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Generation: il canale temporaneo dedicato ai millennials

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Serie tv, film, animazione, fumetti, manga giapponesi e videogiochi: con GENERATION, il canale temporaneo in arrivo dal 27 ottobre al 10 novembre sul canale 111 di Sky, si apre una finestra sull’intrattenimento che appassiona i più giovani, millennials e generazione z, con una particolare attenzione per il mondo dei social e del web. Il canale raccoglie i contenuti migliori della collezione On Demand GENERATION – attiva dal giugno scorso su NOW TV e Sky On Demand – più alcune novità esclusive, tutti (ri)proposti nella programmazione in lineare.

GENERATION sarà il canale della nuova produzione originale di Sky Atlantic, che andrà in onda in prima tv, OCCIDENTE VS ORIENTE, un docu-show in quattro puntate che mette a paragone tutto il meglio della cultura pop occidentale da una parte, e di quella orientale dall’altra: cartoni animati, videogames, fumetti, film e giocattoli. Nuovi e vecchi cult a confronto in una sfida senza esclusione di colpi: Transformers vs Gundam e i robottoni giapponesi – ma anche Dragon Ball vs Superman e i grandi supereroi a stelle e strisce; Lara Croft vs Super Mario e le star dei videogiochi orientali.

Il 29, 30 e 31 ottobre alle 19.00, in occasione di Halloween, con una programmazione dedicata, arrivano le tre puntate speciali del game show#socialfaceHalloween, con ancora una volta protagonisti, Favij, Mates (il gruppo formato da Anima, St3pny, SurrealPower e Vegas) e LaSabri. I creator più seguiti del web, conosciuti dal pubblico televisivo proprio grazie a #socialface, verranno anche raccontati in maniera del tutto inedita nelvlogumentary (docu-film in formato vlog) Social Dream – prodotto da Sky, Web Stars Channel e Indiana Production – un viaggio in presa diretta nella terra del Sol Levante, che andrà in onda in prima visione assoluta il 31 ottobre alle 21.15.

Tra i contenuti in evidenza del canale GENERATION, la prima tv esclusiva di due serie animate. La terza stagione di Animals  – creata nel 2016 da Phil Matarese e Mike Luciano per HBO – e l’esordio di Tour bus, serie animata in otto episodi, comedy musicale in cui Mike Judge (creatore di Silicon Valley) racconta le avventure di musicisti country come Johnny Paycheck, Jerry Lee Lewis, George Jones e Tammy Wynette, attraverso le testimonianze di chi ha avuto occasione di conoscerli più da vicino, come ex compagni di band e amici, con interviste animate e aneddoti video. Presente anche l’animazione cult, con alcuni cartoni giapponesi che hanno fatto la storia, tra cui Ken il guerriero e Capitan Harlock.

Spazio anche alla musica, con inserti musicali firmati da m2o e il film documentario This is Måneskin, che racconta la band che ha raggiunto il successo con la partecipazione a X-Factor, dalla sua nascita fino alla realizzazione del loro primo album di inediti, “Il ballo della vita”.

In programmazione anche due produzioni originali Sky: Tafanos, il divertente horror tributo ai b-movie italiani degli anni ’70, e The Generi, l’irresistibile viaggio fra i generi cinematografici di e con Maccio Capatonda.

In collaborazione con Sky Sport, GENERATION sarà anche la vetrina per alcuni degli sport 2.0 più seguiti, come la Drone Racing League e il magazine Adrenalinik, oltre all’evergreen e popolarissimo Wrestling. Non ultimo, uno spazio riservato all’informazione, con Non smetto quando voglio, appuntamento doc de Il Racconto del Reale, che racconta il tema dell’uso di droghe nel mondo giovanile.

GENERATION è realizzato con il contributo e i contenuti dei canali partner Manga, Cartoon Network, MTV e Blaze.

GENERATION, il canale temporaneo attivo dal 27 ottobre al 10 novembre sul canale 111 di Sky

Ben is Back: recensione del film con Lucas Hedges e Julia Roberts #RomaFF13

Il cinema per adolescenti (e post adolescenti) che denunciava l’assenza dei genitori come prima causa del loro malessere sociale sembra aver spostato, negli ultimi anni, il punto di vista del problema. Siamo stati abituati a credere che dietro la generazione di Spring Breakers e Bling Ring ci fossero famiglie troppo distratte, impegnate a fare altro mentre i loro figli cercavano la felicità in esperienze estreme al limite della criminalità; o che i ragazzi di Sixteen Candles e Breakfast Club siano stati dimenticati quando ricorrevano i loro compleanni e tentavano il suicidio per negligenza. 

Oggi non si può dire che in certi angoli del paese la situazione sia cambiata: tantissimi ragazzi allo sbando trovano rifugio nell’alcool e nella droga (con quest’ultima che è la prima causa di morte) ma alcuni di questi non scelgono cattive strade per “ribellione” o perché spinti dalla voglia di essere notati. Semplicemente le cose accadono, la dipendenza arriva quando meno te lo aspetti e non c’è niente che i genitori possano fare per riportarli casa.

Ben Burns, uno dei due protagonisti di Ben is Back, è un diciannovenne tossicodipendente che a casa ci torna ma contro la volontà della sua comunità di recupero. Si presenta la vigilia di Natale, senza preavviso, sconvolgendo l’equilibrio domestico e lo stato d’animo della madre Holly, terrorizzata all’idea di una possibile ricaduta e felice di riaverlo accanto. Bugie e imprevisti però fanno parte della vita di un addicted, e in una notte succederà di tutto.

Sincero ed emozionante, il film di Peter Hedges restituisce profondità al rapporto genitore-figlio in una situazione di dipendenza, senza ricorrere a stratagemmi fastidiosi come fa Beautiful Boy affrontando la stessa tematica, e soprattutto privo di quell’esasperante ripetitività che allontanava il lavoro di Felix Van Groeningen dal pubblico. Ben is Back riduce il distacco, ed è molto più credibile di quanto possa sembrare.

C’è un bisogno sempre più urgente di assumere un altro sguardo sul tema e sulle contraddizioni generazionali che hanno segnato gli ultimi trent’anni americani, scuotere le radici per comprendere meglio noi stessi e chi ci sta vicino, e nel suo piccolo Hedges ci riesce. Affermando che, contro ogni pessimismo sociale, la famiglia può ancora essere decisiva.

Ben is Back, il trailer

Avengers 4: Crossbones tornerà, parola di Frank Grillo

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Avengers 4: Crossbones tornerà, parola di Frank Grillo

Frank Grillo è sempre stato molto vago sul suo eventuale ritorno nel franchise Marvel, ma sembra ormai ufficiale che Avengers 4 avrà spazio per lui. Il personaggio era morto all’inizio di Captain America: Civil War, in uno scontro che era sembrato frettoloso e che non rendesse giustizia alla sua storia dei fumetti.

Adesso Crossbones ha la possibilità di vendicarsi, o meglio la possibilità di apparire di nuovo sullo schermo e di dire, forse, ancora qualcosa di suo. Come Grillo stesso ha confermato, il personaggio apparirà in un flashback di Avengers 4. Ospite durante il podcast UFC Unfiltered (via CBR), Grillo ha semplicemente dichiarato: “Crossbones farà la sua apparizione nel prossimo film degli Avengers, ma si tratterà di un flashback.”

L’utilizzo della parola “flashback” desta però qualche curiosità. Se è plausibile da un lato che il film contenga dei rimandi al passato, dall’altro tutta la teoria sul viaggio nel tempo del film sembra entrare in conflitto con l’idea di “flashback”. Probabilmente però Grillo ha utilizzato la parola che poteva utilizzare in quel contesto, senza rivelare nulla di specifico delle evoluzioni narrative contenute in Avengers 4.

Avengers 4: la chiave sarà Loki? Nuovi dettagli da una foto dal set

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Birds of Prey potrebbe cambiare titolo. A bordo il DOP di Venom

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Birds of Prey potrebbe cambiare titolo. A bordo il DOP di Venom

Birds of Prey, film della Warner Bros/DC con Margot Robbie di nuovo nei panni di Harley Quinn, ha aggiunto nella sua squadra il Direttore della Fotografia (DOP) di Venom e di A Star is Born. Parallelamente sembra che il titolo del film possa cambiare a questo punto della produzione.

Gli altri progetti alla WB su sequel e spin off, intorno al personaggio di Harley Quinn, sono stati messi da parte in favore di un film tutto al femminile con la regia di Cathy Yan. Alla regista si sono aggiunte di recente le attrici che saranno protagoniste del film: Mary Elizabeth Winstead e Jurnee Smollett-Bell nei panni di Cacciatrice e Black Canary.

Matthew Libatique ha confermato a GMA News che il suo prossimo progetto sarà Birds of Prey, ha raccontato di quanto fosse elettrizzato all’idea spiegando anche di cosa parlerà il film. Ha poi detto che il titolo del film potrebbe cambiare:

“Sono in preparazione per un film che si chiama Birds of Prey, probabilmente avrà un titolo diverso, è con Warner Brothers, e la regista è Cathy Yan, che ha diretto un film intitolato Dead Pigs, un film cinese. Sono elettrizzato, appartiene al genere cinecomic, ma questa volta è nell’universo DC, non nell’universo Marvel. Margot Robbie è destinata a diventare una star e sono eccitato per questo, e poi ha anche una parte che racconterà la storia d’origine dei personaggi, per cui è molto divertente”.

Birds of Prey: tutto quello che sappiamo sul film con Margot Robbie

La prima sinossi del film riporta: Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine.

Il film diretto da Cathy Yan da una sceneggiatura di Christina Hodson e arriverà al cinema il 7 febbraio 2020. Margot Robbie riprenderà il ruolo di Harley Quinn con cui ha debuttato in Suicide Squad, e si occuperà anche della produzione del film stesso, con Sue Kroll e Bryan Unkeless. Con la Robbie, ufficialmente nel cast Mary Elizabeth Winstead e Jurnee Smollett-Bell saranno rispettivamente Cacciatrice e Black Canary. Rosie Perez sarà Renee Montoya.

George Miller: il prossimo film non è il sequel di Mad Max, ecco i dettagli

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George Miller è al lavoro su un nuovo film, ma non si tratta del sequel di Mad Max: Fury Road, come molti avevano sperato. Il regista si dedicherà a Three Thousand Years of Longing. Secondo Deadline, Miller dirigerà il film originale, con quel titolo, firmando lui stesso la sceneggiatura. I dettagli della trama sono ancora sconosciuti, ma ci si aspetta che la produzione cominci ad un certo punto nel 2019.

Un altro report proveniente da THR invece aggiunge che Idris Elba e Tilda Swinton sono stati scelti per essere i volti del film. Sulla base del fatto che si dice che al centro del film ci sia una storia d’amore, è probabile che Elba e Swinton interpretino i due ruoli dei protagonisti innamorati, ma non abbiamo ancora conferma di quella che è solo una supposizione. A ben vedere, non ci sono dettagli su nessuno dei due personaggi, per cui ci potrebbero essere smentite su quanto detto prima.

Con le prime indiscrezioni sul film, che riferiscono che  Three Thousand Years of Longing è “di portata epica“, significa che Miller dovrebbe essere occupato con questo film per un po’. Questo lascia molto poco spazio agli annunciati sequel di Mad Max: Fury Road, almeno per i prossimi anni. Miller è attualmente ancora coinvolto in una causa legale con Warner Bros. per i guadagni di Fury Road, pratica che sta ostacolando lo sviluppo degli altri capitoli del franchise.

Gli interpreti principali, Tom Hardy e Charlize Theron, sono entusiasti di tornare, ma fino a quando non si risolverà la situazione, Mad Max continuerà a stare in una situazione di stallo. Di conseguenza, George Miller ha deciso di creare qualcosa di nuovo e, si spera, di più semplice da portare sullo schermo. Non è stata fissata alcuna data d’uscita, ma se la produzione comincerà nel 2019, il 2020 potrebbe essere probabile.

Fonte: Deadline e THR

Pinocchio di Matteo Garrone: Roberto Benigni sarà Geppetto

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Roberto Benigni torna al cinema per interpretare Geppetto in Pinocchio, il nuovo film scritto e diretto da Matteo Garrone.

Il film, una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da Archimede con Rai Cinema e Le Pacte, in associazione con Recorded Picture Company. Le vendite internazionali sono curate da HanWay Films. Il film sarà distribuito in Italia da 01 Distribution e in Francia da Le Pacte.

«Girare finalmente Pinocchio e dirigere Roberto Benigni sono due sogni che si avverano in un solo film – dichiara Matteo Garrone –. Con il burattino di Collodi ci “inseguiamo” da quando – bambino – disegnavo i miei primi “storyboard”. Poi, negli anni, ho sempre sentito in quella storia qualcosa di familiare. Come se il mondo di Pinocchio fosse penetrato nel mio immaginario, tanto che in molti hanno ritrovato nei miei film tracce delle sue Avventure. Anche con Benigni è stato un “inseguimento” iniziato molto tempo fa: l’ho conosciuto da bambino, grazie a mio padre (il critico teatrale Nico Garrone, tra i primi a scrivere di Benigni ai suoi esordi, ndr). Avere finalmente l’opportunità di lavorare insieme è per me un’occasione straordinaria: Pinocchio sarà un film per tutta la famiglia, grandi e piccoli, e nessuno come Roberto – che ha divertito e commosso milioni di spettatori in tutto il mondo – riesce a emozionare il pubblico di ogni età. Lo ringrazio per la fiducia che mi ha dimostrato accettando di condividere con me questa nuova, spericolata avventura».

Roberto Benigni aggiunge: «Un grande personaggio, una grande favola, un grande regista: fare Geppetto diretto da Matteo Garrone è una delle forme della felicità».

«Siamo particolarmente orgogliosi di fare parte di un’opera di così alto livello – afferma Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema –. Matteo Garrone è uno dei registi più importanti e originali del mondo, con lui abbiamo iniziato un percorso di collaborazione molti anni fa, che ora continua felicemente. La scelta di Roberto Benigni ci sembra uno dei colpi di genio di Garrone, e il fatto che Benigni abbia accettato di interpretare Geppetto è un regalo che ci riserverà delle meravigliose sorprese. La Rai contribuisce a portare nuovamente al cinema un artista tra i più amati in Italia e all’estero come Roberto Benigni, e questo ci riempie di gioia».

«Sono impaziente di lavorare di nuovo con Matteo Garrone all’adattamento di un classico della letteratura così amato in tutto il mondo. Non vedo l’ora di poter vedere la versione di Garrone, con un attore unico come Roberto Benigni», aggiunge Jeremy Thomas di Recorded Picture Company.

Oscar 2019: Dogman di Matteo Garrone il candidato per l’Italia

«È un onore essere di nuovo accanto a Matteo Garrone, con il quale abbiamo lavorato sin dai tempi di Gomorra – dichiara Jean Labadie di Le Pacte –. Roberto Benigni è il miglior Geppetto che avremmo mai potuto immaginare, in questo progetto che torna alle radici del capolavoro di Collodi famoso in tutto il mondo».

«Sono entusiasta della meravigliosa scelta di Benigni  – dice Gabrielle Stewart, Managing Director di HanWay –. Garrone è un cineasta visionario che reinventa una delle storie più famose del mondo, che affonda le sue radici ben più in profondità del classico d’animazione Disney. Sarà un vero spettacolo cinematografico, con un team tecnico internazionale d’eccezione e una star molto speciale. L’autenticità di girare nei luoghi dove Collodi ambientò il suo Pinocchio sarà qualcosa di mai visto prima».

Le riprese di Pinocchio inizieranno nei primi mesi del 2019: il film sarà interamente girato in Italia, tra Lazio, Toscana e Puglia.

I personaggi e le creature fantastiche saranno realizzati all’insegna di uno straordinario realismo, combinando trucco prostetico ed effetti digitali grazie al talento del due volte premio Oscar per il Miglior Trucco Mark Coulier (Grand Budapest Hotel, The Iron Lady) e della VFX Supervisor Rachael Penfold (The Revenant, Cloud Atlas).

Kevin Feige insignito del primo Creative Visionary Award

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Il presidente della Marvel Studios, Kevin Feige, è stato scelto per ricevere il primo Marty & Leah Sklar Creative Visionary Award. Feige ha iniziato la sua carriera a Hollywood come stagista con Richard e Lauren Shuler Donner, colpendoli abbastanza da diventare un produttore del primo film degli X-Men, prima di essere co-produttore o produttore esecutivo in ogni film della Marvel, da quel momento in poi, prima di essere nominato presidente degli Studios Marvel nel 2007.

Da quel momento, Feige ha creato l’universo condiviso più grande del mondo con il Marvel Cinematic Universe. La MCU è ufficialmente iniziata nel 2008 con l’uscita di Iron Man, rapidamente seguito da The Incredible Hulk. Dopo il successo, la Disney ha acquistato la Marvel Entertainment e ha aiutato a portare il MCU al livello successivo, con tutta la Fase 1. Lo studio è ora in procinto di chiudere la Fase 3, che si ultimerà con Avengers 4 il prossimo anno.

Di recente, Kevin Feige è stato classificato come il sesto personaggio più potente dell’intrattenimento e ora gli verrà conferito un nuovo riconoscimento. Grazie al successo ottenuto da Feige negli ultimi dieci anni, Variety riporta che il produttore è stato selezionato come il ricevente del primo Marty & Leah Sklar Creative Visionary Award. Il fondatore di Ryman Arts Marty Sklar e presidente di Ryman Arts Board, Phil Hettema, ha fornito le motivazioni che hanno giustificato la scelta di Feige nella seguente dichiarazione: “Il Ryman Arts Board ha istituito il Marty & Leah Sklar Creative Visionary Award per onorare la memoria di Marty e celebrare l’eredità di due straordinari fondatori della nostra organizzazione. Siamo entusiasti del fatto che il primo destinatario del premio, Kevin Feige, incarni l’aspirazione del premio in modo così completo. Kevin ha reinventato un intero universo di narrazione e ci ha introdotti in nuovi mondi entusiasmanti attraverso la sua leadership e la sua visione creativa”.

I prossimi film in uscita targati Marvel, Captain Marvel e Avengers 4, saranno quelli che chiuderanno la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe, un punto d’arrivo importante per un progetto titanico, lungo 11 anni e un momento sicuramente di soddisfazione per Kevin Feige, principale artefice di questo successo.

#RomaFF13: Sigourney Weaver, tra fantascienza e commedia, racconta la sua carriera

Statuaria è la prima parole che sale alle labbra di fronte a Sigourney Weaver, attrice simbolica per un pubblico vastissimo, che ha recitato in film divenuti culto e che, in occasione della Festa del Cinema di Roma 2018, ha avuto la possibilità di incontrare il pubblico dell’Auditorium e di raccontare la sua vita di cinema.

Uno dei punti più importanti della sua carriera è stato senza dubbio Ghostbusters, un successo travolgente e un film che ha ancora oggi un seguito appassionato. Una commedia di fantasia, e dal punto di vista della scrittura un gioiello di genere.

“La commedia è poco apprezzata da chi fa cinema ad alto livello. E per me è un mistero, perché penso che sia molto più difficile da scrivere, dirigere, e anche da recitare. Credo però che sia la comunità cinematografica che vuole farsi prendere più sul serio in quanto forma d’arte.”

Senza mai tirarsi indietro davanti a sfide particolari o complicate, Weaver ha anche interpretato personaggi reali, come la scienziata Dian Fossey: “Avevo alcune perplessità, non volevo rischiare di mancare di rispetto a una figura tanto importante, ma poi ho accettato. È stata un’esperienza grandiosa: sia il fatto di lavorare in Africa, sia aver fatto parte del team di Dian Fossey. E sono stata felicissima di passare del tempo con i gorilla: è una sensazione splendida, sono animali incredibilmente umani.”

La fantascienza nella carriera di Sigourney Weaver

Il suo nome è indissolubilmente legato alla fantascienza, che dal suo esordio con Alien, al film di maggior successo nella storia del cinema, Avatar, l’ha sempre accompagnata con costanza, almeno nell’immaginario dei suoi fan: “Sono sempre stata interessata soprattutto alle storie, più che ai generi. La fantascienza oggi è un genere molto sofisticato, che affronta le grandi domande su noi stessi, fa parte del canone letterario americano. Ma non ho programmato la mia carriera intorno alla fantascienza, volevo semplicemente essere un’attrice di teatro. Il teatro è un eccellente rodaggio per qualunque tipo di attori, ti rende più sicuro e fiducioso. Ma è anche vero che i critici dovrebbero cambiare atteggiamento verso il genere sci-fi e non limitarsi solo a parlare degli effetti speciali: in questi film c’è moltissimo altro!”

Nella sua versatile carriera, Sigourney Weaver non ha mai temuto ruoli difficili, come dimostra La morte e la fanciulla, film magnifico, diretto da Roman Polanski: “Lavorare con Roman è stata una grande esperienza, abbiamo girato il film in ordine cronologico e senza usare storyboard. Era un progetto molto personale per Roman, che modificò molto il testo del dramma teatrale. Lui è stato vittima in Polonia, è stato carnefice, è stato un padre che ha perso tutto, era ovvio che volesse dare alla storia una sua impronta. Sul set del film mi diceva esattamente cosa fare; talvolta non mi trovavo a mio agio, ma alla fine mi rendevo conto che aveva sempre ragione lui! Quando abbiamo fatto le prime prove di lettura, ha letto lui tutte le parti. È una cosa unica, non lo fa nessuno, è una cosa insolita per una produzione americana, ma è anche vero che Roman è un bravissimo attore.”

Sigourney Weaver e l’esordio con Alien

La carriera di Sigourney Weaver è cominciata però con uno dei più grandi film della storia del cinema. Come avrebbe potuto immaginarselo? “Ridley Scott all’epoca era al suo secondo lavoro e io al mio primo ruolo importante, per entrambi è stato una sorta di ‘battesimo’. Ci faceva improvvisare, in modo che non fossimo mai sicuri di cosa sarebbe successo un secondo dopo l’altro; ricordo che dopo aver girato una scena con Ian Holm, lui entrò nel set dell’astronave e mi spiegò come farla come voleva lui, sbattendo il povero Ian contro una parete. La cosa bella però è stata che non ho mai dovuto interagire con elementi inesistenti. Sul set l’alieno era interpretato da un attore molto alto, che sembrava venire da un altro pianeta. Quando metteva il costume era insieme bellissimo e terrificante. Durante le riprese, dovevo sempre confrontarmi con questa ‘entità’, ma non sapevo mai da dove sarebbe spuntato. Ho amato girare quel film e anche recitare in abiti sporchi, fra un ciak e l’altro potevo fare quello che volevo! In seguito ho cambiato generi, finché James Cameron non mi ha riportato alla fantascienza.”

Trai tanti registi che hanno attraversato la sua carriera, Sigourney Weaver conserva un ricordo molto prezioso di Ang Lee, che l’ha diretta in Tempesta di Ghiaccio e che ha realizzato anche il film che secondo lei racconta la più grande storia d’amore di sempre: I Segreti di Brokeback Mountain. “Mi trovo molto bene a lavorare con Jame Cameron, ovviamente. Ma quello che mi ha sorpreso davvero è stato Ang Lee: quando mi ha diretto in Tempesta di ghiaccio quasi non avevamo bisogno di parlare, ci bastava scambiarci uno sguardo per capirci alla perfezione. E Brokeback Mountain è una delle più grandi storie d’amore di sempre!”

Avatar 2 e 3: Sigourney Weaver ha completato le sue riprese

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Avatar 2 e 3: Sigourney Weaver ha completato le sue riprese

In grande segreto le riprese dei sequel di Avatar continuano senza sosta, e da Roma arriva la conferma che Sigourney Weaver ha completato le riprese dei due sequel che la vedranno tornare nel ruolo della dottoressa Grace Augustine.

L’attrice, ospite alla Festa del Cinema di Roma, ha confermato di aver concluso i due sequel, dichairando: “Avatar rappresenta un’esplorazione di temi importanti riguardo chi siamo, il nostro pianeta, il conflitto fra l’avidità e la comprensione. Nessuno però era preparato a questo successo… nemmeno la Fox! James Cameron è come un partner, è molto aperto nei confronti degli attori e dei loro suggerimenti, e mi sono divertita a girare insieme a lui il secondo e il terzo capitolo della saga. Era tutto più rilassato perché aveva terminato di scrivere tutta la sua saga, quindi era più sereno. Ogni giorno, sul set, James ripeteva: “Nessuno ha mai fatto qualcosa del genere, vediamo come andrà!”

La storia nei sequel di Avatar racconterà dunque di Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) e dei loro figli che sono impegnati a vivere la loro vita su Pandora e ad affrontare i conflitti con l’umanità.

Avatar 2 debutterà il 18 dicembre 2020, seguito dal terzo capitolo il 17 dicembre 2021. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 20 dicembre 2024 19 dicembre 2025.

Il Corriere – The Mule: il trailer italiano del film di e con Clint Eastwood

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Warner Bros ha diffuso il trailer italiano di Il Corriere – The Mule, il nuovo film di Clint Eastwood con protagonista Clint Eastwood e Bradley Cooper.

Protagonisti di Il Corriere – The Mule un cast stellare che comprende il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (Tina – What’s Love Got to Do with It, Black-ish per la TV) che interpreta un agente speciale della DEA; Michael Peña (Ant-Man and the Wasp, Narcos per Netflix) che interpreta un suo collega; il premio Oscar Dianne Wiest (Pallottole su Broadway, Hannah and Her Sisters, Life in Pieces per la TV) che interpreta la ex moglie di Earl; Alison Eastwood (Rails & Ties) che interpreta la figlia di Earl; Taissa Farmiga (The Nun) che interpreta la nipote di Earl e Ignacio Serricchio (Lost in Space per Netflix, The Wedding Ringer) che interpreta l’assistente di cartello di Earl.

Il Corriere – The Mule racconta di un orticoltore di 90 anni e  veterano della seconda guerra mondiale che è stato sorpreso a trasportare cocaina per un valore di $ 3 milioni per un cartello messicano della droga attraverso il Michigan. Il film è scritto da Nick Schenk ed è prodotto da Jillian Apfelbaum, Clint Eastwood, Dan Friedkin, Jessica Meier, Tim Moore, Kristina Rivera e Bradley Thomas. Ruben Fleischer, Todd Hoffman  e David Bernad sono executive producer.

Il Corriere – The Mule, la recensione

Dragon Trainer: il mondo nascosto, il nuovo trailer

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Dragon Trainer: il mondo nascosto, il nuovo trailer

Ecco il secondo trailer originale di Dragon Trainer: Il Mondo Nascosto , il film che chiude la trilogia dedicata a Hiccup e al suo Sdentato. Nel cast vocale originale del film ci sono: Jay Baruchel, America Ferrera, Cate Blanchett, Kit Harrington, Craig Ferguson, F. Murray Abraham.

Il film, diretto da Dean DeBlois e basato sui libri di Cressida Cowell, arriverà al cinema il 31 gennaio 2019.

La versione italiana:

Dalla DreamWorks Animation arriva DDragon Trainer: Il Mondo Nascosto , l’attesissimo finale di una delle serie cinematografiche animate più apprezzate della storia del cinema.

Dragon Trainer: il mondo nascosto, il teaser trailer italiano


Quella che era iniziata come un’improbabile amicizia tra un vichingo adolescente e un temibile drago della razza Furia Buia è diventato una epica trilogia che ne racconta le vite. In questo prossimo capitolo, Hiccup e Sdentato scopriranno finalmente i loro veri destini: il capo villaggio sarà il governatore di Berk al fianco di Astrid, e il drago sarà invece capo della sua specie. Mentre entrambi si avviano verso il loro glorioso futuro, la loro amicizia verrà messa a dura prova quando si troveranno a dover fronteggiare la minaccia più oscura di sempre, insieme all’entrata in scena di un drago Furia Buia femmina.

Dragon Trainer – Il Mondo Nascosto, recensione del film

Avengers 4: la chiave sarà Loki? Nuovi dettagli da una foto dal set

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Lo scorso anno delle foto dal set di Avengers 4 ci hanno suggerito un lungo flashback o un viaggio indietro nel tempo. Queste foto sono state rianalizzate e prese in esame da fan molto attenti, che hanno notato ulteriori dettagli che potrebbero lasciare intendere che Tony Stark viaggerà nel tempo per cambiare la timeline di Loki, che diventa, ancora una volta, la chiave di tutto il meccanismo narrativo.

Nelle foto del 2017, vediamo Robert Downey Jr. indossare un gilet tattico dello SHIELD e alcune teorie che ne sono scaturite suggeriscono che si possa trattare di un momento in cui viene rappresentata la timeline in cui Stark è il direttore dello SHIELD stesso. Questa teoria sembra molto meno probabile rispetto a quella più avvalorata in cui Tony potrebbe essersi infiltrato in un’azione dello SHIELD a seguito degli aventi di The Avengers.

Ci sono diverse evidenze a sostegno di questa tesi. La prima è che le foto dal set mostrano un Tony più vecchio in una uniforme dello SHIELD sono state scattate nello stesso edificio in cui abbiamo visto la Marvel girare delle scene con Thor con i capelli lunghi e con Loki in catene come alla fine di The Avengers. Poi, Stark indossa un’uniforme che abbiamo già visto prima, in The Avengers, indossata da un’unità dello SHIELD che Nick Fury assegna alla sorveglianza di Loki sull’Elicarrier. Presumibilmente una squadra simile gli viene assegnata durante la Battaglia di New York. Questa uniforme include una maschera, il che indica che Stark potrebbe celare semplicemente la sua identità.

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Le terrificanti avventure di Sabrina: recensione della prima stagione

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Le terrificanti avventura di Sabrina è un serie che arriva su Netflix venerdì 26 ottobre, più spaventosa di come si può immaginare, dove gli incantesimi leggeri e che facevano danni si trasformano in riti satanici latini, diventando uno show horror e per nulla adatto alle famiglie. Questa serie non è da considerarsi un reboot o un sequel della sit-com di 20 anni fa circa, ma un prodotto totalmente nuovo che trae origine dall’omonima saga a fumetti che è stata creata nel 2014 da Roberto Aguirre-Sacasa (creatore della serie).

A sentire che è stato fatto un nuovo progetto su Sabrina, non può che venire in mente la sit-com Sabrina, vita da strega, che ha accompagnato per diverso tempo adolescenti dell’epoca e non solo, tra incantesimi e atmosfera leggera e rilassata. Invece no, della Sabrina degli anni ’90, che era interpretata da Melissa Joan Hart, non rimane proprio niente.

Le terrificanti avventure di Sabrina, prodotta da Greg Berlanti, ha comunque alcuni punti in comune con Sabrina, vita da strega: entrambe hanno sedici anni, vivono con le zie Zelda e Hilda, sono streghe e hanno un ragazzo che si chiama Harvey. Anche in questa serie, ordinata dall’emittente The CW per fare da contraltare a Riverdale, Sabrina è metà umana e metà strega e cerca far conciliare questi due lati di sé, cercando di vivere serena.

Le terrificanti avventure di Sabrina stagione 1

Sabrina (Kiernan Shipka) si trova a combattere le tradizioni, come quella che vuole che, compiuti i sedici anni, una strega debba rinunciare a qualsiasi legame mortale per dedicare se stessa a Satana. La ragazza si trova nella condizione di non voler rinunciare né ai suoi poteri, né tantomeno alla sua vita da adolescente: non vuole rinunciare a se stessa e alla propria libertà. Perché Sabrina è una ragazza combattiva, non riesce a stare nella gabbia e vivere una vita che è già stata decisa per lei è una di quelle cose che la fanno infuriare. Si batte per far sì che chi merita di essere punito lo sia per davvero, è femminista e va contro le tradizioni e, soprattutto, l’idea di patriarcato. Addirittura fonda il club WICCA (Women’s Intersectional Cultural and Creative Association).

Quello che si riscontra da Le terrificanti avventure di Sabrina, è l’attenzione data ai personaggi che non hanno niente di umano, mentre, al contrario, gli umani vengono trattati in maniera abbastanza superficiale. Ma di questo forse è il caso di trattarne in maniera approfondita dopo la seconda stagione della serie, che è già entrata in fase di produzione, per capire se questo fatto sia un difetto della prima stagione o se c’è realmente un motivo che possa intersecarsi con la seconda.

I personaggi che vengono approfonditi in questa serie, sono i componenti della famiglia Spellman, come zia Hilda (Lucy Davis), che ha un istinto materno innato e non vuole che Sabrina viva e cresca nella restrizioni, mentre zia Zelda (Miranda Otto) è quella più satanista, più attaccata alle tradizioni, più devota. Tra le due, forse è il personaggio di Zia Zelda quello che viene maggiormente approfondito ed interiorizzato.  Il ruolo di coscienza e contraltare a Sabrina non appartiene più al gatto Salem, che comunque è presente nella serie, ma al cugino pansessuale di Sabrina, Ambrose (Chance Perdomo), che è stato condannato agli arresti domiciliari dal Concilio delle Streghe e vive a casa Spellman da circa 75 anni.

Se i personaggi della famiglia Spellman funzionano molto bene, pezzi perfetti che si incastrano in un tetris terrificante, attorno ad essi gravitano tutti gli altri personaggi che non sempre funzionano, restando affascinanti ma superficiali.

È chiaro che Le terrificanti avventure di Sabrina è una serie al rodaggio, specialmente all’inizio ci vuole un po’ per ingranare, bisogna arrivare almeno alla quarta puntata per accorgersi che finalmente tutti gli ingranaggi sono stati oliati e combacino perfettamente. Tante cose aspettano ancora di essere messe a punto e di essere definite, quindi ecco perché, per taluni versi, diventa essenziale la visione della stagione due per non trarre conclusioni affrettate e di poco conto.

In ogni caso, Le terrificanti avventure di Sabrina diventa un contraltare della celebre sit-com, come se fossero lo Yin e lo Yang, due dimensioni parallele di una stessa vicenda, dando più spazio agli incantesimi. I personaggi, almeno i protagonisti, sono ottimamente delineati, così come lo è l’ambientazione. A conti fatti, poco importa che la serie non approfondisca alcune sottotrame, alcuni aspetti o dei personaggi secondari: le avventure terrificanti di Sabrina svolge il proprio lavoro di intrattenimento, invoglia lo spettatore ad approfondire le vicende che ruotano attorno alla combattiva Sabrina, facendo dimenticare i pregiudizi e senza dare modo allo spettatore di praticare il gioco dei paragoni.

Outlaw King – Il Re Fuorilegge: secondo trailer con  Chris Pine

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Netflix ha diffuso il secondo trailer ufficiale di Outlaw King – Il Re Fuorilegge, il film con protagonista Chris Pine (già insieme in Hell or High Water), che recita accanto a Aaron Taylor-Johnson, Florence Pugh e Billy Howle.

Outlaw King – Il Re Fuorilegge debutterà come film d’apertura del Toronto International Film Festival giovedì 6 settembre 2018.

Outlaw King – Il Re Fuorilegge, trama e cast

Outlaw King – Il Re Fuorilegge racconta la vera storia di Robert the Bruce, o Roberto I di Scozia, che nel corso di un anno straordinario passa da nobile sconfitto a re riluttante e poi a eroe fuorilegge durante l’opprimente regime di occupazione di Edoardo I d’Inghilterra in Scozia. Robert conquista la corona scozzese e raduna un appassionato gruppo di uomini per lottare contro la potete armata del re tiranno e del suo irascibile figlio, il Principe di Galles.

Interamente girato in Scozia, Outlaw King – Il Re Fuorilegge è stato scritto da Bash Doran, James MacInnes e David Mackenzie e riunisce il regista David Mackenzie con la star Chris Pine (già insieme in Hell or High Water), che recita accanto a Aaron Taylor-Johnson, Florence Pugh e Billy Howle.

Heidi Bienvenida e Chiara Francia al Lucca Comics & Games 2018

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Chiara Francia torna in Italia dopo la strepitosa accoglienza ricevuta al parco divertimenti di Mirabilandia e al Giffoni Film Festival. La giovane e promettente interprete di Heidi Bienvenida sarà infatti tra gli ospiti del Lucca Comics and Games, nella sezione junior dedicata ai più piccoli e alle famiglie. Per la gioia di tutte le fan che la aspettano con trepidazione quando torna in Italia, Chiara si esibirà in un mini live show presso il teatro del terzo chiostro: due momenti imperdibili, uno alle 12.00 e l’altro alle 16.00, all’insegna della musica e delle coreografie originali della serie tv che sta spopolando su Rai Gulp, in onda tutti i giorni alle 19.15. Prima dei due live, nello stand di Panini, sarà organizzata, per la gioia di tutte le ragazzine, una coloratissima sfilata con i cappellini originali che Heidi indossa nella serie tv: tutte le ‘modelle per un giorno’ avranno un photoshooting dedicato e le più fortunate prenderanno parte della seconda uscita del magazine di Heidi Bienvenida edito da Panini!

Le sorprese non sono finite: l’altro imperdibile appuntamento con Heidi si terrà a conclusione dei due live, sempre nello stand Panini, e vedrà Chiara impegnata nella firma copie dello sticker album e del magazine – con interviste esclusive ai protagonisti, giochi e test divertenti- , oltre che della terza uscita edita da Mondadori, la novel “Amici, musica e magia” .

Proprio nella prestigiosa cornice del Lucca Comics and games saranno lanciati i nuovi prodotti editi da Panini e Mondadori che hanno sposato il progetto alla serie tv firmata da Marcela Citterio che sta stregando milioni di ragazzine raccontando con gioia e leggerezza l’amicizia, la musica e i primi amori. Dal 14 settembre, con la collaborazione di Sony Music Italia, è invece disponibile nei migliori store e online – al link https://lnk.to/Heidibienvenida-music- “Nel posto che vorrai”, il primo album di Heidi Bienvenida con 25 canzoni originali della serie,  compresa la sigla nella sua versione completa “Nel posto che vorrai”, corredata dal testo italiano e cantata dalla talentuosa Deborah Iurato.

Uno di Famiglia: intervista a Pietro Sermonti e al cast

Uno di Famiglia: intervista a Pietro Sermonti e al cast

In occasione dell’uscita al cinema di Uno di Famiglia, abbiamo avuto il piacere di intervistare il cast del film, composto da Pietro Sermonti, Lucia Ocone, Sarah Felberbaum, Nino Frassica e Moisé Curia. Con loro anche il regista del film, Alessio Maria Federici:

Uno di Famiglia, trama e cast

Il film racconta la storia di un quarantatreenne mite che insegna dizione. Un giorno, per caso, salva la vita a un suo allievo, che si scopre essere il rampollo di una potente famiglia malavitosa calabrese, che ora è in debito con lui. Diventerà “uno di famiglia” con tutte le conseguenza che comporta, tra fraintendimenti e avvenimenti tragicomici.

Nel cast del film scritto da da Alessio Maria Federici, Andrea Garello, Giacomo Ciarrapico anche Massimo De Lorenzo, Neri Marcorè, Anna Della Rosa, Giampiero Judica, Massimo Olcese e Giuseppe Ansaldi. Prodotto da Cinemaundici, Warner Bros. Ent. Italia, con il sostegno di Regione Lazio, Uno di famiglia è distribuito da Warner Bros Italia.

Uno di Famiglia, il film

Uno di Famiglia è il sesto lungometraggio di finzione di Alessio Maria Federici, che ha esordito con il mediometraggio Dove dormono gli aeroplani dopo aver fatto l’aiuto regista per Piovono Mucche, Eccomi qua e Nessun messaggio in segreteria. Il suo primo lungometraggio è invece Lezioni di cioccolato 2, interpretato da un Luca Argentero diretto anche in Fratelli unici e che è uno dei suoi quattro “attori-feticcio” insieme ad Enrico Brignano (protagonista di Tutte lo vogliono e Stai lontana da me), Ambra Angiolini (voluta per Stai lontana da me e Terapia di coppia per amanti) e Pietro Sermonti (interprete principale maschile di Terapia di coppia per amanti e, appunto, di Uno di famiglia).

Star Wars: Episodio IX, una foto dal set rivela un misterioso pianeta

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Nel più assoluto riserbo e silenzio, continuano le riprese di Star Wars: Episodio IX. J.J. Abrams porterà a termine il lavoro che lui stesso ha cominciato con Il Risveglio della Forza. Del film non si sa ancora nulla, se non che sarà il primo senza nessuno degli attori della trilogia originale, almeno non in carne e ossa, visto che mentre Han Solo è morto definitivamente in Episodio VII, quello che vedremo di Leia qui sarà materiale “d’archivio”, mentre Luke potrebbe tornare ma solo sotto forma di Fantasma di Forza.

La nuova generazione di eroi ha quindi preso il controllo del franchise e la Saga degli Skywalker si concluderà a breve. Ma mentre si fanno teorie e congetture su ciò che potrebbe accadere, arriva dal set del film una nuova foto che ci suggerisce un altro pianeta, nel film, o almeno un’altra location.

Su imgur è comparsa una foto dal set di Star Wars: Episodio IX in cui vediamo delle rovine immerse in quello che sembra un bosco. Che location sarà? Sarebbe facile teorizzare che si possa trattare di Naboo, Yavin o Takodana. I pianeti con caratteristiche simili sono frequenti nel mondo di Star Wars, tanto che quando cominciarono a trapelare le immagini de Il Risveglio della Forza, tutti pensavano che quello che poi si è rivelato essere Jakku, fosse in realtà Tatooine.

 

Star Wars: Episodio IX, chi ha deciso di far “tornare” Carrie Fisher?

Nel cast del film tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Naomi Ackie e Richard E. Grant, insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony Daniels e Billy Dee Williams, che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.

L’uscita di Star Wars: Episodio IX è prevista per il dicembre 2019.

7 Sconosciuti a El Royale arriva nelle sale italiane

7 Sconosciuti a El Royale arriva nelle sale italiane

Dopo esser aver aperto la XIII edizione della Festa del Cinema di Roma, 7 Sconosciuti a El Royale arriva nelle sale italiane. Il sensazionale thriller diretto diretto dal candidato al Premio Oscar Drew Goddard (sceneggiatore di Sopravvissuto – The Martian, regista di Quella casa nel Bosco) segue le vicende, nell’arco di una notte, degli ospiti dell’hotel El Royale, al confine tra California e Nevada. 7 misteriosi sconosciuti, ognuno con un passato da svelare, interpretati da un cast stellare che include anche il Premio Oscar Jeff Bridges (Il Grinta) e Chris Hemsworth (Rush, Avengers: Infinity War).

“Billy Lee è imprevedibile e incredibilmente istintivo”: così Chris Hemsworth descrive il suo personaggio, affascinante quanto pericoloso e che porterà ulteriore scompiglio a El Royale. Jeff Bridges è invece Padre Flynn: ma El Royale non è propriamente un posto per preti e la sua presenza suscita più di una perplessità negli altri ospiti.

LEGGI ANCHE: Sconosciuti a El Royale, la recensione del film di Drew Goddard

Insieme a Hemsowrth e Bridges, 7 sconosciuti ad El Royale vanta le eccezionali performance di Jon Hamm (Mad Men, Baby Driver – Il genio della fuga), Cynthia Erivo (Widows – Eredità criminale), Cailee Spaeny (Pacific Rim: Uprising), Lewis Pullman (La battaglia dei sessi).

Sette estranei, ognuno con un passato da seppellire, si incontrano nel fatiscente El Royale, un hotel a Lake Tahoe sul confine tra California e Nevada. Nel corso di una notte, ognuno di loro avrà un’ultima possibilità per redimersi, prima che vada tutto in malora.

Marvel: 12 storie che i fan vorrebbero al cinema

Marvel: 12 storie che i fan vorrebbero al cinema

Alcune delle storie straordinarie dei fumetti Marvel sono state adattate per il grande schermo nel corso degli ultimi vent’anni, tuttavia ce ne sono ancora diverse che meriterebbero di essere portate al cinema vista l’importanza e il valore riconosciuto dai loro lettori. Sul destino del MCU dopo la fine della Fase 3 e l’accordo tra Disney e Fox che farebbe passare nelle mani dei Marvel Studios i diritti su X-Men, Fantastici 4 e Deadpool, sappiamo ancora poco, ma il ventaglio di possibilità per gli sceneggiatori e produttori è così ampio da far morire d’invidia i competitors DC.

Dunque il dubbio rimane: quali storie dei fumetti andrebbero trasformate in adattamenti cinematografici? Qui sotto alcune proposte:

INHUMANS vs X-MEN

Uno dei fumetti più importanti della Marvel Comics vede protagonisti X-Men e Inhumans, e in un epico scontro razziale con un ottimo messaggio e grandi combattimenti che sarebbero incredibili da vedere al cinema. Sia per far ricredere tutte quelle persone che dubitavano dei poteri degli Inumani e che li scambiavano per una versione meno cool dei Mutanti, sia perché fornirebbe ai Marvel Studios e alla Disney un potenziale scenario inedito per il MCU.

L’ULTIMA CACCIA DI KRAVEN

A quanto pare tra i piani futuri della Sony c’è anche il progetto di portare sul grande schermo il noto villain di Spider-Man Kraven, che nei fumetti cerca spesso di dare la caccia ed eliminare Spidey fallendo ogni volta. Stufo delle sue sconfitte, il personaggio sceglie di andare più lontano di quanto avesse mai fatto, diventando lui stesso l’Uomo Ragno. L’ultima notizia relativa allo spin-off su Kraven risale ormai a giugno 2017, quando la Sony aveva annunciato di voler produrre un adattamento cinematografico sul personaggio dell’universo di Spider-Man. All’epoca Tom Rothman, chairman alla Sony, aveva discusso dei progetti dello Studio, nominando anche un paio di film su Mysterio e, appunto, Kraven the Hunter, entrambi legati nei fumetti all’Uomo Ragno.

WORLD WAR HULK

World War Hulk è forse la trama più improbabile dei fumetti originali che Marvel Studios potrebbero adattare al cinema, e i motivi risiedono nella caratterizzazione specifica di Hulk in questo arco narrativo. Da molti ritenuta come minore rispetto alle altre, vede il Gigante di Giada abbracciare il lato oscuro e diventare un temibile villain quando viene spedito dai Vendicatori sul suo pianeta tornando con il desiderio di far migrare tutta la sua gente.

VECCHIO LOGAN

Anche se Logan di James Mangold ha parzialmente adattato questa trama, non è detto che la Disney non possa ispirarsi alle vicende di Old Logan per riavviare il personaggio nel MCU (dopo l’acquisizione dei diritti Fox).Nei fumetti ci troviamo in un futuro senza mutanti dove una ragazza simile a Logan è viva e ha bisogno di arrivare a nord. Occhio di Falco vuole portarla lì, ma ha bisogno di aiuto e recluta Wolverine, offrendogli del denaro in cambio.

ORIGINAL SIN

Crossover pubblicato dalla Marvel Comics nel 2014, Original Sin racconta sostanzialmente la morte di Uatu l’Osservatore (The Watcher), un essere supremo che ha il compito di osservare tutto ciò che viene compiuto nell’universo senza però interferire sugli avvenimenti. Il personaggio non può quindi evitare che le cose accadano o viceversa, così i supereroi decidono di indagare sul delitto per scoprire chi abbia ucciso l’Osservatore.

Una trama intrigante in vista delle prossime fasi del MCU, visto anche il possibile crossover tra Vendicatori e X-Men.

ULTIMATE CARNAGE

Carnage è stato spesso utilizzato negli archi narrativi in cui Spider-Man e Venom si alleavano per fermare questo violentissimo simbionte, e i fumetti raccontano come tecnicamente sia il “figlio” di Venom nato dall’incontro tra Eddie Brock e Cassidy. La “carneficina” si scatenò a tal punto da voler eliminare qualsiasi cosa, con Peter che fece la promessa di non vestire più i panni di Spidey ma che fu costretto a tornare sui suoi passi proprio per trovare Carnage  sfuggito alla custodia.

Vedremo questa storyline già nel sequel di Venom?

LA TRILOGIA DI GALACTUS

Con la Disney che acquisirà a breve i diritti sui personaggi Marvel della Fox, un villain come Galactus potrebbe portare nel MCU uno degli archi narrativi più importanti nella storia della Marvel Comics. Innanzitutto si tratta del primo vero nemico cosmico, che ha esordito nel 1966, noto per essere un “mangiatore di mondi”. E quando Galactus è in procinto di trovare nuove prede, i Fantastici Quattro interverranno per salvare la situazione.

LA MORTE DI SPIDER-MAN

Questo scenario andrebbe immaginato dopo l’uscita di Spider-Man: Far From Home nel 2019, e in seguito ai nuovi piani di Disney e Sony sul personaggio, tuttavia è indubbio che l’arco narrativo della Morte di Spidey è straordinario per come riesce a coinvolgere un sacco di personaggi; un sacrificio senza precedenti che sarebbe interessante da applicare all’universo del MCU.

SCISMA

Scisma è un arco narrativo sviluppatosi per cinque numeri sulle pagine dell’omonima miniserie tra il luglio e l’ottobre 2011, pubblicata dalla Marvel Comics, e la trama racconta l’arrivo dell’ennesima minaccia presso le coste di Utopia e i diversi metodi per contrastarla messi in atto dagli X-Men che porteranno in ultimo alla divisione in due fazioni guidate rispettivamente Ciclope e Wolverine.

SECRET WARS

Tutto muore. Ricordate questa frase di Secret Wars, la miniserie a fumetti crossover pubblicata nel 2015 che conclude la storia dei Fantastici Quattro come Jonathan Hickman l’aveva concepita durante il suo periodo di scrittura? La trama è interessante e vede gli ultimi due universi sopravvissuti al fenomeno conosciuto come “Incursioni”, Marvel e Ultimate scontrarsi e distruggersi, venendo poi trasportati nel Battleworld (un pianeta diviso in molti territori, ciascuno combinazioni di vari universi).

ANNIHILATION

Un’evasione di massa alle Kyln, le prigioni intergalattiche più antiche del Big Bang, e l’universo entra nel caos, complice anche la distruzione di Xandar (il pianeta natale dei Nova Corps), ma c’è un sopravvissuto: Richard Rider, ovvero Nova Primo. Successivamente si formerà un fronte unito composto da Nova, Gamora, Drax, Star-lord, Badoon, Skrull, Kree, Ronan, il Super-skrull e Praxagora che combatterà contro Thanos.

Che sia davvero una possibile prossima trama per il MCU?

HOUSE OF M

L’arco narrativo di House of M ruota attorno a Scarlet Witch, che quando vede morire tutti i suoi cari e Visione entra in uno stato depressivo e questo la induce a creare una sua realtà, talmente pericolosa da scatenare la reazione dei Vendicatori. Intenzionati a fermarla, gli eroi credono che eliminare Wanda sia necessario prima che possa fare più danni all’umanità, e ciò che ne scaturisce è una vera e propria guerra intestina.

Leggi anche – Marvel: previsioni sul destino dei personaggi principali nella Fase 4

Fonte: The Richest

#RomaFF13: Millennium – Quello che non uccide, il red carpet della premier mondiale

Si è svolta nell’ambito della Festa del Cinema di Roma la premiere mondiale di Millennium – Quello che non uccide, il nuovo film diretto da Fede Alvarez e basato sul quarto romanzo postumo di Millennium, l’opera letteraria di Stieg Larsson.

In occasione dell’importante serata, hanno sfilato sul tappeto rosso dell’Auditorium Sverrir Gudnason, Sylvia Hoeks, Claire Foy, Fede Alvarez, Synnove Macody Lund e Andreja Pejic. Ecco le Foto di Aurora Leone per Cinefilos.it

Millennium – Quello che non uccide, recensione del film con Claire Foy

Avengers 4: un esilarante video virale ESIGE l’uscita del trailer

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Il canale Youtube di Kirk Deveyck ha pubblicato un esilarante video in cui il titolare del canale e un suo amico esigono dalla Marvel l’uscita del trailer di Avengers 4, o almeno di conoscere il titolo del film!

Un video divertente e folle che dà voce a tutti i fan intorno al mondo che non aspettano altro che tornare al cinema per scoprire quale sarà la sorte dei Vendicatori e se Thanos sarà mai sconfitto.

Eccolo di seguito!

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Fonte: Kirk Deveyck

Oscar 2019: la short list per i candidati alla nomination al miglior film d’animazione

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È stata annunciata la shortlist di candidati per la corsa alla nomination agli Oscar 2019 nella categoria miglior film d’animazione. Stando a quanto riporta Deadline, i titoli sono 25 e tra pellicole più o meno ricercate, spiccano i titoli di grande richiamo quali, ovviamente, Gli Incredibili 2, Hotel Transylvania, Ralph Spacca Internet, ma anche pellicole d’animazione più ricercate e fuori dal coro, come il bellissimo L’Isola dei Cani di Wes Anderson, già Orso d’Argento a Berlino.

Non sappiamo se anche quest’anno la Pixar confermerà il suo strapotere, ma sembra che la concorrenza sia molto debole e che, come è accaduto anche nel passato recente, l’Academy non sia ancora pronta ad accogliere strumenti linguistici, nel campo dell’animazione, che si distanziano anche poco dal solco profondo scavato da Disney e Pixar negli anni.

Di seguito la lista completa:

“Ana y Bruno”
“Il Grinch”
“I Primitivi”
“Fireworks”
“Have a Nice Day”
“Hotel Transylvania 3: Summer Vacation”
“Gli Incredibili 2”
“L’isola dei cani”
“The Laws of the Universe – Part I”
“Liz and the Blue Bird”
“Lu over the Wall”
“MFKZ”
“Maquia: When the Promised Flower Blooms”
“Mirai”
“The Night Is Short, Walk on Girl”
“On Happiness Road”
“Ralph Breaks the Internet”
“Ruben Brandt, Collector”
“Sgt. Stubby: An American Hero”
“Sherlock Gnomes”
“Smallfoot”
“Spider-Man: Into the Spider-Verse”
“Tall Tales”
“Teen Titans Go! To the Movies”
“Tito and the Birds”

Oscar 2019: 87 Paesi nella corsa alla nomination al Miglior Film Straniero

Le nomination saranno annunciate ufficialmente il 22 gennaio 2019, mentre la cerimonia di assegnazione dei 91° Academy Awards si svolgerà il 24 febbraio al Dolby Theatre.

Fonte: Deadline

Leonardo DiCaprio sarà di nuovo protagonista per Martin Scorsese

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Leonardo DiCaprio sarà di nuovo protagonista per Martin Scorsese

Leonardo DiCaprio tornerà a recitare per Martin Scorsese in un film tratto da Killers of the Flower Moon, libro uscito nel 2017 dal giornalista del New Yorker, David Grann. Alla produzione del film c’è la Imperative Entertainment, che giocò d’anticipo e acquistò i diritti prima ancora che uscisse il libro. A firmare la sceneggiatura, invece, c’è Eric Roth, già premio Oscar per Forrest Gump, e autore cinematografico molto riconosciuto ad altissimi livelli.

Ecco cosa ha dichiarato Martin Scorsese: “Quando ho letto il libro di Grann, ho subito iniziato a vederlo – le persone, gli ambienti, l’azione – e sapevo che avrei dovuto farne un film”. Il libro è in Oklahoma negli anni Venti: parla di un gruppo di nativi americani che scoprirono di avere del petrolio nelle loro terre, diventarono ricchi e furono poi uccisi uno a uno. Fu il primo grande caso di cui dovette occuparsi l’FBI, creata da poco.

Once Upon a Time in Hollywood: Leonardo DiCaprio e Brad Pitt nella prima foto

Mentre Scorsese è reduce dall’Incontro emozionante con il pubblico della Festa del Cinema di Roma, e aspettiamo ancora in suo The Irishman su Netflix, Leonardo DiCaprio è al momento impegnato con le riprese di Once Upon a Time in Hollywood, il nuovo film di Quentin Tarantino.

Per attore e regista, entrambi premi Oscar, si tratta della sesta collaborazione, dopo Gangs of New York, The Aviator, The Departed, Shutter Island e The Wolf of Wall Street.

Zack Snyder rivela una parte del finale originale di Justice League

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Dopo i concept di Batman e Flash, Zack Snyder si è fatto di nuovo sentire dai suoi fan in merito a Justice League, questa volta commentando quello che doveva essere il finale originale del film. L’argomento in questione, questa volta, riguarda il finale del film e l’originale idea che aveva il regista, idea che non ha potuto portare a termine a causa del suo allontanamento dal progetto.

Un fan su Vero ha postato un fermo immagine di Justice League che mostrava la squadra completamente radunata mentre guardava verso l’alto. A giudicare dalla grande quantità di schermo verde, la scena doveva essere relativa al terzo atto del film, quello che più di tutti ha previsto un massiccio utilizzo di CGI. Il fan ha se il regista poteva commentare in qualche modo la foto che lui aveva postato sul social, e Zack Snyder non lo ha per niente deluso. Così, Snyder ha rivelato che l’immagine è tratta dal finale della Justice League, in cui, nel suo disegno iniziale, la squadra attraversava un boomdotto.

Zack Snyder voleva uccidere Batman in uno dei sequel di Justice League

Il boomdotto è un portale immaginario del mondo dei fumetti DC Comics creato da Jack Kirby, e a quanto pare Snyder avrebbe voluto inserirlo nel film per (forse) sviluppare in futuro l’idea e sfruttarla per i suoi altri due film.

Con l’allontanamento di Zack Snyder, il franchise ha perso l’identità che si stava costruendo, una identità non molto gradita dalla maggioranza dei fan ma che manteneva comunque una coerenza nella rappresentazione cinematografica dei personaggi. Adesso gli eroi DC al cinema hanno preso strade complicate e non sappiamo se mai si riuscirà a vederli di nuovo insieme sul grande schermo, magari con un esito migliore.

Beautiful Anticipazioni: Giovedì 25 ottobre 2018

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Beautiful Anticipazioni: Giovedì 25 ottobre 2018

Le anticipazioni delle nuove puntate di Beautiful, la saop che va in onda alle ore 13.40 su Canale 5. Di seguito le anticipazioni di oggi Giovedì 25 ottobre 2018.

Nella puntata di oggi Hope rivela a Steffy il nome dell’albergo in cui Liam sta alloggiando. Steffy, senza esitare, corre subito da lui decisa ad implorare per l’ennesima volta il suo perdono. Nel frattempo anche Wyatt è andato a trovare Liam. Il giovane spera di convincere il fratellastro a non rinunciare al matrimonio con Steffy solo per un errore. Wyatt gli chiederà di perdonarla in nome del bambino che porta in grembo.

Beautiful Anticipazioni

Beautiful (The Bold and the Beautiful) è una soap opera statunitense, creata da William J. Bell e Lee Phillip Bell per la CBS, che va in onda dal 23 marzo 1987.

La soap viene trasmessa in circa 100 paesi ed è seguita da 300 milioni di spettatori in tutto il mondo ogni giorno con punte di 500 milioni, ed è la soap opera più seguita al mondo. Ha vinto negli anni 31 Daytime Emmy Awards di cui 3 consecutivi come Miglior serie drammatica del daytime (nel 2009, nel 2010 e nel 2011).

In Italia la soap è trasmessa dal 4 giugno 1990, prima su Rai 2 ed in seguito, dal 5 aprile 1994, su Canale 5.

Nell’ultima stagione, del cast iniziale del 1987 sono rimasti solo due attori: John McCook (Eric Forrester) e Katherine Kelly Lang (Brooke Logan, il personaggio più presente nella storia della soap). Altri attori che hanno fatto parte del cast sin dalla prima puntata per molto tempo sono stati Susan Flannery (Stephanie Douglas Forrester) e Ronn Moss (Ridge Forrester), entrambi hanno però lasciato il cast nel 2012 (il personaggio di Ridge è poi ritornato nel 2013, ma interpretato da un nuovo attore, Thorsten Kaye); altre attrici che hanno partecipato a gran parte degli episodi della soap sono state Darlene Conley (Sally Spectra) nel cast fisso dal 1989 al 2007 (anno di morte dell’attrice) e Hunter Tylo (Taylor Hamilton) nel cast fisso dal 1990 al 2002 e dal 2005 al 2013, con apparizioni da guest star nel 2014.

 

Il Segreto Anticipazioni: giovedì 25 ottobre 2018

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Il Segreto Anticipazioni: giovedì 25 ottobre 2018

Nuove news su Il Segreto che va in onda alle ore 18.45. su Canale 5. Di seguito le anticipazioni di oggi giovedì 25 ottobre 2018.

Nella puntata Emilia Alfonso, accusati senza prove valide dal Generale del tentato omicidio di Fe, sono segregati in un carcere abbandonato, dove sono ormai da giorni costretti a subire la violenza psicologica del loro aguzzino che, non contento, ha deciso di accusarli di essere traditori della patria.

Emilia ed Alfonso, in prigione, subiscono le tremende minacce del Generale Perez de Ayala. A Raimundo e Matias è impedito fargli visita, così come a Don Berengario Don AnselmoMauricio, intanto, è al capezzale di Fe e spera che la donna si riprenda al più presto così da testimoniare in favore di Emilia ed Alfonso. Prudencio mette in atto il suo piano e si introduce, di nascosto, nell’abitazione di Julieta e mentre lei dorme, avvelena il cibo. Matias, provocato dal Generale, lo affronta con coraggio pretendendo di poter far visita a Emilia ed Alfonso. Il Generale non rifiuta, ma chiede un giorno per rifletterci.

Anticipazioni Il Segreto

Il segreto (El secreto de Puente Viejo) è una soap opera spagnola prodotta da Boomerang TV e creata da Aurora Guerra, che viene trasmessa dal 23 febbraio 2011 sulla rete televisiva Antena 3. In Italia va in onda dal 10 giugno 2013 su Canale 5.

La serie ruota attorno alle vicissitudini della ricca stirpe dei Montenegro, una famiglia dell’alta borghesia che vive in un piccolo paese del nord della Spagna, con la perfida matriarca Donna Francisca Montenegro, vedova di Salvador Castro, che trama costantemente contro coloro che osano affrontare il suo potere.

Il segreto – La storia inizia nel 1902 con l’arrivo, a Puente Viejo, della levatrice Pepa Balmes. Pepa continua a vivere con difficoltà dato che, anni prima, il padrone della casa in cui prestava servizio, Carlos Castro, figliastro di Francisca, e fratellastro di Efren, Soledad, e Tristan l’aveva sedotta facendola rimanere incinta, e le aveva poi portato via il figlio per consegnarlo alla legittima moglie che aveva appena avuto un aborto. Pepa conoscerà e si innamorerà di Tristan, figlio di Raimundo e Donna Francisca e fratello di Efren, Sebastian ed Emilia, e Soledad che vive alla Villa con sua sorella, sua moglie Angustias e loro figlio Martin.

Dopo la morte di Angustias, Pepa scopre che Martin è in realtà il figlio che le era stato rubato anni prima. Nonostante gli sforzi di Francisca e del malvagio Olmo Mesia, fratellastro di Pepa, Tristan (figlio illegittimo di Francisca e Raimundo Ulloa) finisce per consumare il suo amore con Pepa. I due poi si sposano e Pepa partorisce i gemelli Aurora e Bosco. Intanto Bosco viene sequestrato da una misteriosa ragazza e Pepa muore subito dopo il parto.

Marvel: 10 personaggi che il cinema ha reso migliori rispetto ai fumetti

Portare al cinema i supereroi Marvel rappresenta una sfida per produttori, registi e sceneggiatori e non è un lavoro da poco, visto che il processo di adattamento comporta decisioni importanti. Il personaggio deve assomigliare esattamente a quello del fumetto, o è meglio che il MCU lasci la propria impronta? Alcuni sono stati cambiati in modo tale da rendere i film più realistici, aggiornando eroi un po’ troppo retrò e stereotipi oramai superati. Alcuni, invece, non hanno avuto bisogno di modifiche, e l’universo cinematografico Marvel li ha rappresentati alla perfezione.

Quali sono stati però i cambiamenti più riusciti? Ecco i 10 personaggi Marvel che il cinema ha reso migliori rispetto alla controparte dei fumetti:

GAMORA

Non si può negare che la maggior parte dei personaggi femminili (sia eroi che villain) siano ritratti nei fumetti Marvel con costumi fin troppo “rivelatori” e spesso succinti perché filtrati dal punto di vista maschile. La storia di questa arte ci insegna che questo aspetto è dovuto principalmente al fatto che la maggior parte dei fan sono uomini, dunque gli editori vogliono fare appello al loro pubblico il più possibile.

Gamora è allora un perfetto esempio di come il look del personaggio possa essere completamente cambiato rispetto all’originale sul grande schermo: la sua controparte indossava due cinture e un paio di stivali alti fino alla coscia, e occasionalmente un body attillato. L’eroina di Guardiani della Galassia interpretata da Zoe Saldana ha invece svariati completi in pelle che le coprono quasi tutto il corpo, dandole un look da vera badass.

CROSSBONES

Se escludiamo Teschio Rosso, i villain di Capitan America non sono molto iconici, il che ha dimezzato il catalogo di personaggi principali disponibili per l’utilizzo nel Marvel Cinematic Universe e dato maggiore spazio ai cattivi minori come Crossbones, apparso all’inizio di Captain America: Civil War.

Tuttavia bisogna riconoscere che la versione del MCU di questo villain è una delle migliori  mai adattate per il grande schermo, a partire dal costume con quel disegno dell’osso trasformato in vernice spray sulla sua armatura.

L’originale dei fumetti venne creato alla fine degli anni ’80/primi anni ’90 con un design che includeva il simbolo del teschio sul petto.

FALCON

Falcon è un personaggio importante – se non fondamentale – nella storia dei fumetti di Captain America e degli Avengers, motivo per cui si è guadagnato un posto d’onore anche nell’universo dei Marvel Studios. E per adattarlo sul grande schermo registi e produttori hanno cercato di cambiare tutto ciò che non funzionava nel costume originale, giudicato da molti “orribile”.

Gli addetti ai lavori hanno così trasformato l’uniforme del supereroe in una tuta militare high-tech che fosse sia un omaggio alla fonte, sia moderno e aggiornato alle nuove tecnologie.

ULYSSES KLAW

Andy Serkis è un attore eccezionale che ha fatto spesso ricorso alla performance capture nella sua carriera, tuttavia nemmeno le tecnologie più avanzate lo avrebbero salvato se avesse dovuto indossare il costume originale di Ulysses Klaw in Black Panther. Fortunatamente la versione è stata modificata per l’adattamento dei Marvel Studios.

La controparte dei fumetti di Klaw aveva un’uniforme rossa attillata con mutande viola più un grosso artiglio metallico come mano. Insomma qualcosa di difficilmente replicabile.

STAR-LORD

Star-Lord ha debuttato sulle pagine della Marvel comics nel 1976, diventando un personaggio di spicco soltanto nel crossover di Annientamento, quando l’universo Marvel venne invaso da Annihilus e tutti gli eroi cosmici dovettero collaborare per fermarlo. All’epoca l’outfit indossato da Peter Quill sembrava ispirarsi ad un design gotico Raygun, somigliante alle uniformi di una futuristica polizia con aggiunto un elmetto d’oro.

Molto diverso, e sicuramente più funzionale il costume dell’adattamento cinematografico, che ricorda da lontano il look di Han Solo in Star Wars.

ZEMO

La versione del Barone Zemo apparsa in Captain America: Civil War ha sovvertito ciò che il pubblico immaginava per il personaggio pensando alla controparte dei fumetti. Sullo schermo Helmut Zemo ha quasi sconfitto i Vendicatori senza usare superpoteri o gadget, poiché tutto ciò di cui aveva bisogno era la sua intelligenza e la sua sete di vendetta.

L’originale invece indossava un abito a strisce nero e viola e un passamontagna con placche dorate sulla testa, accantonato dai produttori e gli artisti dei Marvel Studios (fortunatamente).

YONDU

Se Michael Rooker fosse stato obbligato a indossare lo stesso costume di Yondu dei fumetti, allora ci sarebbe stata una sovrapposizione con un altro look di un altro personaggio dei Guardiani della Galassia, la cui controparte aveva un’uniforme essenzialmente uguale. Stiamo parlando di Gamora, già menzionata prima nell’articolo, e del fatto che il suo outfit somigli in modo impressionante a quello di Yondu: due cinture ed enormi imbottiture per le spalle e un paio di stivali associati ad una massiccia cintura dorata.

AVVOLTOIO

I produttori di Spider-Man: Homecoming sono stati facilitati nella creazione del look di Avvoltoio poiché era davvero difficile fare peggio dell’originale. La controparte dei fumetti non aveva il fantastico design da pilota della Seconda Guerra Mondiale (poi migliorata con gadget high-tech), e inoltre faceva sembrare il villain molto meno minaccioso di quanto lo sia stato Michael Keaton nel film.

SCARLET WITCH

Quando i fan hanno scoperto che Scarlet Witch sarebbe apparsa nel MCU leggermente “revisionata” rispetto all’originale, non avevano idea dei cambiamenti radicali che la produzione aveva effettuato sul costume della supereroina. Vi ricordiamo che nei fumetti Wanda Maximoff indossa poco più che un costume da bagno o corsetto rosso, un paio di stivali rossi luminosi e un copricapo con le corna.

Per fortuna la versione cinematografica di Scarlet Witch ha tolto quasi tutto, lasciando la giacca di pelle rossa come segno distintivo, con una combinazione di gonna e stivali o di pantaloni.

OCCHIO DI FALCO

Sperando di rivederlo in azione e protagonista in Avengers 4, Occhio di Falco è stato il grande assente di Infinity War e meriterebbe lo spazio che merita nonostante non sia supportato da superpoteri e origini cosmiche. L’unico modo in cui i produttori del MCU hanno finora dimostrato il loro amore per il personaggio è dandogli un costume più bello di quello dei fumetti che ha reso omaggio all’originale mantenendo il colore viola.

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Fonte: ScreenRant

Thanos: come si è evoluto il suo look negli anni

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Thanos: come si è evoluto il suo look negli anni

Una nuova foto dal backstage di The Avengers di Joss Whedon (2012) rivela uno sguardo ravvicinato al Thanos che abbiamo visto nella scena post-credits di quel film. La Fase 1 del Marvel Cinematic Universe è stata dedicata a introdurre al pubblico una nuova Era di supereroi, culminando poi nella prima riunione dei Vendicatori, per difendere New York dall’attacco di Loki. Tuttavia, alla fine del film, è diventato chiaro come Loki fosse soltanto una mera pedina nel gioco di un più abile e potente giocatore: il Titano Pazzo.

La sua prima apparizione risale alla scena mid-credits di The Avengers, ma abbiamo dovuto aspettare altri due anni per vederlo per la prima volta sul grande schermo in tutto il suo splendore. Nel 2014, Guardiani della Galassia di James Gunn lo ha reso il villain contro cui i protagonisti si sono battuta, con Ronan l’Accusatore come ennesima marionetta, come era accaduto con Loki. Il personaggio è poi comparso nella scena post credits di Avengers: Age of Ultron, e infine in Infinity War, con Josh Brolin alle prese con un ruolo a tutto tondo, cosa che ha reso il Thanos il vero e proprio protagonista del film.

Adesso Ironhead Studios ci fa fare un balzo indietro nel tempo, a quando Thanos è comparso per la prima volta sul grande schermo, in quella brevissima e inquietante scena, di cui si ricorda soprattutto il sorriso maligno del personaggio. Nella foto pubblicata su Instagram, vediamo Damion Poitier, primo interprete del personaggio, con il trucco prostetico, realizzato da Jose Fernandez nel 2011. Nel corso degli anni si è creduto che quella scena di Thanos fosse completamente in CGI, invece adesso abbiamo la conferma che il trucco era effettivamente practical e che Poitier indossava davvero un trucco pesantissimo.

Qualche tempo dopo l’uscita del film, Poitier ha rivelato in un’intervista che non sapeva che avrebbe interpretato Thanos. Dal momento che all’epoca si riteneva che sarebbero stati gli Skrull a comparire nel film, l’attore pensava che avrebbe interpretato uno di loro, se non proprio Super Skrull. Tutto è cambiato, ovviamente, quando ha cominciato a lavorare al trucco del personaggio. Nonostante il suo lavoro con Thanos sia stato breve, Poitier ha il merito di aver introdotto sul grande schermo uno dei cattivi che la storia del cinema ricorderà.

Ecco la foto:

Il testimone è poi passato a Josh Brolin, che ha interpretato il Titano Pazzo nelle altre occasioni e che tornerà a impersonarlo anche in Avengers 4, prossimo film in cui lo vedremo alle prese con le conseguenze del suo successo di Infinity War.

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Fonte: Ironhead Studios

#RomaFF13: il tappeto rosso di Stan & Ollie con Reilly e Coogan

John C. Reilly e Steve Coogan hanno portato alla Festa del Cinema di Roma Stan & Ollie, il nuovo film che li vede protagonisti nei panni dei due comici Stan Lauren e Oliver Hardy.

Di seguito, le foto dal red carpet su cui hanno sfilato gli attori, in compagnia del regista Jon S. Baird.

Finita l’epoca d’oro che li ha visti re della comicità, vanno incontro a un futuro incerto. Il pubblico delle esibizioni è tristemente esiguo, ma i due sanno ancora divertirsi insieme, l’incanto della loro arte continua a risplendere nelle risate degli spettatori, e così rinasce il legame con schiere di fan adoranti. Il tour si rivela un successo, ma Laurel e Hardy non riescono a staccarsi dall’ombra dei loro personaggi, e fantasmi da tempo sepolti, uniti alla delicata salute di Oliver, minacciano il loro sodalizio. I due, vicini al loro canto del cigno, riscopriranno l’importanza della loro amicizia.

Stanlio e Ollio, recensione del film con John C. Reilly e Steve Coogan

#RomaFF13: Sigourney Weaver porta di Ghostbusters sul red carpet

#RomaFF13: Sigourney Weaver porta di Ghostbusters sul red carpet

Volto iconico del cinema, donna bellissima, spirito vivace, Sigourney Weaver è stata l’ospite d’onore alla Festa del Cinema di Roma nella serata di mercoledì 24. L’attrice ha incontrato il pubblico di fan e ad accompagnarla, sul tappeto rosso dell’Auditorium, c’erano ovviamente gli Acchiappafantasmi, una compagine di fan perfettamente mascherati, a omaggiare uno dei tanti film di culto in cui ha recitato Sigourney.

Ecco le foto di Aurora Leone dal red carpet: