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A Star Is Born finalmente in home video

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A Star Is Born finalmente in home video

Debutterà dal 12 Febbraio in DVD, Blu-ray e 4K UHD A Star Is Born, film nominato a ben 8 Premi OscarBradley Cooper, per la prima volta alla regia, e la stella del pop Lady Gaga uniscono i loro notevoli talenti per narrare la travolgente e appassionante storia di Jack e Ally: due anime destinate all’arte e ad incontrarsi sul palco come nella vita. Tra i contenuti speciali, ci sarà anche un bonus di circa 10 minuti con delle inedite performance musicali di Bradley Cooper e Lady Gaga, inclusi i brani “Baby What You Want Me To Do,” “Midnight Special” e “Is That Alright.”.

Dopo aver vinto il Golden Globe nella categoria “Miglior canzone originale” per “Shallow”, cantata da Lady Gaga e Bradley Cooper, A Star Is Born ha ottenuto otto nomination agli Oscar, nelle categorie Miglior film, Miglior attore protagonista per Bradley Cooper, Miglior attrice protagonista per Lady Gaga, Miglior attore non protagonista per Sam Elliott, Migliore sceneggiatura non originale, Miglior fotografia, Miglior canzone originale per “Shallow” e Miglior missaggio sonoro.

A Star Is Born sarà disponibile anche in un’edizione Steelbook Blu-ray e in un cofanetto ad edizione limitata contenente il DVD, l’album della colonna sonora ed un booklet con le immagini del film: il perfetto regalo di San Valentino per rivivere insieme le emozioni di questo grande film.

Salutato da Rolling Stone America come “impenetrabilmente perfetto”, la colonna sonora di A Star Is Born è stata pubblicata il 5 ottobre in tutto il mondo. Il doppio album certificato Oro in Italia contiene brani originali firmati da Lady Gaga (6 Grammy Award all’attivo) e Bradley Cooper (4 nomination all’Oscar). Il primo singolo estratto dal disco è stato “SHALLOW”, brano scritto da Lady Gaga, Mark RonsonAnthony Rossomando, e Andrew Wyatt e che ha trionfato nella categoria Miglior Canzone Originale ai Golden Globe 2019. In Italia, dove il singolo “Shallow”è stato certificato disco di Platino, la colonna sonora ha debuttato nella Top10 dei dischi più venduti nel nostro paese dopo essere arrivata in vetta alla classifica iTunes e nella Top3 delle vendite di Amazon Italia.

In questa nuova interpretazione dell’iconica e classica storia d’amore Bradley Cooper, nominato cinque volte agli Oscar, fa il suo debutto alla regia e condivide la scena con la pluri-premiata superstar della musica e candidata all’Oscar Lady Gaga, nel suo primo ruolo da protagonista in un film.

Il film vede anche il debutto alla regia per Cooper. In questa nuova rivisitazione della leggendaria e tormentata storia d’amore, Cooper interpreta il musicista di successo Jackson Maine che scopre, e si innamora della squattrinata artista Ally. Lei ha da poco chiuso in un cassetto il suo sogno di diventare una grande cantante… fin quando Jack la convince a tornare sul palcoscenico. Ma mentre la carriera di Ally inizia a spiccare il volo, il lato privato della loro relazione sta perdendo colpi a causa della battaglia che Jack conduce contro i suoi demoni interiori.

Il film vede nel cast anche Andrew Dice Clay, con Dave Chappelle e il candidato all’Oscar Sam Elliott. Oltre a interpretare Ally, Gaga esegue le canzoni originali del film insieme a Bradley Cooper, brani che hanno scritto assieme a una squadra di artisti tra cui Lukas Nelson, Jason Isbell e Mark Ronson. La musica è scritta apposta per il film e tutte le parti vocali sono state registrare live durante le riprese.

Il 4K Ultra HD di A Star Is Born supporterà il Dolby Vision HDR che espande sensibilmente la palette di colori, la gamma di contrasto e utilizza metadata dinamici per ottimizzare automaticamente l’immagine, adattandola a ogni schermo, fotogramma per fotogramma.

Shortcut: al via le riprese del film

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Shortcut: al via le riprese del film

Sono iniziate a Roma le riprese di Shortcut, ad annunciarlo la società di produzione Play Entertainment, guidata da Simona Ferri e Marco Tempera, in co-produzione con Camaleo e Sternenberg Films.

Shortcut sarà diretto da Alessio Liguori e scritto da Daniele Cosci, entrambi co-fondatori di Mad Rocket Entertainment insieme ad Alessandro Risuleo e Simone Bracci, produttori esecutivi del film.

Si tratta di un adventure-fantasy-horror e racconta la storia di cinque cinque ragazzi rimangono intrappolati all’interno dello scuolabus che li sta riportando a casa, dopo che un essere misterioso ha invaso la carreggiata e li ha costretti a barricarsi all’interno. È notte e sono soli in mezzo a una strada di campagna deserta. Mentre il tempo scorre, dovranno unire le loro forze per cercare di sempre di sopravvivere a quell’entità sconosciuta.

Shortcut narra una storia d’amicizia e coraggio che si svolge nella delicata fase adolescenziale in cui l’immaginazione e le paure più ancestrali stanno per lasciare spazio a un mondo concreto fatto di responsabilità, relazioni e valori indissolubili.

Shortcut set

Il protagonista di Shortcut è il giovane attore Jack Kane, nome che verrà presto ricordato dal pubblico italiano in quanto interprete principale del quinto capitolo della saga di Dragonheart, diretto da Ivan Silvestrini e prodotto da Raffaella De Laurentiis per Universal Studio Entertainment.

Ad affiancarlo un cast internazionale che vede anche attori italiani come Mino e Teo Caprio (I Medici – 2° stagione), Zak Sutcliffe, noto per la serie Casualty per BBC, e David Keyes, presente nel cast di Pirati dei CaraibiLa Maledizione del forziere fantasma. Oltre a loro, spiccano i nomi dei giovani Sophie Oliver, Molly Dew, Zanda Emlano e dell’attore Terence Anderson.

César 2019: le nomination degli Oscar francesi

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César 2019: le nomination degli Oscar francesi

Anche la Francia ha annunciato i nominati ai prestigiosi premi nazionali, equivalente degli Oscar, che coronano la stagione di cinema appena trascorsa, i César 2019, e di seguito ecco le nomination. Il premio viene tradizionalmente consegnato nella stessa settimana degli Oscar, in genere durante il fine settimana precedente.

Ecco i nominati ai César 2019

MIGLIOR FILM
La Douleur
En Liberté
Les Frères Sister
Le Grand Bain
Guy
Jusqu’à la garde
Pupille

MIGLIOR ATTRICE
Elodie Bouchez, Pupille
Cécile de France, Mademoiselle de Joncquières
Léa Drucker, Jusqu’à la garde
Virginie Efira, Un amour impossible
Adèle Haenel, En liberté!
Sandrine Kiberlain, Pupille
Mélanie Thierry, La douleur

MIGLIOR ATTORE
Edouard Baer, Mademoiselle de Joncquières
Romain Duris, Nos Batailles
Vincent Lacoste, Amanda
Gilles Lellouche, Pupille
Alex Lutz, Guy
Pio Marmaï, En liberté!
Denis Ménochet, Jusqu’à la garde

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Isabelle Adjani, Le monde est à toi
Leila Bekhti, Le grand bain
Virginie Efira, Le grand bain
Audrey Tautou, En liberté!
Karin Viard, Les chatouilles

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Jean-Hugues Anglade, Le grand bain
Damien Bonnard, En liberté!
Clovis Cornillac, Les chatouilles
Philippe Katerine, Le grand bain
Denis Podalydès, Plaire, aimer et courir vite

MIGLIOR REGIA
Emmanuel Finkiel, La Douleur
Pierre Salvadori, En liberté
Jacques Audiard, Les Frères Sisters
Gilles Lellouche, Le Grand Bain
Alex Lutz, Guy
Xavier Legrand, Jusqu’à la Garde
Jeanne Herry, Pupille

MIGLIOR OPERA PRIMA
L’amour flou di Romane Bohringer e Philippe Rebbot
Jusqu’à la garde di Xavier Legrand
Les chatouilles di Andréa Bescond e Éric Métayer
Sauvage di Camille Vidal-Naquet
Shéhérazade di Jean-Bernard Marlin

MIGLIOR DOCUMENTARIO
America
De chaque instant
Le grand bal
Ni juge ni soumise
Le procès contre mandela et les autres

MIGLIOR FOTOGRAFIA
La Douleur
Les Frères sister
Le Grand Bain
Jusqu’à la garde
Mademoiselle de Joncquières

MIGLIOR FILM STRANIERO
Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Capharnaüm
Cold War
Girl
Hannah
Our Struggles
Un affare di famiglia

MIGLIOR ADATTAMENTO
André Bescond e Eric Métayer per Les Chatouilles
Emmanuel Finkiel per La douleur
Jacques Audiard, Thomas Bidegain per Les frères Sisters
Emmanuel Mouret per Mademoiselle de Joncquières
Catherine Corsini e Laurette Polmanss per Un amour impossible

MIGLIORI COSTUMI
Anaïs Romand, Sergio Ballo, La douleur
Pierre-Yves Gayraud, L’empereur de Paris
Miléna Canonero, Les frères Sisters
Pierre-Jean Larroque, Mademoiselle de Joncquières
Anaïs Romand, Un peuple et son roi

MIGLIOR SCENOGRAFIA
La douleur
L’empereur de Paris
Les frères Sisters
Mademoiselle de Joncquières
Un peuple et son roi

Frozen 2: le teorie dei fan sul sequel

Frozen 2: le teorie dei fan sul sequel

Manca meno di un anno all’uscita di Frozen 2 (fissata per il 27 novembre 2019), atteso sequel delle avventure di Elsa e Anna di cui sappiamo poco o niente. Per questo motivo i fan hanno iniziato a formulare da soli alcune teorie sulla trama del film.

Vi riportiamo qui sotto le più intriganti:

Olaf troverà l’amore

Frozen - Le Avventure di Olaf

Qualcosa potrebbe sciogliersi nel freddo regno di Arendelle, e non stiamo parlando del paesaggio innevato ma del cuore di Olaf: il simpatico pupazzo di neve troverà finalmente la sua dolce metà nel sequel di Frozen? Possibile, secondo alcuni fan.

Per ora non abbiamo nessun indizio ufficiale, dunque ci si basa unicamente sulla fantasia; forse la nuova fidanzatina di Olaf sarà un altro pupazzo, oppure una ragazza in carne e ossa? O forse un troll, tanto per solleticare l’attenzione degli spettatori?

Il matrimonio reale

Non si può dire che il percorso sentimentale della principessa Anna sia iniziato con il piede giusto, tuttavia una volta scoperte le vere intenzioni di Hans, la ragazza ha trovato l’amore nell’amico d’infanzia Kristoff.

Il personaggio rappresenta tutto ciò che si può desiderare in un futuro marito: gentilezza, simpatia, forza. E sappiamo quanto la Disney ami mettere in piedi epici matrimoni reali… ne avremo un assaggio già nel sequel di Frozen? Sven sarebbe il testimone perfetto e Olaf potrebbe officiare la cerimonia!

Fuoco e ghiaccio

elsa frozen

Ogni eroe (o eroina) della Disney ha bisogno di un nemico da superare per giungere ad una piena consapevolezza di sè, ma in Frozen è stato raccontato che la più grande battaglia da combattere, almeno per Elsa, è quella con se stessa.

Ora che la regina di ghiaccio ha ottenuto il pieno controllo del suo potere e delle sue emozioni, un nuovo cattivo dovrebbe arrivare in città. I fan pensano che sarà una donna e che sarà rappresentata dall’elemento del fuoco…

Il ritorno di Hans

Il principe Hans è stata la grande sorpresa di Frozen, passato dal sembrare il principe dei sogni a uno dei maggiori antagonisti delle due sorelle. Sono in molti a credere che tornerà nel sequel, non più cattivo ma con un’intenzione diversa.

Le teorie ipotizzano che Hans farà ritorno ad Arendelle come uomo cambiato e salverà le protagoniste dalla prossima minaccia. Altri pensano che conquisterà il cuore della regina Elsa (assai improbabile visti gli eventi del primo film)…

La “sorella” estate

elsa frozen

Arrivare a controllare i propri poteri è stato il punto cruciale della trama di Frozen e dell’esperienza personale di Elsa, dunque è possibile che nel sequel vedremo Anna passare attraverso lo stesso sviluppo.

Elsa è nata come figlia del ghiaccio, mentre sua sorella potrebbe essere nata sotto il segno dell’estate, quindi avere poteri relativi alla stagione più calda.

Leggi anche – Frozen: dieci cose che non sapevi su Elsa

Fonte: ScreenRant

Spider-Man: Un nuovo universo, c’era anche una scena con Maguire, Garfield e Holland!

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In Spider-Man: Un nuovo universo, gli esperimenti di Wilson Fisk con un acceleratore di particelle e universi paralleli si traducono in Miles Morales che incontra una varietà di Spider-Persone, tra cui un Peter Parker più anziano che guida e insegna a Miles come essere Spider-Man.

In una recente intervista, il co-sceneggiatore e regista del film (nominato agli Oscar come miglior film d’animazione e principale contender di categoria), Rodney Rothman, ha rivelato di aver scritto una scena che avrebbe visto tutti e tre gli Spider-Men live action nel film d’animazione.

“Ho scritto una scena che li aveva tutti, c’erano Tom Holland e Andrew Garfield e Tobey Maguire nella stessa scena – ha detto Rothman a The Q & A con Jeff Goldsmith – Non voglio scendere nei dettagli, ma ho scritto quella scena”.

Tobey Maguire ha interpretato Spider-Man nella trilogia di film diretti da Sam Raimi, la sua ultima interpretazione è stata nel 2007. Andrew Garfield è stato invece Spider-Man nei film The Amazing Spider-Man (1 e 2) di Marc Webb, la sua ultima apparizione è del 2014. Tom Holland è l’attore in carica per il ruolo di Spider-Man e riprenderà il personaggio in Avengers: Endgame e Spider-Man: Far From Home.

Con il successo di Un nuovo universo, non dovrebbero meravigliare eventuali sequel, e sarebbe molto bello se in uno di questi questa scena trovasse la sua via per arrivare sul grande schermo!

Diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman, Spider-Man: Un nuovo universo vede protagonisti, nel cast vocale originale, Shameik Moore, Brian Tyree Henry, Jake Johnson, Mahershala Ali, Hailee Steinfeld, Liev Schreiber, Luna Lauren Velez, Lily Tomlin, Nicolas Cage, John Mulaney e Kimiko Glenn.

Dumbo, per Colin Farrell, Tim Burton è come “un bambino”

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Dumbo, per Colin Farrell, Tim Burton è come “un bambino”

Colin Farrell fa parte del cast del live action di Dumbo, il prossimo film prodotto dalla Disney e che sarà diretto da Tim Burton. L’attore irlandese colleziona così una nuova collaborazione prestigiosa, dal momento che Burton è l’ennesimo grande regista che lo sceglie per un suo film.

Forte di una seconda giovinezza nella sua carriera, Farrell interpreterà il cuore drammatico del film, il padre dei due bambini protagonisti che cercheranno di difendere il piccolo elefantino volante dalle mire del perfido Michael Keaton.

Parlando con Empire del suo ruolo e del lavoro con Tim Burton, Colin Farrell ha dichiarato: “Tim ha il sospetto che le cose possano diventare troppo sdolcinate”. La star, che interpreta il ruolo di Holt Farrier, un veterano di guerra ingaggiato per prendersi cura del giovane elefante, aggiunge che il regista è un ragazzino nel suo elemento. “Quando Tim viene da te per darti i suoi suggerimenti e le sue note, è un uomo di 60 anni. Ma quando guarda il suo monitor, è come un bambino. È stato bello vedere quel livello di coinvolgimento”.

Sempre Empire, diffonde una nuova immagine dal film, che mostra l’elefantino protagonista spiccare il volo sotto al tendone del circo:

La trama di Dumbo

Il proprietario del circo Max Medici (Danny DeVito) arruola l’ex star Holt Farrier (Colin Farrell) e i suoi figli Milly (Nico Parker) e Joe (Finley Hobbins) per prendersi cura di un elefante appena nato le cui orecchie enormi lo rendono un’attrazione, in un circo già in difficoltà. Ma quando scoprono che Dumbo può volare, tutto il circo trae giovamento da questo fenomeno, attirando l’imprenditore V.A. Vandevere (Michael Keaton), che recluta lo strano pachiderma per la sua più nuova, grandiosa avventura per l’intrattenimento, Dreamland. Dumbo sale a nuove vette accanto a un’affascinante e spettacolare artista aerea, Colette Marchant (Eva Green), finché Holt scopre che sotto la sua patina lucida, Dreamland è piena di oscuri segreti.

Nel cast umano di Dumbo protagonisti Eva Green, Michael Keaton, Colin Farrell, Danny DeVito, Alan Arkin e DeObia Oparei. Prodotto da Justin Springer (Tron: Legacy, Oblivion) il film è un misto di CGI e Live Action.

Dumbo: il trailer del live action Disney diretto da Tim Burton

Oscar 2019: le reazioni delle star alle nomination

Oscar 2019: le reazioni delle star alle nomination

Nella giornata di ieri sono state annunciate le nomination agli Oscar 2019, giunti alla loro novantunesima edizione, la cui cerimonia di premiazione si terrà il prossimo 24 febbraio.

Di seguito le reazioni delle star, registi, attori e produttore nominati:

Rachel Weisz (La Favorita)

The Favourite

C’è voluto molto coraggio per realizzare questo film che vede tre protagoniste femminili davvero complicate. Solitamente siamo abituati a vedere storie sul dominio maschile, e per ben vent’anni si è rincorsa la possibilità di raccontare un altro punto di vista.

Spike Lee (BlacKkKlansman)

spike lee

Non sono affatto nervoso. Ho girato il film, sono stato nella mia casa in campagna, mi sono stretto la mano, ho baciato i bambini, ho fatto tutte le cose che dovevo fare. Ero in pace con me stesso. Se sei in giro da 30 anni, non sai mai cosa succederà. Ma ho capito che il tempismo è tutto. E questo era il momento giusto per raccontare questa storia che parla direttamente al potere, un potere che oggi ha 800.000 americani disoccupati.

Regina King (Se la strada potesse parlare)

Wow, wow, wow. Non ho altro da dire se non che sono orgogliosa. Orgogliosa del nostro cast, della troupe e del lavoro che abbiamo fatto per raccontarvi questa storia fantastica, e ancora attuale. Sono grata a Barry Jenkins per aver creato questo bellissimo ruolo che nasce dalle grandi parole di James Baldwin. Lavorare con Barry è stato un momento importante della mia carriera e questo riconoscimento è la ciliegina sulla torta”.

Barry Jenkins (Se la strada potesse parlare)

barry jenkins

È un onore essere in compagnia di coetanei e leggende che ammiro. E ancora di più, mi riempie il cuore vedere il nome e il lavoro di James Baldwin associati agli Oscar. A nome della famiglia di Beale Street, i miei infiniti ringraziamenti all’Academy per avermi riconosciuto ancora una volta“.

Sam Elliott (A Star Is Born)

Sono sorpreso. E felice di far parte di questo grande film. Non lo paragonerò a nessuno, ma posso dirvi che Bradley Cooper è un regista brillante. La sua attenzione ai dettagli è immacolata e ed è stato incredibile lavorare insieme.

Emma Stone (La Favorita)

la favorita

Lavorare al fianco delle mie brillanti amiche Olivia Colman e Rachel Weisz insieme all’intero cast è stato a dir poco incredibile. Ero grata ogni giorno e sono onorata di questa nomination. Yorgos ha creato un palazzo in cui tutti ci siamo divertiti a giocare. Sarà per sempre in debito con lui e con tutta la squadra che ha portato questa visione folle alla vita.”

Rami Malek (Bohemian Rhapsody)

bohemian rhapsody recensione

Il film è il risultato di un lavoro collettivo, e queste nomination non solo sono elettrizzanti ma gratificano quanto fatto. Volevo che quella di Bohemian Rhapsody fosse una storia con cui le persone potessero identificarsi, e ci siamo concentrati prima sulla vita di Freddie Mercury e poi sulla musica.

Yalitza Aparicio (Roma)

Roma

Il mio viaggio in Roma è stato straordinario. Come figlia di una lavoratrice domestica e di una donna indigena, mi rende orgogliosa pensare che questo film aiuterà quelli di noi che si sentono invisibili a essere visti. Congratulazioni ad Alfonso, all’intero cast e alla troupe e alla mia cara amica Marina De Tavira“.

Bradley Cooper (A Star Is Born)

A Star Is Born Bradley Cooper

Tutti quelli che hanno lavorato a questo film hanno rischiato, mettendosi in gioco, nella speranza di connettersi alle persone in un modo profondo e intimo. Proprio come è successo a me fin da piccolo con il cinema. Quando ho capito di avere questa opportunità l’ho colta subito, e essere qui è un onore e una responsabilità. L’idea che abbiamo bisogno l’uno dell’altro, il fatto che venga riconosciuta dall’Academy, riconoscere che stamattina, mi rende grato“.

Glenn Close (The Wife)

Glenn Close 2017

Tutto ciò che ha a che fare con questo film è per me sinonimo di gioia. Bjorn Runge è un grande regista e Jonathan Pryce un partner di lavoro ispirato. Sono così orgogliosa di essere in un piccolo film che ha avuto una così grande risonanza, e sono altrettanto fiera di aver condiviso la creazione di questo personaggio con la mia amata figlia Annie.

Richard E. Grant (Can you ever forgive me?)

Non avevo idea di come il pubblico avrebbe reagito al film, perché sulla carta stavamo parlando di persone che stanno fallendo insieme. Sapevamo di aver aftto qualcosa di speciale guardando al modo in cui le persone rispondevano in sala.”

Amy Adams (Vice)

Grazie mille all’Academy per questo riconoscimento. È un onore essere nominata per un film che ho amato. Sono grata a Adam McKay per aver scritto una sceneggiatura così ricca e per aver creato un ambiente di lavoro così meraviglioso. Voglio anche congratularmi con gli altri candidati, i miei colleghi del cast, la troupe e tutti coloro che hanno lavorato così duramente per questo film!

Sam Rockwell (Vice)

Dick Cheney

Dannazione! Sono davvero onorato di essere riconosciuto quest’anno dall’Academy. Vice è un film così speciale e importante e sono felice per Adam McKay, Christian Bale, Amy Adams e Hank Corwin

Alfonso Cuaron (Roma)

alfonso cuaron venezia 75 roma

Sono molto contento. Ma la cosa che mi rende più felice sono le nomination per Yalitza Aparicio e Marina de Tavira. Sono veramente il cuore del film. Se Roma è entrato in contatto con il pubblico, è grazie a loro.

Willem Dafoe (At Eternity’s Gate)

At eternity's Gate

Julian Schnabel ha avuto una visione davvero forte del personaggio, ispirato da tutto ciò che aveva intorno, e vedendo come ha lavorato in studio mi sono sentito come un materiale per lui, la sua tavolozza, e ho adorato trovarmi in quella posizione.

Yorgos Lanthimos (La Favorita)

Desidero ringraziare l’Academy per aver onorato La Favorita in un modo così generoso.  Dopotutto mi sento ancora un estraneo a Hollywood, ma queste nomination mi sembrano un omaggio significativo a ogni persona coinvolta nella realizzazione del film.

Brad Bird (Gli Incredibili 2)

gli incredibili 2 oscar 2019

Abbiamo perso uno dei nostri animatori durante la lavorazione del film, Adam Burke, che aveva lavorato ad ogni mio film d’animazione. È toccante ripensarci dopo questa nomination, perché credo che il suo contributo vivrà per sempre“.

Kevin Feige (Black Panther)

oscar 2019

La parola che continua a venirmi in mente è orgoglio, perché sono orgoglioso di tutti coloro che sono stati coinvolti nel filmStiamo parlando del riconoscimento più importante che un film possa ricevere nel nostro settore, ed qualcosa che ci gratifica immensamente […] Penso che Black Panther sia un film unico raccontato da un regista unico in un momento storico particolare, e grazie al nostro straordinario cast e alla troupe siamo riusciti a dire qualcosa di importante. Ripensando allo scorso anno e all’impatto culturale che questo film ha avuto in tutto il mondo, mi sembra che riconoscimento dell’Academy sia solo l’apice di tutto ciò.”

Rodney Rothman (Spider-Man: Into the Spiderverse)

Spider-Man: Un Nuovo Universo

L’ottimismo è sempre stato al centro del film, perché speriamo che le persone, qualunque sia l’età, sentano di poter realizzare qualcosa di grande. Questo è il cuore del film, una storia piena di speranza, umanità e ottimismo“.

Leggi anche – Oscar 2019: tutte le nomination

Fonte: Variety

Netflix entra nella Motion Picture Association of America

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Netflix entra nella Motion Picture Association of America

Netflix scrive (ancora) una pagina importante nella storia dell’audiovisivo: come riportato dall’Hollywood Reporter, l’impresa entrerà ufficialmente a far parte della Motion Picture Association of America insieme ai sei principali studios di Hollywood (Disney, Fox, Paramount, Sony, Universal e Warner Bros). Si tratta della prima società di streaming capace di ottenere questo importante riconoscimento.

Non ci sono infatti precedenti, e la notizia arriva in concomitanza con la prima nomination agli Oscar 2019 come miglior film per un prodotto originale Netflix, ovvero Roma di Alfonso Cuaron, già Leone d’oro alla recente Mostra del cinema di Venezia.

A nome della MPAA e delle sue aziende associate, sono lieto di dare il benvenuto a Netflix come partner“, ha dichiarato il CEO Charles Rivkin Rivkin in una nota. “Tutti i nostri membri si impegnano per far progredire l’industria cinematografica e televisiva, in entrambi i modi in cui raccontiamo storie e cerchiamo di raggiungere il pubblico. L’inclusione di Netflix ci consentirà di difendere ancora più efficacemente la comunità globale dei narratori creativi e non vedo l’ora di vedere cosa possiamo ottenere insieme. “

Netflix nella storia – farà parte della Motion Picture Association of America

Arriva anche la replica di Ted Sarandos, chief content officer di Netflix, che aggiunge: “Essere parte della Motion Picture Association rappresenta un ulteriore esempio del nostro impegno a garantire la vitalità di queste industrie creative e delle molte persone di talento che lavorano in tutto il mondo.

Vi ricordiamo che l’azienda ha appena ottenuto ben 15 nomination agli Oscar 2019 (potete leggerle qui nel nostro articolo). Dopo le polemiche scatenate dai commenti del direttore del Festival di Cannes Thierry Frémaux e le continue lotte tra sostenitori dell’esperienza tradizionale della sala contro i servizi on demand, questa sembra la conferma di un possibile dialogo tra le parti.

Fonte: THR

The Batman: il film non ha ancora un titolo ufficiale?

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The Batman: il film non ha ancora un titolo ufficiale?

Il successo di Aquaman e le prossime uscite del 2019 (Shazam! e Wonder Woman 1984) potrebbero risollevare la situazione “infelice” dell’universo DC al cinema che la direzione Zack Snyder non era riuscita a gestire nel migliore dei modi. Tuttavia, se escludiamo i progetti già in fase di produzione come Birds of Prey e Joker, sembra che ci siano ancora problemi legati allo standalone di riavvio del personaggio di Batman affidato a Matt Reeves.

Secondo gli ultimi rumor, riportati da Daniel Richtman di SuperBroMovies, il film non avrebbe nemmeno un titolo ufficiale. Dunque non è The Batman il nome definitivo del cinecomic?

Eppure qualche settimana da Umberto Gonzalez di The Wrap aveva riportato che la prima sceneggiatura era stata consegnata sulle scrivanie della Warner Bros., pronta per essere trasformata in un adattamento cinematografico. Anche su quelle pagine risultava scritto “Untitled Batman Project”?

The Batman: Pinguino potrebbe essere il villain del film

Alcune fonti però sostengono che il film arriverà nelle sale non prima del 2021, il che significa che abbiamo aspettare ancora 2-3 anni prima di vedere di nuovo sul grande schermo il Cavaliere Oscuro difensore di Gotham, almeno per quello che riguarda questo progetto.

Non sappiamo se Ben Affleck tornerà a indossare mantello e cappuccio, soprattutto a seguito dei report contrastanti che sembrano fioccare a seguito dei recenti problemi personali dell’attore, che hanno messo in discussione il suo futuro nel franchise DC Comics, ma anche dell’esito poco felice delle sue recenti apparizioni su grande schermo. Sembra anche doveroso sottolineare che questi continui buzz in rete stanno intorbidendo le acque intorno al film, lasciandoci con una grande confusione e nient’altro.

Il futuro cinematografico di Batman è molto incerto, al momento. Dopo il successo della trilogia di Christopher Nolan, è arrivato il reboot a opera della coppia Zack Snyder/Ben Affleck che ha destato parecchie perplessità sia in Batman v Superman che nel naufragio di Justice League.

The Batman: Matt Reeves e Ben Affleck hanno idee molto diverse sul film?

Fonte: Daniel Richtman

The LEGO Movie 2 porgerà il suo omaggio a Stan Lee

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The LEGO Movie 2 porgerà il suo omaggio a Stan Lee

LEGO ha presentato un nuovo set di mattoncini realizzato in occasione dell’uscita di The Lego Movie 2. Una volta costruito, il set, che conta 1.825 pezzi, raffigura l’astronave usata da Rex Dangervest, un eroe intergalattico che viene in aiuto al capomastro Emmet, nel film. L’astronave si chiama Rexcelsior, che è un sottile omaggio all’icona Marvel Comics Stan Lee, scomparso lo scorso novembre.

L’astronave ha un booster, un doppio cockpit microfigure, un interno dettagliato in microscala con varie stanze e compartimenti, porte apribili e un tetto removibile per la facilità di gioco. Il set ha anche una maniglia con un grilletto per sparare e un tiratore a sei-missili a tiro rapido, a molla, e il deposito di munizioni con sei missili in più. Oltre a Rex ed Emmet, il set comprende la casa di Emmet, un muletto, due interuttori e una navetta.

Rexcelsior è un gioco di parole sul famoso “excelsior” usato da Lee per tutta la sua vita. Il co-creatore di molti personaggi iconici della Marvel, Lee, ha anche trovato ulteriore fama e riconoscimento per i suoi cameo nei film e negli spettacoli televisivi della Marvel. LO vedremo di nuovo in Avengers: Endgame e in Captain Marvel, probabilmente anche in Spider-Man: Far From Home, mentre il suo ultimo cameo sul grande schermo, a oggi, è quello animato in Spider-Man: Un nuovo universo.

Ricordiamo che nella versione originale di The Lego Movie 2, a dare la voce a Emmet è Chris Pratt, che nel Marvel Cinematic Universe interpreta Star Lord. Nel 2014, The LEGO Movie divenne un enorme successo, con recensioni prevalentemente positive e un incasso di 469 milioni su un budget di 60, quello che si definisce un vero successo. A scrivere e dirigere c’erano Phil Lord e Chris Miller. Il film ha generato subito un universo condiviso, con altri film del genere usciti nel corso di questi 4 anni: The LEGO Movie Batman e The LEGO Ninjago Movie.

Il titolo completo sarà The Lego Movie 2 e c’è da aspettarsi che riprenderà la formula del primo film, con citazioni dall’universo LEGO, con tutti i personaggi della cultura pop di cui i mattoncini colorati detengono i diritti. Chris Pratt, Elizabeth Banks, Will Arnett, Nick Offerman, Alison Brie, Charlie Day e Tiffany Haddish. Inoltre Jonah Hill è Lanterna Verde, Channing Tatum è Superman.

The LEGO Movie 2, la recensione del film

Vedova Nera: riprese già a febbraio?

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Vedova Nera: riprese già a febbraio?

Il film da solista di Vedova Nera rientra tra i quattro candidati all’uscita di Maggio 2020 fissata dai Marvel Studios, dunque sarebbe scontato pensare che le riprese inizieranno nel corso dei prossimi mesi.  Ipotesi confermata dall’ultimo report di GeekWorldWide, secondo cui la produzione del cinecomic partirà il 28 Febbraio tra Europa (Croazia) e Stati Uniti (Florida).

La sceneggiatura, affidata a Jac Schaeffer (già autrice di TiMER, Nasty Woman, Frozen – Le avventure di Olaf) è pronta da mesi, e alla regia è stata già confermata Cate Shortland. Nessun aggiornamento sul cast ufficiale che affiancherà Scarlett Johansson in quello che è a tutti gli effetti un altro viaggio nel “passato” del MCU (come Captain Marvel, ambientato in un’epoca mai esplorata all’interno dell’universo condiviso).

Vedova Nera sarà il primo film vietato ai minori dei Marvel Studios?

Lo standalone riprenderà le sorti di Natasha Romanoff quindici anni dopo la caduta dell’Unione Sovietica negli Stati Uniti. Detto ciò, è evidente che il film si piazzerà in un momento della timeline antecedente a Iron Man 2 (dove Vedova Nera debuttava ufficialmente). Probabile quindi un’ambientazione a metà degli anni 2000, una posizione storica che potrebbe ammettere la tanto sperata reunion tra Natasha e Clint Barton (Occhio di Falco) mentre collaborano a Budapest, oppure il primo incontro fra l’eroina e il Soldato d’Inverno

Il villain del film su Vedova Nera sarà quasi sicuramente un uomo, descritto come un individuo “entusiasmante” e di etnia non identificata, ma che si aggira intorno ai quarant’anni. Sfogliando la storia dell’eroina nei fumetti, un personaggio che corrisponde a questa descrizione è il Guardiano Rosso, soldato russo tra i più amati dai fan; oppure potrebbe trattarsi di Taskmaster, supercriminale mercenario capace di duplicare perfettamente i movimenti di chiunque e infiltrato nello SHIELD. Possibile, vista l’ambientazione in Europa, anche la presenza di Night Raven, apparso nella graphic novel Fury / Black Widow: Death Duty. Viene inoltre menzionato che gli studios sono in cerca di un’attrice di 50 anni che possa interpretare un villain secondario.

Vedova Nera: ecco cosa possiamo aspettarci dal cinecomic prequel

Fonte: GeekWorldWide

Ghostbusters 3: Leslie Jones accusa il film di “trumpismo”, interviene Paul Feig

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L’annuncio di un Ghostbusters 3 con il cast originale, per di più diretto da Jason Reitman, figlio di Ivan che diresse i film degli anni ’80, ha scosso i fan del franchise, che finalmente avranno il loro terzo “originale” film sugli Acciappafantasmi.

Chi non ha gradito affatto l’annuncio è stata Leslie Jones, comedian del Saturday Night Live che ha partecipato al film del 2016 diretto da Paul Feig. L’attrice ha scritto su Twitter: “Che insulto! Andate a f*****o. È quello che farebbe Trump. (Con la voce di Trump) “Si rifarà Ghostbusters, meglio con uomini, sarà grandioso. Quelle donne non sono Ghostbusters” così fastidioso! Una mossa da s****i. E non me ne frega un c***o di star dicendo queste cose.”

Da una parte la rabbia della Jones è comprensibile, visto che  Ghostbusters 3 non comprenderà nella sua mitologia il film a cui lei ha partecipato, “cancellandolo” in qualche modo dalla timeline del franchise. Dall’altra però il suo è uno sfogo di rabbia davvero senza senso, dato che un film del genere era nell’arria da anni.

Adesso, Paul Feig è intervenuto in difesa della Jones, sulla quale si è abbattuta, ovviamente, la bufera a seguito di quanto dichiarato. Intervenendo su Twitter, il regista del Ghostbusters del 2016 ha dichiarato: Leslie ha detto la sua verità e io la sostengo. Sono molto aperto alla nuova versione di Ghostbusters di Jason, ma sono anche triste che il nostro team del 2016 non riesca più a riunirsi. Lo siamo tutti. Siamo sempre orgogliosi del nostro film.”

Il film del 2016 è stato un insuccesso clamoroso, e la maggior parte dei commenti negativi, c’è da specificarlo, si sono abbattuti sul film anche previa visione, guidati solo dal pregiudizio che l’operazione stessa ha generato. Lo stesso discorso, uguale e contrario, si sta scatenando per il progetto di Jason Reitman, che è sostenuto a priori dai fan del film con Bill Murray.

E voi, chi chiamerete?

Ghostbusters 3: il primo teaser trailer è già qui!

Entertainment Weekly ha appreso in esclusiva che Jason Reitman dirigerà e co-scriverà il film: “Ho sempre pensato a me stesso come il primo fan di Ghostbusters, quando avevo 6 anni ero a visitare il set. Volevo fare un film per tutti gli altri fan. Questo è il prossimo capitolo della serie originale. Non è un riavvio. Quello che è successo negli anni ’80 è accaduto negli anni ’80, e questo è ambientato nel presente.”

Sony Pictures ha stabilito l’uscita del film per l’estate 2020, con l’intenzione di iniziare le riprese entro pochi mesi.

Wonder Woman 1984: Patty Jenkins parla del ritorno di Steve Trevor

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Prima di tornare sul set di Wonder Woman 1984 Patty Jenkins si è dedicata ad un altro progetto per il piccolo schermo, la serie I Am The Night, dove ha lavorato nuovamente con Chris Pine. Come saprete, l’attore tornerà nei panni di Steve Trevor nel sequel in arrivo a Luglio e non c’è modo di scoprire come verrà spiegata la sua “resurrezione”.

Sull’argomento misterioso è stata la stessa Jenkins a dichiarare che “Il ritorno di Steve avrà perfettamente senso. Ho pensato a lungo a cosa dovevamo raccontare nel film e questo personaggio era incredibilmente importante per la storia. Per ora è tutto ciò che posso dirvi“.

Secondo una recente teoria, la Warner Bros. avrebbe introdotto nell’universo cinematografico un nuovo villain che riporterà in vita l’eroe in cambio di un favore chiesto a Diana Prince. Questo personaggio avrà il volto di Pedro Pascal e corrisponderà a Maxwell Lord, intento a raccogliere qualsiasi manufatto antico che lo renderanno “potente come un dio“. La voce riporta inoltre che Lord lavorerà al fianco di Barbara Ann Minserva, aka Cheetha, l’altro antagonista di Wonder Woman interpretato da Kristen Wiig.

Sarà davvero così?

Wonder Woman 1984come tornerà Steve Trevor?

“Per me, questa versione del personaggio è un po’ diversa – aveva dichiarato in un’intervista Chris Pine – I tavoli sono girati, e io sono un cervo nella luce dei fari (due espressioni da urban dictionary che indicano che il suo personaggio si trova in una situazione completamente nuova e che è pervaso da uno stato di eccitazione misto ad ansia e paura)”.

In altre parole, sembra che adesso Steve Trevor non sarà più il leader del gruppo, ma sarà poco più di una spalla per Diana, che ormai, a settant’anni dal suo “debutto” nei panni di eroina, è molto più abile a muoversi nel mondo degli uomini. Purtroppo non abbiamo ancora indizi su come Trevor tornerà in vita.

È stato confermato dalla Jenkins che Wonder Woman 1984 sarà ambientato negli anni Ottanta, rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le avventure di Diana.

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman.

Wonder Woman 1984 vedrà ancora come protagonista Gal Gadot opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pascal, di cui non è stato ancora confermato il personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata curata da Goeff Johns e Patty Jenkins.

Wonder Woman 1984 arriverà al cinema il 5 giugno del 2020.

Fonte: AM to DM

Oscar 2019: Kevin Feige commenta le nomination di Black Panther

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Fa bene a festeggiare Kevin Feige: ieri Black Panther, produzione Marvel Studios, ha scritto un’altra pagina importante nella storia dei cinecomic conquistando ben sette nomination agli Oscar 2019 (film, scenografia, colonna sonora, canzone originale, costumi, montaggio sonoro e missaggio sonoro). Un risultato impensabile fino a qualche anno fa, quando il genere supereroistico veniva tenuto a debita distanza dalla stagione dei premi perché considerato – in fondo – categoria minore.

La parola che continua a venirmi in mente è orgoglio, perché sono orgoglioso di tutti coloro che sono stati coinvolti nel film“, ha spiegato il produttore commentando a caldo le nomination. “Stiamo parlando del riconoscimento più importante che un film possa ricevere nel nostro settore, ed qualcosa che ci gratifica immensamente […] Penso che Black Panther sia un film unico raccontato da un regista unico in un momento storico particolare, e grazie al nostro straordinario cast e alla troupe siamo riusciti a dire qualcosa di importante. Ripensando allo scorso anno e all’impatto culturale che questo film ha avuto in tutto il mondo, mi sembra che riconoscimento dell’Academy sia solo l’apice di tutto ciò.”

Oscar 2019: tutti i nominati della 91° edizione

Black Panther 2 al momento è in fase di pre-produzione ai Mavel Studios.

La sinossi del primo film:

Dopo la morte di suo padre, mostrata in Captain America: Civil War, il giovane principe T’Challa torna a casa per salire sul trono di Wakanda, un’immaginaria nazione nel continente africano, isolata ma tecnologicamente avanzata, e ricca di giacimenti di vibranio. Quando due pericolosi nemici cospirano per portare il regno alla distruzione, T’Challa è pronto a raccogliere l’eredità di suo padre e a indossare gli artigli di Black Panther. Non è la prima volta che il giovane re usa l’identità segreta per fare giustizia: nell’epica battaglia tra lo sprezzante Stark e il cocciuto Rogers, aveva già messo le sue abilità al servizio di Iron Man, in cerca dello scontro diretto con il Soldato d’Inverno. Questa volta, invece della fragile alleanza con la parte più facoltosa dei Vendicatori, T’Challa fa squadra con l’agente della CIA Everett K. Ross, completamente ignaro delle ricchezze locali, e con il corpo speciale wakandiano delle Dora Milaje, tra le quali figura anche l’amata Nakia. Come Freeman, apparso in Civil War, anche Andy Serkis torna nei panni del trafficante d’armi Ulysses Klaue, conosciuto in Avengers: Age of Ultron.

Chadwick Boseman ha interpretato il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film hanno recitato, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari sono comparsi invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther – Recensione

Fonte: CBM

Star Wars: Episodio IX, Mark Hamill “spoilera” la sorta di Kylo Ren?

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Sappiamo che Mark Hamill potrebbe apparire in Star Wars: Episodio IX sotto forma di fantasma di Forza, visto che nell’episodio precedente, Gli Ultimi Jedi, ha lasciato fisicamente il mondo dopo l’incredibile battaglia contro suo nipote Ben Solo/Kylo Ren.

L’attore, indissolubilmente legato alla saga, si troverà quindi ad affrontare definitivamente il suo ultimo film del franchise, e lo farà con tutto il cast di giovani attori che hanno ricevuto il testimone da lui, dalla sua gemella spaziale, la compianta Carrie Fisher, e dall’inossidabile Harrison Ford.

In occasione dell’annuncio delle nomination agli Oscar 2019, Mark Hamill si è congratulato con Adam Driver, interprete di Kylo Ren, per la sua candidatura come migliore non protagonista in BlackkKlansman, il film di Spike Lee tratto da una storia vera. Per il film, Lee ha ricevuto anche la sua prima candidatura in carriera alla regia e al miglior film, ma Hamill si è giustamente concentrato sul giovane Driver, congratulandosi a modo suo.

Su Instagram, l’attore interprete di Luke Skywalker ha condiviso una immagine che ritrae un Driver sorridente e il poster del film di Lee, con la seguente didascalia: “Congratulazioni ad Adam per la tua meritata nomination agli Oscar per BlackkKlansman, in cui interpreti un brav’uomo che finge di essere cattivo! (hashtag, solo per dire)”.

Che quell’hashtag possa essere un indizio su come si evolverà il percorso di Kylo Ren? Non possiamo saperlo, ma potrebbe senza dubbio essere anche solo un modo di Hamill perprendere in giro i suoi fan!

Star Wars: Episodio IX, chi ha deciso di far “tornare” Carrie Fisher?

Nel cast del film tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith, Naomi Ackie e Richard E. Grant, insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony Daniels e Billy Dee Williams, che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.

L’uscita di Star Wars: Episodio IX è prevista per il dicembre 2019.

Shazam!: le Funko Pop rivelano un importante dettaglio sulla trama

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Un’altra importante anticipazione della trama di Shazam! potrebbe essere stata rivelata nientemeno che dalla collezione di Funko Pop relativa al cinecomic con Zachary Levi. E a quanto pare il supereroe del titolo non sarà l’unico a possedere poteri straordinari…

Come potete vedere nelle immagini qui sotto, Eugene e Darla Batson , i genitori adottivi di Billy Batson, compaiono nei loro costumi da eroi (con tanto di mantello) molto simili al design dell’uniforme del protagonista. Questo significa che nel film compariranno anche gli alter ego dei due personaggi, così da introdurre sul grande schermo l’intera famiglia Shazam?

Che ne pensate?

Shazam!: il regista condivide una foto misteriosa del film

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La sinossi ufficiale di Shazam! : Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Vi ricordiamo che Shazam! farà parte dell’Universo Cinematografico DC e uscirà ad aprile 2019. Nel cast Zachary LeviAsher Angel (Billy Batson), Mark Strong (Dr. Thaddeus Sivana)Jack Dylan Grazer (Freddy), Grace Fulton (Mary), Faithe Herman (Darla), Ian Chen (Eugene), Jovan Armand (Pedro), Cooper Andrews e Marta Milans (genitori adottivi di BillyVictor e Rosa Vasquez), Ron Cephas Jones (Il Mago).

Shazam!: in che modo il film sarà legato al DCEU?

Fonte: Comicbook

I Soprano: il figlio di Gandolfini sarà il giovane Tony

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L’eredità di Tony Soprano passa di padre in figlio: sarà infatti Michael Gandolfini, figlio di James Gandolfini, a interpretare il boss italoamericano nel film prequel della serie I Soprano intitolato The Many Saints of Newark, produzione New Line Cinema che ha già trovato in Alessandro Nivola, Vera Farmiga, Jon Bernthal, Billy Magnussen e Corey Stoll i suoi protagonisti.

Vi ricordiamo che la sceneggiatura verrà curata da David Chase, già ideatore e co-creatore dello show capolavoro andato in onda per sei stagioni dal 1999 al 2007 su HBO. Alan Taylor firmerà invece la regia.

Gandolfini Jr. ha recitato di recente nella serie The Deuce, sempre produzione HBO. Addetti ai lavori hanno spiegato che la sua presenza sullo schermo e la padronanza dei manierismi di Tony Soprano, uniti alla somiglianza con il padre lo hanno reso la scelta migliore (se non obbligata) per il ruolo.

Sulla trama ufficiale della pellicola non ci sono molti dettagli, tranne che sarà ambientata durante le rivolte di Newark negli anni ’60 tra afroamericani e italiani. La storia si concentrerà su Dickie Moltisanti, mentore di Tony, e sulla sua associazione criminale.

I Soprano – al via la produzione del prequel

Fonte: Deadline

Box Office ITA: Mia e il Leone Bianco vince il weekend

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Box Office ITA: Mia e il Leone Bianco vince il weekend

Mia e il Leone Bianco debutta in testa al box office  italiano, seguito da Glass e Non ci resta che il crimine. La new entry Mia e il Leone Bianco apre in testa al box office italiano con 1,9 milioni di euro incassati in 402 sale. Invece Glass debutta in seconda posizione con 1,8 milioni di euro. Non ci resta che il crimine scende al terzo posto con 1,2 milioni con cui arriva a quota 3,6 milioni di euro.

Bohemian Rhapsody  conferma la quarta posizione e raccoglie altri 964.000 euro con cui arriva a ben 26,4 milioni di euro. L’Agenzia dei Bugiardi esordisce al quinto posto con 893.000 euro, mentre Aquaman supera il tetto dei 10 milioni con altri 864.000 euro. Segue Ralph Spacca Internet che giunge a quota 10 milioni raccogliendo altri 844.000 euro.

Candidato a due Premi Oscar, Maria Regina di Scozia apre all’ottavo posto con 767.000 euro incassati in 322 sale. Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità precipita in nona posizione con altri 558.000 euro per un globale di 3,4 milioni. Chiude la top10 City of Lies che arriva a 1,2 milion complessivi raccogliendo altri 338.000 euro.

L’uomo dal cuore di ferro: recensione del film con Jason Clarke

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L’uomo dal cuore di ferro: recensione del film con Jason Clarke

L’uomo dal cuore di ferro è il titolo del racconto biografico che parla dell’ascesa politica e della morte di Reinhard Heydrich, il gerarca nazista principale fautore della “soluzione finale”, la sistematizzazione dello sterminio degli ebrei durante il regime di Hitler. Il film, diretto dal regista Cedric Jimenez, è basato sul romanzo HHhH di Laurent Binet che racconta un episodio della storia della Seconda Guerra Mondiale non troppo noto.

Sviluppandosi nell’intero corso dell’ascesa politica di Heydrich, L’uomo dal cuore di ferro culmina nell’attentato ai suoi danni da parte di partigiani cecoslovacchi. L’attentato riuscì, dal momento che Heydrich perse la vita a causa delle ferite riportate durante l’esplosione della sua automobile, e l’attentato fu l’unico riuscito ai danni di ufficiali e gerarchi SS nel corso della Guerra. La sua morte sancì l’inizio di grandi disordini che contribuirono allo sgretolamento del terzo Reich. Jimenez racconta la storia da due punti di vista differenti, separando nettamente il punto di vista di Heydrich e di sua moglie, l’algida Lina, e quello invece che si offre sui partigiani che organizzarono l’attacco. Il film è spaccato lungo una linea che lo divide precisamente a metà e solo dalla seconda parte in poi incontreremo i coraggiosi che si sacrificarono per eliminare il terribile gerarca.

L’uomo dal cuore di ferro, il film

La parte che sembra funzionare di più, in un film tutto traballante e con pochissima personalità, è quella dedicata all’ascesa di Heydrich: coinvolto in alcuni scandali ed allontanato dall’esercito, l’uomo venne rimesso in senso da Lina, che poi divenne sua moglie. La donna lo introdusse all’ideologia nazista e lo presentò ai vertici delle SS, presso i quali lui si fece notare subito per l’approccio pratico e lo spirito risoluto, nonché per il “cuore di ferro”. Fu lui a guidare alcune delle più grandi repressioni a danno dei dissidenti del regime, tanto che nel 1941 venne nominato da Adolf Hitler governatore del Protettorato di Boemia e Moravia, dove mise in atto sanguinosi “rimedi” per annientare la resistenza anti-tedesca. Fu lui la mente principale dietro la stesora del piano che portò alla soluzione finale.

Questo aspetto pubblico e politico estremamente funzionale viene messo a confronto con la vita privata di Reinhard, che diventa man mano più arido. Innamorato e devoto alla moglie, padre premuroso e amante della musica, l’uomo di estranea sempre di più dagli affetti familiari per dedicarsi al lavoro, assecondando la sua ambizione. A interpretarlo c’è Jason Clarke, che troppo spesso non viene abbastanza messo in luce per il suo talento. L’attore dalla grande personalità e l’ottima presenza scenica si sacrifica in una storia senza troppa personalità, al fianco di Rosamund Pike. Entrambi sono molto adatti ai ruoli a loro affidati ma entrambi sembrano uno spreco di talento in un film sembra una fredda cronistoria di un fatto storico poco noto.

Trattamento peggiore viene riservato agli attori che interpretano i due partigiani autori dell’attentato. Jack Reynor e Jack O’Connell, che compaiono a metà film, portano avanti lo stereotipo dell’uomo che lotta per la libertà, senza che la scrittura o la regia dimostrino il benché minimo guizzo di dignità per coloro che hanno davvero portato a compimento un attentato suicida. L’uomo dal cuore di ferro è il racconto, senza nessun tipo di ambizione, di un fatto storico poco conosciuto, che può avere esclusivamente un valore informativo, non certo qualche velleità artistica.

Trailer del film

L’ultimo samurai: tutto quello che non sai sul film

L’ultimo samurai: tutto quello che non sai sul film

L’ultimo samurai è un film del 2003, diretto da Edward Zwick, che ha reso onore, ancora una volta, alle tradizioni e ai valori dei samurai, un mondo che ormai non esiste più (anche i codici morali sono sopravvissuti nella società giapponese moderna).

Candidato a ben quattro Premi Oscar (tra cui quello del Miglior Attore non Protagonista a Ken Watanabe) e a tre Golden Globe, il film racconta in maniera mediata e romanzata la Ribellione di Satsuma e la guerra Boshin. Ecco quello che non sapevate su L’ultimo samurai.

L’ultimo samurai: Streaming

L'ultimo samurai

Chi desiderasse rivedere il film L’ultimo samurai in streaming, film diretto da Edward Zwick con Tom Cruise, oppure volesse cimentarsi per una prima visione, è possibile farlo grazie alle diverse piattaforme di streaming digitali che rendono possibile la visione di questo titolo. Nella fattispecie, L’ultimo samurai è visibile su Infinity, Premium Play, Chili, Rakuten Tv, Google Play, iTunes e Tim Vision.

Ultimo Samurai

L’ultimo Samurai è un film diretto da Edward Zwick (Vento di Passioni, Blood Diamond – Diamanti di sangue, Amori & altri rimedi) ambientato nel Giappone che ha vissuto la Ribellione di Satsuma e che vede, tra i protagonisti, Tom Cruise, Ken Watanabe, Shin Koyamada e Tony Goldwin. Uscito in Italia il 9 gennaio del 2014, L’ultimo samurai racconta la storia di un ex capitano dell’esercito americano, tale Nathan Algren (Tom Cruise) che, nel 1876, viene chiamato ed incaricato di addestrare l’esercito dell’imperatore giapponese Meiji.

Lo scopo è solo uno: eliminare in maniera definitiva i samurai ribelli all’impero. Algren è sostanzialmente un uomo alla deriva che ha rischiato la vita per essere fedele al suo paese che è cambiato di molto dagli anni della guerra civile. L’incarico da parte dell’Impero giapponese per lui non è che un modo per fuggire dai ricordi che lo attanagliano, dalla disillusione, dalle angosce, oltre che essere una via “facile” per fare soldi.

Eppure, dopo essere arrivato in Giappone e aver capito ciò che succede davvero, riuscirà a concepire la filosofia, lo stile di vita e la cultura millenaria dei samurai, che a loro volta rimangono sorpresi ed incantati dalla tenacia di Algren. Il comandante un tempo avversario ed ora suo mentore, Katsumoto (Ken Watanabe),è incuriosito dalla cultura esistente al di fuori della sua e così lo sono gli altri samurai ribelli che cominceranno a trattare il capitano Algren come un loro pari, senza perdere di vista il loro obiettivo: difendere le tradizioni, i valori e i codici dal quel progresso ne minaccia l’esistenza.

L’ultimo samurai si basa, in essere su una storia vera, quella di Jules Brunet, un capitano ed istruttore d’artiglieria che sottostava agli ordini di Napoleone III, inviato in Giappone per insegnare le tattiche innovative militari: una volta arrivato nel paese del Sol Levante, sposa la causa ribelle, dopo essererimasto invischiato nella guerra Boshin.

Film Samurai

L'ultimo samurai

Nel corso della storia del cinema mondiale, di film samurai ne sono stati realizzati a iosa, per la maggior parte appartenenti alle cinematografia giapponese. Tra i primi film che trattano la storia di questi militari del Giappone feudale, totalmente fedeli alla trazioni, che fanno della guerra un’arte e facenti parte di una casta colta, c’è sicuramente uno dei capolavori di Akira Kurosawa, I sette Samurai, girato nel 1954, cioè 4 anni dopo il successo di Rashomon (film che racconta la storia di un samurai ucciso tramite diverse testimonianze e diversi punti di vista).

Il film, che vede la presenza di Toshirō Mifune, è ambientato nell’Era Sengoku e narra la storia di un villaggio abitato da contadini che assume dei Rōnin (cioè i samurai rimasti senza padrone, dei guerrieri erranti) per potersi difendere dai saccheggi quotidiani di un gruppo di briganti. Ma Kurosawa, nel 1961, girò un altro film sui samurai, La sfida del samurai (sempre con Mifune) che racconta la storia un rōnin che arriva in una città divisa da due bande di criminali e che decide di metterle una contro l’altra per liberare la città.

The Last Samurai

The Last Samurai, titolo in lingua originale de L’ultimo samurai, non si riferisce solo al film del 2003 con Tom Cruise. Infatti, questo titolo è stato utilizzato molte volte per realizzare film diversi ma sempre concernenti al mondo dei samurai.

Se L’ultimo samurai è stato l’ultimo film a narrare tradizioni e valori di questo mondo, in precedenza ne furono realizzati altri: andando a cronologicamente a ritroso, nel 1988 venne realizzato un film, The Last Samurai, diretto da Paul Mayersberg. Anche se la data di produzione è risalente al 1988, in realtà il poi uscì negli Stati Uniti solo all’inizio del 1997, dopo due premiere svoltesi negli anni precedenti in Germania e sempre negli Usa.

Il film racconta la storia di due uomini d’affari giapponesi in cerca di una realizzazione spirituale che, seguendo le orme di un antenato samurai, arrivano fino in Africa con un gruppo di turisti, per essere poi rapiti dal leader della guerriglia locale e sarà un duro mercenario a doverli salvare.

Andando ancora indietro, si arriva al 1974, quando venne realizzato Okami yo Rakujitsu o kire, un film di Kenji Misumi, uscito negli Usa tre anni dopo con il titolo di The Last Samurai. Il racconta la storia di Toranosuke Sugi, un coraggioso e leale samurai, che combatte per praticare e preservare gli insegnamenti del suo maestro durante una guerra civile. Ma Sugi ha amici da entrambe le fazioni e non saprà se cadere nella tentazione o evitare di farlo per i suoi princìpi e per la libertà.

Film sui Samurai

L'ultimo samurai

Oltre ai primi film sui samurai, nel corso negli anni, vennero realizzati molte pellicole interessanti, come Il trono di sangue (1957, regia di Kurosawa), L’ultimo samurai (1967, regia di Masaki Kobayashi), Kagemusha – L’ombra del guerriero (1980, regia di Kurosawa), e Il crepuscolo del samurai (2002, regia di Yôji Yamada).

Ma si ricordano anche titoli come Zatôichi di Takeshi Kitano del 2003, 13 assassini di Takashi Miike del 2010 e 47 Ronin di Carl Rinsch, con Keanu Reeves, del 2013. Uno dei fatti interessanti, che riguardano la realizzazione di film sui samurai, è avvenuto con l’animazione: infatti, tra il 2001 e il 2004 è stata realizzata una serie tv intitolata Samurai Jack: la serie animata statunitense, che ha avuto immediato successo tra le giovani generazioni, ha avuto un revival nel 2017 con una quinta stagione.

Katsumoto

L'ultimo samurai

Nel film L’ultimo samurai, che riprende ed unifica, in forma romanzata due eventi storici giapponesi, la guerra Boshin e la Ribellione di Satsuma, compare il personaggio di Katsumoto, interpretato in maniera magistrale da Ken Watanabe (che venne candidato all’Oscar).

Katsumoto è un personaggio che si rifà al militare giapponese Saigō Takamori, samurai del feudo di Satsuma che trovò la morte nella battaglia di Shiroyama. Takamori incarnò la crisi d’identità della sua nazione, divisa tra l’accoglienza del modernismo e la difesa degli antichi valori samurai: Takamori guidò i samurai, come il Katsumoto nel film del 2003, cercando di combattere quel modernismo che si faceva ormai incombente, tentando di essere federe e di difendere fino all’ultimo tradizioni e valori di un mondo, quello samurai, che correva il rischio di scomparire, diventando uno dei grandi eroi nazionali del Giappone.

Fonti: IMDb, nationalgeographic

Oscar 2019: tutte le nomination portano a Roma

Oscar 2019: tutte le nomination portano a Roma

Il 24 febbraio saranno annunciati i vincitori dei 91° Academy Awards, gli Oscar 2019. L’edizione di quest’anno si presenta già particolare, vista l’assenza di un presentatore ufficiale, dopo il rifiuto di Kevin Hart. Ma siamo sicuri che l’Academy riuscirà a fare a meno dell’ospite, soprattutto con un programma che vedrà risplendere principalmente i nominati, che sono i veri protagonisti della serata.

E proprio oggi sono stati annunciati i fortunati nominati nelle 24 categorie ufficiali e, non troppo a sorpresa, Roma di Alfonso Cuaron guida la classifica dei film più nominati con 10 candidature, a pari merito con La Favorita di Yorgos Lanthimos, risultato, questo, decisamente più sorprendente.

E difficilmente si era vista una lista di nominati così esterofila, con il regista messicano alla carica, favorito anche per la categoria Miglior Film, mentre Pawel Pawlikowski, regista polacco già premio Oscar per Ida, nella categoria Miglior film Straniero, porta a casa anche una nominatio alla regia, vera sorpresa degli annunci della mattinata. Il film è il bellissimo Cold War.

Resta invece a bocca asciutto Bradley Cooper, per la regia, categoria in cui è stato finalmente riconosciuto un posto a Spike Lee (che compare per la prima volta anche nella categoria principale) per il bellissimo BlackkKlansman. Il film di Lee ha conquistato ben 6 nomination, due in meno di A star is born (che concorre per 8 categorie), ma senza dubbio una vera “scossa” nel panorama cinematografico americano di quest’anno.

Altro schiaffo al pubblico USA è Vice, di Adam McKay, che conquista 8 nomination, mentre a fare la storia, letteralmente, è Black Panther. Il film, sicuramente trascinato dagli incassi esorbitanti e dall’altissimo gradimento di cui ha goduto, ha messo a segno un colpo storico: 7 nomination agli Oscar 2019 per il cinecomic. Mai nessun film dello stesso genere era arrivato a tanto, comparendo anche nella categoria Miglior Film. Ci era andato vicino soltanto Logan, con la nomination per la migliore sceneggiatura.

Molte soprese anche tra le nomination agli attori. Le due protagoniste di Roma sono entrambe arrivate nella cinquina (Yalitzia Aparicio come protagonista e Marina De Tavira come non protagonista), mentre Willem Dafoe è il vero outsider nella categoria dei protagonisti, con la sua magnifica interpretazione di Van Gogh in Sulla soglia dell’eternità. Per La Favorita tripletta di nominate, con la regina Colman nella categoria principale, e con le due “bitches”, Rachel Weisz e Emma Stone, in quella secondaria.

Barry Jenkins ha ottenuto 3 nomination con Se la strada potesse parlare, così come i Fratelli Coen, per il loro film a episodi su Netflix, La ballata di Buster Scruggs. Si è fermato a tre anche Cold War, che però compare in tra categorie prestigiosissime: Film Straniero, Fotografia e Regia, una vera e propria attestazione di stima da parte dell’Academy che ha invece concesso “solo” 5 candidature a Green Book, il film che sembrava essere il favorito alla corsa per gli Oscar 2019.

Certo, non sempre l’alto numero di nomination è garanzia di vittoria, ma sicuramente aumenta le probabilità. Ma chi invece è stato lasciato completamente fuori dalle nomination? Sicuramente ci sono diversi attori che potevano ambire a un posto, a partire da Nicole Kidman, che gareggiava con Distroyer e con Beautiful Boy, ma anche il giovane Timotheé Chalamet, che piace tanto al pubblico americano. Anche i fan di Toni Colette e Emily Blunt avrebbero qualcosa da dire, tuttavia l’inclusione a sorpresa di Melissa McCarthy e Yalitzia Aparicio nella cinquina ha scombinato i pronostici.

Fuori dai giochi dei grandi Il primo uomo di Damien Chazelle che non è riuscito a conquistare nemmeno un posto nella categoria musicale, che tanto gli è stata cara nel suo lavoro precedente. Mentre è sempre lì, misteriosamente, Bohemian Rhapsody, con 5 nomination e diverse buone chance di vittoria.

Tra le nomination notevoli cìè senza dubbio quella a Paul Schrader per la sceneggiatura originale di First Reformed, un riconoscimento obbligato a un film che forse avrebbe potuto dire la sua tra le migliori interpretazioni (Ethan Hawke).

Con la netta sensazione che Roma possa conquistare quasi tutti i premi per cui è candidato, l’appuntamento è al 24 febbraio quando, nell’autogestione di Hollywood, al Dolby Theatre, verranno assegnati i 91° Academy Awards.

Oscar 2019 nomination: tutti i nominati della 91° edizione

The Vanishing – Il mistero del faro al cinema il 28 febbraio

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The Vanishing – Il mistero del faro al cinema il 28 febbraio

The Vanishing – Il mistero del faro è un thriller psicologico ispirato a una leggenda reale, ancora irrisolta: il mistero del faro delle isole Flannan.

Il film,  diretto dal pluripremiato regista danese Kristoffer Nyholm (Taboo, The Killing) e interpretato dagli attori scozzesi Peter Mullan (Tirannosauro, War Horse, Trainspotting) e Gerard Butler (Attacco al potere, Dragon Trainer, Coriolano, 300), e l’esordiente Connor Swindells, uscirà nelle sale italiane il 28 febbraio distribuito da Notorious Pictures.

The Vanishing – Il mistero del faro, la trama

 Tre guardiani di un faro si apprestano ad assumere servizio per le solite sei settimane su una piccola e remota isola al largo della Scozia.

Tutto prosegue con normalità fino a quando i tre non scoprono un baule pieno d’oro, portato sull’isola da un naufrago in fuga. Saranno costretti a uccidere dapprima per difendersi, poi per trattenere l’oro e infine continueranno a farlo accecati dall’odio e dalle paranoie, fino a quando rimarrà un solo sopravvissuto.

 

Black Panther scrive la storia dei cinecomics: nominato a 7 premi Oscar

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Black Panther aveva già fatto registrare moltissimi record nel corso della sua storia nel mondo, a partire dagli eosrbitanti incassi, ma adesso il film diretto da Ryan Coogler entra nella storia dei cinecomics per essere stato il primo film di quel genere ad essere nominato nella categoria Miglior Film agli Oscar 2019.

Il film, prodotto da Kevin Feige, con Chadwick Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis, è nominato a ben sette premi Oscar: film, scenografia, colonna sonora, canzone originale, costumi, montaggio sonoro e missaggio sonoro.

I Marvel Studios hanno messo a segno anhce un’altra nomination, con Avengers: Infinity War che gareggia per i migliori effetti visivi.

Fino a questo momento, il cinecomic che era andato più vicino a questo risultato era Logan, di James Mangold, che aveva portato a casa la prestigiosa nomination per la migliore sceneggiatura non originale.

Black Panther 2 al momento è in fase di pre-produzione ai Mavel Studios.

Dopo la morte di suo padre, mostrata in Captain America: Civil War, il giovane principe T’Challa torna a casa per salire sul trono di Wakanda, un’immaginaria nazione nel continente africano, isolata ma tecnologicamente avanzata, e ricca di giacimenti di vibranio. Quando due pericolosi nemici cospirano per portare il regno alla distruzione, T’Challa è pronto a raccogliere l’eredità di suo padre e a indossare gli artigli di Black Panther. Non è la prima volta che il giovane re usa l’identità segreta per fare giustizia: nell’epica battaglia tra lo sprezzante Stark e il cocciuto Rogers, aveva già messo le sue abilità al servizio di Iron Man, in cerca dello scontro diretto con il Soldato d’Inverno. Questa volta, invece della fragile alleanza con la parte più facoltosa dei Vendicatori, T’Challa fa squadra con l’agente della CIA Everett K. Ross, completamente ignaro delle ricchezze locali, e con il corpo speciale wakandiano delle Dora Milaje, tra le quali figura anche l’amata Nakia. Come Freeman, apparso in Civil War, anche Andy Serkis torna nei panni del trafficante d’armi Ulysses Klaue, conosciuto in Avengers: Age of Ultron.

Oscar 2019 nomination: tutti i nominati della 91° edizione

Oscar 2019 nomination: tutti i nominati della 91° edizione

Sono state anunciate le nomination agli Oscar 2019, la novantunesima edizione del premio che viene assegnato dalla Academy of Motion Picture Arts and Sciences (AMPAS). Le nomination sono state annuciate da Tracee Ellis Ross e Kumail Nanjiani.

Ecco di seguito le nomination agli Oscar 2019

Miglior film

Black Panther

BlackkKlansman

Bohemian Rhapsody

La Favorita

Green Book

Roma

A star is born

Vice

Miglior regia

BlackkKlansman – Spike Lee

Cold War – Pawel Pawlikowski

Roma – Alfonso Cuaron

La Favorita – Yorgos Lanthimos

Vice – Adam McKay

Migliore attrice protagonista

Yalitzia Aparicio – Roma

Glenn Close – The Wife

Olivia Colman La Favorita

Lady Gaga A star is born

Melissa McCarthy – Copia originale

Miglior attore protagonista

Christian Bale Vice

Bradley Cooper – A star is born

Willem Dafoe – Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità

Rami Malek – Bohemian Rhapsody

Viggo Mortensen – Green Book

Miglior attrice non protagonista

Amy Adams – Vice

Marina De Tavira – Roma

Regina King – Se la strada potesse parlare

Emma Stone La Favorita

Rachel Weizs – La Favorita

Miglior attore non protagonista

Mahershala Ali – Green Book

Adam Driver – BlackkKlansman

Sam Elliot – A star is born

Richard E. Grant – Copia originale

Sam Rockwell – Vice

Miglior fotografia

Cold War

La Favorita

Opera senza autore

Roma

A star is born

Migliore scenografia

Maria Regina di Scozia

Black Panther

Roma

La favorita

Il Primo Uomo

Miglior film straniero

Cafarnao – Nadine Labaki

Cold War – Pawel Pawlicowski

Opera senza autore – Florian Henckel von Donnersmarck

Roma – Alfonso Cuaron

Un affare di famiglia – Hirokazu Kore-eda

Migliori costumi

La ballata di Buster Scruggs

Black Panther

La favorita

Il ritorno di Mary Poppins

Maria Regina di Scozia

Miglior trucco e parrucco

Border

Maria regina di Scozia

Vice

Miglior montaggio

BlackkKlansman

Bohemian Rhapsody

La Favorita

Green Book

Vice

Miglior colonna sonora

Black Panther

Se la strada potesse parlare

L’isola dei Cani

Il ritorno di Mary Poppins

BlackkKlansman

Miglior film d’animazione

Spider-Man: Un nuovo universo

Gli Incredibili 2

L’isola dei cani

Mirai

Ralph Spacca Internet

Sceneggiatura non originale

BlackkKlansman

La Ballata di Buster Scruggs

Copia originale

Se la strada potesse parlare

A Star is Born

Sceneggiatura originale

La Favorita

Green Book

Roma

First Reformed

Vice

Miglior canzone

“All The Stars”, Black Panther

“I’ll Fight”, RBG

“Shallow”, A Star is Born

“The Place Where Lost Things Go”, Il ritorno di Mary Poppins

“When A Cowboy Trades His Spurs For Wings”, La ballata di Buster Scruggs

Migliori effetti visivi

Avengers: Infinity War

Christopher Robin

Il primo uomo

Ready Player One

Solo: A Star Wars Story

Miglior montaggio sonoro

Black Panther

Bohemian Rhapsody

Il Primo Uomo

A quiet place

Roma

Miglior missaggio sonoro

Black Panther

Bohemian Rhapsody

Il primo uomo

Roma

A Star is Born

Miglior corto d’animazione

Bao

Animal Behaviour

Leta Afternoon

One Small Steps

Weekends

Miglior cortometraggio

Detainment

Fauve

Marguerite

Mother

Skin

Miglior corto documentario

Lifeboat

A night at the garden

Black sheep

End Game

Period. End of sentence

Miglior documentario

Free Solo

Minding The Gap

Of Fathers and Sons

RBG

Hale County This Morning, This Evening

Oscar 2019: tutte le nomination portano a Roma

Creed II, interviste dal red carpet: Dolph Lundren, Tessa Thompson e Steven Caple Jr.

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Arriva il 24 gennaio al cinema Creed II, il sequel di Creed – Nato per combattere, diretto da Steven Caple Jr. e con protagonisti Michael B. Jordan, Sylvester Stallone, Tessa Thompson e Dolph Lundgren.

Alla premiere di Londra, sul tappeto rosso dell’evento, abbiamo intervistato il regista, la Thompson che torna nel ruolo di Bianca, la donna di Adonis Creed, e l’indimenticabile Lundgren, che riporta sullo schermo Ivan Drago.

Metro Goldwyn Mayer Pictures (MGM) e Warner Bros. Pictures presentano Creed II, interpretato da Michael B. Jordan e Sylvester Stallone, che riprendono rispettivamente i ruoli di Adonis Creed e Rocky Balboa. Creed II uscirà nelle sale italiane il prossimo 24 gennaio, distribuito da Warner Bros. Pictures.

Creed II è la continuazione della saga di Rocky, e il sequel del grande successo di pubblico e di critica del 2015 Creed – Nato per combattere, che ha incassato oltre 170 milioni di dollari ai botteghini di tutto il mondo. Ryan Coogler (Black Panther), che ha diretto il primo film, torna a far parte del franchise in veste di produttore esecutivo di Creed II. La regia di questo nuovo film è di Steven Caple Jr., che ha diretto l’acclamato dramma del 2016 The Land.

Il film vede protagonisti anche Tessa Thompson nei panni di Bianca, Wood Harris in quelli di Tony “Little Duke” Burton, Russell Hornsby è Buddy Marcelle, con Phylicia Rashad nei panni di Mary Anne, e Dolph Lundgren in quelli di Ivan Drago, Florian “Big Nasty” Munteanu ritrae Viktor Drago.

Steven Caple Jr. dirige il film da una sceneggiatura di Juel Taylor e Sylvester Stallone, da una storia di Sascha Penn e Cheo Hodari Coker. Il film è prodotto da Irwin Winkler, Charles Winkler, William Chartoff, David Winkler Kevin King-Templeton e Sylvester Stallone. Ryan Coogler, Michael B. Jordan e Guy Riedel sono i produttori esecutivi.

Ha collaborato con Caple Jr. una squadra creativa composta dal direttore della fotografia Kramer Morgenthau; lo scenografo Franco Giacomo Carbone; i montatori Dana E. Glauberman, Saira Haider e Paul Harb; il compositore Ludwig Göransson; i supervisori alle musiche Fam Udeorji e Jen Malone; il produttore esecutivo musicale Mike Will Made-It; la costumista Lizz Wolf; il supervisore degli effetti visivi Crystal Dowd e il co-produttore Udi Nedivi. Casting di Mary Vernieu e Lindsay Graham. Le riprese si sono svolte principalmente a Filadelfia, con ulteriori location nel New Mexico.

Creed – Nato per combattere, diretto da Ryan Coogler, è stato distribuito dalla Metro Goldwyn Mayer Pictures, dalla Warner Bros. Pictures e dalla New Line Cinema nel novembre del 2015, ed è valso a Stallone vari premi, tra cui un Golden Globe per la Migliore Interpretazione di un attore in un Ruolo non Protagonista, e una nomination all’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista.

Creed IIla recensione

Avengers: Endgame, Katherine Langford sarà la figlia di Tony e Pepper?

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Lo scorso ottobre è stato annunciato che l’attrice ventiduenne Katherine Langford (13; Love, Simon) si era unita al cast di Avengers: Endgame in corso d’opera; da allora i fan hanno speculato su quale personaggio potesse interpretare la giovane donna.

C’erano diverse teorie sul fatto che la Langford potesse interpretare Kate Bishop o forse anche una versione più vecchia di Cassie Lang dal futuro, ma poi si sono susseguite le voci che volevano l’attrice interpretare la figlia di Tony Stark e Pepper Potts.

Ora, la Lanford ha condiviso un post su Instagram che molti stanno prendendo come una conferma a quest’ultima ipotesi. Anche se non c’è alcuna indicazione o hashtag che faccia pensare a una foto dal set di Endgame, il fatto che le riprese sono ora in corso e Katherine si è tinta i capelli di rosso (la chioma di Pepper è diventata più bionda nel corso degli anni, ma il personaggio è una rossa naturale) ha comprensibilmente portato molti a saltare a questa conclusione.

Ecco l’immagine da Instagram:

Avengers: Endgame, il primo trailer di Avengers 4

Avengers: Endgame arriverà al cinema il 24 Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

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Avengers: Endgame, tutti i segreti del trailer

Deadpool 2: il titolo cinese rivela il “vero amore” di Wade

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Deadpool 2: il titolo cinese rivela il “vero amore” di Wade

Mentre la Cina si prepara per l’uscita nelle sale di Deadpool 2 questo fine settimana, la versione cinese del film ha ottenuto un sottotitolo molto interessante. La versione PG-13 di Deadpool 2 ha un titolo rivisto che si traduce in Deadpool 2: I Love My Family (Amo la mia famiglia).

Il sottotitolo è un riferimento a una popolare serie televisiva cinese degli anni ’90 che seguiva le avventure di una famiglia a Pechino. Dopo aver ricevuto una versione alternativa adatta alle famiglie il mese scorso, Once Upon a Deadpool, la versione PG-13 di Deadpool 2 è stata approvata per l’uscita nelle sale cinesi proprio la settimana scorsa, con la versione aggiornata che superava con successo i severi giudizi della censura cinese.

Il protagonista del film, Ryan Reynolds, è attualmente in Cina per promuovere l’imminente uscita del film. Mentre il film è già stato ampiamente piratato online, Fox spera che la popolarità di Reynolds con il pubblico cinese, così come il genere supereroistico hollywoodiano, darà al film un’ulteriore spinta al botteghino, a otto mesi dalla sua prima uscita.

Deadpool 2recensione del film con Ryan Reynolds

Intanto, Reynolds ha detto che il lavoro sul terzo film nel franchise di Deadpool è in corso, e che il film “andrà in una direzione completamente diversa“.

Deadpool 2 di David Leitch è interpretato da Ryan Reynolds nei panni del Mercenario Chiacchierone, Morena Baccarin nei panni di Vanessa, T.J. Miller come Weasel, Leslie Uggams come Blind Al, Brianna Hildebrand come Negasonic Teenage Warhead, Stefan Kapičić come Colosso, Zazie Beetz come Domino, Julian Dennison come Russell e Josh Brolin come Cable.

Aurelius Silente: 10 teorie sul personaggio di Animali Fantastici

Per tutta la durata di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, viene portata avanti l’ipotesi che Credence sia in realtà Corvus Lestrange, il figlio perduto da molto tempo Corvus Sr. e fratellastro di Leta, e solo alla fine del film, una volta che Credence si unisce a Grindelwald, il mago oscuro gli dice che il suo vero nome è Aurelius Silente.

Aurelius Silente è un nome completamente nuovo che non abbiamo mai sentito prima, e certamente Silente non aveva mai menzionato un fratello morto. Ecco allora 10 teorie sul personaggio che potrebbero rivelarsi fondate nei prossimi capitoli del franchise:

Grindelwald non ha detto la verità

La più plausibile delle ipotesi è che Grindelwald abbia mentito a Credence per convincerlo ad unirsi alla sua lotta contro il mondo magico, intuendo le incredibili potenzialità del ragazzo. Dopotutto il mago è un maestro manipolatore e un intelligente uomo politico, e il suo livello di abilità si misura anche nel modo in cui è capace di abbindolare le persone.

Dunque tutto ciò che Credence ha visto e che dimostra la sua eredità potrebbe sicuramente rivelarsi un’illusione creata da Grindelwald stesso, ma ci toccherà aspettare fino ad Animali fantastici 3 per capire se la teoria è fondata.

Potrebbe avere un legame con Voldemort

harry potter

I fan più accaniti di Harry Potter conosceranno sicuramente la teoria secondo cui Albus Silente abbia un legame di sangue con il mago più malvagio di tutti i tempi, Voldemort, ma per chi non ne sapesse nulla, ecco una piccola spiegazione:

Questa parentela arriverebbe dalla madre di Aurelius, anche se non sappiamo per certo che sia il fratello di Albus, eppure non ci sorprenderebbe affatto scoprire che il ragazzo fosse collegato ad alcuni dei principali personaggi dell’universo di J.K. Rowling

Il suo nome ha un significato più profondo

Alcuni fan della saga hanno iniziato a speculare sul personaggio subito dopo la rivelazione del suo nome, Aurelius Silente, pensando che la Rowling avesse nascosto in esso suggerimenti che parlassero della sua storia e del suo carattere (come nel caso di Sirius Black).

Aurelius potrebbe aver preso il nome da un imperatore romano la cui morte segnò la fine di una pace durata 200 anni, oppure potrebbe riferirsi al re Artù e collegarsi alla mitologia del mago Merlino. In tal senso, la sua morte provocherà una guerra o il ragazzo diventerà solo un successore di Grindelwald?

E pensare che un utente del firum Reddit, scavando nella storia dell’imperatore romano Aurelius, ha scoperto che il suo cognome originale era Severus….

J.K.Rowling ha rivelato il colpo di scena nel 2016

Il colpo di scena finale di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald è stato senza dubbio un momento importante per la nuova saga, ma anche destabilizzante per il pubblico di fan che credeva di conoscere tutto sulla famiglia Silente. Ma a quanto pare J.K.Rowling avrebbe svelato questo importante dettaglio due anni fa, come suggerito dal sito Hypable.

Nella sezione “Answers” del sito web della scrittrice infatti compare l’immagine di una copia del Marcus Aurelius, che guarda caso è anche il vero nome di Credence.

Ovviamente le supposizioni qui si moltiplicano: la Rowling ha scelto Aurelius per puro caso, o perché il noto imperatore romano che governò l’impero dal 160 al 180 dC durante il periodo della Pax Romana le è stato di ispirazione per l’ideazione del personaggio? D’altronde se si ripercorre la vera storia di Marco Aurelio, sappiamo che egli regnò accanto al fratello adottivo Lucio Vero prima della morte di quest’ultimo.

Un intreccio interessante se si considera il rapporto che lega Aurelius e Albus Silente, anche loro fratelli (e forse nati da diversi genitori)…

Credence e la febbre spagnola

Uno degli aspetti più concreti del personaggio di Credence/Aurelius è il suo essere un Oscuriale, ovvero un mago incapace di controllare i propri poteri magici nel quale si genera un’entità oscura e parassita nota sotto il nome di Obscurus. Sappiamo inoltre che la maggior degli Oscuriali muoiono prima dei dieci anni, quindi come ha fatto il ragazzo a sopravvivere?

Secondo una teoria, questo accade perché il suo corpo ha sviluppato un’immunità alle malattie magiche. L’influenza spagnola di cui è stato vittima proverrebbe infatti da qualche maledizione oppure è il sottoprodotto di un incantesimo magico andato storto.

Questo spiegherebbe la sua natura misteriosa nella vita reale: e se il giovane Credence fosse stato colpito dalla malattia e potesse rimanere in vita per sempre?

Il suo rapporto con Nagini

Finora l’esperienza di vita del giovane Credence non è stata circondata da moltissime persone e affetto: la madre che lo ha allevato era violenta e da piccolo è stato separato dalla sua altra famiglia, motivo per cui in molti hanno speculato su una possibile love story tra lui e Nagini (vista proprio nel secondo film di Animali Fantastici).

D’altronde a legarli è un’esistenza da reietti, e sullo schermo sono apparsi più vicini che mai nella loro lotta contro i pregiudizi. O forse si tratta di una semplice amicizia?

È in realtà il figlio di Silente

Se Aurelius fosse davvero il fratello di Silente, dovremmo fare alcuni chiarimenti sulla timeline dell’universo di Harry Potter. Sappiamo che il padre di Silente si trovava in prigione durante il periodo in cui sarebbe stato concepito Aurelius, e subito dopo Percival Silente è stato incarcerato, mentre sua moglie morì. Quindi come potrebbe funzionare questa parentela?

Secondo un’altra interessante teoria Aurelius è in realtà il figlio di Albus, della cui vita passata sappiamo davvero pochissimo (tranne del rapporto complicato con Grindelwald…).

È il mago più potente del mondo

Soltanto alla fine di Animali fantastici 2 vediamo Credence impugnare per la prima volta una bacchetta, donatagli da Grindelwald, un oggetto mai usato prima nella sua vita. Subito dopo provocherà una distruzione di scala apocalittica inedita nell’universo di Harry Potter, cosa che ha portato alla formulazione di una teoria.

Aurelius potrebbe infatti essere il mago più potente del mondo, e se Grindelwald lo sa, può utilizzare questo potere a suo favore e rompere finalmente il patto di sangue che lo lega ad Albus.

L’oscuriale di Ariana Silente vive dentro di lui

Entriamo nell’ambito delle ipotesi più assurde ma al contempo intriganti: nel franchise di Animali Fantastici viene spiegato che Credence non è l’unico Oscuriale dell’universo di Harry Potter, dal momento che anche la sorella di Silente, Ariana, lo è.

C’è allora chi pensa che, dopo la sua morte, il suo spirito oscuro si sia trasferito in un altro ospite: Aurelius.

Silente ha smarrito il suo Oscuriale che ora si trova in Credence

Arriviamo alla fine di questo elenco con una teoria che include un livello altissimo di cospirazione sul fratello di Silente scomparso da tempo: l’ipotesi di basa sull’idea che Credence sia il portatore di un Oscuriale altrui, e non di Ariana, ma di Albus Silente stesso.

L’Oscuriale avrebbe preso vita dopo la morte della sorella, e nel tentativo di eliminare ciò che percepisce come un’entità che minaccia il mondo, Silente avrebbe affondato la nave. su cui si trovava.

Leggi anche – Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, la spiegazione del colpo di scena finale

Fonte: ScreenRant

Avengers: Endgame, uno sguardo ravvicinato alla maschera di Ronin

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Come sempre più spesso accade alle produzioni Marvel, anche per Avengers: Endgame abbiamo i primi dettagli su costumi e personaggi dal merchandising.

Dopo le immagini dell’armatura di Rescue e quelle che ci hanno mostrato che nel film tornerà anche Tessa Thompson nei panni di Valkiria, ecco, sempre dal packaging dei giochi dedicati al film, una immagine ravvicinata della maschera che indosserà Ronin, la nuova incarnazione vendicativa di Clint Barton (Jeremy Renner) già anticipata dal trailer.

Inoltre, la serie di action figure che ha confermato Rescue, ha anche mostrato una nuova immagine di un soldato Chitauri (l’armatura, almeno), segno che le scene della Battaglia di New York, che troveremo nel film, vedranno anche i guerrieri mandati da Thanos e guidati da Loki ricomparire.

Avengers: Endgame, il primo trailer di Avengers 4

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Avengers: Endgame, tutti i segreti del trailer

Shazam!: il regista condivide una foto misteriosa del film

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Shazam!: il regista condivide una foto misteriosa del film

La “misteriosa” foto pubblicata dal regista di Shazam!, David F. Sandberg potrebbe aver confermato la presenza nel film dei Sette Peccati Mortali, già teorizzata a partire da alcune immagini leak del merchadise ufficiale trapelate in rete pochi giorni fa.

Per chi non avesse mai sentito nominare questi villain, nei fumetti vengono presentati come le entità demoniache che rappresentano i sette peccati capitali, ovvero orgoglio, invidia, avidità, ira, pigrizia, gola e lussuria. Non sappiamo ancora che ruolo ricopriranno nel cinecomic, ma alcune voci sostengono che si rifaranno alle nuove versioni di Geoff Johns e Gary Frank nei fumetti di New 52. Sarà davvero così?

Nel frattempo possiamo dare uno sguardo ad uno scorcio inedito nel film qui sotto:

shazam!

Shazam!: tutti gli spoiler dal cinecomic con Zachary Levi

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La sinossi ufficiale di Shazam!: Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Vi ricordiamo che Shazam! farà parte dell’Universo Cinematografico DC e seguirà le uscite di Aquaman e Wonder Woman 2, gli altri due attesi titoli di casa DC.

Il cinecomic è atteso per il 2019 e vede nel cast Zachary LeviAsher Angel (Billy Batson), Mark Strong (Dr. Thaddeus Sivana)Jack Dylan Grazer (Freddy), Grace Fulton (Mary), Faithe Herman (Darla), Ian Chen (Eugene), Jovan Armand (Pedro), Cooper Andrews e Marta Milans (genitori adorrivi di BillyVictor e Rosa Vasquez), Ron Cephas Jones (Il Mago).

Shazam!: in che modo il film sarà legato al DCEU?

Fonte: David F. Sandberg