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Oscar 2024: i momenti memorabili della serata

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Oscar 2024: i momenti memorabili della serata

Nella notte degli Oscar 2024 che ha visto il trionfo di Oppenheimer e del suo ingegnere capo, Christopher Nolan, la serata si è svolta seguendo una rotta più o meno tracciata dalla maggior parte dei pronostici. Il film Universal ha portato a casa sette statuette, forse una di meno del previsto, dato che il sonoro è andato a La Zona di Interesse che ha portato a casa due premi; Emma Stone ha vinto il suo rush finale contro Lily Gladstone; Godzilla Minus One ha sbaragliato la concorrenza di grandi e costosi blockbuster.

Ci sono stati diversi momenti memorabili, in questa serata dei 96esimi Academy Awards, che, pure se non entreranno negli annali degli Oscar, vale la pena raccontare, per chi non ha seguito la cerimonia e per chi vuole ripassarla insieme a noi.

Oscar 2024: i migliori momenti della serata

John Cena nudo

Nel 1974, il fotografo americano Robert Opel, dopo essersi infiltrato nel backstage del palcoscenico degli Oscar, fece irruzione sul palco completamente nudo, mostrando il segno della pace. David Niven era sul palco in quel momento e stava per presentare Elizabeth Taylor, e la sorpresa fu genuina per tutti.

Nell’anniversario dei 50 anni da quel gesto politico, John Cena si presta a replicare lo sketch. Entra nudo sul palco, coperto solo dalla busta con dentro il nome del vincitore per i Migliori Costumi (andato a Povere Creature!). C’è chi ha storto il naso, noi invece pensiamo che da una parte si sia trovato un modo carino per ricordare il fuori programma del ’74 e dall’altra che John Cena abbia un futuro di attore comico davvero radioso.

Wahzhazhe (A Song for My People)

Tutte le canzoni nominate hanno avuto il loro spazio sul palcoscenico, con gli interpreti che le hanno eseguite in versione ridotta per rientrare nei tempi di una cerimonia per fortuna tendenzialmente sintetica anche se generalmente sottotono.

E proprio una delle esibizioni è stato uno dei momenti più toccanti della Notte. L’esibizione degli Osage che hanno intonato la potente ed emozionante Wahzhazhe (A Song for My People), che chiude lo splendido (e ingiustamente a mani vuote) Killers of the Flower Moon. Complice anche la scenografia, l’esibizione è stata davvero potente, riuscendo a trasmettere la dignità e la bellezza di questo popolo.

Mstyslav Černov

20 Days in Mariupol recensione

Il regista di 20 Days in Mariupol, Mstyslav Černov, ha vinto il premio Oscar per il miglior documentario. Salito sul palco, emozionato e felice per la vittoria, non ha però perso l’occasione di una vita, per portare l’attenzione del Dolby Theatre sul conflitto in Ucraina. 

Stringendo la sua statuetta, ha detto nel suo discorso di ringraziamento: “Vorrei non aver fatto questo film, vorrei non aver mai vinto questo Oscar e che la Russia non avesse mai invaso l’Ucraina. Scambierei con la pace questa statuetta anche subito”. (qui il video)

Godzilla distrugge Hollywood

godzilla minus one Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One 291 milioni di dollari, Guardiani della Galassia Vol. 3 250 milioni di dollari, Napoleon 200 milioni di dollari, The Creator 80 milioni di dollari. E il premio per i migliori effetti visivi va a Godzilla Minus One, budget stimato 10 milioni di dollari.

Hollywood è un posto pieno di contraddizioni, si sa. Ma riuscire a smascherarsi da sola, in questo modo disarmante, è stato davvero un momento divertente. Il film di Takashi Yamazaki, sceneggiatore, regista e autore degli effetti, potrebbe indicare un nuovo percorso per l’industria, una via in cui non servono poi così tanti soldi per fare bene. Dopotutto anche The Creator di Gareth Edwards, in maniera meno estrema, ha dimostrato che quella è una strada percorribile.

I Gemelli vs Batman

La Notte degli Oscar 2024 ha visto partecipare alla cerimonia molti presentatori, alcuni in solitaria, altri in coppia. Occasione perfetta per mettere in scena siparietti e reunion, come quello tra Kate McKinnon e America Ferrera, co-star di Barbie, o quello tra Emily Blunt e Ryan Gosling che si sono presi in giro con il Barbienheimer, o ancora la reunion di Beetlejuice, con Michael Keaton e Catherine O’Hara.

Ma una coppia di presentatori ha davvero rubato la scena. Arnold Schwarzenegger e Danny De Vito hanno proposto una reunion de I Gemelli che si è poi trasformata in una sfida a… Batman! Entrambi gli attori, in progetti diversi, hanno avuto modo di interpretare dei villain dell’Uomo Pipistrello al cinema. Schwarzenegger per Joel Schumacher in Batman e Robin, e De Vito il Pinguino in Batman – Il Ritorno. Non c’è da stupirsi se la regia della cerimonia ha indugiato a lungo sul volto impassibile e “in character” di Michael Keaton!

In memoriam

Trai grandi snobbati di questa edizione ci sono anche tutti i dipartiti che dovevano essere ricordati nella classica e sempre commovente sequenza In Memoriam. Momento imprescindibile di ogni cerimonia degli Academy Awards, il segmento è quasi sempre costituito da un montaggio che mostra e omaggia coloro che appartenevano a Hollywood e che sono scomparsi nell’ultimo anno, accompagnato da musica e molto spesso canzone.

Quest’anno si è deciso però di strafare. Ballerini, strumentisti e pure Bocelli padre e figlio sul palco hanno letteralmente rubato la scena al video In Memoriam, frammentato su diverse superfici, schermi mobili, pannelli luminosi, con scritte e foto che scorrevano rapidissime. La scelta di affollare così tanto il palcoscenico e di rendere “movimentato” il classico video era forse un azzardo, che non è stato premiato dal risultato finale. Quello che ricorderemo di quel momento sono solo le brutte giacche dei Bocellis, e non i nomi di tutti quegli artisti che ci hanno lasciati.

Gli Oppenheimer boys

Christopher Nolan, Robert Downey Jr. e Cillian Murphy hanno tutti vinto i loro premi individuali per Oppenheimer e si sono assicurati le frasi/battute più divertenti nei loro discorsi di ringraziamento, tre momenti distinti che però meritano uno spotlight, dal momento che hanno colpito particolarmente.

Robert Downey Jr. ha cominciato il suo discorso ringraziando la sua “terribile infanzia”, riferendosi chiaramente alla sua giovinezza turbolenta, passando poi a ringraziare il suo avvocato che ha lottato tutta la sua vita per concedergli le assicurazioni sui vari set. Cillian Murphy, il più dimesso ma anche il meno avvezzo a questo tipo di circostanze ha concluso il suo discorso dichiarandosi un “fiero irlandese”, il primo a vincere quel premio. E se anche i due attori hanno ringraziato le rispettive compagne con parole d’amore, Christopher Nolan li ha superarti tutti, ringraziando Emma Thomas, con la quale lui lavora da sempre, dicendo che lei “è la produttrice di tutti i nostri film… e di tutti i nostri bambini, ti amo”.

Lui è solo Ryan

Già l’annuncio della sua performance live nel corso della Notte degli Oscar 2024 ha fatto tremare i polsi del suo pubblico, ma interpretando I’m Just Ken in completo rosa e paillettes, con l’ironia che lo contraddistingue, Ryan Gosling ha davvero conquistato il palcoscenico del Dolby e offerto l’unico momento di vero intrattenimento della serata. Di fronte a un Jimmy Kimmel estremamente cauto e ingessato e a una cerimonia concisa e sottotono, lui ha brillato come una vera stella.

L’esibizione è stata accompagnata da scenografie, luci, balli e da tutto il cast di supporto di Barbie, tutti i Ken del film, che hanno sostenuto il loro portavoce nella ballad in cui si interroga su se stesso. Colpo di scena, sul finale, è intervenuto anche Slash, il chitarrista dei Guns N’ Roses che ha eseguito l’assolo di chitarra per il singolo.

Jonathan Glazer

Oscar la zona d'interesse jonatan glazer

Il regista britannico ha vinto il premio Oscar per il miglior film Internazionale, La Zona di Interesse, un dramma che racconta l’orrore dell’olocausto senza mai mostrarlo, attraverso un muro che separa un campo di sterminio dalla villetta immersa nel verde della famiglia di un SS. Il film ha vinto anche il premio al miglior sonoro.

Glazer ha preso la parola per ringraziare l’Academy e non si è fatto sfuggire l’occasione per portare sul palcoscenico gli orrori della guerra in corso a Gaza, senza puntare il dito su nessuna delle parti coinvolte: “Il nostro lavoro è stato rivolto non al raccontare cosa hanno fatto allora, ma a cosa facciamo oggi. Il film mostra dove la disumanizzazione porta al suo peggio. Ha plasmato tutto il nostro passato e il nostro presente. In questo momento siamo qui come uomini che rifiutano la loro ebraicità in un olocausto dirottato da un’occupazione che ha portato al conflitto per così tante persone innocenti. Che si tratti delle vittime del 7 ottobre in Israele o dell’attacco in corso a Gaza – tutte vittime di questa disumanizzazione, come possiamo resistere?”. Chapeau.

Oscar 2024: i migliori look della serata da un red carpet nero e argento

Non è una Notte degli Oscar se non c’è un red carpet ricco di bellissime e elegantissime stelle. E gli Oscar 2024 (qui i vincitori) non fanno eccezione: il tappeto rosso è stato effettivamente testimone di creature meravigliose, agghindate a festa, con look e abiti di alta moda, tutti tirati a lucido e al meglio per la notte più importante dell’anno.

Per ogni stagione c’è una tendenza, un leit motiv che involontariamente si ripete sul tappeto rosso. Vuoi per una nuova forma di austerità nello stile, vuoi per una reazione a tutto il rosa-Barbie che è circolato nei mesi scorsi, il red carpet degli Oscar 2024 è stato testimone di un trionfo di nero e argento, lustrini e pochissimi guizzi e azzardi.

Qualcuno è rimasto in character, come America Ferrera che si è presentata in rosa laminato, qualcun’altro invece ha scelto l’occasione per cominciare a fare promozione, come Cynthia Erivo e Ariana Grande, che sembravano anticipare i loro personaggio di Wicked (Elphaba e Glinda). Altri ancora sono rimasti sobri e semplici, anche se chic, come Greta Gerwig o Issa Rea. Ecco di seguito quelli che nell’insieme di look e abito, sono risultati i meglio vestiti.

John Cena – Menzione speciale

Cominciamo con una provocazione: John Cena è stato il protagonista dello sketch più chiacchierato della serata. L’attore è salito quasi completamente nudo, Birkenstock ai piedi, sul palco per presentare il premio ai migliori costumi. Ha dimostrato una certa presenza scenica, con un corpo che, data la sua forma fisica, sembra uscito dalla bottega di uno scultore, ma anche buone doti comiche, cosa che ci fa provare un certo affetto per lui.

Ryan Gosling

Ha scelto un prezioso Gucci nero, Ryan Gosling che, anche se non fosse stato così ben vestito, avrebbe comunque rubato la scena a tutti nella Notte degli oscar 2024, dato che tutti stanno ancora cantando I’m Just Ken insieme a lui che ha dato spettacolo. L’antifona era promettente, con un ingresso sul red carpet con un look finto spettinato e una scelta d’abito così sexy e elegante.

Carey Mulligan

Splendida perdente di questa stagione dei premi, presente in ogni cinquina di ogni rassegna, premio e gilda, Carey Mulligan ha sfilato sul tappeto rosso in un sontuoso Balenciaga. Come anticipato, il nero trionfa sovrano con un tocco di tulle avorio che costruisce una silhouette “stabile” ed elegante.

Florence Pugh

L’animo rock del tappeto rosso degli Oscar 2024 è stato rappresentato dalla splendida Florence Pugh, che sceglie sempre abiti particolari per esaltare la sua figura. Per la Notte delle Stelle ha scelto di vestire Del Core SS24 RTW, un abito argento con una gonna semplice e un corpetto rigido e ricchissimo di dettagli. Capelli e gioielli assecondano la vibe sbarazzina.

Hailee Steinfeld

Come tutte le star che hanno cominciato la loro carriera da giovanissime, anche per Hailee Steinfeld è emozionante e interessante vedere come sia cresciuta, stagione dopo stagione, sul red carpet degli Academy Awards. L’attrice ha scelto un Elie Saab SS24 Couture color carta da zucchero, con corpetto intarsiato in oro e ampie maniche a formare una specie di stola mantello. Le vibe sono quelle di una principessa delle fiabe.

Jennifer Lawrence

La fantasia a pois è molto rischiosa, presenta un sacco di variabili (in quanto a dimensione del pois che riporta) e in genere non è una scelta che si addice a circostanze molto eleganti come può essere la Notte degli Oscar. Eppure Jennifer Lawrence può farlo. Sarà per una bellezza ultraterrena che sembra essersi accentuata dopo la maternità, sarà il modello dell’abito Christian Dior Haute Couture con gioielli Swarovski, Jennifer Lawrence ha portato divinamente il pois sul palco del Dolby Theatre.

Emily Blunt

E’ riuscita a rimanere sobria pur indossando Schiaparelli Emily Blunt, radiosa nella notte in cui il suo film, Oppenheimer, ha vinto bel 7 statuette. La pettinatura alta, il sorriso smagliante e i gioielli Tiffany fanno poi il resto. 

Margot Robbie

Basta rosa! Come fosse una reazione a tutti i pink carpet della scorsa stagione, Margot Robbie ha abbracciato il nero, e con lei quasi tutta a platea degli Oscar. Versace nero, aderente e brillante, come il suo sorriso, unico accessorio insieme a un vistoso bracciale. Look semplice e finto spettinato. Adorabile.

Michelle Yeoh

E’ sempre stata divina, ma dopo la scorsa stagione che l’ha vista trionfare è come se avesse sbloccato un livello in più che la porta nei pressi della divinità. Michelle Yeoh in Balenciaga conquista il nostro personale podio. Anche per lei argento e nero, ma con una marcia in più: guanti lunghi da diva di altri tempi, monospalla e drappeggio morbido sulla scollatura che scende in forma di strascico.

Colman Domingo

Secondo gradino del podio per il sempre elegantissimo Colman Domingo. Un doppiopetto con bottoni preziosi, papillon luccicante, accessori come se piovesse e calzature da cowboy. Louis Vuitton, arricchito con orologio Omega e alta gioielleria David Yurman: semplicemente regale.

Zendaya

Armani Privé è stata la scelta di Zendaya, nostro primo posto quasi per devozione, data lo stile sempre ai massimi livelli che sfoggia nelle occasioni ufficiali. Il tour di Dune: Parte Due è stato illuminante in questo e anche per gli Oscar l’attrice non si è risparmiata. Fasciata in un elegante abito luccicante rosa antico, argento e nero ha conquistato la scena, complice anche un look semplice, orecchini pendenti, e un’acconciatura retrò.

Oscar 2024: Governor Awards posticipati a gennaio a causa degli scioperi WGA e SAG-AFTRA

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I Governor Awards dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences si sposteranno dal 18 novembre al 9 gennaio nel contesto degli scioperi WGA e SAG-AFTRA in corso. Angela Bassett, Mel Brooks, la montatrice Carol Littleton e Michelle Satter del Sundance Institute saranno premiati al Fairmont Century Plaza Hotel di Los Angeles. La cerimonia di martedì avrà luogo due giorni dopo i Golden Globes.

I Governors Awards sono una produzione sindacale, quindi l’Academy sta lavorando con WGA e SAG-AFTRA per monitorare la situazione. Il Premio Onorario, una statuetta dell’Oscar, viene assegnato “per onorare una straordinaria distinzione nella carriera, contributi eccezionali allo stato delle arti e delle scienze cinematografiche o per un servizio eccezionale all’Academy”.

Satter riceverà il Jean Hersholt Humanitarian Award, anch’esso una statuetta Oscar, che viene assegnato “a un individuo nel campo delle arti e delle scienze cinematografiche i cui sforzi umanitari hanno dato credito all’industria”.

Mel Brooks, 97 anni, è attualmente solo una delle 18 persone esistenti al mondo ad aver ottenuto lo status di EGOT (ottenendo vittorie competitive da Emmy, Grammy, Oscar e Tony Awards).

Angela Bassett ha ricevuto la sua prima nomination all’Oscar come migliore attrice per la sua interpretazione di Tina Turner in What’s Love? e ha ottenuto la sua seconda nomination come attrice non protagonista per il ruolo della Regina Ramonda in Black Panther: Wakanda Forever.

Carol Littleton ha ottenuto una nomination all’Oscar per il miglior montaggio cinematografico per E.T. l’Extraterrestre oltre ad aver montato molti film che hanno fatto la storia di Hollywood, come Va e uccidi (The Manchurian Candidate).

Michelle Satter è la fondatrice e direttrice senior dei programmi per artisti del Sundance Institute e per più di 40 anni ha promosso le carriere di registi famosi e pluripremiati all’interno dell’organizzazione no-profit, molti dei quali provenienti da comunità sottorappresentate.

Oscar 2024: dove guardare in streaming e in tv la Notte degli Oscar

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Questa sera si terrà a Los Angeles come ogni anno la Oscar 2024 e come ogni anno l’attesa è tanta. In attesa dell’inizio della nostra live streaming sulle previsioni dei vincitori vi segnaliamo dove poter guardare la notte degli Oscar 2024 in streaming e in tv.

Quest’anno a differenza degli ultimi decenni la notte degli Oscar 2024 sarà un’esclusiva RAI. Dopo decenni di dominio e trasmissione SKY, per la prima volta sarà trasmessa in esclusiva da RAI, la tv pubblica italiana.

Da Roma, dallo studio 3 di via Teulada, Alberto Matano seguirà e commenterà la diretta dal Dolby Theatre di Los Angeles insieme a Stefania Sandrelli, Gabriele Muccino, Claudia Gerini, Ambra Angiolini, Claudio Santamaria, Antonio Monda e Paola Jacobbi. Collegato dal Tappeto Rosso degli Academy Awards, invece, l’inviato del TG1 Paolo Sommaruga racconterà al pubblico italiano la magia della serata intervistando le star internazionali presenti.

Dove guardare la notte degli Oscar 2024 in tv

La cerimonia di premiazione della 96esima edizione, condotta quest’anno, per la quarta volta, dal popolare presentatore e comico Jimmy Kimmel sarà trasmessa domenica 10 marzo su Rai 1 a partire dalle 23.30.

Dove guardare la notte degli Oscar 2024 in streaming 

La notte degli Oscar 2024 in streaming sarà disponibile su Raiplay.

Notte degli Oscar 2024, chi sono i candidati?

Trai più accreditati per il miglior film c’è il film di Christopher Nolan, Oppenheimer che è anche il film candidato a vincere in altre categorie come miglior regia, miglior sceneggiatura non originale, miglior fotografia, sonoro e miglior montaggio. E’ anche uno dei titolo con più nomination.

Per quanto riguarda la categoria che più ci interessa a noi, miglior film internazionale ovviamente il nostro tifo è per Matteo Garrone e il suo “Io Capitano” che concorre per una categoria che è ricca di film di successo, trai quali: La società delle neve, Perfect Days, La sala Professori e il papabile vincitore secondo gli addetti ai lavoro La Zona d’interesse.

Oscar 2024: con Matteo Garrone, c’è anche l’Italia

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Oscar 2024: con Matteo Garrone, c’è anche l’Italia

Come era accaduto per i Golden Globes 2024, anche per gli Oscar 2024, nella categoria Miglior film internazionale fa bella mostra di sé Io Capitano di Matteo Garrone. In quella occasione che ha visto trionfare Anatomia di una caduta, aveva come avversari quest’ultimo e Fallen Leaves, Past Lives, La società della Neve e La Zona di Interesse, mentre questa volta se la vedrà con Perfect Days, The Teachers’ Lounge, La società della Neve e La Zona di Interesse.

Tutte le nomination agli Oscar 2024

La cerimonia degli Oscar 2024 si terrà domenica 10 marzo alle 16:00. PT al Dolby Theatre dell’Ovation Hollywood di Los Angeles. Jimmy Kimmel torna come presentatore per il secondo anno consecutivo e per la quarta volta complessiva.

Io Capitano – il film

Io Capitano racconta il viaggio avventuroso di due giovani, Seydou e Moussa, che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Un’Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.

Leggi la recensione di Io Capitano

Oscar 2024: chi vincerà? Le previsioni per la Notte degli Oscar

Oscar 2024: chi vincerà? Le previsioni per la Notte degli Oscar

Il 5 marzo scorso si sono chiuse le votazioni dell’Academy per gli Oscar 2024 e quindi è giusto dire che i giochi sono fatti. Molto presto, quando i conteggi saranno terminati, ci saranno delle buste con i nomi dei vincitori custoditi all’interno, i nuovi premi Oscar.

Il blockbuster di Christopher Nolan, Oppenheimer, che racconta la saga del padre della bomba atomica, occupa almeno in partenza il posto d’onore, pronto a portare a casa il maggior numero di premi. Avendo ottenuto tutti i principali riconoscimenti del settore e delle gilde – Golden Globe, Critics Choice, DGA, BAFTA, SAG e PGA – è il primo film a collezionare, fino a questo momento, una “stagione perfetta” dai tempi di Argo (2012). Il film biografico della Universal Pictures potrebbe eguagliare il record stabilito da West Side Story del 1961, che ha ottenuto ben 10 statuetta, il film che occupa il secondo posto nella classifica dei film più premiati della storia (ma sul primo gradino ci sono ben tre film: Ben-Hur, Titanic e Il Ritorno del Re).

Per quanto riguarda le categorie dedicate alla recitazione, per quanto possano essere bloccate quelle dei non protagonisti, sono altrettanto combattute e aperte quelle per i protagonisti: Robert Downey Jr. (Oppenheimer) e Da’Vine Joy Randolph (The Holdovers) hanno rubato cuori con le loro performance e praticamente hanno a ragione il premio Oscar in tasca. Per quanto riguarda il migliore attore protagonista, i due contendenti principali sono Cillian Murphy, magnetico e tormentato scienziato, e Paul Giamatti, goffo e cinico professore, anche se Jeffrey Wright per American Fiction sembra tallonare il podio.

Per quello che riguarda la migliore attrice, la competizione è quanto mai feroce e apertissima. La trasformazione di Emma Stone in una donna con un cervello da bambina in Povere Creature! di Yorgos Lanthimos ha raccolto un notevole sostegno. Eppure la rivoluzionaria vittoria di Lily Gladstone ai SAG Awards per la sua avvincente raffinatissima in Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese potrebbe aver dato lo slancio necessario all’attrice, la cui vittoria potrebbe segnare la storia degli Oscar diventando la prima attrice nativa americana a conquistare il premio. Considerato che molti voti dei membri internazionali dell’Academy potrebbero andare a Sandra Hüller per la sua immensa interpretazione in Anatomia di una caduta, Gladstone potrebbe giovare di una dispersione di voti per Stone, che pure è sostenuta dai votanti europei fedeli a Lanthimos.

Per quello che riguarda Barbie, invece, il film sembra destinato a portare a casa sicuramente il premio per la migliore canzone originale “What Was I Made For?”, vincitrice del Grammy, e potrebbe doversi accontentare di qualche premio tecnico, ammesso che la giuria non preferisca scenografia e costumi di Povere Creature!. Difficile che Greta Gerwig (con Noah Baumbach) porti a casa il premio per la sceneggiatura adattata, nella stessa categoria in cui American Fiction sembra il titolo favorito.

Stando alle nostre previsioni per gli Oscar 2024, Oppenheimer potrebbe portare a casa ben otto statuette, Povere Creature! con due e tutti gli altri titoli nominati almeno con un premio. Cosa accadrà nella notte tra il 10 e l’11 marzo prossima?

Ecco le previsioni agli Oscar 2024

Miglior Film

Migliore attore protagonista

Migliore attrice protagonista

Migliore attore non protagonista

Migliore attrice non protagonista

Migliore regia

Migliore Sceneggiatura (Adattata)

Migliore Sceneggiatura (Originale)

Miglior film internazionale

Miglior film d’animazione

Miglior Montaggio

Migliore fotografia

Migliore scenografia

Migliori costumi

Migliore colonna sonora

Miglior canzone originale

  • Vincerà: What Was I Made For? – Barbie
  • Potrebbe vincere: I’m Just Ken – Barbie

Miglior Makeup e Hairstyling

Miglior sonoro

Migliori effetti visivi

  • Vincerà: The Creator
  • Potrebbe vincere: Godzilla Minus One

Miglior Documentario

  • Vincerà: 20 Days in Mariupol
  • Potrebbe vincere: To Kill a Tiger

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N.B. Per quanto riguarda le ultime tre categorie (Miglior cortometraggio – Miglior corto documentario – Miglior cortometraggio d’animazione) ci è impossibile esprimere un giudizio dal momento che nessuno dei titoli candidati è stato visto dalla redazione.

Oscar 2024: annunciate le shortlist di 10 categorie

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Oscar 2024: annunciate le shortlist di 10 categorie

In vista della cerimonia degli Oscar 2024, che si svolgerà il 10 marzo 2024, sono ora state annunciate la short list di 10 categorie. Come si potrà notare, Barbie ha avuto il maggior numero di menzioni, cinque, tra cui il suono, tre canzoni originali e la colonna sonora originale. Il film è però assente nella short list della categoria trucco e nelle acconciature, dove ci si aspettava invece di ritrovarlo.

Tra gli altri film che hanno avuto un buon riscontro figurano Killers of the Flower Moon, con quattro menzioni complessive tra cui quella per la canzone originale e Sociedad de la nieve, che potrebbe invece affermarsi come frontrunner per la categoria Miglior film internazionale. Proprio in quest’ultima spicca però anche la presenza di Io capitano, il film di Matteo Garrone che, se dovesse rientrare nella cinquina definitiva andrà a rappresentare l’Italia agli Oscar.

Altri film particolarmente presenti sono Napoleon, Oppenheimer, Povere creature!, Maestro e The Zone of Interest. Come riportato anche da Variety, le nomination agli Oscar 2024 saranno ora annunciate il 23 gennaio e a quel punto scopriremo chi di questi finalisti è riuscito ad ottenere l’effettiva nomination agli Oscar. La cerimonia, il 10 marzo, verrà poi come sempre trasmessa in diretta su Sky.

Documentario

  • “American Symphony”
  • “Apolonia, Apolonia”
  • “Beyond Utopia”
  • “Bobi Wine: The People’s President”
  • “Desperate Souls, Dark City and the Legend of Midnight Cowboy”
  • “The Eternal Memory”
  • “Four Daughters”
  • “Going to Mars: The Nikki Giovanni Project”
  • “In the Rearview”
  • “Stamped from the Beginning”
  • “Still: A Michael J. Fox Movie”
  • “A Still Small Voice”
  • “32 Sounds”
  • “To Kill a Tiger”
  • 20 Days in Mariupol

Cortometraggio documentario

  • “The ABCs of Book Banning”
  • “The Barber of Little Rock”
  • “Bear”
  • “Between Earth & Sky”
  • “Black Girls Play: The Story of Hand Games”
  • “Camp Courage”
  • “Deciding Vote”
  • “How We Get Free”
  • “If Dreams Were Lightning: Rural Healthcare Crisis”
  • “Island in Between”
  • “The Last Repair Shop”
  • “Last Song from Kabul”
  • “Nǎi Nai & Wài Pó”
  • “Oasis”
  • “Wings of Dust”

Film internazionale

Makeup e Hairstyling

Sonoro

Colonna sonora originale

Canzone originale

  • “It Never Went Away” from “American Symphony”
  • “Dear Alien (Who Art In Heaven)” from “Asteroid City”
  • “Dance The Night” from “Barbie”
  • “I’m Just Ken” from “Barbie”
  • “What Was I Made For?” from “Barbie”
  • “Keep It Movin’” from “The Color Purple”
  • “Superpower (I)” from “The Color Purple”
  • “The Fire Inside” from “Flamin’ Hot”
  • “High Life” from “Flora and Son”
  • “Meet In The Middle” from “Flora and Son”
  • “Can’t Catch Me Now” from “The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes”
  • “Wahzhazhe (A Song For My People)” from “Killers of the Flower Moon”
  • “Quiet Eyes” from “Past Lives”
  • “Road To Freedom” from “Rustin”
  • “Am I Dreaming” from “Spider-Man: Across the Spider-Verse”

Cortometraggio animato

  • “Boom”
  • “Eeva”
  • “Humo (Smoke)”
  • “I’m Hip”
  • “A Kind of Testament”
  • “Koerkorter (Dog Apartment)”
  • “Letter to a Pig”
  • “Ninety-Five Senses”
  • “Once Upon a Studio”
  • “Our Uniform”
  • “Pachyderme”
  • “Pete”
  • “27”
  • “War Is Over! Inspired by the Music of John & Yoko”
  • “Wild Summon”

Cortometraggio live action

  • “The After”
  • “The Anne Frank Gift Shop”
  • “An Avocado Pit”
  • “Bienvenidos a Los Angeles”
  • “Dead Cat”
  • “Good Boy”
  • “Invincible”
  • “Invisible Border”
  • “Knight of Fortune”
  • “The One Note Man”
  • “Red, White and Blue”
  • “The Shepherd”
  • “Strange Way of Life”
  • The Wonderful Story of Henry Sugar

Effetti speciali

Oscar 2024: annunciate le date di nomination e cerimonia di premiazione

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La 96a edizione degli Oscar si terrà domenica 10 marzo, come annunciato dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences e dalla ABC. Questo annuncio ufficializza il terzo anno in cui la cerimonia degli Academy Awards si terrà a marzo, dopo aver registrato costanti aumenti di spettatori negli ultimi due anni.

L’Academy ha fissato il termine per la presentazione delle categorie generali per gli Oscar 2024 per il 18 novembre 2023. La votazione preliminare per le liste dei candidati inizierà il 18 dicembre con i risultati annunciati il 21 dicembre. Il periodo di votazione per le nomination inizierà tra l’11 e il 16 gennaio 2024, con l’annuncio ufficiale delle nomination il 23 gennaio.

Ci saranno quattro settimane tra le nomination e la votazione finale, che inizierà il 22 febbraio. La cerimonia andrà in onda in diretta su ABC e in più di 200 paesi in tutto il mondo dal Dolby Theatre di Hollywood.

In attesa di capire chi sarà il film successore di Everything Everywhere All At Once, vincitore dell’edizione 2023, di seguito è riportato l’elenco completo delle date chiave per la stagione degli Oscar 2024. Tutte le date sono soggette a modifiche:

  • Scadenza per la presentazione delle categorie di iscrizione generali: mercoledì 15 novembre 2023
  • Governors Awards: sabato 18 novembre 2023
  • Inizia la votazione preliminare: giovedì 18 dicembre 2023, alle 9:00 PT
  • La votazione preliminare termina: lunedì 21 dicembre 2023, alle 17:00. P.T
  • Annuncio delle liste degli Oscar: giovedì 21 dicembre 2023
  • Il periodo di ammissibilità termina: domenica 31 dicembre 2023
  • Inizia la votazione per le candidature: giovedì 11 gennaio 2024, alle 9:00 PT
  • La votazione per le candidature termina: martedì 16 gennaio 2024, alle 17:00. P.T
  • Annuncio per le nomination agli Oscar: martedì 23 gennaio 2024
  • Pranzo dei candidati all’Oscar: lunedì 12 febbraio 2024
  • Inizio delle votazioni finali: giovedì 22 febbraio 2024, alle 9:00 PT
  • Premi scientifici e tecnici: venerdì 23 febbraio 2024
  • Le votazioni finali terminano: martedì 27 febbraio 2024, alle 17:00. P.T
  • 96° Oscar: domenica 10 marzo 2024

Oscar 2024: a Angela Bassett, Mel Brooks e Carol Littleton l’Oscar onorario

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Angela Bassett, Mel Brooks e Carol Littleton sono i nomi che l’Academy ha scelto di onorare quest’anno ai Governor Awards 2023, la cerimonia che precede gli Oscar 2024 e che assegna la statuetta onoraria. Con loro, nella stessa occasione, Michelle Satter del Sundance Institute riceverà invece i Jean Hersholt Humanitarian Awards. I premi saranno consegnati durante la cerimonia annuale che è arrivata alla sua 14° edizione, il prossimo 18 novembre.

Il presidente dell’Academy Janet Yang ha dichiarato: “Il consiglio di amministrazione dell’Academy è entusiasta di onorare quattro pionieri che hanno trasformato l’industria cinematografica e ispirato generazioni di cineasti e appassionati di cinema. Nel corso della sua carriera decennale, Angela Bassett ha continuato a offrire interpretazioni trascendentali che stabiliscono nuovi standard nella recitazione. Mel Brooks illumina i nostri cuori con il suo umorismo e la sua eredità ha avuto un impatto duraturo su ogni aspetto dell’intrattenimento. La carriera di Carol Littleton nel montaggio cinematografico funge da modello per coloro che verranno dopo di lei. Pilastro della comunità cinematografica indipendente, Michelle Satter ha svolto un ruolo fondamentale nelle carriere di innumerevoli cineasti in tutto il mondo”.

Tutti e tre i vincitori dell'”Oscar alla carriera” hanno avuto pregressi con l’Academy. Mel Brooks ha già vinto nel 1969 un Oscar: la miglior sceneggiatura originale con il film Per favore, non toccate le vecchiette. Angela Bassett era invece nominata lo scorso anno, per Black Panther: Wakanda Forever, mentre aveva ricevuto un’altra nomination, nel 1994, per Tina – What’s Love Got to Do with It senza vincere. Carol Littleton, montatrice dalla carriera lunghissima, aveva ottenuto nel 1993 una candidatura per il miglior montaggio di E.T. L’Extraterrestre.

Oscar 2024 red carpet: le foto dal tappeto rosso degli Academy Awards

Parte la serata più attesa di Hollywood, quella degli Oscar 2024, e si comincia dal red carpet. Nominati, presentatori, ospiti e accompagnatori stanno già calcando il lunghissimo tappeto rosso che li porterà fino alla sala del Dolby Theatre. Ecco le immagini dal red carpet degli Oscar 2024:

Jeffrey Wright

Brendan Fraser e Jeanne Moore

Matthew McConaughey e Camila Alves

Cillian Murphy

Chris Hemsworth e Elsa Pataky

Noah Baumbach e Greta Gerwig

Olivia Munn e John Mulaney

Matt Bomer

Florence Pugh

Lily Gladstone

Carey Mulligan

Da’Vine Joy Randolph

Charlize Theron

Margot Robbie

Zendaya

Jennifer Lawrence

Michelle Yeoh

Ariana Grande

Bradley Cooper

Ryan Gosling

Dwayne Johnson

Jodie Foster

Emily Blunt e John Krasinski

Colman Domingo

Ke Huy Quan

Issa Rae

Eva Longoria

Jamie Lee Curtis

Celine Song

Dominic Sessa

Anya Taylor-Joy

Danielle Brooks

Lupita Nyong’o e Joseph Quinn

Hailee Steinfeld

Kirsten Dunst

Emma Stone

Cynthia Erivo

Billie Eilish

Josh Hartnett e Tamsin Egerton

Kingsley Ben-Adir e Simu Liu

Mark Ronson e Grace Gummer

America Ferrera

Sandra Huller

Vanessa Hudgens

Brittany Snow

Rita Moreno

Andrea Riseborough

Oscar 2023: tutti i vincitori della 95° edizione, Everything Everywhere All at Once conquista Hollywood

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Ecco tutti i vincitori degli Oscar 2023, la 95° edizione degli Academy Awards. Con sette statuette portate a casa, tra cui miglior film e miglior regia, Everything Everywhere All at Once conquista il tetto di Hollywood quest’anno. Le sue 11 nomination hanno quindi portato frutto, come, in misura minore, le 9 di Niente di nuovo sul fronte occidentale, con 4 premi, ma lo stesso non si può dire per Gli Spiriti dell’Isola e The Fabelmans, che invece vanno a casa a mani vuote.

Di seguito, la lista completa dei vincitori di quest’anno, che, nelle categorie attoriali, mettono a segno 4 vittorie storiche: Michelle Yeoh (“Everything Everywhere All at Once”), Brendan Fraser (“The Whale”), Ke Huy Quan (“Everything Everywhere All at Once”) e Jamie Lee Curtis (“Everything Everywhere All at Once”). A bocca asciutta invece l’Italia, sia per Aldo Signoretti nella categoria “Miglior trucco e acconciatura” per il film “Elvis” che per Alice Rohrwacher con il corto “Le pupille”.

Oscar 2023: tutti i vincitori

Miglior film

Migliore regia

Migliore attore protagonista

Migliore attrice protagonista

Migliore attore non protagonista

Migliore attrice non protagonista

Migliore Sceneggiatura adattata

Migliore Sceneggiatura originale

Miglior fotografia 

Miglior montaggio

Miglior film internazionale

Miglior film d’animazione

Migliori costumi

Miglior trucco e parrucco 

Miglior sonoro

Migliore colonna sonora

Miglior canzone originale

  • “Naatu Naatu” from “RRR”

Migliore scenografia 

Migliori Effetti Visivi

Miglior cortometraggio animato

  • “The Boy, the Mole, the Fox, and the Horse” (Apple TV+)

Miglior cortometraggio in live action

  • “An Irish Goodbye” (Floodlight Pictures) 

Miglior documentario

  • “Navalny” (CNN/Warner Bros.)

Miglior corto documentario 

  • “The Elephant Whisperers” (Netflix)

Oscar 2023: The Space Cinema propone i film candidati, ecco il programma

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In attesa della notte degli Oscar 2023, uno degli appuntamenti mondiali più iconici dell’anno, che si terrà il prossimo 12 marzo presso il Dolby Theatre di Los Angeles, The Space Cinema offre agli spettatori un’occasione imperdibile. Infatti, sarà possibile rivedere i grandi titoli candidati agli Academy Awards in tutte le sale italiane del circuito, grazie a un calendario speciale di proiezioni.

Si partirà lunedì 27 febbraio con il film Marcel the Shell, candidato come miglior film d’animazione; il giorno successivo, martedì 28 febbraio, sarà la volta di Elvis, opera dedicata alla leggendaria figura del cantante e attore statunitense, che ha ottenuto ben 8 nomination; mercoledì 1 marzo spazio al film rivelazione dell’anno, Everything Everywhere All at Once, che vanta 11 candidature tra cui quelle di miglior film e migliore regia. Domenica 5 marzo sarà possibile assistere alla proiezione anticipata del mattino di tutti e tre i film. 

L’iniziativa proseguirà lunedì 6 marzo con Tárcandidato a 6 premi Oscar, tra cui miglior film e migliore attrice per la straordinaria interpretazione di Cate BlanchettMartedì 7 marzo sarà proiettato l’action movie Top Gun: Maverick, candidato a 5 statuette d’oro; mercoledì 8 marzo in sala ci sarà Gli Spiriti dell’Isola, che concorre anche per la statuetta destinata al miglior film. Infine, domenica 12 marzo sarà nuovamente possibile partecipare alla proiezione mattutina dei tre film.

È possibile prenotare il proprio posto in sala nell’apposita sezione del sito di The Space Cinema al link: https://www.thespacecinema.it/iniziative/film-da-oscar

Oscar 2023: Jimmy Kimmel presenterà la serata!

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Oscar 2023: Jimmy Kimmel presenterà la serata!

Jimmy Kimmel tornerà a presentare la 95° cerimonia degli Oscar 2023, mettendo a segno la sua terza volta nel prestigioso compito di condurre la serata. Il ritorno di Kimmel è stato annunciato da Glenn Weiss e Ricky Kirshner, i produttori esecutivi e gli showrunner degli Academy Awards.

Il conduttore di “Jimmy Kimmel Live” ha precedentemente guidato le trasmissioni televisive del 2017 e del 2018, la prima delle quali ha prodotto il famoso “scandalo” al miglior film, tra La la Land e Moonlight. Kimmel ora pareggia i conti con altri presentatori: Jerry Lewis, Steve Martin, Conrad Nagel e David Niven. Le uniche persone ad ospitare più volte sono Whoopi Goldberg e Jack Lemmon (4), Johnny Carson (5), Billy Crystal (9) e Bob Hope (11).

“Essere invitato a presentare gli Oscar per la terza volta è un grande onore o una trappola”, ha detto Kimmel in una nota. “Ad ogni modo, sono grato all’Accademia per avermelo chiesto così in fretta dopo che tutti i bravi hanno detto di no”.

Oscar 2023: ecco tutte le nomination!

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Oscar 2023: ecco tutte le nomination!

Sono state annunciate le nomination agli Oscar 2023, la 95° edizione degli Academy Awards, la cui cerimonia di apertura si svolgerà a Los Angeles al Dolby Theatre il 12 marzo 2023 e verrà presentata da Jimmy Kimmel.

Le nomination, annunciate da Allison Williams e Riz Ahmed, hanno visto “trionfare” per numero di menzione Everything Everywhere All at Once  con 11 nomination e Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale e Gli Spiriti dell’Isolacon 9 nomination, entrambi nominati anche nella categoria Miglior film, insieme a Avatar: la Via dell’Acqua,, Elvis, The Fabelmans, Tár, Top Gun: Maverick, Triangle of Sadness e Women Talking.

Oscar 2023: ecco tutti le nomination!

Miglior film

Migliore regia

Migliore attore protagonista

Migliore attrice protagonista

Migliore attore non protagonista

Migliore attrice non protagonista

Migliore Sceneggiatura adattata

Migliore Sceneggiatura originale

Miglior fotografia 

Miglior montaggio

Miglior film internazionale

Miglior film d’animazione

Migliori costumi

Miglior trucco e parrucco 

Miglior sonoro

Migliore colonna sonora

Miglior canzone originale

Migliore scenografia 

Migliori Effetti Visivi

Miglior cortometraggio animato

  • “The Boy, the Mole, the Fox, and the Horse” (Apple TV+
  • “The Flying Sailor”
  • “Ice Merchants”
  • “My Year of Dicks”
  • “An Ostrich Told Me the World Is Fake and I Think I Believe It”

Miglior cortometraggio in live action

  • “An Irish Goodbye” (Floodlight Pictures) 
  • “Ivalu” (M&M Productions)
  • “Le Pupille” (Disney+)
  • “Night Ride”
  • “The Red Suitcase” (Cynefilms)

Miglior documentario

  • “All That Breathes” (HBO Documentary Films) 
  • All the Beauty and the Bloodshed” (Neon)
  • “Fire of Love” (National Geographic Documentary Films/Neon)
  • “A House Made of Splinters”
  • “Navalny” (CNN/Warner Bros.)

Miglior corto documentario 

  • “The Elephant Whisperers” (Netflix)
  • “Haulout”
  • “How Do You Measure a Year?” (Jay Rosenblatt Films)
  • “The Martha Mitchell Effect” (Netflix)
  • “Stranger at the Gate”

Oscar 2023: ecco le foto dal red carpet!

Oscar 2023: ecco le foto dal red carpet!

Mentre manca davvero poco alla cerimonia degli Oscar 2023, la 95° edizione del premio assegnato dagli Academy Awards, arrivano i primi scatti dal red carpet, che mettono sotto i riflettori uno degli aspetti più dibattuti e “interessanti” della notte delle stelle: abiti, look e glamour.

Ecco le le foto dal red carpet degli Oscar 2023:

Rihanna

Jessie Buckley

Rooney Mara

Cate Blanchett

Lady Gaga

Michael B. Jordan

Nicole Kidman

Emily Blunt

Jessica Chastain

Austin Butler

Danai Gurira

Angela Bass

Jeett

Jennifer Connelly

Ana De Armas

Sandra Oh

Florence Pugh

Halle Bailey

Cara Delevigne

Eva Longoria

Ariana De Bose

Zoe Saldana

Allison Williams

Hong Chau

Elizabeth Olsen

Michelle Yeoh

Michelle Williams

Colin Farrell

Kate Hudson

Andrew Garfield

Paul Mescal

Oscar 2023: ecco chi manca dal momento In Memoriam

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Oscar 2023: ecco chi manca dal momento In Memoriam

Nel corso della cerimonia dei premi Oscar 2023 (qui l’elenco con tutti i vincitori) un particolare peso ce l’ha il momento conosciuto come In Memoriam, durante il quale si ricordano tutti i grandi artisti dell’industria dello spettacolo scomparsi nell’anno precedente. O meglio, quasi tutti, poiché per ogni anno si possono indicare alcuni esclusi, per via di mera dimenticanza o altri eventuali motivi difficili da definire. Quest’ anno tale segmento dello show è stato introdotto da John Travolta, visibilmente commosso per via della scomparsa, nel mese di agosto, della sua co-protagonista di Grease, Olivia Newton-John.

Ci hanno fatto sorridere e sono diventati cari amici a cui rimarremo sempre irrimediabilmente devoti“, ha detto Travolta visibilmente emozionato prima dell’inizio del montaggio video. Con la sua ultima affermazione, “who we will always remain hopelessly devoted to”, è esplicito il riferimento al brano Hopelessly Devoted to You, cantato dalla Newto-John in Grease. Con Lenny Kravitz intento ad eseguire il brano “Calling All Angels” ha dunque avuto inizio uno dei momenti preferiti dagli spettatori, ma le omissioni di alcuni personaggi di alto profilo di Hollywood hanno suscitato anche stavolta diverse polemiche.

Tra gli assenti, ad esempio, si annoverano gli attori Anne Heche, la giovanissima star di Triangle of Sadness Charlbi Dean e Paul Sorvino. Tuttavia, tutti e tre sono stati commemorati sul sito web degli Oscar. Tra le altre star non menzionate sullo schermo c’erano poi gli attori Leslie Jordan, Gilbert Gottfried, Tom Sizemore e Cindy Williams. Alcuni si chiedevano se Sacheen Littlefeather, nota per aver letto il discorso con cui Marlon Brando rifiutò l’Oscar 1973 e morì in ottobre, sarebbe stata inserita nel segmento, ma alla fine è stata solo inserita nel sito web degli Oscar.

Dubbi c’erano anche per Robert Blake, noto attore morto solo tre giorni prima della cerimonia, la cui carriera è però stata messa in ombra dal processo per l’omicidio di sua moglie, da cui è però stato assolto. L’attore, alla fine, non è stato elencato né sullo schermo né sul sito web degli Oscar. Come reso noto, è possibile aggiungere voci alla lista dell’In Memoriam fino alla data effettiva della cerimonia, il che significa che le celebrità incluse sono decedute tra gli Oscar dello scorso anno, il 27 marzo, e quello di quest’anno, il 12 marzo. Nonostante ciò, anche quest’anno diverse sono dunque state le dimenticanze di questi Oscar 2023 a riguardo.

Fonte: Variety

Oscar 2023: dove e quando guardare le nomination in diretta

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Oscar 2023: dove e quando guardare le nomination in diretta

Manca pochissimo all’annuncio delle nomination agli Oscar 2023, la 95° edizione degli Academy Awards. Allison Williams e Riz Ahmed saranno i presentatori che leggeranno le nomination martedì 24 gennaio alle 14.30. Ma dove vedere in diretta l’annuncio delle nomination agli Oscar 2023?

I social degli Academy Awards hanno risposto a questa domanda. L’annuncio delle nomination saranno visibili su:

Ricordiamo che la cerimonia di premiazione degli Oscar 2023 si svolgerà a Los Angeles al Dolby Theatre il 12 marzo 2023 e verrà presentata da Jimmy Kimmel.

Oscar 2023: Chris Rock ha rifiutato di condurre la cerimonia

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Oscar 2023: Chris Rock ha rifiutato di condurre la cerimonia

Nel corso di una sua recente esibizione pubblica, l’attore Chris Rock ha affermato che gli è stato chiesto di condurre la cerimonia degli Oscar nel 2023. Rock ha però anche aggiunto di aver rifiutato l’offerta, non avendo alcun desiderio di tornare agli Oscar nel prossimo futuro. Ciò è dovuto, come noto, a quanto accaduto nel corso dell’edizione del 2022, quando Will Smith, candidato come miglior attore per il film King Richard – Una famiglia vincente, è salito sul palco per dare uno schiaffo a Rock, dopo che questi aveva fatto battuta nei confronti di Jada Pinket-Smith, moglie di Will.

Le ricadute di questo evento si protraggono ancora oggi per entrambe le parti, soprattutto dopo che Smith ha ricevuto un divieto di 10 anni dalla partecipazione agli Oscar. Sebbene Smith abbia chiesto scusa in modo formale a Rock, il comico ha detto molto poco sull’incidente, offrendo principalmente il suo punto di vista in varie apparizioni in piedi. Anche nel caso della sua ultima apparizione, dove ha dichiarato di non voler tornare agli Oscar, Rock ha affermato che farlo sarebbe un po’ come tornare sulla scena del crimine. Rock ha anche rivelato che una grande azienda gli aveva chiesto di partecipare a uno spot del Super Bowl, ma che ha rifiutato anche quell’opportunità.

L’attore sembra dunque deciso a mantenere un profilo basso per i tempi a venire, rifiutando quel ruolo di conduttore degli Oscar che tanto brillantemente aveva ricoperto già nel 2005 e nel 2016. Per l’Academy sorge dunque ora il problema di trovare un nuovo conduttore. Dopo due anni in cui la cerimonia si era svolta senza, nel 2002 anno sono state le attrici Amy Schumer, Wanda Sykes e Regina Hall a gestire la cerimonia. Il fatto che gli Oscar stiano cercando un conduttore anche per la prossima edizione sembra indicare un ritorno a pieno regime a questa formula. Tutto sta nel vedere a chi, a seguito del rifiuto di Rock, verrà proposto tale onore.

Fonte: ScreenRant

Oscar 2023, l’Italia sogna con Le Pupille, nella cinquina dei migliori cortometraggi

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L’Italia sogna agli Oscar 2023 con Le Pupille, diretto da Alice Rohrwacher e prodotto da Alfonso Cuaron, il cotrometraggio entrato nella cinquina delle nomination agli Oscar che saranno assegnati il 13 marzo: per i betting analyst di Snai, l’opera è favorita per la vittoria finale a 2,75, ma si prospetta una lotta a tre per la statuetta, con “An Irish Goodbye” secondo a 3,25 e “The Red Suitcase” offerto a 3,50. Più distanti “Ivalu” a 5,50 e “Night Ride”, ultimo in lavagna a 10 volte la posta.

L’Italia sarà rappresentata anche da Aldo Signoretti nel team del makeup e hairstyling di “Elvis” di Baz Luhrmann, candidato nella categoria “Miglior trucco e acconciature” e offerto a 3,50, dietro al favorito “The Whale” a 1,75.

Oscar 2023, tutte le nomination

Oscar 2023, cosa ci racconta la vittoria di Eveything Everywhere All At Once dell’Academy?

Se dicessimo che ci siamo svegliati sorpresi dall’esito degli Oscar 2023, svoltisi questa notte, diremmo una falsità. Il trionfo di Everything Everywhere All at Once era atteso e caldeggiato, il film dei record, che ha battuto persino Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re per la quantità di premi ricevuti, è stata la vera e propria corazzata “proveniente da Oriente” che ha permesso a Hollywood di raccontarsi che sì, finalmente, si sta facendo ammenda per decenni di comportamenti deplorevoli nei confronti delle minoranze.

Dopotutto, di recente accade con regolarità, l’anno scorso con CODA, con il riconoscimento della comunità di artisti diversamente abili (al netto poi delle singole splendide performance da cui il film è impreziosito), e qualche anno fa, nel 2014, con la vittoria di 12 Anni Schiavo (quando in gara c’erano titoli del calibro di Gravity e The Wolf of Wall Street) arrivata dopo un 2013 di proteste per gli #OscarsoWhite.

Insomma, l’Academy, rappresentazione politico-industriale di maggiore prestigio a Hollywood, ciclicamente sembra volersi lavare la coscienza per quello che ha sbagliato in passato, non riuscendo quasi mai a premiare “il migliore” ma il più adatto ai tempi che corrono. Il che non è per forza sbagliato, perché bisogna pure avere un criterio nell’assegnazione di quello che è a tutti gli effetti un giudizio. E allora vogliamo forse dire che Michelle Yeoh è stata più brava di Cate Blanchett, quest’anno? Certo che no, ma diremo, meglio, che se il racconto di Blanchett vincitrice avrebbe visto il trionfo di una grande performance e il terzo Oscar per l’attrice australiana, quello di Yeoh è il primo Oscar da protagonista a un’attrice asiatica, un’icona del cinema pop che viene da 40 anni di carriera, amatissima dal pubblico e finalmente riconosciuta dall’industria “alta”. Ecco, quanto si racconta meglio questa storia qui? Stessa cosa dicasi per il “ritorno” di Brendan Fraser che, sebbene con The Whale abbia offerto la sua migliore interpretazione in carriera, non era certo portatore della migliore interpretazione in cinquina, quest’anno. Ma quanto è bello raccontare di un attore di successo che si era perso e si è ritrovato?

A Hollywood, giustamente, piace questa narrazione, piacciono le storie, e piace potersi dare una pacca sulla spalla e dirsi che, non importa con quanto ritardo, con i premi agli Oscar 2023 a Everything Everywhere All at Once, anche la sua comunità asiatica è stata finalmente riconosciuta. E ciò non toglie che sia giusto, sotto più di un aspetto, che un’associazione come l’Academy dimostri di guardare al suo contemporaneo attraverso i film che premia. In fondo, siamo tutti contenti.

Oscar 2023: tutti i vincitori della 95° edizione

E questa narrazione, questo concetto di “pulirsi la coscienza” si muove nel territorio del verosimile e dello spiegabile, cosa che invece non accade quest’anno per alcune categorie, come quella della migliore sceneggiatura originale, andata ai Daniels, con Martin McDonagh in gara, oppure come i premi, quattro, assegnati a Niente di nuovo sul fronte occidentale, che tradisce la sua anima già dal titolo: terzo adattamento per il cinema dell’omonimo romanzo, il film non ha davvero niente di nuovo da dire, eppure, per ragioni insondabili, ha raggiunto un successo insperato.

Nonostante questa diffusa stanchezza e pigrizia nell’assegnazione dei premi, ci sono stati diversi momenti emozionanti, anche se non sorprendenti, a questi Oscar 2023, e certamente non dobbiamo ringraziare Jimmy Kimmel che ha condotto la più normale e sicura delle cerimonie, come non se ne vedevano da diversi decenni. L’emozione autentica di Jamie Lee Curtis e Ke Huy Quan, la commozione di John Travolta nell’introdurre il momento In Memorian, lui che quest’anno ha “perso” due delle sue più iconiche co-star, Olivia Newton John e Kirstie Alley, l’intensità della performance di Lady Gaga, la vittoria di Natu Natu come migliore canzone originale, che ha sempre il sapore di contentino ma che almeno ha regalato un momento di genuina ilarità con il discorso di ringraziamento di M.M. Keeravani.

Insomma, questi Oscar 2023 verranno dimenticati presto, o forse saranno ricordati proprio per la peculiarità delle scelte dell’Academy (ricordiamo tutti l’anno di Shakespeare in Love). Dopotutto il tempo è il miglior giudice per quello che riguarda l’arte, il tempo trascorso ci vede ancora testimoni dello strepitoso ritmo e montaggio di The Wolf of Wall Street, del dolente splendore de La Sottile Linea Rossa, del valore fondativo di Psycho, della brutalità di Taxi Driver, tutti titoli grandiosi, lasciati a bocca asciutta dall’Academy ma premiati dal tempo.

E quindi aspettiamo e vediamo cosa lascerà Eveything Everywhere All At Once e cosa invece rimarrà dei grandi esclusi degli Oscar 2023.

Oscar 2022: Will Smith nuovo Kingpin?

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Oscar 2022: Will Smith nuovo Kingpin?

Lo Slap-gate degli Oscar 2022 è sicuramente l’unica cosa che ricorderemo di questa noiosa e scontata 94° edizione dell’Academy Awards. Chris Rock che fa una battuta su Jada Pinkett Smith, Will Smith che la prende male, si alza, tira un ceffone a Rock, visibilmente disorientato, e torna al suo posto, urlando al comico che togliersi dalla bocca il nome di sua moglie, con tanto di “F-word” in diretta intercontinentale.

Brutta figura per Rock, che si è confermato un comico dal gusto discutibile. Brutta figura per l’Academy, che in quella situazione avrebbe dovuto allontanare Smith, senza mezzi termini, e assegnargli il premio in contumacia. Brutta figura per Will stesso, che ha poi ritirato il suo premio consegnandoci un discorso confuso e imbarazzato, che ha preferito l’uso della violenza per difendere la propria donna, cercando in questa dinamica una giustificazione.

Tuttavia, anche di fronte a questo genere di situazioni, l’internet può essere un posto divertentissimo in cui navigare, e così, da internet e dai fumetti arriva la “risposta” a Will Smith, per il suo prossimo ruolo! In Amazing Spider-Man #69, Kingpin picchia violentemente un malcapitato intimandogli di non nominare mai più sua moglie. Ebbene, potrebbe essere questo il nuovo ruolo di Smith? Dopotutto avevamo già avuto in Kingpin di colore, e il multiverso Marvel è aperto a qualsiasi tipo di possibilità!

 

Oscar 2022: Will Smith furioso, tira un pugno a Chris Rock in diretta tv

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Chris Rock e Will Smith hanno avuto un alterco durante la trasmissione televisiva degli Oscar 2022. Rock è apparso sul palco per presentare l’Oscar per il documentario e ha scherzato sul fatto che Jada Pinkett Smith fosse in “G.I. Jane” per via della sua testa rasata. Smith è salito sul palco per prendere a pugni Rock. Anche se all’inizio sembrava uno scherzo, Smith torna al suo posto e grida a Rock: “Tieni il nome di mia moglie fuori dalla tua fottuta bocca!”

La pubblicista di Will Smith, Meredith O. Sullivan, è andata da lui durante la pausa pubblicitaria della cerimonia per avere parlare con lui. Sempre durante la pausa, Denzel Washington si è alzato per parlare con Smith in privato. Pinkett Smith ha annunciato l’anno scorso di essersi rasata la testa dopo aver lottato con l’alopecia.

Di seguito il video in diretta dell’accaduto:

Oscar 2022 – tutti i vincitori

Oscar 2022: Will Smith fa pubbliche scuse a Chris Rock

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Oscar 2022: Will Smith fa pubbliche scuse a Chris Rock

A circa 24 ore dal fattaccio, Will Smith ha pubblicato sui suoi canali social un messaggio di scuse a Chris Rock. Durante la notte degli Oscar 2022, Chris Rock è stato chiamato per assegnare il premio al miglior documentario (andato a Summer of Soul) e durante la presentazione ha fatto una battuta sulla testa rasata di Jada Pinkett-Smith.

La battuta, inizialmente presa a ridere da Will Smith, ha poi scatenato in lui una reazione assolutamente fuori da ogni ragionevolezza. L’attore si è infatti alzato e ha dato uno schiaffo a Rock, che ha reagito con evidente shock, e poi è tornato a posto, dove ha cominciato ad urlare in direzione del comico.

Pochi minuti dopo, durante il ritiro del suo Oscar per la migliore interpretazione maschile, Smith ha fatto le sue scuse all’Academy e ha parlato di difendere la sua famiglia e le persone che ama. Soltanto adesso arrivano le scuse a Chris Rock:

La violenza in tutte le sue forme è velenosa e distruttiva. Il mio comportamento della scorsa notte agli Oscar è stato inaccettabile e inscusabile. Battute alle mie spese sono parte del mio lavoro, ma battute sulla condizione medica di Jada sono state troppo per essere sopportate, e ho reagito istintivamente. 

Vorrei scusarmi pubblicamente con te, Chris. Ero fuori dai limiti ed ero in errore. Sono imbarazzato e le mie azioni non sono state indicative dell’uomo che voglio essere. Non c’è posto per la violenza in un mondo di amore e gentilezza. 

Volevo anche chiedere scusa all’Academy, ai produttori della serata, a tutti i presenti e a tutti quelli che hanno guardato la diretta in tutto il mondo. Vorrei chiedere scusa alla famiglia Williams e alla famiglia di King Richard. Rimpiango profondamente il fatto che il mio comportamento abbia macchiato quello che sarebbe dovuto essere un viaggio meraviglioso per tutti noi. 

Sono un lavoro in corso.

Sinceramente,

Will

Oscar 2022: un commento a un’edizione da dimenticare

Come ogni anno, come sempre ormai da tempo, anche gli Oscar 2022 si sono svolti senza troppi scossoni né sorprese, i premi sono stati assegnati con la confortante pigrizia che regna sovrana nell’Academy e anche quest’anno proveremo a farci sorprendere il prossimo anno. Non che la tendenza a premi scontati sia sempre un male, ad esempio lo scorso anno, seppure Nomadland e Chloe Zhao erano da tempo dati per vincitori, quel riconoscimento sembrava un augurio, un messaggio d’amore e di conforto per un mondo stretto nella morsa dell’incertezza, oltre che un premio all’eccellenza artistica del film e della regista in sé. 

Oscar 2022 specchio del mood del Paese

Tuttavia quest’anno l’Academy ha deciso di assegnare dei premi che sembrano lo specchio del mood del Paese: si invocano tanto l’amore e la pace, eppure l’unica cosa che davvero fa parlare il pubblico e gli addetti ai lavori è il gesto violento di Will Smith nei confronti di Chris Rock. Il siparietto, tutt’altro che previsto o programmato, è stato senz’altro il momento di maggiore sorpresa di una serata scontata, ma i premi sono invece la migliore cartina di tornasole dello stato dell’Academy e del senso che questi riconoscimenti hanno all’interno dell’industria, senza contare poi il loro valore artistico nella cornice più ampia della settima arte in quanto linguaggio e specchio della contemporaneità. 

La tendenza che viene confermata quest’anno è che gli Oscar tecnici vengono assegnati in massa a un solo film che però non arriva mai alle categorie artistiche, per così dire (dal momento che ogni categoria, secondo chi scrive, richiede doti tecniche e artistiche notevoli), ed è quindi come se i film non potessero essere più contemporaneamente rappresentazioni di grandi capacità tecniche e portatori di arte, contenuto e cultura. Certamente a registi d’altri tempi, come James Cameron o Peter Jackson, questo elemento non piace per niente. E così Dune è effettivamente il trionfatore della serata, con sei Oscar su dieci nomination, tutti premi tecnici, molti dei quali assegnati fuori onda, nel pre-cerimonia, mentre i vip erano ancora sul red carpet a sfilare. E questo per risparmiare tempo, per accorciare la cerimonia, per dare maggiore ritmo alla serata. E così, in una manifestazione che si fregia di premiare l’eccellenza del cinema, premi come Migliore montaggio e Migliore colonna sonora vengono assegnati fuori onda. Il Montaggio considerato come un premio da relegare ai margini. Il Montaggio.

Lo Slap-gate di fronte a un’Academy inerme

Poi non ci sorprendiamo se il miglior film è CODA – I segni de cuore, ma ci arriveremo. E, attenzione, non si sta dicendo che esistono altri premi che possano essere lasciati fuori, perché in generale togliere ai premi, a tutti i premi, lo spazio del palco, degli applausi, togliere loro la ribalta non è il modo giusto per accorciare i tempi. E quindi se Dune porta a casa sei premi, c’è chi come Licorice Pizza (o anche La fiera delle Illusioni, ma in questo caso dispiace meno) che torna a casa a mani vuote, e chi, come King Richard – Una famiglia vincente o Gli occhi di Tammy Faye, vince invece almeno un Oscar alla performance. Will Smith doveva essere allontanato dalla sala, dopo l’eccesso d’ira, e questo è indiscusso, il fatto che abbia passato tutto il suo emozionato discorso di ringraziamento a giustificare il suo gesto, mescolando vita e arte, sovrascrivendo la sua persona al personaggio che ha interpretato, è stato un momento davvero basso per la cerimonia e per tutta la storia degli Oscar. E se un solo gesto non può cancellare una carriera costruita con impegno, suscitando sempre simpatia e rispetto, non si può “lasciar correre” di fronte ad una tale reazione, in nessuna circostanza.

Di grandi attori in brutti film e brutte interpretazioni

Dall’altro alto abbiamo invece Jessica Chastain, attrice straordinaria, tra le migliori della sua generazione, che vince un Oscar alla carriera, e non certo per un film pessimo in cui è in overacting in ogni scena, facendoci rimpiangere persino The 355 o Il cacciatore e la Regina di Ghiaccio. Eppure stiamo parlando della Salomè di Al Pacino, della Madre di Terrence Malick, della Maya di Zero Dark Thirty! 

Niente da eccepire invece sui premi ai migliori attori non protagonisti (Ariana DeBose e Troy Kotsur), entrambi scontati e meritatissimi, ed entrambi portatori di ricchezza, rappresentazione, gioia, amore, ma soprattutto talento cristallino sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles. Lo stesso vale per il meritato Oscar a Jane Campion, prima donna a ricevere due nomination in categoria e qui alla sua seconda statuetta, dopo quella per la sceneggiatura a Lezioni di Piano.

Come si scrive una sceneggiatura cinematografica?

Ma parliamo proprio della sceneggiatura, il premio che in genere si assegna a quei film più ricercati, che non incontrano il grande pubblico per una questione di comunicazione, ma che spesso impressionano l’Academy. Era successo per Spike Jonze, è successo per Quentin Tarantino, e quest’anno poteva succedere per Licorice Pizza, a La persona peggiore del mondo, a La figlia Oscura, e invece si è scelta la via conciliante, quella che cerca di accontentare tutti ma che non premia l’eccellenza, e in fin dei conti non accontenta nessuno: Siân Heder con CODA – I Segni del Cuore batte Gyllenhaal, Hamaguchi e Oe, Campion, Villeneuve. E non ci sono davvero parole per questo evento. Ce ne sono invece per Belfast e per Kenneth Branagh che porta a casa il suo primo premio Oscar per un film che per lui vale molto, in termini di peso emotivo, ma che forse poteva essere premiato per altro, e non proprio per la sceneggiatura, soprattutto nell’anno di Licorice Pizza e de La persona peggiore del mondo. 

Oscar 2022, fieri dei “nostri” perdenti

L’Italia torna a mani vuote dalla sua serata al Dolby: Massimo Cantini Parrini battuto dalla corazzata Jenny Beaver (migliori costumi a Crudelia invece che a Cyrano), Enrico Casarosa e il suo Luca messi all’angolo da Encanto (I Mitchell contro le macchine troveranno la loro giustizia, in questa vita o nell’altra), Paolo Sorrentino che si arrende a Ryûsuke Hamaguchi e al bellissimo Drive My Car, ma da parte del regista resta l’emozione e la consapevolezza (speriamo) di aver regalato al mondo la sua opera migliore, la sua testimonianza che l’arte, la tecnica, il cuore, la vita, il peso dei ricordi e dell’esperienza, lo spirito altissimo e quello più basso insieme, possono creare meraviglia. 

I segni degli Oscar 2022

Il miglior film dell’anno è dunque CODA – I Segni del Cuore. Nell’anno in cui Steven Spielberg compie il miracolo per porta il nome di West Side Story, l’Academy sceglie di premiare Siân Heder e il suo piccolo film, la sua piccola storia che, sebbene sia socialmente importante per via della sacrosanta rappresentazione che promuove, non è assolutamente, in nessun modo, da qualunque lato la si guardi, l’eccellenza della settima arte. Quella degli Oscar 2022 sarà ricordata forse come una delle peggiori edizioni del premio, o forse verrà completamente dimenticata, come accadrà a molti dei film premiati la notte scorsa. 

Oscar 2022: tutti i vincitori della 94° edizione

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Oscar 2022: tutti i vincitori della 94° edizione

Ecco tutti i vincitori della 94° edizione degli Oscar 2022. Dune ha trionfato nelle categorie tecniche, alcune delle quali assegnate fuori onda, nel pre-cerimonia, mentre a sorpresa, Belfast vince il premio alla migliore sceneggiatura originale. Jane Campion porta a casa il premio alla regia, per Il Potere del Cane, il suo secondo Oscar in carriera, dopo quello alla sceneggiatura per Lezioni di Piano.

Nessuna sorpresa nelle categorie riservate agli attori: Ariana DeBose, Troy Kotsur, Will Smith e Jessica Chastain hanno portato a casa i premi; mentre il premio principale è andato a CODA – I Segni del Cuore, che in effetti totalizza un successo pieno con il 100% delle nomination andate a segno.

Ecco di seguito tutti i vincitori degli Oscar 2022

Miglior attore non protagonista

  • Troy Kotsur (“CODA”)

Migliore attrice non protagonista

Miglior corto d’animazione

  • “The Windshield Wiper”

Migliori costumi

Miglior cortometraggio

  • “The Long Goodbye”

Migliore colonna sonora

  • Dune,” Hans Zimmer

Miglior suono

Migliore sceneggiatura adattata

  • CODA,” Siân Heder

Miglior sceneggiatura originale

Miglior attore protagonista

Migliore attrice protagonista

Miglior film d’animazione

Migliore fotografia

  • Dune,” Greig Fraser

Miglior documentario

  • “Summer of Soul (…Or, When The Revolution Could Not Be Televised)”

Miglior corto documentario

  • “The Queen of Basketball”

Miglior montaggio

Miglior film internazionale

Miglior trucco e parrucco

Migliore canzone originale

  • “No Time to Die” (“No Time to Die”), Billie Eilish, Finneas O’Connell

Miglior scenografia

Migliori effetti visivi

Miglior regia

Miglior Film

Academy Honorary Award

  • Samuel L. Jackson, Elaine May e Liv Ullmann

Jean Hersholt Humanitarian Award

  • Danny Glover

Oscar 2022: tutte le nomination della 94° edizione

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Oscar 2022: tutte le nomination della 94° edizione

Leslie Jordan e Tracee Ellis Ross hanno annunciato le nomination agli Oscar 2022, l’edizione numero 94 del prestigioso premio.

Ecco le nomination agli Oscar 2022

Miglior attore non protagonista

Migliore attrice non protagonista

Miglior corto d’animazione

  • “Affairs of the Art”
  • “Bestia”
  • “Boxballet”
  • “Robin Robin”
  • “The Windshield Wiper”

Migliori costumi

Miglior cortometraggio

  • “Ala Kachuu – Take and Run”
  • “The Dress”
  • “The Long Goodbye”
  • “On My Mind”
  • “Please Hold”

Migliore colonna sonora

Miglior suono

Migliore sceneggiatura adattata

Miglior sceneggiatura originale

Miglior attore protagonista

Migliore attrice protagonista

Miglior film d’animazione

Migliore fotografia

Miglior documentario

  • “Ascension”
  • “Attica”
  • “Flee”
  • “Summer of Soul (…Or, When The Revolution Could Not Be Televised)”
  • “Writing With Fire”

Miglior corto documentario

  • “Audible”
  • “Lead Me Home”
  • “The Queen of Basketball”
  • “Three Songs for Benazir”
  • “When We Were Bullies”

Miglior montaggio

Miglior film internazionale

Miglior trucco e parrucco

Migliore canzone originale

  • “Be Alive” (“King Richard”), Beyoncé Knowles-Carter, Dixson
  • “Dos Oruguitas” (“Encanto”), Lin-Manuel Miranda
  • “Down to Joy” (“Belfast”), Van Morrison
  • “No Time to Die” (“No Time to Die”), Billie Eilish, Finneas O’Connell
  • “Somehow You Do” (“Four Good Days”), Diane Warren

Miglior scenografia

Migliori effetti visivi

Miglior regia

Miglior Film

Oscar 2022: otto categorie verranno annunciate prima della cerimonia in diretta

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Otto delle 23 categorie degli Oscar 2022 non saranno presentate in diretta nella trasmissione del 27 marzo; invece, verranno registrati nell’ora prima della trasmissione televisiva tra il pubblico e poi mandati in onda in alcuni momenti selezionati durante lo spettacolo come fossero stacchi pubblicitari. In una lettera appena inviata dal presidente dell’AMPAS David Rubin a candidati e membri, sono state fornite spiegazioni per il cambiamento, ma è chiaramente un tentativo di ampliare il pubblico per lo spettacolo in diretta.

Oscar 2022, otto premi annunciati in differita

Le categorie interessate da questa scelta sono otto e sono: Documentario (cortometraggio), Montaggio di film, Trucco e acconciature, Musica (colonna sonora originale), Scenografie, Cortometraggi (Animati), Cortometraggio (Live Action) e Suono. Era già capitato che si proponessero questo tipo di modifiche negli anni precedenti, con lo scopo di snellire la cerimonia in diretta, ma le proteste che seguirono l’annuncio fecero fare marcia indietro all’Academy. Questa volta la decisione di Rubin sembra irrevocabile.

Dopo la decisione di assegnare un Oscar al Fan Favorite, ovvero al film preferito dai fan, che stanno votando su Twitter (con il “rischio” di assegnare a Cenerentola di Amazon Prime il premio), questa nuova delibera dell’Academy promette di far parlare molto di sé).

La cerimonia degli Oscar 2022 si svolgerà nella serata del 27 marzo, la notte tra il 27 e il 28 marzo, da noi in Italia. Leggi la lista completa dei nominati agli Oscar 2022 qui.

Oscar 2022: mini reunion di Spider-Man: No Way Home sul red carpet

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Sul red carpet degli Oscar 2022 c’è stata una piccola, ma significativa, reunion di Spider-Man: No Way Home. Zendaya e Andrew Garfield, che nel film SONY interpretano MJ e Peter 3, hanno trovato il tempo di immortalarsi in un selfie, insieme al pubblico di militari alle loro spalle:

Tutto quello che dovete sapere sugli Oscar 2022

Entrambi gli attori erano protagonisti della serata, Andrew Garfield perché nominato per la migliore performance maschile in Tick Tick… Boom!, Zendaya perché parte del cast di Dune, film che aveva dieci nomination e che ne ha portate a casa ben 6, risultando il film più premiato della notte degli Oscar 2022.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Oscar 2022: le vittorie di Zack Snyder truccate dai bot?

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Oscar 2022: le vittorie di Zack Snyder truccate dai bot?

Le vittorie agli Oscar 2022 sancite dai fan in favore di Zack Snyder potrebbero essere state truccate dai bot. La 94a edizione degli Academy Awards è stata controversa per una serie di motivi, dalla decisione di tagliare 8 premi dalla trasmissione in diretta alla creazione di nuove categorie votate dai fan. Tutto questo si è aggiunto a quello che sarebbe stato il momento più discusso della serata, che non è stata la vittoria per il miglior film a CODA – I segni del cuore, ma invece l’alterco tra Will Smith e Chris Rock che ha portato alla sospensione di Smith dall’Accademia.

I risultati votati dai fan hanno colto di sorpresa molte persone, poiché le due categorie di Best Cheer Moment e Fan Favorite Movie del 2021 non sono andate a Spider-Man: No Way Home come molti sospettavano. Invece, sono andati rispettivamente a Justice League e Army of the Dead di Zack Snyder. Snyder si è rivolto ai social media per celebrare la doppia vittoria, poiché era la prima volta che un suo film vinceva un qualsiasi tipo di Oscar. I premi significano anche che entrambi i film sono ora considerati vincitori di Oscar su siti di archivi come IMDb.

La validità di quei voti è ora in dubbio poiché in un recente report di The Wrap, sembra che i premi Fan Favorite e Cheer Moment dell’Academy siano stati truccati da account online automatizzati. Non è stata rilasciata alcuna dichiarazione ufficiale.

Tweetbinder, uno strumento di monitoraggio dell’analisi degli hashtag, afferma che i contributori più attivi con i due sondaggi erano programmi web autonomi che hanno espresso migliaia di voti falsi. Nel frattempo, il professore dell’Università del Maryland David Kirsch, che studia i fan bot, afferma che gli account pro-Snyder “certamente non sembrano essere stati generati da un utente umano”, ma non li definisce definitivamente come bot.

Tuttavia, l’Academy è ancora in attesa dei risultati del sondaggio. Un insider osserva che sono state messe in atto alcune regole, come ad esempio che c’era un limite di 20 voti per handle di Twitter, account con meno di 24 ore di vita non potevano partecipare e i risultati includevano voti espressi sul sito web dell’Academy, che vedeva Army of the Dead come il chiaro vincitore.

Oscar 2022: le più grandi sorprese e gli snobbati della 94° edizione

Come sempre accade alle cerimonie degli Academy Awards, anche gli Oscar 2022 hanno riservato delle sorprese (poche) e qualche illustre snobbato trai nominati per la serata. Mettendo da parte per un attimo quello di cui tutti parlano, ovvero dell’alterco tra Will Smith e Chris Rock, la cerimonia degli Oscar 2022, presentata da Regina Hall, Amy Schumer e Wanda Sykes, è stata annunciata come un’opportunità per riflettere e onorare adeguatamente il cinema nel mezzo della pandemia di coronavirus, dopo un anno che ha continuato a essere impegnativo per l’industria ma ha visto il cinema ritrovare una sua nuova normalità.

Agli Oscar 2022, è stato Dune a ottenere il maggior numero di premi (sei in totale) mentre CODA ha vinto il primo premio come miglior film. Altri invece sono andati a casa a mani vuote, nonostante le molte nomination. Ecco di seguito le sorprese e gli snobbati, con alcune menzioni speciali e davvero inaspettate:

Sorpresa: CODA vince il miglior film

Coda - I segni del cuore film 2022È vero che CODA – I Segni del Cuore ha guadagnato molto terreno nei giorni precedenti agli Oscar 2022, e ha sbaragliato la concorrenza di titoli più ovvi, come Il potere del cane e Belfast, che nel corso della stagione avevano fatto parlare maggiormente di sé. Inoltre il film non ha destato grande entusiasmo alla sua uscita, nel giugno 2021, su Apple tv. Tuttavia, il film è cresciuto costantemente con la stagione dei premi. I SAG Awards hanno chiarito che c’era molto amore per il cast di CODA e le vittorie ai WGA e ai PGA Awards hanno ulteriormente consolidato le sue possibilità, ma comunque non era il favorito per i bookmaker. Si è trattato davvero di essere nel posto giusto al momento giusto.

Snobbato: Il potere del cane con 1 vittoria su 12 nomination

Il potere del cane recensioneIl rovescio della medaglia della vittoria di CODA per il miglior film è Il potere del cane, che ha guidato i pronostici con 12 nomination, ma ha lottato per conservare qualche possibilità in alcune categorie. Jane Campion ha fatto notizia per molti dei suoi commenti nel circuito dei premi, a cominciare da una forte risposta alle critiche a Il potere del cane di Sam Elliott e fino alla polemica con Serena e Venus Williams, ma è comunque riuscita a rivendicare il premio per la migliore regia.

Oltre a ciò, tuttavia, Il potere del cane ha perso in tutte le altre categorie in cui è stato nominato, poiché Dune ha spazzolato via i premi tecnici, i premi per la recitazione hanno seguito il trend consolidato della stagione e la vittoria di CODA per la migliore sceneggiatura adattata è stato un indicatore che ha suggerito la vittoria del film anche nella categoria principale.

Sorpresa: Belfast vince la migliore sceneggiatura originale

Belfast castIl premio per la migliore sceneggiatura originale è uno dei più difficili da prevedere in vista degli Oscar 2022, con votazioni suddivise in base alla stagione dei premi. Il premio WGA è andato a Don’t Look Up, aumentando le possibilità dello sceneggiatore/regista Adam McKay di ottenere un secondo Oscar per la sceneggiatura. Tuttavia, i BAFTA erano andati a Licorice Pizza, mentre Belfast (che non era idonea per la WGA) si era portata a casa il premio dei Critics Choice.

Sebbene ci fossero stati molti pronostici a favore di Licorice Pizza in questa categoria, è stato Kenneth Branagh a portare a casa l’Oscar con una vittoria a sorpresa. Branagh aveva cinque nomination in varie categorie prima degli Oscar 2022 (che gliene hanno date altre tre), quindi è probabilmente una vittoria in ritardo e mostra il sostegno più ampio che Belfast ha avuto in tutta l’Academy alla fine.

Snobbato: Licorice Pizza vince zero Oscar

licorice pizza recensioneSe il premio a Branagh era in ritardo, allora quello, ancora non consegnato a, Paul Thomas Anderson potrebbe esserlo ancora di più. Il suo film era già stato trascurato nelle nomination per la recitazione – con Alana Haim e Bradley Cooper esclusi a sorpresa – e la notte scorsa ha chiuso questo cerchio di snobismo, con zero Oscar assegnati al film. La sua migliore possibilità è stata nella sceneggiatura originale, che è andata a Branagh, e la sua sconfitta lì insieme ad altri premi che sono andati altrove ha significato che è tornato a casa a mani vuote. Anderson è stato nominato per 11 Oscar come sceneggiatore, produttore e regista, con zero vittorie.

Snobbato: Flee non vince niente (ma ha comunque fatto la storia)

flee recensioneIl film d’animazione Flee ha fatto la storia degli Oscar con nomination in tre diverse categorie: Miglior film d’animazione, Miglior film documentario e Miglior film internazionale, il primo film ad essere nominato in tutti e tre queste categorie. Sfortunatamente Flee non è stato in grado di battere alcuni dei suoi mastodontici concorrenti – quei premi sono andati rispettivamente a Encanto, Summer of Soul e Drive My Car – ma è stato comunque un enorme risultato esserci.

Sorpresa: Justice League e Army of the Dead di Zack Snyder vincono i premi del pubblico

Forse questo non sembra troppo sorprendente, dal momento che – in particolare sui social media – il fandom di Zack Snyder ha da tempo dimostrato la sua capacità di mostrare la sua voce, fare tendenza e così via, e c’era un chiaro movimento che mostrava quanto i film di Snyder fossero i favoriti a vincere i premi dei fan. Tuttavia, nonostante questo, si è trattato di una piccola sorpresa vedere Justice League di Zack Snyder, un film uscito direttamente in streaming e che altrimenti non sarebbe stato idoneo per gli Oscar veri e propri, vincere l’#OscarsCheerAward per Flash che entra nella Speed ​​Force e Army of the Dead vincere il film #OscarsFanFavorite superando il colosso Spider-Man: No Way Home del 2021.