Se un attore è in grado di far
ridere, allora saprà anche mettere in scena tutte le altre
emozioni, perché riuscire a fare breccia nel cuore degli spettatori
e strappargli una risata è davvero un’arte complicata. Alla luce di
questa verità non sorprende affatto che la reginetta della sit-com
americana, Kaley Cuoco, abbia finalmente raggiunto
l’interesse di Golden Globes e Emmy grazie al suo ruolo ne
L’assistente di volo – The Flight Attendant.
L’attrice, nota per il ruolo di Penny in The
Big Bang Theory, ha seguito una vera e propria palestra
fattoriale, per dodici anni, dieci stagioni dello show, al fianco
di colleghi preparatissimi, trovandosi spes-so a recitare davanti
ad un pubblico live, e affinando così tanto le sue doti che,
arrivata la parte complessa e drammatica di Cassandra Bowen nello
show HBO
Max, tutto quello che ha dovuto fare è stato indossare il
completo da assisten-te di volo e imbarcarsi per questa avventura
che l’ha resa protagonista della stagione televisiva di quest’anno.
E mentre possiamo vedere tutta la serie su su Sky e in streaming su
NOW, ecco di
seguito i momenti più divertenti che Kaley Cuoco ha messo in scena nei panni
di Penny!
L’assistente di volo – The Flight Attendant è
disponibile suNOWe anche on demand su Sky.Iscriviti a soli 3
europer il primo mese e guarda
il film e molto altro.
1L’ossessione per i Giochi di
Ruolo
Quando Penny ha imparato a giocare a Age of
Conan, si accorge che il gioco di ruolo è più divertente di quanto
si aspettasse. Con l’aiuto di Sheldon, migliora rapidamente e
questa passione impressiona
Sheldon, ma gli altri si rendono conto che la ragazza comincia
a sviluppare una dipendenza, un’ossessione. Dopo aver svegliato
Sheldon nel cuore della notte per chiedergli aiuto in una
situazione di gioco difficile e aver perso il lavoro solo per
rimanere a giocare, Penny è diventata un vero e proprio mostro. Non
si lava più, resta in pigiama, non va al lavoro e passa ogni
singolo momento di veglia a giocare. E proprio quando sembra che
nulla la possa distrarre dal gioco, Penny si rende conto che è
andata fuori di testa quando accetta di uscire, nel gioco, con il
personaggio giocato da Howard. L’idea di uscire, anche solo
virtualmente, con Howard è stata un deterrente sufficiente!
Ovviamente questo momento è accompagnato dalle impagabili
espressioni comiche di Kaley Cuoco, che ha poi messo al servizio
della sua Cassandra in L’assistente di volo – The Flight
Attendant, disponibile su su Sky e in streaming su
NOW.
Nel panorama televisivo
contemporaneo, saturo di storie e show che si moltiplicano anche
grazie al proliferare delle piattaforme, è difficile trovare una
serie tv che lascia il segno, difficile ma non impossibile se
pensiamo al “caso” de I Luminari – Il destino nelle
stelle (The Luminaries).
La nuova serie, basata sul romanzo
di Eleanor Catton, vincitrice del Man Booker Prize 2013, è una vera
e propria sorpresa, con la sua messa in scena curata, i suoi
protagonisti incredibili e la storia avvincente. Nessun elemento
dello show è particolarmente originale, me tutti insieme creano un
prodotto notevole che sicuramente cattura l’attenzione. Disponibile
dal 7 luglio su Sky e in streaming su NOW, la
serie si impreziosisce con la presenza di
Eva Green, in un ruolo misterioso e accattivante, ma
la storia in sei puntate racchiude molti segreti e curiosità. Ecco
cosa c’è da sapere su I Luminari – Il destino nelle
stelle (The Luminaries).
I Luminari – Il destino nelle stelle è
disponibile suNOWe anche on demand su Sky.Iscriviti a soli 3
europer il primo mese e guarda
il film e molto altro.
1Dove è stato girato I Luminari
– Il destino nelle stelle (The
Luminaries)
La
serie è ambientata in Nuova Zelanda, e proprio in quelle terre
magnifiche e selvagge è stato girato. Sempre Himesh Patel ha
raccontato: “Abbiamo trascorso cinque mesi in Nuova Zelanda per
girare. Un paese così bello in così tanti modi, mi sono divertito
davvero tantissimo.” La Nuova Zelanda, che si trova agli antipodi
dell’Italia, è un paese che il cinema ha raccontato diverse volte,
ma che ha trovato “la fama” mondiale grazie a
Peter Jackson, che ha scelto la sua natura incontaminata per le
riprese de
Il Signore degli Anelli. Sicuramente qualche scenario della
serie in onda su Sky ricorderà le lande della Terra di
Mezzo.
Dove vedere I Luminari – Il destino
nelle stelle (The Luminaries)
La
serie, che nel mondo è già andata in onda su Starz e su BBC, è
disponibile su Sky e in streaming su NOW.
I
Luminari – Il destino nelle stelle è disponibile suNOWe anche on demand su Sky.Iscriviti a soli 3
europer il primo mese e guarda
il film e molto altro.
Il cinema si è sempre legato, in
modo più o meno stretto, al racconto politico quale strumento per
approfondire importanti cambiamente sociali e storici. Dai
capolavori degli anni Settanta si è giunti, negli ultimi anni, a
titoli come L’uomo dell’anno e Le idi di marzo, i
quali hanno affrontato sotto punti di vista diversi la politica
statunitense, trattandola tanto nei suoi punti di maggior pregio
quanto in quelli più oscuri. Un altro brillante film di questo
filone è The Front Runner – Il vizio del
potere (qui la recensione), diretto nel
2018 da Jason Reitman (regista anche di
Juno e Tra le nuvole), che si
concentra sul raccontare uno scandalo degli anni Ottanta che
sconvolse il mondo della politica.
La sceneggiatura, scrita da Reitman
insieme a Matt Bai e Jay Carson,
è l’adattamento del romanzo All the Truth is Out, scritto
dallo stesso Bai nel 2014. All’interno di questo si ripercorre la
vicenda del senatore Gary Hart, della sua ascesa e
del suo declino. Il racconto si concentra così sull’abuso di
potere, tanto per ottenere ciò che si desidera quanto per
nascondere ciò che non si vuole divenga di dominio pubblico.
Interpretato da un cast di celebri attori hollywoodiani, The
Front Runner è poi stato presentato al Telluride Film Festival
e al Toronto Internationational Film Festival, ottenendo buoni
pareri di critica e pubblico.
Indicato come uno dei titoli più
interessanti del suo anno, in particolare per le tematiche e le
riflessioni che il film lascia emergere, The Front Runner
ha dimostrato una volta di più come cinema e politica possano
essere un binomio particolarmente vincente. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama, al cast di
attori e alla vera storia dietro il film.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
The Front Runner – Il vizio del
potere: la trama del film
La storia del film segue l’ascesa e
la caduta del senatore Gary Hart, capace di
catturare l’immaginazione dei giovani votanti e considerato il
favorito tra i democratici alle elezioni del 1988. La sua campagna
passa però in secondo piano a causa della relazione extraconiugale
che intrattiene con Donna Rice, una giovane e
attraente modella. Quando la vita privata si mescola con quella
politica, il senatore Hart si vede costretto a dover affrontare uno
scandalo a sole tre settimane dalle elezioni. Diviso tra gli
invasivi media e il dolore della moglie Lee,
Hart dovrà prendere decisioni particolarmente difficili, che
avranno un impatto durevole e profondo nella politica americana ma
anche in quella mondiale.
The Front Runner – Il vizio del
potere: il cast del film
Protagonista del film, con il ruolo
del senatore Gary Hart, è l’attore Hugh Jackman, qui alle
prese con una nuova intensa interpretazione che gli ha fatto
guadagnare numerose lodi. Per prepararsi al ruolo, egli ebbe
l’occasione di incontrare il vero Hart, il quale lo invitò
addirittura a passare alcuni giorni a casa sua. Jackman poté così
confrontarsi da vicino con il politico, studiandolo nei modo di
fare e apprendendo da lui molti retroscena. L’attore, inoltre, ebbe
modo di dormire nel letto di Hart, mentre questi si trovava in
un’altra stanza. Nel ruolo di Lee Hart, la moglie del senatore, si
ritrova l’attrice Vera Farmiga, oggi
celebre per la trilogia di The Conjuring. Kaitlyn
Dever è invece Andrea Hart, la figlia dei due.
Il premio Oscar J. K. Simmons
interpreta invece Bill Dixon, amico di vecchia data di Hart e suo
manager per la campagna elettorale. L’attrice Sara
Paxton, nota per i film Sleepover e Ritorno
ad Halloweentown, interpreta Donna Rice, la modella per cui
Hart è finito nei guai. La vera Donna Rice ha poi pubblicamente
lodato l’interpretazione dell’attrice, definendola sincera e priva
di giudizio. Alfred Molina interpreta invece il
giornalista Ben Bradlee, del Washington Post. Bradlee è
stato poi protagonista nello stesso periodo anche del film The
Post, dove è interpretato da Tom Hanks.
Mamoudou Athie, invece, è A. J. Parker,
giornalista del Washington Post, ma si tratta di un
personaggio inventato per il film e non realmente esistito.
The Front Runner – Il vizio del
potere: la vera storia dietro il film e il libro
Quella raccontata in The Front
Runner è una storia svoltasi tra il 1987 e il 1988. In
quell’anno Gary Hart, esponente del Partito Democratico e senatore
del Colorado dal 1975 al 1987, si candidò per le primarie del suo
partito al fine di partecipare alle presidenziali del 1988. In
breve, però, emerge uno scandalo che lo porta a doversi ritirare
dalla campagna elettorale. Nelle settimane precedenti al voto per
le primarie, delle fonti anonime hanno infatti informato il
giornale Miami Herald che Hart era impegnato in una
relazione extraconiugale con una donna di nome Donna Rice. Il
giornale fece dunque pedinare i due da investigatori privati,
arrivando ad ottenere una serie di foto che sembravano incriminare
la coppia.
Sia Hart che la Rice hanno più volte
negato la loro presunta relazione sessuale, ma l’invasività dei
media e i tanti articoli scritti da numerosi giornali, come il
Washington Post, rovinarono definitivamente la sua
reputazione e la sua campagna elettorale. Per gli Stati Uniti si
trattò di una delle prime volte in cui la vita privata di un
candidato politico veniva indagata e resa nota in quel modo, una
pratica da allora divenuta piuttosto frequente. Il giornalista e
scrittore Matt Bai nel 2003 si occupò di scrivere un breve profilo
storico di Hart per il The New York Times. Egli si
interessò molto alla vicenda, raccontandola poi nei minimi dettagli
in All the Truth is Out, libro da cui è stato tratto il
film di Reitman.
The Front Runner – Il vizio del
potere: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. The Front Runner
– Il vizio del potere è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Tim Vision e
Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 28
agosto alle ore 21:20 sul canale
Rai 3.
Debutterà dal 30 agosto alle 21.15
in prima visione su Sky Atlantic e in streaming su NOW (doppio
episodio a settimana) The White
Lotuscreata, scritta e diretta da
Mike White (Enlightened),
The White Lotus, che è stata appena rinnovata
per una seconda stagione, è una tagliente satira sociale sulle
vicende di vari membri dello staff e di alcuni clienti
dell’esclusivo resort che dà il titolo alla serie, seguiti durante
una tumultuosa settimana in paradiso che cambierà per sempre le
loro vite.
Un affiatatissimo cast corale,
ricco di volti noti del piccolo e del grande schermo e guidato da
Murray Bartlett (Looking) nei panni del
manager del lussureggiante The White
Lotus, è fra i punti di forza di questa comedy in
sei episodi “sull’orlo di una crisi di nervi”, a tinte decisamente
black, che spinge molto sui lati più oscuri e nascosti dei suoi
protagonisti e che non si lascia sfuggire alcuni momenti di intensa
– e spesso esilarante – critica sociale e culturale, che assieme
alle performance di tutti i protagonisti sono al centro di alcune
delle più lusinghiere recensioni che la serie ha ricevuto: “la
tragicommedia di Mike White è una delle migliori serie dell’anno”
per il New Yorker, “la serie da vedere quest’estate” scrive il
Time, “assolutamente meraviglioso” secondo Indiewire.
Al check-in della prestigiosa
struttura una giovane coppia in luna di miele (Alexandra
Daddario e Jake Lacy), una donna
in lutto per la morte della madre (Jennifer
Coolidge, La rivincita delle bionde, Una donna
promettente, American Pie), una top manager –Connie
Britton (Nashville, American Horror
Story) – accompagnata da un marito di non altrettanto successo
(Steve Zahn, The Good Lord Bird), dai
loro figli adolescenti (Sydney Sweeney e
Fred Echinger) e dalla migliore amica della figlia
(Brittany O’Grady). In cerca di un tanto agognato
relax a cinque stelle in quello che è un vero e proprio paradiso
terrestre – la serie è stata girata per intero sull’isola di Maui,
nell’arcipelago hawaiano – i vacanzieri vengono accolti dal resort
manager e dalla responsabile dei servizi della spa della struttura,
che presto si troveranno a dover provvedere a qualunque capriccio
dei loro ospiti – non conta quanto irragionevole – mentre si
destreggeranno con i fattori di stress delle loro vite. Mentre
dinamiche sempre più dark emergeranno di giorno in giorno, la
miniserie rivelerà gradualmente le complesse verità di viaggiatori
dalle vite solo in apparenza perfette, dei cerimoniosi dipendenti e
dell’idilliaco luogo di vacanza.
The White
Lotus vede come produttori esecutivi lo stesso
White insieme a David Bernad (Enlightened) e Nick Hall
(We Are Who We Are). Mark Kamine è co-produttore
esecutivo.
Nel cast di Chicago
Fire 10 ritorneranno i personaggi Matthew
Casey (stagione 1-in corso), interpretato da Jesse
Spencer, Tenente del Camion 81. Kelly Severide
(stagione 1-in corso), interpretato da Taylor
Kinney, tenente della Squadra di Soccorso 3. Ha
vissuto insieme a Leslie Shay, sua migliore amica. È un “don
Giovanni”. Gabriela Dawson (stagione 1-in corso), interpretata da
Monica Raymund, paramedico nell’Ambulanza 61 e
amica di Leslie Shay. Successivamente seguirà il corso per
diventare vigile del fuoco.
Comandante Wallace Boden (stagione
1-in corso), interpretato da Eamonn Walker, è
il Comandante della Caserma 51. Christopher Herrmann (stagione 1-in
corso), interpretato da David Eigenberg,
Vigile del fuoco del Camion 81. È sposato e ha 5 figli. Insieme a
Dawson e Otis ha un locale, il Molly’s. Brian “Otis” Zvonecek
(stagione 1-in corso), interpretato da Yuri
Sardarov Vigile del fuoco del Camion 81. Ha avuto una
relazione con la sorellastra di Kelly Severide. Joe Cruz (stagione
1-in corso), interpretato da Joe Minoso, Vigile
del fuoco del Camion 81. È coinquilino di Otis e ha avuto una
relazione con Sylvie Brett. Randy “Mouch” McHolland (stagione 1-in
corso), interpretato da Christian
Stolte, Vigile del fuoco del Camion 81. Si sposerà
con il sergente Trudy Platt di Chicago P.D..
Netflix ha diffuso il teaser
trailer di Il
potere del cane, l’atteso film Originale Netflix
diretto da Jane Campion che sarà presentato alla
78° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Protagonisti del film
sono
Benedict Cumberbatch,
Kirsten Dunst, Jesse Plemons, Thomasin McKenzie, Kodi
Smit-McPhee e Frances Conroy.
Nel film Il potere
del cane (The Power of the Dog) il carismatico allevatore Phil
Burbank incute paura e rispetto. Quando il fratello porta la nuova
moglie e il figlio di lei a vivere al ranch di famiglia, Phil li
tormenta finché non si ritrova vulnerabile alla possibilità di
innamorarsi.
Fondata nel 1981 da Steven
Spielberg, Kathleen Kennedy e
Frank Marshall, la compagnia di produzione
Amblin Entertainment ha nel corso degli anni
Ottanta dato vita a film divenuti iconici dei generi fantasy e
fantascienza come Gremlins, I Goonies e Ritorno al futuro. Tra
questi si annovera poi anche Miracolo sull’8ª
strada (titolo italiano di *batteries not
included), diretto nel 1987 da Matthew
Robbins, il quale ne ha anche curato la sceneggiatura
insieme a Brent Maddock, S. S.
Wilson e Brad Bird (quest’ultimo noto per
aver diretto i film Pixar Gli incredibili e
Ratatouille). Tra
fantasia, magia e anche tanto umorismo, il film è una deliziosa
storia incredibile.
Non a caso, originariamente, l’idea
per questo racconto era stata pensata per diventare un episodio di
Storie incredibili, popolare serie televisiva andata in
onda dal 1985 al 1987 e strutturata in modo antologico, con episodi
a sé che rispondevano in modo diverso a generi come fantascienza,
fantasy, thriller e horror. Quando Spielberg, ideatore della serie,
lesse però la sceneggiatura di Miracolo sull’8ª strada,
apprezzò così tanto la storia da chiedere ai suoi autori di
ampliarla per poterne fare un lungometraggio per il cinema. Nacque
così il film, particolarmente apprezzato da critica e pubblico e
vincitore di importanti premi per gli effetti speciali.
La commistione tra fantascienza e
umorismo, l’atmosfera ricca di mistero e suspence, insieme anche
alle interpretazioni dei protagonisti, hanno fatto di questo film
un cult degli anni Ottanta, ancora oggi riscoperto con piacere
dagli appassionati del genere. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Miracolo sull’8ª strada: la trama del film
Protagonisti del film sono
Frank e Faye Riley, una coppia di
anziani gestori di un condominio e di una tavola calda nell’East
Village di New York. La pacifica esistenza dei due viene
bruscamente minacciata dal desiderio di un cinico industriale di
costruire dei nuovissimi grattacieli proprio in quell’area. Per
tentare un approccio il meno brusco possibile, l’uomo invia sul
campo il criminale Carlos Chavez, con il compito
di convincere gli abitanti del palazzo a lasciare le proprie
abitazioni in cambio di un inconguo risarcimento. In breve, il
vecchio palazzo dei Riley rimane l’unico edificio rimasto,
intralciando dunque i piani dell’industriale.
Oltre ai due anziani coniugi, vi
sono anche altri abitanti che non intendo lasciare le proprie case.
Questi sono Harry Noble, un anziano pugile di
colore, Mason Baylor, un artista, e Marisa
Esteval, una giovane ispanica incinta. Davanti alla loro
resistenza, Carlos decide di passare alle maniere forti, mettendo
in atto una serie di intimidazioni. Proprio quando le cose sembrano
andare per il peggio, appaiono misteriosamente alcuni piccoli
esseri extraterrestri, che riparano rapidamente i danni fatti al
palazzo. Quando Carlos nota la cosa, sospetta che siano stati i
residenti ad eseguire le riparazioni e decide di spingersi oltre
nel desiderio di distruzione. I piccoli alieni, però, sono pronti a
difendere quel palazzo con ogni mezzo.
Miracolo sull’8ª strada: il cast del film
Ad interpretare il ruolo
dell’anziano Frank Riley vi è l’attore Hume
Cronyn, noto grazie a film come L’ombra del dubbio, La
settima croce e Cocoon – L’energia dell’universo. Nel
ruolo di sua moglie Faye vi è invece JessicaTandy, la più anziana attrice premio Oscar,
vincitrice del premio per A spasso con Daisy. Nella
realtà, Cronyn e la Tandy sono realmente stati sposati dal 1942 al
1994, anno della scomparsa di lei, ed hanno avuto due figli. Per i
due attori non si è trattato della prima volta che recitavano nello
stesso film, e anche dopo Miracolo sull’8ª strada hanno
recitato insieme altretre volte.
Nel ruolo dell’anziano pugile di
colore Harry Noble, invece, vi è l’attore Frank
McRae, il quale prima di entrare nel mondo del cinema era
in realtà stato un giocatore di football. Egli è noto per aver
recitato anche in Last Action Hero.
Elizabeth Peña è invece Marisa Esteval, mentre
Dennis Boutsikaris è l’artista Mason Baylor.
L’attore Michael Carmine interpreta il criminale
Carlos, in quello che è stato uno dei suoi ruoli più importanti
prima della scomparsa avvenuta nel 1989, a soli 30 anni. Infine,
Michael Green è Lacey, lo spregiudicato
industriale. Sul finale del film, inoltre, si può ritrovare anche
un giovane Luis Guzman, celebre caratterista noto
per film come Carlito’s Way, Ubriaco d’amore e
Il collezionista di
ossa.
Miracolo sull’8ª strada: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Miracolo
sull’8ª strada è infatti disponibile
nei cataloghi di Google Play e Apple iTunes. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà
soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 27 agosto alle
ore 23:20 sul canale Iris.
Rilasciate oggi le prime immagini
dal set di Django,
la serie originale Sky e CANAL+ che rilegge liberamente e in chiave
contemporanea l’omonimo classico western, le cui riprese sono in
corso in Romania. Matthias Schoenaerts interpreta
l’iconico personaggio del titolo, accanto a Nicholas
Pinnock nei panni di John Ellis, antagonista di Django,
Noomi Rapace nel ruolo della potente e spietata
nemica di Ellis, Elizabeth, e a Lisa Vicari, che nella serie è invece Sarah,
la figlia di Django.
Il premiato attore Matthias Schoenaerts è acclamato in tutto il
mondo per film come The Danish Girl, The Mustang,
Bullhead – La vincente ascesa di Jacky, Un sapore di
ruggine e ossa; Noomi Rapace, attrice vincitrice di numerosi
premi, è molto conosciuta per i suoi ruoli nei film
Prometheus, Uomini che odiano le donne e
Seven Sisters, così come per i film indipendenti Daisy
Diamond e Lamb; mentre l’attore e fondatore della
Silver Milk Productions Nicholas Pinnock, che è
apparso sul grande schermo nei film The Last Tree e
Dark Encounter, è conosciuto in TV per le famose serie TV
Counterpart, Top Boy, Fortitude,
Marcella e, più di recente,For Life; la
talentuosa attrice in ascesa Lisa Vicari è invece conosciuta per le sue
performances nel film Luna e, più di recente, nella
popolare serie TV Dark.
Matthias Schoenaerts è Django
Noomi Rapace interpreta Elizabeth
Liberamente ispirata al classico di
Sergio Corbucci, l’attesissima Django
è prestigiosa serie TV completamente girata in inglese, in dieci
episodi da sessanta minuti, prodotta per Sky Studios e Canal + da
Cattleya e Atlantique Productions (parte di Mediawan) e co-prodotta
da Sky Studios e CANAL+, in collaborazione con Odeon Fiction e
StudioCanal TV. I primi episodi sono diretti
da Francesca Comencini (Gomorra – la
Serie), che è anche direttrice artistica della serie, mentre i
seguenti episodi sono diretti da David Evans
(Downton Abbey) e da Enrico Maria Artale
(Romulus).
Django è
stata creata e scritta da Leonardo Fasoli
(Gomorra – La Serie, ZeroZeroZero)
e Maddalena Ravagli (Gomorra – La
Serie), entrambi anche co-autori del soggetto di serie
insieme a Francesco Cenni e Michele
Pellegrini. Due episodi sono stati scritti
da Max Hurwitz
(ZeroZeroZero, Manhunt). Realizzate
col supporto del Governo della Romania, le riprese della serie sono
attualmente in corso tra Racos, Bucharest e l’area del Danubio.
DJANGO
è un’ambiziosa produzione che offrirà un approccio contemporaneo e
psicologico al genere Western, attraverso una storia avvincente e
un’accurata rappresentazione del periodo portato in scena.
Django sarà in prima assoluta su Sky – e in streaming su
NOW – in Italia, Regno Unito, Irlanda, Germania, Austria e Svizzera
e sui canali di CANAL+ in Francia, Svizzera, Benelux e Africa. La
distribuzione internazionale è di STUDIOCANAL.
“La nostalgia non passa mai di
moda”, sono queste le parole con cui il protagonista di
Frammenti dal passato – Reminiscence
sintetizza il tema del film stesso. Opera prima scritta e diretta
da Lisa Joy, co-creatrice della
serie Westworld, la pellicola è uno struggente racconto
che fa dei ricordi il suo elemento primario, intorno a cui si
costruiscono e definiscono tanto i personaggi quanto gli eventi.
Concepito dalla regista tra la scomparsa di suo nonno e la nascita
del primo figlio, il film tenta di offrire una nuova risposta
all’umano desiderio di poter rivivere ancora e ancora i propri
ricordi più belli, evitando dunque che questi si perdano
nell’oceano della memoria.
Nasce da qui la storia di
Nick Bannister (Hugh
Jackman), un investigatore privato
della mente, che riesce a scavare nel mondo oscuro e affascinante
del passato dei suoi clienti, aiutandoli ad accedere ai ricordi
perduti. Vivendo ai margini della costa sommersa di Miami, la sua
vita cambia per sempre quando incontra una nuova cliente,
Mae (Rebecca
Ferguson), che lo contatta per una semplice questione:
lo smarrimento di un oggetto. Da quel momento, tutto si trasforma
per Nick in una pericolosa ossessione. Mentre lotta per indagare
sulla scomparsa di Mae, egli si ritrova coinvolto in una complessa
cospirazione, che lo porterà a chiedersi fino a che punto ci si può
spingere per tenere strette le persone che amiamo.
“Siamo noi a tormentare il passato”
Ambientato in un futuro non lontano,
Frammenti dal passato –Reminiscence si apre su
una Miami sommersa dall’innalzamento del livello del mare e
pertanto estremamente simile ad una Venezia. Le temperature in
continua crescita hanno inoltre portato la popolazione a
stravolgere i propri ritmi, dormendo di giorno per uscire con il
favore del fresco notturno. In un contesto tanto affascinante da
meritare un racconto a sé, si svolge una vicenda dalle tinte
noir, comprensiva di investigazione su un potente magnate
e di letale femme fatale. A distinguere il film dai suoi
simili, oltre al già citato ambiente, vi è però l’elemento del
ricordo.
In un mondo che per via dei
cambiamenti climatici è sempre più diviso in classi sociali, e dove
il meglio sembra ormai essere alle spalle di tutti, i ricordi sono
l’unico luogo salvifico possibile. Nick Bannister, consapevole del
potere della nostalgia, si definisce pertanto come i remi che
conducono i suoi clienti ai loro ricordi più dolci. Attraverso il
suo macchinario Reminiscence, egli permette poi anche a noi
spettatori di vedere questi rappresentati tridimensionalmente.
Tutti questi elementi conferiscono al film un fascino estetico a
cui è un piacere abbandonarsi.
Allo stesso tempo, è proprio
nell’utilizzo della tecnologia Reminiscence che il film racconta
gli aspetti migliori di sé. Che la tendenza alla nostalgia sia in
questi ultimi anni più forti che mai è riscontrabile ovunque
e il film della Joy rielabora tale tendenza aggiornandola
alle contemporanee modalità di fruizione, quale in questo caso la
realtà virtuale. Così facendo racconta di come il desiderio del
passato si trasformi in un’ossessione e ribalta il punto di vista
secondo cui sarebbero i ricordi a tormentare l’essere umano.
Frammenti dal passato –
Reminiscence: la recensione del film
Nei suoi significati più metaforici
e nei suoi aspetti più estetici, il film della Joy è dunque
un’opera particolarmente apprezzabile. Tutto ciò, come anticipato,
è poi sostenuto da una classica storia noir, forse fin troppo
classica (tanto da ricordare in certi momenti il capolavoro del
1974 di Roman Polanski, Chinatown) per il
potenziale che le idee iniziali del film offrivano. La Joy è
certamente attenta nel costruire l’intrigo e nel disseminare indizi
lungo il percorso, riuscendo anche in un paio di occasioni a far
immaginare conclusioni poi rivelatesi errate. Eppure, si avverte la
presenza di numerose scene che poco aggiungono sia al racconto sia
all’arco dei personaggi.
La forza dell’intero film è dunque
frenata da una serie di scelte poco felici (tra cui spicca anche
una voice over onnipresente), che portano il film a concentrarsi su
alcuni aspetti meno interessanti di altri, tra cui l’indagine in
sé. Se è vero che a guidare Nick nella sua ricerca sono una serie
di ricordi mai chiariti, ribadendo dunque l’idea che siamo noi a
tormentare il nostro passato, allo stesso tempo lo svolgimento
sembra non sostenere le ambizioni di un film incentrato sulla
memoria. Il risultato è un finale sbrigativo, certamente
struggente, ma nettamente al di sotto delle aspettative.
Solo: A Star Wars Story è stato afflitto da numerosi
problemi di produzione, con i registi originali Phil
Lord e Chris Miller che alla fine sono
stati sostituiti da Ron Howard. Sebbene il film
sia stato accolto da recensioni per lo più positive, si è comunque
rivelato un enorme delusione al box office.
Nel film
Thandie Newton ha interpretato Val Beckett, scrivendo
la storia del franchise nei panni del primo personaggio femminile
nero in un ruolo da protagonista. Sfortunatamente, Val è stata
uccisa in tempi relativamente brevi, ma a quanto pare non era
questi i piani originali.
Parlando con
Inverse, Newton ha confermato che Val aveva un destino diverso
nella sceneggiatura che le era stata consegnata inizialmente, ma
che le cose sono cambiate a causa di una riduzione sostanziale del
budget di produzione. “Mi sono sentita delusa da Star
Wars per il fatto che il mio personaggio sia stato
ucciso”, ha spiegato l’attrice. “E, in realtà, nella
sceneggiatura originale, non doveva morire. È successo durante le
riprese. Era molto più facile farmi morire piuttosto che farmi
cadere nel vuoto dello spazio, in modo da potermi permettere di
tornare prima o poi.”
“In origine doveva andare così:
c’era l’esplosione, ma lei cadeva e nessuno sapeva dove fosse
finita”, ha aggiunto Newton. “Quindi, sarei potuta tornare
ad un certo punto. Quando siamo arrivati sul set e abbiamo iniziato
a girare, si sono resi conto, da quello che so, che quel set era
troppo complicato da ricreare, così mi hanno semplicemente fatta
esplodere, mettendo fine al mio personaggio.”
“All’epoca pensai che fosse
stato un grandissimo errore”, ha concluso l’attrice. “E
non per me o perché volessi tornare a tutti i costi. Ma perché mi
sembrava assurdo uccidere la prima donna nera ad avere un ruolo di
rilievo in un film di Star Wars. Ricordo che pensai: ‘Stiamo
scherzando?’. Inutile dire che la Lucasfilm ha commesso un grosso
sbaglio.”
Le info su Solo: A Star Wars Story
Solo: A Star Wars Story è un film del 2018
diretto da Ron
Howard con Alden
Ehrenreich, Woody
Harrelson, Emilia
Clarke, Donald
Glovere Thandie
Newton. Attraverso una serie di audaci bravate nel
profondo di un mondo criminale oscuro e pericoloso, Han Solo fa
amicizia con il suo futuro possente copilota Chewbacca e incontra
il famigerato giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio
che determinerà il futuro di uno degli eroi più improbabili della
saga di Star Wars.
La serie What If… ? ha ufficialmente introdotto ai fan
del MCU il personaggio
dell’Osservatore, doppiato nella versione originale da Jeffrey Wright. Essendo la prima volta che il
pubblico fa la conoscenza dell’essere cosmico, ci sono alcune cose
sul personaggio che probabilmente ignora. Ecco, quindi, 10 cose che
forse solo i fan dei fumetti conoscono su colui che ha il compito
di osservare gli eventi più importanti nella storia dei molteplici
universi.
1Può desiderare di tornare in
vita
Anche se Nick Fury ha ucciso l’Osservatore,
resta il fatto che nessun Osservatore può morire e restare davvero
morto. Gli Osservatori, infatti, hanno il potere di risorgere a
loro piacimento. Questo è ciò che ha fatto anche Uatu, che è
tornato quando Nick Fury, nei panni dell’Invisibile, ha raccolto
molte armi. A quel punto, Uatu ha capito che era ora di tornare e
privare Fury dei suoi poteri.
Gli
Osservatori usavano i raggi delta per estendere i limiti delle loro
forze vitali. Secondo Il manuale ufficiale del Marvel
Universe, gli Osservatori possono creare tutto ciò che
vogliono semplicemente desiderandolo. Possono morire scegliendo di
farlo e poi tornare in vita quando non vogliono più “essere
morti”.
Sulla scia del debutto delle prime
immagini di Mission: Impossible 7, la Paramount, sempre in
occasione del CinemaCon, ha anche mostrato i primi tredici minuti
di un altro attesissimo titolo con protagonista Tom Cruise, ossia Top
Gun: Maverick, il sequel della pellicola cult di Tony
Scott del 1986.
Insieme ai primi minuti del film, è
stato mostrato anche un nuovo trailer ufficiale, che probabilmente
debutterà online nelle prossime settimane. Per quanto riguarda
invece l’opening sequence, invece, è probabile che
bisognerà attendere soltanto l’uscita nel film nelle sale.
Tuttavia, grazie a
Deadline, ecco una descrizione di ciò che è stato mostrato ai
presenti durante la nota convention di Las Vegas.
“Pete “Maverick” Mitchell (Tom
Cruise) viene informato che il programma Top Gun verrà chiuso.
Decide, quindi, di sfidare l’Ammiraglio (Ed Harris), prendendo la
decisione di volare alla velocità Mach 10. Maverick pilota il jet
al tramonto, nel mezzo del deserto. Viene avvertito: “Sai cosa
succede se vai fino in fondo”. Ma non gli importa: “So cosa
succederà a tutti gli altri se non lo faccio”, dice.
L’aereo sfreccia proprio sulla
testa del personaggio di Harris, quasi distruggendo la guardiola al
suo fianco. L’Ammiraglio entra nella sala di controllo,
visibilmente nervoso. Nel frattempo, Maverick sta correndo verso la
velocità Mach 10, in cielo. “È l’uomo più veloce al mondo”, dice il
tecnico della cabina di controllo, mentre Maverick arriva a Mach 9.
L’intera stanza è in soggezione, mentre in sottofondo parte una
musica sinfonica paradisiaca di Lorne Balfe.
Poi, quando Maverick arriva a
9,8, sembra che il motore stia per esplodere, ma alla fine supera
Mach 10 e la sala di controllo impazzisce. A questo punto, Maverick
si spinge oltre 10.1, prima che i motori si spezzino e lo schermo
nella sala di controllo si oscuri. Sembra che l’aereo sia esploso a
mezz’aria. Maverick è sopravvissuto. Lo vediamo camminare nel mezzo
di una tavola calda, in aperta campagna. I proprietari del locale
rimangono scioccati dall’ingresso del pilota. ‘Dove sono?’, chiede.
‘Sulla Terra’, risponde un ragazzino al bancone della tavola
calda.”
Tutto quello che sappiamo su Top
Gun: Maverick
Dopo più di trent’anni di servizio
come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell
(Tom
Cruise) è nel posto che gli appartiene, spingendo
l’acceleratore nelle vesti di un coraggioso pilota collaudatore,
mentre ha schivato l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato
nel corpo. Quando si ritrova ad addestrare un distaccamento dei
diplomati di Top Gun per una missione specializzata che nessun
pilota vivente ha mai visto, Maverick incontra il tenente Bradley
Bradshaw (Miles
Teller), segnale di chiamata: “Rooster”, il figlio del
defunto amico di Maverick e ufficiale di intercettazione radar Ten.
Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte a un futuro incerto e
confrontandosi con i fantasmi del suo passato, Maverick viene
coinvolto in uno scontro con le sue paure più profonde, che culmina
in una missione che richiede il massimo sacrificio a coloro che
saranno scelti per volarci incontro.
Tom Cruise e Val
Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo
originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom
“Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Jennifer
Connelly, Jon
Hamme Miles
Teller. Il film arriverà al cinema il 2 luglio
2021.
Come suggerisce il titolo, Doctor
Strange in the Multiverse of Madness promette di
condurre lo spettatore in un folle viaggio attraverso la versione
del Multiverso del MCU. Ciò significa che, quasi sicuramente, ci
ritroveremo a conoscere le varianti di alcuni personaggi già noti,
nonostante ci sia anche la reale possibilità che nel film vengano
riportati in vita alcuni grandi nomi del passato per rendere
omaggio all’interno Universo Marvel.
Chiaramente, le teorie sui
personaggi che potrebbero apparire nel film si sprecano, ed è quasi
certo che non sapremo nulla di più specifico sulla trama fino alla
sua uscita nelle sale. Di recente,
The Direct ha riportato una nuova teoria a proposito del film
che è stata lanciata dallo scooper Daniel Richtman.
Rispondendo a un utente di Twitter
che ha elogiato la battaglia tra Doctor Strange e Thanos in
Avengers: Infinity War, Richtman ha dichiarato: “Nel
sequel di Doctor Strange, Wanda combatterà contro un personaggio
del Fox-Verse (non mi è permesso rivelare chi è). Potrebbe essere
un combattimento decisamente superiore.”
Di chi si tratta? Magneto?
Wolverine? Jean Gray? Un membro dei Fantastici Quattro? Le
possibilità sono praticamente infinite, ma se Doctor Strange e
Scarlet Witch si ritrovassero davvero a combattere contro un volto
noto dell’Universo Marvel di Fox, sarebbe di certo un momento che
riuscirebbe a evidenziare lo sconfinato potenziale di questo
Multiverso.
In molti si aspettano che
Doctor
Strange in the Multiverse of Madness servirà anche per
introdurre ufficialmente Deadpool nel MCU, ma per ora, nonostante
tutte le teorie, le speculazioni e le voci, l’unica cosa che
possiamo fare è soltanto attendere in attesa di eventuali conferme
o smentite. Secondo voi, con chi potrebbe battersi Scarlet
Witch?
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America
Chavez).
Doctor Strange in the Multiverse
of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.
Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo
anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe
apparire in un cameo anche Bruce
Campbell, attore feticcio di Sam
Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in
merito.
La Paramount Pictures ha presentato
le prime immagini di Mission
Impossible 7 in occasione del CinemaCon. Ai presenti
non è stato mostrato un vero e proprio trailer (per quello,
probabilmente, bisognerà attendere ancora), ma piuttosto una
featurette dal dietro le quinte contenente, appunto, le prime
immagini ufficiali dell’attesissimo ritorno di Ethan Hunt sul
grande schermo.
Numerose immagini e video della
realizzazione dello stunt sono emersi online negli ultimi mesi, a
testimonianza di quanto la scena promette di essere ad alto tasso
adrenalinico. Tuttavia, nella featurette Cruise specifica che
quella scena in particolare, all’interno del film, regalerà al
pubblico emozioni completamente nuove. “
È indubbiamente la scena più
rischiosa che abbia mai provato a fare. Ci stiamo lavorando da
anni. Desideravo farlo da quando ero piccolo”, spiega Cruise
nel video. “La sola cosa che mi spaventa di più di questo stunt
è pensare a quello che abbiamo già in serbo per Mission Impossible
8”, aggiunge il regista Christopher
McQuarrie.
Sfortunatamente, la featurette non
ha rivelato il titolo ufficiale del film, che presumibilmente verrà
svelato con il lancio del primo trailer, che potrebbe arrivare
entro la fine dell’anno o all’inizio del prossimo.
Le date di uscita di Mission
Impossible 7 e 8
Nei prossimi due capitoli della saga
di Mission Impossible, Tom
Cruise e Rebecca
Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e
Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea
Whigham(Kong: Skull Island),Hayley
Atwell(Captain America: Il primo
vendicatore),Pom
Klementieff(Guardiani della
Galassia) e Esai
Morales(Ozark). Christopher
McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro
debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e
il 4 novembre 2022
Hugh Jackman ha interpretato Wolverine ben
otto volte nella saga di X-Men, prima dell’uscita del film che ha
segnato la sua ultima apparizione nei panni dell’iconico mutante
Marvel, ossia Logan –
The Wolverine del 2017.
Nonostante il nome di Jackman sia
ormai sinonimo del ruolo che lo trasformato in una star a livello
mondiale, all’inizio il regista Bryan Singer aveva
pensato a Russell Crowe per la parte, che tuttavia
rifiutò, suggerendo lui stesso Jackman per il ruolo. Prima di
ingaggiare ufficialmente l’attore australiano, però, Singer provò
ad avere prima Viggo Mortensen e Dougray
Scott: alla fine, Jackman salì a bordo del primo
X-Men del 2000 quando le riprese erano ormai cominciate da
circa tre settimane.
Ora, in una nuova intervista con
Collider in occasione della promozione del film Frammenti dal passato – Reminiscence, a Hugh Jackman è stato chiesto quale dei
suoi film avesse subito il maggior numero di rimaneggiamenti in
sala di montaggio. Senza alcuna esitazione, Jackman ha risposto
proprio il primo
X-Men, spiegando che per quel film sono state girate molte
più scene di quante ne siano poi effettivamente finite nella
versione cinematografica.
“Circa una settimana prima che
il film uscisse, credo che fosse più lungo di circa 47
minuti”, ha spiegato l’attore. “Forse esagero e forse non
era una settimana… ma di certo c’erano molte più scene. Ricordo che
guardando il girato, chiesi: ‘Cos’è successo a quella scena e a
quel personaggio?’. Se non ricordo male, il primo X-Men dura circa
100 minuti. Ma era molto più lungo in origine. È stata una grande
sorpresa per me.”
Il futuro di Wolverine al cinema,
oltre Hugh Jackman
Dopo l’uscita di Logan –
The Wolverine del 2017, Hugh
Jackman ha ufficialmente detto addio al
personaggio. Al momento non sappiamo ancora chi raccoglierà
l’eredità dell’attore australiano sul grande schermo, dal momento
che il mutante con gli artigli di adamantio debutterà prossimamente
nel MCU. Chiunque si
ritroverà ad interpretare il personaggio di Wolverine
avrà ovviamente l’arduo compito di doversi confrontare con un
ritratto che ancora oggi è uno dei più popolari e dei più amati per
quanto riguarda i film di supereroi.
Di recente la Warner Bros. ha
finalmente annunciato il titolo ufficiale di Matrix
4, che sarà The Matrix: Resurrections. Tra le più grandi
novità legate al nuovo attesissimo capitolo della celebre saga
fantascientifica, non si può non citare l’assenza di Lilly
Wachowski alla regia, che insieme alla sorella aveva
diretto tutti i precedenti capitoli del franchise.
Ora, in una recente intervista con
Entertainment Weekly, è stata proprio Lilly a spiegare
finalmente i motivi per cui ha deciso di “chiudere” con la saga.
Wachowski, che è una donna transgender, ha spiegato che parte della
sua decisione di non tornare è stata influenzata in parte da
motivazioni personali e in parte dai numerosi impegni lavorativi
che l’hanno coinvolta negli ultimi anni, in riferimento non solo
alle lavorazioni di Cloud Atlas e Jupiter
Ascending, ma anche a quella della serie
Sense8.
“Avevo appena completato il mio
percorso di transizione ed ero completamente esausto perché avevamo
realizzato Cloud Atlas, Jupiter Ascending e la prima stagione di
Sense 8 praticamente uno dopo l’altro”, ha spiegato Lilly.
“Lavoravamo alla post-produzione di un progetto e
parallelamente lavoravamo a quello successivo. Parliamo di oltre
100 giorni di riprese per ogni singolo progetto… e a questo si è
aggiunto il mio coming out. Ero esausta. Il mio attorno a me stava
crollando, proprio perché stavo uscendo dal mio guscio. Avevo
bisogno di allontanarmi dall’industria e di riconnettermi con me
stessa in quanto artista. Così ho deciso di tornare a scuola, di
ricominciare a dipingere e altre cose del genere.”
Lilly ha poi aggiunto che il suo
obiettivo era quello di focalizzarsi su nuovi sforzi creativi,
piuttosto che andare a scoperchiare un qualcosa che conosceva già
molto bene. “Lana aveva avuto un’idea per un altro film di
Matrix”, ha spiegato. “Ne abbiamo parlato durante la morte
dei nostri genitori. Se ne sono andati a cinque settimane di
distanza l’uno dall’altro. C’era qualcosa nell’idea di tornare
indietro e di essere di nuovo parte di qualcosa che avevo già fatto
che, per me, non era piacevole. Stavo attraversando troppi
cambiamenti e non volevo tornare su sentieri che avevo già percorso
in passato. Volevo fare esattamente il contrario. Volevo lavorare a
qualcosa di nuovo.”
Matrix
4 vedrà nel cast il ritorno
di Keanu
Reeves, Carrie-Ann
Moss e Jada
Pinkett-Smith al fianco delle new
entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil
Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica
Henwick, Toby
Onwumere e Christina Ricci.
L’uscita nelle sale è fissata per il 22 dicembre 2021. Il nuovo
capitolo del franchise sarà diretto da Lana
Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a
sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.
Wonder
Woman 1984 è stato uno dei tanti blockbuster di
Hollywood ad essere posticipati a causa della pandemia di Covid-19.
Inizialmente previsto per il 5 giugno 2020, il cinecomic DC è stato
posticipato due volte: prima al 14 agosto e poi al 2 ottobre, prima
che la Warner Bros. ufficializzasse l’uscita congiunta, nelle sale
e su HBO Max, a Natale.
Quando il film è uscito, molti
cinema americani e nel resto nel mondo erano ancora chiusi, quindi
i 16,7 milioni di dollari che riuscì a conquistare durante il
weekend d’apertura furono un risultato comunque impressionante
considerata la situazione, anche se nettamente inferiore ai 103
milioni di dollari raggiunti dal primo film. Naturalmente, la
decisione di far uscire il film in contemporanea nelle sale e in
streaming ha dato vita a tutta una serie di accese discussioni che
conosciamo molto bene.
Ora, durante un’intervista con
Deadline in occasione del CinemaCon, la regista Patty Jenkins ha affrontato nuovamente la
questione dell’uscita “ibrida” di Wonder
Woman 1984, rivelando che la decisione della Warner
Bros. di fare uscire il film anche in esclusiva streaming, in
realtà, le ha spezzato il cuore.
Pur riconoscendo che quella
decisione è stata la migliore, considerata la situazione
dell’epoca, la regista riconosce che è stata comunque dannosa per
il film in termini di risonanza e di incassi. Ancora una volta,
Jenkins ha ribadito che i suoi film vengono concepiti per essere
visti sul grande schermo.
“È stata la scelta migliore tra
tutte le scelte sbagliate che si stavano prendendo in quel momento…
ma è stata un’esperienza straziante e dannosa per il film”, ha
dichiarato la regista. “Non credo che vederlo in streaming sia
la stessa cosa, assolutamente. Non sono una fan delle uscite in
simultanea e spero che non mi ricapiti più.”
Il futuro di Wonder Woman al
cinema
Wonder
Woman 1984 è arrivato in Italia direttamente in
esclusiva digitale lo scorso 12 febbraio. Nel sequel, oltre
a Gal
Gadot, hanno recitato anche Chris
Pine, Kristen
WiigePedro
Pascal. Subito dopo l’uscita del film in USA (avvenuta
a dicembre 2020, in contemporanea al cinema e su HBO Max), è stato
confermato ufficialmente Wonder
Woman 3, che vedrà ancora una volta il ritorno
di Patty
Jenkins dietro la macchina da presa e quello di
Gadot nei panni di Diana Prince.
Il network americano
ABC dopo il teaser trailer “Blackout” ha diffuso
il nuovo promo “Chaos Sets In” di 9-1-1 5,
l’attesa
quinta stagione di 9-1-1.
La stagione 5 si apre con un grave disastro di blackout quando
torna questo autunno su FOX
9-1-1 5
9-1-1 5 è la
quinta stagione della serie 9-1-1
creata da Ryan Murphy e Tim Minear per
il network americano FOX. Dai creatori Ryan Murphy e Brad
Falchuk (il franchise di “American Horror Story”, “Nip /
Tuck”), il nuovo dramma procedurale 9-1-1 esplora
le esperienze ad alta pressione di agenti di polizia, paramedici e
vigili del fuoco che sono spinti nel più situazioni spaventose,
scioccanti e strazianti. Questi soccorritori devono cercare di
bilanciare il salvataggio di coloro che sono più vulnerabili nel
risolvere i problemi della propria vita.
In 9-1-1
5 protagonisti sono Athena Carter Nash,
(stagione 1-in corso), interpretata da Angela
Bassett, Robert “Bobby”
Nash (stagione 1-in corso), interpretato
da Peter Krause, Evan “Buck”
Buckley (stagione 1-in corso), interpretato
da Oliver Stark, Henrietta “Hen”
Wilson (stagione 1-in corso), interpretata
da Aisha Hinds, Howard
“Howie”/”Chimney” Han (stagione 1-in corso), interpretato
da Kenneth Choi, Michael
Grant (stagione 1-in corso), interpretato
da Rockmond Dunbar, Abigail “Abby”
Clark (stagione 1, guest star stagione 3), interpretata
da Connie Britton, Madeline “Maddie”
Buckley Kendall (stagione 2-in corso), interpretata
da Jennifer
Love Hewitt, Edmundo “Eddie”
Diaz (stagione 2-in corso), interpretato da Ryan
Guzman, May Grant (ricorrente
stagione 1, stagioni 2-in corso), interpretata
da Corinne Massiah, Harry
Grant (ricorrente stagione 1, stagioni 2-in corso),
interpretato da Marcanthonee Jon Reis.
“Big Sky” riserva sorprese per la
seconda stagione
In vero stile “Big Sky”, la nuova
serie n. 1 dello scorso autunno è tornata alle conferenze stampa
virtuali TCA estive della ABC con una sorpresa quando il beniamino
dei fan John Carroll Lynch si è unito al panel per annunciare che
sarebbe tornato per la seconda stagione. I dettagli sul suo ritorno
sono nascosti, ma nel cast Katheryn Winnick, Kylie Bunbury, i nuovi
regolari della serie Janina Gavankar (“Sleepy Hollow”, “The
Mysteries of Laura”) e Logan Marshall-Green (“How It Ends”,
“Spiderman: Homecoming “), e lo showrunner Elwood Reid era lì per
anticipare molto di ciò che accadrà quando il dramma deliziosamente
oscuro tornerà. La seconda stagione di “Big Sky” debutterà giovedì
30 settembre su ABC.
Maggiori informazioni sulla
seconda stagione di “Big Sky”:
Quando i detective privati Cassie
Dewell e Jenny Hoyt si riuniscono per indagare su un incidente
d’auto fuori Helena, nel Montana, scoprono presto che il caso
potrebbe non essere così semplice come sembra. Mentre svelano il
mistero dell’incidente, i loro mondi si scontreranno con una banda
di adolescenti ignari, un volto civettuolo del passato di Jenny e
un feroce outsider deciso a trovare risposte. Basato sulla serie di
libri di CJ Box e interpretato da Kylie Bunbury e Katheryn Winnick,
“Big Sky” va in onda il GIOVEDI (10:01-11:00 EDT) su ABC.
Big Sky 2
Big Sky 2 è la
seconda stagione della serie tv Big
Sky creata da David E. Kelley
per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner
della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, “Big
Sky” è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew
Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth
Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th
Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC
Signature e Touchstone Television. Big Sky in
streaming è disponibile su Star, il nuovo
canale per adulti di Disney+.
La serie racconta
degli investigatori privati Cassie Dewell e Cody Hoyt
uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny
Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un
camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono
che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono
correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra
donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti
Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt,
Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell,
Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman,
Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane,
Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan,
Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan,
Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy,
Valerie Mahaffey come Helen Pergman con
John Carroll Lynch come Rick Legarski e
Ryan Phillippe come Cody Hoyt.
Negli anni Novanta Jim
Carrey era l’attore più popolare del mondo, nonché il
primo a ricevere compensi per i suoi film campioni di incassi.
Titoli come The Mask, Scemo & più
scemo e Bugiardo bugiardo lo hanno
consacrato come una delle icone della commedia statunitense. Prima
di questi, a dare inizio alla sua notorietà è stato il film del
1994 Ace Ventura – L’acchiappanimali, diretto
da Tom Shadyac (regista che avrebbe poi
lavorato con Carrey anche per Una settimana da Dio).
Affermatosi come un grandissimo successo, questo ha poi avuto nel
1995 un sequel intitolato Ace Ventura – Missione
Africa.
A dirigere il film vi è stavolta
Steve Oedekerk, qui al suo debutto come regista.
Inizialmente, però, era stato Spike Jonze (celebre
per i film Essere John Malkovich ed
Her) a dichiararsi
particolarmente interessato al lungometraggio, ma Carrey lo scartò
poiché all’epoca Jonze non aveva ancora diretto nessun film. In
seguito, l’attore ammise di essersi pentito di tale decisione.
Anche questo seguito, tuttavia, si configura poi come una delirante
commedia che scena dopo scena dà vita ad una serie sempre più
imprevedibile di risvolti e assurdità. Per Carrey, inoltre, il
personaggio è da considerarsi come lo 007 dei detective per
animali.
Anche in questo caso il film non fu
particolarmente apprezzato dalla critica, ma si rivelò un successo
di pubblico ancor maggiore del primo film. A fronte di un budget di
30 milioni, Ace Ventura – Missione Africa ne guadagnò
infatti oltre 212 in tutto il mondo. Per i fan di Carrey e delle
sue commedie, è semplicemente un titolo imprescindibile. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Ace Ventura – Missione Africa: la trama del film
Protagonista del film è Ace
Ventura, un bizzarro investigatore privato incredibilmente
abile nel suo mestiere. Egli è specializzato nel ritrovamento di
animali domestici o in cattività, rapiti o smarriti che sia. I suoi
metodi poco ortodossi generano non poche perplessità in quanti lo
vedono all’opera, ma la risoluzione del caso è sempre garantita.
Questa volta, egli viene ingaggiato da Fulton
Greenwall, agente del consolato della Nibia, per risolvere
un complesso caso in Africa. Giunto nel Paese, egli viene ricevuto
dal console Vincent Cadby, il quale gli chiede di
ritrovare il rarissimo pipistrello bianco, scomparso in modo
misterioso.
La scomparsa dell’animale, ritenuto
sacro dalla tribù dei pacifici Kakati, ha gettato quest’ultima nel
panico. Le imminenti nozze della loro principessa con un guerriero
membro dei Wachootoo non possono svolgersi senza la presenza del
pipistrello bianco, e il mancato matrimonio rischia di far
scoppiare una feroce guerra tra i due popoli. Prima che ciò
avvenga, Ace deve dunque ritrovare l’animale e scoprire chi lo
abbia rapito e perché. Naturalmente, una serie di imprevedibili
eventi daranno vita a complicazioni a dir poco comiche e il celebre
detective dovrà dimostrare ora più che mai tutto il suo valore.
Ace Ventura – Missione Africa: il cast del film
Come anticipato, Jim Carrey riprende qui
il ruolo di Ace Ventura. In realtà, egli non era affatto entusiasta
di interpretare nuovamente il personaggio. In particolare, egli non
apprezzava il fatto che il personaggio avesse la fobia dei
pipistrelli, considerandola una trovata sciocca, e temeva anche che
la rappresentazione delle popolazioni indigene potesse offendere
qualcuno. Egli è però stato costretto ad accettare per via di
obblighi contrattuali, non prima di aver però ottenuto un compenso
di 15 milioni di dollari. Terminate le riprese, Carrey ha poi
affermato che non avrebbe più interpretato il personaggio,
rifiutando più volte le richieste dei produttori di dar vita ad un
terzo film.
Accanto a Carrey, nei panni di
Fulton Greenwall, vi è l’attore Ian McNeice. Qui
al suo debutto nel cinema statunitense, egli è poi divenuto celebre
grazie alle serie Doc Martin e Doctor Who, dove
interpreta Winston Churchill. Simon Callow, noto
attore teatrale inglese, ricopre il ruolo del console Vincent
Cadby. L’attrice Sophie Okonedo, candidata
all’Oscar per il film Hotel Rwanda, è invece qui al suo
primo ruolo cinematografico nei panni della principessa della tribù
Kakati. Sono poi presenti gli attori Tommy
Davidson nel ruolo del guerriero Watchootoo e Bob
Gunton in quello di Burton Quinn. L’attore Adewale
Akinnuoye-Agbaje, noto per aver interpretato Killer Croc in
Suicide
Squad, è Hitu.
Ace Ventura – Missione Africa: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Ace Ventura – Missione
Africa è infatti disponibile nei cataloghi di
Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 26
agosto alle ore 23:15 sul canale
Paramount Channel.
Amazon Prime Video ha annunciato oggi la data di
uscita di Maradona: Sogno Benedetto. La serie
biografica che segue i trionfi e le sfide del leggendario
calciatore uscirà il 29 ottobre 2021 in esclusiva su Amazon
Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.
Maradona: Sogno
Benedetto è interpretata da Nazareno Casero (Historia
de un Clan), Juan Palomino (Magnifica 70) e Nicolas
Goldschmidt (Supermax), che interpreteranno Diego Armando
Maradona nelle varie fasi della sua vita e della sua prolifica
carriera. Dalle umili origini nella cittadina di Fiorito, in
Argentina, suo paese natio, fino alla rivoluzionaria carriera al
Barcellona e poi al Napoli, la serie narrerà il suo ruolo chiave
nel portare la sua nazionale a vincere la Coppa del Mondo in
Messico nell’86. Nella serie sono presenti anche Julieta Cardinali
(En Terapia, Valentin), Laura Esquivel (Patito
Feo), Mercedes Morán (I diari della motocicletta, El
Reino), Pepe Monje (Amor en Custodia), Peter Lanzani
(El Clan, El Reino).
La serie biografica prodotta dalla
BTF Media, in coproduzione con Dhana Media e Latin We, è stata
girata in Argentina, Spagna, Italia, Uruguay e Messico, ed è
composta da 10 episodi di un’ora che raccontano i momenti chiave
della vita e della carriera del leggendario calciatore.
Alejandro Aimetta è showrunner della
serie e regista degli episodi girati in Argentina, Messico e
Uruguay, e ne ha scritto la sceneggiatura con Guillermo Salmerón
(El Marginal) e Silvina Olschansky (El Marginal).
Roger Gual ed Edoardo De Angelis hanno diretto rispettivamente gli
episodi ambientati in Spagna e Italia. Gli executive producer sono
Francisco Cordero, Liliana Moyano, Mari Urdaneta, Ricardo Coeto e
Luis Balaguer.
Valmyn in collaborazione con Wanted
Cinema è lieta di rilasciare il trailer italiano di
JODOROWSKY’S DUNEdi Frank Pravich,
l’affascinante documentario in arrivo nei cinema dal 6
settembre che esplora la genesi di una delle più grandi epopee
del cinema mai esistita: l’adattamento del regista di culto
Alejandro Jodorowsky del romanzo di fantascienza Dune di
Frank Herbert, un film epico, la prima versione in assoluto su
grande schermo del romanzo che avrebbe segnato un punto di svolta
per il mondo cinematografico, ma che purtroppo non vide mai la luce
e restò incompiuto.
JODOROWSKY’S DUNE documenta
le peripezie e i retroscena di questo ambizioso progetto
cinematografico fantascientifico tramite il racconto e i ricordi
dello stesso Jodorowsky e l’animazione dei disegni preparatori
originali del film realizzati da un gruppo artistico d’élite tra
cui l’artista di fumetti francese Jean “Moebius” Giraud che ha
illustrato gli storyboard, lo sceneggiatore Dan O’Bannon (Dark
Star, Alien), l’artista HR Giger (Alien) e
l’illustratore tascabile di fantascienza Chris Foss.
Anche se il progetto non vedrà mai
la piena realizzazione, il film resterà un vivido sogno
nell’immaginazione dei suoi creatori e sarà di ispirazione per
molti altri registi, ultimo in ordine di arrivo il regista candese
Denis Villeneuve con la sua versione dell’omonimo film che verrà
presentata fuori concorso alla 78a Mostra del Cinema di
Venezia.
JODOROWSKY’S DUNE celebra il
trionfo dell’arte e dell’immaginazione e dei sogni creativi di
Jodorowsky. JODOROWSKY’S DUNE di Frank Pravich
arriverà nei cinema italiani dal 6 settembre distribuito da
Valmyn in collaborazione con Wanted Cinema.
Jodorowsky’s Dune, la trama
Nel 1975, dopo il successo di El
Topo e La montagna sacra, Alejandro Jodorowsky era il
cineasta intellettuale più ricercato del mondo, aveva carta bianca
e quello che voleva era realizzare il film più importante della
storia del cinema, traendo spunto dai romanzi della saga di
Dune di Frank Herbert. Il suo Dune doveva essere un
film rivoluzionario in grado di cambiare la mentalità delle giovani
generazioni fornendo nuovi modelli di riferimento. Per fare questo
il regista aveva coinvolto un team incredibile che comprendeva i
designer H.R. Giger, Moebius e Chris Foss, oltre all’esperto di
effetti speciali Dan O’Bannon, le musiche dei Pink Floyd e attori
come David Carradine, Mick Jagger, Salvador Dalì e Orson
Welles.
Il sequel del film del 2019 Downton
Abbey. Il primo film seguiva una visita, alla famiglia Crawley e
allo staff di Downton, da parte del re e della regina
d’Inghilterra. Non è chiaro se un altro illustre personaggio
visiterà la tenuta, o se sarà un altro lo spirito di questo secondo
film.
“Dopo un anno molto impegnativo
con così tanti di noi separati dalla famiglia e dagli amici, è un
enorme conforto pensare che ci aspettano tempi migliori e che il
prossimo Natale ci ritroveremo con i tanto amati personaggi di
Downton Abbey”, ha detto il produttore Neame.
Anche il presidente di Focus
Features Peter Kujawski si è concentrato sui
piaceri ristoratori di un ritorno a Downton: “Non c’è
posto come casa per le vacanze e non possiamo immaginare un regalo
migliore che riunirsi con Julian, Gareth e l’intera famiglia
Downton nel 2021 per riportare a casa i Crawley per i loro
fan”.
Il nuovo lungometraggio targato
20th Century Studios
The King’s Man – Le
Originiarriverà il 29 dicembre
nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia.
Il film, diretto da Matthew Vaughn, rivela le origini della prima
agenzia di intelligence indipendente.
Quando i peggiori tiranni e menti
criminali della storia si riuniscono per organizzare una guerra per
spazzare via milioni di vite, un uomo dovrà correre contro il tempo
per fermarli.
Il film è prodotto da Matthew
Vaughn, David Reid e Adam Bohling, mentre Mark Millar, Dave
Gibbons, Stephen Marks, Claudia Vaughn e Ralph Fiennes sono i
produttori esecutivi. The
King’s Man – Le
Originiè basato
sul fumetto “The Secret Service” di Mark Millar e Dave Gibbons, il
soggetto è di Matthew Vaughn e la sceneggiatura è firmata dallo
stesso Vaughn & Karl Gajdusek.
Dopo il primo suggestivo poster,
Leone Group ha diffuso il trailer di Spencer, il
nuovo film diretto da Pablo Larraìn che racconta
la storia di Diana Spencer, principessa del Galles, interpretata da
Kristen Stewart.
Come Jackie e
Ema, i precedenti film di Larraìn, anche Spencer sarà presentato alla Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 78.
Spencer
sarà ambientato nell’arco di un fine settimana, e racconterà il
momento in cui Lady D. decise che il suo
matrimonio con il principe Carlo era finito e sarà sicuramente
destinato a far discutere, come accade ogni volta che il cinema
racconta la storia della “principessa triste”. In merito al film,
Larraìn ha dichiarato:
“Siamo tutti
cresciuti, almeno la mia generazione, sapendo cosa fosse una fiaba.
In genere, il principe arriva e trova la principessa, la invita a
diventare la sua moglie e poi lei diventa regina. Questa è una
fiaba. Quando qualcuno però decide di non essere regina, e dice che
preferisce andarsene ed essere se stessa, prende una decisione
molto importante, e la fiaba si capovolge. Sono sempre rimasto
impressionato da decisioni così, pensando anche a quanto deve
essere difficile. Questo è il cuore del film. Come e
perché decidi di farlo? È una storia universale che può toccare
milioni e milioni di persone, e noi vogliamo fare questo. Vogliamo
fare un film che possa andare a fondo, connettersi con il pubblico
di tutto il mondo che prova interesse verso una vita tanto
affascinante.”
Spencer – quello che sappiamo sul film di Pablo Larraìn
Pablo Larraìn ha
presentato nel
2019 al Festival di Venezia il suo ultimo film, Ema, con una straordinaria protagonista
femminile (interpretata da Mariana DI Girolamo) e sempre a Venezia,
due anni prima, aveva portato Jackie, in cui raccontava un pezzo della vita
di Jackie Kennedy/Natalie
Portman.
Kristen Stewart è invece reduce dal flop di
Charlie’s Angels, diretto da Elizabeth Banks e finito direttamente in VOD
qui in Italia. Insieme a Stewart, nel cast di Spencer sono stati
confermati Timothy Spall (Mr.
Turner), Sally Hawkins (The Shape of
Water) e Sean Harris (Mission: Impossible –
Fallout).
Il 28 agosto arriva su
Sky Documentaries il docu-film, Steve McQueen – Il film
perduto che ricostruisce il progetto di “Day of the Champion”,
che non ha mai visto la luce. Nel 1965, il tentativo di Steve
McQueen di fare l’ultimo film di F1 è stato abbandonato a metà
durante le riprese: questo docufilm cerca di rimetterne insieme i
pezzi.
Steve McQueen – Il film
perduto, un film Sky Original
disponibile su Sky Documentaries (canali 122 e 402)
sabato 28 agosto alle 21.15 e anche on demand e in streaming
su NOW, ricostruisce il dietro le quinte del film.
Steve McQueen – Il film perduto è disponibile
suNOWe anche on demand su Sky.Iscriviti a soli
3 europer il primo mese e guarda
il film e molto altro.
Steve McQueen – Il film perduto, il film
Anche se è morto 40 anni fa, Steve
McQueen rimane ancora oggi un’icona di Hollywood. La serie di
successi al botteghino di McQueen è stata breve ma impressionante –
“The Great Escape”, “Bullitt”, “Papillon” – ma aveva un progetto in
casa che lo ispirava molto.
Il film si intitola “Day Of The
Champion”, ed è stato girato in Europa tra il 1965 e il 1966.
Nessun materiale proveniente dalle sue riprese si pensava fosse
sopravvissuto. Fino a pochi mesi fa, quando furono scoperte delle
bobine di pellicola a colori 35mm. Questi filmati sono solo una
parte di questa storia. Il racconto accende una battaglia tra due
grandi studios hollywoodiani, entrambi pronti a fare lo stesso film
allo stesso tempo. Il soggetto? Il pericolo e il fascino delle
corse automobilistiche di Formula 1. Ma ci sarebbe un solo
vincitore.
Accanto al film a colori salvato ci
sono centinaia di fotografie on-set, molte delle quali catturano
immagini candide e inedite di McQueen stesso.
Il documentario è narrato nella
versione originale, dal leggendario presentatore di talk show
americano e comico David Letterman. “The King Of Late Night”
è un fan di Steve McQueen e porta a questa storia una prospettiva
personale. Altre voci che aiutano a portare questa favola della
vecchia Hollywood a nuova vita: sono il tre volte campione del
mondo di F1 Sir Jackie Stewart e i membri della troupe da
“Day Of The Champion” che sono stati chiamati a svelare i segreti
delle campagne di Hollywood tra i due film concorrenti.
Anche gli esperti cinematografici
James King e la Christina Newland del Guardian offrono prospettive
informate, mentre il biografo britannico di McQueen, Richard
Sydenham, rivela degli aneddoti inediti circa l’icona di Hollywood,
che danno vita a questa storia straordinaria.
Lucky Red annuncia l’uscita al
cinema di Supernova. Il film, diretto da Harry Macqueen e
magistralmente interpretato da Colin Firth e Stanley Tucci, è stato presentato alla scorsa
Festa del Cinema di Roma dove ha conquistato pubblico e critica, un
road movie emozionante attraverso l’Inghilterra e l’anima di due
persone che si amano. Diretto da Harry Macqueen con Colin Firth e
Stanley Tucci, è un film sulla forza dell’amore che riesce a
superare le avversità.
La trama
Sam e Tusker, partner da 20 anni,
viaggiano attraverso l’Inghilterra a bordo del loro vecchio camper
per far visita agli amici, rivedere i famigliari e ritrovare i
luoghi del loro passato. Da quando due anni prima a Tusker è stato
diagnosticato l’insorgere di una malattia, il tempo insieme è
sempre più prezioso.
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER
SUL TERZO EPISODIO DELLA SERIE WHAT IF… ?
“E se… Il mondo avesse perso i
suoi eroi più potenti?”, il terzo episodio della serie
What
If…? disponibile da ieri su Disney+, sovverte
l’intero MCU che abbiamo
conosciuto fino ad oggi. Ecco tutti gli Easter Eggs presenti nel
bellissimo episodio.
1I doppiatori
La
serie What If… ? ha già riunito diverse star del MCU come
Hayley Atwell, Sebastian Stan e Michael Rooker, oltre ad aver
omaggiato la memoria di Chadwick Boseman.
Tuttavia, il terzo episodio presenta il più
grande numero di comeback fino ad oggi, con Samuel L. Jackson,
Clark Gregg, Jeremy Renner, Mark Ruffalo, Tom Hiddleston e Michael
Douglas che hanno prestato le loro voci per doppiare i
corrispettivi personaggi. Anche Frank Grillo è tornato per doppiare
Crossbones, così come Jaime Alexander per Lady Sif.
Nel primo trailer di
Spider-Man: No Way Home, abbiamo visto il personaggio
di Wong partire per luoghi sconosciuti, cosa che ha spinto molti
fan a chiedersi se gli eventi del film si svolgessero
contemporaneamente a quelli di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, in
cui sappiamo già che Wong farà un’apparizione.
Tuttavia, molti fan si sono chiesti
dove era Doctor Strange quando il suo fedele braccio destro era
impegnato a combattere contro Abominio. Parlando con
Bro Bible, il regista Destin Daniel Cretton ha
anticipato che c’è una ragione valida dietro l’assenza dello
Stregone Supremo nel suo film. “Risponderò dicendo che non sei
l’unico ad avermi fatto questa domanda. Ovviamente, ci sono ragioni
chiare per cui Doctor Strange non c’è.”
“Mi sarebbe piaciuto inserire
Doctor Strange nel nostro film”, ha aggiunto il regista.
“Ma ci sono delle ragioni ben specifiche per cui i personaggi
che vedrete appaiono molto brevemente, così come ci sono delle
ragioni chiare se altri, invece, non appariranno. Fa tutto parte di
quelle grandi conversazioni tra Kevin Feige, i produttori e i
registi che ora stanno lavorando su altre cose.”
Sembra chiaro, dunque, che la
ragione dell’assenza di Strange in Shang-Chi sia dovuta esclusivamente al fatto che ora è
impegnato a “seguire” Peter Parker, ma è probabile che ne sapremo
di più quando Spider-Man:
No Way Home uscirà nelle sale.
Vi ricordiamo che nei panni del
protagonista ci sarà l’attore canadese Simu
Liu, visto di recente nella commedia di
Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast,
figureranno anche Tony Leung nei panni
del Mandarino, e Awkwafina,
che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è
vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci
sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto
i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo
superpotere è l’ipnosi.
Con l’avvicinarsi dell’autunno, c’è
ovviamente molta preoccupazione per quanto riguarda la situazione
Covid e il possibile aumento di contagi dovuti alla variante Delta.
È una situazione in continuo divenire, che ovviamente non si può
prevedere, ma è normale che siano in molti a temere per nuovo
stravolgimento dei calendari delle uscite cinematografiche e, nella
peggiore delle ipotesi, per una nuova chiusura delle sale.
Di recente, Sony Pictures ha
posticipato l’uscita di Venom: La
furia di Carnage dal 24 settembre al 15 ottobre,
nella speranza che quelle poche settimane possano fare la
differenza al botteghino (dal momento che, nonostante i vaccini,
sembra che il pubblico non sia ancora a suo agio nel tornare al
cinema). Dopotutto, proprio di recente lo studio ha deciso di
annullare l’uscita di Hotel
Transylvania: Uno scambio mostruoso, che arriverà in
esclusiva direttamente su Amazon Prime Video.
Il primo Venom ha
incassato oltre 850 milioni di dollari al box office globale,
quindi non c’è da meravigliarsi se la Sony stia cercando in tutti i
modi di ottenere, grazie al sequel, un risultato simile, nonostante
il momento particolare che tutti stiamo vivendo. A tal proposito,
di recente si è diffusa la voce che lo studio avrebbe deciso di
posticipare Venom 2 a
gennaio del prossimo anno, andando ad occupare lo slot inizialmente
pensato per Morbius
(già a sua volta posticipato più e più volte).
Adesso, però, è
Variety a confermare che si tratta di una notizia infondata. In
un nuovo articolo dedicato al record infranto dalle visualizzazioni
del teaser trailer di Spider-Man: No Way Home, infatti, si
legge: “Di recente, Sony ha posticipato l’uscita di Venom: La
furia di Carnage da settembre a ottobre. Un insider dello studio
afferma che le voci sul rinvio al 2022, circolate nelle ultime ore,
sono assolutamente false.”
Quello che sappiamo su Venom: La
furia di Carnage
Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel
ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi.
In Venom: La
furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il
simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più
celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody
Harrelson.
Nel cast del sequel
anche Michelle
Williams(Fosse/Verdon) nei panni
di Anne Weying, Naomie
Harris(No Time to Die) nei panni
di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham.
Il film uscirà in autunno al cinema.