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Cold War: il trailer del nuovo film di Pawel Pawlikowski

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Cold War: il trailer del nuovo film di Pawel Pawlikowski

Dopo il glorioso Ida, premio FIPRESCI a Toronto e soprattutto premio Oscar per il Miglior Film Straniero nel 2015, Pawel Pawlikowski torna con Cold War (Zimna Wojna) presentato in Competizione al Festival di Cannes 2018.

Dopo Ida (premio Oscar 2015), Pawlikowski torna a girare in un magnifico bianco e nero, raccontando la storia struggente di un amore impossibile. Un musicista in cerca di libertà e una giovane cantante, fatalmente destinati ad appartenersi, vivono un amore tormentato in un’epoca difficile. Sulle note di una splendida colonna sonora, la guerra fredda della Polonia staliniana lascia il passo a quella sentimentale che vivono i due protagonisti, interpretati da Joanna Kulig e Tomasz Kot (due attori in stato di grazia). Europa dell’Est, Yugoslavia, Parigi: queste le tappe di un viaggio intenso ed elegantissimo, un immaginario perduto che prende vita sul grande schermo e ci offre un nuovo classico senza tempo. Premio per la Miglior Regia al Festival di Cannes, il film è il candidato della Polonia per la corsa agli Oscar e ha ottenuto il più alto numero di nomination agli EFA.

Il trailer di Cold War

Leggi la recensione di Cold War

Johnny degli angeli: esce il nuovo romanzo di Athos Bigongiali

Johnny degli angeli: esce il nuovo romanzo di Athos Bigongiali

A due anni di distanza dalla nuova edizione di Una città proletaria, il suo fortunato romanzo d’esordio pubblicato da Sellerio nel 1989 e restituito ai lettori da MdS Editore nel 2016 con l’aggiunta di quattro capitoli finali, torna in libreria Athos Bigongiali, ancora con la giovane casa editrice pisana e questa volta con un testo del tutto inedito.

Johnny degli angeli, è questo il titolo del nuovo romanzo, pubblicato da MdS nella collana Cattive Strade curata da Fabrizio Bartelloni, che andrà ad aggiungersi alla ricca bibliografia dell’autore sangiulianese, tra cui spiccano titoli come Veglia irlandese (Sellerio, 1992),  Le ceneri del Che (Giunti, 1996), Ballata per un’estate calda (Giunti, 1998) e Il clown (Giunti, 2007).

Un libro tutto nuovo per una storia d’altri tempi. Bigongiali ci riporta infatti nella Los Angeles del 1958, in piena età dell’oro del cinema hollywoodiano, quella dei film in bianco e nero, delle feste sfarzose, delle dive fatali e inavvicinabili, per raccontarci a suo modo una vicenda che su quel mondo dorato fece calare per lungo tempo un’ombra scura. L’omicidio di Johnny Stompanato, italoamericano al soldo del boss del gioco d’azzardo Mickey Cohen, trovato cadavere nella camera da letto dell’attrice Lana Turner di cui, da qualche tempo, era il compagno. Una vecchia storia ‘nera’, dunque, che Bigomgiali ha letteralmente ritirato fuori dal cassetto. “Sì”, ci conferma l’autore, “l’idea è nata proprio aprendo un cassetto di una vecchia scrivania dove parecchi anni fa, forse più di cinquanta, avevo risposto alcuni ritagli di giornali italiani. L’idea era lì, tra quei titoli e quelle foto, nascosta nella scandalosa storia che vi veniva raccontata, quella di un aitante giovane trovato morto, accoltellato, nella camera da letto di una famosa diva del cinema. Il giovane era noto alle cronache come un gigolò da strapazzo e un gangster di mezza tacca della Los Angeles degli anni Cinquanta; la diva era nota  per le sue interpretazioni in conturbanti ruoli, da quello della moglie infedele ne Il Postino suona sempre due volte, a quello della perfida Milady ne I Tre Moschettieri. Gli ingredienti dello scandalo, dunque, erano già presenti prima del delitto ma furono ingigantiti dal fatto che a commetterlo – almeno secondo quanto ricostruito nel processo che ne seguì – fu la figlia di lei, un’adolescente di bella presenza, a sua volta nota alle cronache per varie peripezie, tra cui una fuga dalla casa materna e un supposto tentativo di violenza carnale ad opera dell’ultimo marito della diva”.

L’intento di Bigongiali, tuttavia, non è quello di scoprire se quella consacrata dal processo sia davvero la verità dei fatti. “È vero”, precisa l’autore, “che in molti hanno dubitato della ricostruzione dei fatti fornita dal clan Turner, che vuole la giovane Cheryl intervenuta a difendere la madre dall’ennesima aggressione, ma a me premeva soprattutto dare finalmente voce a chi non l’aveva mai avuta, ossia proprio a Stompanato, il morto, l’unico a uscire davvero male da questa storia. Un morto senza voce in capitolo, come capita spesso ai morti. Un morto di cui sbarazzarsi subito, come si fa coi rifiuti; la vita doveva andare avanti, la macchina del cinema pure e nella società perbenista non c’era posto per un rifiuto della società”. L’immagine del giovane italoamericano veicolata dai media, infatti, fu proprio quella: un poco di buono, lo scagnozzo di un boss mafioso, un amante violento di cui la diva aveva paura. “Ma le cose non stavano affatto così”, spiega Bigongiali, “Johnny era un ex-marine decorato e, come racconta la stessa figlia, Lana non fece di lui un toy boy. Al contrario si innamorò pazzamente di lui, come provano le lettere che gli scrisse nel corso di un anno e mezzo, dal 1957 al marzo del 1958. Lettere compromettenti che i suoi produttori e avvocati tentarono, vanamente, di far sparire”. Una storia ancora con molte ombre e punti oscuri, dunque, che rendono particolarmente suggestiva la “versione di Johnny” che Bigongiali ha voluto restituire attraverso le pagine del suo libro, l’occasione che l’autore ha voluto dare a un ragazzo sedotto e ucciso dal suo american dream di dire finalmente la sua su ciò che è stata la sua vita, il suo amore, e anche la sua morte.

Star Wars: Il Risveglio della Forza prevedeva un flashback con un giovane Luke

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L’originale progetto per Star Wars: Il Risveglio della Forza prevedeva un flashback in cui Luke Skywalker sarebbe apparso giovane. Considerato che invece il personaggio si è visto soltanto negli ultimi secondi di film, quando viene trovato da Rey sull’isola che lo ha visto in esilio volontario per tutti quegli anni, la storia poteva essere molto diversa.

La conferma di questo percorso poi scartato dalla produzione c’è un concept che sta circolando in questi giorni in cui vediamo l’attore Robert Boulter nei panni di un giovane Luke. Che fine abbia fatto poi quella sequenza, non possiamo saperlo, ma al momento il percorso narrativo di Luke sembra concluso, anche se potrebbe di nuovo apparire in forma di Fantasma di Forza, magari a Rey o a Kylo Ren nel prossimo Episodio IX.

Ecco il concept:

Star Wars: Episodio IX, chi ha deciso di far “tornare” Carrie Fisher?

Nel cast del film tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith, Naomi Ackie e Richard E. Grant, insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony Daniels e Billy Dee Williams, che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.

L’uscita di Star Wars: Episodio IX è prevista per il dicembre 2019.

Artemis Fowl: il teaser trailer e il poster del nuovo film Disney

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La Disney ha diffuso il primo trailer di Artemis Fowl. Dopo la release dei video promozionali per Dumbo e Il Re Leone, adesso la Casa di Topolino ha messo in rete anche il teaser trailer e il primo poster di quello che dovrebbe essere il primo film di un franchise.

Diretto da Kenneth Branagh, l’adattamento cinematografico della serie di libri fantasy di Eoin Colfer vedrà protagonisti l’esordiente Ferdia Shaw, Judi Dench, Josh Gad, Lara McDonnell e Miranda Raison.

Ecco il poster:

Di seguito trovate la trama ufficiale dei romanzi di Artemis Fowl

Chi è Artemis Fowl? Un genio? Certo, visto che gioca con la tecnologia come altri giocherebbero con i soldatini. Un criminale? Indubbiamente: non a caso discende da un’antica e illustre stirpe di malfattori. Ma Artemis è soprattutto colui che ha ideato il colpo più audace e fantasioso del secolo: impadronirsi dell’oro che il Piccolo Popolo custodisce gelosamente da millenni. Questo è il racconto della sua guerra privata con fate, folletti, gnomi e troll, e soprattutto con la superpoliziotta elfica Spinella Tappo: una guerra che assomiglia a un frenetico videogame e che solo un ragazzo con i nervi saldi di un James Bond è in grado di combattere…

Se Son Rose, recensione del film di e con Leonardo Pieraccioni

Se Son Rose, recensione del film di e con Leonardo Pieraccioni

Arriva nelle sale italiane il 29 novembre l’ultimo film di Leonardo Pieraccioni, Se Son Rose, proprio in tempo per l’apertura della stagione cinematografica natalizia.

Quello con le commedie romantiche del regista toscano è ormai un appuntamento che ritorna a cadenza triennale più o meno costante. Lo avevamo lasciato nel 2015 con Il Professore Cenerentolo, lo ritroviamo nel 2018 con questo nuovo film con un cast tutto al femminile.

Se Son Rose, la trama

Ennesima commedia degli equivoci, il film segue le vicende di Leonardo Giustini (Pieraccioni) un uomo in piena crisi di mezza età che non crede più nell’amore e ha alle spalle una lunga schiera di storie fallite.

Con l’unica certezza che il vero amore della sua vita rimarrà sempre la figlia Yolanda (Mariasole Pollio), Leonardo verrà coinvolto proprio dalla ragazzina in un equivoco alquanto bizzarro. E si ritroverà a fare i conti con quattro ex storiche, ognuna delle quali ha ancora qualche conto in sospeso con lui.

Per una volta Pieraccioni evade dal rigido schema su cui aveva fondato le sue opere precedenti, quello del singolo rapporto uomo-donna, e cerca di spostarsi sulla rappresentazione corale, provando a gestire una consistente schiera di donne. Tutte molto volitive e determinate.

Pur rimanendo nell’universo “maschiocentrico” che ha da sempre connotato le sue opere, questa volta il regista Toscano osa un po’ di più, provando a mettersi in qualche modo in discussione. Cosa che però non riesce del tutto, perché la rappresentazione delle figure femminili rimane stereotipata, e pur con una consapevole autocritica di certi atteggiamenti sessisti o limitati, non riesce ad essere davvero originale.

se son roseLe protagoniste di Se Son Rose

Sembra che la storia sia semi autobiografica, e in effetti il sapore dolce-amaro che si intuisce lungo tutto il film ha un che di “mea culpa”. Nell’acquisita consapevolezza che quello verso i figli è l’unico amore vero e senza fine, Pieraccioni mette in scena le varie sfumature di una relazione, non tramite vicende ma piuttosto personificandole nelle figure delle sue ex. In questo senso le varie performance di attrici del calibro di Micaela Andreozzi o Gabriella Pession sono più che riuscite.

Peccato invece per la caduta di stile toccata proprio ad Antonia Truppo, ormai nota ai più per il suo ruolo in Lo Chiamavano Jeeg Robot ma in realtà attrice a trecentosessanta gradi, che sicuramente poteva essere sfruttata meglio.

Se son Rose è una commedia che sicuramente strappa più di una risata e che non ambisce alle implicazioni di un film d’autore. A farla da padrone è il cabarettismo, quello da cui viene Pieraccioni, un susseguirsi continuo di piccoli sketch che giocano con i luoghi comuni dell’italiano medio, e che cercano anche di strizzare l’occhio alle nuove generazioni.

Leonardo Pieraccioni presenta Se Son Rose, la sua nuova commedia

Avengers 4: Erik Selvig sarà l’arma segreta contro Thanos?

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Avengers 4: Erik Selvig sarà l’arma segreta contro Thanos?

L’attesa per Avengers 4 si fa sempre più insostenibile, e mentre i Marvel Studios sembrano ancora restii all’idea di rilasciare qualche materiale ufficiale sul film (un teaser magari?) i fan stanno già ipotizzando direzioni di trama e colpi di scena per il capitolo sui Vendicatori che chiuderà la Fase 3 del MCU.

Tra queste vi segnaliamo quella di un utente del forum Reddit secondo cui Erik Selvig (lo scienziato introdotto in Thor e poi apparso in The Avengers interpretato da Stellan Skarsgard) sarebbe la chiave per sconfiggere Thanos. Ma come? A quanto pare, analizzando tutti gli appunti confusi scritti da Selvig sulla lavagna in una scena di Thor: The Dark World, porterebbero alla realizzazione di alcuni eventi nell’universo cinematografico Marvel dopo il suo apparente esaurimento mentale.

Avengers 4: 15 cose che speriamo di vedere nel film

Sappiamo che lo scienziato è stato sotto l’influenza della gemma della Mente incastonata nello scettro di Loki, la quale gli forniva tutte le informazioni necessarie su ciò che sarebbe accaduto in futuro; così facendo, Selvig avrebbe “previsto” l’arrivo dello schiocco delle dita da parte di Thanos. Inoltre, sempre osservando i suoi calcoli, il personaggio avrebbe trovato il modo per viaggiare attraverso lo spazio e il tempo grazie ai “Fractal Gateways Connecting MutipalBranes” che coinvolgono la meccanica quantistica…insomma un punto in comune con ciò che veniva discusso in Ant-Man sul Regno Quantico.

In sostanza, questa teoria afferma che Selvig sapeva che lo schiocco avrebbe creato un errore temporale in cui il multiverso si sarebbe rivoltato su se stesso e a causa di questo evento innaturale, le entità cosmiche più grandi della vita giungeranno come le minacce più pericolose in Avengers 4.

Che ne pensate?

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers 4: teorie su cosa accadrà ai personaggi rimasti in vita in Infinity War

Fonte: Reddit

Kingsman: Il Cerchio d’Oro, Taron Edgerton contrario alle critiche negative

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L’accoglienza tiepida ricevuta da Kingsman: The Golden Circle non ha impedito al secondo capitolo del franchise di riscontrare un grande successo al botteghino nel 2017, incassando oltre 410 milioni in tutto il mondo ($ 100 milioni di dollari, $ 310,6 milioni di stranieri) su un budget di produzione di $ 104 milioni.

Di tempo ne è passato ma Taron Edgerton, uno dei protagonisti del film, non riesce ancora a comprendere le ragioni di questo accanimento delle recensioni americane e non solo, come confessato durante il podcast di Empire che potete ascoltare qui.

L’attore lo definisce un trattamento “ingiusto” nei confronti di un sequel che non è riuscito ad eguagliare i record del primo Kingsman (75% di positività su Rotten Tomatoes) ma che non è nemmeno il disastro descritto dai media.

Kingsman 3: Taron Edgerton conferma che sarà un’altra origin story

Dopo aver confermato la sua “assenza” nel prossimo capitolo del franchise, Taron Edgerton ha svelato che Kingsman 3 sarà un’altra origin story ambientata circa cento anni prima degli eventi di Secret Service. Ecco spiegata quindi la ragione del mancato ritorno di Eggsy sullo schermo:

Non sarò nel terzo film, anche se ci troviamo nell’universo di Kingsman e saremmo in grado di sviluppare una macchina del tempo nel primo atto del film…Posso dirvi che l’idea  è davvero fantastica, e si tratta più una storia di origini come il primo capitolo.

A quanto pare il prequel si chiamerà Kingsman: The Great Game e seguirà gli eventi legati all’organizzazione di spionaggio intorno al 1900. Poche settimane fa la 20th Century Fox aveva ufficialmente annunciato che Matthew Vaughn avrebbe diretto e scritto il film, presumibilmente l’ultimo dell’ideale trilogia su Kingsman e che l’uscita nelle sale è fissata al 9 novembre 2019.

Al momento non sono stati diffusi ulteriori dettagli sulla produzione, ma a questo punto l’assenza di Edgerton sembra compromettere anche il ritorno di Colin Firth nel ruolo di Harry Hart. Lo stesso Vaughn aveva recentemente descritto il terzo capitolo come “la conclusione del rapporto Harry Hart / Eggsy”, ma senza uno dei due sarà comunque possibile realizzare questa prospettiva? Non sono nemmeno arrivate conferme ufficiali su eventuali ritorni di Halle Berry, mentre alcuni rumors danno per certi quelli di Channing Tatum e Jeff Bridges.

Kingsman: dieci cose non sai sul franchise

Fonte: Empire Podcast

Avengers: Infinity War, il look inedito di Vedova Nera nel nuovo concept

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Grazie al disegnatore ufficiale dei Marvel Studios Andy Park possiamo dare uno sguardo ad un’altra versione del costume di Vedova Nera che l’eroina – interpretata da Scarlett Johansson – avrebbe potuto indossare in Avengers: Infinity War.

Questi concept, approvati e condivisi su Twitter da Park in persona, mostrano Natasha Romanoff con i suoi iconici capelli rossi (invece che biondi come nel film), e un’uniforme molto semplice di pelle nera a cui sono stati aggiunti vari gadget e armi e un fazzoletto legato al collo.

Secondo il disegnatore questa sarebbe dovuta essere la versione finale di Vedova Nera in Infinity War, ma all’ultimo momento i fratelli Russo avrebbero optato per l’alternativa che abbiamo visto sullo schermo. Che ne pensate? Quale delle due preferite?

Avengers: Infinity War, i 10 segreti dal backstage che cambiano ogni cosa

Il film ha fatto la storia del box office cinematografico battendo ogni record di incasso al debutto e superando i 2 miliardi di dollari al botteghino internazionale in soli 48 giorni, rimanendo tuttora il quarto maggiore incasso di tutti i tempi. Questo evento cinematografico è arrivato in Blu-ray 3D, Blu-ray, DVD, su tutte le piattaforme digitali e nell’innovativo formato in altissima definizione Blu-ray 4K Ultra HD, il 29 agosto in tutti i migliori negozi. Per fan e appassionati saranno disponibili anche la versione da collezione Steelbook e il cofanetto sia in Blu-ray che in Dvd che raccolgono tutte le tre avventure degli Avengers.

CORRELATI:

Vi ricordiamo che il prossimo capitolo sui Vendicatori, Avengers 4, arriverà al cinema ad Aprile 2019, diretto da Anthony e Joe Russo concludendo la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Infinity War, tutti i segreti rivelati dall’artbook del film

Fonte: Andy Park

Gotham Awards 2018: First Reformed fa incetta di premi

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Gotham Awards 2018: First Reformed fa incetta di premi

Assegnati ieri tutti i premi dei Gotham Independent Film Awards, conosciuti semplicemente come i Gotham Awards, riconoscimenti destinati al cinema indipendente americano ogni anno dal 1991 ad oggi nella consueta cornice del Cipriani Wall Street a New York.

L’obiettivo è sempre quello di onorare la comunità cinematografica, oltre che offrire al pubblico uno sguardo sulle più importanti produzioni indipendenti della stagione appena trascorsa e sostenere il lavoro compiuto dall’associazione nonprofitIFP (Indipendent Feature Project), attiva dal 1979.

First Reformed, l’ultimo lavoro firmato da Paul Schrader (e presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2017), è il titolo a cui sono stati assegnati più premi, tra cui Miglior Sceneggiatura e Miglior Attore Protagonista. A bocca asciutta rimane La Favorita di Yorgos Lanthimos, che sicuramente rivedremo nella corsa agli Oscar e che riesce ad agguantare soltanto il Premio speciale della giuria per il miglior cast.

Gotham Awards 2018 – i premi

Di seguito la lista dei vincitori dell’edizione 2018:

  • Miglior Film – The Rider di Chloe Zhao
  • Miglior Documentario – Hale County This Morning, This Evening di RaMell Ross
  • Miglior Regista Esordiente – Bo Burnham per Eighth Grade
  • Miglior Sceneggiatura – First Reformed, Paul Schrader
  • Miglior Attore – Ethan Hawke per First Reformed
  • Miglior Attrice – Toni Collette per Hereditary
  • Miglior Attore Esordiente – Elsie Fisher per Eighth Grade
  • Miglior serie – Killing Eve
  • Miglior Miniserie – 195 Lewis
  • Premio del Pubblico – Won’t You Be My Neighbor? 
  • Premio speciale della giuria per il miglior cast – La Favorita

Fonte: THR

Joker: Joaquin Phoenix filma alcune scene in un cimitero – Foto

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Continuano a New York le riprese di Joker, il film che racconterà le “origini” del celebre clown principe del crimine di Gotham interpretato da Joaquin PhoenixTodd Phillips, regista di Una notte da leoni, firmerà questo capitolo esterno all’universo condiviso DC.

Qui sotto possiamo dare uno sguardo all’attore mentre gira alcune scene della pellicola in un cimitero.

Joker: tutto quello che sappiamo sul film con Joaquin Phoenix

Di seguito la prima sinossi ufficiale:

Joker ruota attorno all’iconico arcinemico di Batman ed è una storia originale e autonoma mai vista sul grande schermo. L’esplorazione di Arthur Fleck (Joaquin Phoenix), un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo studio di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema molto più ampio.

Vi ricordiamo che il film arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros. La produzione di Joker si sovrapporrà a quella dello spin-off, annunciato nei mesi scorsi, con protagonista Jared Leto.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Possibile l’ispirazione al fumetto di Alan Moore The Killing Joke, dove il noto villain è mostrato come un comico fallito che inizia a commettere atti violenti dopo che è entrato in contatto con sostanze chimiche nocive.

Sono tre o quattro anni che chiedo al mio agente perché non esista un film su questi personaggi da realizzare con budget inferiori, che possa studiarli per bene…certo non aver mai pensato al Joker, perché aveva già avuto diverse rappresentazioni“, ha raccontato Phoenix in una recente intervista. Prendo molto tempo quando si tratta di accettare un ruolo Il processo è sempre lo stesso: leggo la sceneggiatura e incontro il regista, che è ciò che ho fatto con con Todd [Phillips], e ho subito pensato che fosse un progetto molto interessante. Aveva una speciale comprensione di questo mondo, unico nel genere, e mi spaventa a morte.

Fonte: Just Jared

Musical famosi: 10 film da rivedere e da cantare

Musical famosi: 10 film da rivedere e da cantare

Mamma Mia! Ci risiamo (dal 27 novembre in DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD e Digital), con la partecipazione del cast originale del primo film e molti nuovi attori tra cui Lily James e Jeremy Irvine (Meryl Streep e Pierce Brosnan da giovani), Andy Garcia e la magnifica Cher nel ruolo della “nonna”, è un viaggio fra passato e presente (il film è allo stesso tempo prequel e sequel), fra amicizia e famiglia.

Ambientato nell’isola greca di Kalokairi con le atmosfere solari esaltate dal sottofondo musicale delle memorabili canzoni degli Abba (da “Dancing Queen” a “Fernando”, da “Super Trouper” a “Waterloo”) il film è l’occasione perfetta per un excursus nelle trasposizioni dei musical per il grande schermo. Ecco le dieci da non perdere.

Chicago (2002)

Ambientato negli anni ’20 (la famosa “Chicago anni ’20), il film ispirato all’omonimo musical del 1975 e diretto da Rob Marshall (Memorie di una Geisha, Pirati dei Caraibi – Oltre i Confini del Mare) racconta il mondo della musica e del crimine di quell’epoca con un taglio estremamente al femminile. Renée Zellweger e Catherine Zeta-Jones sono bravissime in scena sia che recitino o che ballino, e non è da meno Richard Gere che interpreta un avvocato pieno di fascino. Vincitore di 6 OscarChicago ha in “Funny Honey” e “Nowadays”  due delle sue migliori canzoni.

Tutti Insieme Appassionatamente (1965)

Il musical diretto da Robert Wise (già regista di West Side Story) in cui Julie Andrews interpreta un’istitutrice appassionata di musica che si prende cura dei 7 figli di un ufficiale in pensione (Cristopher Plummer). Successo più di pubblico che di critica (al tempo dell’uscita il film è diventato il più alto incasso cinematografico di tutti i tempi). il lungometraggio ha la sua forza assoluta nella meravigliosa colonna sonora composta da Richard Rodgers e Oscar hammerstein II e che è ancora una delle più memorabili e più vendute con oltre 20 milioni di copie. Da ascoltare la title song “The Sound of Music”:

A Chorus Line (1985)

Trasposizione cinematografica del musical del 1975, il film diretto da Richard Attenborough (regista di Ghandi e attore in Jurassic Park) mette in scena la storia di un corpo di ballo impegnato a preparare un musical sotto la direzione di Zach, un sempre deciso e severo Michael Douglas. “Surprise, Surprise”  ha ricevuto la nomination all’Oscar come migliore canzone originale

Rocky Horror Picture Show (1975)

Considerato un cult assoluto, Il Rocky Horror Picture Show, tratto dallo spettacolo teatrale del 1973 scritto da Richard O’Brien (Interprete del personaggio di Riff Raff nel lungometraggio) è sempre stato un simbolo di trasgressione. Nonostante al momento dell’uscita abbia avuto risultati non del tutto soddisfacenti, il film deve il suo successo alle proiezioni di mezzanotte dove che proseguono tuttora. La canzone della colonna sonora da ricordare è “The Time Warp”

West Side Story (1961)

Ispirato al musical di Broadway del 1957 e basato sulla pièce teatrale di ShakespeareRomeo e Giulietta”, West Side Story è stato premiato con 10 Oscar su 11 nomination (record assoluto per un musical). Diretto da Robert Wise e con protagonisti  Richard Beymer e Natalie Wood (per le parti erano stati considerati anche Burt Reynolds, Anthony Perkins e Audrey Hepburn) entrambi doppiati nelle parti cantate. La colonna sonora, composta da Leonard Bernstein e Stephen Sondheim, autori anche della versione teatrale, è stata in parte riarrangiata e cambiato l’ordine di alcune canzoni. Da ascoltare su tutte “Maria” e “Somewhere”:

My Fair Lady

Basato sull’omonimo musical di Lerner e Loewe, a sua volta ispirato alla pièce Pigmalione di George Bernard Shaw, il film musicale del 1965 di George Cukor (regista anche di E’ nata una stella con Judy Garland) racconta la storia di una giovane fioraia (Audrey Hepburn) che si scontra con un professore di fonetica (Rex Harrison) convinto ad ogni costo di insegnarle a parlare nel modo corretto per introdurla nell’alta società.

Nella versione originale proprio la voce della Hepburn è stata considerata inappropriata  per cantare e così è stata doppiata da Marni Nixon. My Fair Lady ha vinto 8 Oscar e memorabile è rimasta la canzone “La rana in Spagna gracida in campagna” (in originale “Rain in Spain”).

Jesus Christ Superstar (1973)

La rock opera del 1970 scritta dalla premiata ditta Lloyd Webber-Tim Rice è stata trasposta per il grande schermo da Norman Jewison (Rollerball, Stregati dalla Luna). La storia verte su una compagnia teatrale che vuole mettere in scena “La Passione di Cristo” nel deserto. Il film è stato molto apprezzato da Papa Paolo VI che lo ha definito “il miglior veicolo per condurre le persone verso il cristianesimo”. Dei numerosi numeri musicali “Heaven on their Minds” cantata da Carl Anderson, interprete di Giuda.

Hairspray (2007)

Nel mondo dei film tratti dai musical, “Hairspray” è un caso del tutto particolare. Il musical di Broadway del 2002 a cui è ispirato è infatti stato scritto sulla base del film originale di John Waters del 1988. Nel lungometraggio, che affronta il problema dell’integrazione (siamo agli inizi degli anni ’60), Tracy è una giovane studentessa in sovrappeso che ha il sogno di partecipare a un dance show televisivo. Nel cast in cui sono presenti Michelle Pfeiffer, Zac Efron, Cristopher Walken spicca John Travolta in versione en travesti nella parte della madre della protagonista. “You can’t stop the beat”  e “Without love” sono le due canzoni della colonna sonora da ascoltare.

Grease (1978)

Grease”, ispirato all’omonimo musica del 1971, è andato in produzione alla fine del 1976.  John Travolta, con una carriera in grande ascesa dopo il successo de “La Notte del Sabato Sera”, scelto come protagonista ha suggerito il regista Randal Kleiser e gran parte del cast, inclusa Olivia Newton-John che al tempo era nota solo al popolo del country.

Da qui è nato uno dei musical più cult della storia del cinema. Nel 1978 la colonna sonora è stato l’album più venduto, secondo solo alla già citata “Febbre del Sabato Sera”. Scegliere le canzoni più rappresentative non è semplice ma “Greased Lightnin’” e “Summer Nights” sono certamente due pietre miliari.

Evita (1996)

Andrew Lloyd-Webber e Tim Rice, autori di moltissimi musical, hanno composto “Evita”, storia della vita della nota First lady argentina, nel 1976 e l’hanno messa in scena nel 1978. Con la loro collaborazione Alan Parker (“Fuga di Mezzanotte, “Mississippi Burning”, “Angel Heart”) nel ’96 ha realizzato la versione cinematografica dopo numerosi tentativi falliti (uno di questi da parte di Oliver Stone).

Poiché Michelle Pfeiffer, prima scelta per la parte principale, abbandonò la produzione per portare avanti la sua seconda gravidanza, il ruolo della protagonista fu affidato a Madonna, che si era proposta a Parker in una appassionata lettera. Per questo ruolo Madonna ha dovuto fare numerose lezioni di canto per affrontare le difficoltà dello spartito. Nella colonna sonora una canzone su tutte: “Don’t Cry for Me Argentina”.

J.K.Simmons: “Rimango fiducioso sul futuro di Jim Gordon nel DCEU”

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Intervistato da Collider in occasione dell’uscita di The Front Runner, il nuovo film di Jason Reitman che lo vede protagonista insieme a Hugh Jackman, J.K.Simmons ha avuto modo di accennare ad un personaggio interpretato recentemente, ovvero il commissario Jim Gordon, che è apparso in Justice League per pochi minuti.

Ma che ne sarà di lui e cosa aspera succeda l’attore? Questa è stata la sua riposta in merito:

Nulla è cambiato dalla fine della produzione. Ci sono delle conversazioni in corso che ovviamente non renderò pubbliche, ma per quanto ne so non c’è alcuna possibilità, almeno nell’immediato futuro, che io ritorni nei panni del commissario Gordon. Tuttavia continuo ad essere ottimista e a rimanere fiducioso sul fatto che potrebbe accadere di nuovo.

The Batman: J.K.Simmons non ha ancora incontrato Matt Reeves

Dopo l’abbandono di Zack Snyder e il possibile allontanamento di Ben Affleck e Henry Cavill dall’universo DC, le sorti dei progetti che avrebbero incluso Gordon sono naufragate. Possibile che il personaggio ritorni in azione in The Batman di Matt Reeves? Non sarebbe un’ipotesi così sbagliata, ma staremo a vedere i prossimi sviluppi.

Continuano invece i lavori sulle produzioni “esterne” al DCEU, ovvero Joker di Todd Phillips sulle origini del clown principe del crimine interpretato da Joaquin Phoenix e Birds of Prey, cinecomic tutto al femminile guidato dalla Harley Quinn di Margot Robbie. Nel 2019 invece arriveranno in sala Aquaman di James Wan e Wonder Woman 1984, atteso sequel con Gal Gadot ancora nei panni di Diana Prince.

Fonte: Collider

Il Re Leone: Amy Sedaris si unisce al cast del live action

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Un’altra voce si è appena unita al cast de Il Re Leone, nuovo live action targato Walt Disney Studios: come confermato da Variety infatti, Amy Sedaris (la Princess Carolyn di BoJack Horseman) è l’ultimo dei preziosi acquisti della squadra del film, basato sul classico di animazione che vede protagonista Simba, il cucciolo di leone che dovrà imparare a essere re.

Il sito riporta che l’attrice doppierà un personaggio completamente inedito dell’universo legato al Re Leone, ovvero un toporagno africano. Vi ricordiamo che la storia originale attinge a piene mani dal Macbeth di Shakespeare, ma anche dall’Amleto e dalle storie bibliche, senza nemmeno edulcorare troppo i toni considerata la destinazione “per bambini”.

Disney Live Action: guida a tutti i film in programma

Basato su una sceneggiatura scritta da Jeff NathansonIl Re Leone sarà realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata utilizzare per portare alla luce Il Libro della Giungla (2016). Jon Favreau, che dirige anche questo secondo live action Disney, dovrà questa volta affrontare una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.

Nel cast dei doppiatori, al momento, sono stati confermati Donald Glover, nel ruolo di Simba, e James Earl Jones, che torna a essere MufasaSeth Rogen e Billy Eichner doppieranno Pumba e Timon. Nel cast anche John Kani, visto in Civil War, che darà voce a Rafiki e Alfre Woodard, che sarà Sarabi. Chiwetel Ejiofor sarà Scar.

Fonte: Variety

La casa delle bambole – Ghostland, recensione del film di Pascal Laugier

Il maestro dell’horror francese Pascal Laugier torna dietro la macchina da presa con un nuovo film a tinte dark, La casa delle bambole – Ghostland. Lanciatissimo in patria con Saint Ange (2004), Laugier raggiunse il successo in tutto il mondo con Martyrs (2008), film molto apprezzato dagli amanti del genere soprattutto per i toni gore estremi e i concetti legati alla filosofia del sadismo batailliana.

La Casa delle Bambole – Ghostland, quarto lungometraggio del regista francese, è stato presentato al Festival International du Film Fantastique de Gérardmer, dove si è aggiudicato tre premi tra cui Gran Prize, Audience Award e SyFy Award, oltre a far parte della selezione della 36° edizione Torino Film Festival.

Una madre single (Mayléne Farmer) si trasferisce con le sue due figlie adolescenti, Beth (Emilia Jones) e Vera (Taylor Hickson), nella casa di campagna ereditata dalla defunta zia. Ma una coppia di efferati assassini a piede libero le sorprenderà nel cuore della notte, cambiando per sempre le loro vite.

I film di Lagier partono come di consueto da un’idea di base intenta ad omaggiare i grandi maestri del passato del cinema horror. Se in Saint Ange si guardava a Fulci e in Martyrs alla saga di Hellraiser, stavolta il regista francese fa appello a Tobe Hooper e a Non Aprite Quella Porta.

Tuttavia La Casa delle Bambole – Ghostland prende presto una direzione tutta sua, sviluppando il tema che sembra stare più a cuore al regista francese: la tortura. Ma se in Martyrs questo si traduceva, come si è detto, in un’indagine cruda eppure giustificata da un’intento filosofeggiante, in questo caso siamo di fronte ad un gore crudo che si attorciglia sulla storia stessa e sui piani temporali, dove ad un certo punto passato e presente si accavallano, confondendo non solo la protagonista ma anche lo spettatore.

La sceneggiatura, firmata dallo stesso regista, fa leva con forza su un buon twist, intorno ai 30 minuti dall’inizio del film, che sovverte la narrazione e soprattutto pone i villain della storia come torturatori senza nessun background, quindi rappresentati della paura e del gusto per la tortura senza nessuna motivazione razionale o subconscia: la violenza per il piacere della violenza.

Tuttavia il regista francese non si prende la briga di empatizzare con le protagoniste femminili, e le protagoniste diventano quindi semplici “bambole”, inerti pupazzi che popolano tutto il film, tanto che in questo modo compaiono anche in locandina. Le protagoniste non sono affatto eredi del cinema di genere e delle sue eroine, come la Sally Hardesty di Non Aprite Quella Porta (1974) o la Jennifer Hills di Non Violentate Jennifer (1978), ma diventano oggetto dello sguardo, vittime passive di una violenza senza controllo.

Hellboy: una nuova foto di David Harbour

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Hellboy: una nuova foto di David Harbour

Empire Magazine ha diffuso una nuova imamgine di Hellboy in cui compare Big Red, interpretato da David Harbour, con un look che è molto più simile al personaggio portato sullo schermo da Guillermo Del Toro e Ron Perlman rispetto alla primissima foto ufficiale diffusa dal film.

Per pubblicizzare il nuovo sguardo al suo personaggio, David Harbour ha condiviso su Instagram una foto da Star Trek: Next Generation, in cui scherza con i fan. Peccato che non tutti hanno colto l’ironia dell’attore e alcuni commenti, a seguire, sono davvero esilaranti!

Di seguito invece potete vedere la nuova immagine dal film diretto da Neil Marshall:

Hellboy: la prima foto ufficiale di David Harbour

In arrivo il 12 aprile 2019, Hellboy di Neil Marshall vede David Harbor nei panni di Hellboy, Ian McShane nei panni di Trevor Bruttenholm, Milla Jovovich nei panni di Nimue, Sasha Lane nei panni di Alice Monaghan, Penelope Mitchell nei panni di Ganeida e Daniel Dae Kim nei panni di Ben Daimio.

Alita: L’angelo della Battaglia conquista la cover di Empire

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Alita: L’angelo della Battaglia conquista la cover di Empire

Alita: Angelo della Battaglia era uno dei film che sarebbero dovuti uscire il 21 dicembre, data che però era già “soffocata” da titoli di grande richiamo, come Aquaman, Bumblebee e Il Ritorno di Mary Poppins, negli USA.

20th Century Fox ha poi preso la decisione di spostare il film al 14 febbraio, slot che per lo studio è sempre stato di grande soddisfazione, soprattutto nel 2016, con l’uscita di Deadpool. Ora, Empire Magazine mette sotto i riflettori i grandi occhi della protagonista, Rosa Salazar, insieme a Christoph Waltz e Ed Skrein, per la sua nuova cover. Nel cast del film ci sono anche i due premi Oscar Jennifer Connelly e Mahershala Ali.

In Alita: Angelo della Battaglia, lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…

La protagonista del film sarà interpretata da Rosa Salazar (The Divergent Series,Maze Runner). Nel cast ci sono anche Lana Condor, Leonard Wu, Christoph Waltz, Jackie Earle Haley, Mahershala Ali, Ed Skrein, Jennifer Connelly e Jorge Lendeborg Jr. Il film, che verrà distribuito dalla 20th Century Fox, è diretto da Robert Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da James Cameron.

Alita: l’Angelo della Battaglia, recensione del film

Avengers 4: ritroveremo Teschio Rosso?

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Avengers 4: ritroveremo Teschio Rosso?

L’attore di The Walking Dead, Ross Marquand, ha sostituito Hugo Weaving nei panni di Teschio Rosso, visto in Captain America: il primo vendicatore in Infinity War. La scena in cui compare il personaggio è quella sul pianeta Vormir, dove è nascosta la Gemma dell’Anima e dove Thanos compie il suo sacrificio estremo: uccide Gamora per ottenere la Gemma.

Tra le tante cose che non sappiamo di Avengers 4, seguito di Infinity War, è se sarà confermata l’eventuale presenza di Teschio Rosso, in veste di custode delle Gemme. Ma sembra che Marquand non possa rivelare nulla in proposito: “Non so, non posso davvero rispondere a questa domanda. Davvero non lo so.”

Data la grande segretezza che circonda il titolo, c’è una possibilità che Marquand non stia solo scherzando e che sinceramente non sa se apparirà nel film, poiché avrebbe potuto girare scene aggiuntive nei panni di Teschio Rosso che non sono state usate per Infinity War. Inoltre, potrebbe essere tornato sul set per le scene aggiuntive di Avengers 4 ed è quindi vincolato dal segreto contrattuale.

Avengers 4: 15 cose che speriamo di vedere nel film

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Justice League: ecco uno sguardo a Darkseid

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Justice League: ecco uno sguardo a Darkseid

Tramite VERO, Zack Snyder continua a diffondere immagini dei primi progetti relativi a Justice League, e questa volta è toccato a Darkseid, quello che sarebbe dovuto essere il villain del sequel del film, in questo momento in sospeso a causa del cattivo esito al box office.

All’inizio si pensava che il personaggio potesse comparire già in Justice League, su Apokolips, dopo la sconfitta di Steppenwolf. Sarebbe quindi arrivato sulla Terra nel sequel e presumibilmente scatenato la visione apocalittica che Bruce Wayne aveva avuto in Batman v Superman: Dawn of Justice.

Nonostante si tratti soltanto di una specie di geroglifico, è chiaro che l’intenzione fosse quella di mettere alla prova Steppenwolf e di far apparire il personaggio in altre vesti più avanti.

Adesso, con un sequel che probabilmente non verrà realizzato, possiamo probabilmente scordarci di vederlo per un po’, a meno che non finisca per fare un’apparizione in The New Gods di Ava DuVernary!

Di seguito, ecco la foto di cui abbiamo parlato:

Zack Snyder voleva uccidere Batman in uno dei sequel di Justice League

Con l’allontanamento di Zack Snyder, il franchise ha perso l’identità Warner DC che si stava costruendo, una identità non molto gradita dalla maggioranza dei fan ma che manteneva comunque una coerenza nella rappresentazione cinematografica dei personaggi. Adesso gli eroi DC al cinema hanno preso strade complicate e non sappiamo se mai si riuscirà a vederli di nuovo insieme sul grande schermo, magari con un esito migliore.

Fonte

Leonardo Pieraccioni presenta Se Son Rose, la sua nuova commedia

Se Son Rose, il nuovo film di Leonardo Pieraccioni uscirà nelle sale giovedì 29 novembre, e noi abbiamo incontrato eccezionalmente l’intero cast della pellicola.

Una storia semi-autobiografica, quella di Se Son Rose, che ha portato il regista a tirare un po’ le somme di tutte le sue precedenti storie d’amore, analizzandone le falle e dipingendo ritratti di donne diverse.

“Il film in origine doveva intitolarsi Gli Evitanti – spiega Pieraccioni – e parlare di coloro che cessano di credere alla favola romantica della ricerca dell’amore. Evidenziando invece come l’unico vero amore infinito che esista sia quello per i propri figli, perché è l’unico che dura per tutta la vita”.

“Ho scelto di narrare una storia quasi vera – prosegue il regista toscano – per cercare di alzare il livello di qualità dello spettacolo. Le ex fidanzate che porto sullo schermo sono esistite realmente e ognuna di loro simbolizza i motivi latenti per i quali ci siamo lasciati, ovvero IL motivo, cioè io, le mie colpe. Benedetta (Caterina Murino) rappresenta la noia che rovina il rapporto; Elettra (Gabriella Pession) pone l’accento sui forti contrasti e le litigate che inevitabilmente ledono la storia d’amore; Fioretta (Antonia Truppo) la superficialità che mi ha fatto rovinare i legami; e infine Angelica (Micaela Andreozzi) simbolo del tradimento, un germe che una volta entrato nella coppia non va più via”.

se son rose
©_ANGELO_TRANI

Non solo ex, le altre donne che popolano Se Son Rose rappresentano situazioni ben precise, come la Signora Coscia (Nunzia Schiano) “personificazione delle mie domande e dei miei dubbi, rivolti ad amici come fossero un oracolo di Delfi, per cercare di capire le mie insicurezze” prosegue Leonardo Pieraccioni.

Il regista toscano rivela anche una chicca sui suoi progetti futuri: “Vista la grande alchimia vissuta sul set di Se Son Rose con Vincenzo Salemme (che vediamo in un breve ma incisivo cameo, ndr) ho già espresso il mio desiderio di fare un film insieme. Stavolta magari con un cast tutto al maschile, così da fare da parallelo a questo dove sono le donne a farla da padrone –  prosegue il comico toscano – e sarà la volta buona che abbandonerò finalmente la commedia romantica, visto che ormai l’ho declinata in tutte le soluzioni possibili. Quindi forse parlerò di cinquantenni, uomini che arrivati alla mezza età credono meno al sentimentalismo e guardano più al rapporto con i figli, anche perché quelle sono dinamiche che ora – con la mia figliola di otto anni – comincio a conoscere bene”.

Ma state pure certi, tranquillizza il regista, i suoi prossimi lavori saranno sempre delle commedie.

“È il genere che trovo più variegato. Mi hanno proposto, negli ultimi vent’anni, di trattare altri generi. Ma io non ho la “sindrome del David di Donatello”. Io sono nato cabarettista e tale rimango. Piuttosto il mio lato malinconico ho preferito riversarlo nello scritto, e nei tre libri che ho pubblicato. Nei miei film accenno soltanto al mio lato malinconico, come  nel caso di Se Son Rose, dove emerge nei ricordi della fidanzatina del liceo, quella con cui si “bigiava” a scuola per andare nei giardini di Boboli a baciarsi sulle pachine ghiacce”.

La parola poi passa al nutrito cast femminile, che si ritrova particolarmente coeso e d’accordo nel descrivere con piacere l’esperienza vissuta sul set del film di Pieraccioni. Alcune di loro hanno già lavorato al fianco di Leonardo, come Micaela Andreozzi e Nunzia Schitano.

Caterina Murino in particolare ricorda che era stata scartata per ben due volte per due film precedenti del regista toscano, e che quando finalmente ha deciso di ingaggiarla per questo film “mi ha dato il ruolo di suora laica. A me. E invece si è rivelato perfetto. E mi sono preparata a dovere!”

“Leonardo è quello che avete visto nel film – spiega Elena Cucci, che nel film interpreta Ginora detta Quarantotto – positivo, calmo, e questo suo essere così lo irradia sul set che ne trae automaticamente beneficio e diventa automaticamente armonico”.

Se Son Rose uscirà nei cinema il 29 novembre inaugurando ufficialmente la stagione cinematografica di Natale.

Foto

Leonardo Pieraccioni

Se son rose, la recensione del film

Box Office ITA: Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald sempre in testa

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald regge in testa al box office italiano, seguito da Robin Hood – L’origine della leggendaLo Schiaccianoci e i Quattro Regni. Dopo l’esordio stellare, Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald regge saldamente in testa al box office italiano con un incasso di 2,6 milioni di euro in un numero praticamente identico di sale rispetto alla scorsa settimana. Così il film diretto da David Yates arriva a quota 10,2 milioni di euro in dieci giorni.

Robin Hood – L’origine della leggenda apre in seconda posizione con 849.000 euro incassati in 370 sale a disposizione e registra una media per sala pari a 2200 euro. Alla sua quarta settimana di programmazione, Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni è sempre sul podio. La pellicola Disney incassa altri 524.000 euro e sfiora il tetto dei 9 milioni complessivi. Troppa grazia debutta al quarto posto con 458.000 euro e una buona media per sala di 2900 euro, mentre Widows – Eredità criminale totalizza 1 milione con altri 330.000 euro.

Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi) apre in sesta posizione con 294.000 euro, seguito dalla new entry Conta su di me, che esordisce con 251.000 euro. Calo per Tutti lo sanno (242.000 euro) e Red Zone – 22 miglia di fuoco (239.000 euro), giunti rispettivamente a 1,7 milioni totali e 789.000 euro complessivi. Chiude la top10 A Private War che debutta con 208.000 euro in 232 copie disponibili.

The Old Man & The Gun: il trailer ufficiale del film con Robert Redford

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Bim Distribuzione ha diffuso il trailer italiano ufficiale di The Old Man & the Gun, il film che segna l’ultima incredibile interpretazione dell’attore e regista statunitense Robert Redford prima del ritiro dalle scene dopo cinquantasei anni di carriera.

Il film si basa sulla storia vera di Forrest Tucker (Redford), dalla coraggiosa fuga dal carcere di San Quintino vall’età di 70 anni fino a una serie di colpi senza precedenti che incantarono il pubblico e lasciarono le forze dell’ordine a brancolare nel buio. A dare la caccia a Tucker sono il detective John Hunt (Casey Affleck), sempre più affascinato dalla dedizione di Forrest all’arte del furto, e una donna (Sissy Spacek) che lo ama nonostante la professione che si è scelto.

The Old Man & the Gun, leggi la recensione del film con Robert Redford

Bernardo Bertolucci: il ricordo del Torino Film Festival

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La scomparsa di Bernardo Bertolucci nel pieno della 36° edizione del Torino Film Festival ha spinto Emanuela Martini, direttrice dell’evento, a dedicare al regista, nell’ambito di questa edizione in corso, un tributo.

Di seguito il suo messaggio di omaggio:

Un visionario, un intellettuale, soprattutto un sognatore. Bernardo Bertolucci, dopo la rivoluzione, ha fatto il cinema come non immaginavamo più di farlo: più grande della vita, e per questo capace di restituirci tutta la vita, e la Storia, e la memoria, e il futuro, nella loro profondità. Tragedie di ideali che si frantumano, di uomini e donne che si perdono in rapporti impossibili, affreschi magnifici del nostro passato recente e bruciante, di imperatori e Buddha e ragazzi e ragazze in cerca di identità. Ragazzi e ragazze che sognano, a Parigi come altrove, la loro vita, un’altra vita, migliore. Meno di venti film in quasi cinquant’anni di carriera sono troppo pochi per uno dei più grandi registi del mondo.

Emanuela Martini

Il TFF saluta Bernardo Bertolucci e lo ricorda con un breve montaggio che sarà proiettato prima dei film in programmazione e con una giornata dedicata a lui domenica 2 dicembre al Cinema Massimo 3.

Tessa Thompson pensa che Valchiria potrebbe battere Killmonger

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Tessa Thompson pensa che Valchiria potrebbe battere Killmonger

Michael B. Jordan e Tessa Thompson tornano insieme a interpretare una coppia sul grande schermo in occasione di Creed II. Il film è il sequel dell’omonimo primo (e rischioso film) che ha visto tornare sullo schermo Sylvester Stallone nei panni di Rocky, e che è uscito nel 2015.

In tre anni, i due attori sono entrati entrambi a far parte del Marvel Cinematic Universe nei panni di Killmonger in Black Panther, e in quelli di Valchiria in Thor: Ragnarok (e che forse rivedremo in Avengers 4).

In occasione della promozione di Creed II, i due attori sono stati invitati da IGN ad intervistarsi a vicenda, e di seguito potete vedere il risultato in cui sembra che Tessa Thompson non abbia dubbi: in uno scontro diretto tra Killmonger e Valchiria, quest’ultima ne uscirebbe vincitrice.

Tessa Thompson: 10 cose che non sai sull’attrice

Dopo Creed e Thor: Ragnarok, Tessa Thompson è diventata uno dei volti più esposti del cinema di blockbuster e a breve la vedremo tornare a fare coppia con Chris Hemsworth (dopo Thor 3) in Men in Black, spin off della trilogia con Will Smith.

Di seguito la sinossi ufficiale di Creed II:

La vita è diventata un atto di equilibrio per Adonis Creed. Tra gli impegni personali e l’allenamento per il suo prossimo grande combattimento, si trova di fronte alla sfida della sua vita. Affrontare un avversario con legami con il passato della sua famiglia non fa altro che intensificare la sua imminente battaglia sul ring. Rocky Balboa è lì al suo fianco per sostenerlo in tutto questo processo e, insieme, Rocky e Adonis affronteranno la loro eredità condivisa, chiedendosi per cosa valga la pena combattere e scoprendo che nulla è più importante della famiglia. Creed II significa tornare alle origini per riscoprire ciò che ti ha reso un campione in primo luogo, e ricordando che, non importa dove tu vada, non puoi sfuggire alla tua storia.

Diretto da Steven Caple Jr. e atteso nelle sale italiane a novembre 2018, il sequel vede nel cast Sylvester Stallone, Michael B. Jordan, Tessa Thompson, Dolph Lundgren, e Florian Munteanu.

Venom: superato l’incasso di Wonder Woman in tutto il mondo

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Venom: superato l’incasso di Wonder Woman in tutto il mondo

A seguito della proficua distribuzione in Cina, Venom è riuscito a raggiungere e superare gli incassi di Wonder Woman in tutto il mondo. Gli analisti avevano predetto che il film avrebbe potuto raggiungere anche gli 800 milioni prima della fine della sua vita in sala, e adesso è arrivato a 822 milioni in tutto il mondo (211,7 negli USA e 610,8 nel mondo).

Venom, recensione del film con Tom Hardy

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Tom Hardy, Michelle Williams, Woody Harrelson, Jenny Slate, Riz Ahmed, Michelle Lee, Reid Scott, Scott Haze, Sam Medina formano il cast di Venom, diretto da Ruben Fleischer e in sala dal 4 ottobre 2018.

Il protettore letale è uno dei personaggi Marvel più enigmatici, complessi e tosti arriva sul grande schermo interpretato dall’attore candidato all’Oscar Tom Hardy.

Spider-Man: Un Nuovo Universo, ecco tutti gli Uomo Ragno del film

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È stato diffuso un nuovo contenuto speciale per Spider-Man: Un Nuovo Universo in cui vediamo Miles Morales, protagonista di questa avventura targata SONY, alle prese con gli “altri” Spider-Man che incontra, in un susseguirsi di situazioni sempre più strane!

Ecco il contenuto video che ci presenta anche alcuni dei doppiatori originali del film, che sono Shameik Moore con Hailee Steinfeld, Mahershala Ali, Jake Johnson, Liev Schreiber, Brian Tyree Henry, Luna Lauren Velez e Lily Tomlin.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=ycn0FsYkMwQ

Spider-Man: Un Nuovo Universo racconta le vicende del teenager Miles Morales e delle infinite possibilità dello Ragno-Verso, dove più di una persona può indossare la maschera. Una visione fresca di un nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo genere.

Spider-Man: Un Nuovo Universo arriverà a partire dal 25 dicembre nelle sale italiane.

Spider-Man: Un Nuovo Universoleggi la recensione

Avengers 4: teorie su cosa accadrà ai personaggi rimasti in vita in Infinity War

Dando per scontato che Avengers 4 porrà rimedio al tragico epilogo di Infinity War, con i nostri eroi impegnati a porre rimedio allo schiocco di dita di Thanos che ha messo fine a metà dell’universo vivente, sulla trama del film tutto tace e Kevin Feige, insieme ai fratelli Russo e all’intero cast, non hanno ancora rivelato nulla degli eventi del quarto capitolo sui Vendicatori.

Questo non ha impedito ai fan di formulare assurde teorie sul destino dei personaggi sopravvissuti allo schiocco. Ecco le 10 più interessanti:

Valchiria diventerà il nuovo Thor

Dopo la conferma dei fratelli Russo, sappiamo che Valchiria è ancora viva ed è sopravvissuta allo schiocco di Thanos. Ciò che non sappiamo però è dove sia e come potrebbe inserirsi all’interno della trama di Avengers 4, tuttavua alcuni fan credono che Thor morirà in battaglia e che l’eroina Valchiria ne prenderà le redini diventando una sorta di Dio del Tuono al femminile. È interessante notare come un’altra teoria aveva suggerito che questo fosse il piano di Loki fin dall’inizio, e durante Ragnarok fu proprio il Dio dell’Inganno a toccare Valchiria per esaminare i suoi ricordi…

Wong è uno Skrull

L’attore Benedict Wong ha di recente pubblicato una foto che lo ritrae sul set di Avengers 4, confermando così la teoria della sua sopravvivenza agli effetti del finale di Infinity War. L’immagine però resta abbastanza inquietante perché vede Wong indossare una protesi sul retro della sua testa, ed è come se la sua testa si stia staccando… Ciò ha indotto i fan a pensare che il personaggio sia in realtà uno Skrull e che questi alieni mutaforma abbiano invaso la Terra quando Thanos ha attuato il suo piano entrando nel corpo delle persone che non sono sopravvissute allo schiocco per far credere ai propri cari di essere ancora vivi.

Shuri diventerà la nuova Black Panther e ricreerà Visione

Anche se il destino di Shuri è al momento sconosciuto, sono state formulate diverse teorie sul destino della principessa del Wakanda e sul perché non l’abbiamo vista alla fine di Infinity War. Si ipotizza infatti che Shuri sia sopravvissuta allo schiocco e che stia realizzando una copia della gemma della Mente per ricreare Visione. Usando la gemma l’eroina aiuterà i Vendicatori a sconfiggere Thanos. Un’altra teoria suggerisce invece che con la morte di T’Challa, Shuri prenderà il suo posto diventando la prossima Black Panther.

Nebula prenderà il guanto dell’infinito e diventerà Super Massiva

I veri fan della Marvel potrebbero aver notato la mancanza di un membro dell’Ordine Nero in Avengers: Infinity War: Super Massiva. E se la sua omissione dal film fosse un piano per svelare la vera identità di un altro supereroe già introdotto nel MCU, e questo corrispondesse a Nebula? Questa teoria suggerisce che la figliastra si schiererà con Thanos in Avengers 4 prendendo il guanto dell’infinito e diventando molto più potente del Titano Pazzo.

War Machine è una spia del Wakanda

War Machine è un personaggio abbastanza trascurato dal MCU, ma potrebbe esserci una ragione dietro questa scelta. Secondo una teoria infatti, James “Rhodey” Rhodes sarebbe in realtà una spia del Wakanda inviata negli Stati Uniti per infiltrarsi nell’esercito e impedire a Tony Stark di mettersi al passo con la tecnologia Wakandan. Questo spiegherebbe perché Rhodey non sembra scioccato quando T’Challa rivela la sua identità in Civil War e perché non rimane colpito dai progressi della nazione africana.

Occhio di Falco diventerà Ronin

Insieme a Ant-Man, l’unico Vendicatore scomparso dai radar è Occhio di Falco, e questa assenza ha scatenato diverse teorie tra i fan del MCU. La più popolare suggerisce che Clint Barton tornerà in Avengers 4 nei panni di Ronin e combatterà gli Skrull in Giappone. A dare peso a questa ipotesi sono state le foto di Jeremy Renner sul set del film con un nuovo look e un abito nero con fodera dorata, molto simile allo stile di Ronin nei fumetti.

Vedova Nera fonderà l’A-Team ma morirà in battaglia

I fan di tutto il mondo aspettano da tempo di vedere una squadra di Vendicatori al femminile e c’è chi pensa che questo desiderio verrà esaudito già in Avengers 4, dove Vedova Nera recluterà Okoye, Shuri, Nebula, Valchiria e Captain Marvel per combattere Thanos come un unico gruppo coeso. Tuttavia un’altra teoria ipotizza che l’eroina morirà in battaglia per sfruttare l’arco narrativo del personaggio di Hulk, con Bruce Banner che rimarrà col cuore spezzato e in cerca di vendetta.

Iron Man diventerà il Mago Supremo

Scambiando la gemma del tempo per risparmiare la vita di Tony Stark, Doctor Strange potrebbe essere entrato in un cortocircuito finale dove Stark è la chiave per vincere la battaglia contro Thanos. D’altronde questa teoria sembra esser stata suggerita da un video in cui Robert Downey Jr. indossa il Mantello della Levitazione di Strange…che sia lui il prossimo Mago Supremo?

Captain America sacrificherà se stesso per il bene degli altri

Thanos crede che il modo migliore per garantire la vita sia sacrificarne altre per il bene della collettività. Per questo mette in piedi un piano diabolico e schiocca le dita alla fine di Infinity War, dimezzando la popolazione dell’universo. Non è della stessa idea Captain America, quando afferma che lo scambio di vite umane è moralmente sbagliato e che si può sacrificare gli altri per un bene superiore. Pertanto, nel film rifiuta che sia Visione a sacrificare se stesso; i fan però credono che la sua idea cambierà e che in Avengers 4 sceglierà il sacrificio per salvare l’umanità.

Hulk diventerà Sfregio Verde e sconfiggerà Thanos

In molti credono che Hulk sia il Vendicatore più forte, anche più di Thor, tuttavia l’eroe che abbiamo visto in Infinity War ci ha dimostrato che non può essere onnipotente come pensavamo. Alcuni fan hanno teorizzato che Bruce Banner fosse troppo traumatizzato per trasformarsi, anche se smentiti dai fratelli Russo; da lì è partita un’altra tesi: e se Hulk si stesse nascondendo per incanalare più potere e tornare in azione come Sfregio Verde (la versione di World War Hulk)?

Leggi anche – Avengers 4: 15 cose che speriamo di vedere nel film

Fonte: ScreenRant

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, la storia di Luke era “già scritta”

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Star Wars: Gli Ultimi Jedi, la storia di Luke era “già scritta”

Star Wars: Gli Ultimi Jedi di Rian Johnson ha ricevuto numerose critiche da parte dei fan, in particolare per la rappresentazione di Luke Skywalker, eroe indiscusso della saga. Alcuni fan sono stati messi alla prova da quello che hanno visto; il cambiamento da Cavaliere Jedi a eremita disilluso che si nasconde dal conflitto. Tuttavia, la nuova concept art de Il Risveglio della Forza indica che la prima interpretazione di Johnson del personaggio di Luke non era particolarmente lontana dalle idee esistenti sul destino del personaggio dopo Il Ritorno dello Jedi.

L’art in questione è una versione di Luke di Christian Alzmann, un artista che ha lavorato ai concept de Il Risveglio della Forza e di Rogue One. L’immagine mostra Luke con i capelli lunghi e una barba grigiastra, simile a quella che gli abbiamo poi visto al cinema. Nella sua didascalia, Alzmann scrive: “La mia prima immagine che ho realizzato per Star Wars: Il Risveglio della Forza. Era il gennaio del 2013. Luke veniva descritto come un Col. Kurtz che si nasconde dal mondo, in una grotta. Per questa immagine ho avuto anche i complimenti di George.” Il colonnello Kurtz a cui si riferisce Alzmann sarebbe un riferimento al personaggio interpretato da Marlon Brando in Apocalypse Now, basato sul Cuore di tenebra di Joseph Conrad.

La didascalia di Alzmann è stato realizzato nel 2013, ovvero due anni prima dell’uscita de Il Risveglio della Forza, e che il disegno ha ricevuto grandi elogi dal creatore della serie, George Lucas, apprezzamento importante per qualsiasi artista si approcci al mondo di Star Wars.

Phil Szostak, Creative Art Manager della Lucasfilm, che ha lavorato a Il Risveglio della Forza “praticamente dall’inizio”, ha condiviso l’immagine su Twitter, fornendo un ulteriore contesto per approfondire l’idea di Luke nei panni di un eremita nelle prime idee sul personaggio, rispetto a come poi lo abbiamo ritrovato in Star Wars: Gli Ultimi Jedi. Secondo Szostak, la rappresentazione di Luke in Gli Ultimi Jedi è coerente con la visione di Lucas per il personaggio.

A questo punto della storia, trent’anni dopo la caduta dell’Impero, Luke ha intrapreso un cammino oscuro, ha sempre avuto questo potenziale lato oscuro dentro di lui, dato che suo padre era Darth Vader. (…) Ha finito per nascondersi in questo tempio Jedi su un nuovo pianeta, ed è lì a meditare, a rivalutare tutta la sua vita, gradualmente, mentre nell’arco narrativo del film, riscopre la sua vocazione e ritorna“.

Queste prime indicazioni sul personaggio di Mark Hamill sembrano sorprendentemente simili alla versione finale del personaggio visto in Gli Ultimi Jedi di Johnson, a indicare che il regista ha sicuramente preso ispirazione dalle idee sul personaggio che erano già in discussione nel momento in cui si è avviata la produzione della nuova trilogia.

Star Wars: Episodio IX, chi ha deciso di far “tornare” Carrie Fisher?

Nel cast del film tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith, Naomi Ackie e Richard E. Grant, insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony Daniels e Billy Dee Williams, che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.

L’uscita di Star Wars: Episodio IX è prevista per il dicembre 2019.

Bumblebee: una nuova adrenalinica clip con John Cena

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Bumblebee: una nuova adrenalinica clip con John Cena

John Cena è il protagonista della nuova clip da Bumblebee, il nuovo film prodotto da Paramount Pictures che vedrà ritornare sul grande schermo il più simpatico dei Transformers cinematografici, portati per la prima volta al cinema da Michael Bay nel 2007.

Il film racconterà del maggiolino giallo e della sua avventura, ambientata negli anni ’80, per difendere la Terra. Con lui ci sarà Charlie, una ragazzina che diventerà come una famiglia per l’Autobot rimasto solo.

https://www.youtube.com/watch?v=1gCAeoW-33s

Bumblebee: il trailer ufficiale dello spin-off di Transformers!

A dirigere Bumblebee c’è Travis Knight, già regista di Kubo e la Spada Magica per la Laika. Protagonista del film è Hailee Steinfeld. Nel cast anche John Cena, Jorge Lendeborg Jr., Abby Quinn, Rachel Crow, Ricardo Hoyos, Gracie DziennyJason Drucker. La sceneggiatura del film è firmata da Christina Hodson.

Ecco la prima sinossi del film:  “Durante il 1987, Bumblebee trova rifugio in una discarica in una piccola cittadina di mare della California. Charlie (Hailee Steinfeld), in procinto di compiere 18 anni e mentre cerca di trovare il suo posto nel mondo, scopre Bumblebee, scarico, ammaccato e spezzato. Quando Charlie gli restituisce la vita, impara immediatamente che non si tratta di un ordinario maggiolino giallo WV.”

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Bernardo Bertolucci: morto l’autore di Ultimo Tango a Parigi

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Si è spento a 77 anni Bernardo Bertolucci, uno dei grandi autori del cinema italiano ed europeo, noto in tutto il mondo e regista, tra gli altri di Ultimo Tango a Parigi. Il regista fu premiato nel 2007 con il Leone d’Oro alla Carriera durante la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e nel 1988 vinse il premio Oscar come miglior regista per L’Ultimo Imperatore, il suo film più premiato all’aestero. Anche il Festival di Cannes, nel 2011, lo onorò con il premio alla carriera.

Tra le onorificenze pubbliche, Bertolucci era anche Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e Medaglia d’oro per i benemeriti della cultura e dell’arte.

Morto Bernardo Bertolucci

Nato artisticamente insieme a Pier Paolo Pasolini, ma anche al fianco di Sergio Leone, Bernardo Bertolucci faceva parte di quel gruppo di autori italiani che hanno contribuito in maniera determinante a diffondere il cinema del nostro Paese in tutto il mondo, creando dibattito e scandalo (si veda Ultimo Tango a Parigi) ma anche producendo arte e cultura con l’occhio sempre vivace e attento.

Da Il Conformista, fino al grande successo di Novecento e Ultimo Tango a Parigi, la sua carriera è stata costellata di capolavori e intuizioni, film che sono diventati patrimonio culturale italiano e che tutto il mondo riconosce come punte altissime della settima arte.

Avengers 4: il destino di Hulk in un fan-poster

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Avengers 4: il destino di Hulk in un fan-poster

Con la speranza di rivederlo in azione in Avengers 4, un fan ha creato il poster che trovate di seguito in cui Hulk distrugge con ferocia la sua Hulkbuster nella quale si era rintanato in Avengers: Infinity War.

Vi ricordiamo che dalla fine di Thor: Ragnarok e lungo tutta la trama dell’ultimo capitolo sui Vendicatori, Bruce Banner non è stato capace di trasformarsi nel Gigante di Giada perché traumatizzato dall’incontro con Thanos dove sono rimasti uccisi Loki e il popolo di Asgard.

Stando a quanto si era già detto in precedenza e a giudicare dai concept di Infinity War diffusi di recente, il supereroe doveva essere presente durante la Battaglia del Wakanda, non solo, doveva confrontarsi direttamente con Thanos, insieme agli altri Vendicatori, tentando di fermarlo. Per quello che riguarda il percorso di Hulk in Avengers 4, possiamo già immaginare che sarà conclusivo rispetto alla sua parabola narrativa cominciata in Ragnarok, e già le teorie fioccano in rete.

Hulk tornerà protagonista in Avengers 4? E che ne sarà della Hulkbuster? Non ci resta che attendere qualche mese per scoprirlo…

avengers 4

Avengers 4: 15 cose che speriamo di vedere nel film

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Fonte: Reddit