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Abigail, dal 16 maggio al cinema con Universal Pictures International Italy

Arriverà nelle sale italiane dal 16 maggio, distribuito da Universal Pictures International Italy, Abigail, il nuovo horror firmato Radio Silence – il team di registi formato da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett che ha realizzato i terrificanti successi dell’horror moderno, tra cui Ready or Not, Scream e Scream VIe scritto da Stephen Shields (Hole – L’abisso, Zombie Bashers) e Guy Busick (Scream Franchise, Finché morte non ci separi): un cast tecnico e produttivo d’eccellenza e specializzato nel genere per una moderna e sfacciata versione di film sui vampiri, dove non mancano tensione, azione, una massiccia dose di sangue e anche una sana dose di black-humour, per quasi 2 ore di puro intrattenimento sul grande schermo.

Protagonista è la giovanissima attrice e cantante irlandese Alisha Weir, nota soprattutto per Matilda The Musical, qui nei panni di Abigail, una ragazzina dodicenne con la passione della danza e figlia di un misterioso e pericoloso personaggio della malavita, che verrà rapita da un gruppo di criminali per ottenere un ingente riscatto e rinchiusa in una villa isolata: ma il gruppo si renderà presto conto con crescente orrore che la ragazza è tutt’altro che ordinaria.

Nei panni dei rapitori troviamo invece Melissa Barrera (Scream franchise, Sognando a New York – In the Heights), Dan Stevens (Gaslit, Legion), Kathryn Newton (Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Freaky), William Catlett (Black Lightning, True Story), Kevin Durand (Resident Evil: Retribution, X-Men le origini – Wolverine) e Angus Cloud (Euphoria, North Hollywood). Completano il cast Matthew Goode e Giancarlo Esposito.

Abigail, la trama

Dopo che un gruppo di aspiranti criminali ha rapito una ballerina dodicenne, figlia di un potente personaggio della malavita, tutto ciò che devono fare per riscuotere un riscatto di 50 milioni di dollari è sorvegliarla durante la notte. In una villa isolata, i rapitori iniziano a sparire uno dopo l’altro e scoprono, con crescente orrore, di essere rinchiusi con una ragazzina non comune.

Abigail sarà nei cinema italiani dal 16 maggio con Universal Pictures International Italy.

Spider-Man: No Way Home, Dane DeHaan ricorda le domande sul suo coinvolgimento

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L’ex attore Marvel Dane DeHaan spiega in che modo gli veniva costantemente chiesto se avrebbe ripreso il ruolo di Green Goblin in Spider-Man: No Way Home, prima che il film uscisse in sala. Sebbene la Saga del Multiverso non sia ancora finita, i Marvel Studios hanno ottenuto un enorme successo sin dall’inizio durante la Fase 4 con Spider-Man: No Way Home. Non solo il film ha concluso la trilogia di Spider-Man di Tom Holland, ma ha celebrato tre generazioni dell’eroe Marvel, inclusi anche i franchise di Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Quasi tre anni dopo la sua uscita durante la Fase 4, Dane DeHaan ha rivelato in un’intervista esclusiva con Screen Rant come fosse stato bombardato alle domande in merito alla sua partecipazione al film. Dato che all’epoca circolavano molte voci su Spider-Man: No Way Home, DeHaan ha condiviso quanto segue:

Non ho idea di cosa stia succedendo. Quando Andrew stava realizzando l’ultimo Spider-Man, non sapevo che stesse accadendo e la gente continuava a chiedermi: “Sei nel film di Spider-Man?” Ho pensato: “Di che cazzo stai parlando?”

Come ora sappiamo, Dane DeHaan non ha ripreso il suo ruolo di Green Goblin nel film, anche perché l’unico Goblin presente nella storia ha dato sufficiente filo da torcere allo Spider-Man di Tom Holland, causando la morte di zia May.

Dane DeHaan è stato Henry Osborn/Green Goblin negli Spider-Man di Andrew Garfield, quelli diretti da Mark Webb che hanno visto anche il coinvolgimento di Emma Stone nei panni di Gwen Stacy.

Henry Cavill dà una risposta onesta sul potenziale casting di James Bond

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Henry Cavill sta promuovendo The Ministry of Ungentlemanly Warfare, il nuovo film di Guy Ritchie in cui interpreta il personaggio realmente esistito che potrebbe aver ispirato Ian Fleming quando decise di inventare l’agente segreto James Bond. Ora, dopo essere stato interpretato da una manciata di altri attori, tra cui ultimo della lista Daniel Craig, che ha assunto il ruolo dal 2006, fino a No Time To Die del 2021, il volto cinematografico di Bond sta per cambiare di nuovo. Sarà forse Henry Cavill il prescelto?

Durante una recente intervista al The Rich Eisen Show per promuovere The Ministry of Ungentlemanly Warfare, la sua nuova collaborazione con Guy Ritchie, a Henry Cavill è stato chiesto se ci sia qualche possibilità che possa sostituire Craig nell’annunciato Bond 26. Cavill non chiude la porta a questa possibilità, ecco cosa ha risposto:

Cavill: “Non ne ho idea. Tutto quello che ho da dire sono i rumors. Ho le stesse informazioni che avete voi. Forse sono troppo vecchio adesso, forse no. Dipende da Barbara Broccoli e Mike Wilson e vedremo quali sono i loro piani.”

Eisen: “Beh, voglio dire, in questo film hai interpretato l’uomo su cui è stato basato Bond.”

Cavill: “Sì, sembra un buon primo passo, vero?”

Basato su una storia realmente accaduta raccontata da Damien Lewis nel suo libro omonimo, The Ministry of Ungentlemanly Warfare segue un’organizzazione segreta fondata da Winston Churchill e dall’autore di James Bond Ian Fleming per indebolire e infine far deragliare il regime nazista attraverso “sgarbate azioni non da gentiluomini”. Atti di sabotaggio. Precursore delle moderne organizzazioni di operazioni segrete, questo gruppo era composto da personale militare d’élite, ma apparentemente disadattato, specializzato in attività non convenzionali, cogliendo di sorpresa i nazisti e svolgendo un ruolo importante nello sradicarli. Henry Cavill è stato nominato leader di questo gruppo, anche se in questo caso il suo look non è quello della superspia.

L’ex star di Superman salperà con un talentuoso ensemble nell’ultimo film di Ritchie, con Hero Fiennes Tiffin, Henry Golding, Alan Ritchson e Alex Pettyfer tra coloro che si uniranno a lui in acqua. Eiza González, Babs Olusamokun, Henrique Zaga, Til Schweiger e Cary Elwes completano il gruppo costellato di stelle.

MUBI e il Centro Sperimentale di Cinematografia annunciano una partnership

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Il Centro Sperimentale di Cinematografia annuncia la partnership con la piattaforma MUBI, il più importante servizio di streaming dedicato al cinema d’autore. MUBI rappresenterà per gli allievi e per tutto il corpo docente del CSC – Scuola Nazionale di Cinema uno strumento di valore per arricchire ulteriormente la proposta pedagogica dei corsi, grazie ad una selezione cinematografica che parla alle giovani generazioni.

Nel concreto, l’accordo prevederà che allievi e docenti possano usufruire della “cineteca d’autore” di MUBI: una scelta di titoli di qualità che racchiudono il meglio della cinematografia internazionale, giovane e contemporanea. MUBI è infatti un luogo dove scoprire film di registi visionari, da figure emergenti a nomi pluripremiati. La partnership rappresenta un primo passo per una collaborazione più strutturata che consentirebbe ai ragazzi del CSC – Scuola Nazionale di Cinema di cimentarsi con reali esperienze di programmazione cinematografica.

Inoltre, il Centro Sperimentale di Cinematografia e MUBI hanno deciso di unire le forze in occasione di un’iniziativa molto particolare: dall’8 marzo, Giornata internazionale della donna, è disponibile su MUBI una raccolta dedicata alle direttrici della fotografia dal titolo “Women’s Cinematographers – La luce giusta: le direttrici della fotografia” che ha visto il coinvolgimento di alcune allieve del corso di Fotografia del CSC – Scuola Nazionale di Cinema.

Le tre allieve Francesca Avanzini, Elisa Fioritto e Francesca Tascio hanno scelto uno dei titoli MUBI appartenenti alla collezione e realizzato dei brevi video saggi con lo scopo di offrire un’introduzione allo stile della DoP del film in questione.

I titoli di questa speciale selezione ritenuti più interessanti e ricchi di spunti sono stati Petite Maman di Céline Sciamma in cui la DoP Claire Mathon mette la luce al servizio del film contribuendo al senso di naturalezza e autenticità che pervade tutto il racconto, e “Madeline’s Madeline” di Josephine Decker in cui la DoP Ashley Connor aiuta lo spettatore a sintonizzarsi con la protagonista del film attraverso l’utilizzo di sfocature e di tecniche di luce particolari.

Un mondo di vita, disponibile su Netflix in occasione della Giornata della Terra

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La Giornata della Terra, che ricorre ogni 22 aprile come da istituzione da parte della Nazioni Unite, è l’occasione per celebrare quanto sia preziosa e allo stesso tempo fragile la vita sul nostro pianeta.

Al ricco catalogo di documentari sulla natura di Netflix si aggiunge la docuserie Un mondo di vita, che mostra agli spettatori, guidati dalla voce di Cate Blanchett nella versione originale, le creature straordinarie e gli ecosistemi grandi e piccoli che lavorano insieme per ricostruire e sostenere il nostro mondo vivente.

L’intenzione di questa docuserie è, come confermano gli autori James Honeyborne (produttore esecutivo) e Ben Roy (produttore della serie), raccontare due storie: nel mondo tutto è connesso da una grande rete vivente; e l’attività umana e il cambiamento climatico stanno mettendo a rischio questa rete, con conseguenze che condizioneranno tutti noi.

“Spesso non mostriamo nei documentari che facciamo la prospettiva più ampia di come il mondo funziona come un’unica entità” secondo Honeyborne, “sapevamo, quindi, che il primo episodioavrebbe dovuto mostrare tutte queste incredibili connessioni da una parte all’altra del mondo. Il secondo episodio racconta come queste connessioni non siano solo intrecciate nello spazio, ma anche nel tempo. E poi nel terzo episodio esamineremo ciò che sta accadendo oggi, ovvero la rottura di queste connessioni globali. Il quarto episodio pieno di speranza esamina come possiamo riallacciare queste connessioni e quanto potenti possano essere queste creature nel ripristinare il mondo di cui abbiamo bisogno”.

Ben Roy afferma che “se noi siamo la prima generazione che effettivamente capisce questo concetto, e che è potenzialmente una delle ultime che può fare qualcosa al riguardo, è un momento importante”, concludendo che “se noi siamo in grado di comprendere il nostro ruolo, allora ciò potrebbe aiutarci a fare scelte migliori. Questo è ciò che stiamo provando a mostrare”.

La sostenibilità ambientale è una questione essenziale per Netflix, e la porta sullo schermo attraverso i molti titoli disponibili sul servizio:

  • dai documentari di Sir David Attenborough come Una vita sul nostro pianeta, Il nostro pianeta, La vita a colori e Superare i limiti: la scienza del nostro pianeta
  • ai documentari presentati da grandi ospiti di eccezione come Barack Obama (I parchi nazionali più belli del mondo), Morgan Freeman (La vita sul nostro pianeta) o Bryan Cranston, Andy Serkis, Pedro Pascal e David Harbour (Animal: il meraviglioso regno animale)
  • alle storie di finzione ma con un occhio di riguardo all’attualità come Don’t Look Up
  • ai titoli per i più piccoli come Il mostro dei mari e Spirit Rangers – I guardiani del parco
  • fino ai titoli vincitori di Premi Oscar come Il mio amico in fondo al mare e Raghu, il piccolo elefante.

Werner Herzog torna al doppiaggio per Bong Joon Ho

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Werner Herzog torna al doppiaggio per Bong Joon Ho

L’ultima notizia in merito si era avuto nel 2021, subito dopo il successo di Parasite, e adesso, mentre aspettiamo che esca al cinema Mickey 17, Bong Joon Ho è pronto a farsi accompagnare, tra gli altri, da Werner Herzog in un nuovo viaggio. Il cineasta tedesco ha infatti raccontato di essersi impegnato a prestare la sua voce a uno dei personaggi del prossimo film d’animazione di Bong Joon Ho.

Il film non segna certo il debutto di Herzog al doppiaggio che in passato si è dilettato nel prestare la voce a I Simpson, The Boondocks e anche a Rick and Morty e Metalocalypse. Il film racconterà del rapporto che le creature marine delle profondità degli oceani hanno con gli esseri umani.

Di cosa parla Mickey 17?

Questo nuovo progetto del regista sudcoreano, successivo a Parasite, è tratto dal romanzo di Edward Ashton del 2022, descritto dalla casa editrice St. Martin Press come un thriller cerebrale high-concept facente parte di quel filone di film come “The Martian” e “Dark Matter“. In Mickey 17 Pattinson interpreta qui un “sacrificabile”, ovvero un dipendente usa e getta di una spedizione umana inviata a colonizzare un pianeta ghiacciato, che improvvisamente si rifiuta però di lasciare che il suo clone sostitutivo prenda il suo posto.

Oltre che una semplice immagine e un breve teaser, ad oggi non è stato mostrato altro del film, su cui vige dunque un certo mistero. Sappiamo però che nel cast vi sono anche gli attori Naomi Ackie, Steven Yeun, Toni Collette e Mark Ruffalo. Bong, oltre ad aver scritto e diretto, produce anche il film attraverso la sua società Offscreen. Con la data d’uscita di Mickey 17 fissata al 31 gennaio 2025, non resta dunque che attendere maggiori informazioni e qualche nuovo materiale promozionale.

Kathryn Bigelow: Netflix abbandona il suo prossimo film, Aurora

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Kathryn Bigelow: Netflix abbandona il suo prossimo film, Aurora

Il New York Times conferma che Netflix non procederà più con la produzione di Aurora, il nuovo film di Kathryn Bigelow basato sull’omonima storia apocalittica di David Koepp. Annunciato due anni fa, il film cade sotto l’accetta dello streamer che sta rivedendo le sue strategie di produzione.

Questa notizia fa seguito anche all’abbandono, da parte di Netflix, del progetto animato di David Lynch ed entrambe le informazioni si allineano con la volontà di Dan Lin, nuovo chief content di Netflix, di mettere in cantiere prodotti per il pubblico e non opere di grandi autori. Dopo essere stata la casa di alcuni dei film più importanti degli ultimi anni, diretti tra gli altri da Martin Scorsese, Alfonso Cuaron e Jane Campion, lo streamer cambia rotta.

Netflix ha ancora in ballo progetti con Noah Baumbach e con David Fincher, che forse verranno portati a termine, visto che sono in essere, ma per quanto riguarda Aurora di Kathryn Bigelow, in produzione del 2022, il film deve trovare un’altra casa. Kathryn Bigelow non dirige un film dal 2017, quando uscì Detroit.

“Ad Aurora, nell’Illinois, Aubrey Wheeler mentre affrontato insieme al figlio adolescente ribelle le conseguenze di un divorzio da un ex marito violento e criminale, una catastrofe climatica azzera l’energia spegnendo gran parte del mondo. Una tempesta solare ha tolto energia quasi ovunque”, si legge nella sinossi. “Improvvisamente, tutti i problemi diventano i problemi di tutti e Aubrey deve assumere il ruolo di feroce protettrice del suo quartiere suburbano. Dall’altra parte del paese nel frattempo vive il fratello separato di Aubrey, Thom. Un CEO della Silicon Valley straordinariamente ricco e nevroticamente preparato, ha intenzione di superare la crisi in un bunker dorato nel deserto che ha costruito per il massimo del comfort e della sicurezza. Ma la complicata storia tra i fratelli è tutt’altro che finita, e quella che sembra la fine del mondo è solo l’inizio di diversi calcoli attesi da tempo, a cui non tutti sopravviveranno…”

Anthony Mackie non vede l’ora di vendicarsi di Tom Holland

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Anthony Mackie non vede l’ora di vendicarsi di Tom Holland

Le piccole e scherzose faide interne al grande cast dei Marvel Studios sono note a tutti e non fa eccezione un piccolo battibecco di vecchia data tra Tom Holland-Spider-Man e Anthony Mackie, all’epoca “soltanto” Falcon.

Il nucleo della questione era che Holland aveva preso in giro il collega perché lui aveva avuto solo una serie tv con il suo nome, The Falcon and the Winter Soldier, invece lui, Tom, era addirittura titolare di ben tre film stand-alone.

Ora che Anthony Mackie è stato promosso a nuovo Captain America, è chiaro che l’attore vuole vendicarsi del giovane collega britannico, e ha intenzione di fare le cose per bene, aspettando fino alla premiere del suo Captain America: New World Order per mettere la bilancia in equilibrio.

In occasione di un’intervista con  EW, Anthony Mackie ha dichiarato, riferendosi alla presa in giro di Holland: “Lo ha fatto da una piattaforma molto grande, quindi manterrò la calma fino alla premiere. Mi assicurerò che la Marvel lo inviti alla premiere, poi lo farò sedere accanto a me e lo guarderò mentre guarda il film.” Sarà divertente vedere cosa accadrà il prossimo febbraio 2025, quando Captain America: New World Order arriverà nelle sale di tutto il mondo.

Quello che sappiamo sul film Captain America: New World Order

Captain America: New World Order riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Importante sarà anche la presenza di Harrison Ford nel ruolo del generale Ross, che secondo alcuni potrebbe trasformarsi nell’Hulk Rosso. Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, Captain America: New World Order è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Play Entertainment annuncia l’inizio delle riprese di La Morte ci divide

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La casa di produzione Play Entertainment è lieta di annunciare l’avvio delle riprese del suo nuovo progetto La Morte ci divide (titolo originale Death Do Us Part), un’importante co-produzione internazionale Italia, Spagna, Polonia e Stati Uniti.

La Morte ci divide è una rivisitazione in chiave cinematografica del racconto popolare “La Morte e la Fanciulla”, una commedia dark in costume ambientata nell’Italia medievale durante la prima pandemia della Peste Nera che racconta una storia d’amore soprannaturale, mescolando leggenda, folklore e realtà, È un viaggio nel tempo, che porta lo spettatore a riflettere sul confronto dell’essere umano con l’ignoto, sulle superstizioni, sui pregiudizi e sull’eterna paura della morte. Spazio anche alla quota musical, infatti pur non essendo un musical tradizionale, la musica e canzoni giocano un ruolo fondamentale.

Play Entertainment, da sempre attenta alla valorizzazione dei nuovi talenti, ancora una volta punta sui giovani: La Morte ci divide è infatti diretto da due giovani registi americani alla loro opera prima, David Chavez-Grant e Abigail Ory, quest’ultima ne firma anche la sceneggiatura insieme a Masha Strasburger e Francesca Marciano. La storia è tratta dal testo teatrale rappresentato alla Harvard University nel 2019.

Il film è prodotto da Play Entertainment, LFIA, LLC (USA), Agresywna Banda (Polonia) e Koboflopi S.L. (Spagna).

Il cast vanta artisti italiani e internazionali: Ari’el Stachel, Zara Devlin, Riccardo De Rinaldis, Ian O’Reilly, Laura Morante, Alan Cumming, Lidia Vitale, Darko Peric e Claudio Bigagli.

Il cast tecnico è di altissimo livello: la scenografia è affidata a Crispian Sallis (tre volte candidato agli Oscar per “Gladiator”, “Driving Miss Daisy”, “Alien”), mentre i costumi sono stati realizzati da Carlo Poggioli (tra i suoi numerosi successi “The Young Pope”, “The New Pope” di Paolo Sorrentino e “Cold Mountain” di Anthony Minghella) la Fotografia è affidata a Ferran Paredes Rubio (tra i suoi successi: “Indivisibili”, “Mozzarella Stories“, “Il Sindaco del Rione Sanità” e “Comandante” per cui ha ricevuto la candidatura al David di Donatello).

Le riprese dureranno sei settimane e si snoderanno tra la zona di Sutri (VT) e Frascati, in piena collaborazione le istituzioni del territorio.

Sinossi: XIV secolo, in Europa scoppia la peste nera. Giulia, giovane donna ribelle nel piccolo e superstizioso villaggio di San Grobiano sull’appennino laziale, sogna di diventare medico, ma la società del tempo non è pronta ad assegnarle questo ruolo. L’epidemia è l’occasione per dimostrare al mondo il suo valore.  Grazie al suo lavoro di guaritrice, Giulia scopre di poter vedere e interagire con la Morte stessa della quale finisce per innamorarsi, anche se rinuncerà a tutto per salvare il suo villaggio.

PLAY ENTERTAINMENT è una società di produzione audiovisiva operativa dal 2008 che si è affermata rapidamente nel mondo dell’entertainment sviluppando e commercializzando in tutto il mondo i suoi progetti. Tra i suoi precedenti prodotti la serie TV animata Angel’s Friends lanciata nel 2008 e co-prodotta da R.T.I. che è stata venduta in oltre 30 paesi internazionali e ha realizzato oltre 100 contratti di licensing e merchandising; l’horror Shortcut di Alessio Liguori uscito in oltre 700 schermi e arrivato settimo negli USA; la black comedy I Iiviatani, cattive attitudini, regia di Riccardo Papa, Un mondo in più, un dramma sociale di Luigi Pane ,Blackbits, un thriller di Alessio Liguori, la commedia romantica corale L’amor Fuggente di Davide Lomma. Fanum di Iris Gaeta è l’ultimo mistery-thriller prodotto, attualmente in post-produzione, mentre sono da poco finite le riprese della commedia amara Una fottuta bugia di Gianluca Ansanelli.

LFIA, LLC è una società di produzione cinematografica impegnata a lanciare nuovi talenti e storie originali nel cinema indipendente internazionale. Il suo team di produzione comprende la produttrice Deborah Dobson Bach (i favoriti del festival “Waiting for the Barbarians”, “The Homesman” e “In the Electric Mist”) e il co-produttore Jon C. Scheide (“The Assassination of Richard Nixon”, “The Pledge ” e “Tin Soldier.”) “La Morte ci divide” aka “Death Do Us Part” è il primo film della società.

Best Movie Comics and Games: ecco i nuovi ospiti

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Best Movie Comics and Games: ecco i nuovi ospiti

Si arricchisce la lista degli ospiti della terza edizione di Best Movie Comics and Games, evento di riferimento della cultura pop per tutti gli appassionati di  fumetti, cinema, serie tv, cosplay, videogames, giochi da tavolo, anime e tanto altro, in programma a Milano sabato 8 e domenica 9 giugno presso gli spazi di Superstudio Più (via Tortona 27), con una pre-apertura serale prevista per venerdì 7 giugno al The Space Vimercate.

La manifestazione, prodotta e organizzato da Best Movie, testata di riferimento per il cinema e l’entertainment pubblicata da Duesse Communication, con la direzione artistica di Giorgio Viaro (responsabile editoriale della rivista) e Paolo Sinopoli, promette per questa terza edizione un programma di panel e appuntamenti davvero esplosivi.

Accanto ai nomi già annunciati, tra cui Chiara Iezzi e Salvatore Esposito, entrambi premiati con il Best Movie Icon Award, Zerocalcare, Leo Ortolani, autore del poster di questa edizione, Giorgio Vanni, Emanuela Pacotto e Renato Novara, apprezzati doppiatori e inconfondibili voci di One Piece, che dialogheranno in un panel sulla loro carriera e sul celeberrimo franchise che quest’anno compie 25 anni, si aggiungono al programma alcuni dei nomi più interessanti dello spettacolo e dell’intrattenimento italiano.

A partire da due giovanissimi artisti, che saranno premiati con il Best Movie Award per il Personaggio Maschile e Femminile dell’Anno, grazie alla varietà dei loro talenti e del loro impegno. Sono Chiara Bordi, che dopo l’esperienza a Miss Italia nel 2018 e il successo nella serie Prisma, si è fatta conoscere al grande pubblico tra i protagonisti della serie tv I fantastici 5, e Leo Gassmann, che, mentre porta avanti la sua carriera da cantautore, ha debuttato nella recitazione vestendo i panni di Franco Califano nel film tv dedicato al celebre cantante.

E poi Maccio Capatonda e Luigi Di Capua (The Pills), che si confronteranno sui linguaggi della comicità tra scrittura, interpretazione e regia, nel panel Kings of Comedy. Il dialogo tra i due attori, autori e registi, attraverserà le esperienze in tutti e tre questi ambiti, a partire dalla collaborazione per la serie tv The Generi, fino alle opere più recenti, tra cui l’ultimo film diretto e interpretato da Maccio Capatonda, Il migliore dei mondi, e l’esordio dietro la macchina da presa di Luigi Di Capua, Holy Shoes, recentemente presentato al Festival di Torino.

Best Movie Comics and Games renderà poi omaggio al maestro giapponese, recentemente scomparso, Akira Toriyama, creatore di Dragon Ball ma anche di altri manga leggendari tra cui Dr. Slump e Arale. Lo farà con un panel dedicato alla sua carriera e alla sua eredità artistica, a cui parteciperanno Zerocalcare, l’attore Nicola Nocella, e il critico cinematografico più apprezzato del web, Victorlaszlo88, al secolo Mattia Ferrari. A margine dell’incontro sarà inoltre proiettato, in collaborazione con Plaion Pictures, Dragon Ball Super: Broly, probabilmente il lungometraggio più amato tra quelli legati al franchise.

Davvero speciale sarà anche l’incontro tra Shade, rapper, freestyler e doppiatore torinese classe 1987, ed Emanuela Pacotto: il cantante, grande appassionato di cultura pop, condividerà con la collega il suo lato più “nerd”, in un irresistibile dialogo senza filtri.

E ancora: saranno a Best Movie Comics and Games Daniele Tinti e Stefano Rapone, le due anime di Tintoria, seguitissimo podcast che con oltre 200 puntate e più di 50 milioni di visualizzazioni ha visto i due stand-up comedians cimentarsi con tanti ospiti d’eccezione, sviluppando un linguaggio umoristico unico. Riceveranno il Best Movie Awards per il Miglior Podcast dell’Anno e condivideranno curiosità e segreti del loro lavoro.

Infine, spazio ai creativi del web nell’incontro con due youtuber di successo come i diEFFE bros, David e Frederick: due fratelli di Verona divenuti due vere celebrità sui social, con oltre 1 milione di follower su YouTube e 1 milione su TikTok, che saranno premiati con il Best Movie Award ai Migliori Creator, e saranno protagonisti di un panel e di un meet&greet in cui incontreranno i loro fan.

Michael Douglas sarebbe voluto morire in Ant-Man and The Wasp: Quantumania

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Quando i Marvel Studios hanno finalmente lanciato il franchise di Ant-Man nel 2015, l’eroe principale del franchise era Scott Lang. Anche se in una certa misura ciò era in linea con i fumetti, con il vero eroe, Hank Pym (Michael Douglas), ritiratosi dopo aver ricoperto il ruolo durante la Guerra Fredda era un concetto totalmente nuovo. Mentre Ant-Man di Paul Rudd si è guadagnato una legione di fan, c’erano quelli comprensibilmente scontenti che un Vendicatore fondatore fosse stato relegato a un personaggio secondario in quello che avrebbe dovuto essere il suo franchise.

Gran parte del motivo del cambiamento è stato che i Marvel Studios hanno trascorso anni aspettando che Edgar Wright dirigesse Ant-Man, solo per imbattersi in “differenze creative” quando è arrivato il momento di dare il via alla produzione. In quella versione del film, Hank sarebbe diventato il malvagio Black Ant. Invece, nel progetto realizzato poi, è stato trasformato in una sorta di mentore per Scott nel corso degli anni e alla fine si è riunito con Janet Van Dyne quando è stata liberata dal Regno Quantico.

Hank non ha aggiunto molto a Ant-Man and the Wasp: Quantumania, e l’attore che lo interpreta, Michael Douglas, ha ora confermato di non voler più interpretare il suo Hank Pym. “Questa in realtà era la mia richiesta per il terzo”, ha detto il 79enne. “Ho detto che mi sarebbe piaciuto avere una [morte] seria, con tutti questi fantastici effetti speciali. Ci deve essere un modo fantastico in cui posso rimpicciolirmi fino alle dimensioni di una formica ed esplodere, qualunque cosa sia. Voglio usare tutti questi effetti.” “Ma quello era il mio desiderio nell’ultimo film”, ha aggiunto. “Ora, non credo che mi presenterò.”

Stando a quanto dichiarato, sembra proprio che Michael Douglas non riprenderà il ruolo se richiesto, anche se supponiamo che ci sia una possibilità che i Marvel Studios possano convincerlo a tornare e (finalmente) morire nei panni di Hank in uno dei prossimi film dei Vendicatori (se l’offerta dovesse essere quella giusta).

Non è la prima volta che Douglas allude al fatto di essere scontento che il suo personaggio sia rimasto in vita, poiché in precedenza aveva detto che sarebbe tornato per un quarto film di Ant-Man “affinché [lui] potesse morire”.

X-Men live-action: i registi della serie animata pronti a mettersi in gioco!

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Sappiamo che i Marvel Studios stanno pianificando un riavvio degli X-Men live-action, ma gli aggiornamenti ufficiali sono stati pochi e rari. L’ultima volta che abbiamo sentito parlare del prossimo film sui Mutanti Marvel, lo stato della lavorazione riguardava gli sceneggiatori che avevano iniziato a presentare idee per il progetto. Da allora è passato un anno. Dietro le quinte potrebbero essere stati fatti alcuni progressi, ovviamente, ma probabilmente passerà un po’ di tempo prima che i team creativi/membri del cast vengano annunciati ufficialmente.

Intanto, però, la serie d’animazione X-Men ’97 di Disney+ ha dimostrato di essere molto popolare tra i fan dell’allegra banda di mutanti della Marvel, e molti ritengono che lo studio dovrebbe restare il più vicino possibile alla serie revival animata per il debutto live-action della squadra nell’MCU.

Se Kevin Feige e co. decideranno di trarre ispirazione dallo show e vorranno che nel progetto siano coinvolte persone che abbiano molta familiarità con i personaggi, non devono guardare troppo in là per avere a disposizione dei registi che si assumeranno il compito!

Durante un’intervista con Screen Rant, a Chase Conley (che ha diretto gli episodi 2, 4 e 6) e Emi Yonemura (episodi 3, 5, 7 e 9) è stato chiesto se avessero qualche desiderio di far parte del primo film live-action degli X-Men del MCU. “Se questa dovesse essere una chiamata che riceverò, ad un certo punto, risponderò al telefono, di sicuro”, ha detto Conley. “Non direi mai di no a quella telefonata perché amo le belle sfide e adoro provare cose nuove”, ha aggiunto Yonemura.

In realtà, non ci sono molti registi che rifiuterebbero la possibilità di lavorare su questo progetto, ma è bello sapere che questi ragazzi sarebbero pronti e disposti a raccontare i personaggi degli X-Men in un altro linguaggio, se si presentasse l’opportunità. L’anno scorso, circolava una voce secondo cui problemi contrattuali avrebbero potuto impedire ai Marvel Studios di introdurre nuovi attori come personaggi mutanti affermati come Wolverine, Ciclope, Tempesta, ecc., nell’MCU.

Si dice che se la Marvel volesse riavviare la squadra utilizzando uno qualsiasi degli stessi personaggi del franchise Fox prima del 2025, artisti del calibro di Simon Kinberg, Bryan Singer e co. avrebbero, come minimo, diritto a crediti e compensi e potrebbero anche avere un certo grado di controllo creativo.

Non sappiamo ancora se questo report sia accurato, ma spiegherebbe perché c’è stato praticamente il silenzio radio su tutto ciò che riguarda gli X-Men dal 2019 a oggi, e perché l’unico personaggio mutante affermato che abbiamo visto nell’MCU da allora è il Professor Xavier in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, con Sir Patrick Stewart che ha ripreso brevemente il ruolo, e Kelsey Grammar nei panni di Bestia nella scena post-crediti di The Marvels. Anche Hugh Jackman tornerà nei panni di Logan nei prossimi Deadpool & Wolverine.

Ciò non impedirebbe alla Marvel di far debuttare nuovi eroi e cattivi mutanti senza alcun collegamento con i film precedenti, cosa che abbiamo visto quando Kamala Khan è stata definita una mutante nel finale di stagione di Ms. Marvel.

Margaret Qualley non sarà più Amanda Knox nella serie Hulu

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Margaret Qualley non sarà più Amanda Knox nella serie Hulu

Margaret Qualley si è ritirata dal ruolo di Amanda Knox nella prossima serie limitata di Hulu per motivi di programmazione. L’attrice sta vivendo un periodo davvero impegnato che l’ha spinta a tirarsi indietro dal progetto annunciato all’inizio di marzo 2024.

Il progetto senza titolo dello sceneggiatore KJ Steinberg e della 20th Television in associazione con The Littlefield Company, ha avuto il via libera ufficiale il mese scorso con Qualley a bordo come protagonista e produttore esecutivo. Il ruolo è ora in fase di riformulazione. Lo sviluppo non avrà alcun impatto sui piani di produzione poiché le riprese della serie di otto episodi dovrebbero iniziare a ottobre.

Margaret Qualley, due volte nominata agli Emmy per Maid di Netflix e Fosse/Verdon di FX, ha appena visto i suoi due film in uscita, Kinds of Kindness e The Substance, entrambi selezionati per essere presentati in anteprima al Festival di Cannes. Vista di recente in Povere Creature, attualmente sta girando Honey Don’t! e ha altre funzionalità in programma. L’abbiamo vista di recente nelle nostre sale in Drive-Away Dolls (qui la recensione).

La serie limitata di Hulu copre il viaggio di 16 anni della Knox per liberarsi dopo essere stata ingiustamente condannata per l’omicidio della sua compagna di stanza Meredith Kercher. Legati alla serie ci sono il produttore esecutivo di Steinberg con Warren Littlefield, Lisa Harrison, Ann Johnson e Graham Littlefield di The Littlefield Company; così come Monica Lewinsky, Knox e Chris Robinson della Knox Robinson Productions.

La storia della Knox è già stata oggetto di numerosi progetti cinematografici. Oltre a diversi servizi speciali e documentari, Lifetime ha trasmesso il film originale “Amanda Knox: Murder on Trial in Italy” nel 2011. Nel 2021 è uscito il film “La ragazza di Stillwater” con Matt Damon, Abigail Breslin e Camille Cottin, che si ritiene sia stato ispirato dalla storia della Knox. Questa miniserie con Margaret Qualley, pronta dunque a tornare sul piccolo schermo, sarà però il primo progetto di fiction esplicitamente dedicato alla Knox ad averla dunque compre principale protagonista.

Real Steel: la serie tv ha un team di sceneggiatori

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Real Steel: la serie tv ha un team di sceneggiatori

All’inizio del 2021, abbiamo appreso che il regista di Deadpool & Wolverine Shawn Levy stava finalmente facendo dei passi avanti per tornare nel mondo di Real Steel per una nuova serie Disney+.

Il film del 2011 aveva come protagonisti Hugh Jackman, Evangeline Lilly e Anthony Mackie, e seguiva le vicende di un padre e un figlio che si riconciliavano mentre addestravano un robot a diventare un campione di boxe. Il film ha incassato poco meno di 300 milioni di dollari quando è stato distribuito e, visto che è il budget era di soli 110 milioni di dollari, non c’era motivo per cui un sequel non potesse diventare realtà. Tuttavia, il suo status di classico amato e il crescente interesse a seguito del debutto su Netflix sembrano sufficienti per convincere la Disney che vale la pena tornare indietro.

Collider (tramite SFFGazette.com) ha incontrato Levy al CinemaCon la scorsa settimana e ha raccolto la testimonianza del regista che conferma che la serie TV Real Steel ha un team di sceneggiatori. “Accidenti, devo mentire? Sì, è la risposta”, ha scherzato. “E il film rimane… ero con Anthony Mackie nel backstage oggi. Sono stato molto con Hugh [Jackman] negli ultimi anni. Rimane vicino ai nostri cuori. Non dirò mai mai a riguardo.”

Sembra che il progetto sia ancora agli inizi, anche se Levy continua a suggerire che c’è una possibilità che anche Real Steel possa essere rivisitato sul grande schermo. “Non sarebbe ancora il film di cui tutti mi parlano di più se quei personaggi e quella storia non avessero avuto risonanza nel cuore degli spettatori.” “Quindi è da definire. Non lo so. Voglio commentare che la vostra tecnologia sembra essere tornata indietro nel corso degli anni, quindi lo inserirò, ma è un’attesa”.

Da quando ha diretto Real Steel, Shawn Levy ha continuato a lavorare su film come Stranger Things e Free Guy. I fan non hanno mai smesso di esprimere il loro desiderio per un sequel, e il regista aveva precedentemente rivelato che è stato proprio il ritrovato interesse per Netflix a spingerlo a parlare con Jackman di un qualche tipo di sequel. Potrebbe essersi evoluto in questa serie TV.

Vicini davvero: le location dove è stato girato il film Netflix

Vicini davvero: le location dove è stato girato il film Netflix

Negli ultimi anni le produzioni spagnole o latinoamericane, grazie soprattutto alle piattaforme streaming, si sono moltiplicate, anche per via del grande successo ottenuto in termini di critica e pubblico. Titoli come La casa di carta, Élite, Fenómenas – Indagini occulte, Tin & Tina o la trilogia di Dalla mia finestra sono solo alcuni degli esempi più noti di come la produzione – di film o serie TV – di lingua spagnola abbia invaso gli schermi di tutto il mondo. A questo elenco si aggiunge ora anche Vicini davvero, commedia romantica diretta da Patricia Font e arrivata il 12 aprile nel catalogo di Netflix.

Divenuto subito uno dei titoli più visti del momento, questo film propone la classica dinamica tra due personaggi che si odiano fino a quando non scoprono che invece si amano alla follia. Ad impreziosire questa vicenda già proposta da numerosi altri titoli, tra cui il recente Ti odio, anzi no, ti amo!, vi sono le magiche location spagnole che suscitano sempre un certo fascino e arricchiscono di calore ed emotività il racconto proposto. Che si tratti di scene in interni o in esterni, Vicini davvero è un film piacevole da guardare anche solo per ammirare i luoghi in cui è girato.

Per gli appassionati del genere si tratta dunque di un titolo da non perdere, che offre risate, musica, emozioni e complessivamente quella visione spensierata che è spesso gradita. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Vicini davvero. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location dove è stato girato. Infine, si ritroveranno anche i dettagli su dove e come poter vedere il film in streaming.

Vicini davvero cast Aitana

La trama e il cast di Vicini davvero

Valentina è un’ansiosa pianista che, dopo aver rotto col suo ex, è pronta a ricominciare. Sua cugina, Carmen, le ha dunque organizzato una nuova vita con una nuova casa e  un nuovo lavoro in un bar per provare a convincerla ad andare avanti. Tuttavia, Valentina pensa solo a una cosa: l’audizione di pianoforte fissata che si svolgerà tra tre settimane, a cui ha intenzione di arrivare preparatissima, esercidandosi giorno e notte. Ciò rappresenta però un bel problema per il suo nuovo vicino, David, un game designer agorafobico, che pretende di lavorare in assoluto silenzio.

L’uomo è riuscito a cacciare tutti gli inquilini che hanno tentato di vivere nell’appartamento adiacente al suo, spaventandoli con rumori inquietanti ad ogni ora. Si trova ora costretto a fare la stessa cosa anche con la nuova inquilina, che non la smette di fare rumore con il suo pianoforte. Così, comincia la “guerra”: David la sveglia con forti colpi, Valentina non si stacca dallo strumento. Ben presto, però, ripicche e litigi lasceranno spazio alle conseguenze. E i due, pur non essendosi mai visti, finiscono per interessarsi l’uno all’altra.

Valentina è interpretata dalla cantante spagnola Aitana, già vista in Skam España e La nostra ultima occasione. Vicini davvero è il suo primo film da protagonista. Aitana è però nota al pubblico italiano per essere salita sul palco di Sanremo 2024 per cantare Mariposas (versione spagnola di Farfalle) con Sangiovanni. Ad oggi, ha all’attivo tre album in studio, tutti in vetta alle classifiche spagnole. Nel ruolo di David vi è invece Fernando Guallar, visto in PostcardsBallo Ballo e La ternura. Nel ruolo di Carmen si ritrova infine l’attrice Natalia Rodríguez.

Vicini davvero location film

Le location del film: ecco dove è stato girato

Vicini davvero è stato girato prevalentemente nella capitale Madrid. Il cast e la troupe si sono accampati a La Latina, un quartiere storico situato nel centro della città. Occupa il posto della zona più antica di Madrid, la cittadella islamica all’interno delle mura della città, con strade strette e grandi piazze. È amministrativamente chiusa quasi interamente all’interno del distretto di Palacio in Centro e occupa anche gran parte di quella che è conosciuta come El Madrid de los Austrias ma è difficile delimitare con precisione i suoi confini, perché, come i suoi immediati vicini, le strade sono strette e tortuose.

Ci sono diversi locali notturni, anche se il quartiere è noto soprattutto per avere una delle migliori concentrazioni di bar di tapas. Ci sono anche alcune chiese interessanti, come la Iglesia de San Andres e la Iglesia de San Francisco el Grande. La domenica e nei giorni festivi più importanti, si svolge il mercato delle pulci del Rastro, che ha inizio al confine orientale del quartiere e si estende dall’uscita San Millan della fermata della metropolitana La Latina a Plaza de Cascorro fino alla Ronda de Toledo, a sud. Le sue caratteristiche stradine strette, piene di gente del posto e di turisti, sono ben evidenti nello sfondo di alcune scene del film.

La regista ha catturato con precisione la vibrante energia del quartiere, trasformando La Latina in un importante personaggio a sé stante. Nel quartiere di La Latina sono state girate numerose scene importanti in particolare intorno a Mancebos Street. Le riprese di alcune scene si sono però svolte anche fuori la capitale, più precisamente nella città di Barcellona. Situata sulla costa nord-orientale della Spagna, la capitale della Catalogna è nota per il suo caratteristico skyline, che si vede comparire in alcune scene girate in esterni del film.

Il trailer di Vicini davvero e come vederlo in streaming su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Vicini davvero unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 1° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Superman: ecco chi sarà l’interprete di Pa Kent!

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Superman: ecco chi sarà l’interprete di Pa Kent!

Mentre le riprese sono già iniziate, i fan di Superman si chiedono chi saranno gli attori a cui verrà affidato il ruolo di Ma e Pa Kent, personaggi fondamentali per la costruzione della parte umana dell’Ultimo figlio di Krypton.

Oggi, The Wrap ha svelato chi interpreterà uno di questi ruoli: l’attore caratterista Pruitt Taylor Vince è stato selezionato per interpretare Pa Kent. Pruitt Taylor Vince (63 anni), ha già vinto un Emmy per il ruolo di Clifford Banks nel legal drama americano del 1997, Murder One. Recentemente ha interpretato Rick in Bird Box, Angelo Ruggiero in Gotti e Grill in Agents of S.H.I.E.L.D. Pa Kent è stato precedentemente interpretato da Kevin Costner in L’Uomo d’Acciaio e Glenn Ford in Superman del 1978.

In altre recenti dichiarazioni su Superman, James Gunn si è rivolto ai social media per rispondere alle voci secondo cui Lex Luthor avrebbe creato un doppelganger di Superman sotto forma di Bizarro o Ultraman per sfidare il Clark Kent di David Corenswet.

Gunn ha detto: “Il protagonista principale di Superman è, sorprendentemente, Superman. Il cattivo principale di Superman è, sorprendentemente, Lex Luthor. Non so da dove provenga tutta quella roba che è qualcosa di diverso da questo.” “Ci sono così tante storie che escono ogni giorno ed è difficile affrontarle tutte, ogni volta che scrivo qualcosa gli presto attenzione. Quindi, lo ripeto, non credete a nulla a meno che non lo vedi QUI (il suo profilo Instagram, ndr), e perché mai vorreste comunque sapere tutto prima che il film esca?”

Superman, precedentemente intitolato Superman: Legacy, è attualmente in fase di produzione in un teatro di posa ad Atlanta, con riprese in esterni in Ohio, in un sito che potrebbe essere potenzialmente utilizzato per il Palazzo di Giustizia.

Sembra che Gun svolgerà il doppio compito, poiché dirigerà anche alcuni episodi della seconda stagione di Peacemaker, anch’essa girata ad Atlanta. E intanto con le macchine da presa pronte a filmare presto all’aperto, la speranza del fandom è che Gunn e DC Studios rivelino presto il primo sguardo ufficiale completo al costume di Corenswet.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Now You See Me 3: nuove conferme per il cast del threequel

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Now You See Me 3: nuove conferme per il cast del threequel

Ariana Greenblatt si unisce all’ensemble di Now You See Me 3 della Lionsgate aggiungendosi all’ensemble già confermato che comprende Jesse Eisenberg, Woody Harrelson, Isla Fisher, Dave Franco e Mark Ruffalo, già visti nei due film precedenti. Ruben Fleischer è il regista. Eric Warren Singer, Seth Graham Smith e Mike Lesslie hanno scritto la sceneggiatura.

I dettagli della trama sono sconosciuti al momento. La Lionsgate non ha commentato. Il film sarà il terzo capitolo della serie Now You See Me, che ha incassato 687 milioni di dollari WW. Bobby Cohen e Alex Kurtzman di Secret Hideout stanno nuovamente collaborando per produrre.

Ariana Greenblatt è sulla cresta dell’onda dopo il suo grande successo Barbie, che ha incassato 1,3 miliardi di dollari al botteghino dello scorso anno ed è stato anche nominato come miglior film. Successivamente la vedremo in Borderlands della Lionsgate, dove recita al fianco di Cate Blanchett. Ha anche interpretato la giovane Ashoka in Ashoka per Disney e Lucasfilm.

Sam Raimi in trattative per Spider-Man 4 con Tom Holland?

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Sam Raimi in trattative per Spider-Man 4 con Tom Holland?

Sembra che Sam Raimi possa finalmente avvicinarsi al realizzare quello Spider-Man 4 che avrebbe dovuto girare molti anni or sono. Il regista della trilogia originale di Spider-Man potrebbe tornare a dirigere il sequel di Spider-Man: No Way HomeIl regista è molto corteggiato dai Marvel Studios, dopo che gli è stato affidato Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Sony/Marvel devono ancora fare un annuncio ufficiale riguardo Spider-Man 4, ma sappiamo che il progetto è in fase di sviluppo e ora abbiamo altri nomi da aggiungere all’elenco dei cineasti che potrebbero essere in lizza per prendere il posto di Jon Watts. Secondo World Of Reel, Sam Raimi è tra questi nomi in gara per dirigere il prossimo film di Spider-Man, e il sito ha anche sentito che John Francis Daley e Jonathan Goldstein (Game Night, Dungeons & Dragons) e Jon Favreau (Iron Man) potrebbero avere delle possibilità.

Alcuni fan speravano che Sam Raimi possa tornare a dirigere il seguito del suo Spider-Man 3 con Tobey Maguire, quindi se c’è del vero in questo rumor e lui accetterà, sarà interessante vedere come verrà accolta la notizia e in che modo i due progetti di Spider-Man 4 si uniranno, se si uniranno.

Justin Lin – che ha diretto cinque film di Fast and Furious e Star Trek Beyond – e Drew Goddard (Quella Casa nel Bosco) sono stati precedentemente menzionati come possibili contendenti, ma da allora hanno entrambi preso parte ad altri progetti. Si dice che Tom Rothman di Sony e il capo dei Marvel Studios Kevin Feige abbiano avuto alcuni disaccordi riguardo alla trama generale, con quest’ultimo che sperava di ridimensionare gli elementi del Multiverso per una storia su scala ridotta.

Si dice che Rothman, nel frattempo, voglia trarre vantaggio dal successo di No Way Home riportando Tobey Maguire e Andrew Garfield nei rispettivi ruoli di Peter Parker. Holland, ovviamente, tornerà nei panni di Spidey del MCU, ma si ritiene che l’attore stia “diventando diffidente” nell’interpretare l’iconico eroe, quindi questa potrebbe essere la sua ultima volta con l’abito rosso e blu.

Gli sceneggiatori di No Way Home Chris McKenna ed Erik Sommers stanno attualmente lavorando alla sceneggiatura, ma non sappiamo ancora quale dei temibili nemici dell’arrampica muri causerà problemi a Peter e soci. La maggior parte dei principali cattivi di Spidey sono già stati utilizzati nei film precedenti (Green Goblin, Doctor Octopus, ecc.), ma una voce recente afferma che il sequel ancora senza titolo conterrà un cattivo che non abbiamo ancora visto in live-action.

Carla Gugino in trattative per Night Electricity

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Carla Gugino in trattative per Night Electricity

Carla Gugino (La caduta della casa degli Usher) è in trattative per essere una delle quattro protagoniste femminili di Night Electricity, un film indipendente del suo collaboratore di lunga data Sebastian Gutierrez.

La trama del film è ancora nascosta, anche se è stata descritta come un dramma psicologico con elementi thriller. David Lancaster (Whiplash, Nightcrawler) sta producendo, con Gutierrez che dirige su una sua sceneggiatura.

Carla Gugino ha recentemente ottenuto una nomination al Critics Choice Award per il suo ruolo nei panni di più personaggi in La caduta della casa degli Usher, l’acclamata serie Netflix di Mike Flanagan, con il quale ha collaborato a The Haunting of Hill House, The Haunting of Bly Manor, Il gioco di Gerald e altri progetti. Attualmente la possiamo vedere protagonista di The Girls on the Bus, una serie drammatica politica presentata in anteprima su Max il mese scorso, dopo essere stata vista di recente anche nella commedia horror di Zelda Williams Lisa Frankenstein per Focus Features.

Altri progetti imminenti per Gugino includono il thriller d’azione di Prime Video Heads of State con Idris Elba e il film indipendente The Friend con Naomi Watts, Bill Murray, Constance Wu e Ann Dowd.

The Christmas Pig di J.K. Rowling diventerà un film

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The Christmas Pig di J.K. Rowling diventerà un film

Il libro per bambini più venduto di J.K. Rowling “The Christmas Pig” diventerà un film. Variety informa che il progetto è in una fase molto iniziale di sviluppo interno e che non è stata ancora creata una società di produzione.

La società di produzione della Rowling, Bronte, sta già lavorando all’adattamento BBC/HBO della sua serie poliziesca per adulti “Cormoran Strike”. “The Christmas Pig” è stato pubblicato per la prima volta nel 2021 con illustrazioni di Jim Field. Al momento della pubblicazione, Swift Films ha realizzato una serie di video promozionali per il progetto.

Il libro racconta la storia di un ragazzo di nome Jack, che perde il suo giocattolo d’infanzia Dur Pig – soprannominato DP – alla vigilia di Natale dopo che la sua sorellastra lo ha buttato fuori dall’auto di famiglia. Sebbene a Jack venga offerto un sostituto chiamato Christmas Pig come consolazione, gli manca il suo vecchio amico fedele e mette da parte Christmas Pig (abbreviato in CP). Per rallegrare Jack, CP propone un piano per salvare il suo miglior amico giocattolo. I due vengono rimpiccioliti e inviati nella Terra dei Perduti dove intraprendono un viaggio pericoloso per riconnettersi con DP. Lungo la strada incontrano un cast di personaggi straordinari, incluso Babbo Natale. Alla fine Jack riesce a venire a patti con la sua perdita e torna a casa nel suo letto con Christmas Pig.

La Rowling ha detto che per scrivere il libro è stata ispirata dai maialini gemelli di suo figlio. L’autrice è ovviamente nota soprattutto per aver scritto la serie di “Harry Potter”, che comprende libri, film, attrazioni dei parchi a tema e prodotti di consumo. L’anno scorso è stato confermato che la Warner, che ha realizzato i film originali di Harry Potter e la serie spin-off Animali fantastici, stava sviluppando un nuovo adattamento televisivo basato sui libri originali di “Harry Potter”.

Rowling ha anche scritto romanzi per adulti, tra cui la serie “Cormoran Strike” sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith, che è stata adattata per la televisione per la prima volta nel 2017. La serie vede protagonista Tom Burke nei panni dell’omonimo detective privato con Holliday Grainger nei panni del suo socio in affari Robin Ellacott. Una sesta stagione dello show è attualmente in produzione nel Regno Unito.

Mercoledì 2: Steve Buscemi nel cast della serie Netflix

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Mercoledì 2: Steve Buscemi nel cast della serie Netflix

Steve Buscemi si è unito al cast di Mercoledì 2 su Netflix. I dettagli esatti del personaggio sono tenuti nascosti, ma le fonti dicono che Buscemi interpreterà il nuovo preside della Nevermore Academy. Contattati da Variety, i rappresentanti di Netflix e Buscemi hanno rifiutato di commentare.

Sono disponibili pochi dettagli sulla nuova stagione Mercoledì 2, a parte il fatto che Jenna Ortega tornerà nei panni della figlia di Gomez e Morticia Addams durante la sua adolescenza. La prima stagione si è conclusa con Mercoledì che ha risolto con successo una serie di macabri misteri, contrastando anche un tentativo di distruggere la Nevermore Academy e i suoi studenti.

Steve Buscemi è un attore molto celebrato, noto per la sua capacità di interpretare in egual misura ruoli drammatici e comici. Ha recitato in film come Le Iene, Fargo, The Death of Stalin e numerose produzioni di Adam Sandler. Ha anche recitato in serie come Boardwalk Empire, Miracle Workers, la quinta stagione di I Soprano e ha fatto memorabili apparizioni come ospite in serie come 30 Rock e Unbreakable Kimmy Schmidt. È stato candidato otto volte agli Emmy, e ha vinto per la migliore serie di varietà in forma breve nel 2016 per “Park Bench with Steve Buscemi”.

Tutto quello che sappiamo sulla seconda stagione di Mercoledì

Mercoledì sta spostando la produzione dalla Romania all’Irlanda per la seconda stagione e le riprese dovrebbero iniziare ad aprile, come ha confermato Variety lo scorso novembre. La serie segue Jenna Ortega nel ruolo della protagonista della “Famiglia Addams”, che si iscrive alla Nevermore Academy. A dicembre è stato annunciato che Netflix sta sviluppando uno spin-off incentrato sul Fester di Fred Armisen. In Mercoledì compaiono anche Catherine Zeta-Jones nel ruolo di Morticia Addams, Luis Guzmán nel ruolo di Gomez Addams e Isaac Ordonez nel ruolo di Pugsley Addams.

Durante una conversazione con Elle Fanning per l’edizione di Variety “Actors on Actors” dello scorso anno, Jenna Ortega ha rivelato alcune delle sue maggiori priorità per la seconda stagione di Mercoledì“.

Abbiamo deciso di concentrarci un po’ di più sull’aspetto horror della serie“, ha dichiarato Ortega all’epoca. “Perché è così spensierato, e in uno show come questo con vampiri, lupi mannari e superpoteri, non si vuole prendere troppo sul serio“.

Stiamo abbandonando qualsiasi interesse amoroso romantico per Mercoledì, il che è davvero fantastico“, ha aggiunto, riferendosi alla storyline della Stagione 1 che vedeva Mercoledì in un triangolo amoroso tra Tyler Galpin (Hunter Doohan) e Xavier Thorpe (Percy Hynes White). In passato, Jenna Ortega ha commentato che la trama “non aveva senso” per il suo personaggio.

Jenna Ortega ha partecipato agli Emmy come candidata per Mercoledì nella categoria “outstanding lead actress in a comedy series”. Quinta Brunson si è aggiudicata il premio per “Abbott Elementary”.

Vita da gatto: recensione del film di Guillaume Maidatchevsky

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Vita da gatto: recensione del film di Guillaume Maidatchevsky

Vita da gatto è tratto dal romanzo Rroû di Maurice Genevoix, ed è un emozionante racconto di formazione, ricco d’insegnamenti e divertimento, immerso in alcuni paesaggi francesi mozzafiato. Questo film vincitore dell’ultima edizione del Giffoni Film Festival 2023 come Miglior film nella categoria Elements +6, è la storia dell’amicizia tra Clémence, interpretata dalla giovanissima e talentosa Capucine Sainson-Fabresse e del suo gattino, che ha trovato a sorpresa nella soffitta della casa dove vive di Parigi.

La trama di Vita da gatto

Vita da gatto si apre come se fosse un documentario, dove i protagonisti non sono i felini della savana africana ma quelli più comuni che si trovano nelle nostre città o case; cioè i gatti. Il film di Guillaume Maidatchevsky si concentra per i primi quindici minuti, su quattro gattini nati da pochi giorni e la loro madre che vivono nascosti sotto il tetto di una palazzina elegante parigina. Dopo qualche tempo la gatta scompare, l’animale purtroppo muore mentre è intenta a cacciare un topolino, quindi i piccolini vengono salvati da due bambine.

Qui avviene il primo incontro tra Clémence e il gatto protagonista di questo racconto, la ragazzina subito si affeziona al cucciolo felino tigrato che viene chiamato con il nome Rroû, come il continuo verso che esprime mentre fa le fusa. La bambina porta nel suo appartamento l’animaletto peloso, invece la sua amica prende e se ne va via con i restanti gattini che li pone in una cesta. Clèmence non riesce però a nascondere ai suoi genitori l’animale, che dopo qualche critica da parte soprattutto della mamma, poi il gattino viene accolto in famiglia.

Le settimane passano e Rroû cresce, impara a stare da solo in casa ma anche a vivere e giocare con la sua piccola padroncina che si prende cura di lui. Arrivano le vacanze e la famiglia si trasferisce nella loro casa in campagna, dove vive tutto l’anno lì la solitaria vicina di casa Madeleine, l’attrice Corinne Masiero famosa per essere la strana investigatrice protagonista della serie francese Capitaine Marleau.

La crescita di una bambina e di un gatto

Lontano dalla città Rroû scopre ovviamente la sua natura selvatica e fa amicizia con una gattina bianca che si aggira nei boschi vicini. Durante i giorni di villeggiatura nella tenuta a ridosso della foresta, dove si aggirano vari animale come una lince, un cinghiale ma anche rapaci notturni fanno riaffiorare nel giovane gatto il suo lato felino e più selvaggio. Da qui il gatto sarà spinto a seguire il richiamo irrefrenabile verso la libertà e dell’avventura anche quello di sparire per giorni da solo nel bosco. Nel frattempo i genitori di Clèmence decidono di separarsi e la bambina dovrà affrontare questa nuova realtà ma anche capire che forse il suo amico animale è cresciuto e deve lasciarlo andare per sempre per il suo bene.

Un po’ docufilm ma anche racconto di formazione

Questo lungometraggio compie un’ottima mossa evitando la mostruosità in CGI presente ultimamente quando si vedono delle pellicole con per protagonisti degli animali. Al contrario, Guillaume Maidatchevsky dimostra una notevole pazienza nel filmare Rroû con altri gatti, ma anche con il grosso cane di nome Rambo e unica compagnia di Madeleine. Rroû non parla, né ha un monologo interiore doppiato da un attore; è un gatto, ed è meglio così. Questo è anche merito del regista che in passato ha girato per il grande schermo celebri documentari come Ailo – Una avventura tra i ghiacci e Kina e Yuk alla scoperta del mondo. In Vita da gatto, in originale Mon chat et moi, la grande aventure de Rroû, il regista pur allontanandosi dallo stile documentaristico, dà nuovamente prova della propria sensibilità con gli animali firmando un live action per tutta la famiglia.

Per concludere Vita da gatto è fondato e lucido su come gli animali siano, in un certo senso anche più affidabili delle persone umane e che sono certamente più fedeli a se stessi. Il film si concentra sulla percezione animale del nostro e del loro mondo, in particolare quella di un gatto, un essere che si trova al confine tra la realtà domestica e quella selvaggia, incarnando così la libertà e l’indipendenza.

Vanina – Una vice questore a Catania: anticipazioni dal quarto episodio

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Dopo il terzo episodio debutterà mercoledì 17 Aprile 2025 il quarto episodio di Vanina – Una vice questore a Catania, la serie tv una coproduzione RTI – PALOMAR.

Il quarto episodio è sceneggiatura di Leonardo Marini con la collaborazione di Cristina Cassar Scalia tratta dal romanzo “La Salita dei Saponari” di Cristina Cassar Scalia edito da Giulio Einaudi editore.

Nel quarto episodio che si intitola “LA SALITA DEI SAPONARI” Un uomo è stato ucciso nel parcheggio dell’aeroporto di Catania. Si tratta del sessantenne Esteban Torres, cubano, con doppia cittadinanza americana e italiana, residente in Svizzera. Già dalle prime ricerche la vittima risulta un personaggio insolito e sospetto: ricchissimo, ma impossibile definire quale sia il suo vero lavoro, sotto la vaga etichetta “import export”.

Perfino la moglie Evelyn, che viene subito dalla Svizzera, non nega che il defunto marito potesse essere implicato in traffici illegali. In breve, Vanina scopre che Esteban Torres era un uomo di punta della mafia americana e un cardine dei rapporti fra clan americani e clan siciliani. Ma soprattutto presto spunta fuori un nuovo cadavere: una donna, Roberta Geraci, è stata brutalmente assassinata, ed emerge subito che questo delitto è legato a quello di Torres. Vanina dovrà affrontare un’indagine davvero sorprendente, che spazierà dalla lontana realtà di un intrigo internazionale alla dimensione più profonda e arcaica della sua Sicilia.

La fiction, prodotta da Palomar per RTI e diretta da Davide Marengo, vanta nel cast anche Claudio Castrogiovanni, Orlando Cinque, Corrado Fortuna, Dajana Roncione, Giulio Della Monica, Danilo Arena, Paola Giannini e Alessandro Lui. La serie è tratta dai romanzi di Cristina Cassar Scalia e scritta da Leonardo Marini.

Confessioni di un assassino: la storia vera dietro il film

Confessioni di un assassino: la storia vera dietro il film

I sicari, per quanto figure controverse, al cinema hanno sempre suscitato un certo fascino. Che siano i due protagonisti di Pulp Fiction o l’Anton Chigurg di Javier Bardem in Non è un paese per vecchi, fino al recente protagonista senza nome di The Killer, interpretato da Michael Fassbender, c’è sempre un che di intrigante nella figura di questi assassini a pagamento con un codice morale ben preciso. I personaggi qui elencati sono però frutto della fantasia, mentre il sicario protagonista del film canadese Confessioni di un assassino è invece ispirato ad un vero sicario, tra i più letali di cui si hanno notizie.

Diretto nel 2022 dal regista e attore Luc Picard, il film è tratto da Gallant: confessions d’un tuer à gages, un libro scritto a quattro mani dai giornalisti Éric Thibault e Félix Séguin che ripercorre proprio le vicende Gérald Gallant, sicario “affascinante perché pieno di contraddizioni.“, come racconta lo stesso Picard. “Non rappresenta affatto il cliché del sicario a cui siamo abituati. Non è il tipo elegante, il tipo figo con gli occhiali da sole. È tutto tranne questo”. Per il regista, Confessioni di un assassino è dunque un film sul tema dell’identità ma anche del controllo, della propria esistenza e di quella degli altri.

Per gli appassionati del genere, si tratta dunque di un titolo da non perdere, che porta sul grande schermo un assassino poco noto ma che ha a suo modo segnato una pagina di storia canadese. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Confessioni di un assassino. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera di cui si narra. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Confessioni di un assassino film trama

 

La trama e il cast di Confessioni di un assassino

Protagonista del film è Gérald Gallant, il criminale più attivo nella storia del Canada, vantando ventotto omicidi e una quindicina di attentati. Nel 2006, però, a Bruxelles egli viene finalmente arrestato. Interrogato dal sergente Claude St-Cyr, Gallant deciderà di mettersi a nudo, ripercorrendo la propria vita privata, gli affetti e i trucchi con cui ha superato in astuzia sia i criminali più incalliti che i poliziotti più intelligenti, perpetrando i propri crimini con una freddezza ineguagliabile.

Ad interpretare Gérald Gallant vi è lo stesso Luc Picard, ancora poco noto in Italia ma visto in film come La disparition des lucioles (2018) e French Girl (2024). Accanto a lui, nel ruolo del sergente Claude St-Cyr vi è invece l’attore Emmanuel Charest. Completano il cast Éveline Gélinas nel ruolo di Pauline, Bobby Beshro in quelli di Réjean Deslauriers e Jean-François Boudreau in quello di Marc Larose. Infine, Louise Portal e Catherine De Léan interpretano Jacinthe Gallant, con la seconda che le dà volto per l’anno 1963.

La storia vera dietro il film

Gérald Gallant, nato il 5 maggio 1950, affetto da balbuzie e particolarmente introverso di carattere, è un killer su commissione canadese che ha ammesso di aver commesso 28 omicidi e 12 tentati omicidi tra il 1978 e il 2003. Iniziò sin da giovanissimo a commettere alcuni furti e fu poi condannato alla sua prima pena detentiva il 27 ottobre 1969, quando dovette scontare un mandato di 23 mesi nella prigione di Chicoutimi per una serie di furti. Uscito di prigione, si unì però ad una banda di rapinatori e negli anni seguenti continuò a commettere furti e a scontare talvolta dei periodi della sua vita in carcere.

Compì il suo primo omicidio a contratto il 30 gennaio 1980. La sua vittima in questo caso era Louis Desjardins, uno spacciatore di un significativo debito con la banda del West End e che si sospettava collaborasse con la polizia. Il 28 agosto 1980, Gallant e due complici hanno invece derubato la Credit Union di Sainte-Marguerite a Trois-Rivières di 169.000 dollari. Fu arrestato per il crimine poco dopo, e fu condannato a sei anni di reclusione il 5 dicembre 1980. In cambio di una pena ridotta, Gallant divenne un informatore della Soreté du Québec.

Confessioni di un assassino cast

Nonostante collaborasse con la polizia, Gallant continuò la sua attività di sicario. L’attività di Gallant ha raggiunto il picco durante la guerra ciclistica del Quebec, che ha provocato la morte di oltre 160 persone tra il 1994 e il 2002. Gallant uccideva tipicamente in pubblico con colpi di pistola alla testa, al collo o al petto, che sono diventati il suo marchio di fabbrica. Durante questo periodo, iniziò ad uccidere per la Rock Machine, la mafia di Montreal e i clan Bertrand e Pelletier. Nel 2006 è fuggito in Svizzera dopo aver iniziato a sospettare che la polizia stesse indagando su di lui.

È infine stato arrestato a Ginevra il 5 maggio 2006, suo 56esimo compleanno, dalla polizia svizzera, che lo ha arrestato per frode con carta di credito. Durante l’interrogatorio, ammise gli omicidi in Canada e fu rapidamente estradato. Ha poi fornito informazioni che hanno portato all’arresto di altri undici coinvolti negli omicidi e tentati omicidi. Nel marzo 2009, infine, ha accettato un patteggiamento dalle autorità canadesi e si è dichiarato colpevole di 27 omicidi e 12 tentati omicidi. Ha ricevuto 48 ergastoli senza eleggibilità per la libertà condizionale fino al 2033.

Il trailer di Confessioni di un assassino e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Confessioni di un assassino grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 16 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Shōgun – Episodio 9, recap: Mai mandare un esercito a fare il lavoro di una donna

Con l’episodio finale di Shōgun all’orizzonte, forse non dovrebbe sorprendere che la storia non abbia ancora finito di infliggere colpi narrativi strazianti. Dopo la perdita del generale più fidato di Toranaga (Hiroyuki Sanada), Toda Hiromatsu (Tokuma Nishioka), avvenuta nell’episodio della scorsa settimana, per non parlare della morte del figlio Nagakado (Yuki Kura) avvenuta la settimana precedente, sembra che il signore di Edo non abbia più molte carte da giocare, ma gli è stato concesso il vantaggio di avere più tempo a disposizione.

Come di consueto, Toranaga in Shōgun ha 49 giorni di tempo per elaborare il lutto di Nagakado in modo adeguato e, sebbene i suoi movimenti siano pesantemente monitorati dal fratellastro e nuovo reggente Saeki Nobutatsu (Eita Okuno), ciò non significa che non possa mettere in atto la fase successiva del suo piano generale. L’episodio di Shōgun di questa settimana, “Capitolo 9: Crimson Sky“, non si tratta di lanciare finalmente quella direttiva di guerra di cui abbiamo già sentito parlare tanto, e non segue una grande e sanguinosa battaglia che si svolge in campo aperto tra due fazioni opposte. Invece, Toranaga invia a Osaka quella che si rivela essere la sua arma migliore e più acuta: Lady Toda Mariko (Anna Sawai).

Chi ha familiarità con il romanzo da cui è tratto Shōgun di James Clavell conosce già l’esito della missione di Mariko, ma anche i punti fondamentali della trama impallidiscono di fronte all’avvincente viaggio emotivo che si svolge nel corso dell’Episodio 9. Questo penultimo episodio di Shōgun non è solo il canto del cigno di un personaggio amato dai fan, ma un’ode a qualcuno che è diventato essenziale per la narrazione, forse anche più di Blackthorne (Cosmo Jarvis) stesso. Grazie all’adattamento di Rachel Kondo e Justin Marks del famoso libro, Shōgun è diventata la storia di Mariko, e questa settimana si rivela una vetrina tanto per il personaggio stesso quanto per la straordinaria capacità della Sawai di lasciarci appesi a ogni sua parola.

Tutti a Osaka nell’episodio 9 di Shōgun

Dopo che l’episodio della scorsa settimana ha rivelato che a Mariko era stato chiesto di unirsi a Blackthorne e Yabushige (Tadanobu Asano) nel loro viaggio a Osaka, è chiaro che entrambi gli uomini sono stati lasciati all’oscuro del motivo per cui lei si trova lì. Mariko non ha intenzione di rivelare la vera motivazione della sua presenza e insiste sul fatto che è più conveniente per lei unirsi a loro sulla nave perché sono tutti diretti nello stesso posto.

L’atmosfera a Osaka è prevedibilmente tesa sulla base di quanto già sappiamo: Lord Ishido (Takehiro Hira) tiene le famiglie del Consiglio sotto chiave nel castello per costringere i Reggenti a rispettare ogni decisione presa da lui e da Ochiba (Fumi Nikaido). È un miracolo che qualcuno di loro riesca a dormire prima che Blackthorne e Yabushige vengano convocati per l’incontro con Ishido e il Consiglio la sera successiva. Ma nemmeno Yabushige può tentare di girare la situazione a suo favore, soprattutto dopo aver cercato di offrire Blackthorne e i suoi cannoni come dimostrazione della sua vera lealtà. È un azzardo, che non dà i suoi frutti quando Ishido li allontana rapidamente dalla sua presenza.

Tuttavia, si scopre che non sono gli unici a chiedere udienza a Ishido; Mariko viene annunciata poco dopo e inizialmente si dedica ai convenevoli necessari – congratulandosi con Ishido e Ochiba per il loro recente fidanzamento, ricordando con Ochiba il tempo trascorso insieme ad Azuchi da giovani ragazze. Ma poi rivela il vero motivo della sua visita: scortare personalmente a Edo la moglie di Toranaga, Kiri (Yoriko Dōguchi), nonché la sua consorte, Shizu (Mako Fujimoto), e il suo nuovo bambino.

Naturalmente, Ishido si affretta a ribadire che una cosa del genere non sarà permessa, soprattutto perché a Toranaga è stato ordinato di presentarsi a Osaka di lì a poche settimane. Mariko giura che lei e Toranaga torneranno il giorno in cui lui ha promesso di arrendersi, a meno che tutti gli abitanti della città non siano costretti a non muoversi. È una scommessa ancora più rischiosa di quella di Yabushige; per dovere, Mariko deve obbedire all’ordine del suo signore, Toranaga, e anche se la prigionia degli ostaggi di Ishido è nota in tutta Osaka, sarebbe disonorevole per lui ammettere che tutti sono tenuti nel castello contro la loro volontà. Ishido, tuttavia, sa bene che se ammette che nessuno è un ostaggio, gli altri Reggenti e le loro famiglie seguiranno presto l’esempio di Mariko uscendo di scena.

Mariko fa una scelta mortale nel 9° episodio di ‘Shōgun

È la prima volta che un episodio ci regala un’interpretazione da urlo della Sawai, che tiene tutti i presenti prigionieri della sua presenza e compostezza. Questi stessi tratti si rivelano essenziali quando Mariko, Kiri, Shizu e un piccolo contingente di samurai fedeli a Toranaga tentano di lasciare Osaka la mattina seguente. Anche se Mariko si muove apertamente per sfidare Ishido in modo potenzialmente mortale, è costretta a seppellire la devastante rivelazione che il suo stesso figlio, Ryûji (Yuua Yamanaka), sembra essere stato avvelenato contro di lei. L’uscita dalla città è accompagnata dalla consapevolezza che Ryûji ha promesso di disconoscerla come madre, eppure Mariko guida il gruppo attraverso i cancelli senza un solo intoppo, indipendentemente da quante frecce vengano scagliate ai suoi piedi.

Lo scontro con gli uomini di Ishido è inevitabile, soprattutto quando questi iniziano a sottolineare la necessità di un qualche tipo di permesso per poter partire, ma Mariko rimane impassibile, ordinando ai suoi guerrieri di uccidere chiunque cerchi di fermarli. Mentre gli uomini vengono abbattuti da entrambe le parti, diventa evidente che i sostenitori di Mariko stanno diminuendo sulla scia di un’altra ondata di combattenti di Ishido che si abbatte su di loro – il che induce la signora a imbracciare lei stessa una naginata nel tentativo di farsi strada. Ma l’ordine è solo quello di trattenere Mariko, non di ucciderla, per cui anche se la donna fa roteare la sua lancia, cercando di aprirsi un varco, incontra resistenza a ogni angolo. A poco a poco, la compostezza di Mariko comincia a crollare, le urla di sforzo e di disperazione le escono dalla gola, finché non perde l’equilibrio e crolla su se stessa.

Devastata, ma rassegnata, Mariko proclama a gran voce che, ora che le è stato impedito di fare il suo giuramento a Toranaga, non ha altra scelta che commettere seppuku entro il tramonto per protestare contro l’offesa. Al tramonto, la sua vita sarà persa, ma poiché il suicidio è un peccato mortale agli occhi della Chiesa, chiede che Lord Kiyama (Hiromoto Ida) sia il suo secondo nella questione. Più tardi, quel giorno, tutti pensano a ciò che sta per accadere. Gli altri Reggenti esprimono dubbi sul fatto che Mariko porterà a termine il suo voto, ma Ochiba fa notare con astuzia che la sua ex amica “morirebbe per liberarsi del disonore che l’ha oppressa” e, come conseguenza maggiore, “tutta Osaka sarà disonorata per averla lasciata morire”.

La storia tra queste due donne, l’infanzia che hanno condiviso come sorelle, le lascia in una posizione unica per capirsi come pochi altri – ed è per questo che, quando Blackthorne e il suo traduttore vengono convocati per un’udienza con l’erede di Taikō, si rivela una copertura per Mariko e Ochiba per parlare privatamente e onestamente. Gli anni trascorsi tra loro li hanno lasciati in una situazione di stallo, soprattutto quando Ochiba accusa Mariko di arrendersi a una “morte inutile”? Come Mariko ricorda con urgenza all’altra donna, tuttavia, Ochiba ha più potere in questa lotta, vista la sua posizione, e “accettare la morte non è arrendersi”.

Edge of Tomorrow – Senza domani: trama, cast e sequel del film con Tom Cruise

Il mondo dei videogiochi è divenuto negli ultimi anni una potenza sempre maggiore, in grado di influenzare anche gli altri media. A trarre grande ispirazione da tale ambiente è stato naturalmente il cinema, il quale si è arricchito di una serie di pratiche e tecnologie divenute celebri grazie ai videogames. Tra film più indicativi di ciò ci è il fantascientifico Edge of Tomorrow – Senza Domani (qui la recensione), diretto nel 2015 dal regista Doug Liman. Il film, conosciuto anche come Live. Die. Repeat. presenta infatti le principali logiche videoludiche, applicate qui ad una storia di invasione aliena. La vicenda, già vista innumerevoli volte, acquisisce così un’originalità quanto mai affascinante, che ha reso celebre il film.

Questo non è però tratto da un film, bensì da un light novel, un romanzo illustrato ad opera di Hiroshi Sakurazaka e Yoshitoshi Abe. Questo è intitolato All You Need Is Kill e nel realizzarlo i due autori giapponesi si sono basati sulla possibilità data dai videogiochi di fare reset una volta sconfitti e ricominciare da capo finché non si riesce a trovare la strategia vincente. Un’idea che ha da subito attirato l’attenzione degli studios hollywoodiani, interessati a trarre un film dal romanzo. Dopo diverse riscritture, questo ha infine preso vita con un budget di circa 178 milioni di dollari.

Accolto in maniera estremamente positiva dalla critica e dal pubblico, arrivando ad un incasso globale di 370 milioni di dollari, Edge of Tomorrow – Senza Domani è in breve divenuto uno dei titoli di fantascienza più interessanti degli ultimi anni, attraverso il quale si possono intravedere le future direzioni di un intero genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo atteso sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Edge of Tomorrow - Senza domani cast
Tom Cruise e Emily Blunt in Edge of Tomorrow – Senza domani. Foto di David James – © 2013 Warner Bros. Entertainment Inc.- U.S., Canada, Bahamas & Bermuda (c) 2013 Village Roadshow Films (BVI) Limited- All Oth

La trama di Edge of Tomorrow – Senza Domani

Ambientato in un futuro prossimo, il film vede i Mimics, una razza aliena di mostri tentacolari, giungere sulla Terra all’interno di un asteroide. L’invasore, in grado di emulare le tattiche militari terrestri, conquista rapidamente gran parte dell’Europa continentale e dell’Asia. La sua avanzata sembra inarrestabile e le menti più brillanti del genere umano si sforzano di trovare una soluzione che possa fornire un’efficace contrattacco all’invasione. Vengono così sviluppato degli esoscheletri da battaglia, mentre l’esercito britannico trova speranza nelle vittorie guidata dalla soldatessa Rita Vrataski, divenuta vero e proprio simbolo della resistenza.

Intanto, in Gran Bretagna, dopo aver declassato il maggior William Cage del dipartimento di relazioni con i media, il generale dell’UDF lo spedisce in Francia, dove ha inizio una controffensiva della razza umana. Del tutto inesperto di tecniche di battaglia, Cage prende dunque parte ad una spedizione che si rivela però un totale disastro, causando la morte di tutti i soldati e della stessa Vrataski. Inspiegabilmente, Cage si risveglia dalla morte a prima che la battaglia ebbe luogo. Gli ci vorrà però del tempo prima di capire di essere rimasto bloccato in uno strano loop temporale, attraverso il quale può però sperare di far volgere in suo favore la guerra contro gli alieni.

 

Il cast del film

Ad interpretare il maggiore William Cage vi è l’attore Tom Cruise, da sempre grande appassionato di questo genere di film d’azione. Il regista ha però voluto Cruise per la possibilità di dirigerlo in un ruolo per lui grossomodo inedito, ovvero quello di qualcuno totalmente inadatto all’attività che deve svolgere. Per interpretare il suo personaggio, tuttavia, Cruise si è come suo solito addestrato duramente, arrivando ad eseguire personalmente tutte le scene più complesse, senza dover ricorrere a controfigure. L’attore ha inoltre attivamente contribuito alla realizzazione di alcuni importanti aspetti del film. Ha infatti preteso e ottenuto che gli esoscheletri da battaglia venissero realizzati concretamente e non tramite CGI.

Accanto a lui, nei panni della soldatessa Rita Vrataski vi è l’attrice Emily Blunt, fortemente consigliata da Cruise, con la quale desiderava lavorare da tempo. Per lei il set fu però tutt’altro che semplice, trovando enormi difficoltà nel gestire gli esoscheletri. Per sopportare il peso di questi, si sottopose ad un allenamento intensivo, attraverso il quale ha potuto irrobustire la propria muscolatura. L’attrice ha inoltre rischiato seri danni in seguito ad un incidente avuto con un auto. Durante le riprese, la Blunt finì infatti con lo schiantarsi contro un albero, rimanendo fortunatamente illesa tanto lei quanto Cruise. Nel film sono poi presenti gli attori Bill Paxton nei panni del sergente Farell, Noah Taylor in quelli del dottor Carte e Brendan Gleeson per il generale Brigham.

Edge of Tomorrow - Senza domani sequel
Brendan Gleeson in Edge of Tomorrow – Senza domani. Foto di David James – © 2013 Warner Bros. Entertainment Inc.- U.S., Canada, Bahamas & Bermuda (c) 2013 Village Roadshow Films (BVI) Limited- All Oth

Edge of Tomorrow 2: il sequel tanto atteso

Sin dall’uscita del film si è parlato di un suo ipotetico sequel. Nel 2015, Cruise ha rivelato di aver avuto un idea piuttosto forte per riportare sul grande schermo i personaggi, ma di volerla tenere segreta. Il regista, Liman, si è subito dichiarato entusiasta della cosa, affermando che il sequel sarebbe stato assolutamente più rivoluzionario del primo film. Nel 2017 è stato in seguito rivelato che il titolo del film sarebbe stato Live Die Repeat and Repeat e che la sceneggiatura era in fase di sviluppo. Quest’ultima viene poi ultimata nel 2019, con le riprese pronte a partire quanto prima. La crisi mondiale data dal Covid-19 ha però inevitabilmente portato la produzione a subire rallentamenti.

Da quel momento non si sono più avute molte notizie a riguardo ma nel gennaio 2024 Cruise ha stretto un nuovo accordo con la Warner Bros. per lo sviluppo e la realizzazione di nuovi film. A seguito di ciò, lo studios ha espresso il proprio interesse a riprendere i lavori sul sequel, anche se ad oggi non è stato ufficilizzato nulla a riguardo. Di base, è possibile che il progetto dipenderà dalle disponibilità di Cruise da qui in futuro, essendo l’attore molto impegnato su altri progetti, a partire da Mission: Impossible 8. Per tanto, un sequel di Edge of Tomorrow – Senza Domani è ancora incerto.

Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

In attesa di poter vedere tale seguito, è possibile fruire di Edge of Tomorrow – Senza Domani grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple TV, Prime Video e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 16 aprile alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

 

Andor – stagione 2: il creatore pensa che possa essere uno dei lavori più “importanti” che abbia mai fatto

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Il creatore di Andor, Tony Gilroy, ha rivelato che Andor – stagione 2 è in post-produzione. Parlando alla Writers Guild of America East, Tony Gilroy ha condiviso i suoi pensieri sul lavoro su Andor, definendo la serie di Star Wars una delle cose più importanti che abbia mai fatto.

Sono su Andor da cinque anni ormai, stiamo finendo la seconda metà“, ha detto Gilroy. “Mi sono divertito molto in questi anni, ma non so se ho mai fatto qualcosa di così importante come queste 24 ore di narrazione che stiamo facendo ora. Non so se è solo perché è una cosa che faccio, ma non credo. Non ho mai avuto l’occasione di lavorare così in grande prima d’ora“.

 

Cosa aspettarsi dalla seconda stagione di Andor?

Andor ha come protagonista Diego Luna nei panni di Cassian Andor, il ladruncolo che alla fine diventa una delle figure più importanti della Ribellione. Luna riprende il ruolo di Cassian da Rogue One: A Star Wars Story. Andor inizia cinque anni prima di Rogue One e di Una nuova speranza.

Oltre a Diego Luna, i protagonisti originali di Andor sono Stellan Skarsgård nel ruolo di Luthen Rael, Adria Arjona nel ruolo di Bix Caleen, Fiona Shaw nel ruolo di Maarva Andor, Denise Gough nel ruolo di Dedra Meero, Kyle Soller nel ruolo di Syril Karn e Genevieve O’Reilly nel ruolo di Mon Mothma.

Le riprese della Stagione 2 di Andor sono terminate nel febbraio 2024. Il debutto della seconda stagione era originariamente previsto per l’agosto 2024. Tuttavia, gli scioperi hanno ritardato le riprese della Stagione 2, facendo slittare la data di uscita. Skarsgård ha dichiarato che i nuovi episodi arriveranno “verso la fine dell’anno o all’inizio del prossimo”.

La Stagione 1 di Andor ha debuttato nel settembre 2022 su Disney+. La prima stagione, composta da 12 episodi, ha ottenuto recensioni estremamente positive da parte della critica e ha ricevuto una nomination agli Emmy per la categoria Outstanding Drama Series.

Chris Hemsworth si è proposto a Kevin Costner per un ruolo

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Chris Hemsworth si è proposto a Kevin Costner per un ruolo

Chris Hemsworth ha cercato di convincere Kevin Costner ad affidargli un ruolo in un film diretto dalla star di Yellostone; tuttavia, Kevin Costner ha rifiutato Chris Hemsworth perché voleva interpretare lui stesso il ruolo.

Parlando con Entertainment Tonight, secondo quanto riportato da Variety, Chris Hemsworth, interprete di Thor, ha raccontato di voler partecipare a un film a cui Kevin Costner stava lavorando. Chris Hemsworth non ha detto in quale film avrebbe voluto essere scritturato, ma ha detto che era “astratto e interessante… una piccola storia di un uomo e una donna“.

Cosa ha detto Chris Hemsworth?

C’era un film, una sceneggiatura che avevo letto e che mi era piaciuta molto, e poi qualcuno mi ha detto: ‘Kevin Costner ha quel [ruolo]’“, ha detto Hemsworth. “Mi piacerebbe averlo come regista. Mi sono detto: ‘Dannazione! [L’altro giorno ho passato un’ora a cercare di convincerlo e lui mi ha detto: “Lo faccio, ragazzo”. Non ha funzionato. Non ho avuto la parte“.

Chris Hemsworth ha aggiunto: “È sicuramente più adatto a lui, per quanto riguarda il tipo di ambiente western. Ci sono dei cavalli, lui è un maneggiatore di cavalli e mia moglie l’ha letto e ama i cavalli. A casa abbiamo 10 o 11 cavalli e lei mi ha detto: “Devi farlo“”.

Cosa ha detto Kevin Costner?

In risposta, Kevin Costner ha detto a Entertainment Tonight che Chris Hemsworth dovrà “aspettare il suo turno“. E ha aggiunto: “Finché sarò ancora abbastanza giovane per recitare, lo farò“.

Kevin Costner ha comunque detto che Chris Hemsworth è “così bello e così bravo“. Dovrà trovare la sua storia d’amore. [Sono contento che questa gli piaccia. Se dovessi arrivare a un momento in cui [non] penso di poterlo fare, glielo chiederei. È sicuramente uno dei nostri grandi protagonisti in questo momento“.

Kevin Costner sarà presente in Horizon: An American Saga – Chapter 1, un film che uscirà nel giugno 2024 e di cui ha curato anche la regia. Chris Hemsworth, invece, interpreterà Dementus in Furiosa: A Mad Max Saga di George Miller, in uscita a maggio 2024.

James Gunn spiega come sta realizzando Superman e la seconda stagione di Peacemaker

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Nel fine settimana, il co-CEO dei DC Studios James Gunn ha confermato di aver iniziato a lavorare alla seconda stagione di Peacemaker. Considerando che è nel bel mezzo delle riprese di Superman, la notizia ha sorpreso i fan (così come il fatto che James Gunn sembra dividersi tra i due progetti del DCU).

Ora il regista ha chiarito la questione scrivendo su Threads: “Ho solo pochi giorni nel fine settimana per [Peacemaker] – gli altri registi inizieranno presto”. Questo dopo che in precedenza aveva confermato: “Sarò io a dirigere alcuni degli episodi (lo sto facendo oggi). Ma ci sono altri tre grandi registi che si uniranno a me per la stagione”. Quindi no, Gunn  non sta trascurando Superman!

Il regista di Guardiani della Galassia ha anche fatto luce su come affronta le giornate di riprese. “Sì, cerchiamo di finire in un tempo ragionevole. La maggior parte dei set è più lunga“, ha spiegato James Gunn dopo aver detto che una giornata tipica è di 10 ore e mezza. “Ma si tratta anche di ore di SHOOTING – c’è la preparazione all’inizio della giornata e un po’ di tempo per il wrap“. È difficile dire quando potremo dare un nuovo sguardo a Superman o a eacemaker, ma le foto del set sono sicuramente destinate ad arrivare online prima o poi.

Dato che James Gunn sta lavorando a entrambi contemporaneamente, non possiamo fare a meno di chiederci se avremo una sorta di crossover per stabilire meglio il DCU… sicuramente Supes potrà incrociare la strada con Christopher Smith? Comunque sia, il DCU sta facendo grandi passi avanti e Supergirl: Woman of Tomorrow sarà probabilmente il prossimo a iniziare le riprese.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion.

Dune – Parte Due in streaming sulle principali piattaforme

Dune – Parte Due in streaming sulle principali piattaforme

Dune – Parte Due: il pluripremiato regista Denis Villeneuve torna alla regia del secondo capitolo della saga ispirata al celebre romanzo Dune di Frank Herbert con un cast ancora più ricco di star internazionali. Il film, prodotto da Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures, è l’attesissimo seguito dell’acclamato Dune, vincitore nel 2021 di sei Premi Oscar.

Ecco dove vedere in streaming Dune – Parte Due

 


Dune – Parte Due riporta in sala l’acclamato bestseller di Frank Herbert. Gli amati protagonisti del primo capitolo tornano sul grande schermo affiancati da numerose nuove star internazionali, tra queste: il candidato all’Oscar,  Timothée Chalamet (“Wonka”, “Chiamami col tuo nome”), Zendaya (“Spider-Man: No Way Home”, “Malcolm & Marie”, “Euphoria”), Rebecca Ferguson (“Mission: Impossible – Dead Reckoning”), il candidato all’Oscar Josh Brolin (“Avengers: Endgame”, “Milk”), il candidato all’Oscar Austin Butler (“Elvis”, “C’era una volta… a Hollywood”), la candidata all’Oscar Florence Pugh (“Black Widow”, “Piccole donne”), Dave Bautista (i film “Guardiani della galassia”, “Thor: Love and Thunder”), il Premio Oscar Christopher Walken (“Il cacciatore”, “Hairspray – Grasso è bello”), Stephen McKinley Henderson (“Barriere”, “Lady Bird”), Léa Seydoux (la saga “James Bond” e “Crimes of the Future”), con Stellan Skarsgård (“Mamma Mia!” i film, “Avengers: Age of Ultron”), la candidata all0Oscar Charlotte Rampling (“45 anni”, “Assassin’s Creed”) e il vincitore dell’Oscar Javier Bardem (“Non è un paese per vecchi”, “A proposito dei Ricardo”).

Dune – Parte Due esplora il mitico viaggio di Paul Atreides che si unisce a Chani e ai Fremen sul sentiero della vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia. Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, Paul intraprende una missione per impedire un terribile futuro che solo lui è in grado di prevedere.

Villeneuve ha diretto il film da una sceneggiatura scritta assieme a Jon Spaihts, basata sul romanzo di Herbert. Il film è prodotto da Mary Parent, Cale Boyter, Denis Villeneuve, Tanya Lapointe e Patrick McCormick. I produttori esecutivi sono Josh Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt, Kim Herbert, con Kevin J. Anderson in veste di consulente creativo.

Villeneuve torna nuovamente a lavorare con il team di filmmakers di “Dune” composto da Greig Fraser, direttore della fotografia vincitore di un Oscar, Patrice Vermette, scenografa premiata con l’Oscar, Joe Walker, montatore anche lui vincitore di un Premio Oscar®, Paul Lambert, supervisore degli effetti visivi vincitore di un Oscar e Jacqueline West, costumista nominata all’Oscar. La colonna sonora è composta anche in questo secondo capitolo dal Premio Oscar Hans Zimmer.

Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano una produzione Legendary Pictures, un film di Denis Villeneuve: “Dune – Parte Due”. Il film è stato girato a Budapest, Abu Dhabi, in Giordania e in Italia e uscirà nelle sale italiane il 28 febbraio 2024, distribuito da Warner Bros. Pictures.

 

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