Da diversi anni i film
originali Netflix occupano un posto importante nel
panorama cinematografico mondiale, non solo perché questi titoli
sono ormai una presenza fissa durante la stagione dei premi, ma
anche perché sempre più autori di livello altissimo si rivolgono
alla piattaforma della grande N rossa per farsi produrre i loro
film. Di seguito, trovate 10 titoli di film originali
Netflix che sono assolutamente da vedere!
1 –
È stata la mando di Dio di Paolo Sorrentino
(2021). Napoli, anni Ottanta. La vita del diciassettenne
Fabietto Schisa cambia radicalmente in seguito a due avvenimenti:
l’arrivo di Maradona al Napoli e un grave incidente, che interrompe
la felicità familiare. La storia è basata sulla vita di Sorrentino
stesso, che da ragazzo perse i genitori che rimasero vittima di
un’esplosione in una casa di montagna. Anche Paolo doveva essere
lì, ma Maradona lo salvò. Perché? Perché proprio quel giorno, Paolo
riuscì ad avere il permesso dai genitori di andare allo stadio a
vedere Maradona, invece che in montagna con i genitori.
Il film, presentato alla
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia
2021, ha vinto non solo il premio Marcello Mastroianni
per il suo giovane interprete, ma anche il prestigioso Leone
d’Argento Premio Speciale della Giuria, presieduta dal premio Oscar
Bong Joo-Ho.
2 –
Il potere del cane (The Power of the dog) scritto e
diretto da Jane Campion. Il film presentato in
concorso alla 78°
Mostra del cinema di Venezia racconta di George e Phil sono una
coppia di fratelli che possiede un ranch nel Montana. Quando George
sposa la giovane vedova Rose e la porta a vivere nel ranch, Phil
prende di mira la donna e suo figlio Peter, tormentandoli senza
sosta. La pellicola è l’adattamento cinematografico dell’omonimo
romanzo del 1967 di Thomas Savage, è interpretato da
Benedict Cumberbatch,
Kirsten Dunst, Jesse Plemons e Kodi
Smit-McPhee. Jane Campion è stata
premiata con il Leone d’argento – Premio speciale per la regia.
3 –
The Irishman di Martin Scorsese (2019). La storia di
Frank Sheeran, veterano di guerra e camionista, divenuto un sicario
al soldo della malavita di Filadelfia e assoldato per uccidere il
popolare sindacalista Jimmy Hoffa.
Prodotto e distribuito da Netflix,
con una breve finestra che gli ha permesso di arrivare agli Oscar,
The
Irishman è l’ultima grande fatica di Martin Scorsese,
che aveva lamentato grande difficoltà di riuscire a portare a
termine il suo ambizioso progetto che si avvale della tecnica del
de-aging, un processo digitale che ringiovanisce gli attori. Per il
film, infatti, Scorsese ha voluto lavorare con
Robert De Niro,
Al Pacino e
Joe Pesci, che interpretano i rispettivi ruoli
in ogni momento della loro vita. Per rendere tutto questo credibile
era appunto necessario ringiovanire gli attori (e invecchiarli, a
fine film). Il processo è stato lungo e dispendioso e Netflix ha
offerto al regista un posto dove poter lavorare e mettere a punto
anche la tecnica utilizzata.
4 –
Pieces of a woman (2020) Martha sceglie di partorire
in casa, assistita dal compagno Sean e dall’ostetrica Eva. A causa
di un imprevisto, la neonata muore pochi minuti dopo il parto. La
madre di Martha si batte affinché Eva sia condannata per
negligenza. Presentato alla Mostra Internazionale d’Arte cinematografica
di Venezia, il film è valso la Coppa Volpi a
Vanessa Kirby, oltre a una lunga serie di
riconoscimenti, culminati con la nomination agli Oscar.
Il lavoro che il film fa
nell’indagine del dolore per una perdita di questo tipo, rende
Pieces of a woman un film importante, che ha
aperto un dibattito nel corso della scorsa stagione
cinematografica. Il film abbatte dei tabù, pone delle domande e
mette in mostra il talento di
Kirby.
5 – MANK di David Fincher
(2021). La Hollywood degli anni ’30 è rivalutata
attraverso gli occhi e la graffiante ironia dello sceneggiatore
alcolista Herman J. Mankiewicz mentre termina Quarto potere.
Con un cast stellato di
prim’ordine, il film di Fincher è un vero e proprio omaggio al
cinema degli anni ’40, di cui riprende la pasta fotografica,
l’acustica, lo stile, persino le dissolvenze, per creare un lungo
trattato di cinema che molto ha a che vedere con la sua ambizione
ma anche con la sua storia personale, visto che la sceneggiatura
del film era stata firmata dal padre di David, tanti anni prima. La
storia invece è di quelle che ha fatto la storia di Hollywood, e
Fincher dimostra, in un modo del tutto particolare, di amare quel
mondo.
6 –
Il processo ai Chicago 7 di Aaron Sorking (2020). Il
film narra il processo ad un gruppo di attivisti contro la guerra
in Vietnam accusati di aver causato lo scontro tra i manifestanti e
la Guardia Nazionale il 28 agosto 1968 a Chicago.
Seconda prova di Aaron Sorkin
dietro alla macchina da presa, il film è scritto dallo stesso che
conferma di essere il più grande sceneggiatore vivente. Forte di
uno script d’acciaio e di un cast eccezionale, il film è
un’avvincente racconto della vicenda giudiziaria che ha segnato la
storia degli Stati Uniti.
7 –
Storia di un matrimonio di Noah Baumbach (2019). Un
regista teatrale e la moglie attrice, un tempo felicemente sposati,
intraprendono un lungo ed estenuante divorzio, che li pone di
fronte ai loro limiti e alle necessarie rinunce con cui dovranno
fare i conti.
Noah Boumbach ha riversato molto di
sé e della sua vita privata in questo film. Questo tipo di
condivisione, di esperienza, ha reso la scrittura di Storia di un
Matrimonio un momento forse catartico per lui, ma sicuramente di
riflessione e rispecchiamento per il pubblico. La verità nelle
parole dette e scritte, l’assenza di un cattivo, la realtà che il
film mette in mostra senza farne pornografia del dramma è così
autentico che si sconsiglia la visione a chi sta attraversando un
momento di difficoltà nella propria vita di coppia!
8 – Roma è un film del
2018 scritto e diretto da Alfonso Cuarón. La pellicola
segue le vicende di una famiglia messicana a Città del Messico
negli anni settanta e il titolo si riferisce al quartiere Colonia
Roma della città.
Un affresco poetico e affascinante
di un mondo che il resta ha vissuto in prima persona e che ha molto
di autobiografia e ancora di più di memoria collettiva. Il film ha
sancito l’importanza di Alfonso Cuarón, sia da un punto di vista
dell’industria, del glamour e del pubblico nel panorama del cinema
mondiale.
9 –
Annientamento (2018) di Alex Garland. Lena, biologa ed
ex militare, parte come membro di una missione per scoprire cosa
sia successo a suo marito all’interno dell’Area X, zona
caratterizzata da un sinistro fenomeno che si sta espandendo lungo
la costa americana.
Primo capitolo della trilogia
letteraria che comprende anche Autorità e
Accettazione, il film è rimasto senza seguito, a
causa di un’accoglienza mista che non ha spinto Netflix a voler
continuare la saga. Un peccato per l’opera di Garland che dimostra
ambizione e visione al di fuori dei canoni più ricercati dallo
spettatore medio. Il film è un’esperienza particolare e molto
intensa, sorretta da una grande interpretazione di Natalie Portman
protagonista.
10 –
Panama Papers (2019) di Steven Soderberg. Quello dei
Panama Papers è uno dei più eclatanti scandali legati al
riciclaggio di denaro e all’evasione fiscale, legato a politici e
personalità della finanza, dello spettacolo e dello sport.
Nella sua prolifica carriera
cinematografica, Steven Soderberg trova sempre il modo di
raccontare la realtà, la società con grande acume. Questo film è
un’indagine brillante, che sfonda la quarta parete e offre allo
spettatore una mano per entrare e partecipare alla storia. Inoltre,
il film si chiude con la scena che a buon diritto rappresenta la
vetta della carriera cinematografica di
Meryl Streep.