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Once Upon a Time in Hollywood: Margot Robbie nel secondo poster

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Once Upon a Time in Hollywood: Margot Robbie nel secondo poster

Dopo Leonardo DiCaprio e Brad Pitt, anche a Margot Robbie è stato dedicato un poster di Once Upon a Time in Hollywood. L’attrice sarà Sharon Tate, nel film di Quentin Tarantino, che arriverà quest’estate.

All’inizio della produzione, si pensava che il film fosse una cronaca degli omicidi della Famiglia Manson, che hanno avuto proprio Sharon tra le vittime più famose, tuttavia, abbiamo poi scoperto che Taranino racconterà la storia di una star di una serie tv western (DiCaprio), vicino di casa della Tate (Robbie).

Gli omicidi della famiglia Manson saranno quindi parte del film, immaginiamo una parte importante, ma non il centro della vicenda. Ecco di seguito il poster con Margot Robbie nei panni dell’attrice che fu moglie di Roman Polanski:

Le prime immagini del film suggeriscono che Tarantino e la sua troupe – tra cui la costumista Arianne Phillips (Kingsman) e la scenografa Barbara Ling (Ho cercato il tuo nome) – stiano davvero cercando di ricreare il “look and feel” del 1969, quindi sarà interessante vedere se ciò trasparirà anche dal teaser.

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast anche Damian Lewis, Dakota Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Luke Perry, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Il film sarà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale di Once Upon a Time In Hollywood è fissata al 9 agosto 2019.

8 attori a cui la Marvel ha “cambiato” la carriera

8 attori a cui la Marvel ha “cambiato” la carriera

Interpretare un supereroe è un privilegio e una responsabilità, ma non è da trascurare il potere che questa scelta esercita sul futuro professionale delle star. Alcune di loro sono entrate nel meraviglioso mondo dei cinecomic Marvel quando erano poco più che sconosciuti, altri si sono risollevati dopo anni di anonimato…

Ecco allora di seguito 8 perfetti esempi di attori la cui carriera è cambiata dopo aver lavorato con i Marvel Studios:

Sebastian Stan

Prima di entrare nei panni di Bucky Barnes (futuro Soldato d’Inverno) in Captain America: Il Primo Vendicatore, Sebastian Stan era noto al grande pubblico per ruoli minori nella serie di successo Gossip Girl (era Carter Baizen, il rampollo e interesse sentimentale di Serena VanderWoodsen) e nella pellicola Hot Tub Time Machine.

E se è vero che il capitolo inaugurale delle avventure di Steve Rogers non gli rese giustizia, il suo ritorno come villain in The Winter Soldier si rivelò una vera e propria consacrazione per l’attore: con grande equilibrio la sua performance riusciva a bilanciare i conflitti interiori di Bucky e la rabbia del supereroe, qualità artistiche che hanno favorito la sua carriera futura come testimoniano I, Tonya, The Martian, Logan Lucky e il recente Destroyer al fianco di Nicole Kidman.

Anthony Mackie

Esattamente come il collega Sebastian Stan, anche Anthony Mackie non godeva della luce dei riflettori hollywoodiani prima di interpretare Sam Wilson aka Falcon nel MCU; nella sua filmografia figurano 8 Mile, Million Dollar Baby e The Hurt Locker, tutti premiati agli Oscar, ma mai un ruolo centrale.

Dopo Captain America: The Winter Soldier le cose sono decisamente migliorate per l’attore: è apparso in quasi tutti i cinecomic Marvel e ha recitato di nuovo in pellicole acclamate come Detroit di Kathryn Bigelow e The Hate U Give. Prossimamente sarà il protagonista della seconda stagione della serie fantascientifica cyberpunk di Netflix Altered Carbon.

Dave Bautista

Il sei volte campione del mondo della WWE Dave Bautista ha seguito le orme dell’ex wrestler Dwayne “The Rock Johnson” lanciandosi in una carriera cinematografica decollata soltanto grazie ai Marvel Studios. L’attore interpreta infatti Drax nel franchise dei Guardiani della Galassia e nell’universo condiviso.

Il percorso è stato il medesimo di tanti altri: film action di serie B (Il Re Scorpione 3, Riddick) poi la grande opportunità con James Gunn che lo vuole nel suo team di freaks in Guardiani Vol.1. Da lì Bautista non si è più fermato, lavorando con Denis Villeneuve in Blade Runner 2049 e con Sam Mendes in Spectre.

Tom Hiddleston

loki

Attore teatrale con formazione shakespeariana, Tom Hiddleston ottiene la fama mondiale grazie a Kenneth Branagh che lo sceglie come interprete di Loki nel primo film del franchise di Thor uscito nel 2011.

Grazie a Hiddleston il Dio dell’Inganno diventa rapidamente uno dei personaggi più amati tra i fan delle Marvel e non solo, ottenendo un ruolo da protagonista in The Avengers del 2012.

Ora l’attore è una vera star, e ha lavorato con autori del calibro di Woody Allen (Midnight in Paris), Guillermo Del Toro (Crimson Peak) e Steven Spielberg (War Horse).

Paul Rudd

ant-man and the wasp

Fino a qualche anno fa tutti avrebbero ricordato Paul Rudd come volto ricorrente delle commedie romantiche di Judd Apatow, ma è solo grazie ai Marvel Studios – che lo trasformano in Ant-Man – che il pubblico inizia a familiarizzare con questo attore dal talento smisurato.

C’è da dire che anche la carriera di Rudd sembra essersi spostata su progetti più seri rispetto al passato, come Altruisti si diventa e Mute.

Cobie Smulders

spider-man: far from home

La maggior parte degli attori che ottengono il successo grazie a serie TV combattono a lungo con l’immagine di quel personaggio iconico dopo la fine dello show. Per tutti Cobie Smulders sarà sempre la Robin Scherbatsky di How I met your mother, mentre per il pubblico cinematografico l’attrice è anche l’agente Maria Hill, la più vicina confidente di Nick Fury e eroina del MCU.

Dal primo Avengers la Smulders è apparsa in altri titoli Marvel, e prossimamente sarà nel cast di Spider-Man: Far From Home, e nelle serie Friends from College e Una serie di sfortunati eventi di Netflix.

Robert Downey Jr.

Iron Man film

Le storie di rivincita personale e professionale sono sempre le migliori da raccontare, specialmente se il protagonista è un attore diventato la star più importante dell’universo cinematografico Marvel.

Robert Downey Jr. è stato una giovane promessa hollywoodiana fino ai suoi problemi con la tossicodipendenza che hanno portato ad un lungo periodo di riabilitazione. Ma la sua carriera si è miracolosamente ripresa dopo la seconda possibilità offertagli dai Marvel Studios: diventare il volto di Tony Stark aka Iron Man.

Ora un attore come Downey ottiene stabilmente almeno 50 milioni per ogni film…una bella rivincita no?

Chris Pratt

chris pratt

Sei ad un altro panino dall’obesità...”, diceva Drax a Star-Lord in una delle sue migliori battute. Ma questa è anche la storia personale di Chris Pratt, comico conosciuto per il ruolo di Andy Dwyer nella sit-com Parks and Recreation.

Nessuno, prima di vederlo nei panni di Peter Quill in Guardiani della Galassia, pensava che l’attore potesse interpretare un eroe con quel fisico, e invece Pratt stupì tutti trasformandosi in un perfetto incrocio tra Han Solo e Indiana Jones.

Ora, è una delle più grandi stelle di Hollywood protagonista di franchise di successo come Jurassic World e The LEGO Movie.

LEGGI ANCHE – MCU: i migliori momenti improvvisati dagli attori

Fonte: ScreenRant

Avengers: Endgame, tutti i segreti rivelati dal nuovo numero di Empire

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Il nuovo numero di Empire dedicato ad Avengers: Endgame si è rivelata una fonte molto ghiotta di curiosità sul film in uscita a fine aprile grazie alle dichiarazioni – spoiler free – dei registi Anthony e Joe Russo, di Kevin Feige e dei due sceneggiatori.

Qui sotto trovate un riepilogo dlel’intervista:

Un marketing ridotto all’osso

Avengers: Endgame

Tutto ciò che di ufficiale abbiamo sul film sono due poster, due trailer e uno spot TV (quello mandato in onda durante la finale del Super Bowl), per alcuni non abbastanza ma sicuramente in linea con una campagna marketing che sta lavorando per conservare fino all’ultimo la segretezza assoluta.

E a quanto pare si tratta di una strategia concordata fin dall’inizio dai Marvel Studios, come confermato da Anthony e Joe Russo: “Abbiamo parlato di tutte le dimensioni del marketing, compresa quella in cui non avremmo mostrato nulla del film. La cosa più importante per noi è preservare la sorpresa della narrazione”.

Quando ero un ragazzino ho visto L’impero colpisce ancora la mattina del giorno in cui è uscito, e sono rimasto lì seduto fino alle 22 a guardarlo, profondamente commosso perché non sapevo nulla della storia che stavo vedendo…ecco, abbiamo cercato di  replicare quell’esperienza.” ha raccontato Joe.

Nessun rimpianto per le morti di Infinity War

Parte del fascino e della riuscita di Avengers: Infinity War deriva ovviamente dal finale inaspettato e tragico in cui vediamo polverizzati molti degli eroi (tra cui Star-Lord, Spider-Man e Black Panther) dopo lo schiocco delle dita di Thanos. Ma che ne pensa Kevin Feige, e soprattutto, ci sono mai stati rimpianti per questa scelta narrativa?

Ero sicuro al cento per cento di quel finale“, ha detto il presidente dei Marvel Studios a Empire, “o almeno lo ero fino a pochi giorni prima dell’uscita al cinema. Poi ho iniziato a essere molto nervoso, ed è stato come ‘Aspetta un minuto: cosa abbiamo fatto?’…Per anni il pubblico ha considerato questi film prevedibili, dove i buoni vincevano sempre…invece guardate cosa è successo stavolta“.

Lo schiocco doveva avvenire in Avengers: Endgame

Un altro segreto rivelato dalla rivista è il fatto che originariamente lo schiocco di Thanos doveva avvenire in Endgame e non alla fine di Infinity War.

C’erano davvero tantissime storie nelle prime bozze dello script di Infinity War ed eravamo convinti di rimandare la Decimazione fino all’inizio di Endgame“, ha dichiarato lo sceneggiatore Stephen McFeely. Nel frattempo è Feige a confermare che l’adattamento di quell’evento dei fumetti è sempre stata la priorità per gli studios:

Abbiamo parlato di quel finale per anni, anni e anni ed è stata la ragione che ci ha spinto a optare per le storie di Infinity Gauntlet. E quale sarebbe stata la cosa più scioccante da fare? Terminare il film con lo schiocco“.

La differenza tra Infinity War e Endgame

Sono invece i fratelli Russo a sottolineare nell’intervista come il finale di Infinity War li abbia lasciati con un senso di smarrimento su quali direzioni prendere nel futuro del franchise e su quali idee si sarebbe potuto lavorare. “D’altronde abbiamo solo ucciso metà dei personaggi…

McFeely fa nota che se Infinity War era il racconto degli eventi dal punto di vista di Thanos, il cambiamento più grande di Endgame è la prospettiva concentrata sui Vendicatori e non sul villain: “Il precedente film aveva 23 personaggi sul poster, e questa abbondanza ha dettato un certo tipo di ritmo. Qui ci sono solo nove eroi sul poster…forse dovremmo aspettarci un diverso tipo di narrazione.

L’effetto polvere

Nei fumetti, quando Thanos schiocca le dita, metà dell’universo svanisce. Nel Marvel Cinematic Universe invece, questo evento si trasforma nel fenomeno della “polverizzazione” delle vittime, un effetto davvero efficace che ha sconvolto tutti gli spettatori in sala.

È Feige a spiegare perché c’è stato questo cambiamento rispetto alla fonte e chi ne è l’artefice:

Dan DeLeeuw, il nostro supervisore degli effetti visivi, insieme al nostro team ha prodotto l’effetto cenere, perché non volevamo che le persone semplicemente scomparissero e la gente pensasse di essere stata teletrasportata da qualche parte.

Endgame cambierà per sempre le sorti del MCU

C’è grande attesa per Endgame, capitolo conclusivo della Fase 3, che secondo i realizzatori sarà un vero e proprio punto di svolta per il futuro del MCU.

Siamo in un territorio diverso, forse più di quanto non sia mai stato prima. L’universo condiviso continuerà ad esistere, ma tutto sarà più fluido e in evoluzione, e non sappiamo chi ci sarà. Di certo non sarà possibile riavviarne un altro, perché tutte le parti devono lavorare insieme. Le cose continuano, ma come la vita, le perdite sono reali e il cambiamento è reale.”

L’attenzione sugli Avengers originali

Cambio di prospettiva e focus sui sei Vendicatori originali. Ecco le due linee guida del film secondo registi, sceneggiatori e produttori. Iniziando da un personaggio chiave: Steve Rogers.

È stato il nostro ragazzo da quando abbiamo iniziato alla Marvel“, ha raccontato lo sceneggiatore Christopher Markus riguardo a Capitan America. “È il barometro della squadra, se lui combatte anche gli altri continueranno a farlo, e se è a terra allora significa davvero che qualcosa di brutto sta per succedere“.

La gente potrebbe denunciare il fatto che Cap non abbia avuto così tanto spazio in Infinity War. Ma lasciatemi dire che quei personaggi, i sei Avengers originali, saranno il centro e il cuore di Endgame in un modo molto personale ed emotivo.“, ha commentato Feige.

Le cover

CORRELATO – Avengers: Endgame, le domande che ci pone il trailer

Fonte: CBM

Cannes 2019: Netflix non ci sarà per il secondo anno consecutivo

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Cannes 2019: Netflix non ci sarà per il secondo anno consecutivo

Per il secondo anno consecutivo Netflix non sarà presente al Festival di Cannes, dopo le polemiche della scorsa edizione e i tentativi di riconciliazione tra il direttore artistico Thierry Fremaux e il colosso dello streaming mondiale. Ma a quanto pare, come riporta in esclusiva Variety, il problema non deriverebbe dal rifiuto dell’organizzazione quanto invece dal fatto che i film destinati alla croisette – The Irishman di Martin Scorsese, The Laundromat di Steven Soderbergh con Meryl Streep, The King di  David Michôd con Timothee Chalamet, Uncut Gems dei fratelli Safdie e il progetto senza titolo di Noah Baumbach – non sarebbero pronti per la croisette o comunque non terminati in tempo per maggio.

Probabile dunque il loro arrivo alla Mostra del Cinema di Venezia, che da diverso tempo sembra approfittare dello stallo di Cannes accogliendo qualsiasi titolo appetibile anche in vista premi, specialmente prodotto da Netflix (vedi l’ultima edizione con Roma di Alfonso Cuaron, The Other Side of the Wind e La Ballata di Buster Sgruggs di Joel e Ethan Coen).

La buona notizia è che tra Cannes e Netflix sono ancora in corso trattative e conversazioni amichevoli, di cui una avvenuta a Los Angeles poco più di una settimana tra Ted Sarandos, Scott Stuber e Thierry Fremaux. Sfortunatamente non è stata ancora individuata una soluzione per consentire ad un film originale di tornare a concorrere nella line-up del concorso del Festival almeno quest’anno.

Vi ricordiamo che il primo “approccio” di Netflix alla croisette risale al 2017, con Okja e The Meyerowitz Stories inseriti nel concorso ufficiale, scelta poco gradita dagli esercenti francesi e contrari alla modalità di distribuzione “casalinga” opposta alla consueta attesa di 36 mesi dopo l’uscita nelle sale cinematografiche.

La 72° edizione del Festival di Cannes si svolgerà dal 14 al 25 maggio.

Cannes 2019: Alejandro G. Iñárritu presidente di giuria

Fonte: Variety

Marvel: ecco il nuovo nome delle prime tre fasi del MCU

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Marvel: ecco il nuovo nome delle prime tre fasi del MCU

L’universo cinematografico Marvel, o almeno quello che conoscevamo finora, inaugurato nel 2008 con Iron Man, ha un nuovo nome ufficiale che riunisce insieme le prime tre fasi (di cui Avengers: Endgame sarà il culmine): The Infinity Saga. A rivelarlo è stato il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige nell’intervista concessa a Empire per la copertina dedicata all’ultimo titolo del MCU in uscita a fine aprile.

22 film, 11 franchise lanciati per introdurre altrettanti supereroi dei fumetti al cinema, e poi le serie tv (Agents of SHIELD, Agent Carter, Inhumans), con l’esperimento di Netflix di Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist e molto altro ancora rendono il progetto degli studios una delle più grandi e memorabili imprese produttive e creative della storia.

Volevamo portare a termine una serie di film in un modo che non era mai stato provato prima“, ha spiegato Feige a Empire. “La saga di Harry Potter ha avuto il suo finale perché c’era la conclusione dei libri, come anche il Signore degli Anelli. Quindi abbiamo pensato, dopo ventidue film realizzati, che non sarebbe stato male mettere un punto alla trama“.

Prima di questo annuncio, i Marvel Studios avevano raggruppato i cinecomic in tre fasi separate: la Fase 1 andava da Iron Man fino a The Avengers del 2012; la Fase 2 da Iron Man 3 ad Ant-Man; la Fase 3 da Captain America: Civil War all’imminente Avengers: Endgame.

Cosa accadrà all’universo condiviso dopo l’uscita di Endgame è tutt’ora un mistero: sappiamo che i prossimi titoli confermati sono Spider-Man: Far From Home, Vedova Nera e il film sugli Eterni, mentre in sviluppo ci sono i sequel di Black Panther e Doctor Strange.

Marvel Studios: tutte le rivelazioni di Kevin Feige sulla Fase 4

Vi ricordiamo che il quarto capitolo sui Vendicatori sarà nelle sale il 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Fonte: CBM

Dune: iniziate le riprese del reboot, ecco la prima sinossi

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Dune: iniziate le riprese del reboot, ecco la prima sinossi

Warner Bros. Pictures e Legendary Entertainment hanno annunciato ieri l’inizio delle riprese di Dune, secondo adattamento del romanzo di Frank Herbert (dopo quello del 1984 diretto da David Lynch, che vedeva Kyle MacLachlan nei panni del protagonista Paul Atreides) ora affidato alla regia di Denis Villeneuve (Blade Runner 2049, Sicario, Arrival).

Da Budapest la produzione si muoverà verso altre località dell’Ungheria e successivamente in Giordania con il cast in cui figurano Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacJason MomoaZendayaJosh BrolinJavier Bardem.  Jason Momoa si trova attualmente in trattative per interpretare il ruolo di Duncan Idaho, lo spadaccino fedele alla famiglia Atreides che nella versione di Lynch aveva il volto di Richard Jordan.

Di seguito la prima sinossi ufficiale:

Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

Il candidato all’oscar Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Più tardi nel racconto finirà ad Arrakis e diventerà una figura simile al Messia per gli indigeni del pianeta deserto, i Fremen. Lì incontrerà e si innamorerà di una guerriera di nome Chani, e sarà costretto a scegliere tra l’amata e o abbracciare il terrificante destino predetto nelle sue visioni.

Dune: tutti i dettagli sui personaggi del reboot

Su Dune, Villeneuve, reduce dal sequel di Blade Runner, ha specificato nei mesi scorsi che il film non sarà un remake dell’originale di Lynch ma una lettura personale del romanzo di Frank Herbert. Il regista ha poi parlato dei dettagli sulla lavorazione e della possibilità di trasformare Dune in un franchise: “Probabilmente ci vorranno due anni per finire Dunee. L’obiettivo però è realizzare almeno due film“.

Questo invece il suo commento delle scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake: “Il film non sarà in nessun modo collegato a quello del 1984. Tornerò al romanzo e cercherò di tirare fuori le immagini che le pagine mi ispireranno” ha commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il massimo rispetto per David Lynch, che considero tra i più grandi registi viventi, però ricordo che all’epoca il suo adattamento aveva deluso le mie aspettative e tradito i miei sogni. Per questo proverò a fare il film dei miei sogni“.

Fonte: Business Wire

Vedova Nera: Florence Pugh in trattative per il film

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Dopo le voci sul possibile coinvolgimento di Emma Watson, i Marvel Studios potrebbero aver trovato la prossima attrice da inserire nel cast di Vedova Nera, standalone dedicato al personaggio di Natasha Romanoff che avrà ancora il volto di Scarlett Johansson.

Come riporta infatti l’Hollywood Reporter, Florence Pugh sarebbe in trattative per ottenere un ruolo nel film le cui riprese partiranno a giugno a Londra con la regia dell’australiana Cate Shortland (Somersault, Lore). A quanto pare la Pugh, nota al grande pubblico per Lady Macbeth, dovrebbe interpretare un’altra spia antagonista dell’eroina del titolo.

Prossimamente rivedremo l’attrice britannica nel nuovo adattamento di Piccole Donne scritto e diretto da Greta Gerwig al fianco di Saoirse Ronan, Emma Watson e Meryl Streep, e nell’horror Midsommar, firmato dal regista di Hereditary Ari Aster.

Per quanto riguarda Vedova Nera, continua il casting da parte degli studios, che avrebbero individuato in Andre Holland, visto nella serie The Knick e in Moonlight (premio oscar nel 2017) il perfetto villain. Si cerca inoltre una figura maschile anziana e una donna per ruoli secondari legati tra loro o al servizio del personaggio, e a tal proposito sono stati citati i nomi di Rachel WeiszSebastian Koch e Alec Bladwin.

Vedova Nera: 10 cose da sapere sul passato di Natasha Romanoff

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La prima sinossi riporta:

La nascita di Vedova Nera (alias di Natasha Romanova) dipende dal KGB, un’organizzazione che la spingerà a diventare il suo ultimo soldato: quando l’URSS cade a pezzi, il governo cerca di uccidere l’agente segreto a New York, dove lavora come freelance operativa. È lì che ritroveremo Natasha, emigrata da quindici anni dopo la caduta dell’Unione Sovietica.

Vedova Nera sarà a tutti gli effetti un viaggio nel “passato” del MCU (come Captain Marvel, ambientato in un’epoca mai esplorata all’interno dell’universo condiviso). Lo standalone riprenderà quindi le sorti di Natasha Romanoff quindici anni dopo la caduta dell’Unione Sovietica negli Stati Uniti ed è evidente che si piazzerà in un momento della timeline antecedente a Iron Man 2.

Vedova Nera: ecco cosa possiamo aspettarci dal cinecomic prequel

Fonte: THR

What We Do In The Shadows: nuovo teaser “Flying “

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What We Do In The Shadows: nuovo teaser “Flying “

Il canale americano FX ha diffuso l’inedito teaser “Flying” di What We Do In The Shadows, l’annunciato adattamento seriale What We Do In The Shadows dell’omonimo film di Jemaine Clement e Taika Waititi.

What We Do in the Shadows è uno sguardo in stile documentario sulle vite quotidiane (o piuttosto notturne) di quattro vampiri che hanno “vissuto” insieme per centinaia di anni. A Staten Island.

Il leader auto-nominato del gruppo è “Nandor The Relentless” (Kayvan Novak), un grande guerriero e conquistatore dell’impero ottomano, che ha preso il timone del gruppo nonostante molte delle sue tattiche del Vecchio Mondo, il che ha portato a ciò che alcuni potrebbero educatamente paragonare ad un bupki. Poi c’è il vampiro britannico “Laszlo” (Matt Berry) – un po’ un ladro e un dandy e un fop, si potrebbe dire. È un amante del male e delle grandi serata, ma non tanto quanto ama vedere Nandor fallire miseramente in ogni tentativo. E poi c’è “Nadja” (Natasia Demetriou): la seduttrice, la tentatrice, la vampira Bonnie al Clyde di Laszlo.

Altro convivente nella famiglia dei vampiri è “Guillermo” (Harvey Guillén), un succube di Nandor (alias servitore/protettore durante le ore diurne), che non vuole altro che diventare un vero vampiro proprio come il suo padrone. In agguato c’è anche “Colin Robinson” (Mark Proksch), un vampiro energico e  coraggioso, camminatore di tutti i giorni – fa feste sugli umani, ma non sul loro sangue. Trai personaggi inediti c’è un nuovo amico di Nadja, “Jenna” (Beanie Feldstein), uno studente di un vicino college.

Dopo una visita inaspettata dal loro oscuro signore e leader, “Barone Afanas”, i vampiri vengono richiamati all’ordine su quello che era il loro compito inizialmente assegnatogli con il loro arrivo a Staten Island oltre cento anni fa: il dominio totale e completo del Nuovo Mondo. Ma qual è esattamente il modo migliore per ottenere il dominio? La  troupe cinematografica seguirà i vampiri mentre si mettono in cammino per dare seguito a questa compito assegnatoli.

Clement ha creato la serie che sarà lunga 10 episodi. Clement, Waititi e Paul Simms sono produttori esecutivi con Scott Rudin, Garrett Basch e Eli Bush. What We Do In The Shadows è prodotto da FX Productions e vede la partecipazione di Matt Berry, Kayvan Novak, Natasia Demetriou, Harvey Guillén e Mark Proksch, che hanno recitato nel ruolo pilota prima di essere promosso a una serie regolare.

Il professore e il pazzo: recensione del film con Mel Gibson e Sean Penn

Basato sul romanzo L’assassino più colto del mondo, di Simon Winchester, Il professore e il pazzo ripercorre i primi anni della realizzazione dell’Oxford English Dictionary, mastodontica opera portata avanti a partire dal 1857. Il film, diretto da P.B. Sherman, e interpretato da Mel Gibson e Sean Penn, scava nella follia e nel genio di due straordinari e ossessivi uomini che hanno cambiato per sempre il corso della storia della letteratura.

Nel film seguiamo la storia del professor James Murray (Mel Gibson), che viene incaricato di compilare l’Oxford English Dictionary. Per riuscire in tale impresa, Murray si rivolgerà a tutti i popoli di lingua inglese. A dare un contributo particolarmente significativo è il dottor W. C. Minor (Sean Penn), il quale, affetto da schizofrenia, trascorre parte della sua vita all’interno di un ospedale psichiatrico. Tra lui e il professor Murray nascerà una profonda amicizia.

Benché si tratti di un’opera in costume, ambientata nell’aristocratica Inghilterra dell’Ottocento, sin dalle prime sequenze il film riesce a non cadere nelle trappole del genere, evitandone la tipica ampollosità. Il regista affronta la materia con una chiave particolarmente contemporanea, che si svela attraverso la costruzione dei movimenti di macchina e della fotografia. Tramite questi ci conduce costantemente attraverso un’immagine ricorrente e simbolica, quella del passaggio dall’oscurità alla luce.

Sherman ci conduce così all’interno di un film che desidera mostrare l’attualità della sua storia, dove il dizionario della lingua inglese a cui si lavora è visto come l’antenato di Wikipedia e di ogni sito di informazione oggi presente. Un vero e proprio passaggio verso la modernità dunque, dal quale non può prescindere il racconto dell’amicizia tra il professore e il pazzo che resero tutto ciò possibile.

La sceneggiatura, scritta da Sherman e Todd Komarnicki si sposta infatti di continuo tra il percorso storico del dizionario e l’amicizia dei due uomini, senza però smarrire il suo obiettivo. Solamente verso il finale ci si abbandona ad un tono melodrammatico che in parte fa regredire il film. Tuttavia le interpretazioni dei due protagonisti, e in particolare quella delicata e allo stesso tempo intensa di Mel Gibson, aiutano a tenere alto il livello del film.

Sherman riesce inoltre a costruire un buon ritmo per un film di questo genere, e dove anche verso la sua metà si avverte un maggior rallentamento e appesantimento nella narrazione, la cura dei dettagli e l’attenzione introspettiva assunta nei confronti dei personaggi, favorisce la visione senza grandi difficoltà. Maggior pregio di Il professore e il pazzo è certamente quello di riuscire a illudere lo spettatore di star guardando una storia potenzialmente ambientata nella contemporaneità, dove a ricordarci della collocazione storica sono quasi esclusivamente ambienti e costumi d’epoca.

Guarda il trailer de Il professore e il pazzo

Locarno Film Festival annuncia la retrospettiva Black Light

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Locarno Film Festival annuncia la retrospettiva Black Light

ll Locarno Film Festival rinvia la Retrospettiva su Blake Edwards e anticipa quella del 2020, Black Light, dedicata al cinema nero. Un’indagine sul cinema nero internazionale del Novecento che toccherà geografie diverse fra le quali l’Europa, il Nord America, i Caraibi, l’America del Sud e altri paesi.

Il Locarno Film Festival ha deciso di accogliere la richiesta della Blake Edwards Estate, avanzata nelle ultime settimane dagli Stati Uniti, e posticipare la Retrospettiva dedicata al genio della commedia, anticipando quella inizialmente prevista in programma per l’edizione 2020, intitolata Black Light e dedicata al cinema nero. Per questa inedita evoluzione la Direzione artistica ha affidato la nuova Retrospettiva a Greg de Cuir Jr, noto esperto del cinema nero internazionale, mentre Roberto Turigliatto continuerà a occuparsi delle Retrospettive per le edizioni seguenti.

Non si può parlare di una sola Africa così come non si può parlare di un solo Black cinema. La realtà è più complessa. La Retrospettiva di Locarno72 vuole oltrepassare il concetto di Black in quanto identità o problema sociale e indagare l’immaginario dei registi che hanno reinterpretato questa questione – storica e politica – in diverse epoche e diversi luoghi.

Strutturata come un’indagine eclettica focalizzata principalmente sul ventesimo secolo, la Retrospettiva Black Light presenterà autori di culto, Race movies degli anni ’20 e ’30, capolavori pionieristici, film emblematici della Blaxploitation degli anni 1970 e autori essenziali che hanno interpretato e rappresentato la loro epoca politica.

Lili Hinstin, Direttrice artistica del Locarno Film Festival: “Mi viene spesso fatta la domanda sul genere all’interno di questo movimento straordinario che è il #MeToo, tuttavia penso che la lotta contro la dominazione sociale debba andare oltre il combattimento delle donne e includere tutte le persone che non corrispondano alla supremazia del maschio bianco eterosessuale. Il relativamente recente (diciottesimo secolo) concetto di “razza” ne fa parte e preesiste alla nascita e alla storia del cinema. Come gli artisti abbiano sviluppato la questione nera attraverso i film durante il ventesimo secolo, è ciò che il Locarno Film Festival vuole chiedersi e indagare ”.

La Retrospettiva curata da Greg de Cuir Jr sarà presentata in collaborazione con la Cinémathèque suisse e sarà arricchita da una pubblicazione edita in inglese e francese da Capricci.

La 72esima edizione del Locarno Film Festival si terrà dal 7 al 17 agosto.

Once Upon a Time in Hollywood: DiCaprio e Pitt nel primo poster

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Once Upon a Time in Hollywood: DiCaprio e Pitt nel primo poster

Mentre siamo in attesa del primo trailer di Once Upon a Time in Hollywood, che verrà proiettato in sala davanti a Noi di Jordan Peele, ecco il primo poster del film di Quentin Tarantino, che mostra in primo piano le due superstar protagoniste del film: Leonardo DiCaprio e Brad Pitt.

Inizialmente si pensava che Once Upon a Time in Hollywood si sarebbe focalizzato specificamente sugli omicidi di Manson, prima che Tarantino spiegasse che il film tratta davvero di vita e cultura durante la fine degli anni ’60 in generale. Sappiamo però che Margot Robbie interpreterà un ruolo importante nel film, ovvero quello di Sharon Tate, che sembra sarà la vicina di casa di Rick (DiCaprio).

Le prime immagini del film suggeriscono che Tarantino e la sua troupe – tra cui la costumista Arianne Phillips (Kingsman) e la scenografa Barbara Ling (Ho cercato il tuo nome) – stiano davvero cercando di ricreare il “look and feel” del 1969, quindi sarà interessante vedere se ciò trasparirà anche dal teaser.

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast anche Damian Lewis, Dakota Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Luke Perry, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Il film sarà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale di Once Upon a Time In Hollywood è fissata al 9 agosto 2019.

Deadpool si infila nel trailer di Avengers: Endgame!

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Deadpool si infila nel trailer di Avengers: Endgame!

Da special guest, Deadpool si è infilato nel terzo emozionante trailer di Avengers: Endgame, e ovviamente a modo suo, ha lasciato il segno. Eccolo alle prese con il tiro al bersaglio di Occhio di Falco, con la sua “noiosa” “storia d’amore” con Vedova Nera, con Cap e con Thor, a cui dà tutta la colpa per la vittoria di Thanos.

Siete pronti a ridere al più non posso? Ecco l’esilarante trailer di Endgame con Deadpool, realizzato da Toptenfamous:

Con la fusione tra Disney e Fox, potrebbe diventare plausibile che Deadpool incontri davvero i personaggi del Marvel Cinematic Universe, nonostante i produttori del film e lo stesso Feige abbiano più volte chiarito che per il momento i franchise rimangono separati. Prima di Deadpool, sono certamente i Fantastici Quattro e gli X-Men che Feige vuole vedere nel suo Universo Condiviso!

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Ghostbusters 3: J.K. Simmons “sa tutto” del film

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Attore feticcio e collaboratore assiduo di Jason Reitman, J.K. Simmons è comparso in tutti i film diretti dal regista figlio d’arte (da Thank you for smoking a Juno, fino al recente The Front Runner – Il vizio del potere), ed è altamente probabile che avrà un ruolo anche in Ghostbusters 3, terzo capitolo della serie sugli acchiappafantasmi lanciata nel 1984.

Proprio Simmons ha accennato qualche dettaglio sul progetto in un’intervista con ET, senza però rivelare nulla della trama top secret:

Jason me ne ha parlato, e so che sarà esilarante, ovviamente, e brillante, e non vedo l’ora di scoprire cosa riuscirà a fare con il franchise. È tutto ciò che posso dirvi per ora, so tutto ma non ve lo racconterò.

Della pellicola sappiamo effettivamente poco o nulla, tranne il fatto che i personaggi principali saranno due ragazzi e due ragazze di età compresa fra i 12 e i 13 anni e che gli attori originali potrebbero tornare nei rispettivi ruoli dei due capitoli diretti da Ivan Reitman. Da quanto riportato nelle scorse settimane da Variety invece, Carrie Coon (Avengers: Infinity War; Widows) e Finn Wolfhard (Stranger Things; It: Capitolo 1 e 2) sono in trattative per unirsi al cast.

Ghostbusters 3: il primo teaser trailer è già qui!

“Rust City” il titolo di lavorazione di Ghostbusters 3. Le riprese inizieranno il 25 Giugno a Calgary e proseguiranno per circa 15 settimane.

“Ho sempre pensato a me stesso come il primo fan di Ghostbusters, quando avevo 6 anni ero a visitare il set. Volevo fare un film per tutti gli altri fan.” ha raccontato Reitman. Questo è il prossimo capitolo della serie originale. Non è un riavvio. Quello che è successo negli anni ’80 è accaduto negli anni ’80, e questo è ambientato nel presente.”, ha raccontato Reitman a Entertainment Weekly.

Reitman ha firmato anche la sceneggiatura insieme a Gil Kenan e conta di iniziare le riprese nella seconda metà dell’anno, probabilmente nei mesi estivi. Fonti attendibili spiegano che la trama seguirà gli eventi della pellicola del 1984 e non avrà alcun collegamento con il reboot al femminile del 2016 diretto da Paul Feig con Melissa McCarthy e Kristen Wiig.

Fonte: ET

Avengers: Endgame, le domande che ci pone il trailer

Avengers: Endgame, le domande che ci pone il trailer

Manca poco più di un mese all’arrivo nelle sale di Avengers: Endgame, culmine narrativo di una trama intessuta a partire da Iron Man (2008) e proseguita fino a Infinity War, vero punto di rottura che troverà – si spera – una degna conclusione nel prossimo capitolo.

Il terzo e forse ultimo trailer del film ci ha raccontato molto senza dire nulla, semplicemente utilizzando immagini del passato in bianco e nero e qualche momento a colore degli eroi impegnati con la lotta più importante delle loro vite, appello finale senza possibilità di ritorno.

Ma quali sono le domande che ci pone questo trailer in particolare? E soprattutto: troveranno risposta nel cinecomic?

“Niente più sorprese”

Avengers: Endgame inizierà subito dopo la fine degli eventi di Infinity War che hanno visto Thanos trionfare sui nostri eroi e decimare la popolazione dell’universo usando il guanto dell’infinito. Tra i sopravvissuti allo schiocco c’è però Tony Stark, in compagnia di Nebula, ora disperso nello spazio a bordo di un’astronave senza più cibo e ossigeno e intento a registrare un messaggio per l’amata Pepper Potts.

Lo so che avevo detto niente più sorprese, ma speravo tanto di organizzare l’ultima…“, dice Tony nell’ultimo trailer, il che ci porta subito a chiederci di che sorpresa si tratti. Forse una proposta di matrimonio? Il ritorno a Terra e il congedo definitivo dall’armatura di Iron Man per dedicarsi completamente a Pepper e alla futura famiglia?

Una sorpresa potrebbe invece farla la stessa Pepper intervenendo per salvare Tony indossando il costume di Rescue: d’altronde diversi mesi fa era stata proprio Gwyneth Paltrow a rivelare un dettaglio del personaggio grazie ad una foto che la ritraeva con un costume molto simile a quello dell’eroina. Nei fumetti è lei a usufruire dell’armatura Mark 1616, molto diversa da quella di Stark, progettata specificatamente per le abilità acquisite dalla donna dopo l’impianto del Reattore Arc.

Oppure, ipotesi meno plausibile ma sicuramente divertente, Tony sta registrando quel messaggio per scherzo, perché crede di morire e la solitudine nello spazio inizia ad avere effetti strani sul suo cervello…

“Sembrano passati mille anni…”

Sembrano passati mille anni da quando sono scappato da quella caverna, sono diventato Iron Man…“. Il valore di questa frase, che tra l’altro apre il terzo trailer, è lo stesso che i Marvel Studios vogliono attribuire ad Avengers: Endgame: la conclusione di un viaggio, ma anche tutto quello che c’è stato nel mezzo, il percorso di consapevolezza dell’uomo che diventa eroe, il cambiamento, l’affermazione personale, le conseguenze e i sacrifici.

Ma non solo: le parole pronunciate da Tony Stark sembrano suggerire che Endgame potrebbe essere davvero il film che decreta il successo del franchise cinematografico più popolare del 21° secolo. Difficile trovare rivali all’altezza dei Marvel Studios, capaci negli ultimi dieci anni di affermare una linea editoriale ben precisa e in grado di portarla avanti con intelligenza e successo.

Ricominciare da capo

Ricominciare da capo. Seconda possibilità. Viaggi nel tempo. Sembrano essere queste le parole chiave del film in cui i nostri eroi proveranno a riscrivere la storia ripristinando un equilibrio che lo schiocco di Thanos aveva alterato.

Non sappiamo se ci riusciranno, ma la speranza è viva e il trailer ce lo dimostra. Di certo resta un dettaglio abbastanza disturbante: la voce di Peggy Carter che aleggia come uno spettro e che si alterna a sequenze tratte da Captain America: The Winter Soldier. “Il mondo è cambiato, nessuno di noi può tornare indietro, a volte il meglio che possiamo fare è ricominciare“.

Ricominciare. Ma come? La morte può essere un’occasione per vivere un’altra esistenza? Ci si deve arrendere di fronte alla disperazione, oppure l’ottimismo di Steve Rogers è l’unico modo per affrontare il futuro? Riflessioni ancora più strazianti se pensiamo che potrebbe essere lui a sacrificarsi per il bene dei compagni, ricongiungendosi finalmente nell’aldilà con l’amata Peggy…

Ricominciare significa anche riprovarci, tentare una strada alternativa, e capiremo soltanto tra un mese se questo vorrà dire viaggi nel tempo o esplorazione di realtà come il Regno Quantico.

Andare avanti

Se è vero che Avengers: Endgame sarà un testamento dei primi dieci anni di Marvel Studios, anche doloroso e tragico, è altrettanto possibile che nel concetto stesso di “fine” si nasconda l’obiettivo di un nuovo inizio. La conclusione della Fase 3 è alle porte, e sappiamo che il corso del MCU prenderà strade inedite ed entusiasmanti già iniziate con Captain Marvel e Black Panther, e prossimamente con l’adattamento dell’epica degli Eterni.

Rimane la malinconia della frase pronunciata da Captain America rivolto a Vedova Nera: “Continuo a dire a tutti che dovrebbero andare avanti, alcuni lo fanno, ma non noi“. Ecco che la vecchia generazione di eroi si prepara a lasciare la propria eredità a chi verrà dopo di loro, uno scenario ricco di opportunità e cambiamento che riflette quanto accade da decenni nel mondo nei fumetti.

“Mi piace questa qui”

La scena inserita alla fine del trailer ci mostra il primo incontro fra Thor e Carol Danvers al quartier generale degli Avengers, con l’eroina che non sembra affatto impressionata dall’arrivo della Stormbreaker. “Mi piace questa qui“, esclama il Dio del Tuono, e siamo sicuri che questa coppia possa riservarci dei momenti di grandissima azione e divertimento in Endgame.

Tuttavia resta da capire in che modo Captain Marvel interverrà nel piano dei Vendicatori, e soprattutto per quanto tempo sarà in scena. Magari collaborerà a stretto contatto con alcuni di loro, mentre gli altri proveranno ad entrare nel Regno Quantico, oppure scorterà la squadra nello spazio – proprio come ha fatto con gli Skrull nel suo standalone – affrontando Thanos nella fattoria in cui si è rintanato.

Provarci, a qualunque costo

Provarci, a qualunque costo. È questo il messaggio finale con cui ci lascia il trailer. Ultima chiamata per gli eroi, senza appello, per cambiare le sorti dell’umanità intera. C’è da comprendere anche la gravità di una frase del genere, considerando che il “prezzo” da pagare potrebbe essere la vita.

Chi morirà alla fine di Endgame? Le teorie dei fan ipotizzano che saranno quattro dei sei Vendicatori originali, perché se si ascolta il ​​nuovo trailer, sono quattro di loro a ripetere la battuta “A ogni costo“, ovvero Capitan America, Vedova Nera, Occhio di Falco e infine Iron Man.

Personalmente ci piacerebbe rivedere ancora Clint Barton sul grade schermo, per tutte le potenzialità inespresse finora nel MCU, o il Tony Stark di Robert Downey Jr. nelle vesti di padrino ufficiale in qualche cameo. Diverso il discorso di Chris Evans, perché il personaggio di Steve sembra aver concluso un arco narrativo piuttosto soddisfacente.

CORRELATO – Avengers: Endgame, 5 cose che non avete notato nel nuovo trailer

Avengers: Endgame, tre nuovi dettagli scovati nell’ultimo trailer

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Come se non bastassero un’attenta analisi e la ricerca di altri segreti del terzo trailer di Avengers: Endgame, i fan continuano a rintracciare riferimenti per la trama ancora top secret del film che a fine aprile chiuderà la Fase 3 del MCU.

Ecco di seguito altri tre dettagli scovati nell’ultimo trailer:

Clint Barton è ancora agli arresti domiciliari?

Il grande assente di Infinity War, Occhio di Falco, è di fatto il vero protagonista del nuovo trailer di Avengers Endgame, comparendo in diverse scene dal contenuto misterioso, come quella in cui lo vediamo insegnare a sua figlia (forse la versione di Kate Bishop del MCU?) a tirare con l’arco in campagna.

Rispetto a questa inquadratura, è interessante soffermarci sul dispositivo legato alla caviglia di Clint Barton, molto simile a quello indossato da Scott Lang all’inizio di Ant-Man and The Wasp. L’eroe si trova ancora agli arresti domiciliari? Perché allora non è a casa? È una fantasia, o una realtà alternativa sognata da Clint? In che anno ci troviamo esattamente?

I Vendicatori sono davvero sul Quinjet?

La seconda indicazione arriva da un fan su Twitter, secondo cui il mezzo di trasporto dve si trovano Clint Barton e Natasha Romanoff in una scena del trailer non è il Quinjet dei Vendicatori, bensì il Benetar, l’astronave dei Guardiani della Galassia sulla quale si trovano attualmente Tony Stark e Nebula dispersi nello spazio. A tal proposito l’immagine qui sopra ci offre un confronto visivo tra Endgame e Guardiani Vol.2.

È possibile che sarà Tony a ricostruire la nave danneggiata dopo gli eventi su Titano, in modo che sia in grado di trasportare il gruppo di supereroi nella galassia? Oppure il Benetar verrà ri-progettata per assicurare il suo funzionamento nel Regno Quantico?

Scott Lang sta trascinando il laboratorio di Hank Pym?

Un ulteriore dettaglio è stato scovato nella scena in cui Scott Lang torna alla vecchia casa di Cassie dopo la Decimazione e nella quale l’eroe sembra trascinare con la mano destra il il laboratorio rimpicciolito di Hank Pym (visto in Ant-Man and The Wasp), apparentemente anticipando il modo in cui i Vendicatori potranno viaggiare attraverso il Regno Quantico.

Sappiamo quanto il laboratorio sia stato determinante per recuperare Janet van Dyne da una trappola durata decenni, e come sia completamente attrezzato per un’avventura nella realtà alternativa, dunque ha senso che anche in Endgame svolga un ruolo altrettanto importante nella trama. Di certo l’inquadratura non aiuta, ma potrebbe suscitare qualche dubbio.

Dall’altro lato non abbiamo la conferma ufficiale dei viaggi nel tempo attraverso il Regno Quantico per invertire gli eventi di Avengers: Infinity War, trattandosi sempre di teorie e supposizioni di fan, anche se le uniformi bianche e rosse viste nel trailer sembrano aumentare le possibilità. Come andranno davvero le cose?

CORRELATO – Avengers: Endgame, cosa ci dice il terzo trailer del film?

Breaking Bad: Aaron Paul non sa ancora niente del film sequel?

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Sembra che le prime novità sul film sequel di Breaking Bad siano in arrivo, ma non sono quelle che ci aspettiamo. Al Sun Valley Film Festival di venerdì, la star della serie Aaron Paul non ha confermato che è stato coinvolto nel prossimo sequel del film, che sarà trasmesso per la prima volta su Netflix e poi su AMC, come già riportato lo scorso febbraio, ma ha detto di essere stato aperto a riprendere il suo ruolo di Jesse Pinkman.

“Le indiscrezioni sono divertenti – una volta ho sentito dire che stavo per interpretare il ruolo di Han Solo – ha detto Paul durante un Coffee Talk del festival, sponsorizzato da Variety – Non ho sentito nulla del film Breaking Bad, ma se ce n’è uno, mi piacerebbe farne parte.” “Se dovesse accadere, sì, mi piacerebbe farlo“.

Sembra un’affermazione molto strana, visto che sembrava confermato che il film avrebbe seguito la vita di Jesse dopo gli eventi del finale di stagione, che vedono Walter morire e il suo giovane amico scappare. Cosa che ha spiegato lo stesso Aaron Paul: “Nel caso in cui non abbiate visto la serie tv, Walter muore, quindi… deve esserci Jesse”.

Non è noto se Bryan Cranston, che interpretava il personaggio principale Walter White nella serie, apparirà nel film. Cranston in precedenza ha confermato che il film era in fase di sviluppo, ma non ha confermato se sarebbe stato coinvolto o no.

Secondo il New Mexico Film Office, un film intitolato Greenbrier sarà girato ad Albuquerque tra novembre a metà febbraio prossimo. La descrizione ufficiale del film riporta: “Greenbrier racconta la fuga di un uomo rapito e la sua ricerca di libertà.” I fan della serie ricorderanno che Pinkman è stato rapito da una banda di neonazisti e costretto a continuare a cucinare la metanfetamina finché non è riuscito a scappare con l’aiuto di Walter White.

Bumblebee: il nuovo capitolo di Transformers arriva in home video

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Definito come “divertente, ricco d’azione ed emozionante” (Scott Mantz, Collider), il nuovo entusiasmante film di Travis Knight, Bumblebee arriva in Dvd, Blu-ray, 4k Ultra HD e Digital HD dal 17 aprile con Universal Pictures Home Entertainment Italia con oltre 60 minuti di contenuti speciali esclusivi nei formati Blu-ray. Con un’impressionante tasso di gradimento del 93% su Rotten Tomatoes, Bumblebee è ricco di “personalità, intelligenza e immaginazione” (David Fear, Rolling Stone).

Cybertron è caduta. Quando Bumblebee viene mandato sulla Terra da Optimus Prime inizia il suo viaggio per diventare un eroe. Charlie Watson (Hailee Steinfeld), un’adolescente alla ricerca del suo posto nel mondo, scopre e ripara il robot segnato dalle battaglie, ma ancora sotto forma di un grazioso Maggiolino giallo. Mentre i Decepticon danno la caccia all’Autobot sopravvissuto con l’aiuto di un’agenzia segreta guidata dall’Agente Burns (John Cena), Bumblebee e Charlie si alleano per proteggere il mondo in un’avventura ricca di divertimento per tutta la famiglia.

I formati Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD sono arricchiti da tantissimi contenuti speciali, tra cui un corto animato inedito di Bumblebee che segue l’amatissimo Autobot nelle sue avventure. Inoltre, avrete modo di vedere le scene eliminate ed estese che non erano incluse nella versione al cinema, tra cui l’inizio originale del film; ci saranno fuori-onda esilaranti e potrete vedere i robot Transformers G1 (Generation 1) su Cybertron attraverso gli occhi di Bumblebee con l’emozionante Visione Bee. Regalo perfetto per Pasqua, Bumblebee racchiude in sé tutta l’azione tipica della saga di Transformers, con un tocco di nostalgia anni ’80 e il divertimento e l’amicizia tra Charlie e Bumblebee, che ci guideranno letteralmente in un’avventura indimenticabile per tutta la famiglia.

Bumblebee CONTENUTI BONUS ESCLUSIVI NEI FORMATI 4K ULTRA HD E BLU-RAY:

  • Portare Bumblebee sul grande schermo
  • Scene tagliate ed estese
  • Visione Bee: i robot Transformers di Cybertron
  • E molto altro!

Bumblebee CONTENUTI BONUS NEL FORMATO DVD:

  • Portare Bumblebee sul grande schermo

Bumblebee sarà disponibile in 4K Ultra HD in una confezione doppia che include il 4K Ultra HD Blu-rayTM e il Blu-rayTM. Il disco 4K Ultra HD disc comprende gli stessi contenuti extra della versione Blu-rayTM, tutti nella straordinaria risoluzione 4K.

  • 4K Ultra HD è la migliore esperienza visiva per la visione di un film. Il 4K Ultra HD presenta la combinazione della risoluzione 4K di quattro volte superiore al classico HD, la brillantezza dei colori dell’High Dynamic Range (HDR) con una resa audio totalmente immersiva per un’esperienza sonora multidimensionale.
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James Gunn: The Suicide Squad avrà la precedenza su Guardiani della Galassia Vol. 3

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Molti di noi, dopo aver letto la notizia sul ritorno di James Gunn alla regia di Guardiani della Galassia Vol.3 ufficializzato dalla Disney, si sono domandati quali effetti avrebbe avuto sulla produzione di The Suicide Squad, reboot del franchise affidato dalla Warner Bros. al regista e ora in fase di sviluppo. Ma a quanto pare un accordo permetterà a Gunn di concentrarsi sul cinecomic DC e soltanto successivamente potrà rimettersi al lavoro sul terzo capitolo dei Guardiani di cui ha già scritto la sceneggiatura.

A confermarlo è il produttore di Aquaman e Shazam!, Peter Safran, in un’intervista con Joblo. Queste le sue parole in merito:

Tutto è stato gestito in modo incredibilmente elegante e tutti sanno che Suicide Squad 2, al momento, ha la precedenza. James finirà quel film e dopo potrà dedicarsi con tranquillità ai Guardiani. Pensiamo sia il modo migliore di procedere per entrambi i mondi, per i fan e per James in primis“.

Niente panico dunque: la priorità è The Suicide Squad, mentre per le nuove avventure dei supereroi Marvel toccherà aspettare ancora un po’.

Ribadisco che non si chiamerà Suicide Squad 2 perché è un riavvio totale, ma The Suicide Squad, e credo che il pubblico debba reagire con entusiasmo alla notizia. Il film è esattamente ciò ti aspetti da una sceneggiatura di James Gunn, dice molto e promette altrettanto“, ha spiegato Safran.

James Gunn: le reazioni del mondo Marvel al ritorno del regista

E sulla presunta rivalità con i Marvel Studios?

Se c’è una cosa che amo dell’approccio di James, sia con la Marvel che con la DC, è il suo essere convinto che il cinema possa unire gli amanti dei fumetti e dei supereroi e questo sentimento è molto più grande di ciò che ci divide. Si, c’è sempre stata una rivalità Marvel/DC, che entrambi troviamo assurda, perché c’è posto per tutti in questo mondo“.

Vi ricordiamo che decisione di riassumere Gunn – allontanato dalla regia del film a luglio a causa di vecchi tweet satirici rivenuti nel feed del suo profilo Twitter in merito a temi molto delicati tra cui stupro e pedofilia – è stata varata negli uffici della casa di Topolino in seguito a diverse conversazioni con la dirigenza e il team dei Marvel Studios. A quanto pare, subito dopo il licenziamento, è stato il presidente degli Walt Disney Studios, Alan Horn, ad incontrare direttamente Gunn per discutere della situazione e, convinto dalle scuse dell’accusato e dal modo in cui stava gestendo la situazione, avrebbe scelto di riportarlo al timone del progetto.

The Suicide Squad uscirà nelle sale ad Agosto 2021, quindi l’inizio dei lavori su Guardiani 3 dovrebbe iniziare non prima del 2022, con una release ipotizzabile al 2023.

Fonte: Joblo

Avengers: Endgame, il trailer ha raggiunto 289 milioni di views in 24 ore

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Nonostante non abbia battuto il record di Avengers: Infinity War, il nuovo trailer di Avengers: Endgame ha raggiunto 289 milioni di visualizzazioni nelle prime 24 ore.

Si tratta di un’impresa incredibile per un trailer, e nonostante non sia da record, visto che è il primo teaser di Avengers: Infinity War a detenere il risultato del maggior numero di visualizzazioni in sole 24 ore, ma per il film dei Fratelli Russo, l’ultimo del duo per i Marvel Studios, si preannuncia un box office spaziale, che potrebbe tranquillamente andare a scalfire quei 2,048 miliardi che ha incassato Avengers: Infinity War.

Per quanto riguarda invece le previsioni rispetto agli altri film, esterni al MCU, è difficile che il film raggiunga i livelli di Titanic e Avatar, ma è plausibile che possa riuscire ad insidiare l’incasso 2,068 miliardi di dollari detenuto da Star Wars: Il Risveglio della Forza.

Avengers: Endgame, guarda il terzo trailer!

L’ambizione plausibile di Endgame è quindi quella di arrivare al quarto/terzo posto della classifica mondiale, mentre sembra improbabile che raggiunga i 2,2 miliardi di dollari di incasso Worldwide di Titanic, e meno ancora i 2,8 miliardi di Avatar, record che dura dal 2009.

Mentre si aspetta la fine di Aprile, quando il film arriverà in sala, è cominciata ufficialmente la promozione, mentre è al cinema Captain Marvel. Empire Magazine ha infatti diffuso le nuove cover del numero speciale dedicato al cinecomic, in cui compare su una versione Thanos e sull’altra invece i sei Vendicatori Originali, sopravvissuti insieme a pochi, e incaricati di invertire l’effetto dello schiocco del Titano Pazzo.

Ecco le cover:

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

The Batman: il film di Matt Reeves ambientato negli anni ’90?

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The Batman: il film di Matt Reeves ambientato negli anni ’90?

Dopo aver rivisitato gli anno Ottanta tra film, serie tv e citazioni varie, a Hollywood sembra arrivato il momento di un revival degli anni Novanta, specialmente nell’ambito dei cinecomic (come ci dimostra Captain Marvel). E a quanto pare anche The Batman, il progetto affidato a Matt Reeves per rilanciare le sorti del crociato di Gotham al cinema, potrebbe essere ambientato nella stessa epoca dell’eroina dei Marvel Studios.

A riportare la notizia è Discussing Film, confermando che la sceneggiatura è in fase di consegna e che Reeves sta sistemando gli ultimi dettagli su questo viaggio nel passato del personaggio. Nelle scorse settimane è stato infatti confermato che la Warner Bros. è in cerca di un attore molto più giovane di Ben Affleck, dunque il cambio d’epoca sembra del tutto coerente con la timeline attuale. O magari il Batman del nuovo capitolo è semplicemente la versione giovane del Bruce Wayne del DCEU?

Sarebbe comunque un ritorno agli anni d’oro degli adattamenti delle storie sui supereroi, e basti pensare ai Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinecomic e che sono stati di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena di combattimento (il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992 in Batman V Superman: Dawn of Justice), oltre al fatto che alcune delle più importanti trame provengono proprio dagli anni ’90.

Il report indica poi Batman: Anno Uno come possibile punto di riferimento per Reeves, che avrebbe scelto di dare al film un tono da genere noir enfatizzando le capacità investigative dell’eroe.

The Batman: ci saranno 4 villain nel film di Matt Reeves?

Per quanto riguarda il casting, al momento non c’è alcun frontrunner per il ruolo da protagonista e nemmeno una shortlist ufficiale. I nomi comparsi online nei giorni scorsi sono il risultato di una lista con i cinque attori più scontati che chiunque potrebbe assemblare con Google e una minima conoscenza di giovani attori da tenere d’occhio, come spiegato da diverse fonti.

Altre indiscrezioni riportano che il regista vorrebbe introdurre nel film non uno, bensì quattro antagonisti tratti dalla galleria di villain dei fumetti su Batman. Molti di questi sono già stati portati sul grande schermo nei precedenti adattamenti di Tim BurtonChristopher Nolan e Zack Snyder (vedi Pinguino, Joker, Spaventapasseri, Catwoman, Poison Ivy, Enigmista e Due Facce).

Fonte: Discussing Film

Captain Marvel incassi: il film sulla soglia degli 800 mln dopo 10 giorni

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Captain Marvel sta continuando a ridefinire le classifiche dei migliori incassi della storia dei cinecomic e del cinema in generale, nonostante i troll che, tra social media e percentuali di Rotten Tomatoes, hanno provato ad ostacolarne la corsa.

Dopo aver conquistato il secondo posto della classidica del miglior weekend di Marzo, il film Marvel Studios ha raggiunto i 760 milioni in tutto il mondo, affacciandosi alla soglia degli 800 e promettendo di proiettarsi oltre la cifra in tempi brevissimi.

Le analisi credono che il film raggiungerà il miliardo, ma, a questo punto, che ci metterà molto meno del previsto, visto che il film uscirà il prossimo venerdì anche in Giappone

Questo incredibile risultato è da una parte legato alla conferma che al pubblico piace anche un cinecomic con una protagonista donna, ma lo avevamo capito, in misura più contenuta, anche con Wonder Woman, che ha incassato comunque bene, anche se non cifre da record, dall’altra la benedizione della scelta dei Marvel Studios, che hanno riposto la loro fiducia in Carol Danvers (e in Brie Larson), affidandole il compito che nel 2008 era stato dato a Robert Downey Jr./Iron Man: diventare il volto del Marvel Cinematic Universe.

Come abbiamo visto, con un pizzico di sorpresa, nell’ultimo trailer di Avengers: Endgame (e nella scena post credits di Captain Marvel), Carol tornerà nel capitolo conclusivo della Fase 3, in prima linea al fianco dei Vendicatori, per sconfiggere Thanos e ribaltare l’effetto della Decimazione.

Ricordiamo che in Captain Marvel non abbiamo ancora visto l’investitura ufficiale di Carol, ovvero il suo personaggio non ha ancora un nome da supereroe, e questa “nomina” potrebbe avvenire in Endgame, nel momento in cui ad un capitano ne succederà un altro. In parole povere, le teorie più gettonate prevedono che Carol sarà l’erede di Steve Rogers alla guida dei Vendicatori, soltanto dopo che il Super Soldato avrà dato la vita per salvare il mondo e l’intera galassia.

Captain Marvel: tutti i segreti sul costume dell’eroina

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Captain Marvel è nelle nostre sale dal 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel, recensione del film con Brie Larson

Avengers: Endgame, ecco il paradiso di Thanos

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Avengers: Endgame, ecco il paradiso di Thanos

Empire Magazine ha appena diffuso un nuovo artwork ufficiale di Avengers: Endgame in cui vediamo un paesaggio della fattoria di Thanos, il suo “paradiso”, il luogo tranquillo dove si è rifugiato una volta compiuta la sua missione.

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Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, cosa ci dice il terzo trailer del film?

Captain Marvel: perché la sua origine dipende dal Tesseract?

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Captain Marvel: perché la sua origine dipende dal Tesseract?

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU CAPTAIN MARVEL

Diversamente dalla sua storia originale nel MCU la trasformazione di Carol Danvers e l’acquisizione dei suoi poteri sono eventi legati ad un oggetto particolare che non è lo psyco-magnetrone (come nei fumetti) ma il Tesseract, artefatto che sappiamo contenere la preziosa gemma dello spazio. In Captain Marvel è la dottoressa Wendy Lawson, aka Mar-Vell sotto mentite spoglie, a studiarne tutte le potenzialità per garantire agli Skrull una casa sicura; progetto che poi passerà nelle mani di Carol alla fine del film, e che probabilmente rivedremo nei prossimi capitoli del franchise.

La scelta di modificare la origin story del personaggio è stata motivata dai registi Anna Boden e Ryan Fleck, anche co-sceneggiatori del cinecomic, durante un podcast di Empire:

Sapevamo che qualcosa doveva dare a Carol i suoi poteri, e quando stavamo discutendo con il team della Marvel abbiamo pensato che creare un dispositivo del tutto nuovo sarebbe stato inutile. C’erano già tutte questi strumenti potenti nell’Universo Marvel, quindi che senso aveva inventarne di nuovi? Una fonte di energia era già nel MCU, così abbiamo deciso di optare per il Tesseract“.

Ciò che non è chiaro, al momento, è come Mar-Vell sia entrata in contatto con il Tesseract: forse è stato Howard Stark, uno dei membri fondatori dello S.H.I.E.L.D. alla fine degli anni ’80 a consegnare l’artefatto al Progetto P.E.G.A.S.U.S. a cui ha lavorato la Dottoressa Wendy Lawson?

Ma soprattutto: quali poteri è stato in grado di donare a Carol Danvers? L’eroina può sprigionare dalle mani qualcosa di incredibilmente forte, e che può volare e assorbire energia dall’esterno (sfociando nella forma Binary dei fumetti), ma il fatto che sia ricomparsa nella scena post credits dopo gli eventi di Infinity War per nulla invecchiata ci suggerisce che ci sia altro da esplorare…

Captain Marvel: le domande che lascia senza risposta

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Captain Marvel è nelle nostre sale dal 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: tutti i segreti sul costume dell’eroina

Fonte: Empire Podcast

Kate Bishop: tutti i segreti sull’erede di Occhio di Falco

Kate Bishop: tutti i segreti sull’erede di Occhio di Falco

Sono in molti a credere che la ragazza che interagisce con Clint Barton nel nuovo trailer di Avengers: Endgame sia Kate Bishop, personaggio più recente della storia dei fumetti a raccogliere l’eredità dell’arciere e membro degli Young Avengers.

Ma chi è questa eroina? Scopriamo di seguito tutto quello che c’è da sapere:

Il suo nome da supereroina è Hawkeye

Partiamo dalla cosa più importante, ovvero il suo nome da supereroina: Hawkeye (in italiano Occhio di Falco), proprio come quello di Clint Barton. Avere due personaggi con la stessa identità potrebbe confondere, soprattutto perché la usano contemporaneamente.

Clint, l’Occhio di Falco che la maggioranza delle persone conosce, detiene il titolo mentre Kate è la terza a vestirne i panni e la prima donna dell’universo Marvel.

Le sue abilità

Kate non avrà i superpoteri di una Carol Danvers, ma esattamente come Occhio di Falco e Vedova Nera non ha bisogno di effetti speciali e pugni fotonici per brillare, visto che è una una combattente estremamente competente e pericolosa.

Specializzata in tiro con l’arco, ha grandi capacità di coordinazione e una mira eccellente che la rendono un arciere degno di chi l’ha preceduta; inoltre sa combattere corpo a corpo ed è una campionessa di boxe, scherma e altre discipline con la spada.

Il costume

Per quanto riguarda il suo look da combattimento, Kate presenta un caratteristico costume viola ispirato a quello di Occhio di Falco e al quale combina sempre un arco e una faretra piena di frecce.

Come Clint Barton può utilizzare diversi tipi di armi, tra cui frecce che esplodono, altre che emanano gas e altri veleni. Alcuni di questi gadget sono stati progettati da T’Challa, il re di Wakanda.

Gli altri alias

Occhio di Falco non è il solo alias di Kate Bishop: nella sua storia a fumetti si parla anche di Hawkette, Lady Hawkeye e Lady Hawkguy, e tutti fanno in qualche modo riferimento al nome “Falco”.

Inoltre Kate viene spesso chiamata “L’altra Occhio di Falco” oppure “la giovane Occhio di Falco”.

La sua prima apparizione

Kate Bishop fa la sua prima apparizione sui fumetti della Marvel in Young Avengers nel 2005, entrando in squadra nonostante non avesse alcun potere ma aiutando il team a darsi un’identità precisa.

Accade poi che i cosiddetti “supereroi adulti” come Iron Man e Captain America decidono di addestrare i giovani Vendicatori solo con il consenso dei rispettivi genitori, scelta alquanto plausibile, fornendo ai ragazzi le giuste attrezzature e consigli per affrontare al meglio i propri nemici.

La sua migliore amica

La migliore amica di Kate nei fumetti è America Chavez, uno dei componenti più interessanti del team dei Giovani Vendicatori e prima supereroina latinoamericana LGBTQA della serie, sfacciata e sicura di sé che negli ultimi anni è diventata molto popolare tra i lettori.

Miss America, questo il suo alter ego, viene cresciuta dalle sue madri nell’Utopian Parallel, una realtà fuori dal tempo governata dal Demiurgo. Da lui ha assorbito, o forse ereditato, tutti i suoi superpoteri e dopo l’infanzia decide di fuggire di casa viaggiando attraverso diversi universi.

Problemi con la figura paterna

Kate Bishop fa parte di quel gruppo di personaggi Marvel che deve fare i conti con problemi legati al rapporto con i suoi genitori, assenti durante l’infanzia e schierati contro di lei in varie occasioni.

Il padre è infatti un boss criminale, e da ciò derivano le complicazioni nella loro relazione. La mamma invece è scomparsa, forse morta da tempo e mai ritrovata, un mistero che perseguita la ragazza per tutta l’esistenza.

Eventi principali

Non si può dire che Kate Bishop non abbia scelto sempre il giusto schieramento durante i principali conflitti a cui ha preso parte, come la Civil War, la Secret Invasion e la Civil War II, tanto per citarne alcuni.

Ed è proprio alla fine della seconda guerra civile che l’eroina si rende conto di avere bisogno di un cambio radicale di vedute: delusa dalle aspettative e poco entusiasta delle azioni che Clint Barton aveva portato avanti, Kate prese le distanze per inseguire ciò che riteneva giusto.

I team ai quali si è unita

Kate Bishop è probabilmente nota ai lettori dei fumetti Marvel per la sua affiliazione con i Giovani Vendicatori, e il suo contributo alla squadra è talmente determinante da rappresentare un biglietto da visita fondamentale.

Tuttavia anche le cose buone prima o poi finiscono: Kate deciderà infatti di trasferirsi sulla costa ovest degli Stati Uniti, una località molto più diffidente nei riguardi dei supereroi per svariate ragioni.

Ed è qui che la ragazza forma la sua nuova squadra, gli West Coast Avengers, insieme a America Chavez, Clint Barton, Gwenpool, Kid Omega e Fuse.

CORRELATO – Occhio di Falco: 10 modi in cui il MCU ha sprecato il personaggio

Fonte: ScreenRant

James Gunn: le reazioni del mondo Marvel al ritorno del regista

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James Gunn: le reazioni del mondo Marvel al ritorno del regista

Sono ore di festa per il mondo Marvel: il reintegro di James Gunn alla regia di Guardiani della Galassia Vol.3 è stato ufficializzato ieri dal diretto interessato dopo il report di Deadline.

Vi ricordiamo che la decisione di riassumere Gunn – allontanato dal film a luglio a causa di vecchi tweet satirici rivenuti nel feed del suo profilo Twitter – è stata presa dalla Disney mesi fa in seguito a diverse conversazioni con la dirigenza e il team dei Marvel Studios.

Nel frattempo sono comparse online, fra Twitter e Instagram, le prime reazioni dei colleghi (attori e non solo) alla lieta notizia.

James Gunn torna alla regia di Guardiani della Galassia Vol.3

Ecco il messaggio sintetico e molto simbolico di Karen Gillan:

Il senso dell’umorismo di Taika Waititi, che nelle scorse settimane era stato indicato come possibile sostituto di Gunn alla regia:

Gioia ed entusiasmo sul profilo di Scott Derrickson, il regista di Doctor Strange:

Il contributo del fratello Sean, sempre al suo fianco fin dal giorno del suo licenziamento:

James Gunn ringrazia “dal profondo del cuore” chi lo ha supportato

Per ora la produzione di Guardiani della Galassia Vol. 3 è sospesa per aspettare che Gunn concluda i lavori Suicide Squad 2 e mettere così il regista in condizione di dedicarsi al meglio sul film del quale ha già firmato la sceneggiatura.

Al momento il nucleo dei Guardiani rimasti in vita si riduce al solo Rocket, che ha visto polverizzarsi tra le sue braccia il giovane Groot, mentre Gamora è stata uccisa da Thanos per entrare in possesso della Gemma dell’Anima su Vormir, mentre gli altri membri della squadra si sono polverizzati su Titano. Rimasta in vita anche Nebula, che come abbiamo visto dal trailer di Avengers: Endgame, si schiererà ufficialmente dalla parte dei Vendicatori.

In base agli avvenimenti di Endgame, potremmo capire in che modo e con quali protagonisti si svilupperà Guardiani della Galassia Vol. 3.

Gambit: il film di Rupert Wyatt si sarebbe ispirato al Padrino

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L’imminente fusione tra Disney e Fox per quanto riguarda la cessione dei diritti cinematografici dei personaggi Marvel ha costretto in “panchina” i nuovi progetti annunciati mesi fa, tra cui quello dedicato a Gambit, il mutante ladro, abile truffatore e affascinante seduttore che avrebbe avuto il volto di Channing Tatum.

Quattro anni fa Rupert Wyatt (L’alba del pianeta delle scimmie) venne contattato per dirigere il film, e all’epoca si fece anche il nome di Lea Seydoux come possibile protagonista femminile nei panni di Bella Donna Boudreaux; poi, a settembre 2015, fu lo stesso Wyatt ad abbandonare definitivamente lo sviluppo e altri registi come lui, tra cui Doug Liman e Gore Verbinski, lasciando Gambit nelle mani del destino.

Intervistato da Collider in occasione della premiere sel suo Captive State al South By Southwest, Wyatt è tornato a parlare del cinecomic spiegando le ragioni della sua dipartita e del tono che avrebbe voluto imprimere alla sceneggiatura:

Sarebbe stato una sorta di heist movie con rapine e cose del genere, un film d’epoca con un’ambientazione come quella degli anni Settanta mista alla modernità. Ci sarebbero stati scontri tra bande di mutanti e una riflessione sul senso dell’appartenenza tra le paludi di New Orleans, generalmente molto divertente.”

So che Channing ha lavorato sulla sceneggiatura per trasformarla in una commedia romantica” ha continuato il regista, “E da ciò che ho letto sarebbe stato un film fantastico, molto diverso da quello che mi avrebbe coinvolto anni fa. Ma ora la Disney ha le redini del progetto, quindi non so quali siano i loro piani“.

Infine, Wyatt ha parlato delle difficoltà di gestazione in titoli di questo tipo:

Ciò che accade in queste produzioni cinematografiche dipende dalla reazione del pubblico: quando spendi 150 milioni di dollari per realizzarle, devi assicurati di lavorare bene e di rientrare nel budget. Come regista ho attraversato quel processo, e posso dire che è davvero difficile finire con un film che funzioni davvero che abbia una storia coesa. Forse all’epoca io, Channing, e i produttori eravamo nel posto sbagliato al momento sbagliato per quel film“.

Gambit e Silver Surfer, annullati i progetti in casa Fox

Fonte: Collider

Captain Marvel: Kevin Feige sul futuro degli Skrull e il ruolo di Carol nel MCU

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Nei fumetti di Captain Marvel la guerra fra Kree e Skrull diventa uno snodo importante a livello narrativo che, in parte, è stato tradotto anche nel MCU grazie al film con protagonista Brie Larson. Di certo l’epilogo lascia aperta una finestra sul futuro che potrebbe esplorare ancora più nel dettaglio questo acceso conflitto, come suggerito dalle parole del presidente dei Marvel Studios Kevin Feige:

La storia di origini di Captain Marvel è stata l’occasione giusta per portare Kree e Skrull all’ovile e introdurre la storyline generale della guerra fra queste due razze aliene, una delle più importanti e rivoluzionarie storie dei fumetti Marvel. Dovete pensare che quella guerra farà da sfondo alle prossime avventure di Captain Marvel.

Nel film i Kree sono il popolo che addestra l’eroina dopo l’esplosione del motore alimentato dal Tesseract (sul quale stava lavorando la dottoressa Wendy Lawson aka Mar-Vell a Terra), mentre gli Skrull vengono additati come terroristi il cui unico scopo è conquistare pianeti, uccidere, depredare e infiltrarsi nei nostri sistemi governativi. Soltanto il finale rivelerà le loro vere motivazioni, ovvero la ricerca di una casa sicura, appoggiate dalla stessa Carol.

Abbiamo parlato degli Skrull sin dai primissimi giorni ai Marvel Studios, cercando di capire quando e dove presentarli” ha spiegato Feige. “Potrebbero essere la razza aliena più famosa della Marvel Comics. Inoltre sono dei mutaforma, verdi, hanno orecchie a punta. Sono quindi molto importanti per la mitologia del nostro universo a fumetti da decenni”.

Sul futuro del franchise e in particolare sul percorso di Captain Marvel nel MCU, Feige sembra fiducioso e punta tutto sulla sua attrice protagonista:

Quando abbiamo scoperto che Brie Larson poteva essere interessata ad entrare nel nostro mondo, ne abbiamo discusso in diversi incontri. Era già una grande fan del personaggio dei fumetti, e ritengo che uno dei momenti salienti della mia carriera alla Marvel sia stata la sua presentazione al Comic-Con del 2016, quando Brie salì sul palco insieme a tutti gli altri attori dei nostri film. Era lì in prima linea, ed è stata una grande prefigurazione – non solo per come il pubblico avrebbe abbracciato Brie come personaggio – ma anche per come Captain Marvel avrebbe preso il comando dell’intero universo cinematografico.”

Captain Marvel: tutti i segreti sul costume dell’eroina

CORRELATI:

Captain Marvel è nelle nostre sale dal 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel, recensione del film con Brie Larson

Fonte: Comicbook, CBM

Avengers: Endgame, ecco la nuova armatura di Thanos

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Avengers: Endgame, ecco la nuova armatura di Thanos

La resa dei conti fra i Vendicatori e Thanos è alle porte, come l’uscita nelle sale di Avengers: Endgame, film culmine dell’universo cinematografico Marvel e capitolo conclusivo della Fase 3. Nel film i nostri eroi cercheranno di rimediare a quanto accaduto durante l’epilogo di Infinity War e ripristinare la realtà sconvolta dallo schiocco delle dita del Titano Pazzo.

E se è stato appurato che i sopravvissuti indosseranno nuove uniformi tecnologicamente avanzate per affrontare viaggi nel tempo e discese nel Regno Quantico, anche il villain otterrà il suo personalissimo update dell’armatura, come dimostra la copertina di Empire Spagna trapelata in rete nelle ultime ore.

Non sappiamo ancora in quale momento del film la vedremo, o se si tratta soltanto di un’immagine promozionale per confondere i fan, tuttavia è possibile notare qualche cambiamento nel look di Thanos, qui ancora più minaccioso e imponente di quanto lo sia stato in Infinity War.

avengers endgame

Avengers: Endgame, 5 cose che non avete notato nel nuovo trailer

Presenza costante nei primi dieci anni del Marvel Cinematic Universe, Thanos ha rivelato se stesso in tutta la sua grandezza e pericolosità soltanto durante la trama del terzo film sui Vendicatori collezionando finalmente le gemme dell’infinito.  Una volta “schioccate” le dita, il Titano Pazzo si è ritirato nel suo ideale paradiso rurale e non sappiamo quando e in che modo tornerà in Avengers: Endgame.

Voci di corridoio pensano che questa potrebbe non essere la sua ultima apparizione nel MCU, ma che il personaggio dovrebbe essere nel “cast” de Gli Eterni, la cui uscita nelle sale è stata fissata al 6 novembre 2020. Qualche tempo fa i rumor parlavano della possibile presenza di Eros/Starfox – fratello del villain –PiperElysiusGilgameshIkarisSersiMakkariThena e Zuras, ma è probabile che ci sia spazio per volti noti del MCU legati a questi personaggi. Sarà davvero così?

CORRELATI:

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, cosa ci dice il terzo trailer del film?

Fonte: Comicbook

Flash: Ezra Miller riscrive la sceneggiatura ma potrebbe lasciare il film

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Non c’è pace per Flash, lo standalone dedicato a Barry Allen e annunciato dalla Warner Bros. dopo che il personaggio aveva debuttato “ufficialmente” in una scena di Batman V Superman: Dawn of Justice. A quanto pare, come riporta in esclusiva l’Hollywood Reporter, Ezra Miller starebbe riscrivendo la sceneggiatura del film a quattro mani con il fumettista Grant Morrison perché in disaccordo con la visione portata avanti dai due registi John Francis Daley e Jonathan Goldstein, “troppo leggera e scanzonata” per l’attore, che invece preferirebbe un adattamento più dark e complesso.

La fonte fa notare come questo tipo di approccio, sicuramente meno serioso del passato (vedi gli esperimenti di Zack Snyder su Man of Steel, Batman v Superman e in parte anche Justice League) non abbia portato grandi frutti in termini economici, mentre con Aquaman – e si spera con Shazam! – il divertimento e la leggerezza hanno premiato gli sforzi produttivi degli studios. Dunque è facile immaginare che la Warner stia decidendo di continuare su questa pista adottando lo stesso concetto su Flash.

Quindi da un lato ci sono Daley e Goldstein, dall’altro Miller e Morrison, e nel mezzo una serie di compromessi mai raggiunti: entrambi gli schieramenti stanno scrivendo due script da consegnare entro e non oltre la prossima settimana. Tuttavia il destino del personaggio, ma soprattutto quello dell’attore, si deciderà a Maggio, data di scadenza del suo contratto. Sarà ancora Miller l’interprete di Barry Allen sul grande schermo, oppure la Warner Bros. lo sostituirà proprio come accaduto a Ben Affleck?

A febbraio l’attore aveva lasciato intendere che la produzione stava procedendo, lentamente, ma era in sviluppo:

Ne stiamo parlando e l’intenzione è scatenare un intero nuovo universo, non solo il multiverso DC, ma il multiverso dello speedster. E gli speedster sono quelli che connettono tutti i pezzi disparati di esso. Sarà un mondo con tutti gli stessi personaggi e storie diverse con realtà diverse, eroi diversi e versioni differenti di personaggi. E gli speedster sono quelli che si muovono attraverso tutto questo.

Che ne pensate?

Fonte: THR

James Gunn ringrazia “dal profondo del cuore” chi lo ha supportato

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La Disney ha deciso si riassumere James Gunn al timone di Guardiani della Galassia Vol. 3, dopo il licenziamento dei mesi scorsi a causa di vecchi tweet del regista (leggi tutta la storia qui).

Dopo mesi di discussioni e incertezze e dopo che Gunn ha già trovato un’altra “casa” presso la Warner Bros che gli ha affidato regia e scrittura di Suicide Squad 2, ma si è detto felice di tornare a lavorare con i Marvel Studios e con la Disney, principale fautrice del suo licenziamento e della sua ri-assunzione.

Ecco il messaggio che il regista ha affidato al suo account Instagram ufficiale:

Sono tremendamente grato a ogni persona lì fuori che mi ha supportato negli ultimi mesi. Sto cercando di imparare e continuo o lavorare per essere il migliore essere umano possibile. Apprezzo profondamente la decisione della Disney e sono eccitato all’idea di continuare a fare film che investigano i legami d’amore che ci legano tutti. Sono stato e continuo ad essere incredibilmente onorato dal vostro amore e supporto. Dal profondo del mio cuore, grazie. Vi amo tutti.

Al momento, la lavorazione di Guardiani della Galassia Vol. 3 è sospesa, mentre la produzione aspetterà la conclusione di Suicide Squad 2 per mettere in condizione Gunn di lavorare al meglio sul film del quale ha già firmato la sceneggiatura.

Al momento il nucleo dei Guardiani rimasti in vita si riduce al solo Rocket, che ha visto polverizzarsi tra le sue braccia il giovane Groot, mentre Gamora è stata uccisa da Thanos per entrare in possesso della Gemma dell’Anima su Vormir, mentre gli altri membri della squadra si sono polverizzati su Titano. Rimasta in vita anche Nebula, che come abbiamo visto dal trailer di Avengers: Endgame, si schiererà ufficialmente dalla parte dei Vendicatori.

In base agli avvenimenti di Endgame, potremmo capire in che modo e con quali protagonisti si svilupperà Guardiani della Galassia Vol. 3.

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