Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video
in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de
Il Signore degli Anelli ha riunito un cast enorme, che
include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom
Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella
Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan
Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel
Weyman.
La serie
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è
scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre,
Bryan Cogman di Game of
Thrones ha firmato come produttore consulente del
progetto con J.A. Bayona che ha diretto più
episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team
creativo completo dello show sarà composto da: i produttori
esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo
della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo
scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e
produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore
esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il
produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e
consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche
produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris
Newman è co-produttore.
Arriva al cinema
Guarda chi si vede, il nuovo film di Riccardo
Camilli. Il regista lavora da anni sia come montatore, che come
direttore di corto e lungometraggi, ma è approdato alle sale solo
col suo precedente lavoro, Peggio per me,
distinguendosi per una commedia intelligente, dai giusti tempi
comici, mai sguaiata, che anzi affronta con delicatezza temi anche
profondi, e con un fondo di malinconia.
Nel precedente film,
Camilli aveva raccontato un uomo a confronto con un sé bambino, che
lo spronava a riprendersi la vita, a tornare capace di sognare,
reinventarsi e cambiare, riflettendo su una generazione, la
propria, forse poco coraggiosa. Qui, invece, il regista si rapporta
all’idea della perdita, del lutto provocato non da una tragica
fatalità, o almeno non solo, ma bensì da un’assenza delle
istituzioni, da uno Stato che non si prende cura delle proprie
infrastrutture, come dei cittadini che le utilizzano, lasciando
tutto al caso, ovvero a un deterioramento inevitabile. Già
selezionato in diversi festival in giro per l’Italia – Festival
della Commedia, Film andMusic Ischia Global
Fest, Festival del Cinema di Castel Volturno, solo per
citarne alcuni – il film arriva ora a un pubblico più vasto.
Guarda chi si vede
– la trama
Claudia, Gioia
Vicari, fa la commessa in un negozio ed ha una figlia
diciottenne, Nina, Alessia DeMattia. Entrambe
convivono da tre anni con l’angoscia della perdita di Marco,
Riccardo Camilli, quarantenne con la passione per la musica
rock e un negozio di dischi, marito di Claudia e padre di Nina,
morto nel crollo di un ponte vicino ad Ancona, mentre andava a una
fiera a vendere i suoi amati vinili. Oltre alla mancanza, a rendere
difficile voltare pagina, c’è il senso di colpa. Così Claudia e
Nina si tengono lontane dalle relazioni, ma anche chi sta loro
intorno sembra avere più di un problema in questo senso.
Katia, Tania
Angelosanto, sorella di Claudia, sceglie da anni gli uomini
sbagliati, come Fabrizio, Claudio Camilli. Martina,
Claudia Salvatore, inseparabile amica di Claudia, ha molti
dubbi sulla sua attuale relazione. Tutti, però, incoraggiano
Claudia a ricominciare a vivere. Lei invece, vorrebbe tanto poter
rivedere Marco e parlargli. Così tanto, che una sera Marco le
appare, come un fantasma, ma in carne ed ossa. Da allora, inizia a
farle compagnia nei momenti più disparati, visto, ovviamente, solo
da lei. Quando la donna viene contattata da una giornalista tv che
vuole solo speculare sul suo dolore, a tre anni dalla morte di
Marco, Claudia incontra Alessandro, Angelo Orlando. Che sia
lui l’uomo giusto con cui voltare pagina?
Guarda chi si
vede, un film per chi resta
“A me la morte fa una gran
paura. Si lasciano troppi sorrisi, troppe mani, troppi occhi. ”
Con questa citazione di Augusto Daolio si apre Guarda chi si
vede, un film all’insegna dell’amore per la musica – il
defunto Marco ha un negozio di vinili ed ha trasmesso a sua figlia
tutta la sua
passione per il rock – e per la vita, dedicato dal regista a chi
resta, dopo tragedie come quella racontata qui. L’idea centrale del
film è interessante e il regista riesce a rendere tangibile la
paura di chi rimane. L’idea che ci si senta in colpa ad essere
felici, come riesce a veicolare il concetto del carpe diem,
dell’attimo di gioia da non sprecare perchè il futuro è
incerto.
Non per niente, il film
ha preso corpo tra un disastro come quello del ponte Morandi, da
cui, dice il regista, è partita la prima scintilla della
sceneggiatura, e la pandemia – le riprese si sono concluse a
settembre 2020. Il film sa coniugare leggerezza e temi seri,
viaggia sul filo della malinconia, ma non insiste nel dramma, anzi
lo stempera nell’ironia e in un racconto sincero della
quotidianità. In questo Camilli si conferma abile. Allo stesso modo
è vincente la scelta di tenere lontano il discorso politico e
concentrarsi sulle vite dei personaggi, sul loro mondo relazionale
ed emotivo.
Camilli, oltre che
regista e attore nel ruolo di Marco, è anche autore del soggetto,
della sceneggiatura e del montaggio. La sceneggiatura è forse meno
incisiva che nel precedente lavoro, anche a livello di dialoghi,
con un risvolto di trama nel rapporto fra Martina e Claudia che non
sembra trovare un’adeguata collocazione nell’economia del film. A
funzionare sempre, invece è l’elemento di fantasia, di
immaginazione che irrompe, presente anche in Peggio per
me, che sembra essere diventato un po’ la firma del
regista.
Il cast diGuarda chi si vede
Il cast di Guarda
chi si vede è molto vario, con attori esordienti e altri
con maggiore esperienza. La protagonista, Gioia Vicari,
all’esordio, ha una resa un po’ diseguale, spesso convincente, a
volte un po’ impacciata. L’altra esordiente, Alessia De
Mattia, intepreta bene Nina. Angelo Orlando è il nome
più noto del cast. Regista, sceneggiatore, attore, ha lavorato con
Fellini, Monicelli, Troisi, col quale ha vinto
un David di Donatello come Miglior attore non protagonista
per Pensavo fosse amore… invece era un calesse.
È anche autore di
pellicole di culto come L’anno prossimo vado a letto alle
dieci e Barbara. Qui interpreta con efficacia
il ruolo di Alessandro, colui che farà battere di nuovo il cuore di
Claudia dopo tanto tempo. Tania Angelosanto sa dare
stravaganza e carattere alla sua Katia. Il bravo MatteoQuinzi – sta per uscire anche con Giulia di
Ciro De Caro – è invece Simone, amico di Claudia dai tempi
della scuola e da sempre innamorato di lei. C’è anche molta
famiglia Camilli in Guarda chi si vede, compresi i
genitori del regista. Suo padre, Rolando Camilli, è Alberto,
il padre di Marco . Mentre suo fratello, Claudio Camilli –
Boris – Stagione 4, I Predatori,
Ghiaccio – dimostra ancora una volta le sue capacità
attoriali, pur avendo un ruolo marginale.
Con Guarda chi si
vede Camilli continua il proprio percorso nella commedia,
attingendo al quotidiano con garbo e intelligenza. Il film è una
produzione orgogliosamente indipendente. Girato tra dicembre 2019 a
settembre 2020, anche con il contributo del crowdfunding, è
prodotto da Riccardo Camilli e McFly e distribuito da
Distribuzione Indipendente. In sala dal 16 al 20 febbraio a
Roma.
È disponibile su NetflixTattiche d’amore, la
commedia romantica diretta da Emre
Kabakusak che racconta una storia amorosa improbabile
e patinata, perfetta per il periodo di
San Valentino ma non memorabile. L’amore che sboccia tra i due
cinici protagonisti è in se stesso un cliché e rende il film allo
stesso tempo prevedibile e rassicurante: anche per i più disillusi,
c’è la speranza di trovare l’anima gemella.
La trama di Tattiche d’amore
Asli (Demet
Özdemir) è una stilista che cura un blog chiamato
”Tattiche d’amore” in cui dà consigli amorosi alle donne.
Pare saperne una in più del diavolo sugli uomini. Sfidata dai suoi
followers, Asli decide di mettere in pratica le sue
tattiche: vuole fare innamorare un uomo e raccontare di come ci è
riuscita sul blog. La sua vittima è Kerem
(Sukru Ozyildiz), un pubblicitario che
frequenta tante donne ma non ha mai avuto una relazione stabile.
Ciò che la blogger non sa è che anche Kerem vuole
”giocare” con lei: ha scommesso con alcuni colleghi di riuscire a
far innamorare una donna grazie ai suoi infallibili metodi da
conquistatore. Peccato che mentre entrambi i cuori di ghiaccio
cercano di tendere una trappola al partner, iniziano ad innamorarsi
veramente…
Lusso, bellezza e amore: sempre i
soliti ingredienti
Tattiche d’amore
non spicca sicuramente per l’originalità della storia che vuole
raccontare. Un uomo e una donna intorno ai trent’anni, di
bell’aspetto e affermati sul lavoro, hanno una vita quasi perfetta
ma non hanno ancora trovato l’amore ”vero”. Magicamente, i due
protagonisti si addolciscono e in poco tempo mettono in
discussione tutta la loro vita per amore. Quello appena descritto è
un modello di trama che va tremendamente di moda negli ultimi anni,
ma che appare ormai consumato fino all’osso e obsoleto: siamo
invasi da film che, con il loro lieto fine stucchevole, ribadiscono
quanto sia importante trovare l’amore entro i trent’anni. Forse
però, non serve che questo stereotipo diventi il centro di così
tante commedie romantiche.
Un mondo patinato e
inaccessibile
Un po’ come una Emily a Parigi nella
sua serie Netflix, anche Asli vive in
una realtà fatta di lusso e stucchevolezza. Dagli outfit alle
scenografie, tutto risulta finto: ogni cosa è messa davanti alla
fotocamera per ostentare il mondo patinato in cui si muovono i
personaggi.
Vista l’enorme quantità di prodotti
Netflix che seguono questa linea, ci sarà
sicuramente un pubblico in grado di apprezzare il contesto
rappresentato. Magari è proprio l’irrealismo di Tattiche
d’amore a rendere il film la
commedia romantica perfetta da guardare nel periodo di San
Valentino, come se fosse un’utopica favola moderna.
Il cinismo svanisce troppo in
fretta
Asli e Kerem sono
inizialmente le classiche persone in carriera che non hanno
intenzione di complicarsi la vita con l’amore. Si concedono
avventure occasionali e condensano tutte le loro energie in altro.
Non credono realmente nell’innamoramento. Eppure, in poco tempo
cadono nel tranello di Cupido. Il gioco è doppio, entrambi pensano
di stare prendendo in giro l’altro, ma si fregano a vicenda. In
Tattiche d’amore, l’ostacolo per l’innamoramento è
il
cinismo dei protagonisti, ma viene presto raggirato. L’idea
potrebbe essere efficace perché ha del potenziale drammatico, ma
non è sfruttata abbastanza. In breve sia lui che lei mettono in
ballo i propri sentimenti e non sono più credibili quando usano i
loro trucchetti.
Non vogliamo però essere noi i
cinici. Siamo sicuri che c’è un pubblico desideroso di vedere un
film come Tattiche d’amore. Il lungometraggio
sembra nato per i romanticoni, per gli amanti di
San Valentino e delle
commedie rilassanti e rassicuranti. I bei volti dei
protagonisti, i colori accesi delle scene, la
leggerezza e l’ironia rendono il film il sottofondo perfetto
per una serata rilassante o, ancora meglio, romantica.
Marry me –
Sposami è il nuovo film della newyorkese Kat
Coiro, con protagonisti Jennifer Lopez e Owen Wilson. La regista ha all’attivo sei
episodi di She Hulk
d’imminente uscita su Disney+,
le puntate pilota (e non solo) di diverse serie tv, tra cui
Modern Family e Shameless,
e tre lungometraggi presentati per tre anni di fila al Tribeca Film
Festival: di questi, And while we are here
del 2012, girato interamente a Ischia. Una carriera piuttosto
prolifica, dunque, e per lo più orientata verso storie sentimentali
o, comunque, dove senza dubbio l’emotività la fa da padrone, in
maniera più o meno gestita.
Marry me – Sposami, la
trama
Marry me –
Sposami è tratto da un romanzo a fumetti dello scrittore
Bobby Crosby, che l’aveva pubblicato la bellezza di quindici anni
fa e che già poco tempo dopo sembra che avesse ricevuto fior di
proposte per una trasposizione su grande schermo. Perché, a volerla
dire tutta, la graphic novel si prestava perfettamente alla
traduzione in immagini filmiche, per un motivo ben preciso. Proprio
secondo le parole del suo stesso creatore, infatti, Marry me
è fortemente influenzato da quella dolcezza di film diretto nel
1999 dal compianto Roger Michel: Notting Hill. E non ci vuole gran sforzo per scorgerlo
dalla trama e, forse, solo da quella.
Kat Valdez (Jennifer
Lopez) e Bastian (il cantante colombiano
Maluma al suo debutto cinematografico) sono una
delle coppie di cantanti più famose del mondo: belli, glamour,
tamarri al punto giusto, ricchi sfondati, e che hanno deciso di
sposarsi in diretta planetaria durante un loro concerto sulle note
della loro hit Marry me. Se non che, proprio pochi attimi
prima della performance nuziale, la povera e indiamantata Kat
scopre che Bastian l’ha tradita tramite un video pubblicato in
quell’istante su un social network.
Così inizia l’avvincente
– e molto prevedibile – rivoluzione nella vita della protagonista
perché, proprio in quel momento, ritta in piedi con un abito carico
di tessuti dorati e gemme luccicanti, decide di sposare uno del
pubblico (Owen
Wilson) che stringe in mano un cartello con scritto
“marry me”, appunto. Quel qualcuno è niente meno che un professore
di matematica, divorziato, con una figlioletta dodicenne
distaccata, fragile ma, all’occorrenza, matura e consapevole di ciò
che muove l’animo umano.
Un monumento a Jennifer Lopez
Marry me – Sposami, prodotto, tra gli altri,
dalla stessa Jennifer Lopez, tenta di essere una
rom-com con accenni di saggezza e riflessioni sull’amore e la vita
di coppia, ma scivola di continuo o, ad essere precisi, segue con
una rigidità maniacale ciò che probabilmente sarà sul serio una
giornata tipo della cantante latina. La scrittura stessa dei
personaggi e delle loro interazioni è sviluppata con
superficialità, in maniera sbrigativa, per portare a casa, più che
altro, un massiccio carico di sex appeal – per quanto indiscusso,
per carità.
Il professor Charlie
Gilbert (Owen
Wilson) accetta di buon grado ogni mossa di tutti i
personaggi femminili che gli ruotano attorno con accondiscendenza,
anche quando tenta di contrastarli verbalmente. Ciò che sicuramente
funziona, se non altro, è la leggerezza unita alla totale assenza
d’impegno con cui vengono affrontati i vari sviluppi della storia e
annessi ragionamenti dei personaggi. Il vero problema, però, è che
le implicazioni a monte raccontano faccende ben più gravose che la
vita ha loro imposto, e che quindi li fanno sembrare degli
adolescenti superficiali, se non ridicoli.
Il tema di fondo è
chiaramente spinto sulla fantasia di una vita lontana dai
riflettori e da internet, sommata alla possibilità di integrarla
con lo stile tecnologicamente preistorico del professor Gilbert, ma
non attecchisce, risulta forzato. E alla fine è soprattutto la
maturità professionale della Lopez ad invadere poderosamente il
campo, quasi a voler raccontare un po’ a se stessa stralci della
sua vita reale. Ma gettando ombra su tutto, anche sulla credibilità
del racconto.
Wesley Snipes è uno
di quegli attori che ha letteralmente fatto la storia del cinema
grazie all’aver interpretato ruoli iconici e memorabili. L’attore
ha lavorato nel mondo del cinema sin da giovanissimo, in qualità di
attore e produttore, mettendo sempre il massimo dell’impegno.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Wesley Snipes.
Wesley Snipes: i suoi film
1. I film e la
carriera. La carriera dell’attore è iniziata nel 1986 con
il film Una bionda per i Wildcats. In seguito, ha lavorato
in Prognosi riservata (1987), Major
League – La squadra più scassata della lega (1989), King
of New York (1990), Mo’ Better
Blues (1990), Jungle Fever (1991),
Chi non salta bianco è (1992), Passenger 57 –
Terrore ad alta quota (1992), Sol levante
(1993), Demolition Man (1993),
Money Train (1995), The Fan – Il
mito (1996), Complice la notte (1997),
U.S. Marshals – Caccia senza
tregua (1998), Blade
(1998), Time X – Fuori tempo massimo (2002),
Blade 2(2002),
Blade: Trinity (2004) e
Brooklyn’s Finest
(2009). Tra i suoi ultimi lavori vi sono I mercenari 3
(2014), Chi-Raq (2015), The Recall –
L’invasione (2017), Dolemite Is My Name (2019) e
Il principe cerca
figlio (2021).
2. È anche un produttore
affermato. Nel corso della sua carriera, l’attore non ha
intrapreso solo l’attività di attore, ma da molti anni ha lavorato
anche come produttore. Infatti, ha partecipato alla realizzazione
di film come John Henrik Clarke: A Great and Mighty Walk
(1996), Il grande colpo (1998), Blade, L’arte della
guerra (2000), L’amore prima di tutto (2000),
Brade II (2002), The Recall – L’invasione e
Armed Response (2017).
Wesley Snipes: la moglie e i
figli
3. Si è sposato due volte e
ha cinque figli. L’attore si è sposato per la prima volta
nel 1985 con April Dubois, per poi divorziare nel
1990, dopo cinque anni di matrimonio. Nel 2003 sono arrivate le
seconde nozze, questa volta con la pittrice coreana Nakyung
Park: i due sono insieme da allora. L’attore è inoltre
diventato padre di ben cinque figli: i primo,
Jelani, è nato nel 1988 e lo ha avuto dalla prima
moglie, mentre Alaafia Jehu-T, Akhenaten Kihwa-T, Alimayu
Moa-T e Iset Jua-T sono nati dall’unione
con la seconda moglie.
Wesley Snipes: il suo fisico
4. È noto per il suo fisico
atletico. Snipes è esperto in arti marziali, che pratica
dall’età di 12 anni. Più specificamente, egli è una cintura nera V
dan di Karate stile Shotokan, cintura nera III dan di Taekwondo e
una cintura nera II dan di Hapkido. Ha praticato anche vari stili
di Kung Fu, Capoeira ed Escrima filippina. Grazie alle conoscenze
di queste discipline, nella sua carriera si è specializzato
soprattutto in film d’azione. Proprio grazie alla pratica di tali
arti marziali Snipes si è potuto costruire un fisico invidiabile,
per cui è noto.
Wesley Snipes in I
Mercenari
5. Era stato scelto per il
primo film. Snipes era la prima scelta di Sylvester
Stallone per interpretare Hale Caesar in I mercenari – The
Expendables (2010). Tuttavia, l’attore non ha potuto
accettare il ruolo a causa dei suoi problemi fiscali: il fatto di
dover scontare tre anni di galera, proprio a partire dal 2010, gli
ha impedito di lasciare gli Stati Uniti.
6. Ha lavorato nel terzo
capitolo della saga. Dopo aver scontato i tre anni di
galera dovuti all’evasione fiscale, l’attore è infine riuscito a
inserirsi nel cast de I mercenari 3 interpretando il ruolo
di Doc. Nel film vengono fatti dei riferimenti a questo fatto: ciò
avviene nella scena in cui il personaggio di Dolph
Lundgren chiede e quello di Snipes per cosa era stato
rinchiuso e lui risponde che era per evasione fiscale.
Wesley Snipes in
Blade
7. Non era molto convinto
del progetto. Per il ruolo di Blade erano stati presi in
considerazione gli attori Denzel Washington,
Laurence
Fishburne e Wesley Snipes. Per lo sceneggiatore
David S. Goyer, però, l’interprete ideale era
sempre e solo stato quest’ultimo. Questo si era affermato negli
anni precedenti grazie a diversi titoli d’azione, dove sfoggiava le
sue abilità con le arti marziali. Snipes non era però del tutto
convinto dal progetto, non avendo familiarità con la storia di
Blade. Egli avrebbe invece preferito realizzare un
adattamento di Black Panther, a cui si sentiva più vicino.
Egli accettò però la parte quando gli fu assicurato che il film
sarebbe stato dotato dell’azione tipica delle pellicole di Hong
Kong, da lui molto amate.
8. Ci sono stati degli
scontri tra lui e Stephen Dorff. Nel primo Blade,
l’attore Stephen Dorff interpreta il malvagio
vampiro noto come Diacono Frost. Come da loro stesso ammesso, Dorff
e Snipes hanno avuto diverso ostilità durante le riprese,
specialmente per la scena in cui Blade incontra Frost. Questo era
il primo giorno di riprese per Dorff che si è sentito subito
frustato dalla tensione che vigeva sul set, oltre al fatto che
Snipes stesso era anche il produttore del film.
Wesley Snipes: oggi
9. Ha molti progetti da
realizzare. Sempre diviso tra numerosi progetti, Snipes è
recentemente comparso nel ruolo del generale Izzi nel film Il
principe cerca figlio, sequel di Il principe cerca
moglie, con Eddie Murphy.
In seguito ha recitato nella miniserie NetflixTrue Story, con Kevin Hart, e
nella serie Paper Empire. Prossimamente, invece, tornerà a
recitare nel film Back on the Strip, incentrato sul mondo
degli stripper, dove interpreterà Luther “Mr. Big”.
Wesley Snipes: età e altezza
10. Wesley Snipes è nato il
31 luglio del 1962 a Orlando, in Florida. La sua altezza
complessiva corrisponde a 175 centimetri.
Mary Elizabeth
Winstead è una delle attrici appartenenti alla nuova
generazione che ha già saputo rimanere nell’immaginario grazie ai
vari ruoli da lei interpretati. L’attrice lavora attivamente come
attrice da molti anni e ha sempre dimostrato di saper scegliere i
progetti migliori per sè, lavorando sempre duramente.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Mary Elizabeth Winstead.
Mary Elizabeth Winstead: i suoi
film
1. Ha recitato in celebri
film. La carriera dell’attrice è
iniziatanel 1999 con il film The Long Road
Home. In seguito, lavora in The Ring 2 (2005),
Final Destination 3
(2006), Black Christmas – Un Natale rosso
sangue (2006), Grindhouse – A prova di morte
(2007), Die Hard – Vivere o
morire (2007), Ballare per un sogno (2008) e
Scott Pilgrim vs. the World (2010). Tra i suoi ultimi
lavori vi sono La cosa (2011), La leggenda del cacciatore di vampiri (2012), The
Spectacular Now (2013), La regola del gioco
(2014), The Hollars (2015), Swiss Army Man – Un amico multiuso (2016), 10 Cloverfield Lane (2016), Un’improbabile
amicizia (2019), Gemini Man (2019),
Birds of Prey (2020) e
Kate (2021).
2. Ha recitato anche per la
televisione. L’attrice ha recitato in diverse occasioni
anche per il piccolo, recitando nel 1997 nel film Il tocco di
un angelo. In seguito, ha lavorato nelle serie Terra
promessa (1998), Passions (1999-2000), Wolf
Lake (2001-2002), The Beauty Inside (2012), The
Returned (2015), BrainDead: Alieni a Washington
(2016), Mercy Street (2016-2017) e Fargo
(2017). Nel 2019 ha invece interpretato Gail nell’episodio Ice
Age della serie Love, Death & Robots.
Mary Elizabeth Winstead, il marito
e Ewan McGregor
3. Ha un matrimonio alle
spalle. L’attrice si è sposata nel 2010 con Riley
Stearns. I due si erano conosciuti su una nave da crociera
nel 2003, quando lei aveva appena diciotto anni. Dopo diversi anni
di frequentazione, si sono sposati nell’ottobre del 2010. Il loro
matrimonio, però, è durato fino al 2017, anno della loro
separazione.
4. Ha un fidanzato
famoso. Tra i motivi della separazione sembra che ci sia
stata la sua conoscenza con Ewan McGregor,
conosciuto sul set della terza stagione di Fargo. Di
fatto, i due sono poi usciti allo scoperto e si stanno frequentando
dal 2017. La coppia, comunque, ha giurato di aver pensato di
lasciare i rispettivi partner già prima della loro frequentazione,
considerato che lui era sposato da 22 anni. Il 26 giugno 2021 è
diventata madre per la prima volta dando alla luce il piccolo
Laurie McGregor.
Mary Elizabeth Winstead in Fargo
5. Ha firmato senza
conoscere il personaggio. Sembra che l’attrice, che
interpreta Nikki Swango nella terza stagione di Fargo,
abbia firmato il contratto senza sapere nulla della parte. Teneva
talmente tanto ad entrare della serie che poco le importava se
avesse interpretato un poliziotto del Minnesota o una dolce
casalinga.
6. Sarebbe dovuta apparire
nella prima stagione. L’attrice era stata provinata per
interpretare il personaggio di Molly Solverson, che poi è andato a
Allison Tolman. Secondo l’attrice, probabilmente
quello non era il periodo giusto per entrare nella serie e di certo
non si aspettava poi di interpretare Nikki Swango.
Mary Elizabeth Winstead in Birds of Prey
7. Ha interpretato una delle
protagoniste. Nel 2020 l’attrice si è resa ulteriormente
celebre grazie al ruolo di Cacciatrice nel film Birds of
Prey, con protagonista la Harley Quinn di Margot Robbie.
Per la Winstead si è trattata di un’ottima occasione per mettersi
alla prova con un ruolo particolarmente fisico, che le ha richiesto
una grande preparazione fisica. Curiosamente, la Winstead si era
originariamente proposta per la parte di Harley Quinn in
Suicide Squad, senza però ottenerla.
Mary Elizabeth Winstead: il suo
2020
8. Ha recitato in nuovi film
e serie. Oltre ad aver recitato nel film Birds of
Prey, l’attrice ha preso parte nel corso del 2020 anche al
film Kate, dove interpreta una spietata criminale con meno
di 24 ore per vendicarsi dei suoi nemici. Prossimamente, inoltre,
la Winstead entrerà a far parte del mondo di Star
Wars recitando nell’attesa serie Ahsoka, con protagonista Rosario Dawson
nel ruolo della Jedi Ahsoka Tano.
Mary Elizabeth Winstead è su
Instagram
9. Non ha profili
social. Pare che l’attrice abbia cancellato da un bel po’
tutti i suoi profili social. Ciò potrebbe essere dovuto alla sua
frequentazione, non proprio ben vista, con il collega Ewan
McGregor. In effetti, non è un caso che anche lui sia completamente
scomparso dai social media. I suoi fan, tuttavia, possono
aggiornarsi sulle attività di lei seguendo alcuni profili dedicati
all’attrice, dove vengono pubblicate foto e notizie sul suo
lavoro.
Mary Elizabeth Winstead: età e
altezza
10. Mary Elizabeth Winstead
è nato il 28 novembre del 1984a Rocky Mount, nel
North Carolina. La sua altezza complessiva è di 173
centimetri.
Universal Pictures ha diffuso il
nuovo trailer ufficiale di
Downton Abbey II: Una Nuova Era, l’atteso sequel del
film Downton
Abbey. Diretto da Simon Curtis, il cast di Downton
Abbey ritorna ancora una volta per un secondo film! Hugh
Bonneville, Laura Carmichael, Jim Carter, Brendan Coyle,
Michelle Dockery, Kevin Doyle, Joanne Froggatt, Harry
Hadden-Paton, Robert James-Collier, Allen Leech, Phyllis Logan,
Elizabeth McGovern, Sophie McShera, Tuppence Middleton, Lesley
Nicol, Maggie Smith, Imelda Staunton, Penelope
Wilton. In aggiunta al cast originale ci saranno
Hugh Dancy, Laura Haddock, Nathalie Baye, Dominic West e
Jonathan Zaccaï. Al cinema il 28 aprile 2022.
01 Distribution ha
diffuso il trailer ufficiale di L’ombra
del giorno, il nuovo film di Giuseppe
Piccione con protagonisti
Riccardo Scamarcio,
Benedetta Porcaroli, Lino Musella, Valeria Bilello, Waël
Sersoub e Sandra Ceccarelli. Al cinema dal 24 febbraio
2022.
L’ombra
del giorno è un film ambientato in una città di
provincia (Ascoli Piceno) sul finire degli anni Trenta. Luciano,
simpatizzante del fascismo come la stragrande maggioranza degli
italiani, è il proprietario di un ristorante, che crede tuttavia di
poter vivere secondo le regole che si è dato, in una sorta di
isolamento dal mondo esterno. Ma sulla vetrina che dà sull’antica
piazza, insieme ai segnali preoccupanti di qualcosa che sta per
accadere nel mondo, compare una ragazza che porta con sé un
segreto. Si chiama Anna e riesce a farsi assumere nel ristorante.
Da allora per Luciano la vita non sarà più la stessa e insieme ai
pericoli che si trova a fronteggiare, c’è quello più grande di
tutti: l’amore. L’ombra del giorno è una storia d’amore, in quei
difficili anni.
Il film è prodotto da Lebowski,
Rosebud Entertainment Pictures, Rai Cinema, con il contributo del
Ministero della Cultura, con il sostegno di Regione Lazio, Regione
Marche.
Dopo il successo della
prima stagione, Prime Video è lieta di annunciare l’arrivo della
seconda stagione di Lol: Chi ride è
fuori, il comedy show Amazon Original italiano
disponibile dal 24 febbraio.
Lo show più esilarante di sempre vedrà sfidarsi a colpi di gag:
Virginia Raffaele, Corrado Guzzanti, Diana Del Bufalo,
Maccio Capatonda, Maria Di Biase, Mago Forest, Alice Mangione,
Gianmarco Pozzoli, Tess Masazza e Max Angioni. Chi
riuscirà a non cedere alla risata per tutte le sei ore, si
aggiudicherà il premio di 100 mila euro, che sarà devoluto a un
ente benefico di sua scelta. Ad osservare questa esilarante gara
comica dalla control room, un nuovo inedito duo, composto
dall’ormai padrone di casa e game master
Fedez, affiancato da Frank Matano. Ma non è
tutto. In questa seconda edizione ci sarà anche Lillo, l’arma
letale della risata: il popolare comico sarà un ospite speciale, un
vero asso nella manica, che potrà essere coinvolto nel gioco per
mettere in difficoltà i concorrenti.
La seconda stagione di LOL: Chi ride è
fuori è prodotta in Italia per Amazon Studios da
Endemol Shine Italy e sarà disponibile dal 24 febbraio in esclusiva
su Prime Video, in più di 240 Paesi e territori nel mondo. I primi
quattro episodi saranno disponibili in streaming da subito e gli
ultimi due dal 3 marzo, con il gran finale.
Ti odio, anzi no, ti
amo! ha tutti gli ingredienti giusti che una storia
d’amore bollente necessita: adattato dal romanzo best-seller di
Sally Thorne, Ti odio, anzi no, ti
amo! si presenta come una romcom che gioca con due dei
tropi più amati del genere: combinare una relazione d’ufficio con
quella di una storia d’amore tra nemici, non senza una buona dose
di imprevedibilità e scontri reciproci. Diretto da Peter
Hutchings, con sceneggiatura di Christina
Mengert, la pellicola si presenta come una rom-com guidata
da due personaggi affascinanti, in quella che risulta essere in
definitiva una storia d’amore tra nemici un po’ sotto tono. Il film
è disponibile su Amazon Prime
Video dal 14 febbraio 2022.
Ti odio, anzi no, ti amo!: una commedia romantica dall’impianto
standardizzato
La storia segue Lucy
Hutton (Hale)
e Joshua Templeman (Stowell),
colleghi rivali in una casa editrice chiamata Bexley & Gamin. Lucy
è un’impiegata affabile, gentile e idealista che crede nel potere
della letteratura; al contrario, Josh è uno scrooge
aziendale. Lei e Josh non sono mai andati d’accordo e hanno, a loro
volta, passato la maggior parte del loro tempo come colleghi in un
gioco perpetuo di odio, che comprende sguardi da acerrimi nemici,
mettere in disordine la scrivania dell’altro e battibecchi sulla
grammatica di fronte ad altri colleghi.
Ti odio, anzi no, ti
amo! funziona nell’ambito di distribuzione su piattaforma,
in cui i contenuti di genere romantico sono ormai parte
preponderante del catalogo. Il soggetto romanzato di
Thorne è probabilmente la chiave effettiva di
svolta di un impianto da film perfetto per San Valentino, che
risulterebbe, altrimenti, piuttosto stucchevole. Le regole del
gioco – e di scrittura – del libro fanno sì che il pubblico possa
essere portato a investire nel risultato della storia anche in sede
filmica: una buona dose di verve comica segue passo a passo questa
storia d’amore che scaturisce da malintesi, una corsa verso il
potere e dicotomie tra attitudini apparentemente
inconciliabili.
Gli splendidi protagonisti dalla
chimica incredibile sono sicuramente il simbolo più luminoso di
un’intera pellicola che, a tratti, si avvicina sempre più al
pericoloso confine tra avventura amorosa e ciò che potrebbe
apparire come uno spin-off sul personaggio precedentemente
interpretato da Hale in
Pretty Little Liars. Austin Stowell
accosta la giocosità di Hale al vigore di
Josh in modo delicato e i momenti di vulnerabilità
tra la coppia sono ancora meglio dei loro battibecchi: il film è
pieno di momenti pittoreschi da commedia romantica che sono in
definitiva parte del motivo per cui i fan di questo genere lo
adorano, ed evocano il giusto tipo di farfalle.
Ti odio, anzi no, ti amo: la rinascita della rom-com
Grazie a serie diventate ormai
popolarissime come Bridgerton
e film come To All the
Boys I Loved Before, il filone della rom-com,
declinato in qualsiasi aspetto e epoca storica possibile, sta
andando incontro a una nuova rinascita e gli studios stanno
iniziando ad adattare storie di avventure amorose senza la
necessità di doverle “purificare” in ogni loro aspetto. Ecco allora
che, nell’universo del cinema romantico post trilogia di
Cinquanta Sfumature, anche romanzi più
indipendenti trovano spazio per essere adattati.
Ti odio, anzi no, ti
amo, cerca quindi di aggiornare la formula dell’avventura
amorosa rendendola più diretta e piccante in termini di
sceneggiatura ma, sebbene risulti certamente più libidinoso di
molti dei suoi predecessori, si viene a perdere nel film, dal
secondo atto in poi, quello che dovrebbe essere il cuore pulsante
dell’intero film: la conoscenza.
L’imprevedibilità, l’azzardo e i
colpi di scena sono certamente carte da dover giocare in sede di
scrittura, ma senza che questa vadano a discapito di una conoscenza
del personaggio che deve necessariamente essere fornita allo
spettatore. Il gioco dell’odio avviato dai due protagonisti esiste
in un epoca in cui lo spettatore stesso si sente a disagio con
l’idea di una commedia romantica che non sia completamente
prevedibile; il film funziona a questo livello, risultando
sicuramente molto più godibile in versione originale, per poter
apprezzare al meglio una serie di giochi linguistici interessanti e
ben inseriti all’interno della cornice filmica.
Ti odio, anzi no, ti
amo! approda liscio su un terreno favorevole allo
spettatore della commedia romantica, attratto e intrigato dall’idea
di due persone costrette a combattere la loro attrazione reciproca
invece di abbracciarla e che dovranno mettersi alla prova
vicendevolmente per poter poi camminare insieme verso il
tramonto.
Il poster di Doctor Strange nel Multiverso della
Follia ha fatto supporre che
Deadpool potesse essere parte del film di
Sam Raimi. Il dubbio è arrivato quando gli occhi
di lince dei fan si sono attivati sui riflessi dei frammenti di
vetro/specchio che si vedono nel poster ufficiale del film.
Nella maggior parte dei riflessi si
intercettano volti di Strange e delle sue varianti, come per Wanda
e per Mordo, ma alcuni riflessi sembrano essere rivelatori di
presenze inaspettate nel film. Lo scudo di Captain
Carter è perfettamente visibile, ad esempio, ma una
scheggia di vetro sembra riflettere anche
Deadpool.
A questa congettura, il regista di
Deadpool, Rob Liefeld ha risposto
in maniera sibillina:
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Si fa sempre più insistente in rete
la richiesta da parte dei fan di avere una Ayer
Cut per Suicide
Squad (così come accaduto alla Justice League Snyder’s Cut) e questo
breve video venuto a galla sembra confermare che c’è nell’aria del
movimento che potrebbe portarci a vedere la Suicide Squad Ayer’s Cut.
Di seguito un breve video da
Suicide
Squad in cui vediamo Joker (Jared
Leto) e Harley Queen (Margot Robbie)
discutere, con sommo dispiacere di lei e con superficiale crudeltà
di lui, come sempre accade nella dinamica di questa relazione
malata.
Suicide
Squad è uscito al cinema nel 2016 ed è subito
stroncato dalla critica. Non molto tempo dopo, è stato rivelato che
la versione rilasciata dalla Warner Bros. era, in definitiva, il
prodotto dell’interferenza dello studio durante le riprese, cosa
che ha spinto molti fan a lanciare la campagna
social #ReleaseTheAyerCut. Sebbene ciò si sia
rivelato efficace nel caso della Justice
League di Zack Snyder, tuttavia non ha ancora avuto lo
stesso effetto per il film di David Ayer.
In un’intervista a tutto campo con
GQ, Robert Pattinson ha parlato di
The
Batman della sua esperienza nell’indossare il
mantello del Crociato di Gotham e dell’effetto che ha avuto su di
lui, non solo come attore ma anche come persona.
In particolare, l’attore ha
descritto in dettaglio l’immensa pressione di interpretare Batman,
sia in termini di popolarità che di mentalità, e come quella
pressione di rimanere così costantemente impegnato nel ruolo lo
abbia influenzato. Pattinson ha parlato degli effetti che Batman ha
avuto anche sulla sua carriera nel suo insieme e di come ora sarà
probabilmente riconosciuto come un punto fermo della DC per gli
anni a venire.
“Ho sempre avuto questa àncora
di Batman. Piuttosto che pensare di essere un relitto per i
giornali, potresti sentirti coinvolto senza esserne paralizzato. È
capitato a tutti quelli che conosco, se hai avuto un piccolo
slancio nella tua carriera o nella tua vita, poi fermandoti, dovevi
fare i conti con te stesso. Mentre ero così incredibilmente
impegnato per tutto il tempo a fare qualcosa che era ad altissima
pressione, di gran lunga la cosa più difficile che abbia mai fatto…
Alla fine stavo ancora interpretando Batman, anche se il mondo
poteva finere.”
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Eternals,
il film di Chloé Zhao che ha introdotto
nell’Universo
Cinematografico Marvel un team di dieci nuovi Super Eroi mai
visti prima sullo schermo, è disponibile da oggi, 15 febbraio, in
Blu-Ray, DVD e UHD Steelbook. I formati Blu-Ray e UHD Steelbook,
inoltre, sono corredati di tanti contenuti extra da non perdere,
tra cui quattro scene eliminate, gli approfondimenti inediti con il
cast e i filmmaker e il commento audio della regista Chloé
Zhao.
Eternals
segue un gruppo di eroi sovrumani che ha protetto la Terra fin
dall’alba dell’umanità. Quando mostruose creature chiamate
Devianti, ritenute scomparse da tempo, ritornano misteriosamente,
gli Eterni devono riunirsi per difendere l’umanità ancora una
volta.
Il cast del film comprende
Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Richard Madden, che interpreta
l’onnipotente Ikaris; Kumail Nanjiani, che
interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lia
McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al
tempo stesso piena di saggezza; Brian Tyree Henry,
che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Lauren
Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari;
Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig;
Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh.
Kit Harington interpreta Dane Whitman, mentre
Salma Hayek interpreta la leader saggia e
spirituale Ajak e Angelina Jolie veste i panni
dell’impetuosa guerriera Thena.
CONTENUTI
EXTRA
Commento audio –
Per rivedere il film con il commento audio della regista Chloé Zhao
e dei Visual Effects Supervisor Stephane Ceretti e Mårten
Larsson.
Immortalati – Con
gli Eterni la fase 4 dell’Universo Cinematografico Marvel si proietta direttamente nel
Cosmo. Questo approfondimento trasporta i fan dietro le quinte del
film per comprendere i motivi che hanno supportato l’ingresso del
nuovo gruppo di eroi immortali nell’MCU.
Percorsi di vita
–Eternals rappresenta il più grande e variegato
gruppo di Super Eroi all’interno di un singolo film. Questo
estratto mostra le reazioni dei protagonisti quando hanno scoperto
di essere parte del cast e l’immediato spirito di squadra esploso
nel momento in cui hanno indossato i costumi.
Gag – Alcuni
degli imprevisti più esilaranti vissuti dal cast e dai
filmmaker.
Scene tagliate:
Gravità – Phastos
e Jack hanno una conversazione che porta a un punto di svolta;
Nostalgia –
Sprite e Makkari riflettono sul genere umano mentre osservano le
rovine di Babilonia;
Film – Gilgamesh
e Kingo discutono di film mentre attraversano il Rio delle Amazzoni
con il resto del team;
Chiacchierata –
Sprite si scontra con Dane nel museo a proposito delle sue
interazioni con Sersi.
Doctor Strange del 2016 era diretto
da Scott Derrickson, che per un breve periodo è
stato collegato anche alla regia di Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Il
regista è stato poi sostituito da Sam Raimi che ha
firmato il film con
Benedict Cumberbatch, cosa che sta emozionando
moltissimo i fan della Marvel e del regista di culto.
Ora, con l’uscita del
trailer durante il Super Bowl di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, è
stato chiesto a Derrickson cosa pensa del video promozionale del
film che avrebbe dovuto dirigere, e la sua risposta è stata molto
diplomatica: “Il trailer è grandioso e naturalmente sono
emozionato! Amo Sam, era il regista giusto per questo film, così
come The Black Phone era il film giusto per me adesso. Va tutto
bene.”
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Durante il Super
Bowl Warner Bros ha mandato in onda uno spot per i suoi
prossimi DC Movies. Nel video possiamo vedere scene da
The
Batman con Robert Pattinson, film che arriverà il 3 marzo
in sala, ma anche immagini e scene da The
Flash, con Ezra Miller, che dopo una lunghissima
gestazione finalmente ha concluso la fase di riprese.
Inoltre, il video mostra due dei DC
Movies più attesi di questa stagione: da una parte il misterioso
Black
Adam con Dwayne
Johnson che promette azione ed emozione ad alto tasso
di adrenalina, dall’altra il ritorno di Jason Momoa nei panni di Aquaman and the
Lost Kingdom per il secondo film diretto da James
Wan.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Kiersey Clemons tornerà nei
panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack
Snyder’s Justice League (il personaggio era stato
tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche
l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il
labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la
madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha
Calle(Febbre d’amore) che interpreterà
Supergirl.
Tutto quello che sappiamo su Black
Adam
Il cast completo
di Black
Adam, oltre a Dwayne
Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo,
annovera anche Noah
Centineo (Atom Smasher), Quintessa
Swindell (Cyclone), Aldis
Hodge (Hawkman) e Pierce
Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno
anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis,
e Marwan Kenzari, che sarà invece
l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato
ancora svelato).
Black
Adam, che sarà diretto da Jaume
Collet-Serra (già dietro Jungle
Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a
non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo.
Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le
cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio.
L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio
2022.
Il progetto originale della Warner
Bros. su Shazam!aveva
previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua
nemesi, Black
Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura
per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. A quanto pare, il film
su Black
Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei
primi anni duemila.
Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni
dell’eroe in Aquaman and the
Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in
positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel,
diretto ancora una volta da James
Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno
anche Patrick
Wilson nei panni di Ocean Master, Amber
Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph
Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il
padre di Mera, e ancora Yahya
Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta,
che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo
film.
David Leslie
Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di
Wan, scriverà la sceneggiatura del film, mentre il
regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost
Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre
2022.
In uscita nelle sale italiane il 24
febbraio 2022, L’accusa è un film del regista
francese Yvan Attal, presentato per la prima volta
fuori concorso a Venezia 78. Tratto dall’omonimo
romanzo di successo della scrittrice Karine Tuil,
il film è interpretato, tra gli altri, da Ben Attal,
Suzanne Jouannet,
Charlotte Gainsbourg, Pierre Arditi, Mathieu Kassovitz,
Benjamin Lavernhe, Audrey Dana e Judith
Chemla.
L’accusa: un solido dramma personale e sociale
Dopo le svariate incursioni di Attal
nella commedia francese, tra cui ricordiamo il suo ultimo film di
successo, Mon Chien Stupide (2019), il regista
abbandona la sua comfort zone per la sua settima fatica autoriale,
intraprendendo un’esperienza totalmente opposta: il dramma
procedurale vecchio stile (che gli permette di rendere omaggio a
Sydney Lumet) con un soggetto tanto delicato
quanto furiosamente attuale.
I Farel sono una
super-coppia: Jean è un importante opinionista
francese e sua moglie Claire una
saggista, nota per il suo femminismo radicale. Hanno un figlio
modello, Alexandre, che frequenta una prestigiosa
università americana. Durante una breve visita a Parigi,
Alexandre conosce Mila, figlia dell’amante della
madre, e la invita a una festa. Il giorno dopo, Mila sporge
denuncia contro Alexandre con l’accusa di stupro, distruggendo
l’armonia familiare e mettendo in moto un’inestricabile macchina
mediatico-giudiziaria che presenterà verità opposte.
La trama del film
L’accusa naviga sostanzialmente attorno al campo
semantico del dubbio e ai danni collaterali che esso implica (anche
se ci rendiamo presto conto che nei fatti non ve n’è nessuno),
tanto in una storia solidamente strutturata (con intricati giochi
verbali, soprattutto nell’ultimo atto), quanto in una coreografia
di interpretazioni veramente grandiose (citando tanto il team di
avvocati Judith Chemla/Benjamin Lavernhe, quanto
la nuova arrivata Suzanne Jouannet).
Il nuovo lungometraggio di Yvan
Attal trova i suoi punti di forza nella rappresentazione del furore
giudiziario e mediatico dell’epoca post MeToo, soffermandosi sul
modo in cui la società percepisce e giudica un simile caso di
cronaca, nell’ottica imperante di pregiudizi collettivi che
conducono a giudizi soggettivi, spesso fuorvianti. Diviso in tre
capitoli distinti – il punto di vista di Alexandre, quello di Mila
e quello del processo – il film, che non è così lontano dal recente
ed eccellente La ragazza con il braccialetto di
Stéphane Demoustier, è tanto una sincera apertura
al dibattito su questioni sociali cruciali, quanto una messa in
discussione frontale della responsabilità dei genitori
nell’educazione e delle ripercussioni del loro comportamento sulla
loro prole.
L’accusa: processo alle intenzioni in un tribunale
collettivo
E se questa storia apparentemente
chiara fosse in realtà molto più complessa di quanto appare? E se
sollevasse molte domande essenziali su certi stili di vita e
comportamenti?
Con il suo processo a tre gironi, Attal solleva – come nel romanzo
di Tuil – la questione del consenso, del posizionamento sociale
nelle relazioni umane, della comunicazione, dell’appropriazione del
corpo altrui, del tribunale di Twitter, della giustizia in senso
lato. Questioni quanto mai umane, lungi dal ricercare risposte
univoche, sono al centro di un film come L’accusa,
che descrive un caso in modo esaustivo, senza esprimere alcun
giudizio, proponendosi di scrutare gli aspetti più nefasti e
talvolta anche inquietanti di un sistema estremamente fallace, che
trascina tutti i suoi protagonisti allo stesso tempo in un
meccanismo terribilmente distruttivo e spazzando tutte queste
prospettive attraverso l’insieme dei riferimenti.
Fotogrammi – quasi assimilabili a
spettrogrammi – selezionati per esprimere al meglio le
argomentazioni di entrambe le parti rimodellano l’andamento ritmico
della pellicola, con un’ellissi di 30 mesi tra le prime due che
permette finalmente di affrontare il processo, lasciando da parte
il sensazionalismo per tentare di penetrare il fattuale. Si dà
quindi ampio respiro all’indecenza dell’esposizione di fantasie e
pulsioni, al ruolo del caso, alla facoltà di dissentire
all’influenza degli eventi passati, al potenziale di vendetta o di
manipolazione, alla capacità di chiedere perdono o di perdonare,
tematiche che vengono messe in discussione nel dettaglio.
L’accusa è
un’immersione realistica e senza filtri nel bozzolo lussuoso ed
egocentrico della borghesia parigina e, più direttamente, nella
sfera dei media; il film è un’opera tragica e meticolosa sui mali
della società contemporanea (la violenza sulle donne spesso
impunita, la tossicità dello sguardo monolitico maschile, l’abuso
di potere da parte dei privilegiati, l’eredità post #MeToo, la
sessualità oggi, l’eccessiva giurisdizione pubblica dei social
network…). Uno studio sociale catturato attraverso il prisma di un
ritratto familiare gradualmente terrificante, dove una prole
viziata e detestabile – come il suo progenitore – ha una nozione
profondamente dubbia di consenso, frutto di una
convivenza/educazione di un padre il cui comportamento
profondamente tossico con le donne non è mai stato veramente messo
in discussione da nessuno – meno che mai da lui stesso.
Hulu ha diffuso il
primo trailer del thriller psicologico erotico di Adrian
LyneDeep
Water con protagonisti Ben Affleck e Ana
De Armas. Il primo contributo video conferma inoltre
che negli USA il film andrà direttamente in streaming su Hulu il
prossimo mese. La pellicola al momento in Italia non ha una data di
uscita. Il film, basato sul romanzo di Patricia Highsmith,
vede Ben
Affleck e Ana
De Armas nei panni di una coppia sposata che
gioca a giochi mentali contorti l’uno con l’altro. Il cast di
supporto comprende tra gli altri Tracy Letts, Lil Rel
Howery, Dash Mihok, Finn Wittrock, Jacob Elordi, Rachel Blanchard e
Michael Braun.
La sinossi ufficiale di
Deep
Water riporta che “Il film ci porta all’interno
del matrimonio perfetto tra Vic (Affleck) e Melinda (de Armas) Van
Allen per scoprire i pericolosi giochi mentali a cui giocano e cosa
succede alle persone che vengono catturati da questi
giochi”.
Deep
Water è stato originariamente sviluppato dalla
20th Century Fox prima della fusione Disney-Fox. L’uscita più
recente era prevista per il 14 gennaio 2022 prima che la Disney
ritirasse il titolo dal calendario delle uscite verso la fine dello
scorso anno. Prima che fosse rimosso, c’era un certo
scetticismo dell’industria su Dark Water data la promozione
curiosamente minima – non un trailer né un’immagine in primo piano
– per un film che avrebbe dovuto uscire a poco più di un mese di
distanza.
Il film segna un ritorno
Adrian Lyne dietro la macchina da prese, definita
da molti un maestro del thriller erotico grazie a film come “9
settimane e mezzo”, “Attrazione fatale”, “Proposta indecente” e
“Infedele”. Lyne è stata nominata come miglior regista agli Oscar
grazie a “Attrazione fatale”. Il suo impegno alla regia del
2002 “Unfaithful”, che ha fatto guadagnare a Diane Lane una
nomination all’Oscar come migliore attrice, è stato il suo ultimo
film fino ad ora. Gli altri film di Lyne sono “Jacob’s Ladder”
e “Flashdance“.Deep
Water uscirà direttamente in streaming il 18
marzo su Hulu. In Italia la pellicola dunque potrebbe debuttare
direttamente su Star, canale per adulti di Disney+. Di
seguito il teaser trailer
Il lungometraggio dell’Universo DC
Wonder Twins ha trovato finalmente regista e
sceneggiatore. Si tratta di Adam Sztykiel che ha
già scritto e diretto l’imminente “Black
Adam” per DC e Warner Bros. Il nuovo film che sarà
un’esclusiva HBO MAX sarà basato sui personaggi DC. Marty
Bowen e Wyck Godfrey di Temple Hill produrranno il progetto.
Wonder Twins segue una coppia
di fratelli alieni di nome Zan e Jayna che provengono dal pianeta
Exxor e hanno una scimmia spaziale di nome Gleek. Visto per la
prima volta nella serie TV animata di Hanna-Barbera del 1977
“All-New Super Friends Hour”, Jayna ha la capacità di trasformarsi
in animali, mentre Zan può trasformarsi in costrutti
d’acqua. I poteri dei super fratelli vengono attivati
toccando gli anelli mentre usano il loro slogan, “Wonder Twin
power, attiva!” Dopo la serie animata, i Wonder Twins sono
apparsi nei fumetti DC e sono stati successivamente introdotti
nell’universo principale, da quando sono apparsi negli episodi di
“Teen Titans Go!”, “Smallville” e “The
Flash”. Inutile sottolinearvi che si tratta di una proprietà
inferiore rispetto agli altri supereroi ma questa notizia conferma
il grosso impegno di WB sulle proprietà DC Comics.
La notizia del progetto
“Wonder Twins” segna un’altra puntata della relazione proficua tra
Warner Bros.’e Adam Sztykiel, che ha
scritto diversi progetti per lo studio tra cui “Due
Date“, “Project X“, “Spy
Guys” e “We’re the Millers”. Adam
Sztykielè stato anche sceneggiatore e
produttore di “Scoob!” per
Warner Animation Group. Più di recente, lo
sceneggiatore ha collaborato di nuovo con
Dwayne Johnson per “Black
Adam“, dopo la loro collaborazione in
“Rampage” del 2018. La
scorsa settimana, la Warner Bros. ha rilasciato un nuovo filmato
del film DC tentpole, incentrato sull’antieroe dei fumetti
(Johnson) e sulla Justice Society of America, che include Doctor
Fate (Pierce Brosnan), Hawkman (Aldis Hodge), Atom Smasher (Noah
Centineo) e Cyclone (Quintessa Swindell). Diretto
da Jaume Collet-Serra da una sceneggiatura di Sztykiel, Rory Haines
e Sohrab Noshirvani, “Black
Adam” uscirà nelle sale il 29 luglio.
Arrivano da Variety la prima foto
di Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim, l’annunciato nuovo film d’animazione targato
New Line Cinema e Warner Bros. Animation che
uscirà il 12 Aprile 2025 distribuito in tutto il mondo dalla Warner
Bros. Pictures. Ambientato circa due secoli prima degli eventi de
“Lo
Hobbit” e de “Il
Signore degli Anelli” di JRR Tolkien,
“La guerra dei Rohirrim” esplorerà le
gesta di Helm Hammerhand, il re di Rohan, e la creazione de Il
fosso di Helm, la roccaforte presente ne “Il
Signore degli Anelli: Le due torri” di Peter Jackson.
Kenji Kamiyama (le
serie TV “Blade Runner: Black Lotus” e “Ghost in the Shell: Stand
Alone Complex”) dirigerà il film con il produttore di “Blade
Runner: Black Lotus” Joseph Chou attraverso il suo
studio di anime Sola Entertainment, dove il film è
stato sviluppato da quando è stato annunciato nel giugno 2021. Come
si può vedere in questo primo sguardo esclusivo del film,
“La
guerra dei Rohirrim“ trae gran parte del suo DNA
creativo dai sei lungometraggi di Peter Jackson ambientati nella
Terra di Mezzo. Philippa Boyens, che ha fatto
parte del team di sceneggiatori vincitori dell’Oscar per le
trilogie de “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit”, è la
produttrice esecutiva del film. Phoebe
Gittins, la figlia di Boyens, e Arty
Papageorgiou stanno scrivendo la sceneggiatura basata su
una sceneggiatura di Jeffrey Addiss e Will
Matthews. Il team creativo include Richard
Taylor (che ha vinto l’Oscar per il trucco e gli effetti
visivi per “Il Signore degli Anelli”), Alan Lee
(che ha vinto un Oscar per la direzione artistica per “LOTR”) e
l’illustratore di Tolkien John Howe.
Via Variety, Per gentile concessione di Warner Bros.
Pictures
A breve sono attesi annunci sul
cast che presterà la voce ai personaggi del film. “Sono sbalordito
dal talento creativo che si è unito per dare vita a questa storia
epica e commovente, dalla maestria di Kenji Kamiyama a un cast
davvero stellare”, ha dichiarato sul film Philippa
Boyens.
“I film del ‘Signore degli
Anelli’ hanno portato il capolavoro di Tolkien a nuovi livelli
cinematografici e hanno ispirato una generazione”, ha
affermato il presidente della Warner Bros. Pictures Group
Toby Emmerich. “È un dono poter
rivisitare la Terra di Mezzo con molti degli stessi visionari
creativi e il talentuoso Kenji Kamiyama al timone. Questo sarà
un ritratto epico diverso da qualsiasi cosa il pubblico abbia mai
visto”.
Il film d’animazione sul “Il
Signore degli Anelli” arriva in un momento in cui lo studio è in
una disputa con la Saul Zaentz Co., il
proprietario di lunga data dei diritti cinematografici e televisivi
di “LOTR”, sul fatto che la Warner Bros. abbia fatto abbastanza
sviluppo sul franchise per mantenere la sua presa sui diritti dei
film d’animazione e live-action. Variety ha
riferito la scorsa settimana che Zaentz Co. sta
mettendo fine al suo controllo sulle partecipazioni sui diritti di
Tolkien, il che ha suscitato domande sull’attività di “LOTR”
all’interno della Warner Bros.
Con il suo teaser
del Super Bowl che ha raggiunto oltre 3 milioni di
visualizzazioni in meno di un giorno, tutti i segnali indicano che
Moon
Knight è una delle serie televisive più attese
della primavera. Lo show segna l’introduzione di Oscar
Isaacnel Marvel Cinematic
Universe nei panni di Marc Spector, un
ex agente della CIA trasformato in mercenario che muore durante un
lavoro in Sudan ma viene rianimato e trasformato nel condottiero
del Dio della Luna egizio Khonshu. Oscar Isaacha
recentemente dichiarato alla rivista Empire che
“Moon
Knight” è uno lavoro sul personaggio che il MCU ha visto
raramente.
“Spesso in questi
grandi film può sembrare che stiano costruendo l’aereo sulla
pista”, ha dichiarato l’attore .
“Quando ho letto questo però ho avuto la sensazione che
avesse un livello di caratterizzazione sul personaggio maggiore,
sembra che contenesse l’idea di tornare ai film ‘fatti a mano’,
agli studi sui personaggi. [‘Moon Knight’] si sentiva fatto a
mano. Ed è il primo legittimo studio sui personaggi Marvel dai tempi di “Iron
Man”. Ho pensato: ‘Forse posso dirottare questa
cosa. Forse questa è l’occasione per fare qualcosa di davvero
fottutamente pazzo su un palco importante.”
Il supereroe Moon Knight è un
vigilante in stile Batman. Uno dei tratti notevoli del
personaggio è il suo disturbo dissociativo dell’identità, che si
manifesta in diversi con personalità definite. “Quello
che amo di più di questa cosa è che è l’esplorazione di una mente
che non conosce se stessa”, ha continuato Oscar Isaac sulla serie. “Un
essere umano che non conosce il proprio cervello. L’ho trovato
davvero commovente: ciò di cui è capace la mente per quanto
riguarda la sopravvivenza. Ma il carico di lavoro è stato
enorme: la sfida tecnica di incarnare questi diversi personaggi,
fisicamente, il modo in cui manifesto il mio corpo… Ha richiesto
molta energia”.
Iscriviti a
Disney+ e inizia a guardare le più belle storie Marvel e molto
altro!
Moon
Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy.
Mohamed Diab e il team di Justin Benson &
Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy
Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin
Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad
Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar
Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis,
Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i
co-executive producer.
Marvel StudiosMoon
Knight, è la nuova serie serie originale live-action
Marvel Studios che
debutterà dal 30 marzo in esclusiva su Disney+.
La serie segue Steven Grant, un tranquillo impiegato di un negozio
di souvenir, che viene colpito da vuoti di memoria e ricordi
provenienti da un’altra vita. Steven scopre di avere un disturbo
dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con il
mercenario Marc Spector. Mentre i nemici di Steven/Marc si
avvicinano, i due devono indagare sulle loro identità complesse
mentre si spingono in un mistero mortale tra i potenti dei
dell’Egitto.
Moon
Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy.
Mohamed Diab e il team di Justin Benson &
Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy
Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin
Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad
Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar
Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis,
Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i
co-executive producer.
A poca distanza dal debutto
dell’ultimo
trailer durante il superbowl vi proponiamo un’interessante
intervista di Kevin Feige su Moon
Knight, l’attesissima prossima serie tv Marvel che debutterà sulla
piattaforma streaming Disney+. Il
capo dei Marvel Studios è stato intervistato dalla nota
rivista Empire con il quale si è davvero sbottonando rivelando
particolari che incuriosiscono ancora di più!
“È brutale”, ha rivelato
Feige in una nuova
a Empire . “È stato divertente lavorare con
Disney+ e vedere i confini che si
spostano su ciò che siamo in grado di fare. Ci sono momenti
[nella serie] in cui Moon
Knight si lamenta su un altro personaggio, ed è forte e
brutale, e la reazione istintiva è: “Ci tireremo indietro su
questo, giusto?” No. Non ci stiamo tirando indietro. C’è
un cambio di tono. Questa è una cosa diversa. Questo è
Moon Knight.”
Ecco una foto inedite della serie tv
🚨 EXCLUSIVE IMAGE ALERT 🚨
Marvel’s
#MoonKnight is “brutal”, Kevin Feige tells Empire: “We’re not
pulling back.”
Iscriviti a
Disney+ e inizia a guardare le più belle storie Marvel e molto
altro!
Moon
Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy.
Mohamed Diab e il team di Justin Benson &
Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy
Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin
Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad
Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar
Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis,
Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i
co-executive producer.
Marvel Studios Moon
Knight, è la nuova serie serie originale live-action
Marvel Studios che
debutterà dal 30 marzo in esclusiva su Disney+.
La serie segue Steven Grant, un tranquillo impiegato di un negozio
di souvenir, che viene colpito da vuoti di memoria e ricordi
provenienti da un’altra vita. Steven scopre di avere un disturbo
dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con il
mercenario Marc Spector. Mentre i nemici di Steven/Marc si
avvicinano, i due devono indagare sulle loro identità complesse
mentre si spingono in un mistero mortale tra i potenti dei
dell’Egitto.
Moon
Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy.
Mohamed Diab e il team di Justin Benson &
Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy
Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin
Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad
Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar
Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis,
Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i
co-executive producer.
Amazon annuncia lo sviluppo della
serie tv
Blade Runner 2099, una serie live-action sequel
dei film che coinvolgerà Ridley Scott regista del film cult Blade
Runner nel ruolo di produttore attraverso la sua Scott Free. Al
momento inoltre non è da escludere che nel caso la serie ottenesse
il via libera il regista si siederebbe dietro la macchina da prese
come accaduto per la serie di HBO recente.
Blade Runner 2099
sarà realizzata grazie all’accordo tra Amazon Studios, Scott Free e
Alcon Entertainment e dovrebbe raccontare una storia che sarà
ambientata ben 50 anni dopo gli eventi narrati dal film diretto
da Denis Villeneuve con protagonisti
Ryan
Gosling e
Harrison Ford. Silka Luisa è stato incaricato di
presiedere lo sviluppo della serie in qualità di Showrunner e sta
tutt’ora scrivendo la sceneggiatura.
Il franchise è tratto dal romanzo
di Philip K. Dick ed era ambientato in una versione distopica di
Los Angeles in cui l’azienda Tyrell Corporation realizzava dei
replicanti dalle fattezze umane per farli lavorare nelle colonie
spaziali.
Sono attualmente in corso tra
Tarquinia, Blera e il sud della Toscana, le riprese del nuovo film
di Alice Rohrwacher, La
Chimera. Protagonisti del film è Josh O’Connor.
Ambientato negli anni 80, nel mondo clandestino dei “tombaroli”,
La
Chimeraracconta di un giovane
archeologo inglese (Josh O’Connor) coinvolto nel
traffico clandestino di reperti archeologici. Completano il cast
Isabella Rossellini, Carol
Duarte, Alba Rohrwacher e Vincenzo
Nemolato.
La Chimera, come
tutti i film di Alice Rohrwacher, è prodotto da Carlo Cresto-Dina
per tempesta con Rai
Cinema, in coproduzione con Amka Films
Productions (Svizzera) e Ad Vitam
Production (Francia) in collaborazione con Arte
France Cinema. L’uscita del film è prevista per il 2023,
distribuito in Italia da 01.
Per La Chimera, Alice Rohrwacher torna inoltre
a lavorare con le sue storiche collaboratrici: la direttrice della
fotografia Hélène Louvart (The Lost Daughter,
NEVER RARELY SOMETIMES ALWAYS), la montatrice Nelly
Quettier (ANNETTE), la scenografa Emita
Frigato, la costumista Loredana
Buscemi e l’organizzatore Giorgio
Gasparini. Casting di Chiara Polizzi e
Fiona Weir. Sostengono il progetto in Svizzera
Swiss Television RSI SSR SRG ed in Francia il
fondo Cinéma du Monde del
CNC.
Alice Rohrwacher è nata a Fiesole,
ha studiato a Torino e Lisbona. Ha scritto per il teatro e lavorato
come musicista con molti registi teatrali, prima di avvicinarsi al
cinema, inizialmente come montatrice di documentari. Nel 2011 gira
il suo primo lungometraggio, Corpo Celeste, presentato a Cannes alla Quinzaine des
Réalisateurs e poi selezionato ai festival di Sundance, New York,
Londra, Rio e Tokyo. Il suo secondo film, Le Meraviglie,
vince il Grand Prix al Festival
di Cannes nel 2014, mentre il suo terzo film Lazzaro
Felice, si aggiudica, sempre a Cannes, il premio per la
migliore sceneggiatura, ottenendo importanti consensi
internazionali.
Nel 2015 dirige The Djess,
cortometraggio della serie Miu Miu Women’s Tale. Nel 2016 mette in
scena “La Traviata” di Giuseppe Verdi al Teatro Valli di Reggio
Emilia. E’ stata annunciata, ed è attualmente in fase di sviluppo,
la sua prima serie tv dal titolo Ci sarà una volta. Sul
set del film, tempesta, sta adottando EcoMuvi, il
disciplinare internazionale di sostenibilità ambientale,
certificato, per la produzione audiovisiva.
Sky
Cinema rende omaggio a Ivan Reitman,
scomparsoall’età di 75 anni, con
una programmazione a lui dedicata. Produttore e regista
cinematografico, Reitman è noto al grande pubblico per aver diretto
un cult degli anni 80 come Ghostbusters. Per
ricordarlo, questa sera Sky Cinema Due trasmetterà
tre dei suoi maggiori successi come regista.
Si inizia alle
19.05 con I GEMELLI, commedia in cui
Arnold Schwarzenegger e Danny
DeVito sono due gemelli nati da un esperimento genetico
che si incontrano dopo anni e scoprono di essere diversi in
tutto.
Alle 21.15GHOSTBUSTERS – ACCHIAPPAFANTASMI, cult
assoluto della commedia anni 80 con Bill Murray, Dan Aykroyd e
Harold Ramis. New York: tre scienziati fondano un’agenzia che si
occupa di catturare fantasmi e sfidano il demone Zuul; alle
23.05 sempre su Sky Cinema Duearriva il
sequelGHOSTBUSTERS II, con Bill Murray, Dan
Aykroyd e Sigourney Weaver in cui gli Acchiappafantasmi affrontano
una forza maligna che ha invaso i sotterranei di New York.
OMAGGIO A IVAN REITMAN –
lunedì 14 febbraio dalle 19.05 su Sky Cinema Due. Tutti i titoli
sono disponibili on demand su Sky e in streaming su
NOW
Netflix annuncia oggi il teaser di
Bridgerton 2, la seconda
stagione di Bridgerton,
disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo da venerdì
25 marzo 2022. Mantenendosi in linea con i romanzi, questa stagione
racconta la romantica storia di Lord Anthony Bridgerton e la sua ricerca dell’amore.
Bridgerton
approda su Netflix da Shondaland ed è prodotto da Shonda Rhimes,
Betsy Beers e Chris Van Dusen. Quest’ultimo è anche l’ideatore e lo
showrunner della serie.
La trama
Dalla creatività di
Shondaland e dell’ideatore Chris Van Dusen, la seconda stagione di
Bridgerton
segue Lord Anthony Bridgerton (Jonathan Bailey), il maggiore dei
fratelli e sorelle Bridgerton nonché visconte, nella sua ricerca di
una moglie adeguata. Guidato dal suo senso del dovere nel
salvaguardare il nome della sua famiglia, la ricerca di Anthony per
una debuttante che incontri i suoi standard impossibili sembra
destinata a fallire, finché Kate Sharma (Simone Ashley) e la sua
sorella più giovane Edwina (Charithra Chandran) non arrivano
dall’India. Quando Anthony inizia a corteggiare Edwina, Kate scopre
la vera natura delle sue intenzioni – il vero amore non è in cima
alle sue priorità – e decide di fare qualunque cosa in suo potere
per impedire la loro unione. Ma, facendo questo, le schermaglie
verbali tra Kate e Anthony non fanno altro che avvicinarli sempre
di più, complicando le cose per entrambi. Dall’altra parte di
Grosvenor Square, i Featherington devono dare il benvenuto al nuovo
erede nella loro tenuta, mentre Penelope (Nicola Coughlan) continua
a muoversi per l’alta società tenendo nascosto il suo segreto più
profondo dalle persone che le stanno più vicino.
La serie tv
Bridgerton
è una serie romantica, scandalosa e arguta che celebra l’eternità
di amicizie durature, famiglie che trovano la loro strada e la
ricerca di un amore che conquisti tutto. La serie vede la
partecipazione anche di Adjoa Andoh (Lady Danbury), Lorraine
Ashbourne (Mrs. Varley), Harriet Cains (Philipa Featherington),
Bessie Carter (Prudence Featherington), Shelley Conn (Mary Sharma),
Phoebe Dynevor (Daphne Basset), Ruth Gemmell
(Violet Bridgerton), Florence Hunt (Hyacinth Bridgerton), Martins
Imhangbe (Will Mondrich), Claudia Jessie (Eloise Bridgerton), Calam
Lynch (Theo Sharpe), Luke Newton (Colin Bridgerton), Golda
Rosheuvel (Queen Charlotte), Luke Thompson (Benedict Bridgerton),
Will Tilston (Gregory Bridgerton), Polly Walker (Portia
Featherington), Rupert Young (Jack), e Julie Andrews per la voce di
Lady Whistledown nella versione originale in lingua inglese. La
serie è ispirata ai romanzi di Julia Quinn.
Dal 15 febbraio in
contemporanea su IWONDERFULL e al cinema arriva
I cieli di Alice, opera prima di
Chloé Mazlo e con protagonista
Alba Rohrwacher. In occasione dell’uscita del film, martedì
15 febbraio a ROMA presso il CINEMA TROISI alle ore 21:00
introdurranno il film in sala la protagonista
Alba Rohrwacher e la regista Chloe Mazlo, modera l’incontro
da Piera Detassis.
I cieli di Alice
(Sous les ciel d’Alice) faceva parte della selezione
ufficiale della 49° Semaine de la Critique, quella che non
si è mai fatta a causa del Covid. Peccato, perché una ribalta
internazionale come la Croisette sarebbe stata perfetta per
presentare un film ambientato in una città dall’altra parte del
Mediterraneo che fino alla metà degli anni Settanta contendeva il
primato alla cittadina della Costa Azzurra per bellezza e jet
set.
“Volevo parlare della guerra nel
modo in cui mi è stata raccontata dalla mia famiglia” spiega la
regista Chloé Mazlo. “Il personaggio di Alice è in gran
parte ispirato a mia nonna, che dalla Svizzera si è trasferita in
Libano intorno alla metà degli anni Cinquanta, innamorandosi
immediatamente del paese, una cosa che mi ha fatto porre più
domande che se fosse stata libanese. L’attaccamento a una terra è
qualcosa di irrazionale, ed è ancora più difficile da comprendere
se ci innamoriamo di una nazione che non è neanche quella in cui
siamo nati e cresciuti”.
Protagonista del film è Alba
Rohrwacher, che veste i panni di questa Alice arrivata nel
paese delle meraviglie, un sogno che vedrà andare in frantumi con
la guerra civile nella metà degli anni Settanta.
Al fianco di Alice c’è Joseph,
interpretato da Wajdi Mouawad, attore, regista,
commediografo e scrittore libanese conosciuto internazionalmente
per le sue opere. Mouawad, come molti suoi connazionali, fu
costretto a lasciare il paese a 10 anni, nel 1978, per scampare
alla guerra civile.
I cieli di Alice:
sinossi
Anni ’50: la giovane Alice vive
con la famiglia tra i monti della Svizzera, ma aspetta solo
l’occasione per andare alla scoperta del mondo. Quando le viene
offerto un lavoro come ragazza alla pari a Beirut, in Libano,
coglie subito l’occasione. Scopre così una città solare, vivace,
libera e proiettata verso il futuro. Qui trova anche ben presto
l’amore di Joseph, astrofisico gentile e ambizioso, e assieme a lui
costruisce la famiglia dei suoi sogni. Tutto ha il profumo della
felicità. Ma una guerra civile arriva a cambiare il volto del paese
tanto amato, e ogni equilibrio comincia a vacillare.
I cieli di Alice è
stato presentato in Italia a Molise Cinema, ad Efebo d’oro di
Palermo (dove Chloé Mazlo ha vinto la Menzione Speciale della
giuria Efebo Prospettive) e al Lucca film festival e arriverà su
IWONDERFULL, la piattaforma streaming di I Wonder Pictures in
collaborazione con MYmovies, e nelle sale a partire dal 15
febbraio e in occasione della prima a Roma del film, martedì 15
febbraio presso il CINEMA TROISI alle ore 21:00, la protagonista
Alba Rohrwacher e la regista Chloe Mazlo introdurranno
il film in sala.
Il trailer del film trasmesso
durante il Super Bowl promette non solo mostri e varianti di
Strange, ma anche un volto familiare proveniente da
un’altra serie di film Marvel… Il film porrà Stephen Strange di
fronte alle temute conseguenze del suo incantesimo che ha alterato
l’universo in No Way Home e che metterà ancora una volta in
pericolo la sua realtà e quella degli altri. Lo
Stregone non sarà da
solo: sarà insieme a
Wong e Wanda Maximoff, la Strega
Scarlatta. Doctor Strange nel
Multiverso della Follia vedrà anche il debutto in
MCU di America
Chavez (Xochitl Gomez), un supereroe
Marvel Comics. Con il
Multiverso scatenato ancora una volta, non sorprende che
ci sarà almeno una
variante di Strange, conosciuta come Defender
Strange.
Vediamo ora in dettaglio cosa ci rivela il
trailer di Doctor Strange lanciato durante il
Super Bowl 2022.
L’incubo di Doctor Strange
Il trailer di Doctor Strange 2
inizia con Stephen Strange (Benedict
Cumberbatch) che parla di un incubo ricorrente in cui
vede il Sanctum Sanctorum in rovina circondato da resti di
scheletri.Si dice che il
film sia la prima opera dell’MCU di genere horror. Il
film è infatti diretto da Sam Raimi, regista famoso per gli adattamenti
dei film di supereroi – i fan della Marvel lo conoscono per la sua
fenomenale
trilogia di Spider-Man, ma anche per il suo lavoro nel
genere horror.Questa
apertura del trailer, oltre a mostrare un’immaginazione di
Strange, è presumibilmente un’anticipazione della
Dimensione dell’Incubo Marvel.
Doctor Strange 2 mostra la caduta
di Kamar-Taj
In tutto il trailer di
Doctor Strange 2, ci sono immagini che mostrano il
magico regno di Kamar-Taj attaccato da una forza
oscura. L’invasione è rappresentata da una nuvola nera che si cala
verso la casa-tempio del Signore delle Arti
Mistiche. Dalle esplosioni mostrate, non sembrano esserci
molte speranze per gli stregoni.
Un accenno ai poteri di America
Chavez
Il primo scatto della nuova
eroina MarvelAmerica Chavez rivela subito i suoi poteri
multiversali: Chavez, apparentemente legandosi
all’incantesimo di Doctor Strange, crea un portale a forma
di stella strappando il tessuto dell’universo. Nell’iperattività
del trailer, non si riesce a comprendere se a scatenare la magia
sia Strange, Chavez o un qualche altro misterioso
demone multiversale.
America Chavez contro un mostro
multiversale
All’inizio del trailer di
Doctor Strange nel Multiverso della Follia, un
mostro multiversale ostacola America Chavez. Il tutto
sembra accadere all’interno dell’incubo di Stephen
Strange.
Chavez, interpretata da
Xochitl Gomez, è vista in tutto il resto del
trailer. Il filmato mostra la super forza dell’eroina già descritta
nei fumetti: possiede i poteri di volo, di resistenza e può
compiere dei viaggi inter-dimensionali. Non si sa
se Dottor Strange 2 cambierà la storia e
l’origine di America Chavez, ma sembra che nel film il
personaggio possieda già i suoi poteri e stia già attraversando il
multiverso da sola.
Svelata l’identità Defender
Strange
In un’inquadratura rapidissima
possiamo catturare l’immagine di Defender Strange prima
che venga risucchiato. In un batter d’occhio, il personaggio
sprofonda in uno dei portali di America Chavez. Da quel poco che si vede, sembra
che Defender sia un’altra identità multiversale dello
stregone di Benedict Cumberbatch, con
indosso un nuovo costume e le riconoscibili strisce bianche
tra i capelli.
Le ramificazioni di No Way
Home
Che il finale di No Way
Home aprisse a nuove trame può sembrare scontato. Il trailer
di Doctor Strange nel Multiverso della Follia ne è
la conferma: l’incantesimo
raffazzonato da Strange per far dimenticare al mondo
l’identità segreta di Peter Parker ha avuto un impatto
duraturo sul Multiverso.I
criminali nemici di Spider-Man che conoscevano la sua
identità segreta e altre varianti di Peter Parker sono
stati trascinati nell’MCU, ma ci sono anche
altri pericoli che potrebbero essersi insinuati tra le crepe del
Multiverso.
Wong è ferito in Doctor Strange
2
La prima apparizione del nuovo
Stregone Wong (Benedict Wong) nel trailer
di Doctor Strange 2 non mostra lo stato migliore
del personaggio. Dalla faccia gonfia e l’occhio nero, sembra che
Wong sia appena stato picchiato. La scena potrebbe
rappresentare un momento dopo la caduta di
Kamar-Taj o, ancora peggio, potrebbe riflettere
quanto il mondo sia diventato pericoloso da quando il Dottor
Strange ha aperto il mondo a tutti i tipi di minacce
multiversali.
Il MCU Multiverse è finalmente
aperto (sul serio)
Forse si tratta solo di una visione
o del sogno di Stephen Strange, ma sembra che Sam
Raimi voglia usare le forze del Multiverso in
Doctor Strange 2 per distruggere New York. Il
crollo della città dove vive Strange sarebbe il
catalizzatore perfetto per far cacciare l’eroe nel Multiverso in
cerca di risposte.
Il matrimonio di Christine
Palmer
Il trailer di Doctor Strange
nel Multiverso della Follia mostra anche la
Dottoressa Christine Palmer (Rachel
McAdams). Quella che è stata l’amica, la collega e,
soprattuto, l’interesse amoroso di Stephen sembra vivere
la sua vita indisturbata e lontana dallo Stregone.
Strange è morto durante lo
soap di Thanos e non è stato resuscitato fino a cinque
anni dopo. Nel frattempo, Palmer sembra essere andata
avanti fino ad arrivare a sposarsi con un altro uomo. La scena si
svolge probabilmente all’inizio del film, prima che le entità
mostruose del Multiverso invadano la realtà di
Strange.
Rintrah si prepara per l’attacco a
Kamar-Taj
Nei fumetti, Rintrah è un
personaggio di supporto di Doctor Strange ed è stato
apprendista dello Stregone. È una creatura simile al
Minotauro, mostrata nel trailer tra gli altri Signori
delle Arti Mistiche.
Non si sa quanto grande sarà il
ruolo di Rintrah in Doctor Strange 2.
Come America Chavez, Rintrah proviene da un’altra
realtà. Considerando che il primo Doctor Strange
ha dimostrato che i Maestri delle Arti Mistiche traggono i
loro poteri da realtà alternative, non sorprende che uno dei loro
membri provenga da un universo diverso.
Doctor Strange paga per i crimini
multiversali commessi
Il costo dell’incantesimo messo in
piedi da Strange in No Way Home deve essere
scontato dallo stregone. Nel trailer lo vediamo incatenato in manette high-tech. La scena
suggerisce la presenza di una forza di polizia che si occupa della
sacralità delle linee temporali, apparentemente con una potenza
ancora maggiore della TVA.L’identità degli agenti per ora sembra rimanere
nascosta.
Strange condannato per aver
profanato la realtà
Mentre Strange è condotto
nell’edificio in cui viene rinchiuso, si sente la voce fuori campi
del Barone Mordo. Il voice-over dell’ex-amico ha implicazioni
interessanti.Mordo
afferma che l’azione di Strange sul Multiverso
non rimarrà impunita. La dichiarazione potrebbe rivelare che il
Barone è
alleato con l’Autorità della Varianza del Tempo, entità che
monitora e neutralizza le minacce multiversali.
La Legione di Ferro scorta
Strange
Come
promesso alla fine di Doctor Strange del 2016, Karl Mordo
ritorna nel sequel per cercare di liberare il mondo dalla
magia.Mordo sembra
aver catturato Strange con l’aiuto una squadra di
droni simili a quelli della Legione di Ferro di Tony
Stark, anche se i membri hanno uno sguardo più simile a quello
di Ultron.
Se i
droni sono stati riprogrammati dopo la battaglia di
Sokovian resta da vedere, ma sembra più probabile che i
guerrieri siano al servizio della sicurezza. Potrebbero essere
stati portati qui da una linea temporale in cui Ultron non
è mai stato in grado di corromperli, cosa che aprirebbe
curiosamente al ritorno
di Iron Man nell’MCU.
Gli Illuminati debuttano in Doctor
Strange nel Multiverso della Follia
C’erano diverse voci sull’ingresso
degli Illuminati nell’MCU. Sembra che il gruppo
di potentissimi supereroi farà il suo debutto con Doctor
Strange nel Multiverso della Follia. Incaricati dal loro fondatore Tony
Stark di proteggere collettivamente l’universo,
in questa versione
i membri degli
Illuminati per ora rimangono per lo più sotto copertura.
In ogni caso, sembra logico che Mordo sia uno di
loro.
Il ritorno di Patrick Stewart come
Professor X
Nel trailer di Doctor
Strange 2, vediamo anche Patrick
Stewart nei panni di Professor Charles
Xavier. Il Professor X di Stewart è apparso per la prima volta
in X-Men di 20th Century
Fox.
L’attore riprende il suo ruolo iconico
nell’MCU . Il fatto non è
troppo sorprendente, data la premessa multiversale di
Doctor Strange 2 e, ancora prima, di No Way
Home.La voce di
Stewart nel trailer è inconfondibile, ma il
filmato non offre uno sguardo chiaro al Professor X, forse
conservandolo per un altro trailer o per l’uscita del
film.
Doctor Strange e America Chavez in
viaggio nel Multiverso
Ad un certo punto nel trailer di
Doctor Strange 2, lo Stregone e
America Chavez sono immersi in un piano di realtà invaso
dai dinosauri. La scena suggerisce che vedremo gli eroi viaggiare
attraverso il tempo e tutto il Multiverso: potrebbero addirittura
visitare la Terra Selvaggia già descritta della
Marvel Comics.
Il Multiverso e Doctor Strange in
mille pezzi
L’asticella degli effetti speciali
del nuovo Doctor Strange sale ancora di più dopo
aver visto il trailer lanciato durante il Super Bowl: in un breve
flash, vediamo Cumberbatch soccombere ad un incantesimo e
frantumarsi dolorosemente in tanti piccoli pezzi.
La variante sinistra di
Strange
Come mostrato nel primo teaser di
Doctor Strange 2 alla fine di No Way
Home, una variante malvagia di Stephen Strange,
interpretato sempre da Benedict Cumberbatch, apparirà nel film. Non
si sa se questa versione di Strange sarà la stessa
variante vista in What
If…?, Strange Supreme o ancora una
nuova versione. In ogni caso, vedere Strange che combatte
una sua parte sinistra creerà una situazione emozionante e
surreale.
Una misteriosa figura
fiammeggiante
Verso la fine del trailer, compare
una figura incandescente che vola tra i piani della realtà.
Potrebbe sembrare Torcia Umana ma, visto il Multiverso
impazzito nuovamente, la figura potrebbe essere un eroe di
un’altra realtà, come il Professor X o Monica
Rambeau con indosso il look mostrato in Capitan Marvel.
Scarlet Witch Vs Capitan
Marvel?
Se la figura infuocata fosse
veramente Capitan Marvel, in Doctor Strange 2
potremmo vedere uno scontro allettante tra Monica e
Wanda Maximoff: sembra che siano entrambi personaggi
ugualmente potenti a questo punto, e ugualmente capaci di danni
indicibili.
Gargantos, il mostro del
Multiverso
Nel trailer è anche presentato
Gargantos, un mostro tentacolare già noto nella
Marvel Comics, dove la creatura è un nemico di Namor il
Sub-Mariner.L’inclusione di Gargantos in
Doctor Strange 2 alimenta ulteriormente la
speculazione che Namor debutterà nella Fase 4
MCU.
Un memoriale per Doctor
Strange?
Verso la fine del trailer,
Doctor Strange guarda una statua di se stesso
mentre la voce di Wanda Maximoff in sottofondo lo
sbeffeggia. Se la statua nel trailer è un’indicazione, nel
film Strange probabilmente tornerà a New York
dopo la sua morte e molto tempo dopo le sue azioni sconsiderate e
potenzialmente catastrofiche.
Wanda ritorna a Westview – con
Scarlet Witch
Sorprendentemente, nel trailer
vediamo Wanda Maximoff di Elizabeth
Olsen che torna a casa sua e di Visione
a Westview, Ci sembra strano: l’abitazione era stata
distrutta alla fine di WandaVision. Nel trailer, Wanda – che ora è
la Strega Scarlatta – confronta la sua storia con quella
di Strange: entrambi hanno violato le regole, ma non sono
stati trattati ugualmente. Le parole di Maximoff implicano
che il suo ruolo in Doctor Strange 2 potrebbe non
essere pienamente di supporto nei confronti di Stephen
Strange.
Mordo in lotta con
Doctor Strange
Sul finale del trailer, Karl
Mordo viene mostrato mentre attacca Doctor
Strange. Il suo scontro con
Stephen non è sorprendente.Mordo, ha tutti i motivi per mettersi
contro Strange, viste le catastrofiche conseguenze della
manomissione del Multiverso.Tuttavia, considerando l’amicizia che
Strange e Mordo avevano nel primo film, c’è la
possibilità che i due diventeranno alleati ancora una volta per
difendere la Terra da una minaccia così grande da non poterla
gestire da soli.
Le battaglie di Scarlet Witch
Nonostante WandaVision abbia mostrato una Scarlet
Witch dotata di grandi poteri, sembra che Doctor
Strange 2 ci offrirà un’altra versione di Wanda.
Sembra sarà picchiata in molteplici combattimenti e ne uscirà
spesso insanguinata.Un
aspetto inquietante e spaventoso per i fan di
Maximoff.
Zombie Strange, è un incubo?
Uno
degli scatti finali del trailer mostra un’inquietante variante di
Doctor Strange.Questo Stephen Strange sembra essersi
fuso con creature oscure di un altro universo che lo hanno reso
simile ad uno zombie.
Come
il resto delle rivelazioni sui nuovi personaggi e sulla storia
contenute nel trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
anche quest’ultima svela e confonde allo stesso
tempo.
Sky e
NBCUniversal annunciano oggi il lancio in
Italia di Peacock, che continua così la sua espansione in
Europa dopo essere già arrivato nel Regno Unito, in Irlanda,
Germania e Austria. Da domani, martedì 15 febbraio, tutti
gli abbonati Sky e quelli NOW con Pass
Entertainment potranno accedere ai contenuti di Peacock
che sarà incluso nel loro abbonamento, con una ricca proposta di
iconiche produzioni originali televisive e cinematografiche
internazionali targate NBCUniversal.
«Siamo entusiasti di proseguire
nell’espansione internazionale di Peacock con Sky in Italia,
offrendo ai clienti l’accesso alle attesissime prime visioni dei
Peacock Originals, tra cui Bel-Air e Joe vs Carole», ha
dichiarato Lee Raftery, Managing Director, Europe,
Middle East & Africa, NBCUniversal International Networks &
Direct-To-Consumer. «Questo lancio segna un’altra tappa
fondamentalenella rapida crescita di Peacock in tutta
Europa, dopo lo sbarco nel Regno Unito e in Irlanda a novembre e,
più di recente, in Germania e Austria».
«Siamo felici di poter
affiancare alle tante produzioni Sky Original i contenuti di
Peacock e ampliare così l’offerta di Sky e NOW arricchendola di
serie cult, show e film disponibili on demand per i nostri
clienti», ha commentato Antonella d’Errico,
Executive Vice President Programming di Sky Italia. «Con
Peacock offriremo non solo i grandi successi targati NBCUniversal –
titoli internazionali apprezzati in tutto il mondo – ma anche nuovi
Peacock Originals, a partire dall’atteso Bel-Air prodotto da Will
Smith».
Peacock continuerà ad arricchirsi
con i migliori contenuti targati NBCUniversal e
non solo, compresi numerosi titoli di successo disponibili ora o in
arrivo nei prossimi mesi, come ad esempio:
Peacock Originals fra cui i nuovi
titoli Bayside School, Girls5eva – La rivincita
delle pop star, Rutherford Falls – Amici per la vita,
Bel-Air; oltre alle serie in arrivo prossimamente
The Girl in the Woods – La porta del terrore, MacGruber
– Eroe improbabile, Joe vs Carole, The Resort.
TV Show: con nuovi titoli e grandi cult tra i
più amati di sempre come The Office, 30 Rock, Parks and
Recreation, Colombo, Superstore, The Mindy Project,Difficult People, Will & Grace; drama di successo come
Bates
Motel, Mr. Robot,
Grimm, High School Team, Five Bedrooms,The Bold
Type. E ancora, seguitissimi reality come Al passo con i
Kardashian, Real Housewives di New York, Real Housewives
di Beverly Hills e Sotto Coperta: Mediterraneo.
Film: con titoli come Apollo
13,Jason Bourne, Cattivissimo Me,
Cinquanta sfumature di nero, Il gladiatore,
Minions,
Pets – Vita da animali, Blues Brothers – Il mito continua,
Beethoven, Ted, Il Grinch.
Peacock sarà incluso per
tutti i clienti Sky con il pacchetto Sky
TV e clienti NOW con Pass Entertainment.
I contenuti di Peacock saranno disponibili e accessibili on demand
su My Sky e Sky Q, e in mobilità
con Sky Go. Su Sky Q sarà possibile cercare i
contenuti Peacock anche attraverso il controllo vocale,
pronunciando semplicemente “Peacock”.
Finalmente disponibile il trailer
ufficiale e alcune nuove immagini di Sulle
Nuvole, la storia di amore e musica che
vede l’esordio alla regia di Tommaso Paradiso con
protagonisti Marco Cocci e Barbara
Ronchi. Il film sarà nelle sale cinematografiche il 26, 27
e 28 Aprile, distribuito da Warner Bros. Pictures. Nel cast anche
Paolo Briguglia, Sergio Romano e Bettina
Giovannini.
Sulle Nuvole
è un’intensa storia d’amore e musica.Nic Vega (Marco
Cocci) ha un passato di successo nella musica, con alle spalle una
gloriosa carriera da cantante e una grande storia d’amore chiusa da
anni. Ormai in crisi da tempo, quando realizza di aver perso tutto
– fama, amici e ispirazione – Nic decide di tornare da lei,
Francesca (Barbara Ronchi), irrompendo così nella sua vita serena e
felice.Potranno i ricordi riaccendere l’amore e la
passione di una volta?
Il soggetto e la sceneggiatura sono
di Chiara Barzini, Luca Infascelli e Tommaso Paradiso.
Sulle Nuvole è una produzione
Warner Bros. Entertainment Italia e
Cinemaundici e sarà al cinema il 26, 27 e
28 Aprile, distribuito da Warner Bros.
Pictures.