pennsylavia, Stati Uniti, un uomo armato
prende in ostaggio dieci ragazze nella West Nickel Mines School. Lo
squilibrato, Charles Carl Roberts IV, dopo poche ore spara,
uccidendo, cinque delle dieci ragazze, tutte in età compresa tra i
sei e i tredici anni, per poi rivolgere l’arma contro se
stesso.
Quell’atroce avvenimento che ha
scosso non solo gli Stati Uniti ma il mondo intero, crea scompiglio
in tutta la comunità Amish di Lancaster. Il film segue più da
vicino le reazioni delle famiglie delle piccole vittime e in
particolare di Ida Graber (Kimberly Williams –
Paisley). La donna, distrutta dalla morte di sua figlia,
non sembra intenzionata a perdonare il pazzo omicida né tanto meno
sua moglie Amy Roberts (Tammy Blanchard).
Il comportamento di Ida fa
discutere e indignare quasi i suoi fratello Amish che da sempre
vivono secondo i dettami della religione cattolica e praticano il
perdono e la misericordia. Tuttavia, il dolore per la perdita della
figlia e la rabbia per il folle gesto di Carl Roberts, mettono alla
prova la fede incondizionata di Ida e portano scompiglio in tutta
la comunità.
6. Negli anni
successivi, David Mazouz recita, seppur come semplice comparsa, in
diverse serie tv di successo come Mike & Molly
(2010), Private Practice (2011), fho(2011),
The Office (2011), Touch
(2012-2013), Drop Dead Diva (2014) e nel film per
la tv Dear Dumb Diary(2013).
5. Ma la vera
svolta per la carriera del giovanissimo David Mazouz avviene solo
nel 2014. Quello stesso anno, infatti, l’attore viene scelto per
interpretare un ruolo di grande rilievo nella nuova serie targata
Fox, dal titolo Gotham.
Creata da Bruno
Heller e basata sugli iconici personaggi della DC
Comics, Gotham
è una serie tv che racconta dell’adolescenza di Bruce
Wayne.
La storia inizia
con l’assassinio di Thomas e Martha, genitori del piccolo Bruce
(David Mazouz), uccisi da un rapinatore armato di
pistola all’uscita del teatro. Bruce assiste all’omicidio ma non è
in grado di fermare il criminale. Il detective Harvey Bullock
(Donal Logue) e la nuova recluta della polizia di
Gotham,
James Gordon (Benjamin
McKenzie) si occuperanno del caso, facendo di
tutto per rintracciare l’omicida dei Wayne e consegnarli alla
giustizia.
La serie, partendo
dall’evento più traumatico della vita di Bruce Wayne, ripercorre
tutte le fasi della vita di Batman prima che diventasse “l’uomo
pipistrello”. In Gotham,
inoltre, vengono introdotti nuovi e vecchi personaggi come Carmine
Falcone (John Doman), boss locale, Fish Mooney (Jada Pinkett
Smith), suo braccio destro, la taccheggiatrice Selina
Kyle (Camren
Bicondova), una giovane Catwoman e Oswald Cobblepot
(Robin Lord
Taylor), schiavetto di Fish Mooney, nonché giovane
Pinguino.
La serie, andata in onda sul canale
della Fox, dal 2014 al 2019, per quattro stagioni e ben cento
episodi, è stata un enorme successo e anche il punto di lancio
della carriera di David. L’accoppiata David Mazouz
e
Camren Bicondova, nei panni dei giovani Batman e
Catwoman, è riuscita a sorprendere il pubblico
guadagnandosi il favore degli spettatori.
David Mazouz oggi: fidanzata,
Instagram e tante curiosità
4. David Mazouz
oggi ha soli diciannove anni ed è già uno degli attori emergenti
più pagati della tv. Il ruolo del giovane Bruce Wayne gli ha
portato fortuna ma, per quelli che lo conoscono davvero, non si è
trattato affatto di fortuna ma del destino. Sembra, infatti, che
David e Batman condividano il giorno del
compleanno, ovvero il 19 febbraio. Che siate superstiziosi
o meno, questa è davvero una bella coincidenza!
3. La connessione
tra David e il suo personaggio in Gotham sembra avere radici molto
profonde. L’attore infatti ha confessato di aver sempre
amato Batman e tutto il suo universo e di preferirlo a
tutti gli altri supereroi targati DC Comics o Marvel. Il motivo è che Batman, a
differenza degli altri, non ha dei veri superpoteri ma è un
semplice essere umano come tanti che però si batte contro la
criminalità.
2.David
Mazouz, così come tanti giovani attori, sogna una carriera
ricca di eventi e collaborazioni importanti. Vorrebbe infatti aver
la possibilità un giorno di lavorare con alcuni dei suoi miti come
Steven
Spielberg, Leonardo
DiCaprio, Tim
Burton, Sean
Penn, JJ
Abrams e molti altri ancora. David ha inoltre un
sorprendente lato comico che vorrebbe esplorare lavorando con geni
della comicità come Adam
Sandler,Tina
Fey e Amy Poehler e magari arrivare
fino al Saturday Night Live.
1. Nonostante sia fin troppo
giovane per avere una vita sentimentale così attiva, i tabloid sono
sempre alla ricerca della nuova fidanzata di David Mazouz. Dopo
aver ficcanasato per anni e aver fatto supposizioni errate su di
una possibile relazione con la sua collega e amica Camren
Bicondova, pare che adesso l’attenzione dei media sia
tutta puntata su di una certa Talia. La ragazza in
questione ha infatti accompagnato David al ballo scolastico lo
scorso anno. A dimostrarlo c’è una foto, pubblicata da Mazouz
stesso sul suo account Instagram.
A oggi non si hanno informazioni
circa la ragazza in questione né tanto meno sulla natura della loro
relazione. Non sappiamo quindi se sono semplici amici o se sono una
coppia. Staremo a vedere.
Per adesso, se volete essere sempre
informati su tutte le vicende personali e professionali
dell’attore, seguito l’account ufficiale di David Mazouz
Instagram.
Torna la
Mostra del Cinema di Venezia, e torna uno dei luoghi e
degli appuntamenti più abituali per i suoi frequentatori:
l’Italian Pavilion. Lo spazio professionale che
nei principali Festival europei – Venezia, Cannes, Berlino –
rappresenta la casa italiana per tutti gli operatori
nazionali ed esteri che seguono artisticamente e a livello
industriale il nostro cinema. E come la Mostra, l’Italian Pavilion
in questa stagione si adegua alle esigenze di sicurezza sanitaria e
distanziamento sociale. Con una formula ibrida,
che quest’anno nei giorni della manifestazione unisce ai consueti
spazi nell’Hotel Excelsior del Lido, una nuova versione
digitale. Così, accanto alle aree dei Saloni Tropicana
dedicati agli incontri e ai one to one, in quest’edizione
l’Italian Pavilion ospiterà sulla piattaforma
www.italianpavilion.it
(on line dall’ultima settimana di agosto) tutte le attività che
avranno luogo all’interno dello spazio. Ciò sarà reso possibile
grazie ad uno studio allestito nel Pavilion,
dotato di tecnologia per lo streaming che
consentirà le riprese live, nonché la registrazione, di tutte le
attività.
italianpavilion.it conterrà tutte
le registrazioni video degli eventi, materiali promozionali
scaricabili, il calendario delle attività in corso. E soprattutto
si potrà assistere e prendere parte da remoto a qualsiasi evento.
Questa versione online ha avuto già una sua importante anteprima
durante l’ultimo Marché du Film di Cannes, ospitando con efficacia
vari incontri professionali. Sulla scorta di questo successo
il sito si presenta a Venezia come la piattaforma più
adatta e versatile per tutti gli operatori del
settore.
Nell’anno segnato dal Covid
l’importanza della luce è basilare. Così gli spazi fisici
dell’Italian Pavilion 2020 sono contraddistinti dal concetto di
luce: una luce naturale, colorata da lastre trasparenti. E
nell’anno dedicato a Federico Fellini, altrettanto
forte è il concetto di sogno. Da qui l’idea di creare un’atmosfera
soffusa, positiva, mutante e delicata. Lo spazio è aperto, non ci
sono muri e la luce dall’esterno si modula naturalmente con lo
scorrere delle ore. Per questo, dalla mattina al tramonto, lo
spazio avrà diverse colorazioni. Una ricerca allestitiva e grafica
originale, per accogliere visivamente al meglio chi vive la
location.
E a Federico Fellini è
dedicato il logo dell’Italian Pavilion, realizzato
reinterpretando la grafia del Maestro, con una font originale, il
‘Fellini Script’ creata dallo Studio
Cappelli Design. Un segno grafico che accompagnerà tutti i
materiali di questa edizione. L’Italian Pavilion è
promossoe realizzato dalle istituzioni
che si occupano dell’internazionalizzazione del nostro cinema:
Istituto Luce-Cinecittà, Direzione
Generale Cinema e Audiovisivo del Mibact,
Maeci, ICE e
Anica.
Koch Media ha in
serbo una fantastica sorpresa per tutte le famiglie durante questa
estate extra-ordinaria! Monster
School (Cranston Academy: Monster Zone), un film
animato horror-comedy prodotto da Ánima Estudios e
Prime Focus World e diretto da Leopoldo Aguilar, è
finalmente disponibile da oggi, 21 luglio 2020, su Sky, Rakuten TV,
Tim Vision, CHILI, Infinity e VVVVID.
Dai creatori di Nut Job 2 – Tutto
molto divertente, Monster
School è un’animazione davvero originale che mette in
risalto la fantasia dei ragazzi attraverso le loro invenzioni
geniali, ma anche attraverso le sue derive più mostruose. Con
dialoghi divertentissimi e battute strepitose, Monster
School è un film ricco di tensione dove i
protagonisti, con i loro caratteri forti e differenti tra loro,
offrono altrettanti punti di vista rispetto all’avventura e
all’ambiente, rendendo la narrazione molto concitata ed
effervescente sia per i grandi che per i più piccini.
I tre protagonisti – Danny, Liz e
Señor Falena – sono nerd scaltri che hanno sempre la battuta pronta
e che non si lasciano spaventare da nulla, perché creatori, a loro
volta, di cose ancora più assurde e “mostruose”. La loro incursione
in un’altra dimensione è un viaggio di crescita, una metafora,
dell’ inconscio umano, quindi del cervello, sede di visioni
difficili da poter descrivere e dove le fantasie assumo i toni più
incredibili.
In questo mondo popolato da
personaggi particolari e bizzarri, i protagonisti del film e gli
spettatori vengono catapultati in una dimensione incandescente,
fantasiosa e mostruosa, equilibrati da una buone dose di
ironia.
Monster School, la
trama
Una scuola piena di genietti in cui
la convivenza con i mostri in matematica e scienze può risultare
piuttosto competitiva per una classe di adolescenti. Diventa ancora
più avventurosa quando, grazie a una scoperta, Danny apre un
portale verso un’altra dimensione da cui entrano davvero mostruose
creature che invadono la scuola. Chi avrà la meglio?
Guarda il trailer del film
Non
odiare, debutto nel lungometraggio di Mauro Mancini,
prodotto da Mario Mazzarotto, è l’unico film
italiano in Concorso alla 35. edizione della Settimana
Internazionale della Critica, sezione autonoma e parallela
organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici
Italiani (SNCCI) nell’ambito della 77. Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia.
Non
odiare, prodotto da Mario Mazzarotto, è una
coproduzione Italia/Polonia: Movimento film e Agresywna banda, con
Rai Cinema, in associazione con Notorious Pictures. Realizzato con
il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali –
Direzione Generale Cinema, Polish Film Institute e in
collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission. Le
vendite internazionali sono affidate a Intramovies.
Non odiare, il film
La storia di Non
odiare è ambientata in una città del nord-est, un
non-luogo mitteleuropeo, contaminato e innervato da tante etnie,
pulsioni, sedimentazioni e dalle profonde radici ebraiche. Qui vive
Simone Segre (Alessandro
Gassmann), affermato chirurgo di origine ebraica: una
vita tranquilla, un appartamento elegante e nessun legame con il
passato. Un giorno si trova a soccorrere un uomo vittima di un
pirata della strada, ma quando scopre sul suo petto un tatuaggio
nazista, lo abbandona al suo destino. Preso dai sensi di colpa,
rintraccia la famiglia dell’uomo: Marica (Sara
Serraiocco), la figlia maggiore; Marcello (Luka
Zunic), adolescente contagiato dal seme dell’odio
razziale; il “piccolo” Paolo (Lorenzo Buonora).
Verrà la notte in cui Marica busserà alla porta di Simone,
presentandogli inconsapevolmente il conto da pagare…
“Né buoni né cattivi, ma
semplicemente esseri umani”: così immagina i personaggi il regista
Mauro Mancini. In definitiva, “Personaggi ordinari alle prese con
situazioni straordinarie”. E proseguendo, il regista dichiara
apertamente: “Non odiare racconta quello che siamo sotto
la pelle. La pelle bianca, ‘ariana’, che vorrebbero avere Marcello
e i suoi amici neonazisti e quella bianca, ‘non ariana’, di Simone.
La pelle tatuata del padre di Marcello e quella marchiata del padre
di Simone. La pelle ‘scura’ dei migranti pestati a sangue nei
bangla-tour e quella diafana, limpida di Marica. La pelle scura,
spaccata dal sole che picchia sui barconi delle traversate. Quella
‘sporca’ dei “disperati” ai semafori. La pelle delle nostre città.
E’ il pretesto per riconoscere l’altro come diverso. È il pretesto
per odiare l’altro come diverso. Non odiare è la
nostra pelle”.
Sulla genesi del soggetto e della
sceneggiatura, che ha scritto con Davide Lisino, il regista
afferma: “Abbiamo preso spunto da un fatto di cronaca
avvenuto a Paderborn, in Germania. Un medico ebreo si rifiutò di
operare un paziente a causa del vistoso tatuaggio nazista che aveva
sulla spalla. Il medico, dopo essersi fatto sostituire da un
collega, ha dichiarato: ‘non posso conciliare l’intervento
chirurgico con la mia coscienza’. La stessa coscienza che abbiamo
immaginato impedisca al nostro protagonista di soccorrere lo
sconosciuto dell’incidente”.
Il produttore Mario Mazzarotto, che
ha fortemente voluto questo film, aggiunge: “C’è stata una
gestazione produttiva lunga e complessa, durata 5 anni. In anni in
cui l’Italia e l’Europa sono attraversate da pericolosi e
inquietanti venti nazionalisti, di fronte alle difficoltà ho
perseverato. Il film, senza voler dare risposte, ci aiuta a
interrogarci sulle origini dell’odio razziale e le sue conseguenze.
Ed anche sulle contraddizioni dell’animo umano e la dilagante
xenofobia”.
Il film – le cui riprese sono state
effettuate a Trieste – è una coproduzione tra Italia e Polonia:
Movimento film e Agresywna banda, con Rai Cinema,
in associazione conNotorious Pictures, che distribuirà il film in
Italia a settembre 2020. E’ realizzato con il sostegno del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale
Cinema, Polish Film Institute e in collaborazione con Friuli
Venezia Giulia Film Commission. Le vendite internazionali sono
affidate a Intramovies.
Parte di ciò che ha reso il MCU un
franchise di grandissimo successo è come i film riescano a
maneggiare perfettamente questi iconici personaggi. Vederli
condividere lo schermo è un sogno per tutti i fan dell’Universo
Marvel, con i film che trovano modi sempre divertenti
ed originali per farli interagire questi tra loro, anche quando si
tratta di dover lottare occasionalmente gli uni contro gli altri.
Screen Rant ha raccolto i 10 migliori combattimenti tra gli
eroi del MCU:
Iron Man vs War Machine – Iron Man 2 (2010)
Tony Stark ha molti nemici.
Eppure, una persona che è sempre stata al suo fianco è James
‘Rhodey’ Rhodes. Anche quando Tony si comporta in maniera
arrogante, Rhodey rimane sempre al suo fianco. Eppure, non ha paura
di impartire una lezione al suo amico.
Quando Tony inizia a comportarsi in
maniera sconsiderata grazie alla sua armatura, Rhodey decidi di
sfoggiare l’armatura di War Machine ed affrontare l’inventore
miliardario. Lo scontro tra i due risulta parecchio divertente,
anche se mette in evidenza Tony che perde colpi e Rhodey che cerca
di tenerlo in riga.
Guardiani della Galassia vs
Vendicatori – Avengers: Infinity War (2018)
Dopo aver fatto il loro
esordio totalmente folle sul versante cosmico del MCU, i fan stavano solo aspettando
il giorno in cui i Guardiani della Galassia si
sarebbero trovati faccia a faccia con i Vendicatori. Alla fine si
scontrano mentre cercano di fermare Thanos in Avengers:
Infinity War.
Entrambe le parti credono che
l’altra abbia ollaborato con Thanos e il loro primo istinto è
quello di attaccare senza troppo indulgenza. È molto divertente
vedere questi personaggi che si uniscono e iniziano ad accusarsi
l’un l’altro, cosa che porta ad uno scontro davvero esilarante.
Ant-Man vs Falcon – Ant-Man (2015)
Considerati il suo nome e i
suoi poteri, Ant-Man non è certo l’eroe più intimidatorio del
MCU. Tuttavia, mentre si prepara
per una rapina, Scott Lang ha la possibilità di dimostrare che non
è un eroe da sottovalutare.
Dopo essersi imbattuto
accidentalmente in una combinazione di Vendicatori, Ant-Man viene
intercettato da Falcon. Sebbene Sam Wilson non sia un Vendicatore
di alto livello, i due eroi si dimostrano molti abili in uno
scontro faccia a faccia, con Ant-Man che sorprendentemente ottiene
la meglio.
Hulk vs Thor – The Avengers (2012)
Hulk è sempre stato il
membro più imprevedibile dei Vendicatori, quindi non è un caso che
Loki lo usi per farsi aiutare a distruggere gli eroi. Mentre il
team tiene Loki prigioniero su un Helicarrier, le forze di Loki
attaccano e Bruce Banner si trasforma in Hulk.
Mentre Hulk fa a
pezzi la base di comando mobile, Thor è l’unico che può affrontare
il mostro. Ci sono alcuni grandi momenti in
The Avengers, come Hulk che, frustrato, cerca di sollevare
il Mjolnir… è da qui che ha avuto inizio la divertente rivalità tra
il Dio del Tuono e il Gigante Verde.
Captain America vs Captain America
– Avengers: Endgame (2019)
Per invertire il momento in
cui Thanos ha spazzato via metà dell’universo, i Vendicatori
sopravvisssuti mettono in scena una “rapina” per rubare le Gemme
dell’Infinito dal passato. Questo riporta molti degli eroi a New
York, durante l’invasione di Loki.
Dopo essersi
assicurato la Gemma della Mente, Captain America si imbatte in un
formidabile nemico: se stesso! Mentre si trova faccia a faccia con
il suo io del 2012, il giovane Cap presume che il Cap più anziano
sia il vero Loki. Questo conduce ad una lotta molto rapida ma
estremamente divertente, in cui il vecchio Cap sembra infastidito
dal suo io più giovane… e particolarmente
ottimista.
Thor Vs Hulk – Thor: Ragnarok (2017)
Thor ottiene la sua
rivincita con Hulk in Thor: Ragnarok, anche se è in un luogo
abbastanza inaspettato. Dopo essere stato cacciato da Asgard e
finito sul pianeta alieno di Sakaar, Thor è costretto ad affrontare
una lotta tra gladiatori contro il campione in carica, Hulk.
La lotta è una battaglia molto più
divertente dello scontro precedente. L’eccitazione di Thor nel
vedere il suo vecchio amico, il suo tentativo di usare la tecnica
calmante di Vedova Nera e il ricordo di Hulk che picchia Loki,
danno vita a momenti e battute davvero esilaranti.
Hulk vs Iron Man – Avengers: Age Of Ultron (2015)
Dopo essere stato
manipolato da Scarlet Witch, Hulk sta ancora una volta scatenando
la sua furia: uno dei suoi alleati è quindi costretto a
intervenire. Con Thor fuori gioco, Tony usa la Hulkbuster per
affronta il Gigante Verde.
Il lungo combattimento tra i due è
una sequenza d’ azione tanto emozionante quanto adrenalinica che
mostra non solo la nuova fantastica armatura di Tony, ma anche
quanto Hulk possa essere spaventoso. È un rovesciamento abbastanza
caotico che però sembra adattarsi bene ai personaggi.
Thor vs Iron Man – The Avengers (2012)
Quando i Vendicatori si
incontrano per la prima volta, molti di loro hanno difficoltà a
guardarsi negli occhi e ad entrare in sintonia. Thor e Iron Man
sono entrambi degli eroi arroganti il più delle volte, quindi non
sorprende che decidano di darsi subito da fare invece che imparare
a conoscersi meglio.
Vedere questi due eroi condividere
lo schermo per la prima volta è stato abbastanza eccitante e anche
parecchio divertente: basti pensare ai fulmini di Thor che non
fanno altro che potenziare l’armatura di Iron Man alle testate di
Thor sull’elmetto… lo scontro tra i due è stato pieno di momenti
esilaranti.
Captain America & Bucky vs Iron Man
– Captain America: Civil War (2016)
Anche se la
sottotrama politica di Captain
America: Civil War è stata molto interessante, la vera
lotta si è ridotta ad una questione molto più personale. Dopo che
Zemo attira Captain America, Bucky e Iron Man, il Barone rivela la
verità: Bucky ha ucciso i genitori di Tony.
Lo scontro che ne
segue è emotiva e a tratti straziante. Tony vuole vendetta, Bucky
vuole sfuggire al suo passato e Steve vuole proteggere il suo
amico. Anche se Steve ne esce vittorioso, in realtà non c’è nessun
reale vincitore.
Lo battaglia all’aeroporto –
Captain America: Civil War (2016)
Mentre
Captain America e Iron Man si trovano dalla parte opposta del
dibattito in merito alla supervisione per i Vendicatori, hanno
messo insieme le loro due squadre di eroi. Questo culmina
nell’epica e divertente battaglia sul terminal di un
aeroporto.
Non solo stiamo
assistendo a dei vecchi amici che di danno dentro, ma è anche una
sequenza che riesce a introdurre nuovi personaggi e a farli
brillare, come Spider-Man e Black Panther. Sembra davvero che le
pagine del fumetto abbiano preso vita.
In una recente intervista con il
canale YouTube Beyond
The Trailer, Zack
Snyder ha parlato delle grandi pressioni nate
durante la lavorazione della
Snyder Cut di Justice
League, spiegando che il suo obiettivo è sempre stato
quello di realizzare un film “fedele a se stesso”.
Snyder ha parlato del coinvolgimento
degli studi nei progetti cinematografici e di quanto il loro
intervento tenda spesso a modificare le visioni degli sceneggiatori
e dei registi, in riferimento ovviamente a quando accaduto anche
durante la lavorazione di Justice
League. Snyder ha specificato di voler creare e
regalare ai fan una versione “pura ed autentica” del film.
Di seguito le sue dichiarazioni complete:
“Penso che la più grande
pressione sia il fatto che i fan si aspettano da me una versione di
Justice League fedele a se stessa. So che
sembra ovvio, ma in quanto narratori, in quando cineasti, molte
volte ci troviamo a scontrarci con poteri diversi che si spingono a
cambiare ciò che stiamo facendo nel momento esatto in cui lo stiamo
concependo. Ad ogni modo, penso che questo progetto sia
un’opportunità davvero straordinaria. Penso che ciò che i fan
vogliono sia soltanto la versione pura del film. Il film nella sua
versione più autentica.”
Zack Snyder anticipa una nuova
durata per la Snyder Cut di Justice League
Nel corso della medesima intervista,
Snyder ha anche parlato del minutaggio della
Snyder Cut di Justice
League, lasciando intendere – senza dichiarare la
durata esatta della sua versione – che sarà molto più lunga di
quanto i fan si aspettano: “In passato avevo detto che sarebbe
durata circa 214 minuti… in realtà, potrebbe essere molto più
lunga. È entusiasmante avere la possibilità di far vedere ai fan
tutto questo nuovo materiale. Sarà davvero eccitante… per
tutti.”
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
In Batman v Superman: Dawn of Justice è stato
stabilito che Diana Prince aveva scelto di allontanarsi
dall’umanità 100 anni prima degli eventi ambientati nel presente.
La versione di Justice
League ad opera di Joss
Whedon ha però contraddetto questo assunto, dal
momento che nel film Diana affermava di essere “sempre
intervenuta in passato” quando il suo intervento era
necessario o veniva reclamato.
Adesso, un romanzo tie-in basato
sull’atteso sequel Wonder
Woman 1984, ha provato a sistemare questo
problema di continuity, spiegando cosa intendesse davvero dire la
guerriera amazzone quando aveva dichiarato di essersi allontanata
dall’umanità. Come leggiamo su
Bleeding Cool: “Diana ha fatto del bene in tutto il mondo.
Tuttavia, il suo ‘allontanarsi’ è da intendersi in senso
metaforico. Il trauma legato alla morte di Steve Trevor e quello
legato alla morte dei suoi amici scomparsi a causa della vecchiaia,
l’ha spinta a prendere le distanze dal resto del mondo, anche se ha
continuato ad aiutarlo. Diana non ha amici, non ha alcune reale
legame con il mondo, a parte il suo dovere di salvarlo.”
Dato che la
continuity nel DCEU non è così rigorosa come quella del MCU, la Warner Bros. avrebbe potuto
aggirare il problema e focalizzarsi semplicemente con ciò che
riteneva canonico, ma è comunque interessante sapere quanto lo
studio si stia sforzando per presentare al pubblico una narrativa
generale coerente. In ogni caso, a parte questo questo piccolo
retcon, la storia di Diana è sempre stata coerente e i fan non
possono che aspettarsi che Wonder
Woman 1984 si basi su ciò che è stato stabilito
nel predecessore.
Come Wonder Woman 1984 condurrà
agli eventi di Batman v Superman: Dawn of Justice
Sulla base di queste
nuove informazioni, sarà interessante scoprire che tipo di vita
Diana ha scelto di vivere in Wonder
Woman 1984. In base ai vari trailer, sembra che
svilupperà una forte amicizia con Barbara Ann Minerva/Cheetah, al
punto da condividere con lei i segreti circa la sua relazione
amorosa con Steve Trevor, cosa che porterà inevitabilmnete alla
rottura del loro rapporto. Inoltre, è innegabile quanto i fan non
vedano l’ora di vedere come il film condurrà agli eventi di
Batman v Superman: Dawn of Justice.
Wonder
Woman 1984 uscirà il 2 ottobre 2020. Il film è
stato definito dal produttore Charles Roven un
sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso
personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che
seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non
dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale
definendolo “la prossima iterazione della
supereroina”.
L’ordine cronologico del personaggio
di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn
of Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman. Il sequel vedrà
ancora Gal
Gadot nei panni di Diana Prince opposta
a Kristen
Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel
cast figureranno anche Chris
Pine (volto del redivivo Steve Trevor)
e Pedro
Pascal (nei panni di Maxwell Lord).
Per trascorrere un’estate
all’insegna del grande cinema, ad agosto Infinity
si arricchisce con nuovi film e serie tv: da Il Diritto di
Opporsi a Downsizing – Vivere alla
Grande, ma anche Kung Fu Panda e
Kung Fu Panda 2. E per le serie tv, la terza
stagione di Claws e la quarta stagione di
Animal Kingdom.
Tutti i film in arrivo su Infinity
ad Agosto 2020
L’Inganno Perfetto, il
film con Ian McKellen e Helen Mirren
Tratto dall’acclamato
romanzo di Nicholas Searle, L’Inganno
Perfetto, che vede insieme per la prima volta sul
grande schermo l’attrice premio Oscar Helen Mirren e il candidato a due premi Oscar
Ian McKellen, sarà disponibile su Infinity
Premiere dal 7 al 13 agosto. Il genio della truffa Roy Courtnay non
riesce a credere alla propria fortuna quando incontra online la
benestante vedova Betty McLeish. Mentre Betty gli apre le porte di
casa e della sua vita, Roy rimane sorpreso scoprendosi affezionato
alla donna: quella che avrebbe dovuto essere una truffa veloce e
rapida si trasforma in un percorso da funambolo, il più infido
della sua vita.
Il Diritto di
Opporsi
Il Diritto di Opporsi, basato su fatti realmente
accaduti, arriverà su Infinity Premiere dal 14 al 20 agosto.
Interpretato da Michael B. Jordan e dai premi
Oscar Jamie Foxx e Brie Larson,
il film segue il giovane avvocato Bryan Stevenson e la sua storica
battaglia per la giustizia: dopo essersi laureato ad Harvard, Bryan
avrebbe potuto scegliere fin da subito di svolgere dei lavori
redditizi ma, al contrario, si dirige in Alabama con l’intento di
difendere persone condannate ingiustamente, con il sostegno
dell’avvocatessa locale Eva Ansley.
La Dea Fortuna
Con
Stefano Accorsi,
Edoardo Leo e
Jasmine Trinca, La
Dea Fortuna è in arrivo su Infinity Premiere dal
21 al 27 agosto. Arturo e Alessandro sono una coppia da più di
quindici anni ma nonostante la passione e l’amore si siano
trasformati in un affetto importante, la loro relazione è in crisi
da tempo. L’improvviso arrivo nelle loro vite di due bambini
lasciati in custodia per qualche giorno da Annamaria, la migliore
amica di Alessandro, potrebbe però dare un’insperata svolta alla
loro stanca routine. La soluzione sarà un gesto folle, ma
d’altronde l’amore è uno stato di piacevole follia.
Joker di Todd Philipps
Interpretato
da Joaquin
Phoenix, che ha ottenuto il Premio Oscar come Miglior
attore protagonista, Joker
sarà disponibile su Infinity Premiere dal 28 agosto al 3 settembre.
Il film diretto da Todd Phillips è incentrato sulla figura
dell’iconico villain: l’esplorazione di Phillips su Arthur Fleck è
quella di un uomo che lotta per trovare la sua strada in una
società fratturata come Gotham. Durante il giorno lavora come
pagliaccio, di notte si sforza di essere un comico di cabaret… ma
scopre che lo zimbello sembra essere proprio lui.
Critters Attack – Il Ritorno degli
Extraroditori
In arrivo su Infinity dal 6 agosto,
Critters Attack – Il Ritorno degli
Extraroditori: quinto capitolo della saga a cavallo
tra horror e commedia, il film segue le vicende della ventenne Drea
che con riluttanza accetta un lavoro come babysitter per un
professore del college che spera di poter frequentare. Per cercare
di intrattenere i figli del professore e suo fratello minore
Phillip, Drea decide di portarli a fare una gita, senza sapere che
delle misteriose creature aliene hanno iniziato a divorare
qualsiasi cosa vivente che incontrano.
King Arthur – Il Potere della
Spada
King
Arthur – Il Potere della Spada sarà disponibile
su Infinity dal 6 agosto, anche in 4K. Quando il padre del piccolo
Artù viene assassinato, suo zio Vortigern si impadronisce del
trono. Derubato dei diritti che gli spetterebbero per nascita e
senza sapere chi sia realmente, Artù riesce a sopravvivere nei
vicoli oscuri della città. Quando estrae la mitica spada dalla
roccia, la sua vita cambia radicalmente ed è costretto ad accettare
la sua vera eredità.
The Banana Splits Movie
Dal 13 agosto sarà disponibile su
Infinity The Banana Splits Movie, un film
commedia horror basato sulla serie televisiva per bambini del 1968,
The Banana Splits. Il film segue le vicende di una
famiglia che prende parte a uno show dal vivo dei Banana Splits, ma
la rock band animatronica ha appena saputo che il loro spettacolo
sarà presto cancellato e, non avendo alcuna intenzione di lasciare
che accada, perdono il controllo ed esplodono in una furia omicida
contro il pubblico.
Kung Fu Panda e Kung Fu
Panda 2
Kung Fu
Panda e Kung Fu Panda 2
saranno disponibili su Infinity rispettivamente dal 17 e dal 18
agosto. I primi due capitoli della serie cinematografica raccontano
le vicende del panda Po, doppiato da Fabio Volo nella versione
italiana, e dei Cinque Cicloni (Tigre, Scimmia, Mantide, Vipera e
Gru), intenti a proteggere la Cina da terribili minacce grazie
all’arte del kung fu.
Il Signore degli Anelli – La Compagnia
dell’Anello
Il primo capitolo della celebre
saga cinematografica tratta dal romanzo fantasy di J.R.R. Tolkien,
Il Signore degli Anelli – La Compagnia
dell’Anello, sarà disponibile su Infinity dal 19
agosto. Molto tempo fa, nella Seconda Era della Terra di Mezzo,
furono forgiati diciannove grandi Anelli. Ma Sauron, l’Oscuro
Signore di Mordor, forgiò un Anello Sovrano con cui intendeva
portare tutti gli altri Anelli sotto il suo dominio. Adesso, il
futuro della civiltà dipende dal destino dell’Anello Sovrano, che
il fato ha deposto nelle mani di un giovane hobbit di nome Frodo
Baggins.
Downsizing – Vivere alla Grande
Interpretato da Matt Damon e Christoph Waltz, Downsizing
– Vivere alla Grande arriverà su Infinity dal 23
agosto. Cosa accadrebbe se, come soluzione al problema della
sovrappopolazione, un gruppo di scienziati scoprisse il modo di
ridurre gli uomini a esseri viventi di 12 centimetri? In un mondo
miniaturizzato il denaro potrebbe offrire nuove opportunità. Ed è
con questa promessa di vita migliore che Paul e sua moglie decidono
di abbandonare la loro vita stressata in Omaha per farsi
rimpicciolire e trasferirsi in una nuova comunità ‘ridotta’: una
scelta che aprirà le porte a nuovi cambiamenti e avventure.
La Riscossa delle Nerd
In arrivo su Infinity dal 29 agosto
anche La Riscossa delle Nerd: con il
diploma che incombe, due “brave ragazze” accademicamente dotate,
frustrate dalla loro posizione sociale nella gerarchia della scuola
superiore, si sballano durante l’ultima notte dell’ultimo anno di
liceo. Dopo che la loro serata di sperimentazione va storta, alla
fine imparano che essere delle “cattive ragazze” non è proprio come
si aspettavano.
Tutti le serie tv in arrivo su
Infinity ad Agosto 2020
Claws
3
Dal 1° agosto, sarà disponibile su
Infinity la terza stagione completa di
Claws, la serie incentrata sulle vicende
di cinque estetiste della Florida e gli intrecci con la malavita
locale. Nella terza stagione, le ragazze impareranno presto che nel
mondo dei casinò la posta in gioco è altissima e Desna tenterà la
fortuna mettendosi in affari con una coppia losca, Mac e Melba. Su
Infinity è disponibile anche la seconda stagione completa di
Claws.
The Detour
4
In arrivo dal 2 agosto anche la
quarta stagione completa di The Detour,
che si aggiunge alla terza stagione già disponibile su Infinity. La
divertente comedy segue le vicende di due genitori, Nate e Robin,
alle prese con un disastroso viaggio insieme ai propri figli.
Animal Kingdom
4
Infine, dal 3 agosto arriverà su
Infinity la quarta stagione completa di Animal
Kingdom, che andrà ad aggiungersi alla terza stagione
già disponibile su Infinity. Basata sull’omonimo film australiano
del 2010, la serie segue la vita di un ragazzo diciassettenne che,
dopo la morte della madre, va a vivere con i Cody, una famiglia
dallo stile di vita eccessivo dedita alle attività criminali,
guidata dalla matriarca Smurf.
Robert Kirkman ha
offerto un aggiornamento sull’annunciato spin-off cinematografico
di The Walking Dead dedicato al personaggio di
Rick Grimes. Rick Grimes sta a The Walking
Dead come Iron Man sta al MCU. La celebre serie tv ha avuto
iniziato proprio con Rick che si svegliava in ospedale, in un mondo
invaso dagli zombie. Da lì, il personaggio sarebbe diventato un
leader della sopravvivenza in un mondo alla deriva. Ecco perché
quando è arrivata la notizia Rick avrebbe lasciato lo show durante
la nona stagione, i fan sono rimasti scioccati.
Nel 2018, Andrew Lincoln è apparso nel suo ultimo
episodio della serie, “What Comes After”. Tuttavia, al
Comic-Con di San Diego dello stesso anno, la AMC ha annunciato il
primo film di The Walking Dead incentrato proprio su Rick.
Non sono stati rivelati molti dettagli sul progetto da quando è
stato annunciato, ma il produttore e guru degli effetti speciali
Greg Nicotero aveva dichiarato lo scorso maggio
che la sceneggiatura era “in fase avanzata di sviluppo”.
Adesso, i fan possono godere di un nuovo aggiornamento sul
film.
Durante una live con Skybound Xpo, Robert
Kirkman e David Alpert– rispettivamente
creatore e produttore di The Walking Dead – hanno dato un aggiornamento
sul film dedicato a Rick Grimes. Sebbene Alpert abbia affermato che
attualmente non è possibile girare il film a causa dell’attuale
situazione mondiale, il produttore ha affermato che si stanno
preparando al momento in cui sarà possibile tornare sul set nel
migliore dei modi. Kirkman ha confermato le parole del collega,
aggiungendo che ci saranno tantissime novità quando “le cose si
calmeranno”. Di seguito le sue dichiarazioni complete:
“Ci sono tonnellate di cose che
si stanno muovendo dietro le quinte. Non voglio che le persone
pensino che siamo rimasti con le mani in mano e che stiamo
aspettando che la pandemia finisca. Direi, piuttosto, che la
pandemia può rendere migliori tantissimi film. E penso che il film
su Rick Grimes sia tra questi. Ci stiamo dedicando molto più tempo
e ci stiamo assicurando che tutto sia perfetto. Appena le cose si
calmeranno, state pur certi che sentirete nuovamente parlare del
film.”
Quali personaggi della serie
vedremo nel film basato su The Walking Dead?
È da tempo che i fan si chiedono
come sarà il film incentrato su Rick Grimes. L’ultima volta che lo
abbiamo visto, Rick è stato messo in salvo su un elicottero, in
rotta verso una destinazione sconosciuta. Come Lincoln, anche
Danai Gurira (Michonne) ha abbandonato lo
show. Al suo personaggio è stato dedicato un intero episodio
nell’ultima stagione, in cui ha scoperto che Rick potrebbe essere
ancora vivo. Dunque, non è escluso che il personaggio di Michonne
possa appare nel film al fianco di Rick. Anche se nulla è
confermato al momento, avere il tempo necessario per finalizzare la
sceneggiatura durante questo periodo molto difficile per
l’industria hollywoodiana potrebbe garantire non solo a Michonne ma
anche ad altri personaggi della serie una maggiore possibilità di
apparire al cinema.
Zack
Snyder ha rivelato di essere eccitato all’idea di
vedere Robert Pattinson in azione in
The
Batman. Grazie a
Batman v Superman: Dawn of Justice, il regista ha
introdotto al mondo la versione più recente del Crociato di Gotham,
quella interpretata da
Ben Affleck. Anche se all’inizio ci sono state parecchie
controverse in merito alla rappresentazione del personaggio da
parte di Snyder (principalmente perché si trattava di un Batman che
aveva ucciso), nel corso degli anni i fan sembrano essersi in
qualche modo riconciliati con quell’iterazione del Cavaliere
Oscuro.
Molto tempo fa
Ben Affleck avrebbe dovuto scrivere, dirigere e
recitare in un nuovo stand-alone dedicato all’Uomo Pipistrello, ma
in seguito l’attore scelse di abbandonare il progetto a causa di
alcune motivazioni personali. La Warner Bros. decise così di
portare il nuovo film dedicato a Batman in una direzione totalmente
diversa, affidando il progetto a Matt
Reeves, che avrebbe poi scelto Robert Pattinson come nuovo interprete di
Bruce Wayne.
Come accaduto con Affleck, anche
dopo l’annuncio del casting di Pattinson i fan si sono scagliati
contro la scelta della produzione; in generale, comunque, c’è molta
eccitazione e grande attesa per quanto riguarda The
Batman. I dettagli sulla trama non sono stati ancora
svelati, ma pare che Reeves intenda concentrarsi in modo
particolare sul ruolo di Batman come detective.
Zack Snyder esprime il suo
entusiasmo nei confronti di The Batman e del casting di Robert
Pattinson
Mentre parlava dell’arrivo della
Snyer Cut di Justice
League durante un’intervista sul canale YouTube
Beyond the
Trailer, Snyder ha discusso brevemente dei vari cambiamenti in
atto all’interno del DCEU, incluso l’arrivo nelle sale di The
Batman (che quasi sicuramente sarà separato dalla
continuity dell’universo condiviso). Snyder è apparso
molto felice di condividere il suo entusiasmo in merito al film di
Reeves, definendosi “molto eccitato” in merito al
progetto. Ha detto che pensa che Reeves sia “un regista
straordinario” e che “Robert è figo!”.
Sembra, quindi, che scorra buon
sangue tra i più recenti registi che sono stati incaricati di
raccontare le gesta di Batman sul grande schermo. D’altronde, nessuna rivalità avrebbe motivo di esistere.
Reeves sta dando vista alla sua visione di Batman che sarà
sicuramente molto diversa da quella di Snyder; parallelamente, il
regista di Justice
League sta avendo finalmente la possibilità di mostrare al
mondo intero la sua versione del cinecomic uscito nel
2017.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Il periodo compreso tra la fine
degli anni novanta e l’inizio dei duemila, ha contribuito alla
nascita di tante nuove star del cinema ma soprattutto della
televisione. Una tra queste è le bella Rachel
Bilson, l’iconica Summer Roberts della serie tv The O.C.
Scopriamo insieme oggi tutto quello
che c’è da sapere su Rachel Bilson.
10. Nata il 15
agosto del 1981, Rachel Bilson ha cominciato la sua carriera
d’attrice solo al college. Incoraggiata dal padre, Danny Bilson,
scrittore, regista e produttore, Rachel inizia a sperimentare nel
mondo dello spettacolo già negli anni novanta quando partecipa agli
episodi pilota delle serie Human Target (1992) –
mai andato in onda – e It’s True (1998).
9. Dopo quel primo
assaggio, la Bilson decide di concentrarsi sui suoi studi e di
portare a termine il liceo senza distrazioni. I suoi primi progetti
seri, infatti, risalgono al 2003; in quell’anno partecipa alla
serie 8 Semplici Regole e al cortometraggio dal
titolo Unborkern.
8. Nel 2003 Rachel
Bilson prende anche parte a un episodio della famosissima serie,
divenuta poi un cult,
Buffy – L’Ammazzavampiri. Nella serie la Bilson, che
ha un ruolo marginale, interpreta la giovane Colleen e compare nel
diciottesimo episodio della settima e ultima stagione, episodio dal
titolo “Ragazze Sporche”.
7. Il successo
vero, tuttavia, raggiunge Rachel Bilson solo nel 2003 quando
l’attrice viene scelta per il ruolo di Summer Roberts nella nuova
serie The O.C.
Creata da Josh
Schwartz, The O.C è un teen drama che racconta la storia
delle famiglie facoltose di Newport Beach, a Orange County,
località della California, Stati Uniti. Pur essendo una serie
corale, la storia è tutta incentrata sul personaggio di Ryan Atwood
(Benjamin
McKenzie), un ragazzo problematico e con una famiglia
disastrata alle spalle. Senza casa né prospettive, Ryan viene
adottato da Sandy Cohen (Peter Gallagher) e sua
moglie Kirsten Cohen (Kelly Rowan) che vivono in
una lussuosa villa a Newport Beach con il loro unico figlio, Seth
Cohen (Adam
Brody).
Ryan entra quindi a far parte di un
mondo a lui completamente estraneo, fatto di case da sogno, scuole
private e adolescenti problematici. Tra i primi incontri di Ryan
c’è Marissa Cooper (Mischa
Barton), figlia maggiore dei Cooper, che vivono
proprio nella villa accanto ai Cohen. Tra i due c’è subito una
forte attrazione ma qualcuno ci si mette di mezzo… Nella serie,
Rachel Bilson interpreta Summer, una ragazza frivola e snob, amica
del cuore di Marissa Cooper, nonché oggetto del desiderio di Seth
Cohen. Il suo personaggio, nel corso di quattro stagioni evolve e
cambia radicalmente, anche grazie alla vicinanza di Seth e altri
personaggi della serie.
The O.C è andata
in onda dal 2003 al 2007, per ben quattro stagioni e 92 episodi.
Rachel Bilson è una delle poche attrici del cast originale che è
rimasta nella serie fino alla fine.
Rachel Bilson dopo The O.C: la sua
carriera continua
6. Grazie alla
popolarità acquisita con la messa in onda di The O.C, Rachel
continua la sua scalata nel mondo dello spettacolo. Proprio durante
le riprese della serie, infatti, negli ultimi anni si dedica anche
ad alcuni progetti cinematografici e televisivi. Nel 2006 partecipa
al film The Last Kiss, diretto da Tony Goldwyn e
nel 2007, invece, compare in due episodi della serie tv
Chuck.
5. Negli anni
successivi la vediamo recitare nei film Jumper
(2008), New York I Love You (2009) e
Waiting for Forever (2010) e partecipare come
guest star in quattro episodi della famosa serie How I Met
Your Mother (2010 e 2014).
Ma uno dei suoi progetti televisivi
più importanti dopo The O.C, arriva nel 2011 quando viene scelta
per il ruolo della protagonista nella serie Hart of
Dixie.
La serie racconta la storia della
neo laureata in medicina Zoe Hart (Rachel Bilson) che, non avendo
ottenuta la borsa di studio per la specializzazione in chirurgia
cardio-toracica, decide di accettare una strana proposta di lavoro
in Alabama. Un uomo misterioso, proprio alla cerimonia della sua
laurea, le offre il posto di medico di base in una cittadina
sperduta dell’Alabama. Nonostante un inizio un po’ difficile,
decide di restare e cominciare una nuova vita. La serie è andata in
onda sul canale della CW dal 2011 al 2015 per un
totale di quattro stagioni e ben 76 episodi.
4. Negli anni
successivi, Rachel Bilson lavora a diversi progetti sia per la tv
che per il cinema. Tra i film di quel periodo ricordiamo
Così è La Vita (2011), Bling Ring (2013, grande successo di Sofia Coppola, The To Do List
(2013) e American Heist (2014). In tv, invece,
lavora in serie tv come Drunk History (2016),
Nashville (2017), Take Two (2018)
e Gossip Girl (2012).
Rachel Bilson in Gossip Girl
3. Nel 2012,
quando Rachel Bilson era ancora impegnata sul set di Hart of Dixie,
l’attrice decide di partecipare all’ultimo episodio della serie
Gossip Girl.
Basata sull’omonima serie di
romanzi scritto da Cecily von Ziegesar. Gossip
Girl racconta delle vite delle famiglie più in vista di Manhattan.
Tra party scatenati, scuole private, giochi di potere e soprattutto
pettegolezzi, nessun personaggio è mai realmente al sicuro,
soprattutto se c’è una misteriosa entità di nome Gossip Girl che si
diverte e spifferare i segreti più oscuri e imbarazzi dell’alta
società newyorkese.
La serie, andata in onda sul canale
della CW dal 207 al 2012 per sei stagioni e ben
121 episodi, ha visto Rachel Bilson tra le sue
guest star in occasione del decimo episodio della sesta stagione,
l’ultimo a chiusura della serie. In questo episodio, il 6×10 dal
titolo “New York I Love You”, Rachel Bilson
interpreta se stessa.
Rachel Bilson e Adam Brody: tra
finzione e realtà
2. Come spesso
accade quando alcuni attori sono ‘costretti’ a passare tanto tempo
insieme sullo stesso set, anche Rachel si è lasciata andare a un
piccolo flirt con il suo compagno di lavoro Adam
Brody.
Rachel Bilson e
Adam Brody si sono conosciuti, ovviamente, sul set
di The O.C e tra i due, dopo qualche mese di
frequentazione, è sbocciato l’amore. Gli attori sono rimasti
insieme, incredibilmente, per tre anni, dal 2003 al 2006. La loro
rottura, molto pubblica e chiacchierata, ha distrutto i sogni dei
fan della serie che speravano che l’amore tra Seth e Summer durasse
anche nella vita reale.
1. Dopo la rottura
con il suo collega Adam Brody, Rachel
Bilson prova a fare il bis. Nel 2007, infatti, durante le
riprese del film Jumper, l‘attrice
comincia una frequentazione con il protagonista
Hayden Christensen. La storia tra i due fa molto
discutere e non va molto a genio ai fan di The O.C ancora scottati
dalla separazione tra Rachel e Adam.
Bilson e Christensen, negli anni
successivi, continuano un estenuante tira e molla; si lasciano nel
2010 per poi riprendersi pochi mesi più tardi e, sebbene i due si
dicano felici, nessuno credo molto a questa relazione.
La loro storia d’amore, nonostante
tutto, continua tanto che nel 2014 vediamo una splendida
Rachel Bilson incintadella sua prima
figlia. Quello stesso anno, il 29 ottobre 2014, nasce la
piccola Briar Rose Christensen. La nascita della
piccola porta grande gioia nella vita della coppia ma purtroppo, il
loro rapporto arriva al capolinea solo tre anni più tardi, nel
2017.
Rachel Bilson è su Instagram
Per essere sempre informata sulla vita privata e professione
dell’attrice, segui l’account Rachel Bilson Instagram
ufficiale.