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Tom Holland parla della sua amicizia con Zendaya: “Mi ha cambiato la vita”

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Grazie al nuovo franchise di Spider-Man totalmente integrato nel MCU, Tom Holland e Zendaya hanno dato vita, nei panni rispettivamente di Peter Parker e Michelle “MJ” Jones, ad una delle nuove coppie cinematografiche più amate degli ultimi anni. In particolare, grazie agli eventi di Spider-Man: Far From Home, le dinamiche tra i due personaggi sono stati maggiormente arricchite, permettendo alle due giovani star di sfoggiare una chimica sullo schermo davvero invidiabile.

I due attori sono attualmente impegnati sul set di Spider-Man 3, che dovrebbe arrivare nelle sale di tutto il mondo il prossimo dicembre. Nella scena durante i titoli di coda di Far From Home, l’identità di Spider-Man è stata ufficialmente rivelata al mondo intero, quindi c’è parecchia eccitazione in merito a quella che sarà la trama del threequel. Sappiamo inoltre che Spider-Man 3 affronterà il tema del Multiverso e riporterà indietro molti personaggi dell’universo dell’Uomo Ragno, incluso l’Electro di Jamie Foxx e il Doctor Octopus di Alfred Molina.

Naturalmente, al di là di tutti questi aspetti, i fan non vedono l’ora di scoprire anche come si evolverà la relazione tra Peter ed MJ nel terzo capitolo. In una recente intervista con Backstage, Tom Holland ha parlato proprio del suo speciale rapporto con Zendaya, rivelando come l’attrice l’abbia aiutato tanto dal punto di vista umano quanto dal punto di vista professionale, al pari di quanto aveva già fatto Robert Downey Jr.

“Quando abbiamo iniziato a girare il primo Spider-Man, io lei e Jacob Batalon siamo diventati grandi amici”, ha spiegato Holland. “È stata veramente importante per me, perché in quel momento la mia vita stava cambiando: non solo stavo girando un grande film e avevo l’opportunità di girare il mondo, ma le persone iniziavano a riconoscermi. Inevitabilmente, devi comportarti in un certo modo. Hai delle responsabilità, anche nei confronti dei piccoli spettatori. E Zendaya mi è stata davvero utile in questo processo. Non si può davvero dire nulla contro di lei. È semplicemente perfetta.”

Tom Holland e l’influenza di Zendaya sulla sua vita

“È stato meraviglioso avere qualcuno come lei dalla mia parte, mi ha davvero aiutato a crescere durante quel periodo”, ha continuato l’attore. “Ho anche commesso degli errori. C’è stato un periodo in cui odiavo scattare foto insieme alla gente. Chiedevo di essere lasciato in pace. Ma lei mi ha fatto capire che il mio sottrarmi mi avrebbe procurato ancora più stress. Dovevo solo essere gentile. E aveva ragione! Ha reso quel periodo davvero incredibile. Averla come amica è stato incredibilmente prezioso per il mio successo e per la mia carriera, ma anche e soprattutto per la mia vita.”

Godfather of Harlem: recensione del primo episodio della serie con Forest Whitaker

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È uno dei titoli che accompagnano l’inaugurazione di Star, Godfather of Harlem, disponibile su Disney+ all’interno dell’offerta del suo nuovo canale che offrirà contenuti più adulti ai suoi abbonati. E non a caso si tratta di una storia di violenza, di mafia, di potere e di lotta per i diritti civili. 

Ispirato a persone ed eventi reali, Godfather of Harlem reimmagina la storia del famigerato boss del crimine Bumpy Johnson (il vincitore Premio Oscar Forest Whitaker), che nei primi anni ’60 torna dopo dieci anni di prigione e trova in rovina il quartiere che un tempo governava. Con le strade controllate dalla mafia italiana, Bumpy deve affrontare la famiglia criminale Genovese, che nel frattempo aveva steso la sua mano su Harlem, per riprendere il controllo. Durante la brutale battaglia, forma un’alleanza con il predicatore radicale Malcolm X (Nigél Thatch) e la loro storia si interseca tra l’ascesa politica di Malcolm, in pieno sconvolgimento sociale, e una guerra di mafia che minaccia di fare a pezzi la città. Godfather of Harlem è una collisione tra la malavita e il movimento per i diritti civili durante uno dei periodi più tumultuosi della storia americana.

Godfather of Harlem: reimmaginando una storia vera

Scritto da Chris Brancato e da Paul Eckstein, Godfather of Harlem deve la sua esistenza al suo produttore esecutivo e protagonista, Forest Whitaker, che ha scelto di indagare per prima cosa luoghi e persone, per ricreare il suo Bumpy Johnson, nato Ellsworth Raymond Johnson, che per 38 anni governò a tutti gli effetti il grande quartiere di New York, per il quale era “uomo d’affari, un padre di famiglia, un poeta, uno stratega, un giocatore di scacchi”, a tutti gli effetti un supervisore, un padrino.

L’aspetto più interessante di questa storia è che la malavita si intreccia con la politica, in una circostanza che però ha come obbiettivo il bene comune, o almeno queste erano le motivazioni di Malcolm X, che si alleò con il boss per portare avanti la sua rivoluzione per la difesa e la promozione dei diritti civili dei neri. A interpretare il politico radicale è stato chiamato Nigél Thatch, che aveva già interpretato il personaggio storico in Selma, di Ava DuVernay, e che qui torna ad offrire non solo i suoi tratti, ma il suo spirito ad una delle figure più fondanti e controverse della storia americana. 

Godfather of HarlemTra Whitaker e Thatch si inserisce un gigantesco, non solo per la sua stazza, Vincent D’Onofrio, a cui è stato affidato il ruolo di Vincent Chin Gigante, appartenente alla famiglia italiana che aveva preso il controllo della zona in assenza di Johnson, e che era un personaggio violento e profondamente razzista. Molte sono le dichiarazioni di D’Onofrio proprio in merito alla sgradevolezza del suo personaggio, che spesso, ha detto, era difficile da interpretare perché gli lasciava addosso un’energia negativa che lo seguiva fino a casa. Lo sforzo interpretativo dell’attore è stato però premiato da un risultato eccellente, come ci ha abituato da molto tempo fino a oggi. Un’altra difficoltà riscontrata da D’Onofrio, è stata che se Whitaker e Thatch hanno avuto la possibilità di parlare e confrontarsi con i parenti delle persone chiamate ad interpretare, o comunque di avere riferimenti audiovisivi su cui studiare il personaggio, per lui questo non è stato possibile, il che aggiunge un grado di difficoltà ulteriore alla performance.

Tuttavia, proprio questo elemento introduce una componente a cui la piattaforma produttiva tiene molto, ovvero che la storia, pur basandosi su fatti reali, è stata oggetto di drammatizzazione e invenzione, per rendere i fatti raccontati più adatti alla struttura seriale, che prima di tutto tende all’intrattenimento. Nei comunicati ufficiali di Godfather of Harlem si legge infatti che “nonostante questa storia sia ispirata a eventi reali, alcuni personaggi, caratterizzazioni, fatti, luoghi e dialoghi sono stati romanzati o inventati per necessità di drammatizzazione”. 

Se Godfather of Harlem trova il suo punto di forza principalmente nelle interpretazioni degli attori, così solidi e in parte, è anche una serie tv che è un piacere guardare da un punto di vista estetico, visto che offre una ricostruzione davvero curata e attenta degli anni Sessanta ad Harlem, e pure se spesso indugia su scenari trasandati e non certo gradevoli, lo fa con una ricercatezza e una verità filologica che non fanno altro che arricchire il valore complessivo del lavoro svolto.

I primi due episodi di Godfather of Harlem saranno disponibili su Disney+ dal 23 febbraio, mentre dal 26 in poi verranno resi disponibili in streaming gli altri otto episodi della prima stagione.

Justice League: anche WB non ha apprezzato la versione di Joss Whedon

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Sappiamo tutti quanto la produzione di Justice League sia stata incredibilmente travagliata. Zack Snyder ha dovuto abbandonare il film nel bel mezzo delle riprese a causa di una tragedia familiare. Il regista venne quindi sostituito da Joss Whedon, che aveva già lavorato per i Marvel Studios occupandosi delle regie di The Avengers e Avengers: Age of Ultron

È altrettanto noto a tutti quanto la versione cinematografica di Justice League, ossia il film arrivato nelle sale nel 2017 e portato a compimento proprio da Whedon, abbia totalmente stravolto la visione originale di Snyder, regalando di fatto al pubblico un film completamente “alternato” tanto nella forma quanto nel contenuto. Proprio per questo, dopo alcuni anni di campagne a sostegno del lavoro di Snyder, il regista è finalmente riuscito ad ottenere il via libera della Warner Bros. per lavorare al suo taglio del cinecomic e permettere finalmente ai suoi fan di poterne godere.

La Snyder Cut di Justice League arriverà su HBO Max il prossimo 18 marzo e proprio in questi giorni Zack Snyder è impegnato con l’attività promozionale della sua bramatissima versione del film. In un nuovo report di Vanity Fair, che ha avuto la possibilità di intervistare Snyder, viene rivelato un dettaglio assai curioso proprio in relazione alla versione cinematografica e all’operato di Whedon: un dirigente della Warner Bros. che ha richiesto di restare anonimo, avrebbe rivelato alla rivista che anche allo studio non piaceva quello che Whedon aveva fatto il film di Snyder.

Pare che i dirigenti non fossero per nulla soddisfatti della leggerezza e della componente umoristica del film, e che alla fine siano rimasti sconcertati dal risultato finale. La fonte anonima, senza usare mezzi termini, ha spiegato: “Quando abbiamo visto cosa aveva fatto Joss, siamo rimasti a bocca aperta. Il ladro sul tetto… era sciocco, davvero terribile. La famiglia Russa… praticamente inutile. Era veramente imbarazzante e nessuno voleva ammettere che il risultato finale fosse una m***a.”

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Raya e l’Ultimo Drago, il resoconto dell’incontro con i filmmaker

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Disponibile dal 5 marzo su Disney+ con accesso Premier e, dove possibile, nei cinema, Raya e l’Ultimo Drago è il nuovo film d’animazione Walt Disney. I registi Don Hall e Carlos López Estrada, la produttrice Osnat Shurer e gli sceneggiatori Qui Nguyen e Adele Lim hanno partecipato ad un incontro on line con la stampa, per raccontare questa nuova eroina che è principessa e guerriera.

Una storia magica, un viaggio avventuroso ma anche di speranza e di trasformazione. Come si può descrivere però un personaggio come Raya?

Don Hall: “Una delle cose che amo di Raya è il fatto che è un personaggio alquanto complesso. Credo che sia da riconoscere che è una principessa, è la figlia del capo, ma è anche una guerriera ed è tutta la vita che si sta preparando per essere la custode della Gemma del Drago. Quindi amo molto questo dualismo del personaggio. Inoltre tutto il film verte sul tema della fiducia. Vediamo questo personaggio che ha perso la fiducia nel popolo di Kumandra e su di lei si accumulano notevoli pressioni. Dobbiamo vederla evolvere per recuperare la fiducia nel mondo, e guardando il mondo sulla base delle sue esperienze è chiaro che è difficile avere fiducia nel prossimo. Mi piace la sua ferocia e la sua forza, mi piace il fatto che ha un belò senso dell’umorismo ma è anche vulnerabile. Sono un suo grande fan e amo molto anche Sisu.”

Quanto è importante mantenere viva la fantasia nella nostra vita, soprattutto in questa particolare fase?

Carlos López Estrada: “Credo che in assoluto sia una delle cose più importanti. Dobbiamo continuare ad alimentare la nostra fantasia, dobbiamo continuare a rivolgerci a cose che possono entusiasmanti. Io devo ringraziare la Disney, perché sono cresciuto vedendo questi bellissimi film animati e questo ha seriamente modificato il mio modo di vedrre le cose, la mia fantasia. E questo ha avuto un effetto su come sono oggi. Mi auguro che Raya possa offrire un’opportunità molto simile a grandi e piccoli. L’idea è che con Raya si possa viaggiare in luoghi mai visti, scoprire personaggi molto diversi e affascinanti, è un viaggio che consente di ampliare la mente e riflettere su una serie di idee che sono importanti. Ma al tempo stesso è anche un rifugio in un altro mondo. Penso che questo sia un film molto importante.”

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Raya e l'Ultimo DragoIl film è decisamente multietnico. Quanto è stato importante per il film?

Osnat Shurer: “Questo progetto per alcuni di noi è molto personale. Si trattava di capire quale fosse il messaggio da trasmettere, ma anche di riflettere sulle divisioni che caratterizzano il nostro mondo e su come le differenze possano creare antagonismi e quanto sia importante superarle per noi, in tutto quello che facciamo. Dobbiamo curarci degli altri, quindi per noi si trattava di spostarci in un altro territorio, il Sud Est Asiatico e ci siamo innamorati di questo senso di appartenenza di una comunità in cui conti il noi e non l’io, nonostante le culture variegate di questo territorio.”

Parliamo invece di Namaari che è trai personaggi che cambia maggiormente nel corso del film.

Adele Lim: “Io adoro Namaari, ed è davvero il personaggio che più cambia. All’inizio era la cattiva di turno, ma strada facendo si trasforma e ci interessava molto capire la dinamica del suo rapporto con Raya, dal momento che si tratta di un’amicizia femminile che in genere non si vede spesso al cinema e nel cinema d’animazione. Lei è Raya hanno la stessa origine: sono figlie di leader ed entrambe vogliono la sopravvivenza del loro popolo, ma affronta questa sfida in modo molto diverso. Ma l’esempio di Raya e dei suoi le offrono un punto di vista differente. Lei è decisamente il mio personaggio preferito.”

Quanto è importante mantenere fede alle nostre tradizioni e preservarle?

Qui Nguyen: “Sia per Adele che per me fare un film come questo, che è un omaggio alla cultura del Sud Est Asiatico è particolarmente importante perché è la nostra cultura e raramente nei grandi film hollywoodiani i nostri figli possono assistere a qualcosa del genere e identificarsi con gli eroi del grande schermo. Queste immagini possono essere d’ispirazione per i nostri figli. Per noi è stato un dono da parte nostra per loro, in modo tale da poterli ispirare.”

Raya e l’Ultimo Drago arriverà su Disney+ il prossimo 5 marzo, disponibile con account VIP e, dove possibile, arriverà anche sul grande schermo.

Raya e l'Ultimo Drago film 2021

Black Panther 2: Daniel Kaluuya non è certo del ritorno di W’Kabi

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Black Panther, il cinecomic Marvel uscito nelle sale nel 2018, ha rappresentato un vero punto di svolta nella storia del MCU, se non altro per il modo in cui il film è stato accolto a livello mondiale da pubblico e critica, ma anche e soprattutto per l’impatto che ha avuto sulla cultura afroamericana.

Guidato dal compianto Chadwick Boseman, il film vanta un cast incredibile, composto quasi interamente da attori neri quali Michael B. Jordan, Danai Gurira, Lupita Nyong’o, Angela Bassett e Forest Whitaker. Tra questi figurava anche Daniel Kaluuya, esploso grazie all’horror Scappa – Get Out di Jordan Peele, che nel film ha interpretato W’Kabi, il migliore amico di T’Challa, nonché capo della sicurezza della Tribù di Confine, la prima linea di difesa del Wakanda.

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Sappiamo che gran parte del cast del primo film tornerà per Black Panther 2, ma ad oggi il destino di W’Kabi è ancora avvolto nel mistero. Kaluuya è attualmente impegnato con la promozione del film Judas and the Black Messiah e in una recente intervista con Jemele Hill ha avuto l’occasione di parlare del suo eventuale ritorno nel sequel Marvel. L’attore ha confermato di non sapere ancora se sarà effettivamente coinvolto in Black Panther 2, ma ha anche chiarito che sarebbe ovviamente disposto a tornare se la storia lo richiesse.

“Sono quel tipo di persona che guarderebbe comunque quel determinato film anche senza la propria presenza, perché vorrebbe vederlo a prescindere”, ha spiegato Kaluuya. “Se sono nel film e sono funzionale alla storia, allora io ci sono. E resto di quest’idea”. W’Kabi aveva soltanto un ruolo secondario in Black Panther, tuttavia la sua storia non è stata portata a termine alla fine del film.

Quale scenario per K’Wabi in Black Panther 2?

Il personaggio voltò le spalle a T’Challa per sostenere Killmonger: ciò lo ha messo in conflitto con Okoye e ha portato i due ad una resa dei conti nel finale abbastanza repentina. Alla fine abbiamo assistito alla resa di W’Kabi e al suo invio in prigione. Il personaggio potrebbe ancora essere rinchiuso dopo tutti questi anni, oppure potrebbe essere scappato durante il caos causato dallo Snap di Thanos, o addirittura essere stato lui stesso una delle vittime della decimazione. Ci sarebbe, quindi, più di un motivo valido per riportare W’Kabi in Black Panther 2.

Black Panther 2, che sarà ancora una volta scritto e diretto da Ryan Coogler, arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Di recente è stato annunciato che l’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel. Huerta è noto per il ruolo di Rafale Caro Quintero nella serie Narcos: Mexico; il prossimo anno sarà tra i protagonisti di The Forever Purge, quinto e ultimo capitolo del celebre franchise horror/distopico. Al momento i dettagli sul personaggio che l’attore interpreterà nel sequel di Black Panther non sono stati svelati.

Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.  Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film.

Morta Martha Stewart, attrice di Il diritto di Uccidere

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Morta Martha Stewart, attrice di Il diritto di Uccidere

Martha Stewart, attrice nota per aver recitato accanto a Joan Crawford e Humphrey Bogart rispettivamente in L’Amante Immortale e Il diritto di Uccidere, si è spenta a 98 anni, come conferma sua figlia Colleen Shelly su Twitter.

“L’originale Martha Stewart di ha lasciati ieri,” ha scritto Shelly “Aveva una nuova parte da interpretare in un film con tutti i suoi amici celesti. Se n’è andata pacificamente circondata dalla sua famiglia e dal gatto.”

Nota per i suoi film di maggiore successo tra gli anni ’40 e ’50, ha debuttato nel classico musical Doll Face, nel 1945.

A Week Away: trailer del nuovo film romantico Netflix

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A Week Away: trailer del nuovo film romantico Netflix

Netflix Italia ha diffuso il trailer italiano di A Week Away, il prossimo film originale Netflix in arrivo. Il film è una commedia romantica ed è tratto da un’idea originale dell’attore/musicista/sceneggiatore Alan Powell.

Prodotto da Steve Barnett, Alan Powell, Gabe Vasquez, Corby Pons con produttore esecutivo Vicky Patel. Le coreografie sono Paul Becker e Melena Rounis. A Week Away è diretto da Roman White e vede protagonisti Bailee Madison, Kevin Quinn, Sherri Shepherd e David Koechner, e gli esordienti Jahbril Cook, Kat Conner Sterling e Iain Tucker.

In A Week Away Will Hawkins (Kevin Quinn) è un adolescente tormentato. Uno scontro con la legge lo mette di fronte a una scelta importante: il carcere minorile o un campo estivo cristiano. Inizialmente spaesato, Will riesce ad aprirsi, si innamora di una veterana del campo (Bailee Madison) e trova un senso di appartenenza nell’ultimo posto al mondo in cui avrebbe pensato di trovarlo.

Big Sky: recensione della nuova serie thriller di Disney+

Big Sky: recensione della nuova serie thriller di Disney+

Lo Stato del Grande Cielo, così viene anche soprannominato il Montana, uno dei meno popolosi ma più belli di tutti gli Stati Uniti. Sotto il suo vasto cielo azzurro, che avvolge le numerose catene montuose qui presenti, si snoda la storia di Big Sky, serie di genere thriller ideata da David E. Kelley. Esperto del genere, questi si è già reso noto per titoli televisivi come Big Little Lies e la recente The Undoing. Con questo nuovo progetto si cimenta invece nell’adattamento di The Highway, scritto nel 2013 dal noto autore di polizieschi C. J. Box. Il libro è il primo di una trilogia dedicata alla detective Cassie Dewell, divenuto in breve un vero e proprio best seller. Quello che ha funzionato sulla pagina non sembra però trovare altrettanta fortuna nella sua trasposizione in immagini, poiché la serie risulta essere particolarmente priva di mordente.

Disponibile dal 23 febbraio su Disney+, la storia qui narrata è quella dei detective privati Cassie Dewell (Kylie Bunbury) e Cody Hoyt (Ryan Phillippe) che uniscono le loro forze con l’ex poliziotta, Jenny Hoyt (Katheryn Winnick), moglie di Cody, per cercare due sorelle rapite da un camionista su una remota autostrada del Montana. Le loro indagini li porteranno ad imbattersi nell’ambiguo agente Rick Legarski (John Carroll Lynch), il quale li informerà che numerose ragazze sono già scomparse in quella zona senza mai essere ritrovate. Per i detective ha così inizio una corsa contro il tempo volta a scoprire l’identità del rapitore e le sue intenzioni prima che sia troppo tardi. Ad ostacolare l’indagine, però, vi è il complesso rapporto tra le due donne, trovatesi a condividere lo stesso uomo.

Big Sky Disney+

Un thriller privo di mordente

Un paesaggio di montagna come quello sfoggiato in Big Sky, unito alla sua atmosfera da thriller, non può che far pensare alla celebre I segreti di Twin Peaks. La serie di David Lynch ha infatti contribuito nei primi anni Novanta a definire in modo inequivocabile le caratteristiche indispensabili per questo tipo di racconti. Il nuovo progetto di Kelley segue queste in modo anche particolarmente evidente, tralasciando ovviamente la componente soprannaturale. Le intenzioni di dar vita ad una caratteristica cittadina e i suoi abitanti sconvolta da un nuovo rapimento si manifestano sin da subito. La sua presentazione appare infatti particolarmente precisa in tutte le dinamiche necessarie per la partenza della storia.

Dinamiche che però non risultano sufficientemente accattivanti, ma anzi manifestano una serie di debolezze non indifferenti. La prima e più importante si ritrova proprio nelle due protagoniste. Pur interpretate da valide attrici, queste presentano una serie di carenze nello spessore invece richiesto a personaggi che dovrebbero condurre le diverse puntate previste. Il conflitto tra le due sembra non andare oltre l’aver avuto rapporti con lo stesso uomo, Cody, fermandosi dunque ad uno stereotipo non da poco. Si tratta naturalmente di una linea narrativa ripresa dal romanzo, ma che viene qui riproposta senza nessun apparente sforzo di renderla più coinvolgente per lo spettatore.

Il problema che Big Sky manifesta nei suoi primi episodi sembra racchiuso tutto qui, nell’adattare un dato materiale senza ambire a particolari risultati. A dimostrarlo vi è la troppa semplicità con cui vengono proposte o liquidate alcune situazioni, tra cui lo stesso rapimento. Il risultato è che, almeno nei primi due episodi visti in anteprima, non vi sono personaggi o eventi per cui lo spettatore è attivamente chiamato ad avere un certo trasporto emotivo. Per un’opera di genere thriller questo è un problema letale. L’avere una stagione composta di ben 16 episodi, inoltre, lascia pensare a tempi talmente diluiti da accentuare tale mancanza.

Big Sky: una serie intera sulle spalle di un solo attore

La lunghezza in termini di episodi di Big Sky richiede per forza di cose di rimandare un giudizio definitivo. Se è però vero che un racconto si fonda sulle basi costruite dal suo incipit, la serie in questione presenta un equilibrio a dir poco precario. Non manca certo di rivelare una serie di colpi di scena che risvegliano l’attenzione, ma questi risultano sempre discontinui e mal supportati rispetto alla totalità. In mezzo a tutto ciò, però, vi è un elemento che sembra distinguersi più degli altri, ed è la presenza dell’attore John Carroll Lynch. Noto per aver dato volto a Arthur Leigh Allen, principale sospettato nel film Zodiac, questi sembra essere in Big Sky l’unico realmente interessato ad elevare il livello della serie.

La serie si sorregge dunque su di lui, che però per quanto importante non è il protagonista di turno. In generale, questa risente di una molteplicità di stereotipi e cliché che evidenziano una scrittura ben lontana da quella che invece vanta Big Little Lies. In un contesto dove le serie TV si distinguono per le loro innovazioni e sperimentazioni, Big Sky risulta essere un netto passo indietro. Si configura infatti come un prodotto anomalo, che non sembra realmente appartenere al suo tempo. Lasciando il beneficio del dubbio sul suo sviluppo, risulta difficile non pensare che serie come queste sembrano ormai superate da tempo, o almeno dovrebbero esserlo.

Justice League Snyder Cut: previsto il cameo di un eroe che farà “impazzire i fan”

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La Snyder Cut di Justice League è sicuramente uno dei progetti più attesi di sempre, dal momento che i fan dell’universo DC avranno finalmente la possibilità di vedere la versione del cinecomic che Zack Snyder ha sempre voluto realizzare. Il film si preannuncia ricco di sorprese, a cominciare dalla già confermata presenza del Joker di Jared Leto, che sarà protagonista di una sequenza insieme al Batman di Ben Affleck.

Sappiamo più o meno quali saranno tutti i personaggi che appariranno nella Snyder Cut, incluso il temibile Darkseid (sostituito nella versione cinematografica ad opera di Joss Whedon da Steppenwolf) e il tanto atteso Martian Manhunter (alter ego del personaggio del generale Swanwick già visto ne L’uomo d’acciaio e in Batman v Superman: Dawn of Justice). Eppure, a quanto pare, il taglio di Snyder non ha ancora svelato tutte le sue carte, dal momento che un nuovo report di Vanity Fair suggerisce che nel film ci sarà il cameo di un supereroe assolutamente inatteso.

Di recente Zack Snyder ha rilasciato un’intervista alla celebre rivista proprio in occasione della promozione della Snyder Cut. Nell’articolo si può leggere la seguente affermazione: “Snyder ha girato nuovamente il finale con il cameo di un eroe che lascerà a bocca aperta i fan più accaniti”. Non si tratta di una dichiarazione diretta dello stesso Snyder, ma semplicemente riportata: ciò significa che il personaggio in questione resterà un mistero fino all’arrivo del film su HBO Max il prossimo 18 marzo.

Il cameo non ancora annunciato di un supereroe a sorpresa è sicuramente un nuovo motivo di eccitazione per tutti i fan di Snyder. Di conseguenza, sul web in molti hanno cominciato ad interrogarsi sulla possibile identità del personaggio, azzardando che possa trattarsi dell’iterazione di Lanterna Verde ad opera di Ryan Reynolds. Lo stesso però – sempre con la solita ironia che lo contraddistingue – ha specificato attraverso il suo account Twitter che il misterioso eroe in questione non è Hal Jordan.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Hawkeye: nuove foto dal set con Jeremy Renner

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Hawkeye: nuove foto dal set con Jeremy Renner

Continuano le riprese ad Atlanta di Hawkeye, l’annunciata prossima serie tv targata Marvel Studios e prodotta per la piattaforma Disney+.

Il Vendicatori originale, Jeremy Renner, torna come protagonista in Hawkeye, affianco a la riconosciuta arciera dei fumetti Marvel, Kate Bishop, interpretata da Hailee Steinfeld. Nel cast della serie ci sono anche Vera Farmiga, Fra Fee e l’esordiente Alaqua Cox nei panni di Maya Lopez con gli episodi diretti da Rhys Thomas e dal duo Bert and Bertie.

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Vi ricordiamo che Hawkeye fa parte della prima ondata di serie tv prodotte dai Marvel Studios che avrebbero dovuto uscire su Disney+ a partire dall’autunno 2020. Il primo spettacolo doveva essere stato The Falcon and The Winter Soldier, ma la serie è stata ritardata a causa della pandemia di coronavirus che ha colpito la produzione. Altre serie tv includono WandaVision (sempre nel 2020?)Loki (primavera 2021) oltre a Hawkeye. Tutti vedranno i thespian del grande schermo che completano la serie.

Hawkeye, la serie tv

Hawkeye è l’annunciata spin off del franchise di Avengers e fa parte della fase 4 del Marvel Cinematic Universe che si estenderà nel racconto seriale per debuttare su Disney+.

La trama si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame e si baserà sulle avventure di Young AvengerKate Bishop, che ha assunto il ruolo dopo dopo che Clint Barton lascia in seguito agli eventi di Endgame. La serie vedrà Jeremy Renner tornare nei panni del personaggio, e l’attore stesso ha presentato il progetto alla gremita Hall H durante il Comic-Con di San Diego. Secondo le parole di Renner la serie racconta “la fibra di ciò che è Occhio di Falco, ovvero un supereroe senza super poteri, e questo vuol dire che tutti possono essere dei supereroi.” Secondo le prime indiscrezioni nella serie Kate Bishop utilizza le sue notevoli capacità di combattimento per combattere delle buone battaglia, sia come come Young Avenger, al fianco del mentore Clint Barton, sia da sola.

Doctor Strange 2: Bruce Campbell a Londra per le riprese del film?

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È da molto tempo che ci parla della possibilità che Bruce Campbell possa apparire in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, l’attesissimo sequel di Doctor Strange che vedrà il ritorno di Benedict Cumberbatch nei panni dello Stregone Supremo. Ora, tramite i suoi profili social, l’attore ha confermato di essere a Londra, il che lascia intendere che potrebbe effettivamente prendere parte al sequel.

Le voci su un possibile coinvolgimento di Campbell nel progetto dei Marvel Studios sono iniziate a circolare subito dopo la conferma che Sam Raimi avrebbe sostituito Scott Derrickson alla regia. Sappiamo bene che Campbell è uno degli attori feticcio di Raimi: i due hanno lavorato insieme per la celebre trilogia horror di Evil Dead, e Campbell è persino apparso in tutte e tre i capitoli della saga di Spider-Man diretta da Raimi, interpretando ogni volta un personaggio diverso in un breve cameo.

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Inoltre, quando Saimi è stato ufficializzato al timone di Doctor Strange 2, è stato proprio Campbell a dichiarare che avrebbe voluto prendere parte al film. Sulla scia delle loro precedenti collaborazioni e della volontà dell’attore di far parte del cast del sequel, l’ultimo post condiviso da Campbell via Twitter ha sollevato più di una domanda. L’attore statunitense, infatti, ha confermato di essere a Londra, senza offrire ulteriori dettagli sul motivo della sua permanenza nella capitale. Sappiamo, però, che è proprio lì che sono attualmente in corso le riprese di Doctor Strange 2

Nella didascalia che ha accompagnato il post su Twitter, l’attore ha specificato di essere in quarantena, quindi è chiaro che dovrà prendere parte alle riprese di un film, dal momento che, in seguito all’esplosione della pandemia di Covid-19, è obbligatorio per gli attori trascorrere almeno un paio di settimane in isolamento prima di iniziare a lavorare. Ovviamente, questa è al momento una mera speculazione. Non ci resta che attendere una conferma ufficiale.

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame. Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 5 novembre 2021.

Il principe cerca figlio, l’incontro con il cast al completo

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Il principe cerca figlio, l’incontro con il cast al completo

Tracy Morgan, Jermaine Fowler, Nomzamo Mbatha, Rotimi, Luenell, Teyana Taylor, Wesley Snipes, Louie Anderson, Paul Bates, Vanessa Bell Calloway, Garcelle Beauvais, John Amos, Eddie Murphy, Arsenio Hall, Leslie Jones, Akiley Love e Bella Murphy. Il cast al completo de Il principe cerca figlio, vecchi e nuovi volti, ha partecipato agli incontri con la stampa, in cui la giornalista di Rotten Tomatoes, Jacqueline Coley, ha parlato con ognuno di loro, ricordando il film originale e presentando, senza fare spoiler, la nuova avventura dell’adesso Re Akeem. 

Naturalmente, tutto il cast che aveva già partecipato a Il principe cerca moglie ha affrontato un lungo excursus sul viale dei ricordi, rievocando i momenti più iconici del primo film, che in tutto il mondo è entrato a far parte dell’immaginario collettivo, un piccolo culto. È Nomzamo Mbatha a mettere al centro della conversazione il primo elemento rilevante in questo secondo appuntamento con i reali di Zamunda.

“Il film affronta il tema centrale della ricerca dell’identità, la ricerca di uno scopo, la ricerca di lasciare tutto ciò che hai sempre saputo alle spalle e addentrarti nel nuovo. Ma una delle cose più importanti e dinamiche di questo film è un tema centrale attorno al potere della voce femminile e al potere dell’emancipazione femminile. Questo è ciò che amo del sequel. C’è il polso della situazione attuale.”

Il principe cerca figlio, l’incontro con il cast

Sempre Mbatha continua a spiegare l’importanza culturale del film che, a differenza del primo, non sarebbe stato ambientato nel Queens, ma a Zamunda: “Per me era importante anche perché il film non sarebbe stato ambientato nel Queens. Stava arrivando a Zamunda. Quindi si trattava di ciò che io come donna africana sono in grado di portare in termini di sfumature, in termini di verità, radicandola in così tanta consistenza e cultura… Mirembe è arguta. È intelligente. È sfacciata. C’è così tanta connessione umana che possiamo veramente, veramente imparare. Quindi sono davvero entusiasta che tutti, ogni ragazza black, ogni bambina in tutto il mondo veda se stessa, si senta rappresentata.”

In merito alla portata del film e alla sua importanza per la comunità black, Luenell racconta: “Lasciatemi solo dire che non c’è un attore nero, più vecchio, di mezza età o più giovane in questa città o in qualsiasi altra città che non volesse avere solo una piccola parte di questo film. Soprattutto nella scena finale… È stato come un grande climax in cui abbiamo avuto modo di stare tutti insieme e ballare.”

Ma naturalmente il più atteso è stato Eddie Murphy in persona, che torna interpretare il personaggio che è entrato nelle case di tutto il mondo: “C’erano circa tre bozze della sceneggiatura e siamo arrivati ​​al punto in cui la struttura e il filo narrativo erano abbastanza forti… Ero consapevole che avevamo un film qui, e dovevamo solo portare a bordo un giovane sceneggiatore che ci avrebbe messo un tocco moderno.” 

“Volevamo riportare tutti indietro dall’originale – ha continuato Murphy – In realtà, volevamo ripartire da dove la storia si era interrotta, esattamente da quel momento. Quindi la questione era come collegare i punti? È così che abbiamo scelto chi sarebbe stato nel film.”

Il principe cerca figlio sarà disponibile su Amazon Prime Video a partire dal 5 marzo. Il film è diretto da Craig Brewer e vede protagonisti Eddie Murphy, Arsenio Hall e tutto il cast originale del film del 1988.

Tom Holland ricorda il disastroso provino per Star Wars

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Tom Holland ricorda il disastroso provino per Star Wars

Tom Holland è sicuramente uno dei giovani attori più richiesti del momento. La sua fama è indissolubilmente legata al ruolo di Spider-Man nel MCU, che l’attore tornerà a ricoprire nell’attesissimo Spider-Man 3, le cui riprese sono attualmente in corso. Naturalmente, come accade nella carriera di ogni giovane attore, anche Holland ha provato ad ottenere una parte nei più grandi franchise di successo.

In una recente intervista con Backstage, a Tom Holland è stato proprio chiesto di parlare di alcuni dei provini sostenuti nel corso degli anni che purtroppo sono andati male. L”attore ha così rivelato di aver partecipato alle audizioni per il ruolo di Finn nella trilogia sequel di Star Wars (ruolo poi affidato a John Boyega). Come spiegato da Holland, all’inizio sembrava che le varie fasi del provino stessero volgendo a suo favore, ma alla fine lo stesso si è reso conto di non aver effettivamente dato il meglio di sé.

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“Parecchi provini sono andati male”, ha spiegato Tom Holland. “Ricordo ancora la mia audizione per Star Wars. Ero al quarto, quinto provino e credo stessi sostenendo l’audizione per il ruolo poi andato a John Boyega. Ricordo di aver provato questa scena con questa ragazza – che Dio la benedica – e lei aveva la parte di un drone. Quindi mentre io esclamavo: ‘Dobbiamo tornare alla nave!’, lei rispondeva: ‘Bleep, bloop bloop, bleep bloop’. Non riuscivo a smettere di ridere. L’ho trovato così divertente. Mi sono sentivo davvero male, perché lei si stava sforzando davvero di essere un androide convincente o un drone o come si chiamano. Ovviamente non ho avuto la parte. Decisamente, non è stato il mio momento migliore.”

Probabile, se Holland avesse ottenuto la parte di Finn, non sarebbe stato scelto per il ruolo di Peter Parker. In fin dei conti, il non essere riuscito ad entrare a far parte del galassia lontana, lontana ha avuto i suoi effetti positivi: fin dal suo debutto in Captain America: Civil War, infatti, Tom Holland è riuscito a fare suo il personaggio di Peter e a regalare ai fan una nuova iterazione dell’iconico supereroe che, ad oggi, è annoverata tra le migliori mai apparse sul grande schermo.

I prossimi progetti di Tom Holland

Ricordiamo che Tom Holland sarà il protagonista di Cherry, l’ultimo film di Anthony e Joe Russo (registi di Avengers: Endgame) che arriverà su Apple TV+ il prossimo 12 marzo. Tra i prossimi progetti dell’attore figurano Chaos Walking di Doug Liman, al fianco di Daisy Ridley, e Uncharted, l’attesissimo adattamento dell’omonimo videogioco sviluppato da Naught Dog.

The Falcon and the Winter Soldier: le foto promozionali della serie Marvel

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Dopo l’ultimate trailer Disney ha diffuso le foto promozionali di The Falcon And The Winter Soldier. La nuova serie composta da sei episodi debutterà in esclusiva su Disney+ il 19 marzo 2021. Nella foto vediamo il ritorno in azione due noti personaggi Anthony Mackie e Sebastian Stan che riprenderanno i loro ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter Soldier (alias Bucky Barnes). Nelle foto anche l’attrice Emily VanCamp che riprende il ruolo di Sharon Carter.

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The Falcon And The Winter Soldier, la serie tv

The Falcon And The Winter Soldier è la serie di prossima uscita nel quale Anthony Mackie e Sebastian Stan  riprenderanno i loro ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter Soldier (alias Bucky Barnes) che sarà diretta da Kari Skogland.

Vi ricordiamo che nel cast di The Falcon And The Winter Soldier è previsto anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico, ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War e Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo. Per quanto concerne la serie di The Falcon And The Winter Soldier, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

Solar Opposites: recensione della nuova serie animata di Disney+

Solar Opposites: recensione della nuova serie animata di Disney+

Tutti ci siamo chiesti almeno una volta nella vita cosa penserebbero di noi gli alieni potendoci osservare da vicino. A togliere questo dubbio, dando la propria versione dei fatti, è la nuova serie animata Solar Opposites, in arrivo dal 23 febbraio come uno dei primi Star Originals sulla piattaforma Disney+. Gli appassionati del genere ritroveranno da subito numerose somiglianze tra questa e la celebre Rick and Morty. Il motivo è presto detto, dietro entrambe si nasconde la stessa mente creativa, ovvero quella di Justin Roiland. Per questa nuova avventura, egli è stato affiancato anche da Mike McMahan, ideatore di Star Trek: Lower Decks. Ha così inizio una nuova serie dettata dal desiderio di dar sfogo a tutta una sequela di classici elementi fantascientifici in chiave parodica, come anche una più profonda riflessione sull’umanità e il senso della sua esistenza oggi.

Contrariamente alla prima serie da lui ideata, con Solar Opposites Roiland non porta i suoi spettatori ad esplorare l’Universo, bensì alla scoperta dell’umanità, in tutti i suoi vizi e virtù. Questa è infatti incentrata su un gruppo di quattro alieni che scappano dal loro defunto pianeta e trovano rifugio in una piccola cittadina statunitense. Per due di loro, Korvo e Yumyulack, la Terra è un posto orribile, caratterizzato dall’inquinamento e dal consumismo. Terry e Jesse, invece, entrano subito in sintonia con gli umani e la loro cultura. Nonostante queste divergenze di opinione, i quattro hanno un compito ben preciso: proteggere e far crescere Pupa. Si tratta di un super computer vivente che un giorno si evolverà distruggendo la terra e ricreando il pianeta natale dei quattro alieni.

L’umanità vista dagli extraterrestri

Intraprendendo la visione di Solar Opposites si può inizialmente rimanere frastornati dalla quantità di eventi e informazioni che vengono forniti in brevissimo tempo. Il rischio è di provare un certo distacco per quanto si sta vedendo, domandandosi se ci sia qualcosa di più dietro quella frenesia generale. Occorre dunque la visione di più di qualche episodio per entrare davvero nel cuore del progetto, che a quel punto si manifesterà in modo più chiaro. Con questa nuova serie Roiland e McMahan utilizzano l’arrivo dell’alieno per poter mettere alla berlina una serie di abitudini e stili di vita che caratterizzano l’essere umano del nuovo millennio.

Ogni episodio appare così incentrato a criticare o ironizzare su aspetti di questo tipo, dal sistema scolastico al mondo dell’intrattenimento. Tutto ciò che oggi può sembrare normale e comunemente accettato si trova qui ad essere analizzato fino all’osso, rivelando la propria futilità o insensatezza. La presenza di personaggi in disaccordo sulla cultura umana permette infine di presentare due lati della stessa medaglia, non facendo dunque schierare il progetto unicamente verso una sola direzione. Se questo è l’argomento della serie, il contesto in cui tutto ciò si svolge è estremamente simile a quello a cui Roiland ha già abituato i suoi spettatori con Rick and Morty.

Pur rimanendo sulla Terra, si ha dunque a che fare con un susseguirsi di eventi nonsense di carattere fantascientifico. Si genera così quell’intrattenimento senza limiti che rinuncia ad una coerenza interna in favore di gag e battute a raffica. Elementi, questi, attraverso cui è ulteriormente possibile ironizzare sull’essere umano. Solar Opposites non si riduce però solo a questo. Parallelamente ad una forte narrazione verticale ne porta avanti anche una, meno evidente, di natura orizzontale. Ciò permette di presentare una serie di elementi che si intuisce avranno una loro particolare importanza nel futuro della storia.

Solar Opposites recensione

Solar Opposites: il valore della satira

Quella che la serie propone è una satira forse semplice nella premessa ma certamente più accattivante nel suo svolgimento. Risulta ormai difficile poter essere realmente pungenti o innovativi nell’affrontare questo tipo di tematiche. Se anche Solar Opposites non riesce sempre ad esserlo presenta ugualmente una serie di elementi, narrativi o visivi, che bastano a garantirgli una propria identità. Ciò risulta evidente a partire dai quattro personaggi protagonisti, ben caratterizzati e accattivanti, a discapito dei secondari che attualmente faticano invece a rendersi memorabili. Da un punto di vista visivo, invece, risulta difficile non rimanere attratti dall’esplosione di colori, forme e invenzioni messe in gioco dagli autori.

A frenare in parte gli intenti vi è però, come precedentemente accennato, un ritmo piuttosto altalenante. Se è vero che vi sono momenti di grande frenesia e follia, è anche vero che vi sono alcuni “momenti morti” che finiscono con il rallentare la visione e il coinvolgimento. Ciò viene tuttavia in parte superato nel momento in cui si va a prediligere la narrazione orizzontale, che sempre più si spera possa però intrecciarsi con quella verticale, comunque fondamentale per un prodotto di questo tipo. La volontà di dar vita a questa unione si manifesta già, seppur ancora in potenza. Si spera possa concretizzarsi ulteriormente con il proseguire degli episodi.

Succession 3: Hope Davis nel cast

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Succession 3: Hope Davis nel cast

Arriva da Deadline la notizia che Hope Davis è entrata a far parte del cast di Succession 3, la prossima terza stagione della serie drammatica vincitrice di un Emmy della HBO Succession. La stagione 3 è attualmente in produzione.

Hope Davis ha firmato per un arco di più episodi nella prossima terza stagione della serie HBO vincitrice di un Emmy, che è attualmente in produzione. Interpreterà Sandi Furness, figlia del rivale di lunga data di Logan Roy, Sandy Furness (Larry Pine).

Teso un’imboscata da parte del figlio ribelle Kendall alla fine della seconda stagione, Logan Roy (Brian Cox) inizia la terza stagione in una posizione pericolosa. Lottando per assicurarsi alleanze familiari, politiche e finanziarie, le tensioni aumentano mentre un’aspra battaglia aziendale minaccia di trasformarsi in una guerra civile familiare.

Succession 3

Succession 3 è la terza stagione della serie tv Succession creata da Jesse Armstrong, per il canale americano HBO. La serie è incentrata sulla famiglia immaginaria di Roy, i proprietari disfunzionali di un impero globale dei media e dell’ospitalità che si battono per il controllo dell’azienda in mezzo all’incertezza sulla salute del patriarca della famiglia, Logan Roy.

In Succession 3 ritorneranno i protagonisti Marcia Roy (stagione 1-in corso), interpretata da Hiam Abbass, Greg Hirsch (stagione 1-in corso), interpretato da Nicholas Braun. Logan Roy (stagione 1-in corso), interpretato da Brian Cox, Roman Roy (stagione 1-in corso), interpretato da Kieran Culkin, Frank Vernon (stagione 1-in corso), interpretato da Peter Friedman, Rava Roy (stagione 1-in corso), interpretata da Natalie Gold, Tom Wambsgans (stagione 1-in corso), interpretato da Matthew Macfadyen. Connor Roy (stagione 1-in corso), interpretato da Alan Ruck, Siobhan “Shiv” Roy (stagione 1-in corso), interpretata da Sarah Snook, Kendall Roy (stagione 1-in corso), interpretato da Jeremy Strong, Lawrence Yee (stagione 1-in corso), interpretato da Rob Yang.

Justice League: nella versione originale era prevista una storia tra Batman e Lois Lane

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Zack Snyder è attualmente impegnato con la promozione della Snyder Cut di Justice League, che arriverà su HBO Max il prossimo 18 marzo. In una recente intervista con Vanity Fair, il regista ha avuto modo di parlare dei piani iniziali per il film, rivelando che in origine avrebbe voluto una storia d’amore tra Bruce Wayne e Lois Lane.

Come spiegato da Snyder, il tutto sarebbe avvenuto sulla scia della morte di Superman in Batman v Superman: Dawn of Justice. Bruce sapeva che per salvare il mondo era necessario far resuscitare Clark Kent e così, pur dilaniato da un enorme conflitto interiore, alla fine avrebbe deciso di mettere a tacere i suoi sentimenti per salvare l’umanità.

“L’intenzione era che Bruce si innamorasse di Lois”, ha spiegato Snyder. “Poi si rendeva conto che l’unico modo per salvare il mondo era riportare in vita Superman. Così avrebbe vissuto questo folle conflitto, perché Lois, ovviamente, era ancora innamorata di Superman. C’era questo bellissimo dialogo in cui Bruce diceva ad Alfred: ‘Non ho mai avuto una vita fuori dalla caverna. Non ho mai immaginato un mondo per me oltre tutto questo. Ma questa donna mi fa pensare che se riesco a mettere insieme questo gruppo di dei, allora il mio lavoro è finito. Posso ritirarmi. Posso smettere’. Ma ovviamente non funziona per lui.”

I fan sanno bene che esistono ben tre versioni diverse della sceneggiatura di Justice League: una prima versione che risale a prima dell’arrivo di Batman v Superman nelle sale; una seconda utilizzata per la versione cinematografica di Joss Whedon; ed infine una terza, quella impiegata per il taglio di Snyder. Ovviamente, non possiamo sapere quale delle tre versioni prevedesse la storia tra Bruce e Lois, ma è probabile che la storyline fosse già stata eliminata prima ancora che il film entrasse in produzione.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

La bambina che non voleva cantare in onda dal 10 marzo

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La bambina che non voleva cantare in onda dal 10 marzo

In onda mercoledì 10 marzo in prima serata su Rai1 La bambina che non voleva cantare, il nuovo film tv di Rai Fiction diretto da Costanza Quatriglio. Il film è una produzione PICOMEDIA  in collaborazione con RAI FICTION e prodotto da ROBERTO SESSA. Ispirato al libro “IL MIO CUORE UMANO” di NADA MALANIMA pubblicato da Edizioni di Atlantide.

La bambina che non voleva cantare: la trama e il cast

Nella campagna toscana dei primi anni sessanta vive la piccola Nada. Il suo universo è composto da nonna Mora, dalla sorella Miria, dal babbo Gino, un uomo buono e silenzioso, e dalla mamma Viviana, spesso preda di forti depressioni che la tengono lontana dalla figlia e dal mondo. Quando viene scoperto il talento di Nada per il canto, il cuore fragile della bambina si convince che solo la sua voce prodigiosa ha il potere di far guarire la mamma.
E così, tra la gioia di veder la madre finalmente felice e la paura che la malattia si possa riaffacciare all’orizzonte, Nada cresce accettando ciò che Viviana desidera per lei, fino a quando quel grande talento sopravvivrà persino alle sue stesse paure: tutti scopriranno presto la voce unica di quella bambina che non voleva cantare.

In La bambina che non voleva cantare protagonisti sono Carolina Crescentini, Sergio Albelli, Paolo Calabresi, Tecla Insoli, Giuletta Rabeggiani, Massimo Poggio, Paola Minaccioni e con Nunzia Schiano nel ruolo di Nonna Mora.

Questa notte parlami dell’Africa: al via le riprese

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Questa notte parlami dell’Africa: al via le riprese

Iniziate oggi in Kenya le riprese di Questa notte parlami dell’Africa, primo lungometraggio narrativo diretto da Carolina Boco (il docu-film Notturno) e Luca La Vopa (il documentario Il tocco dello sciamano), tratto dall’omonimo romanzo di Alessandra Soresina e prodotto da Draka Production di Corrado Azzollini. Nel cast Roberta Mastromichele (Manuale d’amore 1 e 2, Come tu mi vuoi, Una moglie bellissima) al suo debutto da protagonista, Corrado Fortuna (Baarìa, Scusate se esisto!, I più grandi di tutti), Diane Fleri (Mio fratello è figlio unico, Solo un padre), Marlon Joubert (Romulus) e Maria Grazia Cucinotta. Un film sul valore universale dell’amicizia, in cui l’incontro tra due donne diventa il simbolo dei due mondi che esse rappresentano: l’Europa e il mondo arabo-africano. Sei le settimane di riprese previste, tra il Kenya, a Watamu e Malindi, e l’Italia, in Puglia.

Questa notte parlami dell’Africa è co-prodotto da Draka Production con Italian Dreams Factory e Seven Dreams Productions di Giulio Violati, in collaborazione con la BK Prdu (Marocco), con il supporto di Apulia Film Commission, la collaborazione della Film Commission Kenya, e come partner la compagnia aerea Air Ethiopian. Sarà distribuito prossimamente per l’Italia da Draka Distribution e Coccinelle per l’estero.

Due donne molto diverse fra loro si incontrano sullo sfondo della magia e delle contraddizioni dell’Africa subsahariana. Emma, un’avvocatessa che vive una profonda crisi personale, decide di prendersi una pausa partendo per l’Africa. La giovane Nuri, invece, stretta fra i rigidi codici morali della famiglia musulmana da cui proviene, nutre il desiderio di scoprire cosa c’è fuori dal suo mondo. Le due entreranno in contatto con un gruppo di attivisti impegnati nella lotta al bracconaggio di elefanti, tra cui l’affascinante e misterioso Dylan e Finn, un giovane dal passato burrascoso. Emma e Nuri faranno i conti con i loro fantasmi interiori e scopriranno la propria strada, seguendola senza rimpianti.

WandaVision: chi è (diventata) Monica Rambeau?

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WandaVision: chi è (diventata) Monica Rambeau?

ATTENZIONE L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU WANDAVISION

wandavision monica Rambeau

L’ultimo episodio di WandaVision ha messo lo spettatore di fronte ad una serie di rivelazioni e svelamenti importanti, tuttavia ha permesso agli appassionati della serie Disney+/Marvel di assistere anche alla nascita di un nuovo eroe. All’inizio dell’episodio, infatti, vediamo che Monica Rambeau (Teyonah Parris) acquisisce dei poterti che prima non aveva, attraversando la barriera dell’ESA, il perimetro all’interno del quale Wanda ha creato la sua realtà alternativa.

Il personaggio di Monica ha una lunga storia nei fumetti e ogni identità che ha assunto, ha contribuito a stratificare la sua identità, rendendo il suo personaggio interessante agli occhi del neofita fan del MCU, che la conosce soltanto adesso.

Lo sviluppo dell’episodio 7 di WandaVision ha reso sicuramente il personaggio uno dei più importanti della serie, e sicuramente del futuro del MCU, tanto che sappiamo già che tornerà in alcuni dei film già annunciati, senza escludere partecipazioni non ancora note al pubblico.

Chi è Monica Rambeau?

Il personaggio esordisce nei fumetti sulle pagine di Amazing Spider-Man Annual #16 del 1982, in cui Spidey insegue per le strade di New York una donna misteriosa dotata di enormi poteri, si tratta proprio di Monica che sta perdendo il controllo dei suoi poteri. Nella storia originale, Monica era un membro della polizia portuale di New Orleans, e durante un’operazione in solitaria, nella quale è stata coinvolta da un vecchio scienziato, amico di suo nonno, viene travolta da un fascio di energia extra-dimensionale. Questo incidente le fa acquisire dei poteri che le consentono di trasformarsi in qualsiasi forma di energia dello spettro elettromagnetico. Verrà battezzata così con il nome di Captain Marvel.

Nel corso della sua carriera da supereroina, Monica ha fatto parte di numerosi gruppi di supereroi, assumendo molteplici identità. Sarà un Avenger e sarà così importante nel gruppo che, quando Wasp rinuncia al suo ruolo di leader, lei verrà nominata nuovo capo della squadra. Sarà anche il leader di una squadra sgangherata di supereroi nella miniserie di Warren Ellis e Stuart Immonen, Nextwave, ma farà parte anche di Marvel Divas, Mighty Avengers e recentemente Strikeforce.

Oltre ad essere stata Captain Marvel per un periodo abbastanza lungo, Monica Rambeau ha avuto diversi alias. Quando cede il suo titolo di Captain Marvell a Genis-Vell, figlio di Mar-Vell (e primo detentore del nome), diventa Photon e ancora Pulsar. Nelle sue apparizioni più recenti, Monica si fa chiamare Spectrum.

Monica Rambeau è Photon?

Come sappiamo, il personaggio è molto diverso nel MCU. L’abbiamo vista bambina nel 2019, quando, in Captain Marvel, cresce con la madre single, Maria, e nel mito di “zia Carol”, ovvero l’ufficiale Captain Marvel. Nel 2023, anno in cui è ambientato WandaVision, troviamo Monica appena “tornata” dopo il blip di Hulk (leggi qui), scopriamo quindi che Maria Rambeau ha contribuito alla fondazione dell’agenzia S.W.O.R.D. e che Monica Rambeau fa parte della stessa.

Nell’episodio 7 di WandaVision, Monica “riceve” i suoi poteri, e tutto ci fa pensare al fatto che abbiamo assistito alla nascita di Photon. Teyonah Parris, attrice che interpreta Monica, è infatti attesa in Captain Marvel 2, e dato che il contratto di Brie Larson/Carol Danvers è di almeno tre film, è improbabile che Parris possa diventare la nuova Captain Marvel, ma è più probabile che diventi una specie di spalla per Carol, come è accaduto per War Machine e Falcon.

Dunque, è chiaro che non sappiamo esattamente chi è diventata Monica, ma è probabile che presto vedremo Photon (o Pulsar?) affacciarsi nel pantheon del Marvel Cinematic Universe. Sicuramente abbiamo assistito alla nascita di un nuovo eroe che ci accompagnerà ancora a lungo nel corso della Fase 4 del MCU appena cominciata.

QT8: Quentin Tarantino – The first Eight, il doc dal 26 Febbraio

QT8: Quentin Tarantino – The first Eight, il doc dal 26 Febbraio

Arriva su MioCinema dal 26 febbraio QT8: Quentin Tarantino – The first Eight, un documentario che racconta la carriera del celebre cineasta statunitense, dagli esordi come autore di sceneggiature, Una vita la massimo scritta nel 1987, Natural Born Killers scritta nel 1989 e Dal tramonto all’alba scritta nel 1990,  passando per l’esordio dietro la macchina da presa con l’acclamato Le iene, la Palma d’oro a Cannes e l’Oscar alla miglior sceneggiatura originale per Pulp Fiction e il susseguirsi di successi diventati cult del cinema internazionale, sino al suo ottavo film da regista, The Eightful Eight.

QT8 vanta interviste esclusive di diverse star di Hollywood che hanno lavorato con Tarantino ai suoi film, tra i quali Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Tim Roth, Christoph Waltz. Ma vi sono anche interviste a personaggi che hanno vissuto in prima persona la crescita professionale di Tarantino, come i produttori Stacey Sher e Richard Gladstein, o come l’amico e sceneggiatore Scott Spiegel.

Il documentario racconta retroscena inediti, aneddoti e segreti del grande regista. Vi sono numerosi contributi esclusivi, come riprese dei set, fotografie, video di archivio e animazioni originali. Infine, non potevano mancare numerose clip dei film di Tarantino, che si amalgamano nel racconto e nei commenti dei protagonisti.

https://youtu.be/8_j9b0a16IM

The United States of America VS. Billie Holiday: dal 19 febbraio la colonna sonora

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La cantautrice candidata ai GRAMMY Awards Andra Day ha ricevuto la nomination ai Golden Globe come Migliore Attrice Protagonista in un film drammatico per la sua interpretazione di Billie Holiday nel film The United States of America VS. Billie Holiday. Diretto dal regista Premio Oscar Lee Daniels (The butler), scritto dal Premio Pulitzer Suzan-Lori Parks e interpretato da Andra Day e Trevante Rhodes (Moonlight), il film si è aggiudicato anche la nomination per la Miglior Canzone “Tigress and tweed” interpretata proprio da Andra Day.

The United States of America VS. Billie Holiday arriverà in Italia al cinema grazie a BiM Distribuzione. È uscita il 19 febbraio la colonna sonora del film distribuita da Warner Records.

Degli anni Quaranta l’icona della musica jazz Billie Holiday collezionava successi in tutto il mondo, mentre il governo federale statunitense decideva di trasformare la Holiday nel capro espiatorio di una dura battaglia contro la droga prendendo di mira la sua fragile e complicata vita. Il fine ultimo delle azioni intraprese contro la cantante non era però legato alla droga, ma a impedirle di eseguire la sua straziante ballata “Strange fruit”, grido di denuncia contro i linciaggi del governo degli U.S.A. e contributo essenziale per  il movimento per i diritti civili.  

La tristezza ha il sonno leggero dal 26 febbraio in anteprima esclusiva su RaiPlay

Sarà disponibile dal 26 febbraio in anteprima esclusiva su RaiPlay, La tristezza ha il sonno leggero, commedia diretta e interpretata da Marco Mario De Notaris, con Stefania Sandrelli, Serena Rossi, Ciro Priello, Eugenia Costantini, Gina Amarante, Roberto Caccioppoli, Gioia Spaziani, Tonino Taiuti e con la partecipazione straordinaria di Marzio Honorato.

La tristezza ha il sonno leggero, prodotto da Luciano Stella e Maria Carolina Terzi per Mad Entertainment e Carlo Macchitella per Madeleine con RAI Cinema è liberamente ispirato al romanzo omonimo di Lorenzo Marone. La tristezza ha il sonno leggero è ambientato a Napoli, il 9 novembre 1989, durante la notte della caduta del Muro di Berlino.

Il timido Erri Gargiulo, quarantenne senza ambizioni, vedrà cadere, a poco a poco nell’arco di una sera, pregiudizi, imposizioni, traumi familiari e costrizioni, e anche il suo muro… Note del regista: Nella notte in cui svanirono le certezze, e qualcuno capì che i sogni potevano diventare incubi, ognuno dei miei personaggi abbandona la sua maschera e si svela per quello che siamo tutti: individui alla ricerca di un po’ di amore.

Marco Mario De Notaris è un attore e regista napoletano, diplomato al Centro sperimentale di cinematografia, lavora come attore al cinema, in teatro e in televisione, in film, telefilm e soap opera, in ruoli comici e drammatici, sia della tradizione napoletana che della prosa classica e delle sperimentazioni teatrali. La tristezza ha il sonno leggero è il suo esordio alla regia.

 

Riverdale 5: due featurette

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Riverdale 5: due featurette

Il network americano The CW  ha diffuso due featurette di Riverdale 5, l’attesissima quinta stagione della serie Riverdale creata da Roberto Aguirre-Sacasa.

Riverdale 5

Riverdale 5 è la quinta stagione della serie tv Riverdale sviluppata dal direttore creativo di Archie Comics, Roberto Aguirre-Sacasa per il network americana The CW.

In Riverdale 5 protagonisti sono i personaggi Archibald “Archie” Andrews (stagione 1-in corso), interpretato da K.J. Apa Giovane studente di Riverdale che cerca di seguire la sua passione musicale senza deludere il padre allo stesso tempo. Elizabeth “Betty” Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Lili Reinhart.  Veronica Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Camila Mendes. Sofisticata e audace ragazza appena trasferitasi da New York con la madre dopo che uno scandalo finanziario ha travolto la sua famiglia. Jughead Jones (stagione 1-in corso), interpretato da Cole Sprouse. Migliore amico di Archie, intelligente e che indossa sempre un cappello grigio. Hermione Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Marisol Nichols. Madre di Veronica, con la quale si è appena trasferita in città dopo l’arresto del marito Hiram Lodge, al centro di uno scandalo finanziario. Cheryl Blossom (stagione 1-in corso), interpretata da Madelaine Petsch. Sorella gemella di Jason, è una ragazza ricca e manipolatrice, tra le più popolari della città. Josie McCoy (stagione 1-in corso), interpretata da Ashleigh Murray. Una delle studenti della città, nonché cantante del gruppo Josie and the Pussycats. Figlia del sindaco. Alice Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Mädchen Amick. Madre di Betty ed editrice del giornale locale della città. Hiram Lodge (stagione 2-in corso), interpretato da Mark Consuelos.

Ms. Marvel: Laurel Marsden nel cast

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Ms. Marvel: Laurel Marsden nel cast

Arriva da Deadline la notizia che Laurel Marsden è entrata a far parte del cast di Ms. Marvel, l’attesa nuova serie dei Marvel Studios. Laurel Marsden, che ha recitato in Quibi’s Survive, interpreterà Zoe Zimmer nella prossima serie che segue l’eroe adolescente Kamala Khan (Iman Vellani).

Zimmer è una specie di nemico per Ms. Marvel; una ragazza popolare alla Coles Academic High, il supereroe la salva per la prima volta nel fiume Hudson. Zimmer risale all’atleta “it” della scuola Josh Richardson. Il personaggio ha fatto il suo debutto nel film Ms. Marvel No.3 del 2014 dello sceneggiatore G. Willow Wilson e dell’artista Adrian Alphona.

Ms. Marvel

Ms. Marvel è l’annunciata serie tv prodotta dai Marvel Studios scritta da Bisha K. Ali e basata sull’omonimo personaggio dei Marvel Comics. Nella serie tv il New Jersey cresciuto Kamala Khan scopre di avere poteri polimorfi. Ms. Marvel sarà presentato in anteprima su Disney+ nel 2022.

WandaVision: 10 cose che bisogna sapere su Agatha Harkness

WandaVision: 10 cose che bisogna sapere su Agatha Harkness

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SULL’EPISODIO 7 DI WANDAVISION!

Il finale del settimo episodio di WandaVison ha finalmente rivelato la vera identità del personaggio di Agnes, la vicina ficcanaso di Wanda e Visione interpretata da Kathryn Hahn: si tratta in realtà, come in molti avevano già ipotizzato, della potente strega Agatha Harkness. In attesa di scoprire quale sia effettivamente il suo ruolo all’interno della storia (e, soprattutto, se è lei l’unico vero cattivo che sta manipolando Wanda e la sua realtà), Screen Rant ha raccolto 10 cose che bisogna sapere sul personaggio creato da Stan Lee e Jack Kirby: 

Agatha ha più di 12.500 anni

Agatha Harkness ha in realtà ben più di 12,500 anni. Mentre la sua prima apparizione risale al 1970 in Fantastic Four #94 di Stan Lee, Jack Kirby, Joe Sinnott e Sam Rosen, questa parte del suo passato è stata interpretata in Silver Surfer #135 del 1998 da JM DeMatteis, Tom Grummett, Matt Ryan, Tom Smith e John Costanza.

In quel numero, è stato rivelato che era abbastanza vecchia da ricordare, 500 anni prima che Atlantide affondasse, che era il 10.500 a.C. nei fumetti Marvel.

Harkness ha tradito la sua stessa specie a New Salem

Agatha Harkness era una strega e ha fatto molto per garantire la propria sopravvivenza. Ciò divenne molto importante quando visse a New Salem, dove incontrò streghe secolari, unendosi a loro. Nel corso degli anni, Agatha divenne la grande dama di questo gruppo e alla fine consegnò varie streghe alle autorità che ne reclamavano l’uccisione.

Lo ha fatto sotto copertura, anche se il suo obiettivo principale era quello di liberare New Salem dalle streghe più deboli per rendere la sua congrega ancora più forte.

È stata una tata per i Fantastici Quattro

Alla fine, Agatha Harkness divenne una governante che prestava servizio ai bambini bisognosi, anche se, quando il mondo Marvel Comics incontrò i suoi primi supereroi, si era ritirata da tempo.

Tutto è cambiato quando i Fantastici Quattro hanno cercato una tata per Franklin Richards. Quando si rese conto che Franklin poteva avere poteri più grandi, accettò il lavoro e aiutò il bambino quando iniziò a prenderne coscienza. È perciò cresciuta vicino ai Fantastici Quattro e li ha aiutati in varie missioni.

Agatha è una strega potente

Agatha Harkness ha nascosto i suoi poteri per molto tempo, ma alla fine ha rivelato ai Fantastici Quattro che era una strega. Non solo Agatha era una strega, ma era anche una strega molto potente, una delle più forti conosciute all’epoca.

Nel corso degli anni, Agatha Harkness ha dimostrato di essere una potente alleata quando i Fantastici Quattro –  e in seguito anche i Vendicatori – hanno avuto bisogno del suo aiuto. Sebbene non possa combattere, i suoi poteri di strega sono inestimabili: dalla formulazione di incantesimi alla telepatia, dalla proiezione astrale ai fulmini di energia che causano enormi danni.

Suo figlio è Nicholas Scratch

Uno dei primi nemici dei Fantastici Quattro era un potente stregone di nome Nicholas Scratch. La sua prima apparizione è avvenuta nel 1977 in Fantastic Four #185. È arrivato a New Salem e ha processato Agatha per aver cercato di tradire la comunità.

Si è scoperto che Nicholas era suo figlio, e quando ha attirato i Fantastici Quattro a New Salem, ha perso il loro sostegno. Nel corso degli anni, è tornato più volte e alla fine è stato sconfitto e imprigionato, con la stessa Agatha che alla fine ha rivelato che era suo figlio.

Agatha ha fatto sparire i figli di Scarlet Witch

WandaVisionCol passare degli anni, i Fantastici Quattro non hanno più avuto bisogno di Agatha Harkness come tata di Franklin, così la strega iniziò a lavorare con Scarlet Witch. Quando Visione e Wanda hanno avuto i loro gemelli, Agatha è diventata la loro tata, vegliando sui due bambini.

Purtroppo, Wanda ha creato i due bambini usando la sua magia, attraverso frammenti dell’anima di Mefisto. In West Coast Avengers #52 di John Byrne, Mike Machian, Bon Sharen e Bill Oakley, i bambini finiscono per essere portati via e Agatha ha rimosso il loro ricordi dalla mente di Wanda.

Agatha è stata la prima insegnante di Scarlet Witch

Dopo la scomparsa dei suoi figli, Agatha Harkness ha lavorato per aiutare Wanda a controllare meglio la sua pasticciata magia. Agatha e gli stessi Vendicatori sapevano che Scarlet Witch aveva poteri forti e potenzialmente pericolosi, e che aveva bisogno di imparare a controllarli meglio, ed è qui che Agatha è entrata in gioco.

Doctor Strange si è offerto di aiutare Wanda, ma i suoi doveri in qualità di Vendicatore hanno sempre avuto la priorità. Agatha è stata in grado di aiutare Wanda a diventare più forte, il che ha persino permesso a Scarlet Witch di resuscitare Wonder Man. Tuttavia, non ha mai imparato a usare i poteri in modo responsabile.

Scarlet Witch ha ucciso Agatha Harkness

La più grande rovina per Scarlet Witch è arrivata quando ha creato un mondo nuovo di zecca in “House of M” ed è poi diventata una cattiva a vita agli occhi degli X-Men durante “M-Day”.

Tuttavia, in breve tempo ha perso anche il sostegno dei Vendicatori quando si è ricordata che i suoi gemelli esistevano e le erano stati portati via. Quando ha saputo del ruolo di Agatha nell’inganno, Wanda l’ha uccisa e poi ha attaccato i Vendicatori nella trama di “Avengers Disassembled”.

Resuscitata dalla madre di Scarlet Witch

Nella serie “Scarlet Witch” del 2015, gran parte della vita passata di Wanda è stata spiegata e molti aspetti precedentemente sconosciuti di quella stessa vita sono stati finalmente portati alla luce.

In Scarlet Witch #13, Wanda trova Agatha su Witches’ Road e poi trova sua madre, Natalya Maximoff. Le tre finiscono per combattere l’entità astratte Lord Chaos. Natalya ha sacrificato la propria vita per salvare la dea della stregoneria, ma non prima di aver fatto resuscitare Agatha Harkness e riportarla nella terra dei vivi.

Agatha sta ora lavorando con le Daughters of Liberty

Nel 2020, un nuovo gruppo è arrivato nella Marvel Comics, con una storia lunga ma segreta. Queste erano le Daughters of Liberty, un gruppo di donne potenti che hanno aiutato a combattere il male e salvare il mondo, inizialmente formato da Harriet Tubman, Alexa Volkoff (Lukin), Peggy Carter e Agatha Harkness.

È stata proprio Harkness che le ha introdotte alle vie della magia. Al giorno d’oggi, Agatha le sta ancora aiutando, offrendo, ad esempio, il suo supporto al lavoro di ricerca di Shuri.

Captain Marvel 2 risolverà il conflitto tra Carol e Monica?

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Captain Marvel 2 risolverà il conflitto tra Carol e Monica?

Monica Rambeau è tra i protagonisti dell’amatissima WandaVision, il cui attesissimo finale è ormai alle porte (mancano soltanto due episodi alla fine della serie). Sappiamo però che ritroveremo il personaggio interpretato da Teyonah Parris in Captain Marvel 2, il sequel del cinecomic di successo che vedrà ancora una volta Brie Larson nei panni di Carol Danvers.

Il personaggio di Monica era già apparso nel primo Captain Marvel, ma in quel film aveva soltanto 11 anni, nonostante sembrava già avere un legame molto particolare con sua “zia” Carol. Nell’episodio 5 di WandaVision, Monica ha menzionato brevemente Carol, lasciando intendere che tra l’agente dello SWORD e il supereroe ci siano alcuni problemi irrisolti.

In una recente intervista con ComicBook, alla Parris è stato proprio chiesto di questo ipotetico “dramma” che potrebbe esistere tra Monica Rambeau e Carol Danvers, facendo riferimento proprio alla breve menzione di Captain Marvel in WandaVision. La risposta dell’attrice ha confermato che i fan scopriranno tutto nella seconda avventura in solitaria di Carol: “Monica sarà in Captain Marvel 2 con Carol Danvers e Kamala Khan, ossia Ms. Marvel. Questo ci darà lo spazio necessario per esplorare ulteriormente ciò che potrebbe accadere in quel film.”

È probabile che qualsiasi sia la questione “irrisolta” tra Monica e Carol, abbia a che fare con la morte della madre della prima, Maria Rambeau (interpretata nel primo Captain Marvel da Lashana Lynch). Come rivelato nell’episodio 4 di WandaVision, Maria è morta di cancro due anni dopo che Thanos ha spazzato via metà della galassia, inclusa Monica.

In base a ciò che sappiamo, Carol non era impegnata altrove mentre Maria combatteva la malattia, e forse Monica (o la stessa Maria) avrebbe voluto che Carol fosse lì a sostenere sua madre. Ad ogni modo, qualunque sia la ragione del loro conflitto, i fan dovranno aspettare fino all’uscita di Captain Marvel 2 per scoprirlo.

Tutto ciò che sappiamo sul sequel di Captain Marvel

Captain Marvel 2, il sequel del cinecomic con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’attesa serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: a quanto pare, i Marvel Studios sarebbero interessati ad affidare la regia del nuovo film ad una sola regista donna. Secondo la fonte, Boden e Fleck potrebbero essere comunque coinvolti in una delle serie Marvel attualmente in sviluppo e destinate a Disney+.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel arriverà l’11 novembre 2022.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, le riprese partiranno quest’estate

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Ant-Man and the Wasp: Quantumania è uno dei prossimi progetti del MCU più attesi di sempre. Nonostante il personaggio di Scott Lang sia sempre stato considerato uno degli eroi minori all’interno dell’universo condiviso, il terzo capitolo del franchise a lui dedicato sembra essere degno di attenzione per almeno due motivi principali: l’introduzione del villain Kang il Conquistatore e il coinvolgimento di Kathryn Newton nei panni di Cassie Lang.

Kang, che sarà interpretato da Jonathan Majors, sembra essere destinato a stravolgere gli equilibri dell’intera saga, dal momento che nei fumetti è una delle più grandi minacce mai esistite; parallelamente, il personaggio di Cassie Lang e la sua eventuale trasformazione in Stature potrebbe finalmente condurre all’introduzione degli Young Avengers sul grande schermo.

Ad oggi Ant-Man and the Wasp: Quantumania non ha ancora uan data di uscita ufficiale. Ciononostante, pare che le riprese del film siano pronte a partire. Negli ultimi giorni, infatti, sia Michael Douglas che Evangeline Lilly hanno confermato quando dovrebbe ufficialmente partire la produzione: durante un Q&A su Instagram (via Ant-Man News), Douglas ha risposto alla domanda di un fan, ma è stato alquanto generico, limitandosi a dire che le riprese partiranno quest’anno; la stessa domanda è stata posta anche a Lilly, che ha invece risposto – sempre via Instagram – in maniera molto più esaustiva, confermando che l’obiettivo è quello di iniziare a girare entro l’estate del 2021.

Qualora le riprese del film dovessero ufficialmente partire la prossima estate, non è detto che il terzo Ant-Man riesca ad arrivare nelle sale già nel 2022, dal momento che già le uscite di ben quattro cinecomic Marvel sono stati fissati per quell’anno: Doctor Strange in the Multiverse of Madness, Thor: Love and Thunder, Black Panther 2 e Captain Marvel 2

Le info su Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

The Flash: Supergirl apparirà nel film, ecco chi la interpreterà

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The Flash: Supergirl apparirà nel film, ecco chi la interpreterà

Arriva un importante aggiornamento in merito a The Flash, il cinecomic DC che, dopo una genesi particolarmente travagliata, sembra finalmente aver trovato la giusta direzione, anche grazie al coinvolgimento del regista Andy Muschietti. Pochi giorni fa si era diffusa la notizia che le riprese del cinecomic fossero ufficialmente partite grazie ad un post condiviso via Instagram dalla produttrice Barbara Muschietti, sorella di Andy.

Ora apprendiamo invece che un personaggio molto amato dai fan dei fumetti sarà presente nel film: stiamo parlando di Supergirl, la controparte femminile di Superman, creata da Otto Binder. Ma non è tutto: è stata anche già scelta la sua interprete! Come rivelato proprio dal regista Muschietti in un post condiviso via Instagram, sarà l’attrice americana Sasha Calle, nota per la soap opera Febbre d’amore, a vestire i panni dell’iconico personaggio.

Al momento non sappiamo quale sarà l’identità che la Supergirl di Calle assumerà nel film, né il ruolo che il personaggio giocherà all’interno della storia. È ipotizzabile che l’introduzione di Supergirl non sia legata alla mitologia stabilita dallo SnyderVerse: dal momento che The Flash introdurrà ufficialmente il concetto di Multiverso, è probabile che l’iterazione di Calle provenga da una realtà completamente diversa. Quel che è certo è che il personaggio è destinato a diventare una parte importante dell’universo condiviso.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

The Falcon and the Winter Soldier: ultimate trailer della serie Marvel

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Dopo il primo trailer Disney ha diffuso l’ultimate trailer di The Falcon and The Winter Soldier. La nuova serie composta da sei episodi debutterà in esclusiva su Disney+ il 19 marzo 2021. Nella serie tornano in azione due noti personaggi Anthony Mackie e Sebastian Stan riprenderanno i loro ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter Soldier (alias Bucky Barnes).

The Falcon And The Winter Soldier, la serie tv

The Falcon and The Winter Soldier è la serie di prossima uscita nel quale Anthony Mackie e Sebastian Stan  riprenderanno i loro ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter Soldier (alias Bucky Barnes) che sarà diretta da Kari Skogland.

Vi ricordiamo che nel cast di The Falcon and The Winter Soldier è previsto anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico, ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War e Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo. Per quanto concerne la serie di The Falcon and The Winter Soldier, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

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