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Spider-Man: Homecoming sequel, ecco il titolo di lavorazione

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Spider-Man: Homecoming sequel, ecco il titolo di lavorazione

Mentre si fa sempre più insistente l’eventualità che il sequel di Spider-Man: Homecoming possa presentarci una nuova versione di Gwen Stacy, arriva da Omega Underground il titolo di lavorazione del film.

Per Homecoming si trattò di Summer of George, che riprende il titolo di un episodio di Seinfeld. Adesso, replicando il riferimento alla serie tv, il sequel sarà girato sotto lo pseudonimo di Fall of George.

Il titolo potrebbe rivelare che si tratterà di una storia ambientata in autunno, magari all’inizio del nuovo semestre, o semplicemente che è stata scelta la stagione successiva all’estate, come logico proseguimento del racconto di questo giovanissimo Spider-Man.

In un senso metaforico, accantonando l’eventualità climatica, il senso di “fall” autunno, potrebbe anche essere riferito all’autunno dell’eroe, ovvero a un momento particolarmente difficile nel suo arco narrativo.

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Il film, ancora senza un titolo ufficiale, sarà diretto ancora una volta da Jon Watts, e nel cast torneranno Tom HollandMarisa TomeiZendaya e Jacob Batalon.

L’uscita del film è prevista per il 5 Giugno 2019.

Dungeons & Dragons e G.I.Joe: ecco le date di uscita

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Dungeons & Dragons e G.I.Joe: ecco le date di uscita

La Paramount Pictures ha ufficializzato le date di uscita dei prossimi progetti anche legati a celebri franchise come G.I. Joe. Tra questi spiccano ovviamente il film sui Micronauts (16 ottobre 2020), l’adattamento del gioco di ruolo fantasy Dungeons & Dragons (23 luglio 2021) e infine il nuovo film di G.I.Joe (27 marzo 2020).

Nel frattempo la Paramount sta lavorando per espandere l’universo di Transformers con il primo spin-off dedicato a Bumblebee e il sesto capitolo della serie ancora senza titolo.

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Per quanto riguarda il futuro di G.I. Joe, sappiamo che Dwayne “The Rock” Johnson si è detto favorevole a tornare nell’iconico ruolo di Roadblock, ma il film rimane ancora privo di un regista e di uno sceneggiatore.

Fonte: ScreenRant

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, l’importanza della scena a torso nudo di Adam Driver

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Trai tanti difetti attribuiti a Star Wars: Gli Ultimi Jedi dai fan scontenti, ci sono anche un certo numero di scene considerate inutili e superflue.

Tra queste spicca senz’altro la scena in cui Kylo Ren (Adam Driver) appare a torso nudo, mentre si mette in connessione con Rey. Come molte scene dei recenti cinecomics, che puntano a mettere soltanto in mostra i corpi scolpiti degli eroi da grande schermo, anche questa scelta di Rian Johnson poteva sembrare simile.

Ma dal momento che Driver non è un belloccio qualsiasi, pur avendo una notevole struttura fisica, c’è da immaginare che la scena possa avere un altro significato. Ed ecco cosa ha spiegato al Huffington Post Ren Klyce, supervisore del sonoro del film:

“Il modo in cui Rian Johnson ha deciso di creare il legame di Forza usando soltanto tagli verticali, senza usare la CGI… è pura semplicità, in termini di filmmaking con tagli visivi. Tagliamo su Rey, poi su Kylo Ren, poi di nuovo su lei e avanti così. Era importante per stabilire cose davvero i due potessero vedere. Lei riesce a sentire solo la sua voce? Lo vede? E quindi la scena in cui Adam è senza maglietta era importante perché ci informa che loro si riescono davvero a vedere, lei può vedere il suo corpo.”

Le ragioni sono senz’altro nobili, e il lavoro di montaggio di Johnson, semplice ed efficace, denota padronanza del linguaggio cinematografico, ma non sottovalutiamo l’appeal che anche un “brutto” come Driver può avere sul pubblico.

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Gambit: ecco a quanto ammonta il budget del cinecomic

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Gambit: ecco a quanto ammonta il budget del cinecomic

Dopo la notizia dello spostamento di inizio riprese a Marzo 2018, la produzione di Gambit è ufficialmente pronta a trasferirsi in quel di New Orleans. Ma a quanto ammonta il budget del film? Secondo il sito Times-Picayune si aggirerebbe intorno ai 155 milioni di dollari, con Gore Verbinski che avrà a disposizione la sua troupe per settanta giorni in città, più altre location.

Con questa cifra Gambit sembra allinearsi a recenti titoli Marvel come Doctor Strange (165 milioni) e Spider-Man: Homecoming (175 milioni), rimanendo distante dalle altre produzioni Fox a basso budget (si pensi a Deadpool, costato solo 58 milioni e Logan).

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Creato da Chris Claremont e da Jim Lee nel 1990, Gambit, mutante di New Orleans, è diventato celebre per la sua energia cinetica, le abilità di manipolazione e la tendenza a rubare. Appare per la prima volta sullo schermo nel film X-Men Le Origini: Wolverine interpretato da Taylor Kitsch.

Il film, spin-off del franchise dedicato agli X-Men, sarà diretto da Gore Verbinski (Pirati dei Caraibi) e interpretato da Channing TatumLizzy Caplan.

Fonte: ScreenRant

Ocean’s 8: il primo teaser, il trailer in arrivo

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Ocean’s 8: il primo teaser, il trailer in arrivo

Ecco il primo teaser trailer di Ocean’s 8,  lo spin off della saga di Oceans con George Clooney e diretta da Steven Soderbergh.

Il progetto prevede un racconto dal punto di vista femminile, con una squadra di otto professioniste della truffa capitanata da Sandra Bullock.

L’attrice interpreta Debbie Ocean, sorella di Danny, con lei ci sono Cate Blanchett, partner di Debbie, Lou; Anne Hathaway, che interpreta Daphne Kluger; Rihanna, nei panni di Nine Ball. Completano la squadra: Helena Bonham Carter, Mindy Kaling, Sarah Paulson e Awkwafina.

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A proposito di Ocean’s 8, il regista Gary Ross ha dichiarato: “Credo che il tono sia piuttosto simile. Io e Steven [Soderbergh] siamo grandissimi amici, e non ci saremmo imbarcati in questo progetto se non lo fossimo stati (…) Questo film sarà un’estensione della storia, lui farà da produttore e continueremo a collaborare come facciamo da 20 anni, anche se non tutti lo sanno. Io gli ho dato una mano con i film di Ocean’s, lui ha girato la seconda unità di Hunger Games; io ho doppiato alcune cose per i suoi film, lui legge tutti i miei script. Si tratta di una collaborazione costante e duratura”.

Ocean’s Eleven era a sua volta un remake del cult Colpo Grosso prodotto dal leggendario produttore Jerry Weintraub insieme a George Clooney. Rat Pack del 1960 era interpretato dalle leggende Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr.

Fonte: Warner Bros. Pictures

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, l’omaggio alla trilogia prequel

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Star Wars: Gli Ultimi Jedi, l’omaggio alla trilogia prequel

A causa del fatto che la trilogia prequel di Star Wars è considerata da quasi tutti poco riuscita, si immaginava che questo nuovo progetto di trilogia potesse ignorare quanto raccontato in La Minaccia Fantasma, L’attacco dei Cloni e La Vendetta dei Sith.

Tuttavia in Star Wars: Gli Ultimi Jedi, così come ne Il Risveglio della Forza, c’è un riferimento, un piccolo omaggio anche a quei film che sono considerati quasi da tutto il pubblico amante della saga, inferiori, rispetto alla trilogia originale degli anni ’70/’80.

Nel Il Risveglio della Forza c’è il chiaro riferimento all’esercito di cloni con cui combatteva l’Impero: è Kylo Ren in persona  a pronunciare la battuta e a biasimare la scelta dello Stormtrooper disertore.

Ne Gli Ultimi Jedi, Luke Skywalker commenta il passato, gli errori, le cadute, i fallimenti dell’Ordine dei Jedi, e richiama alla memoria l’Imperatore Darth Sidious, che si era nascosto sotto le sembianze di Palpatine e aveva radicato il suo potere sotto gli occhi dei Maestri Jedi.

Il discorso di Luke si riferisce chiaramente al concetto di fallimento, elemento determinante del suo personaggio nel film, ma anche punto di partenza, secondo il saggio consiglio di Yoda, per costruire un futuro migliore.

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Tutti i soldi del mondo: forse rimarrà una scena con Kevin Spacey

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Arriverà nelle nostre sale il 21 dicembre Tutti i soldi del mondo, ultimo lavoro firmato da Ridley Scott al centro della bufera mediatica dopo l’esplosione degli scandali sessuali ad Hollywood che hanno cancellato Kevin Spacey dal film e fatto entrare in extremis Christopher Plummer. E anche se tutte le scene di Spacey siano state rigirate frettolosamente con Plummer, una delle originali potrebbe essere rimasta nel final cut, come confermato da Scott stesso.

A notarlo è stato il critico cinematografico Jeff Wells durante una proiezione del film, con il regista che si è complimentato per l’attenzione. Inoltre possiamo stare tranquilli: non ci sarà nessun problema di continuità nella storia, poiché il frame di cui parla Wells non era un primo piano del volto di Spacey.

Tutti i soldi del mondo: Ridley Scott commenta i reshoot con Christopher Plummer.

Tutti i soldi del mondo è l’adrenalinica ricostruzione di un fatto di cronaca realmente accaduto e divenuto un caso mediatico internazionale: il rapimento di Paul Getty III.

Sinossi: Roma, 1973. Alcuni uomini mascherati rapiscono un ragazzo adolescente di nome Paul Getty III (Charlie Plummer), nipote del magnate del petrolio Jean Paul Getty (Christopher Plummer), noto per essere l’uomo più ricco al mondo e al tempo stesso il più avido. Il rapimento del nipote preferito, infatti, non è per lui ragione sufficientemente valida per rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da costringere la madre del ragazzo Gail (Michelle Williams) e l’uomo della sicurezza Fletcher Chace (Mark Wahlberg) a una sfrenata corsa contro il tempo per raccogliere i soldi, pagare il riscatto e riabbracciare finalmente il giovane Paul.

Fonte: Cinema Blend

Benicio del Toro: uno spoiler nel suo nome in Star Wars: Gli Ultimi Jedi

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L’ingresso di Benicio del Toro all’interno di Star Wars: Gli Ultimi Jedi ha destato grande curiosità da subito: chi sarà mai questo DJ? Che importanza potrà avere nell’economia del film? Sarà un buono o un cattivo?

La risposta ha dovuto attendere l’uscita del film, naturalmente, e adesso sappiamo che del Toro ha interpretato un ruolo molto piccolo, e nemmeno troppo decisivo, che però non manca di fascino. Il personaggio potrebbe essere in parte accostato a quello di Lando Calrissian ne L’Impero Colpisce Ancora anche se non ha nessun legame apparente con i nostri eroi, dove invece Lando era una conoscenza di vecchia data di Han Solo.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi – la action figure del personaggio di Benicio Del Toro

Verrebbe da dire che se negli anni ’80 erano gli uomini di colore a essere dei traditori, adesso sono gli ispanici, ma accantonata questa piccola riflessione che potrebbe essere anche casualità, possiamo rivelare, grazie a CBM, che il ruolo di Benicio del Toro era in qualche modo anticipato dal suo nome.

Il personaggio si chiama DJ, anche se non viene mai pronunciato nel film. Sul suo cappello, è riportata la scritta Don’t Join, “Non aderire”, in una lingua aliena, la stessa cosa che dice lui stesso a Finn (John Boyega) e la stessa cosa che, alla fine, farà lui. DJ potrebbe quindi essere un acronimo per il suo motto. Il suo personaggio “non aderisce”, non si unisce alla Resistenza, anzi, pensando al suo tornaconto, non esita a fare i propri interessi.

Ci sarà una possibilità di redenzione per DJ nell’Episodio IX?

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Tomb Raider: Alicia Vikander in azione nelle nuove foto ufficiali

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Atteso nelle sale il 16 marzo 2018, Tomb Raider proverà a rilanciare il franchise dedicato all’eroina dei videogiochi Lara Croft con la regia di Roar Uthaug (L’onda) e l’interpretazione del premio Oscar Alicia Vikander. Grazie a Total Film possiamo dare uno sguardo alle nuove immagini ufficiali del film, che trovate di seguito e dove l’attrice viene ripresa mentre gira alcune scene d’azione.

Tomb Raider racconterà la storia di una giovane Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura. La sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.

Tomb Raider: Alicia Vikander racconta la trasformazione in Lara Croft

La sinossi: “Sette anni dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb raider.”

Fonte: CBM

Jurassic Park: il film omaggiato da Gli Ultimi Jedi

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Jurassic Park: il film omaggiato da Gli Ultimi Jedi

Una delle immagini più iconiche della storia del cinema degli anni ’90 è quella che, in Jurassic Park, rappresenta due bicchieri d’acqua che “reagiscono” all’avvicinarsi del T-Rex. Le increspature sul pelo della poca acqua contenuta in quei bicchieri diventa immediatamente simbolo di terrore e pericolo.

Proprio questa immagine è stata scelta per omaggiare il film di Steven Sppielberg nel nuovo capitolo del franchise della Lucasfilm, Star Wars: Gli Ultimi Jedi.

Nella scena in cui i Fathiers, degli animali da corsa tenuti prigionieri e fatti gareggiare per la gioia dei ricchi commercianti di guerra, entrano nel casino di Canto Bright, distruggendolo, dei bicchieri con dell’acqua che vibra annunciano l’arrivo della mandria in fuga.

L’omaggio è chiaramente a Spielberg e al suo film, ma forse anche a Laura Dern che entra, con questa pellicola, nel franchise di Star Wars, nei panni dell’Ammiraglio Holdo, leader della Resistenza, che sacrifica la sua vita in mode della sopravvivenza degli ultimi ribelli.

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Edgar Wright svela il suo cameo in Star Wars: Gli Ultimi Jedi

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Edgar Wright svela il suo cameo in Star Wars: Gli Ultimi Jedi

Dopo Tom Hardy, anche il regista Edgar Wright conferma la sua presenza in Star Wars: Gli Ultimi Jedi nei panni di un combattente ribelle.

Wright ha condiviso sul suo account instagram una foto che lo ritrae in costume, in compagnia di Joe Cornish e del fratello Oscar, tutti coinvolti nella stessa scena di combattimento su Crait.

Edgar Wright è tornato al cinema quest’anno con Baby Driver, dopo cinque anni di assenza e un progetto naufragato con i Mavel Studios, l’adattamento di Ant-Man a cui aveva lavorato per undici anni.

Baby Driver: intervista a Edgar Wright [Esclusiva]

Baby Driver, commedia action musicale, con risvolti drammatici, sta raccogliendo molto successo, dopo un buon risultato al box office, tanto che è trai nomi di spicco delle prime nomination della season awards, oltre a comparire in diverse top 10 del miglior cinema del 2017.

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Venom: Michelle Williams conferma il suo ruolo nel film?

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Si stanno attualmente svolgendo le riprese di Venom, cinecomic interpretato da Tom Hardy e diretto da Ruben Fleischer (Zombieland, Gangster Squad). Fa parte del cast anche Michelle Williams, e non è ancora chiaro il ruolo che l’attrice andrà a ricoprire una volta sul set; grazie a ScreenRant però, che ha raccolto una sua dichiarazione, potremmo avere qualche dettaglio in più sul personaggio.

Non so se posso paragonare Venom a qualcosa che ho fatto finora…In passato ho girato un film in cui mi è stato chiesto di tracciare una pallina da tennis con gli occhi e far finta che fosse una creatura gigantesca. Non che sia tra le mie cose preferite, ma quello di Venom è un set dove mettiamo in gioco le nostre abilità e sto imparando a farlo. E lei [riferito al personaggio] è, accidenti, cosa posso dirti? Purtroppo non molto in questo momento.

Venom: Tom Hardy pesta Scott Haze nelle foto dal set

Diverse speculazioni sul web danno per certo che la Williams vestirà i panni di Anne Weying, anche detta She-Venom, personaggio femminile comparso nei fumetti. Da quanto ne sappiamo, e viste le dichiarazioni dell’attrice, sembrerebbe che le “abilità” fisiche di cui parla siano quelle di Anne Weying…

Vi ricordiamo che l’uscita di Venom è stata fissata al 5 ottobre 2018. Nel film Tom Hardy interpreterà il protagonista Eddie Brock insieme a Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny Slate, Scott Haze e Michelle Williams.

Fonte: ScreenRant

Spider-Man: Homecoming sequel, Gwen Stacy ci sarà e sarà europea

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Spider-Man: Homecoming sequel, Gwen Stacy ci sarà e sarà europea

Dopo il primo video diffuso da Omega Underground, arriva un altro provino on-line di una aspirante Gwen Stacy per il sequel di Spider-Man: Homecoming.

Il nuovo personaggio, l’eventuale Gwen rivisitata rispetto all’originale dei fumetti, sarà la terza ragazza a gravitare intorno al nostro Peter Parker liceale, dopo Liz Allen/Toomes e Michelle, AKA MJ.

A conferma del video già diffuso, anche in questo caso la ragazza in questione, che vorrebbe interpretare Gwen Stacy, ha origini europee, il che indica un netto cambiamento nella costruzione del personaggio femminile più iconico (insieme a MJ) per il mondo di Spider-Man.

L’attrice in questione è Iris Haller, ecco il suo provino:

Il primo film ci ha presentato una versione rivista e corretta di MJ (Zendaya) e adesso sembra che lo stesso trattamento sarà riservato a Gwen Stacy, già interpretata al cinema da Bryce Dallas Howard per Sam Raimi e da Emma Stone per Marc Webb.

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Diretto da Jon Wattsnel cast del film protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà invece Michelle.

Al cast si aggiungono Michael KeatonMichael Barbieri, Donald Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael Mando, Bokeem Woodbine, Tyne Daly Kenneth Choi.

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Napoli Velata colonna sonora del film di Ferzan Özpetek

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Napoli Velata colonna sonora del film di Ferzan Özpetek

Napoli Velata è il nuovo film di Ferzan Özpetek, con Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Borghi, Anna Bonaiuto, Peppe Barra, Biagio Forestieri, Maria Pia Calzone, Luisa Ranieri, Loredana Cannata, Isabella Ferrari, Lisa Sastri – in uscita nelle sale italiane il 28 dicembre.

La colonna sonora originale, edita da FENIX ENTERTAINMENT e WARNER CHAPPELL MUSIC ITALIANA, è stata completamente affidata al musicista e compositore italiano Pasquale Catalano mentre, alla straordinaria voce di ARISA, è stata affidata l’interpretazione, in lingua napoletana, del brano Vasame (E. Gragnaniello). 

«“Baciami, credimi, o non ti cerco più…” È stato molto bello cantare questo brano. Viscerale, accorato e graffiante. Adoro l’intensità della lingua napoletana, trovo che sia un codice perfetto, che non lascia spazio a nient’altro, definisce il sentimento senza equivoci e non gira intorno: è concreta, poetica e cruda, ma sempre leale – continua ArisaSono rapita dai misteri di Napoli, dalla cultura passionale di questo popolo senza tempo e amo da sempre l’arte di Ferzan Özpeteck che ringrazio infinitamente».

Le musiche della colonna sonora di “Napoli Velata” saranno pubblicate in un CD, co-prodotto da Fenix Entertainment/ Warner Chappell Music Italiana e distribuito da Believe Digital, disponibile da 28 dicembre nei negozi e digital store.

TRACKLIST 

  1. Vasame – Arisa
  2. Napoli Velata *
  3. Decumano Inferiore *
  4. Ghir Enta – Souad Massi
  5. Adriana                *
  6. Museo Archeologico *
  7. Senza Voce – Pietra Montecorvino
  8. Il Corpo Mirabile *
  9. Obitorio *
  10. Ritmo Terra E Cuore – Stany Roggiero & I Bottari della Cantica Popolare
  11. Stazione Toledo *
  12. Luca *
  13. Sexy Rouge – Pierre Terrasse
  14. Porta Nolana *
  15. Cappella Sansevero *
  16. Tanos – Lino Cannavacciuolo
  17. Lost Adriana *

* Music Producer Pasquale Catalano

In una Napoli sospesa tra magia e sensualità, ragione e follia, un mistero avvolge l’esistenza di Adriana (Giovanna Mezzogiorno) travolta da un amore improvviso e un delitto violento. Napoli Velata è un film prodotto da Tilde Corsi e Gianni Romoli per R&C Produzioni con Warner Bros. Entertainment Italia e Faros Film.

 

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, le prime reazioni del cast alla storia

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Ottavo episodio della saga, Star Wars: Gli Ultimi Jedi è arrivato nelle nostre sale mercoledì scorso, accolto dall’entusiasmo della critica misto alla delusione di una parte dei fan storici. Troppo distante dalla vecchia trilogia? Forse, ma il lavoro svolto da Rian Johnson sembra aver proseguito in maniera perfetta il rilancio del franchise attuato dalla Disney e da J.J.Abrams due anni fa con Il Risveglio della Forza.

Ma vi siete mai chiesti quali siano state le prime reazioni del cast dopo la lettura dello script de Gli Ultimi Jedi? Proviamo a riassumerle qui sotto:

Daisy Ridley / Rey

Quando ho letto la sceneggiatura non ho pianto subito. Tremavo in uno stato di oscillazione…Sentivo che avrei pianto, ovviamente, e ho avuto bisogno di vedere Rian. Una volta arrivata nel suo ufficio sono scoppiata in lacrime…ecco che figura faccio con chi non conosco [ride] Penso che Mark possa attestarlo!

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Mark Hamill / Luke Skywalker

Ero fondamentalmente in disaccordo con ogni scelta che Rian aveva fatto per questo personaggio. Così l’ho strappato dal mio petto, ho preso ciò che lui aveva creato e ho fatto del mio meglio per realizzare la sua visione di Luke.

Rian Johnson è un regista fantastico, ogni suo film è diverso dal precedente e ha una grande fantasia. Infatti mi sorprese il modo in cui aveva immaginato Luke, e mi ci è voluto un po’ per capire il suo modo di pensare, ma una volta arrivato sul set è stata un’esperienza elettrizzante. Spero che lo sarà anche per il pubblico.

Oscar Isaac / Poe Dameron

Rian andrà sicuramente al cuore della storia e indagherà cose mai esplorate nell’universo di Star Wars. In un certo senso, sembra di girare un film indipendente, perché abbiamo a che fare con un’intimità che è speciale. Ed è davvero divertente

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John Boyega / Finn

La prima volta che ho letto la sceneggiatura ero scioccato: ‘Perché non sono con Rey?’ ho pensato…Io e Daisy abbiamo condiviso tutto in Star Wars, il provino, il set in Episodio VII, insomma abbiamo trascorso tutta questa esperienza insieme. Separarci mi spaventava, ma poi ho capito che è qualcosa che avrebbe fatto crescere Finn e Rey. Rian sapeva cosa stava facendo.

Adam Driver / Kylo Ren

Rian sta portando ciò che J.J. ha creato al livello successivo in modo davvero eccezionale e chiarissimo. Ho imparato molte cose sul mio personaggio attraverso la sua scrittura […] La storia è simile a L’Impero colpisce ancora ma ha un tono diverso…più oscuro, ma necessario per ciò che vogliamo raccontare, e ci fidiamo della reazione del pubblico a questo cambiamento.

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Domhnal Gleeson / Generale Hux

Quando ho letto la sceneggiatura volevo parlare subito con Rian, e penso che sia sempre un buon segno. C’erano alcune cose che in qualche modo mi spaventavano, perché non era ciò che mi aspettavo…Penso sia positivo per la saga, perché significa che non ci stiamo ripetendo e Rian era chiaro e sicuro di sé, non in modo sfacciato, ma sapeva il film che voleva fare“.

E voi cosa ne pensate del film? Vi è piaciuto il cambio di marcia di Rian Johnson per Gli Ultimi Jedi?

Fonte: CBM

Kylo Ren: il regista spiega la più importante decisione di Ben Solo

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Che piaccia o meno, Kylo Ren, interpretato da Adam Driver e villain della nuova trilogia di Star Wars, è senz’altro un personaggio molto complesso, dalla statura shakespeariana, perfettamente inserito nel dilemma del dubbio e della definizione di sé.

Nel corso de Gli Ultimi Jedi, Kylo sembra di nuovo essere in dubbio tra Luce e Lato Oscuro, tentato a tornare dalla parte buona della Forza soprattutto dalla presenza di Rey. Tuttavia, sappiamo che, nel momento decisivo, Kylo Ren delibera di uccidere il suo maestro, così come aveva fatto con suo padre Han, e di cercare una strada tutta sua, lontana sia dal cammino dei Jedi, che dal “classico” Lato Oscuro.

Ecco cosa ha dichiarato il regista Rian Johnson in merito a questa decisione del personaggio interpretato da Driver e al momento della morte di Snoke: “Se Snoke si fosse fermato a dire che in un lungo discorso che lui era Darth Plagueis, senza la scena fredda della sua morte, a Rey non sarebbe importato. Avrebbe detto ‘Darth chi?’. E la scena sarebbe scivolata via… e attenzione, non sto dicendo che lui era Darth Plaguies!”.

“Quando ho chiesto di lavorare sul personaggio di Kylo, sono arrivato a un punto in cui ho sentito che era necessario abbattere le traballanti fondamenta che aveva sotto di lui, già all’inizio del film. Alla fine del film lui non è più un emulo di Darth Vader, ma una persona che cerca di camminare sulle sue gambe, un nuovo villain che cerca di costruire un suo regno.”

“Ma la domanda è: che posto avrebbe avuto Snoke alla fine? La cosa più interessante per me era quella di eliminare la dinamica tra “imperatore e pupillo”, così tutte le scommesse sono aperte per il prossimo film. Questa scelta mette sul piatto anche un risvolto estremamente drammatico che si rivela essere un altro punto di connessione tra Kylo e Rey.”

Tutte le domande, quindi, dovranno essere rimandate all’Episodio IX, a cui J.J. Abrams sta già lavorando.

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DC Films: Matthew Vaughn vuole salvare il franchise

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DC Films: Matthew Vaughn vuole salvare il franchise

Matthew Vaughn gravita sempre più vicino all’universo della DC Films, dal momento che è il nome più vicino a un eventuale Man of Steel 2, da tempo ormai in discussione presso la Warner Bros.

Parlando con IGN, il regista del dittico di Kingsman ha spiegato che in realtà vorrebbe “salvare” tutto l’universo DC al cinema. Ecco la sue parole: “Amo molto il mondo DC e sto parlando con loro in merito a diversi progetti. Per me è più bello essere coinvolto in franchise in difficoltà, perché così è più facile fare un buon film. Quindi, se vengo coinvolto in più di un film di supereroi che sono stati male accolti, sarà come… beh se li farò buoni, saranno sicuramente migliori di quelli già fatti.”

“Quando ho fatto X-Men, sapete, c’era una barra piuttosto bassa, X-Men 3, senza offesa. Così è venuto fuori un bel film – ha aggiunto il regista – È molto più divertente salvare qualcosa e reinventarlo. Sarei intimidito invece di fare un terzo Guardiani della Galassia, per esempio.”

DC Films: la nuova line-up e i film non confermati

“Se avessi fatto Batman, non ci sarebbe stato senso a fare un nuovo Cavaliere Oscuro, perché è già stato fatto alla perfezione. Se avessi fatto Batman, avrei chiesto a Chris di portare insieme al cinema la versione di Adam West (…) Non sono interessato a copiare il lavoro degli altri. Sto cercando di capire cosa fare adesso e sento la necessità di dedicarmi a qualcosa di mai fatto prima. E ho fatto già parecchi film di supereroi.”

Il regista è infatti autore di Kick-Ass, X-Men: L’Inizio e i due Kingsman (con il terzo già in programma); si tratta di eroi molto diversi tra loro e senz’altro un suo approccio alla DC Films cone la Warner Bros potrebbe essere nuovo.

Rian Johnson sul più scioccante cameo di Star Wars: Gli Ultimi Jedi

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Tra i tanti momenti controversi e sorprendenti di Star Wars: Gli Ultimi Jedi diretto da Rian Johnson c’è senz’altro la presenza, breve ma decisiva, di un personaggio molto importante per l’intero franchise.

SEGUONO SPOILER

Star Wars: The Last Jedi
L to R: Director Rian Johnson on set with John Boyega (Finn) and Oscar Isaac (Poe Dameron)
Photo: David James
©2017 Lucasfilm Ltd. All Rights Reserved.

Parliamo ovviamente dell’apparizione del fantasma di Forza di Yoda che arriva a soccorrere Luke nel momento per lui più difficile.

Rian Johnson ha spiegato perché ha scelto di far tornare il saggio Maestro Jedi nella sua versione de L’Impero Colpisce Ancora, ovvero quella testarda e un po’ buffa.

Per me era molto importante. In realtà ho anche tolto alcune delle parti che avevamo realizzato, e Frank Oz mi ha chiesto di rimetterle. Quando all’inizio ho pensato la scena, sembrava che lo Yoda de L’Impero era l’unico personaggio con cui Luke potesse avere un legame affettivo. E per questo abbiamo ricreato quel pupazzo, un’esatta replica di quello dell’Impero. Hanno usato la stessa argilla, e hanno trovato la stessa donna che aveva dipinto gli occhi di Yoda. E poi è arrivato Frank, e ha lavorato per un paio di settimane per darci il giusto pupazzo, dopo un sacco di test e piccoli accorgimenti. Per me è stato un processo importante perché l’ultima volta che Luke vede Yoda è alla fine del Ritorno dello Jedi, e qui avevamo bisogno di ricreare quel legame affettivo, e avevamo anche bisogno di quell’aspetto birichino di Yoda, che c’è ne L’Impero. È una parte importante della loro relazione, ha molto senso secondo me.”

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Ferdinand, recensione del film di Carlos Saldanha

Ferdinand, recensione del film di Carlos Saldanha

Pelo nero, lucidissimo e morbido come le curve di una collina, sguardo un po’ triste ma gentile, Ferdinand è un toro dell’Andalusia addestrato per combattere che cresce contrario alla sua natura. Adora i fiori ma non la sabbia dell’arena, odia litigare con i compagni di “scuola” e rifiuta qualsiasi forma di violenza; per lui esiste un’esistenza alternativa a quella già scritta per la specie e la trova finalmente nell’amore della piccola Nina e nella fattoria di suo padre. Un coltivatore di fiori, guarda caso.

Dalla Storia del toro Ferdinando pubblicata nel 1936 da Munro Leaf (già tradotta in un corto dalla Disney nel 1938) Carlos Saldanha, regista di Rio 2 e L’Era Glaciale 2, trae ispirazione per questo adattamento cinematografico che espande l’universo, i personaggi e le ambientazioni della fiaba breve e ne ricava un racconto del tutto attuale per i messaggi di cui si fa carico e per il look moderno, le musiche, il taglio della scrittura con riferimenti alla società pop.

Ferdinand: l’intervista al regista Carlos Saldanha

Niente di più vicino poi, nella maniera con la quale Saldanha gestisce la caratterizzazione di Ferdinand e le sequenze d’azione e non solo, agli altri titoli da lui scritti e diretti, dotati anch’essi di una forte (auto)ironia espressa attraverso la comicità fisica. Di fatto è proprio la fisicità del grosso toro gentile, tutt’altro che “scatenato” come nell’omonimo capolavoro di Scorsese, a rendere il tema trattato meno pesante e rivolto principalmente ad una platea di piccolissimi spettatori.

A loro il regista dedica questa trasposizione in chiave fanciullesca di una fiaba, quella di Leaf, che è bene annoverare tra le più importanti della tradizione letteraria. Non soltanto per l’oggettiva bellezza artistica, quanto invece per il valore politico di cui fu simbolo al momento della sua pubblicazione (il testo venne messo al bando dai regimi totalitari dell’epoca in quanto antimilitarista). E infatti sta nel fascino sovversivo di una verità che i bambini potrebbero dare per scontata, ovvero che i tori nascono e crescono per essere cattivi e combattere il torero in un’arena, la forza di Ferdinand; un aspetto per niente banale reso da Saldanha con assoluta consapevolezza.

Certo non si può chiedere al regista di restituire la stessa maturità del romanzo, perché non è questa la sede né l’operazione cinematografica adatta, ma l’adattamento mostra i segni di un professionismo che, partendo dal rispetto e dalla devozione nei confronti di un testo sacro, lo racconta ad un pubblico diverso (e purtroppo meno educato all’ascolto e alla curiosità). Per la buona volontà, il discreto livello di animazione digitale – ben lontano dalle eccellenze Disney e Pixar – e le intenzioni, Ferdinand è il progetto riuscito di un filmaker con esperienza e spirito creativo, capace di creare mondi nuovi assolutamente godibili, come lo sono i personaggi (fra tutti i tre topolini Un, Dos, Tres e la capretta Lupe) e le ambientazioni esotiche della Spagna rurale.

Ferdinand: il trailer del film d’animazione dal 21 Dicembre al cinema

Marvel: 13 modi in cui i film hanno cambiato i fumetti

Marvel: 13 modi in cui i film hanno cambiato i fumetti

Il Marvel Cinematic Universe ha avuto un impatto così forte sul mondo dell’intrattenimento e sull’immaginario collettivo che è riuscito a cambiare anche il corso delle storie a fumetti.

Se all’inizio i film erano ispirati ai fumetti della Casa delle Idee, adesso sono sempre più i fumetti che attingono personaggi, dinamiche, persino storie e soluzioni narrative dai film.

Ecco alcuni dei modi in cui il Marvel Cinematic Universe ha cambiato i fumetti

Guardiani della Galassia

L’incarnazione originale della squadra prevedeva il veterano Star Lord che metteva insieme una squadra delle persone più potenti dell’universo che riusciva a trovare per prevenire distruzioni massicce, dopo due enormi guerre che avevano ridotto l’Universo Marvel in macerie.

James Gunn, nel costruire i personaggi per il suo film ha dato un’impronta umoristica cambiando per sempre, nel 2014, il destino di questi eroi. Al cinema il film ha funzionato molto bene, ma proprio il successo del film ha spinto i vertici Marvel Comics a trasformare i Guardiani dei fumetti nella banda di adorabili canaglie vista nei film.

Le squadre create in base ai film

Alcune persone non lo sanno, ma la line-up degli Avengers, vista nel film del 2012, non è mai esistita nei fumetti. Tuttavia, nel 2012, il fumetto Avengers Assemble è stato lanciato come parte integrante di una storia a fumetti di otto numeri. Durante questo periodo, la squadra era formata esattamente dai personaggi del film. Il gruppo ha cominciato a ruotare i propri componenti con l’arrivo di Kelly Sue DeConnick e Stefano Caselli, ma non c’è dubbio che l’intento iniziale della run fosse quello di mettere in comunicazione i fan dei fumetti con quelli del cinema.

Pepper Potts

Prima dei film di Iron Man, Pepper Potts si era sempre tenuta alla larga dal mondo di Tony Stark, dalle sue stramberie scientifiche, supereroistiche e da super spia. Ma tra la morte di Happy Hogan nello scontro con Spymaster e la chimica sullo schermo tra Gwyneth Paltrow e Robert Downey Jr., Pepper è stata attirata nell’universo di Iron Man, diventando uno strano mix tra la fidanzata di Tony, la sua ragazza venerdì, e l’effettivo amministratore delegato della Stark Industries ogni volta che Iron Man non c’è.

Questo cambiamento è piccolo per il mondo dei fumetti, ma enorme per il mondo di Iron Man, dal momento che il suo ruolo si è sviluppato tanto da farle ottenere anche un’armatura tutta sua.

Malekith è diventato molto importante

Malekith ha una lunga storia come villain di Thor, ma nel corso degli anni la sua presenza nei fumetti è sfumata, visto che il protagonista era più impegnato ad avere a che fare con le malefatte del fratello. Ma quando uscì Thor: The Dark World e Malekith era il cattivo principale, Jason Aaron, che scriveva all’ora Thor, ha inserito l’Elfo Oscuro molto rapidamente nelle storie che scriveva in quel momento, Thor: God of Thunder. E mentre il personaggio dei film è stato presto dimenticato, nei fumetti il suo personaggio non è mai stato così rilevante. Al momento è il villain principale della run, dal 2014 fino a ora, la sua cattiveria è costata a Thor un braccio ed è la causa delle principali guerre trai Nove Regni.

Phil Coulson

Appena prima che venisse lanciato il MCU vero e proprio, uscì in fumetteria un numero con Phil Coulson. Prima che arrivasse al cinema, il personaggio non esisteva affatto, ma interpretato da Clark Gregg ha catturato l’amore dei fan. Morendo nei film, è ricomparso nelle serie tv, Agents of SHIELD della ABC.

Non molto dopo, è comparso nei fumetti, diventando l’agente più importante dell’associazione segreta guidata da Marcus Johnson, il figlio di Nick Fury/nuovo Nick Fury. Mentre il personaggio è ancora vivo nella serie, è stato invece di recente ucciso da Deadpool sotto ordine di Captain America nei fumetti.

Mutants no more: Scarlet Witch e Quicksilver

Per anni ci si è chiesti se Scarlet Witch e Quicksilver fossero più Avengers o più X-Men; entrambi hanno certamente passato più tempo come Vendicatori ma erano anche i figli di Magneto, uno dei mutanti più noti di sempre, e hanno cominciato come membri della Fratellanza dei Mutanti Malvagi. Quando la Marvel voleva utilizzarli per il sequel di Avengers, è incappata in alcuni problemi con la Fox che aveva già portato sullo schermo il suo Quicksilver in Giorni di un Futuro Passato. Così per evitare beghe legali, hanno deciso di cambiare l’origina dei personaggi. I due sono infatti il risultato di esperimenti e non più figli di Magneto. I recenti sviluppi (acquisizione della Disney da parte di Fox) renderanno molto strana questa reunion.

Tecnologia del repulsore

Una delle parti fondamentali dell’Iron Man del 2008 è la creazione della tecnologia nel petto di Tony che gli permette di rimanere in vita e permette a Iron Man di esistere. Nei fumetti non c’era niente del genere prima del 2008, quando Matt Fraction introdusse l’elemento in Invincible Iron man. Il nome è stato cambiato da reattore arc a repulsore, e per l’arco di cinque anni che scritto Fraction è stato un cambiamento significativo.

Il costume di Occhio di Falco

Il personaggio aveva uno dei costumi più caratteristici tra gli Avengers, che coniugava il supereroe con le caratteristiche dell’ex circense. Il costume però non è arrivato sul grande schermo, dal momento che in The Avengers, Clint Barton ha indossato un costume che si adattava di più a un ex agente segreto. E così, anche il personaggio dei fumetti a seguito di quello cinematografico ha cambiato look in maniera permanente a partire dal 2012 con le run di Matt Fraction e David Aja.

I Chitauri

I Chitauri non sono mai stati una grande minaccia per gli Avengers, come invece lo sono gli Skrulls o i Kree, ma dopo il film del 2012 le cose sono cambiate. In The Ultimates erano presenti degli alieni con una forma simile a quella delle lucertole, mutaforma, visti raramente nei fumetti, fino all’avvento del MCU. Gli Skrulls erano senza dubbio più famosi, ma di proprietà Fox, e così è stata data una possibilità di emergere anche ai Chitauri.

La personalità di Tony Stark

Si tratta di una delle prime cose che dallo schermo ha influenzato i fumetti. Per anni, Iron Man è stato molto serio, qualcuno che sembrava portare sulle spalle il peso del mondo. Con Civil War, il suo atteggiamento è diventato simile a quello di un fascista, quasi. Tuttavia, il carisma di Robert Downey Jr. ha cambiato le cose e così la personalità del Tony dei fumetti è stata cambiata, pesantemente influenzata dal fascino e dalla simpatia sarcastica del Tony del Marvel Cinematic Universe.

L’importanza dello SHIELD

Lo SHIELD è sempre stato importante per i Marvel Comics, soprattutto in alcune storie, come Civil War o Secret Invasion. Ma è sempre uscito fuori attraverso i suoi rappresentanti, come Nick Fury o Maria Hill. Dal 2012 e a seguito del successo della serie della ABC, le cose sono cambiate. I fan sono diventati sempre più curiosi verso questo gruppo di eroi misteriosi, tanto che nel 2016 è stata inaugurata una run dedicata esclusivamente a loro.

Quali Fantastici Quattro?

Dopo delle run solide e storiche, si potrebbe pensare che nessuno sia in grado di scalfire la posizione dei Fantastici Quattro nei fumetti Marvel. Ma a causa delle conseguenze di Secret War del 2016, la squadra è stata accantonata, nonostante siano uno dei gruppi storici della Casa delle Idee. La scelta è stata dettata, pare, dalla volontà della Fox di tenere i diritti lavorando a un nuovo film sulla Prima Famiglia Marvel. L’esito del film è stato disastroso, e adesso, con la Fox nelle mani di Disney, come la Marvel, le cose potrebbero cambiare di nuovo.

Nick Fury

Quando Mark Millar è stato autorizzato a fare un remake degli Avengers, per l’Ultimate Universe di Marvel, negli anni ’00, ha portato con sé il trend di realizzare personaggi che somigliassero ad attori e decise che Nick Fury doveva somigliare a Samuel L. Jackson. Che fosse prescienza o arte che imita la vita, quando il MCU arrivò sul grande schermo, fu prorpio Jackson a essere scelto come volto di Fury.

Ma da quando l’Ultimate Universe è stato cancellato, si è deciso di sistemare le cose “uccidendo” il Nick Fury della Marvel Prime e facendo diventare suo figlio il suo successore, con un carattere molto più simile al personaggio dei film che a quello dei fumetti precedenti. Lo chiamano anche Nick Fury, anche se non è assolutamente il suo nome.

Fonte

Macchine Mortali: il primo trailer del film prodotto da Peter Jackson

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La Universal Pictures International Italy ha condiviso il primo trailer italiano di Macchine Mortali, il primo film della nuova saga fantasy prodotta da Peter Jackson e basata sui romanzi di Philip Reeve.

Ecco il trailer di Macchine Mortali

Macchine Mortali di Peter Jackson arriverà nel 2018

Jackson produrrà il progetto e scriverà la sceneggiatura con la moglie Fran Walsh e alla loro storica partner Philippa Boyens. Christian Rivers, collaboratore di Peter Jackson in tutti i suoi film, si occuperà della regia.

Di seguito la sinossi del primo di quattro romanzi pubblicatonel 2001 dalla Scholastic: Futuro remoto. Tom, giovane Apprendista Storico di Terza Classe, vive in una Londra che si aggira per il mondo ormai deserto cercando di divorare altre città più deboli allo scopo di procacciarsi schiavi e risorse. Un caso fortuito porta il ragazzo a sventare il piano omicida di una giovane orribilmente sfigurata che attenta alla vita del capo della Corporazione degli Storici, l’archeologo Valentine. Prima che la misteriosa ragazza precipiti nel nulla del selvaggio Territorio Esterno, Tom riesce a farsi rivelare la sua identità. Ma, da quel momento, da eroe e si trasforma in preda. Età di lettura: da 11 anni.

Nel cast Hugo WeavingSteven Lang (Avatar, Into the Badlands), Jihae (Mars) e Leila George (Mother, May I Sleep with Danger?).

Leggi la recensione di Macchine Mortali

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, tutte le decisioni sbagliate dei protagonisti

I protagonisti di Star Wars: Gli Ultimi Jedi sembrano distinguersi per alcune decisioni stupide che nel corso del film compromettono più o meno gravemente, i piani ben strutturati, della Resistenza, del Primo Ordine, di chiunque voglia provare a portare a compimento una missione.

Dopo tutto, le nuove generazioni che avanzano sono giovani e irrazionali, che ascoltano più la pancia che la testa, e spesso compiono atti sconsiderati.

Il fallimento e la capacità di rialzarsi dopo lo stesso è senz’altro una delle colonne portanti del film, così come Yoda stesso dice a Luke:

“Passa sopra a ciò che hai imparato. Forza, destrezza. Ma anche debolezza, follia, fallimento anche. Sì, fallimento più di tutto. Il più grande maestro, il fallimento è.”

Se Yoda ha ragione, allora i personaggi del film sono dei veri e propri campioni. Alla fine del film, Rey e Kylo si trovano senza i loro maestri, e sia la Resistenza che il Primo ordine sembrano allo sbaraglio.

Di seguito proviamo a spiegare quali sono le pessime decisioni che questi personaggi prendono.

La Resistenza

Il film comincia con Poe Dameron che ignora gli ordini di Leia, insistendo con un attacco contro il primo ordine che costa ai Ribelli moltissime vite. Di conseguenza la Resistenza perde tutti i bombardieri, per abbattere una sola nave da guerra nemica, Leia declassa Poe per punirlo. Persino dopo che Leia rimane ferita, Poe non impara la lezione: disobbedisce a Holdo e manda Finn e Rose in una missione segreta, senza autorizzazione dei superiori, finendo per ammutinarsi. Se non fosse intervenuta Leia, la Resistenza si sarebbe sfaldata per sempre.

Nemmeno Holdo è senza colpa. Non infonde coraggio e non si comporta in maniera onesta con il suo equipaggio. Non comunica i suoi piani ai suoi, causando le reazioni affrettate di Poe. Si sacrifica, alla fine, distruggendo la nave di Snoke, ma è una mossa suicida che non fa parte di nessun piano.

La Resistenza, dopo la battaglia di Crait, trova rifugio sul Millennium Falcon, ma se non fosse stato per l’intervento separato di Rey e Luke, sarebbero tutti morti.

Rey e Luke

Star Wars: Gli Ultimi JediLa peggiore decisione di Luke è stata quella di aver paura del giovane Ben Solo. La paura verso il potere oscuro del ragazzo ha spinto la sua mano, e nonostante il pentimento, era troppo tardi. Il ragazzo lo aveva già visto, e questo è bastato per farlo sentire tradito, perduto per sempre.

Quando Rey riceve un NO da Luke, lei non sembra affatto desiderosa di tornare dalla Resistenza, Chewbacca e R2-D2 non fanno molto per convincere Luke (all’inizio almeno) e nessuno di loro sembra ricordare che c’è una guerra in atto e che la Resistenza è in ginocchio. Luke esita, da una parte comincia ad addestrare Rey, dall’altra esprime il desiderio di estinguere l’Ordine dei Jedi. Di fronte a questo atteggiamento, Rey decide di andare a cercare risposte altrove.

Dopo aver affrontato l’oscurità sull’isola, Rey si convince che può riportare indietro Ben Solo. Si fa catapultare da Chewbacca sulla nave di Snoke, senza che il Wookie si opponga a una decisione tanto folle. Si fa catturare e di nuovo torturare.

Luke, dopo la partenza di Rey, prova a distruggere i libri dei Jedi, senza essersi accorto che la ragazza li ha rubati. Inoltre, anche quando si proietta su Crait per affrontare Kylo Ren, non include Leia o Poe nel suo piano, lasciando la Resistenza in balia di se stessa.

Finn e Rose

L’eroismo di Finn, nato alla fine de Il Risveglio della Forza, ha avuto vita breve. Il ragazzo vuole fuggire, ma Rose lo convince a restare. I due rubano una navicella della Resistenza, vanno su un pianeta casino per incontrare una persona che potrebbe aiutarli, senza nessuna indicazione specifica, su consiglio di Maz Kanata. Cosa potrebbe mai andare storto?

I due hanno un piano che definire disperato è dire poco, non hanno indicazioni certe e si trovano infatti in guai seri, non avendo nemmeno una strategia a cui attenersi. Si fidano del primo criminale che incontrano, che divide la cella con loro, cosa che poi costerà loro la libertà.

Il Primo Ordine

Alla fine del film, sembra impossibile che il Primo Ordine non sia riuscito a distruggere tutta la Resistenza. Tuttavia, la rottura interna tra Kylo Ren, Hux e Snoke finisce per indebolire i cattivi dall’interno, così da renderli più vulnerabili e incapaci di assestare il colpo di grazia.

Hux lotta per avere luce agli occhi di Snoke, che a sua volta è accecato dal suo potere e non vede le vere intenzioni del suo allievo. Kylo Ren infine ha la possibilità di redimersi, ma rivela una scarsa propensione a obbedire all’autorità e vuole costruirsi un mondo a sua misura. La sua posizione di comando non lo aiuta a chiarirsi la mente.

Lo scontro con Luke lo acceca a tal punto che non si accorge che è un fantasma di Forza, e il suo orgoglio lo conduce alla sopravvivenza della Resistenza, così come l’orgoglio di Snoke lo aveva condotto alla morte.

Alla fine di Star Wars: Gli Ultimi Jedi la questione sembra pendere non su chi abbia preso una cattiva decisione, ma chi abbia preso la peggiore di tante decisioni stupide.

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Box Office ITA: Star Wars Gli Ultimi Jedi sbanca al botteghino

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Star Wars: Gli Ultimi Jedi conquista il box office italiano, seguito da Assassinio sull’Orient Express e Poveri ma ricchissimi. Esordio stellare per l’Episodio VIII di Star Wars al box office italiano. Infatti l’attesissimo Star Wars: Gli Ultimi Jedi conquista il botteghino con 4,6 milioni di euro in 830 sale, sfiorando i 6 milioni di euro nei cinque giorni, visto che è uscito mercoledì.

L’esordio della pellicola di Rian Johnson è inferiore rispetto all’Episodio VII, che due anni fa aveva debuttato con oltre 8 milioni di euro. Ma Gli Ultimi Jedi registra una media per sala eccezionale di 5500 euro e si appresta a diventare il film di punta delle Feste.

Assassinio sull’Orient Express conferma il successo delle scorse settimane con 1,2 milioni di euro con cui giunge a quota 9,5 milioni di euro. Poveri ma ricchissimi apre in terza posizione con 1 milione di euro d’incasso in 438 sale disponibili, registrando una media per sala di 2400 euro. La ruota delle meraviglie debutta al quarto posto con 651.000 euro incassati in 253 sale a disposizione.

Esordio mediocre per Natale da chef (514.000 euro), Ferdinand (368.000 euro) e soprattutto per Super vacanze di Natale, che non va oltre 262.000 euro in quasi 350 sale. Gli eroi del Natale precipita in ottava posizione con altri 208.000 euro per un globale di 1,6 milioni. Calo anche per Smetto quando voglio: Ad Honorem che supera i 2 milioni complessivi con altri 160.000 euro. Chiude la top10 Suburbicon, che con altri 152.000 euro totalizza 764.000 euro.

Rian Johnson sul futuro di Capitano Phasma nel futuro di Star Wars

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Il ritorno del Capitano Phasma in Star Wars: Gli Ultimi Jedi era uno dei momenti più attesi dai fan, che non avevano gradito il trattamento sbrigativo del personaggio ne Il Risveglio della Forza.

Purtroppo per loro però, l’apparizione del personaggio interpretato da Gwendoline Christie è rimasta limitata a pochi minuti, giusto il tempo di uno scontro, sbrigativo, con Finn. Il disertore mette KO il capitano e scappa dalla base di Snoke quasi completamente distrutta.

Tuttavia il personaggio potrebbe non essere completamente fuori gioco, almeno per quanto riguarda il regista. Rian Johnson ha infatti definito Phasma il “Kenny di Star Wars“, ovvero il personaggio che torna sempre in vita.

Già in Star Wars: Il Risveglio della Forza avevamo lasciato Phasma in un compattatore di rifiuti, a bordo della Starkiller, poi esplosa. A ben pensarci, è già un miracolo che il capitano delle legioni del Primo Ordine sia sopravvissuta a quell’esplosione, per cui, nonostante la situazione in cui la lasciamo in questo film, potrebbe sempre trovare il modo di tornare.

“Per quello che mi riguarda, è sopravvissuta – ha dichiarato Johnson – è caduta tra le fiamme, su una pila di spazzatura.” Inoltre, il costumista Michael Kaplan, ha confessato che la Christie vuole a tutti i costi tornare nel prossimo Episodio, e alla luce di quanto detto dal regista, la cosa non sembra poi tanto campata in aria.

Se Phasma dovesse trovare il modo di tornare a di avere finalmente un ruolo decisivo nel franchise potrebbe sfuggire alla sorte che fu già di Boba Fett.

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Coco: recensione del film Pixar diretto da Lee Unkrich

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Ogni paese ha la sua tradizione, ogni famiglia ha la sua storia e ognuno di noi ha dei sogni da raggiungere ad ogni costo, intrecciate tutti questi elementi e avrete Coco, il nuovo film animato della Disney Pixar in arrivo al cinema per le feste di Natale, il 28 dicembre.

Miguel è un bambino di 12 anni nato in una storica famiglia di calzolai, attività iniziata dalla tris-nonna Mama Imelda dopo essere stata abbandonata dal marito, lasciandola a casa da sola con la figlia Coco per andare ad inseguire il suo sogno della musica in giro per il mondo. Da quel giorno così, Imelda decide di vietare qualsiasi forma di musica nella sua famiglia… Finché non arriva Miguel.

Ispirato da Ernesto de la Cruz, un famosissimo cantante purtroppo scomparso, il bambino impara a suonare la chitarra guardando le sue vecchie esibizione e cercando di emularlo in ogni sua mossa, finché un giorno, rompendo per caso la cornice della foto della tris-nonna, non scopre che il marito che l’ha lasciata, porta in mano proprio la famosa chitarra del cantante. Ma quando la famiglia scopre di questa sua passione segreta, gli distruggono la chitarra e così non gli permettono di partecipare ad un concorso per nuovi talenti indetto per l’importantissima festa del Dias De Los Muertos.

Deciso a voler partecipare a tutti i costi, Miguel ruba la chitarra di Ernesto dal suo mausoleo, ma bastano poche note e viene catapultato in un altra realtà: il Mondo dei Morti. Si accorge da subito infatti, che ad eccezione del suo cane randagio amico Dante, nessuno riesce a vederlo, ma lui invece riesce a vedere tutte le anime degli antenati defunti, pronti per la loro notte più importante dell’anno. Miguel viene subito riconosciuto dai suoi di antenati, che decidono di portarlo dall’unica persona che potrebbe sapere cosa fare: la temibile Mama Imelda. Per tornare nella Terra dei Vivi prima del sorgere del sole, la trisnonna decide di dargli la sua benedizione alla condizione che abbandoni per sempre la musica, ma per Miguel questo non è possibile. Così con l’aiuto di Hector, un vagabondo senza famiglia, decide di andare a cercare l’unica persona “di famiglia” che potrebbe aiutarlo, Ernesto de la Cruz.

Dalle montagne scandinave di Frozen a le acque cristalline di Oceania, continuiamo a fare il giro del mondo accompagnati dalla Disney Pixar che questa volta ci porta al centro di una delle feste più importanti della comunità latina per farci capire quanto la famiglia sia importante e quali sono i veri valori nella vita. In tutto il mondo viene riconosciuta l’importanza del Dias de los Muertos, ma in Coco si riescono a stabilire diversi punti d’incontro tra una tradizione così legata al latino america e le tante altre tradizioni e culture del mondo, compresa la nostra.

Ideato e diretto da Lee Unkrich, Coco tocca tutti punti giusti dell’anima: fa sorridere, ridere, pensare ed anche, commuovere. Studiato nei minimi dettagli, Coco è senza dubbio un film importante per la comunità latina, che vede su schermo la perfetta celebrazione della loro festa, un bellissimo modo che hanno per aiutare il percorso spirituali dei cari defunti e per non dimenticarli mai.

Se il mondo dei vivi è come ce lo aspettiamo a livello visivo, colorato e soleggiato, il mondo dei morti in Coco è tutt’altro che buio. Veniamo infatti sorpresi dai colori fluorescenti e brillanti, gli accostamenti audaci tipici del Latino America, le tonalità dei petali dei fiori portati in offerta e le mille luci che donano una “vitalità” vibrante per tutta la durate dell’avventura notturna di Miguel.

Il piccolo pubblico di Coco non rimarrà impaurito da questo mondo, poiché Ulkrich e colleghi sono riusciti a creare una sorta di “aldilà parco giochi” dove gli antenati sembrano stare quasi meglio che nella terra dei vivi e dove gli scheletri (grazie anche all’aggiunta degli “occhi”, particolare che spesso manca nelle illustrazioni) sono decisamente buffi piuttosto che inquietanti. Uno studio meticoloso e una grande attenzione nei particolare, rendono tutto il Mondo dei Morti visualmente ineccepibile con l’animazione in 3D e una delle più grandi forze del film.

Come sapete, Miguel ama la musica, ma in questo film animato le canzoni sono utilizzate nel momento giusto e soprattutto nel modo giusto, senza far affogare la storia tra inutili improvvisazioni. Inoltre è molto apprezzabile la scelta nel doppiaggio italiano, che ha lasciato qualche canzone nella lingua originale spagnola, traducendo solo il necessario e donando così un identità ancora più forte al film. Doppiatori d’eccezione per questo film Mara Maionchi nel ruolo di Mama Coco, Valentina Lodovini che dà la voce a Mamà e Matilda De Angelis a Tia Victoria. Infine, sui titoli di coda, riconosceremo la voce di Michele Bravi, adattissima all’interpretazione del brano “Ricordami”.

Con questo film animato, senza dubbio uno dei migliori degli ultimi anni, la Disney Pixar riuscirà ad arrivare dritta al cuore di tantissime persone, sia grandi che piccine, raccontando una storia che celebra la famiglia, ma in particolare l’importanza del ricordo e di cosa lasciamo alle generazioni dopo di noi.

Marvel: ecco i personaggi che potrebbero entrare subito nel MCU

Marvel: ecco i personaggi che potrebbero entrare subito nel MCU

L’acquisizione Disney della Fox ha aperto un mondo di possibilità ai Marvel Studios, che adesso possono attingere a quasi tutto il catalogo dei fumetti Marvel senza restrizioni di diritti di sfruttamento.

Sebbene siano necessari circa 18 mesi per ultimare l’accordo e il passaggio di proprietà, è normale per i fan cominciare a fare progetti e congetture in merito ai personaggi che dovrebbero essere esplorati in futuro dal MCU.

Di seguito, ecco un elenco dei principali personaggi dei fumetti Marvel che dovrebbero essere raccontati dal Marvel Cinematic Unvierse al più presto.

Ghost Rider

Con la sua rappresentazione cinematografica, a opera di Nicolas Cage, il personaggio non ha certo avuto giustizia, e il suo “doppione” televisivo non è bastato. Il personaggio, adesso, potrebbe rientrare a pieno nel nuovo corso del MCU, per inaugurare con un tocco i infernale realismo la Fase 4.

Magneto

Anche se ha avuto ben due incarnazioni cinematografiche, l’idea di relegare Magneto all’universo degli X-Men, come è stato fino a questo momento, è stata alquanto proibitiva. Sia Michael Fassbender, che (meglio) Ian McKellen hanno dato il loro contributo alla costruzione di un’icona cinematografica, ma avere la possibilità di raccontare Magneto insieme alla sua eredità, ovvero i figli Wanda e Pietro, sarebbe davvero una buona mossa. Dato che, però, il Quicksilver del MCU è già morto, l’idea di inserire Magneto potrebbe aprire nuovi spazi e possibilità.

Miss Marvel

La giovane Kamala Khan, ragazza di colore dal grande carisma e molto amata dai lettori dei comics, potrebbe essere la prossima ad approdare nel MCU, magari in tv, visto il suo legame con gli Inumani. Kamala è l’erede del titolo di Carol Danvers, che arriverà al cinema nel 2019, per cui potremmo aspettarci grandi cose da questo personaggio.

Namor

Si tratta del corrispettivo marveliano di Aquaman, ma con una sua storia, sue origini, e soprattutto già un piccolo riferimento nel MCU, risalente a Iron Man 2. Nel film con Robert Downey Jr., mentre Tony parla con Coulson del progetto Avengers, un misterioso indicatore in mezzo all’Oceano Atlantico segnala pa presenza di un target, una persona con grandi abilità, che potrebbe unirsi alla lotta. Quell’indicatore è rimasto fermo per molti anni, ma questo potrebbe essere il momento giusto per farlo muovere.

She-Hulk

Jennifer Walters, cugina di Bruce Banner, è molto simile al cugino, tranne che la sua mutazione verde non le fa perdere la testa. Jen infatti mantiene sempre la sua lucida e acuta mente da avvocato. La Marvel non può utilizzare Hulk a suo piacimento, visto che divide i diritti del personaggio con la Universal Pictures, ma senz’altro può usare i personaggi che gravitano intorno a Banner nei fumetti, come accaduto per il Generale Ross in Civil War. Che si aspetta dunque a portare l’affascinante Jen nel MCU?

Silver Surfer

Trai personaggi più potenti dei fumetti Marvel, è anche uno di quelli che ha avuto la peggiore rappresentazione cinematografica, ad oggi. Silver Surfer, adesso in mano a Disney, dovrebbe al più presto essere portato sul grande schermo dalla Casa delle Idee, che sa certamente come trattare al meglio le sue potenzialità.

Tempesta

La vedremo in X-Men: Dark Phoenix con il volto di Alexandra Shipp, ma abbiamo imparato ad amarla, cinematograficamente parlando, con il ritratto di Halle Berry. Il personaggio però, come molti degli X-Men raccontati al cinema, meriterebbe approfondimento e spazio. Uno standalone sulla dea africana che controlla il clima.

Torcia Umana

Johnny Storm è stato interpretato al cinema da Chris Evans e da Michael B. Jordan. Il personaggio è stato raccontato in maniera diversa ma in entrambi i casi incompleta. La testa calda, in tutti i sensi, dei Fantastici Quattro potrebbe quindi essere raccontata meglio al cinema all’interno del MCU. Qualcuno ha persino ipotizzato che, lo stesso Chris Evans, abbandonato il ruolo di Cap, potesse tornare a firmare con la Marvel per ritornare nei panni del giovane Storm!

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, un Easter Egg del film era già in Rogue One

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ATTENZIONE, l’articolo contiene spoiler su Star Wars: Gli Ultimi Jedi e dettagli importanti sulla trama del film, dal 13 dicembre al cinema.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Star Wars: The Last Jedi
Rey (Daisy Ridley)
Photo: Industrial Light & Magic/Lucasfilm
©2017 Lucasfilm Ltd. All Rights Reserved.

L’utente di Twitter, Des, ha scovato in Rogue One: A Star Wars Story, una connessione, un riferimento, confermato dalla produzione, a un elemento chiave della trama de Gli Ultimi Jedi.

Nel film di Rian Jhonson abbiamo visto che il Primo ordine è in grado di tracciare le navi della resistenza anche nei viaggi attraverso l’iperspazio. Così non dà loro tregua, né la possibilità di scappare o di nascondersi.

In Rogue One, quanto Jyn e Cassian sono in missione su Scarif, l’eroina interpretata da Felicity Jones nomina una tecnologia dal nome: tracciatore iperspaziale. Si tratta, evidentemente, di una tecnologia che l’Impero stava sviluppando e che il Primo Ordine ha poi, dopo decenni, perfezionato, e utilizzato contro la flotta della Resistenza.

Una mossa molto ben giocata!

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In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Paul Thomas Anderson su un suo eventuale Star Wars: “Lunghissimo e deprimente”

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L’ottavo episodio di Star Wars, Gli Ultimi Jedi, è approdato nei cinema lo scorso mercoledì accolto da pareri contrastanti (c’è chi ha amato la direzione inedita di Rian Johnson e chi si è sentito un po’ tradito da queste novità), ma è anche interessante conoscere i pareri dei professionisti di Hollywood sul film. Come Paul Thomas Anderson, che di recente ha espresso parole di stima per Gli Ultimi Jedi (“L’ho amato, e vorrei capire di più sul passato di Rey e dei suoi genitori“) ipotizzando un fantomatico futuro in cui potrebbe dirigere un capitolo del franchise. Questa è stata la sua premonizione:

Come sarebbe Star Wars diretto da me? Fottutamente lungo, deprimente, lunatico e ottuso. Ma se spuntasse qualcosa sui ribelli che combattono l’Impero, in ogni forma, ci sto. È il bello della saga: non invecchierà mai. E io mi ritengo un grandissimo fan di Star Wars in generale. Non vedo l’ora di scoprire cosa hanno in serbo per i il futuro“.

Star Wars: Episodio IX, il titolo di lavorazione e molto altro

Paul Thomas Anderson tornerà in sala quest’anno con il suo nuovo lavoro, Il Filo nascosto, con Daniel Day Lewis (per l’attore si tratterà dell’ultima apparizione cinematografica), la cui uscita è prevista il 22 febbraio 2018.

Qui sotto potete dare uno sguardo al trailer ufficiale.

Fonte: Indiewire

Game of Thrones 7: siamo stati all’evento di Londra

Game of Thrones 7: siamo stati all’evento di Londra

Cosa c’è di più bello, per un fan di una serie tv, se non vivere in prima persona l’esperienza di un set, sentendosi dentro un episodio?

Game of Thrones, in Italia il Trono di Spade, è la serie fenomeno mondiale di HBO, che ha appassionato milioni di persone sin dal suo esordio, sette anni fa. Con una stagione record alle spalle, la settima, lo show è pronto a replicare il successo con l’uscita in DVD e Blu-Ray, distribuito da Warner Bros Entertaiment Italia, disponibile già dal 14 dicembre.

Siamo stati all’evento organizzato da HBO UK a Londra, che per l’occasione ha convocato due eccezionali “White Walkers” presenti sul tappetto, rigorosamente blu, pronti a terrorizzare gli spettatori.

Nulla è stato lasciato al caso, la location scelta per il lancio del cofanetto è stata il Backyard Cinema, centro famoso per il suo “unconventional cinema”: situato dentro a un mercato all’esterno, sembra non esserci nulla se non una piccola grotta dalla quale si accede in sala. Presa la nostra lanterna ci siamo inoltrati alla scoperta della sala segreta, passando sopra un ponte dentro una struttura allestita in pieno stile “barriera” con la colonna sonora della serie a tutto volume.

Ad accoglierci nel cinema un maxi schermo con la copertina del Trono di Spade, puff colorati come sedute, gadget straordinari (agenda di Game of Thrones, DVD settima stagione, funko pop), drink preparati per l’occasione come una vera pozione e il Trono dei sette regni pronto per accoglierci per una foto ricordo.

Non solo la cura nei dettagli ha reso questo evento unico e indimenticabile, ma avere la possibilità di poter vedere alcuni episodi della serie su grande schermo non ha prezzo. Il cinema è pur sempre il cinema e il suo fascino rimane indiscutibile, la scelta dell’episodio 4 della settima stagione non è stato casuale, “The Spoils of War” è forse il più scenografico degli ultimi e questa visione ha reso ancora più giustizia alle scene di combattimento che vedono protagonista Daenerys in groppa al suo Drogon.

<ifrale=”text-align: justify;”>Vi ricordiamo che il primo e l’ultimo episodio della settima stagione del Trono di Spade hanno registrato il maggior numero di ascolti nella storia di HBO e la serie resta il Drama più premiato nella storia degli Emmy Awards con 109 nomination ed i premi per Miglior Drama ottenuti sia nel 2015 che nel 2016.

I boxset contengono nuovi incredibili contenuti speciali tra i quali i commenti audio di ogni episodio e due nuove featurette del dietro le quinte.

Ora sapete qual è il regalo giusto per il prossimo Natale.

Flashpoint: Ezra Miller combatte Reverse-Flash nel fan poster

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Flashpoint: Ezra Miller combatte Reverse-Flash nel fan poster

È opera di Tiago Ribeiro questo meraviglioso fan poster ispirato a Flashpoint e pubblicato ieri sul profilo twitter dell’autore: nell’immagine, che vi lasciamo di seguito, il Barry Allen di Ezra Miller (in basso a sinistra) si scontra con Reverse-Flash (il villain dei fumetti con il costume giallo o Anti-Flash) mentre ai loro piedi giace il volto di Batman con le sembianze di Jeffrey Dean Morgan (l’attore che in Batman V Superman era Thomas Wayne e che vorrebbe riprendere il ruolo di Bruce stesso in Flashpoint, come dichiarato di recente).

Reverse-Flash invece ha le fattezze di Matthew McConaughey, anche se l’attore premio oscar non è stato nominato dalla produzione né confermato per un qualsiasi ruolo in Flashpoint. Di certo sappiamo che McConaughey è da tempo “vittima” di diversi corteggiamenti sia da parte della DC che della Marvel, ma per ora resta lontana l’ipotesi di vederlo in uno dei futuri cinecomic.

Ezra Miller e Geoff Johns parlano del futuro di Flashpoint: “Ci sarà anche Batman”

Vi ricordiamo che Flashpoint, sarà ambientato in una dimensione temporale parallela e successiva agli eventi del prologo di Batman v Superman (dopo la morte di Thomas e Martha Wayne) creata appunto da Barry Allen, come annunciato da Geoff Johns (presidente e direttore creativo responsabile della DC comics). Momentaneamente privo di un regista, il film sarà scritto da Joby Harold.

Fonte: ScreenRant