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Deep Water: trailer del film con Ben Affleck e Ana de Armas

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Deep Water: trailer del film con Ben Affleck e Ana de Armas

Prime Video ha diffuso il trailer ufficiale del thriller psicologico erotico di Adrian Lyne Deep Water  con protagonisti  Ben Affleck e Ana De Armas.  Il film, basato sul romanzo di Patricia Highsmith, vede Ben Affleck e Ana De Armas nei panni di una coppia sposata che gioca a giochi mentali contorti l’uno con l’altro. Il cast di supporto comprende tra gli altri Tracy Letts, Lil Rel Howery, Dash Mihok, Finn Wittrock, Jacob Elordi, Rachel Blanchard e Michael Braun.

La trama

Ben Affleck e Ana de Armas interpretano Vic e Melinda Van Allen, un’influente coppia di New Orleans il cui matrimonio sta cedendo sotto il peso di risentimenti, gelosie e sospetti. Man a mano che le provocazioni e i giochi psicologici che i due infliggono l’un l’altra aumentano, la situazione si trasforma velocemente in un gioco mortale fra gatto e topo e i flirt extra-coniugali di Melinda iniziano a sparire. Con le interpretazioni bollenti e complesse di Ben Affleck e Ana de Armas, e diretto da uno dei più rinomati registi del genere, Deep Water segna il ritorno dei thriller erotici con grandi star, che sin dall’inizio catturano l’attenzione degli spettatori senza lasciarli un attimo, man a mano che scoprono fino a che punto possono arrivare i protagonisti.

Uncharted: da oggi al cinema il film con Tom Holland

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Uncharted: da oggi al cinema il film con Tom Holland

Arriva nelle sale italiane oggi, 17 febbraio, Uncharted, il film basato sull’omonimo videogioco con protagonisti Tom Holland e Mark Wahlberg. Alla regia Ruben Fleischer.

Basato su una delle serie di videogiochi più vendute e acclamate dalla critica, Uncharted presenta al pubblico il giovane e furbo Nathan Drake (Tom Holland) nella sua prima avventura alla ricerca del tesoro con l’arguto partner Victor “Sully” Sullivan (Mark Wahlberg). In un’epica avventura piena di azione che attraversa il mondo intero, i due protagonisti partono alla pericolosa ricerca del “più grande tesoro mai trovato”, inseguendo indizi che potrebbero condurli al fratello di Nathan, scomparso da tempo.

Leggi la recensione di Uncharted

Uncharted, l’atteso adattamento cinematografico diretto da Ruben Fleischer con Tom Holland, Mark Wahlberg, Sophia Ali, Tati Gabrielle e Antonio Banderas. Dal 17 febbraio solo al cinema, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

La trama

L’astuto ladro Nathan Drake (Tom Holland) viene reclutato dall’esperto cacciatore di tesori Victor “Sully” Sullivan (Mark Wahlberg) per recuperare una fortuna persa da Ferdinando Magellano 500 anni fa. Quello che inizia come un furto diventa una corsa mozzafiato in giro per il mondo per raggiungere il tesoro prima dello spietato Moncada (Antonio Banderas), di cui ritiene di essere il legittimo erede. Se Nate e Sully riusciranno a decifrare gli indizi e risolvere uno dei misteri più antichi della storia, troveranno un tesoro di 5 miliardi di dollari e forse anche il fratello, scomparso da tempo, di Nate… solo se impareranno a lavorare insieme.

Josh Hartnett: 10 cose che non sai sull’attore

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Josh Hartnett: 10 cose che non sai sull’attore

Josh Hartnett è uno di quegli attori versatili e brillanti, dal talento unico, tanto da rimanere impresso nella memoria collettiva di tutto il mondo. L’attore, che ha iniziato a recitare sin da giovanissimo, è sempre stato in grado di interpretare ruoli iconici ed indimenticabili, anche se molto diversi tra loro.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Josh Hartnett.

Josh Hartnett: i suoi film

1. I film e la carriera. La carriera dell’attore è iniziata nel 1998 con il suo debutto nel film Halloween – 20 anni dopo, per poi continuare a lavorare in film come The Faculty (1998), Il giardino delle vergini suicide (1999), Per una sola estate (2000) e Pearl Harbor (2001). In seguito, è apparso in O come Otello (2001), Black Hawk Down (2001), 40 giorni & 40 notti (2002), Sin City (2005), Slevin – Patto criminale (2006), Black Dahlia (2006), 30 giorni di buio (2007) e Verso la fine del mondo (2014). Tra i suoi ultimi film vi sono Cavalli selvaggi (2015), Il tenente ottomano (2017), Oh Lucy! (2017), L’ultima discesa (2017), She’s Missing (2019), Valley of the Gods (2019), La furia di un uomo – Wrath of Man (2021) e Operation Fortune: Ruse de guerre (2022).

2. Ha lavorato sul piccolo schermo ed è anche produttore. Harnett non si è prestato alla sola lavorazione di prodotti che andassero sul grande schermo, ma si è dedicato anche ad alcune serie tv, comparendo in Cracker (1997-1998), Penny Dreadful (2014-2016), Drunk History (2015), Paradise Lost (2020), Die Hart (2020) e Exterminate All the Brutes (2021). Nel 2022 sarà invece tra i protagonisti di L’indice della paura. Inoltre, l’attore ha svolto anche l’attività di produttore per i film August (2008), Nobody (2009) e per il corto Kid Cudi: Pursuit of Happiness (2009).

Josh Hartnett: chi è sua moglie

3. Non si è mai sposato. L’attore, anche se non è mai convolato a nozze, è attualmente impegnato in una relazione con la collega Tamsin Egerton. I due stanno insieme dal 2012 e dalla loro unione sono nati due figli, il primo, nato del novembre del 2015, e il secondo, nato nell’agosto del 2017. Prima di conoscere la sua attuale compagna, l’attore ha frequentato diverse donne famose. Dal 2001 al 2004 è stato fidanzato con Ellen Fenster, mentre dal 2005 al 2007 ha frequentato Scarlett Johannson. Gli sono poi stati attribuiti flirt con Sienna Miller, Penelope Cruz e Amanda Seyfried.

Josh Hartnett Pearl Harbor

Josh Hartnett in Pearl Harbor

 

4. Ha frequentato un corso di addestramento. Durante la realizzazione del film non sono stati usati effetti in CGI e gli attori hanno volato davvero. Harnett, insieme a Ben Affleck e Alec Baldwin, ha ricevuto un addestramento base per il volo, in modo da poter gestire un aereo. Gli attori erano, in ogni caso, supportati da piloti provetti. Stando a quanto poi da lui dichiarato, è stata proprio la possibilità di prendere lezioni di volo a spingere l’attore a partecipare al progetto.

5. Sul set era sempre serio. Il regista del film, Michael Bay, ha raccontato di essersi sentito piuttosto frustato dall’approccio eccessivamente serio che Hartnett aveva adottato per il film. L’attore, infatti, era sempre concentrato su ciò che doveva fare e non sorrideva mai. Una volta che Bay lo sorprese a sorridere, gli chiese di lasciar fuoriuscire di più questa parte di sì e di divertirsi di più sul set.

Josh Hartnett in Penny Dreadful

6. Ha avuto una grande chimica con Eva Green. Nell’acclamata serie Penny Dreadful c’è una chimica notevole tra il personaggio dell’attore, Ethan Chandler, e quello interpretato dalla protagonista Eva Green, Vanessa Ives. La serie gira intorno anche alla relazione esistente tra loro, con una storia d’amore scritta nel destino e con una chimina che si è manifestata presto agli spettatori. Tra i due attori si è infatti sviluppata un’amicizia che ha permesso di rendere il rapporto tra i rispettivi personaggi più realistico.

7. Aveva delle idee sul suo personaggio. Prima di interpretare il suo ruolo, l’attore ha suggerito un punto di vista diverso rispetto al personaggio che era stato inizialmente scritto. Per lui, Ethan Chandler è un uomo che si lascia completamente andare per una ragione ben precisa e Harnett era interessato ad esplorare questa ragione e la storia che vi è dietro.

Josh Hartnett Penny Dreadful

Josh Hartnett non è su Instagram

8. Non possiede un proprio profilo. Al contrario di molti suoi colleghi, l’attore non possiede un proprio profilo sul social network Instagram. Sembra infatti che egli preferisca tenersi lontano da questo tipo di piattaforme, preservando così la propria privacy ed evitando così che un’eccessione intromissione in questa. I suoi fan possono però seguire i diversi profili a lui dedicati, dove si ritroveranno foto e notizie su di lui e le sue attività.

Josh Hartnett: il suo 2021

9. Ha nuovi progetti in arrivo. Dopo un periodo in cui l’attore sembrava aver smesso di preendere parte a progetti di richiamo, egli è ora stato scelto per prendere parte al prossimo film di Christopher Nolan, l’annuncianto Oppenheimer, dedicato allo scienziato Robert Oppenheimer e il suo ruolo svolto nello sviluppo della bomba atomica. Un film in cui reciteranno anche attori come Cillian Murphy, Florence Pugh, Emily Blunt, Matt Damon e Robert Downey Jr.. Prima, però, sarà possibile vedere Hartnett nel nuovo film di Guy Ritchie, Operation Fortune: Ruse de guerre, dove reciterà accanto a Jason Statham.

Josh Hartnett: età e altezza

10. Josh Hartnett p nato il 21 luglio del 1978 a St. Paul, nel Minnesota. La sua altezza complessiva corrisponde a 190 centimetri.

Fonti: IMDb, Ranker, Entertainment Weekly

The Marvelous Mrs. Maisel 4: recensione della serie con Rachel Brosnahan

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Il 18 febbraio arriva su Prime Video la quarta attesissima stagione di The Marvelous Mrs. Maisel, un turbinio di parole e isterie, meravigliosamente firmate da Amy Sherman Palladino e recitate con precisione e ironia da Rachel Brosnahan e dall’intero cast dello show. 

The Marvelous Mrs. Maisel 4, dove eravamo rimasti?

Avevamo lasciato Midge e Susie in aeroporto, lasciate letteralmente a terra da Shy Baldwin, che aveva scaricato la stand up comedian per aver “parlato troppo” durante il suo numero di apertura al concerto del famoso cantante. Tradita e senza un soldo, Midge deve ripartire da zero, mentre il suo universo, formato da Susie, i suoi genitori, i figli, l’ex marito e la sua ambizione deve ancora una volta essere ripensato e ridisegnato, per assumere la forma che la possa rendere felice e affermata. 

Non è mai semplice replicare l’eccellenza, ed era ancora più difficile fare meglio di quanto già fatto in tre stagioni, eppure, almeno per i primi due episodi visti in anteprima di The Marvelous Mrs. Maisel 4, sembra che i toni e le nevrosi dei personaggi siano tutti lì, intatti e pronti a esplodere nuovamente e ad accompagnarci in un’altra folle corsa accanto a Midge. Brosnahan è un fiume in piena, brillante, divertente e bellissima nei suoi completi pastello che finalmente non si fa problemi a sporcare (ma che prontamente porta in tintoria!), senza però rinunciare mai ad un cappello abbinato.

La strada in salita di Midge

La strada della nostra è di nuovo in salita, dal momento che la cattiva pubblicità di Baldwin la sta facendo affondare, ma come è già accaduto più volte, la donna non ha paura di rimettersi in gioco, pur di riuscire a fare davvero ciò che vuole: essere se stessa. Non solo esserlo nelle scelte di vita, ma anche e soprattutto sul palcoscenico, dove vuole parlare e stra- parlare, a ruota libera, spesso dando voce non solo a se stessa ma anche a molte donne che in qualche modo sente di poter rappresentare (come dimostrano le grida femminili di assenso nel brevissimo spettacolo che “ruba” nel secondo episodio).

Nonostante la straboccante personalità di Midge, Palladino non permette che gli altri meravigliosi personaggi della sua serie vengano offuscati, dedicando a ognuno di loro una story line interessante e avvincente: Susie e i suoi debiti, Joel e il suo club che “ha troppo successo”, gli splendidi genitori di Midge, Abe e Rose, i cui interpreti Tony Shalhoub e Marin Hinkle sono sempre più affiatati e capaci di creare una magia irresistibile nei loro scambi di battute.

In attesa delle new entry

Sarà interessante vedere in che modo Amy Sherman Palladino proverà a far fuggire la sua protagonista dalle nevrosi e dall’eccesso, per renderla una donna affermata e consapevole nella giusta misura e non più nella frenesia di un capriccio. In attesa, ovviamente, che entrino in scena i grandi comprimari di questa stagione: Kelly Bishop e Milo Ventimiglia, vecchi amici di Palladino e qui chiamati in causa per confondere le acque ancora di più.

The Marvelous Mrs. Maisel 4 conferma l’eccellente lavoro produttivo di Amazon Prime Video nel portare avanti un progetto di altissimo profilo, fondato principalmente su una scrittura trascinante e impeccabile e degli interpreti strepitosi, ricordandosi sempre e a proprio modo di parlare anche alla contemporaneità.

Festival del Cinema di Spello 2022: annunciato il programma

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Festival del Cinema di Spello 2022: annunciato il programma

Sarà con l’inaugurazione delle mostre dedicate al grande costumista Piero Tosi e all’indimenticabile Tata Giacobetti e al Quartetto Cetra che prenderà il via l’XI edizione del “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema” in calendario dall’11 al 20 marzo prossimi. Il taglio del nastro della kermesse è, infatti, in programma per venerdì 11 marzo, alle 10.30, al “Palazzo del Cinema” (Palazzo Comunale). Location che, insieme al Teatro “Subasio”, accoglierà il pubblico per dieci giorni tra proiezioni, mostre, incontri e tante iniziative collaterali. Ideato dalla presidente dell’Associazione Culturale di Promozione Sociale “Aurora” APS, Donatella Cocchini, e dal direttore artistico, il regista Fabrizio Cattani, il Festival toccherà anche le città di Foligno, con l’Auditorium San Domenico che farà da sfondo alle due premiazioni in agenda per venerdì 18 e sabato 19 marzo, e Perugia con la proiezione alla Casa del Cioccolato della Perugina. Tanti gli ospiti pronti ad arrivare in Umbria, a cominciare dall’attore Francesco Montanari, che sarà protagonista di un incontro con il pubblico nel primo weekend. Ed ancora Marina Confalone, Valeria Fabrizi, Alessandro Sperduti, Denise Tantucci, Ester Pantano, Ginevra Francesconi, Francesco Castiglione, Francesco Foti e Alessio Praticò, solo per citarne alcuni, oltre ovviamente a tutte le maestranze a cui la manifestazione è dedicata. 

LE OPERE IN CONCORSO – Undici, come sempre, i film italiani in concorso, tra opere prime e non. Si tratta di: “Est – Dittatura Last Minute” di Antonio Pisu, “Fortuna” di Nicola Gelsomini, “Il buco” di Michelangelo Frammartino, “I giganti” di Bonifacio Angius, “Il silenzio grande” di Alessandro Gassman, “I nostri fantasmi” di Alessandro Capitani, “L’arminuta” di Giuseppe Bonito, “Lei mi parla ancora” di Pupi Avati, “Mi chiedo quanto ti mancherò” di Francesco Fei, “Piccolo corpo” di Laura Samani e “Qui rido io” di Mario Martone. Opere che, come di consueto, saranno giudicate dai professionisti del dietro le quinte vincitori della precedente edizione, chiamati a scegliere la migliore sceneggiatura, fotografia, scenografia, costumi, musiche, montaggio, fonico di presa diretta, montaggio del suono, effetti speciali, trucco, acconciatura, creatore di suoni ed organizzatore. Ai premiati verrà consegnato l’ulivo realizzato Andrea Roggi. Nell’ambito della stessa categoria verranno assegnati ulteriori riconoscimenti da parte di cinemaitaliano.info e  dalla stampa umbra.

In concorso all’XI edizione del Festival anche 7 film internazionali (“Antigone” di Sophie Deraspe, “El suono de Sigena” di Jesus Garces Lambert, “Il matrimonio” di Icíar Bollaín, “L’uomo che vendette la sua pelle” di Kaouther Ben Hania, “La persona peggiore del mondo” di Joachim Trier, “Sotto le stelle di Parigi” di Claus Drexel e “Una storia di amore e di desiderio” di Leyla Bouzid); 14 backstage tra film e serie tv (“Il grande passo” di Federica Ravera, “Sorelle per sempre” di Andrea Porporati, “Domina – Making of” di Alessia Colombo, “Domina – Speciale” di Alessia Colombo, “Speciale – Gomorra stagione finale” di Alessia Colombo, “Speciale – Ridatemi mia moglie” di Laura Allievi, “Speciale – Speravo de morii’ prima” di Tiziana Cantarella, “Speciale – A casa tutti bene La Serie” di Sara Albani, “Alfredo una storia italiana – Speciale Un nuovo inizio” di Alessia Colombo, “Speciale – Anna – Dietro le quinte di presente dispotico” di Sara Albani, “Cops 2. Una banda di poliziotti – Speciale dietro le quinte” di Sara Albani, “Makari” prodotto da Palomar in collaborazione con Rai Fiction, “Il commissario Ricciardi”, “Nudes” coproduzione di Bim Produzione con Rai Fiction”); 14 documentari (“Alberto Pesce e il cinema” di Paola Castriota, “Amuka – Il risveglio dei contadini congolesi” di Antonio Spanò, “Attraction Small Town Iowa” di Noah Lindauer, “Dante e il sogno di un’Italia libera” di Jesus Garces Lambert, “I am a revolution” di Benedetta Argenteri, “Il caso Braibanti” di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese, “Nero Piombo – Storia di una strage” di Paola Castriota, “Plastic far” di Leonardo Lo Frano, “Progetto dantesco” di Marco Marcassoli, “Riparare il tempo” di Gioacchino Castiglione, “Sue” di Elisabetta Larosa”, “Una storia chiamata Gomorra: La serie” di Marco Pianegiani, “Vera e Giuliano” di Fabrizio Corallo e “Zeneru” di Andrea Grasselli). 

AGENDA 2030 – Nell’ambito del progetto “Agenda 2030”, che vede la proiezione all’interno delle scuole di film, documentari, cortometraggi e backstage dedicati a temi di stringente attualità come il bullismo ed il cyber bullismo, il recente porn e la tutela dell’ambiente – solo per citarne alcuni -, quest’anno il Festival potrà contare sul prezioso contributo di una giovane giuria chiamata a premiare le migliori opere filmiche realizzate sulle questioni trattate dall’Agenda 2030. A farne parte alcuni studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo “Ferraris” di Spello, del Liceo scientifico “Galeazzo Alessi” e dell’Iss “Cavour Marconi Pascal” di Perugia. Le opere visionate dai giovani giurati sono state: il film “Agrodolce” di Alessandro Prato; i documentari “Riparare il tempo (Rai Play), “Plastic” (Rai Play), “I am a revolution” (Rai Play), “Go Wild” (una produzione Mente Locale per Rai Gulp), “La ricorrenza. Vittime di mafia” (Rai Play), “La strategia del terrore. Vittime del terrorismo” (Rai Play), “Silvia Semenzin – Revenge Porn”, “Converserai per capire il mondo che cambia – Criminali e vittime online”, “Intervista al Capo della polizia postale Nunzia Ciardi”, “Domande Snack di Arturo di Corint. Cosa fare quando si è vittima di cyber bullismo? È vero che le foto che pubblichiamo sul web rimarranno per sempre?”, “Mother Fortress”, “Nina e Olga” (Rai Play) e “Nero Piombo – Storia di una strage”; i cortometraggi “Happy birthday” e “La regina di cuori”; i backstage “Il commissario Ricciardi” (Rai Play), “Màkari” (Rai Play), “Nudes” (Rai Play) e “Domina” (Sky).

18 cortometraggi sui 45 selezionati (“12 o’clock” di Salad Soleymani, “Atto di dolore” di Ilaria Pascazio, “Closed to the light” di Nicola Piovesan, “Destinata coniugi Lo Giglio” di Nicolas Prosatore, “Dream” di Davide Vigore, “Horizon” di Daniele De Mauro, “Intolerance” di Giuliano Giacomelli e Lorenzo Giovenga, “Isole Ciclopi” di Ryan De Franco, “La grande onda” di Francesco Tortorella, “La macchia” di Caterina Fattori, “La regina di cuori” di Alice Di Martino, “Le buone maniere” di Valerio Vestoso, “Notte romana” di Valerio Ferrara, “Paolo e Francesca” di Federico Caponera, “Tutù” di Lorenzo Tiberia, “Un momento di magia” di Andrea Casadio, “Una nuova prospettiva” di Emanuele Ponzano e “Un Conscius” di Matteo Memè). 

I PREMI SPECIALI – Tre i premi speciali che verranno assegnati come ogni anno: il “Premio all’Eccellenza” assegnato in questo 2022 all’attrice e regista teatrale Marina Confalone. Dall’esordio giovanissima a teatro con la compagnia di Eduardo De Filippo, ha recitato – tra gli altri – in film come “Febbre da cavallo” di Steno, “Il marchese del grillo”, “Parenti serpenti” e “Panni sporchi” di Mario Monicelli ed è stata diretta da registi come Federico Fellini, Lina Wertmüller, Carlo Lizzani e Nanni Loy. Ha recitato, oltre, con attori del calibro di Alberto Sordi, Paolo Villaggio, Michele Placido, Gigi Proietti e Lino Banfi. Prima di lei a ricevere lo stesso riconoscimento erano stati Carlo Rambaldi, Vittorio Storaro, Giuliano Montaldo, Ermanno Olmi, Pupi Avati, Franco Piavoli, Flavio Bucci, Milena Vukotic e Valeria Fabrizi. Il premio “Carlo Savina” per l’eccellenza alla musica sarà consegnato, invece, dalla maestro Federico Savina e dalla famiglia del compositore a Matteo Curallo, compositore, autore di testi, produttore e sound designer. Infine, il “Premio Ermanno Olmi”, giunto alla sua quarta edizione e assegnato dalla famiglia del grande maestro ad un regista che più si avvicina per sensibilità, poetica, autenticità, semplicità e realismo allo stile del grande maestro. A ricevere il riconoscimento sarà Michelangelo Frammartino, regista del film “Il buco”.

LE MOSTRE – Come detto, quest’anno le mostre saranno dedicate al costumista Piero Tosi e a Tata Giacobetti ed al Quartetto Cetra. Tre, in particolare, gli allestimenti: la mostra fotografica “In ricordo di Piero Tosi” in collaborazione con la Cineteca del Centro Sperimentale di Roma, a cui si affiancherà la mostra di abiti realizzati dal grande maestro e organizzata insieme al Centro Sperimentale di Cinematografia. A Tata Giacobetti e al Quartetto Cetra sarà, invece, dedicata una mostra fotografica che ne ripercorre la storia ed alcuni dei momenti più belli vissuti dai suoi protagonisti. E proprio per celebrare quest’importante pezzo di storia italiana che hanno incarnato e rappresentato, al teatro “Subasio” di Spello verranno proiettate anche alcune delle opere e delle scene che li hanno portati nelle case di tutti gli italiani, tra cui il film “Caffè Chantant” di Camillo Mastrocinque grazie alla concessione del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Sempre grazie al Csc verrà inoltre proiettato “Vogliamo i colonnelli” di Mario Monicelli.

GLI EVENTI COLLATERALI – Numerosi, poi, gli eventi collaterali che accompagneranno questa XI edizione. A cominciare dallo spettacolo teatrale “Segnale d’allarme | La mia battaglia VR” con protagonista Elio Germano. Realizzato in collaborazione con Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale, l’appuntamento è per venerdì 11 marzo, alle 21, al teatro “Subasio” di Spello e vedrà intervenire il regista Omar Rashid. 

Tra gli appuntamenti di punta di sabato 12 marzo, l’incontro di Francesco Montanari con il pubblico, alle 18.10, al Teatro “Subasio” di Spello e, sempre nella stessa location ma alle 21, la proiezione del film “Qui rido io” di Mario Martone alla presenza degli attori Greta Esposito e Roberto Caccioppoli. 

Ad aprire la giornata di domenica 13 marzo sarà, invece, la conferenza “Scrivere per il cinema e le serie Tv”, che si terrà alle 11 al Palazzo del Cinema (Palazzo Comunale) e vedrà intervenire gli sceneggiatori Gianluca Ansanelli, Giupeppe Bonito,Elena Stancaneli, Armando Maria Trotta. A moderare l’evento saranno Carlotta Corallino e  Francesca Romana Lovelock. Nel pomeriggio, alle 17.30, la Sala dell’Editto di Palazzo Comunale ospiterà l’incontro “Maschi contro Femmine” con Giorgia Wurth e Marco Bonini, che presenteranno i loro libri “Io, lui e altri effetti collaterali” e “Se ami qualcuno dillo”. 

In calendario per giovedì 17 marzo, alle 21, un doppio appuntamento: al Teatro “Subasio” di Spello si terrà la proiezione del film “Est – Dittature last Minute” con la partecipazione degli sceneggiatori Andrea Riceputi e Maurizio Paganelli e l’attore Matteo Gatta. Allo stesso orario, nella Casa del Cioccolato Perugina, a Perugia, si terrà la proiezione della pellicola “Lei mi parla ancora” di Pupi Avanti. Per l’occasione ci sarà l’apertura straordinaria, dalle 20 alle 21, della Casa del Cioccolato, che potrà così essere visitata dal pubblico prima dell’inizio del film. 

Per venerdì 18 marzo, invece, è in calendario la prima delle due cerimonie di premiazione di questa edizione 2022, dedicata al Premio “Meno di Trenta” e al Progetto “Agenda 2030” che ha coinvolto diverse scuole umbre e che vede come testimonial d’eccezione le attrici Ester Pantano e Ginevra Francesconi. Nel corso delle cerimonia si terrà anche un collegamento con la William Penn University dell’Iowa per l’assegnazione di tre premi al miglior documentario, backstage e cortometraggio. 

La penultima giornata del Festival, quelle di sabato 20 marzo, prenderà il via alle 11, nella Sala dell’Editto di Palazzo Comunale con l’incontro con Valeria Fabrizi per ricordare Tata Giacobetti e il Quartetto Cetra. Ad intervenire anche Giorgia Giacobetti e il regista Francesco Lazzotti, moderati dall’autore e critico cinematografico Alessandro Boschi. Alle 17.30, all’Auditorium San Domenico di Foligno si terrà, invece, la cerimonia di premiazione dell’XI edizione del “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema”, alla quale interverranno – tra gli altri – il padrino del Festival, Alessandro Sperduti, e la madrina, Denise Tantucci, giovane e promettente attrice italiana di recente nel film “Tre Piani” di Nanni Moretti e tra le testimonial dell’Acqua Rocchetta. Ad intervenire alla cerimonia anche gli attori Marina Confalone, che riceverà il “Premio all’Eccellenza”, Valeria Fabrizi, Francesco Foti, Francesco Castiglione e Alessio Praticò. Tra gli ospiti anche Annibale Giannarelli, autore della colonna sonora del film “Lo chiamavano trinità” e vincitore della seconda edizione del programma Tv “The Voice Senior”, che incanterà il pubblico dell’Auditorium con una sua performance musicale. 

A chiudere l’edizione 2022 sarà, nella giornata di domenica 20 marzo, l’incontro del “Premio all’Eccellenza”, Marina Confalone, con il pubblico. In programma alle 11, nella Sala dell’Editto del Palazzo del Cinema, l’evento sarà presentato dall’autore e critico cinematografico, Alessandro Boschi. 

Calato il sipario sul Festival, però, sono già diversi gli eventi in programma per i mesi a venire, in vista dell’edizione 2023. Sabato 14 maggio, alle 17, all’Auditorium San Domenico di Foligno si terrà l’evento “La musica nel cinema” curato dal maestro Federico Savina con la preziosa collaborazione del maestro Fulvio Chiara, che vedrà esibirsi l’Ensemble delle scuole secondarie di primo grado dell’Istituto comprensivo “Ferrarsi” di Spello e “Dante Alighieri” di Città di Castello. 

Tra i mesi di di settembre e ottobre, invece, il Festival del Cinema di Spello sarà promotore, con la collaborazione di Rai per il Sociale, di un incontro dedicato all’inclusione ed in particolare al mondo dello sport come strumento per salvare i giovani dal rischio di affiliazione ai gruppi della criminalità organizzata attraverso la storia e la tradizione pugilistica di Marcianise (Caserta), che nel tempo ha formato grandi maestri e grandi campioni olimpici. E proprio uno di questi maestri ed un campione della boxe mondiale saranno presenti all’evento, insieme al sostituto procuratore di Napoli, Catello Maresca, per incontrare i giovani e parlare di sport, legalità e lotta alla criminalità. L’evento è realizzato grazie alla preziosa collaborazione di Antimo Di Fuccia, arbitro nazionale di pugilato.

Accordo strategico tra Fremantle e Cinecittà

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Accordo strategico tra Fremantle e Cinecittà

Fremantle, uno dei principali produttori di intrattenimento, film, serie tv e documentari al mondo, e Cinecittà SpA, uno dei più grandi e prestigiosi hub produttivi europei, hanno siglato un accordo quadro che prevede – fra le altre cose – l’affitto continuativo di sei teatri di posa degli storici Studios romani.

L’accordo quinquennale conferma la scelta strategica da parte di Fremantle di scommettere sull’Italia, come il Paese in cui realizzare alcune delle sue produzioni internazionali più prestigiose: una scommessa che trova in Cinecittà il partner perfetto e naturale.

Allo stesso tempo, l’accordo con un gruppo importante come Fremantle si inserisce nel più ampio Piano Industriale di Cinecittà SpA, un hub iconico riconosciuto in tutto il mondo, che torna ad essere punto di riferimento per le produzioni audiovisive nazionali e internazionali, sviluppando sinergie strategiche e sostenendo la crescita della competitività del mercato audiovisivo italiano.

Accanto all’affitto dei teatri di posa l’accordo prevede l’uso di locali accessori, sartorie, attrezzerie, e la possibilità di utilizzo della post-produzione digitale e dello sviluppo del 35mm e 16mm, garantendo alle produzioni un sistema integrato, completo, efficiente, inclusivo ed ecologico.

Andrea Scrosati, Group COO e CEO Europeo di Fremantle ha dichiarato: “I talenti italiani e internazionali che lavorano con Fremantle hanno bisogno di un luogo dove realizzare le loro idee, i loro progetti. Cinecittà, per la sua storia, per i progetti di innovazione e di crescita che sono stati annunciati, ma soprattutto per la straordinaria professionalità delle sue maestranze, è il luogo perfetto per questo. Siamo particolarmente felici di questo accordo che ci permetterà di realizzare in Italia ancora più serie tv, film e programmi di quello che già stiamo facendo, e di farlo con quel quel livello di eccellenza che per noi è sempre fondamentale”.

Sottolinea Nicola Maccanico, Amministratore Delegato di Cinecittà: “L’accordo con Fremantle ha forte valore strategico per Cinecittà. Infatti conferma la capacità del nostro hub produttivo di svolgere un ruolo rilevante nel nuovo mercato mondiale dell’audiovisivo e determina la costruzione dì una partnership strutturata con un grande produttore internazionale caratterizzato da un solido rapporto con l’eco sistema produttivo italiano. Globale e locale al tempo stesso, proprio come Cinecittà.”

Fremantle opera in Italia nel segmento dell’intrattenimento e dei documentari con Fremantle Italia, e in quello delle serie tv e dei film con Wildside e The Apartment, che ha recentemente prodotto È stata la mano di Dio, recentemente nominato ai prossimi Premi Oscar.

Festival di Berlino 2022: tutti i vincitori, Orso d’Oro a Alcarràs

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Sono stati assegnati i premi del Festival di Berlino 2022 che ha visto vincere l’Orso d’Oro al film spagnolo Alcarràs, opera seconda di Carla Simón. La giuria presieduta da M. Night Shyamalan ha così assegnato i riconoscimenti:

Golden Bear for Best Film: “Alcarràs,” Carla Simón

Silver Bear Grand Jury Prize: “The Novelist’s Film,” Hong Sangsoo 

Silver Bear Jury Prize: “Robe of Gems” Natalia Lopez Gallardo

Silver Bear for Best Director: “Fire,” Claire Denis

Silver Bear for Best Leading Performance: “Rabiye Kurnaz vs. George W. Bush,” Meltem Kaptan

Silver Bear for Best Supporting Performance: “Before, Now and Then (Nana),” Laura Basuki

Silver Bear for Best Screenplay: “Rabiye Kurnaz vs. George W. Bush,” Laila Stieler

Silver Bear for Outstanding Artistic Contribution: “Everything Will Be OK,” Rithy Panh

Special Mention: “A Piece of Sky,” Michael Koch

ENCOUNTERS JURY AWARDS

Best Film: “Mutzenbacher,” Ruth Beckermann

Best Director: “Unrest,” Cyril Schäublin

Special Jury Award: “See You Friday, Robinson,” Mitra Farahani

DOCUMENTARY JURY AWARDS

Berlinale Documentary Award: “Myanmar Diaries,” The Myanmar Film Collective

Special Mention: “No U-Turn,” Ike Nnaebue

GWFF JURY AWARD

Best Debut Feature: “Sonne,” Kurdwin Ayub

SHORT FILM AWARDS

Golden Bear for Best Short Film: “Trap,” Anastasia Veber

Silver Bear (Jury Prize): “Sunday Morning,” Bruno Ribeiro

Special Mention: “Bird in the Peninsula,” Atsushi Wada

Awards in other sections of the festival, announced earlier, include:

GENERATION KPLUS AWARDS

Crystal Bear (Children’s Jury Award) for Best Film: “Comedy Queen,” Sanna Lenken
Special Mention: “The Quiet Girl,” Colm Bairéad

Crystal Bear (Children’s Jury Award) for Best Short Film: “Spotless,” Emma Branderhorst
Special Mention: “Luce and the Rock,” Britt Raes

International Jury Award for Best Film: “The Quiet Girl,” Colm Bairéad
Special Mention: “Shabu,” Shamira Raphaëla

International Jury Award for Best Short Film: “Deer,” Hadi Babaeifar
Special Mention: “Vancouver,” Artemis Anastasiadou

GENERATION 14PLUS AWARDS

Crystal Bear (Youth Jury Award) for Best Film: “Alis,” Clare Weiskopf, Nicolas van Hemelryck
Special Mention: “Stay Awake,” Jamie Sisley

Crystal Bear (Youth Jury Award) for Best Short Film: “Born in Damascus,” Laura Wadha
Special Mention: “Nothing to See Here,” Nicolas Bouchez

International Jury Award for Best Film: (tied) “Kind Hearts,” Olivia Rochette, Gerard-Jan Claes; “Skhema,” Farkhat Sharipov

International Jury Award for Best Short Film: “Goodbye Jérôme!,” Adam Sillard, Gabrielle Selnet, Chloé Farr
Special Mentions: “Blue Noise,” Simon Maria Kubiena; “Tinashé,” Tig Terera

OTHER AWARDS

Berlin Europa Cinemas Label Award: “Beautiful Beings,” Guðmundur Arnar Guðmundsson

Doctor Strange nel Multiverso della Follia aprirà la porta all’universo animato della Marvel?

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Il trailer del Super Bowl LVI di Doctor Strange nel Multiverso della Follia potrebbe aver lasciato intendere che lo stregone viaggerà in un mondo animato, rendendo i cartoni Marvel una potenziale parte del multiverso del MCU. Questa è la rivelazione più strana dell’imminente sequel diretto da Sam Raimi, insieme alla conferma che Patrick Stewart riprenderà il suo ruolo di Professor X dai film Fox X-Men.

Nel trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, sembra che il personaggio sarà protagonista di una sequenza animata mentre la supereroina America Chavez sfonda uno dei suoi portali stellari. Al minuto 1:26 del trailer Strange può essere visto apparentemente cadere da un universo animato nella parte superiore dell’inquadratura. Lo sfondo dell’universo mostra uno sfondo animato e la parte inferiore del corpo di Strange è per metà in transizione dal cartone animato al live-action. Ciò suggerisce la possibilità che il multiverso della Marvel contenga dimensioni animate e che i precedenti cartoni animati e show animati Marvel possano essere resi canonici nello stesso modo in cui è stato fatto con i film della SONY.

Uno dei progetti della Fase 4 della Marvel, What If…?, è stato il primo progetto interamente animato dei Marvel Studios e sembra che la premessa della serie sia di esplorare varie realtà alternative in modo che potesse essere strettamente collegata agli eventi di Doctor Strange nel Multiverso della Follia. La locandina del film sembra indicare le apparizioni di Captain Carter e nel trailer sono presenti varianti Zombie, due possibili collegamenti con What If…? e la prevista serie animata Marvel Zombies in arrivo su Disney+.

Con le serie animate degli X-Men e Spider-Man: Accross the Multiverse in produzione, la prospettiva di una deriva animata del MCU sembra davvero emozionante.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il nuovo misterioso trailer!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

John Cena avversario di Wile E. Coyote in un film ibrido animazione/live action

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John Cena, che è reduce dal grande successo su HBO Max di Peacemaker, ha ora ufficialmente firmato per recitare in un prossimo film della Warner Bros in tecnica mista dal titolo Coyote vs Acme.

Il progetto è basato sul personaggio dei Looney Tunes Wile E. Coyote, che debuttò nel 1949 con il cortometraggio a cartoni animati Fast and Furry-ous. Wile E. è tipicamente raffigurato come un coyote astuto, subdolo e spesso affamato i cui ripetuti tentativi di catturare il Road Runner falliscono comicamente. Per sostenere i suoi sforzi per catturare il Road Runner, Wile E. viene solitamente visto usare una varietà di articoli ordinati per corrispondenza da società che sono tutte chiamate Acme Corporation.

Il film è diretto da Dave Green, noto soprattutto per il suo lavoro alla regia di Teenage Mutant Ninja Turtles: Out of the Shadows. James Gunn, che ha recentemente collaborato con Cena nella serie TV Peacemaker e che lo farà di nuovo per la seconda stagione, si occuperà della produzione. Il film uscirà esclusivamente nelle sale il 21 luglio 2023, a differenza delle precedenti versioni WB del 2021 che hanno visto un’uscita ibrida HBO Max.

Secondo The Hollywood Reporter, John Cena ha ora firmato per interpretare un antagonista nel film Coyote vs Acme, che secondo quanto riferito è un film ibrido di animazione live-action/CG. Attualmente, a scrivere il film è lo sceneggiatore Samy Burch, sebbene Gunn abbia anche contribuito in precedenza alle versioni della sceneggiatura. La storia è basata su un articolo del New Yorker intitolato “Coyote v. Acme” di Ian Frazier, pubblicato per la prima volta nel 1990.

Kate McKinnon entra nel cast di Barbie con Margot Robbie

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Kate McKinnon entra nel cast di Barbie con Margot Robbie

Kate McKinnon si unisce al cast del film Barbie prodotto da Warner Bros e Mattel, al fianco di Margot Robbie e Ryan Gosling. Diretto e co-sceneggiato dalla regista di Lady Bird Greta Gerwig, il film live-action sarà incentrato sui giocattoli per bambini Mattel, con Robbie nei panni di Barbie e Gosling nei panni di Ken. L’adattamento cinematografico live-action dell’amata bambola è in lavorazione da diversi anni, con star come Amy Schumer e Anne Hathaway che sono state considerate brevemente per il ruolo della protagonista.

Margot Robbie seguirà il film anche come produttrice, con la sua LuckyChap Entertainment, che è reduce dal grande successo agli Oscar dello scorso anno per Una donna promettente. I produttori di Barbie includono anche Tom Ackerley e Josey McNamara di LuckyChap; Robbie Brenner e Ynon Kreiz di Mattel; e David Heyman. Fanno parte del cast di Barbie Margot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera e Kate McKinnon.

I piani per adattare la storia di Barbie per il grande schermo hanno subìto alcune battute d’arresto negli ultimi anni, ma quando Robbie, Gerwig e Baumbach si sono imbarcati nel progetto rispettivamente nel 2018 e nel 2019, le cose sono andate a gonfie vele. Secondo quanto riportato da Variety, Barbie avrebbe dovuto iniziare la produzione all’inizio del 2022 presso i Leavesden Studios di WB a Londra, con un’uscita nelle sale prevista per il 2023.

Demolition Man: per Sylvester Stallone era “in anticipo sui tempi”

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Sylvester Stallone ha definito il suo film Demolition Man e gli sceneggiatori che lo hanno scritto “molto in anticipo sui tempi“. Lo stravagante film action ambientato nel futuro diretto da Marco Brambilla vede Stallone nei panni del poliziotto John Spartan schierato contro a Wesley Snipes nei panni del maniaco signore del crimine Simon Phoenix. I personaggi vivono in un mondo in cui il crimine era stato quasi sradicato prima dell’arrivo della coppia nell’anno 2032.

Arrivato sugli schermi nel 1993, in un’Era in cui eroi d’azione come Stallone e il predominio al botteghino di Schwarzenegger sembravano sul punto di svanire dopo i ruggenti anni ’80, Demolition Man è stato un successo significativo per il genere, aprendo al numero 1 al botteghino e rivitalizzando la carriera di Stallone. Scritto e sviluppato da Peter M. Lenkov, Daniel Waters e Robert Reneau, il film ha catturato l’attenzione del pubblico, ma i critici non erano tutti così contenti del film, con alcuni che deridevano ciò che era vista come violenza eccessiva pur salvando il valore estetico del film. Tuttavia, anche se Demolition Man non condivide la fama della serie Rocky o Rambo, è chiaro che il film ha ancora un posto fermo nel cuore di Stallone (e di molti spettatori).

In un recente post su Instagram, Stallone ha chiesto una rivalutazione di Demolition Man, elogiando gli sceneggiatori e il regista. L’immagine pubblicata insieme alla didascalia di Stallone conteneva una citazione che metteva in evidenza le virtù del film e sposava la previsione di Demolition Man sulle discussioni attuali sul politically correct, i pregiudizi razziali, la mascolinità tossica e la cancel culture. A giudicare dal successo del post, sembra che molti condividano l’opinione che i valori più profondi di siano stati davvero trascurati.

“Ho sempre amato questo film. Era un grande film d’azione diretto magnificamente da Marco Brambilla e gli sceneggiatori erano davvero avanti nei tempi”.

Ryan Reynolds conferma: Deadpool non è in Doctor Strange 2, ma il terzo film è in sviluppo

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Trai tanti Easter Eggs che abbiamo intercettato nel poster di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, un riflesso in particolare sembrava indicare la presenza di Deadpool nel film con Benedict Cumberbatch. Questa eccitante evenienza è stata però esclusa cdal diretto interessato, Ryan Reynolds.

L’attore e principale artefice del successo di Deadpool ha confermato l’assenza del personaggio nel film, ma ha anche brevemente aggiornato su ciò che sarà il suo futuro ora che gli accordi tra Fox e Disney lo hanno portato in seno ai Marvel Studios.

L’attore ha detto da un lato che no, non sarà nel film (“Lo prometto, non sono nel film” ma dopo quanto accaduto con Andrew Garfiled e No Way Home, non ci fidiamo!), ma ha anche aggiunto che Deadpool 3 “sta arrivando”. Cosa aspettarci?

The Batman di Ben Affleck doveva presentare un altro grande eroe DC

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È stato detto moltissimo sul The Batman mai realizzato di Ben Affleck e su come sarebbe dovuto essere, prima che la produzione decidesse di cambiare completamente direzione ed affidare il film a Matt Reeves e il personaggio a Robert Pattinson.

Con l’imminente uscita del film, ora, stanno emergendo dei dettagli in più sul film mai realizzato. Il primo progetto aveva una sceneggiatura di Geoff Johns, Chris Terrio e Ben Affleck e prometteva una narrativa “James Bondiana basata sull’azione”. Era intrinsecamente legato al DCEU, e quindi “altri grandi supereroi” dovevano apparire nel film!

Reeves non pensava che l’originale fosse un cattivo film, ma semplicemente non aveva alcun legame personale con quella narrativa, quindi ha deciso di cambiare la direzione della storia. Sfortunatamente, non ha nominato nessun altro personaggio del franchise che avrebbe dovuto essere nello standalone di Batman con Ben Affleck.

The Batman, il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Avengers: Endgame era il “film definitivo degli Avengers”, parola di Kevin Feige

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Avengers: Endgame ha realizzato il sogno di molti fan e di tantissimi appassionati spettatori del Marvel Cinematic Universe. Adesso tutti ci aspettiamo che ci vorrà un po’ prima di rimettere in piedi quest’universo e di riavere schierata una squadra di eroi che possa eguagliare quella vista in azione nel film dei Fratelli Russo.

Tuttavia, alcune recenti dichiarazioni di Kevin Feige ci fanno pensare che forse le cose andranno diversamente, dalla Fase 4 in poi. Durante una sessione di commento al Making of di Eternals, l’architetto del MCU ha dichiarato che la Infinity Saga si è conclusa con il “film definitivo degli Avengers“. Cosa vorrà dire?

“I Marvel Studios e il Marvel Cinematic Universe hanno superato il loro decimo anniversario e con l’uscita del film definitivo sugli Avengers, abbiamo completato la Infinity Saga, composta da 22 film”.

La parola utilizzata da Feige, in inglese, è “final“, che dovrebbe stare ad indicare “ultimo, definitivo, finale“. Vorrà forse intendere che non ci saranno altri film sugli Avengers? Sicuramente non saranno i Vendicatori che conosciamo, ma potrebbero sicuramente arrivare altre squadre e altre formazioni a proteggere la Terra e l’universo intero dalla prossima grande minaccia! Staremo a vedere, mentre il prossimo futuro del MCU con Doctor Strange nel Multiverso della Follia ci riserva senza dubbio moltissime sorprese!

I film basati sui fumetti Marvel e DC che non sono mai stati realizzati

Il mondo MCU, l’universo DC, i lungometraggi ispirati ai manga giapponesi:  sono un’infinità i film tratti dai fumetti. All’elenco andrebbero però aggiunti anche tutti quei lungometraggi che non sono mai stati realizzati, progetti abbozzati e abbandonati prima ancora di assumere concretezza. Vediamo ora 18 film tratti dai fumetti che, seppur mai esistiti, avremmo sicuramente apprezzato.

Justice League Dark

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L’acclamato regista horror Guillermo del Toro ha passato diversi anni a lavorare su un film ispirato ai fumetti della serie Justice League Dark. Dopo diverse problematiche, il regista si è visto costretto ad abbandonare il progetto. Sembra che la Warner Bros. abbia ancora in progetto la realizzazione del film. Resta da vedere se – nel caso il lungometraggio dovesse concretizzarsi – la Warner userà la sceneggiatura di Del Toro.

Superman Lives

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Sapevate che Nicolas Cage avrebbe dovuto interpretare Superman in un film scritto da Kevin Smith e diretto da Tim Burton? C’è un intero documentario che segue la produzione travagliata del film tratto dai fumetti. Le disavventure che lo circondano sono folli. La sceneggiatura di Smith voleva raccontare di come il malvagio Brainiac progetta di mandare Doomsday ad uccidere Superman. Nel film, l’eroe sarebbe morto per poi essere resuscitato dal robot kryptoniano Eradicator.

Purtroppo, Smith, Burton e il produttore Jon Peters (lo stesso di Licorice Pizza) avevano tutti idee contrastanti e non c’è da meravigliarsi che il film non sia mai stato realizzato dopo molteplici riscritture.

Batman Continues

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Dopo Batman del 1989 e Batman Returns, Tim Burton aveva in progetto un terzo film per il Cavaliere Oscuro: Batman Continues. Il film non sarebbe stato troppo diverso da Batman Forever: prevedeva il ritorno di Catwoman, di Due Facce (Billy Dee Williams) e dell’Enigmista (Robin Williams). Viste però le lamentele dei genitori per i toni scuri di Batman Returns, Burton ha lasciato il franchise e Michael Keaton l’ha seguito.

Batman: Year One

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Il regista di Requiem for a Dream Darren Aronofsky aveva accettato di dirigere un lungometraggio su Batman liberamente tratto dal fumetto Year One di Frank Miller. Tutto ciò accadeva prima della realizzazione di Batman Begins. Il film tratto dai fumetti prevedeva Miller come sceneggiatore e Joaquin Phoenix nei panni di Batman (fa sorridere oggi immaginare Mr. Joker nelle vesti del suo acerrimo nemico). Avremmo visto Bruce Wayne crescere senza casa, Alfred diventare un meccanico, Catwoman fare la prostituta e la Batcaverna sarebbe stata una stazione della metropolitana abbandonata.

Miller si rese conto che questa storia era troppo oscura anche per Batman e, viste le divergenze creative tra lui, Aronofsky e la Warner Bros., la realizzazione del film venne archiviata.

Hellboy III

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Guillermo del Toro ha realizzato due film tratti dai fumetti di Hellboy. Forse non tutti sano che c’era in programma un terzo capitolo. La storia avrebbe mostrato Hellboy seguire il suo destino e diventare la Bestia dell’Apocalisse solo per usare il suo potere per proteggere il mondo dal male. Sarebbe stato un ottimo finale per la saga, ormai rimasta incompiuta.

X-Men le origini: Magneto

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X-Men le origini: Wolverine è stato stroncato dalla critica. In realtà il lungometraggio doveva essere il primo di una serie di film tratti dai fumetti degli X-Men che volevano raccontare le origini degli eroi. Tra gli altri, c’era in programma un film su Erik Lehnsherr (Magneto): avremmo visto il personaggio sopravvivere ad Auschwitz, incontrare Charles Xavier e dare la caccia ai suoi rapitori nazisti per poi trasformarsi nel criminale mutante Magneto.

È vero, il pubblico ha seguito le origini di Magneto in X-Men: First Class, ma sarebbe stato interessante vedere un film che si concentrava esclusivamente su Erik e Charles.

Green Arrow: Escape From Super Max

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Emerald Archer ha ottenuto una serie di otto stagioni, ma si meritava anche un lungometraggio. David S. Goyer avrebbe dovuto scrivere e dirigere il film, ma per qualche ragione la produzione si è interrotta. La storia doveva raccontare dell’arresto di Freccia Verde, accusato di omicidio e rinchiuso in una prigione di massima sicurezza insieme all’Enigmista, Lex Luthor e Joker. Ancora una volta, ecco uno dei tanti film tratti dai fumetti che non vedremo in sala.

Spider-Man diretto da James Cameron

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C’era nell’aria la realizzazione di un film di Spider-Man diretto da James Cameron. Parliamo di più di vent’anni fa, prima dell’arrivo dello Spider-Man di Sam Raimi. Il regista di Titanic avrebbe portato la star Leonardo DiCaprio in un film che vedeva l’Uomo Ragno combattere Sandman e Electro. Si parlava anche della presenza nel cast di Arnold Schwarzenegger nei panni di Doctor Octopus. Sarebbe stata una storia completamente diversa da quella che conosciamo, ma chi non avrebbe amato Leo in versione Spider-Man?

Dark Phoenix 2

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Se Dark Phoenix non sembra essere il finale perfetto per la serie X-Men è perché non si tratta di un finale. Era previsto un altro film tratto dai fumetti dei supereroi. Il secondo capitolo di Dark Phoenix doveva raccontare una storia cosmica in cui Jean completava la trasformazione in Fenice Nera.

Purtroppo, dopo l’acquisizione da parte della Disney della 20th Century Fox, il film ha subito drastici cambiamenti della trama. Alla fine, Dark Phoenix 2 è fallito e il franchise è stato archiviato senza tante cerimonie.

Justice League: Mortal

Justice Leauge - Mortal

Se qualcuno c’è degno di dirigere un film della Justice League, si tratta del creatore di Mad Max George Miller.  Era già stata scelta l’intera League, composta da Superman, Batman, Wonder Woman, Flash, Aquaman, Lanterna Verde e Segugio di Marte. Anche la sceneggiatura era pronta: Maxwell Lord e Talia al Ghul avrebbero tentati di distruggere la League con uno dei satelliti di Batman e un esercito di cyborg, mentre Flash si sarebbe sacrificato per salvare il mondo.

Anche questo progetto rientra tra i film tratti dai fumetti mai realizzati: Justice Leauge – Mortal è stato sospeso a causa dello sciopero della Gilda degli Scrittori d’America e, dopo il successo de Il Cavaliere Oscuro, il film è stato annullato in favore di altri lungometraggi sui supereroi.

Deathstroke

Deathstroke

Nell’Universo esteso DC c’era spazio per un film su Deathstroke. Il lungometraggio doveva essere diretto da Gareth Evans (Raid) e avrebbe raccontato le origini del personaggio di Joe Manganiello. Si dice che il film prevedeva scene d’azione impressionanti e un’atmosfera ispirata ai film noir sudcoreani. Purtroppo, il progetto si è arenato dopo una revisione completa dei piani del franchise.

Cyborg

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Tra i film tratti dai fumetti mai realizzati, c’è anche un lungometraggio con protagonista Cyborg di Ray Fisher. Anche se Justice League di Zack Snyder era già una storia d’origine su Cyborg, Ray Fisher e il suo personaggio meritavano un loro film. Purtroppo però, dopo una serie di indagini sui controversi rifacimenti di Justice Leauge, il progetto è stato abbandonato.

Man of Steel 2

Man of Steel 2

Sono passati dieci anni dall’uscita de L’uomo d’acciaio, ma non è ancora arrivato un seguito per il film con protagonista Henry Cavill. Inizialmente c’era in programma un secondo capitolo in cui Superman doveva combattere contro il malvagio alieno Brainiac. Dopo i cambiamenti nella cabina di regia e l’ingresso di Cavill nel cast di The Witcher, il film è stato archiviato. Ecco un altro esempio che si aggiunge ai film tratti dai fumetti mai realizzati.

The Amazing Spider-Man 3

The Amazing Spider-Man

Senza dubbio The Amazing Spider-Man 3 sarebbe stato un sequel emozionante da guardare. Il terzo capitolo della saga prevedeva un combattimento tra Spidey e i Sinistri Sei e voleva mostrare la nascita dell’amicizia tra Peter, Mary Jane ed Eddie Brock dopo la morte di Gwen Stacy. Forse, dopo il ritorno di Andrew Garfield in No Way Home, c’è ancora una piccola speranza di vedere il film realizzarsi…

New Gods

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Il progetto era decisamente importante per la DC. La regista di Selma Ava Duvernay avrebbe diretto un film tratto dai fumetti di Jack Kirby che descriveva la battaglia tra il pianeta benevolo Nuova Genesi e il mondo infernale Apokolips, terra natale di Darkseid.

Tutto viene messo in discussione dopo l’apparizione di Darkseid in Justice League di Zack Snyder. La Warner Bros. ha infine deciso di cancellare definitivamente il film.

Spider-Man 4

Spider-Man 4

Tra i film tratti dai fumetti mai nati c’è anche questo sequel. Siamo rimasti tutti delusi quando abbiamo saputo che il quarto film di Sam Raimi su Spider-Man era stato cancellato. Ci voleva ancora un’avventura tratta dai fumetti con protagonista Tobey Maguire. Il film era stato abbozzato e prevedeva uno scontro tra Spidey e la coppia di cattivi padre-figlia composta dall’Avvoltoio di John Malkovich e Gatta Nera di Anne Hathaway. Anche se alcuni elementi della sceneggiatura sono stati ripresi in Spider-Man: Homecoming, avremmo comunque voluto vedere un finale molto migliore per il franchise iconico di Sam Raimi.

The Batman di Ben Affleck

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Forse non tutti sanno che The Batman era già stato pensato molto prima della realizzazione del film di Matt Reeves. Ben Affleck aveva scritto una sceneggiatura per un film da lui diretto e interpretato con protagonista il Cavaliere Oscuro. Il lungometraggio avrebbe mostrato Batman che combatteva contro Deathstroke. Anche Batgirl avrebbe dovuto fare il suo debutto nel DCEU.

Tutti fremono nell’attesa dell’uscita del film di Reeves con protagonista Robert Pattinson, ma c’è chi spera di vedere in futuro Ben Affleck sotto il mantello e il cappuccio nero.

Zack Snyder come regista di Justice League 2 e 3

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C’erano in programma due sequel epici per Justice Leauge ma, visto l’insuccesso del primo film e l’abbandono del franchise da parte di Zack Snyder, tutto è andato in fumo. Il secondo film avrebbe visto la Justice League combattere il Dio malvagio Darkseid. Il terzo film mostrava invece Flash tornare indietro nel tempo e prevenire il futuro apocalittico, portando a una battaglia in stile Endgame tra gli eroi della Terra e l’esercito di Darkseid. Ancora una volta, siamo di fronte a due film tratti dai fumetti che avremmo amato, ma non vedremo mai.

10 film che non vorremmo mai guardare in compagnia dei nostri genitori

Alzi la mano chi ha provato imbarazzo nel vedere una scena di sesso con i propri genitori. Stai guardando un film con la tua famiglia e così, senza troppo preavviso, l’atmosfera si scalda nel film e si ghiaccia nel tuo salotto. Partono i magheggi con il telecomando: c’è chi prova a cambiare canale, chi vorrebbe skippare la scena e chi, ardito, tenta di fare un commento per sdrammatizzare.

Sicuramente sai di cosa parlo se hai visto uno dei dieci titoli dell’elenco qui sotto: Reddit ha infatti chiesto agli utenti quali sono i film da evitare quando si è in compagnia dei genitori.

Titanic (1997)

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Tutti conosciamo il lato romantico e tragico di Titanic, ma il film di James Cameron è anche carico di passione. L’iniziale innocenza di Rose e Jack, interpretati dalla giovanissima coppia Kate Winslet Leonardo DiCaprio, viene presto offuscata dall’amore travolgente. Tutto inizia quando Rose dice a Jack di “dipingerla come una delle sue ragazze francesi“.

Le scene di sesso sono soltanto due in tutto il film, ma anche se poche e ben mascherate, per l’utente TotoroTheGreat sono ”abbastanza offuscate da essere imbarazzanti” per un bambino in compagnia dei genitori. Sono molti i fan d’accordo con lui.

Pretty Woman (1990)

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Per quanto possiamo apprezzare il lato romantico del film, Pretty Woman racconta la storia di una prostituta e di un suo cliente: innegabilmente tocca la sfera sessuale. L’amore tra Vivian (Julia Roberts) e Edward (Richard Gere) inizia nell’ambito sessuale: Vivian ha un atteggiamento decisamente aperto verso i rapporti intimi.

Alcuni spettatori che hanno visto il film con i genitori ricordano ancora l’imbarazzo, come ha spiegato Bmac_TLDR. L’affascinante storia d’amore tra Vivian e Edward è però fatta di romanticismo tanto quanto è fatta di attrazione fisica e nudità.

Don Jon (2013)

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Con Don Jon non si scappa: il film è la storia di un uomo (Joseph Gordon-Levitt) dipendente dal sesso e appassionato di film porno. Vedere un lungometraggio del genere con i propri genitori dev’essere abbastanza intollerabile, vista la rappresentazione del sesso aperta e priva di filtri.

L’utente di Reddit ajjsbrujas1990 ci ricorda però che Don Jon è anche “un grande film sulla dipendenza dai porno e sull’illusione che Hollywood crea circa il sesso e l’amore”.

Un disastro di ragazza (2015)

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Un disastro di ragazza di Judd Apatow rientra nella lista di film da evitare di vedere con mamma e papà. Il lungometraggio è indubbiamente ironico e divertente, ma l’alta concentrazione di scene di sesso e riferimenti alla sfera intima crea un terreno ottimo per grandi momenti di imbarazzo.

W-A-D-E ha detto di aver visto Un disastro di ragazza con sua mamma: ha dovuto lasciare  la stanza tre volte perché non sapeva come gestire le scene di sesso. Come dargli torto, Amy non dice di no a nulla in camera da letto. Pensiamo solo alla scena in cui, con disinvoltura, dice a John Cena cosa fare e come vuole che venga fatto.

American Psycho (2000)

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American Psycho è un film vietato ai minori per motivi diversi dal sesso. La violenza intrinseca in ogni scena rende il lungometraggio abbastanza impegnativo per i più giovani. Patrick però mostra il suo lato più oscuro anche attraverso le scene di sesso.

C’è una porzione di film disturbante che viene ricordata dall’utente di Reddit OLEVAR. La sequenza coinvolge Christian Bale, due donne, una videocamera e uno specchio perfettamente posizionato in modo da soddisfare il desiderio di Patrick di guardare se stesso.

Il franchise Jackass (2002 – 2022)

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Non sono solo i membri del cast del franchise Jackass a soffrire, ma anche gli spettatori che, ignari, hanno guardato i film con i proprio genitori: ogni lungometraggio contiene una discreta quantità di nudi e improbabili acrobazie. 

Meglio vedere i film della serie Jackass con gli amici. Come ricorda l’utente di Reddit kylebvker, le scene vietate ai minori sono appositamente pensate per essere oltraggiose ed oscene.

The Wolf Of Wall Street (2013)

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La tensione sessuale tra Naomi e Jordan in The Wolf of Wall Street andava mostrata ed enfatizzata. L’attrazione fisica iniziale tra Margot Robbie e Leonardo DiCaprio si intensifica e inasprisce nel corso del film.

Tra tossicodipendenza e tumultuosa vita sessuale, The Wolf of Wall Street è pieno di scene di sesso spinte e nudità: un perfetto mix per farci imbarazzare insieme ai nostri genitori, come ricorda neatntidy.

American Pie (1999)

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Essere un adolescente alla scoperta dell’intimità e del sesso può essere imbarazzante, ma anche assistere all’imbarazzo di Jim non è da meno. Gli esperimenti goffi del ragazzo e i contenuti espliciti rendono tutti i film di American Pie delle bombe a orologeria se visti con i propri genitori. L’utente bruchole ne è convinto.

In particolare, la scena della torta di mele merita una menzione d’onore: la vergogna tra padre e figlio è tangibile e reale, fuori e dentro al film.

Il cigno nero (2010)

Black-Swan-film

Il cigno nero è un thriller, ma va evidenziato anche per le scene passionali e di natura sessuale. Dalla masturbazione alla notte di sesso tra Nina e Lily, il film fornisce alcune rappresentazioni intime esplicite e profonde. Il film è toccante anche per questo motivo, ma alcune sequenze sono davvero impegnative se viste con il resto della famiglia.

50 Sfumature di Grigio (2015)

50 sfumature di grigio

L’utente Rocksolid01 ha dato una risposta forse prevedibile alla domanda posta su Reddit: 50 Sfumature di Grigio è il film più imbarazzante da vedere con i genitori. Un lungometraggio che ruota attorno al sesso, che esplora il mondo dei feticci e delle fantasie, toccando i vertici più oscuri del piacere, non è sicuramente tra quelli più adatti da vedere in famiglia. Noi vi abbiamo avvisato. La scelta, in ogni caso, resta sempre agli spettatori…

Doctor Strange 2: come il ruolo del Professor X potrebbe sconvolgere l’intero MCU

I fan del MCU sono letteralmente impazziti per l’apparizione inaspettata di Patrick Stewart nell’ultimo trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Sembra infatti che il leggendario attore tornerà finalmente nei panni del telepate mutante Charles Xavier/Professor X in questo blockbuster interdimensionale. Il suo ruolo nel film potrebbe benissimo annunciare il tanto atteso debutto degli X-Men nel Marvel Cinematic Universe, che potrebbe avere un enorme impatto sul franchise nel suo complesso: vediamo insieme perché.

Il professor X nel trailer

Nel trailer, il personaggio di Stewart è stato visto parlare con Strange, seduto al fianco di altri membri di un’organizzazione misteriosa, che ha preso in custodia lo stregone. E’ probabile che si tratti degli Illuminati, gruppo di cui nei fumetti fanno parte il Professor X, Iron Man, Black Panther, Mr. Fantasic, e lo stesso Doctor Strange. La versione trasposta nel MCU di questa squadra potrebbe farle assumere un’altra funzione: oltre al compito di supervisionare il comportamento umano, i suddetti membri potrebbero infatti dover tentare di mantenere salda la stabilità dell’intero Multiverso.

Doctor Strange 2

Ma facciamo un passo indietro: la “dissacrazione della realtà” portata a compimento da Strange ha molto probabilmente spinto Mordo a presentare lo Stregone Supremo come suo prigioniero e tale crimine potrebbe aver coinvolto la stessa Wanda. Nel fumetto House of M, la Strega Scarlatta ha tristemente usato la sua magia del caos per spazzare via la maggior parte dei mutanti del mondo. Anche se questi mutanti non sono stati uccisi, Wanda aveva sottratto loro tutti i poteri semplicemente pronunciando la frase: “Niente più mutanti”.

Il ruolo di Scarlet Witch

I fan hanno previsto che Scarlet Witch userà i suoi poteri per deformare la realtà e far nascere i mutanti; tuttavia, alcuni utenti Reddit hanno teorizzato che abbia già cancellato la popolazione mutante dalla sua realtà e, se questo fosse vero, i ricordi di chiunque dell’esistenza dei mutanti potrebbero essere stati cancellati da Wanda. Nel bizzarro mondo del MCU, questa sarebbe una spiegazione ragionevole del perché non abbiamo ancora visto nessun mutante, il che rappresenterebbe un colpo di scena davvero scioccante.

Wanda Professor X 2

Dunque, la versione del Professor X che abbiamo visto nel trailer potrebbe provenire dalla realtà che Wanda ha spazzato via, e la sua conoscenza di ciò che ha fatto ai suoi compagni mutanti potrebbe renderla una minaccia ai suoi occhi.

E’ tutta opera di Wanda?

In effetti, le azioni di Wanda potrebbero aver spinto il professore a fondare gli Illuminati in primo luogo, e la “verità” a cui ha fatto riferimento avrebbe a che fare con il modo in cui Wanda ha modificato la realtà. Forse quando Strange ha chiesto l’aiuto di Wanda per affrontare il multiverso, ha usato la sua magia proibita per farlo, il che potrebbe aver solo peggiorato il problema: con il caos imperante che è stato mostrato nel trailer, non sarebbe una sorpresa se ciò avesse attirato l’attenzione del professore.

Professor X Doctor Strange 2

Il trailer accenna inoltre al passaggio di Wanda al “lato oscuro”, il che potrebbe portarla in conflitto con il Professor X e gli altri membri degli Illuminati… Tuttavia, Wanda potrebbe ancora espiare i suoi peccati riportando indietro i mutanti che ha cancellato dall’esistenza, il che le permetterebbe di unirsi al Professore e ai suoi X-Men e inaugurare una nuova era per il MCU. Siamo sicuri che, da qui all’uscita di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, le teorie dei fan continueranno solo ad aumentare!

Billions: Showtime annuncia la settima stagione

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Billions: Showtime annuncia la settima stagione

Showtime ha annunciato di aver rinnovato per  una settima stagione della sua acclamata serie drammatica Billions, con il candidato all’Oscar Paul Giamatti, Corey Stoll e Maggie Siff. La sesta stagione è attualmente in onda la domenica sera alle 21:00 ET/PT su SHOWTIME.

Nella sesta stagione di Billions, la polvere della quinta stagione si schiarisce per rivelare un mondo che si è evoluto. Con Axe (Damian Lewis) andato e Michael Prince (Stoll) che prende il suo posto, Chuck (Giamatti) deve sviluppare una nuova strategia che è più acuta e sofisticata di prima. Tutti i giocatori, da Wags (David Costabile) a Wendy (Siff), da Taylor (Asia Kate Dillon) a Sacker (Condola Rashad), e ovviamente Senior (Jeffrey DeMunn), devono affilare le armi e cercare nuove alleanze per sopravvivere. Daniel Breaker (Girls5eva), che interpreta Scooter, il brillante capo di stato maggiore di Prince, è stato promosso a personaggio regolare. Il terreno cambia continuamente e la posta in gioco è assoluta. Nuovo re, nuova guerra, nuove regole.

Billions è creato e prodotto dagli showrunner Brian Koppelman e David Levien (SUPER PUMPED, Rounders). Beth Schacter (SUPER PUMPED) è anche showrunner e produttore esecutivo. La serie è stata creata anche da Andrew Ross Sorkin. Tutte le precedenti stagioni di Billions sono disponibili per gli abbonati su SHOWTIME. Per ulteriori informazioni su Billions, visita SHO.com, segui su Twitter, Instagram e Facebook e unisciti alla conversazione utilizzando #Billions.

Showtime Networks Inc. (SNI), una consociata interamente controllata di ViacomCBS Inc., possiede e gestisce il servizio premium SHOWTIME®, che presenta serie originali acclamate dalla critica, documentari provocatori, film di successo al botteghino, commedie e speciali musicali e hard -colpire gli sport. SHOWTIME è disponibile come servizio di streaming autonomo su tutti i principali dispositivi di streaming e su Showtime.com, nonché tramite cavo, DBS, servizi di telecomunicazione e provider di streaming video. SNI gestisce anche i servizi premium THE MOVIE CHANNEL(TM) e FLIX(R), nonché le versioni on demand di tutti e tre i marchi. SNI commercializza e distribuisce eventi sportivi e di intrattenimento per mostre agli abbonati su base pay-per-view tramite SHOWTIME PPV®. Per ulteriori informazioni, visitare il sito Web www.SHO.com.

Billions 6 è la sesta stagione della serie Billions scritta da Brian Koppelman, David Levien, Andrew Ross Sorkin per Showtime.

In Billions 6 protagonisti ritorneranno i personaggi Charles “Chuck” Rhoades Jr. (stagione 1-in corso), interpretato da Paul Giamatti, Robert “Bobby” Axelrod (stagione 1-in corso), interpretato da Damian Lewis, Wendy Rhoades (stagione 1-in corso), interpretata da Maggie Siff, Bryan Connerty (stagione 1-in corso), interpretato da Toby Leonard Moore, Mike “Wags” Wagner (stagione 1-in corso), interpretato da David Costabile, Kate Sacher (stagione 1-in corso), interpretata da Condola Rashād, Taylor Amber Mason (stagione 3-in corso, ricorrente stagione 2), interpretato da Asia Kate Dillon, Charles Rhoades Sr (stagione 3-in corso, ricorrente stagioni 1-2), interpretato da Jeffrey DeMunn, “Dollar” Bill Stearn (stagione 4-in corso, ricorrente stagioni 1-3), interpretato da Kelly AuCoin. La guest star della quinta stagione Julianna Margulies (The Good Wife) interpreta Catherine Brant, una professoressa di sociologia della Ivy League e autrice di bestseller.

Peacemaker: HBO rinnova la serie per una seconda stagione

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Peacemaker: HBO rinnova la serie per una seconda stagione

Dopo il lancio stellare di Peacemaker, HBO Max ha rinnovato per una seconda stagione la serie acclamata dalla critica e preferita dai fan, scritta e diretta da James Gunn e con John Cena. La prima stagione di otto episodi della serie spinoff DC è stata presentata in anteprima giovedì 13 gennaio e avrà il suo finale il 17 febbraio. Gunn dirigerà e scriverà tutti gli episodi della seconda stagione.

Rolling Stone ha annunciato la serie come “ispirata” ed “emozionante”, sottolineando che “in un mercato selvaggiamente saturo di storie di uomini e donne iper muscolosi che si fanno strada verso la giustizia, PEACEMAKER si distingue”. PEACEMAKER ha debuttato come la nuova serie di streaming originale n. 1 per il coinvolgimento sociale su Twitter in tutta la televisione e rimane il programma social n. 1 da inizio anno su Max Originals su più piattaforme social.

Peacemaker segue le avventure esplosive del personaggio che John Cena riprende all’indomani del film di James Gunn del 2021 “The Suicide Squad” – un uomo irresistibilmente vanaglorioso che crede nella pace ad ogni costo, non importa quante persone deve uccidere per prendilo.

Sarah Aubrey, Head of Original Content, HBO Max afferma: “La genialità di James Gunn risplende ancora una volta con Peacemaker. Ha preso questo personaggio, portato in vita dall’inimitabile John Cena, e ha creato una serie eccezionale che è allo stesso tempo elettrizzante, esilarante e sincera, mostrando l’umanità dietro questa squadra di disadattati che vivono in un mondo sovrumano. Essendo il primo spettacolo DC originale ad essere presentato in anteprima su HBO Max, siamo entusiasti che gli spettatori abbiano accettato di dare una fottuta possibilità di pace.

James Gunn ha aggiunto: “Creare Peacemaker è stato uno dei veri momenti salienti della mia vita, sia professionalmente che non, con John Cena e l’incredibile team creativo che mi circonda, così come i nostri partner di HBO Max. Avere qualcosa che tutti amiamo così tanto essere amato dal pubblico a sua volta è stata un’esperienza meravigliosa. Non vedo l’ora che la gente veda dove andrà il Team Peacemaker nella seconda stagione!

John Cena ha commentato: “Sono incredibilmente onorato e umiliato dalla risposta a Peacemaker e dall’esperienza di interpretare questo personaggio. Grazie a James Gunn, Peter Safran, HBO Max, alla troupe e ai miei compagni di cast che hanno lavorato instancabilmente per realizzare questa serie indimenticabile”.

Cast della prima stagione di Peacemaker comprende John Cena, Danielle Brooks, Freddie Stroma, Jennifer Holland, Chukwudi Iwuji, Steve Agee e Robert Patrick. Crediti della prima stagione: James Gunn ha scritto tutti gli otto episodi di PEACEMAKER e ne ha diretti cinque, incluso il primo. Gunn, Peter Safran e Matt Miller sono i produttori esecutivi della serie, con John Cena come co-produttore esecutivo e Stacy Littlejohn come produttore consulente. Basato sui personaggi della DC, PEACEMAKER è prodotto da Troll Court Entertainment di Gunn e The Safran Company in associazione con Warner Bros. Television.

Io Sono Vera, recensione del film con Marta Gastini

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Io Sono Vera, recensione del film con Marta Gastini

Presentato al Festival di Torino 2020, arriva il 17 febbraio in sala Io Sono Vera, il film diretto da Beniamino Catena, una produzione Macaia Film, Atomica, 17 Films, prodotto da Simone Gandolfo, Manuel Stefanolo, Karina Jury e distribuito da No.Mad Entertainment. Il progetto originale nel suo genere, mescola i toni del thriller e della fantascienza, per un risultato decisamente affascinante che però sembra non avere il coraggio di rischiare fino in fondo.

Io Sono Vera, la trama

Vera, una bambina di undici anni, scompare senza lasciare traccia. Due anni dopo ritorna ma invece di essere adolescente è una giovane donna. Non ricorda niente. I genitori sono sconvolti ma l’esame del DNA conferma che è davvero lei. Quando i ricordi riaffiorano alla memoria, Vera capisce di aver vissuto la vita di un uomo cileno, clinicamente morto, che dall’altra parte del mondo si era risvegliato nello stesso istante in cui lei era svanita nel nulla.

Nel panorama cinematografico italiano, che (anche se in maniera incostante) continua a fare passi in avanti, esplorando generi, stili e dando voce a molti registi che riescono ad esprimersi con le loro opere prime, arriva in sala Io Sono Vera, un film che a tutti gli effetti si colloca tra gli esempi più interessanti di racconto cinematografico contemporaneo. Mescolando il thriller con la fantascienza e il dramma familiare, Beniamino Catena cerca di portare sullo schermo una visione particolare e insolita del genere, aggirando tutto ciò che può essere effetto visivo artificiale, ambientazioni spaziali o futuristiche e rifuggendo nella messa in scena iperrealista.

Io Sono VeraIn equilibrio tra ciò che si mostra e ciò che si sente

Per questo il cast ha svolto un lavoro eccellente, lavorando sul confine tra contemporaneità e quell’iperrealismo di cui sopra, cercando sempre un equilibrio tra ciò che si poteva mostrare e ciò che invece si doveva sentire. A questo ha contribuito anche la colonna sonora particolarmente immersa, firmata dai Marlene Kuntz, e la regia, quasi rarefatta, di Catena.

Su tutti però spicca il lavoro di Marta Gastini, che interpreta Vera da adulta. L’attrice si è letteralmente spogliata di ogni velleità, cercando di trasformarsi il più possibile in una creatura ermafrodita, a metà tra i generi, così come Vera è a metà tra le esistenze. Accanto a lei, Davide Iacopini interpreta Claudio, colui che in qualche modo viene accusato, prima di tutto da se stesso, della sparizione di Vera, un uomo che vive la colpa come una costante e che in qualche modo viene cambiato dall’evento e dal ritorno, sotto altre forme, della ragazza.

Anita Caprioli e Paolo Pierobon interpretano i genitori di Vera, entrami spezzati dalla scomparsa della figlia. Reagiscono diversamente alla riapparizione di questa misteriosa ragazza, e mentre il padre rimane scettico e non riconosce in questa giovane donna la sua bambina, la madre, forse perché sente di più il legame generatore con la figlia, la riconosce immediatamente e l’accoglie nel suo cuore e in casa. Due reazioni contrarie a quello che può essere definito il mistero della storia, che possono rappresentare benissimo le reazioni più comuni dell’essere umano di fronte al mistero.

Una deriva da dramma domestico

Tuttavia, questa dimensione emotiva e familiare annacqua il potenziale narrativo di Io Sono Vera, trasformandolo nel finale in un dramma domestico e depotenziando l’intuizione iniziale che lascia più domande che risposte. Certo, potrebbe essere senza dubbio un risultato ricercato e voluto, tuttavia confondere così tanto le acque e non dare ai detriti il tempo di depositarsi per tornare a vedere attraverso l’acqua limpida sembra più una mossa infantile che un gesto studiato e consapevole.

2030 – Fuga per il futuro: trama e cast del film con Nicolas Cage

Attraverso la magia del cinema è possibile provare ad immaginare il mondo del futuro, tanto nei suoi aspetti più positivi quanto in quelli più negativi. Questo tipo di storie rapprensentano infatti il più delle volte nient’altro che le conseguenze di comportamenti e tematiche già in atto nel nostro contemporaneo. Tra i titoli più recenti di questo tipo si annovera 2030 – Fuga per il futuro, film del 2018 diretto dal regista Rob W. King, già noto per lungometraggi come Distorted e Tokyo Trial. In questo suo nuovo progetto la minaccia per l’umanità è rappresentata dal cambiamento climatico, che rende necessarie misure di contenimento dai dubbi risultati.

Il film, il cui titolo originale è The Humanity Bureau, va dunque a raccontare una serie di ipotetiche conseguenze in un futuro ormai prossimo. La volontà di ambientare il film a pochi anni dal presente è infatti la precisa volonta dello sceneggiatore Dave Schultz di portare all’attenzione degli spettatori problematiche che li riguarderanno presto in prima persona. All’interno di questo contesto si costruisce poi una storia dalle caratteristiche thriller, che ricorda per certi aspetti il film The Island, con Scarlett Johansson ed Ewan McGregor. Passato però in sordina, 2030 – Fuga per il futuro è un’opera ancora sconosciuta ai più, che presenta però tutta una serie di caratteristiche che non mancheranno di affascinare i fan del genere.

Si tratta di un film di fantascienza vicino ai classici B-Movie del filone apocalittico, che pur con i suoi limiti vanta un suo proprio fascino. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

2030 – Fuga per il futuro: la trama completa del film

La storia del film si svolge nell’anno 2030, in un futuro distopico in cui guerre e cambiamenti climatici hanno portato l’umanità al limite. Un nuovo ordine  mondiale governa una civiltà ormai al declino, costretta a vivere su un pianeta inospitale, dove l’acqua è irrimediabilmente inquinata e nessuna forma di vegetazione riesce più a prosperare. In tale constesto, sul suolo degli Stati Uniti, il regime totalitario vigente ha dato vita ad un ente governativo chiamato The Humanity Bureau, a cui spetta il compito di monitorare l’impegno lavorativo dela popolazione e deportare le persone più improduttive in un luogo rinominato “New Eden”. In questo si dovrebbe idealmente trovare una vita migliore, ma tutti sanno ormai che si tratta un luogo di confine, dove non vi è altro che la morte. A lavorare per tale dipartimento vi è Noah Kross, assistente sociale affidabile e imparziale.

Da sempre questi cerca di svolgere il proprio lavoro nella speranza di poter assistere ad una rinascità dell’umanità e del mondo. Le sue convinzioni iniziano però a vacillare nel momento in cui si trova a dover indagare sul caso di una madre single, Rachel Weller, e di suo figlio Lucas. Destinati quanto prima al New Eden, qualcosa sembra non tornare nella loro situazione. Kross inizierà infatti ben presto a rendersi conto di come madre e figlio non siano altro che pedine di un grande e intricato gioco politico ai danni della gente comune. Deciso a fare la differenza, per l’agente Kross ha inizio una battaglia senza esclusione di colpi con i suoi superiori, nel tentativo di svelare una volta per tutte gli oscuri segreti dell’élite dominante e salvare la vita di Rachel e Lucas prima che sia troppo tardi.

2030 - Fuga per il futuro cast

2030 – Fuga per il futuro: il cast del film

Pur presentanto un cast composto da attori poco noti, 2030 – Fuga per il futuro può contare sulla preseza di una celebrità come Nicolas Cage. Il premio Oscar, che negli ultimi anni si è dedicato ad una lunga serie di film particolarmente stravaganti e appartenenti a vari generi, è qui tornato a recitare in una storia sci-fi a quasi dieci anni dall’apocalittico Segnali dal futuro. Grande amante del genere, Cage si è da subito dichiarato disponibile a prendere parte al film, e la sua presenza ha favorito la realizzazione di questo. L’attore si è inoltre dichiarato disponibile a collaborare alla scrittura del suo personaggio, fornendo consigli e migliorie.

Accanto a lui, nei panni della madre single Rachel Weller vi è invece l’attrice Sarah Lind. Questa è divenuta inizialmente nota grazie ad un cameo nel film L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford. Successivamente si è invece distinta come protagonista dell’horror L’esorcismo di Molly Hartley. Il figlio Lucas Weller, invece, è interpretato dal giovane Jakob Davies. Il cantante Hugh Dillon, distintosi anche come attore nelle serie Flashpoint e Yellowstone, interpreta qui Adam Westinghouse, principale nemico del film. Dillon ha inoltre scritto la canzone udibile durante i titoli di coda, Done The Math, eseguita insieme al suo gruppo Headstones.

2030 – Fuga per il futuro: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di 2030 – Fuga per il futuro grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Infinity e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 16 febbraio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

https://www.youtube.com/watch?v=H-FNvAwiz-I

Fonte: IMDb

Ero in guerra ma non lo sapevo: la vera storia dietro al film

Ero in guerra ma non lo sapevo: la vera storia dietro al film

Una delle nuove voci più interessanti del panorama cinematografico italiano, è quella di Fabio Resinaro, distintosi nel giro di pochi anni per film come Mine, Dolceroma e Appunti di un venditore di donne. Quest’ultimo, ambientato nel pieno degli anni di piombo, offriva un ritratto dell’Italia di quel tempo, pur concentrandosi su una storia a suo modo scollegata rispetto alle vicende sociali. Per il suo quarto lungometraggio egli sceglie invece di tornare in quello stesso periodo per dar vita ad una storia realmente avvenuta, parte di quel cupo periodo della nostra repubblica. Titolo del film è Ero in guerra ma non lo sapevo.

Ispirato all’omonimo romanzo di Alberto Dabrazzi Torreggiani e Stefano Rabozzi, incentrato sull’omicidio di Pierluigi Torregiani. Scritto da Resinaro insieme a Mauro Caporiccio e Carlo Mazzotta, e prodotto da Luca Barbareschi, il film ripercorre dunque quel drammatico episodio, indicativo del terrore diffuso in quegli anni ma anche del desiderio dell’uomo comune di non sottostare ai soprusi. Distribuito prima al cinema e poi subito destinato alla televisione, si tratta di un lungometraggio da non perdere anche solo per la sua capacità di restituire un periodo storico particolarmente complesso con grande realismo e cura per i dettagli.

Gli appassionati della storia d’Italia raccontata al cinema potranno dunque qui ritrovare il racconto di un episodio estremamente simbolico di quegli anni. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Si forniranno poi anche alcune informazioni circa quella che è la storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Ero in guerra ma non lo sapevo: la trama e il cast del film

La vicenda si svolge nella Milano del 1979. Protagonista è il gioielliere Pierluigi Torregiani, il quale durante una tranquilla cena al ristorante con la propria famiglia vede irrompere nel locale alcuni rapinatori. Uno di questi minaccia la stessa figlia di Torreggiani e l’uomo per difenderla estrae prontamente la sua pistola e dà inizio ad una violenta sparatoria. A perire è uno dei rapinatori, ma diverse altre persone rimangono ferite. Da quel momento, per il gioielliere, ha però inizio un vortice di eventi sempre più pericolosi, che lo porta a diventare un bersaglio del terrorismo di estrema sinistra, che lo identifica come membro di una classe sociale da eliminare.

Ad interpretare Pierluigi Torregiani vi è l’attore Francesco Montanari, celebre per il ruolo del Libanese in Romanzo criminale – La serie e che aveva già recitato per Resinaro nel suo precedente film. Per questo ruolo, l’attore non ha soltanto studiato la personalità di Torregiani, ma si è anche documentato su tutto il contesto storico, al fine di potersi calare meglio nella ricostruzione di questo. Accanto a lui, nel ruolo di Elena vi è l’attrice Laura Chiatti, mentre Luca Guastini è Albertini. Completano poi il cast gli attori Alessandro Tocco nei panni di Alberto, Pier Giorgio Bellocchio in quelli del commissario Giardino e Gianluca Gobbi nel ruolo di Salvo Lo Russo.

Ero in guerra ma non lo sapevo cast

Ero in guerra ma non lo sapevo: la vera storia dietro il film

Come anticipato dalla trama del film, la vicenda di Pierluigi Torreggiani ha inizio in seguito alla sparatoria avvenuta nel locale dove egli cenava con la famiglia, la sera del 22 gennaio 1979. A rimanere ucciso fu Orazio Daidone, uno dei rapinatori, ma anche Vincenzo Consoli, un avventore e commerciante catanese. Da quel momento egli venne preso di mira dai PAC (Proletari Armati per il Comunismo). Questi vedevano in Torregiani un giustiziere borghese e fascista da eliminare ad ogni costo. Lo stesso quotidiano la Repubblica lo descrisse come uno “sceriffo contro gli espropriatori proletari”. Al gioielliere, che da quel momento iniziò a ricevere ulteriori minacce, fu dunque assegnata una scorta.

Il 16 febbraio, tuttavia, mentre Torregiani stava aprendo il suo negozio insieme ai figli, fu vittima di un agguato. La sua scorta quello stesso giorno aveva dovuto lasciarlo per accorrere sul luogo di una rapina. Tre componenti dei PAC (Giuseppe Memeo, Gabriele Grimaldi e Sebastiano Masala) aprirono il fuoco contro il gioielliere, che tentò una reazione senza però riuscire a difendersi. Egli fu finito da un colpo alla testa, mentre uno dei proiettili esplosi colpì il figlio Alberto alla colonna vertebrale, rendendolo paraplegico. Non molto dopo, i tre criminali vennero arrestati e condannati come esecutori materiali dell’omicidio. Oltre a loro, diverse altre personalità vennero arrestate con l’accusa di essere tra i mandanti dell’evento. Tra questi vi era anche Cesare Battisti.

Ero in guerra ma non lo sapevo: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Ero in guerra ma non lo sapevo grazie alla sua presenza, in prima visione assoluta, nel palinsesto di mercoledì 16 febbraio alle ore 21:25 sul canale Rai 1. Parallelamente, il film sarà disponibile anche sulla piattaforma streaming Rai Play. Eseguendo l’accesso a questa, sarà possibile fruire del titolo anche al di fuori dell’orario della sua trasmissione televisiva.

Fonte: IMDb, vittimeterrorismo.it

Io Sono Vera, regista e cast parlano dello sci-fi in uscita il 17 febbraio

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Arriva il 17 febbraio in sala Io Sono Vera, il film diretto da Beniamino Catena, una produzione Macaia Film, Atomica, 17 Films, prodotto da Simone Gandolfo, Manuel Stefanolo, Karina Jury e distribuito da No.Mad Entertainment. Il progetto originale nel suo genere, mescola i toni del thriller e della fantascienza, un ibrido a cui Catena teneva molto, principalmente per la libertà produttiva che ha caratterizzato tutto il progetto.

“Sono amante della fantasy cinema, e volevo fare un film che rispecchiasse le mie passioni e i miei interessi – ha detto Beniamino CatenaL’ho girato in totale libertà. Mi interessava gestire la fantascienza in maniera imperialistica. Mi interessava più le reazioni al fenomeno quantico che il fenomeno stesso. Il modo migliore era girarlo come un documentario con una piccola troupe, con una libertà assoluta, soprattutto da un punto di vista produttivo. Infatti ci siamo presi la libertà di porci più domande che darci risposte.”

Protagonista del film è Marta Gastini, che interpreta una Vera tornata nel mondo, dopo un’assenza di due anni e profondamente cambiata, nel corpo e nello spirito. “È stata una sfida importante, ma molto bella – ha detto Gastini – Da un punto di vista professionale ho avuto modo di confrontarmi con materiale che non avevo ancora indagato. La costruzione del personaggio era sia più livelli, il primo era quello del corpo. Abbiamo pensato da subito che fosse importante che avesse un’immagine forte e non fosse immediatamente identificabile. Da qui il taglio dei capelli e la decisione di lavorare sul fisico cercando di renderlo più ibrido possibile. Poi c’è il livello interpretativo che racchiude diversi personaggi. Lei è una bambina, una donna, porta con sé l’identità di Elias, e ha una componente magica. Per cercare di rendere tutto ciò, un personaggio che solleva risposte ma non dà risposte, l’idea è stata quella di riportare tutto al concreto e alla realtà dei sentimenti e delle relazioni.”

Io Sono VeraQuando Vera torna nel mondo, ad accoglierla trova un padre diffidente, interpretato da Paolo Pierobon, ed una madre (Anita Caprioli) che, al contrario, si dimostra aperta più che a credere al suo ritorno, ad accogliere quella sensazione di familiarità, di fronte a questa sconosciuta. “In scrittura veniva raccontata una donna che nonostante la realtà che si trova davanti, riesce ad accettare e riesce ad andare oltre questo primo limite esteriore – spiega Caprioli – Istintivamente si affida al pensiero che quella persona che si trova di fronte, anche se diversa, era dentro di lei. È qualcosa che non è sicuramente razionale, ha a che fare con la maternità, una cosa ancestrale che non si può spiegare. E amo questo del personaggio, perché ha un pensiero diverso, estremamente lontano da ciò che può essere il pensiero razionale corrente. Nella visione del film questo è il personaggio che ne avalla il senso ultimo.”

Un altro adulto che ha un ruolo fondamentale nella storia di Vera è Claudio, colui a cui la bambina era stata affidata il giorno in cui scomparve. Davide Iacopini, che lo interpreta, ha ragionato sul concetto di senso di colpa, verso se stessi e in rapporto alla società che lo accusa di un crimine che pensa di non aver commesso ma del quale, tuttavia, si sente responsabile: “Mi sono confrontato sul senso di colpa, che è un sentimento molto complesso e interessante – ha dichiarato Iacopini – In un mondo “normale” il mio personaggio sarebbe il colpevole. In questo caso abbiamo una persona che si confronta con un grande dramma che sceglie di isolarsi per trovare poi una soluzione che potesse rendere la situazione sostenibile.”

Distribuito da No.Mad Entertainment, Io Sono Vera esce al cinema dal 17 febbraio.

Justin Timberlake: 10 cose che non sai sull’attore

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Justin Timberlake: 10 cose che non sai sull’attore

Justin Timberlake è uno di quegli attori che ha conquistato il mondo con la sua simpatia e con la sua versatilità nell’interpretare ruoli molto diversi tra loro. Egli, però, deve molto anche alla sua carriera di cantante, attiva dagli anni ’90, che gli dà dato un’immensa popolarità. Una strada che continua a seguire con la stessa passione della recitazione.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Justin Timberlake.

Justin Timberlake: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera in campo recitativo di Timberlake inizia nel 2001, quando appare nel film On the Line, anche se non viene accreditato. In seguito, lavora in Long Shot (2001), Edison City (2005), Alpha Dog (2006), Southland Tales – Così finisce il mondo (2006), Love Guru (2008) e The Open Road (2009). In seguito, è apparso in The Social Network (2010), Bad Teacher – Una cattiva maestra (2011), Amici di letto (2011), In Time (2011) e Di nuovo in gioco (2012). Tra i suoi ultimi lavori vi sono A proposito di Davis (2013), Runner Runner (2013) e La ruota delle meraviglie (2017). Inoltre, l’attore è apparso anche in televisione nel programma Mickey Mouse Club (1993-1995), nelle serie Sabrina, vita da strega (1999), Ragazze a Beverly Hills (1999) e Il tocco di un angelo (1999).

2. È anche doppiatore, sceneggiatore e produttore. Nel corso della sua carriera nel mondo del cinema, Timberlake ha intrapreso diverse strade, come quella del doppiaggio, prestando la propria voce alla serie I Simpson (2001) e per i film Shrek terzo (2007), L’orso Yoghy (2010) e Trolls (2016). In quanto sceneggiatore, ha lavorato alla stesura del video Justin Timberlake: TKO (2013) e della serie Spin the Wheel (2019). Inoltre, in quando produttore ha partecipato alla realizzazione delle serie The Phone (2009) e Spin the Wheel, oltre che del corto televisivo 901 Silver Tequila: Improved by Use (2010) e del documentario The Short Game (2013).

justin timberlake

Justin Timberlake: le sue canzoni, da Mirrors a Can’t Stop the Feeling

3. La sua carriera musicale con gli N’Sync. La carriera di Timberlake è nata grazie alla sua partecipazione al programma Mickey Mouse Club che gli ha fatto conoscere JC Chasez, con il quale decide formare una boyband che si farà chiamare *NSYNC che sarà composta anche da Lance Bass, Joey Fatone e Chris Kirkpatrick. Il gruppo ha avuto un enorme successo in tutto il mondo, realizzando molti videoclip e facendo diversi tour. In seguito, la band si è sciolta nel 2002.

4. Ora è un cantante solista. Dopo lo scioglimento della band, il cantante e attore ha deciso di intraprendere una carriera solista che si è rivelata molto fortunata. Tra le sue canzoni più famose ci sono Cry Me a River, SexyBack, What Goes Around… Comes Around, Give It to me, Mirrors e Can’t Stop the Feeling. Inoltre, ha prodotto molti brani, come quelli delle colleghe Rihanna e Leona Lewis.

Justin Timberlake, Britney Spears e sua moglie

5. È sposato con Jessica Biel. I due attori si sono conosciuti ad una festa hollywoodiana del 2006 e da allora non si sono più lasciati. Spesso ognuno dedica il proprio amore all’altro, anche tramite social, dichiarando di essersi influenzati a vicenda. Dopo cinque anni di fidanzamento, la coppia ha deciso di coronare il proprio amore sposandosi nell’ottobre 2012 in Puglia, mentre nell’aprile del 2015 è nato il loro primo figlio, Silas Randall. Nel 2020 nasce il secondo figlio di nome Phineas.

6. Ha avuto diverse fidanzate famose. Prima di incontrare Jessica Biel, l’attore e cantante ha avuto due frequentazioni molto importanti: dal 1999 al 2002 ha avuto una relazione con Britney Spears, conosciuta al Mickey Mouse Club, mentre dal 2003 al 2006 si è frequentato con Cameron Diaz. Tra i vari flirt attribuitegli, oltre alla frequentazione con Danielle Ditto durata dal 1994 al 1996, ci sarebbero quelli con Olivia Wilde, Rihanna, Scarlett Johnannson, Emma Bunton, Alyssa Milano e Alicia Keys.

justin timberlake

Justin Timberlake in In Time

7. Si è sentito vecchio. Nel film fantascientifico In Time Timberlake interpreta il rotagonista Will Salas. L’attore ha rivelato di essersi sentito vecchio durante la realizzazione del film per il semplice fatto che tutti gli altri suoi colleghi erano più giovani di lui. Tra l’altro lui è più vecchio di Olivia Wilde che, in In Time, interpreta sua madre.

8. Ha accettato la parte dopo alcune conversazioni con il regista. Nel corso di alcune interviste Timberlake ha rivelato di non essere stato da subito certo di voler partecipare al film. L’attore ha però accettato la parte soltanto dopo diverse conversazioni avute con il regista Andrew Niccol. Grazie a questi incontri ha infatti avuto modo di comprendere al meglio l’ambientazione, le tematiche e i personaggi, rimanendone affascinato. La particolare visione che il regista aveva del film è infatti ciò che ha fatto la differenza agli occhi dell’attore.

Justin Timberlake: oggi

9. Ha diversi progetti tra le mani. Timberlake è una delle personalità più instancabili del mondo del cinema e della musica. Sempre ricco di progetti, egli ha di recente dato voce al personaggio di Branch nel film d’animazione Trolls World Tour 2 (2020). Ha poi recitato nel film Palmer, dove interpreta un ex detenuto che fa amicizia con un ragazzo proveniente da una famiglia problematica. Prossimamente, invece, avrà un ruolo nel film Reptile, mentre è stato annunciato come parte del cast di una serie basata sul libro Confessioni di una mente pericolosa.

Justin Timberlake: età e altezza

10. Justin Timberlake è nato il 31 gennaio del 1981 a Memphis, nel Tennessee. La sua altezza complessiva corrisponde a 183 centimetri.

Fonti: IMDb, Collider, Ranker

The Batman: ecco perché il Batman di Robert Pattinson sarà straordinario

Non possiamo mentire: in questi giorni, stiamo tutti e – continuamente – riguardando il trailer di The Batman, aspettando impazientemente l’uscita del film in sala. Da quando è stato annunciato che a dirigere questo nuovo film di Batman da solista sarebbe stato Matt Reeves de Il Pianeta delle Scimmie e il nuovo Cavaliere Oscuro di Gotham City sarebbe stato interpretato da Robert Pattinson… il fascino attorno a questa nuova produzione è aumentato esponenzialmente. Vediamo assieme 5 motivi per cui si pensa che il Batman di Robert Pattinson sarà strabiliante!

Batman è il miglior detective al mondo

the batmanInutile sottolineare come il web si sia diviso di fronte all’annuncio che l’ex vampiro di Twilight avrebbe assunto i panni di Batman; la verità è che gran parte del pubblico è ignara della moltitudine di film indipendenti in cui Pattinson ha recitato, mostrando incredibili capacità attoriali (L’infanzia di un capo, Good Times e High Life, tra gli altri).

Abbiamo fatto la conoscenza di diverse versioni di Batman in questi anni, eppure nessuna ha mai veramente esplorato la sua mente geniale in termini di capacità investigative. Si prediligeva mettere in luce la potenza fisica del personaggio, con sequenze iconiche di combattimento a mani nude, ma la sua abilità nel risolvere crimini è sempre stata messa in secondo piano: in realtà, Batman è conosciuto come il più grande detective del mondo e sembra che questo verrà sottolineato particolarmente dall’interpretazione di Pattinson.

L’attore ha difatti affermato:” nel film regna sovrana l’idea di Gotham come un luogo corrotto, e il cercare di nuotare controcorrente per combattere la criminalità e fare la differenza è la quintessenza di Batman. E al centro di queste storie noir c’è quasi sempre il detective, giusto? Ed è per questo che è il più grande detective del mondo. E così questa storia, oltre ad essere quasi un film dell’orrore, un thriller e un film d’azione, nel suo nucleo, è anche una storia di detective. È molto narrativa“.

Il film più lungo su Batman

The BatmanThe Batman sarà il film sull’eroe col minutaggio più esteso fino ad ora; se Matt Reeves ha optato per una durata del genere, significa molto probabilmente che avrà l’occasione di rimodellare la sua Gotham, presentandoci un’inedita caratterizzazione non solo dei personaggi, ma anche della location.

In questo nuovo rifacimento, avremo a che fare con un giovane Batman, ancora piuttosto inesperto in qualità di vigilante, che abita una Gotham afflitta da indicibile corruzione e che Reeves, si spera, vorrà esplorare al meglio. Non vediamo l’ora di vedere Batman aggirarsi tra i meandri di Gotham, con la mente volta alla comprensione degli indizi e motivazioni dell’Enigmista.

Un cast incredibile per The Batman

the batmanCosa ci si può aspettare da un cast strepitoso come quello che Reeves ha radunato sullo schermo, se non un film di altissimo livello? In The Batman vedremo Zoë Kravitz nei panni di Selina Kyle, alias Catwoman, Jeffrey Wright come James Gordon, Andy Serkis come Alfred Pennyworth, Paul Dano come l’Enigmista e Colin Farrell nei panni del Pinguino. Oltre a trattarsi di attori dalle capacità performative indubbie, il cast è composto da maestri del thriller, che sapranno sicuramente aggiungere una nota di suspense e azione a questa nuova versione di Batman.

Un Batman versione horror?

the batmanCome abbiamo già potuto intuire da trailer e immagini promozionali, questa sarà la versione più cupa e oscura di Batman rappresentata su schermo. Matt Reeves ha addirittura dichiarato che la trama si avvicinerà a quella di un film dell’orrore, dunque possiamo immaginare che rimarremo col fiato sospeso durante l’intero film, seguendo il crescendo di suspense della storia.

The Batman è stato paragonato al celebre Seven di David Fincher, per sottolinearne ulteriormente l’aspetto da dramma criminale che questa nuova versione dovrebbe assumere e che Matt Reeves ha già ampiamente dimostrato di saper dirigere egregiamente nella sua trilogia del Pianeta delle Scimmie.

I collegamenti alla serie HBO Max Penguin

Colin Farrell the batmanSembra che la WB sia stata immediatamente investita dall’inesplorato e inedito universo di Gotham che Matt Reeves ha creato; è stato infatti subito annunciato dallo studio che avremmo visto uno spinoff del film The Batman su HBO Max ed è poi stato confermato che lo show avrebbe avuto come fulcro narrativo l’ascesa dell’ Oswald Cobblepot di Colin Farrell, alias Pinguino, nella malavita di Gotham.

Sarà sempre Matt Reeves a produrre e supervisionare l’aspetto creativo della serie, in cui vedremo Colin Farrell protagonista e, molto probabilmente, il James Gordon di Jeffrey Wright. Sicuramente, il successo dello show dipenderà molto dai risultati che The Batman otterrà al botteghino (e le voci stimano un weekend d’apertura dai risultati eccezionali).

The Batman: quanto è stato difficile “mantenere” la voce giusta per Robert Pattinson

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Uno degli aspetti più importanti dell’interpretare Batman per tutti i suoi interpreti è stata la voce. Trovare la voce giusta per il Cavaliere Oscuro è già metà del lavoro svolto. In una nuova intervista con GQ, Robert Pattinson ha parlato della sua interpretazione della voce di Batman, che ha ammesso essere stata una sfida.

“Voglio dire, è davvero difficile, è davvero, davvero difficile. Penso che stavo facendo esercizi vocali senza sapere effettivamente che erano esercizi vocali. Penso che la [mia] laringe o qualcosa lì si sia rafforzata o qualcosa del genere mentre stavo girando il film. Quando ho fatto le sedute di ridoppiaggio per il film quasi non mi riveniva uguale, era già completamente tornata alla normalità.”

The Batman, il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Teenage Mutant Ninja Turtles: in arrivo degli spin-off sui villain

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Il franchise di Teenage Mutant Ninja Turtles sta ottenendo una serie di spin-off incentrati sui vari cattivi. TMNT è nato negli anni ’80 come un fumetto underground dei creatori Kevin Eastman e Peter Laird e in seguito è diventato un enorme franchise che comprende più media.

La popolarità iniziale di Leonardo, Raphael, Donatello e Michelangelo, ovviamente, ha catturato l’attenzione di Hollywood e ha portato al film Teenage Mutant Ninja Turtles degli anni ’90. Seguiranno altri cinque progetti TMNT per il grande schermo: un paio di sequel del 1991 e 1993 e un riavvio prodotto da Michael Bay nel 2014 che ha portato al sequel del 2016 Teenage Mutant Ninja Turtles: Out of the Shadows. Ora ci sarà un nuovo inizio per il franchise poiché Seth Rogen produrrà un film d’animazione ambientato nel mondo di TMNT per un’uscita programmata per il 2023, mentre è in fase di sviluppo anche un film live-action che vanta alla sceneggiatura Colin e Casey Jost.

Ora si scopre che quei due progetti cinematografici non sono tutto ciò che i fan di TMNT devono aspettarsi nei prossimi anni. Come appena rivelato all’evento per investitori della Paramount (tramite Culture Crave), i piani stanno andando avanti per una serie di spin-off di TMNT incentrati sui cattivi del franchise. Invece di uscire sul grande schermo, gli spinoff arriveranno sul servizio di streaming Paramount+.

The Batman: Robert Pattinson vorrebbe in Robin accanto a sé, ma a una condizione

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Sappiamo che il Bruce Wayne di Robert Pattinson, in The Batman, non avrà nessun aiutante, ad eccezione di Alfred (Andy Serkis). Tuttavia l’attore sembra favorevole a che il suo Uomo Pipistrello abbia accanto a sé un Robin, purché si rispetti una condizione! Ecco quale:

“Sì, mi piacerebbe ma dovrebbe avere 13 anni. È l’unica soluzione che accetterei. No, amo Death in the Family , ma penso che sarebbe davvero fico. E poi le persone sono spaventate da questa cosa, ma è eccitante. Penso che potrebbe essere un’aggiunta davvero divertente.”

Ricordiamo che l’unica volto che il personaggio ha avuto al cinema, è stato quello di Chris O’Donnell, che ha recitato al fianco di due Batman differenti: Val Kilmer e George Clooney.

The Batman, il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Batgirl: Gordon e Batman (Keaton) nelle foto dal set

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Batgirl: Gordon e Batman (Keaton) nelle foto dal set

Sono state diffuse nuove immagini dal set di Batgirl, il film destinato a HBO Max e diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah con Leslie Grace nei panni della protagonista. Nelle immagini rubate dal set vediamo J.K. Simmons in versione Gordon del DCEU e anche la controfigura di Michael Keaton che tornerà a essere Batman in questo film (e anche in The Flash con Ezra Miller e Ben Affleck).

https://twitter.com/muntermunter/status/1493688701679017992?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1493688701679017992%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fbatgirl-movie-michael-keaton-batman-jim-gordon-images%2F

Batgirl è il film del 2022 di Adil El Arbi e Bilall Fallah con Leslie Grace, J.K. Simmons, Michael Keaton  e Brendan Fraser. È stato annunciato che Leslie Grace interpreterà Batgirl. Il suo precedente ruolo cinematografico è stato nell’adattamento della WB di In the Heights, acclamato dalla critica. Mentre la trama di Batgirl è ancora nascosta, il film vedrà J.K. Simmons torna nel ruolo del commissario Gordon, visto l’ultima volta in Justice League di Zack Snyder. Jacob Scipio partecipa al film in un ruolo non rivelato e Brendan Fraser interpreta il cattivo Garfield Lynns, noto anche come Firefly. Ivory Aquino si è unita al cast nel ruolo di Alysia Yeoh

Batgirl doveva essere diretto da Joss Whedon, regista di The Avengers e Avengers: Age of Ultron, nonché della versione cinematografica di Justice League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a “decifrare la storia”. Il film è diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah.

Oppenheimer: anche Jack Quaid di The Boys nel cast

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Oppenheimer: anche Jack Quaid di The Boys nel cast

Il protagonista di The BoysJack Quaid, è entrato a far parte del cast di Oppenheimer, il nuovo progetto all star alla cui guida c’è Christopher Nolan. Protagonista del film sarà Cillian Murphy, che dopo tanti ruoli secondari nei film di Nolan, ottiene finalmente un ruolo da protagonista.

Oppenheimer, il film

Universal distribuirà Oppenheimer nelle sale in tutto il mondo e distribuirà il film in Nord America. Christopher Nolan produrrà anche insieme a Emma Thomas e Charles Roven di Atlas Entertainment. Il film si baserà sul libro vincitore del Premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Nel cast Cillian Murphy, Emily Blunt, Rami Malek, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett, Jack Quaid e Matt Damon.

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