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Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, svelati alcuni personaggi nei poster

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Dopo il trailer e i poster, Amazon Prime Video diffonde i nomi dei personaggi de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere che compaiono proprio nei poster. Eccoli di seguito!

 

Robert Aramayo è Elrond

Owain Arthur è Principe Durin IV

Charlie Vickers è Halbrand

Morfydd Clark è Galadriel
Nazanin Boniadi è Bronwyn
Sophia Nomvete è la Principessa Disa

Benjamin Walker è Gil-galad
Daniel Weyman è Lo Straniero
Markella Kavenagh è Elanor ‘Nori’ Brandyfoot

Ismael Cruz Córdova è Arondir

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

Guarda chi si vede, recensione del film con Angelo Orlando

Guarda chi si vede, recensione del film con Angelo Orlando

Arriva al cinema Guarda chi si vede, il nuovo film di Riccardo Camilli. Il regista lavora da anni sia come montatore, che come direttore di corto e lungometraggi, ma è approdato alle sale solo col suo precedente lavoro, Peggio per me, distinguendosi per una commedia intelligente, dai giusti tempi comici, mai sguaiata, che anzi affronta con delicatezza temi anche profondi, e con un fondo di malinconia.

Nel precedente film, Camilli aveva raccontato un uomo a confronto con un sé bambino, che lo spronava a riprendersi la vita, a tornare capace di sognare, reinventarsi e cambiare, riflettendo su una generazione, la propria, forse poco coraggiosa. Qui, invece, il regista si rapporta all’idea della perdita, del lutto provocato non da una tragica fatalità, o almeno non solo, ma bensì da un’assenza delle istituzioni, da uno Stato che non si prende cura delle proprie infrastrutture, come dei cittadini che le utilizzano, lasciando tutto al caso, ovvero a un deterioramento inevitabile. Già selezionato in diversi festival in giro per l’Italia – Festival della Commedia, Film and Music Ischia Global Fest, Festival del Cinema di Castel Volturno, solo per citarne alcuni – il film arriva ora a un pubblico più vasto.

Guarda chi si vede – la trama

Claudia, Gioia Vicari, fa la commessa in un negozio ed ha una figlia diciottenne, Nina, Alessia De Mattia. Entrambe convivono da tre anni con l’angoscia della perdita di Marco, Riccardo Camilli, quarantenne con la passione per la musica rock e un negozio di dischi, marito di Claudia e padre di Nina, morto nel crollo di un ponte vicino ad Ancona, mentre andava a una fiera a vendere i suoi amati vinili. Oltre alla mancanza, a rendere difficile voltare pagina, c’è il senso di colpa. Così Claudia e Nina si tengono lontane dalle relazioni, ma anche chi sta loro intorno sembra avere più di un problema in questo senso.

Katia, Tania Angelosanto, sorella di Claudia, sceglie da anni gli uomini sbagliati, come Fabrizio, Claudio Camilli. Martina, Claudia Salvatore, inseparabile amica di Claudia, ha molti dubbi sulla sua attuale relazione. Tutti, però, incoraggiano Claudia a ricominciare a vivere. Lei invece, vorrebbe tanto poter rivedere Marco e parlargli. Così tanto, che una sera Marco le appare, come un fantasma, ma in carne ed ossa. Da allora, inizia a farle compagnia nei momenti più disparati, visto, ovviamente, solo da lei. Quando la donna viene contattata da una giornalista tv che vuole solo speculare sul suo dolore, a tre anni dalla morte di Marco, Claudia incontra Alessandro, Angelo Orlando. Che sia lui l’uomo giusto con cui voltare pagina?

Guarda chi si vede, un film per chi resta

 A me la morte fa una gran paura. Si lasciano troppi sorrisi, troppe mani, troppi occhi. ” Con questa citazione di Augusto Daolio si apre Guarda chi si vede, un film all’insegna dell’amore per la musica – il defunto Marco ha un negozio di vinili ed ha trasmesso a sua figlia tutta la  sua passione per il rock – e per la vita, dedicato dal regista a chi resta, dopo tragedie come quella racontata qui. L’idea centrale del film è interessante e il regista riesce a rendere tangibile la paura di chi rimane. L’idea che ci si senta in colpa ad essere felici, come riesce a veicolare il concetto del carpe diem, dell’attimo di gioia da non sprecare perchè il futuro è incerto.

Non per niente, il film ha preso corpo tra un disastro come quello del ponte Morandi, da cui, dice il regista, è partita la prima scintilla della sceneggiatura, e la pandemia – le riprese si sono concluse a settembre 2020. Il film sa coniugare leggerezza e temi seri, viaggia sul filo della malinconia, ma non insiste nel dramma, anzi lo stempera nell’ironia e in un racconto sincero della quotidianità. In questo Camilli si conferma abile. Allo stesso modo è vincente la scelta di tenere lontano il discorso politico e concentrarsi sulle vite dei personaggi, sul loro mondo relazionale ed emotivo. 

Camilli, oltre che regista e attore nel ruolo di Marco, è anche autore del soggetto, della sceneggiatura e del montaggio. La sceneggiatura è forse meno incisiva che nel precedente lavoro, anche a livello di dialoghi, con un risvolto di trama nel rapporto fra Martina e Claudia che non sembra trovare un’adeguata collocazione nell’economia del film. A funzionare sempre, invece è l’elemento di fantasia, di immaginazione che irrompe, presente anche in Peggio per me, che sembra essere diventato un po’ la firma del regista. 

Il cast di Guarda chi si vede

Il cast di Guarda chi si vede è molto vario, con attori esordienti e altri con maggiore esperienza. La protagonista, Gioia Vicari, all’esordio, ha una resa un po’ diseguale, spesso convincente, a volte un po’ impacciata. L’altra esordiente, Alessia De Mattia, intepreta bene Nina. Angelo Orlando è il nome più noto del cast. Regista, sceneggiatore, attore, ha lavorato con Fellini, Monicelli, Troisi, col quale ha vinto un David di Donatello come Miglior attore non protagonista per Pensavo fosse amore… invece era un calesse.

È anche autore di pellicole di culto come L’anno prossimo vado a letto alle dieci e Barbara. Qui interpreta con efficacia il ruolo di Alessandro, colui che farà battere di nuovo il cuore di Claudia dopo tanto tempo. Tania Angelosanto sa dare stravaganza e carattere alla sua Katia. Il bravo Matteo Quinzi – sta per uscire anche con Giulia di Ciro De Caro – è invece Simone, amico di Claudia dai tempi della scuola e da sempre innamorato di lei. C’è anche molta famiglia Camilli in Guarda chi si vede, compresi i genitori del regista. Suo padre, Rolando Camilli, è Alberto, il padre di Marco . Mentre suo fratello, Claudio CamilliBoris – Stagione 4, I Predatori, Ghiaccio – dimostra ancora una volta le sue capacità attoriali, pur avendo un ruolo marginale. 

Con Guarda chi si vede Camilli continua il proprio percorso nella commedia, attingendo al quotidiano con garbo e intelligenza. Il film è una produzione orgogliosamente indipendente. Girato tra dicembre 2019 a settembre 2020, anche con il contributo del crowdfunding, è prodotto da Riccardo Camilli e McFly e distribuito da Distribuzione Indipendente. In sala dal 16 al 20 febbraio a Roma.

Tattiche d’amore: recensione della rom-com Netflix

Tattiche d’amore: recensione della rom-com Netflix

È disponibile su Netflix Tattiche d’amore, la commedia romantica diretta da Emre Kabakusak che racconta una storia amorosa improbabile e patinata, perfetta per il periodo di San Valentino ma non memorabile. L’amore che sboccia tra i due cinici protagonisti è in se stesso un cliché e rende il film allo stesso tempo prevedibile e rassicurante: anche per i più disillusi, c’è la speranza di trovare l’anima gemella.

La trama di Tattiche d’amore

Asli (Demet Özdemir) è una stilista che cura un blog chiamato ”Tattiche d’amore” in cui dà consigli amorosi alle donne. Pare saperne una in più del diavolo sugli uomini. Sfidata dai suoi followers, Asli decide di mettere in pratica le sue tattiche: vuole fare innamorare un uomo e raccontare di come ci è riuscita sul blog. La sua vittima è Kerem (Sukru Ozyildiz), un pubblicitario che frequenta tante donne ma non ha mai avuto una relazione stabile. Ciò che la blogger non sa è che anche Kerem vuole ”giocare” con lei: ha scommesso con alcuni colleghi di riuscire a far innamorare una donna grazie ai suoi infallibili metodi da conquistatore. Peccato che mentre entrambi i cuori di ghiaccio cercano di tendere una trappola al partner, iniziano ad innamorarsi veramente…

Lusso, bellezza e amore: sempre i soliti ingredienti

Tattiche d’amore non spicca sicuramente per l’originalità della storia che vuole raccontare. Un uomo e una donna intorno ai trent’anni, di bell’aspetto e affermati sul lavoro, hanno una vita quasi perfetta ma non hanno ancora trovato l’amore ”vero”. Magicamente, i due protagonisti si addolciscono e in poco tempo mettono in discussione tutta la loro vita per amore. Quello appena descritto è un modello di trama che va tremendamente di moda negli ultimi anni, ma che appare ormai consumato fino all’osso e obsoleto: siamo invasi da film che, con il loro lieto fine stucchevole, ribadiscono quanto sia importante trovare l’amore entro i trent’anni. Forse però, non serve che questo stereotipo diventi il centro di così tante commedie romantiche.

tattiche-d'-amoreUn mondo patinato e inaccessibile

Un po’ come una Emily a Parigi nella sua serie Netflix, anche Asli vive in una realtà fatta di lusso e stucchevolezza. Dagli outfit alle scenografie, tutto risulta finto: ogni cosa è messa davanti alla fotocamera per ostentare il mondo patinato in cui si muovono i personaggi.

Vista l’enorme quantità di prodotti Netflix che seguono questa linea, ci sarà sicuramente un pubblico in grado di apprezzare il contesto rappresentato. Magari è proprio l’irrealismo di Tattiche d’amore a rendere il film la commedia romantica perfetta da guardare nel periodo di San Valentino, come se fosse un’utopica favola moderna.

 Il cinismo svanisce troppo in fretta

Asli e Kerem sono inizialmente le classiche persone in carriera che non hanno intenzione di complicarsi la vita con l’amore. Si concedono avventure occasionali e condensano tutte le loro energie in altro. Non credono realmente nell’innamoramento. Eppure, in poco tempo cadono nel tranello di Cupido. Il gioco è doppio, entrambi pensano di stare prendendo in giro l’altro, ma si fregano a vicenda. In Tattiche d’amore, l’ostacolo per l’innamoramento è il cinismo dei protagonisti, ma viene presto raggirato. L’idea potrebbe essere efficace perché ha del potenziale drammatico, ma non è sfruttata abbastanza. In breve sia lui che lei mettono in ballo i propri sentimenti e non sono più credibili quando usano i loro trucchetti.

Non vogliamo però essere noi i cinici. Siamo sicuri che c’è un pubblico desideroso di vedere un film come Tattiche d’amore. Il lungometraggio sembra nato per i romanticoni, per gli amanti di San Valentino e delle commedie rilassanti e rassicuranti. I bei volti dei protagonisti, i colori accesi delle scene, la leggerezza e l’ironia rendono il film il sottofondo perfetto per una serata rilassante o, ancora meglio, romantica.

Marry me – Sposami: recensione del film con Jennifer Lopez

Marry me – Sposami: recensione del film con Jennifer Lopez

Marry me – Sposami è il nuovo film della newyorkese Kat Coiro, con protagonisti Jennifer Lopez e Owen Wilson. La regista ha all’attivo sei episodi di She Hulk d’imminente uscita su Disney+, le puntate pilota (e non solo) di diverse serie tv, tra cui Modern Family e Shameless, e tre lungometraggi presentati per tre anni di fila al Tribeca Film Festival: di questi, And while we are here del 2012, girato interamente a Ischia. Una carriera piuttosto prolifica, dunque, e per lo più orientata verso storie sentimentali o, comunque, dove senza dubbio l’emotività la fa da padrone, in maniera più o meno gestita.

Marry me – Sposami, la trama

Marry me – Sposami è tratto da un romanzo a fumetti dello scrittore Bobby Crosby, che l’aveva pubblicato la bellezza di quindici anni fa e che già poco tempo dopo sembra che avesse ricevuto fior di proposte per una trasposizione su grande schermo. Perché, a volerla dire tutta, la graphic novel si prestava perfettamente alla traduzione in immagini filmiche, per un motivo ben preciso. Proprio secondo le parole del suo stesso creatore, infatti, Marry me è fortemente influenzato da quella dolcezza di film diretto nel 1999 dal compianto Roger Michel: Notting Hill. E non ci vuole gran sforzo per scorgerlo dalla trama e, forse, solo da quella.

Kat Valdez (Jennifer Lopez) e Bastian (il cantante colombiano Maluma al suo debutto cinematografico) sono una delle coppie di cantanti più famose del mondo: belli, glamour, tamarri al punto giusto, ricchi sfondati, e che hanno deciso di sposarsi in diretta planetaria durante un loro concerto sulle note della loro hit Marry me. Se non che, proprio pochi attimi prima della performance nuziale, la povera e indiamantata Kat scopre che Bastian l’ha tradita tramite un video pubblicato in quell’istante su un social network.

Così inizia l’avvincente – e molto prevedibile – rivoluzione nella vita della protagonista perché, proprio in quel momento, ritta in piedi con un abito carico di tessuti dorati e gemme luccicanti, decide di sposare uno del pubblico (Owen Wilson) che stringe in mano un cartello con scritto “marry me”, appunto. Quel qualcuno è niente meno che un professore di matematica, divorziato, con una figlioletta dodicenne distaccata, fragile ma, all’occorrenza, matura e consapevole di ciò che muove l’animo umano.

Un monumento a Jennifer Lopez

Marry me – Sposami, prodotto, tra gli altri, dalla stessa Jennifer Lopez, tenta di essere una rom-com con accenni di saggezza e riflessioni sull’amore e la vita di coppia, ma scivola di continuo o, ad essere precisi, segue con una rigidità maniacale ciò che probabilmente sarà sul serio una giornata tipo della cantante latina. La scrittura stessa dei personaggi e delle loro interazioni è sviluppata con superficialità, in maniera sbrigativa, per portare a casa, più che altro, un massiccio carico di sex appeal – per quanto indiscusso, per carità.

Il professor Charlie Gilbert (Owen Wilson) accetta di buon grado ogni mossa di tutti i personaggi femminili che gli ruotano attorno con accondiscendenza, anche quando tenta di contrastarli verbalmente. Ciò che sicuramente funziona, se non altro, è la leggerezza unita alla totale assenza d’impegno con cui vengono affrontati i vari sviluppi della storia e annessi ragionamenti dei personaggi. Il vero problema, però, è che le implicazioni a monte raccontano faccende ben più gravose che la vita ha loro imposto, e che quindi li fanno sembrare degli adolescenti superficiali, se non ridicoli.

Il tema di fondo è chiaramente spinto sulla fantasia di una vita lontana dai riflettori e da internet, sommata alla possibilità di integrarla con lo stile tecnologicamente preistorico del professor Gilbert, ma non attecchisce, risulta forzato. E alla fine è soprattutto la maturità professionale della Lopez ad invadere poderosamente il campo, quasi a voler raccontare un po’ a se stessa stralci della sua vita reale. Ma gettando ombra su tutto, anche sulla credibilità del racconto.

Wesley Snipes: 10 cose che non sai sull’attore

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Wesley Snipes: 10 cose che non sai sull’attore

Wesley Snipes è uno di quegli attori che ha letteralmente fatto la storia del cinema grazie all’aver interpretato ruoli iconici e memorabili. L’attore ha lavorato nel mondo del cinema sin da giovanissimo, in qualità di attore e produttore, mettendo sempre il massimo dell’impegno.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Wesley Snipes.

Wesley Snipes: i suoi film

1. I film e la carriera. La carriera dell’attore è iniziata nel 1986 con il film Una bionda per i Wildcats. In seguito, ha lavorato in Prognosi riservata (1987), Major League – La squadra più scassata della lega (1989), King of New York (1990), Mo’ Better Blues (1990), Jungle Fever (1991), Chi non salta bianco è (1992), Passenger 57 – Terrore ad alta quota (1992), Sol levante (1993), Demolition Man (1993), Money Train (1995), The Fan – Il mito (1996), Complice la notte (1997), U.S. Marshals – Caccia senza tregua (1998), Blade (1998), Time X – Fuori tempo massimo (2002), Blade 2 (2002), Blade: Trinity (2004) e Brooklyn’s Finest (2009). Tra i suoi ultimi lavori vi sono I mercenari 3 (2014), Chi-Raq (2015), The Recall – L’invasione (2017), Dolemite Is My Name (2019) e Il principe cerca figlio (2021).

2. È anche un produttore affermato. Nel corso della sua carriera, l’attore non ha intrapreso solo l’attività di attore, ma da molti anni ha lavorato anche come produttore. Infatti, ha partecipato alla realizzazione di film come John Henrik Clarke: A Great and Mighty Walk (1996), Il grande colpo (1998), Blade, L’arte della guerra (2000), L’amore prima di tutto (2000), Brade II (2002), The Recall – L’invasione e Armed Response (2017).

 

Wesley Snipes: la moglie e i figli

3. Si è sposato due volte e ha cinque figli. L’attore si è sposato per la prima volta nel 1985 con April Dubois, per poi divorziare nel 1990, dopo cinque anni di matrimonio. Nel 2003 sono arrivate le seconde nozze, questa volta con la pittrice coreana Nakyung Park: i due sono insieme da allora. L’attore è inoltre diventato padre di ben cinque figli: i primo, Jelani, è nato nel 1988 e lo ha avuto dalla prima moglie, mentre Alaafia Jehu-T, Akhenaten Kihwa-T, Alimayu Moa-T e Iset Jua-T sono nati dall’unione con la seconda moglie.

Wesley Snipes fisico

Wesley Snipes: il suo fisico

4. È noto per il suo fisico atletico. Snipes è esperto in arti marziali, che pratica dall’età di 12 anni. Più specificamente, egli è una cintura nera V dan di Karate stile Shotokan, cintura nera III dan di Taekwondo e una cintura nera II dan di Hapkido. Ha praticato anche vari stili di Kung Fu, Capoeira ed Escrima filippina. Grazie alle conoscenze di queste discipline, nella sua carriera si è specializzato soprattutto in film d’azione. Proprio grazie alla pratica di tali arti marziali Snipes si è potuto costruire un fisico invidiabile, per cui è noto.

Wesley Snipes in I Mercenari

5. Era stato scelto per il primo film. Snipes era la prima scelta di Sylvester Stallone per interpretare Hale Caesar in I mercenari – The Expendables (2010). Tuttavia, l’attore non ha potuto accettare il ruolo a causa dei suoi problemi fiscali: il fatto di dover scontare tre anni di galera, proprio a partire dal 2010, gli ha impedito di lasciare gli Stati Uniti.

6. Ha lavorato nel terzo capitolo della saga. Dopo aver scontato i tre anni di galera dovuti all’evasione fiscale, l’attore è infine riuscito a inserirsi nel cast de I mercenari 3 interpretando il ruolo di Doc. Nel film vengono fatti dei riferimenti a questo fatto: ciò avviene nella scena in cui il personaggio di Dolph Lundgren chiede e quello di Snipes per cosa era stato rinchiuso e lui risponde che era per evasione fiscale.

Wesley Snipes in Blade

 

7. Non era molto convinto del progetto. Per il ruolo di Blade erano stati presi in considerazione gli attori Denzel Washington, Laurence Fishburne e Wesley Snipes. Per lo sceneggiatore David S. Goyer, però, l’interprete ideale era sempre e solo stato quest’ultimo. Questo si era affermato negli anni precedenti grazie a diversi titoli d’azione, dove sfoggiava le sue abilità con le arti marziali. Snipes non era però del tutto convinto dal progetto, non avendo familiarità con la storia di Blade. Egli avrebbe invece preferito realizzare un adattamento di Black Panther, a cui si sentiva più vicino. Egli accettò però la parte quando gli fu assicurato che il film sarebbe stato dotato dell’azione tipica delle pellicole di Hong Kong, da lui molto amate.

Wesley Snipes Blade

8. Ci sono stati degli scontri tra lui e Stephen Dorff. Nel primo Blade, l’attore Stephen Dorff interpreta il malvagio vampiro noto come Diacono Frost. Come da loro stesso ammesso, Dorff e Snipes hanno avuto diverso ostilità durante le riprese, specialmente per la scena in cui Blade incontra Frost. Questo era il primo giorno di riprese per Dorff che si è sentito subito frustato dalla tensione che vigeva sul set, oltre al fatto che Snipes stesso era anche il produttore del film.

Wesley Snipes: oggi

9. Ha molti progetti da realizzare. Sempre diviso tra numerosi progetti, Snipes è recentemente comparso nel ruolo del generale Izzi nel film Il principe cerca figlio, sequel di Il principe cerca moglie, con Eddie Murphy. In seguito ha recitato nella miniserie Netflix True Story, con Kevin Hart, e nella serie Paper Empire. Prossimamente, invece, tornerà a recitare nel film Back on the Strip, incentrato sul mondo degli stripper, dove interpreterà Luther “Mr. Big”.

Wesley Snipes: età e altezza

10. Wesley Snipes è nato il 31 luglio del 1962 a Orlando, in Florida. La sua altezza complessiva corrisponde a 175 centimetri.

Fonti: IMDb, Biography

Mary Elizabeth Winstead: 10 cose che non sai sull’attrice

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Mary Elizabeth Winstead: 10 cose che non sai sull’attrice

Mary Elizabeth Winstead è una delle attrici appartenenti alla nuova generazione che ha già saputo rimanere nell’immaginario grazie ai vari ruoli da lei interpretati. L’attrice lavora attivamente come attrice da molti anni e ha sempre dimostrato di saper scegliere i progetti migliori per sè, lavorando sempre duramente.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Mary Elizabeth Winstead.

Mary Elizabeth Winstead: i suoi film

 

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attrice è iniziata nel 1999 con il film The Long Road Home. In seguito, lavora in The Ring 2 (2005), Final Destination 3 (2006), Black Christmas – Un Natale rosso sangue (2006), Grindhouse – A prova di morte (2007), Die Hard – Vivere o morire (2007), Ballare per un sogno (2008) e Scott Pilgrim vs. the World (2010). Tra i suoi ultimi lavori vi sono La cosa (2011), La leggenda del cacciatore di vampiri (2012), The Spectacular Now (2013), La regola del gioco (2014), The Hollars (2015), Swiss Army Man – Un amico multiuso (2016), 10 Cloverfield Lane (2016), Un’improbabile amicizia (2019), Gemini Man (2019), Birds of Prey (2020) e Kate (2021).

2. Ha recitato anche per la televisione. L’attrice ha recitato in diverse occasioni anche per il piccolo, recitando nel 1997 nel film Il tocco di un angelo. In seguito, ha lavorato nelle serie Terra promessa (1998), Passions (1999-2000), Wolf Lake (2001-2002), The Beauty Inside (2012), The Returned (2015), BrainDead: Alieni a Washington (2016), Mercy Street (2016-2017) e Fargo (2017). Nel 2019 ha invece interpretato Gail nell’episodio Ice Age della serie Love, Death & Robots.

mary elizabeth winstead

Mary Elizabeth Winstead, il marito e Ewan McGregor

3. Ha un matrimonio alle spalle. L’attrice si è sposata nel 2010 con Riley Stearns. I due si erano conosciuti su una nave da crociera nel 2003, quando lei aveva appena diciotto anni. Dopo diversi anni di frequentazione, si sono sposati nell’ottobre del 2010. Il loro matrimonio, però, è durato fino al 2017, anno della loro separazione.

4. Ha un fidanzato famoso. Tra i motivi della separazione sembra che ci sia stata la sua conoscenza con Ewan McGregor, conosciuto sul set della terza stagione di Fargo. Di fatto, i due sono poi usciti allo scoperto e si stanno frequentando dal 2017. La coppia, comunque, ha giurato di aver pensato di lasciare i rispettivi partner già prima della loro frequentazione, considerato che lui era sposato da 22 anni. Il 26 giugno 2021 è diventata madre per la prima volta dando alla luce il piccolo Laurie McGregor.

Mary Elizabeth Winstead in Fargo

5. Ha firmato senza conoscere il personaggio. Sembra che l’attrice, che interpreta Nikki Swango nella terza stagione di Fargo, abbia firmato il contratto senza sapere nulla della parte. Teneva talmente tanto ad entrare della serie che poco le importava se avesse interpretato un poliziotto del Minnesota o una dolce casalinga.

6. Sarebbe dovuta apparire nella prima stagione. L’attrice era stata provinata per interpretare il personaggio di Molly Solverson, che poi è andato a Allison Tolman. Secondo l’attrice, probabilmente quello non era il periodo giusto per entrare nella serie e di certo non si aspettava poi di interpretare Nikki Swango.

Mary Elizabeth Winstead in Birds of Prey

7. Ha interpretato una delle protagoniste. Nel 2020 l’attrice si è resa ulteriormente celebre grazie al ruolo di Cacciatrice nel film Birds of Prey, con protagonista la Harley Quinn di Margot Robbie. Per la Winstead si è trattata di un’ottima occasione per mettersi alla prova con un ruolo particolarmente fisico, che le ha richiesto una grande preparazione fisica. Curiosamente, la Winstead si era originariamente proposta per la parte di Harley Quinn in Suicide Squad, senza però ottenerla.

Mary Elizabeth Winstead Birds of Prey

Mary Elizabeth Winstead: il suo 2020

8. Ha recitato in nuovi film e serie. Oltre ad aver recitato nel film Birds of Prey, l’attrice ha preso parte nel corso del 2020 anche al film Kate, dove interpreta una spietata criminale con meno di 24 ore per vendicarsi dei suoi nemici. Prossimamente, inoltre, la Winstead entrerà a far parte del mondo di Star Wars recitando nell’attesa serie Ahsoka, con protagonista Rosario Dawson nel ruolo della Jedi Ahsoka Tano.

Mary Elizabeth Winstead è su Instagram

9. Non ha profili social. Pare che l’attrice abbia cancellato da un bel po’ tutti i suoi profili social. Ciò potrebbe essere dovuto alla sua frequentazione, non proprio ben vista, con il collega Ewan McGregor. In effetti, non è un caso che anche lui sia completamente scomparso dai social media. I suoi fan, tuttavia, possono aggiornarsi sulle attività di lei seguendo alcuni profili dedicati all’attrice, dove vengono pubblicate foto e notizie sul suo lavoro.

Mary Elizabeth Winstead: età e altezza

10. Mary Elizabeth Winstead è nato il 28 novembre del 1984 a Rocky Mount, nel North Carolina. La sua altezza complessiva è di 173 centimetri.

Fonti: IMDb, Deadline

Downton Abbey II: Una Nuova Era, trailer ufficiale del film

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Downton Abbey II: Una Nuova Era, trailer ufficiale del film

Universal Pictures ha diffuso il nuovo trailer ufficiale di Downton Abbey II: Una Nuova Era, l’atteso sequel del film Downton Abbey. Diretto da Simon Curtis, il cast di Downton Abbey ritorna ancora una volta per un secondo film! Hugh Bonneville, Laura Carmichael, Jim Carter, Brendan Coyle, Michelle Dockery, Kevin Doyle, Joanne Froggatt, Harry Hadden-Paton, Robert James-Collier, Allen Leech, Phyllis Logan, Elizabeth McGovern, Sophie McShera, Tuppence Middleton, Lesley Nicol, Maggie Smith, Imelda Staunton, Penelope Wilton. In aggiunta al cast originale ci saranno Hugh Dancy, Laura Haddock, Nathalie Baye, Dominic West e Jonathan Zaccaï. Al cinema il 28 aprile 2022.

L’ombra del giorno: trailer del film con Riccardo Scamarcio

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L’ombra del giorno: trailer del film con Riccardo Scamarcio

01 Distribution ha diffuso il trailer ufficiale di L’ombra del giorno, il nuovo film di Giuseppe Piccione con protagonisti Riccardo Scamarcio, Benedetta Porcaroli, Lino Musella, Valeria Bilello, Waël Sersoub e Sandra Ceccarelli. Al cinema dal 24 febbraio 2022. 

L’ombra del giorno è un film ambientato in una città di provincia (Ascoli Piceno) sul finire degli anni Trenta. Luciano, simpatizzante del fascismo come la stragrande maggioranza degli italiani, è il proprietario di un ristorante, che crede tuttavia di poter vivere secondo le regole che si è dato, in una sorta di isolamento dal mondo esterno. Ma sulla vetrina che dà sull’antica piazza, insieme ai segnali preoccupanti di qualcosa che sta per accadere nel mondo, compare una ragazza che porta con sé un segreto. Si chiama Anna e riesce a farsi assumere nel ristorante. Da allora per Luciano la vita non sarà più la stessa e insieme ai pericoli che si trova a fronteggiare, c’è quello più grande di tutti: l’amore. L’ombra del giorno è una storia d’amore, in quei difficili anni.

Il film è prodotto da Lebowski, Rosebud Entertainment Pictures, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Regione Lazio, Regione Marche.

Lol: Chi ride è fuori, la seconda stagione dal 24 febbraio

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Lol: Chi ride è fuori, la seconda stagione dal 24 febbraio

Dopo il successo della prima stagione, Prime Video è lieta di annunciare l’arrivo della seconda stagione di Lol: Chi ride è fuori, il comedy show Amazon Original italiano disponibile dal 24 febbraio.

Lo show più esilarante di sempre vedrà sfidarsi a colpi di gag: Virginia Raffaele, Corrado Guzzanti, Diana Del Bufalo, Maccio Capatonda, Maria Di Biase, Mago Forest, Alice Mangione, Gianmarco Pozzoli, Tess Masazza e Max Angioni. Chi riuscirà a non cedere alla risata per tutte le sei ore, si aggiudicherà il premio di 100 mila euro, che sarà devoluto a un ente benefico di sua scelta. Ad osservare questa esilarante gara comica dalla control room, un nuovo inedito duo, composto dall’ormai padrone di casa e game master Fedez, affiancato da Frank Matano. Ma non è tutto. In questa seconda edizione ci sarà anche Lillo, l’arma letale della risata: il popolare comico sarà un ospite speciale, un vero asso nella manica, che potrà essere coinvolto nel gioco per mettere in difficoltà i concorrenti.

La seconda stagione di LOL: Chi ride è fuori è prodotta in Italia per Amazon Studios da Endemol Shine Italy e sarà disponibile dal 24 febbraio in esclusiva su Prime Video, in più di 240 Paesi e territori nel mondo. I primi quattro episodi saranno disponibili in streaming da subito e gli ultimi due dal 3 marzo, con il gran finale.

Ti odio, anzi no, ti amo!: recensione del film con Lucy Hale

Ti odio, anzi no, ti amo!: recensione del film con Lucy Hale

Ti odio, anzi no, ti amo! ha tutti gli ingredienti giusti che una storia d’amore bollente necessita: adattato dal romanzo best-seller di Sally Thorne, Ti odio, anzi no, ti amo! si presenta come una romcom che gioca con due dei tropi più amati del genere: combinare una relazione d’ufficio con quella di una storia d’amore tra nemici, non senza una buona dose di imprevedibilità e scontri reciproci. Diretto da Peter Hutchings, con sceneggiatura di Christina Mengert, la pellicola si presenta come una rom-com guidata da due personaggi affascinanti, in quella che risulta essere in definitiva una storia d’amore tra nemici un po’ sotto tono. Il film è disponibile su Amazon Prime Video dal 14 febbraio 2022.

Ti odio, anzi no, ti amo!: una commedia romantica dall’impianto standardizzato

La storia segue Lucy Hutton (Hale) e Joshua Templeman (Stowell), colleghi rivali in una casa editrice chiamata Bexley & Gamin. Lucy è un’impiegata affabile, gentile e idealista che crede nel potere della letteratura; al contrario, Josh è uno scrooge aziendale. Lei e Josh non sono mai andati d’accordo e hanno, a loro volta, passato la maggior parte del loro tempo come colleghi in un gioco perpetuo di odio, che comprende sguardi da acerrimi nemici, mettere in disordine la scrivania dell’altro e battibecchi sulla grammatica di fronte ad altri colleghi.

Ti odio, anzi no, ti amo! funziona nell’ambito di distribuzione su piattaforma, in cui i contenuti di genere romantico sono ormai parte preponderante del catalogo. Il soggetto romanzato di Thorne è probabilmente la chiave effettiva di svolta di un impianto da film perfetto per San Valentino, che risulterebbe, altrimenti, piuttosto stucchevole. Le regole del gioco – e di scrittura – del libro fanno sì che il pubblico possa essere portato a investire nel risultato della storia anche in sede filmica: una buona dose di verve comica segue passo a passo questa storia d’amore che scaturisce da malintesi, una corsa verso il potere e dicotomie tra attitudini apparentemente inconciliabili.

Gli splendidi protagonisti dalla chimica incredibile sono sicuramente il simbolo più luminoso di un’intera pellicola che, a tratti, si avvicina sempre più al pericoloso confine tra avventura amorosa e ciò che potrebbe apparire come uno spin-off sul personaggio precedentemente interpretato da Hale in Pretty Little Liars. Austin Stowell accosta la giocosità di Hale al vigore di Josh in modo delicato e i momenti di vulnerabilità tra la coppia sono ancora meglio dei loro battibecchi: il film è pieno di momenti pittoreschi da commedia romantica che sono in definitiva parte del motivo per cui i fan di questo genere lo adorano, ed evocano il giusto tipo di farfalle.

Ti odio, anzi no, ti amo!

Ti odio, anzi no, ti amo: la rinascita della rom-com

Grazie a serie diventate ormai popolarissime come Bridgerton e film come To All the Boys I Loved Before, il filone della rom-com, declinato in qualsiasi aspetto e epoca storica possibile, sta andando incontro a una nuova rinascita e gli studios stanno iniziando ad adattare storie di avventure amorose senza la necessità di doverle “purificare” in ogni loro aspetto. Ecco allora che, nell’universo del cinema romantico post trilogia di Cinquanta Sfumature, anche romanzi più indipendenti trovano spazio per essere adattati.

Ti odio, anzi no, ti amo, cerca quindi di aggiornare la formula dell’avventura amorosa rendendola più diretta e piccante in termini di sceneggiatura ma, sebbene risulti certamente più libidinoso di molti dei suoi predecessori, si viene a perdere nel film, dal secondo atto in poi, quello che dovrebbe essere il cuore pulsante dell’intero film: la conoscenza.

L’imprevedibilità, l’azzardo e i colpi di scena sono certamente carte da dover giocare in sede di scrittura, ma senza che questa vadano a discapito di una conoscenza del personaggio che deve necessariamente essere fornita allo spettatore. Il gioco dell’odio avviato dai due protagonisti esiste in un epoca in cui lo spettatore stesso si sente a disagio con l’idea di una commedia romantica che non sia completamente prevedibile; il film funziona a questo livello, risultando sicuramente molto più godibile in versione originale, per poter apprezzare al meglio una serie di giochi linguistici interessanti e ben inseriti all’interno della cornice filmica.

Ti odio, anzi no, ti amo! approda liscio su un terreno favorevole allo spettatore della commedia romantica, attratto e intrigato dall’idea di due persone costrette a combattere la loro attrazione reciproca invece di abbracciarla e che dovranno mettersi alla prova vicendevolmente per poter poi camminare insieme verso il tramonto.

Deadpool in Doctor Strange 2? Il regista commenta in modo criptico

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Il poster di Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha fatto supporre che Deadpool potesse essere parte del film di Sam Raimi. Il dubbio è arrivato quando gli occhi di lince dei fan si sono attivati sui riflessi dei frammenti di vetro/specchio che si vedono nel poster ufficiale del film.

Nella maggior parte dei riflessi si intercettano volti di Strange e delle sue varianti, come per Wanda e per Mordo, ma alcuni riflessi sembrano essere rivelatori di presenze inaspettate nel film. Lo scudo di Captain Carter è perfettamente visibile, ad esempio, ma una scheggia di vetro sembra riflettere anche Deadpool.

A questa congettura, il regista di Deadpool, Rob Liefeld ha risposto in maniera sibillina:

https://twitter.com/robertliefeld/status/1493259010027393024?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1493259010027393024%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fdeadpool-doctor-strange-2-rob-liefeld-poster-response%2F

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il trailer italiano del Super Bowl

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Suicide Squad: Joker sgrida Harley Queen in una scena eliminata

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Suicide Squad: Joker sgrida Harley Queen in una scena eliminata

Si fa sempre più insistente in rete la richiesta da parte dei fan di avere una Ayer Cut per Suicide Squad (così come accaduto alla Justice League Snyder’s Cut) e questo breve video venuto a galla sembra confermare che c’è nell’aria del movimento che potrebbe portarci a vedere la Suicide Squad Ayer’s Cut.

Di seguito un breve video da Suicide Squad in cui vediamo Joker (Jared Leto) e Harley Queen (Margot Robbie) discutere, con sommo dispiacere di lei e con superficiale crudeltà di lui, come sempre accade nella dinamica di questa relazione malata.

https://twitter.com/TheFilmExiles/status/1493369166912491523?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1493369166912491523%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fsuicide-squad-ayer-cut-joker-harley-scene-video%2F

Suicide Squad è uscito al cinema nel 2016 ed è subito stroncato dalla critica. Non molto tempo dopo, è stato rivelato che la versione rilasciata dalla Warner Bros. era, in definitiva, il prodotto dell’interferenza dello studio durante le riprese, cosa che ha spinto molti fan a lanciare la campagna social #ReleaseTheAyerCut. Sebbene ciò si sia rivelato efficace nel caso della Justice League di Zack Snyder, tuttavia non ha ancora avuto lo stesso effetto per il film di David Ayer.

The Batman, per Robert Pattinson è la cosa più difficile che abbia mai fatto

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In un’intervista a tutto campo con GQ, Robert Pattinson ha parlato di The Batman della sua esperienza nell’indossare il mantello del Crociato di Gotham e dell’effetto che ha avuto su di lui, non solo come attore ma anche come persona.

In particolare, l’attore ha descritto in dettaglio l’immensa pressione di interpretare Batman, sia in termini di popolarità che di mentalità, e come quella pressione di rimanere così costantemente impegnato nel ruolo lo abbia influenzato. Pattinson ha parlato degli effetti che Batman ha avuto anche sulla sua carriera nel suo insieme e di come ora sarà probabilmente riconosciuto come un punto fermo della DC per gli anni a venire.

“Ho sempre avuto questa àncora di Batman. Piuttosto che pensare di essere un relitto per i giornali, potresti sentirti coinvolto senza esserne paralizzato. È capitato a tutti quelli che conosco, se hai avuto un piccolo slancio nella tua carriera o nella tua vita, poi fermandoti, dovevi fare i conti con te stesso. Mentre ero così incredibilmente impegnato per tutto il tempo a fare qualcosa che era ad altissima pressione, di gran lunga la cosa più difficile che abbia mai fatto… Alla fine stavo ancora interpretando Batman, anche se il mondo poteva finere.”

The Batman, il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Eternals, il film di Chloé Zhao in home video

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Eternals, il film di Chloé Zhao in home video

Eternals, il film di Chloé Zhao che ha introdotto nell’Universo Cinematografico Marvel un team di dieci nuovi Super Eroi mai visti prima sullo schermo, è disponibile da oggi, 15 febbraio, in Blu-Ray, DVD e UHD Steelbook. I formati Blu-Ray e UHD Steelbook, inoltre, sono corredati di tanti contenuti extra da non perdere, tra cui quattro scene eliminate, gli approfondimenti inediti con il cast e i filmmaker e il commento audio della regista Chloé Zhao.

Eternals segue un gruppo di eroi sovrumani che ha protetto la Terra fin dall’alba dell’umanità. Quando mostruose creature chiamate Devianti, ritenute scomparse da tempo, ritornano misteriosamente, gli Eterni devono riunirsi per difendere l’umanità ancora una volta.

Il cast del film comprende Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh. Kit Harington interpreta Dane Whitman, mentre Salma Hayek interpreta la leader saggia e spirituale Ajak e Angelina Jolie veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena.

CONTENUTI EXTRA

  • Commento audio – Per rivedere il film con il commento audio della regista Chloé Zhao e dei Visual Effects Supervisor Stephane Ceretti e Mårten Larsson.
  • Immortalati – Con gli Eterni la fase 4 dell’Universo Cinematografico Marvel si proietta direttamente nel Cosmo. Questo approfondimento trasporta i fan dietro le quinte del film per comprendere i motivi che hanno supportato l’ingresso del nuovo gruppo di eroi immortali nell’MCU.
  • Percorsi di vita – Eternals rappresenta il più grande e variegato gruppo di Super Eroi all’interno di un singolo film. Questo estratto mostra le reazioni dei protagonisti quando hanno scoperto di essere parte del cast e l’immediato spirito di squadra esploso nel momento in cui hanno indossato i costumi.
  • Gag – Alcuni degli imprevisti più esilaranti vissuti dal cast e dai filmmaker.
  • Scene tagliate:
      • Gravità – Phastos e Jack hanno una conversazione che porta a un punto di svolta;
      • Nostalgia – Sprite e Makkari riflettono sul genere umano mentre osservano le rovine di Babilonia;
      • Film – Gilgamesh e Kingo discutono di film mentre attraversano il Rio delle Amazzoni con il resto del team;
      • Chiacchierata – Sprite si scontra con Dane nel museo a proposito delle sue interazioni con Sersi.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il regista del primo film commenta il nuovo trailer

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Doctor Strange del 2016 era diretto da Scott Derrickson, che per un breve periodo è stato collegato anche alla regia di Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Il regista è stato poi sostituito da Sam Raimi che ha firmato il film con Benedict Cumberbatch, cosa che sta emozionando moltissimo i fan della Marvel e del regista di culto.

Ora, con l’uscita del trailer durante il Super Bowl di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, è stato chiesto a Derrickson cosa pensa del video promozionale del film che avrebbe dovuto dirigere, e la sua risposta è stata molto diplomatica: “Il trailer è grandioso e naturalmente sono emozionato! Amo Sam, era il regista giusto per questo film, così come The Black Phone era il film giusto per me adesso. Va tutto bene.”

https://twitter.com/scottderrickson/status/1493340655312986113?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1493340655312986113%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fdoctor-strange-2-scott-derrickson-new-trailer-reaction%2F

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il trailer italiano del Super Bowl

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

DC Movies: presentati The Batman, Aquaman 2, The Flash, Black Adam nel reel del Super Bowl

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Durante il Super Bowl Warner Bros ha mandato in onda uno spot per i suoi prossimi DC Movies. Nel video possiamo vedere scene da The Batman con Robert Pattinson, film che arriverà il 3 marzo in sala, ma anche immagini e scene da The Flash, con Ezra Miller, che dopo una lunghissima gestazione finalmente ha concluso la fase di riprese.

Inoltre, il video mostra due dei DC Movies più attesi di questa stagione: da una parte il misterioso Black Adam con Dwayne Johnson che promette azione ed emozione ad alto tasso di adrenalina, dall’altra il ritorno di Jason Momoa nei panni di Aquaman and the Lost Kingdom per il secondo film diretto da James Wan.

The Batman, il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 4 novembre 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

Tutto quello che sappiamo su Black Adam

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman and the Lost Kingdom

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman and the Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre 2022.

L’accusa, recensione del film di Yvan Attal

L’accusa, recensione del film di Yvan Attal

In uscita nelle sale italiane il 24 febbraio 2022, L’accusa è un film del regista francese Yvan Attal, presentato per la prima volta fuori concorso a Venezia 78. Tratto dall’omonimo romanzo di successo della scrittrice Karine Tuil, il film è interpretato, tra gli altri, da Ben Attal, Suzanne Jouannet, Charlotte Gainsbourg, Pierre Arditi, Mathieu Kassovitz, Benjamin Lavernhe, Audrey Dana e Judith Chemla.

L’accusa: un solido dramma personale e sociale

Dopo le svariate incursioni di Attal nella commedia francese, tra cui ricordiamo il suo ultimo film di successo, Mon Chien Stupide (2019), il regista abbandona la sua comfort zone per la sua settima fatica autoriale, intraprendendo un’esperienza totalmente opposta: il dramma procedurale vecchio stile (che gli permette di rendere omaggio a Sydney Lumet) con un soggetto tanto delicato quanto furiosamente attuale.

I Farel sono una super-coppia: Jean è un importante opinionista francese e sua moglie Claire una saggista, nota per il suo femminismo radicale. Hanno un figlio modello, Alexandre, che frequenta una prestigiosa università americana. Durante una breve visita a Parigi, Alexandre conosce Mila, figlia dell’amante della madre, e la invita a una festa. Il giorno dopo, Mila sporge denuncia contro Alexandre con l’accusa di stupro, distruggendo l’armonia familiare e mettendo in moto un’inestricabile macchina mediatico-giudiziaria che presenterà verità opposte.

La trama del film L’accusa naviga sostanzialmente attorno al campo semantico del dubbio e ai danni collaterali che esso implica (anche se ci rendiamo presto conto che nei fatti non ve n’è nessuno), tanto in una storia solidamente strutturata (con intricati giochi verbali, soprattutto nell’ultimo atto), quanto in una coreografia di interpretazioni veramente grandiose (citando tanto il team di avvocati Judith Chemla/Benjamin Lavernhe, quanto la nuova arrivata Suzanne Jouannet).

Il nuovo lungometraggio di Yvan Attal trova i suoi punti di forza nella rappresentazione del furore giudiziario e mediatico dell’epoca post MeToo, soffermandosi sul modo in cui la società percepisce e giudica un simile caso di cronaca, nell’ottica imperante di pregiudizi collettivi che conducono a giudizi soggettivi, spesso fuorvianti. Diviso in tre capitoli distinti – il punto di vista di Alexandre, quello di Mila e quello del processo – il film, che non è così lontano dal recente ed eccellente La ragazza con il braccialetto di Stéphane Demoustier, è tanto una sincera apertura al dibattito su questioni sociali cruciali, quanto una messa in discussione frontale della responsabilità dei genitori nell’educazione e delle ripercussioni del loro comportamento sulla loro prole.

L’accusa: processo alle intenzioni in un tribunale collettivo

E se questa storia apparentemente chiara fosse in realtà molto più complessa di quanto appare? E se sollevasse molte domande essenziali su certi stili di vita e comportamenti?
Con il suo processo a tre gironi, Attal solleva – come nel romanzo di Tuil – la questione del consenso, del posizionamento sociale nelle relazioni umane, della comunicazione, dell’appropriazione del corpo altrui, del tribunale di Twitter, della giustizia in senso lato. Questioni quanto mai umane, lungi dal ricercare risposte univoche, sono al centro di un film come L’accusa, che descrive un caso in modo esaustivo, senza esprimere alcun giudizio, proponendosi di scrutare gli aspetti più nefasti e talvolta anche inquietanti di un sistema estremamente fallace, che trascina tutti i suoi protagonisti allo stesso tempo in un meccanismo terribilmente distruttivo e spazzando tutte queste prospettive attraverso l’insieme dei riferimenti.

Fotogrammi – quasi assimilabili a spettrogrammi – selezionati per esprimere al meglio le argomentazioni di entrambe le parti rimodellano l’andamento ritmico della pellicola, con un’ellissi di 30 mesi tra le prime due che permette finalmente di affrontare il processo, lasciando da parte il sensazionalismo per tentare di penetrare il fattuale. Si dà quindi ampio respiro all’indecenza dell’esposizione di fantasie e pulsioni, al ruolo del caso, alla facoltà di dissentire all’influenza degli eventi passati, al potenziale di vendetta o di manipolazione, alla capacità di chiedere perdono o di perdonare, tematiche che vengono messe in discussione nel dettaglio.

L’accusa è un’immersione realistica e senza filtri nel bozzolo lussuoso ed egocentrico della borghesia parigina e, più direttamente, nella sfera dei media; il film è un’opera tragica e meticolosa sui mali della società contemporanea (la violenza sulle donne spesso impunita, la tossicità dello sguardo monolitico maschile, l’abuso di potere da parte dei privilegiati, l’eredità post #MeToo, la sessualità oggi, l’eccessiva giurisdizione pubblica dei social network…). Uno studio sociale catturato attraverso il prisma di un ritratto familiare gradualmente terrificante, dove una prole viziata e detestabile – come il suo progenitore – ha una nozione profondamente dubbia di consenso, frutto di una convivenza/educazione di un padre il cui comportamento profondamente tossico con le donne non è mai stato veramente messo in discussione da nessuno – meno che mai da lui stesso.

Deep Water: teaser trailer del film con Ben Affleck e Ana de Armas

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Hulu ha diffuso il primo trailer del thriller psicologico erotico di Adrian Lyne Deep Water  con protagonisti  Ben Affleck e Ana De Armas. Il primo contributo video conferma inoltre che negli USA il film andrà direttamente in streaming su Hulu il prossimo mese. La pellicola al momento in Italia non ha una data di uscita. Il film, basato sul romanzo di Patricia Highsmith, vede Ben Affleck e Ana De Armas nei panni di una coppia sposata che gioca a giochi mentali contorti l’uno con l’altro. Il cast di supporto comprende tra gli altri Tracy Letts, Lil Rel Howery, Dash Mihok, Finn Wittrock, Jacob Elordi, Rachel Blanchard e Michael Braun.

La sinossi ufficiale di Deep Water riporta che “Il film ci porta all’interno del matrimonio perfetto tra Vic (Affleck) e Melinda (de Armas) Van Allen per scoprire i pericolosi giochi mentali a cui giocano e cosa succede alle persone che vengono catturati da questi giochi”.

Deep Water è stato originariamente sviluppato dalla 20th Century Fox prima della fusione Disney-Fox. L’uscita più recente era prevista per il 14 gennaio 2022 prima che la Disney ritirasse il titolo dal calendario delle uscite verso la fine dello scorso anno. Prima che fosse rimosso, c’era un certo scetticismo dell’industria su Dark Water data la promozione curiosamente minima – non un trailer né un’immagine in primo piano – per un film che avrebbe dovuto uscire a poco più di un mese di distanza.

Il film segna un ritorno Adrian Lyne dietro la macchina da prese, definita da molti un maestro del thriller erotico grazie a film come “9 settimane e mezzo”, “Attrazione fatale”, “Proposta indecente” e “Infedele”. Lyne è stata nominata come miglior regista agli Oscar grazie a “Attrazione fatale”. Il suo impegno alla regia del 2002 “Unfaithful”, che ha fatto guadagnare a Diane Lane una nomination all’Oscar come migliore attrice, è stato il suo ultimo film fino ad ora. Gli altri film di Lyne sono “Jacob’s Ladder” e “Flashdance“. Deep Water uscirà direttamente in streaming il 18 marzo su Hulu. In Italia la pellicola dunque potrebbe debuttare direttamente su Star, canale per adulti di Disney+. Di seguito il teaser trailer

Wonder Twins della DC sarà scritto e diretto da Adam Sztykiel di “Black Adam”

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Il lungometraggio dell’Universo DC Wonder Twins ha trovato finalmente regista e sceneggiatore. Si tratta di Adam Sztykiel che ha già scritto e diretto l’imminente “Black Adam” per DC e Warner Bros. Il nuovo film che sarà un’esclusiva HBO MAX sarà basato sui personaggi DC. Marty Bowen e Wyck Godfrey di Temple Hill produrranno il progetto.

Wonder Twins segue una coppia di fratelli alieni di nome Zan e Jayna che provengono dal pianeta Exxor e hanno una scimmia spaziale di nome Gleek. Visto per la prima volta nella serie TV animata di Hanna-Barbera del 1977 “All-New Super Friends Hour”, Jayna ha la capacità di trasformarsi in animali, mentre Zan può trasformarsi in costrutti d’acqua. I poteri dei super fratelli vengono attivati ​​toccando gli anelli mentre usano il loro slogan, “Wonder Twin power, attiva!” Dopo la serie animata, i Wonder Twins sono apparsi nei fumetti DC e sono stati successivamente introdotti nell’universo principale, da quando sono apparsi negli episodi di “Teen Titans Go!”, “Smallville” e “The Flash”. Inutile sottolinearvi che si tratta di una proprietà inferiore rispetto agli altri supereroi ma questa notizia conferma il grosso impegno di WB sulle proprietà DC Comics.

La notizia del progetto “Wonder Twins” segna un’altra puntata della relazione proficua tra Warner Bros.’ e Adam Sztykiel, che ha scritto diversi progetti per lo studio tra cui “Due Date“, “Project X“, “Spy Guys” e “We’re the Millers”. Adam Sztykielè stato anche sceneggiatore e produttore di “Scoob!” per Warner Animation Group. Più di recente, lo sceneggiatore ha collaborato di nuovo con Dwayne Johnson per “Black Adam“, dopo la loro collaborazione in “Rampage” del 2018. La scorsa settimana, la Warner Bros. ha rilasciato un nuovo filmato del film DC tentpole, incentrato sull’antieroe dei fumetti (Johnson) e sulla Justice Society of America, che include Doctor Fate (Pierce Brosnan), Hawkman (Aldis Hodge), Atom Smasher (Noah Centineo) e Cyclone (Quintessa Swindell). Diretto da Jaume Collet-Serra da una sceneggiatura di Sztykiel, Rory Haines e Sohrab Noshirvani, “Black Adam” uscirà nelle sale il 29 luglio.

 

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim, prima foto dal film d’animazione WB

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Arrivano da Variety la prima foto di Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim, l’annunciato nuovo film d’animazione targato New Line Cinema e Warner Bros. Animation che uscirà il 12 Aprile 2025 distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures. Ambientato circa due secoli prima degli eventi de “Lo Hobbit” e de “Il Signore degli Anelli” di JRR Tolkien, “La guerra dei Rohirrim” esplorerà le gesta di Helm Hammerhand, il re di Rohan, e la creazione de Il fosso di Helm, la roccaforte presente ne “Il Signore degli Anelli: Le due torri” di Peter Jackson.

Kenji Kamiyama (le serie TV “Blade Runner: Black Lotus” e “Ghost in the Shell: Stand Alone Complex”) dirigerà il film con il produttore di “Blade Runner: Black Lotus” Joseph Chou attraverso il suo studio di anime Sola Entertainment, dove il film è stato sviluppato da quando è stato annunciato nel giugno 2021. Come si può vedere in questo primo sguardo esclusivo del film, “La guerra dei Rohirrim trae gran parte del suo DNA creativo dai sei lungometraggi di Peter Jackson ambientati nella Terra di Mezzo. Philippa Boyens, che ha fatto parte del team di sceneggiatori vincitori dell’Oscar per le trilogie de “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit”, è la produttrice esecutiva del film. Phoebe Gittins, la figlia di Boyens, e Arty Papageorgiou stanno scrivendo la sceneggiatura basata su una sceneggiatura di Jeffrey Addiss e Will Matthews. Il team creativo include Richard Taylor (che ha vinto l’Oscar per il trucco e gli effetti visivi per “Il Signore degli Anelli”), Alan Lee (che ha vinto un Oscar per la direzione artistica per “LOTR”) e l’illustratore di Tolkien John Howe.

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim
Via Variety, Per gentile concessione di Warner Bros. Pictures

A breve sono attesi annunci sul cast che presterà la voce ai personaggi del film. “Sono sbalordito dal talento creativo che si è unito per dare vita a questa storia epica e commovente, dalla maestria di Kenji Kamiyama a un cast davvero stellare”, ha dichiarato sul film Philippa Boyens.

“I film del ‘Signore degli Anelli’ hanno portato il capolavoro di Tolkien a nuovi livelli cinematografici e hanno ispirato una generazione”, ha affermato il presidente della Warner Bros. Pictures Group Toby Emmerich. “È un dono poter rivisitare la Terra di Mezzo con molti degli stessi visionari creativi e il talentuoso Kenji Kamiyama al timone. Questo sarà un ritratto epico diverso da qualsiasi cosa il pubblico abbia mai visto”.

Il film d’animazione sul “Il Signore degli Anelli” arriva in un momento in cui lo studio è in una disputa con la Saul Zaentz Co., il proprietario di lunga data dei diritti cinematografici e televisivi di “LOTR”, sul fatto che la Warner Bros. abbia fatto abbastanza sviluppo sul franchise per mantenere la sua presa sui diritti dei film d’animazione e live-action. Variety ha riferito la scorsa settimana che Zaentz Co. sta mettendo fine al suo controllo sulle partecipazioni sui diritti di Tolkien, il che ha suscitato domande sull’attività di “LOTR” all’interno della Warner Bros.

Moon Knight: per Oscar Isaac è il personaggio meglio scritto dai tempi di Iron Man

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Con il suo teaser del Super Bowl che ha raggiunto oltre 3 milioni di visualizzazioni in meno di un giorno, tutti i segnali indicano che Moon Knight è una delle serie televisive più attese della primavera. Lo show segna l’introduzione di Oscar Isaac nel Marvel Cinematic Universe nei panni di Marc Spector, un ex agente della CIA trasformato in mercenario che muore durante un lavoro in Sudan ma viene rianimato e trasformato nel condottiero del Dio della Luna egizio Khonshu. Oscar Isaac ha recentemente dichiarato alla rivista Empire che “Moon Knight” è uno lavoro sul personaggio che il MCU ha visto raramente.

“Spesso in questi grandi film può sembrare che stiano costruendo l’aereo sulla pista”, ha dichiarato l’attore . “Quando ho letto questo però ho avuto la sensazione che avesse un livello di caratterizzazione sul personaggio maggiore, sembra che contenesse l’idea di tornare ai film ‘fatti a mano’, agli studi sui personaggi. [‘Moon Knight’] si sentiva fatto a mano. Ed è il primo legittimo studio sui personaggi Marvel dai tempi di “Iron Man”. Ho pensato: ‘Forse posso dirottare questa cosa. Forse questa è l’occasione per fare qualcosa di davvero fottutamente pazzo su un palco importante.”

Il supereroe Moon Knight è un vigilante in stile Batman. Uno dei tratti notevoli del personaggio è il suo disturbo dissociativo dell’identità, che si manifesta in diversi con personalità definite. “Quello che amo di più di questa cosa è che è l’esplorazione di una mente che non conosce se stessa”, ha continuato Oscar Isaac sulla serie. “Un essere umano che non conosce il proprio cervello. L’ho trovato davvero commovente: ciò di cui è capace la mente per quanto riguarda la sopravvivenza. Ma il carico di lavoro è stato enorme: la sfida tecnica di incarnare questi diversi personaggi, fisicamente, il modo in cui manifesto il mio corpo… Ha richiesto molta energia”.

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Moon Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Mohamed Diab e il team di Justin Benson & Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis, Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i co-executive producer.

Marvel Studios Moon Knight, è la nuova serie serie originale live-action Marvel Studios che debutterà dal 30 marzo in esclusiva su Disney+. La serie segue Steven Grant, un tranquillo impiegato di un negozio di souvenir, che viene colpito da vuoti di memoria e ricordi provenienti da un’altra vita. Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con il mercenario Marc Spector. Mentre i nemici di Steven/Marc si avvicinano, i due devono indagare sulle loro identità complesse mentre si spingono in un mistero mortale tra i potenti dei dell’Egitto.

Moon Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Mohamed Diab e il team di Justin Benson & Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis, Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i co-executive producer.

Kevin Feige: Moon Knight è “brutale” e “si prende più rischi” rispetto ad altre serie Marvel

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A poca distanza dal debutto dell’ultimo trailer durante il superbowl vi proponiamo un’interessante intervista di Kevin Feige su Moon Knight, l’attesissima prossima serie tv Marvel che debutterà sulla piattaforma streaming Disney+. Il capo dei Marvel Studios è stato intervistato dalla nota rivista Empire con il quale si è davvero sbottonando rivelando particolari che incuriosiscono ancora di più!

“È brutale”, ha rivelato Feige in una nuova a Empire . “È stato divertente lavorare con Disney+ e vedere i confini che si spostano su ciò che siamo in grado di fare. Ci sono momenti [nella serie] in cui Moon Knight si lamenta su un altro personaggio, ed è forte e brutale, e la reazione istintiva è: “Ci tireremo indietro su questo, giusto?” No. Non ci stiamo tirando indietro. C’è un cambio di tono. Questa è una cosa diversa. Questo è Moon Knight.”

Ecco una foto inedite della serie tv

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Moon Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Mohamed Diab e il team di Justin Benson & Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis, Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i co-executive producer.

Marvel Studios Moon Knight, è la nuova serie serie originale live-action Marvel Studios che debutterà dal 30 marzo in esclusiva su Disney+. La serie segue Steven Grant, un tranquillo impiegato di un negozio di souvenir, che viene colpito da vuoti di memoria e ricordi provenienti da un’altra vita. Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con il mercenario Marc Spector. Mentre i nemici di Steven/Marc si avvicinano, i due devono indagare sulle loro identità complesse mentre si spingono in un mistero mortale tra i potenti dei dell’Egitto.

Moon Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Mohamed Diab e il team di Justin Benson & Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis, Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i co-executive producer.

Blade Runner 2099: Amazon annuncia la serie live-action sequel dei film

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Amazon annuncia lo sviluppo della serie tv Blade Runner 2099, una serie live-action sequel dei film che coinvolgerà Ridley Scott regista del film cult Blade Runner nel ruolo di produttore attraverso la sua Scott Free. Al momento inoltre non è da escludere che nel caso la serie ottenesse il via libera il regista si siederebbe dietro la macchina da prese come accaduto per la serie di HBO recente.

Blade Runner 2099 sarà realizzata grazie all’accordo tra Amazon Studios, Scott Free e Alcon Entertainment e dovrebbe raccontare una storia che sarà ambientata ben 50 anni dopo gli eventi narrati dal film diretto da  Denis Villeneuve con protagonisti  Ryan Gosling e Harrison Ford. Silka Luisa è stato incaricato di presiedere lo sviluppo della serie in qualità di Showrunner e sta tutt’ora scrivendo la sceneggiatura.

Il franchise è tratto dal romanzo di Philip K. Dick ed era ambientato in una versione distopica di Los Angeles in cui l’azienda Tyrell Corporation realizzava dei replicanti dalle fattezze umane per farli lavorare nelle colonie spaziali.

Alice Rohrwacher dirige La Chimera con Josh O’Connor

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Alice Rohrwacher dirige La Chimera con Josh O’Connor

Sono attualmente in corso tra Tarquinia, Blera e il sud della Toscana, le riprese del nuovo film di Alice Rohrwacher, La Chimera. Protagonisti del film è Josh O’Connor. Ambientato negli anni 80, nel mondo clandestino dei “tombaroli”, La Chimera racconta di un giovane archeologo inglese (Josh O’Connor) coinvolto nel traffico clandestino di reperti archeologici. Completano il cast Isabella Rossellini, Carol Duarte, Alba Rohrwacher e Vincenzo Nemolato.

La Chimera, come tutti i film di Alice Rohrwacher, è prodotto da Carlo Cresto-Dina per tempesta con Rai Cinema, in coproduzione con Amka Films Productions (Svizzera) e Ad Vitam Production (Francia) in collaborazione con Arte France Cinema. L’uscita del film è prevista per il 2023, distribuito in Italia da 01.

Per La Chimera, Alice Rohrwacher torna inoltre a lavorare con le sue storiche collaboratrici: la direttrice della fotografia Hélène Louvart (The Lost Daughter, NEVER RARELY SOMETIMES ALWAYS), la montatrice Nelly Quettier (ANNETTE), la scenografa Emita Frigato, la costumista Loredana Buscemi e l’organizzatore Giorgio Gasparini. Casting di Chiara Polizzi e Fiona Weir. Sostengono il progetto in Svizzera Swiss Television RSI SSR SRG ed in Francia il fondo Cinéma du Monde del CNC.

Alice Rohrwacher è nata a Fiesole, ha studiato a Torino e Lisbona. Ha scritto per il teatro e lavorato come musicista con molti registi teatrali, prima di avvicinarsi al cinema, inizialmente come montatrice di documentari. Nel 2011 gira il suo primo lungometraggio, Corpo Celeste, presentato a Cannes alla Quinzaine des Réalisateurs e poi selezionato ai festival di Sundance, New York, Londra, Rio e Tokyo. Il suo secondo film, Le Meraviglie, vince il Grand Prix al Festival di Cannes nel 2014, mentre il suo terzo film Lazzaro Felice, si aggiudica, sempre a Cannes, il premio per la migliore sceneggiatura, ottenendo importanti consensi internazionali.

Nel 2015 dirige The Djess, cortometraggio della serie Miu Miu Women’s Tale. Nel 2016 mette in scena “La Traviata” di Giuseppe Verdi al Teatro Valli di Reggio Emilia. E’ stata annunciata, ed è attualmente in fase di sviluppo, la sua prima serie tv dal titolo Ci sarà una volta. Sul set del film, tempesta, sta adottando EcoMuvi, il disciplinare internazionale di sostenibilità ambientale, certificato, per la produzione audiovisiva.

Omaggio a Ivan Reitman: questa sera su Sky Cinema

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Omaggio a Ivan Reitman: questa sera su Sky Cinema

Sky Cinema rende omaggio a Ivan Reitman, scomparso all’età di 75 anni, con una programmazione a lui dedicata. Produttore e regista cinematografico, Reitman è noto al grande pubblico per aver diretto un cult degli anni 80 come Ghostbusters. Per ricordarlo, questa sera Sky Cinema Due trasmetterà tre dei suoi maggiori successi come regista.

Si inizia alle 19.05 con I GEMELLI, commedia in cui Arnold Schwarzenegger e Danny DeVito sono due gemelli nati da un esperimento genetico che si incontrano dopo anni e scoprono di essere diversi in tutto.

Alle 21.15  GHOSTBUSTERS – ACCHIAPPAFANTASMI, cult assoluto della commedia anni 80 con Bill Murray, Dan Aykroyd e Harold Ramis. New York: tre scienziati fondano un’agenzia che si occupa di catturare fantasmi e sfidano il demone Zuul; alle 23.05 sempre su Sky Cinema Due arriva il sequel GHOSTBUSTERS II, con Bill Murray, Dan Aykroyd e Sigourney Weaver in cui gli Acchiappafantasmi affrontano una forza maligna che ha invaso i sotterranei di New York.

OMAGGIO A IVAN REITMAN – lunedì 14 febbraio dalle 19.05 su Sky Cinema Due. Tutti i titoli sono disponibili on demand su Sky e in streaming su NOW

Bridgerton 2: teaser trailer della seconda stagione

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Bridgerton 2: teaser trailer della seconda stagione

Netflix annuncia oggi il teaser di Bridgerton 2, la seconda stagione di Bridgerton, disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo da venerdì 25 marzo 2022. Mantenendosi in linea con i romanzi, questa stagione racconta la romantica storia di Lord Anthony Bridgerton e la sua ricerca dell’amore.

Bridgerton approda su Netflix da Shondaland ed è prodotto da Shonda Rhimes, Betsy Beers e Chris Van Dusen. Quest’ultimo è anche l’ideatore e lo showrunner della serie.

La trama

Dalla creatività di Shondaland e dell’ideatore Chris Van Dusen, la seconda stagione di Bridgerton segue Lord Anthony Bridgerton (Jonathan Bailey), il maggiore dei fratelli e sorelle Bridgerton nonché visconte, nella sua ricerca di una moglie adeguata. Guidato dal suo senso del dovere nel salvaguardare il nome della sua famiglia, la ricerca di Anthony per una debuttante che incontri i suoi standard impossibili sembra destinata a fallire, finché Kate Sharma (Simone Ashley) e la sua sorella più giovane Edwina (Charithra Chandran) non arrivano dall’India. Quando Anthony inizia a corteggiare Edwina, Kate scopre la vera natura delle sue intenzioni – il vero amore non è in cima alle sue priorità – e decide di fare qualunque cosa in suo potere per impedire la loro unione. Ma, facendo questo, le schermaglie verbali tra Kate e Anthony non fanno altro che avvicinarli sempre di più, complicando le cose per entrambi. Dall’altra parte di Grosvenor Square, i Featherington devono dare il benvenuto al nuovo erede nella loro tenuta, mentre Penelope (Nicola Coughlan) continua a muoversi per l’alta società tenendo nascosto il suo segreto più profondo dalle persone che le stanno più vicino.

La serie tv

Bridgerton è una serie romantica, scandalosa e arguta che celebra l’eternità di amicizie durature, famiglie che trovano la loro strada e la ricerca di un amore che conquisti tutto.  La serie vede la partecipazione anche di Adjoa Andoh (Lady Danbury), Lorraine Ashbourne (Mrs. Varley), Harriet Cains (Philipa Featherington), Bessie Carter (Prudence Featherington), Shelley Conn (Mary Sharma), Phoebe Dynevor (Daphne Basset), Ruth Gemmell (Violet Bridgerton), Florence Hunt (Hyacinth Bridgerton), Martins Imhangbe (Will Mondrich), Claudia Jessie (Eloise Bridgerton), Calam Lynch (Theo Sharpe), Luke Newton (Colin Bridgerton), Golda Rosheuvel (Queen Charlotte), Luke Thompson (Benedict Bridgerton), Will Tilston (Gregory Bridgerton), Polly Walker (Portia Featherington), Rupert Young (Jack), e Julie Andrews per la voce di Lady Whistledown nella versione originale in lingua inglese. La serie è ispirata ai romanzi di Julia Quinn.

I cieli di Alice dal 15 febbraio al cinema e su IWONDERFULL

I cieli di Alice dal 15 febbraio al cinema e su IWONDERFULL

Dal 15 febbraio in contemporanea su IWONDERFULL e al cinema arriva I cieli di Alice, opera prima di Chloé Mazlo e con protagonista Alba Rohrwacher. In occasione dell’uscita del film, martedì 15 febbraio a ROMA presso il CINEMA TROISI alle ore 21:00 introdurranno il film in sala la protagonista Alba Rohrwacher e la regista Chloe Mazlo, modera l’incontro da Piera Detassis.

I cieli di Alice (Sous les ciel d’Alice) faceva parte della selezione ufficiale della 49° Semaine de la Critique, quella che non si è mai fatta a causa del Covid. Peccato, perché una ribalta internazionale come la Croisette sarebbe stata perfetta per presentare un film ambientato in una città dall’altra parte del Mediterraneo che fino alla metà degli anni Settanta contendeva il primato alla cittadina della Costa Azzurra per bellezza e jet set.

Volevo parlare della guerra nel modo in cui mi è stata raccontata dalla mia famiglia” spiega la regista Chloé Mazlo. “Il personaggio di Alice è in gran parte ispirato a mia nonna, che dalla Svizzera si è trasferita in Libano intorno alla metà degli anni Cinquanta, innamorandosi immediatamente del paese, una cosa che mi ha fatto porre più domande che se fosse stata libanese. L’attaccamento a una terra è qualcosa di irrazionale, ed è ancora più difficile da comprendere se ci innamoriamo di una nazione che non è neanche quella in cui siamo nati e cresciuti”.

Protagonista del film è Alba Rohrwacher, che veste i panni di questa Alice arrivata nel paese delle meraviglie, un sogno che vedrà andare in frantumi con la guerra civile nella metà degli anni Settanta.

Al fianco di Alice c’è Joseph, interpretato da Wajdi Mouawad, attore, regista, commediografo e scrittore libanese conosciuto internazionalmente per le sue opere. Mouawad, come molti suoi connazionali, fu costretto a lasciare il paese a 10 anni, nel 1978, per scampare alla guerra civile.

I cieli di Alice: sinossi

Anni ’50: la giovane Alice vive con la famiglia tra i monti della Svizzera, ma aspetta solo l’occasione per andare alla scoperta del mondo. Quando le viene offerto un lavoro come ragazza alla pari a Beirut, in Libano, coglie subito l’occasione. Scopre così una città solare, vivace, libera e proiettata verso il futuro. Qui trova anche ben presto l’amore di Joseph, astrofisico gentile e ambizioso, e assieme a lui costruisce la famiglia dei suoi sogni. Tutto ha il profumo della felicità. Ma una guerra civile arriva a cambiare il volto del paese tanto amato, e ogni equilibrio comincia a vacillare.

I cieli di Alice è stato presentato in Italia a Molise Cinema, ad Efebo d’oro di Palermo (dove Chloé Mazlo ha vinto la Menzione Speciale della giuria Efebo Prospettive) e al Lucca film festival e arriverà su IWONDERFULL, la piattaforma streaming di I Wonder Pictures in collaborazione con MYmovies, e nelle sale a partire dal 15 febbraio e in occasione della prima a Roma del film, martedì 15 febbraio presso il CINEMA TROISI alle ore 21:00, la protagonista Alba Rohrwacher e la regista Chloe Mazlo introdurranno il film in sala.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: le trame che svela il trailer del Super Bowl

Durante il Super Bowl della scorsa notte è stato lanciato il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Le rivelazioni del teaser sono da brividi: appaiono nuove minacce multiversali, camei di personaggi pazzeschi e un sacco di scene d’azione. Come il suo predecessore e come Spider-Man – No Way Home, anche Doctor Strange 2 si concentrerà sul Multiverso impazzito dell’MCU.

Il trailer del film trasmesso durante il Super Bowl promette non solo mostri e varianti di Strange, ma anche un volto familiare proveniente da un’altra serie di film MarvelIl film porrà Stephen Strange di fronte alle temute conseguenze del suo incantesimo che ha alterato l’universo in No Way Home e che metterà ancora una volta in pericolo la sua realtà e quella degli altri. Lo Stregone non sarà da solo: sarà insieme a Wong e Wanda Maximoff, la Strega Scarlatta. Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà anche il debutto in MCU di America Chavez (Xochitl Gomez), un supereroe Marvel Comics. Con il Multiverso scatenato ancora una volta, non sorprende che ci sarà almeno una variante di Strange, conosciuta come Defender Strange.

Vediamo ora in dettaglio cosa ci rivela il trailer di Doctor Strange lanciato durante il Super Bowl 2022.

L’incubo di Doctor Strange

Doctor-Strange-Multiverso-della-FolliaIl trailer di Doctor Strange 2 inizia con Stephen Strange (Benedict Cumberbatch) che parla di un incubo ricorrente in cui vede il Sanctum Sanctorum in rovina circondato da resti di scheletri. Si dice che il film sia la prima opera dell’MCU di genere horror. Il film è infatti diretto da Sam Raimi, regista famoso per gli adattamenti dei film di supereroi – i fan della Marvel lo conoscono per la sua fenomenale trilogia di Spider-Man, ma anche per il suo lavoro nel genere horror. Questa apertura del trailer, oltre a mostrare un’immaginazione di Strange, è presumibilmente un’anticipazione della Dimensione dell’Incubo Marvel.

Doctor Strange 2 mostra la caduta di Kamar-Taj

Kamar-Taj-Doctor-StrangeIn tutto il trailer di Doctor Strange 2, ci sono immagini che mostrano il magico regno di Kamar-Taj attaccato da una forza oscura. L’invasione è rappresentata da una nuvola nera che si cala verso la casa-tempio del Signore delle Arti Mistiche. Dalle esplosioni mostrate, non sembrano esserci molte speranze per gli stregoni.

Un accenno ai poteri di America Chavez

America-Chavez-Doctor-Strange-2Il primo scatto della nuova eroina Marvel America Chavez rivela subito i suoi poteri multiversali: Chavez, apparentemente legandosi all’incantesimo di Doctor Strange, crea un portale a forma di stella strappando il tessuto dell’universo. Nell’iperattività del trailer, non si riesce a comprendere se a scatenare la magia sia Strange, Chavez o un qualche altro misterioso demone multiversale.

America Chavez contro un mostro multiversale

Doctor-Strange-2-Trailer-America-ChavezAll’inizio del trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, un mostro multiversale ostacola America Chavez. Il tutto sembra accadere all’interno dell’incubo di Stephen Strange.

Chavez, interpretata da Xochitl Gomez, è vista in tutto il resto del trailer. Il filmato mostra la super forza dell’eroina già descritta nei fumetti: possiede i poteri di volo, di resistenza e può compiere dei viaggi inter-dimensionali. Non si sa se Dottor Strange 2 cambierà la storia e l’origine di America Chavez, ma sembra che nel film il personaggio possieda già i suoi poteri e stia già attraversando il multiverso da sola.

Svelata l’identità Defender Strange

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In un’inquadratura rapidissima possiamo catturare l’immagine di Defender Strange prima che venga risucchiato. In un batter d’occhio, il personaggio sprofonda in uno dei portali di America Chavez. Da quel poco che si vede, sembra che Defender sia un’altra identità multiversale dello stregone di Benedict Cumberbatch, con indosso un nuovo costume e le riconoscibili strisce bianche tra i capelli.

Defender-Strange

Le ramificazioni di No Way Home

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Che il finale di No Way Home aprisse a nuove trame può sembrare scontato. Il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia ne è la conferma: l’incantesimo raffazzonato da Strange per far dimenticare al mondo l’identità segreta di Peter Parker ha avuto un impatto duraturo sul Multiverso. I criminali nemici di Spider-Man che conoscevano la sua identità segreta e altre varianti di Peter Parker sono stati trascinati nell’MCU, ma ci sono anche altri pericoli che potrebbero essersi insinuati tra le crepe del Multiverso.

Wong è ferito in Doctor Strange 2

Doctor-Strange-2-Wong

La prima apparizione del nuovo Stregone Wong (Benedict Wong) nel trailer di Doctor Strange 2 non mostra lo stato migliore del personaggio. Dalla faccia gonfia e l’occhio nero, sembra che Wong sia appena stato picchiato. La scena potrebbe rappresentare un momento dopo la caduta di Kamar-Taj o, ancora peggio, potrebbe riflettere quanto il mondo sia diventato pericoloso da quando il Dottor Strange ha aperto il mondo a tutti i tipi di minacce multiversali.

Il MCU Multiverse è finalmente aperto (sul serio)

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Forse si tratta solo di una visione o del sogno di Stephen Strange, ma sembra che Sam Raimi voglia usare le forze del Multiverso in Doctor Strange 2 per distruggere New York. Il crollo della città dove vive Strange sarebbe il catalizzatore perfetto per far cacciare l’eroe nel Multiverso in cerca di risposte.

Il matrimonio di Christine Palmer

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Il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia mostra anche la Dottoressa Christine Palmer (Rachel McAdams). Quella che è stata l’amica, la collega e, soprattuto, l’interesse amoroso di Stephen sembra vivere la sua vita indisturbata e lontana dallo Stregone.

Strange è morto durante lo soap di Thanos e non è stato resuscitato fino a cinque anni dopo. Nel frattempo, Palmer sembra essere andata avanti fino ad arrivare a sposarsi con un altro uomo. La scena si svolge probabilmente all’inizio del film, prima che le entità mostruose del Multiverso invadano la realtà di Strange.

Rintrah si prepara per l’attacco a Kamar-Taj

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Nei fumetti, Rintrah è un personaggio di supporto di Doctor Strange ed è stato apprendista dello Stregone. È una creatura simile al Minotauro, mostrata nel trailer tra gli altri Signori delle Arti Mistiche.

Non si sa quanto grande sarà il ruolo di Rintrah in Doctor Strange 2. Come America Chavez, Rintrah proviene da un’altra realtà. Considerando che il primo Doctor Strange ha dimostrato che i Maestri delle Arti Mistiche traggono i loro poteri da realtà alternative, non sorprende che uno dei loro membri provenga da un universo diverso.

Doctor Strange paga per i crimini multiversali commessi

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Il costo dell’incantesimo messo in piedi da Strange in No Way Home deve essere scontato dallo stregone. Nel trailer lo vediamo incatenato in manette high-tech. La scena suggerisce la presenza di una forza di polizia che si occupa della sacralità delle linee temporali, apparentemente con una potenza ancora maggiore della TVA. L’identità degli agenti per ora sembra rimanere nascosta.

Strange condannato per aver profanato la realtà

Doctor-Strange-2-Mordo

Mentre Strange è condotto nell’edificio in cui viene rinchiuso, si sente la voce fuori campi del Barone Mordo. Il voice-over dell’ex-amico ha implicazioni interessanti. Mordo afferma che l’azione di Strange sul Multiverso non rimarrà impunita. La dichiarazione potrebbe rivelare che il Barone è alleato con l’Autorità della Varianza del Tempo, entità che monitora e neutralizza le minacce multiversali.

La Legione di Ferro scorta Strange

Ultron-Droni

Come promesso alla fine di Doctor Strange del 2016, Karl Mordo ritorna nel sequel per cercare di liberare il mondo dalla magia. Mordo sembra aver catturato Strange con l’aiuto una squadra di droni simili a quelli della Legione di Ferro di Tony Stark, anche se i membri hanno uno sguardo più simile a quello di Ultron.

Se i droni sono stati riprogrammati dopo la battaglia di Sokovian resta da vedere, ma sembra più probabile che i guerrieri siano al servizio della sicurezza. Potrebbero essere stati portati qui da una linea temporale in cui Ultron non è mai stato in grado di corromperli, cosa che aprirebbe curiosamente al ritorno di Iron Man nell’MCU.

Gli Illuminati debuttano in Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Illuminati

C’erano diverse voci sull’ingresso degli Illuminati nell’MCU. Sembra che il gruppo di potentissimi supereroi farà il suo debutto con Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Incaricati dal loro fondatore Tony Stark di proteggere collettivamente l’universo, in questa versione i membri degli Illuminati per ora rimangono per lo più sotto copertura. In ogni caso, sembra logico che Mordo sia uno di loro.

Il ritorno di Patrick Stewart come Professor X

Professor-X

Nel trailer di Doctor Strange 2, vediamo anche Patrick Stewart nei panni di Professor Charles Xavier. Il Professor X di Stewart  è apparso per la prima volta in X-Men di 20th Century Fox.

L’attore riprende il suo ruolo iconico nell’MCU . Il fatto non è troppo sorprendente, data la premessa multiversale di Doctor Strange 2 e, ancora prima, di No Way Home. La voce di Stewart nel trailer è inconfondibile, ma il filmato non offre uno sguardo chiaro al Professor X, forse conservandolo per un altro trailer o per l’uscita del film.

Doctor Strange e America Chavez in viaggio nel Multiverso

Ad un certo punto nel trailer di Doctor Strange 2, lo Stregone e America Chavez sono immersi in un piano di realtà invaso dai dinosauri. La scena suggerisce che vedremo gli eroi viaggiare attraverso il tempo e tutto il Multiverso: potrebbero addirittura visitare la Terra Selvaggia già descritta della Marvel Comics.

Il Multiverso e Doctor Strange in mille pezzi

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L’asticella degli effetti speciali del nuovo Doctor Strange sale ancora di più dopo aver visto il trailer lanciato durante il Super Bowl: in un breve flash, vediamo Cumberbatch soccombere ad un incantesimo e frantumarsi dolorosemente in tanti piccoli pezzi.

La variante sinistra di Strange

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Come mostrato nel primo teaser di Doctor Strange 2 alla fine di No Way Home, una variante malvagia di Stephen Strange, interpretato sempre da Benedict Cumberbatch, apparirà nel film. Non si sa se questa versione di Strange sarà la stessa variante vista in What If…?, Strange Supreme o ancora una nuova versione. In ogni caso, vedere Strange che combatte una sua parte sinistra creerà una situazione emozionante e surreale.

Una misteriosa figura fiammeggiante

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Verso la fine del trailer, compare una figura incandescente che vola tra i piani della realtà. Potrebbe sembrare Torcia Umana ma, visto il Multiverso impazzito nuovamente,  la figura potrebbe essere un eroe di un’altra realtà, come il Professor X o Monica Rambeau con indosso il look mostrato in Capitan Marvel.

Scarlet Witch Vs Capitan Marvel?

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Se la figura infuocata fosse veramente Capitan Marvel, in Doctor Strange 2 potremmo vedere uno scontro allettante tra Monica e Wanda Maximoff: sembra che siano entrambi personaggi ugualmente potenti a questo punto, e ugualmente capaci di danni indicibili.

Gargantos, il mostro del Multiverso

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Nel trailer è anche presentato Gargantos, un mostro tentacolare già noto nella Marvel Comics, dove la creatura è un nemico di Namor il Sub-Mariner. L’inclusione di Gargantos in Doctor Strange 2 alimenta ulteriormente la speculazione che Namor debutterà nella Fase 4 MCU.

Un memoriale per Doctor Strange?

Doctor-Strange-2-Trailer-Memoriale

Verso la fine del trailer, Doctor Strange guarda una statua di se stesso mentre la voce di Wanda Maximoff in sottofondo lo sbeffeggia. Se la statua nel trailer è un’indicazione, nel film Strange probabilmente tornerà a New York dopo la sua morte e molto tempo dopo le sue azioni sconsiderate e potenzialmente catastrofiche.

Wanda ritorna a Westview – con Scarlet Witch

scarlet-witch

Sorprendentemente, nel trailer vediamo Wanda Maximoff di Elizabeth Olsen che torna a casa sua e di Visione a Westview, Ci sembra strano: l’abitazione era stata distrutta alla fine di WandaVision. Nel trailer, Wanda – che ora è la Strega Scarlatta – confronta la sua storia con quella di Strange: entrambi hanno violato le regole, ma non sono stati trattati ugualmente. Le parole di Maximoff implicano che il suo ruolo in Doctor Strange 2 potrebbe non essere pienamente di supporto nei confronti di Stephen Strange.

Mordo in lotta con Doctor Strange

Sul finale del trailer, Karl Mordo viene mostrato mentre attacca Doctor Strange. Il suo scontro con Stephen non è sorprendente. Mordo, ha tutti i motivi per mettersi contro Strange, viste le catastrofiche conseguenze della manomissione del Multiverso. Tuttavia, considerando l’amicizia che Strange e Mordo avevano nel primo film, c’è la possibilità che i due diventeranno alleati ancora una volta per difendere la Terra da una minaccia così grande da non poterla gestire da soli.

Le battaglie di Scarlet Witch

Wanda-Maximoff

Nonostante WandaVision abbia mostrato una Scarlet Witch dotata di grandi poteri, sembra che Doctor Strange 2 ci offrirà un’altra versione di Wanda. Sembra sarà picchiata in molteplici combattimenti e ne uscirà spesso insanguinata. Un aspetto inquietante e spaventoso per i fan di Maximoff.

Zombie Strange, è un incubo?

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Uno degli scatti finali del trailer mostra un’inquietante variante di Doctor Strange. Questo Stephen Strange sembra essersi fuso con creature oscure di un altro universo che lo hanno reso simile ad uno zombie.

Come il resto delle rivelazioni sui nuovi personaggi e sulla storia contenute nel trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, anche quest’ultima svela e confonde allo stesso tempo.

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Sky e NBCUniversal annunciano oggi il lancio in Italia di Peacock

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Sky e NBCUniversal annunciano oggi il lancio in Italia di Peacock, che continua così la sua espansione in Europa dopo essere già arrivato nel Regno Unito, in Irlanda, Germania e Austria. Da domani, martedì 15 febbraio, tutti gli abbonati Sky e quelli NOW con Pass Entertainment potranno accedere ai contenuti di Peacock che sarà incluso nel loro abbonamento, con una ricca proposta di iconiche produzioni originali televisive e cinematografiche internazionali targate NBCUniversal.

«Siamo entusiasti di proseguire nell’espansione internazionale di Peacock con Sky in Italia, offrendo ai clienti l’accesso alle attesissime prime visioni dei Peacock Originals, tra cui Bel-Air e Joe vs Carole», ha dichiarato Lee Raftery, Managing Director, Europe, Middle East & Africa, NBCUniversal International Networks & Direct-To-Consumer. «Questo lancio segna un’altra tappa fondamentale nella rapida crescita di Peacock in tutta Europa, dopo lo sbarco nel Regno Unito e in Irlanda a novembre e, più di recente, in Germania e Austria».

«Siamo felici di poter affiancare alle tante produzioni Sky Original i contenuti di Peacock e ampliare così l’offerta di Sky e NOW arricchendola di serie cult, show e film disponibili on demand per i nostri clienti», ha commentato Antonella d’Errico, Executive Vice President Programming di Sky Italia. «Con Peacock offriremo non solo i grandi successi targati NBCUniversal – titoli internazionali apprezzati in tutto il mondo – ma anche nuovi Peacock Originals, a partire dall’atteso Bel-Air prodotto da Will Smith».

Peacock continuerà ad arricchirsi con i migliori contenuti targati NBCUniversal e non solo, compresi numerosi titoli di successo disponibili ora o in arrivo nei prossimi mesi, come ad esempio:

  • Peacock Originals fra cui i nuovi titoli Bayside School, Girls5eva – La rivincita delle pop star, Rutherford Falls – Amici per la vita, Bel-Air; oltre alle serie in arrivo prossimamente The Girl in the Woods – La porta del terrore, MacGruber – Eroe improbabile, Joe vs Carole, The Resort.
  • TV Show: con nuovi titoli e grandi cult tra i più amati di sempre come The Office, 30 Rock, Parks and Recreation, Colombo, Superstore, The Mindy Project, Difficult People, Will & Grace; drama di successo come Bates Motel, Mr. Robot, Grimm, High School Team, Five Bedrooms, The Bold Type. E ancora, seguitissimi reality come Al passo con i Kardashian, Real Housewives di New York, Real Housewives di Beverly Hills e Sotto Coperta: Mediterraneo.
  • Film: con titoli come Apollo 13, Jason Bourne, Cattivissimo Me, Cinquanta sfumature di nero, Il gladiatore, Minions, Pets – Vita da animali, Blues Brothers – Il mito continua, Beethoven, Ted, Il Grinch.

Peacock sarà incluso per tutti i clienti Sky con il pacchetto Sky TV e clienti NOW con Pass Entertainment. I contenuti di Peacock saranno disponibili e accessibili on demand su My Sky e Sky Q, e in mobilità con Sky Go. Su Sky Q sarà possibile cercare i contenuti Peacock anche attraverso il controllo vocale, pronunciando semplicemente “Peacock”.

Sulle Nuvole: trailer del film di Tommaso Paradiso

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Sulle Nuvole: trailer del film di Tommaso Paradiso

Finalmente disponibile il trailer ufficiale e alcune nuove immagini di Sulle Nuvole, la storia di amore e musica che vede l’esordio alla regia di Tommaso Paradiso con protagonisti Marco Cocci e Barbara Ronchi. Il film sarà nelle sale cinematografiche il 26, 27 e 28 Aprile, distribuito da Warner Bros. Pictures. Nel cast anche Paolo Briguglia, Sergio Romano e Bettina Giovannini.

Sulle Nuvole, la trama

Sulle Nuvole è un’intensa storia d’amore e musica. Nic Vega (Marco Cocci) ha un passato di successo nella musica, con alle spalle una gloriosa carriera da cantante e una grande storia d’amore chiusa da anni. Ormai in crisi da tempo, quando realizza di aver perso tutto – fama, amici e ispirazione – Nic decide di tornare da lei, Francesca (Barbara Ronchi), irrompendo così nella sua vita serena e felice. Potranno i ricordi riaccendere l’amore e la passione di una volta?

Il soggetto e la sceneggiatura sono di Chiara Barzini, Luca Infascelli e Tommaso Paradiso. Sulle Nuvole è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia e Cinemaundici e sarà al cinema il 26, 27 e 28 Aprile, distribuito da Warner Bros. Pictures.

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