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The Batman: Andy Serkis e Colin Farrell in trattative per Alfred e Pinguino

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Nuovi aggiornamenti su The Batman, il film che rilancerà al cinema il crociato di Gotham con la regia di Matt Reeves e Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne: come riportato in esclusiva da Deadline e The Wrap, Colin Farrell e Andy Serkis sarebbero in trattative per interpretare rispettivamente Pinguino e Alfred Pennyworth. Se arriverà la firma decisiva, i due attori raggiungeranno nel cast anche Zoe Kravitz (la nuova Catwoman dell’universo DC), Jeffrey Wright (commissario Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista).

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

The Batman: nel film ci saranno anche Batgirl e Nightwing?

Fonte: Deadline, The Wrap

Spider-man: Far From Home finalmente in home video

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Spider-man: Far From Home finalmente in home video

L’incredibile successo al botteghino Spider-man: Far From Home arriva in Dvd, Blu-ray, 4k Ultra HD, Digital HD e tre altre esclusive edizioni speciali a partire dal 5 novembre con Universal Pictures Home Entertainment Italia. Dal regista del primo Spider-man: Homecoming, Jon Watts, arriva un’avventura mondiale a tutti gli effetti. Spider-man: Far From Home è il più grande film dedicato a Spider-man mai realizzato!

Tom Holland fa ritorno nei panni dello spara-ragnatele più amato dei fumetti in Spider-man: Far From Home, il capitolo che segue Spider-Man: Homecoming. Il nostro amichevole arrampica-muri di quartiere decide di unirsi ai suoi amici Ned, MJ ed al resto del gruppo per una vacanza scolastica in giro per l’Europa. Tuttavia, i piani di Peter di lasciarsi alle spalle le attività da supereroe per qualche settimana vengono rovinati molto velocemente quando si trova a dover aiutare controvoglia Nick Fury a svelare il mistero di diversi attacchi da parte degli Elementali! Spider-man e Mysterio (Jake Gyllenhaal) uniscono le loro forze per combattere le forze maligne che si scagliano sul vecchio continente, ma non tutto è come appare.

Spider-man: Far From Home vede nel cast Tom Holland (Spider-man: Homecoming) nei panni di Peter Parker, Samuel L. Jackson (Spider-man: Homecoming) come Nick Fury, Jon Favreau (Il Re Leone) come Happy, Zendaya (Euphoria) nei panni di MJ e Jake Gyllenhaal (Nightcrawler) in quelli di Mysterio.

Spider-man: Far From Home in blu-ray 4K Ultra HD

Le edizioni Blu-ray e 4k Ultra HD del film arrivano con tantissimi contenuti extra per tutta la famiglia, per un totale di oltre 80 minuti di contenuti speciali, tra cui il cortometraggio speciale Lista delle cose da fare di Peter, scene alternative ed estese, le papere e moltissimi Easter eggs! Contenuti esclusivi includono interviste con il cast e la troupe, l’evoluzione del costume di Spider-man e l’approfondimento sulle location Lontano, Lontano da casa. I fan ameranno i numerosi contenuti dedicati ai personaggi e ai dettagli a loro dedicati.

Sono molte le sorprese per gli amanti di Spider-man e del MCU: saranno infatti disponibili tantissime edizioni diverse di Spider-man: Far From Homeoltre ai classici formati Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD.

Verranno infatti rilasciate: un’imperdibile edizione speciale Blu-ray 3D contenente il diario di viaggio di Peter; una Steelbook Blu-ray con disco bonus per un totale fantastico di oltre 110 minuti di contenuti extra inediti ed una speciale creatività dedicata ed una Steelbook 4k Ultra HD, contenente sempre un disco bonus ricco di contenuti speciali e con un’altra incredibile creatività di copertina.

Ma non finisce qui: saranno anche disponibili le Spider-man: Home collection contenenti i due film che vedono protagonista Tom Holland: Spider-man: Homecoming e Spider-man: Far From Home.

Spider-man: Far From Home è diretto da Jon Watts (Spider-Man: Homecoming), scritto da Chris McKenna e Erik Sommers, e basato sui fumetti di Stan Lee e Steve Ditko. Il film è prodotto da Kevin Feige e Amy Pascal, dai produttori esecutivi Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Thomas M. Hammel, Eric Hauserman Carroll, Rachel O’Connor, Stan Lee stesso, Avi Arad e Matt Tolmach.

I contenuti di Spider-man: Far From Home in blu-ray 4K Ultra HD

  • Nuovo cortometraggio originale, Lista delle cose da fare di Peter: Peter ha qualche commissione da fare prima di partire per la sua gita scolastica.
  • L’evoluzione del costume: Il costume non fa un eroe – ma gioca un grande ruolo in chi sono e in chi possono diventare. Questo contenuto esamina tutti i diversi costumi di Peter all’interno del film, insieme a materiale del dietro le quinte, per scoprire perché alcuni costumi sono meglio di altri.
  • Lontano, lontano da casa: Le fantastiche location del film sono funzionali alla trama e stabiliscono un certo tono per il film, ma sono anche incredibili luoghi da visitare! Ascolta le parole del cast a proposito della loro esperienza in viaggio sul set.
  • Fury & Hill: I fedeli sostenitori del MCU Cobie Smulders e Samuel L. Jackson fanno ritorno nei panni dell’Agent Maria Hill & Nick Fury!
  • The Ginter-Riva Effect: A look at the villain sub-plot and how William Ginter-Riva ties Spider-Man: Far From Home all the way back to the beginning of the MCU.
  • Grazie, signora Parker: Uno sguardo a Marisa Tomei ed al nuovo look di zia May, da Homecoming a Far From Home.
  • Easter Eggs furtivi: Permetti ad E.D.I.T.H. di rivelare alcuni degli Easter Eggs nascosti che potresti esserti perso!
  • Scene alternative ed estese
  • E moltissimo altro ancora!
  • CONTENUTI SPECIALI NEL FORMATO DVD:
  • Lista delle cose da fare di Peter
  • Scene eliminate
  • Papere del cast

I due Papi: Jonathan Pryce e Anthony Hopkins nel nuovo film Netflix

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Anthony Hopkins e Jonathan Pryce sono i protagonisti di I due Papi, il nuovo film del regista candidato all’Oscar Fernando Meirelles.

Fernando Meirelles, regista nominato all’Oscar per “City of God”, e lo sceneggiatore tre volte candidato all’Oscar Anthony McCarten, raccontano la storia intima di uno dei passaggi di potere più drammatici degli ultimi duemila anni.

Il film arriverà in cinema selezionati dal 2 Dicembre. I due Papi in streaming su Netflix dal 20 Dicembre.

I due Papi: trailer

I due Papi: trama

Frustrato dalla direzione intrapresa dalla Chiesa, il cardinale Bergoglio (Jonathan Pryce) chiede a Papa Benedetto (Anthony Hopkins) il permesso di dimettersi. Di fronte al rischio di  scandalo e al dubbio, Papa Benedetto convoca invece il suo critico più duro, nonché suo futuro successore a Roma, per rivelare un segreto destinato a scuotere le fondamenta della Chiesa Cattolica. Dietro le mura Vaticane, inizia una lotta tra tradizione e progresso, senso di colpa e perdono. Questi due uomini molto diversi affrontano il loro passato per trovare un terreno comune e costruire il futuro di un miliardo di fedeli in tutto il mondo.

Martin Scorsese chiude il discorso sui film Marvel e spiega perché non sono cinema

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La parola fine a questa sterile e spesso mal interpretata polemica scaturita da un commento di Martin Scorsese sui film Marvel (descritti come parchi a tema e quanto di più lontano dal concetto di cinema), la mette proprio il regista in una lunga, sentita e malinconica lettera pubblicata sul New York Times, in cui l’autore di The Irishman passa in rassegna ogni sfumatura di quella “infame” dichiarazione.

Quando ero in Inghilterra all’inizio di ottobre, ho rilasciato un’intervista ad Empire. Mi è stata posta una domanda sui film Marvel. Ho risposto. Ho detto che ho provato a guardarne alcuni e che non fanno per me, che mi sembrano più vicini a dei parchi a tema che a dei film per come li ho conosciuti e amati nella mia vita. E che, alla fine, non penso che siano cinema […] 

[…] Alcune persone sembrano aver preso l’ultima parte della mia risposta come un’offesa o come la prova del mio odio per la Marvel. Se qualcuno è intenzionato a caratterizzare le mie parole in quella luce, non c’è niente che io possa fare per ostacolarlo. So che se fossi più giovane e che se avessi raggiunto la maturità in un altro momento, sarei probabilmente entusiasta per questi film e forse avrei persino voluto crearne uno io stesso. Ma sono cresciuto in un altro periodo e ho sviluppato una concezione dei film – di quello che erano e di quello che avrebbero potuto essere – che è più lontana dall’Universo Marvel di quanto noi sulla Terra lo siamo da Alpha Centauri“.

The Irishman, leggi la recensione del film di Martin Scorsese

Per me, per i cineasti che ho imparato ad amare e rispettare, e per gli amici che hanno iniziato a girare film nello stesso periodo in cui l’ho fatto io, il cinema era rivelazione – estetica, emotiva e spirituale. Riguardava i personaggi – la complessità delle persone e la loro natura contraddittoria e talvolta paradossale, il modo in cui possono farsi del male, amarsi l’un l’altro e improvvisamente ritrovarsi faccia a faccia con se stessi. Si trattava di affrontare l’imprevisto sullo schermo e nella vita che il cinema drammatizzava e interpretava, allargando il senso di ciò che era possibile nell’arte. E quella era la chiave per noi: era una forma d’arte.”

Scorsese ha poi continuato scrivendo che “Sessanta o settanta anni dopo, stiamo ancora guardando questi film e ci meravigliamo di fronte a loro. Ma sono i brividi e gli shock che ancora ci ammaliano? Io non credo. I set di Intrigo internazionale sono sorprendenti, ma non sarebbero altro che una successione di dinamiche ed eleganti composizioni e tagli, senza le emozioni dolorose al centro della storia o l’assoluta perdita del personaggio di Cary Grant.

Alcuni sostengono che i film di Hitchcock avevano una somiglianza tra di loro, e forse è vero – lo stesso Hitchcock ha riflettuto a tal proposito. Ma la somiglianza che troviamo tra i film dei franchise di oggi è tutta un’altra cosa. Molti degli elementi che definiscono il cinema come io conosco sono presenti nei film della Marvel. Ciò che non c’è è la rivelazione, il mistero o il genuino pericolo emotivo. Niente è a rischio. I film sono realizzati per soddisfare una serie specifica di esigenze e sono progettati come variazioni di un numero finito di temi.

“Sono sequel nel nome, ma sono remake nello spirito. E ogni cosa in essi non potrebbe essere fatta diversamente. Questa è la natura dei franchise cinematografici moderni: prodotti di ricerche di mercato, testati appositamente per il pubblico, verificati, modificati, rivisti e rimodificati fino a quando non sono pronti per il consumo. Un altro modo di dirlo, sarebbe che si tratta di tutto ciò che i film di Paul Thomas Anderson, di Claire Denis, di Spike Lee, di Ari Aster, di Kathryn Bigelow o Wes Anderson non sono. Quando guardo un film di uno di quei registi, so che vedrò qualcosa di assolutamente nuovo che mi porterà a fare esperienze inaspettate e forse persino inimitabili. La mia concezione di ciò che è possibile raccontare attraverso storie con immagini in movimento e suoni, verrà ampliata.”

Martin Scorsese e i cinecomic: ecco tutta la verità

Quindi, potreste chiedervi, qual è il mio problema? Perché non lasciare semplicemente che i film sui supereroi e altri franchise facciano il loro lavoro? Il motivo è semplice. In molti luoghi di questo Paese e in tutto il mondo, i franchise sono ora la vostra scelta principale se volete vedere qualcosa sul grande schermo. È un momento pericoloso per la cinematografia e oggi abbiamo meno cinema indipendente che mai. L’equazione è stata capovolta e lo streaming è diventato il metodo di fruizione principale. Tuttavia, non conosco un singolo regista che non vorrebbe creare un film per il grande schermo, da proiettare davanti al pubblico nei cinema.

Io ne faccio parte. E sto parlando da persona che ha appena realizzato un film per Netflix. Questo, e solo questo, ci ha permesso di realizzare The Irishman nel modo in cui volevamo farlo, e per questo sarò sempre grato. Vorrei che il film venisse proiettato nei cinema per un periodo di tempo più lungo? Certo che lo vorrei. Ma non importa con chi realizzi il tuo film, il fatto è che gli schermi nella maggior parte dei multiplex sono affollati da franchise. E se state per dire che è semplicemente una questione di domanda e offerta, e di dare alle persone ciò che vogliono, sono in disaccordo. Se alle persone viene dato solo un genere di cose, e viene venduto all’infinito solo quello, ovviamente ne vorranno di più.”

La riflessione passa poi al lato industriale della questione, che poi è il vero nocciolo del discorso del regista: “Negli ultimi 20 anni, come tutti sappiamo, l’industria del cinema è cambiata su ogni fronte. Ma il cambiamento più inquietante è avvenuto di soppiatto e nella notte: la graduale, ma costante eliminazione del rischio. Molti film oggi sono prodotti perfetti e fabbricati per un consumo immediato. Molti di loro sono ben realizzati da team composti da persone di talento. Tuttavia, mancano di qualcosa che è essenziale per il cinema: la visione unificante di un singolo artista. Perché, ovviamente, il singolo artista è il fattore più rischioso di tutti.

Non sto certamente insinuando che i film dovrebbero essere una forma d’arte sovvenzionata o che lo siano mai stati. Quando il sistema degli Studios di Hollywood era ancora vivo e vegeto, la tensione tra gli artisti e le persone che gestivano il business era costante ed intensa, ma era una tensione produttiva che ci ha dato alcuni dei più grandi film mai realizzati. Nelle parole di Bob Dylan, i migliori erano “eroici e visionari.  Oggi, questa tensione è scomparsa, e in molti nel settore hanno un’assoluta indifferenza verso il concetto di arte e un atteggiamento nei confronti della storia del cinema che è allo stesso tempo sprezzante e proprietario – una combinazione letale. La situazione, purtroppo, è che ora abbiamo due campi separati: c’è l’intrattenimento audiovisivo e c’è il cinema. Di tanto in tanto si sovrappongono, ma sta diventando sempre più raro. E temo che il dominio finanziario dell’uno venga utilizzato per emarginare e persino sminuire l’esistenza dell’altro.”

Martin Scorsese su The Irishman, Netflix, la produzione a Hollywood e i cinecomic

Fonte: New York Times

MCU: le frasi più emozionanti dell’Infinity Saga

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MCU: le frasi più emozionanti dell’Infinity Saga

Nato nel 2008 con Iron Man, per undici anni il MCU ha costruito la trama della saga delle gemme dell’infinito distribuendo storie e personaggi in ventitré film, e tra momenti divertenti e altri entusiasmanti, l’universo dei Marvel Studios non ha esitato a spingere sul pulsante dell’emozione.

Ma se dovessimo scegliere, quali sarebbero le frasi più commoventi dell’Infinity Saga?

“Non mi interessa. Ha ucciso mia madre”

Non viene citata abbastanza, eppure una delle scene più strazianti – e con le conseguenze più decisive per il futuro della saga – arriva nell’atto finale di Captain America: Civil War, dove Tony Stark si confronta con l’amico Steve Rogers e l’assassino dei suoi genitori, Bucky Barnes. Nonostante le spiegazioni di Cap sul lavaggio del cervello, Tony è determinato a ucciderlo, offuscato dalla realtà dei fatti: “Non mi interessa, ha ucciso mia madre“.

“Ti devo chiedere di rimandare quel ballo”

captain america

Ci troviamo nella fase conclusiva di Captain America: Il Primo Vendicatore, e il quartier generale di Teschio Rosso sulle Alpi viene attaccato ma il villain riesce a fuggire a bordo di un’Ala volante e subito dopo raggiunto da Steve grazie all’aiuto del colonnello Phillips e Peggy Carter.

Cap impedisce al villain di bombardare le più importanti città statunitensi con armi terribili, ma si accorge che i comandi sono bloccati verso l’obiettivo fatale, la città di New York, e compresa la gravità della situazione decide di sacrificarsi per il bene delle possibili vittime. È qui che scambia le sue ultime parole con Peggy via radio, promettendole che sarà presente al loro appuntamento…

“Ho avuto un padre davvero figo”

Avengers: Infinity War
Marvel Studios’ AVENGERS: INFINITY WAR..L to R: Drax (Dave Bautista) and Star-Lord/Peter Quill (Chris Pratt)..Photo: Chuck Zlotnick..©Marvel Studios 2018

Il sequel di Guardiani della Galassia ha allargato lo spettro emotivo del franchise diventando ancora più profondo per quanto riguarda i temi trattati; come quello della paternità e del complicato rapporto tra Peter Quill e il suo genitore biologico, Ego, che non rappresenta il culmine perché sostituito da un altro momento strappalacrime: la morte di Yondu, il suo “vero” padre. Quello del cuore.

Per risparmiare la vita di Peter, Yondu deve sacrificare la sua maschera di ossigeno mentre salgono nello spazio, e la scena è resa ancora più speciale dalla frase pronunciata: “Potrebbe essere tuo padre, ragazzo. Ma lui non era tuo padre.” Ma probabilmente il momento più straziante è proprio l’elogio di Quill, che confronta Yondu con David Hasselhoff e conclude: “Ho avuto un padre piuttosto figo“.

“Cos’altro potrei perdere?”

Durante tutto il corso di Avengers: Infinity War, Thor è determinato nel trovare una nuova arma su Nidavellir così da uccidere Thanos, e solo quando Rocket mette in discussione le sue motivazioni, il Dio del Tuono spiega che il senso di vendetta è animato dall’aver perso suo fratello, sua madre, suo padre e il suo migliore amico insieme alla sua casa, Asgard. “Cos’altro ho da perdere?“, dice al compagno prima di forgiare la Stormbreaker…

“Dai Spider-Man, dai Spider-Man!”

In The Amazing Spider-Man # 33 viene raffigurato un Peter Parker intrappolato che reagisce ad una morte certa, e questo frammento è stato omaggiato da Spider-Man: Homecoming dopo il primo vero scontro con Avvoltoio. Senza il costume creato da Tony Stark, Peter si trova costretto a trovare una via d’uscita da solo, evocando quella forza interiore che il suo mentore gli aveva richiesto per essere un supereroe anche se sprovvisto di uniforme e poteri.

“È mio amico”, “Anche io lo ero”

Ecco un’altra citazione tratta da Captain America: Civil War, di nuovo estrapolata da un dialogo tra Tony Stark, Steve Rogers e Bucky Barnes: stiamo parlando della scene più carica, emotivamente, della Infinity Saga, dove le alleanze che conosciamo vengono messe alla prova, ed è qui che Cap dice a Iron Man disperato “È mio amico“, con Tony che risponde “Lo ero anch’io…

“Signor Stark, non mi sento molto bene…”

La devastante morte di Peter Parker in Infinity War ha lasciato in lacrime i fan. E se il film è ricco di momenti spensierati, quel “Signor Stark, non mi sento molto bene…” seguito da “Non voglio andarmene…” pronunciati da Tom Holland fra le braccia di Robert Downey Jr. rappresentano l’altro lato di un racconto ben più maturo delle aspettative.

Ciò che rende così incredibile la scena è il fatto che l’attore abbia improvvisato l’intera battuta. I fratelli Russo volevano che fosse o emozionante e gli avevano dato un solo consiglio: “Pensa che sei un ragazzo e non vuoi morire“. Così Holland ha preso questo suggerimento alla lettera e il gioco è fatto…

“Fammi fare qualcosa di buono, qualcosa di giusto”

avengers endgame
Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2019

Una volta recuperate tutte le gemme dell’Infinito, i Vendicatori possono finalmente indossare il guanto e ripristinare l’equilibrio. Tra loro c’è subito un candidato, ovvero Thor, che chiede disperatamente a Tony di essere lui a sacrificarsi. L’eroe si ritiene infatti l’unico responsabile della vittoria di Thanos e della morte dei compagni (“dovevo puntare alla testa”), e lo supplica dicendo che ha bisogno di fare “qualcosa di buono, qualcosa di giusto“.

“Noi siamo Groot”

Chi avrebbe mai pensato di piangere per un gesto eroico di un albero parlante? È esattamente ciò che succede alla fine di Guardiani della Galassia, quando i protagonisti stanno per affrontano un morte inevitabile su Xandar. Qui Groot estende le sue braccia e le sue radici, creando uno scudo sferico per proteggere tutti i suoi compagni, con Rocket che dice “Non farlo, morirai.” e l’amico che risponde: “Noi …siamo…Groot.

“Ora puoi riposare”

Quando Tony Stark capisce che i viaggi nel tempo sono la chiave per sconfiggere Thanos, Pepper Potts gli spiega che non avrebbe mai trovato la pace e non avrebbe mai potuto riposare davvero se non avesse rischiato la propria vita per gli altri. Effettivamente così è stato, e prima del suo ultimo respiro, Pepper gli si avvicina piangendo insieme a Peter Parker e dicendo semplicemente: “Ora puoi riposare“.

Leggi anche – MCU: tutti i momenti che hanno diviso i fan

Fonte: Screenrant

Share di Pippa Bianco su Sky Cinema due

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Share di Pippa Bianco su Sky Cinema due

Andrà in onda domani, mercoledì 6 novembre alle 21.15 in prima visione su Sky Cinema Due, SHARE, il film HBO già acclamato quest’anno al Sundance Film Festival e al Festival di Cannes e presentato di recente all’ultima Festa del Cinema di Roma. Diretto da Pippa Bianco, che ha girato il corto – premiato a Cannes – su cui è basato il film, vede come protagonista la giovane attrice Rhianne Barreto, al suo primo lungometraggio.

Al centro della storia c’è Mandy (Rhianne Barreto), una giovane atleta di 16 anni, e la sua vita apparentemente normale. Fino a quando una mattina non si risveglia sul prato di fronte la casa dei suoi genitori, senza ricordare nulla della sera precedente. Quel giorno la vita di Mandy cambierà per sempre: un video scioccante di quella notte inizia a diffondersi sui telefonini di tutta la sua scuola. La giovane affronta l’unico ragazzo che lei ha riconosciuto dal video che nega ci siano stati atti di violenza: «Pensavo avresti pensato che fosse divertente», le dice. Mentre il video continua a diventare ancora più virale, Mandy tenta disperatamente di ricordare gli eventi di quella notte e si trova a fronteggiare un dibattito pubblico invadente.

Share, il film

A tratti illuminante, certamente spiazzante, Share segue Mandy e la sua ricerca della verità, resa ancora più difficile dalla preoccupazione, dalla rabbia e dalla negazione della sua famiglia e dei suoi coetanei, che hanno aspettative contrastanti su come la ragazza dovrebbe affrontare le conseguenze del video. Descrive il dolore intenso, l’isolamento e l’incertezza che Mandy vive con incredibile coraggio, raccontando la storia di una giovane donna decisa a riappropriarsi del proprio destino.

Prima di diventare un lungometraggio, Share è stato un pluripremiato cortometraggio, che Pippa Bianco ha scritto e diretto nel 2015. La storia, che si sviluppa in 11 minuti, è quasi senza dialoghi e segue una liceale che, con crescente urgenza, continua a ricevere sms che le chiedono se è la ragazza in un video che sta girando, riempendo con terrore ed orrore una giornata scolastica altrimenti banale.

Per costruire adeguatamente la storia di Mandy con una ricerca rigorosa, Pippa Bianco ha condotto numerose interviste con vittime di violenze sessuali, attivisti, investigatori e avvocati, oltre a personale scolastico, psicologi e anche alcuni colpevoli.

Prodotto dalla stessa società di produzione della serie tv HBO Euphoria (di cui Pippa Bianco ha diretto un episodio), Share è una produzione A24 e Loveless per HBO Films, scritto e diretto da Pippa Bianco, prodotto da Carly Hugo, Tyler Byrne e Matt Parker. Nel cast, oltre a Rhianne Barreto, ci sono altri talenti emergenti: Charlie Plummer, Nicholas Galitzine, Lovie Simone, insieme a Poorna Jagannathan e JC MacKenzie nei panni dei genitori di Mandy.

SHARE andrà in onda in prima visione su Sky Cinema Due mercoledì 6 novembre alle 21.15. Disponibile anche on demand su Sky e NOW TV.

Gli Eterni: set evacuato dopo un allarme bomba

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Gli Eterni: set evacuato dopo un allarme bomba

Le riprese de Gli Eterni, nuovo film targato Marvel Studios, sono state momentaneamente sospese in seguito ad un allarme bomba fortunatamente rientrato. Sul set erano presenti Angelina Jolie e Richard Madden, interpreti di Thena e Ikaris, evacuati insieme alla troupe dopo la scoperta di un ordigno inesplosa sull’isola delle Canarie di Fuerteventura, che molti pensavano fosse stato lasciato dai tempi della seconda guerra mondiale.

Un insider ha riferito al The Sun che “la bomba potrebbe essere stata lì da decenni, e chissà cosa sarebbe potuto accadere se fosse stata disturbata. È stato spaventoso. Alcune delle più grandi star del mondo erano sul set e nessuno stava correndo rischi. Fortunatamente, gli esperti se ne sono occupati.

La lavorazione del film dovrebbe proseguire nei prossimi giorni, mentre online sono già trapelate le prime foto con la Jolie nei panni di Thena e Gemma Chan in quelli di Sersi, oltre alla costruzione della porta d’ingresso di Babilonia (una delle location più famose dei fumetti).

Gli Eterni: 10 cose che il film potrebbe rivelare sul MCU

Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast anche Richard Madden (Ikaris),  Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite) e Don Lee (Gilgamesh).

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

La sceneggiatura è stata scritta da Matthew e Ryan Firpo mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6 novembre 2020.

Fonte: The Sun, Daily Mail

Hocus Pocus: il cast originale firma per il sequel

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Hocus Pocus: il cast originale firma per il sequel

Arriverà sulla piattaforma streaming di Disney + il sequel di Hocus Pocus ora ufficialmente in sviluppo con una sceneggiatura affidata a Jen D’Angelo (Workaholics, Happy Together), e come già suggerito da diverse fonti, Bette Midler, Sarah Jessica Parker e Kathy Najimy hanno firmato per tornare nei panni di Winifred, Sarah e Mary.

A dichiararlo è proprio la Parker pubblicando un’immagine del primo film sul suo account Instagram in occasione dei festeggiamenti di Halloween e rispondendo alla domanda di un fan: “Abbiamo detto tutte si. Ora aspettiamo!“, scrive l’attrice.

L’originale Hocus Pocus uscì nelle sale nel 1993 diretto da Kenny Ortega, e raccontava le vicende delle tre sorelle Sanderson e del rapimento della piccola Emily Binx, a cui le streghe volevano succhiare la linfa vitale per ridiventare di nuovo giovani. Trecento anni dopo, nella notte di Halloween, il giovane Max, la sua sorellina Dani e la loro amica Allison si intrufolano nella casa delle tre streghe, divenuta ora un museo…

Vi ricordiamo che il 12 novembre verrà ufficialmente lanciato il nuovo servizio di streaming Disney+, che come saprete offrirà all’utente la possibilità di accedere a contenuti esclusivi più titoli dell’archivio della casa di Topolino. Sulla piattaforma saranno disponibili una vasta collezione di prodotti originali, tra cui film e serie tv, e tutti i titoli di Disney, Pixar, Marvel Studios, Lucasfilm e National Geographic.

Leggi anche – Disney +: ecco tutti i titoli disponibili dopo il lancio della piattaforma

Animali Fantastici 3: riprese nel 2020, ecco il cast completo

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Animali Fantastici 3: riprese nel 2020, ecco il cast completo

Partiranno nella primavera del 2020 le riprese di Animali fantastici 3, terzo capitolo del nuovo franchise ambientato nell’universo magico di J.K.Rowling ancora senza titolo ufficiale, e nel confermare la data di inizio produzione la Warner Bros. ha anche annunciato il cast completo del film, che vedrà il ritorno di Eddie Redmayne (Newt Scamander), Jude Law (Albus Silente), Johnny Depp (Gellert Grindelwald), Ezra Miller (Credence/Aurelius Silente), Alison Sudol (Queenie Goldstein), Dan Fogler (Jacob Kowalski) e Katherine Waterston (Tina Goldstein) insieme alla new entry Jessica Williams, già apparsa brevemente in I Crimini di Grindelwald, nei panni di Eulalie ‘Lally’ Hicks, insegnante presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Ilvermorny.

È stato inoltre rivelato che nel film i personaggi viaggeranno verso Rio de Janeiro, Brasile, raccontando la vita dei maghi nel più grande paese del Sud America all’inizio del XX secolo. David Yates tornerà alla regia mentre J.K. Rowling, oltre a figurare come produttrice, sarà co-sceneggiatrice al fianco dell’ormai fidato Steve Kloves, qui alla sua prima esperienza nella saga di Animali Fantastici dopo l’ottimo lavoro svolto con Harry Potter.

L’uscita nelle sale è fissata al 12 novembre 2021, esattamente tre anni dopo quella di Animali Fantastici 2: i crimini di Grindelwald.

Animali Fantastici 3: Warner preoccupata per le denunce contro Johnny Depp

Animali Fantastici 3 vedrà il ritorno di Eddie Redmayne (Newt Scamander), Jude Law (Albus Silente), Johnny Depp (Gellert Grindelwald), Ezra Miller (Credence/Aurelius Silente), Alison Sudol (Queenie Goldstein), Dan Fogler (Jacob Kowalski) e Katherine Waterston (Tina Goldstein) insieme alla new entry Jessica Williams, già apparsa brevemente ne I Crimini di Grindelwald, nei panni di Eulalie ‘Lally’ Hicks, insegnante presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Ilvermorny.

Nel film i personaggi viaggeranno verso Rio de Janeiro, Brasile, raccontando la vita dei maghi nel più grande paese del Sud America all’inizio del XX secolo. David Yates tornerà alla regia mentre J.K. Rowling, oltre a figurare come produttrice, sarà co-sceneggiatrice al fianco dell’ormai fidato Steve Kloves, qui alla sua prima esperienza nella saga di Animali Fantastici dopo l’ottimo lavoro svolto con Harry Potter. L’uscita nelle sale è fissata al 12 novembre 2021, esattamente tre anni dopo quella di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald.

Lucca Comics & Games 2019: Becoming Human vola con 270mila biglietti

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Si conclude con 270.003 biglietti venduti il 53° anno del festival, culla della cultura pop, manifestazione in costante crescita che nei cinque giorni di kermesse ha portato a Lucca appassionati di fumetti, giochi da tavolo, videogiochi, narrativa e arte fantasy, animazione, cinema e serie tv. Un’edizione che, superando il trionfo del 2018, conferma il grande successo di Lucca Comics & Games a livello nazionale e internazionale: oltre 1.600 attività fra incontri, tornei, workshop, e live performance; più di 4.000 sessioni di autografi; 1.500 postazioni di gioco con decine di migliaia di sessioni giocate; 16 concerti e spettacoli musicali; 2 opere teatrali prodotte dal festival; oltre 1.000 relatori tra cui 180 stranieri.

Cuore pulsante della manifestazione sono gli ospiti provenienti da ogni parte del mondo, che anno dopo anno arricchiscono il programma del festival. Per la prima volta il Maestro Hirohiko Araki ha raccontato al pubblico italiano la genesi della sua opera più famosa, Le bizzarre avventure di JoJo. Dal Giappone anche il padre di Gigi la trottola, manga ed in seguito anime cult degli anni ’ 80, il Maestro Rokuda Noboru, e per la prima volta in Italia l’autrice Emil Ferris, che proprio l’anno scorso a Lucca con La mia cosa preferita sono i mostri aveva vinto il premio Gran Guinigi come Miglior Graphic Novel. E poi ancora Don Rosa, famoso in tutto il mondo per le sue storie su Paperon de’ Paperoni e tutta la famiglia dei Paperi, e Chris Claremont, autore che nel corso dei suoi 50 anni di carriera ha rivoluzionato il fumetto supereroistico, insignito a Lucca con il prestigioso premio alla carriera Yellow Kid. Tra i fumettisti di casa nostra: la disegnatrice Sara Pichelli, Zerocalcare, Leo Ortolani, Gipi, Fumettibrutti, Sio e molti altri.

Nella sua continua ricerca di commistioni di linguaggi, dopo il successo di Kobane Calling On Stage, pronto a partire con una tournée, Lucca Comics & Games torna a teatro con una nuova produzione: Io sono Cinzia (ovvero l’amore non si misura in centimentri), tratto dall’acclamato graphic novel di Leo Ortolani sul tema della transessualità. Sempre ottima l’accoglienza anche per l’ormai tradizionale format lucchese Voci di mezzo.

Il gioco da tavolo attore principale del Festival, di casa al padiglione Carducci, grazie alla presenza della migliore offerta editoriale. Ma non è finita qui, fino all’8 novembre gli studenti della GameS WiS, il primo workshop residenziale dedicato alla scienza e alla pratica del gioco, continueranno il percorso iniziato durante Lucca Comics & Games con grandi insegnanti e ospiti d’eccezione come Erik Lang e Andrea Chiarvesio. Imponente presenza del gioco di ruolo che quest’anno ha visto appassionati d’ogni età destreggiarsi in un vero sotterraneo per sfidarsi a Dungeons & Dragons. Tra le iniziative: D&D Epic, il maggior evento a tema mai realizzato in Europa con 180 giocatori e 30 Dungeon Master che hanno giocato la più grande sessione simultanea di D&D nel nostro continente. Tra i più appassionati giocatori di Dungeons & Dragons che hanno dato spettacolo a Lucca, anche l’attore hollywoodiano Joe Manganiello. Per Magic: The Gathering, il gioco di carte collezionabili più famoso al mondo, erano presenti a Lucca i due celebri illustratori John Avon e Melissa Benson. Anche in ambito games la crossmedialità è stata un elemento cardine come dimostra il progetto dei giochi da tavolo Cthulhu: Death May Die, Zombicide e Zombicide: Invader che coinvolge sceneggiatori di grosso calibro come Luca Enoch e Stefano Vietti.

Tra le eccellenze di quest’anno il programma dell’Area Movie, a cura di QMI – Stardust. Amazon Prime Video ha salutato la sua prima volta a Lucca Comics & Games con un ospite d’eccezione, Sir Patrick Stewart, salito sul palco del Teatro del Giglio per annunciare il ritorno di Picard ai fan di Star Trek. Accanto al celebre attore britannico, anche gli altri interpreti della serie Amazon Original Star Trek: Picard. Netflix è tornata a Lucca per presentare la nuova serie originale The Witcher tratta dai romanzi di Andrzej Sapkowski. Il pubblico del festival ha potuto assistere all’anteprima mondiale del trailer e incontrare, oltre all’autore della celebre saga, anche la showrunner della serie Lauren Schmidt Hissrich e le attrici protagoniste Anya Chalotra e Freya Allan. Piazza Anfiteatro è stata invece “occupata” da La Casa di Carta. Tra gli altri ospiti: Joonas Suotamo, l’attore finlandese che interpreta Chewbacca in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker; Rebecca Sugar, creatrice della serie cult targata Cartoon Network Steven Universe; Francesco Montanari protagonista de Il cacciatore; Alessandro Rak e Lorenzo Mattotti. Come sempre non sono mancate le grandi anteprime, da Terminator: Destino Oscuro a Zombieland: Doppio colpo, fino alla première dell’attesissima serie tv Sky His Dark Materials – Queste oscure materie.

Edizione all’insegna del videogioco quella che si è appena chiusa, in tutte le sue poliedriche sfaccettature. Presso il Baluardo San Regolo si è celebrata l’uscita di Call of Duty: Modern Warfare di Activision. Alla Casermetta San Donato, invece, è stato tempo di imprese eroiche grazie a Square Enix e Marvel’s Avengers, dove era presente l’iconica statua di Captain America. I fan hanno potuto incontrare anche Scott Amos, Executive Producer di Crystal Dynamics, e Valerio Schiti, noto artista Marvel Comics. Anche Borderlands 3 è stato protagonista di attività indimenticabili come la parata cosplayer guidata da Leon Chiro, cosplayer di fama mondiale. Per la prima volta nella storia della kermesse toscana anche Ferrari, presso la “Casa del Boia”, ha portato in scena un roboante programma di intense sessioni Hotlaps per correre su leggendari circuiti, quali Imola, Spa e Silverstone, grazie alla presenza di simulatori di guida d’avanguardia. Nella suggestiva cornice dell’eSports Cathedral tanti i tornei disputati, tra cui Brawl Stars e League of Legends, oltre alla Pro League di Quake, che ha messo uno contro l’altro alcuni dei giocatori migliori del mondo, tra cui l’italiano Marco “Vengeur” Ragusa. All’Esport Palace (ex Cavallerizza) si sono celebrate le adrenaliniche finali della Logitech G Challenge, competizione che ha messo in palio un ambito posto per le finali europee del prossimo 9 novembre a Colonia, e l’entusiasmante Gillette Bomber Cup, torneo con licenza ufficiale di Fortnite che ha visto trionfare il bravissimo Filoakai. Piazza Bernardini si conferma il fortino di Nintendo, con un doppio padiglione dedicato ai titoli di prossima uscita, e Bandai Namco Entertainment che ha dato la possibilità di provare uno dei titoli più attesi del momento: Dragon Ball Z: Kakarot.

Anche la grande letteratura fantasy è stata protagonista. Autori ormai di casa come Licia Troisi e Paolo Barbieri hanno affiancato uno dei maestri del genere, Bruce Sterling, creatore con William Gibson della corrente cyberpunk. Presente anche il duo di autori Daniel Abraham e Ty Franck, noti come James S.A. Corey, famosi per la saga The Expanse; Dario Tonani, autore storico della collana Urania e creatore di Naila di Mondo9; Federico Carmosino, considerato la nuova promessa della fantascienza italiana con il suo Neon Blu.

I cosplayer si confermano un vivace spettacolo. Tra parate, concorsi e raduni, nei 5 giorni il loro entusiasmo ha colorato le strade della città, per arrivare fino al RedBull Cosplay Garage sul Baluardo Santa Croce. Tra i momenti più seguiti la Zombie Walk parade, il raduno ufficiale Marvel Cosplay Italia, e la parata a tema Rat-Man, dedicata al personaggio di Leo Ortolani.

Per i più piccoli il divertimento si è concentrato nell’area Junior, dove migliaia di giovanissimi tra sessioni di giochi, fantasiose costruzioni LEGO® (con uno spazio dedicato al lancio di Hidden Side) e momenti danzanti, hanno potuto incontrare dal vivo gli autori delle loro opere preferite, primo fra tutti Thomas Astruc, creatore e regista della serie TV animata Miraculous. Molto apprezzato il palinsesto di Teatro Junior, una proposta di contenuti teatrali legati ai titoli della narrativa per ragazzi a cui si è aggiunta l’attività di laboratori e incontri con gli autori Panini. Anche quest’anno, poi, il mondo della scuola, è stato protagonista con tre giorni di visite guidate alle mostre, iniziative e messe in scena.

Non poteva mancare l’ormai iconica Japan Town, il quartiere del meraviglioso centro storico lucchese dedicato interamente all’arte e alla cultura nipponica, come sempre preso d’assalto e protagonista di numerosi incontri dedicati al Sol Levante tra mostre, eventi, degustazioni, e momenti dedicati alla scoperta della cultura e delle tradizioni nipponiche. Grande presenza nel Giardino degli Osservanti quella di Bandai con le sue nuovissime figures.

Infine sul main stage del Baluardo San Donato ci si è scatenati tra le note delle indimenticabili sigle tv. Protagonisti di tre concerti da “tutto esaurito” gli Oliver Onions che a suon di musica hanno ripercorso la loro carriera; Cristina D’Avena, tornata a Lucca per riproporre i successi che l’hanno resa l’icona delle sigle tv; e Giorgio Vanni, che ha infiammato il palco di Lucca Comics & Games con uno show memorabile.

Joker: Martin Scorsese ha “pensato” al film per quattro anni

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Joker: Martin Scorsese ha “pensato” al film per quattro anni

Mentre il pubblico e gli addetti ai lavori continuano ad elaborare il significato dei commenti di Martin Scorsese sui cinecomic (ormai al centro dei dibattiti delle ultime settimane), è proprio il regista di The Irishman a tornare sull’argomento ma da una prospettiva diversa e relativa all’unico progetto del genere che avrebbe potuto davvero coinvolgerlo. Anni fa infatti, prima della conferma di Todd Phillips, il nome di Scorsese era stato associato a Joker, vincitore del Leone d’oro a Venezia che racconta le origini del clown principe del crimine e il tortuoso viaggio esistenziale di un comico fallito.

L’occasione per parlarne è un’intervista con la BBC durante la promozione del suo ultimo lavoro, spiegando che c’è stato un momento in cui pensava di dirigere la pellicola con Joaquin Phoenix:

Conosco molto bene il film. Conosco molto bene il regista Todd Phillips. La mia produttrice Emma Tillinger Koskoff, l’ha prodotto. Ci ho pensato molto negli ultimi quattro anni e ho deciso che non avevo tempo per farlo. Non sono stato coinvolto per motivi personali, ma conosco molto bene la sceneggiatura. Ha una vera energia e Joaquin…Beh, ha fatto un lavoro straordinario.

È possibile, viste le tempistiche, che la produzione di Joker avrebbe rallentato la realizzazione di un altro progetto molto caro all’autore americano, ovvero Silence, oppure ostacolato in qualche modo i lavori su The Irishman, che il regista sognava di portare al cinema da quasi un decennio.

Martin Scorsese e i cinecomic: ecco la verità

Joker diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin PhoenixZazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais ed è arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019. Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

Joker: Todd Phillips sulle scene eliminate e la director’s cut

Fonte: BBC Cinematic

The Falcon and The Winter Soldier: primo video dal set

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The Falcon and The Winter Soldier: primo video dal set

Come già riportato nei giorni scorsi, sono ufficialmente iniziati i lavori su The Falcon and The Winter Soldier, prima di una lunga serie di titoli che arriveranno sulla piattaforma streaming di Disney + a partire dal prossimo anno e che vedrà protagonisti i supereroi Marvel interpretati rispettivamente da Anthony Mackie e Sebastian Stan.

Proprio i due attori hanno preso ieri il controllo dei profili social dei Marvel Studios e pubblicato diversi video e foto dal set che trovate qui sotto.

Vi ricordiamo che nel cast sono previsti i ritorni di due volti noti del MCU, ovvero Daniel Bruhl, che ha vestito i panni del Barone Zemo in Captain America: Civil War, e Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War.

https://twitter.com/TheSebNews/status/1191420558010978312?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1191420558010978312&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cbr.com%2Ffalcon-winter-soldier-star-shares-photo-from-first-day-of-filming%2F

Marvel Studios: tutte le serie in arrivo su Disney +

Per quanto concerne la serie di The Falcon and The Winter Soldier, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

Avengers: Endgame, ecco le varie versioni della scena finale di Tony

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Intervistato da Collider, il montatore di Avengers: Endgame Jeff Ford ha rivelato alcuni dettagli sulla celebre scena finale di Tony Stark e su quelle ultime tre parole proncunciate da Robert Downey Jr. sul set al termine di una lunga sessione di riprese in cui i fratelli Russo avevano considerato varie versioni della stessa frase insieme all’attore.

Il modo in cui lavora Robert ha a che fare con l’esplorazione. Gli piace provare cose diverse. E poiché è un attore intuitivo, gli piace farlo con la telecamera nel caso in cui quella riesca a cogliere qualcosa di speciale. Lo fa spesso.”, ha dichiarato Ford, spiegando che ogni ciak era impreziosito dall’improvvisazione di Downey Jr.

Quando stavamo montando la fine del film e abbiamo ripreso l’ultimo momento di Tony al primo turno di riprese, avevamo girato diverse opzioni. Robert aveva idee diverse…cogli gli è stato dato spazio per farlo. Joe e Anthony adorano l’improvvisazione. Abbiamo girato una serie di versioni diversi per quell’ultimo momento. Alcuni erano folli. Altri non avremmo mai potuto usarli.”

Avengers: Endgame, il primo Iron Man aveva anticipato la fine dell’eroe

Riguardo il contenuto delle scene, Ford non è entrato nello specifico dicendo che “Parte di questo processo appartiene all’attore, e non voglio rovinare il suo lavoro, ma posso confermare che ognuna di queste versioni era emozionante, quasi grezza. C’erano barzellette, oppure parolacce, o cose completamente emotive, crude e folli. Ma avevamo bisogno di un’ultima frase speciale per Robert che mettesse in relazione Thanos e Tony. Ed è quello scambio in cui Thanos dice “Io sono ineluttabile” e Tony dice “Io sono Iron Man” che la fa funzionare. La frase di Thanos ci ha portato alla frase di Tony“.

In quella versione scartata, Thanos non avrebbe detto nulla. Aveva il guanto e lo guardava con soddisfazione, mentre Tony dall’altra parte schioccava le dita. Poi abbiamo capito che anche Thanos aveva bisogno di un arco narrativo in Endgame, e la sua conclusione coincideva con il capire la sua fallibilità.”

Un anno dopo la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Endgame, le scene eliminate che lo avrebbero migliorato

Fonte: Collider

Suicide Squad: David Ayer rivela uno scatto inedito di Joker

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Suicide Squad: David Ayer rivela uno scatto inedito di Joker

Arrivano ancora da David Ayer alcuni scatti inediti di Suicide Squad, il cinecomic uscito nelle sale nel 2016 accolto negativamente dalla critica (ma non dal pubblico, che l’ha reso uno dei più importanti successi al botteghino della Warner Bros.), e dopo quello dedicato a Harley Quinn, il regista ha diffuso tramite il suo profilo Instagram un ritratto di Jared Leto nei panni di Joker, presumibilmente estrapolato da una scena tagliata dalla versione finale.

Nell’immagine troviamo infatti il clown principe del crimine con in mano una pistola puntata alla testa di Margot Robbie. In aggiunta, Ayer ha condiviso con i fan una piccola riflessione sul cinecomic e sulla reale lettura della storia:

I film sono fragili. Sono come sogni, momenti ossessionanti che scappano dalla tua visione. Hanno la loro logica e verità. Se si cambia la destinazione al termine del viaggio, si può dire che sia sempre lo stesso viaggio? La spina dorsale di Suicide Squad era il viaggio di Harley. In molti modi era il suo film, e la sua fuga dalla relazione con Joker era la principale linea emotiva. Un regista tiene in mano una bussola invisibile. Guida ogni scatto, ogni esibizione. Quella bussola indica la destinazione. Ma se la destinazione cambia, il viaggio è realmente avvenuto?“.

Non troppo velato il riferimento all’intrusione, durante la produzione, dello studio, che a quanto pare avrebbe costretto il regista a riformulare diverse parti della sceneggiatura aggiungendo o tagliando intere sequenze.

https://www.instagram.com/p/B4adVBEgxZ_/

The Suicide Squad: ecco perché non ci sarà Joker

Vi ricordiamo che nelle scorse settimane si era diffusa la notizia sulla reazione “infastidita e alienata” di Jared Leto una volta scoperto che la Warner Bros. avrebbe riavviato il personaggio di Joker al cinema con un altro attore (Joaquin Phoenix, protagonista del film di Todd Phillips campione di incassi) e ora, grazie a diverse fonti che hanno riferito all’Hollywood Reporter, sembra che la frustrazione dell’attore fosse sfociata addirittura nel tentativo di sabotare il progetto.

A quanto pare quando Leto è venuto a conoscenza dell’idea di Phillips, non soltanto si sarebbe lamentato amaramente con i suoi agenti (che tra l’altro rappresentano anche il regista), ma avrebbe chiesto al suo direttore musicale, Irving Azoff, di chiamare il capo dello studio (forse Jeff Bewkes di Time Warner o Randall Stephenson di AT&T) con l’obiettivo di convincerli a non realizzare il film.

L’Hollywood Reporter aveva già riportato l’indiscrezione secondo cui la Warner Bros. avrebbe contattato Leto promettendogli uno standalone su Joker salvo poi escluderlo per dare il via libera alla versione di Phillips con Phoenix. Il caso vuole che lo studio aveva immaginato quel film come un piccolo indie dalle basse aspettative e dal budget ridotto, senza prevedere il successo che si è rivelato al box office di tutto il mondo.

Suicide Squad: la foto inedita di Jared Leto

Terzo Joker cinematografico dopo le versioni di Jack Nicholson e Heath Ledger, Jared Leto ha vestito i panni del clown principe del crimine in Suicide Squad. “A sua difesa, Suicide Squad non è mai stato davvero il suo film, e il suo tentativo di inventare un posto per se stesso è fallito”, afferma una fonte coinvolta nella situazione.

Vi ricordiamo che Leto ha da poco terminato le riprese di Morbius, dove vestirà i panni del villain proveniente dall’universo di Spider-Man, Michael Morbius, meglio conosciuto dai lettori dei fumetti come “il vampiro vivente”, un brillante scienziato affetto da leucemia a cui viene iniettato il sangue di un pipistrello per sopravvivere.

C’era una volta a Hollywood: ecco la scena improvvisata da DiCaprio

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Mentre c’è già chi ipotizza una sua nomination agli Oscar per la performance in C’era una volta a… Hollywood, Leonardo DiCaprio è tornato a parlare di Rick Dalton e del lavoro svolto insieme a Quentin Tarantino per il film durante un Q&A che si è tenuto al New Beverly Cinema insieme a Margot Robbie e Brad Pitt.

In particolare l’attore ha rivelato quale, delle tante scene che lo vedono protagonista, è stata improvvisata rispetto alla sceneggiatura originale direttamente sul set. “Beh, in realtà non era nello script, quindi non l’abbiamo mai provata“, ha spiegato Tarantino riferendosi alla sequenza di Dalton nella sua roulotte che impazzisce e scaraventa a terra qualsiasi oggetto. “Da qualche parte, mentre giravamo, penso di aver avuto l’idea. Ma la scena si è evoluta in corso d’opera, con Leo che è venuto da me dicendomi ‘Senti, devo rovinare tutto durante la sequenza di Lancer, ok? E quando sbaglio durante la sequenza di Lancer, devo avere una vera crisi di fiducia…‘”

C’era una volta a…Hollywood: 10 cose che non sapete sul film

Il regista ha poi ammesso che le sequenze con Lancer dovevano fondamentalmente fondere due generi in uno solo, ovvero il western all’interno e una grande storia su Hollywood all’esterno, e l’idea che Rick Dalton rovinasse entrambe le cose significava “rovinare” anche il western di Tarantino.

La mia risposta immediata è stata: ‘Che cosa hai intenzione di rovinare? Questo è il mio western, va bene? Sto cercando di intrufolarmi nel western mentre nessuno sta guardando. Non rovinare tutto!’ E così, come successo sul set di Django con Leo che si è infortunato alla mano, ne abbiamo girato due versioni, una con Rick che si arrabbiava, e una senza tutto il trambusto. La seconda è stata semplicemente fantastica, e abbiamo deciso di tenere quella“.

E a quanto pare l’ispirazione maggiore è arrivata da un altro personaggio iconico della storia del cinema legato alla filmografia di Martin Scorsese: “Avevamo bisogno di qualcosa in più…Leonardo doveva essere un po’ come Travis Bickle in Taxi Driver quando è nel suo appartamento da solo. Ecco, quello è stato letteralmente il nostro punto di partenza e come tutto è iniziato“.

C’era una volta a Hollywood: tutti i collegamenti con i vecchi film di Tarantino

La storia di C’era una volta a Hollywood si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast Brad Pitt, Margot Robbie, Leonardo DiCaprio, Damian LewisDakota FanningNicholas Hammond, Emile HirschLuke PerryClifton Collins Jr.Keith JeffersonTimothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell Michael MadsenRumer Willis, Dreama WalkerCosta Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson. Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo.

Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.

Fonte: Cinemablend

Deadpool 3: i Marvel Studios sono già al lavoro sul film?

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Deadpool 3: i Marvel Studios sono già al lavoro sul film?

Arrivano nuove indiscrezioni sul futuro del Mercenario Chiacchierone, personaggio che continuerà il suo viaggio cinematografico insieme ai Marvel Studios (dopo la recente fusione tra Disney e Fox), e secondo quanto riportato dal sito HN Entertainment, il team di produzione sarebbe già al lavoro su Deadpool 3, terzo capitolo del franchise.

Questo perché la casa di Topolino ha appena presentato una nuova divisione della società chiamata Finger Gun Productions LLC, e diverse fonti sostengono che il nome possa riferirsi proprio alle prossime avventure di Wade Wilson. Sarà davvero così? Dobbiamo aspettarci un annuncio ufficiale nei prossimi giorni?

Vi ricordiamo che a confermare l’ingresso dell’eroe nel MCU era stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della serie di film con Ryan Reynolds.

Deadpool: Disney conferma un futuro per il Mercenario Chiacchierone

In merito alla questione era intervenuto il CEO della Disney Bob Iger, spiegando che lo studio “continuerà il franchise nello stesso modo in cui l’abbiamo conosciuto, e pensiamo ci sia spazio per dell’altro”. Questo significa che non sarà attuato alcun cambiamento di linguaggio e che Deadpool 3 rimarrà R-rated? Molto più che probabile stando alle sue parole.

La promessa, fa sapere Iger, è non intervenire sulle caratteristiche che rendono unico il personaggio all’interno del panorama dei cinecomic, e in tale senso la Disney avrebbe già ideato un modo per “brandizzare” attentamente sia Deadpool che gli altri film R-rated (come Alien) evitando di confondere lo spettatore.

Fonte: HN Entertainment (via CBM)

Joker: il riferimento a Catwoman che nessuno ha notato

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Joker: il riferimento a Catwoman che nessuno ha notato

Un riferimento (forse involontario?) ad un altro personaggio dell’universo DC potrebbe essere stato scovato in Joker, film campione di incassi al botteghino e vincitore del Leone d’oro a Venezia, come suggeriscono le immagini pubblicate dal regista Todd Phillips su Instagram poche ore fa.

In particolare la foto che mostra il quaderno degli appunti di Arthur Fleck sembra omaggiare nientemeno che Catwoman attraverso gli schizzi del personaggio che ritraggono donne quasi svestite e circondate da gatti. Tra queste ce n’è una che brandisce una corda, o un frustino, che poi è l’arma tradizionale dell’eroina dei fumetti.

Vi ricordiamo che Selina Kyle, aka Catwoman, tornerà al cinema in The Batman di Matt Reeves, reboot delle avventure del crociato di Gotham, interpretata da Zoe Kravitz. Prima di lei sono entrate nei suoi panni Anne Hathaway (nella trilogia del cavaliere oscuro di Christopher Nolan) e Michelle Pfeiffer in Batman – Il ritorno di Tim Burton.

Joker: Jared Leto ha cercato di sabotare il film?

Joker diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin PhoenixZazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais ed è arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019. Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

Joker: Todd Phillips sulle scene eliminate e la director’s cut

Fonte: Todd Phillips

The Batman: Robert Pattinson inizia ad allenarsi per il film

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The Batman: Robert Pattinson inizia ad allenarsi per il film

Il lungo percorso che porterà Robert Pattinson a diventare il crociato di Gotham è iniziato, e a quanto pare l’attore si sta già allenando duramente in vista delle riprese di The Batman, film che riavvierà le sorti del supereroe al cinema con la regia di Matt Reeves. Lo testimoniano le immagini pubblicate da Rigan Machado, personal trailer e cintura nera di Jiu-jitsu brasiliano di Beverly Hills che in passato ha “forgiato” i corpi scultorei di Charlie Hunnam, Ashton Kutcher e Vin Diesel e che ora si dedica alla preparazione fisica dell’attore.

Le foto ci mostrano Pattinson sul tappeto mentre prova alcuni movimenti della disciplina, ma non è ancora chiaro se vedremo questo tipo di azione anche nel film o se si tratta soltanto di un allenamento generico e propedeutico per quello che sarà il vero impegno una volta arrivati sul set.

https://www.instagram.com/p/B4VmWWGAEVf/?utm_source=ig_embed

https://www.instagram.com/p/B4bNtr-AEvh/

The Batman: nel film ci saranno anche Batgirl e Nightwing?

Vi ricordiamo che The Batman sarà diretto da Matt Reeves e vedrà nel cast Zoe Kravitz (Catwoman), Paul Dano (Enigmista) e Jeffrey Wright (commissario Jim Gordon). Come già dichiarato, il cinecomic riavvierà le sorti del crociato di Gotham al cinema e vedrà Pattinson nei panni del protagonista, ma sembra che i piani del regista per il franchise si estenderanno ad una trilogia, introducendo sullo schermo altri supereroi e villain dei fumetti.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Fonte

Avengers: Endgame, il primo Iron Man aveva anticipato la fine dell’eroe

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Puntata finale della saga delle gemme dell’infinito, Avengers: Endgame è stato il culmine narrativo dell’universo cinematografico Marvel inaugurato nel 2008 con Iron Man, rivisitando in modi diversi (citazioni, omaggi, viaggi nel tempo) i passaggi più importanti di questa epica avventura durata un decennio. E proprio riguardo il film con Robert Downey Jr. da dove tutto è iniziato, i fan sembrano aver scovato un interessante collegamento su quello che sarebbe poi stato il destino di Tony Stark e la sua maturazione da magnate senza cuore a eroe universale.

Come evidenziato dal collage che trovate qui sotto e pubblicato su Reddit, se prestiamo attenzione al dialogo del primo Iron Man tra Tony e Ho Yinsen, lo scienziato che gli ha salvato la vita e lo ha aiutato a sviluppare la tecnologia del reattore ad arco fuggendo dalla caverna dove era prigioniero dei terroristi, una battuta potrebbe aver posto le basi per quello che sarà l’ultimo momento in vita del personaggio dopo la battaglia contro Thanos in Endgame.

È questo il modo in cui vuoi uscire? È questo l’ultimo atto di sfida del celebre Tony Stark? O pensi di voler fare qualcosa a riguardo?“. Evidentemente profetiche, le parole di Yinsen sembrano aver cementato nel suo amico un’idea di riscatto personale che avrebbe trovato soltanto dieci anni dopo nel suo eroico sacrificio.

He didn’t know it yet, but that speech would define him from beginning to end.
byu/Pierrekidmia inmarvelstudios

Avengers: Endgame, le scene eliminate che lo avrebbero migliorato

Un anno dopo la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Endgame, ecco l’eroe che doveva sopravvivere allo schiocco

Fonte: Reddit

Cruella: nuove foto dal set con Emma Stone

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Cruella: nuove foto dal set con Emma Stone

Continuano nel Regno Unito le riprese di Cruella, live action Disney che racconterà le “origini” di Crudelia De Mon, celebre antagonista de La carica dei 101, e sul set è stata avvistata la protagonista Emma Stone insieme a Joel Fry con uno dei suoi eccentrici look.

Vi ricordiamo che il film è ambientato nella Londra degli anni ’70, dove seguiremo l’ascesa della giovane stilista Cruella de Vil e la nascita della sua ossessionata per i dalmata prima di diventare una delle più leggendarie, spietate, terrificanti e iconiche villain di tutti i tempi.

Dietro la macchina da presa siederà Craig Gillespie (I,Tonya, Lars e una ragazza tutta sua e Fright Night – Il vampiro della porta accanto) mentre la sceneggiatura è stata curata da Tony McNamara. Alex Timbers, acclamato sceneggiatore di Broadway e della serie Mozart in the Jungle, era stato il primo nome associato al progetto, tuttavia il cambio di piani di lavorazione e la voglia di affrettare la schedule ha costretto la Disney a scegliere un altro regista e a programmare l’inizio delle riprese l’anno prossimo.

Cruella verrà distribuito nelle sale il 28 maggio 2021 e non più il 23 dicembre 2020, come stabilito in precedenza.

Cruella: Emma Thompson in trattative per il film Disney

Fonte: Daily Mail

Ant-Man 3: Michael Douglas rivela la data di inizio riprese

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Ant-Man 3: Michael Douglas rivela la data di inizio riprese

Come ufficializzato pochi giorni fa, i Marvel Studios sono già al lavoro su Ant-Man 3, terzo capitolo del franchise dedicato al personaggio di Scott Lang che vedrà ancora Peyton Reed alla regia e il ritorno di Paul Rudd nei panni del supereroe del titolo. Nel frattempo è arrivata anche la conferma della presenza di Michael Douglas (Hank Pym nei precedenti due film) dallo stesso attore in un’intervista con Collider, rivelando inoltre che la produzione partirà a Gennaio 2021.

Questa informazione sembra convalidare l’ipotesi secondo cui l’uscita del cinecomic verrà fissata nel 2022 dopo Doctor Strange in The Multiverse of Madness e Thor: Love and Thunder.

Ora si attendono notizie riguardo Evangeline Lilly e Michelle Pfeiffer, attese nei ruoli di Hope Van Dyne e Janet Van Dyne, le due Wasp dell’universo cinematografico Marvel, sperando che il nuovo capitolo possa rispondere ad alcune domande lasciate in sospeso sul Regno Quantico e su Cassie Lang, la figlia di Scott ritrovata in Avengers: Endgame cinque anni più grande.

Ant-Man 3: un rumor rivela la data di uscita?

Vi ricordiamo che un recente rumor pubblicato da Charles Murphy su Twitter sosteneva che Ant-Man 3 era effettivamente in programma e che sarebbe sbarcato nei cinema il 29 Luglio 2022. Qualche settimana fa, nel profilo del New York Times dedicato a Paul Rudd, Feige aveva parlato del futuro dell’attore nel MCU lasciando intendere che ci fosse ancora molto da raccontare su Scott Lang nelle prossime fasi del MCU:

I pezzi degli scacchi sono stati disposti in modo preciso dopo Endgame“, aveva dichiarato il presidente dei Marvel Studios, “Gli eroi che sono fuori dal tabellone sono anche fuori dal quadro, mentre quelli che sono ancora dentro…beh, non si sai mai.

Questo significa che Ant-Man è ancora in gioco e che ora, con l’annuncio ufficiale del terzo capitolo standalone, ci sono ottime possibilità di rivederlo in azione nella Fase 4, in cui gli sceneggiatori potrebbero esplorare il rapporto tra Scott e Cassie, la figlia ormai adolescente ritrovata cinque anni dopo la Decimazione.

Fonte: Collider

Steven Soderbergh: 10 cose che non sai sul regista

Steven Soderbergh: 10 cose che non sai sul regista

Tra i più radicali sostenitori del rinnovamento cinematografico vi è senza dubbio il regista Steven Soderbergh. Vincitore del premio Oscar, negli anni Soderbergh ha saputo rinnovarsi sfruttando le principali innovazioni tecnologiche per la realizzazione di film e serie TV. Molti dei suoi film sono oggi considerati dei veri e propri cult.

Ecco 10 cose che non sai su Steven Soderbergh.

Steven Soderbergh film

1. Ha diretto numerosi lungometraggi di successo. Il regista esordisce nel 1989 con il film Sesso, bugie e videotape, con il quale vince la Palma d’Oro al Festival di Cannes. Successivamente dirige i film Delitti e segreti (1991), Piccolo, grande Aaron (1993), Torbide Ossessioni (1995), Schizopolis (1996), Out of Sight (1998), L’inglese (1999), Erin Brockovich (2000), Traffic (2000), con il quale vince l’Oscar come miglior regista, Ocean’s Eleven (2001), con protagonisti George ClooneyBrad Pitt Matt DamonFull Frontal (2002) Solaris (2002), Ocean’s Twelve (2004), Intrigo a Berlino (2006), Ocean’s Thirteen (2007), Che – L’argentino (2008), Che – Guerriglia (2008), The Girlfriend Experience (2009), The Informant (2009), Contagion (2011), Magic Mike (2012), Effetti collaterali (2013), il film TV Dietro i candelabri (2013), la serie TV The Knick (2014), e poi gli ultimi film La truffa dei Logan (2017), Unsane (2018), High Flying Bird (2019) e Panama Papers (2019), con protagonisti Meryl Streep, Gary Oldman e Antonio Banderas.

2. Ha ricoperto anche altri ruoli. Soderbergh è solito ricoprire anche il ruolo di direttore della fotografia, sceneggiatore, montatore e produttore dei propri film. Per questi tuttavia si accredita con nomi diversi e inventati. Questo vale per quasi tutti i film da lui realizzati.

Steven Soderbergh iPhone

3. Ha girato dei film con un iPhone. Soderbergh è un esperto in fatto di pellicole e macchine da presa, tanto da sperimentare continuamente con i propri film il modo in cui questi possono essere realizzati. In particolare il regista si è avvalso di un iPhone per girare i film Unsane e High Flying Bird. Soderbergh è infatti convinto che gli smartphone abbiano un altissimo potenziale in campo cinematografico, e i suoi film sembrano esserne la prova.

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Steven Soderbergh Unsane

4. Ha girato il film con un iPhone. Unsane è il primo film di Soderbergh realizzato interamente con un iPhone, strumento scelto non per mancanza di budget ma per volontà del regista. Per le riprese si è così utilizzato un iPhone 7 Plus con una qualità in 4K, e utilizzando l’app FiLMiC Pro. L’intero film è costruito adeguandosi alle capacità dello strumento.

Steven Soderbergh Panama Papers

5. Ha realizzato un nuovo film con Netflix. Panama Papers è il nuovo film del regista, basato sui veri fatti di cronaca che hanno portato allo smascheramento di una grande frode fiscale. Nel film sono presenti gli attori Meryl Streep, Gary Oldman e Antonio Banderas. Presentato in concorso al Festival di Venezia, Panama Papers è poi stato distribuito su Netflix a partire dal 16 ottobre. L’azienda streaming si è occupata anche della produzione.

Steven Soderbergh Venezia

6. Ha partecipato all’ultima edizione del festival. Soderbergh era in concorso alla 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con il film Panama Papers, il quale è stato accolto positivamente dalla stampa e dal pubblico.

Steven Soderbergh Lina Wertmüller

7. Si è fatto notare per la sua maglietta. Durante il red carpet del suo film, Soderbergh ha sfoggiato una maglietta con stampato “scritto e diretto da Lina Wertmülller”, in onore alla celebre regista italiana e alla sua influenza sul cinema di tutto il mondo. La Wertmüller ha poi dichiarato di aver particolarmente apprezzato il gesto. Recentemente la regista ha ricevuto un Oscar alla carriera.

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Steven Soderbergh Rotten Tomatoes

8. I suoi film hanno punteggi molto alti. Sul sito Rotten Tomatoes sono riportati i punteggi ottenuti dai suoi film, sulla base delle recensioni raccolte. Il film con il maggior punteggio è Sesso, Bugie e Videotape, con il 96%. Il punteggio più basso è invece quello del film Intrigo a Berlino, riportante il 33% di critiche positive.

Steven Soderbergh IMDb

9. Vi è una scheda completa del regista. Sul sito IMDb, è presente una scheda completa del regista, con l’elenco dei film da lui scritti, diretti e prodotti, nonché foto tratte dai set e ulteriori curiosità sulla sua carriera.

Steven Soderbergh età e altezza

10. Steven Soderberg è nato ad Atlanta, in Georgia, Stati Uniti, il 14 gennaio 1963. L’altezza complessiva del regista è di 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Jon Hamm: 10 cose che non sai sull’attore

Jon Hamm: 10 cose che non sai sull’attore

Noto in particolare per il ruolo di Don Draper nella serie TV Mad Men, l’attore Jon Hamm ha negli anni acquistato sempre più popolarità, affermandosi come un interprete dalle ottime qualità. Apparso anche in numerosi film, l’attore vive un momento d’oro, dove sta dimostrando di sapersi reinventare anche al di fuori della serie che lo ha reso famoso.

Ecco 10 cose che non sai di Jon Hamm.

Jon Hamm film

1. Ha recitato in film di successo. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 2000, quando recita in Space Cowboys di Clint Eastwood. Hamm ricopre in seguito dei ruoli in film come Ultimatum alla Terra (2008), Urlo (2010), Sucker Punch (2011), Le amiche della sposa (2011), Le spie della porta accanto (2016), ottenendo poi un ruolo di rilievo nel film Baby Driver – Il genio della fuga (2017), recitando accanto ad Ansel Elgort. Si apre così un periodo cinematografico ricco per l’attore, che è tra i protagonisti di Prendimi! (2018), 7 sconosciuti a El Royale (2018), Lucy in the Sky (2019), The Report (2019), Jesus Rolls – Quintana è tornato (2019), Richard Jewell (2019) e Top Gun: Maverick (2020).

2. È celebre per i ruoli televisivi. L’attore intraprende la sua carriera televisiva con la serie Providence dove recitaa in 18 episodi tra il 2000 e il 2001. Successivamente ottiene ruoli di rilievo in serie come The Division (2002-2004), A proposito di Brian (2006-2007), The Unit (2006-2007), fino ad ottenere il ruolo che lo ha reso celebre nella serie Mad Man, dove è protagonista assoluto dal 2007 al 2015. Terminata la serie, l’attore continua ad apparire in TV partecipando a Appunti di un giovane medico (2012-2013), Parks and Recreation (2014-2015), all’episodio Bianco Natale di Black Mirror (2014), Unbreakable Kimmy Schmidt (2015-in corso), e Good Omens (2019).

3. Ha ricoperto anche il ruolo di produttore. A partire dal 2012 l’attore ha ricoperto in più occasioni il ruolo di produttore per la serie Mad Man, di cui ha prodotto ben 40 episodi, e per la serie Appunti di un giovane medico. Nel 2017 produce invece il film Marjorie Prime e il documentario Circus Kid.

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Jon Hamm Instagram

4. Non ha un proprio account. L’attore non possiede un profilo sul social network Instagram, probabilmente per tenere la sua vita privata lontano dai riflettori. Esistono tuttavia diverse fan page dedicate all’attore, dove è possibile trovare sue fotografie o aggiornamenti riguardo i suoi nuovi progetti da attore.

Jon Hamm moglie

5. È single. L’attore non è mai stato sposato, ma dal 1997 ha avuto una relazione con l’attrice Jennifer Westfeldt. I due hanno lavorato insieme nel film Kissing Jessica Stein, e sono apparsi in diverse campagne pubblicitarie per il marchio Gap. Nel 2015 i due annunciano tuttavia di essersi separati.

Jon Hamm Batman

6. È interessato al ruolo. L’attore si è dichiarato un grande fan del personaggio di Batman e dei suoi fumetti, che conosce particolarmente bene. Ha inoltre affermato che se gli venisse proposto il ruolo, e ci fossero i presupposti giusti, sarebbe particolarmente felice di interpretarlo al cinema. Attualmente il nuovo Batman cinematografico sarà l’attore Robert Pattinson nel film diretto da Matt Reeves.

Jon Hamm Black Mirror

7. È stato protagonista dello speciale natalizio. Nel 2014 l’attore recita nell’episodio Bianco Natale della serie Black Mirror. Distribuita tra la seconda e la terza stagione, la puntata vede interconnesse tra loro tre storie, il cui filo conduttore è l’uso della tecnologia all’interno delle relazioni. Queste storie sono raccontate da due uomini in una baita sperduta, e uno dei due è proprio Hamm.

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Jon Hamm serie TV

8. Mad Men gli ha cambiato la vita. Hamm ha incontrato molte difficoltà a trovare lavoro come attore. Nell’attesa del giusto ruolo, continua a lavorare come cameriere, decidendo di stabilire il suo 30° compleanno come termine per riuscire ad avere successo ad Hollywood. Nel 2000 inizia finalmente ad ottenere i primi piccoli ruoli, ma è la serie Mad Men a sollevare definitivamente la sua carriera, consacrandolo come attore di grande successo.

9. Per il suo ruolo ha vinto un Emmy. Dopo sette nomination andate a vuoto, all’ottava l’attore vince il premio Emmy come miglior attore in una serie drammatica per Mad Men. L’importante riconoscimento è un ulteriore spinta alla sua carriera, che terminata la serie continua tra cinema e TV.

Jon Hamm età e altezza

10. Jon Hamm è nato a Saint Louis, Missouri, Stati Uniti, il 10 marzo 1971. L’altezza complessiva dell’attore è di 185 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

 

Audrey Tautou: 10 cose che non sai sull’attrice

Audrey Tautou: 10 cose che non sai sull’attrice

Popolare attrice francese, Audrey Tautou si è affermata a livello internazionale grazie ad alcuni film che l’hanno resa celebre tra il grande pubblico e la critica. Negli anni l’attrice ha dimostrato una buona versatilità, ricoprendo ruoli molto diversi tra loro e facendosi sempre apprezzare per le sue abilità recitative. È inoltre tra le più pagate attrici francesi, ed è simbolo della ritrovata popolarità del cinema francese nel mondo.

Ecco 10 cose che non sai di Audrey Tautou.

Audrey Tautou film

1. Ha recitato in Francia e negli Stati Uniti. L’attrice attira inizialmente l’attenzione su di sé con il film Sciampiste & co., del 1999. Il successo internazionale arriva però con il film Il favoloso mondo di Amélie (2001). Da lì le si aprono le porte del successo, e l’attrice partecipa così a importanti film come Piccoli affari sporchi (2002), Una lunga domenica di passioni (2004), Il codice da Vinci (2006), Coco avant Chanel (2009), Mood Indigo (2013), Rompicapo a New York (2013), Microbo & Gasolina (2015), L’Odissea (2016) e Jesus Rolls – Quintana è tornato! (2019).
2. Inizia la sua carriera in televisione. L’attrice debutta inizialmente in televisione con il film Coeur de cible (1996), seguito dalle serie Les Cordier, juge et flic (1997), Julie Lescaut (1998), Le boiteux (1999), e Postcards from Buster (2006-2007).

Audrey Tautou capelli

3. I suoi tagli di capelli sono diventati celebri. L’attrice è solita portare delle acconciature vintage. Inoltre è solita portare i capelli corti, in modo sbarazzino e da vera antidiva. I suoi molteplici look si sono sempre abbinati alle occasioni a cui prendeva parte, facendole guadagnare le attenzioni dei presenti e dei fan.

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Audrey Tautou Amelie

4. Il regista la scelse per caso. Alla ricerca della protagonista del film, il regista Jean-Pierre Jeunet si imbatté per caso nel poster pubblicitario del film Sciampiste & Co., in cui compariva la Tautou. Il regista rimase incantato dagli occhi scuri dell’attrice, e decise di convocarla per un provino. Il ruolo fu infine assegnato a lei.

5. Non sapeva far rimbalzare i sassi sull’acqua. Tra i piaceri della protagonista, vi è quello di far rimbalzare i sassi sull’acqua. Tuttavia l’attrice ammise di non saperlo fare, e così la scena fu realizzata tramite effetti speciali.

6. Pensava che dopo non avrebbe più recitato. Il sogno della Tautou era quello di diventare primatologa. L’attrice era sul punto di decidere di lasciare la recitazione dopo il film, ma l’esperienza sul set ha fatto rinascere in lei la passione, decidendo di continuare a recitare.

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Audrey Tautou Chanel

7. Ha studiato a lungo il personaggio. L’attrice ha ammesso di aver avuto difficoltà a comprendere la natura di Coco Chanel, poiché questa era molto riservata e tendeva a nascondere il suo passato. La Tautou ha dovuto fare così una lunga ricerca sulle fonti, trovando che molte di queste erano spesso nebulose. Alla fine l’attrice decise di affidarsi al suo istinto e alla sua immaginazione.

8. Non ha tenuto nessuno vestito di scena. L’attrice ne film sfoggia alcuni dei più celebri abiti ideati da Chanel, tuttavia ha dichiarato di non averne potuto tenere neanche uno, poiché facevano parte del museo Chanel e una volta finite le riprese sono stati restituiti indietro.

Audrey Tautou Jesus Rolls

9. Ha recitato nel film di John Torturro. In Jesus Rolls – Quintana è tornato! l’attrice ha ricoperto il ruolo di Marie. Nel film l’attrice sfoggia un linguaggio e dei modi inediti nella sua filmografia, dimostrandosi anche sessualmente disinibita. La Tautou ha infatti dichiarato di aver accettato il ruolo per la possibilità di interpretare un personaggio diametralmente opposto a quelli ricoperti fino ad ora.

Audrey Tautou età e altezza

10. Audrey Tautou è nata a Beaumont, in Francia, il 9 agosto 1976. L’altezza complessiva dell’attrice è di 160 centimetri.

Fonte: IMDb

John Turturro: 10 cose che non sai sull’attore

John Turturro: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore John Turturro è celebre per alcuni ruoli diventati nel tempo dei veri e propri cult. Grazie alla sua collaborazione con importanti registi e autori, Turturro ha saputo affermarsi nel mondo del cinema, dimostrando di sapersi rinnovare continuamente. Nel tempo l’attore si è cimentato anche come sceneggiatore e regista, ottenendo buoni riscontri di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di John Turturro.

John Turturro film

1. È stato protagonista di film di successo. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1985, quando ottiene un ruolo in Cercasi Susan disperatamente. Negli anni successi la popolarità dell’attore cresce, e tra i suoi film più celebri si annoverano Il colore dei soldi (1986), Hannah e le sue sorelle (1986), Fa’ la cosa giusta (1989), Barton Fink – È successo ad Hollywood (1991), Il grande Lebowski (1998), Fratello, dove sei? (2000), Fear X (2003), Secret Window (2004), Il matrimonio di mia sorella (2007), Transformers (2007), Gigolò per caso (2013), Mia madre (2015), Transformers – L’ultimo cavaliere (2017), Gloria Bell (2018) e Jesus Rolls – Quintana è tornato! (2019).

2. Ha recitato in televisione. L’attore è inoltre noto per essere apparso in alcune serie televisive, tra cui si annoverano Mamma Lucia (1988), Detective Monk (2004-2008), The Night Of – Cos’è successo quella notte? (2016) e Il nome della rosa (2019).

3. Si è affermato come recista e sceneggiatore. Turturro è uno di quegli attori che ha compiuto il passaggio da davanti a dietro la macchina da presa, scrivendo anche le sceneggiature dei propri film. Il suo debutto come regista avviene nel 1992 con Mac, a cui seguono Illuminata (1998), Romance & Cigarettes (2005), Passione (2010), Gigolò per caso (2013) e Jesus Rolls – Quintana è tornato! (2019).

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John Turturro origini

4. Ha origini italiane. L’attore, pur essendo nato a New York, possiede profonde origini italiane. Suo padre, Nicola Turturro, era un carpentiere originario di Giovinazzo, in provincia di Bari, emigrato negli Stati Uniti con la famiglia all’età di sei anni. Sua madre Katherine invece era una cantante jazz statunitense, figlia a sua volta di immigrati italiani. Nel 2011 è stata inoltre conferita all’attore la cittadinanza italiana.

John Turturro Giovinazzo

5. È stato nominato cittadino onorario. Nel 2019 l’attore viene invece nominato cittadino onorario di Giovinazzo, dove nacquero suo padre e i suoi nonni. L’attore ha ricevuto le chiavi della città, partecipando poi ai festiggiamenti. Intervistato a riguardo, l’attore ha dichiarato di sentirsi sempre un bambino del sud, mezzo pugliese e mezzo siciliano.

John Turturro Passione

6.  Ha dedicato un film alla città di Napoli. L’attore ha spesso dichiarato di amare particolarmente la città di Napoli, tanto da arrivare a girare un documentario su questa. Il film, intitolato Passione, racconta con aneddoti, interviste e video d’epoca quella che è la Napoli popolare e folcoristica. All’interno del documentario trova inoltre grande spazio anche la storia della canzone napoletana. Il film è poi uscito nelle sale nell’ottobre 2010.

John Turturro Jesus

7. Ha costruito da sé il personaggio. Quando Turturro lesse la sceneggiatura di Il grande Lebowski, si accorse di avere un ruolo ben più piccolo di quello che credeva. L’attore ebbe tuttavia completa libertà, da parte dei Coen, di caratterizzare il personaggio come meglio credeva, e così agli lavoro sull’aspetto estetico di Jesus Quintana, e sui suoi eccentrici modi di fare.

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John Turturro Jesus Rolls – Quintana è tornato!

8. Ha ripreso il celebre personaggio. A vent’anni di distanza dal film dei fratelli Coen, Turturro è tornato ad indossare i panni di Jesus Quintana nel film spin-off a lui dedicato. L’attore desiderava da tempo raccontare una nuova storia del personaggio, portandolo infine al cinema nel 2019. Turturro ha anche diretto il film, che vede nel cast attori come Bobby Cannavale, Audrey Tautou e Susan Sarandon.

John Turturro moglie

9. È sposato. L’attore è da tempo sposato con l’attrice Katherine Borowitz, con la quale ha poi avuto due figli, nati rispettivamente nel 1990 e nel 2000.

John Turturro età e altezza

10. John Turturro è nato a New York, Stati Uniti, il 28 febbraio 1957. L’altezza complessiva dell’attore è di 184 centimetri.

Fonte: IMDb

Light of My Life, Casey Affleck presenta il suo film da regista

Light of My Life, Casey Affleck presenta il suo film da regista

Dopo il premio Oscar vinto per la sua interpretazione nel film Manchester by the sea, Casey Affleck si cimenta come regista con il film Light of My Life, da lui anche scritto e interpretato. Questa è la prima opera di fiction per Affleck, che nel 2010 aveva invece diretto il mockumentary Joaquin Phoenix – Io sono qui!.

Presentato nella cornice di Alice nella Città, sezione parallela della Festa del Cinema di Roma, il film ha per protagonisti lo stesso Affleck e la giovane Anna Pniowsky, padre e figlia in cerca di protezione in un mondo post-pandemico dove il genere femminile si è quasi del tutto estinto, riducendo gli uomini a esseri istintivi e brutali. Dopo il passaggio alla Festa del Cinema, l’arrivo nelle sale è fissato al 21 novembre.

Affleck apre la conferenza stampa ricordando il modo in cui il film ha preso forma, “con una fiaba della buonanotte che parla di coloro che non vengono scelti, che rimangono ai margini. È la prima cosa che ho scritto del film. Poi tutto il resto ha preso vita da qui. Mi interessava capire la società, le sue scelte, il fatto che alcune cose vengono lasciate fuori. Da lì la storia del film è cresciuta, si è sviluppata, e infine si è ricollegata alla favola di inizio film. Ho iniziato a scrivere la sceneggiatura dopo essere diventato padre, quindi è stato quasi naturale iniziare con una storia della buonanotte, che abitualmente raccontavo ai miei figli. E con loro nella mia vita mi sono reso conto di quanto sia forte l’istinto di volerli proteggere dai pericoli del mondo, e quando non possiamo proteggerli cerchiamo di prepararli affinché possano proteggersi da soli.”

Il vero cuore del film, come dichiarato da Affleck, è tuttavia il personaggio della figlia di nome Rag, interpretata dall’esordiente Anna Pniowksy. “Per diventare Rag, per calarmi nei suoi panni, mi sono innanzitutto tagliata i capelli, cosa tutt’altro che indolore. Nel film il padre cerca di proteggere la figlia nascondendo la sua femminilità, e quello è il primo gesto che viene spontaneo compiere. Poi ho semplicemente cercato di mettere un po’ di me stessa nel personaggio, cercare con l’immaginazione di capire cosa si potesse provare in un contesto come quello del film. È stata la miglior esperienza possibile per iniziare la mia carriera, e recitare è davvero una passione che aspiro a coltivare nel mio futuro.” 

“Anna è uno dei rari attori che ti fa davvero chiedere cosa le stia passando per la testa, – afferma Affleck – indipendentemente da ciò che stia dicendo o facendo. Ha una presenza reale, ascolta attentamente e pensa profondamente a ciò che sta accadendo nella scena come se le stesse accadendo realmente. È andata oltre le mie aspettative”. 

Light of My Life, la recensione del film

Continuando a parlare del film, il regista ne sviscera i contenuti, arrivando a parlare del suo significato più profondo. “Anni fa girai un film intitolato Gerry, diretto da Gus Van Sant. Più volte durante le pause sul set gli chiedevo quale fosse il senso del film, ma lui mi rispondeva sempre che dovevamo lasciare che i temi emergessero da soli, senza che noi li manipolassimo. Questo mi è tornato in mente mentre scrivevo Light of My Life. Quando avevo ormai tante scene scritte, mi sono chiesto che cosa volessi realizzare, e a quel punto mi ricordai delle sue parole. Continuai allora a scrivere senza pormi freni, a inserire tanti dialoghi su cose che avrei voluto dire ai miei figli, su cose che avrei voluto che loro dicessero a me, e piano piano mi rendevo conto che il nucleo del film emergeva da sé. Ho scoperto io per primo che parla del saper lasciare andare, cosa che il protagonista impara grazie a sua figlia.”

L’attore parla poi dell’Oscar recentemente vinto, affermando che “non mi ha cambiato in nessuno modo. È bello essere premiati per il proprio lavoro, ma la cosa importante per me era lavorare con i miei amici e farlo al meglio, non mi interessava fare un film per andare a caccia di premi.” 

“Mi piace l’aspetto della regia, e sono invogliato a continuare, – dichiara poi Affleck – è bello poter raccontare il proprio mondo, le proprie storie. Sono quello che resterà di me dopo di me, quello che lascerò ai miei figli, ma è bello anche poter stare al servizio delle storie altrui, darvi vita, quindi la recitazione continuerà sempre ad essere centrale per me.” 

“Come attore – conclude Affleck – ho sempre avuto la sensazione di non essere al centro delle cose, ma di stare ai margini. Forse è da qui che nasce la mia storia, in cui mi sono identificato da subito, non sentendomi io stesso il prescelto, proprio come gli animali della favola che il mio personaggio racconta a sua figlia. Ho deliberatamente voluto che Anna fosse il centro del film, perché rappresenta le giovani generazioni. I ragazzi di oggi insistono per avere grandi cambiamenti sociali, e non chiedono l’autorizzazione, li attuano da sé, non sono passivi. La storia cambia prospettiva, e questo è un buon messaggio da far arrivare ai giovani.” 

Jumanji: The Next Level, il final trailer con Dwayne Johnson

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Jumanji: The Next Level, il final trailer con Dwayne Johnson

Dwayne Johnson, Jack Black, Kevin Hart e Karen Gillan sono di nuovo i protagonisti nel final trailer di Jumanji: The Next Level. A due anni dall’uscita nelle sale di Jumanji: Benvenuti nella Giungla, reduce da uno straordinario successo al box office italiano e internazionale, i protagonisti del film si imbattono di nuovo nel celebre gioco apparso per la prima volta sul grande schermo nell’iconico film del 1995 con protagonista Robin Williams.

Diretto ancora una volta da Jake Kasdan, Jumanji: The Next Level arriva nelle sale a gennaio distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Completano il cast Danny Glover, Danny DeVito e Nick Jonas, che torna ad interpretare il ruolo di Jefferson “Idrovolante” McDonough,.

In Jumanji: The Next Level la gang è tornata ma il gioco è cambiato. Rientrati in Jumanji per salvare uno dei loro, i giocatori scoprono che nulla è come avevano previsto. Per sopravvivere al gioco più pericoloso del mondo i protagonisti dovranno affrontare zone sconosciute e inesplorate: dagli aridi deserti fino alle montagne innevate.

A-Force: 10 personaggi che vorremmo vedere nel film

A-Force: 10 personaggi che vorremmo vedere nel film

Una scena della battaglia finale di Endgame mostrava riunite tutte le supereroine del MCU, in un’ipotetica formazione della A-Force. Già durante la promozione di Captain Marvel, primo titolo dell’universo Marvel ad avere una supereroina come protagonista, Brie Larson si era detta disposta al 100% a partecipare ad un progetto collettivo con le altre eroine, così come Tessa Thompson ed Evangeline Lilly si sono sempre mostrate entusiaste all’idea.

Dunque è possibile che quella scena abbia anticipato l’arrivo dell’A-Force al cinema? E se così fosse, quali personaggi ci piacerebbe vedere nel film?

Valchiria

Valchiria sarà anche la nuova regina di Asgard, e la rivedremo presto al fianco del dio del tuono e Jane Foster in Thor: Love and Thunder, ma è evidente che abbia un posto prenotato nell’eventuale film sull’A-Force. La stessa Tessa Thompson ha dichiarato che sarebbe entusiasta all’idea di lavorare con Brie Larson, anticipando i dettagli di una chiacchierata con Kevin Feige:

L’anno scorso, mentre facevamo attività stampa, si era parlato di un’ idea con Kevin Feige riguardo un cinecomic tutto al femminile, qualcosa del tipo A-Force, che avesse a che fare con tutte queste donne incredibili e di talento già esistenti nel MCU finalmente al lavoro da sole, egoisticamente. Quindi mi sono detta, perché non farlo? Magari combattendo i nemici perse nello spazio?“.

Wasp

Marvel Studios ANT-MAN AND THE WASP..Wasp/Hope van Dyne (Evangeline Lilly)..Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2018

Evangeline Lilly ha dichiarato di non essere interessata ad uno standalone di Wasp, quindi l’occasione di rivederla in azione (oltre al terzo capitolo di Ant-Man già annunciato) potrebbe essere il film sulla A-Force, dando l’opportunità al personaggio di brillare come non aveva mai fatto prima nel franchise.

Nebula

nebula

Introdotta nel MCU Nebula grazie al franchise di Guardiani della Galassia, Nebula è tra i pochi personaggi ad aver avuto una sana evoluzione passando dall’essere la villain di turno e nemesi di Gamora al diventare una sorella protettiva ed eroina modello. Complessa e sfaccettata, sarebbe il membro perfetto per l’A-Force, film nel quale si potrebbe esplorare ancora di più il suo passato.

Shuri

Fino all’arrivo nelle sale di Black Panther il pubblico era certo di sapere chi fosse il solo e unico genio tecnologico del MCU: Tony Stark, miliardario, filantropo e mente brillante incontrastata del gruppo di supereroi del grande schermo. Tuttavia l’introduzione di Shuri, sorella adolescente di T’Challa, sembra aver scombinato le carte in tavola. Quindi perché lasciare fuori l’eroina da un eventuale film sull’A-Force? Il team ha bisogno di una mente brillante per affrontare le proprie battaglie…

Scarlet Witch

Scarlet Witch tornerà protagonista di WandaVision, la serie di Disney + in cui condividerà la scena con Visione, ma nulla esclude la possibilità di rivederla in azione in un altro film collettivo del MCU. In una recente intervista Elizabeth Olsen ha toccato l’argomento spiegando che “le persone adorano davvero questi personaggi. E credo che tutti gli uomini nei film Marvel abbiano svolto un lavoro brillante soddisfacendo molti desideri che il nostro pubblico aveva, perché sono divertenti e talentuosi. Le donne sono così, e dare loro più tempo sullo schermo, penso, avrebbe un impatto enorme, perché i fumetti non sono solo roba per ragazzi che vogliono guardare altri ragazzi al cinema“.

Mantis

Tantissimi personaggi del MCU si sono rivelati risorse imbattibili nel combattimento corpo a corpo, ma tra questi non figura sicuramente Mantis, lo strumento “empatico” dei Guardiani della Galassia in grado di esplorare i sentimenti degli avversari. Questo potere sarebbe alquanto utile per il futuro team di eroine, dove non manca la forza fisica (vedi Captain Marvel)…

Maria Hill

cobie smulders

L’addio di Vedova Nera al MCU (l’eroina tornerà al cinema, ma in un film prequel) potrebbe favorire l’ingresso in squadra di un’altra abilissima spia come Maria Hill, la seconda maggiore protagonista femminile introdotta nell’universo Marvel in The Avengers. Ricordiamo tutti l’incredibile inseguimento alle spalle di Loki, quindi speriamo di rivedere altri momenti del genere in futuro.

Okoye

Avengers: Endgame
Marvel Studios’ AVENGERS: INFINITY WAR..Okoye (Danai Gurira)..Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2018

Come generale della Dora Milaje e capo dell’esercito del Wakanda, Okoye si è affermata come aiutante più fidato di Black Panther, oltre che eroina imprenscindibile per il MCU. Schietta, puntuale, abile nell’arte del combattimento e con un senso dell’umorismo delizioso, sarebbe l’elemento chiave di una squadra al femminile.

Gamora

Uccisa da Thanos su Vormir per ottenere la gemma dell’anima, Gamora è tornata in Avengers: Endgame combattendo insieme ai Vendicatori la battaglia finale contro il padre adottivo. Non è chiaro se la rivedremo nel terzo capitolo di Guardiani della Galassia o dove si trovi attualmente, ma la speranza è che venga inclusa in un altro film collettivo del MCU. Magari proprio quello sulla A-Force…

Captain Marvel

Ogni squadra ha bisogno di un leader carismatico e in grado di prendere sempre la decisione giusta. E chi meglio di Carol Danvers può assumersi questa responsabilità? È l’eroina più potente del MCU, ha affrontato nemici di qualsiasi portata, attraversato i decenni e lo spazio, combattuto contro Titani e alieni…E se l’A-Force chiama, Captain Marvel risponde.

Sicuramente è qualcosa a cui abbiamo pensato, ma non so se posso definirle discussioni vere e proprie” ha dichiarato Brie Larson“Posso dire che molte donne del cast dei Marvel Studios si sono avvicinate a Kevin spiegando che siamo insieme e che vorremmo farlo, ma davvero non ho idea di come andranno le cose in futuro. Non sono responsabile dei progetti Marvel, ma è qualcosa che ci appassiona e che amiamo, e sento che se un numero sufficiente di persone nel mondo ne parlasse o lo desiderasse quanto noi, forse succederà“.

Leggi anche – MCU: 10 crossover che vorremmo vedere al cinema

Fonte: Screenrant

Lady Gaga nel cast del nuovo film di Ridley Scott sul delitto Gucci

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Lady Gaga è ufficialmente entrata nel cast del nuovo film di Ridley Scott che racconterà il delitto di Maurizio Gucci, nipote del fondatore della casa di moda italiana. La cantante, che aveva esordito come protagonista lo scorso anno in A Star Is Born di Bradley Cooper, interpreterà Patrizia Reggiani, l’ex moglie della vittima, processata e condannata per aver orchestrato l’assassinio del marito nel 1995, scontando 18 anni di carcere prima di essere rilasciata nel 2016.

Riguardo la pellicola sull’omicidio Gucci, House of Gucci, sappiamo che verrà sceneggiata da Roberto Bentivegna basandosi sul libro di Sara Gay Forden The House of Gucci: A Sensational Story of Murder, Madness, Glamour and Greed.

Per Ridley Scott si tratterà del secondo progetto sviluppato dopo la recente fusione tra Fox e Disney insieme a The Last Duel, il film che vedrà protagonisti Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer e Ben Affleck. Adattamento cinematografico del romanzo di Eric Jager The Last Duel: A True Story of Trial by Combat in Medieval France, segue le vicende di due migliori amici e di una vendetta, con gli attori che interpreteranno rispettivamente il cavaliere normanno Jean de Carrouges e lo scudiero Jacques Le Gris, separati da una guerra e dalle accuse ai danni del secondo di aver violentato sua moglie Margerite de Carrouges. Nessuno però crede alla donna e il soldato farà appello al re di Francia per annullare la sentenza emessa dal conte Pierre d’Anencon. I due uomini dovranno combattere in un duello mortale il cui vincitore sarà sancito dalla volontà di Dio.

Fonte: Deadline

Spider-Man: Un Nuovo Universo 2, ecco la data di uscita

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Spider-Man: Un Nuovo Universo 2, ecco la data di uscita

8 aprile 2022: con un annuncio ufficiale diramato su Twitter la Sony Pictures ha confermato la data di uscita nelle sale di Spider-Man: Un Nuovo Universo 2, sequel del film d’animazione vincitore del premio oscar e acclamato dalla critica, oltre che incredibile successo al botteghino in tutto il mondo.

Da notare che la release del secondo capitolo ambientato nel multiverso dell’arrampicamuri  si pine esattamente tra quelle di due nuovi cinecomic targati Marvel Studios, ovvero Black Panther 2 (6 maggio 2022) e un altro titolo ancora da svelare (18 febbraio 2022).

Tantissime le domande intorno al film, soprattutto alla luce del recente accordo tra Disney e Sony sulla co-produzione di Spider-Man 3: quante possibilità ci sono, per i personaggi del MCU come il Peter Parker di Tom Holland, di entrare anche nell’universo animato e viceversa? Vedremo mai insieme sullo schermo gli Spidey di Tobey Maguire e Andrew Garfield?

Spider-Man: Un nuovo universo, in arrivo sequel e spin off al femminile

Spider-Man: Un Nuovo Universo racconta le vicende del teenager Miles Morales e delle infinite possibilità dello Ragno-Verso, dove più di una persona può indossare la maschera. Una visione fresca di un nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo genere.

Il film è diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman, con Shameik Moore e Jake Johnson. Uscita al cinema il 25 dicembre 2018. Durata 117 minuti. Distribuito da Warner Bros. Italia.

Il cast di doppiatori americano comprendere gli attori Shameik Moore, Jake Johnson, Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Liev Schreiber, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, Nicolas Cage.

Spider-Man: Un nuovo universo, la recensione